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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 15 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


CAPITOLO 1

Santana Lopez era diversa da tutti gli altri ragazzi della sua età, lei non aveva nessun tipo di problema con se stessa, essendo una ragazza bellissima; la sua pelle era color cappuccino, i capelli corvini e lunghi, gli occhi due pozzi neri e profondi, le sue labbra facevano invidia al mondo, il suo fisico era slanciato e aveva le forme al posto giusto. Inoltre aveva quell’aria da bella e dannata che faceva cadere tutti i ragazzi ai suoi piedi, avrebbe potuto avere qualsiasi ragazzo, ma era questo il problema, lei non amava i ,ragazzi. Si era innamorata di due occhioni azzurri e di ciocche bionde, Brittany S.Pierce, era una ragazza che viveva nel suo mondo, associava tutto alla fantasia, e questo agli occhi di Santana la rendeva dolce. Dopo qualche anno, dopo aver instaurato un rapporto che andava ben oltre le semplici amicizie, la latina aveva deciso di dichiararle quello che provava, e quello che era. Dopo essere stata rifiutata decise di non rivelare la sua diversità. Ma adesso si trovava lì, in quell’aula canto dove Finnocenza-Bietolone-Hudson le stava parlando sul compito della settimana del glee club, che era dedicato a lei. Doveva fare coming out per uno stupido spot per le elezioni, se non lo avesse fatto tutto si sarebbe scoperto, Santana si sentì nuda a quel pensiero. Guardò un po’ in giro per non pensarci e si ritrovò a guardare i suoi compagni, Sam e Mercedes stavano seduti vicino, Tina e Mike in prima fila e Quinn e Puck che si tenevano la mano, si sentii mortalmente sola, però sorrise al pensiero che i suoi amici ascoltassero con curiosità e le volgevano sorrisi dolci, si sentì in qualche modo amata. Tutta la sua felicità scomparve  quando vide Brittany e Artie, il suo ragazzo, seduti vicino, cioè Britt era seduta, lui stava sulla sua solita sedia a rotelle, Santana non poteva ancora credere come avesse fatto a preferire quel bradipo con gli occhiali più tosto che lei. Li guardò con aria di disgusto e riposò lo sguardo su Finn, il suo mezzo sorriso rivolto verso di lei, notò che quel ragazzo l’aveva sempre aiutata nonostante le sue offese, quindi quando ebbe finito di parlare gli mimò un grazie che nessuno sentì a parte l’interessato. Quando il quarterback  andò a sedersi Santana lo seguì con lo sguardo, si era posto accanto alla sua ragazza, la petulante ed egocentrica Rachel Barbra Berry,  non era una cima, anzi era una ragazza bassina, con i capelli bruni e lunghi, gli occhi color cioccolato, il naso era enorme, le labbra carnose anche più di quelle di Santana, spesso la latina aveva pensato a come sarebbe stato baciarla e rendere sue quelle labbra, ma ogni volta scuoteva la testa per dimenticare quel pensiero,  aveva una voce fantastica, anche se spesso non lo ammetteva nessuno, il suo fisico, nonostante non fosse slanciato, era perfetto per lei, la pancia piatta e le gambe chilometriche, Santana spesso rimaneva imbambolata a guardargliele. Ormai erano minuti che la latina lanciava lo sguardo verso la brunetta, tanto che quest’ultima sentendosi osservata si girò a cercare il suo osservatore, posando lo sguardo su Santana, che si era messa a limare le unghie in quel preciso istante , quando le rivolse lo sguardo Santana la guardò, le sembro una ragazza stupenda “diamine Santana, smettila di guardarla, non può piacerti lo Hobbit” pensò immediatamente, distolse un attimo lo sguardo dalla ragazza e lo posò di nuovo su Brittany , con sorpresa Santana notò che la bionda la stava guardando con aria  accusatoria, non riuscendo a reggere il peso di quegli occhi azzurri la mora ritornò a guardare Rachel, notando che il suo ragazzo le aveva posto la mano sulla schiena pericolosamente, Santana si sentì sprofondare, la rabbia iniziò a salire e pensò di alzarsi e dare uno schiaffo a quel ragazzo, ma pregò se stessa e Snixx di stare calma .
Alla fine dell’ora dopo qualche canzone sdolcinata dedicata a lei, finalmente si recò al suo armadietto –Ciao Sannie- Santana sentì una voce dolce alle sue spalle, disse alla ragazza di aspettare , dato che si stava aggiustando il trucco, si girò e ritrovò gli occhioni azzurri della bionda di cui si era innamorata, oppure è, non lo sapeva più –Ciao Britt- le accennò un sorriso – non parliamo da tanto- la bionda posò lo sguardo sulle sue scarpe –Dovremo?- sbuffo ironica la latina incrociando le braccia e rigirandosi verso il suo  armadietto –sembra che tu mi stia evitando da quando…-  Santana batté l’armadietto violentemente –da quando ti ho detto che ti amavo e tu mi hai dato il ben servito ! Britt io voglio esserti amica, ma ho bisogno di tempo- Santana vide Rachel passarle accanto –scusami ma devo andare-  la salutò frettolosamente ed andò verso l’ebrea –Hei!- le urlò senza ottenere risposta –Hei Berry!- urlò di nuovo, notò che la ragazza si girò con gli occhi chiusi, aspettandosi una granita in faccia –non voglio farti del male Berry, apri gli occhi- Rachel aprì gli occhi uno alla volta, poi notò che la latina non aveva nessuna bibita ghiacciata con sé –cosa vuoi Santana?- incrociò le braccia al petto – io.. mi chiedevo se… ehm… volessi aiutarmi con il compito della settimana al glee-  quell’idea le era venuta al momento, l’aveva chiamata solo per vederla –certo- Rachel le sorrise, quel sorriso fece letteralmente sciogliere Santana.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


 

CAPITOLO 2


-Allora, ehm, ci vediamo all’uscita, aspettami fuori al cassonetto di Puck- Santana si mise una mano dietro la nuca sorridendo imbarazzata –Sei seria Santana?- Rachel credette che fosse solo uno scherzo, la guardò fissa, alla latina sembrò che quegli occhi le bucassero l’anima –non ti faremo nessuno scherzo, ci ha già pensato madre natura- ricompose la sua corazza, il suo sorriso da stronza, Rachel abbassò gli occhi ed iniziò a torturarsi il labbro –io st..stavo sch..scherzando Rachel- Santana le rivolse un sorriso, era nervosa, lei non lo era mai, ma quando aveva visto quel movimento con le labbra della ragazza le era salita la voglia di mordergliele lei , sentendo il suo nome uscire dalle labbra della latina Rachel alzò gli occhi e le sorrise –che c’è?-  la latina le chiese acida –mi hai chiamato Rachel- le disse ancora più felice –è il tuo nome no? Allora ci vediamo all’uscita, ora devo andare all’allenamento delle cheerleader- Rachel le rispose con un cenno della mano e si voltò ed andò accanto al suo ragazzo, la latina si sentì come l’ora prima nell’aula canto, decise di origliare quello che le stava dicendo e quindi fece finta di allacciarsi le scarpe –Amore- Finn le diede un bacio –allora oggi vieni da me?- il ragazzo le chiese con aria maliziosa, la latina si sentì triste, sapeva che Rachel avrebbe annullato il loro incontro per andare da Finn, a fare chissà cosa –scusami Finn, oggi devo andare da Santana- la latina scattò in piedi, felice –cosa ? Santana?- il ragazzo rimase un po’ sorpreso –devo aiutarla per il compito della settimana , sta tranquillo okay?- la bruna diede un altro bacio al suo ragazzo e andò alla prossima lezione. Santana andò negli spogliatoi. Stava indossando la sua uniforme quando le dissero che la coach Silvester aveva annullato le prove per il resto della settimana –Becky, che succede?- Britt chiese a Becky Jackson, la preferita della coach –non lo vedi stupida? La coach non si sente bene- Brittany abbassò lo sguardo ed andò a sedersi sulla panchina, la latina osservò la scena, per poi avvicinarsi alla bionda –Stai bene?- le porse un fazzoletto –anche lei adesso mi chiama stupida- singhiozzava e a Santana le si strinse il cuore in una morsa –non ascoltarla, tu sei un genio Britt, e lo sai- la bionda le sorrise – Devi ricordarmelo sempre tu- la strinse in un abbraccio finchè non suonò la campana che indicava la fine della giornata –scusa Britt ma devo andare- la latina sciolse l’abbraccio per prima e prese le sue cose, aveva ancora la sua divisa da cheerleader, amava averla addosso, la faceva sentire bene. Nonostante quel riavvicinamento con Brittany, Santana non riusciva a smettere di pensare alla Berry, si stava avviando verso il cassonetto di Puck quando si bloccò –Mierda! Cosa le dico? Non so neanche quale canzone fare!- si mise una mano sulla fronte, ma fu troppo tardi, perché l’ebrea l’aveva vista da lontano e le era andata vicino con un gran sorriso –ciao Santana- la latina le ricambiò il sorriso –andiamo?- Santana le fece strada fino al parcheggio della scuola –stamattina sono venuta con la moto, spero che per te non sia un problema- Rachel spalancò gli occhi a quell’affermazione , Santana le lanciò uno sguardo interrogativo –non lasci mai salire nessuno sulla tua moto- la latina si rese conto che era vero, nessuno era mai salito sulla sua moto e non lo avrebbe permesso a nessuno, era come una cosa sacra per lei, non aveva neanche fatto salire Britt sulla sua moto, cosa le stava succedendo, che quella ragazzina dagli occhi cioccolato le piacesse?

Rachel si schiarì la voce e fece svegliare la latina dai suoi pensieri –credo che per una volta non importa- Santana le porse il casco –ne hai uno?- le chiese l’ebrea –si, l’altro l’ho dimenticato a casa- Rachel glielo riporse –non permetterò che tu guida senza casco- la latina ebbe voglia di abbracciarla per tanta dolcezza, ma la sua corazza glielo fece evitare –e io non permetterò che tu ti faccia male, quindi metti quel casco- le ordinò chiudendo di poco gli occhi –v..vabbene-  Rachel si mise il casco, sorrise sotto i baffi  e dopo che Santana fu salita salì dietro di lei –sei pronta?- Santana accese la moto e le due partirono. Il viaggio non fu molto lungo, una decina di minuti che alla latina sembrava non passassero mai, era ansiosa e spesso doveva fermarsi a respirare, i capelli raccolti nella coda spesso urtavano con il viso di Rachel, era nervosa, perché dopo ogni curva l’ebrea impaurita stringeva il ventre della latina sempre più a se, la stava abbracciando e a Santana non dispiaceva affatto, solo che si sentiva strana –stai bene?- l’ebrea notò che la latina aveva lo sguardo nel vuoto –io.. si sto bene, siamo arrivate- spense il motore e aiuto la ragazza dietro di lei a scendere, poi l’aiutò a togliere il casco, si ritrovarono faccia a faccia, qualche centimetro le separava, Santana aveva voglia di baciarla, ma indietreggiò, non voleva metterla in difficoltà. Le fece strada fino all’entrata, attraverso una porta di metallo nera con dei bassorilievi con scritto “Famiglia Lopez” , Rachel rimase qualche minuto a guardare la porta, quando Santana la aprì si ritrovò nel salone, grande e spazioso, ricco di colori caldi e latini –Wow- scappò a Rachel, la latina scoppiò a ridere –la mia stanza sta sopra, prima porta a sinistra, vuoi una limonata?- la brunetta annuì, si recò nella stanza della latina , era proprio adatta a lei, le pareti rosse con una nera dove c’era un grande quadro di Bob Marley, il letto elegante e i mobili andava dal nero al rosso e dal rosso al bianco, poté notare due foto sul comodino della ragazza, una foto del glee, c’erano tutti, anche lei, e l’altra dove stavano lei e Brittany, Rachel la prese e la guardò per svariato tempo. 

Nel frattempo la latina prendeva la limonata e scriveva alla sua amica Quinn –Fabrey chiamami, dobbiamo parlare assolutamente- le inviò il messaggio, fece un lungo sospiro e andò nella sua stanza con le limonate. Quando arrivò notò la ragazza che guardava la foto di lei e Britt –cosa stai facendo?- si girò sussultando dalla paura e posando la foto –io..io n..niente- Santana alzò un sopracciglio –Hobbit non ti mangio se mi dici che guardavi le mie foto- disse porgendole la limonata –Grazie- ne prese un sorso –ti manca eh?- a Santana parve di ricevere un pugno, nessuno gliel’aveva mai chiesto, non aveva mai dovuto rispondere a una domanda del genere –io non lo so- Santana abbassò la testa –mi dispiace San- non le piaceva quando la chiamavano così, ma le sembrava che detto da Rachel era diverso, in quel momento alzò il viso e si asciugò due lacrime, l’ebrea le mise una mano sulla spalla, cosa che fece rabbrividire Santana, e le sorrise.
-allora quale canzone hai intenzione di cantare?- Rachel si sedette sul letto e scrutò i movimenti della latina, le parve troppo bella per essere una semplice umana – non lo so, speravo tu potessi aiutarmi, ho bisogno di una canzone che sia felice ma che esprima quello che ho sentito la prima volta che mi è successo con Britt- Rachel sembrò pensarci –hai baciato solo Brittany?- le chiese sorpresa –si, perché?- le si avvicinò pericolosamente –perché.. ehm.. una ragazza come te credo che … insomma Santana, sei una ragazza bellissima, tranne per il tuo carattere acido, credo che le ragazze si metterebbero in fila- Rachel arrossì violentemente ripensando a quello che aveva detto –oh, grazie Rach- le sorrise la latina, sorriso che venne subito ricambiato –allora? Com’è stato baciare una ragazza ?- Santana ebbe la strana idea di darle un bacio per farglielo capire, ma decise che non era il momento ne la cosa giusta – oh, è stato strano, non lo avevo previsto, le labbra di Britt mi incuriosivano, non so come un giorno lei mi baciò e a me iniziò a piacere, lo nascosi, perché stavo con Puck, lui fortunatamente non si accorse di niente, ma quel sapore di lucidalabbra al cioccolato mi fece impazzire- la latina chiuse gli occhi per assimilare meglio quel ricordo –wow, sembra una cosa dolce- la ragazza bassina davanti a Santana prese il suo computer ed iniziò a scrivere, dopo un po’ parti una canzone, la latina capì all’istante di quale si trattava.


This was never the way I planned                                                                                                                                      Not my intention                                                                                                                                                                    I got so brave, drink in hand                                                                                                                                              Lost my discretion                                                                                                                                                               It's not what, I'm used to                                                                                                                                                    Just wanna try you on                                                                                                                                                        I'm curious for you                                                                                                                                                                Caught my attention

Iniziò l’ebrea allontanandosi dal computer e prendendo una spazzola della latina come microfono, a Santana quel gesto fece ridere.

I kissed a girl and I liked it                                                                                                                                               The taste of her cherry chapstick                                                                                                                                      I kissed a girl just to try it                                                                                                                                                   I hope my boyfriend don't mind it                                                                                                                                   It felt so wrong                                                                                                                                                                      It felt so right                                                                                                                                                                       Don't mean I'm in love tonight                                                                                                                                            I kissed a girl and I liked it                                                                                                                                               I liked it

Iniziarono il ritornello entrambe, avvicinandosi sempre di più, quando Santana si rese conto che erano ormai a qualche centimetro l’una dall’altra si allontanò, fece un balzo sul letto e scosse la testa, come un leone. Rachel scoppiò a ridere.

No, I don't even know your name                                                                                                                                     It doesn't matter                                                                                                                                                                You're my experimental game                                                                                                                                        Just human nature                                                                                                                                                                It's not what good girls do                                                                                                                                                  Not how they should behave                                                                                                                                              My head gets so confused                                                                                                                                                    Hard to obey

Ora cantava solo Santana, e a Rachel quella voce parve così calda e roca che rabbrividì, non riusciva a smettere di fissarle le labbra , Santana sembrò accorgersene e le spuntò un sorriso compiaciuto, l’ebrea dal canto suo si avvicinava sempre di più pericolosamente, quando furono lontane di soli pochi centimetri Rachel le prese le guance e la tirò verso di sé, lasciandole un bacio a stampo, non aveva resistito, era scattato qualcosa dentro lei –io..io Scusa Sant..- prima che potesse finire la latina allungò le mani verso la sua nuca e la tirò verso di sé rubandole un bacio, meno casto del primo, Santana si ritrovò a pensare che le sue labbra fossero dolcissime e che non si sarebbe voluta staccare mai. Rachel dal canto suo pensava a quanto le stesse piacendo baciare quella ragazza, allungò le mani lungo il suo corpo, pensò che non aveva mai provato niente di simile, con nessuno, neanche con Finn. Si ricordò di avere un ragazzo proprio quando la latina le stava dando un morso e si staccò –scusa, io non volevo- le disse la latina dispiaciuta –no, non è per te è solo che io, insomma, è successo qualcosa, è solo che, non so, sono confusa, Finn che dirà se lo scoprirà- Rachel aveva iniziato a straparlare, la latina le diede un altro bacio facendo calmare totalmente la ragazza  -shh, non lo saprà nessuno se vuoi- la latina le sorrise facendola rilassare – grazie San- l’abbracciò, all’inizio la latina non ricambio, ma poi la strinse fra le sue braccia –per cosa?- le chiese stringendola più forte – lo sai per cosa- la latina le sorrise, in quel preciso instante il suo cellulare iniziò a squillare –scusami Rach, ci metto un attimo- prese il cellulare e andò a chiudersi in bagno –Fabrey ma che diamine ti ho messaggiatò più di due ore fa!- dall’altra parte del telefono si sentì sbuffare –scusami, ma sai ho anche io la mia vita! Allora cosa c’è?-  Santana deglutì a vuoto –è successo un casino con Rachel- la latina giurò di aver sentito una risatina –Rachel? Lo Hobbit? Non è che inizia a piacerti?- Santana si sentì avvampare –credo che vada oltre al semplice piacere- diventò ancora più rossa in viso –oddio, ti sei innamorata di qualcuno che non sia Brittany!- dall’altro lato della cornetta Santana ricevé un applauso –Non sono innamorata ! Ne parliamo domani, ora devo andare, sta di la da sola, non voglio che si faccia brutti pensieri- sentì Quinn ridere –certo, ciao Diavolessa, non portartela al letto prima di domani mi raccomando- Santana si sentì andare a fuoco –FABREY!- le urlò quando ormai aveva chiuso la chiamata.

Tornò nella sua stanza e trovò Rachel seduta sul suo letto a guardarsi le scarpe, Santana si schiarì la voce e Rachel alzò gli occhi –tutto bene Rachel?- la vide strana, le lacrime le rigavano il viso, a quella visione alla latina le si fece il cuore a pezzi –S..si- le rispose fra un singhiozzo e un altro, Santana le andò in contro e la prese per le spalle, girandola verso di se, guardandola un attimo negli occhi, poi l’abbracciò, per poi farla stendere sul letto con lei, la testa sulla sua pancia e la latina che le accarezzava i capelli – perché stai piangendo?- l’ebrea alzò la testa dalla sua comoda posizione per guardarle il viso –ho paura- pianse ancora più forte –di cosa?- le accarezzò una guancia , raccogliendole una lacrima –di quello che mi sta succedendo, ho paura perché quello che sto provando adesso per te non lo avevo provato mai per Finn, quello che mi sta succedendo, non riesco a smettere di fissarti le labbra, io non lo so- Rachel arrossì ma poi quando vide il sorriso e le fossette della latina mostrarsi per lei tornò al suo colore naturale –non devi avere paura, sono esperienze, c’è a chi piace e a chi no, non cambierà niente- il sorriso caldo della latina la fece sentire meglio.

Stettero in quella posizione per un po’ di tempo, a chiacchierare di sentimenti, del glee, di Brittany e di Finn, erano le otto di sera quando Rachel si alzò dalla sua posizione, notò che la latina si era addormentata, era così dolce e bella che proprio non potè resistere, le diede un bacio a stampo –se vuoi baciarmi non devi aspettare che io mi addormenti- disse sulle sue labbra, facendola ridere –San io devo andare si è fatto tardi- Santana si alzò dal letto ancora assonnata e vide l’orario, si stiracchiò –ti accompagno io?- le chiese mettendole un braccio a cingerle le spalle –non ti preoccupare, ho detto a Finn di venirmi a prendere alle otto- la latina le tolse il braccio dalle spalle, diventando fredda all’improvviso –che c’è sei gelosa?- la brunetta scoppiò a ridere –io… no, ma che dici!- mise il broncio che però tolse subito grazie ad un altro bacio di Rachel, sentirono un clacson, segno che Finn era arrivato –dovremo rifarlo qualche volta, magari senza ..- Santana la interruppe –senza baci, va bene ho afferrato- abbassò lo sguardo –stavo per dire senza canzoni, ma da come hai parlato, Ciao Sannie- le fece un gesto col la mano, e proprio quando stava per aprire la porta la latina la prese per un braccio e le diede un leggero bacio sulle labbra –Ciao Rach-  le disse sotto voce, aprì la porta e Finnocenza stava nella sua macchina, sorrise alla sua ragazza per poi sorridere anche alla latina –Ciao Sannie- la salutò il ragazzo –hei Frankstein- alzò la mano e gli sorrise, Rachel salutò la ragazza con un bacio sulla guancia e partì con il ragazzo.
Santana si chiuse la porta alle spalle, sorridendo per quello che le era appena successo, andò a dormire dopo aver mangiato, e per quella notte non pensò a Brittany e al suo fidanzato bradipo.

Spero vi sia piaciuto questo capitolo, non ho mai scritto una storia su due ragazze, quindi vi prego di essere poco crudeli, fatemi sapere cosa ne pensate.
PS: per adesso le cose non sono troppo movimentate ma più in là lo saranno. 
Un bacio.

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


CAPITOLO 3

La latina si stava dirigendo a scuola con la sua moto, sulla quale riusciva ancora a sentire l’odore della ragazza brunetta della quale si era quasi innamorata. Ricordò il modo in cui Rachel si abbracciava a lei il giorno prima, e sorrise sotto lo specchietto del casco. Una volta arrivata a scuola spense la moto, scese e si tolse il casco, guardò la scuola da destra a sinistra, e fece un bel respiro prima di avviarsi all’entrata.

Ad un certo punto, fra il cassonetto di Puck e l’entrata vide due ragazzi che copulavano, una scena stomachevole che a Santana fece rabbrividire, soprattutto quando si rese conto che quei due ragazzi li conosceva bene –Fabrey! Sei stomachevole!- la ragazza bionda si staccò dal ragazzo, occhi nocciola quasi verdi, sorriso splendente e cresta da moicano , Noah Puckerman – oh andiamo! Tu e la B..- Santana la fulminò con gli occhi –Sannie hai deciso di passare all’altra squadra non prendertela, starai sempre nel mio cuore- Puck le sorrise e si mise una mano sul petto –Grazie Noah, ma ora se non vi dispiace vado a ficcarmi due dita dietro l’ugola- Santana sorrise falsamente, sentì Quinn chiamarla per poi correrle dietro –San, aspettami- le disse affaticata –hai di meglio da fare con il tuo Puckzilla- le fece un occhiolino malizioso – allora ti lascio con il naso della Berry- la latina sentì il fumo alle orecchie, strinse i pugni e guardò la ragazza bionda accanto a lei inferocita –scusa Santana- scoppiò  a ridere –comunque volevo sapere cos’è successo ieri- Santana ripensò al giorno prima, e si ritrovò a viaggiare  nei suoi pensieri, finchè lo schiocco delle dita di Quinn la fece risvegliare –Dio Quinn! È stato fantastico- la latina congiunse le mani esaltata –lo avete fatto?- la bionda spalancò la bocca –ma credi che io viva solo per quello?- Quinn annuì ancora sorpresa –Dio Quinn- si passò una mano sulla fronte –comunque, no non l’abbiamo fatto, ma è stato bellissimo quello che è successo, abbiamo cantato e prima che riuscissimo a finire mi ha dato un bacio, poi ho ricambiato e ci siamo abbracciate, e siamo rimaste l’una accanto all’altra finchè il perticone non è venuto per portarla a casa, è stato il giorno più bello della mia vita- Quinn abbassò la testa –prima dicevi questo di Britt- poi la rialzò sorridente, la latina smise di sorridere, rendendosi conto di cosa le stava succedendo, ormai la ragazza fatta di arcobaleni e unicorni era andata via dal suo cuore e aveva lasciato spazio alla ragazza fatta di musical e spartiti –credo di amarla Quinn- le disse seria, come risposta ebbe un abbraccio –spero per te che sia vero, meriti il meglio San- la latina le ricambiò l’abbraccio, finchè il suono della campana non le distrasse –Merda!- dissero in coro, correndo in classe.

