Lo Psicologo Di EFP

di The Sorrow
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Prima Seduta-Il Regolamento ***
Capitolo 3: *** Seconda Seduta-Le Recensioni ***
Capitolo 4: *** Terza Seduta-Hope ***
Capitolo 5: *** Quarta Seduta-Le Storie Scelte ***
Capitolo 6: *** Quinta Seduta-Il Signor Account ***
Capitolo 7: *** Sesta Seduta-Le Storie Zero ***
Capitolo 8: *** Settima Seduta-Le Storie Romantiche ***
Capitolo 9: *** Ottava Seduta-Il Signor EFP ***
Capitolo 10: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Lo Psicologo Di EFP


Prologo


Tutto cominciò con un telefono che squillava.

"Pronto, chi parla?" chiese lo psicologo.

"Buongiorno dottore, io mi chiamo EFP, sono un sito internet. La chiamo perchè ho una serie di pazienti da farle vedere. Sono tutti dei casi interessanti".

"Questa è la prima volta che mi ritrovo a parlare di psicoanalisi con un sito" pensò lo psicologo, poi disse "Mi dica, signor EFP, i pazienti di cui lei parla sono casi gravi?".

"Alcuni sì" rispose EFP "Ci sono alcuni pazienti che avranno bisogno di più sedute. Altri poi, sono proprio dei casi disperati. Mi affido alla sua bravura, dottore".

"Non si preoccupi, signor EFP. Farò tutto il possibile. Chi sarà il mio primo paziente?" disse lo psicologo.

"Si tratta del Regolamento, dottore. Penso che abbia proprio bisogno di una seduta" gli rispose EFP.

"Come mai?" gli domandò lo psicologo.

"Ecco, da sempre lo vedo... Rigido. Penso che parlare con lei gli farà bene" disse EFP.

"Ottimo. Va bene se vedo il signor Regolamento giovedì prossimo?".

"Quindi tra una settimana? Va benissimo. Arrivederci dottore".

"Arrivederci signor EFP".

Lo psicologo si sedette sulla poltrona e pensò "E adesso? Come accidenti lo analizzo un regolamento di un sito?".

Fine del prologo


Note dell'autore: questa è la storia più folle che mi sia mai venuta in mente. Premetto che l'ho fatta per ridere un pò, non per criticare o altro. Mi piacerebbe tanto sapere la vostra opinione, quindi lasciate una recensione, se volete. Ci vediamo alla prima seduta.

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Capitolo 2
*** Prima Seduta-Il Regolamento ***


Lo Psicologo Di EFP
Prima Seduta-Il Regolamento

Quel giovedì era arrivato. Il signor Regolamento si presentò alle dieci in punto.

"Buongiorno signor Regolamento" disse lo psicologo

"Buongiorno dottore, posso sedermi?" disse il Regolamento

"Prego, prego. Allora, in cosa posso aiutarla?"

"Guardi dottore, io non li reggo più"

"Di chi parla?"

"Di tutti quegli autori e autrici che non mi leggono. Ogni volta, quando qualcuno si registra, dovrebbe leggermi. Leggermi tutto, intendo. Invece molti si limitano a guardare le parole in grassetto. Eppure io dovrei essere la parte più importante di questo sito"

"Capisco. Quindi lei si sente ignorato"

"Non solo. Molti autori, oltre a non leggermi, infrangono anche le mie regole. E poi si lamentano pure!"

"Vede, signor Regolamento, le regole sono fatte per essere infrante"

"In che senso, scusi?"

"Provi a rilassarsi. Capita a tutti di fare qualche errore. Li perdoni, invece di accanirsi contro di loro"

Il Regolamento rimase in silenzio per qualche secondo, poi esclamò "Ma certo, lei ha ragione. Non posso essere sempre così rigido. Da oggi sarò più flessibile"

"Bravo, è così che si fa" gli disse lo psicologo

"Arrivederci dottore e grazie"

"Arrivederci signor Regolamento"

Dopo circa due ore il telefono dello psicologo squillò
 "Dottore, sono EFP. Ma si può sapere che cosa ha combinato?"

"Come?"

"Lo sa cosa sta succedendo qui? Sono apparse un sacco di storie che hanno come testo "Xchè lui lamava un sakko e lei anke" oppure "Tvtttttttbbbbbb kucciola". Insomma, la grammatica è andata a farsi benedire".

"Aspetti, hanno scritto "l'amava" senza apostrofo?"

"Sì! Adesso tutte le storie hanno un linguaggio da SMS. E non è mica finita qui. Ho trovato un sacco di storie a rating verde senza nessun avvertimento"

"Questo non mi sembra grave"

"Già, peccato che, una volta aperte, quelle storie si rivelavano racconti erotici degni di "50 Sfumature Di Grigio".

"E il Regolamento che dice?"

"Il Regolamento se ne sbatte! Dice che lei gli ha detto di essere più flessibile. Dottore, ha idea di quanto mi ci vorrà per riportare tutto com'era prima?"

"Sono desolato, signor EFP"

"Spero per lei che con le prossime pazienti vada meglio, altrimenti ho preparato una punizione esemplare"

Lo psicologo deglutì e chiese timoroso "Di che si tratta?"

"Lo saprà a tempo debito. Intanto si prepari, perchè le sue prossime pazienti saranno le signorine Recensione Positiva, Recensione Neutra e Recensione Negativa"

"Non si preoccupi, questa volta non fallirò"

Finita la conversazione, lo psicologo si distese sul letto pensando "Non posso rischiare di ricevere una punizione. EFP sarebbe capace di farmi leggere una Fanfiction erotica sugli One Direction composta da minimo mille capitoli"

Fine della prima seduta

Note dell'autore: spero che questo capitolo vi abbia fatto fare qualche sana risata. Alla prossima.

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Capitolo 3
*** Seconda Seduta-Le Recensioni ***


Lo Psicologo Di EFP


Seconda Seduta-Le Recensioni


Lo psicologo sospirò, le tre bandierine erano sedute davanti a lui. Non avevano smesso di litigare per un secondo da quando erano arrivate.

"Ma vi rendete conto? La gente mi odia solo perchè sono rossa! Ogni volta che un autore o un autrice mi vede si arrabbia e comincia a odiarmi solo perchè sono una recensione rossa quindi sono negativa".

"E io che cosa dovrei dire, scusa? Dato che sono la recensione  positiva, sono sempre impegnata. La maggior parte delle recensioni sono positive, quindi devo fare un sacco di straordinari. E mai che mi diano le ferie. Ma EFP mi sentirà questa volta".

"Voi vi lamentate, ma qui l'unica che dovrebbe lamentarsi sono io. Nè positiva, nè negativa. Neutra. Ma che accidenti vuol dire "Neutra"? Sono sempre quella Recensione del tipo "Si, carino, ma se facevi così era meglio". Insomma, mi usano per le recensioni più pignole e perfettine. Io non ne posso più".

"Signore, calmatevi" disse lo psicologo.

"Signorine, prego" disse la recensione Neutra, poi esclamò "Visto? Oramai sono diventata anche io una perfettina".

"Allora, cerchiamo di capire qual è il problema" disse lo psicologo.

"Il problema è che non ci danno le ferie" gli rispose la Recensione Positiva.

"Ma signora... Volevo dire, signorina; pensate a che cosa succederebbe se voi tre andaste in ferie. EFP crollerebbe nel caos, regnerebbe il panico, le forze del male nascoste in ogni autore si scatenerebbero a causa della vostra assenza" disse lo psicologo.

"Queste belle frasi sono frutto di ispirazione divina o le ha copiate da Twilight?" disse la Recensione Negativa.

"Maledizione, eppure ero sicuro di aver nascosto il poster gigante di Kristen Stewart. Come hanno fatto a vederlo?" pensò lo psicologo.

"Io sono d'accordo con la mia collega, abbiamo bisogno di ferie. Che gli autori se ne stiano pure senza le loro amate recensioni" disse la Recensione Neutra.

