Grazing on his soul

di Vale__91
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cemetery ***
Capitolo 2: *** It's Not The End ***
Capitolo 3: *** Once More With Feeling...Again ***
Capitolo 4: *** Remind Me A Beautiful Memory ***
Capitolo 5: *** Agatha ***
Capitolo 6: *** The Lake ***
Capitolo 7: *** Necessary ***



Capitolo 1
*** Cemetery ***


Premessa: è la mia prima FF su Buffy ( a parte le Oneshot ovviamente )...ci tengo moltissimo, soprattutto perchè deludere me stessa è l'ultima delle mie aspettative. Mi auguro davvero che vi possa interessare. Questo primo capitolo forse non dice niente, o forse sì, ma ci sono in serbo sorprese, novità... Diciamo "La vita di Buffy secondo me"... Confronti con i sentimenti, Spike, i suoi amici ecc. Credo di aver detto tutto... Ora a voi la parola ^^.



La Cacciatrice. Ruolo autorevole, gratificante e allo stesso tempo opprimente, ingrato. Buffy Summers era stata scelta, come tutte le altre, e aveva affrontato vampiri, molti vampiri, e demoni di ogni tipo. Apocalissi, stragi, corse contro il tempo, drammi familiari, persino la sua stessa morte e ben due volte. Non c’era niente che Buffy non avesse provato da quando a sedici anni fu deciso il suo destino, beh a parte le droghe forse, anche se a dir la verità gli incantesimi di Willow erano stati più che sufficienti.
Morta e risorta ora doveva fronteggiare un nuovo/vecchio nemico: il Primo. Il male primordiale, il “cattivo” per eccellenza. E per tutto ciò purtroppo la sola forza di Buffy non basta più. Sì certo, i suoi amici l’aiuteranno come sempre, senza contare l’aiuto di nuovi alleati, ma adesso più che mai si farà affidamento a loro, le più inesperte e quelle su cui si conterà di più in questa battaglia: le potenziali.
Giovani ragazze scovate in tutto il mondo che scappano da uomini incappucciati, e per giunta ciechi, per trovare riparo a casa Summers ed allenarsi per la battaglia finale, sperando non sia davvero la fine. Giovani che hanno dentro di loro qualcosa della cacciatrice. Ognuna di loro un giorno potrebbe essere la futura  Buffy o Faith e salvare il mondo, innumerevoli e innumerevoli volte… Ma sì sa, per il momento, sono solo ragazzine.

<< Io esco per la ronda >>
<< Ma Buffy, non ce n’è più bisogno immagino. Persino i vampiri credo staranno fuggendo da Sunnydale… Sai, è prevista una fine del mondo >>
<< Signor Giles c’è sempre qualche demone o vampiro dietro l’angolo, io dovrò solo impalettarlo… Come al solito >> disse lei mimando il gesto con un paletto.
<< Vedo che sei di buon umore >>
<< No, in realtà è che non riesco a dormire. Forse uccidere un po’ di “mostri” mi tirerà su. Non ci metterò molto >>.
Uscì di casa. Intorno non c’era anima viva, ma sapeva già che avrebbe incontrato qualcuno al cimitero. Le strade deserte erano segno che tutti gli abitanti di Sunnydale, a causa della Bocca dell’Inferno, se la stavano dando a gambe levate per cercare un posto più sicuro. Buffy sperò che lo potessero trovare davvero e che anche questa volta il mondo si sarebbe salvato, ma era difficile, più arduo di tutte le altre volte che aveva affrontato un’apocalisse. Aveva sconfitto Adam  un orripilante assemblaggio di demoni, aveva persino battuto un Dio, la perfida Glory, ma in confronto sembrava di essersi scontrata con nemici che non erano niente. Il Primo avrebbe distrutto il mondo e lei forse, non ce l’avrebbe fatta a risolvere le cose anche questa volta.
Raggiunse il cimitero, dove non si sentiva che il rumore del suo calpestio e il verso di qualche gufo.
<< Possibile che siano spariti davvero tutti. Hey, c’è nessuno? C’è la Cacciatrice qui, nessun baldo vampiro ha voglia di farsi una scazzottata? >> di nuovo il silenzio << Forse non avrei dovuto dire “Cacciatrice”… Ouch >>.
Presa alla sprovvista fu attaccata da un vampiro ricoperto di terra. Cadde in avanti su una stele, ma non si fece nulla.
<< Non lo sai che è sleale attaccare alle spalle? Hey, sbaglio o sei appena uscito dalla tomba? Sì insomma, tutta quella terra >> il vampiro si guardò i vestiti << Va beh, lasciamo stare >>.
Strinse saldamente in mano il paletto e si scagliò contro di lui. Una serie di calci e il vampiro cadde rovinosamente su delle lapidi frantumandole.
<< Si vede che non hai esperienza, ma in fondo mi dispiace finire il nostro scontro così presto, probabilmente dopo non ci sarà più nessuno con cui battersi. Credo che… >>
<< Morirai >>
<< … Risposta sbagliata. Ti ucciderò >> disse conficcandogli il paletto nel cuore e riducendolo a un cumulo di polvere.
<< … Questa era la risposta esatta >>.
Guardò a terra un attimo poi riprese a camminare. Centinaia erano le pietre tombali che facevano in modo di ricordarsi dove erano posti i defunti ed era lì che lei passava quasi tutte le notti, con in mano qualche arma, e pronta ad uccidere qualsiasi demone. Ma era da molto ormai che non andava a trovare qualcuno, una persona importante, una persona che le era stata accanto più di quanto potesse desiderare e che invece ad un tratto era sparita, per sempre.
<< Mamma >>.
In quella notte buia e silenziosa, Buffy si inginocchiò davanti alla tomba di sua madre ancora indenne dai combattimenti della Cacciatrice che spesso frantumava lapidi ovunque.
Accarezzò la foto su cui era raffigurata una Joyce sorridente, quasi a volerla pulire fino a renderla lucida alla luce della luna.
<< Scusami se non vengo spesso, ma… Ti penso sempre. Sai mamma, abbiamo di fronte un’altra apocalisse, ma d'altronde non sono novità per noi questo genere di cose no?! Ci sono dei nuovi alleati che ci aiuteranno e anche delle ragazze. Sono giovani, come quando conobbi quale sarebbe stato il mio destino, diventare una Cacciatrice. Ma loro sono potenziali, sono inesperte hanno ancora molto da imparare e… Ho paura… Ho paura perché so che molte di loro non ce la faranno, ho paura per i miei amici, ho paura per Dawn che non so se riuscirò ancora a proteggere e… Ho paura per me… E l’unica cosa che vorrei avere adesso… Sei tu >>.
Scesero delle lacrime, poi altre ancora. Il sorriso di Joyce nella foto sembrò ancora più vivo.
<< Mi manchi mamma. Mi manca il coraggio che mi infondevi con le tue parole, mi mancano gli abbracci, la comprensione, e detesto quando il Primo diventa te, perché so che non sei tu e ti fa dire cose che non vorresti, quando invece vorrei stringerti e ripeterti un centinaio di volte che ti voglio bene e vorrei che mi stessi vicino, ogni giorno più di ieri >>.
Buffy si alzò in piedi e si asciugò gli occhi con il braccio.
<< Grazie >>.
Fu l’ultima cosa che disse, poi di nuovo alle sue spalle la colpì un vampiro.
<< Ma è diventata una moda colpirmi in questa maniera…Vampiri cafoni >>.
Si rialzò e iniziò a colpire il nemico senza lasciargli il tempo di reagire.
<< Dopotutto-Credo- Sia- Il mio giorno fortunato >> disse ad ogni colpo inferto.
Poco prima di impalettarlo il vampiro le sferrò un ultimo calcio, abbastanza forte da farla sbattere su di una lapide e farle cadere di mano il paletto.
<< Bel colpo… Ma non abbastanza >>.
Tornato di nuovo il silenzio sentì i passi veloci di qualcuno seguiti da urla e altri rumori di passi.
Provò ad alzarsi in piedi, ma appena alzò la nuca riuscì solo a vedere una ragazza correre a più non posso e afferrare il paletto caduto a Buffy.
<< Te lo rendo subito >> disse senza fermarsi.
<< Hey, ma… >>
<< Prendetela >> urlò un vampiro correndo insieme ad altri sei come lui di cui uno in sella ad una moto, probabilmente rubata.
<< … Che diavolo sta succedendo?! >>.
Si voltò di nuovo verso la ragazza, ormai attorniata dai vampiri assetati del suo sangue.
La giovane iniziò a colpirne due contemporaneamente, poi gli altri provarono a saltarle addosso.
Buffy prese un’altra arma che teneva con sé e provò a scagliarsi contro di loro.
<< No… Ti prego, non intervenire >> fece la ragazza continuando a sferrare colpi.
Ne uccise due molto velocemente, poi cadde a terra, ma riuscì facilmente ad impalettarne un altro. Ne mancavano quattro da fare fuori.
Buffy guardava esterrefatta la scena, forse si trattava di una potenziale, ma di una davvero potente.
Uccisi altri tre l’ultimo, il più smilzo e timoroso, provò a scappare, ma la giovane gli lanciò contro il paletto riuscendo comunque ad eliminarlo. Sopra la polvere, la ragazza recuperò il paletto e lo lanciò a Buffy.
<< Grazie, io ho perso il mio mentre correvo e senza non sarei riuscita ad ucciderli >>
<< Tu sei stata… Incredibile. Sarai mica una… >>
<< Arrivederci Cacciatrice >> disse la ragazza fuggendo  fino a non far rimanere tracce di sé.
<< Aspetta, dimmi almeno… Il tuo nome >>.

§

<< Mora, capelli mossi. Gli occhi? Beh non li ho visti bene, mmh… Magra… Insomma devo farvi l’identikit? >>
<< Veramente è stato Xander  a chiedere di fare una descrizione >> disse Willow guardandolo mentre Anya gli mollò un calcio negli stinchi.
<< Ahi >>
<< Quanti hai detto che ne ha uccisi? >> chiese Giles.
<< Sette, e sembravano anche parecchio incavolati. Li ha eliminati in pochissimo tempo >>
<< E se fosse stata una potenziale, sì insomma più o meno si trovano tutte a Sunnydale, potrebbe essere una di loro >>
<< Non so Xander, mi ha detto “arrivederci Cacciatrice”, vuol dire che sa chi sono, se fosse stata una potenziale penso sarebbe venuta da me… Per allenarsi, no?! >>
<< La questione s’infittisce, non vorrei che fosse un altro piano del Primo >>
<< Eppure è strano Giles, non c’era bisogno di attirare la mia attenzione facendo tutto quel teatrino e comunque ripensandoci se fosse stata una potenziale l’avrebbero rincorsa Portatori, non vampiri… È tutto molto strano >>
<< Ma purtroppo non sappiamo nulla di lei, nemmeno il suo nome >> disse Willow impotente davanti al computer.
<< È un peccato, una mano in più per il grande scontro avrebbe fatto comodo >>
<< Chissà, magari si rifarà viva >> disse la rossa speranzosa.
<< Speriamo. Le ragazze sono sveglie? Dawn? >>
<< Sono tutte in cucina, ho appena finito di preparare la colazione >> disse Andrew entrando nel salotto dove stavano parlando gli Scoobies.
<< Bene, dì loro di fare in fretta, abbiamo molto lavoro da fare. Faith? Robin? >>
<< Wood sta arrivando, Faith credo sia già con le ragazze >>
<< Molto bene, torno subito allora… Willow finita la colazione fa in modo che inizino subito l’allenamento fuori, ok? >>
<< Agli ordini capo >>.
La prima cosa che fece Buffy prima di recarsi dalle ragazze fu scendere nello scantinato per andare da Spike, che ormai da giorni abitava lì.
<< Hey >> gli disse una volta scese le scale.
<< Ciao >>
<< Tutto bene? >>
<< Come al solito. Tu piuttosto, so che hai avuto un incontro ravvicinato con una formidabile potenziale >>
<< Già >> disse con un sorriso << ma non sappiamo se sia davvero una potenziale, erano dei comuni vampiri ad inseguirla, solo che il modo in cui li ha eliminati mi ha… >>
<< … Sorpresa? >>
<< Sì, è come se in qualche modo avessi rivisto me in lei >>
<< Se è destino la rivedrai >> disse il vampiro ossigenato accendendosi una sigaretta.
<< So che adesso non puoi aiutarmi con le ragazze per via del sole, ma, più tardi sì, quando sarà buio >>
<< Buffy non penserai mica che mi senta escluso? >>
<< No, no che vai dicendo… Beh, forse >>
<< Sto bene, sapere che sei l’unica, anzi, che sei tu a preoccuparti di questo non può che farmi stare bene >>.
I due si sorrisero, subito dopo la ragazza risalì le scale, lasciandolo di nuovo solo.
Spike ripensò alla frase di Cassie, la ragazza che salvò quel giorno al liceo dalla setta demoniaca di studenti.
“ Un giorno te lo dirà ”.
Lui avrebbe aspettato ancora… E ancora.

