La sofferenza di Naruto

di Neko
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'odio verso Naruto ***
Capitolo 2: *** Rabbia incontrollabile ***
Capitolo 3: *** Il ritrovamento ***
Capitolo 4: *** Un nuovo esame ***
Capitolo 5: *** Cambiamento ***
Capitolo 6: *** Il furto ***
Capitolo 7: *** La prima prova ***
Capitolo 8: *** La prova di sopravvivenza ***
Capitolo 9: *** Le insidie del deserto ***
Capitolo 10: *** Eliminati dall'esame? ***
Capitolo 11: *** Amore e odio ***
Capitolo 12: *** la 3° prova - Foglia VS Sabbia ***
Capitolo 13: *** Per un soffio ***
Capitolo 14: *** È colpa mia ***
Capitolo 15: *** Scuse e spiegazioni ***
Capitolo 16: *** Una nuova minaccia incombe ***
Capitolo 17: *** Nemici imbattibili ***
Capitolo 18: *** Missione: salvare Naruto ***
Capitolo 19: *** La faccenda si complica ***
Capitolo 20: *** Shukaku VS Kyuubi ***
Capitolo 21: *** La collaborazione tra jinchuuriki e bijuu ***
Capitolo 22: *** Un amaro addio ***



Capitolo 1
*** L'odio verso Naruto ***


LA SOFFERENZA DI NARUTO

 

Capitolo1: L’odio verso Naruto

 

Un nuovo giorno era sorto a Konoha e Naruto, non avendo impegni per quella mattina, decise di andare a fare una passeggiata, nella speranza di trovare qualcosa di meglio da fare. Girava per le strade del villaggio e come al solito notò che la gente lo guardava con disprezzo e si richiudeva in casa al suo passaggio.

Naruto: “ sempre la stessa storia” –pensò-

Decise di andare al parco. Si recava lì spesso, lontano dagli sguardi ostili della gente, lontano da tutto quell’odio che era peggio di una pugnalata al cuore. Quella mattina al parco  però, c’erano alcuni bambini che giocavano a rincorrersi e Naruto per non dar fastidio ai loro genitori si mise su una panchina isolata a guardare la scena.

I bambini  continuavano a rincorrersi finchè uno di loro non cadde e si fece male. Naruto  si alzò per aiutare quel bambino.

Nar: ehi piccolo! Tutto bene?

Bimbo: sigh! Fa tanto male!

Nar: ah è solo una piccola sbucciatura, passerà in fretta, ma se rimani qui a piangere non potrai giocare con i tuoi amichetti e …

…: cosa stai facendo al mio bambino? –gli gridò la mamma del piccolo-

Naruto non rispose, sapeva che era inutile.

…: guarda cosa gli hai fatto!

Bimbo: mamma io…

…: è stato questo mostro a farti del male? Non ti devi mai più avvicinare a lui! Allontaniamoci che è meglio!

Naruto guardava la donna con disprezzo, ma non potendo fare niente se ne andò a testa bassa, ma qualcuno aveva assistito alla scena. Naruto decise di tornarsene a casa, inizialmente camminando, poi più pensava a quello che era successo più la rabbia cresceva in lui e cominciò a correre, senza guardare dove andava, infatti andò a sbattere contro una persona.

…: ahi! Naruto! sei il solito distratto!

Nar: scusami, nonna Tsunade!

Tsu: -vedendo che piangeva- cosa ti è successo Naruto?

…: Hokage- sama state bene?

…: se succede qualcosa c’è sempre di mezzo lui!

…: cosa volevi fare al 5° Hokage mostro? Eh? Rispondi!

La gente del villaggio cominciò a rimproverarlo e a lanciargli insulti.

Tsu: FINITELA!

…: ma hokage-sama lui…

Tsu: dovreste vergognarvi! Come vi permettete di dire queste cattiverie a un ragazzo? Che si è sacrificato per salvarvi tutti?  Lo considerate tutti un mostro, ma i veri mostri qui siete voi! Se foste voi al suo posto come vi sentireste eh? Mi vergogno di essere capo di un villaggio che ha così poco rispetto per gli altri. -Detto questo si girò verso Naruto- Naruto io…uhm? dove sei?

Shizune: è scappato via signorina!

Tsu: oh accidenti! Shizuna tu porta i documenti al villaggio io vado a parlare con Naruto! – si mise a correre nella speranza di raggiungerlo, ma non ci riuscì.

…: Hokage-sama come mai tutta sta fretta? –chiese una figura che si trovava su un albero a leggere uno dei libri scritti da Jiraya-

Tsu: ah Kakashi! Hai visto Naruto?

Kak: si! si stava dirigendo verso casa sua perché?

Tsuande gli racconta l’accaduto.

Kak: capisco! Lascia che vada a parlarci io! tanto dovrei andare da lui a informarlo di un’altra cosa!

Tsu: d’accordo! Mi fido di te!

Naruto nel suo appartamento era fuori di se. Non ci vedeva più dalla rabbia, tanto che i suoi occhi erano diventati rosso sangue. Si mise davanti allo specchio per capire cosa la gente vedesse in lui. Inizialmente vide se stesso, ma improvvisamente la sua immagine cambiò in kyuubi.

Nar: stupida volpe! È tutta colpa tua! –diede un pugno allo specchio-

Kak: Naruto è permesso?-disse affacciandosi dalla finestra della camera di Naruto-

Naruto lo guardò con un certo disprezzo negli occhi, ma kakashi non ne fu sorpreso.

Kak: -accorgendosi dello specchio rotto- cosa è successo qui? –entrò nella camera- hai litigato col tuo riflesso?

Naruto non avendo voglia di scherzare ed essendo fuori di se cercò di colpire anche Kakashi, il quale fermò il suo pugno come niente.

Kakashi: guarda un po’ la tua mano! Dovresti disinfettarla e bendarla, sperando che non ci siano schegge di vetro. Ok, che hai voglia di sfogarti, ma era il caso di prendersela con lo specchio e con me che non centriamo?

Nar: perché io? non ho nessuna colpa eppure tutti mi trattate peggio dell’immondizia! –disse gridando-

Kak: so quello che è successo, Tsunade me ne ha parlato!

Nar: e allora? Cosa cambia? Niente di quello che mi potrà dire lei e la vecchia, potrà cambiare ciò che provo!

Kak: so che è difficile, ma…

Nar: cosa ne sa lei? Uhm?  …non sa niente di cosa si provi a sentirsi chiamare mostro ogni giorno della propria vita e a vivere in perfetta solitudine, fatta eccezione per kyuubi che non fa altro che ripetermi di farla uscire e di vendicarmi di tutte le accuse che subisco! Niente! non sa assolutamente niente –incominciano a uscire delle lacrime-

Kak: è vero non so cosa vuol dire, ma non tutti ti consideriamo un mostro, questo lo sai vero?

Nar: e chi sarebbero?

Kak: i tuoi compagni, tsunade, Iruka, jiraya e io!

Nar:  … – continuando a guardarlo storto- tsè! i miei compagni non fanno altro che dirmi che sono irritante e una testa quadra. Il rispetto di Tsunade me lo sono guadagnato solo rimettendoci quasi la vita, Jiraya l’ho dovuto pregare in ginocchio perché mi allenasse perché non mi voleva, lei invece gli importa solo di Sasuke! Quindi come vede…nessuno mi vuole!

Kak: hai qualcosa da ridire anche su Iruka?

Nar: …

Kak: bene, visto che al momento non sei in grado di ragionare ti lascio stare. Ah…ero venuto per questo…domani mattina alle 7 c’è l’allenamento, se sei ancora arrabbiato non venire, non vogliamo che nessuno si faccia male! – se ne andò-

 

salve! eccomi tornata con una nuova storia di Naruto! non so bene come andrà a finire, ma qualche ideuzza mi verrà in mente! intanto fatemi sapere cosa ne pensate, sono accettati anche consigli! recensiteeeeeeeeeeeeeee!!!

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Capitolo 2
*** Rabbia incontrollabile ***


Capitolo 2: Rabbia incontrollabile

 

Nell’ufficio dell’Hokage

Tsu: allora Kakashi?

Kakashi scosse la testa

Kak: è andata male! Non mi ascoltava nemmeno, adesso come è adesso, ce l’ha proprio con tutti, nessuno escluso! Se continua così farà del male a se stesso e agli altri.

Shizune: cosa possiamo fare?

Tsu: stare a vedere! Purtroppo non  si può guarire un cuore ferito!

 

Il giorno dopo all’allenamento.

Sak: finalmente Naruto!

Naruto non disse niente, la rabbia del giorno prima non gli era passata del tutto.

Hinata: c-ciao…N-Naruto-kun! –disse imbarazzata e pasticciando con le dita-

Nar: Hinata? Kiba? Akamaru? Shino? Che ci fate qui?

Kiba: a quanto pare Kakashi-sensei e Kurenai-sensei non si sono messi d’accordo su chi avrebbe usato questo campo di allenamento!

Nar: capisco!

Shino: che ti sei fatto alla mano? –chiese notando una fasciatura alla mano fatta male-

Nar: ah niente!

Kiba: avrà litigato con qualcuno del villaggio! Sai Naruto, non si attacca briga con gli altri ninja!

Sak: già! un ninja aiuta il proprio villaggio, non crea fastidi come fai tu! Ma d’altronde tu sei cresciuto senza un educazione, cosa ci si può aspettare da uno che è cresciuto senza genitori! Se io mi comportassi così, non potrei nemmeno uscire di casa. Sei solo un egoista!

Kiba: Sakura! Non ti sembra di esagerare? Io non dicevo sul serio!

Sak: perché? Ho detto la verità! Non ditemi che non vi da fastidio quando ci mettono in punizione per colpa sua! Non fa altro che mettersi in mostra! È logico che poi la gente lo eviti!

Sas: Sakura chiudi il becco!

Hinata: Naruto-kun! – disse preoccupata-

Naruto stava tremando, ma non dal freddo, dalla rabbia, la quale stava riaffiorando in lui. Sakura capì che forse aveva un po’ esagerato.

Sak: Naruto io…

Nar: Sakura! Sei solo una stupida!

Sak: cosa? –si arrabbia- non ti permetto di offendermi sbruffone!

Nar: tu puoi dirmi in faccia tutto quello che vuoi e io no vero?  Se non fossi una ragazza…

Sak: hai paura di affrontarmi? Non sono così debole come credi!

Nar: nemmeno io!

Sak: fatti sotto avanti!

Sas: ma sei impazzita? Guarda che ti mena sul serio!

Sak: figurati se ne ha il coraggio! Sta bleffando come al solito!

Shino: guardalo negli occhi e poi dimmi se ti sembra uno scherzo!

Gli occhi di Naruto erano pieni di odio e dal quel momento Sakura cominciò realmente ad avere paura.

Sak:-indietreggiando- Natuto! dai non dicevo sul serio! Noi siamo amici in fondo!

Nar: amici eh? Lo dici solo perché speri di calmarmi, ma le altre volte non ti fai problemi a dirmi che sono irritante, senza preoccuparti di quello che provo!

Naruto continuava ad avanzare e Sasuke non prevedendo niente di buono, si mise davanti a Sakura. Anche Akamaru fece lo stesso.

…: cosa sta succedendo?

Hinata: Kurenai-sensei, Kakashi-sensei! meno male siete qui!

Kiba: ancora un po’ di ritardo e Sakura se la sarebbe vista brutta!

Kurenai: sentiamo Naruto! cosa avevi intenzione di fare a Sakura?

Kakashi: sbaglio o ti avevo detto di non venire se eri ancora arrabbiato?

Naruto non rispose, li guardò solo con gli stessi occhi con cui aveva guardato Sakura.

Kakashi: “ quegli occhi!”. Qualunque cosa sia accaduto fra di voi, non credi che la tua reazione sia troppo eccessiva?

Nar: certo! È sempre colpa mia! Devo sempre starmene zitto e digerire tutto quello che mi viene fatto! Perché se sono io a sbagliate tutti se la prendono con me e se sono gli altri a farmi un torto nessuno fa niente? sono sempre stato un peso per voi! Possibile che per una stupida volpe che non ho voluto tutti mi dobbiate trattare come se fossi un mostro? –disse piangendo e gridando-

Kurenai: calmati ragazzo!

Nar: e non ditemi di calmarmi! Non posso più sopportare oltre! Sono 12 anni che mi porto dentro tutto questo dolore, ma a voi cosa importa? Non potete capire!

Kakashi: Naruto! qualsiasi cosa sia accaduto si può risolvere e…

Nar: si! si può risolvere solo in un modo…me ne vado!

Kiba: cosa?

Nar: abbandono il villaggio della foglia! Meglio soli perché lo si è veramente, piuttosto che essere soli tra migliaia di persone!- detto questo si incaminò, ma appena Kakashi provò a fermarlo, si dileguò.

Kakashi: io lo seguo! Kurenai tu fai rapporto all’hokage! Magari a lei darà ascolto!

Tutti i ragazzi erano rimasti sconvolti, non credevano che Naruto soffrisse tanto addirittura da rinunciare al luogo in cui è nato e…alla loro amicizia.

Sakura: Naruto! –bisbigliò-

Naruto andò al suo appartamento e raccolse le sue robe, ma mentre stava per andarsene si trovò davanti Kakashi.

Naruto: non riuscirà a fermarmi!

Kakashi: voglio solo parlare, se poi ti sembrerà il caso, potrai andartene!

Naruto: non voglio starti a sentire!

Kakashi: lo vedremo.

Kakashi scomparve per riapparire alle spalle del ragazzo e colpirlo alla testa in modo tale da fargli perdere i sensi, ma quando Naruto toccò terra scomparve.

Kakashi: accidenti era un clone! Avrei dovuto accorgermene prima!

Tsu: Kakashi! Dov’è Naruto? –disse Tsunade arrivata in quel momento-

Kakashi: mi è sfuggito!

Tsu: cosa? Presto all’entrata del villaggio!

 

Kakashi: ehi! Avete visto Naruto?

Ninja: si! è uscito! Ha detto che lo avete mandato a raccogliere erbe medicinali Hokage-sama!

Tsu: e voi gli avete creduto? Avvisate tutti i ninja del villaggio e andate a cercare Naruto!

Tutto il villaggio venne mobilitato, ma senza risultati.

Dall’Hokage 

Tsu: dobbiamo assolutamente trovarlo!

Shizune: se non facciamo presto, nelle condizioni in cui si trova, potrebbe sprigionare Kyuubi e diventare pericoloso!

Tsu: lo dobbiamo trovare perché è un ragazzo che soffre, non perché è un jinchuuriki!

Kurenai: ma come è potuto accadere?

Tsu: se lo avessi osservato non me lo chiederesti!

Kurenai: bhe non essendo mio allievo io…

Tsu: non bisogna preoccuparsi solo dei proprio allievi, Kurenai, ma di tutti! Noi della foglia siamo come una grande famiglia, una famiglia alla quale Naruto non si è mai sentito partecipe.

Kurenai: ha ragione! Mi dispiace!

 

Sigh , sigh…qualcuno fuori dall’ufficio dell’Hokage stava piangendo.

Tsu: chi c’è là fuori?...Sakura!

Sak: è colpa mia! –si asciugò una lacrima- è colpa mia se se n’è andato! Io…gli ho detto delle cose cattive che non si meritava e…e…

Tsu: Sakura non è colpa tua, non sono state le tue parole a farlo andare via, è stato il comportamento di tutto il villaggio…il fatto di averlo sempre considerato prima di tutto come il custode del demone che distrusse il villaggio e quindi un pericolo per tutti noi!

Sak: ma io non lo mai pensato!

Tsu: lo so, nemmeno noi lo pensiamo, ma devi ammettere che la maggior parte delle persone vede Naruto come un mostro. Non avendo vissuto in questo villaggio per anni non me ne sono resa conto prima, ma ieri sono stata spettatrice delle cattiverie a cui è sotto posto ogni giorno Naruto.

Raccontò a tutti i presenti a quello che era avvenuto il giorno prima, anche Iruka, che era arrivato poco più tardi, raccontò la vicenda accaduta nel parco.

Sak: non sapevo di queste cose! Sapevo che la gente non lo vedeva di buon occhio, ma che lo trattasse addirittura così… è inammissibile!

Kakashi: credo che nessuno di noi sapesse quanto davvero Naruto soffrisse! Ora mi spiego la sua reazione! –sbatte i pugni contro il muro-

Sak: non possiamo dargli torto se è voluto andarsene via! Anche se … dovrebbe sapere che noi gli volevamo bene! –ripenso a tutte le volte che lo trattò male – no, non credo lo sapesse, io l’ho sempre trattato male e avrà preso per vere le mie parole. –riprese a piangere –

Kurenai: avremo dovuto mostrare tutti quanti che, non ci era indifferente!

Iruka: io credo che Naruto sappia che non tutti lo odiano in questo villaggio, ne abbiamo discusso un giorno e mi ha raccontato che finalmente aveva qualcuno che lo considerava per quello che era e non come un mostro!

Sak: …dobbiamo trovarlo! E parlargli!

Tsu: ho avvisato anche i ninja del villaggio della sabbia, se sapranno qualcosa ci informeranno immediatamente! Intanto Kakashi, Iruka, Kurenai, chiamate altri chunin del villaggio e genin e perlustrate la zona intorno al villaggio…non dovrebbe essersi allontanato molto!

Gli ordini impartiti da Tsunade vennero eseguiti e tutti i compagni d’accademia e gli insegnanti di Naruto si misero alla sua ricerca, ma verso il tramonto tutti ritornarono con la coda tra le gambe. In qualche modo Naruto era riuscito anche a eludere l’olfatto di Kiba e Akamaru, probabilmente ciò era dovuto al chakra di Kyuubi!

Shikamaru: non siamo riusciti a trovarlo!

Tsu: “possibile che si sia allontanato così tanto” –pensò- va bene! avete fatto del  vostro meglio, ma dov’è Sakura? – chiese vedendo che fra i genin mancava solo lei-

Sasuke: non è ancora rientrata! Non si arrenderà finchè non lo avrà trovato!

Tsunade: pensa di essere la causa della fuga di Naruto!

Kakashi: eeeeh! Vado a riprenderla! Sperando che non sia scomparsa pure lei.

Sakura era ancora nella foresta a cercare Naruto. non voleva darsi per vinta, infatti la sua determinazione fu premiata.

Sakura: Naruto! finalmente ti ho trovato!

Nar: cosa vuoi? – era ancora accecato dalla rabbia e i suoi occhi rossi ne erano la prova-

Sakura: io…volevo…- abbassò la testa- ti prego! Torna a Konoha! Io non volevo dire quello che ho detto!

Nar: ma lo hai fatto!

Sakura: sono una stupida, ma…

Nar: non tornerò a Konoha e ora vattene!

Sakura: Naruto, ti scongiuro…

Nar: ho detto vattene…prima che perda il controllo!- disse con aria ancora più minacciosa-

Sak: no! Non me ne vado senza di te, io ti affronterò se è il caso, ma ti riporterò indietro!

Naruto non potendo più sopportare oltre con un movimento velocissimo si portò davanti a Sakura e la prese per la gola e iniziò a stringere piano piano.

Sak: N-naruto! –era terrorizzata-

Nar: non riesci mai a capire quando è il momento di ritirarsi! –strinse ancora, Sakura non riusciva a respirare- questo è l’ultimo avvertimento, lasciami in pace! –detto questo la scagliò contro un albero, ma fortunatamente  Kakashi l’afferrò prima che ci potesse sbattere contro-

Nar: sapevo che saresti arrivato al momento giusto!

Kakashi: cosa ti è saltato in mente! –lo guarda minaccioso- eri davvero pronto a uccidere Sakura? Cosa ti sta succedendo?

Nar: invece di parlare, ti conviene portare Sakura all’ospedale! Ha solo perso i sensi, ma non si sa mai! E se non vuoi che finisca l’opera con lei o qualcun altro…smettetela di cercarmi! –lo disse con un tono che non ammetteva repliche.

 

 

ecco il 2° capitolo! che ve ne pare? questa volta è toccato a Sakura essere sgarbata, ma non potevo dare anche in questa fanfic la colpa a Sasuke, ma vedrete che tutto si risolverà...credo...non so! non ho ancora in mente un finale che mi soddisfi pienamente...speriamo che la notte porti consigli e voi mi raccomando recensite! ciao e grazie a tutti coloro che hanno la pazienza di leggere le storie di una pazza come me! ^^

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Capitolo 3
*** Il ritrovamento ***


Capitolo 3: Il ritrovamento

 

La notizia del ritorno di Sakura e Kakashi fece subito il giro di Konoha e Shizune, appena appresa la notizia, andò subito a riferirlo all’hokage. Fece tanto in fretta che non bussò nemmeno, ma  spalanco direttamente la porta dell’ufficio di Tsunade, riferendogli tutto ciò che aveva saputo.

Shizune: signorina Tsunade! Kakashi è tornato, ma sakura è ferita e sembra sia Naruto la causa!

Tsunade: cosa?

Tsunade senza pensarci un momento, mollò sulla scrivania tutti quei noiosi documenti che doveva leggere e si recò all’ospedale. Voleva occuparsi personalmente di Sakura, per capire la gravità della situazione in cui era caduto il villaggio della foglia. Una volta arrivata nella stanza d’ospedale di Sakura, fece uscire tutti i medici, fatta ad eccezione di Shizune. Si sapeva che Naruto aveva una cotta per Sakura, ma in un momento di follia avrebbe potuto, senza rendersene pienamente conto, provocare gravi danni alla ragazza.

Tsu: - sospirò di sollievo- per fortuna non è niente di grave, ha solo qualche segno sul collo e  ha perso i sensi per lo spavento!

Shizune: questa volta è andata bene, ma la prossima volta…

Tsu: Shizune, fai entrare Kakashi!

Non la fece finire di parlare. Non voleva sentirsi dire che Naruto era in grado di uccidere…uccidere i suoi amici.

Tsu: “ non è stato Naruto a fare del male a Sakura…è stata Kyuubi

 Si ripeté la frase mentalmente più volte per convincersi che era così, voleva che fosse così. Non avrebbe sopportato un cambiamento così radicale da quel ragazzo che tempo addietro, aveva conquistato il suo cuore mostrandogli la sua determinazione e il suo coraggio. Naruto era un ragazzo allegro, pieno di energia e voglia di vivere, non poteva essere solo una maschera per nascondere tutto il suo dolore…no, non poteva essere. Quello era il vero Naruto e tutto ciò che stava succedendo era solo colpa della volpe a nove code…doveva esserlo.

Kakashi: Tsunade? Si riprenderà?

Tsu: uhm??? Ah…si –disse risvegliandosi da quei pensieri- si, non preoccuparti, un po’ di riposo e sarà tutto a posto. Kakashi…raccontami quello che è successo!

Kak: Naruto l’ha aggredita!

Tsu: questo l’ho capito -disse urlando, lasciando di stucco Kakashi, ma poi riprendendo la calma continuò- come è andata nei minimi particolari? voglio sapere se era Kyuubi in quel momento! –chiuse gli occhi in attesa di una risposta-

Kakashi: se fosse stata Kyuubi –momento di pausa- Sakura sarebbe morta!

Tsunade ricevette quella risposta come una pugnalata al cuore, tutte le sue speranze erano crollate, ma non voleva darsi per vinta.

Tsu: mi rifiuto di credere che Naruto abbia attaccato una sua compagna, deve per forza essere stato soggiogato!

Kakashi: probabilmente in parte lo era, Kyuubu prende forza dalla sua rabbia, ma la colpa va anche attribuita a lui! Ha inoltre detto che se non viene lasciato in pace, la prossima volta andrà fino in fondo. –strinse i pugni- non posso credere che siamo arrivati fino a questo punto!

Tsu: tutto questo è soprattutto colpa nostra!

Kak: spero di sbagliarmi, ma credo che si sta ripetendo la stessa cosa che è successo a Gaara del deserto del villaggio della sabbia!

Tsu: si! ne ho sentito parlare! Se non sbaglio è il jinchuuriki del demone tasso!

Kak: esatto! Una volta uccideva solo per il gusto di farlo, questo perché come Naruto ha avuto un’infanzia difficile!

Tsu: -annuì- ma se le mie fonti non mi hanno riferito male, quel ragazzo è cambiato grazie a Naruto…chi lo sa, magari adesso sarà proprio Gaara a fare qualcosa per lui.

Passò un giorno dalla fuga. Naruto ormai era molto distante dal suo villaggio, ma era anche vero che non aveva la minima idea di dove andare, finchè non venne trovato dai ninja del villaggio della sabbia Temari, Kanguro e Gaara.

Kanguro: ah eccoti qua! Ma cosa ti salta in mente?

Temari: avevamo altro di meglio da fare che venirti a cercare!

Naruto: -fissandoli con i soliti occhi rossi pieni di odio- non vi ho chiesto di farlo! Andatevene!

Temari e Kanguro rimasero sorpresi alla vista di quegli occhi e di quello che esprimevano, erano gli stessi di Gaara quando odiava tutto il mondo. Gaara rendendosi conto della situazione decise di far allontanare i fratelli e di parlare a quattro occhi con Naruto.

Gaara: Temari! Kanguro! Andate pure! Resto io con lui!

Temari: …ne sei sicuro?-non ricevendo risposta dal fratello- d’accordo noi avvisiamo che lo abbiamo trovato!

Gaara: no! Non farlo! Se è scappato probabilmente non vorrà farsi trovare! e se qualcuno venisse a riprenderlo credo che peggiorerebbe le cose!  Per favore, lasciatemi parlare con lui e mantenete il segreto!

Kanguro: faremo come vuoi! Andiamo!

 

Gaara e Naruto rimasero seduti su un tronco d’albero in silenzio per molto tempo. Fu Gaara a interrompere quel momento di pausa.

Gaara: solitamente sei meno silenzioso!

Naruto: non ho voglia di parlare! Nemmeno con te Gaara! Lasciami stare!

Gaara: - con calma continuò, non voleva far agitare l’amico ancor di più di quello che era- Konoha ci ha spiegato la situazione! Dimmi, preferisci tenerti tutto dentro e diventare come ero io fino a qualche tempo fa?

Naruto: credo di esserlo già diventato! c’è mancato poco che uccidessi Sakura! –strinse i pugni-

Gaaara: -non fu molto sorpreso di quella rivelazione, sapeva benissimo come si sentisse in questo momento il suo amico- ma non lo hai fatto!

Naruto: che importa? Sarei benissimo capace di farlo!

Gaara: non credo! Ricordi? Sei stato tu a insegnarmi ad amare e a farmi capire che la vera forza si trova nel voler proteggere le persone che si amano! Una persona che la pensa in questo modo ,non penso possa cambiare così facilmente!

Naruto: forse, ma...credo di non crederci più! Perché proteggere qualcuno che non ricambia ciò che provi nei suoi confronti?

Gaara: ti riferisci a Konoha in particolare vero? –Naruto rimase in silenzio- allora spiegami perché te ne sei andato dal villaggio invece di raderla al suolo!

Naruto: io…-sospirò- probabilmente perché avrei fatto qualcosa di cui mi sarei pentito!

Gaara: vedi? Nonostante il villaggio ti odia, tu te ne sei andato per proteggerlo da te stesso, quindi alla fine hai protetto qualcosa che tu ami!

Gli occhi di Naruto tornarono del solito colore del cielo.

Gaara: nel villaggio forse molte persone vedono in te un mostro, ma hai molti amici che tengono a te. Tu sapevi che in questo momento di rabbia eri solo una minaccia per loro e , anche se probabilmente lo hai fatto inconsapevolmente, te ne sei andato prima che la tua rabbia verso di loro si potesse trasformare in vero odio, quello che ti porta a distruggere qualunque cosa nel tuo cammino!

Naruto: non so se sia realmente andata così, ma credimi, ci è mancato davvero poco sta volta!  Con Sakura non volevo fermarmi! Avrei continuato a stringerle la gola, se non avessi sentito l’arrivo di Kakashi! Sta volta sono riuscito a fermarmi, ma non so se la prossima volta sarò in grado di farlo e se vorrò farlo!

Gaara: eeeeh! Probabilmente è dovuto al bijuu! Loro traggono l’energia per venire fuori quando ci arrabbiamo. Spetta a noi fermarli o no! Probabilmente devi solo riuscire a controllare il suo chakra!

Nar: non è facile! Riesco a controllare solo una piccola parte del chakra rosso, ma oltre di esso rischio di perdere il controllo!

Gaara: io ormai sono abituato a tenere sotto controllo il demone tasso, ti insegnerò qualcosa io come ringraziamento di avermi salvato dall’oscurità in cui ero caduto!

Nar:-sorpreso- cosa vorresti dire?

Gaara: che finchè non vorrai tornare a Konoha, starai a Suna.

Nar: dubito che tornerò a Konoha per farmi di nuovo disprezzare e non intendo farmi criticare da un altro villaggio!

Gaara: nessuno a Suna sa che sei un jinchuurichi! E poi si sono abituati a me che ero uno spietato assassino!

Nar: -un po’ titubante- v-va bene! –disse alzandosi- andiamo!

 

Ci misero un po’ di tempo a rientrare a Suna, ma una volta giunti a destinazione, non restava che convincere il kazekage a mantenere il silenzio del ritrovamento di Naruto.

Kazekage: va bene! Naruto può restare! Ma noi abbiamo il dovere di informare il villaggio della foglia!

Naruto: la prego! Non lo faccia io…

Gaara: Mettiamola così… è il nostro modo per ringraziarlo per avermi fatto cambiare strada!

Kazekage: eeeeh! D’accordo!

 

I due Jinchuuriki cominciarono da subito ad allenarsi. Gaara come sensei era molto severo e non risparmiava nemmeno Naruto, ma a quest’ultimo non creava particolar problemi visto che voleva assolutamente riuscire a controllare la maggior parte possibile di chakra rosso. Però non mancarono gli imprevisti. Infatti capitò più volte che Naruto perdesse il controllo tanto da diventare pericoloso, ma per fortuna Gaara sapeva come comportarsi in casi come questo. Usava la sabbia per fermarlo, lo avvolgeva con la sua tecnica in modo da intrappolarlo completamente, così esausto dei vari tentativi per liberarsi, Naruto tornava normale.

Gaara: ti sei calmato ora Naruto?

Naruto: -respirando affannosamente- s-si!

Da un’altra parte qualcuno li osservava.

Kanguro: è… è incredibile quanto potere abbia! –disse stupito-

Temari: se non sbaglio dentro di lui è sigillata Kyuubi no?

Baki: -arrivato in quel momento- Kyuubi hai detto? Il demone volpe dalle nove code?

Kanguro: lo conosce sensei?

Baki: -annuì- è uno dei nove bijuu! Ed è anche il più potente! È straordinario che un ragazzo riesca a sopportare una tale quantità di chakra!

Gli allenamenti andarono avanti per circa una settimana, dopo la quale Naruto riuscì ad avere un buon controllo del chakra rosso, anche se doveva stare attento a non superare una certa soglia. Nessuno avrebbe saputo dire cosa sarebbe successo se fosse andato oltre.

Gaara: direi che non ho più niente da insegnarti per quanto riguarda il controllo del bijuu!

Baki si avvicinò ai due ragazzi.

Baki: bene! da domani allora Gaara potrei riprendere gli allenamenti con la tua squadra!

Gaara: bene!

Baki: Naruto se vuoi unirti a noi, sei il ben venuto!

Nar: grazie Baki-sensei! –fa il suo solito mega sorrisone-

Temari: bene, sembri tornato quello di sempre!-sorrise-

Ma in realtà Naruto, anche se cercava di non darlo a vedere, si sentiva ancora “avvolto” dall’oscurità. Per il momento solo Gaara si accorse del cambiamento che stava avvenendo in Naruto.

 

 

Grazie a tutti coloro che hanno letto e recensito! cercherò di mettere in pratica i vostri consigli, anche se mi sarà piuttosto difficile, essendo abituata a scrivere le storie basandomi principalmente sui dialoghi. purtroppo non sono brava con le descrizioni, faccio abbastanza fatica a scrivere ciò che voglio esprimere, ma farò qualche tentativo e magari...chissà...ci riuscirò! a presto con un nuovo capitolo! ciauuuu!

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Capitolo 4
*** Un nuovo esame ***


Capitolo 4: Un nuovo esame 

 

Passò circa un mese e Naruto si era ambientato perfettamente a Suna. Conosceva ormai ogni singolo angolo del villaggio. capitava spesso che il ragazzo non riuscisse a dormire la notte a causa della sua inquietudine e l’unico modo per calmarsi era girare per la cittadina. A differenza di Konoha, Suna era meno allegra come villaggio. Non era colorata e il verde delle piante era praticamente assente fatta eccezione per le serre, dove al loro interno era stato ricreato l’ambiente ideale affinchè delle piante potessero germogliare, ma per il resto era solo tutto sabbia, ma dopotutto il villaggio si trovava nel bel mezzo del deserto. Ma nonostante questo durante il giorno Suna era piena di vita, i negozianti che urlavano di comprare le loro merci, le donne che svolgevano le proprie attività e i bambini che correvano qua e là senza preoccuparsi di niente. Su questo aspetto era identica al villaggio della foglia, ma quegli sguardi carichi di odio e di rancore destinati a lui non c’erano più. Questo lo rendeva sereno, ma allo stesso tempo triste…perché non poteva essere così anche a Konoha? Forse qui non gli era riservato questo trattamento per il fatto che nessuno era a conoscenza del mostro che risiedeva dentro di lui. Tutti sapevano di Gaara, ma nonostante ciò ora era ben voluto dalla gente. Nessuno si permetteva più di definirlo mostro e di escluderlo dalla vita del villaggio. Avevano capito che Gaara era cambiato e in qualche modo il villaggio stava dimostrando lui, il suo apprezzamento verso i suoi sforzi di cambiare vita. Naruto era un po’ invidioso del suo amico, ma allo stesso tempo contento, almeno lui non doveva più portarsi quel fardello addosso. Naruto era riuscito riuscito a farsi qualche amico a Konoha, o almeno lo credeva, ma in questo ultimo periodo si sentii preso in giro, come se la loro fosse stata solo tutta una finta e che in realtà anche loro lo detestassero. Il ragazzo più volte aveva cercato di aggrapparsi alla convinzione che i suoi compagni, Kakashi, Iruka, Tsunade e Jiraya ci tenessero a lui, ma ogni volta la volpe era lì, pronta a far cadere tutte le sue convinzioni. Forse più che convinzioni erano speranze che le cose fossero così. Kyuubi lo sapeva e giocava proprio sulle sue debolezze per far calare sempre di più Naruto nell’oscurità. Ma Naruto non era debole e cercava sempre qualcosa a cui aggrapparsi per non dare soddisfazione a quel mostro. Non era più nel suo villaggio, ma ora aveva una nuova casa e nuovi amici, i quali si dimostrarono disponibili nei suoi confronti nonostante non sapessero praticamente niente su di lui. Il Kazekage lo aveva accettato volentieri nel suo villaggio e mantenne la promessa di non parlare; Baki-sensei, nonostante aveva già la sua squadra con cui era impegnato, si dimostrò benevolo nell’accettare un nuovo allievo; inoltre Kankuro e Temari non erano affatto male come persone e poi c’era lui… Gaara, l’unico che poteva capirlo fino in fondo, al momento l’unico suo spiraglio di luce.

Durante la sua permanenza Naruto aveva imparato molto nel villaggio della sabbia. Nonostante tutte le difficoltà che aveva avuto, continuava a rimanere il solito ragazzo desideroso di imparare nuove tecniche e migliorarsi. Gaara aveva fatto in modo che ciò avvenisse, insegnando lui, oltre il controllo del chakra di kyuubi, il controllo della sabbia. Ovviamente il Jinchuuriki del demone tasso rimaneva il numero uno e inoltre Naruto non aveva il privilegio di essere difeso dalla sabbia senza che lui glielo ordinasse. Anche Naruto decise di insegnare qualcosa a Gaara e optò per il rasengan. Anche Kankuro e Temari provarono ad impararlo, chi più chi meno, riuscirono entrambi ad apprenderlo e anche abbastanza in fretta.

Kankuro: accidenti! Non riesco ancora a ottenere un rasengan degno di questo nome! –disse rattristato-

Temari: suvvia, riuscirai a impararlo alla perfezione anche tu! Comunque questa tecnica è fantastica! Ne conosci qualcun’altra?

Naruto: -ci pensò su un attimo- bhè la tecnica del richiamo, ma anche se volessi non potrei insegnarvelo!

Kankuro: perché no?
Gaara: perché dovreste firmare un patto con l’animale in questione!

Kankuro: capisco! Quale sarebbe l’animale in questione?

Naruto: il rospo!

Temari: che schifo! Detesto i rospi, ne facci volentieri a meno!

Kankuro: Tsè! Femmine! Chi vi capisce e bravo!

Dopo l’allenamento i quattro ragazzi andarono alle terme, dove cominciarono a parlare del più e del meno, ma Naruto era sopra pensiero.

Kankuro: …vero Naruto?

Silenzio

Kankuro: Naruto mi stai ascoltando?

Naruto: -svegliatosi- uhm??? Ehm…scusa non ti ho sentito, stavo pensando ad altro!

Gaara: a Konoha?

Naruto annuì: saranno sollevati ora che non ci sono più!

Kankuro: ma cosa dici? Saranno preoccupati a morte, dopo tutto non hanno tue notizie da più di un mese!

Temari dalla parte delle ragazze gridò: Kankuro ha ragione! E poi scusa…perché continuerebbero a chiedere a noi se sappiamo qualcosa su di te? Non lo farebbero se non ci tenessero a te!

Naruto: se tenevano a me avevano solo da dimostrarmelo e non farmi leggere nei loro occhi tutto l’odio che provano nei miei confronti – strinse i pugni-

Gaara gli mise una mano sulla spalla.

Gaara: so cosa significa! Ma qualcuno che tiene a te in quel villaggio c’è e per quanto riguarda gli altri…bhe sono loro a perderci! So che è doloroso essere odiati senza alcun motivo, ma l’importante e che ci sia qualcuno che creda in te!

Naruto annuì e poi riprese: Gaara? Come hai fatto a farti accettare da praticamente da tutto il villaggio?

Gaara: ho smesso di uccidere la gente e ho iniziato ad essere più… diciamo gentile! Ma dubito che possa esserti d’aiuto!

Naruto: -con un gocciolone sulla testa- in effetti!

Baki: ragazzi? Siete qui?

Kankuro: -riconoscendo la voce- si! cosa c’è Baki-sensei?

Baki: quando avete finito vi devo parlare di una cosa!

Quando uscirono dalle terme si sedettero tutti e cinque nel bar vicino a discutere.

Baki: dovreste sapere fra tre settimane ci sarà un nuovo esame per chuunin qui a Suna, vi interessa?

Kankuro: - sorrise- non mi sembra neanche il caso di domandarlo!!

Temari: già! Non vogliamo rimanere genin per sempre!

Gaara: giusto! Visto che l’ultima volta abbiamo sprecato l’opportunità per attaccare Konoha!

Baki il suo sguardo si posò su Naruto: tu Naruto? che intenzioni hai? Se partecipi sapranno che sei qua!

Naruto ci riflettò un momento: … parteciperò anch’io … non voglio essere lasciato indietro! –disse determinato-

Gaara abbozzò un sorriso.

Baki: ho un’altra domanda da farti Naruto…

Naruto: uh???

Baki: mi chiedevo…come membro di quale villaggio vuoi partecipare?

Naruto: eh?

Abbassò la testa non sapeva cosa rispondere. Si trovava bene nel villaggio di Suna, ma non riusciva ancora a separarsi dal suo copri fronte e se avesse accettato di partecipare come membro del villaggio di Suna, avrebbe dovuto dire addio al suo villaggio natale. Naruto non era ancora sicuro di volerlo fare nonostante tutto…era pur sempre il suo villaggio.

 

Konoha- ufficio dell’Hokage. Kakashi, Kurenai, Asuma e Gai erano stati convocati da Tsunade.

Tsu: bene! come voi sapete fra poco ci saranno gli esami chuunin a Suna, volete iscrivere i vostri allievi?

Kurenai: erano quasi riusciti a farcela la prima volta, adesso non dovrebbero avere particolar problemi!

Kakashi: ci sarà di nuovo Ibiki come esaminatore!

Kurenai: come non detto!

Asuma: già! Con lui gli esami sono imprevedibili, potrebbe essere anche più complicato dell’ultima volta!

Gai: sono sicuro che i nostri ragazzi saranno in grado di cavarsela benissimo! Io iscrivo tutti e tre i miei allievi!

Kurenai: si anch’io!

Kakashi: anch’io!

Tsu: eeeeeh! A Naruto sarebbe piaciuto partecipare!

Iruka: già! Chissà cosa starà facendo e se sta bene!

Asuma: chiedo scusa, ma sia la mia che la squadra di Kakashi è formata da solo due allievi non potranno partecipare!

Tsunade: Shikamaru è già un chuunin è vero, ma non ancora su carta!

Shizune: -guardando Tsunase come se fosse un alliena- non ancora?

Tsunade: eh eh! ^^” ho avuto un po’ da fare ultimamente!

Shizune: che cosa dormire?

Tsunade tossì per cambiare argomento: dicevo…non essendo ancora registrato come chuunin, Shikamaru potrà partecipare, gli farà bene e inoltre un po’ di esperienza non guasta!

Asuma: “ Shikamaru non la prenderà bene” pensò.

Kakashi: per quanto riguarda il team 7?

Tsunade: proverò a iscrivere solo Sakura e Sasuke, male che vada…non potranno partecipare!

Kakashi sospirò.

 

Più tardi nel campo dove il team 7 ha svolto la loro prima esercitazione di sopravvivenza, Sakura e Sasuke stavano aspettando da ore l’arrivo del maesto Kakashi!

Kakashi: ah eccovi qui ragazzi!

Sakura: -arrabbiata- come eccoci qui? Sono ore che l’aspettiamo!

Kakashi:scusate, ma sono stato convocato dal 5° hokage e non è una scusa! Bene! ho una notizia da darvi! Vi ho iscritto all’esame chuunin che si terrà a Suna!

Sakura: cosa? Di nuovo? Nell’ultimo c’è mancato poco che morissimo! Siamo stati attaccati da Orochimaru, il quale ha fatto del male a Sasuke!

Sasuke la guardò storto perché punto nell’orgoglio.

Sakura: scusa Sasuke! –abbassò la testa-

Sasuke: ma non è un rischio fare l’esame a Suna? L’ultima volta si ci è rivoltata contro!

Kakashi: ricorda che ora è nostra alleata!

Sasuke: va bene! io parteciperò!
Sakura: anch’io pero…

Kakashi: però?

Sakura:sta volta non ci sarà Naruto!

Kakashi: già…però non possiamo nemmeno fermarci ad aspettarlo…non sappiamo quando e se tornerà a Konoha!

 

Passò qualche giorno e a Suna i preparativi per il nuovo esame erano già cominciati. Intanto nell’ufficio del kazekage…

 …: kazekage, l’hokage di Konoha è qui!

Kaz: fatela entrare!

Tsu: salve kazekage, sono qui per dare i nominativi dei partecipanti agli esami!

Kaz: come mai non ha mandato uno dei suoi ninja? Non era necessario che venisse lei!

Tsu: lo so, ma avevo chiesto il permesso di poter attingere alla vostra serra di erbe medicinali. Nel deserto crescono alcune piante che mi sono tornare spesso molto utili e non potevo mandare un ninja che non si intende di medicina a prenderle!

Kaz: capisco!

 

Dopo aver consegnato i documenti necessari per l’iscrizione all’esame, Tsunade si recò alla serra. Gaara e Naruto si stavano allenando in un campo che presto sarebbe stato usufruito per l’esame. Era tutto costruito nella roccia e oltre alla platea erano stati costruiti dei corridoi che collegavano il campo di allenamento con altri luoghi del villaggio, ad esempio con l’ospedale di Suna e fu proprio in uno di questi corridoi che Tsunade attraversò per giungere alle serre. Fu proprio in questo momento che il segreto della permanenza di Naruto nel villaggio venne a galla.

Tsu: ma quello è…

Baki: si è Naruto!

Baki si trovava nel campo ad allenare i ragazzi e  dopo aver notato, dalla sua posizione, Tsunade la raggiunse senza farne parola con Naruto.

Tsu: da quanto è qui? –chiese riferendosi a Naruto-

Baki: lo è sempre stato! Ma abbiamo mantenuto il silenzio!

Tsu: perché? –cominciò ad alterarsi- Avevate il dovere di informarci! Eravamo tremendamente preoccupati per lui!

Baki: abbiamo mantenuto il segreto perché è stata la sua volontà! Quando Gaara l’ha portato qui, aveva un disprezzo totale per Konoha e quindi abbiamo riputato giusto che si staccasse un po’ dal suo villaggio!

Tsu: -calmatasi- capisco, ma potevate almeno dirlo a me, non avrei mandato nessuno a riprenderlo!

Baki: noi ninja della sabbia manteniamo le promesse! E se eravate così preoccupati, perché non avete fatto qualcosa per evitare che  arrivasse al punto di dover scappare?

Tsu: non è una situazione facile!

Baki: No, non lo è! Infondo anche noi ci siamo ritrovati in una situazione simile!

Tsu: Baki! Non dica a Naruto che sono stata qui! Vorrà continuare a mantenere il suo segreto!

Baki: io non dirò niente, ma credo che il ragazzo si sia già accorto della sua presenza Hokage-sama!

Tsu: cosa? –chiese stupita-

Baki: ha imparato molto da quando è arrivato qui! Lui e Gaara non hanno fatto altro che allenarsi! Credo che quei due formino una squadra perfetta!

Tsunade, mentre ascoltava, osservava gli allenamenti di Naruto.

