Our family

di Evil_Regal
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una seconda possibilità ***
Capitolo 2: *** Dhelia ***
Capitolo 3: *** Buon compleanno parte 1 ***
Capitolo 4: *** Buon compleanno parte 2 ***
Capitolo 5: *** Il castello ***



Capitolo 1
*** Una seconda possibilità ***


Era qualcosa a cui Regina stava pensando da un bel po’. Qualcosa che teneva ben nascosto tra sé. E,lei non lo sapeva,qualcosa a cui stava pensando anche Emma da un po’ di tempo.

Henry cresceva a vista d’occhio.
Le sembrava ieri che si nascondeva dietro le sue gambe quando andavano al supermercato,quando andavano in giro e incontravano qualcuno che non conoscesse…Henry si nascondeva sempre dietro le gambe di Regina aggrappandosi forte ai suoi pantaloni,o,quando aveva la gonna,avvolgendo le braccia attorno alle sua ginocchia.
A Regina piaceva vederlo comportarsi così,perché la faceva sentire come se per Henry rappresentasse una protezione,qualcosa di sicuro e protetto,ed era tutto quello che lei voleva essere per suo figlio,voleva essere la persona dalla quale correva quando aveva bisogno,quando si faceva male,quando era spaventato per una qualsiasi cosa,un temporale,un brutto sogno,una sensazione oppure semplicemente il mostro nascosto nell’armadio.
E Regina si sentiva bene quando Henry le correva incontro per essere preso in braccio e stretto così forte da sentirsi di nuovo al sicuro. Si sentiva bene quando Henry le avvolgeva le braccia attorno al collo così forte da quasi soffocarla.

Ora Henry stava crescendo e non aveva più bisogno della sua mamma,non aveva bisogno di essere consolato,non aveva bisogno di essere protetto e di certo la notte non andava a svegliare Emma e Regina chiedendo di dormire con loro.

C’era stato un periodo durante il quale Henry era ancora molto piccolo,in cui Regina avrebbe voluto adottare un alto bambino,ma le circostanze difficili e piene di impegni la portarono a cambiare idea.
Era una mamma single che aveva una città da controllare. Henry aveva poco più di cinque anni e sarebbe stato troppo difficile per lei,che era sola,controllare due bambini piccoli e lavorare allo stesso tempo.

Era andata avanti mettendo da parte questo piccolo desiderio di espandere la sua famiglia. Ma ora aveva la possibilità,non era sola ed era più felice che mai e aveva deciso di parlarne con Emma.

Quella sera,la sua fidanzata sarebbe tornata tardi ma a Regina non importava,salì nella loro camera da letto,si mise sotto le coperte e cominciò a leggere quel libro che tirava fuori solo quando voleva che Emma notasse che aveva qualcosa da dirle o quando era arrabbiata con lei e quindi la evitava.

Sentì la porta chiudersi e sorrise pensando che probabilmente Emma avrebbe camminato in punta di piedi per  tutta la casa,per non svegliare nessuno,dato che tutte le luci erano spente,tranne quella della camera da letto ovviamente.

Ma non fu così. Sentì una botta,il frigorifero sbattere con violenza e nel mentre Emma imprecare.
Rise scuotendo la testa e girando una pagina del suo libro mentre,con la schiena appoggiata alla spalliera del letto,aspettava che l’impacciato sceriffo della città,la raggiungesse.

Dopo poco la vide camminare lentamente verso la loro stanza per poi cominciare a camminare rumorosamente dopo essersi accorta della luce accesa.

“Oh,hey,sei sveglia?” le chiese sorridendo

“Si,ti aspettavo” Regina disse senza distogliere lo sguardo dal libro,per prendere un po’ in giro Emma facendole pensare di essere arrabbiata con lei

“Diotipregofachenonsiaarrabbiata” Emma pregò nella sua mente alzando gli occhi al cielo

“Tutto okay?” inclinò la testa cercando di istaurare un contatto visivo. Vedendo che non arrivava una risposta andò a cambiarsi e si avvicinò al letto. Si fermò al lato di quest’ultimo e prese il cuscino.
Stava per uscire quando Regina la fermò

“Ehy,che fai?Dove vai?”

“Sei arrabbiata così me ne vado io di mia spontanea volontà,prima che sia tu a cacciarmi per qualsiasi cosa io abbia fatto,anzi non fatto,per farti arrabbiare”

Regina,che trovò dolcissimi gli occhi intristiti e confusi di Emma,posò il libro sul comodino e rise.

La bruna picchiettò il posto vuoto accanto a lei sorridendo

“Non sei arrabbiata?” Emma non si mosse  dalla soglia della porta

“Perché dovrei esserlo?” chiese picchiettando di nuovo il materasso “Su,vieni o  no?” rise quando Emma lanciò il cuscino al suo posto e corse sul letto.

Mentre si arrampicava sul letto,Regina le avvolse le braccia attorno al collo e la spinse verso di lei per baciarla.
Non la vedeva dalla mattina e le era mancata tantissimo

“Hey” sussurrò dolcemente

“Hey” Emma rispose massaggiandole il fianco e baciandola ancora una volta,poi Regina si staccò e si fece indietro  per guardarla negli occhi

“Emma,posso chiederti una cosa?”

“No,non puoi” rispose semplicemente Emma. Regina spalancò la bocca scioccata facendo ridere la sua fidanzata che,divertita,le diedie un bacio sulla guancia “Certo che puoi. Puoi chiedermi quello che vuoi” le sorrise.

Regina le diedie uno schiaffo giocoso sul braccio

“Dai,su che devi chiedermi?” disse impaziente

“Ecco,vedi…c’è una cosa a cui sto pensando da un po’ di tempo. In realtà è una cosa a cui penso da tanto tempo,da quando Henry era piccolo ma non ho mai avuto la possibilità di farlo perché lui era troppo piccolo e io una madre single impegnata tra casa e lavoro” scostò una ciocca di capelli corvini dietro l’orecchio

“Ecco…bhe……” mormorò  abbassando lo sguardo

“Su Regina,non preoccuparti,dimmi tutto” Emma la incoraggiò prendendole la mano e stringengola tra le sua.