Ormai è stato chiaramente comprovato, sono matta XD...Ma io dico, con tutte le fic che ho da finire, vado ad "incastrarmi" in un'altra XDDDDD...( meno male che te lo dici da sola --_--''')...Mi dispiace, ma non posso farci nulla, mi aspetto tantissimo da questa fic e sento già da ora di tenerci moltissimooooooooo!,,,Spero di riuscire ad aggiornare presto anche se partirò questo fine settimana e tornerò il 17...Intanto mi auguro che leggiate in tanti e che come inizio vi sia piaciuto. ( me desiderosa di recensioni XD )...benissimo, mi dileguo, ma voi mi raccomando, fatevi sentire ^^.

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Capitolo 2
*** It's Not The End ***


Le immagini scorrevano veloci nella mente della Cacciatrice e di chi le stava attorno. Dopo l’arrivo di Faith era apparso Caleb, alcune delle ragazze erano state uccise e Xander aveva persino perso un occhio. La situazione precipitava ad ogni piccolo passo e come se non bastasse Buffy aveva visto la notte precedente una ragazza con forza superiore a una potenziale che era fuggita subito dopo aver disintegrato dei vampiri. Ed ora era rimasta sola, cacciata persino dai suoi stessi amici, da sua sorella e dalla casa in cui aveva vissuto sin da quando aveva sedici anni.
Abbandonata sul letto di un’abitazione sconosciuta si era lasciata stringere dalle braccia di Spike, l’unico ad esserle rimasto accanto, l’unico che in quei momenti avrebbe dato la sua non-vita e la sua medesima anima,  la stessa che aveva ottenuto con tanta fatica, per lei.
“ Un giorno te lo dirà ”, rimbombava nella testa del vampiro da giorni, ma una volta sentito di nuovo il calore di Buffy, quella stessa frase aveva perso di ogni significato. Aveva giurato a sé stesso di aspettare anche un’eternità per sentirselo dire da lei, ma visto come si mettevano le cose, gli bastava di starle accanto e sfiorarle i capelli, per l’intera notte.

<< William… >>
<< Non riesco… Non riesco ad aprire gli occhi >>
<< Ma non ce n’è bisogno, basta che tu senta la mia voce >>
<< Sei il Primo? >> disse il vampiro cercando di percepire la sua presenza.
<< No… Senti >>.
La persona di fronte a Spike gli prese una mano. Una contro l’altra si sfiorarono, poi le dita del vampiro andarono a posarsi su dei capelli.
<< Buffy >>
<< Sì, William >>
<< Voglio… Voglio vederti >> disse sforzandosi di aprire gli occhi.
Buffy sorrise.
<< Ma non puoi, puoi solo sentirmi >> disse posandogli le mani sul viso.
<< Ti sento… >>.
Sentiva ciascuna fibra del suo essere fremere ad ogni suo minimo tocco, ma si rese conto sin da subito, che quella non poteva essere la realtà.
<< Non sei reale, vero? >>
<< Mi dispiace >>
<< Sei un sogno, se è il mio sogno perché non riesco a vederti >>
<< Sei tu, che non lo vuoi >>
<< Impossibile, io passerei l’eternità a guardare il tuo viso >>
<< Ma ora no, ora vuoi solo sentirmi, e ascoltare la mia voce. Devo dirti una cosa >>
<< La guerra… La guerra è vicina >>
<< Sì William, è tu sarai la chiave di questa guerra, grazie al ciondolo. Proteggimi, proteggi tutti William, è questo il tuo potere >>
<< Quale ciondolo? Di che stai parlando? >>
<< Non ha importanza, lo saprai presto… Proteggimi >>
<< Qualunque cosa, sono pronto a perdere questa stupida non-vita >>.
Buffy gli accarezzò una guancia.
<< Non fermarti… Mai >>
<< BUFFY >>.
Spike aprì gli occhi, ma una volta dischiuse le palpebre non vide niente, era solo, di notte, davanti ad un prato immenso circondato da alberi.
Quando si svegliò non c’era più la Cacciatrice accanto a lui, ma solo un biglietto, sul cuscino.

Passò un altro giorno, si cercavano informazioni sulla Falce presa da Buffy e intanto Caleb veniva ucciso dalla stessa. Si erano liberati di un nemico temibile, ma certo la situazione non stava migliorando.
Ricomparve Angel che lasciò a Buffy un pendente, lo stesso di cui forse sentì parlare Spike nel suo sogno. Fece in modo di ottenerlo, ma fu la stessa Cacciatrice a donarglielo e di nuovo passarono la notte stretti l’uno all’altro, fino al mattino, fino allo scontro finale. Il piano era pronto, ora bisognava avere solo coraggio.

<< Quella possibile potenziale non si è fatta più vedere >> disse Willow prima di uscire di casa.
<< Spero solo non sia stata uccisa >> disse Xander prendendo altre armi.
<< Se fosse morta, forse il Primo si sarebbe presentato sotto le sue sembianze, ma soprattutto credo che lei si sarebbe rifugiata qui e in quel caso i Portatori le sarebbero stati addosso. Non è successo niente di tutto questo >>
<< Anche questo è vero. Beh, speriamo solo che vada tutto per il meglio, magari in futuro si farà viva >>.
I due, amici da una vita, si guardarono negli occhi come se fosse stata la prima volta.
<< Xander, da quanto tempo ci conosciamo ormai? >>
<< Tutta la mia vita, sei il pilastro centrale della mia esistenza Will >>.
La rossa sorrise e di rimando anche Xander, poi i due si corsero incontro abbracciandosi.
<< Se qualcuno ci vedesse adesso così, dici che potrebbe pensare male? >>
<< Sono gay >>
<< Ah già >>.
La strinse più forte a sé.
<< Io, mi sento uno stupido e un illuso a dirlo, ma ce la faremo… Ti voglio bene Willow >>
<< Ti voglio bene Xander >>
<< Che state facendo voi due? >> fece Anya trovandoli abbracciati davanti all’ingresso.
<< Tranquilla Anya, sono gay… E sto con Kennedy >>
<< Ah già >> disse sorridendo << … Quasi dimenticavo >>.
I tre erano gli ultimi rimasti nella casa. Dall’auto con cui sarebbero partiti per raggiungere il liceo, Buffy guardò la sua villetta a schiera un ultima volta. Era come se già sapesse, che non l’avrebbe rivista mai più.
<< Addio >> sussurrò a bassa voce.

§

Passarono i minuti molto velocemente e senza quasi rendersene conto gli Scoobies stavano già affrontando l’esercito del Primo. I Turok-Han attaccavano senza pietà, così come i Portatori, e furono molte le vittime di cui alcune Potenziali, tra cui Amanda, e Anja uccisa senza nemmeno potersene rendere conto.
Willow era riuscita a diffondere l’immenso potere delle Cacciatrici dalla Falce alle Potenziali, ma sembrava non bastare, almeno fino a quando il ciondolo portato al collo da Spike non iniziò a brillare. Una luce così accecante da disintegrare in un attimo qualsiasi Turok-Han e da far crollare la Bocca dell’Inferno.
Bisognava fuggire, ormai la battaglia era stata di nuovo vinta dal bene, ma Spike non era intenzionato a lasciare il campo di battaglia.
<< Buffy, tu vai >>
<< No, hai fatto abbastanza, vieni anche tu >>
<< No, tu li hai battuti e io farò pulizia >>
Non fermarti… Mai ” si ripeteva Spike nella testa.
<< Buffy andiamo! >> le urlò Faith correndo.
<< Spike >>
<< Lasciami, devo farlo >>.
Lo guardò dritta negli occhi, lui fece lo stesso. Il tempo sembrava essersi fermato.
<< Io ti amo >>
<< Non è vero. Ma grazie per averlo detto. Su vai! >>
<< Ascoltami, lo vuoi capire che non sono pronta al fatto che tu non ci sia più… >>
<< Me l’hai già detto una volta >>
<< E lo farò ancora, se necessario >>.
Raggi di luce continuavano ad uccidere Turok-Han, fino a quando Buffy non strappò il ciondolo dal collo di Spike e lo strinse forte in una mano.
<< Ma che fai? Non puoi essere sempre tu l’eroe della situazione… Dammi un po’ di spazio >>
<< Allora lo faremo insieme >>.
Buffy gli porse la mano in cui teneva il pendaglio. Lui la guardò un attimo negli occhi, titubante, poi strinse le sue dita. Sentiva un calore immenso fuoriuscire dal ciondolo che non aveva smesso di brillare e anzi, aveva aumentato la sua forza. Una fiamma circondava le loro mani e i raggi di luce in poco tempo distrussero qualsiasi forma nemica, senza lasciare alcuna traccia.
Insieme mollarono la collana, che cadde a terra ormai priva di alcun potere.
Buffy guardò Spike sorpresa.
<< È finita >>
<< Presto scappiamo, prima che ci crolli tutto addosso >>.
Mano nella mano, per il primo tratto, raggiunsero i corridoi del liceo, dove ormai non era rimasto nessuno. Cadevano travi, pezzi di marmo, immense nubi di polvere impedivano di vedere al dì là del proprio naso.
<< Per di qua >> gli urlò Buffy.
<< Non posso uscire, è mio destino rimanere qui a quanto pare >>
<< Che stai dicendo? Non abbiamo tempo >>
<< Il sole >>.
A questo non aveva pensato, così si guardò intorno speranzosa di trovare qualcosa.
Trovò una tenda molto spessa dimenticata in un angolo, probabilmente veniva utilizzata per coprire le aule video, in cui meno luce era presente e meglio era.
<< Usa questa >> disse gettandogliela addosso.
Corsero, corsero a lungo. Spike faceva molta fatica a guardare davanti a sé con quell’enorme telo sulla testa, ma riuscì ugualmente a compiere gli stessi passi della Cacciatrice, e saltando su alcuni tetti riuscirono a raggiungere entrambi l’autobus con cui erano fuggiti gli altri.
Pochi tratti e il bus si fermò, alcuni membri degli Scoobies scesero e Buffy discese dalla parte superiore del mezzo. La stessa cosa fece Spike che però andò subito a rifugiarsi all’interno per cercare almeno un misero spazio buio.
<< Hey, ma quello era… Sì insomma lui, è sopravvissuto >> disse il Signor Giles scendendo.
Buffy non disse niente mentre gli altri la raggiunsero.
<< Non riesco a capire. Chi ha fatto questo? >>
<< Spike >>.
Dawn, Willow, Xander e Faith raggiunsero la Cacciatrice, la prima a parlare fu la mora.
<<  A quanto pare la Bocca dell’Inferno ha ufficialmente chiuso i battenti >>
<< Ce n’è un’altra a Cleveland… Forse non è il momento >> disse Giles, dopo aver visto l’occhiataccia di Faith.
<<  Abbiamo salvato il mondo >> affermò Xander orgoglioso guardando quello che ormai rimaneva di Sunnydale, un’immensa distesa di rocce e un cratere profondo metri.
<< Abbiamo cambiato il mondo. Riesco a sentirle, Buffy, dappertutto. Le cacciatrici si stanno svegliando ovunque >>
<< Dovremo trovarle >> fece Dawn.
<< Lo faremo >>
<< C’è ancora molto da fare >> disse Giles interrompendo il momento di strana tranquillità che si stava sviluppando nei presenti.
<< Posso buttarlo di sotto? >> propose Faith
<< Hai il mio voto >> disse la rossa.
<< Voglio solo dormire, chiaro? Per una settimana! >>*
<< Ora possiamo farlo, e senza problemi >>
<< Già, il Primo è sconfitto, quindi che cosa dovremmo fare? >>
<< Non sei più l’unica prescelta ormai, ora vivrai come una persona normale. Che farai? >>
<< E’ vero. Adesso che faremo? >>.
Buffy fino a quel momento non aveva proferito parola. Guardava solamente sorridente l’orizzonte, che mai le era sembrato tanto vicino. Non era sola, aveva salvato la Terra e inoltre il peso del Mondo non era più solo sulle sue spalle. Si sentiva, per la prima volta in tutta la sua vita, più libera che mai.
Restarono ancora qualche istante fermi a guardare l’ormai inesistente Sunnydale e nessuno nel frattempo aveva risposto alla domanda di Dawn.
“ Cosa avrebbero fatto ora? ”.
A Buffy non importava, voleva solo sorridere, come non aveva mai fatto in vita sua.
Ritornarono nell’autobus dove Spike era riuscito a ritagliarsi un angolo tutto suo. La Cacciatrice gli si avvicinò.
<< Tutto bene? >>
<< Fa un po’ caldo, ma… Sono sopravvissuto >>.
Buffy sorrise.
<< Per me è difficile, come sempre d'altronde, ma grazie… Solo questo >> le disse il vampiro.
La ragazza gli si avvicinò. Un bacio sulla guancia e tornò dalle Potenziali per vedere in che stato si trovavano.
<< Ragazzi >> disse ad alta voce << Io volevo ringraziarvi, tutti… E congratularmi con voi, siete stati eccezionali, tutti voi, anche chi purtroppo ora non è qui insieme a noi >>.
Qualcuno versò qualche lacrima, poi Buffy andò a sedersi di fianco alla sorella minore.
<< Hai visto? Ce l’ho fatta >>
<< Xander mi ha detto che sei stata eccezionale, sono fiera di te >>
<< Sai cosa mi dispiace più di tutto dell’aver abbandonato Sunnydale? >>
<< La scuola? >>
<< No >> disse Dawn sorridendo << La mamma… Vedi, ora non potrò più andarla a trovare e non mi è rimasto niente di lei adesso che tutto è stato distrutto >>
<< Ti sbagli >>
<< Sì, lo so che è sempre presente e qui vicino a noi, però… >>
<< Non intendevo quello >>.
Buffy si alzò ed andò a recuperare un borsone che aveva tenuto nascosto sotto dei sedili. Era sicura che fuggendo avrebbero utilizzato quello come mezzo, così non aveva avuto timore a lasciare incustodito un bene tanto prezioso.
<< Guarda, prima di andare via ho preso queste >>.
La ragazza tirò fuori dalla borsa alcune fotografie, tutte in cui erano presenti lei, Dawn e Joyce.
<< Che stupida, io non ci avevo nemmeno pensato >> disse in lacrime la ragazza guardando l’immagine di sua madre sorridente.
<< Hai visto, lei era qui… Accanto a noi, come sempre >>.

