In vacanza con i Serpeverde

di Ashly91
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** CAPITOLO 1: L'arrivo ***
Capitolo 2: *** CAPITOLO 2: Dannati Serpeverde! ***
Capitolo 3: *** CAPITOLO 3: Sorprese ***
Capitolo 4: *** CAPITOLO 4: La verità viene a galla ***
Capitolo 5: *** CAPITOLO 5 – APPUNTAMENTO CON DRACO MALFOY, ANCHE IO VITTIMA DI UN SERPEVERDE ***



Capitolo 1
*** CAPITOLO 1: L'arrivo ***


L'arrivo

1° Luglio. Maldive. Hotel Pearl.

Tre ragazze scendono da un taxi e scaricano le loro valige. Si guardano intorno...

"Caspita, che bel posto!" disse una di loro. Aveva i capelli ricci fino alle spalle.

"Già, è proprio vero!" l'approvò un'altra. Lei aveva una folta chioma rossa e liscia.

La terza non parlò. Quest'ultima aveva i capelli scuri, tenuti insieme da un mollettone. Era troppo impegnata a prendere la sua terza ed ultima valigia.

"Ashly, va bene che restiamo qui fino a Settembre, ma non ti sembra di esagerare? Addirittura tre valigie!" disse ancora la riccia.

"Herm, questa è vuota!"

"Motivo in più per non portarla!" disse la rossa.

"Ginny, hai idea di quante cose compreremo qui? Tutte le estati devo comprarne un'altra perchè non ci sta tutto in quelle che mi porto!"

Ebbene sì, le tre ragazze davanti all' hotel non erano altri che Hermione Granger, Ginny Weasley e Ashly Bagman. Due ormai ex-Grifondoro e una ex-Tassorosso. Erano grandi amiche e avevano così deciso di fare una bella vacanza insieme, come l'anno precedente.

Si affrettarono ad entrare in hotel per raggiungere la loro stanza.

 

"Siamo spiacenti" disse l'addetta alla reception "La stanza tripla è stata venduta, abbiamo solo tre singole disponibili al momento."

"Tre singole?" disse Hermione.

"Meglio!" si affrettò Ginny "Avremo più...privacy!"

"Ginny!"

"Cosa c'è? Io voglio conoscere qualche ragazzo carino!"

Ashly prese la chiave della sua stanza “102…mi piace come numero!” disse, poi si avviò verso l’ascensore trasportandosi le tre valigie, tutte insieme, senza neanche farsi aiutare.

Ognuna delle ragazze sistemò le proprie cose nella propria camera, dopodiché decisero di andare in spiaggia a prendere un po’ di sole.

La spiaggia era deserta. Si misero vicino all’acqua, con accanto un ombrellone chiuso, e si sdraiarono sulle tre sdraio da loro prenotate.

“Allora Ginny…” chiese Hermione con un sorriso malizioso “C’è nessuno che ti interessa?”

“Calma Herm” rispose la rossa con tono da V.I.P. “Siamo appena arrivate, fammi guardare in giro!”

“Ginny, mia cara Ginny” disse infine Ashly “Se tuo fratello ti sentisse!”

“Appunto per questo abbiamo deciso di fare una vacanza per sole donne!”

Proprio in quel momento un gavettone esplose sulla faccia della ex-Tassorosso, che si alzò, sbraitando, nella direzione da cui il palloncino ricolmo d’acqua era partito.

Rimase ferma immobile dando le spalle al mare e con una faccia scioccata si tolse gli occhiali da sole riuscendo così a vedere i colpevoli di quello scherzo. Tre ragazzi erano a terra dalle risate.

“Visto, ve l’avevo detto che era lei!” disse uno dei tre ragazzi.

Anche le due ex-Grifondoro si alzarono e si voltarono. Ebbero la stessa razione dell’amica che, nel frattempo, stava raggiungendo il ‘bambino’ che aveva appena parlato.

“Gregory Goyle!” disse furibonda “Che diavolo ci fai tu qui?”.

Gregory Goyle, l’ex-Serpeverde che a scuola le aveva reso la vita impossibile e di cui pensava di essersi finalmente liberata, era lì, davanti a lei, piegato in due dalle risate.

“Ecco, le mie vacanze sono rovinate!” continuò Ashly tornando sulla sdraio.

Intanto, gli altri due ragazzi si erano alzati e avevano cominciato a bombardare Hermione e Ginny.

“Draco Malfoy!” esclamò la riccia Grifondoro furiosa.

“Zabini Blaise, ti facevo più maturo di questi due idioti!” aggiunse la rossa riscoperta d’acqua.

Alle ragazze sembrava impossibile: i loro incubi scolastici erano esattamente dov’erano loro. Stessa isola. Stessa spiaggia. Non poteva essere vero.

“Meno male che ci siete voi!” disse Malfoy preparando un altro gavettone “Credevo che mi sarei annoiato quest’estate! Così almeno mi diverto!”

“Sei un immaturo!” gli rispose a tono Hermione “Hai finito il tuo settimo anno a Hogwarts, Merlino solo sa come, e ti comporti ancora come se fossi un bambino!”

“Rinuncia Herm” la calmò Ashly “Sono…ragazzini!”.

Ragazzini. Non pensò neanche un momento di dire uomini. Era una parola troppo grande per quei tre odiosi ex-Serpeverde. I ragazzi avevano già pronti altri gavettoni e stavano per lanciarli.

Ginny si accertò che in giro non ci fosse nessuno, poi prese la bacchetta e la puntò sui tre bambini che aveva di fronte.

“Reducto!” urlò. I tre palloncini scoppiarono sulle teste dei ragazzi, che ne prepararono altri con le loro bacchette.

“Andiamo via!” disse Ashly “Non voglio mettermi a litigare con loro il mio primo giorno di vacanza!”.

La ragazza cercò di superare Goyle, che la tratteneva. La lasciò passare solo dopo una veloce ginocchiata che la ex-Tassorosso gli tirò nello stomaco. In realtà avrebbe tanto voluto colpirlo più in basso.

Hermione e Ginny la seguirono in albergo. La videro alla reception pensando che volesse andarsene, poi ascoltarono meglio il discorso. Stava chiedendo se i loro ex-compagni di scuola alloggiavano lì. Fortunatamente per le ragazze, la risposta fu una parola che, in quella situazione, aveva un dolce e armonioso suono: no.

