My strange sins

di Stay_In_My_Arms
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo UNO ***
Capitolo 2: *** Capitolo DUE ***
Capitolo 3: *** Capitolo TRE ***
Capitolo 4: *** Capitolo QUATTRO ***
Capitolo 5: *** Capitolo CINQUE ***
Capitolo 6: *** Capitolo SEI ***
Capitolo 7: *** Capitolo SETTE ***
Capitolo 8: *** Capitolo OTTO ***
Capitolo 9: *** Capitolo NOVE ***
Capitolo 10: *** Capitolo DIECI ***
Capitolo 11: *** Capitolo UNDICI ***
Capitolo 12: *** Capitolo DODICI ***
Capitolo 13: *** Capitolo TREDICI ***



Capitolo 1
*** Capitolo UNO ***


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MY STRANGE SINS


Titolo:My strange sins
Autore: Stay_In_My_Arms
Pairings: Het,Wincest ( solo romance)
Rating: Arancione
Personaggi: Dean Winchester,Sam Winchester, Josephine Jones e SORPRESA.
Warning:Het, Bromance
Conteggio parole: //
Disclaimer: I protagonisti fanno parte di una serie Tv e non mi appartengono, questa è una storia di pura invenzione, l’autrice scrive senza alcuno scopo di lucro e non intende violare alcun copyright.
Note: Salve a tutti.
Premetto che é la mia prima storia a più capitoli sui fratelli Winchester.
Il protagonista é Dean e questa sarà una storia puramente inventata dalla mia psiche .
Per motivi d'organizzazione pubblicherò un capitolo a settimana,di sabato,esclusi inconvenienti.
Altrimenti il capitolo sarà spostato a domenica.
Non vi annoio oltre,spero vi piaccia.
Come primo capitolo é corto ma,é solo il prologo.

Trama:
Dean Winchester non é un santo.
Dean Winchester é tutto ed il contrario di tutto.
La sua vita? Un buon investimento,un investimento fortunato e non tutti possono dire lo stesso della propria vita.
Un uomo.
Con i suoi alti e bassi e la sua fragilità.
Il suo nome sarà presto dimenticato,ma ha amato qualcuno con tutto il suo cuore e con tutta la sua anima.
Per i romantici questa é una storia d'amore,i cinici la definirebbero una tragedia.
Per Dean forse, é entrambe le cose ma,comunque si voglia interpretare la fine non cambia.
Dean non rimpiange le sue scelte e dove esse lo hanno portato perché sa che non poteva accettare un destino diverso da quello che il fato aveva scelto per lui.


CAPITOLO UNO


Lawrence,Kansas : 2 Novembre 1983

Un caldo tepore avvolgeva l'aria autunnale di Lawrence.
La piccola ed accogliente cittadina del Kansas, molto tranquilla ed ospitale.
Nulla di eccezionale,un piccolo borgo di città.
Case variopinte caratterizzavano il paesaggio borghese.
Tetto gialli,rossi e blu sbucavano all'orizzonte.
Una casa su tutte spiccava.
Bianca,grande e spaziosa.
Vi abitava una famiglia,accogliente e cordiale.
I Winchester.
Erano all'incirca le otto di sera e Mary Winchester,bionda e dai limpidi occhi color smeraldo, canticchiava una dolce ninna nanna al bambino che teneva tra le braccia.
Un piccolo pargoletto di sei mesi,paffuto e dai lisci capelli color mogano.
-Buonanotte Samuel -disse Mary notando che il pargolo si era addormentato.
Con cautela la donna posò il bambino nel suo lettino foderato da calde coperte di un azzurro tenue.
Sull'uscio della porta un bambino di quattro anni o poco più ammirava la madre coccolare il fratellino.
Dean era il figlio maggiore,e anche se così piccolo,era molto responsabile.
Il piccolo Dean,lunghi capelli castani e gli stessi occhi della madre,sorrideva nel vedere la madre con il fratellino tra le braccia.
Il bambino era incantato dalla figura della madre.
Mary era dolce e solare ed era anche per questo che John,suo marito,la amava.
-Dai la buonanotte al tuo fratellino,Dean -disse dolcemente la donna
-Buonanotte Sammy -disse il piccolo Dean lasciando un dolce bacio sulla fronte del fratellino dormiente.
Mary e Dean sentirono al piano di sotto la porta d'ingresso aprirsi.
-Papà-aveva urlato Dean a quel rumore saltellando per la stanza e correndo di sotto
-Piano,sveglierai Sam-disse soffocando le risate Mary
-Ciao campione-disse John prendendo tra le braccia il figlio maggiore.
Poi lo sguardo di John si posò sulla moglie,lei era bellissima.
Ma c'era qualcosa di diverso nell'aria.
John aveva un brutto presentimento.
John si soffermò a guardare ogni minimo particolare della moglie tanto amata.
Il sorriso di Mary infondeva serenità e gioia.
-Hai intenzione di rimanere lì per sempre Winchester?-aveva chiesto Mary avvicinandosi
-Io vado ...a giocare-rise Dean furbamente correndo in cucina
-Ti amo -disse John stampando un dolce bacio sulle labbra di Mary.
L'uomo la strinse nelle sue braccia come se non la volesse lasciar mai andare.
La serata trascorse in modo tranquillo tranne per un minimo particolare.
Mary si accorse che qualcosa non andava.
Le luci funzionavano ad intermittenza e l'aria era diventata gelida.
Mary sorpassò la questione facendo finta di niente,forse era paranoica così salì in camera sua per leggere un buon libro.
Erano le dieci.
Poi un pianto straziante provenne dalla stanza accanto.
Sam
Intuì la donna preoccupata.
Corse nella stanza affianco ma,vedendo una figura maschile ai piedi della culla, intuì fosse John così andò di sotto per accertarsi che Dean stesse bene.
Scendendo però di sotto vide John addormentato davanti la Tv con Dean in braccio.
-Sam-urlò la donna in preda al panico salendo di corsa le scale.
Entrò nella stanza poi nulla,il buio avvolse quella casa e la vita di Mary.
John svegliato dalle urla corse nella stanza del piccolo ed indifeso Samuel.
Lì ebbe la triste visione di ciò che era successo.
Mary appesa al soffitto senza vita.
Una profonda coltellata incisa nel suo cuore.
Sam piangeva ma stava bene.
John era sconvolto ma,trovò la forza di correre fuori con i due figli rimasti,in quella nottata d'autunno,senza una madre.
Una parte John morì con Mary quella notte.


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Angolo autrice:
Non é molto ma nel prossimo capitolo mi farò perdonare.
Spero vi sia piaciuto questo piccolo prologo.

Stay_In_My_Arms

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Capitolo 2
*** Capitolo DUE ***


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MY STRANGE SINS


CAPITOLO DUE


Chicago,Illinois, 3 Dicembre 2015

Chicago é una frenetica metropoli Americana.
Era dicembre e la neve avvolgeva la città come se fosse una candida coperta calda.
Canti natalizi e uomini vestiti da Babbo Natale girovagavano per la città in cerca di opere di carità.
Fuori c'era un buio pesto che permetteva la vista di un magnifico cielo stellato.
I locali notturni avevano da poco preso attività.
Un uomo sedeva tutto solo al bancone di un locale semi-vuoto.
Capelli di un biondo scuro tendente al castano,occhi verde smeraldo e una barba leggermente accennata.
L'uomo di circa una trentina d'anni si guardava intorno tra un whisky e l'altro come se stesse aspettando qualcuno.
Forse la sua parte mancante.
-Un altro-disse l'uomo alla ragazza che serviva al bancone
-Non avrai bevuto troppo bellimbusto -disse la ragazza sorridendo,l'uomo pensò che la ragazza avesse un sorriso stupendo oltre al lato B che poteva far invidia a quello della cantante sudamericana Shakira
-Chiamami Dean -disse l'uomo con il suo sorriso carismatico
-Samantha -disse lei
-Magari dopo la fine del tuo turno potremmo...-vagheggiò Dean
-Scordatelo-rise la ragazza dai lunghi capelli neri
-Era una proposta-rise l'uomo -sarà per la prossima volta-sorrise lui lasciando il conto sul bancone.
Dean uscì dal locale e si diresse verso la sua amata Chevrolet Impala del '67.
Aveva ricostruito quella macchina molte volte e tutte le volte si era accertato che ogni particolare tornasse al suo posto come i lego colorati che proprio Dean da bambino aveva infilato nell'impianto di riscaldamento e che ancora oggi raschiavano d'estate sui tubi.
-Si torna a casa baby-disse l'uomo mettendo in moto la sua amata auto.
Per la breve permanenza a Chicago Dean aveva affittato una piccola stanza singola in un motel.
Ora vi chiedere il perché della stanza singola.
Dovrei iniziare il racconto da qualche settimana fa ma mi limito col dirvi che il piccolo Samuel,come di consueto,nonostante voglia molto bene al fratello maggiore ha di nuovo litigato con lui.
Il motivo? Per Dean il motivo é ancora sconosciuto ma per Sam é un motivo molto serio.
In effetti lo é concretamente.
La chiave per risolvere questo problema però é il dialogo e quest'ultimo manca da molto tempo nella vita dei fratelli.
Qualcosa é cambiato tra loro rispetto a quando erano bambini,qualcosa é cambiato per Sam.
Sam ormai é cresciuto ed ha bisogno di restare solo ma Dean non é disposto a lasciar andare per sempre il fratello e restare solo.
Sam ha bisogno di pensare a ciò che è meglio per lui e stando con il fratello non crede che potrà mai capirlo.
Perciò Sam senza dire nulla una notte come questa di circa un mese fa aveva lasciato la stanza di motel che condivideva con il fratello ed era andato via.
Aveva lasciato solo un piccolo bigliettino sul comodino del letto : << Ho bisogno di pensare >>
Da quella notte le strade del due fratelli si erano separate.
Non c'era notte, da quel momento,in cui Dean non pensava a dove la sorte avesse portato il fratello ma ormai nei sui pensieri la rassegnazione faceva da padrona.
Il maggiore dei Winchester arrivò sulla soglia del motel ma un rumore occulto aveva fatto salire il livello d'allarme nella sua mente.
Salì nella sua stanza.Il bagno. Era da lì che proveniva il rumore.
Con cautela l'uomo dagli occhi smeraldo aprì la porta del bagno.
Un misto di gioia e sorpresa invase il volto di Dean nel vedere quella scena.
-Sammy?! Che stai facendo?-chiese il maggiore felice di vedere il fratello
-Sto cercando...il phone-disse imbarazzato Sam.
-Terzo scaffale a sinistra -sorrise Dean
-Bene-disse Sam prendendo il phone e Dean chiuse la porta soddisfatto.

-Perché sei tornato?-chiese Dean mentre sorseggiava una birra steso sul divano
-Io...non lo so.Avevo bisogno di stare con te-rispose Sam alzando lo sguardo dal suo notebook
-Sono contento tu sia qui-sorrise Dean .
" Anch'io Dean " aveva pensato Sam.
Dean si addormentò poco dopo sul divano e Sam pensò prontamente di stendere una coperta sul corpo dormiente del fratello maggiore.
Sam rimase a guardare per pochi attimi il fratello.
Dean era mancato davvero molto al fratello minore.
A Sam erano mancati quegli occhi color smeraldo,quella risata,quelle battute idiote che però rompevano la tensione anche nei momenti peggiori.
A Sam era mancato Dean ed il che era reciproco.
Ora però per Sam era arrivato il momento di andare a dormire così il più giovane dei Winchester crollò in un sonno profondo nel morbido letto del motel.

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ANGOLO AUTRICE:
Eccomi come promesso.
Volevo avvisarti che essendo questa la prossima la settimana di Pasqua credo che continuerò con il prossimo capitolo Giovedì e anche Sabato.
Anyway
Che ne dite del capitolo?
É corto ma nel prossimo ci sarà l'inserimento del nuovo personaggio : Josephine "Jo " Jones .
Diciamo che non andrà molto d'accordo con Dean all'inizio ma poi con il tempo.......BASTA SPOILER
Poi ci sarà un ritorno inaspettati di un personaggio che adoro ma non voglio anticipare molto.
Comunque ditemi che ne pensate,se potete lasciatemi tante recensioni.
Alla prossima.
Stay_In_My_Arms

P.S.
Volevo ringraziare :
Daisy_of_light
studentessa
Urheber des Bosen

Per aver riposto fiducia in me ed aver inserito questa storia tra le seguite .
Daisy_of_light per aver recensito.
E tutti voi che siete qui a leggere la mia storia.