Regina,senza alzare lo sguardo,decise poi di parlare “Hai mai pensato ad espandere la nostra famiglia?” guardò ovunque tranne Emma quando si accorse che dalla bionda non arrivava nessuna risposta.
Passarono secondi senza che Regina guardasse Emma e senza che la bionda rispondesse

“Lo sapevo che sarebbe stata una brutta idea” mormorò sistemandosi sotto le coperte,dando le spalle alla sua ragazza, per andare a dormire. Diede la buonanotte ad Emma molto velocemente senza avere il coraggio di guardarla negli occhi.

Si sentiva giù di morale e anche un po’ imbarazzata. E aveva paura che Emma avrebbe detto si solamente per fare contenta lei,quando lei voleva fare questo grande e importante passo perché lo volevano entrambe e non perché una lo voleva e l’altra non aveva il coraggio di dirle di no.

Chiuse gli occhi obbligandosi ad addormentarsi quando sentì il braccio di Emma attorno alla sua vita e le sue labbra sfiorare la sua spalla lasciando dolci e delicati baci

“Si” le sussurrò sorridendo “Ci penso ogni giorno”

Regina aprì di scatto gli occhi prima di girarsi verso Emma che sorrideva come non aveva mai fatto

“Davvero?” chiese incredula

“Davvero” annuì spostandosi quando Regina si mise a sedere “Regina,mi sono persa tante cose della vita di Henry e sono una mamma ma non ho visto mio figlio muovere i primi passi,non l’ho sentito dire la sua prima parola,non ho vissuto il suo primo dentino,il suo primo taglio di capelli,il suo primo giorno di scuola. Non ho avuto la possiblità di crescerlo e di assisterlo durante ogni tappa della sua vita,ci sono stata da un certo punto in poi. Voglio avere una seconda possibilità per sentirmi davvero una mamma,per provare tutte quelle emozioni che solo un bambino,solo tuo figlio che cammina verso di te per la prima volta,che pronuncia il tuo nome per la prima volta,sa darti. E con questo  non significa che io voglia rimpiazzare Henry o che io non lo ami abbastanza solo perché non l’ho visto crescere,non c’è stato un solo giorno in cui io mia sia pentita di averlo affidato a te,che sei la migliore madre che io avessi potuto sperare per lui,e se dovessi tornare indietro,lo rifarei perché so che è stata la cosa giusta. Voglio solo avere una seconda possiblità,con te e con Henry” le brillavano gli occhi “Quindi si,ho pensato più di una volta ad adottare un bambino con te e sono felice che,prima di tutto lo voglia anche tu,e secondo che tu ne abbia parlato,perché probabilmente,se fosse dipeso da me,non sarei mai riuscita a dirtelo”

Regina,che aveva le lacrime agli occhi rise al commento finale per poi gettarsi tra le braccia di Emma e stringerla forte.

Era grata di avere una famiglia come quella che aveva
Era grata perché aveva finalmente trovato l’amore e la felicità che aveva rincorso per tutta una vita.
Era grata perché con Emma non doveva nascondere quello che era,perché sapeva che lei l’amava così come era,con pregi e difetti.
Era grata perché il sogno di una vita stava per realizzarsi.

“Ti amo” la bruna disse accarezzando le guance di Emma prima di baciarla a lungo.
“Dobbiamo parlarne con Henry” Regina tornò subito alla realtà e andò in panico perché non avrebbero mai adottato un bambino senza che Henry fosse stato d’accordo quindi si preoccupò che il loro sogno si frantumasse prima ancora di avere la possibilità di realizzarsi.

“E se dice che non vuole un fratello o una sorella?Se si arrabbia con noi?Se si sentirà rifiutato o rimpiazzato?Se penserà che lo ameremo di meno o roba del genere?”

“Ehy,ehy,Regina ascoltami” Emma le poggiò le mani sui lati del viso per far si che la guardasse negli occhi
“Andrà tutto bene. Henry sarà felice della notizia che gli daremo,vedrai”

“Sicura?” Regina aveva un’espressione preoccupata  quando Emma annuì e le baciò la fronte che subito si rilassò

“Okay,andrà tutto bene” Regina si disse ancora per convincersi che sarebbe davvero andata bene

E così trascorsero tutta la notte a parlare di cosa sarebbe successo,di quanto difficile ma incredibilmente bello sarebbe stato,di quanto avrebbe reso tutto più felici di quanto non lo fossero già.
Cominciarono a immaginarsi il loro piccolo fagottino crescere,a immaginarsi eventi specifici in cui sarebbe successo qualcosa e in cui si sarebbero divertiti tanto e se ne sarebbero ricordati per sempre



Angolo autrice:credo di fare un capitolo successivo in cui Regina e Emma incontrano per la prima volta loro figlio seguito,sempre nello stesso capitolo,da un “un tot di anni dopo….”
Grazie per aver letto la mia storia :)

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Capitolo 2
*** Dhelia ***


*due anni dopo*

Era primavera,le giornate stavano cominciando ad allungarsi e tutte le mattina Emma e Regina si svegliavano con un tiepido ma luminoso sole.

Ma soprattutto si svegliavano sapendo che sarebbe stata una bella giornata.

Regina aprì lentamente gli occhi quando sentì il debole pianto di una bambina,per ritrovarsi avvolta dalle braccia di Emma,che dormiva serenamente.

