THE FOX AND THE WOLF

di EdSheeran
(/viewuser.php?uid=569861)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Incontro ***
Capitolo 2: *** Do You Wanna Sleep With Me Tonight? ***
Capitolo 3: *** See You Again ***
Capitolo 4: *** You Save Me ***
Capitolo 5: *** Please Don't Leave Me ***
Capitolo 6: *** Mine ***
Capitolo 7: *** Private Propriety ***
Capitolo 8: *** Guai In Vista ***
Capitolo 9: *** Don't Let Me Go ***
Capitolo 10: *** Our Story ***



Capitolo 1
*** Incontro ***


Apro gli occhi e sono costretto a richiuderli immediatamente a causa della forte luce emessa dal sole che fa entrare prepotentemente i suoi raggi dentro la nostra tana. Mi alzo ed inarco la schiena per stiracchiarmi aprendo la bocca e cacciando la lingua da fuori per emettere uno sbadiglio, mi giro verso l’interno della grotta e noto che tutto il mio branco sta ancora dormendo, mi passo la lingua sul muso e mi rendo conto di essere molto assetato, guardo mio padre ronfare vicino mia madre, loro mi hanno assolutamente vietato di uscire dalla tana senza nessun adulto a farci da guardia ma la sete è troppa e non voglio svegliarli, mi giro verso mio fratello Scott che muove freneticamente le zampe avanti e dietro e ringhia “starà ancora sognando di prendere il suo primo coniglio” penso mentre mi avvicino cautamente a lui:
-Scott!- sussurro nel suo orecchio facendogli distorcere il naso.
-Mh..ancora cinque minuti mamma!- mormora mettendosi a pancia all’aria con la lingua penzolante e facendomi ridere.
-Scotty, sveglia!- dico dandogli una zampata sul naso e facendolo, finalmente, svegliare.
-Stiles! Che c’è?- domanda Scott alzandosi.
-Ho sete.-
-E sveglia qualche adulto.- risponde seccamente lui sdraiandosi nuovamente.
-Quanto sei antipatico di prima mattina! E comunque non mi va di andare con loro che ci fanno da guardie, dai! Andiamo io e te!- dico accucciandomi vicino a lui e guardandolo con occhi da cucciolo.
-E se finiamo nei guai?- domanda Scott iniziando a convincersi.
-Fratello, siamo Scott e Stiles! Dobbiamo per forza finire nei guai!- dico io iniziando a scodinzolare.
-E va bene, ma sappi che se finiremo nei guai non ti asseconderò mai più.- dice lui alzandosi e incamminandosi verso l’uscita della caverna.
-Dici così tutte le volte.- dico io ridendo e camminando al suo fianco.
La vita di una volpe non è un granché, le uniche  preoccupazioni di una volpe sono il cibo, l’acqua, lo stare lontano dai guai ma soprattutto..IL BRANCO.
Quanto odio questa parola, è stata la prima che ho sentito quando ho aperto per la prima volta gli occhi alla vita e probabilmente sarà l’ultima che sentirò prima di lasciarla.
“E’ per il bene del branco,Stiles”
“Devi pensare al branco,Stiles”
“E’ la cosa giusta per il branco,Stiles”
E la cosa è resa ancora più pesante dal momento che io e Scott siamo i figli di John e Melissa, i due aplha del gruppo, quindi siamo i cosiddetti “principini” del branco e quindi siamo quelli più protetti quelli che sin da piccoli non hanno mai potuto avvicinarsi troppo agli altri cuccioli per giocare perché “avremmo potuto farci male”, o quelli che non possono andare a bere senza delle guardie..non possiamo nemmeno fare i nostri bisognini senza che qualcuno ci fissi! E’ snervante! Ed è proprio per questo motivo che io e Scott ci siamo spesso cacciati nei guai, perché si sa..proibisci a dei cuccioli di fare qualcosa e loro la faranno prontamente.
-Allora, stavi ancora sognando di prendere il tuo primo coniglio..non è così?- stuzzico Scott mentre ci inoltriamo nel bosco.
-Prendi anche in giro! Ma un giorno succederà!- Si difende Scott gonfiando il petto e camminando come un damerino.
-Intanto a me è già successo, e sono ancora un cucciolo.- lo stuzzico ancora gonfiando di più il petto e superandolo.
-Tutto il branco ne ha parlato per mesi, non c’è bisogno che lo ripeti ancora!- dice Scott infastidito.
-Ripetere cosa? Ah! Che sono riuscito a prendere un coniglio?- dico sorridendo alla vista di Scott che drizza il pelo per la rabbia.
-Stiles!- ringhia con un’espressione più buffa che spaventosa.
-E dai, rilassati Scott! Stavo scherzando!-
-Bene.- dice lui rilassandosi.
-In fondo non è mica colpa mia se sono nato per cacciare.- finisco la frase ed inizio a correre una volta che vedo Scott inseguirmi digrignando i denti.
In poco tempo ci troviamo nella sorgente giusto al centro del bosco ed io entro in acqua per schizzare Scott in piena faccia. Ridendo e giocando nell’acqua non ci rendiamo conto dello scorrere del tempo e quindi dopo un po’ vediamo il sole abbassarsi.
-Scott, credo che dovremmo tornare a casa.- dico guardando il cielo.
-No! Proprio adesso che ci stavamo divertendo?- chiede abbattuto.
-Si, il nostro branco si sarà svegliato da tempo e credo proprio che siamo nei guai.- dico uscendo dall’acqua e agitandomi per togliere via l’acqua dalla mia pelliccia.
-Che novità.- dice sarcasticamente Scott scuotendo il pelo a sua volta e facendolo gonfiare.
-Hahahaha fratello! Sembri un leone! - dico ridendo, ma mi blocco quando vedo lo sguardo impaurito di Scott mentre fissa qualcosa alle mie spalle.
-Che c’è?- domando girandomi lentamente ed incontrando lo sguardo di un..non so bene che animale sia, non l’ho mai visto fino ad ora, sembra un lupo ma è più piccolo e con una pelliccia più corta e sta decisamente ringhiando verso la nostra direzione.
-Scott, scappa!- urlo a mio fratello che non se lo fa ripetere due volte.
Appena mio fratello se la da a gambe, quello strano animale si butta al suo inseguimento emettendo uno strano verso, io lo inseguo e lo sento lamentarsi quando gli mordo la coda. L’animale smette di inseguire mio fratello che scompare nel bosco, e si gira lentamente verso di me ringhiandomi contro. Deglutisco mentre con la coda fra le gambe indietreggio lentamente, osservo quello strano animale piegarsi sulle zampe anteriori per attaccarmi.
“Oddio e adesso cosa faccio? Coraggio Stiles..ringhia! So che puoi farcela!”
-Rhearh!- provo a ringhiare ma sembro più un gattino che una volpe, ed infatti quello strano animale piega la testa di lato confuso.
-Rheaaaaaaaar!- riprovo ancora, passando da “gattino” a “gattino con il mal di pancia” ma..HEY! Sta funzionando! Quello strano essere sta indietreggiando e..ODDIO! Sta scappando!
-Ha! Si! Scappa bello! Non c’è storia per Stiles Stilinski! E  se rivedo il tuo brutto muso nella MIA sorgente d’acqua giuro che ti- mi blocco quando,una volta voltato, i miei occhi si incontrano con due occhi verdi , leggermente socchiusi , che mi fissano dall’alto. Deglutisco quando faccio scorrere il mio sguardo dal basso verso l’alto e mi rendo conto di avere davanti ai miei occhi un vero e proprio LUPO. Ricordo che una volta quando ero più cucciolo, vidi mio padre parlare con un lupo e ricordo anche di essere sempre stato attratto dai lupi, non erano come noi volpi, erano più grandi, più forti e guardavano tutti noi con aria di sfida, come se non avessero paura di niente e come se potessero fare sempre ciò che gli va. Adesso avevo davanti a me un lupo ma, era diverso da quelli che avevo visto in precedenza, gli altri erano tutti o marroni o grigi e, come dice mio padre, esistono anche rari esemplari di colore bianco..ma questo era nero come la notte, anzi forse anche di più, era di un bel paio di taglie più grande di me, aveva denti bianchissimi ed unghie lunghissime che spero non proverò mai, ed aveva occhi così verdi da fare invidia all’intero bosco.
-Che cosa guardi?- mi domanda poi il lupo.
-I-io?- domando indietreggiando.
-Vedi forse qualcun altro?- domanda lui seccato ed avanzando.
-N-no- dico indietreggiando finché non tocco con la schiena su un masso.
Il lupo si avvicina ancora di più finché non mi ritrovo appiattito a quel sasso, lo vedo avvicinarsi con la testa verso di me, chiudo gli occhi ed abbasso le orecchie pronto per essere azzannato quando..aspetta..mi sta annusando?
Apro gli occhi e lo osservo mentre mi sfiora ovunque con il suo naso, senza rendermene conto, inizio a ridere ricevendo uno sguardo che potrebbe fulminare chiunque:
-Scusa! Fai il solletico!- mi giustifico ridendo e iniziando a scodinzolare contento.
-Smettila.- mi dice serio ma io non riesco a calmarmi..insomma..”ho conosciuto un lupo!”
-Hey! Dove vai?- domando una volta resomi conto che lui se ne sta andando, lasciandomi solo.
-Non sono fatti tuoi.- dice lui continuando a camminare.
-Dove vivi?- domando saltellando a destra e a sinistra e scodinzolando.
-Non.Sono.Fatti.Tuoi.- ripete lui scandendo bene le parole.
-Okay okay.- dico io infastidito prima di fermarmi e guardarmi intorno cercando di orientarmi.
-Che stai facendo?- domanda poi lui fermandosi e girandosi per guardarmi. Non ne so il motivo ma quegli occhi su di me mi fanno uno strano effetto..
-Sto cercando di orientarmi..non so da che parte andare per tornare dal mio branco.- dico raggiungendolo.
-Stai scherzando vero? Non ti hanno mai insegnato come si rintraccia il proprio branco?- domanda il lupo incredulo.
Scuoto la testa - No, vedi io e mio fratello..Scott..- inizio a dire.
-Il fifone che se l’è data a gambe lasciandoti da solo con un cane?- domanda poi
-Cane? Quindi è così che si chiama quello strano animale!…che c’è?- domando allo sguardo stupefatto del lupo.
-Non sapevi che quello era un cane? Sai almeno cosa sono i cacciatori? - mi domanda
-Ehm..dei..pesci?- mi butto a caso e dalla sua espressione scioccata, deduco di non averci azzeccato.
-Strano, dicono che voi volpi siete gli esseri più astuti ed intelligenti eppure tu non sai niente! Non hai la minima idea di come si possa sopravvivere nel bosco!- dice lui iniziando a camminare tenendo il muso all’insù come se stesse fiutando qualcosa.
-Non è vero! Il mio branco conosce il bosco come la propria tana! Ed anche i cuccioli qualche volta fanno delle escursioni con gli altri per imparare le regole fondamentali per la sopravvivenza ma io e mio fratello Scott siamo i figli degli alpha del branco e quindi siamo, in un certo senso..segregati. Cioè non possiamo fare niente se non accompagnati da degli adulti e non possiamo approcciarci molto con gli altri componenti del branco perché potrebbero..sai..farci fuori per eliminare i “futuri alpha”. - racconto trotterellando accanto a lui.
-Ma così non sarete mai in grado di gestire un branco! Non sarete nemmeno capaci di sopravvivere qualche minuto nel bosco!- esclama lui.
-Lo so! Ma cosa posso fare se il mio branco la pensa così? Hey aspetta! Ho un’idea! Potresti insegnarmi tu!- dico parandomi davanti a lui e bloccandogli il cammino.
-Che cosa?- domanda
-Potresti insegnarmi tu!- ripeto abbassandomi sulle zampe anteriori e lasciando il sedere all’insù muovendo ritmicamente la coda.
-Avevo capito..intendevo dire “scordatelo”- dice lui passandomi sopra ignaro di quanto quello sfioramento delle nostre pellicce mi abbia scosso. “Ma che ti prende Stiles?”
-E dai! Tu sembri esperto! Aiutami ti prego! Ti ripagherò! - dico io inseguendolo.
-E con cosa?- domanda lui ridendo.
-Con..non lo so! Dimmi cosa vuoi!- dico io andandogli addosso. - Hey! Potresti almeno avvisare quando hai intenzione di fermarti all’improvviso!-
-Vuoi sapere che cosa voglio?- domanda lui abbassando la sua testa fino alla mia.
-Si.- dico io serio.
-Voglio che tu te ne torni dal tuo branco e che non ti cacci più nei guai. Addio.- dice per poi incamminarsi di nuovo verso il bosco.
Mi giro dall’altra parte e noto che mi ha ricondotto a casa ma non so perché, non ho alcuna voglia di tornarci, non senza prima aver scoperto il suo nome:
-Aspetta!- esclamo.
-Che c’è?- domanda lui seccato e girandosi verso di me.
-Come ti chiami?-
Lo vedo girare leggermente la testa di lato, come se stesse pensando se vale la pena darmi o no la risposta.
-Derek.- dice per poi ricominciare a camminare.
-Io sono Stiles!- grido prima che lui scompaia in mezzo alla natura.
Corro più che posso verso il mio branco che in un primo momento mi accoglie con affetto e preoccupazione e poi mi riempie di ramanzine, ma io continuo a sorridere e a scodinzolare felice, incurante di ciò che mi stanno dicendo gli altri poiché la mia mente riesce a pensare solo ad una cosa:

