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Un nuovo giorno era
sorto a Konoha e Naruto,
non avendo impegni per quella mattina, decise di andare a fare una passeggiata,
nella speranza di trovare qualcosa di meglio da fare. Girava per le strade del
villaggio e come al solito notò che la gente lo guardava con disprezzo e si richiudeva
in casa al suo passaggio.
Naruto: “ sempre la stessa storia” –pensò-
Decise di andare al
parco. Si recava lì spesso, lontano dagli sguardi ostili della gente, lontano
da tutto quell’odio che era peggio di una pugnalata al cuore. Quella mattina al
parco però, c’erano alcuni bambini che
giocavano a rincorrersi e Naruto per non dar fastidio
ai loro genitori si mise su una panchina isolata a guardare la scena.
I bambinicontinuavano a rincorrersi finchè uno di loro non cadde e si fece male. Narutosi alzò per
aiutare quel bambino.
Nar: ehi piccolo! Tutto bene?
Bimbo: sigh! Fa tanto male!
Nar: ah è solo una piccola sbucciatura, passerà
in fretta, ma se rimani qui a piangere non potrai giocare con i tuoi amichetti
e …
…: cosa stai
facendo al mio bambino? –gli gridò la mamma del piccolo-
Naruto non rispose, sapeva che era inutile.
…: guarda cosa gli
hai fatto!
Bimbo: mamma io…
…: è stato questo
mostro a farti del male? Non ti devi mai più avvicinare a lui! Allontaniamoci
che è meglio!
Naruto guardava la donna con disprezzo, ma non
potendo fare niente se ne andò a testa bassa, ma qualcuno aveva assistito alla
scena. Naruto decise di tornarsene a casa,
inizialmente camminando, poi più pensava a quello che era successo più la
rabbia cresceva in lui e cominciò a correre, senza guardare dove andava,
infatti andò a sbattere contro una persona.
…: ahi! Naruto! sei il solito distratto!
Nar: scusami, nonna Tsunade!
Tsu: -vedendo che piangeva- cosa ti è successo Naruto?
…: Hokage-sama state bene?
…: se succede
qualcosa c’è sempre di mezzo lui!
…: cosa volevi fare
al 5° Hokage mostro? Eh? Rispondi!
La gente del
villaggio cominciò a rimproverarlo e a lanciargli insulti.
Tsu: FINITELA!
…: ma hokage-samalui…
Tsu: dovreste vergognarvi! Come vi permettete di
dire queste cattiverie a un ragazzo? Che si è sacrificato per salvarvi tutti? Lo considerate tutti un mostro, ma i veri
mostri qui siete voi! Se foste voi al suo posto come vi sentireste eh? Mi
vergogno di essere capo di un villaggio che ha così poco rispetto per gli
altri. -Detto questo si girò verso Naruto-Narutoio…uhm? dove sei?
Shizune: è scappato via signorina!
Tsu: oh accidenti! Shizuna
tu porta i documenti al villaggio io vado a parlare con Naruto!
– si mise a correre nella speranza di raggiungerlo, ma non ci riuscì.
…: Hokage-sama come mai tutta sta fretta? –chiese una figura
che si trovava su un albero a leggere uno dei libri scritti da Jiraya-
Tsu: ah Kakashi! Hai
visto Naruto?
Kak: si! si stava dirigendo verso casa sua
perché?
Tsuande gli racconta l’accaduto.
Kak: capisco! Lascia che vada a parlarci io!
tanto dovrei andare da lui a informarlo di un’altra cosa!
Tsu: d’accordo! Mi fido di te!
Naruto nel suo appartamento era fuori di se. Non ci
vedeva più dalla rabbia, tanto che i suoi occhi erano diventati rosso sangue.
Si mise davanti allo specchio per capire cosa la gente vedesse in lui.
Inizialmente vide se stesso, ma improvvisamente la sua immagine cambiò in kyuubi.
Nar: stupida volpe! È tutta colpa tua! –diede un
pugno allo specchio-
Kak: Naruto è
permesso?-disse affacciandosi dalla finestra della camera di Naruto-
Naruto lo guardò con un certo disprezzo negli
occhi, ma kakashi non ne fu sorpreso.
Kak: -accorgendosi dello specchio rotto- cosa è
successo qui? –entrò nella camera- hai litigato col tuo riflesso?
Naruto non avendo voglia di scherzare ed essendo
fuori di se cercò di colpire anche Kakashi, il quale
fermò il suo pugno come niente.
Kakashi: guarda un po’ la tua mano! Dovresti
disinfettarla e bendarla, sperando che non ci siano schegge di vetro. Ok, che
hai voglia di sfogarti, ma era il caso di prendersela con lo specchio e con me
che non centriamo?
Nar: perché io? non ho nessuna colpa eppure
tutti mi trattate peggio dell’immondizia! –disse gridando-
Kak: so quello che è successo, Tsunade me ne ha parlato!
Nar: e allora? Cosa cambia? Niente di quello che
mi potrà dire lei e la vecchia, potrà cambiare ciò che provo!
Kak: so che è difficile, ma…
Nar: cosa ne sa lei? Uhm?…non sa niente di
cosa si provi a sentirsi chiamare mostro ogni giorno della propria vita e a
vivere in perfetta solitudine, fatta eccezione per kyuubi
che non fa altro che ripetermi di farla uscire e di vendicarmi di tutte le
accuse che subisco! Niente! non sa assolutamente niente –incominciano a uscire
delle lacrime-
Kak: è vero non so cosa vuol dire, ma non tutti
ti consideriamo un mostro, questo lo sai vero?
Nar: e chi sarebbero?
Kak: i tuoi compagni, tsunade,
Iruka, jiraya e io!
Nar:… –
continuando a guardarlo storto- tsè! i miei compagni
non fanno altro che dirmi che sono irritante e una testa quadra. Il rispetto di
Tsunade me lo sono guadagnato solo rimettendoci quasi
la vita, Jiraya l’ho dovuto pregare in ginocchio
perché mi allenasse perché non mi voleva, lei invece gli importa solo di Sasuke! Quindi come vede…nessuno
mi vuole!
Kak: hai qualcosa da ridire anche su Iruka?
Nar: …
Kak: bene, visto che al momento non sei in grado
di ragionare ti lascio stare. Ah…ero venuto per questo…domani mattina alle 7 c’è l’allenamento, se sei
ancora arrabbiato non venire, non vogliamo che nessuno si faccia male! – se ne
andò-
salve! eccomi tornata con una nuova storia di Naruto! non so bene come andrà a finire, ma qualche ideuzza mi verrà in mente! intanto fatemi sapere cosa ne pensate, sono accettati anche consigli! recensiteeeeeeeeeeeeeee!!!
Kak: è andata male! Non mi ascoltava nemmeno,
adesso come è adesso, ce l’ha proprio con tutti, nessuno escluso! Se continua
così farà del male a se stesso e agli altri.
Shizune: cosa possiamo fare?
Tsu: stare a vedere! Purtroppo nonsi può guarire un cuore ferito!
Il giorno dopo
all’allenamento.
Sak: finalmente Naruto!
Naruto non disse niente, la rabbia del giorno prima
non gli era passata del tutto.
Hinata: c-ciao…N-Naruto-kun!
–disse imbarazzata e pasticciando con le dita-
Nar: Hinata? Kiba? Akamaru? Shino? Che ci fate qui?
Kiba: a quanto pare Kakashi-sensei
e Kurenai-sensei non si sono messi d’accordo su chi
avrebbe usato questo campo di allenamento!
Nar: capisco!
Shino: che ti sei fatto alla mano? –chiese notando
una fasciatura alla mano fatta male-
Nar: ah niente!
Kiba: avrà litigato con qualcuno del villaggio!
Sai Naruto, non si attacca briga con gli altri ninja!
Sak: già! un ninja aiuta il proprio villaggio,
non crea fastidi come fai tu! Ma d’altronde tu sei cresciuto senza un
educazione, cosa ci si può aspettare da uno che è cresciuto senza genitori! Se
io mi comportassi così, non potrei nemmeno uscire di casa. Sei solo un egoista!
Kiba: Sakura! Non ti sembra di esagerare? Io non
dicevo sul serio!
Sak: perché? Ho detto la verità! Non ditemi che
non vi da fastidio quando ci mettono in punizione per colpa sua! Non fa altro
che mettersi in mostra! È logico che poi la gente lo eviti!
Sas: Sakura chiudi il becco!
Hinata: Naruto-kun! –
disse preoccupata-
Naruto stava tremando, ma non dal freddo, dalla
rabbia, la quale stava riaffiorando in lui. Sakura capì che forse aveva un po’
esagerato.
Sak: Narutoio…
Nar: Sakura! Sei solo una stupida!
Sak: cosa? –si arrabbia- non ti permetto di
offendermi sbruffone!
Nar: tu puoi dirmi in faccia tutto quello che
vuoi e io no vero?Se non fossi una ragazza…
Sak: hai paura di affrontarmi? Non sono così
debole come credi!
Nar: nemmeno io!
Sak: fatti sotto avanti!
Sas: ma sei impazzita? Guarda che ti mena sul
serio!
Sak: figurati se ne ha il coraggio! Sta
bleffando come al solito!
Shino: guardalo negli occhi e poi dimmi se ti
sembra uno scherzo!
Gli occhi di Naruto erano pieni di odio e dal quel momento Sakura
cominciò realmente ad avere paura.
Sak:-indietreggiando- Natuto!
dai non dicevo sul serio! Noi siamo amici in fondo!
Nar: amici eh? Lo dici solo perché speri di
calmarmi, ma le altre volte non ti fai problemi a dirmi che sono irritante,
senza preoccuparti di quello che provo!
Naruto continuava ad avanzare e Sasuke
non prevedendo niente di buono, si mise davanti a Sakura. Anche Akamaru fece lo stesso.
…: cosa sta
succedendo?
Hinata: Kurenai-sensei, Kakashi-sensei! meno male siete qui!
Kiba: ancora un po’ di ritardo e Sakura se la
sarebbe vista brutta!
Kurenai: sentiamo Naruto!
cosa avevi intenzione di fare a Sakura?
Kakashi: sbaglio o ti avevo detto di non venire se
eri ancora arrabbiato?
Naruto non rispose, li guardò solo con gli stessi
occhi con cui aveva guardato Sakura.
Kakashi: “ quegli occhi!”. Qualunque cosa sia
accaduto fra di voi, non credi che la tua reazione sia troppo eccessiva?
Nar: certo! È sempre colpa mia! Devo sempre
starmene zitto e digerire tutto quello che mi viene fatto! Perché se sono io a
sbagliate tutti se la prendono con me e se sono gli altri a farmi un torto
nessuno fa niente? sono sempre stato un peso per voi! Possibile che per una
stupida volpe che non ho voluto tutti mi dobbiate trattare come se fossi un
mostro? –disse piangendo e gridando-
Kurenai: calmati ragazzo!
Nar: e non ditemi di calmarmi! Non posso più
sopportare oltre! Sono 12 anni che mi porto dentro tutto questo dolore, ma a
voi cosa importa? Non potete capire!
Kakashi: Naruto! qualsiasi
cosa sia accaduto si può risolvere e…
Nar: si! si può risolvere solo in un modo…me ne vado!
Kiba: cosa?
Nar: abbandono il villaggio della foglia! Meglio
soli perché lo si è veramente, piuttosto che essere soli tra migliaia di
persone!- detto questo si incaminò, ma appena Kakashi provò a fermarlo, si dileguò.
Kakashi: io lo seguo! Kurenai
tu fai rapporto all’hokage! Magari a lei darà
ascolto!
Tutti i ragazzi
erano rimasti sconvolti, non credevano che Naruto
soffrisse tanto addirittura da rinunciare al luogo in cui è nato e…alla loro amicizia.
Sakura: Naruto! –bisbigliò-
Naruto andò al suo appartamento e raccolse le sue
robe, ma mentre stava per andarsene si trovò davanti Kakashi.
Naruto: non riuscirà a fermarmi!
Kakashi: voglio solo parlare, se poi ti sembrerà il
caso, potrai andartene!
Naruto: non voglio starti a sentire!
Kakashi: lo vedremo.
Kakashi scomparve per riapparire alle spalle del
ragazzo e colpirlo alla testa in modo tale da fargli perdere i sensi, ma quando
Naruto toccò terra scomparve.
Kakashi: accidenti era un clone! Avrei dovuto
accorgermene prima!
Tsu: Kakashi! Dov’è Naruto? –disse Tsunade arrivata
in quel momento-
Kakashi: mi è sfuggito!
Tsu: cosa? Presto all’entrata del villaggio!
Kakashi: ehi! Avete visto Naruto?
Ninja: si! è
uscito! Ha detto che lo avete mandato a raccogliere erbe medicinali Hokage-sama!
Tsu: e voi gli avete creduto? Avvisate tutti i
ninja del villaggio e andate a cercare Naruto!
Tutto il villaggio
venne mobilitato, ma senza risultati.
Dall’Hokage
Tsu: dobbiamo assolutamente trovarlo!
Shizune: se non facciamo presto, nelle condizioni in
cui si trova, potrebbe sprigionare Kyuubi e diventare
pericoloso!
Tsu: lo dobbiamo trovare perché è un ragazzo che
soffre, non perché è un jinchuuriki!
Kurenai: ma come è potuto accadere?
Tsu: se lo avessi osservato non me lo chiederesti!
Kurenai: bhe non essendo
mio allievo io…
Tsu: non bisogna preoccuparsi solo dei proprio
allievi, Kurenai, ma di tutti! Noi della foglia siamo
come una grande famiglia, una famiglia alla quale Naruto
non si è mai sentito partecipe.
Kurenai: ha ragione! Mi dispiace!
Sigh , sigh…qualcuno
fuori dall’ufficio dell’Hokage stava piangendo.
Tsu: chi c’è là fuori?...Sakura!
Sak: è colpa mia! –si asciugò una lacrima- è
colpa mia se se n’è andato! Io…gli ho detto delle
cose cattive che non si meritava e…e…
Tsu: Sakura non è colpa tua, non sono state le
tue parole a farlo andare via, è stato il comportamento di tutto il villaggio…il fatto di averlo sempre considerato prima di
tutto come il custode del demone che distrusse il villaggio e quindi un
pericolo per tutti noi!
Sak: ma io non lo mai pensato!
Tsu: lo so, nemmeno noi lo pensiamo, ma devi
ammettere che la maggior parte delle persone vede Naruto
come un mostro. Non avendo vissuto in questo villaggio per anni non me ne sono
resa conto prima, ma ieri sono stata spettatrice delle cattiverie a cui è sotto
posto ogni giorno Naruto.
Raccontò a tutti i
presenti a quello che era avvenuto il giorno prima, anche Iruka,
che era arrivato poco più tardi, raccontò la vicenda accaduta nel parco.
Sak: non sapevo di queste cose! Sapevo che la
gente non lo vedeva di buon occhio, ma che lo trattasse addirittura così… è inammissibile!
Kakashi: credo che nessuno di noi sapesse quanto
davvero Naruto soffrisse! Ora mi spiego la sua
reazione! –sbatte i pugni contro il muro-
Sak: non possiamo dargli torto se è voluto
andarsene via! Anche se … dovrebbe sapere che noi gli volevamo bene! –ripenso a
tutte le volte che lo trattò male – no, non credo lo sapesse, io l’ho sempre
trattato male e avrà preso per vere le mie parole. –riprese a piangere –
Kurenai: avremo dovuto mostrare tutti quanti che,
non ci era indifferente!
Iruka: io credo che Naruto
sappia che non tutti lo odiano in questo villaggio, ne abbiamo discusso un
giorno e mi ha raccontato che finalmente aveva qualcuno che lo considerava per
quello che era e non come un mostro!
Sak: …dobbiamo
trovarlo! E parlargli!
Tsu: ho avvisato anche i ninja del villaggio
della sabbia, se sapranno qualcosa ci informeranno immediatamente! Intanto Kakashi, Iruka, Kurenai, chiamate altri chunin
del villaggio e genin e perlustrate la zona intorno
al villaggio…non dovrebbe essersi allontanato molto!
Gli ordini
impartiti da Tsunade vennero eseguiti e tutti i
compagni d’accademia e gli insegnanti di Naruto si
misero alla sua ricerca, ma verso il tramonto tutti ritornarono con la coda tra
le gambe. In qualche modo Naruto era riuscito anche a
eludere l’olfatto di Kiba e Akamaru,
probabilmente ciò era dovuto al chakra di Kyuubi!
Shikamaru: non siamo riusciti a trovarlo!
Tsu: “possibile che si sia allontanato così
tanto” –pensò- va bene! avete fatto delvostro meglio, ma dov’è Sakura? – chiese vedendo che fra i genin mancava solo lei-
Sasuke: non è ancora rientrata! Non si arrenderà finchè non lo avrà trovato!
Tsunade: pensa di essere la causa della fuga di Naruto!
Kakashi: eeeeh! Vado a
riprenderla! Sperando che non sia scomparsa pure lei.
Sakura era ancora
nella foresta a cercare Naruto. non voleva darsi per
vinta, infatti la sua determinazione fu premiata.
Sakura: Naruto! finalmente ti ho trovato!
Nar: cosa vuoi? – era ancora accecato dalla
rabbia e i suoi occhi rossi ne erano la prova-
Sakura: io…volevo…- abbassò la testa- ti prego! Torna a Konoha! Io non volevo dire quello che ho detto!
Nar: ma lo hai fatto!
Sakura: sono una
stupida, ma…
Nar: non tornerò a Konoha
e ora vattene!
Sakura: Naruto, ti scongiuro…
Nar: ho detto vattene…prima
che perda il controllo!- disse con aria ancora più minacciosa-
Sak: no! Non me ne vado senza di te, io ti
affronterò se è il caso, ma ti riporterò indietro!
Naruto non potendo più sopportare oltre con un
movimento velocissimo si portò davanti a Sakura e la prese per la gola e iniziò
a stringere piano piano.
Sak: N-naruto! –era
terrorizzata-
Nar: non riesci mai a capire quando è il momento
di ritirarsi! –strinse ancora, Sakura non riusciva a respirare- questo è
l’ultimo avvertimento, lasciami in pace! –detto questo la scagliò contro un
albero, ma fortunatamenteKakashi l’afferrò prima che ci potesse sbattere contro-
Nar: sapevo che saresti arrivato al momento
giusto!
Kakashi: cosa ti è saltato in mente! –lo guarda
minaccioso- eri davvero pronto a uccidere Sakura? Cosa ti sta succedendo?
Nar: invece di parlare, ti conviene portare
Sakura all’ospedale! Ha solo perso i sensi, ma non si sa mai! E se non vuoi che
finisca l’opera con lei o qualcun altro…smettetela di
cercarmi! –lo disse con un tono che non ammetteva repliche.
ecco il 2° capitolo! che ve ne pare? questa volta è toccato a Sakura essere sgarbata, ma non potevo dare anche in questa fanfic la colpa a Sasuke, ma vedrete che tutto si risolverà...credo...non so! non ho ancora in mente un finale che mi soddisfi pienamente...speriamo che la notte porti consigli e voi mi raccomando recensite! ciao e grazie a tutti coloro che hanno la pazienza di leggere le storie di una pazza come me! ^^
La notizia del
ritorno di Sakura e Kakashi fece subito il giro di Konoha e Shizune, appena appresa
la notizia, andò subito a riferirlo all’hokage. Fece
tanto in fretta che non bussò nemmeno, maspalanco direttamente la porta dell’ufficio di Tsunade,
riferendogli tutto ciò che aveva saputo.
Shizune: signorina Tsunade!
Kakashi è tornato, ma sakura
è ferita e sembra sia Naruto la causa!
Tsunade: cosa?
Tsunade senza pensarci un momento, mollò sulla scrivania
tutti quei noiosi documenti che doveva leggere e si recò all’ospedale. Voleva
occuparsi personalmente di Sakura, per capire la gravità della situazione in
cui era caduto il villaggio della foglia. Una volta arrivata nella stanza
d’ospedale di Sakura, fece uscire tutti i medici, fatta ad eccezione di Shizune. Si sapeva che Naruto
aveva una cotta per Sakura, ma in un momento di follia avrebbe potuto, senza
rendersene pienamente conto, provocare gravi danni alla ragazza.
Tsu: - sospirò di sollievo- per fortuna non è
niente di grave, ha solo qualche segno sul collo eha perso i sensi per lo spavento!
Shizune: questa volta è andata bene, ma la prossima volta…
Tsu: Shizune, fai
entrare Kakashi!
Non la fece finire
di parlare. Non voleva sentirsi dire che Naruto era
in grado di uccidere…uccidere i suoi amici.
Tsu: “ non è stato Naruto
a fare del male a Sakura…è stata Kyuubi”
Si ripeté la frase mentalmente più volte per
convincersi che era così, voleva che fosse così. Non avrebbe sopportato un
cambiamento così radicale da quel ragazzo che tempo addietro, aveva conquistato
il suo cuore mostrandogli la sua determinazione e il suo coraggio. Naruto era un ragazzo allegro, pieno di energia e voglia di
vivere, non poteva essere solo una maschera per nascondere tutto il suo dolore…no, non poteva essere. Quello era il vero Naruto e tutto ciò che stava succedendo era solo colpa
della volpe a nove code…doveva esserlo.
Kakashi: Tsunade? Si
riprenderà?
Tsu: uhm??? Ah…si
–disse risvegliandosi da quei pensieri- si, non preoccuparti, un po’ di riposo
e sarà tutto a posto. Kakashi…raccontami quello che è
successo!
Kak: Naruto l’ha
aggredita!
Tsu: questo l’ho capito -disse urlando,
lasciando di stucco Kakashi, ma poi riprendendo la
calma continuò- come è andata nei minimi particolari? voglio sapere se era Kyuubi in quel momento! –chiuse gli occhi in attesa di una
risposta-
Kakashi: se fosse stata Kyuubi
–momento di pausa- Sakura sarebbe morta!
Tsunade ricevette quella risposta come una pugnalata
al cuore, tutte le sue speranze erano crollate, ma non voleva darsi per vinta.
Tsu: mi rifiuto di credere che Naruto abbia attaccato una sua compagna, deve per forza
essere stato soggiogato!
Kakashi: probabilmente in parte lo era, Kyuubu prende forza dalla sua rabbia, ma la colpa va anche
attribuita a lui! Ha inoltre detto che se non viene lasciato in pace, la
prossima volta andrà fino in fondo. –strinse i pugni- non posso credere che
siamo arrivati fino a questo punto!
Tsu: tutto questo è soprattutto colpa nostra!
Kak: spero di sbagliarmi, ma credo che si sta
ripetendo la stessa cosa che è successo a Gaara del
deserto del villaggio della sabbia!
Tsu: si! ne ho sentito parlare! Se non sbaglio è
il jinchuuriki del demone tasso!
Kak: esatto! Una volta uccideva solo per il
gusto di farlo, questo perché come Naruto ha avuto
un’infanzia difficile!
Tsu: -annuì- ma se le mie fonti non mi hanno
riferito male, quel ragazzo è cambiato grazie a Naruto…chi
lo sa, magari adesso sarà proprio Gaara a fare
qualcosa per lui.
Passò un giorno
dalla fuga. Naruto ormai era molto distante dal suo
villaggio, ma era anche vero che non aveva la minima idea di dove andare, finchè non venne trovato dai ninja del villaggio della
sabbia Temari, Kanguro e Gaara.
Kanguro: ah eccoti qua! Ma cosa ti salta in mente?
Temari: avevamo altro di meglio da fare che venirti
a cercare!
Naruto: -fissandoli con i soliti occhi rossi pieni
di odio- non vi ho chiesto di farlo! Andatevene!
Temari e Kanguro rimasero
sorpresi alla vista di quegli occhi e di quello che esprimevano, erano gli
stessi di Gaara quando odiava tutto il mondo. Gaara rendendosi conto della situazione decise di far
allontanare i fratelli e di parlare a quattro occhi con Naruto.
Gaara: Temari! Kanguro! Andate pure! Resto io con lui!
Temari: …ne sei sicuro?-non
ricevendo risposta dal fratello- d’accordo noi avvisiamo che lo abbiamo
trovato!
Gaara: no! Non farlo! Se è scappato probabilmente
non vorrà farsi trovare! e se qualcuno venisse a riprenderlo credo che
peggiorerebbe le cose!Per favore,
lasciatemi parlare con lui e mantenete il segreto!
Kanguro: faremo come vuoi! Andiamo!
Gaara e Naruto rimasero
seduti su un tronco d’albero in silenzio per molto tempo. Fu Gaara a interrompere quel momento di pausa.
Gaara: solitamente sei meno silenzioso!
Naruto: non ho voglia di parlare! Nemmeno con te Gaara! Lasciami stare!
Gaara: - con calma continuò, non voleva far
agitare l’amico ancor di più di quello che era- Konoha
ci ha spiegato la situazione! Dimmi, preferisci tenerti tutto dentro e
diventare come ero io fino a qualche tempo fa?
Naruto: credo di esserlo già diventato! c’è mancato
poco che uccidessi Sakura! –strinse i pugni-
Gaaara: -non fu molto sorpreso di quella
rivelazione, sapeva benissimo come si sentisse in questo momento il suo amico-
ma non lo hai fatto!
Naruto: che importa? Sarei benissimo capace di
farlo!
Gaara: non credo! Ricordi? Sei stato tu a
insegnarmi ad amare e a farmi capire che la vera forza si trova nel voler
proteggere le persone che si amano! Una persona che la pensa in questo modo
,non penso possa cambiare così facilmente!
Naruto: forse, ma...credo di non crederci più!
Perché proteggere qualcuno che non ricambia ciò che provi nei suoi confronti?
Gaara: ti riferisci a Konoha
in particolare vero? –Naruto rimase in silenzio-
allora spiegami perché te ne sei andato dal villaggio invece di raderla al
suolo!
Naruto: io…-sospirò-
probabilmente perché avrei fatto qualcosa di cui mi sarei pentito!
Gaara: vedi? Nonostante il villaggio ti odia, tu
te ne sei andato per proteggerlo da te stesso, quindi alla fine hai protetto
qualcosa che tu ami!
Gli occhi di Naruto tornarono del solito colore del cielo.
Gaara: nel villaggio forse molte persone vedono in
te un mostro, ma hai molti amici che tengono a te. Tu sapevi che in questo
momento di rabbia eri solo una minaccia per loro e , anche se probabilmente lo
hai fatto inconsapevolmente, te ne sei andato prima che la tua rabbia verso di
loro si potesse trasformare in vero odio, quello che ti porta a distruggere
qualunque cosa nel tuo cammino!
Naruto: non so se sia realmente andata così, ma
credimi, ci è mancato davvero poco sta volta!Con Sakura non volevo fermarmi! Avrei continuato a stringerle la gola,
se non avessi sentito l’arrivo di Kakashi! Sta volta
sono riuscito a fermarmi, ma non so se la prossima volta sarò in grado di farlo
e se vorrò farlo!
Gaara: eeeeh!
Probabilmente è dovuto al bijuu! Loro traggono
l’energia per venire fuori quando ci arrabbiamo. Spetta a noi fermarli o no!
Probabilmente devi solo riuscire a controllare il suo chakra!
Nar: non è facile! Riesco a controllare solo una
piccola parte del chakra rosso, ma oltre di esso
rischio di perdere il controllo!
Gaara: io ormai sono abituato a tenere sotto
controllo il demone tasso, ti insegnerò qualcosa io come ringraziamento di
avermi salvato dall’oscurità in cui ero caduto!
Nar:-sorpreso- cosa vorresti dire?
Gaara: che finchè non
vorrai tornare a Konoha, starai a Suna.
Nar: dubito che tornerò a Konoha
per farmi di nuovo disprezzare e non intendo farmi criticare da un altro
villaggio!
Gaara: nessuno a Suna sa
che sei un jinchuurichi! E poi si sono abituati a me
che ero uno spietato assassino!
Ci misero un po’ di
tempo a rientrare a Suna, ma una volta giunti a destinazione,
non restava che convincere il kazekage a mantenere il
silenzio del ritrovamento di Naruto.
Kazekage: va bene! Naruto
può restare! Ma noi abbiamo il dovere di informare il villaggio della foglia!
Naruto: la prego! Non lo faccia io…
Gaara: Mettiamola così…
è il nostro modo per ringraziarlo per avermi fatto cambiare strada!
Kazekage: eeeeh! D’accordo!
I due Jinchuuriki cominciarono da subito ad allenarsi. Gaara come sensei era molto
severo e non risparmiava nemmeno Naruto, ma a
quest’ultimo non creava particolar problemi visto che voleva assolutamente
riuscire a controllare la maggior parte possibile di chakra
rosso. Però non mancarono gli imprevisti. Infatti capitò più volte che Naruto perdesse il controllo tanto da diventare pericoloso,
ma per fortuna Gaara sapeva come comportarsi in casi
come questo. Usava la sabbia per fermarlo, lo avvolgeva con la sua tecnica in
modo da intrappolarlo completamente, così esausto dei vari tentativi per
liberarsi, Naruto tornava normale.
Gaara: ti sei calmato ora Naruto?
Naruto: -respirando affannosamente- s-si!
Da un’altra parte
qualcuno li osservava.
Kanguro: è… è incredibile
quanto potere abbia! –disse stupito-
Temari: se non sbaglio dentro di lui è sigillata Kyuubi no?
Baki: -arrivato in quel momento- Kyuubi hai detto? Il demone volpe dalle nove code?
Kanguro: lo conosce sensei?
Baki: -annuì- è uno dei nove bijuu!
Ed è anche il più potente! È straordinario che un ragazzo riesca a sopportare
una tale quantità di chakra!
Gli allenamenti
andarono avanti per circa una settimana, dopo la quale Naruto
riuscì ad avere un buon controllo del chakra rosso,
anche se doveva stare attento a non superare una certa soglia. Nessuno avrebbe
saputo dire cosa sarebbe successo se fosse andato oltre.
Gaara: direi che non ho più niente da insegnarti
per quanto riguarda il controllo del bijuu!
Baki si avvicinò ai due ragazzi.
Baki: bene! da domani allora Gaara
potrei riprendere gli allenamenti con la tua squadra!
Gaara: bene!
Baki: Naruto se vuoi
unirti a noi, sei il ben venuto!
Nar: grazie Baki-sensei!
–fa il suo solito mega sorrisone-
Temari: bene, sembri tornato quello di
sempre!-sorrise-
Ma in realtà Naruto, anche se cercava di non darlo a vedere, si sentiva
ancora “avvolto” dall’oscurità. Per il momento solo Gaara
si accorse del cambiamento che stava avvenendo in Naruto.
Grazie a tutti coloro che hanno letto e recensito! cercherò di mettere in pratica i vostri consigli, anche se mi sarà piuttosto difficile, essendo abituata a scrivere le storie basandomi principalmente sui dialoghi. purtroppo non sono brava con le descrizioni, faccio abbastanza fatica a scrivere ciò che voglio esprimere, ma farò qualche tentativo e magari...chissà...ci riuscirò! a presto con un nuovo capitolo! ciauuuu!
Passò circa un mese
e Naruto si era ambientato perfettamente a Suna. Conosceva ormai ogni singolo angolo del villaggio.
capitava spesso che il ragazzo non riuscisse a dormire la notte a causa della sua
inquietudine e l’unico modo per calmarsi era girare per la cittadina. A
differenza di Konoha, Suna
era meno allegra come villaggio. Non era colorata e il verde delle piante era
praticamente assente fatta eccezione per le serre, dove al loro interno era
stato ricreato l’ambiente ideale affinchè delle
piante potessero germogliare, ma per il resto era solo tutto sabbia, ma
dopotutto il villaggio si trovava nel bel mezzo del deserto. Ma nonostante
questo durante il giorno Suna era piena di vita, i
negozianti che urlavano di comprare le loro merci, le donne che svolgevano le
proprie attività e i bambini che correvano qua e là senza preoccuparsi di
niente. Su questo aspetto era identica al villaggio della foglia, ma quegli
sguardi carichi di odio e di rancore destinati a lui non c’erano più. Questo lo
rendeva sereno, ma allo stesso tempo triste…perché
non poteva essere così anche a Konoha? Forse qui non
gli era riservato questo trattamento per il fatto che nessuno era a conoscenza
del mostro che risiedeva dentro di lui. Tutti sapevano di Gaara,
ma nonostante ciò ora era ben voluto dalla gente. Nessuno si permetteva più di
definirlo mostro e di escluderlo dalla vita del villaggio. Avevano capito che Gaara era cambiato e in qualche modo il villaggio stava
dimostrando lui, il suo apprezzamento verso i suoi sforzi di cambiare vita. Naruto era un po’ invidioso del suo amico, ma allo stesso
tempo contento, almeno lui non doveva più portarsi quel fardello addosso. Naruto era riuscito riuscito a
farsi qualche amico a Konoha, o almeno lo credeva, ma
in questo ultimo periodo si sentii preso in giro, come se la loro fosse stata
solo tutta una finta e che in realtà anche loro lo detestassero. Il ragazzo più
volte aveva cercato di aggrapparsi alla convinzione che i suoi compagni, Kakashi, Iruka, Tsunade e Jiraya ci tenessero a
lui, ma ogni volta la volpe era lì, pronta a far cadere tutte le sue
convinzioni. Forse più che convinzioni erano speranze che le cose fossero così.
Kyuubi lo sapeva e giocava proprio sulle sue
debolezze per far calare sempre di più Naruto
nell’oscurità. Ma Naruto non era debole e cercava
sempre qualcosa a cui aggrapparsi per non dare soddisfazione a quel mostro. Non
era più nel suo villaggio, ma ora aveva una nuova casa e nuovi amici, i quali
si dimostrarono disponibili nei suoi confronti nonostante non sapessero
praticamente niente su di lui. Il Kazekage lo aveva
accettato volentieri nel suo villaggio e mantenne la promessa di non parlare; Baki-sensei, nonostante aveva già la sua squadra con cui
era impegnato, si dimostrò benevolo nell’accettare un nuovo allievo; inoltre Kankuro e Temari non erano
affatto male come persone e poi c’era lui…Gaara, l’unico che poteva capirlo fino in fondo, al momento
l’unico suo spiraglio di luce.
Durante la sua
permanenza Naruto aveva imparato molto nel villaggio
della sabbia. Nonostante tutte le difficoltà che aveva avuto, continuava a
rimanere il solito ragazzo desideroso di imparare nuove tecniche e migliorarsi.
Gaara aveva fatto in modo che ciò avvenisse,
insegnando lui, oltre il controllo del chakra di kyuubi, il controllo della sabbia. Ovviamente il Jinchuuriki del demone tasso rimaneva il numero uno e
inoltre Naruto non aveva il privilegio di essere
difeso dalla sabbia senza che lui glielo ordinasse. Anche Naruto
decise di insegnare qualcosa a Gaara e optò per il rasengan. Anche Kankuro e Temari provarono ad impararlo, chi più chi meno, riuscirono
entrambi ad apprenderlo e anche abbastanza in fretta.
Kankuro: accidenti! Non riesco ancora a ottenere un rasengan degno di questo nome! –disse rattristato-
Temari: suvvia, riuscirai a impararlo alla
perfezione anche tu! Comunque questa tecnica è fantastica! Ne conosci
qualcun’altra?
Naruto: -ci pensò su un attimo- bhè
la tecnica del richiamo, ma anche se volessi non potrei insegnarvelo!
Kankuro: perché no? Gaara: perché dovreste firmare un patto con l’animale
in questione!
Kankuro: capisco! Quale sarebbe l’animale in
questione?
Naruto: il rospo!
Temari: che schifo! Detesto i rospi, ne facci
volentieri a meno!
Kankuro: Tsè! Femmine! Chi
vi capisce e bravo!
Dopo l’allenamento
i quattro ragazzi andarono alle terme, dove cominciarono a parlare del più e
del meno, ma Naruto era sopra pensiero.
Kankuro: …veroNaruto?
Silenzio
Kankuro: Naruto mi stai
ascoltando?
Naruto: -svegliatosi- uhm??? Ehm…scusa
non ti ho sentito, stavo pensando ad altro!
Gaara: a Konoha?
Naruto annuì: saranno sollevati ora che non ci sono
più!
Kankuro: ma cosa dici? Saranno preoccupati a morte,
dopo tutto non hanno tue notizie da più di un mese!
Temari dalla parte delle ragazze gridò: Kankuro ha ragione! E poi scusa…perché
continuerebbero a chiedere a noi se sappiamo qualcosa su di te? Non lo
farebbero se non ci tenessero a te!
Naruto: se tenevano a me avevano solo da
dimostrarmelo e non farmi leggere nei loro occhi tutto l’odio che provano nei
miei confronti – strinse i pugni-
Gaara gli mise una mano sulla spalla.
Gaara: so cosa significa! Ma qualcuno che tiene a
te in quel villaggio c’è e per quanto riguarda gli altri…bhe
sono loro a perderci! So che è doloroso essere odiati senza alcun motivo, ma
l’importante e che ci sia qualcuno che creda in te!
Naruto annuì e poi riprese: Gaara?
Come hai fatto a farti accettare da praticamente da tutto il villaggio?
Gaara: ho smesso di uccidere la gente e ho
iniziato ad essere più… diciamo gentile! Ma dubito
che possa esserti d’aiuto!
Naruto: -con un gocciolone sulla testa- in effetti!
Baki: ragazzi? Siete qui?
Kankuro: -riconoscendo la voce- si! cosa c’è Baki-sensei?
Baki: quando avete finito vi devo parlare di una
cosa!
Quando uscirono
dalle terme si sedettero tutti e cinque nel bar vicino a discutere.
Baki: dovreste sapere fra tre settimane ci sarà
un nuovo esame per chuunin qui a Suna,
vi interessa?
Kankuro: - sorrise- non mi sembra neanche il caso di
domandarlo!!
Temari: già! Non vogliamo rimanere genin per sempre!
Gaara: giusto! Visto che l’ultima volta abbiamo
sprecato l’opportunità per attaccare Konoha!
Baki il suo sguardo si posò su Naruto: tu Naruto? che intenzioni
hai? Se partecipi sapranno che sei qua!
Naruto ci riflettò un
momento: … parteciperò anch’io … non voglio essere lasciato indietro! –disse
determinato-
Gaara abbozzò un sorriso.
Baki: ho un’altra domanda da farti Naruto…
Naruto: uh???
Baki: mi chiedevo…come
membro di quale villaggio vuoi partecipare?
Naruto: eh?
Abbassò la testa
non sapeva cosa rispondere. Si trovava bene nel villaggio di Suna, ma non riusciva ancora a separarsi dal suo copri
fronte e se avesse accettato di partecipare come membro del villaggio di Suna, avrebbe dovuto dire addio al suo villaggio natale. Naruto non era ancora sicuro di volerlo fare nonostante tutto…era pur sempre il suo villaggio.
Konoha- ufficio dell’Hokage.
Kakashi, Kurenai, Asuma e Gai erano stati convocati da Tsunade.
Tsu: bene! come voi sapete fra poco ci saranno
gli esami chuunin a Suna,
volete iscrivere i vostri allievi?
Kurenai: erano quasi riusciti a farcela la prima
volta, adesso non dovrebbero avere particolar problemi!
Kakashi: ci sarà di nuovo Ibiki
come esaminatore!
Kurenai: come non detto!
Asuma: già! Con lui gli esami sono imprevedibili,
potrebbe essere anche più complicato dell’ultima volta!
Gai: sono sicuro
che i nostri ragazzi saranno in grado di cavarsela benissimo! Io iscrivo tutti
e tre i miei allievi!
Kurenai: si anch’io!
Kakashi: anch’io!
Tsu: eeeeeh! A Naruto sarebbe piaciuto partecipare!
Iruka: già! Chissà cosa starà facendo e se sta
bene!
Asuma: chiedo scusa, ma sia la mia che la squadra
di Kakashi è formata da solo due allievi non potranno
partecipare!
Tsunade: Shikamaru è già
un chuunin è vero, ma non ancora su carta!
Shizune: -guardando Tsunase
come se fosse un alliena- non ancora?
Tsunade: eh eh! ^^” ho
avuto un po’ da fare ultimamente!
Shizune: che cosa dormire?
Tsunade tossì per cambiare argomento: dicevo…non essendo ancora registrato come chuunin, Shikamaru potrà
partecipare, gli farà bene e inoltre un po’ di esperienza non guasta!
Asuma: “ Shikamaru non
la prenderà bene” pensò.
Kakashi: per quanto riguarda il team 7?
Tsunade: proverò a iscrivere solo Sakura e Sasuke, male che vada…non
potranno partecipare!
Kakashi sospirò.
Più tardi nel campo
dove il team 7 ha svolto la loro prima esercitazione di sopravvivenza, Sakura e
Sasuke stavano aspettando da ore l’arrivo del maestoKakashi!
Kakashi: ah eccovi qui ragazzi!
Sakura: -arrabbiata- come eccoci qui? Sono ore che
l’aspettiamo!
Kakashi:scusate, ma sono stato convocato dal 5° hokage e non è una scusa! Bene! ho una notizia da darvi! Vi
ho iscritto all’esame chuunin che si terrà a Suna!
Sakura: cosa? Di nuovo? Nell’ultimo c’è mancato
poco che morissimo! Siamo stati attaccati da Orochimaru,
il quale ha fatto del male a Sasuke!
Sasuke la guardò storto perché punto nell’orgoglio.
Sakura: scusa Sasuke!
–abbassò la testa-
Sasuke: ma non è un rischio fare l’esame a Suna? L’ultima volta si ci è rivoltata contro!
Kakashi: ricorda che ora è nostra alleata!
Sasuke: va bene! io parteciperò! Sakura: anch’io pero…
Kakashi: però?
Sakura:sta volta non ci sarà Naruto!
Kakashi: già…però non
possiamo nemmeno fermarci ad aspettarlo…non sappiamo
quando e se tornerà a Konoha!
Passò qualche
giorno e a Suna i preparativi per il nuovo esame
erano già cominciati. Intanto nell’ufficio del kazekage…
…: kazekage, l’hokage di Konoha è qui!
Kaz: fatela entrare!
Tsu: salve kazekage,
sono qui per dare i nominativi dei partecipanti agli esami!
Kaz: come mai non ha mandato uno dei suoi ninja?
Non era necessario che venisse lei!
Tsu: lo so, ma avevo chiesto il permesso di
poter attingere alla vostra serra di erbe medicinali. Nel deserto crescono alcune
piante che mi sono tornare spesso molto utili e non potevo mandare un ninja che
non si intende di medicina a prenderle!
Kaz: capisco!
Dopo aver
consegnato i documenti necessari per l’iscrizione all’esame, Tsunade si recò alla serra. Gaara
e Naruto si stavano allenando in un campo che presto
sarebbe stato usufruito per l’esame. Era tutto costruito nella roccia e oltre
alla platea erano stati costruiti dei corridoi che collegavano il campo di
allenamento con altri luoghi del villaggio, ad esempio con l’ospedale di Suna e fu proprio in uno di questi corridoi che Tsunade attraversò per giungere alle serre. Fu proprio in
questo momento che il segreto della permanenza di Naruto
nel villaggio venne a galla.
Tsu: ma quello è…
Baki: si è Naruto!
Baki si trovava nel campo ad allenare i ragazzi
edopo aver notato, dalla sua posizione,
Tsunade la raggiunse senza farne parola con Naruto.
Tsu: da quanto è qui? –chiese riferendosi a Naruto-
Baki: lo è sempre stato! Ma abbiamo mantenuto il
silenzio!
Tsu: perché? –cominciò ad alterarsi- Avevate il
dovere di informarci! Eravamo tremendamente preoccupati per lui!
Baki: abbiamo mantenuto il segreto perché è stata
la sua volontà! Quando Gaara l’ha portato qui, aveva
un disprezzo totale per Konoha e quindi abbiamo
riputato giusto che si staccasse un po’ dal suo villaggio!
Tsu: -calmatasi- capisco, ma potevate almeno
dirlo a me, non avrei mandato nessuno a riprenderlo!
Baki: noi ninja della sabbia manteniamo le
promesse! E se eravate così preoccupati, perché non avete fatto qualcosa per
evitare chearrivasse al punto di dover
scappare?
Tsu: non è una situazione facile!
Baki: No, non lo è! Infondo anche noi ci siamo
ritrovati in una situazione simile!
Tsu: Baki! Non dica a Naruto che sono stata qui! Vorrà continuare a mantenere il
suo segreto!
Baki: io non dirò niente, ma credo che il ragazzo
si sia già accorto della sua presenza Hokage-sama!
Tsu: cosa? –chiese stupita-
Baki: ha imparato molto da quando è arrivato qui!
Lui e Gaara non hanno fatto altro che allenarsi!
Credo che quei due formino una squadra perfetta!
Tsunade, mentre ascoltava, osservava gli allenamenti
di Naruto.
Tsu: credo che lei abbia ragione! A causa del
destino che è stato loro assegnato, quei due ragazzi si trovano in sintonia tra
loro, ognuno può capire il dolore dell’altro.
Baki: e poi lo si capisce guardandolo, chesi è accorto che c’è qualcuno che lo osserva!
Tsunade lo guardo con un aria interrogativa-
Baki: -sorride- diciamo che sia Naruto che Gaara non stanno
lottando nel pieno delle loro forze!
Ovviamente Tsunade non poteva accorgersi di quel comportamento.
Conosceva le abilità di Naruto prima che lasciasse il
villaggio e ora non sapeva quanto poteva essere cambiato in un mese e mezzo.
Gaara: Naruto che ne
dici di prenderci una giornata di riposo? Tanto non otteniamo niente se
combattiamo a questi livelli!
Nar: mi sembrava che ti stessi trattenendo!
Gaara: anche tu! Il motivo è l’hokage?
Naruto annuì:non voglio svelare le mie tecniche prima dell’esame!
Gaara sorrise.
Temari: allora se lasciate libero il campo…Kankuro sai che significa?
Kankuro: si! che tocca a noi! –disse deciso-
Nar: mi raccomando Temari…non
fargli troppo male!
Kankuro: figuriamoci se mi faccio battere da una
femmina!
Naruto: le femmine possono essere più pericolose
dei maschi!
Gaara: vero!
Kankuro: allora dimostrerò di che pasta sono fatti
gli uomini!