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Capitolo 3
*** Capitolo TRE ***


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MY STRANGE SINS


CAPITOLO TRE


Chicago,Illinois, 4 Dicembre 2015

Dean si svegliò sul divano della stanza del motel che aveva affittato.
Era insolitamente presto ma,il pallido sole invernale brillava già alto nel cielo azzurrino dell'Illinois.
Dean non sapeva cosa avesse ma,si svegliò con un insolita sensazione.
Qualcosa di non esattamente festoso stava accadendo.
Sam dormiva ancora,così il maggiore dei Winchester decise di uscire per fare rifornimento.
Prese le redini della sua Impala e si diresse verso il Supermarket più vicino.
-Scusi,dove posso trovare una crostata?-chiese Dean al commesso girato di spalle
-Infondo a destra-disse l'uomo non propriamente alto e dai capelli neri come l'ebano
-Grazie-disse Dean correndo verso la crostata più vicina.
"Non cambia mai" pensò il commesso.
Il commesso dai capelli scuri ringraziò Dio che Dean non l'avesse riconosciuto.
Camicia color bianco latte,gilet blu oceano ,tutto dava l'aria che fosse un autorevole commesso di un supermarket .
Ma i ricordi non abbandonavano la mente dell'uomo.
Indelebili e chiari.
L'uomo non riusciva a dimenticare lei..
I suoi capelli una volta castani,i grandi occhi scuri ed il temperamento deciso e allo stesso tempo fragile.
Meg.
Si,lei che gli aveva rubato il cuore dal primo istante che i loro occhi si erano incrociati.
-Nowak a lavoro-urlò il direttore, così il nostro Castiel o meglio Jimmy tornò a lavoro indisturbato.
Purtroppo per Castiel però,Dean aveva un udito molto acuto e aveva riconosciuto il dolce timbro di voce dell'amico .
Dean corse alla cassa per pagare la crostata alle mele e scrutò ogni minimo particolare dell'amico ritrovato.
-É qui che ti nascondi ...Castiel-disse Dean con un sorriso amaro
-Si sbaglia signore,il mio nome é Jimmy-disse fintamente l'ex angelo
-Ti aspetto fuori-disse Dean pagando il conto ed uscendo dal negozio.
L'uomo dagli occhi color smeraldo corse verso la sua Impala posando gli occhi al cielo.

Due anni.
Due anni erano passati da quando quel angelo impacciato con l'impermeabile marroncino non si faceva vedere.
Da quando i cancelli infernali erano stati chiusi .
<< Ci vediamo domani >> aveva detto l'angelo ai due fratelli prima di sparire.
Sam era sopravvissuto per miracolo.
D'altronde si sapeva,Sam aveva voglia di vivere,di lottare,andare avanti.

-Cosa vuoi Dean?-disse Castiel comparendo alle spalle di Dean
-Due anni...-disse Dean corrugando il volto in un aspro sorriso
-Lo so...mi dispiace-si limitò a dichiarare Castiel
-Ci sei mancato Cass-disse il biondino scrutando i grandi occhi blu dell'amico ritrovato
-Su,andiamo-disse Dean salendo sull'Impala e Castiel lo seguì
-Sam?-chiese Cass guardandosi intorno
-Dorme-rispose Dean e Cass annuì
-Cacciate ancora?-chiese Cass
-Si,qua e là ma solo fantasmi e altre strane creature.Abbiamo chiuso con gli angeli e i demoni e la fottuta apocalisse.Tu invece?Come vanno le cose?-disse Dean
-Le cose vanno male...-abbassò lo sguardo Cass
-Ti manca?-chiese Dean
-Cosa?Essere un angelo?! Diciamo..-affermò Cass
-No..-rise Dean -Intendevo Meg-
Castiel abbassò lo sguardo.
Gli occhi dell'ex angelo si inumidirono.
Non c'era attimo in cui lui non pensasse a lei ma,doveva farsene una ragione.
Meg Master era morta.
-Lo prendo come un si-disse Dean parcheggiando l'auto -Siamo arrivati-esultò il biondino correndo sulla soglia del motel.
Castiel rimase in macchina.
Per Dean non c'era più senso di restare a Chicago,il caso che seguiva era stato risolto,Sam era tornato ed aveva anche ritrovato Castiel.
Perché trattenersi?
-Sempre la stessa storia.Le valigie tocca farle sempre a me-sbuffava il più piccolo dei Winchester,Sam,mentre caricava sull'auto due borsoni mimetici.
-Smettila di lamentarti e sali-disse il maggiore accendendo il motore dell'Impala.
-Ciao Sam-disse Castiel.
Sam strizzò gli occhi,non riusciva a crederci.
-Dean..ho di nuovo le allucinazioni-urlò Sam paralizzato dalla sorpresa
-Non sono un'allucinazione.Prova a tirarmi il dito-disse Castiel
-Meglio di no.Ti credo-sussurrò Sam salendo in auto
-Dove siamo diretti?-chiese Dean al fratello minore
-Ho trovato questo sul giornale: " Strane morti sparse per l'America :
Ognuna a distanza di tre giorni ecco le morti accentata=
Colorado= Haley Collins, trovata morta in casa sua dissanguata e senza cuore
Lago Manitoc,Wisconsin = Lucas Devins,morto per annegamento
Kansas= Aereo dirottato,tra le vittima l'aiuto pilota Amanda Walker
Toledo,Ohio = Tre persone morte in bagno davanti lo specchio.
"
Ti ricordano qualcosa?-chiese Sam al fratello.
Dean si concesse degli attimi per pensare.
Poi tutto fu più chiaro.
Come dei flashback si susseguirono nella mente di Dean.
-Wendigo...-continuò a pensare ricordando le diverse morti
-Mostro dell'acqua...-
-Fantasma dell'aria..-
-Bloody Mary ...-
-I nostri primi casi,in ordine cronologico...-concluse Dean
-Stanno morendo tutti quelli che abbiamo salvato-aggiunse infine Sam
-Quindi dobbiamo dirigerci a...-continuò Sam
-St.Louise.Abbiamo ancora due giorni per salvare Rebecca -asserì Dean mettendosi in marcia verso il Missouri.
Un giorni di viaggio ed i tre "Angeli custodi dell'umanità" giunsero a St.Louise.
Erano in anticipo sulla loro tabella di marcia ma,in ritardo per salvare Rebecca.
Infatti la giovane donna era stata trovata morta in casa sua.
L'FBI pensò fosse stato un serial killer.
Gli altri cacciatori pensarono ad un mutaforma.
I Winchester non avevano le idee chiare ma sapevano che era stata la stessa mano che aveva commesso anche gli altri omicidi.
Mentre i Winchester e Castiel investigavano e curiosavano per la città, due donne si muovevano dietro di loro.
Le due donne,non si conoscevano ma avevano lo stesso scopo.
Scoprire chi fosse il mandante delle morti.


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ANGOLO AUTRICE:

Hello there.
Avevo un'pò di tempo così ho deciso di aggiornare.
Ringrazio ancora Daisy_of_light che continua a recensire i miei folli capitoli.
Ringrazio tutti voi che continuate a leggere.
Che dire?Spero vi sia piaciuto.
Ci sentiamo giovedì.
Baci.
Stay_In_My_Arms

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Capitolo 4
*** Capitolo QUATTRO ***


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MY STRANGE SINS


CAPITOLO QUATTRO


Saint Louise,Missouri,6 dicembre 2015

-Ecco il pranzo,i fiammiferi,l'acqua santa e i tuo documenti..-disse Dean amorevolmente all'amico dai profondi occhi color oceano
-Grazie-disse Cass con i soliti capelli corvini arruffati -Vi telefono appena so qualcosa-disse prima di mettere in moto l'auto e partire
-...Sta' attendo,Cass-sussurrò ancora il maggiore dei Winchester vedendo l'amico allontanarsi con una piccola Smart rossa
-Starà bene-disse Sam spuntando alle spalle del fratello maggiore
-Lo spero-disse Dean a braccia conserte osservando l'amico scomparire all'orizzonte.
Cass era partito alla volta della Contea di Black Hawk,questa volta da solo.
Dean,Sam e Cass sapevano dove avrebbe colpito il "killer" la volta successiva ma,non sapevano quando.
Quindi,decisero di dividersi.
Cass sarebbe andato in Iowa per portare in salvo Lory,la prossima vittima, e i Winchester sarebbero rimasti a Saint Louise per dare un'occhiata sul luogo dell'ultimo crimine.

I Winchester si diressero per l'ennesima volta a casa di Rebecca,l'ultima vittima,il luogo era imbrattato di sangue e le viscere della ragazza erano ancora sparse per la stanza benché il corpo di lei fosse stato portato via dagli agenti della polizia.
-Agenti-disse Sam entrando nell'abitazione seguito da Dean.
-Sembrerebbe opera di un mutaforma -sentì dire Dean da un cacciatore lì vicino
-Questi sono fuori strada-bisbigliò il maggiore del Winchester all'altro
-Cos'è quello?-chiese Sam fissando un pezzo di pavimento,qualcosa brillava in lontananza.
Il minore con cautela corse verso quel punto senza esser visto da nessuno e raccolse l'oggetto luminoso.
Una collana.
-Andiamo-disse Sam correndo fuori,la visione di quell'oggetto lo aveva turbato.
Non poteva credere a ciò che sarebbe parso chiaro a chiunque.
-Cosa?!-urlò Dean seguendo il fratello che si era diretto nell' impala
-Guarda-disse Sam mostrando la collana al fratello.
La collana aveva un ciondolo a forma di cuore.
Inciso sopra un nome .
<< Sam Winchester >>
Al suo interno due foto.
Una della famiglia Winchester unita,John e Mary abbracciati,Sam in fasce e Dean con l'allegro ciuffo biondo che giocava con un soldatino di piombo.
Ignari che il giorno della fine di tanta felicità si stava avvicinando.
L'altra ritraeva Sam,adulto, con al fianco una donna,mora,gli occhi scuri ed un sorriso smagliante che poche volte si era fatto spazio sul suo volto.
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-Oh merda!-esultò Dean
-Già,sai bene a chi l'ho regalato questo ciondolo e non può essersi volatizzato qui da solo-disse il più piccolo dei Winchester cercando di mantenere il controllo
-Ruby-disse Dean,il maggiore dei due era spaventato e tramutò tutto in rabbia.
Qualcosa di grosso stava accadendo.


Waterloo,Iowa, 8 dicembre 2015

Molte case cattoliche si vedevano risplendere in questo giorno.
Cenoni e regali in occasione della festa della Madonna.
Famiglie riunite intorno al camino che trascorrevano tranquille le feste in famiglia raccontandosi storie e scambiando regali.
Castiel amava il Natale ed il rispettivo tempo di attesa.
L'uomo,ex angelo ora privato delle sue grazie,vagava per la città in cerca della cosiddetta Lori Sorenson.
Cass bussò all'ennesima porta.
Una giovane donna gli aprì.
-Lori Sorenson?-chiese esausto
-Si?!-disse la donna,sul volto dell'uomo comparve un'enorme sorriso,l'aveva trovata
-Signorina,lei é in pericolo-disse Castiel,non c'era molto tempo
-Cosa?Se é uno scherzo non é affatto divertente -disse la donna dai profondi occhi scuri
-Centra con l'uomo con l'uncino,sono un amico dei Winchester -disse Castiel
-Entri,in fretta-disse la donna facendo accomodare Cass
-Non posso dirle molto ma,ora deve prendere solo lo stretto necessario e scappare,ne va della sua vita.La prego mi ascolti-disse Castiel
-Okay,grazie.Le sarò riconoscente a vita -disse la donna preparando di fretta i bagagli e correndo via.
Castiel sarebbe rimasto nella piccola casa di città ad aspettare che il mosto si facesse avanti.


Intanto i Winchester erano in un motel nel pressi di Waterloo ignari che l'amico potesse correre qualche pericolo.
I due fratelli erano chiusi in quella stanza d'hotel consultando dei vecchi manuali del caro vecchio Bobby.
I due avevano sofferto molto per la scomparsa di quello che consideravano un secondo padre.
Ora però avevano capito che il caro Bobby viveva nel loro cuore e nei loro ricordi.
-Prendo una birra-esultò Dean esausto dall'impegnativa lettura
-Dean,é la terza che bevi in venti minuti.Ti prego calmati-disse Sam implorando il fratello
-Sam é solo una birra-disse Dean
-No,quella cosa ti distrugge.A malapena riesci a camminare-disse il minore
-Agli ordini mammina-disse Dean risiedendosi
-Coglione-sbuffò il minore ritornando con la testa sui libri
-Puttanella-ribatté il maggiore.
In realtà il presentimento di Dean era giusto.
Qualcosa di apocalittico stava succedendo e non c'era nessun modo di fermare questo processo fi distruzione.