Andarono a farsi una doccia, per ritrovarsi più tardi in camera di Ginny a escogitare un piano per evitare di incontrare i tre ragazzi.

“Secondo me dobbiamo cambiare albergo!” disse Ginny. Hermione non era d’accordo.

“Trovare posto adesso è praticamente impossibile!”

“Esatto, e poi a me piace questo posto!” aggiunse Ashly.

“Allora…usciamo tutti i giorni, troviamoci qualche bel ragazzo e facciamogli capire che non siamo sole! Ci gireranno alla larga!” riprese Ginny.

“No…farebbero di peggio!” la contraddì ancora la riccia ragazza che sospirava sdraiata sul letto.

“Ignoriamoli e basta! Saranno anche dei bambini, ma si stancheranno!” disse Ashly.

Le due ex-Grifondoro rimasero a guardarla in silenzio. Erano passati pochi giorni dalla fine della scuola e Ashly aveva già varcato la soglia adolescenziale. Fino a poco prima era la solita ragazza allegra e immatura che amava stuzzicare gli altri. Che qualcuno le avesse fatto un incantesimo? O forse il gavettone che l’era esploso in faccia le aveva fatto veramente male…

Decisero comunque di seguire il suo consiglio.

Il giorno successivo uscirono molto presto e andarono in un centro commerciale vicino al loro albergo per fare un po’ di shopping. Si erano fermate in una boutic con una vetrina che mostrava degli abitini estivi molto corti e belli. Tutto era tranquillo.

“Ehi, ragazze!” disse Ginny “Questo come mi sta?”. La ragazza aveva addosso uno dei vestitini molto corti esposti in vetrina e si destreggiava in lente piroette per farsi ammirare.

“Bene, direi…” rispose Hermione. Ginny smise di ballare.

“Direi? Che vuol dire?”

“Che è un po’ troppo…corto!”

“In breve, è molto molto sexy!” spiegò Ashly, che era appena uscita dal camerino con indosso un abito ancora più corto di quello che portava l’amica.

“E’ solo che” continuò appoggiando le mani sulle spalle di Hermione “La nostra cara Herm non approva certi vestiti!”

“Quelli non sono vestiti!” replicò la riccia imbronciata “Sono solo una piccola parte!”.

Ginny si avvicinò a una gruccia e appoggiò un vestito sull’amica. “E’ ora di cambiare questo lato di te!” disse spingendola nel camerino. Quando ne uscì era irriconoscibile. Quell’abitino la copriva a malapena.

“Questo è…” disse Ginny.

“Perfetto!” continuò Ashly “Sai quanti ragazzi conquisti con quello addosso?”.

Dopo aver convinto l’amica a comprarlo, le ragazze decisero di andare a mangiare qualcosa fuori.

Tornarono in albergo solo nel tardo pomeriggio. Era stata una bella giornata. Tranquilla, serena. Senza gli ex-Serpeverde trai piedi. Per tre giorni non li videro.

Dopo una settimana cominciarono i guai.

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Capitolo 2
*** CAPITOLO 2: Dannati Serpeverde! ***


Dannati Serpeverde

Quando le ragazze, dopo aver pianificato la giornata, scesero nella hall dell’albergo vennero fermate da un’addetta alla reception. Aveva un messaggio per loro. Qualcuno le aveva cercate e aveva lasciato delle lettere, una per ciascuna di loro. Su ogni busta c’era scritto: leggilo da sola.

Un tranello? Poteva benissimo esserlo ma potevano anche essere le lettere dei ragazzi che avevano conosciuto due giorni prima. Decisero di andare fuori, all’entrata dell’ hotel.

Hermione era perplessa.

“Io non ho molta voglia di leggerla…” disse giocherellando con la busta sospetta “Infondo non mi interessa più di tanto quell’Alex!”

“Hermione Jane Granger, ora ti uccido!” disse Ginny. Non aveva mai sopportato quel lato di lei. Non si interessava molto ai ragazzi quando era a scuola perché per lei era più importante lo studio. Finché era a scuola poteva accettarlo, ma era davvero arrivato il momento di cambiare quella ragazza. Hermione aveva bisogno di un ragazzo. Un ragazzo fisso, almeno per quei mesi di vacanza.

Mentre le due ragazze discutevano la loro amica aprì la sua busta. Non appena un filo d’aria tocco la lettera contenuta al suo interno ci fu una lieve esplosione, sufficiente per ricoprire la povera ex-Tassorosso di cenere. La poveretta aveva una faccia furiosa e uno sguardo assassino. Si guardò bene intorno e intravide, dietro a dei cespugli, gli artefici di quelle buste esplosive.

Senza dire niente gli si avvicinò. Goyle si alzò per sfidarla ma, una volta constatato il suo stato, cominciò a indietreggiare.

“Se ti prendo…” mormorò la ragazza. Cominciò ad aumentare la velocità per poterlo acchiappare in tempo prima che fuggisse. Quando l’ex-Serpeverde cominciò a correre, Ashly lo inseguì alla stessa velocità.

Ma non era lei che diceva ‘ignoriamoli’?  pensò Hermione. Per quanto poteva sembrare matura quel pomeriggio, era sempre la stessa Ashly. Si atteggiava da adulta ma era ancora come una bambina. Era ancora la loro Ashly.

Visto l’effetto della lettera dell’amica, le due ex-Grifondoro le lasciarono cadere a terra.

I due ex-Serpeverde rimasti davanti a loro erano troppo impegnati a guardare l’amico che scappava dalla sua vittima per accorgersi che i loro scherzi non avevano avuto effetto. Erano troppo impegnati a guardarsi quella scena comica.

“Pazzesco” disse Zabini scoppiando a ridere “Siamo ancora a scuola!”

“Già” disse Ginny, anche lei in una risata “Mi mancava questa scena!”

I due si guardarono e continuarono a ridere, mentre Hermione e Malfoy si scambiarono un’occhiata torva.

Quando finalmente Ashly tornò dalle ragazze, insieme, decisero di andare via.