”DEVO ASSOLUTAMENTE RIVEDERE DEREK.”













ED ECCO QUA LA MIA NUOVA IDEA! LO SO, VI STARETE DOMANDANDO CHE COSA AVEVO BEVUTO QUANDO HO PENSATO A QUESTA STORIA, EBBENE SAPPIATE CHE NON LO SO NEMMENO IO COSA MI SIA PRESO..E' SOLO CHE VEDO STILES E DEREK OVUNQUE! PERSINO NEGLI ANIMALI E QUINDI VOLEVO PROVARE A SCRIVERE QUALCOSA DI CARINO..SPERO DI ESSERCI RIUSCITA! CIAO E AL PROSSIMO CAPITOLO <3

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Do You Wanna Sleep With Me Tonight? ***


Ma che bella giornata di sole! L’erba non è mai stata così verde, i fiori non sono mai stati così profumati, tutti non sono mai stati così felici..tutti tranne me.
Ovviamente dopo la mia “avventura” i miei genitori mi hanno messo in punizione, e per punizione intendo l’isolamento totale dal mondo, è davvero dura per un cucciolo rimanere rinchiuso nella caverna al buio e da solo, mentre senti le risate dei tuoi amici provenire dall’esterno e mentre pensi a cosa starà facendo un certo lupo nero.
Drizzo le orecchie quando vedo la testa di Scott sbucare dall’entrata della tana, lui non è stato messo in punizione poiché mi sono assunto io tutte le colpe, ed in effetti è così perché ogni volta che finiamo nei guai è sempre per colpa mia.
Quasi scoppio a ridere quando vedo lui ed Isaac correre verso di me per non farsi vedere dalle guardie:
-Fratellino!Come stai?- domanda Scott strusciandosi vicino a me come un gattino.
-Annoiato.- rispondo cercando di allontanarmi da Isaac che mi sta mordendo l’orecchio sinistro.
-Oggi faremo un’escursione nel bosco! E Scott verrà con noi!- mi informa.
-COSA?- domando alzandomi di scatto e facendo cadere Isaac all’indietro.
-Proprio così.- sento dire da mio padre che sta entrando nella tana.
-Papà..- dice Scott abbassando le orecchie consapevole di essere stato beccato a farmi visita.
-Non vi avevo forse detto di non parlare con Stiles?- domanda infatti mio padre.
-Ma è da stamattina che sta da solo! Volevamo solo sapere come stava.- si giustifica mio fratello.
-Lo so, anche a noi non fa piacere lasciarlo solo, ma deve capire che ha sbagliato..ora, per favore, potete lasciarci soli?- domanda mio padre.
Osservo Scott ed Isaac voltarsi contemporaneamente verso di me e dopo un mio cenno se ne vanno.
-Allora figliuolo, Scott mi ha detto che vi siete imbattuti in un “mostro” e che tu l’hai salvato, non è così?- domanda poi con calma sedendosi di fronte a me.
-Non era un mostro, era un cane..e..si, l’ho salvato.- rispondo tenendo le orecchie basse per infondergli un po’ di tenerezza e sperando che mi lasciasse libero.
-E dimmi, come hai fatto ad affrontare da solo quel cane?- domanda mio padre sicuro che ci sia qualcosa sotto.
-Derek..Derek mi ha salvato.-
-Derek? Il lupo Derek Hale? -domanda mio padre sgranando gli occhi.
-Si, proprio lui! Lo conosci?- domando alzandomi e non riuscendo a trattenermi dallo scodinzolare.
-Figliuolo, devi starci lontano! Hai capito? E’ pericoloso!- dice mio padre alzandosi ed incamminandosi verso l’uscita.
-Cosa? Non è pericoloso! Papà, lui mi ha salvato da un cane e poi mi ha riportato a casa!Non mi ha fatto del male!-dico inseguendolo ma fermandomi giusto davanti l’uscita della caverna per non disobbedire ai miei.
-Solo perché ti ha aiutato non significa che non sia cattivo.- dice mio padre.
-Pensala come vuoi, ma per me uno che salva la vita a qualcun altro non è cattivo.- dico io ritornando nel fondo della caverna ed accucciandomi nell’oscurità mentre la voglia di rivederlo cresce ogni secondo di più.
---------------------------------
E’ notte fonda e tutto il branco sta dormendo all’interno della tana, non sopporto stare così ammassato agli altri, mi manca l’aria e non riesco a dormire.
Mi giro più volte finchè non mi porto in posizione seduta e mi guardo intorno mentre osservo ogni componente del mio branco dormire beato, porto lo sguardo verso l’uscita della caverna ma non riesco a vedere niente, è tutto nero..proprio come lui.
Mi avvicino verso l’uscita e sporgo la testa per vedere fuori, ho sempre avuto paura del bosco di notte, ma mai prima d’ora ero stato così attratto dal bosco come lo ero in quel momento, è come se mi stesse chiamando,  come se ogni cellula del mio corpo fremesse per rivederlo.
Preso un profondo respiro, prendo la peggiore (o forse la migliore decisione) che abbia mai preso: inizio a correre senza sosta verso il bosco e in poco tempo ne ho già raggiunto il cuore, mi guardo intorno spaesato ed impaurito.
“E adesso?” penso mentre cammino senza meta in quell’oscurità.
Il cuore batte frenetico nel mio petto mentre osservo gli alberi trasformati dal buio in creature mostruose che si muovono agitati dal vento, e salto ad ogni piccolo rumore che le mie orecchie riescono a captare..
Cammino ancora per non so quanto tempo finché in lontananza vedo..delle lucciole?
Mi avvicino un altro po’ per osservare meglio ”da quando le lucciole sono così grandi?”
Sento degli strani versi provenire dalla stessa direzione e strizzando gli occhi cerco di mettere a fuoco quelle strane creature che si trovano esattamente dietro le lucciole grandi, non ho mai visto degli animali così strani..camminano su due zampe e sono privi di pelliccia, nei loro arti superiori hanno degli strani aggeggi, che puntano dappertutto in cerca di qualcosa. Cerco di fare un passo avanti per avvicinarmi un altro po’ quando sento qualcuno afferrarmi la coda e trascinarmi dietro ad un cespuglio.
-Hey! Ma cosa?- Per poco non mi viene un colpo quando rivedo gli occhi verdi di Derek che..si sta mettendo sopra di me.
-Che stai facendo?- domando imbarazzato mentre Derek si sdraia letteralmente sopra di me appiattendomi al suolo.
-Shh! Non fare rumore! Sto cercando di nasconderti dai cacciatori.- bisbiglia al mio orecchio.
-Quelli sono cacciatori?- domando alzando la testa per vedere oltre il cespuglio ma Derek con una zampa me la riabbassa.
-Esattamente, vedi quelle cose che hanno in mano? Si chiamano fucili, e possono ucciderti.- dice facendomi gelare il sangue.
-U-uccidermi? Perché mai dovrebbero uccidermi?- domando impaurito.
-Per la tua pelliccia, la vogliono loro.-
-Cosa? Quale animale uccide per indossare la pelliccia di un altro animale?- domando scandalizzato.
-Quello.- dice Derek sollevando la testa per osservare i cacciatori che si stanno allontanando.
Passa ancora qualche minuto quando Derek si alza da sopra di me ed esce dal cespuglio:
-Che cosa ci fai qui,Stiles?- domanda ignaro dei brividi che corrono lungo la mia schiena quando gli sento dire il mio nome.
-Io..ehm..-
-Allora?- dice lui avvicinandosi a me e facendomi indietreggiare.
-Volevo vederti.- decido di dirgli la verità non sapendo che scusa trovare.
Lo vedo reclinare la testa di lato confuso:
-E non potevi farlo quando era giorno?- domanda incamminandosi.
Non so perché, ma il fatto che lui non mi abbia detto niente sulla mia voglia di volerlo rivedere ma che, al contrario, mi ha chiesto per quale motivo non l’avessi fatto prima, mi rende strafelice.
-Non potevo, i miei mi avevano messo in punizione per la bravata del giorno prima.-
-Beh, direi che ne avevano tutte le ragioni.- dice lui ridendo.
-Io invece direi che ne avevano tutte le colpe! Non sarei così disobbediente ed incosciente se loro mi dessero un po’ di libertà!- dico io andandogli addosso per la seconda volta e ricevendo uno sguardo scettico da parte sua:
-Va bene, molto probabilmente sarei incosciente lo stesso..ma sicuramente sarei meno disobbediente!- esclamo.
-Come no.- dice lui ridendo.
-Mh..senti..dove stiamo andando di preciso?- domando avvicinandomi di più a lui per sentirmi più protetto.
-A casa.- risponde.
-Ehm..credo che stai sbagliando, casa mia non è dall’altra parte?- domando quasi sicuro di essere venuto dall’altra parte.
-Infatti non ti sto portando a casa tua, ma a casa mia.- risponde
Al sentire quella frase non posso fare a meno di spalancare la bocca e di portare la coda fra le zampe: “mi sta portando nella sua tana? Cosa vuole farmi? Non vorrà mangiarmi? Oddio papà aveva ragione! Sono morto.”
-Rilassati, non voglio farti niente.- mi rassicura lui vedendomi in quello stato.
-E allora come mai mi stai portando nella tua tana?- domando scettico.
-Perché per riportarti dal tuo branco dovremmo fare la stessa strada che hanno preso prima i cacciatori, e non è una buona idea.- mi informa infilandosi poi in un tronco di un albero caduto.
-Oh.- è tutto quello che riesco a dire mentre mi accuccio per passare dentro quel tronco.
Una volta usciti da quel “passaggio segreto” rimango a bocca aperta alla vista di un albero gigantesco, un po’ bruciacchiato e privo di foglie.
-Wow! Che figata!- esclamo facendo roteare gli occhi al lupo.
-Voi cuccioli trovate tutto una “figata”- dice per poi incamminarsi per raggiungere l’apertura di quell’albero.
-A dir la verità io ho 7 anni, quindi da l’anno prossimo non sarò più un cucciolo.- lo informo perché davvero non sopporto l’idea che lui pensi che io sia solo un cucciolo.
Per i lupi,le volpi ed i coyote, si è cuccioli dagli 1 ai 7 anni mentre dagli 8 anni in poi puoi considerarti un adulto e a me mancava solo un anno per diventarlo.
-Tu quanti anni hai?- domando avvicinandomi ancora un po’ al suo fianco.
-13.-
-Oh beh..non abbiamo poi così tanti anni di differenza.- affermo contento.
Alzo la testa verso il cielo ed inizio ad annusare l’aria:
-Sta per piovere.- affermo nell’esatto momento in cui la pioggia inizia a scendere incessante.
Non so perché, ma il suo sguardo sbalordito mi rende orgoglioso di me stesso “questa non te l’aspettavi eh lupetto?”
Mentre camminiamo mi infilo sotto di lui:
-Che.cosa.stai.facendo.?- domanda con voce minacciosa.
-Non è ovvio? Mi sto riparando dalla pioggia.- rispondo con innocenza.
Una volta entrati dentro quell’albero gigante, inizio a scuotermi per togliermi l’acqua dalla pelliccia:
-Hey! Stai attento!- esclama Derek cercando di coprirsi dagli schizzi.
-Scusa.- dico ridendo ma smettendo non appena ricevo il suo sguardo intimidatorio.
-Allora, chiariamo subito una cosa.- dice avvicinandosi pericolosamente a me - il fatto che io ti abbia portato nella mia tana non significa che non posso azzannarti o sbatterti fuori al minimo fastidio che mi dai, siamo intesi?- domanda continuando a tenere i suoi occhi su di me.
Deglutisco ed annuisco senza riuscire a proferire una parola:
-Allora ascoltami bene, non parlare, non fare troppo rumore e fai tutto ciò che ti dico.- continua a dire però in modo più calmo.
-Okay.- sussurro.
Lo osservo rilassarsi ed allontanarsi da me, raggiunge l’altro lato della tana (il più lontano possibile da me) e si accuccia -dormi.- mi ordina ed io obbedisco immediatamente accucciandomi a mia volta.
Passa un po’ di tempo ed il solo pensiero di trovarmi a pochi metri da lui non mi fa dormire, giro la testa per osservarlo dormire ma un tuono mi fa saltare in aria.
-Non dirmi che hai paura dei tuoni?- domanda lui senza girare la testa verso di me.
“Come diavolo ha fatto a vedermi?”
-Chi io? Pff no! Figurati se ho paura dei- un altro tuono mi costringe ad accucciarmi e a portarmi le zampe sul muso.
-Rilassati, sono solo tuoni! Fanno solo un gran chiasso ma alla fine non fanno niente..un po’ come te.- dice lui ridendo.
“Mi sta prendendo in giro o sbaglio?”
Dopo una varia sequenza di tuoni e di infarti, decido di affrontare la morte avvicinandomi un po’ a Derek che sembra stia dormendo.
Rimanendo sempre accucciato, mi avvicino finchè posso e mi fermo quando vedo un suo orecchio girarsi verso la mia direzione.
Rimango immobile ancora per qualche minuto e sentendo il suo respiro regolare, decido di avvicinarmi ancora un altro po’.
Gattono,gattono e gattono finchè il mio fianco sinistro è allineato perfettamente al suo destro e la mia pelliccia rossa si fonde con la sua nera.
A quel tocco, la testa di Derek si drizza allarmata e si gira verso di me che chiudo gli occhi fingendo di dormire.
Sento la sua testa avvicinarsi alla mia ed il mio cuore inizia a battere furioso mentre le immagini di un povero Stiles decapitato e squartato affollano la mia mente.
Ma anche questa volta sono costretto a ricredermi quando sento il naso di Derek sfiorare la mia testa, il mio collo e la mia schiena..mi sta annusando di nuovo.
Una volta annusato abbastanza, lo sento riportare la testa sulle zampe incrociate ed addormentarsi con un sospiro, sorrido mentre mi lascio cullare dal suo respiro regolare e dal calore del suo corpo e, dopo qualche minuto mi addormento sentendomi, per la prima volta, nel posto giusto.
