-buongiorno Lopez, ancora in ritardo?- il professore di storia la richiamò come sempre del resto, ormai non lo stava  neanche più a sentire, non gli rispose e andò a sedersi. Il suo posto ormai era assegnato accanto a Brittany, ecco perché l’ora di Storia era il momento peggiore della giornata, doveva  starle accanto con quello strano impulso di fissarla e di stringerla a sè, non poteva farlo, o almeno non più, doveva guardare sempre avanti a sè, non dovevo distrarsi a guardare quegli occhi altrimenti non avrebbe più smesso. Si sedette posando il suo zaino, notando con piacevole sorpresa che la bionda non la stava fissando come il giorno prima al glee. Guardò avanti a sé e notò che in un anno non aveva mai visto che davanti a se era seduta la Berry accanto a Quinn, non l’aveva mai notata, solo in quell’instante quando per puro caso aveva posato gli occhi sulla figura davanti , si sentì sollevata al pensiero di non dover fissare Brittany, perché la visione davanti a lei era migliore, infatti la ragazzina brunetta si girava spesso verso Quinn mostrando il suo profilo, che a Santana piaceva da morire, non che quello di Brittany fosse brutto, ma sentiva che quella ragazza brunetta le faceva bene, era come una droga, mentre la bionda le aveva portato tristezza l’altra le aveva dato tutta la felicità che le serviva per rimettersi in piedi ed affrontare la vita –Santana- la ragazza accanto a se le diede una gomitata, si girò a guardarla con aria interrogativa – puoi spiegarmi cos’ha detto il prof?- le disse un po’ in imbarazzo –io in realtà non stavo ascoltando- le rispose ancora più imbarazzata, rise e Santana la seguii –ragazze state zitte- Quinn si girò verso le due compagne dietro con un dito sul naso –Scusa Fabrey, ora non si può neanche più parlare- rispose acida Santana –ragazze non litigate dai- Brittany mise un braccio fra le due come sempre, infatti la ragazza era solita bloccare i litigi delle due cheerleaders, spesso è capitato che le due non si parlassero per giorni, finchè Brittany non trovava un modo carino per farle fare pace.
-ragazze fate silenzio- il professore le richiamò, Santana tornò a guardare la schiena e spesso il profilo di Rachel, Quinn si girò avanti e Brittany incominciò a disegnare. Andò così per tutta l’ora, non guardò mai Brittany solo se lei mi chiamava, contrariamente dalle altre volte Santana non lo fece apposta, ma il suo sguardo era troppo occupato a cercare di capire cosa stesse pensando la brunetta davanti a sé.  Quando l’ora fu finita tutte si recarono ai rispettivi armadietti. Quello di Rachel era a due armadietti di quello di Santana, quindi poteva sentire  quello che la latina diceva o faceva. Santana dal canto suo aveva sempre provato disgusto ad avere quell’armadietto a pochi metri dal suo, ma quel giorno non smetteva di fissarlo, a distrarla furono due occhi azzurri che le si pararono davanti, si avvicinavano sempre di più, Santana sperò che quello che pensava non stesse accadendo davvero, ma non era così, Brittany stava ad un millimetro da lei e in un secondo l’aveva baciata, un bacio semplice che Santana per un attimo esitò a ricambiare, non sentiva più quello che aveva sentito qualche mese prima, non aveva più quei brividi ne le farfalle nello stomaco, sentiva il vuoto, solo vuoto. Quando si ricordò dov’era, di quanta gente ci fosse nel corridoio della scuola e soprattutto di chi c’era a qualche metro da lei si staccò da Brittany –Britt ma che fai?- la bionda aprì gli occhi che aveva chiuso poco prima –scusa, io mi chiedevo se oggi ti andava di venire a casa mia, dato che non abbiamo gli allenamenti- le chiese con occhi dolci, passando un dito sulla spalla della latina, cosa che non la fece per niente rabbrividire, chiuse l’armadietto e la guardò, per poi passare lo sguardo due armadietti avanti, notò con piacere che Rachel stava ascoltando quello che le due si dicevano –mi dispiace Britt, mi piace un’altra persona- riposò lo sguardo su lei –oh guarda, c’è il tuo ragazzo- Brittany si girò, lo vide e sorrise –va bene, ho capito Sannie, allora ci si vede in giro- la salutò con bacio sulla guancia ed andò via. Per qualche secondo Santana rimase a guardare la direzione che aveva preso la bionda, cerco di riordinare le idee e poi andò verso l’armadietto della Brunetta –Hei Berry- Rachel si girò nascondendo un sorriso, cercando di sembrare indifferente –hei Lopez- la salutò con un gesto della mano –mi chiami per cognome Berry?- Santana sorrise maliziosa, nessuno aveva avuto mai il coraggio di chiamarla per cognome, spesso nessuno la guardava neanche –c’è qualche problema?- le teneva ancora testa, quella ragazza era imprevedibile –no, ma cara Berry, fatti dire una cosa, perché stai sempre ad origliare- Santana alzò un sopracciglio, incrociò le braccia al petto e piegò di poco il capo, Rachel rispose deglutendo  -io…io non.. io cosa?- si morse un labbro –Dio smettila- disse sotto voce la latina –cosa?- Rachel parve sentire, ma non capì bene a cosa alludeva Santana –non morderti il labbro- Santana posò le spalle contro una armadietto lì vicino –altrimenti?- Rachel le si avvicinò lentamente, Santana deglutì –Rachel smettila- Santana sgusciò via da quella posizione di sottomissione e le si parò dietro le spalle. Giusto il tempo  di girarsi, giusto il tempo di sentire Santana che urlava il nome di Dave, giusto il tempo di sentire quella bibita ghiacciata che le finiva nelle vene, la solita granita mattutina, ormai Rachel ne era abituata, però ogni volta faceva male, sentiva quel liquido freddo entrarle nelle ossa, le faceva ricordare chi era, le faceva ricordare che era solo una sfigata della scuola anche se il suo ragazzo era il Quarterback, per lo più era Santana a gettargliele addosso, ma riceverne una difronte a lei era ancora più imbarazzante, ecco perché Rachel non riuscì a sostenere quel peso sullo stomaco e fuggì, nella palestra, nello spogliatoio dove c’erano le docce. Sentì giusto in tempo la voce di quella ragazza color cioccolato, che imprecava contro Dave, quando fu arrivata in palestra scoppiò a piangere. Finchè non sentì dei passi e si nascose in uno dei box doccia.
-Rachel? Lo so che sei qui, rispondi- la voce calda della latina fece sentire più sicura Rachel, infatti la ragazza uscì dal suo nascondiglio ed andò in contro all’altra, che l’aveva raggiunta sorridendole dolcemente. Le aveva scostato un po’ di granita dal viso e dagli occhi per poterla vedere –dov’era Finn?- Santana rimase un po’ delusa dalla sua domanda –non lo so, credo sul campo da football?- la latina alzò le spalle e vide Rachel rattristirsi in un secondo, si sentì triste per lei –cosa c’è?- le fece segno di sedersi su una delle panchine –ogni volta che mi prendono in giro o mi gettano granitate in faccia lui non c’è mai, di solito non c’è mai nessuno- Rachel abbassò lo sguardo, mise la testa sulle ginocchia –ci sono io adesso- Santana le sorrise e le porse la mano per farla rialzare, cosa che a Rachel fece tremare il cuore, accetto la sua mano e si alzò –devi ripulirti, ho dei vestiti nell’armadietto, se vuoi te li presto- Rachel annuì timidamente –vado a lavarmi i capelli- si avviò verso una doccia completamente inzuppata di granita alla fragola –aspetta ti aiuto- Santana le corse dietro –non sai come fare San- le sorrise la bruna, Santana si rese conto che era vero, non aveva mai ricevuto le granite, e si rese conto che Rachel sapeva che fare in quei casi perché era colpa sua, lei ogni giorno l’umiliava, lei le gettava granite a non finire, e ora si sentiva in colpa, non sapendo cosa fare –scusa, è colpa mia se ti succede tutte le mattine- Santana abbassò gli occhi, per poi rialzarli e scoprire un sorriso sul viso di Rachel –perché mi sorridi?-  Rachel deglutì rumorosamente –perché tu,ehm, tu sei Santana Lopez e io , cioè, tu non chiedi mai scusa a nessuno, e io sono solo una…- Santana le sorrise per la dolcezza mostrando le sue fossette, le si avvicinò –tu sei solo una persona perfetta- le stampò un bacio sulle labbra, Rachel rimase bloccata, non si aspettava tanta dolcezza da quella ragazza sempre acida e scontrosa, la ragazza più stronza della scuola le aveva dato della ragazza perfetta, si stava sciogliendo. Rachel non capì cosa le stesse succedendo, si sentiva strana, leggera come quando stava con Finn, però più intenso, quella  cosa era quasi impossibile, perché lei amava Finn, invece per Santana provava affetto, forse più che affetto, forse le piaceva, ma era una ragazza, cioè era la ragazza più bella dell’Ohio. Rachel si rese conto di quello che stava pensando e scosse le testa –che succede ?- le chiese , Rachel stava per rispondere, ma furono interrotte da una voce maschile che irruppe nello spogliatoio –Rach che ti è successo?- Finn entrò con ancora indosso la divisa di football e il casco in mano –la solita granita Finnocenza, che ci fai qui? questo è lo spogliatoio delle ragazze- rispose Santana acida al posto di Rachel –dovrei farti la stessa domanda , che ci fai con la mia ragazza ? scommetto che sei stata tu eh ?- Finn le si avvicinò accusandola –è stato Karofsky- Rispose Rachel fredda, che ormai si era ripulita dal liquido gelido – Berry li vuoi i miei vestiti puliti?- Santana si avvicinò al suo armadietto dello spogliatoio e le diede i suoi vestiti. Dopo qualche minuto Rachel tornò indossando una salopette con sotto una maglia che le arrivava all’ombelico, Santana pensò che non avrebbe più tolto l’odore di quella ragazza dai suoi vestiti, le guardò quasi incantata e Finn se ne accorse –Rach andiamo- le mise una mano sulla spalla lanciando un occhiata a Santana che rimase impassibile cercando di non mostrare la gelosia che le ribolliva nella mente.

Quando i due ragazzi uscirono dallo spogliatoio Finn le tolse il braccio dalla spalla –cosa succede con Santana?- le chiese stringendo lo zaino sulle spalle –niente cosa dovrebbe succedere?- Rachel gli chiese un po’ impaurita, perché sapeva che quello che stava succedendo fra lei e Santana non era semplice amicizia – dovresti spiegarmelo tu, vai a casa sua, torni a scuola e non mi vieni neanche a salutare, ti trovo nello spogliatoio con lei, e ti guarda in un modo troppo dolce per essere Santana’s Style- Rachel benedisse il fatto che il suo ragazzo fosse così ingenuo, ripensò alle sue ultime parole, la guardava davvero in quel modo quella ragazza? E soprattutto si notava davvero così tanto –Finn non mi stressare, la sto aiutando con il compito della settimana, essere lesbica non significa che si porterà tutte noi a letto, ho lezione adesso andiamo- Rachel gli diede un bacio a stampo e i due si avviarono vero l’aula di spagnolo, Rachel per fortuna aveva terminato il discorso  nell’istante in cui era iniziato.

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


CAPITOLO 4

Erano passati due giorni, due giorni da quel pomeriggio in cui si era innamorata di quella Barbra Streisand in miniatura, erano passati due giorni da quella canzone che aveva fatto iniziare tutto, ora era felice, anche se avrebbe dovuto cantare alle provinciali contro di lei, sentiva che non le sarebbe importato cosa fosse successo alle Note Moleste, il suo posto era accanto alla Berry, accanto a quella ragazzina egocentrica e petulante. Santana pensava a questo, pensava a lei, ogni volta che ne aveva l’occasione, ogni volta che qualcuno non la vedesse a pensare. Erano quelli ormai i pensieri che aveva in testa, Rachel, Cheerleaders,  Rachel, Glee e ancora Rachel. Sentiva di scoppiare, ogni volta che le stava vicino sentiva la tempesta dentro, e quando stava a casa da sola, la voglia di abbracciarla l’assaliva. Dovevano cantare quella canzone insieme, e più la provavano più non riuscivano a concluderla perché finivano col distrarsi l’una dai movimenti dell’altra. Iniziarono a dover trovare un modo per stare lontane per non  finire a baciarsi. Alla fine cercarono di sviluppare una coreografia che le tenesse abbastanza lontane. Mentre a Santana questa situazione la divertiva e allo stesso tempo le piaceva perché vedeva un rapporto diverso dall’amicizia, a Rachel tutto ciò iniziò a fare paura, ormai capì che quello che provava per la ragazza mora non era semplice senso di sorellanza, a lei piaceva, le piacevano le sue labbra morbide, i suoi capelli lunghi e scuri, la sua pelle cioccolato, il suo neo sulla spalla e quello sul seno sinistro, che aveva notato una volta negli spogliatoi, le piacevano i suoi due pozzi neri, il suo naso perfetto, la sua voce calda e rauca, la sua aria da cattiva ragazza, insomma le piaceva tutto di lei. Questo la metteva a disaggio, si trattava di una ragazza del resto, non sapeva come comportarsi e poi c’era Finn, il dolce e ingenuo ragazzo di cui si era innamorata fin dal primo sguardo, quando aveva preferito lei a Quinn per ben due volte si sentiva la ragazza più fortunata del mondo, e ora? Cosa le stava succedendo, non era più come prima? Cosa fosse successo se Finn avesse scoperto che lei pensava più a Santana che a lui?
Rachel si poneva queste domande mentre erano nell’aula canto ad ascoltare quello che aveva da dire il professor Schuester. La lezione della settimana non la aiutava affatto a non pensare alla latina, dato che era lei la causa di quella lezione. Era quasi impossibile non pensare a lei quando tutti le dedicavano delle canzoni per farla sentire bene, era un periodo difficile per lei, lo era per tutti, dovevano scegliere cosa dovevano essere da grandi, la cosa non era facile per tutti, tranne che per Rachel, che aveva già i piani fatti dall’età di cinque anni. –Professor Schue, vorrei cantare- la voce di Finn riecheggia per tutta l’aula canto, ricevendo sguardi incuriositi e sorrisi dolci da tutta la classe, tranne dalla latina che sa già che sarà un’altra canzone per lei che le farà venire il voltastomaco. Il professore annuì e Finn prese una sedia e si posizionò al centro dell’aula, iniziò a cantare la canzone  Girls Just Wanna Have Fun. Per tutta la canzone il ragazzo guardò la sua ragazza che gli sorrideva, e guardò la latina, che alla fine della canzone fece crollare il suo muro e andò ad abbracciarlo –ti voglio bene Santana- la latina non rispose, non sapendo cosa dire, da una parte si sentiva mortalmente in colpa, si era innamorata di Rachel, la ragazza di quel ragazzo così dolce e comprensivo con lei, nonostante il suo carattere acido, si sentiva una vera stronza, più di quello che già era.
Da quella canzone decise di finirla lì, doveva allontanarsi da quella ragazza dagli occhi nocciola, da quella ragazza che le aveva riempito quello strano vuoto lasciato da Brittany. Doveva lasciarla andare, la amava, se ne era resa conto, poteva mentire a tutti, ma non a se stessa. Ma nonostante ciò decise di lasciarla andare, lei non le avrebbe mai fatto bene, a differenza di Finn lei era una persona cattiva, amava comandare e spesso tradiva, secondo Santana questo Rachel non lo meritava. Seduta sulla sua sedia, con una mano di Quinn sulla sua spalla si sentì morire pensando a quello che aveva deciso di fare, l’avrebbe persa, sentiva già la mancanza delle sue labbra. Ormai non poteva farci più niente, non avrebbe fatto una cosa così a Finn, era una stronza ma non si sarebbe mai presa la ragazza di una persona che le aveva, in un certo senso, salvato la vita.
Santana pensava a questo, pensava e ripensava, si ritrovò con le lacrime agli occhi, e non riuscì più a stare in quella stanza con lei, scappò, come faceva ogni volta che, da piccola, non veniva accontentata. Si ritrovò a correre per i corridoi sbattendo di tanto in tanto contro qualcuno. Nel frattempo nell’aula tutti si chiedevano il motivo della fuga di Santana, Rachel intenzionata a seguirla si alzò dalla sedia e si avviò verso l’uscita dell’aula –Rach, aspetta, vado io- Quinn la fermò con un braccio –ma io, cioè io, ne sei sicura Quinn?- Rachel iniziò a balbettare –sono la sua migliore amica, so cosa le sta succedendo, non preoccuparti so cosa fare, è il classico codice rosso, segnale che Santana non riesce a reggere il suo muro e scappa- Quinn le sorrise e dopo aver avuto il consenso del professor Schue, si avviò alla ricerca della ragazza latina, nonché sua migliore amica.
-Santana! Finalmente ti ho trovata!- Santana sussultò sentendo la voce squillante della sua migliore amica –ti rendi conto che ti ho cercato ovunque?-  Quinn le si avvicinava –cosa vuoi Fabrey? Lo sapevi benissimo che mi avresti trovato qui accanto alla mia moto- il tono della latina era stanco e scocciato –va bene Santana, costruisciti pure il tuo muro di acidità, fa come vuoi, ma io ero venuta perché sono preoccupata per te, ultimamente sei assente, pensi sempre, poi oggi scappi dall’aula in preda al panico, cos’hai Santana?- la bionda le si avvicinò, Santana non riuscì più a resistere, le mise le braccia al collo e scoppiò in un pianto dirotto –devo lasciarla andare Quinn- le ripeteva dopo qualche singhiozzo, Quinn capì immediatamente di chi si trattava, cercò di consolarla cullandola, ma la ragazza fra le sue braccia non frenava più le lacrime –perché dovresti?- Santana si staccò, si asciugò le lacrime e si sedette sulla sua moto –perché Finn non se lo merita, perché io non la merito,  mi conosci bene Quinn, sono una persona orribile, faccio del male a tutti-  la ragazza si guardò le unghie –si ti conosco così bene da capire quanto Rachel ti stia cambiando, prima non avresti pensato a questo, prima avresti agito e basta, te la saresti presa, per te era già tua. Hai lasciato crollare quel muro che ti sei fatta in torno, lo facevi oltrepassare solo a Brittany, ma io ti vedo quando la guardi, sembra che esista solo lei, poi sono sicura, che tu non resisterai a starle lontana, perché sei così, quando ti innamori diventi l’opposto di quello che sei- Santana alzò la testa dalle sue unghie, le sorrise e le diede un abbraccio, non forzato ne per nascondere le lacrime, un abbraccio che si da alla propria migliore amica.
Rimasero per qualche minuto abbracciate, finchè qualcuno che si schiariva la voce non le fece distrarre – io vado a cercare, ehm, Noah- Quinn salutò la sua migliore amica e la spinse verso l’altra figura femminile. Non troppo alta e camminata da diva, non poteva che essere Rachel Berry – cosa c’è Berry?- le chiese  Santana – mi chiedevo perché eri scappata- Rachel abbassò lo sguardo aspettandosi una risposta acida da parte della latina –tutta quella storia mi ha ricordato Brittany- appena si rese conto della grande bugia che aveva detto Santana si strozzò mentalmente –oh, mi dispiace- Rachel parve più fredda all’improvviso – Rachel?- la brunetta la guardò in modo interrogativo –me lo dai un abbraccio?- Rachel le sorrise , allargò le braccia e la chiuse in un abb raccio, la strinse così forte da sentire il suo profumo, Santana voleva baciarla in quel momento, ma sapeva che non sarebbe stato opportuno, quindi si limitò a baciarle la fronte. Santana si chiese perché mai era diventata un pezzo di ghiaccio quando le aveva detto quella cosa su Britt, iniziò a farsi mille domande, pensò che forse Rachel la riteneva più di una semplice amica, proprio come faceva lei, si chiese come mai fosse accorsa a vedere perché era scappata, pensò che forse a Rachel interessava davvero di lei. Dal canto suo Rachel non riusciva a spiegarsi come mai quel pensiero su Brittany l’aveva turbata, non riusciva a capire, o almeno non riusciva ad ammetterlo, ammettere che forse Santana Lopez era più di un’amica. La Berry però era sicura che la latina non avrebbe mai ricambiato, era ancora perdutamente innamorata della ragazza bionda fatta di unicorni, e questo le provocava immenso fastidio. Pensò anche che per una volta Finn non era nei suoi pensieri.
-San dovremo andare, tocca a noi tra poco- Rachel fece finire quel momento di tenerezza infinita staccandosi dalla ragazza, che la fissò con aria annoiata –non ti smentisci mai tu, eh Barbra?-  quel nomignolo fece sorridere Rachel che porse una mano alla latina, quest’ultima la accettò volentieri –ho detto  a tutti di andare in auditorium, ci esibiremo lì- le disse mentre la trasportava in auditorium. Arrivate fuori la porta si lasciarono la mano ed andarono dietro le quinte.
La canzone fu sensazionale, la voce di Rachel e quella di Santana insieme andavano alla grande, anche la coreografia aveva evitato situazioni imbarazzanti, tanto che il resto dei ragazzi quasi non si accorse che la latina lanciava sguardi all’altra ragazza, che glieli ricambiava con dei sorrisi. Alla fine della canzone il professore si congratulò con loro e dichiarò sciolto il compito della settimana, ora le Note Moleste sarebbero tornate a stare per fatti loro.
Passarono due settimane dalla fine della settimana dedicata a Santana, le provinciali erano vicine, quel pomeriggio. Le Note Moleste avevano organizzato la loro scaletta da tempo ormai. Santana sapeva che le Nuove Direzioni erano in difficoltà, gliel’aveva detto la Berry la sera prima, quando si erano ritrovate l’una a casa dell’altra a vedere un film.
-ragazze siete sensazionali, ora vi concedo la mattinata libera e ci vediamo stasera qui, per le PROVINCIALI- la professoressa Corcoran applaudì le ragazze che avevano appena finito le prove. Appena scese dal palco ognuna di loro andò verso l’uscita sorridente –Ragazze stasera li spacchiamo! Ora andiamo a casa a farci una bella dormita- Mercedes mise una mano sulla spalla di Sugar che le sorrise –mi dispiacerà per la Berry- la latina si lasciò scappare un ghigno dispiaciuto ricevendo un occhiata da tutte specialmente da Brittany – Santana?- quest’ultima le chiese in tono leggermente sconvolto –mi dispiace perché, insomma, lei ehm, lei odia perdere e dovrà consolarsi con il suo ragazzo dalle tettine moscie- fortunatamente la latina aveva sempre la risposta pronta, così potè ribadire senza destare sospetti. Per il resto della camminata fino al parcheggio nessuna parlò, salutarono per prima Mercedes che fu accompagnata a casa da Sam poi Sugar e Brittany andarono via insieme, Santana rimase sola, accanto alla sua amata moto, si mise a pensare, la sua vita era cambiata totalmente, ormai si era resa conto di essere innamorata della Barbra in miniatura, non sapeva che fare, da una parte avrebbe voluto prenderla e sbatterla al muro e dille tutto quello che provava, dall’altra non voleva rovinare quella specie di amicizia fatta di baci e carezze che si stava creando –come sono andate le prove Lopez?- un messaggio della sua amica Quinn la fece risvegliare –Bene Quinn, se vinceremo mi dispiacerà solo per la mia nanetta, ci tiene così tanto- le rispose velocemente, si mise il casco e partì. Mentre era ferma al semaforo a due isolati prima di casa sua il suo sguardo si posò su una figura che stava oltrepassando la strada, al riconobbe immediatamente –Rachel!- le urlò, facendo sussultare la ragazza, che si era piegata a prendere i suoi libri caduti dopo essere inciampata sul marciapiede. La latina le si accostò accanto, scese dalla moto e la aiuto a prendere i libri caduti –st0ai bene?- la ragazza alzò la testa rivelando delle lacrime –oddio che è successo?- la latina le prese tutti i libri che aveva –non mi esibirò alle provinciali, ho truccato le  elezioni e sono stata sospesa, ora andranno sul mio curriculum e ho meno probabilità di entrare alla NYADA- la ragazza scoppiò a piangere fra le braccia della latina, che la cullò fra le sue braccia –dai Rachel, sta calma, entrerai, fidati di me, io credo in te, dovresti farlo anche tu, andiamo ti accompagno- sciolse l’abbraccio e le porse il casco –grazie Sannie- quel nomignolo lo usava solo Brittany, su Santana calò la malinconia che fu scacciata subito da un bacio sulla guancia della brunetta –ne hai due questa volta- notò Rachel, la latina le sorrise –in  caso di incontri con una Barbra in miniatura che mi inciampa su un marciapiede- Santana si mise il casco e sentì la risata di Rachel riempirle le orecchie, era così piacevole sentirla ridere – dove vuoi che ti porti Nanetta?- di solito a Rachel quel nomignolo dava fastidio, ma pronunciato da lei, e in quel modo lo fece sembrare uno dei nomignoli più belli che le avessero mai dato – non vorrei disturbare, devi riposare la voce stasera hai le regionali- Santana ebbe la strana idea di chiederle se le andava di andare a prendere qualcosa al Bel grissino, ma se qualcuno le avrebbe viste lì sarebbe successo il finimondo –ma dai, la mia voce non è mai scesa in diciotto anni, perché dovrebbe farlo stasera- la latina mise in moto –dove mi porti Santana?- Rachel come ogni volta si stringeva a lei ad ogni curva –Zitta un po’- le disse scherzando, all’improvviso sentì il telefono tremarle in una tasca del giubbotto delle Cherioo –Rach mi prenderesti il telefono dalla tasca- la brunetta rispose con un “mhm” e andò a cerare la tasca sul ventre dell’altra ragazza, mille brividi presero possesso della latina che si accorse di quanto sembrava impacciata Rachel –l’ho trovato, ecco- prese lo smartphone che non smetteva di vibrare –è Quinn- la latina alzò gli occhi al cielo –le risponderò dopo, ora tieniti ci sono alcune curve- Rachel spalancò gli occhi sotto il casco e si strinse forte a Santana, appena le due si toccarono trovarono la tranquillità assoluta, tanto che non si accorsero di essere arrivati a destinazione –dove siamo?- Rachel rimase allibita da tutta quell’immensità che prosperava davanti a lei, una villa, a due piani con dei magnifici balconi che ricordavano quelli di una Reggia, aveva una terrazza dove potè notare una piscina, per non parlare della vista poi, dovevano aver fatto un bel po’ di strada in salita dato che si poteva vedere mezza Lima –non è il massimo però- la latina fu interrotta –stai scherzando? E’ FANTASTICA- Rachel iniziò a saltellare mentre Santana soffocava una risatina –benvenuta nella casa delle vacanze della famiglia Lopez- le mise una mano dietro la spalla e l’accompagnò all’entrata. Appena furono entrate Rachel non riusciva a dire niente –s,s,siamo in p,p,paradiso- le uscirono solo tre parole quando vide fra un mobile e l’atro un piano rialzato con delle casse dietro –quando ero piccola con Quinn usavo fare dei concerti- Santana sorrise imbarazzata –che cosa adorabile- Rachel chiuse i pugni e se li mise davanti la bocca in un gesto dolcissimo –io sono sulla terrazza a prendere il sole, se ti va vieni-Santana gettò la borsa della scuola su una sedia e corse di sopra. Rachel non riuscì a risponderle, quando realizzò che la ragazza aveva detto prendere il sole, quindi sarebbe stata in costume, Rachel si sentì impazzire, un sentimento di imbarazzo lottava con un sentimento di piacere, si stava davvero immaginando Santana Lopez in costume? 
A distrarla dai suoi pensieri fu il cellulare della latina che aveva posto sul tavolo “chissà cosa voleva Quinn” pensò Rachel, la solita ficcanaso era, senza pensarci prese quel cellulare e lo sbloccò, notò quasi immediatamente la foto sullo sfondo della latina, c’erano lei, Santana, e Brittany e una Quinn poco in vista e molto innervosita, tutte e tre con la divisa da Cherioo, la cosa che infastidì Rachel fu che Santana in quella foto stava troppo attaccata con la biondina, un’altra vibrazione la fece sussultare, decise di aprire i messaggi , era Quinn, l’unica persona con cui si scriveva Santana, vide quelli con Brittany e praticamente la latina non le rispondeva ai messaggi da qualche settimana, stava per aprire la chat con Quinn –Rachel- Santana dietro le sue spalle la fece sussultare –cosa stai facendo?- le si avvicinò e le diede giusto il tempo di togliere la schermata con le conversazioni –io vedevo la foto- fece un falso sorriso, Santana sembrò rilassarsi –state bene tu e Quinn- di nuovo quella sensazione di quella mattina a scuola, ormai Rachel si stava convincendo che fosse gelosia –si, ma non so se l’hai notato ma Quinn si vede appena- le prese il cellulare da mano con aria sospettosa, Santana non riusciva a capire come fosse possibile che quella ragazza fosse gelosa di lei non se lo spiegava. Rachel in quel momento vide che Santana indossava solo un Bikini, spalancò la bocca per poi chiuderla scuotendo la testa, cosa che fece ridere Santana –non è che sei gelosa Berry- la latina le si avvicinò pericolosamente, voleva stuzzicarla –io,io, ma andiamo Lopez, non sei la persona più bella del mondo- Rachel si mise sulla difensiva, Santana finse un broncio e andò verso il terrazzo sculettando. Lasciò sola Rachel a godersi quella strana visione che non aveva ne voleva notare in nessuna ragazza, nel frattempo la latina sorrideva.
 –aspetta la tua nanetta? Davvero? Dov’è finita la mia diavolessa?- lesse i messaggi di Quinn che non aveva visto prima sulla moto –stupida Quinn, io, dai lo so che io, io, oh insomma!- sclerò ad alta voce –Fabrey se non la smetti giuro che ti uccido e poi con i tuoi resti mi faccio un centrotavola- la risposta arrivò dopo qualche minuto –Andiamo Lopez, che ti costa ammettere che anche tu puoi essere dolce? Aah quanto darei per essere lì a vederti arrossire- Santana si rese conto che la bionda aveva ragione, si sentiva le guance andare in fiamme, nonostante la sua carnagione scura si notavano, e parecchio pure. Decise di non pensarci troppo ed andò a prendere un po’ di sole finchè il tempo lo permetteva.
Rachel andò verso una porta che sperasse fosse la piscina, con sua fortuna e con suo sollievo si ritrovò sulla terrazza, dove Santana era sdraiata su un divanetto con gli occhiali da sole e una rivista in mano, il suo costume era un bikini rosso, semplice. Rachel rimase a fissarla per un secondo finchè non si decise a camminare ed andò a sedersi sul divanetto in modo da darle le spalle –Rachel stai bene?- la latina capì che la ragazza era un po’ imbarazzata , infatti Rachel lo era –io si, posso chiederti una cosa? Un po’, diciamo, intima?- la latina alzò in sopracciglio, si mise gli occhiali sulla testa per poterla fissare meglio e chiuse la rivista, le fece un cenno per dirle di continuare -  cos’è successo con Brittany?- a Santana quella domanda colpì molto, infatti per un po’ esitò a rispondere, e si chiese perché mai quella ragazzina tanto timida se lo chiedesse –Ha preferito Artie a me- Santana si rese conto di aver spiegato tutto quello che era successo in una sola frase –Davvero?- Rachel soffocò una risata –comunque, tu la ami ancora? Cioè ti piace ?- Santana rimase bloccata, nessuno gliel’aveva chiesto ancora, a nessuno era mai importato, ci fu una pausa in cui nessuna delle due parlò –scusa forse non sono fatti  miei, io devo andare- Rachel fece per alzarsi ma fu bloccata dalla mano della latina che le stringeva la sua –no, non la amo più, mi piace qualcun altro- Santana le sorrise –non hai intenzione di dirmelo giusto?- Rachel sperò immensamente che si trattasse di lei, non si spiegava questo desiderio –giusto- Santana ritornò a leggere la sua rivista –Va bene, San io devo andare, devo aiutare Finn a prepararsi per le provinciali- la latina rialzò lo sguardo dalla rivista, chiudendola e posandola –vuoi che ti accompagni?- si alzò e iniziò a rivestirsi –ho chiamato già un taxi, non vorrei provocare altre liti – Rachel le sorrise e a Santana ritornò in mente quello che era successo qualche giorno prima nei corridoi della scuola.

