Professione Beta Reader

di skeight
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Caro Ludovico ***
Capitolo 2: *** Caro Alessandro ***
Capitolo 3: *** Caro Isaia ***
Capitolo 4: *** Caro Dante ***
Capitolo 5: *** Caro Torquato ***
Capitolo 6: *** Caro Publio ***
Capitolo 7: *** Caro Umberto ***



Capitolo 1
*** Caro Ludovico ***


Caro Ludovico,

Caro Ludovico,

inizio facendoti i complimenti per lo stile. Ammetto di essere un po’ prevenuto nei confronti dei fanwriter che usano la poesia, ma nel tuo caso non è possibile fare nessuna critica, la tua padronanza della metrica è totale, in certi passaggi sembri meglio tu dell’autore originale; ma forse qui esagero, perché di mio non amo troppo il Boiardo.

Passando alla trama, il giudizio resta molto positivo: credimi, dovresti scrivere di mestiere, pochi amatori sanno condurre così tanti fili di narrazione senza perdersi. Se proprio bisogna cercare un difetto, è che in alcuni frangenti l’intreccio diventa davvero troppo complicato, ma sarebbe paradossale considerarlo un aspetto negativo, soprattutto considerando tutto il ciarpame che c’è in giro, fanfiction dalle trame inesistenti, mere scopiazzature di Tre metri sopra il cielo con i soliti ruoli, Orlando-Step, Angelica-Babi e via dicendo. Se per una volta si esagera in complessità invece che in linearità, non si può che gioire.

Dopo tutti questi complimenti, mi imbarazza un po’ avanzare delle critiche, soprattutto considerando che vertono su aspetti che potresti ritenere attinenti alla esclusiva volontà dell’autore, ma io credo che nelle fanfiction si debbano rispettare certi paletti, a maggior ragione se si è in gamba come te. Quello che non mi convince è la caratterizzazione di alcuni dei personaggi, a partire da Orlando. D’accordo che sin nel titolo dell’originale è “innamorato”, e che questo amore è visto dal Boiardo come pernicioso per l’uomo, ma esacerbare la sua passione amorosa sino a farlo impazzire mi sembra un po’ OOC: te lo immagini un Orlando matto? Capisco le contaminazioni con la pop-culture ma quando spacca tutto sembra più Paperino arrabbiato che il paladino cantato dal Boiardo! E Angelica, poi: è lodevole (e molto attinente al canon) che non la descrivi come la solita Mary Sue, ed è bello sottolineare il suo desiderio di libertà, ma certe volte esageri, la fai sembrare proprio una puttana, se mi passi il termine; la sua uscita di scena, con la scoperta di Medoro suo grande amore, sembra fare il verso a troppa pseudo-letteratura per adolescenti con la protagonista che si fa il mondo e alla fine trova il principe azzurro.

Per restare su Angelica, ti confesso che non mi piace quando commenti le parole dei personaggi per ridicolizzarle. È anche questione di rispetto: quando Angelica dice di essere vergine e tu butti là “forse era ver, ma non però credibile a chi del senno suo fosse signore” fai una forzatura che non è richiesta dalla trama e svilisci i personaggi originali del Boiardo.

Queste licenze possono essere più accettabili se rafforzi l’elemento parodistico della tua fanfiction; e se decidi di intraprendere questa strada, posso anche darti un suggerimento per il titolo, visto che mi dici che non sai quale mettere: potresti adottare una parodia di quello originale, qualcosa tipo L’Orlando furioso. Ti piace?

Spero che non te la sia presa per le mie critiche, e che ti possano essere utili. A presto!

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Capitolo 2
*** Caro Alessandro ***


Eccomi con il secondo episodio di Professione Beta Reader

Eccomi con il secondo episodio di Professione Beta Reader. Il primo ha riscosso vari apprezzamenti sia tramite commenti che in forma privata, spero che il secondo ottenga lo stesso successo, e ringrazio chi ha letto e chi ha commentato^^ Per il terzo pezzo annuncio sin d’ora che, causa mancanza di pc nei prossimi giorni, occorrerà aspettare la settimana prossima.

