Amortentia

di LeafMeAlone
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 - Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 - That bitch stole my Chocolate Frog ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 - Felix Felicis ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 - A Stripper in Disguise ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 - Park away, plis. ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 - Only If you don't start making out ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 - TumTum ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 - He can only drool over me ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 - Now we're even ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 - It's just a fork ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 - Think about it ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 - A Frog as a peace offering ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 - Dictamnus albus ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14 - The Yule Ball ***
Capitolo 15: *** Capitolo 15 - The return of a familiar noise ***
Capitolo 16: *** Capitolo 16 - That mistletoe is our freaking hero ***
Capitolo 17: *** FINAL CHAPTER - That potion's got nothing on me ***



Capitolo 1
*** 1 - Prologo ***


Capitolo 1 - Prologo 

 

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Fu solo nel momento in cui le grandi porte si spalancarono che Luhan realizzò di essere finalmente entrato nella famosa scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.

Le pareti di pietra , le torce fiammeggianti sulle pareti, i soffitti alti e un leggero brusio di fondo: era come se l’era sempre sognata.

La professoressa urlò un “muovetevi e seguitemi” ed accompagnò il gruppo di nuovi arrivati alla cerimonia di Smistamento. Le mani del ragazzo dai capelli color fondente iniziarono a sudare, si aggiustò gli occhiali ed appoggiò la gabbia del suo prezioso Zelda - gatto europeo rosso e ciccione regalatogli dalla nonna - vicino agli altri animali e bagagli.
Seguì, poi, la lunga fila di studenti che uno ad uno entravano nella sorprendente Sala Grande.
“Suvvia Lu, stai tranquillo. Siamo così cool che finiremo sicuramente in Grifondoro” cercò di incoraggiarlo Baekhyun, l’unico suo amico.
 
Si erano conosciuti qualche mese prima, mentre entrambi stavano cercando i libri per la scuola al Ghirigoro ed improvvisamente si erano ritrovati a bere burrobirra e a fare acquisti da Madame Malkin: abiti per tutte le occasioni!

“Sai che queste cose mi mettono in agitazione. In realtà non mi preoccupa più di tanto in che Casa finirò quanto più SE saremo nella stessa. Non conosco nessun’altro a parte te” sussurrò un sudato e rassegnato Luhan.

“Silenzio là in fondo!” la professoressa li zittì, posando un cappello a punta su uno sgabello.

“Quando farò il vostro nome – continuò la strega – venite qui e provatevi il cappello: allora saprete a che Casa appartenete” finì in tono solenne la vecchiaccia, prendendo una pergamena da sotto il mantello blu. La srotolò e cominciò a leggere i nomi degli studenti, uno ad uno.

A quel punto il povero Luhan si guardò intorno: quattro lungi tavoli, pieni zeppi di persone in divisa esultavano non appena acquisivano un nuovo membro. E se lui fosse stato di troppo? Ci avrebbe fatto una gran figura di merda e, dato che non conosceva nessuno, non avrebbe ricevuto alcun applauso. Migliaia di pensieri paranoici si insidiarono nella testa del ragazzo fino  quando non sentì un nome che catturò la sua attenzione.

“Byun Baekhyun!” il nome echeggiò nella grande sala e l’amico si diresse verso lo sgabello, confidente di essere il migliore e di non poter essere giudicato da tutti quegli occhi indiscreti.

Guardò con aria incerta il cappello.

“Ecco. Senta, non è che può dirmi dove sono e basta? I cappelli, si sa, sono andati fuori moda! Oppure, se proprio avete questo feticismo per gli accessori, non è che ne avete uno meno vecchio e puzzolente?” aveva una palese aria schifata sul volto.

“Ommioddio, che la Befana Gaga mi fulmini, è persino a punta! Nono non posso indossare quella roba mi spiace è stato un piacere ma-…” cercò di levare i tacchi ma la vecchiarda lo costrinse a sedersi, minacciandolo con un ‘occhio-Byun-che-vado-a-prendere-pure-il-mantello-coordinato”.

“Per quanto questo ragazzino sia impertinente...” il cappello cominciò la sua sentenza.

“Senti bello io non piaccio a te e tu non piaci a me quindi velocizziamo la cosa che così ti posso togliere dalla mia preziosissima testa. Ho fatto giusto ieri lo chatouche”.

“...devo ammettere che il fegato non gli manca. GRIFONDORO!”

“Era ovvio, bitches.”

Ecco che il coro di urla e schiamazzi si alzò di nuovo dal tavolo di Grifondoro e Baekhyun, dopo aver quasi lanciato via il cappello, andò sculettando a prendervi posto, facendo un pollice in su a Luhan.

Perfetto. Ora doveva solo entrare in Grifondoro. Ma come? Non era schietto come Baekhyun e nemmeno coraggioso o forte. Sarebbe sicuramente finito altrove.
Intanto la professoressa continuava a chiamare i nomi.

“Choi Junhong...SERPEVERDE!”

“Kim Jongdae...TASSOROSSO!”

“Kim Minseok...CORVONERO!” quante persone potevano ancora esserci?

“Lu Han!” quasi gli partirono gli occhiali dallo spavento. Tuttavia cercò di non mostrarsi troppo agitato e con passo lento si diresse dal tanto temuto sgabello.

Svariati paia di occhi presero a fissarlo e sentì persino qualche risatina.

 Il cappello puzzava di muffa e si, ora riusciva a capire perché l’amico si fosse tanto rifiutato di indossarlo. Se lo mise in testa, con leggero timore, e quello prese a parlare.

“Vediamo un po’ cosa c’è in questa testa….mhh…sei indubbiamente un ragazzo perspicace e dal grande cuore. Dunque non ho dubbi. GRIFONDORO!” Luhan spalancò gli occhi, che fino a quel momento erano rimasti chiusi per l’agitazione.

Un grande applauso si innalzò da uno dei tavoli e Baekhyun gli corse in contro abbracciandolo e trascinandolo al proprio posto.

Non poteva crederci: era entrato nella stessa Casa di Baekhyun e doveva ammettere che anche i suoi altri compagni sembravano simpatici.

“Ovviamente staremo in camera insieme, vero Lu?” domandò con una gomitata l’amico, specchiandosi poi su un cucchiaio d’argento, aggiustandosi l’eyeliner sbavato.

 

“Ovviamente”.

















































































eeeeeeed eccomi qui. Mi vergogno come un cane a pubblicare questa cosa ma mi stava facendo impazzire! Era li che mi diceva "pubblicami, pubblicami!"
So che questo capitolo è un po' cortino ma era giusto per far partire la storia.
Probabilmente non è il massimo dato che è la mia prima fanfic e sto ancora imparando ma oh...ci ho provato! 
Per chi come me è una fanatica di Harry Potter noterà subito che molti luoghi/incantesimi ecc sono stati presi pari pari dalla saga della Rowling e, per evitare problemi, dico subito che (purtroppo) non mi appartengono, è stata quella geniaccia della JK.
Per finire volevo solo ringraziare in anticipo chi leggerà questo capitolo fino in fondo e grazie a te, anima pia, che stai leggendo questo.
Al prossimo capitolo!
Foglia.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 - That bitch stole my Chocolate Frog ***


Capitolo 2 - That Bitch Stole My Chocolate Frog




 
 
 
 
Muoviti Lu, la megera non perdona!” lo strattonò per un braccio il ragazzo dalle esili ma sorprendentemente forti braccia.

Baekhyun correva a più non posso, urtando e spintonando alcuni studenti nel corridoio.

“Fate largo pseudobabbani, via dai boccini d’oro, qui siamo in ritardo” urlò trascinando per vari metri un Luhan decisamente affaticato dalla corsa.

“Baek perché non hai messo la sveglia? Non possiamo arrivare in ritardo il primo giorno!” domandò irritato l’amico.

“Perchè mi sono dimenticato!” si giustificò quello.

“Se ascoltassi meno le Winx Generation la notte forse non ti dimenticheresti di queste cose importanti!”

“Lascia le mie fatine fuori da questa storia! E poi guarda, siamo arrivati.”

Entrarono nella classe sedendosi ai loro posti, appena in tempo per l’appello.

“Pss…pss! Qualcuno di voi ha visto Yixing?” sussurrò una voce appena dietro Luhan, che si girò per vedere da dove provenisse.

“Ehm...ecco…chi è Yixing?” domandò incerto aggiustandosi gli occhiali, osservando chi aveva appena parlato.

Era un ragazzo dal viso tondo e gli occhi grandi, i capelli neri pettinati e curati e le labbra rosee a cuoricino. Dalla cravatta blu dedusse fosse di Corvonero.

“Oh, scusa, dimenticavo che non ci siamo solo noi. Mi chiamo Kyungsoo, piacere. Ho perso il mio amico Yixing per strada...non è che l’hai visto? È alto, ricciolino, coi capelli castani e l’aria un po’ spaesata”.

“No...mi dispiace, non l’ho visto” rispose Luhan, con aria mortificata.

“Non fa niente, tranquillo, probabilmente si sarà perso là dalle scale...sai, a loro piace muoversi! Conoscendolo starà girovagando per il terzo piano: dopo lo vado a raccattare” concluse ridacchiando il ragazzo dagli occhi grandi.

“Comunque sono Luhan, piacere, ed il ragazzo di fianco a me si chiama Baekhyun” sentendo il suo nome l’amico si girò, facendo un cenno a Kyungsoo.

“Woah...ora che ci penso siete i primi ed unici Grifondoro che io conosca”.

“E anche i de best” aggiunse un modestissimo Baekhyun, provocando una lieve risata agli altri due.
 
                                                       



                                             
La lezione si rivelò essere abbastanza piacevole e, una volta terminata, i due maghetti dovettero salutare Kyungsoo, per poi uscire in corridoio.

“Cosa abbiamo ora?” Baekhyun si appoggò ad una parete.

“Storia della Magia. Mi sa molto di noia” sospirò Luhan, pulendosi gli occhiali.

“Forse perché è la noia fatta a materia” sbuffò l’altro. “E come se non bastasse – continuò – siamo con i Merdaverde”.

“I CHI?”

“I Merdaverde. I Serpecacca. Chiamali come ti pare”.

“...Dici i Serpeverde? Ma dai magari sono simpatici!” scherzò Luhan.

Il volto dell’altro, però, si oscurò, diventando quasi serio. Si girò a guardare il maghetto con gli occhiali e, una volta preso fiato, iniziò a parlare come un treno.

“Guarda bene i miei stupendi occhi illuminati da un eye-liner più costoso delle tue scarpe, Luhan, e ascoltami bene: NON osare mettere mai più la parola ‘simpatici’ e ‘Serpeverde’ nella stessa frase” si era lasciato trasportare dall’enfasi del momento e aveva preso l’amico per la cravatta, sollevandolo quasi da terra.

“È gente malvagia quella.” Strinse un pugno verso il cielo, in modo drammatico, lasciando la presa sulla cravatta di Luhan.

“Addirittura.” esordì in tono ironico il ragazzo, aggiustandosi la divisa.

“NON STO SCHERZANDO” metà degli studenti nel corridoio si girò a fissare i due.

“QUEL BIFOLCO...QUELL’ESSERE IGNOBLIE HA OSATO RUBARMI LE MIE CIOCCORANE ALL’ASILO. E NON SOLO! MI HA PERSINO STRAPPATO LA MIA MANTELLINA AZZURRA PREFERITA, QUELLA DI DOLCIS GABBANASQUE!”

“Ma si può sapere di chi stai parlando?” Luhan era al limite della sopportazione. L’altro stava urlando fin troppo e non voleva farsi riconoscere subito, il secondo giorno di scuola.

“Di. Oh. Sehun.” Baekhyun digrignò i denti, sibilando il nome.

“E ancora sei arrabbiato con lui? Non credi di stare esagerando? Eravate piccoli, non l’avrà fatto con cattiveria!” il maghetto roteò gli occhi.

“Forse non hai capito bene. Ha rubato a me, Byun Baekhyun. Un giorno di questi giuro sui calderoni di mia zia, firmati da Benedecta Parodus, che lo prendo a colpi di Cruciatus.”

“Si. Stai decisamente esagerando”.
 


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L’ora di Storia della Magia non fu esattamente come Luhan se l’era aspettata.

Il professor Yu non riusciva a domare quei forsennati dei Serpeverde e passò tutto il tempo a cercare di farli stare buoni.

“Wu Yi Fan smettila immediatamente di trasformare gli appunti in cosce di pollo: so che è il tuo stile ma dovrai trattenerti. Qualcuno mi dice dove è finito Choi Junhong con quei pomodori? E PER LA BARBA DI MERLINO, KIM JONGIN, RIMETTITI SUBITO LA CAMICIA ADDOSSO O TOLGO 10 PUNTI A SERPEVERDE”.

“Sembra un gruppo molto...movimentato?” provò a sedersi Luhan, dopo aver scansato un mattone – dicasi libro di testo – che mirava alla sua faccia.

“Movimentato un corno mi stanno tutti sul cazzo. Almeno si sono resi utili e ci hanno evitato un’ora di istinto al suicidio” esordì sedendosi Baekhyun, facendo spallucce.


“ATTENTI AL POLLO VOLANTE.”

“ONEW CAZZO FAI IL POLLO NON È IL TUO STILE.”

“ZITTO KRIS O GIURO CHE TI PRENDO A PUGNI NEL PANCREAS.”

Tra urla e schiamazzi il caso volle che la coscia di pollo atterrò proprio in testa a Baekhyun.

L’aula tacque per un secondo e Luhan fissò con occhi strabuzzati l’amico, sapendo fin troppo bene che stava per accadere qualcosa di molto brutto.

“...ed ora, se mi vuoi scusare – iniziò un apparentemente tranquillo Baekhyun – LI PRENDO TUTTI A RANDELLATE NELLE PLUFFE!” si alzò il ragazzo con ormai lo chatouche rovinato, rincorrendo uno dei Serpeverde.

“VIENI QUI BRUTTO GOBLIN CHE NON SEI ALTRO ORA APPICCO FUOCO ALLA TUA FACCIA E LO SPENGO CON UNA FORCHETTA.”

“Il solito Baek...” sussurrò divertito Luhan, guardandosi intorno.

Tutti sembravano essere concentrati sul duello che Baekhyun stava scatenando, tutti tranne uno.

Era un ragazzo magro dalla pelle candida e curata, dal viso lungo, il naso perfetto e lo sguardo annoiato. Seduto su uno sgabello a pochi posti distante dalla cattedra, fissava un punto indefinito nella stanza con espressione seria.

In un modo o nell’altro si accorse dei due occhi puntati su di lui e girandosi lentamente squadrò il maghetto con gli occhiali.
Era incredibilmente magnetico e sapeva di esserlo.

“Non guardarmi troppo, o rischi di sciuparmi” il suo tono non risultava tagliente, quanto più sensuale e ipnotico.  

Il cuore di Luhan perse un battito, le mani iniziarono a sudargli ed arrossii lievemente, consapevole di aver appena fatto una palese figura di merda.

L'altro scostò i capelli platino dalla fronte, mostrandogli un sorriso sghembo, quasi paralizzandolo.

“A-Avevi qualcosa sulle labbra” tentò di giustificarsi quello, con voce leggermente tremante.

In tutta risposta il biondo si leccò il labbro inferiore, lentamente, prendendo totalmente alla sprovvista Luhan. Lo faceva apposta, ne era sicuro, voleva farlo diventare color magenta e morire di vergogna.

Beh... c’era riuscito perfettamente.

Luhan distolse subito lo sguardo, paonazzo, ma riuscì a cogliere una risatina che collegò subito al ragazzo affascinante a pochi metri da lui.

Con sua grande fortuna la campanella suonò e decise di catapultarsi fuori dalla classe con le sue cose, senza guardarsi indietro, prendendo per un orecchio Baekhyun e trascinandolo fuori.

“Ahio ma cosa fai stavo finendo di-...“

“C-Credo di aver appena visto il ragazzo più bello di tutto il Mondo Magico.” sussurrò Luhan all’amico, guardandosi intorno per non farsi sentire.

“Dopo di me intendi dire.”

Luhan gli diede un pugno sul braccio.

“Andiamo...sono serio! Era...accattivante. So che non ti piacciono i Serpeverde ma credimi, è stato come essere colpito da uno Stupeficium.”

“Serpeverde? Mi prendi in giro spero! Quelli non hanno classe. Come si chiama?”

“Guarda che sono serio. Non era rozzo come gli altri, né tantomeno chiassoso e infantile. Non so il suo nome. Ci siamo a malapena guardati. Però ho fatto una grande figura di cacca, sai? Lui-…”

“FRENAFRENA amico e smettila di sbavare, le scarpe mi sono costate 2000 falci. Magari qualcuno di decente è entrato quest’anno e potrebbe essere il tuo tipo. O forse lo conosco, dai prova a descrivermelo. Era alto?” Baekhyun si appoggiò sul muretto, aggiustandosi i capelli con le dita lunghe e curate.

“Ecco... era seduto, quindi non l’ho visto. Però aveva la pelle bianca, gli occhi grigi e magnetici, il naso perfetto e-…”

“…i capelli platino?” finì per lui Baekhyun.

“SI! Come fai a saperlo? - saltellò entusiasta Luhan – lo conosci?”

“Certo che lo conosco. Lui è quello stronzo di Oh Sehun."
































































































Heilà! Sono sempre io. Come promesso ecco il secondo capitolo in anticipo, dato che lo avevo già in archivio.
Quante cose da dire! Per iniziare: vi ringrazio tutte per le recensioni carine che mi avete fatto! Mi sono commossa,davvero.
Ringrazio anche chi ha aggiunto ai preferiti, chi tra le seguite o chi semplicemente ha letto la storia.
Entrando nel particolare volevo chiarire alcuni punti: per prima cosa si, all'inizio di ogni capitolo ci sarà un'immagine, ognuna con un personaggio diverso. Ho cercato di risolvere il problema dato che molte di voi non la vedevano, ditemi se ora è tutto a posto o continuate a vedere il niente (è una cosa a cui tengo molto, ci ho messo venti secoli a fare tutte le immagini).

Cosa dire di questo capitolo? Beh è entrato in scena il Sehunnino pane e vino e Baek ha subito sclerato. A proposito di Baekhyun...come mi vengono bene i suoi insulti! credo sia un dono.
Ora vi lascio, sperando vi sia piaciuto anche questo nuovo capitolo <3
Baci Baci Foglia.

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 - Felix Felicis ***


Capitolo 3 - Felix Felicis

 



“Oh andiamo Baek, non puoi tenermi il muso tutto il giorno!”


Luhan si sdraiò sul proprio letto, facendo attenzione a non schiacciare Zelda sotto di sé e guardava Baekhyun con aria supplichevole. Erano ore che stava pregava l’amico – in quel momento infilato sotto le coperte fin sopra il naso, le quali lasciavano in vista solamente gli occhi e la fronte aggrottata – di perdonarlo in quanto aveva osato dare del ‘affascinante e magnetico’ al suo arcinemico, Oh Sehun.

“Mhpf.”

“Non potevo sapere che era lui, ti prego ti prego ti pregooooooooo. Giuro che non lo dirò mai più.” Il suo tono era diventato quasi petulante.

“Luhanf...Non fono arraffiato cof tef” Baekhyun parlava da sotto la coperta di flanella rossa, con voce alquanto bassa.

“Che hai detto??” Luhan si sporse verso il letto dell’altro, sicuro di aver compreso male.

“Ho detto – l’amico si alzò sui gomiti, appoggiandosi alla testata del letto – ho detto che non sono arrabbiato con te.” Accennò un sorriso, per rassicurare Luhan, il quale rimase di stucco per due minuti buoni.

“...ah no?”

“No. Sono imbestialito con Oh Sehun.”

“Ci risiamo...”

“Per la miseria è diventato davvero così bello?”

“Oh si.”

“Maledizione Lu, non sei un Tassorosso, puoi evitare di essere così onesto in questi casi.”

L’amico in tutta risposta rise, accoccolandosi al gatto rosso di fianco a lui.

“Vai a dormire Baek.”
 


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Erano passati tre giorni dall’imbarazzante episodio di Luhan e l’ora di Storia della Magia si faceva sempre più vicina.

“Baek non credo di potercela fare...se lo guardo negli occhi un’altra volta potrebbe scoppiarmi una vena.” I due passeggiavano per i corridoi della scuola, attendendo l’inizio delle lezioni.

“Suvvia Lu, devi solo indicarmelo...anche se sono sicuro che riconoscerò la sua faccia apatica da kilometri di distanza!”

“Solo...non iniziare una rissa ok?” Luhan lo guardò con i suoi occhioni da cerbiatto.

“...Neanche un piccolo schiaffo?”

“No.”

“E va bene, va bene ma solo perché sei tu.”

“Brava la mia sassy queen – lo abbracciò – ah e mi raccomando: se svengo tu inventa una scusa e portami via da lì.”

“Suvvia Lu, sono Byun Baekhyun, so sempre cosa devo fare!” il ragazzo si aggiustò i capelli, con fare altezzoso.

“Byun Baekhyun?” una voce bassa, roca ed incredibilmente sensuale aveva parlato.

I due si girarono verso quello che si rivelò essere un gigante dalle orecchie a sventola e gli occhiali enormi, neri. I ricciolini biondi rendevano il suo aspetto totalmente in contrasto alla sua voce – era quasi adorabile a vedersi – e le maniche della divisa di Tassorosso, che subito Luhan notò fosse troppo stretta, gli arrivavano solo a metà braccio, creando un effetto alquanto buffo sull’individuo dallo splendente ed inquietante sorriso.

“L’unico ed inimitabile. Scusa ma...ti conosco?” fissò il ricciolo, confuso.

“Certo che si! Eravamo vicini di casa una volta!”

Baekhyun spalancò gli occhi e rimase paralizzato.

Era veramente lui?

Lo sfigatello col furetto, il tappetto pieno di brufoli? Quel bambino grasso e tozzo con la montatura degli occhiali imbarazzante che aveva una palese cotta per lui e che gli ronzava sempre intorno quando aveva sei anni?

Cosa gli era successo? No, impossibile, non poteva essere lui.

“Park...Park Chanyeol?”
“Woaaaah ti sei ricordato! Da quanto tempo non ci vediamo. Un giorno sono venuto a casa tua e non vi ho trovato più. La signora Grim mi disse che vi eravate trasferiti...cavoli se mi sei mancato!”

Per tutte le Winx Generation, era davvero lui. Baekhyun rimase a fissarlo per più di un minuto, chiedendosi quale incantesimo proibito era riuscito a trasformare l’essere davanti a sé.

“Certo che non riesco proprio sbarazzarmi di te eh!” sbuffò distogliendo lo sguardo, cercando di non dare a vedere come in realtà la presenza dell’altro non gli fosse del tutto indifferente.

“Già!” il sorriso del gigante era smagliante e i suoi occhi erano perennemente a mezzaluna. “Non mi presenti al tuo amico?”

Luhan – che fino a quel momento era rimasto seminascosto dietro Baekhyun – sussultò, squadrando meglio la torre.

“No, mi dispiace ma abbiamo lezione. Quindi ciao.” concluse in tono alquanto sgarbato il ragazzo con l’eye-liner, prendendo per un braccio Luhan e trascinandolo in classe.

“Ci vediamo in giro!” il gigante in tutta risposta sorrise e salutò i due e si diresse anche lui nella propria aula.

“Si può sapere perché mi hai trascinato via???” cominciò quasi urlando il maghetto occhialuto.

“Perché quello lo conosco ed è una sottospecie di cozza! Ti si attacca addosso e non se ne va via. L’ho sopportato per ben tre anni e non ne potevo più.”

“Beh...non mi sembra così sgradevole” gli diede una gomitata Luhan, lanciandogli frecciatine ed un sorrisetto malizioso.

“A-Ammetto che si è fatto alto e quasi, quasi passabile ma ciò non toglie che sia peggio di un bolide: sempre tra le pluffe.”

Il balbettio lo ingannò.

“Non ci posso credere.”

“Cosa??”

“Ti piace.”

“MA NON FARMI RIDERE. Ed ora piantala, devo stare attento alla lezione.”

“Non è ancora iniziata.”

“Devi stare zitto.”

 
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“Nel Medioevo, la caccia alle streghe è stato uno degli avvenimenti più importanti della storia del Mondo Magico...”

I primi minuti della lezione di Storia della Magia erano stranamente tranquilli: nessun urlo, nessuno strip, niente di niente.

Ciò che Luhan poté notare, tuttavia, era che il biondino non era presente. Si era quasi rattristito quando aveva cercato di indicare Sehun all’amico, non trovandolo.

“Sarà in giro a marinare le lezioni. Il solito figlio di papà” gli aveva detto Baekhyun.

Non passarono neanche cinque minuti che la porta dell’aula si aprì, rivelando un Oh Sehun sicuro di sé.

“Scusi il ritardo, signor Yu. La scuola è così grande...mi ero perso.” Luhan poté percepire un tono menzognero nella voce del biondo così come notò moltissimi nuovi particolari sull’altro, come le larghe spalle e il leggero difetto di pronuncia della s.

“Esibizionista.” Sibilò Baekhyun all’amico, del tutto distratto dal biondino. Il professor Yu, invece sembrava molto intimorito dalla sua presenza e non rimproverò per nulla il quarto d’ora di ritardo.

Sehun camminò lentamente verso il banco di Luhan, sedendosi di fianco a lui. Alzò lo sguardo, rivolgendogli un altro dei suoi sorrisi sghembi.

“Ti sono mancato?”

Il maghetto occhialuto si sentì quasi svenire e non poté far altro che fare finta di prendere appunti, ignorandolo.

“Senti cocco è inutile che fai quella faccia da furbetto. Lascia in pace il mio amico Luhan.” Baekhyun si sporgeva, dondolando su due gambe della propria sedia.

“Luhan eh?”

Sentire il proprio nome pronunciato da Sehun provocò un brivido alla schiena al poveretto, che cercava di inventare frasi a caso da scrivere sulla propria pergamena.