Tornando al nostro Cass,lui era ancora immobile sul divano della casa di Lory.
Esausto,l'uomo decise di tornare al motel.
Il buio pesto rendeva l'aria lugubre benché fossero solo le dieci e mezza di sera.
Cass camminava tranquillo per le strade isolate della cittadina dell'Iowa.
Poi si sentì puntare qualcosa alle spalle,un pugnale o comunque qualcosa di appuntito.
-Dove sono i Winchester?-chiese la lugubre voce dietro di lui
-Qual'è il tuo piano.... Azaezel?-disse l'angelo riconoscendo la voce del demone dagli occhi gialli
-Io sono solo una pedina,ma mi fa piacere ubbidire a Lui se si tratta di mandare all'altro mondo quella sanguisuga di Dean Winchester o i suoi amici-il demone stava per conficcare il pugnale nella schiena di Castiel quando il raschiare delle gomme di una motocicletta lo interruppe.
Cass si divincolò.
-Castiel-urlò la figura vestita di nero in groppa al mezzo lanciando all'uomo un pugnale demoniaco come quello che Ruby,anni prima aveva regalato a Sam.
Abilmente l'uomo dai capelli corvini conficcò il pugnale nel cuore del demone.
-Ci vediamo all'inferno -disse Cass
-Salta su,presto-disse la figura vestita di nero porgendo un casco a Cass.
-Grazie-disse Cass saltando sul veicolo
-Prego...-rispose la figura misteriosa-..mio unicorno- sussurrò tra sé.
I due si allontanarono sul mezzo verso il motel dove alloggiavano i Winchester visto che quello dove si era sistemato Cass sarebbe stato ben presto rintracciato dai demoni.



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ANGOLO AUTRICE:

Ciao,come promesso eccomi.
Beh,da qui la storia inizia a farsi seria.
Lo so,sono capitoli e capitoli che vi dico che la protagonista femminile sta per arrivare ma alla fine non arriva mai.
Mi dispiace ma devo ancora capire quando inserirla.
Comunque,che ne pensate?
Che ne pensate del' "individuo" in nero?Chi pensate sia?
Poi il ciondolo di Ruby?Com'è arrivato lì?
Non vorrei chiedervi molto ma,due recensioni me le lasciate?
Come sempre grazie a Daisy_of_light per la recensione.
Baci a tutti voi che leggete.
A sabato.
Stay_In_My_Arms

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Capitolo 5
*** Capitolo CINQUE ***


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MY STRANGE SINS


CAPITOLO CINQUE


Waterloo,Iowa,8 dicembre 2015

Castiel aveva la testa inclinata e gli occhi di un blu intenso rivolti nel vuoto com'era solito fare quando qualcosa sfuggiva alla sua comprensione .
Era basito mentre guardava con uno sguardo interrogativo la sua salvatrice.
Per una volta cervello e cuore erano d'accordo sull'evidente situazione.
La donna vestita di nero aveva una voce dolce ed i capelli castani che fuoriuscivano dal casco anch'esso nero.
Castiel non poteva crederci o forse non voleva.
Ormai si era rassegnato da tempo.
Da anni credeva che la sua amata fosse svanita in un orribile destino.
Che semplicemente il cuore di lei avesse cessato di battere.
-Cass-disse Dean smuovendo l'amico sotto shock,la donna era entrata nel motel lasciando Castiel ai sui pensieri
-Castiel!-urlò il maggiore dei Winchester. Castiel non dava segni di vita
-Ah...quando avrai freddo entra in casa-sussurrò Dean correndo nell'abitacolo del motel sentendo il freddo penetrargli nelle ossa.
-Ah..giusto-disse Castiel svegliandosi dal suo stato di trans.
L'ex angelo entrò in casa dirigendosi,attraverso la lunga rampa di scale, nella sudicia stanza di motel affittata dai Winchester.
I due fratelli borbottavano tra loro,sorpresi dall'apparizione della donna che da anni credevano morta.
-Castiel finalmente-esultò Sam-Tieni,fuori si gela-disse il più alto dei Winchester porgendo all'amico una tazza di tè caldo.
Castiel sviò lo sguardo della donna.
Lei era un demone,bella,dolce e anche autoritaria.
Lui ora era un semplice umano con niente di speciale.
Almeno secondo il proprio parere.
-Castiel..-balbettò la donna cercando lo sguardo dell'uomo,lui deglutì
-...Meg..-sospirò incrociando finalmente lo sguardo della donna da lui tanto amata.
Passarono attimi interminabili tra i due. Fu come se sull'intero pianeta fossero rimasti solo loro due.
Due facce della stessa medaglia.
"Meg Master é tornata,e questa volta per riprendersi il suo unicorno" pensò il demone in giacca di pelle e zeppe nere con un lieve sorriso stampato sulle labbra.
-Ehm..-tossì rumorosamente Sam -Non vorremmo interrompervi,sappiamo che avete bisogno dei vostri tempi...dovete parlare...-
Subito il più piccolo fu colpito con una gomitata dal più grande dei Winchester.
-Come diavolo fai ad essere ancora viva?Crowley ti ha mandato a marcire all'inferno...o sbaglio?-tagliò corto Dean.
Castiel fulminò l'amico.Amareggiato da quella frase.
Meg sentì quasi i suoi occhi color nocciola inumidirsi.
La donna distolse lo sguardo.
Pensare agli anni di supplizio le diede un tuffo al cuore.
Quelli che per Dean erano stati semplicemente due anni per Meg erano divenuti due secoli.
I primi tempi con il dominio di Crowley non erano stati particolarmente dolorosi ,solo noiosi con quell'infinita fila asfissiante.
Con Abbadon era stato diverso,lei era tradizionalista ed aveva riportato l'inferno all'idea iniziale.
Dopo che i Winchester avevano chiuso i cancelli dell'inferno con l'aiuto di Castiel,e Kevin Tran,il profeta del signore in grado di leggere le tavole divine, Castiel per vendicare la morte di Meg aveva pugnalato Crowley con il coltello di Ruby e lo aveva mandati nel suo amato Inferno.
Approfittando della situazione di caos la bella e astuta Abbadon aveva preso potere negli inferi.
Dean si accorse troppo tardi di aver usato parole molto dure con il demone.
Lei si era sacrificata per salvarlo e lui non le aveva nemmeno rivolto un semplice "grazie".
-Davvero bravo-commento Sam amareggiato dalle parole del fratello
-Mi dispiace Meg...non volevo-balbettò il maggiore dei Winchester vedendo inumidire gli occhi del demone
-Non importa..-sussurrò lei asciugandosi gli occhi ed osservando il biondino dagli intensi occhi verdi
-Hai ragione...a voi può sembrare assurdo vedermi piombare qui da un giorno all'altro -tentò di sorridere lei -Stanno succedendo cose strane lì sotto,all'inferno. Qualcuno sta riportando in vita i demoni che hanno avuto a che fare con voi,come me o Azazel e inoltre le porte dell'inferno sono state riaperte.Anche Abbadon è molto preoccupata per questa faccenda..-continuò il demone a sguardo basso.
Dean,Sam e Cass la guardarono con un espressione mista tra angoscia e terrore.
Erano pietrificati.
-Io non sono quasi morto per niente-disse Sam alzandosi dalla scomoda poltrona dove sedeva e si passò una mano tra i lunghi capelli color rame
-Dobbiamo capire chi é il fautore di questa folle idea-continuò Dean
-Ed é per questo che sono qui,per aiutarvi -disse Meg e un sorriso prese posto sul suo volto
-Ora dormiamo però...sono le 3 di notte-sorrise Dean.
I quattro si sistemarono chi per terra chi sui letti molleggianti.
Il freddo era glaciale e Meg non riusciva a prendere sonno.
Nella stessa situazione si trovava Sam che decise di alzarsi dallo scomodo letto e dirigersi in cucina per prepararsi una camomilla.
Meg distratta dai rumori si diresse anch'ella in cucina.
-Hei-sorrise Sam
-Samuel-sorrise il demone
-Vuoi un'pò di camomilla?-chiese cordialmente il più piccolo dei Winchester
-Perché no!?-sbadigliò la donna.
I due intrattennero una lunga conversazione parlando di svariati argomenti.
-Perché lo fai?-chiese Sam con lo sguardo perso nel vuoto
-Cosa?-sorrise Meg non capendo a cosa si riferisse l'uomo
-Perché ti ostini ad aiutarci?-chiese di nuovo il moro
-Forse perché mi state simpatici-sorrise lei
-Lo fai per lui-affermò Sam
-Cosa?No...non lo faccio per Castiel...pft...io e lui...pft..che idiozia-iniziò a ridere nervosamente lei
-Io non ho parlato di Castiel-rise furbamente lui
-Touché-disse Meg ammettendo la sconfitta.
I due risero fino alle prime luci dell'alba quando finalmente decisero di tornare ai loro letti.


Sam dormì per poche ore. Alle nove era già in piedi e decise di andare al negozio più vicino per rifornire il frigorifero ormai vuoto.
Le morti si erano arrestate dopo la morte di Azazel,infatti era lui il fautore materiale ma chi era il mandante?
Molte domande tempestavano la mente del giovane cacciatore,forse troppe.
Ed una paura si faceva spazio nella sua mente.
E se anche Ruby fosse implicata nelle morti? O peggio...se fosse lei l'ideatrice del piano?
Samuel aveva avuto molte donne dopo Ruby ma non aveva mai più provato cioè che sentiva e sente ancora oggi per il demone che gli aveva rubato il cuore senza più restituirglielo.
Samuel rigirava il ciondolo di Ruby tra le mani osservandone ogni minimo particolare.
Erano giorni che il demone dai lunghi capelli corvini e gli occhi color ebano era protagonista dei suoi sogni.
Samuel tornò alla realtà ed entrò nel negozio.
Arruffò l'acqua,delle verdure ed una torta per la felicità del fratello maggiore e si diresse a pagare il conto.
Quando uscì dal negozio un gelido vento lo investì ma Sam riprese il suo cammino.
Poco lontano da lì,all'angolo della strada, una donna lo osservava .
La donna sorrise nel vedere l'impacciato Sam indaffarato nel cercare le chiavi dell' impala che sembravano sparite.
"Non è cambiato affatto il mio Sammy"pensò la donna sorridendo prima di sparire con un fruscio di ali nere come quelle dei corvi.


Oasis Plains, Oklahoma, 10 dicembre 2015

A chilometri di distanza dai Winchester,Castiel e Meg,una ragazza cercava di far luce sui misteriosi delitti compiuti nei diversi luoghi dell'America settentrionale .
Certa che il genere colpevole delle morti fosse lo stesso che aveva ucciso brutalmente la sua famiglia. I Demoni.
Anche lei era una cacciatrice e come Dean Winchester cacciava per non pensare a quanto la sua vita andasse a rotoli.
Aveva voglia di vendicare la morte dei suoi genitori e credeva che cacciando potesse alleviare il suo dolore.
In realtà cacciare serviva solo a nascondersi dai problemi e non a colmare le lagune formatesi negli anni.
Il suo nome era Josephine Jones,aveva 29 anni,lungi capelli color grano che le cingevano i fianchi e una grande voglia di riscattarsi.
Gli occhi di un intenso castano incapaci di mentire.
Viveva con il fratellino minore,Nicholas,lui aveva solo 14 anni ma nella sua vita aveva già incontrato morte e desolazione.
-Nick prepara le valigie...-disse la ragazza bevendo l'ultimo sorso di birra-..si va a Lawrence in Kansas- sussurrò lei.
La giovane si alzò dalla sedia dove poggiava e si diresse verso la sua Jaguar F-Type rossa.
Come quella della cantante di « Videogames » Lana Del Rey “²” .
I due fratelli salirono sull'auto rosso fiammante e si diressero verso la cittadina del Kansas.
Josephine aveva scoperto,grazie l'aiuto di un vecchio amico,Garth Fitzgerald “³”,che in una vecchia casa interamente bianca di Lawrence era nascosta una lama in grado di uccidere i demoni e Josephine si era decisa a mettersi subito in viaggio per trovare quella lama mitologica.


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“²” = Image and video hosting by TinyPic

“³” = Un cacciatore che lavora solitamente da solo. Lavora occasionalmente con Dean quando Sam sposa Becky nella settima stagione.