I tre ragazzi le seguirono tutta la mattina. Continuarono a torturarle, strada per strada, negozio per negozio, fino all’ora di pranzo, quando le tre si fermarono in un bar all’aperto per mangiare qualcosa.

“Vi volete davvero fermare qui?” chiese Malfoy sedendosi, con i ragazzi, al tavolo accanto a loro.

“Nessuno ti obbliga a fermarti con noi, puoi andare avanti, non ti tratteniamo!” rispose Hermione.

I due si scambiarono la seconda occhiata della giornata.

“No, rimaniamo qui…ci piace rendervi la vita impossibile!”

“Fai come vuoi…”

“Ehi Ashly” disse Zabini rivolto a Ginny “Lo sai che la tua amica si è tanto divertita nel vederti inseguire Goyle?”

“Se è per questo anche tu hai riso mentre il tuo amico veniva rincorso!”

“Era una scena divertente!”

“Appunto, lo era, quindi potevo liberamente ridere anch’io!”

Ashly li guardava in silenzio. Ginny voleva conoscere dei nuovi ragazzi da rimorchiare. Ma Zabini non era nella categoria dei ‘nuovi’ e neanche da ‘conoscere’, tanto meno da ‘rimorchiare’.  Era chiaro che lui aveva un debole per lei e che la cosa era reciproca. Doveva tenerli a distanza, ma voleva che la cosa continuasse.

“Allora Granger” la voce di Malfoy la riportò alla realtà “Che cosa prendi?”

“Visto il posto, il clima caldo e la tua compagnia…direi un altro tavolo!”

“Ma dai…non è più efficace un arsenico?”

“Nel tuo bicchiere?”

L’ex-Serpeverde le fece il suo solito sguardo di superiorità. Era chiaro che Hermione aveva vinto.

“Che fai, leggi?” chiese Goyle a Ashly, che aveva preso un libro dalla sua borsa.

“Sì, s’intitola ‘ Falli soffrire, gli uomini preferiscono le stronze ’! E’ MOLTO interessante!”

“Che cazzata! Ma per te è normale, no?”

“Diciamo…che ho già imparato tanto!”

Arrivò una cameriera per prendere le ordinazioni.

“Siete insieme? Cosa prendete?” chiese al gruppo.

“Insieme? Noi, con loro? Assolutamente no!” disse Malfoy.

“Il biondo prende veleno per topi!” disse Hermione sorridendo.

La cameriera ricambiò il sorriso poi, dopo aver preso le ordinazioni di tutti, si allontanò.

Le ragazze, dopo aver pagato il loro conto, continuarono il loro giro. Volevano liberarsi di quegli scocciatori e conoscevano un modo infallibile per farlo. Se c’è una cosa che il sesso maschile odia è lo shopping. I tre ex-Serpeverde non avrebbero resistito ad un intero pomeriggio in giro per negozi per ‘ sole donne ’, dove sui cartelli, solitamente per i cani, c’era un omino che diceva: “Qui non posso entrare”.

E tanto meno sarebbero rimasti fuori ad aspettarle. Almeno…le ragazze erano sicure che non l’avrebbero fatto. Ma i Serpeverde, per natura, sono bastardi, e avrebbero fatto qualsiasi cosa per rendere la vita impossibile alle loro vittime.

Le seguirono fino al primo negozio, dove l’insegna diceva: “Completi intimi per notti di fuoco, fate impazzire il vostro uomo!”. Ovviamente non entrarono, ma rimasero a guardare tutte le ragazze che riuscivano a intravedere con, tra le mani, i completi che a loro piacevano di più.

Le tre ragazze rimasero dentro per circa un’ora. Quando uscirono trovarono i ragazzi ad aspettarle fuori con delle paline di gomma colme di vernice in mano. Le tre amiche non fecero neanche in tempo di dire “Non provateci” che sia i loro capelli che i loro vestiti si ritrovarono pieni di chiazze color arcobaleno. Scherzi infantili e immaturi? C’è solo una parola…uomini!

Dopo aver riempito le ragazze di vernice, i tre ex-Serpeverde notarono i pacchettini con il marchio del negozio. Malfoy, ovviamente, disse la sua.

“Spero che tu abbia preso quello in pizzo nero, Granger!”

“Quale dei due? Quello che non vedrai mai addosso a nessuna ragazza o quello che non vedrai mai addosso a nessun ragazzo?”

“Weasley, io spero invece che tu abbia preso quello bordeaux! S’intona ai capelli!” disse Zabini.

“Ce l’ ho in effetti, perché non controlli tu stesso?”

“Ragazzi, qui ci vuole classe!” disse Goyle “Bagman, tu quale hai scelto? Quello blu notte o…”

“Ti prego, risparmiami una terribile battutaccia! Tanto non sarai tu a vedere quale ho comprato!”

La ex-Tassorosso riprese a camminare lungo la strada del centro. Le due amiche la seguirono incuriosite di sapere il senso di quella affermazione.

I tre ragazzi decisero di fermarsi in centro. Malfoy si sedette su una panchina.

“Sapete” disse “Tutto sommato non mi dispiacerebbe vedere una di loro con quei completini!”

“Ti riferisci a una in particolare? Spero non alla Weasley, l’ ho già adocchiata io!” disse Zabini.

“Ma guarda (sarcasmo) non l’avevamo capito! No, tranquillo, anche se…è messa bene!”

“Ehi ehi ehi, quella è la futura signora Zabini, non ti permetto di fare certe osservazioni!”

“Futura signora Zabini? Non corri un po’ troppo?”

“Piantala, hai capito cosa intendo! Goyle, che hai? Sei diventato muto? Io non ho fatto nessun incantesimo!”

“Spiritoso! Vi state dimenticando il nostro vero scopo!” disse Goyle. Zabini sorrise maliziosamente.

“Portarcele a letto?” chiese scherzando.

“Sii serio! Dobbiamo rovinargli le vacanze! Insomma, abbiamo già deciso chi tortura chi, tanto vale metterci all’opera e darci da fare!”

“Credimi, amico mio, io ho intenzione, anzi VOGLIO, darmi da fare con la Weasley!”

“Blaise, mi fai schifo! Anche con una Grifondoro! Io dicevo tanto per farci qualche pensiero da film porno, niente di più!” disse ancora Malfoy, alzandosi “Dai, andiamo adesso! Prepariamo qualche ‘sorpresa’ per domani! Le ragazze ne saranno ‘felici’!”

