Capitolo 5
Ringrazio ila_ginny_93 che ha recensito
ala storia! Sono contenta che ti sia piaciuta! Spero che ti piaccia
anche questo piccolo capitolo, anche se é un po' corto!
Quella sera, Hermione Jane Granger non sapeva cosa fare.
Era rimasta tutto il giorno nella sua stanza a pensare a tutto quello che era
successo dal loro arrivo in hotel e soprattutto doveva ancora decidere se
accettare o meno l’invito del suo peggior nemico.
Quel pomeriggio, Ginny e Ashly le avevano fatto visita, preoccupate
all’idea che avesse intenzione di restare in camera per il resto della vacanza,
e avevano parlato proprio del biondino insopportabile di cui la riccia aveva
paura di caderne preda.
Hermione ripensò alle parole delle due amiche.
[FLASHBACK]
“Coraggio Herm” le disse Ginny “Sei in vacanza e un bel
ragazzo ti ha chiesto di uscire! Ci devi anche pensare?”
“Non è un bel ragazzo!” rispose lei “E’ Malfoy!”
“Suvvia Herm, non siamo più a scuola! Puoi ammettere
tranquillamente che è un bel ragazzo! Ashly, diglielo anche tu!”
Ashly aveva lo sguardo da ‘Non diciamo sciocchezze ’.
“Ginny, se vuoi convincerla ad uscire con Malfoy, non
guardare me!”
La rossa la guardò malissimo.
“Che c’è?” disse ancora la mora “Non vorrai farmi dire che
Draco Malfoy è un bel ragazzo?! Va’ contro ogni mio principio!”
Ginny tornò a concentrarsi su Hermione che, nel frattempo,
stringeva a se un cuscino coprendosi la faccia.
“Hermione Jane Granger! Esci subito da lì!” la rimproverò
strappandole il morbido oggetto di mano.
“Ashly ha ragione!” disse la riccia “E’ Malfoy infondo! Ha
passato sette anni a tormentarmi! Come posso accettare di uscire con lui,
sapendo anche che intenzioni ha?!”
“Hermione, non devi dare retta a Ashly! Questa sera, TU,
uscirai con Malfoy…con Draco! Che tu lo voglia o no!”
[FINE FLASHBACK]
Cavolo! pensò mentre si alzava dal letto Quando
Ginny si mette in testa una cosa, è impossibile farle cambiare idea!
La riccia si diresse all’armadio, dove aveva svuotato la
sua valigia, cominciò a frugarci dentro e tirò fuori un abito da sera nero.
***
Quella sera, le ragazze avevano un appuntamento con i loro
‘boyfriends’. Hermione finì di prepararsi e scese nella hall, dove ad
aspettarla c’era Malfoy vestito tutto in tiro. Portava dei pantaloni a vita
bassa, una giacca e delle scarpe da tennis, tutto completamente nero. L’unica
cosa che spezzava quella sua aria misteriosa era una camicia bianca quasi
trasparente che gli usciva dai pantaloni.
“Però…non è poi così male…” disse Hermione non
accorgendosi di parlare ad alta voce “Forse Ginny non ha poi tutti i torti!”
Un momento! Cosa sto dicendo? Io che trovo
Malfoy…attraente?? No, soffro di mancanza d’aria fresca! pensò subito dopo.
“Hai detto qualcosa Granger?” le chiese Malfoy, che nel
frattempo si era avvicinato.
“N-no, nulla! Cosa ci fai tu qui?”
“Vediamo…ho una stanza, aspetto le tue amiche e…oh,
giusto, ti ho invitata a cena o sbaglio?”
Stai calma Hermione, stai calma!
“Oh, giusto, ma non ho intenzione di uscire con te!”
“E allora perché sei così elegante?”
“Perché…volevo fare un giro!”
“Ti accompagno!”
Hermione si sentiva strana. Vestito così stava davvero
bene. Avrebbe addirittura potuto giurare che le piaceva. Stava per ‘ tentare ’
di rispondergli qualcosa di offensivo quando, in quel momento, arrivarono Zabini
e Goyle a interrompere la loro conversazione.