ANGOLO AUTRICE:

Eccomi di nuovo qui ad annoiarvi con le mie strambe idee.
Finalmente ho inserito la protagonista femminile Yuppi ♡.♡
Come vi sembra lei per adesso?
Poi c'è Meg e il suo unicorno c":
E la donna che spia Sammy...chi pensate sia?
Ditemi le vostre opinioni e al prossimo capitolo che credo sia tra martedì e mercoledì.
Infine volevo ringraziare :
- Daisy_of_light
- GabrielleWinchester
- Kikka_chan99
=per aver recensito.
- GabrielleWinchester per aver inserito la mia storia tra le preferite.
- Kikka_chan99 per aver inserito la mia storia tra le storie da ricordare.
E TUTTI voi che leggete la mia storia.
Vi voglio bene ♡ baci.
Stay_In_My_Arms

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Capitolo 6
*** Capitolo SEI ***


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MY STRANGE SINS


CAPITOLO SEI


Albuquerque, New Mexico , 12 dicembre 2015

Erano passati alcuni giorni dal improvviso ritorno di Meg.
Dean non si dava pace.
Era molto nervoso in quei giorni.
Se davvero i cancelli infernali erano stati aperti lui, suo fratello e l'ex angelo dai folti capelli neri erano in un grosso guaio.
Chiunque avesse aperto quei cancelli si sarebbe presto vendicato di loro.
Quindi meglio prevenire eventuali inconvenienti.
Dean, Sam, Cass e Meg si prepararono per un eventuale scontro.
-Su, per me non è un problema prendere a calci nel sedere qualche demone - rise cercando di sdrammatizzare il maggiore dei Winchester
-Dean ce la fai a rimanere serio per più di tre secondi? - chiese il minore dei fratelli sospirando
- Ne dubito-intervenne Meg, Dean sbuffò
- Iniziamo l'inventario -disse il biondino - Il pugnale "ammazza demoni" di Meg ?-
-Si -sbuffò il demone
- La spada "ammazza angeli" di Cass ?- chiese Dean dando uno sguardo all'amico
-Non é una spada ma un katana-sbuffò il moro,il maggiore dei Winchester lo guardò con sguardo interrogativo -Comunque c'è -sibilò Cass
-Bene...-sbuffò il maggiore dei fratelli Winchester -Il pugnale di Ruby?-chiese al fratello minore
-Si?!-chiese Sam facendo finta di non aver sentito la domanda
-Il pugnale?-ribadì il maggiore
-Quello di Meg ? Eccolo- disse Sam con la sua solita faccia da cagna
-Cos'è successo al pugnale di Ruby,Sammy?-chiese insospettito Dean avvicinandosi al fratello in modo quasi minaccioso,il minore deglutì.
Sam,vagò con lo sguardo prima di incrociare quello del fratello maggiore,infine rispose.
-L'ho...nascosta -deglutì
-Bene,va a prenderla-disse Dean continuando con l'inventario.
-A Lawrence -disse con un filo di voce Sam
-Cosa?-dissero in coro Dean,Cass e Meg
-Ho nascosta il pugnale di Ruby nella nostra vecchia casa a Lawrence in Kansas. La casa era disabitata e credevo avessimo finito con i demoni-urlò Sam.
Dean era abbastanza contrariato.
La pazienza non era mai stata tra le doti di Dean.
Il maggiore scaraventò il minore verso il muro.
-Non si finisce mai con questa vita.-scandì bene le parole, Dean, premendo sul colletto della camicia di Sam.
Per un attimo nello sguardo di Dean,Sam vide una furia che mai prima d'ora aveva solcato gli occhi del fratello.
-Okay,basta.Ha sbagliato ma ora calmati Dean-intervenne Meg separando i due.
"Sembrano due bambini" pensò il demone.

-Non capisco dove sia il problema?! Andiamo a Lawrence - concluse Meg sorridendo lievemente a Sam, il quale era rimasto in silenzio fino a quel momento, mentre Dean aveva iniziato ad urlargli contro.
-Ma..-cercò di ribadire Dean
-Ti prego Dean,basta-sospirò Meg prendendo la mano del maggiore dei Winchester
-Okay, ma la benzina per la mia baby la pagate voi-disse il maggiore prendendo le chiavi della sua amata impala.
-Si parte per Lawrence -sospirò Castiel,il quale era rimasto in silenzio fino a quel momento
-Ah...allora parli-commentò Meg incrociando i grandi occhi blu dell'uomo
-Spiritosa -disse sarcasticamente Castiel
-Dai non te la prendere-sorrise il demone stampando un dolce bacio sulla sua paffuta guancia dell'ex angelo.
Il gesto inaspettato aveva lasciato l'uomo pietrificato.
Un sorriso da ebete si formò sul suo volto.
-Meg?!-borbottò Cass frastornato
-Dai muoviti-iniziò a ridere il demone trascinando per mano Castiel fino all'auto di Dean.
Dopo ore di viaggio i tre arrivarono in Kansas.
Sam non proferì parola per tutto il viaggio finora trascorso, mente Meg e Castiel sembravano essere uniti da un continuo borbottio.
-Sembra abbiano feeling quei due, vero Sammy?- disse Dean sorridendo mentre osservava Meg e Castiel.
Sam non rispose.
Il suo sguardo era rivolto verso il vuoto.
Senza una meta precisa.
Voleva solo smettere di pensare allo sguardo che il fratello aveva assunto il giorno prima.
-Ti prego Sammy,non hai più quattro anni.Non puoi tenermi il broncio per sempre-disse Dean spegnendo la radio nonostante stesse trasmettendo " Back in Black " degli AC/DC ,una delle sue canzoni preferite.
Il maggiore si soffermò a guardare con la cosa dell'occhio il fratello.
Fu ferito da quel silenzio tombale da parte del fratello.
Poco dopo il maggiore accostò la macchina presso il bar più vicino.
-Noi vi lasciamo soli -disse Meg scendendo dall'auto e trascinando con sé anche Castiel.
-Sammy?! Dean chiama Sammy.C'è qualcuno in casa?- iniziò a dire sarcasticamente il maggiore
-Smettila.-scandì bene il minore prima di scendere dall'abitacolo dell'auto.
Il minore aprì il cofano e prese il suo borsone da viaggio sempre senza proferir parola. Iniziò a camminare verso il centro di Lawrence.
-Dove vai?! Sammy-urlò Dean vedendo il fratello allontanarsi.
Certo,ormai Dean era abituato agli sbalzi d'umore del fratello, ma questa volta notò nel fratello una tale freddezza che lo turbò e non poco.
-Gli passerà -disse Castiel comparendo alle spalle del maggiore
-Ha bisogno di un'pò per pensare-continuò Meg
-Su andiamo-sospirò Dean salendo in auto e seguendo da lontano il cammino di Sam.
Sfortunatamente per Sam iniziò a piovere e il minore fu costretto a risalire in auto.
I fratelli Winchester non si rivolsero la parola per tutto il tempo.
Era pervasa la notte ed i quattro decisero di affittare due camere di motel.
Purtroppo le uniche due stanze rimaste erano un monolocale a due letti ed un altro monolocale con letto matrimoniale.
Nel primo si sistemarono Sam e Dean . Nel secondo Meg e Castiel.

-Hai mai pensato al sesso?- chiese Meg a Castiel mentre si rigirava nel letto freddo
-Cosa?!-strizzò gli occhi Cass
-Ehm..quando due persone si vogliono bene...-
-Non sono idiota,lo so cos'è il "sesso" .Solo non capisco cosa centra-sospirò l'uomo girandosi verso il demone
-Sei ancora vergine, vero“²” ? -rise il demone dai lunghi capelli castani
-E anche se fosse?-borbottò Castiel voltando le spalle a Meg
-Lascia perdere.Scusa e buonanotte -disse Meg dando a sua volta le spalle all'uomo.
"Stupida,Stupida,Stupida" si ripeté lei nella mente.
Meg si alzò dal letto per dirigersi verso il bagno.
-Dove vai?-chiese Castiel raggiungendola
-Ho bisogno di una doccia-sospirò Meg dopo che ebbe iniziato a spogliarsi
-Aspetta-sussurrò l'uomo avvicinandosi pericolosamente alla donna.
-Che fai?- sussurrò lei incuriosita dai gesti dell'uomo.
Castiel prese dolcemente il viso di Meg sta le mani e le stampò un altrettanto dolce bacio sulle morbide labbra.
Meg si trovò spiazzata dai gesto dell'uomo, ma continuò piena d'insicurezza quel bacio.
Meg trovò, per la prima volta nella sua lunga esistenza, insicurezza nei propri gesti.
Quando i due si staccarono, fra loro si insidiò un profondo sguardo penetrante.
Furono attimi che parvero secoli.
-Ora dovrei andare-disse Meg, visibilmente nervosa, cercando di evitare lo sguardo di Castiel
-Si,io...vado un attimo dai Winchester -sospirò Castiel, lui stesso si era meravigliato delle sue azioni.
Entrambi appena chiusero le rispettive porte di lasciarono cadere per terra.
Il respiro di Castiel si fece affannato.
Meg invece, dopo essersi rialzata da terra, corse verso il getto d'acqua calda che proveniva dalla doccia, questo sicuramente le sarebbe servito per chiarire le idee.
-Cass?! Che succede?- disse Dean, con la voce impastata dal sonno , sicuramente svegliato dal tonfo che Castiel aveva emanato
-L'ho baciata-sospirò l'uomo dall'accennata barbetta
-Cosa?! - sussultò Sam che fino a quel momento aveva fatto finta di dormire
-Il problema é che non so cosa provo per lei ...ciò lei é un demone io ero un angelo e ...-cercò di dire l'uomo con le mani tra i capelli
-Ehm.. Castiel.Tu non sei più un angelo quindi potrebbe funzionare-sorrise Sam
-Come te e Ruby?-sospirò Cass guardando negli occhi il minore dei Winchester
-Ehm...spero di no.Spero che voi siate più felici di quanto lo siamo stati noi-sospirò il minore pensando agli attimi che aveva passato con Ruby
-In conclusione.Per sicurezza tieni questi-disse Dean porgendo all'amico una confezione di profilattici
-Tu giri con una confezione di preservativi in tasca?-strizzò gli occhi il minore
-Meglio prevenire che curare-affermò il maggiore
-Buona fortuna Cass.Io torno a dormire-disse il minore rifugiandosi sotto le coperte sudice del motel
-Almeno mi ha parlato-sospirò il maggiore -Dai torna a dormire,playboy -rise Dean tornando nel suo letto.

Sam come suo solito si vegliò presto ad uscì a fare spese.
-Sammy,per favore prendimi una crostata-sbadigliò Dean da sotto le coperte.Il minore annuì.
Si diresse verso il supermercato più vicino e prese tutto il necessario per colmare il frigorifero vuoto dei monolocali .
Di nuovo un vento gelido percosse il minore benché un sole molto caldo vigesse alto nel cielo.
Sam s'insospettì.
Essendo solo però lasciò correre l'accaduto.
Tornò ai monolocali e trovò Dean,Meg e Castiel già pronti per riparare al guaio che Sam aveva combinato.
Quello di aver nascosto la lama demoniaca nella sua vecchia casa di Lawrence.
-E la mia crostata?-urlò il maggiore dei fratelli
-Hai la torta-sorrise il minore, ma subito fu ammonito dai maggiore
-Dai andiamo altrimenti inizierete a litigare di nuovo-disse Meg trascinando i due nell' impala .
Meg e Castiel quasi non si rivolsero lo sguardo.
Dean capì subito che l'ex angelo non aveva più spiccicato parola quella notte.
- Devo dirvi una cosa - sospirò Sam
- Se é una cattiva notizia.. NO - sbuffò Dean
- Ehm...diciamo che c'è qualcosa che mi sta seguendo -disse Sam
- Cosa? Specifica - disse Dean
- Ho paura sia un demone - sospirò il minore
- Dai,potrebbe anche essere Ruby - iniziò a ridere Dean facendo l'occhiolino al fratello
- Dean,sai che se fosse Ruby tu saresti il primo ad essere ucciso? Chi é che ha conficcato la lama demoniaca nel suo costato? Tu.Quindi cerca di essere serio- sbuffò il minore
- Quando sarà davanti a me mi farò delle domande. Ora pensiamo a ritrovare la lama-sospirò il maggiore davanti a quella che era stata la loro casa molti anni prima.
-Io non entrò - deglutì il maggiore -L'ho promesso a me stesso che non sarei più tornato qui -
- Dean,ti prego - disse Sam guardando il fratello negli occhi.
Dean aveva gli occhi lucidi. Non gli era mai piaciuto ricordare il passato,soprattutto se si trattava della notte del 2 Novembre 1983.
-Andiamo- deglutì il maggiore scendendo dall' impala.
"Per fortuna é ancora disabitata" pensò Sam.
-Dove l'hai nascosta? - chiese Castiel
-Vicino al camino- sospirò il minore dirigendosi verso il soggiorno.
Lì però i quattro trovarono un'amara sorpresa.
Una donna dai lunghi capelli biondi e gli occhi scuri.
"Però! É carina " pensò Dean.
-Guardami un altro po' il sedere e ti ritroverai senza il tuo amichetto-disse la ragazza.
"Che carattere" rise Dean.
-Ehm..signorina.Questa é casa nostra e dovremmo svolgere alcune pratiche famigliari se non le dispiace- disse gentilmente Sam
- Mona Simpson “³”, F.B.I. - disse la donna
-Come no,magari ha un figlio che si chiama Homer-bisbigliò Dean al fratello
-Agente Nelson Muntz,lui invece é l'agente Ralph Winchester -disse Dean mostrando il tesserino del F.B.I. sia suo che del fratello
-Sembriamo tutti usciti dai Simpson ed é chiaro che sono tutti tesserini falsi quindi,che ci fate qui?-disse la ragazza incrociando le braccia al petto
-Io sono Sam Winchester,lui é mio fratello Dean e loro sono Meg Master e Castiel-disse Sam presentando tutti
-Josephine Jones -disse lei sorridendo.