Anche i tre ex-Serpeverde tornarono al loro albergo.

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Capitolo 3
*** CAPITOLO 3: Sorprese ***


Sorprese

Quella sera Ginny propose una bella cena all’aperto, al ristorante di fronte all’albergo. Disgrazia volle che anche i loro ex-compagni di scuola decisero di andare lì. La cosa fu tragi-comica quando il proprietario del ristorante, tenendo conto del fatto che si conoscevano, propose al gruppo di cenare insieme, allo stesso tavolo. Per Ginny non c’erano problemi ma le altre ragazze avrebbero sicuramente trovato delle stupide scuse. Fu così.

“Io non ci sto!” disse Hermione guardando il proprietario “Questi…individui sono dei bambini, non voglio fargli da balia!”

“Hermione, ti prego, accetta! Voglio cenare qui e credo che loro non se ne vadano!” la pregò Ginny. A sorpresa di tutti, Ashly aiutò la rossa a convincere l’amica.

“Herm, coraggio, non è poi la fine del mondo!”

“Oh!” disse infine Zabini “Finalmente delle parole sagge, senza odio nei nostri confronti! Ora…ci puoi dire che ne hai fatto della Ashly Bagman che tutti conoscono?”

“E’ chiusa in camera sua perché ha promesso a Ginny che avrebbe fatto la brava!”

“Ma che brava! Fai di tutto per le tue amiche!”.

Quando finalmente Hermione accettò di cenare con il suo peggior nemico, i ragazzi e le ragazze, si sedettero. Malfoy e la riccia ex-Grifondoro erano a capotavola. Zabini si era appositamente messo davanti a Ginny, mentre Ashly, che le stava accanto, cercava di sopportare Goyle, che le lanciava pezzi di pane.

“Volete ordinare?” chiese cortesemente una cameriera. Mentre prendeva le ordinazioni guardava bene le tre coppie. I due capitavola si fissavano con aria di sfida. Non abbassarono lo sguardo neanche per dare un’occhiata al menù. La bella ragazza dai capelli rossi sorrideva al bel ragazzo davanti a lei, che ricambiava con uno sguardo malizioso. L’altra ragazza era in preda alla disperazione. E spazientita dai continui scherzi del ragazzo che le stava di fronte. Avrebbe tanto voluto strozzarlo. Glie lo si leggeva in faccia. La cameriera, a quel punto, accennò un sorriso.

“Immagino che siate tre coppie in vacanza insieme per la prima volta! Posso consigliarvi il piatto ‘ Fermo amore ’? E’ una nostra specialità!” disse cercando di non farsi fulminare dagli sguardi di Ashly e Hermione. Ginny non staccò un momento gli occhi da Zabini.

“Bene, un menù ‘ Fermo amore ’ e…per voi?” continuò fingendo di aver sentito un’ordinazione da parte degli innamorati. Ad un tratto Ginny accavallò le gambe, per fare a Zabini il gioco del ‘piedino’.

“Ehi” disse Goyle “E’ la mia gamba quella che stai corteggiando!”

“Oh…scusa…” Ginny diventò rossa e si rimise composta.

“Discrezione zero!” disse Ashly.

“Secondo te come avrei dovuto dirglielo?”

“Lascia perdere!”

“No, parliamo!”

“Non parlo con i bambini!”

“Non sono un bambino!”

“E allora perché giochi col pane?”

“E tu allora? Da quando siamo qui avrai fatto tre omini con i grissini!”

“Questo non conta!”

“Non conta? Solo perché gioco io è una cosa infantile?”

“Sì!”

“Ora basta!” disse Hermione “Ashly, anche tu hai accettato di cenare con loro, quindi smettila!”

“Ti sta bene!” disse Goyle

“Guarda che nel rimprovero sei compreso anche tu!”

Ashly e Goyle rimasero in silenzio. Hermione aveva un incredibile controllo sugli altri quando voleva.

Quando arrivarono le loro ordinazioni la situazione peggiorò. 

Malfoy faceva delle insopportabili critiche sul cibo e Ginny giocava col suo menù. Sembrava quasi che stesse imboccando il suo nuovo futuro fidanzato. Ashly era come se fosse sparita. Non parlava, non badava agli stupidi scherzi di Goyle e guardava Hermione come per dire: Fallo per Ginny!

A fine cena, la ex-Tassorosso si alzò. La rossa accanto a lei non la trattenne ancora. Aveva già fatto tanto. Hermione, al contrario, cercò di farla restare. Ginny era troppo impegnata con Zabini per farle compagnia e non aveva alcuna intenzione di continuare il gioco dello sguardo sfida con Malfoy. Per quanto riguardava Goyle, seguì la povera ragazza disperata verso la spiaggia.

Improvvisamente anche Zabini si alzò, seguito da Ginny. Andarono con gli altri due. Hermione e Malfoy rimasero seduti uno di fronte all’altra in silenzio.

“Non ho intenzione di restare!” disse l’ex-Grifondoro.

“Neanche io!” rispose il biondo sorridendo. Entrambi volevano andarsene, ma nessuno dei due si mosse.

Intanto, in spiaggia, Ginny e Zabini si davano alla pazza gioia giocando in acqua. Ashly era seduta sulla riva che guardava il mare.

“Fantastico” disse Goyle “Ora quei due si mettono a fare giochetti erotici in acqua!”

La ex-Tassorosso non gli rispose. Era tranquilla, pensierosa. Diversa.

“Ma certo, ho capito, vuoi restare a guardarli! Come fai a non vomitare…”

“Non guardo loro” disse Ashly alzandosi e togliendosi i sandali “E comunque ora mi allontano. Vogliono un po’ di intimità!”

“E dove vai?”

“Non sono affari tuoi!”

La ragazza si allontanò. L’ex-Serpeverde la seguì ancora una volta. Non voleva lasciarla stare. Nel frattempo, Ginny si era ‘appiccicata’ a Zabini. I due cominciarono a baciarsi senza sosta. Ginny era tutta particolare in fatto di ragazzi.

