Grazing on his soul di Vale__91 (/viewuser.php?uid=20204)
Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cemetery ***
Capitolo 2: *** It's Not The End ***
Capitolo 3: *** Once More With Feeling...Again ***
Capitolo 4: *** Remind Me A Beautiful Memory ***
Capitolo 5: *** Agatha ***
Capitolo 6: *** The Lake ***
Capitolo 7: *** Necessary ***
Capitolo 1 *** Cemetery ***
Premessa: è la mia prima FF su Buffy ( a parte le Oneshot ovviamente )...ci tengo moltissimo, soprattutto perchè deludere me stessa è l'ultima delle mie aspettative. Mi auguro davvero che vi possa interessare. Questo primo capitolo forse non dice niente, o forse sì, ma ci sono in serbo sorprese, novità... Diciamo "La vita di Buffy secondo me"... Confronti con i sentimenti, Spike, i suoi amici ecc. Credo di aver detto tutto... Ora a voi la parola ^^.
La
Cacciatrice. Ruolo autorevole, gratificante e allo stesso
tempo opprimente, ingrato. Buffy Summers era stata scelta, come tutte
le altre,
e aveva affrontato vampiri, molti vampiri, e demoni di ogni tipo.
Apocalissi, stragi,
corse contro il tempo, drammi familiari, persino la sua stessa morte e
ben due
volte. Non c’era niente che Buffy non avesse provato da
quando a sedici anni fu
deciso il suo destino, beh a parte le droghe forse, anche se a dir la
verità
gli incantesimi di Willow erano stati più che sufficienti.
Morta e risorta ora doveva fronteggiare un nuovo/vecchio nemico: il
Primo. Il
male primordiale, il “cattivo” per eccellenza. E
per tutto ciò purtroppo la
sola forza di Buffy non basta più. Sì certo, i
suoi amici l’aiuteranno come
sempre, senza contare l’aiuto di nuovi alleati, ma adesso
più che mai si farà
affidamento a loro, le più inesperte e quelle su cui si
conterà di più in
questa battaglia: le potenziali.
Giovani ragazze scovate in tutto il mondo che scappano da uomini
incappucciati,
e per giunta ciechi, per trovare riparo a casa Summers ed allenarsi per
la
battaglia finale, sperando non sia davvero la fine. Giovani che hanno
dentro di
loro qualcosa della cacciatrice. Ognuna di loro un giorno potrebbe
essere la
futura Buffy o
Faith e salvare il mondo,
innumerevoli e innumerevoli volte… Ma sì sa, per
il momento, sono solo
ragazzine.
<<
Io esco per la ronda >>
<< Ma Buffy, non ce n’è
più bisogno immagino. Persino i vampiri credo
staranno fuggendo da Sunnydale… Sai, è prevista
una fine del mondo >>
<< Signor Giles c’è sempre qualche
demone o vampiro dietro l’angolo, io
dovrò solo impalettarlo… Come al solito
>> disse lei mimando il gesto con
un paletto.
<< Vedo che sei di buon umore >>
<< No, in realtà è che non riesco a
dormire. Forse uccidere un po’ di
“mostri” mi tirerà su. Non ci
metterò molto >>.
Uscì di casa. Intorno non c’era anima viva, ma
sapeva già che avrebbe
incontrato qualcuno al cimitero. Le strade deserte erano segno che
tutti gli
abitanti di Sunnydale, a causa della Bocca dell’Inferno, se
la stavano dando a
gambe levate per cercare un posto più sicuro. Buffy
sperò che lo potessero
trovare davvero e che anche questa volta il mondo si sarebbe salvato,
ma era
difficile, più arduo di tutte le altre volte che aveva
affrontato
un’apocalisse. Aveva sconfitto Adam
un orripilante
assemblaggio di demoni, aveva persino battuto un Dio, la perfida Glory,
ma in
confronto sembrava di essersi scontrata con nemici che non erano
niente. Il
Primo avrebbe distrutto il mondo e lei forse, non ce
l’avrebbe fatta a
risolvere le cose anche questa volta.
Raggiunse il cimitero, dove non si sentiva che il rumore del suo
calpestio e il
verso di qualche gufo.
<< Possibile che siano spariti davvero tutti. Hey,
c’è nessuno? C’è la
Cacciatrice qui, nessun baldo vampiro ha voglia di farsi una
scazzottata?
>> di nuovo il silenzio << Forse non avrei
dovuto dire
“Cacciatrice”… Ouch >>.
Presa alla sprovvista fu attaccata da un vampiro ricoperto di terra.
Cadde in
avanti su una stele, ma non si fece nulla.
<< Non lo sai che è sleale attaccare alle
spalle? Hey, sbaglio o sei
appena uscito dalla tomba? Sì insomma, tutta quella terra
>> il vampiro
si guardò i vestiti << Va beh, lasciamo stare
>>.
Strinse saldamente in mano il paletto e si scagliò contro di
lui. Una serie di
calci e il vampiro cadde rovinosamente su delle lapidi frantumandole.
<< Si vede che non hai esperienza, ma in fondo mi
dispiace finire il
nostro scontro così presto, probabilmente dopo non ci
sarà più nessuno con cui
battersi. Credo che… >>
<< Morirai >>
<< … Risposta sbagliata. Ti
ucciderò >> disse conficcandogli il
paletto nel cuore e riducendolo a un cumulo di polvere.
<< … Questa era la risposta esatta
>>.
Guardò a terra un attimo poi riprese a camminare. Centinaia
erano le pietre
tombali che facevano in modo di ricordarsi dove erano posti i defunti
ed era lì
che lei passava quasi tutte le notti, con in mano qualche arma, e
pronta ad
uccidere qualsiasi demone. Ma era da molto ormai che non andava a
trovare
qualcuno, una persona importante, una persona che le era stata accanto
più di
quanto potesse desiderare e che invece ad un tratto era sparita, per
sempre.
<< Mamma >>.
In quella notte buia e silenziosa, Buffy si inginocchiò
davanti alla tomba di
sua madre ancora indenne dai combattimenti della Cacciatrice che spesso
frantumava lapidi ovunque.