Passarono due interi giorni viaggiando verso chissà dove, la meta sembrava essere davvero Cleveland, nel luogo in cui secondo Giles vi era un’altra Bocca dell’Inferno, ma d’altro canto gli Scoobies non potevano vivere in posti troppo tranquilli, altrimenti si sarebbero sicuramente annoiati.
Il terzo giorno raggiunsero un abitazione, sempre consigliata da Giles, il quale aveva ottenuto l’indirizzo da un amico Osservatore. Non gli aveva riferito chi ci abitasse e se ci abitasse qualcuno, ma per il momento sembrava l’unica idea possibile, per trovarsi una sistemazione temporanea. Fortunatamente Buffy ed altri erano riusciti a recuperare del denaro, prima dello scontro imminente, così da potersi permettere di rifarsi una vita, almeno per un mese o due.
Scesero tutti dall’autobus, ormai ridotto piuttosto male.
<< Non ce la facevo più a stare lì sopra >> disse Kennedy prendendo la mano a Willow.
<< Sì, e io non vedo l’ora di farmi un bel bagno >> disse Rona.
<< Ragazze tranquille, non sappiamo ancora chi ci abiti qui e soprattutto se ci abiti qualcuno >> fece Giles avvicinandosi alla porta.
<< Tanto meglio se è disabitata, no? Sembra abbastanza  grande per tutti >>
<< Beh, sempre meglio bussare >> disse Buffy facendo tremare la porta.
Passarono pochi secondi, quando qualcuno aprì ed apparve una ragazza sulla soglia.
<< Oddio >> fece la bionda guardandola.
<< Oh Dio >>  disse Xander illuminato dalla sua visione.
<< No Xander, il mio era un “oddio” non “ oh Dio ”… >> affermò lei senza distogliere lo sguardo dalla giovane.
<< Sì può sapere chi è? La conosci? >> fece Dawn accanto a lei.
<< È la ragazza del cimitero >>.

Secondo Cappyyyy...Purtroppo ancora nessuna recensione, ma non mi do per vinta, io ho un sacco di idee in testa e spero sinceramente che qualcuno prima o poi mi dica cosa ne pensa ^^...Spero che i personaggi siano tutti IC...nel caso fatemi sapere. Non ho molto tempo per dirvi altro, solo che dove ho lasciato l'asterisco (*), volevo dirvi chi è a dire cosa ( visto che è un parte presa di pari passo dal telefilm, non me ne voglia Joss Whedon ^^ )...la prima a parlare ( la frase dove c'è l'asterisco ) è Faith, poi Dawn, Willow, di nuovo Faith e di nuovo Dawn ^^. ok per questa volta ho finito, parto tra pochi giorni, ma spero di riuscire ad inserire almeno un altro capitolo ^^, bacioni!

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Capitolo 3
*** Once More With Feeling...Again ***


Erano più di una decina fermi davanti a quella porta. Di fronte a loro solo una giovane ragazza, proprio come l’aveva descritta Buffy ai suoi amici.
<< Benvenuti >> fu la prima cosa che disse.
Nessuno rispose, tranne la Cacciatrice.
<< Eri tu vero? Quella ragazza al cimitero… >>
<< Per favore entrate e vi spiegherò ogni cosa, non c’è motivo di rimanere sulla porta. Vi aspettavamo >>.
Buffy provò a dire qualcosa, ma Giles glielo impedì e invitò gli altri ad entrare in quella che sembrava un enorme villa semi abbandonata.
<< Per trovarsi nel buio più totale direi che è abbastanza illuminata e guardate quant’è grande! >> esclamò Rona subito zittita da una gomitata.
<< Sarà la vostra casa se lo vorrete, è qui che abiterete fino a quando non deciderete di andarvene ancora. È una casa molto grande, c’è posto per tutti >>
<< Visto >> ribadì Rona che nuovamente venne messa a tacere.
<< Chi sei? >> chiese Faith seria.
<< Mi chiamo Layla e vivo qui, da un po’ di tempo >>
<< Layla… Come… >>
<< Andrew, prova a nominare quella Layla e non avrai mai più di che parlare >> gli disse Xander cercando di essere il più minaccioso possibile.
<< Recepito il messaggio >>.
<< Per favore continua >> disse Buffy incitando la ragazza a continuare il discorso.
<< Non sono una potenziale, come avreste potuto pensare, tanto meno sono una Cacciatrice, o meglio, forse sono una via di mezzo. Ho molte potenzialità, sia in combattimento che in ambito di magie… >>
<< Sei una “stregatrice” allora, sì insomma, una strega-cacciatrice… >>
<< Andrew la vuoi finire? >>
<< Scusate >> disse abbassando la testa.
L’attenzione ricadde di nuovo su Layla che sembrava conoscere ogni minimo dettaglio della loro vita precedente.
<< Come fai a conoscerci? >>
<< Avrei preferito parlarne domani, ma immagino che dirvi di andare a riposarvi non servirà a nulla, quindi meglio iniziare subito >>.
Nessuno si spostò dalla sua posizione, tutti rimasero con le orecchie tese ad ascoltare la ragazza.
<< Avevo sedici anni quando incontrai per la prima volta un vampiro. Rimasi totalmente terrorizzata e scappai senza sosta finché, finita nel solito, fastidiosissimo vicolo cieco, una donna riuscì ad ucciderlo. Una volta eliminato non se ne andò semplicemente via, ma rimase lì accanto a me e iniziò a raccontarmi una storia. Parlava di vampiri, di demoni, di donne chiamate Cacciatrici e ben presto capii che non si trattava di fantasia. Mi parlò di tutto ciò che c’era da sapere. Avevo l’età di Buffy allora e nonostante non fossi una Cacciatrice, quella donna mi disse che un giorno ti sarei stata di aiuto, che servivano la mia forza e le mie capacità per potercela fare quando ce ne sarebbe stato bisogno >>
<< Chi è questa “ lei ”? >> chiese Buffy che non si era persa nemmeno una parola del discorso.
<< La conoscerete presto, tutti quanti. Si chiama Agatha >>
<< È una strega? >> domandò Willow.
<< Una cosa simile, ma questo sarà lei a dirvelo >>
<< Perché non ti sei mostrata prima? >> domandò Xander.
<< Non era il momento. Inizialmente mi chiese di passare del tempo con lei per allenarmi o addirittura di vivere insieme per avere più tempo a disposizione. Io ero ancora talmente frastornata e spaventata dall’incontro con il vampiro e dalle sue parole che inizialmente non dissi neanche una parola, e anzi le uniche cose che dissi furono piene di rabbia. Le raccomandai di starmi lontana, che avevo la mia vita a cui pensare. Passarono dei mesi, e da quel giorno non rividi più Agatha, fino a quando non incontrai un altro vampiro. Scappai di nuovo, ma questa volta dentro di me scaturì qualcosa che mi diede la forza di reagire e lo affrontai. Rischiai di morire, ma in un modo o nell’altro lo feci diventare un mucchietto di polvere. Seduta a contarmi le ferite vidi ricomparire lei, dal nulla.
Mi fece rendere conto che potevo essere diversa e qualcosa dentro di me cambiò per sempre, tanto che mi fece credere nelle sue parole. Mi parlò ancora di te, Buffy, e il pensiero di ritrovarmi un giorno accanto a una ragazza come me a sconfiggere creature sovrannaturali, mi spinse a rispondere “sì” ad ogni sua proposta.
Mancava ormai poco alla fine del liceo e avrei avuto un impegno in meno da sopportare, così iniziarono gli allenamenti, gli sforzi sovraumani per cercare di diventare un aiuto concreto in futuro.
Non so perché vi sto dicendo questo, ma Agatha mi ha detto di raccontarvi ogni particolare della mia vita. Beh i miei genitori non erano molto contenti dei miei allontanamenti da casa, dei miei silenzi. Finita la scuola speravano di avermi ancora accanto, invece andai al college scegliendo un città lontana dalla mia. Litigai molto duramente con loro e lasciai la mia vecchia casa per sempre. Era marzo quando me ne andai e rividi per caso i miei genitori a giugno, dev’essere stato il destino, perché dopo due settimane morirono.
Invece di cadere in depressione continuai ad impegnarmi più di prima. Erano passati sei anni da quando conoscevo Agatha e fu allora che mi trasferii a Sunnydale. L’allenamento era ormai ultimato, ora non avevo più bisogno di conoscere me stessa, ma voi, anche se in realtà, beh sapevo già molte cose.
Mi nascosi in una piccola abitazione. Ero lì quando quel giorno l’intera città prese a cantare e ballare come in un musical >>
<< Colpa mia >> disse Xander alzando la mano.
Layla sorrise, poi continuò.
<< Fu allora che Agatha ricomparve dopo tanto tempo e beh… Cantai anch’io >>.

§

Seduta al tavolo della sua casa a Sunnydale, Layla posò la sua tazza di tè e si avvicinò ad una delle finestre di casa. Scostò una tenda canticchiando una canzone sconosciuta, poi sentì un’improvvisa folata di vento muovere ogni cosa alle sue spalle.
<< Agatha! >>.
La donna non fece altro che sorridere, poi si sedette al tavolo dove era rimasta la ragazza un attimo prima.
<< Ce n’è anche per me? >> chiese la donna dai capelli color porpora indicando con gli occhi la tazza di tè poggiata sul tavolo.
<< Subito >>.
Seduta di fronte alla sua insegnante, Layla non potè far altro che sorridere.
<< È una visita di piacere? >>
<< Sì, non posso rimanere >>
<< Vorrei che mi mostrassi qualcosa di Sunnydale >>
<< Devi farlo da sola. Layla sei pronta a qualsiasi evenienza ora >>
<< Sì, ma sono passati sei anni e diciamo la verità, non ho mai affrontato cose catastrofiche, non so se sono veramente pronta >>
<< Il momento è vicino, quando sarà il tuo tempo lo capirai e saprai già cosa fare. In futuro ci sarò ancora per te, ti saprò dire come comportarti >>
<< Non lo so >> disse la ragazza mordendosi il labbro inferiore e andando di nuovo alla finestra.
<< Qui fuori c’è una città che pullula di malvagità, e io non ho mai affrontato niente di simile, io ho bisogno di sapere, di confrontarmi… >>
<< Coraggio >>.
Layla non fece in tempo a girarsi che ci fu un’altra folata di vento. Agatha era sparita.
<< Aspetta! >> urlò la ragazza.
Guardò per un attimo la sua cucina, poi si rigirò e accarezzando una tenda iniziò a cantare , come tutti quel giorno a Sunnydale.

it's not me
I have asked all this
it's not me
that I've chosen my destiny

chatched by everything
I cannot have some memory
of the "me" of yesterday

but crying will be useless
I'm alone and sad
but she needs my help

if it's what will make me happy
I want to help you
if I know it'll be useful
I want to be next to you


out that window
there's a world that I don't know
night will fill my dreams
and nightmares will come true
but I can stop them
let me help you
you need my hands

Slayers, Slayers
I'm not one of them
but Agatha told me
I can have a chance
I'd just not feel like this
weak and unsure
I want that time goes away in hurry
and that my heart may feel the emptiness
of who's alone

if it's what will make me happy
I want to help you
If I know it'll be useful
I want to be next to you


out that window
there's a world that I don't know
night will fill my dreams
and nightmares will come true
but I can stop them
let me help you
you need my hands

Potions, spells,  primordial strength
Vampires, demons, impossible enemies
if I kill them
I could find some serenity
but it is useless to dream
and I cannot fall asleep
the trainings will never end
but I will become strongly enough
to be able to be close to you

if it's what will make me happy
I want to help you
if I know it'll be useful
I want to be next to you
out that window
there's a world that I don't know
night will fill my dreams
and nightmares will come true

but I can stop them
let me help you
you need my hands

Buffy I'm tired
but I will be... fine

(Non sono io
che ho chiesto tutto questo
non sono io
che ho scelto il mio destino
rapita da ogni cosa
non potrò avere più alcun ricordo
della "me" di ieri
Ma piangere non servirà
sono sola e triste
ma lei ha bisogno del il mio aiuto
Se è ciò che mi renderà felice
voglio aiutarti
Se so che questo servirà
voglio stare al tuo fianco
Fuori da questa finestra
c'è un mondo che non conosco
la notte riempirà i miei sogni
e gli incubi diventeranno realtà
ma posso fermarli
lascia che ti aiuti
hai bisogno delle mie mani
Cacciatrici, Cacciatrici
non sono una di loro
ma Agatha mi ha rivelato
che posso avere una chance
vorrei solo non sentirmi così
debole e indifesa
vorrei che il tempo passasse in fretta
e che il mio cuore possa colmare il vuoto
di chi è solo
Pozioni, incantesimi, forza primordiale
Vampiri, demoni, nemici impossibili
se li uccidessi
forse potrei trovare un po' di serenità
ma è inutile sognare
e non posso ancora addormentarmi
gli allenamenti non finiranno mai
ma diventerò abbastanza forte
da poter stare accanto a te
Buffy sono stanca
ma starò bene)

Con la schiena appoggiata alla porta d’ingresso si lasciò cadere e rimase seduta lì, l’intera notte a fissare il buio.