 

Caro Alessandro,

il commento alla tua fanfiction lo avevo già pronto da una settimana, ma non te l’ho spedito perché mi avevano detto su msn che eri preoccupato per tua moglie che era scomparsa in chiesa, e non volevo disturbarti in un momento difficile. Ma ora ho saputo che l’hai ritrovata, grazie a Dio e alla provvidenza, e quindi penso che potrai leggere il mio parere.

A parte i complimenti per la mole dell’opera, non è facile scrivere cento one-shot, ma fattelo dire: sei un genio. Nella mia carriera di beta reader di what if? ne ho lette tante, quasi sempre assurde e/o strampalate. Il tuo invece è intelligente e originale: “Cosa accadrebbe se i ragazzi del Decameron fuggissero non dalla peste di Firenze del 1348 ma da quella di Milano del 1630?”. Un ottimo escamotage per costruire un alternative universe credibile, senza contare che così dai fiato a un fandom, quello del Bocciaccio, piuttosto stantio: con il fatto che i dieci novellisti si rifugiano in una casa fuori città, tutti scrivono ff in stile Grande Fratello, e credono di essere originali. L’unico appunto che ti faccio è che spostando in avanti l’ambientazione storica devi modificare alcuni dettagli: nel Seicento, vista la dominazione spagnola, la presenza di signorotti in ogni landa e le bande di lanzichenecchi che imperversano ovunque, non è credibile che si potesse sfuggire dalla peste andando in campagna, come nel Trecento. Ma sono piccole imperfezioni della cornice narrativa, la sostanza sono i rifacimenti delle novelle, e qui hai superato te stesso: i racconti che scrivi sono impeccabili, divertenti, pieni di trovate: chi avrebbe mai pensato di trasformare le disavventure di Andreuccio da Perugia con una prostituta in quelle di un campagnolo ubriaco con la legge (e qui noto e apprezzo una certa satira politica)? Te la cavi bene anche con le novelle licenziose: la storia di quella monaca brianzola è spettacolare, la commedia degli equivoci dei due fidanzati che cercano di gabbare il prete di notte mi ha fatto morire dal ridere. Per non parlare poi di quei racconti che sembrano scritti ex novo, e invece hanno sottili rimandi all’opera originale, come quella della conversione dell’Innominato, che strizza l’occhio alle vicende di Ser Ciappelletto; oppure le storielle che Fra Galdino racconta per ottenere le noci, speculari all’oratoria di Frate Cipolla.

Credimi, è la migliore fanfiction che abbia mai letto, e non ho correzioni da suggerirti, ma una proposta seria, che spero terrai in considerazione: visto che hai talento, costanza e fantasia, perché non cerchi di andare oltre e trasformare la tua ff in qualcosa di nuovo? Un mio amico è agente letterario, ed è alla ricerca su internet di nuovi talenti, e tu potresti essere uno di questi. Secondo me la tua fanfiction potrebbe essere già pubblicata così com’è e avrebbe successo, ma sarebbe comunque vista come “un rifacimento del Decameron”, senza avere ulteriori riconoscimenti. Tu meriti di meglio, e puoi ottenerlo se ti impegni. Si tratta di modificare radicalmente l’impianto narrativo: invece di tante one-shot separate l’una dall’altra, perché non cerchi di unirle in una narrazione unica, con una trama precisa e personaggi ben delineati? Non è impossibile, anche se è laborioso: per dirne una, visto che molte novelle hanno protagonisti simili per età ed estrazione sociale, potresti unire questi ultimi in un personaggio unico, o due-tre. Si tratta di trovare una trama adatta a inglobare tutte le one-shot, ma penso che non sia un ostacolo insormontabile per te. Se posso darti un consiglio, metti una coppia di protagonisti, magari proprio i promessi sposi che cercano di imbrogliare il prete (è un suggerimento, poi vedi tu).

So che hai molti impegni, e che questa impresa è faticosa, ma pensaci: potresti avere un best seller tra le mani, di quelli che poi vengono studiati nelle scuole. E ti confesso che per me sarebbe una grande soddisfazione se un autore da me betato passasse da un archivio di ff online agli scaffali delle librerie.

Aspetto tue notizie, e ancora complimenti.

 

P.S. Se vuoi comunque pubblicarla su Efp, devi apporre una piccola modifica: Ferrer e Richelieu possono starci, ma devi togliere il cardinale Borromeo, o mettergli un nome finto, perché le regole del sito vietano le real person con celebrità italiane.