Dio esiste! Non potevano trovare momento migliore
per arrivare. Circa dieci minuti dopo arrivò anche Ashly, anche lei molto
elegante.
“Ehi Bagman, dov’è la mia futura moglie?” chiese Zabini a
Ashly.
“Sta finendo di prepararsi!”
“Ma è lì dentro da ore!” disse Hermione.
“Credo che non dovremmo aspettare ancora molto!” disse
Malfoy indicando una ragazza che scendeva dalla scalinata principale
dell’albergo.
Ginny portava una minigonna molto corta e un top luccicante
tutto coordinato con un paio di sandali con i lacci incrociati e i tacchi
abbastanza alti.
Zabini fece un sorrisetto di superiorità.
“Eh, sì! Io le scelgo bene le mie ragazze!” disse mentre
si avvicinava alla rossa.
“Ginny, se tuo fratello ti vedesse!” disse Hermione con
tono seccato.
“Sono convinto che a te quella minigonna sta meglio!” le
rispose Malfoy con un sorriso malizioso.
“Dai, noi andiamo!” disse Goyle tirandosi dietro Ashly.
“Anche noi, la discoteca ci aspetta!” disse a ruota Zabini
prendendo a braccetto la bella Ginny.
“Restiamo noi Granger” disse Malfoy “Che vuoi fare?”
“Andare a cena, non l’ hai detto tu prima?”
“Accetti il mio invito? Bene, allora…”
Il biondino le si avvicinò a tal punto da farle mancare il
respiro e le prese con delicatezza il mento ma la ragazza si liberò.
“Cosa diavolo stai facendo?” disse l’ex-Grifondoro in
preda all’imbarazzo “Ho accettato di uscire con te, ma questo non ti dà il
permesso di baciarmi!”
Malfoy la guardò dritto negli occhi e sorrise maliziosamente.
“Ma guarda che io non ti stavo baciando!” disse,
trasformando il sorriso dal malizioso alla presa in giro.
“Ah, no?”
“No, Granger, non sei così irresistibile come pensi! Avevi
solo del trucco sul mento!”
L’ex-Principe dei Serpeverde andò verso le porte
dell’albergo, poi si voltò ancora verso Hermione.
“Andiamo?” disse porgendole la mano “Se facciamo tardi
salta la prenotazione!”
Hermione lo raggiunse. Stupido Malfoy! pensò In
che razza di pasticcio mi sono cacciata…
Fuori dall’albergo li aspettava una Mazda MX5 nera, così
lucida da potercisi specchiare.
“E questa?” chiese Hermione.
“L’ ho comprata oggi pomeriggio, solo per noi due!
Vogliamo inaugurarla per bene?” rispose Malfoy aprendole la portiera.
Hermione non aveva neanche minimamente pensato ad un
viaggio in macchina con lui.
“Non possiamo andare a piedi?” gli chiese, sperando di
poter evitare di stare da sola con lui.
“Il ristorante é a mezzora da qui, in macchina…vuoi
arrivare domani?”
La ragazza non disse nulla. Visto il suo silenzio, Malfoy
la rassicurò.
“Non ti preoccupare” le disse “Non ti saltò addosso!”
Hermione continuò a guardarlo storto.
“Ehi” riprese lui “Non sono mica Blaise io!”
Hermione rise. Per la prima volta Malfoy l’aveva fatta
ridere. In sette anni, l’unica cosa che era riuscito a farle, era farla correre
nel bagno delle ragazze a piangere, con Harry e Ron che la consolavano e, con
tutta probabilità, lo insultavano pure. Ma questa volta rideva. Rideva di
gusto.
“Hai ragione, scusa! Non volevo offenderti!” gli rispose
ancora col sorriso sulle labbra.
Infondo questa serata non é poi così male! pensò
subito dopo.
Non si parlarono per un quarto d’ora. Hermione continuava
a guardarlo e, ogni volta che lui se ne accorgeva e si voltava verso di lei,
l’ex-Grifondoro tornava a guardare davanti a lei più veloce che poteva.