Tra le due,Regina era quella che aveva il sonno leggero quindi era sempre la prima a svegliarsi,ma non l’unica ad andare,durante la notte,a controllare la bambina,questo perché Emma non riusciva a dormire senza che Regina stesse vicino a lei,quindi ogni volta che Regina si alzava o stava per alzarsi,la bionda lo percepiva e in questo modo Regina non era obbligata a doversi alzare sempre.

Quella volta aveva deciso di lasciare Emma dormire e di alzarsi.

Le diede un soffice bacio sulla tempia e rise quando Emma mormorò,con gli occhi ancora chiusi,”vado io”

Regina la ribaciò e poi le rispose “Tu dormi,ero comunque sveglia” si alzò dal letto e si diresse verso la culla nella stanza vicino alla loro.

“Hey,tu” sussurrò dolcemente mentre prendeva la bambina piangente tra le braccia. Le solleticò il pancino e le fece qualche smorfia per farla smettere di piangere e per ascoltare la sua meravigliosa risata.
Guardandola con i sui grandi occhioni azzurri,Dhelia,di appena sei mesi,strinse la sua manina paffuta e piccolina in un pugno che portò alla bocca succhiandolo.

“Hai fame,fiorellino?” Regina le tolse la mano dalla bocca e rise quando la bambina rimase con la bocca aperta aspettando qualcosa da mangiare “Si,hai fame. Andiamo a prepararti un bel biberon” uscì dalla stanza dirigendosi verso la cucina. Mise Dhelia a sedere sulla sua seggiolina e le diede un pupazzo per tenersi occupata. Mentre preparava il biberon sentì le braccia di Emma attorno alla vita e il suo mento sulla spalla

“Hey,come mai già sveglia?Ti avevo detto che sarei scesa io,sei stanca,vai a dormire” le disse girando un po’ la testa verso di lei

Emma fece spallucce “lo sai che non posso dormire senza di te” le diede un bacio sulla guancia poi si girò verso Dhelia“poi sentivo la mancanza di questa piccola bestiolina qui” disse solleticandole il collo facendola ridere

“Chi è l’amore della mamma?” le fece il solletico “Chi è?” rise “chi?”
Regina sorrise alla tenera scena tra madre e figlia “tieni” lo passò ad Emma
“Ohhh la mamma ti ha fatto la pappa” disse tenendo il biberon alla bocca della bambina che cominciò a bere
“E’ brava la mamma non è vero?Proprio una brava mammina” disse più a Regina che a Dhelia
“Dopo glielo diciamo a mamma che le vogliamo bene e che è la mamma più brava del mondo?” Emma sapeva che Dhelia non capiva ciò che stava dicendo,la faceva semplicemente ridere e in questo modo la bionda prendeva due piccioni con una fava perché faceva divertire Dhelia e trascorreva un po’ di tempo con lei,ma contemporaneamente ricordava a Regina quale persona meravigliosa fosse,quale mamma meravigliosa fosse,perché Regina non lo diceva,ma Emma lo sapeva. Emma sapeva che Regina,dopo tutta la questione con Henry e la Regina Cattiva e la maledizione,si metteva sempre in discussione,sia come persona che come mamma. Credeva sempre di non essere abbastanza,di non saper svolgere bene il suo ruolo,di stare sempre lì lì per sbagliare.

Regina non lo diceva perché si sentiva ridicola a parlarne,ma Emma la capiva con un solo sguardo e questo Regina lo sapeva. Sapeva che Emma era al corrente di tutte le sue incertezze e paure,anche se lei non ne parlava. Sapeva che Emma non perdeva occasione per ricordarle che lei andava bene così come era,che per lei la Regina Cattiva non era mai esistita e che riusciva a vedere solo Regina Mills,la mamma dolce e affettuosa che metteva la sua famiglia prima di tutto,anche prima di se stessa.

Ed era questo il bello del rapporto tra Emma e Regina. Era che non c’era bisogno delle parole,loro si capivano e si capivano sempre.

Emma riusciva sempre a infondere un po’ di sicurezza in più in  Regina quando faceva così,quando le ricordava con semplici parole in semplici occasioni che il passato non contava,né per lei né per Henry.

Perché Henry aveva avuto la dimostrazione del fatto che Regina lo amava più di qualsiasi altra cosa,che lei era disposta a tutto per dargli la sua felicità.Aveva capito che lei lo aveva sempre amato e quindi l’aveva perdonata.

Ma i sensi di colpa di Regina non la lasciavano mai,ed era per questo che si sentiva bene quando Emma le diceva che era una brava mamma,quando Henry improvvisamente e di sorpresa,l’abbracciava e le diceva che le voleva bene,quando entrambi la guardavano e le facevano capire che era amata.
E ora c’era anche Dhelia ad aiutarla,a darle sicurezza,a ricordarle che le voleva bene.
Regina lo capiva quando le bambina si addormentava sul suo petto,quando le stringeva la manina attorno al dito e rideva,quando tendeva le braccia per essere presa.

Era in giorni come questi che Regina si fermava a riflettere su quanto amasse la sua famiglia e su quanto fosse speciale per lei. 

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Capitolo 3
*** Buon compleanno parte 1 ***


“Non voglio che sia tutto rosa”

“M il rosa è un colore perfetto,Regina” disse Mary Margaret prima di bere un sorso del suo caffè appoggiato sul tavolino del salotto di casa di Regina ed Emma.

“No,niente rosa. Anzi,meno rosa possibile” disse la bionda “Non renderemo il primo compleanno di nostra figlia un enorme confetto rosa”

“Okay,niente rosa” si rassegnò Mary Margaret “Scegliamo un tema allora”

“Bhe,lei adora gli animali” disse Regina “Perché non organizzare una festa di compleanno con un tema sugli animali?” disse Regina.

