Come un fiore purpureo

di Just_one_Steph
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Eurialo ***
Capitolo 2: *** Niso ***
Capitolo 3: *** Solo la verità ***



Capitolo 1
*** Eurialo ***


  Come un fiore purpureo.


 "Io, io, sono io che ho colpito, rivolgete contro di me il ferro, Rutuli! l’insidia è mia; costui non osò
e non poté nulla (lo attestino il cielo e le consapevoli
stelle); soltanto amò troppo lo sventurato amico" 
vv. 427-430 , Eneide, libro IX.



I fiati dei giovani eroi si condensavano nell'aria gelida della notte profonda, la selva oscura celava i corpi di bronzo dei guerrieri, l'accampamento degli sventurati Rutuli era appresso, dormiente nell' oblio del vino e delle libagioni.

Eurialo, fanciullo della bellezza puerile, cercava esasperatamente gli occhi cerulei di Niso, per lui fonte di coraggio, ma le tenebre gli impedivano il tanto anelato contatto. 
"Niso, Niso, dove sei ? È forse tempo di partire?" 
Aveva paura. Egli non aveva la stessa esperienza del compagno. Non la stessa perizia con le armi. 
Non la medesima audacia. 
Tutta la determinazione che lo invase quando Niso si offrì come messaggero, era svanita, trascinata via dalla brezza notturna; ma era troppo tardi per i ripensamenti, ora era lì, e Niso aveva bisogno di lui.
O così egli credeva... la verità era che il giovane non avrebbe potuto continuare a vivere senza Niso, senza  i suoi sorrisi,senza le notti insonni trascorsi abbracciati nell'accampamento di Enea, senza i corpi che si sfioravano sdraiati sulla soffice erbetta umida di rugiada al cospetto della diva Luna e del firmamento,senza le lunghe camminate tra le mura, ma soprattutto senza gli sguardi dell'amico, quelli, quegli occhi blu. No, blu sarebbe stato riduttivo: le iridi di Niso erano del colore del cielo, ma anche dell'oceano, scintillanti di vitalità, vellutati di comprensione e di gentilezza ma anche glaciali nella determinazione e nella sete di gloria, quegli occhi erano vitali per lui. 
Ed ora quelli stessi occhi lo scrutavano, lampeggiavano come diamanti investiti dalla luce dorata dell'alba, e lo rassicuravano, lo sguardo era così profondo che pareva lo stesse accarezzando in viso. 
"Sì, è giunto il momento amico mio amato. Ma non temere, le mie spalle possenti ti sorreggeranno, qualora tu cadessi, le mie mani vigorose ti afferreranno, qualora tu scivolassi, il mio cuore intrepido ti circonderà, qualora tu smarrissi il tuo coraggio" 

E furono quelle parole, pronunciate dalle rosee labbra del guerriero, a donare un'altra volta l'ardire a Eurialo, come avrebbe potuto tentennare? Come avrebbe potuto disonorare Niso ? Come avrebbe potuto abbandonare il suo ... amore, tra le ombre scure della notte ? 
Avrebbe proseguito. 
Avrebbe  combattuto. 
La morte sarebbe stata dolce a confronto della separazione da lui, la sua vita non avrebbe avuto senso, senza Niso. 