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“²” = Devo fare una piccola premessa.
Visto che Dean,Sam e Castiel sono riusciti a chiudere i cancelli dell'inferno la storia é lievemente diversa.
Abbadon ha preso potere all'inferno perché Crowley é stato ucciso da Castiel.
Sam per miracolo é scampato alla morte,solo grazie all'aiuto di Castiel che é riuscito a riportarlo in vita con l'ultimo "goccio " della sua grazia.
Castiel,senza grazia e pieno di rimorso per non essere riuscito a salvare Meg, si allontana dai Winchester .
Quindi non ha mai incontrato April né ha fatto quello che ha fatto con lei.
Non so se voi avviate capito qualcosa di quello che ho detto.
A grosso modo. Si, Cass é ancora vergine.

“³” = Devo davvero spiegarlo?! É un personaggio dei Simpson,madre di Homer.Nota per le varie truffe.


ANGOLO AUTRICE:

Rieccomi.
Come si sembra questo capitolo?
Comunque non so se pubblicherò sabato oppure anche prima.
Poi ecco i ringraziamenti.
Un grazie per aver recensito a:
Daisy_of_light
GabrielleWinchester
Illy
xbehereforyou

silandra
per aver messo la mia storia tra le seguite.
Grazie a tutti voi che leggete la mia storia.
Un bacione.
Stay_In_My_Arms

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Capitolo 7
*** Capitolo SETTE ***


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MY STRANGE SINS


CAPITOLO SETTE


Lawrence,Kansas,14 dicembre 2015

-Che ci fate qui?-chiese ancora la ragazza dai lunghi capelli color grano
-Ci stiamo occupando di un caso -rispose gentilmente Sam
-Di cosa si tratta? - la curiosità si era impadronita della giovane
- Sono cose che una bambina come te non dovrebbe sapere - intervenne Dean,la ragazza lo scrutò sconcertata
-Cosa?! Non sono una bambina.Ho la vostra età - ribadì la ragazza dai profondi occhi color cioccolato
- Forse un giorno - sospirò Dean divertito incrociando le braccia al petto
- Okay forse ho qualche anno in meno ... -sorrise lei annoiata avvicinandosi al cacciatore
- Fai lavorare gli adulti, piccola e fatti da parte. - si morse il labbro inferire il cacciatore avvicinandosi sempre più alla ragazza
- Non ci spererei molto - rise lei, i due erano a pochi centimetri di distanza
-Io controllo il camino- intervenne l'uomo dai luccicanti occhi verdi.
Intanto Castiel scrutava la donna cercando di capire dove avesse già visto quel volto.
Non che non credesse alla ragazza ma gli ricordava qualcuno che lui conosceva un tempo.
Forse una persona qualunque.
-Nulla - sbuffò Dean allontanandosi dal camino fuligginoso
- Chiediamo a lei , magari sa qualcosa - propose Sam riferendosi a Josephine
- Nha...é una poppante - sospirò il maggiore dei Winchester grattandosi la chioma giallastra che chiamava capelli
-Non dare peso alle sue parole . - sorrise Meg e avvicinandosi alla ragazza che doveva avere poco meno di trent'anni - Josephine giusto?! Hai visto una lama come questa in giro per la casa? - chiese Meg mostrando alla giovane cacciatrice il suo pugnale
-É un pugnale demoniaco...-sorrise Josephine -No, mi dispiace non ne ho visto nessuno in giro -sospiro incupendosi
- Dove sarà? - disse alzando gli occhi al cielo Dean - Su andiamo -ribatté
- Posso venire con voi? - chiese timidamente la giovane
- Qual'è la parola ?! No. - sorrise falsamente Dean
- Ma chi ti credi di essere?! - replicò Josephine
- Dean Winchester,piacere -
- Dean,smettila. Beh...Josephine, una persona in più ci farebbe comodo ma é molto pericoloso.Te la senti? - chiese Meg sorridendo
- Si.Ho solo un problema,mio fratello..potrebbe venire anche lui?- disse Josephine facendo segno ad un ragazzo di farsi avanti.
Il ragazzo di circa 15 anni aveva un ciuffo di capelli castani molto ricci e gli occhi scuri come la notte.
-Lui é Nick -sorrise Josephine
- Okay,io sono Meg e loro sono Castiel,Sam e Dean- sorrise il demone al ragazzino
- Castiel ?! Come l'angelo del giovedì. -sorrise il ragazzo procedendo verso l'uscita dell'abitazione.
Castiel sorrise a quell'osservazione.
- Fermi.- urlò Dean
-Cosa?! - sbottò Josephine
- L'impala...non ci entriamo tutti. Mi dispiace Jo - sospirò l'uomo
- Io ho la mia Jaguar - rise la donna indicando un veicolo rosso fiammante
-Si parte - sospirò Castiel.

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Gli ormai " sei paladini della Terra" ,partirono alla volta di un luogo isolato,ben nascosto dal panorama urbano di Lawrence.
Non avevano idea di dove fosse il pugnale di Ruby e volevano scoprirlo.
A chi chiedere?! Ovvio,a colei che tutto sapeva e niente lasciava correre.
La regina dell'inferno,Abbadon.
Evocarono il demone con il solito miscuglio di stramberie ma questa volta non disegnarono nessuna trappola per demoni.
- Ragazzi - sorrise fintamente la donna dai lunghi capelli rossi cogliendo i presenti di sorpresa
- Abbadon - contraccambiò con lo stesso sorriso Castiel facendosi avanti nella massa
- A qualcuno sono state tagliate le ali - ironizzò la donna beffarda
- Poco sarcasmo e più concretezza. Chi ha aperto i cancelli degli inferi? - chiese l'ex angelo dagli occhi cobalto
- Non ne ho la minima idea dolcezza ma so chi ha la lama demoniaca. É quella che volete , no ?! - disse il demone incrociando le braccia al petto
- E chi l'avrebbe? - replicò Castiel
- Prima ditemi...chi sono i nuovi aggiunti ? - chiese la regina degli inferi
- Josephine e Nicholas Jones, signora - disse impaurita Jo facendosi avanti
- Bene..- s'interruppe il demone pensieroso - Il coltello ce l'ha Ruby. Buona caccia - sospirò il demone dai capelli color rubino e gli occhi chiari prima di scomparire in un vortice di mistero.
- Ho fatto qualcosa di sbagliato ?! - chiese Jo vedendo Castiel che la fissava
- No,é che mi ricordi una persona - sospirò l'uomo con il solito trench in dosso
" Gli ricorda una persona...bene! " pensò Meg diventando viola dalla gelosia.
- Dove andiamo ora? - sospirò Dean il quale era rimasto in silenzio fino a quel momento
- Da questa Ruby,no ?! - sorrise Nick
- La fa facile lui - sbuffò il maggiore dei Winchester.


-----------------------------------------------------

ANGOLO AUTRICE:

Lo so che il capitolo é molto corto ma spero di rifarmi,molto probabilmente continuerò domani.
Si,il " coltello ammazza-diavoli " ce l'ha Ruby. *parte la sinfonia n.5 di Beethoven *
Il prossimo capitolo spero sia migliore di questo...non so,non mi convince molto.
Strano,inoltre,che io non vi abbia ancora dimostrato il mio amore verso le gif.
Sotto vi lascerò una gif per ognuno dei sette personaggi principali.
L'ordine:
[1] Dean Winchester = Jensen Ackles
[2] Sam Winchester = Jared Padalecki
[3] Castiel = Misha Collins
[4] Josephine Jones = Daneel Harris (almeno io l'ho immaginata così)
[5] Ruby = Genevieve Cortese
[6] Meg Master = Rachel Miner
[7] Nicholas Jones = Nick Jonas ( Io l'ho pensato così )

Infine volevo ringraziare :
- Daisy_of_light
- GabrielleWinchester
per aver recensito il capitolo precedente.
E TUTTI voi che leggete la mia storia.
Vi voglio bene ♡ baci.
Stay_In_My_Arms

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Capitolo 8
*** Capitolo OTTO ***


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MY STRANGE SINS


CAPITOLO OTTO


Lawrence,Kansas,16 dicembre 2015

Era notte fonda e , Meg e Castiel, sbuffavano mentre si rigiravano nel letto del monolocale che avevano affittato.
- Meg - sussurrò l'uomo dagli occhi color oceano
- Si?! - rispose lei ancora di spalle,intimorita da quali potessero essere le parole di Castiel
- Ehm...il bacio che ti ho dato qualche giorno fa...per te cos'era ? - chiese timidamente lui
- Per te ? - sussurrò la donna accendendo una lampada che emanava una luce molto fioca e si girò verso Castiel
- Io credo di..- sussurrò lui, inclinando la testa quando vide Meg fare lo stesso.
Dolcemente i due,con molta insicurezza e trepidazione si unirono in un dolce bacio.
Meg iniziò a vagare con le mani tra i capelli di lui .
Castiel cominciò a sfilare la camicia da notte di lei.
- Aspetta - sussurrò Meg interrompendo il bacio e cercando di divincolarsi dalla salda presa dell'uomo.
Il demone forse aveva trovato la sua parte più umana.
E questo le faceva paura.
La rendeva vulnerabile.
La sua parte più nascosta e fragile.
Colui che riusciva a completarla.
- Shh.. - sussurrò l'uomo riavvicinando la donna a sé e coronando il momento con un bacio passionale.
Meg fu spiazzata e quasi divertita dalle gesta dall'uomo.
- Che c'è? - chiese ridendo Castiel
- Niente - affermò continuando a ridere e posizionandosi su di lui.
Meg gemette ad ogni singolo movimento che l'uomo esercitava su di lei.
Ogni minima frazione di secondo divenne interminabile e indimenticabile.
Finalmente dopo secoli il demone si sentì veramente viva.
Castiel d'altronde si sentì pervadere da un desiderio di possesso e dipendenza verso quella donna che per lui aveva dato la vita.
Le labbra dei due di unirono ancora,ancora e ancora durante quella notte .
Quasi come se quel contatto fosse diventato necessario per continuare a vivere e forse era davvero così.
L'alchimia presente fra i due era percepibile alla prima occhiata e finalmente i due in quella notte di passione si scambiarono amore eterno.
Tra i gemiti di piacere e la pienezza che entrambi provavano al minimo tocco, i due si unirono e divennero una cosa sola.
Dopo quella notte con certezza entrambi poterono affermare che avevano trovato l'amore.
Anche se nella forma più inaspettata e complessa.
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San Antonio,Texas,24 dicembre 2015