Temari: lo vedremo! –sorrise divertita-
Gaara ritornò a rivolgersi all’amico: che
intenzioni hai Naruto?
Naruto mettendo le mani in tasca e incammina dosi
disse: vado a parlare con Tsunade!
eccomi tornata con un nuovo capitolo...non succede niente di che, ma è un'introduzione al prossimo che è ancora da rivedere. grazie per le vostre recensioni e per i vostri consigli ne faro uso prezioso! ^^ grazie anche a Zelgadis91 che mi ha fatto notare di aver storpiato il nome di Kankuro...che dite? si sarà offeso? non so, ma quelle marionette dietro di me mi incutono un po' di timore...gulp! O_O si avvicinano...mi sa che mi conviene scappare! CIAOOOO E RECENSITE
Dopo aver osservato
un po’ Naruto, Tsunade si
recò alla serra del villaggio della sabbia. Al suo interno c’erano numerosi
tipi di piante e fiori, gerani, tulipani, rose e molti altri. Nessuno avrebbe
creduto che nel deserto potesse crescere una tale vastità di piante così
rigogliose, se non l’avessero visto con i propri occhi. Tsunade
girò a lungo in cerca delle erbe medicinale che le interessavano, ma senza
successo.
Tsunade: “Questo posto è enorme! Chissà dove sono le
erbe medicinali”-pensò-
Ad un tratto si
senti un rumore di passi.
…: se cerchi le
erbe medicinali devi andare nella serra qui accanto!
Tsunade: uhm? La ringrazio…
-si voltò accorgendosi di chi aveva davanti- Naruto!
Naruto: salve nonna-Tsunade!
Tsunade era commossa, non credeva che Naruto gli rivolgesse la parola. Aveva avuto paura di
averlo perso per sempre. Quel ragazzo le era mancato davvero molto. Il villaggio
non era più la stessa cosa senza di lui…era come se
fosse vuoto senza le marachelle che combinava ogni giorno.
Tsunade: Naruto… sono
contenta di vedere che stai bene!
Naruto: sbaglio ho ha gli occhi lucidi? –disse
sorpreso-
Tsunade: -asciugandosi gli occhi- io? n-no! E poi se
anche se fosse? Cosa c’è di strano?
Naruto: semplicemente non ti ho mai vista piangere!
Per me poi! –disse semplicemente-
Tsunade: ti sembra tanto improbabile che tu mi sia
mancato? –chiese facendosi tutta seria, il Naruto che
aveva davanti non era lo stesso ragazzino di sempre-
Naruto: …forse! –alzò le
spalle- sinceramente non credevo che sarei mancato a qualcuno e anche se fosse
stato così, prima o poi sarei stato dimenticato! …Tanto
per quel che mi importa!
Tsunade rimase sorpresa dal suo atteggiamento
indifferente. Cosa era successo al ragazzo allegro che ricordava?
Tsunade:- non è assolutamente vero! Ne io ne nessun
altro ci saremmo mai scordati di te!
Naruto: perché sarei ricordato come volpe dalle
nove code che distrusse il villaggio, sai che bello!
Tsunade: non essere stupido! Io, Kakashi,
Iruka e i tuoi compagni, non ti vediamo così! Per noi
sei un ragazzo normale che ha il desiderio di diventare Hokage!
Naruto: -scosse la testa- no! Non è vero! Forse tu
ci vuoi credere, ma anche voi mi vedete per quello che sono..un mostro! –disse guardandola
storto-
Tsunade: Naruto…io…
Naruto: ora devo andare! …ah
non dica a nessuno che sono qui!–si allontanò-
Tsunade: Naruto! –disse
bisbigliando-
Tsunade si accorse che qualcuno aveva sentito la
conversazione e solo una volta che Naruto si fu
allontanato, poté scorgere un ombra avvicinarsi.
…: lo trova molto
cambiato vero?!
Tsunade: tu devi essere…Gaara
del deserto!
Gaara annuì per poi riprendere…
Gaara: cerca di comportarsi come se niente fosse
quando è con noi, ma mi sono accorto che il dolore che provava quando è
arrivato qui, non si è attenuato. –fissò a lungo l’hokage
di Konoha, la quale ricambiò con uno sguardo
preoccupato- Se vuole la mia opinione non riesce a mettere da parte il rancore
che ha accumulato in questi anni verso Konoha! Sono
convinto che sa che voi teniate a lui ed è grazie a questa convinzione che non
ha ancora fatto niente di cui si sarebbe pentito! Ma non è ancora detta
l’ultima parola! Non ha idea di come un bijuu giochi
con la mente di colui che lo ospita.
Tsunade: cosa vuoi dire? –chiese nonostante avesse
paura della risposta-
Gaara: che il rancore che prova è un invito a
nozze per il bijuu e fa diventare Kyuubi
sempre più forte e piano, piano potrebbe soffocare la parte buona di Naruto e portarlo a…
Tsunade trattenne il fiato in attesa che
continuasse.
Gaara:…uccidere
chiunque, amici compresi!
Quelle parole
sembrarono risuonare più volte nella serra.
Tsunade: io non credo che Naruto
sia capace di farlo.
Gaara: - chiuse gli occhi- gli sta succedendo
quello che è successo a me! Tutto l’odio che ho subito dagli altri ha fatto si
che mio unico scopo nella vita diventasse uccidere!
Tsunade: da quello che mi hanno detto tu hai avuto
un infanzia più difficile dalla sua!
Tsunade continuava a cercare un aggancio per fare in
modo che ciò che più temeva non avvenisse.
Gaara: diversa, ma non meno dolorosa! L’unica
differenza e che lui ha incontrato persone che gli volevano bene prima di me, è
vero, io avevo i fratelli e il mio maestro, ma sentivo esattamente che avevano
timore di me e probabilmente Naruto avvertiva questo
in voi!
Tsunade abbassò la testa
Gaara: la vostra paura in noi è normalissima, nel
caso dovessimo scatenarci siamo in grado di distruggere con un solo colpo della
coda montagne, provocare terremoti, di provocare danni irreparabili. Ma in
fondo non l’abbiamo voluto noi, ecco perché non riusciamo ad accettare il fatto
di essere visti come mostri, anche se in fondo sappiamo che una parte di noi lo
è! –ci fu un momento di pausa, poi Gaara riprese
cercando di tranquillizzare Tsunade- è vero che Naruto è sulla buona strada per diventare pericoloso, ma è
stato lui ha farmi capire che sbagliavo nel mio modo di comportarmi, che c’è
sempre un altro scopo nella vita oltre quello di uccidere, quindi credo che la
probabilità che avvenga la sua trasformazione non sia poi così alta.
Tsunade: ma non è nemmeno bassa! –chinò la testa-
Gaara: si che lo è! Dovete solo aver fiducia in Naruto! lui sta già combattendo per non cedere ai ricatti
della volpe!
Un’altra persona
piombò nella serra.
Ninja: mi scusi Hokage-sama! Il Kazekage le vuole
parlare, ci sono dei problemi con i nominativi dei genin
per l’esame dei chuunin
Tsunade: bene! arrivo subito! –si rivolse a Gaara- Grazie Gaara!
Il colloquio con
quel ragazzo le aveva riacceso la speranza.
L’ufficio del Kazekege era abbastanza nel caos, ma ora non poteva
preoccuparsene, aveva altri problemi da affrontare.
Kazekage: -sospirò- Naruto
so bene che vuoi partecipare, ma non hai una squadra tua e bisogna essere
almeno in tre!
Naruto: - chinò la testa- lo sospettavo!
Si sentii bussare
alla porta.
Kazekage: avanti!
Tsunade: -entrando- mi voleva parlare? – Naruto e Tsunade si scambiarono
uno sguardo-
Kazekage: si! riguarda l’esame chuunin!
le regoledicono chiaramente che i genin che vogliono partecipare all’esame devono essere in
una squadra di tre persone!
Tsunade: si conosco le regole! Gliene volevo appunto parlare!
Kazekage: -alzò alcune carte per darci un’occhiata- posso capire che vuole che i genin del suo villaggio partecipino a questo esame, ma non
faccio io le regole e la squadra n°7 non può partecipare con solo due elementi…il che è un peccato…da
quello che dicono i documenti UchihaSasuke e Sakura Haruno sono degli
elementi promettenti!
Tsunade annuì: esatto! per questo ho voluto comunque
provare ad iscriverli, non volevo che fossero penalizzati!
Kazekage: capisco, ma mi dispiace io…
Tsunade: -sospirò- d’accordo! Finchè
non trovo un terzo membro per il gruppo li cancelli dall’esame!
In quel momento Naruto intervenne: non ce n’è bisogno! –l’attenzione fu
diretta verso il ragazzo-
Kazekage: uhm??? parla ragazzo!
Naruto: parteciperò io con loro!
Kazekage ne fu piuttosto sorpreso: sei sicuro di
volerlo Naruto? ci avevo pensato, ma dopo quello che
è successo io…
Naruto: si! sono sicuro! Infondo da solo non posso
partecipare e il gruppo n° 7 è pur sempre la mia vecchia
squadra! –disse deciso-
Kazekage: quindi parteciperai come membro di Konoha ragazzo?
Naruto annuì.
Kazekage: d’accordo per me va bene! per lei Hokage-sama?
Tsunade: non ci sono problemi –sorride-
Kazekage: bene, problema risolto! –Naruto
stava quasi per andarsene quando…- Ah Naruto, chiama Gaara, Temari e Kanguro, ho una nuova
missione da affidarvi!
Naruto: vado subito Kazekage!
–fece l’inchino prima di uscire-
Tsunade sorpresa disse: uao!
Non è mai stato così rispettoso prima d’ora! A me non fa altro che chiamare nonna-Tsunadenade o vecchia!
Kazekage: -sorride- è vero con me è rispettoso, ma
voi avete qualcosa di più importante del rispetto formale!
Tsunade lo guardò con un aria interrogativa.
Kazekage: il suo affetto! È un bravo ragazzo!
Tsunade: lo so, non è il caso che me lo ricordiate,
ma non so cosa fare per alleviare il suo dolore! –abbassò la testa-
Naruto fece come gli era stato ordinato e trovò Kankuro e Temari al bar dove
erano soliti fermarsi a prendere una tazza di the caldo, mentre Gaara si trovava alla sua collina preferita a guardare la vastità
del deserto. Dopo averli riuniri tutti quanti si
diressero insieme all’ufficio dell’Hogake. Tutti entrarono
facendo l’inchino che si è solito fare come segno di rispetto.
Kankuro: ci ha chiamato Kazekage?
Kazekage: si ragazzi! Ho una missione di livello A da
affidarvi –diede i documenti a Gaara, il quale era il
capo squadra- lì c’è scritto tutto
quello che dovete sapere, fate attenzione!
Gaara lesse i documenti.
Gaara: bene! credo che ce la caveremo in un paio
di giorni!
Naruto: ci voleva proprio una missione per allenarci!
Temari: eeeeh dove lo
trovi tutto questo entusiasmo non lo so!
Naruto: ho semplicemente voglia di sfogarmi e
pigliare a calci qualcuno! È proprio quello che ci voleva!
Gaara: calmati Naruto!
se non ce n’è bisogno non si combatte! Non fare di testa tua come al solito! –rivolgendosi
al Kazekage- Con permesso!
Kazekage: mi fido di voi!
Quando Tsunade rimase sola con il Kazekage
di Suna gli chiese spiegazioni del suo gesto.
Tsunade: ma Kazekagekage!
Una missione di livello A? sono solo dei genin!
Solitamente sono i jounin a svolgere quelle missioni!
È vero che sono genin solo su carta e in realtà
possono essere capaci di eseguite tecniche di alto livello, ma crede davvero
che siano pronti?
Kazekage: lei si riferisce a Naruto
in particolare vero?
Tsunade annuì: ha svolto solo qualche missione di livello D e
poche di livello C e solo una di livello B ed anche per sbaglio!
Kazekage: -sorrise- sono solo dati! E poi non è la
prima volta che svolge missioni di livello A da quando è qui, sarà la terza
volta! E posso assicurarle che ne è assolutamente all’altezza.
Tsunade: non posso altro che essere orgogliosa di
lui! Deve aver davvero imparato molto da quando è qui!
Kazekage: non ho mai visto un ninja con tanta voglia
di imparare! Probabilmente il suo bisogno di sfogarsi lo incita a fare di più!
Tre giorni più
tardi, nonostante il viaggio fosse stato piuttosto faticoso, Tunade non perse tempo a riposarsi, ma convocò
immediatamente Kakashi nel suo ufficio.
Toc toc
Tsunade: avanti!
Kakashi: mi ha chiamato? Ci sono problemi per
l’ammissione all’esame di chunin per Sasuke e Sakura, ho indovinato?
Tsunade scosse la testa: no! È tutto risolto!
Abbiamo il terzo membro che farà parte della squadra!
Kakashi: -con uno sguardo interrogatorio- posso
sapere chi è?
Tsunade: non posso dirlo, lo scoprirete fra una
settimana! –sorrise-
Kakashi: -la guardo stranamente- c’è da fidarsi?
Tsunade: tranquillo! Conosco la persona in
questione, è un po’ cambiata, ma ti puoi fidare! Un consiglio? Allena bene i
tuoi allievi Kakashi!
eccomi di nuovo qui! fino a quanto è cambiato Naruto? e come si comporterà con i suoi vecchi compagni? lo scoprirete nella prossima puntata :P
grazie a tutti per i vostri commenti e x aver aggiunto la mia storia alle vostre preferite.CIAOOO!!!
Il giorno
dell’esame arrivò presto e le strade di Suna cominciarono
a riempirsi di ninja impazienti di cominciare. Anche a questo esame il numero
di partecipanti era piuttosto elevato e tutti erano curiosi di vedere chi
sarebbe arrivato in finale. I ninja partecipanti provenivano da varie parti del
mondo: dal villaggio della Foglia, della Roccia, della Nebbia, della Pioggia,
della Nuvola, della Stella e del Vortice. Sembrava che tutti fossero arrivati,
ma in realtà mancava ancora una squadra, la quale era in ritardo a causa del
suo maestro. Quando l’ultima squadra arrivò all’ingresso di Suna…
Sakura: finalmente
siamo arrivati! –disse asciugandosi il sudore dalla fronte-
Kakashi: si, ma è presto per riposarsi, dovete
iscrivervi entro le 4 di oggi!
Sasuke: cioè entro mezz’ora!
Sakura sconsolata
disse: non c’è la faremo mai!
Kakashi: allora meglio muoversi.
Si misero in marcia
verso il palazzo centrale di Suna dove, al primo
piano della costruzione nell’aula n° 099, due ninja
del villaggio prendevano nota delle persone che desideravano partecipare all’esame
chuunin. Una volta arrivati, il team 7 ebbe una
sgradita sorpresa..
Ninja: scusate ma
le iscrizioni sono chiuse!
Kak: ma sono le 16:01 non potete fare uno
strappo! –disse guardando l’orologio della stanza-
Ninja: mi dispiace,
ma non si può! Le regole sono regole! –raccolse tutto il materiale che aveva
sulla scrivania e si alzò- scusate, ma ora dobbiamo andate! –Sasuke
e Sakura rimasero di stucco.
Sakura con i denti
da squalo disse: è tutta colpa sua Kakashi-sensei! –calmandosi
continuò- ora cosa facciamo?
Kakashi: tranquilla tutto si sistemerà! –disse con
il suo solito tono serio e pacato-
Sasuke era rimasto in silenzio con le braccia
incrociate aspettando di vedere la prossima mossa del suo maestro per cacciarli
fuori da questo guaio. Il team 7 si recò verso l’uscita della costruzione, dove
ad aspettarli c’era qualcuno di loro conoscenza. Erano Naruto,
Gaara, Temari e Kankuro.
Gli occhi di Sakura
appena videro Naruto gli si illuminarono.
Sakura: Naruto!
Naruto li scrutò un attimo per poi parlare: In
ritardo come sempre eh? Kakashi-sensei?
Sasuke: Naruto? –disse
sorpreso di incontrarlo lì-
Kakashi: Salve Naruto! non
mi aspettavo di incontrarti qui! Tsunade non ha fatto
nessun riferimento a te!
Naruto: glielo chiesto io!
Gaara, Kankuro e Temari passarono del tutto ignorati.
Temari: salve anche a voi! –mise il broncio- è
buona educazione salutare anche gli altri oltre alle persone a cui siete
interessati!
Sakura: -imbarazzata-
scusa Temari hai ragione! –si inchinò- Salve ragazzi! È un piacere rivedervi!
Sasuke girò la testa dall’altra parte per non
guardare il gruppo della sabbia in facci.
Sasuke: si, infondo l’ultima volta ci stavano solo
uccidendo!
Gaara: ci dispiace! –disse non muovendosi
minimamente dalla posizione in cui si trovava-
KanKuro: sta volta faremo i bravi, promesso!
Dopo questa piccola
interruzione Naruto riprese a parlare al team 7. Si avvicinò
ai suoi due vecchi compagni e consegnò loro una tessera che stava ad indicare
la loro iscrizione all’esame e un foglio con sopra scritto tutto ciò che c’era
da sapere a riguardo.
Kakashi: che cosa significa? –chiese scrutando il
suo allievo-
Naruto: conoscendola maestro avevo previsto un vostro
ritardo e quindi vi ho iscritto io all’esame!
Sasuke: “perché l’ha fatto?” –lo guardò con
sospetto, non capiva il suo gesto. Lui non l’avrebbe mai fatto. Se i suoi
compagni non fossero arrivati in tempo per iscriversi, erano affari loro-
Sakura lo guardò
con gratitudine: Grazie Naruto!
Naruto mettendo subito le cose in chiaro disse: l’ho
fatto solo perché se non vi fosse iscritti in tempo, ci avrei rimesso anch’io!
Sasuke: che cosa intendi?
Naruto guardò Sasuke
dritto negli occhi.
Naruto: che parteciperò con voi!
Kakashi: quindi eri tu il terzo membro della
squadra?
Naruto annuì.
Kakashi: -sollevato- mi fa piacere! Per prepararti
agli esami ti allenerai con noi?
Naruto: No!-disse seccamente-
Sasuke: come sarebbe a dire no? Se fai parte della
squadra non puoi…
Naruto: non posso cosa? Non decidi tu per me Sasuke! –disse freddamente-
Kakashi: una squadra si allena insieme Naruto! lo sai bene! dov’è il tuo spirito di squadra?
Naruto: forse l’ho lasciato a Konoha
quando me ne sono andato!
Temari prese la parola:adesso Naruto è uno
dei nostri, si unirà a voi solo per il tempo necessario per gli esami, nel
frattempo si allenerà con noi!
Kankuro: giusto! Con voi non potrebbe usare le sue
nuove tecniche visto che…
Non potè finire la frase che Naruto
lo fulminò con gli occhi. Aveva parlato troppo. Non voleva far sapere loro che
conosceva nuove tecniche, lo avrebbero scoperto al momento più opportuno.
Gaara: Kankuro dovresti
ragionare prima di parlare!
Kankuro: -abbassò la testa- mi dispiace!
Naruto tornò a guardare i suoi compagni che erano
rimasti scioccati dall’atteggiamento del loro amico e dalle parole di Temari e Kankuro.
Sasuke e Kakashi: “ chissà
di quali tecniche parlavano”
Kakashi: -chiudendo gli occhi- d’accordo Naruto! rispettiamo la tua decisione!
Sakura: -fissò Naruto per un po’- “Naruto, come
sei cambiato! Non ti riconosco più”-pensò,
poi si fece coraggio e chiese- ehm…sentiNaruto… ti va di passare la sera con noi?
Naruto la guardò con uno sguardo freddo e lo stesso
sguardo rivolse a Sasuke e a Kakashi,
per poi girarsi e andarsene senza dire niente.
Gaara, che era appoggiato al muro con le braccia
conserte, osservò Naruto andarsene per poi rivolgere
il suo sguardo a Kakashi, il quale sembro capire cosa
stesse pensando Gaara.
Era pomeriggio
inoltrato e il team 7 passeggiava per le vie del villaggio senza parlare. L’incontro
con Naruto li lasciò senza parole. Si domandavano se quello
era veramente Naruto.
Sakura: avete visto
come Naruto ci ha guardato? –disse tristemente-
Sasuke: -con aria indifferente- con uno sguardo di
uno che si crede chi sa chi! Rimarrà sempre una testa quadra!
Kakashi scosse la testa: Credo che Naruto sia notevolmente cambiato! Ne ho avuta la conferma
dallo sguardo di Gaara…sembrava piuttosto
preoccupato!...cosa starà succedendo?
Sakura: forse è
ancora arrabbiato! –sospirò- Speravo che mi avesse perdonato essendosi iscritto
insieme a noi!
Ad un tratto un
rumore infernale mise in guardia, non solo il team 7, ma l’intero villaggio. il
rumore era prodotto da delle campane che venivano suonate solo in caso di
emergenza.
Sakura : cosa
sta succedendo? –disse con le mani nelle orecchie per attenuare il suono molto forte.
Kakashi : qualcuno deve essersi intrufolato nel
villaggio illegalmente!
Accanto a loro
passarono alcuni ninja di Suna in modo da permettere
a Kakashi e Sakura e Sasuke
di sentire i loro discorsi.
Ninja: presto
muoviamoci! Quel furfante ha rubato un manoscritto proibito!
Ninja2: si sa di
quale manoscritto si tratta?
Ninja3: pare che
sia quello che parla del demone tasso! Chiunque lo abbia preso deve essere
interessato a lui!
Kakashi: uh…a quanto pare
la situazione è grave!
Sakura: chi può
essere stato?
Kakashi: lo scopriremo! Sakura! Sasuke,
entriamo in azione! –detto questo cominciarono a seguire i ninja appena
passati.
Il furfante era
molto abile nello scappare, ma nella sua fuga si ritrovò bloccato, non da un
ninja, ma dalla sabbia.
Furfante: questa
deve essere opera di Sabaku no Gaara,
interessante!
Gaara: hai indovinato!
Gaara apparve su di un tetto di un’abitazione con
uno sguardo duro e con le braccia conserte. Il suo atteggiamento indicava la
sua tranquillità, non era per niente impaurito da un nuovo scontro…anzi.
Il furfante al contrario lo era. conosceva la sua fama e il trovarsi faccia a
faccia con Gaara del deserto lo intimorivaun
po’ e non essendo un abile ninja dovette ricorrere al gioco sporco.
Nella zona in cui
il furfante era stato fermato, c’erano numerose persone, compresi bambini e
furono proprio quest’ultimi a fare da scudo al ladro.
Bimba: AAAAAH! –
una bambina di circa 6 anni venne presa in ostaggio-
Furfante: Lasciatemi
andare o questa bambina sarà morta! –disse puntandole un kunai
alla gola-
…: oh no Niji! Lasciatela andare! –disse una ragazza dai capelli
castani lunghi fino alla schiena e occhi azzurri di nome Hana-
Gaara: lascia quella bambina!
Ninja: Gaara! –gli altri ninja arrivarono a dare man forte al
ragazzo-
Furfante: ah sono
arrivati pure i rinforzi! Bene! –strinse la presa della bambina- state fermi
dove siete se no questa adorabile bambina…
Niji: Ahia, mi fai male! –disse piangendo-
Hana: Niji! -La ragazza
si sentì toccare la spalla da qualcuno e si girò- Naruto?
Naruto: andrà tutto bene Hana!
nessuno toccherà un solo capello alla tua sorellina.
Gaara accorgendosi dell’arrivo dell’amico, scambiò
uno sguardo con Naruto, il quale capì quali
intenzioni aveva Gaara. Quest’ultimo tornò ad osservare
il nemico.
Gaara: a noi due!- disse guardandolo storto, dopo
di chè sparì-
Furfante: dove è
andato? –si guardò in torno-
Kakashi era arrivato sul posto, insieme ai suoi
allievi, ma decise di restare fermo a vedere cosa succedeva e guardare fino a
che punto Naruto poteva essere migliorato. Il ragazzo
dopo un attimo di immobilità per concentrarsi, cominciò a comporre dei sigilli.
Kakashi lo osservò stupito: “ non conosco quella
tecnica, cosa starà combinando?”-pensò-
Naruto intanto nella sua mente pronunciò: “
sostituzione”
Il ragazzo decise
di attuare una tecnica imparata nel villaggio. Una tecnica di cui solo un ninja
esperto poteva accorgersene, a causa della velocità in cui essa veniva attuata.
Infatti con l’ausilio della sabbia, riuscì a sostituire il corpo della bambina
reale con una finta. Il jutsu era in grado di
scomporre un corpo umano, o qualsiasi altra cosa, in sabbia trasportandolo da
un posto ad un altro . Fu così che la vera bambina apparve affianco di Naruto, la quale prese forma da un mucchio di sabbia.
Kakashi che aveva osservato fino a quel momento il
ragazzo, sembrava essersi accorto del jutsu attuato:
“possibile che sia stato Naruto?”
Naruto una volta terminato gridò: ORA GAARA!
Gaara, anche lui formandosi dalla sabbia, comparve
dietro il furfante.
Gaara: vediamo come te la cavi ora!
Furfante: fermati o
la uccido! –disse preso alla sprovvista-
Gaara: fai pure! Quella è solo una copia della
bambina.
Furfante: cooome?- rimase stupito e portò più volte il suo sguardo
dalla bambina che aveva in mano a quella vera accanto a Naruto,
dopo di chèGaara lo colpì
alla testa per fargli perdere i sensi-
Naruto: è sistemato!
Furfante: non direi
proprio!
Una rete venne
lanciata da un luogo indefinito d imprigionò Naruto
con la bambina.
Sakura: ce ne sono
altri? Ma da dove sbucano?
Sasuke continuava a guardare la scena in silenzio.
Furfante: ah ah ah! –due ombre apparvero sopra lo stesso tetto in cui era
apparso prima Gaara-che razza di ninja che siete! non vi siete nemmeno accorti che quello
che teneva il mio scagnozzo non era il vero manoscritto!
Il ragazzo imprigionato
sorrise: e chi ve lo dice?
un altro Naruto apparve dietro i due furfanti: guardate po’ cos’ha
in mano Kankuro!- gli indicò il ragazzo, il quale si
trovava appoggiato allo steccato di legno che si trovava nella parte opposta
della strada, che lanciava su e giù il rotolo con all’interno il vero
manoscritto-
Furfante: coooosa? Come avete fatto a prenderlo! –disse sorpreso il
furfante che sembrava il capo-
Kanguro: ci era venuto il sospetto di un diversivo e
allora ci siamo movimentati!
Temari: dovresti sceglierti meglio i collaboratori
mio caro!
Due marionette
imprigionarono i due delinquenti.
Gaara: ora diteci per chi lavorate e a cosa vi
serviva quel rotolo!
Furfante: non mi
strapperete nessuna informazione, nemmeno sotto tortura.
Gaara: d’accordo! Naruto
ci pensi tu?
Naruto: con grande piacere –mise ko i due nemici-
Dei ninja si
avvicinarono e presero in custodia i prigionieri.
Ninja: ottimo lavoro
ragazzi! Li porteremo subito in prigione, dove marciranno per il resto della
loro vita.
Temari prima che partissero li fermo e disse loro: ce
ne sono altri vicino alla riserva d’acqua!
Ninja: - sorpreso- ehm…d’accordo! Grazie!
Temari: certo che sono stati poco furbi! Rubare
proprio nel periodo degli esame chuunin, con tutti i
ninja che ci sono!
Kanguro: hai ragione!
Gaara: vero, ma con i preparativi degli esami i
ninja guardiani sono anche occupati enon possono controllare tutto!
Temari provvide a liberare la bambina della rete,
mentre Narutoscomparve…era
una copia!
Niji: sorellona! –corse
ad abbracciarla-
Sakura: wow! Sono
stati grandi!
Sasuke:- spostando la testa da un’altra parte- ci
saremo riusciti anche noi, non sembravano molto pericolosi quei tizi!
Kakashi: apparentemente no, ma vi eravate accorti
che c’era un diversivo?
Sakura pensandoci
un po’ su: sinceramente no! Ma credo che pochi se ne siano accorti!
Kakashi: ma quei ragazzi si! mi domando quanto sia
migliorato Naruto!
Sakura: in effetti
sembra più forte!
Sasuke strinse i pugni, non voleva ammetterlo, ma
anche lui se n’era accorto.
Sakura cercò di
attirare l’attenzione di Naruto-NARU…
- non riuscì a terminare il nome-
Hana: NARUTO-KUN! –gli saltò al collo- sei stato
grande, hai salvato la mia sorellina!
Naruto: ho fatto solo il mio dovere e poi sono
stato aiutato!
Hana: lo so! -Si girò verso i tre della sabbia e
si inchinò- Grazie anche a voi ragazzi! Posso sdebitarmi in qualche modo?
Temari: figurati! Se non ci si aiuta fra amici!
–sorride-
Hana: va bene! Naruto-kun
–gli si attaccò a un braccio- hai voglia di restare a cena da noi? Sono un
ottima cuoca sai?
Naruto: -un po’impacciato- ehm…magari
un'altra volta… domani c’è l’esame e volevo allenarmi
sta sera!
Hana: ma la prima prova è un esame scritto, non
prevede combattimento!
Naruto: non importa!
Hana si rattristò: oh che peccato! Ehi! Visto che
anch’io parteciperò che ne dici di allenarci insieme?
Naruto sgranò gli occhi- ehm…ecco…se
proprio ci tieni!
Hana: -saltando di gioia- YATTAAAA!
Niji si avvicinò al biondino: Naruto-niichan
–disse timidamente la bambina- grazie per avermi salvata! –si fece coraggiosa-
da grande voglio essere una grande ninja proprio come te, Gaara-niichan,
Temari-neechan e kankuro-niichan!
Temari accarezzando la testa della bimba disse:
sono sicura che ci riuscirai!
Niji: -alzò un braccio- mi prenoto! Temari voglio te come sensei!
Temari: è perché me?
Hana: -alzò le spalle e sorrise- è una tua fan e
vuole a tutti i costi a imparare a maneggiare il vento!
Kankuro: bhe a quanto pare
hai già un allieva, ancor prima di diventare jounin!
Temari: per forza! Sono la migliore! –disse sorridendo
e mettendo le mani sui fianchi.
Naruto: ecco che si è montata la testa!
Kankuro: che ci vuoi fare? Le donne sono fatte così!
Hana e Temari gli
risposero all’unisono: Ehi! Che ne sapete voi di donne?
Gaara sorrise.
Da lontano Sakura, Sasuke e Kakashi osservavano la
scena e ad un certo punto si unirono a loro anche altri ninja della foglia.
Shikamaru:salve ragazzi! avete visto come hanno combattuto
prima?
Kiba: ci daranno filo da torcere all’esame! –sospirò-
Ino: però devo dire che Naruto
è proprio diverso adesso! E quasi carino!
Tutti: EEEEH?
Ino: ma che avete capito! Non dicevo sul serio! Il
migliore è sempre Sasuke! –disse ammirandolo con
occhi a forma di cuore-
Sasuke: Tsè!
Hinata continuava a guardare Naruto:
Naruto-kun!
Shino: a giudicare dal comportamento, sembra
trovarsi bene con quei tre!
Kakashi: sono felice di vedere che non ha perso lo
spirito di squadra, ha collaborato perfettamente con gli altri!
Sakura:con Gaara si sapeva che si trovava bene, però…-
abbassò la testa!
Kakashi vedendo che la sua allieva era giù di morale
le disse: cosa c’è Sakura?
Sakura alzò lo
sguardo verso il suo maestro: Kakashi-sensei? secondo
lei Naruto tornerà mai con noi
Kakashi: -sospirò- vorrei poterti rispondere!
Sasuke: figurati se quella testa quadra non
tornerà! –disse con aria distaccata-
ecco il 6° capitolo! vi ho fatto aspettare un giorno, ma in questo periodo di ferragosto capiterà che nn riuscirò ad aggiornare ogni giorno...uffi, ci volevo riuscire!!! eeeeeeh! vabuò! ehi continuate a farmi sapere cosa ne pensate mi raccomando! a presto con un nuovo capitolo e grazie per chi legge e per chi recencisce! CIAO
L’appuntamento al
palazzo centrale di Suna, dove si sarebbe tenuto la
prima prova, era prevista per le 8.30. La maggior parte dei partecipanti era
già arrivata e c’èra anche chi aveva cominciato a fare il gradasso con i genin apparentemente più deboli. Tutti i ninja del
villaggio della foglia erano già arrivati…trenne uno.
Sakura:
-sospirando- Naruto non è ancora arrivato!
Chouji: -mentre mangiava l’ennesimo pacchetto di
patatine- forse sta ancora facendo colazione!
Ino: chouji, ti sembra
il caso di parlare con la bocca piena? Che schifo! Chiudi quella fogna!
Hinata cominciò ad agitarsi e a balbettare: s-sta
a-arrivando N-Naruto-k-kun!
Naruto vedendoli si avvicinò a loro.
Sakura: Naruto! se arrivato giusto in tempo, manca poco all’inizio!
–disse sollevata, ma anche un po’ infastidita accorgendosi di una presenza-
Naruto: scusate! Ho avuto un piccolo contrattempo,
che non mi lascia andare il braccio!-disse facendo una smorfia-
Tutti quanti
spostarono lo sguardo alla sinistra di Naruto, dove al
braccio era incollata una ragazza che non aveva nessuna intenzione di lasciarla
andare.
Ino: e quella chi è?
Hana accorgendosi degli altri disse: ciao! Voi sete
gli ex compagni di Naruto vero?
Sakura:-seccata-
noi siamo ancora i suoi compagni-
Hana: davvero? –alzò lo sguardo verso Naruto, il quale però non ebbe nessuna reazione- allora perché
non vuole tornare a Konoha?
La frase di Hana lasciò
spiazzati tutti i presenti.
Sasuke: tsè! È solo
questione di tempo –disse freddamente e ricevette uno sguardo altrettanto
freddo da Naruto-
Naruto: io non ne sarai tanto sicuro e fossi in te
farei meno il presuntuoso se non vuoi che qualcuno ti faccia del male prima o
poi, Uchiha!
Sasuke lo guardò stranito. Lo aveva chiamato per
cognome, come se per lui fosse solo un estraneo, un nemico, qualcuno da
eliminare.
Kiba: suvvia Naruto!
non ti sembra di esagerare? In fondo è normale che vogliamo che tu torni a fare
parte dei nostri.
Hana: ma come? Ci vuoi lasciare Naruto-kun?
Naruto guardò Hana per un
secondo e liberandosi dalla sua presa disse…
Naruto: lo dettoe lo ripeto, non tornerò a Konoha!
Shino: allora spiegaci perché porti sulla fronte
il simbolo del villaggio della foglia?
Naruto venne preso alla sprovvista, non sapeva cosa
rispondere. Nemmeno lui sapeva perché non riusciva a disfarsi di quel copri
fronte.
…: ah ecco dov’eri!
–disse al biondino-
Shikamaru: Temari! Ciao!
Temari rimase stupita di vedere Shikamaru
e quest’ultimo accorgendosi dello sguardo della ragazza disse
Shikamaru: che hai da fissarmi così?
Temari: ma scusa cosa ci fai qui? Tu sei già un chuunin! –facendo uno sguardo furbetto- ah ho capito, l’hokage si è accorto dell’errore commesso e tu ha tolto il
titolo di chuunin.
Shikamaru: -mettendo il broncio- no! Semplicemente l’hokage vuole farmi impazzire!
Temari: oh bhè! Allora ci
sarà da divertirsi! –tornò a rivolgersi a Naruto-
comunque le squadre che hanno i numeri da uno a venti stanno cominciando ad
entrare, ti conviene muoverti!
Naruto non disse niente, superò i suoi compagni e
si diresse verso l’aula dell’esame seguito da Sakura e Sasuke.
Sakura si girò
verso i compagni: buona fortuna ragazzi!
Quando furono un po’
distanti Hana cominciò alzò il braccio destro per
salutare e urlò
Hana: Metticela tutta Naruto-kun…sei
il migliore!
Hinata fissava la ragazza dai occhi color del mare.
Era un po’ gelosa delle attenzioni che Hana dava al
suo Naruto.
Ci volle almeno
mezz’ora prima che tutti i partecipanti fossero sistemati in modo tale, che
nessuno si sedesse accanto al proprio compagno di squadra e appena le lancette
dell’orologio segnarono le 9.00, l’esame ebbe inizio. Anche quest’anno l’esaminatore
era un ninja del villaggio della foglia, ma non fece sentire meglio i membri
del villaggio stesso, il quale conoscevano la sua fama e sapevano che IbikiMorino avrebbe causato loro
problemi fin già dall’inizio. Prima di permettere ai ragazzi di iniziare, Ibiki spiegò le regole.
Ibiki: noto che ci sono molti genin
che hanno partecipato all’ultimo esame chunin! Bene!
le regole sono le stesse dell’altra volta, ma le ripeterò per i nuovi
partecipanti. Regola n°1: se il punteggio di un solo compagno è zero, viene
bocciato l’intera squadra a meno che un membro del gruppo non sia riuscito a
rispondere esattamente senza margine di errore a tutte le domande senza essersi
fatto beccare a copiare nemmeno una volta! In questo caso l’intero gruppo è
promosso a pieni voti!
Sakura: “
praticamente un’impresa impossibile se le domande sono come quelle dell’ultima
volta”
Ibiki: Regola n°2: chi è sorpreso a copiare più di
5 volte, sarà bocciato e l’intera squadra con lui; Regola n°3: non si parla e
non si fanno domande durante la prova. Regola n°4: avete tempo fino alle 10.00,
dopo di chè chi è beccato a scrivere sarà eliminato.
Sono stato chiaro? –perlustro l’intera aula con il suo sguardo- ah dimenticavo… non ci sarà una decima domanda come l’ultima
volta, sta volta tutto dipenderà dalle vostre abilità e conoscenze!
Detto questo i genin ebbero il permesso di girare il foglio, che avevano
sul banco, e di cominciare l’esame. Una volta lette le domande, tutti si resero
conto che l’impresa risultava difficile proprio come l’ultima volta e
cominciarono anche a esserci i primi eliminati.
Esaminatore: i gruppi
n° 37-23-14-56 e 03 sono eliminati.
Molti protestarono
per la loro eliminazione. Non lo trovavano giusto, ma ogni spiegazione da loro
fornita non impietosiva nessuno e alla fine vennero espulsi dall’aula.
Sasuke: “qui si mette male! Più gente va via e più
noi abbiamo meno la possibilità di copiare senza essere scoperti…hocapito…sharingan!”
Sasuke si vide costretto a usare lo sharingan, ma non solo lui decise che era giunto il momento
di ricorrere alle loro tecniche. Shino utilizzava i
suoi amici insetti; Kiba chiese aiuto al suo fedele akamaru; entrambi gli Hyuuga
usarono il byakugan; Tenten
aiutò Rock Lee con l’ausilio di specchi, Ino usò la
sostituzione dell’anima; Sakura si basò sulla sua conoscenza; Gaara usufruì del terzo occhio e Naruto,
Shikamaru, Temari, Kankuro e Chouji attendevano le
risposte dai loro compagni.
Sakura: “Accidenti,
con le mie conoscenze posso rispondere massimo a 2 o 3 domande e se nel caso
non fossero corrette rischierei di totalizzare zero punti e di fare eliminare
anche Naruto e Sasuke”. –la
rosa spostò il suo sguardo verso il biondino- “Uhm? Naruto sta
scrivendo, che abbia trovato un modo per copiare?” –pensò la ragazza, dopo di chè spostò la sua attenzione al suo compito e notò qualcosa
di strano- “ma cosa sta succedendo?”
Sasuke, che stava vivendo la stessa situazione,
pensò “ma questa è sabbia”.
Passò circa mezz’ora
e gli esaminatori continuavano a osservare i partecipanti rimasti. Due di loro
però si accorsero che c’era qualcosa di insolito e si recarono da Ibiki.
Esaminatore: Ibiki-senpai ci sono 4 ninja che hanno già terminato di
scrivere, forse hanno finito!
Ibiki rimase stupito: cosa? È impossibile che dei genin in una sola mezz’ora siano riusciti a compilare tutto
il questionario. Quante volte hanno copiato?
Esaminatore:
nemmeno una volta!
Ibiki rimase un’altra volta senza parole: chi
sarebbero?
I quattro ninja in questione
vennero chiamati alla cattedra e vennero invitati a portare con loro i propri
compiti, costoro erano: Naruto, Gaara,
Temari e Kankuro. Ibiki quando vide Naruto fu
sorpreso, non era ancora stato messo al corrente della sua presenza all’esame,
ma fu piuttosto felice di vederlo lì. Aveva preso subito in simpatia l’Uzumaki., già dal primo esame in cui egli aveva partecipato,
Una volta ricevuti i compiti dagli interessati e averli letti, Ibiki non riusciva a credere quello che vedeva. Tutti e quattro i compiti erano identici, ma
la cosa sorprendente e che erano riusciti a copiare l’uno dall’altro senza
nemmeno farsi beccare una volta. In tutte
le occasioni in cui Ibiki aveva fatto da esaminatore,
non aveva mai assistito a qualcosa del genere.
Ibiki: mi complimento con voi ragazzi! Avete fatto
proprio un ottimo lavoro. Ora ditemi i numeri dei vostri gruppi!
Kankuro: noi tre siamo il gruppo n°
07 –disse indicando anche Gaara e Temari-
Naruto: il mio è il gruppo 19! I miei compagni sono
Sakura Haruno e SasukeUchiha.
Ibiki: Bene! Sakura Haruno
e SasukeUchiha sono
pregati di avvicinarsi.
Sakura preoccupata
pensò: “oh no! Cosa vorrà?”
Sasuke: “quella testa quadra si sarà fatto
scoprire?”
I due genin obbedirono e alla scoperta che erano stati promossi
ancora prima di aver concluso l’esame, lì lasciò di stucco.
Sakura: “non ci
posso credere!”
Ibiki rivolgendosi hai ragazzi: ora che siete
stati ammessi direttamente alla seconda prova, siete pregati di recarvi all’uscita.
Quando i 6 ninja
uscirono dalla stanza, si trovarono di fronte ai loro maestri, i quali furono
sorpresi di vederli, anche se Baki, meno di Kakashi.
Kakashi allarmato chiese: siete stati squalificati?
Sakura scosse la
testa: no! Siamo passati ancora prima di completare l’esame…io
non riesco ancora a crederci!
Kakashi: -incredulo- co-come?
Solo dopo mezz’ora?
Sakura: non so come
sia possibile, ma credo che lo dobbiamo a Naruto!
Naruto era appoggiato al muro con le braccia
conserte e gli occhi chiusi.
Kakashi lo osservò qualche istante prima di
chiedergli di avvicinarsi.
Naruto: cosa c’è kakashi-sensei?
Sakura non diede il
tempo al maestro di parlare che intervenne personalmente.
Sakura: come hai
fatto ha cogliere le informazioni in così poco tempo?
Naruto: non avete notato niente sui vostri compiti?
Sta volta fu Sasuke a parlare, il quale non aveva ancora spiccicato
parola.
Sasuke: sabbia?
Sakura sorpresa
disse: anche a te? Sul foglio ha cominciato a comparire della sabbia che
prendeva forma di lettere.
Naruto: ecco la spiegazione!
Sasuke: allora è merito di Gaara!
Sakura spostò il
suo sguardo verso il rosso: dovremmo almeno ringraziarlo! –si avvicinò a lui-
grazie Gaara per il tuo aiuto!
Gaara non capì cosa Sakura intendesse, ma volgendo
lo sguardo verso Naruto, si accorse che gli fece
l’occhiolino per chiedergli di reggere il gioco.
Gaara: - sorpreso- di niente!
Sasuke: perché ci avresti passato le domande del
compito? Infondo bastava che le passassi solo a Naruto!
Gaara preso un po’ alla sprovvista: ehm… prima di tutto era per non correre il rischio, nel
caso qualche risposta non fosse corretta e poi… siete
compagni di squadra di Naruto e si dal caso che Naruto ora è il nostro compagno di squadra e quindi è
nostro dovere aiutarci a vicenda e poi voglio assolutamente battermi con lui,
quando sarà il momento!
I due ninja
cedettero alle parole di Gaara, ma Kakashi era dubbioso. Più tardi il maestro prese in
disparte Naruto per parlargli.
Kakashi: sei stato tu vero?
Naruto lo guardò sorpreso: a fare cosa?
Kakashi: sai a cosa mi riferisco! Riesci a
controllare la sabbia vero?
Nautor: -sorrise- non le si può nascondere niente
eh? – fece una statua di sabbia con le sembianze di Kakashi-
le basta come risposta?
Kakashi: -sorpreso- s-si!
Naruto: comunque è davvero merito di Gaara!
Kakashi lo fissò in attesa che continuasse a
spiegare.
Naruto: Se lui non avesse passato le risposte a me,
io non avrei mai potuto passarle a Sakura e Sasuke!
Ho nuove tecniche, ma nemmeno una che mi permetta di copiare indisturbato.
Kakashi: capisco! –si fermò un attimo- come mai non
ne hai parlato i tuoi compagni?
Naruto: semplice! In una delle prove potrei anche
battermi con loro, quindi meglio non rivelare le proprie tecniche a un
possibile avversario!
Tsunade apparve dietro le loro spalle: ben detto!
Kakashi che si era accorto da un pezzo del suo
avvicinamento disse:Tsunade? Cosa ci fai qui?
Tsunade sorrise: credi davvero che mi sarei persa
l’esame dei ragazzi? E poi ero curiosa di vedere i miglioramenti di Naruto! la sabbia eh? Chi l’avrebbe mai detto!
Naruto: venendo qui non ha lasciato Konoha scoperta? Sta diventando un’abitudine!
Tsunade: al mio posto c’è Shizune
e Iruka le da una mano! Sono certa di potermi fidare
di loro! Quindi è tutto sistemato non preoccuparti!
Naruto alzò le spalle: chiedevo solo, non mi
preoccupo di certo! non me ne importa niente di Konoha!
Kakashi: Naruto –lo
riprese-
Tsunade: come puoi dire una cosa del genere? È il
tuo villaggio non posso credere che non ti interessi!
Naruto: perché no scusa? Al villaggio non interessa
di me giusto? Perché dovrebbe importarmi qualcosa di loro? –mettendosi le mani
in tasca fece per andarsene-
Tsunade continuando a non credere alle parole di Naruto disse: e del tuo sogno di diventare Hokage? Non ti importa più?