Tsu: credo che lei abbia ragione! A causa del destino che è stato loro assegnato, quei due ragazzi si trovano in sintonia tra loro, ognuno può capire il dolore dell’altro.

Baki: e poi lo si capisce guardandolo, che  si è accorto che c’è qualcuno che lo osserva!

Tsunade lo guardo con un aria interrogativa-

Baki: -sorride- diciamo che sia Naruto che Gaara non stanno lottando nel pieno delle loro forze!

Ovviamente Tsunade non poteva accorgersi di quel comportamento. Conosceva le abilità di Naruto prima che lasciasse il villaggio e ora non sapeva quanto poteva essere cambiato in un mese e mezzo.

 

Gaara: Naruto che ne dici di prenderci una giornata di riposo? Tanto non otteniamo niente se combattiamo a questi livelli!

Nar: mi sembrava che ti stessi trattenendo!

Gaara: anche tu! Il motivo è l’hokage?

Naruto annuì:  non voglio svelare le mie tecniche prima dell’esame!

Gaara sorrise.

Temari: allora se lasciate libero il campo… Kankuro sai che significa?

Kankuro: si! che tocca a noi! –disse deciso-

Nar: mi raccomando Temari…non fargli troppo male!

Kankuro: figuriamoci se mi faccio battere da una femmina!

Naruto: le femmine possono essere più pericolose dei maschi!

Gaara: vero!

Kankuro: allora dimostrerò di che pasta sono fatti gli uomini!

Temari: lo vedremo! –sorrise divertita-

Gaara ritornò a rivolgersi all’amico: che intenzioni hai Naruto?

Naruto mettendo le mani in tasca e incammina dosi disse: vado a parlare con Tsunade!

 

eccomi tornata con un nuovo capitolo...non succede niente di che, ma è un'introduzione al prossimo che è ancora da rivedere. grazie per le vostre recensioni e per i vostri consigli ne faro uso prezioso! ^^ grazie anche a Zelgadis91 che mi ha fatto notare di aver storpiato il nome di Kankuro...che dite? si sarà offeso? non so, ma quelle marionette dietro di me mi incutono un po' di timore...gulp! O_O si avvicinano...mi sa che mi conviene scappare! CIAOOOO E RECENSITE

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Capitolo 5
*** Cambiamento ***


Capitolo 5: Cambiamento

 

Dopo aver osservato un po’ Naruto, Tsunade si recò alla serra del villaggio della sabbia. Al suo interno c’erano numerosi tipi di piante e fiori, gerani, tulipani, rose e molti altri. Nessuno avrebbe creduto che nel deserto potesse crescere una tale vastità di piante così rigogliose, se non l’avessero visto con i propri occhi. Tsunade girò a lungo in cerca delle erbe medicinale che le interessavano, ma senza successo.

Tsunade: “Questo posto è enorme! Chissà dove sono le erbe medicinali”-pensò-

Ad un tratto si senti un rumore di passi.

…: se cerchi le erbe medicinali devi andare nella serra qui accanto!

Tsunade: uhm? La ringrazio… -si voltò accorgendosi di chi aveva davanti- Naruto!

Naruto: salve nonna-Tsunade!

Tsunade era commossa, non credeva che Naruto gli rivolgesse la parola. Aveva avuto paura di averlo perso per sempre. Quel ragazzo le era mancato davvero molto. Il villaggio non era più la stessa cosa senza di lui…era come se fosse vuoto senza le marachelle che combinava ogni giorno.

Tsunade: Naruto… sono contenta di vedere che stai bene!

Naruto: sbaglio ho ha gli occhi lucidi? –disse sorpreso-

Tsunade: -asciugandosi gli occhi- io? n-no! E poi se anche se fosse? Cosa c’è di strano?

Naruto: semplicemente non ti ho mai vista piangere! Per me poi! –disse semplicemente-

Tsunade: ti sembra tanto improbabile che tu mi sia mancato? –chiese facendosi tutta seria, il Naruto che aveva davanti non era lo stesso ragazzino di sempre-

Naruto: …forse! –alzò le spalle- sinceramente non credevo che sarei mancato a qualcuno e anche se fosse stato così, prima o poi sarei stato dimenticato! …Tanto per quel che mi importa!

Tsunade rimase sorpresa dal suo atteggiamento indifferente. Cosa era successo al ragazzo allegro che ricordava?

Tsunade:- non è assolutamente vero! Ne io ne nessun altro ci saremmo mai scordati di te!

Naruto: perché sarei ricordato come volpe dalle nove code che distrusse il villaggio, sai che bello!

Tsunade: non essere stupido! Io, Kakashi, Iruka e i tuoi compagni, non ti vediamo così! Per noi sei un ragazzo normale che ha il desiderio di diventare Hokage!

Naruto: -scosse la testa- no! Non è vero! Forse tu ci vuoi credere, ma anche voi mi vedete per quello che sono..un mostro! –disse guardandola storto-

Tsunade: Naruto…io…

Naruto: ora devo andare! …ah non dica a nessuno che sono qui!–si allontanò-

Tsunade: Naruto! –disse bisbigliando-

Tsunade si accorse che qualcuno aveva sentito la conversazione e solo una volta che Naruto si fu allontanato, poté scorgere un ombra avvicinarsi.

…: lo trova molto cambiato vero?!

Tsunade: tu devi essere…Gaara del deserto!

Gaara annuì per poi riprendere…

Gaara: cerca di comportarsi come se niente fosse quando è con noi, ma mi sono accorto che il dolore che provava quando è arrivato qui, non si è attenuato. –fissò a lungo l’hokage di Konoha, la quale ricambiò con uno sguardo preoccupato- Se vuole la mia opinione non riesce a mettere da parte il rancore che ha accumulato in questi anni verso Konoha! Sono convinto che sa che voi teniate a lui ed è grazie a questa convinzione che non ha ancora fatto niente di cui si sarebbe pentito! Ma non è ancora detta l’ultima parola! Non ha idea di come un bijuu giochi con la mente di colui che lo ospita.

Tsunade: cosa vuoi dire? –chiese nonostante avesse paura della risposta-

Gaara: che il rancore che prova è un invito a nozze per il bijuu e fa diventare Kyuubi sempre più forte e piano, piano potrebbe soffocare la parte buona di Naruto e portarlo a…

Tsunade trattenne il fiato in attesa che continuasse.

Gaara:…uccidere chiunque, amici compresi!

Quelle parole sembrarono risuonare più volte nella serra.

Tsunade: io non credo che Naruto sia capace di farlo.

Gaara: - chiuse gli occhi- gli sta succedendo quello che è successo a me! Tutto l’odio che ho subito dagli altri ha fatto si che mio unico scopo nella vita diventasse uccidere!

Tsunade: da quello che mi hanno detto tu hai avuto un infanzia più difficile dalla sua!

Tsunade continuava a cercare un aggancio per fare in modo che ciò che più temeva non avvenisse.

Gaara: diversa, ma non meno dolorosa! L’unica differenza e che lui ha incontrato persone che gli volevano bene prima di me, è vero, io avevo i fratelli e il mio maestro, ma sentivo esattamente che avevano timore di me e probabilmente Naruto avvertiva questo in voi!

Tsunade abbassò la testa

Gaara: la vostra paura in noi è normalissima, nel caso dovessimo scatenarci siamo in grado di distruggere con un solo colpo della coda montagne, provocare terremoti, di provocare danni irreparabili. Ma in fondo non l’abbiamo voluto noi, ecco perché non riusciamo ad accettare il fatto di essere visti come mostri, anche se in fondo sappiamo che una parte di noi lo è! –ci fu un momento di pausa, poi Gaara riprese cercando di tranquillizzare Tsunade- è vero che Naruto è sulla buona strada per diventare pericoloso, ma è stato lui ha farmi capire che sbagliavo nel mio modo di comportarmi, che c’è sempre un altro scopo nella vita oltre quello di uccidere, quindi credo che la probabilità che avvenga la sua trasformazione non sia poi così alta.

Tsunade: ma non è nemmeno bassa! –chinò la testa-

Gaara: si che lo è! Dovete solo aver fiducia in Naruto! lui sta già combattendo per non cedere ai ricatti della volpe!

Un’altra persona piombò nella serra.

Ninja: mi scusi Hokage-sama! Il Kazekage le vuole parlare, ci sono dei problemi con i nominativi dei genin per l’esame dei chuunin

Tsunade: bene! arrivo subito! –si rivolse a Gaara- Grazie Gaara!

Il colloquio con quel ragazzo le aveva riacceso la speranza.

 

L’ufficio del Kazekege era abbastanza nel caos, ma ora non poteva preoccuparsene, aveva altri problemi da affrontare.

Kazekage: -sospirò- Naruto so bene che vuoi partecipare, ma non hai una squadra tua e bisogna essere almeno in tre!

Naruto: - chinò la testa- lo sospettavo!

Si sentii bussare alla porta.

Kazekage: avanti!

Tsunade: -entrando- mi voleva parlare? – Naruto e Tsunade si scambiarono uno sguardo-

Kazekage: si! riguarda l’esame chuunin! le regole  dicono chiaramente che i genin che vogliono partecipare all’esame devono essere in una squadra di tre persone!

Tsunade: si conosco le regole!  Gliene volevo appunto parlare!

Kazekage: -alzò alcune carte per darci un’occhiata-  posso capire che vuole che i genin del suo villaggio partecipino a questo esame, ma non faccio io le regole e la squadra n°7 non può partecipare con solo due elementi…il che è un peccato…da quello che dicono i documenti Uchiha Sasuke e Sakura Haruno sono degli elementi promettenti!

Tsunade annuì: esatto! per questo ho voluto comunque provare ad iscriverli, non volevo che fossero penalizzati!

Kazekage: capisco, ma mi dispiace io…

Tsunade: -sospirò- d’accordo! Finchè non trovo un terzo membro per il gruppo li cancelli dall’esame!

In quel momento Naruto intervenne: non ce n’è bisogno! –l’attenzione fu diretta verso il ragazzo-

Kazekage: uhm??? parla ragazzo!

Naruto: parteciperò io con loro!

Kazekage ne fu piuttosto sorpreso: sei sicuro di volerlo Naruto? ci avevo pensato, ma dopo quello che è successo io…

Naruto: si! sono sicuro! Infondo da solo non posso partecipare e il gruppo 7 è pur sempre la mia vecchia squadra! –disse deciso-

Kazekage: quindi parteciperai come membro di Konoha ragazzo?

Naruto annuì.

Kazekage: d’accordo per me va bene! per lei Hokage-sama?

Tsunade: non ci sono problemi –sorride-

Kazekage: bene, problema risolto! –Naruto stava quasi per andarsene quando…- Ah Naruto, chiama Gaara, Temari e Kanguro, ho una nuova missione da affidarvi!

Naruto: vado subito Kazekage! –fece l’inchino prima di uscire-

Tsunade sorpresa disse: uao! Non è mai stato così rispettoso prima d’ora! A me non fa altro che chiamare nonna-Tsunadenade o vecchia!

Kazekage: -sorride- è vero con me è rispettoso, ma voi avete qualcosa di più importante del rispetto formale!

Tsunade lo guardò con un aria interrogativa.

Kazekage: il suo affetto! È un bravo ragazzo!

Tsunade: lo so, non è il caso che me lo ricordiate, ma non so cosa fare per alleviare il suo dolore! –abbassò la testa-

 

Naruto fece come gli era stato ordinato e trovò Kankuro e Temari al bar dove erano soliti fermarsi a prendere una tazza di the caldo, mentre Gaara si trovava alla sua collina preferita a guardare la vastità del deserto. Dopo averli riuniri tutti quanti si diressero insieme all’ufficio dell’Hogake. Tutti entrarono facendo l’inchino che si è solito fare come segno di rispetto.

Kankuro: ci ha chiamato Kazekage?

Kazekage: si ragazzi! Ho una missione di livello A da affidarvi –diede i documenti a Gaara, il quale era il capo squadra-  lì c’è scritto tutto quello che dovete sapere, fate attenzione!

Gaara lesse i documenti.

Gaara: bene! credo che ce la caveremo in un paio di giorni!

Naruto: ci voleva proprio una missione per allenarci!

Temari: eeeeh dove lo trovi tutto questo entusiasmo non lo so!

Naruto: ho semplicemente voglia di sfogarmi e pigliare a calci qualcuno! È proprio quello che ci voleva!

Gaara: calmati Naruto! se non ce n’è bisogno non si combatte! Non fare di testa tua come al solito! –rivolgendosi al Kazekage- Con permesso!

Kazekage: mi fido di voi!

Quando Tsunade rimase sola con il Kazekage di Suna gli chiese spiegazioni del suo gesto.

Tsunade: ma Kazekagekage! Una missione di livello A? sono solo dei genin! Solitamente sono i jounin a svolgere quelle missioni! È vero che sono genin solo su carta e in realtà possono essere capaci di eseguite tecniche di alto livello, ma crede davvero che siano pronti?

Kazekage: lei si riferisce a Naruto in particolare vero?

Tsunade annuì:  ha svolto solo qualche missione di livello D e poche di livello C e solo una di livello B ed anche per sbaglio!

Kazekage: -sorrise- sono solo dati! E poi non è la prima volta che svolge missioni di livello A da quando è qui, sarà la terza volta! E posso assicurarle che ne è assolutamente all’altezza.

Tsunade: non posso altro che essere orgogliosa di lui! Deve aver davvero imparato molto da quando è qui!

Kazekage: non ho mai visto un ninja con tanta voglia di imparare! Probabilmente il suo bisogno di sfogarsi lo incita a fare di più!

 

Tre giorni più tardi, nonostante il viaggio fosse stato piuttosto faticoso, Tunade non perse tempo a riposarsi, ma convocò immediatamente Kakashi nel suo ufficio.

Toc toc

Tsunade: avanti!

Kakashi: mi ha chiamato? Ci sono problemi per l’ammissione all’esame di chunin per Sasuke e Sakura, ho indovinato?

Tsunade scosse la testa: no! È tutto risolto! Abbiamo il terzo membro che farà parte della squadra!

Kakashi: -con uno sguardo interrogatorio- posso sapere chi è?

Tsunade: non posso dirlo, lo scoprirete fra una settimana! –sorrise-

Kakashi: -la guardo stranamente- c’è da fidarsi?

Tsunade: tranquillo! Conosco la persona in questione, è un po’ cambiata, ma ti puoi fidare! Un consiglio? Allena bene i tuoi allievi Kakashi!

 

eccomi di nuovo qui! fino a quanto è cambiato Naruto? e come si comporterà con i suoi vecchi compagni? lo scoprirete nella prossima puntata :P grazie a tutti per i vostri commenti e x aver aggiunto la mia storia alle vostre preferite.CIAOOO!!!

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Capitolo 6
*** Il furto ***


Capitolo 6: Il furto

 

Il giorno dell’esame arrivò presto e le strade di Suna cominciarono a riempirsi di ninja impazienti di cominciare. Anche a questo esame il numero di partecipanti era piuttosto elevato e tutti erano curiosi di vedere chi sarebbe arrivato in finale. I ninja partecipanti provenivano da varie parti del mondo: dal villaggio della Foglia, della Roccia, della Nebbia, della Pioggia, della Nuvola, della Stella e del Vortice. Sembrava che tutti fossero arrivati, ma in realtà mancava ancora una squadra, la quale era in ritardo a causa del suo maestro. Quando l’ultima squadra arrivò all’ingresso di Suna…

Sakura: finalmente siamo arrivati! –disse asciugandosi il sudore dalla fronte-

Kakashi: si, ma è presto per riposarsi, dovete iscrivervi entro le 4 di oggi!

Sasuke: cioè entro mezz’ora!

Sakura sconsolata disse: non c’è la faremo mai!

Kakashi: allora meglio muoversi.

Si misero in marcia verso il palazzo centrale di Suna dove, al primo piano della costruzione nell’aula 099, due ninja del villaggio prendevano nota delle persone che desideravano partecipare all’esame chuunin. Una volta arrivati, il team 7 ebbe una sgradita sorpresa..

Ninja: scusate ma le iscrizioni sono chiuse!

Kak: ma sono le 16:01 non potete fare uno strappo! –disse guardando l’orologio della stanza-

Ninja: mi dispiace, ma non si può! Le regole sono regole! –raccolse tutto il materiale che aveva sulla scrivania e si alzò- scusate, ma ora dobbiamo andate! –Sasuke e Sakura rimasero di stucco.

Sakura con i denti da squalo disse: è tutta colpa sua Kakashi-sensei! –calmandosi continuò- ora cosa facciamo?

Kakashi: tranquilla tutto si sistemerà! –disse con il suo solito tono serio e pacato-

Sasuke era rimasto in silenzio con le braccia incrociate aspettando di vedere la prossima mossa del suo maestro per cacciarli fuori da questo guaio. Il team 7 si recò verso l’uscita della costruzione, dove ad aspettarli c’era qualcuno di loro conoscenza. Erano Naruto, Gaara, Temari e Kankuro.

Gli occhi di Sakura appena videro Naruto gli si illuminarono.

Sakura: Naruto!

Naruto li scrutò un attimo per poi parlare: In ritardo come sempre eh? Kakashi-sensei?

Sasuke: Naruto? –disse sorpreso di incontrarlo lì-

Kakashi: Salve Naruto! non mi aspettavo di incontrarti qui! Tsunade non ha fatto nessun riferimento a te!

Naruto: glielo chiesto io!

Gaara, Kankuro e Temari passarono del tutto ignorati.

Temari: salve anche a voi! –mise il broncio- è buona educazione salutare anche gli altri oltre alle persone a cui siete interessati!

Sakura: -imbarazzata- scusa Temari hai ragione! –si inchinò-  Salve ragazzi! È un piacere rivedervi!

Sasuke girò la testa dall’altra parte per non guardare il gruppo della sabbia in facci.

Sasuke: si, infondo l’ultima volta ci stavano solo uccidendo!

Gaara: ci dispiace! –disse non muovendosi minimamente dalla posizione in cui si trovava-

KanKuro: sta volta faremo i bravi, promesso!

Dopo questa piccola interruzione Naruto riprese a parlare al team 7. Si avvicinò ai suoi due vecchi compagni e consegnò loro una tessera che stava ad indicare la loro iscrizione all’esame e un foglio con sopra scritto tutto ciò che c’era da sapere a riguardo.

Kakashi: che cosa significa? –chiese scrutando il suo allievo-

Naruto: conoscendola maestro avevo previsto un vostro ritardo e quindi vi ho iscritto io all’esame!

Sasuke: “perché l’ha fatto?” –lo guardò con sospetto, non capiva il suo gesto. Lui non l’avrebbe mai fatto. Se i suoi compagni non fossero arrivati in tempo per iscriversi, erano affari loro-

Sakura lo guardò con gratitudine: Grazie Naruto!

Naruto mettendo subito le cose in chiaro disse: l’ho fatto solo perché se non vi fosse iscritti in tempo, ci avrei rimesso anch’io!

Sasuke: che cosa intendi?

Naruto guardò Sasuke dritto negli occhi.

Naruto: che parteciperò con voi!

Kakashi: quindi eri tu il terzo membro della squadra?

Naruto annuì.

Kakashi: -sollevato- mi fa piacere! Per prepararti agli esami ti allenerai con noi?

Naruto: No!-disse seccamente-

Sasuke: come sarebbe a dire no? Se fai parte della squadra non puoi…

Naruto: non posso cosa? Non decidi tu per me Sasuke! –disse freddamente-

Kakashi: una squadra si allena insieme Naruto! lo sai bene! dov’è il tuo spirito di squadra?

Naruto: forse l’ho lasciato a Konoha quando me ne sono andato!

Temari prese la parola:  adesso Naruto è uno dei nostri, si unirà a voi solo per il tempo necessario per gli esami, nel frattempo si allenerà con noi!

Kankuro: giusto! Con voi non potrebbe usare le sue nuove tecniche visto che…

Non potè finire la frase che Naruto lo fulminò con gli occhi. Aveva parlato troppo. Non voleva far sapere loro che conosceva nuove tecniche, lo avrebbero scoperto al momento più opportuno.

Gaara: Kankuro dovresti ragionare prima di parlare!

Kankuro: -abbassò la testa- mi dispiace!

Naruto tornò a guardare i suoi compagni che erano rimasti scioccati dall’atteggiamento del loro amico e dalle parole di Temari e Kankuro.

Sasuke e Kakashi: “ chissà di quali tecniche parlavano”

Kakashi: -chiudendo gli occhi- d’accordo Naruto! rispettiamo la tua decisione!

Sakura: -fissò Naruto per un po’- “Naruto, come sei cambiato! Non ti riconosco più”  -pensò, poi si fece coraggio e chiese- ehm…senti Naruto… ti va di passare la sera con noi?

Naruto la guardò con uno sguardo freddo e lo stesso sguardo rivolse a Sasuke e a Kakashi, per poi girarsi e andarsene senza dire niente.

Gaara, che era appoggiato al muro con le braccia conserte, osservò Naruto andarsene per poi rivolgere il suo sguardo a Kakashi, il quale sembro capire cosa stesse pensando Gaara.

 

Era pomeriggio inoltrato e il team 7 passeggiava per le vie del villaggio senza parlare. L’incontro con Naruto li lasciò senza parole. Si domandavano se quello era veramente Naruto.

Sakura: avete visto come Naruto ci ha guardato? –disse tristemente-

Sasuke: -con aria indifferente- con uno sguardo di uno che si crede chi sa chi! Rimarrà sempre una testa quadra!

Kakashi scosse la testa: Credo che Naruto sia notevolmente cambiato! Ne ho avuta la conferma dallo sguardo di Gaara…sembrava piuttosto preoccupato!...cosa starà succedendo?

Sakura: forse è ancora arrabbiato! –sospirò- Speravo che mi avesse perdonato essendosi iscritto insieme a noi!

 

Ad un tratto un rumore infernale mise in guardia, non solo il team 7, ma l’intero villaggio. il rumore era prodotto da delle campane che venivano suonate solo in caso di emergenza.

Sakura : cosa sta succedendo? –disse con le mani nelle orecchie  per attenuare il suono molto forte.

Kakashi : qualcuno deve essersi intrufolato nel villaggio illegalmente!

Accanto a loro passarono alcuni ninja di Suna in modo da permettere a Kakashi e Sakura e Sasuke di sentire i loro discorsi.

Ninja: presto muoviamoci! Quel furfante ha rubato un manoscritto proibito!

Ninja2: si sa di quale manoscritto si tratta?

Ninja3: pare che sia quello che parla del demone tasso! Chiunque lo abbia preso deve essere interessato a lui!

 

Kakashi: uh…a quanto pare la situazione è grave!

Sakura: chi può essere stato?

Kakashi: lo scopriremo! Sakura! Sasuke, entriamo in azione! –detto questo cominciarono a seguire i ninja appena passati.

 

Il furfante era molto abile nello scappare, ma nella sua fuga si ritrovò bloccato, non da un ninja, ma dalla sabbia.

Furfante: questa deve essere opera di Sabaku no Gaara, interessante!

Gaara: hai indovinato!

Gaara apparve su di un tetto di un’abitazione con uno sguardo duro e con le braccia conserte. Il suo atteggiamento indicava la sua tranquillità, non era per niente impaurito da un nuovo scontro…anzi. Il furfante al contrario lo era. conosceva la sua fama e il trovarsi faccia a faccia con Gaara del deserto lo intimorivaun po’ e non essendo un abile ninja dovette ricorrere al gioco sporco.

Nella zona in cui il furfante era stato fermato, c’erano numerose persone, compresi bambini e furono proprio quest’ultimi a fare da scudo al ladro.

Bimba: AAAAAH! – una bambina di circa 6 anni venne presa in ostaggio-

Furfante: Lasciatemi andare o questa bambina sarà morta! –disse puntandole un kunai alla gola-

…: oh no Niji! Lasciatela andare! –disse una ragazza dai capelli castani lunghi fino alla schiena e occhi azzurri di nome Hana-

Gaara: lascia quella bambina!

Ninja: Gaara! –gli altri ninja arrivarono a dare man forte al ragazzo-

Furfante: ah sono arrivati pure i rinforzi! Bene! –strinse la presa della bambina- state fermi dove siete se no questa adorabile bambina…

Niji: Ahia, mi fai male! –disse piangendo-

Hana: Niji! -La ragazza si sentì toccare la spalla da qualcuno e si girò- Naruto?

Naruto: andrà tutto bene Hana! nessuno toccherà un solo capello alla tua sorellina.

Gaara accorgendosi dell’arrivo dell’amico, scambiò uno sguardo con Naruto, il quale capì quali intenzioni aveva Gaara. Quest’ultimo tornò ad osservare il nemico.

Gaara: a noi due!- disse guardandolo storto, dopo di chè sparì-

Furfante: dove è andato? –si guardò in torno-

Kakashi era arrivato sul posto, insieme ai suoi allievi, ma decise di restare fermo a vedere cosa succedeva e guardare fino a che punto Naruto poteva essere migliorato. Il ragazzo dopo un attimo di immobilità per concentrarsi, cominciò a comporre dei sigilli.

Kakashi lo osservò stupito: “ non conosco quella tecnica, cosa starà combinando?”-pensò-

Naruto intanto nella sua mente pronunciò: “ sostituzione”

Il ragazzo decise di attuare una tecnica imparata nel villaggio. Una tecnica di cui solo un ninja esperto poteva accorgersene, a causa della velocità in cui essa veniva attuata. Infatti con l’ausilio della sabbia, riuscì a sostituire il corpo della bambina reale con una finta. Il jutsu era in grado di scomporre un corpo umano, o qualsiasi altra cosa, in sabbia trasportandolo da un posto ad un altro . Fu così che la vera bambina apparve affianco di Naruto, la quale prese forma da un mucchio di sabbia.

Kakashi che aveva osservato fino a quel momento il ragazzo, sembrava essersi accorto del jutsu attuato: “possibile che sia stato Naruto?”

Naruto una volta terminato gridò: ORA GAARA!

Gaara, anche lui formandosi dalla sabbia, comparve dietro il furfante.

Gaara: vediamo come te la cavi ora!

Furfante: fermati o la uccido! –disse preso alla sprovvista-

Gaara: fai pure! Quella è solo una copia della bambina.

Furfante: cooome?- rimase stupito e portò più volte il suo sguardo dalla bambina che aveva in mano a quella vera accanto a Naruto, dopo di chè Gaara lo colpì alla testa per fargli perdere i sensi-

Naruto: è sistemato!

Furfante: non direi proprio!

Una rete venne lanciata da un luogo indefinito d imprigionò Naruto con la bambina.

Sakura: ce ne sono altri? Ma da dove sbucano?

Sasuke continuava a guardare la scena in silenzio.

Furfante: ah ah ah! –due ombre apparvero sopra lo stesso tetto in cui era apparso prima Gaara-  che razza di ninja che siete! non vi siete nemmeno accorti che quello che teneva il mio scagnozzo non era il vero manoscritto!

Il ragazzo imprigionato sorrise: e chi ve lo dice?

un altro Naruto apparve dietro i due furfanti: guardate po’ cos’ha in mano Kankuro!- gli indicò il ragazzo, il quale si trovava appoggiato allo steccato di legno che si trovava nella parte opposta della strada, che lanciava su e giù il rotolo con all’interno il vero manoscritto-

Furfante: coooosa? Come avete fatto a prenderlo! –disse sorpreso il furfante che sembrava il capo-

Kanguro: ci era venuto il sospetto di un diversivo e allora ci siamo movimentati!

Temari: dovresti sceglierti meglio i collaboratori mio caro!

Due marionette imprigionarono i due delinquenti.

Gaara: ora diteci per chi lavorate e a cosa vi serviva quel rotolo!

Furfante: non mi strapperete nessuna informazione, nemmeno sotto tortura.

Gaara: d’accordo! Naruto ci pensi tu?

Naruto: con grande piacere –mise ko i due nemici-

Dei ninja si avvicinarono e presero in custodia i prigionieri.

Ninja: ottimo lavoro ragazzi! Li porteremo subito in prigione, dove marciranno per il resto della loro vita.

Temari prima che partissero li fermo e disse loro: ce ne sono altri vicino alla riserva d’acqua!

Ninja: - sorpreso- ehm…d’accordo! Grazie!

Temari: certo che sono stati poco furbi! Rubare proprio nel periodo degli esame chuunin, con tutti i ninja che ci sono!

Kanguro: hai ragione!

Gaara: vero, ma con i preparativi degli esami i ninja guardiani sono anche occupati e  non possono controllare tutto!

Temari provvide a liberare la bambina della rete, mentre Naruto scomparve…era una copia!

Niji: sorellona! –corse ad abbracciarla-

 

Sakura: wow! Sono stati grandi!

Sasuke:- spostando la testa da un’altra parte- ci saremo riusciti anche noi, non sembravano molto pericolosi quei tizi!

Kakashi: apparentemente no, ma vi eravate accorti che c’era un diversivo?

Sakura pensandoci un po’ su: sinceramente no! Ma credo che pochi se ne siano accorti!

Kakashi: ma quei ragazzi si! mi domando quanto sia migliorato Naruto!

Sakura: in effetti sembra più forte!

Sasuke strinse i pugni, non voleva ammetterlo, ma anche lui se n’era accorto.

Sakura cercò di attirare l’attenzione di Naruto- NARU… - non riuscì a terminare il nome-

Hana: NARUTO-KUN! –gli saltò al collo- sei stato grande, hai salvato la mia sorellina!

Naruto: ho fatto solo il mio dovere e poi sono stato aiutato!

Hana: lo so! -Si girò verso i tre della sabbia e si inchinò- Grazie anche a voi ragazzi! Posso sdebitarmi in qualche modo?

Temari: figurati! Se non ci si aiuta fra amici! –sorride-

Hana: va bene! Naruto-kun –gli si attaccò a un braccio- hai voglia di restare a cena da noi? Sono un ottima cuoca sai?

Naruto: -un po’impacciato- ehm…magari un'altra volta… domani c’è l’esame e volevo allenarmi sta sera!

Hana: ma la prima prova è un esame scritto, non prevede combattimento!

Naruto: non importa!

Hana si rattristò: oh che peccato! Ehi! Visto che anch’io parteciperò che ne dici di allenarci insieme?

Naruto sgranò gli occhi- ehm…ecco…se proprio ci tieni!

Hana: -saltando di gioia- YATTAAAA!

Niji si avvicinò al biondino: Naruto-niichan –disse timidamente la bambina- grazie per avermi salvata! –si fece coraggiosa- da grande voglio essere una grande ninja proprio come te, Gaara-niichan, Temari-neechan e kankuro-niichan!

Temari accarezzando la testa della bimba disse: sono sicura che ci riuscirai!

Niji: -alzò un braccio- mi prenoto! Temari voglio te come sensei!

Temari: è perché me?

Hana: -alzò le spalle e sorrise- è una tua fan e vuole a tutti i costi a imparare a maneggiare il vento!

Kankuro: bhe a quanto pare hai già un allieva, ancor prima di diventare jounin!

Temari: per forza! Sono la migliore! –disse sorridendo e mettendo le mani sui fianchi.

Naruto: ecco che si è montata la testa!

Kankuro: che ci vuoi fare? Le donne sono fatte così!

Hana e Temari gli risposero all’unisono: Ehi! Che ne sapete voi di donne?

Gaara sorrise.

 

Da lontano Sakura, Sasuke e Kakashi osservavano la scena e ad un certo punto si unirono a loro anche altri ninja della foglia.

Shikamaru:salve ragazzi! avete visto come hanno combattuto prima?

Kiba: ci daranno filo da torcere all’esame! –sospirò-

Ino: però devo dire che Naruto è proprio diverso adesso! E quasi carino!

Tutti: EEEEH?

Ino: ma che avete capito! Non dicevo sul serio! Il migliore è sempre Sasuke! –disse ammirandolo con occhi a forma di cuore-

Sasuke: Tsè!

Hinata continuava a guardare Naruto: Naruto-kun!

Shino: a giudicare dal comportamento, sembra trovarsi bene con quei tre!

Kakashi: sono felice di vedere che non ha perso lo spirito di squadra, ha collaborato perfettamente con gli altri!

Sakura:con Gaara si sapeva che si trovava bene, però…- abbassò la testa!

Kakashi vedendo che la sua allieva era giù di morale le disse: cosa c’è Sakura?

Sakura alzò lo sguardo verso il suo maestro: Kakashi-sensei? secondo lei Naruto tornerà mai con noi

Kakashi: -sospirò- vorrei poterti rispondere!

Sasuke: figurati se quella testa quadra non tornerà! –disse con aria distaccata-

 

ecco il 6° capitolo! vi ho fatto aspettare un giorno, ma in questo periodo di ferragosto capiterà che nn riuscirò ad aggiornare ogni giorno...uffi, ci volevo riuscire!!! eeeeeeh! vabuò! ehi continuate a farmi sapere cosa ne pensate mi raccomando! a presto con un nuovo capitolo e grazie per chi legge e per chi recencisce! CIAO

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Capitolo 7
*** La prima prova ***


Capitolo 7: La prima prova

 

L’appuntamento al palazzo centrale di Suna, dove si sarebbe tenuto la prima prova, era prevista per le 8.30. La maggior parte dei partecipanti era già arrivata e c’èra anche chi aveva cominciato a fare il gradasso con i genin apparentemente più deboli. Tutti i ninja del villaggio della foglia erano già arrivati…trenne uno.

Sakura: -sospirando- Naruto non è ancora arrivato!

Chouji: -mentre mangiava l’ennesimo pacchetto di patatine- forse sta ancora facendo colazione!

Ino: chouji, ti sembra il caso di parlare con la bocca piena? Che schifo! Chiudi quella fogna!

Hinata cominciò ad agitarsi e a balbettare: s-sta a-arrivando N-Naruto-k-kun!

Naruto vedendoli si avvicinò a loro.

Sakura: Naruto! se arrivato giusto in tempo, manca poco all’inizio! –disse sollevata, ma anche un po’ infastidita accorgendosi di una presenza-

Naruto: scusate! Ho avuto un piccolo contrattempo, che non mi lascia andare il braccio!-disse facendo una smorfia-

Tutti quanti spostarono lo sguardo alla sinistra di Naruto, dove al braccio era incollata una ragazza che non aveva nessuna intenzione di lasciarla andare.

Ino: e quella chi è?

Hana accorgendosi degli altri disse: ciao! Voi sete gli ex compagni di Naruto vero?

Sakura:-seccata- noi siamo ancora i suoi compagni-

Hana: davvero? –alzò lo sguardo verso Naruto, il quale però non ebbe nessuna reazione- allora perché non vuole tornare a Konoha?

La frase di  Hana lasciò spiazzati tutti i presenti.

Sasuke: tsè! È solo questione di tempo –disse freddamente e ricevette uno sguardo altrettanto freddo da Naruto-

Naruto: io non ne sarai tanto sicuro e fossi in te farei meno il presuntuoso se non vuoi che qualcuno ti faccia del male prima o poi, Uchiha!

Sasuke lo guardò stranito. Lo aveva chiamato per cognome, come se per lui fosse solo un estraneo, un nemico, qualcuno da eliminare.

Kiba: suvvia Naruto! non ti sembra di esagerare? In fondo è normale che vogliamo che tu torni a fare parte dei nostri.

Hana: ma come? Ci vuoi lasciare Naruto-kun?

Naruto guardò Hana per un secondo e liberandosi dalla sua presa disse…

Naruto: lo detto  e lo ripeto, non tornerò a Konoha!

Shino: allora spiegaci perché porti sulla fronte il simbolo del villaggio della foglia?

Naruto venne preso alla sprovvista, non sapeva cosa rispondere. Nemmeno lui sapeva perché non riusciva a disfarsi di quel copri fronte.

…: ah ecco dov’eri! –disse al biondino-

Shikamaru: Temari! Ciao!

Temari rimase stupita di vedere Shikamaru e quest’ultimo accorgendosi dello sguardo della ragazza disse

Shikamaru: che hai da fissarmi così?

Temari: ma scusa cosa ci fai qui? Tu sei già un chuunin! –facendo uno sguardo furbetto- ah ho capito, l’hokage si è accorto dell’errore commesso e tu ha tolto il titolo di chuunin.

Shikamaru: -mettendo il broncio- no! Semplicemente l’hokage vuole farmi impazzire!

Temari: oh bhè! Allora ci sarà da divertirsi! –tornò a rivolgersi a Naruto- comunque le squadre che hanno i numeri da uno a venti stanno cominciando ad entrare, ti conviene muoverti!

Naruto non disse niente, superò i suoi compagni e si diresse verso l’aula dell’esame seguito da Sakura e Sasuke.

Sakura si girò verso i compagni: buona fortuna ragazzi!

Quando furono un po’ distanti Hana cominciò alzò il braccio destro per salutare e urlò

Hana: Metticela tutta Naruto-kun…sei il migliore!

Hinata fissava la ragazza dai occhi color del mare. Era un po’ gelosa delle attenzioni che Hana dava al suo Naruto.

Ci volle almeno mezz’ora prima che tutti i partecipanti fossero sistemati in modo tale, che nessuno si sedesse accanto al proprio compagno di squadra e appena le lancette dell’orologio segnarono le 9.00, l’esame ebbe inizio. Anche quest’anno l’esaminatore era un ninja del villaggio della foglia, ma non fece sentire meglio i membri del villaggio stesso, il quale conoscevano la sua fama e sapevano che Ibiki Morino avrebbe causato loro problemi fin già dall’inizio. Prima di permettere ai ragazzi di iniziare, Ibiki spiegò le regole.

Ibiki: noto che ci sono molti genin che hanno partecipato all’ultimo esame chunin! Bene! le regole sono le stesse dell’altra volta, ma le ripeterò per i nuovi partecipanti. Regola n°1: se il punteggio di un solo compagno è zero, viene bocciato l’intera squadra a meno che un membro del gruppo non sia riuscito a rispondere esattamente senza margine di errore a tutte le domande senza essersi fatto beccare a copiare nemmeno una volta! In questo caso l’intero gruppo è promosso a pieni voti!

Sakura: “ praticamente un’impresa impossibile se le domande sono come quelle dell’ultima volta”

Ibiki: Regola n°2: chi è sorpreso a copiare più di 5 volte, sarà bocciato e l’intera squadra con lui; Regola n°3: non si parla e non si fanno domande durante la prova. Regola n°4: avete tempo fino alle 10.00, dopo di chè chi è beccato a scrivere sarà eliminato. Sono stato chiaro? –perlustro l’intera aula con il suo sguardo- ah dimenticavo… non ci sarà una decima domanda come l’ultima volta, sta volta tutto dipenderà dalle vostre abilità e conoscenze!

Detto questo i genin ebbero il permesso di girare il foglio, che avevano sul banco, e di cominciare l’esame. Una volta lette le domande, tutti si resero conto che l’impresa risultava difficile proprio come l’ultima volta e cominciarono anche a esserci i primi eliminati.

Esaminatore: i gruppi 37-23-14-56 e 03 sono eliminati.

Molti protestarono per la loro eliminazione. Non lo trovavano giusto, ma ogni spiegazione da loro fornita non impietosiva nessuno e alla fine vennero espulsi dall’aula.

Sasuke: “qui si mette male! Più gente va via e più noi abbiamo meno la possibilità di copiare senza essere scoperti…ho capito…sharingan!”

Sasuke si vide costretto a usare lo sharingan, ma non solo lui decise che era giunto il momento di ricorrere alle loro tecniche. Shino utilizzava i suoi amici insetti; Kiba chiese aiuto al suo fedele akamaru; entrambi gli Hyuuga usarono il byakugan; Tenten aiutò Rock Lee con l’ausilio di specchi, Ino usò la sostituzione dell’anima; Sakura si basò sulla sua conoscenza; Gaara usufruì del terzo occhio e Naruto, Shikamaru, Temari, Kankuro e Chouji attendevano le risposte dai loro compagni.

Sakura: “Accidenti, con le mie conoscenze posso rispondere massimo a 2 o 3 domande e se nel caso non fossero corrette rischierei di totalizzare zero punti e di fare eliminare anche Naruto e Sasuke”. –la rosa spostò il suo sguardo verso il biondino-  “Uhm? Naruto sta scrivendo, che abbia trovato un modo per copiare?” –pensò la ragazza, dopo di chè spostò la sua attenzione al suo compito e notò qualcosa di strano- “ma cosa sta succedendo?”

Sasuke, che stava vivendo la stessa situazione, pensò “ma questa è sabbia”.

Passò circa mezz’ora e gli esaminatori continuavano a osservare i partecipanti rimasti. Due di loro però si accorsero che c’era qualcosa di insolito e si recarono da Ibiki.

Esaminatore: Ibiki-senpai ci sono 4 ninja che hanno già terminato di scrivere, forse hanno finito!

Ibiki rimase stupito: cosa? È impossibile che dei genin in una sola mezz’ora siano riusciti a compilare tutto il questionario. Quante volte hanno copiato?

Esaminatore: nemmeno una volta!

Ibiki rimase un’altra volta senza parole: chi sarebbero?

I quattro ninja in questione vennero chiamati alla cattedra e vennero invitati a portare con loro i propri compiti, costoro erano: Naruto, Gaara, Temari e Kankuro. Ibiki quando vide Naruto fu sorpreso, non era ancora stato messo al corrente della sua presenza all’esame, ma fu piuttosto felice di vederlo lì. Aveva preso subito in simpatia l’Uzumaki., già dal primo esame in cui egli aveva partecipato, Una volta ricevuti i compiti dagli interessati e averli letti, Ibiki non riusciva a credere quello che vedeva.  Tutti e quattro i compiti erano identici, ma la cosa sorprendente e che erano riusciti a copiare l’uno dall’altro senza nemmeno farsi beccare una volta.  In tutte le occasioni in cui Ibiki aveva fatto da esaminatore, non aveva mai assistito a qualcosa del genere.

Ibiki: mi complimento con voi ragazzi! Avete fatto proprio un ottimo lavoro. Ora ditemi i numeri dei vostri gruppi!

Kankuro: noi tre siamo il gruppo 07 –disse indicando anche Gaara e Temari-

Naruto: il mio è il gruppo 19! I miei compagni sono Sakura Haruno e Sasuke Uchiha.

Ibiki: Bene! Sakura Haruno e Sasuke Uchiha sono pregati di avvicinarsi.

Sakura preoccupata pensò: “oh no! Cosa vorrà?”

Sasuke: “quella testa quadra si sarà fatto scoprire?”

I due genin obbedirono e alla scoperta che erano stati promossi ancora prima di aver concluso l’esame, lì lasciò di stucco.

Sakura: “non ci posso credere!”

Ibiki rivolgendosi hai ragazzi: ora che siete stati ammessi direttamente alla seconda prova, siete pregati di recarvi all’uscita.

 

Quando i 6 ninja uscirono dalla stanza, si trovarono di fronte ai loro maestri, i quali furono sorpresi di vederli, anche se Baki, meno di Kakashi.

Kakashi allarmato chiese: siete stati squalificati?

Sakura scosse la testa: no! Siamo passati ancora prima di completare l’esame…io non riesco ancora a crederci!

Kakashi: -incredulo- co-come? Solo dopo mezz’ora?

Sakura: non so come sia possibile, ma credo che lo dobbiamo a Naruto!

Naruto era appoggiato al muro con le braccia conserte e gli occhi chiusi.

Kakashi lo osservò qualche istante prima di chiedergli di avvicinarsi.

Naruto: cosa c’è kakashi-sensei?

Sakura non diede il tempo al maestro di parlare che intervenne personalmente.

Sakura: come hai fatto ha cogliere le informazioni in così poco tempo?

Naruto: non avete notato niente sui vostri compiti?

Sta volta fu Sasuke a parlare, il quale non aveva ancora spiccicato parola.

Sasuke: sabbia?

Sakura sorpresa disse: anche a te? Sul foglio ha cominciato a comparire della sabbia che prendeva forma di lettere.

Naruto: ecco la spiegazione!

Sasuke: allora è merito di Gaara!

Sakura spostò il suo sguardo verso il rosso: dovremmo almeno ringraziarlo! –si avvicinò a lui- grazie Gaara per il tuo aiuto!

Gaara non capì cosa Sakura intendesse, ma volgendo lo sguardo verso Naruto, si accorse che gli fece l’occhiolino per chiedergli di reggere il gioco.

Gaara: - sorpreso- di niente!

Sasuke: perché ci avresti passato le domande del compito? Infondo bastava che le passassi solo a Naruto!

Gaara preso un po’ alla sprovvista: ehm… prima di tutto era per non correre il rischio, nel caso qualche risposta non fosse corretta e poi… siete compagni di squadra di Naruto e si dal caso che Naruto ora è il nostro compagno di squadra e quindi è nostro dovere aiutarci a vicenda e poi voglio assolutamente battermi con lui, quando sarà il momento!

I due ninja cedettero alle parole di Gaara, ma Kakashi era dubbioso. Più tardi il maestro prese in disparte Naruto per parlargli.

Kakashi: sei stato tu vero?

Naruto lo guardò sorpreso: a fare cosa?

Kakashi: sai a cosa mi riferisco! Riesci a controllare la sabbia vero?

Nautor: -sorrise- non le si può nascondere niente eh? – fece una statua di sabbia con le sembianze di Kakashi- le basta come risposta?

Kakashi: -sorpreso- s-si!

Naruto: comunque è davvero merito di Gaara!

Kakashi lo fissò in attesa che continuasse a spiegare.

Naruto: Se lui non avesse passato le risposte a me, io non avrei mai potuto passarle a Sakura e Sasuke! Ho nuove tecniche, ma nemmeno una che mi permetta di copiare indisturbato.

Kakashi: capisco! –si fermò un attimo- come mai non ne hai parlato i tuoi compagni?

