In ogni battito (Your Heart Remained the Same)

di TheDarkSideOfJ
(/viewuser.php?uid=507311)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prima parte ***
Capitolo 2: *** Seconda parte ***
Capitolo 3: *** Ashes ***



Capitolo 1
*** Prima parte ***


L’imprinting è solo un modo fra i tanti che ti impedisce di scegliere.
Jacob Black, Capitolo 16, Breaking Dawn
 
 

Ci mette un po’ di più di quel che dovrebbe, ad accorgersene. Forse perché è troppo persa nella propria felicità. Forse perché si sente troppo a disagio quando ci pensa. Forse perché dal momento in cui Renesmee è nata (e Bella è rinata), lui si sente meno suo.
Qualunque ne sia la ragione, lei non si accorge di nulla fino a quando non dice al suo migliore amico che stanno per lasciare Forks. “La gente comincia a diventare sospettosa. È ora.”
Lui non dice niente, la guarda, stringe le labbra carnose.
Lei si sente goffa, sgraziata, per la prima volta nella sua nuova (non) vita. "Puoi venire con noi, se vuoi" aggiunge in fretta "oppure no. La scelta è tua."
Lui sorride con quel sorriso amaro, quello del quale lei attribuiva la colpa a Sam Uley: il sorriso da lupo. "Quale scelta?" dice, e questo è il momento in cui lei capisce.
Non verrà con loro, ma promette a Nessie che la raggiungerà al più presto.
Per una settimana, Nessie passa il suo tempo a guardare fuori dalla finestra, la mano premuta contro il vetro. Bella vorrebbe sgridare sua figlia, ma ogni volta che le si avvicina si ritrova anche lei a guardare la strada vuota. Una volta si gira giusto in tempo per vedere Edward osservarle entrambe. Vorrebbe che il bacio che gli dà cancellasse il dolore celato nei suoi occhi.
Jacob non riesce a stare lontano più di otto giorni. Nessie strilla e si precipita fuori dalla porta quando la vecchia moto nera appare e ruggisce in fondo alla strada. Lui la prende in braccio, la fa volteggiare in aria, e la risata di sua figlia è la musica più dolce che Bella abbia mai ascoltato.
Ma ha il ricordo umano e sfocato di essere stata stretta da quelle stesse braccia forti, e la musica diventa stonata. Vorrebbe essere corsa anche lei a salutarlo. Si chiede come l’avrebbe fatto. Si maledice per il pensiero.
Ora che l’ha notato, non riesce a smettere di osservare. Apparentemente lui è il solito Jacob, allegro e sorridente. Che stuzzica Rosalie, esaspera Edward, gioca con Nessie e veglia su di lei. Carlisle ed Esme lo hanno accolto come uno di famiglia. Lui e Emmett combattono epiche battaglie con la Playstation. Anche Alice sembra danzare intorno a lui. Nessuno di loro può evitare di esserne attratto: è irresistibile.
E per Bella? Per Bella, lui è sempre stato il sole e l'aria, e non avrebbe mai creduto che le sarebbe mancato così tanto proprio quando si trova solo dall'altra parte della stanza, a irradiare il suo calore e la sua vitalità su qualcun altro.
Jacob alza gli occhi dalla sua partita a scacchi con Nessie e trova lo sguardo di Bella. Sorride e le fa l’occhiolino ed ecco cosa ricorda Bella, senza sapere il perché: che lui riusciva a sorridere anche con il cuore a pezzi.
Quando Renesmee ha nove anni (o cinque, o dodici, è difficile tenere il conto visto il modo in cui cresce), getta le piccole braccia al collo di Jacob e dichiara "Ti amo più di chiunque altro al mondo, Jacob. Vuoi sapere perché?"
"Perché?"
"Perché tu appartieni solo a me."
Un solco guizza sulla fronte di Jacob e la tensione di Edward riempie la stanza. Bella vorrebbe chiedere cosa c'è di sbagliato, cos’ha sentito Edward, ma poi gli occhi di Jacob e i suoi si incontrano e lei capisce.
Una parte di lui sarà sempre sua.
A volte fa dei viaggi, scompare per giorni o settimane. Di tanto in tanto in moto, più spesso nella forma del lupo. Nessie ha imparato a non preoccuparsi, tanto sa che lui tornerà sempre da lei. Bella sa che quando è via passa ogni secondo cercando di non farlo. A volte, spera che ci riesca.
 