§

<< Credo… Credo sia tutto >> concluse la ragazza guardando per un attimo negli occhi la Cacciatrice.
Seguì un lungo silenzio. Nessuno sapeva cosa dire.
<< Anch’io mi ricordo le canzoni di quel giorno… Voi no? >> chiese Willow guardandosi intorno.
L’atmosfera doveva essere alleggerita in qualche modo. Nonostante la situazione fosse più confusa che mai nessuno aveva voglia di fare altre domande, almeno non in quel momento. Il ricordo del giorno in cui tutti cantarono, chi per un motivo, chi per l’altro, scaturì nei cuori di chi in quegli istanti si era trovato a Sunnydale.
<< Di che canzoni stai parlando? >> le chiese Kennedy.
<< Già, tu probabilmente non eri ancora a Sunnydale quel giorno. Xander provocò questa specie di epidemia nella città, peggiorata a sua volta da Dawn >>.
Gli occhi di tutti si spostarono dall’uno all’altra.
<< Ho come il bisogno di farti altre cento domande, ma non riesco a fartene nemmeno una… Non capisco >> disse Buffy tornando a guardare Layla.
<< Ho come il bisogno di dirti altre mille cose, ma non riesco a dirtene nemmeno una… Non capisco >> rispose la ragazza.
<< Forse è meglio se ci mostri le stanze >> disse Giles.
La ragazza non se lo fece ripetere e mostrò a tutti i locali comuni come la cucina e i bagni e subito dopo le stanze di ognuno, alcune sarebbero state occupate da più di una persona.
Come ultima cosa Layla accompagnò Spike nel suo scantinato, un luogo molto accogliente per quanto buio.
<< Tu sapevi che saremmo venuti >>
<< Certo >>
<< Sì, ma non ci hai ancora detto come mai, in cosa devi aiutarci >>
<< Non lo so nemmeno io, e molte cose per il momento non posso nemmeno dirvele. Spero ti troverai bene qui >>
<< Hai pensato proprio a tutto >>
<< Sapevo ti saresti salvato >>
<< Sai tante cose, forse troppe >>
<< Forse hai ragione, non è sempre un bene sapere tutto. Beh, quando vuoi salire fai pure, attento alle ore pomeridiane >>.
Appena poggiò un piede sullo scalino per risalire, fu fermata dalla voce suadente ed estremamente gentile di Spike.
<< Quale demone li ha uccisi? >>
<< Non ha più importanza >>
<< Vampiri, come me? >>
<< Ho sempre cercato di proteggerli in un modo o nell’altro, ma non è servito a niente >>.
Si allontanò senza dire altro, lasciando Spike seduto sul suo letto ancora in attesa di una risposta.
Una volta rimasta sola, Layla entrò nell’enorme cucina e poggiò le mani sul tavolo in legno. Iniziò a singhiozzare in silenzio, ma appena sentì qualcuno alle sue spalle si strofinò velocemente gli occhi con il braccio.
<< Scusa, non volevo spaventarti >>
<< Buffy, no tranquilla… Vuoi qualcosa da bere? >>
<< In realtà cercavo te, ma qualcosa la bevo volentieri >>.
Entrambe si sedettero al tavolo stringendo la fumante tazza di tè tra le mani.
<< Perché ti rincorrevano quei vampiri? >>
<< Sai come sono fatti, ne offendi uno e ti rincorrono in mille. Credono di essere forti insieme, non sono altro che un mucchietto di polvere >>
<< Pensi così anche di Spike? >>
<< Ha un’anima, è diverso. Lo vedo dai suoi occhi >>
<< È inutile che ti chieda come fai a saperlo, è chiaro che tu sappia tutto di noi >>
<< Spero di non avere la reputazione della spiona ora >> disse Layla sorridendo.
<< Penso che se questo fosse il tuo compito, allora ci sarà stata una motivazione ben precisa per tutto >>
<< Anya… Non l’ho vista >>
<< No, in molte non ce l’hanno fatta >>.
La mora abbassò lo sguardo e Buffy vide chiaramente una lacrima caderle dal viso e atterrare all’interno della sua tazza.
<< Scusa, non volevo che piangessi >>
<< Nessun problema, in questo periodo sono particolarmente sensibile. Sai, una volta ho incontrato tua madre >>
<< M-mia madre? Joyce? >>.
Layla annuì.
<< Circa quattro anni fa, ad una mostra fuori da Sunnydale, io ancora mi allenavo. Solo dopo il nostro incontro Agatha mi disse che quella donna disponibile e sorridente era la madre della Cacciatrice >>
<< Non mi ha mai detto di aver incontrato una ragazza della mia età a una delle sue mostre. Ma probabilmente doveva andare così quell’anno che io iniziai il college. Purtroppo non passammo molto tempo insieme in quel periodo >>
<< Mi dispiace. Anch’io ho passato il tuo stesso dolore, anche se facevo finta di non provarlo, e più passano gli anni più mi mancano >>
<< Come sono… ? >>
<< Vampiri. Fortunatamente poi non ho dovuto uccidere i miei genitori con le mie stesse mani, non ci sarei mai riuscita. Non so cos’abbia Spike, ma riesce a leggere davvero dentro le persone, forse l’ha capito da come lo guardavo. Li odio a prescindere da chi siano, ma lui è diverso non riesco a disprezzarlo >>
<< Sono quindi il tuo nemico per eccellenza >>
<< Da tutta una vita >>.

§

<< C’è una luce diversa nei tuoi occhi figliola, sei cambiata >>
<< Mamma, sono sempre io. Papà… >>
<< Layla, tesoro, torna a casa >>
<< Voi non capite, ho un compito, ho delle potenzialità, dovete solo credere in me >>
<< C’è una luce diversa nei tuoi occhi, ma è pur sempre una bella e luminosa luce >>
<< Mamma…
>> aggiunse Layla in lacrime.

‘Cause there is a light, in your eyes, in your eyes…

Quel ritornello Layla lo cantò anche quella notte.



Ringrazio di cuore chi ha commentato i capitoli precedenti. Con "Buffy" cerco di dare veramente tutta me stessa...Grazie ancora!Bacioni!
PS: il testo della canzone l'ho scritto io ^^ e ringrazio chi mi ha aiutata con la traduzione. Il finale della storia può sembrare un po' ambiguo, è semplicemente un ricordo/sogno di Layla rispetto ai suoi genitori

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Capitolo 4
*** Remind Me A Beautiful Memory ***


Nessuna persona accanto, nessun sorriso, nessuna parola di conforto, nessun abbraccio. Layla ricordava a stento quei momenti. Forse l’unica persona che le era stata veramente accanto era Agatha, ma nonostante fra loro esistesse un rapporto profondo, niente poteva essere in confronto al bene che può darti una famiglia, un fidanzato, un amico sincero.
Mesi e mesi passati tra formule, corse, scontri e sangue.
Seduta al tavolo della cucina Layla fissava un punto qualsiasi del legno e passava il dito medio a destra e sinistra su dei granelli di zucchero cascati mentre distrattamente li aveva messi nel suo caffèlatte.
Era sola, in piena luce, ma così tremendamente coperta dal buio dei ricordi, ricordi non troppo felici, ricordi di pianti e ferite ancora aperte. Avrebbe voluto tanto ricordare un momento sereno della sua esistenza senza dover piangere per il dolore.
<< Immagino sarai sempre la prima ad alzarti >>
<< Xander! >>
<< Scusa, non volevo spaventarti >> rispose lui notando la sua fretta nell’alzare lo sguardo.
<< No, è che… Pensavo >>
<< Ho notato >> disse prendendo del latte dal frigorifero << Posso? >>
<< Che domande fai? Questa è anche casa tua >> fece lei sorridendo.
<< È ancora un po’ strano per me. Finché era la casa di Buffy, non c’erano problemi, ma qui ci devo ancora fare l’abitudine, anche se dicendocela proprio tutta non è certo la prima volta che sono ospite di qualcuno. Si potrebbe dire che sono un po’ un nomade >>
<< Nomade? Nomade Xander… Potrei chiamarti così >>
<< Ok, mi rimangio tutto >>.
Layla sorrise e illuminò ancora di più la stanza di luce. Anche se dentro sé stessa sentiva pesanti ombre muoversi dentro e fuori, agli occhi degli altri si poteva solamente dire che emanasse pura e semplice energia luminosa.
<< Siamo un po’ sperduti in mezzo al nulla vero? >>
<< C’è una piccola città lontano da qui. Purtroppo è vero siamo decisamente isolati dal mondo, ma è stata diciamo una precauzione, non possiamo stare sotto gli occhi di tutti, però certo non possiamo nemmeno rinunciare alla nostra vita. A Lake City non manca davvero nulla >>
<< Lake City? Mi lasci dedurre che ci sia un lago poco lontano da qui? >>.
Layla annuì.
Subito dopo entrarono in cucina Willow, Faith e Buffy.
<< Buongiorno, che c’è per colazione? >>  disse allegra la rossa.
<< Biscotti, cereali, brioche, tutto quello che volete >> rispose serena la padrona di casa.
<< Possibile che le ragazze non si siano ancora abituate ad alzarsi presto? >> disse scocciata Buffy.
<< Giusto Buffy, bisognerebbe darle una bella strigliata >> l’appoggiò Faith.
<< Eh dai ragazze, hanno appena salvato il mondo, un attimo di tregua >>
<< Willow non azzardarti ad appoggiarle >> le rispose la Cacciatrice rubandole una tazza dalle mani.
L’atmosfera era serena. I minuti passavano e la cucina si riempiva di buon umore. Quando il locale fu abbastanza affollato Layla si alzò e cercò nel frigo delle buste contenenti il sangue per Spike.
<< Stai scendendo? >>
<< Sì, preferisci andare tu Buffy? >>.
Non rispose, ma Layla capì le sue intenzioni e le lasciò tra le mani la “colazione” di Spike.
Senza farsi notare uscì dalla stanza e si recò verso lo scantinato. Senza fare troppo rumore scese gli scalini e trovò Spike sdraiato sulla sua brandina a contemplare la soffitta.
<< Allora non vi siete dimenticati di me? >>
<< No, c’è ancora qualcuno che di tanto in tanto ti nomina, o forse capisco male io >> disse passandogli le buste.
<< Sei di buon umore >>
<< A volte capita, finalmente abbiamo un po’ di tregua >>
<< Ti fidi di lei? >>.
Buffy annuì.
<< Anch’io sai? Mi sembra una persona interessante, anche se… Un po’ sola >>
<< Non la biasimo, ha passato tanti mesi, anzi anni, senza accanto nessuno >>
<< Pensa molto alla sua famiglia… Ai vampiri >>.
Buffy rimase in silenzio pochi secondi, poi riprese a parlare.
<< Quindi lo sai? >>
<< Che qualcuno come me ha ucciso le persone a cui teneva di più al mondo? Sì, ma non me l’ha detto lei… Intuito >>
<< Si vede da come ti guarda, ma non penso provi dell’ odio >>.
Spike abbassò lo sguardo e fissò i contenitori del sangue che l’avrebbero saziato. Per un attimo provò quasi disgusto, tanto da voler scagliare tutto contro il muro e rimanere digiuno.
<< Mi capita di pensare che essere un vampiro non è sempre il massimo, soprattutto quando hai un’anima. Ti manca sempre qualcosa. Mi manca di non poter fare colazione come tutti gli altri, il sapore di cose che non ho provato mai. Mi manca una passeggiata al sole >>
<< Perché mi dici questo? Non sembri neanche tu >>
<< Sì, lo so è strano, ma quando hai tempo per rimanere solo e pensare seriamente, ti accorgi di quanto la vita è stata infame con te, di quanto ti ha odiato per darti tutto questo, per toglierti le cose che potevano regalarti un misero sorriso. Soprattutto quando hai un’anima, sai di essere diviso a metà, sai che proverai alcune cose e mai più altre, perché in fondo sono e rimango pur sempre un vampiro >>.
Buffy si avvicinò a Spike e gli lasciò un bacio sulla fronte.
<< Scenderò più tardi >>.
 Senza dire altro risalì gli scalini, ma uscita dallo seminterrato trovò Layla a pochi passi da lei.
<< Non riesci a fare di più, vero? >>
<< Come? >>
<< Non riesci a dire di più a Spike che un “ Torno Subito ”. Non fraintendermi, non è un rimprovero, capisco benissimo. Anzi scusami non volevo intromettermi >>
<< Invece hai ragione tu, mi blocco. Il perché non riesco a capirlo nemmeno io >>
<< Hai paura, paura di sbilanciarti >>
<< Gli ho detto che lo amo >>
<< Ed è la verità? Ami Spike? >>.