Naruto: semplice! In una delle prove potrei anche battermi con loro, quindi meglio non rivelare le proprie tecniche a un possibile avversario!

Tsunade apparve dietro le loro spalle: ben detto!

Kakashi che si era accorto da un pezzo del suo avvicinamento disse:Tsunade? Cosa ci fai qui?

Tsunade sorrise: credi davvero che mi sarei persa l’esame dei ragazzi? E poi ero curiosa di vedere i miglioramenti di Naruto! la sabbia eh? Chi l’avrebbe mai detto!

Naruto: venendo qui non ha lasciato Konoha scoperta? Sta diventando un’abitudine!

Tsunade: al mio posto c’è Shizune e Iruka le da una mano! Sono certa di potermi fidare di loro! Quindi è tutto sistemato non preoccuparti!

Naruto alzò le spalle: chiedevo solo, non mi preoccupo di certo! non me ne importa niente di Konoha!

Kakashi: Naruto –lo riprese-

Tsunade: come puoi dire una cosa del genere? È il tuo villaggio non posso credere che non ti interessi!

Naruto: perché no scusa? Al villaggio non interessa di me giusto? Perché dovrebbe importarmi qualcosa di loro? –mettendosi le mani in tasca fece per andarsene-

Tsunade continuando a non credere alle parole di Naruto disse: e del tuo sogno di diventare Hokage? Non ti importa più?

Naruto si fermò a fissare Tsunade, ma poi si rigirò e senza dire una parola se ne andò.

Kakashi: la situazione comincia a diventare seria! È diventato troppo indifferente verso di noi , i suoi compagni e il villaggio!

Tsunade: si è vero, ma credo che non dicesse davvero!

Kakashi non disse niente, ma continuava a fissarla come se aspettasse una spiegazione

Tsunade: hai visto il suo sguardo? Quando gli ho ricordato del suo sogno, si poteva leggere nei suoi occhi che è ancora quello che desidera!

Kakashi: l’ho notato anch’io, ma allora perché si comporta così freddamente?

Tsunade: il rancore è una brutta cosa Kakashi, ti porta a fare anche cose orribili! Finchè non riuscirà a liberarsene, Kyuubi può trovare terreno fertile! Naruto potrebbe anche diventare pericoloso!

Kakashi la guardò non capendo in che senso intendesse dire pericoloso.

Kakashi: pericoloso? Non mi dica che intende dire…

Tsunade: no! non mi riferisco alla liberazione del kyuubi, ma quasi! Non sarà devastante come il demone volpe, ma sarà comunque difficile da fermare se davvero intraprenderà la strada che intraprese Gaara tempo fa!

 

Il 7° capitolo è arrivatoooo! che ve ne pare? forse da qui in poi farò un po' fatica ad aggiornare tutti giorni, visto che momentaneamente non ben chiaro come voglio continuare. so come sarà la fine, ma mi manca la parte intermedia...ma non preoccupatevi farò di tutto per aggiornare il più presto possibile così vi faccio contenti! mi raccomando continuate a recensireeeee! ringrazio tutti i miei lettori soprattutto quello ormai abituari o.- CIAOOOO! A presto!!!

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Capitolo 8
*** La prova di sopravvivenza ***


Capitolo 8: La prova di sopravvivenza

 

Kakashi e Tsunade rimasero parecchio giù di morale. Naruto era migliorato molto come ninja, ma a quale condizione? Ora era diventato freddo e distaccato soprattutto con ciò che gli ricordava Konoha. Capivano che tutto ciò era provocato dal suo stato d’animo e probabilmente anche la volpe a nove code ci marciava, ma era davvero difficile  sopportare l’idea di averlo perso per sempre e di non poter fare nulla per poterlo aiutare. Per il momento decisero solo di vedere come andavano avanti le cose, sperando nel Naruto allegro che si ricordavano.

La seconda prova si tenne il giorno seguente. Consisteva in una lotta per la sopravvivenza in mezzo al deserto. Venne preso in considerazione per la prova il deserto ad est del villaggio di Suna, il quale era per metà sabbioso e metà roccioso e nascondeva parecchie insidie proprio come tutti i deserti.

Tutti i ninja che superarono la prima prova, dovevano incontrarsi all’alba davanti l’entrata est del  villaggio di Suna, dove sarebbe iniziato l’esame.

Molti partecipanti riuscirono ad arrivare fino a questo punto, ma dopo questa prova non sarebbero rimasti in tanti.   Quando tutti furono presenti, un ragazzo dalla pettinatura insolita e con due enormi sopracciglia si fece notare.

Rock Lee: Sakuraaaa, amore mio! –corse a braccia aperte verso di lei-

Sakura si nascose dietro Sasuke: stammi lontano, mi metti i brividi!

Rock lee, deluso, si mise in un angolino rannicchiato  con una nuvola nera sopra la testa.

Tenten sorridendo disse: non cambierà mai!

Kiba raggiungendo gli amici proprio in quel momento disse: ehilà gente! Vedo che abbiamo tutti superato l’esame! Mi fa piacere, vero Akamaru? –chiese rivolgendosi al piccolo batuffolo che portava come di sua abitudine sulla testa-

Akamaru: bau, bau!

Neji: si, ma ci sono molte altre squadre che sono passate, questa prova non sarà uno scherzo!

Shikamaru: se la seconda prova si terrà nel deserto, quelli del villaggio della sabbia sono avvantaggiati!

In quel momento intervenne Naruto.

Naruto: il deserto non è un luogo in cui si può prevedere ciò che accadrà, anche il più esperto conoscitore del deserto può cadere vittima di esso!

Tutti lo guardarono spaventati.

Chouji: detto così sembra un luogo terribile, eppure non abbiamo avuto problemi ad attraversarlo per arrivare qui!

Naruto:voi avete attraversato il deserto nord. Il deserto est è conosciuto come uno dei più pericolosi. Da quando sono qui, ho sentito che alcuni dei migliori ninja della sabbia, che in passato hanno provato ad attraversarlo, non sono più tornati.

Ino preoccupata disse: ma se non sono riusciti a sopravvivere ninja che hanno sempre vissuto del deserto, sarà un’impresa impossibile per dei genin come noi!

Naruto: tutta questione di fortuna e abilità!

Ci fu un attimo di silenzio. Tutti cominciarono ad essere intimoriti dalla seguente prova.

 Ad un tratto si vide un grosso polverone che si avvicinava a loro e quando scomparve,  i ragazzi videro che Naruto era caduto a terra con appeso al collo Hana.

Hana: Naruto-kun!Hai visto? Anch’io sono riuscita a passare il primo esame! Sono stata brava?

Naruto: si! ouch- disse portandosi una mano alla testa- bravissima! Ehm…Hana-chan…potresti toglierti? Non che tu sia pesante, però…

Hana diventata rossa come un peperone: oh si, scusa, mi sono lasciata trasportare dalla felicità.

In quel momento arrivarono anche Gaara,Temari e Kankuro. Quest’ultimo tese una mano verso Naruto per aiutarlo ad alzarsi.

Kankuro: salve ragazzi!

Ci fu un cenno di teste generale per ricambiare il saluto.

Rock Lee dopo essersi ripreso dallo sconforto del rifiuto si Sakura, si avvicinò a Hana.

Rock Lee: Salve bellezza, il mio nome è Rock Lee, vuoi essere la mia ragazza? –disse facendo con la mano il gesto del numero uno e mostrando il suo sorriso che luccicò.

Hana chiuse gli occhi, inclinò la testa da un lato e sorrise: sai che sei simpatico?

Rock Lee felice come una pasqua: davvero? Allora accetti?

Hana attaccandosi al braccio di Naruto rispose: mi dispiace, ma sono già la ragazza di Naruto!

Tutti sbalorditi: COOOSA?

Hinata: “ Naruto-kun” la Hyuuga ci rimase male a quella rivelazione e non solo lei anche Sakura sembrava infastidita.

Sakura: smorfiosa!

Kiba si avvicinò a Naruto e dandogli una gomitata sul braccio disse: i miei complimenti, mica male la ragazza!

Naruto era senza parole, certo che quella ragazza riusciva a risucchiargli tutte le energie.

Gaara: ah è così? Non si dice niente agli amici?

Naruto: non ti ci mettere anche tu Gaara! Sai bene che non è vero! –mise il broncio-

Temari mettendosi una mano sotto il mento come per pensare: Sarà, ma secondo me accetterai per sfinimento! Ih ih

Una voce interrompe i loro  discorsi.

…: ragazzi venite tutti qua per favore!

Tutti i ninja obbedirono. Quest’anno l’esaminatore della seconda prova era un ninja donna della sabbia. Era molto giovane, ma era colei che all’interno del villaggio sembrava riuscire meglio ad affrontare le avversità del deserto. Venne incaricata lei perché risultava la scelta migliore per controllare la situazione durante l’esame.

…: salve a tutti! Il mio nome è Hikari e  sono l’esaminatrice della seconda prova! Sono stata incaricata di seguirvi e raccogliere informazioni su di voi durante l’esame. Sia chiar! Non interverrò in caso abbiate bisogno di aiuto. Questa è una prova di sopravvivenza, ognuno dovrà cavarsela con le proprie capacità. Chi non dovesse farcela, soccomberà. Dovrete attraversare il deserto in 3 giorni massimi e avrete a disposizione una sola borraccia e un sacchetto con del cibo per ogni gruppo.

Cominciarono a sentirsi un brusio di lamentele, le regole sembravano troppo rigide per dei genin.

Ninja: non vi sembra un po’ poco?

Hikari: come ho detto all’inizio, è una prova di  sopravvivenza, dovrete cavarvela da soli. Se vi concedessimo tutto l’occorrente noi, non sarebbe più un esame. Quindi se qualcuno non se la sentisse, si ritiri!

Dopo che alcune squadre decisero di ritirarsi, ogni squadra si recò a prendere  le proprie provviste, dopo di chè si potè dare il via all’esame.

Hikari: dovete raggiungere la costruzione che si trova a 5 km da qui. Dal mio via avete esattamente 72 ore di tempo.- ci fu un momento di pausa- Pronti??? VIA!

Alcuni gruppi si misero subito a correre per raggiungere la meta.

Kankuro: quelli non faranno molta strada se cominciano così!

Shikamaru: io suggerirei di andare tutti insieme! Riusciremo a cavarcela tutti meglio se stiamo uniti!

Tutti quanti annuirono.

Hana: aspettate! Vado a recuperare Sora e Gin e vi raggiungo.

Ino: va a recuperare chi? –chiese perplessa-

Temari: anche lei appartiene a una squadra di tre persone.

Sasuke: una squadra di sole ragazze? –lo disse con un tono come se disprezzasse la cosa-

Naruto infastidito dall’affermazione: non sottovalutarle solo perché sono ragazze! Sanno farsi valere!

Kankuro: sono tremende! e tu ne sai qualcosa vero Naruto?

A Naruto vennero i brividi a pensare che avrebbe dovuto stare per tre giorni con delle ragazze piene di energia che non facevano altro che stargli addosso.

Quando furono tutti presenti si misero in marcia. Per una mezza giornata di cammino, non si presentarono grosse difficoltà a parte il sole cocente e il fatto che a ogni passo si sprofondava nella sabbia. Stanchi di quella situazione, non potendo fare niente per il sole, Gaara decise di rendere più percorribile il percorso creando una strada di sabbia compressa, in modo tale da non sprofondare ogni volta. I ragazzi continuarono per un bel po’ di strada e diversamente da come pensarono, non incontrarono parecchie difficoltà, a parte qualche animale del deserto, come serpenti, fennec e lucertole varie. Anche se i serpenti portarono un po’ di scalpore tra le ragazze, tutti alla fine si dimostrarono innocui, e il gruppo potè procedere senza darci troppa importanza. Shino era in testa al gruppo, ma all’improvviso si ritrovò sommerso nella sabbia fino alla vite. A quanto pare la strada creata da Gaara era giunta al termine. Una volta liberato Shino, i ragazzi si prepararono a rimettersi in viaggio, ma vennero fermati da Temari.

Temari: Aspettate! Dobbiamo trovarci un riparo!

Shikamaru: cosa? È perché? –le chiese non capendo il motivo. Il cielo era limpido e non sembrava dovesse piovere e poi sarebbe un evento piuttosto strano nel deserto, anche se non impossibile-

Temari: sta arrivando una tempesta di sabbia!

Hinata: cosa? –si guardò intorno- ma dove troviamo un riparo in mezzo al deserto?

Kankuro: Gaara ci pensi tu?

Gaara capendo cosa avesse in mente Kankuro, costruì, con l’ausilio della sabbia, una specie di grotta abbastanza grande da contenere tutti e sufficientemente resistente da non essere abbattuta dal vento in arrivo.

Tenten: fantastico!

Sasuke, il quale era rimasto sempre in silenzio tanto da non essere notato, osservando Gaara pensò: “ mi domando quanto siano elevati i suoi poteri! Sembra addirittura più potente dell’ultima volta. Sarà un avversario temibile!”.

La tempesta di sabbia continuava imperterrita e non accennava a smettere.

Gin: uffa! Naruto-kun, quanto durerà ancora sta tempesta?

Naruto improvvisamente si ritrovò le braccia imprigionate una da Hana e l’altra da Gin. La ragazza portava i capelli neri legati in una lunga coda e i suoi occhi erano di un bel verde smeraldo.

Naruto con una gocciolone sulla testa rispose: non lo so! Ehm…Sora per favore, mi daresti una mano?

Sora, una ragazza di 13 anni dai capelli a caschetto viola e occhi dello stesso colore, l’unica delle tre che non assillava Naruto, prese per le orecchie le due ragazze e le allontanò da Naruto.

Shikamaru: non ti lasciano mai un attimo in pace! Eh, Naruto? –gli sorrise-

Naruto: almeno non gli sono indifferente! –disse guardando da un’altra parte-

Shikamaru sospirò e decise di non controbattere, sapeva che era inutile e inoltre non aveva alcuna voglia di discutere. Ci fu un lungo silenzio dove ognuno poteva solo sentire i propri pensieri.

Shikamaru: “ sarà sempre così d’ora in poi? Continuerà a trattarci come degli estranei?”

Kiba: “ ma che ha sempre? Pulci che lo mordono?”

Ino: “ perché continua a trattarci così freddamente, infondo noi non gli abbiamo fatto nulla”

Rock lee: “alla faccia del cambiamento! Qui sembra di avere un altro Sasuke

Neji: “sembra che dia la colpa a noi di quello che gli è successo”

Tenten: “ come è diverso! Quanto grande può essere il suo dolore da voler addirittura allontanare tutti così?”

Sasuke: “ Tsè, vuole solo fare la vittima!”

Sakura: “ Naruto, perché ti comporti così? Quanto vorrei vederti ancora sorridere”

Hinata: “Naruto-kun proverà qualcosa per quelle ragazze? E per me? Cosa sono io per lui? Disprezza tutti, disprezzerà anche me?”

Chouji: “mi sa che neanche una bella porzione di ramen possa far tornare Naruto quello di sempre”

Kankuro: “credo che stia creando un muro davanti a tutto ciò che riguardi Konoha, solo per cercare di non soffrire più”

Shino: “se continua così non migliorerà mai la sua situazione, solo era e solo rimarrà”

Naruto/Kyuubi: “ tutti fanno finta di tenere a te, ma in realtà ti vedono solo come una minaccia per il villaggio” “ non è vero! Loro sono gli unici che non mi vedono come un mostro” “perché continui a ripeterlo? Per convincere me o te stesso?” “…” “perché non mostri loro tutto l’odio che provi nei loro confronti?” “stai zitta! Lasciami in pace” –Naruto scosse la testa come se volesse scacciare quei pensieri.

Gaara: “ Naruto, qualsiasi cosa ti stia dicendo, non devi starla a sentire. Ci sono passato anch’io. i bijuu puntano sulle nostre debolezze. Spetta a noi metterli a tacere. Tu sei più forte di lei”

Temari: RAGAZZIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!-un urlò rombò all’interno della grotta.

Tutti la guardarono stralunati.

Temari: era ora! Sono ore che vi chiamo? Che succede a tutti quanti?

Shikamaru svegliatosi dai suoi pensieri disse: cosa vuoi urlatrice?

Temari:la tempesta è finita, ma essendo ormai quasi calata la sera, direi di passare la notte qui!

I ninja della foglia furono sorpresi di quella affermazione. Avevano già perso abbastanza tempo per scampare alla tempesta, se ora si fermavano anche la notte avrebbero perso troppo tempo e non sarebbero mai arrivati alla meta finale prima della scadenza.

Naruto: d’accordo! Tanto non si può fare altrimenti!

Sasuke si alzò in piedi: ma cosa stai dicendo?  Hai forse paura del buio? Abbiamo perso già abbastanza tempo, non possiamo starcene qui a riposare!

Naruto: se vuoi sei libero di andare, nessuno ti ferma! –disse quasi con cattiveria-

Gaara: Naruto ora stai esagerando! E tu stattene li buono seduto e dacci retta, meglio non muoversi la notte!

Ino: scusa Gaara, ma perché di notte non possiamo proseguire?

Sora prese la parola: perché nel deserto la temperatura  di notte cala precipitosamente e se non volete beccarvi un malanno, meglio che stiate al riparo.

Ora che fu tutto chiaro, anche i ninja del villaggio della foglia furono d’accordo a rimanere dov’erano. Tutti ne approfittarono per dormire  e riposarsi un po’, mentre Gaara, il quale non poteva dormire, faceva la guardia all’entrata della “grotta” creata da lui. Passò mezza nottata circa dopo di chè Naruto si svegliò e andò a prendere posto vicino a Gaara, il quale non si mosse di un centimetro. Ci fu un lungo silenzio…fu Gaara a interromperlo.

Gaara continuando a guardare davanti a se chiese: non riesci a dormire?

Naruto annuì.

Gaara: sei riuscito a dormire una notte intera da quando sei qui?

Naruto scosse la testa.

Gaara: c’è qualcosa che non va?

Naruto scosse nuovamente la testa.

Gaara sospirò: hai intenzione di fare solo cenni con la testa?

Naruto si voltò a guardarlo.

Gaara: perché ti comporti così duramente con loro? –si girò ad osservare le reazioni di Naruto, il quale rimase immobile- ci tieni a loro no?

Naruto non rispose subito: a volte credo di si, altre invece non mi importa niente di loro.

Gaara: lo sai che dietro tutto il rancore che provi verso i tuoi compagni, nonostante non siano loro la causa della tua solitudine, c’è Kyuubi?

Naruto: cosa centra ora quella stupida volpe?

Gaara: mi sono accorto che ogni tanto ti parla, riesco a riconoscere le espressioni di una persona che  affronta una battaglia nella propria testa.

Naruto annuì: ma se fosse lei a determinare il mio atteggiamento, li avrei già uccisi tutti, non credi?

Gaara: se non ti opponi prima o poi lo farai!

Naruto cominciò ad alterarsi.

Naruto: forse la volpe potrà anche aver qualcosa a che vedere col mio comportamento, ma non credere che loro siano così innocenti da non meritarselo! –strinse i pugni- per anni siamo stati nella stessa classe all’accademia, eppure nessuno di loro mi considerava, mi stavano alla larga solo perché i loro genitori gli dicevano di stare lontani da me, senza neanche sapere cosa ci fosse in me che non andava. Da bambino  nei momenti di pausa cercavo sempre di attirare la loro attenzione e di inserirmi nei loro giochi, ma la loro risposta è sempre stata quella di ignorarmi o scacciarmi. E solo perché nell’ultimo periodo hanno cominciato a trattarmi un po’ più come essere umano, forse costretti perché dovevamo lavorare insieme, dovrei fare finta di niente? lasciarmi scivolare tutto addosso? Bene l’ho fatto, ma ora non ce la faccio più! Non riesco più a fingere che vada tutto bene, quando invece tutto va storto.

Gaara : allora perché fanno di tutto per riaverti con loro? –cercò di stare calmo- il loro atteggiamento nei tuoi confronti dimostra che lo tengono realmente a te! Lo vuoi capire? Perché tempo fa mi avresti combattuto pur di salvarsi, se credevi che per loro non eri altro che una minaccia?

Naruto sussultò. Gaara aveva ragione, ma non riusciva  a trovare pace. Inizialmente ce l’aveva con Konoha in generale e non attribuiva nessuna colpa ai suoi compagni. Nemmeno aveva mai pensato a quello che era successo in passato, ora invece, durante la loro discussione,era tornato tutto a galla, anche le parole di Sakura gli tornarono in mente la notte precedente, infatti per tutta la giornata non l’aveva degnata nemmeno di uno sguardo. Perché ora ogni giorno che passav,a detestava sempre di più i suoi amici? Naruto non sapeva esattamente il perché. Forse Gaara aveva azzeccato col fatto che Kyuubi centrava qualcosa, ma non aveva voglia di combatterla, non in quel momento, adesso voleva solo non pensarci. Decise di alzarsi e riprendere il suo posto, lasciando Gaara nuovamente da solo, il quale non sapeva più cosa fare per farlo ragionare.

Appena sorse il sole, tutti i genin furono pronti a ripartire. Erano tutti pieni di energie, ma il proseguimento del percorso si mostrava ai loro occhi più difficile del primo giorno. Infatti ora avevano anche il problema dell’acqua per cui preoccuparsi. Tutte le loro scorte erano state prosciugare e ora non rimaneva loro, che trovare un modo per procurarsela.

 

 

 

 

 

 

 

Salve a tutti! da quanto tempo non ci sentiamo! ^^ avevo detto che non avevo la minima idea di cosa scrivere per continuare la storia, ma vi dirò che mentre scrivevo questo capitolo, mi è venuta in mente qualche ideuzza. adesso bisogna solo riuscire a buttarla giù. Spero di lasciarvi sorpresi con quello che mi è venuto in mente (sperando di non diimenticarlo...capita) risposta a Zelgadis91 : grazie per i tuoi consigli, non è affatto un metodo assurdo, anche perchè anch'io faccio più o meno così, a parte per il disegno. non lo avevo mai abbinato a un momento per pensare a una storia, ma solo a un momento per migliorarmi. mmm...sai che ti dico? ci proverò, magari ascoltando qualche sigla di anime! bhe grazie anche a tutti gli altri che mi incoraggiano ad andare avanti.ci vediamo col prossimo capitolo e ovviamente continuate a commentare! ;P CIAUUUU

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Capitolo 9
*** Le insidie del deserto ***


Capitolo 9: Le insidie del deserto

 

Il gruppo di ninja si rimise in cammino. Avendo perso già abbastanza tempo a causa del tempo atmosferico, il loro passo era piuttosto veloce, ma decisero di non correre per non disidratarsi e  resistere più a lungo senza acqua. L’acqua ora era il problema uno della lista. Sapevano che il deserto ne era pieno in profondità, ma bisognava trovare il luogo giusto per non scavare inutilmente e per questo motivo, decisero di affidarsi al fiuto infallibile di Akamaru. Il piccolo cagnolino non dava segni di aver fiutato niente che corrispondesse alla descrizione di un liquido, fresco e trasparente, che avrebbe potuto finalmente bagnare le loro gole e rinfrescarli da quel sole cocente che non smetteva di battere. Tutti i ragazzi cominciavano a perdere le speranze quando Akamaru cominciò ad abbagliare insistentemente.

Ino: Kiba fai tacere quel cane! Ho già i nervi a fior di pelle!

Kiba: non vi interessa sapere che ha trovato l’acqua?

Tutti: YATTA! –esultarono-

Hana: sei grande Aki…Akru…Oki…ehm…cagnolino! –lo accarezzo sulla testa-

Temari: calma ragazzi! Ora bisogna vedere se riusciamo a procurarcela!

Akamaru aveva fiutato l’odore dell’acqua, ma in un luogo dove sarebbe stato difficile scavare. Infatti poco distante da dove si trovavano ora i ragazzi, cominciava il deserto roccioso.

Kiba: ecco! Akamaru dice che il luogo è questo.

Shikamaru: e come facciamo a scavare nella roccia?

Chouji e Sakura: lasciate provare a noi!

Tutti si girarono verso di loro, non capendo che intenzioni avessero i due ninja. Chouji usò la sua tecnica dell’espansione parziale per ingrandire il suo braccio destro e sferrare un colpo forte e deciso sulla roccia. Anche Sakura sferrò uno dei suoi pugni contro il suolo. Il risultato fu lo sgretolamento della roccia in varie parti per una lunghezza di un paio di metri. Ora  non restava che rimuovere i detriti.

Ino impressionata: “ caspita! Sapevo che Chouji era forte, ma Sakura da dove la tira fuori quella potenza?”

I ragazzi cominciarono a muovere i detriti, ma non poterono terminare il lavoro che…

Akamaru: GRRRRRR! –cominciò a ringhiare-

Gaara: ragazzi state in guardia!

I ninja si guardarono intorno.

Shikamaru: a quanto pare abbiamo visita!

I due ninja appartenenti al clan Hyuuga, Hinata e Neji, ricorsero al loro Byakugan.

Neji: a destra e davanti a noi ci sono in totale 6 ninja.

Hinata: a sinistra altri 3.

infatti il deserto roccioso, a causa della sua conformazione, era il posto adatto per creare agguati. Genin,  di diversa provenienza, si nascondevano fra le rocce pronti ad attaccare e uccidere chiunque, pur di avere un po’ d’acqua. I ninja nemici uscirono allo scoperto e i primi ad attaccare furono i genin appartenenti al villaggio della nebbia, dopo di chè anche i ninja della stella e del vortice seguirono il loro esempio.

Shino: attenti! Stanno per colpire! –disse assumendo la posizione di battaglia-

Sasuke: non saranno 9 nullità, che non sanno nemmeno procurarsi un po’ d’acqua, a sconfiggerci.

Kankuro: saranno meno di noi, ma meglio mantenere alta la guardia.

I ninja nemici erano in numero inferiore rispetto ai genin di Konoha e Suna, ma non per questo meno abili. Molti di loro non erano in grado di usare arti magiche, ma in compenso erano molto abili nelle arti marziali e con le armi.

Un ninja del villaggio del vortice, il quale utilizzava due katane come arma, si scagliò contro Temari dicendo:  quell’acqua appartiene a noi, sparite se non volete morire!

Ma Temari come risposta parò le due spade con il suo ventaglio e dopo aver costretto l’avversario a       indietreggiare, aprì la sua arma e con una raffica di vento, lo fece andare a sbattere contro una parete rocciosa.

 Il compagno del ninja appena steso, intervenne in aiuto del suo amico e si scagliò di nuovo contro Temari.

Temari: ma ce l’hanno tutti con me?

Il ninja in questione compose dei sigilli, poi posando una mano creò sotto i piedi delle ragazza un vortice, alla quale non poté sottrarsi.

Temari: AH! –sorpresa- cosa succede, non riesco a liberarmi.

Ninja nemico: Ah ah ah! Sorpresa? Noi ninja del villaggio del vortice, siamo in grado di creare vortici che imprigionano il nemico, con qualsiasi elemento. In questo caso la sabbia e acqua sono quelli al momento disponibili e il loro miscuglio inoltre ha creato anche una specie di sabbia mobile. Una volta giunta al centro del vortice sprofonderai.

Gaara intervenne. La sabbia era pur sempre l’elemento con cui aveva sintonia e riuscì a liberare la sorella nonostante fosse prigioniera della tecnica.

Ninja nemico: c-come hai fatto? Nessuno era mai riuscito a sopravvivere ai miei vortici.

Gaara: la sabbia è mia amica, nessuna tecnica legata ad essa può funzionare su di me e alle persone che mi stanno intorno.

Kankuro liberò le sue marionette e con il loro aiuto riuscì a imprigionare il ninja del vortice all’interno di una di essa, apparentemente priva di arti. In realtà gli arti della marionetta, i quali avevano delle lame taglienti all’estremità, nel momento in cui veniva imprigionato il nemico si staccavano dal “giocattolo” per poi andare a ricomporsi con la marionetta trafiggendo il nemico. Fu proprio questa la fine che fece il ninja del vortice.  

Intanto anche gli altri stavano combattendo con i loro avversari. Shino aveva fatto entrare in azioni i suoi amici insetti, i quali agendo silenziosamente, riuscirono ad avvolgere un ninja del paese della stella, che stava dando del filo da  torcere a Hinata con i suoi continui tentativi di colpirla con pugni carichi di chakra. Una volta che il nemico fu completamente imprigionato dagli alleati di Shino, Hinata potè procedere con la tecnica delle 64 chiusure, impedendo così all’avversario di poter usufruire del chakra e renderlo inoffensivo.

Sasuke e Naruto, nonostante il loro rapporto si era irrigidito negli ultimi tempi decisero di unire le forze. Si scontrarono contro un ninja della nebbia. Non gli diedero nemmeno il tempo di attaccare, che il ninja si ritrovò bloccato da alcune copie del genin biondo, il quale aveva utilizzato la moltiplicazione superiore del corpo. Sasuke approfittando della momentanea immobilità dell’avversario, lo colpi con un pugno sotto il mento, facendolo volare in aria, dopo di chè il moro salto per arrivare all’altezza del nemico e con la gamba destra gli rifilò un calcio diretto alle costole, che lo fece precipitare violentemente a terra.

Ora era il turno di Ino e Sakura. Nonostante fossero rivali, le due ragazze se lavoravano insieme formavano un ottima squadra. Il ninja della nebbia con il quale dovettero fare i conti, oltre a essere una donna, era brava a far perdere le sue tracce proprio come se si dissolvesse nella nebbia. Le due ragazze non sapevano bene come agire, ma decisero che appena si sarebbe fatta vedere, Sakura l’avrebbe bersagliata con pugni in modo tale da permettere a Ino di ricorrere alla tecnica della sostituzione dell’anima. Nonostante la rosa, a causa dell’agilità dell’avversaria, non riuscì a mandare a segno un solo colpo, il piano riuscì perfettamente. Ino ora si trovava all’interno del ninja, mentre il suo corpo giaceva per terra. Sakura non perse tempo e sta volta riuscì a riempire di pugni il nemico, la quale condividendo il corpo con Ino non poteva muoversi. Una volta che le due ragazze riuscirono a mettere la donna ko, Ino fu ben felice di ritornare nel proprio corpo.

Rimanevano in gioco 4 ninja. 1 del vortice, 1 della nebbia e 2 della stella.

I due ninja della stella e il ninja della nebbia decisero di collaborare e attaccare i ragazzi. Un genin della stella era in grado di usare una tecnica tipica del suo villaggio: la tecnica delle stelle cadenti, la quale consisteva nel far apparire delle rocce infuocate dal nulla che si dirigevano a velocità straordinaria verso il nemico. L’avversario preso in considerazione fortunatamente fu Neji, il quale sarebbe stato l’unico in grado di poter fermare il colpo rimanendone immune, usando la tecnica della rotazione suprema. Girando su se stesso, Neji creava su intorno a se uno scudo di chakra contro il quale le rocce infuocate andavano a sbattere per poi disintegrarsi.  Gli altri due ninja si avventarono su Chouji e Tenten. I loro avversari erano abili con kunai, shuriken e carte trappola. Fu proprio con queste ultime, che riuscirono a prendere di sorpresa i due ragazzi scaraventandoli a terra. I tre ninja si prepararono a contrattaccare di nuovo, ma qualcosa glielo impedì. Nel deserto Shikamaru potè usufruire delle ombre ben marcate create dal sole per allungare la sua e dirigerla verso le ombre degli avversari fino a imprigionarli. Ora erano immobili e Neji, Tenten, e Chouji poterono colpire i propri avversari indisturbati. Neji utilizzo la tecnica delle 128 chiusure, il quale non lasciò scampo di salvezza al nemico; Tenten utilizzò i suoi rotoli come armi e Rock Lee con un potente calciò terminò il lavoro della ragazza stendendo definitivamente l’avversario. Infine Chouji con la tecnica del proiettile umano travolgente, formò, col proprio corpo, una palla che ruotava su di se a velocità elevata e colpì il nemico come un birillo. Quest’ultimo però non era ancora ko e Kiba, cominciando a roteare su se stesso e dirigendosi verso il nemico, pensò bene di colpirlo con la sua tecnica zanne perforanti.

L’ultimo ninja rimasto in “gara” se la stava prendendo col gruppo di Hana. La ragazza era già stata ferita dal nemico e ora il ninja se la stava prendendo con Gin, ma prima che il genin potesse torcerle un capello, intervenne Sora con la sua tecnica della fenice di Fuoco. La ragazza dai capelli viola era in grado di manipolare il fuoco e di dargli la forma di una fenice, la quale avvolgeva i nemici ustionandoli, ma senza ucciderli. Questa tecnica infatti non aveva la caratteristica di uccidere, ma solo di stordire il nemico per il tempo limitato. Infatti una volta terminato l’attacco di fuoco, l’uccello leggendario faceva cadere sul nemico delle lacrime, che presto l’avrebbero curato dalle ustioni.

A questo punto tutti nemici furono ko. E i ragazzi poterono finalmente abbeverarsi, riempire le borracce e riprendere il cammino.

Shikamaru: bene ora possiamo andare.

Sakura: l’acqua che resta e tutta vostra- disse ai ninja moribondi-

Si stavano tutti per incamminarsi, ma…

Gin: Aspettate! Hana ha una caviglia slogata e non riesce a camminare!

Hana: non è vero, ci riesco benissimo! –provò ad alzarsi, ma una fitta alla caviglia la fece ricadere nuovamente a terra- Ahi!

Gin: che ti dicevo?

Naruto vedendo la ragazza in difficoltà si avvicinò a lei, si inginocchiò e mostrandogli la schiena gli disse..

Naruto: Sali…ti portò io!

Questo gesto riempì di gioia Hana e lasciò di sasso i suoi compagni della foglia, i quali videro nuovamente in lui il Naruto generoso di un tempo, anche se quel gesto non era rivolto verso uno di loro. Se fosse stata Sakura, Ino o Hinata, le avrebbe aiutate? Questo si domandavano i ninja.

Una volta caricata Hana sulle spalle, suscitando l’invidia di Gin che avrebbe voluto trovarsi al suo posto, tutto il gruppo si rimise in marcia.

Hana: Naruto-kun? –Naruto girò leggermente la testa per farle capire che aveva la sua attenzione- Oggi è tutto il giorno che sei silenzioso, dimmi ti ho fatto qualcosa?

Naruto sorrise: no, tu non centri! Non preoccuparti, ho solo pensieri per la testa.

Hana: pensieri brutti?

Naruto annuì: per la maggior parte!

Hana: sai? Quando ho dei pensieri che non riesco a cacciare via, inizio a cantare a squarciagola finchè non dimentico tutto! Puoi provarci anche tu!

Naruto rise: non mi sembra il caso!

Hana: perché?

Naruto: meglio non sprecare energie finchè siamo ancora nel deserto non credi!

Hana: si, hai ragione, scusa! –si rattristò, si sentiva stupida per aver dato quel consiglio a Naruto e inoltre il biondino doveva pure sopportare il suo peso. “ penserà che sono solo una sciocca ragazzina che non sa difendersi da sola.

Naruto vedendola triste disse: cos’è quel muso lungo? Non potrò cantare, ma parlare con te, mi è bastato per cacciare via quei pensieri.

Hana: davvero? Naruto annuì e per mostrarle tutta la sua felicità la ragazza strinse le braccia al collo più forte rischiando di soffocare Naruto.

Shikamaru si rivolse a Ino: ci sarà veramente del tenero fra quei due?

Ino: che lei sia attratto da lui è evidente …se Naruto prova qualcosa per lei…è un mistero! Però quando lei ha detto di essere la sua ragazza, lui ha negato!

Per tutta la mattina i ragazzi andarono a passo svelto fra le rocce del  deserto. Fortunatamente in questo tratto di strada ebbero la possibilità di trovare spesso riparo dal sole, ma era anche un tratto pericoloso perché a rischio di frane. Infatti ci mancò poco che una volta venissero tutti seppelliti vivi e in un’altra occasione si ritrovarono la strada sbarrata, ma quest’ultima per dei ninja come loro non fu un problema, un salto di qua e uno di là e si ritrovarono presto dall’altra parte.

Fu presto ora di pranzo. I ragazzi fin dal primo giorno aveva razionato di parecchio il cibo in modo tale da farselo durare più a lungo, ma con questa ultima sosta, tutto il cibo a disposizione terminò.

Chouji: oh,il cibo è finito, quanto vorrei un bel pacchetto di patatine!

Ino infastidita: smettila Chouji! Siamo già abbastanza  affamati, non ti ci mettere pure tu!

Shikamaru: da sta sera dovremo procurarcelo!

Kiba lo guardo storto:già! In fondo il deserto è pieno di…niente!

Sora: se si trovasse un’oasi…potremo mangiare qualcosa, come i datteri. Male che vada dovremo accontentarci degli animali del deserto!

Chouji si immaginava già un bel serpentone ben abbrustolito: chissà se è buono!

Rock Lee lo guardò stranito: non voglio sapere a quale tipo di bestia stai pensando!

Camminarono ancora per una mezza giornata, ma senza incontrare particolari problemi, a parte lo sprofondamento nella sabbia dovuto nuovamente al cambio di paesaggio. Ma comunque furono piuttosto fortunati, infatti prima del calare del sole giunsero a un’oasi.

Kankuro: sento puzza di bruciato! Possibile che fino ad ora non abbiamo avuto particolari problemi?

Sakura: bhe la mancanza d’acqua, di cibo, la tempesta di sabbia,il fatto di non poter proseguire la notte, le frane e l’attacco di nemici, non mi sembra proprio che non ci siano stati particolari problemi!

Temari: ma è strano che non abbiamo ancora ricevuto la visita di certi animali non tanto graziosi!

Ino, Sakura, Gin, Sora e Hana diventarono blu per la paura.

Sasuke: cosa vuoi che facciano degli animaletti?

Temari: apparte tagliarti in due con le loro enormi chele, e ucciderti con il loro veleno…direi che sono innocui!

Gin tremando: purtroppo nei nostri deserti non è raro incontrare scorpioni, ragni e serpenti.

Kiba: ma quelli si trovano in qualsiasi deserto e poi i ragni e gli scorpioni li può controllare Shino, vero amico mio?

Shino: scorpioni e ragni non sono insetti, ma aracnidi!

Temari: basta parlare di queste cose e prepariamoci per la notte.

L’oasi era piena d’acqua e di palme da datteri e inoltre i ragazzi avrebbero potuto accendersi un bel fuoco con la legna di un albero per far fronte al freddo in arrivo. Ma quell’oasi non era vuota, qualcuno li aveva preceduti. Altri genin avevano trovato rifugio in quel luogo, ma apparentemente non sembravano costituire una minaccia.

I ragazzi si  riempirono lo stomaco di datteri, anche se non si potè definire un pasto sostanzioso, e bevvero il più possibile. Dopo aver acceso un bel fuoco, si disposero in cerchio e cominciarono a parlare un po’ prima di dormire. Ma ad un tratto Sasuke e Naruto notarono qualcosa vicino a Sakura e Sasuke provvide subito a lanciare un kunai, che fu fermato prontamente dal biondino. Quella reazione dei due lasciò increduli tutti i presenti, che non capirono cosa stava succedendo, ma quando Sakura abbassò lo sguardo accanto a lei, si mise ad urlare e abbracciò Kiba che si trovava accanto a lei.

Sakura: AAAAAH! UNO SCORPIONEEEE!

Ino: oh mamma! Non ti ha punto, vero?

Sakura scosse la testa: no, sto bene!

Sasuke arrabbiato chiese: perché hai fermato il kunai!

Naruto guardandolo storto: perché lo avresti ucciso!

Sasuke: e allora? E solo uno scorpione ed inoltre è pericoloso!

Naruto: oh allora posso benissimo eliminarti perché tu sei un essere fastidioso! –gli disse riservandogli uno sguardo gelido. Sasuke strinse i pugni, quel biondino aveva la capacità di mandarlo fuori dai gangheri- anche lui è un essere vivente e come tale va trattato. Non ha il diritto di essere ucciso o trattato male solo perché è velenoso. Non ha scelto lui di essere così. Se esistono certi animali è perché servono per l’equilibrio del mondo e in questo momento non è lui che invade il nostro territorio, siano noi gli invasori.

Naruto prese in mano lo scorpione.

Hinata: attento Naruto-kun!

Neji: sei impazzito? Vuoi forse morire?

Gaara intervenne: non farà niente se non si sente minacciato. È poi è più spaventato lui di noi.

Ino: possibile che non siete per niente intimoriti?

Kankuro: io si! ma non di quel cucciolo, ma della madre che correrà qui, se sente che suo figlio è in pericolo.

Kiba staccandosi Sakura da dosso domandò: M-madre?

Sakura: ma quello aveva le dimensioni di uno scorpione adulto!

Hana scosse la testa: no! Nei nostri deserti gli scorpioni adulti hanno dimensioni “leggermente” più grandi. E lo stesso vale per i ragni.

 

e anche il 9° capitolo è giunto al termine! mamma mia tra scorpioni e ragni sarei già morta da un bel pezzo, inoltre ho fatto salvare la vita a uno di quegli esseri...devo essere impazzita...difendere uno degli animali che odio di più! va bhe...comunque che ne pensate di questo capitolo? stavo prendendo in considerazione la coppia Naru/Hana anche se quet'ultimo personaggio è nato così per caso. solitamente tifo per la coppia Naru/saku, ma vi dirò che Hana comincia a starmi simpatica...voi che ne pensate? fatemi sapere...Ciaoooo alla prossima!!!^^

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Capitolo 10
*** Eliminati dall'esame? ***


Capitolo 10: eliminati dall’esame?

 

Dopo un’altra notte passata tranquillamente, i ragazzi ripartirono determinati a raggiungere la meta finale il più presto possibile, ma la destinazione era ancora lontana. 5 km in tre giorni per dei ninja non sono molti, anzi…ma in 3 mezze giornate e in un ambiente così ostile si presentava un’impresa ardua anche per loro. Il paesaggio che si mostrava loro dinnanzi agli occhi era formato solo da sabbia e i ragazzi della foglia si scoraggiarono un po’.

Ino: non è possibile! Sabbia, sabbia e ancora sabbia. Appena finisce questo esame una giornata di shopping è d’obbligo!

Gin: si! vorrei tanto una borsa nuova! Disse con gli occhi sognanti-

Kiba: possibile che pensiate solo a spendere soldi voi ragazze?

Ino/Gin: chiudi il becco! –dissero offese- lo shopping è la nostra ragione di vita!

Shino: dovreste allargare le vostre menti!

Rock lee: in questo momento le nostre menti si stanno sciogliendo! Che caldo!-si passò un braccio sulla fronte-

Quel giorno il sole picchiava forte, più degli altri giorni e i ragazzi si sentirono sempre più scoraggiati e si domandavano se era il caso di soffrire tanto per diventare chuunin, infondo potevano diventarlo in altri modi, mostrando le loro abilità nelle missioni.

Chouji crollò a terra: ciiiboooo! Ciiibooo! Ciiiboooo!

Shikamaru: forza alzati! Non ottieni niente restando li  per terra.-disse prendendogli un braccio per tirarlo su-

Chouji si rialzò, ma aveva lo sguardo  fisso davanti a se.

Ino: adesso che cos’ha? –chiese esasperata non capendo la sua reazione-

Chouji: ma quello è un panino, farcito con pomodoro, insalata, formaggio, prosciutto, con tanta mostarda.  –disse con gli occhi sognanti e si mise a correre verso di esso-

Tutti lo guardavano stralunato.

Kiba: Ehi! Ma quella è una piscina! Akamaru andiamo a rinfrescarci su!

Akamaru: bau bau!- anche il cane cominciò a correre come il suo padrone-

Lo stesso sguardo che fu rivolto a Chouji ora si spostò verso Kiba.

Rocklee: oh ma che visione! –disse con gli occhi a forma di cuore- Arrivo Sakura-chan! –corse verso il nulla a braccia aperte-

Neji: me che gli prende a quei tre!

Naruto: miraggi! –disse solamente-

Hinara preoccupata disse: poverini!

Hana: ma noi non vediamo niente! –la ragazza era ancora comodamente sistemata sulle spalle del biondino-

Sora: perché non siamo ancora disperati fino al punto di perdere la ragione!

Gaara intervenne: Capita quando il sole è forte di vedere ciò che più si desidera! Meglio riportarli tra noi!

Chouji era intento a mangiar la sabbia; Rock Lee abbracciava il nulla; Kiba e Akamaru invece sguazzavano nella sabbia. Tenten si assunse la responsabilità di riportare sul pianeta terra i loro compagni, con le sue solite maniere delicate…infatti con qualche schiaffo i ragazzi si svegliarono, ma si ritrovarono col viso tutto gonfio.

RockLee: ehi! Ma che ti prende! Uh? dov’è finita la mia Sakura?

Sakura in lontananza disse: IO NON SONO TUA!

Chouji cominciò a sputare la sabbia ingoiata: mi sento lo stomaco pesante!

Ino: ma dai! Eppure pensavo che la sabbia fosse facile da digerire! –disse ironicamente-

Kiba: ma cosa ci è successo? –si guardò intorno- dov’è la piscina?

Shino avvicinandosi a lui: non c’è mai stata, siete stati colti da un miraggio.

In quel momento Kiba avrebbe voluto sprofondare sotto la sabbia, anche se non avrebbe avuto molti problemi a farlo.

Kiba: che stupido! Non avrei dovuto cascarci!

Dopo questo piccolo imprevisto, i ragazzi ripresero la marcia, ma passò solo qualche ora, poi un nuovo ostacolo si presentò loro: il cielo si oscurò.

Tenten: non è normale che sia già così buio? Cosa sta succedendo?

Temari prese la parola: sembra che da un momento all’altro –la pioggia cominciò a cadere- pioverà!