"Giusto, così imparano a scrivere le recensioni tutte in grassetto" esclamò la Recensione Positiva.

"Per non parlare di quelle persone che non sanno l'italiano. "Ciau, la tua storia è fantastika, XD. Aggiorna prestissimissimo, kiss :3". Ma secondo lei è normale tutto questo?" aggiunse la Recensione Negativa.

"Signorine, capisco che siate stressate ma non dovete fare così. I problemi vanno affrontati, reagite!" le incitò lo psicologo.

Le bandierine stettero in silenzio per qualche secondo poi esclamarono all'unisono "Si, lei ha ragione. Facciamo vedere a tutti chi siamo"

"Brave" disse lo psicologo.

"D'ora in poi le recensioni le scriviamo noi, non i recensori. Abbiamo il diritto di dire la nostra opinione" disse la Recensione Positiva.

"Come?" esclamò lo psicologo.

"Così faremo vedere a tutti cosa sono le recensioni" disse eccitata la Recensione Neutra.

"D'ora in poi, le recensioni saranno in mano nostra!" disse la Recensione Negativa.

"Arrivederci dottore. Grazie per averci dato lo stimolo giusto" dissero le bandierine uscendo dallo studio.

"No, no, ferme, tornate qui, scherzavo, tornate qui!" esclamò preoccupatissimo lo psicologo, ma era troppo tardi.

Inutile dire che EFP crollò nel caos. Il sito però non si fece sentire.

Il giorno dopo la seduta, lo psicologo ricevette un messaggio da EFP, che lo informava dell'identita della sua prossima paziente.

Si chiamava Hope.

"Hope vuol dire speranza" pensò lo psicologo "Bene, sarà di sicuro una ragazza allegra, spensierata e piena di vita".

Come al solito, si sbagliava.

Note dell'autore: Se, leggendo le ultime righe, avete pensato "Hope? Proprio quella Hope?" rassicuratevi: è lei. Se non sapete chi è Hope, aspettate il prossimo capitolo e lo scoprirete. Ci vediamo.

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Capitolo 4
*** Terza Seduta-Hope ***


Lo Psicologo Di EFP

Terza Seduta-Hope



"Allora, mia cara, iniziamo?" disse gentilmente lo psicologo.

Hope non rispose, non aveva detto niente da quando era entrata nello studio.

"Hope?" disse lo psicologo cercando di attirare l'attenzione della ragazza.

Hope stava fissando il pavimento, persa nei suoi pensieri.

"Hope, c'è qualcosa che non va?" chiese lo psicologo.

"Qualcosa che non va?" disse finalmente Hope "C'è tutto che non va, dottore. Lei non mi può capire".

"Beh, devo provarci. Sono qui per questo. Allora, dimmi il tuo problema" disse lo psicologo.

"Uno solo? Guardi che mi sono portata la lista" disse Hope prendendo un foglio "Allora, andiamo per ordine. Il primo problema è il mio nome. Perchè Hope, perchè? Almeno metà delle ragazze presenti nelle fanfiction sui cantanti si chiamano Hope. Che poi sarebbe anche un bel nome, Hope. Significa "Speranza"... Ma dove accidenti è la speranza in quelle fanfiction?"

"Forse potresti proporre un altro nome" disse lo psicologo.

"Tipo?"

"Ad esempio Destiny. Non ti pare che sia un nome stupendo? Perchè mi guardi male?"

"Lasciamo perdere. Il fatto è che io non la vedo la speranza in quelle storie. Mi dica se si può chiamare Hope una persona vittima del bullismo, orfana, depressa cronica e autolesionista. A proposito, sull'autolesionismo dobbiamo fare un bel discorsetto" disse Hope.

"Sei autolesionista?" chiese lo psicologo.

"No! Sono le autrici che mi fanno diventare autolesionista. Insomma, sembra che oramai sia diventata una moda e..."

Hope si fermò perchè il telefono del dottore squillava.

"Si, pronto?".

"Buongiorno dottore, sono EFP. Allora, come sta andando la seduta?".

"Guardi, penso ci sia molto da lavorare. Ora mi lasci in pace" disse lo psicologo.

"Bene Hope, stavamo dicendo?".

"Si, in pratica sembra che tutte le autrici abbiano la mania di appiopparmi ogni problema esistente sulla faccia della terra. C'è sempre qualche bullo pronto a picchiarmi e qualche stronza pronta a prendermi in giro.Poi ci sono loro. Quei maledetti...".

Il telefono squillava di nuovo.

"Salve dottore, sono sempre EFP. Volevo ricordarle che quella è una paziente speciale e la deve trattare con la massima attenzione".

"Si, me ne ricorderò. Arrivederci".

"Dottore, posso continuare?" chiese Hope.

"Prego, prego" disse lo psicologo.

"Stavo arrivando al punto cruciale. Ha mai sentito parlare di una band che si chiama "One Direction"?".

"Se ne ho sentito parlare? Mia figlia passa le giornate a dirmi "Quanto è bello Harry" "Quanto è figo Louis" Quanto è sexy Zayn". Non ne posso più!" pensò lo psicologo e poi disse "Si, ne ho sentito parlare".

"Bene dottore. Deve sapere che oramai io mi sono sposata con le fanfiction su questi qua. Ogni volta c'è almeno uno di loro pronto a portarmi a letto, che io lo voglia oppure no. Certe volte poi, vado a letto con tutti e cinque contemporaneamente" disse Hope.

"Fammi capire Hope, è questo il problema?" chiese lo psicologo.

"Sì! Le loro fan li osannano come dei bravi ragazzi, degli stinchi di santo. Ma nelle fanfiction si trasformano in mostri stupratori, assatanati, rapitori di ragazze e pronti a tutto pur di portarti a letto. Hanno la doppia personalità. Un minuto prima dicono "Hope, io ti amo. Sei la mia cucciola, non posso vivere senza di te". A questo punto io dovrei mettermi a piangere, abbracciarlo, baciarlo e..."

"Va bene, va bene" la interruppe lo psicologo "Ho capito che succede dopo".

"Ma la cosa più sconcertante è che un minuto dopo si trasformano in bulli psicopatici che vogliono solo sesso. Ma le sembra normale?"

"In effetti no. Prima mi hai detto che hai problemi con l'autolesionismo" disse lo psicologo.

"Già. Ma che ci trovano nel tagliarsi i polsi? Se io sono depressa esco con le amiche. Non prendo un coltello e mi taglio. Magari pensano che sia figo vedere una che si taglia, ma non è così".

"Senti Hope, tu devi vivere una vita normale" disse lo psicologo.

"Ma va?" disse Hope "Ho provato a spiegarlo alle autrici. Sa che cosa mi hanno risposto? "Una vita normale? Ma se non ti tagli, non vieni picchiata dai bulli e Harry non ti scopa non c'è gusto". Quelle sono psicopatiche, io voglio le dimissioni".

"Ribellati Hope! Manda a quel paese Lerry" esclamò lo psicologo.

"Harry" disse Hope.

"Sì, come cavolo si chiama. Vivi una vita normale, senza autolesionismo, senza bullismo e senza One Direction" disse lo psicologo.
 
Il telefono squillò.

"Dottore, sono EFP. Allora, Hope è pronta per una nuova storia a base di bullismo e sesso con artisti musicali?"

"Scusi?" chiese lo psicologo.

"Come "Scusi"? L'ha convinta a smettere di ribellarsi, vero?".

"Mi faccia capire, lei mi ha mandato Hope per convincerla a non ribellarsi?"

"Ma certo, mi sembrava ovvio" disse EFP.

Lo psicologo chiuse la telefonata. Non sapeva che cosa fare. Se avesse mandato via Hope, sarebbe andato contro i suoi ideali di psicologo. Se invece avesse continuato, EFP lo avrebbe sottoposto alla punizione. Gli venivano i brividi solo a pensarci. Al diavolo gli ideali, non poteva rischiare.