 

***

 

Hermione stava per esplodere dalla rabbia. Malfoy le lanciava incantesimi da sotto il tavolo provocandole delle piccole scosse elettriche. L’ex-Grifondoro, furibonda, avrebbe tanto voluto ucciderlo, ma si trattenne. Si limitò ad alzarsi e dirigersi verso il suo albergo, lasciando l’irritante biondino da solo al tavolo. Quando lei arrivò nella hall se lo ritrovò seduto su una poltrona. Quell’idiota si sarà smaterializzato! Come vorrei che lo beccassero! pensò andando in ascensore. Lui non la seguì. Rimase seduto su quella poltrona per ben mezzora. Scese Hermione a controllare che se ne fosse andato. Gli si avvicinò.

“Non puoi stare qui!” gli disse.

“Ah, no, Granger? E perché? Io ho preso una stanza!”

‘ Pietrificus Totalus! ’. Era come se l’ex-Principe dei Serpeverde le avesse scagliato contro quell’incantesimo. La frase che le disse aveva avuto lo stesso effetto.

“Tu hai preso cosa?!” chiese la riccia ancora sotto shock.

“Una Suite, spero non ti dispiaccia!”

“Certo che mi dispiace! Vado subito a fare un reclamo!”

“Non ti ascolteranno! Gli ho detto che fino a due mesi fa andavamo a scuola insieme e ci odiavamo, ma che ora siamo grandi amici.”

“E ti hanno creduto?”

“Certo, gli ho fatto un incantesimo!”

“Tu cosa?!”

“Lo sai? Sei ripetitiva Granger!”

“Tu te ne vai adesso!”

“Credo che dovrai obbligarmi, perchè non ho alcuna voglia di farlo!”

“Non c’è problema!”

Il biondino si avviò verso l’ascensore lasciando la povera Hermione nella Hall.

 

***

 

“Lo sai, non mi diverto se non rispondi o non ti arrabbi!”

“Lo so benissimo, per questo non lo faccio. E poi…il mare mi tranquillizza. Rinuncia Goyle!”

“Neanche per idea! Riuscirò a farti arrabbiare, vedrai!”

Ashly e Goyle camminarono per quasi due chilometri senza fermarsi. L’ex-Tassorosso pensava di liberarsene continuando ad ignorarlo, ma non funzionò. Lui continuava a starle dietro e a stuzzicarla.

Ad un tratto Ashly si fermò e si voltò verso di lui.

“Perché lo fai?” gli chiese tranquilla.

Lui rimase in silenzio. Bella domanda. Non lo sapeva con esattezza neanche lui. Si divertiva, forse.

“Allora, mi rispondi? Perché lo fai? Perché non mi lasci stare una buona volta?”

“Perché mi sono ripromesso di rovinarti le vacanze!”

“E pensi che non ne farò altre?”

“Può darsi, ma intanto questa diventerà un incubo!”

“Lo è già senza di te!”

“Ma davvero?”

“Ti prego! Ginny si è perdutamente innamorata di Blaise, Malfoy ci prova con Herm e lei, grazie a dio, non se ne accorge…rovinate le loro di vacanze, si rovinano anche le mie. Quindi non c’è bisogno che ti dai tanto da fare!”

“Io lo faccio lo stesso, non si sa mai!”

“Come vuoi…”

I due rimasero in silenzio a guardarsi per un momento, poi Ashly si voltò a guardare davanti a lei. C’era una lunga distesa di sabbia. Sembrava infinita. Passò una lieve brezza fresca che le scompigliò un po’ i capelli. Era rilassata, serena. Per niente arrabbiata.

Goyle continuò a guardarla. Cominciava a sentire qualcosa per lei che non aveva mai provato. Le si avvicinò lentamente e con un una mano le sfiorò il mento. La guardò negli occhi ancora per qualche secondo, poi avvicinò le labbra a quella di lei. Sempre lentamente la sfiorò, poi entrambi chiusero gli occhi e si abbandonarono l’uno all’altra, in un lungo e romantico bacio.

Subito dopo, lui cominciò a baciarla sul collo e fu lì che Ashly tornò alla realtà. Lo allontanò leggermente con le mani e abbassò la testa.

“Aspetta” disse riprendendo il controllo di se stessa. Goyle le si riavvicinò e la strinse a se.

“Lasciati andare…” le mormorò, poi riprese a baciarla.

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Capitolo 4
*** CAPITOLO 4: La verità viene a galla ***


La verità viene a galla

Ginny si risvegliò, la mattina dopo, un po’ confusa. La sua camera era buia, nonostante fosse ormai mezzogiorno inoltrato, a causa delle scure tende che non lasciavano filtrare la luce del sole. Si passò la mano tra i capelli e si rivoltò nel letto, trovando, sdraiato accanto a lei, il bel ragazzo con cui aveva passato la notte.

Il ‘buongiorno’ di Hermione, invece, era già cominciato da un pezzo. Si era svegliata alle sei del mattino a causa della musica troppo alta del suo vicino di stanza ed era stata costretta ad alzarsi. Non aveva fatto colazione ed era molto nervosa anche a per il pernottamento o di Malfoy nel suo stesso albergo. Come se non bastasse, non volendo svegliare Ginny, decise andare a chiamare Ashly per andare a fare shopping e sfogarsi, ma non l’aveva trovata da nessuna parte e ci aveva rinunciato. A rovinare ancora di più la mattinata, l’ex-Serpeverde si era messo a seguirla ovunque lei andasse. La povera Hermione era esaurita ancora prima di cominciare il nuovo giorno.

Quando Ginny scese alla reception, le due si incontrarono. Preoccupate, stavano per chiedere se la loro amica era rientrata quella notte quando la videro arrivare un po’ scombussolata e in un coma profondo.

“Ashly! Dove sei stata? Hai idea di cosa ho passato stamattina? Avevo bisogno sfogarmi con qualcuno e…” disse Hermione furibonda.

“E non potevi prendere a calci Malfoy? Dovevi aspettare proprio me?” rispose l’ex-Tassorosso nervosa. Si diresse verso l’ascensore e si appoggiò al muro mentre aspettava che raggiungesse il piano terra. Le due ex-Grifondoro le si avvicinarono. Erano preoccupate. Non l’avevano mai vista in quello stato.

