Siamo una cosa sola,per ferirti mi devo fare male io.

di samuelucciabt
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Presentazione ***
Capitolo 2: *** Cap 2 -''Devo farmi forza.'' ***



Capitolo 1
*** Presentazione ***


Samanta Smith vive a Londra ,ragazza di 15 anni e mezzo,è una ragazza molto bella capelli lunghi, che cadono morbidi di color castano,occhi verdi con una tonalità di marroniccino quasi nocciola,labbra carnose,gambe snelle,magra alta,e con una carnagione molto scura. Ha un carattere forte, deciso, dolce,,è un po' testarda,cambia umore facilmente.Ama divertirsi specialmente con le sue due migliori amiche: Federica e Gresy,si conoscono dall'asilo. Ama scattarsi le fotografie,ama tutto quello che la rende felice ovviamente. Pensa di aver trovato l'amore,ma non tutto va per il verso giusto alla fine,non c'e mai una vita perfetta,anche in età innocenti,quelli che in pochi capiscono. Justin Bieber ha 17 anni vive a Miami, è un ragazzo molto bello anche lui, capelli color marroncino con alcune ciocche sul biondo dorato raccolti su una cresta,occhi color nocciola,alto,muscoloso. Ha un carattere timido,dolce,divertente e romantico single e si conde la vita come un normale diciasettene.

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Capitolo uno
''Samanta!'' urlarono in corro le mie due migliori amiche. gli sorrisi e gli andai incotro abbracciandole. ''Ultimo giorno di scuola finalmente. sorrisi egitata  '' Già,ma solo per due settimane''. rispose triste Federica. ''Vabbè ragazze godiamocele per ora.'' annuirono semplicemente e dopo acciunsi ''Ragazze io vado sennò mamma si preoccupa ci vediamo''. Le salutai con una bacio sulla guancia e corsi il più velocemente verso casa,era meglio che rimanevo dovere,se solo sapessi quello che il destino mi stava offrendo,sarei tornata indietro Arrivai e mi apri  mia madre senza  che suonasi cosa strana, ''Dobbiamo parlati io e tua padre,dobbiamo dirti una cosa importante.'' Entrai e annui chiusi la porta alla mie spalle e trovai mio padre seduto sul divano che fecce cenno a me e alla mamma di sederci,possai lo zaino e mi sedetti un po' agitata.
''Samanta, io e tua madre disse guardando mia mamma e dopo continuò dicendo '' Abbiamo deciso di trasfercia a Miami vicino alla zia,tua zia sente molto la nostra mancanza.'' Quella parola TRASFERIRCI suona così brutta nelle mie piccole orecchie. ''NO NON VOGLIO HO DELLE AMICHE QUI CAVOLO E I NONNI?''. ''Li verrai a trovare quando vuoi,e poi ti farai tanti amici,ora vai sopra e prepare le valigie domani si parte, e quando hai finito saluta ai nonni e alla tue amiche chiaro signorina?''. Annui debolmente e salì in camera mia non aspettando cosa mi riservava il futuro. SCUSATEMI MA NON HO MESSO LO SPAZIO AUSTRICE. E SCUSATE SE E' PICCOLO MA SONO SOLO LE PRESENTAZIONI. SCUSATEMI PER EVENUTALI ERRORI. E VOLEVO AGGIUNGERE CHE IL GENERE DELLA STORIA NON E' DEL TUTTO COMICO MA E' UN PO' DI TUTTO TRISTE, ROMANTICO ECC.. C'E L'HA FACCIAMO ALMENO HA 3 RECENSIONI? :C SPERO DI CONTINUARLA.