Ed ecco il secondo capitolo di questa schifezza che non ho idea da dove mi sia uscita, perdonatemi ç-ç . Cercherò di fare meglio nelle prossime storie, promesso! Baci <3

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** See You Again ***


Mi sveglio di soprassalto e con il fiato corto a causa dell’incubo di cui le immagini percorrono ancora la mia mente. Avevo sognato che dei cacciatori mi stavano inseguendo per avere la mia pelliccia, ma io non ero spaventato, anzi mi stavo quasi divertendo nel vedere quanto fossi più veloce di loro.
Il problema era giunto quando nel mio sogno era entrato improvvisamente Derek che, per proteggermi, si era letteralmente lanciato addosso ai cacciatori che con una fucilata lo avevano fatto cadere al suolo inerme.
Ed era per quel motivo che adesso giravo intorno alla tana alla ricerca di Derek:
-Dov’è? Dov’è andato?- domando a me stesso mentre tremo per il timore che possa essergli successo qualcosa di brutto.
Niente, Derek sembra essere scomparso, mi affaccio fuori alla tana e noto che è mattino presto.
“Forse è andato a fare pipì” penso mentre mi butto afflitto al suolo ed inizio a mugolare.
-Che cos’è questa lagna?- sento dire dopo un po’.
In un secondo abbandono la mia postazione al suolo e mi butto addosso a Derek che, colto impreparato, cade a terra.
-Ma dov’eri finito? Mi stavo preoccupando! Lo sai che non bisogna mai lasciare da solo un cucciolo?-  gli domando buttandomi sopra di lui e mordendogli l’orecchio per punirlo.
-Prima di tutto, non pensavo ti saresti svegliato così presto.- tenta di giustificarsi il lupo, allontanandosi con la testa per staccare il suo orecchio ancora intrappolato nella mia bocca.
-E seconda cosa, ti ho preso la colazione.- dice alzandosi e facendomi cadere.
Giro la testa e noto che vicino all’entrata della tana c’è la lepre più grande che abbia mai visto, la raggiungo in un secondo e, dopo essermi leccato ripetutamente il muso, affondo i denti in quella carne tenera e scodinzolo per la contentezza.
-Vacci piano altrimenti ti rimane sullo stomaco.- mi ammonisce Derek accucciandosi di fronte a me.
Alzo gli occhi verso lui e l’osservo mentre distoglie lo sguardo da me  per guardare fuori dalla tana.
Prendo il coniglio e lo trascino verso di lui che mi guarda confuso:
-Che stai facendo?- mi domanda.
-Vivendo in un branco sono abituato a condividere il cibo, quindi.- rispondo mentre sposto il corpicino della lepre più vicino a Derek che mi sta guardando meravigliato. “Forse non vivendo più in un branco, non è più abituato a gesti del genere”
-Non preoccuparti, mangia.- dice spostando nuovamente il coniglio verso di me.
-Non mangerò il coniglio se non lo farai anche tu.- dico guardandolo fisso negli occhi.
Lui sostiene il mio sguardo ed io fatico,e non poco, a non distogliere lo sguardo.
-E va bene.- dice dopo un po’ per poi abbassare la testa e dare un morso al coniglio.
Scodinzolo felice  e continuo a mangiare insieme a Derek.
Una volta sazio, mi sdraio a pancia all’aria e lascio la mia lingua libera di penzolare fuori dalla mia bocca. Giro la testa e osservo Derek avvicinarsi per poi sedersi a pochi centimetri lontano da me.
-Che c’è?- domando mentre inizio ad agitarmi sotto il suo sguardo.
Infatti Derek sta facendo passare il suo sguardo dalle punte delle mie orecchie fino alla punta della mia coda..soffermandosi, forse un po’ troppo, sulle mie parti basse che copro prontamente con la mia folta coda.
Lui non mi risponde ma avvicina lentamente la testa alla mia pancia ed inizia ad annusare facendomi ridere per il solletico.
-Okay, basta.- dico mentre cerco di smettere di ridere e ponendomi in posizione seduta - ora mi devi dire perché mi annusi sempre.- finisco poi, guardandolo dritto in quelle perle color smeraldo.
-Perché ti annuso?- domanda Derek confuso, sembra preso alla sprovvista.
-Sì, perché lo fai?- domando ancora.
-Non lo so, è un modo per controllare con chi sei stato a contatto e poi..mi piace il tuo odore.- ammette abbassando lo sguardo dalla mia testa alle mie zampe.
-Ti..ti piace il mio odore?- domando iniziando a scodinzolare.
-Sì.-
Mi avvicino e porto il mio naso sotto al suo mento (dato che più in alto di così non arrivo) ed inizio ad odorarlo( anche se ormai il suo odore è impresso nella mia mente già dal primo incontro).
-Anche tu hai davvero un buon odore.- affermo poggiando le zampe anteriori sopra il suo petto ed alzandomi sulle zampe posteriori per poter avere la mia testa alla stessa altezza della sua.
I nostri nasi sono terribilmente vicini, basterebbe davvero poco per farli toccare ma a quanto pare i miei desideri non sono gli stessi di Derek, poiché interrompe quel momento magico che si era venuto a creare con la frase:
-Sarà meglio che ti riporti a casa.-
Abbasso le orecchie abbattuto e mi allontano da lui:
-Okay.- dico per poi seguirlo fuori dalla tana.
---------------------
Siamo arrivati a metà strada e ancora non abbiamo proferito parola, Derek gira più volta la testa verso di me ma io continuo a mantenere la testa bassa. “Non vedeva l’ora di sbarazzarsi di te Stiles, davvero credevi si stesse affezionando a te? Quanto sei stupido” mi rimprovero mentalmente.
-E’ ancora mattino presto..- inizia a dire il lupo. - forse il tuo branco sta ancora dormendo.-
-Sicuramente starà ancora dormendo..noi volpi siamo delle dormiglione.- dico continuando a tenere la testa bassa.
-Bene..così non si accorgeranno della tua seconda scappatella e...potresti venire di nuovo a trovarmi..se ti va.-
A quelle parole giro la testa di scatto verso di lui drizzando le orecchie:
-Davvero?- domando iniziando a scodinzolare.
-Beh sai..sono sempre solo e non ho mai niente da fare quindi stavo pensand.- Non gli faccio terminare la frase che subito mi butto addosso a lui riempiendolo di leccate.
-Sti-Stiles basta!- dice lui ridendo ed iniziando a correre.
Ma si sa, la volpe è più veloce del lupo..e infatti in pochi secondi l’ho già raggiunto, mi butto su di lui facendolo rovinare a terra per la seconda volta ed inizio a mordergli l’orecchio per gioco. Lui ribalta le posizioni ed inizia a mordermi a sua volta l’orecchio.
-Okay, mi arrendo!- dico con il fiatone.
Lui si ferma e fa passare la sua lingua vicino al mio occhio che sono costretto a chiudere.
-Ci si vede in giro, cucciolotto.- dice per poi partire come un razzo.
Mi volto e rimango sorpreso nel vedere l’entrata della mia tana..”chissà come fa a portarmi a casa mia senza che io me ne accorga” penso mentre corro verso di essa.
Entro in punta di zampe e contengo un gridolino di gioia quando vedo che tutto il mio branco sta ancora dormendo. Mi posiziono vicino a Scott e poggio la mia testa sulla sua schiena. Un sorriso si allarga sul mio muso al sol pensiero di poter rivedere quel lupone che ormai è entrato definitivamente della mia vita. Chiudo gli occhi e mi addormento ignaro dello sguardo severo che mio padre mi sta lanciando.











