La spilla della rosa scarlatta

di Caramell2_LaVendetta
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Arriva Akarui-chan! ***
Capitolo 2: *** Indagini ***
Capitolo 3: *** Problemi d'identità ***
Capitolo 4: *** Segreti ***
Capitolo 5: *** Vendicatori nel silenzio ***
Capitolo 6: *** Appuntamento al tramonto ***
Capitolo 7: *** Ma non eri in riunione? ***
Capitolo 8: *** GaaraVsAkarui - La sabbia può ***
Capitolo 9: *** GaaraVsAkarui - Il potere viene alla luce ***
Capitolo 10: *** GaaraVsAkarui - Ultimo atto ***
Capitolo 11: *** Solitudine in una notte d'estate ***
Capitolo 12: *** Lavorare per il Kazekage - 1° giorno ***
Capitolo 13: *** Morirò...? ***
Capitolo 14: *** Promesse ***
Capitolo 15: *** Decidere per...? ***
Capitolo 16: *** Tenerezza,uccidere,vivere. Un regalo per Gaara ***
Capitolo 17: *** Partenza con gelosia ***
Capitolo 18: *** Indagini parallele ***
Capitolo 19: *** Ho ucciso per amore? ***
Capitolo 20: *** Confessioni ***
Capitolo 21: *** Sayuri. Ricordi nel vento ***
Capitolo 22: *** Riabbracciarsi ***
Capitolo 23: *** Riassunto delle vicende (ironico) ***
Capitolo 24: *** Scoperta sconcertante ***
Capitolo 25: *** Crisi ***
Capitolo 26: *** Per una giusta causa ***
Capitolo 27: *** Bestia incontrollabile ***
Capitolo 28: *** Bestia incontrollabile - Il risveglio ***
Capitolo 29: *** Sacrificio e delusioni - Quando l'amore ti volta le spalle ***
Capitolo 30: *** Chiarimenti,amore e baci ***
Capitolo 31: *** Fine...? ***



Capitolo 1
*** Arriva Akarui-chan! ***


Era una giornata come tante al villaggio della Sabbia. Anche grazie al nuovo Kasekage,Sabaku no Gaara,la vita scorreva più serena e tranquilla. E,soprattutto,nessuno lo temeva più. Gaara era molto cambiato da quando aveva combattuto con Naruto,e adesso aveva deciso di farsi strada nel mondo con le unghie e con i denti. Non l'avrebbero visto più come un'arma,ma come il loro Kasekage. Adesso,lui era una persona diversa. Aveva spirito di sacrificio,e amava il suo villaggio.
Gaara se ne stava seduto nel suo ufficio,a guardare fuori dalla finestra senza un obbiettivo preciso. I suoi occhi,del color del ghiaccio,parevano quasi trasparenti,esaltati dalle occhiaie mooooooooolto profonde causate dalla simpatica bestiolina racchiusa nel suo corpo,che gli impediva di dormire. Improvvisamente,come a soccorrere la noia che lo stava invandendo,un jonin si catapultò nella sua stanza,con il fiatone e la fronta grondante di sudore.
- Cosa succede? - Chiese lui tranquillo.
- Abbiamo...appena trovato...una ragazza...alle porte della città... -
- E con questo? - Rispose lui con tono incolore.
- Ma...Signore...non è del nostro villaggio! -
A udire quelle parole,gli prese un leggero tic all'orecchio sinistro. Forestiera=indagini su di lei=scartoffie=burocrazia=addio pace. Ma lui era il capo del villaggio,non poteva tirarsi indietro. Anche se l'idea di tutti quei fogli gli dava la nausea.
- E...quindi? -
- Dobbiamo fare degli accertamenti su di lei! -
Bingo. Aveva visto giusto.
- Siete sicuri che non provenga dal nostro villaggio? -
- Assolutamente,abbiamo già contollato. -
Proprio non se la poteva scansare,questa volta. Rassegnato,Gaara si alzò dalla sue sedia.
- Portami da lei -
- Subito,Signore! -


Intanto,al pronto soccorso...
- Come sta? -
- I valori sembrerebbero buoni...credo che abia avuto un semplice svenimento -
- Lasciate entrare il Kasekage!! -
I medici si voltarono verso di lui.
- Kasekage! -
- Dov'è la ragazza? - Tagliò corto Gaara. Un medico gliela mostrò,adagiata su un lettino.
Gaara la osservò.
- E così,è lei la ragazza di cui mi avete parlato? -
- Si,Signore,ancora non sappiamo nulla di lei -
Gaara ebbe un lievissimo sussulto quando la ragazza tirò le braccia all'indietro e sbadigliò.
- Aaaaaaaaw,che bella dormita!! -
Nella stanza piombò il silenzio.
- Ehi,ma dove mi trovo?? -
- Ma...stava solo dormendo?? - Si chiesero i medici.
- Sono al villaggio della Sabbia? -
- Si - Rispose Gaara. La ragazza lo osservò.
- E tu chi sei? -
- Porta rispetto! Lui è il Kasekage! -
- Kase....kage?? Aaaa,il tizio che fa da capo al villaggio! - Voltandosi verso Gaara,aggiunse - Ti facevo più alto! -
- Ragazzina,questo è un affronto al Kasekage! - Gridò il jonin che aveva scortato Gaara - Sarai punita per questo! -
- Eh? Perché?? -
- La lasci perdere -
- Ma,Signore... -
- Non mi ha offeso... Ha solo detto quello che pensa -
- Ecco,giusto! Ho solo detto quello che penso! -
- Come vuole lei,Kazekage... -
La ragazza si alzò in piedi,stiracchiandosi anche le gambe.
- Scusate...non mi sono presentata...sono...gnnn......Akarui! Molto piacere,signor Kazegake - Disse terminando la stiracchiata.
- Che ne facciamo,signore? - Chiesero i medici a Gaara.
- EHI!!! Non sono mica un pacco! -
- Hai un posto dove andare? -
- No,Kazakage...spiacente! -
- Io propongo di mandare questa ragazzina irrispettosa in prigione! - Fu l'aspro commento dello Jonin.
- Ma che avete tutti,oggi? Vi siete svegliati male?? Io non ho fatto nulla! -
- Perché sei qui? - Chiese Gaara gurdando fuori dalla finestra.
- Non lo so - Rispose lei.
- ...Non lo sai... -
- Beh,si insomma...forse lo sapevo un paio d'ore fa...ma me ne sono dimenticata!! (^_^") -
- Questa qui ci sta prendendo in giro! - Fu l'aspro commento.
- Non necessariamente - Rispose piatto il Kazekage - Magari dice la verità -
- Potrebbe essere una spia che fa la gnorri! -
Gaara guardò la ragazza. Aveva in capelli rossi come i suoi e gli occhi azzurri simili a quelli di Naruto. Sembrava imbronciata.
- La ospiteranno i miei fratelli - Fu la soluzione che fornì il Kazekage lanciando un'ultima occhiata ad Akarui - Così la terranno d'occhio -
- Ne è sicuro,Signore? - Chiesero i medici stupiti. Lui annuì.
- Grazie! Mi state dando molta fiducia! -
- Piantala di lamentarti e vieni con me -
La ragazza,seppur a malincuore,si alzò e seguì fuori Gaara. Stettero in silenzio per tutto il tragitto dal pronto soccorso fino all'esterno. Una volta fuori,Akarui esplose in un boato.
- Lo sai che sei stato fantastico?? Li hai abbindolati subito!! -
Gaara si voltò a guardarla. Era felicissima e saltellava su un piede con un sorriso a 32 denti. Ma che blaterava?
- Tu verrai davvero a stare a casa mia - Fu il commento del rosso.
- Avaaaaaaaanti,siamo fuori da là dentro,puoi dire le cose come stanno!! -
- E cioè? - Domandò inarcando un sopracciglio.
- Che in realtà mi lascerai libera di andarmene dove voglio!! Era tutta una farsa,vero? -
- Te l'ho appena detto: non era uno scherzo -
Lentamente,il sorriso di Akarui svanì,e al suo posto spuntò una faccia perplessa.
- Ma tu quanti anni hai?? -
- 16 -
- Siamo coetanei - Lui non rispose - Pensavo che stessi dalla mia parte! -
- Io sto solo facendo il mio dovere di Kazekage -
- Ma... -
- Lascia stare,non provare a convincermi,sprecheresti fiato inutile -
- Credi davvero che sia una spia?? - Domandò lei offesa.
- No -
- E allora perché... -
- Perché non ha un posto dove stare e devo comunque tenerti d'occhio. Discorso chiuso. -
Akarui stava per replicare,ma si trattenne. Forse,dopotutto,lui la stava aiutando,anche se a modo suo. Anche se era il Kazekage,non poteva permettersi di comportarsi in modo diverso con i suoi coetanei. Stava facendo tutto il possibile per lei.
- Grazie,allora -
Gaara non rispose.


- E' questa casa tua? -
- Si -
- Ma che brutta!! E'...è triste!!!! -
Incuriosito,Gaara osservò la sua abitazione. Era davvero triste??
- Se lo dici tu... -
- Non mi piace questo villaggio!! E' spoglio! -
- Se non ti piace perché ci sei voluta venire? - Domandò lui girando la chiave nella toppa.
- Io...io non so lo - Rispose Akarui sconsolata - Ma sono sicura che doveva essere una cosa importante,per spingermi in questo posto così desolato!! -
- Se ti piacciono le montagne verdi,allora vattene a Konoha - Tagliò cortò Gaara aprendo la porta.
- Ormai sono qui...e poi in geografia faccio schifo. Sicuramente sarò arrivata qui per miracolo,e poi per la stanchezza mi sarò addormentata proprio davanti al villaggio -
- Non mi riguarda come tu sia venuta fin qui... Mi basta che entri in casa e non combini eccessivi casini. Fra un po' dovrebbe tornare Temari,mia sorella maggiore. Spiegale la situazione,lei saprà comportarsi di conseguenza -
- Mi ucciderà? - Chiese Akarui sarcastica. Gaara non rispose.
- Ho molto lavoro da sbrigare...ci vediamo dopo -
E detto ciò,il Kazakage sparì in una nuvola di polvere.
- Ma come diavolo ci è riuscito?? - Si chiese Akarui guardando il punto in cui si era dileguato grattandosi il capo.


Circa due ore dopo,la porta di casa Sabaku si aprì di nuovo. Come Gaara aveva previsto,era ritornata Temari.
- Speriamo che oggi quei due vogliano mangiare pesce...è difficilissimo trovarlo,qui al villaggio... -
- Aaaaaaa!! Mi piace il pesce!! - Urlò Akarui sbucando da dietro una pianta e avvolgendo letteralmente Temari in un affettuoso abbraccio. In risposta ottenne un urlo isterico.
- E TU CHI DIAVOLO SEI????? - Fece Temari puntando il dito contro di lei.
- Io? Un pacco postale che hanno scaricato qui -
- Un...pacco...postale...?? -
- Ahahaha...ci sei cascata!!! Piacere,sono Akarui!! -
Che umorismo.
- Pia..piacere mio... -
- Allora,che si mangia?? -
- Ehi,aspetta un attimo...che cavolo ci fai tu qui??? -
- Ordini.... Del Ka-Ze-Ka-Geeeeeee!! - Scimmiottò con tono solenne la rossa.
- Gaara? -
- Esatto,proprio lui...quel tizio dall'aria sempre allegra...e moooooolto loquace...sei sua sorella,vero?? Tegami,se non sbaglio... -
- Temari! -
- Ah,già,vero... scusami... -
- Non hai risposto alla mia domanda....perché Gaara ti ha portato qui?? -
- Perché mi deve tenere d'occhio in quanto non abitante dello SPLENDIDO villaggio della sabbia! -
- Se non ti piace questo villaggio,perché sei qui?-
- Curioso,anche Mister Allegria Congenita mi ha detto più o meno la stessa cosa! E ti rispondo come ho risposto a lui: non lo so. -
- Interessante...sai,sembri una ragazza furba e sveglia! -
- La tua ironia non mi tocca! - Ripose Akarui indignata.
- Meglio così...togliti dai piedi,mocciosa,ho da fare -
- Ehi,io non sono una mocciosa!! Ho 16 anni!! -
- Tu?? Ma se sei una tappa! -
- L'altezza non è tutto nella vita... - Ribattè in tono saggio.
- Certo...ora,se non ti dispiace,avrei una cena da cucinare...perciò vatti a a fare una camminata da qualche parte!! -
- Spiacente,non posso. Il...Ka-Ze-Ka-Geeeeeee mi ha ordinato di rimanere qui senza fare troppo casino -
Che scocciatura.
- E allora renditi utile in qualche modo! -
- Per esempio? -
- Dammi una mano in cucina...sai cucinare qualcosa? -
- Certo!! Sono una cuoca fantastica!! -
Ma guarda caso...
- Sisi,certo....sbrigati e pela quella patata! -
- Ma non stavi cucinando pesce?? -
- Taci e pela! -
- Gnegne... - Ripetè scimmiottando Akarui.


- Yum,che profumino!!! -
- Giù le zampe!! Il pesce non si tocca! -
- Ehi,mi hai fatto male! -
- Questo è il pasto di Kankuro,non devi assaggiarlo,stupida! -
- Kankuro?? Chi è? -
- Ah,Gaara non te l'ha detto? E' nostro fratello! -
- Mamma mia ma quanti siete in famiglia??!! -
- Tre -
- Ma i vostri genitori...? -
Un alone di tristezza si posò sulo volto si Temari.
- I nostri genitori non ci sono più -
- ....Scusami,non volevo... -
Bussarono alla porta.
- Lascia stare...vai ad aprire,piuttosto... Sarà Kankuro -
- O....ok... -
Quando Kankuro si vide spuntare il volto sorridente e gentile di Akarui,non si chiese chi fosse né da dove venisse. La prima cosa che pensò fu:
- Gaara,sei tu? -
- Eh?? Guarda che sono una ragazza,citrullo!! -
- Sei delle stesse tonalità di mio fratello....Come ti chiami? -
- Akarui -
- E..chi saresti,di grazia? -
- E' una forestiera - Rispose Temari dalla cucina - L'ha portata qui Gaara -
- Sei la sua fidanzata? -
- Vuoi un pugno? -
- Piantatela,voi due! Venite a tavola! E tu,Akarui,porta più rispetto a mio fratello! -
- Sisi,certo...se però lui fa domande idiote... -
- AKarui!! -
- E che barbaaaaaaaaaaa!! -
- Lasciala stare,Temari,le ho fatto una domanda stupida,è colpa mia! -
- Ecco,appunto! -
- Ho capito,va bene! Adesso vogliamo mangiare,per favore?? -
- Ma... - Chiese Akarui perplessa - Non aspettiamo Gaara? -
- Lui mangerà al lavoro - Rispose Temari.
- Ah... - La rossa si voltò verso il palazzo del Kazekage. Poverino,costretto a mangiare senza la sua famiglia...




Urrà!! Finito il primo capitolo!! Spero che vi sia piaciuto!! Vi pregooooooooo recensite!! Me ne basta una!! dai....^^
 

















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Capitolo 2
*** Indagini ***


Era stata una giornata estenuante,quella,per il Kazegake. L'arrivo della straniera aveva sollevato non poco polverone,e Gaara proprio non si capacitava del trambusto che quell'Akarui aveva creato. In fondo,a parere suo,lei era solo una svitata venuta da chissà dove e in cerca di chissà cosa. Sarebbe bastato guardare nella cartella clinica di qualche ospedale degli altri paesi e avrebbero scoperto la sua provenienza.
Provenienza. Akarui aveva ragione,la stavano trattando come un pacco postale. Chissà per quale motivo.  Gli veniva naturale.
Verso le tre del pomeriggio,quando Gaara si apprestava a lasciare FINALMENTE il palazzo,fu fermato dal suo ex-maestro,Baki-sama,anche lui correndo,anche lui con il fiatone. Che fosse una nuova moda??
- Gaara...mi scusi,Kazekage,abbiamo trovato delle informazioni su Akarui che riteniamo attendibili. Vorrebbe venire a dare un'occhiata? -
Certo che non voleva dare un'occhiata! Ma era una domanda retorica,la sua,era ovvio che lui DOVEVA per forza andare a dare..."l'occhiata". Sconsolato (dentro),Gaara segui Baki nel suo ufficio. Il computer era acceso,e figurava una pagina in cui c'era una scheda. La foto di Akarui,stranamente seria,campeggiava su circa mezzo schermo.
- Questo è quello che abbiamo trovato -
- Nome:Akarui,Cognome... Perché accanto a Shizuseka c'è un punto interrogativo? - Chiese Gaara leggermente incuriosito.
- Non sappiamo il perché,forse non è il suo vero cognome...o forse non è l'unico -
Gaara continuo a leggere con gli occhi la scheda di quella ragazza. Finché non si imbattè in un punto interessante.
- E' una ninja - Baki-sama si chiese se la sua fosse una domanda o un'affermazione. Nel dubbio,annuì con il capo.
- Non ci sono informazioni sulle sue missioni... - Poi,spostando lo sguardo in basso - Né sul suo maestro -
- così sembrerebbe,Kazekage.... -
- Insomma,ne sappiamo quanto prima - Concluse il Kazekage.
- Infatti,Signore -
Che significava quell'"Infatti" già premeditato? Che cosa stava tramando Baki-sama nell'ombra? Ti prego,fa che non mi dica che devo scoprire io le cose sul suo conto!
- E' per questo che l'ho chiamata...magari poteva scoprire Lei qualcosa su questa Akarui Shizuseka -
E certo! E ti pareva se non c'era l'inganno!
Reprimendo l'istinto di uccidere Baki-sama,Gaara si limitò ad annuire con un cenno del capo. E sembrò bastare,perchè il Jonin si dileguò in una nuvola di fumo.
- Altro lavoro in più - Sospirò Gaara guardando fuori dalla finestra. Rassegnato,lasciò il suo ufficio,riponendo la sua tunica nell'armadio. Lanciando un ultimo sguardo verso il computer,chiuse la porta e si diresse verso casa sua.



- Teeeeeeeeeeemari!! Non hai per caso un paio di pantaloni da prestarmi??? - Urlò Akarui,perfettamente a suo agio nella casa dove risiedeva da poche ore. Peccato che Temari non si fosse così bene abituata alla sua presenza.
- Anche se li avessi,ti starebbero grandi -
- Antipatica! - Ripose Akarui uscendole la lingua.
- Perché non te ne vai a fare due passi fuori e ti visiti il nostro splendido villaggio? - Chiese Temari sarcastica mentre lei stava bisticciando con una pianta(?).
- Mh - Fece lei pensosa - D'accordo,sempre meglio che stare qui a fare la muffa! -
Akarui si apprestava ad aprire la porta,quando questa si spalancò dall'esterno e le fini in faccia. Il Kazekage era rincasato.
- AHI! Ma dico....stai attento! -
- Ah,sei qui. Cercavo giusto te - Ripose Gaara con tono incolore afferrando Akarui per la manica della magietta e portandosela fuori,mentre lei borbottava frasi incompresibili.
- Non trovi che quei due si assomiglino? - Fece Kankuro alla sorella. Lei scosse il capo.
- Su una cosa ha ragione quella mocciosa..fai domande idiote! -



- Guarda che so camminare! Non c'è bisogno che mi trascini! -
Gaara mollò la presa. Lei finì con la faccia a terra,pronunciando frasi isteriche. Quando riemerse dal terriccio,aveva il viso completamente marrone.
- Sembri un pezzo di cioccolato -Fu il commento del Kage.
- Molto...spiritoso...eeeeecco fatto,levato! - Akarui si era pulita con il braccio,su cui aveva sputato.
- Andiamo -
- Ehi,aspetta! Dove stiamo andando? -
- Nel mio ufficio -
- Ma non è da lì che torni? -
Già. Era da lì che tornava. Ed era lì che non voleva tornare. Ma per colpa sua,ne era costretto. Risparmiò i commenti.
Finalmente arrivarono al palazzo. Gaara arrivò alla finestra con un balzo,facendo cenno a lei di fare altrettanto.
- So che sei una ninja - Spiegò. E in effetti lo era per davvero,perché con un salto quasi perfetto,arrivò anche lei alla finestra.
- Allora? Che cosa vuoi sapere? -
- Il tuo cognome è Shizuseka? - Tagliò corto Gaara. A quella domanda,la ragazza parve stupirsi.
- S...si,ma come fai a sap... -
Il Kage indicò il monitor del computer.
- Ma quella sono io!! State facendo ricerche su di me! -
- Sei una nija,giusto? Che grado? -
- ...Chunin -
Non male. Chunin. Allora sapeva fare qualcosa anche lei. Peccato che sembrasse una perfetta idiota.
- Da che villaggio provieni? -
Stavolta Akarui fu titubante nel rivelarglielo.
- Ecco... -
Gaara la fissava impassibile. Era ovvio che non gliene importava nulla di chi fosse quella ragazza. La sua mente ormai l'aveva semplicemente classificata come "rompiballe".
- E'....necessario che Voi lo sappiate? -
To',improvvisamente gli dava del Vei.
- No - Ammise Gaara - Non me ne importa un bel niente. Per me sono solo incombenze inutili. -
- Posso...allora,posso..non dirvelo...? -
- Dimmi una qualsiasi stupidaggine e chiudiamola qui -
- Villaggio della Pioggia - Rispose lei più serena.
Perché non me lo vuole dire? Si scoprì a Pensare il Kage.
- Chi è stato il tuo maestro? -
- Io non ho avuto maestri - Fu la risposta incolore della ragazzina. per la prima volta,Gaara la osservò incuriosito.
Non vuole dirmi da dove viene,non ha avuto maestri....Ma chi è in realtà questa ragazza?
- E' una cosa insolita - Disse il Kazekage.
- Non più di tanto -
- Immagino,quindi,che sia superfluo chiederti il livello delle tue missioni...ammesso che tu ne abbia compiute -
Akarui non rispose.
- D'accordo,basta così. Andiamo -
Senza proferire parola,Akarui varcò la soglia della stanza e per tutto il tragitto fino a casa rimase in silenzio. Mentre Gaara si chiedeva se avrebbe potuto chiudere definitivamente la questione spiegando che non era riuscito ad ottenere informazioni utili,se non la conferma del suo cognome. Ma sarebbe bastato? Si rese conto che la risposta era probabilmente negativa. E poi...da quello che aveva potuto vedere quella mattina,Akarui era una ragazza sempre pimpante e allegra,e in quel momento sembrava molto seria e pensierosa. Il suo istinto gli disse che presto sarebbero arrivati i guai.



La porta si aprì lentamente. Temari non si accose di nulla e quando,voltandosi,si ritrovò davanti la faccia di Akarui che la guardava ridendo,cacciò fuori un urlo.
- MA TI DIVERTI A FARMI VENIRE UN ACCIDENTE????!!! -
- Diciamo che mi riesce bene la parte - Spiego Akarui sorridendo.
- Akarui,per favore,non fare innervosire Temari - Disse pacato Gaara.
- Ok,Kazegake-sama...Scusami Tetagi! -
- TEMARI! -
- Quello che è! -
La giornata passò tranquilla. Akarui gironzolava per casa facendo le domande più assurde,e ogni tanto lanciando un'occhiata a Gaara,che dal canto suo si chideva come avesse fatto quella lì a piombargli in casa in meno di mezza giornata,e come cavolo facesse a sentirti tanto a suo agio in un paese che non conosceva e in una casa di sconosciuti. Comunque,sembrava che anche i suoi fratelli si stessero abituando alla sua presenza,soprattutto Kankuro,che vedeva Akarui come una "Gaara al femminile",perché avevano gli stessi occhi,gli stessi capelli e la stessa carnagione. Anzi,gli piaceva ancora di più perché al contrario del fratello,lei era simpatica e spiritosa.
Quando finalmente arrivò l'ora di cena,tutti si sedettero a tavola. Akarui scherzava con Kankuro sul fatto che le marionette sembrassero scatole di scarpe con un mocio in testa,mentre Temari serviva la cena e Gaara se ne stava in silenzio a contemplare la luna fuori dalla finestra.
- Ecco qui,carne di cinghiale alla griglia! - Disse Temari trionfante.
- L'aspetto è appetitoso - Ammise Akarui.
- Spero che lo sia anche il sapore. Sai,Akarui,Temari è una frana in cucin... - Temari non gli diede il tempo di finire la frase perché gli lanciò un ventaglio addosso.
Nonostante questa piccola parentesi,la serata si svolse tranquillamente. Il vero problema fu quando giunse il momento di andare a letto.
- Dove dormo? - Fu la prima frase che diede inizio all'inchesta.
- Ovvio,Gaara ti cederà il letto! - Rispose Temari.
Eh no!! Prima lei gli rompe le scatole tutta la giornata,e poi vuole pure il suo letto?! Nono,non se ne parla!!
- Oggi no,sono stanco -
- Dove dormo? - Continuò a ripetere Akarui. Era ritornata la rompiballe di quella mattina. La preferiva seria come lo era nel suo ufficio.
- Allora te lo cederà Kankuro! -
- Ehi,Temari,ma perché non le dai il tuo? -
- Una donna che fa da cavaliere ad un'altra donna?? Ma che,scherziamo?! -
- E se io il mio non glielo voglio dare? -
- Non mi interessa! Uno di voi due maschi deve cederglielo! -
- Io non le do un bel nulla -
- Gaara,piantala,sappiamo tutti che tu la notte non dormi! - Ruggì Temari.
- E con questo? Il mio letto è sempre il mio letto -
- Concordo con Gaara: il proprio letto è sempre il proprio letto! -
- Non fare il pappagallo,Kankuro! -
- BASTAAAAAAA!!! - Gridò all'improvviso Akarui,per attirare su di sé l'attenzione - Non preocupatevi,andrò a dormire sul tetto di casa! -
I tre fratelli la guardarono straniti.
- Ma..sei sicura... - Cominciò Temari.
- Si,non importa...in fondo sono un ospite qui dentro! - Poi,prendendo le sue coperte e il suo cuscino - Buonanotte a tutti! - E sparì passando dalla finestra.
....


Erano le due di notte. Ovviamente,Gaara era sveglio. Ma non perché non potesse. Un pensiero continuava a martellargli nella testa. Si sentiva un po' cattivo ad aver lasciato Akarui fuori a dormire. In fondo,era sempre una ragazza. Una rompiballe,ma una ragazza. E poi...era solo per stanotte.... Prese una decisione. Scostò le coperte e si alzò dal letto,dirigendosi verso la finestra. Ne uscì silenziosamente,e con un paio di salti arrivò sul tetto. Akarui dormiva sotto una montagna di coperte. Stando ben attento a non svegliarla,la prese in braccio e la portò nella sua stanza. La adagiò sul letto,poi si vestì e uscì di casa. Verso il deserto. Aveva bisogno di un posto tranquillo. E anche solo stare vicino a quella ragazza gli trasmetteva un senso di agitazione. Era troppo esaltata per i suoi gusti.




Sono felice che il capitolo precedente sia piaciuto!! ^^
@Fuuko,grazie della critica costruttiva =)
@Dot_Bliss mi fa piacere che ti abbia fatto ridere!! Spero che continuerai a leggere!! ^^
@ladyflowers stai tranquilla che la fic non ti deluderà! Spero che questo capitolo ti abbia intrigato!! ^^


Ringrazio anche chi ha letto!! ^^
 

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Capitolo 3
*** Problemi d'identità ***


A....aiuto....
Mamma....aiutami...ti...ti prego....
Ma....mma.....
Un urlo. Sangue. Tanto sangue. Mia madre si accaglia a terra. Morta. E' morta. La guardo,non riesco a muovermi. Ho paura. Poi....una rosa....una rosa rossa mi si para sul viso. Comincio a urlare.....chiamo mia madre,ma lei non si alza....Ai....iuto.....


-
MAMMA!! - Urlò Akarui svegliandosi di colpo,con le lacrime agli occhi e il battito accelerato.
- Dove...dove sono?? - Si chiese la ragazza notando di trovarsi in un letto - E quell'affare...che roba è? - Si chiese osservando un'enorme giara. Guardando l'orologio,si accorse che erano quasi le 7 del mattino.
- Sarà meglio che mi alzi,non voglio passare per pigra - Fu per puro caso che notò il sole,luminoso e arancione,sorgere dalla sabbia e cominciare a illuminare ogni cosa. Sorrise quando si affacciò alla finestra per osservare meglio quella gigantesca sfera luminosa. Per un attimo,aveva quasi dimenticato l'incubo di poco fa.
Non sognavo mia madre da tanto tempo,pensò Akarui. Mi piacerebbe sognarla in altri modi,però. Non sempre e solo in una pozza di sangue.
Scosse il capo come per allontanare quei pensieri,poi aprì la porta di quella stanza e uscì. In cucina fece un incontro inaspettato. Gaara ea seduto e mangiava alcuni biscotti raccolti in un piattino. Mosse impercettibilmente gli occhi per notare chi fosse entrato,poi ritornò a fissare il vuoto.
- Buongiorno - Disse Akarui pacatamente.
- Mh - Mugolò Gaara.
- Anche di mattina presto siamo loquaci? -
Gaara non rispose.
- Ok,ho sbagliato domanda. Passiamo a quella di riserva: Sei stato tu a portarmi nel tuo letto? - Si rese conto che così la domanda suonava male. E dovette accorgersene anche Gaara,perché la guardò inarcando leggermente le sopracciglia.
- Si -
- Perché l'hai fatto? - Akarui si pentì subito di averlo chiesto. Avrebbe potuto benissimo rispondere con un sincero grazie,e invece adesso si metteva pure ad indagare!
- Perché va contro i miei principi lasciare l'ospite a dormire sopra un tetto - Nel sentire pronunciare quella frase,Akarui scoppiò a ridere. Anche ironico,il Kazekage!
- Ahahah!! Hai ragione,non è una cosa che si sente tutti i giorni!! Ad ogni modo - Riprese lei visibilmente più rilassata - ti ringrazio davvero molto,Gaara. Sarei morta di freddo se non fosse stato per te! -
Il sorriso sincero e pieno di gratitudine di Akarui lo spinse a inclinare le labbra in modo impercettibile. Proprio così,un impercettibile sorriso.
- Ascolta - Fece Gaara  - Posso sapere perché non vuoi dirmi da dove vieni? -
Un viso turbato prese il posto di quello sereno e allegro che Akarui aveva non meno di 2 secondi prima. Abbassò lo sguardo e cominciò a guardarsi i piedi. Rimasero in silenzio per chissà quanto tempo. Gaara non aveva intenzione di parlare. Alla fine,come aveva previsto,Akarui cedette.
- E'...una lunga storia... -
Akarui aveva aperto la bocca e si apprestava a parlare. E se non fosse stato per l'urletto isterico di Kankuro probabilmente ci sarebbe riuscita.
- Aaaaaaaaaaaaa che ci fate voi due qui soli soletti?? -
Gaara alzò gli occhi verso suo fratello. Il suo sguardo era omicida.
- Buongiorno,Kakuro - Rispose lei pacata,e per nulla imbarazzata.
- Lo sai...sembrate fratelli gemelli! -
A quella affermazione,instintivamente Gaara e Akarui si guardarono negli occhi. Lei fece una smorfia.
- Non direi....il Kage ha certe occhiaie... - E poi,poggiando un dito sopra il suo occhio - Ma perché,non dormi la notte? -
Gaara contrasse la bocca e chiuse gli occhi. D'impulso Akarui allontanò la mano.
- Non posso dormire,infatti -
Akarui non chiese il motivo. Non erano affari suoi. Si alzò e si diresse verso il frigorifero.
- Ehi,che fai? Temari non vuole che si tocchino i fornelli! -
- Vi cucino qualcosa io,non temete....spero solo che sia di vostro gradimento! - Sorrise Akarui ai due fratelli.


- Ehi,chi è che ha cucinato??? - Chiese Temari arrabbiata nell'assistere allo spettacolo dei due fratelli che divoravano la colazione. Kankuro,senza alzare gli occhi dal piatto,indicò Akarui,seduta sulla poltrona che leggeva una rivista. Quando la vide,con un cenno della testa le augurò il buongiorno.
- Ce n'è ancora,se vuoi. E' lì,nella padella -
Avvicinandosi con circospezione al tegame,la bionda ne osserò il contenuto.
- Che cosa è? -
- Nulla che si possa definire...ma è buono - Rispose per lei Gaara.
Annusandolo cautamente,Temari ne prese un po' in un cucchiaio e se lo mise in bocca,certa che fosse disgustoso. Invece,la bocca si aprì in un sorriso.
- Ehi,è buono! -
- Certo,ho cucinato io!! -


Gaara si apprestava ad andare al palazzo,in veste di Kazekage,per occuparsi delle solite faccende burocratiche a cui,ricordiamo,si era aggiunta anche la faccenda "Akarui Shizuseka". Quando lei stava per spiegargli perché era restia a dirgli da dove provenisse,era sopraggiunto Kankuro con una delle sue solite affermazioni idiote. A quel punto,Akarui aveva preso la palla balzo e non aveva detto più nulla. E A Gaara,che,diciamocelo,era rimasto FOTTUTO,altro non era rimasto che sperare di ottenere qualcosa di più dagli archivi del computer.
- Ma è normale che devo ottenere informazioni da un computer su una tizia che mi vive in casa? - Disse a voce bassa Gaara contorcendosi le mani. E poi,adesso che ci pensava,c'era un'altra questione da risolvere. il motivo della visita di Akarui. Lei sosteneva di non ricordarselo,e lui,un po' perché voleva fidarsi,un po' perché gli scocciava indagare anche su questo punto,le aveva creduto. Tuttavia,una forestiera è sempre una forestiera. Non si può venire così,senza un motivo,senza avere un posto dove stare come se si stesse fuggendo!! Un pensiero improvviso gli baleno nella mente:
Che stia davvero fuggendo da qualcosa...o qualcuno?
Tornò a mettersi le mani nei capelli più confuso che mai.
- Ehi,fratellino,è tutto ok? - Chiese Kankuro vedendo Gaara con le mani in etsta e un espressione che sfiorava il satanico.
No che non è tutto ok!!
- Si - Tagliò corto il ragazzo dai capelli rossi alzandosi di scatto dalla sedia e precipitantosi fuori dalla cucina.
- Ma che gli è preso al Kazekage-sama? - Domandò Akarui distogliendo l'attenzione dalla sua rivista. Per risposta,ricevette una profonda alzatina di spalle. Profonda e disinteressata. Akarui si alzò dalla poltrona e si precipitò da Gaara.
Lo trovò disteso per terra e co gli occhi sbarrati. Nonostante dovesse andare a lavoro,se la stava prendendo piuttosto comoda.
- Ti diverti a stare sdraiato per terra,Kage? -
- Non più di tanto - Rispose lui senza modificare la sua posizione. Sospirando,Akarui si sedette accanto a lui.
- Qual'è il tuo problema,Gaara? - Domandò lei con tono vagamente avvilito. Il ragazzo si alzò e si mise a sedere anche lui. Si voltò verso Akarui e la fissò con sguardo vuoto.
- Tu - Fu la risposta.
- Io? -
- Per colpa tua... - Fece Gaara alzandosi in piedi - ...Dovrò passare un sacco di giornate davanti un monitor a cercare di scoprire chi sei veramente. Tante grazie davvero. -
La porta d'entrata si chiuse. Il Kazekage stava andando a lavoro.
Akarui abbassò gli occhioni tristi sul pavimento.
- Non posso dirtelo,Gaara. - Disse come se lui potesse sentirla - Non posso dirtelo...perché non lo so nemmeno io -




Wow che suspence!! Chi è davvero Akarui-chan?? E perché non ricorda nulla di sé???
Tutto questo nelle prossime puntate!! Muhamuhamuha!!