-cosa succede fra te e Rachel- un ragazzone le si avvicinò – Frankstein cosa ti passa per la mente? Siamo amiche – Finn perse per un attimo la sua faccia da ebete –no, tu hai solo un’amica ed è Quinn e al massimo Brittany, ma sappiamo tutti che ti sei innamorata di lei, quindi, te lo richiedo, cosa succede fra te e Rachel?- alzò la voce e le puntò il dito –niente Finn! Di cosa hai paura? Che le tue tettine mosce non siano abbastanza per lei e che venga a cercare me? Adesso dato che sono les, diversa, dovrei farmi tutte le ragazze del glee? Sei proprio uno stronzo- Santana lo spinse via –cosa succede ragazzi?- la voce di Rachel si sentì da lontano, seguita dai suoi tacchi, si avvicinò ai due litiganti e li divise mettendogli una mano sulla spalla per tenerli lontani –dovrei chiedere a voi due la stessa domanda!- Finn ancora imbestialito si rivolse a Rachel che rimase leggermente sconvolta dal tono del ragazzo –ma cosa pensi Finn? Io sto con te, ti amo, noi due siamo solo amiche!- a Santana parvero le parole più brutte del mondo, “solo amiche” aveva detto, poi si ricordò del resto della frase e le venne la nausea –la regina e il re degli sfigati che si dichiarano amore eterno, vado a vomitare- Santana fece per girarsi, ma poi si ricordò che voleva farla pagare a quel gigante, si avvicinò a Rachel e le diede un bacio sulla guancia –Ciao Rach- le disse sorridendo, e mandando uno sguardo di sfida a Finn.

-Santana, sveglia, è arrivato il taxi- Rachel schioccò le dita facendo sussultare la latina –scusa, ti accompagno alla porta- le sorrise, arrivate alla porta Santana le rubò un bacio a stampo –in bocca al lupo- Rachel ricambiò –anche a te- si chiuse la porta alle spalle e andò verso il taxi. Ormai salutarsi così era diventata un’abitudine, nessuna delle due ci faceva più caso, e non notavano neanche che sia l’una che l’altra ogni volta avevano la pelle d’oca.

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***



CAPITOLO 5

PROVINCIALI.
Era l’unica cosa che riusciva a pensare, oltre a Rachel, in quel momento. La professoressa Corcoran entrò in quell’aula allestita come un camerino – ragazze ricordatevi che non importa cosa succede, siete sensazionali!- tutte le ragazze lì presenti le sorrisero. Santana stava davanti allo specchio, nel suo spazio dove farsi il trucco, con accanto Mercedes, le due stavano parlottando  -Sam dice che i ragazzi hanno preparato un numero fortissimo, e spera che funzioni perché Rachel è stata sospesa- Santana intenta a mettersi il mascara annuì debolmente. Si sentiva uno strano sguardo addosso, cercò di scoprire chi era mentre Mercedes continuava a parlare,  distorse lo sguardo dallo specchio e si guardò intorno, Sugar si stava mettendo le scarpe, Mercedes le stava parlando e Brittany si stava pettinando e ogni tanto le lanciava degli sguardi, decise di lasciar perdere almeno per quella sera non avrebbe voluto litigare con nessuno, soprattutto con Brittany –San mi stai ascoltando?- la ragazza di colore al suo fianco le schioccò le dita davanti alla faccia facendola sussultare –si, scusami Cedes- si rivolse verso di lei sorridendole per poi tornare a mettersi il trucco – Quinn mi ha detto che senza di noi non è la stessa cosa stare lì- quelle parole malinconiche arrivarono a Santana ovattate , la latina aveva trovato di nuovo Brittany a guardarla, ma che aveva da fissare? Che avesse scritto “gioconda” in fronte? Santana iniziò ad innervosirsi–si, scusami Cedes- si allontanò dalla ragazza, prese per un braccio la biondina e la portò davanti alla porta –cos’hai da guardare Brittany?- sarebbero dovute uscire delle parole acide, ma la latina proprio non ce la faceva, era una cosa ingiusta parlarle in modo stronzo –sei bellissima Sannie- la ragazza le fissava le labbra e le si avvicinava sempre di più, fino a premere le sue labbra su quelle della ragazza cioccolato, Santana la lasciò fare,  del resto cos’aveva da perdere? Quel bacio lo aveva desiderato così tanto che avrebbe ucciso pur di riceverlo, però ora non sentiva niente, solo un forte desiderio che invece di esserci Brittany ci fosse Rachel, in quel momento capì che non amava più quella ragazza biondina , le permise lo stesso di entrare con la sua lingua, più per rabbia che per altro, le era venuta in mente Rachel che dichiarava quanto amasse quel balenottero, si chiese perché non poteva essere lei la persona che amava quella nanetta. Dopo qualche secondo si sentì qualcuno camminare, camminata che sembrò familiare alla latina, si staccò troppo tardi per non essere vista da quella ragazza che era appena entrata nella stanza –R..Rachel che ci fai qui?- Santana non riusciva a parlare, passava lo sguardo da Brittany a Rachel, le vedeva guardarsi una con odio e l’altra con il solito sguardo sognante –hei Rach, ci dispiace molto per la sospensione- Cedes si rivolse a lei con il rossetto in mano –non fa niente, ero venuta per darvi la buona fortuna, io adesso de..devo andare- Rachel si girò velocemente, chiuse gli occhi e si mise una mano sulla bocca, lasciando scendere alcune lacrime, sapeva bene cos’aveva visto, la ragazza che le piaceva avvinghiata alla sua ex,  Santana le piaceva, davvero e si spiegava la gelosia contro Brittany ogni volta, era andata lì per dirglielo, per dirgli che era gelosa di lei perché le piaceva, ma quando aveva visto quella scena era scappata senza ribattere, cosa che l’ebrea non era solita fare. Ormai si trovava  a qualche metro dall’aula dove stavano le ragazze a prepararsi, camminava così veloce  e faceva così rumore con i suoi tacchi che non sentì qualcuno che le si avvicinava finchè quel qualcuno in proposito non le bloccò un braccio –che succede?- la voce dolce di Santana le riecheggiò nelle orecchie, Rachel non voleva che la vedesse così quindi mormorò qualcosa senza girarsi –avevi detto che non l’amavi più- Rachel tolse il suo braccio dalle mani della latina e prese di nuovo la sua corsa, sta volta verso la sua macchina, dove si sedette  al posto del guidatore con le gambe verso il petto e la testa sulle ginocchia. Nel frattempo Santana era rimasta un blocco di ghiaccio, aveva visto la ragazza ebrea scappare verso il parcheggio,  non poteva credere che Rachel desse tanto peso ad un bacio, intenzionata a seguirla Santana si ricompose, iniziò a correre anche se le scarpe non erano comodissime, non le importava quando sarebbe dovuta andare ad esibirsi, prima doveva parlare con quella ragazza. Riuscì ad intravedere la sua macchina fra una moto e un furgoncino, arrivò lì ed  aprì la portiera, vi entrò e si sedette  accanto alla ragazza –che c’è sei venuta a vedere quanto sono ridicola? Riesco solo ad illudermi, ho creduto che tu ci tenessi a me, credevo davvero che tu mi..- la ragazza sospirò e abbassò lo sguardo, Santana glielo rialzò fissandola , gesto che fece cadere tutte le difese di Rachel –che io ti?- la incitò a continuare –non importa, lascia perdere. Tu e Brittany siete una gran bella coppia- la ragazza uscì dalla macchina, poggiando la schiena contro il finestrino e guardando il cielo per non piangere.  Santana la seguì ancora perplessa –che ti succede Rachel?- Santana le si pose davanti –non lo so va bene? Succede che ogni volta che tu mi stai vicino tremo, la cosa è quasi impossibile perché tu sei una ragazza, la più bella dell’Ohio- Rachel abbassò la voce a quell’ultima frase, la latina iniziò ad avvicinarsi al suo viso sorridendo –ma nonostante questo io passerei tutti i giorni della mia vita con te, scompare tutto il male che ho dentro, la cosa è quasi impossibile perché tu mi hai umiliata per tanti anni, e io dovrei odiarti, e poi c’è Finn lui è il mio ragazzo e io lo amo- Rachel aveva iniziato a straparlare, in quel caso però a Santana non dispiaceva affatto –io e te non siamo amiche Santana, lo sappiamo entrambe, credevo che qualcosa fosse cambiato, ma poi ho viso quella biondina avvinghiata alle tue labbra e..- Santana non la fece finire di parlare –è stata lei a baciare me- le due si guardavano negli occhi intensamente – tu non l’hai rifiutata però- si avvicinarono, finchè Santana non si distaccò di botto, senza smettere di guardare quelle due gemme che aveva come occhi –tu rifiuti mai Finn?-  Santana alzò un sopracciglio –lui è il mio ragazzo! E non dovrebbe interessarti se bacio il mio ragazzo- Santana tornò ad avvicinarsi, ora smettendo di fissarle gli occhi, passando alle sue labbra –a te non dovrebbe interessare se bacio qualsiasi altra persona oltre a te- la sua voce era roca –che sei gelosa Berry?- Rachel non rispose, si limitò a prenderla per il vestito ed avvicinarla a sé  -che sei gelosa Lopez?- le disse ormai sulle sue labbra –sono solo pazza- le disse incominciando a baciarla –pazza?- le chiese  Rachel staccandosi –di te- Santana sorrise e tornò ad avere quel contatto con le sue labbra che ormai era come respirare.
-LOPEZ TRA POCO TOCCA A NOI SMETTILA DI FARE QUALSIASI COSA TU STIA FACENDO- Santana si staccò di botto dalla ragazza vedendo la sua compagna di squadra dall’altra parte del parcheggio –arrivo Oprah- le urlò, subito dopo sentì la fragorosa risata di Mercedes –ci sentiamo piccola- la latina diede un bacio sul naso a Rachel e raggiunse Mercedes. Rachel aveva il sorriso stampato sul viso, avrebbe giurato che la latina avrebbe iniziato a riderle in faccia a quella confessione, solo una cosa non le era chiara, la latina ricambiava o no? Del resto Rachel cosa poteva saperne che Santana stava ancora cercando di uccidere quelle farfalle che le facevano girare lo stomaco? Che poteva saperne che Santana non riusciva a stare senza di lei?
La latina aveva lo sguardo perso nel vuoto con ancora il sorriso stampato sul viso “le piaci cazzo! Piaci alla ragazza che ami! Dio che idiota! Potevi dirle che l’amavi no? Stupida Santana Lopez,stupida!” la latina pensava e ripensava finchè lo sguardo incuriosito di Mercedes non la distrasse –cos’hai fatto con le labbra San?- le chiese la ragazza maliziosa, Santana cercò di stare calma –niente Cedes- Mercedes le mise una mano sulla spalla –allora- si mise un dito sul mento –Brittany era con me e le altre a truccarsi, restano Quinn Tina e Rachel, calcolando che Q e T si stanno esibendo adesso…- Santana spalancò gli occhi –sta..stavo solo prendendo una bibita- le sorrise falsamente entrando in aula –andiamo, tutte ce ne siamo accorte che ti piace, le sei corsa dietro appena è uscita con gli occhi umidi- Santana alzò gli occhi al cielo, a salvarle fu il campanello che le avvisava che sarebbero dovute andare in scena. Il pubblico appena le sentì iniziò a battere le mani, Santana vedeva solo una persona però, la sua cara dolce nanetta, seduta accanto al suo odioso ragazzo che nonostante tutto non smetteva di essere dolce con lei, le venne la nausea notando che il ragazzo non staccava quelle labbra  da balena dalla guancia e dal collo di Rachel, Santana aspettava la fine della canzone per andare a picchiare il ragazzo, ma una cosa la fece calmare, vide lo sguardo di Rachel, che puntava dritto su lei, come se il ragazzo accanto a lei non esistesse, le rivolgeva sorrisi dolci, e Santana ricambiò. Alla fine della canzone ci fu giusto il tempo di riposare che fu annunciato il vincitore, le Nuove Direzioni, la cosa non guastava tanto l’umore di Santana, infatti lei era felice, sapeva che così Rachel sarebbe potuta andare alle Regionali e ne fu felice. Quello che le guastò l’umore fu però vedere quello sfigato di Hudson che copulava con Rachel accanto al suo armadietto, era invidiosa, perché quel ragazzo poteva baciarla e tenerla per mano quando voleva e lei no, Santana rinunciò a guardarli ed andò a sedersi guardandosi allo specchio malinconicamente, dopo poco incontrò la figura di Mercedes che le si avvicinava –hai notato la scena lugubre davanti al tuo armadietto?- Mercedes cerò di tirarla su –i  balenottero che si divora la Berry? Si l’ho visto- Santana abbassò lo sguardo sulle sue unghie, per poi rialzarlo con le punte degli occhi umide –mi dispiace San- le mise una mano sulla spalla, la latina alzò la testa e sorrise alla ragazza.

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


CAPITOLO 6

Erano passate due settimane dalle provinciali e le nuove direzioni si stavano già preparando per le regionali. Tutto era tornato come prima, dopo le provinciali Rachel aveva chiesto a Santana e alle altre Note Moleste di tornare con loro perché le mancavano delle voci femminili, per poi avvicinarsi all’orecchio di Santana e dirle in un sussurro che le mancava la sua di voce. Quello stesso pomeriggio alla lezione di festeggiamento della vittoria Mercedes, Santana, Brittany e Sugar arrivarono in auditorium, sorridenti, Sam andò a prendere la sua ragazza, Artie fece lo stesso, e di Sugar se ne occupò quel ragazzo irlandese, quella zucchina vivente il cui nome sfuggiva a Santana, e di lei chi si occupò? Santana continuava a guardare la scena delle sue amiche riunirsi con gli altri, finchè qualcuno, quel qualcuno, non le si avvicinò porgendole la mano e sorridendole, quel sorriso che ogni volta faceva creare delle farfalle nello stomaco di Santana, l’abbracciò quando furono arrivati sul palco, Santana stranamente venne colta da abbracci e baci da parte dei suoi amici.
Ripensava a quel momento, quando la ragazza le aveva sussurrato che le mancasse la sua voce, pensava a quanto era sembrata eccitante, la latina iniziò a muoversi nervosamente sulla sua sedia della classe di spagnolo. Non ce la faceva proprio più doveva andare a trovare quella nana petulante e stamparle un bacio altrimenti sarebbe rimasta disidratata, per fortuna il suono della campanella la salvò, la ragazza si diresse verso il suo armadietto fissando quello di Rachel, per sua sfortuna la ragazza non era ancora arrivata –San devo parlarti- la latina sentì la voce della sua ex ragazza riecheggiarle dietro alle sue spalle, Santana si girò e le fece cenno di andare avanti –non abbiamo ancora parlato del bacio delle provinciali- la ragazza bionda la fissò, ma proprio in quel momento davanti alle due ragazze passò la visione più bella del mondo per Santana, era sempre bassa, sempre nasona, ma aveva una gonna più corta del solito e non un maglioncino senza le solite renne, Santana sentì andare a fuoco, quando vide la ragazza andare al bagno tornò a guardare la biondina, che nel frattempo aveva seguito lo sguardo della latina alla scoperta delle “grazie” di Rachel –non importa, fa come se non fosse successo niente, Lord T me l’aveva detto che non avrei dovuto lasciarti andare, fa niente, spero tu sia felice- Brittany le rivolse un sorriso, per poi essere abbracciata dalla latina –sei la mia migliore amica BrittBritt- sciolse l’abbraccio e le diede un bacio sulla guancia, la salutò con il cenno della mano ed andò verso il bagno.

-Berry?- Santana si ritrovò davanti ai 4 gabinetti della scuola, sentì scattare una porta e Rachel uscì con un pacco di fazzoletti in bocca intenta ad aggiustarsi la gonna –fono fqui- non riuscì a scandire bene le parole, Santana si accorse di quel movimento con la gonna ed alzò lo sguardo diventando praticamente rossa –che cazzo fai Rachel- l’ebrea finì di sistemarsi la gonna –da quanto in qua sei così pudica? Siamo in un bagno delle ragazze e davanti a me ho una ragazza, non capisco cosa ci sia di strano- la ragazza si diresse ad un lavandino per sciacquarsi le mani –la ragazza che hai davanti ti avrebbe potuto saltare addosso- le disse Santana leggermente innervosita –non l’avrei di certo fermata- le sussurrò in un orecchio per poi guardarle le labbra e mordersi un labbro –sembra che sia tu a volermi saltare addosso-Santana fece un passo indietro e Rachel le sorrise maliziosamente prendendola per il colletto della divisa delle Cheerioo e sbattendola contro il muro freddo di uno dei bagni, iniziò a baciarla con foga, facendo esplorare con le sue mani l’intera figura della latina, arrivando al suo sedere sodo e palpandoglielo da sotto la gonnellina delle Cheerioo –Rachel… mi farai venire prima anche di averlo fatto davvero- Rachel rise di gusto e permise alla latina di ribaltare le posizioni, ora si ritrovava lei con le spalle al muro, la latina alternava al contatto con le sue labbra quello con il suo collo, prendendola di peso per i fianchi e facendole stringere le sue gambe intorno al suo bacino, fu Rachel a scenderle le mani verso il suo sedere, appena ebbe quel tocco emise un gemito –shh ci sentiranno tutti- le disse con voce roca, iniziò a scendere con la mano, passando dal suo seno fino all’ombelico, arrivò proprio sulla sua intimità, quando le sorse una domanda spontanea –sei mia vero?- Santana si allontanò di poco per guardarle gli occhi, più scuri del solito –si, credo- le disse cercando di nuovo quel contatto con le sue labbra paradisiache, la latina resistette –credi?- alzò un sopracciglio e incrociò le braccia al petto, sottolineando le sue curve, lo sguardo di Rachel passo dalle sue labbra fino alle sue “gemelle” –vieni qui- Rachel allungò un braccio che fu subito deviato dalla latina –non mi freghi questa vol..- non riuscì a smettere di parlare che Rachel la prese di nuovo per il colletto della divisa e la riavvicinò a sé –la romperai così- Rachel la fissò –forse è meglio- si leccò le labbra avvicinandosi al suo collo –cosa stai facen…- non riuscì a smettere di parlare che le scappò un gemito di piacere, l’ebrea infatti si era messa a succhiare un punto del suo collo facendola emettere gridolini imbarazzanti –Rachel… ci sentirà tutto l’istituto così- le disse in un sussurro con la voce più roca del mondo, Rachel pensò che era meglio smetterla, altrimenti la latina sarebbe venuta senza neanche essere stata toccata, sorrise a quel pensiero e lasciò un bacio sul succhiotto a forma di cuore appena fatto facendo rabbrividire la ragazza a cui stava aggrappata, stessa ragazza che adesso le stava torturando il collo a furia di morsi, la sua mano scendeva sempre di più fino ad arrivare a dove erano rimaste prima che Santana facesse quella domanda –Santana sei qui dentro?- Santana riconobbe la voce della sua migliore amica, si staccò da Rachel che immediatamente tornò in posizione eretta e non come un cucciolo di koala –merda, cazzo, merda!- Rachel sussurrò andando avanti e dietro, per quanto poteva dato che il bagno era piccolissimo –piccola non si dicono le parolacce- le schioccò un bacio –sa tutto- la rassicurò –Santana so che se qui, ho sentito uno dei tuoi sospiri entrando, hai per caso visto Finnocenza spassarsela con la Berry e quindi sei venuta qui dentro a piangere- Santana alzò lo sguardo –io ti ammazzo Fabrey!- sospirò notando l’ebrea che sorrideva mentre faceva scattare la porta –ma che fai Rachel?- poco prima che potesse aprire la porta Rachel le si avvicinò e le baciò il succhiotto, facendo capire a Santana le sue intenzioni, voleva far vendicare la latina, la cosa le sembrò abbastanza maligna da essere Berry’s Style, ma accettò comunque –Finalmente Santana ,ma che combin..- Quinn spalancò gli occhi vedendo uscire dal bagno Rachel con i capelli scompigliati –Rachel io, scusa credevo fosse Santana- a quel punto uscì dal bagno la latina intenta a rifarsi la coda e aggiustarsi la divisa, Quinn rimase con la bocca spalancata –O.MIO.DIO. cosa stavate facendo? Cioè no non voglio saperlo- Santana rise mentalmente vedendo la sua migliore amica sbiancare in un attimo –non stavamo facendo niente- Quinn le si avvicinò e le spinse un dito sul succhiotto facendo sussultare la latina –mierda! Fabrey sei matta? Fa male! Il silicone del tuo naso ti è arrivato in testa?- la aggredì facendo ridere Rachel –Ne parliamo dopo Santana- si rivolse verso la ragazza ebrea –ti cerca Finn- Santana alzò lo sguardo –devi insegnarmi a fare il succhiotto a cuore, farà impazzire Puckerman- Rachel annuì ed uscì da bagno. In quel momento Quinn si girò come una furia verso Santana –te la stavi per fare nel bagno della scuola?! Cavolo Santana sei un diavolo- Santana cercò di calmarla –prima di tutto, è stata lei a saltarmi addosso, secondo, non l’avrei fatto perché la campanella ci avrebbe bloccate, terzo se mai avremo una prima volta voglio che sia speciale- gesticolò Santana –quarto sta con Finn! Ti rendi conto?- Santana alzò gli occhi all’affermazione della bionda, uscirono dal bagno e Santana continuò a parlare sotto voce – lo so, non mi spiego come mai si incazza se bacio Britt e poi continua a stare con quello lì- Quinn annuì e Santana indicò con gli occhi i due fidanzatini che stavano camminando qualche passo avanti a loro – poi io ho cercato di starle lontana, poi è venuta con i suoi occhi nocciola, le sue labbra morbide, il suo naso , i suoi capelli profumati, la pelle candida, il se..- a quel punto Santana ricevette uno schiaffo –SANTANA! Non mi interessano i dettagli- la latina scoppiò a ridere –insomma Botulina, io la amo e vorrei che non fosse solo sesso- Quinn la guardò ed alzò un sopracciglio –non credi che la prima volta dovrebbe farlo con chi ama davvero?- Santana spalancò gli occhi e quasi si strozzava con la sua stessa saliva –Co..cosa? E’ vergine?- Quinn annuì e Santana avanzò il passo, facendo andare la sua coda di qua e di la –ma dove vai Santana?- Quinn le urlò contro fermandosi –devo parlare con lei. San- dopo qualche secondo le arrivò un messaggio dalla sua migliore amica, Quinn sorrise e si diresse verso la sua lezione.
Santana arrivò in anticipo nella sala mensa aspettando Rachel per parlarle, quando la vide arrivare stava con Finn, Sam e Mercedes quindi preferì evitare di parlare con lei in quel momento, quindi si limitò ad andare sugli spalti del campo da Football e le inviò un messaggio con scritto che dovevano parlare.

