L'ultimo anno ad Hogwarts

di Ashly91
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** LA PUNIZIONE ***
Capitolo 2: *** Attrazioni ***
Capitolo 3: *** S.O.S. AMORE! ***



Capitolo 1
*** LA PUNIZIONE ***


La punizione

Hogwarts. 7° anno.

Hermione camminava per un corridoio pensierosa. Aveva appena scoperto si essere innamorata di Draco Malfoy, il suo peggior nemico a Hogwarts già dal primo anno. Non sapeva se confessare tutto a Harry e Ron perché, nonostante fossero i suoi migliori amici, non avrebbero accettato la cosa. Già immaginava la loro reazione. Ma sei matta? Draco Malfoy? Quell’odioso Serpeverde? In effetti, anche lei continuava a farsi questo ragionamento. Dopo più di cinque anni di litigi, di insulti, di duelli, come poteva provare qualcosa per lui che non fosse odio?

“Hermione! Hermione! Presto, devi venire subito!” disse una voce. Era Ashly, una ragazza del Tassorosso arrivata a Hogwarts il quarto anno con una classe di Babbani. Lei e la sua classe, quell’anno, ne avevano combinate davvero di tutti i colori. Una volta, durante il Ballo del Ceppo, Ashly aveva rinchiuso sia lei che Malfoy in una stanza nel dormitorio del Serpeverde.

“Hermione! Ci sei? Presto, è urgente!” disse ancora la ragazza.

“Ashly…ehm…sì, scusa, ero sovrapensiero. Cos’è successo di così urgente?” chiese Hermione liberandosi da quell’orribile ricordo della festa.

“Harry e Malfoy stanno litigando!”

“E allora? Non è strano! Anzi…è più che normale!”

“Sì, infatti, ma sono Harry, Ron, Fred e Giorge contro Malfoy e l’allegra combriccola!”

L’allegra combriccola…Ashly chiamava sempre così il gruppo di Malfoy. Tutto il gruppo era composto da Malfoy, Tiger, Goyle, Zabini, Montague e Warrington. Questo voleva dire che i Grifondoro erano svantaggiati rispetto ai Serpeverde.

“Dobbiamo aiutarli o si faranno male!” disse Hermione “Dove sono?”

“In Sala Grande! E Piton li fa duellare!” rispose Ashly. Lei, come molti altri, odiava Piton. I Serpeverde potevano fare tutto secondo lui.

“Andiamo!” disse ancora Hermione.

Le due ragazze corsero in Sala Grande per aiutare il gruppo di Harry. Una volta raggiunto il luogo del duello, Ashly puntò la bacchetta su Malfoy: 

“Levicorpus!” urlò con tutta la voce che aveva.

Il ragazzo fece un volo di quasi dieci metri e finì dritto sul tavolo dei Serpeverde.

“Ashly! Ma come hai fatto! Era potentissimo!” disse Ron sbalordito.

Non è poi così difficile! Pensò Hermione. Ashly odiava Malfoy più di ogni altra persona presente a Hogwarts. Lo odiava persino più di Piton, quindi non era difficile per lei attaccarlo con una tale potenza.

“Possiamo darvi una mano?” chiese Hermione.

“Ovviamente! Sarà ancora più umiliante per loro, visto che perderanno contro due ragazze!” disse Fred puntando la bacchetta su Tiger.

Warrington e Goyle cercarono di scagliare uno ‘Stupeficium’ su Hermione e Ashly, ma le ragazze, più veloci che mai, li contrattaccarono.

“Pietrificus Totalus!” disse Hermione. Warrington rimase pietrificato.

“Expelliarmus!” gridò Ashly, disarmando Goyle. I Serpeverde cercarono di svignarsela.

“No no no!” disse ancora la ragazza “Non ve la cavate così!” continuò mentre li buttava a terra uno dopo l’altro come fossero dei birilli.

Malfoy, che intanto si era ripreso, era riuscito a scappare dalla Sala Grande facendosi scudo con gli altri Serpeverde.

“Stupeficium!” urlò Ashly, ma invece che colpire lui colpì Goyle. In quel momento arrivò la McGranit che mise in punizione tutti i ragazzi coinvolti nello scontro, ignorando il premesso che Piton gli aveva concesso. Come punizione, la McGranit mise i ragazzi in coppie miste, ovvero Grifondoro con Serpeverde, in modo da farli collaborare nel pulire, ogni coppia, un’aula di Hogwarts.