 

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Capitolo 3
*** Caro Isaia ***


Eccomi con il terzo capitolo

Eccomi con il terzo capitolo! Ne approfitto per ringraziare tutti i lettori che hanno commentato in termini a dir poco lusinghieri i due precedenti, e spero che faranno altrettanto con questo e con quelli che verranno^^

 

Caro Isaia,

sinceramente non capisco cosa tu voglia da me. Di solito i beta reader leggono le bozze degli autori che vogliono un parere prima di pubblicare. Invece ho trovato su internet il blog Profeti, dove sono già leggibili da tutti le stesse ff che mi hai sottoposto. Cosa vuoi, un parere per verificare i gusti di Efp? Mi dispiace, ma non è questo il mio modo di fare.

Però, visto che ormai ti sto rispondendo, mi permetto di farti qualche appunto, perché ho l’impressione che tu e i tuoi colleghi non abbiate molto rispetto per i vostri lettori. Da quello che ho capito, tu ed altri autori (Baruc e Daniele li ho letti anche su fanfiction.net, avevano un discreto successo tra i lettori statunitensi) state portando avanti un progetto ambizioso: una round robin, una fanfiction a più mani, ispirata alla saga detta “del vecchio testamento”, che da molti anni è in testa alle classifiche di vendita e continua ad avere seguiti e spin-off. E sin qui, niente di male (anche se trovo purerile che vi inseriate come protagonisti o voci narranti nelle storie, ma ogni scrittore ha le sue fisse). Ho saputo anche che le vostre ff hanno riscosso così tanto successo che gli editori della saga hanno deciso di integrarle nel canon. E anche qui, ok, sono contento per voi. Ma se continuate a pubblicare online, il successo non vi esenta dal seguire le regole di correttezza degli archivi di fanfiction.

Nel tuo caso, ho visto che più volte nella tua parte annunci l’arrivo di un Messia: nel capitolo 7 dici “[…] Il Signore stesso vi darà un segno. Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio […]”; nel capitolo 9: “Poiché un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio […]”; nel capitolo 11: “Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici. Su di lui si poserà lo spirito del Signore, spirito di sapienza e di intelligenza, spirito di consiglio e di fortezza, spirito di conoscenza e di timore del Signore”. Ebbene, sappi che mi sono scaricato i vangeli apocrifi in ebook, e so a cosa ti riferisci; in più, ho letto le scanlation del Nuovo Testamento su onebible.net. Ora, sai meglio di me che questo Nuovo Testamento è stato pubblicato solo in Palestina e non è ancora uscito in Italia, ma ciò nonostante nella tua storia già anticipi l’arrivo del personaggio di Gesù. Liberissimo di farlo, per carità: ma che ti costava mettere l’avviso di spoiler? E non venirmi a dire che è tutto un giochino intellettuale basato sul vostro nome di “profeti”: non pensi che rischi di rovinare la sorpresa ai lettori italiani? Potrebbero leggere il viaggio dei Magi e la mattanza di Erode e chiedersi cos’ha di speciale quel bambino, e invece a causa della tua fanfiction sapranno già che è il Messia, con conseguente crollo del pathos.

Questo è il mio parere, poi visto che il blog è vostro fai quello che ti pare. Ma se posti su Efp l’avviso di spoiler lo devi mettere, non ci sono santi che tengano.

 

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Capitolo 4
*** Caro Dante ***


Caro Dante,

Già di ritorno? Ebbene sì, con il quarto episodio di Professione Beta Reader. Per il momento, però, è anche l’ultimo: infatti sono impegnato anche con altre storie, e al momento non mi vengono in mente altri autori e opere da trattare come ho fatto sino ad ora. Per questo mi rivolgo a tutti i lettori che con commenti lusinghieri mi hanno seguito in questi giorni: se avete delle idee, se vi viene in mente qualche scrittore famoso le cui opere potrebbero essere considerate fanfiction, suggeritemeli, così forse aggiungerò nuovi episodi a questa storia. Ma per adesso, godetevi l’ultimo pezzo, anche se stavolta sin dal primo rigo si può capire di cosa parlo, purtroppo XD Enjoy!