“Tra un anno e l’altro sei diventato sordo per caso?” il ragazzo con l’eye-liner guardò l’altro cagnesco.

“Dal tono che hai appena usato deduco tu sia Byun Baekhyun, il mio Cogliondoro preferito. Come te la sei passata in questi anni?” un sorrisetto provocatorio si stampò sulle labbra del Serpeverde.

“EGREGIAMENTE, senza te tra i piedi.”

“Suvvia, non credi che potremo ricominciare? Non siamo più bambini.” Il tono di Sehun era calmo, pacato, per nulla intimorito dallo sguardo omicida di Baekhyun.

“Nei tuoi sogni Oh.”

Quello però, ignorò completamente Baekhyun e si concentrò sul maghetto con gli occhiali.

“E così tu sei Luhan, giusto? Immagino tu conosca già il mio nome, il tizio mestruato lì te lo avrà sicuramente detto – indicò Baekhyun che fortunatamente non l’aveva sentito – comunque sono Sehun, piacere di conoscerti. Prevedo un anno scolastico spassoso.” Il biondo gli ammiccò, seducente, per poi puntare lo sguardo sulla lavagna, prestando finalmente attenzione alla lezione.

Luhan girò la nuca verso l’altro compagno di banco, Baekhyun, cercando il suo aiuto con lo sguardo.

“Te l’ho detto che è insopportabile.”




































































saaaaaalve amiche mie! 
sono esausta ma sono riuscita comunque a pubblicare un nuovo capitolo, non siete contente?
Grazie ancora per tutte le vostre recensioni, cercherò di rispondere un po' a tutte, pian pianino.
into the chapter: è un po' meno demenziale ma hei, è entrato in scena Chanyeoooooooool *^* Per lui Tassorosso! (L'ho sempre visto come un Grifondoro ma poi ho pensato che ci vuole una pazienza della madonna a sopportare baek). Ho voluto anche Nevill Paciock-izzarlo. Dopotutto guardate che bel dio greco è venuto fuori da quel bimbo un po' molto bruttino!
Continua la battaglia Sehun-Baekhyun...chissà chissà.
Il titolo del capitolo deriva dal fatto che secondo me, se Chanyeol fosse una pozione, sarebbe la Felix Felicis, tutto li e boh, mi piaceva un bottoooooo.
Ora vado mie care lettrici, ci sentiamo presto!
Foglia.

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 - A Stripper in Disguise ***


 
Capitolo 4 - A Stripper in Disguise 






 “Questa umidità manda sempre a quel paese i miei capelli, maledizione.”

Seduti su due poltroncine argento giacevano due figure illuminate da un fuoco scoppiettante ed una luce verdastra. La Sala comune di Serpeverde, situata nei sotterranei, non era certo il luogo più comodo e accogliente per i nostri purosangue.

“E c’è anche freddissimo.” Si lamentò ancora Kai, sfregandosi le mani.

“Smettila di piagnucolare come una bimba di cinque anni. Non ti si addice.” Sehun si aggiustò i capelli platinati, alzando gli occhi al cielo.

“Mi scusi imperatore Oh, non sono fico come lei. E poi cerca di capirmi, sono pure malato per colpa di questa stupida temperatura.”

“Ma certo, uno gira nudo per la scuola e si ammala proprio il giorno in cui indossa i vestiti!” Sbuffò il biondo.

“...In classe c’è caldo.”

L’altro rise debolmente: era di buon umore. Jongin si girò a guardarlo, colpito.

“Ti vedo più sereno e se la memoria non mi inganna i casi sono due. O sei riuscito a dire ‘assassinassero’ senza creare uno tsunami di saliva o hai incontrato qualcuno di interessante.”

“Non prendermi in giro, thai che non lo faccio appothta.”

Jongin rise sotto i baffi, scompigliando i capelli all’altro.

“Hey, tvb lo stesso.”

“Tamarro.”

“Chi è?” Cambiò discorso il moro, appoggiando la schiena ad uno dei due braccioli della poltroncina e stirando le braccia all’indietro.

Sehun sorrise tra sé, ripensando al piccoletto dai grandi occhiali e l’adorabile timidezza.

“Si chiama Luhan.” Il tono del biondo era pacato e Jongin potè notare gli occhi sognanti dell’amico e i lati della bocca incurvati leggermente all’insù.

“Che carino, stai già fan-boyeggiando.” Lo punzecchiò subito.

“Mi puoi fare un favore?”

“ODDIO OH SEHUN CHIEDE PESINO I FAVORI aspetta che lo vado a scrivere sulla Gazzetta del Profeta.”

“Yah! – diede un pugno al petto del moro – ascoltami. Mi serve, ebbene si, aiuto per rimanere solo con lui. Ogni volta c’è Miss Simpatia con le pluffe girate.”

“Byun Baekhyun?”

“Chissà perché non mi sorprende il fatto che tu sappia il suo nome. Il suo disagio lo conoscono tutti.” Ridacchio il platinato, alzandosi dalla poltrona argento.

“Scherzi? L'ultima volta mi ha graffettato la camicia sulla pelle, quel malato.Ma va bene lo stesso, ti aiuterò. Però, dato che rischio la vita per il mio best, mi devi un giro sulla tua Nimbus 2014.” Il moro incrociò le braccia, aspettando una risposta dall’altro.

“Ci sto.”
 


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L’ ora di lezione – che per Luhan era stata Trasfigurazione – di quel mercoledì mattina era appena finita e il maghetto occhialuto gironzolava con l’amico Baekhyun per i corridoi della scuola, parlando del più e del meno.

“Ma l’hai guardata bene Madame Busker? È così grossa che una mosca per girarle intorno muore di vecchiaia.” Esordì acido un Baekhyun ancora più infuriato del solito.

“Lo dici solo perché ha tolto 5 punti a Grifondoro.”

“QUELLA BIFOLCA! Come si è permessa?” era così arrabbiato che le punte delle orecchie gli erano diventate di un rosso acceso.

“Si è permessa perché hai fatto qualcosa che non dovevi fare” l’altro invece era calmo e cercava di tranquillizzare anche l’amico, dandogli piccole pacche sulla schiena.

“Oh si, certo, e ora mi vuoi forse dire che non si può trasformare il proprio gatto in tigre.”

“Non se la si aizza contro un altro studente.”

“Quel tizio mi ha vomitato sulle scarpe! Erano di-...”

“Di Prada Pradorum, lo so, me lo hai già detto.” Finì la frase per lui, Luhan sorridendo. “Ora però smettila di tormentarti e pensa a qualcos’altro, a qualcosa di bello come-...”

“I Merdaverde.” Sta volta fu l’altro a interromperlo.

“Pensavo li odiassi.”

“Ma no! I Merdaverde – indicò davanti a sé – guarda! Prevedo guai.”

Come l’occhialuto alzò gli occhi li dovette subito distogliere altrove: Oh Sehun – accompagnato da un altro ragazzo, bello come il sole anche lui – che camminava verso di lui era una visione troppo celestiale.

Le mani erano in tasca; aveva il suo sorriso perennemente sghembo, il mantello nero e verde che svolazzava dietro di sé e una falcata lunga ed ampia ma che, grazie alle sue gambe lunghe, appariva come se stesse tranquillamente passeggiando.

“Se anche ve la tirate meno ci fate un piacere.” Urlò Baekhyun ai due Serpeverde, che ormai avevano raggiunto la loro posizione.

“So che ci ami ma non urlare.” Rispose toccandosi un orecchio il ragazzo dalla pelle leggermente più scura degli altri, Jongin.

“Kai giuro che sei simpatico come un platano picchiatore nelle mutande.”

“E io giuro che ti parcheggio le mani in faccia.” Si alzò le maniche il Serpeverde moro.

“C’ho scritto No Parking.” Gli fece la linguaccia l’altro.

“OK BASTA VOI DUE.”

Erano rare le occasioni in cui Oh Sehun alzasse la voce ed una di queste era quando qualcuno lo depistava dal suo obbiettivo: se poi l’obbiettivo era tremendamente tenero...

“Vedete di chiarirvela – appoggiò un braccio sulle spalle di un decisamente imbarazzato Luhan, trascinandolo in classe – noi vi precediamo.” Il biondo ammiccò a Baekhyun, facendogli un cenno con la mano. L’altro cercò di raggiungerlo ma arrivò tardi: ormai il maghetto occhialuto era finito a sedere di fianco al Serpeverde dai platinato e l’unico posto ancora libero era quello vicino a Kai e Yifan.

“Ma guarda te...confinato tra scemo e più scemo.” Si sedette sbuffando e appoggiando i propri libri di Storia della Magia sul tavolo.

“Non sentite un caldo afoso?” Jongin – ora stravaccato sulla propria sedia – si sventolava con alcuni fogli di pergamena.

“Sei in meno pausa per caso?” Baekhyun rispose, guardandolo con un sopracciglio alzato.

“So solo che sto sudando.” Il moro si aprì qualche bottone della camicia.

“PER TUTTE LE FATE DI ALFEA GIURO CHE SE TI SPOGLI TI FACCIO INGOIARE IL MANTELLO SCADENTE CHE HAI ADDOSSO.”

“I mantelli scadenti non sono il mio stile.” Entrambi si girarono, fissando il biondo che aveva appena parlato.

“Yifan chiudi la bocca” esordirono all’unisono.


 
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“Ti piace Storia della Magia?” Sehun lo stava fissando negli occhi da ben un minuto e Luhan iniziava a pensare di essersi scordato come respirare.

“N-Non molto. È noiosa.”

“Vedrò di rendertela più interessante.” L’ennesimo sorriso sghembo, l’ennesimo occhiolino. Cominciava a pensare avesse una sorta di tic nervoso.

“S-smettila.”

“Di fare cosa?” gli occhi del Serpeverde erano intrisi di genuina curiosità.

“Di fare quello – ed imitò l’altro, ammiccando impacciatamente – hai forse qualcosa nell’occhio?” il Grifondoro disse le ultime parole tra sè, senza smettere, però, di aver le guance color porpora.

Il biondo, avendo un buon udito, era riuscito a sentirlo ed era rimasto con le labbra - quelle sue stramaledettissime splendide ed invitanti labbra (per l’amor di mago Merlino, Luhan, riprenditi) – leggermente aperte, per poi scoppiare in una fragorosa risata.

“Si può sapere perché ridi?” Luhan aveva acquistato un po’ di determinazione, forse l’amico Baekhyun lo aveva contagiato.

“Rido perché ti piaccio.” Sehun si appoggiò su un braccio, senza smettere di guardare l’altro.

“C-cosa? Non è vero. Sei così brutto che il tuo Patronus è Ugly Betty.” Entrambi sapevano benissimo, purtroppo per Lu, che non era vero.

“Sei così carino aw.” Il biondo, però, gli prese una guancia tra il pollice e l’indice, tirandola appena. Le sue dita erano gelide e – a contatto con il viso infiammato e caldo del maghetto occhialuto – provocarono un brivido alla schiena di Luhan.

“OH SEHUN TIENI LE MANI A POSTO DAL MIO PICCOLO ED INNOCENTE LULU SE NON VUOI CHE TI PRENDA A CALCI NELLE PIETRE FILOSOFALI.” Baekhyun si era alzato dalla sedia, ignorando completamente il professore che tentava di farlo tacere e cercava di continuare la lezione, e mandava sguardi omicida al suo arcinemico.

Il biondo in tutta risposta accarezzò i capelli castani di Luhan, per poi avvicinarsi pericolosamente al suo viso e schioccargli un bacio sulla guancia.
Il Grifondoro occhialuto rimase pietrificato, con gli occhi spalancati e il viso involontariamente accaldato.

Baekhyun fece per urlare qualcosa ma venne interrotto dal professore Yu.

“CHE COS’È TUTTO QUESTO TRAMBUSTO?” 

“No ma buongiorno eh. Cominciavo a credere di dovere aspettare il Ministero della Magia...senta non è che può far qualcosa per quell’individuo li? Mi sta importunando il piccolo Lu.”

“Signorino Byun se non cambia subito tono sarò costretto a togliere 5 punti a Grifondoro.” Il professore, non osando guardare Sehun, cercava di mantenere una certa dignità.

“MA SI DAI. Lui limona la guancia del mio amico e quelli a perdere punti siamo noi. Ma che bello.” Borbottò tra se il Grifondoro dall’eye-liner ormai sbavato, mettendosi a sedere. Tutta la scuola sapeva del potere che il padre di Sehun aveva guadagnato in quei anni e un semplice sguardo glaciale del biondino metteva in subbuglio la maggior parte degli insegnanti.

“Ritenta, sarai più fortunato.” Ridacchiò Jongin, allentandosi la cravatta.

“Voi Merdaverde avete sempre tutti i privile-...KIM JONGIN PERCHÈ HAI SOLO LA CRAVATTA ADDOSSO??”
 

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“Non posso crederci, hai visto la faccia del Cogliondoro quando hai baciato la guancia del piccoletto? Se ci penso rido ancora!” Kai se la rideva sotto i baffi, passeggiando col compagno per i corridoi della scuola.

“Impagabile!” sorrise anche il biondo, ripensando alla scena.

“Tu si che sei fortunato, tutti i professori ti temono e non ha problemi coi voti.”

“Io non ho problemi coi voti perché sono un fottuto genio ma anche perché faccio una cosa molto utile sai? Si chiama studiare. Ne hai mai sentito parlare?” lo guardò scettico il mago dalla pelle nivea. “Dovresti iniziare a prendere le cose sul serio, non ci sarò sempre io a pararti il culo! Perché non ti trovi una specie di tutor? I Corvonero sono bravi in questo genere di cose.”

“Ma dai, Sehunnie, aiutami tu. Non voglio chiedere a uno di quei secchioni se-...”

Jongin non riuscì a finire la frase che Sehun si scontrò con un ragazzo che correva a più non posso ed entrambi caddero a terra.

“Ma guarda dove vai!” si massaggiò la testa il Serpeverde, alzandosi in piedi. Fulminò Jongin con uno sguardo che indirettamente diceva grazie-per-l’aiuto-eh.

Si soffermò poi sulla figura dai capelli corvini ancora a terra, che non appena alzò gli occhi sussultò, rendendosi conto di chi aveva appena urtato.

“S-Scusami tanto, ero in ritardo e non ti ho visto.” 

Era un Corvonero, dalle labbra a cuoricino e i grandi occhi.

Gli occhi di Sehun si illuminarono, ed ecco che comparve un ghigno - quasi malefico - sulle sue labbra.

“Mio caro Kyungsoo! Non si corre per i corridoi, lo sai benissimo. Potrei andare a dire al tuo Prefetto quanto irresponsabilmente sei andato a sbattere contro un altro mago...e da uno studente modello come te...sicuramente non se lo aspetteranno.” Il biondo ridacchiò.

“Sei uno stronzo Oh.” Sibilò Kyungsoo.

“Lo so – fece spallucce quello - ma che ne dici se per rimediare al tuo errore aiuti il mio amico Jongin? – indicò l’altro di fianco a sè - Sei uno dei migliori e potresti insegnargli tante cose.”

“COSA? – l’altro Serpeverde non era proprio d’accordo – pensavo stessi scherzando sulla storia del tutor!” spalancò gli occhi Jongin.

“Sai che io non scherzo mai.” Scompigliò i capelli all’amico dalla pelle ambrata e levò le tende senza neanche ascoltare la risposta di Kyungsoo – sapeva che non aveva scelta.

Jongin era sconvolto. Doveva iniziare a studiare? Non se ne parlava neanche. Infilò le mani in tasca, con aria annoiata.

“Senti se non vuoi farlo fa lo stesso, anzi per me è meglio così.” L’ultima parola gli si fermò in gola; Kyungsoo l’aveva preso per la cravatta e fatto scendere al suo livello d’altezza, aveva poi digrignato i denti e lo minacciò.

“Ascoltami bene Kim Jongin non intendo perdere la mia posizione di migliore della scuola solo perché a te pesa il culo studiare. Da oggi le cose cambieranno e il tuo amico vedrà quanto sarai migliorato. Sono stato abbastanza chiaro?” i grandi occhi, quasi da pazzo, del Corvonero convinsero Kai ad annuire.

L’altro gli lasciò la cravatta, e sfoggiò un radiante – anche se falso - sorriso.

“Ci vediamo domani, dopo la tua ultima lezione allora. Dalla biblioteca, non fare in ritardo!” e, presi i libri ancora per terra, camminò via verso la sua sezione.

Quel nano maledetto...aveva osato minacciarlo? Jongin si girò a fissarlo, scrutando ogni sua mossa fino a quando non lo perse di vista.

E ridacchiò tra sé.

Non aveva mai notato che il sorriso di Do Kyungsoo fosse così bello.










































































































Buonaseeeeera! Eccomi tornata col quarto capitolo!
Quante cose da dire...
Inizio, come al solito, coi ringraziamenti. Fiorellini miei vi amo un sacco ;;
In secondo luogo: Kai. Muhahahahahahhaha è una sorta di stripper, il suo personaggio è molto simile a Gray di Fairy Tail insomma (per chi segue il manga mi capirà)
Sehun lo thtrontho di turno! Yeeeeeee beh era anche ovvio. Se non lui, chi poteva mai esserlo?
E infine Kyungsoo...l'ho voluto rendere con una doppia personalità, un bipolare insomma.
Byun Baekhyun continua a essere sweg e le comparse che faccio fare ogni tanto a Yifan...beh lui è l'ultimate, se non lo maltratto un po' non c'è divertimento.
Nel prossimo capitolo ne vedremo delle belle!
Vi ringrazio per aver letto fino a questo punto la storia e aspetto le vostre recensioni!
Fogliolina<3

 

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 - Park away, plis. ***


Capitolo 4 - Park away, plis



 





Do Kyungsoo era un ragazzo tranquillo, pacato e aiutava volentieri le persone in difficoltà. Non era uno di quei secchioni esibizionisti ed era sempre pronto a tendere la mano.


Ma non a Oh Sehun.

Quello stronzo gli aveva reso la vita impossibile da piccolo: gli rubava la merenda, gli scarabocchiava i quaderni...per non parlare del fatto che avevano gli stessi voti altissimi. La leggera differenza stava nel fatto che lui si spaccava la schiena studiando mentre il biondo con un suo ‘mio padre lo verrà a sapere’ guadagnava rispetto e stima dei professori. Per non parlare della paura. Oh si, tutti avevano paura di lui, Kyungsoo compreso e non aveva potuto fare altro che accettare la sua proposta/ordine.

Kim Jongin, quella testa vuota.

“Wingardium Mafiosa”

“Mi prendi in giro? L’HAI APPENA LETTO! È Wingardium Leviosa. Su riprova.”

“Oh andiamo, Kyungsoo, siamo qui da tre ore. Non possiamo fare una pausa? “

L’altro sospirò.

“E va bene ma dopo torniamo su questo incantesimo.”

Il ragazzo dalla pelle mulatta si stravaccò sul tavolo, appoggiandoci sopra i piedi.

“Villano. Pff” Sbuffò Kyungsoo mettendo a posto i propri libri.

“Villano? In che secolo siamo? Nell’800? Dovresti aggiornarti e chiedere al Cogliondoro, lui è bravo con gli insulti.” Jongin aveva un piccolo sorriso furbetto sul viso.

“Vuoi farti prendere a botte il primo giorno Kim? Sul serio?”

“REEEEELAX bello mio, relaxate – gli scompigliò amichevolmente i capelli – la vita è troppo corta per prendere sul serio i miei commenti. Piuttosto c’è caldo qui non trovi? Ti dispiace se mi tolgo la maglietta?”

Il Corvonero sospirò, facendo no con la testa ed iniziando a scarabocchiare qualche appunto sul suo quaderno.

Quando tornò a guardare l’altro, però, a momenti si strozzò con la saliva.

Un Kim Jongin completamente sudato, senza maglietta e dagli addominali scolpiti sedeva di fianco a lui. Il petto gli si alzava ed abbassava a seconda del respiro, la testa, inclinata totalmente all’indietro, dava una visuale un po’ troppo invitante del suo collo muscoloso e le labbra – che solo ora Kyungsoo notò essere carnose e gonfie – erano socchiuse. 

Che cavolo era successo?

“MA COSA CAZZO FAI!” urlò il Corvonero, dopo essersi prontamente asciugato la bava alla bocca.

“Ma- COSA URLI. Mi hai detto tu che potevo toglierla.” Ribatté il Serpeverde, sturandosi un timpano ormai, ahimè, andato.

“PENSAVO AVESSI QUALCOSA SOTTO, COME TUTTE LE PERSONE NORMALI.” E fece per tirare un pugno – uno di quelli forti – al moro.

“Mi chiamano Pornoserpe mica per niente” ammiccò l’altro, alzandosi dal tavolo.

“Hei dove vai dobbiamo finire di studiare!”

“Ah si. Wingardium Pelosa. Wincardium Tolosa.” Esordì il Serpeverde, per nulla interessato.

“NON FUNZIONA COSì. DEVI USARE LA BACCHETTA.”

“OHO, io si che ho una bella bacchetta” Si leccò le labbra, abbassandosi per incontrare meglio gli occhi dell’altro.

“SMETTILA DI FARE IL COGLIONE.”arrossì lievemente, fissando il petto ancora nudo dell’altro.

“Disse quello con la bava alla bocca.”

 
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“WOHHOOOOO oggi vedo Baek!” esultò un certo gigante dai riccioli biondi correndo in classe.

L’aula era deserta: i due erano in anticipo come sempre

Un ragazzo basso dietro Chanyeol sospirò, tentando di raggiungerlo a passo svelto: “Yah! Non correre!”

“Uffaaaa Chen....– Chanyeol si sedette al suo posto, esaltato, ma quando l’altro lo guardò severamente decise di zittirsi e calmarsi – va bene...mamma.” Sbuffò in risposta la torre, gonfiando le guance.

“Si può sapere cos’ha di così speciale questo Baekhyun? Ti risponde male, ti insulta e a volte ti picchia pure! Non dovresti rallegrarti così tanto ogni volta che lo vedi.”

Gli occhi dell’amico si illuminarono e si avvicinò al viso di Chen, allegro.

“Tu non capisci! Baekhyun è mio amico.”

“Se lo dici tu...” Chen non sapeva che fare. Aveva visto varie volte i due dialogare ed era sempre finito con un insulto o una spinta da parte del suddetto ‘amico’ di Chanyeol. L’innocenza del gigante buono però tramutava la pseudo violenza di Baekhyun in coccole e carezze ed ogni volta le giustificava con un ‘è il suo modo di dirmi che mi vuole bene’. A volte gli faceva pena, doveva essere sincero.

 
Alcuni studenti iniziarono ad entrare in classe ma solo quando si udì un’imprecazione Chanyeol decise di girarsi verso chi era appena entrato: un certo Byun Baekhyun accompagnato da un maghetto occhialuto.

Subito si alzò, salutandolo, ma non ottenne altro che un paio di occhi alzati al cielo.

“Baek ti ho tenuto il posto di fianco a me!”

“Per la barba di Merlino mi lasci respirare? Sono entrato solo da tre secondi. E poi lo sai che io sto di fianco a Lu quindi vedi di Park-eggiarti altrove.”

Il piccolo mago sbucò fuori da dietro Baekhyun e sorrise.

“Non ti preoccupare Baek, oggi sto vicino a Jongdae. Siediti pure dove vuoi.” Sghignazzò allontanandosi il piccolo Luhan

“Visto? Lui vuole assolutamente stare vici-...cosa? NO ASPETTA-“

Il gigante non gli diede tempo di finire la frase e lo prese per un braccio, trascinandolo di fianco a sé.

“OH CHE BELLO – esultò eccitato il Tassorosso, tirando fuori uno dei suoi splendidi sorrisi – sarà una splendida ora di lezione!”

“Uo uo uo wait riccioli d’oro, frena con l’entusiasmo, qui l’unica cosa splendida è la mia nuova acconciatura.” Il Grifondoro si sedette, intrecciando subito le dita nei suoi nuovi capelli color ciliegia.

“Ti stanno proprio bene...ma che dico tu stai sempre bene!” Questa volta il suo sorriso smagliante fece arrossire lievemente Baekhyun, che distolse subito lo sguardo dall’altro, incrociando le braccia e borbottando.

“Z-Zitto tu, che c'hai due orecchie che prendi i canali satellitari.”
 
 
I giorni seguenti passarono più o meno tranquillamente e per Beakhyun le cose andavano alla grande – era persino riuscito, durante l’ora del pranzo, a rovesciare  per sbaglio un po’ di zuppa bollente sulla camicia probabilmente supercostosa del Serpeverde biondino; inutile dire che quello se l’era prontamente tolta, facendo quasi andare in coma il piccolo Luhan ma...hey... era pur sempre una camicia favolosa nelle mani sbagliate in meno.

L’unico problema era quel Chanyeol. Lo seguiva ovunque, gli faceva complimenti carini, gli sorrideva e...e maledizione: stava iniziando ad abituarsi alla sua presenza.

Se poi a tutta quella sua appiccicosità si aggiungeva il fatto che era un concentrato di pura e genuina bellezza...beh, erano guai seri.
Non poteva far altro che cercare di scrollarselo di dosso ma era un osso duro e i casi erano due: o era la persona più buona e comprensiva al mondo o era l’essere più stupido di sempre.

A Baekhyun piacque pensare che la risposta fosse la seconda.


Ogni volta la stessa storia:

“Baek andiamo a fare un giro per il giardino?”


Oppure:


“Andiamo a lezione insieme?”


O ancora:

“Bacon hai voglia di-...”

“Come mi hai chiamato scusa?”

“Bacon. È un soprannome ti piace?” il suoi occhi brillavano. Wow, era davvero convinto il ragazzo.

“Mi è indifferente.”

“Evvai! Allora ti chiamerò sempre così.” Questa volta sorrise così tanto da far chiudere a metà uno dei due occhi. Era abbastanza bruttino da vedere – come gesto – in confronto al suo bel viso rilassato, ma comunque adorabile agli occhi di Baekhyun.