"Hope, mia cara, stavo scherzando. Vedrai che non sarà così brutto essere protagonista di queste fanfiction" se fosse stato Pinocchio, il suo naso sarebbe arrivato in Madagascar "Ora ti devo salutare, ciao" disse sbattendo letteralemente Hope fuori dal suo studio.

Era scampato alla punizione, ma aveva ancora una cosa da fare. Accese il computer e creò un sito. Si chiamava "Hope libera". Ecco la descrizione presente nella home page.

"Ogni anno la sindrome di Hope colpisce molte adolescenti in tutto il mondo. Non restare indifferente a questa piaga sociale, dona anche tu 5 euro e aiutaci a far scomparire le fanfiction con Hope come protagonista dalla faccia della terra".

"Bene" pensò lo psicologo "Hope, prima o poi sarai libera. Più poi che prima". Ora doveva prepararsi per il prossimo paziente.

Fine della terza seduta.

Note dell'autore: Inanzitutto voglio precisare una cosa. Questo capitolo non è stato scritto con l'intenzione di offendere qualcuno bensì con l'intenzione di farsi quattro risate. Lo dico per evitare possibili polemiche. Alla prossima.

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Capitolo 5
*** Quarta Seduta-Le Storie Scelte ***


Lo Psicologo Di EFP



Quarta Seduta-Le Storie Scelte


Per la prima volta dall'inizio della terapia, lo psicologo non era stato informato sull'identità del prossimo paziente. Quindi non sapeva che cosa aspettarsi.

Rimase sorpreso quando vide la sua paziente. Anzi, le sue pazienti. Erano le storie scelte dal sito.

Si accomodarono senza dire una parola, guardandolo in modo altezzoso.

"Buongiorno signorine" disse lo psicologo, badando a non commettere lo stesso errore che aveva fatto nella seduta con le recensioni.

"Signore, prego" lo corresse subito una delle storie scelte.

"Ma lo fanno apposta" pensò lo psicologo poi disse "Bene signore, vi va di parlare?"

"Ma perchè siamo venute qui?" borbottò una delle storie scelte.

"Signore, dobbiamo solo fare una chiacchierata" disse gentilmente lo psicologo.

"Noi non dobbiamo dirci niente. Noi siamo le storie scelte. Siamo forti, siamo belle, siamo delle fotomodelle" disse pomposamente una storia.

"Complimenti per la rima. Mi pare di capire che voi non abbiate particolari problemi" disse lo psicologo.

"Ma certo che no, siamo perfette" dissero tutte le storie scelte all'unisono.

"Forse dovreste essere un pochino più modeste" disse loro lo psicologo.

"Come scusi? Ma ha capito chi siamo? Noi siamo le storie scelte. Siamo forti, siamo belle..." .

"Sì, sì. Siete forti, siete belle, siete delle fotomodelle; ho capito il concetto" le interruppe lo psicologo "Piuttosto, come vanno i rapporti con le altre storie?".

"Quali? Quelle storielline da quattro soldi? Ci invidiano, ovvio" disse una delle storie scelte.

"E come mai vi invidiano?" chiese lo psicologo.

"Perchè noi siamo il meglio. Noi siamo la créme de la créme di EFP" disse una storia, con tanto di R francese "Loro invece sono solo storielle con qualche recensione. Noi siamo forti...".

"Va bene, va bene" la fermò subito lo psicologo. Se avesse sentito di nuovo quella frase sarebbe scoppiato.

"Insomma, loro non parlano molto spesso con noi. Non sono degne di farlo" disse una delle storie scelte.

"Signore, avete mai sentito parlare del disturbo narcisistico della personalità?" chiese lo psicologo.

"No" risposero le storie scelte.

"Viene chiamato anche "Narcisismo". Il termine deriva dal mito di Narciso. Ora ve lo racconto. C'era una volta un ragazzo di nome Narciso..."

"Dottore, a me mi si è già addormentata una gamba" disse una delle storie scelte.

"La mia sta russando" disse un altra.

"FATE SILENZIO E ASCOLTATEMI!" urlò lo psicologo.

Le storie scelte si ammutolirono. Era la prima volta che qualcuno si metteva contro di loro.

"Bene, cosa stavo dicendo? Ah, si. Questo ragazzo, Narciso era un giovane di una bellezza incredibile. Tutte le fanciulle che lo vedevano si innamoravano di lui, ma Narciso le ignorava. Era insensibile. La sfortuna volle che un giorno Narciso incontrasse la ninfa Eco la quale, come tutte le altre donne che vedevano Narciso, si innamorò di lui. Narciso, spietato come al solito, la ignorò. Gli dei vollero punire la sua freddezza e per farlo chiamarono Nemesi, la dea della vendetta. Nemesi fece in modo che Narciso andasse a bere ad una fonte d'acqua. Mentre beveva Narciso si specchiò nell'acqua e si innamorò della sua immagine riflessa. Tentando di abbracciarla cadde e morì annegato. Da questo mito deriva il termine narcisismo. Signore, voi amate voi stesse ma la verità è che non siete niente. Siete delle nullità che esistono solo perchè delle persone vi hanno segnalato" disse crudelmente lo psicologo.

Le storie scelte si guardarono in silenzio e scoppiarono a piangere.

"No, no, non fate così" disse lo psicologo "Scherzavo, scherzavo. Non piangete"

"Lei ha ragione, noi siamo delle nullità" singhiozzò una storia.

"Potete rimediare. Iniziate a parlare con le altre storie, senza considerarvi superiori a loro. Vedrete che, col tempo, nascerà una bella amicizia" disse lo psicologo.

Le storie smisero di piangere e annuirono tra di loro.

"Va bene" dissero le storie scelte e uscirono dallo studio dello psicologo.


"Secondo voi ci ha creduto?" chiese una storia scelta.

"Ma certo che ci ha creduto. Non vedi com'era dispiaciuto?" le rispose un altra.

"Dovevamo fingere, altrimenti non ci avrebbe più mollate".

"Eh, già. Non abbiamo bisogno di psicologi noi. Siamo forti, siamo belle, siamo delle fotomodelle" disse un altra storia.

Intanto lo psicologo, ignaro di tutto, leggeva una mail.

"Quindi il prossimo paziente sarà il signor Account, eh? Benissimo" pensò.

Passò casualmente davanti allo specchio di casa sua, si guardò e sussurrò "Sono forte, sono bello, sono un fotomodello".

Le storie scelte lo avevano contagiato.



Note dell'autore:Spero che questo capitolo vi sia piaciuto. Chissà, magari un giorno anche questa storia finirà tra le scelte. La mia unica paura è che poi inizi a ripetere "Sono forte, sono bella, sono una fotomodella".
Adesso passiamo ai ringraziamenti, perchè è giusto e doveroso farli.
 Ringrazio i lettori; il primo capitolo ha superato le 200 visualizzazioni. Grazie!
Ringrazio i recensori; come farei senza di voi? Vi ringraziano anche il signor EFP e lo psicologo. La bandierina verde invece, comincia ad odiarvi.
Ringrazio chi segue la storia e chi l'ha messa tra le ricordate e/o le preferite.
Bene, direi che è tutto. A presto.

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Capitolo 6
*** Quinta Seduta-Il Signor Account ***


Lo Psicologo Di EFP


Quinta Seduta-Il Signor Account



"Prego Signor Account, si sieda" disse lo psicologo.

"Grazie" gli rispose il Signor Account sedendosi.

"Allora, di cosa vuole parlare?" gli chiese lo psicologo.

"Vede, io... Aspetti un momento" disse il Signor Account e poi esclamò "No, non hai ricevuto recensioni".

"Scusi?" disse lo psicologo.

"Oh, non parlo con lei, ma con un'autrice che stava controllando se la sua storia aveva ricevuto recensioni. Vede, io... Vuoi aggiungere un capitolo alla tua storia? Aspetta un momento" disse il Signor Account e rimase immobile per qualche secondo.

"C'è qualcosa che non va?" chiese lo psicologo.

"Tutto a posto. Un autore voleva aggiornare la sua storia".

