Shine on

di _Liberty
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


" ma che cavolo, Jhonson, vuoi fare più piano?! "
Se c'è una cosa che odio di più del minestrone, è la gente che mi sveglia la mattina. Mi giro nel letto e guardo il cellulare, le sei e cinque. E mentre penso ai mille modi in cui potrei uccidere la mia compagna di stanza, lei compare sulla porta del bagno.
" come mi sta? " mi chiede la biondina, agitata come una foglia.
" si può sapere perché sei sveglia alle sei del mattino? "
" ma come perché, non ti ricordi che giorno è oggi? È venerdì, il giorno del colloquio. " risponde ovvia. " E mancano solo tre ore, e io non so cosa mettermi, come truccarmi. Sono troppo elegante? Magari pantaloni e una semplice maglietta sarebbero meglio. E se poi mi prendono per una sciattona? Oddio Sel, devi aiutarmi! " 
Ok forse avevo sottovalutato la situazione...ma che sto dicendo?!
" no mia cara, non mi comprerai con quegli occhietti dolci! Io torno a dormire " maledetta biondina, mi aveva quasi fregata. Mi conosce troppo bene, questo è lo svantaggio di convivere per tre anni con la stessa persona.
" ok, fai pure, ma ricorda: niente lavoro, niente soldi, niente soldi, niente affitto, niente affitto...tu che convivi con qualche stracciona straniera che lascia in giro le mutande sporche! " risponde, avviandosi verso la cucina.
Feci per chiudere gli occhi, ignorando ciò che mi aveva appena detto quando mi apparve davanti l'immagine di un barbone che dormiva nel letto accanto al mio. Oh mio dio, per la prima volta Skye aveva ragione. Ne avevo avute molte di coinquiline, una peggio dell'altra e poi beh, lei era la mia migliore amica, infondo. Decisi perciò di alzarmi dal letto, a mio malgrado, e diedi un occhiata fuori dalla finestra: cielo nuvolo, promette pioggia. Perfetto. Mi convinsi che non dovevo lasciarmi condizionare dal tempo, soprattutto quando vivi in Irlanda, così mi avviai con un mezzo sorriso verso la cucina.
" va bene, va bene ti aiuto. Ma guai a te se cominci a parlare con una macchinetta, non riuscirei a supportarlo, soprattutto alle sei e mezza del mattino "
" oh, ti adoro! " mi rispose raggiante, come sempre. Skye era così, sempre felice. Era difficile che qualcosa la rendesse di cattivo umore, lei emanava luce. La prima volta che la vidi fu per la stanza, lei rispose all'annuncio, ci incontrammo in un bar in centro e già da quel momento capii che lei era la ragazza perfetta: due enormi occhi marroni, un sorriso perfetto ma cosa più importante, porta il mio stesso numero di scarpe, nonostante sia di almeno quindici centimetri più alta di me. 
Arrivò a Dublino senza un obbiettivo preciso: nata e cresciuta a New York, lasciò la casa natale per andare alla ricerca di se stessa. Avrà cambiato più o meno dieci lavori, ogni volta con la scusa che non facevano per lei, perché lei è così, impulsiva e senza paura, con una grande positività e voglia di vivere. Sì, la compagna di stanza perfetta.
Dopo un ora e mezza di preparativi, anche se per lo più caratterizzati da momenti in cui ci perdevamo via a cantare a squarciagola come se fossimo delle popstar, era pronta, splendida in quei suoi jeans aderenti e camicia beige, i capelli biondi raccolti in una treccia laterale e un filo di trucco ad incorniciare i suoi occhi cioccolato.
" allora, com'è?! " mi chiese, guardandomi con i suoi occhioni speranzosi. Non potei far a meno di sorriderle.
" sei meravigliosa, dico sul serio. Ora vai Jhonson, conquistali! " le risposi strizzandole l'occhio.
La sentì uscire di casa mentre mi avviavo nella mia camera, augurandole il meglio nella mia testa, quando mi resi conto di che ore fossero: merda, le otto e un quarto! Ero in un ritardo pazzesco, perciò nel giro di trenta secondi ero sotto la doccia. Mi vestì con le prime cose che mi capitarono sotto mano, mi truccai appena è guardai l'orologio: un quarto alle otto. Considerando che mi ci volevano solo dieci minuti per arrivare in ufficio, mi calmai, presi le mie cose e uscii di casa, salutando di sfuggita Amber, una ragazza polacca che vive con noi. So gran poco di lei, viveva già qua quando io sono arrivata, credo faccia la modella o qualcosa del genere, la classica ragazza fissata con la linea, ora sta facendo una dieta a base di sole banane, dice che puoi perdere due chili in soli quattro giorni.
Scacciai l'idea di provare una cosa del genere e mi accesi una sigaretta mentre mi avviavo alla fermata del pullman, ovviamente in ritardo, ma avevo ancora una mezz'oretta buona. Stavo pensando a quale prelibatezza gustarmi al bar dove faccio di solito colazione quando mi resi conto che eravamo bloccati nel traffico. Traffico? Nella periferia di Dublino? Alle nove del mattino? " resta calma, sarà il solito coglione " mi ripetei nella mente, ma dopo trenta minuti fermi, questa scusa non bastò più. 
" ma che cavolo sta succedendo?! " sbuffai ad alta voce, appoggiandomi piuttosto violentemente allo schienale del pullman.
" ma come, non lo sai? I One Direction sono in città! " a rispondermi fu una ragazzina seduta dietro di me: avrà avuto a malapena i diciotto anni, ma il suo sguardo era simile a quello di una bambina il giorno di natale. Ma certo, i One Direction, come ho fatto a dimenticarmelo, l'intera città era tappezzata di cartelloni, ragazzine che da più di una settimana giravano per la città cantando a squarciagola le loro canzoni, e per non parlare degli addetti ai lavori che da due giorni stavano allestendo Croke Park. Ecco il lato negativo del vivere dietro uno stadio adibito per i concerti, passi attraverso tutte le fasi di un evento, proprio tutte intendo. Ok, passino le ragazzine e i manifesti, ma quarantacinque minuti per andare in centro è troppo! Il mio capo mi avrebbe ucciso. Con la bellezza di un ora di ritardo riuscì a raggiungere il mio ufficio, sperando di passare inosservata, cosa che ovviamente non accadde. 

" un evento di beneficenza? Di venerdì sera? Spero tu stia scherzando Dave! " dire che ero arrabbiata è poco, come se la mia giornata non fosse già abbastanza orrenda, ora lo diventava anche la mia serata. 
" eddai Selena, vedrai che ci divertiremo! Ci sarà un sacco di gente, alcool e cibo a volontà, e in più é per una buona causa. E poi, non puoi nemmeno dire di no, ti vorrei ricordare il tuo ritardo di stamattina. " eccolo, il mio capo, sporco ricattatore. Trent'anni d'uomo nascosto dietro giacca e cravatta, il che lo rende fottutamente sexy. Selena riprenditi cazzo! 
Aveva ragione, non potevo rifiutare, lui era il mio capo e ciò che dice dev'essere legge per me. Alzi gli occhi al cielo, sbuffando rumorosamente.
" vedo che hai capito, perfetto alle otto allo Skiltom hotel, e vestiti elegante, mi raccomando " rispose, strizzandomi l'occhio e allontanandosi. Mi voltai scimmiottamdolo, consapevole di essere stata incastrata. Perlomeno avrei portato con me Skye, almeno avrei avuto un po' di positività con me, dovevo farne il pieno.