Prima di tutto mi scuso per il ritardo, purtroppo non pensavo che le vacanze di Pasqua sarebbero state così movimentate ^^' . Ma adesso sono tornata e pubblicherò ogni volta che ne avrò l'occasione! Spero vi sia piaciuto questo capitolo :) Baci <3

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** You Save Me ***


“Che cosa ho combinato questa volta?” penso mentre osservo i miei genitori seduti davanti a me che mi guardano severi.
Era quasi fatta, al mattino avevamo fatto colazione, io mi ero comportato nel modo più normale possibile e poi..i miei hanno chiesto al branco di lasciarci da soli.
Abbasso involontariamente le orecchie quando mio padre avvicina la sua testa a me ed inizia ad odorarmi...quel gesto mi ricorda tanto Derek..aspetta, cosa aveva detto Derek?
“E’ un modo per controllare con chi sei stato a contatto”..ohoh.
-Papà, posso spiegare.- dico velocemente ma lui mi interrompe ringhiando nella mia direzione.
-Sei scappato di notte per andare da quel lupo! Ti rendi conto Stiles quanto sia pericoloso il bosco di notte? Soprattutto per un cucciolo inesperto come te!?-
-Sì.- ammetto abbassando la testa.
-E ti rendi conto di quanto quel lupo sia pericoloso per te?- domanda poi mia madre.
-Pericoloso? Lui non è pericoloso! Lui è buono! E mi ha salvato dai cacciatori! - grido prima di mordermi la lingua per aver parlato troppo.
-Hai incontrato dei cacciatori? Per la miseria Stiles! Tu sei..sei uno sconsiderato! Andare nel bosco di notte,affrontare cani,cacciatori, fidarsi di un lupo!..non importa. Non lo rivedrai mai più.- dice mio padre.
-Cosa? Ma- provo a dire.
-Mai più Stiles. Siamo stati chiari?- domanda mia madre con un tono che non ammette repliche.
-Si.- rispondo io accucciandomi e cercando di non far uscire le lacrime che mi pizzicano gli occhi.
-Ora vai a giocare con i tuoi amici.- dice mia madre vedendomi così.
-Non mi va.- dico spostando la testa di lato per non vederli.
I miei genitori si mandano un’occhiata perplessa e poi escono fuori la tana, lasciandomi da solo.
Non passa molto tempo che Scott viene a rompermi le scatole mordendomi l’orecchio:
-Fratello, vieni a giocare nel fango con noi!- esclama con entusiasmo.
-Non ho voglia di sporcarmi.-
-Allora vieni ad inseguire qualche scoiattolo con noi!- dice Isaac correndo verso di noi e poggiando le zampe sulla mia schiena.
-Non mi va di correre.-
-E’ successo qualcosa?- domanda preoccupato Scott.
-Niente.-
-Okay..ci vediamo dopo.- dice poco convinto per poi andarsene con Isaac.
------------------
-Figliuolo, vieni a cenare.- dice mio padre con la bocca occupata da una lepre.
-Non ho fame.-
-Ma non hai mangiato niente nemmeno di pomeriggio!- mi rimprovera mia madre.
-Non.Ho.Fame.- ripeto alzandomi ed accucciandomi in fondo alla grotta, lontano dal branco, lontano da tutti..lontano da lui.
--------------------
Sono trascorsi tre giorni dall’ultima volta che l’ho rivisto, tre giorni di puro tormento con le solite domande che mi ronzano per la testa senza darmi tregua: “Dove sarà?” “Che starà facendo?” “Starà bene?” “Sentirà la mia mancanza?” “Sarà solo?”.
Tre giorni trascorsi senza mangiare e senza bere, ormai non mi reggo nemmeno in piedi ed odio lo sguardo preoccupato che mi manda ogni singolo membro del branco ma..a che serve mangiare? A che serve vivere se non posso frequentare chi voglio, se non posso seguire il mio istinto, se non posso stare con lui.
------------------
Quarto giorno:
Sto perdendo le forze, i miei genitori sono disperati e non sanno più cosa fare, o meglio..lo sanno ma non vogliono darmela vinta, non vogliono fidarsi di me. Forse è così che deve finire la mia vita, dentro la tana che tanto mi sta stretta, infelice perché ancora una volta non ho deciso io, ancora una volta è il mio branco ad avere la meglio.
-Okay ora basta!- Esclama Scott camminando deciso verso di me distraendomi dai miei pensieri.
-Che stai facendo?- domando con un filo di voce mentre osservo mio fratello prendermi per la collottola per farmi alzare.
-Vieni con me.- dice soltanto, ed io lo seguo poichè non ho la forza di ribattere.
--------
-Scott, dove mi stai portando? Mamma e papà si infurieranno.- gli dico mentre osservo il bosco intorno a me.
-Non mi interessa di quello che faranno mamma e papà, non voglio perdere mio fratello.- dice portandomi dentro un tronco d’albero, quel passaggio segreto che riconoscerei ovunque..mi domando come faccia a conoscerlo Scott.
Arriviamo fino alla grande quercia bruciacchiata e con le poche forze che ho mi ci fiondo dentro, ma lui non c’è.
-Scott..-
-No, ascoltami. Non so perché questo lupo sia tanto importante per te, ma se è l’unico che può farti stare meglio allora non farò domande. Ti coprirò con mamma e papà e ti verrò a prendere più tardi. Okay?-
-Sei il fratello migliore del mondo.- dico soltanto mentre lo osservo andare via.
------
Passano diversi minuti e di Derek nemmeno l’ombra..più passa il tempo più cresce la preoccupazione che gli possa essere accaduto qualcosa.
-St-Stiles?-
Solo al sentire la sua voce mi sento un po’ meglio, richiamo a me tutte le forze e giro la testa verso la sua direzione.
-Che ti è successo?- domanda mentre si avvicina con aria preoccupata.
-Mi sono messo a dieta.- tento di sdrammatizzare la situazione ma ricevo in cambio solo uno sguardo severo.
-Perché?-
-Perché i mie non mi permettevano di vederti e così..-
-E così hai pensato di lasciarti morire di fame?- domanda alzando la voce.
-Io..si.- dico soltanto prima di chiudere gli occhi ormai stanco e privo di forze.
---------
Quando mi risveglio ho ben 3 conigli al mio fianco più un ramo pieno di bacche.
-Mangia.- sento dire da Derek che è seduto davanti a me e mi guarda serio.
-Ma-
-Ho detto mangia.- ripete con un tono che non ammette repliche.
Non me lo faccio ripetere due volte ed inizio a strafogarmi riacquistando pian piano le forze.
Una volta finito di mangiare mi avvicino a Derek che si è sdraiato, sentendo i miei passi alza la testa e mi guarda mentre mi accuccio vicino a lui per ricevere un po’ del suo calore:
-Ti sono mancato?- domando senza trovare il coraggio di guardarlo negli occhi.
Lui non mi risponde, ma mi lecca la testa per poi poggiarci sopra la sua..
-Lo prendo per un si.- dico ricevendo uno sbuffo come risposta.
Mi addormento cullato dal suo calore e quando al risveglio lo trovo sempre lì accanto a me intento a guardarmi dormire, capisco che vorrei averlo al mio fianco tutte le mattine..vorrei davvero poter passare ogni istante della mia vita con lui.
-Stiles,quello che hai fatto è imperdonabile.- mi dice tutto d’un tratto.
-Perché? Cosa ho fatto?- domando confuso.
-Hai dato poca importanza alla tua vita e ti sei arreso..cosa che davvero non è da te.-
-Non avevo altra scelta, non ho mai scelta davanti al mio branco.-
-Questo non è un buon motivo per lasciarti morire, hai idea di come avrebbero reagito i tuoi? Di come tuo fratello sarebbe rimasto solo? Di come io..- si blocca girando la testa dall’altra parte.
-Di come tu?? Cosa Derek?- domando alzandomi e ponendomi davanti a lui.
-Di come io sarei stato perso senza te.- risponde guardandomi tristemente negli occhi.
Non gli rispondo, perché non esistono parole per esprimere quello che provo per lui, così mi avvicino ed affondo la testa sotto al suo collo, lasciandomi cullare dal suo respiro.