Accarezzò la foto su cui era raffigurata una Joyce
sorridente, quasi a volerla
pulire fino a renderla lucida alla luce della luna.
<< Scusami se non vengo spesso, ma… Ti penso
sempre. Sai mamma, abbiamo
di fronte un’altra apocalisse, ma d'altronde non sono
novità per noi questo
genere di cose no?! Ci sono dei nuovi alleati che ci aiuteranno e anche
delle
ragazze. Sono giovani, come quando conobbi quale sarebbe stato il mio
destino,
diventare una Cacciatrice. Ma loro sono potenziali, sono inesperte
hanno ancora
molto da imparare e… Ho paura… Ho paura
perché so che molte di loro non ce la
faranno, ho paura per i miei amici, ho paura per Dawn che non so se
riuscirò
ancora a proteggere e… Ho paura per me… E
l’unica cosa che vorrei avere adesso…
Sei tu >>.
Scesero delle lacrime, poi altre ancora. Il sorriso di Joyce nella foto
sembrò
ancora più vivo.
<< Mi manchi mamma. Mi manca il coraggio che mi infondevi
con le tue
parole, mi mancano gli abbracci, la comprensione, e detesto quando il
Primo
diventa te, perché so che non sei tu e ti fa dire cose che
non vorresti, quando
invece vorrei stringerti e ripeterti un centinaio di volte che ti
voglio bene e
vorrei che mi stessi vicino, ogni giorno più di ieri
>>.
Buffy si alzò in piedi e si asciugò gli occhi con
il braccio.
<< Grazie >>.
Fu l’ultima cosa che disse, poi di nuovo alle sue spalle la
colpì un vampiro.
<< Ma è diventata una moda colpirmi in questa
maniera…Vampiri cafoni
>>.
Si rialzò e iniziò a colpire il nemico senza
lasciargli il tempo di reagire.
<< Dopotutto-Credo- Sia- Il mio giorno fortunato
>> disse ad ogni
colpo inferto.
Poco prima di impalettarlo il vampiro le sferrò un ultimo
calcio, abbastanza
forte da farla sbattere su di una lapide e farle cadere di mano il
paletto.
<< Bel colpo… Ma non abbastanza
>>.
Tornato di nuovo il silenzio sentì i passi veloci di
qualcuno seguiti da urla e
altri rumori di passi.
Provò ad alzarsi in piedi, ma appena alzò la nuca
riuscì solo a vedere una
ragazza correre a più non posso e afferrare il paletto
caduto a Buffy.
<< Te lo rendo subito >> disse senza
fermarsi.
<< Hey, ma… >>
<< Prendetela >> urlò un vampiro
correndo insieme ad altri sei come
lui di cui uno in sella ad una moto, probabilmente rubata.
<< … Che diavolo sta succedendo?!
>>.
Si voltò di nuovo verso la ragazza, ormai attorniata dai
vampiri assetati del
suo sangue.
La giovane iniziò a colpirne due contemporaneamente, poi gli
altri provarono a
saltarle addosso.
Buffy prese un’altra arma che teneva con sé e
provò a scagliarsi contro di
loro.
<< No… Ti prego, non intervenire
>> fece la ragazza continuando a
sferrare colpi.
Ne uccise due molto velocemente, poi cadde a terra, ma
riuscì facilmente ad
impalettarne un altro. Ne mancavano quattro da fare fuori.
Buffy guardava esterrefatta la scena, forse si trattava di una potenziale, ma di una davvero potente.
Uccisi altri tre l’ultimo, il più smilzo e
timoroso, provò a scappare, ma la
giovane gli lanciò contro il paletto riuscendo comunque ad
eliminarlo. Sopra la
polvere, la ragazza recuperò il paletto e lo
lanciò a Buffy.
<< Grazie, io ho perso il mio mentre correvo e senza non
sarei riuscita
ad ucciderli >>
<< Tu sei stata… Incredibile. Sarai mica
una… >>
<< Arrivederci Cacciatrice >> disse la
ragazza fuggendo fino
a non far rimanere tracce di sé.
<< Aspetta, dimmi almeno… Il tuo nome
>>.
§
<<
Mora, capelli mossi. Gli occhi? Beh non li ho visti
bene, mmh… Magra… Insomma devo farvi
l’identikit? >>
<< Veramente è stato Xander
a
chiedere di fare una descrizione >> disse Willow
guardandolo mentre Anya
gli mollò un calcio negli stinchi.
<< Ahi >>
<< Quanti hai detto che ne ha uccisi? >>
chiese Giles.
<< Sette, e sembravano anche parecchio incavolati. Li ha
eliminati in
pochissimo tempo >>
<< E se fosse stata una potenziale, sì insomma
più o meno si trovano
tutte a Sunnydale, potrebbe essere una di loro >>
<< Non so Xander, mi ha detto “arrivederci
Cacciatrice”, vuol dire che sa
chi sono, se fosse stata una potenziale penso sarebbe venuta da
me… Per
allenarsi, no?! >>
<< La questione s’infittisce, non vorrei che
fosse un altro piano del
Primo >>
<< Eppure è strano Giles, non c’era
bisogno di attirare la mia attenzione
facendo tutto quel teatrino e comunque ripensandoci se fosse stata una
potenziale
l’avrebbero rincorsa Portatori, non vampiri…
È tutto molto strano >>
<< Ma purtroppo non sappiamo nulla di lei, nemmeno il suo
nome >>
disse Willow impotente davanti al computer.
<< È un peccato, una mano in più
per il grande scontro avrebbe fatto comodo
>>
<< Chissà, magari si rifarà viva
>> disse la rossa speranzosa.
<< Speriamo. Le ragazze sono sveglie? Dawn?
>>
<< Sono tutte in cucina, ho appena finito di preparare la
colazione
>> disse Andrew entrando nel salotto dove stavano
parlando gli Scoobies.
<< Bene, dì loro di fare in fretta, abbiamo
molto lavoro da fare. Faith?
Robin? >>
<< Wood sta arrivando, Faith credo sia già con
le ragazze >>
<< Molto bene, torno subito allora… Willow
finita la colazione fa in modo
che inizino subito l’allenamento fuori, ok? >>
<< Agli ordini capo >>.