 

Caro Dante,

innanzi tutto ti ringrazio per la fiducia che riponi in me come beta reader, ma proprio per questa fiducia mi sento in obbligo di essere sincero e di dirti che la fanfiction che mi hai spedito non mi convince molto.

Non che sia scritta male, anzi, il tuo stile è divino; e la descrizione degli eventi resta impressa nel lettore, in particolare il finale con la nave che affonda. Ma il punto è che questa storia, per quanto bella, rischia di far degenerare ulteriormente il fandom omerico, che è già a livelli pietosi.

Mi spiego meglio: già Ulisse è OOC nel 90% delle fanfiction, con tutti gli autori che lo trattano nei modi più disparati, purché lontani dal canon, ma almeno loro ambientano le storie ai tempi dell’assedio di Ilio o durante i dieci anni di viaggio, e, in quei contesti, qualche comportamento divergente dall’originale ci sta pure; ma tu ora te ne vieni con una storia ambientata dopo il finale dell’Odissea, in cui Ulisse decide di tornare a viaggiare. Ora, ragioniamo: nella storia vera lui brama di tornare ad Itaca al punto di snobbare belle ragazze come Calipso, Circe, Nausicaa, e una volta che finalmente arriva si rende conto che in fondo vuole ancora girare il mondo? Questo non è semplice OOC, ma incoerenza bella e buona. Così come il fatto che scrivi che raduna i pochi compagni rimasti. Ma quali compagni, se sono morti tutti dopo il sacrilegio contro i greggi divini? Certo, puoi giustificarlo con il fatto che la tua fanfiction è una AU in cui gli dei dell’Olimpo non esistono e sono sostituiti da una divinità unica, ma non è una spiegazione convincente, visto che anche nella tua storia c’è la punizione di un sacrilegio, ed è anzi l’elemento centrale.

Non voglio essere troppo distruttivo, potresti sempre rispondermi che la tua visione di Ulisse, per quanto OOC, è pur sempre interessante. Ma se su questo non mi darai ascolta, accetta almeno una supplica: all’inferno mettilo in una fiamma unica, e non in coppia con Diomede! Tanto, ai fini della narrazione non cambia nulla. Il fandom omerico sta già collassando sotto lo slash, ne ho fin sopra i capelli delle Achille x Patroclo, del twincest Menelao x Agamenonne e degli altri orrori: lo stesso Ulisse ha subito i pairing più assurdi, con Aiace (ed era il suo peggior nemico!), con Paride, con Filottete, Neottolemo, Polifemo, l’onnipresente Achille… ci mancherebbe solo Diomede.

Non pensare che io la stia facendo più grossa di quanto realmente sia: il fatto è che la tua ff è davvero bella e ben scritta, e sono sicuro che appena la pubblicherai su Efp avrà un grande successo, e in molti cercheranno di imitarti e si ispireranno a te: a questi autori (e soprattutto autrici) basterà leggere che Ulisse e Diomede convivono nella stessa fiamma per saltare a conclusioni indebite; lo so che non è tua intenzione alludere a rapporti di quel tipo tra i due, che il motivo sta nel furto che fecero insieme della statua di Pallade, e che la fiamma biforcuta ha complesse interpretazioni allegoriche. E allora? Anche nell’anime di Death Note c’è la scena dell’asciugamento dei piedi tra protagonisti che è una citazione biblica, e comunque ha consacrato le L x Light.

Riflettici sopra, per favore: l’autocensura è sempre odiosa, ma basta qualche piccola modifica ad una storia di per sé molto bella per non arrecare danni al fandom delle opere di Omero.

Stammi bene, e salutami Bea

 

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Capitolo 5
*** Caro Torquato ***


Dopo una lunghissima pausa, torno ad aggiornare Professione Beta Reader; lo faccio sia per le pressioni di molti lettori, sia perché ho avuto il piacere di vedere questa opera inserita tra le “storie scelte” di Efp, un riconoscimento che mi sembra giusto festeggiare con un nuovo capitolo. Enjoy!