Dopo una ventina di minuti la ragazza la raggiunse sugli spalti con il fiatone –Scusa, ci è voluto un po’ per andare via da Finn- Santana sbuffò –che c’è il Bietolone ti controlla?- Rachel la fulminò con gli occhi –cosa volevi dirmi San?-  le si sedette accanto guardandola intensamente –di quello che stava per succedere stamattina prima che Quinn ci fermasse- Santana fissò le sue scarpe –sei Vergine vero?-Rachel deglutì annuendo –perché non me l’hai detto?- Santana la guardò –perché sono ridicola- l’ebrea abbassò la testa –non è vero, sei ancora più innocente di quello che sei- quelle parole le uscirono in un tono così dolce da farle venire la nausea, Santana Lopez dolce, chi l’avrebbe mai detto –allora tutto apposto?- Rachel chiese sorridendo –no- Santana tornò fredda –la prima volta meriti di farlo con qualcuno che ami, non con me, sono una ragazza, l’hai detto stesso tu- fece una pausa, mentre vedeva scomparire il sorriso dal viso di Rachel  -abbiamo due gusti, ora devo andare ciao nanetta- tornò dolce e le stampò un bacio sulla tempia, a Rachel però non bastava quindi le corse dietro –Santana!- la latina cercava di andare più veloce possibile per non farsi raggiungere, per sua sfortuna però Rachel era ben allenata e dopo averla chiamata per tre volte e averle corso dietro la bloccò per un braccio –perché mi dici queste cose?- Santana si girò e la fissò, certo che era veloce per essere così piccola –non possiamo Rachel- le accarezzò una guancia –perché hai paura di innamorarti di me?- Santana rimase con la bocca semi aperta, mentre Rachel si avvicinava per schioccarle un bacio –credo che sia tardi per questa domanda- si staccò, si girò e scappò via, questa volta più veloce che poteva così che da non farsi seguire da quella ragazzina, arrivò al suo armadietto trovando Brittany seduta a terra disperata, subito smise di pensare a quello successo poco prima e si catapultò ad aiutare la sua migliore amica –cosa succede Britt- le chiese dolcemente facendola alzare, la ragazza si gettò fra le braccia della sua migliore amica –ho..ho preso F a spagnolo, se..se non recupero non mi diplomo- disse fra i singhiozzi, Santana la strinse a sé cullandola –shh shh, ti aiuterò io, ce la farai- la ragazza biondina guardò la latina –davvero lo faresti?- le lacrime scomparvero facendo posto ad un sorriso quando Santana le annuì –domani da me, facciamo un po’ di ripetizioni- le fece l’occhiolino, sciolse l’abbraccio e le porse il mignolo come sempre, le due andarono a casa tenendosi per il mignolo. Nel frattempo Rachel da lontano aveva assistito  a tutta la scena non aveva sentito le parole che si erano dette, ma le era bastato quell’abbraccio a farla scattare. Ne era certa di essere gelosa della ragazza cioccolato, ma le passava una cosa per la mente che la stava torturando, perché se le piaceva Santana non lasciava Finn? Rachel allora si diede due spiegazioni, la prima: era innamorata anche di Finn, la seconda: aveva paura, sapeva di tutti quei ragazzi che erano diversi e che si suicidavano a causa del bullismo, guardava Santana, era la più popolare della scuola, e da quando tutti avevano scoperto che lei era diversa la guardavano in modo diverso, mentre prima regnava il suo regno di terrore ora stava diventando vittima del suo stesso regno, Rachel sapeva che se avrebbe scoperto di essere diversa e si sarebbe messa con Santana non l’avrebbero lasciata più in pace, del resto non è che la sua popolarità fosse molto alta. Proprio non sapeva che fare, così alla fine ci rinunciò e decise di tornare a casa.

Salve, spero che la storia vi stia piacendo, non voglio dirvi niente. voglio solo ringraziare Vicky50 per essere sempre qui a farmi sapere come la pensa, un bacio al prossimo capitolo.

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


CAPITOLO 7

-Sannie posso riposare? Studiamo da oggi- la voce stanca di Brittany  si sentì da dentro la stanza della latina –Certo Britt, riposati pure-Santana era appena uscita dalla doccia, fatta per rilassarsi, era dal giorno prima che non parlava con Rachel, la ragazza a scuola non si era vista, c’è chi diceva che stava male chi invece parlava di qualcosa che l’aveva fatta fermare a pensare, Santana non sapeva a chi credere, aveva dato ripetizioni alla biondina tutto il giorno e si sentiva davvero stanca, ecco perché quando sentì il campanello ci mise un po’ per arrivare ad aprire –Chi diavolo è a quest’ora- Santana abbastanza nervosa aprì la porta e si ritrovò la sua nanetta d’avanti tutta sorridente –Rachel che ci fai qui?- la lasciò entrare, ricordandosi che la copriva solo un asciugamano arrossì di botto –ero venuta a farti una sorpresa, i miei non ci sono e so’ che tua madre viene sempre tardi- Santana le sorrise –ma apri così alla porta?- Rachel la fissò dal basso verso l’alto –no è stato un caso- Santana si mise una ciocca di capelli dietro un orecchio –non farlo più, qualcuno potrebbe vederti- Rachel le sussurrò ad un orecchio per poi avvicinarsi alle sue labbra –Santana- sentirono una voce da bambina e dei passi farsi sempre più vicini, le due ragazze si spostarono di botto –cosa c’è Britt?- Santana le andò incontro –Lord T. è scappato di nuovo, devo andare- fece una pausa osservando Rachel –ciao Rachel- la salutò con il gesto della mano sorridendole – che ci facevi qui Britt?- le chiese sull’uscio della porta –Santana mi aiutava a fare ripetizioni- le sorrise la bionda –okkey, ciao Brittany- la ragazza chiuse la porta e fissò Santana –ripetizioni eh? Potevi avvisare che avevi già compagnia- Rachel incrociò le braccia al petto –la stavo solo aiutando- Santana sbuffò –si, come se poi fosse possibile stare nella stessa stanza con te che sei in accappatoio e studiare solo- Rachel spalancò gli occhi e si tappò la bocca quando realizzò ciò che aveva detto, Santana scoppiò a ridere e l’abbracciò –farò finta di non averti sentito- le sorrise per poi baciarla –allora che ti va di fare?- le chiese Santana dopo essersi staccata –non lo so, che ne dici di vederci un film?- a Rachel brillarono gli occhi –niente Barbra! Un horror- Rachel alzò gli occhi al cielo per poi fare una faccia impaurita –ti abbraccerò tutto il tempo- Santana le strinse la mano sorridendole, Rachel annuì –vado a mettermi qualcosa addosso- Santana le sorrise e corse nella sua stanza. Scelse qualcosa da mettersi, optò per un pantaloncino nero molto corto con una maglia sopra grigia con scritto Lima sul petto, non era scollata ma abbastanza stretta da valorizzarle le curve. Mentre si stava per vestire sentì una voce timida dall’altra parte della porta –posso ?- Santana emise un “mhmm” cercò di infilarsi la maglia velocemente, ma Rachel fu più veloce di lei, infatti entrò quando la latina stava infilando la testa nella maglia e se l’era lasciata scivolare addosso, Santana riuscì a vedere Rachel che stringeva le gambe –Rachel tutto bene?- Santana si infilò il pantaloncino, Rachel non rispose che era già sulle labbra della latina, si stavano baciando con passione, quando Rachel la spinse sul letto e si mise a cavalcioni su di lei, le sfilò la maglia e le baciò il collo, finchè Santana non ribaltò le posizioni, le passò la strana idea per la testa di volerle fare un ricordino come aveva fatto l’ebrea con lei, quindi iniziò a cercare un punto che la facesse impazzire, lo trovò, fra l’ultima costola e il fianco, iniziò a succhiare facendo fare dei gridolini divertiti all’altra ragazza. Quando aveva finito ammirò il suo “lavoretto” e si catapultò sulle labbra dell’altra ragazza, stettero per qualche minuto a baciarsi l’una sopra l’altra, finchè qualcosa che vibrava nei pantaloni di Rachel non le fece staccare –dimmi che è un cellulare Berry- Santana mostrò uno dei suoi sorrisi più maliziosi facendo scoppiare a ridere l’altra ragazza, la latina sciolse l’abbraccio e le lasciò prendere il telefono, Rachel lesse il nome della persona che la stava cercando e sbiancò, Santana si mise a sedere e corrugò le sopracciglia –è Finn- Santana sbuffò e cadde di peso di nuovo sul letto, stupendosi del tempismo del ragazzo –Hey…si sto bene…. Niente sto vedendo un film… no, non credo sia una buona idea… no Finn, non c’è una data di scadenza per quella risposta… non fa niente… ciao… si anch’io-  Rachel chiuse la chiamata e si girò di nuovo verso la latina che si stava rivestendo –ma che fai?- Santana si infilò il pantaloncino –mi sto rivestendo no?- le rispose come se la cosa fosse ovvia –noi avevamo da fare- Rachel indicò il letto spazientita –te l’ho già detto, non  possiamo, devi farlo con chi ami non con me- Santana aveva un po’ di malinconia nella voce, lei avrebbe voluto farlo, ma voleva che la prima volta per Rachel dovesse essere speciale e con chi amava davvero –cosa ne sai tu chi amo io? Poi lo dici proprio tu questo grande ragionamento? Tu Santana Lopez? Miss MiScopoTuttoCiòCheSiMuove?- Rachel si rivestì abbastanza arrabbiata –io la prima volta l’ho fatto con chi amavo! Capisci che non tornerà più indietro quella cosa lì?- Rachel la fulminò con gli occhi –certo che lo capisco, secondo te perché ho aspettato!- Rachel fece una pausa –sentiamo allora, con quale dei tanti ragazzi l’hai fatto?- Santana strinse i pugni –tre anni fa, con Brittany, contenta?- Rachel sentì quel nome e diventò verde di rabbia, perché doveva sempre stare fra i loro discorsi quella biondina? Perché non poteva semplicemente essere invisibile agli occhi di Santana –va bene allora scopatela!- Rachel le urlò contro e andò via dalla stanza, Santana respirò profondamente cercando di placare la stizza che le stava salendo. La seguì, e la trovò sul suo divano, le gambe al petto e la testa poggiata sopra con lo sguardo verso il vuoto –cosa ti prende? Si può sapere che hai contro Brittany?- le si sedette accanto sbuffando, Rachel la guardò storta –andiamo Berry! Tu fai tanto la gelosa di me quando stai con quel Balenottero flaccidone mutandone! Che fai mi sfrutti per sesso o cosa? Visto che il ragazzo viene appena vede un postino, cosa molto gay, vieni da me a cercare qualcuno che ti soddisfa? Oppure le sue tettine sono diventate troppo mosce per te e cerchi qualcuno con un balcone migliore?- Santana lasciò cadere quel vomito di parole, rendendosi conto di ciò che aveva detto e di aver liberato Snixx, se ne pentì subito, soprattutto quando vide una lacrima scorrere sul viso di Rachel –io non..- Santana non riuscì a finire di parlare che sentì un dolore alla sua guancia, vide il braccio della ragazza difronte a lei a mezz’aria, Santana si massaggiò una guancia facendo una smorfia di dolore –Sc..scusa, io non, non volevo-Rachel balbettò mentre Santana le prese il viso fra le mani e l’avvicino al suo  –per essere piccola fai male- sorrisero entrambe prima di gettarsi l’una sul viso dell’altra – ti va di dormire qui?- le disse la latina senza malizia –si tutto quello che vuoi, ma ora sta zitta- Santana sorrise e tornò a baciarla, dopo poco si ritrovarono come le posizioni di poco prima. Tutti avevano capito che quelle due ragazze si amavano, le uniche a non volerlo capire erano loro due.

La signora Lopez tornò a casa e vide sua figlia abbracciata ad una ragazza mentre dormiva, la scena le sembrò dolcissima e non voleva quasi svegliarla, ma doveva, sapeva che sua figlia era lesbica, ma che stesse con qualche sua amica così non le dava fastidio, si fidava di sua figlia e non si sarebbe mai smentita, quindi le si avvicinò e le baciò la fronte –mi amor, sveglia- Santana emise un gemito –mija svegliati- le ripetè sua madre, Santana aprì prima un occhio poi un altro, quando si rese conto di avere sua madre difronte e di stare abbracciata con una ragazza nel suo soggiorno quasi nuda scattò seduta, Rachel era ancora addormentata e sentendo la mancanza del calore della latina sussurrò ad occhi chiusi –Santana mettiti qui, ho freddo, stavo sognando Barbra- Santana le diede una gomitata facendola svegliare con un sussulto, anche lei si ricompose appena vide la madre della latina –S..salve, io sono Rachel Berry- le porse la mano, ma la donna l’abbracciò –Santana mi ha parlato tanto di te, è un piacere conoscerti- la donna la guardò –Mamma!- Santana alzò gli occhi al cielo facendo sghignazzare Rachel –mami Rach può dormire qui stanotte?- la donna le accarezzò una guancia –certo mija, ero venuta per dirti che ci hanno spostato i turni e io e tuo padre staremo in ospedale tutta la notte- Santana annuì un po’ malinconica –Santana ho rimasto il cellulare sopra posso?- la latina le sorrise ed annuì, Rachel corse di sopra, si sentiva di troppo, e decise di non esserci, ma lei era troppo curiosa per non ascoltare quello che si dicevano quindi si mise fuori la porta della stanza della latina con l’orecchio verso le scale –lo sa?-sentì Santana sbuffare –no mamma- Rachel si avvicinò pensando che si trattasse di lei –non credi che dovrebbe saperlo?- sapere cosa? Rachel non faceva che incuriosirsi, quindi scese uno scalino –si, ma è presto, non sono pronta, poi è fidanzata con Finn- Rachel ebbe la certezza che si parlasse di lei così scese un altro gradino, qui però vi inciampò facendo un grande botto –Rachel che hai fatto?- Santana corse ad aiutarla –Stai bene tesoro?- la madre di Santana le sorrise –si, scusate se vi ho interrotte- Rachel si alzò leggermente imbarazzata –non ti preoccupare, stavo per andare, ho lasciato tuo padre al pronto soccorso, e sai com’è suscettibile, quindi scappo, ciao fate le brave- baciò sulla fronte entrambe e scappò via, Rachel rimase a guardare quella donna con malinconia –Hei che succede?- Santana l’abbracciò da dietro –niente, niente- le sorrise, a Rachel spesso le mancava la presenza di una madre, aveva scoperto chi fosse, ed era già un grande passo, ma non averla mai con se, non ricevere mai i suoi consigli era la cosa peggiore che potesse succederle –credi che se ne sia accorta?- Santana sembrò  pensarci –accorta di cosa?- le sorrise – che mezz’ora fa abbiamo fatto quella cosa..- Rachel la guardò negli occhi –l’amore? Naah non ci ha neanche pensato- l’ebrea sorrise –che c’è?- Santana rimase perplessa –non hai detto sesso- sorrise ancora di più coinvolgendo la latina che si era resa conto che quello forse non era solo sesso, aveva provato le stesse cose che aveva provato con Brittany tre anni prima –mi sarà scappato- Santana le fece un occhiolino per poi lasciarle un bacio sul collo. Rachel si sentiva diversa, aveva perso una cosa che ormai pesava da tempo, era adulta ormai, però sentiva qualcosa, erano sensi di colpa, aveva tradito Finn prima di dargli una risposta alla sua proposta di sposarlo; Finn quando Quinn le aveva interrotte nel bagno l’aveva portata in auditorium, e le aveva chiesto di sposarlo, Rachel gli aveva detto che ci avrebbe pensato, prima avrebbe detto sì all’instante, ma ora c’era Santana, e proprio non sapeva che fare.

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


CAPITOLO 8

Santana si stava preparando per una festa, quella di Noah con precisione, ricorda quando la mattina era entrato nel glee urlando che ci sarebbe stato un party a casa sua e tutto il glee era invitato, quindi ci sarebbe stata Rachel, cosa che entusiasmava ancora di più la latina. Brittany arrivò da lei alle otto, complimentandosi per il bel vestito, era rosso, come sempre, corto e attillato mono spalla, i suoi capelli cadevano sulle spalle e il trucco era leggero, e la pelle si intonava perfettamente con le sue labbra colorate da un rossetto rosso, insomma era da mozzare il fiato. Mentre erano in macchina Santana guardò la ragazza accanto a lei, capelli sciolti e vestitino  azzurro che le accennava ancora di più gli occhi, la ragazza si girò e le sorrise –tutto bene San?- la latina annuì sorridente –tu come stai Britt? Ho saputo di Artie- Brittany guardò la strada – mi ha lasciato, ma sto bene, non fa niente- si girò di scatto e sorrise alla latina.
In meno di mezz’ora si ritrovarono a casa di Puck, quando entrarono li accolsero Puck, Sam e Mercedes. Le due arrivarono in una specie di cantina molto decorata, non assomigliava affatto ad una cantina. Su un angolo c’erano alcolici di tutti i tipi e su un altro delle casse con uno stereo, accanto all’alcol c’era Artie intento a copulare con Sugar, quando Brittany li vide si girò di scatto verso Santana con le lacrime agli occhi, pronta a scappare, fece un passo ma fu bloccata dalla mano della latina che le bloccava il polso –dove vai? È solo un cretino non lo pensare- Brittany ebbe una strana idea –dammi un bacio- Santana alzò un sopracciglio –ti prego fallo per me, devo vendicarmi, lo so che c’è Rachel ma sono la tua migliore amica e non cambierà niente- Santana annuì, aspetto un attimo che Artie si girasse e poggiò le sue labbra su quelle di Brittany, entrambe non sentirono niente, capirono di non amarsi più e felici si staccarono sorridendo, avendo addosso due sguardi incuriositi, uno appena arrivato e l’altro già stava lì da tempo, Artie aveva ancora la bocca aperta nel vedere le due ragazze darsi da fare, e Rachel che era appena entrata strinse il pugno e la mano del suo ragazzo –ciao ragazzi- Brittany li salutò e andò a prendersi da bere, Finn disse qualcosa nell’orecchio di Rachel e poi si allontanò, rimanendo l’ispanica e l’ebrea da sole –Ciao Rachel- la ragazza si girò e si allontanò, intenta ad andare da Finn –aspetta- Santana la bloccò per un braccio e la portò con se in uno stanzino, nessuno si accorse che non c’erano –cosa vuoi?- Rachel alzò gli occhi al cielo, sorrise però quando Santana le prese il viso fra le mani e le diede un bacio –questo- uscì dallo stanzino ed andò a ballare. Rachel rimase a fissarla per decisamente troppo, da quando aveva perso la sua poca innocenza con lei si sentiva diversa, più cresciuta, soprattutto si sentiva di appartenerle, non aveva ancora risposto a Finn, lo amava ne era sicura, ma non resisteva alla bella latina, proprio non ce la faceva. Decise che per pensare a quello ci sarebbe stato il tempo, quindi si buttò nella mischia e ballò per qualche minuto.
Prima della mezza notte erano tutti ubriachi, o almeno quasi tutti, Finn e Mercedes evitarono di bere, Puck all’improvviso spense la musica e in tono lunatico urlò “GIOCO DELLA BOTTIGLIA”, tutti allora si sedettero in cerchio, mentre il padrone di casa prendeva una bottiglia vuota di vodka e la metteva al centro del cerchio, fu lui il primo a girare. La prima volta capitò a Brittany che dovette baciare Sam, entrambi ubriachi fradici non sapevano neanche chi stavano baciando, tanto che quando si staccarono il ragazzo gemette il nome della sua ragazza facendo ridere tutta la sala, seguirono Finn e Quinn, Artie e Rachel e Puck e Santana –Rachel bacio a Santana- Brittany urlò dopo aver girato la bottiglia e aver toccato Rachel –co..cosa? no!- Santana sussultò e cercò di sembrare impassibile –non se ne parla neanche!- Rachel continuò cercando di mostrarsi contrariata, in realtà entrambe volevano baciarsi, ma sapevano che non si sarebbero fermate e avrebbero fatto capire a tutti come stavano le cose –andiamo Santana preferisci baciare una ragazza o un ragazzo?- Puck disse per una volta serio, Finn annuì voleva mettere alla prova la sua ragazza –ma la ragazza in questione è Rachel! È la mia migliore amica- tutti la fissarono per poi scoppiare a ridere –andiamo Lopez, ti sei rammollita?- bastò quella frase e Santana prese il viso fra le mani di Rachel e le schioccò un bacio –va bene?- guardò il suo amico moicano –no vogliamo la lingua- Rachel alzò gli occhi al cielo – te la farò pagare Puckerman e anche a te BrittBritt!- i due ragazzi le fecero la linguaccia, Santana ribaciò Rachel  con molta più passione, le ragazze infatti sperarono che nessuno lo notasse, quando si staccarono tutti gli occhi erano puntati su di loro, avevano uno sguardo dolce, come se vederle insieme fosse l’ottava meraviglia al mondo –okkey tocca a me- Finn prese la bottiglia abbastanza innervosito, la girò e capitò su se stesso –guarda quale coglione poteva succedere sta cosa- commentò a bassa voce Santana facendo ridere Mercedes e Quinn al suo fianco –scelgo di baciare Rachel- il ragazzo preparò già le labbra, ma Rachel rimase dov’era, dopo aver dato quel bacio così potente a Santana non se la sentiva di baciare qualcun altro –andiamo Finn non si può fare, non puoi far rigirare la bottiglia su di te, sei un bugiardo- Finn alzò gli occhi al cielo –ma tanto sarai mia moglie dovrai farlo per forza- tutti lo guardarono con la bocca spalancata e per quel momento tutti ritrovarono la loro lucidità –non ti ho dato una risposta Finn- sentirono qualcosa cadere, un bicchiere sfracellarsi al pavimento, mentre qualcuno stava di spalle vicino al tavolo delle bibite, quel qualcuno era Santana, si era sentita mancare alle parole pronunciate da Finn, si girò –Puck dov’è il bagno?- cercò di non far tremare la voce, dato che tutti gli occhi erano fissati su di lei –ti accompagno io- Mercedes si alzò e la portò nella prima porta più vicina, non a caso lo stanzino dove prima Rachel e Santana si erano schioccate un bacio –Cedes non è il bagno- la ragazza di colore le si catapultò addosso abbracciandola, Santana all’inizio non ricambiò, potevano abbracciarla solo sua madre, Rachel, Quinn e Brittany, ma poi si fidò di quella ragazza e iniziò a piangere fra le sue braccia –shh, shh andrà tutto bene- Santana si staccò, asciugandosi delle lacrime –Cedes mi accompagni a casa?- Mercedes le sorrise ed annuì, le due ragazze tornarono nella sala –accompagno Santana a casa, sua madre ha bisogno di lei- la latina cercò di sorridere.

Quando arrivò a casa dopo aver salutato Mercedes aprì casa sua e inspiegabilmente trovò sua madre seduta sul divano a leggere –mi amor com’è che sei a casa così presto?- Santana non rispose, filò di liscio e appena arrivata in camera sua si battè la porta alle spalle molto violentemente, si stese sul letto e fissò il soffitto, finchè sua madre non bussò alla porta, dopo aver avuto il consenso di sua figlia entrò –scusa per l’entrata melodrammatica- la madre le sorrise –che successo?- Santana iniziò a spogliarsi dal suo fantastico vestito –non ne voglio parlare mamma- ti ripulì del trucco e si sedette sul letto –va bene- le diede un bacio sulla fronte e si apprestò ad uscire –mami io non ci voglio andare al collage, voglio andare a New York- sua madre si fermò –ti prego, non ci voglio stare in quel coso per cheerleader- la madre si girò –speravo me lo chiedessi, ora vado domani ho il turno di mattina, buona notte- la latina le sorrise, quando sua madre fu uscita di casa rimase seduta sul letto, a fissarsi i piedi e le gambe nude, ignorò il suo telefono per ben tre volte, ma alla quarta decise di rispondere –Cosa vuoi Hobbit?- il suo tono era molto freddo di quello che era di solito, ma questa volta non l’avrebbe superata, non poteva, quella ragazza le aveva mentito, avevano fatto l’amore e poi aveva scoperto che il suo ragazzo voleva sposarla –volevo sapere perché sei scappata- la voce di Rachel era lunatica e allo stesso tempo risentita, come se qualcuno dentro di se stesse urlando, ma lei era troppo ubriaca per accorgersene –non sono affaracci tuoi nana, ora vado a dormire la tua voce mi sta irritando, solo per precisare Berry, fai finta che io non esista! Sposalo pure! VAI VIA DALLA MIA VITA CAZZO!- Santana staccò al telefono, Snix dopo essere uscito andò via, lasciando la latina senza muri, senza difese, scoppiò in un lago di lacrime, abbracciò il cuscino dove quella notte aveva dormito lei, lei che le aveva riempito quel vuoto lasciato da Brittany, Rachel, la ragazza ebrea, irritante e petulante che le aveva fatto capire cosa significava essere se stessi, a non crearsi mai delle maschere. Quella ragazza di cui si era innamorata, che aveva preferito un ragazzo a lei, doveva capirlo fin dall’inizio, non erano destinate a stare insieme. Era la seconda volta che si innamorava e veniva sostituita per un ragazzo, non ce la faceva proprio più. Rachel nel frattempo continuava a inviarle messaggi per chiederle scusa, ma ormai la latina non rispondeva, in parte perché era arrabbiata e in parte perché il troppo piangere le aveva fatto venire sonno ,la latina era stanca di combattere, quindi andò a letto sperando che fosse solo un grande e grosso incubo.
Il giorno dopo si svegliò di pessimo umore, con gli occhi ancora gonfi dal pianto, nonostante questo si fece forza e cercò di impostare la sua corazza da stronza, si vestì e partì con la sua moto. Appena arrivata a scuola si tolse il casco sospirò ed entrò sculettando, tutti la videro con di nuovo la sua aria da stronza e lo sguardo del tipo satana sul viso e si oscurarono al suo passaggio, la ragazza raggiunse il suo armadietto in cinque secondi aprendolo e imprecando qualche volta per il suo rossetto sbavato –buongiorno latina- Mercedes la salutò passando –ciao Oprah- sorriso da stronza, fatto, si rigirò e salutò ancora qualche compagna del glee e prese in giro qualche matricola, finchè una Rachel innervosita con i vestiti sporchi non le inciampò davanti –se non avessi visto questo nasone ti avrei presa per una grande e immensa gomma da masticare- stava per aiutarla ma si bloccò –non sei divertente Santana, mi hanno gettato cinque granite insieme stamattina, direi che non ricevevo una granita da quanto qualcuno non mi ha difeso- le lanciò uno sguardo –eppure ti sposi con quel qualcuno che non c’è mai- Rachel abbassò lo sguardo –io volevo dirgli di no, ma poi ieri mi hai detto quelle cose e..- Santana le mise un dito sulle labbra, cosa che fece tremare entrambe -ferma quel vomito di parole che ti sta per uscire dalle labbra, tu  mi hai mentito cazzo, ma la sai una cosa, sposati pure Finn o chi cazzo ti pare! Non mi interessa di un Hobbit, sai quante ragazze farebbero la fila per stare con me, non ho bisogno di una nana canterina egocentrica e rompi palle!- Santana chiuse l’armadietto di botto e andò via, gli occhi le si inumidirono ma evitò di piangere, al contrario di Rachel che andò dal suo ragazzo che l’abbracciò e le chiese quale fosse il problema, come risposta ebbe un si per sposarlo, il ragazzo le sorrise e la prese per mano.