Quando Renesmee ha sedici anni (sei anni e mezzo, in realtà, ma sedici anni è quello che dice la sua patente nuova di zecca), chiede a Jacob un bacio.
I suoi genitori non avevano intenzione di origliare, ma in una casa piena di vampiri le intercettazioni involontarie sono una cosa normale. Entrambi si bloccano, smettono di respirare, ascoltano.
C’è un momento di silenzio carico di tensione e poi uno sbuffo esasperato di Nessie. "Non sulla fronte, Jacob."
"Sei ancora una bambina, Ness. Non avere fretta. Dovresti ... dovresti vedere se c'è qualcos’altro o qualcun altro ad aspettarti, là fuori, non credi?"
“No, Jacob. Tu sei mio, io sono tua, ecco come funziona. Ti voglio ora, sono stanca di aspettare..."
"Non sono..." la voce di Jacob è rauca, soffocata. "Non sono ancora pronto per questo. Mi dispiace."
Poi c'è la porta che sbatte e i singhiozzi disperati di Nessie. Edward si precipita da lei, Bella non riesce a muoversi.
È la prima volta che Jacob rifiuta qualcosa a Nessie. Un ululato lontano dice a tutti quanto gli è costato.
Questa volta non ha fretta di rientrare. Forse sa che, se tornasse adesso, nessuno lo rivorrebbe indietro. Forse si sente fin troppo in colpa. Torna indietro con cautela, e Nessie gli va incontro sdegnosamente. Questo, a quanto pare, gli permette di rilassarsi e ben presto riesce a farla sorridere con la stessa facilità con cui faceva sorridere sua madre. Ma per un bel pezzo il tema del bacio non viene più toccato tra di loro.

Nessie sta andando al ballo di fine anno, e il ragazzo perfettamente normale che l’ha invitata è anche abbastanza coraggioso da incontrare la famiglia, prima. Edward lo incenerisce con gli occhi ma non lo tocca, il che significa che i suoi pensieri sono assolutamente puliti. A Bella piace più di quanto avrebbe mai immaginato e allo stesso tempo si chiede cosa stia combinando sua figlia.
Lo capisce nel momento in cui Nessie fa la scena di presentarlo a Jacob e Bella vede sua figlia irritarsi quando Jake sorride al ragazzo, un sorriso amichevole e luminoso, e gli stringe la mano.
Renesmee e il suo accompagnatore se ne vanno dopo le varie presentazioni a tutti i Cullen e le centinaia di fotografie che Alice e Rosalie hanno voluto scattare. Nessie non è mai stata così incantevole, e Bella stringe la mano di suo marito mentre la guardano andarsene.
"Andrà tutto bene?" chiede Jacob ad Edward, gli occhi sulle luci posteriori dell’auto.
"Sì, penso di sì. Le sue intenzioni sembrano OK."
"Bene". Jacob se ne scende nel loro multi-garage, e Bella non può trattenersi dal seguirlo.
Quando Bella entra, Jacob sta aprendo il cofano di una delle sue auto preferite: è di Edward, straniera, ma lei non sarà mai in grado di ricordarsi tutti i nomi.
"Non c’è niente di male ad essere gelosi, Jake".
Jacob ridacchia cupamente. "È questo che pensi che io sia? Geloso?"
"Non lo sei?"
"No" dice. Alza la testa, e i suoi occhi scuri sono come accesi da un’emozione delirante che lei non riesce in alcun modo a decifrare. "No, non sono geloso. Sono sollevato. Perché se lei si trova qualcuno, qualcuno che vada bene, dopo possiamo rompere. Può farlo lei. Io ci ho provato, e provato, solo il cielo sa quanto cazzo ci ho provato, ma proprio non ce la faccio."
Torna a prestare attenzione alla macchina. Bella è certa che niente di tutto ciò sia sbagliato, ma Jacob sta usando la chiave inglese come un'arma mortale contro il motore . Si avvicina, spaventata e ferita da ciò che lui ha detto, ma incapace di allontanarsi.
Il dolore di lui è anche suo. E 'sempre stato così.
"Tu non ami Nessie?"
"Certo che l’amo. Io devo amarla. E la proteggerò ogni giorno della mia vita, non devi preoccuparti di questo." Sembra una promessa a lei, alla madre di Nessie. Sembra rassegnazione.
"Jake, io non sono preoccupata per Nessie." La sua mano si allunga per toccargli il braccio. Come sempre, nelle rare occasioni in cui si toccano, le sembra di infilare le dita direttamente nel fuoco. Non le tira indietro. Le manca il calore.
I gomiti ricadono sulla griglia del motore, la testa sprofonda nel cofano. Sembra stanco. Lei vorrebbe far scorrere le dita tra i suoi capelli, stringerlo in un abbraccio e confortarlo. Senza pensare alle conseguenze, lo fa. Dopo tutto, fa parte della famiglia. Non importa quanto puzza.
Jacob non fa alcun movimento per restituire l’abbraccio, ma abbandona la testa contro il suo seno; lei può sentire che la tensione si scioglie, a cominciare dalle spalle. Questo è buffo, perché ora lei è un vampiro e i suoi istinti di lupo dovrebbero farlo reagire in modo ben diverso. Ma no, sono solo Jacob e Bella. JakeandBells. Non c’è nessuna magia, in questo.
"All'inizio", dice finalmente lui, "pensavo - o forse speravo, non lo so - che quello che provavo per te fosse a causa sua, perché stavo aspettando lei. Ma l'ho vista appena nata, e non è stato niente in confronto all’averti persa, alla tua..." Trae un respiro rumoroso, angosciato; lei sente la pena che c’è dentro. Lui piange la sua perdita, quando lei non l’ha mai fatto per se stessa. "Adesso, a volte penso che sia l'unico pezzo di te che non ho perduto."
"Oh, Jacob" dice, e pensa tu proteggi le mie lacrime e i miei rossori e i battiti del mio cuore, e tutti gli anni che non ho mai vissuto.
Dopo il ballo di fine anno, non vedono mai più quel ragazzo. Nessie non lo nomina mai. È di nuovo l'ombra di Jacob, e la parte di Bella che ama Jacob vuole scuotere Renesmee. La parte che ama sua figlia è più forte e sa che, se perdesse Jacob, Nessie ne uscirebbe a pezzi.
Bella sa cosa vuol dire essere fatta a pezzi; non permetterà che accada a Nessie.
Quanto a Jacob, è già troppo tardi.
 