" un evento di beneficenza allo Skilton hotel?! Oh mio dio, è fantastico! " Skye era più entusiasta di quanto immaginavo. Ma che problemi aveva la gente?! Io davvero non riesco a capire cosa ci trovino di tanto bello, un sacco di gente ipocrita piena di soldi che due volte all'anno si ritrova in un hotel schifosamente costoso mentre discute di gente che muore di fame, coerente. Ma a quanto pare io ero l'unica a pensarla così, data la frenesia della bionda mentre rovistava nel suo armadio traboccante di vestiti.
" ma hai la minima idea della gente che è stata invitata?! VIP, vip ovunque! Oddio Sel, è meraviglioso! Che indosserai? " mi chiese, voltandosi.
Beh, bella domanda, con tutta la confusione di oggi non mi era minimamente passato per la testa.
" non so, uno dei vestiti nell'armadio " risposi, continuando a guardare la tv.
" no Selena, non può essere un semplice vestito, ma IL vestito. Vieni, prova questo "
E comincio così il solito tram tram dei preparativi di Skye, una delle cose più estenuanti che io possa fare nella mia vita, nonostante lavori come assistente del capo di una delle maggiori aziende d'Irlanda. Dopo circa tre ore, mi lasciò libera, e mi guardai allo specchio: il vestito color verde acqua mi cadeva perfettamente lungo tutto il corpo fino ai piedi, lasciando scoperte le spalle, i miei lunghi capelli color carota erano lasciati sciolti e acconciati in perfetti boccoli, e la sottile linea di eye-liner nero disegnava alla perfezione il contorno dei miei occhi blu, rendendoli anche più grandi. Aveva fatto un ottimo lavoro, Non c'è che dire, ma anche lei non era da meno: un vestito color pesca le segnava perfettamente il busto, per poi ricadere più dolce dal punto vita, i capelli raccolti ed un trucco leggero, entrambe elevate da dei tacchi alti. Alla fine forse quella festa non era la cosa peggiore che potesse capitarmi, sarebbe stata una scusa per passare una serata divertente con la mia migliore amica, magari prendendo in giro qualche riccone dall'aria superiore o flirtando con qualche invitato. O forse era il pieno di positività di Skye mi stava contagiando.
" allora Jhonson, sei pronta per essere ricca per una sera? " le chiesi ironica, strizzandole l'occhio.
" mai stata così pronta, mia cara! " rispose la bionda, raggiante, forse anche più del solito.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Tutto era come me l'ero immaginato: decine e decine di signorotti racchiusi in elegantissimi abiti disposti a gruppetti con un calice pieno di qualche costosissimo champagne riempivano la hall di uno dei più  eleganti hotel di tutta Dublino, ovviamente addobbato per l'evento. Io e Skye ci facemmo strada verso il bar, desiderose di un drink, quando venni bloccata da Dave. 
" Selena, finalmente! Sei stupenda " mi disse, schioccandomi un bacio leggero sulla guancia " vieni, ti voglio presentare una persona "  
E fu così che passai la mia serata, impegnata in noiosissime chiacchierate di lavoro con noiosissimi imprenditori provenienti da ogni parte del mondo, non era proprio ciò che avevo immaginato. Per di più avevo perso di vista Skye, spero che almeno lei si diverta. Avevo perso il conto del numero di bicchieri che avevo bevuto ma sembrava che nemmeno l'alcool fosse dalla mia parte oggi, e non riuscivo a non pensare a quanto fosse noioso il tizio che mi trovavo davanti. Come si chiama? John? Josh? L'ho scordato, ma sarebbe da maleducati chiederglielo. Ma non sa parlar d'altro che di affari? Cioè, avrà all'incirca la mia età, e non è nemmeno male come ragazzo ad essere sincera, ma non ha proprio idea di come si conquisti una ragazza. Come fai a non accorgerti che non me ne frega assolutamente niente di quello che stai dicendo? Come se la finanza ti rendesse interessante. Ok, io non sarò esattamente una sventola, ma cavolo, basterebbe chiedermi se mi va un drink! Cerco di distogliermi dai miei pensieri e mi ritrovo a guardarmi in giro, nella speranza di intravedere Skye e mandarle un segnale per essere salvata, una nostra tattica per sfuggire a situazioni disastrose, ma niente. Tutto ciò che trovo sono due occhi verdi che guardano nella mia direzione. È seduto al bar insieme ad altri panzoni, probabilmente si trova anche lui nella mia stessa situazione. Non posso fare a meno di sorridere al pensiero e torno a concentrarmi verso il mio compagno, decisa a trovare una scusa e scappare il più lontano possibile, ho proprio bisogno di una sigaretta. 
" ...per questo penso che la cosa migliore per l'azienda sia concludere l'affare con gli sceicchi, nonostante le loro pretese. "
" oh si, capisco alla perfezione. Ora scusami ma credo sia il momento di andare ad incipriarmi il naso. Scusami..." 
" Craig, il mio nome "
" già, Craig " altro che John o Josh! Corro il più velocemente possibile verso la prima uscita di emergenza, prima di essere bloccata da qualche altro imprenditore megalomane.
La serata non è decisamente una delle più calde nonostante sia giugno, ma infondo questa è dublino. Il vento fresco pizzica la mia pelle nuda e dopo essermi accesa una sigaretta, mi avvolgo con le braccia cercando un po' di calore. Decido di fare due passi, ma mi rendo conto che non è stata una delle migliori idee che io abbia mai avuto dato il vento che ha ripreso a soffiare più forte del previsto.
" freddo eh? Nonostante non sia la prima volta che vengo in Irlanda, il suo tempo mi sorprende sempre " a parlarmi fu un ragazzo giovane, due occhi cioccolato e la pelle caramello, con dei capelli neri alzati in un ciuffo. Oh no, anche qua! Vi prego basta imprenditori, voglio solo fumare una sigaretta in santa pace!
" già, non ci si abitua mai " gli rispondo, cercando di nascondere i miei pensieri.
" anche tu in fuga immagino " mi disse, sorridendomi. Il suo volto non mi é nuovo,ma probabilmente l'avrò visto a qualche riunione. Me lo ricorderei però, un ragazzo sexy come lui.
" sì, una pausa dalla vita reale " 
" ne deduco che anche tu sia una grande imprenditrice "
" come tutti qui del resto " feci un tiro dalla mia sigaretta e continuai " comunque no, sono solo l'assistente del grande imprenditore "
" oh beh, se ti consola nemmeno io sono uno di loro " 
Finalmente una bella notizia!
" ah si? Allora sconosciuto, tu cosa fai nella vita? " risposi, ammiccandolo.
" tu davvero non lo sai? " rispose, con uno sguardo tra il sorpreso e incredulo. Ma che diamine dice?! Perché mai dovrei sapere chi é e cosa fa?! Oddio ti prego fa che non sia il figlio di qualcuno di importante, Dave potrebbe uccidermi!
" comunque piacere, io sono Zayn " mi disse, notando il mio imbarazzo " e no, non sono il figlio di nessuno di importante, perciò non sei nei guai " mi disse scherzando, come se mi leggesse nel pensiero.
" ciao, sono Selena "
" è stato un piacere conoscerti " mi disse, spegnendo con la punta del piede la sua sigaretta " ma ora devo proprio andare, i miei colleghi si staranno chiedendo dove sono finito "
" buona serata Zayn "
Mi sorrise e sparí dietro la porta, lasciandomi con mille domande.
Colleghi? Quindi qualcosa a che fare con questo mondo ce l'ha. Eppure il suo volto mi é famigliare. Notai che anche la mia sigaretta ormai era finita, anche se la maggior parte di essa era stata consumata dal vento, ed era ora di rientrare, con l'obbiettivo di cercare Skye anche se, ovviamente, di lei non c'era nessuna traccia. Ma dove si era cacciata?! 
Andai al bar per ordinare qualcosa di forte, sperando che la serata finisse presto, quando notai di nuovo quegli occhi verdi, ancora diretti verso i miei, ma questa volta non si limitò a guardarmi, bensì si avvicinò a me.
" buonasera signorina, posso offrirle qualcosa da bere? " mi chiese, esordendo con uno dei sorrisi più belli che io abbia mai visto. La sua voce era calda e sensuale, e per qualche motivo persino familiare.
" certo, perché no " gli risposi, incantata in quelle due pozze verdi. Il ragazzo ordinò due Martini, passandosi una mano tra i capelli ricci, e me ne porse uno.
" lasci che mi presenti: mi chiamo Harry "
" piacere Harry, sono Selena, e ti prego dammi del tu, ho 22 anni " gli risposi, stringendogli la mano.
" incantato, Selena. Anche tu incastrata in questa incoerente festa di beneficenza? "
" già, il mio capo mi ha praticamente ricattata dopo che stamattina sono arrivata al lavoro in ritardo. Come se fosse colpa mia se un miliardo di ragazzine hanno intasato le vie della città per l'arrivo di quei cinque idioti "
Lo vidi ingozzarsi con un sorso di Martini e si rivolse a me con aria interrogativa " cinque idioti? "
" si sai, gli One Direction sono in città! " gli risposi fingendo entusiasmo
Lui scoppiò in una risata " non sei decisamente una loro fan "
" no beh, sono in gamba e hanno talento, ma non vedo il motivo di tanto entusiasmo. Sono dei semplici ragazzi, le loro fan dovrebbero calmarsi un po' " gli risposi
" beh, però alla fine loro devono tutto alle loro fan " mi disse, rivolgendomi uno sguardo che dire profondo è poco.
" che c'è, sei anche tu un fan sfegatato che corre per le vie sperando di imbattersi in uno di loro? " gli chiesi ironica
" qualcosa del genere " mi rispose, continuando a bere il suo Martini. 
Chiacchierammo del più e del meno quando finalmente intravidi Skye, che mi fece un cenno con la mano.
" ora scusami ma devo scappare. Ci vediamo Harry "
" lo spero, Selena " mi disse sorridendo. Cavolo quant'era sexy!
Corsi da Skye che mi prese per un braccio, tutta entusiasta. Iniziò a raccontarmi del ragazzo che aveva incontrato, di quanto fosse bello e interessante, finalmente un po' di normalità! 
" e tu invece, com'è andata la serata? "
" oh beh, Dave mi ha praticamente presentato tutte le persone più noiose del party, volevo morire"
" oddio scusa Sel, non dovevo abbandonarti! "
" non ti preoccupare, me la sono cavata, tra tutti però ho incontrato anche un ragazzo molto sexy! " le dissi, ammiccando.
" ah si? E qual'e?! Voglio vederlo! " mi chiese curiosa
" quello la, capelli ricci, sta parlando con altri due uomini al bancone del bar, sorseggiando Martini " gli risposi, indicandolo.
" oh mio dio " disse sorpresa, con gli occhi sbarrati " Sel, tu sai chi è quello?! "
" so che si chiama Harry " le risposi confusa, non riuscendo a capire dove voleva arrivare. Effettivamente io non sapevo che lavoro facesse e perché si trovava lì, magari era qualcuno di importante e io non lo sapevo! Ma perché non mi sono informata prima di venire a questo cavolo di party?!
" Selena quello non è semplicemente Harry, quello é Harry Styles, il cantante dei One Direction! "