Passarono cinque giorni, le cose non miglioravano anzi andavano sempre peggio, le regionali erano vicine ormai, solo due giorni, Santana non smetteva di prendere in giro Rachel e quest’ultima ormai si era stancata anche di rispondere. Un giorno però l’ebrea si stancò, decise di aspettare la latina negli spogliatoi, dato che era sempre l’ultima ad uscire, quindi con molta calma si asciugò e si rese presentabile, mentre la aspettava le capitò di sentire una conversazione fra l’ispanica e una cheerleader –andiamo Santana ti sei rammollita?- la latina sbuffò –lasciami in pace non ne ho voglia- la ragazza ci rinunciò ed andò via, Santana girò l’angolo e si ritrovò Rachel davanti –oddio Berry ma che fai mi pedini? È inutile non te lo dò il mio assolo!- Rachel le si parò davanti –perché fai così? Mi hai detto tu di sposarlo- Santana cercò di scappare dal suo sguardo –cosa dovevo dire? Starai bene con lui del resto, ora spostati Hobbit devo andare via- Rachel alzò gli occhi al cielo –lo so cos’è successo, lo hai fatto anche con Brittany! Ma voi due… cioè perché fai così con me?- Santana smise di difendersi, fece cadere quel dannato muro e le si avvicinò – perché io ti amo- le rubbò un bacio, diverso da tutti gli altri, questo non era dolce, ne eccitante, era solo triste e salato, perché ormai la latina piangeva e le lacrime le solcavano le labbra rendendole salate, Santana fu la prima a staccarsi da quelle labbra tanto desiderate, non le diede il tempo di rispondere che scappò, senza fregarsene che gli altri la vedessero, per la strada incontrò Quinn, che la prese per il polso, senza parlare, avendo già capito, la portò in una classe vuota e la lasciò sfogare. Nel frattempo Rachel si era seduta, il respiro mozzato e il battito accellerato  -anche io..- aveva ripetuto almeno cento volte per poi scoppiare a piangere.

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


CAPITOLO 9

Anche le regionali erano arrivate, in quei pochi giorni che passarono tutto cambiò. Santana dopo aver scoperto che Rachel aveva detto si a Finn iniziò a distruggersi andando a letto con chiunque gliela dava, poi iniziò a stancarsi anche di quello, proprio non ci riusciva più, quindi si limitò a fissare Rachel dalla sua solita ultima fila, la guardava accanto al suo ragazzo e le veniva la nausea, ogni tanto Rachel si girava, il loro occhi incontravano, si desideravano e proprio come si erano incontrati si lasciavano, perché una delle due non riusciva a reggere il peso dell’altra. I litigi fra Santana e Rachel aumentavano sempre di più, la maggior parte della classe neanche se lo spiegava, e il professor Shue cercava di fare qualsiasi cosa non facesse creare polemiche ogni giorno. Ormai si andava avanti così, sopravvivevano entrambe senza riuscire a vivere l’una senza l’altra. I giorni per la latina diventarono sempre più monotoni, la sera andava nei pub e tornava la mattina, cercando di dimenticare quella ragazza, ma qualsiasi persona gliela ricordava, dal canto suo Rachel era intenta nei preparativi dell’imminente matrimonio, ma qualcosa le mancava, un vuoto dentro iniziava a farsi sempre più profondo, Rachel lo sapeva, sapeva che quel vuoto non sarebbe scomparso finchè non sarebbe stata con Santana, ma lei aveva scelto Finn, per il semplice fatto di avere paura, quella paura però la stava distruggendo. Santana stava nel suo camerino, a fissarsi allo specchio, con lo sguardo verso il vuoto –andiamo alza quel sedere dalla sedia e andiamo a cantare, dov’è finito Snixx?- Mercedes le fece un occhiolino –si è stancato anche lui- la latina sbuffò annoiata –ragazze forza, i ragazzi hanno finito, andate in scena- Santana si alzò senza voglia e corse sul palco. La canzone iniziò con la sua voce, alla seconda strofa dopo l’acuto di Mercedes il pubblico era già in piedi, Santana si rese conto che quella canzone la identificava, ed identificava anche Rachel, ecco perché alla  seconda parte di Santana, la latina iniziò a dedicarle quella canzone, alla fine l’ispanica si rese conto di essere stata fin troppo seria, ma l’ansia la stava divorando, fra un po’ sarebbero finite le regionali e i due Fidanzatini si sarebbero sposati, Rachel aveva capito che quella canzone era per lei, sapeva bene che si stava facendo odiare come non mai, ma non sapeva come rimediare –Andiamo Rach tocca a te, stupiscili- il professore interruppe i suoi pensieri e la invitò ad andare sul palco. Rachel cantò una canzone d’amore e non smise mai di fissare Santana che le stava accanto, Finn invece la fissava stranito, il ragazzo si era accorto di quello che c’era fra le due, ma aveva la convinzione che Rachel avesse scelto lui.
Alla fine dopo aver proclamato il vincitore, loro ovviamente, tutti tornarono nei camerini, tutti tranne Santana che andò fuori, accanto al pullman degli usignoli, fissò il cielo stellato e le sembrò di vedere gli occhi di Rachel così scosse la testa –che bel cielo c’è stasera- Santana sussultò dalla paura –mi hai spaventata Berry- Rachel le si avvicinò iniziando a fissarle il cielo –perché?- Santana sembrò non capire –perché mi hai dedicato quella canzone?- Santana spalancò di poco la bocca –non credo di essere stata l’unica eh Berry? E poi a me era un inno alla forza tu dicevi di amarmi- Rachel spalancò gli occhi –io credo che..- in quel momento le due ragazze si ritrovarono vicine davvero tanto –Santana, mi accompagni a casa ho dimenticato il mio vestito da damigella, oh ciao Rachel- Quinn spuntò all’improvviso facendole allontanare –si arrivo Quinn- Rachel salutò entrambe e rimase a guardare il cielo, buio e profondo come un pozzo, e di tanto in tanto si soffermava su una stella, pensò se anche lei un giorno sarebbe diventata una di quelle supernove, dopo un po’ Finn la chiamò per dirle che dovevano andare così lo seguì e parti con il suo futuro marito.
 
-non verrai giusto?- Quinn guardò per un secondo la sua migliore amica per poi tornare a fissare la strada –non ce la farei a venire-  Santana guardò fuori al finestrino –avevo pensato che tu potessi…- Santana la bloccò –non lo farei mai, lei sarà felice con Finn, se ami davvero qualcuno devi lasciarlo andare- Quinn guardò il suo cellulare che non smetteva di vibrare –ma lei ti ama San- Quinn riaccese il telefono –non abbastanza- Santana fece un sorriso amaro e si catapultò sul seggiolino posteriore dove il suo cellulare continuava a vibrare, era Rachel, stava per rispondere, ma un rumore di clacson la fece distrarre, vide un immenso camion, la sua migliore amica che urlava qualcosa, il camion le venne addosso, e lo specchio le si spappolò sul viso e sulle spalle, ferendole delle parti del corpo, vide la sua migliore amica a terra senza sensi, si sentì mancare, così vide il buio, cadde a terra, sentì il rumore di una sirena e disse una frase poi si addormentò come cullata da quella sirena.
 
-ma che fine hanno fatto- Rachel camminava avanti e dietro per quella sala con il suo magnifico vestito, il cellulare stretto al petto –che ti ha detto Quinn?- Tina le chiese seduta accanto a Mike –non risponde- Rachel avanzò il passo –prova a chiamare Santana- propose Brittany – l’ho chiamata tre volte, non mi risponde- Rachel si bloccò, sentì un brivido percorrerle la spina dorsale, come se fosse un allarme, un segnale di pericolo –tesoro o andiamo adesso o mai più- Finn entrò nella stanza con il suo smoking –non possiamo aspettare solo altri cinque minuti?- Rachel lo guardò speranzosa –o adesso o mai più- Finn aveva un po’ di malinconia nella sua voce, Rachel si stava apprestando a seguire il suo ragazzo finchè il suo cellulare non prese a suonare –pronto?- quel brivido iniziò a diffondersi –Rachel Berry?- Rachel emise un “mmh” –abbiamo trovato il suo numero fra i preferiti di una ragazza, non so se la conosce, ispanica, capelli neri…- Rachel balbettò un si –stava in compagnia di un’altra ragazza bionda, ci hanno chiamato dall’autostrada, hanno avuto un incidente- Rachel spalancò la bocca mise una mano davanti ad essa e il telefono le scappò di mano cadendo sul pavimento freddo, tutti avevano sentito dato che Rachel aveva il vivavoce , nessuno però riusciva a muoversi al pensiero delle due cheerleaders spappolate in una macchina, poi Finn scosse la testa e con tutta la forza che aveva in corpo prese il telefono –dove le state portando?- Finn cercò di mantenere un tono fermo –all’ospedale di Lima- Finn annuì ed aggiunse un “arriviamo subito”, staccò al telefono e tutti si precipitarono alle rispettive macchine.
-possiamo parlare Rachel? So che forse non è il momento migliore- Finn aveva capito che Rachel stava male perché in quella macchina con Quinn c’era anche la latina –cosa c’è Finn- la ragazza sbuffò –tu la ami Rachel, che ci fai qui con me? Non puoi rovinarti la vita sposandomi- Rachel si girò di scatto ancora con le lacrime –Finn io non so…- Finn le prese una mano –andiamo Rachel, non avere paura, ho visto come vi guardate, siete perfette, non sono arrabbiato forse un po’ triste ma che ci posso fare- Rachel gli sorrise –mi dispiace, tu sei un ragazzo perfetto ma…- Finn la bloccò – ma non sono lei- gli fece un piccolo sorriso dispiaciuto e tornò a guidare. Dopo qualche minuto furono arrivati e tutti notarono la freddezza che c’era fra i due sposini. Finn stava seduto accanto a Puck e Sam e Rachel non faceva altro che andare avanti e dietro, finchè Brittany non la prese con se e la portò in un posto più tranquillo –Rachel devi calmarti- la ragazza ebrea però non si fermò neanche quando Brittany le bloccò le spalle –come faccio? La ragazza che amo sta chiusa li dentro e non so manco che ha!- Rachel scoppiò di nuovo a piangere –ma che dici, Santana è forte e si sveglierà, lo farà per te- Rachel la guardò –lei mi odia Brittany, l’ho sentita quella canzone sai?- la biondina le sorrise –non è vero, una notte è venuta a dormire a casa mia perché si sentiva sola, non ha fatto che ripetere il tuo nome mentre dormiva- Rachel smise di piangere –capisci che lei ti ama? E che tu l’hai salvata? Prima ho sentito per caso un dottore che ne parlava, ha detto che Santana non ha avuto danni gravi come Quinn perché stava dietro per rispondere ad una chiamata, capisci? La stavi chiamando tu Rachel- Rachel le sorrise e l’abbracciò –sei un genio Brittany- la bionda le sorrise e le porse una mano per rientrare –ma Quinn cos’ha allora?- Brittany non fece in tempo a rispondere perché entrambe rimasero a fissare Puck che sclerava –cazzo la mia ragazza e la mia migliore amica sono li dentro fatemi entrare!- Finn lo prese per le spalle e lo bloccò –la signorina Fabrey ha ricevuto un danno celebrare momentaneo, quindi starà sulla sedia a rotelle e dovrà fare delle fisioterapie- tutti furono leggermente sollevati dal sapere che aveva riportato un danno momentaneo –e Santana?- la voce di Rachel si fece spaziò da dietro i suoi compagni, stringeva ancora la mano di Brittany quando fu arrivata avanti –è la sua ragazza?- Rachel spalancò gli occhi –no è la sua, diciamo, migliore amica- Finn la salvò –per fortuna la signorina Lopez si trovava dietro alla macchina- altra stretta di Brittany –quindi ha ricevuto meno danni, solo qualche taglio profondo per il corpo- Puck nel frattempo si era calmato –signor Puckerman la signorina Fabrey gradirebbe vederla- il ragazzo scattò pimpante e, accompagnato da un’infermiera, arrivò dalla sua amata –posso vedere Santana?- la voce timida di Rachel fece sorridere il medico  che le annuì, le fece strada e la accompagnò dalla latina. A Rachel  le si spezzò il cuore vederla così piena di graffi, ma uno in particolare la fece incazzare ancora di più, stava sul suo labbro inferiore, ora quelle labbra perfette erano rovinate a causa di qualche camionista, Santana stava dormendo, e appena Rachel le sfiorò la mano un ghigno che sembrava un sorriso le comparve sul volto, Rachel le accarezzò il labbro ferito, per poi abbassarsi e darle un bacio lieve senza farle del male –Mi hai fatto morire dalla paura Santana- la ragazza si sedette e per qualche minuto rimase a fissare le sue dita intrecciate a quelle della latina –Rachel vogliamo sapere chi rimarrà la notte con Santana, a te va’ ti rimanere qui?- Rachel lasciò la mano dell’altra ragazza fissando Finn per poi annuire, il ragazzo le sorrise –quelle cose le pensavo davvero in auto Rachel, non ho problemi se tu stia con Santana, a me basta che tu sia felice- Rachel si alzò e lo abbracciò –buona notte Rachel- le diede un bacio sulla fronte e se ne andò. Così Rachel decise di accovacciarsi accanto a Santana, facendole passare un braccio sulla pancia, le baciò una guancia e senza farla male la strinse a sé, si addormentò dopo qualche minuto.

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***



CAPITOLO 10

Santana si svegliò proprio sperava di non essere, su un letto bianco come tutto il resto, sperò che tutto fosse stato un sogno, ma invece era lì, la sua migliore amica su una sedia a rotelle e la sua amata sposata con un bietolone, non poteva andare peggio, oppure sì, Santana sentiva un dolore allucinante al labbro, se lo toccò e con orrore constatò un taglio su di esso, pensò alle sue labbra amate che adesso erano rovinate, ma un peso sulla sua spalla le fece dimenticare il labbro, qualcosa di sottile le faceva il solletico al collo, era piacevole sentire quel calore sulla sua spalla, finchè quel calore non emise un sospiro, Santana abbastanza sconvolta accese la luce sulla sua testa, appena scattò l’interruttore davanti a sé ci fu la visione migliore del mondo, quella ragazza nana la stringeva e dormiva beatamente sulla sua spalla piena di graffi, i capelli le andavano sotto il collo solleticandola e ogni tanto faceva dei ghigni che sembravano sorrisi, Santana pensò stesse sognando Barbra, dopo un po’ notò che il suo vestito da sposa stava piegato su una sedia, evidentemente la ragazza si era spogliata per stare più comoda, poi il suo sguardo cadde sulla mano di Rachel, poggiata sulla sua pancia, nessuna fede ne anello, Santana sorrise, sorrise così tanto da sentire una fitta di dolore al labbro, guardò un attimo il soffitto per rendersi conto di cosa le stava succedendo, quella ragazza non si era sposata, e ora le stava accanto! Tornò a fissarla e con meraviglia ritrovò gli occhi di Rachel fissi su di lei –hei- accennò appena –Ciao- Santana le rispose timidamente –come stai?- Rachel si alzò e si mise sulla sedia difronte alla ragazza –torna qui- la latina mise il broncio e indicò il punto del letto dove prima stava la ragazza, Rachel sbuffò e si rimise accanto alla ragazza –ora sto bene- Rachel sorrise –come mai sei qui?- Santana chiese con un po’ di imbarazzo dopo qualche secondo di silenzio –non dovrei?- Rachel alzò un sopracciglio –non vorrei creare problemi fra te e Finn- Rachel la fissò –io e Finn non stiamo più insieme- Santana sorrise per poi scuotere la testa –mi dispiace, o almeno credo- Rachel abbassò lo sguardo e le baciò il collo –mhm, inventala meglio la prossima volta- Santana scoppiò a ridere, prese il viso di Rachel fra le mani e glielo alzò, gli schioccò un bacio –tu e Finn non avete…?- gesticolò qualcosa con le mani, facendo sbuffare Rachel –sei una ninfomane!- Rachel si girò dall’altro lato – dico davvero- Santana la fece girare e la guardò seria –no, va bene?- la latina sorrise di nuovo per poi fiondarsi sulle sue labbra, iniziarono a baciarsi con trasporto, finchè Santana non si staccò di botto –Nana ma che cazzo! Mi hai morso il labbro- Santana si mise una mano sul viso per poi vedere gli occhi leggermente lucidi di Rachel – Scusa- si morse un labbro e torno a fissarla –perché piangi?- Rachel continuò quel movimento del labbro come se volesse mangiarselo, Santana rimase incantata –non mi chiamavi da tempo nana- Santana scosse la testa –ma è vero- Rachel non smetteva – va bene smettila con quel labbro, mi fai incantare, sei piccola ma certe volte sembri me- Rachel ottenne quello che voleva così le passò un dito sulla pancia appena scoperta –davvero?-  Santana deglutì –vieni qui- la tirò per un braccio –siamo in un ospedale San!- la latina alzò gli occhi al cielo –volevo solo abbracciarti! Poi sono io la ninfomane!- emise uno sbuffo e la strinse fra le sue braccia, Rachel sorrise –cosa sognavi prima?- Santana sbottò curiosa –è troppo imbarazzante- Rachel si coprì il viso con un braccio di Santana  -Barbra?- Rachel scosse la testa –io in realtà stavo sognando te- si girò verso Santana che aveva un sorriso immenso stampato in faccia, le fossette si mostrarono e Rachel prese a baciargliele –queste monelle mi erano mancate- l’ebrea infilò un dito in una delle due fossette –okkey potrai giocarci quanto vuoi ma ora lasciami dormire- Rachel sbuffò e dopo averle schioccato un bacio le si accovacciò accanto –ti amo Lopez-  Santana chiuse gli occhi e fece giusto in tempo a sentire quelle tre parole magiche uscire dalla bocca di Rachel, si addormentò con il sorriso.
 
Passò una settimana da quella notte, Santana era tornata a casa due giorni dopo e Rachel non le si era mai staccata da vicino, Quinn stava già andando a  fisioterapia e aveva promesso di ballare alle nazionali, cosa che sarebbe successa davvero dati i miglioramenti che raccontavano Puck e Mercedes che la accompagnavano ad ogni visita. Santana stava pensando nel suo letto quella mattina, il suo labbro si era quasi sanato e le cicatrici sul resto del corpo erano scomparse, si notava solo un succhiotto fatto da una piccola Barbra che proprio in quel momento le saltò addosso sedendosi sulla sua pancia –buongiorno bella latina- si sporse per darle un bacio –Ragazze forza dovete andare a scuola- ad un centimetro l’una dall’altra uno dei due padri di Rachel le chiamò facendole sbuffare entrambe. Le due si alzarono ed andarono a prepararsi, dopo aver fatto colazione ed aver salutato Hiram e Leroy le due ragazze andarono a scuola con la moto di Santana che aveva parcheggiato la sera prima a nel cortile dell’ebrea – spero ci siano tante curve Rachel- scoppiò a ridere Santana –se vuoi abbracciarmi puoi farlo quando vuoi- Rachel le sussurrò all’orecchio per poi darle un bacio sulla guancia. Dopo neanche dieci minuti arrivarono a scuola, la latina scese dalla moto e le tolse il casco ritrovandosi a qualche centimetro dal suo viso, proprio come la prima volta, solo che adesso l’avrebbe baciata, si avvicinò e stava anche per schioccarle quel bacio se una ragazzina pimpante biondina non emetteva dei gridolini felici –diamine Brittany sta zitta- la voce di Quinn si sentì al suo fianco e le due ragazze si girarono –avete finito di guardare lo spettacolo? Magari gradite anche dei pop corn?- Santana rispose acida –buongiorno Lopez che c’è sei nervosa? La Berry ti ha fatto stare sotto?- questa volta fu Mercedes ad irrompere nel loro quadretto facendo ridere anche la stessa Rachel –va bene basta, Mercedes sei squallida, Fabrey e Pierce non stiamo insieme!- le tre ragazze difronte a loro alzarono un sopracciglio –già perché io e la mia migliore amica ci teniamo la mano e ci facciamo succhiotti, vaa bene hai ragione Lopez, ci vediamo- le tre ragazze le salutarono per poi scomparire, Santana e Rachel si guardarono e scoppiarono a ridere per poi lasciarsi la mano ed incamminarsi verso gli armadietti –per quanto dovremo tenerlo nascosto Santana?- Rachel aprì il suo armadietto –non voglio che nessuno ti faccia del male- in quel momento passò Finn, Santana era intenzionata a parlargli quindi disse a Rachel di aspettarla in aula canto, si avviò alla ricerca del ragazzo. Lo trovò accanto a Puck mentre parlavano con due cheerleaders –Finn possiamo parlare- il ragazzo sembrò incuriosito e le rivolse lo sguardo – mi dispiace per Rachel- Finn si guardò in giro –non mi interessa, non fa niente, non è colpa mia se ho creduto che fosse una brava ragazza- Santana strinse i pugni, portando lo sguardo dove lo portava Finn, diretto dritto ad una Cheerio, Santana giurò che se qualcuno l’avesse vista avesse detto che le si sarebbe accesa una lampadina in testa – tu l’hai tradita con quella troietta? Da quanto?- Finn la fissò e sorrise, un sorriso glaciale –credo che la troietta qui non sia la Cheerio, non sono affari tuoi- Santana lo prese per la maglia – da quando andava avanti Finn?- lo disse a denti stretti preparando una mano a mezz’aria chiusa in un pugno –dalle nazionali dell’anno scorso, ma lei ha fatto la troia con un’altra ragazza!- Santana sentì quella parola e il pugno che si stava abbassando si rialzò andando a prendere il labbro superiore e il naso del ragazzo facendolo indietreggiare e poi inciampare sui suoi stessi piedi –non osare chiamarla così!- Santana si girò e ancora innervosita andò nell’aula canto, non trovando Rachel sospirò, non voleva dirle che il suo dolce ragazzo la tradiva da più di un anno, e pensare che Rachel si odiava per il fatto di tenere sia a Santana che a Finn, la latina a quel pensiero strinse i denti, una cosa sicura, quel cretino non l’avrebbe passata liscia. Dopo un po’ Santana vide Rachel entrare dalla porta, lo sguardo e il sorriso dritto su di lei, le andò accanto e ne approfittò per baciarle il labbro prima che entrasse il professore –ci siamo tutti?- i ragazzi si guardarono intorno notando che Finn non c’era, finchè una figura di un ragazzo alticcio con la maglia sporca di sangue e il naso e il labbro sanguinante non entrò, Rachel si catapultò dal suo ex ragazzo –che ti è successo Finn?- il ragazzo fissò Santana –chiedilo alla tua amichetta- Rachel si girò e fissò Santana che alzò le spalle –il bietolone ha istigato Snix- Finn alzò gli occhi al cielo –io allora avrei dovuto ucciderti?- Santana si alzò di botto –smettila di fare l’innocente! Sei un bambinone panciuto con delle tettine più grandi e mosce di tutte le ragazze qui dentro che si nasconde dietro una faccia da ebete!- si sentirono risatine ovunque –di cosa sta parlando Finn?- Rachel lo fissò e lui deglutì –vuoi che lo dica io?- il ragazzo non rispose, quindi Santana andò al centro della stanza –lo prendo per un sì, sapete il nostro caro dolce Finnocenza non è poi così innocente, bensì sotto tutti quegli strati di carne molliccia c’è un vero stronzo, e per dirlo io- tutti risero –comunque stavamo dicendo, senza troppi giri di parole il balenottero qui presente si è portato a letto una delle troiette che ci sono nei Cheerioo dopo essersi divorato Rachel alle nazionali e averci fatto perdere- tutti spalancarono la bocca compreso il professor Shuester, Rachel lo fissò, gli mollò un ceffone e poi andò via dalla classe –spero tu sia contenta- Santana lo fissò con disgusto –no direi di no-  lasciò l’aula anche lei per seguire la sua quasi ragazza, la trovò davanti al suo armadietto che lo sbatteva violentemente –io come la cretina che gli credevo- la sentì sclerare da lontano così le si avvicinò e l’abbracciò da dietro –io stavo per sposarlo Santana capisci? Stavo per preferire lui a te! Che mi passava per la testa quando ..- Santana le baciò il collo facendola ammutolire –ora però stai con me però?- Rachel si girò e le sorrise –e se ti dicessi di no?- Santana continuò a baciarle il collo – ucciderei chiunque ci provasse con te- Rachel emise un gemito –perché sei mia- Santana alzò lo sguardo Rachel le si avvicinò e le schioccò un bacio, per poi prenderla la mano –dove andiamo abbiamo il glee- Rachel la guardò con una strana luce negli occhi –devo andare al bagno- Santana corrugò la fronte –e ti devo mantenere la gonna?- disse ironica –ho bisogno di te, zitta  e cammina- Santana capì le intenzioni dell’altra ragazza e compose una perfetta “O” con le labbra, le due si diressero in bagno, e per la prima volta, quella volta nessuna delle due pensò alle conseguenze.