“Certo che sei come il sole.”

“Aw.”

“Inguardabile” ribatté prontamente il Grifondoro riprendendo a camminare.

 “Sei uno spasso Bacon.” Ridacchiò tra se il gigante, seguendolo.

“I know it plis.”

E scappò da ridere persino a Baekhyun, non rendendosi ancora conto di quanto la presenza di Park Chanyeol gli facesse bene.
 
































































































eccomi tornata!
Scusate il ritardo e il capitolo cortissimo ma ho avuto un po' di problemi di salute, del tipo che non tenevo aperti gli occhi tanto bruciavano ;;
EBBENE in questo capitolo vediamo un po' meglio il lato porno di kai e ZANZAN Baekhyun sembra, dico, SEMBRA addolcirsi alla vista di Chanyeol...mah mah cosa succederà?
Vi ringrazio come sempre delle vostre recensioni, I LOB IU ALL GAYS
LA FOGLIA è STANCA, e se ne va a nanna.
Spero vi sia piaciuto questo piccolo capitoletto, baci baci
Fogliolina

 

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 - Only If you don't start making out ***


Capitolo 6 - Only if you don't start making out











“E così sei riuscito ad entrare nella squadra di Grifondoro?”

“Si, sono Cercatore.” Sorrise Luhan, entusiasta. I provini erano andati alla grande e con il suo talento era riuscito a passare le selezioni.

“Non capisco cosa tu ci trovi di così divertente nel rincorrere un boccino, seriamente. Poi ti vanno tutti i moscerini sulla faccia, il sole ti fa sudare e il vento ti scompiglia i capelli...E SE FAI LA PIASTRA? Nono non è il mio sport.” Il viso di Baekhyun fece una smorfia solo a pensarci.

“Nessuno sport è ‘il tuo’. Odi qualsiasi cosa Baek!” sbuffò l’altro.

“Non è colpa mia se sono uno dai gusti difficili e la pelle delicata. Se sto troppo al sole divento come quel marocco di Jongin...e no grazie!”

“Il Quiddich è per veri uomini!” rise l’altro.

“Luhan è inutile che ci provi: potresti aprire in due un drago a mani nude, sconfiggere 349739 dissennatori tutto da solo o uccidere un esercito di troll ma non sarai mai manly mi disp. Sei troppo bellino.” Baekhyun prese per le guance rosee l’amico e cominciò a strizzarle.

“Daaaaii smettilaaaa” si lamentò il piccolo Lu, cercando di divincolarsi. Baekhyun lasciò la presa, ridacchiando tra sé.

I due entrarono nella Sala Grande e si resero subito conto della rissa presente. Una cerchia di persone – composta da elementi poco raccomandabili appartenenti a varie Case – era riunita dietro un grosso energumeno sudato dalla divisa verde ed argento. Il gruppo incitava l’enorme ragazzo che in quel momento stava prendendo a calci un povero Corvonero piegato su se stesso.

“FAGLIELA VEDERE” urlò uno.

“SI COSì IMPARA QUELLA SECCHIA.” Incitò un altro.

“FA TANTO IL SAPPUTELLO MI STA SUL CAZZO.” Continuò un altro ancora.

Quando il piccolo riccio strisciante alzò il viso Luhan e Baekhyun sentirono la rabbia attraversare tutto il loro corpo.

Kyungsoo aveva un labbro sanguinante ed un occhio nero. Tremava come una foglia ed ogni volta che cercava di alzarsi ecco che l’altro lo spingeva nuovamente per terra.

Baekhyun fece per alzarsi le maniche ed affrontare il colosso ma, nel momento in cui il Serpeverde grasso decise di sferrare un pugno al piccolo Kyungsoo, gli si parò davanti una certa e familiare testa bionda, che incassò il colpo al posto del Corvonero. Il silenzio cadde nella stanza.

Luhan guardò bene Sehun. Stava barcollando all’indietro, ma non cadde. Rimase in piedi fissando il pavimento, col sangue che colava dal labbro.

Il ciccione si rese subito conto di quello che aveva fatto – e di chi avesse appena colpito – e dopo essersi guardato intorno per individuare una via di fuga scoppiò in lacrime e scappò via urlando, seguito dagli ‘spettatori’.

Kyungsoo spalancò gli occhi, così come lo fecero i due Grifondoro. Il platinato si asciugò un po’ di sangue con la manica del mantello, impassibile e si girò a guardare il moretto.

“Stai bene?” il tono era il solito, piatto e pacato.

Kyungsoo, ancora frastornato dalle botte, non poté fare altro che annuire e con un filo di voce ringraziò il biondo, sorridendogli.

“Grazie. Non me lo sarei mai aspettato da te.”

“Ti dovevo un favore. Ora siamo pari.”

Sehun accennò un sorriso. Si girò verso i due Grifondoro facendogli cenno di avvicinarsi.

“Beh? Lo portate voi in infermeria? Devo andare a dire a Kai che oggi sarà senza tutore.” Nonostante fosse ferito il Serpeverde aveva il solito sguardo annoiato.

Baekhyun e Luhan corsero da Kyungsoo, aiutandolo a tirarsi su.

“Beh...ci si vede.”

Sehun si girò e si diresse verso l’uscita.

“Non vuoi andare a vedere se sta bene? Fa tutto il figo ma sotto sotto scommetto che è un piagnone pure lui.” Baek mise un braccio di Kyungsoo sopra la sua spalla.

“Ecco...mi piacerebbe ma...no dai, ti aiuto con lui. Da solo non ce la fai a portarlo.”

“Insisto. Ha un taglio bello grosso sul labbro e se non mettiamo il ghiaccio salterà fuori un bel livido pure a lui.”

Luhan guardò l’amico stralunato.

“Byun Baekhyun si sta forse preoccupando per il malvagio Oh Sehun?” Il maghetto occhialuto sghignazzava come non mai.

“M-Ma figurati! Pff. È solo che....che...che ho un animo buono, persino per quel coso li. – era arrossito -  Quindi vai da lui, mi farò aiutare da Chanyeol.”

Kyungsoo sorrise, poggiando il peso su Baekhyun.

“Sol che dopo non vi mettiate a sbaciucchiarvi. Devo guarire non vomitare.”

Luhan scoppiò a ridere, per poi salutare entrambi e dirigersi verso i corridoi.
 
 

Kyungsoo arrancava verso il proprio lettino, aggrappandosi a Baekhyun e al suo amico gigante – spuntato fuori non appena quello aveva urlato ‘vieni fuori brutta torre del cavolo’ per i corridoi -  e si sedette mugugnando per il dolore. Oltre al grosso livido sull’occhio destro aveva preso vari calci al petto ed ora ogni volta che respirava un acuto dolore lo penetrava.

“Cosa è successo, me lo vuoi dire ora?” Baekhyun fissava il moro, scostandogli un po’ di capelli dalla fronte. Era un gesto sorprendentemente tenero, ancora più raro se poi era fatto da Byun Baekhyun.

“Ma niente...”

“Scolta amore bello non credere che solo perché ti hanno preso a botte come una piñata ora io sia tutto tenero e carino e aw aw aw. Dimmi cosa caspita è successo prima che mi decida a far comparire fuori dal cappello oltremodo osceno dell’infermiera Madame chessoio una bella maledizione Cruciatus.” Chanyeol dietro di lui sospirò, per poi sorridere alle parole dell’altro.

“Quello che sta cercando di dirti è che di noi ti puoi fidare.” Tradusse il gigante buono, rassicurando il piccolo Kyungsoo, che decise allora di parlare.

“I soliti invidiosi. Io sono lo studente modello...beh fa tu i conti.” Rispose Kyungsoo sistemandosi il cuscino dietro la schiena.

“Ahaa....allora avremmo un bel po’ di denti da prendere a sprangate domani eh? Su-bli-me.”

 Il Corvonero rise – provava un dolore lancinante ma rise – soprattutto nel momento in cui Madame Sandara cacciò un Chanyeol con la bava alla bocca perché ‘aspetta-ma-l’infermiera-è-carina’ ed un Baekhyun incazzato – perché in fondo in fondo gli rodeva come non mai- che sbraitava su come le doppie punte della donna fossero troppo sfibrate o su quanto ‘tesovo quest’anno va di più la scolavetta che l’infermieva devi cambiave look’. Il tutto accompagnato da un bel ‘Park Cretinyeol guarda avanti e smetti di fissarla o con la tua bava per terra rischio di scivolare.

Quei due erano uno spasso insieme, pensò il Corvonero. Aveva notato un cambiamento nel carattere di Baekhyun: era sempre il solito spara battute, anche un po’ volgarotte, terribilmente divertenti ma mentre prima non aveva mai dimostrato interesse o pietà per qualcuno, questa volta il suo lato ‘tenero’ era venuto fuori.

Certo trattava Chanyeol come si tratta una pezza per lavare i vetri ma Kyungsoo non era certo stupido, notava quanto il Grifondoro dai capelli ciliegia ci rimanesse quasi male quando il più alto non veniva a prenderlo e ad accompagnarlo da una classe all’altra. Quanto i suoi angoli della bocca si incurvassero all’insù perché Chanyeol gli aveva mandato l’ennesimo mazzo di fiori. Oppure semplicemente di quanto in realtà gli volesse bene.
Sorrise tra sé, un po’ geloso. Anche lui voleva avere qualcuno del genere al suo fianco. Qualcuno capace di farlo divertire, sorridere ma anche di farlo arrossire.

E non seppe perché. Non seppe in che modo. Ma in quel momento, come un fulmine a ciel sereno, la sua mente gli fece pensare a quello stramaledetto stripper di Kim Jongin.


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Fortunatamente la testina bionda di Oh Sehun spiccava tra gli studenti della scuola sparsi per il corridoio e così Luhan decise di correre in sua direzione.

Quando fu a pochi passi da lui lo prese per la mantella, strattonandolo leggermente per attirare la sua attenzione, non essendo assolutamente capace – ovvero non avendo il coraggio - di chiamarlo per nome. Ed ecco che girandosi Sehun provocò un’improvvisa accelerazione al battito di Luhan.
Il piccolo mago non sapeva cosa dire ma pur arrancando con gli ‘ehm’ e gli ‘ecco...’ riuscì a costruire una frase dotata di significato.

“S-stai bene?”

Il Serpeverde fissò gli occhi da cerbiatto del piccolo mago riconoscendo in essi una sincera preoccupazione.

Nonostante tutti i giochetti durante le lezioni e quegli occhiolini maliziosi fatti solo per scherzo a Sehun Luhan interessava veramente, in ogni suo piccolo gesto.

Lo incuriosiva quando strizzava gli occhi ed aggrottava la fronte perché non riusciva a vedere bene alla lavagna, lo intrigava quando si leccava le labbra e tirava fuori quel sorriso adorabile perché sapeva la risposta alla domanda del professore. Adorava quando si aggiustava gli occhiali, o per imbarazzo, o per frenesia. Infine rimaneva basito ogni volta che lo guardava con quegli occhi da cucciolo, segno di interessamento, ed il suo stomaco reagiva in maniera...strana. Certo quel maghetto gli piaceva, non poteva negarlo.

Sorrise, indicandosi il labbro.

“Mi fa un male boia. Credo che se non fossi stato presente avrei pianto come una bambina. Altro che cool.”

Il modo in cui Sehun, il grande e pericoloso Oh Sehun, gli aveva rivelato il proprio dolore fece ridere Luhan.

Per la prima volta, però, rise di gusto anche il Serpeverde. Era una risata cristallina, accompagnata da due occhi mezzaluna, totalmente diversa da quella che proponeva agli altri.

E Luhan rimase spiazzato.

"B-Beh sei un ottimo attore."

“Mi dovrai fare da infermierina, dato che Madame Sandara è impegnata con Do Kyungsoo.”

Luhan annuii un po’ titubante e fece sedere su una panchina il ferito, abbandonandolo per qualche minuto mentre andò a prendere l’occorrente per medicarlo. Quando tornò il Serpeverde lo squadrò da cima a fondo, mettendolo nuovamente in imbarazzo.

“C-Che c’è?”

“Mi aspettavo tornassi da me vestito in altra maniera.” Ed ecco che ritornava l’occhiolino – quasi gli era mancato – ed il viso di Luhan divenne di un bel rosso pomodoro.

“P-Piantala.”

Prese un po’ di cotone, imbevendolo di disinfettante e cominciò a tamponare il labbro inferiore di Sehun. Sentiva il suo respiro terribilmente vicino e i suoi occhi non smettevano di fissarlo.

“Ahio.” Un gemitò uscì dalla bocca del biondo.

Luhan preoccupato smise di tamponare e si alzò dalla panchina, agitato.

“T-T-Ti ho fatto male? Oddio scusa sono un pessimo medicatore forse e meglio che chiami qualcun altro-...”

Sehun lo prese per il braccio e gli fece riappoggiare il cotone sulle sue labbra.

“Non dire scemenze. Era il disinfettante che brucia...tutto qui. Sappi che mi farei anche martoriare a sangue da te.” Il sorriso sghembo unito alle parole del biondo fecero quasi svenire di vergogna il piccolo Lu.

“C-Credo che così possa bastare.” Prese il cerotto che aveva  in tasca e glielo mise sul taglio.

“Grazie. Sto già molto meglio ma...sai cosa sarebbe perfetto ora?” Il ghigno di Sehun iniziava a far preoccupare il Grifondoro.

“Cosa?”

“Un bacio sulla bua.” E si indicò le labbra.






























































































































eeee BAMBAMBAAAAAM
Aim hiar.
Come state ragazzuoli miei? IL PRIMO CAPITOLO è ARRIVATO A 500 VISUALIZZAZZIONI OMMIODDIO VI AMO TUTTI-  e ora mi calmo.
Veramente: Grazie di cuore per le recensioni, i preferiti e tutte le visualizzazioni, mi rendete felicissima!
Passiamo alla storia...fvgnibbdfgtuneui cosa ho fatto mi sento male. Non ho avuto tempo di ricontrollarla sta volta e mi scuso per i vari e probabili errori.
Non parliamo della HunHan guardate io fangirlavo mentre la scrivevo. La Baekyeol mi sta venendo fuori un capolavoro (credo - o forse una schifezza) della serie che ho già scritta tutta la storia.
Voi mi odiate lo so, perchè vi lascio sempre con una frase un po' stronza e mi spiace ma dovrete aspettare muhahahahaha.
Alla prossima! 
Fogliolina.

 

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 - TumTum ***








 
Capitolo 7 - TumTum









“Grazie. Sto già molto meglio ma...sai cosa sarebbe perfetto ora?”
“Cosa?”
“Un bacio sulla bua.”
 






 
Stava scherzando vero? Luhan sbatté varie volte le palpebre dei suoi occhioni da cerbiatto cercando di assimilare ciò che l’altro aveva appena detto.
Un bacio sul cerotto? MA SE ERA PROPRIO Lì, SU QUELLE SUE LABBRA ROSEE PERFETTE. Non riusciva a respirare, lo sguardo di Sehun lo intrappolava come un vortice, come un serpente che ha appena individuato la sua preda.
Il punto era che non l’aveva solo individuato, oh no. Lo aveva ipnotizzato, catturato ed eccolo li, seduto a pochi centimetri dalle sue labbra e col respiro caldo del biondo che gli mandava in pappa il cervello.

“Scusa?” domandò fintamente sorpreso, pensando di non avere colto bene le parole dell’altro.

Il biondo in tutta risposta roteò gli occhi, quasi scocciato, e strattonatolo verso di sé - facendolo sedere a cavalcioni sulle proprie cosce - imprigionò le sue labbra con le proprie.

TumTum

E quei dieci secondi parvero un’eternità al maghetto con gli occhiali.

Il sapore di Oh Sehun sulla sua bocca, le loro ciglia che si scontravano, l’odore di menta che tanto caratterizzava il biondo – perché si durante le ore di Storia della Magia era sempre rimasto di fianco a lui, anche se l’amico Baekhyun gli suggeriva di cambiare posto, soprattutto per quella sua accattivante colonia – le proprie guance a fuoco e le mani dell’altro che carezzavano la sua schiena rendevano quel casto bacio a stampo una sorta di favola fiabesca per Luhan.

E poi eccolo che, staccatosi da lui, riprese a guardarlo, sorridendo maliziosamente.

“Sai di cioccolato.” Sehun si leccò il labbro superiore – quello senza cerotto – e si aggiustò i capelli squadrandolo.

TumTum

Luhan non sapeva dove guardare invece; si era fatto fregare da quegli occhi stupendi.

“Yehet.” Gli ammiccò quello, prendendolo in braccio e tirandosi su dalla panchina.

“Sai Lulu, resterei qui seduto con te addosso per giorni ma sfortunatamente devo andare – disse poggiando a terra Luhan, che imbarazzato si guardava intorno aggiustandosi gli occhiali – Oh! E se ogni volta va a finire così...mi faccio a prendere a pugni da ogni singolo studente.”

Gli baciò la fronte, scompigliandogli i capelli e voltandosi, andando chissà dove.

Luhan si sfiorò le labbra con due dita: erano ancora calde.

TumTum

Si focalizzò sulla figura che si stava allontanando, rendendosi conto troppo tardi di ciò che aveva detto.

MA COSA GLI ERA SUCCESSO?

Perché Oh Sehun doveva rovinargli la vita? E com’è che l’aveva chiamato? Solo Baekhyun poteva!...

TumTum

Luhan si tenne il petto, cercando di farlo fermare.

Ma ecco che un piccolo urletto lo fece girare e dietro di sé vide un arrabbiato – oh che strano – Byun dirigersi verso di lui.

“OH ECCOTI! Lulu ti avevo detto di mettergli un cerotto non di farci un monologo insieme” gracchiava quello.

Un monologo...ma magari. Tutte le volte finiva per rendersi ridicolo stando muto come un pesce e facendosi strattonare o prendere in braccio...cos’era una bambola? Lui era manly non scherziamo.

“Ho mandato via Chanyeol perché mi aveva rotto. Che mi dici? Ha pianto la sgualdrina bionda?” sghignazzò l’amico.

 “Peggio.”

“Gli è uscito il moccolo dal naso?  Ti prego dimmi che gli hai fatto una foto.”

“Mi ha baciato.”

“...”
Il viso di Baekhyun era diventato serio, gli occhi due fessure.

“Cosa.Ha.Osato.Fare????”

“P-Prima che diventi irascibile-...” tentò di spiegare il piccolo Lu, non riuscendo però a finire.

“LE LABBRA INNOCENTI DEL MIO PICCOLO CERBIATTO OH SEHUN IO TI PRENDO LE GAMBE E TE LE ANNODO IN GOLA .”le persone cominciarono a fissarli.

“A-Aspetta...”

“GLI PRENDO QUEI CAPELLI ORRENDI CON LA RICRESCITA DI VENTI CENTIMETRI E GLIELI STACCO UNO AD UNO.”

“Baek...”

“E POI VEDI SE PROVA A TIRARSELA ANCORA CON QUEL SUO OCCHIOLINO DEL CAZZO, MANCO FOSSE CHANYEOL...SONO CIRCONDATO DA PSICOPATICI ALTI CON TIC ALL’OCCHIO-“

“Mi è piaciuto.”

Le parole uscirono dalla bocca di Luhan forse troppo velocemente, tanto che Baekhyun subito si zittii, smettendola di agitare le mani come un forsennato.

“Mi ero dimenticato che ci sbavavi dietro – si batté la fronte col palmo della mano – Non dovevo mandarti là, né chiedere aiuto a Chanyeol per trasportare Kyungsoo.”

“Ti sei reso conto che nel giro di tre secondi hai nominato Chanyeol due volte?” Luhan se la rise sotto i baffi, punzecchiando l’altro, che era subito arrossito.

“C-C-C-Che cosa? Chi io? Ma figurati, quella torre è peggio di una mosca...me lo ritrovo ovunque! È per quello che mi viene da parlare di lui cosa credi, non è perché mi piace.”

“E chi l’ha mai detto, hai fatto tutto da solo.”

Lo sguardo malizioso di Luhan fece diventare le orecchie di Baekhyun di un bel rosso acceso.

“BACOOOOOON” Neanche a farlo apposta il gigante era corso da loro, salutandoli sorridente, coi ricci al vento.

“Bacon l’infermiera mi ha detto che-...” iniziò il Tassorosso, senza grandi risultati.

“ZITTO TU, non me ne frega niente di quella li, io faccio quello che voglio hai capito brutto clown dei miei stivali da 20000 Galeoni? Ho di meglio da fare che stare qui ad ascoltarti quindi CIÀ, MI VADO A SENTIRE LE WINX GENERATION.” E giratosi sculettò via infuriato, con ampia falcata, per enfatizzare il concetto che attenzione, gli giravano.

“Tanto sono meglio le 2Witches1.” Urlò, in direzione di Baekhyun, la torre sghignazzando con Luhan.

“HO DETTO TACI BRUTTA BERTUCCIA.”
 

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La luce filtrava dalla finestra dell’infermeria colpendo dritto negli occhi il povero Kyungsoo, rimasto ormai solo.

Chiuse gli occhi, provando a dormire, ma il fastidio agli occhi gli impediva anche solo di rilassarsi.

‘Bel lavoro queste infermiere...son capaci solo a mandare via i miei amici.’ pensò tra sé il morettino.

Prese a scrutare Madame Sandara; certo era una bella donna, col viso bambinesco, i tratti ancora giovani e gli occhi grandi, la struttura esile e...peccato per quei capelli.

“Vuoi una mano a rimorchiarla, nanetto?”

Quella voce. Gli sembrava di conoscerla.

Una figura scostò le tende fino a permettere al Corvonero di vedere qualcosa. Mise a fuoco l’individuo che gli aveva appena parlato e...oh si che lo conosceva.

“Jongin. Cosa ci fai qui?”

“Vengo a trovare il mio tutor preferito – gli ammiccò sedendosi di fianco a lui – Sehun mi ha detto tutto...Che pezzo di merda, come si fa a trattare così uno come te...” disse senza pensarci troppo l’abbronzato, con una punta di disprezzo nel tono della voce.

“Uno come te?” Kyungsoo alzò un sopracciglio, scettico.

“Si, uno come te. Piccolino, dagli occhi grandi e adorabili, le belle labbra a cuoricino, l’intelligenza sopraffina...”

Lo stava prendendo per il culo, se lo sentiva.

“Va al diavolo, Jongin.”

L’altro invece tirò fuori uno sguardo da finto-cucciolo.

“Non credi di essere un po’ troppo cattivello? Cioè una bellezza come me si è scomodata per assistere il suo povero e piccolo tutor...-il tono pseudo drammatico rendeva tutto più finto – so della tua brutta esperienza coi Serpeverde...ma io sono simpatico!” concluse Jongin, incrociando le braccia.

“Simpatico come un drago nelle mutande.”

“Oh se vuoi vedere il mio di drago basta chiedere.” Si avvicinò Kai, col solito sorrisetto stampato sulle labbra.

 “T-Ti odio.” Le guance di Kyungsoo si imporporarono, tradendolo.

L’altro sghignazzò, per poi tornare serio.

“In tutto questo non ti ho chiesto come stai....” Lo sguardo di Kai era totalmente differente sta volta, era preoccupato, quasi ferito.

Kyungsoo rimase colpito: non se lo aspettava.

“Il petto mi fa ancora male, ma in compenso il resto va alla grande.”

“Sono felice – sorrise mostrando a Kyungsoo, per la prima volta, i suoi occhi a mezzaluna – se vuoi ti aiuto a cambiare le bende al braccio.” Si offrì dunque quello.

“A-ah, grazie ma l’infermiera-...” non riuscì a terminare la frase che subito l’altro gli aveva preso delicatamente il braccio, cominciando a srotolare piano piano la garza sporca.

Le sue dita erano forti ma il tocco era gentile, delicato. Il Corvonero guardava sguardo concentrato di Kai, mai visto fino ad allora - in quanto alle loro lezioni di recupero spesso finiva con lo spogliarsi e fare impazzire, in tutti i sensi, il piccolo Kyungsoo – e pensò a quanto fosse bello. Non era un mistero: Kim Jongin era uno dei ragazzi più affascinanti di tutta Hogwards e forse era per quello che gli era capitato di pensare a lui in varie occasioni.

Era incredibile come quel ragazzo riuscisse a farlo transitare dall’odio più assoluto alla curiosità travolgente.

“Kyugie.” Interruppe il silenzio, cominciando a fasciare nuovamente il braccio del morettino.
Non l’aveva mai chiamato così. Suonava bene detto da lui.

“Mh?”

“Rimettiti presto.”

E un bacio sul dorso della mano non gli aveva mai provocato un battito al cuore.





 
TumTum.


































































































buonaseeeeeera!
Eccomi tornata con un capitoletto corto corto. Ma non potevo aspettare a metterlo, o sareste impazzite con quel finale là (si, sono stronza, lo so)
Le recensioni sono ormai inesistenti, ragazzi mi mancate oh.
Fa lo stesso, mi rincuoro col fatto che il primo cap ha raggiunto le 600 visualizzazioni! OMO che felicitàààààà
Saluto la Mia piccola Froggie, che povera, c'era rimasta malissimo e le dico che MUHHAHHAHAA visto? non hai dovuto aspettare molto.
COSA NON è SUCCESSO EH?
EL KOKORO FA DOKI DOKI HEHEHEHE -3-
Luhan non hai scampo!
Ora scappo, che vado a nanna.
Scrivetemi un po' le vostre aspettative, se la storia vi sta piacendo o se sta andando secondo i vostri piani, sono curiosa!
Baci Baci
Foglia.

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 - He can only drool over me ***


 
Capitolo 8 - He can only drool over me









Erano passate poche ore da quando Baekhyun aveva deciso di darsela a gambe da quella conversazione poco piacevole che comportava l’imporporarsi delle proprie guance.

Era finito in chissà quale punto della scuola, circondato da alberi e fiori colorati.