PS: Si pregano i lettori di recensire. Il 23% delle recensioni saranno devolute in beneficienza alla G.A.A.R.A (Gruppo Assistenza Alfabetica Recensioni & Affini)
^^



 

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Capitolo 4
*** Segreti ***


- Gaara... - Sospirò Akarui sentendo sbattere la porta d'ingresso.
- Problemi? - Domandò Temari venendole da dietro. Akarui si girò di scatto.
- No... -
- Ah,meglio cos...-
- Peggio -
Temari rimase in silenzio. Questa non se l'aspettava.
- Perché ? - Riuscì a domandare.
- Lo sto mettendo nei casini - Rispose lei avviandosi verso la cucina.
- Perché? - Perseverò Temari.
- ... Temari - Cominciò Akarui sedendosi su una sedia e appoggiando i gomiti sul tavolo - ... Tu hai un segreto? -
Temari non capì.
- Come?! -
- Hai un segreto...si,insomma,qualcosa che non puoi rivelare a nessuno! -
- Beh... - Temari ci pensò un po' . La pima cosa che proiettò la sua mente fu il sangue. Persone spaventate che lo guardavano con terrore. Un cadavere quasi disintegrato da un bambino. Un pianto dirotto. E poi,le voci..."Sei un assassino"...
Scosse la testa per liberarsi di quel ricordo. Guardando Akarui,annuì.
Fa che non mi chieda quale. Supplico lei in silenzio.
- Allora sai come ci si sente quando si porta dentro un peso... Vero,Temari-san? - Akarui aveva improvvisamente cambiato tono di voce. Era basso,era sconsolato,era pensieroso. Teneva gli occhi bassi e le mani serrate in due pugni.
- ...Credo...credo di si - Rispose lei.
- Il Kazekage vuole sapere qualcosa che non posso riverargli...e per questo finirà nei guai - Concluse Akarui con una voce nasale. Era chiaro,limpido,che stava tentando di trattenere le lacrime.
Temari non sapeva che rispondere. Conosceva quella ragazzina da 24 ore,eppure sentiva con lei una certa affinità. Avrebbe voluto consolarla,con tutto il suo cuore. Ma non sapeva come fare. Lei era lì,fragile come una farfalla. E magari si sentiva pure in colpa. Eppure...Non stava chiedendo l'aiuto di nessuno. Aveva ragione Kankuro. Akarui assomigliava a Gaara più di quello che si poteva sembrare.
- Ascolta,Akarui... - Lei sollevò gli occhi verso di lei - ...Ci sono persone che sono costrette a tenere dentro di loro qualcosa che non possono nemmeno concepire...persone che vorrebbero liberarsi di un peso forse troppo grande... Spesso questo condanna ad una vita infelice...condanna all'incomprensione,alla solitudine,alla paura... Tuttavia,possiamo sopravvivere,se qualcuno ci vuole bene,e se noi riusciamo ad amarlo a nostra volta. E' così che Gaara è potuto sopravvivere. Se lo vuoi,puoi provarci anche tu,come ha fatto lui. -
- T...Temari... - Akarui scoppiò in lacrime sul tavolino,con la testa nascosta far le braccia,i capelli dispersi disordinatamente qua e là. Era scossa da profondi singhiozzi. Così simili a quelli di Gaara.... Temari le abbracciò la testa. Non poteva fare nulla,se non quel gesto simbolico,e così autentico. Al contatto con la ragazza,Akarui sembrò calmarsi. Alzò la testa e si strofinò gli occhi con il braccio sinistro. Poi la osservò.
- Temari... - Akarui cercava di controllare la sua voce - io vorrei raccontare tutto a Gaara...Ma...non al Kazekage...Capisci che voglio dire,Temari? -
La bionda annuì.
- Allora stai tranquilla che Gaara ti capirà...più di quanto immagini... - Rispose Temari con un tono che voleva dire tante cose. Akarui,rincuorata,si alzò dalla sedia,e guardò fuori dalla finestra. Il Kazekage era lì,nel suo ufficio. Sarebbe andata da lui e gli avrebbe tutto tutto quello che poteva. Corse verso la porta,e prima di uscire fuori,si girò verso Temari e le disse:
- Grazie,Temari....Davvero -
Un sorriso sincero si dischiuse mentre la porta si richiudeva lentamente.




Un'altra giornata piena di papiri,pergamente e rotoli. Non ne poteva più. Voleva bruciare ogni cosa,ogni foglio,ogni fibra cartacea presente in quell'ufficio. Ma i danni non si sarebbero contati. Desistette e sprofondò sulla sedia,incapace di lavorare. Tutta colpa di quell'Akarui. Lei e i suoi stupidi silenzi! Non si rendeva conto che gli stava provocando guai su guai??
Immerso com'era nei suoi pensieri negativi,ci mise un po' a capire che stavano bussando.
- Avanti - Rispose cercando di darsi un contegno. Nessuno rispose.
- Avanti! - Ripeté spazientito,e ancora l'uscio non si apriva. Innervosito,andò a spalancare la porta d'ingresso. Non c'era nessuno.
- Che scherzi stupidi... - Stava dicendo il Kage. Bussarono di nuovo.
Impossibile. La porta è aperta e non c'è nessuno.
Stava forse rincitrullendo? Nulla di strano,considerando il mix Scartoffie+Caldo atroce+Problemi vari. Eppure,non poteva sbagliare. Qualcuno stava bussando.
Ma dove?
Poi,l'intuizione. Di scatto,Gaara si voltò verso la finestra. A testa in giù,Akarui batteva nel nocche sul vetro,appesa al muretto sporgente che si trovava sopra l'uffico del Kazekage. Il suo sguardo sembrava divertito. Gaara avanzò verso la finestra. Vedendolo avvicinare,Akarui agitò la mano in segno di saluto. Il buio calò sulla stanza del Kage. Si era tirato la tenda. Prima di rendersi conto che Gaara l'aveva ingnorata e per giunta volutamente nascosta alla sua vista con una tenda,passarono circa 30 secondi. 30 secondi di irreale silenzio. Poi,la rabbia. Un pugnò spaccò i vetri della stanza. Un'Akarui palesemente incazzata era piombata clandestinamente nell'ufficio di Sabaku no Gaara,5° Kazekage del Villaggio della Sabbia,massima autorità di Suna. - Ops... - Disse Akarui osservando imbarazzata i pezzi di vetro sparsi per l'ufficio.
Gaara era parecchio stupito. Non se lo sarebbe mai aspettato da lei un pugno del genere. Si vedeva che non era una Chunin novellina.
- Ti rendi conto che così facendo ti sei fatta sentire da tutti,nel palazzo? -
- Non avresti dovuto ignorarmi -
- Ho parecchio lavoro da sbrigare - Tagliò corto Gaara.
- Non hai nemmeno voglia di ascoltare le mie confessioni? - Chiese lei sarcastica. Lui si voltò a guardarla. Il suo volto era serio.
- Io...ti ho mentito - Cominciò Akarui avvicinandosì a Gaara - In realtà,io provengo ... dal villaggio della sabbia. -





UUUUUUuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu!! Che significherà tutto questo?? I noja di Suna avevano assicurato che non proveniva dal loro villaggio...come è possibile tutto ciò??  

Uuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu!!

(Scusate mi ero trasformata in lupo XD)




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Capitolo 5
*** Vendicatori nel silenzio ***


Mi scuso per il capitolo breve,ma vi assicuro che il prossimo sarà pieeeeeeeeeeeeeno pieno pienoooooooo!! ^^


Gaara era rimasto di sasso.
- Tu....vieni da Suna? - Domandò lentamente,scandendo le parole una ad una per poterne comprendere appieno il significato.
- Diciamo che la mia infanzia è legata a questo posto -
Gaara,consapevole che quella conversazione sarebbe durata a lungo,si sedette sulla sedia con le  mani incrociate sotto il mento. Akarui,dal canto suo,si ritagliò un angolino per terra.
- Credo che tu mi debba molte spiegazioni -
Akarui inspirò profondamente. Quello che stava per dire,non l'aveva mai rivelato a nessuno, Neppure a se stessa. E adesso,invece,doveva affrontare i suoi ricordi,insieme a qualcunaltro.
- Hai mai sentito parlare di un clan chiamato Ingyoseii,Gaara? -
Per un attimo,un solo,brevissimo attimo,Gaara sentì che quel nome gli era familiare. Gli sembrò quasi che un ricordo stesse per riaffiorare. Ma poi,il buio. Scosse la testa e riportò la sua attenzione su Akarui.
- Credo di si -
- Conosci la storia di questo clan? -
- No -
Come pensavo.
- Kazakage,vorrei raccontarvi una storia...ma è una storia molto lunga...siete disposto ad ascoltarmi? -
- Si,Akarui - Per la prima volta,Gaara la stava chiamando per nome. Di solito,nemmeno la chiamava. Quella ragazza,così simile a lui....
- Il clan Ingyoseii,letteralmente significa "Sigillo del potere" . I suoi membri detengono un grande potere,appunto,che varia da persona a persona,in base al carattere di quest'ultimo. Il fondatore del clan fu Yuma Ingyoseii,che deteneva il potere delle acque. -
E' evidente che tutto ciò le stia costando un grande sforzo,Pensò Gaara osservando il sudore colare lentamente dalla sua fronte. E anzi,la finestra era "aperta"...
- Come ho già spiegato,ogni componente del clan possedeva un potere unico,ma le "forze superiori",come le chiavano gli anziani della famiglia Ingyoseii,che venivano tramandati in base ad antichissime leggi,erano solo 10. Il potere del vento,il potere dell'oscurità,il potere dell'acqua,il potere del veleno,il potere dell'illusione,il potere del lampo,il potere della terra,il potere degli inferi,il potere del fuoco,e in ultimo,forse il più incredibile e raro,il potere dello spazio. Queste 10 forze superiori erano bramate da molti avidi,ma al contrario di quasiasi abilità innata,queste non potevano venire impiantate in modo alcuno,poiché erano poteri magici,ben distinti dalla carne. Molta gente di questo clan fu uccisa con queste intenzioni.  -
Negli occhi di Akarui brillava una lacrima. Tuttavia,il suo volto,più che sconvolto dalla sofferenza,sembrava come rassegnato. Gaara non poté fare a meno di domandarsene il perché.
Akarui si asciugò quella lacrima solitaria con il palmo della mano e continuò il suo racconto.
- Yuma Ingyoseii sposò Naoko Ideku,e in questo modo la famiglia crebbe di generazione in generazione. Finché non fu decretato che i membri di questo clan potessero sposarsi solo fra di loro. Di conseguenza,la famiglia Ingyoseii rallentò in maniera evidente il suo ritmo di sviluppo. Come se non bastasse,i posserrori dei vari sigilli del potere erano spesso vittima di attentati che come obbiettivo avevano l'acquisizione di questi poteri particolari. Arrivò un giorno in cui la famiglia Ingyoseii regredì a poche decine di membri. Come ultima piaga,Yuma si ammalò gravemente e i medici dissero che per lui non c'erano speranze. -
Akarui si interruppe per prendere fiato. Adesso stava tremando.
- Hai freddo? - Chiese Gaara.
Lei alzò gli occhi verso di lui,ma rispose:
- Non,non vi preoccupate,sto bene - Ma,dopo questa affermazione,le scappò uno starnuto.
- Eeeet-cccciù!! Sniff! -
Gaara non perse tempo. Con la sua sabbia,avvolse Akarui in una piccola cupola,riparandola dal vento che prepotentemente entrava dalla finestra,o meglio,da ciò che ne rimaneva. Quando se ne accorse,la ragazza fece un piccolo balzo all'indietro per la sorpresa. Ma poi si tranquillizzò.
- E'...sabbia -
- Così sembrerebbe - Rispose Gaara.
- Ma come.. - Guardò interrogativa il Kage,che dal canto suo non sembrava volerle fornire dettagli più precisi. Le bastò capire che la stava proteggendo dal freddo.
Rasserenata,continuò a raccontare le vicende del clan Ingyoseii.
- Come dicevo,Yuma,consapevole della sua morte precoce,impose una maledizione al clan Ingyoseii -
- Una maledizione? - Domandò Gaara. Akarui annuì con aria grave.
- Esatto. Ma ha sempre tenuto nascosto i segni della maledizione. Quindi,per molto tempo,anche dopo la sua morte,nessuno seppe mai in cosa consistesse quella magia. Infatti,uno dopo l'altro intere famiglie venivano sterminate in cerca del potere,e sembrava non accadesse nulla. Tanto che dopo qualche tempo si iniziò a credere che il vecchio Yuma fosse diventato rimbambito e che in realtà le voci sul suo conto fosseto tutte delle fesserie. -
Fece una pausa per riprendere fiato,poi chiuse gli occhi e si preparò a pronunciare delle parole che a lei sembravano amare e taglienti.
- Anche i miei genitori pensavano questo,ma si dovettero ricredere -
- I tuoi genitori? Ma... -
- Finalmente avevano potuto vedere gli effetti della maledizione leggendaria del clan Ingyoseii,e non ne dubitarono più. Quando anche loro furono uccisi,la maledizione si compì. All'epoca,io avevo solo 4 anni. -
- Akarui,questo significa che tu... -
- Quando qualcuno tentava di uccidere un'intera famiglia Ingyoseii,la maledizione si compiva: Se anche un solo membro di quella famiglia riusciva a sopravvivere,per quanto piccolo potesse essere,quella potentissima magia si abbatteva su di lui,trasformando i suoi capelli in colore rosso,rosso come il sangue,come il fuoco....e gli occhi di un azzurro intenso che simboleggiava il ghiaccio. Perché,era questo che gli Hara-sama erano: dei vendicatori passionali come il fuoco che arde,e all'occorrenza freddi come il ghiaccio perenne. -
- Akarui...tu sei un membro del...-
- Si,Kazekage-sama....io sono l'ultimo membro rimasto in vita del clan Ingyoseii. Il cognome che porto adesso,Shizuseka,altro non è che la trasposizione antica della parola "Silenzio". E' questo che noi diventiamo: Vendicatori nel silenzio. Così aveva voluto Yuma-kun,al momento della sua morte. E adesso,il mio destino è quello di uccidere colui che ha fatto altrettanto con i miei genitori. -




Mamma mia che passato burrascoso che ha Akarui-chan!!! Nel prossimo episodio ne vedremo delle belle!! State con noi!!


Si ricordano i fonti per G.A.A.R.A









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Capitolo 6
*** Appuntamento al tramonto ***


- Questo è il motivo per cui nessuno ha saputo riconoscermi,al villaggio...Cambiai aspetto,cambiai cognome...era ovvio che nessuno potesse ricollegare le due cose -
Gaara era semplicemente incredulo. Aveva incontrato quella ragzza ieri,e già lei era prepotentemente entrata nella sua vita e gliela stava sconvolgendo fino all'estremo. Quella che sembrava solo un'innocua fanciulla un po' esaltata,era una hara-sama(vendicatrice in jappy) del suo clan,con il compito di uccidere colui che aveva sterminato la sua famiglia.
- E' incredibile -
- Cosa è incredibile? -
- Tutto...il tuo passato,il tuo clan...ogni cosa è fuori dal comune! -
- Se almeno sapessi di più... - Disse quasi bisbigliando Akarui.
- Mh? -
- Come ti ho detto,facendo parte del clan Ingyoseii,dovrei possedere anche io un potere...ma non sono mai riuscita a capire quale!! Mi sono sforzata,e tanto,ma questo potere non è mai venuto alla luce. Perché? E poi...io non ricordo più chi è l'assassino dei miei genitori!! Non ricordo nulla,maledizione!! - Gridò in preda al nervosismo Akarui - Non ricordo nemmeno perché sono qui!! -
- Hai la testa confusa... -
- LO SO! Non c'è bisogno che tu me lo dica! -
- Adesso calmati. Ricorda che mi hai sfondato la finestra -
- Oh,al diavolo! - Akarui uscì dalla sua cupola di sabbia e diede un calcio a quest'ultima,che si disperse per qualche secondo per poi riunirsi nella stessa identica forma di prima.
- Ma che cavolo...mi spieghi cos'è questa roba?! -
- Sbaglio o...mi stavi dando del "Voi"?? -
- Non puntualizziamo!! Mi vuoi dire che... - Le diede un altro calcio - ....cosa diamine è questa... - Un altro calcio ancora,sempre senza successo - ...Robaccia????? -
- Non vedi che è sabbia? -
- Non vorrai darmi a bere che è sabbia comune,spero! -
- Non è sabbia comune,però è pur sempre sabbia! -
Quella idilliaca conversazione fu interrotta dall'arrivo quanto mai brusco di una decina di Jonin che sfondarono la porta e si avventarono contro Akarui armati di kunai.
Rapidamente,la sabbia formò un muro,impedendo a quelli di farle del male,mentre lei li guardava inarcando le sopracciglia.
- Ma che vogliono questi? -
- Vorrei ricordarti che tu hai sfondato la finestra. Te l'avevo detto che avresti attirato le guardie - Rispose pacato Gaara.
- KAZEKAGE E' FERITO??? - Urlarono in coro quei ninja accorsi in soccorso del loro capo.
- E tutto a posto,potete andare - Poi,rivolgendo lo sguardo verso Akarui - Lei ha solo rotto una finestra,al massimo deve risarcire -
- Che cosa?? Non solo mi ignori,ma poi vuoi pure risarcita la finestra?! Te lo scordi!! -
- Kazekage,dobbiamo intervenire? -
- Ho detto che potete andare! - Rispose lui un po' accigliato.  Immediatamente,i Jonin uscirono dal suo uffico,e Akarui e Gaara si ritrovarono di nuovo soli.
- Akarui.. - Cominciò avvicinandosi a lei.
- Kage? - Domandò lei quando Gaara le poggiò una mano sulla fronte.
- La tua fronte pulsa -
-... Co...come? -
Gaara si allontanò da lei. Aveva preso una decisione.
- Akarui Ingyoseii,ti sfido a combattere contro il Kazekage del tuo villaggio -
La ragazza rimase di sasso. Non poteva credere alle sue orecchie. Ma quelle parole erano inequivocabili.
- Vuoi...che combatta contro di te?! Perché?? -
Gaara si limitò ad osservarla.
- Così farai emergere il tuo potere - Spiegò sedendosi sulla sedia - ... Ma non adesso. Devo lavorare. -
Akarui era sempre più confusa. Stava parlando sul serio??
- E...quando,allora? -
- Alle 5,nel deserto ad est del villaggio. Non puoi sbagliare. -
- ...Va...va bene,Gaara,ci sarò -
- Akarui -
- Gaara? -
- Fai sul serio. Io sono forte. -
Sul volto di Akarui si dipinse la sfida. Gli sorrise tranquilla.
- Anche io - Rispose infine. Aprì la porta dell'uffico e la richiuse alle sue spalle. Gaara stava sorridendo.
- Almeno mi passerò un po' il tempo - Disse Gaara guardando una montagna di pergamene sulla sua scrivania- Lontano da voi! -



Akarui stava camminando per il villaggio. La giornata era limpida e afosa,ma ciò non aveva fatto desistere alcuni bambini dallo giocare per le strade. All'improvviso,un ragazzino,che poteva avere si e no 7 anni,le andò a sbattere addosso,ricadendo rumorosamente per terra.
- Ti sei fatto male,ragazzino? - Chiese gentilmente Akarui tendendogli la mano.
- No....è tutto a posto,grazie s.... - Quando il ragazzino posò il suo sguardo su Akarui,la sua bocca si contorse in una smorfia di terrore.
- A...AIUTO!!! - Urlò il ragazzino allontanandosi di scatto da lei.
Akarui non capiva. Quel ragazzino adesso stava fuggendo quasi piangendo da lei.
I passanti si fermarono ad osservare la scena. Alcuni si guardarono negli occhi senza capire,altri invece la osservarono con sospetto.
Perché?



Già....perché??? Povera Akarui,quante gliene combino!! Non perdetevi lo scontro con Gaara,sarà spettacolare!! ^^

Ciao ciao e grazie ai preferiti e ai lettori...e ovviamente,alla mia commentatrice preferita!! ^^


 

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Capitolo 7
*** Ma non eri in riunione? ***


- Ehi,ma non ti sembra un volto conoscente,quello...? -
- Si,hai ragione,ma non riesco proprio a ricordare dove l'ho vista! -
- E' di questo villaggio? -
- Non è ho idea... -
Alcuni abitanti di Suna,assistendo alla fuga di quel ragazzino,si fermarono e presero ad osservare la povera Akarui,sorpresa quanto loro. Dovette ammettere di non aspettarsi proprio che il suo aspetto potesse suscitare così tanto terrore. Non aveva mai fatto quell'effetto a nessuno,e certamente il fatto di aver spaventato nientepopodimeno che un bambino la lasciò sconvolta. Cercò di far finta di nulla e continuare a camminare come niente fosse,ma sentiva su di sé lo sguardo pesante dei passanti,che la stavano giudicando senza un motivo valido.
Ma cosa ho fatto? Si chiese Akarui.
- Sarà meglio che vada a parlarne con Gaara - Si disse - Non mi piace questa situazione. Odio essere etichettata! -
Accelerando il passo,Akarui si mise a correre per le strade di Suna,ritornando indietro nel luogo dove era stata appena un quarto d'ora fa. Solo quando fu arrivata,tuttavia,si rese conto che la sua idea era quantomai inutile. Cosa poteva fare il Kazekage per lei? In fondo,non l'avevano aggredita,e forse,anzi,sarebbe potuta essere lei l'oggetto delle lamentele di qualcuno,magari proprio dei genitori di quel ragazzino che in qualche modo aveva spaventato. Perché aveva pensato a lui? D'un tratto,però,ne capì la ragione. Chiuse gli occhi e sorrise.
Ho pensato a Gaara...ma come amico,non come Capo del villaggio. Ecco perché sono qui.
Anche se non lo dava a vedere,era sicura che Gaara si stesse un po' affenzionando a lei,ovviamente nei limiti del possibile concessi dal suo cuore. Si,ne era sicura. Gaara l'avrebbe ascoltata,e sentiva anche che l'avrebbe capita meglio di chiunque altro.
Si avvicinò all'entrata del palazzo,ma quando stava per varcarla,un braccio robusto le sbarrò il cammino.
- Chi cerchi? - Domandò la voce impassibile di un Jonin di guardia.
- Vorrei parlare con Gaara....cioè,con il Kazekage-sama - Rispose lei.
Il Jonin la squadrò da capo a piedi.
- Sei sua sorella Temari? - Era ovvio che pensava fossero parenti,per lo stesso motivo per cui l'aveva pensato Kankuro. Tuttavia,Akarui non voleva mentire. Era Akarui Shizuseka,non Temari!
- No,sono una sua amica -
- Spiacente,il Kazekage è in riunione e non può ricevere visite - Disse con voce autoritaria il ninja.
- ... Ok,va bene,grazie comunque. - Fece per andarsene. Quando all'improvvisò si girò di scatto,e dandosi una spinta con le gambe,spiccò un salto verso la finestra (da lei precendemente sfondata). Stava per arrivare,quando un kunai le sfiorò il viso,facendole perdere l'equilibrio in aria e provocandole una sonora caduta.
- Sei sorda,ragazzina? Ti ho detto di andartene! -
- Ma devo vederlo! -
- Potrai vederlo dopo,per ora è impossibile!! - Urlò quasi il Jonin. Rassegnata e indignata,Akarui si alzò dalla terra su cui era caduta e se ne tornò indietro.
- Maledizione! - Esplose Akarui quando fu abbastanza lontana - Maledizione maledizione maledizione! Quando l'amico ti serve.. -
Non avendo una meta precisa,la piccola Akarui decise di andarsene nel deserto,e precisamente nel luogo prestabilito da Gaara per il loro scontro. Già,un incontro con il Kazekage. Sarebbe stato divertente. E lei avrebbe avuto l'occasione per dimostrare quanto fosse brava. Solo una cosa la preoccupava: quella sabbia. Non la convinceva per nulla,sembrava avesse vita propria. C'erano alte possibilità che la usasse in combattimento. E tutto ciò la eccitava tantissimo. Prese a correre verso il luogo prestabilito,e ci arrivò nel giro di mezz'ora.


- Ehi,guardate là! Si avvicina qualcosa! -
- Keisuke,guarda con il binocolo! Di che si tratta? -
- Sembrerebbe....una ragazza!? - Rispose stupito Keisuke,un nija di guarda alla porta est della città.
- Una ragazza? Sei sicuro? -
- Si,al 100% -
- Si è fermata? -
- No,Fujoca,sta vedendo dritta verso di noi! -
- Salve! - Disse allegramente Akarui arrivata vicino a quei ninja,che la guardavano straniti.
- Ma tu...non sei quella ragazza che abbiamo trovato vicino alla porta nord di Suna? -
- Si,esatto,sono proprio io! -
- Allora ti sei ripresa,ci fa piacere! -
- Grazie,siete molto gentili! Piuttosto,ditemi,perché siete qui? Ci sono in corso guerre? -
- Oh,no,siamo qui per un altro motivo! -
- Posso sapere quale? -
Keisuke mormorò sottovoce:
- E' stato avvistato una specie di mostro da questa parte del deserto,e il Kazekage-sama ci ha ordinato di fare la guardia qui! -
- Ah,davvero? -
- Già,sembra che sia grande decine di metri! -
Wow...proprio come nei film...-_-"
- Ma ti dirò,raagazzina...siamo qui da giorni e non si è visto nulla! - Disse Keisuke,per poi esplodere in una sonora risata. Ma,proprio in quel momento,una lieve scossa percorse la sabbia sotto i loro piedi.
- Ehi,avete sentito? - Domandò Akarui.
- Uh? Di che parli,ragazzina? -
Una scossa,stavolta più forte,seguì quella precendente.
- Questa! -
- Sembrava una scossa... -
All'improvviso,la sabbia cominciò a fluire,come a spirale,in un unico punto.
- Che cavolo.... che cosa è quella cosa...? -
Un urlo,quasi ancestrale,provenire da quel buco che si era aperto nella sabbia,fece sussultare i presenti. Akarui era scioccata. Un qualcosa di enorme emerse di scatto dalla sabbia,per poi riscomparire nel sottosuolo,accompagnato da un suono che assomigliava ad un ruggito gutturale.
- Oh,mio Dio...che cosa era quella roba??? - Urlò keisuke indicando quasi tremando quella vogarine.
- "ERA"?? - Io credo che non se ne sia andata!! - Rincarò la dose Fujoca.
D'un tratto,emerse dal sabbia. Un gigantesco scorpione dalle fattezze mostruose,che sembrava provenire dall'inferno.
- DOBBIAMO CHIAMARE IL KAZEKAGE!!! - Urlarono i nija in appostamento.
- FERMI!! - Rispose a sua volta Akarui,fermando la loro corsa con un gesto della mano - Il Kazekage è in riunione -
- Ma che c....che stai dicendo? -
- Non possiamo disturbarlo mica! Siamo ninja si o no?? Ce la sbrigheremo da soli! -
- Come sarebbe a dire "ce la sbrigheremo"?? Vuoi dire che...? -
- Ovvio,visto che ci sono,do una mano anche io!! -
- Attenzione!! -
La coda dello scorpione si muoveva come una frusta. Si lanciò a velocità folle verso Akarui,che la schivò appena in tempo.
- Maledizione,è veloce! -
- Ragazzina -
- MI CHIAMO AKARUI,NON RAGAZZINA!! - Urlò lei in un evidente attacco di isterismo.
- Akarui... - Si corresse Keisuke - Sei sicura di voler partecipare alla lotta? -
-  Certo,che domande! - Un altro colpo partì rapido e silenziolo. Fujoca era in pericolo. Correndo con tutta la sua velocità possibile,Akarui si piazzò davanti l'uomo e con un calcio deviò la traiettoria della coda.
- Mi...mi hai salvato... -
- Si,si,va bene.,..adesso però piantala!! -
Un urlo animalesco strappò Akarui dai suoi pensieri.
Era ritornato alla carica. Correndo velocemente sulla sabbia,Akarui spiccò un balzo e atterrò sullo scorpione. Muovendo le mani in modo quasi invisibile,Akarui richiamò a sé il chakra.
-
Katsu hayai no Jutsu! -
E in un attimo,la mano di Akarui si trasformò in una lama di chakra. Sollevò quella mano e la calò di colpo. Poi con un salto ritornò sulla sabbia,osservando impassibile il mostro. Lentamente,ma inerosabilmente,lo scorpione si stava dividendo in due parti. di colpo,un urlo indicò che la bestiaccia era morta.
- Barai no Jutsu! - Sussurrò Akarui richiamando il chackra nei pollici e negli indici. Congiunse le dita a due a due,e un raggio di chakra colpì quel che restava del mostro,disintegrandolo.
Gli altri ninja erano rimasti immobili per la sorpresa. Quello scontro,che si prefissava lungo e mortale,durò non più di due minuti. Quella ragazzina aveva una preparazione fuori dal comune.
- E' incredibile! - Mormoro Keisuke. Poi,a voce più alta ed entusiasta - Sei stata fantastica,Akarui! -
Con falsa modestia,portò i capelli all'indietro.
- Oh,una sciocchezza! -
- Praticamente,hai fatto tutto tu - Disse una voce pacata proveniente da un punto ignoto del deserto.
-... Kage,sei tu? -
Gaara emerse da sotto la sabbia.
- Ti devo fare i miei complimenti. Sei forte davvero. -
Ma Akarui lo guardò arrabbiata.
- Ma non eri in riunione,Kazekage? -



*Katsu hayai ho Jutsu= Tecnica del taglio veloce
*Barai no Jutsu= Tecnica dell'incenerimento





Scusate se non ho messo subito lo scontro con Gaara...vi ho fatto uno scherzetto!! Però avete potuto saggiare le abilità della piccola Akarui!! Adesso la scrivo,posate i fucili!! ^^

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Capitolo 8
*** GaaraVsAkarui - La sabbia può ***


- Kazekage,lei qui? - Domandò Keisuke con tono rispettoso e intimorito.
- Lasciateci soli,per favore -
- Subito,Signore! Avete sentito? Andiamocene!! -
I ninja si dileguarono in una nuvoletta di fumo bianco.
- Non male,Akarui. Decisamente,non male -
- Devo prenderlo come un complimento,Gaara? -
- Non mi importa come lo prenderai...è quello che penso -
- Ero venuta a cercarti,ma un simpaticone mi ha detto che "Eri in riunione" - Disse sarcastica Akarui scimmiottando le ultime tre parole.
- Vorrei ricordarti che io sono il Kazekage di Suna...è normale che io abbia degli impegni -
- Certo,certo...piuttosto,non credi di essere un po' troppo in anticipo per il nostro scontro? -
- Potrei dire la stessa cosa di te,non credi? -
Touché. Non male,il Kage.
- D'accordo,visto che siamo qui,tanto vale iniziare,no? -
- Non vuoi riposarti? - Chiese Gaara.
Ad Akarui sembrò che in quella domanda ci fosse una punta di preoccupazione,ma preferì non indagare oltre.
- Che portentosa guerriera sarei,se mi mettessi a riposare dopo ogni combattimento? -
- Probabilmente saresti una guerriera saggia - Rispose pacato Gaara. Akarui dovette ammettere che aveva ragione. Ovviamente,lo ammisa solo a se stessa.
- Posta in palio? - Domandò Akarui cominciando a riscaldarsi i muscoli.
- Finestra - Rispose Gaara.
- Finestra? -
- O se preferisci,posso chiamarlo risarcimento -
- Che cosaaaaa??!! Non dirai sul serio,mi auguro! -
- Un vetro rotto è pur sempre un vetro rotto -
- Ma.....Vai al diavolo,Gaara! -
- Puoi impegnarti nell scontro affinché io perda -
Akarui strinse i pugni. Gaara la stava provocando,o cosa? Voleva un pugno in faccia per caso?? Beh,le occasioni di darglielo non sarebbero mancate.
O almeno,questo era quello che pensava lei.
Tsk,sabbia. Cosa poteva la sabbia?
Oh,come poteva,la sabbia! Poteva eccome!
- Beh,quando si comincia? - Gaara,notò la ragazza,era inquietante. Non che stesse facendo qualcosa di particolare. Anzi,non stava facendo proprio nulla. E forse era questo l'aspetto più strano della faccenda.
- Ora! - Sussurrò quasi a se stessa.
- E' sparita... - Notò Gaara non molto impressionato.
BOOM!
Un colpo alle spalle. La sabbia fece da scudo. Akarui ricadde rovinosamente per terra.
- Che cosa.... - Non fece in tempo a domandarsi nulla,perché una piccola onda di sabbia stava venendo a sotterrarla. Saltò in alto appena in tempo. Gaara non riusciva a vederla perché davanti al sole.
Sta....muovendo le mani?
Le sentì appena pronunciare Kozuka no Jutsu quando una pioggia di coltellini scagliati ad altissima velocità non volò nella sua direzione. Ancora una volta,la sabbia fece il suo dovere. E lo fece ancora meglio,perché erano nel deserto. Gaara aveva niente da perdere e tutto da guadagnare.
- Maledizione a quella sabbia,Gaara! - Ruggì Akarui ricandendo a terra,con le gambe piegate a rana e le braccia incrociate per terra.
Non sta ansimando. Significa che non è per nulla stanca. Meglio così.
- Non sai fare di meglio? - Chiese Gaara reprimendo uno sbadiglio.
- Che cosa??? Ti faccio vedere io!!! -
Akarui sparì di nuovo.
- Adesso vedrai!!!!! - Urlò spuntando davanti a Gaara e caricando un pugno.
- Non capisci che è inutile? - Come lui aveva previsto,il pugno fu bloccato dalla sabbia,ma...
Puff!
Un clone d'ombra?
La vera Akarui gli sbuco alle spalle,colpendolo anch'essa con un pugno.
- No,cavolo! - Il pugno si era fermato a pochi millimetri dal naso di Gaara. La sabbia le aveva preso il braccio. Ancora poco e l'avrebbe colpito...
- Non male - Commentò sorridendo Gaara - ...Cosa? -
Puff!
-
Un altra copia? - Un calcio ben assestato lo colpì allo stomaco. Akarui era spuntata dentro la barriera che lui aveva eretto per il secondo clone d'ombra. E finalmente era riuscita a colpirlo!
- Ma...ledizione... - Disse Gaara steso per terra,tenendosi lo stomaco con il braccio destro.
Un Akarui sorridente e beffarda lo guardava dall'alto in basso,a pochi centimetri da lui.
- Non sai fare...di meglio? - Ripeté Akarui. Gaara sorrise interessato.
- Vedo che stai facendo sul serio -
- Oh,no....questo è niente! - Rispose lei accanendosi di nuovo sul Kage. Questa volta,però,fu lui a sparire.
Copione!
Un dolore lancinante la trafisse alla schiena. Aveva un kunai attaccato alla maglietta.,che per fortuna,non era andato in profondità.
Akarui raddrizzò la sua schiena verso l'alto,poi frenò con i piedi la caduta,aiutandosi con la mano destra. Gaara era appollaiato su una torre di sabbia.
- Scendi da lì,idiota! -
- Ti accontento subito -
Sparito. Anzi,no,dietro la sua schiena. Akarui si abbassò appena prima che una mano di sabbia tentasse di prenderla. Con le mani girò su se stessa e colpì le gambe di Gaara,facendogli perdere l'equilibrio. La sabbia attutì la caduta e lo rimise in piedi. Akarui era sparita di nuovo.
- Dove guardi,Gaara? - Un pugno dritto in fronte. Parato dalla sabbia. Akarui scomparsa. Di nuovo.
- Quanto vuoi giocare a nascondino?? -
- Finché non avrò scoperto il punto debole di questa robaccia!! - Akarui sferrò un altro pugno. O meglio,sembrava che lo stesse sferrando. Quando la sabbia apparve a proteggere il Kage,lei era scomparsa. Per la terza volta.
A che gico stai giocando,Akarui?
E ancora. Un calcio che non fu tale. Un kunai che scomparve quando entrò in contatto con la sabbia.
- Ti ho in pugno,Gaara! - Urlò Akaruo sbucandogli dal basso. La sua mano chiusa stava per colpirlo. Ma qualcosa non andava. Mancava qualcosa.
Dov'è la sabbia? Si chiese con orrore quando il suo pugno gli fracassò il mento,lanciandolo in aria. La sabbia non era intervenuta.
Perché?
Mentre Gaara "surfava" con la schiena fra la sabbia del deserto,Akarui si alzò completamente in piedi e si godette la scena. Un muro di sabbia si eresse e fermò l'avanzata di Gaara.
- ... Ti ho ingannato ... - Ridacchiava sottovoce Akarui.
- Come....come diavolo hai fatto? -
- E' semplice: dopo tanti attacchi fasulli,la tua sabbia si è lasciata trarre in inganno e quando ti ho colpito realmente non si è mossa. Ciò dimostra che non è la tua volonta soltanto,a controllare la sabbia contenuta in quella cosa che tieni appesa alla schiena! - Spiegò compiaciuta indicando la giara che Gaara portava legata alla schiena.
Lentamente,un sorriso beffardo si dipinse sul volto del Kazekage.
- ... Stai cantando vittoria troppo presto ... - Disse Gaara alzandosi lentamente da terra - .... Akarui Ingyoseii ... -
La sicurezza che lei aveva acquistato vacillò per un istante.
- Che cosa vuoi dire? -
- Non dimenticarti .... - Continuò il ragazzo muovendo lentamente le dita e portandole a compiere determinati gesti - ...Che io...sono Gaara del Deserto! -
Della sabbia si alzò in volo e rimase sospesa in aria. Akarui la guardò,e deglutì.
- Sabaku no Tana! -

- Che diavolo... - La sabbia si avventò su di lei,avvolgendola in una sfera di sabbia.
- Sono...in una sfera di sabbia?!  - Urlò Akarui battendo i pugni sulla superficie della sfera,senza scalfirla di un millimetro.
- Precisamente - Disse Gaara con voce pacata - E ti assicuro che non ne uscirai così facilmente! -
Una goccia di sudore colò dalla fronta di Akarui.
Questa storia non mi piace. Sono nei guai.



