Pokémon High School di Alexiel_Chan (/viewuser.php?uid=83022)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 16 ***
Capitolo 17: *** Capitolo 17 ***
Capitolo 18: *** Capitolo 18 ***
Capitolo 19: *** Capitolo 19 ***
Capitolo 20: *** Capitolo 20 ***
Capitolo 21: *** Capitolo 21 ***
Capitolo 22: *** Capitolo 22 ***
Capitolo 23: *** Capitolo 23 ***
Capitolo 24: *** Capitolo 24 ***
Capitolo 25: *** Capitolo 25 ***
Capitolo 1 *** Capitolo 1 ***
Eccomi.
Ebbene sì, non
sono riuscita a ritrovare nulla, quindi mi sono
messa a riscriverlo. E' diverso, ovviamente. Non ricordavo quasi
nulla avendolo scritto quasi un anno fa, ma spero vi piaccia
comunque.
In realtà sto
morendo di sonno, quindi vi lascio
subito.
Ah, rimuovo
l'avviso e domani, in giornata spero di
riuscire a postare il capitolo 20.
Grazie Keily_Neko,
sei
stata gentilissima. ^^
A
domani, spero! ^^
Capitolo
1
“Lucinda,
potresti cortesiamente darti una mossa?” L'urlo di Misty le entrò
da un orecchio e le uscì dall'altro.
“E'
completamente andata.” Sospirò la ragazza, voltandosi verso Vera e
finendo di sistemarsi i codini.
L'amica
scrollò le spalle, osservando Lucinda seduta sul letto, a gambe
incrociate e lo sguardo perso nel vuoto e spostò lo sguardo verso
Misty che, sbuffando, afferrava lo zaino e si dirigeva decisa verso
la porta. “Non vorrai mica lasciarla qui, spero.”
“Guardala!
E' ancora in pigiama, e se non usciamo entro dieci minuti arriveremo
in ritardo! Lasciala, e andiamo.”
Lucinda
alzò di scatto la testa. “Non potete lasciarmi andare da sola!”
Urlò afferrando la divisa scolastica e precipitandosi in bagno per
cambiarsi.
“Misty,
sei un genio.” Commentò Vera alzandosi in piedi e battendo il
cinque all'amica.
Misty sorrise soddisfatta.
“Comunque …
Hai più fretta del solito, come mai?” Domandò incrociando le
braccia al seno e appoggiandosi allo stipite della porta, sorridendo
maliziosa.
“Io?! E' una tua impressione.”
“Certo
… Non sarà che sei impaziente di rivedere Ash?”
“Quel
tonto? Figurati ...” Borbottò arrossendo.
“Misty, nel caso
non te ne fossi accorta, hai assunto un bel colore rosso pomodoro.”
Rise Vera spingendo la ragazza verso lo specchio e facendola
specchiare. “Il rosso dell'imbarazzo!” Annunciò
ridacchiando.
Misty la guardò imbronciata. “Parli bene tu …
Non sei emozionata all'idea di rivedere Drew?”
Vera arrossì, e
Misty divertita, le si mise dietro spingendola davanti lo specchio.
“E adesso chi è arrossita?”
“Siete entrambe rosse, cos'è
successo?” Domandò Lucinda uscendo fuori dal bagno.
“Oh, sia
lodato il cielo, sei pronta!” Esclamarono all'unisono le ragazza,
sistemandosi al suo fianco e trascinandola verso la porta.
“Lo
zaino, lo zaino! Aspettate!” Sbraitò la ragazza liberandosi dalla
presa delle amiche e infilandosi lo zaino in spalla. “Ma cos'è
tutta questa fretta?” Borbottò uscendo fuori dalla camera e
scendendo in soggiorno.
“Oh, allora ce l'avete fatta, grazie
ragazze!” Esclamò Joanna sorridendo grata a Vera e Misty. “Volete
che vi dia un passaggio fino a scuola?”
“Magari, ci farebbe
un enorme favore, signora.”
“Misty … Potremmo anche andare
a piedi, non si deve disturbare, signora.” S'intromise Vera
sorridendo gentilmente.
“Nessun disturbo, cara. Forza, salite in
macchina. I vostri ragazzi vi aspettano, no?” Domandò divertita
prendendo le chiavi e dirigendosi verso la macchina.
“Oddio …
Dovreste guardarvi allo specchio!” Rise Lucinda, seguendo la madre
ed infilandosi in macchina.
“Lucinda!”
“Buon
primo giorno, ragazze!”
“Grazie mamma, ci vediamo a casa.”
Disse Lucinda chiudendo lo sportello ed affiancando le amiche.
“Wow.
Nell'opuscolo non sembrava così grande.” Commentò Misty
osservando rapita l'edificio davanti a lei.
La Pokémon High
School, era una tra le più rinomate scuole di tutte le regioni;
“Vi
entrano le mosche in bocca, se continuate a tenerla spalancata.”
Alla voce di Ash, Misty sobbalzò, voltandosi verso di lui e
assestandogli un sonoro pugno in testa.
“E questo per che
cos'era?” Domandò lui massaggiandosi indolenzito il punto
ferito.
“Per nulla in particolare. Mi andava di farlo.”
Rispose Misty sorridendo diabolicamente.
“Misty non è per
niente coerente ...” Sussurrò Lucinda all'orecchio di Vera.
“Già
… O si imbarazza a morte o diventa inspiegabilmente violenta.”
“Ragazze … Siete a meno di cinquanta centimetri da me, vi
sento benissimo.”
Lucinda ridacchiò nervosa, mentre Vera
congiungeva le mani implorando perdono.
“Ehilà, ragazze! Come
siete carine!”
Misty e Vera alzarono contemporaneamente lo
sguardo al cielo, mentre Lucinda osservava Brock cercare di
avvicinarsi ad un gruppo di ragazze di secondo.
Quello
lo guardarono con suffiecienza prima di scuotere la testa e
ignorarlo.
“Non cambierà mai ...” Mormorò Misty afflitta,
dirigendosi verso di lui, afferrandogli un orecchio e trascinandolo
via, mentre le sue urla di dolore si levavano sempre più
acute.
“Smettila di urlare come una femminuccia, sei o non sei
un uomo?”
“Quando lascerai andare il mio orecchio magari
potrei tornare a fare l'uomo!” Si lamentò il ragazzo cercando di
fuggire dalla presa ferrea di Misty, ma riuscendo solo a peggiorare
le cose.
“Accidenti, dovrei dargli qualche lezione per farsi
piacere dal gentil sesso.”
“Drew!” Esclamò Vera, voltandosi
verso la fonte della voce.
“Ciao Vera.” Disse con un sorriso
il ragazzo. “Non ci vediamo da quest'estate.”
“Già … Come
stai?” Domandò tentando di sembrare sciolta e a proprio
agio.
“Bene.” Rispose lui esibendo una rosellina rossa appena
colta.
“Spero che tu non l'abbia presa dai giardini scolastici,
altrimenti ti beccherai un richiamo.”
“In realtà quella che
si beccherebbe un richiamo saresti tu ...”
“Io? E
perchè?”
Drew sorrise tranquillamente, prendendo la mano della
ragazza e posandoci la rosa sul palmo. “Perchè è un regalo per
te.”
“Ehi, voi due, datevi una mossa! Siamo in ritardo!”
Le
parole di Lucinda le scivolarono addosso, mentre sentiva le guance
andare in fiamme.
“Ti
stai imbarazzando?”
“I-io? N-no! Assolutamente, no!”
Balbettò Vera tentando di ripristinare le funzioni del suo
cervello.
“Stai balbettando.” Le fece notare divertito
lui.
“Ti sbagli!” Strillò, prima di tapparsi la bocca con una
mano.
Drew trattenne una risata divertita, prima di tornare serio
e guardarla negli occhi.
“Vera, ti devo parlare.”
La
ragazza sentì il cuore perdere un battito. “Lo stiamo facendo
proprio ora.” Sdrammatizzò con un sorriso nervoso.
“No, ti
devo dire una cosa … importante.”
“Beh … Dimm ...” Vera
si bloccò di colpo, guardandosi attorno e trovando l'atrio
completamente deserto.
“Io ...”
“Drew, siamo in
ritardo!”
“Come?”
Vera osservò freneticamente il dislpay
del cellulare. “Corri!”
“Cosa?”
“Corri!”
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Capitolo 2 *** Capitolo 2 ***
Capitolo
2
“Vera, calmati e bussa.”
La voce tranquilla e controllata di Drew fece andare il sangue al
cervello alla
ragazza. “Come faccio?! Ti rendi conto di chi sia il professore delle
prime due
ore?” Domandò in preda al panico.
“Illuminami.” Sbuffò il ragazzo.
“Giovanni! Quel pazzoide che l’anno scorso ha bocciato circa
dieci
studenti della sua classe!”
Drew si limitò ad alzare noncurante le spalle, prima di avvicinarsi
alla porta
e bussare con decisione.
“Avanti.”
Vera deglutì a fatica seguendo Drew dentro l’aula.
“Cosa abbiamo qui? Dei ritardatari?”
Il Professor Giovanni, famoso per il suo disprezzo verso tutti gli
alunni che
non facessero parte del famoso club “Team Rocket”, alzò infastidito un
sopracciglio, storcendo le labbra in ghigno poco rassicurante.
“Ci scusi, non avevamo sentito la campanella.” Disse Drew
senza il minimo
timore.
“Arrivare il primo giorno in ritardo non è un buon inizio, ne siete
consapevoli?” Domandò incrociando le braccia al petto. “Ma d’altronde
siete
solo delle matricole … Per questo, come segno della mia bontà d’animo,
dovrete
semplicemente restare tutti i giorni, per i prossimi due mesi, a pulire
l’aula.” Decretò sedendosi alla cattedra.
“Brutto …” Vera strinse convulsamente i
pugni.
“Bene, adesso potete accomodarvi.”
Con un moto di stizza la ragazza si diresse verso il banco di Lucinda
notando
con orrore e raccapriccio, che era già stato occupato. “Avevi
detto che
mi tenevi un posto …” Sussurrò rabbiosa verso la sua compagna, cercando
di non
farsi sentire dal professore.
“Mi dispiace, ma questi due …” Cominciò indicando i due ragazzi ai
lati. “Si
sono seduti qui, prima che potessi reclamare i posti come già occupati.”
“Qualche problema signorina?” Domandò sarcastico Giovanni.
“No, nessuno.” Rispose con un sorriso forzato dirigendosi
verso il primo
banco, dove si era già sistemato Drew.
“Come ben sapete …” Cominciò Giovanni incrociando le mani
sotto il mento.
“La Pokémon High School è la scuola più prestigiosa al mondo. Verrete
costantemente messi alla prova, oltre a …”
“Giovanni, li vuoi spaventare già ad inizio anno?” Domandò un uomo
sulla
cinquantina, aprendo la porta scorrevole ed entrando nell’aula.
“Preside Oak!”
“Buongiorno ragazzi.” Salutò allegramente. “Sono Samuel Oak, il preside
della
scuola.” Si presentò sorridendo sedendosi affianco a Giovanni. “Ero
curioso di
vedere i nuovi primini. Siete davvero parecchi.” Commentò osservando i
ragazzi.
“Inoltre voglio che sappiate che per qualsiasi domanda io, e il qui
presente
Professore Giovanni siamo a vostra completa disposizione.”
La mano di Misty scattò velocemente in alto. “Mi scusi, vorrei sapere
quali
sono i Club frequentabili.”
“Vediamo un po’, lei deve essere …” Borbottò facendo mente locale. “Oh,
la
signorina Williams!” Disse sbirciando il registro sulla cattedra.
“Credo
che il Club che le potrà interessare sia quello di Nuoto Sincronizzato,
in cui
le sue sorelle hanno già fatto faville negli anni precedenti.”
Misty annuì pensierosa.
“Inoltre abbiamo il Club di Cucina, dove la nostra massima esperta vi
insegnerà
a cucinare magnifici Poffin, o il Club di Allevamento, in qui
imparerete a
prendervi cura degli animali, oppure il Club dei Fossili, le lezioni
che si
tengono sono decisamente interessanti. Ma oltre a questi, ovviamente ce
ne sono
molti altri, nei fascicoli che Giovanni vi consegnerà troverete tutte
le
informazioni.”
“Preside, credo che si sia dimenticato di nominare il Club di cui sono
il
presidente.” Si aggiunse Giovanni.
“Oh, certo. Che sbadato. Inoltre il professor Giovanni è il presidente
del Club
denominato Team Rocket, in cui … Beh …” Borbotto. “Giovanni, cos’è che
fate nel
vostro Club?”
“Utilizziamo le nostre conoscenze per guadagnare e migliorare la
struttura
scolastica.” Rispose dopo qualche secondo di incertezza.
“Giusto, giusto.” Annuì deciso il preside. “Bene, adesso vado, vi
auguro un
buon primo giorno scolastico. Arrivederci.” Disse uscendo dall’aula.
Giovanni sospirò sollevato. “Sperando che non ci siano altre
intromissioni,
cominciamo a spiegare.”
“Aaah, è insopportabile!” Disse
Lucinda sbattendo le
mani sul banco. “Vera, tu cosa ne pensi?”
La ragazza la ignorò bellamente.
“Sei ancora offesa? Dai, mi dispiace! Kenny e Lucas mi si sono seduti
subito
affianco, non potevo mandarli via.”
Vera la guardò male, afferrandole il braccio e trascinandola fuori
dall’aula.
“Sono finita con Drew! Con Drew, ti rendi conto?”
“Qual è il problema siete amici, no?” Domandò ingenuamente lei.
Vera arrossì. “Sì …”
“E allora dove è il problema?”
“Aaah, lascia stare!” Disse scuotendo la testa e tornando in aula.
“Vera! Tu a quale Club ti iscriverai?” Domandò Misty raggiungendola.
“Non so …
Forse a quello di Cucina. Vorrei imparare a preparare i Poffin.
“Allora sarai in compagnia di Brock.” Disse indicando il ragazzo, che
stava già
firmando il modulo per l’iscrizione.
“Eh?”
“Non lo sai? Brock è un cuoco fantastico.” Commentò con lo sguardo
sognante,
“Lo scoprirai a pranzo. Ha cucinato per tutti noi.”
“Davvero?” Domandò con aria trasognata Vera. “Meno male. Sai sto
morendo di
fame!”
“Non è una novità.” Disse Drew con un sorriso divertito.
Misty osservò divertita Vera arrossire. “Bene, vi lascio soli,
piccioncini.”
Sussurrò piano, in modo da farsi sentire solo dall’amica.
Ignorò l’occhiataccia che le rivolse dirigendosi verso Ash impegnato a
chiedere
maggiori informazioni sui Club a Gary.
“Quindi se mi iscrivo ad otto Club, alla fine dell’anno mi daranno
delle
medaglie, che fungono da attestato delle mie abilità?” Domandò Ash.
“Sì, ma solo se riesci a superare tutte le prove.” Disse Gary. “Inoltre
quando avrai
ottenuto le otto medaglie, l’estate potrai partecipare alla Lega
Pokémon.”
Spiegò il ragazzo.
“Cioè?”
“Un torneo che si tiene ogni anno in una regione diversa. Inoltre se
vinci,
otterrai premi favolosi.”
Gli occhi di Ash si illuminarono. “Bene, credo proprio che ci proverò!”
Disse
correndo verso la cattedra per iscriversi.
“Secondo te ce la potrebbe fare?” Domandò Misty avvicinandosi a Gary.
Lui alzò le spalle. “Forse …”
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Capitolo 3 *** Capitolo 3 ***
Hello! Wow, non
immaginavo che questa fic potesse
riscuotere successo! XD Sono felicissima di vedere tutte queste
recensioni, mi
fate immensamente felice, davvero.
Spero che questo capitolo vi piaccia! Un bacione e a presto!
angel92:
Eheh, io adoro Vera e Drew. XD Grazie per i complimenti! Spero ti
piaccia anche
questo capitolo!
kiba95: wow, sono felice che ti
piaccia! *.* Ecco qui il nuovo capitolo, spero ti piaccia!
fedina: Sì, sì, Ash avrà parecchi
rivali, voglio complicargli le cose! XD E lo stesso vale per Lucina.
Non mi ha
dato fastidio per niente, anzi grazie per le belle parole, mi hanno
fatto
davvero piacere!
Hikarydream: Chissà, anche Gary mi
ispira molto, quindi … XD Spero che questo nuovo capitolo ti piaccia! A
presto!
Capitolo
3
Vera
gettò lo zaino sul bancone della cucina,
attirando l’attenzione della madre.
“Com’è andato il primo giorno di scuola?” Domandò Caroline entusiasta,
impastando energicamente l’impasto del pane.
“Da schifo.” Rispose la ragazza poggiando la testa sul marmo freddo.
“E’ successo qualcosa?”
“Non credo tu possa capire, mamma.” Biascicò chiudendo gli occhi.
Caroline fece una giravolta su sé stessa, girandosi completamente verso
la
figlia e mettendosi le mani sui fianchi indispettita. “Invece credo di
sì.”
“Bene. Sono stata messa in punizione, perché sono arrivata con due
minuti di
ritardo. E per questo mi toccherà pulire l’aula ogni cavolo di giorno!”
Spiegò
sprezzante. “E per concludere in bellezza, Drew è il mio compagno di
banco,
oltre ad essere colui con cui dovrò scontare la mia punizione!”
“Non vedo dove sia il problema.” Disse calma Caroline ricominciando ad
impastare e sorridendo maliziosa. “Dovresti essere felice di avere Drew
come
compagno di banco e di punizione, visto che ti piace.”
Vera arrossì di botto, scattando in piedi e sbattendo le mani sul
bancone. “Mamma!”
Urlò esasperata.
Caroline rise divertita ignorando la sfilza di lamentele che la figlia
aveva
cominciato a mugugnare. “Vai a lavarti le mani, che fra poco si cena.”
“Sì, sì …” Borbottò la ragazza recuperando lo zaino e salendo in camera.
“Ah, tesoro!” La richiamò la donna, pochi secondo dopo.
“Sì?”
“Papà ti vuole parlare!”
Vera ritornò in cucina con un espressione stupita sul volto. “E di
cosa?”
“Tesoro, sei alle superiori. Di cosa pensi ti voglia parlare?”
“Non sarà il discorso sul …”
“Già.” Esclamò divertita la donna.
“Allora
con chi ti sei seduta?” Domandò maliziosa
Lily scostandosi una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
“Scommetto con Ash Ketchum.” Si aggiunse Violet.
Misty sbuffò pesantemente, decisa ad ignorarle completamente.
“Allora, com’è andato il primo giorno?” Domandò gentilmente Daisy.
“Normale. Dì, è vero che siete state le campionesse per tre anni di
fila di
nuoto sincronizzato?” Domandò qualche secondo dopo.
“Certo!” Risposero all’unisono tutte tre.
“Vuoi provare ad entrare nel Club?” Domandò Violet.
“Non lo so …” Mugugnò la ragazza, cominciando a disegnare sul tavolo
cerchi
concentrici con il dito. “Mi piacerebbe, ma alla fine verrei
continuamente
paragonata a voi.” Sbuffò.
“Quindi?” Domandò Lily appoggiando i gomiti sul tavolo.
“Sto prendendo in considerazione il Club di Allevamento. Ho sentito
dire, che
qualche mese fa hanno trovato un uovo sconosciuto, e adesso stanno
cercando di
farlo schiudere …”
“Ah, ti riferisci a quell’uovo con tutti quegli strani simboli colorati
impressi sul guscio?” Domandò Daisy.
“Sì, l’hai già visto?”
“Quando sono andata ad iscriverti
l’ho
visto nella stanza del Club. Se non sbaglio attorno a lui c’era il
Professore Elm
con alcuni suoi assistenti.”
“Deve essere una specie piuttosto rara.” Commentò Violet.
“Comunque sia, qualunque Club tu scelga sono sicura che sarai
bravissima.”
Disse Daisy allegramente.
“Grazie.”
“Adesso però c’è da lavare il bagno!” S’intromise Lily.
“Eh?”
“Oggi hai fatto un casino in bagno, quindi tocca a te pulirlo.” Spiegò
impaziente spingendo la sorella verso le scale.
“Va bene, va bene. Ci vado, mollami!”
“Mamma,
non ci crederai!” Urlò Lucinda entrando
in casa e richiamando su di sé l’attenzione della madre.
La donna alzò lo sguardo fino ad incrociare gli occhi azzurri della
figlia.
“Gary Oak è un mio compagno di classe!” Esclamò trasognata.
“Il nipote del preside Oak?” Domandò stupita la donna.
“Sì. Accidenti, vedessi quanto è carino.”
“Ah sì?” Fece divertita Olga. “Ti sei seduta con Vera al banco?”
Domandò
qualche secondo dopo.
“No. Purtroppo due ragazzi si sono fregati i due posti che avevo
riservato per
Vera e Misty.”
“Davvero?”
“Già. E non si sono voluti spostare!” Esclamò stizzita.
“E sono carini?” Domandò all’improvviso
la
donna con un sorriso divertito sulle labbra.
“Beh … Credo di sì.” Borbottò imbarazzata. “Non che sia stata ad
osservarli,
però mi sembrano carini.”
“Come si chiamano?”
“Uhm … Lucas e Kenny.” Rispose dopo un po’ cercando di rievocare i loro
nomi.
“Kenny?”
Lucinda annuì. “Lo conosci?” Domandò vedendo l’espressione stupita sul
volto
della madre.
“Sciocca, lo conosci anche tu. Siete amici d’infanzia!” Esclamò la
donna.
“Davvero?” Chiese stupita.
“Non ti ricordi?”
“In realtà, no. Ma domani glielo chiederò.” Disse salendo in camera sua.
“Che testa che hai …” Mormorò sconsolata la donna.
“Avete
capito bene?”
“Sì, presidente. Dobbiamo catturare i mocciosi e portarli qui.”
“Cercate di non deludermi … Avete cinque mesi di tempo, per portare a
termine
il piano. E se fallirete …”
“Non si preoccupi!” Esclamarono all’unisono, uscendo velocemente dalla
stanza.
“Ehi Jessie, perché
il presidente vuole
catturare quei mocciosi? Non sono nemmeno ricchi.”
“Non lo so, James.” Sospirò la ragazza. “Ma ho saputo che sono
l’obbiettivo
anche del Team Magna e del Team Idro, quindi dobbiamo darci una mossa.”
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Capitolo 4 *** Capitolo 4 ***
Non
so davvero che dire … 9 recensioni.
*.* Mi farete morire dall’emozione! Vi ringrazio! Io in questo momento
sono
tutta presa da Pokémon HeartGold, voglio battere la Lega
e incontrare di nuovo
quel figo di Lance. *.* Comunque,
spero
che questo capitolo possa piacervi! Un bacione!
Fedesakura:
Grazie
mille peri
complimenti, sono felice che la fanfic ti piaccia! Spero che questo
capitolo ti
piaccia! ^^
fedina:
Accidenti,
quanti
complimenti! XD Sono strafelice che il capitolo non ti abbia deluso!
Beh,
Jessie e James avranno di sicuro la loro nemesi. Per quanto riguarda Ash e Lucinda sono ancora
un po’ indecisa. XD
Non ti preoccupare se non puoi inserirla nelle preferite, a me basta il
pensiero e … Le tue belle recensioni, lo ammetto. XD Spero che questo
capitolo
ti piaccia! ^^ A prestooo! ^^
MistyPan96: Oh, hai gli esami?
Lasciatelo dire da una che ci è passata: non sono così duri come
blaterano i
professori, comunque è bene concentrarsi! XD Spero che le verifiche
siano
andate bene! ^^ Comunque,
sono felice
che il capitolo ti sia piaciuto, e non ti preoccupare se non riuscirai
a
recensire tutti i capitoli! A presto!
kikidabologna: Sono felice che la
storia ti piaccia, quelle sono anche le mie coppie preferite! XD Spero
ti
piaccia anche questo capitolo. ^^
FairyFlora: Wow, questo fatto mi
onora molto! Grazie. ^^ Spero che questo capitolo ti piaccia! ^^ A
presto!
Hikary_a18: A me Lucas non dispiace,
solo che è un po’ difficile gestirlo visto che esiste solo nel gioco.
Comunque
non ho ancora deciso, quindi … Tutto è possibile! ^^ A presto!
Hikarydream: Grazie per i
complimenti, sei gentilissima. XD Spero che anche questo capitolo ti
piaccia!
^^ A presto!
Raimbow: Grazie mille per i
complimenti! ^^ Sono felice che la storia ti piaccia! Spero che questo
capitolo
ti piaccia. A presto!
angel92: Certo che darò un’occhiata
alle tua fic. ^^ Ecco l’aggiornamento, spero ti piaccia! A presto!
Capitolo
4
“Cosa
… Cosa ci fai tu qui?!”
“Misty?”
“Brock! Perché sei
qui? Questo è il Club
di allevamento!”
Brock la guardò
interrogativo. “E
quindi?”
“Non volevi andare a
cucinare Poffin?”
Non poteva sorbirselo mentre cercava di fare la corte all’insegnante
del club!
Era già troppo vederlo corteggiare l’infermiera Joy e la signorina
Jenny, ogni
santissimo giorno!
“Beh, sì. Ma mi sono
iscritto anche a
questo.” Disse alzando le spalle. “E comunque …” Aggiunse un secondo
dopo
sorridendo leggermente. “C’è anche Ash.” Concluse indicando l’ultimo
banco
della fila.
Gli occhi di Misty scattarono velocemente nel punto indicato da Brock.
“Ash!”
Esclamò osservando il ragazzo sonnecchiare placidamente sul banco. “Ma
… Perché
sta dormendo?” Domandò rivolgendosi nuovamente a Brock. “Ha partecipato
a
troppi Club oggi.” Spiegò sedendosi. “Vuole partecipare alla Lega, a
quanto
pare.”
“Salve ragazzi.”
La voce gentile di una signora anziana interruppe il chiacchiericcio
generale,
seguita da un altro anziano signore entrò in classe, dirigendosi verso
la
cattedra. (Sono i nonni di Armonio, l’amico della protagonista in
HeartGold che
hanno la
Pensione
sotto Fiordoropoli. NdA)
Misty sospirò decisamente sollevata, osservando l’espressione di Brock
incupirsi e rattristarsi osservando i due insegnanti.
Almeno avrebbe evitato di fare il cascamorto, durante le ore di lezione.
“Bene, come sapete
qualche mese fa,
abbiamo trovato un uovo di cui non siamo ancora a conoscenza della
specie, per
questo il Professor Elm ci ha permesso di tenerlo qui, e provare a
farlo
schiudere grazie a voi.” Cominciò la signora.
“L’uovo verrà
assegnato ad un solo
gruppo, a nostra scelta. Quindi, formate i gruppi.” Concluse il
vecchietto.
Misty sorrise dolcemente. Il vecchio gruppo si era riformato.
Vera
sospirò vedendo tutti i suoi compagni uscire di classe, uno dietro
l’altro,
mentre la lasciavano in balia del suo compagno di banco, comodamente
appoggiato
alla lavagna.
Brock, Ash e Misty avevano il Club di Allevamento, Lucinda voleva
tornare a
casa con Kenny sperando di ricordarsi di lui, e intanto a lei era
rimasto il
compito ingrato di tirare a lucido la classe, che quei porci dei suoi
compagni
avevano sporcato neanche fosse stata la mensa scolastica.
“Ehi, Vera.”
La voce di Drew interruppe tutte le maledizioni mentali che stava
gentilmente
mandando ai suoi compagni di classe.
“Sì?” Domandò
girandosi verso di lui,
mentre il suo cuore perdeva un battito osservando l’espressione seria
di lui.
“E’ da un po’ che ti
volevo dire una
cosa …”
“Oh! Eccovi qui!”
Vera e Drew si girarono di scatto, irritati, ritrovandosi davanti un
ragazzo,
tra i 18 e i 19 anni, completamente vestito di verde e con dei lunghi
capelli viola.
“Ehm … Tu saresti?”
Domandò Vera.
“Harley. E sono il
vostro supervisore
quest’oggi.”
“Non abbiamo bisogno
di un supervisore!”
Sbottò Drew innervosito.
Vera lo osservò, un leggero rossore ad imporporarle le guance.
“Oh? Volevi rimanere
da solo con la tua
ragazza?” Domandò malizioso osservando i due ragazzi.
“Ma cosa dice? Eheh
… Non è come pensa …”
Rise nervosamente Vera.
Drew le lanciò un’occhiata leggermente infastidita.
“Mi sembra che il
nostro amico qui la
pensi diversamente.” Disse fissando Drew. “Comunque sia …” Disse prima
che Drew
lo interrompesse, sommergendolo di epiteti poco gentili. “Bene,
cominciamo?”
“Ma
certo! Il tuo Piplup!”
Kenny scosse sconsolato la testa.
“Beh, avresti potuto dirlo prima!” Disse lei osservandolo con aria
minacciosa.
“E tu avresti potuto
sforzare un po’ di
più la tua memoria!”
“Non è colpa mia!”
Si giustificò
Lucinda. “E’ solo che …Sei cresciuto.” Disse osservandolo di sottecchi.
“Molto.”
Aggiunse qualche secondo dopo, ricominciando ad osservare la strada.
Kenny non rispose, limitandosi ad arrossire leggermente.
“Quindi, come sta il
piccolo Piplup?” Domandò
Lucinda ritrovando l’uso della parola qualche minuto dopo.
Kenny sorrise tristemente. “L’abbiamo liberato, a dire il vero.”
Luncinda lo guardò stupita.
Era grazie a quel pinguino che si erano conosciuti anni fa.
“Perché?” Domandò
quasi urlando.
“Era cresciuto
troppo, e non potevamo tenerlo
fuori dal suo habitat per sempre.”
“Peccato … Avrei
voluto rivederlo.” Sussurrò
tristemente, ricordando la prima volta che l’aveva visto, da bambina.
“Ehi, Lucinda!”
“Lucas, ciao.” Disse
sorridendo al
ragazzo, che nel frattempo li aveva raggiunti. “Dove stavate andando?”
Domandò
affiancandola.
“A casa.” Rispose
Kenny seccato.
“Vi stufo se vi
faccio compagnia?” Domandò
con un sorriso affabile sulle labbra.
“No, figurati.”
Disse Lucinda sorridendo
gentilmente.
“Sì … Molto …”
Mugugnò Kenny guardandolo
male e guadagnandosi un pugno scherzoso sul braccio da parte della
ragazza.
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Capitolo 5 *** Capitolo 5 ***
Hellooo! ^^ Ecco un
nuovo capitolo! Ci tengo a ringraziare tutti coloro che hanno inserito
la fanfic tra i preferiti, le ricordate, e le seguite, chi legge, ma
soprattutto chi recensisce. Grazie mille! ^^
Hikary_a18: Hai pensato bene. XD Ash è
sempre lo stesso. U.U Spero che il capitolo ti piaccia, a presto.
fedina: Eheh, Brock sarà piuttosto
utile! Io adoro Harley, è un pagliaccio nato, e chissà che alla fine
non opererà a fin di bene … Eeeh, sì. Kenny e Lucinda si sono
conosciuti solo grazie al piccolo Piplup. XD Per quanto riguarda Ash e
Misty, sappiamo che Ash è un caso perso … Ma si sveglierà molto presto!
Wow, io alle 3 di notte sto già ronfando da ore. XD Complimenti! Spero
che il capitolo ti piaccia! A presto.
FairyFlora: Oh, anche a te la cioccolata
fa strani effetti? XD Ash è irrecuperabile! I nonni di Armonio sono
troppo simpatici, soprattutto la nonnetta, che a dire il vero sarà un
po’ più presente del suo maritino. XD Buona Pasqua anche se in ritardo!
XP A presto!
Fedesakura: Grazie per i complimenti, mi
fa piacere che la storia ti piaccia. Hai ragione ci sono sempre
scocciatori ovunque ci si giri! Ma prima o poi scompariranno tutti! XD
Spero che il capitolo ti piaccia! ^^
Hikarydream: Grazie mille! ^^ Spero che
il capitolo ti piaccia!
angel92: Drew è fantastico! *.* Spero
che questo capitolo ti piaccia, a presto!
I
love sasunaru:
Ciao! Grazie per i complimenti, sono anche le mie coppie preferite. XD
Spero che il capitolo possa piacerti, a preso! ^^
Capitolo 5
Misty assestò un
poderoso pugno in testa al ragazzo, ancora troppo addormentato per
capire cosa fosse successo. “Svegliati!” Urlò.
“Misty …” Mugugnò con la
voce impastata. “Che succede?”
“Assurdo … Ma come fai
ad addormentarti in una classe?” Domandò scioccata.
“Buona Misty.” Disse
Brock leggermente intimorito. “Ash, ci hanno consegnato l’Uovo
Misterioso. Saremo noi ad occuparcene!”
“Eh? Davvero?” Domandò
sgranando gli occhi e puntando gli occhi sull’Uovo davanti a lui.
“Dovremo fare a turni.”
Spiegò Brock. “Un giorno a casa mia, uno da te, e uno da Misty. Forse
così avremo più possibilità di farlo schiudere.”
“Ash … Se riusciremo a
farlo schiudere, ci promuoveranno seduta stante.” Disse Misty attirando
l’attenzione del suo compagno. “Ci consegneranno subito la medaglia e …”
“Sarò più vicino alla
Lega!” Esclamò eccitato.
Misty annuì divertita.
“Quindi … Vedi di impegnarti.”
Ash annuì contento,
guardando la ragazza negli occhi. “Ce la metterò tutta.” Le promise
sorridendole, senza riuscire ormai a staccare gli occhi da quelli
azzurri di lei.
“No crederai davvero di
riuscire ad arrivare alla Lega.”
Misty e Ash sobbalzarono
leggermente, per poi girarsi irritati verso l’odiosa fonte della voce e
ritrovandosi davanti un ragazzo con due freddi occhi neri, che li
squadrava da capo a piedi.
“E tu chi saresti?”
Domandò irritata Misty.
“Mi chiamo Paul. E tu …”
Cominciò rivolgendosi ad Ash. “Sei un povero illuso, se credi di poter
arrivare alla Lega.”
Misty si trattenne
dall’alzarsi e tirargli un pugno, solo perché quell’onore doveva
toccare ad Ash, che invece, non sembrava intenzionato a muovere un
muscolo.
Notò Brock sorridere ed
osservò nuovamente Ash. Si era alzato con un sorriso impudente, e gli
occhi fiammeggianti.
“Vedremo.”
E quell’unica parola,
suonava tremendamente bene, detta a quel modo da lui.
“Forze con quello
straccio!” Urlò Harley alzando leggermente gli occhi dalla rivista che
stava beatamente leggendo.
Drew represse un ringhio
irritato. “Ma chi si crede di essere …” Borbottò a mezza voce,
continuando a scopare.
“Di cosa ti lamenti?”
Domandò Vera. “Non sei mica tu quello che viene sempre ripreso!”
“Mi sto arrabbiando al
posto tuo.” Rispose lui osservandola passare lo straccio sui banchi.
“Beh … Grazie.” Borbottò
imbarazzata.
“State perdendo tempo.”
Gridò divertito Harley. “Più ci mettete, più tempo resterete qui!” Li
informò tornando a leggere l’articolo.
“Se non ci fossi tu
sarebbe tutto più piacevole …” Sussurrò Drew lanciando un’ultima
occhiata a Vera e ricominciando a spazzare.
Dopo l’ennesima
sgridata, le guance di Vera s’imporporarono per la rabbia. “Ma cosa ti
ho fatto, si può sapere?” Urlò esasperata, stringendo convulsamente la
presa sullo straccio.
Harley la fissò con
calma, prima di sorridere. “Oh, nulla di chè, in realtà. E’ solo che mi
ricordi una mocciosetta che odio a morte.” Rispose poggiando i piedi
sul banco.
“E tu … Tu … Mi
schiavizzi solo per questo?!” Con una falcata raggiunse il ragazzo e
con un gesto stizzito gli lanciò in faccia la pezza, prima di girarsi e
uscire furiosa dalla stanza.
Nel frattempo, Drew
osservava divertito la scena e non appena Vera uscì dalla porta mollò
la scopa ad Harley ancora allibito e seguì la ragazza in giardino, con
un sorriso che affiorava sulle labbra.
“Vera!” Urlò cercando di
farsi sentire dalla ragazza.
Lei si girò di scatto
verso di lui. “D-Drew …”
Il ragazzo sorrise
divertito. “E’ stata una bella scenata.” Si congratulò.
Il rossore dovuto alla
rabbia venne velocemente sostituito da quello dovuto all’imbarazzo.
“Comunque … Sai volevo
parlarti di …”
Drew venne nuovamente
bloccato dallo strombazzare di un clacson.
“Papà!” Esclamò Vera
osservando suo padre fermo in macchina davanti a loro.
“Vera, ti devo parlare.”
Disse lanciando un’occhiata poco rassicurante al ragazzo accanto alla
figlia.
“Sì, arrivo.” Disse
frettolosamente. “Ne parliamo domani?”
Drew annuì, sorridendo
mestamente.
Perché doveva sempre
venire interrotto?
Vera ricambiò il
sorriso. “A domani!” Gridò salendo in macchina.
“A domani …” Mormorò
Drew, prima di infilarsi le mani in tasca e incamminarsi verso casa.
“Beh, allora grazie. Io
sono arrivata.” Disse Lucinda indicando la propria casa con un gesto
del capo.
“Allora ci vediamo
domani.” Dissero all’unisono i due ragazzi, prima di voltarsi
contemporaneamente e guardarsi in cagnesco.
Lucinda sorrise nervosa.
“Beh, io vado eh? Ciao!” Disse defilandosi dentro casa e sospirando
stancamente.
“Lucinda, sei tu?”
“Sì mamma!” Urlò in modo
da farsi sentire, gettando lo zaino a terra e dirigendosi in cucina,
dove sicuramente la madre stava cominciando a cucinare.
“C’è una visita per te!”
Esclamò gioiosa la donna vedendola entrare.
“Visita?”
“Ehi, Lucinda!”
La ragazza si girò di
scatto verso la persona che aveva parlato. “Zoey!” Urlò correndo ad
abbracciarla. “Cosa ci fai qui?”
“Ma come, non lo sai?”
Domandò la ragazza fissandola stupita.
“Cosa?”
“Forse non vi hanno
ancora informato …” Mormorò più a sé stessa che all’amica. “Vabbe’ non
importa … Vorrà dire che sarai la prima a saperlo.”
“Cosa?” Domandò sempre
più impaziente Lucinda.
“Fra due mesi, la tua
scuola e la mia … Parteciperanno a un festival!”
“Festival? Non
intenderai …”
“No, non il Gran
Festival. La mia scuola ha partecipato lo scorso anno. Non è
all’altezza del Gran Festival, certo, ma vedrai che sarà stupendo.” Le
assicurò.
“E in che cosa
consiste?” Domandò curiosa la ragazza buttandosi sul divano e
incrociando le gambe.
Zoey sorrise. “E’ un
segreto.”
“Jessie, allora potremmo
agire durante il Festival.” Suggerì James.
“Non è una cattiva
idea.” Rispose la ragazza incrociando le braccia al petto. “dobbiamo
organizzare un piano.”
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Capitolo 6 *** Capitolo 6 ***
*Me guarda con
gli occhi sbrilluccicosi il numero
di recensioni, prima di inchinarsi e ringraziarvi tutti.* Grazie mille!
Sono
felicissima che la storia vi piaccia, e mi dispiace averci messo tanto
a
postare il nuovo capitolo, spero che vi piaccia comunque. ^^
angel92:
Già, già! Povero Drew! *.* Spero che anche questo capitolo ti piaccia!
Hikary_a18: Eeeh… Paul mi è
abbastanza indifferente, però Ash ne aveva bisogno per mettersi un pò
di
impegno! XD Misty avrà diverse occasioni di menar le mani. XD Inoltre
qualche
momento di tenerezza tra quei due sarebbe pur dovuto capitare, anche se
Ash è
davvero fessacchiotto. XD Harley è un mito, mi fa sempre sbellicare
dalle
risate! Alla fine anche lui avrà la sua utilità! Il Festival sarà
mooolto
interessante, effettivamente! Alla prossima! ^^
Raimbow: Davvero ti piace Paul? XD A
me è piuttosto indifferente, né lo odio, né lo amo. XD
Beh … Per quanto riguarda l’Hikarishipping … Chissà
… XD Spero che il capitolo ti piaccia, a presto!
FairyFlora:
Beh il Team Rocket è il Team Rocket. Pokémon non sarebbe Pokémon senza
quei
pazzoidi, io li adoro! XD Spero che il capitolo ti piaccia, a prestooo!
Fedesakura: Qualcosa a che fare con
Lucinda ce l’avrà di sicuro! XD Sono felice che la storia ti piaccia, a
presto!
Misty_Pan96: Figurati, mica devi
recensire per forza ogni singolo capitolo! XD Anche la tua classe è una
gabbia
di matti? La mia è messa peggio, temo. XD Eheh … Le tue previsioni sono
tutte
pressoché giuste! XD Alla prossima!
I love sasunaru: Aaah … I padri
gelosi … XD Harley è un pazzoide ma è comunque troppo simpatico!