Bella e Renesmee si iscrivono a Dartmouth lo stesso anno. Edward non ha mai venduto la casa che aveva comprato all'occorrenza e tutto è, ovviamente, perfetto.
Jake trova lavoro da un meccanico a un paio di isolati di distanza. È un posto che puzza di olio motore, grasso e fumo di sigaro; il rumore è assordante. Eppure Nessie preferisce studiare lì invece che nella pace della ricchissima biblioteca di casa sua. Bella segue il suo esempio. Il primo giorno che si presenta, Jacob sorride e le allunga una bevanda calda. Lei non beve – non può farlo – ma questo le fa ricordare certi giorni di pioggia e sorrisi facili quando pensava che non sarebbe stata mai più capace di sorridere di nuovo.
È ancora fin troppo facile sorridere, nei paraggi di Jacob.
Passa un altro anno, e Nessie chiede a Jacob un bacio. Questa volta, lui l’accontenta.
Al piano di sopra, Bella si stringe nelle braccia e trema. Edward vede; non dice nulla.
Nessie è sempre stata la luce che illumina la loro casa, la gioia che rende ogni giorno più bello dell'altro. Ora, è assolutamente raggiante. Splende anche al buio.
È amore. Tutti vedono, tutti sanno, e un chiacchiericcio felice risuona da una stanza all'altra. Alice già fa piani per il matrimonio, e Bella è sconvolta quando sua cognata suggerisce che Nessie indossi il vestito che aveva indossato lei.
Il "No!" inorridito le scivola fuori prima che possa fermarlo .
Alice crede alle scuse che Bella balbetta, sul fatto che sia troppo presto per parlare di matrimonio. Rosalie no. Edward nemmeno.
Dopo di che, Bella fa più di uno sforzo per accettare la cosa. Vede il modo in cui Nessie adora Jacob- apertamente, con tutto il cuore, senza riserve- e si dice che questo è il modo in cui Jacob dovrebbe essere amato. Se lo merita. Sa anche che non esiste un solo uomo nell'universo che potrebbe prendersi cura di sua figlia meglio di Jacob, sa che lui l’amerà e la proteggerà per sempre. Perché Jacob mantiene le sue promesse.
Cerca di far tacere la vocina che, dentro, le sussurra amava di più te. E non ne è sicura, ma le sembra che quando sorride i suoi occhi non si illuminino più. Anche quello, cerca di non notarlo.
Tutto questo è inevitabile, in realtà, ed ha cominciato ad accadere dal giorno in cui sua figlia e il suo nuovo sé sono nati. Ma nonostante questo non è pronta,  e vacilla quando Nessie e Jacob il mio Jacob , il suo cuore insiste dolorosamente vanno insieme, mano nella mano, (le manca il calore delle sue mani) a chiedere la sua benedizione .
Lei non sa assolutamente cosa dirà ma non importa, perché Edward interviene prima e chiede di poter parlare con Jacob un minuto, senza Nessie. Renesmee è costernata, ma Jake le dice che va tutto bene e così restano solo loro tre.
Jacob, Bella, Edward. Un triangolo che ha perso ogni equilibrio; Bella sente di nuovo qualcosa che vacilla dentro di sè.
«Cos'è questa storia, Edward? Pensavo che mi avessi accettato come tuo figlio, qualche anno fa".
“È stato quando credevo inevitabile che ti saresti innamorato di mia figlia."
"Io amo Nessie. Più della mia stessa vita. "
«Ma non più di sua madre."
Bella annaspa in cerca d'aria, un'azione non necessaria, una reazione umana. Guarda Edward. Non riesce a immaginare perché, dopo aver finto di non vedere per tutti questi anni, scelga di parlare proprio adesso. "Edward, per favore” implora, e non sa che cosa chiedere.
Jacob contrae e rilassa la mascella, ma non trema. Il lupo è perfettamente sotto controllo. "Non ho mai mentito a Nessie. Lei sa del mio passato con Bella. Non le importa. Questo è quello che vuole."
«Ma non quello che vuoi tu."
"Quello che voglio io ha smesso di avere importanza il giorno in cui lei ha scelto te". Jacob non fa alcun tentativo di nascondere la sua amarezza .
Bella sussulta. Edward no.
"Importa, se si tratta della felicità di mia figlia . "
"Sai bene che la farò felice. Io sono quello che vuole. Sono la sua scelta. E se ti opponi, finirai solo per farle del male."
Edward sta per rispondere, ma Bella lo interrompe. "Edward. Ti prego. Non distruggere la nostra famiglia a causa di qualcosa che è morto molto tempo fa ."
E' una continua morte senza fine, però, e Bella se ne accorge di nuovo tra le braccia di Jacob, quando lo abbraccia e gli dice congratulazioni e benvenuto in famiglia.