Naruto si fermò a fissare Tsunade,
ma poi si rigirò e senza dire una parola se ne andò.
Kakashi: la situazione comincia a diventare seria! È
diventato troppo indifferente verso di noi , i suoi compagni e il villaggio!
Tsunade: si è vero, ma credo che non dicesse davvero!
Kakashi non disse niente, ma continuava a fissarla
come se aspettasse una spiegazione
Tsunade: hai visto il suo sguardo? Quando gli ho
ricordato del suo sogno, si poteva leggere nei suoi occhi che è ancora quello
che desidera!
Kakashi: l’ho notato anch’io, ma allora perché si
comporta così freddamente?
Tsunade: il rancore è una brutta cosa Kakashi, ti porta a fare anche cose orribili! Finchè non riuscirà a liberarsene, Kyuubi
può trovare terreno fertile! Naruto potrebbe anche
diventare pericoloso!
Kakashi la guardò non capendo in che senso
intendesse dire pericoloso.
Kakashi: pericoloso? Non mi dica che intende dire…
Tsunade: no! non mi riferisco alla liberazione del kyuubi, ma quasi! Non sarà devastante come il demone volpe,
ma sarà comunque difficile da fermare se davvero intraprenderà la strada che
intraprese Gaara tempo fa!
Il 7° capitolo è arrivatoooo! che ve ne pare? forse da qui in poi farò un po' fatica ad aggiornare tutti giorni, visto che momentaneamente non ben chiaro come voglio continuare. so come sarà la fine, ma mi manca la parte intermedia...ma non preoccupatevi farò di tutto per aggiornare il più presto possibile così vi faccio contenti! mi raccomando continuate a recensireeeee! ringrazio tutti i miei lettori soprattutto quello ormai abituari o.- CIAOOOO! A presto!!!
Kakashi e Tsunade rimasero parecchio
giù di morale. Naruto era migliorato molto come
ninja, ma a quale condizione? Ora era diventato freddo e distaccato soprattutto
con ciò che gli ricordava Konoha. Capivano che tutto
ciò era provocato dal suo stato d’animo e probabilmente anche la volpe a nove
code ci marciava, ma era davvero difficilesopportare l’idea di averlo perso per sempre e di non poter fare nulla
per poterlo aiutare. Per il momento decisero solo di vedere come andavano
avanti le cose, sperando nel Naruto allegro che si
ricordavano.
La seconda prova si tenne il giorno seguente.
Consisteva in una lotta per la sopravvivenza in mezzo al deserto. Venne preso
in considerazione per la prova il deserto ad est del villaggio di Suna, il quale era per metà sabbioso e metà roccioso e
nascondeva parecchie insidie proprio come tutti i deserti.
Tutti i ninja che superarono la prima prova,
dovevano incontrarsi all’alba davanti l’entrata est delvillaggio di Suna,
dove sarebbe iniziato l’esame.
Molti partecipanti riuscirono ad arrivare
fino a questo punto, ma dopo questa prova non sarebbero rimasti in tanti.Quando tutti furono presenti, un ragazzo
dalla pettinatura insolita e con due enormi sopracciglia si fece notare.
Rock Lee: Sakuraaaa, amore mio! –corse a braccia aperte verso di lei-
Sakura si nascose
dietro Sasuke: stammi lontano, mi metti i brividi!
Rock lee, deluso, si mise in un angolino rannicchiatocon una nuvola nera sopra la testa.
Tenten sorridendo disse: non cambierà mai!
Kiba raggiungendo gli amici proprio in quel
momento disse: ehilà gente! Vedo che abbiamo tutti superato l’esame! Mi fa
piacere, vero Akamaru? –chiese rivolgendosi al
piccolo batuffolo che portava come di sua abitudine sulla testa-
Akamaru: bau, bau!
Neji: si, ma ci sono molte altre squadre che sono
passate, questa prova non sarà uno scherzo!
Shikamaru: se la seconda prova si terrà nel deserto,
quelli del villaggio della sabbia sono avvantaggiati!
In quel momento
intervenne Naruto.
Naruto: il deserto non è un luogo in cui si può
prevedere ciò che accadrà, anche il più esperto conoscitore del deserto può
cadere vittima di esso!
Tutti lo guardarono
spaventati.
Chouji: detto così sembra un luogo terribile,
eppure non abbiamo avuto problemi ad attraversarlo per arrivare qui!
Naruto:voi avete attraversato il deserto nord. Il
deserto est è conosciuto come uno dei più pericolosi. Da quando sono qui, ho
sentito che alcuni dei migliori ninja della sabbia, che in passato hanno
provato ad attraversarlo, non sono più tornati.
Ino preoccupata disse: ma se non sono riusciti a
sopravvivere ninja che hanno sempre vissuto del deserto, sarà un’impresa
impossibile per dei genin come noi!
Naruto: tutta questione di fortuna e abilità!
Ci fu un attimo di silenzio. Tutti
cominciarono ad essere intimoriti dalla seguente prova.
Ad un tratto si vide un grosso polverone che
si avvicinava a loro e quando scomparve, i ragazzi videro che Naruto
era caduto a terra con appeso al collo Hana.
Hana: Naruto-kun!Hai
visto? Anch’io sono riuscita a passare il primo esame! Sono stata brava?
Naruto: si! ouch- disse
portandosi una mano alla testa- bravissima! Ehm…Hana-chan…potresti
toglierti? Non che tu sia pesante, però…
Hana diventata rossa come un peperone: oh si,
scusa, mi sono lasciata trasportare dalla felicità.
In quel momento
arrivarono anche Gaara,Temari
e Kankuro. Quest’ultimo tese una mano verso Naruto per aiutarlo ad alzarsi.
Kankuro: salve ragazzi!
Ci fu un cenno di
teste generale per ricambiare il saluto.
Rock Lee dopo
essersi ripreso dallo sconforto del rifiuto si Sakura, si avvicinò a Hana.
Rock Lee: Salve
bellezza, il mio nome è Rock Lee, vuoi essere la mia ragazza? –disse facendo
con la mano il gesto del numero uno e mostrando il suo sorriso che luccicò.
Hana chiuse gli occhi, inclinò la testa da un
lato e sorrise: sai che sei simpatico?
Rock Lee felice
come una pasqua: davvero? Allora accetti?
Hana attaccandosi al braccio di Naruto rispose: mi dispiace, ma sono già la ragazza di Naruto!
Tutti sbalorditi:
COOOSA?
Hinata: “ Naruto-kun” la Hyuuga ci rimase male a quella rivelazione e non solo lei
anche Sakura sembrava infastidita.
Sakura: smorfiosa!
Kiba si avvicinò a Naruto
e dandogli una gomitata sul braccio disse: i miei complimenti, mica male la
ragazza!
Naruto era senza parole, certo che quella ragazza
riusciva a risucchiargli tutte le energie.
Gaara: ah è così? Non si dice niente agli amici?
Naruto: non ti ci mettere anche tu Gaara! Sai bene che non è vero! –mise il broncio-
Temari mettendosi una mano sotto il mento come per
pensare: Sarà, ma secondo me accetterai per sfinimento! Ih ih
Una voce interrompe
i lorodiscorsi.
…: ragazzi venite
tutti qua per favore!
Tutti i ninja
obbedirono. Quest’anno l’esaminatore della seconda prova era un ninja donna
della sabbia. Era molto giovane, ma era colei che all’interno del villaggio
sembrava riuscire meglio ad affrontare le avversità del deserto. Venne
incaricata lei perché risultava la scelta migliore per controllare la
situazione durante l’esame.
…: salve a tutti!
Il mio nome è Hikari esono l’esaminatrice della seconda prova! Sono
stata incaricata di seguirvi e raccogliere informazioni su di voi durante
l’esame. Sia chiar! Non interverrò in caso abbiate
bisogno di aiuto. Questa è una prova di sopravvivenza, ognuno dovrà cavarsela
con le proprie capacità. Chi non dovesse farcela, soccomberà. Dovrete
attraversare il deserto in 3 giorni massimi e avrete a disposizione una sola
borraccia e un sacchetto con del cibo per ogni gruppo.
Cominciarono a
sentirsi un brusio di lamentele, le regole sembravano troppo rigide per dei genin.
Ninja: non vi
sembra un po’ poco?
Hikari: come ho detto all’inizio, è una prova
disopravvivenza, dovrete cavarvela da
soli. Se vi concedessimo tutto l’occorrente noi, non sarebbe più un esame. Quindi
se qualcuno non se la sentisse, si ritiri!
Dopo che alcune
squadre decisero di ritirarsi, ogni squadra si recò a prenderele proprie provviste, dopo di chè si potè dare il via
all’esame.
Hikari: dovete raggiungere la costruzione che si
trova a 5 km da qui. Dal mio via avete esattamente 72 ore di tempo.- ci fu un
momento di pausa- Pronti??? VIA!
Alcuni gruppi si
misero subito a correre per raggiungere la meta.
Kankuro: quelli non faranno molta strada se
cominciano così!
Shikamaru: io suggerirei di andare tutti insieme!
Riusciremo a cavarcela tutti meglio se stiamo uniti!
Tutti quanti
annuirono.
Hana: aspettate! Vado a recuperare Sora e Gin e
vi raggiungo.
Ino: va a recuperare chi? –chiese perplessa-
Temari: anche lei appartiene a una squadra di tre
persone.
Sasuke: una squadra di sole ragazze? –lo disse con
un tono come se disprezzasse la cosa-
Naruto infastidito dall’affermazione: non
sottovalutarle solo perché sono ragazze! Sanno farsi valere!
Kankuro: sono tremende! e tu ne sai qualcosa vero Naruto?
A Naruto vennero i brividi a pensare che avrebbe dovuto stare
per tre giorni con delle ragazze piene di energia che non facevano altro che
stargli addosso.
Quando furono tutti
presenti si misero in marcia. Per una mezza giornata di cammino, non si presentarono
grosse difficoltà a parte il sole cocente e il fatto che a ogni passo si
sprofondava nella sabbia. Stanchi di quella situazione, non potendo fare niente
per il sole, Gaara decise di rendere più percorribile
il percorso creando una strada di sabbia compressa, in modo tale da non
sprofondare ogni volta. I ragazzi continuarono per un bel po’ di strada e
diversamente da come pensarono, non incontrarono parecchie difficoltà, a parte
qualche animale del deserto, come serpenti, fennec e lucertole varie. Anche se
i serpenti portarono un po’ di scalpore tra le ragazze, tutti alla fine si
dimostrarono innocui, e il gruppo potè procedere
senza darci troppa importanza. Shino era in testa al
gruppo, ma all’improvviso si ritrovò sommerso nella sabbia fino alla vite. A
quanto pare la strada creata da Gaara era giunta al
termine. Una volta liberato Shino, i ragazzi si
prepararono a rimettersi in viaggio, ma vennero fermati da Temari.
Temari: Aspettate! Dobbiamo trovarci un riparo!
Shikamaru: cosa? È perché? –le chiese non capendo il
motivo. Il cielo era limpido e non sembrava dovesse piovere e poi sarebbe un
evento piuttosto strano nel deserto, anche se non impossibile-
Temari: sta arrivando una tempesta di sabbia!
Hinata: cosa? –si guardò intorno- ma dove troviamo
un riparo in mezzo al deserto?
Kankuro: Gaara ci pensi tu?
Gaara capendo cosa avesse in mente Kankuro, costruì, con l’ausilio della sabbia, una specie di
grotta abbastanza grande da contenere tutti e sufficientemente resistente da
non essere abbattuta dal vento in arrivo.
Tenten: fantastico!
Sasuke, il quale era rimasto sempre in silenzio
tanto da non essere notato, osservando Gaara pensò: “
mi domando quanto siano elevati i suoi poteri! Sembra addirittura più potente
dell’ultima volta. Sarà un avversario temibile!”.
La tempesta di
sabbia continuava imperterrita e non accennava a smettere.
Gin: uffa! Naruto-kun, quanto durerà ancora sta tempesta?
Naruto improvvisamente si ritrovò le braccia
imprigionate una da Hana e l’altra da Gin. La ragazza
portava i capelli neri legati in una lunga coda e i suoi occhi erano di un bel
verde smeraldo.
Naruto con una gocciolone sulla testa rispose: non
lo so! Ehm…Sora per favore, mi daresti una mano?
Sora, una ragazza
di 13 anni dai capelli a caschetto viola e occhi dello stesso colore, l’unica
delle tre che non assillava Naruto, prese per le
orecchie le due ragazze e le allontanò da Naruto.
Shikamaru: non ti lasciano mai un attimo in pace! Eh, Naruto? –gli sorrise-
Naruto: almeno non gli sono indifferente! –disse
guardando da un’altra parte-
Shikamaru sospirò e decise di non controbattere,
sapeva che era inutile e inoltre non aveva alcuna voglia di discutere. Ci fu un
lungo silenzio dove ognuno poteva solo sentire i propri pensieri.
Shikamaru: “ sarà sempre così d’ora in poi? Continuerà
a trattarci come degli estranei?”
Kiba: “ ma che ha sempre? Pulci che lo mordono?”
Ino: “ perché continua a trattarci così
freddamente, infondo noi non gli abbiamo fatto nulla”
Rock lee: “alla faccia del cambiamento! Qui sembra di avere un
altro Sasuke”
Neji: “sembra che dia la colpa a noi di quello
che gli è successo”
Tenten: “ come è diverso! Quanto grande può essere
il suo dolore da voler addirittura allontanare tutti così?”
Sasuke: “ Tsè, vuole solo
fare la vittima!”
Sakura: “ Naruto, perché ti comporti così? Quanto vorrei vederti
ancora sorridere”
Hinata: “Naruto-kun
proverà qualcosa per quelle ragazze? E per me? Cosa sono io per lui? Disprezza tutti,
disprezzerà anche me?”
Chouji: “mi sa che neanche una bella porzione di ramen possa far tornare Naruto
quello di sempre”
Kankuro: “credo che stia creando un muro davanti a
tutto ciò che riguardi Konoha, solo per cercare di
non soffrire più”
Shino: “se continua così non migliorerà mai la sua
situazione, solo era e solo rimarrà”
Naruto/Kyuubi: “ tutti
fanno finta di tenere a te, ma in realtà ti vedono solo come una minaccia per
il villaggio” “ non è vero! Loro sono gli unici che non mi vedono come un
mostro” “perché continui a ripeterlo? Per convincere me o te stesso?” “…”
“perché non mostri loro tutto l’odio che provi nei loro confronti?” “stai
zitta! Lasciami in pace” –Naruto scosse la testa come
se volesse scacciare quei pensieri.
Gaara: “ Naruto,
qualsiasi cosa ti stia dicendo, non devi starla a sentire. Ci sono passato
anch’io. i bijuu puntano sulle nostre debolezze.
Spetta a noi metterli a tacere. Tu sei più forte di lei”
Temari: RAGAZZIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!-un urlò
rombò all’interno della grotta.
Tutti la guardarono
stralunati.
Temari: era ora! Sono ore che vi chiamo? Che
succede a tutti quanti?
Shikamaru svegliatosi dai suoi pensieri disse: cosa
vuoi urlatrice?
Temari:la tempesta è finita, ma essendo ormai quasi
calata la sera, direi di passare la notte qui!
I ninja della foglia
furono sorpresi di quella affermazione. Avevano già perso abbastanza tempo per
scampare alla tempesta, se ora si fermavano anche la notte avrebbero perso
troppo tempo e non sarebbero mai arrivati alla meta finale prima della
scadenza.
Naruto: d’accordo! Tanto non si può fare
altrimenti!
Sasuke si alzò in piedi: ma cosa stai dicendo?Hai forse paura del buio? Abbiamo perso già
abbastanza tempo, non possiamo starcene qui a riposare!
Naruto: se vuoi sei libero di andare, nessuno ti
ferma! –disse quasi con cattiveria-
Gaara: Naruto ora stai
esagerando! E tu stattene li buono seduto e dacci retta, meglio non muoversi la
notte!
Ino: scusa Gaara, ma
perché di notte non possiamo proseguire?
Sora prese la
parola: perché nel deserto la temperaturadi notte cala precipitosamente e se non volete beccarvi un malanno,
meglio che stiate al riparo.
Ora che fu tutto
chiaro, anche i ninja del villaggio della foglia furono d’accordo a rimanere
dov’erano. Tutti ne approfittarono per dormiree riposarsi un po’, mentre Gaara, il quale non
poteva dormire, faceva la guardia all’entrata della “grotta” creata da lui.
Passò mezza nottata circa dopo di chèNaruto si svegliò e andò a prendere posto vicino a Gaara, il quale non si mosse di un centimetro. Ci fu un
lungo silenzio…fuGaara a
interromperlo.
Gaara continuando a guardare davanti a se chiese:
non riesci a dormire?
Naruto annuì.
Gaara: sei riuscito a dormire una notte intera da
quando sei qui?
Naruto scosse la testa.
Gaara: c’è qualcosa che non va?
Naruto scosse nuovamente la testa.
Gaara sospirò: hai intenzione di fare solo cenni
con la testa?
Naruto si voltò a guardarlo.
Gaara: perché ti comporti così duramente con loro?
–si girò ad osservare le reazioni di Naruto, il quale
rimase immobile- ci tieni a loro no?
Naruto non rispose subito: a volte credo di si,
altre invece non mi importa niente di loro.
Gaara: lo sai che dietro tutto il rancore che
provi verso i tuoi compagni, nonostante non siano loro la causa della tua
solitudine, c’è Kyuubi?
Naruto: cosa centra ora quella stupida volpe?
Gaara: mi sono accorto che ogni tanto ti parla,
riesco a riconoscere le espressioni di una persona cheaffronta una battaglia nella propria testa.
Naruto annuì: ma se fosse lei a determinare il mio
atteggiamento, li avrei già uccisi tutti, non credi?
Gaara: se non ti opponi prima o poi lo farai!
Naruto cominciò ad alterarsi.
Naruto: forse la volpe potrà anche aver qualcosa a
che vedere col mio comportamento, ma non credere che loro siano così innocenti
da non meritarselo! –strinse i pugni- per anni siamo stati nella stessa classe
all’accademia, eppure nessuno di loro mi considerava, mi stavano alla larga
solo perché i loro genitori gli dicevano di stare lontani da me, senza neanche
sapere cosa ci fosse in me che non andava. Da bambinonei momenti di pausa cercavo sempre di
attirare la loro attenzione e di inserirmi nei loro giochi, ma la loro risposta
è sempre stata quella di ignorarmi o scacciarmi. E solo perché nell’ultimo
periodo hanno cominciato a trattarmi un po’ più come essere umano, forse
costretti perché dovevamo lavorare insieme, dovrei fare finta di niente?
lasciarmi scivolare tutto addosso? Bene l’ho fatto, ma ora non ce la faccio
più! Non riesco più a fingere che vada tutto bene, quando invece tutto va
storto.
Gaara : allora perché fanno di tutto per riaverti
con loro? –cercò di stare calmo- il loro atteggiamento nei tuoi confronti
dimostra che lo tengono realmente a te! Lo vuoi capire? Perché tempo fa mi
avresti combattuto pur di salvarsi, se credevi che per loro non eri altro che
una minaccia?
Naruto sussultò. Gaara aveva
ragione, ma non riuscivaa trovare pace.
Inizialmente ce l’aveva con Konoha in generale e non
attribuiva nessuna colpa ai suoi compagni. Nemmeno aveva mai pensato a quello
che era successo in passato, ora invece, durante la loro discussione,era
tornato tutto a galla, anche le parole di Sakura gli tornarono in mente la
notte precedente, infatti per tutta la giornata non l’aveva degnata nemmeno di
uno sguardo. Perché ora ogni giorno che passav,a
detestava sempre di più i suoi amici? Naruto non
sapeva esattamente il perché. Forse Gaara aveva
azzeccato col fatto che Kyuubi centrava qualcosa, ma
non aveva voglia di combatterla, non in quel momento, adesso voleva solo non
pensarci. Decise di alzarsi e riprendere il suo posto, lasciando Gaara nuovamente da solo, il quale non sapeva più cosa fare
per farlo ragionare.
Appena sorse il
sole, tutti i genin furono pronti a ripartire. Erano
tutti pieni di energie, ma il proseguimento del percorso si mostrava ai loro
occhi più difficile del primo giorno. Infatti ora avevano anche il problema
dell’acqua per cui preoccuparsi. Tutte le loro scorte erano state prosciugare e
ora non rimaneva loro, che trovare un modo per procurarsela.
Salve a tutti! da quanto tempo non ci sentiamo! ^^ avevo detto che non avevo la minima idea di cosa scrivere per continuare la storia, ma vi dirò che mentre scrivevo questo capitolo, mi è venuta in mente qualche ideuzza. adesso bisogna solo riuscire a buttarla giù. Spero di lasciarvi sorpresi con quello che mi è venuto in mente (sperando di non diimenticarlo...capita)
risposta a Zelgadis91 : grazie per i tuoi consigli, non è affatto un metodo assurdo, anche perchè anch'io faccio più o meno così, a parte per il disegno. non lo avevo mai abbinato a un momento per pensare a una storia, ma solo a un momento per migliorarmi. mmm...sai che ti dico? ci proverò, magari ascoltando qualche sigla di anime!
bhe grazie anche a tutti gli altri che mi incoraggiano ad andare avanti.ci vediamo col prossimo capitolo e ovviamente continuate a commentare! ;P CIAUUUU
Il gruppo di ninja si rimise in cammino.
Avendo perso già abbastanza tempo a causa del tempo atmosferico, il loro passo
era piuttosto veloce, ma decisero di non correre per non disidratarsi eresistere più a lungo senza acqua. L’acqua
ora era il problema n° uno della lista. Sapevano che
il deserto ne era pieno in profondità, ma bisognava trovare il luogo giusto per
non scavare inutilmente e per questo motivo, decisero di affidarsi al fiuto
infallibile di Akamaru. Il piccolo cagnolino non dava
segni di aver fiutato niente che corrispondesse alla descrizione di un liquido,
fresco e trasparente, che avrebbe potuto finalmente bagnare le loro gole e
rinfrescarli da quel sole cocente che non smetteva di battere. Tutti i ragazzi
cominciavano a perdere le speranze quando Akamaru
cominciò ad abbagliare insistentemente.
Ino: Kiba fai tacere quel cane! Ho già i
nervi a fior di pelle!
Kiba: non vi interessa sapere che ha trovato l’acqua?
Tutti: YATTA! –esultarono-
Hana: sei grande Aki…Akru…Oki…ehm…cagnolino!
–lo accarezzo sulla testa-
Temari: calma ragazzi! Ora bisogna vedere se riusciamo a procurarcela!
Akamaru aveva fiutato l’odore dell’acqua, ma in un luogo dove sarebbe
stato difficile scavare. Infatti poco distante da dove si trovavano ora i
ragazzi, cominciava il deserto roccioso.
Kiba: ecco! Akamaru dice che il luogo è
questo.
Shikamaru: e come facciamo a scavare nella roccia?
Chouji e Sakura: lasciate provare a noi!
Tutti si girarono verso di loro, non
capendo che intenzioni avessero i due ninja. Chouji
usò la sua tecnica dell’espansione parziale per ingrandire il suo braccio
destro e sferrare un colpo forte e deciso sulla roccia. Anche Sakura sferrò uno
dei suoi pugni contro il suolo. Il risultato fu lo sgretolamento della roccia
in varie parti per una lunghezza di un paio di metri. Oranon restava che rimuovere i detriti.
Ino impressionata: “ caspita! Sapevo che Chouji
era forte, ma Sakura da dove la tira fuori quella potenza?”
I ragazzi cominciarono a muovere i
detriti, ma non poterono terminare il lavoro che…
Akamaru: GRRRRRR! –cominciò a ringhiare-
Gaara: ragazzi state in guardia!
I ninja si guardarono intorno.
Shikamaru: a quanto pare abbiamo visita!
I due ninja appartenenti al clan Hyuuga, Hinata e Neji, ricorsero al loro Byakugan.
Neji: a destra e davanti a noi ci sono in totale 6 ninja.
Hinata: a sinistra altri 3.
infatti il deserto roccioso, a causa
della sua conformazione, era il posto adatto per creare agguati. Genin, di diversa provenienza,
si nascondevano fra le rocce pronti ad attaccare e uccidere chiunque, pur di
avere un po’ d’acqua. I ninja nemici uscirono allo scoperto e i primi ad
attaccare furono i genin appartenenti al villaggio della
nebbia, dopo di chè anche i ninja della stella e del
vortice seguirono il loro esempio.
Shino: attenti! Stanno per colpire! –disse assumendo la posizione di
battaglia-
Sasuke: non saranno 9 nullità, che non sanno nemmeno procurarsi un po’
d’acqua, a sconfiggerci.
Kankuro: saranno meno di noi, ma meglio mantenere alta la guardia.
I ninja nemici erano in numero inferiore
rispetto ai genin di Konoha
e Suna, ma non per questo meno abili. Molti di loro
non erano in grado di usare arti magiche, ma in compenso erano molto abili
nelle arti marziali e con le armi.
Un ninja del villaggio del vortice, il
quale utilizzava due katane come arma, si scagliò
contro Temari dicendo:quell’acqua appartiene a noi, sparite se non
volete morire!
Ma Temari come
risposta parò le due spade con il suo ventaglio e dopo aver costretto l’avversario
aindietreggiare, aprì la sua arma
e con una raffica di vento, lo fece andare a sbattere contro una parete
rocciosa.
Il compagno del ninja appena steso, intervenne
in aiuto del suo amico e si scagliò di nuovo contro Temari.
Temari: ma ce l’hanno tutti con me?
Il ninja in questione compose dei
sigilli, poi posando una mano creò sotto i piedi delle ragazza un vortice, alla
quale non poté sottrarsi.
Temari: AH! –sorpresa- cosa succede, non riesco a liberarmi.
Ninja nemico: Ah ah ah!
Sorpresa? Noi ninja del villaggio del vortice, siamo in grado di creare vortici
che imprigionano il nemico, con qualsiasi elemento. In questo caso la sabbia e
acqua sono quelli al momento disponibili e il loro miscuglio inoltre ha creato
anche una specie di sabbia mobile. Una volta giunta al centro del vortice
sprofonderai.
Gaara intervenne. La sabbia era pur sempre l’elemento con cui aveva
sintonia e riuscì a liberare la sorella nonostante fosse prigioniera della
tecnica.
Ninja nemico: c-come
hai fatto? Nessuno era mai riuscito a sopravvivere ai miei vortici.
Gaara: la sabbia è mia amica, nessuna tecnica legata ad essa può
funzionare su di me e alle persone che mi stanno intorno.
Kankuro liberò le sue marionette e con il loro aiuto riuscì a
imprigionare il ninja del vortice all’interno di una di essa, apparentemente
priva di arti. In realtà gli arti della marionetta, i quali avevano delle lame
taglienti all’estremità, nel momento in cui veniva imprigionato il nemico si
staccavano dal “giocattolo” per poi andare a ricomporsi con la marionetta trafiggendo
il nemico. Fu proprio questa la fine che fece il ninja del vortice.
Intanto anche gli altri stavano combattendo
con i loro avversari. Shino aveva fatto entrare in
azioni i suoi amici insetti, i quali agendo silenziosamente, riuscirono ad
avvolgere un ninja del paese della stella, che stava dando del filo datorcere a Hinata
con i suoi continui tentativi di colpirla con pugni carichi di chakra. Una volta che il nemico fu completamente imprigionato
dagli alleati di Shino, Hinatapotè procedere con la tecnica delle 64 chiusure,
impedendo così all’avversario di poter usufruire del chakra
e renderlo inoffensivo.
Sasuke e Naruto, nonostante il loro rapporto
si era irrigidito negli ultimi tempi decisero di unire le forze. Si scontrarono
contro un ninja della nebbia. Non gli diedero nemmeno il tempo di attaccare,
che il ninja si ritrovò bloccato da alcune copie del genin
biondo, il quale aveva utilizzato la moltiplicazione superiore del corpo. Sasuke approfittando della momentanea immobilità dell’avversario,
lo colpi con un pugno sotto il mento, facendolo volare in aria, dopo di chè il moro salto per arrivare all’altezza del nemico e con
la gamba destra gli rifilò un calcio diretto alle costole, che lo fece
precipitare violentemente a terra.
Ora era il turno di Ino
e Sakura. Nonostante fossero rivali, le due ragazze se lavoravano insieme
formavano un ottima squadra. Il ninja della nebbia con il quale dovettero fare
i conti, oltre a essere una donna, era brava a far perdere le sue tracce
proprio come se si dissolvesse nella nebbia. Le due ragazze non sapevano bene
come agire, ma decisero che appena si sarebbe fatta vedere, Sakura l’avrebbe
bersagliata con pugni in modo tale da permettere a Ino
di ricorrere alla tecnica della sostituzione dell’anima. Nonostante la rosa, a
causa dell’agilità dell’avversaria, non riuscì a mandare a segno un solo colpo,
il piano riuscì perfettamente. Ino ora si trovava all’interno
del ninja, mentre il suo corpo giaceva per terra. Sakura non perse tempo e sta
volta riuscì a riempire di pugni il nemico, la quale condividendo il corpo con Ino non poteva muoversi. Una volta che le due ragazze
riuscirono a mettere la donna ko, Ino fu ben felice
di ritornare nel proprio corpo.
Rimanevano in gioco 4 ninja. 1 del
vortice, 1 della nebbia e 2 della stella.
I due ninja della stella e il ninja
della nebbia decisero di collaborare e attaccare i ragazzi. Un genin della stella era in grado di usare una tecnica tipica
del suo villaggio: la tecnica delle stelle cadenti, la quale consisteva nel far
apparire delle rocce infuocate dal nulla che si dirigevano a velocità
straordinaria verso il nemico. L’avversario preso in considerazione
fortunatamente fu Neji, il quale sarebbe stato l’unico
in grado di poter fermare il colpo rimanendone immune, usando la tecnica della
rotazione suprema. Girando su se stesso, Neji creava
su intorno a se uno scudo di chakra contro il quale
le rocce infuocate andavano a sbattere per poi disintegrarsi.Gli altri due ninja si avventarono su Chouji e Tenten. I loro avversari
erano abili con kunai, shuriken
e carte trappola. Fu proprio con queste ultime, che riuscirono a prendere di
sorpresa i due ragazzi scaraventandoli a terra. I tre ninja si prepararono a
contrattaccare di nuovo, ma qualcosa glielo impedì. Nel deserto Shikamarupotè usufruire delle
ombre ben marcate create dal sole per allungare la sua e dirigerla verso le
ombre degli avversari fino a imprigionarli. Ora erano immobili e Neji, Tenten, e Chouji poterono colpire i propri avversari indisturbati. Neji utilizzo la tecnica delle 128 chiusure, il quale non
lasciò scampo di salvezza al nemico; Tenten utilizzò
i suoi rotoli come armi e Rock Lee con un potente calciò terminò il lavoro
della ragazza stendendo definitivamente l’avversario. Infine Chouji con la tecnica del proiettile umano travolgente,
formò, col proprio corpo, una palla che ruotava su di se a velocità elevata e colpì
il nemico come un birillo. Quest’ultimo però non era ancora ko e Kiba, cominciando a roteare su se stesso e dirigendosi
verso il nemico, pensò bene di colpirlo con la sua tecnica zanne perforanti.
L’ultimo ninja rimasto in “gara” se la
stava prendendo col gruppo di Hana. La ragazza era
già stata ferita dal nemico e ora il ninja se la stava prendendo con Gin, ma
prima che il genin potesse torcerle un capello, intervenne
Sora con la sua tecnica della fenice di Fuoco. La ragazza dai capelli viola era
in grado di manipolare il fuoco e di dargli la forma di una fenice, la quale
avvolgeva i nemici ustionandoli, ma senza ucciderli. Questa tecnica infatti non
aveva la caratteristica di uccidere, ma solo di stordire il nemico per il tempo
limitato. Infatti una volta terminato l’attacco di fuoco, l’uccello leggendario
faceva cadere sul nemico delle lacrime, che presto l’avrebbero curato dalle
ustioni.
A questo punto tutti nemici furono ko. E
i ragazzi poterono finalmente abbeverarsi, riempire le borracce e riprendere il
cammino.
Shikamaru: bene ora possiamo andare.
Sakura: l’acqua che resta e tutta
vostra- disse ai ninja moribondi-
Si stavano tutti per incamminarsi, ma…
Gin: Aspettate! Hana
ha una caviglia slogata e non riesce a camminare!
Hana: non è vero, ci riesco benissimo! –provò ad alzarsi, ma una fitta
alla caviglia la fece ricadere nuovamente a terra- Ahi!
Gin: che ti dicevo?
Naruto vedendo la ragazza in difficoltà si avvicinò a lei, si
inginocchiò e mostrandogli la schiena gli disse..
Naruto: Sali…ti portò io!
Questo gesto riempì di gioia Hana e lasciò di sasso i suoi compagni della foglia, i
quali videro nuovamente in lui il Naruto generoso di
un tempo, anche se quel gesto non era rivolto verso uno di loro. Se fosse stata
Sakura, Ino o Hinata, le
avrebbe aiutate? Questo si domandavano i ninja.
Una volta caricata Hana
sulle spalle, suscitando l’invidia di Gin che avrebbe voluto trovarsi al suo
posto, tutto il gruppo si rimise in marcia.
Hana: Naruto-kun? –Naruto
girò leggermente la testa per farle capire che aveva la sua attenzione- Oggi è
tutto il giorno che sei silenzioso, dimmi ti ho fatto qualcosa?
Naruto sorrise: no, tu non centri! Non preoccuparti, ho solo pensieri
per la testa.
Hana: pensieri brutti?
Naruto annuì: per la maggior parte!
Hana: sai? Quando ho dei pensieri che non riesco a cacciare via,
inizio a cantare a squarciagola finchè non dimentico
tutto! Puoi provarci anche tu!
Naruto rise: non mi sembra il caso!
Hana: perché?
Naruto: meglio non sprecare energie finchè
siamo ancora nel deserto non credi!
Hana: si, hai ragione, scusa! –si rattristò, si sentiva stupida per
aver dato quel consiglio a Naruto e inoltre il
biondino doveva pure sopportare il suo peso. “ penserà che sono solo una sciocca
ragazzina che non sa difendersi da sola.
Naruto vedendola triste disse: cos’è quel muso lungo? Non potrò cantare,
ma parlare con te, mi è bastato per cacciare via quei pensieri.
Hana: davvero? Naruto annuì e per mostrarle
tutta la sua felicità la ragazza strinse le braccia al collo più forte
rischiando di soffocare Naruto.
Shikamaru si rivolse a Ino: ci sarà veramente del
tenero fra quei due?
Ino: che lei sia attratto da lui è evidente …seNaruto prova qualcosa per lei…è
un mistero! Però quando lei ha detto di essere la sua ragazza, lui ha negato!
Per tutta la mattina i ragazzi andarono
a passo svelto fra le rocce deldeserto.
Fortunatamente in questo tratto di strada ebbero la possibilità di trovare
spesso riparo dal sole, ma era anche un tratto pericoloso perché a rischio di
frane. Infatti ci mancò poco che una volta venissero tutti seppelliti vivi e in
un’altra occasione si ritrovarono la strada sbarrata, ma quest’ultima per dei
ninja come loro non fu un problema, un salto di qua e uno di là e si
ritrovarono presto dall’altra parte.
Fu presto ora di pranzo. I ragazzi fin
dal primo giorno aveva razionato di parecchio il cibo in modo tale da farselo
durare più a lungo, ma con questa ultima sosta, tutto il cibo a disposizione
terminò.
Chouji: oh,il cibo è finito, quanto vorrei un bel pacchetto di patatine!
Ino infastidita: smettila Chouji! Siamo già
abbastanza affamati, non ti ci mettere
pure tu!
Shikamaru: da sta sera dovremo procurarcelo!
Kiba lo guardo storto:già! In fondo il deserto è pieno di…niente!
Sora: se si trovasse un’oasi…potremo mangiare qualcosa, come i datteri. Male che
vada dovremo accontentarci degli animali del deserto!
Chouji si immaginava già un bel serpentone ben abbrustolito: chissà se è
buono!
Rock Lee lo guardò stranito: non voglio
sapere a quale tipo di bestia stai pensando!
Camminarono ancora per una mezza
giornata, ma senza incontrare particolari problemi, a parte lo sprofondamento
nella sabbia dovuto nuovamente al cambio di paesaggio. Ma comunque furono
piuttosto fortunati, infatti prima del calare del sole giunsero a un’oasi.
Kankuro: sento puzza di bruciato! Possibile che fino ad ora non abbiamo
avuto particolari problemi?
Sakura: bhe la
mancanza d’acqua, di cibo, la tempesta di sabbia,il fatto di non poter
proseguire la notte, le frane e l’attacco di nemici, non mi sembra proprio che
non ci siano stati particolari problemi!
Temari: ma è strano che non abbiamo ancora ricevuto la visita di certi
animali non tanto graziosi!
Ino, Sakura, Gin, Sora e Hana diventarono
blu per la paura.
Sasuke: cosa vuoi che facciano degli animaletti?
Temari: apparte tagliarti in due con le loro
enormi chele, e ucciderti con il loro veleno…direi
che sono innocui!
Gin tremando: purtroppo nei nostri
deserti non è raro incontrare scorpioni, ragni e serpenti.
Kiba: ma quelli si trovano in qualsiasi deserto e poi i ragni e gli
scorpioni li può controllare Shino, vero amico mio?
Shino: scorpioni e ragni non sono insetti, ma aracnidi!
Temari: basta parlare di queste cose e prepariamoci per la notte.
L’oasi era piena d’acqua e di palme da
datteri e inoltre i ragazzi avrebbero potuto accendersi un bel fuoco con la
legna di un albero per far fronte al freddo in arrivo. Ma quell’oasi non era
vuota, qualcuno li aveva preceduti. Altri genin avevano
trovato rifugio in quel luogo, ma apparentemente non sembravano costituire una
minaccia.
I ragazzi siriempirono lo stomaco di datteri, anche se
non si potè definire un pasto sostanzioso, e bevvero
il più possibile. Dopo aver acceso un bel fuoco, si disposero in cerchio e
cominciarono a parlare un po’ prima di dormire. Ma ad un tratto Sasuke e Naruto notarono qualcosa
vicino a Sakura e Sasuke provvide subito a lanciare
un kunai, che fu fermato prontamente dal biondino. Quella
reazione dei due lasciò increduli tutti i presenti, che non capirono cosa stava
succedendo, ma quando Sakura abbassò lo sguardo accanto a lei, si mise ad
urlare e abbracciò Kiba che si trovava accanto a lei.
Sakura: AAAAAH! UNO SCORPIONEEEE!
Ino: oh mamma! Non ti ha punto, vero?
Sakura scosse la testa: no, sto bene!
Sasuke arrabbiato chiese: perché hai fermato il kunai!
Naruto guardandolo storto: perché lo avresti ucciso!
Sasuke: e allora? E solo uno scorpione ed inoltre è pericoloso!
Naruto: oh allora posso benissimo eliminarti perché tu sei un essere
fastidioso! –gli disse riservandogli uno sguardo gelido. Sasuke
strinse i pugni, quel biondino aveva la capacità di mandarlo fuori dai gangheri-
anche lui è un essere vivente e come tale va trattato. Non ha il diritto di
essere ucciso o trattato male solo perché è velenoso. Non ha scelto lui di
essere così. Se esistono certi animali è perché servono per l’equilibrio del
mondo e in questo momento non è lui che invade il nostro territorio, siano noi
gli invasori.
Naruto prese in mano lo scorpione.
Hinata: attento Naruto-kun!
Neji: sei impazzito? Vuoi forse morire?
Gaara intervenne: non farà niente se non si sente minacciato. È poi è
più spaventato lui di noi.
Ino: possibile che non siete per niente intimoriti?
Kankuro: io si! ma non di quel cucciolo, ma della madre che correrà qui, se
sente che suo figlio è in pericolo.
Kiba staccandosi Sakura da dosso domandò: M-madre?
Sakura: ma quello aveva le dimensioni di
uno scorpione adulto!
Hana scosse la testa: no! Nei nostri deserti gli scorpioni adulti
hanno dimensioni “leggermente” più grandi. E lo stesso vale per i ragni.
e anche il 9° capitolo è giunto al termine! mamma mia tra scorpioni e ragni sarei già morta da un bel pezzo, inoltre ho fatto salvare la vita a uno di quegli esseri...devo essere impazzita...difendere uno degli animali che odio di più! va bhe...comunque che ne pensate di questo capitolo? stavo prendendo in considerazione la coppia Naru/Hana anche se quet'ultimo personaggio è nato così per caso. solitamente tifo per la coppia Naru/saku, ma vi dirò che Hana comincia a starmi simpatica...voi che ne pensate? fatemi sapere...Ciaoooo alla prossima!!!^^
Dopo
un’altra notte passata tranquillamente, i ragazzi ripartirono determinati a
raggiungere la meta finale il più presto possibile, ma la destinazione era
ancora lontana. 5 km in tre giorni per dei ninja non sono molti, anzi…ma in 3
mezze giornate e in un ambiente così ostile si presentava un’impresa ardua
anche per loro. Il paesaggio che si mostrava loro dinnanzi agli occhi era
formato solo da sabbia e i ragazzi della foglia si scoraggiarono un po’.
Ino: non è possibile! Sabbia, sabbia e
ancora sabbia. Appena finisce questo esame una giornata di shopping è
d’obbligo!
Gin: si!
vorrei tanto una borsa nuova! Disse con gli occhi sognanti-
Kiba: possibile che pensiate solo a spendere
soldi voi ragazze?
Ino/Gin: chiudi il becco! –dissero offese-
lo shopping è la nostra ragione di vita!
Shino: dovreste allargare le vostre menti!
Rock lee: in
questo momento le nostre menti si stanno sciogliendo! Che caldo!-si passò un
braccio sulla fronte-
Quel giorno
il sole picchiava forte, più degli altri giorni e i ragazzi si sentirono sempre
più scoraggiati e si domandavano se era il caso di soffrire tanto per diventare
chuunin, infondo potevano diventarlo in altri modi, mostrando le loro abilità
nelle missioni.
Chouji crollò a terra: ciiiboooo! Ciiibooo!
Ciiiboooo!
Shikamaru: forza alzati! Non ottieni niente
restando liper terra.-disse
prendendogli un braccio per tirarlo su-
Chouji si rialzò, ma aveva lo sguardofisso davanti a se.
Ino: adesso che cos’ha? –chiese esasperata
non capendo la sua reazione-
Chouji: ma quello è un panino, farcito con
pomodoro, insalata, formaggio, prosciutto, con tanta mostarda.–disse con gli occhi sognanti e si mise a
correre verso di esso-
Tutti lo
guardavano stralunato.
Kiba: Ehi! Ma quella è una piscina! Akamaru
andiamo a rinfrescarci su!
Akamaru: bau bau!- anche il cane cominciò a
correre come il suo padrone-
Lo stesso
sguardo che fu rivolto a Chouji ora si spostò verso Kiba.
Rocklee: oh ma che visione! –disse con gli
occhi a forma di cuore- Arrivo Sakura-chan! –corse verso il nulla a braccia
aperte-
Neji: me che gli prende a quei tre!
Naruto: miraggi! –disse solamente-
Hinara preoccupata disse: poverini!
Hana: ma noi non vediamo niente! –la ragazza
era ancora comodamente sistemata sulle spalle del biondino-
Sora: perché
non siamo ancora disperati fino al punto di perdere la ragione!
Gaara intervenne: Capita quando il sole è
forte di vedere ciò che più si desidera! Meglio riportarli tra noi!
Chouji era intento a mangiar la sabbia; Rock
Lee abbracciava il nulla; Kiba e Akamaru invece sguazzavano nella sabbia.
Tenten si assunse la responsabilità di riportare sul pianeta terra i loro
compagni, con le sue solite maniere delicate…infatti con qualche schiaffo i
ragazzi si svegliarono, ma si ritrovarono col viso tutto gonfio.
RockLee: ehi! Ma che ti prende! Uh? dov’è
finita la mia Sakura?
Sakura in
lontananza disse: IO NON SONO TUA!
Chouji cominciò a sputare la sabbia ingoiata:
mi sento lo stomaco pesante!
Ino: ma dai! Eppure pensavo che la sabbia
fosse facile da digerire! –disse ironicamente-
Kiba: ma cosa ci è successo? –si guardò
intorno- dov’è la piscina?
Shino avvicinandosi a lui: non c’è mai stata,
siete stati colti da un miraggio.
In quel
momento Kiba avrebbe voluto sprofondare sotto la sabbia, anche se non avrebbe
avuto molti problemi a farlo.
Kiba: che stupido! Non avrei dovuto
cascarci!
Dopo questo
piccolo imprevisto, i ragazzi ripresero la marcia, ma passò solo qualche ora,
poi un nuovo ostacolo si presentò loro: il cielo si oscurò.
Tenten: non è normale che sia già così buio?
Cosa sta succedendo?
Temari prese la parola: sembra che da un
momento all’altro –la pioggia cominciò a cadere- pioverà!
Sakura:
sembra che la natura faccia di tutto per non farci proseguire. Quante
possibilità c’erano che si mettesse a piovere?
Sora:
dunque…direi che le probabilità erano quasi nulle. Piove una volta all’anno.
Adesso i
ragazzi erano proprio col morale a terra, sembra che la fortuna aveva deciso di
abbandonarli, ma almeno l’aria si era rinfrescata un po’. Nonostante la pioggia
incessante continuarono a camminare. Ma ora il terreno, trasformato in fango,
era meno percorribile di prima. Infatti capitava che qualcuno si ritrovava con
la faccia per terra a causa di qualche scivolone. Shikamaru fu uno delle
vittime.
Shikamaru sporco da capo a piedi esclamò:
accidenti! Gaara, la sabbia è il tuo territorio, non puoi fare qualcosa?
Gaara che era l’unico che aveva l’ombrello:
mi dispiace, ma l’acqua è mia nemica! Una volta che la sabbia è bagnata, io non
posso fare niente!
Kankuro: non preoccupatevi! –indicò le nuvole-
là il cielo si sta schiarendo. Vuol dire che fra poco dovrebbe smettere.