Lucinda è
tonta, un po’ come Ash riguardo le questioni di cuore! XD Spero che il
capitolo
ti piaccia!
fedina: Holà! XD Ash e Misty avranno
bisogno di una spintarella … Perché sappiamo come sono fatti, no? XD
Anche Paul
avrà la sua bella … Anche se sono ancora un filino indecisa! XD Beh su
Harley
hai ragione, è ingiusto nei confronti di Vera, però … Non posso fare a
meno che
trovarlo simpatico, è un buffone. XD
Non vedo l’ora di trattare il Festival a dire il vero, ho una barca di
idee per
quei momenti! XD Ma figurati, la curiosità è un pregio fantastico, e le
tue
recensioni mi fanno tanto piacere!
Spero
che il capitolo ti piaccia, a prestooo!
merystar: Sono felice che la storia
ti piaccia! XD Ognuno ha le sue grane. XD Spero che il capitolo ti
piaccia, a
presto.
Capitolo
6
“Ma chi si crede
di essere?!” Sbottò Misty
stringendo i pugni. “Insomma, non è normale che qualcuno che nemmeno
conosci ti
si avvicini e cominci a …”
“Io trovo la cosa interessante, invece.” La interruppe allegramente
Ash.
“Giusto, con un ‘rivale’, magari Ash si impegnerà un po’ di più …”
Disse Brock
osservando l’amico sbuffare.
“Beh … Forse hai ragione.” Ammise Misty. “Ah! Guardate qui.” Aggiunse
qualche
minuto dopo, infilando la mano nello zaino ed estraendone tre biglietti
spiegazzati.
Ash si sporse verso di lei cercando di capire cosa fossero.
“Sono biglietti gratuiti per entrare al parco giochi acquatico che
hanno aperto
qualche settimana fa, fuori città.” Spiegò sventolando i biglietti.
“Vogliamo
andarci?”
“Come hai fatto ad averli?” Domandò Ash stupito.
Misty scrollò le spalle. “Sono un regalo di Daisy. Loro non possono
andare
all’inaugurazione perché stanno partendo.”
“Partono? E dove?” Chiese Brock.
“In crociera. Dicono di aver bisogno di una vacanza. Troppe gare.”
Spiegò
leggermente scocciata. “Comunque
sia
… Allora, volete venirci?”
“Certo!” Esclamò emozionato Ash afferrando un biglietto.
“Ovviamente!” Rispose Brock con occhi sognanti.
Misty lo guardò irritata, prima di tirargli le orecchie. “Smettila di
sognare
le ragazze in bikini!” Intimò stringendo la presa. “Sei un pervertito!”
Con una smorfia di dolore sul viso, Brock biascicò un debole ‘Va bene’,
riuscendo finalmente a liberarsi dalla presa ferrea della ragazza.
“Allora ci troviamo domani pomeriggio davanti l’ingresso del parco.”
Concluse
Misty, salutando con la mano i due ragazzi ed entrando in casa.
“Vera, dobbiamo
parlare.”
“Papà … Credo di …”
“No, no, no. Fammi parlare.” La interruppe Norman scuotendo
melodrammaticamente
la testa. “Ormai vai già alle superiori …” Cominciò fermando la
macchina
davanti casa. “Ed è ovvio che tu voglia fare nuove esperienze.”
Vera sbuffò spazientita, ricordando il discorso che il padre le aveva
fatto
alle medie.
“Ormai vai già alle medie … Ed è ovvio
che tu voglia fare nuove esperienze.”
Cominciava sempre allo stesso modo …
“Papà … Mi hai fatto già questo discorso, alle medie e persino alle
elementari,
quindi ti prego, risparmiatelo almeno questa volta!” Disse Vera
guardando il
padre supplichevole.
Norman scosse nuovamente la testa, prima di metterle una mano sulla
spalla e
guardarla negli occhi azzurri. “Vera, questa volta è molto più
importante.”
“Perché?” Domandò alzando gli occhi al cielo.
“Credi che non ti abbia visto poco fa, con quel ragazzo?”
“Eh? Ma cosa dici?” Si infervorò. “Drew … è solo un amico!”
“Certo … Un amico che ti mangia con gli occhi …” Borbottò risentito.
“Stai immaginando cose che non stanno né in cielo né in terra!”
“Tesoro, io gli conosco i ragazzi, lo sono stato anche io, cosa credi?”
“Basta, non voglio più sentire!” Sbuffò irritata mettendosi le mani
sulle
orecchie.
“Va bene, va bene. Voglio solo dire, che sei ancora giovane per pensare
al ses
…” Non concluse la frase che Vera si precipitò fuori dalla macchina
entrando in
casa e sbattendo dietro di sé la porta.
“Assurdo …” Sussurrò poggiandosi al muro.
“Vera! Puoi venire un attimo?” Domandò Max chiamandola dalla cucina.
“Eccomi …” Borbottò avviandosi verso la stanza. “Che succede?”
“Sono arrivati questi per te.”
Vera osservò incuriosita i due bigliettini in mano al fratello. “Che
sono?”
“Biglietti per entrare all’inaugurazione di quel nuovo parco acquatico.”
Vera li afferrò emozionata. “Chi li manda?”
Max scrollò le spalle. “Non c’era scritto il mittente sulla busta.”
Spiegò
mostrandole la busta bianca, dove erano contenuti i biglietti. “Sono
due, chi
inviterai?” Domandò sporgendosi sul tavolo per osservare meglio la
sorella.
Vera arrossì leggermente balbettando frasi sconnesse. “Forse Drew.”
Concluse
scappando in camera sua afferrando il cellulare e componendo
freneticamente il
numero del ragazzo.
‘Okay, calmati. Non gli sto mica
chiedendo un appuntamento!’ Si disse mentre avvicinava il
telefono
all’orecchio.
“Pronto? Vera?”
La ragazza sussultò leggermente prima di cominciare a
parlare. “Ciao Drew. Ecco … Ti volevo
chiedere una
cosa.” Disse stropicciando il cuscino del letto. “Mi sono arrivati due biglietti per entrare
all’inaugurazione del nuovo
parco acquatico, e visto che non so con chi andarci … A te piacerebbe
venire?”
La risposta del ragazzo non si fece attendere. “Sì,
certo.” Rispose frettolosamente. “Quando?”
Vera sorrise incrociando le gambe. “Domani
pomeriggio alle 17.00.”
Drew sorrise dall’altro capo del telefono. “Va
bene, allora. A domani …” Mormorò con un tono di voce che
Vera
non aveva mai sentito prima.
“S-sì. A domani.” Balbettò prima di
salutarlo, gettare il cellulare sul cuscino e stendersi sorridente sul
letto.
“Che fame …”
Mormorò Lucinda adocchiando un
carretto dei gelati dall’altra parte del parco. “E mi sono anche persa
…
Accidenti, non avrei dovuto accompagnare Zoey a casa …” Borbottò
cercando di
capire dove si trovasse guardandosi attorno. ‘Mamma
mi ammazzerà.’ Pensò con raccapriccio, prima di andare a
sbattere violentemente contro qualcuno.
“Ahi …” Mormorò cadendo all’indietro.
“Ehi. Sta’ un po’ più attenta.”
Lucinda alzò lo sguardo incrociando due profondi occhi neri. “Sta’ un
po’ più
attento tu!” Rispose irritata.
Paul la osservò sprezzante mentre si alzava e si portava le mani sui
fianchi;
dopo qualche attimo spostò lo sguardo a terra, notando diversi
biglietti e
piegandosi per raccoglierne uno
“Ehi!” Urlò Lucinda quando lui si rialzò andandosene tranquillamente
con uno
dei suoi biglietti. “Ehi! Torna qui! Ladro!” Gridò arrabbiata, indecisa
se
inseguirlo, sbatterlo a terra e riprendersi il biglietto o cercare di
tornare a
casa.
“Lucinda?”
La ragazza sobbalzò riconoscendo immediatamente il proprietario della
voce.
“Gary!” Esclamò voltandosi verso il ragazzo che la guardava incuriosito.
“Che ci fai qui? Non è un bel posto per una ragazza.”
Lucinda arrossì leggermente. “Mi sono persa …” Ammise dimenticandosi
completamente del biglietto rubato.
Gary sorrise divertito. “Ti accompagno a casa.” Disse cominciando ad
incamminarsi.
Lucinda si illuminò. “Grazie!” Disse affiancandolo sorridente. “Ah …
Gary …”
“Mh?”
“Senti … Zoey mi ha regalato diversi biglietti per l’inaugurazione del
nuovo
parco acquatico, vorresti venirci?” Domandò prendendo in mano i
biglietti
restanti.
Gary sembrò pensarci un
po’, prima di
annuire. “Grazie.”
“Prego!” Rispose emozionata.
“Se non sbaglio ci andavano anche Kenny e Lucas …”
“Ah …” Lucinda abbassò gli occhi al suolo.
“Non siamo arrivati?” Domandò dopo qualche minuto trascorso in un
silenzio
alquanto imbarazzante.
Lucinda alzò la testa di scatto riconoscendo la propria casa, prima di
annuire
e sorridere. “Sì, grazie per avermi accompagnato.”
“Di nulla. Ci vediamo domani, allora.” Disse girandosi e allontanandosi.
Lucinda sorrise emozionata. “A domani!” Strillò, prima di entrare a
casa e
prepararsi alla sfuriata che sarebbe seguita.
************************************
“Misty! Siamo
qui!” L’urlò di Ash perforò le
orecchie di Brock, seduto sul marciapiede di fianco a lui.
La ragazza si guardò attorno individuando i due ragazzi e correndo
verso di
loro.
“Ciao.” Salutò sorridendo ai ragazzi. “Siamo pronti?”
“Pronti!” Urlò Ash eccitato.
“Allora entriamo!” Disse Misty marciando divertita verso l’entrata.
“Ehi, Vera.”
Salutò Drew avvicinandosi silenzioso
da dietro alla ragazza.
Vera sobbalzò girandosi di scatto, incrociando gli occhi verdi del
ragazzo. “Drew,
mi hai fatto prendere un colpo!” Disse portandosi una mano al cuore.
“Scusa.” Disse sorridendo lui. “Allora, andiamo?”
Vera annuì contenta, prima che il suo cuore perdesse un battito, quando
la mano
del ragazzo afferrò delicatamente la sua.
“Lucinda, che ci
fai qui?” Domandò Kenny
avvicinandosi velocemente alla ragazza e a Gary.
“Ciao
Kenny. Ciao Lucas.” Salutò i due ragazzi, che dopo essersi scambiati
un’occhiata
infastidita si voltarono contemporaneamente dalla parte opposta.
“Come mai
Gary è qui?” Domandò Lucas voltandosi verso il ragazzo che osservava
l’ingresso
del parco.
“L’ho
invitato io.” Disse Lucinda. “E …” Si interruppe quando vide il ragazzo
della sera prima avvicinarsi al botteghino e mostrare il biglietto.
“Tu!” Urlò
senza neanche rendersene conto.
Paul si
girò verso di lei, prima di ignorarla ed entrare nel parco.
Lucinda
strinse i pugni infuriata, prima di correre verso il botteghino, decisa
ad afferrarlo e buttarlo fuori di lì. “Sbrigatevi!” Urlò ai ragazzi che
erano
rimasti fermi a fissarla.
Gliela
avrebbe fatta pagare.
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Capitolo 7 *** Capitolo 7 ***
D-d-dieci?!
*Respira affannosamente* …
Graaaazie! *Saltella gioiosa ricoprendo
tutti di margherite e rose* Mi dispiace di postare con tanto ritardo,
ma sono
stata tutta presa dalla festa di compleanno! XD Mi hanno tirato la
torta in
faccia! *.* Vabbè, lasciamo stare! Spero che il capitolo vi piaccia! :)
fedina: Secondo me Brock è un genio,
per questo mi piace immaginarmelo nei panni di Cupido. XD Vera diventa
decisamente timida quando c’è di mezzo Drew! E a proposito, io adoro
quel
ragazzo! Lucinda secondo me, è piuttosto orgogliosa, per questo se l’è
presa
tanto con Paul, oltre al fatto, che lui è piuttosto antipatico.
XD Spero
che il capitolo ti piaccia, e io aspetto con ansia la tua prossima
recensione!
XD
Hikaydream: Ma figurati, non ti devi
scusare! ^^ Sono contenta che la storia continui a piacerti, a presto!
Raimbow: Waaah, sono felice che ti
piaccia! XD Brock è irrecuperabile, un caso perso! XD Eheh, Lucinda è
la più
fortunata, dopo Vera. XD (Adoro Drew. ^^)
Spero che il capitolo ti piaccia! A presto!
FairyFlora: Eheh, mi piace scrivere
di Lucinda e di tutti i suoi spasimanti! XD Mi diverto un sacco! Spero
che il
capitolo ti piaccia! A presto! E un bacione. ^^
angel92: Eccolo quiii! XD Spero ti
piaccia! ^^
Fedesakura: A questo non posso
rispondere! XD Paul avrà un ruolo piuttosto importante ma … non dico
altro. XD
Brock è davvero un pervertito d’altronde! XD Spero che il capitolo ti
piaccia!
merystar: Vai Lucinda! XD Wow,
grazie per i complimenti, sei gentilissima! XD Spero che il capitolo ti
piaccia,
a presto! ^^
Misty_Pan96: Eheh, brava! Nella mia
classe è quasi un argomento tabù anche se sono alle superiori, assurdo!
XD
Forza, tifo per te! Tanto … Nelle verifiche si può sempre copiare un
pochino …
XD Oddio, spero di non metterti in testa strane idee. XD Mi dispiace di
averci
messo molto, comunque eccolo qui, spero ti piaccia! XD
Hikary_a18: Vera è un po’ ingenua
per questo si imbarazza tanto. XD Quel discorso io l’ho affrontato un
saaacco
di tempo fa! XD Lucinda avrà la sua vendette, ovviamente! XD In effetti
fa uno
stano effetto anche a me, davvero! Spero che il capitolo ti piaccia, a
presto!
^^
I love sasunaru:
Gary è davvero tonto, ma non al livello di
Ash! XD Non credo che ci sarà questo rischio, non ti preoccupare! XD Mi
piacerebbe un sacco anche a me, quindi prendilo pure, il problema è che
per ora
non ho msn. (Adesso non vivo proprio a casa mia, quindi non l’ho ancora
installato.) Comunque, lo metterò il più presto possibile, così potremo
parlare! ^^ A presto!
Capitolo
7
“Lì, lì!”
“Ash, non tirare!” Si lamentò Misty cercando di tenere il passo del
ragazzo.
“Questo posto è stupendo!” Commentò Brock avvicinandosi ad un bancone
di
dorayaki. **
“Brock, precisamente cosa stai osservando?” Domandò Misty accigliata.
“I dolci.” Rispose frettolosamente e allontanandosi di un passo dalla
ragazza.
“Davvero?” Fece lei alzando pericolosamente un sopracciglio. “Allora
dovresti
guardare un po’ più in basso …” Gli sussurrò afferrandogli saldamente
un
orecchio e tirandolo verso di lei. “Perché dove stai guardando tu … c’è
solo la
scollatura della signorina.” Concluse sbuffando e allontanandolo dal
bancone,
per poi ricongiungersi ad Ash che continuava imperterrito ad indicare
le
giostre su cui avrebbero dovuto andare.
“Okay … Dove andiamo prima?” Domandò Misty con un sorrisetto divertito,
alzando
gli occhi al cielo.
“Cos’è quello?” Chiese Ash puntando un dito verso un tunnel.
Misty lo guardò incuriosita. “Non so, non l’ho mai visto.”
“Tanto meglio, andiamo!” Esclamò il ragazzo trascinandola verso il
botteghino
dei biglietti.
“Piano, Ash!” Si ritrovò ad urlare qualche attimo dopo, mentre il
ragazzo la
strattonava poco delicatamente il braccio. “Ash,
piano, mi stai staccando un braccio!”
Il ragazzo si bloccò mollando immediatamente la presa. “Scusami …”
Disse
sinceramente dispiaciuto.
Misty a sentire quel tono alzò subito lo sguardo verso di lui. “Ma
figurati!”
Disse frettolosamente. “Non è nulla, vedi? E’ già passato.” Lo
rassicurò con un
sorriso, che lui, felice, ricambiò un secondo dopo. “Andiamo?” Domandò
a quel
punto tendendole la mano.
Misty, sorpresa, afferrò contenta la mano, dimenticandosi di tutto il
resto.
Nel frattempo qualche metro più indietro, Brock salutava raggiante con
la mano
i due ragazzi, prima di fare una mezza giravolta e incamminarsi
nuovamente
verso il bancone dei dorayaki.
Vera osservò
estasiata le giostre che la
circondavano. “La persona che ha costruito questo parco è un genio!”
Esclamò.
Drew sorrise sinceramente divertito dallo stupore della ragazza. La
osservò
rapito, vedendola volteggiare emozionata per tutta la piazzetta.
“Drew?”
La voce delicata di Vera lo riportò alla realtà e alzando lo sguardo,
incrociò
i bellissimi occhi azzurri della ragazza.
“Ti sei incantato?” Domandò divertita.
Drew scosse la testa sorridendo leggermente. “Dove vuoi andare?”
Domandò
guardandosi attorno.
“Prendiamo prima qualche dorayaki?” Chiese sentendo un familiare
brontolio allo
stomaco.
Drew annuì prendendole, apparentemente disinteressato, la mano e
dirigendosi
verso il bancone dei dolci.
“Oh, ti prego. Dieci minuti!”
“Brock?” Sussurrò stupita Vera bloccandosi di botto e osservando
assieme a
Brock la scena, alquanto patetica dovette ammettere, che le si
presentava
davanti gli occhi.
“8?”
La ragazza al bancone con un
sorriso di
cortesia stampato in faccia, fece nuovamente ‘no’ con la testa.
“7 minuti. E ti offro anche un frullato!” La pregò a quel punto Brock
quasi in
ginocchio davanti a lei.
“Non dovremmo intervenire?” Domandò Drew osservando la povera ragazza
trattenersi dallo scaraventare via Brock.
“A queste cose ci pensa Misty di solito … Ma tant’è …” Sospirò
avviandosi verso
di lui. “Brock? Devo riferire a Misty quello che stai cercando di
fare?”
Domandò con un tono leggermente spaventoso.
Il ragazzo sobbalzò, girandosi di scatto verso l’amica. “Vera … Drew!
Cosa ci
fate qui?”
“Vorremmo mangiare qualche dorayaki, se magari tu smettessi di
importunare la
signorina.” Disse Drew guardandolo di sbieco.
“Oh, certo. Scusate.” Disse allontanandosi di qualche passo dal
bancone. “Beh …
Io andrei a cercare Ash e Misty.” Decretò lanciando un’ultima occhiata
speranzosa alla ragazza, che lei bellamente ignorò. Con fare sconfitto
si
voltò, dirigendosi verso il tunnel dove erano spariti i suoi amici.
“Ci sono anche loro?” Domandò sorpresa Vera dopo aver ordinato qualche
dolce.
Brock annuì meccanicamente, prima di salutarli con la mano e camminare
lentamente verso il botteghino dei biglietti.
Vera e Drew lo guardarono allontanarsi, il capo rivolto a terra e le
braccia
penzoloni.
“Mi fa quasi tristezza.” Disse Drew osservando il camminare
strascicante dell’amico.
“Ecco a voi.” Disse la ragazza porgendo dopo qualche secondo i dorayaki
ai due.
“Buon appetito.” Disse sorridendo gentilmente.
“Grazie.” Rispose Drew avvicinandosi a pagare.
“Drew! Cosa fai?” Domandò a quel punto Vera vedendo il ragazzo estrarre
una
banconota dal portafoglio.
“Pago.” Rispose semplicemente, prendendo il resto.
“Ma … La mia parte …” Balbettò a disagio.
Con un sorrisetto divertito Drew la ignorò totalmente.
“E’ buono?” Domandò invece, prima di
infilarsi il suo dorayaki in bocca.
Vera con un sorriso imbarazzato annuì, prima di nascondere
completamente il
viso, arrossato per l’imbarazzo, dietro il suo dolce.
“Lucinda! Puoi
fermarti un attimo, per piacere?”
Supplicò Kenny con il fiato corto.
La ragazza lo guardò, fermandosi e sbuffando leggermente. “Okay …”
Borbottò
incrociando le braccia al petto.
“Lucinda, ma che sta succedendo?” Domandò Lucas dopo averla raggiunta.
“Il tipo che è entrato prima … Mi ha rubato un biglietto.” Spiegò
irritata.
“Solo per questo?” Domandò Gary sedendosi su una panchina.
“E’ questione di principio.”
“Io sono con te!” Intervenne Kenny piuttosto fomentato.
Lucinda lo guardò sorridente. “Grazie.”
“F-figurati!” Balbettò arrossendo leggermente e distogliendo gli occhi
dalla
ragazza incrociandone un paio neri. “Ehm … Lucinda, non è che è quello
il
ragazzo di cui parlavi?” Domandò un po’ intimorito, indicando il
ragazzo che li
guardava dall’altra parte della piazza.
Lucinda si girò di scatto verso il punto indicato dall’amico
incrociando
nuovamente gli occhi neri di Paul. Con una smorfia di irritazione
stampata sul
volto, si precipitò a passo di marcia verso il ragazzo che continuava a
fissarla silenziosamente.
“Tu, ladro di biglietti! Spero ti stia divertendo con il mio biglietto
…” Mormorò
minacciosa marcando maggiormente l’aggettivo ‘mio’.
Paul ghignò, ottenendo come unico risultato quello di farla irritare
ancora di
più. “Sì, in effetti mi sto divertendo molto.” Disse sporgendosi verso
di lei.
“Bene …” Ringhiò Lucinda alzando una mano, con tutta l’intenzione di
schiaffargliela
sulla guancia. “Perché la tua felicità non durerà ancora per mol …”
Le parole le morirono in gola quando con uno scatto veloce lui le
bloccò il
polso, premendo poi le labbra sulle sue.
Lucinda sgranò gli occhi al contatto con le labbra calde di lui.
Il suo primo bacio …
Non si mosse di un millimetro, troppo stupita anche solo per riuscire a
trovare
la volontà di interrompere quel contatto.
Quando finalmente lui si staccò, Lucinda lo guardò sconcertata. “Il mio
primo
bacio …” Sussurrò abbassando lo sguardo a terra.
Dietro di lei Kenny e Lucas, rossi di gelosia si avvicinarono
pericolosamente
al ragazzo, che continuava a fissare la ragazza senza proferire parola.
“Ho dato il mio primo bacio ad uno sconosciuto …” Mormorò in trance
prima di
accorgersi che davanti a lei stava per avvenire una furiosa scazzottata.
**
I Dorayaki sono una
sorta di dolce formato da due piccole crêpe spesse, farcite di
marmellata di
azuki; (Li mangiava Doraemon, ricordate? XD)
|
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Capitolo 8 *** Capitolo 8 ***
Buongiorno!
^^
O buonasera. ^^ Prima di lasciarvi
alle risposte delle recensioni e al capitolo, faccio solo due premesse:
questo
capitolo è piuttosto lungo, spero vi faccia piacere, inoltre farà la
sua
comparsa un “Nuovo Personaggio”, spero non vi spiaccia. ^^ Beeene, a
presto! =)
FairyFlora:
Tranquilla,
in questo capitolo tra Ash e Misty succederà qualcosa … ^^ Paul mi
piace sempre
di più, sinceramente. XD A
presto! ^^
Raimbow: Hola! Vorrei
poter
mangiare qualche Dorayaki, in questo momento! Oppure potrei cucicarli …
Mmmh …
XD Grazie per i complimenti, spero di non finire OOC. Altrimenti mi
impicco.
Paul lo sto rivalutando, adesso posso dire che in una scala da 1 a 10
mi piace
circa 7! XD Spero che il capitolo ti piaccia, a prestissimo! ^^
Kasumi97: Grazie molte! ^^ Eheh alla
fine ritengo Lucinda moolto fortunata! XD Leggerò volentieri
un’occhiata alla
tua fic, a presto! ^^
Fedesakura: Sbaglio o sei
particolarmente felice? XD Sono contenta che il capitolo ti sia
piaciuto tanto!
Mi sono divertita a immaginare Paul baciare Lucinda. XD Beh, spero che
il
capitolo ti piaccia! A presto! ^^
Hikary_a18: Istinto omicida in
modalità attiva? XD Eheh, chissà chi avrà la meglio! Spero di non aver
fatto
aspettare troppo. ^^ A presto!
angel92: Grazie! *.* Questo capitolo
non è arrivato in ritardo, vero? XD Spero ti piaccia! A prestissimooo!
^^
merystar: Eheh, mi sono divertita un
sacco a scrivere della scazzottata tra quei pazzi. XD Gary è piuttosto
calmo
quindi … XD Spero che il capitolo ti piaccia, a presto!
Ilovesasunaru: Beh qualche cazzotto
a dire il vero se lo prenderanno tutti. U.U (L’uguaglianza al primo
posto. XD)
Spero che il capitolo ti piaccia, a prestoo! ^^
Capitolo 8
“E’ il tunnel
dell’amore?” Mormorò Misty più a sé
stessa che al ragazzo accanto a lei. “Non ci assomiglia per niente …”
“Misty …” La chiamò Ash in quel momento.
La ragazza si girò verso di lui, imbarazzata. “Sì?”
“Ehm … Mi stai arpionando il braccio.” Disse leggermente a disagio.
Misty lo guardò sorpresa lasciando immediatamente la presa. “Oh,
scusami.” Disse
imbarazzata e allontanandosi quel tanto che il cigno a due posti su cui
erano
seduti permetteva. “Questo posto non mi piace molto …” Ammise a
malincuore
osservandosi attorno.
“Neanche a me … E’ piuttosto strano.” Concordò lui.
“Ma quando finisce questo maledetto giro?” Borbottò Misty agitata.
Ash la guardò di sottecchi, mentre rabbrividiva a causa di una folata
di vento
gelido e si stringeva le braccia al petto.
Velocemente, si sfilò la giacca poggiandola sulle spalle esili della
ragazza,
cercando di nascondere il rossore che aveva incominciato a
imporporargli le
guance.
“G-grazie.” Balbettò rabbrividendo nuovamente e stringendosi nella
giacca.
“Di niente …” Mormorò abbassando gli occhi verso l’acqua verdastra su
cui
galleggiavano. “Ma che mi prende?” Si
domandò passandosi una mano sugli occhi. Quella accanto a lui era la
sua
migliore amica da anni, e allora perché si imbarazzava come un
ragazzino alla
prima cotta? Perché il cuore cominciava a martellargli nel petto quando
incrociava quei bellissimi occhi azzurri?
“Girati e baciala. Un bacio
veloce … Probabilmente ti aspetterà uno
schiaffo, ma … Baciala!” Sussurrava una vocina remota nella
sua testa. “Bisogna rischiare per ottenere …”
Sussurrò
nuovamente la vocina.
Ash strinse convulsamente il lembo della sua maglietta.
“Ok …” Mormorò a sé stesso.
Lentamente lasciò andare la maglietta, pronto a girarsi, sperando di
coglierla
di sorpresa.
“E voi chi accidenti siete?” Domandò a quel punto Misty.
La sua voce fece bloccare sul posto Ash che irritato si voltò verso i
due che
erano apparsi davanti a loro, bloccando l’imbarcazione.
“Noi? Siamo il Team Rocket!” Esclamarono all’unisono sorridendo, prima
di
scambiarsi uno sguardo d’intesa e saltare a bordo del cigno.
“Wow, era
buonissimo.” Commentò Vera avvicinandosi ad
un cestino e buttandoci dentro il tovagliolo di carta.
Drew con un respiro profondo prese il coraggio a due mani. “Vera.” La
chiamò.
Il tono serio che aveva usato mise immediatamente in allarme la ragazza
che si
girò a guardarlo.
“Ricordi, ti dovevo dire una cosa …” Cominciò lui, leggermente incerto
su cosa
dire e come esprimersi.
Vera annuì meccanicamente, cercando i suoi occhi, continuamente fissi
sulle sue
scarpe. “Drew, che succede? Così mi fai preoccupare.” Disse
ridacchiando
nervosamente e sperando di sciogliere quella tensione che si era venuta
a
creare.
Drew alzò di scatto gli occhi, incrociando quelli azzurri di lei. Con
un gesto
veloce, affondò la mano nella tasca della giacca, estraendone una rosa
rossa.
Senza staccare gli occhi da lei, gliela porse lentamente, cercando di
non farle
notare il respiro corto, e l’imbarazzo che ormai, aveva preso possesso
di lui.
Vera sgranò gli occhi osservando il fiore. Leggermente spiegazzata ma
di un
rosso vivo. La prese tra l’indice e il pollice con estrema delicatezza,
come se
fosse stata di cristallo, e una minima pressione avesse potuto
mandarla,
inevitabilmente, in frantumi. “Drew …” Sussurrò alzando lo sguardo su
di lui.
“Che cosa significa?”
“Vera io …”
Un boato assordante, interruppe Drew, propagandosi per tutto il parco.
Dietro una nuvola di fumo, una decina di persone, in abiti azzurri da
pirata,
apparvero davanti a loro, un ghigno per niente amichevole sul volto.
“Ma cosa sta succedendo?” Domandò impaurita la ragazza.
“Vera, resta dietro di me.” Ordinò Drew perentorio, mettendosi davanti
a lei e
intrecciando la mano con la sua.
“Bene, bene. Abbiamo trovato alcuni dei mocciosi.” Proferì una ragazza
dai
lunghi capelli ricci.
“Cosa ne facciamo, Shelly?” Domandò l’uomo accanto a lei.
“Teneteli sotto controllo, per ora.
Vado
a chiamare Ivan.” Disse allontanandosi.
“Drew …”
“Tranquilla … Andrà tutto bene.”
“Bastardo!”
“Chi ti credi di essere?!”
Paul schivò senza problemi il pugno di Kenny, fermando senza troppa
difficoltà
quello di Lucas.
“Gary, fa qualcosa!” Disse Lucinda osservando la scena davanti a lei.
Paul schivava con facilità qualsiasi attacco,
ma era
comunque solo contro i due ragazzi.
Gary si avvicinò tranquillamente, afferrando la maglietta di Lucas e
Kenny e
tirandoli indietro. “Finitela.” Disse calmo. “Non ne vale la pena.”
“Certo che ne vale la pena!” Ruggì Kenny, dimenandosi e cercando di
sfuggire
alla stretta di Gary.
“Kenny finiscila!” Strillò a quel punto Lucinda. “Non vi intromettete!”
Disse
cominciando ad avvicinarsi a Paul, che sorrise di sbieco osservandola
avanzare.
“Come ti sei permesso?!” Sibilò la ragazza a due centimetri dal suo
viso, gli
occhi fiammeggianti.
“Se continui a sporgerti così, finirà che ti bacerò di nuovo.”
L’avvertì il
ragazzo con un ghigno sulle labbra.
Lucinda si allontanò di scatto. “Non provarci nemmeno.”
“Oh? Cosa abbiamo qui?” Una voce maschile fece sobbalzare Lucinda.
Paul si girò verso l’uomo, il cui viso era nascosto parzialmente sotto
un
cappuccio rosso, dietro di lui, diversi altri uomini vestiti alla
stessa
maniere, aspettavano pazientemente gli ordini. “Chi siete?”
“Noi siamo il Team Magma. E se non vi dispiace, adesso, siete sotto il
nostro
controllo.”
******************
“Che cosa
volete da noi?” Gridò Ash, cercando di
coprire Misty.
“Preparatevi a passare dei guai.”
“Dei guai molto grossi.”
“Proteggeremo il mondo dalla devastazione.”
“Ma che cosa stanno facendo?” Sussurrò Ash.
“Sono degli invasati.” Disse Misty. “Pazzi.” Aggiunse qualche secondo
dopo
senza farsi sentire.
“Uniremo tutti i popoli nella nostra nazione.”
“Non sanno nemmeno recitare decentemente …” Continuò Misty.
“Denunceremo i mali della verità e dell’amore.”
“Estenderemo il nostro potere fino
alle
stelle.”
“Sono Jessie!”
“E io James!”
“Team Rocket, pronto a partire alla velocità della luce.”
“Team Rocket? L’ho già sentito …” Borbottò Ash, ormai nemmeno
leggermente
impaurito.
“Stupido …” Mormorò Misty. “E’ il club fondato dal professore Giovanni!”
“Arrendetevi subito o preparatevi a combattere!”
“Oh, hanno finito!” Esclamò Ash, decisamente sollevato.
“Ora che avete recitato questa tiritera …” Cominciò Misty irritata.
“Cosa
volete fare?”
“Siete nostri prigionieri, adesso.” Annunciò Jessie, tirando fuori da
uno
zainetto, una sottospecie di pistola.
“Che … che cos’è?” Domandò balbettando Ash osservando l’arma nella mano
della
donna.
“Questo? E’ solo un giocattolino.” Rispose sorridendo divertita prima
di
puntarla verso di loro.
Ash sussultò. “Fer …”
Non completò la frase che si ritrovarono intrappolati in una rete da
pescatori.
“Ma che cavolo …?”
“Credevate fosse una pistola, vera?” Domandò James ridendo a crepapelle.
“Idioti! Liberateci subito!” Strillò Misty tentando di liberarsi.
“Ah-ah.” Fece Jessie scuotendo melodrammaticamente la testa. “Non
costringeteci
a farvi realmente male.”
Ash e Misty si bloccarono di colpo, mentre un brivido freddo percorreva
loro la
schiena.
“Bene … Adesso state buoni per qualche minuto. Verremo a prendervi tra
poco.”
Disse Jessie scomparendo nel buio seguita velocemente da James.
“Accidenti … Come ci si libera di questo coso?!” Ruggì Ash muovendosi
spasmodicamente.
“Calmati, o di qui non ne usciamo.” Lo redarguì Misty.
“Serve una mano?”
I due ragazzi si voltarono di scatto verso la fonte della voce,
intravedendo un
ragazzo poco più grande di loro, dai capelli rossi.
“Chi sei?” Domandò Ash diffidente.
Il ragazzo estrasse un piccolo coltello a scatto e cominciò a
tagliare la
rete. “Mi chiamo Lance.”
“Si può sapere
che cosa volete da noi?”
“Calmo moccioso.” Lo redarguì Shelly appena tornata. “Purtroppo anche
il Team
Magma è qui.” Informò gli altri che la guardarono stupiti
“Quegli scarti … Cosa vogliono?” Domandò Matt.
“Quello che vogliamo noi. I mocciosi. Hanno trovato un gruppetto poco
più in
là.” Rispose Shelly osservando
Vera e
Drew. “Portateli da Ivan, si trova sul tetto.” Ordinò a Matt e a un
altro uomo.
“Va bene.”
I due afferrarono malamente il braccio dei ragazzi, trascinandoli verso
l’edificio
centrale.
“Ehi!” Una voce femminile li fece bloccare sul posto.
“Chi va là?” Domandò la recluta.
“Che cattivi.” Commentò ironica una ragazza dai capelli castani e gli
occhi blu
cobalto, comparendo da dietro un albero e avvicinandosi lentamente
verso di
loro.
“Chi sei?”
“Vi dirò il mio nome se liberate quei due.”
“Scordatelo!” Rispose Matt. “Piuttosto … se terrai la bocca chiusa
eviterò di
farti male.”
La ragazza sorrise divertita. “Ti faccio un’altra proposta, e spero che
tu
abbia un po’ di buonsenso in modo da accettarla. Liberate quei due, e
io
eviterò di farvi stramazzare entrambi al suolo.”
“Chi ti credi di essere mocciosa?”
“Attenta!” Urlò a quel punto Vera, vedendo l’uomo correre verso di lei.
“Wow …” Sussurrò dopo qualche secondo Drew.
La ragazza si muoveva agilmente, come se i suoi movimenti fossero passi
di
danza, e in un attimo aveva piazzato un pugno secco nello stomaco
dell’uomo,
che stramazzò rovinosamente a terra.
“Io vi avevo avvertito!” Disse mettendosi le mani davanti. “Quindi …
Cosa
intende fare signor Idrotenente?” Domandò, una nota ironica nella voce.
“Non finisce qui, mocciosa!” Sibilò lasciando andare Drew e Vera e
tornando
velocemente da Shelly e gli altri.
“Tutto bene?” Domandò gentilmente avvicinandosi ai due ragazzi, che la
guardavano sconvolti. “Dai, dobbiamo spostarci di qui, fra poco
arriveranno i
rinforzi.” Disse facendo segno di seguirla.
“Grazie.” Dissero all’unisono Vera e Drew.
“Dovere.” Rispose lei sorridendo.
“Lance!”
“Sae! Stai
bene?” Domandò leggermente preoccupato il ragazzo avvicinandosi a
lei.
“Drew! Vera!”
“Ash! Misty!”
Sae rise
leggermente osservando la scena. “Tutto bene.” Rispose voltandosi
verso Lance, che sospirò sollevato, prima di sorriderle.
“Si può sapere
cosa sta succedendo?!” Sbottò a quel punto Misty.
“Dovreste
aspettare un altro po’.” Disse Lance, osservando i quattro.
“Già. Sembra
che i vostri amici, siano stati catturati dal Team Magma.”
“Brock?”
Domandò Ash preoccupato.
Sae scosse la
testa. “No, mi sembra si chiamino … Mmh … Lucinda, Paul, Kenny,
Lucas e Gary.” Disse facendo mente locale.
“E Brock dove
si sarà cacciato …” Mormorò Misty.
“Anche loro …”
Sussurrò mortificata Vera.
“Non vi
preoccupate.” Le rassicurò Lance.
“Ci pensiamo
noi.” Disse con un sorriso divertito Sae, voltandosi ad osservare
Lance che le lanciò un’occhiata ammonitrice.
“Sae …”
“Io vengo!” Lo
interruppe lei. “Non voglio sentire storie.”
Lance alzò gli
occhi al cielo, prima di sorriderle accondiscendente e annuire.
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Capitolo 9 *** Capitolo 9 ***
Salve,
spero di non essermi fatta attendere troppo ! ^^ Ecco
il nono capitolo. Allora, anche qui una
premessa. In questo capitolo, le cose si fanno più … “attive”, si entra
nel
vivo della storia. Avrei voluto mettere qualche scena “amorosa” più …
Più …
Insomma, più, più. Ci siamo capite no? XD Ma ne troverete molto presto.
Ve lo
assicuro. ^^ Ci
tengo a ringraziare tutti coloro che hanno messo la storia tra le
preferite
(9), tra le ricordate (4) e tra le seguite (18), wow, grazie a tutti!
Ovviamente un grazie speciale alle fantastiche anime pie che commentano
ogni
singolo capitolo, grazie, siete fantastiche! ^^ Okay, ho scocciato
abbastanza,
vero? XD A prestissimo, spero! XD
Raimbow:
Il
Team Rocket è un mito, e non potevo resistere alla voglia di metterci
qualche
battuta di Misty in sottofondo, insomma c’ha ragione! XD Sono contenta
che Sae
piaccia, fiuuus. Non potevo mettere al fianco di Lance una tipa
deboluccia. U.U
Paul lo apprezzo
sempre di più! *.*
Spero che il capitolo ti piaccia, a prestoooo! ^^
Hikary_a18: Ash è un po’ fessacchiotto, ma la gelosia
arriverà, non ti
preoccupare. XD Sono veramente contenta che Sae ti piaccia, e per Brock
… Lui
se la sta spassando, davvero! XD Spero che il capitolo ti piaccia, a
prestissimo! ^^
Hikarydream: Don’t worry! Non ti devi assolutamente scusare.
U.U Sono
felice, comunque, che entrambi i capitoli ti siano piaciuti! ^^ E spero
ti
piaccia anche questo,
ovviamente. A
presto!
fedina: Gentilissima come sempre. ^^
Non devi mica recensire ogni capitolo anche se, lo ammetto, le tue
recensioni
mi piacciono molto. U.U Credo che ormai tutti i capitoli avranno lo
standard di
lunghezza simile al capitolo precedente. Sono felice di sapere che la
scena con
Ash e Misty ti sia piaciuta tanto, davvero! Per quanto riguarda Drew …
A questo
punto non ha altra scelta che passare ai fatti, lasciando perdere le
parole.
Già, Sae ha proprio un caratterino … Mi serviva un personaggio così, me
la sono
immaginata per un sacco di tempo e alla fine mi sono innamorata di lei.
*.* Mi
piacciono i nuovi personaggi, lo ammetto! E mi serviva anche per
metterla in
squadra con Lance. U.U Eheh, Brock … Brock è sempre il solito quindi,
tranquilla, lui è sano e salvo! Grazie per la doppia recensione, un
bacio e a
presto! ^^
I love sasunaru: Sono contenta che
il capitolo ti sia piaciuto! L’intervento del Team Magma è stato
provvidenziale, eh? XD Spero che anche questo capitolo possa piacerti!
A
presto! ^^
Fedesakura: Brock è sano e salvo. XD
E moooolto felice di dove si trova! Eheh, tutti vengono interrotti,
poverini!
Ma avranno la loro occasione. U.U Spero che il capitolo ti piaccia, a
presto!