Ed è proprio in quella posizione che i miei genitori ci trovano:
Salto in aria quando vedo mio padre balzare dentro la tana e ringhiare contro Derek, mentre mia madre lo guarda di traverso posizionandosi dietro mio padre.
-Papà che stai facendo?- domando parandomi tra lui e Derek.
-Ti avverto Hale, stai lontano da mio figlio!- ringhia mio padre verso Derek che lo guarda confuso.
-John..- dice mia madre guardandomi  a bocca aperta.
-Non ho idea di quale lavaggio del cervello tu gli abbia fatto ma giuro che se solo provi a torcergli un pelo io-
-John!- grida mia madre attirando finalmente la sua attenzione - guarda Stiles.- gli dice solamente.
Osservo con aria confusa i miei genitori guardarmi con occhi spalancati:
-Figliuolo tu..ti sei ripreso? E riesci a tenerti in piedi?- mi domanda mio padre con un filo di voce.
-Sì, Derek mi ha fatto mangiare e riposare..- rispondo avvicinandomi di più al lupo per difenderlo da un altro eventuale attacco dei miei.
-Perché? Perché fai questo per lui?- domanda poi mia madre rivolta a Derek che, dopo una veloce occhiata verso la mia direzione, risponde - Perché ci tengo.- risponde semplicemente mentre io sento le tipiche “farfalle nello stomaco” (si, anche noi animali le abbiamo).
-Stiles, facciamo un patto.- dice ad un certo punto mio padre avvicinandosi a me. - Se tu mi prometti di tornare a casa con noi adesso, e di ricominciare a mangiare..ti do il mio permesso di vedere Derek una volta a settimana.-
-Solo una volta a settimana?- domando triste.
-Due volte a settimana, prendere o lasciare.- dice mio padre.
Faccio passare più volte lo sguardo dai miei a Derek:
-Va bene.- dico mentre i miei escono dalla tana del lupo senza aggiungere nient’altro.
-Allora..ci si vede?- domando rivolto a Derek.
-Ci si vede.- risponde Derek leccandomi una guancia e guardandomi uscire dalla sua tana.
-----------------------------
-Stiles, ho paura.-
-Scott, te lo ripeto per la millesima volta: non ti farà assolutamente niente.- rispondo seccato mentre entro nel passaggio segreto seguito da mio fratello.
-Forse a te che lo conosci, ma io non l’ho mai visto prima d’ora.- risponde agitato.
-Senti, ti fidi di me?- gli domando girandomi verso la sua direzione.
-Se non mi fidavo di te non ti avrei seguito fin qui..no?- domanda sarcastico.
-Bene, allora rilassati e non preoccuparti.- dico sedendomi giusto al centro della grande radura che circonda la grande quercia.
-Allora..mh..lui dov’è?- domanda Scott sedendosi di fronte a me.
-E’ dietro di te.- gli rispondo con un sorrisetto.
Scoppio a ridere nel vedere la faccia spaventata di mio fratello mentre si gira lentamente alle sue spalle per poi saltare dallo spavento nel vedere Derek dietro di lui.
-Stiles! Aiuto!- grida Scott correndo e mettendosi dietro di me.
-Derek ti presento quel fifone di mio fratello Scott. Scott..lui è Derek.- dico semplicemente facendomi da parte per permettere al lupo di avvicinarsi.
Osservo con tenerezza mio fratello abbassare le orecchie e chiudere gli occhi mentre Derek gli si avvicina con il muso per poi cominciare ad annusarlo.
-Hahahaha fa il solletico!- esclama Scott senza nessun timore.
-Sì,è vero.- rispondo con un sorriso.
-E così tu saresti Scott, sembri più piccolo di Stiles.- dice Derek girando la testa di lato.
-Invece siamo gemelli. Dai, non ci somigliamo nemmeno un po’?- domanda Scott ponendosi vicino a me per metterci a confronto.
Osservo con aria divertita Derek che fa passare più volte lo sguardo da me a Scott per poi rispondere:
-Per niente.-
-Sì lo so, io sono più bello.- afferma Scott alzando la testa con aria vanitosa.
-Certo.- dice Derek facendomi l’occhiolino e scombussolandomi tutto lo stomaco.
-Allora,cosa fate di solito quando siete soli?- domanda Scott sdraiandosi sull’erba soffice.
Non so perchè ma quella domanda mi pone nervoso:
-Cosa vuoi che facciamo? Giochiamo, mangiamo, ci riposiamo..- rispondo.
-Che barba, fate le stesse cose che fanno le tipiche coppiette.- mormora Scott.
Mi giro verso Derek nello stesso momento in cui lui si gira verso di me, cerco di decifrare il suo sguardo senza però riuscirci.
-Ma che dici, le coppiette fanno tutt’altro...- cerco di sviare il discorso ma mio fratello sembra volere la mia morte:
-Cioè?-
-Niente Scottie, non ci pensare, sei ancora piccolino.- rispondo ridendo.
-Ho la tua stessa età.-
-Non di cervello però.-
-Cosa hai detto?- domanda mio fratello ringhiando..o meglio, provando a ringhiare.
-Cosa? Non ho detto niente, Derek ho detto qualcosa?- dico guardandolo con aria supplichevole.
-No, non mi pare.- mi copre lui facendo ancora più innervosire Scott.
-Adesso basta! Non sono scemo sa! Reaaahr! Rearg! Reaaarhg!- “ringhia” avvicinandosi a me con aria di sfida.
-Ehm..Stiles, credo che tuo fratello si stia sentendo male.- dice Derek ridendosela.
-No, sta solo cercando di ringhiare. Vero Scotticino?- lo prendo in giro per poi iniziare a correre per scappare dalla furia di mio fratello.
Corriamo intorno alla quercia ridendo tra di noi mentre Derek si accuccia mentre ci guarda con aria divertita:
-Aspetta! Mi gira la testa!- dico mentre cerco di riprendere l’equilibrio e di far fermare il mondo.
Provo a camminare dritto ma prontamente perdo l’equilibrio e, dove potevo mai cadere se non addosso al mio lupacchiotto preferito?
-Scusa.- dico sorridendo timidamente trovandomi disteso sulla pancia di Derek.
Ci guardiamo per un lungo istante ed io perdo la cognizione del tempo, affondando in quegli occhi verdi che mi scrutano fino all’anima.
Mi risveglio quando sento mio fratello schiarirsi la gola:
-Ehm, volete che vi lasci soli?- domanda a metà tra l’imbarazzato ed il divertito.
-Cosa? No, non stavamo facendo niente. Assolutamente niente. Niente di niente. Niente.- rispondo alzandomi velocemente.
-Stiles, stavo scherzando!- dice Scott iniziando a ridere.
-Oh..certo. Haha.- dico io fingendo di trovare la cosa divertente.
-Si sta facendo tardi, dovremmo andare.- dice ad un certo punto Scott.
Sento Derek dietro di me sospirare, mentre si alza e si avvicina a mio fratello:
-Scott, è stato un piacere conoscerti. Torna quando vuoi.-
-Oh, grazie bello!- dice Scott colpendolo con una zampa ed avviandosi verso il passaggio segreto.
-Allora, ci vediamo tra una settimana?- gli domando.
-Stiles, lo sai già che mi troverai qui, perché continui a chiederlo?- domanda lui divertito.
-Non lo so, per avere conferma nel caso tu abbia qualche impegno con qualche lupa oppure nel caso tu non abbia voglia di vedermi..che ne so.- rispondo velocemente io agitandomi per quanto la sua faccia sia vicino alla mia.
-Non dire sciocchezze. Ci vediamo tra una settimana.- dice dandomi come sempre una leccata sulla guancia e girandosi per andare verso la sua tana.
Raggiungo mio fratello che mi sta aspettando vicino l’entrata del passaggio segreto quando mi giro per gridare:
-Ah Der!-
-Si?- domanda lui girando solo la testa verso di me.
-Stavo pensando.. se magari provassi a chiedere ai miei di farmi dormire qui la settimana prossima..e loro miracolosamente mi dicessero di si..tu..cioè, per te..ehm..-
-Okay.- dice solamente rendendomi la volpe più felice della foresta.