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Rimasi pietrificata dopo la bomba che Skye mi aveva lanciato. Quel Harry Styles?! Ecco perché mi era così familiare! E adesso che ci penso...quel Zayn! Oh mio dio, come ho fatto a non riconoscerli?! Per non parlare della figura che avevo fatto con Harry, considerarli cinque idioti, perché non penso mai prima di parlare! 
" insomma, sei stata rimorchiata da Harry Styles! Quali sono i piani della serata? Ti ha già chiesto di vedervi un altra volta? " mi chiese Skye, affamata di notizie.
" no, e dopo la figura che ho fatto probabilmente non vorrà più nemmeno vedermi "
" che figura?! Sel, che diamine hai combinato?! "
" in un momento di nervosismo ho detto che i One Direction erano cinque idioti " le risposi, abbassando lo sguardo, impaurita dalla sua possibile reazione.
" tu che cosa?! Santo cielo Sel, come hai fatto a non riconoscerlo?? La sua faccia è ovunque! " Skye mi stava rimproverando? Non era proprio giornata.
" hai ragione, sarà stato lo champagne che mi ha annebbiato la vista " 
" devi fare qualcosa, rimediare, assolutamente! "
" ok, ok, vado " e ora che cavolo gli dico? Mi dispiace se ti ho dato dell'idiota? Che situazione del cavolo, voglio andarmene da questo party. Che poi alla fine, chi lo rivede più poi? Potrei fuggire. Non essere stupida Selena, non hai dodici anni.

" quindi, Harry Styles, solitamente ti lasci insultare da tutti senza difenderti? " gli chiesi, avvicinandomi a lui, seduto al bancone del bar.
" solitamente no, per per te ho voluto fare un eccezione " mi rispose, lanciandomi in uno sguardo nel quale mi persi per qualche secondo. Dio quant'è sexy! 
" quale onore, ma mi sento comunque in colpa per la mia affermazione perciò lascia che sia io ad offrirti da bere ora " 
" non è necessario, davvero, adoro le persone che dicono espressamente ciò che pensano " 
Questo ragazzo mi stava mandando gli ormoni a mille. Ma è legale essere così maledettamente affascinanti? Avevo totalmente perso l'uso della lingua, probabilmente ero anche rossa in viso, ma non potevo rimanere in silenzio ancora per molto, penserà che sono noiosa. Avanti Selena, dì qualcosa! A mia sorpresa, fu lui a rompere il ghiaccio.
" allora, che fai nella vita? A parte disprezzarci ovviamente " 
Oh mio dio, ora si che ero imbarazzata, e la risata che mi uscì ne fu la prova. Mantieni il controllo Selena!
" lavoro per Dave, della Holding enterprise, sono la sua assistente " risposi, bevendo poi un lungo sorso di champagne " e non vi disprezzo " continuai, sorridendogli. 
" una donna in carriera quindi, affascinante " tu sei affascinante Styles! 
" e voi, perché partecipate a questo evento? Insomma, non dovreste prepararvi per il grande evento? "
" siamo i testimonial, e visto che che ci trovavamo in città abbiamo deciso di farci un salto. Sai, pubblicità " rispose.
Rimanemmo per non so quanto tempo fermi a guardarci, occhi negli occhi, sorridendo solamente, come se non servissero altre parole, ma ad interromperci fu Dave, tempismo perfetto come al solito.
" ehi Selena, potresti venire un secondo? Te la restituisco subito " disse, rivolgendosi prima a me è poi a Harry.
" tutta tua, a patto che me la riporti " gli rispose Harry, stringendogli la mano e facendogli l'occhiolino.