“GENIO” esclamò Emma “MIA MOGLIE E’ UN GENIO” si alzò e gonfiò il petto “GENTE DEL MONDO INVIDIAMI”

“Emma” rise Regina “smettila” Emma le diede un bacio sulla guancia

“Direi che gli animali sono perfetti”

“La faremo nel nostro giardino quindi potremmo dividere il giardino nelle varie zone. In un lato la savana,in un altro la giungla e così via. Poi potremmo affittare dei costumi da animali. Ognuno sarà un animale”

“POSSO ESSERE UN KOALA REGINA?TI PREGO TI PREGO TI PREGO TI PREGO” Emma sembrava una bambina. Regina la guardò confusa “Ehm,si,credo non ci siano problemi” disse.

Mary Margaret annuì soddisfatta “E’ un’idea grandiosa. Dobbiamo affittare i costumi e andare in pasticceria per occuparci della torta” continuò

“Mary,ti stai impegnando tanto per questo compleanno e te ne siamo davvero grate,ma rilassati. Andiamo noi in pasticceria e tu magari ad affittare i costumi. Non prenderla a male,ma è la prima torta di nostra figlia,vorremmo che fosse una cosa nostra e una sorpresa per tutti,compresa te” disse Regina mentre Emma le cingeva la vita annuendo. Le diede un baciò sulla tempia.

Mary Margaret sorrise dolcemente “Ma certo.  Che tipo ti animali vi piacerebbe avere?”

“Oh,qualsiasi. Giraffe,delfini,leoni,papere,tigri,delfini”

“Per i vestiti miei di Regina di Henry e di Dhelia non preoccuparti,vedremo noi. Ordinane in numero maggiore rispetto a quello degli invitati,così che possano avere più scelta. Per quanto riguarda la taglia bhe…dovrai andare ad occhio immagino” disse Emma

“Bene allora,ci si vede presto” le salutò e le lasciò sole.

“Sarai un piccolo tenero panda” disse Emma abbracciando Regina “E io sarò un koala” continuò “Henry sarà” sgranò gli occhi “OMMIODDIO QUALE SARA’ IL SUO COSTUME?E DHELIA?” Emma andò in panico e Regina cominciò a farle aria con le mani per calmarla

“E’ tutto okay,calmati Emma. Henry sceglierà il suo costume e per quanto riguarda Dhelia,bhe credo che anche lei dovrà scegliere”

“COME SE HA UN ANNO E NON PARLA?”

“I pupazzi Emma,i pupazzi” disse “Le daremo qualche pupazzo a forma di animale e quello che prenderà per primo sarà il suo costume,a patto che piaccia ad entrambe.

“L’ho detto che sei un genio” le diede un altro bacio

“Si lo so,lo so” disse con non troppa modestia. “Ora andiamo ad ordinare una favolosa torta per la nostra bambina” salì le scale per andare in camera di Dhelia che dormiva.

“Ehy piccolina” disse prendendola tra le braccia. Si era svegliata ma non completamente. Infatti non appena la sua testa toccò la spalla di Regina,Dhelia richiuse  gli occhi.

“E’ ora di svegliarsi amore mio” disse con voce dolce  mentre la posava delicatamente sul fasciatoio per cambiarla. Nel processo Dhelia si svegliò e con il ciuccio in bocca si strofinò gli occhi.

“Oh,guarda chi si è svegliata” disse Regina “Su andiamo,la mamma ci aspetta giù” le mise il suo giubbino e scese al piano di sotto dove trovò Emma già pronta.

“Siamo pronte” salirono in macchina e guidarono fino alla pasticceria.

“Buona sera” dissero entrando

“Buona sera” disse una ragazza con un sorriso “Posso fare qualcosa per aiutarvi?”

Regina riaggiustò Dhelia tra le sue braccia e Emma rispose “Si,vorremmo prenotare una torta di compleanno”

“Si certo,seguitemi” entrarono in una stanza vicina dove il pasticcere li accolse.

“Salve” dissero e lui rispose allo stesso modo. Le invitò  a sedersi per progettare la torta insieme.

Dhelia era seduta sulle gambe di Regina e il pasticcere aveva messo sul tavolo dei fogli e dei colori per disegnare la torta. Ma Dheli aveva altro in mente. Prese i colori e cominciò a scarabocchiare il tavolo.

“Dhelia,fa la brava” disse Regina togliendole i colori dalle mani

“Non si preoccupi,non è un problema se colora” disse il pasticcere

“Grazie” disse Regina sapendo che se non lo avesse detto sarebbe cominciata una lotta interminabile contro la bambina.

“Quindi,tornando alla torta. Come la vorreste?”

“Bhe,stavamo pensando a qualcosa con più piani” disse Emma “Magari a tre piani,in pasta di zucchero”

E mentre parlava il pasticcere disegnava ciò che le due mamme dicevano.

“Il tema è gli animale,quindi la torta deve rispettare il tema” disse e il pasticcere ascoltava.

“Dato che sono tutti gli animali,magari potremmo suddividere la torta in savana,giungla e acqua o cose del genere” disse Regina mentre Dhelia colorava.

“E’ una bella idea” disse  il pasticcere disegnando con i rispettivi colori “Una gran bella idea”

“Bhe poi ovviamente ci deve essere il nome” disse Emma “Si chiama Dhelia. D-H-E-L-I-A”fece lo spelling così che si segnasse correttamente il nome.

“E’ possibile fare delle statuette degli animali?” chiese Emma e Regina la guardò confusa “Il boss delle torte” Emma sussurrò nell’orecchio di Regina perché sentisse solo lei e quella sorrise.

“Certamente. Il gusto?”

“Cioccolato” dissero le due mamme all’unisono.

“Perfetto”

“Quando è il compleanno”

“Mercoledì,della prossima settimana” disse Regina

“A che ora deve arrivare la torta?”

“Bhe pensavamo verso le sei del pomeriggio” disse Regina

“Arriverà puntuale” rispose il pasticcere. Loro salutarono e ringraziarono e tornarono a casa.