Ma non doveva andarsene in camera? Diamine, era troppo impegnato a pensare a quanto Park Chanyeol gli stesse sui nervi per rendersi conto che stava gironzolando per i prati manco fosse Heidi con le caprette.

Si sedette in un punto a caso, all’ombra, per poi sdraiarsi un po’ a riflettere, fissando il cielo sopra di sé.

Stava diventando un rammollito, per l’amor del cielo: raccattava dalla strada poveretti presi a calci, passava fin troppo tempo con gente non abbastanza fashion per i suoi gusti – e per quelli della Maga Carla e lo Stregone Enzo, ne era sicuro – ed aveva persino mandato il suo migliore amico a medicare lo stronzo degli stronzi.

Oh...per non parlare di quella torre coi ricciolini da Lady Oscar.

Quell’essere ripugnante...aveva davvero osato sbavare sull’infermiera di fianco a lui? Per dire...non che gli desse fastidio, eh, che l’altro provasse interesse verso individui differenti dalla sua persona, ma un po’ di decenza!

Sembrava un cane in calore, pff.

Un angolino del suo cuore, però,  gli stava dando fastidio.

“Stai a vedere che passando troppo tempo in infermeria ho contratto qualche malattia...sto persino sudando! Byun Baekhyun non suda, è volgare...per tutte le bacchette firmate da Marcus Jacobis sto pure parlando da solo. Sono infetto, me lo sento!”

Si alzò di scatto, scuotendo la testa e cercando, per almeno quattro secondi, di togliersi dalla mente quel sorriso smagliante che tanto lo tormentava. Inciampò in una Mandragora, cadendo sporcandosi i pantaloni di terra.

“MA PORCO DI QUEL JONGIN! GUARDA TE SE DEI PANTALONI DEL GENERE DEVONO ROVINARSI PER DUE STUPIDE FOGLIE DI INSALATA!”

Inviperito e pieno dal nervoso strappò via la pianta dal terreno, provocando il pianto di essa.

Lo stridulo e l’acuto urlo della piantina fu talmente forte che tra un’imprecazione e l’altra il Grifondoro sentì la testa girare e le gambe senza forze e svenne sul morbido prato umido.
 
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Erano circa le due del mattino, l’ultima ora di lezione per i nostri due compagni Serpeverde.

“Cavoli...Pozioni...sono una frana! E con Kyungsoo ancora in infermeria non sono riuscito a capire niente!” Jongin si lamentò sul proprio banco, stravaccandosi disperato su di esso.
“A proposito, grazie per avermi avvertito, so a cosa hai rinunciato.”

Di fianco a lui, ben composto e silenzioso, Sehun guardò l’amico, alzando quasi un lato della bocca, in un mezzo sorriso.

“Figurati. Ah, e sappi che dopo questa siamo pari, il giro sulla Nimbus te lo scordi: sei un pessimo guidatore. Comunque non preoccuparti, dato che il tuo tutor sta male oggi ti copro io.”

Kai sprigionò un immenso sorriso, abbracciando Sehun – che prontamente cercò di levarselo di torno – e scompigliandogli i capelli.

“Iu ar de best friend evah.”

“Peccato che ad Hogwards non insegnino l’inglese babbano.” Sehun sospirò, cominciando a preparare i libri per la lezione – dato che il professore era entrato – mentre l’altro tornò a pensare ai fatti suoi.

Come, per esempio, a Kyungsoo: oh lui si che era affar suo.

Quando Sehun era venuto da lui, avvertendolo di ciò che era successo, non ci aveva pensato due volte a ribaltare di pugni quell’essere che aveva anche solo osato toccare il suo tutor.

E dopo che aveva visto con occhi il nanetto martoriato...non ci aveva più visto dalla rabbia.

Chissà se era guarito...non vedeva l’ora di rivederlo, quel piccoletto, era uno spasso passare ore di ‘ripetizioni’ con lui.

A discredito di quello che aveva subito pensato, Kyungsoo era una brava persona, forse un po’ bipolare e dalla doppia personalità – una angelica e gentile ed una forte e determinata, mai impertinente – ma pur sempre buona ed aveva cambiato la sua opinione su di lui dopo qualche giorno che lo frequentava.

E quanto si divertiva a farlo impazzire...sia chiaro, lui era un tipo caloroso ma non era sempre per la temperatura che decideva di levarsi i vestiti, mostrandogli il suo corpo perfetto.

Quel che non capiva era cosa fosse tutta quella preoccupazione, quel sorriso che gli spuntava sulle labbra appena lo vedeva, le mani sudate, la repentina voglia di fare arrossire le guance dell’altro.

“Sehun posso chiederti una cosa? Tu che sei bravo in Pozioni...”

Il biondo annuii, senza girarsi verso l’amico che aveva appena parlato.

“Ne esiste una che faccia innamorare?”

Il platinato corrugò la fronte, mostrando finalmente un’espressione diversa dalla sua solita poker face, voltandosi verso Jongin.

“Perché me lo chiedi?”

Non sapeva bene neanche lui, in realtà, il perché di quella domanda.

“Non lo so. Sono solo curioso.” Fece spallucce, appoggiandosi sui gomiti.

“Beh – cominciò a pensare il platinato – ci sarebbe l’Amortentia. È il filtro d'amore più potente del mondo, per questo il Ministero della Magia ne ha vietato la produzione.
Crea un’ossessione romantica o una travolgente infatuazione. Sta ben attento però: non è il vero amore, quello è impossibile da ricreare artificialmente.”

Il Serpeverde dalla pelle ambrata si fermò di nuovo a pensare.

Forse ciò che provava per il nanetto, dopotutto, si poteva concludere in semplice infatuazione.

Magari lo avevano drogato con quella cosa nel sonno, chi lo sa...

“Non ti consiglio di usare quella roba, comunque.”

“Che vuoi dire?” Kai si giro a guardare l’amico.

“Il nanetto ti sbava già dietro.”

E questa volta, incredibilmente, furono le guance del moro ad imporporarsi.

 
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Baekhyun aprì gli occhi lentamente, cercando di mettere a fuoco ciò che aveva davanti. Quando le immagini diventarono più nitide si accorse di non trovarsi più sull’erba fredda e bagnata bensì sul suo letto, nella sua cameretta, coperto fino al collo ed al calduccio.

Poteva sentire sulla sua pelle un odore familiare, ma certamente ben gradito e travolgente. Di fianco a lui, la candela illuminava debolmente la stanza: come ci era finito lì?

“Ben svegliato, principessa.” Luhan entrò nella stanza sorridente, buttandosi letteralmente sul proprio letto, facendo partire in aria il povero Zelda – che prima si era rannicchiato quatto quatto su di esso per dormire.

“Cosa è successo? Quanto ho dormito?”

“Non molto, circa due ore e mezza. Fortunatamente per te la Mandragora che hai molto intelligentemente deciso di strappare dal suolo non era ancora adulta. Poteva andarti molto peggio! Ho chiesto aiuto a Chanyeol, che ha gentilmente proposto di portarti in braccio fino a qui.” Spiegò abbracciando il cuscino rosso il piccolo maghetto con gli occhiali.

“C-Cosa? Mi ha preso in braccio? RICCIOLI D’ORO MI HA TOCCATO PER PIÙ DI TRE SECONDI?”

L’altro sospirò.

“Non sei certo una piuma. Scusa, ma da solo non ce la facevo.” Si giustificò Luhan, nascondendo mortificato la faccia sul cuscino.

Ecco cos’era quell’odore familiare. La sua pelle stava trasudando il profumo di Chanyeol inebriando senza volere i sensi del Grifondoro. Per pochi secondi smise persino di connettersi col mondo, non riusciva a pensare con quella colonia sparsa su tutti i suoi vestiti.

“... D-DEVO FARMI UNA DOCCIA.”

“Vai, vai.” Ridacchiò Luhan, guardando l’altro inciampare sulla propria coperta.


 
Tre ore dopo – ebbene si, il nostro protagonista si era minuziosamente appurato che in nessun centimetro del suo corpo rimanesse traccia dell’odore di Park Chanyeol; se poi  in più aggiungiamo il tempo della piastra ed il trucco...beh aveva fatto pure in fretta! – il nostro Baekhyun si dirigeva verso la Sala Grande per la cena con il suo tavolo.

Luhan lo aveva preceduto per ‘tenergli posto’ ma lui sapeva che in realtà era andato via un po’ prima per spiare il tavolo dei Serpeverde, cercando una certa testa bionda...a proposito di quella Barbie, doveva ancor prenderlo a calci!

Nah, non aveva tempo per lui, ci avrebbe pensato dopo aver sistemato quella brutta bertuccia dalle grandi orecchie che...che...


...che stava parlando e sorridendo con Kim Jongin?

Ma guarda te se quella prostituta di basso borgo doveva andare ad importunare il suo Chanyeol.

Ma poi chi si credeva di essere? Tutto sinuoso ed ammiccante...MA PERFAVORE! Si doveva cavare dalle palle di vetro e lasciare a lui la torre, così che potesse sventrarla col suo coltello da pescatore raccolto dalla collezione di oggetti babbani della sua zia stramba.

Il Merdaverde si era finalmente scollato dal gigante ricciolino, permettendo a Baekhyun di avvicinarsi.

“Bacon! – eccolo con un sorriso smagliante, di quelli da togliere il fiato - Vedo che stai meglio! Mi ero tanto preoccupato, mentre ti portavo in camera sudavi molto e-...”

“E niente, coso alto. Ti avevo detto che per più di 3 secondi tu non mi puoi toccare!” Baekhyun si mise in punta di piedi, cercando di fissare male l’altro.

“Ma era una situazione di emergenza! Come potevo trasportarti senza toccarti? La professoressa Jung non vuole che si usi la magia, lo sai.”

Il Grifondoro sospirò: aveva ragione...solo...non voleva dargliela, dunque cercò di cambiare discorso, sviando il problema.

“Senti, parliamo d’altro. Da quando parli con Kim Jongin?” Incrociò le braccia, furente.

“Oh Kai? È tanto simpatico e ho scoperto che vola con la scopa molto bene, è il cercatore dei Serpeverde.”

Baekhyun digrignò i denti; prima Luhan, ora lui...quegli stupidi Merdaverde erano ovunque. Lo sguardo di Chanyeol mentre parlava di Kai era così sognante e sorridente, sembrava quasi stesse fanboyeggiando.

Non vale, che è sta storia, Park Chanyeol doveva fanboyeggiare solo su di lui.

“Hai veramente intenzione di diventare suo amico?”

“Si.”

“Beh...non puoi.”

“Perché?”

“Perché tu sei mio.”

Il sorriso di Chanyeol si allargò fino al preoccupante. Il gigante sentì il proprio petto esplodere di felicità.

Baekhyun avvampò di colpo, rendendosi conto di ciò che aveva appena detto. Le parole gli erano sfuggite dalle labbra, una volta preso dal momento.

“Ehm...Ecco...I-Intendevo dire tu sei M-MIO-PE...miope, tu sei miope no? – cercò di auto convincersi il rosso, provocando una risata sonora al più alto – ...d-dove sono i tuoi occhiali??” si tormentò le dita ben curate, sperando che l’altro non badasse al suo enorme strafalcione.

La torre si piegò ad abbracciare il Grifondoro, stringendolo forte al suo petto.

Il cuore di Baekhyun non resse e prese a battere più forte.

Ecco che quel profumo rassicurante e tremendamente buono lo catturava nuovamente – e vaffanculo alla doccia – lasciandolo di stucco.

Ripresa conoscenza dopo dieci o undici secondi Baekhyun spinse via l’altro, con tutta la forza che aveva, con le guance ancora rosse e con i capelli scompigliati per la ‘lotta’.

“Ti prometto che non ci parlo più con Kai.” Sorrise dolcemente Chanyeol, con la sua voce roca e sexy.

“M-MEGLIO COSÍ. N-Non che me ne importasse qualcosa eh...PFF figurati. Ed ora sparisci e vai a strozzarti con il pollo.”

Il Grifondoro si aggiustò i capelli e, dopo aver individuato il piccolo Luhan stalkerare Oh-mio-dio-se-sono-fico-Sehun prese su e sculettò via, con le orecchie rosse per il crimine che Park Chanyeol gli faceva salire ogni volta.




















































































































waaaaaaaaaaa *^*
Come è lungo questo capitolo in confronto agli altri!
Ragazzi AIM BEC e sono molto felice che lo scorso capitolo abbia attratto così tanta gente e fatto recensire persone che avevano certamente di meglio da fare! Grace, Smiley Smilen, yes, parlo di voi <3
Il mio cuoricino è tanto tanto happy.
Questo capitolo...che dire: Poca, poca hunhan, lo so, ma era concentrato sulla figura di Baekhyun, ed ho voluto un po' mettere i suoi pensieri stravaganti sul bel gigante biondo.
Per quanto riguarda l'Amortentia ho voluto inserire questo pezzettino dove Sehun fa molto il fico intelligente perchè 1) volevo che si sapesse un po' meglio il perchè di questo titolo della storia (non vi preoccupate, i nostri protagonisti non provano sollo semplice attrazione) e 2) era molto fico, boh.
Se vi ho fatto sclerare SONO CONTENTA e oh, sta volta il finale non è stronzo, non potete dire nulla!
Vi aspetto al prossimo capitolo, che per inciso sto già scrivendo.
baci baci
Fogliolin :-)

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 - Now we're even ***


Capitolo 9 - Now we're even








Tornare nella propria camera fu uno degli aspetti più belli dell’essere guarito.

Il letto dell’infermeria era tremendamente scomodo e le tende – color pesca chiaro – facevano si che il sole appena sorto, alle quattro del mattino, svegliassero il nostro povero Kyungsoo, rendendolo subito di cattivo umore.

Al Corvonero piacque anche poter ritornare a vivere con quello scalmanato di Xiumin e quello sdondo di Lay, i suoi migliori amici. Madame Sandara era un’ ottima infermiera, ma anche molto occupata, e molte volte Kyungsoo si ritrovava in quella stanza enorme tutto da solo.

Se non fosse stato per Kim Jongin, beh, si sarebbe sparato lì, subito.

Il moro sorrise tra sé, appoggiando la felpona blu sulla sedia, ripensando a come il Serpeverde gli avesse tenuto compagnia in quei giorni. Veniva quasi sempre, verso le quattro – non che Kyungsoo fissasse l’orologio per ore aspettandolo, eh – appena finiva le lezioni, e gli raccontava tutto quello che si ricordava fosse successo.


“Oggi il professore ha fatto elencare a Yifan i tre incantesimi proibiti e il coglione ha risposto con: 1) essere più fico di me 2) essere più cool di me e 3) Abracadabra.”

oppure

“Questa mattina Junhong aveva tutti i ricciolini e il Cogliondoro si è messo a lanciargli palline di carta perché era geloso della sua permanente.”

E infine

“Il tuo amico Lay ieri si è disperso per una buona mezzora. Alla fine si è scoperto che era bloccato nella Camera dei Segreti perché aveva seguito le ‘voci’ nella sua testa. Se fossi in te lo manderei a fare controllare.”

E ridevano insieme, ridevano come matti fino a quando il Serpeverde non ‘sentiva caldo’ e si sbottonava il colletto della camicia. E allora col cavolo, Kyungsoo partiva per la tangente, distratto da quel collo invitante, e non capiva più di cosa stessero parlando.

Anche se all’inizio lo riteneva una scocciatura il Corvonero non vedeva l’ora di poter tornare a fargli da tutor, dato che quello gli rivelava sempre quanto fosse peggiorato da quando lui non c’era.

Uscì dalla propria camera, per prendere una boccata d’aria prima delle lezioni, guardandosi attorno e cercando di evitare i teppistelli che l’avevano ridotto a una mozzarella ammaccata.

Mentre passeggiava per i corridoi una certa testa bionda sbucò fuori da un angolo, cogliendo di sorpresa il maghetto moro.

“Hei, Kyungthoo. Sono contento di rivederti in piedi.”

“G-Grazie...” la presenza dell’altro ancora lo metteva in soggezione, non sapeva come comportarsi: era pur sempre Oh Sehun. Ma da quando aveva incassato quel colpo al posto suo non poteva non sentirsi minimamente riconoscente, era una brava persona dopotutto.

“Devo ringraziarti sai? Hai alzato la media di Jongin, come ti avevo chiesto.”

Cosa? Kai diceva che era ancora un disastro con Trasfigurazione e Storia della Magia.

“C-Che vuoi dire?”

“Voglio dire che è tre giorni che prende voti decenti. Ieri ha persino preso un 79 su cento. Un miracolo.”

“Ma...Ma lui mi ha detto che è ancora una frana!”

Sehun si mise a ridere, quasi schernendolo.

“Aaaah, ebbravo Kai. E tu, ancora non l’hai capito? Wow e tu dovresti essere un Corvonero. Non chiede ancora ripetizioni perché ha bisogno di aiuto, le chiede per stare più tempo con te, genio.”
 
 
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Tre giorni. Due ore. Ventisette minuti e tredici secondi.

Luhan fissava l’orologio di camera propria, picchiettando le dita sul tavolino davanti a sé. Era una superficie liscia, il legno sarà stato probabilmente di ciliegio e-...e chi se ne frega, Oh Sehun non gli rivolgeva la parola da tre lunghissimi giorni.

Lo aveva lasciato da solo come un pesce lesso dopo averlo baciato ed aver sconvolto la sua esistenza per sempre – e no, non stava esagerando – ed ora ogni volta che gli si screpolavano le labbra ed involontariamente ci passava sopra la lingua per inumidirle non riusciva a non pensare a come quella testa bionda gli avesse rubato il suo first kiss.

Non che gli dispiacesse, eh, anzi! Con lui aveva carta bianca, via libera, strada spianata.

Aveva solo paura.

Paura che per Oh Sehun quello non fosse altro che un semplice bacio dato a caso a chi gli aveva fatto un favore.

E Luhan ci stava male, e non poteva far altro che aspettare l’ora di Storia della Magia come se fosse la materia più emozionante del pianeta – e non lo era affatto.

Decise che si era rotto di stare li commiserarsi e, preso quel mattone di libro di testo,  uscì dal dormitorio dei Grifondoro, dirigendosi verso le classi.
Sarà stato venti, trenta minuti in anticipo ma decise comunque di sedersi al proprio banco. L’aula vuota era quasi inquietante, con tutte quelle ragnatele sui soffitti alti in pietra. Il silenzio regnava anche nei corridoi, solo qualche debole risata di chissà quali studenti che iniziavano a gironzolare per i corridoi.

“Hei. Thei in anticipo”

Un brivido percorse la schiena di Luhan, che lentamente decise di alzare lo sguardo verso l’altro. Questa volta niente figure di merda Lulu, concentrati.
Cercò di mantenere contatto visivo con gli occhi grigi dell’altro.

“Già...anche tu vedo.”

Il biondo camminò verso di lui, pian piano, raggiungendo il suo banco. Era molto silenzioso e il viso – che solitamente gli rivolgeva un malizioso occhiolino o sorriso – aveva quella sua solita espressione annoiata. Questa volta però la fronte era corrugata e Luhan percepiva un certo disagio, come se l’altro fosse triste.

“Senti passiamo al sodo, odio girare intorno alle cose.” Sospirò sedendosi di fianco al maghetto occhialuto.

Luhan, leggermente confuso – anche se una vaga idea di che cosa stesse per dire ce l’aveva – fissò l’altro, senza spiccicare come al suo solito parola.
“Mi dispiace per quello che ho fatto l’altro giorno.” Sehun abbassò lo sguardo, dispiaciuto.

Eccolo. Se lo sentiva. Stava per dire che quel bacio era stato un errore, che non l’avrebbe voluto fare, che non significava niente e quindi di non montarsi la testa...perfetto Luhan la tua autostima non può abbassarsi di più di così.

Ma se potessi lo rifarei.”

Il biondo alzò gli occhi per guardare l’altro, ora senza fiato.

“Tu – continuò un Sehun sorprendentemente e stranamente impacciato- ...tu mi rendi irrazionale e totalmente imprevedibile. Sai a quante persone di cui non sapevo assolutamente niente ho mai deciso di rivolgere la parola? Zero. Cero. Niet. Nulla di nulla. Mai. Ma poi arrivi tu, l’emblema della bellezza fatta a persona – perché diciamocelo chiaramente non ho mai incontrato qualcuno capace di farmi anche solo sorridere con uno sguardo, tanto belli e dolci sono i tuoi occhi – e mi sconvolgi tutto. Perché sappi una cosa io odio il 99% della gente che mi circonda e mai ho provato tanto interesse e curiosità verso qualcuno che a malapena mi rivolge la parola. Quindi scusa se sono stato impaziente e ho rovinato tutto, senza neanche aspettare...boh, il tuo consenso? Ma quando mi stavi medicando eri a due centimetri dalle mie labbra e le tue sembravano così morbide che per diamine ho dovuto farlo se non volevo uscire pazzo da questa scuola.” Finì tutto d’un fiato il biondo.

Luhan, come sempre, non sapeva che dire. Quel ragazzo a cui tanto aveva pensato e sognato in quei tre giorni arrivava lì e gli faceva tutto quel discorso pieno di parole tremendamente tenere che mai si sarebbe aspettato da uno come Oh Sehun, l’essere biologicamente costruito dal Creatore e messo al mondo con il solo scopo di sorprenderlo ogni volta di più.

SI STAVA SCUSANDO? Per cosa, per essere fico? Per averlo fatto diventare una pera cotta?

No ma quindi... quando se n’era andato... era perché si sentiva in colp- MA CHE PROBLEMI AVEVA.

Il biondo prendeva fiato, continuando a guardar Luhan nei suoi occhi color nocciola, sperando in un perdono.

Il maghetto occhialuto scoppiò in una piccola e cristallina risata.

“C-Cos-...” Le guance rosee di Sehun diedero una certa confidenza a Luhan.

Il Serpeverde era arrossito ed aveva distolto lo sguardo, con un piccolo broncio! Era così adorabile...

“Davvero pensi che io sia arrabbiato con te? Scherzi? Mi hai colto di sorpresa, è vero, ma le sorprese sono sempre ben gradite – ridacchiò il Grifondoro, facendo spalancare gli occhi all’altro. Forse non avresti dovuto lasciarmi lì come una patata lessa e con tutte quelle domande che mi gironzolavano nella testa, ma certo non ti odio per questo.”

“Q-Quindi ti è piaciuto?” il tono del biondino era basso, parlava quasi sottovoce per l’imbarazzo. Era pur sempre un Oh che stava arrossendo come un pomodoro.

“Il potente Oh Sehun è per caso insicuro?” Un sorrisetto comparve sulla bocca del maghetto occhialuto facendo morire di vergogna – aha! Ma vedi un po’ il karma... – l’altro.

“Mettiamola così...” continuò il Grifondoro sporgendosi dalla propria sedia e attaccando le labbra a quelle di Sehun, spiazzandolo.

Quando il biondo si rese conto di ciò che il suo maghetto stava facendo non ci mise molto a ricambiare il bacio.

Era decisamente più passionale e meno casto del primo. Le loro lingue si intrecciavano, le braccia di Sehun andarono a cingere la vita dell’altro, facendolo appoggiare su una sua gamba, stringendolo a sé.

Le mani di Luhan tenevano stretto il viso del biondo, quasi avesse paura che quel momento potesse finire troppo presto.

E sfortunatamente dovette finire, per una stupida questione biologica. Quando le loro labbra si separarono, però, rimasero a distanza di pochi centimetri, con le fronti appoggiate l’un l’altro e i loro respiri che appannavano gli occhiali del Grifondoro.

 “...ora siamo pari.”

E poi Sehun tirò fuori quel suo sorriso mozzafiato e quegli occhi a mezzaluna che fecero tanto battere il cuore a Luhan.

 
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Baekhyun gironzolava davanti alla propria classe, passeggiando velocemente avanti e indietro.
“Hei Bacon!”

No...no vi prego basta ancora lui?

“Chanyeol vai in classe, ho lezione.” Incrociò subito le braccia il rosso, scocciato – o forse frustrato – dalla presenza dell’altro.

“Ma non mi dire...e perché non entri in aula?” confuso e curioso il gigante fissava l’altro.

“Perché il mio migliore amico si sta limonando lo Stronzoverde. Ma guarda te, lo perdo di vista un secondo e TRAC addio il piccolo ed innocente cerbiatto.”

Sospirò rassegnato Baekhyun, aggiustandosi i capelli ciliegia.

“Stai esagerando.”

“Forse un pochino. Comunque...che vuoi?”

Il gigante sorrise e si grattò la testa...era...imbarazzato?

“Volevo dirti che ieri ho parlato con Jongin solo per chiedergli se Kyungsoo stesse bene...fine della storia. Non ho mai voluto diventare suo amico e se proprio lo vuoi sapere è proprio pessimo a volare, credimi. L’ho fatto solo per farti ingelosire, lo ammetto.”

...

NO

NO

NO

Non poteva succedere questo. Park Chanyeol devi tacere non farlo, non farlo.

SE SOLO OSAVA DICHIARARSI AVREBBE GIURATO SU GRACCUS E MASTER CIEFFON CHE LO AVREBBE PRESO A CALCI.

“Fin da piccolo sono sempre stato talmente abbagliato dalla forza del tuo carattere che anche ora darei via tutto per potere passare anche solo cinque minuti in più con te la mattina. Sei irascibile, impertinente e decisamente poco modesto ma mi attrai come una calamita e non riesco a fare a meno di starti appiccicato come una cozza. Però credo che dovresti dare ai Serpeverde un’altra chance, e se vuoi ti ricompro la cioccorana che Sehun ti ha rubato. “

Per tutte le scope firmate, lo aveva fatto. Era riuscito a farlo diventare una pappa molle e tenera e a farlo arrossire come solo una ragazzina che vede per la prima volta gli Unos Directionis saprebbe fare.

“C-Come fai a sapere di Sehun e la cioccorana?”