Infatti il
sole tornò a risplendere poco dopo. I ninja decisero di fermarsi per qualche minuto
per riprendere fiato e asciugarsi. Naruto fece scendere dalla schiena Hana e si
mise a sedere.
Naruto: che stanchezza!- disse lasciandosi
andare come se fosse un peso morto-
Hana porse un suo fazzoletto al ragazzo per
asciugarsi il sudore. Voleva in qualche modo ricambiare la sua disponibilità-
Hana: tieni!
Naruto prese il fazzoletto e la ringraziò.
Hana: sono io che ti devo ringraziare!
–Naruto la fissò- insomma, potresti essere libero nei movimenti, invece devi
trascinarti dietro una come me, mi dispiace! -Abbassò la testa-
Naruto la guardò per un attimo stupito, poi
sorrise: a me no!
Hana alzò lo sguardo.
Naruto: da quando sono qui, sei stata molto
carina con me e questo è il minimo che io possa fare.
Hana: oh, ma non l’ho fatto per avere
qualcosa in cambio. È nel mio carattere fare amicizia con tutti! e sai una
cosa?...-arrossì- sono stata contenta di conoscerti-
Naruto rimase un attimo spiazzato, ma poi le
rivolse un dolce sorriso: lo stesso vale per me! –disse guardando il cielo e
grattandosi la guancia con un dito, segno si sentiva in imbarazzo.
Hana scoppiò a ridere: non ti avevo mai
visto arrossire!
Naruto sbatte gli occhi:ehm ecco… ma che dici? non sono arrossito!
–si voltò dall’altra parte facendo il finto offeso- Aaaah se fai così te lo scordi
che ti porto in braccio!
Poco
distante Hinata guardava la scena con Sakura, Gin e Ino.
Gin: quanto
la invidio!
Ino: io continuo a trovare più carino
Sasuke! Anche se il lato oscuro di Narutonon è male!
Hinata: sembra trovarsi bene con Hana! –disse
tristemente-
Sakura
annuì.
Kiba intervenne: Hinata-chan su col morale!
Se lui non ti nota, ci sarà qualcun altro che ti apprezzerà, non credi?
Hinata fu un po’ spiazzata, cosa voleva dire
Kiba?
Sakura
sorrise: quel qualcun altro saresti tu, kiba?
Kiba divenne rosso come un peperone.
Kiba: ma, ma, ma…Sakura…-balbettò- ho guarda
che ora si è fatta, meglio rimettersi in marcia.-cambiò argomento-
Gaara: Kiba ha ragione! meglio proseguire
finchè non si fa sera. Oggi è l’ultimo giorno a nostra disposizione!
Temari: se non sbaglio siamo partiti intorno
alle 9.30, quindi abbiamo ancora un paio d’ore domani.
Neji: si, ma meglio percorrere il più
possibile di strada adesso! Coraggio andiamo.
Anche quella
giornata arrivò al termine, ma i ragazzi si erano avvicinati molto alla meta,
infatti la struttura in mezzo al deserto, dalla loro posizione era visibile,
anche se ancora lontana, ma in 2 o 3 orette avrebbero dovutofarcela a raggiungerla…salvo imprevisti.
Infatti il
mattino dopo erano praticamente arrivati a destinazione. I ragazzi cominciarono
a correre felici che l’esame era ormai giunto a termine, ma qualcosa li fece
fermare. La terra sotto i loro piedi cominciò a tremare. Due grosse montagne di
sabbia cominciarono a muoversi, per poi mostrare cosa ci fosse realmente sotto
di loro. Tutti i ragazzi rimasero impietriti. Proprio ora a un passo dal
concludere l’esame si mostrava loro una nuova minaccia, ben più peggiore delle
altre.
Sakura
pallida in viso chiese: Hana? ti riferivi a questo quando dicevi che gli
scorpioni adulti sono “leggermente”più grandi dei cuccioli?
Hana con la voce tremante: non me li
ricordavo così grossi! Questo sarà almeno il quadruplo!E anche quel ragno è molto più grande del
normale, ma come è possibile?
Naruto: accidenti! Questi ci possono
schiacciare con le loro zampe, come se fossimo insetti. Si mette male!
Kiba si rivolse a Shino: Shino! Tu non puoi
davvero niente?
Shino era diventato di pietra.
Kiba bussò contro l’amico: non dirmi che hai
paura! Vivi a stretto contatto con gli insetti!
Shino: ti ho detto che ragni e scorpioni non
sono insetti…e poi…io detesto i ragni! E guarda questo quanto è grosso.
Rock Lee:
non ci resta che usare le maniere forti!
Tenten: EEEEEH? Ma hai visto quel pungiglione
e quelle chele? Per non parlare dei denti del ragno intrisi di veleno.
Neji: dobbiamo tentare lo stesso se vogliamo
entrare nella costruzione.
Tutti i
ninja si misero al lavoro. Ognuno di loro, usando le loro tecniche migliori,
cercò almeno di stordire quei due mostri troppo cresciuti. Ma a quanto pare
quei due ostacoli erano ben protetti, i colpi dei ninja non li sentivano
nemmeno. Naruto provò ad attaccare da tutte le parti lo scorpione utilizzando
la moltiplicazione superiore del corpo. Ogni copia aveva in mano un rasengan e
tutti colpirono l’animale nello stesso momento, ma anche agendo in questo modo,
il ragazzo riuscì solo a provocare qualche lieve graffio alla bestia, il quale
con un colpo di coda annientò tutte le copie.
Sora:
ragazzi, ci restano pochi minuti di tempo! Come facciamo?
Hinata: Byakugan! –la ragazza decise di
ricorrere alla sua tecnica cercando un possibile punto debole in entrambi gli
animali- Ragazzi, lo scorpione ha il suo punto debole nella coda, sotto il
pungiglione, mentre il ragno sotto quello che si può definire il suo mento!
Gin: in
posti più vicino alle loro fonti di veleno no eh?
Decisero di
occuparsene Rock lee e Sasuke, mentre Gaara usando la sabbia cercava di
immobilizzare le due bestie. Quando Rock Lee stava per colpire il ragno con uno
dei suoi calci e Sasuke tentava di sistemare lo scorpione con il Chidori,i ninja si ritrovarono tutto a un tratto al
punto di partenza dove ad attenderli, c’era l’esaminatricei loro maestri. Rock Lee non capendo cosa
stesse succedendo e non riuscendo a fermare il colpo in tempo, colpì il povero
maestro Gai.
Rock Lee: oh
scusi maestro!
Tutti gli
altri si guardarono intorno cercando di capire come avevano fatto a tornare al
punto di partenza.
Hikari: è tutto a posto ragazzi! Vi ho fatti
tornare io con una modifica della tecnica del richiamo.
I ninja
della sabbia e della foglia non furono gli unici a ritrovarsi li, ma anche
tutti gli altri partecipanti erano presenti, chi vivo e chi no.
Kiba: ma non abbiamo raggiunto la meta
finale!
Hikari: mi dispiace, ma il tempo a vostra
disposizione è terminato.
Gai
riprendendosi dal colpo ricevuto dal suo allievo, chiese: quindi sono stati
eliminati?
Ci fu
silenzio per un po’ di tempo. Quell’attesa fu snervante. Tutti si domandavano
cosa sarebbe successo. Nessuno era riuscito a raggiungere la costruzione in
mezzo al deserto. Erano tutti squalificati quindi? Hikari riprese a parlare…
Hikari: l’esame consisteva in una prova di
resistenza. Coloro che hanno dimostrato di saper sopravvivere nel deserto e
hanno superato la prova sono:-Shiroi, Mori e Yaku, del villaggio della stella;
-Shino, Hinata e Kiba del villaggio della foglia;
-Aki, Yuki e Mizuiro, del villaggio della roccia;
-Gaara, Temari e Kankuro, del villaggio della sabbia;
-Kurai, Kinoko e Mizumi, del villaggio della pioggia;
- Neji, Tenten e Rock Lee, del villaggio della foglia;
-Hana, Gin e Sora, del villaggio della sabbia;
-Naruto, Sakura e Sasuke, del villaggio della foglia;
-Shikamaru, Chouji e Ino, del villaggio della foglia.
ben nove squadre sono passate, più di quante ce ne aspettassimo. Mi congratulo
con voi ragazzi, avete dimostrato forza e coraggio e anche spirito di
sacrificio.
Tutti i
ragazzi erano senza parole, allora l’esame e il raggiungimento della meta in
mezzo al deserto era stato tutto un imbroglio. Ma in quel momento erano troppo
stanchi per lamentarsi.
Tsunade: siete stati in gamba ragazzi! Questa
prova era davvero difficile!
Kiba: già-disse sedendosi per terra- non ne
posso più!
Ino: possiamo andare a riposarci ora? Sono
distrutta!
Chouji: io ho una fame che non ci vedo!
I ninja
ebbero il consenso di andare. Naruto si avvicinò a Tsunade.
Natuto: nonna-Tsunade, potrebbe controllare la
caviglia di Hana?
Tsunade rimase un attimo sorpresa, poi accennò
a un sì.
I tre si
recarono all’ospedale di Suna dove l’hokage provvide a guardare la caviglia
della ragazza. Dopo che Hana fu apposto con le fasciature, anche se zoppicando
si avvicinò a Naruto.
Hana: l’hokage ha detto che devo stare una
notte qui in osservazione anche se non è nulla di grave, ma fra una settimana
sarà tutto apposto, così potrò anche allenarmi per il prossimo esame!
Naruto pigramente a causa della stanchezza
disse: meno male.
Il ragazzo
era seduto scompostamente sulla panchina con gli occhi chiusi. Hana senti una
sensazione di tenerezza a vederlo in quella posizione, infondo se era distrutto
era anche in parte colpa sua. Non pensandoci un attimo gli diede un baciò sulla
guancia. Naruto si mise una mano sulla guancia e la fissò confuso. Hana
inclinando la testa, gli sorrise e lo ringraziò nuovamente.
sono riuscita a terminare anche il 10° capitolo. fatemi sapere cosa ne pensate! grazie a tutti coloro che mi seguono e in particolare quelli che recensiscono! Ciao a presto!
Ora che la prova di sopravvivenza era
termina, i genin avevano circa un mese per allenarsi
e inventare nuove strategie prima del nuovo esame. Tutti i partecipanti
tornarono ai propri villaggi, per prepararsi al meglio e fu così anche per i
ninja del villaggio della foglia. Tsunade aveva
chiesto a Naruto se voleva tornare con loro, ma il
ragazzo, senza un attimo di esitazione, rispose che ormai la sua nuova casa era
Suna e che continuava a non volere avere niente a che
fare con Konoha. Tsunade ci
rimase male, ma non insistette. Si era resa conto che Naruto
non era più il ragazzino che combinava guai a non finire. No, in quell’arco di
tempo il biondino era cresciuto, era più maturo e in grado di provvedere a se
stesso, quindi era in grado di decidere da solo cosa voleva fare. Naruto era ancora minorenne e come tale non poteva lasciare
il proprio villaggio senza il consenso dei genitori, ma in mancanza di quest’ultimi
era l’hokage e il proprio maestro a prendere
decisioni per lui. Ma nonostante desiderassero il suo ritorno a casa, Tsunade e Kakashi diedero libertà
al ragazzo, per non peggiorare le cose e perché non sarebbero serviti a niente
i loro tentativi di fargli cambiare idea. Inoltre il genin
biondo si trovava bene a Suna e dovettero ammettere
che il villaggio della sabbia era riuscita, dove Konoha
aveva fallito.
A Konoha nell’ufficio
dell’hokage.
Iruka: cosa? Naruto è stato tutto questo
tempo a Suna?
Tsunade annuì.
Shizune: ma Suna doveva avvertirci
immediatamente, perché non l’ha fatto?
Tsunade: non è importante Shizune, il nostro
problema è un altro!
Iruka: riportare a KonohaNaruto!
–abbassò la testa- io…io sono convinto che tornerà da
solo! –disse determinato- conosco bene Naruto, ha
sempre detto che voleva diventare Hokage del
villaggio e sono sicuro che lo diventerà. Sta solo passando un periodo di
crisi.
Shizune: ma se continua a rimanere fermo sulla sua decisione, noi non
possiamo costringerlo, dovremo accettare la sua decisione.
Tsunadesbattè le mani sul tavolo e urlando
disse: MAI!
Shizune si spavento a quella reazione, era abituata a gli scatti isterici
dell’amica, ma questa volta non si trattava di rabbia o almeno non era collera
verso gli altri, ma verso se stessa, lo si poteva leggere dai suoi occhi color
nocciola.
Tsunade: non potrò mai accettare che Naruto se
ne vada! Ho già perso Dan e Nawaki, non voglio e non
posso perdere anche lui. –disse stringendo i pugni-
Shizune: si calmi signorina! Posso capire quello che prova, anch’io sono
molto affezionata al ragazzo, ma cosa possiamo fare?
Tsunade: ormai niente, ma in quanto hokage
dovevo fare qualcosa. Dovevo accorgermene prima della sofferenza di Naruto e del comportamento del villaggio nei suoi confronti.
Non sono degna di essere l’hokage, sono stata cieca e
…ora ne pago le conseguenze…tutti
noi la paghiamo.
Iruka: non dica così! Anche noi avremo dovuto fare qualcosa! Noi eravamo
a conoscenza della situazione, mentre lei è incarica da meno di un anno, non
poteva fare molto. Inoltre è stato Naruto a venirla a
cercare per riportarla al villaggio insieme a Jiraya.
Non sarebbe felice di sentirle dire che non è un buon hokage.
Tsunade stette in silenzio un attimo: credo a che a Naruto
non gliene importerebbe niente! come non gliene importa più di Konoha.Ho deciso,
dopo questo esame do le mie dimissioni –disse chinando la testa ed a occhi
chiusi-
Iruka e Shizune rimasero a bocca aperta.
Shizune: signorina non può farlo! Chi la sostituirà?
Tsunade: ci sono ninja più degni di me per questo titolo. Se non sono in
grado di alleviare le sofferenze di un solo abitante di Konoha,
come posso difendere un intero villaggio?
Iruka: Tsunade! Naruto
non può detestare Konoha, lo dirà solo per ferirci,
come noi abbiamo ferito lui. Ma lui è unmembro del villaggio e lo sarà sempre. Sono pronto a giurarlo sulla mia
stessa vita. Naruto non ci abbandonerà mai! –ci fu un
momento di pausa- Tsunade, vorrei avere il permesso
di venire con lei a Suna quando ci sarà il terzo
esame. Voglio vedere e parlare con Naruto.
Tsunade sospirò: d’accordo! Forse a te darà più ascolto.
Erano già trascorse due settimane. Hana si era ripresa perfettamente e incominciò ad allenarsi
con le sue compagne, sotto la guida del suo sensei,
per migliorarsi…non aveva fatto una bella figura
durante la seconda prova e voleva dimostrare a tutti quanti quanto valeva. Anche
Naruto, Gaara, Temari e Kankuro si stavano dando
da fare. I due jinchuuriki decisero che per allenarsi
non avrebbero combattuto tra di loro, ma si ripromisero che nella terza prova
avrebbero sconfitto i loro avversari, in modo tale da ritrovarsi l’uno contro l’altro.
Volevano combattere in una battaglia ufficiale.
Durante il giorno tutto trascorreva
normalmente, ma la notte…
Naruto si trovava in un luogo oscuro. Camminava…camminava…ma
continuava a ritrovarsi in quel luogo buio. Ad un tratto si accorse di avere i
piedi immersi nell’acqua. Non era la prima volta che si trovava in quel luogo. Alzò
lo sguardo e si vide davanti un enorme cancello dorato, chiuso da un sigillo. Era
davanti alla gabbia di Kyuubi…ma lei dov’era? La gabbia
era vuota. Naruto si avvicinò per controllare meglio quando
ad un tratto, sentì una voce inquietante.
…: Ah ah ah! Cerchi
qualcosa moccioso?
Naruto si voltò. Eccola…era li davanti a lui.
Libera.
Naruto: come hai fatto ad uscire? Il sigillo…
Kyuubi: il sigillo ormai non mi tratterrà ancora a lungo. Presto sarò
libera e mi impossesserò del tuo corpo.
Naruto strinse i pugni: non te lo permetterò.
Kyuubi scoppiò a ridere: come credi di potermi fermare? Mi sto già impadronendo
del tuo corpo. Non te ne sei ancora accorto? Eppure il tuo caro amico Gaara ti ha avvertito!
Naruto strinse i denti: ti combatterò!
Kyuubi: mi dispiace, non ci riuscirai! Per riuscirci dovresti avere un
cuore puro e in questo momento il tuo cuore è pieno d’odio…ah
ah ah, che ne dici? Ho fatto un buon lavoro vero?
Naruto: io non odio nessuno!
Kyuubi: ancora no, ma ci sei vicino…soprattutto
verso un tuo compagno, ho forse torto?
Naruto esitò un attimo, poi riprese: perché continui a farmi questo? Non
mi hai rovinato la vita abbastanza?
Kyuubi: ah ah ah, e credi che me ne importi
qualcosa della tua vita? E in questo mondo c’è qualcuno che gliene importa di
te?
Silenzio…si sentiva solo il gocciolio dell’acqua.
Kyuubi: non rispondi eh?
Naruto strinse i pugni: qualcuno c’è?
Kyuubu: uh? e chi? I tuoi genitori? Ops non ci
sono più! Allora chi potrà mai essere? I tuoi cari compagni, i tuoi maestri? L’hokage? Gaara?...o forse Hana? Ma fammi il piacere! I tuoi amici di Konoha sono contenti di non averti più tra i piedi; Gaara fa finta di esserti amico solo perché nel caso ci
scatenassimo, nemmeno lui potrebbe fare qualcosa e Hana…lei
è gentile con te solo perché ha paura che tu possa farle qualcosa!
Naruto urlò: NON è VERO!
Intorno a Naruto
cominciarono a volteggiare i volti dei suoi compagni…
…:sei insopportabile!
Naruto: Sakura-chan!
…:testa quadra!
Naruto: Sasuke!
…: perdente!
Naruto: Neji!
…: sei senza speranze Naruto!
Naruto: Kakashi-sensei!
…: non sai fare altro che combinare
guai!
Naruto: nonna-Tsunade!
tutti: mostro!
Kyuubirisendo: vedi? Tutti ti detestano! Annientali
tutti! annientali tutti! ANNIENTALI TUTTI!
Naruto cadde sulle ginocchia e si portò le mani alle orecchie per far
tacere quelle voci.
Naruto: smettila! Basta! BASTAAAA!
In quel momento Naruto
si svegliò. Era stato tutto un sogno. Ora il ragazzo si ritrovava nel suo letto
impregnato di sudore. Il suo cuore sembrava uscire dal petto talmente batteva
forte. Il biondino prese a fare respiri profondi per riuscire a calmarsi.
Era ancora notte fonda e la stanza era
illuminata dalla luna piena, che splendeva in cielo, ma qualcosa di strano si
rifletteva sulla parete della stanza del biondino. Un’ombra che non apparteneva
a un oggetto della stanza, ma a persona e Naruto
sapeva esattamente di chi era.
Naruto: -voltandosi verso la finestra, dovesul davanzale era appoggiato il proprietario
dell’ombra, disse- Gaara!
Gaara lo guardava preoccupato: notte pesante?
Naruto annuì: cosa ci fai qui?
Gaara: ammiravo la luna!
Naruto: quello potevi farlo da casa tua! Dimmi piuttosto che mi
controllavi!
Gaara: è così! È inutile inventare scuse, non servono a niente! ti
stavi lamentando prima… centra qualcosa lei?
Naruto lo abbassò la testa. Gaara non lo
sforzò a parlare, sapeva che era inutile. Decide di aspettare che il ragazzo
parlasse da solo.
Naruto: se ti riferisci alla volpe, no! Sognavo altro.
Gaara lo osservava in silenzio, sapeva che mentiva.
Gaara: non mentirmi Naruto. Sento che la
volpe si sta agitando ogni giorno di più! Dimmi cosa succede!
Naruto perdendo la pazienza gli rispose: non succede proprio niente! ok?
Tu pensa al tuo di demone…al mio ci penso io, chiaro?
Gaara non rispose e rimase col suo solito sguardo serio, ma ora non lo
guardava più.
Naruto accorgendosi di aver esagerato disse: scusami Gaara,
sono nervoso. So che vuoi aiutarmi, ma davvero non c’è da preoccuparsi!
Gaara: non ti credo Naruto! Kyuubi vuole qualcosa e se continui a rifiutare aiuto dagli
altri e ti chiudi in se stesso, riuscirà ad averla vinta! –disse in tono di
rimprovero-
Naruto non parlò e strinse le lenzuola del letto.
Gaara: se quel mostro dovesse impossessarsi di te, ti affronterò e ti
annienterò se è necessario, non chiuderò
un occhio perché sei mio amico.
Naruto: non ti ho chiesto di farlo!
Gaara si girò pronto a partire, ma prima si rivolse al biondino: Naruto… cerca di combatterla e di restare te stesso, non
voglio combatterti.
Detto questo se ne andò, lasciando Naruto ai suoi pensieri.
La mattina arrivò presto, ma per quel
giorno Naruto decise di non presentarsi agli
allenamenti e la sua assenza fu notata, oltre che da Baki,
Gaara, Temari e Kankuro, anche da Hana, la quale
ogni tanto se la svignava dalle proprie compagne per poter vedere il ragazzo
nei suoi allenamenti.
Toc Toc
Naruto si alzò pigramente dal piccolo divano sul quale era seduto e andò
ad aprire.
Naruto: Hana? Cosa ci fai qui?...ehm..cioè…ciao!
Hana tirò un sospiro di sollievo: per fortuna stai bene! non ti ho
visto agli allenamenti e mi sono preoccupata!
Naruto sgranò gli occhi: ma no, sto bene…vedi?
Hana sorrise: lo vedo! Mi fai entrare? –era ancora sulla porta di
ingresso-
Naruto: eh? Oh si certo! Scusa e che oggi ho la testa altrove!
Hana: ^^ sei carino anche quando hai la testa fra le nuvole!
Naruto sorpreso:cosa?
Hana accorgendosi di aver detto la frase ad alta voce, si portò le
mani alla bocca per poi arrossire come un peperone: scusa…io…
Narutole mise un dito sulla bocca
per impedirle di continuare. Quel gesto lasciò sorpresa la ragazza.
Naruto: tu sei carina quando arrosisci! ^^
La ragazza arrossì nuovamente.
Naruto: ecco proprio così!
Hana lo “picchiò” sul petto: aaaah smettila,
sono già abbastanza in imbarazzo!
Naruto facendo il finto tonto le chiese: e perché? Ti piaccio forse?
Hana sta volta si senti quasi mancare.
Naruto sorrise un attimo per poi tornare serio: Hana?
Perché ti comporti così con me?
Hana venne colta di sorpresa,cosa voleva dire Naruto?
Hana: vuoi dire perché arrossisco quando ti vedo?
Naruto: bhè in un certo senso! Nessuna ragazza
si è mai dimostrata così gentile nei miei confronti come fai tu? La ragazza di Konoha che mi piaceva mi prendeva sempre a pugni, perché invece
tu…
Hana: Naruto- non lo lasciò finire- quando
ti ho visto la prima volta, ho letto nei tuoi occhi tanta tristezza, sofferenza
e solitudine. Mi è venuto un tuffo al cuore. Non capivo perché un ragazzo
dovesse sentirsi in quel modo e …non so esattamente, ma…ho sentito come il bisogno di cancellare quella sofferenza,
volevo che anche tu sapessi quanto è bello vivere e avere qualcuno accanto. –si
alzò in piedi e prese le mani di Naruto-tu hai degli occhi bellissimi e non sopporto
leggere quello che leggo, voglio vederli sorridere, esprimere gioia e inoltre
voglio alleviarti tutto il dolore che provi…questo…
se me lo permetterai e se non mi consideri una stupida dopo quello che ti ho
detto. Forse mi faccio coinvolgere troppo dai problemi dagli altri, ma tu Naruto sei un ragazzo speciale e voglio che tutti se ne
accorgano. Anche tu.
Naruto era senza parole, quella ragazza ci teneva davvero a lui, ma
qualcosa lo preoccupava. Gli avrebbe voluto bene anche una volta saputo di Kyuubi?
Naruto: Hana, anche tu sei una persona
speciale e devo dirti, che non mi sono mai sentito così prima. Per me questi
sono sentimenti nuovi. Sono belli, ma allo stesso tempo mi spaventano e anche
semi piacerebbe condividerli con te…-fece una pausa-
c’è una cosa di me che devi sapere prima.
Hana: uh? dimmi! Ti ascolto!
Naruto era indeciso, aveva paura di rivelarle la verità, aveva paura di
perderla. Possibile che quella ragazza aveva fatto breccia nel suo cuore? Eppure
all’inizio le dava fastidio con il suo atteggiamento appiccicaticcio, ma ora
era cambiato tutto. Dalla prova di sopravvivenza si accorse di provare per lei
qualcosa.
Hana vedendo la sua esitazione: coraggio? Qualsiasi cosa si tratti,
non scapperò!
Naruto sospirò: aspetta a dirlo! –continuò a guardare Hana negli occhi per un po’, poi prendendo un bel respiro
si fece coraggio- Hana dentro di me risiede Kyuubi!
Hana lo guardò stranamente, non capiva di che cosa parlasse.
Hana: cosa vuoi dire? Non capisco!
Naruto: tu sai che Gaara è un Jinchuuriki? Cioè che possiede dentro di se un demone?
Hana: si, il demone tasso!
Naruto: bhe anch’io sono un jinchuuriki e dentro di me c’è il demone volpe dalle nove
code, quella che dodici anni fa distrusse il mio villaggio.
Ora ad Hana
era tutto chiaro. Ora capiva perché tutta quella sofferenza in lui. Anche Naruto aveva passato un’infanzia difficile come Gaara.
Hana: bhè, direi che fra tutte le cose che
mi sarei potuta immaginare…questa non l’avevo presa
in considerazione.
Naruto abbassò la testa.
Hana: ehi? È per questo che sei così triste vero? Per colpa sua?
Naruto: diciamo di si! –disse guardandola. Hana
gli sorrise- ora penserai che sono un mostro e avrai paura di me?
Hana si sedette accanto al ragazzo e sospirò: forse un po’, ma non sei
tu a farmi paura Naruto. Ho paura che per colpa sua, io
possa perderti per sempre! Ti può fare del male?
Naruto: finchè è dentro di me, non può farmi
male fisicamente, perché se muoio io, muore anche lei, ma può…anzi
posso fare del male agli altri.
Hana: vorrà dire che correrò il pericolo. Se ci pensi anche le persone
normali possono fare del male alle persone vicine, non c’è mai garanzia.
Naruto: avevo ragione a dire che sei una ragazza speciale!
Hana:lo stesso vale per te!
Anche se sei ancora più speciale di quello che credevo! ^^
Naruto le rivolse lo sguardo più dolce che poteva, poi le si avvicinò e
la bacio sulla fronte.
Tutti e due erano visibilmente
imbarazzati e Hana per uscire da quella situazione
prese l’ora di pranzo al balzo.
Hana: ah quasi dimenticavo! ho portato qualcosa da mangiare, ti va di
dividerla con me?
Naruto annuì: ho una fame!
Durante il pranzo…
Hana: senti Naruto…quella ragazza di cui mi
parlavi prima..quella che ti piaceva…
Naruto: non preoccuparti è una cosa passata e poi non le interesso,
tranquilla.
Hana: -guardandolo mentre metteva l’ennesima cosa in bocca- sono
tranquilla!
Dopo pranzo i due ragazzi decisero di
raggiungere gli altri al campo di allenamento.
Kankuro: guarda, guarda chi si vede! Si saltano gli allenamenti eh?Non va bene Naruto!
–disse con tono di falso rimprovero-
Temarinontando un che Naruto
e Hana si tenevano per mano- :Oh oh! vi siete decisi
voi due a mettervi insieme eh?
Naruto e Hana sentendosi piuttosto imbarazzati
lasciarono la presa, facendo finta di niente.
Gaara avvicinandosi al gruppetto: ehi voi due, la pausa è finita.
Temari gli disse di raggiungerli.
Gaara: salve Naruto! – non fece domande sulla
sua assenza, sapeva che era dovuto alla notte precedente- salve Hana!
Temari: la sai la novità?
Kankuro: quei due stanno insieme!
Hana: aaaah! Basta! ^////^ noi non ve lo
abbiamo detto!
Gaara: basta vedere le vostre facce per capire che è vero! Giusto Naruto?
Naruto guardava per terra per nascondere la sua vergogna e con un dito
si grattava la faccia.
Naruto: eh eheh!
In lontananza Sora chiamava l’amica.
Sora: Hana, ma
dove ti eri cacciata? Il maestro è furioso e per colpa tua dovremo trattenerci
fino a tardi. Questa ce la paghi.
Gaara: il tuo umore è decisamente cambiato da quello di questa notte!
Naruto: già! Scusa ancora Gaara!
Gaara: non ti preoccupare! L’importante e che tu ti senta meglio e che
non faccia brutti scherzi! Coraggio riprendiamo, ormai l’esame è alle porte !
Tutti: d’accordo!
meno male, anche l1° capitolo è finito! non credevo di riuscirci. quando mi sn messa al pc avevo in mente sl il sogno di Naruto, poi nn so come è venuto fuori anche il resto. bhe spero vi sia piaciuto! fatemi sapere e grazie a tutti quelli che mi dicono sempre la loro opinione! CIAOOO!
Capitolo 12 *** la 3° prova - Foglia VS Sabbia ***
Capitolo 12: La 3° prova –
Foglia VS Sabbia
In quei giorni Naruto
pensò di meno a Konoha e il suo umore era migliorato.
Probabilmente la volpe non riusciva a trovare un punto debole da usare a suo
favore, ma quando ormai mancavano un paio di giorni all’ultima prova d’esame, Naruto cominciava a sentirsi inquieto, per l’arrivo dei
suoi compagni. In quei momenti, in cui i sentimenti negativi prendevano
sopravvento nel cuore di Naruto, ecco che la volpe
ritornava alla carica. Anche gli incubi, che erano cessati, rincominciarono.
Non c’erano più dubbi, Kyuubu prima di tutto voleva
mettere Naruto contro Konoha,
la causa della sua prigionia all’interno di un moccioso che non valeva niente.
Il giorno prima dell’esame si
incominciavano a vedere, in giro per le strade, persone non appartenenti a Suna. Ormai i partecipanti stavano giungendo al villaggio,
compresi i ninja di Konoha. Naruto
era piuttosto agitato e se n’erano accorti tutti, compresa Hana.
La ragazza a vedere Naruto giù di morale, si sentiva
rattristata anch’essa e questo al biondino dispiaceva. Non voleva che soffrisse
a causa sua. Quando era in sua compagnia cercava di essere più allegro
possibile per non farla preoccupare, ma poco sembravano valere i suoi sforzi. Hana era una ragazza sensibile e riusciva ad accorgersi
degli stati d’animo delle persone che la circondavano.
Quella sera, mentre Naruto
accompagnava a casa Hana, incontrarono qualcuno…
…: Salve Naruto!
Naruto serio rispose: Iruka-sensei! non
pensavo sarebbe venuto anche lei!
Iruka: ho sentito che eri qui! Volevo vederti e parlarti se è
possibile! –disse accorgendosi della presenza della ragazza-
Naruto rivolse lo sguardo verso Hana.
Hana: vai pure! Io posso proseguire da sola!
Naruto: sicura?
Hana: ehi! Per chi mi hai preso! Sono un ninja anch’io, so badare a me
stessa!
Naruto: oh si lo so! –le sorrise- allora…notte,
ci vediamo domani!
Hana annuì: notte!
Rimasti da soli, Iruka
e Naruto, si diressero all’appartamento di
quest’ultimo per parlare. Iruka chiese cosa aveva
fatto negli ultimi tempi, come stava e fece qualche domanda anche su Hana. Infondo lo considerava come un figlio e voleva sapere
tutto quello che lo riguardava. Non sembrava volerlo assillare con la sua
decisione di restare a Suna. Voleva persuaderlo,
convincerlo a cambiare idea, ma non lo fece. Aveva sentito molto la mancanza di
quel ragazzo, da non voler rovinare quella serata. Alla fine fu Naruto ad intervenire.
Naruto: Iruka-sensei! lei non è qui per sapere
come me la passo…cioè forse si, ma non è quello il
motivo della sua presenza a Suna, dico bene?
Iruka: è vero Naruto, ma anche se cercassi di
convincerti a tornare a Konoha, non servirebbe a
niente. Quando prendi una decisione, difficilmente cambi idea. Dimmi piuttosto,
perché ti stai allontanando da Konoha. Tsunade mi ha detto che non ti importa più niente del
villaggio e dei tuoi compagni. È vero?
Naruto annuì: non mi sento più membro di quel villaggio ormai…anche prima di andarmene era così! Qui invece è
diverso. Nessuno mi guarda con disprezzo, tutti mi conoscono come NarutoUzumaki e non come la
volpe a nove code. Quindi non vedo alcun motivo per cui dovrei tornare al
villaggio della foglia.
Iruka sospirò: come detto prima non insisterò, ma volevo conoscere le
tue ragioni. Però credo che sia inutile dirti che così facendo, fai alle
persone che ti apprezzano, esattamente quello che il villaggio ha fatto a te.
Ti ha ferito per anni e ora tu stai ferendo i tuoi compagni e noi adulti. Tu
sai quanto ci si può stare male, quindi dovresti essere il primo a impedire che
altre persone si sentano così. Perché è così che i tuoi compagni si sentono.
Non vogliono accettare che tu te ne sia andato e sapere che tu continui a
disprezzarli e a trattarli con freddezza li fa stare male. Lo stesso vale per Kakashi, Tsunade e per me.
Iruka lo guardava negli occhi, ma Naruto non
sopportando quegli occhi su di se, si girò.
Kyuubi: “non dargli ascolto, è solo una messa in scena, a nessuno
importa di te”
Naruto alzandosi in piedi: come faccio a sapere che è la verità? Come
faccio a capire che tutto quello che mi dici, non è solo un pretesto per farmi
sentire in colpa, convincermi a tornare e cominciare nuovamente a soffrire?
Iruka: tu credi davvero che noi possiamo farti questo?
Naruto: non so nemmeno io a cosa credere!
Iruka: bene! –si avviò verso la porta e l’aprì- ti basti sapere che Tsunade rinuncerà al titolo d’hokage
per aver sbagliato con te!
Naruto: non ci credo! A nonna-Tsunade piace
essere Hokage!
Iruka: è vero, ma le sue parole sono stare “Dovevo accorgermene prima
della sofferenza di Naruto e del comportamento del
villaggio nei suoi confronti. Se non sono in grado di alleviare le sofferenze
di un solo abitante di Konoha, come posso difendere
un intero villaggio?” e non sto inventando tutto per farti sentire in colpa. Tu
mi conosci e sai che non potrei mai mentirti e conosci anche Tsunade. Ora ascolta il tuo cuore e vedi tu se davvero ci
sei così indifferente come credi!
Naruto: in questo momento meglio che non dia retta al mio cuore, non hai
la minima idea di cosa mi consigli.
Iruka rimase paralizzato a quelle parole. Aveva capito che Naruto si riferiva alla volpe, ma mai avrebbe immaginato
che quel demone fosse tanto influente sulla vita del ragazzo.
Iruka: va bene! ne parleremo un’altra volta. Tu domani fai del tuo
meglio, farò il tifo per te! Ci vediamo…Naruto!-detto
questo se ne andò-
Naruto: “ non posso credere che Tsunade voglia
rinunciare al suo incarico”
Kyuubi: “era ora! Quella buona a nulla si è resa conto di essere
patetica”
Naruto: taci stupida! Tu non la conosci!
Kyuubi: “ti sbagli! Io la conosco proprio come te ed è meglio che si
ritiri”
Naruto: dici così solo perché pensi che possa essere una minaccia per
te!
Kyuubi ringhiò: “meglio che non parli quando non sai cosa dire
moccioso!”
Il giorno dell’esame era finalmente
giunto. Naruto dopo essersi ripreso da una notte
piena di incubi, si preparò per raggiungere i compagni al campo di allenamento,
dove si sarebbe svolta la terza prova. Essa consisteva in incontri contro qualsiasi
partecipante, compresi i membri della propria squadra. Colui che dimostrava di
forza, furbizia e abilità sarebbe diventato chuunin,
nonimportava quanto in fretta sarebbe
stato eliminato.
Prima dell’inizio tutti i partecipanti dovevano
incontrarsi sul campo, per ricevere istruzioni dai loro insegnati.
Kakashi: allora ragazzi avete capito?
Sakura: aspetti un secondo! Vuole dire
che noi tre siamo praticamente avversari? –chiese riferendosi a Naruto e Sasuke-
Kakashi annuì
Sakura: aaah!
Ma io non ho speranze contro loro due! –china la testa-
Kakashi: suvvia! Come spiegato prima, per essere promossi a chuunin non bisogna essere il campione di ogni sfida, ma
non per questo non devi dare del tuo meglio!
Sasuke: se non combattiamo per vincere mi dice che senso ha?
Kakashi: un ninja non combatte per conquistare una vittoria personale, ma
per difendere il proprio villaggio.
Sasuke riferendosi a Naruto: e quando un ninja
tradisce il proprio villaggio, per cosa combatte allora?
Naruto capendo l’insinuazione: per prendere a calci quelli che non si
fanno gli affari propri.
I due si fulminarono con gli occhi.
Kakashi intervenne a dividerli: fermi voi due! Vi scontrerete sul campo…forse…fino ad allora risparmiate l’energie.
Tsunade raggiunse il gruppo in quel momento: vedo che i ragazzi si stanno
già scaldando!
Sakura con una gocciolina sulla testa:
anche troppo!
Tsunade: un po’ di competizione non guasta!
Kyuubi: “ che sciocca! Non ha ancora capito che voi due non siete
semplici rivali, ma nemici! E quella sarebbe un degno hokage!
Ah ah ah! Troppo divertente!”
Naruto: chiudi il becco una volta tanto! –disse ad alta voce-
Tsunade, Kakashi, Sakura e Sasuke
lo fissarono increduli. Naruto accorgendosi di quelle
occhiate decise di distrarli.
Naruto:nonna-Tsunade! Iruka
mi ha detto che…che vuoi dimetterti dal tuo incarico
di hokage, è vero?
Sakura: cosa? non sta dicendo sul serio!–disse
rivolgendosi all’hokage-
Tsunade stette in silenzio un attimo a fissare il ragazzo: si, è così! Se
non so svolgere il mio lavoro, è inutile che rimanga hokage!
Sakura: non lo faccia la prego! –la
supplicò-
Tsunade: ormai la decisione è presa Sakura. Niente potrà farmi cambiare
idea! –abbassò la testa-
Naruto non disse niente, si girò e si allontanò dalla sua squadra. mentre
lo osservano andare via, Kakashi si avvicina a Tsunade e le bisbigliò qualcosa.
Kakashi: crede che prima abbia messo a tacere la volpe?
Tsunade annuì: temo di si! e dobbiamo stare molto attenti a questo! Se
continua a darle retta, non so cosa potrà accadere!
Hana era appena arrivata con le sue compagne e appena vide Naruto, gli andò incontro.
Hana: ciao Naruto! –Naruto
le sorrise- ah sono agitatissima per questa prova! Hai sentito? Il nostro
avversario può essere chiunque!
Naruto: si ho sentito!
Hana: non è giusto! Spero di non dovermi battere contro di te!
Naruto: fosse per me, non ti farei lottare contro nessuno!
Hana sorpresa: perché dici così? Pensi che non sia all’altezza?
–abbassò la testa-
Naruto le prese il mento per sollevarle il viso e poterla guardare negli
occhi: ma no, che hai capito? So bene che sei molto abile nel combattimento e che… non voglio che nessuno ti faccia del male.
Hana: anche io non voglio che facciano del male a te!
Naruto: allora che ne dice se ci ritiriamo? –le sorrise-
Hana: non ci penso nemmeno! Non mi tiro indietro davanti a una sfida,
li sterminerò tutti!
Naruto: bene, perché avrei un conto da sistemare con qualcuno – disse
mentre lanciava un occhiataccia a Sasuke, il quale
rispose allo stesso modo. Tornando a guardare la ragazza disse- allora diamo il
meglio di noi stessi ok?
Hana annui e poi contemporaneamente a Naruto
disse: faccio il tifo per te!
I due si guardarono un attimo per poi
mettersi a ridere. Sakura dalla sua posizione guardava la scena. Non aveva mai
visto Naruto comportarsi in quel modo con una
ragazza, era completamente diverso. Hana dal canto
suo, si accorse di essere osservata e si accorse dello sguardo posato su di se
della ragazza dai capelli rosa.
Sakura: “ possibile che vada così d’accordo
con quella ragazza? Che ci troverà in lei poi?”
Hana: “ che cos’ha da guardare? Che sia interessata al mio Naruto?”
Naruto accorgendosi che Hana era preoccupata
la chiamò: Hana? Tutto bene?
Hana: uh? si, si certo! –gli sorrise-
Era finalmente giunto il momento. Adesso
che tutti gli esaminatori erano arrivati e anche il ninja che avrebbe dovuto arbitrare,
gli incontri poterono avere inizio.
Sul tabellone elettrico si vedevano i
nomi mischiarsi tra loro e tutti erano colfiato sospeso, in attesa di scoprire, chi sarebbero stati i primi due a
doversi fronteggiare. Finalmente il tabellone segnò i primi due nomi.
Ninja arbitro: Shino
del villaggio della foglia e Sora del villaggio della sabbia, si presentino sul
campo! Gli altri sono pregati di recarsi al primo piano e di assistere
all’incontro da li!
Tutti obbedirono e Sora e Shino si prepararono ad affrontarsi. Dalla platea…
Gin: Forza Sora se tutti noi! –urlò a
squarcia gola la compagna di squadra della viola-
Gaara: sarà un incontro interessante!
Kankuro: per chi tifi Gaara?
Temari intervenne: ma che domande sono? Noi della sabbia dobbiamo tifare
per quelli della sabbia!
Hinata: speriamo che Shino ce la faccia!
Kiba: tranquilla, con i suoi insetti nessuno lo può fermare!
Lo scontro ebbe inizio. I due genin rimasero immobili a studiarsi per un momento, ma in realtà
gli insetti di Shino erano già entrati in azione. Inizialmente i due ragazzi
cominciarono con delle semplici arti marziali per lo più di riscaldarsi.
Sora: bene! se sei d’accordo direi di
cominciare a fare sul serio! –gli disse rivolgendogli uno sguardo di sfida-
Shino annuì semplicemente.
Sora compose dei sigilli prima di
lanciare il suo attacco: arte del fuoco, palla di fuoco suprema!
Dalla bocca della ragazza di formo una
gigantesca palla di fuoco, che si diresse a grande velocità verso Shino.
Sasuke: ma quella tecnica è la stessa che usa lei Kakashi-sensei!
Kakashi annuì: e devo dire che è impressionante che una ragazza della sua
età riesca a manovrare il fuoco come niente fosse e a creare una palla di
quelle dimensioni.
Infatti la palla era di dimensioni
esagerate, come se Sora volesse finire il combattimento il più presto
possibile. Shino sapeva bene che con un semplice
salto non sarebbe riuscito ad evitare la palla, ormai sempre più vicino a lui. Decise
così di chiedere aiuto agli insetti, i quali senza un attimo di esitazione,
formarono una specie di tappeto col quale trasportarono in aria il ragazzo.
Sora: è incredibile come gli insetti ti
obbediscano! Ma dubito che riuscirete a sconfiggermi!
Shino ordinò agli insetti di attaccare la ragazza, la quale per
impedire loro di avvicinarsi, li colpì con una raffica di colpi, non tenendo
conto di una cosa…
Shino: tecnica degli insetti esplosivi!-disse a bassa voce-
Gli insetti esplosero cogliendo di
sorpresa la ragazza, la quale venne sbalzata via.
Hinata: ce l’ha fatta! L’ha colpita!
Gin: non è così facile annientare la mia
amica, carina! Ci vuole ben altro! Mi dispiace per voi, ma il vostro amico è
finito!
Kiba: ehi!Non puoi saperlo! L’incontro
è appena cominciato!
Appena si diradò un po’ il fumo si potè notare che Sora non era da nessuna parte…era
scomparsa. Shino si guardava intorno, ma di lei
nessuna traccia. D’un tratto tutti i ninja poterono notare che il ragazzo,
continuava a spostarsi, senza capire il motivo.
Naruto: che sta succedendo? –chiese sorpreso-
Hana: credo che Sora si sia nascosta nel fumo e tenti di attaccarlo…però sembra che non ci riesca.
Infatti Sora aveva l’abilità, oltre di
dominare il fuoco, di dissolversi come il fumo e in questo caso gli insetti
esplosivi avevano fatto a caso suo. La ragazza senza prendere mai forma,
continuava ad attaccare Shino, ma senza trovare una
spiegazione, non riuscì nemmeno a sfiorare l’avversario. Shino
stancatosi di quel “giochetto” al momento giusto, cioè quando la ragazza diventavadi materia solida per colpirlo, la precedette
e gli diede un pugno nello stomaco. Sora non aspettandosi una mossa del genere,
venne colta impreparata e dopo essere stata scaraventata a terra, riprese il
suo aspetto normale.
Sora sorpresa: come hai fatto! nessuno è
mai riuscito a individuare la mia posizione all’interno del fumo.
Shino: dietro la tua spalla!
Sora si girò e poté vedere che sulla sua
spalla sinistra c’era un insetto: un insetto? –domandò-
Shino: non è un insetto comune! È una cimice femmina! I miei insetti ne
seguivano l’odore e mi riferivano la tua posizione!
Sora: molto ingegnoso, lo devo ammettere!
–Sora compose nuovi sigilli per usare una nuova tecnica, ma non successe
niente- Ma cosa..?
La ragazza si accorse che degli insetti
camminavano su di lei.
Shino: i miei insetti si nutrono di chakra,
non potrai più usare nessuna tecnica!
Sora non sembrò affatto preoccupata: bhe devo dire che ora ho una ragione in più per detestare
gli insetti, ma non hai tenuto conto di una cosa!
Shino la guardava in attesa di una spiegazione.
