Feel me

di Luly Love
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Udito ***
Capitolo 2: *** Gusto ***
Capitolo 3: *** Olfatto ***
Capitolo 4: *** Tatto ***
Capitolo 5: *** Vista ***



Capitolo 1
*** Udito ***


Udito
 
 
 
Prima di Naminè, la vita di Roxas era stata piatta, in quanto a suoni. Solo dopo che erano andati a vivere insieme, infatti, il ragazzo si rese conto di quanto silenziosa fosse stata la sua esistenza fino ad allora. Un silenzio noioso, solitario, sbagliato.
Non ci mise molto ad apprezzare, o addirittura amare, le novità foniche portate da Naminè.
La sua voce mentre canticchiava sotto la doccia; il suo respiro lieve mentre dormiva, sdraiata supina al suo fianco. I suoi passi leggeri, quasi inconsistenti, la mattina presto.
I suoi sussurri quando facevano l’amore.
E, suono più bello di tutti, semplicemente il nome del ragazzo pronunciato dalla sue labbra.
 
 
[108 parole]
 
 
Angolo autrice:
Terminata la mini long Mors-Amor, mi son rimessa subito al lavoro. Cioè, queste cinque drabble le ho scritte tutte mentre preparavo il finale del terzo ed ultimo capitolo, perciò direi piuttosto che terminata la mini long, torno subito a farmi viva. Sono mancata per troppo tempo, devo recuperare.
Il titolo della raccolta è semplice, verrebbe quasi da dire “fantasia portami via” ma a volte le cose semplici sono le migliori.
Uhm, le note d’autore stanno diventando più lunghe della fic in per sé, ed è una cosa che odio, quindi taglio. Recensite, fatemi sapere cosa ne pensate, fatemi sentire amata almeno voi!! (per chi non lo sapesse, sono stata lasciata da poco più di un mese e la cosa brucia ancora molto. E sì, voglio essere compatita.)
Aggiornerò ogni tre giorni, impegni vari permettendo. Detto questo, vi lascio.
Un bacione,
Luls

 

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Capitolo 2
*** Gusto ***


Gusto
 
 
 
Roxas era un buongustaio. Da sempre.
Niente era meglio di un ricco pranzo o di una cena esotica. Lui il cibo non lo mangiava: lo assaporava, gustava, amava.
Adorava le spezie: zenzero, cannella, anice, coriandolo... Era un intenditore.
Spesso si faceva impressione da solo, specialmente dopo aver visto Profumo - Storia di un assassino. Solo che lui non aveva il naso sensibile, bensì lingua e palato.
E negli ultimi mesi, da quando lui e Naminè vivevano insieme, con un po’ di preoccupazione si chiedeva se non stesse diventando pazzo o cannibale.
Il sapore della bocca e della pelle della sua amata, infatti, erano diventati il suo sapore preferito.
 
[108 parole]
 
 
Angolo autrice:
Sono rientrata nel numero limite di parole per il rotto della cuffia. (nel conteggio escludo il titolo, se a qualcuno interessasse)
Rispetto all’altra drabble, mi sono concentrata più su quello che c’è attorno al senso che alla storia d’amore, ma il risultato non mi dispiace affatto. È per cambiare, direi, non mi va di fare cinque drabble tutte con lo stesso schema.
Ovviamente, siete caldamente invitati, miei amati lettori, a darmi il vostro parere.
Ringrazio chi ha recensito la scorsa volta: voi avete un posto d’onore nel mio cuore. E anche chi ha messo nelle preferite/seguite/ricordate. Voglio bene anche a voi.
Bien, devo andare, ho da studiare. Cosa non lo so. Maggio è una tortura cinese peggio di febbraio, perché almeno a febbraio sai che puoi recuperare, invece ora se qualcosa va storto... *rabbrividisce*
Ok, scusate il flusso di coscienza. Un abbraccio e a presto,
Luly
 
Ps: RECENSITE PER FAVORE, accetto anche le neutre e le negative, purchè siano fondate

 

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Capitolo 3
*** Olfatto ***


Olfatto
 
 
 
La memoria olfattiva era tutto per Roxas; associava sempre gli odori a persone e luoghi.
Eau de toilette Bulgari: suo padre.
Chanel numero cinque: sua mamma.
Burrocacao classico: la sua infanzia.
Marmellata di prugne: le vacanze dai nonni paterni.
Poi c’erano gli odori di Naminè, che costituivano una categoria a parte; la ragazza infatti aveva varie fragranze, diverse per le varie occasioni.
Laura Biagiotti per le cene eleganti. L’essenza di muschio significava che era appena uscita dalla doccia.
Ma fra tutti, lui preferiva il suo “odore base”, sapone bianco e gelsomino, sinonimo di lunghi pomeriggi sul divano e dolci notti di passione.
Già, niente meglio del sapone e del gelsomino...
 