“Va tutto bene?” le chiese Ginny.

“Sì…tutto bene. Non vi preoccupate…”

“Sei sicura? Sei…strana!” disse Hermione.

“Sentite, sto bene!”

“No, non è vero! Ti è successo qualcosa! Siamo tue amiche, se c’è qualcosa che non va, parla con noi!”

“Non c’è niente che non va! Ho dormito in spiaggia, non molto comoda, e ora voglio farmi una doccia e riposare come si deve, in un letto con tanto di cuscino!”

“Hai dormito in spiaggia? Aspetta un attimo…” le disse ancora Ginny mentre entrava nell’ascensore, ormai arrivato “Tu ieri eri con Goyle! E’ successo qualcosa! Ashly! Ashly!”

“Troppo tardi” disse Hermione “Le porte si sono chiuse…non ti sente!”

“Bene bene bene…le tue amiche cominciano ad abbandonarti? Wow, Granger, a quanto vedo anche loro non ti sopportano!”. Hermione riconobbe subito la voce di Malfoy.

“Ma farti i fatti tuoi ogni tanto?” gli rispose con tono molto scocciato.

“Naaa, intromettermi nei tuoi è più divertente!

“Taglia corto…che vuoi?”

“Solo vendicarmi per l’avermi lasciato solo a cena! Non ho fatto bella figura, sai?”

“Oh, ma davvero? Quanto mi dispiace! Povero il nostro ex-Principino Serpeverde!”

Il ragazzo le rispose con un sorrisetto malizioso. Era chiaro che la sua permanenza all’albergo della ex-Grifondoro non era solo per rovinarle la vacanza.

“Draco, dille chiaramente che l’ami!” disse Zabini apparendogli alle spalle.

“Blaise, sei una testa di cazzo! Che ci fai TU qui?”

“Affari! Vero Weasley?”

“Sì! Affari! Molto…promettenti!” rispose la rossa diventando dello stesso colore dei capelli.

“Ginny!” esclamò Hermione scioccata “Sei andata a letto con lui? Se Ron lo scopre ammazza prima lui, poi me e infine la preda più succulenta sarai tu!”

“Oh, Herm, come sei noiosa! Voglio solo divertirmi!”

“E con me lo fa!” disse ancora Zabini portandosi via la ‘sua’ ragazza.

“Allora, che facciamo Granger? Da me o da te? Non che ci sia differenza, dovremmo fare solo un piano in più! Se reggi tre piani con me in ascensore…”

“Grazie Malfoy, ma credo che dovrò declinare il tuo… ‘invito’! Ho altro da fare!” disse Hermione salendo anche lei in ascensore. Stava andando da Ashly, preoccupata di cosa poteva esserle successo la sera prima, ma quando arrivò davanti alla sua stanza non sentì solo la sua voce.

“Sparisci!” urlò Ashly da dentro la camera.

Hermione decise di trasfigurarsi in un insetto e di entrare. Arrivata dentro non credeva ai suoi occhi.

Ashly era con Goyle: lei era furibonda per chissà quale motivo e scagliava il ragazzo ovunque poteva.

“Ma la vuoi smettere? Che ti ho fatto?” disse lui.

“Che mi hai fatto?! Che mi hai fatto?!”

“Sì, ti spiacerebbe spiegarmelo?”

“Mi hai lasciata da sola sulla spiaggia, senza svegliarmi, senza dirmi niente, nessun segno di vita e come se non bastasse ora ti materializzi in camera mia senza alcun preavviso!”

“E allora?”

“Allora?!”

“Sì, ho dovuto lasciarti lì! Dovevo riflettere!”

“Ma riflettere su cosa?! Sei solo un pervertito! Hai voluto spassartela? Bene! Ora però sparisci dalla mia vista o giuro che ti trasformo in un mucchietto di cenere!”

“Senti, sono venuto qui per parlare con te! CON CALMA!”

“SONO CALMA!”

Mentre i due litigavano, Hermione faceva mente locale della situazione: “Ashly ha fatto sesso con Goyle…Ashly-sesso-Goyle! Ashly-abbandonata…Goyle…bastardo!”

Questo era il succo della situazione. L’ex-Grifondoro venne distratta dal rumore della finestra della stanza, appena andata in frantumi: Ashly aveva appena scaraventato Goyle fuori dalla finestra.

Il ragazzo però si smaterializzò e tornò da lei, senza fiato per lo spavento.

“Ma tu sei matta! Sei completamente fuori di testa!”

“Forse! Ma è quello che ti meriti! Per cinque anni mi hai tormentata senza sosta e adesso mi fai questo! Dovresti ringraziarmi per la mia bontà! Posso farti di peggio!”

“Bontà?! Bontà?!”

“Ora scusa, ma vado a fare colazione!”

“Eh, no!”

Il ragazzo sbatté la ex-Tassorosso contro la porta.

“Tu adesso mi ascolti!”

“Va bene! Parla!”

Hermione a quel punto uscì. Tornò nelle sue vere sembianze appena fuori e scese al ristorante dell’albergo da Ginny. Doveva assolutamente raccontarle cosa aveva scoperto.

Quando la coppietta, in compagnia di Malfoy, vide arrivare Hermione sconvolta, la fecero sedere curiosi di sentire cosa l’aveva tanto scioccata. La ragazza spiegò tutto, per filo e per segno di quello che aveva sentito.

“E allora?” disse Zabini “Un’avventura notturna capita a tutti! Solo non doveva tornare da lei!”

“Blaise!” lo rimproverò Ginny “E’ mia amica!”

“Scusa tesoro!”

“Tesoro?! State insieme da quanto, sei ore?” disse Malfoy disgustato “E comunque Granger, quando ti deciderai a uscire con me? Coraggio…ti invito a cena stasera! Proprio qui!”

Questa volta Hermione non gli rispose a tono. Era incredula della ‘storia’ di Ginny e Zabini, scioccata per Ashly e Goyle e adesso…Malfoy che la invita a cena?!?! Sicuramente scherza!

“Smettila Malfoy! Non è il momento!” gli rispose con voce tremante.

“Guarda che io non scherzavo affatto Granger!”

In quel momento entrarono al ristorante anche i due ‘assenti’, Ashly e Goyle, che raggiunsero il resto del gruppo. Erano entrambi tranquilli.