Sora: i tuoi insetti rubano il mio chakra e non mi permettono l’uso di molte tecniche che
richiedono grandi quantità di chakra, ma per
sbarazzarmi di questi fastidiosi moscerini, mi basta anche la minima quantità
di esso.
Shino non capiva quali intenzioni avesse.
Sora si concentrò e iniziò ad emanare
una luce intensa: tecnica dell’illuminazione!
Tutti gli insetti che Shino aveva liberato, si diressero verso la ragazza
attratti dalla luce. Però non appena gli insetti toccavano la ragazza, cadevano
a terra abbrustoliti. Shino era rimasto senza parole.
Sora: gli insetti non riescono a star lontani
dalla luce e se ci aggiungi il calore del fuoco che sono in grado di emanare attraverso
il mio corpo…il gioco è fatto!
Shino: e tutto questo lo avresti fatto con una minima quantità di chakra.
Sora sorrise: si! ma ora direi di mettere
fine a questo combattimento.
La ragazza approfitto del momentaneo
stupore del ragazzo per lanciare un kunai con una
carta bomba, in modo da ricreare l’ambiente adatto per poter nuovamente
confondersi col fumo.
Shikamaru: quella ragazza è davvero sorprendete!
Ino: ehi, che fai il tifo per gli avversari?
Shikamaru: ovvio che no! Ma non c’è nulla di male ad ammettere la sua
abilità!
Ino: ah, lasciamo perdere! FORZA SHINO! NON PUOI FARTI BATTERE DA
QUELLA LA! AVANTI!
Purtroppo gli incitamenti di Ino servirono poco. Infatti, nonostante Sora avesse già
usato quella tecnica, Shino era in difficoltà. Gli insetti,
in mancanza della cimice femmina, non riuscivano ad indicare l’esatta posizione
dell’avversaria, la quale prese la palla al balzò per colpirlo diverse volte,
senza che lui avesse modo di difendersi. Quando il fumo si diradò, si potè vedere che Shino era a terra
e Sora vicino al corpo del ragazzo ansimante, ma in piedi.
Ninja arbitro: il combattimento è stato
vinto da Sora del villaggio della sabbia!
Gin e Hana:
EVVIVAAAAA! SEI GRANDE SORAAAA!
Hinata e kiba: no,Shino!-dissero
dispiaciuti-
Temari: non sapevo che era così abile! Mi domando loro cosa possono fare!
–disse indicando Gin e Hana-
Kankuro: lo dico sempre che le donne sono pericolose!
Hana: bhe io vado a vedere come sta Sora! –Naruto la prese per un polso prima che si allontanasse-
Naruto: aspetta prima di vedere chi saranno i prossimi due!
Il tabellone stava di nuovo mescolando i
nomi per poi fermarsi elencando i prossimi due concorrenti.
Ninja arbitro: Sakura del villaggio
della foglia e Hana del villaggio della sabbia.
Sakura: tocca a me! “ e sono proprio
contro quella ragazza”-pensò-
Kakashi si accorse che Sakura era un po’ agitata: Sakura, vai tranquilla
e fai del tuo meglio. L’importante non è vincere, ricorda!
Sakura stingendo i pugni disse: e no! Io
quellala devo fare fuori!
Kakashi sgranò gli occhi.Tsunadesospitò e disse: non
cercare di capire Kakashi, quando c’è di mezzo l’amore
le ragazze sono impossibili da fermare!
Sasuke: “da quando a Sakura interessa Naruto?
bah chi la capisce quella”
Naruto: mi raccomando Hana, metticela tutta!
Hana gli diede un piccolo bacio e rispose: certo! Se so che mi
guarderai vincerò! Sei tu la mia forza!
Naruto sorrise.
Sakura che aveva visto la scena: “l’ha
baciato! Non scherzava quando diceva di essere la sua ragazza” –strinse nuovamente
i pugni.
Le due ragazze scesero in campo e l’arbitro
diede il via all’incontro.
Sakura partì subito all’attacco con una
serie di pugni, ma Hana riusciva a pararli senza
problemi.
Hana sorridendo: vedo che hai fretta di concludere! –disse parando l’ennesimo
colpo.
Sakura: hai intenzione solo di
difenderti?
Hana rispose alla provocazione piegandosi a terra e tendendo una gamba
cerco di fare cadere Sakura, ma la ragazza prevedendo il pericolo, fece un
salto e dopo una capriola tornò alla posizione iniziale.
Sakura si concentro e utilizzò la
tecnica del falso ambiente per riprodurre, nel campo di battaglia, un bosco.
Hana: uh? un bosco?cosa speri di ottenere cambiando l’ambiente del
combattimento?
Sakura:aspetta e vedrai.
Hana stette in guarda, non sapeva cosa aspettarsi da quella ragazza.
Sakura decise di utilizzare la sua tecnica
dell’illusione demoniaca: intrappolamento dell’albero. La rosa scomparve e
senza che Hana se ne potesse accorgere fece crescere
ai piedi della ragazza dei rami che la immobilizzarono.
Hana guardandosi i piedi:-uh? cosa succede?
Naruto: “ anche Sakura è migliorata nell’ultimo periodo! Sono curioso di
vedere cosa si inventerà!”
Una volta intrappolata la ragazza,
Sakura riappare dal tronco di albero dietro Hana, per
colpirla. Ma inaspettatamente Hana si liberò dalla
presa delle radici e usando il suo giavellotto con corda, con un dardo di metallo
all’estremità, legò Sakura all’albero da lei usato.
Sakura sorpresa: ma come hai fatto?
Hana: semplice! Appartengo al miglior clan di Suna
per quanto riguarda l’utilizzo dell’arte della terra. È inutile che usi le
piante contro di me, obbediscono ciecamente ai miei ordini. E ora –si
concentrò- Rilascio!
L’ambiente circostante tornò alla
normalità. Hanapotè
procedere nel tentativo di colpire Sakura e ora che era legata non aveva
nessuna possibilità di scampo. Quando però stava per colpirla la ragazza di
liberò e colpi il pugno di Hana con uno dei suoi
pugni contrastando l’avversaria. Sakura aveva un mano un kunai
col quale riuscì a tagliare la corda del giavellotto e a liberarsi.
Hana: “sarà più dura di quanto pensassi, eppure non mi aveva dato l’impressione
di essere così abile durante la seconda prova”
Sakura: “ devo dire che l’avevo
sottovalutata, ma ora basta scherzare”
Hana: arte della terra: tecnica dell’immobilizzazione! –Hana dopo aver composto dei sigilli, posò una mano a
terra.
Sotto i piedi di Sakura, dalla terra, si
formarono delle mani che si aggrapparono alle gambe della ragazza impedendogli
la fuga.
Ino: ACCIDENTI SAKURA! CHE STAI FACENDO? SVEGLIATI!
Naruto con un gocciolone sulla testa: è la stessa tecnica che usa con
me, quando non vuole che me ne vada!
Gin: la usa spesso anche con me e Sora! Credo
sia la sua tecnica preferita! Ma a me quelle mani mettono i brividi!
Ora Sakura era veramente in trappola.
Hana: questo si che si chiama immobilizzare l’avversario, non come hai
fatto tu prima!
Sakura: non crederti chi sa chi!-la
guardò storto-
Hana: senti Sakura, so che ce l’hai con me, anche se non ti ho fatto
niente, ma se il motivo è quello che penso…bhè sei
arrivata tardi! Ti sei lasciata sfuggire l’occasione quando ne avevi la possibilità
e ora cerchi di farmela pagare vero?
Sakura: non so di cosa parli!
Hana: il nome Naruto non ti dice niente?
Sakura si voltò.
Hana: come supponevo! Solitamente mi piace essere gentile con le
persone, ma se perdo la pazienza allora e meglio che quei determinati individui
non mi incontrino sul loro cammino.
Nella platea.
Sasuke: che stanno facendo? Perché non combattono?
Sora giunta da un po’ dopo essere stata
all’ospedale per farsi medicare.
Sora:uh…lo
sguardo di Hana non mi piace! Per caso quelle due
hanno un motivo per cui combattersi?
Naruto: che io sappia no!
Sasuke: sei proprio uno stupido! Quelle due combattono per te!
Naruto: e perché mai?
Kiba: ah non so, forse perché piaci a Sakura?
Naruto per nulla sorpreso: ah bhe, ma a me lei
non interessa! O almeno non più! Quando le andavo dietro, mi diceva che ero
irritante e ora viene a prendersela con la mia ragazza? Di certo anche se
sconfiggesse Hana, non otterrà niente!
Shikamaru: probabile, ma è meglio lasciarle fare! Le donne accecate dalla
gelosia sono pericolose!
Ino: anche voi uomini non scherzate però!
Nel campo di battaglia le ragazze
stavano ancora discutendo
Sakura: sappi che non mi fai alcuna
paura!
Hana: non voglio farti paura, ma solo sconfiggerti! E sappi che non lo
faccio per gelosia, Naruto mi ha parlato di te e mi
ha assicurato che ora non gli interessi più e io mi fido di lui.
Detto questo Hana
colpì la ragazza più volte senza che Sakura facesse niente per fermarla. Ma ad
un certo punto, quando Hana stava per colpirla per l’ennesima
volta, Sakura la precedette e la colpì sul viso, facendo cadere la ragazza per
terra.
Sakura: solo perché mi hai imprigionata,
non è detto che abbia vinto tu! –disse asciugandosi il sangue che gli usciva
dal labbro-
Tsunade: “Sakura, cosa aspetti? Sei in grado di liberarti da quella
prigionia, perché non fai niente?”-pensò-
Sakura sembrò leggere nel pensiero dell’hokage e concentrò tutto il suo chakra
sul pugno della mano destra e colpì il terreno. Esso si spaccò completamente,
comprese le mani che la tenevano prigioniera.
Hana era rimasta sorpresa: cavoli che potenza!
Sakura: anch’io divento pericolosa se mi
arrabbio. –disse con aria di sfida-
Ora fra le due ragazze cominciò uno
scontro con armi. Hana utilizzava un giavellotto con
corda che teneva di riserva, mentre la ninja del villaggio della foglia
utilizzava i kunai e shuriken.
Nessuna delle due era riuscita avere la meglio sull’altra, ma in entrambe si
cominciavano a vedere i segni della stanchezza. Hana
cercò nuovamente di imprigionare Sakura con il suo giavellotto, ma la rosa
lanciandogli contro il suo ultimo kunai, disarmò la
ragazza. Adesso non rimaneva loro che combattere a mani nude. Inizialmente nessuna
delle due riusciva a mandare a segno un colpo, ma quando la stanchezza ormai
era quasi ai massimi livelli, le ragazze non riuscivano più a essere agili come
all’inizio e accusarono molti colpi dell’avversaria.
Le due ragazze si trovavano una di
fronte all’altra, ansimanti e ferite, ma nessuna delle due sembrava voler
cedere. Hana corse contro Sakura pronta a sferrarle
un altro pugno carico di chakra e lo stesso fece la
rosa. Le due ninja erano sempre più vicine e alla fine entrambe riuscirono a
colpire l’avversaria. I pugni erano talmente potenti da scaraventare le due genin a qualche metro di distanza. Ora erano entrambe a
terra e a nulla valsero i loro tentativi di rialzarsi.
Ninja arbitro: nessuna delle due
partecipante è in grado di continuare, l’incontro è finita in parità.
Naruto, preoccupato per Hana, scavalcò il
parapetto con un saltò e si diresse verso la ragazza.
Naruto: Hana, tutto bene?
Hana: si! sono solo un po’ ammaccata! Uffa! Speravo di riuscire a
sconfiggerla!
Naruto la prese in braccio: non ti abbattere! Hai combattuto contro una
degna avversaria, molti al tuo posto sarebbero stati sconfitti! Sei stata
grande!
Hana: -mettendo un finto broncio- lo dici solo per tirarmi su de
morale, ma non attacca!
Naruto sorride: andiamo! Ti porto in ospedale!
Hana: ma io voglio vedere il tuo incontro!
Gin che aveva raggiunto i due ragazzi:
non ti preoccupare, quando tocca a lui ti vengo a chiamare!
Naruto: sentito? Ora pensa a riposarti!
Hana annuì per poi chiudere gli occhi e addormentarsi fra le braccia
di Naruto, mentre la portava a farla visitare. Sakura
invece era stata soccorsa da Kakashi.
Sakura: “non mi ha degnato nemmeno di
uno sguardo”
Kakashi: hai fatto un ottimo lavoro Sakura! Brava!
Sakura sorrise stancamente: grazie Kakashi-sensei!
Intanto il ninja arbitro stava per
nominare i prossimi due contendenti.
Ninja arbitro: Shikamaru
del villaggio della foglia e Mizumi del villaggio
della pioggia, toccaa voi!
Chouji: metticela tutta Shikamaru!
Ciao! eccomi con un nuovo capitolo! per quanto riguarda le tecniche dei ninja esistenti nell'anime e nel manga, ho cercato informazioni per attenermi il più possibile all'anime, anche se alcune non le ho mai viste usare oppure me le sono perse, ma per i personaggi di mia invenzione, le tecniche da loro usate non esistono,(tranne una usata da Sora) e questo vale anche per i capitoli passati e futuri. bhè vado a scrivere un altro po', ma voi fatemi sapere cosa ne pensate e non preoccupatevi della lunghezza delle recensioni, lunghe e corte che siano, sono accolte sempre con piacere! ciau ciau!
Era giunto il momento di Shikamaru.
Il ragazzo avrebbe dovuto vedersela con la ninja del villaggio della pioggia Mizuri. Tutti i ninja della foglia facevano il tifo per
lui, ma anche quelli della sabbia preferirono tifare per lui piuttosto che per
il ninja avversario.
Ninja arbitro:potete cominciare.
Shikamaru non sembrava avere
l’aria tanto entusiasta, ma si sapeva che non amava combattere. Al contrario Mizumi sembrava carica e pronta per sbaragliare qualsiasi
avversario le sarebbe capitata a tiro. Mizumi partì
subito all’attaccotirando contro
l’avversario diversi shuriken perdistrarlo. Infatti mentre Shikamaru
era intento a schivare le varie armi, l’avversaria stava raccogliendo il più
possibile d’acqua che trova, per eseguire la sua tecnica.
Mizumi componendo dei sigilli
disse:braccia d’acqua!
La ragazza stese in avanti gli arti con le mani rivolte
verso Shikamaru e dalle sue mani uscirono delle
braccia d’acqua, una per ogni mano, che si diressero verso il “genin” della foglia. Shikamaru
non sembrò avere particolari problemi a evitare le due braccia, ma qualcosa lo
colse di sorpresa. Dalle due braccia d’acqua principali, ne nacquero altre più
piccole, che si dirigevano in qualsiasi direzioni e da quest’ultime altre
braccia presero forma, fino a formare una ramificazione d’acqua che non
lasciava scampo all’avversario. Infatti Shikamaru si
ritrovò legato da uno di quei “rami”.
Chouji: oh no! Si è fatto
prendere!
Temari: conoscendolo, si ritirerà
presto! Mostra scarso interesse nel combattimento!
Ino: aspetta che si riscaldi e
vedrai di che pasta è fatto! –disse convinta-
Kankuro: uh??? mi domando come
abbia fatto quella ragazza ad attingere all’acqua!
Kiba: nel villaggio ci sarà pure
dell’acqua, se no morireste di sete!
Gaara intervenne senza però
distogliere la concentrazione dal duello: l’acqua utilizzata nel villaggio è
protetta da sigilli, proprio per evitare che qualche ninja la utilizzi e la
sprechi.
Shikamaru era ancora in mano
all’avversaria, la quale stringendo i palmi delle mani, stringeva anche la
presa del ragazzo. Se non si fosse inventato qualcosa in fretta sarebbe morto
soffocato. Ma anche in situazione critiche, il ninja riusciva ad elaborare le
strategie d’attaccoe inoltre aveva la
fortuna di trovarsi in un campo all’aperto, e con un sole che non sembra volersi
nascondere tra le nuvole.
Ad un trattoi
compagni di Mizumi si accorsero che la ragazza stava
allentando la presa e non riuscivano a comprenderne il motivo.Mizuri sentì una
forte presa alla gola che la stava strangolando, ma vicino a lei non c’era nessuno…
Mizuri: cos’è questa figura nera?
Shikamaru: è la mia ombra! Sto
usando la tecnica dello strangolamento dell’ombra. Tu tenti di soffocare me?
Bene, io ti ripago con la stessa moneta! Per fortuna il tempo è dalla mia
parte!
Mizumi: c-come?
–disse portandosi le mani alla gola per liberarsi dalla presa, ma così facendo
lasciò completamente andare il ninja avversario.
Shikamaru una volta libero,
richiamò a se l’ombra. Non voleva vincere in quella maniera, anche se non era
vietato. Il ragazzo però non esitò un attimo e cerco di attuare la tecnica del
controllo dell’ombra, ma l’avversaria vedendo l’ombra del ninja avvicinarsi, si
spostò finche la lontananza fra i due non si fece troppo grande , da impedire
all’ombra di raggiungerla.
Mizumi: a quanto pare il controllo
dell’ombra ha i suoi limiti, ma ora la renderò del tutto inefficace!
Shikamaru fece una smorfia. Non
capiva cosa volesse dire. Mizumi compose nuovamente
dei sigilli, dopo di chè usò una tecnica tipica del
suo villaggio: il richiamo della pioggia.
Alcune nuvole grigie di addensarono sulle loro teste e
iniziarono a buttare giù l’acqua. Ma non era la pioggia che serviva alla ragazza…erano le nuvole ad essere di vitale importanza..
Infatti ora il sole non batteva più e sul terreno, non c’era più traccia di
nessuna di ombre.
Shikamaru: uhm…davvero
niente male! Così mi hai reso impossibile contrattaccare con le mie tecniche
eh?
Il ragazzo si sedette per terra e unì le mani, segno che
stava pensando. Mizuri rimase a fissare il ragazzo
per un po’ per vedere come se la sarebbe cavata, ma niente arrivò.
Mizuri perdendo la pazienza:
allora? Vuoi startene li a far nulla?
Shikamaru si alzò da terra.
Mizuri:bhe?
Che intenzioni hai?
Shikamaru alzò le spalle e disse:
aspetterò che smetta di piovere!
Ino: ma si è fumato il cervello? –disse
la ragazza, essendo riuscita a sentire i loro discorsi-
Mizuri rise: ah ah ah, mi dispiace, ma non cesserà di piovere, finchè non lo deciderò io!
Shikamaru: ti sbagli! Dovresti
saperlo meglio di me, che per maneggiare l’acqua devi averne a disposizione e…guarda un po’ quella nel deserto è limitata, soprattutto
nel villaggio!
Mizumi non voleva ammetterlo, ma
il ragazzo aveva ragione, ma sperava che bleffando lo avrebbe spaventato.
Eppure sentiva che intorno a lei c’era molta acqua, ma non capiva perché non
riusciva ad attingere ad essa, era come se ci fosse uno ostacolo.
Shikamaru: al momento stai
ricorrendo alla pioggia che è venuta giù durante la seconda prova. Ed essendo
stata circa un mese fa, l’acqua a disposizione è limitata, essendo parte di
essa evaporata e l’altra immagazzinata nelle cisterne per uso cittadino. A queste
ultime non puoi attingere o sbaglio?
Mizumi non rispose. Quel ragazzino
aveva colto nel segno. Se non si fosse data una mossa prima che l’acqua fosse
terminata, per lei sarebbe stata probabilmente la fine. La ragazza con estrema
velocità cerco di colpire il ragazzo, ma i suoi pugni andarono tutti a colpire
il terreno creando varie fosse.
Mizuri: vuoi stare fermo?
Shikamaru: per farmi colpire da
te? Andiamo stai scherzando vero?-sorrise-
Ormai l’effetto della tecnica del richiamo della pioggia era
terminato e il sole tornò a risplendere.
Mizumi: “accidenti, questa non ci
voleva!”
La ragazza conosceva solo tecniche che richiedessero acqua e
purtroppo per lei non era brava nel combattimento corpo a corpo. infatti era
piuttosto spaventata, ma cercava di non darlo a vedere attaccando. Quando cerco
di sferrare l’ennesimo attaccò però, non riuscì minimamente a muoversi.
Mizumi: cosa succede?
Shikamaru: sono riuscito a
intrappolare la tua ombra!
Mizumi sorpresa chiese: ma come
hai fatto? non ho visto la tua ombra avvicinarsi alla mia.
Shikamaru: ho utilizzato le fosse
create dai tuoi pugni. Ho fatto passare la mia ombra attraverso la fossa dietro
di me, per farla sbucare dalla buca dietro te e…il
gioco è fatto!
Temari: ha usato la stessa tecnica
che usò con me tempo fa!
Neji: alla fine le vecchie
tattiche si dimostrano le migliori.
Sul campo di battaglia…
Shikamaru:mi dispiace ma ora non
potrai più muoverti! Ti conviene arrenderti se non vuoi che ti faccia del
malee credimi, non vorrei farlo! Non ne
ho affatto voglia!
Mizumi: non è detta l’ultima
parola!
Shilamaru: come vuoi! –compose dei
sigilli per poi gridare: tecnica del richiamo dell’ombra.
Il ninja estese la propria ombra nell’aria. Ora era in grado
di afferrare anche gli oggetti e sotto l’ordine di Shikamaru,
si apprestò ad afferrare la ragazza del villaggio della pioggia, la quale
intimorita decise di arrendersi.
Mizumi gridò: d’accordo, mi
arrendo! Hai vinto tu!
Ninja arbitro: Mizumi del
villaggio della foglia abbandona l’incontro. Il vincitore è Shikamaru
del villaggio della foglia.
Ino e Chouji
si abbracciarono dalla gioia e insieme gridarono: YATTAAAA!SEI GRANDE
SHIKAMARU!
Shikamaru non essendo ferito, potè raggiungere i suoi compagni. Il ninja passandosi una
mano sulla fronte disse: eeeh! Ragazzi che
stanchezza!
Sasuke intervenne con la solita
faccia da presuntuoso: ma come? Ti basta così poco per sfinirti? Allora non sei
così forte come sembra!
Naruto: facile parlare se non ci
si trova nei panni degli altri! Vorrei aver visto te, al suo posto!
Sasuke irritandosi: vorresti
insinuare che non avrei saputo fare di meglio?
Naruto rimanendo serio disse: l’hai
detto tu, non io! e vedi di abbassare la cresta altrimenti…
Sasuke perdendo le staffe:
altrimenti cosa? mi conci per le feste? –disse provocandolo-
Naruto, che era seduto e a qualche
metro dal moro, si ritrovò in un secondo davanti al suo rivale.
Naruto: non sarebbe male come
idea! –disse guardandolo storto-
Sasuke lo afferrò la giacca
arancione: attento! Non ti conviene sfidarmi, ho sarà peggio per te-
Kyuubi: “ coraggio! Nessuno dei
due sopporta quell’Uchiha, facciamolo fuori!”
Naruto con una spinta lo allontanò
da se e lo guardò minaccioso. Gaara stava osservando
la scena, c’era qualcosa che non andava e lo sentiva benissimo. Sentiva il chakra della volpe farsi sempre più forte, anche se non
visibile, ma i segni della sua presenza c’erano. Infatti le unghie di Naruto si erano allungate e avevano una forma appuntita.
Gaara alzando la voce: Ora basta Naruto! – disse sperando di far tornare Naruto
in se-
Tsunade raggiunse i ragazzi: ehi
voi due! –disse rivolgendosi a Naruto e Sasuke- che state facendo? L’arbitro vi sta chiamando,
muovetevi se non volete essere squalificati senza aver neppure combattuto!
Ninja Arbitro: Naruto e Sasuke sono presenti o devo chiamare un'altra formazione? –li
chiamò ormai per la quinta volta-
Sasuke: bene Naruto!
ora vedremo chi fra noi due, è il migliore!
Detto questo andò al centro del campo, in attesa che il
biondino lo raggiungesse. Le mani del genin erano
tornate normali e si apprestava a raggiungere lo sfidante, ma Gaara gli impedì di proseguire afferrandolo per un braccio.
Gaara fissò il biondo: Naruto è meglio se non partecipi!
Naruto: cosa? stai scherzando?
Gaara lo guardò con occhi seri:
stavi per perdere il controllo un momento fa! Non puoi andare!
Naruto: se è questo che ti
preoccupa, non mi lascerò dominare da quella stupida volpe!Puoi fidarti! – se ne andò-
Gaara: Naruto
fermo-disse inutilmente- “ di te mi fido, è di lei che mi preoccupo!
Naruto ora si trovava davanti a Sasuke, il quale sorrideva presuntuosamente. In quegli
instanti arrivò anche Hana, la quale era stata
mandata a chiamare da Gin.
Hana:nooo!
Sono arrivata tardi! Volevo augurargli buona fortuna!-mise il broncio-
Gin le consigliò di urlarglielo.
Hana: FORZA NARUTO! FAGLI VEDERE
CHI SEI! CONTO SU DI TEEEE!
Naruto sentì la voce della
ragazza, ma non le rispose era troppo concentrato su Sasuke.
Hana si accorse che Naruto
era strano: che cos’ha? Mi sembra diverso!
Kiba alzando le spalle: forse è
solo nervoso!
Temari scosse la testa e guardò Gaara, il quale era serio e continuava a fissare Naruto: temo si qualcos’altro di più serio!
Hana la guardò interrogativamente.
Anche Tsunade e Kakashi
avevano uno sguardo preoccupato. Lo sguardo che Naruto
riservava a Sasuke non era il solito. Non era quello che
una persona riserva ad un suo rivale.
Sasuke: io direi di passare subito
al dunque!
Naruto: per una volta mi vedi d’accordo
con te!
Tutti e due si concentrarono e si prepararono ad attaccare.
Nelle loro mani destre, si stava concentrando una grossa quantità di chakra.
Sasuke: vedo che finalmente hai imparato
a creare un rasengan, senza ricorrere a una tua
copia.
Naruto: che credi? Che me ne sia
stato senza fare nulla fino adesso?Povero
illuso. Rasengan!
Sasuke: neanch’io
ho dormito! Chidori!
Entrambi i ragazzi cominciarono a correre uno contro l’altro
e quando i loro colpi entrarono in contatto, una grossa esplosione invase il
campo, non lasciando a nessuno la possibilità di vedere cosa stava succedendo
ai due ninja. Anche in mezzo a tutto quel polverone i ragazzi continuavano a
lottare fra di loro, anche se con delle semplici arti marziali, ma entrambi
erano rapidissimi nei movimenti e nessuno riusciva a colpire l’altro.
Sasuke: lo ammetto, sei migliorato
parecchio! Le poche volte che abbiamo combattuto negli allenamenti, hai sempre
perso miseramente. Almeno per sta volta mi divertirò! “ non credere di essere
migliore di me, un perdente è e rimane un perdente”
Naruto: tecnica della
moltiplicazione del corpo!
Naruto creo numerose copie di se
stesso.
Hana: oh! Ma sono tutti
carinissimi! ^///^ ma qual è quello vero?
Sakura, che era anche lei dall’ospedale per assistere all’incontro,
disse: dici di essere la sua ragazza e non sai nemmeno riconoscere l’originale?
Hana sorrise: perché tu ci riesci?
Sakura si voltò dall’altra parte senza rispondere.
Intanto Sasuke era intento a
eliminare il più possibile di copie, le quali lo stavano attaccando con una
pioggia di Kunai. All’improvviso un kunai
con una carta bomba esplose e Naruto si nascose nel
fumo.
Sasuke:perché continui a nasconderti? Hai forse
paura?
Si sentì la voce di Naruto: io mi
sto solo riscaldando, non è ancora giunto il momento di fare sul serio con te! Diciamo
che così facendo sto mettendo alla prova il tuo sharingan.
Sasuke con l’uso dei suoi occhi
speciali, infatti era in grado di anticipare il rivale. Schivò un attacco del
biondino e gli bloccò la mano: allora che ne dici?- Il genin
biondo non sembrò preoccuparsi e sorride-
Naruto: di sicuro sei migliorato
nel suo utilizzo, ma non abbastanza per capire che quello che hai appena
fermato, non è il vero me stesso!
Sasuke: cosa? –il Naruto da lui bloccato scomparve-
Naruto: posso ritenermi
soddisfatto! Ora comincerò a fare sul serio! –Sasuke ne
fu felice-
Sakura sentendo l’affermazione dei due: non è possibile che
quei due stessero solo “giocando”!
Kakashi preoccupato: se è così,
chissà cosa potranno combinare! Conosco le capacità di Sasuke
e devo dire che sono già abbastanza pericolose, ma Naruto
dubito che sia da meno!
Tsunade: ho un brutto
presentimento e a quanto pare anche Gaara del
deserto! –disse rivolgendo uno sguardo al ragazzo, poi tornò a concentrarsi sul
combattimento- Gaara essendo un Jinchuuriki
è in grado di sentire i movimenti dei bijuu e se lui
è agitato, di certo vuol dire che qualcosa sta per accadere!
Sakura: vuole dire che…
Iruka continuò la frase della sua
allieva:…Sasuke potrebbe essere in pericolo?
Tsunade annuì: spero di sbagliami!
Gaara guardava davanti a se e non
perdeva mai di vista Naruto: non si sbaglia! La volpe
è elettrizzata da questa battaglia, ma per il momento direi che Naruto la sta tenendo sotto controllo, ma non so quanto
durerà!
Kankuro: ma tu gli hai insegnato
il controllo del chakra del bijuu,
quindi non dovrebbero esserci rischi!
Gaara chiuse gli occhi e scosse la
testa: gli ho insegnato a non perdere il controllo quando ricorre a quel potere
di sua spontanea volontà, ma il lavaggio del cervello che Kyuubi
sta facendo a Naruto è una cosa più subdola!
Hana preoccupatissima: ma di cosa
state parlando? Cosa sta succedendo a Naruto’- chiese
spostando lo sguardo da Gaara a Tsunade
per poi fermarsi sul biondino-
Kakashi le mise una mano sulla
spalla: calmati, per il momento non sta succedendo niente! è inutile
preoccuparsi prima di essere certi, che qualcosa realmente accadrà.
Intanto nel campo di battaglia Sasuke
continuava a fare fuori le ultime copie rimaste in campo. Quando ne rimase solo
una, la lanciò in aria con un calcio e saltando gli sferrò un altro colpo sullo
stomaco. Appena il clone toccò terra, scomparve.
Naruto: avresti potuto eliminare
le copie risparmiando molte energie, non credi?
Sasuke: taci! ho ancora energia da
farti mangiare la mia polvere!
Sasuke ricorse al massimo grado
del Chidori. Concentrò molto chakra
nel palmo delle sue mani, per poi dividerlo, al momento dell’attacco, in migliaia
di aghi da lanciare contro Naruto. il biondino stette
fermo nella sua posizione. Gli aghi si avvicinarono sempre di più, ma neanche
uno riuscì a colpire il ragazzo!
Sasuke: non è possibile! –si girò
verso Gaara-
Naruto: Gaara
non centra, è stata opera mia!
Naruto per difendersi, ricorse
allo scudo di sabbia, il quale fermò il percorso dagli aghi. Kakashi e Tsunade, essendo già a
conoscenza dell’uso delle sabbia da parte di Naruto,
non rimasero sorpresi a vedere quella tecnica. Ma gli altri ninja della foglia
erano rimasti a bocca aperta e, come Sasuke, da
subito credettero ad un intervento da parte di Gaara.
Sakura: ma come ha fatto? Naruto
non sa usare la sabbia!
Temari: qualcosa qui, la deve pur
aver imparata!
Iruka: “complimenti Naruto, sei migliorato tanto! Sono fiero di te”-pensò-
Neji: straordinario!
Kiba: aaaah!Come lo invidio! Anch’io voglio imparare
nuove tecniche! Uffa!
Hinata: “Naruto-kun!
Sei sorprendente”!!!!hjdhjasfhasjkfh
Sasuke aveva finalmente appreso
che ora Naruto era un avversario temibile,
soprattutto se conosceva le stesse mosse di Gaara.
Sasuke: chi l’avrebbe mai detto
che un giorno avresti imparato a usare la sabbia! Ma non credere di potermi
fermare!
Sasuke compose dei simboli e
gridò: pioggia di fuoco!
Una pioggia di fuoco cominciò a cadere su Naruto, il quale venne investito in pieno, ma questa
tecnica aveva qualcos’altro di particolare. In ogni palla di fuoco che cadeva,
si nascondeva uno shuriken e quando la pioggia
terminò, si poté vedere un Naruto, inchiodato a terra
per colpa delle armi. Sasuke decise di approfittare
della sua immobilità per colpirlo con un calcio in pieno stomaco, ma all’impatto,
il corpo di Naruto si scompose in sabbia, lasciando
incredulo Sasuke. Si ricompose dietro al ragazzo e
colpendolo con un pugno sul viso, lo fece volare di qualche metro.
Sasuke si asciugò il sangue dal
labbro: “accidenti!” te la farò pagare!
Sasuke si decise a sfoderare i
poteri dello sharingan e ricorse al potere dello sharingan ipnotico.
Naruto non prevedendo questa mossa
da Sasuke, lo fissò negli occhi, cadendo così in
trappola. Naruto rimase immobile in mezzo al campo.
Hana: NARUTO? COS’HAI? –chiese all’armata-
Sakura: è sotto l’effetto dello sharingan!
Hana la guardò chiedendole
spiegazioni, le quali le furono date da Kakashi.
Kakashi: lo sharingan
è in grado di catapultarti mentalmente in un’altra dimensione e di farti vedere
ciò che più temi e i ricordi più dolorosi e nel frattempo assorbe le tue
energie.
Hana era shockata cosa sarebbe
successo al suo Naruto?
Naruto nella sua mente cominciò a
rivivere la sua infanzia in solitudine, vide la gente del villaggio che lo
derideva elo guardava con odio. Vide i
suoi compagni prenderlo in giro e la volpe che non faceva altro che ripetergli
che era un moccioso buono a nulla. Naruto voleva
uscire da quell’incubo, ma era incapace di sciogliere il genjutsu.
Non sapeva come fare, ma sorprendentemente fu qualcun altro a sciogliere la tecnica…la volpe.Kyuubi ricoprì il corpo di Naruto
col suo chakra maligno e il potere dello sharingan terminò.
Sasuke, il quale non aveva mai
visto il potere del bijuu, rimase sorpreso. Naruto era completamente circondato dal chakra
rosso. I suoi denti canini si erano allungati, gli occhi erano diventati rossi
e le sue unghie si erano trasformate in artigli.
Sasuke: “cosa gli sta succedendo?”
Naruto guardandolo con uno sguardo
carico di odio: adesso mi hai fatto veramente arrabbiare! Ti insegnerò io a prenderti
gioco delle sofferenze altrui!
Detto questo utilizzò nuovamente la moltiplicazione del
corpo e ordinò ad ogni copia di creare un rasengan. Ma
questo rasengan non era del solito colore azzurro. Aveva
mischiato il suo chakra con la sabbia, in modo tale
che a contatto con l’avversario, la sabbia, con la pressione del chakra, si sarebbe indurita e bloccato l’avversario. Fu proprio
questo ciò che accadde. Sasuke trovandosi attaccato
da ogni lato, non riuscì a fermare le copia ninja e si ritrovò completamente
coperto di sabbia indurita, senza possibilità di muoversi. Naruto
a quel punto stese un braccio in avanti.
Gaara: non avrà intenzione di usare…
Hana portandosi una mano alla
bocca disse: …il funerale del deserto!
Sakura sconvolta: no, non può farlo!
Anche Tsunade e Kakashi avevano lo sguardo pieno di terrore e anche se
avrebbero dovuto fare qualcosa per fermarlo, erano paralizzati dall’idea di
quello che sarebbe potuto succedere fra pochi istanti.
Iruka: “dimmi che non lo farai Naruto”
Sasuke aveva capito quali
intenzioni aveva Naruto e il suo sguardo era come
quello che aveva, quando incontrò Orochimaru la prima
volta.
Naruto: ora non fai più il
gradasso! –cominciando a stringere sempre di più la presa iniziò a dire- Fu…
Gaara: NO NARUTO! –urlò nella
speranza che il ragazzo si svegliasse-
Naruto: ne…
Kakashi e Iruka:
NARUTO FERMATI!
Naruto: ra…
Sakura: NON PUOI FARLO!
Naruto:… le …
Tsunade: TI PREGO NARUTO TORNA IN
TE! NON LASCIARTI DOMINARE DAL BIJUU
Naruto: del…
Tutti: NARUTO!
Naruto: de…
Sasuke: non lo fare! –disse terrorizzato-
Naruto: ser…
Hana: NARUTO TI PREGO NON FARLO!
TU NON SEI UN MOSTRO! NON FARTI CONTROLLARE DALLA VOLPE, TU SEI Più FORTE DI LEI! LASCIALO VIVERE…-cadde a
terra e iniziò a piangere- fallo per me! –disse quest’ultimo pezzo piano, ma Naruto con l’udito della volpe riuscì a sentirla e qualcosa
si risvegliò i lui.
Il ragazzo abbassò la mano, tornando in se stesso e, mettendo
a tacere la volpe, si rese conto di quanto si era spinto oltre.Naruto era a dir
poco sconvolto, continuava a guardarsi la mano con occhi sbarrati, e non si
muoveva. Sasuke era inginocchiato. Stava tremando,
tutti i ninja tremavano, c’era mancato davvero poco.
Kakashi e Tsunade
una volta che si ripresero dallo spavento, andarono a controllare le condizioni
di Sasuke. Naruto era
rimasto ancora immobile nello stesso punto…era come
in trans. Non sopportava sasuke, ma mai gli era
sfiorato l’idea di ucciderlo… di uccidere qualcuno,
anche se con Sakura c’era andato abbastanza vicino. E invece si era lasciato
soggiogare dalle parole della volpe come niente. Era debole, tutti gli
allenamenti fatti fino ad ora per diventare più forte, non erano serviti a
niente. Ma infondo al cuore sentiva che prima o poi sarebbe successo. Sentiva
che la volpe giocava con i suoi sentimenti ed era stato pure messo in guardia,
sia da kyuubi, sia da Gaara,
ma tanto era il rancore da non voler dare retta a nessuno.
Kakashi tentò di avvicinarsi al
ragazzo. Il suo sguardo faceva paura, era arrabbiato. Ma prima che potesse
aprire bocca davanti al kakashi e Naruto
apparve Gaara, il quale, dando uno schiaffo al
ragazzo, lo fece cadere a terra.
Gaara lo rimproverò: e così tu eri
in grado di controllare la volpe eh? È in questo modo che non ti fai soggiogare
da lei? Non hai voluto aiuto da nessuno e non mi hai voluto ascoltare –continuò
a guardarlo seriamente- ti rendi conto di quello che stavi per fare? –Naruto non disse niente e nemmeno lo guardò. Il suo
sguardo era fisso a terra- mi avevi detto di fidarmi di te!...l’ho fatto, ma tu
hai tradito la mia fiducia! –disse inclinando la testa.
Naruto continuò a rimanere in
silenzio. Sapeva di meritarsi quella strigliata. Aveva deluso Gaara, ma soprattutto se stesso. Dopo aver insegnato al jinchuuriki del demone tasso che nella vita c’è molto di
più che uccidere le persone, lui stava quasi per comportarsi come lui…tempo fa. Naruto sentiva
tutti gli occhi puntati su di se e sentiva quegli sguardi bruciare. Non ce la
faceva più a rimanere li, doveva andarsene. Si alzò in piedi e continuando a
tenere lo sguardo basso se ne andò. Ma prima di scomparire si girò a guardare Sasuke e incontrò il suo sguardo. Sasuke
lesse negli occhi tutta la vergogna e il dispiacere che il ragazzo provava e a
vedere quello nemmeno l’Uchiha, che non vedeva Naruto di buon occhio, riusciva ad avercela con lui per
averlo quasi ucciso. Ognuno dei due ha sempre visto l’altro come un rivale da
superare, ma sapevano che in fondo entrambi si consideravano compagni, anche se
non l’avrebbero ammesso neanche sotto tortura.
13° capitolo finitoooo! cavoli...ogni giorno aggiorno sempre più tardi! uffi, mi dispiace far soffrire così naruto-kun, ma amo le storie un po' tragiche, anche se qui stiamo suoerando il limite! bhe aspetto sempre con ansia i vostri commenti! e grazie del sostegno che mi date commentatori e lettori ^^ A PRESTO CIAOOO!!!
risposta a sousuke sagara: non so ancora come si comporterà Sakura bnei confronti di Naruto, perchè invento la storia volta per volta. xò nn so se x sakura c sarà una possibilità, perchè sn una che preferisce le coppie fisse e non coppie che cambino da "un momento all'altro", ma non so ancora niente con certezza. quando ho ideato la storia, Hana nn era prevista come personaggio, ne tanto meno era prevista una ragazza per Naruto (neanche saku e hina). la storia è nata così...per caso e alla fine ho modificato tutta la storia originale. quindi temo che per vedere come andrà a finire dovrai aspettare! ciao
Erano passati un paio di giorni dall’incidente e l’esame chuunin era andato avanti. Anche se non tutti i ninja della
foglia avevano vinto il loro scontro, poco importava in quel momento. Ora erano
solo preoccupati per Naruto, di cui non avevano più
sue notizie e Sasuke.
Sasuke si trovava all’ospedale di Suna. Naruto non lo aveva ucciso,
ma lo aveva ridotto parecchio male. Era bendato dalla testa ai piedi, ma
sembrava riprendersi abbastanza in fretta, come se in realtà fosse lui il
contenitore di un bijuu. Sakura entrò nella sua
stanza d’ospedale insieme a Tsunade.
Sakura: ciao Sasuke-kun! Ti ho
portato qualcosa da mangiare! –disse sorridendo-
Tsunade: come ti senti oggi Sasuke?
Sasuke: meglio! mi rimetterò in
fretta! Naruto…come sta?
Tsunade fu sorpresa di quella
richiesta.
Sakura: non sappiamo niente di lui! Non si fa vedere in giro
da…-abbassa la testa-
Sasuke: capisco!
Tsunade: non preoccuparti! Andrà a
finire bene! “almeno spero” tu ora pensa a ristabilirti presto!
Naruto da quando se n’era andato
dal campo di battaglia, si era rintanato nel suo appartamento. Rimase per due
giorni quasi sempre nella stessa posizione, rannicchiato sul letto, senza
mangiare. Il ragazzo non riusciva a darsi pace per quello che era accaduto. Si
sentiva tremendamente in colpa. Si vergognava. Avrebbe tanto voluto rimanere in
quella posizione per sempre. Non rivedere mai più nessuno. Forse desiderava
addirittura morire. Che senso aveva la sua vita, se essa consisteva solo nel
soffrire e nel rischiare di far del male alle persone a cui teneva? Non trovava
una spiegazione. Avrebbe tanto voluto svegliarsi e scoprire che tutta la sua
vita fosse nient’altro che un brutto incubo, mentre la sua vera esistenza era
piena di gioia e di persone che lo amavano. Invece la sua vita era quella, era
tutto reale. Una vita in solitudine…con la sola
compagnia di un demone che non faceva altro che nutrirsi della sua sofferenza.
Kyuubi: cosa c’è moccioso? Sono
due giorni che te ne stai rinchiuso qui!
Naruto non rispose.
Kyuubi: non dirmi che non ti sei
divertito a vedere il terrore negli occhi dell’Uchiha…negli
occhi di tutti!
Silenzio.
Kyuubi: sarebbe bastato ancora un
secondo e l’avresti fatto fuori. Avresti messo a tacere per sempre quel
presuntuoso di Sasuke.Andiamo a finire il lavoro! Lo so che lo vuoi
anche tu!
Naruto: no –disse debolmente-
Kyuubi: come vuoi!ma sai bene che adesso anche i tuoi vecchi
compagni, quelli che dicevi che tenevano a te, ti odieranno. Riuscirai a
sopportare anche il loro odio?
Naruto: ormai mi sono rassegnato!
Sono destinato a essere odiato da tutti!
Kyuubi: eh allora perché non
mostrare loro quello che si prova a essere detestati? Vendicati su di loro.
Naruto: ZITTA! NON TI VOGLIO Più
ASCOLTARE! se loro dovessero odiarmi…me lo sarei solo
meritato. Ma io tengo a loro e non voglio fargli del male. Non più!
Kyuubi: quanto sei patetico!
Eppure ti basterebbe sciogliere il sigillo per smettere di soffrire. Neanche
immagini quanto sia divertente distruggere tutto!
Naruto: se solo potessi, in questo
mento sei solo tu quella che vorrei distruggere!
Kyuubi: bhe
è un inizio! Espandi questo tuo desiderio anche verso i tuoi compagni, al tuo
villaggio, a tutto il mondo.
Naruto si portò le mani alla
testa: Basta smettila!
Temari era nella sua stanza insieme
a kankuro. Erano preoccupati, sia per Naruto che per Gaara. Volevano
rendersi utili, ma non sapevano cosa fare. Solitamente a prendere le decisioni
più complicate, era Gaara. Quest’ultimo nell’ultimo
periodo era stato di pessimo umore. Non voleva vedere nessuno. Si sentiva in
colpa per non essere stato in grado di aiutare Naruto,
come lui tempo addietro aveva fatto con lui. Si sentiva una nullità. Avrebbe
preferito trovarsi lui nella situazione del ragazzo. Lui era abituato ad agire
secondola volontà del demone e alle
conseguenze che tale comportamento comportava. Ma Narutono…adesso difficilmente quel ragazzo si sarebbe
ripreso. Aveva assistito al suo cambiamento piano piano.
Sentiva la volpe muoversi e architettare qualcosa, ma non aveva fatto niente,
oltre a mettere in guardia Naruto. Avrebbe dovuto
insistere di più, ma era davvero sicuro che il biondino non sarebbe mai caduto
nella trappola della volpe. Aveva sempre visto Naruto
come un ragazzo forte, che sapeva quello che vuole, che non si faceva mai
mettere i piedi da nessuno. Si era dimenticato che anche lui era un essere
umano che aveva sofferto e che aveva delle debolezze proprio come tutti.
Hana era seduta sull’altalena de giardinetto
vicino casa sua. Aveva la testa china e non sembrava avere voglia di parlare.
Con lei c’erano le sue compagne di squadra. capivano la tristezza che
affliggeva la loro amica e volevano in qualche modo aiutarla.