“Andiamo, Baek, io so tutto di te. So che quando ti arrabbi ti diventano rosse le orecchie, che quando trovi interessante una conversazione ma non vuoi darlo a vedere sbatti tre volte di seguito le palpebre, ti piace l’eye-liner della Kikorum, odi qualsiasi pianta magica – che tra parentesi chiami ‘insalata fatata’ perché pensi che sia più swag da dire – e mi ricordo che avevi una cotta per quella bambina carina che gironzolava ogni tanto per il nostro quartiere fino a quando non hai scoperto che odiava le Winx Generation.”

Baekhyun rimase spiazzato. Certo, sapeva perfettamente dell’interesse dell’altro ma non aveva mai pensato potesse arrivare a questo punto.

Per la miseria sapeva tutto, lo stalker. Signori e signore abbiamo perso Byun Baekhyun, la linea col suo cervello si è interrotta, la preghiamo di richiamare più tardi.

Un gruppo di gente iniziò ad arrivare in classe – la sua salvezza.

“D-Devo andare, la lezione sta per iniziare.”

 E rosso in viso sgattaiolò via da quella conversazione che gli stava facendo venire voglia di prendere Park Chanyeol per le orecchie e sbatterlo contro al muro – non nel senso che intendete voi.

Il Tassorosso sospirò amareggiato, prendendo a calci la parete.

Perfetto, aveva appena perso il pass per potere stare con Baekhyun ovunque e comunque.

‘Stupido, sono uno stupido se ho anche solo pensato che uno come lui potesse ricambiare ciò che provo da fin troppo tempo. Ora non vorrà più vedermi.’

Pensò fra sé il gigante, appoggiandosi al muro.

Forse doveva lasciarlo perdere, come gli aveva suggerito Chen...

No, non poteva. Non poteva rinunciare a lui così. Lo aveva visto arrossire e il trucco per renderlo geloso aveva funzionato.

C’era così vicino, e avrebbe continuato a lottare!

Sorrise tra se, rimboccandosi le maniche, prima di dirigersi verso la propria aula.

“Byun Baekhyun, ti farò innamorare di me!” 









































































































EYO.
GNA-FACC
Questo capitolo è stato una tortura cinese da scrivere, specie per la Baekyeol dato che BYUN BAEKHYUN SEI UNA COZZA COSA STAI FACENDO.
ma boh, mi sembrava perfetto un primo rifiuto per la bertuccia gigante - alias Chanyeol.
Questo capitolo è tutto molto frizzy pizzy, ovvero fottutamente dolcioso, dato che OH MAI GAD la Hunhan.
Mi sono drogata prima di scrivere questa nota, mi scuso.
Kyungsoo, Kyungsoo, hai gli occhi foderati di prosciutto? E SBADABIM A LUHAN è CRESCIUTO UN ATTRIBUTO! Due sarebbero troppi per lui, lo sapete.
Sehun invece diventa tutto tenerone - andiamo, lo amiamo anche se non fa troppo il figo - e lo amo troppo, nsò.
Sappiate che con domani dovrei finire di scrivere il 10° (cavolo sono già al 10°??) capitolo dove succederà una bella cosina.
Per ora vi saluto, ringraziandovi delle QUASI 50 recensioni e delle QUASI 800 visualizzazioni del primo capitolo. Vi amo e non me lo sarei mai aspettato.
Alla prossima! Foglia <3

 

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 - It's just a fork ***



Capitolo 10 - It's just a fork







Quella bertuccia dalle orecchie enormi.
 



Qual’era il suo problema, maledizione? Se voleva essere preso a calci nei boccini d’oro bastava chiedere, non c’era bisogno di fargli tutto quel discorso mieloso su quanto fosse stalker e ‘innamorato’ di lui.

Per la miseria Park Chanyeol non poteva fargli questo.

Come se non bastasse – per quanto il Grifondoro cercasse di evitarlo – la torre di vedetta continuava imperterrito nel suo obbiettivo e non faceva altro che far andare letteralmente fuori di senno il nostro Baekhyun.

Entrò nella Sala Grande, sedendosi al suo posto per fare colazione.

Volle vomitare. Ma chi è che mangia le polpette al sugo di prima mattina??

Il livello della mensa di questa scuola si era notevolmente abbassato dopo che mister Prescelto ha sconfitto il ‘Signore Oscuro’. 

Ma Signore Oscuro mia nonna, prova ad affrontare un Byun Baekhyun di prima mattina particolarmente incazzato perché A) Aveva finito l’eye-liner e B) Park Chanyeol aveva deciso di diventare serio e dichiararsi a lui per poi tornare strisciando da Jongin il giorno seguent-

NO ASPETTA COSA? Quella puttanella è ancora avvinghiata al mio gigante?

“Devi finirla di digrignare i denti, Baek, sembri un cane con la rabbia. Vai da lui e digli che vuoi amarlo per sempre, così vivrete felici e contenti e la pianterai di odiare Sehun solo perché sei frustrato come una casalinga che ha appena visto eliminare dal suo programma preferito il suo preferito.”

Luhan mangiucchiava un pezzo di pane, seduto di fronte a lui.

“Cos-?”

“Oh, andiamo. Mezzo Mondo Magico e credo anche parte di quello babbano sa della tua cotta per lui. Quindi alza quelle tue belle chiappettine che fai sempre sculettare e va da lui.” Il maghetto occhialuto gli fece l’occhiolino.

“Ma la vostra – quella di ammiccare come degli schizzati – è una patologia o solo un modo per farmi saltare i nervi?”

L’amico rispose con una risatina, sorseggiando il suo succo d’arancia.

“E comunque non lo vedi com’è impegnato con lo spogliarellista? Gli gironzola sempre attorno.” Gli occhi di Baekhyun erano ormai due fessure. Con quello sguardo omicida avrebbe ucciso chiunque e oh si, come sperava che quel chiunque fosse Kim Jongin.

Luhan, confuso, si girò a guardare i due, per poi tornare a fissare l’amico con un sopracciglio alzato e lo sguardo scettico.

“Baek...gli ha solo passato una forchetta.”

“Solo un corno, perché non ci si infilza con quella forchetta?” strinse tra i pugni il tessuto dei propri pantaloni, innervosito.

“Ma ti vedi? Sei cotto marcio, perché continui a rifiutarlo? Te lo dico io perché. Perché hai paura, paura di trovare qualcuno che finalmente ti rende vulnerabile, qualcuno che faccia venir fuori quel lato dolce e tenero di te che tu tanto sembri odiare. Ma lasciami dire una cosa: non puoi continuare a scappare come un cacasotto. Se quel Park Chanyeol è stato capace di farti sgualcire i tuoi preziosissimi pantaloni da chissà quanti Galeoni solo perché eri geloso di una posata allora pensaci bene prima di perdere questa occasione.“

Luhan si alzò dal proprio posto e, dopo aver mostrato un bel sorriso al suo migliore amico, saltellò via in direzione di – ma che strano – una testa bionda appoggiata alla parete di pietra, vicino al portone della Sala.

Prima tutta quell’intraprendenza nel baciare il Serpeverde, poi i consigli cazzuti sulla sua – PRESUNTA EH – cotta per Chanyeol...DOVEVA DECISAMENTE PARLARNE CON LA Barbie, forse lo stava drogando.

Baekhyun sospirò, riprendendo a fissare il Tassorosso mentre quello si sedeva al proprio posto. Indossava la sua solita camicia bianca un po’ stretta, che aderiva al suo petto largo e gli occhiali erano tirati su, sulla propria nuca, portando all’indietro alcuni ricciolini. Mentre mangiava si era tutto sporcato i lati della bocca, come un bambino. E quanto era carino.

NO BAEKHYUN, A CUCCIA. Carino lo dici a un cucciolo di Golden non a quella scimmia un po’ troppo cresciuta.

Ma suvvia, chi prendeva più in giro. Non ci credeva più neppure lui.

Gli piaceva, gli piaceva e gli mancava da morire.

 
 
-------------------------------------------------------------

 
 
Erano circa le quattro del pomeriggio, ormai, e presto Kyungsoo avrebbe ricominciato a far ripetizioni ad un certo Serpeverde. Se non fosse che quel Serpeverde ormai non aveva più bisogno del suo aiuto, e probabilmente per non ferire troppo i suoi sentimenti aveva deciso di continuare.
Non riusciva a trovare altra spiegazione e – anche se un po’ triste – passeggiava per i corridoi arrivando in anticipo in biblioteca.

Vide una testolina ricciola e castana salutarlo, e sorridendo andò verso di lui

“Kyungsoo! Anche tu qui in cucina?”

“Lay questa è la biblioteca” sospirò il più basso dei due, oscillando in disapprovazione la testa, con un sonoro face palm.

“Oh...- il viso dell’altro parve sorpreso e confuso – quindi niente cibo?” si guardò intorno, scrutando gli scaffali.

“Niente cibo. Sai che si mangia in Sala Grande, anche se credo che il pranzo sia finito circa tre o quattro ore fa.”

“Oh, in Sala Grande si pranza? Credevo fosse mezza pensione, solo colazione e cena.”

“Tu sei...incredibile. Dai, ti dico dov’è la cucina.” Ridacchiando Kyungsoo lo accompagnò fuori, mostrandogli la strada.

“Ora giri a destra, vai dritto fino all’aula di Trasfigurazioni, la superi e prosegui per circa sei o sette metri. Scendi per le scale, nei sotterranei, poi volti a destra e vedrai una porticina. Ecco li sei arrivato.”

Lay gli sorrise e convinto ringraziò il ragazzo corvino per poi avviarsi.

Era felice che si fosse ripreso. Gli avevano detto che qualcuno di poco raccomandabile lo aveva preso a pugni – o comunque gli aveva fatto del male – ed ci era rimasto molto ma- OH UNA FARFALLA.

Il Corvonero prese a rincorrere la piccola creaturina che magicamente gli era apparsa da davanti agli occhi giù per le scale ed in men che non si dica ecco che...cosa doveva fare?

Scendi le scale e...

Le parole di Kyungsoo gli risuonavano nella mente, ma proprio non riusciva a ricordarsi come continuasse la frase.

Vide un gruppo di studenti entrare dietro un quadro di natura morta e pensò che forse non era l’unico ad avere fame alle quattro del pomeriggio. Decise dunque di infilarsi insieme a loro dentro quella porticina.

‘Porticina! Si Kyungsoo aveva detto porticina.’

Che cucina buia. Sembra quasi un tunnel.

Oh aspettate c’è una luce.

Si guardò intorno, confuso: sicuramente quella non era una cucina. Sembrava più una Sala comune, ma il giallo ed il nero un po’ ovunque nelle pareti gli suggerivano che quella non era la Sala comune della propria Casa.

Un ragazzo dai capelli castani e le splendide labbra incurvate all’insù si accorse di lui, squadrandolo. Probabilmente notò la sua divisa blu e confuso si avvicinò a lui.

“E tu cosa ci fai qui?”

 
--------------------------------------------------

 
Il cuore di Baekhyun batteva all’impazzata, le mani sudavano mentre nervosamente camminava avanti e indietro per un piccolo tratto verde di circa tre metri.

Fissò il gigante sorridente sdraiato sul prato, a pochi metri da dove si trovava.

Si fece forza e con tutta la figaggine che aveva in corpo si convinse finalmente di andare li e sedersi di fianco a lui, senza guardarlo in faccia.

“Bacon! - il Tassorosso lo strinse a se, abbracciandolo – mi sei mancato.”

Il Grifondoro avvampò, scrollandoselo di dosso.

“Non rendermi le cose più difficili di quanto già non siano.” Borbottò il maghetto.

Chanyeol guardò l’altro confuso, avvicinandosi di più con il proprio orecchio sinistro per cercare di sentire meglio.

“Anzi...forse non devo farlo. È una pessima idea.” Continuava a sussurrare il Grifondoro, pensando a voce alta.

“Decisamente pessima. E poi ci sono altri sei anni da sfruttare, non ho considerato questo. Non c’è alcuna fretta...”

“Bacon? Si può sapere che hai in questi giorni?”

Baekhyun si irrigidì di colpo, voltandosi a guardare – finalmente – negli occhi il Tassorosso, rimanendo in silenzio.

“...”

“Baek!? Guarda che con me puoi aprirti. Mi stai forse nascondendo qualcosa??” Il viso di Chanyeol ora era preoccupato e troppo, veramente troppo vicino a quello di Baekhyun, che non riusciva più a pensare razionalmente.

“Certo che nascondo qualcosa! Sono pazzo, idiota. Ti ricordi l'altro giorno quando mi hai detto che ero carino col nuovo taglio? Beh, ho gridato ogni cinque minuti per mezz'ora dopo che me lo hai detto. Non so proprio come comportarmi in questi casi. Parlo da solo di te, parlo col mio migliore amico di te, mi alleno a parlare con te con i cespugli nascosti dietro il Platano Picchiatore – perché ovviamente ho paura che qualcuno mi veda e pensi che ho bisogno d’aiuto psichiatrico - ed ogni tanto mi immagino pure che a questi fantomatici cespugli crescano le tue stupidissime ed insensate orecchie da Dumbo furioso – che tra parentesi vorrei mordere come una bistecca al sangue, tanto sono invitanti -  e gli occhiali enormi da nerd sfigato - perché è questo che sei Park Chanyeol, uno sfigato. E sta mattina quando ti sei avvicinato ancora a quella stupida sgualdrina di Kim Jongin solo perché gli era caduta la forchetta stavo per annegare la tizia seduta di fianco a me col sugo delle polpette perché mi ossessionava l'idea di voi due che vi sbaciucchiate nel camerino di Madame Malkin: abiti per tutte le occasioni! Perché Madame Malkin? Perché non sopporto il pensiero che tu perda interesse nei miei confronti per colpa di uno senza stile, quindi dovevo almeno fargli comprare qualcosa di decente nel mio negozio preferito. Ah e come ti accennavo prima sono pazzo! Ecco: mi sono aperto! Contento ora?” aveva il fiatone per tutto quel parlare, parlare e parlare senza fermarsi. Fissava gli occhi di Chanyeol, cercando di riprendere fiato.

“C-Che vuoi dire?” un rossore si era creato nelle guance del gigante.

“MA ZIO CODALISCIA. Non potevo innamorarmi di un essere un po’ più intelligente? Cosa ho fatto di male Silente ancora me lo devi dire – arrabbiato imprecava al cielo per poi tornare a guardare Chanyeol – brutta testa di ricci vuol dire che mi piaci anche tu.”

Uno spintone e buttò il Tassorosso di nuovo a terra, facendogli cadere dalla testa gli occhiali, salendogli sopra e assalendo le sue labbra con fare possessivo.

Il profumo di Chanyeol che tanto gli inebriava i sensi era ovunque, le labbra che tanto aveva desiderato ma mai lo avrebbe ammesso finalmente erano incollate alle proprie. E quelle mani, quelle pinne di quasi trenta centimetri, accarezzavano i suoi fianchi dolcemente.

Quando si staccò – per circa due, o tre secondi – riprese fiato, fissando l’Adone greco sotto di se che sorrideva come un ebete.

“Mioddio se ti odio.”

E riprese a baciare quelle labbra carnose per altri dieci minuti buoni, così che tutta Hogwards sapesse che quello sfigato gigante dalle orecchie a parabolica era suo.






















































































HEILOOOO!
Come state? Grazie come sempre di tutte le recensioni - che nello scorso capitolo erano molto numerose per i miei standard - e per chi ha aggiunto ai preferiti o nelle seguite e si, anche chi legge silenziosamente.

Ringrazio sopratutto la mia Cuoricina, Grace e Smiley smilen, che mi lasciano sempre recensioni chilometriche che mi fanno venir voglia di prendere un treno per sweetlandia e trasferirmi la.

Per quanto riguarda la storia HAHAHAHAHAHAAHAH no l'ho fatto sul serio. La dichiarazione di Baek è una delle cose pù belle che mai mi sia venuta fuori e vi avverto, giusto per essere sincera al 100 per cento, che la prima e l'ultima frase l'ho presa da un discorso che fa Elliot Reed in Scrubs, anche se per una ragione un po' diversa ma oh, bisogna essere sicuri di dire tutto tutto.

é comparso Layyyyyyyy. Si, mi dispiaceva nominarlo e basta, doveva fare la sua figura unicornosa e finire nella Sala comune dei tassorosso - che se non lo sapete si trova proprio di fianco alla cucina secondo la Rowling - e non chiedetemi come ma è riuscito ad entrare. I soliti poteri da Unicorno, immagino.

Spero che anche questo capitolo vi sia stato gradito, ho in mente un paio di cosucce - anche per la nostra Kaisoo, tranquilli - e non vedo l'ora di poterle scrivere.
Baci baci.
Foglia.

 

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Capitolo 11
*** Capitolo 11 - Think about it ***


 
 
Capitolo 11 - Think about it
 
 


 





16.30
 
16.31
 
16.32
 
...Oh andiamo ma dove è finito?
 
Kyungsoo tamburellava le dita su uno dei tavoli di legno della biblioteca, fissando nervosamente l’orologio. In realtà sapeva che il Serpeverde dalla pelle ambrata arrivava sempre in ritardo alle lezioni di recupero ma una parte di lui non poteva far altro che fissare l’orologio speranzoso e in ansia.
“Maledizione Jongin, va bene che sei bello come il sole ma non puoi farmi sempre aspettare un quarto d’ora...”

“Oho...Do Kyungsoo ha per caso appena detto che sono bello come il sole?”

Davanti a se ecco che quello era spuntato, indossando solo una camicia bianca – che Kyungsoo poté notare essere perfettamente aderente al petto, rivelando qual cosina – e un paio di pantaloni color cachi leggermente larghi, ma che gli davano un’aria sicuramente sexy. I suoi capelli erano disordinati – come se si fosse appena svegliato – e le mani nelle tasche. Appoggiò lo zainetto nero che portava su una spalla per terra e sedendosi ammiccò al moro.
“Sono lusingato, anche tu non sei niente male.”

Un brivido percorse la schiena del Corvonero che, pentitosi di aver pensato ad alta voce una cosa del genere, decise di sbuffare e alzare gli occhi al cielo, ignorando il ghigno spuntato sulla faccia dell’altro.

“Scusa per il ritardo ma Sehun voleva una cosa babbana chiamata Bubble qualcosa e ho dovuto accontentarlo altrimenti prendeva in ostaggio la mia collezione di figurine delle Cioccorane. Ho appena trovato lo il maghetto Taeminnus, non potevo rischiare di perderlo!”

“Sei incredibile...” Kyungsoo guardava l’altro, occupato a tirare fuori i libri dallo zainetto, fissandolo pensieroso.
“Lo so, lo so. Beh? Iniziamo?”

Il Corvonero annuii, voltando varie pagine del proprio testo. In realtà non aveva idea di cosa fare, che argomento trattare: Sehun gli aveva detto che ormai Kai era riuscito a guadagnare buoni voti praticamente in tutte le materie.

Si schiarì la gola, leggermente teso.

“J-Jongin posso chiederti una cosa?” l’altro alzò gli occhi – quegli occhi tremendi e tentatori! – a guardarlo.

“Mh?”

“Sei migliorato? Coi voti intendo...”

Kai a momenti non si strozzò con l lingua. Non doveva saperlo! Le loro lezioni non potevano finire li...non ora che era finalmente riuscito ad avvicinarsi all’altro.

“Cos-...ecco...ASSOLUTAMENTE NO. Hehe...Anzi guarda credo proprio che dovremo aumentare le ore di recupero o rischio seriamente di dovere ripetere l’anno. Dopotutto sei un bravo tutor, è solo colpa mia che non mi applico...ma sai – si leccò le labbra, maliziosamente – forse potresti insegnarmi tu a fare il bravo bambino..ora come ora sono molto, molto cattivo~ ” sfidò l’altro con un ghigno stampato sulla faccia, sventolandosi con un foglio preso chissà dove. I capelli ondeggiavano, colpiti dall’aria “Uh~ È tornato a fare caldo o sono io?”

Dire che le guance di Kyungsoo diventarono rosse come il pomodoro era dire un eufemismo. Quella lingua la doveva tenere dentro la bocca, non aveva capito forse? E per tutti i gufi volanti la voleva piantare di rendere le sue ginocchia molli come il burro? Fortuna che era seduto!

“O-Ovviamente sei tu...idiota in calore.”

“Idiota? Non ero forse bello come il sole?”

“Si può essere belli ma coglioni dentro.”

“Ah, quindi non neghi la mia bellezza?”

“C-Cos-...Y-Yah non era questo il punto!!” Kyungsoo iniziò a sudare, accaldato.

“Ora senti caldo anche tu, eh?” Il sorriso sghembo di Jongin lo stava rendendo pazzo

“S-Sei più fastidioso di uno Spinato nelle mutande”

“Ancora ste mutande? Se vuoi entrare nelle mie basta chiedere eh” e fece per slacciarsi i pantaloni.

“KIM JONGIN NON OSARE”
 
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Ormai l’inverno si faceva sentire e Luhan si raggomitolava sul proprio letto, ingarbugliandosi tra le coperte, infreddolito.

Nel dormi-veglia di quella mattina sentì un picchiettio - come se qualcuno stesse bussando - alla finestra. Tentò di ignorarlo e si rigirò nel suo piumone rosso, spalmando la faccia sul cuscino. Ma riecco che il picchiettio tornava.

Lo stava facendo impazzire!

Frustrato decise di alzarsi, con un sonoro grugnito, senza preoccuparsi del compagno di stanza a pochi metri da lui ancora nel mondo dei sogni.

‘Se non dormo io non dorme manco lui.’

L’altro, però, non dava segni di vita e decise di ignorarlo, totalmente distratto dal rumore.

Andò alla finestra, riuscendo a sentire il rumore farsi più sonoro. Erano su una torre del castello, CHI MAI POTEVA ESSERE? ERA L’ALBA!

Ed ecco che davanti a se un gufo bianco, dagli occhi gialli brillanti, teneva tra il becco un foglietto di pergamena marroncino, legato da un nastro verde
smeraldo di stoffa luccicante.

“Ehm...con permesso...io...ecco...lo prendo ok?” Fissò il rapace ed impacciato sfilò la pergamena dal becco del gufo. Quello subito prese a volare via, lasciando Luhan leggermente confuso.

Chiuse la finestra e tornò al proprio lettuccio, accendendo una candela sul suo comodino per illuminare la stanza ancora buia.

Sfilò il nastro verde e srotolò la pergamena, curioso.

Una bella grafia, i caratteri erano grandi e dicevano:
 
Buongiorno Lulu,
Scusa l’orario indecente ma non riuscivo a dormire
e dovevo assolutamente chiederti una cosa.
Sapevi che quest’anno ospitiamo il Torneo Tre Maghi?
Spero proprio che Hogwards vinca...comunque...
A Natale hai impegni? Perché ci sarebbe il Ballo del Ceppo e sarei la persona più
felice del mondo se tu decidessi di accettare il mio invito.
Pensaci su ♥
 
Ps: Yep, sarebbe per i ragazzi dal quarto anno
In su ma sai che io riesco sempre ad imbucarmi perché sono bellissimo
E super cool ;D
Pps: di al tuo amico sclerotico che sono
riuscito a convincere il preside e possono venire pure
lui e il suo amico gigante.
Ppps: Dillo, dillo che sono una persona dall’animo gentile
e che mi adori♥♥
               tuo Sehun

 
 
Oh mai gad...Luhan sudò nel finire di leggere la lettera e si accorse di avere uno stupido sorriso stampato sulla faccia. Lo aveva invitato al Ballo? Gli aveva scritto cuoricini? ‘TUO’ Sehun?

Stava fanboyeggiando come un deficiente, rotolando sul letto con la lettera in mano, tutto felice. Strinse la lettera al petto, facendola aderire al suo bel pigimino bordeaux a pois bianchi.

“Ma che cazzo fai?”

La voce impastata di Baekhyun lo spaventò e cadde dal letto con un urletto.

“Sembri una nutria in calore con tutti quei rumori che fai, per la miseria Lu che hai? Sono le cinque del mattino!” frustrato il compagno si mise a sedere sul letto, stropicciandosi gli occhi.

L’altro fece sbucare la testa da sotto il letto e – ancora sorridente – fissò l’amico.

“Sei creepyssimo, ora mi dici che hai?”

“Sehun è riuscito a farci imbucare al Ballo del Ceppo di quest’anno!”

Il volto di Baekhyun si fece serio, e dallo sguardo che aveva sembrava cercare di apprendere ciò che l’amico gli aveva appena detto.

“...C O S A AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH?”

Luhan sorrise e guardò l’amico alzarsi di scatto e mettersi le mano tra i capelli, camminando avanti e indietro nervosamente.

“Il Ballo del Ceppo? Ma è per quelli del quarto ann- OOOOOH SO GIÀ COSA METTERMI.”

“Ma vedi Baek, ho deciso che se non fai pace con lui io lo convinco a non invitarti.”

Il sorriso evil sul bel faccino di Luhan fece bloccare Baekhyun, che si fermò a guardarlo. Pensò per vari minuti a chissà cosa e dopo un silenzio lungo due o tre minuti sentenziò con un

“Andata. Però se se la tira troppo gli tiro la Coppa sul muso.”


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“E tu cosa ci fai qui?”


 
Lay si grattò imbarazzato la testa, accorgendosi di essere nel posto sbagliato.

La Sala Comune dei Tassorosso fortunatamente era vuota e non c’era nessuno, salvo il ragazzo basso che lo aveva beccato.
“Mi sono perso.” Ammise, senza troppi giri di parole.

L’altro lo fissò per qualche secondo, per poi iniziare a ridere. Era una risata bella sonora ed anche se sembrava quasi forzata era comunque orecchiabile.

“Non ho idea di come tu sia riuscito ad entrare qui ma sicuramente sei il Corvonero più strano che abbia mai incontrato.”

“Ma si..sai...non mi sono ancora abituato a questo posto.”

“Cosa stavi cercando?”

“La cucina...”

“Beh non hai sgarrato di moltò – ridacchiò l’altro – è qua vicino. E come mai devi andarci?”