Le settimane erano volate e nessuno aveva notizie su dove fosse Ruby o di chi avesse aperto i cancelli infernali.
Era la vigilia di Natale e a nessuno sembrava importare.
Il tempo sembrava essersi fermato tra le quattro mura del rifugio di Josephine.
Dean,Jo,Sam,Meg,Castiel e Nick avevano deciso di sostare lì durante le ricerche.
- Trovato niente? - chiese Dean al fratello minore
- No - aggrottò la fronte Sam
- Va tutto bene ? - chiese il biondino avvicinandosi a Sam
- Si, almeno credo - sospirò l'uomo dagli occhi di un azzurro molto scuro
- La ami ancora? Non mentirmi - sospirò Dean
- Sì,lo so che é sbagliato ma non posso farci nulla - abbassò lo sguardo il minore
- Sam ragiona, lei ci ha solo presi in giro e questa volta non sarà diverso. Ha detto che poteva salvarmi ! Diceva di sapere tutto di Lilith ma non ci ha detto che era lei ad avere la mia anima - sospirò l'uomo dai profondi occhi verdi
- Le persone cambiano! - affermò il minore
- Non lei - disse Dean prima di tendere le braccia al fratello e lasciarsi andare in un lungo abbraccio.
- Ho trovato qualcosa - intervenne il ragazzino dai capelli castani, Nick.
- " Strane presenze popolano la tranquilla cittadina di San Antonio. Strane persone dagli occhi neri come l'ebano incutono il terrore. " - continuò il fratellino di Jo
- Demoni. - affermò convinta Jo avvicinandosi agli altri
- Ma che brava - disse ironicamente Dean, malgrado le settimane passate i due non trovavano un modo per andare d'accordo, quindi Jo pensò semplicemente di ignorare l'uomo dai profondi occhi verdi e concentrarsi sul lavoro
- C'è una foto della scena dei delitti,riconoscete qualcuno ? Qualche cacciatore che possa aiutarci...o altri demoni? - chiese Nick
- Fa' vedere - disse Sam - .. Alastair..e quelli non sono..- balbettò il moro impietrito
- Lucifero e Michele - dissero Meg e Castiel comparendo alle spalle dei presenti che li guardarono impietriti
- Figli di buttana..sono scappati dalla gabbia - ruppe il silenzio Dean
- Siamo nella merda - continuò Sam
- Andiamo lì - disse Nick
- Sei coraggioso ragazzo, ma é meglio che tu e la signorinella lì dietro rimaniate qui - sorrise Dean indicando Jo
- Ma.. - balbettò la ragazza
- Niente ma.. - sorrise Dean - Torneremo presto .Sam,rimani con loro. Con Lucifero a piede libero non é molto sicuro che tu venga con noi. -
- Va bene - disse Sam abbracciando il fratello
- Castiel..se sopravvivremo a questa cosa ricordami che devo darti una notizia - sussurrò Meg stampando un dolce bacio al suo amato unicorno
- Bella o brutta ?- rise lui facendola volteggiare in aria
- Mhh.. Bella - sorrise lei baciandolo di nuovo e sorridendo nel bacio.
Almeno loro erano felici,si supportavano a vicenda.
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Quando Meg,Castiel e Dean arrivarono sulla scena dei delitti il silenzio vegliava su di loro.
- C'è nessuno? - scherzò Meg
- Shh..non piace questo posto - affermò Dean imbrattando il suo fucile carico di proiettili bagnati nell'acqua santa.
Un urlo di battaglia.
- É una trappola - urlò il maggiore dei Winchester
- Sei intelligente Winchester - rise Alastair
- Non sapevo che il viscidume strisciasse ancora - sorrise beffardo Dean sparando un colpo di fucile a quell'essere che reputava ripugnante
- Che dolce - affermò il demone dagli occhi bianchi scagliandosi in un corpo a corpo contro Dean.
- Michele - sospirarono Meg e Castiel
- Castiel, sei caduto davvero in basso..un demone - rise l'arcangelo
- Da quando te la fai con Lucifero? - chiese Castiel
- Da quando tutti voi che consideravo fratelli mi avete abbandonato - urlò l'arcangelo
- Era giusto così - intervenne Meg
- E tu che ne sai ? Sei solo un demone di terza categoria - disse altezzoso Michele
- Che vorresti insinuare? - lo fulminò Meg
- Nulla - rise l'arcangelo avventandosi contro la donna .
Un colpo mortale stava per colpire Meg quando qualcuno s'intromise.
- Castiel ! - urlò Meg mentre il corpo insanguinato del suo amato poggiava tra le sue braccia.
Michele scomparve con tutti gli altri demoni.
- Non piangere.. - sussurrò lui guardandola negli occhi e asciugandole le lacrime salate
- Castiel...io...ti amo - urlò la donna
- Anch'io...ora vado ma...torno - sussurrò lui stampandole un dolce bacio sulle labbra rosee.
Con quell'ultimo bacio Castiel se ne andò tra le braccia della sua amata Meg.
Meg crollò in un pianto disperato e si riversò sull'ormai corpo senza vita di Castiel.
Intanto Dean guardava la scena immobile.
Il maggiore dei Winchester con gli occhi lucidi si avvicinò a Meg .
- Andiamo - sussurrò Dean a Meg che si era rifugiata tra le sue braccia.


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ANGOLO AUTRICE:

Ringrazio : -Daisy_of_light
-GabrielleWinchester
Per aver recensito il capitolo prevendente.
Tutti voi che seguite la mia storia e che ora mi volete morta c:

Accetto qualsiasi critica.
Bandierina rossa.
Minacce e qualsiasi altra cosa perché so che me le merito.
Sarò sincera,non volevo pubblicarlo questo capitolo ma,ho fatto a sorteggio e purtroppo ho dovuto pubblicarlo :c
Non uccidetemi.
Sono un mostro,lo so.
Ma é una cosa che doveva accadere.
Mi odio.
Come farò senza Cass ?!
Giuro che non sarà per sempre.
Troverò una via d'uscita,lo prometto.
Per non parlare della prima parte del testo...non sono brava a descrivere queste cose >.<
Ora perdonatemi...
Mi dileguo prima che mi prendiate a sassate .
Stay_In_My_Arms

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Capitolo 9
*** Capitolo NOVE ***


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MY STRANGE SINS


CAPITOLO NOVE


San Antonio,Texas,25 dicembre 2015

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Buio.
Gelo.
Solitudine.
Meg si rifugiò sotto le coperte cercando anche il benché minimo indizio che Castiel avesse lasciato su quel crudele mondo in cui viveva, per dimostrare che lui non era stato solo un'allucinazione.
I cuscini intrisi del suo odore.
Il ricordo delle braccia dell'uomo che le cingevano il grembo.
Istintivamente ella si tocco la pancia ed una lacrima salata bagnò il suo volto.
Una canzone si ripeteva nella testa del demone,ormai reso umano da quell'amore tormentato. « So cold » di Ben Cocks [1]. Solo che ora a darle una spiegazione doveva essere la vita.
Perché ora? Ora che aveva trovato la felicità.
Meg si lasciò cadere in un pianto disperato tra il freddo glaciale che provava nella sua anima quella notte.
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Nella stanza affianco un'uomo, che aveva perso la poca fede che ancora possedeva, lasciava cadere la sua maschera e mostrava la sua debolezza.
Dean Winchester era debole.
Dean Winchester era fragile.
Dean Winchester era morto quella notte...quando il cuore di quello che considerava un fratello aveva smesso di battere.
Ora il maggiore dei Winchester voleva solo restare solo e far cadere, nella tristezza della notte, quella maschera che era diventata troppo pesante da portare.
Si chiuse a chiave, nella sua stanza del rifugio di Jo, e fece una cosa che non faceva da anni.
Pianse.
« Eh già, anche Dean Winchester piange » pensò con un sorriso amaro.
E si lasciò andare, nel buio della notte, in quel pianto liberatorio .
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Con la venuta dell'alba del nuovo giorno, una rinascita per tutti forse si sarebbe prospettata.
Il primo a svegliarsi nel rifugio fu il più piccolo dei sei. Nick.
Si alzò e si diresse in cucina per bere un bicchier d'acqua .
Un particolare lo colpì.
- É Natale ! - sussurrò.
Nick corse su per le scale diretto nella stanza della sorella.
- Jo! - urlò il ragazzo svegliando la sorella
- Nicky- sussurrò lei assonnata
- Jo, é Natale.- sospirò il ragazzo
- Io...lo avevo dimenticato.- sospirò la ragazza dai lunghi capelli biondi - Auguri fratellino- sorrise lei abbracciando il fratellino dai ricci capelli castani
- Andiamo, dobbiamo fare l'albero. - sorrise il minore
- Non credo sia il caso- sospirò Jo.
I due fratelli furono interrotti da una tosse isterica.
- Posso entrare?! - chiese Sam bussando
- Si - annuirono i due fratelli
- Ehm..auguri - cercò di sorridere Sam
- Anche a te - sorrisero Jo e Nick
- Io...non so bene come si faccia ma...credo dovremmo fare l'albero o il presepe..- balbettò il minore dei Winchester
- Credevo non fosse il caso...- sussurrò Jo
- Io non ho mai avuto un'infanzia facile...non ho mai conosciuto mia madre e mio padre era sempre fuori per " lavoro " ...ma Dean mi ha insegnato che nonostante tutto quello che possa succedere, il Natale va festeggiato, e sono certo che anche Castiel vorrebbe così..- sospirò Sam sedendosi sul letto di Jo
- Ti ha cresciuto Dean...da solo? - chiese Jo
- Si, mia madre é morta quando...avevo sei mesi e Dean quattro anni..ed..era come se ci fossimo solo noi due..- Sam improvvisamente s'incupì.
Non aveva mai conosciuto, veramente, sua madre e ne aveva sempre sentito la mancanza.
- Va tutto bene- cercò di sorridere Jo abbracciando Sam
- Su,andiamo - cercò di sorridere Nick correndo in soffitta a prendere l'albero di Natale.
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- Meg - bussò Sam alla porta del demone sentendo dei singhiozzi provenire da lì.
Nessuna risposta.
Poi la porta si aprì.
Il trucco sbavato, gli occhi gonfi e le lacrime che solcavano il suo volto.
Era così che Meg si presentò a Sam.
Istintivamente l'uomo l'abbraccio e chiuse la porta alle loro spalle.
Meg sciolse l'abbraccio.
- Hei..- sospirò Sam
- Tutto si risolverà - continuò l'uomo
- Sam...Sono incinta.- scoppiò in lacrime la donna.
Un attimo di silenzio si pose tra i due,i quali scambiarono uno sguardo complice.
- Non dirlo a nessuno - sospirò Meg
- Okay..- rispose Sam - Però non puoi stare tutto il giorno chiusa qui dentro. Fa male a te e al tuo bambino.Vieni con me - sorrise Sam e Meg annuì asciugandosi le lacrime che le bagnavano il viso.
I due scesero in salotto e si lasciarono cadere sulle poltrone.
- Dean ?! - disse in un sussulto Meg
- Credo sia in camera sua.Vado a chiamarlo - sorrise Sam correndo in camera si Dean.
Sam bussò più volte a quella porta, ma Dean non rispose.
Il minore dei fratelli Winchester capì che forse,in quel periodo era meglio lasciar solo il fratello maggiore.
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La notte era arrivata anche in quel paesino sperduto dei Texas.
Dean era ancora chiuso tra le quattro mura di quella stanza.
Di sotto Sam, Meg, Jo e Nick tentavano di scherzare anche in una giornata così triste.
Dean, tristo, aveva lo sguardo rivolto nel vuoto.
Immobile.
Poi delle parole risuonarono come una guida nella sua mente : « Non riesci ad andare avanti? Cambia lavoro. Altrimenti dipingiti un sorriso sul volto e vai avanti. ».
Era stato Frank a dettare al suo cuore quelle parole.
Così il maggiore dei Winchester, riprendendo la maschera che aveva gettato il giorno prima, si dipinse un sorriso sul volto e scese in soggiorno.
Per qualche attimo, immobile, guardò tutti dallo stipe della porta.
Anche se con difficoltà, tutti stavano cercando di ritrovare il loro equilibrio.
Sorrise leggermente a quell'immagine.
- Dean..- sussurrò Sam alzandosi dal tavolo dove stava mangiando un piatto di insalata
- Buon Natale, Sam - bisbigliò Dean abbracciando il fratello minore.
Con uno sforzo immane, quella sera, nel cuori di tutti piombò una ventata di serenità.
Forse era vero, il Natale dava ad ogni sventura un volto nuovo.
Quella sera i presenti capirono che erano una famiglia,con tutti i loro pro e contro.


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[1] = Una canzone che reputo stupenda,tra le migliori mai scritte.
Credevo che il testo fosse appropriato con questo capitolo e così ho approfittato.
In una parte del testo dice appunto : «Hai fatto si che il mio cuore sanguini e
ancora mi devi una spiegazione
Non riesco a capire perchè...
Hai fatto si che il mio cuore sanguini e
ancora mi devi una spiegazione
Non riesco a capire perchè...

Oh, puoi sentirmi piangere
puoi vedere morire tutti i miei sogni da dove stai
E' cosi silenzioso qui
e sento cosi freddo
questa casa non la sento più come "casa".»


ANGOLO AUTRICE :
Eccomi qui anche di giovedì.
Nonostante io odii la rai...oggi alle 23 non dimenticatevi di vedere Supernatural c": ( Si,alle 23 -.-" ma ne vale la pena )
Il capitolo l'ho fatto un'pò per allentare la pressione.
Che ne pensate?