La riccia ex-Grifondoro era ancora più confusa di prima: era come se nulla fosse successo nella stanza di Ashly pochi minuti prima. E se avessi solo immaginato tutto? pensò, ma non era così. Ben presto si rese conto che come le sue amiche anche lei sarebbe finita nelle grinfie di un Serpeverde…anche se si trattava di Draco Malfoy.

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Capitolo 5
*** CAPITOLO 5 – APPUNTAMENTO CON DRACO MALFOY, ANCHE IO VITTIMA DI UN SERPEVERDE ***


Capitolo 5 Ringrazio ila_ginny_93 che ha recensito ala storia! Sono contenta che ti sia piaciuta! Spero che ti piaccia anche questo piccolo capitolo, anche se é un po' corto!

Quella sera, Hermione Jane Granger non sapeva cosa fare. Era rimasta tutto il giorno nella sua stanza a pensare a tutto quello che era successo dal loro arrivo in hotel e soprattutto doveva ancora decidere se accettare o meno l’invito del suo peggior nemico.

Quel pomeriggio, Ginny e Ashly le avevano fatto visita, preoccupate all’idea che avesse intenzione di restare in camera per il resto della vacanza, e avevano parlato proprio del biondino insopportabile di cui la riccia aveva paura di caderne preda.

Hermione ripensò alle parole delle due amiche.

[FLASHBACK]

“Coraggio Herm” le disse Ginny “Sei in vacanza e un bel ragazzo ti ha chiesto di uscire! Ci devi anche pensare?”

“Non è un bel ragazzo!” rispose lei “E’ Malfoy!”

“Suvvia Herm, non siamo più a scuola! Puoi ammettere tranquillamente che è un bel ragazzo! Ashly, diglielo anche tu!”

Ashly aveva lo sguardo da ‘Non diciamo sciocchezze ’.

“Ginny, se vuoi convincerla ad uscire con Malfoy, non guardare me!”

La rossa la guardò malissimo.

“Che c’è?” disse ancora la mora “Non vorrai farmi dire che Draco Malfoy è un bel ragazzo?! Va’ contro ogni mio principio!”

Ginny tornò a concentrarsi su Hermione che, nel frattempo, stringeva a se un cuscino coprendosi la faccia.

“Hermione Jane Granger! Esci subito da lì!” la rimproverò strappandole il morbido oggetto di mano.

“Ashly ha ragione!” disse la riccia “E’ Malfoy infondo! Ha passato sette anni a tormentarmi! Come posso accettare di uscire con lui, sapendo anche che intenzioni ha?!”

“Hermione, non devi dare retta a Ashly! Questa sera, TU, uscirai con Malfoy…con Draco! Che tu lo voglia o no!”

[FINE FLASHBACK]

Cavolo! pensò mentre si alzava dal letto Quando Ginny si mette in testa una cosa, è impossibile farle cambiare idea!

La riccia si diresse all’armadio, dove aveva svuotato la sua valigia, cominciò a frugarci dentro e tirò fuori un abito da sera nero.


***

Quella sera, le ragazze avevano un appuntamento con i loro ‘boyfriends’. Hermione finì di prepararsi e scese nella hall, dove ad aspettarla c’era Malfoy vestito tutto in tiro. Portava dei pantaloni a vita bassa, una giacca e delle scarpe da tennis, tutto completamente nero. L’unica cosa che spezzava quella sua aria misteriosa era una camicia bianca quasi trasparente che gli usciva dai pantaloni.

“Però…non è poi così male…” disse Hermione non accorgendosi di parlare ad alta voce “Forse Ginny non ha poi tutti i torti!”

Un momento! Cosa sto dicendo? Io che trovo Malfoy…attraente?? No, soffro di mancanza d’aria fresca! pensò subito dopo.

“Hai detto qualcosa Granger?” le chiese Malfoy, che nel frattempo si era avvicinato.

“N-no, nulla! Cosa ci fai tu qui?”

“Vediamo…ho una stanza, aspetto le tue amiche e…oh, giusto, ti ho invitata a cena o sbaglio?”

Stai calma Hermione, stai calma!

“Oh, giusto, ma non ho intenzione di uscire con te!”

“E allora perché sei così elegante?”

“Perché…volevo fare un giro!”

“Ti accompagno!”

Hermione si sentiva strana. Vestito così stava davvero bene. Avrebbe addirittura potuto giurare che le piaceva. Stava per ‘ tentare ’ di rispondergli qualcosa di offensivo quando, in quel momento, arrivarono Zabini e Goyle a interrompere la loro conversazione.

Dio esiste! Non potevano trovare momento migliore per arrivare. Circa dieci minuti dopo arrivò anche Ashly, anche lei molto elegante.

“Ehi Bagman, dov’è la mia futura moglie?” chiese Zabini a Ashly.

“Sta finendo di prepararsi!”

“Ma è lì dentro da ore!” disse Hermione.

“Credo che non dovremmo aspettare ancora molto!” disse Malfoy indicando una ragazza che scendeva dalla scalinata principale dell’albergo.

Ginny portava una minigonna molto corta e un top luccicante tutto coordinato con un paio di sandali con i lacci incrociati e i tacchi abbastanza alti.

Zabini fece un sorrisetto di superiorità.

“Eh, sì! Io le scelgo bene le mie ragazze!” disse mentre si avvicinava alla rossa.

“Ginny, se tuo fratello ti vedesse!” disse Hermione con tono seccato.

“Sono convinto che a te quella minigonna sta meglio!” le rispose Malfoy con un sorriso malizioso.

“Dai, noi andiamo!” disse Goyle tirandosi dietro Ashly.

“Anche noi, la discoteca ci aspetta!” disse a ruota Zabini prendendo a braccetto la bella Ginny.

“Restiamo noi Granger” disse Malfoy “Che vuoi fare?”

“Andare a cena, non l’ hai detto tu prima?”

“Accetti il mio invito? Bene, allora…”

Il biondino le si avvicinò a tal punto da farle mancare il respiro e le prese con delicatezza il mento ma la ragazza si liberò.