§



<< Ahh, finalmente un po’ di riposo >> disse ad alta voce Andrew stravaccandosi sul divano del salotto.
<< Muoviti sfaticato, bisogna andare a fare rifornimenti in città >>
<< Ma Xander, avrò anch’io il diritto di sedermi un attimo >>
<< Perché cos’hai fatto di così impegnativo? >>
<< Beh, in fondo nella battaglia ho combattuto anche io no? >>
<< Cos’hai fatto tu? Combattuto? Dai alzati o ti faccio alzare io, e ringrazia che non ti abbiamo abbandonato lungo la strada >>
<< Va bene, va bene >>.
Scocciato e offeso Andrew si alzò e si avviò con Xander verso l’ingresso. Fuori dall’enorme casa Willow raccoglieva fili d’erba qua e là. Si respirava aria pulita, il cielo era limpido e il sole riscaldava in un attimo qualunque cosa.
<< Erbe magiche? >>
<< No, però chissà che non trovi qualcosa che potrebbe interessarmi. Dove andate? >>
<< Rifornimenti, Buffy ha detto che è meglio comprare qualcosa se non vogliamo morire di fame >>
<< Siamo davvero un esercito >>
<< Soprattutto perché le potenziali mangiano ognuna per venti >>
<< E non mettono su un chilo >> scandì bene Andrew.
Willow e Xander lo guardarono pochi secondi in silenzio.
I due entrarono in macchina e si avviarono verso il piccolo centro urbano. Distava circa un quarto d’ora dalla casa in cui abitavano ora. Fosse stato per Xander ci sarebbe andato da solo, ma era sempre meglio portarsi dietro qualcuno, visto che il posto era del tutto sconosciuto.
<< Guarda, un lago >> indicò Andrew mentre si trovavano fermi ad un semaforo.
Poco lontano da loro, un’enorme distesa d’acqua copriva una vasta parte del territorio.
<< Dev’essere il lago di cui mi ha parlato Layla, per questo la città si chiama Lake City >>
<< Probabilmente è un lago importante, oppure si ricongiunge ad un’antica leggenda… >>
<< Andrew non ti ho chiesto vita morte e miracoli di un lago che nemmeno conosci >>
<< Eppure è strano, l’acqua sembra inchiostro. Non ho mai visto dell’acqua tanto scura >>
<< Forse è solo molto profondo >>.
Verde. Xander ripartì e pochi minuti dopo il lago scomparve dalla loro vista, coperto da una serie di alberi.
Arrivarono in città e parcheggiarono poco lontano da un centro commerciale, probabilmente l’unico del paese.
<< Perché hai chiesto a me di venire qui? Non mi sopporti >>
<< Che domanda stupida, sei la mia esca >>
<< Ah… Grazie >> rispose confuso Andrew.
Attraversarono a un incrocio e ad entrambi caddero gli occhi su una ragazza. Era bellissima, vestita di un abito rosso lungo fino alle ginocchia. I lineamenti assomigliavano moltissimo a quelli di Anya.
Arrivati dall’altra parte della strada Xander si fermò ,si girò freneticamente e prese un gran respiro.
<< Anya >> urlò sperando si girasse .
<< Xander, non è lei >>
<< Anya >>
<< Xander, riprenditi >> gli disse Andrew prendendolo per il colletto della camicia.
Dal suo unico occhio scese una lunga lacrima. Xander si appoggiò a un muro e iniziò a battervi contro il pugno. Andrew aveva paura a pronunciare anche una sola sillaba, ma fu lui a spronarlo a parlare.
<< Dimmi com’era? Com’era mentre stavate combattendo? >>
<< Con la sua solita carica, con la voglia di spaccare il mondo. Si fece coraggio pensando alla cosa che odiava di più >>
<< I conigli >> disse sorridendo Xander.
Da quando aveva saputo della sua morte aveva cercato con tutte le sue forze di dimenticarsi di lei, per non crollare definitivamente. In realtà in quelle poche notti trascorse senza Anja, non aveva fatto altro che sognarla. Sempre le soliti immagini. Lei che con coraggio uccideva portatori senza sosta. Sbarazzatasi dell’ultimo correva incontro a Xander e insieme salivano sull’autobus. Poi le sue labbra si avvicinavano e di colpo tutto svaniva, tornando reale.
<< Non sai cosa darei… >> disse Andrew tra i singhiozzi << … Per essere morto al suo posto. Meritavo io di morire >>
<< Forza, andiamo a comprare le cose che ha chiesto Buffy >>.
Si incamminarono in silenzio verso l’ingresso del centro commerciale. Xander pensò che infondo Andrew non era una pessima persona, come si ostinava a credere.

§

<< Chi ti rivelò la morte dei tuoi genitori? >>
<< Agatha… Mi stringeva forte la mano, così forte che per un istante non me la sentii più, ma in realtà il dolore che provavo era ben più grande >>
<< A me invece… Mia sorella >> disse Dawn rigirandosi una margherita tra le mani.
Sedute sotto il portico della villa, a tratti si dicevano una frase o due.
<< Di solito sono più logorroica sai? >>
<< Io ho sentito tanto di quel silenzio da non poterne più. Parlami di quello che vuoi >> disse sorridendo Layla.
<< Quindi eri figlia unica? >>
<< Ho sempre desiderato un fratellino più piccolo o una sorellina. Anche i miei erano d’accordo, ma mia mamma dopo me non ha potuto più avere figli. Avevo un fratello >>
<< Un fratello? >>
<< Più grande di me. È scomparso quando avevo dodici anni, lui allora ne aveva quasi venti. Chiunque si sarebbe innamorato del suo sguardo. Sai Dawn, erano anni che non ne parlavo >>
<< Scusa, non volevo intromettermi >>
<< Al contrario, sono felice. Posso finalmente ricordare qualcosa e non essere sola. Posso parlare, parlare, parlare… >>.
Layla guardava fisso davanti a sé, Dawn invece guardò il suo profilo e sorrise.
<< Quando dico scomparso intendo dire che una mattina mi sono alzata e mi hanno detto che Josh era morto. Mia madre era disperata, mio padre parlava ventiquattro ore al giorno con agenti di polizia. Io non riuscivo a capacitarmene. La sera prima era uscito e da allora, da quell’ultimo “ci vediamo domattina piccola, vai a letto presto”, non l’avevo mai più rivisto. Ma Josh è ancora qui, ne sono sicura >>
<< Beh… certo, la sua presenza. Sì insomma non, non si spegnerà mai >>
<< No Dawn, non intendo dire “è ancora qui” in quel senso. Mio fratello è ancora vivo, io ne sono sicura >>
<< Ma come…? >>
<< Non so chi me l’abbia portato via, ma lo tiene ancora con sé, e sinceramente non so nemmeno quale sia il motivo >>
<< Come fai a esserne sicura? >>
<< Istinto. Quando conobbi Agatha dopo un paio di anni le chiesi se poteva effettivamente aiutarmi, ma ricevetti solo risposte negative >>
<< E cos’hai intenzione di fare? >>
<< Lo so che è passato molto tempo, ma ora sono grande e forte abbastanza per poter svolgere qualche indagine. A distanza di anni io credo che lui sia ancora vivo, da qualche parte >>
<< Voglio aiutarti >>
<< Come? >> chiese stupita girandosi verso la ragazza.
<< Se per te non sono d’intralcio vorrei stare al tuo fianco in questa…“Missione” è il termine giusto? >>.
A volte basta un unico sorriso sincero per dimenticarsi anche solo per un attimo, di tutto quel buio che per tanto tempo ti ha appesantito l’anima.

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Capitolo 5
*** Agatha ***


Era ormai sera. Il sole era sceso del tutto e una pallida mezza luna fece capolino da dietro gli alberi dell’immenso bosco che si trovava di fronte alla villa.
Xander e Andrew erano tornati tardi, carichi di una decina di sacchetti contenenti le provviste per almeno due settimane.
<< Così non dovremo fare avanti e indietro troppo spesso >> aveva detto Xander agli altri.
Era sembrata una buona idea.
Le ragazze anche per oggi avevano finito di allenarsi, Willow aveva riposto le erbe più “interessanti” trovate quel giorno nei dintorni e in attesa della cena era rimasta con Kennedy nella loro camera, abbracciate tutto il tempo.
C’era chi preparava da mangiare, chi apparecchiava la tavola.
Dawn, che quel giorno aveva parlato a lungo con Layla, scese nel seminterrato dove si trovava Spike.
<< Spike… Puoi salire ora se vuoi. Il sole è tramontato da molto >>
<< Sai, ci sto facendo l’abitudine a questo posto. Forse è meglio che rimanga qui >>
<< Ti senti di troppo? >>
<< Mi sento un po’ inutile >>
<< Stai parlando con la persona meno indicata. Anzi forse è il contrario, stai parlando con la persona perfetta >> disse sedendosi accanto a lui che invece rimase sdraiato.
<< Tu non sei inutile Dawn >>
<< E cosa faccio di così importante? >>.
Seguì un breve attimo di silenzio.
<< Ecco visto, nemmeno un motivo >>
<< Solo perché non sei una Cacciatrice non vuol dire che tu non serva a nulla. Sei la carica per Buffy e poi, sai maneggiare bene la spada, dovresti allenarti per migliorarti, vedrai che in battaglia sarai indispensabile >>.
La ragazza gli sorrise e il vampiro si mise seduto, quando si sentirono altri passi provenire dagli scalini.
<< Spike puoi salir… Ah Dawn eccoti >>
<< Sono venuta a chiamarlo, ma non vuole venire >>
<< Fai il bambino capriccioso ora? Forza, Layla ha detto che deve parlarci di una cosa importante >>
<< Ed è indispensabile che ci sia anche io? >>
<< Beh… Fai parte del gruppo no? >>.
Spike la guardò stupito. Se pensava agli anni passati, quelli in cui si odiavano, quelli in cui ognuno voleva la morte dell’altro, mai avrebbe pensato che Buffy un giorno avrebbe potuto considerarlo uno del gruppo. Si sentì per un attimo felice come un bambino.
<< Ok, andiamo >> disse facendo finta di nulla.
La Cacciatrice sorrise tra sé e sé.
<< Prima di andare >> li interruppe Dawn << Volevo dirvi una cosa. Oggi ho parlato a lungo con Layla. Mi ha detto di avere un fratello >>
<< Un fratello? >>
<< Sì, ma è morto o meglio, secondo lei, scomparso anni fa. Personalmente non mi sembra una persona che dice una cosa tanto per dirla, credo voglia davvero che l’aiutiamo a capire cos’è successo >>
<< E perché non ce ne ha parlato prima? >>
<< Beh Buffy, forse è quello di cui deve parlarci stasera >>
<< Può darsi, comunque se davvero è passato molto tempo dubito possa essere ancora vivo no? >>.
Altri passi lungo le scale. Layla non scese tutti i gradini vedendoli a metà strada.
<< Ah state arrivando. Volevo avvisarvi che è pronta la cena >>
<< Grazie, arriviamo subito >>.

§

<< A nome di tutti, Layla cucini divinamente >> disse Andrew stravaccandosi sulla sedia.
<< Tu parla per te >> fece Rona guardandolo male.
<< Perché devi sempre intrometterti? >> la zittì Dawn.
<< Hey, non cominciamo a litigare. Comunque per una volta non posso che dar ragione ad Andrew >> disse Giles cercando di non scatenare altre discussioni.
Layla sorrise, poi finito di sparecchiare fece in modo che nessuno si alzasse da tavola per andarsene.
<< Prima di lasciarvi andare a dormire, volevo parlarvi di una cosa molto importante >>.
Non volava una mosca, tutti rimasero con le orecchie tese per capire quale fosse la notizia.
<< Agatha vuole incontrarvi >>.
Alcune Potenziali farfugliarono qualcosa tra loro. Buffy e Faith parlarono con una voce sola.
<< Quando? >>
<< Mi sembra di capire che non aspettavate altro. Domani… Domani andrà benissimo >>

§

Puliti gli ultimi bicchieri Layla si sedette al tavolo della cucina e poggiò la testa contro il legno.
<< Stanca? >>
<< Mi sento esausta dentro, non è stanchezza >> rispose a Buffy senza cambiare posizione, poi alzò il viso.
<< Sono contenta che finalmente potrete conoscerla, è stata come una seconda famiglia per me, potrò condividere qualcosa anche con qualcun altro dopo tanto tempo >>
<< Più che contenta io sono curiosa, ma sono felice che tu ti senta sollevata. Ascolta… Dawn mi ha raccontato cosa vi siete dette oggi. Mi ha ripetuto di non dirti nulla, ma se le hai confidato di tuo fratello, non penso sia proprio un segreto >>
<< Non ha fatto male, solo faccio molta fatica a parlarne, meno male che mi ha anticipata >> disse sorridendo.
<< Layla, non credi sia un po’ impossibile che sia ancora vivo? >>
<< È vero sembra assurdo, ma non aver mai saputo com’è davvero andata a finire mi da la speranza di credere che sia ancora qui >>.