Quel pomeriggio, si ritrovarono tutti davanti all’ufficio della McGranit per farsi dare le chiavi delle aule.

“Accidenti!” disse Hermione “Proprio con Malfoy mi doveva mettere!”

“Già, povera te! Ma se l’avesse messo con Harry o Ron avrebbero distrutto mezza scuola, tu sei più…bè…docile, in questo caso!” disse Ashly.

“Già, ma vedi…” Hermione allontanò Ashly dall’intero gruppo di studenti. Nessuno doveva sentire quello che le stava per confessare. “Io credo…sì, insomma…di essermi…innamorata di lui!” continuò a bassa voce. “Tu che cosa?!” disse Ashly sconvolta. Incredibile, le predizioni della sua migliore amica ed ex-compagna di classe, Stefania (che sperava che Hermione e Malfoy si mettessero insieme) si erano avverate. Hermione Granger si era innamorata di Draco Malfoy.

“Ma sei matta? Draco Malfoy? Quell’odioso Serpeverde?” le disse poi facendo finta di aver sbagliato persona. Erano le stesse parole che Hermione si immaginava di sentire da Harry e Ron. Le stesse. Ma da Ashly erano più che giustificate. Aveva sempre nutrito un particolare odio verso Malfoy.

“Ok, senti…so che lo odi ma…non potresti fare un gesto di amicizia e…” disse Hermione, ma non riuscì a finire. “No, ma sei matta? Innanzitutto crederebbero che mi piace, e poi lo odio, sarebbe come metterlo in coppia con Harry o Ron!”.

Mentre le due discutevano arrivò la McGranit con le chiavi delle aule.

“L’aula di Divinazione alla signorina Granger e al signor Malfoy, eccovi le chiavi! E, mi raccomando…collaborate o questa punizione non sarà servita a niente!” disse.

Collaborare. Grifondoro e Serpeverde. Quelle parole non si collegavano. I Grifondoro e i Serpeverde devono collaborare. Mai sentita una barzelletta più assurda di questa.

“Signorina Inukawa, ecco le chiavi dell’aula di Difesa Contro le Arti Oscure. Lei lavorerà con signor Goyle!” disse ancora l’insegnante.

Ciò vuol dire che dovrò fare tutto io! Pensò Ashly afferrando le chiavi con forza. Poi si avviò verso l’aula.

Hermione era disperata. Pregava che Ashly si girasse e dicesse: Professoressa, la coppia Granger-Malfoy è troppo crudele, posso salvare Hermione? con, magari, una risposta affermativa della McGranit, ma Ashly non si votò. Che bell’amica! Pensò Hermione. E io che mi fidavo di lei!

Harry finì in coppia con Warrington, mentre Ron con Tiger, e Fred e Giorge con Montague.

I ragazzi rimasero a pulire le aule fino a sera, anche perché i Serpeverde non facevano nulla e ai loro ‘partner’ toccava fare tutto il lavoro da soli.

Ashly però non era il tipo da fare lavori lunghi, e il fatto che le mancasse metà aula da fare, e senza alcun aiuto, le stava davvero facendo perdere la pazienza.

Mentre lei ripuliva , Goyle giocava a farle degli incantesimi e farla impazzire.

Sì, coraggio, continua! Così mi arrabbio sul serio e ti faccio vedere io chi comanda! pensò Ashly. Tutti a scuola sapevano che era pericoloso farla arrabbiare, anche perché nessuno poteva dimenticarsi della fine che aveva fatto Montague, quando aveva insultato Cedric Diggory, il suo miglior amico. Nessuno, da quel momento, apparte Malfoy aveva osato sfidarla ancora.

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Capitolo 2
*** Attrazioni ***


Attrazioni

Intanto, la povera Hermione era nella stessa situazione. Malfoy se ne stava seduto in un angolo della classe e le faceva fare tutto il lavoro. Mentre ripuliva, Hermione ripensava alle parole di Ashly: è un odioso Serpeverde. Non poteva essere veramente innamorata di lui. Ad un certo punto si fermò. Era troppo impegnata a pensare a quello che provava per ordinare al suo cervello di muovere le mani e continuare a sistemare.