Sakura: sembra che la natura faccia di tutto per non farci proseguire. Quante possibilità c’erano che si mettesse a piovere?

Sora: dunque…direi che le probabilità erano quasi nulle. Piove una volta all’anno.

Adesso i ragazzi erano proprio col morale a terra, sembra che la fortuna aveva deciso di abbandonarli, ma almeno l’aria si era rinfrescata un po’. Nonostante la pioggia incessante continuarono a camminare. Ma ora il terreno, trasformato in fango, era meno percorribile di prima. Infatti capitava che qualcuno si ritrovava con la faccia per terra a causa di qualche scivolone. Shikamaru fu uno delle vittime.

Shikamaru sporco da capo a piedi esclamò: accidenti! Gaara, la sabbia è il tuo territorio, non puoi fare qualcosa?

Gaara che era l’unico che aveva l’ombrello: mi dispiace, ma l’acqua è mia nemica! Una volta che la sabbia è bagnata, io non posso fare niente!

Kankuro: non preoccupatevi! –indicò le nuvole- là il cielo si sta schiarendo. Vuol dire che fra poco dovrebbe smettere.

Infatti il sole tornò a risplendere poco dopo. I ninja decisero di fermarsi per qualche minuto per riprendere fiato e asciugarsi. Naruto fece scendere dalla schiena Hana e si mise a sedere.

Naruto: che stanchezza!- disse lasciandosi andare come se fosse un peso morto-

Hana porse un suo fazzoletto al ragazzo per asciugarsi il sudore. Voleva in qualche modo ricambiare la sua disponibilità-

Hana: tieni!

Naruto prese il fazzoletto e la ringraziò.

Hana: sono io che ti devo ringraziare! –Naruto la fissò- insomma, potresti essere libero nei movimenti, invece devi trascinarti dietro una come me, mi dispiace! -Abbassò la testa-

Naruto la guardò per un attimo stupito, poi sorrise: a me no!

Hana alzò lo sguardo.

Naruto: da quando sono qui, sei stata molto carina con me e questo è il minimo che io possa fare.

Hana: oh, ma non l’ho fatto per avere qualcosa in cambio. È nel mio carattere fare amicizia con tutti! e sai una cosa?...-arrossì- sono stata contenta di conoscerti-

Naruto rimase un attimo spiazzato, ma poi le rivolse un dolce sorriso: lo stesso vale per me! –disse guardando il cielo e grattandosi la guancia con un dito, segno si sentiva in imbarazzo.

Hana scoppiò a ridere: non ti avevo mai visto arrossire!

Naruto sbatte gli occhi:  ehm ecco… ma che dici? non sono arrossito! –si voltò dall’altra parte facendo il finto offeso- Aaaah se fai così te lo scordi che ti porto in braccio!

Poco distante Hinata guardava la scena con Sakura, Gin e Ino.

Gin: quanto la invidio!

Ino: io continuo a trovare più carino Sasuke! Anche se il lato oscuro di Naruto  non è male!

Hinata: sembra trovarsi bene con Hana! –disse tristemente-

Sakura annuì.

Kiba intervenne: Hinata-chan su col morale! Se lui non ti nota, ci sarà qualcun altro che ti apprezzerà, non credi?

Hinata fu un po’ spiazzata, cosa voleva dire Kiba?

Sakura sorrise: quel qualcun altro saresti tu, kiba?

Kiba divenne rosso come un peperone.

Kiba: ma, ma, ma…Sakura…-balbettò- ho guarda che ora si è fatta, meglio rimettersi in marcia.-cambiò argomento-

Gaara: Kiba ha ragione! meglio proseguire finchè non si fa sera. Oggi è l’ultimo giorno a nostra disposizione!

Temari: se non sbaglio siamo partiti intorno alle 9.30, quindi abbiamo ancora un paio d’ore domani.

Neji: si, ma meglio percorrere il più possibile di strada adesso! Coraggio andiamo.

Anche quella giornata arrivò al termine, ma i ragazzi si erano avvicinati molto alla meta, infatti la struttura in mezzo al deserto, dalla loro posizione era visibile, anche se ancora lontana, ma in 2 o 3 orette avrebbero dovuto  farcela a raggiungerla…salvo imprevisti.

Infatti il mattino dopo erano praticamente arrivati a destinazione. I ragazzi cominciarono a correre felici che l’esame era ormai giunto a termine, ma qualcosa li fece fermare. La terra sotto i loro piedi cominciò a tremare. Due grosse montagne di sabbia cominciarono a muoversi, per poi mostrare cosa ci fosse realmente sotto di loro. Tutti i ragazzi rimasero impietriti. Proprio ora a un passo dal concludere l’esame si mostrava loro una nuova minaccia, ben più peggiore delle altre.

Sakura pallida in viso chiese: Hana? ti riferivi a questo quando dicevi che gli scorpioni adulti sono “leggermente”più grandi dei cuccioli?

Hana con la voce tremante: non me li ricordavo così grossi! Questo sarà almeno il quadruplo!  E anche quel ragno è molto più grande del normale, ma come è possibile?

Naruto: accidenti! Questi ci possono schiacciare con le loro zampe, come se fossimo insetti. Si mette male!

Kiba si rivolse a Shino: Shino! Tu non puoi davvero niente?

Shino era diventato di pietra.

Kiba bussò contro l’amico: non dirmi che hai paura! Vivi a stretto contatto con gli insetti!

Shino: ti ho detto che ragni e scorpioni non sono insetti…e poi…io detesto i ragni! E guarda questo quanto è grosso.

Rock Lee: non ci resta che usare le maniere forti!

Tenten: EEEEEH? Ma hai visto quel pungiglione e quelle chele? Per non parlare dei denti del ragno intrisi di veleno.

Neji: dobbiamo tentare lo stesso se vogliamo entrare nella costruzione.

Tutti i ninja si misero al lavoro. Ognuno di loro, usando le loro tecniche migliori, cercò almeno di stordire quei due mostri troppo cresciuti. Ma a quanto pare quei due ostacoli erano ben protetti, i colpi dei ninja non li sentivano nemmeno. Naruto provò ad attaccare da tutte le parti lo scorpione utilizzando la moltiplicazione superiore del corpo. Ogni copia aveva in mano un rasengan e tutti colpirono l’animale nello stesso momento, ma anche agendo in questo modo, il ragazzo riuscì solo a provocare qualche lieve graffio alla bestia, il quale con un colpo di coda annientò tutte le copie.

Sora: ragazzi, ci restano pochi minuti di tempo! Come facciamo?

Hinata: Byakugan! –la ragazza decise di ricorrere alla sua tecnica cercando un possibile punto debole in entrambi gli animali- Ragazzi, lo scorpione ha il suo punto debole nella coda, sotto il pungiglione, mentre il ragno sotto quello che si può definire il suo mento!

Gin: in posti più vicino alle loro fonti di veleno no eh?

Decisero di occuparsene Rock lee e Sasuke, mentre Gaara usando la sabbia cercava di immobilizzare le due bestie. Quando Rock Lee stava per colpire il ragno con uno dei suoi calci e Sasuke tentava di sistemare lo scorpione con il Chidori,  i ninja si ritrovarono tutto a un tratto al punto di partenza dove ad attenderli, c’era l’esaminatrice  i loro maestri. Rock Lee non capendo cosa stesse succedendo e non riuscendo a fermare il colpo in tempo, colpì il povero maestro Gai.

Rock Lee: oh scusi maestro!

Tutti gli altri si guardarono intorno cercando di capire come avevano fatto a tornare al punto di partenza.

Hikari: è tutto a posto ragazzi! Vi ho fatti tornare io con una modifica della tecnica del richiamo.

I ninja della sabbia e della foglia non furono gli unici a ritrovarsi li, ma anche tutti gli altri partecipanti erano presenti, chi vivo e chi no.

Kiba: ma non abbiamo raggiunto la meta finale!

Hikari: mi dispiace, ma il tempo a vostra disposizione è terminato.

Gai riprendendosi dal colpo ricevuto dal suo allievo, chiese: quindi sono stati eliminati?

Ci fu silenzio per un po’ di tempo. Quell’attesa fu snervante. Tutti si domandavano cosa sarebbe successo. Nessuno era riuscito a raggiungere la costruzione in mezzo al deserto. Erano tutti squalificati quindi? Hikari riprese a parlare…

Hikari: l’esame consisteva in una prova di resistenza. Coloro che hanno dimostrato di saper sopravvivere nel deserto e hanno superato la prova sono:       -Shiroi, Mori e Yaku, del villaggio della stella;
-Shino, Hinata e Kiba del villaggio della foglia;
-Aki, Yuki e Mizuiro, del villaggio della roccia;
-Gaara, Temari e Kankuro, del villaggio della sabbia;
-Kurai, Kinoko e Mizumi, del villaggio della pioggia;
- Neji, Tenten e Rock Lee, del villaggio della foglia;
-Hana, Gin e Sora, del villaggio della sabbia;
-Naruto, Sakura e Sasuke, del villaggio della foglia;
-Shikamaru, Chouji e Ino, del villaggio della foglia.
ben nove squadre sono passate, più di quante ce ne aspettassimo. Mi congratulo con voi ragazzi, avete dimostrato forza e coraggio e anche spirito di sacrificio.

Tutti i ragazzi erano senza parole, allora l’esame e il raggiungimento della meta in mezzo al deserto era stato tutto un imbroglio. Ma in quel momento erano troppo stanchi per lamentarsi.

Tsunade: siete stati in gamba ragazzi! Questa prova era davvero difficile!

Kiba: già-disse sedendosi per terra- non ne posso più!

Ino: possiamo andare a riposarci ora? Sono distrutta!

Chouji: io ho una fame che non ci vedo!

I ninja ebbero il consenso di andare. Naruto si avvicinò a Tsunade.

Natuto: nonna-Tsunade, potrebbe controllare la caviglia di Hana?

Tsunade rimase un attimo sorpresa, poi accennò a un sì.

I tre si recarono all’ospedale di Suna dove l’hokage provvide a guardare la caviglia della ragazza. Dopo che Hana fu apposto con le fasciature, anche se zoppicando si avvicinò a Naruto.

Hana: l’hokage ha detto che devo stare una notte qui in osservazione anche se non è nulla di grave, ma fra una settimana sarà tutto apposto, così potrò anche allenarmi per il prossimo esame!

Naruto pigramente a causa della stanchezza disse: meno male.

Il ragazzo era seduto scompostamente sulla panchina con gli occhi chiusi. Hana senti una sensazione di tenerezza a vederlo in quella posizione, infondo se era distrutto era anche in parte colpa sua. Non pensandoci un attimo gli diede un baciò sulla guancia. Naruto si mise una mano sulla guancia e la fissò confuso. Hana inclinando la testa, gli sorrise e lo ringraziò nuovamente.

 

sono riuscita a terminare anche il 10° capitolo. fatemi sapere cosa ne pensate! grazie a tutti coloro che mi seguono e in particolare quelli che recensiscono! Ciao a presto!

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Capitolo 11
*** Amore e odio ***


Capitolo 11: amore e odio

 

Ora che la prova di sopravvivenza era termina, i genin avevano circa un mese per allenarsi e inventare nuove strategie prima del nuovo esame. Tutti i partecipanti tornarono ai propri villaggi, per prepararsi al meglio e fu così anche per i ninja del villaggio della foglia. Tsunade aveva chiesto a Naruto se voleva tornare con loro, ma il ragazzo, senza un attimo di esitazione, rispose che ormai la sua nuova casa era Suna e che continuava a non volere avere niente a che fare con Konoha. Tsunade ci rimase male, ma non insistette. Si era resa conto che Naruto non era più il ragazzino che combinava guai a non finire. No, in quell’arco di tempo il biondino era cresciuto, era più maturo e in grado di provvedere a se stesso, quindi era in grado di decidere da solo cosa voleva fare. Naruto era ancora minorenne e come tale non poteva lasciare il proprio villaggio senza il consenso dei genitori, ma in mancanza di quest’ultimi era l’hokage e il proprio maestro a prendere decisioni per lui. Ma nonostante desiderassero il suo ritorno a casa, Tsunade e Kakashi diedero libertà al ragazzo, per non peggiorare le cose e perché non sarebbero serviti a niente i loro tentativi di fargli cambiare idea. Inoltre il genin biondo si trovava bene a Suna e dovettero ammettere che il villaggio della sabbia era riuscita, dove Konoha aveva fallito.

A Konoha nell’ufficio dell’hokage.

Iruka: cosa? Naruto è stato tutto questo tempo a Suna?

Tsunade annuì.

Shizune: ma Suna doveva avvertirci immediatamente, perché non l’ha fatto?

Tsunade: non è importante Shizune, il nostro problema è un altro!

Iruka: riportare a Konoha Naruto! –abbassò la testa- io…io sono convinto che tornerà da solo! –disse determinato- conosco bene Naruto, ha sempre detto che voleva diventare Hokage del villaggio e sono sicuro che lo diventerà. Sta solo passando un periodo di crisi.

Shizune: ma se continua a rimanere fermo sulla sua decisione, noi non possiamo costringerlo, dovremo accettare la sua decisione.

Tsunade sbattè le mani sul tavolo e urlando disse: MAI!

Shizune si spavento a quella reazione, era abituata a gli scatti isterici dell’amica, ma questa volta non si trattava di rabbia o almeno non era collera verso gli altri, ma verso se stessa, lo si poteva leggere dai suoi occhi color nocciola.

Tsunade: non potrò mai accettare che Naruto se ne vada! Ho già perso Dan e Nawaki, non voglio e non posso perdere anche lui. –disse stringendo i pugni-

Shizune: si calmi signorina! Posso capire quello che prova, anch’io sono molto affezionata al ragazzo, ma cosa possiamo fare?

Tsunade: ormai niente, ma in quanto hokage dovevo fare qualcosa. Dovevo accorgermene prima della sofferenza di Naruto e del comportamento del villaggio nei suoi confronti. Non sono degna di essere l’hokage, sono stata cieca e …ora ne pago le conseguenze…tutti noi la paghiamo.

Iruka: non dica così! Anche noi avremo dovuto fare qualcosa! Noi eravamo a conoscenza della situazione, mentre lei è incarica da meno di un anno, non poteva fare molto. Inoltre è stato Naruto a venirla a cercare per riportarla al villaggio insieme a Jiraya. Non sarebbe felice di sentirle dire che non è un buon hokage.

Tsunade stette in silenzio un attimo: credo a che a Naruto non gliene importerebbe niente! come non gliene importa più di Konoha.  Ho deciso, dopo questo esame do le mie dimissioni –disse chinando la testa ed a occhi chiusi-

Iruka e Shizune rimasero a bocca aperta.

Shizune: signorina non può farlo! Chi la sostituirà?

Tsunade: ci sono ninja più degni di me per questo titolo. Se non sono in grado di alleviare le sofferenze di un solo abitante di Konoha, come posso difendere un intero villaggio?

Iruka: Tsunade! Naruto non può detestare Konoha, lo dirà solo per ferirci, come noi abbiamo ferito lui. Ma lui è un  membro del villaggio e lo sarà sempre. Sono pronto a giurarlo sulla mia stessa vita. Naruto non ci abbandonerà mai! –ci fu un momento di pausa- Tsunade, vorrei avere il permesso di venire con lei a Suna quando ci sarà il terzo esame. Voglio vedere e parlare con Naruto.

Tsunade sospirò: d’accordo! Forse a te darà più ascolto.

Erano già trascorse due settimane. Hana si era ripresa perfettamente e incominciò ad allenarsi con le sue compagne, sotto la guida del suo sensei, per migliorarsi…non aveva fatto una bella figura durante la seconda prova e voleva dimostrare a tutti quanti quanto valeva. Anche Naruto, Gaara, Temari e Kankuro si stavano dando da fare. I due jinchuuriki decisero che per allenarsi non avrebbero combattuto tra di loro, ma si ripromisero che nella terza prova avrebbero sconfitto i loro avversari, in modo tale da ritrovarsi l’uno contro l’altro. Volevano combattere in una battaglia ufficiale.

Durante il giorno tutto trascorreva normalmente, ma la notte…

Naruto si trovava in un luogo oscuro. Camminava…camminava…ma continuava a ritrovarsi in quel luogo buio. Ad un tratto si accorse di avere i piedi immersi nell’acqua. Non era la prima volta che si trovava in quel luogo. Alzò lo sguardo e si vide davanti un enorme cancello dorato, chiuso da un sigillo. Era davanti alla gabbia di Kyuubi…ma lei dov’era? La gabbia era vuota. Naruto si avvicinò per controllare meglio quando ad un tratto, sentì una voce inquietante.

…: Ah ah ah! Cerchi qualcosa moccioso?

Naruto si voltò. Eccola…era li davanti a lui. Libera.

Naruto: come hai fatto ad uscire? Il sigillo…

Kyuubi: il sigillo ormai non mi tratterrà ancora a lungo. Presto sarò libera e mi impossesserò del tuo corpo.

Naruto strinse i pugni: non te lo permetterò.

Kyuubi scoppiò a ridere: come credi di potermi fermare? Mi sto già impadronendo del tuo corpo. Non te ne sei ancora accorto? Eppure il tuo caro amico Gaara ti ha avvertito!

Naruto strinse i denti: ti combatterò!

Kyuubi: mi dispiace, non ci riuscirai! Per riuscirci dovresti avere un cuore puro e in questo momento il tuo cuore è pieno d’odio…ah ah ah, che ne dici? Ho fatto un buon lavoro vero?

Naruto: io non odio nessuno!

Kyuubi: ancora no, ma ci sei vicino…soprattutto verso un tuo compagno, ho forse torto?

Naruto esitò un attimo, poi riprese: perché continui a farmi questo? Non mi hai rovinato la vita abbastanza?

Kyuubi: ah ah ah, e credi che me ne importi qualcosa della tua vita? E in questo mondo c’è qualcuno che gliene importa di te?

Silenzio…si sentiva solo il gocciolio dell’acqua.

Kyuubi: non rispondi eh?

Naruto strinse i pugni: qualcuno c’è?

Kyuubu: uh? e chi? I tuoi genitori? Ops non ci sono più! Allora chi potrà mai essere? I tuoi cari compagni, i tuoi maestri? L’hokage? Gaara?...o forse Hana? Ma fammi il piacere! I tuoi amici di Konoha sono contenti di non averti più tra i piedi; Gaara fa finta di esserti amico solo perché nel caso ci scatenassimo, nemmeno lui potrebbe fare qualcosa e Hana…lei è gentile con te solo perché ha paura che tu possa farle qualcosa!

Naruto urlò: NON è VERO!

Intorno a Naruto cominciarono a volteggiare i volti dei suoi compagni…

…:sei insopportabile!

Naruto: Sakura-chan!

…:testa quadra!

 Naruto: Sasuke!

…: perdente!

Naruto: Neji!

…: sei senza speranze Naruto!

Naruto: Kakashi-sensei!

…: non sai fare altro che combinare guai!

Naruto: nonna-Tsunade!

tutti: mostro!

Kyuubi risendo: vedi? Tutti ti detestano! Annientali tutti! annientali tutti! ANNIENTALI TUTTI!

Naruto cadde sulle ginocchia e si portò le mani alle orecchie per far tacere quelle voci.

Naruto: smettila! Basta! BASTAAAA!

In quel momento Naruto si svegliò. Era stato tutto un sogno. Ora il ragazzo si ritrovava nel suo letto impregnato di sudore. Il suo cuore sembrava uscire dal petto talmente batteva forte. Il biondino prese a fare respiri profondi per riuscire a calmarsi.

Era ancora notte fonda e la stanza era illuminata dalla luna piena, che splendeva in cielo, ma qualcosa di strano si rifletteva sulla parete della stanza del biondino. Un’ombra che non apparteneva a un oggetto della stanza, ma a persona e Naruto sapeva esattamente di chi era.

Naruto: -voltandosi verso la finestra, dove  sul davanzale era appoggiato il proprietario dell’ombra, disse- Gaara!

Gaara lo guardava preoccupato: notte pesante?

Naruto annuì: cosa ci fai qui?

Gaara: ammiravo la luna!

Naruto: quello potevi farlo da casa tua! Dimmi piuttosto che mi controllavi!

Gaara: è così! È inutile inventare scuse, non servono a niente! ti stavi lamentando prima… centra qualcosa lei?

Naruto lo abbassò la testa. Gaara non lo sforzò a parlare, sapeva che era inutile. Decide di aspettare che il ragazzo parlasse da solo.

Naruto: se ti riferisci alla volpe, no! Sognavo altro.

Gaara lo osservava in silenzio, sapeva che mentiva.

Gaara: non mentirmi Naruto. Sento che la volpe si sta agitando ogni giorno di più! Dimmi cosa succede!

Naruto perdendo la pazienza gli rispose: non succede proprio niente! ok? Tu pensa al tuo di demone…al mio ci penso io, chiaro?

Gaara non rispose e rimase col suo solito sguardo serio, ma ora non lo guardava più.

Naruto accorgendosi di aver esagerato disse: scusami Gaara, sono nervoso. So che vuoi aiutarmi, ma davvero non c’è da preoccuparsi!

Gaara: non ti credo Naruto! Kyuubi vuole qualcosa e se continui a rifiutare aiuto dagli altri e ti chiudi in se stesso, riuscirà ad averla vinta! –disse in tono di rimprovero-

Naruto non parlò e strinse le lenzuola del letto.

Gaara: se quel mostro dovesse impossessarsi di te, ti affronterò e ti annienterò se è necessario,  non chiuderò un occhio perché sei mio amico.

Naruto: non ti ho chiesto di farlo!

Gaara si girò pronto a partire, ma prima si rivolse al biondino: Naruto… cerca di combatterla e di restare te stesso, non voglio combatterti.

Detto questo se ne andò, lasciando Naruto ai suoi pensieri.

La mattina arrivò presto, ma per quel giorno Naruto decise di non presentarsi agli allenamenti e la sua assenza fu notata, oltre che da Baki, Gaara, Temari e Kankuro, anche da Hana, la quale ogni tanto se la svignava dalle proprie compagne per poter vedere il ragazzo nei suoi allenamenti.

Toc Toc

Naruto si alzò pigramente dal piccolo divano sul quale era seduto e andò ad aprire.

Naruto: Hana? Cosa ci fai qui?...ehm..cioè…ciao!

Hana tirò un sospiro di sollievo: per fortuna stai bene! non ti ho visto agli allenamenti e mi sono preoccupata!

Naruto sgranò gli occhi: ma no, sto bene…vedi?

Hana sorrise: lo vedo! Mi fai entrare? –era ancora sulla porta di ingresso-

Naruto: eh? Oh si certo! Scusa e che oggi ho la testa altrove!

Hana: ^^ sei carino anche quando hai la testa fra le nuvole!

Naruto sorpreso:cosa?

Hana accorgendosi di aver detto la frase ad alta voce, si portò le mani alla bocca per poi arrossire come un peperone: scusa…io…

Naruto  le mise un dito sulla bocca per impedirle di continuare. Quel gesto lasciò sorpresa la ragazza.

Naruto: tu sei carina quando arrosisci! ^^

La ragazza arrossì nuovamente.

Naruto: ecco proprio così!

Hana lo “picchiò” sul petto: aaaah smettila, sono già abbastanza in imbarazzo!

Naruto facendo il finto tonto le chiese: e perché? Ti piaccio forse?

Hana sta volta si senti quasi mancare.

Naruto sorrise un attimo per poi tornare serio: Hana? Perché ti comporti così con me?

Hana venne colta di sorpresa,cosa voleva dire Naruto?

Hana: vuoi dire perché arrossisco quando ti vedo?

Naruto: bhè in un certo senso! Nessuna ragazza si è mai dimostrata così gentile nei miei confronti come fai tu? La ragazza di Konoha che mi piaceva mi prendeva sempre a pugni, perché invece tu…

Hana: Naruto- non lo lasciò finire- quando ti ho visto la prima volta, ho letto nei tuoi occhi tanta tristezza, sofferenza e solitudine. Mi è venuto un tuffo al cuore. Non capivo perché un ragazzo dovesse sentirsi in quel modo e …non so esattamente, ma…ho sentito come il bisogno di cancellare quella sofferenza, volevo che anche tu sapessi quanto è bello vivere e avere qualcuno accanto. –si alzò in piedi e prese le mani di Naruto-  tu hai degli occhi bellissimi e non sopporto leggere quello che leggo, voglio vederli sorridere, esprimere gioia e inoltre voglio alleviarti tutto il dolore che provi…questo… se me lo permetterai e se non mi consideri una stupida dopo quello che ti ho detto. Forse mi faccio coinvolgere troppo dai problemi dagli altri, ma tu Naruto sei un ragazzo speciale e voglio che tutti se ne accorgano. Anche tu.

Naruto era senza parole, quella ragazza ci teneva davvero a lui, ma qualcosa lo preoccupava. Gli avrebbe voluto bene anche una volta saputo di Kyuubi?

Naruto: Hana, anche tu sei una persona speciale e devo dirti, che non mi sono mai sentito così prima. Per me questi sono sentimenti nuovi. Sono belli, ma allo stesso tempo mi spaventano e anche semi piacerebbe condividerli con te…-fece una pausa- c’è una cosa di me che devi sapere prima.

Hana: uh? dimmi! Ti ascolto!

Naruto era indeciso, aveva paura di rivelarle la verità, aveva paura di perderla. Possibile che quella ragazza aveva fatto breccia nel suo cuore? Eppure all’inizio le dava fastidio con il suo atteggiamento appiccicaticcio, ma ora era cambiato tutto. Dalla prova di sopravvivenza si accorse di provare per lei qualcosa.

Hana vedendo la sua esitazione: coraggio? Qualsiasi cosa si tratti, non scapperò!

Naruto sospirò: aspetta a dirlo! –continuò a guardare Hana negli occhi per un po’, poi prendendo un bel respiro si fece coraggio- Hana dentro di me risiede Kyuubi!

Hana lo guardò stranamente, non capiva di che cosa parlasse.

Hana: cosa vuoi dire? Non capisco!

Naruto: tu sai che Gaara è un Jinchuuriki? Cioè che possiede dentro di se un demone?

Hana: si, il demone tasso!

Naruto: bhe anch’io sono un jinchuuriki e dentro di me c’è il demone volpe dalle nove code, quella che dodici anni fa distrusse il mio villaggio.

Ora ad Hana era tutto chiaro. Ora capiva perché tutta quella sofferenza in lui. Anche Naruto aveva passato un’infanzia difficile come Gaara.

Hana: bhè, direi che fra tutte le cose che mi sarei potuta immaginare…questa non l’avevo presa in considerazione.

Naruto abbassò la testa.

Hana: ehi? È per questo che sei così triste vero? Per colpa sua?

Naruto: diciamo di si! –disse guardandola. Hana gli sorrise- ora penserai che sono un mostro e avrai paura di me?

Hana si sedette accanto al ragazzo e sospirò: forse un po’, ma non sei tu a farmi paura Naruto. Ho paura che per colpa sua, io possa perderti per sempre! Ti può fare del male?

Naruto: finchè è dentro di me, non può farmi male fisicamente, perché se muoio io, muore anche lei, ma può…anzi posso fare del male agli altri.

Hana: vorrà dire che correrò il pericolo. Se ci pensi anche le persone normali possono fare del male alle persone vicine, non c’è mai garanzia.

Naruto: avevo ragione a dire che sei una ragazza speciale!

Hana:  lo stesso vale per te! Anche se sei ancora più speciale di quello che credevo! ^^

Naruto le rivolse lo sguardo più dolce che poteva, poi le si avvicinò e la bacio sulla fronte.

Tutti e due erano visibilmente imbarazzati e Hana per uscire da quella situazione prese l’ora di pranzo al balzo.

Hana: ah quasi dimenticavo! ho portato qualcosa da mangiare, ti va di dividerla con me?

Naruto annuì: ho una fame!

Durante il pranzo…

Hana: senti Naruto…quella ragazza di cui mi parlavi prima..quella che ti piaceva…

Naruto: non preoccuparti è una cosa passata e poi non le interesso, tranquilla.

Hana: -guardandolo mentre metteva l’ennesima cosa in bocca- sono tranquilla!

Dopo pranzo i due ragazzi decisero di raggiungere gli altri al campo di allenamento.

Kankuro: guarda, guarda chi si vede! Si saltano gli allenamenti eh?  Non va bene Naruto! –disse con tono di falso rimprovero-

Temari nontando un che Naruto e Hana si tenevano per mano- :Oh oh! vi siete decisi voi due a mettervi insieme eh?

Naruto e Hana sentendosi piuttosto imbarazzati lasciarono la presa, facendo finta di niente.

Gaara avvicinandosi al gruppetto: ehi voi due, la pausa è finita.

Temari gli disse di raggiungerli.

Gaara: salve Naruto! – non fece domande sulla sua assenza, sapeva che era dovuto alla notte precedente- salve Hana!

Temari: la sai la novità?

Kankuro: quei due stanno insieme!

Hana: aaaah! Basta! ^////^ noi non ve lo abbiamo detto!

Gaara: basta vedere le vostre facce per capire che è vero! Giusto Naruto?

Naruto guardava per terra per nascondere la sua vergogna e con un dito si grattava la faccia.

Naruto: eh eh eh!

In lontananza Sora chiamava l’amica.

Sora: Hana, ma dove ti eri cacciata? Il maestro è furioso e per colpa tua dovremo trattenerci fino a tardi. Questa ce la paghi.

Hana: ARRIVO! –inchinandosi- scusate ragazzi devo andare! …C-ciao Naruto!

Naruto: ciao! Fai del tuo meglio!

Hana sorridendo annuì per poi allontanarsi.

Gaara: il tuo umore è decisamente cambiato da quello di questa notte!

Naruto: già! Scusa ancora Gaara!

Gaara: non ti preoccupare! L’importante e che tu ti senta meglio e che non faccia brutti scherzi! Coraggio riprendiamo, ormai l’esame è alle porte !

Tutti: d’accordo!

 

meno male, anche l1° capitolo è finito! non credevo di riuscirci. quando mi sn messa al pc avevo in mente sl il sogno di Naruto, poi nn so come è venuto fuori anche il resto. bhe spero vi sia piaciuto! fatemi sapere e grazie a tutti quelli che mi dicono sempre la loro opinione! CIAOOO!

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Capitolo 12
*** la 3° prova - Foglia VS Sabbia ***


Capitolo 12: La 3° prova – Foglia VS Sabbia

 

In quei giorni Naruto pensò di meno a Konoha e il suo umore era migliorato. Probabilmente la volpe non riusciva a trovare un punto debole da usare a suo favore, ma quando ormai mancavano un paio di giorni all’ultima prova d’esame, Naruto cominciava a sentirsi inquieto, per l’arrivo dei suoi compagni. In quei momenti, in cui i sentimenti negativi prendevano sopravvento nel cuore di Naruto, ecco che la volpe ritornava alla carica. Anche gli incubi, che erano cessati, rincominciarono. Non c’erano più dubbi, Kyuubu prima di tutto voleva mettere Naruto contro Konoha, la causa della sua prigionia all’interno di un moccioso che non valeva niente.

Il giorno prima dell’esame si incominciavano a vedere, in giro per le strade, persone non appartenenti a Suna. Ormai i partecipanti stavano giungendo al villaggio, compresi i ninja di Konoha. Naruto era piuttosto agitato e se n’erano accorti tutti, compresa Hana. La ragazza a vedere Naruto giù di morale, si sentiva rattristata anch’essa e questo al biondino dispiaceva. Non voleva che soffrisse a causa sua. Quando era in sua compagnia cercava di essere più allegro possibile per non farla preoccupare, ma poco sembravano valere i suoi sforzi. Hana era una ragazza sensibile e riusciva ad accorgersi degli stati d’animo delle persone che la circondavano.

Quella sera, mentre Naruto accompagnava a casa Hana, incontrarono qualcuno…

…: Salve Naruto!

Naruto serio rispose: Iruka-sensei! non pensavo sarebbe venuto anche lei!

Iruka: ho sentito che eri qui! Volevo vederti e parlarti se è possibile! –disse accorgendosi della presenza della ragazza-

Naruto rivolse lo sguardo verso Hana.

Hana: vai pure! Io posso proseguire da sola!

Naruto: sicura?

Hana: ehi! Per chi mi hai preso! Sono un ninja anch’io, so badare a me stessa!

Naruto: oh si lo so! –le sorrise- allora…notte, ci vediamo domani!

Hana annuì: notte!

Rimasti da soli, Iruka e Naruto, si diressero all’appartamento di quest’ultimo per parlare. Iruka chiese cosa aveva fatto negli ultimi tempi, come stava e fece qualche domanda anche su Hana. Infondo lo considerava come un figlio e voleva sapere tutto quello che lo riguardava. Non sembrava volerlo assillare con la sua decisione di restare a Suna. Voleva persuaderlo, convincerlo a cambiare idea, ma non lo fece. Aveva sentito molto la mancanza di quel ragazzo, da non voler rovinare quella serata. Alla fine fu Naruto ad intervenire.

Naruto: Iruka-sensei! lei non è qui per sapere come me la passo…cioè forse si, ma non è quello il motivo della sua presenza a Suna, dico bene?

Iruka: è vero Naruto, ma anche se cercassi di convincerti a tornare a Konoha, non servirebbe a niente. Quando prendi una decisione, difficilmente cambi idea. Dimmi piuttosto, perché ti stai allontanando da Konoha. Tsunade mi ha detto che non ti importa più niente del villaggio e dei tuoi compagni. È vero?

Naruto annuì: non mi sento più membro di quel villaggio ormai…anche prima di andarmene era così! Qui invece è diverso. Nessuno mi guarda con disprezzo, tutti mi conoscono come Naruto Uzumaki e non come la volpe a nove code. Quindi non vedo alcun motivo per cui dovrei tornare al villaggio della foglia.

Iruka sospirò: come detto prima non insisterò, ma volevo conoscere le tue ragioni. Però credo che sia inutile dirti che così facendo, fai alle persone che ti apprezzano, esattamente quello che il villaggio ha fatto a te. Ti ha ferito per anni e ora tu stai ferendo i tuoi compagni e noi adulti. Tu sai quanto ci si può stare male, quindi dovresti essere il primo a impedire che altre persone si sentano così. Perché è così che i tuoi compagni si sentono. Non vogliono accettare che tu te ne sia andato e sapere che tu continui a disprezzarli e a trattarli con freddezza li fa stare male. Lo stesso vale per Kakashi, Tsunade e per me.

Iruka lo guardava negli occhi, ma Naruto non sopportando quegli occhi su di se, si girò.

Kyuubi: “non dargli ascolto, è solo una messa in scena, a nessuno importa di te”

Naruto alzandosi in piedi: come faccio a sapere che è la verità? Come faccio a capire che tutto quello che mi dici, non è solo un pretesto per farmi sentire in colpa, convincermi a tornare e cominciare nuovamente a soffrire?

Iruka: tu credi davvero che noi possiamo farti questo?

Naruto: non so nemmeno io a cosa credere!

Iruka: bene! –si avviò verso la porta e l’aprì- ti basti sapere che Tsunade rinuncerà al titolo d’hokage per aver sbagliato con te!

Naruto: non ci credo! A nonna-Tsunade piace essere Hokage!

Iruka: è vero, ma le sue parole sono stare “Dovevo accorgermene prima della sofferenza di Naruto e del comportamento del villaggio nei suoi confronti. Se non sono in grado di alleviare le sofferenze di un solo abitante di Konoha, come posso difendere un intero villaggio?” e non sto inventando tutto per farti sentire in colpa. Tu mi conosci e sai che non potrei mai mentirti e conosci anche Tsunade. Ora ascolta il tuo cuore e vedi tu se davvero ci sei così indifferente come credi!

Naruto: in questo momento meglio che non dia retta al mio cuore, non hai la minima idea di cosa mi consigli.

Iruka rimase paralizzato a quelle parole. Aveva capito che Naruto si riferiva alla volpe, ma mai avrebbe immaginato che quel demone fosse tanto influente sulla vita del ragazzo.

Iruka: va bene! ne parleremo un’altra volta. Tu domani fai del tuo meglio, farò il tifo per te! Ci vediamo…Naruto!-detto questo se ne andò-

Naruto: “ non posso credere che Tsunade voglia rinunciare al suo incarico”

Kyuubi: “era ora! Quella buona a nulla si è resa conto di essere patetica”

Naruto: taci stupida! Tu non la conosci!

Kyuubi: “ti sbagli! Io la conosco proprio come te ed è meglio che si ritiri”

Naruto: dici così solo perché pensi che possa essere una minaccia per te!

Kyuubi ringhiò: “meglio che non parli quando non sai cosa dire moccioso!”

Il giorno dell’esame era finalmente giunto. Naruto dopo essersi ripreso da una notte piena di incubi, si preparò per raggiungere i compagni al campo di allenamento, dove si sarebbe svolta la terza prova. Essa consisteva in incontri contro qualsiasi partecipante, compresi i membri della propria squadra. Colui che dimostrava di forza, furbizia e abilità sarebbe diventato chuunin, non  importava quanto in fretta sarebbe stato eliminato.

Prima dell’inizio tutti i partecipanti dovevano incontrarsi sul campo, per ricevere istruzioni dai loro insegnati.

Kakashi: allora ragazzi avete capito?

Sakura: aspetti un secondo! Vuole dire che noi tre siamo praticamente avversari? –chiese riferendosi a Naruto e Sasuke-

Kakashi annuì

Sakura: aaah! Ma io non ho speranze contro loro due! –china la testa-

Kakashi: suvvia! Come spiegato prima, per essere promossi a chuunin non bisogna essere il campione di ogni sfida, ma non per questo non devi dare del tuo meglio!

Sasuke: se non combattiamo per vincere mi dice che senso ha?

Kakashi: un ninja non combatte per conquistare una vittoria personale, ma per difendere il proprio villaggio.

Sasuke riferendosi a Naruto: e quando un ninja tradisce il proprio villaggio, per cosa combatte allora?

Naruto capendo l’insinuazione: per prendere a calci quelli che non si fanno gli affari propri.

I due si fulminarono con gli occhi.

Kakashi intervenne a dividerli: fermi voi due! Vi scontrerete sul campo…forse…fino ad allora risparmiate l’energie.

Tsunade raggiunse il gruppo in quel momento: vedo che i ragazzi si stanno già scaldando!

Sakura con una gocciolina sulla testa: anche troppo!

Tsunade: un po’ di competizione non guasta!

Kyuubi: “ che sciocca! Non ha ancora capito che voi due non siete semplici rivali, ma nemici! E quella sarebbe un degno hokage! Ah ah ah! Troppo divertente!”

Naruto: chiudi il becco una volta tanto! –disse ad alta voce-

Tsunade, Kakashi, Sakura e Sasuke lo fissarono increduli. Naruto accorgendosi di quelle occhiate decise di distrarli.

Naruto:nonna-Tsunade! Iruka mi ha detto che…che vuoi dimetterti dal tuo incarico di hokage, è vero?

Sakura: cosa? non sta dicendo sul serio!–disse rivolgendosi all’hokage-

Tsunade stette in silenzio un attimo a fissare il ragazzo: si, è così! Se non so svolgere il mio lavoro, è inutile che rimanga hokage!

Sakura: non lo faccia la prego! –la supplicò-

Tsunade: ormai la decisione è presa Sakura. Niente potrà farmi cambiare idea! –abbassò la testa-

Naruto non disse niente, si girò e si allontanò dalla sua squadra. mentre lo osservano andare via, Kakashi si avvicina a Tsunade e le bisbigliò qualcosa.

Kakashi: crede che prima abbia messo a tacere la volpe?

Tsunade annuì: temo di si! e dobbiamo stare molto attenti a questo! Se continua a darle retta, non so cosa potrà accadere!

Hana era appena arrivata con le sue compagne e appena vide Naruto, gli andò incontro.

Hana: ciao Naruto! –Naruto le sorrise- ah sono agitatissima per questa prova! Hai sentito? Il nostro avversario può essere chiunque!

Naruto: si ho sentito!

Hana: non è giusto! Spero di non dovermi battere contro di te!

Naruto: fosse per me, non ti farei lottare contro nessuno!

Hana sorpresa: perché dici così? Pensi che non sia all’altezza? –abbassò la testa-

Naruto le prese il mento per sollevarle il viso e poterla guardare negli occhi: ma no, che hai capito? So bene che sei molto abile nel combattimento e che… non voglio che nessuno ti faccia del male.

Hana: anche io non voglio che facciano del male a te!

Naruto: allora che ne dice se ci ritiriamo? –le sorrise-

Hana: non ci penso nemmeno! Non mi tiro indietro davanti a una sfida, li sterminerò tutti!

Naruto: bene, perché avrei un conto da sistemare con qualcuno – disse mentre lanciava un occhiataccia a Sasuke, il quale rispose allo stesso modo. Tornando a guardare la ragazza disse- allora diamo il meglio di noi stessi ok?

Hana annui e poi contemporaneamente a Naruto disse: faccio il tifo per te!

I due si guardarono un attimo per poi mettersi a ridere. Sakura dalla sua posizione guardava la scena. Non aveva mai visto Naruto comportarsi in quel modo con una ragazza, era completamente diverso. Hana dal canto suo, si accorse di essere osservata e si accorse dello sguardo posato su di se della ragazza dai capelli rosa.

Sakura: “ possibile che vada così d’accordo con quella ragazza? Che ci troverà in lei poi?”

Hana: “ che cos’ha da guardare? Che sia interessata al mio Naruto?”

Naruto accorgendosi che Hana era preoccupata la chiamò: Hana? Tutto bene?

Hana: uh? si, si certo! –gli sorrise-

Era finalmente giunto il momento. Adesso che tutti gli esaminatori erano arrivati e anche il ninja che avrebbe dovuto arbitrare, gli incontri poterono avere inizio.

Sul tabellone elettrico si vedevano i nomi mischiarsi tra loro e tutti erano col  fiato sospeso, in attesa di scoprire, chi sarebbero stati i primi due a doversi fronteggiare. Finalmente il tabellone segnò i primi due nomi.

Ninja arbitro: Shino del villaggio della foglia e Sora del villaggio della sabbia, si presentino sul campo! Gli altri sono pregati di recarsi al primo piano e di assistere all’incontro da li!

Tutti obbedirono e Sora e Shino si prepararono ad affrontarsi. Dalla platea…

Gin: Forza Sora se tutti noi! –urlò a squarcia gola la compagna di squadra della viola-

Gaara: sarà un incontro interessante!

Kankuro: per chi tifi Gaara?

Temari intervenne: ma che domande sono? Noi della sabbia dobbiamo tifare per quelli della sabbia!

Hinata: speriamo che Shino ce la faccia!

Kiba: tranquilla, con i suoi insetti nessuno lo può fermare!

Lo scontro ebbe inizio. I due genin rimasero immobili a studiarsi per un momento, ma in realtà gli insetti di Shino erano già entrati in azione. Inizialmente i due ragazzi cominciarono con delle semplici arti marziali per lo più di riscaldarsi.

Sora: bene! se sei d’accordo direi di cominciare a fare sul serio! –gli disse rivolgendogli uno sguardo di sfida-

Shino annuì semplicemente.

Sora compose dei sigilli prima di lanciare il suo attacco: arte del fuoco, palla di fuoco suprema!

Dalla bocca della ragazza di formo una gigantesca palla di fuoco, che si diresse a grande velocità verso Shino.

Sasuke: ma quella tecnica è la stessa che usa lei Kakashi-sensei!

Kakashi annuì: e devo dire che è impressionante che una ragazza della sua età riesca a manovrare il fuoco come niente fosse e a creare una palla di quelle dimensioni.

Infatti la palla era di dimensioni esagerate, come se Sora volesse finire il combattimento il più presto possibile. Shino sapeva bene che con un semplice salto non sarebbe riuscito ad evitare la palla, ormai sempre più vicino a lui. Decise così di chiedere aiuto agli insetti, i quali senza un attimo di esitazione, formarono una specie di tappeto col quale trasportarono in aria il ragazzo.

Sora: è incredibile come gli insetti ti obbediscano! Ma dubito che riuscirete a sconfiggermi!

Shino ordinò agli insetti di attaccare la ragazza, la quale per impedire loro di avvicinarsi, li colpì con una raffica di colpi, non tenendo conto di una cosa…

Shino: tecnica degli insetti esplosivi!-disse a bassa voce-

Gli insetti esplosero cogliendo di sorpresa la ragazza, la quale venne sbalzata via.

Hinata: ce l’ha fatta! L’ha colpita!

Gin: non è così facile annientare la mia amica, carina! Ci vuole ben altro! Mi dispiace per voi, ma il vostro amico è finito!

Kiba: ehi!  Non puoi saperlo! L’incontro è appena cominciato!

Appena si diradò un po’ il fumo si potè notare che Sora non era da nessuna parte…era scomparsa. Shino si guardava intorno, ma di lei nessuna traccia. D’un tratto tutti i ninja poterono notare che il ragazzo, continuava a spostarsi, senza capire il motivo.

Naruto: che sta succedendo? –chiese sorpreso-

Hana: credo che Sora si sia nascosta nel fumo e tenti di attaccarlo…però sembra che non ci riesca.

Infatti Sora aveva l’abilità, oltre di dominare il fuoco, di dissolversi come il fumo e in questo caso gli insetti esplosivi avevano fatto a caso suo. La ragazza senza prendere mai forma, continuava ad attaccare Shino, ma senza trovare una spiegazione, non riuscì nemmeno a sfiorare l’avversario. Shino stancatosi di quel “giochetto” al momento giusto, cioè quando la ragazza diventava  di materia solida per colpirlo, la precedette e gli diede un pugno nello stomaco. Sora non aspettandosi una mossa del genere, venne colta impreparata e dopo essere stata scaraventata a terra, riprese il suo aspetto normale.