La prima cosa che fece Buffy prima di recarsi dalle ragazze fu scendere
nello
scantinato per andare da Spike, che ormai da giorni abitava
lì.
<< Hey >> gli disse una volta scese le
scale.
<< Ciao >>
<< Tutto bene? >>
<< Come al solito. Tu piuttosto, so che hai avuto un
incontro ravvicinato
con una formidabile potenziale >>
<< Già >> disse con un sorriso
<< ma non sappiamo se sia
davvero una potenziale, erano dei comuni vampiri ad inseguirla, solo
che il
modo in cui li ha eliminati mi ha… >>
<< … Sorpresa? >>
<< Sì, è come se in qualche modo
avessi rivisto me in lei >>
<< Se è destino la rivedrai >>
disse il vampiro ossigenato
accendendosi una sigaretta.
<< So che adesso non puoi aiutarmi con le ragazze per via
del sole, ma,
più tardi sì, quando sarà buio
>>
<< Buffy non penserai mica che mi senta escluso?
>>
<< No, no che vai dicendo… Beh, forse
>>
<< Sto bene, sapere che sei l’unica, anzi, che
sei tu a preoccuparti di questo non
può che farmi stare bene >>.
I due si sorrisero, subito dopo la ragazza risalì le scale,
lasciandolo di
nuovo solo.
Spike ripensò alla frase di Cassie, la ragazza che
salvò quel giorno al liceo
dalla setta demoniaca di studenti.
“ Un giorno te lo dirà
”.
Lui avrebbe aspettato ancora… E ancora.
Ormai è stato chiaramente comprovato, sono matta XD...Ma io dico, con tutte le fic che ho da finire, vado ad "incastrarmi" in un'altra XDDDDD...( meno male che te lo dici da sola --_--''')...Mi dispiace, ma non posso farci nulla, mi aspetto tantissimo da questa fic e sento già da ora di tenerci moltissimooooooooo!,,,Spero di riuscire ad aggiornare presto anche se partirò questo fine settimana e tornerò il 17...Intanto mi auguro che leggiate in tanti e che come inizio vi sia piaciuto. ( me desiderosa di recensioni XD )...benissimo, mi dileguo, ma voi mi raccomando, fatevi sentire ^^.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 2 *** It's Not The End ***
Le
immagini scorrevano veloci nella mente della Cacciatrice
e di chi le stava attorno. Dopo l’arrivo di Faith era apparso
Caleb, alcune
delle ragazze erano state uccise e Xander aveva persino perso un
occhio. La
situazione precipitava ad ogni piccolo passo e come se non bastasse
Buffy aveva
visto la notte precedente una ragazza con forza superiore a una
potenziale che
era fuggita subito dopo aver disintegrato dei vampiri. Ed ora era
rimasta sola,
cacciata persino dai suoi stessi amici, da sua sorella e dalla casa in
cui
aveva vissuto sin da quando aveva sedici anni.
Abbandonata sul letto di un’abitazione sconosciuta si era
lasciata stringere
dalle braccia di Spike, l’unico ad esserle rimasto accanto,
l’unico che in quei
momenti avrebbe dato la sua non-vita e la sua medesima anima, la stessa che aveva
ottenuto con tanta
fatica, per lei.
“ Un giorno te lo dirà
”, rimbombava
nella testa del vampiro da giorni, ma una volta sentito di nuovo il
calore di
Buffy, quella stessa frase aveva perso di ogni significato. Aveva
giurato a sé
stesso di aspettare anche un’eternità per
sentirselo dire da lei, ma visto come
si mettevano le cose, gli bastava di starle accanto e sfiorarle i
capelli, per
l’intera notte.
<< William…
>>
<< Non riesco… Non riesco ad aprire gli occhi
>>
<< Ma non ce n’è bisogno, basta che
tu senta la mia voce >>
<< Sei il Primo? >> disse il vampiro
cercando di percepire la sua
presenza.
<< No… Senti >>.
La persona di fronte a Spike gli prese una mano. Una contro
l’altra si
sfiorarono, poi le dita del vampiro andarono a posarsi su dei capelli.
<< Buffy >>
<< Sì, William >>
<< Voglio… Voglio vederti >>
disse sforzandosi di aprire gli occhi.
Buffy sorrise.
<< Ma non puoi, puoi solo sentirmi >> disse
posandogli le mani sul
viso.
<< Ti sento… >>.
Sentiva ciascuna fibra del suo essere fremere ad ogni suo minimo tocco,
ma si
rese conto sin da subito, che quella non poteva essere la
realtà.
<< Non sei reale, vero? >>
<< Mi dispiace >>
<< Sei un sogno, se è il mio sogno
perché non riesco a vederti >>
<< Sei tu, che non lo vuoi >>
<< Impossibile, io passerei
l’eternità a guardare il tuo viso >>
<< Ma ora no, ora vuoi solo sentirmi, e ascoltare la mia
voce. Devo dirti
una cosa >>
<< La guerra… La guerra è vicina
>>
<< Sì William, è tu sarai la chiave
di questa guerra, grazie al ciondolo.
Proteggimi, proteggi tutti William, è questo il tuo potere
>>
<< Quale ciondolo? Di che stai parlando? >>
<< Non ha importanza, lo saprai presto…
Proteggimi >>
<< Qualunque cosa, sono pronto a perdere questa stupida
non-vita >>.
Buffy gli accarezzò una guancia.
<< Non fermarti… Mai >>
<< BUFFY >>.
Spike aprì gli occhi, ma una volta dischiuse le palpebre non
vide niente, era
solo, di notte, davanti ad un prato immenso circondato da alberi.
Quando si svegliò non c’era
più la Cacciatrice accanto a lui, ma solo un
biglietto, sul cuscino.
Passò
un altro giorno, si cercavano informazioni sulla Falce
presa da Buffy e intanto Caleb veniva ucciso dalla stessa. Si erano
liberati di
un nemico temibile, ma certo la situazione non stava migliorando.