“Ehi, Granger, perché ti sei fermata?” le disse Malfoy con il suo solito tono odioso “Non mi pare di averti dato il permesso di smettere!” continuò.

Il permesso? Non ho bisogno del tuo permesso! Hermione si voltò di scatto verso di lui e gli lasciò un libro addosso che lui, disgraziatamente, schivò.

“Ma che diavolo fai?”

“Non ho bisogno del tuo permesso! Quando voglio mi fermo! Piuttosto, vieni a darmi una mano invece di farti le unghie!”

“Come ti permetti? Io sto pensando a come farla pagare al tuo amico Potter e non voglio essere disturbato! Sono stato chiaro?”

Hermione gli lasciò un altro libro. Questa volta lo prese in pieno e gli provocò un taglio a lato della testa.

“Mi…mi dispiace…non volevo…” disse spaventata.

“No, certo che non volevi! Tiri i libri tanto per divertimento!”

“Bè, è stata colpa tua! Te la sei cercata!”

“Me la sono cercata, eh?”

Malfoy stava per prendere la sua bacchetta, quando Hermione gli si avvicinò e gli sfiorò il taglio.

“Che diavolo fai Granger?” disse col solito tono maleducato e insopportabile.

“Stai sanguinando! Lascia almeno che ti curi!”

“E perché dovrei? Se non sbaglio sei stata tu a ridurmi così, no? Oh, giusto, ti senti in colpa Mezzosangue?”

“No, voglio solo aiutarti!”

Malfoy afferrò il braccio di Hermione. Non voleva che lo toccasse ancora. Era troppo orgoglioso per permetterglielo. Mentre le stringeva il polso cominciò a fissarla. Si sentiva strano. L’aveva sempre vista come la Mezzosangue amica di Potter, ma questa volta era diverso. Non gli importava se lei aveva o meno il sangue puro o se era una Grifondoro. La trovava bellissima. Con la mano libera le spostò i capelli, così da poter vedere meglio i suo occhi. Erano dorati. Stupendi. Ma non l’aveva mai notato. Era così preso dal suo orgoglio da Serpeverde che non aveva mai visto quanto fosse bella. Si avvicinò lentamente al viso di Hermione e la sfiorò con le labbra. Quando Hermione si abbandonò a lui, la baciò.

 

***

 

Goyle lanciò un altro incantesimo a Ashly e le fece cadere l’inchiostro che aveva in mano sul banco. Questa volta aveva superato ogni limite. Ashly esplose dalla rabbia.

“Ma la vuoi smettere?” gli urlò, sperando che se ne andasse.

“E perché? Mi sto divertendo, visto che tu sei così lenta a finire!” le rispose lui.

“Lenta?! Sarei più veloce se tu mi aiutassi, forse! Ma no, devo fare tutto da sola, quindi non ti lamentare e lasciami almeno finire in pace! Così ce ne andiamo, almeno non dovrò più vedere la tua faccia!”

“Non ti aiuto, questo è il tuo dovere alla fine! E’ quello che dovreste fare voi…ragazze!”

Ahia! Frase tipicamente maschilista. Ashly odiava quel genere di frasi. Era una femminista spietata. Non poteva fargliela passare liscia.

Goyle stava per alzarsi, ma Ashly con un incantesimo lo fece bruscamente risedere.

“Che diavolo fai? Non volevi che me ne andassi?”

“Oh, no! Non dopo quello che hai detto! Ora tu mi dai una mano e non te ne vai finchè non hai finito!”

“E come pensi di fermarmi?”

Ashly si sedette sul banco davanti a lui e gli bloccò i lati con le gambe, dimenticandosi di portare la gonna, mentre Goyle, da pervertito (come il 99% dei ragazzi), non esitò a guardare.

“Lasciami passare!” le disse rialzando lo sguardo verso di lei.

“Altrimenti?” rispose Ashly in tono di sfida.

Goyle non rispose. Rimase impietrito dallo sguardo di Ashly. Era uno sguardo colmo di rabbia. Lo stesso sguardo che aveva quando si parlava di Voldemort. Lo stesso sguardo che folgorava il suo nemico ogni qual volta fosse al limite della pazienza.

“Molto spaventoso! Bravo! Non ti facevo così cattivo!” disse Ashly sarcasticamente.