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Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***


CAPITOLO 11

Rachel si stava dirigendo sulla sua sedia a dondolo per rilassarsi e per prendere un po’ di sole dopo il pomeriggio passato a studiare le canzoni per le nazionali ormai vicine di qualche giorno, chiuse gli occhi per un secondo, per poi riaprirli ritrovandosi una figura  che la copriva dal sole –Papà spostati sto cercando di abbronzarmi- cercò di mandare via quella figura agitando la mano, finchè quel qualcuno non gliela bloccò, si abbassò e la baciò delicatamente –mmh, papà da quanto mi vuoi così bene- Rachel scoppiò a ridere –andiamo Berry, dobbiamo fare compere, alza quel bel sederino che ti ritrovi avvisa i tuoi e vieni con me- Santana le sorrise –vaa bene mamma- l’ebrea usò un tono da bambina che fece sbuffare Santana –Papi io vado al centro commerciale- si sentì un rumore un botto –stai bene?- Rachel guardò Santana divertita –certo tesoro, ma con chi vai?- il padre di Rachel si affacciò dalla piccola finestrina che dava sul giardino –Con me, salve signor Berry- Santana alzò una mano –oh ciao Santana, allora buone compere- l’uomo le sorrise, e le due ragazze si avviarono alla macchina di Santana. La latina accese l’auto e in poco tempo uscì dal quartiere di Rachel – gliel’hai detto vero?-  Rachel fissò Santana –cosa?- ci fu un attimo di silenzio, dato che la latina stava sorpassando –che noi due stiamo insieme- Rachel sorrise per l’imbarazzo della sua ragazza –mi hanno visto mentre mi baciavi, e ho dovuto dirglielo, ne sono molto felici, adoravano Finn ma credevano fosse troppo.. ehm..- Rachel iniziò a gesticolare –Bietolone?- scoppiarono a ridere –si, proprio quello, quando gli ho detto di essermi innamorata di te hanno fatto i salti di gioia- Santana per poco non urtò con un’auto davanti a lei –cosa hai detto?- Rachel alzò un sopracciglio –che hanno fatto i salti di gioia- l’ebrea alzò le spalle –no prima, che hai detto prima- Santana deglutì a vuoto –ah, quello- Rachel abbassò lo sguardo, per poi rialzarlo scoprendo la sua ragazza che sorrideva mostrando le sue fossette –perché sorridi?-  Santana si girò verso di lei stralunata –eh io cosa? Non sto sorridendo!- Rachel le si avvicinò e le baciò le fossette ancora visibili –stai arrossendo- Santana spalancò gli occhi –smettila Berry- Rachel sorrise –va bene- alzò le braccia, notando che erano arrivate scese dalla macchina e subito fu raggiunta dalla sua ragazza che intrecciò le sue dita a quelle dell’ebrea, le fece un cenno con la testa e le due si avviarono all’entrata.

Dopo aver girato otto negozi Rachel si era decisa a provare un vestito, così Santana si gettò sul divanetto sbuffando, aspettò qualche minuto prima che la sua ragazza uscisse dal camerino, il suo vestito era rosa, lungo con lo scollo a cuore, stretto fino al polpaccio dove scendeva a sirena, ai piedi aveva dei tacchi dello stesso colore del vestito, che la rendevano alta quanto bastava per non essere più considerata una nana, Santana rimase a guardarla, con gli occhi spalancati e la bocca arrivata quasi al pavimento –se.sei be.be.bellissima- Rachel scoppiò a ridere sentendo Santana balbettare, quando la latina si fu ripresa prese di nuovo per mano la sua ragazza, la portò alla cassa e poi uscirono e tornarono alla macchina –perché mi hai portato a comprare un vestito?- Rachel la fissò mentre guidava, le sembrò bellissima in quel momento, concentrata sulla strada –non vorrai andare al ballo domani con le tue gonne a quadretti e le maglie con le renne spero-  Rachel si mise una mano davanti alla bocca, si era proprio dimenticata del ballo, aveva intenzione di invitare Santana, ma le era passato di mente a causa delle nazionali –cosa c’è che hai visto?- Santana la fisso e sorrise –io mi sono dimenticata di chiederti se volevi venirci con me- la latina scoppiò a ridere –lo so è per questo che ho pensato a tutto io- Rachel le baciò la guancia soffermandosi per qualche secondo –e il tuo vestito?- Santana si girò sorridendo –è una sorpresa- Rachel fece il broncio –andiamo Lopez, solo una sbirciatina- Santana non la guardò –no- disse seccata –dai sai come sono curiosa- le accarezzò una guancia –ti ho detto no- Rachel tornò imbronciata –tanto sono sicura che è rosso- Santana sussultò –come fai a saperlo?- Rachel sorrise –hai sempre un qualcosa di rosso addosso, che sia rossetto ,maglia o pantalone, persino la divisa da Cheerio è rossa, e poi il rosso ti sta così bene- Rachel abbassò la voce pronunciando quell’ultima frase –si ma ti basta sapere questo, il resto lo saprai domani- Rachel sprofondò nel seggiolino sbuffando, la sua ragazza era proprio un osso duro –che si fa stasera?- Rachel sbottò in un attimo di silenzio –non lo so decidi tu, per favore niente Barbra però- Rachel alzò gli occhi al cielo –ieri siamo andate in quel locale per lesbiche, stasera vediamo Barbra!- Santana sbuffò –ma a te è piaciuto quel locale! Ti sei fatta pure rimorchiare da una tipa tutta siliconata! Neanche Quinn ha così tanto silicone- Rachel la fissò –perché tu poi sei tutta naturale vero?- le indicò le sue “gemelle” –intanto ti piacciono queste due- Rachel sbuffò – quelle di quella ragazza erano migliori- Rachel scoppiò a ridere mentalmente, sperando una scenata stile Snixx –cosa? Come fai a saperlo? Rachel Barbra Berry sei una ninfomane! Te la sei anche portata a letto? Quella sotto specie di pellicano con le labbra gonfiate e le tette siliconate appena la rivedo io, io, aaargggg! – Rachel scoppiò a ridere sentendo la sua ragazza sclerare –Snixx è gelosa- iniziò a cantonare facendola innervosire ancora di più – Rachel smettila altrimenti io..- Santana la guardò come una furia –tu che fai?- Santana sorrise maliziosamente –sai cos’è un voto di castità?- Rachel spalancò gli occhi –non oseresti- disse l’ebrea con aria di sfida –allora smettila e dammi un bacio- Santana si girò verso di lei, fermando la macchina ormai fuori casa sua, Rachel però guardò dall’altro lato della strada per non baciarla, per poi scendere dall’auto. Santana la seguì e le prese i fianchi e la bloccò contro la sua macchina, la guardò intensamente per poi baciarla con trasporto –Buon pomeriggio ragazze- le due si staccarono imbarazzate –mamma!- Santana sbuffò –vado a lavoro Santana, fate le brave, non mi sporcate le lenzuola- scoppiò a ridere facendo un occhiolino a sua figlia –MAMMA!- le urlò contro quando ormai era già partita, Rachel stava sghignazzando al suo fianco – se te lo stai chiedendo, è entrata in stanza una volta quando io e Brittany stavamo  facendo movimento- Rachel rise ancora più forte –allora già sapeva che tu fossi lesbica?- le disse dopo essersi calmata, Santana annuì e le sorrise facendola entrare. Si chiuse la porta alle spalle e si tuffò sul divano –Rachel non pensarci neanche, il mio vestito non sta sopra- Rachel sbuffò scoppiando a ridere. Vide la sua ragazza stesa con le gambe e il sedere all’aria così le saltò addosso iniziando a farle il solletico sui fianchi, Santana non riusciva a liberarsi e sapeva che l’avrebbe fatta pagare a quella ragazza, ma tutti i suoi pensieri di omicidio e vendetta scomparvero quando a ragazza stanca le si accasciò addosso abbracciandola –fa caldo Rachel- Santana cercò di liberarsi da quella presa così dolce –non mi interessa, sudiamo sempre insieme- Rachel ricevette uno schiaffo dalla sua ragazza che poi scoppiò a ridere –la mia compagnia non ti fa bene- Santana le diede tanti baci sulla guancia.

Santana fu la prima a svegliarsi dopo ben tre ore passate a dormire accanto alla sua ragazza, che aveva la testa poggiata sulla sua pancia, Santana iniziò ad accarezzare la schiena di Rachel, provocandole tanti piccoli brividi sulla schiena, dopo qualche minuto prese il cellulare di Rachel che iniziò a squillare –Kurt!- dall’altro lato del telefono si sentì come il fischio di un treno –Santana? Ma come? Vabbe non importa, dov’è Rachel?- il ragazzo era leggermente sorpreso –sta qui, dorme- Santana rispose abbassando la voce –va bene, volevo solo dirle che non andrò a New York per adesso, io e Blaine abbiamo prolungato le vacanze- Santana sorrise –Lady Hummel è un anno che sei in Europa con quella specie di gnomo con il papillon, va bene l’avviso, credo che a New York troverai anche me- si sentì uno sbuffo –ma che piacere- Santana sorrise –andiamo Porcellana, ci divertiremo, ora devo andare la mia piccola si sta svegliando- il ragazzo la salutò e chiusero la chiamata, Santana si girò e si ritrovò le labbra della sua ragazza davanti a lei, che si appoggiavano sulle sue –buona sera- sorrise la latina –con chi parlavi?- Rachel sbadigliò –Kurt- Rachel spalancò gli occhi –cosa? Perché non mi hai svegliato! Non parlo con il mio migliore amico dal tuo incidente!- Rachel cadde di peso sul letto di Santana –voleva solo dirti che ha prolungato le vacanze e quindi verrà a New York più tardi- Rachel si fece cupa abbassando lo sguardo –starò in quel dormitorio per tutti i cinque anni- Santana scosse la testa e le sorrise, corse verso la sua scrivania inciampando sulle scarpe di Rachel, dopo averla guardata in modo assassino iniziò a frugare nella sua borsa – ma cosa stai cercando?- dopo poco Santana tornò accanto alla sua ragazza porgendole una foto di un appartamento, ampio e largo, con tre camere da letto due bagni e una cucina ed un salone immenso, Rachel rimase a guardarlo per poi vedere l’indirizzo –è a Bushwick, New York, di chi è quest’appartamento?- Santana le sorrise –mio, cioè nostro se non ti va di stare in quel dormitorio e può venirci anche Lady Hummel e Gay Berry se gli va- Rachel spalancò gli occhi –e Louisville ? – Santana alzò le spalle –non ci vado-Rachel la guardò –VERRAI A NEW YORK!- Rachel scattò sul letto per poi gettarsi sulla sua ragazza e abbracciarla.

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Capitolo 12
*** Capitolo 12 ***


CAPITOLO 12

-Rachel svegliati è mezzo giorno!- l’ebrea aprì gli occhi ritrovandosi nella stanza di Santana con un forte mal di testa, si stropicciò gli occhi come una bambina e si alzò andando dalla sua ragazza –Ciao Santana- Rachel parlava a voce bassissima –Ciao piccola- le schioccò un bacio sulla fronte –prendi questa tisana, fa bene contro le sbornie- Rachel bevve un sorso –ma cos’è successo? Perché sono qui?- sbadigliò –ieri siamo uscite e hai un po’ esagerato con i bicchierini, non ti avrei mai permesso di arrivare a casa tutta ubriaca, quindi hai dormito qui- Santana le si sedette accanto –non ricordi niente?- Santana mangiò un biscotto –solo che due ragazzi ci hanno offerto un drink e poi hanno visto che tu mi ficcavi la lingua in gola- disse in tono stanco, Santana scoppiò a ridere –la loro faccia è stata grandiosa- Rachel sorrise con Santana nonostante il mal di testa, sembrava che sentirla ridere avesse alleviato un po’ quel dolore –allora stasera ti passo a prendere con Britt alle otto- Rachel annuì per poi alzarsi e barcollare un po’ –Berry sembri uno zombie- Santana scoppiò a ridere prendendola al volo quando stava per cadere –mi sento malissimo- Rachel si massaggiò gli occhi –hai vomitato?- l’ebrea scosse la testa –è per questo, appena vomiterai andrà tutto meglio- Rachel spalancò gli occhi, si mise una mano davanti alla bocca e scappò verso il bagno, Santana scoppiò a ridere e la seguì. Si appoggiò allo stipite della porta incrociando le braccia al petto –non sei molto abituata eh?- Rachel scosse la testa, seduta a terra –cosa facevate tu e Finnocenza?- Santana le si sedette accanto –era troppo impegnato con le Cheerleaders per ricordarsi di me- Rachel mise la testa sulla spalla di Santana –ci tieni ancora?- Rachel fissò per un attimo il vuoto -non lo so- la latina la strinse a sé –vuoi che io…- Rachel non la fece finire di parlare –no, non ripensarci neanche! Tu devi stare qui con me, questo è il mio posto e questo è il tuo, siamo io e te contro il mondo- Santana sorrise e la baciò –devo dirti una cosa- Rachel la guardò –la sai quella strana tradizione che ad ogni ballo prima della mezza notte si deve baciare la persona che si ama così sarà per sempre?- Rachel la ascoltò –si, l’anno scorso  mi ha baciato uno sconosciuto, tu chi hai baciato? Brittany?- la latina le sorrise e la accarezzò una guancia –no, lo ricordo come se fosse ieri, stavo al centro della pista, tutti stavano a coppie e mi guardai intorno, vidi Brittany baciare quel bradipo con gli occhiali, mi girai con sguardo disgustato e fissai un ragazzo, alticcio e goffo, baciava la mia migliore amica, poi mi girai e vidi una ragazza, lo sguardo triste verso quel ragazzo, mi sentii proprio come lei, eravamo le uniche nella pista senza un ragazzo o una ragazza da amare  e baciare, mi sentii così sola che feci una cosa, feci girare la ragazza e la baciai, poi scappai senza che lei mi vedesse, fu un bacio piccolo, ma sentii qualcosa di strano- Rachel l’aveva ascoltata per tutta la narrazione, per poi scattare in piedi e spalancare gli occhi –vuoi dire che tu hai baciato una ragazza che non ti ha visto? E quella ragazza stava guardando Finn e Quinn con sguardo malinconico?- Rachel si mise una mano davanti alla bocca mentre Santana annuiva –tu  mi hai baciato l’anno scorso al ballo di fine anno, a mezza notte, quando si bacia chi si vuole amare per sempre - Rachel le prese la mano e la fece alzare sorridendole, la latina annuì –vuoi farmi capire che  era destino che io e te stessimo insieme?- Santana scosse la testa –e cosa?- la latina la baciò –andiamo ti porto a casa , lo saprai stasera- le sorrise e si incamminarono per arrivare a casa di Rachel.
 
-Rachel andiamo, cosa stai facendo?- Santana ormai aspettava da mezz’ora in macchina con Britt mentre la sua ragazza salutava i suoi genitori –lasciala in pace San- Brittany le poggiò una mano sul polso –sto arrivando!- poco dopo si intravide una ragazzetta vestita di rosa che camminava a passo svelto verso l’auto della latina –Ciao ragazze- Rachel le sorrise entrando nei posti posteriori –si, si, ci salutiamo dopo, ora muoviamoci siamo in ritardo- Santana mise in moto l’auto e sfrecciò verso la scuola. Appena scesero dalla macchina Rachel fissò la sua ragazza accanto alla biondina, erano bellissime, Brittany con un vestito il cui corpetto assomigliava ad uno smoking e Santana indossava un lungo vestito rosso mono spalla, che le fasciava le curve, Rachel credette che quelle due insieme stavano davvero bene, sembravano proprio una coppia di spose, così diventò cupa e triste all’improvviso –vado a cercare Tina, ciao ragazze ci si vede in giro- la voce timida di Brittany la fece tornare alla realtà, sorrise quando vide la sua ragazza accorgersi appena della sua migliore amica perché troppo impegnata a fissarla famelica  così le si avvicinò e la baciò con foga, per poi staccarsi contro voglia.
Quando arrivarono nella palestra allestita come quei film in cui ci sono i dinosauri le due ragazze si sedettero accanto a Mercedes e Quinn, iniziarono a parlare del più e del meno, finchè Santana non si accorse che la sua ragazza le stringeva la mano molto fortemente, così la fissò, lanciava lo sguardo verso la pista da ballo dove un ragazzo praticamente impedito nel ballare si dava da fare con una compagna di squadra di Santana, la latina guardò per un po’ la sua ragazza, finchè ad uno schiarimento di voce di Quinn l’ebrea non si alzò –scusatemi ragazze- andò via verso il bagno, ma Santana fu più veloce e la bloccò, stringendola in un abbraccio –parlami Rachel- l’ebrea allora la portò fuori dalla palestra e si appoggiò spalle al muro- mi dispiace- Santana la guardò con sguardo interrogativo –mi dispiace perché tu devi accontentarti di me, insomma sei una ragazza perfetta, sei alta, snella, i tuoi capelli sono morbidi, la tua pelle ambrata fa venir voglia di baciarne ogni millimetro- arrossì a quel pensiero –i tuoi occhi profondi e le tue labbra carnose, cioè tu potresti avere chiunque, adesso potresti stare con Brittany, lei si è che una ragazza fantastica, è bionda, alta, snella, con gli occhi azzurri, il suo naso è normale, le labbra sono  sottili ma almeno non le prendono metà faccia, la sua pelle è candida ed è una ragazza dolcissima e molto..- non la fece finire di parlare che la baciò e le morse un labbro –con le sue labbra sottili non potrei fare questo- passò a baciarle il naso –e poi io amo questo naso, arrivato direttamente da Brodway, non lo capisci proprio vero?- Rachel la fissò ancora triste –cosa?- Santana le sorrise e le accarezzò una guancia –lei potrà pure essere bionda, con gli occhi azzurri, ma qui la stella ce l’ho soltanto io- Rachel sorrise, un sorriso che le prendeva tutto il viso –vieni con me- la prese per un braccio e la tirò fino alla palestra –Berry andiamo avanti e dietro per ca..- non finì di parlare che si ritrovò Rachel che la baciava, così lentamente chiuse gli occhi, l’ebrea invece li aveva aperti, cercando di capire se Finn le stava vedendo, quando ottenne quello che desiderava chiuse gli occhi cercando di godersi quel momento, con le labbra della sua ragazza appiccicate alle sue, e le mani della latina che le accarezzavano la guancia – da quanto in qua sei vendicativa- Santana le disse a un centimetro dalla sua bocca –da quando sto con te- Santana sorrise e stava per tornare a baciare la sua ragazza quando una mano più grande del normale la staccò –cosa le hai detto? Tu stai con questa qui?- Santana fissò il ragazzone –senti mutandone grassone, non voglio rovinarmi la serata quindi o te ne vai o sarò costretta a …- Santana fu interrotta dalla voce della sua migliore amica –LOPEZ A CANTARE FORZA- Santana sbuffò, baciò di nuovo la sua ragazza –a mezza notte aspettami qui- le sussurrò n un orecchio dopo aver lanciato uno sguardo assassino a Finn salì sul palco. La canzone andò avanti abbastanza tranquilla, finchè ad un certo punto la latina sentì qualcuno che le metteva una mano sulla spalla, si girò e vide la sua migliore amica che cercava di mantenersi in piedi senza quella dannata sedia a rotelle, così la prese sotto braccio e sorrise, un sorriso così forte che le sue fossette sembravano fori sulla sua faccia. Quando la canzone finì mancavano solo due minuti alla mezza notte, così corse verso il centro della pista, facendo giusto in tempo a vedere la sua ragazza che tirava uno schiaffo a Finn perché evidentemente l’aveva baciata, l’ebrea quando vide Santana le andò vicino cercando di scusarsi –non ti preoccupare, in quanto a te Bietolone, ringrazia quel Dio a cui credi, se non ci dovessimo ancora diplomare di avrei distrutto, attento a quella ragazza- Santana gli indicò la cheerleader –chissà perché tutte quelle che ti capitano prima o poi finiscono a letto con me- Santana non diede cenno di nessun sorriso maligno, e contrariamente a com’era arrivata, se ne andò con i pugni stretti. Rachel andò a cercarla, e la trovò dopo meno di un minuto, nell’aula canto, seduta all’ultima fila dove durante le ore di lezione fissava Rachel –mi dispiace io non volevo- Santana la guardò per poi avvicinarsi a lei -non è colpa tua, ho visto che ti sei scansata appena possibile- la latina aveva un tono impassibile –allora perché sei arrabbiata?- Rachel le si pose difronte –perché lui me l’ha rubato!- Santana battè un piede a terra –cosa?- Santana la fissò –quel bacio! Quello che l’anno scorso ti ho dato senza consapevolezze, quello che voleva significare una cosa troppo importante per essere ignorata!- Santana stava sul punto di piangere, cosa strana perché di solito era Rachel che veniva sorretta da Santana e non viceversa – perché non me la dici questa cosa senza baci ne niente? E poi non è ancora mezza notte- il viso di Santana si illuminò, così le si avvicinò, lentamente e poggiò le sue labbra su quelle di Rachel, delicatamente,  all’iniziò quel bacio era casto, innocente, finchè la ragazza ebrea non mordicchiò il labbro di Santana per poter avere un contatto fra le due lingue, contatto che fu permesso. Quando si furono staccate e guardate negli occhi per un secondo Rachel prese il cellulare e le indicò l’ora –è mezza notte- sorrise l’ebrea –e io ti amo- Santana sbottò sorridendole , Rachel spalancò la bocca per tornare a baciarla –lo prendo per un anche io- Santana scoppiò a ridere facendo ridere anche Rachel –andiamo a casa, i miei non ci sono, e sembra che il tuo vestito sia facile da sfilare- la luce negli occhi di Rachel cambiò in un secondo, facendo mordere un labbro alla latina, che intrecciò le dita alle sue e l’accompagnò verso la sua auto.

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Capitolo 13
*** Capitolo 13 ***