Gin: sai? I ninja della foglia, mi hanno detto che Sasuke sta bene!guarirà in fretta!
Hana annuì ma non rispose.
Sora: è una bene no? Vuol dire che Naruto
non si è spinto troppo in là!
Hana continuava non voler rompere
quel silenzio.
Sora sospirò: hai notizie di Naruto!
Hana scosse la testa e iniziò a
versare qualche lacrima:sono stata a casa sua, ma non mi ha aperto! –cominciò a
piangere più forte- vorrei tanto essergli vicino, fare qualcosa per lui,
aiutarlo. Stare qui mi fa sentire così inutile. Chissà quanto starà soffrendo
adesso.
Gin: e se sfondassimo la porta? Rischieremo di farlo
arrabbiare e di fargli ripetere quello che stava per fare a Sasuke?
Hana si alzò dall’altalena e
guardò dritto negli occhi Gin: no! Lui non lo rifarebbe! Ho visto come era
pentito –abbassò la testa- e poi non è colpa sua! e stata quella stupida volpe
che tiene dentro di se!
Sora: tu eri a conoscenza del bijuu?
Hana annuì: me l’ha rivelato lui,
il giorno in cui ci siamo messi insieme. Aveva paura che anch’io lo rifiutassi
e prima di dirmi che per lui andava bene stare con me, mi ha messo al corrente!
Gin: ha fatto la cosa migliore, però adesso come andrà a
finire?
Sora: cosa vuoi dire?
Gin: bhe ora che sai di cosa è
capace continuerai a stare con lui? E se la tua risposta è si, potrai
continuare a vederlo o lo rinchiuderanno da qualche parte?
Hana: non so cosa gli faranno, ma
qualsiasi cosa accada, non lo abbandonerò mai!
Sora sorrise: ben detto! in questo momento quel ragazzo ha
bisogno di qualcuno che gli stia vicino! Io sono con te Hana!
Gin: anch’io! anche se un po’ mi spaventa! –alzò le spalle-
Ma d’altronde cos’è che non mi spaventa in questo mondo?
Hana: grazie ragazze!
In albergo i ninja del villaggio della foglia erano riuniti
tutti in una stanza per parlare, anche Iruka era con
loro.
Rock lee: accidenti! Non avrei
immaginato che si sarebbe arrivati a questo punto!
Chouji, che stranamente non si
stava ingozzando, disse: cosa accadrà ora a NarutoIruka-sensei!
Iruka scosse la testa: non lo so!
È una decisione che aspetta all’hokage!
Shikamaru si alza di scatto in
piedi: non avrete mica intenzione di chiuderlo in una qualche prigione e di
abbandonarlo a se stesso vero?
Kiba intervenne: Shikamaru ha ragione! tutto quello che è successo è colpa
di Kyuubi. Naruto non
avrebbe mai fatto del male a una mosca!
Iruka: ragazzi, sono anch’io molto
legato a Naruto, ma dovete rendervi conto che non
tutte le colpe possono essere attribuite a Kyuubi. Se
Naruto non le avesse dato il permesso, Sasuke non avrebbe corso il rischio di morire.
Neji: non possiamo saperlo Iruka-sensei! non sappiamo come la volpe agisca nella mente
di Naruto!
Iruka: si, hai ragione Neji, per quanto io vorrei farlo, non possiamo nemmeno
sorvolare su quello che successo!
Shino: io credo di si! –fece
appoggiare sul suo dito un insetto che volava nella stanza- Naruto
non ha bisogno di essere punito! La peggior punizione se la sta infliggendo da
solo!
Ino: come lo sai? –mostrò
l’insetto- lo hai fatto spiare? E sta bene?
Shino scosse la testa.
All’ospedale Sakura era seduta accanto a Sasuke
e gli sbucciava una mela, ma i suoi pensieri erano rivolti a Naruto.
Sakura: “Naruto! mi sento
responsabile per quello che è accaduto. Forse se mi fossi accorta prima che
provavo qualcosa per te, non ti avrei detto quelle cose orribili. Tu non
saresti andato via da Konoha e probabilmente adesso
eravamo da qualche parte ad allenarci per i prossimi incontri. Vorrei tanto
esserti vicino in questo momento” –smise di sbucciare la mela quando arrivò a
metà-
Sasuke: stai pensando a lui vero?
Sakura senza alzare lo sguardo annuì
Sasuke: sai? ma non riesco ad
avercela con lui! Infondo è solo colpa mia se Naruto
ha agito in questo modo. Me la sono cercata e ora non posso accusarlo.
Sakura lo guardò sorpresa. Era Sasuke
quello davanti a lui?
Sasuke sorrise: non ho battuto la
testa! E solo che…ci ho riflettuto su! Non so cosa
vuol dire avere dentro di se un demone, ma so cosa vuol dire odiare qualcuno.
Io odio mio fratello e voglio vendicarmi. Naruto ha
fatto lo stesso! Io ero l’oggetto del suo odio e mi si è scagliato contro. Se
io fossi stato in lui e al mio posto ci fosse stato Itachi,
avrei fatto esattamente la stessa cosa…con l’unica
differenza che io non mi sarei fermato!
Sakura: Sasuke? Cosa pensi che
accadrà ora?
Sasuke scosse la testa.
Tsunade e Kakashi
si diressero all’appartamento di Naruto, volevano
parlargli, ma quando bussarono non ricevettero risposta.
Tsunade: Naruto!
sono io! per favore apri!
Niente. Kakashi a
questo punto decise di usare la sua tecnica ninja per arrivare dall’altra parte
della porta. Nella stanza di Naruto apparve un nuvola
di fumo che avrebbe dovuto annunciare l’arrivo del maestro Kakashi,
ma sembrò non sentirlo. Era ancora seduto sul letto, con le ginocchia strette
al petto e la testa china. La luce, nonostante fosse ancora giorno, non era
molta nella stanza, dovuto al fatto che la serranda della finestra era chiusa a
metà. Kakashi aprì la porta per fare entrare Tsunade. Quest’ultima non parlò subito, ma resto ad
osservare, con kakashi,il ragazzo in silenzio. Gli si
spezzò il cuore a vedere Naruto in quelle condizioni.
Decise di farsi avanti, ma si fermò quando senti una voce debole provenire dal genin.
Naruto: basta, smettila!
Kakashi continuava a guardarlo.
Naruto: non voglio farlo, sta
zitta! Vattene! –bisbigliò-
Kakashi si avvicinò a Naruto e cercò di richiamare la sua attenzione, ma il
ragazzo non gli rispondeva. Continuava a cercare di far tacere quel demone
dentro di lui. Era come se tutto intorno a lui non esisteva. Kakashi gli prese le spalle e iniziò a scuoterlo
leggermente come per svegliarlo.
Kakashi: Naruto!
Naruto mi senti?
Naruto continuava a “dialogore” con la volpe.
Kakashi: Naruto,
non devi ascoltarla! –nessuna reazione da parte del ragazzo- NARUTO! –lo
scrollò nuovamente, più forte
Naruto alzò finalmente lo sguardo:
Kakashi-sensei! se ne vada, non voglio farle del
male!
Kakashi: non preoccuparti per me!
Tu piuttosto! Non è da te restartene li a fare niente, reagisci!
Silenzio.
Kakashi: non puoi restare qui!
Naruto: si che posso! Se me ne sto
qui rinchiuso non farò più male a nessuno.
Tsunade: ti ammalerai! Stai
mangiando qualcosa almeno?
Naruto scosse la testa: non mi
importa niente di quello che potrà accadermi! Se sparisco per sempre sarà
meglio per tutti!
Kyuubi: “ tutti, tranne che per me!
E guarda un po’ non mi farò uccidere da te, mi basta uno schiocco di dita e sei
in mio possesso stupido moccioso”
Naruto urlò: TACI! RICORDA! SE
SPARISCO IO, TU FARAI LA MIA STESSA FINE STA VOLTA NON RIUSCIRAI A OBBLIGARMI A
FARE QUELLO CHE VUOI TU!
Kakashi lo afferrò violentemente
per un braccio: ti rendi conto di quello che stai dicendo Naruto?
pensi davvero che noi ti lasceremo morire, come se niente fosse?
Naruto cercò di liberarsi dalla
presa: lasciami!
Kakashi con voce severa: NO! Ora
tu ci stai a sentire!
Gli occhi di Naruto divennero
rossi e il ragazzo spedì per terra il copia-ninja: andatevene!
Naruto/Kyuubi:
ho finirò con voi quello che non ho terminato con Sasuke-disse
con una voce spaventosa-
Kakashi si rialzò in piedi: Naruto non puoi farti dominare così da lei…
Tsunade intervenne fermando Kakashi: Kakashi! Non otterrai
niente così! Lascia che ci pensi io!
Tsunade si avvicinò al ragazzo, il
quale cercò di colpirla, ma la donna incassò i colpi, cercando di non darla
vinta al ragazzo. Quando i colpi di Naruto si fecero
più deboli, si sedette sul letto accanto a lui e lo strinse forte a se.
Inizialmente Naruto cercò di liberarsi dalla presa.
Tsunade: calmati Naruto va tutto bene! –disse accarezzandogli i capelli-
Naruto smise di divincolarsi e i
suoi occhi tornarono del suo colore naturale. Afferrò il vestito di Tsunade e cominciò a piangere tra le sue braccia. Era un
pianto liberatorio, di sfogo e pianse tutte le lacrime che non aveva versato da
bambino per dimostrarsi coraggioso. Ma ora non riusciva più a trattenersi.
Voleva dare sfogo a tutta la sua sofferenza. Tsunade e Naruto rimasero
così a lungo, finche il suo pianto non si trasformò in singhiozzi. Kakashi era rimasto in disparte a guardare. Aveva paura
anche di respirare, non voleva intromettersi. Probabilmente Naruto
in quel momento aveva bisogno di una figura che gli stesse vicino, che lo
rassicurasse, una figura che fin da piccolo gli era mancata. In quel momento Kakashi si sentiva frustrato. Lui avrebbe reagito
diversamente col ragazzo, senza capire di cosa realmente aveva bisogno. Lui era
un ninja e come tale si sarebbe comportato, cercando di far muovere il ragazzo
a parole o con la forza. Invece Tsunade aveva subito
intuito che Naruto voleva solo qualcuno a cui
appoggiarsi.
Tsunade: Kakashi,
se hai da fare vai pure, resto io con lui.
Kakashi annuì e se ne andò. Era
inutile lì.
Tsunade rimaneva ferma nella sua
posizione e continuava ad accarezzare la testa a Naruto.
ormai era giunta la sera e la stanza era illuminata dai raggi della luna. Il
ragazzo aveva smesso di piangere, ma non sembrava voler lasciarla andare Tsunade e d’altronde nemmeno lei lo voleva. Non aveva
potuto aiutare il ragazzo in passato, ma ora lei ci sarebbe stata se avesse
avuto bisogno di qualcuno.
Tsunade: ti sei calmato Naruto?-gli chiese dolcemente-
Naruto non rispose e Tsunade decise di non parlare finchè
non fosse stato lui a voler interrompere quel silenzio. Dopo circa dieci minuti…
Naruto con una voce debole:
perché? –tsunade rimase sorpresa- perché mi succede tutto
questo? Perché non posso essere un ragazzo normale?
Tsunade: non sarai un ragazzo
normale, ma puoi vivere come se lo fossi.
Naruto: e come se tutti mi odiano
e se faccio del male alle persone che voglio bene? prima Sakura, poi Sasuke, Gaara e anche voi!
Tsunade: ci hai fatto stare molto
in pensiero, questo è vero, ma i nostri sentimenti verso di te non potranno
cambiare, mai!
Naruto alzò lo sguardo: possibile
che non mi odiate per quello che ho fatto? sono stato debole, non vi ho
ascoltato e ho lasciato Kyuubi agire liberamente.
Kyuubi: “ma certo che ti odiano,
vuole solo ingannarti!”
Naruto strinse gli occhi e si
allontanò da Tsunade, facendo intuire alla donna che
c’era qualcosa che non andava.
Tsunade: ma no! Tutti noi siamo
tremendamente preoccupati per te e non sai quanto ci ha fatto stare in ansia
non sapere dove eri per tutto questo tempo!
Kyuubi: “sta mentendo”
Naruto continuava a stringere gli
occhi e si portò le mani alla testa. Tsunade afferrò
le mani del ragazzo e gliele strinse.
Tsunade determinata disse: Naruto, guardami negli occhi e concentrami su di me ok? Naruto?
Naruto alzò lo sguardo verso di
lei.
Tsunade: qualsiasi cosa ti stia
dicendo non devi crederle.
Naruto abbassò nuovamente lo
sguardo.
Tsunade: cosa ti sta dicendo?
Naruto esitò un attimo: che tutto
quello che mi dici è una menzogna!
Tsunade sospirò: Naruto come te lo devo dire che è la verità?-silenzio-
d’accordo, mettiamola così! Secondo te è più probabile che dica la verità io o
un demone che vuole liberarsi dalla sua prigionia con qualsiasi mezzo?
Naruto tornò a fissare Tsunade: lo so…lo so, che dici la
verità. Ho sempre saputo che voi mi volevate bene, ma quella voce… continuava a ripetermi che non era vero, che ero solo
al mondo. Me lo diceva in continuazione, di giorno, di notte…
Tsunade: e alla fine ti ha
convinto che era così, vero? –Naruto annuì- tu non
ascoltarla! Sei benissimo capace di farlo. Quante volte non hai dato retta a me
o a Iruka o a KakashI? Fai
la stessa cosa con lei!
Naturo sorrise anche se debolmente
poi bisbigliando chiese: Sasuke?
Tsunade sorrise, sapeva che in
fondo era preoccupato a morte per il suo compagno: sta bene! i danni da te
provocatogli non sono così gravi come credi! È già arzillo come se non fosse
successo niente!
Naruto sorpreso: ma come è
possibile? Ero arrivato praticamente alla fine del funerale del deserto,
dovrebbe avere praticamente tutte le ossa rotte!
Tsunade: io un idea ce l’avrei!
Naruto la guardò non capendo cosa
volesse dire.
Tsunade: non ti viene in mente? In
quel momento eri posseduto da Kyuubi, ma hai comunque
lottato per impedire che venisse fatto male al tuo compagno di squadra. non ci
sei riuscito mettendo a tacere la volpe, ma hai limitato i danni di parecchio.
Naruto era sorpreso, non si era
accorto di aver lottato contro la volpe.
Tsunade: come vedi non sei così
debole come credi! Devi solo voler essere te stesso e Kyuubinon potrà avere il sopravvento su di te!
Kyuubi: “chiudi il becco stupida
che non sei altro! Cosa ne vuoi sapere tu?”
Naruto: in questo momento ti sta
insultando sai?
Tsunade fu un attimo sorpresa poi
aggiunse: cosa ti avevo detto? –disse con tono di rimprovero-
Naruto: non è così facile! La sua
voce continua a rimbombarmi nella testa e –abbassò la testa- non so se ci
riuscirò!
Tsunade: ci riuscirai, abbi solo
fiducia in te!
Detto questo Tsunade si alzò dal
letto: Adesso ti lascio stare tranquillo!
Fece qualche passo, ma…
Naruto disse piano: nonna-Tsunade non andare! –Tsunade
si girò a guardare il ragazzo, il quale aveva abbassare la testa per nascondere
un po’ l’imbarazzo- ehm…lo so che non sono un bambino
che ha bisogno di qualcuno che gli tenga la mano, ma ti prego…non
andartene. Non voglio rimanere solo…di nuovo!
Tsunade sorrise dolcemente, in
quel momento Naruto sembrava veramente un bambino,
quel bambino che non era mai stato.
Tsunade: va bene! rimarrò
volentieri. Ci sarò sempre per te Naruto! però
promettimi che domani uscirai da qui e ti vedrai con i tuoi amici!
Naruto scosse la testa: no! Non ne
ho il coraggio! Ti prego non chiedermelo! Io…
Tsunade: te lo chiedo eccome! Non
potrai nasconderti per sempre! Devi rimediare ai tuoi sbagli, se no come puoi
definirti un ninja. Un vero shinobi affronta le
avversità che si trova davanti!
Naruto: ma non credo di essere
pronto a sopportare i loro sguardi –chinò la testa- ho paura di quello che
possano pensare di me-
Tsunade: andrà tutto bene! –si
sedette nuovamente sul letto- ci sarò io con te, va bene?
Naruto annuì poi tornò a fissare
il pavimento: nonna Tsunade! –la donna lo guardò- ti prego,
non rinunciare a essere Hokage per colpa mia!
Tsunade venne presa alla
sprovvista, non sapeva cosa rispondere.
Naruto tornò a guardarla: Iruka-sensei mi ha detto che volevi dare le dimissioni
perché non eri riuscita ad aiutarmi, ma ora mi sei stata di grande aiuto,
quindi non vedo il motivo per cui dovresti rinunciare!
Tsunasa abbassò la testa: Narutoio…
Naruto: un ninja affronta sempre
le avversità che si trova davanti, me lo hai appena detto. Ti rimangi la
parola? –disse serio-
Tsunade scosse la testa.
Naruto : allora promettimelo!
Tsunade stette in silenzio un
attimo a pensare, poi riprese: d’accordo, te lo prometto!
Naruto le sorrise e Tsunade ricambiò.
Tsunade: ora però dormi, sarai
stanco.
Naruto scosse la testa: non voglio
dormire! Non voglio darle nuovamente la possibilità di soggiogarmi!
Tsunade: e allora cosa hai
intenzione di fare? Non dormire mai più?
Naruto: se è necessario! Gaara ci riesce, posso farcela anch’io!
Tsunade sospirò: si, ma ti
ritroverai due brutte occhiaie e farai scappare tutte le ragazze, compresa Hana!
Naruto la guardò spaventata.
Tsunade sorrise: prometto che se
ti vedo agitarti, ti sveglio!
Naruto annuì e si stese sul letto
e si addormentò velocemente. Quella notte realmente la volpe non disturbò i
sogni del biondino, probabilmente sentendosi minacciata dalla presenza del 5° Hokage.
Ecco il 14° capitolo, che ne pensate? Sono due giorni che sto su questo capitolo ferma a pensare a come impostarlo. È stato più faticoso che descrivere le lotte, parte in cui non mi ero mai cimentata. Mah spero di aver combinato qualcosa di buono…a voi il giudizio….fatemi sapere!Ciaoooo! Risposta a Zelgadis91: Come detto nel primo capitolo naruto ha 12 anni, quindi la storia si ambienta nella prima stagione (anche se preferisco il Naruto della serie shippuunden XD, ma ritengo che il legame con i compagni sia troppo forte a questo punto e quindi un rancore crescente nei loro confronti mi sembrava una cosa abbastanza improbabile).
volevo precisare che non tengo conto di molte cose che sn successe nell’anime, quindi se qualcuno dei personaggi ha qualche attacco che imparerà in futuro, non andare a rivederti l’intera serie solo per essere certo di nn esserti perso qualche passaggio…sn io che ho la mente un po’ bacata (e anke se su molte tecniche mi sn soffermata a lungo xke indecisa di usarle, alcune nn ho potuto evitarle per far accadere ciò che mi ero prefissata). Inoltre per i ninja della foglia c’è un mese di allenamento in cui non si sa cosa sia accaduto, chissà cosa possono aver combinato in quel periodo. È vero che Naruto sta diventando molto forte, ma questa potenza è bilanciata dalla sua momentanea debolezza di forza di volontà e facendogli utilizzare il funerale del deserto volevo creare un collegamento col vecchio Gaara.
Cmq tu mi leggi un po’ troppo nel pensiero (cosi mi obblighi a dover inventarmi qualcos’altro) ma per fortuna non hai indovinato quello che voglio far accadere a Naruto…così posso ancora sorprenderti ihihih! Se no che gusto c’è?
O.O…Naruto? morto? NOOOOOO! (Io che mi dispero) Naruto nn morireeeeee! …pero potrei anche pensarci ihihi! (COOOSA? Ma ti si è fuso il cervello??? Narutooooo!!! T_T ndHana) CIAOOO!
La mattina seguente Naruto si
svegliò abbastanza presto. Si sentiva un po’ confuso e inoltre aveva la testa
che gli pesava. Tsunade che era stata al suo fianco
tutta la notte, si era addormentata su una poltroncina vicino al letto del
ragazzo. Il mattino era arrivato troppo in fretta e Naruto
non si sentiva pronto per affrontare tutti o suoi compagni. Avrebbe voluto nuovamente
scappare, ma aveva imparato che non serviva a niente. da quando era andato via
da Konoha, le cose erano solo peggiorate. Il ragazzo rassegnato,
si alzò e senza svegliare la donna e si recò in bagno. Passarono pochi minuti,
che qualcuno apri la porta dell’appartamento e svegliò la donna.
…: buongiorno! Uhm? Scusa, non la volevo svegliare!
Tsu:salve Kakashi!-
guardo verso il letto e lo trovò vuoto e agitandosi chiese- dov’è Naruto?
Si senti il rumore dell’acqua che scendeva dal rubinetto.
Kak: in bagno dire! –Tsunade si rilassò- nervosa?
Tsu: un po’! sono preoccupata per Naruto!
Kak:capisco! Ci troviamo un po’
tutti in quella situazione. –ci fu un attimo di silenzio- come è andata ieri
sera?
Tsu: piuttosto bene! era
spaventato, gli serviva qualcuno che lo confortasse e lo aiutasse ad avere più
fiducia in se stesso. Però il bijuu non gli datregua. Lo assilla giorno e notte!
Kak: uh…non
c’è un modo per farla stare buona?
Tsunade scosse la testa: se ci
fosse avremo già fatto qualcosa in passato. Purtroppo solo lui calmarlo non
dandogli retta.
In quel momento Naruto uscì dal
bagno. Non disse nulla, ma restò a fissare i due. Sembrava quasi che la
depressione della sera prima fosse tornata.
Kak: salve Naruto!
Naruto salutò facendo solamente un
cenno con la testa, poi si diresse al tavolo, presente nella stanza. La casa
non era grande, solo una stanza con un bagno, ma per un ragazzo andava
benissimo. Naruto aveva appoggiato la testa sul
tavolo.
Tsu: cos’hai?
Naruto: niente…solo
un po’ di mal di testa!
Tsu: lo credo bene! è normale dopo
uno sfogo come quello di ieri sera.
Kak: ho io il rimedio giusto! -
provo a tirarlo su di morale, mettendogli davanti una busta-
Kak: ho preso qualche brioche per
colazione! Ti assicuro che sono molto buone e inoltre riempiono di energia.
Naruto non disse niente e fu
quindi Tsunade a parlare.
Tsunade sorrise: grazie kakashi! Ti fermi a far colazione con noi?
Kak: ho già mangiato, ma una
brioche in più non mi farà del male! Però voglio quella al cioccolato!
Tsu: -.-“ a volte sei peggio di un bambino, fai scegliere
prima Naruto almeno!
Naruto continuava a tenere la testa
appoggiato al tavolo ea mantenere il
silenzio. Qualche minuto più tardi, quando Tsunade e Kakashi cominciarono a preoccuparsi, il biondino disse:
sembra che…per attirare l’attenzione di qualcuno,
bisogna arrivare ad uccidere…
Quella frase lasciò spiazzati i presenti. Naruto alzò lo sguardo e si accorse degli sguardi sorpresi
dell’hokage e del maestro. Naruto
abbassò la testa nuovamente: forse avrei dovuto evitare dire una cosa del
genere.
Tsunade: eeeeeh…infondo
è anche colpa nostra! –un attimo di pausa- ora facciamo colazione e…poi sai cosa dovrai fare?
Naruto la guardò con uno sguardo
supplichevole.
Tsu: è innutile
che mi guardi così, ne abbiamo parlato ieri!
Kakashi non capendo, chiesedi cosa stessero parlando. Dopo che Tsunade mise al corrente il ninja, tornò a rivolgersi al
biondino.
Tsu: Naruto,
so che tu continui a credere che adesso i tuoi compagni ti odino e ti temano,
ma credimi non è così!
Kakashi intervenne: Tsunade ha ragione! quando sono tornato in albergo, non
hanno fatto altro che chiedermi di te!
Naruto li guardava ancora un po’
scettico, ma alla fine si arrese: eeeeh d’accordo! Ma
Sasuke sarà il primo.
Quando i tre arrivarono in ospedale, solo Naruto ottenne il permesso di recarsi nella stanza di Sasuke. Non era ancora l’orario di visita, ma Tsunade era riuscita a convincere l’infermiere di guardia a
lasciarlo passare. Quando Naruto si ritrovò davanti
alla porta del moro però, non ebbe il coraggio di bussare. Aveva paura. Come
avrebbe reagito Sasuke alla sua presenza? Temeva di
rincontrare quegli occhi pieni di odio nei suoi. Sasuke
però si accorse che c’era qualcuno fuori dalla porta e diede l’ordine di
entrare. Naruto a quel punto si vide costretto a
varcare la soglia della sua stanza, ma continuò a tenere lo sguardo basso. Sasuke stava facendo delle flessioni per tenersi in
allenamento, ma quando alzò lo sguardo, fu sorpreso di vedersi il biondino
davanti.
Sasuke: N-Naruto?
–sospirò- ero già pronto a sentire le lamentele dei medici di questo posto! Non
si può nemmeno respirare qui dentro.
Naruto non disse niente e continuò
a tenere la testa bassa. Era piuttosto teso e Sasuke
se ne accorse.
Sasuke: hai intenzione di rimanere
li fermo tutto il giorno? –disse con il suo solito tono serio- fa come vuoi!
Naruto finalmente trovò il
coraggio di parlare e alzò lo sguardo per fissarlo negli occhi: mi dispiace!
Ci fu un silenzio interminabile. Naruto
si aspettava di ricevere qualche insulto e di essere cacciato via in qualche
modo. Infondo dopo aver quasi ucciso un suo compagno, gli si presentava davanti
dicendogli solo mi dispiace. Se gli avesse inferto dannipiù gravi, una semplice scusa non sarebbe
bastata per rimediare.
Sasuke scosse la testa: perché dovrei
accettare le tue scuse? –Naruto abbassò la testa, era
logico che non lo perdonasse- …sono io che dovrei
scusarmi con te!
Naruto alzò di scatto la testa e
tornò a fissare il suo compagno: C-cosa?
Sasuke sospirò: è vero! Quello che
è successo è anche colpa mia! Si vedeva che eri nervoso nell’ultimo periodo e
io non ho fatto altro che gettare legna sul fuoco e…
farti rivivere la tua vita in solitudine e stato per te l’apice della
sopportazione.-pausa- Anch’io avrei reagito così! Anzi se vuoi saperlo, credo
che, se nessuno fosse intervenuto, avrei finito di pronunciare la tecnica.
Naruto lo guardò ancora in
credulo. Chi era il ragazzo davanti a se? Non era il solito Sasuke.
Naruto strinse i pugni: tu mi stai
prendendo in giro! –Sasuke rimase sorpreso- tu non
accetteresti mai un affronto simile come se niente fosse. Sei sempre stato un
tipo vendicativo.
Sasuke gli diede le spalle:
qualche volta bisogna anche ammettere i propri errori.
Naruto annuì: Ma in questa storia
siamo entrambi colpevoli. E non è da te
rimanere li impassibile. A quest’ora me l’avresti fatta pagare. Possibile che
tu non senta il minimo desiderio di colpirmi e di farmi provare quello che hai
provato tu? –disse ad alta voce-
Naruto si ritrovò a terra con le
braccia sullo stomaco a tossire. Sasuke l’aveva
colpito con un forte pugno.
Sasuke: ora che ti ho colpito ti
senti meglio? –lo fissò- Volevi che ti colpissi così ti saresti sentito meno in
colpa, vero? sei sempre la solita testa quadra!
Naruto: ora ti riconosco couff!
Tsunade e Kakashi
sentendo all’interno della stanza degli strani rumori entrarono e videro Naruto a terra. Kakashi non disse
niente, si aspettava una lite fra i due.
Tsu: Naruto!
- Tsunade cercò di avvicinarsi per controllare le
condizioni del biondino. – Sasuke non dovevi farlo!
Naruto: NO! Nonna Tsunade è tutto apposto! Sono stato io a volerlo!
Tsunade e Kakashi
rimasero sorpresi. Sasuke allungo la mano verso Naruto e lo aiutò ad alzarsi.
Sasuke: Comunque è vero, una parte
di me voleva fartela pagare, ma non si risolve niente con la violenza. Se c’è
qualcosa che ho imparato dall’incontro è questo.
Naruto sorrise: allora
abbandonerai la tua sere di vendetta verso Itachi?
Sasuke: Mai! Lui non se la potrà
cavare con un pugno nello stomaco! –si girò dall’altra parte-
Naruto con una smorfia di dolore:
un pugno ben assestato però!
Sasuke sorrise: se dovevo
colpirti, dovevo farlo bene, non credi?
Tsunade e Kakashi
avevano rinunciato a capire i due ragazzi, ma finche non si uccidevano a
vicenda, potevano lasciarli fare. Tsunade dopo aver
fatto chiarire i due ragazzi, prese la parola.
Tsu: dunque ragazzi! Ho ottenuto
il permesso per farvi ripetere l’incontro!
Sasuke: Io non parteciperò! È Naruto il vincitore, io sono stato sconfitto!
Naruto: No! io abbandono l’esame! Ho
sconfitto Sasuke, ma non con le mie forze, ma con
quelle di Kyuubi! Quindi non mi ritengo né vincitore,
né all’altezza di diventare Chuunin.È giusto che sia Sasuke
a continuare!
Sasuke rimase sorpreso, ma cercò
far cambiare idea al suo amico: Naruto! anche senza Kyuubi avresti vinto tu! È difficile per il mio orgoglio
ammetterlo, ma mi hai battuto! Quindi è giusto che sia tu ad andare avanti!
Naruto scosse la testa: non voglio
una vittoria per mano di quella volpe. Non possoconsiderarmi un ninja se non sono in grado di
proteggere le persone che amo. Non lo posso accettare! Quindi consideratemi
fuori!
Tsu: sei sicuro Naruto?
Naruto annuì. L’hokage si girò poi verso Sasuke,
il quale con un cenno della testa le fece capire che nemmeno lui sarebbe andato
avanti.
Kakashi appoggiò la mano sulla
spalla di Naruto: hai fatto una scelta che ti rende
onore! - Naruto lo guardò e non disse niente. per lui
era stata una decisione difficile, ma non poteva permettersi di andare avanti
per mezzo di capacità non sue.
Naruto uscì dall’ospedale insieme
a Kakashi, mentre Tsunade
era rimasta a verificare le condizioni di Sasuke.
Ormai il ragazzo stava bene e l’indomani avrebbe potuto lasciare l’ospedale.
Durante il tragitto Naruto si sentì chiamare. Si girò
verso la direzione da cui proveniva la voce e vide Sakura che correva verso di
lui.
Sakura: NARUTOOO! –gli saltò al collo e iniziò a piangere-
dove sei stato fino adesso? Perché sei scomparso così! Mi hai fatto stare in
pensiero!
Kak: non è scomparso, era
semplicemente nel suo appartamento –Sakura lo guardo storto- chiedo scusa! ^^”
Naruto: ecco…io…dovevo
starmene per conto mio! Avrei potuto fare del male a qualcuno! E…-abbassò la testa- due persone sono già sufficienti! Devo
scusarmi anche con te Sakura per averti fatto del male quella volta nel bosco.
Sakura scosse la testa: è tutto dimenticato, non pensiamoci
più!
Naruto era sorpreso, come facevano
tutti a passare sopra alle sue azione come se niente fosse.
Naruto: non capisco! –Sakura lo
guardò interrogativamente- perché tu, Sasuke, Kakashi e Tsunade non mi odiate? Come
è possibile che…
…: perché mai dobbiamo odiare un compagno di squadra?
Naruto: Shikamaru!
Ragazzi! – tutti i ninja della foglia erano li. Li guardò tutti negli occhi.
Nessuno di loro lo disprezzava, ma erano tutti contendi di vederlo-
Kiba: vedo che per fortuna stai
bene?
Hinata: e-ravamo c-osì in
pensiero, Naruto-k-kun! –disse nervosamente-
Ino: lo credo bene! –disse fingendosi
arrabbiata- ti sembra il modo di comportarsi? Scomparire senza dare più notizie
di te?
Chouji mangiando un panino disse: Ino ti aveva già immaginato compiere qualche sciocchezza!
Naruto:- chinò la testa- in
effetti un pensierino ce l’ho fatto!
Kakashi: chiamalo pensierino! Hai
davvero pensato di toglierti la vita! Se non fossimo venuti io e Tsunade chissà ora dove saresti!
Tutti rimasero sconvolti.
Sakura: non ci credo! Non può essere vero, Naruto!
Naruto non disse niente, abbassò
semplicemente la testa. Si vergognava da morire.
Neji arrabbiato: cosa pensavi di
risolvere in quel modo?
Naruto: non avrei dato più
fastidio a nessuno e non avrei più fatto del male ad anima viva.
Shikamaru: non avresti fatto del
male a nessuno eh?
Ino: allora noi? Siamo nessuno per
te?
Tenten: credi davvero che noi
saremmo stai felici se te ne fossi andato?
Naruto: credevo che non ve ne
sarebbe importato niente! kyuubi non ha fatto altro
che ripetermi questo da quando me ne sono andato…e
alla fin,e le ho creduto. Mi dispiace ragazzi!
Sakura: sei uno stupido – gli urlò- come hai potuto darle
retta? come hai potuto credere che noi non tenessimo a te? Naruto
se tu fossi morto io…io…. Se tu sparissi, non so cosa
farei senza di te! Narutoio…io
ti amo…-lo abbracciò- non potrei stare senza di te! Ti
prego non pensare mai più a una cosa del genere.
Rock Lee pensò:” NOOOO! Sakura-chan!
Sigh! Mi hai spezzato il cuore” T-T
Naruto non poteva credere alle sue
orecchie. Gli avevano detto che Sakura era innamorata di lui, ma sentirselo
dire dalla ragazza in questione, gli
aveva provocato tutt’altra reazione. Adesso come si sarebbe dovuto comportare? Infondo
lui amava Hana. Voleva bene anche a Sakura, ma in
quel momento capì di considerarla solo la sua più grande amica, ma niente di
più. Naruto alzò los guardo
e vide che a pochi metri dal gruppo c’era una persona che li osservava e che
aveva sentito tutto.Quella persona poco
dopo andò via correndo.
Naruto si stacco dall’abbraccio di
Sakura: Sakura…io, mi dispiace, ma…io
amo Hana! Lo so che ho sempre detto che mi piacevi,
ma mi sono reso conto che ti considero la mia migliore amica non di più e mi
chiedose…potrai
accettarlo!
Sakura abbassò la testa: si…lo so,
ma volevo fartelo sapere! Comunque adesso che te l’ho detto, non cambierà
niente tra di noi vero? io e te saremo sempre amici vero?
Naruto annuì: ora scusate, ma ho
una cosa da fare!
Shikamaru: d’accordo, ma stasera
vieni a cenare in albergo con noi? È da un sacco di tempo che tutto il gruppo
non si raduna!
Naruto: ok,ma mancherà Sasuke! Portiamo da mangiare qui all’ospedale e mangiamo
tutti insieme!
Sakura sorrise: si! la trovo una buona idea!
Naruto: allora a dopo ragazzi!
Naruto corse alla ricerca della
persona che era corsa via, ma non sapeva dove cercarla. Ad un tratto…
…: Narutooo!
Naruto si girò: Iruka-sensei!
Iruka: Naruto!
stai bene! che sollievo! Mi hai fatto stare in ansia!
Naruto si scusò e gli spiegò tutto
quello che aveva passato, ma gli disse che ora si sentiva meglio, soprattutto perché
tutti gli avevano dimostrato di tener veramente a lui.
Iruka: avresti dovuto saperlo
anche prima, senza arrivare a questi livelli –disse con falso tono di
rimprovero-
Naruto: si, inizialmente lo sapevo,
poi quella certezza ha incominciato a vacillare! … è difficile credere che
tutti ti amino, quando tutto attorno a te ti fa credere il contrario! Mi sentivo
come se fossi dentro a un tunnel buio, con una luce in lontananza! Più cercavo
di raggiungerla, più essa si allontanava e alla fine, mi sono arreso! Mi sono
fatto soggiogare dalla volpe, le ho dato retta, ho creduto alle sue bugie e infine
l’odio verso tutto mi ha fatto diventare cieco.
Iruka lo accarezzò sulla testa: l’importante
è che tutto sia finito per il meglio! Ma promettimi che la prossima volta che
ti ritroverai nuovamente in quel tunnel, verrai a parlarne con me! Farò di
tutto pur di aiutarti ad uscire. D’accordo? Tutti abbiamo bisogno di un
sostegno e non bisogna vergognarsi o sentirsi debole.
Naruto annuì: d’accordo! –Naruto cambiando argomento chiese al suomaestro- Ehm Iruka-sensei
per caso ha visto Hana?
Iruka ci rifletté un attimo :se ti
riferisci alla tua ragazza, mi è sembrato di vederla nel giardinetto qui
dietro!
Naruto lo ringraziò e dopo averlo
salutato, raggiunse la ragazza. Hana era seduta al
solito posto. Sulla sua altalena. Sua perché ogni volta che c’era qualcosa che
non andava, era perennemente li. Quel luogo per lei era collegato alla sua
infanzia e a bei momentie a ricordare
quegli attimi, in cui era ancora una bambina, con l’unica preoccupazione di
giocare, la aiutavano ad alleviare un po’ dalle sue sofferenze.
Naruto: Hana!
–la chiamò-
Hana quando vide che era Naruto, si alzò di corsa e cercò nuovamente di scappare, ma
il biondino l’afferrò per un polso prima che si allontanasse troppo.
Naruto:no, ti prego non scappare!
Hana si girò a guardarlo. Aveva le
lacrime agli occhi.
Hana: Ero venuta a trovarti, ma
non avendoti trovato in casa, sono venuta a cercarti e…
Naruto: …quando
mi hai trovato,mi hai vista abbracciato
a Sakura. Ma ti posso garantire che non è quello che credi!
Hana continuando a piangere disse:
come può non esserlo? Voi due eravate abbracciati e lei ti ha detto chiaro e
tondo che ti ama!
Naruto:hai sentito anche me dire
che l’amo?
Hana distogliendo lo guardo dal
biondino: me ne sono andata prima di sentir…
Hana non potè
finire la frase che Naruto la baciò. A parole
probabilmente non sarebbe riuscita a convincerla che le apparenze l’avevano
ingannata, ma sperava con quel gesto, di riuscire a dimostrarle che amava solo lei.
Naruto: ora mi credi che non c’è
niente fra me e Sakura, se non un legame di amicizia?
Hana: per lei c’è molto di più!
Naruto: si, ma non per me! Sei solo
tu la ragazza che amo!
Hana sorrise e arrossì.
Hana: ehm…non
ti ho chiesto come stai!
Naruto: sto bene, ma la prossima
volta che qualcuno me lo chiede lo faccio fuori!
Hana sorrise: te l’hanno chiesto
in cento vero? –Naruto annuì- erano tutti
preoccupati!
In quel momento altre due ragazze arrivarono al giardinetto.
Erano Gin e Sora.
Gin: ehi piccionicini! Siamo di
troppo per caso?
I due arrossitono.
Sora: ciao Naruto! come stai?
Naruto alzò gli occhi al cielo,
mentre Hana scoppiò a ridere, lasciando di stucco le
sue amiche che non capivano il motivo del loro atteggiamento.
Ora che aveva chiarito, con i suoi compagni e con Hana,
a Naruto non restava che mettere in chiaro le cose
con Gaara.
Capitolo 15° finito! Ciò messo più tempo del previsto, ma
ultimamente la mia ispirazione è andata un po’ in letargo. Grazie a tutti
coloro che hanno la pazienza di leggere le creazioni della mia mente malata e grazie a: NaSachan; Capitatapercaso; numb91; Zelgadis91; Shioli; YUKO CHAN;
HinaNaru; crhystal; alletta; sousukesagara;lamagica; di aver recensito, chi sempre e chi nel corso
della storia, dandomi fiducia in me stessa e anche ottimi consigli per rendere
migliore la storia! mi avete incoraggiata a non arrendermi alle prime difficoltà! Grazie graziegrazie!
AH e ovviamente anche sta volta fatemi sapere cosa ne pensate! alla prossima CIAUUUUUUUU ^^
La serata
con i propri compagni passò tranquillamente per Naruto.
Il ragazzo sembrava esser tornato quello di sempre, vivace e pasticcione. Tutti
quanti ridevano e scherzavano, compreso lui. Ma non mancavano i momenti in cui
il biondino, si fermava a pensare a come fosse possibile, che i suoi compagni
gli avessero perdonato tutto. Infatti era stato enormemente sgarbato con loro e
essi non sembravano volerglielo rinfacciare in qualche modo. Volevano tornare a
essere un gruppo unito, come prima che iniziasse tutto.Questa era l’amicizia. Aiutarsi l’un l’altro,
senza chiedere niente in cambio;perdonare gli errori commessi; bisticciare qualche volta, ma senza darci
troppo peso. Quante volte in passato aveva litigato con Sasuke
per il suo modo freddo di trattare Sakura o a causa della sua presunzione. Una piccola
lite, due pugni qua e là e poi tutto tornava normale. Niente rancore e di nuovo
pronti ad aiutarsi nei momenti di pericolo durante le missioni.
A volte infatti si domandava da dove uscisse tutto quell’odio nei confronti del
suo compagno di squadra. Sapeva che era colpa della volpe, ma non poteva
credere che kyuubi fosse in grado di creare un
sentimento simile dal nulla. Qualcosa esisteva già infondo al suo cuore, ma non
se n’era mai reso conto.
i suoi compagni, un po’ come se intuissero i pensieri del ragazzo, lo
richiamavano all’attenzione cercando di coinvolgerlo nei loro giochi e
conversazioni. Hana non era presente. Naruto
l’aveva invitata, ma la ragazza rifiutò di aggregarsi a loro. Era giusto che il
ragazzo trascorresse del tempo con i suoi compagni senza la propria ragazza tra
i piedi. Era una rimpatriata dei ninja del villaggio della foglia e lei non
voleva essere la “terza” incomodo.
La stessa
sera a casa di Sora si stava tenendo un pigiama party. Le ragazze avevano
pensato di organizzarlo in quella serata, senza un minimo di preavviso,
sperando di tirare su di morale Hana, la quale da un
po’ di tempo era sempre giù di morale. Prima era preoccupata per Naruto, ma ora che tutto era risolto, cosa c’era che non
andava?Hana
adorava i pigiama party. Era un momento dedicato solo a loro. un momento per
stare sola con le sue due migliori amiche, senza essere sporche di fango o
emanare cattivi odori a causa dell’allenamento. Proprio per questo a Gin e Sora
venne in mente di tenere una festicciola, speravano in questo modo di vedere
nuovamente sorridere la loro amica.
Gin non
potendo più vedere il broncio sul viso di Hana decise
di chiederle direttamente cosa non andava. Erano amiche, si sarebbe confidata
si certo: Ehi Hana! Ci dici cosa non va? È da un po’
che sei sempre mogia, mogia!
Sora: ormai
hai chiarito le cose con Naruto, o sbaglio?
Hana scosse la testa: no, no! fra di noi è tutto a posto!
Sora: ha
ancora problemi con i suoi compagni e la cosa ti preoccupa?
Gin: ma no!
anche con loro le cose sono sistemate! Infatti adesso è con loro no?
Hana abbassò la testa: è questo il punto! Sia chiaro, sono
contenta che abbia fatto pace con i suoi amici di Konoha,
ma ora cosa lo trattiene più qui?
Gin: ho
capito!...no…qualcuno mi spieghi per favore!
Sora
sospirò e non la calcolò nemmeno, ma tornò a rivolgersi alla ragazza dai
capelli castani che stava stringendo a se un cuscino rosa a forma di gatto: hai
paura che ora Naruto torni al suo villaggio?
Hana strinse ancora di più il cuscino a se e annuì: non
voglio che se ne vada!
Gin: ma
scusa, non puoi dirglielo chiaro e tondo? Vedrai che resterà!
Hana scosse la testa: se rimarrà deve essere una decisione
esclusivamente sua. non voglio costringerlo!
Gin: ma perché
no? lui ti ama giusto? E tu ami lui, qual è il problema?
Hana: proprio per questo! Se io lo amo davvero, non posso
costringerlo a fare quello che voglio io, sarei solo un’egoista. Dovrò accettare
la sua decisione, qualunque essa sia!
Sora: ma tu
saprai sopportare una relazione a distanza?
Hana: non lo so! L’unica è vedere come andranno le cose!
Intanto a Konoha qualcosa di strano stava accadendo.Qualcuno era riuscito ad entrare nel
villaggio dall’ingresso principale, senza incontrare la resistenza dei ninja
che stavano di guardia. Infatti c’era voluto poco per farli tacere, anche se
non troppo perché uno di loro diede l’allarme. I due individui però nonsi fermavano di fronte a nulla. Non avevano
intenzione di eliminare nessuno, se non fosse stato necessario, ma avrebbero
potuto benissimo cambiare idea, se non gli fosse stata consegnata la cosa che
cercavano. Shizune era rimasta sola a guardia del villaggio
e dopo aver visto che i vari tentativi
dei ninja, che si trovavano Konoha, erano stati
inutili, decise di mandare un biglietto al villaggio della sabbia in cerca di
aiuto da parte dei diversi jounin del villaggio che
al momento si trovavano li.
La mattina
seguente Naruto decise di andare a parlare con Gaara. Si diresse al solito campo in cui si allenavano, ma
non era presente anima viva. Decise così di andare direttamente a casa sua,
dove Kankuro e Temari
furono felici di rivederlo. Dopo aver chiarito anche con loro, il ragazzo
domandò di Gaara, ma i fratelli non sapevano dove
esso era andato a cacciarsi. Naruto si stava quasi
per arrendersi, ma improvvisamente si ricordò del luogo in cui Gaara amava recarsi per ammirare, dall’alto, la vastità del
deserto. infatti fu li che lo trovò. Gaara si era
accorto della presenza di Naruto anche senza essersi
voltato. Ma non disse niente. Rimase fermo nella sua posizione con le braccia
conserte. Il suo sguardo era gelido, come quello di un tempo. Il ninja della
foglia affiancandosi a lui se ne accorse e fu intimorito da questo. Fra tutti
forse era Gaara l’unico che lo detestava. Ma non gli
dava tutti i torti. Infondo lo aveva deluso, ma vedendo la reazione degli
altri, in cuor suo sperava che anche Gaara lo
perdonasse.