^^
FairyFlora: Anch’io adoro il Team
Rocket, mi ricordo di quando recitavo il loro motto! XD E non ho
resistito alla
tentazione di inserirlo! Sono felicissima che l’entrata in scena di Sae
non
abbia infastidito nessuno! Un bacione, e a prestooo! ^^
Capitolo
9
“Esco,
li distraggo e tu li liberi.” Propose Sae
appostandosi dietro un cespuglio, vicino al luogo dove i ragazzi erano
tenuti
sotto controllo dalle reclute del Team Magma.
Lance la guardò storta. “Io propongo di fare il contrario.”
“Ma io sono una ragazza, di conseguenza sono molto più agile e veloce
di te.”
“Ma resti comunque una ragazza, e quindi più debole rispetto a me.”
Replicò Lance
cercando di convincerla a desistere. “Non ti lascio inseguire da dieci
ragazzi
grandi il doppio di te. Su questo non ammetto discussioni.” Concluse
senza
aspettare una risposta da parte di Sae.
La ragazza alzò gli occhi al cielo, indispettita, ma senza riuscire a
nascondere un sorriso compiaciuto alle parole del ragazzo. “Bene,
allora cosa
proponi di fare?”
“Possiamo farci inseguire noi.”
Lance e Sae si voltarono verso i due ragazzi che erano apparsi
accucciati alle
loro spalle. “Avete lasciato sole le ragazze?” Domandò Sae, guardandoli
allibita.
“No, no.” Le voci di Misty e Vera si levarono all’unisono. “Siamo qui.”
“Ma quando abbiamo detto ‘è pericoloso, aspettate qui’, stavate
dormendo?”
Chiese la ragazza, guardando il gruppetto davanti a lei.
Vera e Misty sorrisero per scusarsi.
“Ci facciamo inseguire noi, mentre voi liberate gli altri.” Ripropose
Ash
indicando sé stesso e Drew.
“E se vi prendono?” Domandò Lance. “Sapete come difendervi?”
“Beh …”
“Insomma …”
Sae sospirò sconsolata. “Lance e se voi vi faceste inseguire da un gruppetto, e io mi
occupassi degli
altri, mentre le ragazze liberano i prigionieri?”
“Sae …”
“Lance, fidati. So combattere contro tre o quattro idioti!”
“Lo so, che riesci a farlo, ma …”
“Ma nulla.” Lo interruppe lei. “Ti prego.” Continuò congiungendo le
mani.
“Fammi menar un po’ le mani.” Disse con un sorriso supplichevole.
Lance alzò gli occhi al cielo. “Me ne porterò dietro più che posso. Gli
altri
sono tuoi.” Acconsentì piuttosto riluttante.
“Grazie!” Esclamò Sae gettandogli le braccia al collo.
Lance si irrigidì appena, mentre le guance si imporporavano lentamente
di
rosso. Dopo qualche secondo si rilassò completamente, sorridendo
leggermente.
“Non fare pazzie, per favore.” Sussurrò contro la sua spalla, prima che
lei
sciogliesse l’abbraccio e lo guardasse sorridendo raggiante.
“Bene, allora andiamo.” Disse facendo segno ad Ash e Drew di seguirlo
in
silenzio.
Uscirono poco lontani dal cespuglio dove si trovavano, dirigendosi a
passo
lento verso il gruppetto di reclute.
“Okay …” Cominciò Sae girandosi verso Vera e Misty, mentre i ragazzi
facevano
il loro lavoro e lanciando una rapida occhiata dietro di sè, notando
che Lance
era riuscito a portarsi via la maggior parte degli uomini. Ne erano
rimasti
solo due a fare da cani da guardia ai ragazzi. “Mentre io li metto KO,
voi
slegate i vostri amici.”
Vera e Misty annuirono sicure.
Sae uscì velocemente fuori dai cespugli attirando l’attenzione dei due
uomini,
le cui reazioni non si fecero attendere. Quello più alto si spostò alle
sue
spalle, sperando di bloccarla da dietro, mentre il più robusto provava
a
colpirla frontalmente. Sae evitò per un soffio un pugno allo stomaco,
piegandosi velocemente e assestando un calcio alla caviglia dell’uomo
davanti a
lei, che cadde a terra con un tonfo sordo.
Nel frattempo, Vera e Misty si diressero velocemente verso i loro amici.
“Vera, Misty!” Gridò Lucinda. “Cosa sta succedendo?”
“Non lo sappiamo. Non vi preoccupate, adesso vi liberiamo.” Disse Misty
cercando di armeggiare con le corde con cui erano stati legati.
“Non riesco a slegarli!” Urlò Vera preoccupata, cercando un qualche
modo per
spezzare le corde.
Sae si voltò verso di loro, non prima di aver assestato un calcio
nell’addome
di uno dei due, ed aver parato un pugno, lanciandole un coltello.
“Tagliale!”
Urlò stendendo nuovamente il tipo robusto.
“Ma non si arrendono mai?!” Borbottò a mezza voce, evitando un calcio
rasoterra
con un calcio.
“Come funziona?” Domandò cominciando ad armeggiare.
Misty si sporse verso di lei. “Aspetta. L’ho già visto.” Disse
prendendolo in
mano, e notando che era lo stesso che Lance aveva usato per liberare
lei e Ash.
“Ecco fatto.” Mormorò quando finalmente la lama scattò; velocemente
cominciò a
tagliare le corde, riuscendo a liberare prima Lucinda poi Paul e Gary.
Si interruppe, quando sentì un lamento proveniente da Sae. Si voltò
immediatamente, trattenendo il respiro per la tensione, e rilasciandolo
subito
dopo quando vide che entrambi gli uomini erano tramortiti a terra.
“Okay … Come andiamo qui?” Domandò la ragazza avvicinandosi.
“Chi sei?” Domandò Lucinda, cercando di non urlare, in preda ad una
crisi di
panico.
“Mi chiamo Sae.” Si
presentò sorridente.
“Fatto. Tutti liberi.” Disse Misty dopo aver slegato anche Lucas.
“Ma … Sae! Stai sanguinando!” Urlò a quel punto Vera.
“Eh? Ah … E’ solo un graffio.” Rispose lei spostando lo sguardo sul suo
braccio. “Mi dispiace più per la maglietta.” Spiegò sorridente,
osservando la
linea rossa lunga qualche centimetro. “Fra poco smetterà anche di
sanguinare.”
Assicurò infine con un’alzata di spalle.
Vera la osservò incerta, prima di annuire dispiaciuta.
“Qualcuno ci vuole spiegare cosa sta succedendo?” Urlò a quel punto
Kenny.
“Una volta usciti da qui, avrete tutte le spiegazioni che vorrete.
Quindi …”
Disse Sae guardandosi attorno. “Dirigiamoci verso l’uscita. Ci dovrebbe
essere
una macchina ad aspettarci.”
“E gli altri?” Gridarono in coro Misty e Vera.
“Lance sa dove trovarci. Non vi preoccupate, i vostri ragazzi sono al
sicuro.”
Disse con una nota maliziosa nella voce, che fece infiammare di
imbarazzo le
due ragazze, che balbettarono qualcosa che Sae ignorò. “Bene, ci
muoviamo?”
Domandò alla fine, ottenendo un assenso generale.
S’incamminarono a passo svelto verso l’uscita, sperando fermamente di
non
incontrare più nessuno, mentre un silenzio pesante aleggiava sul gruppo
di
amici.
“Sei brava.” Proferì Gary, non
sopportando più quell’aria tesa.
“Grazie. Sono cintura nera 3° dan.” Rispose Sae sorridendo. “Lance
invece è 6°
dan.” Disse con una punta di orgoglio nella voce.
Qualche minuto dopo, arrivarono davanti l’uscita, dove una Mitsubishi
argentata
li stava aspettando.
“Ehi … Ma quella è la
macchina di mio …”
“Gary, eccoti qua!”
“ … Nonno.” Concluse osservando il Preside della scuola, nonché suo
nonno,
salutarlo sorridente sporgendosi dal finestrino.
“Il preside Oak?” Le voci stupite degli altri ragazzi non si fecero
attendere.
“Salve, ragazzi!” Salutò affabilmente l’uomo. “Sae, tutto bene?”
Domandò poi
rivolgendosi alla ragazza, che annuì affermativamente.
“Non mi sembra.” Disse lui. “Il braccio.”
“E’ solo un graffietto. Non mi fa male.” Disse cercando di nasconderlo.
“Sae!”
Al suono della voce di Lance, Sae tirò giù la manica della maglia
afferrandola
con le dita, e sperando che il taglio non si vedesse.
“Ash!”
“Drew!”
Le due ragazze chiamarono all’unisono i rispettivi ragazzi, correndo
loro
incontro.
“State bene?” Domandarono in coro, osservandoli preoccupati.
“Tranquilla, stiamo bene.” Rispose Drew sorridendole.
“Accidenti, Lance è stato fantastico!” Esclamò Ash, emozionato.
“Chissà a quali spettacoli li avrai fatti assistere …” Disse divertita
Sae
girandosi verso Lance, che ricambiò sinceramente divertito il sorriso.
“Voi? Tutto a posto?” Domandò osservandola.
“Sì, siamo sani e salvi.”
A quelle parole il preside alzò gli occhi al cielo. “Forza, le
ispezione le
rimandiamo a dopo.” Disse mettendo in moto la macchina. “Salite, prima
che ci
raggiungano.”
“Non ci entriamo tutti lì dentro.” Protestò Lucas, osservando la
macchina.
“Basta stringersi un po’.” Rispose tranquillamente il preside.
“La macchina è da cinque posti, e noi siamo undici!” Disse Lucinda
irritata.
“Basta con le chiacchiere, muoviamoci!” Sbottò Vera.
Sae e Lance annuirono, aprendo la portiera davanti.
“Che fate?” Domandò Ash.
“Non è ovvio?” Chiese Sae, aspettando che Lance si sedesse. Con un
sorriso
divertito entrò anche lei, accucciandosi sotto il sedile e
abbracciandosi le
ginocchia. “Bisogna arrangiarsi ,no?”
Lance sorrise, osservandola poggiare delicatamente la testa sulla sua
gamba.
Ash annuì pensoso, prima di entrare e tirarsi dietro Misty.
“Ehi, Ash … Cosa fai?”
“Mi procuro un posto decente.” Rispose sedendosi, e invitandola a
mettersi
sopra di lui. Misty lo guardò stralunata prima di annuire e salirgli
sulle
gambe, imbarazzata.
Mentre tutti gli altri prendevano posto, il preside si voltò verso
Lance e Sae.
“Kyoto?” Domandò sussurrando.
I due annuirono contemporaneamente.
“Siete pronti?” Domandò allora guardando
dietro dallo specchietto e notando quanto dovevano stare stretti lì.
Drew e Vera avevano adottato lo stesso metodo di Ash e Misty, così come
Lucinda
e Gary. Entrambe
imbarazzate per
l’assurda, ma decisamente bella, posizione in cui si trovavano,
guardavano
ostinatamente a terra. Leggermente spiaccicato contro il finestrino,
c’era Paul
che si era rifiutato, con un’occhiata gelida, di mettersi nel
portabagagli, da
dove, invece spuntavano le teste di Kenny e Lucas.
“Adesso ci dovete delle spiegazioni.” Disse Drew, serio.
Sae piegò la testa all’indietro per scambiare un’occhiata incerta con
Lance,
che rispose con una alzata di spalle.
“Prima dovete fare una cosa.” Disse Sae , senza staccare gli occhi da
Lance.
“Dovreste chiamare i vostri genitori, e dir loro che siete … in gita,
con la
scuola.”
“Cosa?!” Esclamarono all’unisono sgranando gli occhi.
“Vi dobbiamo portare a Kyoto. Per maggiore sicurezza.” Spiegò Lance.
“Non se ne parla!”
“Ragazzi, non avete scelta.” Disse il preside. “Dopo che avrete parlato
voi, ci
penserò io a convincere i vostri genitori. E’ per la vostra sicurezza.”
Ripeté
partendo.
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Capitolo 10 *** Capitolo 10 ***
Hola! Come
va’? Spero di non averci messo molto!
Questo capitolo non voleva davvero venire fuori, l’ho cancellato più e
più
volte, non riusciva proprio a soddisfarmi. Così mi sono sparata le
sigle dei
Pokémon a tutto volume nell’orecchie, sperando che mi venisse in mente
qualcosa
di decente. Quindi … Eccolo qui. Spero vi piaccia. ^^
Anche questa volta una premessa è d’obbligo, riguardante la coppia
LucindaxIgnoto. Non vi dispiacete, vi prego, ma Gary è andato. Quindi
rimangono
principalmente Lucas e Kenny. E forse … Paul. (Non c’è niente
di sicuro!)
Beeene … Allora vi lascio al capitolo. ^^ A presto!
merystar:
Spero
non ti dispiaccia troppo per Gary, ma alla fine non riesco proprio a
vederlo
con Lucinda. Sono felice che il capitolo ti sia piaciuto, e spero ti
piaccia
anche questo, anche se Gary ormai è fuori dagli spasimanti di Lucinda.
^^ A
presto spero. Ciau. ^^
Fedesakura:
Grazie
mille! ^^ Eheh, Brock è al sicuro! Protetto e mooolto contento! XD
Spero che il
capitolo ti piaccia! ^^ A presto!
mistyemily:
Ciao!
Sono felice che la storia ti piaccia, e sapere di avere una lettrice in
più mi
fa davvero contenta! ^^ Grazie per i complimenti! Spero che il capitolo
ti
piaccia, a presto! ^^
fedina:
Ciau!
Waah, sono felice che Sae e Lance ti piacciano insieme! Era da un po’
che
volevo mettere la scena della macchina, perché è un misto di “simpatia
&
dolcezza”, soprattutto per Ash e Misty. (Ash si sta abbandonando,
finalmente.)
Eheh, i misteri pian piano affiorano, e non vedo l’ora di scrivere del
Gran Festival, mi sono già preparata tutta la scena nella
mia testa! XD
Grazie ancora per il consiglio, sei gentilissima! *.* Bando alle
chiacchiere,
spero che il capitolo ti piaccia, un bacione e a prestissimooo!
FairyFlora:
Oh,
anche tu amavi Lance? Allora puoi capirmi, quando ti dico che è un
figo. XD
Già, Sae assomiglia un po’ a Buffy, forse perché mi sto rivedendo tutti
gli
episodi, (A proposito … Viva Spike! XD) però fondamentalmente è anche
diversa.
XD Spero che ti piaccia anche questo capitolo, a prestooo! ^^
Misty_Pan96:
Oh,
non ti preoccupare! La scuola prima di tutto. U.U No, non ti
preoccupare Gary
ormai è passato. XD A me a dire il vero, piace come personaggio, però
non ce lo
vedo più bene con Lucinda. Spero che il capitolo ti piaccia. ^^ A
presto … E
buona fortuna per le verifiche! ^^
Hikarydream:
Spero
di non essermi fatta aspettare troppo! XD Hai ragione, Sae se la sa
cavare da
sola! XD Spero che il capitolo ti piaccia, un bacione e a presto! ^^
Hikary_a18:
Ecco , sono felice che il
capitolo ti sia
piaciuto. Lucas non so bene come muoverlo, ma è rimasto in gioco. Gary
è
andato. ^^ Vabbè, spero che il capitolo ti piaccia, a presto. ^^
Kasumi97:
Sono contenta che le scene d’azione ti piacciano. ^^ Per quel
che riguarda la Penguinshipping … Beh, si è visto solo
Kenny follemente
innamorato di Lucinda. Ma non ti preoccupare, perché è rimasta in gara.
XD
Vabbè, spero che il capitolo ti piaccia, a presto. ^^
Sara_Twilighters:
Oh, no, no. Non è strano. Anche a me piace Twilight, ma sono pazza per
i
Pokémon. U.U Mi fa piacere davvero piacere che la storia ti piaccia! E
spero
che questo capitolo non ti deluda. ^^ A presto! ^^
I
love sasunaru: Waah, che
bello. Sono felicissima che
Lance e Sae ti piacciano. Mi fai contenta! XD Spero che anche questo
capitolo
possa piacerti. ^^ A presto!
Capitolo
10
“Non
ti preoccupare Delia, penserò io ad Ash. A presto.”
“Quindi
noi, in teoria siamo in gita per il Giappone?” Domandò Lucas incerto.
“Già. Siete stati selezionati tra tutti gli studenti della scuola.”
“Non ci posso credere che degli adulti abbiano davvero creduto ad una
balla
simile.” Disse Misty, allibita.
“Beh, quando è il preside ad assicurarlo …” Fece lui, con un sorrisetto
sghembo
e lasciando cadere il discorso.
“Assurdo …” Mormorò Gary. “Nonno, cosa sta succedendo?”
“Vi portiamo a Kyoto.” Disse Sae reprimendo uno sbadiglio.
“Cosa?!”
“Credo che sia ora delle spiegazioni.” Decretò il preside, fermando la
macchina
davanti ad un palazzetto rosso.
“In effetti sarebbe ora.” Borbottò Kenny.
“Ash, Misty. Ricordate l’uovo misterioso che vi è stato affidato il primo giorno al Club di
Allevamento?”
I due ragazzi annuirono meccanicamente.
“Non è l’unico del suo genere. Io, il Professor Elm, il Professor Birch
e il
Professor Rowan, ne abbiamo trovati molti altri.”
“E cos’hanno di speciale?” Domandò Drew.
“Non sono animali comuni.” Disse il preside. “Ogni uovo vale 6750000
yen.”
(Circa 50000 euro. NdA)
I ragazzi sgranarono gli occhi.
“E’ per questo che tutti queste organizzazioni, cercano di
impossessarsene.”
“E noi cosa centriamo in tutto questo?” Domandò Vera.
“Le uova non si schiudono facilmente.” Intervenne Lance. “Ogni uovo ha
bisogno
del proprio Master.”
“E si schiuderanno solo quando lo troveranno.” Si
aggiunse Sae. “E … dopo aver condotto
qualche ricerca … Abbiamo concluso che, probabilmente, siete voi gli
altri
Master.”
“Che tipo di ricerca?” Domandò Lucinda.
Sae si mordicchiò imbarazzata il labbro.
“Quelli sono dettagli.” Rispose prontamente il preside, con un sorriso
affabile
e tirando fuori dall’impiccio la ragazza.
“Anche voi siete … Master?” Domandò Vera, tesa.
Lance e Sae annuirono contemporaneamente.
“E avete i vostri … Ehm …”
“Pokémon.” Intervenne il preside. “Il nome della scuola, proviene da
loro.”
“Li vedrete quando arriveremo a Kyoto.” Disse Sae con il sorriso sulle
labbra.
“Ma … cosa sono, in realtà?” Domandò Drew.
“Non lo sappiamo bene nemmeno noi.” Disse il preside.
“Comunque … Mi sembrate tutti abbastanza
sconvolti per oggi. Per arrivare a Kyoto ci metteremmo circa tre ore.”
Li
informò. “Quindi ripartiremo domani mattina.” Concluse spegnendo il
motore, e
dirigendosi verso il palazzetto.
I ragazzi si guardarono incerti, prima di scendere dall’auto e seguire
il loro
preside dentro l’edificio.
“Cosa ne pensate?” Domandò Ash.
“Non so … Sono davvero … Confusa.” Mormorò Misty.
“Sembra tutto così assurdo.” Commentò Vera appoggiandosi con le spalle
al muro
e sospirando.
“Cosa dobbiamo fare?” Domandò a quel punto Kenny, avvicinandosi a
Lucinda.
“Smettetela di farvi tutti questi problemi.” Sbottò ad un certo punto
Gary.
“Siamo con mio nonno. Il preside della nostra scuola. Non abbiamo di
che
preoccuparci.” Disse irritato, raggiungendo l’uomo che stava pagando le camere.
“Saranno spaventati …” Sussurrò Sae, da un lato della hall.
“E’ normale.” Rispose Lance osservandoli. “Sono sicuro che domani
avranno le
idee più chiare.” La rassicurò.
“Bene! Ragazzi, potete venire qui, per favore?” La voce del preside Oak
fece
sobbalzare la maggior parte dei ragazzi, che si voltarono di scatto,
raggiungendolo in pochi attimi. “Allora … Ho qui le chiave delle
stanze.” Disse
dondolando davanti a loro quattro mazzetti di chiavi. “Purtroppo, tutte
le
altre camere sono occupate, quindi …”
“Le ragazze con le ragazze, immagino.” Sbuffò Misty alzando gli occhi
al cielo.
“Ci sono due letti matrimoniali decisamente grandi, non vi
preoccupate.” Gli
rassicurò il preside, dando una chiave a Misty e una ad Ash. Lanciò
velocemente
l’altro mazzetto a Lance che lo prese al volo, e con un sussurrò invitò
Sae a
seguirlo in fretta e in silenzio.
“Ehi! Dove andate?” Lo strillo di Lucinda, li fece bloccare.
Sae si voltò verso la ragazza. “Al bar.” Buttò lì.
“Perché avete una chiave?” Domandò Vera avvicinandosi, e osservando il
mazzo
che Lance aveva in mano.
La ragazza alzò gli occhi al cielo. “La nostra camera è una doppia.”
“Ma …” Biascicò Ash guardandoli allibiti.
“No!” Urlò a quel punto Misty. “Le femmine con le femmine, i maschi con
i
maschi! Non ci posso essere favoritismi!”
“Non sono favoritismi!” Replicò Sae incrociando le braccia al petto.
“Io non vado a dormire, se tu non vieni con noi.” La minacciò.
Sae le rivolse un’occhiata fiammeggiante. “Bene …” Mugugnò arrabbiata,
prima di
lanciare uno sguardo dispiaciuto a Lance, che le restituì un sorriso
dispiaciuto.
“Paul, tieni.” Disse Lance a quel punto, dandogli le chiavi. “Immagino
che
preferisci startene per conto tuo.”
Aggrottando un sopracciglio, Paul fece un cenno di ringraziamento,
prima di
sparire nel corridoio.
“Perfetto. Allora Lance viene con noi!” Esclamò Ash.
Sae lo salutò con lo sguardo prima di seguire le ragazze in camera.
**************************************
“Allora, come avete dormito voi maschi?” Domandò Sae sedendosi al
tavolo,
imbandito e afferrando velocemente una fetta di torta.
“Non ne parliamo.” Mormorò Lance, ancora addormentato.
“Buongiorno!” Esclamò pimpante Ash, sedendosi al tavolo, tirandosi
dietro
Misty, che si sedette in mezzo a lui e alla ragazza.
“ ‘Giorno.” Mugugnò Sae ingoiando un pezzo di torta, cercando di non
affogarsi.
Con una velocità assurda, arraffò l’ultima fetta di torta, che Ash
stava per
prendere, passandola a Lance.
“Ehi!”
“Gli avete fatto passare una nottata schifosa, se la merita l’ultima
fetta!”
Fece Sae, guardandolo irritata.
“Grazie.” Sussurrò Lance con un sorriso.
Sae scrollò le spalle, sorridendogli. “Misty, non sapevo che russassi.”
Buttò
lì, qualche minuto dopo.
“Misty, davvero russi?” Domandò stupito Ash.
La ragazza arrossì completamente, prima di balbettare, quanto si
stessero
sbagliando.
“Allora forse era Lucinda.” Disse Sae portandosi il succo d’arancia
alle labbra,
per non farle vedere il sorriso divertito che le stava spuntando sul
viso.
“Sì! Era sicuramente lei!” Disse infervorandosi.
Sae la osservò cercando di trattenere le risate.
“Il preside dorme ancora?” Domandò Lucinda apparendo insieme a Lucas
dietro
Misty.
“Sì.” Borbottarono insieme i quattro ragazzi.
“C’è ancora torta?” Domandò gentilmente Lucas, sedendosi accanto a
Lucinda.
“No. Finita.” Rispose tranquillamente Sae.
“Potremmo chiederla in cucina.” Propose Lucinda, voltandosi verso
Lucas. “Che
dici?”
“Va bene.” Acconsentì lui con un sorriso, alzandosi da tavola e
incamminandosi
con la ragazza verso le cucine.
“Allora …” Cominciò Sae a quel punto. “Come vi sentite?” Domandò
pacata,
alzando gli occhi blu verso i due ragazzi.
Vide con la coda dell’occhio Lance raddrizzarsi sulla sedia,
leggermente preoccupato.
Misty abbassò gli occhi. “Insomma …” Mormorò versandosi del the nella
tazzina.
“Non siete costretti ad aiutarci a far schiudere le uova.” Disse Lance.
“Ma vi
dobbiamo tenere al sicuro comunque.”
“Io ci sto.” Disse all’improvviso Ash, alzando la testa da sopra il
piatto.
Sae e Lance lo guardarono sorpresi, prima di ringraziarlo.
Misty lo osservò sorridere emozionato, prima di ributtarsi sul cibo.
“Se … Se Ash ci sta … Ci sto anch’io.” Esordì a bassa voce qualche
minuto dopo.
“Misty, non te ne pentirai.” La rassicurò Sae, con un sorriso caloroso.
Misty le sorrise incerta. “Forse è meglio se vado a svegliare Vera.”
Propose
alzandosi. “Ash, tu pensa agli altri ragazzi.”
“Sissignora!” Rispose divertito il ragazzo, alzandosi e dirigendosi
verso la
propria camera.
Quando se furono scomparsi dalla sua visuale, Sae si permise di
sospirare
stancamente. “E’ andata bene.”
“Sei preoccupata?” Domandò Lance.
“Un po’.” Mormorò poggiando la testa sulle braccia.
“Tranquilla.” Le sussurrò con un leggero sorriso, avvicinandosi e
mettendosi
nella sua stessa posizione. “Anche se alla fine non accettassero …
rimarremmo
comunque noi due. Questo è l’importante.”
Sae annuì sorridendogli grata e leggermente rincuorata.
******************************
“Vera, Vera.
Svegliati!” Le urlò in un orecchio Misty
dopo aver tentato di svegliarla per oltre cinque minuti.
“Misty …”
Mugugnò lei, rigirandosi nel letto.
“Dai, dobbiamo
parlare.” Disse scuotendola leggermente.
“Di cosa …?”
“Tu hai già
deciso?” Domandò sedendosi sul letto a gambe incrociate.
“Riguardo il
fatto dei Master?” Domandò sapendo comunque la risposta.
Misty annuì.
“Io … Sì.”
Rispose dopo un attimo di titubanza.
“Anch’io.”
Vera le
sorrise. “Chissà Drew cosa ne pensa …”
“Beh …
Chiediglielo no?” Fece Misty sorridendo divertita, scendendo dal letto,
e aprendo la porta.
“Buongiorno.”
Salutò Drew, facendo capolino nella stanza.
Vera arrossì di
botto nascondendosi con uno scatto sotto le coperte. “Cosa fai,
Misty!” Strillò, con la voce ovattata, a causa delle coperte.
“Volevi sapere
cosa ne pensava, no?” Fece lei trattenendo le risate. “E anche
lui voleva sapere cosa ne pensavi tu.” Aggiunse prima di lasciare la
stanza.
Drew si accostò
al letto per poi sedersi. “Hai intenzione di rimanere lì sotto
ancora per molto?” Domandò con una nota divertita nella voce.
“Sì.” Sbottò
Vera.
“Quindi dovremo
parlarci per tutto il tempo in questo modo?”
“Sì.”
Drew osservò
l’ammasso di coperte con un sorriso sghembo. “Okay.”
“Tu … Cosa ne
pensi?” Chiese lei dopo qualche secondo di silenzio.
“Tu ci stai,
no?”
Vera rimase
qualche istante in silenzio prima di rispondere con un flebile
‘si’.
“Allora
anch’io.”
Vera sgranò gli
occhi, uscendo subito fuori dalle coperte. “Davve …”
Drew con uno
scatto repentino le afferrò il braccio tirandola verso di lui e
poggiando delicatamente le labbra sulle sue.
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Capitolo 11 *** Capitolo 11 ***
Buongiorno!
Waaah, a Giugno andrò al Pokémon Day!!! Sono felicissimaaaa! XD Voi ci
siete
mai andate?
Allora … Passando
alle cose “serie”… Mi
scuso per il ritardo, ma mi è tornata la passione per le Tartarughe
Ninja (Mi
piacciono che ci posso fare? XD) e così ho perso tempo a vedermi gli
episodi.
XD
Ah, ho visto Lucas nell’anime, e devo dire che è molto, molto carino. XD
Vabbè, passiamo alle risposte delle recensioni! ^^
FairyFlora:
Eheh, grazie mille! Meno male, pensavo che fosse stata un’idea
piuttosto strana
e che non fosse potuta piacere! XD La storia dovresti postarla. U.u
Spero che
sia un fandom di mia conoscenza altrimenti quando vorrò leggerla non ci
capirò
nulla. XD Spero che il capitolo ti piaccia, a presto!
mistyemily:
Oddio quanti complimenti! XD Grazie, sei troppo gentile! Sono felice
che il
capitolo ti sia piaciuto. ^^ Per quanto riguarda Lucinda, chissà … Sono
ancora
indecisa! XD Spero che anche questo capitolo possa piacerti. A presto.
^^
Raimbow:
Ma figurati, non ti devi scusare! U.U Eheh, sono contenta che Paul ti
piaccia
così tanto! XD Non vedevo l’ora di mettere il bacio tra quei due, è la
coppia
che preferisco tra tutte! XD Spero che il capitolo ti piaccia, a
presto! ^^
Kasumi97:
Non so ancora se fare la penguinshipping … Deciderò più in là alla
fine. Spero
che il capitolo ti piaccia, a presto! ^^
merystar:
Eheh, ancora non lo so! Sono contenta che la scena tra Drew e Vera ti
sia
piaciuta! E spero ti piaccia anche il seguito! A presto! ^^
_marghe96
xD_:
Grazie. ^^ Sono felice che la fic ti piaccia! Ehehe, ti piace molto la
contestshipping? XD Spero che ti piaccia anche questo capitolo, a
presto! ^^
Sara_Twilighters:
Eheh, sì, sì. Si sono proprio baciati! Anch’io preferisco Vera! Spero
che il
capitolo ti piaccia, a presto! ^^
Hikary_a18: Eeh, purtroppo non posso
assicurare nulla
sull’ uovo di Misty, anche perché a me Togepi piace molto, in realtà.
No, no
Sae e Lance non stanno assieme, ma chissà se dopo … XD Eheh, Drew è
stato una
scheggia, e Vera … XD Spero che il capitolo ti piaccia. ^^ A presto.
Capitolo
11
“L’ha
baciata?” Domandò Ash cercando di
osservare attraverso
la serratura della
porta cosa stesse
succedendo all’interno
della camera.
Misty sorrise furbescamente mormorando un flebile “Credo di sì”.
“Ehi, cosa sta succedendo?” La voce di Sae alle loro spalle, li fece
sobbalzare.
Misty con un’occhiata eloquente le intimò di fare silenzio,
riappoggiando
l’orecchio alla porta.
“Non vi hanno mai detto che spiare è da maleducati?” Domandò sottovoce
la
ragazza.
Misty ed Ash alzarono simultaneamente le spalle, ritornando poi a
cercare di
capire quel che stava avvenendo.
Sae sospirò sconfitta, facendo dietrofront e sparendo in un corridoio.
“Mannaggia, ma perché non parlano?” Mormorò Misty staccandosi dalla
porta e
incrociando le braccia al petto.
Ash scrollò nuovamente le spalle. “Invece di stare qui …” Cominciò
titubante.
“Perché non ci facciamo un giro? D’altronde il preside dorme ancora.”
Misty annuì immediatamente e cercando di dimostrarsi disinteressata,
fece
scivolare la mano fino ad incontrare quella del ragazzo, che la afferrò
lentamente e con incertezza .
Con la mente
completamente annebbiata, e gli occhi
chiusi, Vera non riuscì a fare altro se non rispondere a quel bacio
così
infinitamente dolce.
“Vera …” Mugugnò Drew contro le sue labbra, staccandosi leggermente per
riprendere fiato, cercando i suoi occhi. “Vera, apri gli occhi.” Le
sussurrò a
fior di labbra.
La ragazza si morse leggermente il labbro inferiore, prima di far forza
su sé
stessa, e decidersi ad aprire gli occhi.
“Hai capito cosa
volevo dirti?” Domandò,
con il fiato leggermente corto, osservando gli occhi confusi di lei.
Vera arrossì, senza sapere cosa dire, o fare, spostò lo sguardo sulle
coperte.
“Vera …”
“Io … Io devo andare.” Mormorò sgusciando via dalla presa di lui, ed uscendo fuori dalla stanza.
“Vera? Stai bene?”
La ragazza si girò di scatto incontrando lo sguardo preoccupato di Sae.
“Cos’è successo?” Domandò avvicinandosi.
“Io …” Cominciò incerta. “Drew mi ha baciato.” Disse tutto d’un fiato,
spostando lo sguardo sul pavimento.
“Oh … Oh!”
“Ma …” Continuò dopo qualche secondo. “Sono confusa.”
Sae inclinò leggermente la testa da un lato, guardandola incuriosita.
“Non ti
piace Drew?” Domandò ingenuamente.
“No!” Scattò subito Vera riportando lo sguardo sulla ragazza. “No … A
me …
Piace.” Mormorò a fatica. “Ma …”
“Se non vuoi parlarne, ti capisco.” Si affretto a dire Sae vedendola
restia ad
aprire bocca.
Vera la osservò sorridere gentilmente, prima di prendere la parola. “E’
solo
che … Drew è il classico ragazzo che ha una sfilza di ammiratrici al
suo
seguito.” Cominciò appoggiandosi con la schiena al muro. “E insomma, io sono così …
Normale.”
“Credi che ti abbia baciato così? Per gioco?” Domandò cautamente Sae.
“Non lo so … Quel bacio era così … Così …”
Sae sorrise dolcemente. “Non credo di essere la persona giusta per
elargire
consigli, dato che vi conosco da così poco, però una cosa te la voglio
dire:
ricordi quando siete stati catturati dal Team Idro? La maggior parte
dei
ragazzi non innamorati, invece che pensare alla propria ragazza,
avrebbero
cercato di scappare via. Il comportamento tenuto da Drew in quel
momento,
dovrebbe averti fatto capire quanto lui tenga a te, non credi?” Chiese
sorridendo. “Quindi, il mio consiglio è solo uno: vai da lui e
parlargli.”
Concluse annuendo convinta, e incrociando le braccia al petto.
Vera sgranò leggermente gli occhi, prima di sorriderle e correre
velocemente
via.
“Grazie!” Urlò prima di scomparire dietro un angolo.
Sae sorrise divertita prima di avviarsi verso la sala pranzo, dove, di
certo,
avrebbe trovato Lance dormire sul tavolo.
“Ash … Tu cosa
ne pensi di tutto quello che sta
succedendo?” Domandò Misty.
“Mi sembra una cosa … Entusiasmante.” Disse dopo qualche secondo. “E
poi l’importante
è restare insieme, no?”
Misty si morse il labbro inferiore, imbarazzata.
Come faceva a dire cose di quel genere, così? Come se niente fosse?
“Ash … Senti …”
“Mh?” Ash si voltò verso di lei, un sorriso ingenuo sulle labbra.
“Ecco ... Io volevo … Volevo dirti che … che io …”
“Misty, ma stai bene?” Domandò osservandola preoccupato. “Sei tutta
rossa.”
La ragazza alzò gli occhi al cielo.
Ma perché doveva rendere le cose più difficili di quel che già non
fossero?!
“Niente …” Sussurrò dopo un attimo di indecisione.
Ash la guardò stranito.
“Niente, davvero!” Esclamò cercando di convincerlo, e sorridendo
forzatamente.
Ash scrollò le spalle, continuando, comunque, ad osservarla di
sottecchi.
“Ehi ragazzi.”
“Preside Oak!” Esclamarono in coro Ash e Misty.
“Allora, come state?”
“Bene.” Rispose Ash, mentre Misty accennava un sorriso.
“Fra un’ora ripartiamo, va bene?”
I due annuirono contemporaneamente.
“Allora, ci vediamo alla macchina tra un’ora.” Disse tornando verso
l’albergo.
“Bene. Siamo pronti?” Esclamò Ash, voltandosi verso di lei.
Misty annuì sorridendogli e seguendolo verso l’edificio.
“Misty …” La chiamò dopo qualche minuto Ash.
“Sì?”
“Posso?” Domandò prendendole, titubante, la mano.
Misty annuì, incerta.
“Grazie.” Sussurrò intrecciando le dita alle sue e sorridendo
imbarazzato,
prima di tornare a camminare, mano nella mano.
“Che tipo
antipatico!” Sbottò Lucinda incrociando le
braccia al petto.
Lucas sorrise divertito, cercando di calmarla.
“Insomma, volevo solo una fetta di torta al cioccolato! E quel … Quel
tipo, ci
ha buttati fuori!” Esclamò alzando le mani al cielo.
“Non starai esagerando?” Domandò Lucas osservando gli occhi azzurri di
lei.
“N-no.” Rispose imbarazzandosi leggermente per lo sguardo del ragazzo. “I tuoi occhi sono molto
belli.” Disse
immergendosi in quelli blu scuro di lui.
Lucas arrossì leggermente, sorridendole imbarazzato. “Grazie.”
Lucinda arrossì a sua volta, abbassando lo sguardo sul terreno. “Prego
…”
Sussurrò.
“Ehilà!” La voce di Kenny la destò dallo stato di trance in cui era
caduta.
Lucas si girò di scatto verso il ragazzo.
Paul, accanto a lui, sbuffò annoiato.
“Cosa fate di bello?” Domandò avvicinandosi a Lucinda, e lanciando uno
sguardo
irritato a Lucas, che rispose con un’occhiata infastidita.
“Non stavi dormendo?” Domandò difatti lui, cercando di nascondere la
nota di
rabbia nella voce. “E anche lui.” Aggiunse indicando Paul, che si
limitò ad
ignorarlo.
“Sì, ma il Preside ha detto che fra un’ora partiamo. Quindi, ho
ritenuto giusto
venire ad avvisarvi.” Spiegò pacatamente, e sorridendo alla ragazza
accanto a
lui.
“Bene …” Sussurrò imbarazzata Lucinda. “Allora, dovremmo andare, no?”
Sorrise
prendendo le mani di Lucas e Kenny e lanciando un’occhiata a Paul, che
infilandosi le mani in tasca li seguì in silenzio, senza smettere di
osservare
Lucinda.
“Drew?”
La voce di Vera lo fece sobbalzare.
“Vera!” Esclamò alzandosi di scatto dal
letto e andandole incontro. “Senti … Volevo chiederti
scusa. Non avrei
mai dovut …”
“Zitto, scemo!” Lo interruppe Vera sorridendogli allegramente, prima di
allacciarli le braccia l collo e posare le labbra sulle sue.
“Che fine avevi fatto?”
Domandò Lance sorridendole.
Sae sorrise
divertita, sedendosi sulle sue gambe. “Mi sono trasformata in
Cupido, per un giorno.” Spiegò allegramente.
Lance la guardò
confuso. “Cioè?”
“Ho appena
fatto sbocciare un nuovo amore!” Esclamò sistemandosi una ciocca di
capelli dietro l’orecchio.
“Tra …” La
incitò Lance a continuare.
“Vera e Drew.
Sono fatti l’uno per l’altra.”
“Dici?”
Sae annuì
allegramente.
Lance la guardò
sorridendo. “Sae …”
La ragazza si
voltò verso di lui. “Mi hai chiamato con un tono un po’ troppo
serio.” Gli fece notare la ragazza, con un sorriso incerto.
Lance annuì
titubante, passandole un
braccio attorno alla vita. “Quel che sto per dirti … E’ importante.”
Sae lo guardò
preoccupata.
“Ci conosciamo
da anni e …”
“Aspetta.” Lo
interruppe Sae posandoli un dito sulle labbra e incrociando gli
occhi blu con i suoi. “Anch’io ti devo
dire una cosa …” Mormorò incerta. “Riguardo il nostro … Rapporto.”
Lance sgranò
leggermente gli occhi. “Diciamolo insieme.” Propose sorridendo
divertito.
Sae annuì.
“Okay … Uno …”
“Due …”
“Tre.”
“Mi piaci.”
I due si
guardarono stupiti, prima di arrossire, sorridere dolcemente
e abbassare lo sguardo a terra.
“Bene …”
Mormorò Lance rialzando lo sguardo. “Perché adesso posso fare questo …”
Sussurrò prendendole il volto tra le mani e posandole un bacio sulle
labbra.
Sae sorrise
contro le sue labbra, approfondendo il bacio, mentre lui la
stringeva maggiormente a sé.
“Oh, ma allora
siete qui! Stiamo per partire!” Annunciò il preside. “Oh … Ho
interrotto qualcosa?” Domandò sorridendo divertito, vedendo i due
allontanarsi
di scatto l’uno dall’altro.
“Sì.” Rispose
Lance guardandolo storto.
“Oh, avrete un
sacco di tempo per queste cose.” Disse annuendo deciso. “Adesso
però dobbiamo andare.”
Lance e Sae
alzarono gli occhi al cielo.
“Forza, forza.”
Li incitò il preside.
“Bene.”
Sbuffarono in contemporanea, alzandosi e seguendo il preside fuori
dall’edificio.
“Ah … I miei
ragazzi stanno crescendo.” Mormorò il preside, osservando le mani
intrecciate dei due ragazzi e lanciando uno sguardo a Drew e Vera
abbracciati
vicino la macchina.
“Forza ragazzi!