" che c'è Dave? " gli chiesi, quando ci allontanammo da Harry
" beh Selena, tu sai che questa è una serata di beneficenza, no? " mi disse Dave " e fra poco verrà messo all'asta un premio, e sarebbe una bella pubblicità per l'azienda se anche tu partecipassi, anche Emily ha deciso di dare una mano " concluse, sorridendo.
A quel nome il mio sguardo cambiò. Emily, la bella e perfetta receptionist. Una modella mancata a mio parere, cinquanta chili di pura arroganza nascosta dietro splendidi capelli marroni e occhi verdi quasi gialli, gambe lunghe come autostrade e una vocina da oca che farebbe salire il nervoso anche a Skye. La odio fin dal primo momento che l'ho vista, vuole il mio lavoro, non aspetta altro che un mio passo falso, e non avverrà stasera. Se lei partecipa all'asta, lo farò anche io. E vincerò, anche se non so quale sia il premio, non m'interessa.
" ne sarei entusiasta, quando comincia? " risposi, cercando di sembrare più entusiasta possibile, e sembra che Dave c'abbia creduto, perché improvvisamente mi sembra molto più entusiasta anche lui.
" proprio ora, vieni "
Ci accomodammo su delle sedie disposte appositamente per l'occasione, mentre con lo sguardo cercavo Harry, che però sembrava scomparso nel nulla. Pazienza, lo rivedrò dopo la mia vittoria. Speriamo sia un viaggio, o una giornata in una SPA di lusso o una cena romantica in un lussuoso ristorante. Scossi la testa per liberarmi dai miei pensieri quando mi accorsi che avevo perso l'annuncio del premio, avrei saputo di cosa si sarebbe trattato solo alla fine ma non m'importa, se Emily lo voleva, allora lo volevo anche io.
A parlare fu un uomo sulla sessantina, non molto alto, che indossava un abito che gli calzava alla perfezione " ok, l'asta parte da 200 euro. Chi offre di più? " 
Dopo un paio di offerte, notai Emily che offriva 500 euro. Toccava a me ora.
" offro 600 euro " dissi, alzando la mano. Ben ti sta!
" 650 " ribatté Emily
" 700 " dissi io
" 750 " rispose, visibilmente infuriata. 
A questo punto altre tre ragazze fecero delle offerte, e il prezzo cominciava pian piano a salire, e Emily sembrava intenzionata a vincere ad ogni costo. Era il momento di chiudere i giochi.
" offro 12 mila euro " dissi. Improvvisamente tutti si voltarono verso di me, e vidi Emily che mi guardava sconfitta. Sapevo che non poteva offrire di più, visto il suo stipendio. Certo, non che io fossi ricca, ma senza dubbio guadagnavo molto più di lei, e sapevo che non avrebbe potuto ribattere.
" se non ci sono altre offerte, dichiaro il premio aggiudicato al numero 143, complimenti " disse l'uomo, seguito da degli applausi. Dave mi guardò con ammirazione, e Skye mi corse incontro.
" oh mio dio Sel, non ci credo che tu l'abbia fatto! Ti invidio un sacco! " 
" mi invidi? E perché mai? "
" per il premio, e per cosa se no?! A non tutti capita un'occasione del genere! " ma di cosa stava parlando?! 
" e quale sarebbe questa occasione così speciale? " 
Skye mi lanciò un occhiataccia, seguita da uno sguardo confuso.
" come quale sarebbe?! Hai appena vinto l'occasione di passare una giornata con i One Direction, tu è la tua fortunata accompagnatrice! "
Che cosa?! Dodici mila euro per una giornata con i One Direction?! Non ci posso credere! 
" se volevi un appuntamento con me non serviva spendere tutti quei soldi " mi girai di scatto nel sentire quella voce, sapendo benissimo di chi fosse.
" cominci a costarmi parecchio, Styles " risposi ironica, ammiccandolo.
" dovrò offrirti una cena sostanziosa allora, per ripagarti "
" Selena, dobbiamo andare " ancora una volta Dave e il suo tempismo! Maledetto!
" beh allora ci vediamo, Selena " mi disse guardandomi dritta negli occhi e baciandomi la mano.
" a presto, Styles " gli risposi, per poi allontanarmi.

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Il giorno seguente mi sentivo uno straccio. Quei maledetti bicchieri di champagne, sapevo che mi avrebbero rovinata! Fortunatamente era sabato e non dovevo lavorare, e se c'è una cosa che amo di questo giorno, è il potermi alzare alle tre del pomeriggio, come accadde oggi. Appena aperti gli occhi mi ricordai della serata di ieri, di Harry e dell'asta. Il premio! Avevo appena buttato 12 mila euro solamente per battere Emily, quanto ero stata stupida! Mentre pensavo a che farmene, mi buttai sotto la doccia, facendomi cullare dallo scorrere dell'acqua calda sul mio corpo. Potrei venderli, non c'è ragazzina che non farebbe follie per aggiudicarsi un appuntamento con i One Direction. O potrei andarci. Non essere stupida Selena, tu non puoi andarci, hai ventidue anni, che diamine! E poi con la figura che hai fatto non potresti nemmeno presentarti. Mia cugina, ma certo! Lei impazzirebbe per avere quei biglietti. Una directioner nata, praticamente è come se vivesse per loro, passa le intere giornate ad ascoltare la loro musica e a cercare notizie su di loro in internet, morirebbe pur di incontrarli. Fra l'altro fra poco è pure il suo compleanno, sarebbe il regalo perfetto! Con l'intenzione di chiamarla, uscì dalla doccia e mi misi i "vestiti da casa", ovvero un paio di pantaloncini e la maglia di mio fratello, che anche se ha tre anni in meno di me, mi va grande. Accesi il computer e aprì Skype, fortunatamente la trovai in linea.
" ehi ciao bellissima, come stai? " esordì, sinceramente contenta di vederla. Nonostante ormai fossero tre anni che vivevo a Dublino, la mia famiglia non smetteva mai di mancarmi, erano il mio punto debole fin dal primo giorno che mi trasferì qui dall'Italia, il mio paese d'origine. Loro mi hanno sempre appoggiata in tutto, sia economicamente che psicologicamente, e io li ringrazio ogni giorno per il loro supporto, e non a caso ogni tanto approfitto dei weekend liberi per tornare nella mia patria natale.
" benissimo, e tu? " rispose lei, dall'altra parte dello schermo.
" non c'è male, senti, hai qualche programma per il tuo compleanno? "
" no, nulla di speciale, al massimo una cena con gli amici, perché? "
" che ne dici di un weekend qui, ovviamente spesato da me? Ho una gran bella sorpresa per te e una fortunata accompagnatrice a tua scelta "
" che hai in mente cugina? " riuscivo a leggere nei suoi occhi la curiosità, era il momento di sganciare la bomba, anche se non avevo la più pallida idea di quale poteva essere la sua reazione.
" ok, tieniti forte. Tu e la tua accompagnatrice incontrerete gli One Direction! "
Per qualche minuto ci fu il silenzio assoluto, per un momento ho creduto che non gliene importasse niente, che la sua cottarella, se così si può definire, fosse passata, ma l'urlo che ne seguì mi smentì.
" tu...stai...dicendo...sul serio?! Se mi stai prendendo per il culo non ti perdonerei mai! "
" te lo giuro cugina, allora ci vieni? "
" ma che cavolo di domande mi fai, certo che vengo! Oh mio dio, ma come hai fatto?! No fa niente non m'interessa. Devo dirlo assolutamente a Je, devo preparare le valige, fare un sacco di cose...oddio, incorrerò gli One Direction! Sei la cugina migliore del mondo, non potevi farmi regalo più bello! " ok, la sorpresa le era piaciuta, un doppio respiro di sollievo, visto che non volevo che tutti quei soldi andassero sprecati. Passai altri venti minuti a sentirla urlare per la sorpresa, per poi salutarci e darci appuntamento all'indomani, per discutere del volo. Soddisfatta per la mia impresa, mi buttai sul divano e accesi la tv, quando Skye entrò.
" ehi principessa! Come stai? " disse, sorridente.
" benissimo, e tu? "
" stanca, ma pronta per la serata di stasera! " rispose, facendomi l'occhiolino, per poi sparire in camera. Già, la serata di stasera. Il nostro caro amico Nathan oggi compiva ventiquattro anni e avremmo festeggiato in uno dei locali più belli di Dublino, l'Empire. Aspettavamo questo giorno da mesi, sarebbe stata la più bella serata di sempre, avevamo anche comprato due vestiti per l'occasione, sarebbe stato tutto perfetto. Dopo un pranzo veloce, andai quindi a prepararmi, ormai si erano fatte le cinque e dovevamo essere pronte per le otto e, conoscendoci, queste tre ore non ci sarebbero bastate.
Avevamo deciso di truccarci a vicenda, prima una e poi l'altra, cominciando da Skye. Presi tutti gli strumenti necessari per il trucco perfetto, truccai il viso di Skye. Lei era perfetta, la sua pelle era di un color rosa pesca uniforme, perciò mi concentrai sugli occhi. Optai per una riga sottile di eye-linee per incorniciare i suoi occhi cioccolato, aggiungendo un po' di ombretto oro come punto luce, tutto rifinito dal mascara. Decisi di lasciarle le labbra del colore naturale, perciò optai per un lucida labbra nude. Quando fu il mio turno, dalla finestra cominciò ad entrare della musica. Ma certo, il concerto dei One Direction. Io è Skye ci guardammo per qualche secondo, per poi scoppiare a ridere. La bionda prese in mano la spazzola e cominciò ad usarla come microfono, intonando alla perfezione la canzone che i ragazzi stavano cantando, e io la seguì a ruota, o almeno ci provai, dato che sapevo solo qualche parola. Ci mettemmo più del previsto nel prepararci, ma ci sorprendemmo quando, finiti i preparativi, guardammo l'orologio e ci rendemmo conto copre mancavano ancora venti minuti. Pane approfittai per darmi un ultimo sguardo allo specchio prima di uscire, mentre Skye nell'altra stanza cantava quella che ormai sarebbe stata l'ultima canzone del concerto. Aveva fatto davvero un ottimo lavoro con capelli e trucco, quasi non sembravo io. Non so come, infatti, era riuscita a farmi risaltare gli occhi più del solito, forse merito dell'ombretto bianco, appena visibile, ma che dava una gran luce al mio sguardo. Le labbra erano state dipinte di un rosso acceso, che le rendeva più grandi di quanto in realtà erano. I capelli erano lasciati morbidi sulle spalle, mossi giusto quel poco da non renderli degli spaghetti. Il vestito blu, lungo fino alla coscia, aveva le maniche a tre quarti e anche se non era aderente, mi vestiva alla perfezione. Purtroppo madre natura non mi aveva dotata di gambe chilometriche, ma i tacchi rosa antico di Skye mi slanciavano parecchio.
" sei splendida " disse Skye, dietro le mie spalle.
" anche tu lo sei " e lo era davvero. I capelli raccolti in uno chignon le lasciavano scoperte le spalle nude, tutto questo reso possibile dal suo vestito verde senza spalline, lungo dietro e corto davanti. Era davvero bellissima, ma d'altronde lei lo era ogni giorno, anche in pigiama. Era una di quelle poche ragazze che non ha bisogno di truccarsi, che quando indossa la tuta è come se indossasse un abito da red carpet, bella fuori ma soprattuto dentro. Se fossi stata un uomo, avrei voluto sposare una come lei, sarebbe la donna ideale.
" andiamo Johnson, spacchiamo questo Empire! " esordì, con una certa enfasi. Lei mi fece un sorriso e trentadue denti e mi trascinò fuori casa, dirette al ristorante dove avremmo incontrato gli altri nostri amici per una cena tranquilla, prima di spostarci al locale. Conoscevo questi pazzi ormai da anni, erano come una famiglia per me, la mia famiglia irlandese. Senza di loro non avrei resistito molto qua, mi hanno aiutata durante le mie crisi, sostenendomi e facendosi trovare sempre al mio fianco per farmi ritrovare il sorriso. Li ho incontrati in un pub, due mesi dopo il mio arrivo in città, e da quel momento eravamo inseparabili. Con loro ho avuto le più incredibili avventure, le esperienze migliori, dai falò sulla spiaggia alle bevute in mezzo alla strada, dalle gite fuori porta alle feste in casa.
Passammo la serata tra risate, scherzi e Brindisi, e quando fummo tutti abbastanza brilli, ci avviammo verso il locale. Tutto era come me lo ero immaginato: essendo uno dei locali più costosi di Dublino non ci ero mai entrata, la luce era bassa e a malapena riuscivi a vedere la gente in faccia, l'arredamento era moderno e la musica altissima, si respirava aria di festa! Una ragazza veramente carina ci accompagnò a quello che sarebbe stato il nostro tavolo, facendo arrivare poco dopo dei bicchieri di spumante come regalo di benvenuto. Il nostro posto si trovava poco distante dalla pista di ballo ed era appena rialzato, e questo ci permetteva di avere una vista completa del locale che, come ci aspettavamo, era pieno. 
Le mie amiche mi trascinarono in pista e ballammo fino a sfinirci, per poi raggiungere di nuovo gli altri al tavolo, i quali erano impegnati in una gara a chi riusciva a bere più shots di tequila. Decisa a concedermi un drink come si deve, presi Skye per mano e la accompagnai al bancone del bar, seguite da Marika e Cindy, due nostre amiche. Ordinammo dei cocktail a base di frutta per poterci rinfrescare, quando sentì una mano sulla mia spalla.
" o il destino si è deciso a farci incontrare, oppure potrei seriamente iniziare a pensare che mi stai seguendo " quella voce, la riconoscerei fra mille ora, soprattutto se sussurrata al mio orecchio. Avvampai a quel veloce tocco, mi ricomposi e mi girai, e lui era lì, bello come non mai.
" potrei pensare la stessa cosa, Styles " gli risposi sorridendo, ringraziando il cielo che le luci così basse non gli permettevano di vedere il rossore del mio viso.
" sapevo che ti avrei incontrata di nuovo " mi disse, mostrandomi le sue fossette. Dovevo riprendere il controllo, dovevo prendere in mano la situazione.
" onorata. Harry, ti presento Marika e Cindy e la mia migliore amica Skye " gli dissi, voltandomi verso le mie amiche che mi guardavano incantate.
" piacere di conoscervi donzelle " rispose, baciando la mano di ognuna. " lasciate che vi presenti il mio migliore amico, Louis " disse, spostandosi poco di lato e introducendo il ragazzo che era con lui. E che ragazzo! Due occhi color del mare spuntarono dalle spalle di Harry, il tutto reso ancora più irresistibile da un sorriso a dir poco spettacolare. Ora capisco perché mia cugina impazzisce tanto per questi ragazzi, sono degli dei! Mi risvegliai dai miei pensieri solo quando notai la mano di Louis tesa verso di me, gliela strinsi e gli rivolsi un sorriso da ebete di cui mi pentì dopo pochi secondi. A rompere il ghiaccio fu Marika, che chiese una foto insieme ai ragazzi. Dopo qualche risata tutti insieme, decidemmo di tornare al tavolo con gli altri, anche se in realtà nessuna di noi voleva allontanarsi da tanta meraviglia.
" ci rivediamo più tardi allora " esordì Harry, sorridendoci.
" sicuramente! " rispose Skye, che gli schioccò un bacio sulla guancia. Wow quella ragazza non perdeva tempo!
Tornate al tavolo ci rendemmo conto che in realtà nessuno dei ragazzi si era accorto della nostra assenza, forse a causa della troppa tequila, ma non gli demmo importanza, eravamo troppo emozionate per l'incontro avvenuto pochi minuti fa, e prima che potessi rendermene conto, mi trovai a scrutare con gli occhi il locale, cercando lo sguardo di Louis.

