Vita da Mu

di Melanto
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Tra umani e Mu... certe cose non cambiano! ***
Capitolo 2: *** Tre Mu ed un bebè! ***



Capitolo 1
*** Tra umani e Mu... certe cose non cambiano! ***


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Tra umani e Mu… certe cose non cambiano!

“Ok, cerchiamo di uscirne a testa alta. Se non riesco in questo… come farò a portare i Mu sulla Terra?!”
Per Jomy, ormai, era divenuta una questione personale.
Era già passato più di un quarto d’ora da quando era entrato nella nursery allestita sulla base di Nazca e restava fermo a contemplare il piccolo Tony. Gli occhi vispi del bambino lo osservavano ridenti, ma con rapidi guizzi di sfida, mentre agitava le manine, cercando di afferrare le sue.
Il Soldier controllò nuovamente di aver preso tutto il necessario: salviette, creme, talco, pannolino pulito… sì, non mancava nulla. Adesso doveva solo… cambiarlo.
Tirò un nuovo, profondo respiro prima di sorridere al bambino e cominciare a staccare gli adesivi del panno. Una zaffata improvvisa di Cacca Parfum lo investì in pieno, facendogli girare il viso di lato e disegnare una smorfia improponibile sul viso.
“Puzza.” Piagnucolò il nakinezumi che restava appollaiato sulla sua spalla.
Jomy sospirò “Lo so, Rain.”
Dietro di loro, appoggiato alla parete della nursery, Leo cercava in tutti i modi di trattenersi dal ridere a quella scena.
“Guarda che ti sento!” esclamò il Soldier in direzione del Mu, ma senza voltarsi “Mi chiedo perché Karina abbia chiesto a me di fare una… cosa del genere!”
“Perché tiene molto a te, lo sai. E’ per farti sentire ancor di più… parte della famiglia!” Spiegò Leo, comunicando telepaticamente.
“Sentendo l’odore che manda… comincio a dubitare delle sue buone intenzioni.” ed il Mu alle sue spalle rise ancora.
Intanto il piccolo Tony si animava felice sotto le sue attenzioni, scalciando e balbettando strane associazioni di sillabe.
In tutto, ci vollero altri venti minuti prima che Jomy riuscisse finalmente a cambiarlo, spargendo talco ovunque, versando mezzo tubetto di crema sul pavimento, buttando via tre pannolini nel complicato tentativo di capire come si dovessero mettere e svuotando un’intera confezione di salviette profumate. Alla fine, però, quando sollevò Tony tra le braccia, si sentì fortemente soddisfatto di sé. Certo, la prossima volta sarebbe andata meglio, ma come primo tentativo non se l’era cavata male!
“Ecco fatto!” esclamò, mostrando il risultato a Leo che annuì, trattenendo l’ennesima risata.
Quando ad un tratto… un rumore ‘molesto’ attirò l’attenzione di entrambi che puntarono i loro sguardi su Tony. Tre secondi dopo, la puzza inconsulta, che aveva appestato la stanza pochi attimi prima, tornò a farsi sentire più forte che mai, mentre sul viso di Jomy si dipingeva uno sguardo allarmato ed incredulo al contempo.
“No! L’ha fatta di nuovo…”

Continua...

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Capitolo 2
*** Tre Mu ed un bebè! ***


Tre Mu ed un bebè!

“No! Non ci credo! Non è possibile!” continuava a borbottare Jomy ormai sul filo della disperazione “L’ha fatta di nuovo!”.
Dopo tutto il tempo speso a capire come diamine si dovesse cambiare un bebè, Tony, insensibilmente, aveva sporcato il pannolino!
Pannolino appena sostituito, per giunta!
Con sguardo afflitto osservò il bambino che rideva felicissimo, agitando le manine nel vuoto “Ti stai prendendo gioco di me, eh?”. E non trattenne un sospiro prima di chinare il capo, sconsolato.
D’un tratto, la porta scorrevole della nursery si aprì, facendo comparire Cyd il timoniere che osservò entrambi, inarcando un sopracciglio “Ma… siete ancora qui?!”
Leo sorrise “Tony deve essere cambiato… di nuovo!”
“Eh?!” fece eco il Mu, osservando poi Jomy che continuava a scuotere il capo, balbettando un afflitto: “Non ce la faccio… non posso farcela…”
Avvicinandosi in tono confidenziale a Leo, Cyd domandò, abbassando il tono “Quanto ci ha messo?”
“Trentacinque minuti.”
“Oh, Cielo!” sbottò il timoniere, portandosi una mano alla fronte e decidendo che era il caso di prendere le redini della situazione. Con passo deciso si avvicinò a Jomy.
“Soldier, permetti?” gli chiese, prendendo il piccolo Tony dalle sue braccia e dirigendosi nuovamente al fasciatoio. Cercando di non pestare la crema spalmata ovunque e mista al talco, cambiò il bambino con movimenti rapidi e sicuri impiegandoci non più di qualche minuto, sotto lo sguardo incredulo di Jomy.
“Fatto.” Disse infine il timoniere, con un sorriso, e passandogli nuovamente il figlio di Karina che il Soldier prese tra le mani senza dire una parola. “Ora potete ritornare sulla Shangri-La, il Capitano Harley voleva vedervi” Concluse Cyd, lasciando definitivamente la nursery con lo stesso passo spedito con cui era arrivato.
Dopo qualche attimo di silenzio a Jomy venne un sospetto, perché una persona normale – anche se Mu! - non poteva maneggiare con tanta disinvoltura una cosa puzzolente come la cacchina di Tony.
“Leo, senti…” esordì “…qual è il difetto fisico di Cyd?”
L’altro rise “Non ha l’olfatto.”
“C’avrei giurato!”

***FINE***

Nota Finale: non posso credere che la mia prima storia su “Toward the Terra…” sia una… BAKATA! XDDDD LOL

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