Bella ha un cassetto-Jacob nel cuore e nella mente. Lo tiene ben chiuso. Per un certo periodo dopo la trasformazione ha addirittura pensato che fosse scomparso. Ora invece ne avverte in continuazione la presenza: la colpisce da dentro, le urla di aprirlo.

Alice ha superato se stessa: la cappella, il ricevimento sfavillante, le sculture di ghiaccio e il nuovissimo abito da sposa di Renesmee (DiograzieDiograzieDiograzie) sono di una bellezza al di là di ogni immaginazione. Bella non riesce a vedere nemmeno un’ombra di Jacob in tutto questo.
Non sa esattamente per quale ragione si reca nella stanza dello sposo prima della cerimonia (o forse lo sa), ma si ferma fuori dalla porta ad ascoltare le risate e le battutacce. Le arrivano vecchie voci familiari, Quil, Embry, Seth, Leah, quella che avrebbe dovuto essere la famiglia di Jacob.
E anche la mia.
 
Bussa quando attendere ancora le è diventato insopportabile, chiede di poter avere un momento da sola con lo sposo. Tutti sono sorpresi – Leah è addirittura arrabbiata – ma, quando Jacob annuisce, se ne vanno.



 

Ciao :) Quanto tempo che non pubblicavo qualcosa il lunedì! Sandra, sei contenta? :D 
La traduzione non è perfetta a) perché non ho fatto in tempo a rileggere, lo farò con più calma oggi pomeriggio e b) perché ragazzi, io sono una dilettante, eh! :P. Qui, per chi volesse leggerla, la storia originale. Penso di pubblicare la seconda ed ultima parte tra quindici giorni, e di intrattenervi nel frattempo con un altro capitolo di Scommettiamo?. Grazie a chi passa, a chi legge, a chi lascia un segno o mette un "mi piace", e a chi eventualmente avesse suggerimenti sulla traduzione. Baci e alla prossima! La vostra J.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Seconda parte ***


Pare impossibile, ma lui sembra ancora più alto nel tight di sartoria, tagliato esattamente sul suo corpo. Ha fatto un pasticcio con la cravatta, e questo offre a Bella il pretesto per avvicinarsi a lui. Non lo tocca nemmeno, ma riesce comunque a sentire il suo calore.
È esausta, stanca del freddo interminabile.
“Scommetto che non avresti mai immaginato di vedermi dentro ad uno di questi cosi, vero?” scherza lui, mentre lei litiga con il nodo della cravatta.
“Sei molto bello, Jacob”
“Beh, ecco…” Si schiarisce la voce e sono entrambi imbarazzati. Succede così spesso tra loro, ultimamente, e Bella detesta questa cosa. “…ho pensato che Alice mi avrebbe ucciso se mi fossi presentato con gli stessi abiti che indossavo al tuo matrimonio”.
Bella sorride dolcemente mentre un lontano ricordo umano si cristallizza.
“Me lo ricordo. Jeans tagliati. Eri tutto sporco e avevi bisogno di un taglio di capelli. Ma eri bello lo stesso. E mi hai chiesto di ballare con te.”
“E tu hai ballato con me tre volte.”
“Quindi tu devi ballare con me tre volte, oggi, mi sembra giusto.”
“Certo, certo” risponde lui disinvolto, ma poi la tira contro di sé, prende la sua mano e se la mette sul cuore. “Adesso?”
“Adesso? Ma non c’è musica. E la cerimonia…”
“Adesso, Bells.”
La fa volteggiare dolcemente al ritmo del suo battito cardiaco. È l’unico battito che risuona, e questa è la prima volta che Bella sente la mancanza del suo.
“Almeno adesso sono una ballerina decisamente migliore” dice, per controbilanciare quella mancanza.
“Io non ho mai avuto problemi a ballare con te”
“Jake, questo non è ballare. Questo è dondolare in cerchio.”
“Ti piace?”
“Certo che sì.”
“Allora è ballare. Zitta.”
Lei sorride e obbedisce. Posa la testa sul suo petto e lascia che il suo calore la riempia, saturando ogni centimetro del suo corpo. È veramente un vampiro, in questo momento.
“Sarebbe stato così, per noi?” chiede Bella, prima di riuscire a fermarsi.
“Ma no”, risponde lui, avvolgendole la vita con entrambe le braccia e stringendola a sé ancora di più. “A piedi nudi sulla spiaggia. Così sarebbe stato, per noi.”.
Lei riesce ad immaginarselo, e quello sì che sarebbe stato da Jacob, molto più di qualunque cosa lo stia aspettando fuori da quella porta.
E, anche, sarebbe stato molto più suo del matrimonio da sogno con Edward, che ora riesce a malapena a ricordare.
“Credo che mi sarebbe piaciuto.”
“Sì, anche a me.”
Non fanno nemmeno più finta di ballare. Lui la stringe più forte che può e lei gli si aggrappa disperatamente. Jacob nasconde il viso nel suo collo, bisbiglia “Bells,” ed è un’invocazione cui lei sarebbe pronta a rispondere, se solo sapesse come. Bella crede che forse, se girasse la testa e gli permettesse di baciarla, troverebbero la risposta a quella preghiera insieme. Ma qualcuno bussa alla porta e Seth li chiama.
“È ora”.
Per tutto il resto della sua innaturale esistenza, Bella si chiederà e se…
 