“Cosa diavolo stai facendo?” disse l’ex-Grifondoro in preda all’imbarazzo “Ho accettato di uscire con te, ma questo non ti dà il permesso di baciarmi!”

Malfoy la guardò dritto negli occhi e sorrise maliziosamente.

“Ma guarda che io non ti stavo baciando!” disse, trasformando il sorriso dal malizioso alla presa in giro.

“Ah, no?”

“No, Granger, non sei così irresistibile come pensi! Avevi solo del trucco sul mento!”

L’ex-Principe dei Serpeverde andò verso le porte dell’albergo, poi si voltò ancora verso Hermione.

“Andiamo?” disse porgendole la mano “Se facciamo tardi salta la prenotazione!”

Hermione lo raggiunse. Stupido Malfoy! pensò In che razza di pasticcio mi sono cacciata…

Fuori dall’albergo li aspettava una Mazda MX5 nera, così lucida da potercisi specchiare.

“E questa?” chiese Hermione.

“L’ ho comprata oggi pomeriggio, solo per noi due! Vogliamo inaugurarla per bene?” rispose Malfoy aprendole la portiera.

Hermione non aveva neanche minimamente pensato ad un viaggio in macchina con lui.

“Non possiamo andare a piedi?” gli chiese, sperando di poter evitare di stare da sola con lui.

“Il ristorante é a mezzora da qui, in macchina…vuoi arrivare domani?”

La ragazza non disse nulla. Visto il suo silenzio, Malfoy la rassicurò.

“Non ti preoccupare” le disse “Non ti saltò addosso!”

Hermione continuò a guardarlo storto.

“Ehi” riprese lui “Non sono mica Blaise io!”

Hermione rise. Per la prima volta Malfoy l’aveva fatta ridere. In sette anni, l’unica cosa che era riuscito a farle, era farla correre nel bagno delle ragazze a piangere, con Harry e Ron che la consolavano e, con tutta probabilità, lo insultavano pure. Ma questa volta rideva. Rideva di gusto.

“Hai ragione, scusa! Non volevo offenderti!” gli rispose ancora col sorriso sulle labbra.
Infondo questa serata non é poi così male! pensò subito dopo.

Non si parlarono per un quarto d’ora. Hermione continuava a guardarlo e, ogni volta che lui se ne accorgeva e si voltava verso di lei, l’ex-Grifondoro tornava a guardare davanti a lei più veloce che poteva.

Ma che mi prende? Non riesco a smettere di guardarlo! pensò voltandosi ancora verso di lui.

Questa volta, i loro sguardi si incrociarono. Questa volta, era lui a guardarla.

Accidenti, se ne’é accorto! E adesso?

“Perché mi guardi?” le chiese Malfoy facendo l’ingenuo.

“Eh? Io…n-non ti avevo mai visto così…” rispose Hermione arrossendo nel giro di un secondo.

Malfoy non distolse lo sguardo dalla strada.

“Così come?”

Bella domanda. Hermione non sapeva cosa rispondere. Così misterioso? Così dannatamente attraente? Cosa gli rispondo? Non posso certo dirgli che mi sento attratta da lui…un attimo! Io non sono attratta da lui! Non lo sono!

L’ex-Principe dei Serpeverde, vedendo che non rispondeva, la guardò. Era bellissima quando era imbarazzata. Due ciocche di capelli le caddero ai lati delle guance. L’ex-Grifondoro ne portò uno dietro un orecchio. Intanto Malfoy continuava a fissarla spostando, di tanto in tanto, l’occhio sulla strada.

“Lascia stare!” le disse tornando a guardare davanti a se, come se niente fosse.

“C-Cosa?” chiese lei che era troppo immersa nei suoi pensieri e non lo aveva ascoltato.

“Questo giorno devo segnarlo!”

Hermione non capiva. Credeva di averlo offeso, ma non aveva aperto bocca negli ultimi venti minuti.

“Ti sei…offeso, per caso Ma…io non ho detto niente!” disse allora, aspettando spiegazioni.

“No, appunto!” continuò, mentre, con la macchina, si fermò in una stradina ben nascosta, ai lati della strada principale.

“E allora cosa c’é?” gli chiese Hermione non accorgendosi del fatto che si era fermato.

“E’ la prima volta che non ti sento rispondere a un a una domanda che ti viene posta!” rispose Malfoy slacciandosi la cintura.

Finalmente l’ex-Grifondoro si rese conto della situazione.

Erano fermi, in una strada buia che pareva abbandonata, completamente circondati dagli alberi, in quella piccola macchina, da soli, e Malfoy le si avvicinava sempre di più.

Che cosa mi succede? pensò mentre lui le spostava la ciocca che le restava davanti agli occhi dietro l’orecchio.

Non riesco a muovermi… pensò ancora. Ebbene sì. Lo sguardo di Malfoy la paralizzava. Era come se fosse diventata di ghiaccio, impotente a quello che stava per succedere.

Chiuse forte gli occhi come per paura e fu lì che lui socchiuse i suoi e la baciò. La baciò dolcemente. Non era nient’altro che un delicato bacio sulle labbra. Hermione lasciò la stretta forte degli occhi per arrivare a socchiuderli delicatamente e riuscire a vederlo. Voleva vedere il suo volto, di Draco Lucius Malfoy, proprio in quel momento così romantico.

Era dolce. Per quanto le potesse sembrare impossibile, il suo viso era come quello di un bambino. Un viso d’angelo. Solo dopo si accorse che anche i suoi occhi non erano completamente chiusi, tutt’altro. La guardavano.

L’ex-Principe dei Serpeverde le lasciò andare le labbra e si rimise a posto, riallacciandosi la cintura di sicurezza.

“C-che cosa fai?” gli chiese Hermione col tono che lo implorava di continuare.

“Dobbiamo ripartire, non volevi andare a cena?”

L’ex-Grifondoro sorrise, gli prese la mano dalla leva delle marce e se l’appoggio sul petto.

“Restiamo qui…” mormorò prima guardandolo, poi abbassando lo sguardo sulla mano che stringeva a se.

Lui la guardò, lei divenne sempre più rossa.

Sì. Imbarazzata era dannatamente bella.

Si slacciò nuovamente la cintura e tornò su di lei, che ancora gli teneva una mano, le mise l’altra su una guancia e la baciò.

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