Si misero sul divano mentre Dhelia giocava sul tappeto

“Cresce così in fretta” disse Regina mentre Emma le avvolgeva le spalle con un braccio

“Già. Sembra ieri che l’abbiamo presa con noi e invece è già passato un anno” disse Emma

“E’  bellissima. Ognio giorno più bella” Regina la guardò dolcemente 

“La nostra principessa”

“Che ne dici se la vestissimo da paperella?O orsacchiotto”

Emma rise “Paperella,decisamente. Sarebbe troppo carina con il sederino all’infuori e un cappello con il becco arancione”

Regina rise “Quindi lei è una papella,tu hai detto ch vuoi  essere un koala”

“Tu sei un panda” disse Emma

“Henry?”

“Henry ha detto che vuole un costume da leone” Disse Emma e Regina ridacchiò “Sarà una bella festa di compleanno” disse Regina rilassandosi nella stretta della bionda.

“lo sarà davvero” Emma la baciò e poi continuarono a godersi quella calma serata in dolce compagnia della loro famiglia.

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Capitolo 4
*** Buon compleanno parte 2 ***


Nel corso della settimana avevano terminato tutti i preparativi per il compleanno.
Avevano allestito il giardino come un vero parco animali dove c’erano gli spazi per tutti gli animali possibili e immaginabili.
Avevano  ordinato una torta spettacolare.
Avevano fatto i loro regali alla loro bambina.
E,infine,avevano ordinato e ritirato i costumi.

E così arrivò il giorno del compleanno.

“E’ orrendo” Regina uscì dal bagno con il broncio e con addosso il suo costume da panda.

Emma ,vestita da koala,vece un balzo per l’eccitazione con un sorriso che andava da un orecchio all’altro

“MA CHE DICI. SEI TENERISSIMA. OMMIODDIO TI STA MERAVIGLIOSAMENTE. SEI PROPRIO UN PANDA” le diede un bacio sul naso e poi continuò “Nostra figlia invece è una papera” indicò la piccola seduta sul letto con le gambe semi-incrociate che sbatteva le mani e ridacchiava.

Regina si sciolse alla tenerissima vista di sua figlia con addosso un vestito da paparella.Aveva un vestito bianco con il sedere imbottito,per ottenere proprio quello di una papera. Le scarpe erano arancioni  e poi il costume aveva un cappuccio,sempre bianco,che doveva stare sulla testa dove c’erano gli occhi  e il becco.

Tutti i costumi erano così. Erano tutte tute intere con dei cappucci che facevano da testa di animale,così da lasciare i loro volti scoperti.

“Ohh amoore” Regina si avvicinò a Dhelia e la prese in braccio “Sei la paperella più bella che la mamma  abbia mai visto in tutta la sua vita” cominciò a riempirla di baci e la bambina cominciò a ridere

“Oggi è il  tuo compleanno non è vero?Ti sei fatta grande grande” disse con voce infantile mentre le rimetteva il cappuccio che era caduto.

Bussò il campanello

“Vado io” Emma corse di sotto e aprì a sua madre e suo padre“Mamma!Papà!” la salutò “Emma il costume è fantastico” disse Mary Margaret “Credi?” Emma se lo stirò addosso con una mano “Non ricordavo di avere una figlia koala”  disse David e Emma gli fece una smorfia “Comunque entrate. In salotto ci sono gli altri costumi,prendete quello che vi piace di più e cambiatevi”

 “Dhelia dov’è?Dobbiamo darle il suo regalo  anzi…i suoi regali” disse Mary  Margaret

“E’ di sopra con Regina,penso scenderanno tra poco anche perché a breve arriverann-“

“ROOOOOAAAR” Henry gridò facendo un grande salto verso di loro e spaventandoli tutti

“HENRY” Emma sembrò arrabbiata infatti Henry la guardò terrorizzato
“E’ STATO GRANDIOSO!DAMMI IL CINQUE” e alzò la mano perché Henry potesse batterle il  cinque.

Piano piano arrivarono tutti. Belle e il Signor Gold  con Liam che aveva due anni ed era amico di Dhelia.
Ruby e la Nonnina. Ashley e Thomas con Alexandra,la loro bambina. Archie e Pongo,che non aveva bisogno di un costume. Marco e suo figlio. Leroy  con tutti i suoi compagni. La madre superiora. Molti compagni di Henry.Uncino. Neal e molti altri ancora  e tutti avevano con loro almeno un regalo.

Regina era scesa con Dhelia in braccio che cominciò ad agitarsi non appena vide la marea di regali all’ingresso. Erano tutti suoi e ci avrebbe messo una vita per aprirli.

“Quanti sono?” chiese Regina scioccata a Emma

“Non ne ho idea” Emma li guardò e sospirò “Ma sono tantissimi”

Uscirono un giardino e la vista fu buffissima. Tutti con costumi diversi e divertenti. Tutti applaudirono non appena videro Dhelia e cominciarono a scambiarsi opinioni su quanto fosse bella e dolce e assurdamente tenera in quella tuta da paperella.

Regina  la mise a terra e quella cominciò a muoversi qui e lì per il giardino.

“Grazie a tutti per essere venuti e per la grande quantità che avete portato per nostra figlia. Spero vi divertiate” Regina disse e poi cominciò la loro lunga giornata.

C’erano pezzi di dolce e patatine ovunque,perché,ovviamente,chi mangiava camminava. Henry e i suoi amici mangiavano e giocavano a pallone più lontano così da non colpire nessuno.
Dhelia giocava con Liam e Alexandra. I grandi parlavano e ridevano insieme. Mangiavano le prelibatezze che Regina aveva preparato con le sue mani e finivano sempre per andarle vicino e dirle quanto fossero buoni i suoi dolci. La nonnina le aveva perfino chiesto la ricetta di un dolce e Regina li aveva detto che le avrebbe insegnato a farlo.