“Ho fame...ho saltato il pranzo”

Quella conversazione non aveva senso.

“Biricchino...”

“Già, già...lo so, non farmi la predica.” Lay alzò gli occhi al cielo.

“Predica? Nono figurati. Anzi sai cosa? Ti aiuto a rubare qualcosa.”

Il perfetto sconosciuto lo stava aiutando a infrangere le regole? Che razza di gente c’era in Tassorosso? Non erano loro quegli onesti?

“P-Prego?”

Lo sconosciuto si avvicinò e lo prese per mano, conducendolo all’uscita.

“Non posso mica lasciarti morire di fame.” Sorrise il Tassorosso, mostrando i suoi denti perfetti.

“O-Oh...grazie. Comunque piacere, mi chiamo Lay.”

Lo sconosciuto ridacchiò.

“Come le patatine?”

“...come le patatine.”

I due uscirono dalla Sala Comune e il misterioso ragazzo basso lo accompagnò, senza mollargli la mano – e Lay sarebbe stato grato se gliel’avesse lasciata, dato che non riusciva a concentrarsi.

“Chen.”

Lo sconosciuto mollo la presa e Lay potè di nuovo riprendere a respirare.

“C-Come?”

Un sorriso a 42 denti, eye-smile e sguardo furbetto.

“Mi chiamo Chen, piacere.”
 
















































































E PIM PUM PAM LA FOGLIA DI CRAC IS BEC.

VI PREGO VI PREGO VI PREGO non odiatemi. Ho avuto millemila verifiche e si, non ho aggiornato per un sacco di tempo e mi dispiace un sacco sacchissimo ;;

Ma sapete perchè? Perchè sto scrivendo un'altra ff e anche perchè...Avevo perso l'ispiration EBBENE SI, ANCHE A NOI DISAGIATI L'ISPIRATION VA VIA.
Spero che questo capitolo non vi abbia fatto schifo dato che si è scoperto che il misterioso ragazzo si è rivelato essere quel paciugone di Chen. 
Premetto che sono LayChen biased ma non so ancora che fare di loro due, cioò non so se mantenere questo stato di friendship un po' sweety o renderli più romantic nei confronti dell'altro. So che forse non mi state capendo ma è il linguaggio dei vegetali come me ( sono una foglia, DUH!)
Molti di voi pensavano fosse Suho ma AHIME no. 

IL BALLO DEL CEPPO WOHOOOOOO Baek ha rinunciato all'astio nei confronti di Sehun o è tutta apparenza?
Vi prego Lulu che fangirla per la lettera di Sehun cioè io me lo immagino troppo. Col pigiamino a pois poi...

e poi KAI, per la miseria, daglielo e finiamola qui. No scherzavo, non so scrivere scene rosse quindi vi dovrete accontentare.

Fatemi sapere come ve la passate(?) e se la storia vi sta annoiando a morte (no vi prego no ci sto mettendo l'anima) o se vi continua ad intrigare.

Ho già il 12' cap pronto, quindi non preoccupatevi, quello non tarderà! (Martedì dovrei postarlo.)

Vi saluto mie belle fans e ricordate che amo TUTTEH. 

Foglia<3

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Capitolo 12
*** Capitolo 12 - A Frog as a peace offering ***



Capitolo 12 - A Frog as a peace offering








La neve cadeva soffice sul prato di Hogwards, rendendolo un tappeto bianco. Gli studenti alzavano le testoline, guardando all’insù, sorridendo. C’era anche chi tentava di acchiappare qualche fiocco con la lingua.

Baekhyun fissava tutto ciò dalla finestra di fianco al suo letto, sospirando.

“Luhan sbrigati, non voglio fare tardi!”

Ulrò senza distogliere lo sguardo dalla neve.  Aveva un freddo assurdo e l’inverno gli metteva tristezza: aveva bisogno di vedere il suo gigante o in classe avrebbe affogato la professoressa di Astronomia nella vasca dei suoi pesci rossi orrendi e puzzolenti.

“Ho capito, ho capito. Sono pronto!” sbucò fuori il maghetto con gli-...no aspetta dov’erano i suoi occhiali?

“Lulu non dimentichi forse qualcosa? Non hai notato che la stanza si è fatta più sfocata?”

L’altro ci pensò su, per poi capire ciò che Baek stava cercando di dirgli.

“Ooooh quelli. Non mi servono, oggi ho messo le lenti.”

Baekhyun aveva l’aria ancora più confusa.

“Le che?”

“Lenti. Lenti a contatto: sono un aggeggio babbano che ti infili nella pupilla – Baekhyun si sentì male alla spiegazione dettagliata dell’amico, e decise di distogliere lo sguardo – e ti aiutano a vedere meglio senza bisogno degli occhiali.”

“Ma gli occhiali sono più comodi. Ci hai messo 20 minuti a metterti quelle cose infernali!”

“Si ma...è una questione puramente estetica. Non devo portare quei cosi ora.” Luhan arrossì lievemente, grattandosi una guancia con l’indice.
L’amico lo fissò per un po’, squadrandolo, per poi tirare fuori uno sguardo furbetto.

“Mi ero dimenticato che oggi abbiamo Storia della Magia...passerai tutto il tempo a sbaciucchiarti con Oh~? Asp-...aspetta un attimo...TI SEI PURE MESSO LA MATITA!”

Luhan diventò paonazzo, uscendo dalla loro camera. “S-su, su, abbiamo lezione!“

“ASPETTA DEVO ANCORA FANBOYEGGIARE!”


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“Mioddio Kai, ma quanto sei cazzone...”

“Senti Sehun, non siamo tutti fichi come te.”

I due Serpeverde camminavano per il corridoio principale, aspettando l’inizio delle lezioni.

“Ho capito ma non puoi continuare così.” Alzò gli occhi al cielo il biondino, sospirando.

“Cosa dovrei fare,eh? Andare lì e dirgli ‘hei, tu mi piaci’??”

“SI. Vedo che hai capito!” sentenziò Sehun, esasperato.

“Piantala,dai. Lo sai che mi vergogno.”

“Ti vergogni di cosa?” Una testolina sorridente – stranamente non occhialuta - sbucò fuori.

Kai sussultò spaventato, per poi calmarsi.

“Ciao Lu...han?” faceva ancora fatica ad abituarsi al piccolo mago che gli gironzolava attorno da quando lui e Sehun si erano messi insieme. Era simpatico, nulla da ridire eh, anche se proprio non capiva cosa ci trovasse nel suo amico stronzo. [te lo dico io Jongin, te lo dico io.]

Il Grifondoro sorrise al moro, per poi perdere un battito quando il biondo gli si avvicinò, appoggiando un braccio sulle sue spalle e tirandolo a se, in un abbraccio che durò pochi secondi, ma che bastò a rendere le proprie gambe molli come il burro.

“E Sehun-piovra-umana-perché-è-geloso-di-un-semplice-ciao attacca. Daje stava parlando con me.”

Il Serpeverde biondo guardò male l’amico, facendo il finto offeso e distogliendo lo sguardo.

Luhan ridacchiò: quando faceva il broncio era adorabile.
“Ditemi tutto, avanti!”

“Il qui presente coglione non si decide a far la prima mossa con una certa persona.” Sehun alzò gli occhi al cielo, puntando Jongin.

“HEI! Non chiamarmi così!”

“E chi sarebbe questa persona?” Luhan aveva lo sguardo curioso e fissava Kai speranzoso che quello gli rivelasse tutto.

Il moro però si dimostrò riluttante ed ancora molto timido, e decise di non volerglielo dire.

Sfoderò i suoi più begli occhi da cerbiatto e guardò il fidanzato – EBBENE SI ERANO FIDANZATI E ANCORA NON CI CREDEVA FVBTHBFCITYG-...No ok Luhan rilassati – che subito sparò la risposta senza troppi giri di parole

“Mi dispiace Luhan, è un segret-...”

“Do Kyungsoo.”

“SEHUN MA VUOI CUCIRTI QUELLA BOCCA?” Rosso in viso e furente Jongin prese per il colletto il migliore amico, scuotendolo a destra e a manca.

“Kyungie? Lo conosco! È tanto carino e simpatico...se vuoi ti posso aiutare.” Si riferì a Kai, sorridendo.

Jongin si bloccò per due secondi. Entrambi i Serpeverde si voltarono a guardare il Grifondoro: Sehun con un ghigno, Jongin più con un’ espressione spaventata.

“Mi ero dimenticato che lo conoscessi.”

“MA CHE RAZZA DI AMICO SEI SEHUNNIE?? IL TUO FIDANZATO LO CONOSCE E NON ME LO DICI?” ringhiò un Kai alterato, riprendendo a scuotere Sehun.

“Senti se la smetti di frastornarmi come un milk-shake ti posso dire quale fantastica super-iper idea ha avuto il tuo best friend.”

Jongin sospirò, lasciando andare la presa sul colletto dell’amico.

“Ho quasi paura a chiedertelo...”

Luhan fissava curioso il biondino, curioso come sempre.

“Ho deciso che chiederò al preside di far venire anche te al Ballo del Ceppo di quest’anno! Così puoi invitare il tuo piccioncino e darti una mossa.”

“COSA? NO, NON SE NE PAARLA!” Jongin diventò paonazzo, ed iniziò a sudare, pensando a come potesse essere adorabilmente sexy un Kyungsoo in giacca e cravatta.

Luhan sorrise entusiasta.

“Siiiii omo, che carini, così potrete venire con noi.” Battè le mani saltellando.

“...voi due...siete pazzi. C-Chi vi assicura poi che lui accetti?”

“Scherzi? È cotto di te. Altrimenti non ti avrei mai incoraggiato, né ti avrei invitato al Ballo, sai. Avrei preferito concentrarmi sul mio Lu.”

 “AH GRAZIE, BELL’AMICO.”

Luhan rise guardando i due. L’amicizia che condividevano gli ricordava molto la sua con Baekhyun...a proposito ma dov’era finito?

Si guardò intorno. Eppure lo aveva dietro di se fino a qualche minuto fa!

“ATCHOOOOO. Stupida neve di merda, mica siamo in montagna, te ne dovevi stare a casa per tutti i barboni di Diagon Alley.”

...Eccolo.

“Scusatemi un secondo eh, torno subito!” Sorrise ai due Serpeverde, per poi correre dall’amico.

“Baekkkkk” urlò facendosi notare dall'altro.

“AHA! Ecco dov’eri finito! A sbaciucchiarti con Platinette, eh? Ecco il perché della matita!” disgustato l’amico tremò dentro il proprio mantello, infreddolito.
“Baek...abbiamo un patto ricordi?”

Il rosso tacque ricordando la promessa fatta.

“...uffa.”

“Per punizione ora vieni con me da Kai e Hun.”

“Cos-...NO TI PREGO.” Luhan lo aveva preso per un braccio e lo trascinava verso i due, mentre l’altro cercava di porre resistenza, invano.

Sarà che Luhan di notte faceva pesi perché si riteneva ‘manly’, sarà che lui era troppo sassy per possedere anche solo un briciolo di muscolo, fatto sta che si ritrovò davanti a due facce ben poco gradite in men che non si dica.

“Yo.”

Sehun - con la sua solita faccia da poker-face – lo aveva appena salutato.

“Y-Yo.”

Parlare con un Oh. CHE VERGOGNA BAEKHYUN AISH.

“Non ti preoccupare, non mordo.”

Kai era rimasto zitto, tenendo le mani in tasca.

“Come ben sapete lui è Baekhyun e ora che Sehun gli ha fatto un favore non cercherà più di uccidervi nel sonno 。◕ ‿ ◕。 “ Luhan sorrideva, felice. I suoi occhioni brillavano guardando i tre.

“Saremo un quartetto inarrestabile d’ora in poi. Yohhooooo” il Grifondoro saltellava, battendo le mani.

“Yuppi.” Rispose atono Baekhyun.

“Come vuoi.” Sehun guardava il fidanzato, ridacchiando.

“...Uccidetemi.” Sussurrò Kai.

 
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Erano passate ore, ormai, da quando il ‘quartetto’ si era formato ed ora, dopo la strabiliante idea di Luhan, si era ritrovato a mangiare assieme a quelle due teste vuote e non poteva neanche rovesciare la minestra sui loro pantaloni! Che spreco...

“Atchoooo”
Ma porca di tutte le miserie, raffreddore. Proprio oggi? Non poteva combattere il male in quelle condizioni.

Della sua torre, neanche l’ombra. Ma dov’era finito!? Era tutt’oggi che non lo vedeva.

Non gliene stava andando bene una...

Mentre Luhan e Kai si erano alzati dal tavolo per chissà cosa era rimasto da solo con l’essere che più disprezzava al mondo. E non poteva neanche insultarlo...

“Il tuo amico Chanyeol? Lo hai spaventato?”

Baekhyn roteò gli occhi, combattendo l’impulso di volergli dare un pugno.

“Non so dove sia.” Sospirò.

“Oh...Mi dispiace.” Il viso di Sehun si era quasi triste, il che sorprese non di poco il Grifondoro.

“Per cosa?”

“Dal tono sembravi essere parecchio combattuto. Se vuoi ti aiuto a cercarlo...”

“N-No grazie.” La gentilezza di Sehun lo stava confondendo.

“Senti, piuttosto, ho una cosa per te. Per farmi perdonare di un errore fatto anni ed anni fa. Non è molto ma dato che sei il migliore amico di Lulu non voglio continuare a farmi odiare da te.”

Tirò fuori dalla tasca una scatolina blu a pentagono, con ghirigori color oro disegnati sui contorni, e gliela porse, sorridendo.

Una volta presa, Baekhyun rimase di stucco, girando e rigirando la scatolina tra le mani.

“C-Cioccorane?”

“Già. So che è tardi ma...Thcutha.” Lo sguardo di Sehun sembrava sincero.

Il Grifondoro ancora non ci credeva, era stato un gesto...dolcissimo?

Non riusciva a capire se era la febbre che lo stava facendo degenerare o se fosse successo realmente.

Sospirò, rassegnato, capendo che ormai non aveva più ragioni per odiare la testa bionda.

“Grazie.” Imbarazzato distolse lo sguardo, mostrando un broncio per non lasciar fuoriuscire il sorriso che gli stava scappando dalle labbra – per quello avrebbe dovuto regalargli pure il mantello, plis.

Il biondo si alzò, mostrando un sorrisetto.

“Figurati.” Il Serpeverde si guardò intorno, cercando qualcosa, o meglio, qualcuno.

Baekhyun notò la preoccupazione negli occhi dell’altro.

“Non credevo che Oh Sehun fosse così geloso.” Ridacchiò sotto i baffi Baek, osservando l’altro arrossire.

“...Non è come sembra...”

“Oh si che lo è.”

“...M-Ma dico è passata mezz’ora! E-E poi è con Jongin, quello si spoglia ogni tre minuti!”




























































































Come promesso bebis <3

Ecco che pubblico questo 12esimo capitolo con questo dolcissimo Sehun ://///3

Come si può capire dal titolo dedico questo capitolo super sweety alla mia bella Froggie al cioccolato (ti smangiucchio tutta, attenta)

FACCIAMO UN GRANDE TIFO PER KAI E RINGRAZIAMO SEHUN PER IL SUO INVITO.

Se ne vedranno delle belle.

CHIAMIAMO CHANYEOL A SCALDARE BAEKHYUN.

comunque...Spero che questo capitolo soft vi sia piaciuto.
Il Ballo del Ceppo si avvicina, tenetevi incollati alla fic se volete scoprire se il nostro Kai riuscirà ad invitare D.o

Aspetto le vostre recensioni super carine e vi ringrazio per aver messo la storia nei preferiti, nelle seguite o ance ci legge e basta (IL PRIMO CAPITOLO è ARRIVATO A 1000 VISUALIZZAZIONI, SCOPPIO DI GIOIA)

vi mando tanti kisses e alla prossima! (direi domenica, dato che vado in gita dopodomani)
Foglia <3

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Capitolo 13
*** Capitolo 13 - Dictamnus albus ***


Capitolo 13 - Dictamnus Albus


 





“...quindi io non so se lo fa perché gli piaccio o perché mi vuol prender per il culo...”

“Eh già.”

“...e poi mi rende pazzo, cioè hai mai visto come si comporta?”

“Eh già.”

“Mi stai ascoltando, Lay?”

“Eh già.”

“Sei un coglione.”

“Eh già.”

Kyungsoo alzò gli occhi al cielo, colpendo con un forte scappellotto in testa il povero ragazzo dal ciuffetto ricciolo.

“AHIO! Ma che hai!?” Urlò quello, confuso.

“Ti sto parlando da venti minuti e tu rispondi a monosillabi. Dove hai la testa?”

L’altro si fermò a pensare - fin troppo seriamente.

“...sulle spalle? Nono aspetta...posso cambiare risposta? Credo sia sul collo.”

“...” un sonoro face-palm riecheggiò nella stanza dei due Corvonero e Kyungsoo non poteva fare a meno di chiedersi se l’amico da piccolo fosse caduto dalla scopa volante e avesse battuto la testa molto, molto forte.

“Comunque scusa, dicevi?”

“Aish...dicevo che non so come interpretare quel Kim Jongin...” sospirò il moro, torturandosi la cravatta blu navy.

“L’abbronzato?”

“Si, lui. Voglio dire, è sempre stato un cazzone ma ultimamente si comporta in modo strano. Per dire: perché mi chiede ancora di fargli ripetizioni in biblioteca se sta già andando bene a scuola?”

“Forse gli piace la biblioteca. Forse ha un fetish per i libr-OMMIODDIO KYUGIE STAGLI LONTANO POTREBBE ESSERE UN COMPLOTTO CONTRO DI TE E GLI ELFI.”

Ma perché? Perché il suo compagno di stanza era un pazzo scatenato?

Kyungsoo prese a fissarlo, per poi scoppiare a ridere.

“Hai ragione, forse non c’è una risposta razionale...grazie, tu si che hai sempre la risposta giusta.” Il tono era sarcastico, ma il sorriso sincero.

Adorava l’unicorno bipolare e anche se molte, troppe volte, si domandava se avesse problemi mentali era pur sempre un ottimo amico e gli metteva il buon umore, senza neanche volerlo.
Però avrebbe preferito se qualcuno gli avesse chiarito meglio la situazione che si era creata tra di lui e il Serpeverde.

Era un grande coglione, questo era sicuro. Un coglione doc con tanto di tendenze maniache ma a volte lo guardava con quei suoi occhi da micione e perdeva un battito, forse due. Per non dimenticare quante volte era venuto a trovarlo in infermeria, raccontandogli aneddoti divertenti, facendolo ridere a più non posso.

“Kyugie stai bene?” La voce di Lay interruppe il flusso dei suoi pensieri.

“E-Eh, si, perchè?”

“Sei rosso in viso. E stai sudando.”

...Maledetto Jongin.
 

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“E poi quella scopa vecchia di una professoressa si è permessa di dire a me, Byun Baekhyun, che avevo sbagliato a risponderle. Pff, ti lascio immaginare cosa le ho fatto dopo. Le ho rovesciato il calderone sul suo ‘mantello’, se così si può chiamare, dato che non ne vedo uno più vecchio da quando ho perso di vista mia nonna Elvira, e me ne sono andato.”

“Altri 5 punti in meno a noi, sigh.” Luhan sospirò, appoggiando la testa sulla spalla del Serpeverde biondo, seduto di fianco a lui.

Baekhyun, che dopo il pegno d’amicizia di Sehun era riuscito a non odiare più la Casata, alimentava quella conversazione a quattro poli con le avventure di cui era più fiero.

“Era andato contro la persona sbagliata, eh?” ridacchiò Sehun, guardando il Grifondoro davanti a se.

“Esattamente! Vedo che mi capisci, tesovo, Luhan se l’è scelto bene il moroso.”

Quello arrossì, provocando un’altra risatina al biondo.

“Ma se fino a poche ore fa ci odiavi fino al midollo.” Esordì finalmente Kai, girandosi verso il rosso di fianco a se.

“Io disprezzo tutto il genere magico e babbano, compresa mia madre e Chanyeol, che credi. Cambia solo il modo in cui vi odio, ma vi odio ancora.” Mentì spudoratamente – doveva mantenere la sua reputation, oh.

“A proposito di Chanyeol, non è lui quello che la professoressa Professoressa di Erbologia sta sgridando?”

“COSA?” Con uno scatto felino Baekyun era già in piedi, a cercare con gli occhi il suo gigante buono.

Erano due giorni che non vedeva Chanyeol e stava pure male per colpa del raffreddore. Si formò un sorriso smagliante non appena incrociò il suo sguardo e corse via dal tavolo dove erano seduti gli altri.

“Wow, non lo avevo mai visto sorridere così.” Sussurrò Jongin ai due fidanzatini, ridacchiando.

“È l’effetto del Felix Felicis.” Rispose Luhan, sorridendo.
 
Intanto Baekkhyun era riuscito a raggiungere il Tassorosso, che aveva ancora la faccia mortificata per la ramanzina che la professoressa gli stava ancora facendo.

“Yeol!”

“Signorino Byun, la prego, sto parlando con Park di una questione molto importante! La prego di aspettare qualche minuto ancora.” La professoressa, con sguardo burbero, si rivolse malamente a Baekhyun, facendolo innervosire.

“Qualche minuto sto cavolo carnivoro cinese, io ora mi prendo il mio ragazzo e lei va a farsi una bella insalata – badi bene, insalata, dato che ormai lei è così grassa che ovunque io guardi lei sta già là – e mi lascia vivere in pace, plis.” E prendendo per un braccio Chanyeol, se lo trascinò via dalla Sala Grande, in corridoio, lasciando una professoressa allibita.

Una volta rimasti soli diede un pugnetto sul petto al più alto, lamentandosi.

“Ma si può sapere dov’eri finito? Mi stavi facendo preoccupare!”

Il volto di Chanyeol si fece triste, ed abbracciò il più basso d’impulso, facendolo arrossire.

“Lo so, lo so, e mi dispiace un sacco! Ma posso spiegare!”

“D-Dopo.” Il Grifondoro, troppo stanco per ribattere ancora – la febbre si stava facendo sentire – affondò il viso nel suo petto, accoccolandosi.

“Reftiamo cofì per un po’.”

Chanyeol si stupì dell’improvvisa dolcezza del suo Bacon e sorrise stringendolo a se, senza stritolarlo, però.

Dopo qualche minuto la vocina del Grifondoro si fece sentire.

“...Mi fei mancafo.” Ammise nel silenzio, e tirò su il viso, guardando negli occhi il ricciolino dai capelli coloro del grano.

“Devi sapere che...beh, mi sei sembrato molto malato in questi giorni, forse hai la febbre. E mi sono preoccupato, volevo fare qualcosa per te! Mi son ricordato che nella nostra scorta c’era qualche fiore di Dittamo e che forse avrei potuto farmi aiutare da Chen con una pozione curativa ma...la professoressa di Erbologia mi ha beccato in pieno. Mi ha tenuto tutto il giorno in punizione nel suo ufficio ed ha deciso di ‘liberarmi’ solo quando...beh, lo hai visto – sospirò triste il Tassorosso – quindi ti chiedo scusa, probabilmente ora ti si è pure alzata la febbre ed è tutta colpa mi-...”

Le labbra di Chanyeol non poterono più parlare quando quelle del più basso vennero a contatto con le sue. Erano calde e morbide e sapevano di fragola – ormai era diventato il suo frutto preferito. Il bacio era casto, a stampo. Semplice ma sprigionava dolcezza.

Quando la magia finì e il volto di Baekhyun rimase a pochi centimetri dal suo il Tassorosso non riuscì neanche a terminare la frase precedentemente iniziata, troppo concentrato a scrutare e a cercare di non perdere neanche un piccolo dettaglio del raro volto rilassato del Grifondoro.

“Tu sei un pazzo, ma sei talmente tenero che il mio istinto omicida verso il mondo rasenta allo zero quando mi dici queste cose.”

Le braccia di Baekhyun, ancora intrecciate al collo del gigante, lo tirarono nuovamente a se, facendo avvicinare i loro visi. Fece toccare i loro nasi e chiuse gli occhi per godersi quel momento di tranquillità con la sua torre.

“Oh.” Esordì dopo qualche secondo il Tassorosso.

Baekhyun sciolse la presa, fissando confuso l’altro, che cercava qualcosa nella tasca dei pantaloni.

Chanyeol tirò fuori un gambo dai quattro fiori. Erano bianchi con striature viola. LE foglie larghe e verde smeraldo.

“Questo è per te. Sono riuscito a tenere qualche fiore...Chen mi ha detto che sono troppo pochi per una pozione ma...vanno sempre bene per essere regalati, no?”

Baekhyun arrossì violentemente, sorridendo. Prese il gambo dalle grandi mani del compagno e lo annusò. Il profumo non era troppo forte, e alcuni petali erano stropicciati, probabilmente a causa dei pantaloni della torre ma a Baekhyun piacque ugualmente.

“T-Tu sei...aish!”

Sì buttò nuovamente addosso al gigante, che lo riprese volentieri tra le sue enormi braccia e dopo averlo fatto volteggiare - tirandolo su da terra - lo baciò ancora, e ancora, fino a quando non gli fece screpolare quelle sue labbra perfette.
 

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Dopo essersene andato – quasi fuggito – dalla conversazione che stava avendo con Lay, Kyungsoo passeggiava non troppo tranquillamente per i corridoi della scuola, sperando con tutto il cuore di non incappare in una certa persona.

Ma non si trovò davanti proprio a quella?

“Hei nanetto.” Il sorriso smagliante e sensuale di Jongin gli dava alla testa, quasi lo innervosiva.

“Devo Avada Kedavra-rti o sparisci da solo?” tentò di suonare convincente, sicuro di se il Corvonero.

“Tutto questo astio nei miei confronti? Tanto lo so che in realtà mi vuoi bene~.” Gli scompigliò i capelli corvini, ridacchiando.

“T-Taci, coso, e dimmi piuttosto che vuoi.”

“Senti...cosa fai a Natale?”