§

Nel buio della sua “stanza”, Spike sentì passi leggeri provenire dall’alto della scala. Provò nel buio a capire chi fosse, ma non ce ne fu bisogno, sapeva benissimo, dal suo inebriante profumo, di chi si trattasse.
<< Perché sei qui? >>
<< N-non riuscivo a dormire >>
<< E un malandato vampiro credi possa aiutarti a conciliare il sonno? >>
<< Sei malandato? >>
<< Lo sto diventando a rimanere fermo qui. Mi sento peggio che in prigione, sono meno attivo di quando a Sunnydale il sole spaccava persino le pietre >>
<< Sunnydale… È strano sentire il suo nome >>
<< Buffy, perché non mi hai lasciato morire? >>.
Fu felice di non poter vedere i suoi occhi in quell’istante. Si sentì avvampare e le mani iniziarono a sudarle, poi prese coraggio e cercò il letto in cui sedeva Spike, per potersi mettere accanto a lui.
<< Non potevo >>
<< Per il bene di questo dannato mondo hai persino ucciso l’uomo che amavi, perché hai permesso a me di vivere? >>
<< Non potevo, te l’ho detto >>
<< Ci siamo odiati per così tanto tempo… Detestati… Non riesco a capire perché? >>
<< Perché ora ti amo >>.
Lo disse con un filo di voce, accanto al suo orecchio.
<< E… N-non riesco a fare a meno di te… William >>.
I suoi occhi si riempirono di lacrime, ma lui non li vide. Spike sentì la sua mano a pochi centimetri dal suo petto. Sembrò quasi che gli stesse accarezzando l’anima.
<< Buffy… >>
<< Shh >>.
Sentì le sue labbra avvicinarsi. Si sfiorarono solo per un attimo nel buio di quell’intensa notte, poi si strinsero la mano.
<< Dormiamo Spike >>.

§

Il mattino seguente Layla scese di buon ora nello scantinato per consegnare al vampiro la sua “colazione”, ma appena lo vide abbracciato a Buffy, fece marcia indietro facendo finta di niente. Rientrò in cucina con un sorriso.
<< Dov’è Buffy? >> esordì Faith appena la vide entrare.
<< Credo sia uscita presto, forse a fare un giro… Mangiamo? >> chiese cercando di cambiare argomento.
Faith fece una smorfia e andò a sedersi.
<< Buongiorno >>  esclamò Wood salutando di nascosto Faith con un bacio.
<< ‘Giorno… Caffè? >>
<< Sì grazie. Quindi oggi è il gran giorno >>
<< Sì, io non aspetto altro da tutta la notte. Quando la vedremo Layla? >>
<< Quando ci saremo tutti. Andremo nel bosco qui accanto >>
<< Perché non qui? >>
<< Non sono la persona più indicata per dirtelo >>.
Quando anche le Cacciatrici più dormiglione si svegliarono, l’intero gruppo si recò nel bosco, persino Spike protetto da una coperta pesante. Fortunatamente nella zona della selva in cui si stavano recando non riusciva a penetrare nemmeno un raggio di luce per quanto erano fitti i rami degli alberi e ciò permise al vampiro di poter camminare in tranquillità.
<< Arriverà volando o si materializzerà dopo che avremo visto un’immensa nube di fumo? >>
<< Per te è proprio impossibile tacere, vero Rona? >> esordì Dawn.
<< E tu devi sempre parlarmi sopra? Non ti sopporto! >>
<< Ascoltare te invece è bellissimo sai? >>
<< Buongiorno a tutti >> disse una voce poco lontano da loro rimbombando nel silenzio del bosco.
<< È lei >> esordì Giles.
<< In persona, e volevo avvisare Rona che sono arrivata camminando, sfortunatamente non so ancora volare >>
<< E lei come conosce il mio nome? >>
<< Domanda sciocca non trovi? C’è qualcosa che io non sappia di voi? Come nuova Cacciatrice hai davvero molto da fare >>.
La ragazza sbuffò mentre Dawn soffocò  una risata.
Buffy la guardò dalla testa ai piedi. Era una donna adulta, con qualche ruga sul viso che rimarcava i suoi anni trascorsi. Di bassa statura, magra, indossava un abito lungo color nero e rame che quasi le copriva i piedi. Gli occhi erano molto stretti, ma si riusciva a capire che erano di un verde molto intenso, i suoi capelli invece erano corti molto mossi e di un porpora scuro.
<< Che personaggio strano >> disse Kennedy superato il breve istante di silenzio.
<< Strano? >>
<< Beh il suo abbigliamento, i suoi capelli >>
<< Ti ci abituerai >> tagliò corto lei.
Agatha guardò verso Layla che le sorrise calorosamente.
Se da una parte la giovane si mostrava disponibile a tutti e molto solare, Buffy notò che al contrario Agatha appariva più fredda di come invece Layla l’aveva descritta.
<< Vogliamo sapere tutto >>
<< Quanta fretta. E cosa vorresti sapere di preciso? >>
<< Chi sei, da dove vieni, perché ci conosci… Qual è l’imminente catastrofe di cui ci parlerai >>
<< Catastrofe? >> domandò Dawn.
<< Pensavi venisse a parlarci della flora di questo posto? >>
<< Come sei perspicace Buffy >> rispose la donna.
<< Non è un fatto di essere svegli o meno. È più che evidente che la preparazione di Layla per tutti questi anni debba servire a qualcosa, ma ti assicuro che qualcosa peggio del Primo non lo potremo mai fronteggiare, quindi dicci pure di cosa si tratta >>
<< Beh certo, il male primordiale è sicuramente la cosa più terribile con cui ci si possa scontrare, ma questo lo pensi tu >>
<< Che cosa?! >> esordì stupita Faith.
<< Mi scusi Agatha, ma sono anni che affrontiamo demoni, giorni del giudizio, e le assicuro che peggio della Bocca dell’Inferno non… >>
<< Un Dio >> esclamò lei interrompendo Giles.
Buffy rise.
<< Dici di conoscerci bene e non sai che ne abbiamo già eliminato uno? >>
<< Come potrei non saperlo, ma non avete più ciò che vi aiutò ad eliminare Glory anni fa >>
<< E tutte queste Cacciatrici? >>
<< Sono già morte >>.
Nessuno parlò per alcuni secondi. Sui visi di alcune Cacciatrici si ripresentò la paura, la stessa che avevano messo da parte durante la loro ultima e prima battaglia.
<< Come sarebbe a dire morte? Per chi ci hai preso? >> domandò furiosa una Cacciatrice.
<< Le ragazze hanno ragione. Come puoi dare per scontato che nessuna di loro ce la farà? >> disse Faith quasi minacciosa.
<< Se non mi ascolterete nessuno di voi sopravviverà >>
<< È una minaccia? >> chiese la mora avvicinandosi ad Agatha.
<< Dai calmati >> disse Robin prendendola per un braccio.
<< La conosco da meno di dieci minuti e già mi dà sui nervi >>.
La donna fece finta di non sentirla. Con sguardo serio si voltò verso Buffy.
<< La nostra unica speranza si trova accanto a te >>
<< I-io? >>
<< Sì Layla >>
<< Prevedibile >> commentò Buffy.
<< Sentite io ci sto capendo sempre meno. Le Cacciatrici non servono a nulla, noi ancora meno, Layla sarà il punto fondamentale. Beh noi cosa ci facciamo qui? >> esclamò Xander.
<< Insieme non siamo inutili, ma dovete ascoltarmi e fidarvi di me. Questo Dio di cui vi parlo non è affatto come Glory, qualcosa di molto più terribile accadrà… >>
<< Basta con queste stronzate. Qual è il punto? >>
<< Tu, Vampiro… Taci >>.
Lo sguardo di Agatha diventò d’un tratto perfido. Lo fissò con malignità, ma in realtà quello sguardo non nascondeva altro che un angoscioso segreto.
<< Lui è parte della squadra >> disse Buffy ad alta voce.
Spike sentì un tepore dentro di sé per un attimo.
<< E ha perfettamente ragione. Qual è il punto? >>
<< Questa tremenda fretta vi ucciderà >>
<< Sai, Layla ti aveva descritta come una persona comprensiva, beh mi dispiace ammetterlo, ma sembra che chi non voglia collaborare con noi sia proprio tu. Ci tratti con ostilità, e non sappiamo nemmeno chi tu sia>>
<< Vi faccio aprire gli occhi >>
<< Chi sei? >>
<< Una Strega, ma non come Willow… In realtà… >>
<< Ho capito rimarrà un segreto, beh non mi interessa. Come ci conosci? >>
<< Chi non conosce la Cacciatrice a parte i “normali” terrestri che non sono tuoi amici? Ho delle particolari abilità che mi hanno permesso di sapere ogni cosa di te. Non sono tua nemica Buffy, non sono nemica di nessuno. Tu, Layla, voi tutti siete indispensabili per questa minaccia, ma solo se mi ascolterete >>.
D’un tratto ci fu un forte vento, tanto che Dawn rischiò di cadere all’indietro.
Quando la raffica finì, Agatha era sparita.

§

<< Sempre sveglia fino a tardi? >>
<< La notte forse è la parte del giorno che preferisco. Fin quando c’è questa quiete però. Mi piace starmene un po’ per conto mio, qui in cucina >>
<< Non posso darti torto. Nonostante io viva nel caos da anni e ormai ci abbia fatto l’abitudine, un po’ di tranquillità è quello che a volte desidero di più. E ancora una volta mi toccherà tirare fuori le armi >>
<< Buffy, tu credi davvero che io sia, sì insomma, la “chiave” >>
<< Mi fa strano sentir parlare di “chiavi” sai >> disse sorridendo riferendosi a sua sorella, poi riprese a parlare << Sinceramente Layla, questa tua cara “Agatha” non mi è affatto sembrata come me l’hai descritta. Non ho capito assolutamente nulla né di lei, né di che cosa dovremo affrontare. Sembravano parole messe lì a caso >>
<< Io… È la prima volta che la vedevo così scontrosa con qualcuno >>
<< Può darsi che non mi fidi di lei, però con te è diverso. Ti osservo più come fossi una di noi >>.
Layla sorrise.
<< E devo dire che Agatha non ama particolarmente i vampiri >>
<< Da quando seppe della morte dei miei genitori, reagisce così ogni volta che se ne parla o che ne vede uno. Sa quanto ho sofferto. Per me Spike è un’altra cosa, ma per lei… Beh l’unica cosa che vuole è il mio bene. Ti fiderai di Agatha come ho fatto io >>
<< Forse >>.
Entrambe si voltarono verso la finestra ancora aperta. Entrava una leggera brezza primaverile, e la luna piena risplendeva alta sopra gli alberi.
<< Forse >> ripeté Buffy, poi si alzò lasciando Layla sola nella stanza.

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Capitolo 6
*** The Lake ***


<< Come sta procedendo il piano? >>
<< Sto ultimando alcune cose, ma ci siamo >>
<< Non ho tutto questo tempo, ricordatelo >>
<< E io non la farò attendere >>
<< Mi fido di te, Agatha >>.