Lui sposa Nessie. Non vacilla nemmeno un attimo mentre pronuncia i voti nuziali. Anzi, dopotutto non sono niente di nuovo per lui: tutte queste cose le ha promesse fin dal giorno in cui Nessie è nata.
Bella non reclamerà mai le altre due danze che le erano state promesse.
 
Jacob propone che lui e Nessie vadano a vivere per conto proprio, che prendano un minimo di distanza dal clan Cullen. Rosalie mostra i denti e Esme si torce le mani. Edward non dice niente. Bella resta pietrificata.
Nessie strizza gli occhi, dice assolutamente no e nessuno riprende più l’argomento.
Bella non riesce a ricordare quand’è stata l’ultima volta che ha abbassato il suo scudo per Edward. Lui ha smesso di chiederle di farlo. Entrambi sanno che lui non vorrebbe conoscere i suoi pensieri. Forse non li ha mai conosciuti veramente.
 
Renesmee convoca una riunione di famiglia: Jacob non vuole avere bambini, questo è il problema. Bella ritiene che la cosa dovrebbe essere affrontata tra loro due, e lo dichiara. “Tipo come quando tu volevi che Edward ti trasformasse?” replica Rosalie, con un sorriso velenoso. Rose prende sempre le parti di Nessie.
“Perché non vuoi figli, Jacob?” domanda Carlisle, sempre equilibrato e razionale.
Jacob sta tremando, in parte per la rabbia causata dall’intervento di Rosalie, in parte, secondo Bella, per lo sforzo di negare qualcosa a Nessie. Lui scuote le spalle, ma il gesto è in qualche modo violento, come se le ossa stessero per saltargli fuori dalla pelle.
Rosalie lo fulmina con lo sguardo. “Avresti dovuto avere almeno la decenza di dirglielo prima che ti sposasse, cane.”
“È esattamente quello che ho fatto.”Jacob la fulmina, a sua volta.
“Ma in quel momento non me ne importava niente!” frigna Nessie “ho sempre pensato che se avessi cambiato idea tu mi avresti accontentata! Mi dai sempre quello che voglio, Jacob. Perché questa volta no?”
“Perché questa volta non riguarda solo te, Nessie.”
“E chi o cosa riguarda, Jacob?” Dalla voce di Edward traspare un’ostilità a malapena contenuta.
Jacob non risponde ma fissa Edward; è evidente a tutti che gli sta mostrando i propri pensieri.
“Se sei preoccupato per eventuali conseguenze, tipo la gravidanza anormale di Bella, non credo ci sia alcun rischio” dice il dottor Cullen. Ho studiato la vostra mappa cromosomica per anni e credo di poter affermare che i vostri figli saranno sani, normali e…”
“…lupi.” lo interrompe Jacob.
“Il tuo imprinting con Renesmee mi fa pensare che la procreazione sarebbe di vantaggio per il branco, certo, ma non vedo perché ti dovrebbe preoccupare tanto.”
“Jacob, per favore” lo supplica Nessie. Si accosta a lui e gli pone le mani sulle guance “prova solo per un attimo a vederla come la vedo io.”
Jacob chiude gli occhi mentre riceve la scena che Nessie gli sta mostrando. Poi scuote la testa, sposta le mani di sua moglie e le accoglie tra le sue. “Certo che vedo quel che vedi tu, Ness. Ma io non posso mostrarti quello che vedo io.”
“No, Jacob, no, non sarebbe così, per loro. Li cresceremmo consapevoli di quello che sono, così non sarebbe uno shock quando mai dovesse succedere. Sarebbero preparati.”
“Non c’entra niente l’essere preparati o meno. Si tratta di non avere una sola fottutissima scelta.”
La sua voce accentua l’ultima parola; la fa sembrare anche più sporca dell’imprecazione che l’ha preceduta.
Nessie arretra come se lui l’avesse colpita.
“Come quella che tu non hai avuto tu con me?”
Quando lui non risponde, Renesmee si gira e fugge via.
Bella si sente colpevole di tutto. Sa che sono state le sue decisioni a privare lui di ogni scelta. Se lei non avesse sposato Edward, se non fosse nata Renesmee…
A volte immagina bambini con i capelli neri che corrono nei boschi di La Push. Vorrebbe poter dormire per poterli sognare.