*Sabaku no Tama=Tecnica della sfera di sabbia*




EEEEEEeeeeeeeeeeeeee già!! Akarui è decisamente nei guai!! Come andrà a finire? Oh,ma io lo so come andrà a finire!! XD Ho già tutta la storia in testa!! Per stasera chiudo qui e vi faccio crepare dalla curiosità...Muahuahaua come sono cattivaa!! XD A domani Fan!!

 




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Capitolo 9
*** GaaraVsAkarui - Il potere viene alla luce ***


La sfera di sabbia si stava lentamente restringendo,e Akarui non ci mise molto a capirlo. L'aria cominciava a mancare,e un caldo opprimente stava complertando l'opera.
Devo uscire di qui! Continuava a ripetersi,ma per quanto perseverasse nel dare calci alle pareti della sfera,questa rimaneva inviolata,e sembrava quasi una burla nei suoi confronti.
- Hai intenzione di uccidermi? - Gridò Akarui,la cui voce arrivò ovattata alle orecchie del Kage.
- Certo che no - Fu la sua risposta - Ma potrei andarci molto vicino -
La sabbia continuava ad anvanzare. Fra lei e la parete c'erano si e no due metri.
- Non posso stare qui a contorcermi le mani mentre quello mi stritola - Bisbigliò Akarui portando le mani a congiungersi al petto - Non ho la nussunissima intenzione di perdere...e tantomeno di morire!
Baku Shouha no Jutsu! -
- Che diavolo sta combinando quella stupida? - Si disse Gaara vagamente allarmato quando sentì un'esplosione provenire da dentro la sfera - ... Non è possibile! L'ha.... -
- Cazzo,no! - Urlò Akarui accorgendosi che il suo attacco aveva solo deformato la sfera,invece che distruggerla! E adesso,si ritrovava una lancia di sabbia quasi sullo stomaco e la testa intrappolata in un tubo di sabbia.
Devo dire che ci è andata vicino,Dovette ammettere Gaara ascoltando i rimbrotti di Akarui,intrappolata alla bell'e meglio ancor peggio di prima. Gli venne da ridere.
- Non riuscirai mai a uscire di lì con le tue forze - Le disse Gaara con tono di sfida.
- E' ovvio che mi stai incitanto a provarci - Rispose Akarui cercando di non inghiottire sabbia.
Improvvisamente,la ragazza fu assalita dalla certezza che la sabbia fosse arrivata al suo tallone sinistro,quello che teneva piegato all'indietro. Cominciò,per la prima volta dopo tanto tempo,ad avere paura per la sua vita.
Quando è stata l'ultima volta che ho tremato per il terrore? Si chiese Akarui cercando di mantenere la testa lucida. Chiuse gli occhi nella speranza di ricordare quel giorno di tanti anni fa....
*****
Sono in cucina. Mia mamma mi porge...che cosa mi da? Un'arancia,mi pare. Si,è un'arancia. Io rido mentre lei me la mette in mano. Sono felice,siamo felici. All'improvviso...Mio padre. Spalanca la porta. Il suo viso....ha paura. E' successo qualcosa. Mia madre...si allontana da me. Va da mio padre. Subito,anche lei ha paura. Mi guardano. C'è....c'è qualcosa nei loro occhi. C'è...paura,rabbia....c'è preoccupazione....Ma per me,o per loro stessi? Mio padre mi prende in braccio e si allontana. L'arancia. MI cade a terra. Mi metto a piangere. Lui mi da uno schiaffo. Non me ne aveva mai dati. Piango ancora più forte. Lui...mi dice qualcosa all'orecchio. I miei singhiozzi si placano all'istante. Adesso anch'io ho paura. Dove andiamo...non...riesco a...ricordarlo....
*****
- AHI! - Un kunai di sabbia le trafisse la schiena. Ma da dove veniva? Dalla sabbia?!
- Se ti arrendi,smetto all'istante -
- Io...non mi...posso..arrendere... - Akarui mosse la schiena in avanti,e fra mille dolori,riuscì ad estrarre il kunai. Ma la schiena le sanguinava. Per ora poco,ma sapeva che la ferita si sarebbe allargata. Era in trappola.
La sfera di sabbia si restrinse in un colpo solo. Fra lei e le pareti nin c'era nemeno mezzo metro. Non riusciva più a respirare. Il calora asfissiante le era entrato nei polmoni e lentamente glieli stava facendo bruciare. Tossì.
- Non mi resta....che riprovare quella tecnica.... Baku Sh.... -
Non potè terminare la frase,perché un'onda di dolore la travolse,facendole quasi perdere i sensi. Guardò con orrore il suo stomaco. Una lancia appuntita l'aveva violato. Il sangue usciva a fiotti,l'aria mancava,non poteva muoversi...lentamente,le si annebbiò la vista. Lottava per non svenire,ma il dolore le impediva di ragionare. Esausta,si accasciò al suolo.
- E' finita...? - Si chiese Gaara osservando la sua sua sfera.
*****
Siamo fuori di casa. Siamo usciti da una porta strana. Non l'avevo mai vista. Mia madre sta piangendo. Mio padre mi guarda. All'improvviso,mi stringe da far male. Sento un odore. Odore di sangue. La spalla di mio padre sanguina. Cade per terra in ginocchio,con me fra le braccia. Io lo guardo.
-...Papino... -
Lui non mi risponde. Fa in tempo a scansarmi da lui,e poi cade a terra. Mia madre si mette ad urlare. Le dicono di stare zitta. Un ombra è sopra di me. Alzo gli occhi,ma tutto ciò che vedo è un piede. Un calcio. Finisco al muro. Mia madre corre da me. La trattengono per i capelli. Lei piange e grida il mio nome. Mi fa male tutto. Non riesco nemmeno a muovermi. Le voglio rispondere,ma non ci riesco. Sollevano mai madre per i capelli. Un uomo ha un kunai. Glielo punta al cuore. Muore con il mio nome sulle labbra. La lanciano ad un altro. Se la mette nella spalle. Come fosse un sacco. Mia madre non è un sacco. Mi viene vicino l'uomo che l'ammazzata. Mi prende per il collo. Mi guarda beffarda.
- Tua madre era una povera stupida... Invece che chiedere pietà,pregava per te! -
Si mette a ridere. Ride di lei. Le lacrime cominciano a scendermi dalgli occhi. Mi blocca un singhiozzo strozzandomi. Mi butta di nuovo a terra. Lui si gira verso gli altri. Dice che sono solo un'inutile mocciosa. Che non merito di vivere. Estrae il kunai con cui ha ammazzato mia madre. E' ancora impregnano del suo sangue.
Confusione....io...mi arrabbio...e...
- Che cosa significa?? Chi è questa ragazzina?? -
Un pugno. Gli fracasso la pancia....come...come ho fatto?
Li guardo. Li guardo tutti. Poi guardo i miei genitori. Morti. Un urlo...il mio urlo....e sangue...tanto sangue... Mi sveglio...sono morti tutti. Sono stata io...?
******
- ....Io...non posso... -
- Che cosa? Non si ....ancora arresa? - Gaara avvertì un tremolìo alla sua stessa voce.
- IO NON MI POSSO ARRENDERE!!!! - Urlò Akarui. Un'onda d'urto. La sfera si fracassò all'istante. Gaara rimase parallizato.
- T...tu.....come ci sei riuscita? -
Akarui era lì. Le gambe a terra,un pungo sulla sabbia. Ansimava. Alzò di scatto la testa verso di lui. Stava ridendo. Ridendo in un momento come quello.
- ...Hai....visto....Gaara...?? La sfera...alla fine...l'ho...rotta... -
- Non ci posso credere... - Mormorò Gaara. da dove aveva preso tutta quella forza? All'improvviso,un'idea.
E' quello...è quello il suo potere. L'ha trovato.
Si alzò in piedi. Rimase un po' con le braccia penzolanti. Poi,lentamente,le portò davanti al petto.
- Ingyoseii no Jutsu! -
Sotto i piedi di Akarui si formò una voragine. Una potenza spropositata si impadronì del suo corpo. Partì all'attacco a velocità elevatissima.
Il muro di sabbia. Si eresse appena in tempo.
- ...... Non... - Quando Gaara vide che Akarui aveva superato indenne il muro,attraversandolo da parte a parte,interamente,ebbe paura anche lui. Anche lui,quel giorno,ebbe paura come non gli succedeva da anni. Anche lui,quel giorno,avrebbe rischiato la vita. Un pugno di forza inimmaginabile lo colpì al viso,deformandoglielo. Gaara volò ad almeno 100 metri da lei.



Evviva,evviva!! Il potere riemerge!! Yuppiiiiiii!! Adesso scusate,ma devo andare a farmi...brrr....gli esami del sabgue!! Argh! Svengo sempre quando me li faccio!! *Me misera*
Mi fate trovare qualche recensione al mio ritorno,così mi tiro su??
XD




 




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Capitolo 10
*** GaaraVsAkarui - Ultimo atto ***


- Ch...che potenza.... - Bisbigliò un Gaara dolorante e sorpreso quanto mai.
Akarui stava correndo verso di lui,desiderosa di completare l'opera che aveva cominciato senza nemmeno rendersene conto.
- E'...è fantastico! Sento qualcosa di nuovo scorrermi nelle vene!! - Esultò la ragazza balzando un attimo sulla sabbia calda del deserto per spiccare un nuovo salto verso il suo avversario - Che sia....questo,il mio potere? -
Gaara,dal canto suo,eresse una nuova barriera di sabbia. Ma questa volta...
- Scudo della reliquia! - Gridò il Kage,e subito dalla sabbia emerse una statua di Shukaku che lo avvolse completamente. Akarui non avrebbe mai potuto varcare quella soglia. O almeno,era quello che Gaara sperava.
- E quella cosa che roba è? - Si chiese lei inarcando un sopracciglio. Interruppe la sua avanzata e si mise ad osservare quell'enorme bambola di sabbia.
E' incredibile. Un minuto fa era moribonda per terra,ed adesso sembra quasi che non sia mai stata ferita.
- Ehi,Gaara! Questo è un altro dei tuoi scherzi,vero? -
- Voglio proprio vedere...se riuscirai a sfondare questo - Era chiaro che Gaara le stava lanciando una sfida. L'avrebbe vinta?
- Se è la guerra che vuoi... - Rispose Akarui inginocchiando una gamba per terra e richiamando il chakra - guerra...AVRAI!!!! Ingyoseii no Jutsu -
Per la seconda volta,Akarui richiamò il SUO chakra. Una potenza quasi spropositata salì dalla sabbia fino al cielo. Lentamente,si rimise in piedi,e strinse le mani a pugno.
- E poi non dire che non ti avevo avvertito! - Urlò Akarui spiccando un balzo verso il sole,per poi precipitarsi verso il suo avversario con la mano destra serrata.
Gaara,in quel momento,si accorse di aver commesso un errore. Nella sua attuale posizione,non poteva muoversi,e nel caso che Akarui fose riuscita a colpirlo,per lui non ci sarebbero state possibilità di fuga. Era strano che la stesse pensando in quei termini: lui non aveva mai badato all'eventualità che un nemico potesse distruggere le sue protezioni di sabbia.
Akarui si stava avvicinando pericolosamente a lui.
Fu solo in un secondo che Akarui sfondò la parete di sabbia e finì davanti al Kazekage,la cui espressione rasentava l'orrore e la sorpresa.
- Ebbene...che ne dici? - Chiese lei con una punta di sarcasmo,mostrando a Gaara quel pugno capace di frantumare qualunque cosa.
Era incapace di parlare. Di pensare. Di capire. Com'era possibile che Akarui serbasse dentro di sé una tale forza? Emanava energia allo stato puro!
Akarui sollevò il suo pugno destro e si apprestò a colpire Gaara per la 3° volta. D'istinto,il Kazekage chiuse gli occhi.
Sto chiudendo gli occhi davanti al nemico Fu il suo pensiero. Un pensiero umiliante,per qualcuno che non era mai stato violato,se non da due sole persone. Rock Lee,che anche senza arti magiche era quasi riuscito ad avere la meglio su di lui...e Naruto. Naruto...quante cose che gli aveva insegnato. E tutto in una sola lotta.
Gaara si accorse che qualcosa non andava.
Non mi sta ancora colpendo?
Lentamente,il ragazzo aprì gli occhi. Akarui era immobile davanti a lui,il pugno in aria,ma il suo sguardo era vuoto. Lentamente,i suoi occhi si chiusero,e le gambe le cedettero. Cadde in braccio a Gaara,che arrossì leggermente. Alla fine,la sua difesa aveva funzionato,ma...la sua difesa dagli affetti? Stava forse facendo cilecca?



- Come ti senti? - Chiese una voca che ad Akarui parve venire da un altro pianeta.
- A....ahi... - Rispose lei toccandosi la testa con le mani. Notò di averle completamente fasciate. - Gaara...sei...sei tu..? -
- Vedo che ti sei ripresa,meglio così - Disse Gaara girandosi verso la finestra,forse per evitare il suo sguardo.
- Dove...dove sono..? -
- Nel mio letto - 
- ....COSA????? NEL TUO LETTO????? - Urlò istericamente Akarui balzando in piedi sopra il materasso.
- Sei sorpresa? -
- Ma....noi eravamo... nel deserto... -
- La battaglia è finita - Tagliò corto lui.
- Cos....e...chi ha vinto? -
Gaara si voltò ad osservarla. I capelli le ricadevano a ciocche sulle spalle fasciate,e gli occhi azzurri lo fissavano con curiosità e una punta di speranza. Poche ore prima era una macchina da guerra.
- Diciamo che hai vinto tu - Rispose Gaara girandosi verso il cielo ed osservandone i colori. Il sole era quasi completamente tramontato,e una sottile fascia arancione si poteva ancora scorgere all'orizzonte. Ma,alzando lo sguardo,si poteva già vedere la prima stella della sera.
- Da...davvero? Questo significa che -
- A quanto pare,hai scoper... -
- NON DOVRO' RISARCIRTI LA FINESTRA!!!! EVVAI!!! -
Gaara la osservò allibbito mentre Akarui improvvisava una Hula sul materasso.
Veramente io intendevo qualcosaltro...
- La finestra dovrai pagarla lo stesso -
- ......COSA????? -
- E' giusto così -
- SEI UN FEDIFRAGO!! AVEVI DETTO CHE N... -
- Una finestra rotta... è p.. -
- ...Pur sempre una finestra rotta...si,lo so,ho imparato la canzoncina.. Ma io non possiedo nulla! -
- Allora lavorai nel mio uffico e mi darai una mano con le pratiche...soddisfatta? -
- Per nulla -
- Non importa. Inizi domani,se ti sarai ripresa. Per adesso,rimani pure a dormire qui -
- Oh,almeno un letto me lo lasci! Sono commossa! - rispose con fare polemico la ragazza dalla testa fasciata. Gaara la guardò un secondo.
- Sai,quando non blateri insulsaggini sei più carina -
- ....Eh? -
- Un motivo in più per non rompere le scatole,no? -
Ah,è per questo che l'ha detto.
- Non sei divertente! -
- Fra un po' la cena sarà pronta...vestiti e scendi in cucina -
Véstiti? Ma perché,sono...
- Sono in mutante??? Sei stato tu????? - Strillò Akarui indignata puntando l'indice verso Gaara.
- Non che ci fosse nulla da guardare... Comunque no,è stata Temari. Io mi sono limitato a portarti qui...sai.. pesi un bel po' -
- COME.....COME OSI!?! SPARISCI SUBITO DALLA MIA VISTA!!!! - Urlò lanciandogli un cassetto preso dal comodino.



Akarui scese un po' titubante le scale. Non si sentiva molto bene,anche se poco fa aveva lanciato improperi e ballato la Hula sul letto. Tanto che,arrivana al 4° scalino,perse l'equilibro e rischiò di cadere.
- Attenta,Ak... - Kankuro si mosse per prenderla al volo...ma la sabbia fu più veloce. Su una nuvoletta soffice e marrone,Akarui arrivò al piano di sotto e si depositò sul divano,accanto a Gaara.
- Se non puoi scendere le scale,perché non chiedi aiuto? - La rimproverò Gaara,tuttavia,senza guardarla.
- Se stai parlando con me... - Cominciò Akarui raddrizzandosi - ... Perchè guardi la fruttiera? -
Nella stanza scoppiò una fragorosa risata. Solo Gaara nonn rise. Però sorrise e arrossì leggermente. Con la coda dell'occhio osservò Akarui mentre si teneva la pancia dalle risate.
Sei simpatica,Akarui Ingyoseii...

Ingyoseii no Jutsu=Tecnica con la quale i membri del suddetto clan richiamano il loro potere speciale. Quale sarà quello di Akarui-chan?





Aaaaaaaaaaa Gaara che cosa vai a pensare!! XDXD E non mi dire che ti è dispiaciuto quando ti è svenuta addosso!! XD Scusate sono minorata mentale....Al prox capitolo,che spero di scrivere anche oggi!! Un bacio a tutti!! ^^
 

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Capitolo 11
*** Solitudine in una notte d'estate ***


OK....questa parte è un po' diversa dalle altre....non c'è demenza,ma solo tanta tristezza....vi do un consiglio vivamente: Quando trovate delle parti precedute da degli asterischi (*),leggete con sottofondo una di queste due canzoni:

http://it.youtube.com/watch?v=7Bf3k7-H3Ac&feature=related
http://it.youtube.com/watch?v=umqlDFeFknE&NR=1



- Gaara...sei sicuro di potermi cedere il tuo letto? -
- Tanto io non ho molto da dormire .... - Rispose pacato Gaara del deserto. Akarui si era ripresa di nuovo,ma non le andava per nulla di dormire sul tetto.  Ma a quel punto voleva accertarsi che Gaara non venisse preso dalle lune e che decidesse di andarla a depositare sul materasso alle 2 di notte.
- Se non è un problema,allora grazie -
- Mh -
Arrivati in camera,Akarui  scostò le coperte dal letto,poi guardò Gaara.
- Per cortesia,voltati,devo cambiarmi -
- Come vuoi... -
- Uhm...che cosa significa questo "Come vuoi" di sufficienza? -
- Non è che poi ci sia molto da vedere... -
- Stai cercando di dirmi qualcosa,Gaara? -
- No,stai tranquilla,non più di quello che dovresti già sapere,credo -
- Gaara,mi auguro vivamente che tu stia scherzando - Ribatté lei con un tono che andava dall''allibito all'accusatore. Come risposta,ottenne solo un mugolìo inconsistente.
Quando Gaara mugola,è ovvio che non ha voglia di continuare il discorso. Non si può mai scherzare con lui!
(*)
Akarui sedette sul suo letto,e osservò Gaara,che sedeva sul davanzale della finestra.
- Sembri così triste,Gaara....la luna ti trasmette malinconia? -
Gaara si voltò a guardarla.
- Riesci a leggermi negli ochhi,Akarui? -
- Non è difficile ,Kage...sono spesso tristi e malinconici... -
Saltò giù dalla finestra  e andò a prendere una sedia per sedersi.
- Siediti qui vicino,Gaara ...
Per qualche strana ragione,fece come Akarui gli aveva chiesto.
- Gaara... - Cominciò lei abbassando gli occhi - Ti senti solo? -
Un dolore improvviso al cuore gli portò meccanicamente la mano sul petto.
- Perché....perché questa domanda? -
- Perché tu ... - Alzando gli occhi verso di lui - ...Mi ricordi tanto me stessa -
Il dolore al petto parve placarsi un po'.
- Io e te siamo diversi,Akarui ... - Proseguì Gaara abbassando gli occhi fino a guardarsi i piedi - ....O meglio....tu non potrai mai assomigliarmi -
Quelle parole la colpirono profondamente. Perché loro due non potevano assomigliarsi?
- La sofferenza.... - Continuò lui - ...La sofferenza e l'odio che ho covato a lungo dentro di me....non la potrà mai comprendere nessuno -
- Nessuno...? -
- Forse....solo una persona in tutta la mia vita mi ha capito...e,a modo suo consolato... -
- Una ragazza...?  -
Gaara scosse il capo.
- Un ragazzo...che era come me -
- Era...come te ... -
Il ragazzo dagli occhi color ghiaccio annuì,chino sul suo peso.Un peso che veniva da dentro la sua anima.
- Era solo anche lui? -
- Ora non lo è più... -
- E tu.... ti senti ancora solo? -
Gaara alzò lo sguardo verso di lei. Il dolore al cuore riprese. Ricordi che lui aeva creduto di eliminare stavano riemergendo,proprio quella notte. Proprio con Akarui.
- Qualche volta -
Akarui credette di aver visto brillare una lacrima nei suoi occhi.
- Perché,Gaara...perché ti senti solo? -
Già....perché mi sento solo?
- Perché so che nessuno...mi capirà mai fino in fondo ... -
- Ma questo non deve far di te un ragazzo solo! - Gridò Akarui afferrando Gaara per le spalle - La vera solitudine...è quando nessuno ti ama!! - Akarui sussultò.
- Stai....piangendo... - Le disse Gaara passandole la mano sulla guancia per catturare le lacrime - Perchè,Akarui? -
- Perché ...a...anche io mi sento sola...- Disse lei mentre silenziose,le sue gote si bagnavano - Ma,a differenza tua....io lo sono per davvero! - Akarui scoppiò in un pianto,adesso dirotto. Gaara rimase in silenzio a guardarla.
- I tuoi genitori ti volevano bene,Akarui....i miei no - Rispose lui con rammarico,voltandosi verso la luna,alta nel cielo,solitaria,eppure,circondata  da mille stelle...
La ragazza sollevò il viso dalle mani e lo guardò.
- Gaara... - Disse fra i singhiozzi... - Perché non eri ...amato... ?
Di nuovo quella fitta al cuore. Una mano corse veloce a toccare quella parte di petto. Gaara,sospirando,guardò Akarui negli occhi,poi li spostò verso un angolo indefinito della stanza.
- Perché io sono un mostro - Rispose con molta semplicità.
- Anche tu..? -
- Tu non sei un mostro,Akarui... -
- Sai,Gaara - Lo interruppe - Mi piacerebbe....sapere dove sono andati a finire...i miei capelli color miele...e...i miei occhi....i miei occhi grigi.... -
Gaara alzò lo sguardo versò quella ragazza. Così simile a lui...così sola,come lo era lui...così fragile,sotto quelle lacrime...pronta a morire. Un istinto che non credeva suo lo spinse ad abbracciarla.
- Ga....Gaara... -
Lui tacque. In quel momento,l'unica cosa che voleva era consolare ed essere consolato. Akarui si strinse a lui,singhiozzando violentemente.
- Tu dici che la solitudine si può curare....tu ci hai mai provato,Akarui? -
- Avrei...avrei voluto tanto... - Singhiozzò appoggiata sulla sua spalla - Ma...mai nessuno mi ha...concesso di provarci....da quando...da quando i miei genitori sono...sono morti....Tutti mi hanno isolata,perché ero una maledetta del clan Ingyoseii...Solo...solo una volta qualcuno mi ha accolto fra le sue braccia... Una donna a cui...io devo moltissimo... Si chiamava Sayuri...è stata la mia seconda madre... -
- Il suo amore ti ha rimarginato le ferite? -
Akarui ì,lentamente,si staccò dal suo abbraccio. Lo fissò intensamente negli occhi.
- Gaara... - Feece lei asciugandosi le lacrime con il palmo della mano - ... Le ferite che si aprono nel cuore,non possono rimarginarsi totalmente... Però,con l'aiuto degli altri,,possiamo guardare avanti e scoprire che la vita...per quanto brutta possa essere,non riserva solo dolori...è così che una persona sopravvive: Non dimenticando i vecchi dolori....ma scoprendo le cose belle della vita -
Per la primissima volta,Gaara sentì di star parlando con qualcuno che sapeva tutto sulla sofferenza,sulla solitudine...era come se stesse parlando alla sua anima.
- Hai ragione... - Rispose abbassandò gli occhi.
Delle macchie trasparenti si andavano letamente formando sul lenzuolo. Erano le loro lacrime.



Mio Dio...vi giuro che mi è venuto da piangere!!  Non sto scherzando...chissà da dove mi sono uscite certe frasi ad effetto...spero di avervi commosso...personalmente,io ho quasi sfiorato le lacrime....




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Capitolo 12
*** Lavorare per il Kazekage - 1° giorno ***


7 del mattino. Sole che sorge. Akarui che impreca.
- Maledetto Gaara! - urlò Akarui diventando (per la prima volta) rossa in volto al pensiero dell'amico. Quella notte,si erano consolati a vicenda,scoprendosi simili,scoprendosi entrambi soli...ad un certo punto,Gaara l'aveva abbracciata (Altro motivo per diventare peperone),e lei aveva finito per addormentarsi,esausta per il pianto,fra le sue braccia. Che vergogna!!! Non erano mica fidanzati! Anche se al Kage non importava nulla,per lei quell'abbraccio era significato parecchio!
Ma....siamo sicuri che al Kage non era importato nulla di quell'abbraccio...?
- Maledetto stupido idiota! - Continuava ad imprecare con sempre maggior vigore,finchè non si ritrovò proprio a strillare.
- GA-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAARA!!!!! - Immediatamente,un tonfo sordo provenire dal piano di sotto bloccò la fuoriuscita di anidride carbonica dalla sua bocca,e in tre secondi Akarui si ritrovò Temari davanti,con le mani poggiate ai fianchi e un piede battente sul pavimento stile "Che dobbiamo combinare qui?".
- Se cerchi Gaara,è uscito presto stamattina! - Disse lei palesemente incavolata.
- IO non cerco GAARA! - Le rispose con enfasi Akarui marcando bene la prima e l'ultima parola.
- E allora perché hai urlato il suo nome? -
Oh,merda!
- IO non ho urlato GAARA! Io ho urlato ARIAAAAAAAAAA!! - Ripetè lei con la solita marcatura di nomi e cognomi.
- Aria?! - Fece Temari inarcando le sopracciglia - Perché,non puoi respirare? -
- Stanotte ho dormito con la finestra chiusa,e quando mi sono svegliata mi è mancata l'aria. Tutto qui. -
- E da quando in qua una persona a cui manca l'aria si mette ad urlare? -
Aehm...
- Ma infatti io ho urlato "Aria" quando ho APERTO la finestra,diciamo che è stata un'invocazione all'ossigeno.
- Veramente la finestra è chiusa. -
Ma porca....
- Temari,per favore,sei paranoica! -
- E' incredibile.... Quando Gaara è di buonumore,cosa che non capita mai,c'è sempre qualcuno che deve dare fuori di matto! -
- Gaara era di buonumore? -
- Già...cosa strana,vero? -
- Era di buonumore per... - Di colpo,Akarui si ritrovò paonazza. Evidentemente,stava pensando a quella notte...
- Beh...è normale che quando Gaara non ha lavoro da sbrigare in uffico,sia più tranquillo e rilassato! - Disse Temari sorridendo amabilmente.
In quel momento,Akarui l'avrebbe vista bene sotto una valanga.
- Ce....Ceeeeeeeeeeeeeeeeeeerto!! Il lavoro...da...sbrigare...eh....eheh.....ehehehe..... -
- Akarui,ti senti bene? -
- Aaaaaaaaaaaaaaaalla grande! - Con gesti meccanici,Akarui si alzò dal letto e camminando stile androide (con tanto di bocca quadrata e display al posto delle orbite) uscì dalla stanza di Gaara,anzi,di Aria. Temari la guardò perplessa.
Arrivata giù in cucina,Akarui passò dalla modalità androide a quella isterismo puro.
- Ho preparato delle uova strapazzate - Le disse Temari porgendole il piatto.
- COSAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA??? Con questo caldo tu mi vai a preparare le uova????? -
- Ma... Ok,se vuoi le tolgo -
- DAI QUA!-In un solo colpo,due tuorli e un grasso albume finirono nel suo intestino. Non ci finì anche il piatto lì dentro perché Temari ebbe l'accortezza di strapparglielo di mano.
- QUESTO - E lo sottolineò - Non si mangia! -
- Ovvio! E chi se lo stava mangiando?! -
- Akarui,sei sicura che vada tuto bene? - Le ridomandò Temari guardandola dritta negli occhi. Ad un certo punto,l'espressione della bionda mutò completamente,e si fece divertita e allo stesso tempo comprensiva.
- Aaaaaa,ho capito! -
Akarui cambiò velocemente colore di pelle.
- Ca...ca....ca...capito cosa...??! -
- Sono stata proprio stupida a non accorgermene subito! E dire che sono donna!! -
- Da...davvero?? -
- Ma certo,adesso mi è tutto chiaro! Comprendo benissimo il tuo isterismo! -
- ...Qui...quindi...anche tu... -
- Certo! E' ovvio! -
Akarui tirò un sospiro di sollievo. Menomale che Gaara aveva una sorella! -
- E...quindi,secondo te...che dovrei fare....? -
- Quello che fanno tutte le donne,Akarui! -
- E...cioè...? -
- Lo usi quello interno...? -
Che cosaaaa?? Già le parlava di preservativi!!?? Ma non stava correndo un po' troppo?? In fondo,tutto ciò che Akarui voleva era solo uccidere Gaara!!
- Ma...TEMARI!! Non starai correndo un po' troppo?? In fondo,siamo solo agli inizi... -
L'espressione di Temari mutò di colpo e si fece quasi disgustata. Poi,pian piano,cominciò a farsi un po' comprensiva.
- Che cosa?? A 16 anni e ancora non....-
- Temari!! Non lo urlare,potrebbe esserci Kankuro nei paraggi!!! -
- Ah,si giusto... -
- Ma,perché...tu a quanti anni ... -
- Beh,a 13 anni!! -
La bocca di Akarui cadde miseramente a terra. A 13 anni non era già più vergine?? Possibile?
- Te...Temari...non ti sembra che sia un po' troppo presto? -
- Beh,le ragazze si formano a quest'età! -
- Si ma comunque io cred...aspetta....Hai detto "Formano"?? -
- Certo!! Siamo nell'età puberale,è normale che le mestruazioni comincino il loro corso! -
- Me....mestru...a...zioni??? -
- Akarui,sai di che stiamo parlando,no? Non hai le mestruazioni? -
Lei? Mestruazioni? Cosa? Eh? Quando? Di che stiamo parlando?
- ...N...no... -
- Ah...E allora qual'è il problema? -
Le veniva voglia di piangere e ridere allo stesso tempo.
- Ad ogni modo... Gaara mi ha lasciato da dirti... -
Gaara? Si? Dove? Cosa?
- ... Che oggi ti aspetta per lavorare in quanto gli devi risarcire una finestra -
No. Non ci posso credere. Quella finestra mi perseguita.
- Ceeeeeeeeeeeerto! Ci vado subitissimamente! -
- D'accordo allora...torni per pranzo? -
Temari+pranzo=Morte
-
No,credo che mi fermerò a mangiare un boccone con Gaara! -
- Va bene,ci vediamo di pomeriggio! -
-Si,ciao ciao!! -
Akarui+Gaara=Morte (Di Gaara)



Gaara era tranquillamente seduto (diciamo sprofondato) nella sua poltroncina. Aspettava solo che l'orologio segnasse le 5,così lui sarebbe fuggito da quel luogo ignobile,pieno di cartaccia inutile che non interessava nessuno e mai sarebbe interessata, che qualcuno si ostinava a conservare in attesa che vi si formasse la muffa per poterla studiare.
- Non vedo l'ora che arrivi Akarui - Si disse - ...Così mi diverto un po' - Si sentì in dovere di precisare.
Bussarono alla porta. Un "avanti" che sembrava il lamento di un gatto moribondo spinse Baki-sama a entrare nell'uffico di Gaara,che lo guardò con depressione.
- I miei omaggi,Kazekage-sama -
- Mh - Rispose lui cercando di apparire il più professionale possibile.
- Tutto a posto,Signore? -
Alla grande! Perché,non vedi come mi diverto profondamente?
- Certo - Gaara si raddrizzò sulla sedia - Meglio di così.... si muore! - Aggiuse particolare enfasi alle ultime parole,che pronunciò osservando Baki,che deglutì.
- Volevo...solo informarla che Akarui Shikuseza è qui -
Akarui? Si? Dove? Cosa?
- La faccio entrare? -
- YATTAAAAAAAAAAAAAAAAAA!! -Urlò la ragazza sbucando dalla porta con salto triplo carpiato che la catapultò sopra Baki-sama,che si accasciò al suolo.
- Ehilà,Gaara,ti stai divertendo? -
- Come una pasqua -Aggiunge lui quasi sorridendo. QUASI.
- Adesso ti divertirai come una fiera!! - Disse lei trionfante,dimenticandosi che nsotto di lei giaveva una vittima del suo isterismo.
- Baki-sama,puoi andare -
- Come...desidera...Signore... - Rispose il nija striscaindo verso l'ingresso.
La porta si richiuse alle spalle di Akarui.
- Temari mi ha detto che dovevo venire da te -
- Precisamente -
- Ok,dimmi,che devo fare? Anzi,anzi,anzi...no,non dirmelo!| Devo sostituirti nel lavoro di Kazekage! Si,è un compito arduo,ma cercherò di fare del mio meglio! -
Gaara le porse un mocio.
- Questa è la tua arma letale... - E poi,indicando il pavimento - ... e questo è il tuo cambo di battaglia. Dacci dentro -
- Un...mocio -
Lui annuì.
- Un...mocio -
- Perspicace! -
- Un..mocio -
- Così sembrerebbe...vuoi darti una mos... -
- Un...mocio -
- Akarui,piant... -
- Un...mocio -
- Oh Mio D... -
- Un....mocio -
- Voglio morire ades... -
- Un...moc ... -
- E PIANTALA!! - Urlò Gaara esplodendo in una palla di sabbia. Sabbia? ah,già,siamo nel deserto.
- E NON INTERROMPERMI,TU! FAMMI ASSORBIRE IL SENSO DELLE DUE PAROLE! -
- Non hai che assorbire,un mocio è un mocio! -
- Tu stai fresco se pensi che io mi metta a lavare i pavimenti! -
- In effetti è come vorrei stare - Confessò Gaara.
- Io il pavimento non lo lavo! Tutto,ma non questo! -
- Ok,allora vai a ripulire gli escrementi di topo al piano di sotto -
- Dopotutto lavare i pavimenti è un gran bel passatempo! -
- Infatti,è quello che dico sempre anche io -
- Ripensandoci,credo che andrò a fare un paio di passi fuori... -
- Akarui smetti di fare l'idiota ed adempi ai tuoi doveri -
- E tu? - Rispose lei in tono accusatorio indicando una montagna di rotoli accastati uno sopra l'altro - Tu stai adempiendo ai tuoi doveri di Kazekage? AH??? -
- Il fatto che sia qui a sopportarti è di per sé un grande martirio -
- Sei un...un idiota,Gaara! - Akarui ripensò all'abbraccio di Gaara. Abbraccio futile e inutile. Forse erano sinonimi. Ma era bello,rafforzavano il disprezzo.
- Che cosa avrei fatto,stavolta? - Domandò lui con noncuranza.
- Sei troppo idiota per capirlo da solo? -
- La conversazione sta degenerando... - Sospirò Gaara sprofondando ancora di più dietro la scrivania.
- Sei tu che stai degenerando! -
- Va bene,ok... - le donne sono una rottura di scatole. Adesso si metteva pure a pensare come il quasi-fidanzato di Temari. Mio Dio,stava diventando un perfetto bamboccio succube del proprio suocero!
- Ehi,non ho ancora finito! - Protestò lei quando Gaara la spinse via con il mocio attaccato in testa - Pulisci tutto il corridoio e poi torna qui -
La porta si richiuse pesantemente.
- Ma tu vedi se io devo stare alle dipendenze di questo qui... -
Intanto,dentro l'ufficio di Gaara era festa grande. Si era liberato di Akarui...però era stato divertente.
Sognò di ballare la Samba sulla scrivania mentre tutt'intorno pergamente e rotoli bruciavano nel fuoco dell'inferno. Ahhhh...che visione paradisiaca!
- GAARA!! DOV'E' IL SECCHIO CON L'ACQUA PER PULIRE I PAVIMENTI?????? - Un'isterica Akarui sfondò a calci la porta (Bussare non si usava più) dell'ufficio di Gaara.
In quel modo una fortissima corrente d'aria si scatenò della stanza,e migliaia di fogli,foglietti e foglioni volarono fuori dalla finestra (Ricordiamo,sfondata dalla gentil Akarui). Gaara osservò allibito,e un po' felice,quella scena.
- MA NON TI VERGOGNI???? ALLA TUA ETA' GIOCHI ANCORA A LANCIARE I BIGLIETTINI DALLA FINESTRA!!! - Lo rimproverò Akarui puntando contro di lui un indice in cui campeggiava una bella spirale rossa.
Che cosa è,uno scherzo...??