Ricomparve Angel che lasciò a Buffy un pendente, lo stesso
di cui forse sentì
parlare Spike nel suo sogno. Fece in modo di ottenerlo, ma fu la stessa
Cacciatrice a donarglielo e di nuovo passarono la notte stretti
l’uno
all’altro, fino al mattino, fino allo scontro finale. Il
piano era pronto, ora
bisognava avere solo coraggio.
<<
Quella possibile potenziale non si è fatta più
vedere >> disse Willow prima di uscire di casa.
<< Spero solo non sia stata uccisa >> disse
Xander prendendo altre
armi.
<< Se fosse morta, forse il Primo si sarebbe presentato
sotto le sue
sembianze, ma soprattutto credo che lei si sarebbe rifugiata qui e in
quel caso
i Portatori le sarebbero stati addosso. Non è successo
niente di tutto questo
>>
<< Anche questo è vero. Beh, speriamo solo che
vada tutto per il meglio,
magari in futuro si farà viva >>.
I due, amici da una vita, si guardarono negli occhi come se fosse stata
la
prima volta.
<< Xander, da quanto tempo ci conosciamo ormai?
>>
<< Tutta la mia vita, sei il pilastro centrale della mia
esistenza Will
>>.
La rossa sorrise e di rimando anche Xander, poi i due si corsero
incontro
abbracciandosi.
<< Se qualcuno ci vedesse adesso così, dici
che potrebbe pensare male?
>>
<< Sono gay >>
<< Ah già >>.
La strinse più forte a sé.
<< Io, mi sento uno stupido e un illuso a dirlo, ma ce la
faremo… Ti
voglio bene Willow >>
<< Ti voglio bene Xander >>
<< Che state facendo voi due? >> fece Anya
trovandoli abbracciati
davanti all’ingresso.
<< Tranquilla Anya, sono gay… E sto con
Kennedy >>
<< Ah già >> disse sorridendo
<< … Quasi dimenticavo
>>.
I tre erano gli ultimi rimasti nella casa. Dall’auto con cui
sarebbero partiti
per raggiungere il liceo, Buffy guardò la sua villetta a
schiera un ultima
volta. Era come se già sapesse, che non l’avrebbe
rivista mai più.
<< Addio >> sussurrò a bassa
voce.
§
Passarono
i minuti molto velocemente e senza quasi
rendersene conto gli Scoobies stavano già affrontando
l’esercito del Primo. I Turok-Han
attaccavano senza pietà, così come i Portatori, e
furono molte le vittime di cui
alcune Potenziali, tra cui Amanda, e Anja uccisa senza nemmeno
potersene
rendere conto.
Willow era riuscita a diffondere l’immenso potere delle
Cacciatrici dalla Falce
alle Potenziali, ma sembrava non bastare, almeno fino a quando il
ciondolo
portato al collo da Spike non iniziò a brillare. Una luce
così accecante da
disintegrare in un attimo qualsiasi Turok-Han e da far crollare la
Bocca
dell’Inferno.
Bisognava fuggire, ormai la battaglia era stata di nuovo vinta dal
bene, ma
Spike non era intenzionato a lasciare il campo di battaglia.
<< Buffy, tu vai >>
<< No, hai fatto abbastanza, vieni anche tu
>>
<< No, tu li hai battuti e io farò pulizia
>>
“ Non fermarti… Mai
” si ripeteva
Spike nella testa.
<< Buffy andiamo! >> le urlò
Faith correndo.
<< Spike >>
<< Lasciami, devo farlo >>.
Lo guardò dritta negli occhi, lui fece lo stesso. Il tempo
sembrava essersi
fermato.
<< Io ti amo >>
<< Non è vero. Ma grazie per averlo detto. Su
vai! >>
<< Ascoltami, lo vuoi capire che non sono pronta al fatto
che tu non ci
sia più… >>
<< Me l’hai già detto una volta
>>
<< E lo farò ancora, se necessario
>>.
Raggi di luce continuavano ad uccidere Turok-Han, fino a quando Buffy
non
strappò il ciondolo dal collo di Spike e lo strinse forte in
una mano.
<< Ma che fai? Non puoi essere sempre tu l’eroe
della situazione… Dammi
un po’ di spazio >>
<< Allora lo faremo insieme >>.
Buffy gli porse la mano in cui teneva il pendaglio. Lui la
guardò un attimo
negli occhi, titubante, poi strinse le sue dita. Sentiva un calore
immenso
fuoriuscire dal ciondolo che non aveva smesso di brillare e anzi, aveva
aumentato la sua forza. Una fiamma circondava le loro mani e i raggi di
luce in
poco tempo distrussero qualsiasi forma nemica, senza lasciare alcuna
traccia.
Insieme mollarono la collana, che cadde a terra ormai priva di alcun
potere.
Buffy guardò Spike sorpresa.
<< È finita >>
<< Presto scappiamo, prima che ci crolli tutto addosso
>>.
Mano nella mano, per il primo tratto, raggiunsero i corridoi del liceo,
dove
ormai non era rimasto nessuno. Cadevano travi, pezzi di marmo, immense
nubi di
polvere impedivano di vedere al dì là del proprio
naso.
<< Per di qua >> gli urlò Buffy.
<< Non posso uscire, è mio destino rimanere
qui a quanto pare >>
<< Che stai dicendo? Non abbiamo tempo >>
<< Il sole >>.
A questo non aveva pensato, così si guardò
intorno speranzosa di trovare
qualcosa.
Trovò una tenda molto spessa dimenticata in un angolo,
probabilmente veniva
utilizzata per coprire le aule video, in cui meno luce era presente e
meglio
era.
<< Usa questa >> disse gettandogliela
addosso.
Corsero, corsero a lungo. Spike faceva molta fatica a guardare davanti
a sé con
quell’enorme telo sulla testa, ma riuscì
ugualmente a compiere gli stessi passi
della Cacciatrice, e saltando su alcuni tetti riuscirono a raggiungere
entrambi
l’autobus con cui erano fuggiti gli altri.
Pochi tratti e il bus si fermò, alcuni membri degli Scoobies
scesero e Buffy discese
dalla parte superiore del mezzo. La stessa cosa fece Spike che
però andò subito
a rifugiarsi all’interno per cercare almeno un misero spazio
buio.