Perché quella domanda? Non voleva forse chiedergli di dargli ripetizioni pure a Natale! Quando è troppo è troppo.

“Non lo so...forse torno a casa dai miei genitori, perché?”

“Ah...B-Beh ecco...nulla chiedevo solo...” Il Serpeverde si grattò imbarazzato la testa, non sapendo più che dire.

Se tornava a casa non c’era più modo di convincerlo!

“M-Ma non sono sicuro eh.”

Facendosi coraggio Jongin tentò ancora.

“Se non hai nulla da fare...cioè se non vai più a casa...ecco...verresti con me al Ballo del Ceppo? Sehun ha trovato un modo per farci andare...”

Kyungsoo guardò allibito il più alto.

Rosso in viso, impacciato, insicuro... chi era questo, e che ne aveva fatto di Kim Jongin?
E fermi tutti, Ballo del Ceppo? Lo stava invitando?

“Quindi mi stai ufficialmente chiedendo di venire con te?” Confuso il Corvonero lo squadrò.
 Jongin invece a quella domanda iniziò a sudare, non stava andando come se l’era immaginato. Stupido Sehun e i suoi piani malefici!

“I-In realtà si...cioè, mi piacerebbe. Ma dato che parti...beh senti, lascia stare, non so neanche perché ci ho provato! Ti capisco benissim-...”

“Verrò.” Ora anche il viso del corvino era di un bel rosso vivido.

“C-Cosa?” Il Serpeverde spalancò gli occhi, non credendoci.

“C-Cioè i miei li posso vedere pure quest’estate, no?” Distolse lo sguardo, incrociando le braccia, imbarazzato.

“ D-Davvero? Grande – riprese a sorridere il Serpeverde - Allora... ti aspetto sabato, eh, vestiti bene.”
Kyungsoo annuì, riguardando negli occhi l’altro.

“Grazie, nanetto.”

“N-Non chiamarmi nanetto.” Si lamentò il moro.

“Ma tu sei un nanetto.” Rise Jongin.

“VAFFANCULO KIM.”

Il Corvonero tirò un pugno al più altro che lo parò ridacchiando.

Il suo nanetto.
















































































Yoyooooo

Son tornata da una splendida gita a Salisburgo, e sono ancora tutta intontitam
Ma ve lo avevo promesso ed eccolo qua <3

Nuovo capitolo. Non succede nulla di che eh...KAI HA SOLO INVITATO SOO AL BALLO YOHHOOOOO

E vogliamo parlare della Baekyeol? Ora capiamo finalmente dov'era finito Chanyeol!
So benissimo, in quanto potterhead fino al midollo, che la Felix Felicis rende fortunati, non happy, ma oh, ci stava lo stesso. Così come so che il Dittamo guarisce più che dal raffreddore da tagli e abrasioni, nun me vojate mal, ve prego.

Lay è il solito unicorno bipolare e la HunHan...sweetyyyyyy.

Il prossimo capitolo sarà ancora più boomboom pow. Non so tra quanto arriverà ma non tra molto.

Ringrazio ancora ognuna di voi pazze lettotrici che mi seguite e che mi rendete tanto happy.

Del tipo che appena ho visto che alcune di voi (che io seguo assiduamente) leggevano la mia storia ho saltato per casa tutto il giorno.

Spero vi sia piaciuto anche questo chap, e vi aspetto col prossimo<3

Recensite e amatemi (Plis)
Foglia

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Capitolo 14
*** Capitolo 14 - The Yule Ball ***



Cap 14 - The Yule Ball





23 Dicembre


Pochi giorni prima si era conclusa la prima prova della Coppa Tremaghi: il Campione di Hogwards, un certo Junmyeon di Tassorosso, era riuscito a
guadagnare parecchi punti anche se Huang Zitao, la stella dell’Istituto Durmstrang, lo aveva superato in tutto e per tutto: una macchina da guerra insomma.

“Sono stanco di tutte quelle fatine biondine mestruate di BeauxBatons.” Sbuffò Baekhyun, fissando il proprio armadio.

“Che non si mettano a rubarmi la scena al Ballo perché giuro sui cavalli alati che disegna Yifan sui quaderni di Storia della Magia che li distruggo, cominciando col bruciare quella loro divisa o s c e n a color carta da zucchero.”

Luhan rise, poggiando sul proprio letto la valanga di vestiti che l’amico gli aveva comprato. Avevano fatto un salto a Diagon Alley e Baekhyun lo aveva praticamente costretto a passare l’Antivigilia tra un camerino e l’altro.

“Mettiti questo”

“Prova quello li, è un amore.”

“OH MAI GAD i pois ti stanno benissimo.”

“Farfallino o cravatta?”

Ed eccolo li, con sacchi pieni di roba che manco sapeva come si indossasse.

“Ti restituirò i soldi non appena i miei me li mandano.” Sorrise imbarazzato il maghetto nuovamente occhialuto.

“Ma figurati, è mio dovere rendere fashion la gente che mi circonda, specie il mio best friend. Consideralo come un volontariato.” Alzò le spallucce l’amico, mettendosi a posto la nuova capigliatura bionda.

“Ehm...grazie mille.”

“Di niente! E poi tu hai già fatto molto per me.” Disse prendendo in mano la scatolina bianca contenente due lentine colorate.

Si era informato, in seguito a ciò che gli aveva detto Luhan, e gli aveva chiesto questo aggeggio colora-iridi di cui tanto aveva sentito parlare in Vanitus Fairy, la sua rivista di moda preferita.

“Spero non ti brucino gli occhi, e che il colore vada bene.”

“Lo scopriremo domani sera, al massimo vado al naturale, che – voglio dire – non è che sia così tanto male.” Modestissimo si specchiò maliziosamente, ammiccando al vetro davanti a se.






 
 
24 Dicembre
 
“SEHUN AIUTAMI NON SO COSA CAZZO METTERE DOMANI.”

“Ti prego Kai, un po’ di contegno.” Rispose apatico il biondo, appollaiato su un costosissimo divano in pelle color nero, adornato con ghirigori argentati.

“Tu non capisci: io al Ballo non ci vado col fidanzato o con uno qualsiasi; ci vado con Mr. Perfezione, il più intelligente e carino di tutta la scuola.”

Sorridendo maliziosamente Sehun si appoggiò coi gomiti sul bracciolo del divano, sdraiandosi a pancia in giù mentre guardava l’amico.

“Il più carino? In realtà lui è noto solo come il più intelligente.” Rendendosi conto della gaffe l’abbronzato arrossì lievemente.

“Cos-...OH ANDIAMO PIANTALA.” levò i tacchi dalla stanza, andando a rifugiarsi in bagno. Chiudendo la porta sentì sghignazzare Sehun.

In realtà entrambi sapevano bene dell’enorme infatuazione del Serpeverde dai capelli castani ma in quanto migliori amici come non potevano stuzzicarsi a vicenda?

Jongin fissò il suo riflesso allo specchio, pensando ad alta voce.

“Ok, Kai, calma e sangue freddo. Non devi mai scordare che sei un figo. Sei un gran gnoccolone, voglio dire guardati.” Si aggiustò sensualmente i capelli, ghignando maliziosamente.

“Hai pure un bel culetto, ma guarda.” Si girò, voltando parzialmente le spalle per osservare ancora il riflesso, sta volta del suo di dietro.

Sbottonò qualche bottone della divisa, provando espressioni sexy.

“Se hai finito di fare il buffone con lo specchio, mio bel Narciso, io dovrei usare il bagno.”

Balzando sull’attenti per lo spavento Kai perse qualche battito.

“Sehunnie sei uno stronzo.”

 
 





25 Dicembre
 
Era ormai ora di prepararsi per quello che tutti prevedevano essere l’evento dell’anno.

Le ragazze di Grifondoro urlavano ormai da tre giorni e nell’aria si sentiva l’odore dei capelli bruciati dalla piastra.

Intanto, però, i nostri eroi non erano da meno.

“OH MAMA” un urlo agghiacciante proveniva da camera loro. Luhan si sporse, preoccupato, dal bagno, con sguardo allarmato e bocca spalancata.

“Che c’è Baek???!” il maghetto aveva messo solo una delle due lenti ed ora la stanza gli appariva tutta sfocata. Gli lacrimava pesantemente l’occhio destro ma nel complesso aveva quell’aria da cucciolo corrucciato che lo faceva sembrare ugualmente adorabile.

“Lulu. Abbiamo un grosso, enorme problema.” Baekhyun si guardava allo specchio, vestito di tutto punto – o meglio, Luhan dovette immaginarselo vestito, dato che ancora non vedeva niente.

“B-Baek lasciami mettere anche l’altra lente e poi arrivo ad aiutart-...”

“SONO TROPPO SEXY.”

“Come ti ho già detto ne discutiamo do-...EH?”

“Sono troppo sexy Lulu, non lo sono mai stato così tanto.” Con un sorriso soddisfatto si pettinò la frangetta bionda, ritoccando l’eyeliner nero che rendeva i suoi occhi ancora più seducenti. Le lentine color oro facevano risaltare la carnagione chiara della sua pelle.

Luhan sospirò, e con un sonoro face-palm se ne tornò in bagno, riprendendo a mettersi l’aggeggio infernale.

“Invece di farti tutto il figo muoviti, Chanyeol ha detto che ti aspettava per le otto.” Esordì a gran voce il piccolo Lulu tra una lacrima e l’altra, così che l’altro potesse sentirlo.

“Embeh? Son pronto. E poi sono solo le otto e dieci, chi bello vuole apparire un poco deve tardare.” Stringendosi la cravatta si incamminò verso l’uscita.

“Non sono sicuro che fosse così il proverbio.”

“Zitto e muoviti, vado a dire al tuo bello che stai avendo qualche problemuccio.”

“Ecco, bravo, renditi utile.”
 
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“Da un certo punto di vista ti invidio.” Lay, mentre mangiava una merendina comodamente sdraiato sullo stomaco del suo ormai-migliore-amico Chen, fissava un certo Corvonero intento a infilare un braccio in una manica della giacca.

“La fai facile tu. Io volevo restarmene a casa! Avrei evitato qualsiasi problema con...quello là.” Sempre più preso dal nervosismo faticava nella sua – apparentemente non così semplice se la fai mentre parli della tua cotta – impresa.

“Lay ha ragione – pettinando i capelli dell’amico sotto di se, come se fosse un’abitudine, Chen prese a parlare – insomma può essere la tua occasione per diminuire l’imbarazzo tra voi due. E magari inizi pure a parlarci senza morire per mancanza di ossigeno ogni volta.” I due sdraiati sul letto ridacchiarono, facendo diventare paonazzo Kyungsoo.

“Y-Yah Chen, se devi dire queste cose ti rispedisco al tuo dormitorio.” Finalmente riuscì ad infilarsi la giacca nera e si guardò allo specchio, non del tutto convinto del suo aspetto.

Quello però rise ancora, rubando un morso alla merendina di Lay.

“Che vuoi che ti dica, noi Tassorosso siamo onesti.” Ghignò in tutta risposta, dopo aver masticato a lungo.

“C-C-Che vorresti dir-...YAH LAY FALLO SMETTERE.”

“Ma Hakuna Matata è cugina di Avada Kedavra?”

E Kyungsoo ebbe la conferma che quella serata non se la sarebbe sicuramente mai scordata.


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Qualche minuto e Baekhyun si ritrovò davanti al gigantesco portone della Sala Grande. All’interno della stanza lo aspettava il suo pastrocchio alto, quel disagiato ricciolino. Anche se non sembrava dall’esterno, in realtà era un sacco in agitazione.

Era il sogno della sua vita partecipare ad un Ballo del Ceppo e certo non si era mai immaginato di poter entrarne a far parte il primo anno – per lo meno secondo le regole, perché si, avrebbe provato ad intrufolarsi ugualmente – ed ora il suo cuore batteva all’impazzata.

Non resistendo aprì le porte. Le quattro, lunghe tavolate delle Case erano sparite: al loro posto vi erano svariati tavoli tondi dalle tovaglie bianche e l’argenteria sfavillante. Le sedie in velluto rosso risultavano appariscenti ma sicuramente di buon gusto. Al centro della stanza vi era un enorme spiazzo per ballare che lasciava in bella vista i giganteschi tre alberi di Natale ricoperti di luci e ghirlande.

A bocca aperta Baekhyun fece qualche passo, entrando nella stanza con ancora la testa inclinata verso l’alto. Volteggiando su se stesso per qualche secondo non riuscì a notare subito un ragazzo, e si scontrò con lui.

“E-Ehi amico ma guarda dove va-...”

E gli si seccò il palato. Si strozzò con la poca saliva rimasta e si sentì svenire, quando guardò bene l’individuo con cui si era appena scontrato.

Alto, snello, fisico asciutto ma tonico. Finalmente la camicia era della sua taglia e lo smoking dava ai suoi riccioli biondi – anche se ora leggermente imbruniti – un qualcosa in più, di più intellettuale e, per la miseria, sexy.

Non portava gli occhiali enormi e i suoi due occhi color fondente, a diretto contatto con i propri gli fecero venire le farfalle allo stomaco.

“C-C-C-Chanyeol?”














































































Ma buonasera!
La foglia è tornata con questo primo pezzettino della serata che tutti stavate aspettandoooo 
ლ(́◉◞౪◟◉‵ლ)

cioè, no, non saprei se la aspettavate o meno ma io conto sul si

Mie piccole pastrane, siete tutte andate a studiare? mi mancate, le visualizzazioni dei capitoli stanno diminuendo, forse annoio OMMAIGAD.

Proverò ad impegnarmi di più, per voi, my friends.

Comincio col dire che HEILà saluto le mie besties qui su EFP che mi lasciano sempre macrorecensioni degne di ...di...non mi viene il nome. VABBUò 
 quindi Smiley Smilen, Froggie Doggie, Gracy Grace e Cuoricina io vi lovvo torppiximo recordatelo. 

Oh porc- oggi non so cos'ho, mi sento molto più truzza del solito. Sarà per la scena che ho scritto con Baek, la sua frociaggine è contagiosa. Ma LA VERA DOMANDA è: può la forciaggine essere contagiosa per noi donn-...NON SPROLOQUIAMO.


vi aspetto col prossimo capitolo e ringrazio chi fino ad ora è rimasto a seguirmi.
Ve ne sono immensamente grata.
Alla prossima
Foglia.

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Capitolo 15
*** Capitolo 15 - The return of a familiar noise ***


Capitolo 15 - The return of a familiar
noise


 




Erano le otto e un quarto e finalmente Luhan era riuscito ad infilarsi entrambe le lenti a contatto. Con tutte le lacrime che gli erano uscite, però, dovette ritoccarsi il trucco per altri dieci minuti buoni.

“Maledizione.” Imprecò nella mente, per poi guardarsi un’ultima volta allo specchio.

“Oh senti o la va o la spacca.”

Uscì dal bagno e si sbrigò ad afferrare il proprio papillon, indossandolo mentre scendeva giù per le scale della torre.

Arrivò con grande affanno a quella che doveva essere la porta della Sala Grande.

Riusciva già a sentire la musica, un lieve suono di violino, che trapassava le immense pareti di pietra. Senza pensare apri le porte, trovandosi davanti ad uno spettacolo mozzafiato.

Migliaia di cristalli scendevano dal soffitto, quasi come stalattiti di ghiaccio e venivano illuminate dalle luci dei tre alberi, cambiando colore ogni due secondi.

Sorrise, ripensando a quanta fortuna aveva avuto per potere essere lì.

Anche se...pensava di essere in ritardo, ma a parte Baekhyun che parlottava con Chanyeol – e non sarebbe certo andato lì a fare il terzo incomodo – non riuscì a trovare nessuno di sua conoscenza. Erano tutti più grandi di lui e in quel momento si sentì totalmente fuori luogo.

Sospirò, andando a sedersi su una sedia, accarezzando il velluto rosso mentre la spostava da sotto il tavolo. Il violino cominciava a mettergli una certa malinconia...ma lui dov’era?

Ma ecco che quando ormai aveva perso tutte le speranze, la musica venne interrotta da un..verso, se così lo possiamo chiamare.

“PORCA BEFANA KAI NON PUOI ESSERE IN RITARDO AL TUO PRIMO APPUNTAMENTO CON KYUNGSOO!”

Un urlo e tutti i presenti in sala si girarono verso l’entrata.

“MA VUOI TACERE? E POI NON È UN APPUNTAMENTO!”

Luhan non ne era ancora sicuro ma...

“ZITTO ED ENTRA DA QUELLA PORTA ADESSO O GIURO CHE TI PRENDO DI PESO E TI AFFOGO NEL PONCH.”

Si! Era il suo Sehun. La voce alta e arrabbiata non era da lui, per questo non l’aveva riconosciuta subito: non era tipo da mostrare apertamente le proprie emozioni.

Si alzò dalla sedia, di scatto, avvicinandosi alle porte piano piano.

Improvvisamente, però, uscì fuori  dalle due ante – quasi come se fosse stato spinto - il corpo di Jongin in abito da sera, che inciampò, barcollando per qualche metro.

“MA GUARDA ORA ABBIAMO ATTIRATO L’ATTENZIONE, SPERO PER TE CHE LUI NON CI SIA ANCORA!” Urlò alla porta Jongin, sembrando quasi pazzo.

Ecco che però dal portone uscì fuori la figura di Sehun in tutto il suo splendore. Luhan dovette trattenersi dallo svenire e non riuscì neanche a proferire parola. Si limitava a guardare i due, speranzosi che quelli lo notassero una volta finito di battibeccare.

Il ciuffo biondo alla Justinus Bieber – maghetto super famoso tra le streghe di giovane età – era sparito: al suo posto Luhan potè notare i capelli biondi tirati all’insù e i lati della testa rasati. Aveva qualcosa di più...sexy, di meno bambinesco.

TumTum

La giacca e la cravatta lo rendevano ancora più ‘uomo’ e risaltavano le sue spalle larghe.

 “ZITTO E MUTO SEI TU CHE STAI URLANDO COME UNA GALLINA.” Rispose il biondo all’amico, troppo preso dal ‘litigio’ per notare la figura sempre più vicina a se.

“VUOI FARE A BOTTE OH?”

“MIO PADRE LO VERRÀ A SAPERE.”

“E VAGLIELO A DIRE, CHI SE NE FREGA.”

“ORA GIURO CHE-...” Sehun dovette bloccarsi, una volta notato con la coda dell’occhio un certo maghetto al suo fianco.

Rimase quasi incantato, quando decise di girarsi per guardarlo meglio.

I suoi soffici capelli color miele gli cadevano sulla fronte, solleticando leggermente gli occhi da cerbiatto. Quest’ultimi erano ancora più grandi del normale, accentuati da un velo di matita. Per non parlare del suo stupendo cravattino e la camicia a pois, abbinata ad un giacchino senza maniche blu scuro.

TumTum

“L-Luhan...” il Serpeverde rimase ad occhi spalancati per qualche secondo, per poi schiarirsi la gola e cercare di ricomporsi, sistemandosi la giacca e il ciuffo.

“T-Tu..hai visto tutto?”

Luhan sorrise. Il modo in cui Sehun si preoccupava della propria immagine da freddo e stronzo lo faceva ridere, perché in realtà era dolcissimo.

“Già...” si grattò la testa, arrossendo lievemente per come il più alto lo guardava.

Th-Thcusa per il ritardo...è colpa di Jongin.”  Sehun, ormai, pendeva dalle labbra del più bassino, scordandosi perfino del suo amico.
Il moro, a pochi metri dai due, rimase basito.

“COSA? ORA DAI PURE LA COLPA A-...Sehun? SEHUN!!??”

Niente, l’amico non gli dava segni di vita. Quel Luhan lo stava rammollendo, tz.

Si allontanò, infilando scocciato le mani in tasca: fortuna che doveva aiutarlo con Kyungsoo.

 
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“C-Chanyeol?”

Il gigante si voltò a guardare la figura minuta che aveva appena scontrato. Sentì le farfalle allo stomaco mentre guardava negli occhi ambrati - doveva ricordarsi di rinchiudere ad Azkaban quel malato di mente che gli aveva procurato quelle lenti - il suo Baekhyun. Certo sapeva che fosse bello – e dire che lo fissava ogni giorno per almeno 5 ore – ma quella visione per lui era troppo.

Era...mozzafiato? Assolutamente stupendo? Divino? Cercate un aggettivo voi, perché lui proprio non riusciva a descriverlo.

“BACON!” Il tono della voce gli uscì un po’ troppo alto ma cosa pretendete, l’eccitazione di avere davanti a se la bellezza in persona fa a chiunque brutti scherzi.

“Ma cosa url-...MHPF” Il viso di Baekhyun era ormai praticamente stampato sul petto di Chanyeol, che lo aveva tirato a se in uno strano ed impacciato abbraccio.

TumTum

Imbarazzato – ovviamente – il Grifondoro lo staccò da se, rosso in viso. Non davanti a tutti!

 “LA DEVI FINIRE DI ABBRACCIARMI A RANDOM tu sei enorme ma qua in basso l’aria manca, se poi tu mi soffochi non mi aiuti!”

Chanyeol ridacchiò, ripensando a quanto fosse bello e adorabile in quel momento il ragazzo davanti a se.

“Bacon hai visto com’è bello questo posto??? L’hanno tutto addobbato~”

“...già, forse perché oggi è Natale?” sarcasticamente il biondo alzò gli occhi al cielo.

Passò qualche secondo, che Chanyeol spese a fissare il suo bel compagno in giacca e cravatta. Ancora non ci credeva.

Sorrise smagliante, richiamando la sua attenzione.

“Baek.”

Scocciato e sospirando il Grifondoro si voltò a guardarlo.

“Dimmi.”

“Buon Natale.” E rapì le labbra del Grifondoro in un tenero bacio, chiudendo gli occhi e inclinando la testa, per poi staccarsi da un Baekhyun alquanto confuso e dirigersi verso la tavolata del cibo, appena servito.

TumTum

“...”

“...”

“...”


TumTum

“...NO ASPETTA NON PUOI BACIARMI E POI ABBUFFARTI CON IL CINGHIALE QUESTO DOVEVA ESSERE UN MOMENTO ROMANTICO.”
 

---------------------------------------------------------------------
 


Kai, intanto, appoggiato ad un muretto con le mani in tasca, attendeva il suo bel invitato, che ancora non aveva dato segni di vita.

Si passò una mano tra i capelli tirati all’indietro: maledizione, aveva pure usato il gel costoso.

Guardò quella femminuccia di Huang Zitao aprire le danze assieme a ... no un momento...era forse Yifan quello che lo aveva appena fatto roteare?

“Non ci credo...persino l’idiota biondo si sta divertendo...” Sbuffò tra se Jongin, torturandosi i bottoni della camicia.

“Non mi dire che pure in questa occasione senti il bisogno di sbottonarti.”

Quella voce...

Si girò di scatto, accorgendosi del Corvonero appoggiato al muretto, proprio di fianco a se.

“Nanetto?”

“Giuro che se mi chiami così un’altra volta ti mischio le ossa a forza di pugni.”

Il Serpeverde ridacchiò tra se di gusto per poi riprendere ad osservare chi aveva di fianco.

Capelli perfettamente pettinati in avanti, giacca blu scuro e camicia bianca. Nessuna cravatta, nessun papillon: ma l’abbronzato non se ne rammaricò dato che aveva in bella vista il collo niveo ed invitante del più basso.

“C-Cosa fissi?” imbronciato il più piccolo riportò Jongin alla realtà.

“Te. Sei bellissimo.”

TumTum

“C-Cretino.” E Kyungsoo avrebbe tanto desiderato nascondersi


-------------------------------



“Lulu, stai proprio bene sai?”

Il biondo gli teneva la mano, quasi avesse paura che scappasse – il che era un’idiozia dato che non aveva intenzione di andare da nessunissima parte, non con Mr. Stragnocco lì davanti a se – e la percepiva fredda, delicata ma allo stesso tempo la presa rassicurava Luhan.


Si erano appartati su una poltroncina – sempre in velluto rosso – lontano dalle danze che i tre campioni avevano appena aperto.

“Anche tu non sei male – sorrise di rimando Luhan, stringendo la mano del compagno – grazie per avermi invitato.”

E rimasero lì, in silenzio per qualche minuto, l’uno seduto accanto all’altro: Luhan teneva appoggiata la testa su una spalla di Sehun e quello a sua volta era appoggiato alla testolina del Grifondoro.

“Oh.” Esordì dopo qualche minuto il Serpeverde.

“Cosa?”

“Non ti ho fatto un regalo per Natale.” Borbottò piano e dispiaciuto Sehun, fissando la ragazza dall’abito rosa davanti a lui che lo squadrava maliziosa: disgustosa.

Luhan tirò su la testa guardando l’espressione da cucciolo bastonato che il suo fidanzato non si rendeva mai conto di fare quando era dispiaciuto per qualcosa e gli schioccò un bacetto sulla guancia, appoggiando poi il mento alla spalla del biondo, senza mai distogliere gli occhi da lui.

“Lo hai fatto. Mi hai invitato qui, e tra poco andremo a ballare, mio bel principino: non vedo l’ora di vederti.” Finì ridacchiando il maghetto.

“EEEH? Ma Luluu~” Sehun spalancò gli occhi, stupito, per poi gonfiare le guance.

“Niente ma, mio caro. Ed ora togliti dalla faccia quell’espressione da cucciolo di Beagle, con me non attacca pff.”

“E va bene...” Il biondo si alzò dalla poltroncina, stiracchiando si leggermente.

“Però aspetta un attimo.”

“Cosa?”

Luhan avvinghiò le braccia al collo di Sehun, mettendosi in punta di piedi per raggiungerlo: avvicinò il suo viso a quello dell’altro e gli leccò maliziosamente le labbra per poi mordergli e tirare piano il labbro inferiore, quasi giocandoci.

Quando la sua lingua chiese permesso per entrare ecco che la bocca di Sehun era pronta ad accoglierla, in un bacio sensuale e da togliere il fiato.