Uhauhauahau!! Mi è venuto il babbio precoce,dopo tanta serietà del primo capitolo!! Ok,morite pure dalle risate,ve lo concedo!! XDXD

 



 




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Capitolo 13
*** Morirò...? ***


Ok. La situazione faceva schifo. Se pensiamo al trambusto che Akarui aveva fatto e che sicuramente aveva attirato l'attenzione di parecchia gente,anche non lo davano a vedere (Anche i muri hanno le orecchie),e se poi sommiamo la finestra rotta e l'intervento del Jonin del giorno prima tutto ciò diventava una specie di volgare barzelletta. Poi,con il volo che avevano intrapreso pergamene e rotoli importantissimi che richiedevano la sua visione entro brevissimi tempi,era a posto!
Con sguardo impassibile,Gaara si voltò verso la ragazza,che lo guardava perplessa.
- Gaara .. -
- Hai visto? - Chiese lui con noncuranza.
- Visto...cosa? -
- Il volo. Un gran bello spettacolo,non credi? -
Akarui rimase zitta. Abbassò gli occhi.
- Ti confesso che non mi dispiace vedere quella roba librarsi in aria e così smettere di soffocarmi... ma -
- C'è sempre un ma - Completò la frase con tono sospirante.
- Esatto. E sappiamo entrambi di che sto parlando,no? -

- Temo di si. Gaara,è stato un incidente! -
- Oh,non ne dubito. Ma,gran bel risultato comunque! - Batté simbolicamente le mani.
- Devo....devo andare a recuperarli? -
Nella scena che Akarui immaginava nella sua testa si vedeva Gaara che sospirando le diceva che non poteva mandarla da sola in giro per la città,e che avrebbe chiesto a qualcunaltro. Ovviamente,Akarui pensava spesso in termini fantascientifici.
- Certo che devi andarli a prendere!!! -
Una bocca cadde a terra. Vi lascio indovinare di chi fosse.
- A...adesso? -
- No,aspetta che il vento se li porti a 100 Km da qui e poi vai pure! -
- S-si,ma come faccio...dove..dove vado a cercarli? -
- Lì - Gaara indicò una parte di Suna,una zona chiamata "Il Bazar". Indovinate perché?!
- Tu...tutti quanti? -
- No - Disse sospirando Gaara. Un altra parola e quella se ne sarebbe scappata. - Prendi solo quelli che portano questo sigillo blu. -
- Ma allora dovrò controllarli uno ad uno! Non vale! -
- Con quello che hai combinato dovresti stare alle mie dipendenze per due secoli e passa. Se per te va bene... -
Oh,Cristo! Meglio la morte sul rogo!
- Ho capito...vado subito... - Si arrese Akarui.
- Prima finisci di pulire il pavimento -
- EH? -
- Non hai nemmeno iniziato. Dentro quello scomparto c'è il secchio. Datti da fare. -
- E'...è inaudito!!! Come puoi... -
- Posso e lo faccio. Non discutere,Akarui -
Rinunciando a ragionare con Gaara,che per tutto il tempo non aveva fatto altro che guardare fuori dalla finestra,la ragazza prese il suo bel secchio e se andò,un po' traballante.
- Vedi un po' tu chi me lo deve far fare... - Borbottò inumidendo il mocio dentro il secchio.



- HO FINITO! - Urlò un Akarui trionfante alla vista del pavimento che luccicava sotto i raggi del sole - Ehi,Gaara! Ho finito!!! - Gaara la guardò sbadigliando.
- Bene....adesso vai a rimediare al tuo disastro - Tagliò corto lui.
- Ci sarei andata anche prima,ma QUALCUNO mi ha ordinato di pulire il pavimento!! -
- Che stronzo! - Commentò Gaara.
- Già! ... Beh,ci vediamo dopo,Gaara...vado a recuparti i tuoi papiri sacri,Bye bye! -
Con un salto,Akarui atterrò sul tetto in basso molleggiando sulle gambe. Da là sotto,alzò un ultimo sguardo verso il Kazekage,salutandolo con un gesto della mano. Inaspettatamente,Gaara ricambiò.
- Dunque,sigillo blu...va bene...da che parte comincio? - Si chiese correndo e saltando di tetto in tetto. Distratta com'era,non si accorse di alcuni panni stesi,e ci andò praticamente a sbattere,cadendo per terra avvolta da un lenzuolo bianco.
- A...aiuto -
- Ehi,ragazzina! - Urlò una voca proveninete da un punto ignoto dello spazio - I mei lenzuoli! -
- Mi...mi scusi! - Rispose frettolosamente Akarui scusandosi con la testa e riprendendo la sua corsa. Arrivata sul ciglio del tetto,Akarui si preparò a spiccare un altro salto,ma qualcosa la trattenne leggermente.
- Ma..che cos... Oh,no! Una gomma da masticare sotto la suola no! - Girandosi in volo,tuttavia,Akarui perse l'equilibrio e precipitò per strada,riuscendo per miracolo a frenarsi con un braccio.
- Ahi! Maledizione! - Disse massaggiandosi il polpaccio destro - Devo stare più attenta! -
Come se non bastasse,un cane uscito da chissà dove le saltò addosso e le morse una mano.
- Levati,sacchetto di pulci! - Gli intimò Akarui spingendolo via con il braccio. Per tutta risposta,il cane le corse dietro la schiena e le azzannò i capelli.
- No,i capelli impastati di bava!! - Piagnucolò agitando la schiena per farlo andare via. Sentì qualcosa di morbido ricaderle sulle spalle. I suoi capelli.
Ma non me li ero legati?
Il cane scappò. Akarui,guardandolo meglio,notò che aveva qualcosa di bianco in bocca.
- EHI! IL MIO NASTRO PER CAPELLI!!! - Fu così costretta ad inseguirlo per le strade del "Bazar" .
- Brutto cagnaccio,adesso ti insegno io... - Qualcosa catturò la sua attenzione mentre correva. Qualcosa di indefinito,che vide solo per un istante. Si bloccò di colpo e ritornò indietro sui suoi passi. Qualcosa di blu aveva attirato la sua attenzione.
- Ma...quello è un rotolo blu!! Yuppi!! - Akarui si avvicinò per prenderlo,ma notò che,pur essendo dello stesso colore,il rotolo aveva un sigillo diverso. Quando lo riconobbe,le si seccò la gola.
E' il simbolo del clan Ingyoseii.
Lentamente,Akarui lo prese in mano. Era firmato...
Non è possibile. Yuma Ingyoseii è l'autore di questo rotolo...?
Lo aprì di colpo. Al suo interno c'erano scritte delle parole incomprensibili.
- Sento....sento di conoscere questa lingua... perché? -
Lentamente,i caratteri sul rotolo presero a colorarsi di rosso...
- Posso...posso leggerlo... - Si scoprì a dire Akarui.
" Io,Yuma Ingyoseii,in possesso delle mie facoltà mentali,dichiaro,su questo documento ufficiale,che ogni membro del mio clan verrà colpito dalla maledizione da me imposta,la quale manifesterà i suoi sintomi solo nel caso in cui dovesse rimanere in vita anche un singolo componente di una famiglia di questo clan. "
- Questa...è la mia storia.. - Bisbigliò Akarui con gli occhi fissi sul foglio.
"Tuttavia,colui o colei che dovesse diventare un Hara-sama,dovrà riuscire a vendicare il suo clan nel massimo giro di 13 anni...dopodiché,la maledizione progredirà.... "
- ...Fino ad uccidere la persona stessa... Non è possibile... - Sussurrò Akarui inginocchiandosi per terra,con i capelli che le ricadevano quasi fino a sfiorare i palmi delle mani,prima serrati a pugni. Lentamente,stava rilassando le mani,in segno di resa.
Un pensiero si fece strada nella sua mente.
- Morirò....?




Mio dio....qui andiamo male....Povera Akarui,non le va mai bene una!!! =(
Scusate ci vediamo a pranzo,sto andando a mare...Mi fate trovare 1/2 recensioni,please??? Graaaaaaazie!! ^^


 

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Capitolo 14
*** Promesse ***


Allora.... Prima di cominciare questo capitolo,vorrei esprimere tutto il mio biasimo. La mia storia la stanno seguendo quasi 70 persone (E per me è già un record) e praticamente non recensisce quasi nessuno.
Ora voi mi direte "Ma si deve recensire x forza?" E io non posso dirvi di si.
Xò...se nessuno recensisce un capitolo,può sembrare che non sia piaciuto! E siccome io tengo molto alla vostra opinione,mi piace anche quando mi rimproverate su qualche punto, o mi fate notare delle cose!! Quindi,non mi importa x forza di una recensione positiva...però,mi piacerebbe che mi esprimeste il vostro parere! X favore,potete scrivermi una recensione su questo capitolo,almeno? Gli ultimi due credo di averli scritti bene,ma come sempre nessuno ha scritto nulla!! =(
Lo chiedo soprattutto a coloro che hanno aggiunto la mia storia fra i preferiti...siate gentili,lasciate un segno del vostro passaggio....=(
Adesso scusate se vi ho fatto questa predica bonaria,e spero che nessuno si sia arrabbiato...riprendo con la storia,e spero che vi piaccia questo chappy! =)













- Non è...non è possibile! Non può...essere vero! - Urlò Akarui serrando i pungi e chiudendo gli occhi,come fosse solo un brutto sogno. Purtroppo,però,era tutto vero.
In quel momento di sconvolgimento,qualcosa,e per la precisione un nome,continuava a rimbombarle nella testa,come fosse l'unica ancora di salvezza.
Gaara.
- Devo andare da lui...solo lui può aiutarmi! -
Alzandosi di scatto,Akarui spiccò un salto sul tetto di una casa e cominciò a correre con il cuore in gola,e la tremenda considerazione che ogni istante potesse essere l'ultimo.



- Avrà recuperato i fogli? - Si chiedeva Gaara affacciato alla solita finestra rotta dalla solita persona.
Bussarono alla porta.
- Avanti -
Timidamente,una ragazza fece capolino alla porta,chiamando Gaara per nome.
- ....Gaara.. -
Lui si voltò.
- Ah,Matsuri...a cosa devo la visita? - Domandò andandosi a sedere sulla sua poltroncina.
- E...ecco,io.. -
Gaara non era tipo da apprezzare gli attimi di timidezza delle ragazze. Forse era per questo che con Akarui si trovava a suo agio. Impassibile,continuò ad osservare l'ex-allieva che girava e rigirava tra le mani uno strano pacchetto.
- Questo...questo è per te! - Disse infine di scatto,porgendo il regalo abbassando gli occhi.
- Mh? - Gaara lo guardo poco interessato. Ma certamente non poteva rifiutare un regalo da una ragazza. Già che non gliene facevano mai..figurarsi poi una sua allieva (L'unica per giunta)! Lo prese nelle mani e lo osservò per un bel pezzo.
- Aprilo - Lo incitò Matsuri.
E così lui fece. Quello che ci trovò dentro non lo impressionò molto,ma dovette fare buon viso a cattivo gioco.
- Un bicchiere? -
- Non...non ti piace? - Domandò lei incerta.
E adesso che le dico?
- Ca..carino,Matsuri. Grazie - Lo appoggiò sulla sua scrivania. Notò che la ragazza era diventata tutta rossa.
- Davvero? - I suoi occhi si riempirono di gioia.
- Mh - Mugolò lui. Matsuri parve entusiasta di quel verso privo di sentimento.
- Mi fa piacere! Sai,l'ho scelto con cura al mercatino! La signora Yuko,quella della lavanderia accanto a casa mia... -
Ecco che attacca con i suoi discorsi logorroici.
- Matsuri? -
- Mi ha detto che era appertenuto a u.... Si,cosa c'è? -
Gaara prese un bel respiro profondo.
- Ho molto lavoro da sbrigare...puoi andare -
E' una domanda,un invito o un ordine? Si chiese lei chiudendo lentamente la bocca. Optò per la prima ipotesi.
- Si,d'accordo...ci vediamo,Gaara! - Disse lei ridendo,e richiudendo la porta dietro di sé. Appena fu fuori,serrò i pugni e portò indietro i gomiti con gesto di vittoria.
- Si,si! Gli è piaciuto,evvai! - Saltellando allegramente,Matsuri lasciò il palazzo.
Gaara sospirò. Non amava mentire,perché tanto quello che si inventava veniva puntualmente scoperto,ma stavolta era lieto di averlo fatto. Se l'era tolta dai piedi con nonchalance e senza turbare il suo giovane cuore. Poteva stare tranquillo.
- Mh...vediamo bene questo bicchiere.. - Gaara avvicinò una mano per afferrarlo. Improvvisamente,una crepa si allargò dal bordo fino a metà bicchiere. Instintivamente si osservò la destra,nel caso avesse inavvertitamente emanato energia. Nulla.
- Brutto segno... - Sospirò. Il viso di Akarui gli tornò di colpo in mente. Una certezza gli prese il cuore:Akarui era in pericolo. Fu quasi tentato di uscire e andarla a cercare,ma si sarebbero accorti della sua assenza. Non che gliene importasse qualcosa,ma non poteva rovinarsi la reputazione in quel modo. Non dopo aver lottato con tutta l'anima per arrivare dov'era adesso. Si costrinse a rimanere in attesa,mentre un crescente senso di ansia si impadroniva di lui. Cercò di scrollarselo di dosso ripensando a quella notte. Lei,Akarui Ingyoseii,fragile fra le sue braccia,e lui Sabaku no Gaara,che la sosteneva,e anzi,si sentiva in dovere di proteggere. Perché? Perché lei era come lui...sola dentro. L'aveva capito subito,quando lei gli aveva raccontato della sua famiglia. Vivere con una maledizione addosso non doveva essere piacevole.
Vivere.
Perché quella parola,adesso,gli sembrava così effimera?



- E così... - si disse Akarui mentre correva con il cuore in gola verso il palazzo del Kage - Yuma ha inventato un'arma a doppio taglio... E quella che ne paga le conseguenze sono io... -



- E' permesso? - Chiesereso un gruppo di squinternati sbucati da un angolo della porta.
- Chi siete? - Domandò pacatamente Gaara,tuttavia guardandoli con sospetto.
- Ecco...siamo quelli della finestra...abbiamo portato il vetro nuovo! -
- Ah -
- Possiamo...possiamo entrare... ? -
- Certo,fate pure -
- Grazie ! -
Mentre Gaara guardava distrattamente quegli uomini al lavoro,una strana sensazione gli salì addosso. Non era propriamente negativa...anzi,osava quasi dire,che era una sensazione divertente...
- Ecco,abbiamo finito! - Urlò trionfante il Caposquadra,sfoggiando un sorriso radioso. Tese le mano verso il Kage.
- E' stato un...piacere - Disse Gaara incerto stringendogli la mano.
- Veramente... -
- Adesso potete andare - Il tono del ragazzo poteva essere tradotto in un "Sparite dalla mia vista entro cinque secondi".
- Ehi! - Protesto quello mentre Gaara lo spingeva fuori come aveva fatto non molto tempo prima con Akarui - Dimenticate il mio conpenso! -
- Oh,state tranquillo,lo farò senz'altro - Rispose lui chiudendo pesantemente la porta.
Aaaaaa,pace.
Un rumore sordo e abbastanza forte fece trasalire Gaara,che ebbe un presentimento che lo spinse a voltarsi,depresso.
- Ops...ti ho sfondato di nuovo la finestra..! - Il tono con cui lo disse,tuttavia,non era spensierato o ironico come le altre volte. Era solo una considerazione incolore.
Non ci posso credere. Questa ragazza non ha il minimo senso della vergogna!
- E adesso le finestre sono due -
- Gaara...- Cominciò Akarui - ...Devo dirti una cosa - Il suo tono era teso,e Gaara capì subito che era successo. D'impulso si avvicinò ad Akarui,che lo guardò negli occhi. Stava piangendo.
- Gaara... - Disse lei mentre le lacrime scendevano copiose dalle guance,porgendogli la pergamena. Non riusci a dire altro.
In silenzio,Gaara lesse il nome dell'autore. Trasalì. Lentamente,la aprì.
- Akarui...cosa c'è scritto? - Chiese lui quasi mortificato.
- Gaara... Ho paura... - Rispose lei accasciandosi sul pavimento,con le mani premute sugli occhi,mentre i suoi singhiozzi scandivano un tempo che nessuno,se non loro due,potevano avvertire.
- Akarui... -
- C'è...c'è scritto che...chiunque venga..venga colpito dalla sua maledizione...morirà nel giro di 12 anni...se non riuscirà a compiere la sua vendetta... MA IO NON SONO ANCORA PRONTA!!! - Urlò disperata - NON SONO PRONTA AD UCCIDERE NESSUNO!! - Ritornò a piangere sul suo grembo. Gaara la fissava come paralizzato.
- Gaara... - Akarui alzò i suoi occhi gonfi di pianto verso quel ragazzo,quel ragazzo taciturno che sapeva capirla meglio di chiunque altro - .. Non voglio morire... - Sussurrò.
L'unica cosa che Gaara poté fare,fu la stessa di qualche ora prima. Abbracciarla e chiudere gli occhi. Non aveva mai abbracciato nessuno,e nessuno aveva mai fatto altrettanto..ma quella ragazza ne aveva bisogno,e si rese conto,per la prima volta,che l'unica persona con cui avesse legato di più,fosse proprio lui. Lei aveva solo lui. Gaara era il suo unico amico.
- Non morirai... - Le bisbigliò all'orecchio  - Questa è una promessa. -





Gaara...non fare promesse da marinaio!!! Al prossimo capitolo (cioè a stasera)!!



 

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Capitolo 15
*** Decidere per...? ***


Akarui era fortunatamente riuscita a calmarsi. Gaara l'aveva coperta con il suo mantello da quando si era messa a tremare,dopo il suo pianto dirotto.
- Gaara.. - Riuscì a malapena a dire - Grazie. Davvero. - Gli lanciò un debole sorriso.
- Prego - Rispose lui inarcando impercettibilmente le labbra.
Tentò di alzarsi in piedi,ma ricadde pesantemente al suolo.
- Ahi... che male! -
Un braccio sabbia la sollevò dal basso e la mise in piedi.
Akarui sorrise divertita.
- La tua sabbia... Gentile e premurosa -
- Mi assomiglia,vero? - Affermò sarcastico il Kage.
- Abbastanza - Po,voltandosi verso di lui - Davvero. -
Non si accorse che Gaara era arrossito.
- Cambiando discorso - Riprese lui,passatogli il bollore - Adesso dobbiamo pensare al da farsi. -
- Gaara... -
- Non ti lascerò morire. L'ho promesso. - Ribatté lui deciso osservando il volo di due uccelli fuori dalla finestra.
- Si,ma... Cosa posso fare? -
Gaara si voltò ad osservarla. Avvolta nel suo mantello,sembrava ancor più minuta e indifesa. E quei suoi occhi azzurri lo scrutavano speranziosi.
Sei carina,Akarui,si scoprì a dirsi Gaara. Scosse la testa per liberarsi da quella considerazione.
- Ricordi ieri notte...quando stavamo "parlando"...? -
Il pensiero a quel momento le colorò il viso e le dipinse un dolce sorriso sulle labbra.
- Si. -
- MI parlasti di una certa Sayuri,se non sbaglio -
Akarui annuì con la testolina.
- Non credi che lei potrebbe aiutarci...? -
- Sayuri? Ecco,io non... -
Per un attimo nella stanza piombò un silenzio quasi irreale.
- Hai detto..."Aiutarci"? -
Solo in quel momento Gaara si rese conto delle sue parole.
- Beh... -
- Ti preoccupi per me,Kage? - Chiese lei con una punta di malizia.
- Tu mi hai causato un sacco di guai - Deviò l'argomento.
- Molti molti? -
Gaara calò il capo. Tuttavia non risultò molto serio.
- D'accordo...allora sei disposto ad accompagnarmi nella Terra del Fuoco? -
Gaara si stupì. Di scatto,posò la sua attenzione su di lei.
- La...terra del fuoco? -
- Esatto! E' lì che vive Sayuri! -
La bocca di Gaara si aprì in segno di stupore.
- Credo di poterti accompagnare -
- Magnifico! Allora partiamo subito! -
- Akarui...quando hai compiuto gli anni? -
La ragazza si paralizzò a quel pensiero.
- Devo...devo compiere gli anni fra due settimane -
- CHE COSA? - Si rese conto di averlo urlato solo quando si è ritrovato la propria mano in bocca.
- Non abbiamo molto tempo... - Sospirò Akarui osservandolo dispiaciuta.
- Hai solo...hai solo due settimane di vita?! - Gaara non riusciva a crederci...non pensava che la situazione fosse così grave!
- Temo...temo di si... -
- MALEDIZIONE! - Tuonò Gaara facendo esplodere la sua sacca di sabbia. La stanza si ricoprì di giallognolo.
- Stai attento,Gaara! - Lo rimproverò Akarui pulendosi dalla sabbia che le era finita addosso.
- Come fai a rimanere tranquilla con questa previsione per il futuro scritta nel tuo destino? - Le chiese furibondo.
- Perché più di quello che faremo non avremmo comunque potuto fare! Tu sei il capo del tuo villaggio...e mi stai appresso per dei motivi che ignoro e che forse...forse ignori persino tu! -
- Io ho miei motivi per venirti dietro,Akarui -
- E...cioè? -
Il cuore di Gaara prese a battere un po' più velocemente.
- Beh... -
Akarui gli venne vicino.
- Si...? -
- Perché...sei pur sempre una straniera,ed è mio dovere indagare su di te -
Maledizione a me.
- Ancora con questa storia? - Fece lei imbronciata.
- E poi...perché siamo amici -
- Mh mh!! -
- Come? -
- Anche tu sei per un grande amico! - Rise radiosa Akarui.
Grazie,Akarui.
- Possiamo partire anche adesso,se vuoi -
Akarui si stupì sentendo quelle parole.
- Ma...il lavoro.. -
- Ho delle faccende più importanti da sbrigare..e poi ho alcune conoscenze nella Terra del Fuoco -
Gaara,grazie....ti voglio bene.
In quel momento,Akarui ebbe l'impulso di abbracciarlo e di riempirlo di baci. Era così carino,quando fingeva indifferenza...ma ancora più carino quando l'aveva abbracciata nei suoi momenti di cedimento. Nonostante ciò,si trattenne. Non voleva mostrarsi troppo appiccicosa.  
- Partiremo domani - rispose invece.
- Cosa? Ma.. -
- Gaara....dai a quei poveretti del consiglio un giorno di preavviso,almeno! Non puoi lasciarli così,senza spiegazioni!!! Non sarebbe corretto! -
- Tu sei la mia priorità,Akarui -
La sua priorità. Di nuovo la voglia di attaccarsi a lui tornò prepotente.
- No,Gaara. La tua priorità è il tuo villaggio. Non una ragazza sbucata un giorno per vendicare la sua famiglia! -
- Non è così e tu lo sai bene! -
- Cosa? Il villaggio o la vendicatrice? - Rispose lei con un tono che tradiva una crescente agitazione.
Gaara rimase un secondo interdetto. Poi rispose:
- La ragazza sbucata dal nulla...tu non sei solo questo. Sei... -
- Cosa? - Lo incitò lei.
- Sei una ragazza come tutte le altre e meriti la tua libertà e la tua contentezza - Disse infine per togliersi d'impiccio. Per la seconda volta.
Un'altra delusione per Akarui.
- Certo... Adesso è meglio che vada...ci vediamo dopo,Gaara - Akarui si avvicinò al Kage e gli diede un veloce bacio sulla guancia,poi si voltò ed uscì silenziosamente dalla porta.
Gaara si toccò la gota e sorrise. Un sorriso spontaneo e pieno,come mai gli era capitato di fare.






Capitolo cortissimo ma sto morendo di sonno!! A domani con il prossimo!! Recensiteeeeeeeeee grazie!! ^^




 

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Capitolo 16
*** Tenerezza,uccidere,vivere. Un regalo per Gaara ***


*Piccolo cambio: Fra due dialoghi per questa volta metterò le due virgolette.
Grazie per l'attenzione.



Forse le uniche persone per cui Gaara abbia provato del sincero affetto sono state tuo zio e i suoi due fratelli. Nella sua mente,non aveva mai considerato l'eventualità di affezionarsi a qualcuno che non fosse "di famiglia". E adesso ne capiva finalmente il motivo.
"Lei non sa come sono dentro..." Sospirò Gaara fissando il vuoto oltre la finestra. La finestra che Akarui aveva avuto la sciocca presunzione di rompere di nuovo. Sorrise a quel pensiero. E adesso,quella stessa ragazza,che aveva saputo,a modo suo,scavarsi un angolino tiepido nel suo cuore freddo e solitario,rischiava di morire per una maledizione che non le apparteneva. Anche lei,costretta contro la sua volontà a portarsi dietro un fardello che le avrebbe causato solo guai e sofferenza. Un altra cosa che li accomunava. Era una cosa straordinaria: Solo tre giorni fa Akarui gli sembrava il suo esatto opposto...e invece,era come lui. Quel pensiero gli provocò uno strano sentimento nel cuore: Ebbe l'impulso di stringere forte quella ragazza e sussurrarle che non c'era nessun problema,che l'avrebbe protetta. La immaginava piccola e sperduta,avvolta in un lenzuolo bianco,che lo guardava con gli occhioni azzurri pieni di lacrime.
Tenerezza.
Akarui gli ispirava tenerezza. Una grandissima tenerezza. Perché? Quante volte si era posto un perché,in quegli ultimi giorni? 10? Forse di più. Tutto ciò che adesso voleva era scappare da quel luogo e raggiungere Akarui,e dirle di partire immediatamente,perché non la voleva veder morire solo perché non aveva il coraggio di uccidere.
Uccidere.
Quella era una cosa che lui sapeva fare bene. Forse aveva trovato una differenza fra loro due. Ma seppe quasi subito con certezza,che era nel giusto lei,a non voler togliere la vita ad un suo simile. Mentre lui,lo faceva senza alcun ritegno. Adesso però,sentiva di star cambiando modo di vedere,di pensare,di vivere.
Vivere.
Finalmente anche lui poteva vivere. E voleva vivere con accanto Akarui. Non voleva perderla. Che cosa gli stava succedendo? Perché sentiva la sua mancanza come nulla? Perché ogni volta che la vedeva triste un dolore al petto si insinuava prepotentemente nel suo corpo,fino a farlo soffrire?
"Ed ecco altri perché che si vanno ad aggiungere alla lista" Disse alzandosi dalla sedia e gridando un"avanti". Avevano bussato.
"Buongiorno Kazekage...ma,le hanno rotto di nuovo la finestra?"
Gaara si voltò verso il vetro riverso per terra. Sorrise quando pensò ad Akarui.
"Non importa,Baki-sama... Dimmi"
"Volevo dirle che,di comune accordo con il consiglio....visto che non è riuscito a scoprire nulla su Akarui Shizuseka,le volevamo dare l'opportunità di assentarsi temporaneamente in veste di Kazekage,per ricavare le informazioni necessarie in..."
"BASTA!" Urlò Gaara. Immediatamente la sabbia si alzò e prese ad avventarsi sul Jonin. Per fortuna il ragazzo la fermò appena in tempo.
"G...Gaara..."
"Per favore...." Bisbigliò quasi Gaara tenendosi la testa con le due mani "Va via"
"...Si,Signore" Lentamente,l'uscio si richiuse.




Akarui stava passeggiando con apparente tranquillità per le strade di Suna. Dentro,il suo animo era scosso da pensieri più o meno gravi,e quando le capitava di soffermarsi su uno di questi,un tuffo al cuore le provocava sempre un leggero dolorino al petto.
"Forse ho sbagliato a dire a Gaara di partire domani..." Si stava ripetendo "Ma d'altronde,non posso certo mettermi sopra il villaggio. E non deve farlo nemmeno Gaara" Tuttavia,pensare che era proprio quello che lui stava facendo,le dischiuse un sorriso timido e riconoscente sulle labbra. Gaara la faceva sentire importante. Si accorse,e non ebbe remore ad ammetterlo a se stessa,che Gaara le cominciava seriamente a piacere. Nel senso stretto della parola. E la cosa la preoccupava un po',perché aveva a suo modo capito che Gaara non era abituato a voler bene a tanta gente. E sicuramente si sarebbe messo nei casini da solo. Mentre faceva queste considerazioni,la sua attenzione fu inconsciamente attirata da un oggetto posto sopra un banco ad uno dei tanti mercatini de "Il bazar": Una collana con appesa una perla dell'identico colore degli occhi di Gaara.
"Mi scusi.."
"Buongiorno,bella signorina! In cosa posso servirla?"
"Ecco...può dirmi il prezzo di quella collana?"
Il negoziante la prese in mano e la ammirò a sua volta.
Non ricordavo di averla,in negozio.
"Oh,questa? Davvero molto bella...Una perla azzurra,rara,direi"
Sembra che non abbia mai visto questa collana in vita sua.
"Si,quanto costa?"
"Dunque,vediamo...te la cedo per 50mila yen!"
"Ci...cinquanta... "
"Non puoi pagarla?"
"Me la può dare un momento in mano,vorrei vederla meglio.."
"D'accordo,pre.." Il negoziante si bloccò nel bel mezzo della frase,e fissò Akarui con occhi sgranati.
"Signore,si sente male?"
"T...tu...va...va via immediatamente da qui!"
"Come? Ma io..."
"Prenditi la collana se vuoi,ma vai via da qui!!"
Alcuni passanti si erano voltati a vedere la scena. Per molti di questi,era una scena già vista.
"Ma non è quella che ti ha fatto spaventare Masairo,Ikiko?"
Di colpo,ricordò quando aveva aiutato quel bambino ad alzarsi,e lui aveva reagito quasi alla stessa maniera. Quella doveva essere la madre di quel bambino. Gli strappò la collana dalle mani e corse verso casa,incapace di sollevare lo sguardo.




"Sono a casa!" Urlò Akarui aprendo la porta. Venne accolta da Kankuro.
"Ehi,Akarui,,sembra che tu abbia corso inseguita da bestie feroci!" Rise lui divertito.
"Quasi,Kankuro..."Si accasciò sulla prima sedia che vide e riprese fiato "Quasi".
"Parli di Gaara?"
La sua mente andò alla collana che teneva ancora serrata dentro il pugno chiuso.
"No. Senti,Kankuro..."
"Mh?"
"Secondo te,sono così brutta da far paura?"
Kankuro inarcò le sopracciglia.
"Certo che no. Sei molto bella,invece"
"E lo dici così?"
"E come lo dovrei dire? Dovrei arrossire e attorcigliarmi le dita in segno di imbarazzo?"
Evidentemente i miei canoni di comportamento umano sono da film di fantascienza.
"Mi hai letto nel pensiero"
"Spiacente,non sono il tipo"
"Meglio così"
"C'è qualche problema?"
Fra due settimane morirò,faccio paura alla gente senza sapere perché,sono quasi attratta dal Kazekage...da dove posso cominciare a raccontare?
"No,va tutto aaaaaaaalla grande"
"Oh,se lo dici con quel tono ti credo di sicuro!"
Akarui parve rassegnarsi.
"Kankuro"
"Si?"
"Se ti dicessi che fra due settimane probabilmente morirò,tu che penseresti?"
"Che sei in vena di ironia pesante"
"Ecco,lo sapevo. E' quello che penserei anch'io"
"E quindi...?"
"Kankuro,sei bravo a giocare con le bambole piene di veleno,ma decisamente non mi capiresti"
"Si chiamano marionette!" Fece lui stizzito. Akarui lo osservò in silenzio.
"Appunto"
Si alzò e si diresse verso la camera di Gaara. Kankuro la guardò allontanarsi.
"Perché magari,Gaara la capisce?"



Quando vi entro,Akarui si sentì subito meglio. La camera di Gaara era per lei come camera sua. Velocemente,si diresse verso il suo comodino e vi depositò la collana con la perla.
"Spero vi piaccia,Kazekage-sama.." Sospirò baciandosi le due dita e poggiandole sul ciondolo. Si allontanò e chiuse la porta.




*___* Teneronaaaaaaaaaa!!! XDXD Spero che vi sia piaciuto!! Inutile dire che mi piacerebbe che recensiste...(Si dice così?) Ma a quanto pare chiedo troppo!!
Ah,ne voglio approfittare per ringraziare i preferiti!!

chibiSuzaku
ery twohands
fabyd
lady gaara
nenenene
piccola teddy
Targul
uchiha_girl

E ovviamente tutti i commentatori,quali:
Neroatracite
lady gaara
Dot_Bliss (Ti ordino di continuare la fic xk sto uscendo pazza XD)
rikku091
ladyflowers
ByakuganSharingarRinnegan (Maria che nome XD)
Veggy with love
sabaku no roby
Fuuko (Anche se mi hai criticato ho apprezzato cmq =) )







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Capitolo 17
*** Partenza con gelosia ***


Dot_Bliss chiedo perdono si hai ragione mi sono "ispirata" (XD) a te...dai nn ti arrabbiare!! =)
Prendi tutto lo spunto che vuoi da me!! Te lo concedo!! Così finalmente ti degni (XD) di andare avanti che sto morendo x la tua fic!!! :P





- Akarui,vai ad aprire alla porta,sarà Gaara! -
Il pensiero che rivolse al ragazzo la fece di nuovo colorare di rosso.
- Si,Temari -
Gaara sussultò leggermente quando andò ad aprirgli la porta lei,la ragazza che aveva accolto nella sua vita come fosse sua simile.
- Ciao - Fece lui timidamente abbassando lo sguardo.
- CIAOOOOO!! - Disse invece Akarui saltandogli addosso e abbracciandolo con slancio. Gaara si sentì svenire. Avvampò di colpo.
- Come stai? - Chiese lui. Domanda neutra per togliersi d'impiccio.
- Uh? Ma che domande fai? Sto benissimo! -
- Meglio...meglio così - Lentamente,Gaara entrò in casa,ma sentiva addosso lo sguado di Akarui,che dal canto suo lo osservava con dolcezza.
L'ho imbarazzato. Com'era tenero! Pensò agitandosi con gli occhioni luccicanti e le mani a forma sferica.
- Io sono un po' stanco,vado a distendermi in camera mia. Chiamatemi solo per la cena - Disse Gaara congedandosi.
- Starà andando a meditare.. - Concluse Temari osservando il fratello minore salire le scale.
- Meditare? -
- Di solito - Intervenne Kankuro - Quando Gaara,tornando dal lavoro,dice che è stanco e vuole rimanere solo in camera,è perché ha avuto molto grattacapi durante la giornata -
- E vuole risolverseli da solo - Concluse sospirando la sorella.
In quel momento,Akarui si ricordò della collana con la perla che gli aveva poggiato sul comodino.
- Chissà se l'ha vista... - Sussurrò Akarui.



Seduto sul davanzale della finestra con una gamba piegata e trattenutta dalle braccia e un'altra penzoloni fuori,Gaara osservava il sole tramontare all'orizzonte,mentre i suoi pensieri prendevano sempre di più una piega inaspettata. Aveva le idee confuse,e  se ne rendeva conto. Ripensò a quando aveva accolto malamente Baki-sama,e prepotente arrivò il pentimento. Ma questo si dileguò subito,quando ripensò alle sue impudenti parole.
"Visto che non è riuscito a scoprire nulla su Akarui Shizuseka,le volevamo dare l'opportunità di assentarsi temporaneamente in veste di Kazekage,per ricavare le informazioni necessarie..."
Akarui non è una semplice forestiera su cui devo indagare! Akarui è mia amica!
Gli urlò la sua mente.
- Sarà meglio che mi distenda un po'... - Commentò Gaara reprimendo uno sbadiglio. La verità era che stava morendo dal sonno.
Appena si fu coricato,immediatamente gli occhi gli si chiusero.
- Non...devo...dormire.. - Disse debolmente mentre le tenebre stavano avendo il sopravvento. Pian piano il suo corpo si distese e Gaara cominciò a dimenticare le sue percezioni sensoriali. Si stava per addormentare,quando un'improvvisa luce azzurrognola gli illuminò gli occhi,svegliandolo.
- Cosa...cosa è stato? - Si chiese rinsavendo di colpo. Si guardò intorno,alla ricerca di una spiegazione. Poi lo vide. Il ciondolo era lì,sul suo comodino,e sembrava guardarlo con occhi amorevoli. Un nome,uno solo gli venne in mente.
Akarui.
Lentamente lo preso in mano. Un'improvvisa palpitazione gli prese il cuore quando lo mise al collo. Sentì come se Akarui lo stesse abbracciando. Era una sensazione mai provata. E stupenda...
Un rumore lo riportò alla realtà. Stavano bussando.
- Avanti - Disse Gaara cercando di placare il fremito della sua voce. Era Akarui. Lentamente,il suo viso si colorì di rosso.
- Disturbo? -
- No,figurati - Rispose girandosi verso l'orizzonte per nascondere la sua improvvisa vampata.
- Senti,Gaara... - Nello scatto di voltarsi,la collana e la perla si alzarono in volo per un istante,e la luce del sole provvedé a farli brillare. AKarui sussultò.
Allora l'hai vista...e l'hai indossata! Il cuore di Akarui rise di gioia,ma fuori il suo sguardo rimase semplicemente sereno e tranquillo. Come sempre.
- Bel ciondolo...chi te l'ha dato? - Chiese lei con finta noncuranza.
Lui sollevò la perla e la osservò.
- Non lo so -
- Ah,ok -
- Grazie -
- Per...per cosa? -
- Per il regalo -
- Ma...non hai appena detto che..? -
- Io so chi mi ha fatto il regalo,ma non il ciondolo -
Akarui non capì.
- Che...che vuoi dire? -
- Non importa...grazie ancora - Akarui lo fissò per un istante,senza intendere il senso delle sue parole. Poi,gli sorrise.
- Grazie a te - Gli sussurrò. Prese il suo viso fra le mani e avvicinò la sua bocca a lui. Gaara trattenne il fiato. Non lo stava per...baciare?! Gli venne quasi da tremare quando sentì il contatto fresco fra la sua fronte e le sue labbra. Si rese conto che sperava ben altro.
- Adesso vado,credo tu abbia molto da meditare...comunque la cena è quasi pronta - Akarui fece per uscire dalla sua stanza.
Trattienila,stupido...non farla andare via così!!
- Akarui! - Gridò Gaara mentre Akarui stava varcando la soglia della porta.
- Si? -
- ...Io t... -
La cena è pronta! Urlò una voce dal piano di sotto.
- Oh,hai sentito? La cena è in tavola! Dai,andiamo! -
In silenzio,Gaara annuì e scese le scale. Anche se tutto ciò che in quel momento voleva,era una doccia fredda.