Volevo scusarmi se questo capitolo sembra un pò "azzardato" ma ad un certo punto ho avuto come un vuoto e non sapevo cosa scrivere. Perdonatemi ç-ç 
Ringrazio già da adesso chiunque lascerà una recensione :) Baci <3

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Please Don't Leave Me ***


Era passata una settimana esatta e finalmente potevo rivedere Derek, ormai la mia vita dipendeva da quei due giorni che passavamo insieme una settimana sì ed una no.
Ero entrato nella sua tana e lui non c’era, così mi accucciai e cercai di pensare positivo e di non farmi prendere dal panico.
-Quello stupido, deve sempre fare in modo che io pensi a lui.- dico a me stesso.
-Che poi lui penserà mai a me? Certo che no.- dico alzandomi e camminando nervosamente avanti e indietro per la tana. Osservo tutto il perimetro di quella grande quercia bruciacchiata e un’idea mi folgora la mente:
Inizio a strusciarmi per tutta la parete dell’albero, dopodichè passo al pavimento, mi butto con la schiena a terra ed inizio a strusciarmi al suolo così da poter impregnare per bene il mio odore in tutta la tana.
-Adesso sarai costretto a pensare a me, sourwolf.- ghigno con aria soddisfatta rilassandomi a pancia all’aria.
Apro gli occhi di scatto quando sento qualcosa toccarmi la pancia, il naso di Derek.
-Finalmente, dov’eri finito?- gli domando seccato senza però allontanarmi da quel contatto.
Derek non risponde, non lo fa mai subito, deve prima finire di annusarmi per bene per “controllare con chi sono stato e perché gli piace il mio odore” e dopo, finalmente, mi presta attenzione:
-Ero andato alla sorgente. Avevo sete.- si giustifica sdraiandosi addosso a me.
Un’altra cosa che ho imparato frequentando Derek, è che se ci sono io, il pavimento non esiste. Deve sdraiarsi su di me, non che la cosa mi dispiaccia ovviamente.
-Queste cose falle di prima mattina, così non togli tempo prezioso alle nostre giornate.- lo rimprovero posando una zampa sulla sua guancia e ridendo quando lui cerca di “morderla”.
-D’accordo, allora..qual è stato il verdetto dei tuoi?- domanda riuscendo ad afferrarmi la zampa ma senza stringere la mascella per non farmi male.
Non c’è bisogno di dargli una risposta, il mio sorriso e la mia coda che proprio non riesce a star ferma, parlano per me. Derek capisce i miei segnali e mi lecca il muso contento.
-Ma ho anche una brutta notizia..- dico poi cercando gli occhi di Derek che adesso mi guarda preoccupato.
-Cioè?- mi domanda.
-Dopo questi due giorni che passiamo insieme, non potremo vederci per due settimane. I miei me l’hanno assolutamente vietato perché..sai..è primavera..- dico tristemente.
-La stagione dell’accoppiamento?- domanda lui.
-S-sì, io sono il figlio degli aplha e dovrò scegliere la mia compagna affinché nascano altri alpha..sai com’è..devo mantenere la specie.- dico ripetendo le parole che qualche attimo prima mi avevano detto i miei.
-Capisco.- dice soltanto lui, dandomi un’ultima leccata per poi posare la testa sul mio petto ed addormentarsi.
----------------------
-Derek giochiamo a “tira e cadi”?- gli domando saltellando avanti e dietro ricevendo come risposta uno sbuffo scocciato.
Nella tana stava iniziando a fare troppo caldo, così adesso ci troviamo nel grande spazio che circonda la quercia, Derek è accucciato all’ombra dell’albero ed io gli sto tirando la coda.
-E va bene.- cede poi lui, alzandosi e trascinando me, ancora attaccato alla sua coda.
Prende un ramo di un albero e si gira verso la mia direzione, senza esitare prendo l’altra estremità del ramo ed inizio a tirare verso la mia direzione ringhiando quando Derek incomincia a tirare verso la sua direzione.
Passano diversi minuti e nessuno dei due ha ancora ceduto, di solito sono sempre io il primo a cedere ma questa volta voglio sorprendere il mio lupo, voglio fargli vedere quanto può essere forte una volpe.
I miei pensieri sono interrotti quando Derek cede e molla la presa dal ramo facendomi cadere a terra.
-Ho vinto! Non ci credo! Sono troppo for- mi interrompo quando Derek, con un balzo, si posiziona sopra di me, ringhiando in direzione dei cespugli.
-D-Derek? Che cosa c’è?- provo a domandargli accucciandomi e abbassando le orecchie.
Sento il cuore galoppare impazzito quando dai cespugli escono tre lupi.
-Bene,bene,bene.- dice un lupo brizzolato e così magro da riuscire a contargli le costole. Probabilmente è un lupo anziano e molto probabilmente non ha buone intenzioni.
-Chi abbiamo qui, Derek Hale, che gioca all’innamorato con una volpe. Che brutta fine avete fatto voi Hale.- continua a dire quel lupo, ricevendo solo più ringhi da Derek che non ho mai visto così arrabbiato.
-Cosa vuoi Deucalion?- gli domanda Derek ricevendo come riposta una risata sguaiata e macabra:
-Cosa voglio? Semplice Derek. Voglio ucciderti.- dice poi, con una calma assurda.
-Hai avuto tutto questo tempo per uccidermi e vuoi farlo solo ora? Perché?-gli domanda Derek.
-Beh vedi, la prossima settimana sarà il periodo dell’accoppiamento..ma le femmine del mio branco non vogliono accoppiarsi con me che sono il loro alpha. Loro vogliono cercare un alpha che sia più giovane, più robusto, più gentile, più te.- gli spiega l’altro iniziando a mostrare le proprie zanne - e questo non posso permetterlo.-
Lo osservo fare un cenno ai due lupi alle sue spalle, che iniziano ad avanzare verso Derek:
-Stiles, vai nella tana e non uscire di lì per nessuna ragione.- mi ordina Derek.
-Ma-
-Fa come ti ho detto!- grida lui prima di scagliarsi contro i due lupi.
Rimasto allo scoperto, faccio come mi è stato ordinato e mi nascondo dentro la tana, lasciando però la testa fuori per controllare Derek.
Rispetto agli altri due lupi, sicuramente dei beta, Derek è più forte di loro. Ma essendo due contro uno, riescono a ferirlo in più punti. Un lupo lo azzanna alla gola, mentre l’altro gli morde una zampa, sento Derek ululare dal dolore ed io ululo a mia volta preoccupato.
-Basta così, adesso tocca a me.- dice ad un certo punto Deucalion avanzando lentamente verso Derek che ormai giace al suolo stremato, mentre gli altri due si allontanano da lui.
“Quel bastardo ha usato due beta per indebolirlo e renderlo inoffensivo così da poterlo uccidere senza rischiare la pellaccia! Che verme schifoso.”
-Saluta da parte mia i tuoi genitori.- gli dice, prima di alzare una zampa così da poterlo graffiare alla gola.