"Ah, bene. Che cosa mi stava dicendo?" gli chiese lo psicologo.

"Stavo per parlarle dei miei problemi. Vede, io... Vuoi aggiungere una storia tra le preferite? Solo un momento... Ecco fatto. Adesso vuoi controllare le visualizzazioni della tua storia? Solo un attimo...".

"L'unica cosa sensata che è riuscito a dirmi è "Vede, io...". Gli utenti di questo sito dovrebbero darsi una calmata, questo poveretto è iperstressato" pensò lo psicologo.

"Bene, ho finito. Vede, io..." disse il Signor Account ma lo psicologo lo interruppe.

"Fermo! Questa volta cerca di dire una frase intera, senza interruzioni".

"Va bene dottore, ci proverò. Come ha potuto vedere, il lavoro mi sta consumando. Gli utenti mi consultano 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Io voglio le mie santissime ferie!" esclamò il signor Account.

"Un altro? Non mi bastavano le signorine Recensioni, adesso ci si mette anche il Signor Account" pensò lo psicologo.

"Dottore, lei mi deve aiutare" disse il Signor Account, poi esclamò "Ancora tu? Non hai ricevuto recensioni, è inutile che mi controlli ogni secondo".

"Capisco la situazione, lei deve rib..." lo psicologo stava per dire "Ribellarsi" ma si fermò in tempo. Ogni volta che aveva detto quella parola, era successo il finimondo. Un altro sbaglio e EFP gli avrebbe sottoposto la fanfiction erotica sugli One Direction.

"Come scusi?" chiese il Signor Account.

"Ha mai provato a parlare direttamente con gli utenti?" gli disse lo psicologo.

"No, sarebbe inutile" affermò il Signor Account.

"Non è vero! Il dialogo è alla base di ogni rapporto umano. Solo con il dialogo lei potrà risolvere i suoi problemi" disse lo psicologo.

"Lei dice?".

"Sì! Ci provi".

"Va bene, ma conosco gli utenti di questo sito e, sinceramente, non credo che funzioni" disse il Signor Account.

"Perchè non ne parla direttamente con EFP?" gli disse lo psicologo.

"Non credo che mi ascolterà. A meno che...".

"A meno che?" chiese lo psicologo preoccupato.

"Mi è venuta un'idea" disse il Signor Account con una strana luce negli occhi.

"Quale idea?" chiese preoccupato lo psicologo.

"No, no, niente. Grazie di tutto dottore, a presto" disse il Signor Account e uscì frettolosamente dallo studio dello psicologo.

"Ho un brutto presentimento" pensò lo psicologo.

Qualche ora dopo lo psicologo ricevette una telefonata.

"Pronto?".

"Ciao papà, sono Lara" disse una voce femminile.

"Bella di papà, come stai?" chiese lo psicologo.

"Potrebbe andare meglio. Sto provando ad accedere al mio account di EFP ma, ogni volta che clicco, appare il messaggio "Lasciatemi in pace, sono in vacanza". Tu ne sai qualcosa?".

"Io? Ma certo che no. Ora ti devo salutare, ciao" disse lo psicologo e chiuse la telefonata.

Immediatamente telefonò a EFP.

"Signor EFP, che sta succedendo?".

"Questo dovrei chiederlo a lei. Il Signor Account si è ribellato e ha minacciato di abbandonare il sito se non gli avessimo dato un giorno di ferie".

"Ah. Io non c'entro nulla" disse subito lo psicologo.

"Certo, certo, come no. Guardi che il Signor Account mi ha raccontato la vostra seduta. Comunque le do ancora una possibilità. Le mando le Storie Zero. Mi raccomando, conto su di lei" disse EFP.

"Non si preoccupi. Solo una domanda: che cosa sono le Storie Zero?" chiese lo psicologo.

"Oh, è un abbreviazione di "Storie con zero recensioni" gli disse EFP.

"Va bene. Allora, a presto" disse lo psicologo chiudendo la telefonata.

 
Fine della quinta seduta.



Note dell'autore: ma non sarebbe fantastico se il messaggio "Lasciatemi in pace, sono in vacanza" apparisse davvero un giorno? A parte gli scherzi, è giunto il momento dei ringraziamenti.
Ringrazio tutti: lettori, recensori, persone che seguono la storia e/o la mettono tra le ricordate e/o le preferite.
Solo una piccola precisazione. Io sono un maschio. Lo dico per evitare spiacevoli equivoci (In alcune recensioni i recensori mi hanno scambiato per una ragazza).
Grazie ancora a chi mi ha lasciato una recensione.

"Grazie un corno" esclama la bandierina verde.

E tu che ci fai qui? Queste sono le note dell'autore.

"Sono venuta a protestare".

Hai già protestato abbastanza nel terzo capitolo.

"Stammi a sentire scrittore dei miei stivali, io sono stufa. Perchè al Signor Account hai dato un giorno di ferie e a me no?".

Perchè lo scrittore sono io e decido io come deve andare la storia. Ora vai via.

"Sappi che non ti arriveranno recensioni positive per questo capitolo. Tutti i tuoi lettori sono dalla mia parte"

Adesso basta! Saranno loro a decidere.

"Lettori, appoggiate me e non questo scribacchino da quattro soldi".

Non ascoltatela. E tu sappi che se non mi lasci scrivere le note dell'autore in santa pace io oggi invio 100 recensioni positive.

"Va bene, va bene".

Alla prossima.

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Capitolo 7
*** Sesta Seduta-Le Storie Zero ***


Lo Psicologo Di EFP


Sesta Seduta-Le Storie Zero



Lo psicologo stava leggendo tranquillamente Hunger Games quando sentì il suono del campanello.

"Dannazione, è in anticipo" borbottò e si affrettò a nascondere il libro.

Aprì la porta e si ritrovò di fronte una delle storie zero.

"Buongiorno" disse lo psicologo.

La storia zero lo fissò per qualche secondo, poi disse "Buongiorno" con una voce da funerale.

Dopo che si furono accomodati, la storia zero disse "Spero di non averla disturbata".

"Ma no. Stavo giusto accrescendo la mia cultura con un libro altamente educativo" disse lo psicologo.

"Quale libro?" chiese la storia zero.

"E ora che cosa mi invento?" pensò lo psicologo, poi disse "Psicopatologia della vita quotidiana. Un testo interessantissimo".

"Ah" disse la storia zero.

"Dalla sua reazione posso dedurre che non ha capito una mazza, ma meglio così" pensò lo psicologo, poi disse "Allora, mi racconti qualcosa sulla sua vita".

"La mia vita? Tristezza, solitudine, depressione, angoscia" disse tristemente la storia zero.

"Che allegria. Questa è messa peggio di Hope" pensò lo psicologo.

"Io sono venuta qui anche per conto delle mie sorelle. Noi non abbiamo mai ricevuto una recensione in vita nostra, veniamo sempre ignorate. Per questo ci chiamano le storie zero" disse la storia zero.

"Capisco. Lei si è mai data una spiegazione sul perchè questo accada?" le chiese lo psicologo.

"A dire il vero, no. Vede, tutte le storie partono con buone speranze, sicure di ricevere almeno una recensione piccola piccola. Certe volte questo accade, altre volte no. Ma quello che fa più rabbia è vedere che alcune storie ricevono tante, tantissime recensioni, pur essendo le solite vecchie storie stile "Hope". Non so se mi spiego".

Lo psicologo rabbrividì ripensando alla seduta con Hope. "Sì, capisco" disse.

"Il punto dove voglio arrivare è questo: perchè delle storie che magari provano a proporre una struttura originale vengono ignorate? Perchè, invece, le solite storie con la solita trama ricevono sempre miriadi di recensioni? Non è giusto!" esclamò la storia zero.

"Il mondo è stato costruito con le ingiustizie, mia cara" disse lo psicologo.

"Ma ci deve essere qualcosa che possiamo fare. Non si può andare avanti così" gli rispose la storia zero.

Lo psicologo rimase in silenzio per qualche momento, poi disse "Ho un'idea".