<< Hey, ma quello era… Sì insomma
lui, è sopravvissuto >> disse il
Signor Giles scendendo.
Buffy non disse niente mentre gli altri la raggiunsero.
<< Non riesco a capire. Chi ha fatto questo?
>>
<< Spike >>.
Dawn, Willow, Xander e Faith raggiunsero la Cacciatrice, la prima a
parlare fu
la mora.
<< A
quanto pare la Bocca
dell’Inferno ha ufficialmente chiuso i battenti
>>
<< Ce n’è un’altra a
Cleveland… Forse non è il momento
>> disse
Giles, dopo aver visto l’occhiataccia di Faith.
<< Abbiamo
salvato il mondo
>> affermò Xander orgoglioso guardando quello
che ormai rimaneva di
Sunnydale, un’immensa distesa di rocce e un cratere profondo
metri.
<< Abbiamo
cambiato il
mondo. Riesco a sentirle, Buffy, dappertutto. Le cacciatrici si stanno
svegliando ovunque >>
<< Dovremo
trovarle
>> fece Dawn.
<< Lo faremo >>
<< C’è ancora molto da fare
>> disse Giles interrompendo il momento
di strana tranquillità che si stava sviluppando nei presenti.
<< Posso buttarlo di sotto? >> propose Faith
<< Hai il mio voto >> disse la rossa.
<< Voglio solo dormire, chiaro? Per una settimana!
>>*
<< Ora possiamo farlo, e senza problemi >>
<< Già, il Primo è sconfitto,
quindi che cosa dovremmo fare? >>
<< Non sei più l’unica prescelta
ormai, ora vivrai come una persona
normale. Che farai? >>
<< E’ vero. Adesso che faremo? >>.
Buffy fino a quel momento non aveva proferito parola. Guardava
solamente
sorridente l’orizzonte, che mai le era sembrato tanto vicino.
Non era sola, aveva
salvato la Terra e inoltre il peso del Mondo non era più
solo sulle sue spalle.
Si sentiva, per la prima volta in tutta la sua vita, più
libera che mai.
Restarono ancora qualche istante fermi a guardare l’ormai
inesistente Sunnydale
e nessuno nel frattempo aveva risposto alla domanda di Dawn.
“ Cosa avrebbero fatto ora? ”.
A Buffy non importava, voleva solo sorridere, come non aveva mai fatto
in vita
sua.
Ritornarono nell’autobus dove Spike era riuscito a
ritagliarsi un angolo tutto
suo. La Cacciatrice gli si avvicinò.
<< Tutto bene? >>
<< Fa un po’ caldo, ma… Sono
sopravvissuto >>.
Buffy sorrise.
<< Per me è difficile, come sempre d'altronde,
ma grazie… Solo questo
>> le disse il vampiro.
La ragazza gli si avvicinò. Un bacio sulla guancia e
tornò dalle Potenziali per
vedere in che stato si trovavano.
<< Ragazzi >> disse ad alta voce
<< Io volevo ringraziarvi,
tutti… E congratularmi con voi, siete stati eccezionali,
tutti voi, anche chi
purtroppo ora non è qui insieme a noi >>.
Qualcuno versò qualche lacrima, poi Buffy andò a
sedersi di fianco alla sorella
minore.
<< Hai visto? Ce l’ho fatta >>
<< Xander mi ha detto che sei stata eccezionale, sono
fiera di te
>>
<< Sai cosa mi dispiace più di tutto
dell’aver abbandonato Sunnydale?
>>
<< La scuola? >>
<< No >> disse Dawn sorridendo
<< La mamma… Vedi, ora non
potrò più andarla a trovare e non mi è
rimasto niente di lei adesso che tutto è
stato distrutto >>
<< Ti sbagli >>
<< Sì, lo so che è sempre presente
e qui vicino a noi, però… >>
<< Non intendevo quello >>.
Buffy si alzò ed andò a recuperare un borsone che
aveva tenuto nascosto sotto
dei sedili. Era sicura che fuggendo avrebbero utilizzato quello come
mezzo,
così non aveva avuto timore a lasciare incustodito un bene
tanto prezioso.
<< Guarda, prima di andare via ho preso queste
>>.
La ragazza tirò fuori dalla borsa alcune fotografie, tutte
in cui erano
presenti lei, Dawn e Joyce.
<< Che stupida, io non ci avevo nemmeno pensato
>> disse in lacrime
la ragazza guardando l’immagine di sua madre sorridente.
<< Hai visto, lei era qui… Accanto a noi, come
sempre >>.
Passarono
due interi giorni viaggiando verso chissà dove, la
meta sembrava essere davvero Cleveland, nel luogo in cui secondo Giles
vi era
un’altra Bocca dell’Inferno, ma d’altro
canto gli Scoobies non potevano vivere in
posti troppo tranquilli, altrimenti si sarebbero sicuramente annoiati.
Il terzo giorno raggiunsero un abitazione, sempre consigliata da Giles,
il
quale aveva ottenuto l’indirizzo da un amico Osservatore. Non
gli aveva
riferito chi ci abitasse e se ci abitasse qualcuno, ma per il momento
sembrava
l’unica idea possibile, per trovarsi una sistemazione
temporanea.
Fortunatamente Buffy ed altri erano riusciti a recuperare del denaro,
prima
dello scontro imminente, così da potersi permettere di
rifarsi una vita, almeno
per un mese o due.
Scesero tutti dall’autobus, ormai ridotto piuttosto male.
<< Non ce la facevo più a stare lì
sopra >> disse Kennedy prendendo
la mano a Willow.
<< Sì, e io non vedo l’ora di farmi
un bel bagno >> disse Rona.
<< Ragazze tranquille, non sappiamo ancora chi ci abiti
qui e soprattutto
se ci abiti qualcuno >> fece Giles avvicinandosi alla
porta.
<< Tanto meglio se è disabitata, no? Sembra
abbastanza grande
per tutti >>
<< Beh, sempre meglio bussare >> disse
Buffy facendo tremare la
porta.
Passarono pochi secondi, quando qualcuno aprì ed apparve una
ragazza sulla
soglia.
<< Oddio >> fece la bionda guardandola.