Sora sorpresa: come hai fatto! nessuno è mai riuscito a individuare la mia posizione all’interno del fumo.

Shino: dietro la tua spalla!

Sora si girò e poté vedere che sulla sua spalla sinistra c’era un insetto: un insetto? –domandò-

Shino: non è un insetto comune! È una cimice femmina! I miei insetti ne seguivano l’odore e mi riferivano la tua posizione!

Sora: molto ingegnoso, lo devo ammettere! –Sora compose nuovi sigilli per usare una nuova tecnica, ma non successe niente- Ma  cosa..?

La ragazza si accorse che degli insetti camminavano su di lei.

Shino: i miei insetti si nutrono di chakra, non potrai più usare nessuna tecnica!

Sora non sembrò affatto preoccupata: bhe devo dire che ora ho una ragione in più per detestare gli insetti, ma non hai tenuto conto di una cosa!

Shino la guardava in attesa di una spiegazione.

Sora: i tuoi insetti rubano il mio chakra e non mi permettono l’uso di molte tecniche che richiedono grandi quantità di chakra, ma per sbarazzarmi di questi fastidiosi moscerini, mi basta anche la minima quantità di esso.

Shino non capiva quali intenzioni avesse.

Sora si concentrò e iniziò ad emanare una luce intensa: tecnica dell’illuminazione!

Tutti gli insetti che Shino aveva liberato, si diressero verso la ragazza attratti dalla luce. Però non appena gli insetti toccavano la ragazza, cadevano a terra abbrustoliti. Shino era rimasto senza parole.

Sora: gli insetti non riescono a star lontani dalla luce e se ci aggiungi il calore del fuoco che sono in grado di emanare attraverso il mio corpo…il gioco è fatto!

Shino: e tutto questo lo avresti fatto con una minima quantità di chakra.

Sora sorrise: si! ma ora direi di mettere fine a questo combattimento.

La ragazza approfitto del momentaneo stupore del ragazzo per lanciare un kunai con una carta bomba, in modo da ricreare l’ambiente adatto per poter nuovamente confondersi col fumo.

Shikamaru: quella ragazza è davvero sorprendete!

Ino: ehi, che fai il tifo per gli avversari?

Shikamaru: ovvio che no! Ma non c’è nulla di male ad ammettere la sua abilità!

Ino: ah, lasciamo perdere! FORZA SHINO! NON PUOI FARTI BATTERE DA QUELLA LA! AVANTI!

Purtroppo gli incitamenti di Ino servirono poco. Infatti, nonostante Sora avesse già usato quella tecnica, Shino era in difficoltà. Gli insetti, in mancanza della cimice femmina, non riuscivano ad indicare l’esatta posizione dell’avversaria, la quale prese la palla al balzò per colpirlo diverse volte, senza che lui avesse modo di difendersi. Quando il fumo si diradò, si potè vedere che Shino era a terra e Sora vicino al corpo del ragazzo ansimante, ma in piedi.

Ninja arbitro: il combattimento è stato vinto da Sora del villaggio della sabbia!

Gin e Hana: EVVIVAAAAA! SEI GRANDE SORAAAA!

Hinata e kiba: no,Shino!-dissero dispiaciuti-

Temari: non sapevo che era così abile! Mi domando loro cosa possono fare! –disse indicando Gin e Hana-

Kankuro: lo dico sempre che le donne sono pericolose!

Hana: bhe io vado a vedere come sta Sora! –Naruto la prese per un polso prima che si allontanasse-

Naruto: aspetta prima di vedere chi saranno i prossimi due!

Il tabellone stava di nuovo mescolando i nomi per poi fermarsi elencando i prossimi due concorrenti.

Ninja arbitro: Sakura del villaggio della foglia e Hana del villaggio della sabbia.

Sakura: tocca a me! “ e sono proprio contro quella ragazza”-pensò-

Kakashi si accorse che Sakura era un po’ agitata: Sakura, vai tranquilla e fai del tuo meglio. L’importante non è vincere, ricorda!

Sakura stingendo i pugni disse: e no! Io quella  la devo fare fuori!

Kakashi sgranò gli occhi.  Tsunade sospitò e disse: non cercare di capire Kakashi, quando c’è di mezzo l’amore le ragazze sono impossibili da fermare!

Sasuke: “da quando a Sakura interessa Naruto? bah chi la capisce quella”

 

Naruto: mi raccomando Hana, metticela tutta!

Hana gli diede un piccolo bacio e rispose: certo! Se so che mi guarderai vincerò! Sei tu la mia forza!

Naruto sorrise.

Sakura che aveva visto la scena: “l’ha baciato! Non scherzava quando diceva di essere la sua ragazza” –strinse nuovamente i pugni.

Le due ragazze scesero in campo e l’arbitro diede il via all’incontro.

Sakura partì subito all’attacco con una serie di pugni, ma Hana riusciva a pararli senza problemi.

Hana sorridendo: vedo che hai fretta di concludere! –disse parando l’ennesimo colpo.

Sakura: hai intenzione solo di difenderti?

Hana rispose alla provocazione piegandosi a terra e tendendo una gamba cerco di fare cadere Sakura, ma la ragazza prevedendo il pericolo, fece un salto e dopo una capriola tornò alla posizione iniziale.

Sakura si concentro e utilizzò la tecnica del falso ambiente per riprodurre, nel campo di battaglia, un bosco.

Hana: uh? un bosco?cosa speri di ottenere cambiando l’ambiente del combattimento?

Sakura:aspetta e vedrai.

Hana stette in guarda, non sapeva cosa aspettarsi da quella ragazza.

 Sakura decise di utilizzare la sua tecnica dell’illusione demoniaca: intrappolamento dell’albero. La rosa scomparve e senza che Hana se ne potesse accorgere fece crescere ai piedi della ragazza dei rami che la immobilizzarono.

Hana guardandosi i piedi:-uh? cosa succede?

Naruto: “ anche Sakura è migliorata nell’ultimo periodo! Sono curioso di vedere cosa si inventerà!”

Una volta intrappolata la ragazza, Sakura riappare dal tronco di albero dietro Hana, per colpirla. Ma inaspettatamente Hana si liberò dalla presa delle radici e usando il suo giavellotto con corda, con un dardo di metallo all’estremità, legò Sakura all’albero da lei usato.

Sakura sorpresa: ma come hai fatto?

Hana: semplice! Appartengo al miglior clan di Suna per quanto riguarda l’utilizzo dell’arte della terra. È inutile che usi le piante contro di me, obbediscono ciecamente ai miei ordini. E ora –si concentrò- Rilascio!

L’ambiente circostante tornò alla normalità. Hana potè procedere nel tentativo di colpire Sakura e ora che era legata non aveva nessuna possibilità di scampo. Quando però stava per colpirla la ragazza di liberò e colpi il pugno di Hana con uno dei suoi pugni contrastando l’avversaria. Sakura aveva un mano un kunai col quale riuscì a tagliare la corda del giavellotto e a liberarsi.

Hana: “sarà più dura di quanto pensassi, eppure non mi aveva dato l’impressione di essere così abile durante la seconda prova”

Sakura: “ devo dire che l’avevo sottovalutata, ma ora basta scherzare”

Hana: arte della terra: tecnica dell’immobilizzazione! –Hana dopo aver composto dei sigilli, posò una mano a terra.

Sotto i piedi di Sakura, dalla terra, si formarono delle mani che si aggrapparono alle gambe della ragazza impedendogli la fuga.

Ino: ACCIDENTI SAKURA! CHE STAI FACENDO? SVEGLIATI!

Naruto con un gocciolone sulla testa: è la stessa tecnica che usa con me, quando non vuole che me ne vada!

Gin: la usa spesso anche con me e Sora! Credo sia la sua tecnica preferita! Ma a me quelle mani mettono i brividi!

Ora Sakura era veramente in trappola.

Hana: questo si che si chiama immobilizzare l’avversario, non come hai fatto tu prima!

Sakura: non crederti chi sa chi!-la guardò storto-

Hana: senti Sakura, so che ce l’hai con me, anche se non ti ho fatto niente, ma se il motivo è quello che penso…bhè sei arrivata tardi! Ti sei lasciata sfuggire l’occasione quando ne avevi la possibilità e ora cerchi di farmela pagare vero?

Sakura: non so di cosa parli!

Hana: il nome Naruto non ti dice niente?

Sakura si voltò.

Hana: come supponevo! Solitamente mi piace essere gentile con le persone, ma se perdo la pazienza allora e meglio che quei determinati individui non mi incontrino sul loro cammino.

Nella platea.

Sasuke: che stanno facendo? Perché non combattono?

Sora giunta da un po’ dopo essere stata all’ospedale per farsi medicare.

Sora:uh…lo sguardo di Hana non mi piace! Per caso quelle due hanno un motivo per cui combattersi?

Naruto: che io sappia no!

Sasuke: sei proprio uno stupido! Quelle due combattono per te!

Naruto: e perché mai?

Kiba: ah non so, forse perché piaci a Sakura?

Naruto per nulla sorpreso: ah bhe, ma a me lei non interessa! O almeno non più! Quando le andavo dietro, mi diceva che ero irritante e ora viene a prendersela con la mia ragazza? Di certo anche se sconfiggesse Hana, non otterrà niente!

Shikamaru: probabile, ma è meglio lasciarle fare! Le donne accecate dalla gelosia sono pericolose!

Ino: anche voi uomini non scherzate però!

Nel campo di battaglia le ragazze stavano ancora discutendo

Sakura: sappi che non mi fai alcuna paura!

Hana: non voglio farti paura, ma solo sconfiggerti! E sappi che non lo faccio per gelosia, Naruto mi ha parlato di te e mi ha assicurato che ora non gli interessi più e io mi fido di lui. 

Detto questo Hana colpì la ragazza più volte senza che Sakura facesse niente per fermarla. Ma ad un certo punto, quando Hana stava per colpirla per l’ennesima volta, Sakura la precedette e la colpì sul viso, facendo cadere la ragazza per terra.

Sakura: solo perché mi hai imprigionata, non è detto che abbia vinto tu! –disse asciugandosi il sangue che gli usciva dal labbro-

Tsunade: “Sakura, cosa aspetti? Sei in grado di liberarti da quella prigionia, perché non fai niente?”-pensò-

Sakura sembrò leggere nel pensiero dell’hokage e concentrò tutto il suo chakra sul pugno della mano destra e colpì il terreno. Esso si spaccò completamente, comprese le mani che la tenevano prigioniera.

Hana era rimasta sorpresa: cavoli che potenza!

Sakura: anch’io divento pericolosa se mi arrabbio. –disse con aria di sfida-

Ora fra le due ragazze cominciò uno scontro con armi. Hana utilizzava un giavellotto con corda che teneva di riserva, mentre la ninja del villaggio della foglia utilizzava i kunai e shuriken. Nessuna delle due era riuscita avere la meglio sull’altra, ma in entrambe si cominciavano a vedere i segni della stanchezza. Hana cercò nuovamente di imprigionare Sakura con il suo giavellotto, ma la rosa lanciandogli contro il suo ultimo kunai, disarmò la ragazza. Adesso non rimaneva loro che combattere a mani nude. Inizialmente nessuna delle due riusciva a mandare a segno un colpo, ma quando la stanchezza ormai era quasi ai massimi livelli, le ragazze non riuscivano più a essere agili come all’inizio e accusarono molti colpi dell’avversaria.

Le due ragazze si trovavano una di fronte all’altra, ansimanti e ferite, ma nessuna delle due sembrava voler cedere. Hana corse contro Sakura pronta a sferrarle un altro pugno carico di chakra e lo stesso fece la rosa. Le due ninja erano sempre più vicine e alla fine entrambe riuscirono a colpire l’avversaria. I pugni erano talmente potenti da scaraventare le due genin a qualche metro di distanza. Ora erano entrambe a terra e a nulla valsero i loro tentativi di rialzarsi.

Ninja arbitro: nessuna delle due partecipante è in grado di continuare, l’incontro è finita in parità.

Naruto, preoccupato per Hana, scavalcò il parapetto con un saltò e si diresse verso la ragazza.

Naruto: Hana, tutto bene?

Hana: si! sono solo un po’ ammaccata! Uffa! Speravo di riuscire a sconfiggerla!

Naruto la prese in braccio: non ti abbattere! Hai combattuto contro una degna avversaria, molti al tuo posto sarebbero stati sconfitti! Sei stata grande!

Hana: -mettendo un finto broncio- lo dici solo per tirarmi su de morale, ma non attacca!

Naruto sorride: andiamo! Ti porto in ospedale!

Hana: ma io voglio vedere il tuo incontro!

Gin che aveva raggiunto i due ragazzi: non ti preoccupare, quando tocca a lui ti vengo a chiamare!

Naruto: sentito? Ora pensa a riposarti!

Hana annuì per poi chiudere gli occhi e addormentarsi fra le braccia di Naruto, mentre la portava a farla visitare. Sakura invece era stata soccorsa da Kakashi.

Sakura: “non mi ha degnato nemmeno di uno sguardo”

Kakashi: hai fatto un ottimo lavoro Sakura! Brava!

Sakura sorrise stancamente: grazie Kakashi-sensei!

Intanto il ninja arbitro stava per nominare i prossimi due contendenti.

Ninja arbitro: Shikamaru del villaggio della foglia e Mizumi del villaggio della pioggia, tocca  a voi!

Chouji: metticela tutta Shikamaru!

 

 

 

Ciao! eccomi con un nuovo capitolo! per quanto riguarda le tecniche dei ninja esistenti nell'anime e nel manga, ho cercato informazioni per attenermi il più possibile all'anime, anche se alcune non le ho mai viste usare oppure me le sono perse, ma per i personaggi di mia invenzione, le tecniche da loro usate non esistono,(tranne una usata da Sora) e questo vale anche per i capitoli passati e futuri. bhè vado a scrivere un altro po', ma voi fatemi sapere cosa ne pensate e non preoccupatevi della lunghezza delle recensioni, lunghe e corte che siano, sono accolte sempre con piacere! ciau ciau!

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Capitolo 13
*** Per un soffio ***


Capitolo 13: Per un soffio

 

Era giunto il momento di Shikamaru. Il ragazzo avrebbe dovuto vedersela con la ninja del villaggio della pioggia Mizuri. Tutti i ninja della foglia facevano il tifo per lui, ma anche quelli della sabbia preferirono tifare per lui piuttosto che per il ninja avversario.

Ninja arbitro:potete cominciare.

Shikamaru non sembrava avere l’aria tanto entusiasta, ma si sapeva che non amava combattere. Al contrario Mizumi sembrava carica e pronta per sbaragliare qualsiasi avversario le sarebbe capitata a tiro. Mizumi partì subito all’attacco  tirando contro l’avversario diversi shuriken per  distrarlo. Infatti mentre Shikamaru era intento a schivare le varie armi, l’avversaria stava raccogliendo il più possibile d’acqua che trova, per eseguire la sua tecnica.

Mizumi componendo dei sigilli disse:  braccia d’acqua!

La ragazza stese in avanti gli arti con le mani rivolte verso Shikamaru e dalle sue mani uscirono delle braccia d’acqua, una per ogni mano, che si diressero verso il “genin” della foglia. Shikamaru non sembrò avere particolari problemi a evitare le due braccia, ma qualcosa lo colse di sorpresa. Dalle due braccia d’acqua principali, ne nacquero altre più piccole, che si dirigevano in qualsiasi direzioni e da quest’ultime altre braccia presero forma, fino a formare una ramificazione d’acqua che non lasciava scampo all’avversario. Infatti Shikamaru si ritrovò legato da uno di quei “rami”.

Chouji: oh no! Si è fatto prendere!

Temari: conoscendolo, si ritirerà presto! Mostra scarso interesse nel combattimento!

Ino: aspetta che si riscaldi e vedrai di che pasta è fatto! –disse convinta-

Kankuro: uh??? mi domando come abbia fatto quella ragazza ad attingere all’acqua!

Kiba: nel villaggio ci sarà pure dell’acqua, se no morireste di sete!

Gaara intervenne senza però distogliere la concentrazione dal duello: l’acqua utilizzata nel villaggio è protetta da sigilli, proprio per evitare che qualche ninja la utilizzi e la sprechi.

Shikamaru era ancora in mano all’avversaria, la quale stringendo i palmi delle mani, stringeva anche la presa del ragazzo. Se non si fosse inventato qualcosa in fretta sarebbe morto soffocato. Ma anche in situazione critiche, il ninja riusciva ad elaborare le strategie d’attacco  e inoltre aveva la fortuna di trovarsi in un campo all’aperto, e con un sole che non sembra volersi nascondere tra le nuvole.

Ad un tratto  i compagni di Mizumi si accorsero che la ragazza stava allentando la presa e non riuscivano a comprenderne il motivo.  Mizuri sentì una forte presa alla gola che la stava strangolando, ma vicino a lei non c’era nessuno…

Mizuri: cos’è questa figura nera?

Shikamaru: è la mia ombra! Sto usando la tecnica dello strangolamento dell’ombra. Tu tenti di soffocare me? Bene, io ti ripago con la stessa moneta! Per fortuna il tempo è dalla mia parte!

Mizumi: c-come? –disse portandosi le mani alla gola per liberarsi dalla presa, ma così facendo lasciò completamente andare il ninja avversario.

Shikamaru una volta libero, richiamò a se l’ombra. Non voleva vincere in quella maniera, anche se non era vietato. Il ragazzo però non esitò un attimo e cerco di attuare la tecnica del controllo dell’ombra, ma l’avversaria vedendo l’ombra del ninja avvicinarsi, si spostò finche la lontananza fra i due non si fece troppo grande , da impedire all’ombra di raggiungerla.

Mizumi: a quanto pare il controllo dell’ombra ha i suoi limiti, ma ora la renderò del tutto inefficace!

Shikamaru fece una smorfia. Non capiva cosa volesse dire. Mizumi compose nuovamente dei sigilli, dopo di chè usò una tecnica tipica del suo villaggio: il richiamo della pioggia.

Alcune nuvole grigie di addensarono sulle loro teste e iniziarono a buttare giù l’acqua. Ma non era la pioggia che serviva alla ragazza…erano le nuvole ad essere di vitale importanza.. Infatti ora il sole non batteva più e sul terreno, non c’era più traccia di nessuna di ombre.

Shikamaru: uhm…davvero niente male! Così mi hai reso impossibile contrattaccare con le mie tecniche eh?

Il ragazzo si sedette per terra e unì le mani, segno che stava pensando. Mizuri rimase a fissare il ragazzo per un po’ per vedere come se la sarebbe cavata, ma niente arrivò.

Mizuri perdendo la pazienza: allora? Vuoi startene li a far nulla?

Shikamaru si alzò da terra.

Mizuri:bhe? Che intenzioni hai?

Shikamaru alzò le spalle e disse: aspetterò che smetta di piovere!

Ino: ma si è fumato il cervello? –disse la ragazza, essendo riuscita a sentire i loro discorsi-

Mizuri rise: ah ah ah, mi dispiace, ma non cesserà di piovere, finchè non lo deciderò io!

Shikamaru: ti sbagli! Dovresti saperlo meglio di me, che per maneggiare l’acqua devi averne a disposizione e…guarda un po’ quella nel deserto è limitata, soprattutto nel villaggio!

Mizumi non voleva ammetterlo, ma il ragazzo aveva ragione, ma sperava che bleffando lo avrebbe spaventato. Eppure sentiva che intorno a lei c’era molta acqua, ma non capiva perché non riusciva ad attingere ad essa, era come se ci fosse uno ostacolo.

Shikamaru: al momento stai ricorrendo alla pioggia che è venuta giù durante la seconda prova. Ed essendo stata circa un mese fa, l’acqua a disposizione è limitata, essendo parte di essa evaporata e l’altra immagazzinata nelle cisterne per uso cittadino. A queste ultime non puoi attingere o sbaglio?

Mizumi non rispose. Quel ragazzino aveva colto nel segno. Se non si fosse data una mossa prima che l’acqua fosse terminata, per lei sarebbe stata probabilmente la fine. La ragazza con estrema velocità cerco di colpire il ragazzo, ma i suoi pugni andarono tutti a colpire il terreno creando varie fosse.

Mizuri: vuoi stare fermo?

Shikamaru: per farmi colpire da te? Andiamo stai scherzando vero?-sorrise-

Ormai l’effetto della tecnica del richiamo della pioggia era terminato e il sole tornò a risplendere.

Mizumi: “accidenti, questa non ci voleva!”

La ragazza conosceva solo tecniche che richiedessero acqua e purtroppo per lei non era brava nel combattimento corpo a corpo. infatti era piuttosto spaventata, ma cercava di non darlo a vedere attaccando. Quando cerco di sferrare l’ennesimo attaccò però, non riuscì minimamente a muoversi.

Mizumi: cosa succede?

Shikamaru: sono riuscito a intrappolare la tua ombra!

Mizumi sorpresa chiese: ma come hai fatto? non ho visto la tua ombra avvicinarsi alla mia.

Shikamaru: ho utilizzato le fosse create dai tuoi pugni. Ho fatto passare la mia ombra attraverso la fossa dietro di me, per farla sbucare dalla buca dietro te e…il gioco è fatto!

Temari: ha usato la stessa tecnica che usò con me tempo fa!

Neji: alla fine le vecchie tattiche si dimostrano le migliori.

Sul campo di battaglia…

Shikamaru:mi dispiace ma ora non potrai più muoverti! Ti conviene arrenderti se non vuoi che ti faccia del male  e credimi, non vorrei farlo! Non ne ho affatto voglia!

Mizumi: non è detta l’ultima parola!

Shilamaru: come vuoi! –compose dei sigilli per poi gridare: tecnica del richiamo dell’ombra.

Il ninja estese la propria ombra nell’aria. Ora era in grado di afferrare anche gli oggetti e sotto l’ordine di Shikamaru, si apprestò ad afferrare la ragazza del villaggio della pioggia, la quale intimorita decise di arrendersi.

Mizumi gridò: d’accordo, mi arrendo! Hai vinto tu!

Ninja arbitro: Mizumi del villaggio della foglia abbandona l’incontro. Il vincitore è Shikamaru del villaggio della foglia.

Ino e Chouji si abbracciarono dalla gioia e insieme gridarono: YATTAAAA!SEI GRANDE SHIKAMARU!

Shikamaru non essendo ferito, potè raggiungere i suoi compagni. Il ninja passandosi una mano sulla fronte disse: eeeh! Ragazzi che stanchezza!

Sasuke intervenne con la solita faccia da presuntuoso: ma come? Ti basta così poco per sfinirti? Allora non sei così forte come sembra!

Naruto: facile parlare se non ci si trova nei panni degli altri! Vorrei aver visto te, al suo posto!

Sasuke irritandosi: vorresti insinuare che non avrei saputo fare di meglio?

Naruto rimanendo serio disse: l’hai detto tu, non io! e vedi di abbassare la cresta altrimenti…

Sasuke perdendo le staffe: altrimenti cosa? mi conci per le feste? –disse provocandolo-

Naruto, che era seduto e a qualche metro dal moro, si ritrovò in un secondo davanti al suo rivale.

Naruto: non sarebbe male come idea! –disse guardandolo storto-

Sasuke lo afferrò la giacca arancione: attento! Non ti conviene sfidarmi, ho sarà peggio per te-

Kyuubi: “ coraggio! Nessuno dei due sopporta quell’Uchiha, facciamolo fuori!”

Naruto con una spinta lo allontanò da se e lo guardò minaccioso. Gaara stava osservando la scena, c’era qualcosa che non andava e lo sentiva benissimo. Sentiva il chakra della volpe farsi sempre più forte, anche se non visibile, ma i segni della sua presenza c’erano. Infatti le unghie di Naruto si erano allungate e avevano una forma appuntita.

Gaara alzando la voce: Ora basta Naruto! – disse sperando di far tornare Naruto in se-

Tsunade raggiunse i ragazzi: ehi voi due! –disse rivolgendosi a Naruto e Sasuke- che state facendo? L’arbitro vi sta chiamando, muovetevi se non volete essere squalificati senza aver neppure combattuto!

Ninja Arbitro: Naruto e Sasuke sono presenti o devo chiamare un'altra formazione? –li chiamò ormai per la quinta volta-

Sasuke: bene Naruto! ora vedremo chi fra noi due, è il migliore!

Detto questo andò al centro del campo, in attesa che il biondino lo raggiungesse. Le mani del genin erano tornate normali e si apprestava a raggiungere lo sfidante, ma Gaara gli impedì di proseguire afferrandolo per un braccio.

Gaara fissò il biondo: Naruto è meglio se non partecipi!

Naruto: cosa? stai scherzando?

Gaara lo guardò con occhi seri: stavi per perdere il controllo un momento fa! Non puoi andare!

Naruto: se è questo che ti preoccupa, non mi lascerò dominare da quella stupida volpe!  Puoi fidarti! – se ne andò-

Gaara: Naruto fermo-disse inutilmente- “ di te mi fido, è di lei che mi preoccupo!

Naruto ora si trovava davanti a Sasuke, il quale sorrideva presuntuosamente. In quegli instanti arrivò anche Hana, la quale era stata mandata a chiamare da Gin.

Hana:nooo! Sono arrivata tardi! Volevo augurargli buona fortuna!-mise il broncio-

Gin le consigliò di urlarglielo.

Hana: FORZA NARUTO! FAGLI VEDERE CHI SEI! CONTO SU DI TEEEE!

Naruto sentì la voce della ragazza, ma non le rispose era troppo concentrato su Sasuke. Hana si accorse che Naruto era strano: che cos’ha? Mi sembra diverso!

Kiba alzando le spalle: forse è solo nervoso!

Temari scosse la testa e guardò Gaara, il quale era serio e continuava a fissare Naruto: temo si qualcos’altro di più serio!

Hana la guardò interrogativamente. Anche Tsunade e Kakashi avevano uno sguardo preoccupato. Lo sguardo che Naruto riservava a Sasuke non era il solito. Non era quello che una persona riserva ad un suo rivale.

Sasuke: io direi di passare subito al dunque!

Naruto: per una volta mi vedi d’accordo con te!

Tutti e due si concentrarono e si prepararono ad attaccare. Nelle loro mani destre, si stava concentrando una grossa quantità di chakra.

Sasuke: vedo che finalmente hai imparato a creare un rasengan, senza ricorrere a una tua copia.

Naruto: che credi? Che me ne sia stato senza fare nulla fino adesso?  Povero illuso. Rasengan!

Sasuke: neanch’io ho dormito! Chidori!

Entrambi i ragazzi cominciarono a correre uno contro l’altro e quando i loro colpi entrarono in contatto, una grossa esplosione invase il campo, non lasciando a nessuno la possibilità di vedere cosa stava succedendo ai due ninja. Anche in mezzo a tutto quel polverone i ragazzi continuavano a lottare fra di loro, anche se con delle semplici arti marziali, ma entrambi erano rapidissimi nei movimenti e nessuno riusciva a colpire l’altro.

Sasuke: lo ammetto, sei migliorato parecchio! Le poche volte che abbiamo combattuto negli allenamenti, hai sempre perso miseramente. Almeno per sta volta mi divertirò! “ non credere di essere migliore di me, un perdente è e rimane un perdente”

Naruto: tecnica della moltiplicazione del corpo!

Naruto creo numerose copie di se stesso.

Hana: oh! Ma sono tutti carinissimi! ^///^ ma qual è quello vero?

Sakura, che era anche lei dall’ospedale per assistere all’incontro, disse: dici di essere la sua ragazza e non sai nemmeno riconoscere l’originale?

Hana sorrise: perché tu ci riesci?

Sakura si voltò dall’altra parte senza rispondere.

Intanto Sasuke era intento a eliminare il più possibile di copie, le quali lo stavano attaccando con una pioggia di Kunai.  All’improvviso un kunai con una carta bomba esplose e Naruto si nascose nel fumo.

Sasuke:  perché continui a nasconderti? Hai forse paura?

Si sentì la voce di Naruto: io mi sto solo riscaldando, non è ancora giunto il momento di fare sul serio con te! Diciamo che così facendo sto mettendo alla prova il tuo sharingan.

Sasuke con l’uso dei suoi occhi speciali, infatti era in grado di anticipare il rivale. Schivò un attacco del biondino e gli bloccò la mano: allora che ne dici?- Il genin biondo non sembrò preoccuparsi e sorride-

Naruto: di sicuro sei migliorato nel suo utilizzo, ma non abbastanza per capire che quello che hai appena fermato, non è il vero me stesso!

Sasuke: cosa? –il Naruto da lui bloccato scomparve-

Naruto: posso ritenermi soddisfatto! Ora comincerò a fare sul serio! –Sasuke ne fu felice-

Sakura sentendo l’affermazione dei due: non è possibile che quei due stessero solo “giocando”!

Kakashi preoccupato: se è così, chissà cosa potranno combinare! Conosco le capacità di Sasuke e devo dire che sono già abbastanza pericolose, ma Naruto dubito che sia da meno!

Tsunade: ho un brutto presentimento e a quanto pare anche Gaara del deserto! –disse rivolgendo uno sguardo al ragazzo, poi tornò a concentrarsi sul combattimento- Gaara essendo un Jinchuuriki è in grado di sentire i movimenti dei bijuu e se lui è agitato, di certo vuol dire che qualcosa sta per accadere!

Sakura: vuole dire che…

Iruka continuò la frase della sua allieva:…Sasuke potrebbe essere in pericolo?

Tsunade annuì: spero di sbagliami!

Gaara guardava davanti a se e non perdeva mai di vista Naruto: non si sbaglia! La volpe è elettrizzata da questa battaglia, ma per il momento direi che Naruto la sta tenendo sotto controllo, ma non so quanto durerà!

Kankuro: ma tu gli hai insegnato il controllo del chakra del bijuu, quindi non dovrebbero esserci rischi!

Gaara chiuse gli occhi e scosse la testa: gli ho insegnato a non perdere il controllo quando ricorre a quel potere di sua spontanea volontà, ma il lavaggio del cervello che Kyuubi sta facendo a Naruto è una cosa più subdola!

Hana preoccupatissima: ma di cosa state parlando? Cosa sta succedendo a Naruto’- chiese spostando lo sguardo da Gaara a Tsunade per poi fermarsi sul biondino-

Kakashi le mise una mano sulla spalla: calmati, per il momento non sta succedendo niente! è inutile preoccuparsi prima di essere certi, che qualcosa realmente accadrà.

Intanto nel campo di battaglia Sasuke continuava a fare fuori le ultime copie rimaste in campo. Quando ne rimase solo una, la lanciò in aria con un calcio e saltando gli sferrò un altro colpo sullo stomaco. Appena il clone toccò terra, scomparve.

Naruto: avresti potuto eliminare le copie risparmiando molte energie, non credi?

Sasuke: taci! ho ancora energia da farti mangiare la mia polvere!

Sasuke ricorse al massimo grado del Chidori. Concentrò molto chakra nel palmo delle sue mani, per poi dividerlo, al momento dell’attacco, in migliaia di aghi da lanciare contro Naruto. il biondino stette fermo nella sua posizione. Gli aghi si avvicinarono sempre di più, ma neanche uno riuscì a colpire il ragazzo!

Sasuke: non è possibile! –si girò verso Gaara-

Naruto: Gaara non centra, è stata opera mia!

Naruto per difendersi, ricorse allo scudo di sabbia, il quale fermò il percorso dagli aghi. Kakashi e Tsunade, essendo già a conoscenza dell’uso delle sabbia da parte di Naruto, non rimasero sorpresi a vedere quella tecnica. Ma gli altri ninja della foglia erano rimasti a bocca aperta e, come Sasuke, da subito credettero ad un intervento da parte di Gaara.

Sakura: ma come ha fatto? Naruto non sa usare la sabbia!

Temari: qualcosa qui, la deve pur aver imparata!

Iruka: “complimenti Naruto, sei migliorato tanto! Sono fiero di te”-pensò-

Neji: straordinario!

Kiba: aaaah!  Come lo invidio! Anch’io voglio imparare nuove tecniche! Uffa!

Hinata: “Naruto-kun! Sei sorprendente”!!!!hjdhjasfhasjkfh

 

Sasuke aveva finalmente appreso che ora Naruto era un avversario temibile, soprattutto se conosceva le stesse mosse di Gaara.

Sasuke: chi l’avrebbe mai detto che un giorno avresti imparato a usare la sabbia! Ma non credere di potermi fermare!

Sasuke compose dei simboli e gridò: pioggia di fuoco!

Una pioggia di fuoco cominciò a cadere su Naruto, il quale venne investito in pieno, ma questa tecnica aveva qualcos’altro di particolare. In ogni palla di fuoco che cadeva, si nascondeva uno shuriken e quando la pioggia terminò, si poté vedere un Naruto, inchiodato a terra per colpa delle armi. Sasuke decise di approfittare della sua immobilità per colpirlo con un calcio in pieno stomaco, ma all’impatto, il corpo di Naruto si scompose in sabbia, lasciando incredulo Sasuke. Si ricompose dietro al ragazzo e colpendolo con un pugno sul viso, lo fece volare di qualche metro.

Sasuke si asciugò il sangue dal labbro: “accidenti!” te la farò pagare!

Sasuke si decise a sfoderare i poteri dello sharingan e ricorse al potere dello sharingan ipnotico.

Naruto non prevedendo questa mossa da Sasuke, lo fissò negli occhi, cadendo così in trappola. Naruto rimase immobile in mezzo al campo.

Hana: NARUTO? COS’HAI? –chiese all’armata-

Sakura: è sotto l’effetto dello sharingan!

Hana la guardò chiedendole spiegazioni, le quali le furono date da Kakashi.

Kakashi: lo sharingan è in grado di catapultarti mentalmente in un’altra dimensione e di farti vedere ciò che più temi e i ricordi più dolorosi e nel frattempo assorbe le tue energie.

Hana era shockata cosa sarebbe successo al suo Naruto?

Naruto nella sua mente cominciò a rivivere la sua infanzia in solitudine, vide la gente del villaggio che lo derideva e  lo guardava con odio. Vide i suoi compagni prenderlo in giro e la volpe che non faceva altro che ripetergli che era un moccioso buono a nulla. Naruto voleva uscire da quell’incubo, ma era incapace di sciogliere il genjutsu. Non sapeva come fare, ma sorprendentemente fu qualcun altro a sciogliere la tecnica…la volpe.  Kyuubi ricoprì il corpo di Naruto col suo chakra maligno e il potere dello sharingan terminò.

Sasuke, il quale non aveva mai visto il potere del bijuu, rimase sorpreso. Naruto era completamente circondato dal chakra rosso. I suoi denti canini si erano allungati, gli occhi erano diventati rossi e le sue unghie si erano trasformate in artigli.

Sasuke: “cosa gli sta succedendo?”

Naruto guardandolo con uno sguardo carico di odio: adesso mi hai fatto veramente arrabbiare! Ti insegnerò io a prenderti gioco delle sofferenze altrui!

Detto questo utilizzò nuovamente la moltiplicazione del corpo e ordinò ad ogni copia di creare un rasengan. Ma questo rasengan non era del solito colore azzurro. Aveva mischiato il suo chakra con la sabbia, in modo tale che a contatto con l’avversario, la sabbia, con la pressione del chakra, si sarebbe indurita e bloccato l’avversario. Fu proprio questo ciò che accadde. Sasuke trovandosi attaccato da ogni lato, non riuscì a fermare le copia ninja e si ritrovò completamente coperto di sabbia indurita, senza possibilità di muoversi. Naruto a quel punto stese un braccio in avanti.

Gaara: non avrà intenzione di usare…

Hana portandosi una mano alla bocca disse: …il funerale del deserto!

Sakura sconvolta: no, non può farlo!

Anche Tsunade e Kakashi avevano lo sguardo pieno di terrore e anche se avrebbero dovuto fare qualcosa per fermarlo, erano paralizzati dall’idea di quello che sarebbe potuto succedere fra pochi istanti.

Iruka: “dimmi che non lo farai Naruto

Sasuke aveva capito quali intenzioni aveva Naruto e il suo sguardo era come quello che aveva, quando incontrò Orochimaru la prima volta.

Naruto: ora non fai più il gradasso! –cominciando a stringere sempre di più la presa iniziò a dire-  Fu…

Gaara: NO NARUTO! –urlò nella speranza che il ragazzo si svegliasse-

Naruto: ne…

Kakashi e Iruka: NARUTO FERMATI!

Naruto: ra…

Sakura: NON PUOI FARLO!

Naruto:… le …

Tsunade: TI PREGO NARUTO TORNA IN TE! NON LASCIARTI DOMINARE DAL BIJUU

Naruto: del…

Tutti: NARUTO!

Naruto: de…

Sasuke: non lo fare! –disse terrorizzato-

Naruto: ser…

Hana: NARUTO TI PREGO NON FARLO! TU NON SEI UN MOSTRO! NON FARTI CONTROLLARE DALLA VOLPE, TU SEI Più FORTE DI LEI! LASCIALO VIVERE…-cadde a terra e iniziò a piangere- fallo per me! –disse quest’ultimo pezzo piano, ma Naruto con l’udito della volpe riuscì a sentirla e qualcosa si risvegliò i lui.

Il ragazzo abbassò la mano, tornando in se stesso e, mettendo a tacere la volpe, si rese conto di quanto si era spinto oltre.  Naruto era a dir poco sconvolto, continuava a guardarsi la mano con occhi sbarrati, e non si muoveva. Sasuke era inginocchiato. Stava tremando, tutti i ninja tremavano, c’era mancato davvero poco.

Kakashi e Tsunade una volta che si ripresero dallo spavento, andarono a controllare le condizioni di Sasuke. Naruto era rimasto ancora immobile nello stesso punto…era come in trans. Non sopportava sasuke, ma mai gli era sfiorato l’idea di ucciderlo… di uccidere qualcuno, anche se con Sakura c’era andato abbastanza vicino. E invece si era lasciato soggiogare dalle parole della volpe come niente. Era debole, tutti gli allenamenti fatti fino ad ora per diventare più forte, non erano serviti a niente. Ma infondo al cuore sentiva che prima o poi sarebbe successo. Sentiva che la volpe giocava con i suoi sentimenti ed era stato pure messo in guardia, sia da kyuubi, sia da Gaara, ma tanto era il rancore da non voler dare retta a nessuno.

Kakashi tentò di avvicinarsi al ragazzo. Il suo sguardo faceva paura, era arrabbiato. Ma prima che potesse aprire bocca davanti al kakashi e Naruto apparve Gaara, il quale, dando uno schiaffo al ragazzo, lo fece cadere a terra.

Gaara lo rimproverò: e così tu eri in grado di controllare la volpe eh? È in questo modo che non ti fai soggiogare da lei? Non hai voluto aiuto da nessuno e non mi hai voluto ascoltare –continuò a guardarlo seriamente- ti rendi conto di quello che stavi per fare? –Naruto non disse niente e nemmeno lo guardò. Il suo sguardo era fisso a terra- mi avevi detto di fidarmi di te!...l’ho fatto, ma tu hai tradito la mia fiducia! –disse inclinando la testa.

Naruto continuò a rimanere in silenzio. Sapeva di meritarsi quella strigliata. Aveva deluso Gaara, ma soprattutto se stesso. Dopo aver insegnato al jinchuuriki del demone tasso che nella vita c’è molto di più che uccidere le persone, lui stava quasi per comportarsi come lui…tempo fa. Naruto sentiva tutti gli occhi puntati su di se e sentiva quegli sguardi bruciare. Non ce la faceva più a rimanere li, doveva andarsene. Si alzò in piedi e continuando a tenere lo sguardo basso se ne andò. Ma prima di scomparire si girò a guardare Sasuke e incontrò il suo sguardo. Sasuke lesse negli occhi tutta la vergogna e il dispiacere che il ragazzo provava e a vedere quello nemmeno l’Uchiha, che non vedeva Naruto di buon occhio, riusciva ad avercela con lui per averlo quasi ucciso. Ognuno dei due ha sempre visto l’altro come un rivale da superare, ma sapevano che in fondo entrambi si consideravano compagni, anche se non l’avrebbero ammesso neanche sotto tortura.

 

 

 

13° capitolo finitoooo! cavoli...ogni giorno aggiorno sempre più tardi! uffi, mi dispiace far soffrire così naruto-kun, ma amo le storie un po' tragiche, anche se qui stiamo suoerando il limite! bhe aspetto sempre con ansia i vostri commenti! e grazie del sostegno che mi date commentatori e lettori ^^ A PRESTO CIAOOO!!! risposta a sousuke sagara: non so ancora come si comporterà Sakura bnei confronti di Naruto, perchè invento la storia volta per volta. xò nn so se x sakura c sarà una possibilità, perchè sn una che preferisce le coppie fisse e non coppie che cambino da "un momento all'altro", ma non so ancora niente con certezza. quando ho ideato la storia, Hana nn era prevista come personaggio, ne tanto meno era prevista una ragazza per Naruto (neanche saku e hina). la storia è nata così...per caso e alla fine ho modificato tutta la storia originale. quindi temo che per vedere come andrà a finire dovrai aspettare! ciao

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Capitolo 14
*** È colpa mia ***


Capitolo 14:  È colpa mia

 

Erano passati un paio di giorni dall’incidente e l’esame chuunin era andato avanti. Anche se non tutti i ninja della foglia avevano vinto il loro scontro, poco importava in quel momento. Ora erano solo preoccupati per Naruto, di cui non avevano più sue notizie e Sasuke.

Sasuke si trovava all’ospedale di Suna. Naruto non lo aveva ucciso, ma lo aveva ridotto parecchio male. Era bendato dalla testa ai piedi, ma sembrava riprendersi abbastanza in fretta, come se in realtà fosse lui il contenitore di un bijuu. Sakura entrò nella sua stanza d’ospedale insieme a Tsunade.

Sakura: ciao Sasuke-kun! Ti ho portato qualcosa da mangiare! –disse sorridendo-

Tsunade: come ti senti oggi Sasuke?

Sasuke: meglio! mi rimetterò in fretta! Naruto…come sta?

Tsunade fu sorpresa di quella richiesta.

Sakura: non sappiamo niente di lui! Non si fa vedere in giro da…-abbassa la testa-

Sasuke: capisco!

Tsunade: non preoccuparti! Andrà a finire bene! “almeno spero” tu ora pensa a ristabilirti presto!

 

Naruto da quando se n’era andato dal campo di battaglia, si era rintanato nel suo appartamento. Rimase per due giorni quasi sempre nella stessa posizione, rannicchiato sul letto, senza mangiare. Il ragazzo non riusciva a darsi pace per quello che era accaduto. Si sentiva tremendamente in colpa. Si vergognava. Avrebbe tanto voluto rimanere in quella posizione per sempre. Non rivedere mai più nessuno. Forse desiderava addirittura morire. Che senso aveva la sua vita, se essa consisteva solo nel soffrire e nel rischiare di far del male alle persone a cui teneva? Non trovava una spiegazione. Avrebbe tanto voluto svegliarsi e scoprire che tutta la sua vita fosse nient’altro che un brutto incubo, mentre la sua vera esistenza era piena di gioia e di persone che lo amavano. Invece la sua vita era quella, era tutto reale. Una vita in solitudine…con la sola compagnia di un demone che non faceva altro che nutrirsi della sua sofferenza.

Kyuubi: cosa c’è moccioso? Sono due giorni che te ne stai rinchiuso qui!

Naruto non rispose.

Kyuubi: non dirmi che non ti sei divertito a vedere il terrore negli occhi dell’Uchiha…negli occhi di tutti!

Silenzio.

Kyuubi: sarebbe bastato ancora un secondo e l’avresti fatto fuori. Avresti messo a tacere per sempre quel presuntuoso di Sasuke.  Andiamo a finire il lavoro! Lo so che lo vuoi anche tu!

Naruto: no –disse debolmente-

Kyuubi: come vuoi!  ma sai bene che adesso anche i tuoi vecchi compagni, quelli che dicevi che tenevano a te, ti odieranno. Riuscirai a sopportare anche il loro odio?

Naruto: ormai mi sono rassegnato! Sono destinato a essere odiato da tutti!

Kyuubi: eh allora perché non mostrare loro quello che si prova a essere detestati? Vendicati su di loro.

Naruto: ZITTA! NON TI VOGLIO Più ASCOLTARE! se loro dovessero odiarmi…me lo sarei solo meritato. Ma io tengo a loro e non voglio fargli del male. Non più!

Kyuubi: quanto sei patetico! Eppure ti basterebbe sciogliere il sigillo per smettere di soffrire. Neanche immagini quanto sia divertente distruggere tutto!

Naruto: se solo potessi, in questo mento sei solo tu quella che vorrei distruggere!

Kyuubi: bhe è un inizio! Espandi questo tuo desiderio anche verso i tuoi compagni, al tuo villaggio, a tutto il mondo.

Naruto si portò le mani alla testa: Basta smettila!

 

Temari era nella sua stanza insieme a kankuro. Erano preoccupati, sia per Naruto che per Gaara. Volevano rendersi utili, ma non sapevano cosa fare. Solitamente a prendere le decisioni più complicate, era Gaara. Quest’ultimo nell’ultimo periodo era stato di pessimo umore. Non voleva vedere nessuno. Si sentiva in colpa per non essere stato in grado di aiutare Naruto, come lui tempo addietro aveva fatto con lui. Si sentiva una nullità. Avrebbe preferito trovarsi lui nella situazione del ragazzo. Lui era abituato ad agire secondo  la volontà del demone e alle conseguenze che tale comportamento comportava. Ma Naruto no…adesso difficilmente quel ragazzo si sarebbe ripreso. Aveva assistito al suo cambiamento piano piano. Sentiva la volpe muoversi e architettare qualcosa, ma non aveva fatto niente, oltre a mettere in guardia Naruto. Avrebbe dovuto insistere di più, ma era davvero sicuro che il biondino non sarebbe mai caduto nella trappola della volpe. Aveva sempre visto Naruto come un ragazzo forte, che sapeva quello che vuole, che non si faceva mai mettere i piedi da nessuno. Si era dimenticato che anche lui era un essere umano che aveva sofferto e che aveva delle debolezze proprio come tutti.