"Sono tutta orecchi" disse la storia zero.

"Perchè non facciamo in modo che chiunque entri in una storia la debba poi recensire? Se tenterà di uscire apparirà il messaggio "Eh no, non te la caverai così facilmente. Sei voluto entrare in questa pagina? Hai letto la storia gratuitamente? E ora lasci una recensione, altrimenti il tuo computer salta per aria". Che ne pensa?" disse lo psicologo.

"Ma è geniale!" esclamò la storia zero.

"Ora dobbiamo solo comunicarlo a EFP. Ci penso io" disse lo psicologo e prese il telefono.

Circa un quarto d'ora dopo la telefonata era finita. La storia zero chiese "Allora? Che ha detto?".

"Non è d'accordo. Dice che gli utenti sono liberi di lasciare o non lasciare una recensione, che è un loro diritto e bla, bla, bla. Ma non ti preoccupare, ho un altra idea" disse lo psicologo.

"Dica"disse la storia zero incuriosita.

"Allora, tu devi ricontrollarti" disse lo psicologo.

"Scusi?" disse la storia zero.

"Sì, ricontrollati. Magari i recensori non lasciano un commento perchè la storia non è interessante oppure perchè è scritta male".

"Forse ha ragione. Ci proverò" disse la storia zero.

"Bene, buona fortuna"

"Arrivederci" disse la storia zero e uscì dallo studio.


Lo psicologo si sentiva malissimo. Aveva mentito. Aveva mentito consapevolmente.

Sapeva che, anche se le storie erano interessanti e scritte bene, potevano benissimo diventare delle storie zero. Questo accade perchè ci sono moltissime persone che leggono la storia e poi escono dalla pagina come se niente fosse. Se ne fregano.

Questa storia doveva finire.

Lo psicologo chiamò EFP.

"Ancora lei? Le ho già spiegato che non possiamo mettere in pratica la sua idea" disse EFP.

"Non ho chiamato per quello, ma per il prossimo paziente" gli disse lo psicologo.

"Oh, capisco. Io volevo mandarle..." tentò di dire EFP ma lo psicologo lo interruppe.

"No! Le volevo dire proprio questo, il prossimo paziente lo decido io. Mi mandi una di quelle storie presenti nella sezione "Originali/Romantico" disse lo psicologo.

"Vuole una storia romantica?" chiese EFP.

"Sì, ma non una storia romantica qualunque. Me ne mandi una di quelle presenti nella sezione "Storie Più Popolari", una di quelle storie con minimo cento recensioni. Anzi, me ne mandi almeno cinque di queste storie" disse deciso lo psicologo.

"Spero che lei sappia quello che fa" disse EFP.

"Stia tranquillo. Arrivederci" disse lo psicologo chiudendo la telefonata.

Ripensando alla seduta che aveva appena fatto, lo psicologo pensò "Se decidessi di fare una storia che raccontasse le mie sedute e la pubblicassi su EFP, diventerebbe di sicuro una storia zero".

Fine della sesta seduta



Note dell'autore: salve a tutti. Spero che il capitolo vi sia piaciuto. Vi volevo dire una cosa molto importante: una volta finito di leggere questo capitolo andate in una sezione, una sezione qualsiasi e cercate le storie zero, quelle con zero recensioni. Leggetele e lasciate una recensione. Siate onesti, dite quello che vi è piaciuto è quello che non vi è piaciuto. L'importante è lasciare una recensione. Vi prego, fatelo. Il mio sogno è che tutte le storie del sito abbiano almeno una recensione ma dipende tutto da voi. Vedo sempre troppe storie zero quando giro per il sito e mi dispiace moltissimo per i loro autori. Quindi, recensite, recensite e recensite. Stavo addirittura pensando di creare un gruppo di recensori che si occupa solo di recensire le storie zero. Come dice il vecchio proverbio "Una recensione al giorno, toglie la storia zero di torno".
Bene, dopo quest'inno alla recensione prevedo che le signorine Bandierina Verde, Bianca e Rossa mi odieranno.

Signorine Recensioni: A dire la verità ti odiavamo già prima.

State zitte e tornatevene nel vostro capitolo.
 Bene cari lettori, ci vediamo al prossimo capitolo e, mi raccomando, recensite, recensite e recensite. A presto.




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Capitolo 8
*** Settima Seduta-Le Storie Romantiche ***


Lo Psicologo Di EFP

Settima Seduta-Le Storie Romantiche



Lo psicologo era molto nervoso. Stava rischiando grosso e lo sapeva, ma doveva farlo.

Le storie romantiche arrivarono in perfetto orario. Erano cinque, esattamente come lui aveva chiesto.

"Buongiorno" dissero le storie.

Lo psicologo disse "Entrate e sedetevi, per favore".

Le storie erano sorprese dalla voce fredda e distaccata dello psicologo. Si sedettero e iniziarono a parlottare a bassa voce.

"Ma secondo voi che cosa vuole?".

"Sembra arrabbiato, chissà come mai".

"Silenzio, per favore, silenzio" disse lo psicologo e poi pensò -Diamo inizio ai giochi- .

"Signore, vi ho fatto chiamare per un motivo ben preciso" iniziò lo psicologo.

"Andare tutti a mangiarci una pizza?" chiese una delle storie, beccandosi gli sguardi assassini di tutti i presenti. "Era per sdrammatizzare" si giustificò.

"No, magari un altro giorno. Il motivo per cui voi siete qui è uno solo. Non voglio dirvelo, sarebbe troppo semplice. Dovete arrivarci da sole" disse lo psicologo.

"Ci ha chiamate per fare una seduta di psicoanalisi o per giocare al gioco degli indovinelli?" disse sarcastica una storia.

"Vi ho chiamate semplicemente per farvi notare un fatto abbastanza sconcertante. Dunque, voi siete le storie romantiche più popolari. Ognuna di voi ha almeno cento recensioni" disse lo psicologo.

"Sì, quindi? Vada al punto" disse una storia.

"Invece no, voglio che ci arrivate da sole" disse tranquillamente lo psicologo.

"Ci sta forse criticando perchè abbiamo tante recensioni? Non è colpa nostra se le vicende che raccontiamo sono gradite".

"Avete fatto centro. Le vicende raccontate nelle vostre storie sono particolarmente gradite, per una serie di motivi. Ditemi, avete mai provato a confrontare la vostra trama con le trame delle altre storie?" disse lo psicologo.

"Inizio a capire" disse una storia.

"Io no. Di che accidenti state parlando?" esclamò un altra storia.

"Bene, basta tergiversare. Voi, come molte storie della sezione romantico, avete sempre la stessa, solita, vecchia trama. C'è sempre una ragazza assolutamente normale che incontra un tipo descritto come se fosse il ragazzo più bello del mondo. Ovviamente i due all'inzio si odiano ma, mano a mano che la storia va avanti, si innamoreranno segretamente. Ovviamente il termine "Segretamente" è un termine ironico dato che, quando entro in una storia del genere, so già come andrà a finire. Ecco, tutto questo non vi pare... Ripetitivo?" disse lo psicologo.

Una delle storie si alzò ed esclamò "Ma lei chi si crede di essere? Sarà sempre la solita, vecchia storia ma alle lettrici piace. Chi è lei per criticare i gusti di chi legge?".

"Io non intendo criticare nessuno, non sia mai. I gusti sono gusti. Solo che mi pare ingiusto che le storie come voi, che propongono sempre la solita trama, ricevano centinaia di recensioni e invece storie che propongono trame meno popolari, tipo le poesie, vengano ignorate. Io non sto criticando le vostre autrici, volevo solo farvi una proposta" disse lo psicologo.

"Sentiamo" dissero le storie scelte.

"Perchè non proponete alle autrici di cambiare trama? Non so se avete notato che gli autori maschi non frequentano molto la sezione Romantico, forse perchè non trovano storie adatte a loro. Io non ho mai visto una storia dove un protagonista maschio normale, senza caratteristiche che lo fanno sembrare Mister Universo, vive una storia d'amore con una ragazza bellissima e popolare. Mi spiegate perchè nessuno ci ha mai pensato?" disse lo psicologo.