Parto con i ringraziamenti.
Ringrazio per aver recensito:
-lilyy
-Daisy_of_lights
-GabrielleWinchester
-TheDepths_
-elekus483

Per aver inserito la storia tra le seguite:
-TheDepths_
-BlackBaby
-Peper_Tony

E tutti voi che leggete la mia storia.
Baci.
Stay_In_My_Arms

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Capitolo 10
*** Capitolo DIECI ***


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MY STRANGE SINS


CAPITOLO DIECI


San Antonio, Texas, 24 Gennaio 2016

Un mese era passato, ormai, dal tragico evento che aveva scombussolato le vite di tutti.
Certo, non passava giorno in cui il cuore di Meg non piangesse, o che Dean scaricasse il suo dolore nelle liti con Jo, ma tutto sommato tutto procedeva per il meglio.
- Non dire sciocchezze! - urlò Dean per l'ennesima volta ad una Jo assonnata
- Dean...basta...sono le tre di notte...ho sonno - sbuffò la ragazza
- Okay, però per il mio compleanno voglio una crostata! - sbuffò lui per l'ennesima volta
- Basta che la smetti. Auguri testone - sorrise Jo abbracciando il maggiore dei Winchester.
Quel gesto inaspettato lasciò impietrito Dean.
Jo lo notò e sciogliendo l'abbraccio sussurrò - Buonanotte -
Entrambi corsero, finalmente , a letto.
Nessuno sapeva veramente cosa spingesse Dean e Jo a litigare di continuo.
La maggior parte delle volte erano sciocchezze senza importanza.
Ma, Dean, sembrava dare molta importanza a quei particolari.
La verità é che era stato colpito dal primo istante da quella strana ragazza dalla lunga chioma bionda.
La notte trascorse in fretta, forse troppo.
Alle sette del mattino Dean era già in piedi a sorseggiare il suo solito caffé mattutino.
- Auguri fratellino...dormito bene? - chiese Sam sedendosi vicino al fratello maggiore
- Ho dormito...discretamente. Avrei preferito che qualche morettina di tutto punto mi avesse fatto compagnia ma, l'età inizia a farsi sentire , fratellino.- sorrise il maggiore dei Winchester
- Cosa?! Hai una crisi di mezz'età ? Auguri...comunque - rise Meg prendendo posto anch'essa
- No. É solo che forse é ora di farmi una famiglia...sono stufo di questa vita. Non posso sempre sacrificare la mia vita per il mondo. - affermò il biondino
- Non credevo fossi così sentimentale fratellone - affermò Sam
- Ho detto "forse" non che domani mi sposo.- rise Dean
- Ho trovato due piste - urlò Nick entrando in cucina con il suo laptop
- Fa vedere nano - disse Dean corrugando le sopracciglia
- Hei! Sono 1 metro e 70 - sbuffò il moro
- Appunto. - rise Dean leggendo con attenzione le informazioni sullo schermo dei laptop.
Quando terminò di leggere, Dean affermò - Dobbiamo dividerci.-
- Una scuola di Savannah in Georgia, ha registrato 13 insegnanti scomparsi negli ultimi 15 giorni. A Miami in Florida altre 6 persone scomparse. - continuò Nick
- E cosa ha a che fare con i demoni? - chiese Sam - Le scomparse potrebbero essere opera di mutaforma. -
- Io credo più all'ipotesi dei patti demoniaci. I mutaforme sono più attenti nello "smaltimento dei corpi" - continuò Meg
- Già. - sospirò Dean - Meg, Sam e Nick...voi andate a Savannah . Nick si potrà integrare facilmente nella scuola e voi potreste benissimo fare il ruolo dei genitori con un diploma in insegnamento. - concluse Dean
- E tu vai a Miami - cantilenò Sam
- É il mio compleanno...merito una vacanza . - rise il maggiore dei Winchester - E Jo verrà con me..é troppo giovane per fare la mammina e troppo grande per frequentare la scuola. Così avrò anche i rinforzi se dovessero servirmi. A proposito dov'è Lady Oscar? [1] -
- Dietro di te, Rapunzel - rise Jo beffarda
- Cosa?! - sbottò il maggiore dei Winchester
- Siamo messi bene..- sbuffó Sam.
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Savannah, Georgia, 26 gennaio 2016

- ...acqua santa, paletti benedetti,lama demoniaca di Meg..c'è tutto - sorrise Sam scrutando la scuola dall'esterno
- Ricapitolando.. Voi siete i signori Kevin e Rebecca Martin ed io vostro figlio Jonathan.. Veniamo dal Texas..Vi siete sposati giovanissimi, nel 2001.. Il viaggio di nozze lo avete fatto alle Hawaii.. - disse Nick
- La tipica famiglia perfetta - commentò Meg
- Andiamo - sospirò Sam.
Purtroppo nessuno di loro tre aveva avuto una famiglia perfetta, né quell'immagine si avvicinava lontanamente al loro stile di vita.
La " pseudo-famiglia " si avvicinò alla segreteria.
- Mi scusi, dovremmo iscrivere nostro figlio - sorrise Meg con aria dolce, stringendo a sé Nick
- Un attimo- disse scontrosa la segretaria scrutando le tre figure, era una donna bassa e molto cupa, infine la donna andò a prendere i moduli
- Puzza di zolfo..- commentò Sam
- Fosse solo quello..siamo circondati - sospirò Meg
- Meg...mia cara..- un tipico accento britannico ruppe la tensione.
Un demone bassino, i capelli scuri e un sorriso beffardo.
Il re degli incroci.
- Crowley..che piacere rivederti.- disse ironicamente Sam
- Per me é lo stesso. Però abbiamo un conto in sospeso.. - rise Meg
- É per questo che siete venuti? E Castiel? Dov'è quell'amabile angioletto? Sta bene..- chiese il britannico, Meg sentì gli occhi trasudare lacrime
- No, non sta bene..- abbassò lo sguardo Sam - Ma..dov'è Nick? - urlò il minore dei Winchester.
Nella confusione Nick era sgattaiolato fuori, verso la macchina, ed aveva preso un piccolo mitra caricato con acciaio all'acqua acqua santa e delle granate contenenti il medesimo liquido benedetto.
Il giovane di fece forza ed entrò di nuovo nell'edificio.
Si spianò la strada con le granate ritrovandosi, di nuovo di fronte a Crowley.
- Lasciali andare. - urlò il ragazzo
- Che carino..un piccolo Rambo . - rise Crowley - portateli via-.
- Sammy..non resisti fuori dai guai..- sussurrò qualcuno.
Nel trambusto, nessuno si accorse che una figura in nero , scrutava attentamente i prigionieri aspettando il momento per agire.
Una bomba di acqua santa era nascosta nella pianta vicino la scrivania della segreteria.
Lo scoppio avrebbe tramortito tutti i demoni presenti.
Un semplice pulsante da premere e tutto sarebbe piombato nel buio.
- ..3...2..1..- sussurrò la donna. Poi pigiò il tasto rosso.
Urla.
Terrore.
Sgomento.
Un insieme di sentimenti colpì i demoni presenti.
La figura in nero corse verso i tre ostaggi e li tramortì con un colpo alle spalle.
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-Dove siamo? - chiese Sam aprendo gli occhi.
Era steso su un comodo letto di paglia , ma quella comodità non attenuava il profondo mal di testa che aveva.
- Meg..Nick - cercò di urlare, la voce , però sembrava non trapelare aldilà delle quattro mura che lo vincolavano.
Passarono le ore.
Sam non aveva idea di dove si trovasse , ma aveva capito che aveva fatto un lungo sonnellino.
Il buio era piombato nella stanza per poi lasciar di nuovo spazio alla luce.
Il mal di testa stava gradualmente scomparendo.
Finalmente la maniglia della porta si aprì.
Sam ,curioso, allungò la testa per capire chi di celasse dietro la porta.
- Dormito bene? - chiese la figura in nero che lo aveva salvato.
Sam la scrutò chiedendosi se fosse reale.
- Ruby..- sussurrò
- Credimi, mi dispiace per quello che ho fatto in passato.- sussurrò lei avvicinandosi a Sam e sedendosi accanto a lui
- Non ci casco una terza volta. Sono cresciuto! - affermò Sam alzandosi, ma ebbe un capogiro e crollò di nuovo sul letto
- Aspetta..- sussurrò Ruby porgendo a Sam una benda e dell'acqua ossigenata
- Perché lo fai..- si scostò di nuovo l'uomo
- Sono cambiata! - affermò il demone dai lunghi capelli neri
- No, tu non cambierai mai - sorrise amaramente Sam - E poi ora ho una famiglia..-
- Il bambino che Meg aspetta..é tuo? - balbettò Ruby abbassando lo sguardo e dirigendosi verso la porta
- E anche se fosse? - chiese Sam bloccandola per il braccio
- Niente devo andare..- balbettò il demone con la voce rotta
- No, ora rimani qui- affermò Sam bloccandola al muro ed estraendo la lama demoniaca di Meg, che nascondeva negli stivali.

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[1] = Spero tutti la conosciate c":
Per chi non la conoscesse, Lady Oscar é la protagonista di un manga degli anni ottanta ambientato negli anni della Rivoluzione Francese.
Praticamente lei, Oscar, é il generale delle guardie del re.
É stata cresciuta come un uomo perché il padre desiderava un figlio maschio.
E comunque...vi consiglio di guardare il cartone, é magnifico.

ANGOLO AUTRICE:
Scusate il ritardo..non sono stata molto bene.
Il capitolo lo lascio commentare a voi XD
Ecco,parto con i ringraziamenti.
Per aver recensito:
-GabrielleWinchester
- lilyy
- Daisy_of_lights
- elekus483

Per aver inserito la storia tra le seguite:
- elekus483

E ovviamente tutti voi che leggete e leggerete la mia storia.
Baci.
Stay_In_My_Arms

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Capitolo 11
*** Capitolo UNDICI ***


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MY STRANGE SINS


CAPITOLO UNDICI


Savannah, Georgia, 28 gennaio 2016

La stanza era buia , recintata solo da un freddo muro di pietra.
Ruby era pietrificata ma ciò non fermò il suo sorriso beffardo.
Sam ,invece, trasudava rabbia da tutti i pori.
Rabbia che non gli aveva impedito, anni prima, di abbandonare suo fratello per seguire il demone .
I due che si erano amati tanto tempo prima ora, sembravano due sconosciuti.
- Su...affonda la lama qui...dritto al cuore - sussurrò il demone prendendo la mano dell'uomo e scortandola verso il suo cuore
- Non esitare, me lo merito - continuò il demone dalle labbra scarlatte.
Il povero Sam, accecato da un sentimento che credeva morto da anni, lasciò cadere la lama.
La lama cadde sul freddo pavimento con un suono sordo.
- Lo sapevo che non eri cambiato - sorrise Ruby avvicinandosi alle labbra di Sam e sfiorandole con le sue, ma l'uomo la scostò
- Il tempo che mi passi il mal di testa e tu non mi rivedrai mai più! - affermò l'uomo dai lunghi capelli castani che corse fuori da quella stanza, forse alla ricerca dei suoi compagni d'avventura .
O forse, solo per resistere all'impulso distruttore che provava dentro di sé.

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Miami, Florida, 28 gennaio 2016

- Sul serio? Non credevo tu fossi il tipo che marinava la scuola - rise Dean mentre passeggiava per le vie di Miami in compagnia di Jo
- Eh già..tu invece che mi dici di te? Hai una donna che ti aspetta da quale parte del mondo?! - rise Jo per la frase ambigua che le era appena uscita dalla bocca
- No,sono anni che siamo solo io e Sam...una vita diciamo - cercò di sorridere Dean mentre il ricordo di Joanna Harvelle riaffiorava nella sua mente - Mi ricordo una persona - sorrise l'uomo guardando Josephine negli occhi color cioccolato
- Sul serio? - balbettò Jo e Dean annuì lentamente, perdendosi nei grandi occhi della ragazza
- É meglio andare.. Il tempo premette pioggia.. - balbettò la ragazza imbarazzata
- Va bene - balbettò l'uomo tornando alla realtà.

- Josephine! - urlò Dean dalla cucina dell'appartamento che i due avevano affittato
- Si ?! - chiese lei sporgendo la testa dal soggiorno verso la direzione da cui proveniva la voce
- Ehm.. Stasera danno una festa e mi chiedevo se volevi venirci con me .. - chiese l'uomo dai profondi occhi verdi cercando di mantenere indifferenza
- É un appuntamento ? - rise Jo
- No! - rispose l'uomo con un tono di voce di un'ottava più alto - É possibile che ci siano dei demoni e tu potresti essermi utile - si giustificò
- Peccato..stasera davano la replica de " Il cigno nero" .. Su, a che ora sarebbe la festa? - sorrise Jo saltando in piedi
- Alle 21:30- sospirò Dean - Cerca di essere femminile, per una volta . Ti passo a prendere stasera..-
- Dove vai? - chiese Jo curiosa
- Tornerò presto, non preoccupati- rise l'uomo uscendo dalla porta.
Dopo ore di indecisione su cosa indossare, Josephine ebbe l'illuminazione.
Un abito nero delle Jeffrey Campbell dello stesso colore, per spezzare il mix tetro, un sottile ciondolo d'argento regalatole dalla madre.
Un solo problema. I capelli...ecco doveva fare qualcosa a quei capelli color zafferano.

Il fatidico campanello suonò qualche ora dopo, e Dean incredulo sgranò gli occhi.
L'uomo era rapito dalla bellezza della donna.
I capelli erano diventati di un castano tendente al rossiccio e l'abito nero le calzava a pennello.
- Hai fatto qualcosa hai capelli? - balbetto l'uomo in smoking.
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- Eh già...andiamo? - chiese la donna con fare civettuolo correndo verso l'impala.
Dean ancora scosso si chiese se fosse un'allucinazione.