Avevano comprato anche delle statue di animali gonfiabili che avevano messo nei rispettivi territori. Quindi ben presto chiunque cominciò a tirare fuori i telefoni e a farsi fare foto vicino alle statue degli animali uguali ai loro costumi e vicino agli altri. Si respirava un’aria di divertimento e leggerezza.Si vedeva che tutti stava trascorrendo un bel pomeriggio

“Ti pregooo” disse Emma “Emma no le farà male,già gliene hai dato troppo”

“Ma non è vero,non le farà niente”

“Emma abbiamo preso una torta al cioccolato,e quella la mangerà perché è il suo compleanno ma non abbiamo bisogno di riempirle la pancia con altre schifezze del genere che tra l’altro le hai già dato”

“Ma non è giusto”

“Niente dolce Emma,non mi interessa” e poi andò a prendersi un bicchiere di succo d’arancia.

Prese un bicchiere d’acqua per Dhelia e quando la raggiunse vide Emma con una fetta di dolce in un piattino che lo spezzettava e lo dava a Dhelia mentre quella giocava.

Regina sospirò sconfitta. Non c’era niente da fare.

Si avvicinò a loro e diede il bicchiere ad Emma

“Oh amore grazie  ma non ho sete” disse Emma “Non è per te,idiota” rise Regina “E’ per Dhelia” si chinò e le diede un bacio sulla fronte sottraendola per qualche istante al divertimento con i suoi amici.

“Ti stai divertendo alla tua festa di compleanno?” disse e la bambina la guardò con occhi che brillavano,poi cominciò a battere le mani.
“Lo prendo per un si” le diede un altro bacio,ne diede uno veloce ad Emma e poi se ne andò dicendo
“Se stanotte sta male le stai dietro tu” disse Regina ed Emma le fece il verso mentre Dhelia cercava  altro dolce.

Poi Regina ed Emma cominciarono a fare foto a Dhelia. La misero a sedere su ogni stata gonfiabile e le fecero una foto mentre quella si guardava intorno assolutamente disinteressata. Mary Margaret e David,come molti altri invitati,si fecero delle foto con lei. Henry se ne fece una con la bocca spalancata mentre fingeva d mangiare la sua sorellina. Emma se ne fece una mentre abbracciava un albero. Poi convinse Regina a farsene una anche se non troppo particolare.

Ne fecero una al signor gold in cui mangiava una fetta enorme di dolce. Fecero foto a tutti,per avere ricordi chiari e vivi di quel giorno.

Poi Emma e Regina si sedettero a terra con Dhelia al centro e cominciarono ad aprire i regali. Aveva ricevuto bambole,servizi da tea di plastica,vestiti,giocattoli,colori,album da colorare,scarpine,pupazzi,puzzles e molto altro.

Poi Emma e Regina portarono in due fuori un enorme scatolo impacchettato.

Tutti lo guardarono stupiti anche perché dalle facce di Emma e di Regina si capiva che era pesante.

Aiutarono Dhelia ad aprirlo e non appena la bambina vide il disegno di un castello sullo scatolo cominciò a battere le mani.

Le avevano comprato un castello. Ed era gigante. Di plastica,da mettere in giardino. Avrebbe potuto giocare e nascondersi o semplicemente mettersi lì ad aspettare che passasse il tempo. Tutti rimasero sorpresi e applaudirono felici per la picccola.

“Okay,mentre Regina pulisce tutto questo casino” disse Emma ridendo e Regina le diede uno schiaffo per giocare “Ci prepariamo per la torta” Dhelia camminò proprio come una paperella seguendo Regina mentre andava avanti e indietro per pulire quel macello di carte. Emma preparò il tavolo con tutti i piattini per la torta.

“Vado a prenderla io” disse Emma dirigendosi in cucina mentre Regina prendeva in braccio Dhelia per andare dietro il tavolo. Dal lato opposto del tavolo erano tutti pronti a cantare tanti aguri. Si era fatta sera quindi la luce della candela risplendeva ancora di più. Emma spuntò dalla porta con la torta che faceva luce sul suo gran sorriso.

Quando arrivò la mise sul tavolo e Regina la guardò negli occhi amorevolmente mentre teneva stretta Dhelia. Avvolse un braccio attorno alle spalle di Regina e le strinse entrambe attorno a sé.

“Taaanti aguuuriii aaaa teee” cominciarono tutti a cantare
“Tanti auguriiii a teeeee. Tantii aguurii a Dheeeliaaaa. Tantiii aguuuriiii a teee” prima di spegnere la candelina tutti insieme Emma chiamò Henry perché la spegnesse con loro. Henry corse e tra gli applausi degli invitati e le lacrime di Regina,tutti e tre aiutarono la piccolina a spegnere la sua prima candela.

Quando la candela fu spenta,tutti quanto gioirono felici e Emma,sorridendo genuinamente asciugò le lacrime di Regina che teneva Dhelia in bracccio.

“Buon compleanno sorellina” disse Henry a Dhelia dandole un bacio. La scena fece sciogliere il cuore di entrambe le mamme,in realtà di tutti e meno male che Mary Margeret aveva la macchina fotografia e immortalò quel momento speciale e dolce.

Ovviamente poi fecero la foto con le due mamme,con Henry,con tutta la famiglia.Con i nonni. Con i nonni e il resto della famiglia. E poi con tutti gli invitati.

“Okay è ora ti tagliare la torta” disse Regina “La prima fetta è della nostra piccola” disse Emma prendendo coltello e spatola per la torta.

Ne fece una gigante “EMMAAAA” disse Regina mentre Dhelia giocava con la collana di Regina,quella che non toglieva mai,nemmeno quando indossava un costume da  panda.