Dopo parecchie ore, parecchi balli e parecchi cocktail, eravamo tutti stanchissimi, ma non abbastanza per andarcene dal locale. Skye mi prese per mano e mi trascinò in bagno, dove finalmente avremmo trovato un po' di pace. 
" oddio Sel, Harry mi fa troppo sesso questa sera! " e da quando Skye parlava in questo modo?! Non potei trattenere una risata.
" già, perché Louis?! Oh mio Dio, mai visto niente di così perfetto! "
" tu sei matta a regalare i biglietti a tua cugina! "
" e invece è la scelta migliore. Andiamo Skye, solo quelle pazze delle loro fan potrebbero fare una roba del genere, se davvero gli interessassimo ci chiederebbero di uscire" dissi, ripassandomi il rossetto sulle labbra " andare a quell'appuntamento ci renderebbe solo ridicole " 
" già, forse hai ragione " concluse Skye.
" allora, ti va un ultimo cocktail prima di andare?! " propose la bionda. Wow, quanta intraprendenza questa sera!
Ci avviammo verso il bancone, dove ordinammo due drink leggeri, eravamo già abbastanza brille e ci misi poco a capirlo, dato che mi resi conto dopo un bel po' di secondi di chi mi si era appena avvicinato.
Spazio autrice

questo è il mio primo spazio autrice, wow!
ne approfitto solo pe dire alcune cose: innanzi tutto vorrei specificare che non sono alla ricerca di recensioni per "fare numero", non m'importa, sto scrivendo questa storia solo per me, per mettere alla prova le mie conoscenze e la mia fantasia. Sto frequentando un corso di scrittura creativa, e questo mi sembrava il modo migliore per esercitarmi. Quindi non vi chiederò di recensire, ma se qualcuna ha voglia di lasciare qualche commento per dirmi che ne pensa mi farebbe piacere, suggerimenti e pensieri, critiche comprese, dato che solamente con quelle posso crescere e migliorarmi.
seconda cosa, questa storia è in parte la storia della mia vita. No, non ho mai incontrato i One Direction, ma mi sono trasferita in Irlanda un anno fa e tutt'ora ci vivo, e tutti i ragazzi descritti sono davvero miei amici. Non mi ritengo una directioner, dato che ho iniziato a seguire i ragazzi solamente quando mi sono trasferita qua, ma non vi nascondo che è anche grazie alla loro musica che ho resistito così tanto lontana da casa, dagli amici e dai parenti.
con questo concludo, e mi metto a scrivere il prossimo capitolo. Ah, grazie a quelle che mi seguono, mi fa piacere vedere che così tante persone perdando un po' di tempo nel seguire la mia storia.
ora vado davvero, baciiiiii :*