 

Caro Torquato,

betare la tua fan fiction è stato un piacere, nonostante fossi partito un po’ prevenuto: sono sempre molto scettico nei confronti delle real person, troppo spesso diventano una scusa per affibbiare ai propri idoli gli atteggiamenti e le situazioni più assurde, solo per il proprio divertimento (e meno male che sono idoli, mi viene da dire, fossero antipatici cosa riceverebbero?). Invece la tua descrizione di Goffredo di Buglione è equilibrata e rispettosa della sua personalità, pur con tutte le invenzioni fantastiche con cui abbellisci la sua missione in Terra Santa. Da questo punto di vista, non c’è nulla che non vada nella tua storia, nessuna correzione da apportare. Al massimo ti consiglierei di cambiare il rating da verde a giallo, visto che ci sono un po’ di scene lascive, giusto per sicurezza: sai, di questi tempi...

Là dove invece ho qualche perplessità è sulla caratterizzazione dei personaggi originali, con i quali, a parer mio, rischi di cadere un po’ negli errori che affliggono da sempre il mondo delle fan fiction. Non mi riferisco qui ai personaggi maschili, che magari non brillano per originalità, rientrano nei classici stereotipi dei combattenti valorosi ma tontoloni dal punto di vista sentimentale, però insomma, sono descritti in maniera equilibrata e presentano anche interessanti conflitti interiori che rendono più profonda la narrazione epica. Ma con le donne, invece, proprio non va: due dei tre principali personaggi femminili che presenti sono Mary Sue fatte e finite.

Consideriamo la prima, Clorinda. Già il fatto che, figlia di neri, sia bianca, è uno dei soliti elementi straordinari con cui si adornano le Sue pensando di renderle così più interessanti. Purtroppo, sono invece idee abusatissime. Ma andiamo avanti: Clorinda è figlia del re dell’Etiopia, una principessa quindi. Di solito le principesse vivono nei palazzi, giocano nei giardini con le ancelle, si lamentano dei piselli nei materassi; lei invece no: combatte. Già è – incredibilmente – di pelle bianca, in più fa la principessa guerriera. Certo, fa molto figo far vedere di essere controcorrente, di fare quello che le altre non fanno, ma sfortunatamente anche questo non è nulla di nuovo, dai tempi di Pentesilea per arrivare a Bradamante. Qualcos’altro? Sì. A un certo punto Tancredi si innamora di lei (a prima vista – perché alle Sue basta questo, no?) e le dichiara il suo amore, e lei non solo se ne disinteressa altamente, ma per giunta lo attacca in battaglia quella volta e anche in seguito, sempre in una ostentazione di anticonformismo che invece è solo maleducazione, e sempre nello stereotipo delle Mary Sue. E a proposito di stereotipi, rientra anche il fatto che sia cresciuta da sola senza i genitori: insomma, nulla di nuovo sotto il sole.

Eppure Clorinda non è nemmeno il caso peggiore: è con Armida che superiamo ogni limite, rasentando il ridicolo. Armida racchiude in sé le due caratteristiche più deleterie e insopportabili delle Mary Sue: i “fenomenali poteri cosmici” e la capacità di fare innamorare tutti di sé. Sui primi non ci vuole molto a rendersi conto di quanto siano eccessivi: trasforma soldati in pesci, crea un palazzo dal nulla, evoca demoni, vola su un carro magico; e per quanto riguarda la seduttività, basti dire che le visite all’accampamento cristiano e a quello musulmano hanno entrambe lo stesso effetto, con decine e decine dei soldati migliori che si innamorano di lei e le offrono i loro servigi, a punto da dimenticare del tutto le loro missioni iniziali.

Questo è quanto. Naturalmente nulla ti vieta di inserire due Mary Sue nella tua fan fiction, se la cosa ti aggrada, ma ci tengo a farti notare che così facendo inserisci elementi di banalità in una storia che di per sé è molto valida, e questo secondo me è uno spreco. Valuta bene se non sia il caso di apportare qualche piccola modifica a questi due personaggi, la narrazione non può che avvantaggiarsene.

 

 

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Capitolo 6
*** Caro Publio ***


Senza ironia, sono davvero contento e quasi commosso dal fatto che, a più di cinque anni dall’ultimo capitolo pubblicato, Professione Beta Reader abbia ancora lettori che apprezzano e chiedono nuovi capitoli. Per questo, e grazie al suggerimento di una di loro, torno con una nuova betatura. .To be continued?