Succede tutto in un secondo, il mio corpo si muove senza che io me ne accorga, e con un balzo mi pongo tra il corpo di Derek e Deucalion.
Sento qualcuno ringhiare inferocito, e mi ci vuole un po’ di tempo per capire che quel qualcuno sono io. Sto finalmente ringhiando come si deve e sto sfidando un lupo alpha per proteggere il mio lupo.
-Incredibile, una volpe che cerca di salvare un lupo. Questa si che è bella! Peccato che una volpe non ha speranze contro un lupo anziano e per di più alpha come me.- mi dice Deucalion iniziando a ringhiare verso la mia direzione.
-Ne sei sicuro?Proviamo.- gli dico prima di azzannarlo al collo facendolo ululare dal dolore.
Con una sola zampata riesce a scaraventarmi via, rimango per un po’ disteso su un fianco mentre osservo Derek tentare inutilmente di rialzarsi per aiutarmi.
Appena noto che Deucalion si sta avvicinando a lui, richiamo le mie forze e, senza badare al dolore, mi butto di nuovo su di lui iniziando a graffiarlo e a morderlo ovunque. Non ho mai pensato che un giorno mi sarei trovato a combattere per davvero e non più per gioco, ma ormai ero quasi un adulto, avevo già imparato a ringhiare, avevo catturato il mio coniglio, avevo imparato a rintracciare il mio branco, avevo imparato ad ululare e adesso avevo imparato a difendere chi amavo.
-Cosa state aspettando? Aiutatemi!- grida Deucalion agli altri due lupi che fanno un passo avanti ma si bloccano quando inizio a ringhiargli contro.
-Andiamo! E’ solo una volpe!- prova a dirgli Deucalion.
-Se sono solo una volpe perché non mi combatti da solo?Codardo!- gli ringhio addosso per poi morderlo per la decima volta.
Con un’altra zampata mi allontana da lui, per poi scappare via zoppicando:
-Se ti riavvicini a lui, giuro che non la passerai liscia! Hai capito?- gli grido contro ormai al massimo della mia rabbia.
-E voi!- dico rivolgendomi agli altri due lupi che abbassano le orecchie ed iniziano a tremare per la paura - è questo l’alpha che volete? Davvero è lui “il più forte “ del branco? Volete un vero alpha? Beh eccolo qui!- dico puntando Derek con il muso -Lui è un vero alpha! E’ a lui a cui dovete affidare il vostro branco!-
Li vedo annuire per poi correre via, sperando che abbiano capito ciò che volevo dirgli.
-Derek?- domando poi correndo verso il lupo che aveva gli occhi chiusi e respirava a fatica.
Con le poche forze rimaste, porto Derek dentro la tana ed inizio ad ululare più volte per farmi sentire dal mio branco.
-Derek, ti prego apri gli occhi.- lo supplico iniziando a leccargli le ferite.
-Stiles..- mormora con un filo di voce.
-Sì? Ti prego continua a parlarmi, rimani sveglio. Guarda sta per piovere, se arriva un temporale dovrai stare sveglio tutta la notte con me e dovrai rassicurarmi con la tua voce, con le tue leccate e con il tuo calore!Quindi ti prego Der, resta con me.- dico tutto d’un fiato iniziando a piangere.
Derek apre a fatica gli occhi e avvicina il muso alla mia faccia, leccandovi via le lacrime.
-D’accordo.- dice soltanto prima di abbandonarsi alle mie leccate.
---
-Stiles! Stiles dove sei?-
-Mamma?Mamma sono qui!- grido cacciando la testa fuori dalla tana dove si trovano mio padre, mia madre e Deaton, il medico del branco.
-Santo cielo figliuolo! Cosa è successo?- domanda mio padre entrando nella tana.
-Deucalion, un altro alpha, ha attaccato Derek. Ti prego papà, dobbiamo aiutarlo!- lo supplico senza staccarmi dal lupo che sta chiudendo lentamente gli occhi, ormai allo stremo delle forze.
-Deaton, puoi fare qualcosa?- domanda mio padre senza distogliere lo sguardo da me e Derek.
-Non lo so, i lupi sono fisicamente diversi da noi volpi. Ma posso provare.- risponde il medico prima di correre verso il bosco alla ricerca delle erbe curative.
-Coraggio Der, tra poco starai meglio, te lo prometto.- sussurro nell’orecchio del lupo che si lecca il muso al suono della mia voce.
-Tesoro, ma tu sanguini!- esclama ad un certo punto mia madre, notando la mia zampa sporca di sangue.
-E’ soltanto un graffio, sto bene.- la rassicuro.
-Come te lo sei fatto?- domanda mio padre.
-Deucalion stava per ucciderlo, dovevo fare qualcosa.- dico solamente.
-Hai affrontato un lupo alpha?- domanda mio padre alzando la voce.
-Dovevo fare qualcosa.- ripeto guardandoli serio negli occhi.
-E..lo hai battuto?- domanda scioccata mia madre.
-Sì.- rispondo, aumentando lo stupore dei miei genitori.
-Ecco qui.- dice Deaton entrando nella tana e iniziando a posizionare delle erbe sulle ferite di Derek che ringhia infastidito per il dolore.
Al sentirlo ringhiare, i miei genitori e la volpe medico, indietreggiando spaventati:
-Non preoccupatevi, non vi farà niente.- li riassicuro per poi leccare una guancia di Derek che smette di ringhiare e si rilassa.
-Continua, ti prego.- dico rivolgendomi a Deaton che dopo qualche secondo di esitazione continua la sua operazione.
Passano diversi minuti (che per me sembrano ore) prima che Deaton finisca di coprire l’ultima ferita.
-Queste erbe dovrebbero aiutare le ferite a rimarginarsi e a non far creare nessuna infezione, ma per esserne sicuri dovremmo aspettare tutta la notte, poiché non sono sicuro che sui lupi abbia lo stesso effetto che ha sulle volpi. Più di cosi non posso fare, mi dispiace.- dice prima di uscire dalla tana.
-Figiuolo, forse è meglio che vieni con noi.- prova a dire mio padre che è subito interrotto da me:
-Nemmeno per sogno!- dico accucciandomi sopra Derek con fare protettivo.
-Ma secondo me è meglio lasciarlo da solo.- riprova mio padre.
-Non lo lascerei mai da solo in un momento simile! Quindi vai a casa papà.- gli dico ringhiando senza volerlo lasciando mio padre di stucco.
-Andiamo John, Stiles sa quello che fa.- dice mia madre prima di andarsene insieme a mio padre.
-Ascoltami bene sourwolf, sei diventato troppo importante per me e se ti succedesse qualcosa sicuramente ne morirei. Quindi non puoi lasciarmi proprio adesso. Non puoi! Quindi riposati bene perché domani mattina sarai ancora con me! Siamo intesi?.-lo minaccio cercando di trattenere le lacrime che mi stanno annebbiando la vista.
Il lupo annuisce impercettibilmente per poi chiudere gli occhi e cadere in un sonno profondo.
Poggio la mia testa sul suo petto e cerco di rimanere sveglio il più possibile, focalizzandomi sul rumore dei battiti del cuore di Derek, una melodia che spero di sentire per ancora molto tempo.
“Ti prego non lasciarmi, resta con me…io ti amo” è il mio ultimo pensiero prima di cedere alla stanchezza e addormentarmi. 