Il ragazzo
continuò a non muovere un muscolo. Continuò a guardare dritto davanti a se. Sembrava
proprio che non volesse più saperne di lui. O forse voleva semplicemente
punirlo. Avrebbe scoperto presto il perché di questo suo atteggiamento.
Naruto: Gaara so di essermi
comportato da stupido e so di non meritarmi il tuo perdono, ma ti prego di
qualcosa!
Finalmente Gaara si decise a parlare, ma continuò a non guardare il
ragazzo: a cosa servirebbe? Non mi daresti ascolto!
Naruto abbassò la testa: lo so! Sono stato un idiota. Non volevo
ammettere di aver bisogno di aiuto! Pensavo di avere tutto sotto controllo e di
riuscire a cavarmela da solo!
Gaara: hai ottenuto proprio un buon risultato! –gli disse
con un tono distaccato-
Naruto: so di averti deluso e che ce l’hai con me. Non
chiederò il tuo perdono, so di non meritarmelo. Volevo solo dirti che mi
dispiace.
Gaara si voltò a guardare il ninja biondo: non ce l’ho con
te Naruto! –Naruto rimase
sorpreso- ce l’ho con me stesso!
Naruto non capiva: c-come?
Gaara: in passato mi sei stato di grande aiuto. Volevo ricambiare
il favore, starti vicino e aiutarti in questo momento buio per te… ma ho fallito! Non so come potrò guardarti in faccia da
oggi in poi–abbassò la testa- se fossi stato più determinato forse, sarei
riuscito a darti quello di cui avevi bisogno, conforto, sicurezza e magari
avrei potuto evitare che tu…
Naruto non lo lasciò finire e con tono di rimprovero gli
disse: non dire stupidaggini! Tu hai cercato di avvisarmi e di aiutarmi, ma non
ti ho dato retta. Non volevo essere aiutato. –si addolcisce- Gaara la colpa non è
tua! Io non ti ritengo minimamente responsabile per ciò che è avvenuto e non voglio
assolutamente che tu ti consideri tale. Sono solo io ad aver colpa in questa
faccenda! Hai capito? E voglio che tu mi risponda guardandomi negli occhi!
Gaara lo guardò e annuì: avrei voluto fare di più comunque!
Sapevo esattamente cosa stavi provando. Riconoscevo in ogni tuo sguardo, il
dolore che stavi provando. Era lo stesso che ho provato io…speravo
di riuscire a evitarti tanta sofferenza.
Naruto sospirò: dobbiamo accettare che è questo il destino
di un Jinchuuriki!
Gaara guardandolo gli chiese: tu hai accettato il tuo
destino?
Naruto: no! come dico sempre il destino si può cambiare, è
nelle nostre mani!
Gaara accennò a un sorrise: ora lo penso anch’io!
I due
ragazzi sorrisero e si strinsero la mano. Erano riusciti a chiarirsi tra di
loro e ora Gaara sapeva che non doveva avercela con
se stesso. Quando ci sono di mezzo i bijuu, è
difficile prevedere cosa accadrà. Ad un tratto il rosso vide in cielo, qualcosa
che si avvicinava al villaggio. Riconobbe subito l’uccello proveniente da Konoha e, avendo un spiacevole presentimento, avverti Naruto. Quest’ultimoappresa la notizia, diede l’allarme all’hokage
e insieme ad essa e al maestro Kakashi, si diressero
dal kazegake.
Tsunade aprì la porta dell’ufficio del Kazegake,
il quale accolse i tre dicendo loro che li stava mandando a chiamare.
Kaze: legga qua hokage- gli porse
il biglietto!
Tsunade riconobbe la scrittura di Shizune
e lo lesse attentamente: accidenti questa non ci voleva!
Naruto: nonna-Tsunade cosa sta
succedendo?
Tsunade seria rispose: il nostro villaggio è sotto attacco.
Kakashi, raduna tutti i ninja compresi i genin. Si ritorna a Konoha.
Kakashi: subito!- sparì in una nuvola di fumo.
Naruto: chi ha attaccato il villaggio? e cosa vogliono?
Tsunade: sono alcuni membri dell’akatsuki,
dicono che distruggeranno konoha se non gli consegnamo…-si fermò di colpo quando si accorse di aver
parlato troppo. Stava rileggendo la lettera e si era dimenticata di avere
accanto Naruto.
Naruto: vogliono me! Vero?
Tsunade non rispose e abbassò la testa. Naruto
anche se non ricevette risposta, sapeva che era così. Si ricordava ancora il
primo incontro con Itachi e Kisame.
Avevano detto chiaro e tondo che il loro scopo era catturare Kyuubi e successivamente anche tutti gli altri bijuu.
Naruto: verrò anch’io! –disse determinato-
Tsunade: no! tu resti qui al sicuro! Sai bene che vogliono
te, perché consegnarti in piatto d’argento?
Naruto: perché se vedono che io non ci sono, faranno fuori
l’intero villaggio e questo non posso permetterlo! Ho già creato abbastanza
guai, non voglio crearne ancora. –Tsunade lo guardò,
aveva uno sguardo triste in volto- non posso starmene qui al sicuro, mentre voi
rischiate la vita per me. E poi oltre a me cercheranno anche Gaara. Rimanendo qui, rimanderei solo la mia cattura, non
credi?
Tsunade annuì: ma Naturo io non
voglio che tu metta a repentaglio la tua vita. Potrebbero ucciderti!
Naruto sicuro di se disse: non lo faranno! Se gli serve kyuubi, non possono uccidermi e poi mica mi faccio
catturare così facilmente.
Passarono diversi
minuti, poi Kakashi riapparve e avvertì l’hokage che erano tutti pronti per partire. Tsunade e Naruto raggiunsero gli
altri e dopo aver detto loro che avrebbero dovuto affrontare il viaggio di
ritorno, anziché in tre, in due giorni, partirono immediatamente. Naruto non ebbe nemmeno il tempo di dare spiegazioni suoi
amici della sabbia.
I ninja
viaggiarono senza sosta. Solo quando ormai erano quasi arrivati a Konoha, decisero di fare un po’ di pausa. Una volta
arrivati al villaggio avrebbero dovuto combattere subito e non ci sarebbe stato
tempo per riposare. Dovevano farlo prima.
Finalmente
arrivarono a Konoha. Le strade erano deserte e c’erano
anche parecchi danni inflitte alle abitazioni che sorgevano intorno al palazzo
dell’hokage. Tutti si domandavano dove fossero finiti
tutti. Subito pensarono che tutti gli abitanti erano stati fatti evacuare, ma
la cosa risultava un po’ difficile, vista la situazione. I nemici arrivarono
improvvisamente e tutti i ninja presenti a Konoha
erano andati all’attacco. Nessuno aveva avuto il tempo di guidare gli abitanti
al sicuro.
I ninja si
diressero al palazzo dell’hokage. Tsunade
diede loro l’ordine di rimanere fuori, mentre lei, Naruto,
Kakashi e Iruka sarebbero
andati nell’ufficio dell’hokage. Aveva la netta sensazione
che l’akatsuki fosse li. infatti una volta entrati
nella stanza, trovarono Shizune legata a una sedia
con Kisame che le puntava al collo la sua arma, ma
non solo lui era presente nella stanza…
Itachi: bene, finalmente siete arrivati! –guardò il jinchuuriki- Salve Naruto! è da
un po’ che non ci vediamo!
Anche il 16
capitolo è andato! Volevo avvertirvi che non conosco molto l’akatsuki e quindi i personaggi potrebbero risultare
differenti dall’anime e manga, ma cercherò più informazioni possibili per
potermi attenere il più possibile ai personaggi, anche se qualche modifica
probabilmente ci sarà…come sempre ;-P. come
sempre grazie a tutti coloro che recensiscono e che mi seguono…viadorooooo!!! Ciao a presto e …recensiteeeee!!!
PGV 2: sn contenta che la storia ti piaccia! spero con questo
capitolo di aver risposto alla tua domanda!
Itachi:
bene, finalmente siete arrivati! –guardò il jinchuuriki- Salve Naruto! è da un po’ che non ci vediamo!
Naruto
lo guardò storto stringendo i pugni: Itachi! Di nuovo
tu!Lascia immediatamente andare Shizune!
Itachi:
d’accordo, ma solo se verrai con noi! –disse come se fosse la cosa più naturale
del mondo-
Shizune:
NO, NARUTO! NON PENSARE A ME, METTITI IN SALVO!
Kisame
-premette ancora di più la sua arma al collo della donna, facendole anche
male-ti conviene tacere, se non vuoi morire prima del tempo.
Tsunade
cercando di mantenere la calma: cerchiamo di ragionare!
Kisame:
ragionare su cosa? sapete qual è il nostro obbiettivo e lo otterremo!
Iruka
intervenne: scordatevelo, non vi daremo mai il ragazzo! Dovete prima passare
sui nostri corpi!
Itachi
mantenendo il suo sguardo serio e il suo atteggiamento freddo disse: per noi
non c’è nessun problema.
Naruto:
no!
Kakashi:
Naruto! –lo guardò sorpreso- cosa hai intenzione di
fare?
Naruto
sorvolò sulla domanda fattagli da Kakashi e si
rivolse a Itachi: verrò con voi, ma solo se
riuscirete a sconfiggermi!
Kisame
scoppiò a ridere: e speri di avere qualche speranza con noi? Pivello!
Itachi:
d’accordo! Accetto! –disse senza pensarci un attimo-
Naruto:
prima lascia andare Shizune!
Itachi
fece un cenno a Kisame per ordinargli di lasciare la
donna, la quale una volta libera corse verso gli altri. Tsunade
si preoccupò subito delle sue condizioni.
Shizune:
sto bene,signorina Tsunade,
ma ora non è di me che si deve preoccupare!
Iruka:
Naruto per favore non lo fare! Non puoi sconfiggerli!
Naruto:
so bene di non essere alla loro altezza, ma non posso permettere che vi
facciano del male per colpa mia…devo pur fare
qualcosa!
Kakashi
intervenne cercando di far cambiare idea al suo allievo: li affronteremo tutti
insieme, abbiamo più speranze! Ricordati che Itachi
mi ha messo fuori combattimento per interi giorni col suo sharingan!
Naruto
strinse i pugni: so benissimo a cosa vado incontro, ma ormai non posso tirarmi
indietro. Non potrei più considerarmi un ninja altrimenti!
Itachi:
allora? Avete finito di chiacchierare? Io sono pronto Naruto,
quando vuoi! –si girò verso il compagno- Kisame tu
occupati di loro, cerca di fare in modo che non mi mettano i bastoni tra le
ruote.
Kisame:
con immenso piacere ah ah ah!
Naruto:
bene fatti sotto! –si mise in posizione di attaccò-
Intanto i ninja che erano
rimasti fuori ad aspettare gli ordini dell’hokage, si
domandarono cosa stesse succedendo all’interno della costruzione. Ma non ebbero
tempo di preoccuparsi a lungo, perché una nuova minaccia si presentò loro. Un
uccello gigante sorvolava i cieli di Konoha. Era
strano, tutto bianco e senza una reale espressione. Sembrava quasi un peluche,
un peluche che in groppa portava qualcosa…o qualcuno.
Da quello stesso animale caddero altri piccoli esserini
che caddero vicino ai genin e jounin
della foglia, i quali si trovavano impreparati a una cosa del genere. Non
capivano cosa stesse succedendo, finchè…BOOOM…queiesserini tanto simili a piccoli insetti bianchi esplosero.
Non erano esplosioni molto forti, infatti ininja vennero semplicemente sbalzati via, senza provocare loro seri
danni. Infatti la persona responsabile di quegli attacchi voleva solo
divertirsi un po’. I ninja della foglia si alzarono immediatamente, capendo che
era una minaccia per loro e per il villaggio e si prepararono al loro attacco.
Asuma
chiese alla persona sopra l’uccello: chi cavolo sei? E cosa vuoi?
…: il mio nome è Deidara! Dovreste sapere bene cosa voglio…iljinchuuriki, ma dato che se ne stanno occupando i
miei colleghi, direi che posso giocare un po’ con voi!
Kurenai:
anche lui appartiene all’organizzazione dell’akatsuki.
Ragazzi state molto attenti!
Shikamaru:
a quanto pare hanno organizzato proprio un bell’attacco al villaggio!
Kiba:
già! Ed è nostro dovere fermarli! Giusto Akamaru? –il
cane rispose con un abbaio- bene prepariamoci! Moltiplicazione selvatica!
Detto questo, Akamaru prese le sembianze di Kiba
e insieme si lanciarono all’attacco verso l’uccello e Deidara
che si erano, nel frattempo, posati a terra.Entrambi cominciarono a roteare intorno a loro stessi ed eseguirono la
tecnica delle zanne perforanti. Un’ottima tecnica se l’avversario fosse stato
fermo, invece di prendere il volo. Infatti sia Kiba
che Akamaru mancarono il bersaglio, ma quel che
peggio e che Deidara non si era disturbato
semplicemente a riprendere il volo, ma lasciò dietro la schiena di entrambi gli
avversari dei ragalini, i quali ancor prima che i due
potessero accorgersene, esplosero, mettendo subito ko i due.
Hinata:
oh no, Kiba-kun! Akamaru!
Ino:
accidenti! È molto più forte di quello che sembra!
Intanto Deidara
dalla sua postazione in cielo aveva preso dell’argilla nelle mani e con le
bocche che aveva su di esse, la modellò e infine creò nuove armi per sistemare
i suoi avversari.
Rock Lee: attenzione, sta
lanciando altri di quei così!
Vicino a Shino
ne arrivò uno: m-ma sembrano dei r-ragni!
Deidara:
non sono semplici ragni, quella è arte ragazzo mio! E si da il caso che l’arte
è un’esplosione!
Terminata la frase i vari “insettini” esplosero, ma sta volta crearono qualche ferito.
Sembrava proprio che ora Deidara cominciava a fare
sul serio.
Hinata:
Byakugan! –la ragazza utilizzò la sua tecnica innata
e notò qualcosa di strano- Ragazzi! Quell’essere ha in se pochissimo chakra, non si spiega come possa essere così forte!
Kurenai:
potrebbe essere una copia! –disse guardandosi intorno nella speranza di trovare
qualche traccia del vero avversario-
Shikamaru:
d’accordo, lo scopriremo subito! Controllo dell’ombra!
Deidara
si trovava lontano dalla portata degli attacchidei vari ninja, trovandosi in cielo sulle loro teste, ma non aveva
calcolato la sua ombra, la quale essendo molto vicina a loro, diede la
possibilità a Shikamaru di intrappolarlo.
Deidara:
c-cosa succede? –chiese sorpreso-
Una volta bloccato, l’uccello
non potendo più sbattere le ali, precipitò verso il suolo e con lui anche il
suo creatore. Tenten decise di intervenire
immediatamente, non dando la possibilità al nemico di scappare. Tirò fuori uno
dei suoi rotoli e estraendo da esso numerosi kunai e shuriken, li lanciò verso Deidara
colpendolo in pieno. Ci fu un fumo denso, il quale una volta scomparso, mostrò
ai ragazzi e ai loro maestri, chi era realmente Deidara.
Semplice argilla.
Asuma:
si avvicinò! Argilla?Ragazzi state
attenti, il vero Deidara deve trovarsi qui nei
paraggi!
Deidara
uscì allo scoperto, sta volta con i piedi per terra: i miei complimenti! Non
siete così disastrosi come pensavo, ma due vostri compagni li ho già fatti
fuori, come se niente fossero! Anche se probabilmente tutto il divertimento se
lo stanno prendendo i miei colleghi… vedrò di
accontentarmi!
Chouji
alzando lo sguardo verso la finestra dell’ufficio dell’Hokage
disse: non sarebbe meglio andare a controllare come stanno?
Rock Lee: momentaneamente non
sembra che stia accadendo qualcosa all’interno del palazzo, si sentirebbe
qualcosa credo.
Appena terminò la frase si senti
un rumore di vetri che andavano in frantumi. Tutti i ninja, compreso Deidara, alzarono lo sguardo e videro Naruto.
Era stato sbalzato fuori dalla finestra da Itachi, il
quale approfittò del suo momentaneo di stato confusionale, per colpirlo con un
pugno allo stomaco e farlo precipitare a terra. Cadde da un bella altezza, ma
nonostante tutto, il ninja biondo riuscì a rimettersi in piedi, anche se non esattamente
in posizione eretta, dato il colpo preso alla schiena.
Sasuke
e Sakura: NARUTOOO!
I suoi due compagni di squadra
cercarono di raggiungerlo per aiutarlo, ma davanti a loro apparve Kisame, il quale per impedir loro di avvicinarsi, provò a
colpirli con la sua arma. Sasuke prevedendo il
pericolo in tempo, grazie al suo sharingan, si buttò
su Sakuraevitando che venisse colpita e
ferita a morte.
Sakura: grazie Sasuke!
Sasuke:
stai attenta, con questi tipi non c’è da scherzare!
Kakashi,
dopo essere saltato giù dalla finestra, si avvicinò a loro: state bene ragazzi?
Sasuke
continuava a guardare suo fratello con il più totale disprezzo. Aveva solo una
cosa in mente, fargliela pagare, ma prima di potersi avvicinare a lui, doveva
togliere di mezzo Kisame.Quest’ultimo iniziò la lotta con la sua
tecnica dell’onda esplosiva. Fece uscire una grossa quantità dalla bocca che
allagò le strade di Konoha per qualche metro.
Ino:
acqua? Ah ci mancava solo questo! Non bastano tre pazzi furiosi?
Neji:
quell’acqua gli servirà a qualcosa! Non avrebbe senso se no allagare le strade!
Shikamaru:
accidenti per colpa di quest’acqua non si riescono più a vedere le ombre!
Rock Lee: inoltre c’è anche il
riflesso del sole che ci impedisce di vedere decentemente!
Sakura: qui si mette male!
Kakashi
vedendo i ragazzi un po’ scoraggiati intervenne: non arrendetevi ragazzi! Qui
c’è in ballo il futuro di Konoha! Dimostrate il
vostro valore!
Kisame
si stancò di sentir i suoi avversari blaterare e decise di cominciare a fare
sul serio. Attingendo all’acqua sotto i suoi piedi creò altre due copie di se
stesso, in modo da tenere meglio occupati tutti i ninja presenti. Anche se la
maggior parte dei ninja erano solo dei genin, era
meglio non correre rischi. Dovevano catturare il jinchuuriki
a tutti i costi. Il gruppo della foglia si era diviso in due gruppi. Il primo
formato da Shikamaru, Ino, Hinata, Shino, Tenten, Asuma e Kurenai decisero di affrontare Deidara.
Il secondo composto da Kakashi, Sakura, Sasuke, Rock Lee, Neji, Chouji, Iruka e Gai si sarebbe
occupato di Kisame. Ma entrambi gli avversari erano
molto potenti e subito tutti i ninja si trovarono in difficoltà, soprattutto
coloro che si scontravano con Kisame, avendo da
tenere a bada anche le due copie di quell’essere.
Deidara
aveva nuovamente ricreato un uccello di argilla e dopo avergli dato vita,
riprese a volare nei cieli su di esso, in modo tale che i suoi avversari
potessero poco contro di lui. Più volte il membro dell’akatsuki
biondo lanciò loro contro altre bombe, ma grazie alle armi caricate di chakra di Asuma, queste esplosero
a metà aria, limitando i danni alle sole costruzioni dei dintorni. Ino provò ad usare la sua tecnica del capovolgimento
spirituale, ma non riuscì mai a portarla a termine, essendo il suo bersaglio in
movimento. Tenten contrastava le bombe lanciate
dall’avversario, nello stesso modo di Asuma ed avendo
una mira perfetta, non mancava mai il bersaglio. Shino
fece intervenire i suoi insetti. Fu l’unico che riuscì a metterlo in serie
difficoltà. Quegli insetti erano molto fastidiosi e inoltre Deidara
non riusciva a toglierseli di dosso. Scocciato dalla situazione decise di
compiere il suo ultimo attacco. Creo un fantoccio di argilla piuttosto grosso e
lo caricò di una grossa quantità di energia in modo tale che la potenza
dell’esplosione fosse di livello C2.
Shikamaru:
e quello cosa sarebbe?
Asuma:
probabilmente si tratta di un’altra bomba! E ho il presentimento che questa sia
più forte delle altre! Ino: certo che manca proprio di originalità! Non sa
fare altro che creare bombe?
Shino:
sta arrivando!
Nonostante gli sforzi dei ninja
di contrastare questa nuova minaccia, essi non poterono nulla contro la potenza
dell’esplosione. Tutti i ninja rimasero a terra, compresa Shizune
che era impegnata a curare Kiba, il quale non aveva
ancora ripreso i sensi. Anche parecchie abitazioni avevano subito dei danni e
questo valeva anche per il palazzo dell’Hokage. Tsunade intervenne subito per portare soccorso ai feriti,
ma sapeva che anche se si fossero rimessi in sesto, avrebbero avuto poche
possibilità contro di loro.Intanto
anche il secondo gruppo era in difficoltà. Rock Lee e Gai continuavano a
colpire i cloni di acqua di Kisame con le arti
marziali, ma una volta colpiti, anche se venivano disintegrate, essendo
composte d’acqua, si ricomponevano subito. C’era anche il fatto che Kisame era immune allo sharingan.
Essendo il compagno di Itachi, aveva ormai imparato a
evitare i suoi effetti, quindi sia lo sharingan di Sasuke, sia quello di Kakashi
erano inutili.Sasuke
provò a usare il chidori verso l’avversario. Una tecnica
che usa l’elettricità era ottima per contrastare un nemico che usufruiva dell’acqua
nei suoi scontri, ma venne prontamente fermato da Kakashi,
il quale gli spiegò che essendo anche loro immersi nell’acqua avrebbero
risentito del colpo. Il fuoco era fuori discussione contro quell’elemento. Kisame vedendo le loro esitazione approfitto del momento
per colpiregli avversari con i suoi
proiettili d’acqua. Sakura non fece in tempo a schivare il colpo e venne
colpita e sbattuta a terra, Sasuke e Kakashi evitarono il colpo abbastanza facilmente come anche
Iruka, Gai e Rock Lee, mentre Neji
utilizzò la rotazione suprema per proteggersi dai colpi. Kakashi
provò a colpirlo con alcune delle sue tecniche d’acqua come l’esplosione
acquatica, una tecnica copiata durante la sua lotta contro Zabusa,
la quale non ebbe molto effetto non essendoci poi così tanta acqua da cui
attingere. Utilizzò anche la tecnica del drago acquatico. Anch’essa non era
molto potente avendo bisogno di caricarsi di grandi quantità di acqua, ma quest’ultima
prendendo la forma di un drago dietro le spalle del nemico, riuscì comunque a
coglierlo di sorpresa e a colpirlo. Ma ci voleva ben altro per riuscire a
fermarlo. Kisame nonostante non abbia subito chissà
quali danni, optò per una delle sue tecniche che lasciava morire lentamente i
suoi avversari: La tecnica della prigionia acquatica ed i ninja avendo i piedi
immersi nell’acqua, non poterono evitare di essere intrappolate in della bolle
di acqua e soffocare lentamente.
Mentre i ninja della foglia si
stavano battendo contro i due membri dell’akatsuki, Naruto se la doveva vedere con Itachi.
Purtroppo per lui, l’Uchiha era forte come l’ultima
volta che lo aveva affrontato, se non di più, e il ragazzo si trovava in seria
difficoltà, anche a causa della botta presa precedentemente. Naruto sapeva che non doveva assolutamente guardare
l’avversario negliocchi, a causa dello sharingan, ma questo rendeva le cose più complicate. Decise
di ricorrere a una delle sue solite tecniche: la moltiplicazione del corpo. Itachi si ritròvo circondato da
una decina di Naruto, ma riuscì a farli fuori
facilmente, ma quello era solo un diversivo, mentre il vero Naruto
si preparava a colpirlo con il rasengan.Corse verso l’avversario, il quale non
accennò a spostarsi e si lasciò colpire. Naruto pensò
di avercela fatta, ma vide che Itachi si frantumò
come acqua. Il nemico aveva approfittato dell’acqua creata da Kisame per creare una sua copia, facendo così sprecare chakra prezioso al ragazzo.Itachicomparve alle spalle del ragazzo e dopo averlo colpito con un pugno sul
viso facendolo cadere a terra, utilizzò la tecnica dei proiettili di fuoco,
dentro ai quali si nascondevano dei kunai. Naruto prevedendo il pericolo cercò di scansarsi, ma non
riuscì a evitarli tutti. Venne colpito di strisciò da alcuni, altri si
conficcarono nelle gambe e braccia, ma una volta estratti dalla carne, il
biondino si rimise in piedi. Non si sarebbe arreso, non così facilmente. Naruto cercò di colpire Itachi
con un le arti marziali, ma anche questa volta non si trattava del vero Itachi, ma solo di un clone carico di chakra
e una volta colpito da un pugno del genin, esplose
travolgendo Naruto. Essenso
la bomba fatta d’acqua era meno devastante di quelle di Deidara,
ma comunque anch’essa infliggeva danni. Anche sta volta però il ragazzo riuscì
a rialzarsi in piedi, ma questa volta vedendosi comparire Itachi
davanti, quello vero, alzò lo sguardo e compì un errore che gli fu fatale. Lo
guardò negli occhi e Itachi attuò la tecnica del Tsukuyomi,
simile allo sharingan ipnotico, ma questo genjutsu colpiva direttamente la mente provocando in alcuni
casi addirittura il collasso mentale, facendo rivivere scene drammatiche al
nemico e torturandolo con allucinazioni. Itachi in
questo modo, senza giungere al collasso mentale del ragazzo, riuscì a mettere Naruto fuori combattimento, il quale sta volta cadde a
terra senza dare segni di volersi rialzare.
L’Uchiha
si caricò il ragazzo sulle spalle e dopo aver ordinato a Deidara
e Kisame di smettere di lottare, i tre se ne andarono,
con il tanto ambito “trofeo”. Kisame dovendo
andarsene fu costretto a sciogliere la tecnica della prigionia acquatica ,ancora
prima che qualcuno ci avesse rimesso la vita, con suo grande dispiacere.
I ninja del villaggio della
foglia frastornati, non poterono fare niente. Poterono solo vedere i nemici
allontanarsi con il loro compagno Naruto.
Ciao a tutti! finalmente dopo
una settimana e passa sono riuscita ad aggiornare. Non so come mi sia venuto il
capitolo, di sicuro non penso che sia uno dei migliori, ma lascio a voi
giudicare.
Intanto volevo ringraziareZelgadis91, NaSachan,
max_thebloodguard,
PGV 2,
sousukesagara, SpadaccinodellaNebbia
per le recensioni e per avermi indicato dove cercare informazioni sull’akatsuki!!!
Grazie anche agli altri lettori per avermi seguito!!! Ciau
a presto! ^^
L’akatsuki aveva finalmente catturato il jinchuuriki
della volpe a nove code. Ma la missione non era ancora conclusa. Lo sarebbe
stata una volta giunti a destinazione ed estratto una volta per tutte il bijuu.
Deidara: al prossimo bijuu ci
voglio pensare io! è giusto che anch’io mi diverta!
Kisame seccato rispose: taci! questo non è un gioco. Ti sei
già dimenticato qual è il nostro compito?
Deidara sorrise: certo che no, ma ciò non toglie che
possiamo divertirci!
Itachi: lascia stare Kisame! Se
vuole la prossima volta si occuperà lui del prossimo obbiettivo. A me non
cambia la vita! Ora muoviamoci! Non ci metteranno molto a riprendersi i suoi
compagni e non abbiamo tempo da perdere con quelli!
Camminarono
per un paio d’ore finchè non giunsero al loro covo
momentaneo.
Deidara: ancora non capisco perché il capo abbia voluto
farci venire qui! Non possiamo estrarre mica il bijuu
in questo luogo, non siamo attrezzati!
Itachi: scopriremo presto le sue intenzioni –lasciò cadere
il corpo di Naruto, il quale cadde a terra come un
peso morto-
…: Itachi! Non è il caso di trattare in questomodo i nostri ospiti! Spero almeno che sia
vivo!
Itachi: certo che è vivo! Solo rimarrà svenuto ancora per
bel un po’!
…: per
quello che devo fare va benissimo! Anzì eviterò che
il ragazzino ostacoli i miei piani!
Intanto a Konoha tutto era tornato alla normalità. Tutti gli
abitanti, dopo aver saputo che i nemici se n’erano andati, erano tornati alle
loro attività. Ma non tutti potevano godersi la pace che era ritornato nel
villaggio. infatti, mentre Tsunade e Shizune stavano curando gli ultimi feriti, i ninja stavano
già cercando un piano per trovare Naruto e strapparlo
alle grinfie dell’Akatsuki prima che fosse troppo
tardi. Il problema era riuscire a trovare le loro tracce, ma a questo dilemma
ci pensò Kakashi che con la sua tecnica del richiamo,
ordinò a Pakkun e agli altri cani ninja di fiutare
l’odore di Naruto. ora non restava che aspettare il
ritorno dei cani e ideare un piano in base all’informazioni che avrebbero
ricevuto da essi. Durante l’attesa arrivò al villaggio qualcuno che sarebbe
stato di grande aiuto nel recopero di Naruto: Gaara, i suoi fratelli e Hana.
Gaara: salve ragazzi!
Tutti si
girarono verso il ragazzo. Non si sarebbero aspettati di vederlo li. E cosa più
sorprendente sapeva benissimo quello che era accaduto e quello che stava
accadendo al biondino.
Gaara: so esattamente cosa è accaduto! Vi ho visto andare
via senza dare spiegazioni e avendo avuto il sospetto che si trattasse dell’Akatsuki, ho fatto in tempo a collegare i nervi ottici a un
piccolo terzo occhio che ho sistemato sul colletto della tuta dei Naruto. Ho assistito a tutta la scena e anche alla sua
cattura!
Hana agitata disse: cosa stiamo aspettando? Andiamo a riprenderlo!
Kakashi: vorremmo farlo, ma stiamo aspettando il ritorno
dei cani ninja per poter seguire le tracce.
Gaara: non ho potuto vedere dove l’hanno portato a causa
della posizione in cui se lo sono portati via, ma posso affermare che si sono
fermati. E ci sono 4 persone con lui.
Kiba: quattro? Ma ci hanno attaccato solo in tre!
Gaara: si è aggiunta un’altra persona di cui non riesco a
distinguere i tratti. È troppo buio.
Finalmente Pukkun e la sua squadra dei cani tornò indietro.
Pakkun: Kakashi! Abbiamo seguito
le tracce del ragazzo, ma sembrano allontanarsi parecchio dal villaggio.
secondo me è meglio iniziare a mettersi in marcia!
Sotto
ordine dell’hokage solo coloro che lottarono contro Kisame poterono andare a salvare Naruto,
dato che gli altri avevano diverse ferite a causa delle varie ferite causate
dagli ordigni esplosivi di Deidara. Quindi solo Kakashi, Sakura, Sasuke, Rock
Lee, Neji, Chouji, Iruka e Gai furono spediti in missione.I ninja partirono alla ricerca del loro
compagno, seguendo le tracce indicategli da Pakkun.
Iruka durante il viaggio chiese: mi chiedo come possiamo
fermare quattro membri dell’akatsuki se nemmeno
quando eravamo il doppio ci siamo riusciti!
Kakashi: un modo lo troveremo!
Sakura
chiese: maestro Kakashi! Naruto
avrebbe potuto fare di più contro Itachi, perché non
ha usato la sabbia per difendersi?
Gaara disse solamente: l’acqua!
Al solo
pronunciare quella parola tutti capirono il motivo. In presenza di acqua la
sabbia perdeva la sua efficacia.Continuarono il viaggio per un po’ quando ad un tratto Gaara si fermò.
Temari accorgendosi del gesto chiese: cos’hai Gaara?
Tutti si
fermarono e aspettarono ansiosamente la risposta del jinchuuriki
del demone tasso. Il ragazzo era immobile sul di un ramo con le braccia
conserte e con un aria concentrata. Dopo qualche secondo di silenzio disse:
hanno scoperto l’occhio! D’ora in poi non posso più sapere cosa accadrà a Naruto.
Hana: dobbiamo sbrigarci! –tutti si rimisero in marcia
aumentando il passo.
Nel covo
momentaneo dell’Akatsuki, dalla mano di Itachi si vedevano cadere dei granelli di sabbia, segno che
aveva stritolato l’occhio in modo da sciogliere la tecnica.
Kisame: hanno controllato tutte le nostre mosse! Sapranno
anche dove ci troviamo!
…: non
temere Kisame! Mi bastano pochi minuti e ce ne
andremo da qui!
Il
misterioso membro dell’akatsuki decise di attuare il
suo piano. Esso non consisteva nell’estrarre il bijuu
o almeno non ancora. Voleva prima di tutto sbarazzarsi di Konoha
e avrebbe usato il ragazzo per questo suo obbiettivo…più
esattamente del kyuubi. Solo come pochi possono fare,
l’uomo riusci a penetrare nella mente di Naruto e si ritrovò proprio dove voleva, davanti al
cancello che teneva imprigionata Kyuubi.
…: salve Kyuubi! Ci si rivede! Ti ricordi di me?
Kyuubi ringhiò: come non potrei? Sei tu che mi hai spinto
ad attaccare Konoha 12 anni fa e a causa di ciò io
adesso mi ritrovo chiuso qua dentro! Nel corpo di uno stupido moccioso, UchihaMadara.
Madara:bene! vedo che hai buona memoria! ti propongo un patto!
Kyuubi: ti ascolto!
Madara: ti libererò in parte del sigillo, in modo tale che
tu possa usare il corpo del ragazzo senza che lui si possa opporre e tu
distruggerai Konoha. Quando il villaggio sarà raso al
suolo, ti liberero completamente da questo contenitore!
Kyuubi: come faccio a essere certo che manterrai la parola.
Madara: non puoi! Io ti offro un occasione di vendicarti,
spettaa te decidere!
Kyuubi: d’accordo! Accetto! Ma niente scherzi o te la farò
pagare!
Madara: ricorda che uno dei miei poteri è controllarti Kyuubi. Non sei nelle condizioni di minacciare! Ho voluto
darti la possibilità di scegliere liberamente cosa fare, ma avrei potuto
benissimo non farlo! Rammentalo!Ah il
ragazzo sarà fuori gioco ancora per ore, il suo corpo è a tua disposizione, non
si opporrà!
Detto ciò Madara strappò dal cancello metà del sigillo attaccato su
di esso, così che Kyuubi potesse sprigionare gran
parte della sua potenza. Madara ritornò dai suoi
compagni.
Deidara: allora? Novità?
Madara: guardate voi stessi!
Naruto era appoggiato ad un muro con la testa china
immobile. Ad un certo punto venne circondato da un’aura rossa, segno che Kyuubi aveva dato il via al suo risveglio. Il ragazzo alzò
lentamente la testa e Kisame, Deidara
e Itachi sorrisero a vedere gli occhi del bionfino. Rosso. Rosso sangue. Occhi pieni di odio. Da
quegli occhi si poteva leggere tutto il desiderio di Kyuubi
di distruggere tutto ciò che incontrasse sul suo cammino.
Madara: bene! prima di tutto pensiamo a distruggere Konoha, successivamente raggiunderemo
il nostro covo per “liberare completamente Kyuubi”
–disse la frase in modo tale da non destare sospetti alla volpe e fare capire
ai suoi subalterni che per liberare Kyuubi, intendeva
dire che presto il demone sarebbe andato a fare compagnia agli altri bijuu già separati dai loro jinchuuriki
in precedenza.
Finalmente
i ninja di Konoha riuscirono ad arrivare al
nascondiglio dell’akatsuki. L’ingresso del covo era
statachiuso da un potente sigillo, in
modo tale che persino i ninja più esperti avrebbero avuto difficoltà ad entrare
all’interno. Provarono con diversi attacchi e eliminare il sigillo, ma quando
erano pronti a tentare un altro tentativo, furono fermati da Neji. Lo Hyuuga aveva attivato il
byakugan e aveva rilevato che all’interno del covo
non c’era traccia di anima viva. I ninja dedussero infine che quel sigillo era
stato messo li per far credere loro di essere arrivati nel luogo giusto e fare
perdere loro del tempo prezioso.
Sasuke strinse i pugni: “ Itachi”
Hana: dove avranno portato il mio Naruto!
speriamo che non gli abbiano fatto del male! –disse ansiosa-
Sakura: Naruto sta bene!ne sono certa! Non saranno quei pazzi ad
annientarlo.
Kakashi: Naruto è diventato
piuttosto forte questo è vero, ma abbiamo già visto che non ha potuto fare
molto contro Itachi. Se ora è addirittura con 4
membri dell’akatsuki, non oso immaginare cosa gli
faranno.
Pakkun prese la parola: Kakashi!
Dall’odore si direbbe che Naruto e L’akatsuki sono tornati indietro!
Quella
rivelazione lasciò tutti di stucco. Perché tornare indietro dopo che avevano
ottenuto quello che cercavano? I ninja non prevedendo niente di buono corsero
subito verso Konoha.
L’akatsuki arrivò abbastanza velocemente al villaggio della
foglia, ma solo Naruto venne mandato all’interno del
villaggio. Madara, Deidara,
Kisame e Itachi avrebbero
assistito alla distruzione di Konoha da un’altra
posizione.
Naruto era quasi sulla soglia dell’entrata del villaggio e
appena i ninja guardiani all’entrata di konoha videro
il ragazzo entrare, diedero subito la notizia all’hokage.Naruto continuava a
procedere verso l’interno del villaggio. Il suo intento era proprio di iniziare
dal palazzo del capo villaggio.
Tsunade: Naruto! meno male! Stai
bene?
Il ragazzo
teneva la testa bassa e non diceva una parola. Intanto anche i genin che erano rimasti al villaggio, saputa la notizia del
ritorno del ragazzo , corsero da lui.
Kiba: Naruto! –fece per
avvicinarsi-
Tsunade lo fermò. Aveva capito che qualcosa non andava.
Infatti appena Naruto alzò la testa, mostrò loro il
suo sguardo facendogli capire che quello che avevano davanti e loro era la
volpe a nove code.
Ciau! Scusate il ritardo, ma sono un po’
impegnata ultimamente! Comunque spero che il capitolo vi piaccia! Recensite e
fatemi sapere!
Kyuubi/Naruto alzando lo sguardo
aveva fatto intendere all’hokage le sue intenzioni:
di sistruggereKonoha. Tsunade senza esitare un attimo, ordinò a Shizune di dare il via al piano di evacuazione. Anche Hinata e Ino vennero incaricate
di dare una mano alla donna. Era uno stato di emergenza, maggiore erano gli
aiuti e meglio era.
l’aspetto del biondo non era cambiato molto. I segni sul viso e i canini erano
più marcari e aveva degli artigli ben affilati, ma
per il resto era ancora normale. Non aveva ancora tirato fuori tutta la potenza
che ora poteva scaturire essendo imprigionato solo da metà sigillo. Ma non era
ancora giunto il momento. Prima voleva divertirsi un po’ con quei ninja che il
demone considerava solo dei fastidiosi moscerini.
Kyuubi/Naruto Sogghignò e
piegandosi sulle ginocchia, si preparò ad attaccare e a sferrare il suo
attacco, ma …
…: Naruto-niichan! Che bello, non ti hanno rapito allora! –un
bambino corse verso di lui-
Tsunade:Konohamaru, non ti
avvicinare, quello non è Naruto!
La donna
urlò a Konohamaru, sperando di arrestare la sua corsa
verso Naruto, ma non ci riuscì. Konohamaru
non si rese conto del pericolo al quale stava andando incontro e Kyuubi/Naruto decise che avrebbe
compiuto la sua prima vittima, partendo proprio da quel ragazzino. Dopo averlo
colpito gettandolo a terra, lasciando un Konohamaru
scioccato, il demone si avvicinò a lui per colpirlo definitivamente. Moegi e Udon,i quali avevano
raggiunto l’amico dopo averlo perso di vista, avevano assistito alla scena ed
erano rimasti paralizzati dal terrore.
Konohamaru: N-naruto? cosa ti sta
succedendo? –chiese notando che c’era qualcosa di diverso nel suo amico.
Infondo lui non era a conoscenza della presenza del Kyuubi
nel suo corpo-
Kyuubi/Naruto continuava ad
avvicinarsi, sempre più pericolosamente. Konohamaru
tremava come una foglia…non riusciva a muoversi
talmente era spaventato. Quando il demone alzò una mano pronto per colpirlo,
qualcosa glielo impedì. Non riusciva a muoversi e la causa di quel fenomeno,
credeva proprio di conoscerla. Esattamente come pensava, Shikamaru
ricorrendo al controllo dell’ombra aveva immobilizzato il “nemico”, dando tempo
a Tenten di recuperare il bambino e di portarlo in
salvo.
Moegi ripresasi un po’ dalla paura: Konohamaru
stai bene?
Konohamaru annuì: cos’ha Naruto?
–guardò Tsunade in cerca di una spiegazione, ma essa
non rispose alla domanda che gli sottopose, ma ordinò loro di allontanarsi
immediatamente da quel luogo e di portare il maggior numero di persone con
loro. Dopo qualche resistenza da parte del nipote del 3° Hokage,
i bambini obbedirono.
Ora che Tsunade e alcuni ninja erano rimasti soli con Kyuubi/Naruto, essi cercarcarono di far calmare l’amico con le parole. Quando
stava per uccidere Sasuke, quel metodo aveva
funzionato, ma non sapevano che in realtà Naruto era
svenuto. I loro sforzi non sarebbero serviti a niente.
Kyuubi: è inutile che cercate di svegliare il moccioso. Non
vi può sentire in questo momento!
Kiba guardandolo male:cosa vorresti dire?
Kyuubi: semplice, che il pivello è ancora tramortito dallo sharingan ipnotico. Non potrà contrastarmi! Potete
cominciare a dire le vostre preghiere. –cominciò a ridere di gusto-
Rimanendo
al suo stato attuale kyuubi cominciò a combattere
contro i ninja, ovviamente avendo la meglio praticamente subito. Erano tutti a
terra, compresa Tsunade. La volpe stava preparandosi
a colpirla quando davanti a se comparì davanti a se un vortice di sabbia, dalla
quale comparve Gaara. Gli altri ninja che erano con
lui arrivarono qualche secondo più tardi.
Kyuubi: chi si rivede! Gaara! Che
sgradita sorpresa!
Gaara: ci sei ricascato a quanto vedo, Naruto!
Kyuubi: ah ah ah! Naruto non centra assolutamente niente! non è stato lui a
liberarmi, ma UchihaMadara!
Tsunade rimase shoccata a sentire il nome. Sapeva di chi
stava parlando e non solo lei. Anche gli altri ninja adulti erano a conoscenza
che molto probabilmente dietro l’attacco al villaggio di 12 anni prima c’era un
Uchiha conosciuto col nome di Madara.
Gaara accorgendosi degli sguardi dei ninja chiese: chi è UchihaMadara?
Anche Sasuke sembrava interessato…infondo
quel tizio portava il suo stesso cognome.
Tsunade: è un ninja traditore in grado di controllare la
volpe a nove code. Se c’è davvero lui di mezzo..Naruto
non ha nessuna responsabilità per quello che sta accadendo!
Hana: ma non si può fare qualcosa?
Tsunade: contare sulla forza di volontà di Naruto! ma se in questo momento non è cosciente credo che
si possa fare ben poco!
Gaara: allora dovremo fare in modo di svegliare Naruto e costringerlo a rispedire nella sua prigionia quel
demone! –disse non togliendo nemmeno un secondo lo sguardo dal bijuu-
Kiba: non so se te ne sei accorto, ma abbiamo combattuto contro
quel demone per circa5 minuti e siamo
già tutti sfiniti. Quanto ancora possiamo resistere, prima che il bello
addormentato si svegli?
Sakura si
rivolse al 5° Hokage: come fa UchihaMadara a controllare il Kyuubi?
Pensavo fosse impossibile dominare i Bijuu.
Tsunade: a quanto pare ci riesce con l’utilizzo del suo sharingan!
Sasuke rimase stupito, non sapeva che con la tecnica innata
della sua casata si potesse arrivare a tanto.
Sasuke: se con lo sharingan ha
liberato questo mostro, usando la stessa tecnica non è possibile imprigionarla?
Kakashi intervenne: solo Naruto
ora la può fermare! Il massimo che potremo fare noi, è entrare nella sua mente
con l’utilizzo dello sharingan e rimetterlo in sesto.
Rock lee: fooooorte! Lei è capace di
fare una cosa del genere Kakashi-sensei?
Kakashi scosse la testa: no, né io né Sasuke
siamo capaci!
Gai,
facendo il serio per una volta nella sua vita, disse: allora dovremo fermarlo
con la forza. Stancandolo perderà le forze!
Kyuubi che aveva ascoltato la loro conversazione si mise a
ridere: ah ah ah! Buona fortuna allora! Io non sono
neanche a metà della mia potenza, mentre voi sieteridotti piuttosto maluccio. Come pensate di
sfinirmi dopo che avrò tirato fuori tutto il potere che mi è possibile
sprigionare?
Gai:
accidenti qui si mette male!
Gaara: ci penso io a lui! voi trovate un modo per svegliare
Naruto! con sharingan o
senza!
Kankuro preoccupato per il fratello chiese: ne sei sicuro Gaara? –il ragazzo rosso annuì, in quel momento era l’unico
che poteva contrastare una minaccia simile-
Kyuubi: e cosi Gaara mi vuoi
sfidare? Interessante! Forse sei l’unico che mi può tenere testa, anche se non
per molto!
Gaara: non esserne troppo sicuro –lo fulminò con gli occhi-
Il ragazzo
creando una specie di mano di sabbia, afferrò il piede del Naruto/Kyuubi, per lanciarlo il più possibile fuori dal villaggio.
Peccato che si trovassero quasi al centro di Konoha.
Kyuubi: cosa credi di farmi con questi attacchi? Non mi
fanno nemmeno il solletico!