“Bè…io…” il Serpeverde non sapeva più cosa dire. Non capiva come una ragazza come lei potesse avere quello sguardo. Era una ragazza semplice, gentile con tutti. Sempre allegra. Era cambiata. Era cambiata dopo la morte di Cedric.

“Lasciami andare o ti giuro che farai la fine del tuo amichetto Diggory!” disse infine senza guardarla.

Era sicuro che sarebbe stata lei ad ucciderlo dopo quello che le aveva detto. Ashly non si mosse. Rimase immobile e in silenzio. Goyle decise di riguardarla. Voleva andarsene da quell’aula. Quando si voltò vide una cosa che non avrebbe mai creduto possibile. Ashly stava piangendo. Piangeva in silenzio. Cercava il più possibile di trattenere le lacrime ma era tutto inutile. Scese dal banco e andò verso la cattedra mentre lui la guardava in silenzio.

“Fallo!” grido la ragazza dopo qualche minuto “Coraggio, fallo! Cosa aspetti?” continuò girandosi verso il Serpeverde. Era arrabbiata. Non perché non l’avesse aiutata. Non perché avesse pronunciato il nome di Cedric per minacciarla. Le aveva ricordato la morte del suo migliore amico. Non era arrabbiata con lui. Era arrabbiata con Voldemort e Piter Minus. Era arrabbiata con i suoi assassini. 

“Metti in pratica le tue minacce! Uccidimi! Mi faresti un favore!”

Il Serpeverde era confuso. Come poteva chiedergli una cosa del genere? Negli ultimi due anni lei era stata la più allegra e vivace ragazza di Hogwarts. Aveva sofferto molto per la morte di Cedric Diggory, ma non aveva mai mostrato di essere triste. Il ragazzo non riusciva a capire il perché di quella richiesta.

Improvvisamente Ashly lasciò la bacchetta, che risuonò al contatto col pavimento, e si lasciò cadere a terra. Piangeva così tanto che non riusciva a reggersi in piedi.

“Che hai adesso?” chiese Goyle con tono menefreghista. Si avvicinò a lei, che si era tolta il maglione e aveva alzato le maniche della camicia.

“Che cosa stai facendo?” le chiese ancora il ragazzo.

Ashly aveva trasformato la bacchetta in una lama molto affilata e se l’era avvicinata al polso sinistro.

“Non…” cominciò a dire con voce tranquilla, sempre piangendo “Non ho mai avuto il coraggio di farlo. Anche perché con solo la sinistra non muoio…e io nella destra non le taglio…se sopravvivessi non riuscirei più a disegnare e…”

“Vuoi tagliarti le vene? Ma sei matta?” la interruppe Goyle togliendole il coltello dalle mani.

“Avevo promesso a Cedric…che non l’avrei fatto…” disse ancora la Tassorosso, appoggiandosi alla cattedra dietro di lei. “Gli avevo promesso che non mi sarei mai fatta vedere in lacrime da nessuno…soprattutto davanti a Cho…per questo non mi sono fatta vedere nelle ultime due settimane di scuola…non potevo farle vedere che ero triste…”

“Ecco il perché di questa reazione! Non ti sei mai sfogata con nessuno!”

“No…l’ ho fatto…con Oliver e Neville. Loro…mi hanno ascoltata…confortata…ma non è bastato…infondo Cedric era…il mio migliore amico…non basta poco a…”

Goyle si sedette accanto a Ashly e si appoggiò anche lui alla cattedra. Lei lo abbracciò. Aveva bisogno di superare la morte di Cedric ancora una volta. Aveva bisogno di conforto. In quel momento aveva bisogno che Goyle la consolasse. Il Serpeverde ricambiò l’abbraccio e la strinse a se. Rimase in silenzio e sopportò il suo sfogo.

“Non farti strane idee” disse quando Ashly smise di tramare “Non succederà più una cosa del genere!” Rimasero lì fino a tardi.

 

***

 

Hermione cercò Ashly tutta la sera. Dopo cena decise di dirigersi nell’Aula di Difesa Contro le Arti Oscure, supponendo che la Tassorosso stesse ancora finendo di pulire l’aula. Nel corridoio incontrò la McGranit che, preoccupata per la mancanza degli studenti, accompagnò l’ancora sconvolta Grifondoro a destinazione.