“Regina,è la sua prima torta. DEVE avere una fetta grande. Non la mangerà tutta. Lo sai bene che un quarto della torta finirà sulla sua adorabile faccia e il resto sul costume. Nello stomaco ci andrà quello che si leccherà dalle mani” Regina sbuffò ma poi sorrise

“E va bene,come vuoi” diede il piattino a Regina perché facesse mangiare Dhelia. Poi ne distribuì uno a tutti gli invitati che la gustarono con piacere dicendo che era buonissima.

“Io uno piccolo Emma” disse Regina mentre ciò che aveva detto Emma riguardo la torta di Dhelia si stava verificando. Circa dieci secondi dopo Emma piazzò nella mano di Regina un pezzo enorme.

“Emma ti avevo detto piccolo” Regina lo guardò “Se magra,mangia”

“Da che pulpito. Ti sei vedono le costole”

“Ti si vedono TUTTE le ossa”

“Non esageriamo”

“Mangia”

“Emmaaa”

“Mangia,se non lo trovo pulito e vuoto te lo faccio mangiare a sforzo”

Regina sbuffò e poi sgattaiolò via per dare il suo dolce a Henry. Emma lo aveva capito ma glielo lasciò passare.

Dopo la torta Dhelia gli invitati cominciarono a salutare la famiglia felice mentre,persona dopo persona,saluto dopo saluto,Dhelia si addormentò in braccio a Regina che quando ebbe salutato tutti quanti si sedette sulla panchina a cullare e coccolare la sua bambina. La guardava e ogni tanto le dava qualche  bacio.Non si era accorta che Emma le aveva fatto delle foto.

“Ora siete il mio nuovo sfondo” le mostrò il cellulare che come sfondo aveva una Regina sorridente e con gli occhi brillanti che ammirava una Dhelia addormentata e rannicchiata stretta al petto della sua mamma.

Regina sorrise ad Emma “E’ distrutta” disse quando Emma le abbracciò “E’ stata una giornata stancante per tutti,guarda Henry. E’ steso sul prato e penso che tra poco si addormenti” Regina guardò di fronte a sé e notò Henry che quasi sbavava a terra e rise

“Bhe,credo che sia ora che li mettiamo a letto e che la togliamo da questo costume sporco di cioccoalta” si alzò lentamente per non svegliarla e piano piano salirono di sopra dove molto delicatamente e silenziosamente Regina cambiò Dhelia e la mise a letto.

Henry diede la buona notte a tutti e poi andò a dormire. Dopo essersi cambiate Regina ed Emma si misero sotto le coperte e abbracciate chiacchierarono

“Eri un panda davvero molto attraente” sussurrò Emma

“Mmmm” Regina aveva gli occhi chiusi e la testa appoggiata sulla spalla di Emma

“Buonanotte” Emma le baciò la fronte

“Notte” mormorò la bruna.

Era stata davvero una bella giornata.

E le due mamme si erano accorte che quella bambina non era entrata solo nel loro cuore,ma era entrata nel cuore di tutti. Tutti le volevano bene e tutti ci tenevano a vederla felice e sorridente. Forse perché il suo viso innocente e puro dava la speranza a tutti quanti. Non si sa…ma quello che Emma e Regina sapevano era che quella bambina,la loro bambina,rappresentava tanto per molti in città,soprattutto per loro due.

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Capitolo 5
*** Il castello ***


Regina era in ufficio mentre Emma sin da quanto Dhelia aveva aperto il regalo aveva deciso che appena avesse potuto,avrebbe montato il castello per la loro piccola principessa. Causalmente,ma non poi così tanto,la mattina stessa dopo il compleanno Emma aveva tempo.

Ma non perché lo avesse davvero,semplicemente perché se l’era preoccupato. Aveva chiamato suo padre e gli aveva detto che quella mattina non sarebbe scesa in caserma perché aveva importanti questioni da svolgere. Non gli aveva detto di cosa si trattava ma lui aveva qualche idea.

Dhelia dormiva ancora quindi,dato che Regina non c’era e Henry faceva chi sa cosa per la casa,Emma si era portata il baby monitor in giardino così da poter tenere sotto controllo Dhelia.

“Non ci vorrà niente” pensò “Quando si sveglierà lo troverà montato e quando Regina tornerà a casa penserà che sono la persona più strepitosa del mondo dato che ho montato questo castellone enorme in così poco tempo e da sola” pensava e sorrideva soddisfatta al pensiero.

Si mise in giardino e tutto sembrò più brutto di quello che si aspettava.

C’erano tantissimi pezzi,tantissimi bulloni,tantissime viti e tantissime altre cose che lei non sapeva nemmeno cosa fossero.

“Ci dovranno pur essere le istruzioni! Non che tu ne abbia bisogno Emma,ma è tanto per non far sentire Regina stupida dato che lei non sarebbe capace di farlo senza le istruzioni.

“Okay Emma” aveva cominciato a parlare da sola “Puoi farcela”

Girò sotto sopra lo scatolone per far cadere tutti i pezzi e rendersi conto in che pasticcio si era cacciata.

Rimase delusa quando non trovò le istruzioni.

“Sono fottuta” decise quindi di cominciare a dare un’occhiata ai pezzi “Okay,non ci sono le istruzioni ma tu sei geniale Emma,ce la farai sicuramente.Sei la cosa più vicina al Padre Eterno,ce la fai bella bionda” pensò “Si ce la farai” annuì ed era sicura che sembrava pazza agli occhi di chi la guardava,se qualcuno l’avesse guardata. Ma il bello del loro giardino era che non era un giardino. Era quasi un parco,quindi nessuno l’avrebbe vista.

Cominciò a vedere come costruire quel castello di plastica cercando di capire quale pezzo andava con quale pezzo,quale vite con quale buco,quale bullone con quale spazio.

Costruire un castello era più difficile di quel che aveva pensato.