Si và!”
|
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Capitolo 12 *** Capitolo 12 ***
Hola,
mie adoratissimissime lettrici! XD
Questa volta non vi ho fatto aspettare molto, vero? ^^
Caspita, ringrazio tanto i 21 che hanno inserito la storia tra le
seguite, i 13
che l’hanno inserita
nelle preferite e i
4 tra le ricordate. Siete gentilissimi. ^^ Se mi lasciaste anche le
vostre
impressioni, mi fareste davvero felice. A tal proposito, ci tengo a
ringraziare
le santissime persone che recensiscono ogni capitolo. Grazie, grazie,
grazie.
Siete tutte fantastiche, vi vorrei abbracciare! *.*
Ehm … Volevo anche dire che riguardo gli spasimanti di Lucinda, ho
deciso che
ormai anche Kenny è fuori. In poche parole rimangono solo Lucas e Paul.
Spero
non vi dispiaccia, e che la storia continui comunque a piacervi.
Ah! Dal prossimo capitolo, ci sarà anche una New Entry. In questo viene
solo
nominata. Non so se avete presente Lyra, (o Cetra, o Kotone) è la
protagonista
di HeartGold e SoulSilver, che appare nell’episodi 143. Il Pokémon che
verrà
descritto (molto alla buona) è Marill.
Beeene, ora ho
finito! A presto! ^^
fedina:
Ciao,
cara. ^^ Come sempre le tue
recensioni
arrivano ad un orario assurdo (Per me). XD E luuuunghissime! Ma a me
piacciono
così! XD Rigurardo Misty… Spero che il capitolo ti piaccia, l’ho scritto in
pochissimo, pensando proprio
a lei e ad Ash! Riguardo Oak e Delia … A me piacciono entrambi, e
chissà che
non esca fuori qualcosa da questa strana passione. XD Eheh, adesso
anche Kenny
è fuori, quindi Lucas ha ancora più possibilità!
Comunque, ribadisco che se non riesci a recensire ogni capitolo non è
un
problema … Anche se il fatto che li recuperi tutti, mi fa molto
piacere!
Beeene, ora ti lascio a leggere, sperando che il capitolo ti piaccia.
Un
bacione, e a presto! ^^
FairyFlora:
Che
bello, sono contentissima che ti siano piaciuti! E’ vero Ash è molto
tonto. XD
Grazie per i complimenti, mi fa davvero tanto piacere che la storia ti
piaccia
così tanto! E spero che anche questo capitolo possa piacerti! Un bacio
e a …
Preeeestooo! XD
Fedesakura:
Non
ti devi scusare! U.U Sono contenta che il capitolo precedente ti sia
piaciuto!
Eeeh, per Lucinda ancora sono un filino indecisa! Continuerò a
rimuginare. XD
Spero che il capitolo nuovo ti piaccia, a presto! ^^
mistyemily:
Che bello, sono felice che il capitolo ti sia piaciuto così tanto! Hai
ragione,
Ash e Misty dovrebbero darsi una mossa, ma alla fine ce la faranno
anche loro!
U.U Oh, tu abiti persino più vicina di me, io vivo in Puglia! XD Sono
loooontanissimaaaaa! XD Insomma, grazie per i complimenti, spero che il
capitolo ti piaccia! A prestissimo!
Hikarydream:
No, no. Non ti devi scusare! Sono contenta che il capitolo ti sia
piaciuto. XD E
spero ti piaccia anche questo. A
presto! ^^
Hikary_a18:
Eheh, si vede che li ami insieme. XD Il preside Oak arriva nei momenti
meno
opportuni. XD Per Ash e Misty … Don’t worry. XD Spero che il capitolo,
ti
piaccia. ^^ A presto!
Sara_Twilighters:
Wow, sono contenta che ti siano piaciuti tutti quanti.
Come mai quei due ti stanno antipatici? XD Al
Pokémon Day, a dire il vero, ci vado solo per accaparrarmi Arceus o
Celebi. XD
Li vooooglio! XD
Anche a me la domenica mattina mi urlano di darmi una mossa, mentre mi
guardo
tranquilla tranquilla le Tartarughe Ninja o i Pokémon. XD Spero che il
capitolo
ti piaccia. A presto! ^^
Kasumi97:
Beh, Kenny una chance l’avrà … Ma, ecco, ho deciso che ormai non sarà
lui ad
avere la meglio sul cuore di Lucinda. Mi spiace, spero che comunque la
storia
continui a piacerti. XD
Sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto e spero ti piaccia anche
questo.
^^ A presto! ^^
_marghe
96 xD__:
Ma non ti devi mica scusare! XD Comunque, sì, la
contestshipping è la coppia Drew/Vera. Ti confido che anch’io tempo fa
non
avevo idea di come si chiamassero le coppie. XD Spero che questo
capitolo possa
piacerti! XD A presto! ^^
Capitolo
12
“Allora
…” Cominciò il preside con fare saputo. “Vi
stavate divertendo, vero?” Domandò voltandosi verso Sae e Lance, un
sorriso
divertito sulle labbra.
“Effettivamente, sì. Ci stavamo divertendo un sacco.” Rispose Sae
lanciandogli
un’occhiata scocciata.
“Vi ho chiesto scusa per avervi interrotti, no?”
“Non bastano le scuse.” Si aggiunse Lance con fare divertito.
“Cosa? Cosa?” S’intromise Ash. “Cos’è successo?”
“Ash!” Lo redarguì Misty.
“Come non detto …” Borbottò.
“Preside fra quanto arriviamo?” Domandò Lucinda sporgendosi
leggermente. “Non
mi sento molto bene …”
“Manca poco. Dobbiamo solo attraversare la città e siamo arrivati.” La
rassicurò svoltando.
“Cosa ti senti?” Domandò Misty girandosi ad osservare l’amica, e
notando il
pallore del viso.
“Qualche fitta allo stomaco. Niente di grave.” Rispose sforzandosi di
sorridere.
Misty la guardò preoccupata.
“Tranquilla, non è niente.”
“Se hai bisogno di qualcosa non esitare a chiedere!” Disse Kenny
sporgendosi
oltre il portabagagli e posandole una mano sulla testa.
“Okay …”
*******************************
“Nonno,
ma questa non è …?” Gary guardò sbalordito la
casa di fronte a lui.
“La pensione dei professori del club di allevamento. Esatto! Forza,
Lance e Sae
vi mostreranno le vostre stanze.”
“Ragazze, venite.” Le chiamò Sae facendo segno di seguirla, e aprendo
la porta.
“Wow …” Mormorarono in coro guardandosi attorno.
“Dall’esterno non si direbbe, ma è molto bella.” Commentò Misty,
osservando
l’ampio salone.
“Le vostre camere sono al piano di sopra.”
“Sae … Ma come faremo a stare qui un mese, senza vestiti, pigiama e
tutto il
resto?” Domandò Vera, salendo le scale a due a due.
“Questo pomeriggio andremo a fare shopping.” Le informò aprendo una
porta. “Lucinda,
forse faresti meglio a stenderti.” Disse indicando il letto
matrimoniale che
troneggiava al centro della stanza.
Lei annuì entrando e chiudendosi la porta alle spalle. “Ci vediamo
dopo.”
Mormorò prima di buttarsi sul letto e chiudere gli occhi.
“Sae ma … Non abbiamo portato tanti soldi!” Protestò Misty, continuando
a
seguire la ragazza.
“Non dovete preoccuparvi per quelli.” Rispose Sae, continuando a
camminare
lungo il corridoio.
“Ma …”
“Non vi preoccupate.” Ripeté Sae.
Vera e Misty si guardarono titubanti prima di annuire incerte.
“I ragazzi dove staranno?” Domandò Vera dopo che Misty si sistemò nella
propria
camera.
“Al piano di sotto. Fortunatamente ci sono parecchie stanze.”
“Ehm … Ecco …”
Sae sorrise, intuendo la domanda che Vera voleva porle. “Ovviamente
potete
andare nelle loro stanze. Solo evitate di farvi scoprire dal preside,
eh?”
Vera le sorrise grata. “Grazie.”
“ Io comincio a preparare il pranzo. Se vuoi puoi farti un bagno, poi
ti vengo
a chiamare fra un po’.”
“Sicura di non volere una mano?”
“No, no. Tranquilla. Pensa a rilassarti.” Disse salutandola con la mano
e
dirigendosi al piano di sotto.
“Sae, andiamo?” Domandò Lance, quando lei ebbe saltato anche l’ultimo
gradino.
“Sì!” Esclamò avvicinandosi e prendendolo per mano. “Mi sono mancati
tanto.”
Continuò aumentando il passo, e trascinandosi dietro il ragazzo.
“Siamo tornati!” Gridò Lance quando arrivarono di fronte una piccola
costruzione in legno.
Sae aprì lentamente la porta, lasciando entrare i fasci di luce nello
spazio
vuoto. Qualche secondo dopo si ritrovò sbalzata all’indietro, mentre il
suo
Chikorita le si strusciava contro. Sae rise divertita, prendendolo tra
le
braccia e alzandosi in piedi. Davanti a lei, Lance stava accarezzando
il suo
Dragonite.
“Allora …” Cominciò Sae alzando Chikorita per guardarlo negli occhi.
“Sono
arrivati gli altri Master, quindi fate i bravi, eh?”
I due annuirono contemporaneamente, prima di tornare a strusciarsi,
felici,
contro i proprio Master.
“Ah! La sapete la novità?” Fece Sae sorridendo e accarezzando con una
mano
Chikorita e con l’altra Dragonite. “Ci siamo messi insieme!” Esclamò
indicando
sé stessa e Lance. “Noooi … Siamo una coppia.” Sillabò.
Lui sorrise divertito. “Vuoi anche dar loro una dimostrazione?”
Sae sorrise a sua volta, vedendo le braccia aperte di Lance pronte ad
accoglierla. Si alzò di scatto, avvicinandosi a lui.
Lance l’afferrò velocemente, poggiando la fronte contro la sua, prima
di
posarle un dolce bacio sulle labbra.
“Oh,
Ash sei qui!”
“Preside?”
“Devi farmi un favore. Io e Gary siamo riusciti a trovare questa medicina. E dovesti
portarla a
Lucinda, è in camera sua.”
Ash annuì, prendendo in mano la bottiglietta. “Non si sente ancora
bene?”
Il preside scosse la testa. “Non è niente di grave, non ti preoccupare.”
Il ragazzo annuì nuovamente, prima di salire le scale, e bussare alla
prima
porta che si trovò davanti. “Lucinda,
posso?”
Quando un flebile ‘sì’ lo raggiunse, entrò nella stanza. “Che stai
facendo?”
Domandò osservando la ragazza appoggiata con i gomiti alla ringhiera
del
balcone.
“Ho pensato che un po’ d’aria fresca mi avrebbe fatto bene.” Rispose
facendo
vagare lo sguardo sull’ambiente circostante.
“Il preside Oak mi
ha chiesto di darti
questa.” Disse mostrandole la bottiglietta.
“Ah, gra …”
Non riuscì a concludere la frase, che inciampò nel piccolo gradino che
delimitava l’area del balcone, finendo addosso ad Ash, e facendo cadere
entrambi sul letto, l’una sull’altro.
“Lucinda, ti senti me … Ch-che cosa state facendo?”
“Beh … ecco … non è come sembra.”
Ash si maledì mentalmente per non essere riuscito a dire qualcosa di
più
intelligente.
“Misty non fraintendete!”
La voce di Lucinda le arrivò ovattata, mentre grosse lacrime
cominciavano ad
offuscarle gli occhi. Prima che potessero dire altro, scappò fuori
dalla
camera, correndo più veloce che poteva.
“Misty …!”
Ash si alzò di scatto, uscendo dalla camera e correndole dietro.
“Aspetta!”
Urlò con il fiatone. “Misty! Ti prego, fermati un secondo!”
La ragazza si bloccò, asciugandosi le lacrime con la manica ma
rimanendo
voltata verso il prato che aveva davanti.. “Cosa vuoi?!” Domandò
cercando di nascondere
il tono ferito della voce.
“E’ stato un incidente, te lo giuro.” Cominciò Ash avvicinandosi a lei.
“E ci
siamo ritrovati in quella posizione.”
“Perché stai venendo a dirmi queste cose?” Sussurrò non riuscendo più a
trattenere le lacrime. “Cosa ti importa?”
Ash rimase qualche secondo interdetto. “Come perché?” Sussurrò
decidendo di
prendere il coraggio a due mani. “Perché io ti …”
Amo.
Questo avrebbe voluto dire, ma all’ultimo secondo si bloccò.
“ … ti voglio bene … E mi piaci. Tanto.” Mormorò.
“ … Dillo di nuovo.” Disse in un sussurro.
Ash sorrise rasserenato. “Mi piaci, tanto.”
Misty sorrise, voltandosi verso di lui. “Anche tu …” Sussurrò, prima di
gettarli le braccia al collo, mentre lui avvolgeva le sue attorno a lei.
Misty incrociò gli occhi scuri di Ash, alzandosi in punta di piedi, e
sfiorando
le labbra con le sue.
“Ragazzi! Allora state bene!”
I due si staccarono immediatamente, voltandosi in contemporanea verso
la fonte
della voce.
“Brock!” Esclamarono all’unisono.
“Lucinda,
posso entrare?”
La voce di Lucas la risvegliò dal torpore in cui era caduta. “Sì.”
“Come ti senti?” Domandò avvicinandosi a lei, e mettendole gentilmente
la mano sulla
fronte.
A quel contatto, Lucinda arrossì all’istante.
“Meno male, non hai la febbre.” Disse con un sorriso.
“G-Già …” Balbettò, abbassando gli occhi sulle sue scarpe.
Lucas si grattò imbarazzato una guancia, prima di posare la mano su
quella
abbandonata sul materasso di Lucinda. “Ecco … Lucinda, io ti vorrei
dire che …”
“Lucinda!” L’urlo quasi disumano di Kenny li fece sobbalzare. “Dobbiamo
scendere a pranzo.” Li informò, cercando di modulare il tono di voce.
Lucinda annuì. “Scusami …” Sussurrò scivolando via dalla presa del
ragazzo ed
uscendo dalla camera.
Lucas squadrò con rabbia il ragazzo davanti a lui, che lo ignorò
completamente.
Con il cuore che le batteva furiosamente nel petto, Lucinda si impose
di
calmarsi. Scosse rabbiosamente la testa, cominciando a correre
velocemente
verso le scale. Quando si scontrò contro qualcuno, quasi perse
l’equilibrio, se
non fosse stato per due mani forti che la sorressero, evitandole una
caduta giù
per la tromba delle scale.
Quando alzò lo sguardo per vedere chi l’aveva aiutata, si stupì nell’
incrociare gli occhi neri di Paul.
“Dovresti stare più attenta.” Disse lui aiutandola a rimettersi in
equilibrio.
“Come ti senti?” Domandò poi con fare apparentemente disinteressato,
cominciando a scendere le scale, le mani in tasca.
“M-meglio.” Rispose stupita. “Grazie.”
“Ragazzi, è pronto in tavola!” Gridò a quel punto il preside,
affacciandosi da
sotto e facendo cenno loro di sbrigarsi.
“A-arriviamo!” Urlò in risposta, cercando di nascondere il suo
imbarazzo.
Paul la osservò superarlo velocemente, prima di dirigersi
tranquillamente verso
la sala da pranzo.
“Vera,
è pronto!” La chiamò Sae, bussando alla porta.
“Ti stanno chiamando.” Le fece notare Drew alzandosi leggermente dal
letto,
dove comodamente steso, stava abbracciando la ragazza.
“Scendiamo subito!” Gridò, immaginandosi il sorriso compiaciuto della
ragazza,
alla parola ‘scendiamo’.
“Io preferire di no, in realtà.” Mormorò Drew nascondendo il volto
sotto il
cuscino.
Vera sorrise divertita, dandogli un pizzicotto sul braccio. “Dai,
muoviti!”
“Fammi muovere tu.” Rispose lui riemergendo in superficie con un ghigno
divertito sul volto.
Vera alzò gli occhi al cielo, prima di sorridere e afferrargli un
braccio
cercando di smuoverlo, e buttarlo giù dal letto.
Con un ultimo sforzo riuscì a farlo cadere sul pavimento, prima di
continuare a
trascinarlo verso la porta. “Dai Drew, pesi sai?” Gli fece notare la
ragazza.
Drew non diede segno di averla ascoltata, continuando a sorridere
divertito.
“Cosa ottengo in cambio?”
Vera lo guardò confusa. “Come?”
“Se io mi alzo e comincio a camminare con le mie gambe, cosa ottengo in
cambio?”
Vera alzò gli occhi al cielo, senza riuscire a mascherare il sorriso
compiaciuto che le spuntò sulle labbra. “Un bacio.”
“Me lo prometti?”
Vera annuì, mollando il suo braccio e appoggiandosi alla porta.
“Allora, va bene.” Rispose Drew alzandosi e andandole incontro.
Vera sorrise, allacciandogli le braccia al collo, mentre lui premeva le
labbra
contro le sue.
***************************
“Ma
Brock, che fine avevi fatto?” Domandò Ash una
volta finito di pranzare.
“Ricordate la ragazza del bancone dei dorayaki?”
I due ragazzi annuirono.
“Beh, è una loro amica.” Disse indicando Sae e Lance, che sorrisero
divertiti.
“Davvero?” Domandò stupito Ash, voltandosi verso di loro.
“Certo.” Rispose Sae, accoccolandosi meglio contro il petto di Lance.
“Si
chiama Lyra. Anche lei è una Master. Ha un Pokémon davvero carino.”
“E’ vero.” Affermò Brock. “E’ tondo, tutto azzurro con la pancia
bianca, e due
orecchie molto carine.” Disse Brock in trance. “Mi ha lasciato qui
qualche ora
fa, dovrebbe tornare tra un po’.”
“A proposito, dove sono i vostri Pokémon?” Domandò Vera.
“Già, siamo curiosi!” Esclamò Ash, drizzandosi a sedere.
“E le nostre uova?” Si aggiunse Lucinda.
“Calma, calma.” Disse a quel punto Sae.
“Li vedrete tra poco.” Li rassicurò Lance. “Il preside è andato a
prenderli. E
dovrebbe essere qui proprio …”
“Qualcuno mi può aiutare?”
“Adesso.” Concluse la frase Sae, non appena ebbe sentito la voce del
preside.
“Voi rimanete qui.” Disse Lance.
“Torniamo subito.” Aggiunse Sae con un sorriso, prima che Lance le
afferrasse
la mano e si precipitasse fuori.
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Capitolo 13 *** Capitolo 13 ***
Buoooongiorno! ^^
Oddio, abbiamo superato le 100 recensioni! *.* Grazie a tutte. Grazie,
grazie
grazie, grazie, grazie! Siete tutte gentilissime, e sono davvero
contenta di
aver raggiunto questo “traguardo.” Un bacio enorme a tutte, grazie
ancora!
Allora … In questo capitolo, faremo un salto
nel passato di Sae e Lance, nel
frattempo che i nostri eroi riconoscano le loro uova. Quindi, si
alterneranno
le scene del passato dei due e le scene con i ragazzi alle prese con le
uova.
E’ più lungo del previsto, ma mi è piaciuto molto scriverlo, quindi
spero
piaccia anche a voi! A presto! ^^
fedina:
Eh
sì. Lo trovo piuttosto carino nell’anime. Grazie per i complimenti, e
vorrei
precisare, che io non li apprezzo solamente ma gli ADORO i tuoi papiri.
XD Non
ti preoccupare, Ash riuscirà a farle una dichiarazione decente! Proprio … QUI! *.* Ahahah,
povero Brock! XD
Sono davvero contenta che ti siano piaciute quelle scene, piacciono
molto anche
a me. XD Lyra mi pare abbastanza simpatica, anche se anch’io non la
conosco bene,
ma ovviamente, spero di fartela piacere nella fic. ^^ Delia e Oak mi
sembrano
fatti un po’, l’uno per l’altra, spero di non essere l’unica a vederla
così. XD
Beeene, spero che anche questo capitolo ti piaccia. ^^ Un bacione! ^^
mistyemily:
Ooh,
davvero odi Lucinda? Come mai? XD Anch’io amo Dragonite, e poi è uno
dei
“segni” contraddistinguenti di Lance. U.U
Eh, sì. Ash avrà il suo amato Pikachu, ma dovrà penare un
bel po’prima
che il suo uovo si schiuda! XD Spero che il capitolo ti piaccia. A
presto! ^^
Hikarydream:
Bene,
sono davvero contenta che il capitolo ti sia piaciuto. A dire il vero,
quando
mi manca l’ispirazione ci metto anch’io anni e anni. L’importante è non
scoraggiarsi! XD Spero che anche questo capitolo possa piacerti! ^^ A
presto!
Misty_Pan96:
Non
preoccuparti! ^^ Eeh, con Lucinda sono ancora indecisa, però ne
rimangono solo
due, quindi mi dovrò decidere in fretta! XD Anch’io rischio di
ammazzarmi a
fare quelle maledette capriole, infatti di solito con alcune amiche ci
nascondiamo in bagno per evitarle. XD Spero che la giornata di Lunedì
sia
andata bene! ^^ Ciau, a presto!
Sara_Twilighters:
Sono
davvero contenta che il capitolo ti sia piaciuto! E’ vero: Drew
& Vera sono
molto dolci. XD Li adoro anche io! Sì, sì Ash avrà sicuramente Pikachu,
però ci
sarà qualche piiiiccolo intoppo. XD Io spero sempre di svegliarmi
presto!
Voglio vedere le Tartarughe Ninja e i Pokémon, sperando che non mi
stacchino
l’antenna della Tv per farmi dare una mossa. XD Spero che il capitolo
ti
piaccia! A presto!
Hikary_a18:
Eh, prima o poi ce la farà. Kenny non mi sta particolarmente simpatico,
quindi
mi sarei rovinata la voglia di scrivere se avessi dovuto unire quei
due. Così
ormai è andato. XD Ora a dire il vero sono ancora più indecisa, perché
Paul e
Lucas mi piacciono allo stesso modo. XD Ma uno dei due prevarrà.
Ovviamente
sono felicissima, che Sae e Lance piacciano. *.* XD Quindi, spero che
il
capitolo ti piaccia, e a presto! ^^
Ken
Tennyson: Ciao! ^^ Oh,
allora ti faccio gli auguri, anche in
ritardo … Quindi … AUGURI! ^^ Figurati, non ti devi affatto scusare,
anche se
sono davvero felice che tu abbia recensito. Fa sempre piacere leggere
le
opinioni degli altri. E’ vero Paul è un po’ “cattivello” nell’anime, ma
ha un
fascino tutto suo. Comunque, per ora non ho ancora deciso. XD Spero che
il
capitolo ti piaccia, a presto! ^^
_marghe
96_ xD: Sono contenta
che Drew e Vera ti siano piaciuti così
tanto! *.* Anch’io adoro Pikachu, dev’essere morbidosissimo, vorrei
abbracciarlo! XD Anche se, ti rivelo, che ci metterà un po’ per
spuntare fuori.
^^ Riguardo il ragazzo di Lucinda non ho ancora deciso, ma prima o poi
riuscirò
a prendere una decisione! XD Spero che il capitolo ti piaccia, a presto!
Raimbow:
Ahah, non ti devi preoccupare. Sono contenta che Sae e Lance ti
piacciano!
Anch’io adoro Drew. XD Già anche se Ash è tonto, la sua ingenuità mi fa
tanta
tenerezza, e alla fine non riesco a prendermela con lui, anche se a
volte gli
servirebbe una lavata di capo. XD Wow, l’idea di un triangolo non è
male, ma se
lo faccio, una mia amica (la prima a cui faccio leggere i nuovi capitoli), mi
strangola. XD Beh, spero
che anche questo capitolo ti piaccia, a prestooo! ^^
Capitolo
13
“Allora, portatele in
cantina. Mi raccomando.”
Sae sbuffò alla
terza raccomandazione del preside. “Abbiamo capito …” Ripeté
nuovamente alzando gli occhi al cielo.
“Bene, allora …
Ci vediamo tra una settimana. Niente gesti avventati, e
prendetevi cura dei ragazzi.” Raccomandò il preside salendo in
macchina. “Lyra verrà a darvi una mano tra
qualche giorno.”
“Non doveva
venire oggi?” Domandò Sae stupita.
“C’è stato un
piccolo problema con i suoi genitori.” Spiegò brevemente.
“Questo non è
un piccolo problema.” Lo contraddisse la ragazza incrociando le
braccia al petto. “E’ enorme. Come pensa di risolverlo?”
“Andrò da loro
e ne parlerò. Vi terrò informati.” Li rassicurò. “Adesso però
pensate alle uova.” Concluse mettendo in moto ed uscendo dal
cancelletto.
Lance annuì,
cominciando ad entrare in casa. “Ci stanno spiando …” Sussurrò
dopo un po’, scendendo il primo scalino.
“Non riescono
proprio ad aspettare, eh?”
“Anche tu non
riuscivi ad aspettare.” Commentò ridendo Lance. “Hai cercato di
entrare nella mia stanza dalla finestra.”
“Beh, non
volevate farmelo vedere! Era ovvio che la mia curiosità fosse salita
alle stelle!” Rise Sae, accedendo la luce e posando le uova che aveva
tra le
braccia sul tavolo di legno.
Lance le scoccò
un’occhiata divertita. “Eri una cosetta minuscola. Non so come
facevi ad avere tanta energia in corpo.”
“Non ero
minuscola. Ero solo un po’ più bassa della media!” Sbuffò Sae mettendo
su un broncio che Lance reputò adorabile.
Le si avvicinò
di soppiatto mentre lei, disattenta, aveva cominciato a
sistemare le sedie. Con una mossa veloce la intrappolò tra le sue
braccia,
prima di accarezzarle dolcemente il collo lasciato scoperto dalla
maglia.
“Scemo …”
Sussurrò lei completamente abbandonata. “Dobbiamo chiamare i ragazzi
…” Mormorò per niente sicura di quel che diceva.
Lance le posò
un dolce bacio sul collo, prima di risalire fino alle sue labbra
e catturarle dolcemente.
Sae rispose
immediatamente al bacio, passandogli una mano tra i capelli e
intrecciando l’altra a quella di lui.
Sospirò
tristemente quando in un attimo di lucidità si rese conto che non era
né il luogo né il momento per lasciarsi andare così. Sorrise contro le
sue
labbra, prima di spingerlo gentilmente indietro. “Buono …” Gli sussurrò
divertita. “Non ora.”
Lance
acconsentì leggermente contrariato, prima di posarle un veloce bacio
sulle labbra e annuire, con un sorriso divertito.
“Bene!” Esclamò
Sae stirandosi la gonna a balze leggermente spiegazzata. “Di
sicuro staranno appiccicati alla porta, quindi tanto vale farli
entrare.” Disse
salendo a due a due gli scalini, arrivando alla porta. L’aprì con un
gesto
secco, mentre dei confusi borbottii di dolore le arrivavano alle
orecchie. Si
sporse leggermente, immaginando già la scena che le si sarebbe
presentata
davanti, e notando con una nota d’orgoglio che aveva fatto bingo.
Davanti a lei,
la maggior parte dei ragazzi era caduti l’uno sull’altro, e si
dimenavano cercando di togliersi di dosso gli altri. Paul e Gary
scampati alla
caduta li guardavano, il primo scocciato e alquanto basito, l’altro
decisamente
divertito.
“Io ve l’avevo
detto di non farlo.” Disse Gary soffocando una risata.
“Beh, ancora a
terra state?” Domandò divertita Sae. “Non volevate vedere le
vostre uova?”
Ash si alzò di
scatto, buttando dall’altra parte Brock, che lo schiacciava, e
aiutando Misty ad alzarsi. “Certo!” Esclamò con enfasi correndo insieme
a Misty
in cantina, seguiti immediatamente da
tutti gli altri.
“Oooh …”
Esclamarono all’unisono osservando le uova disposte sul tavolo.
“Allora …”
Cominciò Lance. “Dato che siete parecchi … Dovrete capire voi quale
sia il vostro uovo.”
“Come?” Domandò
Drew senza staccare gli occhi dalle uova.
Sae si strinse
nelle spalle, avvicinandosi a Lance e poggiando la testa sulla
sua spalla. “Dovete … Beh …”
“Dovete
sentirlo.” Disse Lance, passando un braccio attorno alla vita di Sae.
“Concentratevi e … Lo capirete.”
“E se non
dovessimo riuscirci?” Domandò Lucas.
“Ci
riuscirete.” Risposero in coro Lance e Sae.
Le ragazze si
guardarono titubanti.
“Allora, noi
andiamo.” Informò Lance.
Come risposta
riecheggiò solo un mormorio confuso.
Sae salutò con
la mano le ragazze, prima che Lance gliela prendesse e uscissero
fuori dalla cantina.
“Com’erano
emozionati …” Mormorò Sae con un sorriso. “Mi ricordano un po’ me
agli inizi.”
Lance sorrise
dolcemente ricordandosi del primo giorno in cui aveva conosciuto
Sae.
“Lance!”
La voce del
preside Oak lo fece sobbalzare. Si alzò di scatto dalla sedia
correndo, emozionato, verso il portone.
L’avevano
avvertito pochi giorni prima che il preside avrebbe portato una
bambina, che sarebbe stata in grado di far schiudere l’uovo che avevano
trovato
assieme al suo. Gettò un’ultima occhiata al suo, posato sul letto della
camera.
“Buongiorno.”
Disse aprendo la porta, e trovandosi davanti il preside Oak.
“Ciao Lance.”
Salutò lui sorridendogli gentilmente e scompigliandogli i capelli
rossi. “Da adesso in poi avrai un’amica.” Disse con un sorriso.
Lance sussultò
emozionato, guardando da una parte all’altra, cercando la
bambina che in quel momento sarebbe dovuta essere vicino al preside.
“Ehm …
Dov’è?”
Il preside lo
guardò sorpreso, prima di girarsi di scatto indietro. “Accidenti,
mi è scappata di nuovo!”Disse sbattendosi una mano sulla fronte e
guardandosi
attorno. “Lance aiutami a cercarla.”
Il bambino
annuì, correndo dalla parte opposta a quella del preside.
Dopo qualche
minuto, notò una piccola figura che tentava di arrampicarsi sopra
la grondaia.
“Ehi!” Urlò
preoccupato Lance.
La bambina si
voltò verso di lui, guardandolo per qualche secondo, prima di
voltarsi nuovamente e continuare a salire sulla grondaia.
“N-no!
Aspetta! E’ pericoloso!”
Sae alzò gli
occhi al cielo, continuando ad arrampicarsi e riuscendo ad
arrivare con un balzo sul balcone della camera. “Tadaan!” Gridò
entusiasta
voltandosi verso Lance che la osservava rapito.
“Oh! Eccoti,
Sae!” Urlò il preside avvicinandosi a Lance. “Ma … Come ci sei
arrivata lì?”
“Si … Si è
arrampicata sulla grondaia.” Balbettò stupito Lance.
Il preside
alzò gli occhi al cielo. “Ti avevo detto di non farlo più.” La
sgridò assumendo un espressione contrariata.
“Ma io voglio
vedere il mio uovo!” Urlò in risposta Sae sbattendo un piede per
terra.
“Il tuo uovo
può aspettare. Scendi subito.”
Sae sbuffò
prima di acconsentire e saltare su un ramo di un albero, accanto a
lei.
Lance sgranò
gli occhi. “E’ … E’ pericoloso!” Protestò preoccupato. “La …
L’aiuti!”
“Non ti
preoccupare.” Lo rassicurò il preside seguendo tutti i movimenti della
bambina, che intanto stava camminando con grande equilibrio sul ramo.
“E’molto
brava in queste cose.”
“Ma …”
“Tranquillo.
Ce l’ha fatta, visto?” Disse indicando la bambina che era
atterrata sull’erba verde.
“Eccomi.”
Chiocciò Sae avvicinandosi ai due.
“Bene, allora
facciamo le presentazioni.” Disse con un sorriso. “Sae, lui è
Lance, ha 8 anni. Uno più di te. Su strongili la mano.”
Sae sorrise
prima di pulirsi la mano sporca di terra sulla camicetta bianca,
attirando lo sguardo esausto del preside e stringere quella di Lance.
“Piacere.”
“Piacere mio.”
Rispose Lance arrossendo appena.
Non l’aveva
notato prima, essendo troppo preoccupato per la sua incolumità, ma
Sae era davvero … Tanto carina.
I capelli
castani erano raccolti in due codine alte, e la frangetta le ricadeva
scomposta sugli occhi di un blu intenso. Le guance erano leggermente
arrossate
per l’imbarazzo, e le labbra rosse come ciliegie erano piegate
all’insù, in un
sorriso emozionato.
“Allora, d’ora
in poi voi due vivrete insieme.” Cominciò il preside. “Quindi,
mi raccomando diventate amici.”
I due bambini
annuirono contemporaneamente. “Ti faccio vedere la casa.” Disse
Lance offrendole la mano.
Sae gli
sorrise, afferrandogliela, e lasciandosi trascinare felicemente via da
lui.
“Come fai a sapere che
quello è veramente il tuo?”
Domandò Ash.
“Lo so.”
Rispose semplicemente Gary prendendo in mano l’ultimo uovo della fila.
“E se
sbagliassi?”
Gary sbuffò.
“Ash … Non mi sto sbagliando.” Rispose sedendosi su una sedia,
l’uovo tra le braccia.
Ash lo guardò
stupito. Gary era stato il secondo a capire quale fosse il
proprio uovo. E l’aveva capito in pochissimo tempo.
Perché lui non
ci riusciva?
Misty, seduta
accanto a Gary, coccolava con fare materno il suo uovo.
Non appena
l’aveva visto aveva capito che fosse destinato a lei. Era lo stesso
che i professori del Club avevano affidato a lei, Ash e Brock il primo
giorno
del Club.
“Ash … Smetti
di domandare e concentrati.” Lo redarguì con un sorriso gentile.
Il ragazzo
annuì, lanciando un’ultima occhiata alla sua ragazza, prima di tornare a
concentrarsi.
Non l’avrebbe
delusa. Per nulla al mondo.
“Lance!”
Lance aprì a
fatica gli occhi, stiracchiandosi nel letto.
La porta si
aprì di scatto e Lance osservò Sae guardarlo con un sorriso
radioso, prima di fiondarsi sul letto, e infilarsi nelle coperte
insieme a lui.
“Buon
Compleanno!” Disse abbracciandolo con enfasi e schioccandogli un bacio
sulla guancia.
Lance le
sorrise stringendole le braccia attorno alla vita e attirandola a sé.
“Fra due
minuti compi 10 anni!” Esclamò emozionata Sae.
Lance si voltò
verso l’orologio sul comodino, notando che segnava le 23:58.
Sbadigliò.
“Scusami … non
volevo svegliarti … Però volevo farti gli auguri per prima. Mi
spiace.” Mormorò.
Lance scosse
la testa, posandole un bacio sul naso. “Mi ha fatto molto
piacere.” Disse sinceramente, mentre un sorriso radioso illuminava il
volto di
entrambi.
Drew osservò
Vera alzarsi sicura e avvicinarsi al tavolo.
La ragazza
sospirò prima di tendere, tremante, le mani e afferrare l’uovo.
“Ci sei
riuscita.” Commentò con un sorriso Drew.
Vera annuì,
mentre un sorriso le si allargava sul volto. “Ce la puoi fare.”
Disse andandosi a sedere accanto a Misty.
Drew annuì.
“Forse un bacio potrebbe indurmi a concentrarmi meglio.” Disse con
un ghigno divertito sulle labbra.
Vera alzò gli
occhi al cielo, prima di sorridere divertita. “Prima capisci qual
è il tuo uovo e poi riceverai il tuo agognato bacio.” Disse sicura,
stringendo
a sé l’uovo.
Drew sbuffò
divertito, ricominciando a concentrarsi.
“Lance!
Lance!”
“Cosa succede?
Stai bene?” Domandò il ragazzo con il respiro affannato a causa
della corsa.
“Guarda,
guarda!” Urlò emozionata Sae. “Si sta schiudendo! Il mio uovo si sta
schiudendo!”
Lance guardò
stupito l’uovo davanti a lui, prima di sorriderle e sedersi
accanto a lei.
“Manchiamo
solo noi, eh?” Mormorò Lucinda, osservando Drew, Ash, Brock e Kenny
accanto a
lei.
Paul e Lucas si
erano alzati qualche minuto prima. Si erano diretti con
sicurezza verso il proprio uovo. Paul l’aveva afferrato senza dire una
parola,
al contrario di Lucas che si voltò verso di lei, sorridendole
incoraggiante. Si
avvicinò a lei, piegandosi alla sua altezza.
“Chiudi gli
occhi e concentrati.” Le sussurrò all’orecchio, spostandole una
ciocca di capelli.
Lucinda arrossì
di botto, prima di annuire e mormorare un grazie imbarazzato.
“Maledizione
…” Sussurrò Lance steso sul letto, mentre fissava insistentemente il
soffitto.
Non riusciva
più a non pensare a lei.
Vivevano
insieme, da soli, da 9 anni.
Era normale
che i suoi sentimenti di affetto verso di lei, fossero cambiati da
affetto fraterno ad amore?
“Finalmente!”
Esclamarono in coro Misty e Vera osservando i loro ragazzi alzarsi
soddisfatti
ed afferrare le proprie uova.
Lucas si alzò velocemente, avvicinandosi a Lucinda che lo guardava
soddisfatta,
e abbracciandola di slancio.
La ragazza si bloccò di colpo, mentre il suo cuore perdeva un battito.
“Scusa.” Mormorò lui notando che si era irrigidita.
“Figurati …” Sussurrò lei sgusciando via dal suo abbraccio e sedendosi
tra Paul
e Misty, che sorridendo stava abbracciando Ash.
“Pensavo ci avresti impiegato più tempo.” Commentò Paul, voltandosi ad
osservarla.
Lucinda gli scoccò un’occhiata infastidita. “E perché mai?”
Paul scrollò le spalle. “Complimenti, comunque.”
La ragazza lo guardò stupita, cercando di incrociare i suoi occhi,
praticamente
incollati al suo uovo.
Lucinda sospirò stancamente, prima di incrociare le gambe e aspettare
che Brock
e Kenny riuscissero nel loro intento.
*****************************************
“Avranno
finito?”
“Non ancora, credo.” Disse Lance, giocando con i capelli di Sae.
La ragazza mugugnò di piacere quando la mano che giocherellava con i
suoi capelli
si spostò sul suo collo, lasciando leggere scie sulla pelle.
“No, scemo! Lì mi fai il solletico.” Strillò qualche minuto dopo,
scoppiando a
ridere.
Lance la seguì a ruota, abbracciandola stretta a sé.
“Ehi! Smettetela di fare i piccioncini!” Urlò Ash correndo verso di
loro,
l’uovo tra le braccia. “Abbiamo finito, tutti quanti!”
Sae e Lance sbuffarono contemporaneamente. “Arriviamo.” Risposero in
coro.
Ash annuì, tornando indietro.
“Andiamo …” Sussurrò Sae, posandogli un bacio sul collo e alzandosi.
Lance sorrise alzandosi velocemente e raggiungendola, prima di
imprigionarla
tra le sue braccia e baciarla con impeto.
*********************************************+
“Ash, sei
stato bravissimo!” Si congratulò Misty vedendolo tornare.
“Eheh … Grazie.” Rispose grattandosi imbarazzato il naso.
Misty sorrise osservando il rossore inondargli le guance. “Sai stavo
pensando …
Che Brock ci ha interrotti …”
“Eh?”
La ragazza sbuffò, alzando gli occhi al cielo. “Tonto.” Proferì
alzandosi e
cingendogli il collo con le braccia. “Sto parlando … Di … Questo.”
Mormorò
posando le labbra sulle sue.
Ash recepì immediatamente il messaggio, rispondendo emozionato al bacio.
Quando si staccarono, entrambi rossi e con il fiatone, sorrisero
contemporaneamente, Ash appoggiò la sua fronte contro quella di Misty,
facendole nascere un grosso sorriso su quelle labbra che lui aveva, finalmente, baciato.
“Diglielo, diglielo, diglielo!” Urlò
la vocina nella sua testa.
Ash deglutì a fatica, prima di prendere fiato e incrociare i suoi occhi
con quelli
azzurri di lei.
“Ti amo.”
“Ehi, ehi! Dove
scappi?” Domandò Drew afferrando Vera
da dietro e stringendola a sé.
La ragazza inarcò un sopracciglio. “Da Sae e Lance. Ci vogliono vedere
in
salotto. Non hai ascoltato?”
Drew scosse sconsolato la testa. “Non ti sembra di star dimenticando
qualcosa?”
Vera ridacchiò. “No.” Mentì.
Il ragazzò s’imbronciò, tirandole piano una ciocca di capelli. “Il mio
bacio.”
Disse alzando gli occhi al cielo. “Il mio bacio.” Ripeté un attimo dopo.
“Va bene.” Acconsentì Vera voltandosi verso di lui, e stampandogli un
bacio
sulla guancia, vicino alle labbra.
“Ehi!” Protestò Drew.
“Non abbiamo mai specificato che tipo di bacio volevi.” Disse Vera
sorridendo
con aria furba. “Quindi, muoviamoci.” Concluse prendendogli la mano e
incamminandosi
verso il salotto.