Gaara mentre camminava per avvicinarsi disse: infatti non
ti sto attaccando, sto solo cercando di mandarti fuori al villaggio!
Con grande
sorpresa di tutti, Kyuubi rispose che non era
necessario usare le forze. Lo avrebbe seguito di sua spontanea volontà. Il demone
era un tipo orgoglioso e al villaggio poteva pensarci dopo. Prima voleva
sistemare la faccenda con quel moccioso che osava sfidarlo. Ma così facendo infastidi l’Akatsuki che speravano
in un’azione rapida e “indolore”.
Madara scocciato: accidenti a lei e al suo orgoglio. È proprio
vero che chi fa da se fa per tre!
Kisame: cosa facciamo?
Madara: stiamo a guardare e vediamo che succede. Male che
vada, se kyuubi non dovesse sconfiggere quel ragazzo,
avremo raccolto due piccioni con una fava. Entrambi i ragazzi dopo la lotta saranno
sfiniti ea quel punto cattureremo
entrambi i bijuu e li porteremo direttamente alla
loro “tomba”.
Deidara sorrise malignamente: quindi comunque vada, siamo
sempre noi a guadagnarci!
Gaara e Kyuubi erano giunti fuori
dai cancelli di Konoha. Kyuubi
sembrava divertito da quella situazione, mentre Gaara
fissava il nemico con uno sguardo minaccioso. Da li a pochi minuti un terribile
scontro sarebbe cominciato. Gaara cominciò a dare il
via libera al suo bijuu, prendendone lentamente la
forma. L’importante era che il ragazzo non si addormentasse per non perdere il
controllo, ma se si fosse trovato in pericolo probabilmente sarebbe stato
costretto a farlo. già in passato gli era successo di perdere il controllo e Naruto era riuscito a fermarlo. Nel caso avesse dovuto
ricorrere a quella mossa disperata, se fosse riuscito a sconfiggere Kyuubi, i ninja di Konoha avevano
più probabilità di riuscire a sconfiggere il suo bijuu,
piuttosto che quello di Naruto, ma sperò comunque di
non dover arrivare a tanto. Mentre Gaara si
trasformava, anche Kyuubi non era da meno. Cominciò a
sprigionare più chakra possibile fino ad assumere l’aspetto
di una piccola volpe a quattro code. Il demone non era ancora arrivato al suo
massimo, sentiva che avrebbe potuto sprigionare ancora più potere, ma per un
riscaldamento iniziale, quel livello bastava. Finalmente entrambi i Jinchuuriki erano pronti a combattere.Tutti è due avevano mantenuto sembianze
moderate e non avevano raggiunto la loro vera grandezza. Ora lo scontro tra Shukaku e Kyuubi poteva avere
inizio.
Sasuke pensò: “sembra di rivivere lo scontro di qualche
tempo fa tra Naruto e Gaara,
se finisce come l’altra volta e cioè con la sconfitta di Gaaraallora…” –si rivolse a Kakashi-Kakashi–sensei! come si fa
a entrare nella mente di una persona con l’utilizzo dello sharingan?
Kakashi: non ti so rispondere, non so usare quella tecnica.
Di sicuro l’unico modo che abbiamo di riuscirci e concentrarci finche non ci
riusciamo. Il problema è trovare la concentrazione giusta con il trambusto che
si creerà qui!
Sasuke strinse i pugni: ma dalla nostra riuscita dipende il
destino di Konoha e del villaggio dico bene?
Kakashi annuì e disse; non solo da quello, ma saremo sulla
buona strada -poi pensò: “ imparare una tecnica dal nulla e teoricamente
impossibile, ma è già successo in passato che in situazioni drammatiche, la
forza di volontà sia riuscita a far ottenere dei risultati sorprendenti. Speriamo
sia così anche questa volta”
Sasuke strinse i pugni: dobbiamo fare del nostro meglio!
Sakura e Hana: conto su di voi! - dissero all’unisono per poi
fulminarsi con gli occhi-
Intanto la
volpe era già balzata in aria e si preparava a sferrare il suo primo colpo
contro il demone tasso.
Naruto e Gaara non erano riusciti
a fronteggiarsi durante l’esame chuunin come
avrebbero voluto, ma in un modo o nell’altro ora erano pronti a darsi battaglia
anche se non nel loro spetto umano e non nel pieno delle loro facoltà.
Eccomi
tornata alla carica! Vi ho fatto aspettare un po’ eh? ma è un periodo un po’
così e non riesco a scrivere come all’inizio. Vi chiedo di aver pazienza!
Allora
cosa ne dite di sto capitolo? Vi piace? Vi fa schifo? Ditemi tutto quello che
pensate! Recensite!
Ringrazio:
sousukesagara,HinaNaru, Nasachan e Capitatapercaso per le loro recensioni. Mi fa sempre
piacere sapere cosa ne pensare delle mie creazioni…GRAZIE
TANTEEEE!
Ovviamente
un ringraziamento va anche a chi legge senza recensire. Mi raccomando
continuate a seguirmi!
Ora sia Gaara che Naruto avevano preso le
sembianze di piccoli bijuu. Piccoli, ma potenti.
Rimasero li
immobili e fissarsi negli occhi per lungo tempo. Gaara
pensava alla strategia migliore da prendere, mentre Kyuubi
si vedeva che fremeva dalla voglia di cominciare la battaglia. Nessuno dei due
però si mosse. Passarono numerosi secondi, forse minuti, ma niente accadde. Ogni
bijuu aspettava che fosse l’avversario a fare la
prima mossa.
Kyuubi fu la prima a stancarsi di quell’attesa, decise
dunque che sarebbe stata lei a dare “inizio alle danze”. Cominciò a correre
verso il bijuu di sabbia, sradicando, con forti
zampate, tutti gli alberi che le intralciavano il cammino. Ormai era giunta a
qualche metro di distanza dal suo avversario e sferrò un semplice attacco con
una zampata, la quale venne schivata facilmente da Gaara.
Quest’ultimo per schivare il colpo della volpe dovette saltare, facendo così
proprio quello che Kyuubi voleva. La volpe infatti
era più agile dello Skukaku e con un balzo, fatto con
maggiore potenza, si librò in aria al di sopra del tasso e con un colpo di code
sperrato all’altezza dello stomaco del bijuu, lo fece precipitare a terra, provocando lo
sgretolamento di una parte del corpo.
Ci volle un
po’ prima che la sabbia ricompose la parte disintegrata del corpo del demone e Gaar,a per prendere tempo, si vide costretto a usare le
maniere forti. Aveva assunto le sembianze di Shukaku,
ma non voleva ferire il suo amico, neanche se in quel momento non era lui, ma
capì che non poteva trattarlo con i guanti se voleva realmente salvarlo. No,
doveva fermarlo. Fermare la volpe. È quello che Naruto
vorrebbe se fosse lucido. Non vorrebbe che la volpe fosse causa di sofferenza
per il suo villaggio, non più almeno.
Cominciò
una lotta a colpi di chakra, ma come previsto Kyuubi era in netto vantaggio rispetto a Gaara, infondo era conosciuto come il demopne
più potente fra i bijuu. Gaara
cominciava a essere stremato.
Kyuubi: AH AH AH! Non dirmi che
sei già stanco! Mi stavo divertendo. Mi dispiacerebbe mettere fine a questo
incontro così presto. Non ho nemmeno usato tutta la mia forza.
Gaara con il fiatone disse: non ti preoccupare, non ho
nessuna intenzione di arrendermi. Mi sono ripromesso di salvare Naruto e ci riuscitò anche a
costo della vita.
Kyuubi: della vita eh? bene ti accontenterò presto.
Intanto i
Ninja della foglia continuavano a guardare stupefatti la battaglia fra i due bijuu. Fra tutti solo Sasuke
sapeva che potenza avesse lo Shukaku, avendolo già
visto in azione, ma la potenza di Kyuubi era qualcosa
di nuovo per tutti i genin.
Sakura: è
incredibile! Come fanno ad avere tutta quella potenza?
Kakashi, anch’esso col fiatone, le rispose: quello non è
niente. la volpe a nove code non ha ancora mostrato le sue reali capacità!
Finita la
frase il copia ninja cadde a terra in ginocchio. Aveva continuato, per tutto il
tempo della battaglia, a cercare di entrare nella mente di Naruto.
Inutilmente. Non essendo il reale proprietario dello sharingan,
usarlo troppo a lungo, comportava per lui un grande uso di energie. Era
stremato, non avrebbe potuto continuare. Ora tutto era nelle mani di Sasuke. Quest’ultimo era concentrato sulla battaglia in
corso. Aveva provato di tutto per riuscire a controllare l’unica tecnica che
poteva rappresentare la loro speranza di sopravvivenza. Anche lui, come Kakashi, era in alto mare, ma non si sarebbe mai dato per
vinto, voleva dimostrare di che pasta erano fatti gli Uchiha.
Intanto la
battaglia fra i due bijuu continuava senza esclusione
di colpi. Ma il povero Gaara ormai era al limite e si
vide costretto ad arrivare all’utilizzo di una tecnica estrema. Per far si che
tutto procedesse senza intoppi, il rosso creò una tempesta di sabbia, la quale
accecò Kyuubi per tutta la durata della sua
trasformazione. Gaara aveva deciso di lasciare campo
libero a Shukaku e dopo aver preso le sue reali
sembianze e dimensioni, il ragazzo si addormentò, non avendo così, più il
controllo del bijuu.
Sapeva bene
che arrivare a tanto era rischioso, ma era anche a conoscenza che Shukaku, davanti a un avversario come Kyuubi,
non sarebbe andato in giro a creare danno, ma avrebbe combattuto per mostrare la
sua potenza.
Terminata la
tempesta di sabbia, Kyuubipotè
finalmente vedere le vere sembianze del demone tasso. Sebbene fosse almeno 10
volte più grande di lei, la volpe non era per niente intimorita, anzì aveva sul muso un sorriso maligno. Ora finalmente
avrebbe potuto manifestare la massima potenza di cui poteva usufruire con parte
del sigillo ancora attivo. Anche lei cominciò a trasformarsi e a cambiare
dimensioni e si potevano vedere le sue code aumentare fino a un numero di sette.
Se Gaara fosse stato lucido, probabilmente avrebbe
attaccato Kyuubi ancor prima che iniziasse la
trasformazione, ma Shukaku no. Voleva confrontarsi
con un demone che fosse degno di lui.
kyuubi completò la sua trasformazione sotto gli occhi
increduli dei shinobi di Konoha
e dei membri dell’Akatsuki, i quali dovettero
allontanarsi maggiormente dal luogo, dove si trovavano i due mostri, sia a
causa della pericolosità, sia a causa del bollente chakra
della volpe a nove code. Solo Madara non sembrava per
niente impressionato da ciò che stava avvenendo. Infondo lui conosceva bene Kyuubi e ora si sarebbe anche divertito a vedere combattere
quella bestia scatenata.
Appena furono
pronti i due demoni cominciarono nuovamente la loro lotta.Shukaku aveva
cominciato lanciando contro l’avversario una tecnica chiamata: cannone
automatico d’onda aria. L’attacco consisteva in una grossa massa d’aria
lanciata ad altissima velocità. Kyuubi saltò per
poterlo schivare, ma non tenne conto che il tasso ne avrebbe lanciati altri. Dovette
caricare dalla sua bocca una grossa quantità di chakra
e lanciarli contro i vari attacchi, per impedire che gli altri colpi le
venissero addosso, ma sfortunatamente per lei, non riuscì a evitare un attacco
e venne scaraventata a terra, distruggendo l’ambiente circostante. Ma ci voleva
ben altro per fermarla.
Sasuke intanto cominciava a capirci qualcosa. Improvvisamente
mentre fissava la volpe a nove code trasformarsi, si ritrovò in un luogo buio. Per
un attimòcredette di aver
perso i sensi per qualche motivo, magari per stanchezza, ma ad un tratto si
accorse che davanti a lui c’era una gabbia dorata. Non fece in tempo a cercare Naruto, che si ritrovò nuovamente sopra le porte all’entrata
di Konoha, luogo dove tutti i ninja osservavano il
combattimento.
Sasuke: accidenti!
Tsunade: cosa succede?
Sasuke: credo di esserci riuscito anche se per poco tempo!
Tutti cominciarono
ad avere una goccia di speranza.
Hana: ma sei in grado di rifarlo? –chiese nella speranza
che il moro le rispondesse affermativamente, ma non fu così-
Sasuke: non ho la minima idea di come abbia fatto!ma continuerò a provarci!
Tsunade: contiamo tutti su di te!
I due
demoni continuavano a battersi a colpi di chakra, a
colpi di zampata e a colpi di coda. Una volta finiva a terra la volpe, un’altra
il tasso. Erano in parità. Kyuubi doveva ammettere che Shukaku,
nelle sue reali sembianze, era un duro avversario, ma comunque avrebbe dovuto
essere più debole di lei dato che aveva un minor numero di code, eppure qualcosa
le impediva di riuscire a sconfiggerla senza troppa fatica. Non sapeva
spiegarselo, forse era dovuto alla stanchezza o forse addirittura al desiderio,
del Jinchuuriki del tasso , di voler assolutamente salvare
il suo amico e nonostante fosse addormentato quella sua volontà si rispecchiava
nella potenza del demone. Spesse volte aveva sentito dire da Naruto, che la vera potenza sta nel voler salvar una
persona che si ama a qualsiasi costo, ma la volpe l’aveva ritenuta sempre una
sciocchezza e derideva il ragazzo per quel suo modo di pensare.
Shukaku lanciò numerosi shuriken di
sabbia. Kyuubi continuava a schivare i suoi continui
attacchi saltando da una una parte all’altra. La volpe
non riusciva ad avvicinarsi al nemico data la sua insistenza nel voler
lanciarle contro quei colpi e essa, non volendo ammettere di essere in difficoltà
e stanca di quella situazione, creò, col suo chakra
rosso, un enorme zampa. Nemmeno gli shuriken di
sabbia o il cannone automatico di onde d’aria del demone tasso, riuscirono a
disintegrarla e quella zampa era sempre più vicina.
L’arto di chakra della volpe, con una potenza micidiale, andò a
colpire il demone tasso, il quale volò per qualche centinaia di metri.
Ormai il
luogo circostante era completamente devastato. La foresta avrebbe impiegato
anni prima di recuperare il suo antico splendore. Shukaku
era a terra, ma la cosa sorprendente era che il colpo inflitto, fu talmente
potente da provocare il risveglio di Gaara. Il ragazzo
era stato protetto dalla sabbia affinchè non si
facesse troppo male o addirittura perdesse la vita, ma i danni riportati furono
comunque tanti e esso era a terra completamente
stremato, tanto che perse la sua trasformazione in Shukaku
e tornò normale. Era ancora cosciente, ma il suo corpo si rifiutava di
muoversi. Kyuubi gli si avvicinava sempre di più, il
suo intento era eliminarlo.
Sasuke si ritrovò nuovamente in un luogo buio, dove si
sentiva solo il gocciolio dell’acqua. Sta volta non si trovava davanti alla
gabbia e non vedeva traccia di Naruto. Decise di
camminare per un po’ in quel luogo così scuro, da mettere i brividi anche a
lui. Finalmente latrovò, un’immensa
gabbia dorata era dinanzi a lui.
Sasuke: così è qui dentro che è stata rinchiusa Kyuubi. È quello cos’è? –disse riferendosi a un pezzo di
carta sulla porta- C’è scritto“sig…”! deve essere il sigillo di cui ho spesso sentito
parlare.
Il ragazzo
guardò all’interno della gabbia e vide al suo interno una sagoma piuttosto
familiare. Era Naruto che giaceva a terra, ancora
privo di sensi. L’Uchiha si precipitò all’interno della
gabbia a controllare le condizioni del compagno. Lo scosse sperando di
svegliarlo, ma a poco servirono i suoi tentativi. Naruto
continuava a essere privo di senso.
Sasuke era riuscito ad entrare nella prigione senza nessun
problema, dato che le sbarre erano abbastanza larghe da permettere il passaggio
di un essere umano al suo interno. Non riusciva a spiegarsi allora il perché Naruto fosse stato “rinchiuso” li, visto che avrebbe potuto
andarsene senza problemi. Gli venne un illuminazione, se la volpe
solitamenteera rinchiusa li dentro,
quando prese il possesso completo del corpo di Naruto,
i loro due spiriti si erano invertiti. Ora rimaneva solo un quesito. Se la
volpe non era in grado di uscire da sola da quella gabbia, ora che Naruto era al suo posto sarebbe potuto andarsene via da
quel luogo?
Salve
a tutti! Dopo un lungo periodo di attesa, mi sono rifatta viva. Ho preso spunto
dall’anime per realizzare la battaglia fra i due bijuu.
Spero che questo capitolo sia di vostro gradimento. Fatemi sapere.
Grazie
a : Nasachan, capitatapercaso,
spadaccinodellanebbia, Zelgadis91e
sousukesagara per le
recensioni. Grazie milleeeeee!
grazie anche a tutti coloro che mi seguono solamente leggendo.
Capitolo 21 *** La collaborazione tra jinchuuriki e bijuu ***
Capitolo 21:La
collaborazione tra jinchuuriki e bijuu
Finalmente Sasuke
dopo vari tentativi, era riuscito ad entrare nella mente di Naruto.
Aveva trovato il compagno,privo di
sensi, all’interno della prigione, nella quale solitamente era rinchiusa Kyuubi. Più volte il moro chiamò il biondino, ma esso non
dava segni di volersi svegliare. Ormai Kyuubi aveva
avuto la meglio sullo Shukaku e ora si preparava a
dare il colpo di grazia a Gaara. Se Sasuke non fosse riuscito a svegliare Naruto
in tempo, il Jinchuriki del demone tasso non avrebbe avuto più speranza.
Sasuke:
Svegliati accidenti! – gli diede un forte schiaffo- Naruto
solo tu puoi fermare Kyuubi! Vuoi che quel demone elimini
un tuo caro amico e il nostro villaggio? Svegliati! GAARA è IN PERICOLO!
Naruto
riuscì a sentire le parole del moro e finalmente si svegliò. Si sentiva
scombussolato e non riusciva a capire cosa fosse successo. Sasuke
gli spiegò la situazione. Ora, anche se il ragazzo non era in piena forma a
causa del jutsu usato da Itachi,
Naruto era pronto a tutto pur di impedire che venisse
fatto del male a Gaara e che Konoha
venisse distrutta. Non poteva permettere che ciò avvenisse, non dopo il
sacrificio del terzo e quarto Hokage per proteggere
il villaggio. Tutto era nelle sue mani. Sasuke aiuto Naruto ad alzarsi e subito dopo si avviarono verso le
sbarre del cancello, ma se Sasuke non ebbe problemi
ad attraversarla, Naruto appena tentò di uscire,
venne rispedito indietro da una forte scossa.
Narutoalzandosi nuovamente chiese: che cosa è
successo?
Sasuke:
quello che temevo purtroppo! Ora ti trovi al posto della volpe e se lei
normalmente non può varcare la soglia della sua prigione senza il tuo permesso,
neanche tu puoi.
Naruto:
accidenti! Cosa possiamo fare?Ormai Kyuubi è quasi giunta vicino a Gaara!
Dobbiamo inventarci qualcosa e subito- se la volpe era in grado di percepire
ciò che avveniva nel mondo esterno, quando era imprigionata, anche Naruto ne era capace in quel contesto.
Sasuke:
potremo togliere il sigillo così che tu possa uscire!
Naruto:
So di non esserti particolarmente simpatico, ma mi vuoi uccidere? Non lo
possiamo fare! Se togli il sigillo la volpe si libererebbe completamente e
inoltre io morirei!L’unica possibilità
che abbiamo è parlarle. Se io posso sentire lei, anche lei ora potrà sentire
me!
Sasuke:
e pensi di riuscire a convincerla a tornare nella sua gabbia?
Naruto:
questo è un altro problema, per adessocerchiamo di impedirle di uccidere Gaara!
Fece appena in tempo a terminare
la frase, che qualcun altro fermò l’intento della volpe: Madara.
L’Uchiha aveva bisogno dello Shukaku
e per poterlo avere, il suo jinchuriki doveva
rimanere in vita.
Madara:
Ferma Kyuubi! Hai fatto un ottimo lavoro! Ora pensa a
distruggere Konoh, a lui ci penso io!
Detto questo si caricò il
ragazzo sulle spalle, ma kyuubi non si mosse dalla
sua posizione, non aveva tutta sta voglia di obbedire ai suoi ordini. Intanto
nella mente di Naruto.
Naruto:
ehi volpaccia mi senti? Non mi dire che ubbdirai a quello lì! Cosa sei? Il suo cagnolino?
Kyuubi:
cosa vuoi moccioso? Ti conviene tacere, non sei nelle condizioni di criticare.
Quindi silenzio e stai a guardare come rado al suolo il tuo villaggio.
Naruto
strinse i pugni e fece un profondi respiro: Non farlo! puoi fare molto di più
che stare agli ordini di un Uchiha e distruggere un
misero villaggio! – disse cercando di provocarle il bijuu.
Sasuke:ma
ti è dato di volta il cervello testa quadra? – gli rimproverò, ma il biondino
non lo ascoltò neanche.
Kyuubi:
il tuo amichetto ha ragione! Che ti succede?
Naruto:
Sai? Mi facevo la stessa domenda su di te. Comunque a
me non succede proprio niente!
Sasuke
arrabbiato gli disse: allora perché la incoraggi? Vuoi farci uccidere tutti?
Nondovevi semplicemente impedirle di
commettere una strage?
Naruto
e Kyuubi all’unisono dissero: Taci stupido!
Naruto:
Spiegami perché dovrei ascoltarti?eh? Ehi Kyuubi? Non
ne hai abbastanza di questi Uchiha che si credono
migliori di tutti e ci dicono cosa fare? –disse con arroganza-
Kyuubi:
me lo stai chiedendo veramente?
Naruto:
e allora cosa aspetti? Ribellati! Dai loro una bella lezione!- Disse continuando
a incoraggiare la volpe ad attaccare Madara.
Sasuke:
come? Cosa stai facendo Naruto? –Chiese il moro
alquanto shoccato dal comportamento del biondo.
Kyuubi:
uno lo stavo per eliminare, ma me lo hai impedito!
Naruto:
Si, forse non avrei dovuto, ma ora ti puoi rifare su di un altro Uchiha, non credi?
Kyuubi: non sai
quanto io desideri fare fuori MadaraUchina, ma ti dimentichi che ha il potere di controllarmi!
Madara:
allora Kyuubi cosa aspetti?Vuoi che passi al totale controllo del tuo
potere? Non vuoi piu essere libera? Muoviti!
Kyuubi
contro voglia obbedì.
Naruto:
aspetta! Lo sai che non manterrà mai la sua promessa, ma continuerà ad usarti per i suoi scopi. Dove è finito quel demone che vuole sempre uscire
per sterminare chi si trova davanti?
Kyuubi:
Cosa credi che io mi stia divertendo? Ripeto che lui è in grado di controllarmi.
Questi stupidi Uchiha, sono sole 3 al mondo, ma sono
anche troppi!
Narut:
Eh già, puoi dirlo forte.
Sasuke
stava perdendo la pazienza. Strinse i pugni per trattenersi da tirargliene uno
in faccia.
Naruto:
ho un’idea. Madara è in grado di controllare i tuoi
poteri no? –disse dopo che una lampadina si accese nel suo cervello.
Kyuubi:
Sei forse sordo?
Naruto
continuò, non dando retta alla volpe: però non è in grado di controllare me e
dato il luogo in cui mi trovo, non può nemmeno imprigionarmi in uno dei suoi genjutsu.
Kyuubi
cominciava a perdere la pazienza: Arriva al dunque moccioso, non ho voglia di
giocare con te! Quindi sbrigati se non vuoi che distrugga Konoha
per un mio capriccio- disse ormai seccata da tutta quella situazione.
Naruto
sospirò: Madara può controllare il tuo chakra, ma non il mio. Quindi se solitamente sei tu a
donarmi la tua energia, questa volta sarò io a donarla a te.
Sasuke
sgranò gli occhi a quella rivelazione, mentre Kyuubi
scoppiò in una mostruosa risata, che fece accapponare la pelle ai due ragazzi.
Kyuubi:
e cosa credi che me ne faccia di una così bassa quantità di chakra?
Naruto:
Sarà molto inferiore al tuo, ma potrebbe proteggertidall’influsso di Madara.
Basta espandere il mio chakra in modo uniforme fino a
riuscire a ricoprire il tuo intero corpo. Così dovresti risultare immune…almeno credo! –disse piuttosto incerto- Tentar non
nuoce, tanto peggio di così non può andare!
Kyuubi:
Sai moccioso? Forse per una volta sei riuscito a usare appieno il tuo cervello!
–il ragazzo mise il broncio- Allora facciamolo!
Naruto
si concentrò e cominciando a impastare il chakra, lo
diede alla volpe la quale piano piano cominciò a
coprirsi di un leggero strato di energia blu. I primi ad accorgersi di quello
che stava avvenendo all’interno del bijuu, furono Hinata e Neji. Infatti i due Hyuuga avevano attivato il Byakugan
e con esso riuscirono a vedere il progressivo movimento di un chakra che non apparteneva alla volpe. Capirono
immediatamente che quella era opera di Naruto e una
volta che anche gli altri si accorsero di ciò che stava avvenendo, si sentirono tutti più sollevati. FinalementeNaruto stava
reagendo. Ora il chakra blu copriva interamente il
corpo della volpe, ma non bastò a impressionare Madara,
anche se l’Uchiha fu sorpreso di osservare una ripresa
tanto rapida da parte del jinchuriki.
Madara:Allora
Kyuubi? Cosa stai aspettando?- Disse con tono di
rimprovero alla volpe.
Kyuubi
si girò a guardarlo minacciosa. Dai suoi occhi si poteva leggere l’ardente
desiderio di fare fuori colui che voleva dominarla. Madara
prevedendo le intenzioni del bijuu, decise di
ricorrere al controllo del Kyuubi, ma qualcosa impedì
alla tecnica di andare a termine. Provò più volte, ma essa non ebbe effetto.
Madara:
Possibile che quel misero chakra, riesca a impedirmi
di controllare Kyuubi?
Itachi
affiancò il capo dell’akatsuki: affinchè
tu ci riesca, ci deve essere contatto fra la tecnica e il kyuubi
e il chakra di Naruto
funziona da isolante.
Madara:
l’avevo capito anche io, Itachi! –disse alterato.
Deidara:
quindi adesso che si fa?
Kisame:
direi di portarci via almeno il jinchuriki della
sabbia. Tanto finchè non abbiamo assorbito tutti gli
altri bijuu, non possiamo impadronirci del Kyuubi.
Madara
ci pensò su. Detestava quando i suoi
piani andavano in fumo e i suoi sottoposti gli consigliavano cosa fare, ma sta
volta si vide costretto a dar loro ragione. Quando l’Akatsuki
era pronta per andarsene, Kyuubi sferrò un attacco
con l’intento di colpire soprattutto Madara. Quest’ultimo
schivò l’attaccò della volpe, ma si vide
costretto a separarsi dal corpo del jinchuriki della
sabbia, il quale fu immediatamente recuperato dai fratelli Kankuro
e Temari.Madara non avendo nessuna intenzione di andarsene a mani
vuote. Tentò nuovamente di riprendersi Gaara con l’aiuto
dei suoi scagnozzi, ma vennero circondati da numerosi ninja e anbu. Infatti Tsunade aveva dato
l’allarme e tutti gli shinobi di Konoha
si erano mobilitati.
Madara
si vide costretto allora a rinunciare ai suoi propositi. Non erano i numerosi
ninja a preoccuparlo e inoltre ora poteva disporre di Kyuubi,
dato che la barriera di Naruto era scomparsa,ma decise ugualmente di ritirarsi. L’akatsuki non aveva tutta questa fretta di impossessarsi dei
bijuu. Se fosse riuscita, ne avrebbe gioito, ma in
caso contrario, non si sarebbero dati per vinti e sarebbero tornati presto all’attacco.
Ora che la minaccia dell’Akatsuki era finita e Sasuke era
ritornato nel suo corpo, restava solo il problema Kyuubi.Naruto era ancora
all’interno della prigione. Era inginocchiato per terra col fiatone.
Kyuubi:
hai già finito l’energie moccioso? –chiese divertito- è andata bene che Madara si sia ritirato, se no non sarebbe servito a niente
il tuo piano.
Naruto:
Ehi…anfanf…l’hai d-detto
tu che i-il mio chakra è inferiore…anf…al tuo! È normale che si esaurisca p-prima. –Naruto cercava di riprendere padronanza di se stesso
respirando a pieni polmoni-
Kyuubi:
Ti va di fare scambio e di tornare nel tuo corpo?
Naruto
spalancò gli occhi. Davvero la volpe gli stava chiedendo di ritornare nella sua
prigione?
Kyuubi
intuendo i pensieri del ragazzo rispose: Sono piuttosto stanca. Lo scontro con Shukaku nonè stata
una passeggiata e inoltre ho un debito con te. Mi hai salvato dal controllo di Madara e l’ultima cosa che voglio è doverti qualcosa.
Naruto:
tecnicamente non mi devi niente, mi hai salvato da situazioni critiche più di
una volta. –le ricordò-
Kyuubi:
ah ah ah! Se vuoi marcire la dentro, per me va bene!
io credo che andrò a farmi una passeggiata distruttiva.
Naruto:
no, no, per me va benissimo! Ero solo sorpreso! “ potevo tenere il becco
chiuso?” pensò il ragazzo.
Kyuubi:
allora muoviti prima che cambi idea…e sinceramente ci
sto già ripensando. Quando mi ricapita dinuovo di trovarmi ibera… o quasi?
Naruto:
non vorrai rimangiarti la parola? Non sei un demone orgoglioso!
Kyuubi:
sto cavolo di orgoglio mi manderà in rovina. Ora se vuoi far tornare tutto alla
normalità, rimpasta il chakra quando te lo dico io!
Naruto:
non mi è rimasta neanche una goccia di chakra in
corpo!
Kyuubi
si domandava perché sprecasse fiato con quel moccioso: non avresti nemmeno la
forza di parlare se fosse così.
Una volta che Kyuubi mise a tacere il biondo, Naruto
fece tutto quello che la volpe gli disse e ben presto si cominciò a intravedere
la volpe farsi sempre più piccola e riassumere le sembianze umane. Finalmente Naruto era tornato in se. Ora tutto ciò che era avvenuto in
precedenza era solo un brutto ricordo.
Ora che però il ragazzo era
tornato se stesso, dovette fare i conti con i danni che il chakra
della volpe aveva fatto al suo corpo. Fece qualche passo verso i suoi compagni,
dopo di chè cadde al suolo privo di sensi.
Subito i suoi compagni gli si
avvicinarono, soprattutto Sakura. Fu la prima a correre a vedere le condizioni
del ragazzo, seguita da Tsunade. Tutti erano
sollevati, tutto si era sistemato e Naruto sarebbe
tornato in forma nel giro di qualche giorno, ma qualcuno non si era unita agli
altri. Un ninja era rimasto molto impressionato dagli avvenimenti appena
successo ed si era tenuto in disparte senza accertarsi delle condizioni del
biondino. La persona in questione era Hana.
Scusate il ritardo…PERDONOOOOO…comunque
anche questo 21° capitolo è finito? Che ve ne pare? Brutto? Bello? Ridicolo?
Lasciatemi un commentino con le vostre opinioni PLEEEEEASEEEEEE!!!
Erano passati già un paio di giorni da quel brutto attacco
da parte dell’Akatsuki. Tutti i ragazzi che avevano
partecipato allo scontro, vennero ricorati in
ospedale, anche se per una sola giornata. Gaara e Naruto, che erano stati i protagonisti di questo scontro,
dovettero fermarsi un po’ di più. Gaara tornò in
forze dopo tre giorni, mentre Naruto non aveva ancora
dato cenni di volersi svegliare.
Il suo corpo era statosottoposto a uno sforzo immane, se già con la minima parte del chakra della volpe il suo corpo ne usciva debilitato…figuriamoci ora che aveva dovuto sopportare più
della metà della potenza del kyuubi. Probabilmente un
normale essere umano non avrebbe retto a uno sforzo tale, ma Naruto era un ragazzo forte e tenace e avrebbe resistito
anche a quello.
Passò una settimana circa e il ragazzo finalmente aprì gli
occhi. Inizialmente il mondo attorno a lui era tutto sfocato, ma dopo poco
riuscì a mettere bene a fuoco dove si trovava. Gli tornò in mente tutto quello
che era accaduto giorni prima e ancora non riusciva a capacitarsi della
decisione del kyuubi di ritirarsi.
Cercò di alzarsi dal letto. Non aveva idea di quanto tempo fosse
sdraiato in quel misero letto di ospedale, ma sentiva che il suo corpo non ne
poteva più di rimanere lì fermo…voleva sgranchirsi un
po’ le gambe, ma appena appoggiò un piede per terra, sentì una voce
rimproverarlo.
Tsunade: dove pensi di andare
ragazzino? Tu non ti muovi da lì capito?Ti sei appena ripreso e già cerchi di svignartela? – Tsunade
si avvicinò al ragazzo per rimetterlo sdraiato e per controllare le sue
condizioni, che fortunatamente erano buone- Ti sei rimesso in sesto abbastanza
in fretta, dato che sia tu che kyuubi eravate privi
di energia! –constatò-
Naruto, non lasciandosi sfuggire
l’occasione, disse: se sto bene allora posso anche andarmene no? – Tsunade lo fulminò con gli occhi- E dai! L’ha appena detto
lei che sto bene, perché non posso almeno fare una passeggiata? –la supplicò-
Tsunade: perché sono stata io a
ordinartelo intesi? E se provi nuovamente a scappare, giuro che ti lego a letto
per un’altra settimana anche se non avrai bisogno di riposare.
Naruto incrociò le braccia e mise
il broncio, ma dovette dargliela vinta alla donna.
Durante la giornata Naruto
ricevette la visita di tutti i suoi amici…compresoSasuke. I due stettero in silenzio per un bel po’. Fu l’Uchiha a interrompere quel silenzio.
Sasuke: Bhè?
Che ti succede? Non è da te stare zitto! Solitamente sei un rompiscatole di
prima categoria!
Naruto mantenne il silenzio ancora
per qualche secondo e dopo un lungo respiro prese a parlare: Grazie Sasuke…se non fossi intervenuto tu…probabilmente
a quest’ora Konoha sarebbe rasa al suolo!
Sasuke rimase colpito…non
si aspettava un comportamento simile da Naruto, ma in
realtà non c’era niente di strano. Naruto non era
così orgoglioso da non ammettere d’aver avuto bisogno di aiuto. Comunque dopo
quella frase Sasuke, si alzò dalla sedia sulla quale
era seduto e avvicinandosi al letto di Naruto, gli
tirò un pugno in testa. In realtà si comporto così perché non sapeva nemmeno
lui come comportarsi. Solitamente era un ragazzo serio e distaccato che sapeva
bene come agire in ogni situazione, ma anche a lui capitava di rimanere
spiazzato qualche volta.
Naruto: Ahia! Ma che ti è preso!
Sasuke: Pensavi che te la facessi
passare liscia per aver praticamente insultato il mio clan davanti alla volpe.
Naruto, massaggiandosi il
bernoccolo che gli era cresciuto sulla testa, rispose: Senti dovevo pur
invogliare la volpe a colpire Madara e a collaborare
con noi. E poi è vero che siete fastidiosi –disse scherzando, ma facendo comunque
irritare il suo eterno rivale-
Sasuke: cosa hai detto testa
quadra? Vuoi che ti faccia passare un altro mese qui dentro?
Naruto: provaci se ne hai il
coraggio!
Era inutile. I momenti di tregua fra i due sarebbero sempre
durati pochi minuti. Non potevano vivere senza stuzzicarsi a vicenda, ma per
loro fortuna c’era sempre qualcuno pronti a dividerli.
Sakura: ma possibile che non stiate mai calmi voi due!
Cavolo Naruto, ti sei svegliato da qualche ora e hai
già tutta questa energia? Comunque…come ti senti? Ti ho
portato della frutta nel caso ti venisse fame, so che qui dentro il cibo non è
dei migliori! –gli porse il cestino-
Naruto: Grazie Sakura-chan!
– Naruto chinò la testa da un lato per poter vedere
in direzione della porta, sperando di vedere qualcuno…qualcuno
che non arrivava. Era tutto il giorno che l’aspettava, ma lei non si era ancora
fatta viva. Questo rattristò moltoil
biondino e sia Sasuke che Sakura si accorsero del suo
stato d’animo e la ragazza dai capelli rosa cercò di destare l’amico dal
pensiero di lei.
Sakura: vuoi che ti sbucci una mela, Naruto?
Narutonon rispose, scosse solo la testaper far capire alla ragazza che non era in vena
di mangiare in quel momento.
Sakura decise di rendersi utile in qualche modo. Uscì dalla
stanza e andò a cercare qualcuno. Ma la ricerca non andò avanti per molto,
infatti la persona in questione era proprio nel corridoio che aspettava di entrare…era lì da ore, ma non aveva ancora avuto il
coraggio di varcare la soglia della porta.
Sakura: AH sei qui! Bene almeno ho risparmiato la fatica di
venirti a cercare Hana!
Hana era a testa china, si vedeva
lontano un miglio che era preoccupata per qualcosa. Sakura se ne accorse, ma inizialmente ci passò
sopra.
Sakura: Naruto sta solo aspettando
te,si può sapere perché non sei ancora
andato a trovarlo? Non ti importa di lui? Mi sembrava che fosse il contrario.
La ragazza però non muoveva un muscolo, sembrava che le
parole di Sakura nonla sfiorassero
neanche. A quel punto Sakura decise di fare una cosa di cui probabilmente in
futuro si sarebbe pentita…Aiutare la sua rivale in amore…anche se sapeva benissimo di non meritarsi Naruto dopo quello che era successo mesi fa.
Sakura: Senti Hana…ammetto che non
sono una tua fan, ma se tu stai male anche Naruto
soffre e per quanto mi riguarda, ha già sofferto abbastanza e parte è colpa
mia. Ora voglio fare in modo che sia felice. Credo di immaginare il perché del
tuo comportamento. Saresti già entrata da ore se non ci fosse qualcosa che ti
spaventa vero?
Hana annuì.
Sakura sospirò: scommetto che quel qualcosa è Kyuubi – Hana alzò la testa
sorpresa che la ragazza l’avesse capita al volo- Ho indovinato vero? – Sakura avvennò a un sorriso malinconico- è normale…quando
sanno cosa c’è in lui tutti tendono ad averne paura.
Hana mise subito in chiaro le
cose: Io non ho paura di Naruto, ma solo della volpe.
So che Naruto non è cattivo, ma non posso far finta
che quella cosa dentro di lui non esista. Io…credevo
di essere forte, credevo che avrei potuto stargli vicino nei momenti di crisi,
ma quando ho visto il potere della volpe…mi sono
ricreduta. Ora so di non essere forte abbastanza da poter rivedere Naruto in quello stato e di vedere tanta desolazione…io non sono in grado di sopportare tutto
questo. So che Naruto non centra niente e che non ci
sono molte probabilità che la volpe si rifaccia vedere, ma non riuscirei a
stare tranquilla. Fosse un caso isolato…bhè potrei
anche accettarlo, ma ricorda che io ho conosciuto Gaara
prima del suo cambiamento e ricordo che a seconda del suo umore il demone si
manifestava. Se era tranquillo non succedeva niente, ma seveniva urtato nei sentimenti e fatto
arrabbiare, si scatenava e per le persone che erano vicino a non c’era speranza
di sopravvivere. Questo è quello che capita anche a Naruto
vero?
Sakura annuì aggiungendo: è vero, ma non è colpa loro. non
hanno scelto loro di avere un demone dentro di loro e non è giusto che ci
rimettano sempre…devono avere qualcuno a fianco che
abbia fiducia in loro.
Hana: Naruto
ha già qualcuno che ha fiducia in lui. –disse fissando Sakura negli occhi-
Durante la sua trasformazione, non ti sei data per vinta. L’hai chiamato
ripetutamente per cercare di svegliarlo. Eri convinta che se ti avesse sentita,
lui sarebbe riuscito a fermare quel mostro, mentre io…io
sono stata una vigliacca. Mi sono praticamente nascosta e non ho aiutato Naruto in nessun modo.Quando ci
siamo messi insieme, lui mi rilevò della presenza del kyuubi
dentro se e io gli dissi che non ero spaventata, che gli sarei comunque rimasta
vicina qualunque cosa fosse accaduto, ma dopo averlo visto trasformato all’esame
chunin quando stava per uccidere il tuo compagno, mi
sono resa conto che è più facile a dirlo che a farlo…io
non sono in grado di rimanergli vicino. Se accadesse nuovamente qualcosa del genenereio…non farei altro che
scappare. Naruto non si merita questo, è un bravo
ragazzo!
Sakura era rimasta in silenzio ad ascoltare la ragazza, per
farla sfogare. Anche lei era rimasta scioccata da quello che era appena
accaduto, ma era a conoscenza di quel lato di Naruto
già da parecchio tempo e l’aveva già visto impossessato dal kyuubi.
Quindi per lei era più facile fa giostrare la cosa.
Sakura: Ora che intenzioni hai?
Hana: Parlerò a Naruto di questo…sperando che non
ci stia troppo male e poi…ripartirò con Gaara e i suoi fratelli per Suna.
Sakura: Ma Hana…lui…-la ragazza
non sapeva cosa dire e sospirò –sei sicura di volerlo fare?Non potrai più
tornare indietro, pensaci bene per favore!
Hana: e già da tempo che ci penso…e credo che questa sia la soluzione migliore, anche
se Naruto mi odiarà per
questo e – non terminò la frase che una voce la interruppe-
Naruto: non è vero che ti odierò…Hana – Disse un Naruto che
alzandosi dal letto aveva sentito tutto e che nascondeva il suo sguardo sotto
la frangetta –Ti ringrazio di essere stata sincera…anche
se non direttamente con me!
Hana scatto in piedi e si diresse
verso Naruto: te ne avrei parlato appena avrei
trovato il coraggio di entrare! Devi credermi!
Naruto alzò lo sguardo, si vedeva
dal suoi occhi quanto avesse preso male la cosa: ti credo! E capisco il tuo
timore.
Sakura fece un cenno con la testa a Sasuke
e insieme al suo compagno decise di lasciare i due soli…dovevano
chiarirsi.
Hana rispiegò nuovamente le
ragioni per cui avrebbe voluto lasciarlo. Aveva già sentito tutto, ma riteneva
giusto che Naruto sentisse quelle cose provenire
dalla sua bocca e non tramite un dialogo non rivolto a lui. Naruto
si meritava sincerità equesto fu molto
apprezzato dal biondino.
Naruto la fece parlare per un po’
e la lasciò spiegarsi, ma non le fece
terminare il discorso: Basta così Hana…Posso
immaginare quello che provi e non ti do nessuna colpa. Solo per favore se non
te la senti sul serio di stare con me…non lo fare…non farlo solo perché ti faccio pena e perché non vuoi
farmi soffrire, questo mi farebbe star più male. Ti prego solo una cosa…sii sincera con me e con te stessa soprattutto.
Hana era in lacrime…
non sperava che Naruto la capisse…era
davvero un ragazzo d’oro e si dava della stupida a lasciarselo scappare, ma non
si sentiva all’altezza.
Naruto: un’ultima cosa! Promettimi
che…saremo comunque amici! –le chiese asciugandole
una lacrima-
Hana: abbozzò un sorriso- ma
certo! Ne sarei felice!
Narutoricambiando il sorriso, le promise che
sarebbe stato bene, era la cosa che più metteva in ansia Hana,
e le promise anche che il giorno dopo, sarebbe andata a salutarla prima della
sua partenza.
La notte fu insonne sia per Hana
che per Naruto. quest’ultimo ripensò agli avvenimenti
della giornata e della decisione di Hana…in fondo non
aveva tutti i torti e poi doveva ammettere che una relazione a distanza era
piuttosto difficile. Ora che lui sarebbe tornato a vivere Konoha
e lei a Suna, le occasioni per vedersi sarebbero
stare rare. Quindi in fin dei conti era meglio che le cose fossero andare così.
Entrambi comunque prima o poi avrebbero trovato l’amore della propria vita.
Il giorno dopo Naruto riuscì a
ottenere il permesso da Tsunade di uscire dall’ospedale
per andare a salutare i suoi amici. Salutò prima di tutto Kankuro,
Temari e Gaara, ma si
soffermò più a lungo su di Hana. Fra i due ci fu un
lungo abbraccio, che dimostrava loro tutto l’affetto che provava ognuno nei
confronti degli altri e durante quell’abbaccioHana sussurrò all’orecchio di Naruto
che la persona adatta a lui era più vicina di quello che pensava e dopo essersi
staccato da lui, guardò qualcosa o qualcuno dritto davanti a se.
Naruto solo allora si accorse
della presenza di Sakura. La ragazza era anch’essa andata a salitare
i suoi amici di Suna, ma era rimasta in disparte per
non disturbare.
Il biondino tornò a rivolgere il suo sguardo verso i suoi
amici e dopo un ultimo saluto, li vide allontanarsi sempre di più, fino a
diventare impercettibili alla vista.
“Ci vediamo Hana…ti auguro di
stare bene” pensò Naruto con il sorriso sulle labbra.
Sakura in quel momento si avvicinò a lui e dopo aver fissato
per diversi minuti le porte che conducevano all’esterno di Konoha,
i due si diressero insieme all’ospedale.
FINE
Dopo secoli
che mi sono fatta attendere ecco a voi l’ultimo capitolo. Fino alla fine non ho
voluto rendere felice Naruto (Povero) ma ho lasciato
una speranza per un futuro migliore e ognuno di vuoi può liberamente immaginare
come sarà. Spero che vi sia piaciuto questo ultimo capitolo. Mi scuso se nel
caso ci fossero errori di grammatica o altro, ma sto crollando dal sonno e non
ero del tutto lucida quando ho buttato giù il capitolo.
Ringrazio
tutti coloro che hanno recensito fino ad orae tutti coloro chemi hanno
aggiunta ai preferiti…non avrei mai creduto che
fossero cosi tanti