<< Oh Dio >>
disse Xander
illuminato dalla sua visione.
<< No Xander, il mio era un “oddio”
non “ oh Dio ”… >>
affermò lei
senza distogliere lo sguardo dalla giovane.
<< Sì può sapere chi è?
La conosci? >> fece Dawn accanto a lei.
<< È la ragazza del cimitero >>.
Secondo Cappyyyy...Purtroppo ancora nessuna recensione, ma non mi do per vinta, io ho un sacco di idee in testa e spero sinceramente che qualcuno prima o poi mi dica cosa ne pensa ^^...Spero che i personaggi siano tutti IC...nel caso fatemi sapere. Non ho molto tempo per dirvi altro, solo che dove ho lasciato l'asterisco (*), volevo dirvi chi è a dire cosa ( visto che è un parte presa di pari passo dal telefilm, non me ne voglia Joss Whedon ^^ )...la prima a parlare ( la frase dove c'è l'asterisco ) è Faith, poi Dawn, Willow, di nuovo Faith e di nuovo Dawn ^^. ok per questa volta ho finito, parto tra pochi giorni, ma spero di riuscire ad inserire almeno un altro capitolo ^^, bacioni!
|
Ritorna all'indice
Capitolo 3 *** Once More With Feeling...Again ***
Erano
più di una decina fermi davanti a quella porta. Di fronte a
loro solo una
giovane ragazza, proprio come l’aveva descritta Buffy ai suoi
amici.
<< Benvenuti >> fu la prima cosa che disse.
Nessuno rispose, tranne la Cacciatrice.
<< Eri tu vero? Quella ragazza al cimitero…
>>
<< Per favore entrate e vi spiegherò ogni
cosa, non c’è motivo di
rimanere sulla porta. Vi aspettavamo >>.
Buffy provò a dire qualcosa, ma Giles glielo
impedì e invitò gli altri ad
entrare in quella che sembrava un enorme villa semi abbandonata.
<< Per trovarsi nel buio più totale direi che
è abbastanza illuminata e
guardate quant’è grande! >>
esclamò Rona subito zittita da una gomitata.
<< Sarà la vostra casa se lo vorrete,
è qui che abiterete fino a quando
non deciderete di andarvene ancora. È una casa molto grande,
c’è posto per
tutti >>
<< Visto >> ribadì Rona che
nuovamente venne messa a tacere.
<< Chi sei? >> chiese Faith seria.
<< Mi chiamo Layla e vivo qui, da un po’ di
tempo >>
<< Layla… Come… >>
<< Andrew, prova a nominare quella
Layla e non avrai mai più di che parlare >>
gli disse Xander cercando di
essere il più minaccioso possibile.
<< Recepito il messaggio >>.
<< Per favore continua >> disse Buffy
incitando la ragazza a
continuare il discorso.
<< Non sono una potenziale, come avreste potuto pensare,
tanto meno sono
una Cacciatrice, o meglio, forse sono una via di mezzo. Ho molte
potenzialità,
sia in combattimento che in ambito di magie… >>
<< Sei una “stregatrice”
allora,
sì insomma, una strega-cacciatrice…
>>
<< Andrew la vuoi finire? >>
<< Scusate >> disse abbassando la testa.
L’attenzione ricadde di nuovo su Layla che sembrava conoscere
ogni minimo
dettaglio della loro vita precedente.
<< Come fai a conoscerci? >>
<< Avrei preferito parlarne domani, ma immagino che dirvi
di andare a
riposarvi non servirà a nulla, quindi meglio iniziare subito
>>.
Nessuno si spostò dalla sua posizione, tutti rimasero con le
orecchie tese ad
ascoltare la ragazza.
<< Avevo sedici anni quando incontrai per la prima volta
un vampiro.
Rimasi totalmente terrorizzata e scappai senza sosta finché,
finita nel solito,
fastidiosissimo vicolo cieco, una donna riuscì ad ucciderlo.
Una volta
eliminato non se ne andò semplicemente via, ma rimase
lì accanto a me e iniziò
a raccontarmi una storia. Parlava di vampiri, di demoni, di donne
chiamate
Cacciatrici e ben presto capii che non si trattava di fantasia. Mi
parlò di
tutto ciò che c’era da sapere. Avevo l’età di Buffy allora e
nonostante non fossi una Cacciatrice, quella
donna mi disse che un giorno ti sarei stata di aiuto, che servivano la
mia
forza e le mie capacità per potercela fare quando ce ne
sarebbe stato bisogno >>
<< Chi è questa “ lei ”?
>> chiese Buffy che non si era persa
nemmeno una parola del discorso.
<< La conoscerete presto, tutti quanti. Si chiama Agatha
>>
<< È una strega? >>
domandò Willow.
<< Una cosa simile, ma questo sarà lei a
dirvelo >>
<< Perché non ti sei mostrata prima?
>> domandò Xander.
<< Non era il momento. Inizialmente mi chiese di passare
del tempo con
lei per allenarmi o addirittura di vivere insieme per avere
più tempo a
disposizione. Io ero ancora talmente frastornata e spaventata
dall’incontro con
il vampiro e dalle sue parole che inizialmente non dissi neanche una
parola, e
anzi le uniche cose che dissi furono piene di rabbia. Le raccomandai di
starmi
lontana, che avevo la mia vita a cui pensare. Passarono dei mesi, e da
quel
giorno non rividi più Agatha, fino a quando non incontrai un
altro vampiro.
Scappai di nuovo, ma questa volta dentro di me scaturì
qualcosa che mi diede la
forza di reagire e lo affrontai. Rischiai di morire, ma in un modo o
nell’altro
lo feci diventare un mucchietto di polvere. Seduta a contarmi le ferite
vidi
ricomparire lei, dal nulla.
Mi fece rendere conto che potevo essere diversa e qualcosa dentro di me
cambiò
per sempre, tanto che mi fece credere nelle sue parole. Mi
parlò ancora di te,
Buffy, e il pensiero di ritrovarmi un giorno accanto a una ragazza come
me a
sconfiggere creature sovrannaturali, mi spinse a rispondere
“sì” ad ogni sua
proposta.