Le storie si guardarono, poi una di loro disse "Sinceramente, non credo che un tipo di trama simile possa interessare le lettrici".

"Ma ai lettori sì. Gli autori maschi hanno sempre snobbato le storie romantiche perchè non hanno mai letto una storia raccontata dal loro punto di vista. Vedono solo la ragazzina sfigata che va a letto con un tizio che , secondo le autrici, è Dio sceso in terra. Se, per una volta, la situzione si invertisse sono sicuro che le storie avrebbero comunque un grande successo" disse lo psicologo.

"Non ci avevamo mai pensato" dissero le storie.

"Bene, pensateci ora" disse loro lo psicologo.

"Le faremo sapere. Arrivederci" dissero le storie e uscirono in fretta e furia dallo studio.


Finita la seduta lo psicologo accese il computer, andò sul suo account, che aveva creato per l'occasione, e pubblicò una nuova storia. La trama era questa: "Marco ha 15 anni ed è un nerd. Adora giocare con i videogiochi e leggere fumetti. Un giorno incontra Lara, la ragazza più bella della scuola e si innamora di lei. Entrate in questa storia e seguite le vicende del nostro nerd innamorato". Ora doveva solo dargli un titolo. Ci penso sù e poi mise come titolo "La storia della mia vita (Non è un racconto autobiografico)". Quello sì che era un titolo geniale.

Il giorno dopo lo psicologo trovò un messaggio da EFP. Lo lesse e rimase basito. Il messaggio diceva "Gentile autore/autrice, la sua storia dal titolo "La storia della mia vita (Non è un racconto autobiografico)" è stata cancellata per il seguente motivo: è una storia scandalosa, che non segue le regole delle altre storie pubblicate nella sezione. Non è possibile violare il genere di appartenenza con storie che propongono una trama diversa. Il sottoscritto EFP ha ritenuto opportuno eliminare la storia anche per evitare ondate di recensioni negative, le quali avrebbero sicuramente marchiato l'autore/autrice come eretico. E ora ripeti con me: "Evviva le solite storie romantiche, "Evviva le solite storie romantiche", "Evviva le solite storie romantiche".

Lo psicologo non sapeva che cosa dire. Pensò -Non è possibile. Un sito internet mi sta prendendo per i fondelli- .

Fine Settima Seduta.




Note dell'autore: Prima che veniate sotto casa mia con torce e forconi per mettermi al rogo devo dire una cosa. Questo capitolo è satirico (Come tutta la storia) e non vuole offendere nessuno.
Bene, prevedo che arriveranno una marea di recensioni negative, ma sono pronto. Grazie per tutto il sostegno che mi state dando, grazie davvero! Devo dire una cosa importante: è nato il gruppo dei recensori zero, ci occupiamo di recensire le storie zero (quelle dello scorso capitolo). Se volete entrare nel gruppo o volete informazioni, contattatemi.
Infine, non sarebbe bellissimo se una storia simile a quella progettata dallo psicologo esistesse sul serio? Se non la scrive nessuno, la scrivo io. Lettori avvisati, mezzi salvati.
Se vi state chiedendo chi sarà il prossimo paziente, vi dico solo che sarà una sorpresa.
A presto.

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Capitolo 9
*** Ottava Seduta-Il Signor EFP ***


Lo Psicologo Di EFP





Nota dello psicologo: questa seduta, esattamente come tutto il capitolo, contiene: allucinazioni. deliri, pensieri folli e dialoghi sopra il massimo sistema del mondo(Tanto per citare Galileo Galilei).
Se leggete quello che ha scritto questo folle scrittore, lo fate a vostro rischio e pericolo.




Ottava Seduta-Il Signor EFP


Non poteva andare avanti così, non poteva. Se avesse continuato come aveva fatto dall'inizio non sarebbe cambiato nulla; bisognava parlare con il diretto responsabile.

Fu quel pensiero che spinse lo psicologo a telefonare per l'ennesima volta al Signor EFP.

"Ah, buongiorno dottore. In che cosa posso esserle utile?" disse EFP.

"Buongiorno e scusi per il disturbo. La chiamo per farle una domanda riguardante il nostro percorso di terapia" gli disse lo psicologo.

"Anche io volevo parlarle. Vede, ho deciso di interrompere la terapia" disse EFP.

"Che cosa?" esclamò lo psicologo.

"Sono addolorato, mi creda, ma non vedo risultati e non posso sottrarre tempo prezioso ai miei amici" gli disse EFP.

"Non se ne parla nemmeno! La terapia deve continuare. Mi stia bene a sentire, adesso lei viene qui, subito! Era questo quello che volevo dirle, lei sarà il mio prossimo paziente" disse infuriato lo psicologo.

"Ma non posso, ho i miei impegni. Devo gestire una comunità, non ho tempo per stupide sedute da uno strizzacervelli".

"Invece lei adesso viene qui. MI SONO SPIEGATO?" urlò lo psicologo.

"Va bene, vengo. Lei però si dia una calmata" disse EFP e chiuse la telefonata.


-Finalmente faccia a faccia- pensò lo psicologo quando aprì la porta e si ritrovò davanti il Signor EFP.

I due si guardarono a lungo negli occhi. All'improvviso partì la colonna sonora del film "Il Buono, Il Brutto E Il Cattivo".

"E questa musica?" chiese seccato EFP.

"L'ho messa io per creare atmosfera" disse lo psicologo spegnendo lo stereo.

Dopo che si furono seduti, EFP iniziò a parlare "Sappia che considero tutto questo una grande, enorme perdita di tempo".

"Questo lo dirà al termine della seduta" gli rispose lo psicologo.

"Allora, che cosa mi deve dire di così tanto importante?" chiese EFP.

"Le dovrei dire tante cose, ma andiamo per ordine. Prima di tutto le voglio fare una domanda: ma lei, chi si crede di essere?" chiese lo psicologo.

"Come?" disse sgomento EFP.

"Chi si crede di essere per permettere agli autori di ignorare il povero Signor Regolamento? Chi si crede di essere per permettere agli autori di scrivere recensioni assolutamente sconclusionate, senza senso e illeggibili, distruggendo così il morale delle signorine Bandierina Verde, Bianca e Rossa. Mi dia una risposta, Signor EFP" disse lo psicologo.

"Io... Io..." balbettò EFP.

"Lei si crede il boss, vero? Il capo supremo del popolo. Non è certo colpa sua se il Signor Account viene continuamente sfruttato e sommerso di lavoro. Non è certo colpa sua se le Storie Scelte hanno sviluppato una forma di Narcisismo. Lei ha fatto in modo che accadesse, lei è l'unico responsabile" disse lo psicologo alzando la voce.

EFP stava sudando, tremava, balbettava parole incomprensibili.

"E vogliamo parlare di Hope e delle Storie Romantiche? Sa, esistono due schieramenti di utenti: quelli che odiano Hope e quelli che scrivono storie su di lei. Essere odiati è orribile, certo, ma la categoria di persone più pericolose per questa povera ragazza è la seconda, quella rappresentata dalle scrittrici che fanno storie su di lei. La costringono a soffrire drammi familiari, bullismo, autolesionismo, depressione, droga e, puntualmente, atti sessuali con un  membro degli One Direction o con Justin Bieber. Sia chiaro, ogni autore è libero di pensare come vuole ma tutto questo sta diventando insopportabile per Hope. E mentre accade tutto questo lei che cosa fa? Costringe Hope a non ribellarsi e a stare al suo posto. Stesso discorso per le Storie Romantiche, tutte uguali. Guai se qualcuno tentasse di provare una storia diversa, verrebbe immediatamente preso di mira. "Ma le sembra normale?" ; questa è stata la domanda che mi ha fatto Hope durante la nostra seduta. Ancora oggi io non sono in grado di fornire una risposta" disse lo psicologo sempre più furioso.

"Io... Io credevo..." disse debolmente EFP.