“Paul.”
Il ragazzo si voltò verso la fonte della voce, alzando un sopracciglio
sorpreso
vedendo di chi si trattava.
“Sae e Lance ci vogliono in salotto.” Lo informò Lucinda.
Paul annuì, alzandosi e cominciando ad incamminarsi.
Lucinda lo guardò allontanarsi. Se lo stava immaginando, o Paul si
comportava
diversamente quando c’era lei? Insomma, era l’unica a cui non
rispondeva
sgarbatamente, quando si degnava di risponderle.
“Beh, non vieni?” Domandò a quel punto il ragazzo, voltandosi verso di
lei e
notando che lo stava osservando. “Che c’è?” Sbuffò leggermente a
disagio.
“Nulla.” Sorrise lei, avvicinandosi e superandolo. “Beh, non vieni?”
Domandò a
sua volta divertita, prima di sparire dietro un angolo.
“Allora … Vorremmo
complimentarci con voi.” Cominciò
Sae sorridendo ai ragazzi davanti a lei, che le risposero con un
sorriso
orgoglioso stampato in faccia.
“Adesso viene
la parte difficile.” Proseguì Lance, indicando le uova, che
ognuno stringeva a sé. “Dovete riuscire a farle schiudere.” Spiegò con
un mezzo
sorriso.
“Dovete
prendervi cura di loro.” Continuò Sae. “Praticamente dovrete fare
quello che avreste fatto al corso d’allevamento.”
“In quanto
tempo si schiuderanno?” Domandò Gary osservando il suo uovo.
“Dipende da
voi.” Rispose Lance.
“Quindi, non
lasciateli mai soli, e portateli sempre con voi.” Concluse Sae,
incrociando le braccia sotto il seno.
“Dobbiamo
portarli con noi, anche questo pomeriggio?” Domandò Lucinda.
Sae annuì. “E a
proposito di questo … Fra un’ora andremo al centro commerciale.
Quindi, se dovete fare qualcosa, fatela in fretta.” Disse sorridendo,
prima di
uscire dalla stanza assieme a Lance.
“Spero che
facciano in fretta.” Sussurrò il ragazzo intrecciando le dita a
quelle di lei.
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Capitolo 14 *** Capitolo 14 ***
Salve.
Non so se avete notato, ma ho alzato il rating a giallo. Non si sa mai.
XD
Ammetto, di essermi divertita un sacco a scrivere questo capitolo,
l’amica a
cui faccio leggere prima il capitolo ha riso per tutta la prima parte
del
capitolo. XD Le piace un mondo Sae e quindi
… XD
Va bene … Allora finalmente Ash le ha spiattellato in faccia quel “Ti
amo!”,
era ora, no? Ma Misty ...?
Beeene, ora vi lascio. ^^
Fedesakura:
Come già detto, sono davvero dispiaciuta per non aver risposto alla
recensione
dello scorso capitolo, ma non l’avevo proprio vista, quindi ti prego di
scusarmi. ^^ Ash finalmente ce l’ha fatta!
Beh, Paul è effettivamente un pochino imbarazzato. XD Sono
felice che il
capitolo ti sia piaciuto. ^^ Rinnovo le mie scuse, e ti ringrazio per i
complimenti. A
presto! ^^
FairyFlora:
Sono felice che i capitoli ti siano piaciuti!
E oddio … Davvero ti piace così tanto Sae? Sono davvero
felice, felice,
felice. XD Le scenette tra Drew e Vera mi divertono sempre. Mi piace un
sacco
scriverle. XD Grazie per i complimenti, spero che anche questo capitolo
ti
piaccia! XD A presto!
mistyemily:
Grazie, e tu sei gentilissima! Ahah, hai ragione quei due sono dei gran
timidoni. XD Beh, ognuno ha i suoi gusti! XD Io Lucinda non la amo né
la odio.
Mi è neutrale. XD Spero che il capitolo ti piaccia, a presto! ^^
Hikarydream:
Grazie mille, sono felice che la storia ti piaccia. ^^ Spero di non
averci
messo troppo. ^^ A presto!
Sara_Twilighters:
Sono contenta che Sae e Lance ti piacciano. XD Comunque, non ti sei
persa molto
nello scorso episodio, se non sbaglio c’erano solo Ritchie e Sparkly.
^^ Spero
che il capitolo ti piaccia, a presto! ^^
_marhe
96 xD_:
Sono felice che le coppie ti siano piaciute. ^^ Sì,
sì Pikachu è tanto carino. XD Spero che anche questo capitolo ti
piaccia. A
presto! ^^
mini
ichigo fine:
Oh, davvero è la prima? Non ti devi
scusare, anzi sono felice che sia la prima che tu abbia letto, mi fa
sentire
euforica. XD Sono
davvero contenta che
la storia ti piaccia tanto! Un bacio, a presto! ^^
Hikary_a18:
Già finalmente Ash si è dato una mossa. XD Eheh, Lucas mi piace sempre
di più,
devo ammetterlo. Le uova si schiuderanno un po’ alla volta. Riguardo il
Pokémon
di Lucas sono un po’ indecisa, ma mi atterrò a quel che ho visto
all’opening
del movie dei Pokémon. XD Comunque, spero che il capitolo ti piaccia!
^^ A
presto! ^^
Capitolo
14
“Allora!”
Esordì Sae sistemandosi davanti alla porta.
“Avete preso le vostre uova?”
Le ragazze annuirono contemporaneamente, mostrando gli zaini rigonfi.
“Bene! Allora, andiamo a fare compere!” Esclamò ridendo, mentre le
ragazze la
seguivano con un sorriso divertito sulle labbra.
“Ehm … Come ci arriviamo a Kyoto?” Domandò Lucinda. “Siamo piuttosto
lontani.”
Commentò osservandosi attorno.
“In macchina.” Rispose Sae indicando una cabriolet nera parcheggiata
poco più
avanti.
“Ma … Sae, tu non hai diciotto anni.” Disse Vera titubante.
Lei sorrise, tirandosi dietro l’orecchio una ciocca di capelli. “Beh,
ho un
documento falso.” Disse estraendo la sua patente.
Le ragazze si avvicinarono osservando l’età che compariva scritta sulla
patente.
“Ma …”
“Anche Lance ce l’ha.” Aggiunse cercando di discolparsi. “E’ normale
per noi.”
Spiegò sperando di tranquillizzarle. “So guidare benissimo, davvero!”
Le
rassicurò alla fine.
“Ecco …” Tentennò Misty.
“Beh …” Mormorò titubante Vera.
Sae alzò gli occhi al cielo. “Bene, vi sentireste più al sicuro se a
guidare
fosse Lance?” Domandò con un sospiro, immaginando già la risposta.
“Sì!” Esclamarono all’unisono.
Sae sbuffò. “Bene …” Mormorò dirigendosi in casa. “Vado a chiamarlo.”
Ma perché nessuno si fidava della sua guida?
“Ah, Sae!” La chiamò Misty, prima che entrasse in casa. “Ecco,
potrebbero …
potrebbero venire anche i ragazzi?”
Quando ore prima Ash le aveva detto di amarla, era rimasta in silenzio.
Non era
riuscita a spiccicare parola. Magari … Se fossero rimasti soli, avrebbe
preso
il coraggio a due mani, e sarebbe riuscita a rispondergli adeguatamente.
“Non ci entriamo tutti lì dentro.” Ribatté Sae. “Facciamo così …” Disse
vedendo
l’espressione dispiaciuta delle ragazze. “Giocatevela, chi vince può
decidere
chi portarsi. Io intanto vado a chiamare Lance.” Concluse entrando in
casa, con
un sorriso divertito sulle labbra alla vista delle ragazze che si
preparavano a
battersi a sasso carta e forbici.
“Lance!” Urlò bussando alla sua camera. Non ricevendo risposta, abbassò
lentamente la maniglia, sbirciando dentro.
Dragonite dormicchiava sul letto, occupandone la maggior parte dello
spazio.
“Lance?” Riprovò entrando nella stanza.
Quando la porta che conduceva al bagno si aprì, Sae dovette voltarsi di
scatto,
mentre il suo imbarazzo saliva alle stelle.
“Sae!” Esclamò stupito.
Lei non rispose, mettendosi una mano davanti agli occhi. “Oddio ...”
Mormorò.
Lance scoppiò in una fragorosa risata.
“Non ridere scemo!” Gridò Sae al limite dell’imbarazzo.
S’irrigidì ulteriormente quando sentì le sue braccia che la stringevano
contro
di lui. “Mica ti starai vergognando …” Ridacchiò lui lasciandole un
delicato
bacio sul collo.
“Lance … Sei mezzo nudo e completamente bagnato, certo che mi sto
vergognando!”
Rispose con uno strillo quasi isterico. “Inoltre le ragazze vogliono
che sia tu
a portarci al centro commerciale, perché
non si fidano della mia guida, quindi ti prego, vuoi metterti qualcosa
addosso?”
Le risate di Lance non diminuirono nemmeno quando finalmente la lasciò
libera,
cominciando a vestirsi. “Abbiamo fatto il bagno insieme un sacco di
volte.”
Ribatté tranquillamente lui.
Sae riprese a respirare normalmente, mentre sentiva i vestiti
frusciare.
“Certo, quando avevamo dieci anni.”
“Fatto.” La informò Lance qualche minuto più tardi, nella voce ancora
una nota
divertita.
“Davvero?” Mormorò Sae, continuando a rimanere ostinatamente girata
verso la
porta, e trovando d’un tratto molto interessanti le venature del legno
della
porta.
“Davvero.” Le assicurò Lance ridacchiando.
Sae si girò molto lentamente, gli occhi ancora socchiusi. Focalizzò la
sua
attenzione sui jeans, che fortunatamente aveva indossato, prima di
salire, e
sbirciare su per il petto.
“Okay …” Sospirò sollevata. “Stai bene così.” Disse poco dopo
osservandolo
meglio. I primi due bottoni della camicia erano aperti e i capelli
ancora
leggermente bagnati.
Lui sorrise divertito. “Anche tu.” Disse osservando la gonna a balze
che le
lasciavano scoperte le lunghe gambe e la maglietta blu a maniche corte.
“Non fare il ruffiano …” Borbottò tirandogli un pugno sul braccio.
“Andiamo.”
Concluse tirandoselo dietro.
Quando arrivarono fuori, notarono Vera e Lucinda sedute con un
espressione infastidita,
mentre Misty cercava di nascondere un sorriso compiaciuto, osservando
Ash che
la invitava a sedersi su di lui.
“Complimenti Misty, hai vinto.” Si congratulò Sae osservando i due
ragazzi
abbassare gli occhi imbarazzati. “Bene, ecco qui Lance, visto che non
vi fidate
della mia guida.” Disse dopo qualche secondo, indicando Lance accanto a
lei,
che le chiedeva le chiavi.
Lucinda e Vera si scambiarono un’occhiata sollevate. “Grazie.” Dissero
in coro,
suscitando un sospiro sconfitto da parte di Sae.
*******************************************************
“Voilà.”
Esordì Sae scendendo dalla macchina, e
indicando un enorme edificio di dodici piani.
Le ragazze lo guardarono sorprese.
“Wow
…” Mormorarono in coro.
“Allora, aspettate qui un momento.” Disse Sae dirigendosi verso un
bancomat.
“Quanto vuoi prendere?” Domandò Lance appoggiandosi al muro affianco a
lei.
Sae scrollò le spalle. “220000 Yen?” Domandò più a sé stessa che a
Lance, che
alzò un sopracciglio stupito. (Sono circa 2000 euro. NdA)
“Così tanto? A testa?”
“Beh, devono comprarsi vestiti per un mese.” Spiegò noncurante. “E poi
toccherà
agli altri ragazzi.”
Lance sospirò accondiscendente.
“Tocca a te.” Disse Sae spostandosi leggermente per permettergli di
immettere
il suo codice.
“Ehi! Cosa state facendo?” Domandò Ash avvicinandosi ai due ragazzi.
“I soldi.” Spiegò semplicemente.
“Volete … Prestarci tutti quei soldi?” Domandò Misty guardando allibita
le banconote
che avevano tra le mani che uscivano dalla fessura del bancomat.
“Eh? No!” Rispose prontamente Sae, suscitando un sospiro di sollievo da
parte
delle ragazze. “Sono regalati.” Aggiunse un attimo dopo.
“Non possiamo accettarli!” Esclamò immediatamente Vera.
“Niente storie.” Disse Lance alzando gli occhi al cielo.
“No, non se ne parla.” Intervenne Misty un secondo più tardi.
Sae sbuffò annoiata. “Beh, noi entriamo.” Disse prendendo per mano
Lance e
scappando dentro il centro commerciale. “Usateli con saggezza!”
“Sae, aspetta!” Urlò Lucinda.
“Ci vediamo tra tre ore all’entrata. Ciao!” Gridò in risposta, sparendo
insieme
al suo ragazzo dentro un ascensore.
“Ci
ha fregati.” Borbottò Vera.
“Ehm … Ragazze, noi andiamo a dare un’occhiata in giro.” Disse Misty,
mentre
Ash le prendeva la mano.
“Ma … Misty aspetta …” Lucinda non riuscì a concludere la frase, che
entrambi
le avevano salutate con la mano e si erano diretti a passo spedito
verso un
ascensore.
“Abbandonate …” Mormorarono in coro, quando rimasero sole.
“Beh, abbiamo un sacco di soldi, andiamo a provarci qualcosa?” Propose
Lucinda,
dopo essersi ripresa.
Vera annuì sconfortata seguendo l’amica, nel primo negozio di vestiti
che
trovarono.
“Entriamo
lì?” Domandò Ash indicando un negozio di
peluche.
Misty lo guardò sorpresa. “Okay …” Rispose titubante. “Cerchi qualcosa
in
particolare?” Domandò osservando il suo ragazzo aggirarsi per gli
scaffali.
Ash annuì, concentrandosi su una mensola in particolare.
“Ash, ma cosa …?”
“Aspetta.” La interruppe lui. “Mi puoi fare un favore?” Domandò
osservando gli
occhi azzurri della ragazza.
Misty annuì automaticamente.
“Okay …” Fece prendendo un grosso respiro. “Allora, dovresti metterti
lì …”
Disse indicando un angolo del negozio. “E tenere gli occhi chiusi, per
piacere.” Concluse.
Misty alzò un sopracciglio, leggermente infastidita da quella
richiesta. “Perché?”
Domandò incrociando le braccia al petto.
“Ti prego Misty!” La supplicò lui.
La ragazza sospirò. “Va bene …” Acconsentì, dirigendosi verso il punto
indicato
da Ash.
Il ragazzo sorrise sollevato, quando finalmente, dopo un’ultima
occhiata
perplessa, ed alquanto minacciosa, Misty si decise a chiudere gli occhi.
“Scusi.” Disse voltandosi verso la commessa. “Potrebbe prendermi … ehm,
quel
pupazzo lassù?” Domandò indicando l’animale di pezza sull’ultimo
scaffale.
Misty
sbuffò per la quinta volta consecutiva.
Finalmente aveva deciso di rispondere a quel “Ti amo” e il suo ragazzo
che cosa
faceva?
La mollava in un angolo, da sola, con gli occhi chiusi, come una povera
idiota.
Oh, ma gliela avrebbe fatta pagare. Appena fosse tornato gli avrebbe
assestato
un bel pugno nello stomaco.
“Puoi aprire gli occhi, adesso.”
La voce di Ash la fece sobbalzare, e aprì di scatto gli occhi, pronta a
fare
ciò che aveva pensato solo un attimo prima.
Si bloccò di colpo, vedendo ciò che il ragazzo reggeva, a stento, tra
le
braccia.
Un orso di peluche, grande tre volte lui, che abbraccia con le zampe un
cuore
grande quanto il suo stomaco, con su scritto “I love you.”
“Ecco …” Cominciò lui, notando l’assenza di un qualche tipo di reazione
da
parte di lei. “Non voglio forzarti, in alcun modo. Ma …”
“Ash …”
“No. Aspetta!” La bloccò lui. “Se mi interrompi adesso, finirò per non
riuscire
a dirti quel che vorrei dirti.”
Misty lo guardò sorpresa. Quasi non sembrava lui. Era maturato tutto ad
un
tratto?
“Siamo stati amici sin da piccoli, e alla fine avevo cominciato a
considerarti
come una specie di sorella tiranna.”
Misty alzò un sopracciglio, guardandolo di sbiego.
“Beh, ti ricordi quando sei uscita la prima volta con Tracey?” Domandò
passandosi una mano imbarazzato tra i capelli. “Ecco, in quel momento
ho capito
di non averti mai considerato veramente come una sorella. Non mi era
ancora
tutto chiaro, ma adesso lo è.”
Misty con un cenno della mano, lo invitò a proseguire, mentre il cuore
le accelerava.
“Quello che voglio dire è che … Io ti amo.” Disse tutto d’un fiato. “Ma
…
Magari se tu non sei pronta … E beh a dire il vero, anche io non lo
sono molto,”
Ammise sorridendo nervosamente, senza staccare i suoi occhi da quelli
azzurri
di lei. “Però volevo che tu sapessi … I sentimenti che provo per te. E
nel caso
… Tu non … Beh, hai capito.” Concluse porgendole l’orsacchiotto alla
ragazza.
“Oddio …” Sussurrò Misty prendendo tra le braccia l’orsacchiotto.
“Probabilmente ti avrò sconvolta ma …”
Misty si passo una mano tra i capelli. “Sì. Mi hai sconvolta.” Disse
con un
sospiro, prima di sorridergli. “Ma sono le parole più carine che ti
siano mai
uscite fuori.” Disse posando lentamente il peluche a terra. “E
sinceramente, ti
stai preoccupando per una stupidaggine. Se mi avessi dato il tempo di
parlare,
avrei potuto dirti, che ti amo anch’io.”
Ash sgranò gli occhi. “Tu …”
“Vuoi stare zitto un momento e baciarmi, per piacere?” Sbuffò lei
alzando gli
occhi al cielo.
“Tutto quello che vuoi.” Rise lui passandole le braccia attorno al
bacino, e
appropriandosi delle labbra rosee di lei.
“Che
te ne pare?” Domandò Lucinda uscendo fuori dal
camerino di prova, ed esibendosi in una mezza giravolta.
“Bella.” Commentò Vera con un sorriso. “Prova questo.” Disse passandole
un
vestitino blu mare.
“E’ strano.” Disse dopo un po’ Lucinda cominciando a cambiarsi.
“Cosa?”
“Ritrovarci qui, così.”
Vera sorrise osservando distrattamente le magliette tra le mani. “Come
persone
normali?” Domandò spostando lo sguardo sul suo zainetto, da dove si
vedeva una
parte dell’uovo.
“Già. E’ bello.” Rispose uscendo nuovamente facendo svolazzare le gonna
del
vestito. “Adesso tocca a te. Prova questo.” Disse passandole un paio di
pantaloncini e una maglietta bianca.
“Facciamolo di nuovo.” Propose Vera entrando nel camerino.
Lucinda annuì contenta. “Certo.”
“Un
milk-shake maxi.” Disse Sae sporgendosi sul
bancone.
“Come lo vuole?”
“Uhm …” Sae si girò verso Lance. “Al cioccolato.”
“Arriva subito.” Disse cortesemente la signorina.
“Sicura di riuscire a berlo tutto quanto?” Domandò Lance guardando
l’enorme
bicchiere che cominciava lentamente a riempirsi.
“Certo! E non appena l’avrò finito, dovrai pagare pegno.”
“Lo pagherei volentieri anche adesso.” Rispose lui sorridendo.
Sae alzò, divertita gli occhi al cielo. “Lo pagherai dopo.”
“Ecco a lei.”
Sae guardò stupita l’enorme bicchiere davanti a lei. “Ehm …”
“Qualcosa non và?” Domandò Lance sporgendosi verso di lei, e cercando
di
trattenere le risate.
Sae sbuffò. “Potrebbe darmi due cannucce per favore?” Domandò mentre
Lance
rideva sommessamente.
“Hai perso. Hai perso senza neanche cominciare.” Commentò Lance mentre
si
sedevano ad un tavolino isolato.
“L’ho fatto apposta.” Replicò Sae cominciando a bere dal bicchiere.
“E’ un peccato. Adesso non potrò pagare pegno.”
Sae scrollò le spalle, posando il bicchiere sul tavolo. “Non assaggi?”
Lance annuì, sorridendo
divertito ed
avvicinandosi a lei. Lentamente posò le sue labbra su quelle sporche di
cioccolato di lei, prima di allontanarsi leggermente e sorridere
dell’espressione
stupita di lei.
“E’ buono.”
Sae ridacchiò, passandogli un braccio attorno al collo. “Allora
potresti
assaggiarlo di nuovo, no?”
“Comunque
quell’orso è bellissimo.” Lo informò Misty.
“Ho gusto, io.” Rispose Ash sollevando il pupazzo da terra e
caricandoselo
sulle spalle.
“Allora non ti dispiacerà aiutarmi a scegliere qualche vestito carino,
vero?”
Domandò Misty trascinandolo verso il negozio davanti a loro.
“Oh … no …”
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Capitolo 15 *** Capitolo 15 ***
Hola.
Volevo ringraziare Turkina, Techno4ever
e magica rein, che hanno commentato il primo capitolo.
Scusatemi, ma me ne
sono accorta solo ora dato che erano state lasciate al primo capitolo.
^^ Sono
contenta che la storia vi piaccia, e spero possa continuare a piacervi.
^^
Scusate la lunga attesa, spero che il capitolo vi soddisfi! A presto! ^^
Fedesakura:
Eheh, grazie. Questa volta ho cercato di risponderti per prima,
altrimenti
chissà la mia testaccia bacata che avrebbe potuto fare! XD Sono
contenta che il
capitolo ti sia piaciuto, e spero che ti piaccia anche questo! ^^ Ciaoo!
GiOgGy
StYlE 97:
Il
piacere è tutto mio! Come sempre, sono tanto
felice di vedere che qualcuno di nuovo apprezza la storia, e
soprattutto di
sapere che Sae ti piaccia! XD Paul è uno dei candidati rimasti, ma
purtroppo,
Kenny è fuori. ^^ Spero che il capitolo ti piaccia, a presto! ^^
Misty_Pan96:
Holà,
cara. ^^ Non ti devi preoccupare se salti un capitolo. Don’t worry, XD Ahah, alle medie la mia
classe si beccò un
rapporto perché i ragazzi lanciavano panini per tutta la classe. XD
*Sventola
una bandierina* Fatti forza, gli esami non sono così terribili! Oddio,
quanti
complimenti! Il mio ego sta salendo alle stelle. XD Sono contenta che i
capitoli ti siano piaciuti, e come ho già detto, io adoro i “papiri”.
In
effetti, anch’io non amo lo shopping, però con una barca di soldi …
Beh,
probabilmente mi comprerei “qualche cosuccia”. XD Beeene, spero che il capitolo ti sia piaciuto!
E spero ti piaccia
anche questo! ^^ A prestooo!
Hikarydream:
Figurati,
non ti devi assolutamente scusare! ^^ Sono contenta che il capitolo ti
sia
piaciuto, e spero ti piaccia anche questo! ^^ A presto! ^^
Raimbow:
Oh,
chissà se le tue idee corrispondono. XD Ahah, anche se mi piace sempre
più
Lucas, Paul ha quel non so che cosa che mi attrae un casino … Quindi,
chissà.
XD Spero che il capitolo ti piaccia! ^^ A prestooo!
fedina:
Ciao
cara. ^^ Allooora … Per quel che intendeva dire Lance, dovrai aspettare
ancora
un po’. XD Oooh, sono contenta che Ash ti sia piaciuto! Mi sono messa
d’impegno, visto? XD Oh, io non aspetto altro che il capitolo del
Festival, che
in realtà si terrà a … Nooo, non posso dirlo! XD Già, per ora è tutto
tranquillo, ma i “casotti” non mancheranno. Spero che anche questo
capitolo ti
piaccia. A prestissimo, spero! ^^
mini
ichigo fine:
Grazie, sono felice che ti sia piaciuto.
Per Lucinda e Paul non ho ancora scelto, mi dispiace averti fatto
aspettare
molto, ma spero che questo capitolo ti piaccia, a presto! ^^
FairyFlora:
Anche a me Misty piace molto. ^^ E sono davvero felice che nella storia
ti
piaccia tanto. ^^ Eheh, Ash è il solito tonto, ma alla fine ce l’ha
fatta.
Grazie, e spero che il capitolo ti piaccia! ^^
AkeiraChan:
Ciao anche a te! Grazie per i complimenti, sono davvero contenta che la
storia
ti piaccia, e mi fa sempre tantissimo piacere trovare una nuova
lettrice. ^^
Spero che il capitolo ti piaccia, a presto! ^^
magica
rein: Grazie! Sei
molto gentile. ^^ Spero che il seguito ti piaccia!
_marghe
96 xD_:
Ad ognuno il suo. XD Non ti preoccupare, questo
capitolo sarà incentrato principalmente su di loro. ^^ Spero ti
piaccia! Ciao!
mistyemily:
Eheh è il loro “lavoro” portare le proprie ragazze a far shopping ed
Ash non
sarà l’unico maschio sulla terra a scamparla. XD Sono davvero felice
che il
capitolo ti sia piaciuto tanto! Ormai con Sae e Lance sto ingranando la
marcia.
XD
Hikary_a18:
Sono felice che la scenetta tra Sae e Lance ti sia piaciuta! Già,
finalmente
Misty ha parlato! Sì, sì Lucas mi piace! XD A presto! ^^
Sara_Twilighters:
Ash finalmente si è dichiarato come si deve! XD E la scena tra Sae e
Lance mi è
piaciuta immensamente scriverla! XD Volevo scrivere anche un po’
sull’amicizia
tra le ragazze, quindi ho messo quello spezzone tra Lucinda e Vera! XD
A
presto! ^^
Capitolo
15
“E
quel coso che roba è?” Domandò Gary allibito,
indicando l’enorme orso che Ash reggeva tra le braccia.
“Un orso, non si capisce?” Fece scocciato il ragazzo posandolo sul
divano.
“Hai svaligiato un negozio, Ash?” Domandò Kenny osservando le decine di
buste
appese alle braccia.
“Magari …” Borbottò, voltandosi verso l’entrata, dove Misty stava
raccontando a bassa
voce quel che era successo al centro
commerciale alle ragazze. “E’ tutta roba di Misty.”
“Sae, ha avuto un’idea favolosa!” Annunciò a quel punto Lucinda,
interrompendo
i borbottii sommessi di Ash, e le risatine divertite degli altri
ragazzi.
“Questa sera organizzeremo una festa!”
“Una … Festa?” Domandò titubante Lucas. “E con che cosa?”
“Non c’è di che preoccuparsi.” Disse Ash con una mezza smorfia,
sollevando le
buste.
“Ah, e ci teniamo a precisare che dell’organizzazione vi occuperete voi
maschietti.” Disse Misty sorridendo divertita.
“Cosa?! Non se ne parla!” Urlarono in coro i ragazzi.
“Voi lo farete.” Disse con tono minaccioso Misty.
“Altrimenti, vi scorderete anche quel che significa pranzare o cenare,
dato che
saremo noi a cucinarvi i pasti.” Concluse Vera, con un sorrisetto
alquanto
soddisfatto.
“Bene, avete circa tre ore. Quindi mettetevi a lavoro.” Li incitò
Lucinda.
“E voi cosa fate nel frattempo?” Domandò Gary, aprendo una delle buste
e
sbirciando il contenuto.
“Ci prepariamo.” Risposero all’unisono le tre ragazze.
“Devo mettermi a cucinare anch’io?” Domandò Lance girandosi verso Sae,
dopo che
le ragazze furono sparite su per le scale.
“Beh, non te la caveresti male. E poi loro non conoscono nemmeno dove
teniamo i
piatti.”
“Mi aspetto una ricompensa.”
“Avrai una ricompensa se cucinerai qualcosa di buono.” Rispose
divertita Sae
sgusciando via dalla presa di lui. “Ci vediamo dopo.” Salutò
allegramente prima
di raggiungere le ragazze.
“Ehm … Lance.” Chiamò Ash titubante. “Io non ho mai cucinato in vita
mia.”
Il ragazzo alzò istintivamente gli occhi al cielo, prima di respirare a
fondo e
dirigersi in cucina.
“Secondo
te, abbiamo fatto bene a lasciarli soli in
cucina?” Domandò Vera.
“E se dovessero mandare a fuoco la casa?” Disse inorridita Lucinda.
“Forse faremmo meglio ad andare a dare un’occhiata.” Esordì Misty,
cominciando
al alzarsi.
“Ragazze, calmatevi.” Disse a quel punto Sae, comodamente stesa sul
tappeto
morbido, intenta coccolare Chikorita. “Lance e Brock sanno cucinare.
Probabilmente il danno più grave che potranno causare sarà un paio di
piatti
rotti.” Le tranquillizzò.
“E una mia indigestione non appena assaggerò il piatto cucinato da
Ash.”
Ridacchiò Misty, sedendosi nuovamente.
“Giusto, smettiamola di preoccuparci e godiamoci il tempo che abbiamo a
disposizione.” Continuò Vera.
“Bene, perché non giochiamo a qualcosa?” Propose Lucinda.
Sae si raddrizzò incrociando le gambe. “A che cosa?” Domandò entusiasta.
Il fatto di aver vissuto la maggior parte della sua vita assieme ad un
maschio,
le aveva fatto amare i giochi di mazzate e quant’altro, ma si era
sempre
chiesta a cosa giocassero le ragazze, durante un party .
“Facciamo una partita a Tekken?” Propose Misty indicando la playstation
di Sae.
“Come non detto.” Pensò Sae con un
sorriso, afferrando il joystick e accendendo la console. “Chi vuole
essere
stracciata per prima?”
Un’ora
dopo Sae aveva vinto per la quindicesima volta
di seguito, alternando come personaggi, Asuka e Lili.
“Ma non è possibile!” Strillò Misty esasperata.
“Come fai?” Domandò stupita Vera, osservando Lucinda premere
freneticamente gli
attacchi nel vano tentativo di liberarsi dalla combo di Sae.
“Anni di allenamento assieme a Lance.” Spiegò con un sorrisetto
trionfante,
mentre sullo schermo appariva la scritta “You Win”.
“E’ la decima volta che perdi, sai Lucinda?” Le fece notare Vera,
coccolando il
suo uovo.
“Vera, ti sei affezionata molto al tuo uovo, eh?” Chiese Misty
osservando
l’amica.
Vera annuì, con un dolce sorriso sulle labbra. “Non vedo l’ora che si
schiuda
…”
“Ma come si fa la mossa speciale?” Sbuffò Lucinda mollando il joystick.
“Allora … Devi premere …”
Sae fu interrotta dall’urlo stupito di Vera, si voltò di scatto,
osservando
stupito, l’uovo che si muoveva leggermente.
“Sae … Cosa …?”
La ragazza sorrise. “Non ti preoccupare. Vuol dire che non manca molto
perché
si possa schiudere.”
“Ma … E’ passato pochissimo tempo.”
“Non è tutta questione di tempo. Dipende da quanto affetto gli doni.”
Spiegò
sorridendole. “Complimenti, entro due giorni si potrebbe schiudere.”
“D-davvero?” Balbettò stupita Vera, alternando lo sguardo da Sae
all’uovo.
“Certo. Basta che non lo abbandoni, durante questo lasso di tempo,
altrimenti
ci vorrà molto più tempo. (E’ un piccolo riferimento a quello che
succede
quando lasci le Uova nel Box, a voi non è mai capitato che lasciandole
lì per
un po’, poi ci mettono un sacco di tempo a schiudersi? XD)
Vera annuì. “Non ti preoccupare.”
“Oh, tu sei l’unica di cui non mi preoccupo minimamente.” Le sussurrò
Sae
all’orecchio.
“Ragazze!” Un urlo sovrumano le fece sobbalzare.
Sae si precipitò nel corridoio, sentendo uno strano odore di bruciato.
“Oddio, dovevo immaginarlo.” Sbottò Misty. “Hanno incendiato la cucina.”
“Sae ci servirebbe una mano!” Gridò Lance dal piano di sotto.
La ragazza scese rapidamente i gradini, entrando trafelata in cucina,
dove
delle crepe flambé, erano completamente andate a fuoco. “Ma quanto
alcool ci
avete buttato sopra?” Esclamò stupida osservando il fuoco che le stava
carbonizzando.
“Ci è caduta per sbaglio la bottiglia.” Si difese Lucas, cercando di
spegnerle.
Sae si morse freneticamente il labbro inferiore, prima di cacciare via
tutti
dalla cucina. “Prima che me la demoliate sul serio.” Sussurrò, tenendo
solo Lance
nella stanza.
“Ma … Avete detto …”
“Non importa. Andate dalle ragazze e … beh … fate quello che volete.
Qui ci
pensiamo noi.” Sospirò posando i piatti nel lavandino.
I ragazzi sospirarono sollevati dirigendosi con una velocità assurda,
al piano
di sopra, dove Vera, Misty e Lucinda li guardavano preoccupate.
“Cosa hai combinato?” Strillò Misty prendendo Ash per un orecchio e
trascinandoselo in camera, tra le sue urla terrorizzate.
“E’ scoppiato un piccolo incendio.” Spiegò Lucas sorridendo
nervosamente.
“Ma è già stato domato!” Aggiunse con fervore Brock.
“Brock, tu sai cucinare bene, perché non sei giù con Sae e Lance?”
Domandò
Vera, mollando un pizzicotto a Drew che voleva trascinarla in camera.
“Beh, nell’aria aleggiava una strana tensione, a causa di quel piccolo
incendio
… Così adesso vado dal mio uovo.” Disse sorridendo e dirigendosi in
camera sua.
Lucinda alzò stupita un sopracciglio. “Ma Paul non era con voi?”
Domandò
cercandolo con lo sguardo.
Lucas scrollò le spalle. “No, credo sia nella sua stanza.” Disse con
voce
monocorde. “Lucinda, vogliamo fare qualcosa?” Domandò qualche secondo
dopo.
Lei annuì, seguendolo giù per le scale.
“Rimaniamo solo noi.” Fece notare Drew con un sorrisetto divertito.
Vera sospirò, prendendolo per mano e dirigendosi nella propria camera.
“Lo sai
…” Cominciò sorridendo mentre si sedeva a gambe incrociate sul letto,
seguita a
ruota dal ragazzo. “Il mio uovo oggi si è mosso!” Esclamò elettrizzata.
Drew sgranò gli occhi. “Di già?”
“Beh, a quanto pare a differenza tua, io mi sto mettendo d’impegno.”
Disse con
una nota divertita nella voce.
Drew inarcò un sopracciglio, prima di sorridere furbescamente e darle
una
spintarella. “Ah, sì?” Fece, bloccandola al letto.
Vera arrossì all’istante, cercando di sgusciare via dalla sua presa,
immaginando ciò che il suo ragazzo, si stava apprestando a fare. “Drew
… Non ci
provare … O giuro che …” Le ultime parole si persero tra le sue risate,
quando
Drew cominciò a farle il solletico sulla pancia, leggermente scoperta.
“No … Drew!” Urlò in preda alle risate, con uno scatto veloce ribaltò
le
posizioni, sedendosi sulle gambe stese di lui, in modo da bloccarlo, e
cominciando a vendicarsi, senza risparmiargli pizzicotti e solletico
allo
stomaco.
“Perdono, chiedo perdono.” Soffiò lui, quando finalmente Vera si fermò
per
riprendere fiato, si puntellò sui gomiti, ancora scosso dalle troppe
risate, e
posandole un lieve bacio sulle labbra. “Mi perdoni?” Domandò assumendo
un’espressione da cucciolo ferito e bisognoso di amore.
Vera sembrò pensarci su, prima di acconsentire e lasciarsi cadere sopra
di lui.
“Solo per questa volta.” Sussurrò al suo orecchio, mentre poggiava la
testa
nell’incavo del suo collo.
“Grazie.” Mormorò lui, prendendo ad accarezzarle dolcemente i capelli,
mentre
lei si rilassava sempre più sotto le sue coccole.
“Finito!”
Esultò Sae, quando finalmente posò l’ultimo
piatto sulla tavola, ormai strapiena di cibo. Si
allontanò di qualche passo insieme a Lance,
osservando con soddisfazione la loro opera.
Lance rimase qualche secondo in silenzio, prima di avvicinarsi a Sae e
abbracciarla da dietro. “Qui fra poco ci sarà un putiferio. Perché non
li
lasciamo a festeggiare in santa pace?”
Sae si voltò verso di lui, ancora stretta tra le sue braccia. “Beh …”
“Da domani, dobbiamo cominciare con
le
lezioni, altrimenti rimarranno indietro. Lasciamoli divertire.”
Sae alzò gli occhi al cielo. “Tu sei troppo buono.” Disse con dolcezza.
“Però va
bene …” Acconsentì cingendogli il collo.
“Andiamo nel cottage?”
“Con Dragonite e Chikorita?”
Lance annuì.
“Va bene …” Rispose sorridendo Sae. “Lasciamo un biglietto ai ragazzi,
però.”
“Godetevi
la serata, ma non incendiate la casa … Per piacere.
Ci vediamo domani mattina.
Lance & Sae” Recitò
Ash posando il bigliettino sul
tavolo imbandito. “Beh, allora andiamo a mangiare, no?” Esclamò qualche
secondo
più tardi, catapultandosi sugli Onigiri, e guadagnandosi un’occhiata
sconsolata
da parte di Misty, che lo osservava abbuffarsi.
“Vera … Psss … Vera!”
La ragazza si voltò verso Drew che le faceva segno con la mano di
avvicinarsi.
“Che succede?” Domandò quando lui la prese per mano e la fece
allontanare dal
resto del gruppo.
Drew si grattò la testa leggermente imbarazzato. “Beh … Fra qualche
giorno è il
tuo compleanno, no?” Cominciò titubante.
Vera sgranò gli occhi. “Beh … sì.” Un
misto di felicità e orgoglio la pervase, allo scoprire che
lui sapeva la
data del suo compleanno, quando non gliela aveva mai detto.
“E dato che non sono molto portato ad aspettare … Volevo consegnarti
subito il
tuo regalo … Chiudi gli occhi.” Ordinò con un sorriso divertito,
tirando fuori
dalla tasca una scatolina rossa.
Vera obbedì immediatamente, irrigidendosi leggermente quando sentì le
sue mani
sfiorarle delicatamente il collo.
“Okay … Ora aprili.” Sussurrò, posandole un lieve bacio sulla guancia.
Obbedì nuovamente, incrociando prima gli occhi verdi di lui, e poi,
spostando
lo sguardo la catenina che aveva al collo.
“Drew … E’ bellissima …” Sussurrò con la voce rotta dall’emozione,
osservando i
due cuori intrecciati con incise le loro iniziali.
Drew arrossì leggermente. “Davvero ti piace?”
Vera annuì saltandogli al collo. “L’adoro …” Sussurrò prima di posare
le labbra
su quelle di lui.
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Capitolo 16 *** Capitolo 16 ***
Salve!
No, non sono morta, tranquille! XD
Scusatemi per questo immenso ritardo, sono davvero mortificata. E lo
sono
ancora di più in quanto questa volta non potrò rispondere alle
bellissime
recensioni che mi avete lasciato. Mi dispiace, mi dispiace, mi
dispiace, ma
sono davvero sommersa da una mare di casini, e non ho proprio tempo.
Giuro che vi risponderò al prossimo capitolo! Lo giuro!
Non voglio stare qui a tediarvi ancora, quindi vi lascio subito a
questo
benedetto capitolo, sperando che vi piaccia.
Vi voglio bene, a presto! ^^
Capitolo
16
“Oh, Vera è
bellissima!” Esclamò Lucinda, stendendosi
sul letto accanto all’amica.
Vera sorrise rigirandosi tra le mani il ciondolo. “Già …” Sospirò con
aria
trasognata.
“Drew è stato davvero carino.” Commentò Misty infilandosi i pantaloni
del
pigiama. “E’ un ragazzo d’oro.”
“Ehi, ma avete visto da qualche parte Sae?” Domandò ad un tratto
Lucinda. “Non
è ancora rientrata … Eppure è piuttosto tardi.”
Misty scrollò le spalle. “Non ti preoccupare … C’è Lance insieme a lei
…” Disse
lasciando in sospeso la frase.
Lucinda alzò un sopracciglio confusa. “Vuoi dire che potrebbero
apprestarsi a
fare …”
“Come siete esagerate.” Intervenne prontamente Vera.
“Già … Avete una fervida immaginazione.”
La voce di Sae da dietro la porta, le fece sobbalzare.
“Sae, mi hai fatto prendere un colpo!” Brontolò Misty portandosi una
mano sul
cuore, vedendo la ragazza ridere sommessamente.
“Scusate.”
“E così tu e Lance …”
Sae alzò gli occhi al cielo. “Ma vi pare?!” Sbottò fintamente
indignata. “Cosa
fate?” Domandò qualche secondo dopo, notando le scodelle di patatine
mezze
rovesciate sul parquet.
“Pensavamo ad un pigiama party, ma poi non abbiamo resistito e ci siamo
ingozzate di patatine.” Spiegò Lucinda raccogliendo quel che rimaneva
del cibo.