La serata trascorse abbastanza tranquillamente. Durante la cena,c'erano state molte chiacchere e il tempo era piacevolmente passato. Persino Gaara si era lasciato andare a qualche considerazione sulla gente del villaggio e cose così. Quando si fece il momento di andare a dormire...
- Ah...dimenticavo di dirvi che io e Gaara domani partiamo che il Paese del Fuoco -
Silenzio tombale.
- ... Come?! - Domandò infine Temari.
- E' una lunga storia...non vi preoccupate,torneremo sani e salvi! - Disse Akarui inclinando la testa sorridendo.
- Ma...I tuoi impegni,Gaara... -
- Ho semplicemente accettato l'invito di Baki-sama - Si limitò ad aggiungere il ragazzo.
- Ci sono problemi? - Domandò Kankuro fissando Akarui negli occhi.
- No,nulla di grave -
Solo fra due settimane muoio.
- Buonanotte - Disse Gaara cominciando a salire le scale. Akarui fece altrettanto.
I due fratelli maggiori si guardarono negli occhi,straniti.



- Gaara.. - Cominciò lei prima che lui saltasse dalla finestra.
- Mh? -
- Grazie di tutto. Sei un amico. -
Anche tu.
- Di nulla -
Gaara scomparve nel buio della notte,che poteva nascondere il suo sorriso e il suo rossore precoce.




L'idomani mattina,Akarui si svegliò presto. Non aveva sognato nulla,ma si sentiva libera e piena di energia positiva.
- Buongiorno -
Akarui,che non si era accorta della presenza dell'amico,lanciò un piccolo grido.
- Gaara! Mi hai fatto paura! -
- Scusami - Poi,guardando verso il sole che stava appena sorgendo - E' l'ora -
- Lo so. Aspetta che mi vesto -
- D'accordo - Rispose lui andandosi a sedere sulla sedia. Akarui lo guardò inarcando le soopracciglia.
- Gaara -
- Mh? -
- Devo cambiarmi -
Gaara la fissava senza capire.
- Esci,per piacere - Di colpo,Gaara si sentì assalito dalla vergogna. Abbassando gli occhi,uscì di gran fretta. Akarui rise divertita.
Dopo cinque minuti,la ragazza fece capolino sulla cima delle scale. Fu tentata dallo scendere scivolando sulla ringhiera,ma decise di evitare.
- Eccomi,scusa il ritardo! -
- Nulla,tranquilla. Forza,andiamo - Gaara aprì la porta e mise i piedi fuori di casa. Poi si voltò verso di essa.
Mi mancherai,Suna.
- Gaara? Vogliamo andare? - Chiese gentilmente all'amico che si era imbambolato davanti alla porta.
- Si..andiamo -



Matsuri passeggiava di buona lena per le strade del villaggio. Il suo costante pensiero era rivolto al suo adorato Kazekage....doveva essergli davvero piaciuto,il regalo! Non che fosse un granché,ma lui detestava le cose troppo complicate. Quel bicchiere era stato davvero azzeccato. Le sembrava quasi di sentire la sua voce mentre diceva:
- In quale villaggio abita Sayuri? -
Eh? Cosa?
Matsuri vide Gaara avanzare verso di lei. Ma non era solo. Si anscose dietro un muretto nei paraggi.
Akarui e Gaara si fermarono lì per decidere la loro meta.
- Allora...il villaggio dove abita Sayuri si chiama Ikitoshu,lo conosci? -
- Credo di si. Non è molto distante da Konoha,in due giorni dovremmo farcela -
- Gaara -
- Si? -
- Ti ho mai detto grazie per tutto questo? -
Lui sorrise.
- Solo una decina di volte -
- Ah,meno male! -
Matsuir,nascosta dietro il muretto,ascoltava incredula lo scambio di battute fra i due. Da quando Gaara era così affiatato con qualcuno..e per giunta una ragazza!
Ma chi è quella smorfiosa?






Vi avviso che ho intenzione di far succedere un pandemonio con Matsuri...ihih ne vedrete delle bellissime!!
PS: Vi avviso che ho in mente un colpo di scena bestiale...ma questo fra almeno altri 10 capitoli!! Spero abbiate la pazienza di leggere fino a tanto!! Vi prego,recensite anche qui! ve ne sarei molto grata!! ^^
PPS: Ti quante cose vi ho avvisato? XD






















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Capitolo 18
*** Indagini parallele ***


Indagini parallele Eccomi qui.  Io,Akarui Ingyoseii,ultima sopravvissuta della mia famiglia e con pochi giorni di vita rimanenti,mi sto recando nel paese del fuoco,a Ikitoshu. Insieme a me,Sabaku no Gaara,il Kazekage del mio villaggio,unico amico vero che io abbia mai avuto.  Ci conosciamo da pochi giorni,eppure posso dirlo con certezza.
- Gaara.. -
- Si? -
Sei il mio migliore amico.
- Che c'è? -
- Quando passeremo il confine del paese della sabbia? -
- Se tutto va bene,per il tramonto dovremo farcela -
- Spero che vada tutto bene - Sospirò Akarui.
- Si,andrà tutto bene - Si voltò a guardarlo - Ne sono certo -
Sorrise.



- Gaara è partito? - Esclamò abbastanza sorpreso Baki-sama.
- Proprio così - Confermò Kankuro - Stamattina,assieme ad Akarui -
- Akurui? Shizuseka? -
Il ragazzo annuì.
- Sorpreso,Baki-sama? -
prima di rispondere,il Jonin stette un po' in silenzio.
- Credevo che non volesse sentir nominare nemmeno il suo nome -
Questa volta fu Kankuro a non capire.
- Perché? -
- Ieri sono andato nel suo ufficio,e gli ho detto che poteva prendersi dei giorni liberi per scoprire qualcosa su quella ragazza,e si è arrabbiato tantissimo -
- Baki-sama... per Gaara,quella è ben più di una semplice forestiera. E' un amica,anche se tende a non darlo a vedere. -
- Ma io non ne sapevo nulla! - Tentò di giustificarsi.
- Adesso lo sai. - Tagliò corto Kankuro - Non parlare più di lei in quei termini,per favore -
- D'accordo...come volete - Disse lui uscendo dalla sala delle riunioni e lasciando Kankuro da solo con i suoi pensieri.
Detesto ammetterlo,ma ha ragione. Dobbiamo scoprire qualcosa di più su Akarui. Il problema è come.
Consapevole che stando immobile a scervellarsi non avrebbe ottenuto nulla,Kankuro si avviò verso casa,in cerca del parere e del conforto della sorella maggiore,Temari.





- Non ti fidi di lei,Kankuro? -
- Temari,non si tratta di questo e tu lo sai! -
- Invece a me sembra che si tratti proprio di sfiducia,fratellino caro -
- Maledizione,allora! Spiegami perché,almeno! -
- Pensaci un attimo... se ti fidassi di lei,aspetteresti che fosse proprio Akarui a dirti da dove viene,no? E invece... -
- Ma se invece scopro per primo qualcosa su di lei,le risparmio un racconto che potrebbe costarle fatica! -
- Se le costa fatica,significa che non vuole rivelare altro su di lei,e noi dovremmo rispettare le sue scelte! -
- E come spieghi l'affiatamento fra lei e Gaara? -
- Non lo spiego. Certe cose sono naturali fra ragazzi -
- Temari...Gaara non è un ragazzo come tutti gli altri! -
La ragazza rimase in silenzio. Da un certo punto di vista,Kankuro aveva ragione. Ma dall'altro,le piaceva credere che Gaara stesse diventando a tutti gli effetti un ragazzo normale e maturo. Tuttavia,l'ombra del dubbio si era ormai insinuata nella sua testa.
- Che tipo di legame pensi possa esserci fra loro due? - Domandò Temari senza alzare lo sguardo.
- Non lo so...ma sono sicuro che ha a che fare con il passato di Akarui - Rispose lui convinto.
- Cosa scaturisce tanta convinzione? -
- Non lo so. - Ammise lui - Semplici sensazioni.
- Non si va avanti nella vita solo con le sensazioni e i presagi,Kankuro! -
- Bisogna fidarsi dei propri istinti,sorella -
Lei tacque. Non aveva altre argomentazioni valide.
- Cosa pensi di fare,adesso? -
- Voglio andare alla grande biblioteca di Konoha -
- Che cosa?! -
- Anche se saremo nello stesso paese,loro non devono andare nel Villaggio della Foglia. Non ci incontreremo. -
- Non era questo a preoccuparmi. Cosa speri di ottenere alla biblioteca di Konoha? -
- Voglio fare delle ricerche sul cognome "Shizuseka",l'unica cosa certa che so di lei -
- Credi davvero di trovare ciò che cerchi? -
- No - Ammise -  Ma è l'unica cosa che possiamo fare,per adesso. -




- Senti,Gaara... -
Spostò gli occhi verso di lei.
- Mh? -
- Posso raccontarti un episodio che è successo e si è ripetuto giusto ieri? -
Incuriosito,Gaara annuì.
Akarui gli raccontò per filo e per segno di quando aveva fatto scappare il bambino e il negoziante da cui aveva comprato la collana. Gaara si colorì leggermente quando toccarono il tasto del ciondolo.
- Perché non me lo hai detto prima? -
- Perché pensavo che fosse una stupidaggine e perché sapevo che mi avresti pensata una rompiballe. -
- Non ti avrei mai pensata una rompiballe,Akarui -
- Non si sa mai... allora,hai qualche scusa plausibile? -
- Forse sei brutta -
- E' quello che ho pensato anch'io,ma quando ho chiesto a Kankuro,lui mi ha detto che sono molto bella,invece. -
A sentir quelle parole,un sentimento simile alla rabbia pervase Gaara,il quale,però,non riuscì ad identificare quell'emozione. Non si capacitava del perché improvvisamente avesse voglia di prendere a pugni suo fratello.
E poi,ha detto la verità. Pensò senza rendersi conto di quello che il suo cervello stava elaborando.
- Akarui,stavo scherzando -
- Io no,invece - Altra fitta al petto,altra voglia di uccidere Kankuro.
- Allora non lo so -
- Grazie tante! - Disse lei stizzita.
- Non è semplice spiegare perché da un giorno all'altro fai paura alla gente - Ribatté tranquillamente il ragazzo.
Sospirando,Akarui annuì.
- Hai ragione,perdonami. E' che sono nervosa. -
- Lascia stare. Piuttosto,dimmi in che modo Sayuri può aiutarci - Cambiò argomento.
- Quando lei mi accolse nella sua vita,io le raccontai ogni cosa di me. Al momento di lasciarci,mi promise che avrebbe fatto tutte le ricerche possibili per aiutarmi a scoprire la verità. Da quel giorno sono passati 6 anni. Più che sufficienti,ti pare? -
- Il tempo non è mai abbastanza - Rispose lui.
- Speriamo che non sia il nostro caso - Si limitò ad aggiungere Akarui.




- Buongiorno,la Biblioteca di Konoha? -
- Si,buongiorno a lei. Come posso aiutarla? -
- Avete dei volumi sulla storia di una certa Famiglia Shizuseka? -
- Aspetti che controllo -
Il rumore della cornetta posata sul tavolo spinse Kankuro a parlare.
- Stanno controllando -
Temari calò il capo.
- Spiacente,nei nostri archivi non figura nessuna famiglia Shikuseka. - Rispose pacata la voce dall'altro capo del telefono.
Cosa?
- D'accordo,grazie comunque. Buongiorno. -
- Buongiorno-
La comunicazione si interruppe.
- Maledizione! -
- Non ne sanno nulla - Disse Temari con il tono di chi si aspettava una risposta del genere.
- Non mi sembri molto depressa! -
- Non lo sono,infatti. -
- Al diavolo,Tem! -
- Non posso disperarmi per certe idiozie,ti pare? -
- Cosa stai cercando di dirmi,Temari? -
- Che dovresti smetterla di correre dietro ai fantasmi della povera Akarui e lasciare che se la sbrighino loro due. -
Kankuro strinse i pugni in silenzio. Anche la sorella aveva le sue ragioni. Tuttavia,dovette ammetere,che lui era molto curioso. Non era più solo una faccenda per Suna. Era una questione personale. Ma non sapeva spiegarsi il motivo di tanto interessamento.
- D'accordo,per oggi basta - Si costrinse a dire.
- Meglio così. Vieni a darmi una mano in cucina,allora. -
A denti stretti,Kankuro seguì la sorella fra pentole e fornelli.




la giornata era quasi giunta al termine. Il sole era appena tramontato e l'aria cominciava a rinfrescare. Il profumo degli alberi della terra del fuoco aggredì le loro narici.
- Abbiamo passato il confine - Commentò Gaara.
- Bene. Secondo i miei calcoli,ci vorranno altre 3/4 ore prima di arrivare a Ikitoshu. -
- Fermiamoci,allora. Riprenderemo il cammino domani. -
- Ma...sei sic.. -
- Akarui,è pericoloso viaggiare di notte,dovresti saperlo anche tu -
Akarui tacque. Aveva ragione lui. Non doveva avere fretta.
- D'accordo -
Gaara le sorrise. Le si avvicinò e le mise una mano sulla spalla.
- So quanto ci tieni,ma dobbiamo essere prudenti -
Il ciondolo brillò alla luce della prima stella della sera.
- Hai ragione - gli rispose poggiando a sua volta sua mano sulla sua. Gaara,al contatto,sussultò. Tolse la mano di scatto.
- Ehi...che ti prende? -
- Scusami...un brivido di freddo -
Sapevano entrambi che non era vero.
Dopo aver mangiato un panino che si erano portati da casa,Akarui si andò a sedere vicino ad un albero.
- Stanotte dormirò qui -
Gaara la guardò stranito.
- Ma sentirai freddo,così -
- Non fa nulla,non saranno le basse temperature a spaventarmi.
- Oh,non ne dubito. Ma il raffreddore te lo prendi comunque -
Una cupola di sabbia avvolse lentamente Akarui,che fissava con occhi spalancati Gaara.
- Ma.. -
- Buonanotte. Io farò la guardia. -
- Sei certo di ciò che dici? -
- Si,dormi pure. - Mentre lui era distratto,Akarui si alzò da terra e si avvicinò a lui. Prima che potesse rendersi conto che gli aveva dato un bacio sulla guancia,lei era già ritornata al suo nido di sabbia.
Si toccò la guancia,e sorrise. Un'immane felicità lo pervase.




Ore 2 di notte. Suna era immersa nel buio. Una figura misteriosa,incapace di prendere sonno,si aggirava per le sue strade.
- Kankuroooooooo!! - Urlò Temari assonnata - Bussanoooooo!! -
- Mh....co....cosa? - Kankuro si alzò lentamente in piedi.
- Ma...che ore sono...? -
Trasalì quando vide la posizione delle lancette.
- LE 2???? MA...CHI OSA... -
Kankuro si precipitò alla porta con ogni intenzione omicida di questo mondo.
- Ma....Matsuri?? - Disse lui sgranando gli occhi.
- Scusa l'orario un po' scomodo.. -
Un po'?
- Si,Matsuri,che c'è? -
- Ecco...volevo sapere... -
- Si,Matsuri? -
- .....CHI E' QUELLA SMORFIOSA CON I CAPELLI ROSSI CON CUI E' PARTITO STAMATTINA GAARA???? -
Oh,Mio Dio!





Matsuri,calmati....ehi,non avrai mica intenzione di seguirli,vero??? XD
Al prossimo capitolo!! Se vi è piaciuto,recensite,please...mi farete felice!! ^^
Bacioni a tutti!!
Ah...PS: Finora la mia storia è stata letta da...1742 persone!! WOOOOOOOOOOOW!!! Grazie a tutti!! ^^

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Capitolo 19
*** Ho ucciso per amore? ***


Indagini parallele Dot Bliss...T_T Hanno cancellato alcune tue recensioni!! Per favore,la prossima volta scrivile una più lunga,così non la levano!! Grazie  mille agli 11 preferiti!! ^^




-
Matsuri? -
- Hai capito benissimo,non guardarmi con gli occhi sgranati! -
Figurati se li sgrano con il sonno che ho.
- Non è che potremmo riparlarne fra sei ore,quando il sole sarà sorto? -
- NO! -
- Certo,ovviamente...entra... - Kankuro reprimette uno sbadiglio - ..pure -
Matsuri entrò in casa quasi marciando. Si voltò di scatto verso il ragazzo,indicandolo con l'indice a spirale.
- ADESSO TU MI RACCONTI TUTTO!!! -
-Proprio...proprio adesso? -
La butto fuori o la rinchiudo nello scantinato?
-
Certo! Esigo spiegazioni!! Gaara è il MIO sensei! Non di quella smorfiosa! -
- Akarui - La corresse Kankuro - Si chiama Akarui -
- Che nome orrendo!! Meglio,mooooolto meglio Matsuri!!! -
- Si,hai ragione...decisamente non c'è paragone... -
Intanto Temari,attirata dal frastuono e dalle urla di Matsuri,era scesa al piano di sotto armata di ventaglio.
- Che succede qui? - Tuonò con voce imperiosa. Kankuro,che non aveva la forza di spiegarglielo,si limitò ad indicare Matsuri,i cui occhi trasudavano disprezzo.
- Matsuri? -
Anche lei aveva risposto alla ragazza ripetendo il suo nome con tono interrogativo. *Vedi primo rigo*
- Si,Matsuri - Sospirò il ragazzo abbassando lo sguardo.
- Si,Matsuri!! Sono proprio io! -
- Che diamine ci fai in casa nostra a quest'ora della notte????? - Quasi gridò Temari aprendo il ventaglio per intimorire Matsuri,la quale,presa com'era dal suo isterismo,nemmeno se ne accorse.
- Chi è questa Akarui!???? -
- Kankuro! - Lo rimproverò sua sorella.
- Le ho solo detto come si chiama,nulla di più!! Cosa vuoi da me?? -
- Non potevi tacere??? -
- VI VOLETE DEGNARE DI RISPONDERMI???? -
- CHE VUOI???? - Urlarono all'unisono i due fratelli.
- Dove stavano andando Gaara e "Akarui"???? -
- Glielo dobbiamo dire? -
- Non osare,Kankuro! -
- Ikitoshu. E' lì che sono diretti. -
- Kankuro,no! -
- Grazie mille! -
Puff! Matsuri scomparve in una nuvoletta di fumo.
- Ti rendi conto di quello che hai fatto???? - Gridò Temari furibonda.
- Si,l'ho mandata via! A meno che non l'avessi uccisa,non avrebbe smesso un solo istante di fare domande -
- Si,ma.. -
- Tem,non ci pensare...che cosa vuoi che faccia? Sicuramente si perderà da qualche parte e ritornerà a Suna con la cosa fra le gambe -
Temari parve convincersi.
- Sarà...ma ho un brutto presentimento... -
- Che facciamo,adesso? -
- In che senso,scusa? -
- Per intenderci,vado a farmi un caffé. Il sonno è andato a farsi benedire,temo -
- Sai,Kanku,anche a me! Vado a fare il caffé! -
- NOTIPREGO! -
- Perché????? -
- Lo...lo faccio io,Tem...eh...eheh... -
- Cosa stai insunuando,tu?????? -
- IO? NIENTE! -




7 del mattino.
Ma...mamma....Aiuto...non lasciarmi,ti prego....mamma...
-
Akarui! Svegliati! -
- A...Aiuto! - Akarui alzò la testa di scatto,e andò a sbatterla sul tetto di sabbia. Un incubo. Di nuovo.
- Ahi... - Lamentò massaggiandosi la fronte. Una mano venne in suo soccorso.
- Ti fa male...? - La mano di Gaara.
- No...è tutto a posto,grazie - Gli sorrise lei. Facendo attenzione,Akarui si alzò in piedi e si aggiustò i vestiti.  Pantaloncini marroni,maglietta bianca e fazzoletto beige al collo,legato di lato. Un perfetto abbigliamento da ragazza  ninja.
- E' ora di andare -
- Bene. Mettiamoci in cammino. - Lentamente,la sabbia perse la sua forma sferica e andò verso le schiena di Gaara,formando la solita giara. Si misero in cammino,pieni di energia. Ma Akarui non sapeva che quel giorno le avrebbe sconvolto ogni angolo dell'anima.



- Che ora è? -
- Sono le 7 -
- Davvero? -
- Si,davvero -
- Kankuro -
- Che c'è? -
- Non sei preoccupato? -
- Ma per chi? -
- Per Matsuri -
- Manco un po' -
- Insensibile -
- Grazie -
- E per Gaara e Akarui? -
- Ancora di meno -
- Ribadisco il concetto -
- Grazie di nuovo -




- Gaara... -
- Mh? Sei stanca? -
- Ecco...più che altro ho fame! - Rise lei.
- Ah.. -
- Senti...qui vicino c'è un paese,possiamo fermarci a mangiare in qualche locanda? -
Non era esattamente nei piani di Gaara,ma non volle dirle di no.
- Si,volentieri -
- Grazie,Gaara! -
Akarui accelerò il passo. Lupus in fabula,il paese Okitoru si aprì davanti a loro,e lei non vide l'ora di precipitarvici.
- Dai,andiamo!! -
- Akarui,aspetta,non correre! -




- Akarui...sei sicura che sia opportuno fermarci qui? - Le chiese Gaara osservando malfidente la locanda,piena di brutti ceffi che non avevano fatto altro che osservare Akarui dal primo momento che era entrata.
- Si,mi ci ha portato Sayuri alcune volte! Si mangia benissimo! - Disse lei entusiasta avviandosi al bancone delle ordinazioni.
- Sarà... ma a me non piace - Rispose lui continuando a roteare lo sguardo a destra e a manca.
- Buongiorno! - Disse Akarui con voce squillante - Un tavolo per due! -
- Ma certo,bellezza,è un piacere averti qui! -
Gaara ebbe un attacco di ira,ma si costrinse a trattenersi. Non voleva fare una cattiva figura davanti ad Akarui.
- Non mi piace come ti ha guardato quel pervertito al banco - Le bisbigliò nell'orecchio quando lei si allontanò dall'uomo.
- Oh,ma smettila! - Rise lei - Non mi ha nemmeno guardata!
Si sedetterò al tavolo che gli era stato assegnato. Gaara continuava a stare all'erta,mentre Akarui sembrava perfettamente a suo agio.
Una specie di cameriere venne a chiedere le ordinazioni.
- Una bella ciotola di ramen per me! -
- Per me,una porzione di verdura -
Quando si fu allontanato il cameriere,Akarui rimproverò Gaara.
- Si può sapere che ti prende? Sembra quasi che tu l'abbia ordinata per forza! -
- Beh...sei tu quella che aveva fame -
- Si,ma... -
- Akarui,non insistere. Non ho appetito. -
- ...Ok,Kage... - Per tutto il tempo che anticipò la venuta delle pietanze,Akarui e Gaara non si parlarono. In compenso,lui non faceva altro che osservare gli sguardi languidi degli altri clienti e trattenere la sua furia omicida. Akarui,invece,teneva gli occhi e non sembrava accorgersi di nulla. Finalmente,il silenzio imbarazzato fu rotto dall'arrivo del cibo,che accoltò da un grido euforico di lei.
- WOOOOOW! E' enorme questa ciotola! -
Gaara osservò muto il suo piatto. Gli venne la nausea.
- Non...non ti piace? - Domandò lei dispiaciuta. Si sentì un verme.
- Nono,mi piace - Si mise in bocca una foglia di verdura. Gli vennero i conati di vomito,ma nonostante questo ingoiò il boccone. Che gli era saltato in mente,dove aveva la testa? Lui aveva sempre detestato le verdure! Chiunque detesta le verdure!
Akarui si rassenerò.
- Anche il mio ramen è squisito!! -
Mi basta guardarti per saziarmi. Gaara si ritrovò a guardare le labbra di Akarui che succhiavano i tagliolini con voracità. Gli venne una strana palpitazione nell'affare più in basso,così forte da costringerlo a metterci sopra le mani per placare un'erezione imminente. Ma erezione de che?
- Gaara...qualche problema? -
Gaara avrebbe voluto sprofondare nel piatto di verdura. E diciamo che fu quello che fece. Gli bastò osservare gli occhi azzurri di Akarui per tingersi di rosso e fare un tutt'uno con i suoi capelli. E nel tentativo di non farsi vedere da lei di quel colore,Gaara abbassò rapidamente il capo per ritrovarsi faccia a faccia con un mare di orride verdure.
- Gaara? -
- E'...è tutto...tutto a posto -
- Ti senti male? -
- N...No,sto...sto bene - Il ragazzo alzò di nuovo lo sguardo verso di lei,convinto di esserci calmato.
- Ma sei tutto rosso!! Mio Dio,hai la febbre?? -
- Noooooo stai tranquilla! Sto bene....sto bene... -
- Mh...d'accordo... -
Finalmente arrivò il conto. Così,in un lampo,l'incubo stava finendo. L'amichetto in fondo aveva smesso di pulsare,e si preparavano entrambi all'ultima oretta di viaggio. Ma,ovviamente,la sfortuna era in agguato nell'ombra.
- Fanno 20mila yen - Disse lo stesso cameriere che aveva portato quelle schifose verdure e il ramen.
- facciamo metà e metà,Gaara? -
Lui annuì con il capo. Un urlo sordo rimbombò nelle loro menti quando le loro mai andarono a tastare delle tasche vuote.
Il portafoglio! Fu il loro unisono pensiero.
- Gaara! Mi manc... -
- Si,lo so. Anche a me. -
- Uh? - Fece il cameriere stizzito.
Voltandosi verso di lui,Akarui abbozzò un sorriso di scusa.
- Ehm...non troviamo i nostri portafogli! -
Il tizio li fissò impassibile.
- Sempre la solita storia... - Disse infine allontanandosi verso il propietario della locanda. Gli bisbigliò qualcosa all'orecchio,e questi si diresse verso il loro tavolo.
- E così...non avete più i vostri portafogli... - Disse loro sarcastico.
- Ci dispiace...credo che ce li abbiano rubati! -
Gaara osservava di malocchio l'uomo,che dal canto suo faceva la stessa cosa.
- Oh,dolcezza,non ti preoccupare,ci sono altri modi per pagare... -
Gaara osservò allibito la scena. Akarui ci mise un po' a rendersi conto delle labbra dell'uomo che erano andate a combaciare sulle sue, eche adesso lui stava facendo pressione per potervi insinuare la lingua.
- A...Akarui... -
- Mhmmm... -
- AKARUI!!!! -
Scioccata,Akarui cadde per terra e strofinò il suo braccio sulle sue labbra,disgustata,mentre l'uomo che aveva osato tanto era finito dentro una morsa di sabbia.

- Sabaku Soso! - Gridò Gaara,e un implosione deteriorò in modo irreparabile il suo organismo. Ricadde per terra con un tonfo sordo. Era morto.
- Akarui,va tutto bene? - Chiese lui come se non fosse successo nulla. Come se non avesse appena ucciso una persona. Tutti i presenti cominciarono a fissare il ragazzo dai capelli di fuoco e lo sguardo di ghiaccio.
- E'...è un mostro - Mormorò qualcuno.
Sentendo quelle parole,Gaara prese in braccio la sua amica,ancora in trance per quel bacio forzato,e in silenzio uscì dalla locanda. Avrebbe potuto adagiarla su un letto di sabbia. Ma voleva stringere al petto quella creaturina così piccola e spaventata,che adesso appariva vulnerabile a qualunque cosa.
Ho ucciso. Ho ucciso di nuovo. Ho ucciso per...amore?




Spero che vi sia piaciuto questo capitolo..diciamo che cominciamo ad avere dei risvolti...ihih!!
Uchica Girl,grazie per la tua SPLENDIDA recensione mi hai aperto il cuore!! ^^

E voi,pigroni che leggete soltanto..che ne dite di lasciare un commentino,di tanto in tanto???
XD















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Capitolo 20
*** Confessioni ***


Indagini parallele - Ga....Gaara -
- Stai tranquilla,è tutto finito -
- No,Gaara... -
- No cosa? -
- Gaara...tu hai... -
Gaara fissava Akarui senza comprendere.
- Lo hai ucciso... -
Perdonami,Akarui.
Un lieve colpo dietro la nuca la vece venir meno. Non aveva voglia di parlarne. O forse,più semplicemente,ne provava vergogna. Non aveva mai sentito con nessuno il bisogno di giustificare le proprie azioni. Eppure,con Akarui era diverso. Sentiva di commettere uno sbaglio come mai gli era capitato di percepire. Quella ragazza...così dolce,allegra e ingenua...quella ragazza,che nonostante potesse morire da un giorno all'altro,rideva sempre. Sentiva verso di lei uno strano obbligo. Si chiese perché.
- Akarui... - Disse,consapevole di non essere udito - Credo di amarti. -
Se questo è amore,allora io ti amo. Ma tu non ami me.
Era questa la sua triste considerazione. Ma come facesse ad esserne tanto sicuro,non lo sapeva nemmeno.
L'amore per una persona speciale è qualcosa che va aldilà di ogni comprensione razionale. Non ho mai amato una persona speciale.
Adesso,però...era arrivato il momento. Akarui,la ragazza così simile a lui,sola nel cuore e con un disperato bisogno d'affetto,era lì,svenuta fra le sue braccia. Non l'avrebbe lasciata andare via da lui. Non adesso che l'aveva finalmente trovata. Ma,nel suo cuore,sapeva che per poterle volere bene  incondizionatamente,doveva liberarsi del peso più grande che portava dentro: Shukaku.Glielo doveva dire,anche se era consapevole del fatto che così facendo,lei sarebbe potuta fuggire da lui per sempre. Ma il suo cuore non sarebbe stato in pace,finché non si fosse rivelato a lei per quello che era,in ogni sua forma e parte. Un ragazzo con un orrendo mostro dentro.
Mi riuscirai ad accettare,Akarui?
*******
Dove...dove sono? Vedo...vedo tutto bianco. Una figura...una figura emerge in questo bianco. E'...è Gaara. Sta...piangendo? Non è possibile. Gaara non piange. Mi tende la mano. Gaara...si sta dissolvendo in sabbia. No,non può essere! Tento di urlare il suo nome,ma nessun suono esce dalla mia gola. Provo a raggiungerlo,ma corro a vuoto. Che sogno strano...Qualcosa....qualcosa mi appare davanti...è....una spilla. Una rosa scarlatta campeggia sulla spilla. Tutto nero,all'improvviso....
********

Akarui aprì lentamente gli occhi. In un primo momento,la sua mente fu sgombra da ogni pensiero. Poi,il ricordo.
Il bacio...la sabbia...la morte. Gaara!
D'impulso,Akarui lo cercò con lo sguardo. Era lì,seduto su una roccia,che osservava il cielo. Non poteva credere che fosse lo stesso ragazzo che poco prima aveva ucciso una persona.
- Gaara.. - Sussurrò debolmente la ragazza gattonando verso di lui.
- Akarui - Disse lui.  Un'affermazione che non era né una domanda né un'esclamazione. Era solo una constatazione,come per rendersi conto che c'era,che non era un illusione.
- Gaara...cosa hai fatto? -
- E' una bella giornata,non trovi? Sembra quasi primavera. Anche se siamo in estate,non c'è molto caldo.. -
- Gaara... - Sospirò lei senza distogliere lo sguardo da lui.
Si voltò a scrutare i suoi occhi limpidi. Era supplichevoli. Voleva sapere. Si rese conto di non volerle dire nulla. Ciò che si era progettato di dire,di fare..sembrava così lontano,così cattivo,in quel momento. Non ebbe il coraggio di proferire una singola parola.
- Ti prego.. - Sussurrò quasi piagnucolando.
- Akarui - Cominciò lui,prendendo un bel respiro - Tu non mi conosci. -
Un'affermazione che per chiunque sarebbe stata enigmatica. Non per lei. Lei aveva capito.
- Non me lo hai mai permesso - Disse lei,sedendosi sull'erba fresca. Un soffio di vento le scompigliò i capelli rossi. Rossi come il sangue che doveva vendicare. Così fragile,piccola...eppure,così determinata. La ammirava.
- Io...non posso...Akarui...devo dirti una cosa - Fece lui portando una mano al petto. Il cuore cominciava ad avere le prime fitte. Gli veniva quasi da piangere. Non aveva il coraggio di parlare. Aveva paura di perderla. Troppa paura.
Non voglio.
- Non devi aver paura,Gaara. Io ti ascolterò -
Qualcosa faceva pressione sugli occhi. Ci mise un po' a capire che si trattavano di lacrime. Con un grande sforozo riuscì a trattenerle. Non poteva piangere davanti a lei.
- Akarui... - fece lui alzandosi in piedi - ...Qualunque cosa succederà d'ora in poi,tu non dovrai intervenire. D'accordo? -
- Ti farai del male? Non voglio! - Chiese lei allarmata.
Si,me ne farò troppo.
- Non fisicamente - Non voleva escludere il dolore psicologico,per una sorta di blando egoismo che voleva far capire ad Akarui il suo sacrificio. La sua mente gli disse stupido un numero incontabile di volte. Chiuse gli occhi e cominciò a scavare nel suo profondo.
*********

Sono...dentro di me. un posto freddo e buio. Qualcosa di simile all'acqua mi bagna i piedi. Lo vedo. Un imponente cancello si eregge davanti a me. Un sigillo. Una bestia che mi guarda da dietro la sua prigione eterna. Un occhi emerge dall'oscurità come una torcia.Mi fissa.
- Gaara...fammi uscire.. -
Ho paura. Non voglio. Akarui...lei è lei. Mi aspetta. Non posso...ho paura. Ma non posso...non posso fuggire. Sento qualcosa invadermi il corpo. Shukaku. Mi sta possedendo. Akarui,ti prego. Non avere paura di me....
**********
- Gaara!! Che ti succede? - Akarui era in preda al panico. Gaara si teneva la testa con entrambe le mani,e dalla bocca una sottile bava stava colando sull'erba.
- Non...ti...avvicinare... - Riuscì a dire.
Gaara...che stai diventando?
Uno strato di sabbia aderì al suo lato destro. Qualcosa di orribile stava uscendo dal suo corpo. Akarui lo osservava,paralizzata. Un enorme braccio artigliato e una zampa disumana avevano sostituito gli arti del ragazzo. Così come parte del suo viso,che era diventato di carne di sabbia,maledetta. Quando aprì l'occhio destro,questo era una scintilla di odio profondo in un mare di oscurità desolante.
- Ga...Gaara... - Akarui cadde a terra,scossa da singhiozzi.
- Akarui...questo sono io - Riuscì a dire Gaara prima che un'emicrania devastante tornasse a colpire la sua mente. Il tono in cui lo disse fu così desolante che Akarui scoppiò in lacrime. Tuttavia,anche lei aveva capito che non era questa la reazione giusta. Lei non piangeva per la paura. Lei lo stava compatendo,ma non doveva. Lui era come lei. Lei era come lui.
Si asciugò le lacrime con il dorso della mano. Poi lo guardò negli occhi. E vi lesse la paura.
- Gaara...tu sei un Jinchuuriki -
Gaara ebbe un sussulto. Anche lei sapeva,dunque?
Gli si avvicinò,sorridente. Lui arretrava,impaurito. Come un cane bastonato a cui nessuno ha mai donato una carezza.
- Non...non ti avvicinare...sono un mostro - Le disse lui,il cui tono trasudava disperazione,per se,e per ciò che teneva dentro. Ma non era questa la reazione che si aspettava da lei.
- Non avere paura. Come non ne ho io -
Non hai paura?
Akarui lo abbracciò. Nonostante la sabbia,nonostante Shukaku,nostante tutto quello che poteva esserci a separlarli. Lui,che non si sarebbe MAI aspettao un abbraccio,rimase immobile.
- Non sei un mostro,Gaara. Tu tieni dentro qualcosa di cui hai paura e disprezzo. Non ti lascerò da solo per questo. Mai. -
Lentamente,la sabbia cominciò a cadere dal corpo di Gaara. Quando questa si depositò completamente al suolo,Gaara ricambiò l'abbraccio. Prima,timidamente,poi,la strinse forte a sé. E cominciò a piangere,in silenzio,sulla sua spalla.
- Dai...rimettiamoci in viaggio,Gaara -





Ragazzi....me lo dovete concedere,ho scritto una parte troppo bella,vero??? Sono stata brava?? Si? SI? SIIIII????? Recensite,se volete..o oggi o domani...buonanotte a tutti voi!! Ci vediamo domani con Sayuri..^^

Ah...post scriptum: Non aggiornerò finché questa parte non sarà recensita,anche da uno solo. Perciò,qualcuno si "sacrifichi",visto che si tratta di fare uno sforzo,a quanto pare!!! =(




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Capitolo 21
*** Sayuri. Ricordi nel vento ***


Indagini parallele
Ikitoshu. Ore 12. Il sole è alto nel cielo. Una donna passeggia davanti la propria casa.