Mancava ormai poco alla fine del liceo e avrei avuto un impegno in meno
da
sopportare, così iniziarono gli allenamenti, gli sforzi
sovraumani per cercare
di diventare un aiuto concreto in futuro.
Non so perché vi sto dicendo questo, ma Agatha mi ha detto
di raccontarvi ogni
particolare della mia vita. Beh i miei genitori non erano molto
contenti dei
miei allontanamenti da casa, dei miei silenzi. Finita la scuola
speravano di
avermi ancora accanto, invece andai al college scegliendo un
città lontana
dalla mia. Litigai molto duramente con loro e lasciai la mia vecchia
casa per
sempre. Era marzo quando me ne andai e rividi per caso i miei genitori
a
giugno, dev’essere stato il destino, perché dopo
due settimane morirono.
Invece di cadere in depressione continuai ad impegnarmi più
di prima. Erano
passati sei anni da quando conoscevo Agatha e fu allora che mi
trasferii a
Sunnydale. L’allenamento era ormai ultimato, ora non avevo
più bisogno di
conoscere me stessa, ma voi, anche se in realtà, beh sapevo
già molte cose.
Mi nascosi in una piccola abitazione. Ero lì quando quel
giorno l’intera città
prese a cantare e ballare come in un musical >>
<< Colpa mia >> disse Xander alzando la
mano.
Layla sorrise, poi continuò.
<< Fu allora che Agatha ricomparve dopo tanto tempo e
beh… Cantai anch’io
>>.
§
Seduta al tavolo della
sua casa
a Sunnydale, Layla posò la sua tazza di tè e si
avvicinò ad una delle finestre
di casa. Scostò una tenda canticchiando una canzone
sconosciuta, poi sentì
un’improvvisa folata di vento muovere ogni cosa alle sue
spalle.
<< Agatha! >>.
La donna non fece altro che sorridere, poi si sedette al tavolo dove
era
rimasta la ragazza un attimo prima.
<< Ce n’è anche per me?
>> chiese la donna dai capelli color
porpora indicando con gli occhi la tazza di tè poggiata sul
tavolo.
<< Subito >>.
Seduta di fronte alla sua insegnante, Layla non potè far
altro che sorridere.
<< È una visita di piacere? >>
<< Sì, non posso rimanere >>
<< Vorrei che mi mostrassi qualcosa di Sunnydale
>>
<< Devi farlo da sola. Layla sei pronta a qualsiasi
evenienza ora
>>
<< Sì, ma sono passati sei anni e diciamo la
verità, non ho mai
affrontato cose catastrofiche, non so se sono veramente pronta
>>
<< Il momento è vicino, quando sarà
il tuo tempo lo capirai e saprai già
cosa fare. In futuro ci sarò ancora per te, ti
saprò dire come comportarti
>>
<< Non lo so >> disse la ragazza mordendosi
il labbro inferiore e
andando di nuovo alla finestra.
<< Qui fuori c’è una
città che pullula di malvagità, e io non ho mai
affrontato niente di simile, io ho bisogno di sapere, di
confrontarmi… >>
<< Coraggio >>.
Layla non fece in tempo a girarsi che ci fu un’altra folata
di vento. Agatha
era sparita.
<< Aspetta! >> urlò la ragazza.
Guardò per un attimo la sua cucina, poi si rigirò
e accarezzando una tenda
iniziò a cantare , come tutti quel giorno a Sunnydale.
it's
not me
I have asked all this
it's not me
that I've chosen my destiny
chatched
by everything
I cannot have some memory
of the "me" of yesterday
but
crying will be useless
I'm alone and sad
but she needs my help
if
it's what will make me happy
I want to help you
if I know it'll be useful
I want to be next to you
out that window
there's a world that I don't know
night will fill my dreams
and nightmares will come true
but I can stop them
let me help you
you need my hands
Slayers,
Slayers
I'm not one of them
but Agatha told me
I can have a chance
I'd just not feel like this
weak and unsure
I want that time goes away in hurry
and that my heart may feel the emptiness
of who's alone
if
it's what will make me happy
I want to help you
If I know it'll be useful
I want to be next to you
out that window
there's a world that I don't know
night will fill my dreams
and nightmares will come true
but I can stop them
let me help you
you need my hands
Potions,
spells,
primordial strength
Vampires, demons, impossible enemies
if I kill them
I could find some serenity
but it is useless to dream
and I cannot fall asleep
the trainings will never end
but I will become strongly enough
to be able to be close to you
if
it's what will make me happy
I want to help you
if I know it'll be useful
I want to be next to you
out that window
there's a world that I don't know
night will fill my dreams
and nightmares will come true
but
I can stop them
let me help you
you need my hands
Buffy
I'm tired
but I will be... fine
(Non
sono io
che ho chiesto tutto questo
non sono io
che ho scelto il mio destino
rapita da ogni cosa
non potrò avere più alcun ricordo
della "me" di ieri
Ma piangere non servirà
sono sola e triste
ma lei ha bisogno del il mio aiuto
Se è ciò che mi renderà felice
voglio aiutarti
Se so che questo servirà
voglio stare al tuo fianco
Fuori da questa finestra
c'è un mondo che non conosco
la notte riempirà i miei sogni
e gli incubi diventeranno realtà
ma posso fermarli
lascia che ti aiuti
hai bisogno delle mie mani
Cacciatrici, Cacciatrici
non sono una di loro
ma Agatha mi ha rivelato
che posso avere una chance
vorrei solo non sentirmi così
debole e indifesa
vorrei che il tempo passasse in fretta
e che il mio cuore possa colmare il vuoto
di chi è solo
Pozioni, incantesimi, forza primordiale
Vampiri, demoni, nemici impossibili
se li uccidessi
forse potrei trovare un po' di serenità
ma è inutile sognare
e non posso ancora addormentarmi
gli allenamenti non finiranno mai
ma diventerò abbastanza forte
da poter stare accanto a te
Buffy sono stanca
ma starò bene)
Con la schiena
appoggiata alla
porta d’ingresso si lasciò cadere e rimase seduta
lì, l’intera notte a fissare
il buio.
§
<<
Credo… Credo sia tutto >> concluse la ragazza
guardando per un attimo
negli occhi la Cacciatrice.