“Sae, ti senti bene?” Domandò preoccupata Vera osservando la ragazza.
“Sei
rossa.”
“Non è nulla.” Rispose con un sorriso incerto. “E’ solo che fa un sacco
di
caldo.” Disse scrollando le spalle.
“Io muoio di sonno.” Intervenne Misty. “Dormiamo?”
Vera e Lucinda annuirono contemporaneamente, mentre con una velocità
innaturale, si infilavano sotto le coperte.
“Vi sarei grata se mi faceste un po’ di posto.” Disse Misty spingendo
al bordo
del letto le due ragazze. “Sae, resti con noi?”
“No, ma grazie del pensiero.” Rispose spegnendo la luce centrale.
“Vuoi dormire da sola?” Domandò stupita Lucinda.
“Non ho mai detto che avrei dormito da sola.” Rispose sorridendo e
chiudendosi
delicatamente la porta alle spalle, mentre un coro di “Oooh”, si levava
per la
stanza.
Sae sospirò stancamente appoggiandosi al muro.
Le girava la testa e sentiva le gambe molli. Si passò una mano tra i
capelli,
scostandoli appena, prima di stringere i denti e incamminarsi giù per
le scale.
Vera aprì gli
occhi di scatto, cercando di
focalizzare quel che le stava premendo sullo stomaco.
Un flebile urlo le scappò dalle labbra, quando vide la sagoma di quel
che
doveva essere un pulcino un po’ troppo cresciuto. Cercò a tentoni di
accendere
l’abatjour, cercando di mantenere la calma.
Accanto a lei, Misty e Lucinda, si rigirarono nel letto infastidite, ma
per
nulla intenzionate a svegliarsi.
Recuperando un pizzico di calma, riuscì ad accendere la luce,
osservando la
creatura davanti a lei.
Un pulcino rosso fuoco, le saltava gioiosamente sullo stomaco.
Vera sgranò gli occhi, soffocando un altro urlo che le premeva in gola.
“Il mio
…” Sussurrò avvicinando cautamente la mano al pulcino, fino a
sfiorargli la
testa, coperta in parte, da un pezzo di guscio, di cui evidentemente
non era
riuscito a liberarsi. “Pokémon ….”
L’animaletto le saltò addosso, strusciandosi contro il petto della
ragazza.
Vera rise sommessamente, avvolgendogli le braccia attorno e notando con
stupore
che era caldo e morbidissimo.
Con un balzo scese giù dal letto con il piccolo Pokémon tra le braccia,
e si
diresse velocemente verso la porta.
Non avrebbe aspettato la mattina, neanche per tutto l’oro del mondo,
per
poterlo mostrare a Drew.
Sorrise senza accorgersene, mentre a tutta velocità si fiondava giù per
le
scale, verso la camera del suo ragazzo.
“Dormi …”
Bofonchiò Lance attirando Sae verso di sé.
“Non ci riesco” Replicò lei in un sussurro.
“Sono le due di notte …” Si lamentò aprendo un occhio e osservandola.
Si stava
rigirando nel letto da diversi minuti ormai. “Domani non riuscirai
nemmeno ad
alzarti se non ti addormenti …”
Sae non rispose, spostando lo sguardo sul soffitto.
Lance sospirò preoccupato, puntellandosi
sui gomiti e accarezzandole una guancia. “Cos’è cosa c’è che non và?”
“Niente …” Mentì continuando ad osservare il soffitto bianco.
“Devo fare finta di crederci?” Domandò retoricamente il ragazzo,
prendendole in
volto tra le mani e costringendola a guardarlo negli occhi. “Quando sei
arrivata mi sembravi già strana, e adesso stai … Tremando?” Concluse
stupito
spostando la mano sulla sua fronte. “Sae, tu scotti!” Disse allarmato,
ritraendo la mano e portandola nuovamente sulla guancia della ragazza.
Al contatto con la mano fresca di Lance, Sae sospirò di piacere.
“Forse ho un po’ di febbre …” Mormorò chiudendo gli occhi.
Lance si alzò di scatto, togliendole le coperte di dosso. In una
frazione di
secondo, si ricordò l’ultima volta che Sae era stata male a causa della
febbre.
“Perché non mi hai detto che ti sentivi male?” Domandò agitato,
prendendola in
braccio.
Il Preside Oak gliel’aveva accennato la prima volta che si videro. Sae
all’età
di quattro anni si era gravemente ammalata, finendo in coma per una
settimana,
a causa della febbre troppo alta. Dopo che si fu ripresa, divenne
energica e
solare, ma alcune volte capitava che i sintomi della malattia si
ripresentassero.
Lance non l’aveva mai vista stare male, se non per un banale
raffreddore.
Fu come una pugnalata al cuore, quando la sentì respirare a fatica. Si
diresse
in bagno, aprendo la porta con un calcio, ed entrò nella vasca da
bagno,
facendola stendere sopra di lui e stringendola a sé.
Aprì l’acqua fredda, reprimendo un brivido quando il getto d’acqua gli
arrivò
addosso. Sae aprì
di scatto gli occhi, e
con un urlo soffocato, cercò istintivamente di scansarsi.
Lance rafforzò la
presa, prendendo ad
accarezzarle le spalle, tentando di tranquillizzarla.
Quando incontrò i suoi occhi, impauriti e confusi, la strinse
maggiormente a sé,
mentre sentiva una fitta al cuore. “Sae, devo abbassarti la febbre.” Le
sussurrò all’orecchio.
“E’ fredda …” Sussurrò lei con la voce incrinata, nascondendo il volto
nell’incavo del suo collo.
“Tranquilla …” Mormorò lui, passandole una mano tra i capelli, prima di
spostarla sulla fronte, notando con immenso sollievo che non era più
così
calda.
“Si sta abbassando …” Sussurrò posandole un bacio sul collo.
“Vera?” Mugugnò
Drew, stupito. “Ti rendi conto di che
ore siano?”
Vera lo scrollò con maggiore violenza, tanto da ridestarlo
completamente.
“Guarda.” Disse posando il Pokémon sul materasso, accanto al ragazzo.
“C-cos’è?” Domandò sbalordito, osservando il pulcino guardarlo curioso.
“E’ il mio Pokémon! E’ nato!” Urlò euforica lei, buttandosi su di lui e
colmando la distanza tra le loro labbra.
“Ti senti
meglio?” Domandò con tono carezzevole
Lance, facendola stendere sul letto e sistemandosi accanto a lei.
Sae annuì leggermente. “Mi dispiace …” Mormorò affondando la testa nel
cuscino.
“Scusami. Sei bagnato fradicio. Finirà che ti ammalerai anche tu.”
Lance alzò un sopracciglio confuso. “Scema.” Sbottò qualche secondo
dopo. “Non
è per quello che ti devi scusare.”
Sae si girò a fatica verso di lui, strizzando appena gli occhi.
“Mi hai fatto preoccupare a morte.” Spiegò con un mezzo sorriso. “Guai
a te, se
lo rifai.” L’avvertì, stringendola a sé.
“Accidenti Vera
… E’ stato …”
“Mozzafiato!”
“Davvero focoso!”
Vera alzò gli occhi al cielo.
“Abbiamo appena dato una bella dimostrazione al tuo coso qui, di come
ci si
bacia, eh?” Fece Drew ridendo.
“Non chiamarlo ‘coso’!” S’infervorò Vera, accarezzando la testa del
Pokémon che
la guardava con affettuosità crescente.
“Allora dagli un nome.” Suggerì Drew, sistemandosi meglio sul letto.
Vera incrociò le mani al petto, annuendo concentrata.
“Torchic!” Esclamò qualche minuto dopo,
sbattendo una mano sul materasso.
Drew la fissò perplesso. “Torchic?”
“Certo! E’ perfetto! E’
l’unione di Torch che significa torcia e Chick
che vuol
dire pulcino!” Esclamò prendendo
tra
le braccia il Pokémon. “Capito? Tu ti chiamerai Torchic!”
**************************************************
“Che bella
dormita!” Esclamò Misty stiracchiandosi
nel letto. “Voi avete dormito bene?” Domandò girandosi alla sua destra.
Con sorpresa notò che Vera non c’era, mentre Lucinda dormiva
accovacciata per
terra.
Che le avesse dato un calcio durante la notte, e l’avesse fatta cadere?
Scrollò le spalle, decisa a non svegliarla e si diresse in bagno.
Sae le aveva accennato che da oggi in poi, avrebbero cominciato a
studiare ogni
giorno, e la cosa non la faceva particolarmente felice. Avrebbe
preferito
dedicarsi al suo uovo, o … Beh, magari ad Ash.
Arrossì al solo pensiero, aprendo il rubinetto, e gettandosi in faccia
l’acqua
fredda. Alzando gli occhi allo specchio davanti a lei, notò che stava
sorridendo come una ragazzina alla sua prima cotta.
Lucinda sbatté
le palpebre più volte per riuscire ad
identificare dove si trovata.
Era freddo e scomodo, di sicuro non era il letto dove si era
addormentata la
notte prima.
Con sorpresa notò di aver dormito, per chissà quante ore, sul duro
parquet.
Si alzò dolorante, massaggiandosi la schiena, ben sapendo a chi dare la
colpa
di quella scomoda dormita. Si diresse a passo di marcia verso il bagno,
bussando energicamente alla porta.
“Sì?” La voce di Misty le giunse sottile e tranquilla.
“Posso sapere come sono finita a dormire per terra?” Domandò modulando
la voce in un tono
calmo e tranquillo che non le
facesse intuire quando fosse stizzita.
Il silenzio che le giunse per risposta fu abbastanza eloquente per lei.
“Misty, mi hai buttato giù dal letto?” Domandò allibita sbattendo
furiosamente
i pugni sul legno della porta.
“Potrebbe darsi …” Mugugnò Misty. “Ma dormivo, quindi
non ero nel pieno delle mie facoltà
mentali!” Si giustificò.
“Misty, apri questa porta!”
“Non posso. Mi sto facendo il bagno.” Ribatté seraficamente la ragazza,
cominciando ad entrare nella vasca piena di schiuma.
“Misty, giuro che ti affogo tra le bolle di sapone, se non mi fai
entrare!”
“Come fai ad affogarmi se non puoi entrare?” Domandò tranquillamente
lei,
notando una paperella sul bordo della vasca e buttandocela in acqua.
“Entro dalla finestra!”
“Questo bagno non ha finestre.”
“Misty!”
“Certo che le
ragazze la mattina sono delle bestie.”
Commentò Brock passando davanti la camera di Misty e osservando Lucinda
urlare
istericamente contro la porta.
Un brivido freddo gli percorse la schiena, quando incrociò gli occhi
infuriati
della ragazza.
“Beh … Meglio che vada …” Mormorò fiondandosi al piano di sotto.
“Complimenti,
Vera!” Si congratulò Lance osservando
Torchic. “Ci hai messo davvero pochissimo.”
“Grazie.”
“Che carino!” Disse Sae accarezzandogli dolcemente la testa.
Vera sorrise intenerita. “Sae, tu come ti senti? Ieri sera non mi
sembravi
tanto in forma.”
“Sto meglio, grazie.” Rispose lanciando un’occhiata leggermente
divertita a
Lance.
“Beh, visto che siete tutti qui, comincerei a spiegarvi qualche cosa.”
Cominciò
il ragazzo. “Da oggi in poi, ogni mattina, studieremo per qualche ora,
per non
farvi rimanere indietro con il programma scolastico.”
“E’ necessario?” Domandò Ash, reprimendo uno sbuffo dispiaciuto.
“Certo che è necessario!” Ribatté Sae.
“Però c’è anche un’altra notizia.” Si apprestò a dire Lance. “Che a
dire il
vero, riguarda solo le ragazze.”
“Sapete che fra un mese si terrà il Grand Festival …” Cominciò Sae,
appoggiandosi
al petto di Lance, che con un sorriso, le passò le braccia attorno alla
vita,
sorreggendola. “La tradizione vuole, che le dame … Si creino il vestito
da
indossare da sole. Quindi … Buon lavoro!” Concluse ridendo.
Le tre ragazze sussultarono, gli occhi brillanti dall’emozione.
“Ci cuciremo l’abito da sole? Davvero?” Domandò Lucinda, sporgendosi in
avanti.
Sae annuì. “Vi darò una mano nel pomeriggio, quando non lavorerò al
mio, se
vorrete.”
“Grazie!” Urlarono all’unisono.
“Ehi,
Jessie … Dove vai?”
“Ho scoperto dove si sono nascosti i mocciosi! Vado ad avvertire il
Capo!”
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Capitolo 17 *** Capitolo 17 ***
Non
so quanti ancora seguano questa storia. L'ultimo aggiornamento risale
a giugno del 2010, quindi capirei se la maggior parte delle persone
che mi seguivano abbiano lasciato perdere questa storia, comunque vi
chiedo umilmente perdono. Davvero, sono mortificata.
L'ispirazione
per questa storia era volata via.
Ci tengo a ringraziare
mistyemily per l'e-mail, in realtà avevo deciso di pubblicare questo
capitolo lunedì prossimo per poterlo concludere e rivedere con
calma, ma alla fine non ce l'ho fatta e l'ho postato oggi.
Per
chi ancora mi vorrà seguire, faccio una promessa: la storia non
rimarrà incompiuta, gli aggiornamenti forse non saranno velocissimi,
causa scuola, ma ci saranno.
Vi lascio a questo capitolo, che in
realtà è stato un parto, sperando che vi piaccia. Si concentra
maggiormente su Ash e Misty, e Lance e Sae.
E'
leggermente più corto del solito, ma la voglia di pubblicarlo era
davvero alto, quindi ho deciso di concluderlo così. I prossimi
saranno ovviamente più lunghi.
D'ora
in poi risponderò via e-mail alle recensioni.
Ora
vi lascio, grazie a tutti. ^^
Capitolo
17
“Che
carino!”
“E' un amore!”
Ash guardò le ragazze sorpreso,
soffermandosi maggiormente sulla sua “ragazza”. Non aveva mai
visto Misty in atteggiamenti che sfiorassero la “carineria”, al
contrario di Lucinda, che con atteggiamenti del genere, solitamente,
ci andava a nozze.
La osservò accarezzare dolcemente la testa
della creaturina di Vera, mentre lo guardava con occhi ammirati, e si
ritrovò involontariamente a sorridere.
“E' appena nato, quindi
dovrai prestargli maggiore attenzione.” Spiegò Lance, osservando
il pulcino rosso.
“Cosa
… ehm … Mangia?” Domandò Vera, accogliendolo tra le braccia,
ed alzandosi in piedi.
“Poffin!” Esclamò Brock.
“Poffin?”
Gli fece eco Vera, stupita.
“Poffin.” Confermò Sae
trattenendo le risate.
“Ne avevo già preparato una bella
scorta.” Disse Brock dirigendosi verso la cucina e incitando gli
altri a seguirlo.
“Brock, ci pensi tu a ingernar loro come si
preparano?” Domandò Lance prima che sparissero nella cucina.
“Sì,
conta pure su di me.”
Lance ringraziò riconoscente, prima di
concentrarsi su Sae. “Ti senti ancora stanca?” Domandò cercando
di nascondere la preoccupazione.
“Solo un po'.” Sussurrò la
ragazza contro il suo petto. “Saranno solo i residui della febbre.”
Mormorò, lasciandosi stringere dalle braccia del ragazzo.
“Andiamo
a letto ...” Soffiò lui ad un centimetro dalle sue
labbra.
“Accidenti, che proposta audace!” Ridacchiò Sae,
annullando la distanza tra le loro labbra.
“Sciocca, voglio solo
vederti dormire. Non ti reggi in piedi ...” Bofonchiò Lance contro
le sue labbra.
“ … Resti con me?” Domandò Sae dopo un
momento di incertezza, alzando gli occhi verso quelli di Lance.
La
notte prima si era spaventata, era da anni che ormai non le capitava
una crisi come quella. E aveva dato per scontato che non le sarebbe
più successo.
Lance
le scostò una ciocca di capelli dal viso, baciandole la fronte e
costatando che era leggermente calda. “Sempre ...” Sussurrò,
intrecciando la mano alla sua e incamminandosi verso la camera.
“Quindi,
dopo che avete mescolato … le mettete in forno per circa mezz'ora.
E … Ash! Fermo, fermo, fermo!”
Ash si bloccò con una mano a
mezz'aria, interrompendo il movimento dell'altra mano.
“Stai
girando nel verso sbagliato! Guarda Paul. Così si fa.” Disse
guadagnandosi un'occhiata stizzita da parte dell'amico.
“Bene
...” Mormorò tra i denti, ricominciando a girare.
Il suo
migliore amico aveva appena lodato Paul? Quel Paul?
Misty
interruppe il filo dei suoi pensieri, assestandogli una gomitata sul
braccio. Ash alzò gli occhi su di lei. “Cosa?”
“Stai
facendo un casino.” Lo informò indicando la quantità di pastella
irrimediabilmente versata sul bancone. “Stai mescolando un po'
troppo energicamente.”
“Ah, scusa. Cucinare non è il mio
forte.”
Misty sospirò, sistemandosi dietro di lui e posando la
mano su quella del ragazzo che reggeva il mestolo di legno. “E'
così che devi girare.” Disse accompagnandolo con la sua mano e
poggiando il mento sulla spalla di lui.
Ash si rilassò
istintivamente, mentre avvertiva il profumo di Misty inondargli le
narici, fino quasi a fargli perdere la testa.
Si bloccò
immediatamente, afferrando la mano di Misty e trascinandola con se
fuori dalla cucina.
“Ehi!”
Ignorò completamente l'urlo di
Brock, dirigendosi fuori dalla casa, mentre Misty lo guardava
allibita.
“Ash! Ma che cosa ti è ...” Non riuscì a
completare la frase che fu zittita dalle labbra di Ash, che
premettero sulle sue.
“Ha
perso la testa.”
“Decisamente.”
“Immaginavo che sarebbe
successo prima o poi.”
I commenti che seguirono la fuga di Ash
furono molteplici, immediatamente zittiti dalle occhiate di
rimprovero di Brock.
“Vera, hai fatto?” Domandò poi
voltandosi verso la ragazza, che stava sfilando la sua teglia dal
forno.
Lei annuì. “Sono cotti, vero?” Domandò indicando i
suoi Poffin con un cenno, e aspettando che Brock desse la sua
approvazione.
“Sono perfetti.” Disse dopo averne assaggiato un
pezzo. “Brava Vera. Hai un talento naturale.”
“Dici?
Grazie.” Rispose illuminandosi, prima di gettare uno sguardo a
quelli preparati da Drew.
“Anche i tuoi sono perfetti, Drew.”
Disse Brock assaggiandone alcuni di quelli del ragazzo, che rispose
con un sorrisetto sprezzante.
“Potete provare a farne assaggiare
qualcuno a Torchic, se volete.” Li informò Brock dopo essersi
allontanato per controllare l'operato degli altri.
“Ci
proviamo?” Domandò Drew, avvicinandosi alla sua ragazza, che con
un sorriso vivace, annuì.
“Puoi
anche andare se vuoi ...” Mormorò Sae aprendo pigramente
un'occhio. “Prima non ero molto in me. Ti starai annoiando a
morte.”
“Non mi annoio.” La rassicurò Lance, passandole le
dita tra i capelli, con un movimento lento e docle. “Amo guardarti
mentre dormi.” Le sussurrò.
“Hai degli strani passatempi.”
Disse con un sorriso divertito, facendo ridacchiare Lance.
“E'
colpa tua.” Rispose lui continuando a passarle le dita tra i
capelli, notando quanto Sae apprezzasse quel movimento.
“Lance
...”
“Mh?”
“Prima, quando hai detto … che saresti
rimasto per sempre con me … Eri serio?” Domandò Sae con un filo
di voce, mentre le guance le si imporporavano.
Lance
sorrise, avvicinando il volto al suo, e sfiorandole il naso con il
suo. “Sì.” Sussurrò con dolcezza.
Sae aprì gli occhi
all'udire quel semplice monosillabo pronunciato con un tono così
infinitamente dolce. Si rispecchiò negli occhi di lui, seri e
sinceri.
“Ti amo, Sae.”
Il suo cuore perse un battito,
mentre sentiva le lacrime che premevano per uscire.
“Accidenti …
Riesci sempre a farmi apparire come una mocciosa, con le lacrime agli
occhi.” Disse sorridendo mentre sentiva le prima lacrime scenderle
lungo le guance.
Lance piegò la testa di lato, prima di
avvicinarsi nuovamente a lei, seguendo con le labbra la scia
bagnata.
“Ti amo, anch'io.” Sussurrò Sae quando lui si fu
allontanato di nuovo.
Gli occhi di Lance si accesero mentre, ogni
sua percezione con la realtà andava a farsi benedire, e le sue
labbra si univano a quelle di Sae, in un bacio carico di significati.
“Ash
…” Mormorò Misty con il fiatone, quando finalmente Ash si staccò
da lei.
“Scusami … Io … Non so cosa mi sia preso.”
Mormorò grattandosi la testa, imbarazzato.
Misty rimase in
silenzio, in attesa di una spiegazione soddisfacente.
Non che quel
bacio non le fosse piaciuto, anzi!
Il miglior bacio della sua
intera vita.
Senza
accorgersene si passò la lingua sulle labbra gonfie. Il sapore di
Ash era come una droga.
“Quando … quando ti sei appoggiata a
me … Ho sentito il tuo profumo e … Non lo so! Mi è andato il
sangue al cervello. Riuscivo solo a pensare alle tue labbra sulle
mie, e ...”
Misty
trasse un profondo respiro. Quella confessione che stava uscendo
dalle labbra di Ash, aveva provocato due o tre capitomboli di troppo
al suo cuore.
“Puoi anche schiaffeggiarmi.” Disse a qual punto
Ash, vedendo che la ragazza non accennava ad aprire
bocca.
“Schiaffeggiarti?” Gli fece eco Misty. “Ash, è stato
il bacio più bello della mia vita. Oddio, non che ne abbia dati
tanti nei mie quindici anni di vita, ma … Accidenti, Ash … è
stato fantastico.”
“D-davvero?”
“Sì.”
“Quindi
… Nel caso volessi rifarlo, di tanto in tanto, non devo temere
nessuna ritorsione fisica, come ceffoni o calci?”
“Devi
temerli solo se decidi di limitare questi baci al 'di tanto in
tanto'.”
“Mi
sembra che li piacciano.” Constatò Drew osservando il Pokémon di
Vera mangiare di gusto i suoi Poffin.
“A quanto pare preferisce
i tuoi. Cosa hai messo dentro?”
“Alcune baccapesca e una
baccamango.”
“Sono entrambe dolci. Dev'essere per questo che
se li sta divorando. E' un golosone!”
“Come te.” Disse Drew
avvicinandosi a Vera, e stampandole un bacio sulle labbra.
“Non
sono golosa! Semplicemente mi piacciono i dolci, ma non sono così
golosa!”
“Quindi, immagino che non ti vada di mangiare una
fetta di torta, domani pomeriggio ...”
“E' un appuntamento?”
Domandò Vera con un punta di emozione nella voce.
“E'
un appuntamento.”
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Capitolo 18 *** Capitolo 18 ***
Andate
giù. XD
Capitolo
18
Sae
si svegliò leggermente confusa.
La prima cosa che i suoi occhi
misero a fuoco, fu Lance.
A torso nudo, con le braccia che le
cingevano possessivamente la vita. Aveva un'espressione rilassata, e
i capelli tutti spettinati.
Spostò lo sguardo su di sé,
ricordando che aveva indossato la maglietta di Lance, ore prima. Le
stava decisamente larga, ma aveva il suo odore, quindi ...
“Ti
amo”
Quelle due parole le
tornarono di colpo in mente.
Non
se l'era immaginato. Se l'erano detti davvero. Con delicatezza gli
scostò una ciocca di capelli dal viso, ridacchiando leggermente
quando mugugnò qualcosa di incomprensibile.
“Sae! Posso
entrare?”
La voce di Drew la fece sobbalzare.
“Drew, un
attimo.” Rispose cercando di non urlare troppo forte, per non
svegliare il ragazzo.
Cercando di muoversi il meno possibile, si
districò dall'abbraccio di Lance, pregando il cielo di non
svegliarlo.
Appena mise i piedi sul pavimento, rabbrividì. Si
infilò velocemente le pantofole, avvicinandosi alla porta. L'aprì
leggermente, osservando Drew appoggiato allo stipite della porta.
Uscì dalla stanza socchiudendo silenziosamente la porta alle sue
spalle. Quando Drew si voltò la prima cosa che adocchiò fu il suo
vestiario, e sgranò gli occhi verdi.
“Oh.” Mormorò. “Scusa,
non volevo … ehm ... disturbarvi ...”
Sae inarcò confusa un
sopracciglio, poi con un sorriso divertito, scosse energicamente la
testa. “Non è successo nulla.”
“Ah no?”
Sae annuì.
“Davvero” Disse con sincerità. “Non abbiamo fatto
nulla.”
“Beh, comunque non sarebbero affari miei ...” Disse
evidentemente in imbarazzo per come stava andando avanti la
conversazione. “Ti devo chiedere un favore.”
“Che tipo di
favore?” Domandò Sae inclinando leggermente la testa di lato, ed
osservandolo sospettosa.
“Mi devi prestare la macchina.”
“Cosa?!
Scordatelo!”
“Ma ...”
“Drew, non hai nemmeno sedici
anni. Non ti metto al volante di una macchina.” Disse seria
incrociando le braccia al petto.
“Tu però la guidi con una
patente falsa! Eppure non sei molto più grande di me. E lo stesso
vale anche per Lance.”
“Io e Lance siamo due casi a parte. E
tanto per inciso, Lance compirà diciott'anni a breve. Ma comunque
Drew, il preside Oak vi ha affidato a noi. Mi dici che razza di
persona responsabile sarei, se lasciassi guidare un'auto ad un
quindicenne?!”
“So guidare.”
“Se vuoi andare da
qualche parte, ti possiamo accompagnare io o Lance.” Disse
ignorando l'ultimo commento del ragazzo.
“Non ti facevo così
bacchettona.”
Sae alzò gli occhi al cielo, mentre la sua
irritazione cominciava a crescere. “E io non ti facevo così
capriccioso. Mi sembravi più maturo.”
“Bene …” Sibilò
il ragazzo, trattenendosi dallo sbattere i piedi a terra. “Allora,
potete accompagnare me e Vera in centro?” Domandò stizzito.
Sae
lo guardò stupita. “Per questo volevi la macchina? Perché le hai
chiesto un appuntamento?”
Drew annuì, mentre all'irritazione si
sostituiva l'imbarazzo. “Allora, ci accompagnate o no?” Domandò
cercando di tornare composto.
La ragazza sospirò. “Va bene.”
Acconsentì. “Quando?”
“Questa sera. Verso le 20.”
“Okay.”
“Grazie ...” Borbottò, voltandosi e dirigendosi verso il piano
di sotto.
Sae sospirò esausta, rientrando in camera, e
dirigendosi verso il letto, dove Lance, ormai completamente sveglio,
la guardava divertito. “Pensavo che gliela avresti data vinta. Sei
stata brava.” Si complimentò aprendo le braccia, e invitandola a
sistemarsi in mezzo.
“Quando ti sei svegliato?” Domandò
lasciando cadere le pantofole e salendo sul letto.
“Quando sei
sgusciata via dalle mie braccia.”
Sae arrossì, tentando di
nascondere un sorriso fin troppo contento.
“I ragazzi in età
puberale sono decisamente problematici.” Commentò divertita,
accoccolandosi contro il petto del ragazzo che, senza pensarci, prese
a passarle le dita tra i capelli.
“Prima o poi hai intenzione di
restituirmi la mia maglietta?” Domandò qualche secondo dopo,
sorridendo ed osservando la maglietta nera, che era fin troppo larga
e lunga per una cosina minuscola come la sua ragazza.
Sae rise.
“Non credo proprio.”
“Dall'espressione di Drew,
deduco di aver vinto.” Disse Gary, ghignando vittorioso. “Il mio
premio, per favore.”
Lucas e Ash sbuffarono in sincrono. “Che
fortuna sfacciata!” Commentarono passandogli due banconote da 1000
yen ciascuno.
“Non è fortuna.” Rispose Gary infilandosi i
soldi nel portafoglio. “Si chiama buonsenso.”
Ash alzò gli occhi al cielo,
borbottando qualche maledizione all'indirizzo dell'amico.
“Quindi?
Cosa farai, Drew?” Domandò Lucinda raggiungendo il ragazzo in
cucina, mentre la sua curiosità saliva alle stelle.
“Lance e
Sae ci accompagnano in centro.”
“E dopo? Dove hai intenzione
di portarla?”
Drew
si voltò verso di lei, un ghigno divertito sulle labbra. “E' un
segreto. Se io lo dico a te, tu lo dici a Vera.”
“Cosa?! Non
lo farei mai!” S'imbronciò Lucinda, incrociando le braccia al
petto.
“Siete così voi ragazze.” Disse sorpassandola e
dirigendosi in camera.
Lucinda sbuffò irritata, ruotando gli
occhi al cielo. “Maledetti ragazzi ...” Borbottò irritata,
afferrando un sakura mochi evidentemente abbandonato sul tavolo della
cucina.
“Quello sarebbe mio.”
La mano le si bloccò a
mezz'aria, mentre si voltava verso Paul.
“Scusa.” Disse,
avvicinandosi a lui, e tendendo la mano perchè se lo riprendesse.
Paul l'osservò per un istante, prima di girarsi ed incamminarsi
fuori dalla cucina. “Tienilo.” Disse atono, lasciando basita la
ragazza.
Quel tipo, con i suoi atteggiamenti, riusciva il più
delle volte a lasciarla confusa e inebetita.
Quando sparì dietro
l'angolo, Lucinda posò lo sguardo sul sakura mochi che aveva in
mano, ritrovandosi a ridacchiare tra sé e sé.
“E mentre voi siete fuori, noi
cosa dovremmo fare?” Domandò Brock, mentre insieme a Sae e Misty
apparecchiava la tavola.
“Oggi verrà Lyra. Quindi farete
conoscenza con lei.” Rispose Sae, cercando di velocizzarsi.
Aveva
dormito decisamente troppo, ed ora erano in ritardo con il
pranzo.
“Lyra?” Le fece eco Brock, mentre l'espressione
diveniva tutto ad un tratto, trasognata.
Misty sospirò
sconsolata, mentre Sae tentava di trattenere le risate.
“Ma è
sempre così?” Domandò quando si diressero in cucina.
“Sempre.”
Confermò Misty desolata.
“E' un don Giovanni.” Commentò
l'amica afferrando gli ultimi piatti.
“E' peggio di un don
Giovanni. Credimi.”
“E quando arriva Lyra?”
Domandò Brock dalla sala da pranzo.
“Metà pomeriggio, a quanto
ha detto il preside.” Rispose Sae, prima che un sorrisetto
divertito le piegasse le labbra all'insù. “Ma non credere che sarà
tutto rose e fiori. Lyra ha deciso che non appena arriverà vi
metterà sotto con i compiti.”
Misty mugugnò qualcosa che Sae
riuscì ad identificare come un “perchè a me?”
“Prima o poi
avreste dovuto riprendere in mano i libri, d'altronde non siete mica
in vacanza.”
******************************************
Alla
fine, Lyra era arrivata molto prima del previsto.
“Sae, mi sei
mancata!” Strillò non appena la ragazza ebbe aperto la porta,
saltandole al collo ed abbracciandola.
Sae ridacchiò, ricambiando
l'abbraccio.
“Allora, dove sono i marmocchi?” Domandò
ridendo.
“Di là. Stanno lavando i piatti.” Spiegò,
accompagnandola verso la camera che avevano preparato.
“Ah, e
con Lance? L'ultima volta hai detto che vi siete confessati l'un
l'altro, no? Le cose si sono evolute?”
Sae arrossì, balbettando
qualcosa di indecifrabile, e suscitando l'ilarità dell'amica.
“A
quanto pare si sono evolute alla grande!”
“Dove hai lasciato
il tuo Marill?” Domandò Sae, desiderosa di cambiare discorso. “Di
solito non ti zampetta allegramente dietro?”
Lyra si bloccò di
colpo, posando a terra la valigia, ed aprendola con una mossa
repentina. Da sotto un mucchio di vestiti, fecero capolino due
orecchie azzurre. “Accidenti, scusa Marill. Mi ero proprio
dimenticata!” Disse tirandolo fuori dalla valigia, prendendolo tra
le braccia.
“L'avevi rinchiuso nella valigia? Tu sei fuori di
testa!”
“Sono venuta con i mezzi pubblici, non potevo fare
altrimenti.” Replicò Lyra, afferrando nuovamente la valigia, e
ricominciando a seguire l'amica.
“Potevi farlo passare per un
pupazzo.” Disse Sae, aprendo la porta di una camera e facendole
segno di entrare.
“Sae, ci hanno beccati.”
Sae si
pietrificò. Li avevano già trovati? Eppure il preside era sicuro
che sarebbe stato difficile rintracciarli in un luogo così distante.
“Quali?” Domandò con un sospiro.
“Tutti.” Rispose Lyra,
posando sul letto Marill e sedendosi accanto a lui. “Il primo è
stato il Team Rocket. Dopo il Team Magma e adesso il Team Idro.”
Spiegò accavallando le gambe. Non sono ancora arrivati qui, perchè
è un'abitazione decisamente fuori città, ma stanno controllando
l'intera Kyoto. Tutti e tre.”
“E quindi? Cosa facciamo?”
“Il
preside ha detto solo di aspettare.”
“Aspettare? Non è un po'
rischioso?”
“Lo penso anch'io. Ma ha detto di starcene
tranquilli, e di non uscire di casa, se non strettamente
necessario.”
“Praticamente siamo rinchiusi qui dentro.”
Lyra
annuì.
“Va bene, vado a parlarne con Lance. Tu sistemati, che
poi ti presento i ragazzi.” Disse Sae uscendo dalla camera e
dirigendosi velocemente dal suo ragazzo.
Lyra sospirò
tristemente, depositando una lieve carezza sul capo del suo Marill e
cominciando a svuotare la valigia. Le cose stavano andando peggio di
quanto avessero immaginato. Si era schiuso un solo uovo, e ne
mancavano ancora otto.
Venne riscossa dai suoi pensieri da un
bussare insistente. “Avanti.”
“Lyra, luce dei miei
occhi!”
Brock si slanciò verso di lei, intenzionato ad
avvolgerla in un abbraccio.
Lyra ridacchiò divertita, scansando
il ragazzo, e dandogli un leggero pugno in testa. “Sempre il solito
...” Sospirò fintamente affranta.
“Come faccio a dirlo a Drew?”
Mormorò Sae, lasciandosi cadere stancamente sul divano accanto a
Lance.
“Vuoi che glielo dica io?” Domandò passandole un
braccio attorno alle spalle.
Sae scosse la testa. “No, lo faccio
io ...”
“D'altronde non possiamo fare altrimenti, è per la
loro sicurezza.”
Sae annuì. “Glielo dico adesso.” Decise
alzandosi e dirigendosi verso la camera di Drew.
Arrivata davanti
alla porta bussò un paio di volte, prima che Drew aprisse.
“Drew
… L'uscita è annullata.” Proferì tutto d'un fiato.
Drew la
fissò a bocca aperta, preparandosi per parlare, quando Sae cominciò
a spiegare la situazione.
“Avrete altre occasioni.” Cercò di
consolarlo quando ebbe concluso.
Drew annuì, per nulla convinto,
prima di chiudersi nuovamente in camera.
“E ora, cosa dico a
Vera?” Mormorò buttandosi stancamente sul letto.
Sae sospirò
appoggiandosi al muro.
Non l'era di certo sfuggito l'espressione
triste e rassegnata del ragazzo.
“Drew.” Lo chiamò
nuovamente, entrando in camera. “E' solo un'idea, ma perché non
provate a fare una cena romantica, questa sera?”
“Cosa c'è di
romantico, se ci siete anche voi?” Domandò alzandosi a sedere e
sbuffando infastidito.
“C'è un piccolo cottage, dietro la casa.
Non l'hai notato?”
Drew scosse la testa.
“Beh, comunque
sia, se vuoi potete usarlo.” Concluse Sae uscendo dalla stanza, e
ritenendosi soddisfatta si sé. Prima di richiudere la porta, un
imbarazzato “grazie” le giunse alle orecchie.
“Che stai facendo?”
La
voce di Paul la fece sobbalzare violentemente, tanto da farla
rotolare giù dal divano, e farla cadere rovinosamente per terra.
Si
massaggiò il fondo schiena, sibilandogli qualche maledizione.
“Secondo te? Dormivo, genio.”
“Con l'uovo sotto la pancia?
Stavi cercando di farlo schiudere come fanno le galline?” Domandò
divertito, cercando di trattenere una risata.
Lucinda lo guardò
storto, sedendosi a gambe incrociate sul divano. “E se anche fosse?
Hai qualcosa da ridire? ” Chiese lanciandogli un'occhiata
truce.
Paul scosse la testa, mentre un sorrisetto gli faceva
piegare le labbra all'insù.
Lucinda l'osservò stranita.
Stava,
per caso, sorridendo?
Paul, il freddo e antipatico Paul, stava
sorridendo? Quel Paul?
Lucinda si pizzicò velocemente un braccio,
immaginando di star ancora dormendo. Perché la prima cosa che aveva
pensato, notando quel piccolo sorriso, era che quando smetteva di
fare quell'espressione perennemente corrucciata, Paul era davvero …
carino.
******************************************************
“Abbiamo girato tutta Kyoto,
dei mocciosi nemmeno l'ombra! Non avevi detto che li avevi
trovati?!”
“Si trovano da quelle parti! Sono stati avvistati
davanti ad un centro di commerciale di Kyoto. C'erano anche quegli
impiccioni del luna park. Dobbiamo solo cercare meglio. Presto o
tardi spunteranno fuori.”
********************************************************
“Drew, ti giuro che se
inciampo e cado ...”
“Ti guido io, stupida. Non cadrai.”
Drew le afferrò saldamente la mano, cominciando a camminare.
“Se
mi levassi questa stupida benda dagli occhi, sarei sicura di non
cadere.” Borbottò Vera, camminando lentamente dietro il suo
ragazzo.
“Vuoi rovinarti la sorpresa?”
“ … No.”
“Bene,
allora fa silenzio e cammina, come una brava bambina.” Concluse
Drew ridendo quando lo sbuffo irritato e leggermente divertito di
Vera lo raggiunse.
TaKari's
Space:
Hi!
^^
Ebbene sì. Ho davvero postato il capitolo 18.
In effetti
avevo intenzione di prendermela con più calma, ma le vostre
recensioni mi hanno fatto così piacere che mi sono messa a scrivere.
XD
Alla fine, più pareri e commenti ricevo, più mi eccito e più
vado veloce! Ahah! XD
In
questo capitolo, credo si capisca con chi farà coppia, quella santa
ragazza di Lucinda. Vi avevo tenuto un po' troppo sulle spine, no?
E'
entrata in scena anche Lyra, un po' prima del previsto, in realtà.
Però mi è balenata in testa “un'ideuzza”, così ho anticipato
la sua comparsa.
Anche
i “cattivi” hanno cominciato a muoversi, e tra poco le cose si
faranno più emozionanti. ^^
1. 1000 yen
equivalgono, all'incirca a 9 euro.
2. I sakura mochi sono dolcetti di riso farcito con anko
(marmellata di fagioli di soia rossi) e avvolti in una foglia in
salamoia. - In realtà a me non piacciono molto. Meglio i torayaki *.*)
Cooomunque, spero
che questo capitolo
vi piaccia. ^^
Adesso scappo. ^^
A presto! ^^
|
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Capitolo 19 *** Capitolo 19 ***
Capitolo
19
“Drew
è …”
“Meraviglioso, stupendo, stupefacente?”
Vera
annuì estasiata. Non appena le aveva tolto la benda dagli occhi,
Vera si era ritrovata a chiedere al ragazzo se stava sognando.
Si
era trovata in una piccola stanzetta, quasi completamente al buio,
illuminata solamente dalla luce soffusa delle candele sparse qua e
la; al centro della stanza, troneggiava un tavolo pieno di cibo, che
Vera, da quella distanza, non riuscì ad identificare.
Drew in
tutta risposta aveva alzato un sopracciglio, guadandola fintamente
offeso. “E quando ti saresti potuta addormentare?”
“Forse
alla fine, sono davvero caduta, sono svenuta e questo è tutto un
sogno.”
“Non sei inciampata, non sei svenuta e questo non è
un sogno.” Disse Drew afferrandole la mano e tirandosela
dolcemente dietro.
Arrivati
al tavolo, tirò indietro una sedia, invitandola a prendere posto,
mentre Vera, decisamente sorpresa per tutta quella gentilezza,
arrossiva con un pomodoro.
“Hai cucinato tu?” Domandò non
appena il ragazzo si sedette davanti a lei.
“Più o meno. Brock
mi ha dato una mano.” Ammise leggermente in imbarazzo.
Vera lo
guardò con un sorrisetto divertito. “Lo immaginavo.”
Drew
sbuffò, passandole una cesta con del pane. “I primi piatti li ho
cucinati tutti io.” La informò leggermente risentito.