"Lei non deve credere niente, adesso deve solo stare in silenzio ad ascoltare. Sono arrivato all'ultimo punto del mio discorso, quello più importante: le Storie Zero. Con loro lei ha proprio toccato il fondo. Esistono attualmente un sacco di storie bellissime senza recensioni. Come pensa si possano sentire il loro autori e le loro autrici? Come pensa che si possano sentire le Storie Zero? Me lo spieghi. Con queste storie lei ha oltrepassato ogni limite, sono stufo di vedere storie che non vengono recensite perchè magari non propongono la solita storia, ma tentano di variare, di far conoscere qualcosa di nuovo. Potrebbe essere una nuova idea, un nuovo genere letterario, un nuovo stile di scrittura. Tutte queste innovazioni vengono ignorate in favore delle solite storie che soddisfano le solite persone" disse lo psicologo, notando che EFP tremava sempre di più e teneva gli occhi fissi sul pavimento.

"Signor EFP, io concludo con due semplici parole: si vergogni" disse crudelmente lo psicologo.

EFP rimase in silenzio.

"Signor EFP? Signor EFP, mi sente?" disse lo psicologo.

"STIA ZITTO!" urlò EFP.

Lo psicologo non aveva mai sentito un urlo simile. Era un urlo pieno di rabbia, di sofferenza.

"Di chi crede che sia la colpa? Mia? Certo, può anche darsi ma io faccio solo il mio lavoro. La metà degli utenti scrive o legge racconti stile "Hope" oppure le solite storie romantiche, come le chiama lei. Se cancellassimo tutto questo, andremmo in rovina. Chi pensa che abbia creato il mito di Hope? Chi pensa che scriva le recensioni sgrammaticate di cui mi parla lei? Chi pensa che ignori il regolamento? Chi pensa che non recensisca le storie zero? Sono io, forse? No! Se lo chieda chi è la persona, anzi le persone, che hanno causato tutto questo. Ci rifletta" disse EFP. Sembrava che stesse piangendo.

Lo psicologo rimase in silenzio per un minuto, poi alzo gli occhi e guardò il Signor EFP.

"Io mi scuso. Mi scuso per tutto quello che ho detto. Le ho addossato colpe che non sono sue" disse lo psicologo.

"Spero che lei abbia finalmente capito" gli disse EFP.

"Già... La causa di tutto ciò sono loro. Gli Utenti" disse lo psicologo.

"Esatto. Intendiamoci, non tutti sono colpevoli. Però sono alcune tipologie di Utenti che causano tutto questo a me e ai miei colleghi. Persone che scrivono fregandosene del regolamento, recensori che scrivono recensioni assurde, utenti che non recensicono le storie zero. Potremmo andare avanti per secoli. Ora, lei è uno psicologo, giusto? Le voglio fare due domande. La prima è: lei come vede la situazione?" disse EFP.

"Signor EFP, lei è come un vaso pieno d'acqua. L'acqua è rappresentata da tutti questi piccoli problemi e ogni problema è una goccia d'acqua. Il vaso è pieno fino all'orlo, ancora poche gocce e l'acqua inizierà ad uscire. In quel caso io non posso dire che cosa succederà" gli rispose lo psicologo.

"Per la miseria, ci deve essere una soluzione!" esclamò EFP.

"Una soluzione c'è sempre ma, in questo caso, la vedo poco probabile. Gli utenti che causano questi problemi dovrebbero cambiare" disse lo psicologo.

EFP sorrise, ma era un sorriso triste, malinconico. "Non penso che accadrà tanto facilmente. Non possiamo sperare che gli Utenti cambino il loro comportamento dall'oggi al domani. Inoltre io..." disse EFP ma si fermò.

"Signor EFP?" disse preoccupato lo psicologo.

"Dottore, le devo fare la mia seconda domanda" disse EFP.

"Mi dica" gli rispose lo psicologo.

EFP sussurrò la domanda a bassa voce, come se avesse paura delle sue parole.

Lo psicologo rimase in silenzio per qualche minuto, poi sospirò e scosse la testa.

"Capisco" disse tristemente EFP, poi si alzò e tese la sua mano artificiale allo psicologo "Dottore, è stato un onore conoscerla. Lei è un uomo con un cuore d'oro".

"L'onore è stato tutto mio, Signor EFP. La ammiro molto e non dimenticherò le nostre sedute" gli rispose lo psicologo.

EFP uscì dallo studio e lo psicologo non disse niente. Rimase con gli occhi chiusi a pensare.


Passò un mese. Lo psicologo non aveva ricevuto più notizie da EFP, fino a quando sua figlia non gli portò il giornale.

"Papà, papà, hai letto?".

Lo psicologo prese il giornale e lesse il titolo in copertina.

"Tragedia nel mondo di Internet, muore il sito EFP".

Lo psicologo continuò a leggere, meccanicamente.

"Lutto generale in Internet, il sito EFP è deceduto questa notte. Sono ancora ignote le cause che hanno portato al verificarsi di una simile tragedia. Facebook esprime le proprie condoglianze con questa frase "Oggi si è spento un grande sito ma soprattutto un grande amico". Frasi simili sono state dette da Twitter, Google, Yahoo e tanti altri siti. La data del funerale è stata fissata tra quattro giorni".

"Ma è un disastro! Come farò a leggere le fanfiction sugli One Direction adesso?" disse la figlia dello psicologo.

Lui non sentiva. Sapeva solo che sarebbe andato al suo funerale. Al funerale del suo amico.

Quello fu un giorno triste. C'erano tutti e tutti piangevano, persino le Storie Scelte.

Lo psicologo sapeva che cosa sarebbe successo.

Il Regolamento sarebbe scomparso, le Recensioni sarebbero diventate illeggibili, Hope sarebbe stata per sempre prigioniera delle fanfiction, le Storie Scelte non si sarebbero più chiamate così, l'Account non avrebbe più avuto  un momento libero, le Storie Zero si sarebbero diffuse in modo incontrollabile, esattamente come le solite Storie Romantiche.

Lo psicologo lo sapeva.

Lo sapeva anche EFP.

Quella era stata la sua ultima domanda.

"Posso sopravvivere?" gli chiese.

E lo psicologo disse la verità.

Fine dell'Ottava Seduta.




Note dell'autore: prima di tutto, due avvisi:
1:come al solito, questo capitolo non vuole essere offensivo per nessuno.
2:la storia NON è finita. Il prossimo capitolo sarà l'ultimo e lì assisterete al vero finale.
Ora mi devo scusare. Lo so, attendevate il confronto "Psicologo-EFP" e io vi ho dato questo capitolo. Per la prima volta nella storia ho provato a scrivere in modo serio. Scusate, so che riceverò una marea di recensioni negative, ma volevo dire, per una volta, qualcosa di serio.
Nel prossimo capitolo ci salutiamo.
A presto.




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Capitolo 10
*** Epilogo ***


Lo Psicologo Di EFP


"Una straordinaria scoperta, la psicoanalisi: fa sentire complesse anche le persone più semplici"
(Samuel Nathaniel Behrman)



Epilogo



"Prego, entri pure" disse la donna.

"Grazie. Ma che bella stanza, infonde tranquillità" le rispose l'uomo.

"Sono contenta che le piaccia. Si sieda pure".

Dopo che si furono seduti, l'uomo iniziò a parlare "Dottoressa, io sono venuto qui perchè so che lei è una delle massime esperte di psicoanalisi" disse l'uomo.

"Diciamo che me la cavo. Come posso esserle utile?" rispose la psicologa.

"Io ho urgente bisogno di una seduta" disse agitato l'uomo.

"Come mai?" chiese la psicologa.

"Credo sia meglio partire dall'inizio. Io sono... anzi, ero uno psicologo. Praticavo sedute di psicoanalisi proprio come lei. Avevo tanti pazienti e gli affari andavano bene. Ma poi..." l'uomo si fermò.

"Ma poi?" disse la psicologa.