§

La foto ritraeva due persone sorridenti, appena sulla  riva di un fiume. Erano un ragazzo e una ragazza, poco più che adolescenti, che si abbracciavano con occhi felici. Fratello e sorella.
Layla fissava il ricordo che teneva tra le mani, trattenendo a stento le lacrime. Era passato del tempo, ma non aveva dimenticato, non avrebbe mai perso le speranze di poter ritrovare Josh. Sapeva, in cuor suo, che era ancora vivo, che c’era una lieve possibilità di poterlo ritrovare.
Troppo presa nell’osservare la foto, non aveva sentito i passi lenti di Dawn, che entrata nella sua stanza si sedette sul letto accanto a lei.
<< Stai ancora pensando di poterlo ritrovare? >>
<< Sogno la notte di correre senza fiato. Corro finché non mi trovo in uno strano bosco e dietro degli alberi è lì… Ad aspettarmi >>.
Ci fu un breve silenzio. Dawn mise la sua mano sulla schiena della ragazza, quando dal piano inferiore sentirono delle urla.
Si guardarono un istante e poi corsero a vedere cosa stesse succedendo. Andrew all’ingresso si teneva le mani tra i capelli terrorizzato. Buffy e Faith, davanti a lui, cercavano di farsi dire cosa avesse visto.
<< Una ragazza… Dobbiamo salvarla, venite >>
<< Cosa diavolo stai dicendo?! Mi stai facendo perdere la pazienza >>
<< Faith, così non lo aiuti. Andrew dicci cosa succede, calmati >>
<< Mentre camminavo, l’ho vista… È sparita… >>.
Il ragazzo non accennava a calmarsi, così Buffy decise che il modo migliore per fargli passare il momento isterico era quello di mollargli un bel ceffone sul viso. Fu abbastanza forte da far spostare Andrew di qualche passo.
<< Ahi… Perché mi hai colpito? >>
<< Ti sei calmato o ne vuoi un altro? >>
<< E va bene, mi calmo. Stavo tornando della città, e notando il lago sempre più scuro ho deciso di avvicinarmi di più sulla sponda. Una volta lì ho visto una ragazza poco lontano da me. Non ho fatto in tempo a fare qualche passo che l’ho vista sparire >>
<< Sparire nel senso di “dissolversi”? >> chiese Willow.
<< Molto peggio. Ha urlato ed è stata come afferrata da qualcosa. Era accanto all’acqua e un secondo dopo è scomparsa lì sotto >>
<< Tu ovviamente l’avrai aiutata, non è vero “valoroso guerriero”? >>
<< Beh ecco… Sono corso qui per avvertirvi e… >>
<< Come immaginavo >> fece Faith spazientita alzando gli occhi verso l’alto << Scontrarti con il Primo non ti ha insegnato un accidente >>
<< Calmiamoci tutti >> disse Xander allontanando la ragazza da Andrew << Forse è meglio se andiamo lì anche noi, non credo si stia inventando nulla >>
<< Non lo penso nemmeno io, ma se qualcuno facesse la fine di quella ragazza? >>
<< Siamo abbastanza preparati a questo genere di cose, non crede Giles? >>
<< Allora è vero >>.
Tutti si voltarono verso Layla appena pronunciate quelle parole. Ogni volta riusciva con poco ad attirare l’attenzione su di sé.
<< Vero cosa? >> chiese Buffy.
<< Non mi sono mai avvicinata a quel lago, ma a quanto ne ho sentito parlare, non si raccontano cose molto positive. Spesso ho sentito dire, una volta trasferitami qui, di persone scomparse, strani avvistamenti. Credevo fossero solo storielle per spaventare i bambini, ma pare sia vero. Potrebbe trovarsi lì un demone, o peggio il nostro imminente nemico. Ha ragione Xander, dovremmo andarci >>
<< Chi te ne ha parlato? >>
<< Agatha. Forse è meglio che… >>
<< No. Non la chiamerai, questa volta ce la caveremo da soli >>.
Layla guardò Buffy negli occhi per poi annuire con la testa.
Decisero di recarsi sul posto Buffy, Faith, Layla, Xander  e l’ex preside Wood. Gli altri rimasero in casa, chi ad allenarsi, chi a cercare informazioni sul misterioso lago e chi, come Spike, ad aspettare che calasse il sole.

§


<< Ho un pessimo presentimento >>
<< Sesto senso? >>
<< No, il mio unico occhio mi dice che c’è qualcosa di strano >>
<< Xander come può il tuo… ? >>
<< Buffy, fammi sembrare perspicace per una volta >>
<< Ma questo cosa c’ent… Beh sì, sicuramente sarà così >> rispose lei rivolgendogli un mezzo sorriso.
<< Grazie >> disse lui soddisfatto.
Il sole, che da giorni non accennava a scomparire dietro la più misera nuvola, era alto, e in prossimità del lago illuminava la distesa calma e piatta dandogli riflessi quasi grigiastri.
<< Notate anche voi quel colore strano? >> chiese Faith.
<< Forse è solo… “Inquinato” >> disse Xander cercando una risposta plausibile.
<< Allora dovrebbe esserci qualche cartello. Qui intorno non c’è nulla, nemmeno un avviso per impedire alla gente di fare il bagno, eppure non c’è anima viva. Non dovrebbe essere una di quelle giornate in cui quelle famiglie perennemente felici vengono qui per un “pic-nic” o cose simili? >>
<< Se è vero quello che so, qui non c’è nessuno per le voci che girano su questo posto >> le rispose Layla.
<< Eppure è strano, se un posto è davvero così “spaventoso” non lo si dovrebbe usare per dare il nome a una città, no? >>
<< Forse non era così un tempo >>
<< Cosa vuoi dire? >>
<< Che magari prima davvero questa città si ricollegava a questo lago per un qualche motivo, ma poi le cose possono essere cambiate, forse è successo qualcosa >>
<< Io scenderei di qui e mi avvicinerei per capirci meglio qualcosa >> esordì Buffy che era rimasta in silenzio fino a quel momento.
Scesero tutti dall’auto, quella che ovviamente Layla aveva dato loro appena arrivati lì, ogni cosa sembrava essere stata messa appositamente lì per essere utilizzata, compresa quella macchina.
Una volta vicini alla riva notarono che l’acqua non era affatto del colore che si notava dalla distanza, ma decisamente si trattava di pura e semplice acqua.
<< Qui sembra sia tutto a posto. Eppure mi era sembrato… >> disse Faith.
<< Hei, ho trovato questo >>.
Richiamata l’attenzione, Wood si avvicinò agli altri con un braccialetto d’argento in mano.
<< Potrebbe averlo perso la ragazza che ha visto Andrew >>
<< O potrebbe trovarsi qui da una vita >> rispose Xander.
<< Qui non c’è nulla, stiamo perdendo tempo >>.
Faith non fece in tempo a girarsi che qualcosa la spinse a terra. La testa finì per metà sott’acqua, una strana sostanza le si attaccò al corpo, qualcosa di viscido e grigio. Un attimo dopo si rialzò in piedi.
<< Faith, stai bene? >> chiese Wood preoccupato.
<< Devi essere inciampata su quelle rocce umide >> disse Layla.
<< Non sono inciampata, io non inciampo su stupide rocce, qualcosa mi ha spinto >>
<< Ma qui ci siamo solo noi >>
<< Per avere un occhio solo hai davvero una bella vista Xander >>
<< Hei, non provocarmi >>
<< Allora smettila di dire idiozie, qualcosa mi ha spinto, qualche barriera, non ne ho idea >> disse muovendo un braccio e provando a toccare qualcosa che però sembrava semplicemente essere aria.
<< Cos’è quella roba che hai addosso? >> fece Wood avvicinandosi a lei.
<< Quale roba? >> chiese guardandosi le braccia.
Una sostanza grigia e scivolosa le ricopriva parte delle braccia e del collo.
<< Cosa diavolo è! >> disse provando a liberarsene.
<< Quella non è acqua >> fece Buffy avvicinandosi.
<< Sì e fa letteralmente schifo, aiutatemi a toglierla >>
<< E se fosse qualcosa che sarebbe meglio non toccare? >>
<< E tu vorresti lasciarla così Harris? >> lo riproverò Robin.
Faith riuscì a liberarsi di quella strana patina che le si era attaccata al corpo, che rimase a terra,  ma sembrò iniziasse a muoversi.
<< Cosa sta succedendo? >>
<< Si muove, Faith l'hai scampata per un pelo >>
<< E’ meglio prenderne un campione, potremmo farlo analizzare da Willow, magari lei sa dirci cos’è >>
<< Io non la tocco quella roba >> fece Xander indicando le piccole strisce grigie che sembrava stessero pulsando.
<< Dovrei avere un paio di guanti in macchina, forse c’è anche qualcosa per mettere dentro quella roba >> disse Layla correndo verso l’auto. Una volta tornata indossava un paio di quanti da neve e teneva in mano una piccola cassetta per gli attrezzi.
<< Ho trovato questi nel bagagliaio >>
<< Scusa ma la macchina non era tua? >> chiese Xander.
<< In realtà… L’ho solo trovata quando sono arrivata qui >>.
Si avvicinò a una delle strane macchie grigie pulsanti e ne prese una in mano, mettendola nella cassetta e richiudendola accuratamente.
<< Ora bisognerà capire cosa diavolo mi ha spinto lì >>.
Un tremendo boato si sentì provenire dal centro del lago.
<< Cos’è stato? >> fece Buffy osservando la distesa vibrare.
<< C’è qualcosa lì in mezzo >> disse Wood provando a vedere meglio.
<< Forse è solo il povero Nessie che si è perso… Scusate volevo solo interrompere la tensione >>
<< Frequentare Andrew non ti sta facendo bene Xander >>.
Un altro boato, questa volta la terra tremò e Layla cadde sulle rocce bagnate. Una delle strane creature che ancora si muovevano le si attaccò al collo, qualcos’altro le afferrò la caviglia e provò a trascinarla verso il lago.
Con le mani al collo provò a liberarsi di ciò che le era volontariamente arrivato addosso, ma la sua consistenza impedì a Layla di disfarsene.
Buffy le andò vicino e con tutte le sue forze staccò lo strano animale simile a una sanguisuga dal collo della ragazza. Questo le aveva lasciando un leggero taglio poco sotto il mento. Nel frattempo Wood aveva afferrato una grossa pietra per allontanare ciò che aveva afferrato la caviglia di Layla, che mollò la presa.
<< Mai uscire disarmati. Forza andiamo via di qui >>.
Insieme corsero verso l’auto, questa volta nulla gli impedì di allontanarsi dal lago.
Una volta entrati in macchina udirono nuovamente un forte boato e videro l’acqua al centro del lago alzarsi di un paio di metri per poi riscendere fragorosamente. Prima di partire Faith attirò l’attenzione degli altri.
<< Guardate c’è qualcuno >>
<< Dove? >>
<< Lì Buffy, vicino alla sponda destra del lago. Sembra un uomo >>.
Si girarono tutti a guardare la strana figura, poi sentirono un piccolo gemito provenire dalla macchina e l’attenzione cadde su Layla che invece era rimasta pietrificata a fissare il punto che aveva indicato Faith.
Xander fece partire l’auto e si allontanò in direzione della loro attuale abitazione.
<< Layla, cosa succede? Conosci quella persona? >>.
La ragazza non rispose alle domande di Buffy, poi la Cacciatrice le vide scendere una lacrima.
<< Cos’hai visto? >> chiese Faith insistente.
<< Ho… Ho… >>
<< Avanti! >> disse scrollandola per le spalle.
<< Mio fratello… Ho visto mio fratello >>.

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Capitolo 7
*** Necessary ***