Dopo dieci anni senza figli, Nessie e Jacob arrivano ad un accordo. Adotteranno un bambino.
William è piccolissimo quando diventa loro figlio. Ha grandi occhi azzurri e capelli castani tutti arruffati, un battito cardiaco regolare e nessuna magica consapevolezza di ciò che succede attorno a lui.
In confronto a Nessie, la cui infanzia è volata via in un batter d’occhio, cresce così lentamente. In paragone agli altri della famiglia, così uguali a se stessi in un’eternità senza tempo, la sua vita è un soffio di vento.
È normale, e bello. È umano.
Bella ama guardare Jacob con suo figlio. È così felice, spontaneo. Ride di nuovo con tutto il cuore e fa ridere tutti quelli che gli stanno vicino.
Questo è un amore che Jacob ha scelto.
Mano a mano che William cresce, Nessie si angoscia sempre di più. Non può sopportare l’idea che suo figlio invecchi e muoia, abbandonandola. Nessuno muore in casa Cullen, nessuno se ne va mai.
Alice la rassicura e dice a Nessie che lo trasformerà lei stessa, se vuole.
Jacob dice sul mio cadavere.
Carlisle dice che William dovrebbe prendere da sè una decisione così importante, quando sarà pronto. William è figlio di suo padre. Va al college, si sposa, si trasferisce, mette su famiglia e cresce i suoi figli, e ogni tanto li porta a far visita a Nessie e Jacob. Non chiede mai di essere trasformato, e rifiuta seccamente quando i Cullen glielo propongono.
Bella pensa che William è infinitamente più saggio di quanto sia mai stata lei.
 
William muore a ottantatré anni.
Nessie prova dolore, ma dentro di lei c’è anche una rabbia senza pace. Perché? Perché non ha voluto essere trasformato? Perché non ha volute rimanere con me? Per sempre, sempre, per sempre…
“Per sempre” sono le parole preferite di Nessie.
Erano anche le preferite di Bella, una volta. Si chiede quando ha cominciato ad odiarle.

_________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Ciao care e cari, non sono riuscita a combinare molto questa settimana, ma ho pensato di mantenere l'abitudine di pubblicare qualcosa tutti i lunedì, quindi ho messo la parte che sono riuscita a tradurre. Sandra, c'è una parte, una riga a dire il vero, che secondo me ti piacerà moltissimo... stasera metto anche un certo link ;-) ad una certa storia che amo da morire <3 Lunedì prossimo aggiornamento di "Scommettiamo?" Baci dalla vostra J un po' di corsa.  

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Ashes ***


In ogni battito - terza parte Due mesi più tardi, Nessie si getta in lacrime tra le braccia di sua madre, singhiozzando. Da principio Bella pensa che si tratti ancora del dolore per la morte di William, ma poi le frasi sconnesse di sua figlia svelano che c’è un’altra ragione.
“Lui… lui dice che smetterà.”
“Chi smetterà di fare cosa, tesoro?” chiede Bella, accarezzandole dolcemente i capelli.
Nessie risponde solo alla seconda parte della domanda, che comunque chiarisce anche di chi si tratti.
“Di tra – trasformarsi.”
Bella è già morta, è già fredda, e nonostante questo si sente raggelare fino al midollo delle sue ossa d’acciaio e dei suoi muscoli di pietra. Dentro di lei, qualcosa si contrae in profondità; qualcosa smette semplicemente di funzionare. Non potendo essere il cuore, si chiede se non si tratti della sua anima.

“Per favore, mamma, non… non puoi parlarci tu? Tu sei… Tu significhi molto per lui. Forse a te darà retta. Forse tu riesci a convincerlo. Io non ci riesco.”
A Nessie costa molto ammettere la realtà, ma Bella preferirebbe che sua figlia non si fosse mai resa conto di come stanno le cose. Non vuole parlare con Jacob. Non è affatto sicura di riuscire ad arrivare alla fine del suo discorso senza supplicarlo di non lasciarla. Sa che non ne avrebbe il diritto. Ma le parole che pronuncia alla fine sono vedrò cosa posso fare.
Bussa prima di entrare nella loro stanza, e si rende conto che in un centinaio d’anni non ha mai oltrepassato quella soglia, mai una sola volta.
“Entra, Bells.”
Anche da dietro la porta, percepisce la rassegnazione nella sua voce.