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


" e quindi saresti tu la fortunata che verrà all'appuntamento con noi " 
Louis era proprio accanto a me che mi sorrideva, sorseggiando il cocktail dal suo bicchiere. Oddio quanto era bello, riuscivo a vedere i suoi splendidi occhi nonostante le luci basse, sentivo il suo profumo ed era veramente qualcosa di inebriante. Poche volte mi era capitato di perdere la testa in questo modo dopo così poco tempo, anzi, in realtà è successo solo una volta, con il mio ex ragazzo nonché primo grande amore, meglio non pensarci.
" la pazza che ha speso 12 mila euro per un caffè con voi, vorresti dire " esordì, con un sorriso " si, sono io, anche se in realtà sarà mia cugina con un'amica a presentarsi, sai, il mio regalo per il suo compleanno " conclusi.
" ah si? Beh, è un vero peccato " Louis Tomlinson stava flirtando con me?! Tutto questo é reale vero? Il mio cuore perse un battito e probabilmente il mio viso era diventato bordeaux. Feci un respiro profondo e mi limitai a sorridere, non riuscendo a trovare le parole adatte per una conversazione.
" però non mi sorprende, dovevo aspettarmelo da colei che per prima ha avuto il coraggio di dirci apertamente che siamo cinque idioti " disse, mostrandomi uno dei sorrisi più belli che io abbia mai visto " una ragazza con le palle, oserei dire, a meno che questo non ti offenda, e non dovrebbe " concluse. Questo ragazzo ha intenzione di uccidermi!
" Harry ti ha detto proprio tutto eh? " lo avrei ucciso, questo è poco ma sicuro.
" già, ma ehi, va bene, nemmeno Dio stava simpatico a tutti! " rispose scherzando. Mi lasciai sfuggire una risata a dir poco imbarazzante, era incredibile come questo ragazzo potesse rendermi tanto vulnerabile solamente sorridendomi. Non riuscivo a spiccicare parola ed ero alla disperata ricerca di una soluzione, così optai per l'alcool, bevendo un lungo sorso del mio cocktail, maledicendomi per averlo preso così leggero.
" ottimo concerto quello di oggi, comunque " oddio Selena, puoi fare di meglio!
" c'eri anche tu? "
" non fisicamente, abito dietro lo stadio quindi involontariamente ho sentito tutto il concerto da casa mia" gli risposi.
" beh, in questo caso dovrei farti pagare per il servizio di intrattenimento che ti abbiamo offerto ma ehi, tu hai speso 12 mila euro per il regalo di compleanno di tua cugina, quindi per questa volta chiuderò un occhio " mi disse ironico.
" troppo gentile " gli risposi, dandogli delle amichevoli pacche sulla spalla. Cazzo Selena, non le pacche sulla spalla! Ma chi sei, suo padre?! 
" Louis, dobbiamo andare, Paul ci aspetta fuori " a parlare fu Harry, che a quanto pare sembra avere lo stesso tempismo perfetto di Dave.
" arrivo, dammi due secondi " gli rispose frettolosamente Louis, voltandosi poi verso di me.
" ho una domanda da porti " mi disse
" su spara! "
" una donna in carriera come te verrebbe mai a cena con un idiota come me? " un appuntamento?! Louis Tomlinson mi stava chiedendo un appuntamento?! Ok, il mio cuore aveva ufficialmente smesso di battere.
" potrebbe dargli una possibilità, decisamente " gli risposi, ammiccandolo.
" ci conto " mi rispose sorridendomi, dandomi un leggero bacio sulla guancia prima di sparire tra la folla.

Finalmente ritornammo a casa, era stata decisamente una serata movimentata e non vedevo l'ora di buttarmi nel letto e dormire, ma Skye non sembrava avere le mie stesse intenzioni.
Aveva iniziato a parlare a tutto spiano, come una macchinetta, ma ero talmente stanca che a malapena riuscivo a registrarle nel mio cervello.
" Sel, mi stai ascoltando? " mi chiese, rendendosi conto che non le stavo prestando attenzione.
" scusa Johnson ma sono distrutta, ne possiamo parlare domani? "
" non so come tu possa dormire, Louis Tomlinson ha flirtato con te! Devi avere qualche strana malattia "
" beh, anche a te non è andata male " le dissi, lanciandole uno sguardo d'intesa, sapeva benissimo che mi riferivo ad Harry. Lei arrossì moltissimo e smise di parlare, manna figa a lei e alla sua timidezza! 
" già, ma ecco, forse hai ragione, meglio se andiamo a dormire " concluse, sdraiandosi a letto e tirandosi le coperte fino alla testa. Scoppiai a ridere e feci lo stesso.
" buonanotte Skye "
" notte bellezza "

Erano le cinque del pomeriggio quando mi svegliai, e notai immediatamente che Skye non era a letto, e nemmeno in giro per casa. Mentre mi incamminavo verso il bagno chiedendomi dove poteva essere finita, notai un biglietto sulla penisola in cucina.
" sono andata in centro, tu dormivi e mi annoiavo. Torno presto! " ma a che cavolo di ora era uscita?! 
La giornata passò molto lentamente, non c'era molto da fare da queste parti, così decisi di accendermi una sigaretta e aspettare che Skye tornasse. I ricordi della sera precedente stavano riaffiorando, quando ad un certo punto ricordai dell'appuntamento con Louis. Già, la cena, ma quando mai l'avrei rivisto?
A risvegliarmi dai miei pensieri fu la voce di Skye che mi annunciava di essere tornata.
" ehi bellezza! Finalmente ti sei svegliata "
" dove sei stata? "
" in centro, sono passata da Marika al bar e poi ho fatto un po' di compere. Senti, non mi va di cucinare oggi, che ne dici che usciamo a cena? Magari da Nando's? "
" ma si, nemmeno a me andava di preparare "
Non avevo alcuna voglia di farmi bella, alla fine era solamente una cena con la mia migliore amica in una città che praticamente mi aveva vista nei miei momenti peggiori, perciò un jeans e la felpa andavano più che bene. Con il lavoro che facevo non indossavo altro che vestiti eleganti per tutta la settimana, perciò ogni tanto qualche comodità non guastava, e pare che Skye avesse avuto la mia stessa idea.
Era una serata tranquilla, nuvolosa come al solito, ma calda quanto basta per godersi un po' di aria aperta. Camminammo a braccetto per Henry street come se fossimo due liceali, ridendo per qualche stupida battuta e facendo commenti sui passanti, ci stavamo divertendo un sacco, tanto che a malapena ci accorgemmo di essere arrivate al ristorante, che quella sera era più affollato del previsto.
" maledizione, ma che ci fa qui tutta questa gente? C'è qualche evento particolare di cui non sono a conoscenza? " chiesi scocciata a Skye.
" no, non credo. Vieni, proviamo a chiedere a quel cameriere " disse, prendendomi poi per il braccio " scusi, volevo solamente chiederle se c'erano dei posti disponibili "
" no, mi dispiace, siamo al completo stasera, stiamo mandando via un sacco di clienti " rispose gentilmente il ragazzo, rivolgendoci un sorriso dispiaciuto.
" oh non si preoccupi, non importa ma, giusto per sapere, come mai questa affluenza? C'è un evento? " 
" no, nessun evento " ci rispose il cameriere, ridendo " vedete quel tavolo laggiù, con quei cinque ragazzi seduti? Ecco, loro sono la causa, immagino che sappiate chi siano " ci disse, indicandoci un tavolo poco distante. Ancora loro, la causa di tutti i miei mali, ecco perché ci sono così tante ragazzine qua dentro stasera.
" oh si, li conosciamo bene! " risposi, piuttosto scocciata.
" la ringrazio per la cortesia, arrivederci " disse Skye rivolgendosi al cameriere, quasi dispiaciuta dalla mia reazione scortese. Feci per uscire quando il mio sguardo incontrò il suo, pochi secondi bastarono per perdermi di nuovo in quelle pozze d'acqua. Credo di essere rimasta imbambolata per un bel po' di secondi, e Louis pure. Essendosi accorta della situazione Skye mi risveglió dai miei pensieri e ci avviammo verso l'uscita.
Tutto ciò che ci restava da fare era trovare un altro posto dove andare a mangiare e mentre ci incamminavamo, qualcuno mi prese per il polso, fermandomi.