Una volta entrate nell’aula rimasero sbalordite. I due erano seduti a terra, appoggiati alla cattedra. Abbracciati e addormentati.

“Oh mio Dio…” disse Hermione ancora più sconvolta di prima.

“Vedo che la punizione ha avuto delle conseguenze inaspettate. Credevo che non avrebbero neanche collaborato e invece…” disse la professoressa confusa.

“Questo…questo non è vero! Io devo essere stata rapita dagli alieni e portata su un altro, oscuro e misterioso pianeta dove accadono continuamente cose impossibili qui sulla terra!”

Hermione era davvero sbalordita. Non poteva credere che in un solo pomeriggio si fosse accorta di amare Draco Malfoy, lo avesse baciato, e avesse visto la sua migliore amica abbracciata ad un Serpeverde con il quale aveva litigato proprio la mattina stessa.

In quel momento Ashly aprì gli occhi.

“Mmh…cosa…dove…” disse. Si voltò e vide Hermione e la McGranit che la fissavano. “Come mai siete qui?” chiese intontita e in coma.

“Ashly, non ti sei presentata a cena e ho pensato che Goyle ti avesse fatto del male!” rispose Hermione riprendendosi dallo shock.

“Farmi del male? Questo angioletto non potrebbe mai farmi del male!”

Angioletto?! Gregory Goyle?! Quello del Serpeverde?! Nel gruppo di Malfoy?! Ma stavano parlando della stessa persona? No, quella non poteva essere Ashly. Sono stata davvero trasportata su un altro pianeta! Voglio tornare a casa mia! Voglio tornare sulla terra! pensò Hermione appoggiandosi ad un banco per non perdere l’equilibrio. Quel pomeriggio sul pianeta Impossible l’aveva fatta arrivare al limite di ogni sopportazione. Era davvero stanca. Troppe emozioni per un pomeriggio solo.

 

***

 

Quella notte, Hermione ripensò a tutto quello che era successo in quel pomeriggio. Continuava a rivoltarsi nel letto con in testa le labbra di Malfoy e l’immagine della sua migliore amica abbracciata ad un altro Serpeverde. Aveva tanti pensieri per la testa. Che cosa sta capitando al mondo? Che cosa sta capitando a Ashly? Che cosa sta capitando a me? Perché mi sono lasciata baciare da Draco Malfoy? Perché? Perché? Perché?

Da quel giorno, per lei niente sarebbe stato uguale a prima. Da quel giorno, tutto per lei sarebbe cambiato. Tutta la sua vita sarebbe cambiata da un solo giorno.

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Capitolo 3
*** S.O.S. AMORE! ***


S.O.S amore!

La mattina dopo, a colazione, Hermione decise di rivelare a Harry e Ron quello che le era successo il giorno prima. Si sedette vicino a loro.

“Ragazzi…vi devo parlare…” disse.

“Di cosa?” chiese Ron curioso. Hermione tacque. No. Non posso farlo. Cambierebbero completamente opinione riguardo me…cambierebbe il nostro rapporto. Potremmo non essere più amici.

“No, niente. Oggi Lupin ci farà lavorare a coppie! Bè, non lo so per certo…” rispose. Non poteva dirgli la verità. Aveva troppa paura che le avrebbero rifiutato la loro amicizia. Ma doveva dirlo a qualcuno. Non poteva tenerselo dentro. Qualcun altro, con lei, doveva tenere quel segreto. Da sola non ce la faceva.

Doveva dirlo a Ashly.

La Grifondoro lasciò i due amici a finire la colazione, per andare, con Ginny, dalla Tassorosso ancora in un coma profondo.

“Ashly! Ashly, devo dirti…ma come fai ad avere ancora sonno? Ieri hai dormito per tutto il pomeriggio!”

“Appunto…non ho dormito stanotte perché non riuscivo a prendere sonno!”

“Ma che avete fatto davvero tu e…” cominciò Ginny. Ashly la guardò malissimo. Come faceva Ginny a sapere con chi aveva passato l’intero pomeriggio? 

“Vedi” si spiegò ancora la rossa “Hermione era sconvolta ieri sera e mi ha detto che il motivo era che ti aveva vista con Goyle! E non è normale!”