Ma che mi prende? Non riesco a smettere di guardarlo!
pensò voltandosi ancora verso di lui.
Questa volta, i loro sguardi si incrociarono. Questa
volta, era lui a guardarla.
Accidenti, se ne’é accorto! E adesso?
“Perché mi guardi?” le chiese Malfoy facendo l’ingenuo.
“Eh? Io…n-non ti avevo mai visto così…” rispose Hermione
arrossendo nel giro di un secondo.
Malfoy non distolse lo sguardo dalla strada.
“Così come?”
Bella domanda. Hermione non sapeva cosa rispondere. Così
misterioso? Così dannatamente attraente? Cosa gli rispondo? Non posso certo
dirgli che mi sento attratta da lui…un attimo! Io non sono attratta da lui! Non
lo sono!
L’ex-Principe dei Serpeverde, vedendo che non rispondeva,
la guardò. Era bellissima quando era imbarazzata. Due ciocche di capelli le
caddero ai lati delle guance. L’ex-Grifondoro ne portò uno dietro un orecchio.
Intanto Malfoy continuava a fissarla spostando, di tanto in tanto, l’occhio
sulla strada.
“Lascia stare!” le disse tornando a guardare davanti a se,
come se niente fosse.
“C-Cosa?” chiese lei che era troppo immersa nei suoi
pensieri e non lo aveva ascoltato.
“Questo giorno devo segnarlo!”
Hermione non capiva. Credeva di averlo offeso, ma non
aveva aperto bocca negli ultimi venti minuti.
“Ti sei…offeso, per caso Ma…io non ho detto niente!” disse
allora, aspettando spiegazioni.
“No, appunto!” continuò, mentre, con la macchina, si fermò
in una stradina ben nascosta, ai lati della strada principale.
“E allora cosa c’é?” gli chiese
Hermione non accorgendosi del fatto che si era fermato.
“E’ la prima volta che non ti
sento rispondere a un a una domanda che ti viene posta!” rispose Malfoy
slacciandosi la cintura.
Finalmente l’ex-Grifondoro si
rese conto della situazione.
Erano fermi, in una strada buia
che pareva abbandonata, completamente circondati dagli alberi, in quella
piccola macchina, da soli, e Malfoy le si avvicinava sempre di più.
Che cosa mi succede?
pensò mentre lui le spostava la ciocca che le restava davanti agli occhi dietro
l’orecchio.
Non riesco a muovermi… pensò
ancora. Ebbene sì. Lo sguardo di Malfoy la paralizzava. Era come se fosse
diventata di ghiaccio, impotente a quello che stava per succedere.
Chiuse forte gli occhi come per
paura e fu lì che lui socchiuse i suoi e la baciò. La baciò dolcemente. Non era
nient’altro che un delicato bacio sulle labbra. Hermione lasciò la stretta
forte degli occhi per arrivare a socchiuderli delicatamente e riuscire a
vederlo. Voleva vedere il suo volto, di Draco Lucius Malfoy, proprio in quel
momento così romantico.
Era dolce. Per quanto le
potesse sembrare impossibile, il suo viso era come quello di un bambino. Un
viso d’angelo. Solo dopo si accorse che anche i suoi occhi non erano
completamente chiusi, tutt’altro. La guardavano.
L’ex-Principe dei Serpeverde le
lasciò andare le labbra e si rimise a posto, riallacciandosi la cintura di
sicurezza.
“C-che cosa fai?” gli chiese
Hermione col tono che lo implorava di continuare.
“Dobbiamo ripartire, non volevi
andare a cena?”
L’ex-Grifondoro sorrise, gli
prese la mano dalla leva delle marce e se l’appoggio sul petto.
“Restiamo qui…” mormorò prima
guardandolo, poi abbassando lo sguardo sulla mano che stringeva a se.
Lui la guardò, lei divenne
sempre più rossa.
Sì. Imbarazzata era
dannatamente bella.
Si slacciò nuovamente la cintura e tornò su di lei, che ancora gli
teneva una mano, le mise l’altra su una guancia e la baciò.
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