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Capitolo 2
*** Cap 2 -''Devo farmi forza.'' ***


Avevo appena finito di fare la mia valigia,andai in bagno guardando il mio riflesso,tutta la poca matita che avevo era sbavata, sembrava che mi avevono dato un pugno in un occhio,forse era meglio,che andare in quella fottutissima città e conoscere nuova gente, ho sempre odiato fare nuove conoscienze,non ero il tipo che voleva essere popolare,mi accontento di poco.Usci dal bagno lasciando la mia matita sbavata, per far vedere ai miei genitori il mio dolore,e farli sentire in colpa. Scensi le scale e feci finta di non vederli ''Tes...'' scossi la testa e usci di casa e inviai un messaggio a Fede e a Gresy dicendogli che ci dovevamo incontrare difronte a casa mia. Dopo 20 minuti circa vennero. ''Non può essere...'' disse Fede sull'orlo di piange.''Ci vedremo presto ''. disse Gresy abbassai il capo non sapendo che dire,non so se la promessa dei miei genitori di ritornare fosse mantenuta. Decidemmo di stare un'oretta insieme,passai l'ora piu' bella,dopo ci salutammo con fatica e andai dai miei nonni loro erono come i miei secondi genitori,li amavo tantissimo. Arrivai e mi accolsero abbraccia aperte.Entrammo e ci sedemmo ''I miei carissimi genitori,hanno deciso di trasferci senza un mio parere. dissi piangendo ''Tesoro calmati,verrai quando vuoi io e il nonno ti faremo venire.'' mimai un grazie e li abbracciai.Tornai a casa non toccando cibo e ingnorando i miei. Salì in camera mia mi spogliai e misi gli indumenti sopra la sedia e domani avrei rimesso quelli,misi il mio profumato pigiama e mi misi sotto le coperte mentre ascoltavo Rihanna,amavo quella ragazza mi trasmettava una energia. Nel fratempo mentre canticchiavo senti dei passi che stavanno arrivando verso la mia porta si apri la porta in provvisamente era mia madre,si sedette accanto ai miei piedi,tolsi la musica e ascoltai quello che mi voleva dire ''Mi dispiace tesoro so quanto e' importante per te qui,ma nemmeno io volevo partire,ma sono stata cotretta anch'io'' sospiro gli acarezzai una spalla e gli sorrisi ci abbracciamo ''Grazie mamma di essere venuta e di aver capito, ma tranquilla ci farò l'abitudine'' gli sorrisi lei ricambiò il sorriso ''Buonanotte tesoro''. ''Buonanotte mamma'' si alzo e mi mandò un bacio che i feci finta di prendere e metterlo nel cuore,sorrise e chiuse la porta. Mi addormentai sfinita e agitata per il giorno seguiente. Erono le 11:30 quando eravamo appena arrivati a Miami. Scendemmo dall'aereo e prendemmo un taxi dove dientro misimo le nostre valigie dopo 20 minuti di taxi arrivammo,papà pago il taxista e ci coducemmo in questa fantastica villa non troppo grande ne troppo piccola,aveva un giardino con fiori bellissimi appena sboggiati. Papà mise le chiavi nella serattura e quando apri rimasi senza parole era bellissima,''da quanto abbiamo tutti questi soldi per unan villa così?'' si misero a ridere ''Vogliamo il meglio per la nostra bambina''. disse mio padre sorridendomi gli feci la linguaccia e sali per scegliere la mia camera entrai in una stanza e c'e uno sconosciuto con una tovaglia a petto nudo bagnato gridai dallo spavento ''Che cazzo ci fai a casa mia maniaco?'' gridai si mise a ridere e disse ''Scusami ma pensavo che questa casa fosse mia'' salirono i miei genitori e rimasero a bocca aperta ''Scusatemi signori,pensavo che questa casa fosse assegnata a me,ma evidentemente hanno sbagliato''. ''Ragazzo vai subito a vestirti disse mio padre tappandomi gli occhi. Però non era niente male eh? Occhi marroni scuri,capelli sul enesimo colore,alto magro gli avrei chiesto il suo numero ridacchiai mi padre levvò la sua manona e mi guardò male. Sono una ragazza non posso fare pensieri sui bei ragazzi? OCCHI A ME ALLORA FINCHE' SARETE IN POCHI O DECISO DI NON FARLI LUNGHI,NON SO SE NEMMENO LA CONTINUO DATO CHE NESSUNO LA CONSIDERA. BUONA LETTURA SCUSATE EVENTUALI ERRORI

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