“Bè, non ricordo bene cos’è successo…credo di essermi addormentata!”

“Questo lo sappiamo!” disse Hermione “Vogliamo sapere perché! Che cosa ti ha fatto?”

“Avanti, non sei venuta per dirmi questo! Tu nascondi qualcosa, lo so!”

“Ma come…e va bene! Ieri ho…baciato Malfoy…”

Ginny e Ashly rimasero in silenzio per qualche minuto. Era un silenzio imbarazzante. Sembrava che le due ragazze fossero state pietrificate al suono delle parole ‘baciato’ e ‘Malfoy’.

“Dite qualcosa!” disse Hermione imbarazzata.

“Come…com’è successo?” chiese Ginny.

“E tu Ashly? Non dici niente?”

“Hai detto qualcosa?” rispose allora la ragazza “Perché io da quest’orecchio non ci sento!”

“Ashly!”

“Ma che cosa ti dovrei dire? Sai che lo odio!”

“Forse ti saresti dovuta offrire al mio posto quando la McGranit ci ha messo in coppia!”

“Hermione” la interruppe Ginny “Non puoi dare la colpa a Ashly! E poi, la McGranit non li avrebbe mai messi insieme! Sapeva che si sarebbero uccisi!”

“Di che cosa parlate?” disse Ron arrivando all’improvviso alle spalle della riccia Grifondoro disperata.

“Ron, vergognati, non si origlia ai discorsi delle ragazze!” lo rimproverò Ginny. Il ragazzo si allontanò offeso. Ginny aveva un ottimo controllo su di lui. Quando Ronald si allontanò abbastanza da non riuscire a sentire nulla, Hermione riprese a parlare.

“Ragazze, io non so cosa fare! Come mi dovrò comportare da oggi in poi?”

“Ignoralo!” disse Ashly. La ragazza era contrariata al fatto che potessero cominciare a frequentarsi.

“Ashly, non posso! E tu allora?”

“Io cosa?”

“Sì” disse Ginny “Che cosa hai intenzione di fare?”

“Io?! Assolutamente niente! Sono fatti loro!”

“Dicevo con Goyle!”

“E cosa devo fare? Non è successo niente!”

“Davvero?”

“E allora” disse Hermione “Perché evita di incrociare il tuo sguardo?”

“Perché se qualcuno lo sapesse non lo considererebbero più un Serpeverde degno di questo nome!”

“Sarà…ma sta venendo qui!”

Ashly si voltò di scatto. Non era vero. Hermione voleva solo vedere la sua reazione. Non te ne importa, eh? pensò la riccia guardando Ginny.

Intanto, al tavolo dei Serpeverde, Malfoy parlava a Zabini del suo momento di follia.

“Tu hai fatto che cosa con chi?!” disse Zabini. Anche lui era sconvolto.

“E’ stato solo un bacio, niente di più!”

“Se fosse stato così non me lo saresti venuto a dire, ti pare?”

“Oh, andiamo Blaise, dovevo pur dirlo a qualcuno! E quel qualcuno si deve fermare a te, chiaro?”

“Certo! Ma la Granger l’avrà sicuramente detto alle sue ‘ amichette del cuore ’!”

“La Weasley non lo dirà a nessuno e la Bagman…lei è pericolosa! Se Pansy lo sapesse mi ucciderebbe!”

“Ma dai…” disse Goyle intromettendosi “Non lo è poi così tanto! Non ha nessun equilibrio morale!”

“E tu da dove spunti? E soprattutto…hai sentito tutto?” disse Malfoy

“Sono sempre stato qui e sì, ho sentito tutto!”

“Dillo a qualcuno e ti ammazzo! Approposito, com’è andata con la Bagman ieri?”

“Ha tentato di suicidarsi, se la cosa ti può interessare!”

“Cosa?! Ashly?!” disse Zabini spaventato “E tu l’ hai fermata, vero?”

“Ancora non capisco cosa ci trovi in lei…” disse Malfoy

“E’ una brava ragazza! E, per di più, mi aiuta con i festini che organizzo!” 

“Comunque non credo che sarà un pericolo!” disse Goyle

“E come fai a dirlo? Non l’avrai psicanalizzata?”