<< A volte mi manca Sunnydale >>
<< Come resistere al suo fascino vampiresco >>
<< Dico sul serio Spike, mi manca persino il mio vialetto, la cassetta della posta... É strano trovarsi qui senza un vero motivo. “Semplicemente” la tua città è andata in frantumi e non ne è rimasto nulla. Non sono cose che possono raccontare tutti. Eppure Sunnydale mi manca >>
<< Effettivamente anche a me manca l'ingresso della mia cripta Dawnie, ma a dir la verità era un po' che non la frequentavo più. Ti abituerai anche a questo, te lo dice uno che è stato morto più di quanto sia stato vivo ed è dovuto abituarsi a qualunque cosa. Sai che trauma aver dovuto rinunciare ai pantaloni a vita alta? >>.
Dawn rise di fianco a Spike seduti sul suo letto nel seminterrato.
<< Sai non sono in molti a chiamarmi come hai fatto tu? >>
<< Non avrei dovuto? >>
<< No, no va bene. È strano essere qui con te ora, noi non parliamo da quando... >>
<< Non finirò mai di chiederti scusa per quello che ho fatto a tua sorella >>
<< Io sono venuta qui perché in fondo credo che... Beh se ci è passata sopra lei, forse dovrei farlo anche io. Non so come e perché sia successo, ma non credo che tu sia più... >>
<< Pericoloso? Dawn non lo sono ormai da molto tempo, e con lei io non avrei mai... >>
<< Non ha importanza, non devi dare spiegazioni a me >>
<< Credi che il sole sia già calato? >>.
Sentirono la porta d'ingresso al piano di sopra sbattere violentemente contro il muro. Dawn si alzò di scatto, mentre Spike le mise una mano sul braccio, come a volerla rassicurare.
<< Credo proprio siano tornati >> disse il vampiro alzandosi a sua volta.
Senza dire altro risalirono al pianoterra.
<< Willow! >> urlò a gran voce Buffy.
<< Buffy cosa succede? >> chiese Dawn preoccupata.
<< Dov'è finita Willow? >>
<< Sono qui, cos'è successo ragazzi? >>.
Sulla porta di casa vide gli altri entrare parecchio sgomenti, tra tutti Layla, che camminava con lo sguardo perso nel vuoto e si sedette lentamente su una sedia fissando un punto imprecisato davanti a sé.
<< Oddio, stai bene? >> le chiese la piccola del gruppo.
<< É sotto shock. Noi, beh abbiamo avuto uno spiacevole incontro, o per meglio dire uno scontro con delle strane creature appiccicaticce >>
<< Xander che stai dicendo? >>
<< Willow devi fare tutte le ricerche possibili su questo >> le disse porgendole il barattolo con la strana creatura all'interno.
<< Non credo sia innocuo vero? >>
<< Sì lo è, finché non ti salta addosso per soffocarti >> disse Faith << Vado a farmi una doccia, mi sento uno schifo >>
<< Mi volete spiegare cos'è successo ora? >>.
Spiegato l'accaduto, compreso l'avvistamento dello scomparso fratello di Layla, Willow prese in mano il barattolo e lo esaminò avvicinandolo a sé.
<< Non so come fare ad esaminare questo “coso” senza che mi attacchi, aprirlo e sperare che non si muova mi pare troppo azzardato. Credo farò un incantesimo per poterlo immobilizzare un po' di tempo, non è una cosa troppo difficile, spero solo non ne sia immune >>
<< Una volta capito cos'è forse sapremo anche da cos'è infestato il lago e qual è il vero problema di questo posto. Voi il terremoto non lo avete sentito vero? >>
<< Quale terremoto? >> chiese il vampiro.
<< Come pensavo >> rispose la Cacciatrice << È chiaro che fosse un avvertimento solo per noi. Signor Giles secondo lei i libri potranno esserci utili? >>
<< Controlleremo sicuramente, anche se non sono sicuro di aver mai visto tra quelle pagine l'immagine di quell'essere, ma potrei anche sbagliarmi >>
<< Credevo che i libri fossero affondati insieme a Sunnydale >>
<< E ti sarebbe anche piaciuto, non è vero Xander? >>
<< Questo è un colpo basso Signor Giles. Le ricordo che ci ho passato anni e anni su quei libri, ormai sono il mio pane quotidiano >>
<< Bene, allora non ti dispiacerà andare in camera mia a prenderli, sicuramente sentono la tua mancanza >>
<< Fregato >> rispose lui dirigendosi verso le scale.
<< Layla, sei sicura di stare bene, vuoi che ti prepari qualcosa di caldo? >> chiese Dawn avvicinandosi a lei.
Lo sguardo ancora perso, gli occhi vacui.
<< Ragazzi spero davvero non si tratti di un altro coma, non ho proprio voglia di rientrare nella testa di uno di voi, con tutto il rispetto >> disse Willow guardando Buffy.
La bionda le rivolse un sorriso.
<< Ci penso io >> disse Faith avvicinandosi alla nuova del gruppo.
<< Faith, non penso che con la violenza tu possa risolvere qualcosa >>
<< Sentiamo, come vorresti farla rinsavire tu che sai sempre tutto? Oh sì, perché non le parliamo amorevolmente, magari l'abbracciamo e le facciamo qualche carezza Buffy, vuoi? >>
<< Giusto, pestiamola a sangue, forse così si riprenderà. Non puoi sapere che shock abbia avuto vedendo suo fratello, non puoi sapere... >>
<< Non siamo un gruppo di psicologi, non siamo qui per questo. Se lei può esserci utile e aiutarci allora faremo in modo che si riprenda, altrimenti... >>
<< Come puoi parlare di lei in questo modo? >> disse Dawn con tono stizzito.
<< Ma bene, le sorelle Summers alla riscossa >>
<< Non ci hai mai parlato, nemmeno per un secondo e lei ti ha accolto in casa sua senza chiederti nulla in cambio. Non sei cambiata affatto >>
<< Questa non è casa sua, e io non le devo proprio niente >>
<< Adesso basta! >>.
Tutti si voltarono. Layla in piedi, lo sguardo basso, ma il tono della voce fermo, sicuro.
<< Visto? Sta benissimo >>
<< Io, scusatemi non volevo farvi preoccupare. Credo andrò a letto... >>
<< Ma noi... >>
<< Dawn, no >> le disse girandosi, poi se ne andò senza dire una parola.
<< Hei, sono stato via solo cinque minuti, che è successo? >>
<< Forse è meglio se andiamo tutti a farci una dormita, ne riparleremo domani >>.

§

<< Si può? >>.
Wood aveva assistito all'intera discussione senza dire una parola, per una volta aveva preferito non intervenire e non prendere le parti di nessuno, anche se dentro di sé si sentì dispiaciuto di aver visto la ragazza per cui forse stava iniziando a sentire qualcosa, reagire in quel modo, quasi crudele.
<< Se ti dicessi di no? >>
<< Mi farei da parte >>
<< Non sei venuto qui per sentirti dire di no >>
<< In effetti... >>
<< Allora entra >>.
La camera di Faith sembrava quella di un ricercato che da un momento all'altro sarebbe dovuto scappare dall'altra parte del mondo. I mobili erano spogli di qualunque tipo di oggetto, tutto pareva anonimo, abbandonato.
<< L'hai resa, molto personale >>
<< L'importante è che ci sia un letto per dormire. Mi accontento di poco ultimamente >>
<< Non hai nemmeno disfatto i bagagli che sei riuscita a portare. Avevamo un grosso autobus ricordi? Potevi metterci molte più cose >>
<< Ero più preoccupata per la fine del mondo ricordi? >>
<< Non cambiare discorso >>
<< Io non sto cambian... Wood perché sei qui? Se gli altri in così poco tempo hanno reso la loro stanza come quella di una principessa delle fate non è un problema mio >>
<< Non sono venuto per parlare di questo >>
<< É per prima... La discussione con Buffy >>
<< Io non ti avevo mai vista così... Arrabbiata >>
<< Tu non mi hai visto in un sacco di modi, a dire la verità non mi conosci affatto >>
<< E preferisci che sia così >>
<< Pensi che stia cercando marito? No perché se è così hai davvero sbagliato ragazza, non mi interessa dell'opinione che hai di me, o di quella che hanno gli altri. Io so quello che sono, so com'ero e come sono ora >>
<< Invece ti interessa, ti interessa parecchio. Tu vuoi essere importante, per il gruppo o per qualcuno >>.
Faith rise, poi si sdraiò sul letto non curante della presenza di Wood e si girò dalla parte opposta.
<< Se permetti vorrei dormire. Non vorrei sbagliarmi ma oggi sono stata attaccata da qualcosa di disgustoso, credo di meritarmelo un po' di riposo >>
<< Ti dà fastidio parlarne vero? Bene “miss io-sono-forte-il-dolore-non-esiste”, riposati pure e quando vorrai parlarne, beh la mia porta è sempre aperta >>.
Faith non rispose, sentì i passi di Robin allontanarsi.
<< Robin io... >>.
Quando si voltò si accorse di essere rimasta sola.

§

Nell'enorme villa regnava il silenzio. Era notte ormai, gli Scoobies per quel giorno si erano meritati il loro riposo. Qualcosa li minacciava, come al solito qualcuno o qualcosa ce l'aveva con loro, ma questo ormai non li spaventava più. Erano anni ormai che ogni giorno fronteggiavano calamità sempre peggiori, la “vita tranquilla” non era certo adatta a loro, il quotidiano era costituito per lo più da sangue, stremanti lotte, paletti, teste mozzate, vampiri, ma forse per la prima volta, ognuno di loro per una notte, avrebbe desiderato semplicemente essere e poter vivere una vita normale. Più di tutti quella sera Spike, quasi maledisse il fatto di essere un vampiro, sdraiato sul suo letto fissava il soffitto, come se potesse parlargli, come se potesse dargli le risposte che voleva. Preso dai suoi pensieri non sentì i passi di qualcuno sulle scale, che in silenzio si era avvicinato a lui accendendo la luce, tanto che sobbalzò per un attimo quando se ne accorse, fino a che non riconobbe Buffy.
<< Cosa ci fai qui? >>
<< Non riuscivo a dormire, e nemmeno tu a quanto ho visto >>
<< Ho fatto solo un brutto sogno. Sei turbata per la discussione di oggi con Faith? >>
<< Mmh no, non molto, in fondo è sempre stata così lei, potrà essere cambiata, ma è sempre Faith >>
<< Quindi io potrò essere cambiato, ma sono sempre Spike >>.
Buffy lo guardò confusa.
<< E questo cosa c'entra? >>
<< Niente, lascia perdere >>
<< Beh, posso rimanere o preferisci che me ne vada? >>
<< Mettiti pure qui >> disse assente spostandosi sul materasso.
<< Si può sapere che cos'hai? Io vengo qui con le migliori intenzioni >>
<< Oh ma certo, andiamo dal povero Spike, non si sa mai che si senta solo nella sua inutilità! >>
<< Continuo a non capire! >>
<< É palese Buffy, è palese! Avresti dovuto farmi morire in quella dannata caverna, invece no, hai voluto salvarmi questa dannata vita. Per cosa? Per vivere in uno stramaledetto scantinato in cui non servo a nulla se non a fare da arredamento. Persino la caldaia è più utile di me >>
<< Ti senti escluso? Spike tu sei parte del gruppo da molto tempo ormai, sei utile come tutti gli altri, e sei considerato da tutti. Possono esserci stati periodi meno belli, periodi che preferirei non ricordare perché ne faccio parte anch'io, ma ci siamo passati sopra tutti, io per prima, vorrei che una volta per tutte lo capissi >>
<< Per te è facile parlare >>
<< Quando avrai finito di fare la vittima fammelo sapere >> disse voltandosi.
<< Credi si tratti di questo? Fare la vittima? Per chi mi hai preso per un bambino? Mi sembra chiaro che sia un dato di fatto Buffy, non mi sto inventando niente, non faccio i capricci. Io qui in questo posto non c'entro niente. Prima bene o male avevo la mia vita, ora sono costretto qui tutto il giorno. Questo non è il posto in cui dovrei vivere? >>
<< Vuoi che ti cerchiamo una cripta Spike? O preferisci che mettiamo qui la tv via cavo, in fondo non penso che per Layla sia un problema >> rispose sarcastica.
<< Ti stai incavolando, non è un buon segno >>
<< Sei tu che mi fai incavolare. Come fai a dire queste cose? Cosa vorresti fare? Nemmeno io so cosa sto facendo Spike, vivo giorno per giorno, non è casa mia questa, non è la mia città, ma abbiamo dovuto salvare il mondo, un'altra volta, e Sunnydale non esiste più, non posso farci niente, dobbiamo prendere quello che capita, come abbiamo sempre fatto >>
<< Come hai sempre fatto tu forse, io... >>
<< Tu cosa? Tu non eri così? Vorresti ridare la tua anima indietro e vivere come prima? >>
<< No mai >>
<< E perché no? In fondo questa vita non ti piace. Vai, ci saranno mille modi per poterla perdere, tanto qui non servi a nessuno >> gli urlò contro.
<< Non lo farei mai, io... É tutto ciò che ho, tutto ciò che mi appartiene davvero >>
<< E allora non so proprio cosa farci Spike, non so davvero cosa dirti >>
<< Dovevi lasciarmi lì, dovevi... Dovevi farmi morire >>
<< Lo capisci che non posso. Non avrei mai potuto lasciarti morire, mai! >> gridò ancora più forte, ma il tuo tono non trasmetteva solo rabbia, nascondeva dell'altro.
<< E per quale cavolo di motivo?! >> fece lui urlando a sua volta alzandosi e mettendosi di fronte a lei.
<< Perché ti amo dannazione! >>.
Le si mosse il mento, per il pianto, e delle lacrime le scesero lungo le guance. L'aveva ripetuto, l'aveva ammesso un'altra volta. Dopo giorni senza aver proferito parola su quanto aveva detto in quella caverna prima di scappare, ora l'aveva detto, ancora più chiaramente di prima, ora ne era consapevole.
<< In quale altra lingua vuoi che te lo dica? Non avrei mai potuto lasciare la persona che amo morire in quel posto, nemmeno se fosse stato il gesto più eroico mai visto prima >>
<< Tu... Tu non l'hai detto per... >>
<< Per farti piacere? Quanto pensi che sia perfida William? >>
<< Buffy io... Mi dispiace >>
<< Io ho avuto paura, paura davvero, ma è quello che sento, tacere non farà cambiare le cose. Speravo tu l'avessi capito anche stando in silenzio >>
<< Ma io, io non posso darti quello che cerchi Buffy. Io ti amo da morire, ma non avrai mai da me quello che potresti avere da qualunque altra persona sulla terra, quello che poteva darti Riley, un corpo caldo in cui scaldarsi, qui avresti solo mani fredde che ti sfiorano e vivresti al buio... >>
<< Il motivo per cui ti amo è proprio questo. Io non cerco quello che possono darmi tutti, tu hai qualcosa che nessuno di queste persone potrà mai avere e se me lo faccio andar bene io non capisco davvero perché dovresti preoccupartene. Vuoi che te lo dica un'altra volta così da esserne sicuri? >>
<< A dir la verità sì >>.
Si sorrisero e si guardarono, si guardarono a lungo senza dire nulla.
<< Spike, possiamo dormire ora? >>
Senza dirsi altro il vampiro si rimise sul letto e fece spazio per Buffy. Mise il braccio sopra il suo, quasi a volerla proteggere, poi si strinsero la mano.
<< Le tue mani sono più calde di quanto tu creda >>.

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