“Non
vedo l'ora di assaggiarli.”
**************
“Compiti?
A ques'ora?” Ululò Lucinda, decisamente sconvolta.
“E' finita
la pacchia.” Dichiarò Lyra, posando sul tavolo una pila di libri.
“Adesso dobbiamo recuperare.”
Lucinda lanciò un'occhiata
infuocata alla ragazza davanti a lei. “Non possiamo farlo con
Sae?”
“Sae e Lance sono impegnati ad evitare di farci
scoprire.” Rispose Lyra, prendendo posto vicino a Lucinda, e
invitando gli altri a sedersi.
“Non potremmo aspettare domani?
Almeno, ci sarebbero anche Vera e Drew.” Propose Misty, sedendosi
affianco ad Ash, che con il morale a terra, fissava nel vuoto.
“Prima
cominciamo, prima finiamo, no?” Fece allegra Lyra, aprendo un libro
di matematica. “Quindi, cominciamo ...”
**************
“Accidenti,
era tutto buonissimo!” Commentò Vera, mentre Drew se la tirava
addosso, e si distendeva sul divano. “Sei un ottimo cuoco, mi
spiace di averne dubitato.” Continuò divertita, mentre si
sistemava a cavalcioni su di lui.
“Pesi,
sai? Avrai mangiato troppo.”
Vera gli assestò un pugno sullo
stomaco, mentre le risate di Drew si spegnevano, sostituite da un
gemito di dolore.
“Dirmi che sono pesante, è stata una mossa
decisamente sbagliata.” Disse piegando le labbra in un sorrisetto
diabolico. Posò una mano sul torace, bloccandolo giù, e con quella
libera prese a fargli il solletico.
“Ah … Maledetta ...”
Soffiò Drew tra le risate incontrollabili. “Se continui … Non
avrai … Il dolce ...”
Vera si bloccò di botto. “Dolce?”
Drew
annuì, cercando di riprendere fiato, mentre la ragazza metteva su un
espressione da cucciolo bastonato.
“Perdonami ...” Pigolò,
sporgendosi verso di lui, che con uno scatto repentino le catturò le
labbra in un bacio.
Drew le passò una mano tra i capelli,
alzandosi leggermente ed approfondendo il bacio.
“E il dolce?”
Domandò Vera con il fiato corto, quando si allontanarono.
“Aspetterà
...”
************
“Eccone
un altro.”
“Dove?”
“Vicino all'hotel. Dev'essere del
Team Rocket.”
Sae osservò l'uomo seduto sugli scalini
dell'albergo. “Sono ovunque. Hanno infestato l'intera città.”
Sbuffò poggiandosi al muro.
“Si sono divisi la città in zone.
Il centro è del Team Rocket, la periferia è perlustrata dal Team
Idro e nel centro storico c'è il Team Magma. Praticamente non si
possono fare due passi, che si viene scoperti.” Commentò Lance
avvicinandosi a Sae.
“Non ci metteranno molto a capire che non
siamo in città. Secondo te … Dovremmo partire?”
“Solo se
saremo costretti.” Rispose Lance voltandosi verso di lei, e
intrecciando la mano alla sua.
***********
“Lucinda,
hai capito questo passaggio?” Domandò Lyra sporgendosi per
osservare il quaderno della ragazza.
“All'incirca ...”
“Vuoi
che te lo ripeta?” Chiese gentilmente, avvicinando la sedia alla
sua.
“No, grazie. Ce la faccio da sola.” Rispose afferrando la
gomma e cancellando le ultime operazioni con una certa irruenza.
Lyra
sospirò; stava cominciando a stufarsi dell'atteggiamento infantile
di Lucinda.
“Ragazzi,
a voi serve qualche altra spiegazione?” Domandò osservando Ash che
tentava di sbirciare sul quaderno di Misty.
La ragazza scosse il
capo, assestando un calcio ad Ash, incitandolo ad allontanarsi con
uno sguardo di rimprovero.
“Ash,
sicuro di non aver bisogno di una mano?” Domandò Lyra, spostandosi
dietro il ragazzo e sporgendosi verso di lui per osservare il suo
quaderno, ancora completamente in bianco.
Ash arrossì
imbarazzato, scuotendo la testa, mentre Misty osservava irritata la
minima distanza che separava il suo
ragazzo da Lyra.
Velocemente
si avvicinò a lui. “Glielo rispiego io, non ti preoccupare.”
Disse voltandosi verso Lyra.
“Oh, bene. Grazie Misty.” Rispose
allontanandosi.
“Misty … soffri di personalità multiple?”
Domandò Ash qualche minuto dopo, voltandosi verso la ragazza. “Prima
non vuoi farmi copiare, poi ti offri di aiutarmi ...”
“C'è
una differenza enorme tra il copiare e l'aiutare ...” Borbottò
giocherellando con la penna.
“E poi … ti stava
troppo appiccicata.”
Pensò
mordicchiando il cappuccio della penna, e riprendendo a spiegare.
************
“Sei
un disastro.” Commentò Drew, cercando di soffocare l'ennesima
risata.
“Se io sono un disastro, tu sei un elefante in una
cristalleria!” Strillò Vera, rialzandosi dal pavimento e
massaggiandosi la schiena.
“Non sono io ad essere caduto.”
Rispose lui, mordendosi il labbro per non scoppiare a ridere.
“Sono
caduta perchè i tuoi movimenti erano goffi!”
“Non ero
goffo!”
“Invece sì. Eri goffo!”
“No!”
“Sì!”
“No!”
“Dov'è
il dolce?”
Drew strabuzzò gli occhi. “Scusami?”
“Ti ho
chiesto dov'è il dolce.” Ripeté Vera, scandendo le parole ad una
ad una.
Il
ragazzo scosse sconsolato la testa. “Te lo prendo, piccola
impiastra.” Mormorò alzandosi dal divano e dirigendosi in cucina,
mentre Vera si sedeva soddisfatta sul divano, cominciando a
pensare.
In effetti era stata colpa sua, se era caduta a terra. Ma
di certo, non l'avrebbe mai ammesso davanti a Drew.
L'audacia dei
gesti del ragazzo l'aveva bloccata per qualche secondo e lui,
intuendo il suo disagio, aveva reso le carezze e i baci più dolci,
decisamente imbarazzato per il modo in cui si era lasciato andare.
Vera,
ovviamente sapeva che non si sarebbe spinto troppo in là … Ma
quando aveva ribaltato le posizioni, guardandola con quegli occhi
verde smeraldo …
“Ecco
il tuo dolce.”
La voce di Drew la fece sobbalzare; si voltò di
scatto verso di lui, notando che tre mani reggeva una coppa gelato,
con due cucchiani.
“Gelato?”
“Gelato al cioccolato.”
Specificò il ragazzo, sedendosi affianco a lei. “Ti devo
imboccare?” Domandò Drew, osservandola di sott'ecchi e notando che
non aveva ancora afferrato il suo cucchiaino. Decisamente strano per
una come Vera, che con i dolci ci andava a nozze.
La ragazza
arrossì nuovamente. “C-cosa?” Balbettò.
Drew sorrise
estasiato. Quando arrossiva per l'imbarazzo era ancora più carina.
Prese
il cucchiaino, affondandolo nel gelato, e mettendoglielo
davanti.
Vera deglutì, aprendo però la bocca, e assaporando il
gusto del cioccolato.
La
vide leccarsi soddisfatta le labbra, e senza pensarci le si avvicinò
leggermente. “Mi fai assaggiare?” Domandò a quel punto.
Vera
lo guardò senza capire. “Vuoi essere imboccato anche tu?”
Domandò prendendo l'altro cucchiaino immaginando che fosse quello il
suo desiderio. Sentì la mano di Drew che bloccava la sua, e alzando
gli occhi, lo vide a due centimetri dalle sue labbra.
“Voglio
assaggiarlo in un altro modo ...” Mormorò catturandole dolcemente
le labbra, e staccandosi qualche secondo dopo.
“Buonissimo
...”
**************************
“Vera
e Drew sono ancora nel bel mezzo del loro appuntamento.” Notò
Lance osservando la debole luce che proveniva dal cottege.
“Eppure
è piuttosto tardi.” Commentò Sae osservando il display del
cellulare. “Sono le due di notte. Forse dovremmo ...”
“Non
ti preoccupare, fra poco andranno anche loro a dormire.” Disse
Lance, aprendo la porta di casa e facendola entrare.
“Sae,
Lance! Finalmente!” L'urlò di gioia di Lyra fece trasalire i due
ragazzi, che si voltarono nella direzione da cui proveniva il grido.
“Lyra
… I ragazzi dormono?” Domandò Sae, dirigendosi verso l'amica,
che seduta sul divano sgranocchiava patatine.
Lei annuì. “Credo
di sì. Comunque ... Guai a voi se mi lasciate di nuovo sola con
loro.” Disse puntando minacciosa una patatina contro Sae.
“E'
successo qualcosa?” Domandò Lance raggiundendole e sedendosi
accanto a Sae.
“Credo che Misty e Lucinda mi odino.”
Sae la
guardò sorpresa. “Cosa?”
Lyra abbassò gli occhi a terra. “Ma
forse è solo una mia impressione.” Mormorò strusciando i piedi
sul tappeto.
“Domani
parlerò con loro, se ti fa sentire meglio.” La rassicurò Sae con
un sorriso.
“Grazie.” Disse Lyra abbracciandola di slancio.
“Allora io vado a dormire.” Disse alzandosi e saltellando verso
le scale.
“Andiamo a dormire anche noi?” Propose Lance,
poggiando la fronte contro quella di Sae e baciandola a fior di
labbra.
Lei annuì, mentre un dolce sorriso le nasceva sulle
labbra. Gli passò le braccia attorno al collo, ricambiando il bacio.
*************************
Lucinda
si rigirò per l'ennesima volta nel letto, faticando a prendere
sonno. Buttò un'occhiata all'orologio sul comodino. Le tre di notte.
Era
nervosa, e dormire era l'ultima cosa che pensava di poter riuscire a
fare.
Il perchè fosse nervosa poi, non lo conosceva nemmeno lei.
Con uno sbuffo si alzò dal letto, prendendo l'uovo e dirigendosi
al piano di sotto, decisa a mettere qualcosa sotto i denti.
Aprì
il frigorifero, afferrando la prima cosa che le capitò sott'occhio,
e si diresse in salotto, accendendo un'abat jour e stendendosi sul
divano. Poggiando il panino sul tavolino, chiuse gli occhi sperando
di riuscire a rilassarsi, e istintivamente abbracciò l'uovo.
Dopo
qualche minuto, un leggero rumore la fece trasalire. Aprì di scatto
gli occhi, alzandosi a sedere e guardandosi attorno, non scorgendo
nulla.
“Ma
che ...” Mormorò tendendo l'orecchio. “Lo avrò immag ...”
Non concluse la frase che l'uovo si mosse tra le sue braccia.
Lo
guardò sbalordita, mentre il guscio si riempiva di crepe, e il cuore
cominciava a batterle furiosamente nel petto. “Oh, cielo ...”
Sussurrò posandolo sul divano e inginocchiandocisi davanti.
Una
buffa testolina azzurra, fece capolino dall'uovo, mentre due
occhietti neri la fissavano con curiosità.
L'esserino si districò
per liberarsi dal resto del guscio, con evidente difficoltà. Lucinda
con il fiato corto e le mani tremanti per l'emozione, l'aiutò a
liberarsi, prima di prenderlo tra le mani ed abbracciarlo
teneramente.
***********************
“Signore,
crede che si arriverà ad uno scontro?”
Giovanni
incrociò le braccia, pensieroso. “Se il Team Idro e il Team Magma
non tenessero le mani a posto … dovremo prepararci per abbatterli
definitivamente.”
*************************
TaKari's
Space:
Buoooona sera!
^^
Scusatemi, ho ritardato un po', vero?
Comunque, ecco il
capitolo 19! Spero vivamente che vi piaccia, e mi facciate sapere le
vostre opinioni. ^^
Ringrazio
infinitamente coloro che hanno commentato il capitolo precedente,
grazie. ^^
Beh, è nato anche
il Pokémon di Lucinda! Immagino abbiate capito di chi si tratta,
anche se la mia abilità descrittiva lascia a desiderare. XD Comunque
era piuttosto scontato. XD
Mi scuso ancora per questo ritardo.
Perdonatemi, ma la verità è che sono stata presa dai compiti e
anche, lo ammetto, da Pokémon Nero, che ho comprato venerdì.
Voi l'avete già
comprato?
A me piace molto, l'unica cosa che mi ha lasciato delusa
però sono stati i nuovi pokémon, non mi piacciono per niente. La
storia però è bella, e amo la protagonista. Finora è la più
carina, secondo me.
Voi cosa ne pensate, in generale? XD
Vabbuò, ora
scappo!
Alla prossima!
Un bacio a tutte! ^^
|
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Capitolo 20 *** Capitolo 20 ***
Capitolo
20
“Vera.”
“Mmh
...”
“Vera, svegliati.”
“ … Ancora cinque minuti
...”
Drew alzò gli occhi al cielo.
Si erano addormentati
sul divano del cottege e il braccio su cui era poggiata Vera
cominciava a formicolare.
Sospirò
poggiando nuovamente la testa sul piccolo cuscino ed osservando Vera
dormire con un'espressione rilassata sul volto. Le scostò una ciocca
di capelli dalla fronte, e sorrise deliziato quando la vide storcere
il naso e serrare ancora di più gli occhi.
Beh, magari poteva
anche concederle altri cinque minuti …
***********************************
“Lance!
Sae! Sveglia, sveglia!”
“E' Lucinda ...” Mormorò Lance con
gli occhi ancora chiusi e la testa affondata nel cuscino. “Vai tu
...”
“Sta chiamando entrambi, scemo.” Rispose Sae uscendo
fuori dal letto e pizzicando Lance per costringerlo ad alzarsi, senza
ottenere il risultato sperato.
Gettò un'occhiata all'orologio,
notando che erano solo le cinque del mattino.
Le urla di Lucinda
intanto si facevano sempre più acute e insistenti, tanto che Sae le
lanciò uno sguardo infuocato quando aprì la porta.
Lucinda
sorrise innocentemente, prima di sollevare il piccolo pinguino per
farlo vedere alla ragazza.
“Oh!” Esclamò Sae, mentre il sonno
le scivolava via, e stupore e meraviglia ne prendevano il posto.
“Bravissima Lucinda! Il tuo uovo si è schiuso!”
La ragazza
annuì contenta, stringendo tra le braccia il suo Pokémon.
“Ed
è … Uhm, sembra un pinguino.” Riflettè Sae osservando bene
l'animaletto e accarezzandone la tonda testolina.
“Già. Ho
pensato di chiamarlo Piplup.”
“Piplup? Suona bene.”
“In
onore del pinguino di Kenny.” Specificò divertita.
“Kenny
aveva un pinguino … da compagnia?” Domandò Sae scioccata.
Lucinda ridacchio. “Sì, lo so. E' assurdo. Comunque, volevo
sapere se potevo prendere i Poffin che avevamo preparato ...”
“Certo
che puoi prenderli. Fagliene provare parecchi, così capirai quale
tipo gli piace.”
“Va bene, grazie. E scusa per l'orario.”
“Figurati.” Rispose Sae sorridendo gentilmente. “Ci vediamo
più tardi.” Concluse richiudendo la porta e buttandosi sul
letto.
“Sfaticato ...” Borbottò all'indirizzo di Lance, che
pigramente le avvolse un braccio attorno attirandola a sè, per poi
tornare a dormire.
*************************************
“Troppo
amara?” Domandò Lucinda all'indirizzo di Piplup, prima di
assagiare il Poffin e ingoiando a fatica. “Sì, decisamente troppo
amaro.” Decretò afferrando una bottiglia d'acqua e svuotandone il
contenuto. “Allora, proviamo con questo?”
Piplup ingoiò
rapidamente il Poffin che la ragazza gli offrì.
“Allora, come
ti sembra?” Domandò Lucinda osservando la reazione del Pokémon.
“Beh, la tua espressione non mi sembra particolarmente schifata,
quindi penso che possa andare bene ...” Mormorò assaggiando anche
lei il Poffin. “Mah … A me pare troppo pepata. Ma se piace a te
...”
“Allora, covare l'uovo funziona davvero.”
La voce
sarcasticamente divertita di Paul la fece trasalire.
“Come mai
sveglio a quest'ora?” Domandò ignorando il suo commento e
concentrandosi nuovamente sul suo Pokémon che osservava il nuovo
arrivato con curiosità.
“Le tue urla mi hanno buttato giù dal
letto.” Rispose dirigendosi verso il frigo e prendendo un succo di
frutta.
“Ah … beh, potevi rimetterti a dormire. Non ho urlato
così a lungo ...” Borbottò Lucinda, sentendosi stranamente
colpevole.
Per
cosa poi? Quel tipo poteva benissimo ficcare la testa sotto il
cuscino e tornare a dormire!
Lucinda si mordicchiò il labbro
inferiore, indecisa se mandarlo a quel paese, o lasciar perdere.
Con
un sospiro decise di ignorarlo, dirigendo la sua attenzione verso il
suo Piplup, che osservava la scena incuriosito, alternando lo sguardo
da Lucinda a Paul.
“E' un pinguino?” Domandò il ragazzo dopo
diversi minuti di silenzio.
Lucinda annuì.
Stava tentando di
fare conversazione?
“E
il tuo uovo? Come procede?” Domandò senza un reale interesse, ma
solo per non sembrare scortese.
Il ragazzo, in risposta, scrollò
le spalle.
“Non procede, quindi.” Rispose al posto suo
Lucinda, ricevendo in cambio un'occhiata stizzita da parte del
ragazzo.
“D'altronde, non è una cosa che mi interessa.” Disse
Paul uscendo dalla cucina.
Lucinda lo osservò scomparire dietro
la porta, stupita.
Se non gli interessava far schiudere il suo
uovo, cosa ci faceva ancora lì?
*****************************************
Misty
si rigirò nel letto, tentando inutilmente di riprendere sonno.
La
sera precedente aveva decisamente perso la testa. Si era ingelosita
come una ragazzina alla sua prima cotta. Per cosa poi?
Ash le
aveva detto che l'amava. Eppure quando Lyra si era avvicinata così
tanto al suo ragazzo,
non ci
aveva visto più.
“Misty, sei sveglia?” La voce di Ash la
risvegliò dai suoi pensieri.
“Sì,
entra.”
Ash aprì leggermente la porta, spiando all'interno per
assicurarsi che non ci fosse nessun altro, e con un salto si gettò
sul letto.
“Hai la delicatezza di un elefante.” Commentò
Misty tirandosi le coperte fin sopra la testa.
“Ti volevo
chiedere che cosa ti era preso ieri sera.” Disse Ash ignorando il
commento della ragazza e sedendosi a gambe incrociate sul
materasso.
Misty sbuffò da sotto la coltre di coperte, poi un
pensiero la fece trasalire. Riemerse velocemente da sotto le
trapunte, e osservando allibita il ragazzo.
“Ash … Sei … Sei
in boxer!”
Ash
la guardò confuso. “Sì.”
“E ti pare il modo di girare in
casa? Con tutte le ragazze che ci sono?!”
“Non mi ha visto
nessuno.” Rispose tranquillamente lui. “Certo se a te imbarazza
...” La provocò con un sorriso divertito.
“Non m'imbarazza
per nulla!” Rispose lei infervorandosi e spostando lo sguardo
dall'intimo del ragazzo al suo viso. “Allora?”
“Ah, ti
volevo parlare di ieri. Si può sapere cosa ti è preso?”
“Non
ho fatto nulla di strano.”
“Non fare la finta tonta. Lyra non
se n'è accorta perchè non ti conosce, ma il tono con cui le hai
detto che mi avresti aiutato tu, era davvero arrabbiato.”
Misty
sussultò a quelle parole. Perchè quello che significavano sotto
sotto era qualcosa del tipo: “ti conosco meglio di tutti.”
“Beh,
mi aveva fatto irritare ...” Bofonchiò spostando lo sguardo sui
disegni della coperta.
Ash con uno sguardo la incitò a
continuare.
“Ti stava appiccicata.” Bisbigliò arrossendo.
Ash
la guardò stupito. “Eri … Gelosa?”
La ragazza represse
l'istinto di gridare un “no” secco come il suo orgoglio la
incitava a fare, limitandosi ad annuire leggermente.
“Di
me?”
Misty annuì nuovamente.
“Stai
scherzando?”
“Accidenti, ti ho appena detto che ero gelosa di
te, smettila con tutte queste stupide domande!” Strillò al limite
dell'imbarazzo, mollandogli un pugno sul braccio.
“Scusa,
scusa.” Ridacchiò lui, massaggiandosi l'arto colpito. “E' solo
che mi sembra assurdo.”
“E perchè mai?”
“Perchè
solitamente sono io quello che muore di gelosia quando qualche bel
ragazzo ti fa la corte.” Spiegò tentando di nascondere l'imbarazzo
nascente nel rivelare una cosa del genere.
“Tu sei geloso di
me?” Domandò Misty sgranando gli occhi.
“Certo, è
ovvio.”
Misty lo osservò arrossire, prima di chiudere gli occhi
e adagiare le labbra sulle sue.
************************************************
“Abbiamo
finito le scorte di cibo?!” Sae fissò allibita la dispensa
completamente vuota. “Ma com'è possibile? C'era da mangiare per un
esercito!”
“Credo sia colpa mia ...” Mormorò sommessamente
Brock, alzando colpevole una mano.
“Cioè?”
Beh … Per la
cena di Drew e Vera, ho dovuto fare diversi esperimenti per trovare
il giusto equilibrio tra i vari ingredienti ...”
“Ed hai
svuotato una dispensa intera?” Domandò Lance sinceramente
divertito dell'espressione della sua ragazza.
“Beh, non è che
fosse proprio piena.” Tentò di discolparsi il ragazzo. “Se ti
chiedessi umilmente perdono mi scuseresti?” Domandò rivolgendosi a
Sae.
Lei sospirò. “Solo se ti metti in ginocchio e congiungi le
mani.”
Brock non la fece attendere. Si gettò a terra con le
mani incrociate e implorando perdono, mentre una risata cristallina
si levava per la stanza.
“Brock … Sei uno spasso!” Rise
divertita Lyra, mentre accanto a lei, Gary tentava di trattenere le
risate.
“Oh, Lyra! Vuoi che ti prepari la colazione?” Domandò
strisciando sulle ginocchia verso di lei.
“E con che cosa,
genio?” Chise Gary superandolo e sedendosi al tavolo. “Hai finito
le scorte che sarebbero dovute bastare per un anno intero, a quanto
pare.”
“Posso preparare qualcosa di delizioso anche con degli
avanzi ...”
“Non c'è bisogno di usare gli avanzi, tanto
dovevamo fare un salto in città.” Intervennè Lance.
“Giacchè
facciamo un po' di spesa.” Disse Sae afferrando un foglietto e
cominciando a fare una lista. “Vi serve qualcosa in particolare?”
Domandò giocherellando con la penna.
“No, grazie.” Risposero
in coro Brock e Gary.
“Ma siete sicuri?” Domandò sottovoce
Lyra avvicinandosi a Sae e a Lance.
“Dobbiamo dare un'occhiata
ai loro movimenti.” Spiegò Lance.
“Tu mettili sotto con lo
studio, mi raccomando.” Disse Sae alzandosi e dirigendosi assieme a
Lance verso l'uscita. “Torneremo fra un'oretta.”
“Se
succede qualcosa ti telefoniamo.” Aggiunse il ragazzo prendendo le
chiavi dell'auto e seguendo Sae fuori dalla casa.
Lyra
li osservò preoccupata, prima di voltarsi verso i due ragazzi e
sorridere. “Bene, allora ripassiamo qualcosa, vi va?”
**************************************
“Che
mal di schiena ...” Mormorò Vera alzandosi dal divano e
stiracchiandosi come un gatto.
“Io te l'avevo detto di tornare
in casa.” Intervenne Drew dalla cucina.
Vera alzò gli occhi al
cielo. “Cosa stai facendo?”
“Lavo i piatti. Mi dai una
mano?”
“Va bene … Ah, non è che è rimasto un po' del
gelato di ieri?” Domandò con un tono fintamente noncurante.
Drew
sorrise di sbieco. “Non ti è bastato quello di ieri sera?”
Vera
gli assestò un pugno sullo sterno. “Che scemo! Volevo solo fare
colazione!”
“Guarda nel freezer.” Rispose Drew
divertito.
Vera si diresse con due saltelli verso il frigo,
aprendo lo sportello superiore e notando con gioia crescente la
vachetta di gelato quasi completamente piena. “Ne vuoi anche tu?”
Domandò afferrando un cucchiaino e affondandolo nel
cioccolato.
“Gelato di prima mattina? No, grazie.” Rispose lui
osservandola gustarsi compiaciuta il bottino. “Come fai a
mangiarlo a quest'ora?” Domandò sconvolto, tornando a dedicarsi ai
piatti.
“Il gelato è buono ad ogni ora.” Rispose Vera.
“Non
pensi alla linea?” Chiese con tono dispettoso il ragazzo.
“La
linea può andare a quel paese.” Rispose lei, immaginando Lucinda
inorridire sentendo una frase del genere.
Drew la fissò per
qualche secondo. “Beh, dammene un po'.” Disse avvicinandosi ed
aprendo la bocca.
Vera sorrise divertita, alzando il cucchiano per
imboccarlo. “Non avevi detto che mangiare il gelato a quest'ora del
mattino è da pazzi?”
“Ho cambiato idea.” Rise lui rubandole
il cucchiano e continuando a mangiare.
“Ladro!”
****************************************
“Fare
la spesa era un'attività divertente, una volta. Adesso ci tocca
stare con i nervi a fior di pelle e guardarci attorno come dei
ladri.” Si lamentò Sae prendendo una confezione di uova dallo
scaffale.
“Quei tipi spuntano come funghi.”
“Ne hai visto
uno?”
“Vicino al banco del pesce.” Rispose Lance
prendendole la mano e allontanandosi da lì.
“Andiamo a pagare e
filiamo via.” Propose la ragazza.
Lance annuì. “Sbrighiamoci,
ho una brutta sensazione.”
“Le tue brutte sensazioni sono
sempre preoccupanti.” Disse Sae affrettando il passo e dirigendosi
verso la cassa, dove depositò velocemente gli acquisti.
“Eccoli!
Li abbiamo trovati!”
Lance e Sae trasalirono voltandosi verso
la fonte della voce.
“Maledizione. Andiamocene!” Disse Lance
afferrandole la mano e correndo verso l'uscita.
“Bloccateli!”
Lance
e Sae si dovettero fermare di colpo, mentre una decina di reclute del
Team Idro bloccavano l'uscita principale, sotto gli sguardi
preoccupati delle persone.
“Che facciamo?”
“Li
atterriamo.” Disse Lance. “Te la senti?”
“Certo!”
TaKari's
Space:
Hello!
Oddio alla fine non sapevo se aggiornare o meno.
Con tutto il
casino che è successo ho dovuto riscrivere anche il primo capitolo,
e ora sto ancora morendo di sonno.
Vabbuò, comunque: Wow! Sono
arrivata al capitolo 20! XD
E finalmente cominciano i guai. :3
Grazie
a tutte coloro che hanno recensito il precedente capitolo. ^^
Spero
che anche questo vi piaccia.
A presto! ^^
|
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Capitolo 21 *** Capitolo 21 ***
Capitolo
21
“Sae,
stai bene?” La voce affannata di Lance le arrivò ovattata.
Si
voltò verso di lui, notando che con una ginocchiata aveva atterrata
un'altra recluta. “Sì … Tutto bene ...” Rispose soffocando un
gemito di dolore e rialzandosi da terra.
“Sae, giù!”
La
ragazza evitò un pugno per un soffio, abbassandosi e voltandosi con
una mezza piroetta sferrò un calcio all'uomo, che barcollando caddè
rovinosamente a terra.
Lance aveva atterrato la maggior parte
delle reclute, e lei come una stupida si era pure lasciata colpire
…
Dopo aver schivato l'ennesimo calcio e atterrato l'ennesima
recluta, Lance le si avvicinò velocemente, notando una macchia rossa
sul fianco della ragazza. “Sae …” La voce quasi non gli uscì,
osservando il sangue che ormai sporcava la mano di lei.
“Non è
nulla. E' solo un graffio.” Si limitò a dire Sae, con il fiato
corto e tenendo una mano premuta sul punto ferito.
“Riesci a
correre?” Le domandò tentando di controllare la rabbia.
“Saremmo
dovuti scappare, invece di metterci a combattere …” Pensò
dandosi mentalmente dell'irresponsabile. “A
quest'ora Sae
non ...”
“Lance.” La voce di lei lo riportò alla
realtà.
“Dobbiamo andarcene. Non appena metto fuori gioco quei
due davanti all'uscita, tu corri verso la macchina, va bene?”
Sae
annuì nuovamente. “Mi raggiungi subito, vero?”
Lance sorrise.
“E' ovvio.”
*******************************************************+
“Ragazzi,
dobbiamo andarcene!” Gridò Lyra agitata, afferrando confusamente
qualche oggetto, e ficcandolo in un borsone.
“Cosa sta
succedendo?” Domandò Gary sentendo l'ansia crescere.
“Ci
hanno scoperti, preparate le vostre cose. Lance e Sae saranno qui a
minuti.”
“Ma come facciamo ad andarcene?” Chiese Misty,
stringendo convulsamente la mano di Ash.
“Sono arrivata con una
macchina piuttosto grande. La maggior parte di voi verrà con me, un
paio con Lance e Sae.”
“Ci … dividiamo?” Domandò
scioccata Lucinda. “Ma ...”
“Vi rivedrete entro pochi
giorni, ve l'assicuro. Ma ora preparatevi!”
I
ragazzi annuirono, correndo ognuno nella propria camera.
Lyra
afferrò il cellulare, componendo in pochi secondi il numero di
Sae.
“Dove siete?”
“Stiamo arrivando. Lyra, prendi un
Kit medico!”
Alla ragazza le si gelò il sangue nelle vene. “
… Cos'è successo?”
Alla voce preoccupata di Lance si sostituì
quella più serena di Sae. “Mi sono fatta un po' male … Non è
nulla di grave.” Disse tentando di mantenere un tono
rassicurante.
Lyra si rilassò leggermente. “Fra quanto sarete
qui?”
“Una ventina di minuti.” Rispose Sae. “Dobbiamo
tentare di seminare quelli che ci seguono.”
“Vi stanno
inseguendo?!”
“Lyra, tranquilla. Saremo lì tra venti minuti,
fa che gli altri siano pronti.” Conluse Sae chiudendo la
chiamata.
Lyra respirò a fondo per calmarsi prima di correre di
sopra e finire di preparare le sue cose.
*****************************************+
Finalmente
li avevano seminati.
Quei tipi erano straordinariamente tenaci
quando volevano. Sae scostò leggermente la mano dalla ferita,
notando che finalmente aveva smesso di sanguinare.
Non immaginava
che avessero con sé anche delle armi, e si era fatta cogliere
impreparata come una pivella.
“La
ferita?”
La voce di Lance la riscosse dai suoi pensieri.
“Il
sangue si è fermato.” Rispose Sae, cercando di tranquillizzarlo.
Non era preoccupata tanto per la ferita, che d'altronde non era
troppo profonda, quanto per Lance.
Quando le capitava qualche
incidente, tendeva immediatamente a colpevolizzarsi.
Lo vide
stringere convulsamente il volante, mentre con l'altra mano inseriva
la terza.
Sae gli posò una mano sul braccio. “Lance, ferma la
macchina.”
Il ragazzo si voltò di scatto verso di lei,
osservandola preoccupato e accostando al ciglio della strada. “Ti
fa m ...”
“No.” Sae lo interruppe. “Davvero, non mi fa
male.” Disse con un sorriso. “Lance, sei troppo agitato,
calmati.”
Lance strinse la presa sul volante, tentando di
sottrarsi agli occhi di lei.
“So cosa stai pensando. Lance, è
stata una mia distrazione, okay? Non è colpa tua.”
“Non avrei
dovuto ...”
Sae sospirò prendendogli il volto tra le mani e
baciandolo a fior di labbra. “Non è stata colpa tua.” Ripetè
posandogli un altro leggero bacio sulle labbra, constatando con
soddisfazione, che si stava lentamente tranquillizzandosi. “Te lo
devo ripetere un'altra volta?” Domandò a pochi centimetri dalle
sue labbra.
Questa volta fu lui a posare le labbra sulle sue,
mordicchiandole leggermente, per poi staccarsi e guardarla finalmente
negli occhi. “Okay ...”
Sae gli sorrise. “Bene.”
*****************************************
“Infilatevi
in macchina.” Disse Lyra, mentre i ragazzi uscivano fuori dalla
casa. “E attenti a Marill!” Aggiunse quando raggiunsero la
macchina.
Lucinda osservò il Pokémon comodamente seduto dietro.
“Spero che diventiate amici.” Commentò stringendo il suo Piplup
tra le braccia.
“Allora avete deciso chi andrà con Sae e
Lance?” Domandò dopo aver chiuso la porta e voltandosi verso di
loro.
“Andiamo noi.” Rispose Ash indicando sé stesso, Misty e
Gary.
Lyra annuì. “Va bene, voi altri salite in macchina. Non
appena arrivano Lance e Sae partiamo.”
“Dove andremo?”
Domandò Kenny, appoggiandosi al muretto, in attesa della risposta
della ragazza.
“Non abbiamo ancora deciso.”
“Cosa?!”
Urlarono in coro Lucinda e Kenny.
“Per favore ...” Mormorò
Lyra stropicciandosi stancamente gli occhi. “Non appena arriveranno
Sae e Lance lo decideremo.”
Misty osservò preoccupata la
ragazza.
Lyra non aveva per nulla una bella cera. “Lyra, stai
bene?” Domandò avvicinandosi a lei, e posandole gentilmente una
mano sulla spalla.
“Sì, sono solo un po' in ansia per
Sae.”
“Perchè?” Domandarono agitate Misty, Vera e Lucinda.
Lyra
sollevò il Kit medico che aveva in mano.
“E' … ferita?”
Chiese Vera, stringendo a sé Torchic.
“Sicuramente è solo un
graffio.” Le rassicurò Lyra.
Far spaventare e preoccupare tre
ragazze non sarebbe stato per nulla intelligente.
“Ehi!”
Tutti
si voltarono di scatto, osservando la macchina fermarsi davanti a
loro.
Lyra si precipitò verso Sae che nel frattempo stava
scendendo dal sedile. “Siediti e fammi vedere.” Le ordinò,
tentando di assumere un tono imperioso e di nascondere la sua
agitazione.
Sae ubbidì, cercando di nascondere un sorrisetto
divertito alla vista di Lyra così in ansia. “Lance, ci pensi tu a
Chikorita e Dragonite?”
Il ragazzo annuì correndo verso il
capanno di legno.
“Ma cos'è successo?” Domandò Lucas
avvicinandosi a Sae.
“Le spiegazioni le rimandiamo ad un altra
volta.” Disse lei, mentre Lyra le tirava su la maglietta. “Il
preside Oak ci ha detto di riportarvi a casa.”
“Tokyo? Cioè
torniamo a casa?” Domandò speranzosa Lucinda.
Sae scosse il
capo. “No, mi dispiace. Vi porteremo alla Pokémon High School. Lì
sotto c'è il laboratorio del preside, ci sistemeremo lì.”
“Finora
la scuola era tenuta costantemente sotto controllo.” Spiegò Lyra
mentre le disinfettava il taglio. “Adesso che ci hanno trovati sono
quasi tutti concentrati qui, e la sorveglianza sulla scuola è
drasticamente diminuita.”
“Comunque dovremo allungare il
viaggio per far perdere le tracce. Avete già deciso chi viaggerà
con noi?” Domandò Lance tornando con in braccio Chikorita e
Dragonite al suo fianco.
I ragazzi fissarono i due Pokémon
stupiti.
“Cosa sono quelle facce?” Chiese Sae. “Lo sapevate
che anche noi eravamo dei Master, no?”
“Beh, sì. Ma … wow.”
Fece Brock osservando Dragonite.
Vera con un sorriso si chinò ad
accarezzare dolcemente Chikorita.
Gary annuì, rivolgendosi a
Lance. “Io, Misty e Ash.”
“Va bene, quindi voi altri andrete
con Lyra. Dovremo prendere strade diverse.” Disse rivolgendosi alla
ragazza che aveva appena finito di bendare la ferita di Sae. “Allunga
il viaggio di qualche giorno, passa per meno città possibili.”
Lyra
annuì.
“Ci ritroveremo fra cinque giorni, a mezza notte
all'entrata del laboratorio del preside Oak.” Concluse Sae
abbassandosi la maglietta delicatamente.
“Va bene, ragazzi siete
pronti?” Domandò a quel punto Lyra prendendo le chiavi della
macchina, e sorridendo al coro di “sì” che si levò.
“Fate
attenzione!” Si raccomandò Misty salutando con un abbraccio Vera e
Lucinda.
“Anche tu ...” Mormorò Vera ricambiando l'abbraccio,
per poi stringere la mano di Lucinda.
“Ragazzi, andiamo.”
Disse a quel punto Lance.
“Ci vediamo fra cinque giorni!” Urlò
Ash salutando con la mano i ragazzi e salendo in macchina, seguito a
ruota da Misty e Gary.
“Lance, come farai con il tuo Pokémon?”
Domandò quest'ultimo osservando la stazza di Dragonite.
“Lui ci
segue volando.” Spiegò posandogli una carezza sulla testa e
sollevando Chikorita per portarlo a Sae, che con le braccia aperte lo
accolse con un tenero sorriso.
“Vo-volando?” Ash osservò il
Pokémon a bocca aperta. “Che figata ...”
Lance si voltò
divertito verso Sae. “Tuttto a posto?” Le domandò
apprensivo.
Lei annuì, con un sorriso. “Possiamo andare.”
*************************************
“Cosa
vuol dire che li avete persi?!”
“Ivan, signore. Sono
mortificata, ma quel ragazzo di nome Lance ha battuto tutte le
reclute che avevamo mandato.” Disse Shelly, stringendo i
pugni.
“Dovete ritrovarli, voglio quelle uova!”
“Sì,
signore. Non si preoccupi. Le giuro che non falliremo di nuovo.”
*****************************************
“Io
dire di passare da Osaka, e Nikko. E da lì poi tornare a Tokyo.”
Suggerì Sae. “Gli hotel non sono troppo costosi, e il cibo è
ottimo.” Disse con un sorriso, tentando di spezzare la
tensione.
Ash, Misty e Gary non appena partiti si erano chiusi in
un mutismo assurdo, e Lance e Sae avevano perso la speranza di
riuscire a farli parlare.
“Cibo ottimo?”
Ash si sporse
verso Sae, che tirò un sospiro di sollievo.
Misty scosse la
testa, con fare lamentoso. “E' il cibo la tua prima
preoccupazione?”
“Mi sono sempre chiesto come facessi ad
essere così scemo ...” Lo prese in giro Gary, sorridendo
divertito.
“Cosa hai detto?” S'infervorò Ash, voltandosi di
scatto verso il ragazzo.
“Questa volta gli do ragione.” Si
aggiunse Misty.
Ash voltò il capo verso di lei con occhi
lacrimosi. “Ma … Misty ...”
Le risate che scoppiarono
tranquillizzarono Lance e Sae, che si scambiarono un sorriso
rasserenato.
Salve
a tutti! ^^
Ecco il capitolo 21.
Credo che sia leggermente più
corto dei precendenti, ma non volevo allungarlo ancora, rischiando di
appesantirlo troppo. ^^
Spero comunque che vi piaccia, anche se
non ci sono scene romantiche. Qualche volta bisogna staccare un po'.
XD
Comunque,
io ho finito Pokémon Nero!
E … Oddio, vado pazza per N. Insomma, lo vedo benissimo con la
protagonista *.* Tanto che mi è
saltata in testa l'idea di scrivere qualcosa su di loro. XD
E'
ovvio e scontanto che comunque continuerei ad aggiornare questa
storia. XD Voi che dite?
Oh.
Un'ultima
cosa; mi rivolgo a fedina:
Dove seeeei? Mi mancano le tue
recensioni formato papiro! <3
Ti
aspettoooooo! ^^
…
Ora
vado davvero! Bye bye! ^^
|
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Capitolo 22 *** Capitolo 22 ***
Capitolo
22
“Fra
quanto arriviamo?” Domandò Kenny sbuffando annoiato.
Lyra
sospirò sconsolata. “Fra un po'.”
“L'hai detto anche due
ore fa.” Le fece notare Drew.
Lyra lo ignorò ingranando la
seconda.
“Lasciatela guidare in santa pace, cosa siete? Dei
marmocchi?” Intervenne Lucinda voltandosi verso i due ragazzi con
un espressione minacciosa.
“Siamo stanchi, vorremmo fare una
pausa.” Disse Lucas conciliante.
“Fra un'ora dovremmo arrivare
ad un capsule hotel. Ci fermeremo lì.” Disse Lyra
accellerando leggermente.
“In un capsule hotel? E' proprio
necessario?” Domandò Lucinda, mentre si stemava più comodamente
Piplup in grembo.