Sayuri stava camminando quietamente per il suo giardino,i cui fiori provvedevano ad abbellirlo e a renderne i colori sgargianti e piacevoli. Era una donna alta,con i capelli argentati,dovuti alla sua età,e gli occhi di un nero intenso in cui era facile perdersi. Magra e di natura socievole,aveva tuttavia uno sguardo autoritario e una postura elegante e raffinata,che faceva pensare ad una di quelle nobildonne,mogli di importanti capi di stato,che ogni giorno ricevevano ospiti e servivano loro il thé,intrattenedosi in piacevoli conversazioni. Nessuno,se non lei stessa,poteva sapere che non riceveva un ospite da molti anni,ormai.
Il suo sguardo fu catturato dal suo cespuglio preferito. Un cespuglio di rose scarlatte. Come un lampo veloce e quasi impercepibile,il volto gentile della piccola AKarui gli tornò in mente.
- Akarui.. - Sospirò l'anziana donna sfiornando una rosa con la punta delle dita. Un dolce profumo vi rimase impresso.
Mille ricordi le affollarono in quel momento la testa.
*******
Passeggiavo per le strade di Ikitoshu. Nevicava lentamente ma inesorabilmente,e un freddo pungente riusciva a penetrare anche gli abiti più pesanti. Compresi i miei,che per quanto potessero essere di buona qualità e raffinati,non trattennero a lungo la morsa di gelo. Non vedevo l'ora di tornare al calduccio. Affrettai il passo e arrivai dinanzi al ponte. Il mio pensiero mi rimandò fatalmente a quel giorno di tanti anni fa,quando Maito mi chiese di sposarlo. Era una splendida giornata di autunno,e la nostra promessa fu coronata dalla dolce e lenta caduta delle foglie secche. Da quel giorno,erano passati esattamente 30 anni. Quante cose erano cambiate da allora. I progetti,i sogni,le speranze...tutto finito. Ancora mi chiedevo perché fosse toccato a lui pagare il prezzo più alto. Lui,che voleva vivere. Con me. Perché se n'era andato? Sapevo che la mia domanda non avrebbe mai trovato risposta,e sapevo anche che nemmeno la mia anima...avrebbe mai trovato pace. Trattenendo delle lacrime amare,cominciai,lentamente,ad attraversare il ponte. Tenni gli occhi bassi,perché non avevo il coraggio di guardare quel luogo. All'improvviso,una voce mi riportò nella mia dimensione-
- Ho fame - Sussurrò un mendicante privo di braccia. O almeno,così credevo. Mi avvicinai a lui per non so quale motivo...forse volevo guardare la disperazione nei suoi occhi,per confrontarla con la mia. Ma,appena mossi la mano verso di lui,questo mi afferrò la borsetta e scappò fuggendo. Le braccia le aveva,dunque. E anche ben funzionanti. Nella mia mente gli dissi "maledetto". Non c'era nessuno,per le strade. Nessuno aveva visto nulla,dunque. Mi misi a correre verso casa mia,mentre l'abberrante bisogno di qualcosa di effimero e indefinito mi torturava ogni istante. Nemmeno io stessa ero in grado di capire di cosa avevo bisogno...
Finalmente passai il ponte. Mi voltai indietro a guardarlo,e una cascata di emozioni mi pervase. Non potevo sopportarla. Corsi via,mentre le lacrime,finalmente,mi rigavano il viso. Dopo tanto tempo.
Mi ero allontanata da quel luogo,e adesso potevo vedere casa mia,che si erigeva su una piccola collina innevata. Alla periferia del paese. Come aveva voluto Maito. Di nuovo un brivido mi colse la schiena. L'amarezza invase ogni angolo del mio cuore,e una morsa gelida completò l'opera. Non vedevo l'ora di entrare nella mia casa. Affrettai il passo,ma qualcosa,improvvisamente,mi trattenne afferrandomi per la caviglia. Caddi sulla neve,spaventata e inquieta. Chi era stato?
Alzai il mio viso,freddo,e mi guardai dietro. Una ragazzina,dai capelli corti e rossi,mi fissava impaurita. Forse,aveva lei più paua di me.
- Chi sei? - Domandai guardinga.
- Ho fame - Rispose lei. Un'altra volta. Mi alzai in piedi.
- Non ci casco una seconda volta - Le dissi voltandole le spalle.
- Aiutami - Piagnucolò lei strisciando sulla neve nel tentativo di raggiungermi. La sua voce aveva un tono malinconico e supplichevole.
- Fingi davvero bene...quasi quasi ci stavo cascando di nuovo -
Mi afferrò di nuovo per la caviglia. Mi guardò. I suoi occhi erano azzurri. Azzurri come quelli di Maito. Per un attimo,rividi lui nel volto della ragazzina. Scossi il capo,e una rabbia mi pervase.
- Vai via! - Le intimai scostandola con un calcio. Ma lei non demordeva. E soprattutto,non mollava la presa. Cominciai a picchiarla,e sfogarmi su quel corpo inerte che non mi aveva fatto nulla. In attimo,tutta la mia vita mi passò davanti gli occhi. Quando smisi,stavo signhiozzando. La ragazzina alzò gli occhi verso di me. Anche lei stava piangendo.
- La prego,Signora...ho tanto freddo - Finalmente mollò la presa. Si accasciò al suolo freddo. La neve si colorò di rosso. La osservai,terrorizzata. Cosa avevo fatto? La scossi,ma lei non si rianimava. La presi in braccio.
- Scusami,bambina - Le sussurrai all'orecchio. Mi avviai verso casa,mentre dietro di noi una sottile scia rossa ci accompagnava.
*******
Si accorse di piangere solo quando sentì qualcosa di freddo bagnarle il viso. Rapidamente provvedè ad asciugarsi le gote con un fazzoletto di lino bianco. L'aveva cucito proprio Akarui. La sua bambina.
- Come ho potuto trattarti così,piccola mia? - Si domandò Sayuri. Un forte vento si alzò,trasportando con sè delle foglie. Alzò lo sguardo verso le nuvole.
- Stai venendo qui...Akarui-chan? - Si chiese Sayuri staccando una rosa dal cespuglio e cominciando a disperderne i petali. Perché,si chiese. Perché stava venendo da lei? Il vento non era stato molto chiaro. Tuttavia,sapere che quella dolce ragazza stava venendo da lei,fu come se un abbraccio l'avesse consolata. Sorrise,e baciò la rosa.
- Ti aspetto,Akarui. Non tardare. -
Rientrò in casa,lasciando lo stelo davanti la porta. Ogni petalo era stato affidato al vento.






Sayuri....Oh,Sayuri!! Come ti sei permessa di prendermi a calci la mia Akarui??????? XD Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto. Non è particolarmente movimentato,ma urgeva una descrizione di Sayuri,ne?? Mi raccomando...voglio recensioooooooooooooooni!!!!  Grazie a tutti!!



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Capitolo 22
*** Riabbracciarsi ***


- Eccola! - Esclamò Akarui puntando l'indice verso la casetta di Sayuri - Siamo arrivati,Gaara! -
- Si - Rispose lui un po' intontito. Solo poco prima,Akarui gli aveva limpidamente fatto capire che non gliene importava nulla di Shukaku,e adesso gli sembrava di pesare di meno.
E' un bene che ti abbia incontrato,Akarui. Grazie....
I due ninja si fermarono davanti la porta. Akarui stava per battere le nocche sulla porta,ma si trattennè all'ultimo.
- Akarui? -
- Sai,Gaara...sono un po' preoccupata..chissà se le farà piacere rivedermi..! -
- Non dire sciocchezze! - Rispose lui con fervore,bussando pesantemente sull'uscio.
- Gaara,no? -
Si zittì sentendo un rumore di passi lenti che si avvicinavano. Trattenne il fiato e deglutì.
- ...Akarui..? - Disse con tono pacatamente interrogativo Sayuri,osservando dapprima il ragazzo,e poi la sua pupilla.
- Ciao..Say-baasama... - Disse lei visibilmente imbarazzata.
- Buongiorno Sayuri - Cominciò Gaara con un leggero inchino - Il mio nome è Sabaku no Gaara. Akarui mi ha parlato molto e bene di lei -
Akarui lo osservò aprendo la bocca stupita.
- Sabaku no Gaara...Il Kazekage di Suna,vero? - Sorrise - Ti sei preso cura della mia piccola Akarui? -
- Si -
Akarui sentì una fitta al petto. Senza volerlo,singhiozzò. Sayuri si voltò a guardarla. La sua bocca si aprì in sorriso sereno.
- Bentornata,Akarui-chan -
- ... SAYURI!!!! - Gridò buttandole le braccia al collo e piangendo sul suo petto - Mi...mi sei mancata tanto,Sayuri... -
Gaara osservò la scena. E per la prima volta,capì quei sentimenti che un tempo per lui erano solo un mistero,o una sciocchezza. Affetto,mancanza,speranza... Amore. Come il suo ideogramma.
Amore.
- Venite dentro - Propose l'anziana donna - Così potremo conoscerci meglio - Rivolgendosi a Gaara - Vero,giovanotto? -
Lui annuì con il capo.



Si sedettero su un divano,lei e Gaara,mentre Sayuri era andata in cucina a preparare un po' di thé per gli ospiti.
- Akarui.. -
- Mh? -
- Vuoi molto bene a Sayuri,vero? -
- Si,molto. E' come una madre,per me -
- E lei non ti vede come una figlia? -
Akarui inarco le sopracciglia.
- Perché questa domanda,Kage? -
- Era quasi spaventata all'idea di incontrarla. Te l'ho letto negli occhi,quando eravamo davanti la porta. Pensavi forse che non ti avrebbe accolta con amore? -
Akarui abbassò lo sguardo. Tant'è che Gaara pensò che non volesse risponderle.
- E'....anche questa una lunga storia.. -
Questa frase l'ho già sentita.
- Ma per fortuna non è successo,no? Non pensiamoci più,vuoi? - Il sorriso che gli regalo lei colorò,nuovamente e miseramente,le guance del rosso,che annuì abbassando lo sguardo.
- Ho preparato il thé verde...va bene ad entrambi? - Chiese Sayuri facendo improvvisamente capolino dietro la porta.
- Si,Say-baasama! -
- Uh uh - Fu la singolare risposte di Gaara.
Akarui lo guardò con aria interrogativa.
- Sei sicuro di star bene,Gaara? Non pensi che sarebbe il caso che tu ti misurassi la temperatura,sei tutto rosso! -
- No,davvero,sto bene....è tutto ok! Non preoccuparti! - Disse lui ridendo nervosamente.
- Uh...d'accordo.. - Rispose lei poco convinta. Sayuri entrò in soggiorno con un vassoio colmo di dolci e tre tazze bollenti.
- Grazie,Sayuri - Le disse Akarui prendendo un biscotto.
- Grazie - Ripetè Gaara declinando i pasticcini e prendendo invece la tazza.
Sayuri si sedette lentamente,ma con movenze aggrazziate,sulla poltrona proprio davanti al sofà. Prese in mano la tazza e cominciò a sorseggiarne il contenuto. Dopo aver gustato appieno la miscela,posò la tazza sul piattino e osservò Gaara.
- Così...tu sei Gaara,il capo del Villaggio della Sabbia -
- ... Esatto - Disse dopo aver bevuto un sorso di thé e aver anche lui risposto la tazza.
- Non pensavo che il Kazekage avesse tempo di accompagnare una ragazza in giro - Disse ridendo Sayuri - Sei il suo fidanzato? - Chiese maliziosamente.
Quando quelle parole furono pronunciate,un tuffo al cuore prese contemporaneamente i due ragazzi (Con nascosto divertimento di Sayuri) facendo loro fluire il sangue alle guance. Akarui si affrettò a  negare,con un leggerissimo dispiacere di Gaara.
- Nonono!! Non è affatto così! Lui è qui....ecco.. -
Che scusa mi invento ora? Oh,mamma!
- In veste ufficiale! - Completò Gaara - Si,la accompagno per motivi burocratici! -
Che poi,in teoria,sarebbe la verità. Ma per ora...lasciamo da parte la verità.
- Ah...capisco -
Sisi,come no!
Akarui si mise a ridere nervosamente,mentre Gaara girava la testa a destra e a sinistra per osservare la casa. Inutile dire che Sayuri osservava divertita la scena,consapevole del disagio che aveva creato. In teoria avrebbe dovuto cambiare argomento,per cavar d'impiccio i due ragazzi...Ma...
- Come vi siete conosciuti,voi due? - Chiese tranquillamente sorseggiando un altro po' di thé.
- Co...co...co... - Cominciò Akarui ancora più incasinata di prima.
- Non incominciare a fare la gallina,Akarui! - Poi,voltandosi verso Gaara - E tu,ragazzo? -
- E...ecco,noi... -
L'abbiamo trovata semi morta in stato di incoscienza sotto il sole a due passi da Suna. Divertente da raccontare!
- Akarui... -
Lei si girò di scatto verso Sayuri,ridacchiando istericamente.
- Siiii?? -
- Hai detto a Gaara come sono fatta,vero? -
- In che...senso? -
- Beh...che a me la gente deve dire tuuuuuuuuutto,senza escludere nulla! Avanti,sputate il rospo...per quale motivo contorto siete qui? Visita di piacere? Non sono così vecchia e idiota da bermela! - E,voltandosi verso il Kage,aggiunse - E poi,se il Kazekage accompagna la mia ragazza,c'è un motivo. Ma non mi riguarda questo,con vostro sollievo. -
In effetti,i due tirarono un sospiro di sollievo. In silenzio,ovviamente.
- Me lo sarei dovuto aspettare da te,Say-baasama - Disse lei con un sorriso sarcastico - A te non la si fa,vero? -
- Precisamente -
- D'accordo,allora mettiti comoda perché la faccenda è lunga. Sarai pronta ad ascoltare i miei lamenti? - Chiese lei ridendo.
- Li ho ascoltati per anni,ragazza mia. Cinque minuti in più non mi uccideranno -
- Cinque? Facciamo cinquemila! -





Altro mini-capitolo!! ^^ Chi mi conosce sa che ho la presunzione di non andare avanti finché non si recensisce!! Perciò,qualcuno recensisca per favoooooooooore!!! La mia storia la leggono in più di 2000!!!  E' possibile che nessuno di loro possa commentare!!!!!?????? Dai...mi riferisco soprattutto alle gentil persone che l'hanno di solito fatto,quali:

ladyflowers( Tu che adori la ia fic...XD se passi a leggere recy,ti pregooooo!! XD )
lady gaara (Che tu sia benedetta XD!!!! Mi recensisci sempre!! Ti voglio bene!! Mi raccomando,anche qui lascia un segnoooooooo!! XDXD)

uchiha_girl (Hai recensito solo una volta ma mi hai commosso XD!!!!!!! Quando puoi commenta anche tu!! ^^ )

sabaku no roby (Prima recensivi...ora sei scomparsaaaaaaaaa *Me piange*!!!! Se ti capita,recy anche tu!! )

Dot_Bliss (Tu e la tua fic siete sparite dalla circolazione!! ç_ç Uffaaaa!! Torna presto!! ^^)



Ringrazio tutti i preferiti,e prego loro di recensire ogni tanto...è buffo che una storia sia messa in quella categoria e coloro che ve la inseriscono commentino in pochissimi!! =(  Io mi fido di voi,spero che vi decidiate una buona volta...spero non sia colpa mia,che scrivo male!! Io vi aspetto,ragazzi...=)











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Capitolo 23
*** Riassunto delle vicende (ironico) ***


Ritengo opportuno,a questo punto della storia,fare un breve riassunto sulle vicende che sono successe in questi giorni. *Vi avviso che ho lo scimunito nella pancia e probabilmente scriverò qualcosa di assolutamente buffo e sarcastico...ma dovreste capire comunque XD*


- Una misteriosa ragazza rompiballe di anni 16,Akarui Shizuseka,appare dal nulla profondo;
- La citasi scassamaroni viene "adottata",inizialmente senza felicità alcuna,dal nostro benamato Kazekage di cui tutti conosciamo il nome;
- Un alone di mistero *Me esagerata* avvolge Akarui,e ovviamente,oltre al caldo,alle zanzare e ai papiri in stato di decomposizione,Gaara si deve pure occupare di far luce sul passato della gentil fanciulla.
*Nel mentre Gaara comincia ad apprezzare Akarui come persona,non come ragazza*
- Akarui,OVVIAMENTE,come in ogni storia che si rispetti, *XD* non può rivelare nulla altrimenti....beh,un po' di fantasia,ragazzi!
- Gaara non si sa come,fa sentire Akarui un verme e lei gli racconta tutto;
*I lettori sgranano gli occhi di fronte al passato della ragazza*
- Gaara,non avendo di meglio da fare,propone ad Akarui di battersi contro di lui;
*Prima di questo,un enorme scorpione fa la sua comparsa...No comment*
- Ovviamente,all'inizio la nostra eroina è in difficoltà contro l'abominevole sabbia del nemico;
- Ricordi in lei sopiti risvegliano una forza brutale con cui lei inizia a combattere;
*Tipico di ogni storia*
- Proprio mentre sta per massacrare Gaara,Akarui sviene su di lui; *Guarda caso XD*
- Dopo di ciò,Akarui e Gaara si scoprono simili; (-_-)"
- Akarui,avendo in passato rotto (oltre le scatole) una finestra,va temporaneamente a lavorare dal Kage;
- Akarui scopre di più sulla maledizione che attanaglia il suo clan. Il che non è confortante;
- Gaara,come un rude uomo,consola la ragazza e le promette di non abbandonarla MAI.
*Citasi le promesse da marinaio*
- I rapporti con Gaara sono abbastanza buoni. Pertanto,Akarui decide di regalare un misterioso ciondolo al suo adorato amico tutto sorrisi.
*Da ricordare che per motivi ignoti ogni tanto Akarui fa paura alla gente*
- Akarui e Gaara decidono di partire per Ikitoshu,un villaggio del paese del Fuoco dove abita una donna che può aiutare Akarui a far luce sulla sua famiglia. Matsuri *giusto giusto* assiste alla scena e da fuori di matto;
*La famiglia di Akarui è stata sterminata e per questo su di lei è scesa una maledizione*
- I fratelli di Gaara,che non hanno di meglio da fare,oltre a liquidare la rompimaroni Matsuri,si mettono a fare ricerche su di lei. Senza successo.
- Akarui e l'amico Allegria Congenita si fermano in una locanda dove fottono loro i portafogli. Il propietario ruba un bacio ad Akarui come pagamento e per questo viene ucciso da Gaara. Tutto regolare.
- Gaara si pente del gesto e si rende conto che si è innamorato di Akarui. Decide di riverarle l'esistenza del simpatico tasso dentro di lui,e con sua gioia,Akarui non fa una piega.
*Akarui non fa una piega perché non ha capito nulla*
*Scherzo*
*XD*
- Il nostro sguardo si sposta su Sayuri,che con gran classe anni prima aveva preso a calci Akarui. Ovviamente,si è pentita.
- i nostri amici perseguitati dalla sfiga giungono in casa sua e Sayuri comincia a fare la rompicoglioni facendo domande inopportune.


Noi ci siamo fermati qui...adesso io devo andare a mangiar fuori,e torno di pomeriggio per aggiornare..questo era un capitolo di riassunto,così,per ingannare il tempo...XD spero vi abbia fatto ridere!! ^^ Mi raccomando,vincete la pigrizia come ha gentilmente fatto ELPOTTER,e commentate questa opera di ironia congenita!! XD Alla prox!


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Capitolo 24
*** Scoperta sconcertante ***


Le scoperte di Sayuri Akarui aveva cominciato a raccontare a Sayuri delle sue vicende.
- Quando sono scappata da casa tua,Sayuri...beh,sono andata a Suna,ed è stato un miracolo che ci sia arrivata viva! -
- Stavi scappando,è un miracolo che ti sia salvata da quella folla inferocita! -
A quelle parole,le orecchie di Gaara si rizzarono e gli suoi occhi si aprirono un po' di più. Si girò verso Akarui,poi verso Sayuri,senza capire.
- Uh? Perché quella faccia,Gaara? -
- Ehm...temo che la colpa sia mia - Disse imbarazzata la ragazza alzando la mano - Non ti ho raccontato la parte che ha preceduto il mio arrivo nel Villaggio della Sabbia! -
- Posso conoscerne i particolari adesso? - Chiese lui lievemente stizzito. Era evidente che pensava di meritare appieno la fiducia di Akarui,arrivati a quel punto.
Evidentemente se ne è dimenticata. Tentò di consolarsi il ragazzo,sospirando.
- Devi sapere - Cominciò Akarui - Che vivere a casa di Sayuri le ha causato un sacco di problemi. -
La donna annuì.
- E' vero. Quando al villaggio la videro,dissero subito che faceva parte del maledetto clan Ingyoseii,e la volevano mandare via! Povera Akarui! - Piagnucolò Sayuri con una punta di sarcasmo.
- Sayuri,detesto mancarti di rispetto,ma piantala -
- Tu ADORI mancarmi di rispetto,ammettilo! - Rise lei.
- Non mi capita molto spesso in effetti.. - Rispose lei con tono malizioso.
E' evidente che fra loro due c'è un'intesa straordinaria. Potrà mai esserci nulla di simile fra me e Akarui?
- Un giorno - Continuò la ragazza - Si presentarono qui armati di falci e zappe,e mi costrinsero a fuggire. All'epoca,avevo solo 10 anni,ed ero poco più di una ragazzina. Sono stata 5 anni a vagare per il paese,nascondendomi da tutto e tutti. Poi,finalmente,decisi di tornare al mio villaggio natale,Suna,per scoprire qualcosa su di me e sul mio passato. -
Gaara annuì grave. Dunque,pensò,erano così che stavano le cose. Anche lei,un infanzia che implicava la fuga perpetua.
- Adesso che sai tutta la storia,più o meno,possiamo tornare a parlare di cose serie. Sayuri.. - Fece lei voltandosi - Mi avevi promesso che avresti raccolto tutte le informazioni possibili sugli Ingyoseii. Cosa.. -
- Si - La anticipò lei - Ma prima finite di raccontarmi tutta la vicenda. -
Quello che devo dirvi non è semplice.
E così fu. Akarui,alternandosi a Gaara,le raccontò del loro incontro,delle loro scoperte,della loro battaglia,e del suo potere nascosto. Tralasciando quella notte.... Che tornando in mente ai due suscitò un certo rossore sulle gote.
- Capisco. E così,alla fine la bussola del destino vi ha portati da me. Bene. Allora,sarà meglio che vi dica tutto uello che ho scoperto finora -
Akarui deglutì.
Ha paura di quello che dirà Sayuri. Come la capisco...
Gaara colmò lo spazio che li separava e mise la propria mano sulla sua,non senza un certo imbarazzo.
- Andrà...andrà tutto bene - Tentò di rassicurarla lui tenendo gli occhi bassi.
- Grazie - Sussurrò lei appoggiando la sua testa sulla spalla di Gaara,con sua grande sorpresa e vergogna,e con allegra malizia di Sayuri,che per una volta si astenne dal commentare. Il cuore del ragazzo prese a battere molto più velocemente.
- Dunque...è bene che tu sappia,Akarui,che il fondatore del tuo clan fu... -
- Yuma Ingyoseii - Ripetè lei. L'espressione di Sayuri mutò di colpo,e la sua bocca divenne una smorfia contorta.
- Cosa? -
- Come,cosa?! il fondator... -
- Non fu Yuma Ingyoseii! - Rispose lei stupita - Chi ti ha detto una simile sciocchezza? -
Nella mente di Akarui il vuoto regnava sovrano. Chi era stato a dirglielo?
- Non...non lo ricordo... -
Sayuri sospirò.
- Lasciamo perdere...ad ogni modo,il clan ha una storia di ben 3000 anni,che è cominciata con Mai Ingyoseii...fu lui il capoclan della famiglia -
La faccia di Akarui divenne un miscuglio di emozioni,che andavano dallo sconcerto alla curiosità più morbosa.
- Da...davvero? -
- Si - Rispose lei con molta semplicità.
Akarui sollevò il capo dalla spalla dell'amico e fissò Sayuri negli occhi.
- Sai almeno che i poteri principali del tuo clan sono 10,vero Akarui? -
La fanciulla annuì attenta col capo.
- Vento,oscurità,acqua,veleno,illusione,lampo,terra,inferi,fuoco e spazio - Ripetè diligentemente.
- Dimentica l'ultimo potere supremo,Akarui. Quanti ne rimangono? -
Dove vuole arrivare? Si chiese Gaara inarcando le sopracciglia.
- N..nove - Disse lei titubante.
- Esatto. 9 poteri. Cosa ti ricorda questo numero? - Chiese Sayuri con il tono tipico di chi vuole lasciar pensare molto.
- Mh... -
Anche Gaara,in silenzio,ci pensava. Non sapeva perché,ma quel numero gli era incredibilmente familiare.
- Forza,sforzatevi entrambi,per l'amor del cielo! -
Un lampo attraversò la mente di Gaara. Adesso capiva perché quel numero suonasse così inquietante alle sue orecchie,e perché instantaneamente un enorme sasso si posava sul suo cuore e mille confusi ricordi tornavano ad affollargli la mente....Ma cosa c'entrava Akarui con quel mondo fatto di potere,sangue e morte?
- I demoni... - Cominciò Gaara quasi in un bisbiglio - ...da 1 a 9 code -
Sayuri sorrise soddisfatta,prima che il suo viso si inombrasse di nuovo al pensiero della verità che si apprestava a rivelare.
- Esatto...Akarui? - La ragazza stava ancora riflettendo. O forse,stava fingendo?
Le bestie con le code? Cosa...non posso c'entrarci anche io!
Gaara la scosse leggermente per risvegliarla dal suo stato di catalessi.
- Si...scusami ci stavo ancora pensando! - Rise nervosamente.
- ... I poteri supremi venivano tramandati da membro a membro secondo sacre leggi...ma vedendo come questi venivano perseguitati da persone malvagie,essi cominciarono ad apparire sempre più di rado. Ma coloro che ne entravano in possesso,morendo...ecco..-
- Cosa? - Akarui era combattuta. Da un lato,voleva sapere a tutti i costi,ma dall'altro aveva tantissima paura...
- Per farla breve...i poteri principali del clan Ingyoseii,terminata la loro permanenza nel corpo di uno di loto,si trasformarono in.. -
- Demoni - Anticipò Gaara quasi sussurrando quella parola che lui poteva comprendere e odiare come nessun altro.
- ....Cos...Non è possibile.. - Disse quasi meccanicamente Akarui,con lo sguardo perso nel vuoto.
- Akarui.. Tu sei l'unica ad essere rimasta con un potere supremo - Ribatté Sayuri guardandola negli occhi - Potere dello spazio. E' questo il potere che ti è toccato -
- Davvero?? - Chiese Gaara spalancando le iridi color ghiaccio e voltandosi verso l'amica,che lentamente aveva alzato lo sguardo,tuttavia senza fissare un punto preciso.
- Io...ho il potere dello spazio? - Adesso che ci rifletteva,tutto le appariva chiaro. Quella forza incredibile,capace di perforare qualunque cosa...era ovvio che ci riuscisse così bene: chi controlla lo spazio,controlla ogni cosa. Ogni materia può essere trapassata,modificata,repressa...ed era toccata a lei. Era una notizia...fantastica. Lentamente,la bocca si dischiuse in un sorriso entusiasta.
- E'.....MERAVIGLIOSO! - Gridò lei saltando giù dal divano - Ho un potere incredibile...ed è toccato a me!!! -
Ma Sayuri non rideva. La sua storia non era ancora finita,ma quello che si apprestava a dire pungeva come...come lo stelo di una rosa.
- Sayuri...perché quella faccia? - Chiese Akarui,il cuo sorriso stava pian piano svanendo.
- Akarui...Tu devi uccidere chi ha tolto la vita ai tuoi genitori,altrimenti morirai...lo sai,questo? -
- Si,lo avevo scoperto già qualche giorno prima,per caso...Ma purtroppo,non ho idea di chi possa essere stato - Disse sconsolata ricadendo pesantemente sul divano.
- Io lo so -
Cosa? Fu l'unisono pensiero dei due ragazzi.
- Davvero??!! Lo sai?? - Chiese la fanciulla,guardando Sayuri con occhi speranziosi.
- Si -
Gaara osservò il volto di Sayuri. Sembrava invecchiata di 10 anni,improvvisamente,pensò fissandone i contorni rugosi e le labbra contratte.
- Akarui.. - Cominciò facendo un respiro profondo e cercando con tutte le sue forze di trattenersi - Tu,hai ucciso i tuoi genitori -
Nella stanza piombò il silenzio,e sembrava come se il mondo fosse improvvisamente crollato,ingoiando ogni angolo dell'universo.





Muahmuhamuha!!!! Citasi perfidia da ultimo capitolo colmo di suspence!! recensite assolutamente,voglio sapere se vi è piaciuto il colpo di scena bestiale che vi avevo promesso!! Cioè...in realtà ancora devono succedere un sacco di casini,però...^^ Sono una maestra nel lasciarvi in 13!!! Mi raccomando,RECENSITEEEEEEEEEE!!!!! piccola teddy,so di poter contare su di te...XD





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Capitolo 25
*** Crisi ***


Crisi Per un istante,le parole di Sayuri rimasero sospese in aria,in attesa che una mente abbastanza lucida riuscisse a registrarne il significato. Lentamente,e con una calma quasi glaciale,Akarui sussurrò:
- Cosa? -
Sayuri calò il capo in segno di conferma. Gaara sentiva di star vivendo un incubo assurdo,e non sapeva come uscirne. Per essere precisi,stava vivendo in prima persona l'incubo di qualcun'altro.
Akarui cadde a terra,incapace di formulare un solo pensiero di quelli che le giravano vorticosamente nella testa. Fu Gaara a parlare per lei.
- Sayuri...come puoi saperlo con certezza? Insomma,tu non c'eri quando è successo! - Si voltò per avere il consenso di Akarui. Lei fissava il pavimento senza realmente guardarlo. In silenzio,Sayuri si alzò dalla poltrona e andò nella sua stanza,lasciandoli soli,ognuno con la mente confusa e incredula.


Sayuri era ferma immobile davanti al suo portagioie d'oro. Un regalo di Maito,ricordò. Quel fugace pensiero le strappò un sorriso. Lentamente,alzò il coperchio di questo,e ne osservò l'unico contenuto. Un oggetto,pensò con un misto di amarezza e rimpianto,che era arrivato il momento di restituire alla proprietaria. La spilla della rosa scarlatta cominciò a brillare,come fosse finalmente felice di ricongiungersi ad Akarui.



In silenzio,e con la spilla stretta in un pugno,Sayuri entrò in soggiorno. Akarui era nell'identica posizione in cui l'aveva lasciata,con l'unica differenza che i suoi occhi stavano inesorabilmente lacrimando. Gaara osservava quella scena desolante,senza trovare il coraggio di muoversi. Sospirando,Sayuri parlò.
- Akarui....questa è tua -
La ragazza mosse gli occhi verso la donna,senza muovere la testa. La visione della spilla le strappò un gemito di sorpresa.
- La...la mia spilla.. - Riuscì a dire.
- Spilla? - Domandò Gaara muovendosi verso l'anziana.
- E' solo grazie a questa che io so - Si avvicinò ad Akarui,accarezzandole la testa - Akarui,io ho sognato quella scena. Non posso sbagliarmi. La spilla non  può sbagliarsi! -
- Mune_bi_maru... - Riuscì a dire Akarui - Quando...dove l'hai presa..? -
- Quel giorno che ti trovai...non so perché,ma la tenni io e non te la restituii più. Perdonami,Akarui - Gli occhi di Sayuri erano tristi e mortificati.
- Sayuri...io ero...ero lì. Loro...degli...degli uomini hanno ucciso i miei...i miei genitori! -
- E' quello che stavano per fare - Ammise la donna - Ma tu ti arrabbiasti e il tuo sigillo si liberò senza alcun freno. Li uccidesti tutti -
Akarui aveva sentito abbastanza. Di scatto,si alzò sulle sue gambe,e pur non risultando un sicuro sostegno,decise di fuggire da quella casa. Qualcosa la bloccò.
- Sabbia... - Sospirò con una punta di ironia la donna - Proprio quello che ci voleva -
- GAARA LASCIAMI! - Tuonò Akarui in preda alla disperazione.
- Ascolta,Akarui.. -
- NO CHE NON ASCOLTO! NO CHE NON ASCOLTO NESSUNO!!! - Voleva andarsene,ma la mano di sabbia non mollava il suo polso. Cominciò a tirare con tutte le sue forze,tanto da lasciarsi un livido sul braccio. Ma la sabbia rimaneva lì,immobile.
Gaara si avvicinò ad Akarui,e non senza una grande timidezza,l'abbracciò con slancio,senza parlare.
- Gaara....ti prego lasciami.. - Piagnucolò lei.
- No -
- Gaara... -
La sabbia lentamente cadde sul pavimento,mentre due gracili braccia cingevano istericamente la vita del Kage. Un pianto dirotto accompagnò le mortificanti parole della ragazza.
- Non...non è possibile... - Fu tutto ciò che disse,per un arco di tempo indefinito che nessuno si preoccupò di calcolare.




Erano passate circa 3 ore da quando quelle maledette parole erano uscite dalla bocca di Sayuri. Esausta,Akarui si era addormentata fra le braccia di Gaara,che in silenzio le accarezzava i capelli. Ovviamente,questo dopo che ella venne meno.
- La ami,vero? -
Dritta al sodo,la vecchia.
In silenzio,Gaara calò il capo,mentre le sue guance si coloravano di scarlatto per l'ennesima volta.
- Allora dovrai starle vicino,quando sarà il momento -
- Di cosa? - Si voltò di scatto verso di lei. Oltre all'imbarazzo,anche la rabbia adesso gli stava colorando il viso. Questa era la prima volta che si infuriava così - DI MORIRE???? - Gridò. C'era una punta di disperazione nella sua voce.
- NO! - Urlò improvvisamente - COSA CREDI??? CHE IO LA VOGLIA VEDERE MORIRE??????? -
Gaara tacque. Aveva ragione,lei la conosceva da anni,lui da giorni.  Non potevano esserci paragoni.
- Sayuri...Akarui morirà comunque - Sospirò lui - Potrà uccidersi e vendicare la sua famiglia,oppure aspettare che la maledizione progredisca e lei muoia con essa. Quali alternative abbiamo? -
Gaara,notò la donna,aveva cambiato tono di voce. Immaginava il motivo,ma preferì tacere.
- Non lo so - Rispose lei,enigmatica - Si voltò verso la porta e si apprestò ad uscire dal soggiorno. All'ultimo,guardò Gaara dritta negli occhi.
- Sappi che non la lascerò morire così. Ricordalo,Kazekage dei miei stivali! - E dopo quest'ultima frase,la vecchia Sayuri si congedò in silenzio. Gaara rimase a fissare il corpo della sua Akarui,che dormiva sdraiata sul divano. Cercando di non far rumore,Gaara si avvicinò a lei e protese le sue labbra verso quelle dell'amica. A distanza di due millimetri,si bloccò. Alzò la testa e baciò la sua fronte.
Voglio che tu abbia gli occhi aperti,quando accadrà.




Finalmente,Akarui si svegliò dal suo sonno agitato. Aveva di nuovo sognato i suoi genitori,ma stavolta le sembrò che questi la stessero supplicando di fermarsi. Aveva ragione Sayuri.
- Mune_bi_maru non sbaglia mai.. - Sussurrò con una punta di sarcasmo. La sua spilla,il regalo che il clan le aveva fatto quando era nata...adesso aveva trasformato i suoi ultimi giorni di vita in un inferno. Ma,sfortunatamente,lei aveva già preso la sua decisione. Quietamente,si diresse in cucina.