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Capitolo 2
*** Niso ***


Vedeva Eurialo disorientato, in preda alla paura, e gli piangeva il cuore, una creatura così bella, perfetta, sprigionava vita da tutti i pori, cosa accadeva ? Non doveva perdersi .. Lo avrebbe aiutato... Per non rendere vano tutto quello che avevano passato : Niso lo amava, non poteva negarlo, Eurialo era tutto per lui : quei capelli d'oro morbidi e profumati d'estate, di sole, di giovinezza, pura, solare, giovinezza; quegli occhi verdi, mozzafiato, se i capelli profumavano d'estate i suoi occhi ne rappresentavano l'essenza più chiara; il corpo dal colorito abbronzato e scolpito, perfetto. Ma l'esteriorità di Eurialo non avrebbe potuto reggere confronto con la sua splendida indole ... Gentile ma anche determinato, eloquente, appassionato in tutto quello che faceva, una di quelle persone che ti fanno amare la vita, che ti fanno ringraziare il Destino per il fatto che vi abbia fatto conoscere. Ed ora quella stessa persona tremava, e, era evidente, stava abbandonando il coraggio ... "Niso, Niso dove sei ? È forse tempo di partire ? " Quella voce: calda, gentile, radiosa, in quel momento era spezzata dal terrore, e oscurata nella sua fragranza dalle tenebre notturne. Niso, d'altro canto, ne comprendeva il motivo : si erano spesso allenati insieme, nel campo di Enea, ed ogni volta Niso riusciva a prevalere, sia per il fisico, sia per la più vasta esperienza, sia per il fatto di non perdere mai la concentrazione; molte volte Eurialo sembrava assente, perso nei suoi mondi, ovviamente Niso lo capiva e non osava "svegliarlo", anzi, s'illudeva che quelle distrazioni fosse causate da lui, infatti lo amava, lo amava così alla follia che cercava di vedere in ogni atteggiamento di Eurialo qualche cosa che rivelasse un sentimento, un sentimento d'amore segreto nei suoi confronti, un amore che non veniva manifestato per quegli stessi motivi per i quali anche Niso non lo rivelava. Ma spesso era costretto a riportarlo alla realtà, del resto erano guerrieri, ed oltre ciò anche delle sentinelle, la distrazione non era ammessa; questo rendeva evidente una cosa: Eurialo era meno esperto di Niso, e perciò, anche più in condizione di pericolo. Niso, allora, consapevole della sua condizione decise di infondere coraggio nel suo animo: "Sì, è giunto il momento amico mio amato. Ma non temere, le mie spalle possenti ti sorreggeranno, qualora tu cadessi, le mie mani vigorose ti afferreranno, qualora tu scivolassi, il mio cuore intrepido ti circonderà, qualora tu smarrissi il tuo coraggio" L'eroe si sentì orgoglioso di quelle frasi, sembravano aver avuto l'effetto desiderato : Eurialo sorrise, facendo diventare l'aria calda attorno a lui, come non si poteva amare quella creatura meravigliosa ? Niso, finalmente, si tranquillizzò, era diventato conscio di un fatto : Avrebbe combattuto, avrebbe reso necessarie tutte quelle fatiche provare sulla sua pelle, sarebbe morto per il suo compagno, la sua vita, d'altronde, non avrebbe avuto senso, senza Eurialo.

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Capitolo 3
*** Solo la verità ***


     Come un fiore purpureo 


Era notte fonda, i due si erano finalmente ritrovati tra le ombre oscure delle tenebre.
L' accampamento era là, a pochi passi, ma entrambi tentennavano, erano giovani, erano 
innamorati, e la notte offre le sue stelle solo a coloro che amano, non potevano non parlarsi, non potevano continuare a vivere nell' ignoranza reciproca 

"Niso, stiamo andando a morire?" 
Osò parlare, Niso si sentì venir meno, Eurialo aveva appena dimostrato di aver più coraggio di lui. 

"No, io e te ce la faremo, siamo fieri, siamo forti, impavidi" 
("Ed innamorati",  pensò) 
"Nulla potrà mai sconfiggerci" 

"Niso, ti prego, stammi accanto, affrontiamo le insidie che il destino ci impone insieme " 

"Eurialo, non voglio andare avanti, non senza prima dirti quello che provo, che sento" 
Disse piantando i suoi occhi azzurri sul giovane. 

"Eurialo, io ti amo" 

Le parole proruppero incandescenti dalle sue labbra ed illuminarono la notte. 
Quello, forse, non era il momento più adatto ad una dichiarazione ma, del resto, 
erano in procinto di rischiare la vita, quindi perché non tentare? Perché non amare ? 

La vita non ha senso,se non si ha nessuno con cui viverla! 

"Anche io ti amo" 

Non un' altra parola, non ce ne sarebbe stato bisogno alcuno, ma quello che successe dopo è scritto, e gli astri che luccicavano dall' alto ne erano i testimoni più veritieri: 
Un bacio, un contatto, la forma più concreta dell' amore, i due giovani stretti tra loro, niente li avrebbe separati, niente, non i Rutuli, non la loro missione, non il Fato. 
La vita era appena sbocciata intorno ai due: le lucciole lampeggiavano ed i gigli mossi dal vento rilasciavano nell' aria il loro profumo. 
Tutto era perfetto, semplicemente perfetto. 
Proprio questa consapevolezza dell' essere invincibili fintanto che fossero rimasti uniti, spinse loro a procedere, ed è così che, mano nella mano, dopo un ultimo bacio, entrarono nell' accampamento dei Rutuli, furtivamente, nascosti nel buio della notte.

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