“Figurati! Sapendo quant’è orgogliosa, non vorrà certo che l’intera scuola sappia cos’è successo ieri! La povera ragazza, ancora traumatizzata dalla morte del suo migliore amico, che piange tra le braccia di un Serpeverde! Non se lo permetterebbe mai!”

“Tra le braccia di un Serpeverde?”

“Non potevo certo permettere che si uccidesse…mi avrebbero incolpato!”

“Troppo giovane per finire ad Azkaban?” disse Blaise “Chissà, potremmo sfruttare questa cosa!”

Malfoy lo guardò confuso.

“Ma non era tua amica?”

“Lo è, ma un ragazzo le farebbe comodo!”

“Non guardare me! Non voglio averci a che fare!”

“Ehi, Goyle, conquistala!”

“Cosa?!”

“Ehi, Goyle, conquistala!”

“Ripeto: cosa?!”

“Oh, andiamo! Con te si è…come dire…confidata! Un motivo ci sarà!”

“Era disperata! Si sarebbe confidata anche con Draco! Senza offesa…”

“Tranquillo…”

“Senti, che tu lo voglia o no, vi metterete insieme! Ci serve! Punto!” disse Zabini.

Blaise Zabini, uno dei ragazzi più desiderati, nonché grande amico di Ashly, aveva in mente un piano perfetto. Voleva che Malfoy si trovasse, almeno per una volta, una ragazza in grado di tenergli testa. Avrebbe avuto più tempo per flirtare con altre ragazze senza averlo più fra i piedi e con il sostegno di dell’amica Tassorosso il suo sogno si sarebbe realizzato.

A lezione di pozioni, tra Tassorosso e Serpeverde, Zabini costrinse Goyle a provarci con Ashly.

“Ehi!” disse il Serpeverde alla ragazza sedendosi accanto a lei.

“Ciao! Che vuoi?”

“Strano…fino a ieri pomeriggio eri appiccicata a me e ora sei…fredda!”

“Sì, ma fino a ieri mattina ti scagliavo maledizioni senza neanche pensarci, quindi direi che è tutto normale! No?”

“D’accordo…”

“Te ne vai?”

“Esci con me!”

“Te ne vai?”

“Esci con me?”

“La tua permanenza dipende dalla mia risposta?

“Rimango comunque!”

“Allora no!”

“Dirò a tutti cos’è successo ieri!”

“Sacrificheresti il tuo…orgoglio da Serpeverde?” 

“Sacrificheresti il tuo…orgoglio da femminista?”

“Che vuoi dire?”

“Che racconterò del tuo…bè, hai capito!”

“E del fatto che mi hai consolata non dirai niente, vero?”

“Ovviamente, che gusto ci sarebbe se no?”

“Astuto…strana caratteristica in un Serpeverde!”

“Non se mista al ricattatore! Allora, esci con me o no?”

“Ho altra scelta?”

“Mmm…no!”

“Allora direi che la risposta è affermativa!”

“Dici davvero?”

“Sono sincera, non dico bugie!”

“Comunque voglio che sia tu a dirmelo. Avanti: Goyle, voglio uscire con te!”

“Hai problemi di udito? Ti ho detto che sono sincera!”

“D’accordo, mi accontento…ci vediamo oggi pomeriggio all’ingresso! E non eccitarti troppo per questo appuntamento…risparmia l’entusiasmo per i prossimi!”

“Oh, e io che volevo pensarci per tutta la lezione distraendomi mentre ti guardavo con sguardo malizioso! Che delusione, hai rovinato ogni mia fantasia erotica!”

“E’ strabiliante quanto sai essere…stronza!”

“Vero! Ma lo sono quando voglio e solo con pochi soggetti in particolare!”

“Onorato, madame!”

I due rimasero in silenzio per tutto il resto della lezione guardandosi di tanto in tanto, mentre Ginny e Zaini li guardavano e si trasmettevano messaggi segreti. Stavano insieme da due anni ma nessuno, apparte Ashly, lo sapeva. Nessuno avrebbe capito cosa c’era tra i due.

 

***

Quel pomeriggio, Hermione era in biblioteca a studiare Erbologia per un probabile compito in classe. Ginny la raggiunse sul tardi per raccontarle dell’appuntamento dell’amica Tassorosso. La Grifondoro e il fidanzato Zabini avevano seguito la coppia a Hogsmade.

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