 

Caro  Publio,

 

ho completato la betatura della tua fanfiction a tempo di record. Non lo dico per vantarmi, eh; in realtà, è una settimana che Gaio Ottavio mi fa una testa tanta su Whatsapp: “Per favore, betala il prima possibile, ché quello se non rivede tutto non pubblica!”; sai com’è fatto, questi modi un po’ autoritari come se si credesse un monarca assoluto; all’inizio non capivo nemmeno tutta questa fretta, mica muori prima di pubblicarla!

Poi ho letto la fanfiction e ho capito perché il nostro amico è così ansioso di vederla su Efp: obiettivamente, è una gran bella storia, potresti pubblicarla così come me l’hai spedita e sarebbe comunque una spanna sopra la media. Però, si sa, al meglio come al peggio non c’è mai fine, e poi apprezzo sempre gli autori che si dedicano alla revisione con lo stesso impegno usato per la lettura; quanti ce ne sono che scrivono e mettono subito su internet senza rivedere nemmeno gli errori di battitura! Insomma, tra queste considerazioni e l’insistenza di Gaio Ottavio, mi sono messo di buzzo buono, ed eccomi qui con qualche osservazione. Nulla di veramente negativo, date le premesse, però magari facci un pensiero.

Partiamo dalla cosa forse meno importante, e cioè dalla classificazione. Ora, il fandom dell’Iliade e dell’Odissea è piena di storie della nuova generazione, ultimamente riscuotono parecchio interesse, quindi capisco che anche tu sia partito da spunti simili.  Però non sono sicuro che sia il contesto giusto da indicare per la tua storia, perché di solito le next-gen si riferiscono a figli o nipoti dei protagonisti, come  Telemaco, Astianatte, Neottolemo... nella tua invece il protagonista è Enea, che nell’Iliade comunque appare (non che faccia nulla di utile, ma questo è un altro discorso). Sì, cronologicamente parli di eventi che avvengono dopo la guerra di Troia, e a parte il figlio di Anchise molti dei personaggi principali sono più giovani dei protagonisti omerici, però comunque non parlerei di nuova generazione. Parla con gli amministratori, se per Harry Potter hanno creato il contesto “Dopo la II guerra magica” penso che anche per l’Iliade si potrà fare qualcosa di simile, no?

A parte questo, però, le osservazioni che farei non riguardano tanto lo stile o l’impianto generale. Non vorrei sembrare un adulatore, però secondo me hai molto talento, e in questa storia lo sfrutti sì, ma non quanto potresti. Per essere più preciso, la storia di Enea che racconti ricalca davvero molto i poemi di Omero: la prima parte è proprio l’Odissea, con l’eroe per nave, la divinità che cerca di ostacolarlo, l’ospitalità in terra straniera, il flashback, e via dicendo; nella seconda parte, invece siamo in piena Iliade, con lo pseudo-Achille di turno, il caro amico che muore e scatena l’ira funesta del protagonista, il duello...

Detta così sembra che ti stia accusando di plagio, ma chiaramente non è quello che intendo: se i riferimenti alle opere originali sono palesi tu aggiungi molto di tuo e hai uno stile personale che si nota e si apprezza. Ma si potrebbe apprezzare molto di più, quindi se c’è un suggerimento che posso darti è questo: prova a sviluppare di più le parti più originali del tuo racconto, come il dramma di Laocoonte, o la storia d’amore tra Enea e Didone; con più risalto, questi pezzi possono svettare come i gioielli della storia, così che la ripresa della struttura dei poemi di Omero passerà in secondo piano.

Mi rendo conto che come betatura non è proprio dettagliata al massimo; però prendila come un complimento, visto che per il resto non ho trovato praticamente nulla da eccepire. Probabilmente prima di pubblicare vorrai fare una revisione ancor più approfondita, a Gaio Ottavio verrà un coccolone...

Ave atque vale.