[110 parole]
 
 
Angolo autrice:
Anche stavolta è stata dura contenermi. A D O R O le drabble, sono una sfida, mi fanno sentire come Catullo quando pratica il labor limae. Lungi però da me accostarmi a Catullo, santi numi!
Va beh, lasciamo stare, maggio mi sta ammazzando.
Ho poco da dire, tranne che questa drabble è molto personale, c’è molto di me qui dentro.
Come sempre, vi invito a spendere cinque minuti e venti parole per una recensione!
Rinnovo i ringraziamenti a chi recensisce/preferisce/segue/ricorda, e in particolar modo Dawn_polvere di stelle e thedarksora91.
See U soon, I love U all,
Lux

 

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Capitolo 4
*** Tatto ***


Tatto
 
 
 
C’era un gioco che Roxas faceva con Naminè, una cosa che sembrava carica di sottointesi sessuali, ma che in realtà era casta - se poi finivano per fare l’amore, questa è un’altra storia.
Un gioco semplice: uno dei due chiudeva gli occhi, l’altro gli prendeva una mano e la faceva scorrere sul proprio corpo. Chi aveva gli occhi chiusi doveva dire cosa pensava.
– Seta. – diceva Roxas toccando i capelli di Naminè.
– Caduta dall’albero a otto anni. – ridacchiava lei quando portava la sua mano sulla lunga cicatrice sulla spalla.
– Pesca. – mormorava il ragazzo toccandole le labbra.
Un gioco semplice, appunto, attraverso cui le loro mani si raccontavano storie.
 
[106 parole]
 
 
Angolo autrice:
Uhm. Inizio così perché questo è quello che mi piace meno. Nel complesso non fa schifo, ma ho scritto di meglio.
E questo è tutto quel che mi vien da dire. As always, ringrazio chi recensisce, segue, preferisce, ricorda, e invito i lettori silenti a lasciare un minimo di recensione.
Un grazie speciale va a Dreamer_98 e a Oxydebast.
Alla prossima e ultima volta (che dovrebbe essere sabato, imprevisti scolastici permettendo)
Jay

 

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Capitolo 5
*** Vista ***


Vista
 
 
 
Si chiedeva spesso se un giorno si sarebbe abituato a svegliarsi e vederla pacificamente addormentata al suo fianco; a rientrare a casa stanco e incrociare il suo dolce, limpido sguardo innamorato; a distogliere gli occhi dal computer, dal televisore o da un libro per sbirciarla mentre mangiava, suonava il piano, leggeva.
E si chiedeva se fosse normale essere così inquieto, nonostante Naminè fosse a portata di mano quasi sempre; sebbene la sapesse vicina - a conferma c’erano la sua voce e il suo odore - si acquietava solo quando la vedeva.
Lontano dalla vista del suo volto, non conosco né tregua né risposo, diceva il poeta.
E Roxas condivideva appieno.
 
[110 parole]
 
 
Angolo autrice:
E anche stavolta sono rientrata nelle parole per un pelo!
Dunque... questa è la fine della raccolta, raccolta scritta per cercare di trarre beneficio dalla scrittura. Mettere i pensieri nero su bianco aiuta, santi numi, anche quelli più confusi e depressi. (sto vaneggiando, lo so)
Ormai mi sono arresa, le NdA mi usciranno SEMPRE più lunghe della drabble stessa *sospira*
Vediamo un po’ cosa devo dire: commenti su questa drabble in particolare non ne ho, quelli li lascio a voi, quindi passo ai ringraziamenti.
Dozzine di biscotti e infinita gratitudine a:
Dawn_polvere di stelle
Oxydebast
Dreamer_98
Thedarksora91

Ringrazio anche i lettori silenti, invitandoli a lasciare una miiiiinuuuscola recensione almeno ora che siamo alla fine; e ovviamente ringrazio in anticipo chiunque in futuro si soffermerà su queste cinque, brevissime e personalissime storie.
 
Un bacione a tutti, I love U all guys!
Luly
 
 
Ps: la citazione è di Tagore
 
Ps 2: se qualcuno dovesse per caso chiedersi quando ho intenzione di tornare, la risposta è che non lo so. Ho vari progetti, ma almeno fino al sette giugno non mi ci potrò dedicare come vorrei e dovrei, e dopo quella stessa data voglio provare a far risorgere la mia vita sentimentale dalle sue stesse ceneri e macerie come una fenice (come sono poeticamente patetica!)
Quindi suppongo che la mia riapparsa sarà una sorpresa per me stessa in primis

 

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