 

Hana era seduta sull’altalena de giardinetto vicino casa sua. Aveva la testa china e non sembrava avere voglia di parlare. Con lei c’erano le sue compagne di squadra. capivano la tristezza che affliggeva la loro amica e volevano in qualche modo aiutarla.

Gin: sai? I ninja della foglia, mi hanno detto che Sasuke sta bene!guarirà in fretta!

Hana annuì ma non rispose.

Sora: è una bene no? Vuol dire che Naruto non si è spinto troppo in là!

Hana continuava non voler rompere quel silenzio.

Sora sospirò: hai notizie di Naruto!

Hana scosse la testa e iniziò a versare qualche lacrima:sono stata a casa sua, ma non mi ha aperto! –cominciò a piangere più forte- vorrei tanto essergli vicino, fare qualcosa per lui, aiutarlo. Stare qui mi fa sentire così inutile. Chissà quanto starà soffrendo adesso.

Gin: e se sfondassimo la porta? Rischieremo di farlo arrabbiare e di fargli ripetere quello che stava per fare a Sasuke?

Hana si alzò dall’altalena e guardò dritto negli occhi Gin: no! Lui non lo rifarebbe! Ho visto come era pentito –abbassò la testa- e poi non è colpa sua! e stata quella stupida volpe che tiene dentro di se!

Sora: tu eri a conoscenza del bijuu?

Hana annuì: me l’ha rivelato lui, il giorno in cui ci siamo messi insieme. Aveva paura che anch’io lo rifiutassi e prima di dirmi che per lui andava bene stare con me, mi ha messo al corrente!

Gin: ha fatto la cosa migliore, però adesso come andrà a finire?

Sora: cosa vuoi dire?

Gin: bhe ora che sai di cosa è capace continuerai a stare con lui? E se la tua risposta è si, potrai continuare a vederlo o lo rinchiuderanno da qualche parte?

Hana: non so cosa gli faranno, ma qualsiasi cosa accada, non lo abbandonerò mai!

Sora sorrise: ben detto! in questo momento quel ragazzo ha bisogno di qualcuno che gli stia vicino! Io sono con te Hana!

Gin: anch’io! anche se un po’ mi spaventa! –alzò le spalle- Ma d’altronde cos’è che non mi spaventa in questo mondo?

Hana: grazie ragazze!

 

In albergo i ninja del villaggio della foglia erano riuniti tutti in una stanza per parlare, anche Iruka era con loro.

Rock lee: accidenti! Non avrei immaginato che si sarebbe arrivati a questo punto!

Chouji, che stranamente non si stava ingozzando, disse: cosa accadrà ora a Naruto Iruka-sensei!

Iruka scosse la testa: non lo so! È una decisione che aspetta all’hokage!

Shikamaru si alza di scatto in piedi: non avrete mica intenzione di chiuderlo in una qualche prigione e di abbandonarlo a se stesso vero?

Kiba intervenne: Shikamaru ha ragione! tutto quello che è successo è colpa di Kyuubi. Naruto non avrebbe mai fatto del male a una mosca!

Iruka: ragazzi, sono anch’io molto legato a Naruto, ma dovete rendervi conto che non tutte le colpe possono essere attribuite a Kyuubi. Se Naruto non le avesse dato il permesso, Sasuke non avrebbe corso il rischio di morire.

Neji: non possiamo saperlo Iruka-sensei! non sappiamo come la volpe agisca nella mente di Naruto!

Iruka: si, hai ragione Neji, per quanto io vorrei farlo, non possiamo nemmeno sorvolare su quello che successo!

Shino: io credo di si! –fece appoggiare sul suo dito un insetto che volava nella stanza- Naruto non ha bisogno di essere punito! La peggior punizione se la sta infliggendo da solo!

Ino: come lo sai? –mostrò l’insetto- lo hai fatto spiare? E sta bene?

Shino scosse la testa.

 

All’ospedale Sakura era seduta accanto a Sasuke e gli sbucciava una mela, ma i suoi pensieri erano rivolti a Naruto.

Sakura: “Naruto! mi sento responsabile per quello che è accaduto. Forse se mi fossi accorta prima che provavo qualcosa per te, non ti avrei detto quelle cose orribili. Tu non saresti andato via da Konoha e probabilmente adesso eravamo da qualche parte ad allenarci per i prossimi incontri. Vorrei tanto esserti vicino in questo momento” –smise di sbucciare la mela quando arrivò a metà-

Sasuke: stai pensando a lui vero?

Sakura senza alzare lo sguardo annuì

Sasuke: sai? ma non riesco ad avercela con lui! Infondo è solo colpa mia se Naruto ha agito in questo modo. Me la sono cercata e ora non posso accusarlo.

Sakura lo guardò sorpresa. Era Sasuke quello davanti a lui?

Sasuke sorrise: non ho battuto la testa! E solo che…ci ho riflettuto su! Non so cosa vuol dire avere dentro di se un demone, ma so cosa vuol dire odiare qualcuno. Io odio mio fratello e voglio vendicarmi. Naruto ha fatto lo stesso! Io ero l’oggetto del suo odio e mi si è scagliato contro. Se io fossi stato in lui e al mio posto ci fosse stato Itachi, avrei fatto esattamente la stessa cosa…con l’unica differenza che io non mi sarei fermato!

Sakura: Sasuke? Cosa pensi che accadrà ora?

Sasuke scosse la testa.

Tsunade e Kakashi si diressero all’appartamento di Naruto, volevano parlargli, ma quando bussarono non ricevettero risposta.

Tsunade: Naruto! sono io! per favore apri!

Niente.
 Kakashi a questo punto decise di usare la sua tecnica ninja per arrivare dall’altra parte della porta. Nella stanza di Naruto apparve un nuvola di fumo che avrebbe dovuto annunciare l’arrivo del maestro Kakashi, ma sembrò non sentirlo. Era ancora seduto sul letto, con le ginocchia strette al petto e la testa china. La luce, nonostante fosse ancora giorno, non era molta nella stanza, dovuto al fatto che la serranda della finestra era chiusa a metà. Kakashi aprì la porta per fare entrare Tsunade. Quest’ultima non parlò subito, ma resto ad osservare, con kakashi,il ragazzo in silenzio. Gli si spezzò il cuore a vedere Naruto in quelle condizioni. Decise di farsi avanti, ma si fermò quando senti una voce debole provenire dal genin.

Naruto: basta, smettila!

Kakashi continuava a guardarlo.

Naruto: non voglio farlo, sta zitta! Vattene! –bisbigliò-

Kakashi si avvicinò a Naruto e cercò di richiamare la sua attenzione, ma il ragazzo non gli rispondeva. Continuava a cercare di far tacere quel demone dentro di lui. Era come se tutto intorno a lui non esisteva. Kakashi gli prese le spalle e iniziò a scuoterlo leggermente come per svegliarlo.

Kakashi: Naruto! Naruto mi senti?

Naruto continuava a “dialogore” con la volpe.

Kakashi: Naruto, non devi ascoltarla! –nessuna reazione da parte del ragazzo- NARUTO! –lo scrollò nuovamente, più forte

Naruto alzò finalmente lo sguardo: Kakashi-sensei! se ne vada, non voglio farle del male!

Kakashi: non preoccuparti per me! Tu piuttosto! Non è da te restartene li a fare niente, reagisci!

Silenzio.

Kakashi: non puoi restare qui!

Naruto: si che posso! Se me ne sto qui rinchiuso non farò più male a nessuno.

Tsunade: ti ammalerai! Stai mangiando qualcosa almeno?

Naruto scosse la testa: non mi importa niente di quello che potrà accadermi! Se sparisco per sempre sarà meglio per tutti!

Kyuubi: “ tutti, tranne che per me! E guarda un po’ non mi farò uccidere da te, mi basta uno schiocco di dita e sei in mio possesso stupido moccioso”

Naruto urlò: TACI! RICORDA! SE SPARISCO IO, TU FARAI LA MIA STESSA FINE STA VOLTA NON RIUSCIRAI A OBBLIGARMI A FARE QUELLO CHE VUOI TU!

Kakashi lo afferrò violentemente per un braccio: ti rendi conto di quello che stai dicendo Naruto? pensi davvero che noi ti lasceremo morire, come se niente fosse?

Naruto cercò di liberarsi dalla presa: lasciami!

Kakashi con voce severa: NO! Ora tu ci stai a sentire!

Gli occhi di Naruto divennero rossi e il ragazzo spedì per terra il copia-ninja: andatevene!

Naruto/Kyuubi: ho finirò con voi quello che non ho terminato con Sasuke-disse con una voce spaventosa-

Kakashi si rialzò in piedi: Naruto non puoi farti dominare così da lei…

Tsunade intervenne fermando Kakashi: Kakashi! Non otterrai niente così! Lascia che ci pensi io!

Tsunade si avvicinò al ragazzo, il quale cercò di colpirla, ma la donna incassò i colpi, cercando di non darla vinta al ragazzo. Quando i colpi di Naruto si fecero più deboli, si sedette sul letto accanto a lui e lo strinse forte a se. Inizialmente Naruto cercò di liberarsi dalla presa.

Tsunade: calmati Naruto va tutto bene! –disse accarezzandogli i capelli-

Naruto smise di divincolarsi e i suoi occhi tornarono del suo colore naturale. Afferrò il vestito di Tsunade e cominciò a piangere tra le sue braccia. Era un pianto liberatorio, di sfogo e pianse tutte le lacrime che non aveva versato da bambino per dimostrarsi coraggioso. Ma ora non riusciva più a trattenersi. Voleva dare sfogo a tutta la sua sofferenza.
Tsunade e Naruto rimasero così a lungo, finche il suo pianto non si trasformò in singhiozzi. Kakashi era rimasto in disparte a guardare. Aveva paura anche di respirare, non voleva intromettersi. Probabilmente Naruto in quel momento aveva bisogno di una figura che gli stesse vicino, che lo rassicurasse, una figura che fin da piccolo gli era mancata. In quel momento Kakashi si sentiva frustrato. Lui avrebbe reagito diversamente col ragazzo, senza capire di cosa realmente aveva bisogno. Lui era un ninja e come tale si sarebbe comportato, cercando di far muovere il ragazzo a parole o con la forza. Invece Tsunade aveva subito intuito che Naruto voleva solo qualcuno a cui appoggiarsi.

Tsunade: Kakashi, se hai da fare vai pure, resto io con lui.

Kakashi annuì e se ne andò. Era inutile lì.

Tsunade rimaneva ferma nella sua posizione e continuava ad accarezzare la testa a Naruto. ormai era giunta la sera e la stanza era illuminata dai raggi della luna. Il ragazzo aveva smesso di piangere, ma non sembrava voler lasciarla andare Tsunade e d’altronde nemmeno lei lo voleva. Non aveva potuto aiutare il ragazzo in passato, ma ora lei ci sarebbe stata se avesse avuto bisogno di qualcuno.

Tsunade: ti sei calmato Naruto?-gli chiese dolcemente-

Naruto non rispose e Tsunade decise di non parlare finchè non fosse stato lui a voler interrompere quel silenzio. Dopo circa dieci minuti…

Naruto con una voce debole: perché? –tsunade rimase sorpresa- perché mi succede tutto questo? Perché non posso essere un ragazzo normale?

Tsunade: non sarai un ragazzo normale, ma puoi vivere come se lo fossi.

Naruto: e come se tutti mi odiano e se faccio del male alle persone che voglio bene? prima Sakura, poi Sasuke, Gaara e anche voi!

Tsunade: ci hai fatto stare molto in pensiero, questo è vero, ma i nostri sentimenti verso di te non potranno cambiare, mai!

Naruto alzò lo sguardo: possibile che non mi odiate per quello che ho fatto? sono stato debole, non vi ho ascoltato e ho lasciato Kyuubi agire liberamente.

Kyuubi: “ma certo che ti odiano, vuole solo ingannarti!”

Naruto strinse gli occhi e si allontanò da Tsunade, facendo intuire alla donna che c’era qualcosa che non andava.

Tsunade: ma no! Tutti noi siamo tremendamente preoccupati per te e non sai quanto ci ha fatto stare in ansia non sapere dove eri per tutto questo tempo!

Kyuubi: “sta mentendo”

Naruto continuava a stringere gli occhi e si portò le mani alla testa. Tsunade afferrò le mani del ragazzo e gliele strinse.

Tsunade determinata disse: Naruto, guardami negli occhi e concentrami su di me ok? Naruto?

Naruto alzò lo sguardo verso di lei.

Tsunade: qualsiasi cosa ti stia dicendo non devi crederle.

Naruto abbassò nuovamente lo sguardo.

Tsunade: cosa ti sta dicendo?

Naruto esitò un attimo: che tutto quello che mi dici è una menzogna!

Tsunade sospirò: Naruto come te lo devo dire che è la verità?-silenzio- d’accordo, mettiamola così! Secondo te è più probabile che dica la verità io o un demone che vuole liberarsi dalla sua prigionia con qualsiasi mezzo?

Naruto tornò a fissare Tsunade: lo so…lo so, che dici la verità. Ho sempre saputo che voi mi volevate bene, ma quella voce… continuava a ripetermi che non era vero, che ero solo al mondo. Me lo diceva in continuazione, di giorno, di notte…

Tsunade: e alla fine ti ha convinto che era così, vero? –Naruto annuì- tu non ascoltarla! Sei benissimo capace di farlo. Quante volte non hai dato retta a me o a Iruka o a KakashI? Fai la stessa cosa con lei!

Naturo sorrise anche se debolmente poi bisbigliando chiese: Sasuke?

Tsunade sorrise, sapeva che in fondo era preoccupato a morte per il suo compagno: sta bene! i danni da te provocatogli non sono così gravi come credi! È già arzillo come se non fosse successo niente!

Naruto sorpreso: ma come è possibile? Ero arrivato praticamente alla fine del funerale del deserto, dovrebbe avere praticamente tutte le ossa rotte!

Tsunade: io un idea ce l’avrei!

Naruto la guardò non capendo cosa volesse dire.

Tsunade: non ti viene in mente? In quel momento eri posseduto da Kyuubi, ma hai comunque lottato per impedire che venisse fatto male al tuo compagno di squadra. non ci sei riuscito mettendo a tacere la volpe, ma hai limitato i danni di parecchio.

Naruto era sorpreso, non si era accorto di aver lottato contro la volpe.

Tsunade: come vedi non sei così debole come credi! Devi solo voler essere te stesso e Kyuubi  non potrà avere il sopravvento su di te!

Kyuubi: “chiudi il becco stupida che non sei altro! Cosa ne vuoi sapere tu?”

Naruto: in questo momento ti sta insultando sai?

Tsunade fu un attimo sorpresa poi aggiunse: cosa ti avevo detto? –disse con tono di rimprovero-

Naruto: non è così facile! La sua voce continua a rimbombarmi nella testa e –abbassò la testa- non so se ci riuscirò!

Tsunade: ci riuscirai, abbi solo fiducia in te!

Detto questo Tsunade si alzò dal letto: Adesso ti lascio stare tranquillo!

Fece qualche passo, ma…

Naruto disse piano: nonna-Tsunade non andare! –Tsunade si girò a guardare il ragazzo, il quale aveva abbassare la testa per nascondere un po’ l’imbarazzo- ehm…lo so che non sono un bambino che ha bisogno di qualcuno che gli tenga la mano, ma ti prego…non andartene. Non voglio rimanere solo…di nuovo!

Tsunade sorrise dolcemente, in quel momento Naruto sembrava veramente un bambino, quel bambino che non era mai stato.

Tsunade: va bene! rimarrò volentieri. Ci sarò sempre per te Naruto! però promettimi che domani uscirai da qui e ti vedrai con i tuoi amici!

Naruto scosse la testa: no! Non ne ho il coraggio! Ti prego non chiedermelo! Io…

Tsunade: te lo chiedo eccome! Non potrai nasconderti per sempre! Devi rimediare ai tuoi sbagli, se no come puoi definirti un ninja. Un vero shinobi affronta le avversità che si trova davanti!

Naruto: ma non credo di essere pronto a sopportare i loro sguardi –chinò la testa- ho paura di quello che possano pensare di me-

Tsunade: andrà tutto bene! –si sedette nuovamente sul letto- ci sarò io con te, va bene?

Naruto annuì poi tornò a fissare il pavimento: nonna Tsunade! –la donna lo guardò- ti prego, non rinunciare a essere Hokage per colpa mia!

Tsunade venne presa alla sprovvista, non sapeva cosa rispondere.

Naruto tornò a guardarla: Iruka-sensei mi ha detto che volevi dare le dimissioni perché non eri riuscita ad aiutarmi, ma ora mi sei stata di grande aiuto, quindi non vedo il motivo per cui dovresti rinunciare!

Tsunasa abbassò la testa: Naruto io…

Naruto: un ninja affronta sempre le avversità che si trova davanti, me lo hai appena detto. Ti rimangi la parola? –disse serio-

Tsunade scosse la testa.

Naruto : allora promettimelo!

Tsunade stette in silenzio un attimo a pensare, poi riprese: d’accordo, te lo prometto!

Naruto le sorrise e Tsunade ricambiò.

Tsunade: ora però dormi, sarai stanco.

Naruto scosse la testa: non voglio dormire! Non voglio darle nuovamente la possibilità di soggiogarmi!

Tsunade: e allora cosa hai intenzione di fare? Non dormire mai più?

Naruto: se è necessario! Gaara ci riesce, posso farcela anch’io!

Tsunade sospirò: si, ma ti ritroverai due brutte occhiaie e farai scappare tutte le ragazze, compresa Hana!

Naruto la guardò spaventata.

Tsunade sorrise: prometto che se ti vedo agitarti, ti sveglio!

Naruto annuì e si stese sul letto e si addormentò velocemente. Quella notte realmente la volpe non disturbò i sogni del biondino, probabilmente sentendosi minacciata dalla presenza del 5° Hokage.

Ecco il 14° capitolo, che ne pensate? Sono due giorni che sto su questo capitolo ferma a pensare a come impostarlo. È stato più faticoso che descrivere le lotte, parte in cui non mi ero mai cimentata. Mah spero di aver combinato qualcosa di buono…a voi il giudizio….fatemi sapere!Ciaoooo! Risposta a Zelgadis91: Come detto nel primo capitolo naruto ha 12 anni, quindi la storia si ambienta nella prima stagione (anche se preferisco il Naruto della serie shippuunden XD, ma ritengo che il legame con i compagni sia troppo forte a questo punto e quindi un rancore crescente nei loro confronti mi sembrava una cosa abbastanza improbabile). volevo precisare che non tengo conto di molte cose che sn successe nell’anime, quindi se qualcuno dei personaggi ha qualche attacco che imparerà in futuro, non andare a rivederti l’intera serie solo per essere certo di nn esserti perso qualche passaggio…sn io che ho la mente un po’ bacata (e anke se su molte tecniche mi sn soffermata a lungo xke indecisa di usarle, alcune nn ho potuto evitarle per far accadere ciò che mi ero prefissata). Inoltre per i ninja della foglia c’è un mese di allenamento in cui non si sa cosa sia accaduto, chissà cosa possono aver combinato in quel periodo. È vero che Naruto sta diventando molto forte, ma questa potenza è bilanciata dalla sua momentanea debolezza di forza di volontà e facendogli utilizzare il funerale del deserto volevo creare un collegamento col vecchio Gaara. Cmq tu mi leggi un po’ troppo nel pensiero (cosi mi obblighi a dover inventarmi qualcos’altro) ma per fortuna non hai indovinato quello che voglio far accadere a Naruto…così posso ancora sorprenderti ihihih! Se no che gusto c’è? O.O…Naruto? morto? NOOOOOO! (Io che mi dispero) Naruto nn morireeeeee! …pero potrei anche pensarci ihihi! (COOOSA? Ma ti si è fuso il cervello??? Narutooooo!!! T_T ndHana) CIAOOO!

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Capitolo 15
*** Scuse e spiegazioni ***


Capitolo 15: Scuse e spiegazioni

 

La mattina seguente Naruto si svegliò abbastanza presto. Si sentiva un po’ confuso e inoltre aveva la testa che gli pesava. Tsunade che era stata al suo fianco tutta la notte, si era addormentata su una poltroncina vicino al letto del ragazzo. Il mattino era arrivato troppo in fretta e Naruto non si sentiva pronto per affrontare tutti o suoi compagni. Avrebbe voluto nuovamente scappare, ma aveva imparato che non serviva a niente. da quando era andato via da Konoha, le cose erano solo peggiorate. Il ragazzo rassegnato, si alzò e senza svegliare la donna e si recò in bagno. Passarono pochi minuti, che qualcuno apri la porta dell’appartamento e svegliò la donna.

…: buongiorno! Uhm? Scusa, non la volevo svegliare!

Tsu:salve Kakashi!- guardo verso il letto e lo trovò vuoto e agitandosi chiese- dov’è Naruto?

Si senti il rumore dell’acqua che scendeva dal rubinetto.

Kak: in bagno dire! –Tsunade si rilassò- nervosa?

Tsu: un po’! sono preoccupata per Naruto!

Kak:capisco! Ci troviamo un po’ tutti in quella situazione. –ci fu un attimo di silenzio- come è andata ieri sera?

Tsu: piuttosto bene! era spaventato, gli serviva qualcuno che lo confortasse e lo aiutasse ad avere più fiducia in se stesso. Però il bijuu non gli da  tregua. Lo assilla giorno e notte!

Kak: uh…non c’è un modo per farla stare buona?

Tsunade scosse la testa: se ci fosse avremo già fatto qualcosa in passato. Purtroppo solo lui calmarlo non dandogli retta.

In quel momento Naruto uscì dal bagno. Non disse nulla, ma restò a fissare i due. Sembrava quasi che la depressione della sera prima fosse tornata.

Kak: salve Naruto!

Naruto salutò facendo solamente un cenno con la testa, poi si diresse al tavolo, presente nella stanza. La casa non era grande, solo una stanza con un bagno, ma per un ragazzo andava benissimo. Naruto aveva appoggiato la testa sul tavolo.

Tsu: cos’hai?

Naruto: niente…solo un po’ di mal di testa!

Tsu: lo credo bene! è normale dopo uno sfogo come quello di ieri sera.

Kak: ho io il rimedio giusto! - provo a tirarlo su di morale, mettendogli davanti una busta-

Kak: ho preso qualche brioche per colazione! Ti assicuro che sono molto buone e inoltre riempiono di energia.

Naruto non disse niente e fu quindi Tsunade a parlare.

Tsunade sorrise: grazie kakashi! Ti fermi a far colazione con noi?

Kak: ho già mangiato, ma una brioche in più non mi farà del male! Però voglio quella al cioccolato!

Tsu: -.-“ a volte sei peggio di un bambino, fai scegliere prima Naruto almeno!

Naruto continuava a tenere la testa appoggiato al tavolo e  a mantenere il silenzio. Qualche minuto più tardi, quando Tsunade e Kakashi cominciarono a preoccuparsi, il biondino disse: sembra che…per attirare l’attenzione di qualcuno, bisogna arrivare ad uccidere…

Quella frase lasciò spiazzati i presenti. Naruto alzò lo sguardo e si accorse degli sguardi sorpresi dell’hokage e del maestro. Naruto abbassò la testa nuovamente: forse avrei dovuto evitare dire una cosa del genere.

Tsunade: eeeeeh…infondo è anche colpa nostra! –un attimo di pausa- ora facciamo colazione e…poi sai cosa dovrai fare?

Naruto la guardò con uno sguardo supplichevole.

Tsu: è innutile che mi guardi così, ne abbiamo parlato ieri!

Kakashi non capendo, chiese  di cosa stessero parlando. Dopo che Tsunade mise al corrente il ninja, tornò a rivolgersi al biondino.

Tsu: Naruto, so che tu continui a credere che adesso i tuoi compagni ti odino e ti temano, ma credimi non è così!

Kakashi intervenne: Tsunade ha ragione! quando sono tornato in albergo, non hanno fatto altro che chiedermi di te!

Naruto li guardava ancora un po’ scettico, ma alla fine si arrese: eeeeh d’accordo! Ma Sasuke sarà il primo.

Quando i tre arrivarono in ospedale, solo Naruto ottenne il permesso di recarsi nella stanza di Sasuke. Non era ancora l’orario di visita, ma Tsunade era riuscita a convincere l’infermiere di guardia a lasciarlo passare. Quando Naruto si ritrovò davanti alla porta del moro però, non ebbe il coraggio di bussare. Aveva paura. Come avrebbe reagito Sasuke alla sua presenza? Temeva di rincontrare quegli occhi pieni di odio nei suoi. Sasuke però si accorse che c’era qualcuno fuori dalla porta e diede l’ordine di entrare. Naruto a quel punto si vide costretto a varcare la soglia della sua stanza, ma continuò a tenere lo sguardo basso. Sasuke stava facendo delle flessioni per tenersi in allenamento, ma quando alzò lo sguardo, fu sorpreso di vedersi il biondino davanti.

Sasuke: N-Naruto? –sospirò- ero già pronto a sentire le lamentele dei medici di questo posto! Non si può nemmeno respirare qui dentro.

Naruto non disse niente e continuò a tenere la testa bassa. Era piuttosto teso e Sasuke se ne accorse.

Sasuke: hai intenzione di rimanere li fermo tutto il giorno? –disse con il suo solito tono serio- fa come vuoi!

Naruto finalmente trovò il coraggio di parlare e alzò lo sguardo per fissarlo negli occhi: mi dispiace!

Ci fu un silenzio interminabile. Naruto si aspettava di ricevere qualche insulto e di essere cacciato via in qualche modo. Infondo dopo aver quasi ucciso un suo compagno, gli si presentava davanti dicendogli solo mi dispiace. Se gli avesse inferto danni  più gravi, una semplice scusa non sarebbe bastata per rimediare.

Sasuke scosse la testa: perché dovrei accettare le tue scuse? –Naruto abbassò la testa, era logico che non lo perdonasse- …sono io che dovrei scusarmi con te!

Naruto alzò di scatto la testa e tornò a fissare il suo compagno: C-cosa?

Sasuke sospirò: è vero! Quello che è successo è anche colpa mia! Si vedeva che eri nervoso nell’ultimo periodo e io non ho fatto altro che gettare legna sul fuoco e… farti rivivere la tua vita in solitudine e stato per te l’apice della sopportazione.-pausa- Anch’io avrei reagito così! Anzi se vuoi saperlo, credo che, se nessuno fosse intervenuto, avrei finito di pronunciare la tecnica.

Naruto lo guardò ancora in credulo. Chi era il ragazzo davanti a se? Non era il solito Sasuke.

Naruto strinse i pugni: tu mi stai prendendo in giro! –Sasuke rimase sorpreso- tu non accetteresti mai un affronto simile come se niente fosse. Sei sempre stato un tipo vendicativo.

Sasuke gli diede le spalle: qualche volta bisogna anche ammettere i propri errori.

Naruto annuì: Ma in questa storia siamo entrambi colpevoli.  E non è da te rimanere li impassibile. A quest’ora me l’avresti fatta pagare. Possibile che tu non senta il minimo desiderio di colpirmi e di farmi provare quello che hai provato tu? –disse ad alta voce-

Naruto si ritrovò a terra con le braccia sullo stomaco a tossire. Sasuke l’aveva colpito con un forte pugno.

Sasuke: ora che ti ho colpito ti senti meglio? –lo fissò- Volevi che ti colpissi così ti saresti sentito meno in colpa, vero? sei sempre la solita testa quadra!

Naruto: ora ti riconosco couff!

Tsunade e Kakashi sentendo all’interno della stanza degli strani rumori entrarono e videro Naruto a terra. Kakashi non disse niente, si aspettava una lite fra i due.

Tsu: Naruto! - Tsunade cercò di avvicinarsi per controllare le condizioni del biondino. – Sasuke non dovevi farlo!

Naruto: NO! Nonna Tsunade è tutto apposto! Sono stato io a volerlo!

Tsunade e Kakashi rimasero sorpresi. Sasuke allungo la mano verso Naruto e lo aiutò ad alzarsi.

Sasuke: Comunque è vero, una parte di me voleva fartela pagare, ma non si risolve niente con la violenza. Se c’è qualcosa che ho imparato dall’incontro è questo.

Naruto sorrise: allora abbandonerai la tua sere di vendetta verso Itachi?

Sasuke: Mai! Lui non se la potrà cavare con un pugno nello stomaco! –si girò dall’altra parte-

Naruto con una smorfia di dolore: un pugno ben assestato però!

Sasuke sorrise: se dovevo colpirti, dovevo farlo bene, non credi?

Tsunade e Kakashi avevano rinunciato a capire i due ragazzi, ma finche non si uccidevano a vicenda, potevano lasciarli fare. Tsunade dopo aver fatto chiarire i due ragazzi, prese la parola.

Tsu: dunque ragazzi! Ho ottenuto il permesso per farvi ripetere l’incontro!

Sasuke: Io non parteciperò! È Naruto il vincitore, io sono stato sconfitto!

Naruto: No! io abbandono l’esame! Ho sconfitto Sasuke, ma non con le mie forze, ma con quelle di Kyuubi! Quindi non mi ritengo né vincitore, né all’altezza di diventare Chuunin.  È giusto che sia Sasuke a continuare!

Sasuke rimase sorpreso, ma cercò far cambiare idea al suo amico: Naruto! anche senza Kyuubi avresti vinto tu! È difficile per il mio orgoglio ammetterlo, ma mi hai battuto! Quindi è giusto che sia tu ad andare avanti!

Naruto scosse la testa: non voglio una vittoria per mano di quella volpe. Non posso  considerarmi un ninja se non sono in grado di proteggere le persone che amo. Non lo posso accettare! Quindi consideratemi fuori!

Tsu: sei sicuro Naruto?

Naruto annuì. L’hokage si girò poi verso Sasuke, il quale con un cenno della testa le fece capire che nemmeno lui sarebbe andato avanti.

Kakashi appoggiò la mano sulla spalla di Naruto: hai fatto una scelta che ti rende onore! - Naruto lo guardò e non disse niente. per lui era stata una decisione difficile, ma non poteva permettersi di andare avanti per mezzo di capacità non sue.

Naruto uscì dall’ospedale insieme a Kakashi, mentre Tsunade era rimasta a verificare le condizioni di Sasuke. Ormai il ragazzo stava bene e l’indomani avrebbe potuto lasciare l’ospedale.
Durante il tragitto Naruto si sentì chiamare. Si girò verso la direzione da cui proveniva la voce e vide Sakura che correva verso di lui.

Sakura: NARUTOOO! –gli saltò al collo e iniziò a piangere- dove sei stato fino adesso? Perché sei scomparso così! Mi hai fatto stare in pensiero!

Kak: non è scomparso, era semplicemente nel suo appartamento –Sakura lo guardo storto- chiedo scusa! ^^”

Naruto: ecco…io…dovevo starmene per conto mio! Avrei potuto fare del male a qualcuno! E…-abbassò la testa- due persone sono già sufficienti! Devo scusarmi anche con te Sakura per averti fatto del male quella volta nel bosco.

Sakura scosse la testa: è tutto dimenticato, non pensiamoci più!

Naruto era sorpreso, come facevano tutti a passare sopra alle sue azione come se niente fosse.

Naruto: non capisco! –Sakura lo guardò interrogativamente- perché tu, Sasuke, Kakashi e Tsunade non mi odiate? Come è possibile che…

…: perché mai dobbiamo odiare un compagno di squadra?

Naruto: Shikamaru! Ragazzi! – tutti i ninja della foglia erano li. Li guardò tutti negli occhi. Nessuno di loro lo disprezzava, ma erano tutti contendi di vederlo-

Kiba: vedo che per fortuna stai bene?

Hinata: e-ravamo c-osì in pensiero, Naruto-k-kun! –disse nervosamente-

Ino: lo credo bene! –disse fingendosi arrabbiata- ti sembra il modo di comportarsi? Scomparire senza dare più notizie di te?

Chouji mangiando un panino disse: Ino ti aveva già immaginato compiere qualche sciocchezza!

Naruto:- chinò la testa- in effetti un pensierino ce l’ho fatto!

Kakashi: chiamalo pensierino! Hai davvero pensato di toglierti la vita! Se non fossimo venuti io e Tsunade chissà ora dove saresti!

Tutti rimasero sconvolti.

Sakura: non ci credo! Non può essere vero, Naruto!

Naruto non disse niente, abbassò semplicemente la testa. Si vergognava da morire.

Neji arrabbiato: cosa pensavi di risolvere in quel modo?

Naruto: non avrei dato più fastidio a nessuno e non avrei più fatto del male ad anima viva.

Shikamaru: non avresti fatto del male a nessuno eh?

Ino: allora noi? Siamo nessuno per te?

Tenten: credi davvero che noi saremmo stai felici se te ne fossi andato?

Naruto: credevo che non ve ne sarebbe importato niente! kyuubi non ha fatto altro che ripetermi questo da quando me ne sono andato…e alla fin,e le ho creduto. Mi dispiace ragazzi!

Sakura: sei uno stupido – gli urlò- come hai potuto darle retta? come hai potuto credere che noi non tenessimo a te? Naruto se tu fossi morto io…io…. Se tu sparissi, non so cosa farei senza di te! Naruto io…io ti amo…-lo abbracciò- non potrei stare senza di te! Ti prego non pensare mai più a una cosa del genere.

Rock Lee pensò:” NOOOO! Sakura-chan! Sigh! Mi hai spezzato il cuore” T-T

Naruto non poteva credere alle sue orecchie. Gli avevano detto che Sakura era innamorata di lui, ma sentirselo dire dalla ragazza in questione,  gli aveva provocato tutt’altra reazione. Adesso come si sarebbe dovuto comportare? Infondo lui amava Hana. Voleva bene anche a Sakura, ma in quel momento capì di considerarla solo la sua più grande amica, ma niente di più. Naruto alzò los guardo e vide che a pochi metri dal gruppo c’era una persona che li osservava e che aveva sentito tutto.  Quella persona poco dopo andò via correndo.

Naruto si stacco dall’abbraccio di Sakura: Sakura…io, mi dispiace, ma…io amo Hana! Lo so che ho sempre detto che mi piacevi, ma mi sono reso conto che ti considero la mia migliore amica non di più e mi chiedo  se…potrai accettarlo!

Sakura abbassò la testa: si…lo so, ma volevo fartelo sapere! Comunque adesso che te l’ho detto, non cambierà niente tra di noi vero? io e te saremo sempre amici vero?

Naruto annuì: ora scusate, ma ho una cosa da fare!

Shikamaru: d’accordo, ma stasera vieni a cenare in albergo con noi? È da un sacco di tempo che tutto il gruppo non si raduna!

Naruto: ok,ma mancherà Sasuke! Portiamo da mangiare qui all’ospedale e mangiamo tutti insieme!

Sakura sorrise: si! la trovo una buona idea!

Naruto: allora a dopo ragazzi!

Naruto corse alla ricerca della persona che era corsa via, ma non sapeva dove cercarla. Ad un tratto…

…: Narutooo!

Naruto si girò: Iruka-sensei!

Iruka: Naruto! stai bene! che sollievo! Mi hai fatto stare in ansia!

Naruto si scusò e gli spiegò tutto quello che aveva passato, ma gli disse che ora si sentiva meglio, soprattutto perché tutti gli avevano dimostrato di tener veramente a lui.

Iruka: avresti dovuto saperlo anche prima, senza arrivare a questi livelli –disse con falso tono di rimprovero-

Naruto: si, inizialmente lo sapevo, poi quella certezza ha incominciato a vacillare! … è difficile credere che tutti ti amino, quando tutto attorno a te ti fa credere il contrario! Mi sentivo come se fossi dentro a un tunnel buio, con una luce in lontananza! Più cercavo di raggiungerla, più essa si allontanava e alla fine, mi sono arreso! Mi sono fatto soggiogare dalla volpe, le ho dato retta, ho creduto alle sue bugie e infine l’odio verso tutto mi ha fatto diventare cieco.

Iruka lo accarezzò sulla testa: l’importante è che tutto sia finito per il meglio! Ma promettimi che la prossima volta che ti ritroverai nuovamente in quel tunnel, verrai a parlarne con me! Farò di tutto pur di aiutarti ad uscire. D’accordo? Tutti abbiamo bisogno di un sostegno e non bisogna vergognarsi o sentirsi debole.

Naruto annuì: d’accordo! –Naruto cambiando argomento chiese al suo  maestro- Ehm Iruka-sensei per caso ha visto Hana?

Iruka ci rifletté un attimo :se ti riferisci alla tua ragazza, mi è sembrato di vederla nel giardinetto qui dietro!

Naruto lo ringraziò e dopo averlo salutato, raggiunse la ragazza. Hana era seduta al solito posto. Sulla sua altalena. Sua perché ogni volta che c’era qualcosa che non andava, era perennemente li. Quel luogo per lei era collegato alla sua infanzia e a bei momenti  e a ricordare quegli attimi, in cui era ancora una bambina, con l’unica preoccupazione di giocare, la aiutavano ad alleviare un po’ dalle sue sofferenze.

Naruto: Hana! –la chiamò-

Hana quando vide che era Naruto, si alzò di corsa e cercò nuovamente di scappare, ma il biondino l’afferrò per un polso prima che si allontanasse troppo.

Naruto:no, ti prego non scappare!

Hana si girò a guardarlo. Aveva le lacrime agli occhi.

Hana: Ero venuta a trovarti, ma non avendoti trovato in casa, sono venuta a cercarti e…

Naruto: …quando mi hai trovato,  mi hai vista abbracciato a Sakura. Ma ti posso garantire che non è quello che credi!

Hana continuando a piangere disse: come può non esserlo? Voi due eravate abbracciati e lei ti ha detto chiaro e tondo che ti ama!

Naruto:hai sentito anche me dire che l’amo?

Hana distogliendo lo guardo dal biondino: me ne sono andata prima di sentir…

Hana non potè finire la frase che Naruto la baciò. A parole probabilmente non sarebbe riuscita a convincerla che le apparenze l’avevano ingannata, ma sperava con quel gesto, di riuscire a  dimostrarle che amava solo lei.

Naruto: ora mi credi che non c’è niente fra me e Sakura, se non un legame di amicizia?

Hana: per lei c’è molto di più!

Naruto: si, ma non per me! Sei solo tu la ragazza che amo!

Hana sorrise e arrossì.

Hana: ehm…non ti ho chiesto come stai!

Naruto: sto bene, ma la prossima volta che qualcuno me lo chiede lo faccio fuori!

Hana sorrise: te l’hanno chiesto in cento vero? –Naruto annuì- erano tutti preoccupati!

In quel momento altre due ragazze arrivarono al giardinetto. Erano Gin e Sora.

Gin: ehi piccionicini! Siamo di troppo per caso?

I due arrossitono.

Sora: ciao Naruto! come stai?

Naruto alzò gli occhi al cielo, mentre Hana scoppiò a ridere, lasciando di stucco le sue amiche che non capivano il motivo del loro atteggiamento.
Ora che aveva chiarito, con i suoi compagni e con Hana, a Naruto non restava che mettere in chiaro le cose con Gaara.

 

 

 

Capitolo 15° finito! Ciò messo più tempo del previsto, ma ultimamente la mia ispirazione è andata un po’ in letargo. Grazie a tutti coloro che hanno la pazienza di leggere le creazioni della mia mente malata e grazie a: NaSachan; Capitatapercaso; numb91; Zelgadis91; Shioli; YUKO CHAN; HinaNaru; crhystal; alletta; sousuke sagara;lamagica; di aver recensito, chi sempre e chi nel corso della storia, dandomi fiducia in me stessa e anche ottimi consigli per rendere migliore la storia! mi avete incoraggiata a non arrendermi alle prime difficoltà! Grazie grazie grazie! AH e ovviamente anche sta volta fatemi sapere cosa ne pensate! alla prossima CIAUUUUUUUU ^^

 

 

 

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Capitolo 16
*** Una nuova minaccia incombe ***


Capitolo 16: Una nuova minaccia incombe

 

La serata con i propri compagni passò tranquillamente per Naruto. Il ragazzo sembrava esser tornato quello di sempre, vivace e pasticcione. Tutti quanti ridevano e scherzavano, compreso lui. Ma non mancavano i momenti in cui il biondino, si fermava a pensare a come fosse possibile, che i suoi compagni gli avessero perdonato tutto. Infatti era stato enormemente sgarbato con loro e essi non sembravano volerglielo rinfacciare in qualche modo. Volevano tornare a essere un gruppo unito, come prima che iniziasse tutto.  Questa era l’amicizia. Aiutarsi l’un l’altro, senza chiedere niente in cambio;  perdonare gli errori commessi; bisticciare qualche volta, ma senza darci troppo peso. Quante volte in passato aveva litigato con Sasuke per il suo modo freddo di trattare Sakura o a causa della sua presunzione. Una piccola lite, due pugni qua e là e poi tutto tornava normale. Niente rancore e di nuovo pronti ad aiutarsi nei momenti di pericolo durante le missioni.
A volte infatti si domandava da dove uscisse tutto quell’odio nei confronti del suo compagno di squadra. Sapeva che era colpa della volpe, ma non poteva credere che kyuubi fosse in grado di creare un sentimento simile dal nulla. Qualcosa esisteva già infondo al suo cuore, ma non se n’era mai reso conto.
i suoi compagni, un po’ come se intuissero i pensieri del ragazzo, lo richiamavano all’attenzione cercando di coinvolgerlo nei loro giochi e conversazioni.
Hana non era presente. Naruto l’aveva invitata, ma la ragazza rifiutò di aggregarsi a loro. Era giusto che il ragazzo trascorresse del tempo con i suoi compagni senza la propria ragazza tra i piedi. Era una rimpatriata dei ninja del villaggio della foglia e lei non voleva essere la “terza” incomodo.

La stessa sera a casa di Sora si stava tenendo un pigiama party. Le ragazze avevano pensato di organizzarlo in quella serata, senza un minimo di preavviso, sperando di tirare su di morale Hana, la quale da un po’ di tempo era sempre giù di morale. Prima era preoccupata per Naruto, ma ora che tutto era risolto, cosa c’era che non andava?  Hana adorava i pigiama party. Era un momento dedicato solo a loro. un momento per stare sola con le sue due migliori amiche, senza essere sporche di fango o emanare cattivi odori a causa dell’allenamento. Proprio per questo a Gin e Sora venne in mente di tenere una festicciola, speravano in questo modo di vedere nuovamente sorridere la loro amica.

Gin non potendo più vedere il broncio sul viso di Hana decise di chiederle direttamente cosa non andava. Erano amiche, si sarebbe confidata si certo: Ehi Hana! Ci dici cosa non va? È da un po’ che sei sempre mogia, mogia!

Sora: ormai hai chiarito le cose con Naruto, o sbaglio?

Hana scosse la testa: no, no! fra di noi è tutto a posto!

Sora: ha ancora problemi con i suoi compagni e la cosa ti preoccupa?

Gin: ma no! anche con loro le cose sono sistemate! Infatti adesso è con loro no?

Hana abbassò la testa: è questo il punto! Sia chiaro, sono contenta che abbia fatto pace con i suoi amici di Konoha, ma ora cosa lo trattiene più qui?

Gin: ho capito!...no…qualcuno mi spieghi per favore!

Sora sospirò e non la calcolò nemmeno, ma tornò a rivolgersi alla ragazza dai capelli castani che stava stringendo a se un cuscino rosa a forma di gatto: hai paura che ora Naruto torni al suo villaggio?

Hana strinse ancora di più il cuscino a se e annuì: non voglio che se ne vada!

Gin: ma scusa, non puoi dirglielo chiaro e tondo? Vedrai che resterà!

Hana scosse la testa: se rimarrà deve essere una decisione esclusivamente sua. non voglio costringerlo!

Gin: ma perché no? lui ti ama giusto? E tu ami lui, qual è il problema?

Hana: proprio per questo! Se io lo amo davvero, non posso costringerlo a fare quello che voglio io, sarei solo un’egoista. Dovrò accettare la sua decisione, qualunque essa sia!

Sora: ma tu saprai sopportare una relazione a distanza?

Hana: non lo so! L’unica è vedere come andranno le cose!

 

Intanto a Konoha qualcosa di strano stava accadendo.  Qualcuno era riuscito ad entrare nel villaggio dall’ingresso principale, senza incontrare la resistenza dei ninja che stavano di guardia. Infatti c’era voluto poco per farli tacere, anche se non troppo perché uno di loro diede l’allarme. I due individui però non  si fermavano di fronte a nulla. Non avevano intenzione di eliminare nessuno, se non fosse stato necessario, ma avrebbero potuto benissimo cambiare idea, se non gli fosse stata consegnata la cosa che cercavano. Shizune era rimasta sola a guardia del villaggio e dopo aver visto che i vari  tentativi dei ninja, che si trovavano Konoha, erano stati inutili, decise di mandare un biglietto al villaggio della sabbia in cerca di aiuto da parte dei diversi jounin del villaggio che al momento si trovavano li.