Lyra annuì senza distogliere lo sguardo dalla
strada.
“Di bene in meglio ...” Borbottò la ragazza,
sbuffando e voltandosi a guardare fuori dalla strada. “Chissà dove
si fermeranno Sae e Misty ...”
“A quanto pare andranno in un
internet cafè.”
Disse Vera
scorrendo il messaggio che Misty le aveva appena inviato.
“Qui
vicino non ci sono internet cafè?” Domandò Kenny sporgendosi
verso Lyra.
“Non credo. Chiedi al nostro navigatore.”
Kenny
si voltò divertito verso Paul che reggeva, scocciato, una cartina
stradale. “Niente internet cafè?”
Paul gli lanciò
un'occhiata disinteressanta. “No.” Rispose tornando a guardare la
strada.
“Peccato!” Esclamò Drew cingendo con un braccio le
spalle di Vera ed attirandola a sè.
“Piano, scemo!” Lo
rimbrottò lei accarezzando la testolina di Torchic.
“In un
internet cafè almeno ci sono un sacco di ...”
“Manga!”
Esclamò Ash guardandosi ammirato intorno.
“Non urlare, idiota!”
Sibilò Gary. “Sono le due di notte, la gente dorme!”
“Ma ti
sei guardato intorno? Oddio, quanti manga!”
“Gary, tu vuoi
stare in una stanza a parte?” Domandò Lance mentre si avvicinavano
alla cassa.
Il ragazzo annuì. “Se fosse possibile ...”
Lance
si voltò verso il ragazzo. “Allora, due private seat doppie, e una
singola.”
“Per quanto restate?”
“Fino a domattina, a
mezzogiorno.” Rispose dopo averci pensato qualche secondo.
“Bene,
potete seguirmi.” Disse incamminandosi spedito. “Queste sono le
doppie.” Disse indicando due porticine una accanto all'altra. “E
questa è la singola.” Aggiunse indicando un'altra porta. “Vi
prego di non fare eccessivo rumore.” Disse lanciando di soppiatto
un'occhiata ad Ash. “I clienti desiderano riposare.” Concluse
tornando verso il bancone.
“Che tipo ...” Borbottò Ash
incrociando le braccia.
Misty gli pizzicò leggermente il braccio.
“E' colpa tua che ti sei messo ad urlare.”
Ash alzò gli
occhi al cielo, afferrandole la mano e trascinandola nella propria
stanzetta. “Ci vediamo domani mattina.” Disse chiudendosi la
porta alle spalle.
“Allora vado anch'io.” Avvisò Gary. “
'Notte.”
“Buona notte.” Risposero in coro Lance e Sae, prima
di entrare nella propria stanza.
“Sono un po' preoccupata.”
Ammise quando finalmente si sedettero.
“Per Chikorita e
Dragonite?” Domandò Lance scompigliandole leggermente i capelli.
“Non ti angosciare staranno alla grande.”
“Chiusi in
macchina?”
“Non avevamo altra scelta. Domani mattina andremo
subito da loro.” Le promise baciandole dolcemente la guancia.
Sae
sospirò. “Scemo ...”
Lance ridacchiò contro il suo collo,
guardandola confuso quando lei si staccò di scatto da lui.
“Che
c'è?”
“Una playstation!” Esclamò Sae osservandola console.
“Vogliamo fare una partita?” Domandò voltandosi eccitata verso
Lance che con un sorriso divertito sulle labbra, la afferrò per le
spalle, tirandosela delicatamente addosso.
“Ash,
dormiamo, ti prego!” Lo supplicò Misty.
“Voglio solo finire
questo volume.”
Misty lo guardò arrabbiata. “Insomma! Abbiamo
una stanzetta minuscola solo per noi, potresti fare qualcosa altro …
invece di stare a leggere manga!” Disse strappandogli il volume
dalle mani e poggiandolo sul tavolo davanti a loro.
Ash la guardò
interrogativo, prima che un'espressione furbetta si facesse strada
sul suo volto. “E cosa vorresti che facessi …?”
*************************************************
“Ve
l'ho mai detto che sono claustrofobica?”
“E da quando?”
Domandò Vera prendendo gli oggetti più importanti dalla valigia e
mettendoseli in tasca.
“Da ora.”
“Andiamo, Lucinda! Non
ti è mai capitato di dormire in un capsula?” Domandò Lyra,
togliendosi le scarpe.
“No, e non vorrei dover cominciare oggi.”
Replicò la ragazza fissando terrorizzata le capsule davanti a sé.
“Non posso dormire in macchina con Piplup?”
“Non mi sento
sicura a lasciarti lì.”
“E se chiedessi ad uno dei ragazzi di
venire con me? Ti scongiuro Lyra, io lì dentro non ci voglio
entrare!”
Lyra osservò Lucinda prostrarsi ai suoi piedi e
sospirò. “Va bene, se convinci uno dei ragazzi allora si può
fare.”
Lucinda saltò su, abbracciando la ragazza di slancio.
“Grazie, grazie, grazie!” Disse prima di dirigersi verso il
gruppetto di ragazzi.
“Pensavo che avresti detto di no.” Disse
Vera camminando verso la sua capsula.
“Almeno c'è qualcuno con
Marill e gli altri. Anche tu ti senti sollevata a sapere che non
stanno lì soli, no?”
Vera sorrise. “Già.”
Lucinda
digrignò i denti per la rabbia. Non era possibile che le avessero
detto tutti di no.
Beh, quasi tutti.
“Forza
Lucinda. Mica ti mangia!”
Pensò dirigendosi verso Paul, con un espressione affranta sul volto.
“Paul.”
Il ragazzo si voltò verso di lei, leggermente
sorpreso. “Che c'è?”
“Vorresti … Potresti … venire a
dormire con me in macchina, per favore?” Domandò tutto d'un fiato,
sperando una qualsiasi divinità che la risposta fosse
affermativa.
“Perchè?”
“Non si risponde ad una domanda
con un'altra domanda.” Gli fece notare, leggermente irritata dalla
mancanza di una risposta.
Paul scrollò le spalle, continuando a
guardarla, finchè lei non cominciò ad arrossire.
“Odio le
capsule, vorrei dormire in un posto dove non rischio di morire
soffocata per mancanza di ossigeno.” Spiegò spostando lo sguardo
sul pavimento, aspettandosi una qualche frecciatina che invece non
arrivò.
“Va bene.”
Lucinda strabuzzò gli occhi.
“Scusa?”
“Ho detto va bene, muoviamoci.” Disse alzandosi e
dirigendosi verso Lyra per prendere le chiavi.
“Non scappate con
la macchina, per favore.” Si raccomandò lei, leggermente divertita
dall'espressione di Lucinda. “E state attenti.”
************************************************
“Ma
non è possibile!”
“Arrenditi, ormai non è più divertente.
E' la nona volta di fila che ti mando KO. E tu mi devi il mio
premio.”
“Se vinci anche la prossima, farò tutto quello che
vuoi.” Lo provocò Sae riprendendo in mano il joystick.
“Tutto
quello che voglio?” Domandò Lance afferrando nuovamente il proprio
joystick.
“Tutto quello che vuoi.” Ripetè Sae con un tremito
di emozione nella voce.
“Va bene, mandiamoti KO per la decima
volta.”
Sae
fissò agguerrita lo schermo della televisione, dove erano appena
comparsi i personaggi.
Era così facile battere gli altri a
Tekken, ma Lance era un campione.
Asuka VS Jin.
Era decisamente
fottuta.
***********************************************
“Brock,
ma ci entri davvero lì dentro?” Domandò divertito Kenny,
sporgendo fuori la testa ed osservando Brock intento ad infilarsi
nella sua capsula.
“Ci provo.”
“Saresti dovuto andare
con Lucinda.” Disse Lyra cercando di trattenere le risate.
“Ho
voluto fare un favore a Paul.” Rispose con noncuranza riuscendo
finalmente ad infilarsi completamente.
“Un … favore? Cioè?”
Domandò Drew seduto su una poltroncina assieme a Vera.
“Ma dai
… Non avete notato nulla?”
Lucinda
cambiò posizione per la terza volta in pochi minuti.
“Sto
cercando di dormire.” La voce di Paul la fece
immobilizzare.
“Scusami.” Sussurrò stringendo Piplup. “Ah …
Ti volevo … sì, insomma, grazie per essere qui.” Balbettò
sconnessamente, arrossendo come un pomodoro. “Non pensavo che
avresti accettato ...” Mugugno poggiando la testa contro lo
schienale e chiudendo gli occhi. “Come mai hai deciso di farmi
questo favore?”
Quando non ottenne risposta Lucinda aprì gli
occhi, spalancandoli non appena vide il volto del ragazzo a pochi
centimentri dal suo.
“Cosa ...”
Non concluse la frase che
si ritrovò le labbra del ragazzo posate sulle sue.
**********************************
“Ash,
davvero volevi fare …?”
“No! No, no, no. No!”
“E
allora perchè ti sei tolto i pantaloni?”
“Sentivo … caldo.
Sentivo immensamente caldo!”
“Sicuro … di stare
bene?”
“Sicurissimo, vado a prendermi un gelato, ok? Torno
subito.” Mormorò infilandosi velocemente i pantaloni e le scarpe
ed uscendo dalla stanza.
“Dio Ash … Sei così scemo.”
Sussurrò Misty sorridendo lievemente.
“Scemo,
scemo, scemo! Dio, sono uno scemo!”
“E tu sei venuto alle tre
del mattino, solo per dirmi qualcosa di cui ero già a conoscenza?”
Borbottò infastidito Gary con la voce ancora impastata dal
sonno.
“Tu non capisci, tu non capisci!” Si lamentò il
ragazzo infilandosi le mani nei capelli. “Era lì … e oddio …
Era così bella e … e ...”
“Il tuo amico si è eccitato.”
Concluse per lui Gary stendendosi nuovamente sulla poltroncina.
“Non
dirlo come se fosse una cosa da nulla!”
“Ash, smettila di
urlare come una femminuccia isterica. Sei un uomo – anche se non
sembra – ed è normale avere certe reazione con la propria
ragazza.”
“Ma ...”
“Niente 'ma'. Voglio dormire, quindi
tornatene di là e buona notte.” Concluse il ragazzo tappandosi le
orecchie con le mani, e chiudendo gli occhi.
“Ti odio.”
Biascicò Ash avviandosi verso la porta.
“Anch'io ti voglio
bene.” Cantilenò divertito Gary, mentre la porta sbatteva con
violenza.
*************************************
Lucinda
restò immobile per qualche secondo, prima di lasciarsi andare ed
assecondare quelle labbra che premevano con insistenza sulle
sue.
Paul la stava baciando … di nuovo.
Avrebbe dovuto
tirargli un pugno, un calcio, un ceffone … E invece, lo stava
baciando.
Quando
dopo qualche secondo, che alla ragazza parvero secoli, Paul si staccò
da lei, riuscì ad intravedere un lieve rossore sulle guance del
ragazzo.
“Ed ora dormi.”
TaKari's
Space:
Hola.
Mi dispiace avervi fatto aspettare tanto, ma come potete vedere
ho aggiornato. ^^ (Finalmente! NdTutti) XD
Mi spiace, ma non vi
posso promettere che non si ripeterà, perchè sono affogata nei
casini.
Comunque sia, spero che questo capitolo vi piaccia.
^^
Per chi non lo sapesse il capsule hotel è questo:
http://www.ofb.net/~frederik/japan-pictures/01-09-18-tokyo/004.shinjuku/010.capsule-hotel.jpg.
Mentre
l'internet cafè è questo: (Vorrei tanto andarci!)
http://1.bp.blogspot.com/_jEWLJuRx7BE/Stn-kKt9Q9I/AAAAAAAAAbM/lJUp89neREg/s320/tokyo+hotel+internet+cafe+2.jpg
A
presto, spero!
E grazie a tutti coloro che hanno commentato lo
scorso capitolo. ^^
Un bacione!
|
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Capitolo 23 *** Capitolo 23 ***
Capitolo
23
Dormire. Era
quello che Paul le aveva ordinato, e
quello che Lucinda si era costretta a fare, senza però il benché minimo
risultato. Si mosse piano, voltandosi verso il ragazzo, che sembrava
ormai
essersi addormentato profondamente.
Non riusciva a comprenderlo. Per nulla.
Era rude, offensivo, asociale e freddo. Ma … Poi c’erano quei momenti,
quegli
istanti, quei gesti, come quello di poche ore fa, che le facevano
crollare
tutte le precedenti affermazioni.
Perché uno che baciava in quel modo, alla fin fine non poteva essere
rude,
offensivo, asociale e freddo, no?
Lucinda si prese la testa tra le mani, tentando in qualche modo di
controllare
il respiro, che al ricordo di quel bacio, era divenuto tutto ad un
tratto
irregolare e pesante.
“Ancora non dormi?”
Alla voce mezza addormentata di Paul, Lucinda sobbalzò.
“Scusa, questo posto è scomodo ...” Mormorò in preda all’imbarazzo.
Si costrinse a chiudere gli occhi, regolarizzando il respiro e
voltandosi verso
il finestrino quando, in un attimo, si ritrovò schiacciata contro il
petto del
ragazzo.
Il suo braccio le circondava la vita, impedendole una qualche minima
possibilità di fuga.
“Dormi.” Ripeté lui, chiudendo nuovamente gli occhi con un leggero
ghigno
divertito sulle labbra.
“La fai tanto facile …” Sussurrò in risposta lei, seguendo il suo
esempio,
chiudendo gli occhi e poggiando la testa sul suo torace.
Voleva davvero addormentarsi, e se stare spiaccicata contro di lui
poteva
aiutarla, a cadere tra le braccia di Morfeo per non continuare a
pensare a quel
bacio, andava benissimo così.
***************************************
Sae
si abbandonò stremata contro Lance, sbuffando
indispettita.
“Accidenti a te … Domani voglio la rivincita!”
Il ragazzo ridacchiò picchiettandole la fronte con due dita. “Alla fine
invece
di una partita ne abbiamo fatte altre quindici.” Le fece notare.
“Quindi … mi
aspettano altrettante ricompense, no?”
Sae alzò gli occhi al soffitto allacciandogli le braccia al collo e
avvicinando
il suo volto al suo. “In realtà sto morendo di sonno.” Si lamentò
sfiorandogli
le labbra. “Dormiamo?” Domandò con voce fanciullesca chiudendo gli
occhi e
regalandogli un leggero bacio della buonanotte.
“Che viziata …” Sussurrò Lance afferrandola per la vita e sollevandola
di poco,
approfondendo il bacio.
“Insistente …”
“Mi prendo solo quello che mi hai promesso per … quindici volte di
seguito.”
Rispose con il fiato leggermente corto.
Sae ridacchiò, posandogli le mani sul petto e allontanandolo di qualche
centimetro. “Ti
prego, lo so che anche
tu stai morendo di sonno. Verso la mia … settima sconfitta hai
cominciato a
sbadigliare.” Disse con una punta di fastidio nella voce, al dover
ammettere di
aver perso così tante volte.
Lance sospirò, lasciandosi cadere su un lato e attirandola a sé,
chiudendo gli
occhi ed allacciando le gambe a quelle di Sae. “Domani mattina …”
“Farò ciò che vuoi.” Concluse la ragazza al suo posto, chiudendo gli
occhi e
accoccolandosi contro di lui.
*****************************************************
Con
passo felpato, Ash rientrò velocemente nella sua
stanza, sperando di trovare Misty addormentata, per non doversi
districare in
complicate spiegazioni per quanto era successo.
Si era intrattenuto a leggere manga, seduto davanti la libreria, in
attesa che
il tempo passasse e il sonno prendesse il sopravvento sulla sua ragazza.
In realtà prevedeva di chiarire quella situazione la mattina dopo,
magari dopo
aver riordinato maggiormente le idee.
La vide dormire profondamente, in posizione fetale con la giacca a
coprirla.
Tirò un sospiro di sollievo, avvicinandosi senza far il minimo rumore,
e
stendendosi accanto a lei. Si irrigidì istantaneamente quando la sentì
bofonchiare qualcosa di poco chiaro e muovere di poco una mano.
“Ash?”
Il suo piano era andato in frantumi.
“Scusa, non volevo svegliarti …” Sussurrò sperando che tornasse a
dormire come
se niente fosse.
“Dove sei stato?” Domandò invece la ragazza sollevandosi su un gomito e
stropicciandosi teneramente gli occhi con le mani chiuse a pugno.
“Ho letto qualche manga.” Rispose lui, evitando di farle notare quanto
quei
minimi gesti gli avessero fatto andare il sangue al cervello.
Accidenti, era
così carina …
Misty si irritò a quella risposta. Se non fosse stata ancora mezza
addormentata
magari sarebbe pure potuto volare un bel ceffone.
Era rimasta ad aspettarlo, dandogli il tempo di riordinare le idee e
sperando
in una anche minima spiegazione del suo comportamento, o meglio della
sua fuga,
e lui cosa faceva? Andava a leggere manga?
“Aspettati uno schiaffo domani mattina.” Lo avvertì voltandosi
arrabbiata dall’altra
parte e serrando gli occhi.
Ash deglutì spaventato, sperando di riuscire per lo meno ad evitare
quella
punizione, magari tentando di mettere in fila due o tre parole.
“Mi dispiace.” Fu il massimo che riuscì a dire, posandole una mano
sulla
spalla.
Misty lo ignorò.
Da una parte lo poteva capire. Cioè, i bisogni maschili erano quelli
alla fine,
nulla da ridire. Anzi!
Ma il fatto che fosse fuggito a leggere manga … Beh quello non poteva
proprio
tollerarlo.
“Ne parliamo domani.” Disse seccamente chiudendo il discorso.
Ash non poté far altro che annuire, mesto, stendendosi a tentando di
prendere
sonno.
********************************************
Lucinda
aprì pigramente gli occhi ai primi raggi di
luce che le colpirono il volto.
Risvegliandosi rapidamente dal torpore del sonno, si accorse di essere
ancora
appoggiata a Paul che, completamente sveglio, la osservava.
Si allontanò da lui lentamente, negli occhi un milione di domande che
avrebbe
voluto porgli.
Aprì la bocca, per
far fluire quell’immenso
fiume di quesiti, ma si bloccò non appena lui chiuse gli occhi
avvicinandosi a
lei.
La voleva baciare di nuovo?
Il suo primo pensiero fu quello di bloccarlo e chiedergli quelle
maledette e
più che lecite spiegazioni.
Il suo secondo pensiero fu che magari … quelle maledette e più che
lecite
spiegazioni, potevano aspettare il tempo di un bacio.
Fu così che si ritrovò schiacciata tra lui e la portiera della
macchina, mentre
le sue labbra si univano a quelle di lui.
Quello che successe poi, non se lo sapeva spiegare bene neanche lei.
La portiera si era aperta di scatto, e lei si era ritrovata a gambe
all’aria,
con un doloroso bernoccolo in testa, mentre le risate di Paul
diventavano
sempre più forti.
In quel momento il suo primo pensiero fu quello che se ne avesse avuto
la
possibilità, l’avrebbe più che volentieri massacrato di botte.
Il suo secondo pensiero, distante pochissimi secondi dal primo, fu che
la sua
risata era incredibilmente bella.
*******************************************
Sae
si svegliò lentamente, i ricordi del sogno che
aveva fatto che le affollavano ancora la mente.
Aprì gli occhi, trovando a pochi centimetri il viso addormentato di
Lance.
Indecisa se svegliarlo o no, si perse a contemplarlo.
Il viso disteso, l’espressione beata e un piccolo accenno di sorriso
che le
fece intuire che stesse sognando qualcosa di decisamente carino.
“Mi fa piacere sapere che mi osservi …” sussurrò a quel punto il
ragazzo, con
un tono tra il divertito, il compiaciuto e l’addormentato.
“Non dormivi?” Domandò Sae sinceramente stupita, posando la fronte
contro la
sua.
Lance sorrise divertito, baciandola a fior di labbra.
“No … Pare proprio di no …” Sussurrò lasciando che approfondisse il
bacio ed
avvicinandosi di più a lui.
*******************************************
“Misty,
posso spiegarti tutto!” Esclamò Ash massaggiandosi
la guancia arrossata.
La ragazza era stata decisamente di parola.
E quello che Ash sperava fosse uno schiaffetto, era immensamente più
forte e
doloroso di quanto si fosse anche solo immaginato.
“Bene, spiegami. Perché, Ash, non riesco davvero a capire!” Gridò non
riuscendo
a contenere la voce. “Sei scappato, lasciandomi qui come una stupida,
ti ho
aspettato per più di un’ora e mezzo, sperando di chiarire questa
situazione e
tu … tu eri a leggere dei manga!”
“Io …”
“Ragazzi. La gente si lamenta delle vostre urla.”
La testa di Gary fece capolino dalla porta,
osservando stupito la scena. “E
comunque, è tardi. Sae e Lance ci aspettano fuori.” Aggiunse tornando
indietro.
“Misty, un attimo …”
“Ne parliamo più tardi, non voglio farli aspettare.” Disse seccamente
afferrando il suo zaino e catapultandosi fuori dalla stanza, ignorando
ogni
altra protesta da parte del ragazzo.
Doveva calmarsi, e poi cominciare a ragionare a mente fredda, per
evitare di
mollargli un altro ceffone, anche più forte del precedente.
*****************************************
TaKari's
Space:
Buongiorno!
O meglio, buonanotte.
Mi scuso nuovamente per questo ritardo, ma come vedete il nuovo
capitolo è
arrivato, un po’ più corto del precedente, ma cercate di capirmi, vi
prego. XD
L’ho concluso adesso, alle 23.10 dopo una Pasquetta a dir poco
esagitata, una
Pasqua terribilmente stancante e una festa di compleanno che mi ha
fatto venire
il mal di schiena (maledetto twister!!!).
Il mio cervello non sta funzionando granchè. Comunque, un bel
litigio ci voleva, dai! XD
Vi saluto e vi ringrazio velocemente, muoio davvero di sonno. XD
Spero di riuscire ad aggiornare più velocemente la prossima volta. Ma
questo
periodo è disastroso, davvero.
Un bacione a tutti, vi voglio bene! <3
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Capitolo 24 *** Capitolo 24 ***
Capitolo
24
“Credo
abbiano litigato.” Sospirò Lance, osservando l'espressione triste
di Ash e quella arrabbiata di Misty.
Sae annuì incitando, con un
gesto della mano, Gary ad avvicinarsi. Il ragazzo sollevò un
sopracciglio, confuso, prima di raggiungerla in pochi passi.
“Hai
idea di cosa sia successo?” Domandò Sae, indicando con un cenno
del capo i due ragazzi.
Gary scrollò le spalle. “Più o meno.
Ma non sta a me dirlo.”
Sae sospirò scambiandosi con Lance uno
sguardo stanco. Doveva essere qualcosa di privato, evidentemente.
“Va
bene … Dai, sali in macchina. Dobbiamo andare.” Disse Sae, mentre
Lance andava a recuperare i due ragazzi.
Sae osservò Misty
allungare il passo non appena Ash tentò di avvicinarsi. “Misty,
tutto bene?” Domandò non appena si infilò in macchina.
La
ragazza annuì, distogliendo lo sguardo e fissando il paesaggio fuori
dal finestrino.
Sae accarezzò distrattamente il suo Chikorita,
aspettando che Lance e Ash arrivassero. Si erano fermati a pochi
metri dalla macchina e parlavano concitatamente. O meglio, Ash
parlava concitatamente, mentre Lance tentava di calmarlo, con ben
scarsi risultati.
Sae sospirò preoccupata, spostando lo sguardo
da una parte all'altra. Una strana sensazione le si era insinuata
dentro da qualche minuto e non riusciva a capire cosa ne fosse la
fonte. Voltandosi verso la strada i suoi occhi catturarono l'immagine
di una macchina completamente nera, ferma dall'altra parte del
marciapiede; i vetri oscurati le impedivano di osservare all'interno,
ma sentì comunque un brivido freddo scendere per la schiena. “Lance!
Ash! Andiamocene, ora!” Gridò ma senza mai distogliere lo sguardo
dalla macchina e attirando l'attenzione dei due ragazzi che la
guardarono confusi. Lance seguì il suo sguardo e il suo volto
divenne una maschera di preoccupazione al riconoscere la persona che
lentamente, stava scendendo dall'auto nera.
“Agatha … ”
**********************************************
“Lucinda,
santo cielo, ti fatta male?” Domandò Kenny aiutandola a
rialzarsi.
Lucas trattenne a stento una risata, voltandosi
dall'altra parte e guadagnandosi un'occhiataccia da parte della
ragazza, che con una smorfia si rimise in piedi, ringraziando l'amico
di infanzia. Gettò un'occhiata all'interno della macchina, notando
con un certo rammarico che Paul aveva smesso di ridere e si era
voltato dalla parte opposta, mantenendo però un ghigno divertito sul
volto.
“Tutto bene, ragazzi?” Domandò Lyra arrivando assieme
a Brock, Vera e Drew.
“Lucinda è ...” Cominciò col dire
Lucas, prima che Lucinda gli pestasse violentemente un piede
intimandogli il silenzio con un'altra occhiata fulminante. “Tutto
bene.” Si affrettò a correggersi il ragazzo, nascondendo una
smorfia di dolore.
“Bene, allora partiamo.” Concluse Lyra con
un sorriso, esortando i ragazzi a salire in macchina.
“Dove ci
dirigiamo?” Domandò Brock, aprendo la portiera.
“Torniamo a
scuola.” Decretò dopo qualche secondo di silenzio.
Brock la
guardò stupito. “A scuola? Davvero?”
Lei annuì ingranando la
marcia e immettendosi in strada. Dopo essersi fermata ad un semaforo
gli passò il telefono cellulare. “Chiama Sae; il numero è in
rubrica, e dille che li aspettiamo lì.” Lo istruì sistemandosi la
cintura di sicurezza. “A quanto pare non siamo noi quelli che
stanno seguendo.” Aggiunse in un mormorio sommesso.
“E questo
cosa vorrebbe dire?” Domandò Drew sporgendosi verso di lei.
“Vuol
dire che i vari Team sono concentrati sull'altro gruppo.”
Lucas
aggrottò le sopracciglia. “Perchè?”
Lyra si prese qualche
attimo per pensare. “Credo sia perché Lance è con loro.”
“Solo
per questo?” Chiese Kenny spostando lo sguardo dal paesaggio
cittadino alla ragazza alla guida.
“Lance è … una persona
piuttosto importante.” Tentò di spiegare Lyra. “In realtà non
dovrei essere io a raccontarvelo ma per questa volta fa nulla.”
Vera
e Lucinda si scambiarono un'occhiata confusa. “Ci avete nascosto
qualcosa?” Domandò Vera spostandosi leggermente tentando di non
infastidire Torchic.
“Beh, non è che ve le abbiamo 'nascoste' …
Semplicemente non è mai saltato fuori l'argomento.”
“Sputa il
rospo.” Sibilò infastidito Paul, guadagnandosi un leggero pugno
sul braccio da parte di Lucinda.
Dal momento che aveva riso
bellamente di lei, si poteva prendere qualche libertà, no?
“Allora?”
La incitò Lucinda gentilmente.
Lyra
si morse il labbro, chiaramente a disagio. “Dovete sapere che …
Lance non è sempre stato dalla nostra parte.” Cominciò
lentamente, osservando dallo specchietto le espressioni sbalordite
dei ragazzi dietro di lei.
“Stai dicendo che Lance fa parte di
uno di quei Team?” Domandò Vera stupita.
“No, no! Non parlo
di adesso. Questo era prima di uhm … Conoscere Sae e tutto il
resto. In ogni caso non erano i Team, il gruppo a cui era legato. O
meglio … Non era legato a loro direttamente.” Disse
superando una fila di macchine. “Lance lavorava per i Super
Quattro.”
“Super Quattro? Sono sicuro di averli già sentiti
nominare ...” Mormorò Brock facendo mente locale. “Ma certo!
Sono famosi ricercatori!”
Lyra annuì. “Alla luce del sole
sono 'famosi ricercatori' ma quello di cui nessuno è a conoscenza
sono gli esperimenti che fanno segretamente.”
“E-esperimenti?
Che tipo di esperimenti?”
“Esperimenti sui Pokémon.”
Rispose Lyra con una smorfia ad intonacarle il viso. “O meglio …
Su quelli su cui riescono a mettere le mani.”
“Quindi …
Lance ...” Drew si fermo bruscamente. “Non ci credo.”
“Fai
bene. Lance non era a conoscenza di questi esperimenti quando
lavorava con loro, ma come voi era stato scelto da un uovo, quei tre
non potevano di certo lasciarsi sfuggire un occasione del genere,
quindi lo avevano convinto che le loro intenzioni erano nobili e
altre cazzate del genere.”
“E poi …?”
“Non conosco i
dettagli ma a quanto ne so, il Preside Oak l'ha trovato e l'ha
portato dalla sua parte. Comunque, i Super Quattro sono invischiati
con molti affari dei vari Team, quindi non mi stupirei più di tanto
se dietro tutto il loro interesse nelle vostre Uova ci fossero loro
...” Borbottò più a se stessa che ai ragazzi. “Ma il punto è …
Loro rivogliono Lance in quanto è stato il primo a far schiudere un
uovo; inoltre il suo Dragonite è sicuramente uno tra i pokémon più
potenti. Non possono lasciarsi scappare un Pokémon del genere.”
***************************************************
Sae
spalancò gli occhi osservando la signora anziana dirigersi verso
Lance, letteralmente pietrificato. “Ash, entra in macchina!” Urlò
al ragazzo, scendendo e raggiungendo Lance, afferrandogli la mano e
trascinandolo verso la macchina.
“Lance, quanto tempo che non ci
vediamo. E' un piacere vedere quanto sei cresciuto.” Commentò con
un sorriso Agatha fermandosi a pochi passi dai due ragazzi.
Sae
sentì la presa sulla sua mano farsi più ferrea e voltò il capo
verso Lance che tentava di controllare la sua rabbia alla vista di
Bruno e Lorelei ai lati della donna.
“Spiacente di non poter
dire lo stesso.” Rispose guardandola velenosamente.
“Sae, che
succede?” Intervenne Misty cercando di scendere dall'auto.
“Misty,
non muoverti.” Le intimò Sae, prima di rivolgersi completamente ad
Agatha. “A cosa dobbiamo questa spiacevole visita?” Domandò
facendo un passo verso la macchina e tirando con sé Lance.
“Sae,
bambina. E' un piacere vedere anche te. Sei diventata una bellissima
ragazza.” Disse sempre con il sorriso sulle labbra. “Purtroppo
per quanto sia bello rivederti, devi sapere che sono molto arrabbiata
con te.” Aggiunse con una finta espressione addolorata. “Tu sei
una della cause che hanno portato Lance lontano da noi, la sua
famiglia. Quindi temo di non poterti perdonare.”
Lance fece un
passo in avanti, spingendo la fidanzata dietro di lui. “Non osare
nemmeno avvicinarti a lei.” Disse
con un tono che fece quasi spaventare Sae. Non aveva mai sentito quel
tono di voce. Così freddo ma altrettanto pieno di rabbia.
“Aah,
come siamo protettivi!”
“Sta zitta, Lorelei!” Sbottò Lance
lanciandole uno sguardo velenoso.
“Stavo solo notando quanto
foste carini. Fatte un'ottima coppia.” Commentò lasciando che un
sorriso divertito le increspasse le labbra.
“Beh, credo che
dovremmo lasciar perdere i convenevoli, sembra che siano di troppo.”
Disse Bruno, osservando la coppia davanti a lui.
“Giusto,
passiamo agli affari!” Esclamò Lorelei. “Lance, vogliamo che tu
torni da noi. Ah, e anche quei ragazzi laggiù.” Disse indicando
Ash, Misty e Gary, che osservavano la scena pietrificati.
“Ve lo
potete scordare.”
“Lance, tesoro, la nostra non è una
richiesta. E' un ordine.” Aggiunse Agatha con voce
zuccherina.
“Sae, sali in macchina e parti.” Sussurrò Lance,
osservando Bruno avvicinarsi lentamente a loro.
La ragazza lo
guardò sconvolto. “Cosa? E tu?” Domandò stringendogli
istintivamente la mano, senza muoversi di un millimetro.
“Sae,
ora!”
“No!” Urlò senza neanche rendersene conto. Gli
strattonò il braccio, voltandolo perchè la guardasse. “Non vado
da nessuna parte senza di te, stupido!”
Lance diede una breve
occhiata a Bruno. “Questo non è un avversario con cui ci si può
confrontare. Voglio che sali in macchina e ti dirigi a scuola,
subito.”
“Io non faccio un passo se tu non vieni con me.”
Rispose piantando i piedi a terra.
Lance le lanciò uno sguardo
implorante, prima che venisse atterrato da un pugno nello stomaco da
parte dell'uomo.
“Lance!” Urlarono in coro Sae e Ash.
Sae
fece per raggiungerlo, quando una presa ferrea sul braccio, la bloccò
al suo posto.
“Non … Toccarla.” Sibilò Lance rimettendosi
faticosamente in piedi. Due o tre costole erano sicuramente
rotte.
Agatha osservò la scena con un macabro divertimento negli
occhi.“Bruno la lascerà andare-”
“Proprio adesso.” La
sorprese una voce alle sue spalle.
“Nonno!”
**********************************
Takari's
Space
Okay.
Non era mia intenzione far passare così tanto tempo dall'ultimo
aggiornamento, e di certo non voglio giustificarmi, ma il principale
motivo di questa lunga assenza è stata la mancanza di ispirazione
oltre al fatto che la mia mente è direzionata altrove in questo
momento.
Ma ho detto che non lascerò questa fanfic incompiuta e
non lo farò.
Beh, le cose si fanno parecchie movimentate.
Sì,
i Super Quattro qui sono cattivi (derivano dal manga).
Ringrazio
tanto quelli che seguono, seguivano e continueranno a seguire la
storia, vi voglio bene.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, mi
dispiace non riuscire a rispondere alle recensioni, (Cosa che farò
al prossimo capitolo) ma mi aspettano i compiti di filosofia,
spagnolo, inglese e francese, quindi mi dileguo.
Un
bacio. <3
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Capitolo 25 *** Capitolo 25 ***
Capitolo 25
"Preside Oak!" Esclamò Misty uscendo fuori dalla macchina.
Agatha sogghignò divertita non appena lo vide. "Adesso è 'preside'? Ai miei tempi eri ancora un professore." Sghignazzò appoggiandosi al bastone. "Comunque, Oak, è sempre un piacere vederti."
"Nonno, conosci questa vecchia bacucca?"
Ash lasciò sfuggirsi una risatina denigratoria al commento di Gary.
"Tuo nipote dovrebbe imparare a tenere a freno la lingua." Commentò Agatha assottigliando le labbra, infastidita.
Oak scrollò le spalle, indifferente. "Agatha, penso che dovremmo raggiungere un accordo."
La donna ridacchiò. "Sono intrigata. Che genere di accordo?"
"Lascia andare i ragazzi, e io verrò con voi." Propose imperturbabile.
"Nonno! Che stai dicendo?"
"Non vali tanto quanto questi giovani, i loro pokémon e le loro uova." Rispose Lorelei scuotendo la testa.
"Non è quello che pensa Agatha, vero ?" Ribattè tranquillamente.
Lei sorrise, annuendo. "Accetto."
"Preside, non faccia idiozie, maledizione!"
Oak scosse la testa, un sorriso mesto sulle labbra. "Lance, mi fido di te e di Sae. Sapete cosa fare." Concluse dirigendosi verso l'anziana donna.
Agatha annuì verso Bruno che lasciò andare Sae un attimo dopo.
Sae gli lanciò un'occhiataccia, massaggiandosi il braccio e avvicinandosi a Lance, ancora piegato in due a terra.
"Stai bene?" Sussurrò preoccupata, aiutandolo ad alzarsi.
Lui annuì,appoggiandosi a lei come sostegno. Osservando il suo braccio aggrottò le sopracciglia. "Tu?" Domandò dolcemente prendendole delicatamente l'arto e passando le dita sulle impronte rosse che erano rimaste.
"Non è niente." Rispose spostando lo sguardo verso i tre componenti dei Super Quattro e il Preside.
Lance annuì verso di lui e si voltò verso Gary, Ash e Misty. "Salite in macchina."
Gary lo guardò allibito. "Sei pazzo se credi che lasci mio nonno a quegli psicopatici!" Ringhiò dirigendosi verso di loro.
Sae gli afferrò il polso facendolo voltare verso di sé. "Il Preside Oak è un adulto. Sa cosa sta facendo."
Gary se la scrollò di dosso, lanciandole uno sguardo infuriato. "Evidentemente no!" Gridò voltandosi nuovamente verso suo nonno che stava scuotendo la testa.
"Gary. Sae ha ragione. Dà retta a lei e a Lance." Disse mentre Agatha lo prendeva sottobraccio, incamminandosi verso la macchina.
"Non ti preoccupare, giovanotto. Non gli sarà torto un capello." Rise Agatha aprendo la portiera e salendo sul sedile posteriore. "D'altronde eravamo fidanzati una volta."
Gary sbiancò.
"Sarei potuta essere tua nonna." Continuò Agatha. "O potrei ancora diventarlo ... Chissà!" Ridacchiò mentre Lorelai metteva in moto e cominciava ad allontanarsi.
"Gary ..." Ash gli si avvicinò, posandogli una mano sulla spalla. "Vedrai che si risolverà tutto."
Gary lo ignorò, seguendo con lo sguardo la macchina che si allontanava, finchè non fu più visibile. Misty lo prese per mano e lo spinse dolcemente verso la macchina, incitandolo a salire.
Lance sospirò passandosi una mano tra i capelli. "Andiamo."
****
Non appena il cellulare di Lyra prese a squillare, la sensazione che fosse successo qualcosa di brutto si fece ancora più intensa.
"Sì?"
"Lyra. Abbiamo avuto qualche problema, ma adesso siamo partiti. Dovremmo arrivare in tarda nottata." Spiegò Sae.
"Che genere di problemi?"
La sentì sospirare. "Vorrei evitare di mettere in agitazione anche il tuo gruppo. Ne parleremo non appena ci incontriamo, d'accordo?"
"Voi state bene?" Domandò, lasciando cadere la precedente domanda e concentrandosi su quella che in realtà era la cosa più importante.
"Sì. Ma siamo stati meglio." Ridacchiò Sae, tentando di alleggerire l'atmosfera. "Ora vado. Ci vediamo nello scantinato della scuola. Hai la chiave?"
"Sì, non preoccuparti. A dopo."
"A dopo."
***
Sae sospirò, guardando fuori dal finestrino e pensando che le cose sarebbero potute andare anche peggio di come fossero andate.
Chikorita dormiva beatamente sulle sue gambe e sovrappensiero accarezzò la sua lunga foglia.
Attraverso lo specchietto, adocchiò Ash e Misty accoccolati, mezzi addormentati. Il loro litigio era già dimenticato.
Gary sembrava perso nel suo mondo.
"Non gli faranno del male. Oak è troppo prezioso perchè gli facciano del male." Si ritrovò a dire senza nemmeno rendersene conto.
Lance le regalò un sorriso d'incoraggiamento.
Attenta a non disturbare Chikorita, si voltò verso Gary che aveva alzato gli occhi e ora la stava osservando poco convinto.
"Credimi. Anni fa, tuo nonno era il maggior esperto di Pokémon che potessi trovare in Giappone. Molti altri professori che collaborano con noi hanno studiato sotto di lui. Per quella megera e i suoi scagnozzi Oak è importante. Non possono permettersi di ... danneggiarlo."
Gary annuì, leggermente sollevato. Le spalle si rilassarono e si lasciò cadere contro il sedile.
"Prova a dormire. Abbiamo ancora molte ore prima di arrivare a destinazione." Suggerì Lance.
Lui annuì, chiudendo gli occhi e pochi minuti dopo i suoi respiri si fecero più regolari.
Non appena si addormentò, Sae si voltò verso Lance. "Come vanno le costole?" Domandò preoccupata, tormentando il labbro coi denti.
"Sopravvivrò." Rispose scrollando le spalle e sorridendole rassicurante.
" Credo che dovremmo fare una fermata in un ospedale. Bruno non è conosciuto per essere delicato. Pensi siano rotte?"
Lance annuì di malavoglia. "Non abbiamo il tempo per fermarci in ospedale." Disse scuotendo la testa. "Sae, non ti preoccupare."
"Come faccio a non preoccuparmi?" Ribattè esasperata.
"Non lo fare e basta." Rispose baciandole la fronte e tornando a concentrarsi di nuovo sulla guida.
"Mi farai impazzire."
***********
Ooooooookay.
Beh, sinceramente non so che dire.
Ebbene sì. Ho deciso di aggiornare. Siete increduli? Io lo sono!
Non so bene dove voglia andare con questa fanfiction, ma molti di voi mi hanno chiesto di continuarla e ammetto che mi è mancata.
Quindi, ecco. E' un capitolo di transizione, diciamo. I prossimi saranno più lunghi.
Proverò ad aggiornare quanto più presto possibile.
Spero mi perdoniate per la mostruosa, orribile, abominevole assenza.
Grazie a tutti voi che ancora mi seguite o che avete cominciato a seguirmi.
Grazie!
E a presto!
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