Scivola dentro senza fare rumore. È sempre molto silezionsa, ora. Pensa che questo la faccia sembrare meno reale. Le manca molto l’inciampare nei propri piedi.
“Ti ha mandato Nessie”. Non è una domanda. Lui ciondola su una sedia vicino alla finestra. È troppo piccola per lui, ma qualsiasi cosa lo è. Anche il cuore di Bella non è stato abbastanza grande per contenerlo.
“Sì.” Tira l’altra sedia accanto a quella di lui.
Jacob posa una mano, con la palma in su, sul bracciolo, e questo le riporta alla mente qualcosa dei suoi giorni da umana, ma non sa esattamente cosa. Vorrebbe poter ricordare. Odia il lento appassire dei ricordi della sua umanità. È un altro modo di perdere Jacob, che si aggiunge agli altri.
Posa la sua mano in quella di lui, e Jacob intreccia le dita con le sue. Scotta ancora come fuoco contro la sua pelle, ma lei ora è abbastanza sensibile da percepire un cambiamento: la temperatura sta scendendo. Lui sembra perfino leggermente più basso.
“Hai già smesso.”
Jacob annuisce.
“Quando?”
“Quando è morto William. Sono già sopravvissuto a mio figlio, non ho nessuna intenzione di sopravvivere ai miei nipoti.” Abbaia una risata amara. “Anche se magari è già troppo tardi anche per quello. Dovrei informarmi.”
“Beh, quella non è la sola famiglia che hai.”
Le stringe la mano un po’ più forte. “Lo so. Ma io non sono come te, Bells, piccola. Non mi è mai fregato niente di vivere per sempre. Se avessi potuto, avrei smesso di trasformarmi da un pezzo.”
“E perché non avresti potuto?”
Jacob è il lupo più forte che lei abbia mai conosciuto; tanto forte da essere capace di vivere a stretto contatto con dei vampiri per secoli. Lui è l’Alfa. Avrebbe dovuto poter fare come voleva.
“Nessie.” La parola è un sospiro ed un rimpianto. “Lei aveva ancora bisogno di me.”
“Nessie ha bisogno di te ancora adesso.”
Jacob scuote al testa. “Nah, ormai ha capito che io non sono quello giusto. Vuole qualcuno che le dia figli che non muoiono. Io questo gliel’ho letto dentro, anche se lei non l’ha ancora capito.”
Bella trasalisce. Più di un secolo della lunga vita di Jacob è stato interamente consacrato a Nessie, ma lui ancora la considera una cosa sbagliata.
“Mi dispiace.”
Jacob volta la testa di scatto per guardarla negli occhi. “Per cosa?”
“Per averti privato delle tue scelte.”
Jacob, sorprendentemente, ride. Di un riso pieno, sincero, che viene dal cuore. La sua mano libera si stende per scompigliarle i capelli.
“Devi piantarla con questa storia che ogni cosa che succede è colpa tua, Bells. Nel giro di un paio di migliaia di anni sarà diventata un po’ noiosa.”
“Sto parlando sul serio, Jake. Se io non avessi scelto Edward, allora…”
“Non dirlo. Per favore.” Il suo sorriso si è dileguato e le accarezza la guancia dolcemente.
“Tu eri la mia scelta, Bella. Eri, sei. Allora, adesso. Amarti non è qualcosa che il mio istinto di lupo è riuscito a cancellare, e io ne sono fiero. Dopo tutto, l’uomo è stato più forte del mostro. Ma non voglio che tu rimpianga niente, niente. Io voglio che tu sia felice. È quello che ho sempre voluto.”

Bella non può piangere, e non ne ha mai avuto bisogno in un modo così crudele. Pensa a tutte le lacrime insensate, stupide e inutili che ha versato quando era umana e vorrebbe riaverle tutte per versarle ai piedi di Jacob, ora.
Lui le bacia la mano. “Ti amo, Bells.”
“Anch’io ti amo, Jake”.
Lo bacia sulla bocca, per la prima volta dopo secoli.


Dopo vengono decine di anni a guardarlo invecchiare lentamente, giorno per giorno.
Nessie non lo sopporta, e si allontana sempre di più. Fa lunghi viaggi in Francia con Alice e Rosalie, va in Amazzonia a trovare Zafrina. Passa sei mesi a Denali con suo padre. Bella è sorpresa di quanto poco le manchino. Non è che non li ami più, semplicemente sa che li avrà per sempre. Invece ogni momento con Jacob è diventato prezioso e insostituibile, e mentre Edward e Nessie sono via lui le appartiene completamente.
Il suo Jacob. È sempre stata egoista.
Lui continua a riparare auto, e questa volta lei ascolta e impara per davvero. Le insegna a cambiare l’olio, una gomma, a sostituire la cinghia di distribuzione. Finalmente lei comincia a distinguere tra le diverse marche e modelli; Edward sarebbe fiero di lei, ma non è per Edward che sta imparando.
Jacob la porta fuori di giorno. Quando lei si preoccupa di essere vista da qualcuno, ride e la trascina nel folto di una foresta o su una spiaggia deserta. Restano immobili per ore sotto il sole, e lei si autoconvice che è il sole, e non la presenza di Jacob, a farla sentire così calda e viva.
Durante una delle loro escursioni, trovano una scogliera a picco sull’oceano.
“Vuoi farlo come si deve?” chiede Jacob, con il suo sguardo divertito e impudente.
“Credi che potremmo? Voglio dire, tu sei…”
E lui scoppia a ridere. Ride la sua onesta, autentica, trascinante risata da Jacob Black di prima del lupo, e lei accetta ancora prima che lui dica “Bells, sono solo, diciamo, sui trentasei anni. Non sono ancora morto! E a parte questo, si vive una volta sola.”
Saltano insieme, tenendosi per mano.
Quando emergono, ancora insieme, lui l’attira contro il suo corpo caldo e la bacia. Le sue labbra sono morbide e calde su di lei, e Bella non riesce a ricordare perché e come abbia deciso di fare a meno di tutto questo.
L’acqua di mare che scorre giù per le sue guance ha il sapore delle lacrime.