La mattina seguente Naruto decise di andare a parlare con Gaara. Si diresse al solito campo in cui si allenavano, ma non era presente anima viva. Decise così di andare direttamente a casa sua, dove Kankuro e Temari furono felici di rivederlo. Dopo aver chiarito anche con loro, il ragazzo domandò di Gaara, ma i fratelli non sapevano dove esso era andato a cacciarsi. Naruto si stava quasi per arrendersi, ma improvvisamente si ricordò del luogo in cui Gaara amava recarsi per ammirare, dall’alto, la vastità del deserto. infatti fu li che lo trovò. Gaara si era accorto della presenza di Naruto anche senza essersi voltato. Ma non disse niente. Rimase fermo nella sua posizione con le braccia conserte. Il suo sguardo era gelido, come quello di un tempo. Il ninja della foglia affiancandosi a lui se ne accorse e fu intimorito da questo. Fra tutti forse era Gaara l’unico che lo detestava. Ma non gli dava tutti i torti. Infondo lo aveva deluso, ma vedendo la reazione degli altri, in cuor suo sperava che anche Gaara lo perdonasse.

Naruto: salve Gaara! –silenzio – posso parlarti? -silenzio- io…mi dispiace!

Il ragazzo continuò a non muovere un muscolo. Continuò a guardare dritto davanti a se. Sembrava proprio che non volesse più saperne di lui. O forse voleva semplicemente punirlo. Avrebbe scoperto presto il perché di questo suo atteggiamento.

Naruto: Gaara so di essermi comportato da stupido e so di non meritarmi il tuo perdono, ma ti prego di qualcosa!

Finalmente Gaara si decise a parlare, ma continuò a non guardare il ragazzo: a cosa servirebbe? Non mi daresti ascolto!

Naruto abbassò la testa: lo so! Sono stato un idiota. Non volevo ammettere di aver bisogno di aiuto! Pensavo di avere tutto sotto controllo e di riuscire a cavarmela da solo!

Gaara: hai ottenuto proprio un buon risultato! –gli disse con un tono distaccato-

Naruto: so di averti deluso e che ce l’hai con me. Non chiederò il tuo perdono, so di non meritarmelo. Volevo solo dirti che mi dispiace.

Gaara si voltò a guardare il ninja biondo: non ce l’ho con te Naruto! –Naruto rimase sorpreso- ce l’ho con me stesso!

Naruto non capiva: c-come?

Gaara: in passato mi sei stato di grande aiuto. Volevo ricambiare il favore, starti vicino e aiutarti in questo momento buio per te… ma ho fallito! Non so come potrò guardarti in faccia da oggi in poi–abbassò la testa- se fossi stato più determinato forse, sarei riuscito a darti quello di cui avevi bisogno, conforto, sicurezza e magari avrei potuto evitare che tu…

Naruto non lo lasciò finire e con tono di rimprovero gli disse: non dire stupidaggini! Tu hai cercato di avvisarmi e di aiutarmi, ma non ti ho dato retta. Non volevo essere aiutato. –si addolcisce-  Gaara la colpa non è tua! Io non ti ritengo minimamente responsabile per ciò che è avvenuto e non voglio assolutamente che tu ti consideri tale. Sono solo io ad aver colpa in questa faccenda! Hai capito? E voglio che tu mi risponda guardandomi negli occhi!

Gaara lo guardò e annuì: avrei voluto fare di più comunque! Sapevo esattamente cosa stavi provando. Riconoscevo in ogni tuo sguardo, il dolore che stavi provando. Era lo stesso che ho provato io…speravo di riuscire a evitarti tanta sofferenza.

Naruto sospirò: dobbiamo accettare che è questo il destino di un Jinchuuriki!

Gaara guardandolo gli chiese: tu hai accettato il tuo destino?

Naruto: no! come dico sempre il destino si può cambiare, è nelle nostre mani!

Gaara accennò a un sorrise: ora lo penso anch’io!

I due ragazzi sorrisero e si strinsero la mano. Erano riusciti a chiarirsi tra di loro e ora Gaara sapeva che non doveva avercela con se stesso. Quando ci sono di mezzo i bijuu, è difficile prevedere cosa accadrà. Ad un tratto il rosso vide in cielo, qualcosa che si avvicinava al villaggio. Riconobbe subito l’uccello proveniente da Konoha e, avendo un spiacevole presentimento, avverti Naruto. Quest’ultimo  appresa la notizia, diede l’allarme all’hokage e insieme ad essa e al maestro Kakashi, si diressero dal kazegake.

Tsunade aprì la porta dell’ufficio del Kazegake, il quale accolse i tre dicendo loro che li stava mandando a chiamare.

Kaze: legga qua hokage- gli porse il biglietto!

Tsunade riconobbe la scrittura di Shizune e lo lesse attentamente: accidenti questa non ci voleva!

Naruto: nonna-Tsunade cosa sta succedendo?

Tsunade seria rispose: il nostro villaggio è sotto attacco. Kakashi, raduna tutti i ninja compresi i genin. Si ritorna a Konoha.

Kakashi: subito!- sparì in una nuvola di fumo.

Naruto: chi ha attaccato il villaggio? e cosa vogliono?

Tsunade: sono alcuni membri dell’akatsuki, dicono che distruggeranno konoha se non gli consegnamo…-si fermò di colpo quando si accorse di aver parlato troppo. Stava rileggendo la lettera e si era dimenticata di avere accanto Naruto.

Naruto: vogliono me! Vero?

Tsunade non rispose e abbassò la testa. Naruto anche se non ricevette risposta, sapeva che era così. Si ricordava ancora il primo incontro con Itachi e Kisame. Avevano detto chiaro e tondo che il loro scopo era catturare Kyuubi e successivamente anche tutti gli altri bijuu.

Naruto: verrò anch’io! –disse determinato-

Tsunade: no! tu resti qui al sicuro! Sai bene che vogliono te, perché consegnarti in piatto d’argento?

Naruto: perché se vedono che io non ci sono, faranno fuori l’intero villaggio e questo non posso permetterlo! Ho già creato abbastanza guai, non voglio crearne ancora. –Tsunade lo guardò, aveva uno sguardo triste in volto- non posso starmene qui al sicuro, mentre voi rischiate la vita per me. E poi oltre a me cercheranno anche Gaara. Rimanendo qui, rimanderei solo la mia cattura, non credi?

Tsunade annuì: ma Naturo io non voglio che tu metta a repentaglio la tua vita.  Potrebbero ucciderti!

Naruto sicuro di se disse: non lo faranno! Se gli serve kyuubi, non possono uccidermi e poi mica mi faccio catturare così facilmente.

Passarono diversi minuti, poi Kakashi riapparve e avvertì l’hokage che erano tutti pronti per partire. Tsunade e Naruto raggiunsero gli altri e dopo aver detto loro che avrebbero dovuto affrontare il viaggio di ritorno, anziché in tre, in due giorni, partirono immediatamente. Naruto non ebbe nemmeno il tempo di dare spiegazioni suoi amici della sabbia.

I ninja viaggiarono senza sosta. Solo quando ormai erano quasi arrivati a Konoha, decisero di fare un po’ di pausa. Una volta arrivati al villaggio avrebbero dovuto combattere subito e non ci sarebbe stato tempo per riposare. Dovevano farlo prima.

Finalmente arrivarono a Konoha. Le strade erano deserte e c’erano anche parecchi danni inflitte alle abitazioni che sorgevano intorno al palazzo dell’hokage. Tutti si domandavano dove fossero finiti tutti. Subito pensarono che tutti gli abitanti erano stati fatti evacuare, ma la cosa risultava un po’ difficile, vista la situazione. I nemici arrivarono improvvisamente e tutti i ninja presenti a Konoha erano andati all’attacco. Nessuno aveva avuto il tempo di guidare gli abitanti al sicuro.

I ninja si diressero al palazzo dell’hokage. Tsunade diede loro l’ordine di rimanere fuori, mentre lei, Naruto, Kakashi e Iruka sarebbero andati nell’ufficio dell’hokage. Aveva la netta sensazione che l’akatsuki fosse li. infatti una volta entrati nella stanza, trovarono Shizune legata a una sedia con Kisame che le puntava al collo la sua arma, ma non solo lui era presente nella stanza…

Itachi: bene, finalmente siete arrivati! –guardò il jinchuuriki- Salve Naruto! è da un po’ che non ci vediamo!

 

 

Anche il 16 capitolo è andato! Volevo avvertirvi che non conosco molto l’akatsuki e quindi i personaggi potrebbero risultare differenti dall’anime e manga, ma cercherò più informazioni possibili per potermi attenere il più possibile ai personaggi, anche se qualche modifica probabilmente ci sarà…come sempre ;-P. come sempre grazie a tutti coloro che recensiscono e che mi seguono…vi adorooooo!!! Ciao a presto e …recensiteeeee!!!

PGV 2: sn contenta che la storia ti piaccia! spero con questo capitolo di aver risposto alla tua domanda!

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Capitolo 17
*** Nemici imbattibili ***


Capitolo 17: Nemici imbattibili

 

Itachi: bene, finalmente siete arrivati! –guardò il jinchuuriki- Salve Naruto! è da un po’ che non ci vediamo!

Naruto lo guardò storto stringendo i pugni: Itachi! Di nuovo tu!  Lascia immediatamente andare Shizune!

Itachi: d’accordo, ma solo se verrai con noi! –disse come se fosse la cosa più naturale del mondo-

Shizune: NO, NARUTO! NON PENSARE A ME, METTITI IN SALVO!

Kisame -premette ancora di più la sua arma al collo della donna, facendole anche male-ti conviene tacere, se non vuoi morire prima del tempo.

Tsunade cercando di mantenere la calma: cerchiamo di ragionare!

Kisame: ragionare su cosa? sapete qual è il nostro obbiettivo e lo otterremo!

Iruka intervenne: scordatevelo, non vi daremo mai il ragazzo! Dovete prima passare sui nostri corpi!

Itachi mantenendo il suo sguardo serio e il suo atteggiamento freddo disse: per noi non c’è nessun problema.

Naruto: no!

Kakashi: Naruto! –lo guardò sorpreso- cosa hai intenzione di fare?

Naruto sorvolò sulla domanda fattagli da Kakashi e si rivolse a Itachi: verrò con voi, ma solo se riuscirete a sconfiggermi!

Kisame scoppiò a ridere: e speri di avere qualche speranza con noi? Pivello!

Itachi: d’accordo! Accetto! –disse senza pensarci un attimo-

Naruto: prima lascia andare Shizune!

Itachi fece un cenno a Kisame per ordinargli di lasciare la donna, la quale una volta libera corse verso gli altri. Tsunade si preoccupò subito delle sue condizioni.

Shizune: sto bene,  signorina Tsunade, ma ora non è di me che si deve preoccupare!

Iruka: Naruto per favore non lo fare! Non puoi sconfiggerli!

Naruto: so bene di non essere alla loro altezza, ma non posso permettere che vi facciano del male per colpa mia…devo pur fare qualcosa!

Kakashi intervenne cercando di far cambiare idea al suo allievo: li affronteremo tutti insieme, abbiamo più speranze! Ricordati che Itachi mi ha messo fuori combattimento per interi giorni col suo sharingan!

Naruto strinse i pugni: so benissimo a cosa vado incontro, ma ormai non posso tirarmi indietro. Non potrei più considerarmi un ninja altrimenti!

Itachi: allora? Avete finito di chiacchierare? Io sono pronto Naruto, quando vuoi! –si girò verso il compagno- Kisame tu occupati di loro, cerca di fare in modo che non mi mettano i bastoni tra le ruote.

Kisame: con immenso piacere ah ah ah!

Naruto: bene fatti sotto! –si mise in posizione di attaccò-

Intanto i ninja che erano rimasti fuori ad aspettare gli ordini dell’hokage, si domandarono cosa stesse succedendo all’interno della costruzione. Ma non ebbero tempo di preoccuparsi a lungo, perché una nuova minaccia si presentò loro. Un uccello gigante sorvolava i cieli di Konoha. Era strano, tutto bianco e senza una reale espressione. Sembrava quasi un peluche, un peluche che in groppa portava qualcosa…o qualcuno. Da quello stesso animale caddero altri piccoli esserini che caddero vicino ai genin e jounin della foglia, i quali si trovavano impreparati a una cosa del genere. Non capivano cosa stesse succedendo, finchè…BOOOM…quei esserini tanto simili a piccoli insetti bianchi esplosero. Non erano esplosioni molto forti, infatti i  ninja vennero semplicemente sbalzati via, senza provocare loro seri danni. Infatti la persona responsabile di quegli attacchi voleva solo divertirsi un po’. I ninja della foglia si alzarono immediatamente, capendo che era una minaccia per loro e per il villaggio e si prepararono al loro attacco.

Asuma chiese alla persona sopra l’uccello: chi cavolo sei? E cosa vuoi?

…: il mio nome è Deidara! Dovreste sapere bene cosa voglio…il jinchuuriki, ma dato che se ne stanno occupando i miei colleghi, direi che posso giocare un po’ con voi!

Kurenai: anche lui appartiene all’organizzazione dell’akatsuki. Ragazzi state molto attenti!

Shikamaru: a quanto pare hanno organizzato proprio un bell’attacco al villaggio!

Kiba: già! Ed è nostro dovere fermarli! Giusto Akamaru? –il cane rispose con un abbaio- bene prepariamoci! Moltiplicazione selvatica!

Detto questo, Akamaru prese le sembianze di Kiba e insieme si lanciarono all’attacco verso l’uccello e Deidara che si erano, nel frattempo, posati a terra.  Entrambi cominciarono a roteare intorno a loro stessi ed eseguirono la tecnica delle zanne perforanti. Un’ottima tecnica se l’avversario fosse stato fermo, invece di prendere il volo. Infatti sia Kiba che Akamaru mancarono il bersaglio, ma quel che peggio e che Deidara non si era disturbato semplicemente a riprendere il volo, ma lasciò dietro la schiena di entrambi gli avversari dei ragalini, i quali ancor prima che i due potessero accorgersene, esplosero, mettendo subito ko i due.

Hinata: oh no, Kiba-kun! Akamaru!

Ino: accidenti! È molto più forte di quello che sembra!

Intanto Deidara dalla sua postazione in cielo aveva preso dell’argilla nelle mani e con le bocche che aveva su di esse, la modellò e infine creò nuove armi per sistemare i suoi avversari.

Rock Lee: attenzione, sta lanciando altri di quei così!

Vicino a Shino ne arrivò uno: m-ma sembrano dei r-ragni!

Deidara: non sono semplici ragni, quella è arte ragazzo mio! E si da il caso che l’arte è un’esplosione!

Terminata la frase i vari “insettini” esplosero, ma sta volta crearono qualche ferito. Sembrava proprio che ora Deidara cominciava a fare sul serio.

Hinata: Byakugan! –la ragazza utilizzò la sua tecnica innata e notò qualcosa di strano- Ragazzi! Quell’essere ha in se pochissimo chakra, non si spiega come possa essere così forte!

Kurenai: potrebbe essere una copia! –disse guardandosi intorno nella speranza di trovare qualche traccia del vero avversario-

Shikamaru: d’accordo, lo scopriremo subito! Controllo dell’ombra!

Deidara si trovava lontano dalla portata degli attacchi  dei vari ninja, trovandosi in cielo sulle loro teste, ma non aveva calcolato la sua ombra, la quale essendo molto vicina a loro, diede la possibilità a Shikamaru di intrappolarlo.

Deidara: c-cosa succede? –chiese sorpreso-

Una volta bloccato, l’uccello non potendo più sbattere le ali, precipitò verso il suolo e con lui anche il suo creatore. Tenten decise di intervenire immediatamente, non dando la possibilità al nemico di scappare. Tirò fuori uno dei suoi rotoli e estraendo da esso numerosi kunai e shuriken, li lanciò verso Deidara colpendolo in pieno. Ci fu un fumo denso, il quale una volta scomparso, mostrò ai ragazzi e ai loro maestri, chi era realmente Deidara. Semplice argilla.

Asuma: si avvicinò! Argilla?  Ragazzi state attenti, il vero Deidara deve trovarsi qui nei paraggi!

Deidara uscì allo scoperto, sta volta con i piedi per terra: i miei complimenti! Non siete così disastrosi come pensavo, ma due vostri compagni li ho già fatti fuori, come se niente fossero! Anche se probabilmente tutto il divertimento se lo stanno prendendo i miei colleghi… vedrò di accontentarmi!

Chouji alzando lo sguardo verso la finestra dell’ufficio dell’Hokage disse: non sarebbe meglio andare a controllare come stanno?

Rock Lee: momentaneamente non sembra che stia accadendo qualcosa all’interno del palazzo, si sentirebbe qualcosa credo.

Appena terminò la frase si senti un rumore di vetri che andavano in frantumi. Tutti i ninja, compreso Deidara, alzarono lo sguardo e videro Naruto. Era stato sbalzato fuori dalla finestra da Itachi, il quale approfittò del suo momentaneo di stato confusionale, per colpirlo con un pugno allo stomaco e farlo precipitare a terra. Cadde da un bella altezza, ma nonostante tutto, il ninja biondo riuscì a rimettersi in piedi, anche se non esattamente in posizione eretta, dato il colpo preso alla schiena.

Sasuke e Sakura: NARUTOOO!

I suoi due compagni di squadra cercarono di raggiungerlo per aiutarlo, ma davanti a loro apparve Kisame, il quale per impedir loro di avvicinarsi, provò a colpirli con la sua arma. Sasuke prevedendo il pericolo in tempo, grazie al suo sharingan, si buttò su Sakura  evitando che venisse colpita e ferita a morte.

Sakura: grazie Sasuke!

Sasuke: stai attenta, con questi tipi non c’è da scherzare!

Kakashi, dopo essere saltato giù dalla finestra, si avvicinò a loro: state bene ragazzi?

Sasuke continuava a guardare suo fratello con il più totale disprezzo. Aveva solo una cosa in mente, fargliela pagare, ma prima di potersi avvicinare a lui, doveva togliere di mezzo Kisame.  Quest’ultimo iniziò la lotta con la sua tecnica dell’onda esplosiva. Fece uscire una grossa quantità dalla bocca che allagò le strade di Konoha per qualche metro.

Ino: acqua? Ah ci mancava solo questo! Non bastano tre pazzi furiosi?

Neji: quell’acqua gli servirà a qualcosa! Non avrebbe senso se no allagare le strade!

Shikamaru: accidenti per colpa di quest’acqua non si riescono più a vedere le ombre!

Rock Lee: inoltre c’è anche il riflesso del sole che ci impedisce di vedere decentemente!

Sakura: qui si mette male!

Kakashi vedendo i ragazzi un po’ scoraggiati intervenne: non arrendetevi ragazzi! Qui c’è in ballo il futuro di Konoha! Dimostrate il vostro valore!

Kisame si stancò di sentir i suoi avversari blaterare e decise di cominciare a fare sul serio. Attingendo all’acqua sotto i suoi piedi creò altre due copie di se stesso, in modo da tenere meglio occupati tutti i ninja presenti. Anche se la maggior parte dei ninja erano solo dei genin, era meglio non correre rischi. Dovevano catturare il jinchuuriki a tutti i costi. Il gruppo della foglia si era diviso in due gruppi. Il primo formato da Shikamaru, Ino, Hinata, Shino, Tenten, Asuma e Kurenai decisero di affrontare Deidara. Il secondo composto da Kakashi, Sakura, Sasuke, Rock Lee, Neji, Chouji, Iruka e Gai si sarebbe occupato di Kisame. Ma entrambi gli avversari erano molto potenti e subito tutti i ninja si trovarono in difficoltà, soprattutto coloro che si scontravano con Kisame, avendo da tenere a bada anche le due copie di quell’essere.

Deidara aveva nuovamente ricreato un uccello di argilla e dopo avergli dato vita, riprese a volare nei cieli su di esso, in modo tale che i suoi avversari potessero poco contro di lui. Più volte il membro dell’akatsuki biondo lanciò loro contro altre bombe, ma grazie alle armi caricate di chakra di Asuma, queste esplosero a metà aria, limitando i danni alle sole costruzioni dei dintorni. Ino provò ad usare la sua tecnica del capovolgimento spirituale, ma non riuscì mai a portarla a termine, essendo il suo bersaglio in movimento. Tenten contrastava le bombe lanciate dall’avversario, nello stesso modo di Asuma ed avendo una mira perfetta, non mancava mai il bersaglio. Shino fece intervenire i suoi insetti. Fu l’unico che riuscì a metterlo in serie difficoltà. Quegli insetti erano molto fastidiosi e inoltre Deidara non riusciva a toglierseli di dosso. Scocciato dalla situazione decise di compiere il suo ultimo attacco. Creo un fantoccio di argilla piuttosto grosso e lo caricò di una grossa quantità di energia in modo tale che la potenza dell’esplosione fosse di livello C2.

Shikamaru: e quello cosa sarebbe?

Asuma: probabilmente si tratta di un’altra bomba! E ho il presentimento che questa sia più forte delle altre!
Ino: certo che manca proprio di originalità! Non sa fare altro che creare bombe?

Shino: sta arrivando!

Nonostante gli sforzi dei ninja di contrastare questa nuova minaccia, essi non poterono nulla contro la potenza dell’esplosione. Tutti i ninja rimasero a terra, compresa Shizune che era impegnata a curare Kiba, il quale non aveva ancora ripreso i sensi. Anche parecchie abitazioni avevano subito dei danni e questo valeva anche per il palazzo dell’Hokage. Tsunade intervenne subito per portare soccorso ai feriti, ma sapeva che anche se si fossero rimessi in sesto, avrebbero avuto poche possibilità contro di loro.  Intanto anche il secondo gruppo era in difficoltà. Rock Lee e Gai continuavano a colpire i cloni di acqua di Kisame con le arti marziali, ma una volta colpiti, anche se venivano disintegrate, essendo composte d’acqua, si ricomponevano subito. C’era anche il fatto che Kisame era immune allo sharingan. Essendo il compagno di Itachi, aveva ormai imparato a evitare i suoi effetti, quindi sia lo sharingan di Sasuke, sia quello di Kakashi erano inutili.  Sasuke provò a usare il chidori verso l’avversario. Una tecnica che usa l’elettricità era ottima per contrastare un nemico che usufruiva dell’acqua nei suoi scontri, ma venne prontamente fermato da Kakashi, il quale gli spiegò che essendo anche loro immersi nell’acqua avrebbero risentito del colpo. Il fuoco era fuori discussione contro quell’elemento. Kisame vedendo le loro esitazione approfitto del momento per colpire  gli avversari con i suoi proiettili d’acqua. Sakura non fece in tempo a schivare il colpo e venne colpita e sbattuta a terra, Sasuke e Kakashi evitarono il colpo abbastanza facilmente come anche Iruka, Gai e Rock Lee, mentre Neji utilizzò la rotazione suprema per proteggersi dai colpi. Kakashi provò a colpirlo con alcune delle sue tecniche d’acqua come l’esplosione acquatica, una tecnica copiata durante la sua lotta contro Zabusa, la quale non ebbe molto effetto non essendoci poi così tanta acqua da cui attingere. Utilizzò anche la tecnica del drago acquatico. Anch’essa non era molto potente avendo bisogno di caricarsi di grandi quantità di acqua, ma quest’ultima prendendo la forma di un drago dietro le spalle del nemico, riuscì comunque a coglierlo di sorpresa e a colpirlo. Ma ci voleva ben altro per riuscire a fermarlo. Kisame nonostante non abbia subito chissà quali danni, optò per una delle sue tecniche che lasciava morire lentamente i suoi avversari: La tecnica della prigionia acquatica ed i ninja avendo i piedi immersi nell’acqua, non poterono evitare di essere intrappolate in della bolle di acqua e soffocare lentamente.

Mentre i ninja della foglia si stavano battendo contro i due membri dell’akatsuki, Naruto se la doveva vedere con Itachi. Purtroppo per lui, l’Uchiha era forte come l’ultima volta che lo aveva affrontato, se non di più, e il ragazzo si trovava in seria difficoltà, anche a causa della botta presa precedentemente. Naruto sapeva che non doveva assolutamente guardare l’avversario negli  occhi, a causa dello sharingan, ma questo rendeva le cose più complicate. Decise di ricorrere a una delle sue solite tecniche: la moltiplicazione del corpo. Itachi si ritròvo circondato da una decina di Naruto, ma riuscì a farli fuori facilmente, ma quello era solo un diversivo, mentre il vero Naruto si preparava a colpirlo con il rasengan.  Corse verso l’avversario, il quale non accennò a spostarsi e si lasciò colpire. Naruto pensò di avercela fatta, ma vide che Itachi si frantumò come acqua. Il nemico aveva approfittato dell’acqua creata da Kisame per creare una sua copia, facendo così sprecare chakra prezioso al ragazzo.  Itachi  comparve alle spalle del ragazzo e dopo averlo colpito con un pugno sul viso facendolo cadere a terra, utilizzò la tecnica dei proiettili di fuoco, dentro ai quali si nascondevano dei kunai. Naruto prevedendo il pericolo cercò di scansarsi, ma non riuscì a evitarli tutti. Venne colpito di strisciò da alcuni, altri si conficcarono nelle gambe e braccia, ma una volta estratti dalla carne, il biondino si rimise in piedi. Non si sarebbe arreso, non così facilmente. Naruto cercò di colpire Itachi con un le arti marziali, ma anche questa volta non si trattava del vero Itachi, ma solo di un clone carico di chakra e una volta colpito da un pugno del genin, esplose travolgendo Naruto. Essenso la bomba fatta d’acqua era meno devastante di quelle di Deidara, ma comunque anch’essa infliggeva danni. Anche sta volta però il ragazzo riuscì a rialzarsi in piedi, ma questa volta vedendosi comparire Itachi davanti, quello vero, alzò lo sguardo e compì un errore che gli fu fatale. Lo guardò negli occhi e Itachi attuò la tecnica del Tsukuyomi, simile allo sharingan ipnotico, ma questo genjutsu colpiva direttamente la mente provocando in alcuni casi addirittura il collasso mentale, facendo rivivere scene drammatiche al nemico e torturandolo con allucinazioni. Itachi in questo modo, senza giungere al collasso mentale del ragazzo, riuscì a mettere Naruto fuori combattimento, il quale sta volta cadde a terra senza dare segni di volersi rialzare.

L’Uchiha si caricò il ragazzo sulle spalle e dopo aver ordinato a Deidara e Kisame di smettere di lottare, i tre se ne andarono, con il tanto ambito “trofeo”. Kisame dovendo andarsene fu costretto a sciogliere la tecnica della prigionia acquatica ,ancora prima che qualcuno ci avesse rimesso la vita, con suo grande dispiacere.

I ninja del villaggio della foglia frastornati, non poterono fare niente. Poterono solo vedere i nemici allontanarsi con il loro compagno Naruto.

 

 

 

 

Ciao a tutti! finalmente dopo una settimana e passa sono riuscita ad aggiornare. Non so come mi sia venuto il capitolo, di sicuro non penso che sia uno dei migliori, ma lascio a voi giudicare.
Intanto volevo ringraziareZelgadis91, NaSachan, max_thebloodguard, PGV 2, sousuke sagara, SpadaccinodellaNebbia per le recensioni e per avermi indicato dove cercare informazioni sull’akatsuki!!!
Grazie anche agli altri lettori per avermi seguito!!! Ciau a presto! ^^

 

 

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Capitolo 18
*** Missione: salvare Naruto ***


Capitolo 18:  Missione: salvare Naruto

 

L’akatsuki aveva finalmente catturato il jinchuuriki della volpe a nove code. Ma la missione non era ancora conclusa. Lo sarebbe stata una volta giunti a destinazione ed estratto una volta per tutte il bijuu.

Deidara: al prossimo bijuu ci voglio pensare io! è giusto che anch’io mi diverta!

Kisame seccato rispose: taci! questo non è un gioco. Ti sei già dimenticato qual è il nostro compito?

Deidara sorrise: certo che no, ma ciò non toglie che possiamo divertirci!

Itachi: lascia stare Kisame! Se vuole la prossima volta si occuperà lui del prossimo obbiettivo. A me non cambia la vita! Ora muoviamoci! Non ci metteranno molto a riprendersi i suoi compagni e non abbiamo tempo da perdere con quelli!

Camminarono per un paio d’ore finchè non giunsero al loro covo momentaneo.

Deidara: ancora non capisco perché il capo abbia voluto farci venire qui! Non possiamo estrarre mica il bijuu in questo luogo, non siamo attrezzati!

Itachi: scopriremo presto le sue intenzioni –lasciò cadere il corpo di Naruto, il quale cadde a terra come un peso morto-

…: Itachi! Non è il caso di trattare in questo  modo i nostri ospiti! Spero almeno che sia vivo!

Itachi: certo che è vivo! Solo rimarrà svenuto ancora per bel un po’!

…: per quello che devo fare va benissimo! Anzì eviterò che il ragazzino ostacoli i miei piani!

Intanto a Konoha tutto era tornato alla normalità. Tutti gli abitanti, dopo aver saputo che i nemici se n’erano andati, erano tornati alle loro attività. Ma non tutti potevano godersi la pace che era ritornato nel villaggio. infatti, mentre Tsunade e Shizune stavano curando gli ultimi feriti, i ninja stavano già cercando un piano per trovare Naruto e strapparlo alle grinfie dell’Akatsuki prima che fosse troppo tardi. Il problema era riuscire a trovare le loro tracce, ma a questo dilemma ci pensò Kakashi che con la sua tecnica del richiamo, ordinò a Pakkun e agli altri cani ninja di fiutare l’odore di Naruto. ora non restava che aspettare il ritorno dei cani e ideare un piano in base all’informazioni che avrebbero ricevuto da essi. Durante l’attesa arrivò al villaggio qualcuno che sarebbe stato di grande aiuto nel recopero di Naruto: Gaara, i suoi fratelli e Hana.

Gaara: salve ragazzi!

Tutti si girarono verso il ragazzo. Non si sarebbero aspettati di vederlo li. E cosa più sorprendente sapeva benissimo quello che era accaduto e quello che stava accadendo al biondino.

Gaara: so esattamente cosa è accaduto! Vi ho visto andare via senza dare spiegazioni e avendo avuto il sospetto che si trattasse dell’Akatsuki, ho fatto in tempo a collegare i nervi ottici a un piccolo terzo occhio che ho sistemato sul colletto della tuta dei Naruto. Ho assistito a tutta la scena e anche alla sua cattura!

Hana agitata disse: cosa stiamo aspettando? Andiamo a riprenderlo!

Kakashi: vorremmo farlo, ma stiamo aspettando il ritorno dei cani ninja per poter seguire le tracce.

Gaara: non ho potuto vedere dove l’hanno portato a causa della posizione in cui se lo sono portati via, ma posso affermare che si sono fermati. E ci sono 4 persone con lui.

Kiba: quattro? Ma ci hanno attaccato solo in tre!

Gaara: si è aggiunta un’altra persona di cui non riesco a distinguere i tratti. È troppo buio.

Finalmente Pukkun e la sua squadra dei cani tornò indietro.

Pakkun: Kakashi! Abbiamo seguito le tracce del ragazzo, ma sembrano allontanarsi parecchio dal villaggio. secondo me è meglio iniziare a mettersi in marcia!

Sotto ordine dell’hokage solo coloro che lottarono contro Kisame poterono andare a salvare Naruto, dato che gli altri avevano diverse ferite a causa delle varie ferite causate dagli ordigni esplosivi di Deidara. Quindi solo Kakashi, Sakura, Sasuke, Rock Lee, Neji, Chouji, Iruka e Gai furono spediti in missione.  I ninja partirono alla ricerca del loro compagno, seguendo le tracce indicategli da Pakkun.

Iruka durante il viaggio chiese: mi chiedo come possiamo fermare quattro membri dell’akatsuki se nemmeno quando eravamo il doppio ci siamo riusciti!

Kakashi: un modo lo troveremo!

Sakura chiese: maestro Kakashi! Naruto avrebbe potuto fare di più contro Itachi, perché non ha usato la sabbia per difendersi?

Gaara disse solamente: l’acqua!

Al solo pronunciare quella parola tutti capirono il motivo. In presenza di acqua la sabbia perdeva la sua efficacia.  Continuarono il viaggio per un po’ quando ad un tratto Gaara si fermò.

Temari accorgendosi del gesto chiese: cos’hai Gaara?

Tutti si fermarono e aspettarono ansiosamente la risposta del jinchuuriki del demone tasso. Il ragazzo era immobile sul di un ramo con le braccia conserte e con un aria concentrata. Dopo qualche secondo di silenzio disse: hanno scoperto l’occhio! D’ora in poi non posso più sapere cosa accadrà a Naruto.

Hana: dobbiamo sbrigarci! –tutti si rimisero in marcia aumentando il passo.

Nel covo momentaneo dell’Akatsuki, dalla mano di Itachi si vedevano cadere dei granelli di sabbia, segno che aveva stritolato l’occhio in modo da sciogliere la tecnica.

Kisame: hanno controllato tutte le nostre mosse! Sapranno anche dove ci troviamo!

…: non temere Kisame! Mi bastano pochi minuti e ce ne andremo da qui!

Il misterioso membro dell’akatsuki decise di attuare il suo piano. Esso non consisteva nell’estrarre il bijuu o almeno non ancora. Voleva prima di tutto sbarazzarsi di Konoha e avrebbe usato il ragazzo per questo suo obbiettivo…più esattamente del kyuubi. Solo come pochi possono fare, l’uomo riusci a penetrare nella mente di Naruto e si ritrovò proprio dove voleva, davanti al cancello che teneva imprigionata Kyuubi.

…: salve Kyuubi! Ci si rivede! Ti ricordi di me?

Kyuubi ringhiò: come non potrei? Sei tu che mi hai spinto ad attaccare Konoha 12 anni fa e a causa di ciò io adesso mi ritrovo chiuso qua dentro! Nel corpo di uno stupido moccioso, Uchiha Madara.

Madara:bene! vedo che hai buona memoria! ti propongo un patto!

Kyuubi: ti ascolto!

Madara: ti libererò in parte del sigillo, in modo tale che tu possa usare il corpo del ragazzo senza che lui si possa opporre e tu distruggerai Konoha. Quando il villaggio sarà raso al suolo, ti liberero completamente da questo contenitore!

Kyuubi: come faccio a essere certo che manterrai la parola.

Madara: non puoi! Io ti offro un occasione di vendicarti, spetta  a te decidere!

Kyuubi: d’accordo! Accetto! Ma niente scherzi o te la farò pagare!

Madara: ricorda che uno dei miei poteri è controllarti Kyuubi. Non sei nelle condizioni di minacciare! Ho voluto darti la possibilità di scegliere liberamente cosa fare, ma avrei potuto benissimo non farlo! Rammentalo!  Ah il ragazzo sarà fuori gioco ancora per ore, il suo corpo è a tua disposizione, non si opporrà!

Detto ciò Madara strappò dal cancello metà del sigillo attaccato su di esso, così che Kyuubi potesse sprigionare gran parte della sua potenza. Madara ritornò dai suoi compagni.

Deidara: allora? Novità?

Madara: guardate voi stessi!

Naruto era appoggiato ad un muro con la testa china immobile. Ad un certo punto venne circondato da un’aura rossa, segno che Kyuubi aveva dato il via al suo risveglio. Il ragazzo alzò lentamente la testa e Kisame, Deidara e Itachi sorrisero a vedere gli occhi del bionfino. Rosso. Rosso sangue. Occhi pieni di odio. Da quegli occhi si poteva leggere tutto il desiderio di Kyuubi di distruggere tutto ciò che incontrasse sul suo cammino.

Madara: bene! prima di tutto pensiamo a distruggere Konoha, successivamente raggiunderemo il nostro covo per “liberare completamente Kyuubi” –disse la frase in modo tale da non destare sospetti alla volpe e fare capire ai suoi subalterni che per liberare Kyuubi, intendeva dire che presto il demone sarebbe andato a fare compagnia agli altri bijuu già separati dai loro jinchuuriki in precedenza.

Finalmente i ninja di Konoha riuscirono ad arrivare al nascondiglio dell’akatsuki. L’ingresso del covo era stata  chiuso da un potente sigillo, in modo tale che persino i ninja più esperti avrebbero avuto difficoltà ad entrare all’interno. Provarono con diversi attacchi e eliminare il sigillo, ma quando erano pronti a tentare un altro tentativo, furono fermati da Neji. Lo Hyuuga aveva attivato il byakugan e aveva rilevato che all’interno del covo non c’era traccia di anima viva. I ninja dedussero infine che quel sigillo era stato messo li per far credere loro di essere arrivati nel luogo giusto e fare perdere loro del tempo prezioso.

Sasuke strinse i pugni: “ Itachi

Hana: dove avranno portato il mio Naruto! speriamo che non gli abbiano fatto del male! –disse ansiosa-

Sakura: Naruto sta bene!ne sono certa! Non saranno quei pazzi ad annientarlo.

Kakashi: Naruto è diventato piuttosto forte questo è vero, ma abbiamo già visto che non ha potuto fare molto contro Itachi. Se ora è addirittura con 4 membri dell’akatsuki, non oso immaginare cosa gli faranno.

Pakkun prese la parola: Kakashi! Dall’odore si direbbe che Naruto e L’akatsuki sono tornati indietro!

Quella rivelazione lasciò tutti di stucco. Perché tornare indietro dopo che avevano ottenuto quello che cercavano? I ninja non prevedendo niente di buono corsero subito verso Konoha.

L’akatsuki arrivò abbastanza velocemente al villaggio della foglia, ma solo Naruto venne mandato all’interno del villaggio. Madara, Deidara, Kisame e Itachi avrebbero assistito alla distruzione di Konoha da un’altra posizione.

Naruto era quasi sulla soglia dell’entrata del villaggio e appena i ninja guardiani all’entrata di konoha videro il ragazzo entrare, diedero subito la notizia all’hokage.  Naruto continuava a procedere verso l’interno del villaggio. Il suo intento era proprio di iniziare dal palazzo del capo villaggio.

Tsunade: Naruto! meno male! Stai bene?

Il ragazzo teneva la testa bassa e non diceva una parola. Intanto anche i genin che erano rimasti al villaggio, saputa la notizia del ritorno del ragazzo , corsero da lui.

Kiba: Naruto! –fece per avvicinarsi-

Tsunade lo fermò. Aveva capito che qualcosa non andava. Infatti appena Naruto alzò la testa, mostrò loro il suo sguardo facendogli capire che quello che avevano davanti e loro era la volpe a nove code.

 

 

 

Ciau! Scusate il ritardo, ma sono un po’ impegnata ultimamente! Comunque spero che il capitolo vi piaccia! Recensite e fatemi sapere!

Ringrazio tutti recensori e lettori ^^ BYE BYE!!!

 

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Capitolo 19
*** La faccenda si complica ***


Capitolo 19: La faccenda si complica

 

 

Kyuubi/Naruto alzando lo sguardo aveva fatto intendere all’hokage le sue intenzioni: di sistruggere Konoha. Tsunade senza esitare un attimo, ordinò a Shizune di dare il via al piano di evacuazione. Anche Hinata e Ino vennero incaricate di dare una mano alla donna. Era uno stato di emergenza, maggiore erano gli aiuti e meglio era.  
l’aspetto del biondo non era cambiato molto. I segni sul viso e i canini erano più marcari e aveva degli artigli ben affilati, ma per il resto era ancora normale. Non aveva ancora tirato fuori tutta la potenza che ora poteva scaturire essendo imprigionato solo da metà sigillo. Ma non era ancora giunto il momento. Prima voleva divertirsi un po’ con quei ninja che il demone considerava solo dei fastidiosi moscerini.

Kyuubi/Naruto Sogghignò e piegandosi sulle ginocchia, si preparò ad attaccare e a sferrare il suo attacco, ma …

…: Naruto-niichan! Che bello, non ti hanno rapito allora! –un bambino corse verso di lui-

Tsunade:Konohamaru, non ti avvicinare, quello non è Naruto!

La donna urlò a Konohamaru, sperando di arrestare la sua corsa verso Naruto, ma non ci riuscì. Konohamaru non si rese conto del pericolo al quale stava andando incontro e Kyuubi/Naruto decise che avrebbe compiuto la sua prima vittima, partendo proprio da quel ragazzino. Dopo averlo colpito gettandolo a terra, lasciando un Konohamaru scioccato, il demone si avvicinò a lui per colpirlo definitivamente. Moegi e Udon,i quali avevano raggiunto l’amico dopo averlo perso di vista, avevano assistito alla scena ed erano rimasti paralizzati dal terrore.

Konohamaru: N-naruto? cosa ti sta succedendo? –chiese notando che c’era qualcosa di diverso nel suo amico. Infondo lui non era a conoscenza della presenza del Kyuubi nel suo corpo-

Kyuubi/Naruto continuava ad avvicinarsi, sempre più pericolosamente. Konohamaru tremava come una foglia…non riusciva a muoversi talmente era spaventato. Quando il demone alzò una mano pronto per colpirlo, qualcosa glielo impedì. Non riusciva a muoversi e la causa di quel fenomeno, credeva proprio di conoscerla. Esattamente come pensava, Shikamaru ricorrendo al controllo dell’ombra aveva immobilizzato il “nemico”, dando tempo a Tenten di recuperare il bambino e di portarlo in salvo.

Moegi ripresasi un po’ dalla paura: Konohamaru stai bene?

Konohamaru annuì: cos’ha Naruto? –guardò Tsunade in cerca di una spiegazione, ma essa non rispose alla domanda che gli sottopose, ma ordinò loro di allontanarsi immediatamente da quel luogo e di portare il maggior numero di persone con loro. Dopo qualche resistenza da parte del nipote del 3° Hokage, i bambini obbedirono.

Ora che Tsunade e alcuni ninja erano rimasti soli con Kyuubi/Naruto, essi cercarcarono di far calmare l’amico con le parole. Quando stava per uccidere Sasuke, quel metodo aveva funzionato, ma non sapevano che in realtà Naruto era svenuto. I loro sforzi non sarebbero serviti a niente.

Kyuubi: è inutile che cercate di svegliare il moccioso. Non vi può sentire in questo momento!

Kiba guardandolo male:cosa vorresti dire?

Kyuubi: semplice, che il pivello è ancora tramortito dallo sharingan ipnotico. Non potrà contrastarmi! Potete cominciare a dire le vostre preghiere. –cominciò a ridere di gusto-

Rimanendo al suo stato attuale kyuubi cominciò a combattere contro i ninja, ovviamente avendo la meglio praticamente subito. Erano tutti a terra, compresa Tsunade. La volpe stava preparandosi a colpirla quando davanti a se comparì davanti a se un vortice di sabbia, dalla quale comparve Gaara. Gli altri ninja che erano con lui arrivarono qualche secondo più tardi.

Kyuubi: chi si rivede! Gaara! Che sgradita sorpresa!

Gaara: ci sei ricascato a quanto vedo, Naruto!

Kyuubi: ah ah ah! Naruto non centra assolutamente niente! non è stato lui a liberarmi, ma Uchiha Madara!

Tsunade rimase shoccata a sentire il nome. Sapeva di chi stava parlando e non solo lei. Anche gli altri ninja adulti erano a conoscenza che molto probabilmente dietro l’attacco al villaggio di 12 anni prima c’era un Uchiha conosciuto col nome di Madara.

Gaara accorgendosi degli sguardi dei ninja chiese: chi è Uchiha Madara?

Anche Sasuke sembrava interessato…infondo quel tizio portava il suo stesso cognome.

Tsunade: è un ninja traditore in grado di controllare la volpe a nove code. Se c’è davvero lui di mezzo..Naruto non ha nessuna responsabilità per quello che sta accadendo!

Hana: ma non si può fare qualcosa?

Tsunade: contare sulla forza di volontà di Naruto! ma se in questo momento non è cosciente credo che si possa fare ben poco!

Gaara: allora dovremo fare in modo di svegliare Naruto e costringerlo a rispedire nella sua prigionia quel demone! –disse non togliendo nemmeno un secondo lo sguardo dal bijuu-

Kiba: non so se te ne sei accorto, ma abbiamo combattuto contro quel demone per circa  5 minuti e siamo già tutti sfiniti. Quanto ancora possiamo resistere, prima che il bello addormentato si svegli?

Sakura si rivolse al 5° Hokage: come fa Uchiha Madara a controllare il Kyuubi? Pensavo fosse impossibile dominare i Bijuu.

Tsunade: a quanto pare ci riesce con l’utilizzo del suo sharingan!

Sasuke rimase stupito, non sapeva che con la tecnica innata della sua casata si potesse arrivare a tanto.

Sasuke: se con lo sharingan ha liberato questo mostro, usando la stessa tecnica non è possibile imprigionarla?

Kakashi intervenne: solo Naruto ora la può fermare! Il massimo che potremo fare noi, è entrare nella sua mente con l’utilizzo dello sharingan e rimetterlo in sesto.

Rock lee: fooooorte! Lei è capace di fare una cosa del genere Kakashi-sensei?

Kakashi scosse la testa: no, né io né Sasuke siamo capaci!

Gai, facendo il serio per una volta nella sua vita, disse: allora dovremo fermarlo con la forza. Stancandolo perderà le forze!

Kyuubi che aveva ascoltato la loro conversazione si mise a ridere: ah ah ah! Buona fortuna allora! Io non sono neanche a metà della mia potenza, mentre voi siete  ridotti piuttosto maluccio. Come pensate di sfinirmi dopo che avrò tirato fuori tutto il potere che mi è possibile sprigionare?

Gai: accidenti qui si mette male!

Gaara: ci penso io a lui! voi trovate un modo per svegliare Naruto! con sharingan o senza!

Kankuro preoccupato per il fratello chiese: ne sei sicuro Gaara? –il ragazzo rosso annuì, in quel momento era l’unico che poteva contrastare una minaccia simile-

Kyuubi: e cosi Gaara mi vuoi sfidare? Interessante! Forse sei l’unico che mi può tenere testa, anche se non per molto!

Gaara: non esserne troppo sicuro –lo fulminò con gli occhi-

Il ragazzo creando una specie di mano di sabbia, afferrò il piede del Naruto/Kyuubi, per lanciarlo il più possibile fuori dal villaggio. Peccato che si trovassero quasi al centro di Konoha.