- Gaara.. - Domandò Sayuri - Hai visto Akarui? -
- Non è più sul divano?? - Chiese lui allarmato.
La donna scosse il capo. Entrambi avevano un unico,terribile sospetto,ma non avevano il coraggio di esporlo.
Non può farlo,si ripetevano i loro cuori.
Improvvisamente,un illuminazione. Cucina gridava la mente di Gaara. Di scatto,si precipitò nella suddetta. Akarui era lì,con il coltello fermo a mezz'aria all'altezza del cuore,il pugno destro serrato sul manico. Gaara dilatò le pupille. Voleva gridare,ma non ci riuscì. Nessun suono gli uscì dalla gola. Akarui aveva mosso il coltello. Chiuse gli occhi,perché non poteva sopportare quella scena. Lui era immobile. Non riusciva ad intervenire. La stava lasciando morire.
- Gaara,è giusto così! Levami questa maledetta sabbia di dosso! - Gli intimò Akarui.
Che cosa? Io non ho mosso la sabbia!
Era incredibile. La sabbia aveva agito per conto suo anche su Akarui. Non aveva aspettato un ordine di Gaara per bloccare il braccio della ragazza. Perché? Forse...anche la sabbia si stava riconoscendo in lei?
Velocemente,corse verso Akarui e le strappò il coltello di mano.
- Gaara... -
- Non puoi morire così - Disse lui strappandola alla sabbia.
- Morirò comunque - Gli fece notare.
Ha ragione,maledizione!
- NO - Tuonò all'improvviso la voce di Sayuri - Una soluzione c'è -
I due ragazzi si voltarono verso la donna: aveva cambiato abiti. Adesso,indossava un kimono da cerimonia.
- La maledizone si abbatterà su di te...ma se tu estrai fuori il tuo potere,questa non ti colpirà,perché impossibilitata a riconoscerti -
- Mi stai dicendo che qualcuno dovrà togliermi il mio Ingyoseii? -
- Ma così...morirà! - Protestò Gaara.
- No....se sacrificherò la mia vita al suo posto -






Citasi la perfidia delle caramelle....*me ghigna*...Vabbò,ragazzi,siamo vicini al casino finale,l'importante è che continuiate a segurmi e soprattutto a recensirmiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!! Sisisisisi fatemi sapere che ne pensate!! ^^ Grazie vi voglio biniiiiiiiiiii!! ^^















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Capitolo 26
*** Per una giusta causa ***


*Me commossa...* Sigh...che bello vedere che la mia storia è così apprezzata!!! *__* mi brillano gli occhi pe la gioia!!! XD Ad ogni modo,oggi avremo finalmente i chiarimenti finali e FOOOOOOOOOOOOOOORSE se scrivo come una pazza entro domani dovrei finire la storia...vedo che posso fare!!! Mi raccomando,voi recensite cm al solito e fatemi feliceeeeeeeee!!! *_________________*



- Che intendi dire,Sayuri?? -
- Oh,mamma!! Un po' di fantasia,Akarui! -
Gaara,nel frangente,si chiedeva come potessero stare tutti così relativamente tranquilli e ironici,invece di dare fuori di matto come qualunque persona normale. Forse...perché loro non erano persone normali,si ritrovò a pensare.
- Ad ogni modo....non voglio che ti sacrifichi per me,Say-baasama! Alla fine,anche se li credevo già morti - A quelle parole,fece un respiro profondo - E...mi sono arrabbiata facendo una strage,ho pur sempre causato io la fine dei miei genitori...e la prova è che Mune_bi_maru te l'ha fatto sognare..evidentemente,era anche per questo che avevo ripreso a sognare la spilla scarlatta e i miei genitori...chiamiamolo richiamo -
- In sostanza,mi stai dicendo che ti senti appieno responsabile della loro scomparsa -
Akarui annuì col capo.
- Quanto la fai lunga,Akarui Ingyoseii! -
- Andiamo,Sayuri!! Ti aspetti forse che io ti lasci morire per me? -
- Oh,ma io non ti ho chiesto di farmi sacrificare la mia stanca vita per te! -
- Ver... -
- Io te lo sto imponendo! -
A quelle parole,Gaara sorrise.
- Tu non mi imponi un bel nulla! Sayuri...tu sei come una mamma per me!! Non posso lasc... -
- E tu sei come una figlia per me - Ribatté lei in tono addolcito.
Silenzio.
- E quindi.. - Continuò Sayuri - è normale che io voglia sacrificarmi per te. Non me lo puoi impedire,ragazza mia -
Akarui rimase in silenzio. La voglia di piangere ritornò per l'ennesima,ma era stanca di singhiozzare sulle spalle degli altri.
Devo essere forte.
- Mi sembra che non ci sia scelta - Ammise lei sconsolata.
- Infatti - Le disse Sayuri.
- Sai già come fare? -
- Oh,ma non sarò io a praticare la tecnica della soppressione finale! -
Soppressione finale? Dove ho già sentito una tecnica del genere? Si domandò Gaara in silenzio.
- E allora chi... ? -
- Non ci pensare,Aki. Piuttosto! Tu e Gaara non dovete raccontarmi più nulla? - Chiese lei in tono più allegro.
- Beh... - Cominciò lui - Io avrei una cosa da chiederti,Say-baasama -
- Avanti,spara - Akarui alzò il viso verso di lui.
Gaara raccontò a Sayuri dei due episodi "di spavento",marcando parole come "all'improvviso","Senza motivo" e "stranamente".
- Tsè...Maledetto Ingyoseii - Bisbigliò la vecchia Sayuri.
- Mh? - fece Akarui.
- E' la maledizione - Spiegò - che progredisce. Ogni tanto,può capitare che il tuo ingyoseii venga inconsciamente proiettato nella mente di chi sta davanti,creando spaventose allucinazioni che portano il tuo interlocutore a distogliere lo sguardo e a gridare dalla paura. -
- Interessante - Fu il commento ironico della chunin,che stava sempre più cadendo in depressione - Una soddisfazione dopo l'altra... -
- Quando ti estrarranno l'Ingyoseii,tutto questo non accadrà più - La rassicurò Sayuri.
- Say-baasama... Non ci sono possibilità che tu sopravviva? -
Per un momento,la stanza si immerse in un imbarazzante silenzio.
- Nemmeno una - Fu la candida risposta.
- Da come parli,sembra che non ti importi nulla della tua vita! -
- In effetti è così. Se ci pensi,con la tua morte non avrei più nulla a cui aggrapparmi in questo mondo,mentre morendo...beh,tutte le persone a me più care sono in cielo! Mi conviene,no? -
Akarui fece un sorriso amaro.
- Non smetterai mai di stupirmi,Sayuri Yakusho -
- Partiremo domani all'alba. Sen Goto ci aiuterà,ma ti avviso che sarà un'operazione faticosa,dovrai prepararrti fisicamente e soprattutto psicologicamente -
- Non ci sono problemi...con tutto quello che ho sentito oggi sono temprata per i prossimi cinquant'anni! - Rise lei.
Gaara,che per tutto il tempo si era sentito una palla al piede,si stava finalmente rendendo conto che Sayuri era l'identica copia di Akarui vecchia,alemo caratterialmente. Era stato in silenzio quasi tutto il tempo,e aveva potuto osservare i loro comportamenti e paragonarli fra di loro.
La grande Akarui muore in favore della piccola Akarui.




Il resto della giornata trascorse in silenzio. Un silenzio carico di aspettative,ma insolitamente tranquillo. Sayuri era ormai pronta a morire,e Akarui dovette ammettere che lo sembrava da sempre,come se vivesse con l'idea di poter andare all'altro mondo da un momento all'altro. Un altro dei misteri di Sayuri,si disse sorridendo. Quella donna,che l'aveva accolta come sua,adesso sarebbe morta per lei. Per la sua follia incontrollabile. Si,in effetti sarebbe stato meglio che le avessero estratto il suo Ingyoseii. Anche se questo significava rinunciare al suo potere speciale. Ma,come la morale insegna,ogni cosa ha un prezzo. La salvezza di Akarui,però,valeva anche la vita di qualcunaltro. Era questo il pensiero che non le dava pace. La sua esistenza valeva davvero così tanto...?
Gaara invece,nel più religioso mutismo,aveva cominciato a riflettere su alcuni punti che gli apparivano enigmatici. Per  esempio,si chiedeva quale utilità avesse avuto il discorso che la donna aveva fatto riguardo l'origine dei demoni con le code. C'entrava qualcosa,forse,con l'estrazione dell'ingyoseii di Akarui? Non avrebbe trovato risposte prima dell'indomani,quando Sen Goto - La sacerdotessa che ti estrarrà il sigillo del potere - aveva detto Sayuri,avrebbe cominciato ad evocare la tecnica sacra. Poteva solo sperare che andasse tutto bene,ma il suo istinto gli diceva che i guai non sarebbero finiti lì.



Quella notte,Akarui dormì con Sayuri,mentre Gaara si accontentò di rimanere sveglio per la casa.
La loro ultima notte. Aveva pensato intristendosi. Gli dispiaceva davvero per Akarui...perdere anche l'ultima persona cara al mondo deve essere un immane sofferenza...Quello che Gaara non pensava,forse per mancanza di coraggio,era che Akarui adesso poteva avere lui...
- Sayuri? - Domandò nel buio Akarui,cercando la mano della donna.
- Akarui? - Chiese lei di rimando.
- Mi mancherai - Disse semplicemente,stringendosi al petto della sua adorata Say-baasama.
- Ti guarderò da lassù - Rispose cingendola con le braccia.
- E se ci dovessero essere nuvole? -
- Gli occhi del cuore vedono attraverso ogni cosa,Akarui -
Nella notte,un pianto silenzioso bagnò le lenzuola profumate di un letto che non sarebbe stato mai più violato.


Quella mattina,in religioso silenzio,il trio uscì di casa. Sayuri,che il giorno prima aveva indossato il kimono da cerimonia,non se lo era più tolto,e ci aveva persino dormito.
- Perché questo kimono è in grado di concentrare il chakra - Spiegò ad Akarui - Per questo l'ho indossato. -
- Capisco. Ne servirà molto,quindi -
- Se serve - Intervenì Gaara - posso darti il mio -
- Gaara! - Esclamò invece Sayuri - Ma non hai dormito stanotte?! -
Gaara la osservò in silenzio. Decisamente,non sembrava una persona che stava per morire fra atroci sofferenze.
- Non posso dormire - Le disse lui,abbassando gli occhi a terra.
- Lui è un Jinchuuriki - Spiegò Akarui.
- Mh...Shukaku? -
A sentir quel nome,il ragazzo sussultò. Dunque lo sa anche lei...
- Si -
- Tassaccio del cavolo! - Esclamò lei - Ecco cosa può fare il Potere della mente| -
- Dunque...Shukaku è il demone derivato da questo ingyoseii -
- Si,e credo che anche tu me lo possa confermare -
Gaara calò la testa. Dopo circa un'ora di cammino,arrivarono ad una grotta. Una donna dai lunghi capelli viola li accolse in un inchino.
- Sono Sen - Disse lei semplicemente. Li invitò ad entrare nella cavità naturale.
In quel momento,Akarui si rese conto di essere preda dell'ansia. Un ansia che credeva di aver represo dentro gli angoli più remoti dell'anima.
- Andrà bene - La rassicurò Sayuri stringendole la mano - Me l'ha detto il vento -
- L'appellativo "Sayuri,donna del vento" ti si addice ancora,eh? -
- Akarui... - Cambiò argomento. Dalla manica del kimono fece scivolare qualcosa sulla mano.
- La...la mia spilla! - Esclamò sorpresa la ragazza,notando come questa fosse stata applicata ad un collarino nero,trasformandola in una collana.
- Questa è tua di diritto - Gliela mise al collo - Non perdere mai Mune_bi_maru,Akarui. Ti proteggerà. -
- D'accordo -
Finalmente,anche loro entrarono nella grotta. Due letti in pietra campeggiavano al centro di questa. Un enorme obelisco li precedeva. In mezzo alle due lastre di roccia,una fiaccola in cui ardeva chakra. Buio totale.
Sen si avvicinò a Sayuri.
- Sei sicura di volerlo fare? - Il suo tono era incolore.
- E' per una giusta causa - Ripose lei,con molta semplicità.
Capì che non si sarebbe fermata davanti a nulla. Sorrise,di un sorriso privo di allegria.
- Distendetevi - Disse Sen. Così fecero.
Sen si sedette per terra,a gambe incrociate,e cominciò a sussurrare parole incompresibili. La fiamma di energia si stava alimentando con il chakra della sacerdotessa. Quando la fiamma divenne abbastanza grande,Sen vi infilò le mani,le quali assorbirono quell'energia che,potè notare Gaara,non aveva nulla a che vedere con il chakra normale.
- Tu - Rivolgendosi a Gaara - Tieni ferma la ragazzina -
Avrebbe potuto usare la sabbia. Ma non lo fece. Si avvicinò,invece,ad Akarui,e le bloccò dolcemente i polsi.
- Andrà tutto bene - Le bisbigliò piano. Lei gli sorrise,senza parlare.
- Inizio - Sen poggiò una mano all'altezza del cuore di Akarui,e lo stesso fece con Sayuri. Quando il chakra cominciò a forzare le pareti dell'organo,un urlo di dolore,quasi corale,si levò in aria,rimbalzando sulle pareti di roccia come un'eco...






Piccola Akaaaaaaaaaaaaarui!!! Ti fa male??? ç_ç Poveretta!! *me piagnucola* Finalmente ho aggiornato!! Mi raccomannu,recensite un bel po'!! XDXD Io intanto vado a scrivere l'altra parte...muhamuhamuha,vi anticipo il suo titolo:

*Bestia fuori controllo*


XD Vi lascio sognare...





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Capitolo 27
*** Bestia incontrollabile ***


bestia fuori controllo Urgono chiarimenti...XD! Allora...per chi volesse saperlo, Mune_bi_maru è la fusione fra le parole "Munekazari" [spilla],"Sho_bi" [rosa] e "Akamaru" [rosso]...diciamo che me la sono inventata io 'sta parola per chiamare la spilla della rosa scarlatta!! XD E' ovvio che è sgrammmaticalmente scorretta XDXDXDXDXDXD!!!!
E poi...ci sono stati alcuni errori nella storia,che riguardano i poteri sacri del clan Ingyoseii. Quelli EFFETTIVI,dunque,sono:
- Vento
- Oscurità
- Acqua
- Veleno
- Illusione
- Lampo
- Terra
- Inferi
- Fuoco
- Spazio


Scusate questo piccolo chiarimento,ma ho letto una cosa...XD vabbé lasciamo perdere!!! Recensite mi raccumannu!! ^^



- Sayuri,controllati! - Le impose la sacerdotessa premendo con più violenza la mano colma di chakra sul suo petto.
- E'...difficile.. - Strinse i denti. Un dolore lancinante le trafisse corpo e anima più e più volte,ed ebbe la sensazione che un branco di lupi le stessero divorando la carne,le budella e le spolpassero le ossa. Immaginò il sangue scorrere fra i loro denti e la carne che lentamente veniva triturata da massicci canini. Le vennero i brividi,ma almeno si distrasse.
Akarui,invece,non parlava. Teneva la bocca serrata e un dente le graffiò violentemente le labbra,che presero a sanguinare. Si sentiva come svuotata,e più volte piombò nell'oscurità per riemergerne bruscamente,con un mal di testa abominevole e la sensazione che il mondo si stesse per capovolgere.
- E'...una sensazione orrenda... - Sussurrò al colmo di un delirio mentale. I suoi occhi si chiusero a metà,le pupille si rilassarono e la bocca rimase leggermente dischiusa,con un filo di bava che colava dal lato destro della faccia. Era svenuta per il troppo dolore. Gaara sentì un violentissimo palpito al cuore. vedere la SUA Akarui in quelle condizioni era come essere presi a schiaffi. Chiuse gli occhi per non guardare i suoi.
- Fragilina,la ragazza - Sen era in vena di commenti,pensò Gaara facendo un enorme sforzo per trattenere una rabbia inumana. Avrebbe voluto strangolarla,quella sacerdotessa,ma sapeva che lei stava semplicemente facendo il suo dovere. Aprì gli occhi e osservò Sayuri. La scena non era migliore di quella sotto di lui. Era rossa in viso,segno di un enorme sforzo,e la sua bocca aveva preso a sanguinare. All'improvviso,cacciò un urlo ancestrale.
- Sayuri,ti ho detto di tacere! - Fece ancora più pressioni sul cuore della donna,che per il dolore mancò un battito. Glielo stava distruggendo,pensò Gaara inorridito. Era una scena cruda e abominevole,persino per un uomo. Persino per Sabaku no Gaara,che aveva ucciso tanta gente nella sua vita. Ma non le aveva mai torturate in modo così...così sconcertante e cattivo. Gli venne quasi da piangere.
- Quanto manca? - Riuscì a domandarle prima che una nausea paurosa gli attaccasse la gola.
- Poco -
- Poco quanto? - Insistette lui.
- Taci - Gli venne voglia di ucciderla.
Si impose il silenzio. Adesso che ci pensava,avrebbe potuto lasciare i polsi di Akarui. Lei era svenuta,non aveva più motivo di tenerla ferma. Come a voler screditare quell'idea,una volenta convulsione rischiò di ribaltare la ragazza.
- Che cosa diavolo le succede?? - Chiese lui allarmato.
- Convulsioni. Sta sognando e delirando allo stesso tempo. Spero regga. -
Come fai a dirlo con tanta calma,maledetta?



Mi sento malissimo. E' come se stessi morendo,senza realmente farlo. Una sofferenza eterna...La mia testa è confusione totale. Mille e mille pensieri mi passano davanti gli occhi. Il mondo sembra girarmi intorno,facendosi beffe di me. Sento che una parte di me se ne sta andando. Mi sento succhiare energia. Poi...cos'è quella...quella cosa? Sembra..un animale. Ma non è un animale comune. Ha gli occhi perlacei...lui! Lui è ciò che mi sta abbandonando. Lui...è il mio Ingyoseii..? Di nuovo buio totale. Lui scompare. Cos'era...??


Un grido immondo fendette all'improvviso l'aria intorno a loro due. Gaara sussultò. Akarui aveva gli occhi completamente bianchi,che non guardavano nulla e che allo stesso tempo fissavano ogni cosa. Ogni tanto una convulsione la scuoteva,ma prontamente il ragazzo la teneva ferma,impedendole di cadere. Sen rimase impassibile,e continuò la sua operazione.
- Manca ancora molto?? - Domandò Gaara esasperato. Era una situazione completamente nuova per lui. Non aveva mai provato tanti sentimenti contemporaneamente,e la cosa gli faceva paura. Era arrabbiato,preoccupato,spaventato,devastato...e anche innamorato. Ed era forse quell'ultimo sentimento a scaturire gli altri. Che potere grande,quello dell'amore.
- Ho finito - Dichiarò la sacerdotessa alzando le mani dal petto delle due contemporaneamente. In silenzio,si allontanò verso una piccola sorgente per sciacquarsi il viso sudato. Gaara era indeciso se tentare di destare Akarui o lasciarla in quello stato.
- Puoi svegliarla - Disse lei come se lo avesse letto nel pensiero.
Annuì e cominciò a scuoterla piano.
- Akarui...Akarui svegliati! -
Tutto quello che ottenne fu di strapparle un gemito sommesso. Almeno aveva la sicurezza che lei fosse viva. Fugacemente,il suo pensiero andò a Sayuri. Morta,gli urlò la mente. Tuttavia,benchè fosse strano e pazzamente assurdo,sentiva qualcosa agitarsi dentro la donna. Si sentì stupido a pensare in quei termini,e cacciò indietro un'altra marea di dubbi e sospetti. Tutto ciò che voleva era svegliare Akarui e dirle che non doveva più morire,che era tutto finito. Ma,per qualche motivo,il suo cuore gli urlava che non era finito proprio un bel nulla.
- Confortante - Si lasciò sfuggire.
- Non si sveglia. Lasciala stare,è svenuta - Gli consigliò la sacerdotessa.
Stava per ribattere,quando accadde una cosa strana. Il suo ciondolo,il regalo di Akarui,si illuminò. Come quella volta in cui lui stava per addormentarsi,ricordò.
- Cos'è? - Domandò Sen.
- Un regalo - Rispose lui senza pensarci.
Lei si voltò a guardare in direzione in cui puntava la collana,che adesso si era alzata a mezz'aria e fluttuava leggera verso Sayuri.
- Cosa...no,maledizione! - Imprecò Sen correndo verso la donna e poggiandole una mano sulla fronte.
Pulsa.
- Che succede? -
- Glielo avevo detto! - Si disperò la sacerdotessa - Glielo avevo detto che non era in condizioni di sopportare la tecnica del trasferimento!!!
- Posso sapere qual'è il problema? - Chiese lui con un tono calmo,almeno per quanto gli era possibile.
- Sayuri era molto malata,Gaara -
Quella frase gli strappò un sussulto.
- .... M... -
- Soffriva di un gravissimo tumore al cuore. Ha retto il trasferimento per purissimo miracolo...ma adesso,come temevo,il suo corpo non può sopportare l'Ingyoseii -
Adesso capiva ogni cosa. Capiva il motivo per cui Sayuri aveva fatto quello strano discorso sui sigilli del potere che si trasformavano in demoni...voleva prepararli ad una possibile apparizione di un 10° mostro,se lei non fosse riuscita a contenere quel potere.
- Pazza - Surrurrò Gaara.
- Dobbiamo allontanarci da qui. Quando la bestia uscirà dal suo corpo...saremo tutti in gravissimo pericolo - Disse lei correndo verso l'uscita della grotta.
Gaara aveva la mente troppo confusa per poter commentare la faccenda. Prese in braccio la piccola Akarui,svenuta,e uscì anche lui dalla grotta.
- Quanto tempo abbiamo? Dobbiamo organiz ... -
- No - Lo anticipò lei - Non possiamo combatterlo -
- Che cosa...? - Gaara cosse il capo,incredulo.
- Ascolta - Disse - Forse,c'è solo un'unica persona che può fare qualcosa,ma non si trova qui. Devo chiamarla -
- E nel frattempo lasciamo che si liberi un 10° demone? -
- Temo di si. Farò in tempo - Velocemente,Sen deviò direzione lasciando Gaara solo con Akarui svenuta fra le braccia.



- Che situazione - Sospirò Gaara,più allarmato di quello che dimostrasse.
- FINALMENTE TI HO TROVATO!!!! -
Gaara si voltò di scatto. Quello che vide lo lasciò perplesso. Nella sua mente c'era un po' di confusione. UN PO'.
- Matusi? - Nemmeno il tempo di chiederselo che se la ritrovò attaccata la collo.
- Oh,Gaara!! Ti ho cercato dappertutto!! -
- Mat...Matsuri! - Gaara arrossì violentemente a quel contatto improvviso - Staccati,per piacere! -
Matsuri notò il corpo di Akarui steso sull'erba.
- LEI??? - Strepitò indicandola.
- Akarui? La conosci?-
- Hai intenzione di allenarla al posto mio,Gaara???? - Gli urlò indignata.
Un mostro rischia di sconvolgere di nuovo il Paese del fuoco,Akarui si trova in stato di incoscienza e Matsuri ha un attacco di isterismo.
- Matsuri,è meglio se vai... -
- Mi....mi mandi via?? - Strillò in lacrime.
- Non si tratta di questo...ecco,il fatto è che...Rischiamo di morire tutti  -
- Ti imbarazza la mia presenza? -
- N...no,non è questo!! E' che... -
Che faccio? Che faccio? Akarui,svegliati!





Si,si,ditelo che mi odiate xk vi lascio in 13!! ^^ Cmq volevo dirvi che anche se leggete questo chappy quando già ne ho postato un altro,commentatelo lo stesso se vi va!! ^^ Adesso comincio a scrivere il...uhm..settultimo capitolo!!! Dite la verità...volete un risvolto amoroso!! XD ve lo darò,ve lo darò...e vi darò anche una cosa molto "particolare",che dovrebbe piacervi,se amate Akarui!! ^^





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Capitolo 28
*** Bestia incontrollabile - Il risveglio ***


Aehm...ragazzi,vi ho detto una cazzata!! In realtà,"Akaramu" è formato da "Aka" e "maru"!! Maru è il suffisso maschile!! XD...quindi,secondo voi,adesso...che faccio? Cambio il nome della spilla in Mune_bi_aka o lascio quello di prima?? Per favore scrivetelo nella recensione!! ^^ grazie e scusate la mia idiozia!XD Ringraziate Dot_Bliss per il chiarimento!

 

 

 

 

- Matsuri,ascolta...c'è un problema 
- No! Non dirmelo! Mi odi! – Scoppiò in un pianto dirotto.
- Io non ti odio,Matsuri – Disse lui sospirando.
- Davvero?! – Chiese lei speranzosa. Stancamente,il giovane annuì col capo. Se la ritrovò nuovamente al collo nel giro di 5 secondi e mezzo.
- Per favore,staccati – Le intimò con poca convinzione.
- Hai appena detto che non mi odi – Protestò lei – Perché adesso vuoi mandarmi via? Sei ingiusto! –
La situazione non era buona. Anzi,era tragica,a dirla tutta. Ma nessuno,se non lui,sembrava rendersene conto. Akarui riposava placidamente sull'erba,Sen era andata a chiamare un ignoto salvatore e Sayuri era...beh...Morta. E poi,ovviamente c'era lei,Matsuri. Non che non le volesse bene. In fondo,era pur sempre la sua prima allieva,e nutriva per lei molti sentimenti positivi. Quali la tolleranza,la pazienza,la comprensione...ok,più che altro,lui temeva Matsuri. Ma era una paura bonaria! Si rendeva paurosamente conto di essere in vena di ironia sfacciata e totalmente inadeguata,ma non poteva farci nulla. Quando una situazione sfiorava quasi il grottesco,lui cominciava a vedere la vita come una grandissima presa per il culo. Ed era esattamente quello che stava succedendo. Un gemito sommesso distolse Gaara da quei pensieri fugaci e tutt'altro che pertinenti alla situazione. Akarui si era destata. Con enorme disappunto di Matsuri,ovviamente.
- Che è...successo? – Chiese stropicciandosi gli occhi. In attimo,ricordò tutto. Sayuri!
- Sayuri! – Esclamò allarmata – Dove... – Fissò interrogativa Gaara,che scosse il capo in segno di diniego. Morta. Era la seconda volta che ci pensava.
- Non ce l'ha fatta davvero,alla fine... – Sospirò rassegnata.
Matsuri le saltò addosso.
- DOVE HAI PORTATO IL MIO SENSEI,BRUTTA STREGA????? –
- Il...tuo sensei?? Ma di che parli? E soprattutto...chi sei? –
* Faccia di Gaara ---> -.-" *
- Sono la fidanzata di Gaara!! –
- Davvero? – Chiese lei allibita.
* Faccia di Gaara ---> O_O *
- Certamente!! Chi ti ha dato il diritto di trascinartelo qui?? Rispondi!! –
- GAARA!!! – Tuonò Akarui – Perché non mi hai detto che avevi una ragazza??? – Adesso,Akarui si sentiva umiliata e illusa. Come aveva potuto,anche solo per un istante,illudersi che loro due...Oh,al diavolo!
- Akarui,Matsuri non è la mia fidanzata –
- Tesoro,ma che dici? Non hai motivo di nascondere il nostro amore!! E' vero,non siamo ufficialmente fidanzati,ma...io ti sono sempre piaciuta!! Dai ammettilo!! –

Tesoro?
* Faccia di Gaara ---> -.-" *
- Non è vero... – Perseverò stancamente il poveraccio,accasciandosi al suolo.
- Posso sapere il tuo nome? – Chiese Akarui cercando di trattenersi.
- Matsuri – Disse sorridendo ironicamente – Un nome migliore del tuo,vero Gaara? Gaara..? –
Gaara era immerso in uno stato semi-vegetativo da cui sembrava non poter uscire.
- Akarui... - Cominciò lui – Matsuri racconta balle –
- Oh,ma credimi,non ne ho mai dubitato! –
Mentre Matsuri stava probabilmente per lanciare un impropero,la grotta da cui erano appena usciti i due cominciò a tremare.
- Di già? – Il tono di Gaara era allarmato.
- Gaara,cosa..? – Cominciò Akarui inarcando le sopracciglia,preoccupata.
Gaara si avvicinò a Matsuri,e sembrò abbracciarla,tanto che entrambe ebbero un tuffo al cuore,ovviamente per motivi diversi. Tuttavia,quando Matsuri cadde a terra,ad occhi chiusi,Akarui capì che Gaara l'aveva colpita al midollo per farla svenire. Sorrise rincuorata.
- Akarui...ecco – Cominciò Gaara,impacciato. Non era semplice quello che doveva dire.
- Cosa? –
- Sapevi che Sayuri...era malata? –
La ragazza aprì gli gli occhi per la sorpresa.
- Non...non è possibile! – Rispose con fervore – Stava benissimo ieri! Chi ti ha detto una simile...? –
- La sacerdotessa –
Le parole di Akarui le morirono in gola.
- No...non lo sapevo – Rispose lei abbassando lo sguardo.
- Akarui,se Sayuri non riesce a sopportare il tuo Ingyoseii ,questo le uscirà dal corpo trasformandosi in demone! –
- E lei...non può.. ? –
Il ragazzo scosse il capo.
- Che cosa dobbiamo fare,allora? –
- Non lo so – Ammise – Sen ha detto che stava andando a cercare una persona in grado di risolvere la situazione,ma...arriverà troppo tardi –
Akarui rimase muta. Spostò il suo sguardo verso la grotta; Da alcune cavità presenti sulla sua volta stava uscendo qualcosa che pareva fumo...bianco. Akarui rimase paralizzata quando capì che in realtà quello era eburneo chakra.

Sta formando qualcosa. Gli urlò ogni fibra del suo cervello. Strattonò Gaara per la manica.
- Gaara...cos'è quello? – Chiese lei indicando una forma mostruosa,fatta di chakra bianco,tuttavia non ancora ben definita.
- Non ho mai visto nulla di simile.. – Fu commento del Kage.
10 scie di energia si andarono a congiungere ad una forma compatta,dapprima unendosi a questo,e poi girandogli intorno alla vita: erano le 10 code. 4 torri di chakra presero una forma sempre più definita,terminando con quattro pesanti zoccoli. Erano le gambe del demone,sottili ma cariche di potenza. La testa aveva una lunga criniera dietro,che pareva una nuvola leggera. Aveva un singolo corno in corrispondenza dello spazio fra i due occhi,rossi di sangue. Come a testimoniare che era apparso sulla terra,il demone lanciò un urlo ancestrale che tagliò quasi il cielo,tale era la sua potenza. Batté i suoi zoccoli sulla terra,distruggendo ogni cosa nel raggio di un chilometro. Era davvero l'Ingyoseii di Akarui. Quella potenza era pressoché identica alla sua.
- Io...avevo quella...quella cosa dentro..? –
- Bijuu – Disse Gaara – Adesso è un Bijuu –
- Che cosa?? –
- Ricordi le parole di Sayuri? Alla morte del detentore dell'Ingyoseii,questo si trasformava in un demone. Lui è il 10° demone,adesso. –

 

 

 

 

Si,si,lo so!! Il capitolo è breve!! Comunque,se volete avere un'idea del demone,andate in questo link:

 

http://i200.photobucket.com/albums/aa170/EclipticRekkuza/Arceus.png

 

 

E se vi ricorda qualcos'altro... non fateci caso: è solo una coincidenza XDXD

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Capitolo 29
*** Sacrificio e delusioni - Quando l'amore ti volta le spalle ***


La bestia lanciò un altro grido straziante. Akarui si sentì quasi mancare. Un supporto di sabbia la sorresse.
- Akarui – Cominciò lui senza distogliere lo sguardo da quella creatura – Non svenire. So che è brutto,ma... – Il suo tono era grave – Quello che vedi è il tuo Ingyoseii –
- Lo so - Riuscì a pronunciare. Un disgusto feroce le salì alla gola. Non poteva concepire un'idea simile. Adesso,finalmente,capiva APPIENO la sofferenza e soprattutto l'orrore di Gaara. E dire...che quella bestia non era nemmeno dentro il suo corpo. Le venne voglia di buttarsi a terra e piangere fino ad addormentarsi e rendersi conto che era stato tutto un orrendo sogno. Ma sapeva di non poterlo fare. Lentamente,si avvicinò a Gaara e gli cinse la vita da dietro. Gaara sussultò,ma non si mosse.
- Gaara.. – Chiese lei sospirando – Cosa devo fare? –
Avrebbe voluto abbracciarla,baciarla e farla sua. Avrebbe voluto strapparla a quella dilaniante sofferenza. Avrebbe voluto che Matsuri si teletrasportasse a Suna e li lasciasse soli,perché,pur stando in stato di incoscienza,sentiva su di lui la sua presenza. Avrebbe voluto che quel demone scomparisse dalla faccia della terra.  Quanto,di ciò che desiderava,si sarebbe realizzato? Nulla.
Akarui si allontanò dal Kage,convinta che lui fosse arrabbiato con lui e non la ricambiasse.
- Perché? – Sussurrò a stento – Perché non mi guardi,non mi parli? – Mosse le mani verso il petto,stringendo il suo cuore – Perché,Gaara? –
La sentì piangere. In quel momento sapeva che se si fosse lasciato andare...non sarebbero più tornati indietro.
- Dobbiamo risolvere la faccenda,Akarui – Le disse con voce piatta.
Avrebbe voluto gridargli che non le importava nulla di quel coso gigante che era uscito dal corpo di Sayuri. Avrebbe voluto gridargli...
"Ti amo" Sussurrò lentamente. Gaara non lo sentì,o forse,non volle illudersi di averglielo sentito dire. Il suo volto non mutò. E allora Akarui si convinse di aver capito.
- Gaara.. – Disse piano – Vado a risolvere la faccenda,come vuoi tu – Akarui stava sorridendo,di un sorriso rassegnato e mortificante. Un sorriso che trasudava un rifiuto mal interpretato.
- Come pensi... – Gli posò un dito sulla bocca.
- Fuiin Jutsu: Shiki Fuujin – Disse piano e lentamente,per imprimere bene quelle 4 parole che significavano una sola cosa: Sacrificio.
- Tu...tu conosci questa tecnica? – Chiese lui,allibito. Una goccia di sudore colò lentamente dalla sua fronte.
- Conoscerla – Fece lei distogliendo lo sguardo – E' una parola grossa. E' la prima cosa che ci insegnano,nel clan Ingyoseii – Gli sorrise amaramente – Ora so anche perché. –
- Il sigillo del diavolo è una tecnica proibita! – Gridò Gaara – Non puoi usarla! –
- Anche in una situazione come questa,ti metti a fare il Kazekage? ...Che amarezza –
- Smettila,Akarui! – Prima che potesse rendersene conto,Gaara le aveva dato uno schiaffo. Meccanicamente,si portò una mano dal petto alla guancia. Faceva male. Lo guardò negli occhi,incredula.
Avrebbe voluto urlargli un "come hai potuto",avrebbe voluto piangere di nuovo,avrebbe voluto picchiarlo. Ma non lo fece.
E' tutto inutile,e io sono solo una povera illusa.
Senza proferire una singola parola,Akarui mosse qualche passo verso quel mostro. Sentì qualcosa serrarle i polsi con violenza quasi esasperante,e prima che potesse rendersene conto,stavolta fu lei a dargli uno schiaffo.
- Lasciami – Gli intimò. Lui la guardò per un istante che parve interminabile,poi abbassò gli occhi fino a guardarsi i piedi,e mollò la presa. Lei si voltò di nuovo verso Uchuu,ma stavolta il suo sguardo era duro e al contempo rassegnato.
- Adesso... – Sospirò parlando quasi a se stessa – Anche io sono come Sayuri: non ho nessuno a questo mondo per cui vivere –
Quelle parole furono come spade dritte al cuore del ragazzo.
Avevo ragione,dunque. Io non sono nessuno per lei.
- Gaara...addio – Molleggiò un istante sulle gambe,poi spiccò un salto verso il demone.
- Aishiteru,Ai – Disse infine,consapevole che quella sarebbe stata l'ultima volta che lo avrebbe visto.
Questa volta,Gaara lo sentì,ma quando stava per risponderle,lei aveva affrettato il passo,scomparendo in una fitta boscaglia.
- Anche io - Sussurrò.