Fanno l’amore sulla sabbia, mentre i loro vestiti si asciugano al sole.
Lei sa che è sbagliato - lo sa anche Jacob - ma non riesce a fare diversamente.
Il tempo, che ha perso significato secoli fa, improvvisamente diventa prezioso. Bella ha necessità di immergersi nel sole e nell’aria, finché è ancora in tempo.
Lui trema mentre la tocca, e lei sa perfettamente quanto gli costi rompere l’imprinting. Non sa se lui ce l’avrebbe fatta se Nessie non si fosse allontanata per prima.
Ma l’ha fatto, e tuo, tuo, tuo per sempre è ciò che lui esala sulla sua pelle.


Nessie ed Edward ritornano, e Bella stende il suo scudo su Jacob per proteggere i suoi pensieri. Non importa quanto lui, nel corso degli anni, sia diventato abile a nasconderli quando si trova vicino ad Edward: è un rischio che Bella non correrà. Edward è suo marito, e lei non è in grado di passare l’eternità da sola.
Ma Edward nota il silenzio molto di più di quanto non avrebbe notato i pensieri. La ferita del tradimento traspare dai suoi occhi, e a Bella manca la sua cieca adorazione. Ha sempre saputo di non meritarla, comunque.
Renesmee è terrificata dal processo di invecchiamento, nello stesso modo in cui lo era sua madre, un tempo. Teme le piccole rughe, le increspature che cominciano a segnare il viso di Jacob, le strisce di grigio nella sua chioma splendida. Quando lui allunga una mano per toccarle una spalla o accarezzarle la guancia, sussulta e si ritrae. E lui impara molto presto a mantenere le distanze.
Bella invece segue, con occhi avidi e dita leggere, la traccia dei solchi sulla fronte di Jacob. Tocca la propria pelle così liscia e vorrebbe poter trasferire qualche segno su di sé. Si porta alle labbra le nocche contorte e doloranti delle mani di Jacob e mormora “Jacob, il mio Jacob.”

Jacob vuole terminare i suoi giorni dove sono cominciati, e l’intera famiglia Cullen ritorna alla vecchia casa di Forks. Jacob e Renesmee ormai non condividono più una stanza da secoli, e quella dove vive Jacob ha un forte, asettico odore d’ospedale. Carlisle è la sola ragione per cui Jacob non si trova già da tempo in un vero ospedale.
Di tutto il vecchio branco di Jacob, e anche di quello di Sam, resta solo Seth Clearwater. Ha smesso di trasformarsi una quindicina d’anni prima, quando ha incontrato il suo imprinting. Porta da Jacob tutta la famiglia e i bambini, come sempre, lo fanno sorridere.
Per tutto l’incontro, Bella rimane seduta accanto a Jacob tenendogli una mano tra le sue. Seth fa finta di nulla, ma i suoi occhi tornano continuamente su quelle mani intrecciate. Quando si alza per andarsene, dice “Lo sai, Leah l’ha sempre detto che tu non l’avresti mai superato. Odio quando Leah ha ragione.”
Jacob ride – solo una pallida eco di quel suo vecchio, potente latrato d’una risata – e stringe di più le dita di Bella. “Non è che me ne importi molto.”

Bella non dorme – non può dormire – e notte dopo notte siede al capezzale di Jacob, guardandolo mentre dorme. Ogni respiro, ogni lento sollevarsi e ricadere del suo petto le è caro, incommensurabilmente prezioso.
Ora comprende, finalmente, come si sentiva lui ascoltando gli ultimi battiti del suo cuore.


Quando il momento si avvicina, Carlisle informa la famiglia e tutti si raccolgono attorno a Jacob.
Bella si ritira nell’ombra, e cede a Renesmee il posto che le spetta di diritto. Sente su una spalla la stretta rassicurante della mano di Edward e sa che, quando tutto sarà finito, lui sarà lì ad attenderla.

Non lo merita. Non ha mai meritato né uno né l’altro.
I singhiozzi di Renesmee e il respiro ormai affannoso di Jacob sono gli unici suoni, e anche gli altri dimenticano di respirare. La loro vita fittizia sembra blasfema, mentre quella vera e la vera morte fremono davanti a loro.
“Ness,” mormora Jacob, e lei posa la testa sul suo petto e piange. Le dita di lui restano impigliate nei suoi capelli. “Ti amo.” Nessie non riesce a rispondere, persa nel suo dolore.
Jacob continua a carezzarle i capelli, ma i suoi occhi cercano e trovano Bella.
“Ti amo” dicono le sue labbra, silenziosamente. “Per sempre.”
“Per sempre” rispondono le labbra di Bella, senza un suono.

Senza lacrime, sulla spiaggia di First Beach, Bella guarda Nessie avanzare verso il mare. Le dita di sua figlia disperdono le ceneri nel vento e Bella spera che, ovunque sia, Jacob Back sia finalmente libero.




Ciao.

Lo so, vi avevo detto che avrei aggiornato "Scommettiamo?" ma non sono riuscita a tradurne abbastanza per mettere insieme un capitolo decente. E poi dai, questa storia è così bella.
Non ho molto altro da dire, io mi commuovo ogni volta che la leggo. Spero con tutto il cuore che sia piaciuta anche a voi.
Un abbraccio

J.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2594430