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Non molto tempo dopo , Jo e Dean, arrivarono alla festa.
Tutto era molto tranquillo e dava l'idea di una festa come un'altra.
Molti uomini ammiravano la bellezza di Josephine e Dean infastidito la teneva stretta per il braccio.
- Sai non credo tu mi abbia portato qui per i demoni - sussurrò Jo ridendo
- Ah..si?! -rise Dean guardandola negli occhi
- Si! - rise lei - Non hai con te nemmeno una pallottola intrisa nell'acqua santa..dubito tu possa affrontare un demone a mani nude- osservò la ragazza
- Okay,mettiamola così : Volevo uscire con te. Va bene così? - sospirò l'uomo dai profondi occhi verdi
- Solo se mi porti via da qui. Mi sto annoiando a morte..- Jo alzò gli occhi al cielo - E poi quel gruppetto lì mi guarda in modo strano- aggiunse
- Che ne dici di una passeggiata? - chiese Dean
- ...Aggiudicata! - sorrise Jo dirigendosi verso l'uscita.
Jo e Dean andarono a prendere un gelato che mangiarono mentre camminavano per Miami tra confessioni e rosoli.
Camminarono a lungo in riva al mare.
Il cielo si era riempito di stelle e la luna aveva fatto la sua entrata trionfale.
Notando Jo infreddolita, Dean posò la sua giacca sulle sue spalle.
- Grazie - sussurrò lei
- Non ce n'è bisogno - rispose l'uomo
- Sai é bello quello che hai fatto per me oggi. Erano anni che non mi divertivo così- Jo si fermò per guardarlo negli occhi
- Per me é lo stesso- sorrise Dean
- Ti nascondi sempre dietro una corazza, quando invece dentro sei .. la persona più buona che io abbia mai conosciuto, perché? - chiese Jo accarezzando la guancia di Dean.
L'uomo si scostò di pochi passi.
- Perché se mostri come sei veramente finirai per fare del bene solo perché gli altri se lo aspettano da te..- sussurrò Dean abbassando lo sguardo.
Il silenzio invase l'atmosfera, la quale si popolò di lunghi sguardi e piccoli silenzi.
Nessuno dei due seppe con certezza chi si fosse avvicinato per primo, ma il finale non cambia.
I due si scambiarono un lungo e dolce bacio, quasi per dare vita a quella notte stellata.



---------------------------------------

ANGOLO AUTRICE:
Eccomi..anche se di corsa ma eccomi.
Scusate eventuali errori di scrittura ma sono davvero di fretta cwc
Anzi, qualche buono di cuore...se ne vedesse qualcuno mi avvertisse ed io correggerò c:
Un bacione a tutti e i soliti ringraziamenti.

Per aver recensito:
-GabrielleWinchester
- lilyy
- Daisy_of_lights
- elekus483
-TheDepths_

Un bacione a tutti e scusate se é corto il capitolo XD Ciao.
Stay_In_My_Arms

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Capitolo 12
*** Capitolo DODICI ***


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MY STRANGE SINS


CAPITOLO DODICI


Miami, Florida, 28 gennaio 2016

Abbandonati alla passione Dean e Jo si rifugiarono nella vecchia Impala del Winchester , come avrebbero fatto due bambini giocando a nascondino, e lasciarono andare le loro maschere.
Mostrarono le loro debolezze difronte a quella luna incantata.
Dolci baci, sorrisi, carezze e forse quell'amore di cui entrambi avevano bisogno.
Ma in pochi istanti qualcosa era cambiato in quella luna piena di speranza.
Il volto di Dean insicuro e timoroso. Qualcosa aveva risvegliato in lui i ricordi di quella Joanne Harvelle che non riusciva a dimenticare.
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-Dean...Non così..Non mentre pensi a lei - sussurrò Jo rivestendosi ed uscendo dalla macchina
- Dove vai? - sussurrò Dean al vento scendendo dall'auto
- A San Antonio - sospirò la donna incrociando lo sguardo dell'uomo
- Mi dispiace..- balbettò Dean, Jo si avvicinò a lui
- Non é colpa tua - sussurrò lei sfiorandogli le labbra
- Chiarisciti le idee- sorrise Jo tra le lacrime.
Dean si lasciò cadere sulla sua macchina mentre osservava Jo andare via tra il fruscio delle foglie.

Savannah, Georgia, 28 gennaio 2016

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Ruby si lasciò cadere ai piedi della porta con il volto tra le mani.
Poteva sembrare strano ma lei si era davvero innamorata di quell'uomo strano dal sorriso armonioso e i lunghi capelli castani.
Sam intanto camminava a passo svelto verso la posta.
- Winchester, ci lasci qui?! - rise Meg al fianco di Nick
- No...io..- balbettò Sam
- Sai Ruby non é così male come pensi..- sussurrò Meg - Ne ha passate tante non credi di doverle dare un'altra possibilità? - continuò la donna
- Meg..é un demone- sbuffò Sam
- Non essere razzista- ribadì Meg
- Scusa, non volevo offenderti..tu sei diversa- sorrise Sam
- Lei non é tanto diversa da me..pensaci.- sorrise Meg
- Ci penserò - tagliò breve Sam
- Mentre tu schiacciavi un pisolino Ruby ci ha dato il suo pugnale- sorrise soddisfatto Nick -...e possiamo farla finita con Crowley -
- Mi dispiace Nick ma non credo che dietro tutto questo di sia Crowley - sospirò Sam
-Sam ha ragione - sospirò Ruby dall'uscio della porta
- Ed ecco che " Miss So Tutto Io " ricompare- sbuffò Sam innervosito dalla presenza di Ruby
- Nessuno ti ha chiesto nulla Winchester - sbuffò Ruby mostrando un ritratto a Meg e Nick - É lei che é dietro tutto questo. Ishtar .- continuò lei.
Meg, Nick e Sam restarono attoniti nel vedere il ritratto.

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- É Jo solo con qualche anno in più..- balbettò Nick
- Jo?! - ripeté Ruby
- Sua sorella- specificò Meg
- Bene..ci mancava una dopperganger . Dov'è ? Potrebbe essere in pericolo..- disse Ruby
- Dopper.. Cosa? - ripeté Sam
- Praticamente la discendere di Ishtar,con i suoi stessi tratti somatici - spiegò Nick
- Esatto- sorrise Ruby
- E cosa vuole da me e Dean? - chiese Sam
- Non credo centri tu Sammy, ha a che fare con tuo fratello o con Jo - sospirò Ruby
- Sai altro? - chiese Meg
- Se vi spifferassi tutto mi uccide reste...così invece dovrete per forza portarmi con voi- rise Ruby beffarda
- Potremmo fare benissimo senza di te. Andiamo.- affermò Sam
- Vi servo...non sapete come uccidere Ishtar. - sussurrò Ruby all'orecchio di Sam salendo in auto.
Tutti la seguirono.
- Torniamo a San Antonio- disse Sam ingranando la marcia
- Nick...telefona a tua sorella- sospirò Ruby con lo sguardo perso nel vuoto.
- Jo...rispondi- sussurrò Nick
-Nicky?!- sussurrò Jo dall'altra parte
- Dove sei? - chiese Nick
- Sto andando a San Antonio-
- Perfetto..ci vediamo lì allora- sorrise Nick
- Chiedile se Dean è con lei- bisbigliò Sam alla guida
- Dean é con te? - chiese Nick
- No.- sospirò Jo- É rimasto a Miami-
- Ah..okay. Ci sentiamo domani. Ciao.- disse Nick attaccando.
- Dean? - chiese Sam
- Non é con lei. É a Miami. Credo abbiano litigato. Lei era molto scossa.- sbuffò Nick
- Dean saprà cavarsela da solo.- sorrise Sam .


Miami, Florida, 28 gennaio 2016
-Mi ci vuole un caffè - sospirò Dean dirigendosi verso il bar più vicino.
- Dean! - " Jo?! Non può essere lei" pensò Dean
- Si?! - disse freddo l'uomo
- Mi dispiace per prima - sorrise lei baciandolo, lui la scostò e rise
- Qualunque cosa tu sia non sei Jo.- continuò Dean nervoso - Hai ragione- affermò la donna lasciando Dean spiazzato.


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ANGOLO AUTRICE:
Non sono morta, non preoccupatevi.
Sono ancora qui!
Mi scuso per il madornale ritardo.
Comunque ecco che la storia sta prendendo una piega.
Che ne dite?
Lascio ai posteri l'ardua sentenza.. Come disse Manzoni.
Parto con i soliti ringraziamenti.
Per aver recensito:
-GabrielleWinchester
- lilyy
- Daisy_of_lights
- elekus483
-TheDepths_

Un bacione a tutti e scusate se é corto il capitolo XD Ciao.
Stay_In_My_Arms

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Capitolo 13
*** Capitolo TREDICI ***


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MY STRANGE SINS


CAPITOLO TREDICI


San Antonio, Texas, 30 gennaio 2016

Dopo circa un giorno di viaggio Jo si ricongiunse a Sam, Meg e Nick nel rifugio a San Antonio.
- Ciao fratellino - sorrise Jo abbracciando il fratello minore
- Ciao Jo..- rispose il minore dei Jones
- C'è puzza di zolfo - notò Jo posando i suoi bagagli nel corridoio d'ingresso
- Sei gentile - disse ironicamente una donna dai lunghi capelli corvini, Ruby
- Chi é lei? - chiese stupita Jo
- Ruby. - sbuffò Sam
- Quella Ruby? - sorrise Jo - Dean mi ha parlato di te . -
- Immagino ti abbia parlato male di me - sorrise beffarda Ruby
- No, anzi.. Mi ha detto che sei stata l'unica donna che é riuscita a conquistare Sam..non con queste parole , ma il succo è questo - sorrise Jo
- Bene...dov'è Dean? - chiese Meg
- A Miami..-
-Avete litigato? - chiese Nick preoccupato
- No! - si affrettò a rispondere Jo - Doveva stare un'pò da solo- sospirò la donna
- Bene.. Sam chiama tuo fratello, abbiamo bisogno anche di lui - sospirò Ruby.
Il telefono squillò più volte ma nessuno rispose.
- Qualcosa non va - sospirò Sam.
Poi qualcuno suonò al campanello.

Miami, Florida, 28 gennaio 2016 ( due giorni prima)

- Cosa diamine sei? - urlò Dean mentre la donna lo strattonava in un vicolo stretto nel buio della notte.
Dean si allontanò ed estrasse una pistola.
Una pistola speciale, come la Colt.
Era stata costruita da lui e suo fratello.
Purtroppo non era mai stata sperimentata e nessuno garantiva che funzionasse davvero.
L'ennesimo investimento che Dean sperimentava nella sua vita.
- Audace il nostro piccolo Winchester - rise la donna ricoprendosi di una strana sostanza giallastra ed infine mostrandosi nella sua vera essenza
- Sul serio non ti ricordi di me? Ti sei ridotto ad essere un umile cacciatore mio amato... Gilgamesh- continuò la donna
- Cosa? - sgranò gli occhi Dean
- Ora staremo insieme per l'eternità - sorrise Ishtar .
Poi tutto piombò nel buio.
Dean si svegliò ore dopo, solo una camera d'hotel.
- Chicago ?! - esultò sarcasticamente Dean.
Nessuno al mondo conosceva meglio di lui tutti i vicoli ed le taverne di quel luogo.
Per Dean sarebbe stato un gioco da ragazzi scappare, se solo lo avesse voluto.
Notando l'assenza di Ishtar, il maggiore dei Winchester , incuriosito, si apprestò a cercala e capire cosa lo legasse a lei.
Quella donna così misteriosa che tanto somigliava a Josephine.
- Il gioco ha iniziò - sibilò correndo fuori dal monolocale in cui si trovava.
Fuori era buio. Dovevano essere circa le 23.
- Polvere d'oro? - sorrise Dean notando l'asfalto.
Con estremo silenzio, Dean, si fece spazio tra i vicoli finché non sentì delle urla.
Ishtar stava prosciugando la ninfa vitale di un ragazzo.
Dean deglutì, sapeva a cosa andava incontro.
Restare bloccato in un portale elettrostatico.
Ma non gli importava. Doveva sapere.
Corse e si scagliò contro Ishtar.
Entrambi sparirono in un lampo violaceo in quella fredda giornata di gennaio.

San Antonio , Texas , 30 gennaio 2016

- Samuel aprì - disse la figura che bussava alla porta
- Chi diavolo sei ? - disse Sam impietrito "Qualcosa non va! " pensò l'uomo vedendo Dean fuori la porta
- Non mi riconosci fratellino?! - rise Dean
- Conosco mio fratello e tu non sei lui ! - urlò Sam estraendo il pugnale demoniaco
- Bravo. - sorrise l'essenza impugnando una pistola e mostrando gli occhi neri come l'ebano - Sono Gilgamesh-

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ANGOLO AUTRICE:
Non sono morta, non preoccupatevi.
Sono ancora qui!
Mi scuso per il madornale ritardo.
Comunque ecco che la storia sta prendendo una piega.
Che ne dite?
Parto con i soliti ringraziamenti.
Per aver recensito:
-GabrielleWinchester
- Daisy_of_lights

Un bacione a tutti e scusate se é corto il capitolo XD Ciao.
Stay_In_My_Arms

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