Riuscì a montare la base e ne fu così soddisfatta che decise che si era meritata una pausa. Si preparò una panino che gustò mentre ammirava il suo lavoro. Lavoro che non corrispondeva nemmeno ad un decimo di tutto quello che aveva fatto. E lei lo sapeva ma scacciò il pensiero perché non aveva la più pallida idea di come continuare a costruire quella reggia.

Se ci fosse riuscita,si sarebbe regalata una medaglia immaginaria o magari una vacanza. Non è vero,non avrebbe fatto nulla,semplicemente perché non ci sarebbe mai riuscita.

“OTTIMISMO EMMA” si disse tra sé e sé “SEI TROPPO BELLA PER NON RIUSCIRCI” mangiò il panino in fretta e tornò al suo castello.

Era stata circa un’ora a cercare di capire come mettere insieme un altro gruppo di pezzi. Li aveva girati,rigirati,girati ancora,capolti,ma niente,non ci riusciva. Quindi aveva deciso di passare alle torri,ma era ancora più difficile di quel che si era immaginato.

Tutto era più difficile di quel che si era immaginato. E intanto erano passate due ore e non aveva ancora montato niente,se escludiamo la base che le era  riuscita per miracolo. Dopo circa due ore e mezzo aveva sentito Dhelia piangere dal baby monitor. Ma lei dietro a quel castello ci stava perdendo la salute mentale,quindi gridò ad Henry di andare a prendere sua sorella e di riscaldarle il latte  nel biberon. Non era la prima volta che Henry lo faceva,quindi Emma si fidava. E poi,anche se fosse stata la prima volta,si sarebbe fidata lo stesso perché non aveva scelta. Quel castello doveva essere terminato prima che Regina fosse tornata a casa. Già aveva fallito il primo obiettivo,ovvero quello di costruirlo prima che Dhelia si svegliasse. Il secondo non poteva fare la stessa fine del primo.

Menomale che Regina aveva insegnato ad Henry come riscaldare il latte e come darlo a Dhelia. “Santa Donna” pensò Emma.

Aveva montato una torre,ma non aveva l’aspetto di una torre,quindi la smontò e cercò di ricostruirla ma non c’era modo che le venisse.Aveva cominciato persino ad imprecare contro i pezzi ma di certo non era la soluzione ai suoi problemi,quella.

Niente da fare,quel castello era impossibile.

E intanto si era fatta ora di pranzo,era solo riuscita ad attaccare le bandiere sopra la punta delle torri,che non aveva ancora montato.

“SONO A CAASA” gridò Regina dall’ingresso. Dhelia corse verso sua madre che la prese in braccio e la riempì di baci “Amore della mamma” le sorrise  stringendola e quella battè le mani.

“Ciao mamma” gridò Henry dalla sua camera. Regina coprì le orecchie di Dhelia e gli gridò un saluto.

“Emma?” la cercò ma non la trovava “Dov’è la mamma?” chiese a Dhelia che rise. “Dove sarà mai la mamma?” ripetè girando per casa “Emma?” poi sentì una voce imprecare dal giardino

“Oh,penso di averla trovata” riaggiusto Dhelia in braccio e si diresse verso il giardino

“Emma cosa sta succedendo?” chiese poi notò il castello “Ohh,amore la mamma ti sta costruendo il castello” la bambina era talmente eccitata che cominciò a muoversi agitatamente tra le braccia di Regina e quella fu costretta a metterla giù. La piccola saltellò su e giù battendo le mani.

“Questo castello è maledetto” Emma era furiosa “Non vuole costruirsi”

“Non vuole costruirsi?” Regina incrociò le mani al petto “Non vuole o non ci riesci?” alzò un sopracciglio

“Non vuole”

“Hai provato le istruzioni?”

“Non sono uscite. Chiunque abbia ideato questo castello ha pensato ‘OH TU SPENDERAI UNA MAREA DI SOLDI PER COMPRARE QUESTO SCHIFO DI COSA E POI IMPAZZIRAI PERCHE’ IO SONO UNO STRONZO E NON TI HO MESSO LE ISTRUZIONI PER METTERE INSIEME QUESTA MATASSA INFORME E INSOPPORTABILE DI PEZZI. LA PROSSIMA VOLTA IMPARI E A TUA FIGLIA COMPRI UN PUPAZZO’. Maledetto”

“Emma” Regina si avvicinò sussurrando “Le istruzioni ci sono…” disse cautamente

“No,NON CI SONO. CI SONO SOLO MIGLIAIA DI VITI,BULLONI,PEZZI E CONTROPEZZI” gridò Emma

“Emma” Regina le prese la mano e poi prese lo scatolo indicandole le istruzioni illustrate,con delle immagini,su un lato di quest’ultimo. Emma prese un respiro profondo anzi più di un respiro profondo per mantenere il controllo

“Che ne dici se chiamo Henry e ci mettiamo a costruirlo tutti quanti insieme?” propose Regina per calmare la bionda infuriata.

“Ma io volevo fare una sorpresa a Dhelia..e a te. Volevo che pensassi che sono grandiosa e invece non so nemmeno accorgermi dei disegni enormi di come costruire questa cosa”Emma aveva il broncio

Regina rise e poi la guardò dolcemente. La abbracciò e la baciò “Ma io penso che tu sia grandiosa. Sei la mia grandiosa,impacciata,goffa Emma. E non ti vorrei in nessun altro modo” sorrise “E’ stato un pensiero carino ma guardala così,abbiamo un occasione per fare qualcosa insieme” disse Regina “Ora preparo il pranzo,mangiamo insieme e poi cerchiamo di costruire quel castello,okay?”

Emma annuì debolmente prima di sentire qualcuno ai suoi piedi

“Ah tu piccola peste,tutta colpa tua” disse prendendola in braccio e tempestandola di baci

“Su andiamo” disse Regina rientrando in cucina,seguita da Emma e Dhelia.

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