Kyuubi: cosa credi di farmi con questi attacchi? Non mi fanno nemmeno il solletico!

Gaara mentre camminava per avvicinarsi disse: infatti non ti sto attaccando, sto solo cercando di mandarti fuori al villaggio!

Con grande sorpresa di tutti, Kyuubi rispose che non era necessario usare le forze. Lo avrebbe seguito di sua spontanea volontà. Il demone era un tipo orgoglioso e al villaggio poteva pensarci dopo. Prima voleva sistemare la faccenda con quel moccioso che osava sfidarlo. Ma così facendo infastidi l’Akatsuki che speravano in un’azione rapida e “indolore”.

Madara scocciato: accidenti a lei e al suo orgoglio. È proprio vero che chi fa da se fa per tre!

Kisame: cosa facciamo?

Madara: stiamo a guardare e vediamo che succede. Male che vada, se kyuubi non dovesse sconfiggere quel ragazzo, avremo raccolto due piccioni con una fava. Entrambi i ragazzi dopo la lotta saranno sfiniti e  a quel punto cattureremo entrambi i bijuu e li porteremo direttamente alla loro “tomba”.

Deidara sorrise malignamente: quindi comunque vada, siamo sempre noi a guadagnarci!

Gaara e Kyuubi erano giunti fuori dai cancelli di Konoha. Kyuubi sembrava divertito da quella situazione, mentre Gaara fissava il nemico con uno sguardo minaccioso. Da li a pochi minuti un terribile scontro sarebbe cominciato. Gaara cominciò a dare il via libera al suo bijuu, prendendone lentamente la forma. L’importante era che il ragazzo non si addormentasse per non perdere il controllo, ma se si fosse trovato in pericolo probabilmente sarebbe stato costretto a farlo. già in passato gli era successo di perdere il controllo e Naruto era riuscito a fermarlo. Nel caso avesse dovuto ricorrere a quella mossa disperata, se fosse riuscito a sconfiggere Kyuubi, i ninja di Konoha avevano più probabilità di riuscire a sconfiggere il suo bijuu, piuttosto che quello di Naruto, ma sperò comunque di non dover arrivare a tanto. Mentre Gaara si trasformava, anche Kyuubi non era da meno. Cominciò a sprigionare più chakra possibile fino ad assumere l’aspetto di una piccola volpe a quattro code. Il demone non era ancora arrivato al suo massimo, sentiva che avrebbe potuto sprigionare ancora più potere, ma per un riscaldamento iniziale, quel livello bastava. Finalmente entrambi i Jinchuuriki erano pronti a combattere.  Tutti è due avevano mantenuto sembianze moderate e non avevano raggiunto la loro vera grandezza. Ora lo scontro tra Shukaku e Kyuubi poteva avere inizio.

Sasuke pensò: “sembra di rivivere lo scontro di qualche tempo fa tra Naruto e Gaara, se finisce come l’altra volta e cioè con la sconfitta di Gaara allora…” –si rivolse a Kakashi- Kakashi –sensei! come si fa a entrare nella mente di una persona con l’utilizzo dello sharingan?

Kakashi: non ti so rispondere, non so usare quella tecnica. Di sicuro l’unico modo che abbiamo di riuscirci e concentrarci finche non ci riusciamo. Il problema è trovare la concentrazione giusta con il trambusto che si creerà qui!

Sasuke strinse i pugni: ma dalla nostra riuscita dipende il destino di Konoha e del villaggio dico bene?

Kakashi annuì e disse; non solo da quello, ma saremo sulla buona strada -poi pensò: “ imparare una tecnica dal nulla e teoricamente impossibile, ma è già successo in passato che in situazioni drammatiche, la forza di volontà sia riuscita a far ottenere dei risultati sorprendenti. Speriamo sia così anche questa volta”

Sasuke strinse i pugni: dobbiamo fare del nostro meglio!

Sakura e Hana: conto su di voi! - dissero all’unisono per poi fulminarsi con gli occhi-

Intanto la volpe era già balzata in aria e si preparava a sferrare il suo primo colpo contro il demone tasso.

Naruto e Gaara non erano riusciti a fronteggiarsi durante l’esame chuunin come avrebbero voluto, ma in un modo o nell’altro ora erano pronti a darsi battaglia anche se non nel loro spetto umano e non nel pieno delle loro facoltà.

 

 

 

Eccomi tornata alla carica! Vi ho fatto aspettare un po’ eh? ma è un periodo un po’ così e non riesco a scrivere come all’inizio. Vi chiedo di aver pazienza!

Allora cosa ne dite di sto capitolo? Vi piace? Vi fa schifo? Ditemi tutto quello che pensate! Recensite!

Ringrazio: sousuke sagara,HinaNaru, Nasachan e Capitatapercaso per le loro recensioni. Mi fa sempre piacere sapere cosa ne pensare delle mie creazioni…GRAZIE TANTEEEE!

Ovviamente un ringraziamento va anche a chi legge senza recensire. Mi raccomando continuate a seguirmi!

Ciauuu^^ a presto

Neko

 

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Capitolo 20
*** Shukaku VS Kyuubi ***


Capitolo 20 : Shukaku VS kyuubi

 

 

Ora sia Gaara che Naruto avevano preso le sembianze di piccoli bijuu. Piccoli, ma potenti.

Rimasero li immobili e fissarsi negli occhi per lungo tempo. Gaara pensava alla strategia migliore da prendere, mentre Kyuubi si vedeva che fremeva dalla voglia di cominciare la battaglia. Nessuno dei due però si mosse. Passarono numerosi secondi, forse minuti, ma niente accadde. Ogni bijuu aspettava che fosse l’avversario a fare la prima mossa.

Kyuubi fu la prima a stancarsi di quell’attesa, decise dunque che sarebbe stata lei a dare “inizio alle danze”. Cominciò a correre verso il bijuu di sabbia, sradicando, con forti zampate, tutti gli alberi che le intralciavano il cammino. Ormai era giunta a qualche metro di distanza dal suo avversario e sferrò un semplice attacco con una zampata, la quale venne schivata facilmente da Gaara. Quest’ultimo per schivare il colpo della volpe dovette saltare, facendo così proprio quello che Kyuubi voleva. La volpe infatti era più agile dello Skukaku e con un balzo, fatto con maggiore potenza, si librò in aria al di sopra del tasso e con un colpo di code sperrato all’altezza dello stomaco del bijuu, lo fece precipitare a terra, provocando lo sgretolamento di una parte del corpo.

Ci volle un po’ prima che la sabbia ricompose la parte disintegrata del corpo del demone e Gaar,a per prendere tempo, si vide costretto a usare le maniere forti. Aveva assunto le sembianze di Shukaku, ma non voleva ferire il suo amico, neanche se in quel momento non era lui, ma capì che non poteva trattarlo con i guanti se voleva realmente salvarlo. No, doveva fermarlo. Fermare la volpe. È quello che Naruto vorrebbe se fosse lucido. Non vorrebbe che la volpe fosse causa di sofferenza per il suo villaggio, non più almeno.

Cominciò una lotta a colpi di chakra, ma come previsto Kyuubi era in netto vantaggio rispetto a Gaara, infondo era conosciuto come il demopne più potente fra i bijuu. Gaara cominciava a essere stremato.

Kyuubi: AH AH AH! Non dirmi che sei già stanco! Mi stavo divertendo. Mi dispiacerebbe mettere fine a questo incontro così presto. Non ho nemmeno usato tutta la mia forza.

Gaara con il fiatone disse: non ti preoccupare, non ho nessuna intenzione di arrendermi. Mi sono ripromesso di salvare Naruto e ci riuscitò anche a costo della vita.

Kyuubi: della vita eh? bene ti accontenterò presto.

Intanto i Ninja della foglia continuavano a guardare stupefatti la battaglia fra i due bijuu. Fra tutti solo Sasuke sapeva che potenza avesse lo Shukaku, avendolo già visto in azione, ma la potenza di Kyuubi era qualcosa di nuovo per tutti i genin.

Sakura: è incredibile! Come fanno ad avere tutta quella potenza?

Kakashi, anch’esso col fiatone, le rispose: quello non è niente. la volpe a nove code non ha ancora mostrato le sue reali capacità!

Finita la frase il copia ninja cadde a terra in ginocchio. Aveva continuato, per tutto il tempo della battaglia, a cercare di entrare nella mente di Naruto. Inutilmente. Non essendo il reale proprietario dello sharingan, usarlo troppo a lungo, comportava per lui un grande uso di energie. Era stremato, non avrebbe potuto continuare. Ora tutto era nelle mani di Sasuke. Quest’ultimo era concentrato sulla battaglia in corso. Aveva provato di tutto per riuscire a controllare l’unica tecnica che poteva rappresentare la loro speranza di sopravvivenza. Anche lui, come Kakashi, era in alto mare, ma non si sarebbe mai dato per vinto, voleva dimostrare di che pasta erano fatti gli Uchiha.

Intanto la battaglia fra i due bijuu continuava senza esclusione di colpi. Ma il povero Gaara ormai era al limite e si vide costretto ad arrivare all’utilizzo di una tecnica estrema. Per far si che tutto procedesse senza intoppi, il rosso creò una tempesta di sabbia, la quale accecò Kyuubi per tutta la durata della sua trasformazione. Gaara aveva deciso di lasciare campo libero a Shukaku e dopo aver preso le sue reali sembianze e dimensioni, il ragazzo si addormentò, non avendo così, più il controllo del bijuu.

Sapeva bene che arrivare a tanto era rischioso, ma era anche a conoscenza che Shukaku, davanti a un avversario come Kyuubi, non sarebbe andato in giro a creare danno, ma avrebbe combattuto per mostrare la sua potenza.

Terminata la tempesta di sabbia, Kyuubi potè finalmente vedere le vere sembianze del demone tasso. Sebbene fosse almeno 10 volte più grande di lei, la volpe non era per niente intimorita, anzì aveva sul muso un sorriso maligno. Ora finalmente avrebbe potuto manifestare la massima potenza di cui poteva usufruire con parte del sigillo ancora attivo. Anche lei cominciò a trasformarsi e a cambiare dimensioni e si potevano vedere le sue code aumentare fino a un numero di sette. Se Gaara fosse stato lucido, probabilmente avrebbe attaccato Kyuubi ancor prima che iniziasse la trasformazione, ma Shukaku no. Voleva confrontarsi con un demone che fosse degno di lui.

kyuubi completò la sua trasformazione sotto gli occhi increduli dei shinobi di Konoha e dei membri dell’Akatsuki, i quali dovettero allontanarsi maggiormente dal luogo, dove si trovavano i due mostri, sia a causa della pericolosità, sia a causa del bollente chakra della volpe a nove code. Solo Madara non sembrava per niente impressionato da ciò che stava avvenendo. Infondo lui conosceva bene Kyuubi e ora si sarebbe anche divertito a vedere combattere quella bestia scatenata.

Appena furono pronti i due demoni cominciarono nuovamente la loro lotta.  Shukaku aveva cominciato lanciando contro l’avversario una tecnica chiamata: cannone automatico d’onda aria. L’attacco consisteva in una grossa massa d’aria lanciata ad altissima velocità. Kyuubi saltò per poterlo schivare, ma non tenne conto che il tasso ne avrebbe lanciati altri. Dovette caricare dalla sua bocca una grossa quantità di chakra e lanciarli contro i vari attacchi, per impedire che gli altri colpi le venissero addosso, ma sfortunatamente per lei, non riuscì a evitare un attacco e venne scaraventata a terra, distruggendo l’ambiente circostante. Ma ci voleva ben altro per fermarla.

Sasuke intanto cominciava a capirci qualcosa. Improvvisamente mentre fissava la volpe a nove code trasformarsi, si ritrovò in un luogo buio. Per un attimò credette di aver perso i sensi per qualche motivo, magari per stanchezza, ma ad un tratto si accorse che davanti a lui c’era una gabbia dorata. Non fece in tempo a cercare Naruto, che si ritrovò nuovamente sopra le porte all’entrata di Konoha, luogo dove tutti i ninja osservavano il combattimento.

Sasuke: accidenti!

Tsunade: cosa succede?

Sasuke: credo di esserci riuscito anche se per poco tempo!

Tutti cominciarono ad avere una goccia di speranza.

Hana: ma sei in grado di rifarlo? –chiese nella speranza che il moro le rispondesse affermativamente, ma non fu così-

Sasuke: non ho la minima idea di come abbia fatto!  ma continuerò a provarci!

Tsunade: contiamo tutti su di te!

I due demoni continuavano a battersi a colpi di chakra, a colpi di zampata e a colpi di coda. Una volta finiva a terra la volpe, un’altra il tasso. Erano in parità.  Kyuubi doveva ammettere che Shukaku, nelle sue reali sembianze, era un duro avversario, ma comunque avrebbe dovuto essere più debole di lei dato che aveva un minor numero di code, eppure qualcosa le impediva di riuscire a sconfiggerla senza troppa fatica. Non sapeva spiegarselo, forse era dovuto alla stanchezza o forse addirittura al desiderio, del Jinchuuriki del tasso , di voler assolutamente salvare il suo amico e nonostante fosse addormentato quella sua volontà si rispecchiava nella potenza del demone. Spesse volte aveva sentito dire da Naruto, che la vera potenza sta nel voler salvar una persona che si ama a qualsiasi costo, ma la volpe l’aveva ritenuta sempre una sciocchezza e derideva il ragazzo per quel suo modo di pensare.

Shukaku lanciò  numerosi shuriken di sabbia. Kyuubi continuava a schivare i suoi continui attacchi saltando da una una parte all’altra. La volpe non riusciva ad avvicinarsi al nemico data la sua insistenza nel voler lanciarle contro quei colpi e essa, non volendo ammettere di essere in difficoltà e stanca di quella situazione, creò, col suo chakra rosso, un enorme zampa. Nemmeno gli shuriken di sabbia o il cannone automatico di onde d’aria del demone tasso, riuscirono a disintegrarla e quella zampa era sempre più vicina.

L’arto di chakra della volpe, con una potenza micidiale, andò a colpire il demone tasso, il quale volò per qualche centinaia di metri.

Ormai il luogo circostante era completamente devastato. La foresta avrebbe impiegato anni prima di recuperare il suo antico splendore. Shukaku era a terra, ma la cosa sorprendente era che il colpo inflitto, fu talmente potente da provocare il risveglio di Gaara. Il ragazzo era stato protetto dalla sabbia affinchè non si facesse troppo male o addirittura perdesse la vita, ma i danni riportati furono comunque tanti e esso era  a terra completamente stremato, tanto che perse la sua trasformazione in Shukaku e tornò normale. Era ancora cosciente, ma il suo corpo si rifiutava di muoversi. Kyuubi gli si avvicinava sempre di più, il suo intento era eliminarlo.

Sasuke si ritrovò nuovamente in un luogo buio, dove si sentiva solo il gocciolio dell’acqua. Sta volta non si trovava davanti alla gabbia e non vedeva traccia di Naruto. Decise di camminare per un po’ in quel luogo così scuro, da mettere i brividi anche a lui. Finalmente la  trovò, un’immensa gabbia dorata era dinanzi a lui.

Sasuke: così è qui dentro che è stata rinchiusa Kyuubi. È quello cos’è? –disse riferendosi a un pezzo di carta sulla porta- C’è scritto  sig…”! deve essere il sigillo di cui ho spesso sentito parlare.

Il ragazzo guardò all’interno della gabbia e vide al suo interno una sagoma piuttosto familiare. Era Naruto che giaceva a terra, ancora privo di sensi. L’Uchiha si precipitò all’interno della gabbia a controllare le condizioni del compagno. Lo scosse sperando di svegliarlo, ma a poco servirono i suoi tentativi. Naruto continuava a essere privo di senso.

Sasuke era riuscito ad entrare nella prigione senza nessun problema, dato che le sbarre erano abbastanza larghe da permettere il passaggio di un essere umano al suo interno. Non riusciva a spiegarsi allora il perché Naruto fosse stato “rinchiuso” li, visto che avrebbe potuto andarsene senza problemi. Gli venne un illuminazione, se la volpe solitamente  era rinchiusa li dentro, quando prese il possesso completo del corpo di Naruto, i loro due spiriti si erano invertiti. Ora rimaneva solo un quesito. Se la volpe non era in grado di uscire da sola da quella gabbia, ora che Naruto era al suo posto sarebbe potuto andarsene via da quel luogo?

 

 

 

Salve a tutti! Dopo un lungo periodo di attesa, mi sono rifatta viva. Ho preso spunto dall’anime per realizzare la battaglia fra i due bijuu. Spero che questo capitolo sia di vostro gradimento. Fatemi sapere.

Grazie a : Nasachan, capitatapercaso, spadaccinodellanebbia, Zelgadis91e sousuke sagara per le recensioni. Grazie milleeeeee!
grazie anche a tutti coloro che mi seguono solamente leggendo.

A presto con un nuovo capitolo. ZIAUUUUU!!!

 

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Capitolo 21
*** La collaborazione tra jinchuuriki e bijuu ***


Capitolo 21:  La collaborazione tra jinchuuriki e bijuu

 

 

Finalmente Sasuke dopo vari tentativi, era riuscito ad entrare nella mente di Naruto. Aveva trovato il compagno,  privo di sensi, all’interno della prigione, nella quale solitamente era rinchiusa Kyuubi. Più volte il moro chiamò il biondino, ma esso non dava segni di volersi svegliare. Ormai Kyuubi aveva avuto la meglio sullo Shukaku e ora si preparava a dare il colpo di grazia a Gaara. Se Sasuke non fosse riuscito a svegliare Naruto in tempo, il Jinchuriki del demone tasso  non avrebbe avuto più speranza.

Sasuke: Svegliati accidenti! – gli diede un forte schiaffo- Naruto solo tu puoi fermare Kyuubi! Vuoi che quel demone elimini un tuo caro amico e il nostro villaggio? Svegliati! GAARA è IN PERICOLO!

Naruto riuscì a sentire le parole del moro e finalmente si svegliò. Si sentiva scombussolato e non riusciva a capire cosa fosse successo. Sasuke gli spiegò la situazione. Ora, anche se il ragazzo non era in piena forma a causa del jutsu usato da Itachi, Naruto era pronto a tutto pur di impedire che venisse fatto del male a Gaara e che Konoha venisse distrutta. Non poteva permettere che ciò avvenisse, non dopo il sacrificio del terzo e quarto Hokage per proteggere il villaggio. Tutto era nelle sue mani. Sasuke aiuto Naruto ad alzarsi e subito dopo si avviarono verso le sbarre del cancello, ma se Sasuke non ebbe problemi ad attraversarla, Naruto appena tentò di uscire, venne rispedito indietro da una forte scossa.

Naruto  alzandosi nuovamente chiese: che cosa è successo?

Sasuke: quello che temevo purtroppo! Ora ti trovi al posto della volpe e se lei normalmente non può varcare la soglia della sua prigione senza il tuo permesso, neanche tu puoi.

Naruto: accidenti! Cosa possiamo fare?  Ormai Kyuubi è quasi giunta vicino a Gaara! Dobbiamo inventarci qualcosa e subito- se la volpe era in grado di percepire ciò che avveniva nel mondo esterno, quando era imprigionata, anche Naruto ne era capace in quel contesto.

Sasuke: potremo togliere il sigillo così che tu possa uscire!

Naruto: So di non esserti particolarmente simpatico, ma mi vuoi uccidere? Non lo possiamo fare! Se togli il sigillo la volpe si libererebbe completamente e inoltre io morirei!  L’unica possibilità che abbiamo è parlarle. Se io posso sentire lei, anche lei ora potrà sentire me!

Sasuke: e pensi di riuscire a convincerla a tornare nella sua gabbia?

Naruto: questo è un altro problema, per adesso  cerchiamo di impedirle di uccidere Gaara!

Fece appena in tempo a terminare la frase, che qualcun altro fermò l’intento della volpe: Madara. L’Uchiha aveva bisogno dello Shukaku e per poterlo avere, il suo jinchuriki doveva rimanere in vita.

Madara: Ferma Kyuubi! Hai fatto un ottimo lavoro! Ora pensa a distruggere Konoh, a lui ci penso io!

Detto questo si caricò il ragazzo sulle spalle, ma kyuubi non si mosse dalla sua posizione, non aveva tutta sta voglia di obbedire ai suoi ordini. Intanto nella mente di Naruto.

Naruto: ehi volpaccia mi senti? Non mi dire che ubbdirai a quello lì! Cosa sei? Il suo cagnolino?

Kyuubi: cosa vuoi moccioso? Ti conviene tacere, non sei nelle condizioni di criticare. Quindi silenzio e stai a guardare come rado al suolo il tuo villaggio.

Naruto strinse i pugni e fece un profondi respiro: Non farlo! puoi fare molto di più che stare agli ordini di un Uchiha e distruggere un misero villaggio! – disse cercando di provocarle il bijuu.

Sasuke:ma ti è dato di volta il cervello testa quadra? – gli rimproverò, ma il biondino non lo ascoltò neanche.

Kyuubi: il tuo amichetto ha ragione! Che ti succede?

Naruto: Sai? Mi facevo la stessa domenda su di te. Comunque a me non succede proprio niente!

Sasuke arrabbiato gli disse: allora perché la incoraggi? Vuoi farci uccidere tutti? Non  dovevi semplicemente impedirle di commettere  una strage?

Naruto e Kyuubi all’unisono dissero: Taci stupido!

Naruto: Spiegami perché dovrei ascoltarti?eh? Ehi Kyuubi? Non ne hai abbastanza di questi Uchiha che si credono migliori di tutti e ci dicono cosa fare? –disse con arroganza-

Kyuubi: me lo stai chiedendo veramente?

Naruto: e allora cosa aspetti? Ribellati! Dai loro una bella lezione!- Disse continuando a incoraggiare la volpe ad attaccare Madara.

Sasuke: come? Cosa stai facendo Naruto? –Chiese il moro alquanto shoccato dal comportamento del biondo.

Kyuubi: uno lo stavo per eliminare, ma me lo hai impedito!

Naruto: Si, forse non avrei dovuto, ma ora ti puoi rifare su di un altro Uchiha, non credi?

 Kyuubi: non sai quanto io desideri fare fuori Madara Uchina, ma ti dimentichi che ha il potere di controllarmi!

Madara: allora Kyuubi cosa aspetti?  Vuoi che passi al totale controllo del tuo potere? Non vuoi piu essere libera? Muoviti!

Kyuubi contro voglia obbedì.

Naruto: aspetta! Lo sai che non manterrà mai la sua promessa, ma continuerà ad usarti  per i suoi scopi. Dove  è finito quel demone che vuole sempre uscire per sterminare chi si trova davanti?

Kyuubi: Cosa credi che io mi stia divertendo? Ripeto che lui è in grado di controllarmi. Questi stupidi Uchiha, sono sole 3 al mondo, ma sono anche troppi!

Narut: Eh già, puoi dirlo forte.

Sasuke stava perdendo la pazienza. Strinse i pugni per trattenersi da tirargliene uno in faccia.

Naruto: ho un’idea. Madara è in grado di controllare i tuoi poteri no? –disse dopo che una lampadina si accese nel suo cervello.

Kyuubi: Sei forse sordo?

Naruto continuò, non dando retta alla volpe: però non è in grado di controllare me e dato il luogo in cui mi trovo, non può nemmeno imprigionarmi in uno dei suoi  genjutsu.

Kyuubi cominciava a perdere la pazienza: Arriva al dunque moccioso, non ho voglia di giocare con te! Quindi sbrigati se non vuoi che distrugga Konoha per un mio capriccio- disse ormai seccata da tutta quella situazione.

Naruto sospirò: Madara può controllare il tuo chakra, ma non il mio. Quindi se solitamente sei tu a donarmi la tua energia, questa volta sarò io a donarla a te.

Sasuke sgranò gli occhi a quella rivelazione, mentre Kyuubi scoppiò in una mostruosa risata, che fece accapponare la pelle ai due ragazzi.

Kyuubi: e cosa credi che me ne faccia di una così bassa quantità di chakra?

Naruto: Sarà molto inferiore al tuo, ma potrebbe proteggerti  dall’influsso di Madara. Basta espandere il mio chakra in modo uniforme fino a riuscire a ricoprire il tuo intero corpo. Così dovresti risultare immune…almeno credo! –disse piuttosto incerto- Tentar non nuoce, tanto peggio di così non può andare!

Kyuubi: Sai moccioso? Forse per una volta sei riuscito a usare appieno il tuo cervello! –il ragazzo mise il broncio- Allora facciamolo!

Naruto si concentrò e cominciando a impastare il chakra, lo diede alla volpe la quale piano piano cominciò a coprirsi di un leggero strato di energia blu. I primi ad accorgersi di quello che stava avvenendo all’interno del bijuu, furono Hinata e Neji. Infatti i due Hyuuga avevano attivato il Byakugan e con esso riuscirono a vedere il progressivo movimento di un chakra che non apparteneva alla volpe. Capirono immediatamente che quella era opera di Naruto e una volta che anche gli altri si accorsero di ciò che stava avvenendo,  si sentirono tutti più sollevati. Finalemente Naruto stava reagendo. Ora il chakra blu copriva interamente il corpo della volpe, ma non bastò a impressionare Madara, anche se l’Uchiha fu sorpreso di osservare una ripresa tanto rapida da parte del jinchuriki.

Madara:Allora Kyuubi? Cosa stai aspettando?- Disse con tono di rimprovero alla volpe.

Kyuubi si girò a guardarlo minacciosa. Dai suoi occhi si poteva leggere l’ardente desiderio di fare fuori colui che voleva dominarla. Madara prevedendo le intenzioni del bijuu, decise di ricorrere al controllo del Kyuubi, ma qualcosa impedì alla tecnica di andare a termine. Provò più volte, ma essa non ebbe effetto.

Madara: Possibile che quel misero chakra, riesca a impedirmi di controllare Kyuubi?

Itachi affiancò il capo dell’akatsuki: affinchè tu ci riesca, ci deve essere contatto fra la tecnica e il kyuubi e il chakra di Naruto funziona da isolante.

Madara: l’avevo capito anche io, Itachi! –disse alterato.

Deidara: quindi adesso che si fa?

Kisame: direi di portarci via almeno il jinchuriki della sabbia. Tanto finchè non abbiamo assorbito tutti gli altri bijuu, non possiamo impadronirci del Kyuubi.

Madara ci pensò su. Detestava  quando i suoi piani andavano in fumo e i suoi sottoposti gli consigliavano cosa fare, ma sta volta si vide costretto a dar loro ragione. Quando l’Akatsuki era pronta per andarsene, Kyuubi sferrò un attacco con l’intento di colpire soprattutto Madara. Quest’ultimo schivò l’attaccò  della volpe, ma si vide costretto a separarsi dal corpo del jinchuriki della sabbia, il quale fu immediatamente recuperato dai fratelli Kankuro e Temari.  Madara non avendo nessuna intenzione di andarsene a mani vuote. Tentò nuovamente di riprendersi Gaara con l’aiuto dei suoi scagnozzi, ma vennero circondati da numerosi ninja e anbu. Infatti Tsunade aveva dato l’allarme e tutti gli shinobi di Konoha si erano mobilitati.

Madara si vide costretto allora a rinunciare ai suoi propositi. Non erano i numerosi ninja a preoccuparlo e inoltre ora poteva disporre di Kyuubi, dato che la barriera di Naruto era scomparsa,  ma decise ugualmente di ritirarsi. L’akatsuki non aveva tutta questa fretta di impossessarsi dei bijuu. Se fosse riuscita, ne avrebbe gioito, ma in caso contrario, non si sarebbero dati per vinti e sarebbero tornati presto all’attacco.

Ora che la minaccia dell’Akatsuki era finita e Sasuke era ritornato nel suo corpo, restava solo il problema Kyuubi.  Naruto era ancora all’interno della prigione. Era inginocchiato per terra col fiatone.

Kyuubi: hai già finito l’energie moccioso? –chiese divertito- è andata bene che Madara si sia ritirato, se no non sarebbe servito a niente il tuo piano.

Naruto: Ehi…anf anf…l’hai d-detto tu che i-il mio chakra è inferiore…anf…al tuo! È normale che si esaurisca p-prima. –Naruto cercava di riprendere padronanza di se stesso respirando a pieni polmoni-

Kyuubi: Ti va di fare scambio e di tornare nel tuo corpo?

Naruto spalancò gli occhi. Davvero la volpe gli stava chiedendo di ritornare nella sua prigione?

Kyuubi intuendo i pensieri del ragazzo rispose: Sono piuttosto stanca. Lo scontro con Shukaku non  è stata una passeggiata e inoltre ho un debito con te. Mi hai salvato dal controllo di Madara e l’ultima cosa che voglio è doverti qualcosa.  

Naruto: tecnicamente non mi devi niente, mi hai salvato da situazioni critiche più di una volta. –le ricordò-

Kyuubi: ah ah ah! Se vuoi marcire la dentro, per me va bene! io credo che andrò a farmi una passeggiata distruttiva.

Naruto: no, no, per me va benissimo! Ero solo sorpreso! “ potevo tenere il becco chiuso?” pensò il ragazzo.

Kyuubi: allora muoviti prima che cambi idea…e sinceramente ci sto già ripensando. Quando mi ricapita di  nuovo di trovarmi ibera… o quasi?

Naruto: non vorrai rimangiarti la parola? Non sei un demone orgoglioso!

Kyuubi: sto cavolo di orgoglio mi manderà in rovina. Ora se vuoi far tornare tutto alla normalità, rimpasta il chakra quando te lo dico io!

Naruto: non mi è rimasta neanche una goccia di chakra in corpo!

Kyuubi si domandava perché sprecasse fiato con quel moccioso: non avresti nemmeno la forza di parlare se fosse così.

Una volta che Kyuubi mise a tacere il biondo, Naruto fece tutto quello che la volpe gli disse e ben presto si cominciò a intravedere la volpe farsi sempre più piccola e riassumere le sembianze umane. Finalmente Naruto era tornato in se. Ora tutto ciò che era avvenuto in precedenza era solo un brutto ricordo.

Ora che però il ragazzo era tornato se stesso, dovette fare i conti con i danni che il chakra della volpe aveva fatto al suo corpo. Fece qualche passo verso i suoi compagni, dopo di chè cadde al suolo privo di sensi.

Subito i suoi compagni gli si avvicinarono, soprattutto Sakura. Fu la prima a correre a vedere le condizioni del ragazzo, seguita da Tsunade. Tutti erano sollevati, tutto si era sistemato e Naruto sarebbe tornato in forma nel giro di qualche giorno, ma qualcuno non si era unita agli altri. Un ninja era rimasto molto impressionato dagli avvenimenti appena successo ed si era tenuto in disparte senza accertarsi delle condizioni del biondino. La persona in questione era Hana.

 

 

 

 

Scusate il ritardo…PERDONOOOOO…comunque anche questo 21° capitolo è finito? Che ve ne pare? Brutto? Bello? Ridicolo? Lasciatemi un commentino con le vostre opinioni PLEEEEEASEEEEEE!!!

Grazie a tutti: lettori e commentatori

Ciaooooooooo a presto!!

Neko ^^

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Capitolo 22
*** Un amaro addio ***


Capitolo 22: Un amaro addio

Erano passati già un paio di giorni da quel brutto attacco da parte dell’Akatsuki. Tutti i ragazzi che avevano partecipato allo scontro, vennero ricorati in ospedale, anche se per una sola giornata. Gaara e Naruto, che erano stati i protagonisti di questo scontro, dovettero fermarsi un po’ di più. Gaara tornò in forze dopo tre giorni, mentre Naruto non aveva ancora dato cenni di volersi svegliare.

Il suo corpo era stato  sottoposto a uno sforzo immane, se già con la minima parte del chakra della volpe il suo corpo ne usciva debilitato…figuriamoci ora che aveva dovuto sopportare più della metà della potenza del kyuubi. Probabilmente un normale essere umano non avrebbe retto a uno sforzo tale, ma Naruto era un ragazzo forte e tenace e avrebbe resistito anche a quello.

Passò una settimana circa e il ragazzo finalmente aprì gli occhi. Inizialmente il mondo attorno a lui era tutto sfocato, ma dopo poco riuscì a mettere bene a fuoco dove si trovava. Gli tornò in mente tutto quello che era accaduto giorni prima e ancora non riusciva a capacitarsi della decisione del kyuubi di ritirarsi.

Cercò di alzarsi dal letto. Non aveva idea di quanto tempo fosse sdraiato in quel misero letto di ospedale, ma sentiva che il suo corpo non ne poteva più di rimanere lì fermo…voleva sgranchirsi un po’ le gambe, ma appena appoggiò un piede per terra, sentì una voce rimproverarlo.

Tsunade: dove pensi di andare ragazzino? Tu non ti muovi da lì capito?  Ti sei appena ripreso e già cerchi di svignartela? – Tsunade si avvicinò al ragazzo per rimetterlo sdraiato e per controllare le sue condizioni, che fortunatamente erano buone- Ti sei rimesso in sesto abbastanza in fretta, dato che sia tu che kyuubi eravate privi di energia! –constatò-

Naruto, non lasciandosi sfuggire l’occasione, disse: se sto bene allora posso anche andarmene no? – Tsunade lo fulminò con gli occhi- E dai! L’ha appena detto lei che sto bene, perché non posso almeno fare una passeggiata? –la supplicò-

Tsunade: perché sono stata io a ordinartelo intesi? E se provi nuovamente a scappare, giuro che ti lego a letto per un’altra settimana anche se non avrai bisogno di riposare.

Naruto incrociò le braccia e mise il broncio, ma dovette dargliela vinta alla donna.

Durante la giornata Naruto ricevette la visita di tutti i suoi amici…compreso Sasuke. I due stettero in silenzio per un bel po’. Fu l’Uchiha a interrompere quel silenzio.

Sasuke: Bhè? Che ti succede? Non è da te stare zitto! Solitamente sei un rompiscatole di prima categoria!

Naruto mantenne il silenzio ancora per qualche secondo e dopo un lungo respiro prese a parlare: Grazie Sasuke…se non fossi intervenuto tu…probabilmente a quest’ora Konoha sarebbe rasa al suolo!

Sasuke rimase colpito…non si aspettava un comportamento simile da Naruto, ma in realtà non c’era niente di strano. Naruto non era così orgoglioso da non ammettere d’aver avuto bisogno di aiuto. Comunque dopo quella frase Sasuke, si alzò dalla sedia sulla quale era seduto e avvicinandosi al letto di Naruto, gli tirò un pugno in testa. In realtà si comporto così perché non sapeva nemmeno lui come comportarsi. Solitamente era un ragazzo serio e distaccato che sapeva bene come agire in ogni situazione, ma anche a lui capitava di rimanere spiazzato qualche volta.

Naruto: Ahia! Ma che ti è preso!

Sasuke: Pensavi che te la facessi passare liscia per aver praticamente insultato il mio clan davanti alla volpe.

Naruto, massaggiandosi il bernoccolo che gli era cresciuto sulla testa, rispose: Senti dovevo pur invogliare la volpe a colpire Madara e a collaborare con noi. E poi è vero che siete fastidiosi –disse scherzando, ma facendo comunque irritare il suo eterno rivale-

Sasuke: cosa hai detto testa quadra? Vuoi che ti faccia passare un altro mese qui dentro?

Naruto: provaci se ne hai il coraggio!

Era inutile. I momenti di tregua fra i due sarebbero sempre durati pochi minuti. Non potevano vivere senza stuzzicarsi a vicenda, ma per loro fortuna c’era sempre qualcuno pronti a dividerli.

Sakura: ma possibile che non stiate mai calmi voi due! Cavolo Naruto, ti sei svegliato da qualche ora e hai già tutta questa energia? Comunque…come ti senti? Ti ho portato della frutta nel caso ti venisse fame, so che qui dentro il cibo non è dei migliori! –gli porse il cestino-

Naruto: Grazie Sakura-chan! – Naruto chinò la testa da un lato per poter vedere in direzione della porta, sperando di vedere qualcuno…qualcuno che non arrivava. Era tutto il giorno che l’aspettava, ma lei non si era ancora fatta viva. Questo rattristò molto  il biondino e sia Sasuke che Sakura si accorsero del suo stato d’animo e la ragazza dai capelli rosa cercò di destare l’amico dal pensiero di lei.

Sakura: vuoi che ti sbucci una mela, Naruto?

Naruto  non rispose, scosse solo la testa  per far capire alla ragazza che non era in vena di mangiare in quel momento.

Sakura decise di rendersi utile in qualche modo. Uscì dalla stanza e andò a cercare qualcuno. Ma la ricerca non andò avanti per molto, infatti la persona in questione era proprio nel corridoio che aspettava di entrare…era lì da ore, ma non aveva ancora avuto il coraggio di varcare la soglia della porta.

Sakura: AH sei qui! Bene almeno ho risparmiato la fatica di venirti a cercare Hana!

Hana era a testa china, si vedeva lontano un miglio che era preoccupata per qualcosa.  Sakura se ne accorse, ma inizialmente ci passò sopra.

Sakura: Naruto sta solo aspettando te,  si può sapere perché non sei ancora andato a trovarlo? Non ti importa di lui? Mi sembrava che fosse il contrario.

La ragazza però non muoveva un muscolo, sembrava che le parole di Sakura non  la sfiorassero neanche. A quel punto Sakura decise di fare una cosa di cui probabilmente in futuro si sarebbe pentita…Aiutare la sua rivale in amore…anche se sapeva benissimo di non meritarsi Naruto dopo quello che era successo mesi fa.

Sakura: Senti Hana…ammetto che non sono una tua fan, ma se tu stai male anche Naruto soffre e per quanto mi riguarda, ha già sofferto abbastanza e parte è colpa mia. Ora voglio fare in modo che sia felice. Credo di immaginare il perché del tuo comportamento. Saresti già entrata da ore se non ci fosse qualcosa che ti spaventa vero?

Hana annuì.

Sakura sospirò: scommetto che quel qualcosa è KyuubiHana alzò la testa sorpresa che la ragazza l’avesse capita al volo- Ho indovinato vero? – Sakura avvennò a un sorriso malinconico- è normale…quando sanno cosa c’è in lui tutti tendono ad averne paura.

Hana mise subito in chiaro le cose: Io non ho paura di Naruto, ma solo della volpe. So che Naruto non è cattivo, ma non posso far finta che quella cosa dentro di lui non esista. Io…credevo di essere forte, credevo che avrei potuto stargli vicino nei momenti di crisi, ma quando ho visto il potere della volpe…mi sono ricreduta. Ora so di non essere forte abbastanza da poter rivedere Naruto in quello stato e di vedere tanta desolazione…io non sono in grado di sopportare tutto questo. So che Naruto non centra niente e che non ci sono molte probabilità che la volpe si rifaccia vedere, ma non riuscirei a stare tranquilla. Fosse un caso isolato…bhè potrei anche accettarlo, ma ricorda che io ho conosciuto Gaara prima del suo cambiamento e ricordo che a seconda del suo umore il demone si manifestava. Se era tranquillo non succedeva niente, ma se  veniva urtato nei sentimenti e fatto arrabbiare, si scatenava e per le persone che erano vicino a non c’era speranza di sopravvivere. Questo è quello che capita anche a Naruto vero?

Sakura annuì aggiungendo: è vero, ma non è colpa loro. non hanno scelto loro di avere un demone dentro di loro e non è giusto che ci rimettano sempre…devono avere qualcuno a fianco che abbia fiducia in loro.

Hana: Naruto ha già qualcuno che ha fiducia in lui. –disse fissando Sakura negli occhi- Durante la sua trasformazione, non ti sei data per vinta. L’hai chiamato ripetutamente per cercare di svegliarlo. Eri convinta che se ti avesse sentita, lui sarebbe riuscito a fermare quel mostro, mentre io…io sono stata una vigliacca. Mi sono praticamente nascosta e non ho aiutato Naruto in nessun modo.                                    Quando ci siamo messi insieme, lui mi rilevò della presenza del kyuubi dentro se e io gli dissi che non ero spaventata, che gli sarei comunque rimasta vicina qualunque cosa fosse accaduto, ma dopo averlo visto trasformato all’esame chunin quando stava per uccidere il tuo compagno, mi sono resa conto che è più facile a dirlo che a farlo…io non sono in grado di rimanergli vicino. Se accadesse nuovamente qualcosa del genenere io…non farei altro che scappare. Naruto non si merita questo, è un bravo ragazzo!

Sakura era rimasta in silenzio ad ascoltare la ragazza, per farla sfogare. Anche lei era rimasta scioccata da quello che era appena accaduto, ma era a conoscenza di quel lato di Naruto già da parecchio tempo e l’aveva già visto impossessato dal kyuubi. Quindi per lei era più facile fa giostrare la cosa.

Sakura: Ora che intenzioni hai?

Hana: Parlerò a Naruto di questo…sperando che non ci stia troppo male e poi…ripartirò con Gaara e i suoi fratelli per Suna.

Sakura: Ma Hana…lui…-la ragazza non sapeva cosa dire e sospirò –sei sicura di volerlo fare?Non potrai più tornare indietro, pensaci bene per favore!

Hana: e già da tempo che ci penso…e credo che questa sia la soluzione migliore, anche se Naruto mi odiarà per questo e – non terminò la frase che una voce la interruppe-

Naruto: non è vero che ti odierò…Hana – Disse un Naruto che alzandosi dal letto aveva sentito tutto e che nascondeva il suo sguardo sotto la frangetta –Ti ringrazio di essere stata sincera…anche se non direttamente con me!

Hana scatto in piedi e si diresse verso Naruto: te ne avrei parlato appena avrei trovato il coraggio di entrare! Devi credermi!

Naruto alzò lo sguardo, si vedeva dal suoi occhi quanto avesse preso male la cosa: ti credo! E capisco il tuo timore.

Sakura fece un cenno con la testa a Sasuke e insieme al suo compagno decise di lasciare i due soli…dovevano chiarirsi.

Hana rispiegò nuovamente le ragioni per cui avrebbe voluto lasciarlo. Aveva già sentito tutto, ma riteneva giusto che Naruto sentisse quelle cose provenire dalla sua bocca e non tramite un dialogo non rivolto a lui. Naruto si meritava sincerità e  questo fu molto apprezzato dal biondino.

Naruto la fece parlare per un po’ e  la lasciò spiegarsi, ma non le fece terminare il discorso: Basta così Hana…Posso immaginare quello che provi e non ti do nessuna colpa. Solo per favore se non te la senti sul serio di stare con me…non lo fare…non farlo solo perché ti faccio pena e perché non vuoi farmi soffrire, questo mi farebbe star più male. Ti prego solo una cosa…sii sincera con me e con te stessa soprattutto.

Hana era in lacrime… non sperava che Naruto la capisse…era davvero un ragazzo d’oro e si dava della stupida a lasciarselo scappare, ma non si sentiva all’altezza.

Naruto: un’ultima cosa! Promettimi che…saremo comunque amici! –le chiese asciugandole una lacrima-

Hana: abbozzò un sorriso- ma certo! Ne sarei felice!

Naruto  ricambiando il sorriso, le promise che sarebbe stato bene, era la cosa che più metteva in ansia Hana, e le promise anche che il giorno dopo, sarebbe andata a salutarla prima della sua partenza.

La notte fu insonne sia per Hana che per Naruto. quest’ultimo ripensò agli avvenimenti della giornata e della decisione di Hana…in fondo non aveva tutti i torti e poi doveva ammettere che una relazione a distanza era piuttosto difficile. Ora che lui sarebbe tornato a vivere Konoha e lei a Suna, le occasioni per vedersi sarebbero stare rare. Quindi in fin dei conti era meglio che le cose fossero andare così. Entrambi comunque prima o poi avrebbero trovato l’amore della propria vita.

Il giorno dopo Naruto riuscì a ottenere il permesso da Tsunade di uscire dall’ospedale per andare a salutare i suoi amici. Salutò prima di tutto Kankuro, Temari e Gaara, ma si soffermò più a lungo su di Hana. Fra i due ci fu un lungo abbraccio, che dimostrava loro tutto l’affetto che provava ognuno nei confronti degli altri e durante quell’abbaccio Hana sussurrò all’orecchio di Naruto che la persona adatta a lui era più vicina di quello che pensava e dopo essersi staccato da lui, guardò qualcosa o qualcuno dritto davanti a se.

Naruto solo allora si accorse della presenza di Sakura. La ragazza era anch’essa andata a salitare i suoi amici di Suna, ma era rimasta in disparte per non disturbare.

Il biondino tornò a rivolgere il suo sguardo verso i suoi amici e dopo un ultimo saluto, li vide allontanarsi sempre di più, fino a diventare impercettibili alla vista.

“Ci vediamo Hana…ti auguro di stare bene” pensò Naruto con il sorriso sulle labbra.

Sakura in quel momento si avvicinò a lui e dopo aver fissato per diversi minuti le porte che conducevano all’esterno di Konoha, i due si diressero insieme all’ospedale.

 

FINE

 

Dopo secoli che mi sono fatta attendere ecco a voi l’ultimo capitolo. Fino alla fine non ho voluto rendere felice Naruto (Povero) ma ho lasciato una speranza per un futuro migliore e ognuno di vuoi può liberamente immaginare come sarà. Spero che vi sia piaciuto questo ultimo capitolo. Mi scuso se nel caso ci fossero errori di grammatica o altro, ma sto crollando dal sonno e non ero del tutto lucida quando ho buttato giù il capitolo.

Ringrazio tutti coloro che hanno recensito fino ad ora  e tutti coloro che  mi hanno aggiunta ai preferiti…non avrei mai creduto che fossero cosi tanti

Grazie di tutto!!!!

Ciao

Neko^^

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