CAPITOLO 13

Le nuove direzioni erano in viaggio per Chicago da almeno un’ora, tutti seduti ai rispettivi posti, c’era chi mangiava, chi copulava con la sua ragazza, chi parlava animatamente e chi dormiva, dell’ultima categoria faceva parte anche Rachel, che da più di mezz’ora dormiva sulla spalla della sua ragazza, si era addormentata ascoltando la musica e guardando come fosse meravigliosa Santana mentre rideva e spettegolava con Quinn. Santana invece si limitava solo a fissarla, gli occhi chiusi in un espressione di beatitudine, la bocca appena aperta, la mascella pronunciata e il naso sporgente, tutto evidenziato da una frangetta scompigliata, Santana la fissò per così tanto tempo che non si rese neanche conto del flash che aveva usato Quinn per farle una foto –Quinn andiamo lasciale fare l’autopsia alla sua ragazza- Mercedes disse dal posto posteriore –volevo solo fargli una foto, non credi che siano carine?- Mercedes annuì e sorrise, Santana alzò gli occhi quando si disincantò –Fabrey smettila di prenderci come modelle per le tue foto, pensa a Puckerman- appena la latina pronunciò il nome del ragazzo la biondina difronte a lei si mise l’indice davanti alla bocca per farle segno di silenzio –sta dormendo, credo che ora mi farò un bel sonnellino, buona notte ragazze- Mercedes la salutò e si sedette di nuovo, Santana sentì il suo telefono vibrare appena tornò a guardare la sua ragazza –la Lopez non ha un cuore di ghiaccio in fin dei conti- il messaggio era di Quinn, che aveva inviato anche la foto fatta poco prima, Santana sorrise e la impostò come immagine di sfondo –non ti ringrazierò Fabrey lo sai bene, è inquietante parlare al telefono a mezzo metro di distanza lo sai?- si ricordò di inviare il messaggio alla sua migliore amica che dopo qualche secondo mostrò una mano alzando un pollice, Santana soffocò una risatina per non svegliare la sua ragazza, quindi le baciò la nuca e appoggiò la sua testa su quella di Rachel, per poi addormentarsi al dolce cullare del pullman.
-San sveglia- una voce le aveva sussurrato quelle parole all’orecchio, quella voce apparteneva a Rachel, che non voleva essere maliziosa, ma per Santana qualsiasi cosa la ragazza facesse le faceva venire dei brividi, ma nonostante questo Santana evitò di aprire gli occhi facendo solo un ghigno di piacere –Amore dai siamo arrivate- in quel preciso istante la latina si sciolse a quel nomignolo che aveva usato la ragazza, così aprì un occhio alla volta, constatando che ormai era tardo pomeriggio –ma quanto ho dormito?- Rachel le baciò una guancia –credo che siano tre o quattro ore che dormi sdraiata su di me-Santana scattò eretta spalancando gli occhi –potevi anche spostarmi, mezzo glee mi ha visto sdraiata su di te- Santana sembrò essere in imbarazzo –sarai sempre la stronza di turno Lopez- il ragazzo moicano davanti a loro si intromise nella conversazione delle due ragazze –nessuno se ne accorto San- Quinn la guardò fiduciosa, la latina stava per dire qualcosa ma tutti dovettero dare attenzione al professore –bene ragazzi, la coach Beist è appena stata alla reception e ha detto che le stanze sono pronte, le abbiamo divise in ragazze e ragazzi- si vide una mano alzata in lontananza –Professore ma non siamo troppi ragazzi per stare in una sola stanza?- un mormorio di consenso si sentì per tutto il mezzo –non preoccupatevi, le stanze sono molto grandi- il professore riccioluto sorrise a tutti gli alunni e li lasciò scendere, ciascuno prese la sua valigia e si diressero tutti nelle proprie stanze.
Appena le ragazze entrarono nella stanza poterono ammirare la grandezza e la sinuosità che si estendeva davanti a loro, c’era chi curiosava, chi, come Brittany, saltava sul letto o chi come Rachel si sceglieva il letto secondo delle regole specifiche per mantenere la sua voce perfetta –andiamo Berry! La tua voce non cambierà se dormi accanto alla finestra o alla porta- Santana si sentì dal bagno che rimproverava la sua ragazza –Santana non capisci, per me è fondamentale avere una voce perfetta per domani- la latina tornò nell’altra stanza –se forse eviti di farci venire il mal di testa magari la tua voce sarà perfetta e noi eviteremo di strozzarti – il resto delle ragazze era seduta sul letto e fissava la scenetta divertite –Lopez tu e le tue battute stile Malfoy non sei poi così divertente- Santana spalancò decisamente la bocca –tu..tu conosci Harry Potter?- Rachel aprì la finestra –che credi che viva solo di Musical?- Santana ancora con la bocca spalancata si sedette, solo in quel momento si rese conto che tutte le altre ragazze le guardavano a momenti divertite e a momenti intenerite –voi che avete da guardare?- Santana si alzò e andò a scegliersi il suo letto, che era proprio quello accanto a Rachel –siete due unicorni- Brittany sbottò all’improvviso –non avrei saputo dirlo meglio- dissero in coro le altre ragazze per poi scoppiare a ridere –mi è appena arrivato un messaggio da Puck, Shuester ci da la sera libera, i ragazzi vogliono stare nelle loro stanze a farsi delle birre, noi che vogliamo fare?- Quinn si mise al centro della stanza –io rimango qui, qualsiasi cosa voi facciate, devo mantenere la mia voce- appena Rachel finì di parlare le arrivò una cuscinata in faccia, lanciata dalla sua ragazza –è guerra Santana! GUERRA!- le saltò addosso mentre le altre ragazze si prendevano a cuscinate, in quel momento tutte ridevano e nessuno si accorgeva del modo in cui si guardavano le due ragazze, i loro occhi quasi sorridevano per le loro labbra, che proprio un quel momento si impegnarono in una danza, finchè non si sentì un forte botto, le due ragazze si staccarono e per un secondo tutti stettero in silenzio finchè la manina di Tina non si fece spazio sul letto, che cercava di aggrapparsi –sono caduta di sedere! Che dolore- si alzò e iniziò a massaggiarsi il didietro, tutte scoppiarono a ridere, fino a scoppiare in lacrime e a sentire mal di pancia –Ragazze un attimo di silenzio- tutte si fermarono e si girarono verso Mercedes in piedi su uno dei letti –Facciamo obbligò e verità!- tutte le ragazze acconsentirono, così in pochi minuti si ritrovarono in cerchio sulla moquette a mangiare patatine e schifezze varie –tocca a me, allora, uhuh Quinn, Verità?- Sugar indicò la biondina dagli occhi verdi che sorrise –è vero che hai “sperimentato”?- Quinn spalancò gli occhi e fissò Santana che aveva iniziato a mordersi un labbro, Rachel le fissò entrambe –no- Quinn disse seccamente e prese lei possesso delle redini –Rachel, obbligo o verità?- Rachel mugugnò qualcosa che sembrava obbligo –finisci prima di ingoiare Berry- scoppiarono tutte a ridere compresa l’ebrea per il doppio senso – fammi pensare- Quinn incrociò le gambe e si mise un dito sul mento, sembrando una bambina –fai smuovere qualcosa in quel punto alla nostra bella latina- Rachel spalancò gli occhi diventando completamente rossa –co.cosa? No! Fabrey stare con Puckerman non ti fa bene- Santana iniziò ad agitarsi, eccitarsi davanti a tutte non era la cosa migliore del mondo –andiamo Santana, di chi hai vergogna? Ti sei fatta tutte le cheerleaders e tutte in questa stanza sappiamo che sei lesbica- Santana avvampò, nel frattempo Rachel stava sghignazzando, sapeva bene come farla diciamo “smuovere”, le altre ragazze le fissavano curiose –ma le cheerleaders non sono niente per me, voi siete la mia famiglia, e, insomma no Quinn, non sarebbe elegante farmi scappare uno di quei gemiti davanti a voi cioe, io, no- la biondina sorrideva beffarda –allora Rachel dai un bacio a Finn- Quinn lo fece apposta, lo sapeva che Santana sarebbe scattata appena avrebbe pronunciato quelle parole, Rachel aveva fatto un faccia schifata, e Santana, proprio come aveva pianificato Quinn, era scattata in piedi e aveva preso per mano Rachel –più tosto faccio sesso con Jacob!-tutti risero –allora la mia prima proposta è ancora valida- Quinn sorrise beffardamente di nuovo, Rachel guardò con sguardo complice la sua ragazza che si sedette di nuovo con le gambe stese lungo il pavimento, Rachel le si avvicinò mettendosi in ginocchio accanto a lei –basta fare finta che ci siamo solo io e te- Santana deglutì rumorosamente, Rachel si curvò lievemente in avanti verso il suo collo, iniziò a baciarlo finchè non trovò un neo che fino a poco fa non aveva ancora notato, si ricordò che quando le baciava, succhiava o leccava i nei la ragazza si lasciava scappare gridolini eccitati, così si fissò sul neo e iniziò a succhiare, alternando il contatto con la lingua e le labbra, Santana aveva gli occhi chiusi e il labbro stretto fra le labbra per evitare di emettere suoni  imbarazzanti. Le due ragazze furono fermate solo quando videro le gambe di Santana stringersi –hei hei, si sentono radiazioni di sesso fin qui, forza staccate quelle due- Mercedes arrivò dal bagno in pigiama vedendo le due ragazze attaccate, nessuno potè evitare di ridere notando l’aspetto della ragazza –Mercedes tu invece mandi radiazioni sulla fame- Santana era tornata in sé e aveva notato il pigiama di Mercedes dove c’erano delle caramelle e dei marshmallow –attenta piccola ti stai bagnando- Mercedes scoppiò a ridere coinvolgendo tutte le altre, tranne Santana che imbarazzata si alzò –ho bisogno di una doccia fredda- Santana prese il suo pigiama, composto solo da una maglia a mezze maniche e un pantaloncino, e corse in bagno pensando che Mercedes aveva proprio ragione, era accaldata e molto, troppo bagnata, quella ragazza le faceva un effetto così forte da farla “smuovere” solo baciandole il collo, la latina si buttò sotto la doccia fredda cercando di rilassarsi e di far andare via quei pensieri poco casti che si stavano formulando sulla sua ragazza.
Nel frattempo nell’altra stanza le ragazze continuavano a divertirsi giocando e continuando a mangiare –Rachel credo che quella ragazza sia affogata nella doccia- tutte risero tranne Rachel –sei stata una stronza Quinn, lo sai che a Santana non piace sottomettersi- l’ebrea disse scherzosa a Quinn –giusto, alla Lopez non piace stare sotto- tutte scoppiarono a ridere, ma Rachel pensava a una cosa, quella domanda rivolta a Quinn, quella sullo sperimentare, perché aveva fissato Santana, che si era morsa il labbro in quel preciso istante? Proprio non capiva o non voleva capirlo –sul serio Rachel, credo che tu dovresti controllare Santana che fine ha fatto- Brittany si preoccupò –sono viva ragazze, stavo solo rischiando di scivolare- Santana arrivò nella stanza coperta solo da un telo, Rachel arrossì ed abbassò lo sguardo –credo che ora sia la Berry ad essere bagnata- commentò Mercedes sotto voce facendo ridere Quinn e      Tina accanto a lei –San posso parlarti un attimo? Possibilmente dopo che tu ti sia vestita?- Santana annuì –Rachie non fare la modesta, qui dentro abbiamo capito tutte che state insieme, non credo che ti cambi vederla nuda o vestita- Sugar sbottò facendo girare Santana di bottò e ricevendo occhiate assassine da tutte le ragazze –voi lo sapevate?- Santana si fece avanti ormai vestita –noi non volevamo farvi sentire strane- Tina le rassicurò –ma lo abbiamo capito tutte da quella canzone di Katy Perry, cioè i sorrisi che tu rivolgi a Rachel non li rivolgi a tutte le tue amiche- Tina continuò mostrando una grande maturità –quindi a voi non da fastidio?- tutte scossero la testa e sorrisero alle due ragazze –allora Rachel cosa devi dirmi?- Rachel la prese per mano e la portò fuori dal corridoio, chiuse la porta e incrociò le braccia –che c’è?- Rachel alzò un sopracciglio –aspetta- le disse per poi aprire la porta di scatto e far cadere tutte le altre ragazze che da dietro stavano origliando, erano tutte imbarazzate ma risero quando anche le altre due lo fecero –vi lasciamo parlare- Quinn protesse la porta come un cavaliere protegge il castello. Santana allora chiese di nuovo cosa volesse l’ebrea –Quinn ha sperimentato con te vero?- Santana spalancò gli occhi –no ma che, io e Quinn noi, no- Santana cercò una via di fuga da quella posizione –ti prego dimmi la verità- Rachel le prese il viso fra le mani e la guardò dritta negli occhi, Santana in quel momento crollò –si, qualche tempo fa Quinn stava male perché Puck non voleva fare il serio con lei e io stavo male per Brittany, così ci siamo consolate a vicenda- Rachel si allontanò dal suo viso –mi fai schifo- fece la finta offesa e si girò –cosa? Ti prego Rachel, lo abbiamo fatto quando tu stavi ancora con Finn e io e te ci odiavamo- Rachel girata di spalle sghignazzava mentalmente dal tono implorante della latina –è la tua migliore amica! Te la sei portata a letto, cosa potrebbe significare? Che non dai peso al sesso?- Rachel da buon’attrice rimase impassibile, continuando a ridere mentalmente e rimanendo di spalle –ma certo che gli do peso! Io non sono più così e lo sai, con te non è solo quella roba li- Rachel sorrise ma decise di tenere duro –ti prego smettila Santana, scommetto che se nel glee tutte non fossero etero al cento per cento te le saresti già scopate da un pezzo- Santana la prese per le spalle –no, non è vero, voi siete la mia famiglia, e tu sei la mia ragazza, e io ti amo, come si ama il sole d’estate, come si ama l’aria, io non potrei mai farti quello che ha fatto Finn perché tu mi basti, senza te non saprei come vivere, in quell’aula fredda, all’ultima fila, non riuscirei a fissarti da lontano e basta, io ti amo per quello che sei, ti amo quando parli continuamente, quando ficchi quel naso a pellicano nel mio incavo del collo- Rachel sorrise- quando riesci ad essere così tanto dolce da far sciogliere quel cuore di ghiaccio che mi ritrovo, ti amo così tanto che non riesco a spiegarmelo- Rachel aveva gli occhi luminosi più del solito, mentre Santana parlava l’ebrea non riusciva a collegare ciò che il suo corpo faceva, così appena ne ebbe l’occasione baciò la latina dolcemente –mi avevi convinta quando mi hai presa per le spalle- Santana sorrise mostrando le fossette che furono baciate dalla sua ragazza –parla a qualcuno di ciò che ti ho detto e trasformo le tue corde vocali in un porta chiavi- Santana la minacciò facendola ridere –si certo ,certo- Rachel aprì la porta abbracciata alla sua ragazza e tornarono  a giocare, è inutile dire che ogni volta Santana o Rachel scegliessero obbligo dovevano fare qualcosa che se non le avesse fermate forse sarebbero arrivate a spogliarsi e a farlo davanti a tutte. Andarono a letto abbastanza presto, l’indomani sarebbe stata una giornata impegnativa, così Santana baciò la sua ragazza e andò a dormire, quando le altre si furono addormentate la latina chiuse gli occhi e dopo poco sentì qualcuno che le baciava la guancia, così aprì gli occhi –ciao Tina- disse scherzando –cosa c’è Rachel?- la sua ragazza le si sdraiò accanto –posso dormire qui?- Santana le sorrise, nonostante il buio il suo sorriso luminoso era visibile –certo piccola- Rachel si accoccolò accanto a Santana e si strinse alla ragazza –scusami se non riesco a dirti quelle parole- Santana la guardò per un attimo per poi capire –tu me l’hai dette, quella notte all’ospedale, quando stavo per addormentarmi- Rachel si alzò sui gomiti –mi hai sentito?- la latina sorrise ed annuì baciando la sua ragazza, Rachel si girò su un lato per poi sentire la sua ragazza passarle un braccio sotto il seno e stringerla a sé, si rigirò nell’abbraccio e si ritrovò a un centimetro dalle sue labbra che baciò e poi accarezzò, dopo aver visto un sorriso lieve comparirle sul viso Rachel riuscì ad addormentarsi. 

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Capitolo 14
*** Capitolo 14 ***


CAPITOLO 14

Le nazionali erano iniziate già da un po’, le Nuove Direzioni si erano appena esibite e c’era stata una sorpresa, infatti arrivò a guardarli la preside della NYADA, Madame Tibideaux, lei doveva confermare l’ammissione di Rachel, e dopo l’audizione nella quale la ragazza al secondo tentativo aveva dimenticato le parole di una canzone che conosceva da quando aveva tre anni, la signora Tibideaux le aveva dato quest’altra possibilità per riscattarsi al meglio, così Rachel dopo aver ricevuto un abbraccio dalla sua ragazza aveva cantato e dallo sguardo della preside sembrava esserle piaciuta, così l’ebrea corse e saltò addosso alla sua ragazza abbracciandola, per poi staccarsi quando qualcuno si schiariva la voce –Salve signorina Berry- Rachel tolse le pieghe dal vestito e iniziò a fissare quella donna davanti a lei –salve madame Tibideaux- la donna le si avvicinò e le diede una busta, simile ad una lettera –volevo dirle di persona che siamo onorati di ricevere la sua presenza a settembre- Rachel spalancò la bocca aprendo la busta, Santana accanto a lei lesse la lettera giusto un secondo prima che Rachel iniziasse ad urlare e a saltellare –la ringrazio, davvero, grazie, grazie e ancora grazie- la donna le sorrise e si allontanò, allora Rachel si girò verso Santana che le sorrise ed allargò le braccia, l’ebrea affondò nel petto della sua ragazza che la stringeva forte. Corsero mano nella mano verso il camerino, tutti erano intenti a parlare sugli altri concorrenti visti poco fa, nel frattempo si stavano esibendo i Vocal Adrenaline ma a Rachel non interessava, così salì su una sedia e la sua ragazza battè le mani molto fragorosamente –ragazzi, compagni di mille avventure e di canticchiate – tutti si girarono –Berry dobbiamo prendere il diploma dopodomani- Santana la interruppe acida –va bene Santana ho afferrato- alzò gli occhi al cielo –comunque, stavo dicendo, grazie a voi e alla nostra esibizione mi è appena stata data questa- alzò una mano con la lettera della Nyada, il professore e Mercedes si misero le mani davanti alla bocca –SONO STATA PRESA! ANDRO’ ALLA NYADA!- Rachel saltò giù dalla sedia e tutti si gettarono su di lei ad abbracciarla, tutti le ripetevano che erano fieri di lei, e per una volta Rachel si sentì completa, credeva ormai di aver vinto tutto, aveva una persona che l’amava, era entrata al suo college prediletto, sarebbe andata a vivere a New York con la sua ragazza e i suoi due migliori amici gay e avrebbe finito il liceo il contrario di come li aveva iniziati. Il momento di spensieratezza però finì perché tutti dovettero tornare sul palco per scoprire i vincitori. Man mano che i posti scalavano i ragazzi erano sempre più ansiosi e Rachel stringeva forte la mano di Santana fino a farle bloccare la circolazione. La latina lanciava sguardi e sorrisi rassicuranti a Rachel, finchè non arrivarono in finale e Santana iniziò ad essere ansiosa, non riusciva a stare ferma. Nel momento di suspense i ragazzi credettero che non finisse più, ognuno di loro ripensò ai momenti che avevano condiviso con gli altri ragazzi del glee, Santana pensò alla prima volta in cui pensò a Rachel come una ragazza e non come un Hobbit, ricordò che era la settimana dedicata a Britney Spears, e la Berry aveva indossato una camicetta allacciata con un nodo sopra l’ombelico e sbottonata fino a far notare una fascia rosso scuro, come al solito aveva una gonna, molto, troppo corta e il tutto incorniciato dalle sue due treccine, proprio come Britney, Santana ricordò di averla vista passare per i corridoi e nonostante ci fosse Brittany davanti a lei deviò lo sguardo per notare le grazie della diva. Santana scosse la testa e ritornò in lei, ricevendo uno sguardo interrogativo dalla sua ragazza che aveva appena smesso di pensare a quando avevano messo in scena West Side Story, lei faceva Maria e la sua attuale ragazza Anita, fu una delle prime volte che cantarono insieme in uno spettacolo ufficiale del liceo. Pensarono a tutto questo in quell’attimo che finì, dichiarando il vincitore con un gran boato, il professor Shuester ancora non poteva crederci, ce l’aveva fatta, aveva portato i suoi ragazzi alla gloria, stessi ragazzi che qualche anno fa si gettavano granite addosso e che adesso erano amici. Avevano quel trofeo stretto fra le loro braccia quasi per avere una certezza che stesse succedendo veramente, Santana dopo aver sentito “Lima, Ohio” aveva sorriso fortissimo e aveva abbracciato la sua ragazza dopo averla sollevata.
I ragazzi decisero di andare a festeggiare in un locale che avevano visto appena erano arrivati a Chicago, si trovava su una grande strada che era grande quanto tutto il liceo, appena entrati tutti si sparpagliarono, c’era chi andò in un posto tranquillo per rilassarsi come Tina e Artie, oppure chi si gettò nella mischia e  ballò per tutta la sera come fecero Brittany e Mike, chi si metteva in disparte per poter rimanere soli o chi semplicemente rimaneva seduto accanto al bancone a bere un drink mentre gli altri erano già ubriachi, Santana stava fissando la sua ragazza ridere fino a piangere con Quinn, la guardava con un leggero sorriso abbozzato sul viso, non riusciva a staccare gli occhi da lei finchè il suo cellulare non vibrò mostrando che suo padre la stesse chiamando, la latina lanciò un ultimo sguardo alla sua ragazza e poi uscì dal locale per rispondere –cosa c’è papà?- disse abbastanza scocciata, rimase per qualche minuto ad aspettare suo padre che finisse di parlare per staccare la chiamata e tornare a fissare la sua ragazza, ma qualcosa le fece spalancare la bocca –cosa? Non dirà sul serio vero?- .
-andiamo Quinn è successo al primo anno!- la bionda bevve un altro bicchiere –certo, ma la tua prima festa è stata una merda, hai fatto quei biglietti per l’alcool se non fosse stato per Puck non avremo riso manco un po’! E il tuo vestito! Dio Rach come ti vestivi!- i ragazzi risero –a causa di Puck la biondina che ora è in mezzo alla pista mi ha vomitato addosso- tutti scoppiarono a ridere ricordando il momento –ricordate quando Santana seguì Brittany nel vomitare e quella sostanza schifosa andò proprio fuori dal palco sul pavimento in palestra?- tutti annuirono alla domanda di Puck –c’è ancora una fottuta macchia, diamine Santana, ma che aveva bevuto?- tutti tornarono a ridere, tranne Rachel che sentiva una strana sensazione, si girò per guardare la sua ragazza per sperare che il suo sorriso gliela facesse scomparire, ma Rachel non trovò più Santana lì –hei ma Santana dov’è?- tutti si girarono in silenzio –starà con qualche tipa sul retro- sbottò Puck, Quinn diede una gomitata al suo ragazzo guardandolo in cagnesco –l’ho vista uscire con il telefono all’orecchio- Rachel le sorrise ed annuì per  poi andare a cercare la sua ragazza. La trovò fuori il locale, seduta sul marciapiede che fissava tutte le auto che sfrecciavano per la strada –San che fai qui fuori fa freddo- la latina non le rispose, Rachel si tolse il copri spalle e glielo porse sulle spalle, notando che la ragazza cercava di stringere quel piccolo indumento come per nascondersi –hei che succede?- le si sedette accanto, nessuna risposta, la ragazza continuava a fissare davanti  a sé, con sguardo vuoto e angosciato, poi si girò di scatto verso Rachel, il suo sguardo si tramutò, gli occhi le si riempirono di lacrime, tornò a guardare avanti questa volta mettendosi le mani davanti agli occhi –va tutto bene, su- Rachel la prese per le spalle e la strinse a sé, facendole appoggiare la testa sulla sua spalla mentre la ragazza singhiozzava –mi spieghi che succede- Rachel le asciugò le lacrime e la guardò intensamente, Santana si ricompose, si alzarono entrambe e si posero l’una difronte all’altra –mia nonna è andata a casa di mia madre, dice che non mi vuole nello stato di famiglia, mia madre le ha detto che non era possibile e che avrebbe dovuto accettare la mia diversità, mia nonna l’ha presa male ed è tornata a casa ora non parla più neanche con i miei genitori ed è colpa mia- una lacrima fu bloccata nella sua corsa dal pollice di Rachel –non è colpa tua, lei non capisce che sei speciale, cosa puoi farci tu?- l’ebrea le accarezzò una guancia –potrei restare sola?- Santana cercò di far allontanare la sua ragazza, ammettere che non aveva ragione per lei era difficile –no, non ti lascerò sola- Santana alzò un sopracciglio –ogni volta che si dice che si vuole rimanere soli in realtà si ha solo bisogno di un abbraccio- Rachel la strinse forte, così forte da farle uscire tutto,  quando si staccarono, dopo qualche minuto ormai, Santana sorrise e schioccò un bacio sul naso della sua ragazza –che farei senza di te- Rachel si allontanò di poco fissando come le andava il suo copri spalle –moriresti dal freddo- glielo indicò, e Santana notò che le andava molto corto di maniche –ma che taglia hai? Vesti ancora nove/dieci anni?- Rachel scoppiò a ridere, risata che fu bloccata da un bacio della sua ragazza –ti va se andiamo in camera? Ho voglia di stendermi e di dormire abbracciata a qualcuno- Santana le sorrise senza malizia ed annuì, inviò un messaggio alla sua migliore amica, Quinn, e le due si avviarono a piedi. Arrivarono in stanza dopo un quarto d’ora, e Santana cercava di aprire la porta ma una ragazzina che le succhiava il collo facendole produrre dei gridolini eccitati glielo evitava, alla fine ci riuscì ed entrarono in stanza, Santana gettò la sua ragazza sul suo letto e le salì a cavalcioni, le mise una mano sul collo e una sul viso, si abbassò quanto bastava per avere un contatto con le sue labbra, ma poi passò al suo collo, pensò che adesso, finalmente, poteva farle quel ricordino tanto desiderato, così iniziò a succhiare facendo gemere Rachel che le stava accarezzando la schiena producendole dei brividi, quando ebbe finito si staccò e si accasciò su di lei abbracciandola e mettendo la testa nell’incavo del suo collo –peccato ci siano le altre nella nostra stanza- Santana fissò la sua ragazza che aveva pronunciato quelle parole con un tono molto malizioso –aspetta a domani amore mio- Santana le baciò il succhiotto, Rachel ricevette una scossa, in parte per il bacio sul succhiotto e in parte per il “amore mio”, poi però scosse la testa –cosa significa adesso?- Rachel si indicò il collo –significa che sei mia e che nessuno deve provare a possederti altrimenti vedrà come risolviamo le cose a Lima Height- Santana si alzò dal letto e si apprestò ad indossare il pigiama, a quell’affermazione Rachel sorrise –a cosa pensavi in quell’attimo prima di sapere che avevamo vinto?- Santana sorrise mentre si guardava allo specchio e smetteva si struccarsi – alla prima volta in cui sono rimasta a fissarti per la tua troppa perfezione, PACE A BRITNEY SPEARS- Santana tornò dalla sua ragazza allargando le braccia e alzando gli occhi come se stesse pregando –mi hai notata quando mi sono vestita da studentessa sexy come Britney?- a Rachel le si illuminarono gli occhi –dovetti andare in bagno a sciacquarmi la faccia, ero diventata rincoglionita- Rachel scoppiò a ridere –tu a che pensavi?- Santana le si sdraiò accanto –a quando abbiamo cantato in West Side Story, una delle nostre prime canzoni cantate insieme- Santana sorrise all’innocenza del pensiero della sua ragazza, così le si stese accanto e iniziò a fissarla per poi lasciarle qualche bacio qua e là ogni tanto.
-Santana e Rachel dovrebbero essere già tornat..- Quinn si bloccò aprendo la porta della sua stanza e vedendo nel letto della sua migliore amica, quest’ultima e un’altra ragazza che la teneva stretta a sé, entrambe sorridevano nel sonno e si stringevano, si poteva notare da un miglio che le due ragazze si amavano follemente –non sono carine Quinnie?- Brittany  chiuse i pugni davanti alla sua bocca ed entrò, Quinn sorrise quando chiuse la porta a chiave una volta che tutte erano entrate, era felice per la sua migliore amica, lo era davvero, almeno non sarebbe rimasta sola una volta che lei fosse andata a Yale e che Santana fosse partita per New York. Così tutte felici si addormentarono o almeno cercarono.
Il viaggio di ritorno stava andando bene, tutti erano tranquilli, o almeno così pensava Santana nel sonno, la ragazza infatti si era addormentata appena partiti accanto alla sua ragazza, dopo ben tre ore di sonno la latina decise di svegliarsi così senza aprire gli occhi si avvicinò a quella che pensasse fosse la sua ragazza e le schioccò un bacio sulla guancia, ma la sua guancia non era liscia e morbida, ma pungente e profumava di dopo barba, così Santana spalancò gli occhi e si ritrovò Puckerman accanto a lei –cazzo Puck- Santana iniziò a sputacchiare ovunque –ammettilo che mi desideri- Santana fece una faccia disgustata all’affermazione dell’amico –si infatti dopo essere stata con te sono diventata lesbica, allora dov’è la Berry?- Puck la guardò con sguardo dolce –la tua ragazza sta accanto a Quinn- Santana sussultò –cosa? Io e lei ? Noi non cioè io- Puck le mise un dito sulle labbra –non me l’ha detto Quinn se te lo stai chiedendo, l’ho capito già da tempo, tutti l’abbiamo capito da tempo, tranne Finn che l’ha capito ieri- Santana scoppiò a ridere –dice che è felice per voi e vorrebbe scusarsi- Santana fissò verso il posto dove stava la sua ragazza che si era appena accorta che Santana si era svegliata –non credo Rachel sia pronta- Puck annuì –di che parlate?- Rachel sorrise –del tempo- Puck si alzò e le lasciò il posto –non farla comandare spesso- sussurrò all’orecchio di Rachel e tornò accanto alla sua ragazza –che ti ha detto?- Rachel si sedette accanto a lei e appoggiò la testa sulla sua spalla rivolgendo la faccia verso il suo incavo del collo per assorbire tutto il suo profumo –niente di importante- Santana le passò un braccio dietro al collo –va bene- le diede un bacio sulla fronte e guardò il paesaggio che si estendeva fuori al finestrino, non aveva voglia di dirle di Finn, la latina aveva ancora un po’ paura che Rachel potesse tornare con lui. Dopo un po’ capì che Rachel si era addormentata e rimase a fissarla per il resto del viaggio.