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


" com'e piccolo il mondo " 
Non service che mi girassi per capire di chi fosse quella voce, l'unica capace di farmi avvampare come poche volte nella mia vita. Quando mi voltai era come se tutto intorno a me fosse scomparso, come se ci fossimo solo noi due, non servivano parole, solo sguardi.
" ehi Louis! " fu Skye a interrompere, fortunatamente, quell'imbarazzante idillio. 
" ciao ragazze, che ci fate da queste parti? " 
" in realtà ci sarebbe piaciuto cenare, ma la vostra presenza ha riempito il locale " rispose la bionda, scherzando.
" oh si, le nostre amate fan hanno letteralmente preso d'assalto Nando's "
" già, e giusto per sapere, quando venne andrete? Sai, mi state causando diversi disagi, voi è le vostre fan " risposi, sottolineando l'ultima frase. Dovevo smetterla di presentarmi come una rammollita ogni volta che lo vedevo, non dovevo più lasciarmi sciogliere da quei suoi occhi blu, così belli, immensi...basta Selena!
Come non detto, un gruppo di ragazzine si fiondò su Louis chiedendogli foto, autografi e urlando come pazze.
" ecco, proprio questo intendevo. Dai Skye, andiamo " dissi alla bionda, prendendola per un braccio. Lei si voltò guardando Louis dispiaciuta e prese poi a camminare con me.
" ehi Selena, aspetta! " mi urlò Louis, ormai liberatosi dalle sue pretendenti " perché non entrate e vi unite a noi? Mi dispiace per le fan, prendetelo come un modo per farci perdonare " disse, sfoggiando un sorriso a mille mila denti. Come si poteva dirgli di no? In più, Skye si era girata verso di me, imitando il suo sorriso e mostrandomi il suo tipico sguardo di supplica, non potevo davvero tirarmi indietro.
" ok, ok, ma solo perché ho fame! " 
" perfetto, venite! " disse il biondo, indicandoci la strada.
Come immaginavo, la folla di ragazzine riunite fuori dal locale iniziò a delirare e a lanciarci sguardi maligni appena ci videro insieme a Louis, e la gente all'interno non fu da meno. Non facemmo a tempo ad arrivare al tavolo che Harry si alzò e ci venne incontro.
" oh ma che splendida sorpresa! " disse, abbracciandoci " come state ragazze? " Skye era come ipnotizzata, perciò toccò a me salvarla questa volta.
" stavo meglio prima di essere attaccata dal branco di pazze qua fuori, e tu? "
Harry scoppiò a ridere e Skye pure, anche se la sua risata era più simile a qualcosa di isterico, tanto che lei stessa se ne accorse e arrossì.
" sto bene, grazie. Venite, vi presento gli altri " ci disse, facendoci avvicinare al tavolo " loro solo Liam, Zayn e Niall, il motivo principale per cui ci troviamo da Nando's stasera! " disse, mentre il biondo esibiva un enorme sorriso.
Louis fece portare altre due sedie al cameriere e ci fece accomodare al loro tavolo. Ordinammo una gran quantità di cibo, ed anche i ragazzi non furono da meno, anche se gran parte di esso venne lanciato addosso a qualcuno, passando la serata ridendo per tutto il tempo. All'ultima portata, diedi uno sguardo rapido al cellulare, accorgendomi solo in quel momento di che ora si fosse fatta.
" cazzo Skye, sono le undici! Non mi sveglierò mai domani! " già, il lavoro, maledetta me quando decisi di presentarmi a quel colloquio, maledette le mie grandi aspirazioni di donna in carriera.
" ok, è meglio andare " disse la bionda, alzandosi dalla sedia " grazie della cena e della splendida serata ragazzi, vi lasciamo i soldi per il conto " concluse sorridendo.
" ma quali soldi, siete nostre ospiti " rispose Liam, seguito dagli sguardi di consenso di tutti gli altri.
" beh allora grazie, anche se ora mi sento in debito " continuò Skye.
" la verità è che non mi sono mai perdonato il fatto che questa donzella sia arrivata tardi al lavoro per causa nostra " ammise il riccio, con fare teatrale.
" forse in questo modo qualcuno smetterà di pensare che siamo cinque idioti " scherzò Zayn. Ma quel riccio l'aveva detto proprio a tutti?! A quell'affermazione arrossì.
" beh almeno ho imparato che Harry non sa tenersi le cose per se! " dissi io, con fare superiore, facendo scoppiare una risata generale.
" colpito e affondato Hazza! " disse Niall.
" ora andiamo, se no rischio di arrivare tardi anche domani e la colpa sarebbe ancora vostra! "
Salutammo tutti e ci avviammo verso l'uscita, ma ancora una volta Louis ci raggiunse. Skye mi lanciò un occhiata complice ed uscí.
" passo svelto "
" è una delle mie doti " rispose ammiccando, per poi sfoggiare di nuovo quel sorriso. Oddio!
" tranquilla non ti farò fare tardi, ma volevo solo sottolineare che questa non era la cena che avevo in mente " già, l'appuntamento, quasi dimenticavo. " noi domani partiremo per Londra, sai, un intervista, ma vorrei tanto rivederti " concluse, lasciandomi senza parole. Ero quasi certa che il mio cuore perse un battito, mentre il respiro cominciava a mancarmi. avanti Selena! di qualcosa! qualsiasi cosa! 
" fantastico " fantastico? Dico ma sei seria?! 
Calò il silenzio tra di noi, dovevo fare qualcosa.
" cioè...volevo dire...ti posso lasciare il mio numero così...ecco...puoi scrivermi quando torni in città " bella trovata, un po' incerta ma meglio di fantastico.
" sarebbe perfetto! " rispose, e ci scambiammo i numeri.
" ora però devo proprio andare " gli dissi, evitando il suo sguardo. Mi metteva tremendamente a disagio quel ragazzo, come se avessi dodici anni.
" certo, non vorrei mai che questo idiota ti faccia arrivare tardi " mi disse ironico " a presto Selena " 
" ciao Louis " gli dissi per poi voltarmi, anche se sarei rimasta molto volentieri tutta sera a perdermi nei suoi occhi. 
" allora? Voglio sapere tutto! " disse Skye, particolarmente entusiasta.
" gli ho dato il numero, partono per Londra domani e ci rivedremo quando sarà in città "
" oh ma Sel, è fantastico! Ma...tu sai che lui...insomma...è fidanzato, vero? "
" lui che cosa?! " eccola, la bomba, era tutto troppo perfetto.
" beh si, da qualche anno "
" e perché non me l'hai detto prima?! "
" beh non pensavo che li avremmo rivisti! "
" non posso Skye, non posso incontrarlo di nuovo, lui ha una fidanzata e io...non posso! "
Skye provò a rispondermi, ma sapeva benissimo che mai è poi mai avrei cambiato idea. Era come se mi avessero infilato degli spilli nel cuore, sentivo gli occhi lucidi ma non potevo piangere.
Passarono i giorni e di Louis nessuna traccia, ma forse era meglio così. Skye provò a distrarmi in ogni modo, perché anche se non lo davo a vedere, questa situazione mi faceva davvero male. Ero stata una stupida, mi ero presa una cottarella per un membro di una boyband perlopiù fidanzato, come era potuto succedere? Per fortuna il lavoro e le attività della mia migliore amica mi tennero impegnata la mente e mi fecero sorridere, almeno fino a quando un giorno, mentre io è Skye eravamo impegnate a fare zapping alla Tv, MTV non si divertì a darci la notizia bomba : " i one direction signori, qua con noi questa sera direttamente da Los Angeles! " 
Los Angeles, America. Per di più si fermeranno lì per due mesi. Il mondo mi crollò addosso e non appena Skye se ne accorse spense la tv e si girò verso di me, incapace di proferire parola.