"Ma poi, un giorno, ricevetti una telefonata. Non me la dimenticherò mai. Era una persona, se la posso chiamare così, che mi voleva far vedere una serie di pazienti. Io accettai, ma non avrei mai immaginato i problemi di quei pazienti" disse l'uomo.

"Erano casi gravi?" chiese la psicologa.

"Casi gravi? Gravissimi oserei dire. Tra depressi, iperstressati e narcisiste, non sapevo più dove sbattere la testa. E poi c'era Ho... Hop... Non riesco manco a pronunciare il suo nome, me la sogno di notte quella ragazza. Ma con l'ultimo paziente abbiamo veramente toccato il fondo".

"Insomma, di chi si tratta?" disse impaziente la psicologa.

"Era un sito internet. Si chiama EFP. Un mese dopo l'ultima seduta, il signor EFP è deceduto" le rispose l'uomo.

La donna aveva spalancato gli occhi quando aveva sentito parlare di EFP, ma poi disse tranquillamente "Davvero? Quali sono le cause della morte?".

"Molti dicono che sia stata una morte naturale, ma non è vero. Solo io so la verità; EFP è stato assassinato" disse l'uomo.

"E da chi?" chiese la psicologa.

"Dai suoi utenti. Ma sono stati furbi, non è stata una morte rapida. L'hanno logorato piano piano, infliggendo ogni giorno una coltellata al suo cuore. Poteva essere una storia che infrangeva il Regolamento, una Recensione sgrammaticata o una storia romantica assolutamente uguale alle altre. Tutti questi piccoli proiettili velenosi si sono conficcati nel cuore di EFP e ne hanno causato la morte" disse l'uomo.

"Capisco. Lei si sente in colpa, giusto? Non deve, lei non poteva fare niente" disse la psicologa.

"Invece io dovevo fare qualcosa, ma ho agito da incapace. Per questo mi sono ritirato dalla mia professione, perchè mi sono reso conto che uno psicologo che non sa aiutare i propri pazienti non è degno di chiamarsi "Psicologo".

"Non dica così, lei se ne deve fare una ragione" tentò di dire la psicologa ma l'uomo se ne era andato.


-Accidenti, non pensavo che qualcuno l'avrebbe fatto sul serio- pensò la psicologa -Doveva proprio essere un novellino per accettare di psicanalizzare EFP. Fin dall'università ti insegnano che quel sito è la bestia nera di ogni psicologo. E pensa anche che sia morto per causa sua! Con che coraggio avrei potuto dirgli che EFP è morto tanti anni fa e che tutti gli EFP che si sono succeduti sono solo la reincarnazione dello spirito dell'originale. Tra l'altro, sono tutti morti nello stesso, identico modo. Uccisi dagli utenti. Tra circa una settimana, nascerà un nuovo EFP, identico a quello che c'era prima e quando il nuovo EFP morirà, ne nascerà un altro uguale. L'unico modo per fermare questa catena sarebbe fare in modo che gli utenti cambiassero... Cambiare gli utenti di EFP...- la psicologa pensò un attimo a quest'ultima frase e poi scoppiò a ridere.


Intanto l'ex-psicologo pensava -Colpa mia, è solo colpa mia. Avrei dovuto capirlo, avrei dovuto agire. Ora lui è morto per colpa mia... Vabbe, prendiamoci un pollo fritto e non pensiamoci più".


Due anni dopo...

"Pronto?" disse lo psichiatra.

"Salve dottore, io mi chiamo EFP, sono un sito internet. La chiamo perchè vorrei farle vedere dei pazienti, sono tutti dei casi interessanti".

"Va bene" disse lo psichiatra "Ammetto di essere sorpreso ma va bene. Chi sarà il mio primo paziente?".

"Si tratta del Regolamento. Può incontrarlo tra tre giorni?" disse EFP.

"Va bene, arrivederci" disse lo psichiatra e chiuse la telefonata.

Chissà come andrà a finire? Io proprio non lo so.

FINE.

"Eh, no" esclama l'ex psicologo.

Ma che ci fai qui? La storia è finita.

"Non te la caverai così facilmente"

Ma tu non puoi parlarmi così, sei un mio personaggio.

"Senti, dato che tutti si sono ribellati, mi ribello anche io".

E perchè vorresti ribellarti?

"Perchè tu, scrittore dei miei stivali, mi hai fatto passare dieci capitoli infernali. Hai idea di quanto mi hai fatto soffrire?"

Direi di sì, dato che i capitoli li ho scritti io.

"Meriti una punzione. Farò una seduta di psicoanalisi per l'ultima volta".

Ah, davvero? E a chi?

"A te"

Bene... CHE COSA?

"Sì, ti psicanalizzerò".

No, no, non se ne parla nemmeno.
 
"E invece sì, iniziamo. Allora, signor The Sorrow, lei si sente un depresso, giusto?".

Basta, passiamo alle note dell'autore.



Note dell'autore: Che finale folle! Molti mi hanno detto che questa è una storia comica con uno sfondo di verità. Io penso che questa sia una storia vera con uno sfondo comico. Comunque, ringraziamento generale:
Grazie a tutti, nessuno escluso. Vi ringrazierò personalmente nelle risposte alle recensioni. Grazie a tutti quelli che aderiscono all'iniziativa "Recensioni alle storie zero"; siamo una grande squadra, continuiamo così. Vi volevo informare (ma a voi non ve ne importerà niente) che (rullo di tamburi) HO SCRITTO UNA STORIA ROMANTICA! Ebbene sì, ve l'avevo promesso nell'ottavo capitolo e l'ho fatto. Ho scritto una storia romantica e l'ho messa su EFP. Non ha esattamente la trama che mi ero prefissato ma spero che piaccia a chi la leggerà (ma ovviamente nessuno la leggerà perchè io sono un cretino). Se siete interessati, la storia si chiama "Io Non So Parlare".
Ora è il momento che i protagonisti della storia vi facciano i loro ringraziamenti. Ad iniziare dal regolamento.

"Oh, sono il primo? Bene. Allora, grazie se avete letto la storia e ricordatevi di darmi una sbirciatina di tanto in tanto. Lo farete, vero? Vero? VERO?"

Ora le recensioni.

"Che cosa? Non solo i tuoi lettori ci hanno torturate per tutta la storia ma adesso dobbiamo anche ringraziarli?"

Lasciando perdere le recensioni, ecco i saluti di Hope.

"Faccio un saluto veloce perchè c'è Zayn che mi vuole portare a letto. Ricordatevi di sostenere Hope libera"

E ora è il turno delle storie scelte.

"Noi non dobbiamo ringraziare nessuno. La tua storia ha ricevuto così tante recensioni solo perchè c'era un capitolo su di noi. Ricorda che noi siamo forti, siamo belle, siamo delle fotomodelle"

Oddio, mi ero dimenticato di questa frase. Adesso passiamo al signor Account.

"Un altro capitolo? E ora dovrò caricare pure questo? Povero me".

Per motivi a me ignoti il signor Account sta sbattendo la testa contro il muro. Ecco i dovuti ringraziamenti delle storie zero.

"Salve. I nostri colleghi vi hanno ringraziato in maniera ironica ma noi dobbiamo farvi seriamente i nostri più sentiti ringraziamenti. Grazie alla vostra iniziativa, molte di noi hanno una recensione. Grazie!"

Storie romantiche, tocca a voi.

"Noi non abbiamo molto da dire, salvo che le vostre recensioni hanno spinto l'autore di questa storia a scrivere una storia romantica. Non sappiamo ancora se è un bene o un male. Dovrete dircelo voi".

E, dulcis in fundo (si fa per dire) la reincarnazione della reincarnazione della reincarnazione... Insomma, EFP.

"Io devo dirvi solo una cosa. Salvatemi!".

E dopo tutto questo io vi faccio i miei più sentiti ringraziamenti. A presto.

"Pensi di scappare?" esclama lo psicologo.

Ok, vado in seduta. Auguratemi buona fortuna.

The Sorrow, lo scrittore pazzo.

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