Seguì un lungo silenzio. Nessuno sapeva cosa dire.
<< Anch’io mi ricordo le canzoni di quel
giorno… Voi no? >> chiese
Willow guardandosi intorno.
L’atmosfera doveva essere alleggerita in qualche modo.
Nonostante la situazione
fosse più confusa che mai nessuno aveva voglia di fare altre
domande, almeno
non in quel momento. Il ricordo del giorno in cui tutti cantarono, chi
per un
motivo, chi per l’altro, scaturì nei cuori di chi
in quegli istanti si era
trovato a Sunnydale.
<< Di che canzoni stai parlando? >> le
chiese Kennedy.
<< Già, tu probabilmente non eri ancora a
Sunnydale quel giorno. Xander
provocò questa specie di epidemia nella città,
peggiorata a sua volta da Dawn
>>.
Gli occhi di tutti si spostarono dall’uno all’altra.
<< Ho come il bisogno di farti altre cento domande, ma
non riesco a
fartene nemmeno una… Non capisco >> disse
Buffy tornando a guardare
Layla.
<< Ho come il bisogno di dirti altre mille cose, ma non
riesco a dirtene
nemmeno una… Non capisco >> rispose la ragazza.
<< Forse è meglio se ci mostri le stanze
>> disse Giles.
La ragazza non se lo fece ripetere e mostrò a tutti i locali
comuni come la
cucina e i bagni e subito dopo le stanze di ognuno, alcune sarebbero
state occupate
da più di una persona.
Come ultima cosa Layla accompagnò Spike nel suo scantinato,
un luogo molto
accogliente per quanto buio.
<< Tu sapevi che saremmo venuti >>
<< Certo >>
<< Sì, ma non ci hai ancora detto come mai, in
cosa devi aiutarci >>
<< Non lo so nemmeno io, e molte cose per il momento non
posso nemmeno
dirvele. Spero ti troverai bene qui >>
<< Hai pensato proprio a tutto >>
<< Sapevo ti saresti salvato >>
<< Sai tante cose, forse troppe >>
<< Forse hai ragione, non è sempre un bene
sapere tutto. Beh, quando vuoi
salire fai pure, attento alle ore pomeridiane >>.
Appena poggiò un piede sullo scalino per risalire, fu
fermata dalla voce
suadente ed estremamente gentile di Spike.
<< Quale demone li ha uccisi? >>
<< Non ha più importanza >>
<< Vampiri, come me? >>
<< Ho sempre cercato di proteggerli in un modo o
nell’altro, ma non è
servito a niente >>.
Si allontanò senza dire altro, lasciando Spike seduto sul
suo letto ancora in
attesa di una risposta.
Una volta rimasta sola, Layla entrò nell’enorme
cucina e poggiò le mani sul
tavolo in legno. Iniziò a singhiozzare in silenzio, ma
appena sentì qualcuno
alle sue spalle si strofinò velocemente gli occhi con il
braccio.
<< Scusa, non volevo spaventarti >>
<< Buffy, no tranquilla… Vuoi qualcosa da
bere? >>
<< In realtà cercavo te, ma qualcosa la bevo
volentieri >>.
Entrambe si sedettero al tavolo stringendo la fumante tazza di
tè tra le mani.
<< Perché ti rincorrevano quei vampiri?
>>
<< Sai come sono fatti, ne offendi uno e ti rincorrono in
mille. Credono
di essere forti insieme, non sono altro che un mucchietto di polvere
>>
<< Pensi così anche di Spike? >>
<< Ha un’anima, è diverso. Lo vedo
dai suoi occhi >>
<< È inutile che ti chieda come fai a saperlo,
è chiaro che tu sappia
tutto di noi >>
<< Spero di non avere la reputazione della spiona ora
>> disse
Layla sorridendo.
<< Penso che se questo fosse il tuo compito, allora ci
sarà stata una
motivazione ben precisa per tutto >>
<< Anya… Non l’ho vista
>>
<< No, in molte non ce l’hanno fatta
>>.
La mora abbassò lo sguardo e Buffy vide chiaramente una
lacrima caderle dal
viso e atterrare all’interno della sua tazza.
<< Scusa, non volevo che piangessi >>
<< Nessun problema, in questo periodo sono
particolarmente sensibile.
Sai, una volta ho incontrato tua madre >>
<< M-mia madre? Joyce? >>.
Layla annuì.
<< Circa quattro anni fa, ad una mostra fuori da
Sunnydale, io ancora mi
allenavo. Solo dopo il nostro incontro Agatha mi disse che quella donna
disponibile e sorridente era la madre della Cacciatrice >>
<< Non mi ha mai detto di aver incontrato una ragazza
della mia età a una
delle sue mostre. Ma probabilmente doveva andare così
quell’anno che io iniziai
il college. Purtroppo non passammo molto tempo insieme in quel periodo
>>
<< Mi dispiace. Anch’io ho passato il tuo
stesso dolore, anche se facevo
finta di non provarlo, e più passano gli anni più
mi mancano >>
<< Come sono… ? >>
<< Vampiri. Fortunatamente poi non ho dovuto uccidere i
miei genitori con
le mie stesse mani, non ci sarei mai riuscita. Non so
cos’abbia Spike, ma
riesce a leggere davvero dentro le persone, forse l’ha capito
da come lo
guardavo. Li odio a prescindere da chi siano, ma lui è
diverso non riesco a
disprezzarlo >>
<< Sono quindi il tuo nemico per eccellenza
>>
<< Da tutta una vita >>.
§
<<
C’è una luce diversa
nei tuoi occhi figliola, sei cambiata >>
<< Mamma, sono sempre io. Papà…
>>
<< Layla, tesoro, torna a casa >>
<< Voi non capite, ho un compito, ho delle
potenzialità, dovete solo
credere in me >>
<< C’è una luce diversa nei tuoi
occhi, ma è pur sempre una bella e
luminosa luce >>
<< Mamma… >>
aggiunse Layla in lacrime.
‘Cause
there is a light, in your eyes, in your eyes…
Quel
ritornello Layla lo cantò anche quella notte.
|
|