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Capitolo 15
*** Capitolo 15 ***


CAPITOLO 15

Tornate a casa le due decisero di festeggiare la doppia vittoria, quella di Rachel e quella delle nuove direzioni. Così dopo aver fatto quell’annuncio speciale ai signori Berry le due ragazze partirono verso il bel grissino, il viaggio in macchina fu abbastanza tranquillo, Santana guidava e Rachel intonava qualche canzone, di tanto in tanto si fermavano a qualche incrocio. Arrivati al ristorante presero un tavolo più isolato rispetto agli altri, dopo un po’ videro arrivare un giovane cameriere –una bistecca vegana per la mia, ehm, amica e una bistecca ben cotta per me- Santana esclamò prima che il ragazzo riuscisse a parlare facendo sorridere Rachel sul menù che aveva davanti al viso –ti piace comandare eh?- Santana appoggiò la testa sul gomito e la guardò intensamente –non sai quanto- dopo qualche minuto tornò il cameriere con le loro portate, le due ragazze mangiarono –come mai siamo venute qui?- Rachel bevve un sorso d’acqua –ho pensato che non abbiamo mai avuto un vero e proprio appuntamento- Santana giocherellò con il cibo –non ce n’era bisogno- Rachel sorrise affettuosamente –con Finn andavi sempre a cena, non vorrei che il nostro rapporto sia fatto solo di pub- Santana continuò a giocherellare con il cibo per non fissarla –ma cosa..- non fece finire di parlare Rachel –lo so, non c’è bisogno che tu faccia finta di niente, io sono un disastro nei rapporti, non sono brava con le persone, sono meschina, acida e stronza- Rachel si avvicinò a lei –non lasci mai che le persone dicano la sua, odi non avere ragione, spesso di atteggi a diva peggio di me, sei capricciosa, sempre con la battuta pronta- Santana alzò la testa delusa per poi ricredersi quando la sua ragazza le accarezzò una guancia –hai tanti difetti, ma hai anche tanti pregi Santana- Santana fece un ghigno –difendi le persone che ami, quando capisci che quella persona non ti farà del male diventi dolce, sei una forza della natura, ami le persone per quello che sono, fai sorridere tutti quando vuoi, riesci ad essere amica a Puckerman e alle sue continue provocazioni- Rachel sorrise –quello non è un pregio- Santana aveva ancora l’aria sconfitta –riesci a far invaghire le persone di te, etero e non, maschi o femmine, compresa me, un’ebrea, nana canterina, etero- Santana sorrise - neanche questo è un pregio- Rachel gliene baciò una –io ti amo- le sussurrò, Santana indietreggiò e spalancò gli occhi e la bocca, era la prima volta che le sentiva dire quelle parole dopo quella sera in ospedale, non gliele aveva mai dette con convinzione, così rimase un attimo bloccata sentendo che il mondo le girasse in torno, qualcosa svolazzò nella sua pancia e si diede alcuni colpetti, per poi rinunciarci, sapeva che se non avrebbe avuto un contatto con quella ragazza non fossero andate via, ma non poteva non in quel posto così affollato, non poteva mettere a rischio la sua ragazza, non voleva che soffrisse di bullismo come Kurt, voleva proteggerla, però proprio non ce la faceva più doveva avere quel contatto, così trovò una soluzione, lasciò i soldi della cena sul tavolo e prese la ragazza per mano, che era un po’ delusa dal silenzio imbarazzante della latina. Appena furono arrivate in macchina e appena la latina si fu assicurata che nessuno le vedesse si fiondò su di lei, le diede un dolce bacio, che non aveva malizia e che nessuna delle due era intenzionata ad approfondire per non rovinare il momento così magico e innocente –ti amo anche io nana- Rachel sorrise e si staccò abbracciandola. Dopo un po’ di cammino Santana fermò la macchina e Rachel cercò di vedere dove stessero andando –è una specie di sorpresa- scesero dall’auto e Santana si fece seguire in una pineta –non mi mangeranno i lupi vero?- Santana scoppiò a ridere ma poi strinse la mano alla sua ragazza quando sentì un ululato –siamo quasi arrivate- dopo qualche minuto di passeggiata si scorse da lontano le fondamenta di una casa incompiuta –cos’è quella?- Rachel si grattò una nuca –l’ho scoperta qualche tempo fa quando una notte andai in giro con la mia moto, da quel giorno ho capito che era abbandonata così l’ho arredata alla meglio- ormai erano vicinissime e Rachel potè vedere un vialetto di luci –non sarà pericolosa?- Rachel si bloccò sull’entrata –rischia- Santana le sussurrò per poi prenderla per mano e percorrere quel percorso, essendo una villa incompleta era una zona aperta, Rachel iniziò a girarsi intorno e scoprì che la latina conservava molte foto loro, soprattutto del glee, finchè non si bloccò su una foto del ballo, Quinn in sedia a rotelle e Santana che l’abbracciava da alzata, si sentì male, perché sapeva che in parte era colpa sua –hei, che stai facendo?- Santana andò a recuperarla dal mondo dei suoi pensieri –vieni- la prese una mano e la portò in una zona più riparata della casa, in cui le finestre erano piccole e l’aria passava senza troppo vento –cos’è questo posto San?- Rachel si girava intorno e notava che lì c’erano conservati tutti i migliori ricordi che avevano insieme –hai presente la Batcaverna? Ecco vedi questa può essere considerata la Sancaverna- Rachel rise-ma qui ci sono più io che tu, quello lì è il mio vestito delle nazionali, e quello è il mio microfono- Santana rise –beh qui ci sono i miei ricordi migliori, ho dovuto corrompere Tina per quell’abito- Rachel scoppiò a ridere, notando che fra una sua foto e l’altra c’era una parte rialzata dove alcuni faretti facevano in modo che una collana brillasse nella penombra, stava per avvicinarsi ma Santana la prese di peso e la portò si un plaid dove la ragazza si stese –guarda- Santana indicò una parte di soffitto rintagliata a forma di quadrato da dove si vedevano le stelle –credo che li ci sarebbe dovuto essere un finestrone, ma dettagli, aspettami qui torno fra pochissimo- Rachel annuì e quando vide la penombra divorare la sua ragazza fissò le stelle, dopo qualche minuto Rachel sentì dei passi dietro di lei, così si mise seduta, aspettando che Santana si sedesse difronte a lei, ma sentì solo qualcosa di freddo allacciarsi al suo collo –Santana?- chiese un po’ impaurita, come risposta ricevette un bacio su una spalla che la fece calmare totalmente, dopo qualche secondo Santana si sedette difronte a lei con le gambe incrociate e con uno specchio in mano –ti piace?- Rachel si guardò il collo e notò una collana d’oro bianco con scritto Santana –tanto, ma perché ?- Santana sembrò pensarci –ho notato che avevi una collana con scritto Finn, ma che ora non state più insieme hai bisogno di una collana della tua nuova ragazza- Santana si indicò, Rachel senza neanche accorgersene sorrideva e si era avvicinata tanto da ritrovarsi in braccio alla latina, le passò le braccia dietro il collo e Santana la mantenè per i fianchi, si baciarono, con calma, finchè Santana non passò al collo della sua ragazza iniziando a baciargli ogni piccola parte di pelle mentre le sue mani cercavano di sfilarle la maglietta, proprio quando ci stava riuscendo ricevette uno schiaffo così si staccò –che succede?- Rachel la stringeva ancora –fa un freddo cane Santana!- la latina scoppiò a ridere, rise così forte da sdraiarsi sul plaid per il mal di pancia –scusa ma gli elfi non sono abituati? Cioè vivono al polo nord- Rachel chiuse gli occhi in due fessure –ora ti faccio vedere io chi è l’elfo!- le si gettò addosso iniziando a farle il solletico e contemporaneamente baciandole il collo fino a farla ridere e gemere allo stesso tempo –ferma- le urlo ridendo, l’ebrea scosse la testa questa volta smettendo di farle il solletico e facendo scendere le mani fino al sedere della latina, continuò a baciarle il collo mentre le sfilava i pantaloncini, ma Santana le prese il viso fra le mani e lo portò all’altezza della sua faccia, i loro occhi si incontrarono per un secondo, per poi fiondarsi l’una sulle labbra dell’altra , Santana sfilò la maglia a Rachel che neanche si accorse di essere rimasta praticamente in intimo davanti alla sua ragazza, che passò a baciarle il collo, poi la valle dei seni fino ad arrivare alla pancia, diede particolarmente interesse all’addome e alternò la lingua ai baci –Santana- gemette un po’ scocciata Rachel, Santana alzò gli occhi e Rachel le mostrò il telefono –che tempismo- alzò gli occhi al cielo e lasciò che Rachel si mettesse seduta –hei Kurt- Rachel aveva un tono un po’ scocciato –hei ti ho svegliato?- Santana sbuffò, il ragazzo quando cominciava a parlare non la smetteva più –no, facevo di meglio- Santana rise e si immaginò il ragazzo dall’altra parte del mondo che sbiancava –ma sbaglio o ti eri lasciata con Finn- Santana sbuffò di nuovo e si girò di lato –non sto con Finn- Rachel si sdraiò sapendo che la cosa sarebbe andata avanti per le lunghe –e allora con chi stai? Non dirmi che è qualcuno che hai appena conosciuto!- il ragazzo era abbastanza sconvolto –no Kurt! Sto con Santana- un attimo di silenzio –tu e il diavolo? Sul serio? Oddio, mi viene da vomitare- Rachel ridacchiò –ti giuro che quando la conosci è una persona fantastica- Santana sorrise –contenta te, allora ti lascio fare le porcherie con la tua ragazza, che poi quando sei passata nell’altra squadra te? Vabbe buona notte- Rachel sorrise –per amore e per lei questo ed altro, ciao Kurt- chiuse la chiamata e guardò la sua ragazza che la guardava a sua volta  -sono quasi le due, i tuoi non dicono niente se non torni?- Rachel fece spallucce –chi se ne frega, ora sto con te- Rachel le si sdraiò accanto  -va bene gnoma, che vuoi fare?- Rachel non rispose si limitò a mettersi a cavalcioni sulla latina –questo- si abbassò e percorse tutta la figura della latina, facendola gemere. Dopo neanche un’ora erano entrambe stanche e sudate, e per di più iniziava a fare davvero freddo –credo sia meglio tornare a casa, non voglio che la mia stellina si ammali- Santana abbracciò la sua ragazza dandole un po’ di calore –non ho freddo, poi tu emani così calore, sembri un orso, che ne dici se dormiamo qui?- Santana sorrise e si sdraiò di nuovo,  Rachel le si mise accanto e guardò il cielo giocando con le punte dei capelli dell’altra ragazza, che appoggiò la testa sulla sua pancia, si addormentarono dopo poco, stanche ma felici di essersi trovate.
 
 
Il suono di una canzoncina si diffuse nell’aria, le due ragazze dormivano ancora strette l’un l’altra su quel plaid in quella casa abbandonata rinominata da Santana “Sancaverna”, il suono di quel cellulare iniziò a farsi insistente e Santana spalancò gli occhi sbuffando ma sorrise alla visione della sua ragazza che dormiva ancora, rispose al cellulare –mierda! Chi è che rompe le scatole a quest’ora di mattina- Santana si mise a sedere sentendo dei brividi di freddo percorrerla, notò che stava in intimo per la notte passata con la sua ragazza così iniziò a vagare per la stanza con il cellulare all’orecchio –ma dove diamine sei Santana? Fra un’ora abbiamo la consegna dei diplomi- la voce di Quinn la fece bloccare –merda! Quinn arriviamo appena possibile- stava per staccare la chiamata quando senti la ragazza bionda ridere –arrivate? oh capisco, tu e la Berry ci date dentro- Santana alzò gli occhi al cielo –FABREY!- urlò poco prima di sentire una risatina e di chiudere la chiamata, sbuffò un paio di volte e si stropicciò gli occhi –Rachel svegliati- si infilò il pantalone saltellando, l’ebrea si lamento –svegliati Rach!- le picchiettò la spalla, ma la ragazza si girò dall’altro lato, Santana alzò gli occhi al cielo –FANNY GIRL IN TV- la ragazza scattò in piedi –dove?- Santana rise a crepapelle vedendo la faccia della sua ragazza –fanculo Santana- si sdraiò di nuovo –siamo ribelli stamattina- rise e si infilò la maglia –amore alzati abbiamo la consegna dei diplomi- Rachel si stupì del cambiamento di tono della sua ragazza, così sorrise e si alzò –ma che ore sono ?- Santana guardò lo schermo del suo cellulare e si mise una scarpa –sono le nove- Rachel spalancò gli occhi –o per Barbra! Devo prepararmi- Santana scoppiò a ridere vedendo la sua ragazza correre di qua e di là, spesso saltellando, si infilò la maglia e dato che non vedeva urtò contro un pilastro e cadde di sedere a terra –oddio Rach ti sei fatta male- Santana aiutò Rachel ad alzarsi –un po’- Rachel si mise le scarpe –vuoi che ti faccia un massaggio così passa il dolore- Rachel alzò gli occhi al cielo –muoviti ninfomane- Santana scoppiò a ridere per poi fissare la sua ragazza che vagava per la stanza –che cerchi?-  Rachel fissava ogni millimetro –la tua collana- dopo qualche secondo l’ebrea la trovò fra le coperte –andiamo- Santana la prese per mano e a passo svelto raggiunsero la macchina –non dovremo ordinare?- Santana mise in moto e partì –ci penserò io dopo, hai fatto le valige?- Rachel annuì –l’aereo parte a mezzo giorno- Santana annuì a sua volta.
Arrivarono a scuola dopo pochissimo, sembrò quasi che Santana volasse più che guidasse, così appena scesero dall’auto si diressero da Quinn –Fabrey la tunica- la ragazza le fissò per poi ridere –si tieni- Santana alzò gli occhi al cielo e diede una tunica rossa a Rachel e una dello stesso colore per se stessa – bella collana Rach- Mercedes le lanciò uno sguardo consapevole –grazie-  Rachel le sorrise, andando con Santana verso i loro armadietti e riponendo le loro tuniche in essi –credo che questa dovresti nasconderla- Santana le mise la collana nella maglia –cosa c’è hai paura che la gente sappia che stai con una sfigata- Rachel le si avvicinò –ho paura che qualcuno ti faccia del male, siamo in Ohio Rachel, non a New York- Santana le sorrise –e se non mi interessasse?- Rachel le si avvicinò e ricacciò la sua collana –beh in questo caso- Santana sorrise e le schioccò un bacio –hey prendetevi una camera, schifose omosessuali!- Santana si staccò e guardò la sua ragazza diventare pallida –che ti dicevo?- Rachel scosse la testa –ma tu sei Santana Lopez, sei la capo-cheerleader non possono trattarti così- Santana fece spallucce e si girò verso il ragazzo che le aveva detto quelle parole, potè vedere che il ragazzo riceveva un pugno –come ti permetti cazzone!- il ragazzo rimase bloccato fra gli armadietti impaurito dal gesto di Finn –sc..scusa- il ragazzo scappò via e Finn andò accanto alle due ragazze –tutto bene?- Finn fissò la collana di Rachel poi puntò lo sguardo sulle dita delle due ragazze che erano incrociate –si, grazie Finn- Santana gli mise una mano su una spalla –il mio fratellastro è gay, ci mancherebbe altro, e poi volevo scusarmi con voi, soprattutto con te Rachel- le due ragazze incrociarono le braccia al petto –mi dispiace, non dovevo tradirti e non dovevo riprovarci al ballo, mi sento, non lo so, come se stessi dalla parte del diavolo- Santana rimase impassibile, mentre Rachel gli accarezzò una guancia –Finn tu sei un bravo ragazzo, tra di noi non ha funzionato, possiamo anche rimanere amici no?- Finn annuì e abbracciò la ragazza, gesto che fece ingelosire Santana, ma che decise di sorvolare –Santana riguardo a te, mi dispiace- Santana sorrise e annuì –non importa Finn- il ragazzo sorrise –non provare neanche ad abbracciarmi Bietolone- tutti e tre scoppiarono a ridere –lo so che sotto tutto questo tu hai tanto da offrire Santana- il ragazzo le sorrise –comunque, stamattina prima che voi due arrivaste ho fatto un annuncio al glee, avrei voluto che ci foste anche voi e quindi dato che non voglio che vi arrivi da qualcun altro ora ve lo dirò io- le due ragazze lo fissavano interrogative –andrò nell’esercito- Rachel si mise una mano davanti alla bocca e Santana fece un piccolo applauso –fa attenzione Bietolone- Santana gli scompigliò i capelli facendo ridere il ragazzo.
Dopo qualche ora tutti si erano diplomati e stavano festeggiando in aula canto, tutti tranne Rachel che inspiegabilmente doveva andare al bagno –Berry non posso accompagnarti in bagno ogni volta, almeno fammi entrare con te- Santana sbuffò –sta zitta e mantienimi la tunica Santana- Rachel scomparve nei piccoli box dei bagni lasciando Santana a sbuffare –mi piace aggressivo- Rachel alzò gli occhi al cielo –ma pensi sempre a quello?- si sentì lo scarico e Rachel uscì riprendendo la tunica dalle mani della sua ragazza –che posso farci se la mia ragazza emana scariche di sesso?- le sussurrò ad un orecchio sfiorandole il lobo con le labbra, Rachel si morse un labbro e si girò di scatto ritrovandosi quel sorriso malizioso della sua ragazza che tanto amava, le afferrò la tunica rossa e la spinse con se in uno dei bagni, dopo aver chiuso la porta e averla spinta verso di essa le saltò decisamente addosso, Santana si ritrovò schiacciata contro la porta mentre la sua ragazza le faceva succhiotti e la toccava da sotto i suoi vestiti, la latina decise per una volta di subire, così si limitò a farsi baciare, proprio quando Rachel era arrivata a sfiorarle le sue mutandine di pizzo sentirono la porta aprirsi con un botto –andiamo Tina, non piangere ci vedremo- quella voce era di Mercedes –voi non capite, il glee non sarà la stessa cosa senza i monologhi di Rachel, le battutine di Santana, di Quinn e il tuo tocco soul- Rachel e Santana si staccarono, era meglio evitare di produrre gridolini in quel momento –ma potrai venire a trovarmi nei dormitori di Yale- ecco la voce di Quinn –e sono sicura che anche Rachel e Santana ti accoglieranno a New York- i singhiozzi di Tina si fermarono –sei sempre la benvenuta a New York- Rachel si lasciò scappare per poi guardare Santana che quasi scoppiava a ridere –sei proprio ingenua Rach- le schioccò un bacio –R..Rachel? sei qui dentro? La cosa è inquietante- Tina era abbastanza sconvolta –Santana smettila di scoparti la Berry in qualsiasi posto della Terra!- il tono pungente di Quinn fece innervosire Santana –Quinn non stavamo facendo niente! La Berry come al solito non riesce a  trattenere la pipi- Santana fece scattare la porta e uscì dal bagno, non proprio ricomposta ma almeno non sembrava stesse facendo quelle cose li, Rachel la seguì, lei fortunatamente era ricomposta e aveva solo la tunica e il lucida labbra fuori posto –Rachel la tunica- Santana aiutò la ragazza ad infilarla –già, perché poi quando vado al bagno il mio lucida labbra non sta più sulle labbra ma ovunque- Quinn le guardò con aria accusatoria –già perché poi quando tu baci Puckerman il lucida labbra ti rimane perfettamente al suo posto- Rachel fece rimanere senza risposte Quinn –allora non è vero che non stavate facendo niente- Mercedes alzò un sopracciglio –oddio, si saranno scambiate qualche bacio, che sarà mai!- Tina intervenne facendole zittire –ecco, solo per questo dovrebbero ammetterti alla Brown Tina- le ragazze scoppiarono a ridere e si apprestarono ad uscire dall’istituto.
 
Dopo un po’ le due  fidanzatine si ritrovarono sull’aereo diretto per New York,  erano sedute vicino e Santana le teneva la mano forte per la sua folle paura di volare –sei così bella e dannatamente sexy quando hai paura- Rachel le baciò una guancia soffermandosi e toccandole la guancia con la punta della lingua, Santana si morse un labbro e strinse le gambe –l’hai mai fatto in aereo?- Rachel le chiese molto maliziosa –non è una buona idea- Santana deglutì rumorosamente –Salve posso portarle qualcosa?- un hostess salvò Santana da quella situazione –no grazie- l’hostess fece un occhiolino alla latina ed andò via –quello cos’era?- Rachel ridusse gli occhi ad una fessura –cosa?- Santana fece finta di non capire –quella tipa ti ha strizzato un occhio- Santana scoppiò a ridere –non la conosco neanche- Rachel alzò gli occhi al cielo e si girò verso il finestrino dando le spalle alla sua ragazza –ripensando alla proposta di prima- Santana le si avvicinò ed iniziò a baciarle il collo, facendo diventare un blocco di ghiaccio la sua ragazza, Santana notò che Rachel si mordeva un labbro ,aveva gli occhi chiusi e stava stringendo le gambe –solo Gesù resiste al diavolo- le morse il lobo, Rachel si girò di scatto, si alzò e le prese il polso ed andarono verso il bagno dell’aereo –io sono ebrea- Santana sorrise e iniziò a baciarla, assicurandosi che la porta fosse chiusa.
 
-Casa dolce casa- Santana fece cadere le valige in un gran tonfo, notando l’immensità del suo appartamento, Rachel nel frattempo era rimasta sull’uscio della porta con la bocca spalancata –che c’è non ti piace amore?- Santana portò le valige di Rachel dentro –io lo amo- disse dopo un po’ di mutismo –lo amo! Come amo te!- le saltò in braccio e le due scoppiarono a ridere –ci sono tre camere da letto, un bagno una cucina e un soggiorno- Rachel fissò la sua ragazza –io e te useremo due stanze diverse- Santana sospirò –certo, siamo coinquiline, non dormiamo insieme- Santana guardò il pavimento –ma potrebbe succedere che per sbaglio vado nella stanza della mia coinquilina no?- Santana alzò lo sguardo -devo farmi una doccia, farlo in aereo non è stata poi una buona idea- Rachel si diresse verso il bagno –ho bisogno di una doccia anche io- Rachel comprese le sue intenzioni –sai bene che posso fare tante cose in una doccia insieme a te- Santana si avvicinò al suo orecchio –era questo quello che volevo-  scoppiò a ridere fissando la sua ragazza. Avrebbero iniziato una nuova vita, insieme, Santana questa volta non se la sarebbe fatta scappare quella ragazza.
 
 
Dieci anni dopo…
Rachel si svegliò nel suo caldo letto di New York, sentendo un forte odore di tè e Pancake, erano ormai dieci anni che la mattina si svegliava così, si infilò la vestaglia e andò verso la cucina, dove ritrovò la sua ragazza che beveva una tazza di latte caldo e salutava con una carezza la foto di Finn, Rachel sorrise un po’ malinconica –Buongiorno- Rachel le diede un bacio all’angolo della bocca –sono passati nove anni San- Rachel l’abbracciò e notò un velo di tristezza negli occhi della sua ragazza che continuò a fissare la foto del ragazzo –lui ha affrontato l’Afghanistan, l’Israele e la Libia, poi stava andando a mangiarsi una pizza e gli hanno sparato? Io non capisco! Lui era un ragazzo così buono, come hanno potuto- Santana abbassò lo sguardo –nove anni fa a quest’ora venne qui e io gli chiesi se fosse venuto alla prima di Fanny Girl, mi disse di si, ma la sera lui stava sull’ospedale, nessuno di noi dimenticherà mai com’è che se ne andato, ma San lui non vorrebbe vederci così- Santana guardò la sua ragazza ed annuì asciugandosi una lacrima –è morto nel giorno del nostro anniversario- Santana venne abbracciata dalla sua ragazza –lo so – Rachel le accarezzò  i capelli –posso chiederti una cosa Rach?- Rachel la fissò e le sorrise –se un giorno avremo un figlio potremo chiamarlo Finn?- Rachel sorrise ed annuì –a patto che mia figlia si chiami Barbra!- Santana si staccò da lei –Barbra Lopez-Berry? Ma sei impazzita?- Rachel scosse la testa –non possiamo chiamare nostra figlia Barbra! Magari esce con il tuo nasone e la tua parlantina e abbiamo creato una nuova Rachel Barbra Berry- Rachel le diede un pugno –perché poi se nasce una bambina con la pelle dorata e l’aria da stronza avremo una nuova Santana Diabla Lopez- Santana sorrise e annuì –magari sarà anche lesbica- Santana scoppiò a ridere –allora mi assicurerò che trovi la ragazza giusta- Rachel sorrise –le insegnerò a cantare- Santana abbracciò la sua ragazza – io le insegnerò a non avere paura di mostrarsi per quello che è- Rachel le diede un bacio –sarai una brava mamma Santana- Santana sorrise –sarò una mamma caliente amore- le diede un bacio sul naso e scoppiò a ridere –troppo caliente- Rachel la baciò –prendetevi una camera voi due- Kurt uscì dalla sua stanza a petto nudo e in mutande –andiamo Kurt lasciale in pace- Blaine lo seguì versandosi un po’ di latte –hei Lady Hummel da dov’è uscito quel fisico?- Santana si avvicinò al ragazzo –anni di palestra sono serviti alla fine Satana, ehm, Santana- Rachel rise –ohoh, vedo che non siamo di buon umore, che c’è l’uomo papillon ti ha fatto stare sotto stanotte?- Kurt alzò gli occhi al cielo – si può dire lo stesso di te Santana, com’è che diceva Blaine?- il ragazzo fissò l’altro ragazzo che si stava aggiustando i capelli pieni di gel –“si Rachel, così”- Blaine fece il verso a Santana che diventò rossa in un attimo –la Lopez è arrossita- Rachel si avvicinò alla sua ragazza e tutti scoppiarono a ridere –vestitevi andiamo a pranzo fuori, oggi dobbiamo festeggiare-Santana mise a posto la foto di Finn –dobbiamo farlo soprattutto per lui- Kurt sorrise amaramente e tornò nella sua stanza a vestirsi. Finn mancava a tutti, e senza di lui si sentiva un vuoto che pesava tanto, troppo, la sera della morte di Finn Hudson, tutti si fecero una promessa, non dovevano cambiare mai qualsiasi cosa fosse successo. Erano passati dieci anni e nessuno non cambiò, nessuno voleva farlo.

 
(Fin)e
 

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