TumTum.

Il cuore di Sehun prese a battere all’impazzata, non abituato a quei gesti. Era come ipnotizzato e la sua mente ormai era offuscata dal sapore al cioccolato della lingua del Grifondoro. Il suo profumo lo invase, disconnettendolo da tutto ciò che lo circondava.

Sciolta la presa dal collo del più alto, Luhan afferrò per un braccio il Serpeverde – ancora intontito e assolutamente scollegato dal mondo, con le guance dello stesso colore del divanetto su cui prima erano seduti e le labbra curvate all’insù, in un sorriso sghembo – per poi prenderlo a braccetto e dirigersi con lui verso la pista da ballo.

“C-Come mai quest’improvvisa azione?”

“Perché, ti dispiace?”

“NONO! Chiedevo...”

 
 
“...”

 
“...”
 


“...La tipa con l’abito rosa ti stava squadrando.”















































































Ma buonaseeeeeeeera. O buongiorno. O buonanotte dipende da quando starete leggendo questa cosa.

Scusate per il ritardo ma quel capolavoro di immagine di copertina (PERCHè SI è UN CAPOLAVORO, DITELO. DITELO BABBANE *Si calma*)
non si decideva a caricare e quindi ho avuto qualche contrattempo. Piuttosto ditemi se si vede, va.

Sono finalmente entrati tutti in Sala Grande! Yeeee e boia Luhan trattieni gli ormoni (?) quanto me lo immagino supertenero un Luhan geloso gngngngng

La Baekyeol...cioè io me li vedo un sacco come nonno e nonna  che battibeccano ma che alla fine si amano più di tutti (VI PREGO MIO NONNO è UGUALE A CHANYEOL E MIA NONNA A BAEK: dovreste vederli, la scena del cinghiale l'ho presa da loro ->nonni top vvb)

E la Kaisoo occupa buona parte del prossimo capitolo, e perfino della copertina...quindi non lamentatevi se in questo chap ce n'era pochina.


Io vi faccio i miei saluti, mie belle lettrici, e ringrazio tutte quelle che mi seguono sia qui che su twittah: vi avverto, sono il delirio.

Amo tutte tutte voi e vi mando tanti bei bacini
Alla prossima
Foglia.

 

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Capitolo 16
*** Capitolo 16 - That mistletoe is our freaking hero ***





 
Capitolo 16 - That Mistletoe is our freaking hero



 





Ballare con Sehun era stata una delle cose più emozionanti che Luhan avesse mi fatto. Quel biondino si muoveva bene, per la miseria.
Decise di allontanarsi un attimo da Sehun e andare a prendere qualcosa da bere, giusto per non morire disidratato a causa di quel...aaargh, il suo fidanzato lo rendeva pazzo.

Versandosi della pesante e forte Coca-Cola notò un’ombra, subito dietro ad una colonna. Era una figura rannicchiata, che somigliava molto a qualcuno che aveva già visto.

Quando alzò il viso identificò il ragazzo come Do Kyungsoo, il suo amico di Corvonero. Si ricordò del favore che Sehun aveva fatto a Jongin, e di come il Serpeverde bruno arrossisse ogni qual volta lo so nominava.

Decise quindi di avvicinarsi, per attaccare bottone.

“Kyugie! Anche tu qui?” Si finse sorpreso, dirigendosi al Corvonero che se ne stava nascosto dietro alla colonna.

“Shhhh. Lui non deve vedermi.”

“Lui chi?” Chiese confuso il Grifondoro, guardandosi attorno, con il bicchiere in mano.

“Jongin.” Sussurrò l’altro trascinando Luhan dietro la colonna, con lui.

Kyungsoo gli tappò la bocca, e l’altro si vide passare davanti il Serpeverde dall’aria preoccupata. Si guardava attorno, scocciato.

Quando Kai passò oltre il loro punto e Luhan riuscì a liberarsi dalla sorprendentemente salda presa di Kyungsoo, il maghetto dai riccioli biondi dovette proprio dirgliene quattro.

“Ma che stai facendo? Perché ti nascondi???”

“P-Perché...Tu non capisci!”

“Non capisco cosa? Sta andando così male?”

“No, cioè...sta andando fin troppo bene.”

Luhan si mostrò subito confuso...di che si lamentava allora l’altro?

“Voglio dire... – il moro si tormentava le dita, abbassando lo sguardo – lui...credo mi piaccia. E anche tanto.” Le guance di Kyungsoo si erano imporporate, e certo non era stato il caldo della sala.

Il Grifondoro sorrise, alzando un po’ la voce – i violini avevano ricominciato a suonare – e prese il più basso per le spalle.

“Ma che cosa dolce! No, aspetta...allora continuo a non capire perché tu ti stia nascondendo.”

Il Corvonero si guardò intorno, assicurandosi di non essere stato visto dal Serpeverde.

“E-Ecco io...il problema è che...è arrivata la musica.”

“Che...????” Luhan proprio non riusciva a decifrare l’altro, e si sentiva un po’ dispiaciuto, m allo stesso tempo terribilmente curioso di scoprire cosa avesse di tanto misterioso da nascondere il moro.

“Non so ballare.”

Il maghetto dai soffici riccioli si sentì un attimo spaesato, e ripensò più volte che - forse forse - poteva aver capito male. Insomma cadde dal pero.

“EEEH???”

L’altro però era serissimo, e continuava a lamentarsi come se fosse la cosa più disonorevole di tutte.

“Faccio proprio schifo. Lui sarà una sottospecie di genio del ballo, avrà un sacco di esperienza e io non so manco fare una piroetta. Gli pesterei di sicuro i piedi...”

Improvvisamente il piccolo Kyungsoo sentì un forte e pungente dolore alla fronte: l’altro gli aveva dato un cricco potentissimo – chissà da dove venivano fuori quelle forti dita mascoline da un ragazzo delicato come lui – ed ora il Corvonero si ritrovava con le mani in testa a cercare di far passare il dolore.

“AAAAHIO, MA CHE FAI??”

“Do Kyungsoo pensavo tu fossi il più intelligente della scuola...ma come fai a pensare a queste cavolate???”

“SENTI non sono cavolate e non c’era alcun bisogno di colpirmi.”

Il Grifondoro sospirò, facendosi forza: in qualche modo doveva pur aiutare Jongin, gli faceva un po’ pena. Sembrava un cucciolo randagio in cerca di un padrone.

“Ascoltami bene Kyugie: ora io chiamerò qui Jongin, lui ti chiederà di ballare e tu dirai di si. E fine...vivrete felici e contenti perché andrà tutto bene ok? Oh eccolo li. HEI JONGIN VIENI UN ATTIMO QUI.”

Kyungsoo spalancò gli occhi, guardando malissimo l’altro.

“NO-...no cosa fai ti ho detto che non voglio più parlarci o quello...”

“Eccoti Soo!” la voce calda e sexy di Kai ormai gli aveva raggiunti.

“C-Ciao.”

“Dimmi Luhan.”

“Eh? Cosa? AH SI! No niente volevo solo vedere se Sehunnie era con te. Anzi sai cosa? Penso andrò proprio a cercarlo.” Il maghetto se ne andò via saltellando, sorseggiando il suo bicchiere di Coca, incoraggiando con lo sguardo il Corvonero.

Quello di rimando lo fulminava con gli occhi, come se stesse dicendo ‘PRIMA-O-POI-TI-AMMAZZO-COSODORO.”

Rimasero soli, lui e Jongin, nuovamente appoggiati ad un muretto, vicino al tavolo delle vivande.

“Ecco...Kyugie...”

Il battito cardiaco di Kyungsoo accelerò improvvisamente, solo all’udire quelle parole. Uno stato di ansia mista ad eccitazione lo pervase, e non potè far altro che rispondere con piccoli monosillabi all’altro.

“M-Mh?” il Corvonero sperava davvero tanto che il semi-buio della stanza potesse nascondere il rossore sulle sue guance.

“Kyugie mi concedi questo ballo?” E li partirono i fuchi d’artificio, nella testa tutta matta del moro. La mano del Serpeverde era tesa verso di lui, lo sguardo di Kai e il suo sorriso rassicurante gli facevano venire voglia di buttarsi letteralmente su di lui.

Ma, si sa, Kyungsoo non era contento se non ci infilava dentro un po’ di insicurezza.

“I-Io...ecco...”
“Soo ci sono due opzioni – sorrise smagliante l’altro – o si, o no. Non mi piacciono molto gli ‘ecco’...”

Kyungsoo non riuscì a non sorridere, e prese la mano tesa del Serpeverde, stringendola come se avesse paura di lasciarla.

Il fascino dell’altro, mentre lo conduceva in pista, lo metteva in subbuglio. La sua pelle abbronzata, il completo scuro e i capelli pettinati all’indietro erano resi ancora più mozzafiato grazie alle luci dei riflettori sopra di loro.

Non appena finì la canzone e i due arrivarono in pista ci fu qualche secondo di pausa, poi la musica riprese a suonare.

“K-Kai ti devo dire una cosa, aspetta.”

Il corvonero stringeva ancora la mano dell’altro, senza dare segno di volerla mollare.

Il Serpeverde, sorridendo perché a) PORCA DI QUELLA MCGRANNIT Do Kyungsoo lo stava tenendo per mano b) LO AVEVA CHIAMATO KAI e c) Era assolutamente adorabile con quelle guanciotte rosse – ebbene, si, le vedeva – prese per i fianchi l’altro, avvicinandolo a se in vista del lento.

Un momento spiazzato, il Corvonero, si scordò le parole che doveva dire, così Jongin fu costretto a ricordarglielo.

“Dimmi.”

“A-Ah, si...dicevo...d-devi sapere che io non so ballare...quindi scusami se-...”

Il violino interruppe le parole del più basso, che venne trascinato dall’immensa bravura per il ballo dell’altro. Jongin conduceva quella danza, lo stringeva a se e gli mostrava passo passo cosa doveva fare.

“Te la stai cavando bene, invece.” Gli sussurrò nell’orecchio il Serpeverde.

La vicinanza dei loro visi era troppa, veramente troppa e così bello era il suo compagno di danza che Kyungsoo non riuscì neanche a rispondere di rimando all’altro. Si limitava ad arrossire violentemente, facendosi trasportare da quella magia che, sotto sotto...gli stava piacendo eccome.

Sfortunatamente la musica si interruppe e Jongin fu costretto a mollare la presa dai fianchi di Kyungsoo, che finalmente poteva riprendere  a respirare normalmente.

Aveva ancora le guance imporporate quando il bel moro lo trascinò in un angolino dell’enorme Sala, esattamente sotto il portone principale – ora con le porte spalancate - che era un po’ più tranquillo.

“Come mai mi hai portato proprio qui? Siamo quasi fuori dal Ballo.” Domandò confuso il Corvonero, tornando sul pianeta Terra.

“Boh, sembravi accaldato. Qui fuori c’è più fresco, non trovi?” Chiese ammiccante il Serpeverde, alludendo alle guance dell’altro.

“N-Non sono un cane in calore come qualcun altro che conosco.” Si imbronciò Kyungsoo, incrociando le braccia.

“Hai ragione. Tu sei carino, intelligente e divertente. Magari ami anche le tradizioni.”

“C-Cosa centrano le tradizioni?” Kyungsoo balbettava, dopotutto gli aveva appena detto che era ‘carino’.

“Non lo so – rispose subito l’altro – dimmelo tu. Ami le tradizioni?”

“Ma che ne so! Credo di si!!!” Era frustrato, perché non stava capendo cosa stava dicendo l’altro.

“Quindi non ti dispiace se la rispetto?” disse indicando verso l’alto, confondendo ancora di più il piccolo Kyungsoo.

“No, credo di n-...” Il Corvonero, però, non fece neanche in tempo ad alzare completamente la testa che le labbra di Jongin erano attaccate alle sue.

Era stato inaspettato, completamente senza logica – fino a quando non si accorse delle foglie di vischio sopra le loro nuche – ma per tutte le pozioni, quanto era da urlo.

Jongin lo prese per i fianchi, avvicinandolo a se e abbassandosi ancora un po’ mise in quel bacio tutta la dolcezza che poté. Le loro labbra, però, non riuscivano a sprigionare solamente tenerezza, tanto che dopo qualche secondo iniziarono a muoversi le une sulle altre, più passionalmente, come se entrambi stessero aspettando quel momento da fin troppo tempo. A Kyungsoo, ormai, non gliene fregava niente: chiuse gli occhi e si alzò in punta di piedi, premendo con ancora più foga le labbra a quelle carnose ed invitanti dell’altro.

Jongin sorrise nel bacio, prendendo il viso del Corvonero e inclinandolo leggermente, per avere meglio accesso alla sua bocca, calda.

Dopo minuti di pura magia e, diciamolo, follia, i due dovettero staccarsi per mancanza di ossigeno, rimanendo però l’uno appiccicato all’altro.
“A quanto pare sei proprio per la tradizione~.” Lo provocò Jongin con voce roca e maledettamente sexy, a pochi millimetri dalle sue labbra.
Kyungsoo, con ancora la mente annebbiata, le labbra rosse e gonfie ed il fiato smorzato dovette incassare il colpo, almeno per qualche attimo.

Si allontanò poi dal viso di Jongin, arrossendo come un pomodoro dopo essersi reso conto di ciò che era successo.

“Z-Zitto. Tu e quei canotti che osi chiamare labbra mi state succhiando via l’anima e la pazienza, Mangiamorte del cazzo.”

E Kai non riuscì a non ridere, fissando il broncio adorabile sul volto dell’altro e toccandosi le proprie labbra, ancora roventi.

















































































































EBBENE SI MY FRIENDS. UN INTERO CAPITOLO PER LA KAISOO.
Se lo sono meritati, diamine.

Vorrei fare un sincero ringraziamento al vischio sul portone PERCHè OH QUEI DUE NON SI SBRIGAVANO.
Potevo anche fare cadere Soo addosso a Kai, ma dopo non mi sarei trattenuta 8)

Amiche mie scusate per il ritardo ma ho avuto millemila problemi, uffi. Siete così carine che mi recensite sempre e mi avete fatto arrivare a 1600 visualizzazioni del primo capitolo. CIOE piango. davvero.

Specie perchè c'è gente che seguo e di cui AMO le fic e non mi aspettavo di vedermele tra 'chi segue la tua storia' dbfcrtivguigybiyutn3i

Vi voglio davvero molto bene, anche se non sembra perchè faccio finire ogni cap in modo molto stronzo, ehehe.

VI volevo anche mettere in testa l'idea che siccome il ballo è praticamente finito e la fic, ahimè, se ne sta andando verso quella strada (la mia fantasia non è infinitaaaaaa) vi consiglio già da adesso di METTERVI L'IDEA che prima o poi succederà. Tra tipo tre, quattro capitoli? A meno che non mi venga il colpo di fulmine, del tipo POWWWWW ILLUMINATION! 

Nel mentre aggiornerò anche l'altra mia fic, quindi non preoccupatevi, la foglia sarà sempre con voi <3

baci baci

Leaf

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Capitolo 17
*** FINAL CHAPTER - That potion's got nothing on me ***


Capitolo Finale - That potion's got nothing on me


 




Dopo la magica notte in Sala Grande, la Coppa Tremaghi era terminata con la vittoria di Huang Zitao e della Durmstrang.

Baekhyun aveva in vanamente cercato di corrompere il preside con la sua collezione completa di figurine delle Cioccorane, così che si potesse cedere la coppa a Hogwards, ma per qualche strano motivo quello gli aveva ringhiato contro, allontanandosi.

“Oh però la gente deve stare calma.” Si lamentò il Grifondoro per i corridoi della scuola, gesticolando animatamente.  

“Disse Mr. Mestruo perenne.” Commentò Kai, camminando tenendo stretto a se Do Kyungsoo, che cercava di leggere un libro di Astronomia e tentava di liberarsi dalla presa dell’altro.

Dal Ballo del Ceppo i sei avevano legato, diventando grandi amici. Baekhyun ormai aveva dimenticato l’odio nei confronti dei Serpeverde, anche perché il biondino gli aveva regalato un mantello da urlo per il suo compleanno, e sfogava la sua incazzatura verso il mondo con qualche battibecco sciocco con Sehun e Jongin, ma non era mai niente di serio.

“Kai, non ti cambio i connotati solo perché c’è Do che potrebbe scandalizzarsi.”

Sentitosi preso in causa, il morettino chiuse il proprio libro, rinunciando alla lettura.

“Nah, tranquillo, ormai non mi scandalizzo più di null-...PERCHÈ TI ALLENTI COSÍ TANTO IL COLLETTO TI SI VEDE IL PANCREAS DA QUELLA SCOLLATURA!” urlò all’abbronzato, levando il suo braccio dalle proprie spalle.

“Ma daiiii SoSo – era così che Jongin chiamava Kyungsoo da quando si erano messi insieme – sta arrivando l’estate, non senti che caldo che fa?” la camicia bianca era sbottonata fino al quarto bottone, lasciando intravedere le clavicole prominenti del ragazzo ed uno scorcio di pettorali scolpiti.

“QUESTO NON TI DA IL PERMESSO DI MOSTRARE L’ANIMA ALL’INTERA SCUOLA.”

“AH QUINDI È PERCHÉ SEI GELOSO?”

Il viso di Kyungsoo avvampò, diventando di un bel rosso pomodoro.

“Devi tacere!” Il Corvonero sbattè il libro di Astronomia in testa al fidanzato colpendolo piano – pur avendoci messo tutta la forza che possedeva in corpo.

“No, ora tacete tutti – si intromise Baekhyun squadrando i due – tacete tutti perché mi girano male e Chanyeol ancora non mi ha dato il buongiorno, e Luhan è sparito da ieri, e Chanyeol non mi ha dato il bacio del buongiorno, e la tipa li infondo indossa delle scarpe orrende e mi manca Chanyeol .”

I due si bloccarono dal bisticciare e ridacchiarono, scambiandosi sguardi d’intesa.

“È inutile che vi guardate così, Welma e Shaggy, ebbene si. Non sono il fico che tutta la scuola si aspettava, sono un pappamolla che ha bisogno di quel gigante strabico – Baek afferrò il colletto di Kai, scuotendolo – ORA PERÓ DATEMELO.”

Senza fatica il Serpeverde riuscì a liberarsi dalla presa dell’altro – era pur sempre più alto e massiccio – e roteò gli occhi, per poi sorridergli non appena vide la figura dietro il Grifondoro.

“D’accordo. Girati.”

Baekhyun si pietrificò, girandosi molto, molto lentamente e spalancò gli occhi nel vedere Park Chanyeol sorridergli ampiamente, coi capelli scompigliati e la cravatta gialla non annodata.

“Aw, che carino Bacon, hai bisogno di me?” la torre mostrò un eye-smile che fece quasi perdere i sensi al Grifondoro, che si buttò sulle sue braccia e gli allacciò le gambe alla vita.

“YEOLLIEEEEEEE~”

“Wow. Alla fine questi due sono i più smielosi di tutti, chi se lo aspettava.” Storse il naso Jongin, passando oltre assieme al Corvonero.

“In realtà io me lo aspettavo. Sai, io sono molto più intelligente del norm-...GIURO CHE SE SLACCI ANCHE IL SESTO BOTTONE TI MENO.”

“Ti amo, frigido di un Corvonero.”

E li Kyungsoo dovette tacere e far riposare un attimo la voce per scontrare le proprie labbra con quelle del Serpeverde.



 
Quando i due si furono allontanati abbastanza, Baekhyun scese dalla torre, sorridendo felice.

“Certo che ho bisogno di te, scemo.” Il tono con cui lo disse era quasi dolce.

Chanyeol gli scompigliò i capelli – sia chiaro solo lui poteva farlo, altrimenti Byun avrebbe tagliato la mano a chiunque avrebbe osato rovinargli la contro permanente – e si protese verso di lui, a baciarlo dolcemente.

“Scusa se oggi ho fatto tardi, ieri sono rimasto sveglio fino a tardi a preparare una pozione del cavolo.”

“Uh-Uh, che pozione? Polisucco? Felix Felicis?” chiese curioso il più basso, avvinghiandosi al braccio del gigante, cominciando a dirigersi verso la propria classe.”

Il Tassorosso scosse la testa. “No niente del genere. Si chiama Amortentia, è una pozione proibita, la conosci?”

“Non è quella per fare innamo-...Park Chanyeol giuro che ti faccio ingoiare il Platano Picchiatore se la usi su di me e conta che se la usi su qualcun altro ti uccido direttamente!!!” lo guardò serio il Grifondoro, chiaramente preoccupato.

“Ma figurati se la vado ad usare! È un compito per la prof di Pozioni.”

L’altro sembrò comprendere, e si calmò.

“Ecco...no perché...lo sai...cioè...che con me...non serve vero? Io sono già innamorato di te.” Titubante il Grifondoro si torturò le dita arrossendo, facendo scappare un sorriso al gigante, che dopo avergli schioccato un bacio rassicurante sulla fronte  gli sussurrò un

“Ti amo anche io, mia piccola fetta di Bacon.”
 
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“Sehunnie! So che Chanyeol sta avendo dei problemi con Pozioni, non è che puoi aiutarlo?”

Il biondo, stravaccato sul divano della Sala Comune di Serpeverde, mangiucchiava un ghiacciolo alla menta.
“Mh?”

Girandosi verso il fidanzato – i due avevano deciso di saltare le lezioni, per una volta – aggrottò la fronte, tirando per un braccio Luhan a se, che atterrò malamente sul corpo di Sehun. Sistemandosi meglio arrivarono ad essere l’uno accoccolato all’altro.

“Beh dipende. Che gli serve?” Il biondo platinato offrì un morso del ghiacciolo al maghetto occhialuto, che accettando prese a masticare.
“Baekfyun ha deffo che fi chiama Amorfemfia.”

“Principessa, ok che sono super intelligente, ma se parli a bocca piena non capisco un tubo.”

“Ho detto – i Grifondoro mando giù il boccone – ho detto che si chiama Amortentia, puoi aiutarlo?”

Dopo averci pensato su per qualche secondo il biondo annuì, finendo il ghiacciolo.

“Vedo che posso fare.”

L’altro rimase a guardarlo, affascinato.

“E posso chiederti cosa sarebbe? Mi ricordo che una tipa di Corvonero ha tentato di rifilarti dei cioccolatini che la contenevano.”

Il Serpeverde si appoggiò su un fianco, stringendo meglio a se la piccola figura del Grifondoro e posata la testa su un braccio sistemò con l’altro i capelli di Luhan.

“È come un filtro d’amore. Ti fa ossessionare della persona che l’ha preparata.”

A Luhan prese un colpo. Ripensò a Kim Yoona e ai suoi stupidi cioccolatini: fortuna che il suo ragazzo era intelligente e li aveva rifiutati.

“Non ti preoccupare.” Sorrise sghembo il biondo, notando il cambio di espressione dell’occhialuto.

“C-Cos-...Ecco io...”

“È solo un’ossessione: anche se l’avessi bevuta non avrei mai provato quello che provo per te in questo momento.” Le labbra del Serpeverde soffiavano dolcemente quelle parole a pochi centimetri dal viso di Luhan, che attento cercava di non perdersene neppure una.

“E...E tu cosa provi per me adesso?” Chiese ingenuo il maghetto occhialuto, per essere sicuro dei sentimenti dell’altro.

L’altro ridacchiò, mostrando quel suo lato leggermente bambinesco che tanto lo differenziava dal freddo e glaciale Oh Sehun.
“Amore vero.”

Il Serpeverde lo attirò in un bacio sensuale, accarezzandogli la schiena, e subito il cuore di Luhan prese a battere all’impazzata.

Non era il primo che si davano, e neppure il secondo, il terzo, il quarto o il quinto, ma ogni volta che Oh Sehun lo sfiorava, ogni volta che gli sussurrava parole dolci a fior di labbra, ogni volta che semplicemente fissava quei suoi occhi grigi e magnetici, la prima cosa che lo aveva attirato quel giorno in classe, ne rimaneva quasi pietrificato, gli sudavano le mani e sentiva un calore piacevole pervadergli il corpo. Non ne poteva fare a meno.

Forse perché Oh Sehun era bello, ricco e affascinante? Forse perché Oh Sehun aveva quel modo incredibile di farti sentire speciale? O forse perché Oh Sehun sapeva come amare una persona e finiva col fare innamorare quella persona di se?

Luhan ancora non lo sapeva, ma di una cosa era certo, e se la sarebbe portata dietro anche una volta uscito dalle mura di Hogwards.

Oh Sehun era la sua ossessione, il suo amore, e nessuna pozione profumata in mano a fangirl arrapate poteva rubarglielo.






































































































EEEEEEE questa fic è tornata. 

Tornata per andarsene ;; COME PIANGO NON VOLEVO CHE FINISSEEEEEEEEE

Però sono troppo contenta, il finale mi è venuto bene, o per lo meno meglio di come me lo sarei mai aspettato: tutti che si dicono le due paroline, il titolo ovunque...non so, mi sembrava brutto continuare la storia se poi dovevo scrivere capitoli inutili e mal costruiti, meglio chiudere in bellezza, no?

Ditemi che ne pensate, so che alcuni di voi mi ammazzeranno ma oh, CE LA VIE

beh, non è un addio no? Anche perchè mie belle pulzelle, oltre al Grande exo, che molte di voi stanno seguendo (PS AI LOB IU ALL) ho in mente di pubblicare una nuova fic. Non preoccupatevi, quella disagiata della foglia sarà sempre qui intorno a gironzolare e a rompervi l'anima hihihihi perchè sono una bad person.

Scherzi a parte vi ringrazio, vi ringrazio di cuore a tutti perchè siete riusciti a rendere questa schifezzina iniziale (è la mia prima fic, per diamine) un qualcosa a cui tengo molto. Le visualizzazioni sono arrivate a 2000 e io vorrei seriamente baciare sulle guanciotte ognuno di voi ;;;

Ora vado che sennò piango.

Vi amo tanto.

Foglia.

 

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