* Per la cronaca,Aishiteru significa "Ti amo" in giapponese,mentre "Ai" da solo,significa amore. In questo caso lo usa come secondo nome di Gaara,o come amore,nel senso stretto della parola. Interpretate come volete...*_*

- Era destino che finisse così – Disse singhiozzando Akarui,lontano dalle sue orecchie. Finalmente,poteva farlo in pace,senza dare conto e ragione a nessuno. Si sentiva umiliata,distrutta,spossata,avvilita e soprattutto...si sentiva delusa. Lei voleva bene a Gaara. Lei aveva sperato che potessero amarsi,liberamente. Aveva sognato un Gaara dolce,che le apriva per intero il suo cuore. Aveva pregato di non essersi illusa,quando lui le era stato accanto nei momenti difficili.
Evidentemente mi sbagliavo.
Con questa amara idea,arrivò al cospetto di Uchuu,il demone a dieci code padrone dello spazio. Emanava un chakra potentissimo ma straordinariamente familiare. Akarui lo osservò. Era lo stesso mostro che aveva visto nel suo stato di incoscienza. Non le faceva più paura. Il suo pensiero volò a Sayuri. Ci teneva davvero così tanto a lasciare questo mondo? Non ne era più così sicura. Di fatto,lei sarebbe morta presto e comunque,e adesso,quel suo gesto non le parve più così altruista e disperato. Ma forse,era lei che stava guardando la situazione con occhi critici. La delusione di Gaara le aveva riempito l'anima di fiele.


Dal canto suo,Gaara la cercava disperatamente con lo sguardo,ma era impossibile scorgerla in quella foresta. Il suo cuore era in agitazione. Lui la amava. Lei lo amava. Era una realtà che mai aveva sperato di poter abbracciare. E stava rovinando ogni cosa. La stava lasciando morire con idee sbagliate. Aveva voglia di uccidersi. Ma sapeva di non poterlo fare.
- ...Aara... – Matsuri si era ripresa - .. He...è ....ccesso...? – Si avvicinò a lui,un po' barcollante. Gaara la guardò. I suoi occhi erano vacui.
- Picchiami – Le disse – Picchiami con tutta la tua forza –
- Cos...Gaara,che dici? – Le sollevò la mano e la scaraventò con violenza sul suo viso bianco.
- Così – Disse lui lasciandole la mano.
- Gaara,perché dovrei fare una cosa del genere? Non ti voglio picchiare! –
Lui rimase in silenzio,fissandola senza distogliere o sguardo un solo istante. Matsuri arrossì violentemente.
- Non...non mi guardare così – Lo supplicò.
- Picchiami,Matsuri... – Aveva cambiato tono di voce – Per favore –
- Gaara... – Lacrime amare solcavano le gote del Kage,ma il suo viso rimaneva impassibile e immobile,come quello di una bambola. Una rabbia cieca invase Matsuri.
Non riesci a scogliere il tuo sguardo di ghiaccio nemmeno quando piangi??
Uno schiaffo. Il viso di Gaara non si alterò. Matsuri lo osservava,incredula. Sembrava un dipinto.
- Maledizione! Gaara,non ... –
Non lo sapeva nemmeno lei. Un altra cinquina,ancora più violenta,colpì l'altra guancia del ragazzo. Anche stavolta,la sua espressione non mutò.
- Più forte – La incitò – Più forte! –
La cosa più incredibile,era che la sabbia non stava intervenendo. Poteva immaginarne il motivo,ma preferì tacere anche con la mente.
Matsuri cominciò a schiaffeggiarlo senza alcune remore,senza pensarci nemmeno un istante,tanto era furiosa. Quel ragazzo,incapace di singhiozzare come qualunque altro essere umano...perché? –
- PERCHE'???? – Urlò d'un tratto la ragazza,e dopo un ultimo,aberrante schiaffo,si accasciò sull'erba fresca,e cominciò a piangere.
- Mi dispiace,Gaara...mi dispiace... – Singhiozzò mortificata.



Sapeva che i ninja del Paese non avrebbero tardato a fare la loro comparsa. Non voleva coinvolgere anime innocenti in quello scontro che riguardava lei e lui. Soltanto. Uchuu ruggiva violentemente,pestava ogni cosa sotto i suoi pesanti zoccoli dorati e fendeva l'aria con quelle 10 code che parevano fruste auree.
Akarui aveva paura. Akarui aveva paura di morire. Non era come Sayuri,dopotutto: lei si sentiva ancora legata alla vita terrena,mentre la sua seconda madre non ci aveva pensato due volte a farla finita per lei.
Già. Per me...
Si sentì improvvisamente egoista. Sayuri si era sacrificata perché la voleva veder vivere...e lei,che stava facendo? Stava andando spontaneamente al patibolo. Sola. Completamente sola. ma ormai,era troppo tardi per tornare indietro. Quel mostro andava fermato,ed era suo dovere intervenire. Lentamente,aprì la bocca e si preparò ad urlare. In un attimo,rivide il volto di Gaara,che gli sorrideva pacatamente. Scosse il capo.
- UCHUU!!!!!! – Gridò – GUARDAMI!!! –
La bestia smise di agitarsi. Mosse l'imponente capo verso di lei.
Di scatto,Akarui congiunse le mani ed evocò i segni del Sigillo del Diavolo. Un impressionante energia si levò in cielo.
- Fuiin Jutsu: Shiki Fuujin! Sigillo del Diavolo! –
Dal chakra si levò una figura inquietante: Il Falciatore. Con un gesto degli arti superiori,Akarui mosse le braccia del diavolo dentro di sé. Un dolore atroce la trafisse,ma strinse i denti. Il braccio del falciatore,dopo aver trapassato immaterialmente la sua carne,si attaccò a Uchuu. lentamente,la figura del demone si fece effimera. Stava funzionando.


Matsuri era di nuovo svenuta,fra le lacrime. Con dolcezza,Gaara l'aveva adagiata su un prato di margherite,e si era voltato indietro subito dopo. Una scossa gli attraversò la spina dorsale.
Akarui gridava la sua mente. Girandosi di scatto,poté vedere il Falciatore,che stava sopra Akarui. Un brivido gli scosse l'anima.
No,non poteva finire così. Lui doveva salvarla. Corse con tutta la forza che aveva ancora in corpo.


- Fa...male – Akarui stava usando tutta la sua energia per intrappolare di nuovo quella bestia nel suo corpo. Ma,quello che non sapeva,era che così facendo,lei sarebbe diventata una Jinchuuriki a tutti gli effetti.



Correva. Gaara correva,senza preoccuparsi neppure di respirare. Non voleva che morisse. Non doveva morire!
- Akarui...non mi lasciare – Supplicò.



Sentiva che le fibre del suo giovane corpo non potevano tollerare lo sforzo. Sapeva che non avrebbe retto ancora a lungo. Ma cos'altro poteva fare? Forse non tutto era perduto ,dopotutto. Sorrise,mentre un rivolo di sangue colava dalla sua bocca. Sentiva le gambe cedergli,ma non si diede per vinta. Il bijuu era diventato molto più piccolo di prima,e la testa e le zampe anteriori erano completamente scomparse dentro di lei. Lo sentiva agitarsi.
- Si...dopotutto ce la posso fare – Sorrise,mestamente.

- AKARUI!!! – Gridò il ragazzo percorrendo con foga gli ultimi metri che lo separavano da lei. Sentiva una fitta al petto talmente straziante che per un momento gli sembrò di morire. Strinse il cuore con la mano ma non smise di correre. Se si fosse fermato,non se lo sarebbe più perdonato.

- Ce...ce l'ho fatta... – Disse tra i denti la ragazza,felice. Sentiva che il suo cuore non avrebbe retto ancora a lungo. Il mostro era sigillato. Una spirale nera comparve sul suo petto,all'altezza del cuore. Stremata,si lasciò cadere a terra.




Gaara arrivò nella voragine scavata dal bijuu. Di lui,nessuna traccia. Il suo cuore perse un battito quando vide la figura di Akarui distesa fra la polvere. In ginocchio,cominciò a camminare verso di lei.
- Akarui.... – Fece lui agitando il suo corpo. Si lasciò scappare un singhiozzo quando vide che non respirava più.
Era morta?





Siamo agli sgoccioli,ragazzi!! Come andrà a finire?? Tutto questo nella prossima puntata (non sarà l'ultima,tranquilli ^^)!!!
Per piccola teddy:
little_writer@hotmail.it

Grazie a tutti coloro che seguono e recensiscono la mia opera!! Mi raccomando,fatemi sapere che ne pensate di questo capitolo!! Voglio tanti commenti,che mi riempiono di orgoglio!! XD Un bacione!! ^///^

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Capitolo 30
*** Chiarimenti,amore e baci ***


Allora...XD...Carissimi fan,è con immensa gioia che dichiaro questa storia ufficialmente Finita in continuazione! Vi ho fatto paura,eh?? Mwahahaha!! Sono leggermente perfida!! Ad ogni modo...preciso che questa è in assoluto la mia prima fic seria,se tralasciamo meravigliose orride One-shot!!Quindi,sono sorpresa e davvero commossa nel constatare che ha avuto 94 recensioni!!! Mi brillano gli occhioni!!! Inoltre,è bene che sappiate che non mi sono mai cimentata a descrivere storie d'amore,in quanto allergica alle love-story zuccherate da carie e tartaro!! XD Quindi tenterò di fare del mio meglio,e chi mi conosce sa che il mio meglio non è tanto diverso dal mio peggio! XD Spero tuttavia di riuscire a soddisfarvi,e spero di fare un bel capito che si meriti tante recensioni come gli ultimi!! Al termine di questa storia....beh...Vi svelerò una notizia che dovrebbe rallegrarvi...ma non vi anticipo nulla!! Muhamuhamuha!!! Ecco a voi il chappy!! ^^

Ah...PS: Uchuu significa spazio in giapponese!! XD
(Una volta tanto non metti nomi a minchia Ndtutti -.-")



Gaara era seduto sull'erba ormai bruciata,con gli occhi sbarrati e la gola secca. Davanti a lui,la sua Akarui giaceva immobile,ad occhi chiusi,ed un sorriso radioso (per quanto fosse possibile) stampato sul volto. Per un attimo,si illuse che stesse dormendo.
- La mia Akarui... – sospirò con una voce rotta dal pianto. Proprio così: Sabaku no Gaara stava piangendo. Per amore. No,decisamente non era da lui. Qualcosa di imprevisto aveva fatto capolino nel piatto orizzonte del nostro ragazzo dalla testolina rossa. Si asciugò gli occhi con violenza,quasi si vergognasse dei suoi sentimenti. Le lacrime si ripresentarono prepotenti,ma stavolta lui non tentò di mandarle via. Rimase lì,in silenzio,mentre le sue guance si inumidivano di tristezza.
- G...Gaara..- Sentì debolmente sussurrare. Lentamente,si voltò verso di lei. Aveva aperto un occhio,e lo stava guardando.
E' viva. Gli urlò la mente. Si costrinse a rimanere immobile mentre lei tentava di aprire anche l'occhio sinistro.
- Ga...Gaara,sono.. – Ricadde al suolo dopo aver tentato di alzarsi.
Non poteva crederci. Akarui,la SUA Akarui...era viva!! E lo stava chiamando!! Istintivamente,si portò una mano al cuore: una strana fitta imperversava silenziosamente. Le osservò gli occhi azzurri e profondi,che sembravano volergli dire mille altre cose.
- Sono...sono viva – Annunciò con tono trionfante,per quando debole fosse la sua voce. Richiuse gli occhi,un sorriso ancora più beato stampato in volto. Gaara sapeva quello che doveva fare. La prese in braccio,con tutta la delicatezza possibile,e si diresse verso il luogo dove aveva lasciato Matsuri,svenuta.
- Non c'è – Constatò vagamente preoccupato. Stranamente,l'istinto gli disse che andava tutto bene. Volle credergli. Lentamente,si avviò verso Suna. Sapeva che il viaggio sarebbe durato molti giorni,ma una voce remota gli suggerì di portarla a casa sua. Una voce che,con molta probabilità,veniva dal cuore.



"Alla fine,la prescelta ce l'ha fatta comunque" Constatò una voce.
"Così sembrerebbe" Concordò Sen,la Sacerdotessa.
"Beh,sembra che il mio intervento,dopotutto,non era così indispensabile. Posso anche tornarmene a casa mia,no?" Le riservò un sorriso pacato.
"Sei sicu..."
"Sen...la mia parola contro la tua. Rilassati,va tutto bene"
La donna lanciò al suo interlocutore uno sguardo interrogativo,che prontamente seppe interpretare.
"Non porti,domande,Sennar...non è ancora giunto il momento"
"Hai ragione" Sussurrò lei con tono rispettoso. Lentamente,si avviarono verso una meta ignota. Uno di loro teneva un corpo privo di vita sulle spalle. Una donna morta con un espressione di pura agonia dipinta sul volto.
. . . . . .


[10 giorni dopo]


- ... L..luce... – Un pigro occhio stava aprendosi dopo quasi due settimane di oscurità. Il sole le diede immediatamente fastidio,tanto che fu costretta a portare la mano destra sulla fronte. Si sentiva ogni fibra del corpo a pezzi,la mente preda di mille pensieri e la bocca asciutta. Però...provava una strana sensazione di pace. Il rumore di un cardine cigolante la distrasse da quelle considerazioni. Richiuse gli occhi fingendo di dormire. Passi lenti,ma decisi,risuonarono a contatto con il pavimento. Improvvisamente,una mano la toccò in fronte,ed una voce tranquilla e confortante parlò.
- Niente febbre – Constatò Gaara,indugiando sulla fronte di Akarui. Morbida e fresca,come quella di un neonato. Gliela baciò delicatamente. Akarui sussultò,ma cercò di tenere a bada ogni fibra del suo corpo.
- Anche oggi dormi,mia piccola Akarui – Sospirò lui poggiando una scodella di cibo sul comodino.
Mia piccola Akarui? Pensò incredula la ragazza. Non riusciva a credere alle sue orecchie. Era davvero Gaara,quello? Aprì leggermente un occhio. Si,non c'erano dubbi: era proprio il suo Kazekage preferito. Sorrise in silenzio.
Gaara si diresse a passi lenti verso l'uscio,ma quando stava per sfiorarne la maniglia,si voltò ad osservarla.
- Quando ti sveglierai,Akarui,ti dirò una cosa molto importante –
- Dimmi,io sono sveglia! –
Gaara si paralizzò. Lentamente,aprì gli la bocca in segno di stupore e dilatò sempre di più gli occhi,finché il cuore non prese ad aumentare i suoi battiti e le sue guance non si colorarono di rosso porpora. La fissò senza realmente guardarla,perché la vergogna gli attanagliava il cuore. Nella sua mente risuonava una parola.
Cazzo!
- Kage,che bello rivederti!! – Disse lei pimpante. Si sentiva improvvisamente in gran forma. Anzi,in grandissima forma. Avrebbe potuto scalare una montagna lì su due piedi.
- A...Aka...Akarui... – Balbettò lui impossibilitato a pensare lucidamente. Da quanto tempo era sveglia? Quanto aveva sentito? Doveva fuggire alla svelta! Non era ancora pronto a rivelarle i suoi sentimenti!
Akarui saltò giù dal letto e si stiracchiò energicamente. Poi osservò Gaara.
- Allora? Che mi dovevi dire? – Gli si avvicinò,riducendo la distanza fra loro due a un metro scarso. Con quelle perle azzurre puntate addosso non poteva pensare lucidamente! Si sentì evaporare quando lei gli poggiò una mano sulla fronte.
- Mi sa tanto che la febbre l'hai tu,Kage! Sei rosso e bollente! –
- Ch-chi? I-io? Noooo!!! –
- Sarà come dici,ma a me non sembra proprio! Forse dovresti riposare un po'! – Si portò una mano alla testa e cominciò a grattarsela,inarcando le sopracciglia – Ah,già! Scusami,tu non puoi dormire!! –
Non si era accorta che lentamente Gaara stava muovendo passi verso l'uscita.
Codardo gli urlò il cervello.
- Gaara,dove stai andando? – Chiese lei con noncuranza.
- Ecco...sai,dovrei andare a lavorare...gli impegni di Kazekage...ci....ci vediamo dopo... eh...eheh...ehehe... – Ridacchiò nervosamente. Sembrava una persona completamente diversa.
E' una persona completamente diversa.
- Uh....d'accordo,Gaara,ci vediamo dopo – Nonostante non gli credesse un granché,gli regalo un ampio sorriso e lo saluto agitando la manina.
- Ciao ciao! – Aveva esclamato ridendo. La porta si era richiusa lentamente. In silenzio,si era seduta sul letto.
Gaara, Kimi o ai shiteru.


Gaara non riusciva a concentrarsi per nulla. Come poteva,del resto? Era innamorato di Akarui,ne era certo...e sapeva di essere ricambiato. Ma,allora...perché tutta quell'esitazione? Non trovò risposta,e rassegnato si abbandonò sulla scrivania,ingombra di pergamene probabilmente arrivate durante il suo periodo di assenza.
- Che bellezza... – Borbottò senza alzare lo sguardo. Improvvisamente,un rumore ovattato gli giunse alle orecchie.
- Avanti – Inarcò leggermente le sopracciglia – Tu?! –



- Come stai? – Esordì Kankuro precipitandosi in camera di Akarui...o meglio,di suo fratello Gaara.
- Adesso bene,grazie –
Sorrise.
- Sai che Gaara non ha fatto altro che passeggiare avanti e indietro per la camera,in attesa che i medici ti dichiarassero fuori pericolo? – Le diede un buffetto in fronte – Ci hai fatto preoccupare molto,signorinella – Disse con tono quasi paterno.
- Mi dispiace – Sembra realmente mortificata.
- Non solo per questo –
- C...come?! –
- Te la posso fare una domanda strettamente personale,a cui probabilmente risponderai con una bugia? –
- Se sai che ti mentirò,perché pormela? – Chiese lei sarcastica.
- La speranza è sempre l'ultima a morire – Dichiarò lui.
- Spara –
- Quanto ami mio fratello da 1 a 10? –
Akarui si sentì morire. Ma che razza di domande faceva?? Non le chiedeva nemmeno se ne fosse innamorata!
- Ma che cazzo di domande fai??? – Urlò avvampando – A me non piace Gaara!!!! –
- Come sei banale,Aki! Non me lo aspettavo veramente da te! Mentire su qualcosa di così evidente!! –
- Non è evidente un bel nulla!! –
- Avanti,persino Temari ha visto che fra voi due c'è del tenero!!! E lei in certe cose è un'idiota! –

"Eeeettccciùùùù! Mi sa che qualcuno sta parlando di me!!"

- Beh,io... –
- Hai fatto un tutt'uno con i capelli – Constatò divertito.
- E piantala!! – Gridò imbarazzata spingendo via il ragazzo dalla stanza.
- Io ti consiglio di dichiararti! –
- FUUUUUOOOOORI!!!! –
Sbam! La porta si chiuse alle spalle di Kankuro,che se la rideva sotto i baffi.
- Vedremo che combineranno i due piccioncini... – Ghignò saltellando allegramente verso la cucina,dove trovò sua sorella che starnutiva.




- Tu qui,Matsuri? –
- Sa-salve,Kazekage-sama.. – Balbettò incerta – Ecc... –
- Grazie – Disse lui prima che lei potesse continuare la sua frase.
- Come? –
- Per essertene andata. – Precisò lui.
Sta pensando a quando mi ha fatto svenire,Pensò amaramente. Tuttavia,cercò di sorridere ugualmente,ma a giudicare dalla faccia perplessa di Gaara,non dovette riuscirci molto bene.
- Matsuri,ascolta... –
Lui non era bravo con le parole. Non lo era mai stato,a dirla tutta. E scaricare una ragazza non era mai rientrato nei suoi piani. Cambiare vita,si,ma con classe. Da quando aveva conosciuto Akarui,la sua vita era diventata un enorme casino,così come tutto quello che ne stava derivando. Notò come gli occhi della ragazza stessero diventando lucidi.
Ti prego,non metterti a piangere,Pregò mentalmente.
- Non devi spiegarmi nulla – Esordì lei con voce rassegnata,ma allo stesso tempo quasi serena – Ho capito ogni cosa. – Si avvicinò lentamente a lui – L'importante è che tu sia felice. Non mi importa con chi. – Gli prese il viso fra le mani e gli diede un affettuoso bacio sulla fronte. In condizioni normali,non avrebbe mai osato tanto. Gaara si stupì del gesto,e prima che potesse rendersene conto,Matsuri si era avviata verso la porta.
- Metticela tutta,con Akarui. E...non farla soffrire,se tieni davvero a lei. –
Con queste ultime parole,richiuse la porta e si avviò verso il campo di allenamento. Quel giorno,sapeva che il suo sensei non sarebbe venuto.
Ci sono cose più importanti da sbrigare.



Akarui era affacciata alla finestra,e guardava un punto indefinito dell'orizzonte. Le parole di Kankuro le giravano vorticosamente per la testa. Gaara la amava?
- Non lo saprò mai,finché non lo metto con le spalle al muro – A quel punto,prese una decisione. Se non parlava lui,avrebbe parlato lei.
Si diresse a grandi passi verso il suo armadio. Ovvero,l'armadio di Gaara,che lui teneva puntualmente vuoto. Ne estrasse il suo Qipao preferito,quello di colore nero e rosso,acconciò i capelli in un elegante chignon e si osservò a lungo allo specchio. Si chiese perché si stesse facendo bella per LUI. Lui,che dell'aspetto se ne fregava alla grande...che stesse cominciando a diventare donna??



- Avanti – Replicò stancamente Gaara sprofondando ancor di più nella sua poltrona. Sussultò quando vide il viso gentile di Akarui spiarlo incuriosito da una fessura della porta. Cercò di darsi un contegno,ma ottenne solo di finire per terra,con grande riso della ragazza.
- Lascia stare,Kage,non c'è bisogno che ti aggiusti! –
Un altra figura di merda,Pensò sconsolato. Alzò gli occhi per guardarla,ma si ritrovò due iridi turchesi a 10 centimetri da lui. Il sangue gli fluì alle gote.
- Gaara,volevo chiederti se dopo il lavoro sei libero – Gli domandò senza allontanare il suo viso da quello del ragazzo. Anzi,ebbe l'impressione che lo stesse avvicinando.
- A..aaaehm...si,credo..credo di esserci..-
- Perfetto!! – Esultò trionfante – Ci vediamo alle 6 nella parte sud del deserto! Non mancare,mi raccomando! –
- Aspetta,ma p... – Non riuscì a domandarle perché. Ma sentiva che era la sua occasione. Senza nemmeno accorgersene,sorrise.




Akarui corse per i corridoi del palazzo,come avesse le ali ai piedi. Rischiò di urtare 6 persone,ma non gliene importava nulla. Sentiva che quella sarebbe stata un'occasione.
Anche la sua.



Gaara osservava teso l'orologio.
5 minuti e me ne vado, Continuava a ripetersi. Decise di dare un ultimo sguardo fuori dalla finestra. Osservando il cielo,notò come alcune nuvole avessero la forma di un arco con le punte rivolte in alto. Un sorriso.



- Eccoti,finalmente – Disse Akarui guardando Gaara avvicinarsi a lei – Sei in anticipo –
- Tu più di me,mi sembra –
- Già – Proseguì lei,abbassando lo sguardo – Senti,Gaara... –
- Mh? –
- Devo parlarti –
- Questo l'avevo capito –
Adesso,era lui quello in vantaggio. Che strano,l'amore.
- Ecco...Gaara... Tu mi ami?
- Dimmi pure –
Mannaggia! Era dannatamente bello! E quegli occhioni azzurri...Gli sarebbe saltata addosso! Ma sapeva che così facendo si sarebbe giocata ogni chance. Doveva agire piano..
- Ecco...volevo...volevo ringraziarti. Per essermi stata vicino in questo periodo per me tremendo.. –
Oh,mamma,che conversazione di merda!
Lui parve stupito e imbarazzato.
- O..oh,certo...era...era mio dovere,no? In-in fondo siamo amici.. –
Akarui avrebbe giurato che dopo quell'affermazione avrebbe aggiunto un "vero?",ma non lo fece.
- E...e poi... - Aggiunse per non chiudere lì la conversazione – Tu...eri molto simpatico a Sayuri! –
Grandioso,sto persino parlando di qualcuno che è morto.
- Davvero?! Ma...ma pensa! –
Era ovvio che entrambi erano parecchio imbarazzati. E la scena,a vederla,faceva ridere. Gaara non si era mai trovato in certe situazioni,mentre Akarui non aveva mai provato nulla per una persona del suo sesso opposto. Inaspettatamente,fu Gaara a rompere il silenzio.
- Sappi... – Aggiunse lui colorandosi di scarlatto – Che ci sarò sempre...se avrai...avrai bisogno di me –
A quelle parole,Akarui sentì il cuore volarle via dal petto. Non aveva aggiunto un enfasi particolare a quella frase,ma era straordinariamente dolce e toccante. L'ultima barriera della ragazza si sciolse come burro.
- Oh,Gaara! – Sospirò abbracciandolo con slancio. Gaara rimase spiazzato. Non si aspettava una cosa del genere. Quando sollevò il viso dalla sua spalla,e lo osservò,un tuffo al cuore la colse improvvisamente.
- G-gaara.. E-ecco,io.. – Fece per staccarsi,ma lui la trattenne,senza nemmeno rendersene conto.
- A-akarui...E-ecco,io... –
(XD Ndme)
- Si..? –
Dai,avanti,diglielo!
- Iotiamo
- Come? Non...Non ho sentito bene..? –
- Eh...ehm... –
L'aveva detto una volta. Non l'avrebbe detto più,altrimenti sarebbe morto di infarto. Ma Akarui...beh,lei aveva capito.
- Mi ami? – Chiese alla fine,sorridendogli. Divenne completamente rosso,e il suo cuore,poté sentire,batteva velocissimo. Calò la testa,con gli occhi bassi fissi sulla sabbia del deserto.
- Anche io – Sussurrò arrossendo anch'ella violentemente.
Qualcosa nella mente di Gaara si svegliò (Era ora XD Ndme). Le prese delicatamente il mento tra le mani,e le sollevò il viso.
- Chiudi...chiudi gli occhi... – le disse,imbarazzatissimo. Lei lo fece,e protese le labbra verso di lui. Sembravano così morbide...così invitanti. Lentamente,mosse le sue verso di lei. Quando le sfiorò,il suo cuore ebbe un sussultò potentissimo. Si bloccò a mezz'aria. Akarui aprì gli occhi.
- G...Gaara..? –
- Ak...Akarui,io.. –
Akarui sorrise. Ma stavolta,il suo era un sorriso malizioso.
- Oh,al diavolo,Kage! Sei una frana! – prese il suo viso fra le mani e lo baciò. Le venne quasi da ridere,ma si trattenne. Adesso voleva gustarsi quel momento magico. Pian piano,Gaara chiuse gli occhi...
Baka,si disse un centinaio di volte.
Le loro labbra si cercavano,si rincorrevano in una frenetica corsa,assetate l'una dell'altra. La lingua di Akarui fece pressione per entrare nella sua cavità orale. Gaara,che non ci capiva molto di certe cose,rimase immobile.
- Ti darei un pugno,ma ti amo troppo,idiota –
A quel punto,Gaara rise divertito,e lei ne approfittò per insinuare la sua lingua dentro la bocca. Cominciò ad accarezzarla piano,fino a solleticargli il palato. Anche se non ci capiva una mazza,quello che Akarui stava facendo gli piaceva. E molto,anche. La imitò,lentamente. Dopo circa 5 minuti,i due si staccarono,ansimando. Non avevano pressoché respirato da quando avevano cominciato a baciarsi. Si guardarono negli occhi.
- Akarui.. – Lei lo zittì con un dito.
- Lascia stare,baka...non dire nulla,che mi rovini il momento! –






Wow!! Il capitolo più lungo che abbia mai scritto!! XD Spero che siate rimasti soddisfatti,perché,come ho già detto,non ho mai scritto scene romantiche,e questo è stato il mio esordio!! Spero sia stato di vostro gradimento!! Ci vediamo ai prossimi 3 capitoli...gli ultimi finali...(Ueeeeeee Ndtutti) ...Ah,a proposito:


Vi ordinoooooooooo di recensire!!!! XDXD

Magari ordinare no...chiedere in ginocchio? XD

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Capitolo 31
*** Fine...? ***


Piccolo cambio di programma...questo è l'ultimo capitolo!! ^////^ Me sorry! Ad 0gni modo,leggete fino alla fine...ma soprattutto,commentate!! Perché credo che sarete felici...

 

 

 

 

 

- Gaara.. – Cominciò Akarui guardandolo negli occhi – Questo significa che siamo fidanzati? –

- Q..Questo c-cosa? –

Akarui gli diede un bacio sulle labbra.

- Questo – Ribadì posandogli un dito sulle labbra.

Gaara fece una faccia pensosa.

- Ehm...credo di si –

- Uhm,non mi sembri convinto – Disse lei tra il serio e il faceto.

- Nono! Non fraintendermi! E' solo che...- Akarui lo guardò storto,poi sospirò.

- Non importa...del resto,cosa mi posso aspettare da Gaara del deserto? –

- No,Akarui! – Disse lui attirandola di più a sé - Non pensare che io non...non ti...beh,mi hai capito! –

- Veramente non ho capito – Disse lei maliziosa.

Gaara arrossì.

- Non pensare che io...non ti...voglia bene,ecco! –

- Ma certo,piccolo Gaarino! So che mi vuoi tanto bene e che mi farai giocare con le tua bambole! – Gli rispose lei sarcastica.

- Ti am...amo...s-se era quello che volevi sentirti dire...!! –

Akarui sorrise,dolcemente contenta.

- Ora va meglio – Gli diede un altro bacio sulla bocca,facendolo arrossire ulteriormente. Sembrava ci prendesse gusto a farlo morire.

- Scusami,caruccio,ma mi diverto troppo a vederti arrossire!! Sei tenero!!! –

(Concordo Ndme)

Gaara rimase interdetto.

Io tenero?

- Mi...mi trovi davvero tenero? – Chiese lui con tono vagamente speranzoso.

- Certo! – Esclamò stupita – Sei il mio Gaarucciolo adesso!! –

- Ga...Ga-gaarucciolo? –

- Sisi!! –

Le sorrise quasi riconoscente.

- Grazie.. –

- Oh,il mio Gaara è imbarazzato!! – Esclamò completamente gasata strusciando la sua guancia contro quella del ragazzo.

- Aehm..Aki? –

- Aki!! Che bello,mi chiami Aki!! – Disse lei agitandosi con occhi brillanti – Comunque si,dimmi –

- Che ne dici di andare? –

- Vuoi andare via? Di già? – Esclamò lei delusa.

- Beh,sai com'è... –

- D'accordo,d'accordo,non insisto – Disse lei borbottando.

Fingendo indignazione,Akarui si voltò dall'altro e cominciò a camminare,anche se in maniera molto strana. Aspettava che Gaara le dicesse qualcosa,ma con suo stupore e delusione,lui non stava facendo nulla. Dopo aver camminato per altri metri,al limite della sopportazione,si voltò di scatto.

- Senti,Gaar... –

Lui la guardava mortificato,e nelle mani teneva un cuore fatto di sabbia.

- Scusami.. – Bisbigliò guardando altrove. Piano,si avvicinò e lei,e senza parlare glielo porse. Akarui ci rimase di sasso.

- Oh,amore mio! – Sussurrò saltandogli al collo,prima di rendersi conto di ciò che aveva appena detto.

Come l'ho chiamato?

- Non...non sei arrabbiata con me? –

- Ma certo che non lo sono!!! Stavo scherzando!! –

Gaara sorrise e l'abbracciò forte,accarezzandole i capelli e respirandone il profumo di pulito. Avrebbero voluto stare così in eterno,ma  non era possibile.

- Dai,andiamo a casa – Le sussurrò dolcemente.

 

 

 

 

- Ahahaahahahahah!!! – Rideva Kankuro – Chissà che staranno facendo i due piccioncini!!! –

- Spero vivamente che si diano una mossa,quei due!! Non ne posso più di vedere Gaara osservarla di sottecchi tutto il tempo!! –

Kankuro rise ancora più forte.

- Sono davvero carini,tutti e due!! Ma io l'avevo capito subito che sarebbe nato qualcosa fra quei due cretini! –

- Chi sarebbero i cretini??? Ma ti sei visto tu,che parli? –

- Io non mi comporterei certamente in questo modo! Io le confesserei subito i miei sentimenti! Certamente,nessuna ragazza può resistermi! –

- Certo...nessuna può resistere dall'ammazzarti di botte! –

- Oh,ma piantala!! E tu,con...con quello là,che non mi ricordo nemmeno come si chiama!! Shikonaro,forse... –

- SHIKAMARU,BAKA!!! –

- Hai visto come ti scaldi??! E tutto per un tizio dall'aria sempre assente che si diverte a guardare le nuvole!!! –

- Non è affatto come lo dipingi tu!! Lui...è...diverso – Concluse infine.

- Sei arrossita –

- Non è vero! –

- Si,invece! –

- Piantala di dire cazzate! –

- Guardati allo specchio,stupida! –

- Non darmi della stupida,idiota! –

- Io si e tu no?! –

La conversazione fu bruscamente interrotta dal suono del campanello.

- Chi cavolo è,adesso??? –

- Kankuro,vai ad aprire,muoviti! –

- Ma vacci tu!!! –

- Kankurooooo.... – Cominciò lei con voce apparentemente suadente – Chi è che mi ha rotto il ventaglio che avevo comprato con l'offerta 3x2???? –

- Stronza – Sibilò fra i denti.

- Baka –

Di malavoglia,il ragazzo si diresse verso la porta.

- Buongiorno – Rispose sospetto Kankuro,vedendo una donna dai lunghi capelli violacei accompagnata da un'altra persona di cui non riuscì ad identificare il sesso.

- Buongiorno a te – Rispose Sen con voce piatta – Qui abita Akarui Ingyoseii? –

Akarui...Ingyoseii? E' questo il suo cognome?

- No – Rispose – Non so chi sia -

- Ne sei assolutamente certo? – La donna lo fissò intensamente negli occhi con le sue iridi rosse.

- Certissimo –

La persona avvolta in un mantello sollevò lentamente una mano,e la poggiò sul viso di Kankuro.

- Verrà lei da noi – Rispose con voce indecifrabile. Un vento freddo si alzò improvvisamente e le due persone scomparvero insieme ad un fogliame trasportato dalla corrente.

- Kankuro...Chi è? – Domandò Temari. Un tonfo attirò la sua attenzione.

- Fratellino-baka? –

Ma fratellino-baka era disteso per terra,privo di sensi.

 

 

 

 

- Siamo a casa!! – Urlò felicemente Akarui entrando in soggiorno e cercando i due fratelli con lo sguardo.

- Forse siamo soli – Constatò Gaara. Akarui si voltò verso di lui,con la malizia dipinta sul volto.

- N-no,aspetta!! C-che hai capito??! –

- Io?! Tu,piuttosto! Ti piacciono i doppi sensi,eh,Gaarucciolo!? –

Temari interruppe il loro dialogo.

- Voi due! –

- Temari! – Esclamò Akarui.

- Venite di sopra...Kankuro ha avuto un mancamento e non si sente molto bene –

- Baka... – Borbottò ridendo Gaara.

- Accidenti,spero non sia nulla di grave! –

Di sopra...

- Gaara! Akarui! Come state,piccioncini? – Chiese il ragazzo. A quanto pare,si era ripreso.

- Favolosamente – Rispose lei dando un bacio a Gaara davanti ai due fratelli,che spalancarono bocca e orbite. Lui divenne un peperone ambulante.

- Quindi,voi... –

- SI!! –

- Alla fine...! –

- SIIIIIIII!!!! –

- Yuuuu-uuuuuuuuuuuuuuuuuuuu!!! Viva Gaara e il suo fascino seducente!!! –

- Kankuro!!! –

- Rilassati,fratellino! Non hai di che vergognarti!! –

- Kanku... – Sospirò Temari – Tu non eri svenuto?! –

- Si,ma adesso sto benissimo! –

- Perché hai perso i sensi? – Chiese Gaara.

- Francamente...non me lo ricordo –

- Tipico di Kankuro.. - Sospirò bonariamente Akarui.

 

 

 

 

- Spero vivamente che sia come dici tu...Akarui deve venire da noi – Disse Sen mentre silenziosamente camminavano per le strade di Suna.

- Lo farà,stai tranquilla... – Sospirò – Conosco bene,mia nipote –

 

 

 

 

Ringraziamenti

 

Desidero ringraziare soprattutto voi,lettori,che siete l'anima di ogni storia!! Proprio così,perché senza di voi,i libri nemmeno esisterebbero!!! Questa storia è andata avanti SOLO ed ESCLUSIVAMENTE grazie al sostegno di chi l'ha vista,letta e commentata...E sono ben felice di annunciare che AVRA' UN SEGUITO!

(WOOOOOOOOOOOOOAAAAAAAAA [Boato] !!!!!!)

Il titolo sembra molto interessante...

" Le farfalle guardiane dei cancelli di Choseii " Non vi anticipo nulla della trama...solo che sto andando a scrivere il prologo e gradirei che voi,che state leggendo la mia fic e che l'avete apprezzata,andaste a leggerlo e soprattutto a commentarlo!!! Detto questo,vi lascio a scervellarvi per poter anche solo vagamente immaginare cosa

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