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Capitolo 7
*** Caro Umberto ***


Caro Umberto,

 

sono rimasto davvero stupito quando mi hai chiesto di betare la tua storia, visto che sinora ti avevo letto e apprezzato soprattutto come recensore su Diariominimo.net (la tua stroncatura di Cuore tramite l’elogio di  Franti era degna di Fastidious Notes!). Intendiamoci, mi fa piacere quando qualcuno prende coraggio e fa il gran salto per diventare anche autore, ma conoscendo la tua predisposizione all’analisi meticolosa e alla decostruzione dei testi mi chiedevo come avresti fatto a adattare questo tuo stile alla narrativa. Se posso essere sincero, poi, diciamo che già il titolo, Adso da Melk, non incuriosisce esattamente il lettore, e dopo la lettura direi che potresti pensare a qualcosa di diverso. Sì, sì, so come la pensi sui titoli che non dovrebbero orientare le interpretazioni dei lettori, ma in fondo come dici con la citazione finale sul nome della rosa, non abbiamo altro che nomi; quindi tanto vale usarli al meglio.

Vabbe’, dicevo che ero partito un po’ prevenuto, ma che dire? Mi hai sorpreso in positivo. Sarà che mi piacciono sia i romanzi gialli sia quelli storici, ma l’idea di una catena di assassinii in un monastero medievale mi ha affascinato da subito; ma non è stato solo il mistero dei delitti a tenermi attaccato allo schermo sino all’ultimo capitolo, ma anche il modo mirabile in cui hai intrecciato gli eventi a una storia più vasta, a digressioni storiche, filosofiche e letterarie;  per non parlare dello stile, poi, con una padronanza dei tempi di racconto che nemmeno un regista.

Ok, mi fermo qui con gli elogi, perché chiaramente non mi hai contattato solo per ricevere complimenti. Il punto è che sono un po’ imbarazzato a muovere delle critiche, e non solo perché quasi ogni pagina trasuda una quantità di erudizione che mi fa sentire inadeguato, ma perché anche nell’individuare degli elementi che mi sembrano più deboli del resto mi faccio frenare dai dubbi sulle tue intenzioni. Per fare un esempio: la premessa iniziale in cui parli del manoscritto ritrovato che racconta questa storia. Diciamo che l’idea mi ha lasciato un po’ freddino, sembrava riprendere l’idea di Manzoni quando ha seguito il mio consiglio di trasformare in romanzo la sua what if? sul Decamerone, ma anche di tanti altri autori... insomma si potrebbe anche evitare di usare un pretesto già usato e la storia non ne risentirebbe minimamente. Però poi ho pensato che magari hai parlato di un manoscritto non per imitare, ma per strizzare l’occhio agli autori precedenti, e sono andato in crisi: glie lo segnalo o no?  Nel dubbio, vedi tu.

A proposito dei richiami ad altri autori, forse è proprio su questo che potrei fare delle considerazioni, più che sulla qualità, sulla loro adeguatezza alle regole di pubblicazione su Efp: parlo della quantità di citazioni alle opere più svariate, che da un lato è il tratto distintivo del tuo stile, però nella scena del sogno di Adso forse i riferimenti alla Coena Cypriani sono un po’ troppi, magari meglio contenerle un po’ (a proposito di Adso... lui e la contadinella sono in regola con l’età, sì?). Ora, io cito questo passaggio perché ho riconosciuto la citazione, però, leggendo leggendo, ho il forte sospetto di aver incrociato parecchie decine di citazioni senza riconoscerle minimamente, per cui anche qui il mio contributo non è dei più utili.

Quindi sai cosa? Lascio perdere questa betatura, che non va da nessuna parte, e mi limito a rinnovarti i complimenti. Spero proprio questa storia sia solo la prima di tante tue passeggiate nei boschi narrativi, se mi passi la metafora. A presto!

 

A differenza del solito, la nota dell’autore non la metto all’inizio ma alla fine. Come avete visto, questa è stata una betatura tributo a Umberto Eco, morto tre settimane fa. Ma non l’ho scritta solo per omaggiare uno dei miei scrittori preferiti, ma perché le sue opere sono state una forte ispirazione proprio per Professione Beta Reader; se avete letto Diario Minimo, e in particolare il capitolo “Dolenti declinare (rapporti di lettura all’editore)”, capirete subito perché parlo di ispirazione. Se invece non lo avete letto... recuperatelo, ché a decenni dalla pubblicazione continua a meritare ed essere attuale.

Chiudo ringraziando gli amministratori di Efp, e in particolare Suinogiallo, per aver risposto con esito positivo ai miei dubbi sulla compatibilità di questo capitolo con le regole del sito.

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