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


" insomma Selena, ormai sei tutto un casa lavoro, lavoro casa, non ti sopporto più, stasera usciamo con gli altri e ci divertiamo! " mi disse Skye, piuttosto spazientita, ed era raro vederla così, eppure non mi sentivo tanto nonna, semplicemente non avevo più voglia di vedere nessuno, dopo la notizia della loro permanenza negli Stati Uniti. Ma la mia migliore amica aveva ragione, stare a casa a deprimermi non sarebbe servito a nulla, non avrebbe cambiato la mia situazione.
" ok non arrabbiarti, dove andiamo? " 
" in centro a bere qualcosa, ti do mezz'ora, muoviti! " disse, facendomi gesto con la mano di alzarmi. Di malavoglia raggiunsi il bagno e mi feci una doccia, provando a lavare via anche un po' di quel malumore. Mi cambiai velocemente e raggiunsi Skye, che mi aspettava in cucina.

Il pub era più affollato del solito, farsi spazio tra quella marea di gente era praticamente un impresa titanica. L'odore di sudore si mischiava con quello dell'alcool, e io mi maledicevo mentalmente per aver messo piede fuori casa. Tutti i presenti si voltarono non appena Skye varcò l'ingresso, e non mi chiedevo nemmeno il perché: era davvero splendida. I capelli biondi erano legati in una cosa alta, il trucco risaltava alla perfezione i suoi profondi occhi castani, e il vestito color crema copriva il suo corpo perfetto fino a metà coscia, facendo risaltare quell'accenno di abbronzatura dovuta alle lampade. Inoltre era una ragazza molto solare, poche erano le volte in cui non sorrideva, e la cosa metteva di buon umore chiunque.
Intravedemmo Nathan ed Andy, i nostri due migliori amici, al bancone, che sorseggiavano una birra.
" ehi splendori! " esclamò Skye, raggiante.
" ciao bellezze! " risposero, schioccandoci due baci sulle guance
" oh ma guardate chi ci ha degnati della sua presenza, Sel, quale onore! " disse Nathan, sarcastico.
Nathan è lo specchio della tipica bellezza australiana: alto, pelle perennemente abbronzata, occhi azzurro cielo e capelli biondo scuro, è attraente, e lo sa bene. Le sue uniche passioni sono il mare e le donne, e da quando si è trasferito in Irlanda anche la birra. Mollò Sydney due anni fa, disse addio al sole per avventurarsi nella uggiosa Dublino, ancora non ho ben capito il perché, spirito d'avventura, si giustificò. All'inizio doveva rimanerci solo per poco tempo per poi continuare il suo viaggio in europa, ma alla fine ci mise le radici, in questa città. Ora lavora in banca, "la mia prigione", la definisce, e non è un caso se la sera, appena messo piede fuori casa, si trasformi totalmente. Ma lui c'è sempre stato, fin dalla prima sera che ci siamo conosciuti: erano forse le quattro di notte ed io, Skye e Charlie, una nostra amica, stavamo tornando da una serata pesante, forse troppo imbottite d'alcool per arrivare a casa a piedi, perciò decidemmo di "riposarci" per strada, Ed è stato proprio lui a raccoglierci ed ospitarci in casa sua per quella notte. Da quel giorno si è sempre comportato come un fratello maggiore per me, mi ha sempre difesa da tutto e tutti, mi ha sempre ascoltata senza mai giudicare, e anche se si comporta come un eterno bambinone, non saprei davvero come fare senza di lui.
" simpatico come pochi, Nathan " gli risposi, facendogli l'occhiolino.
" per festeggiare questo incredibile evento, un giro di tequila! " annunciò Andy, entusiasta.
Andy è il coinquilino di Nathan, uno dei tanti, dato che nel loro appartamento vivono in otto. Di origini inglesi, Andy si spostò a Dublino poco più di un anno fa. Al contrario di tutti noi, che venimmo qui per studio o lavoro, lui scappava da casa, una famiglia troppo incasinata per una persona troppo complicata. Nonostante abbia un carattere forte, la situazione familiare lo opprimeva, e a suo dire, scelse questa città per "birra e belle donne". Un idiota insomma, ma gli vogliamo bene così.
I bicchierini di tequila si materializzarono davanti a noi e noi li scolammo, uno dietro l'altro, incuranti dei pericoli. Quella sera c'eravamo solo noi.
Dopo un ora e una moltitudine di alcool nel corpo, Nathan ebbe la straordinaria idea di andare a ballare, e tutti noi accettammo senza ripensamenti.

Il Lillie's Bordello era pieno come sempre. Non lasciatevi ingannare dal nome, quello è uno dei locali più alla moda di Dublino, frequentato da pop star internazionali e gente forse un po' troppo intelligente e decisamente troppo snob. Ci dirigevamo li solamente quando avevamo bisogno di dimenticare qualcosa, prendendo in giro i presenti fingendoci interessati alle loro discussioni e accettando cocktail da sconosciuti, ignari del fatto che nonostante l'offerta, non saremmo mai finite a letto con loro.
La serata passò velocemente tra un drink e una risata, e quando forse ne avevo abbastanza, una voce dietro di me mi fece sussultare.
" ciao bellissima " mi girai di colpo e lui era lì, nella sua completa bellezza. Stavo sognando forse? Era tutto frutto della mia immaginazione? Forse non avrei dovuto bere così tanto.
" ciao Louis " dissi, completamente ammaliata dalla visione che mi si parò davanti. Indossava una semplice maglia grigia coperta da un elegante giacca nera, dei pantaloni attillati dello stesso colore della giacca e delle sneakers bianche. I capelli erano volutamente scompigliati e un leggero strato di barba circondava il suo viso, ma la quello che da sempre mi attraeva di più erano i suoi occhi. In tutto quel tempo passato senza vederlo, quegli occhi avevano perennemente tormentato le mie notti. 
" allora, come stai? " mi chiese, avvicinandosi al mio orecchio per far si che la sua voce sovrasti la musica.
Come sto, bella domanda. Come sto dopo che mi dissi che saresti partito per Londra per qualche giorno e invece te ne sei andato in America per mesi? Come sto dopo che mi dissi che volevi rivedermi e invece sei sparito? Come sto dopo aver scoperto che hai più a fidanzata? Come sto dopo che sei scomparso senza inviarmi un messaggio e farmi una chiamata? Come sto dopo aver passato giorni interi nel letto chiedendomi che fine avevi fatto, se stavi bene, se ogni tanto mi pensavi? Secondo te sto bene?
" sto bene, e tu? Com'è andata in America? " disse, mostrando uno dei miei sorrisi migliori.
" oh beh, ecco, sai mi dispiace, è stata una decisione di Paul, il nostro manager, ci ha presi completamente alla sprovvista " rispose, abbassando lo sguardo.
" oh non importa, tranquillo " risposi falsamente.
" oh mio Dio, Selena! " vidi Harry corrermi in contro, quanto mi era mancato anche lui, quel riccio! Gli risposi con un sorrisone di rimando e mi prese fra le sue braccia, facendomi fare qualche giravolta per aria e schioccandomi un bacio sulla guancia.
" benissimo, Styles, e tu? " 
" non c'è male, Louis ti stava importunando? " 
" assolutamente no, parlavamo dell'America " gli risposi sorridendo, mentre sentivo il mio telefono vibrare.

" dove sei Sel? Skye si è sentita male, torniamo a casa, tu vieni? Siamo fuori. Nat " 

" scusate ragazzi ma ora devo andare, ci vediamo! " 
" ciao dolcezza! " mi salutò Harry, baciandomi una guancia " è stato un piacere incontrarti "
Feci per andarmene quando Louis mi fermò.
" mi dispiace, davvero. Ma mi farò perdonare, promesso "
" non fare promesse che non puoi mantenere Louis " gli risposi, sorridendogli timidamente " ciao " lo salutai allontanandomi, raggiungendo gli altri fuori dal locale.

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