Ed ecco il nuovo capitolo, lo so, come sempre ho lasciato sul più bello..scusatemi <3 
Volevo informarvi che mancano pochi capitoli alla fine di quest'altra storia e come sempre ringrazio tutti quelli che la seguono e soprattutto quelli che la recensiscono, davvero..grazie mille <3 

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Mine ***


Quando mi sveglio sento ancora il calore del corpo di Derek sotto di me:
-Derek?- lo chiamo con voce tremante, lui continua a tenere gli occhi chiusi e a non muoversi.
-Nononono ti prego! Derek?! Derek rispondimi!- piagnucolo tirandogli l’orecchio.
-Mhh Stiles, fammi dormire.- mormora Derek nel sonno girandosi facendomi così cadere.
-Ma allora sei vivo! Ommioddio sei vivo!- mi ributto addosso a lui affondando la testa nel suo collo per inspirare a fondo il suo odore.
Derek spalanca gli occhi di scatto, come se si fosse appena ricordato di ciò che è accaduto, in un secondo ribalta le posizioni, trovandosi così sopra di me:
-Stiles- dice guardandomi con occhi pieni di meraviglia.
-Derek?- domando confuso per quel suo cambiamento d’umore.
-Tu..tu mi hai salvato!- sussurra incredulo.
-E allora? Tu mi hai salvato la vita così tante volte: con il cane, con i cacciatori, quando stavo morendo di fame...-
-Zitto.-
-Ma è vero!-
-Ti ho detto zitto.- ringhia mentre avvicina il muso al mio.
Chiudo forte gli occhi e trattengo il respiro, non ho la minima idea di quello che voglia farmi ma forse l’erba che ha utilizzato Deaton ha effetti collaterali sui lupi e gli fanno perdere del tutto la ragio…
Apro gli occhi di scatto quando sento il naso di Derek poggiarsi sul mio..dopodichè la sua lingua passa lentamente e dolcemente per tutto il mio muso..
“Mi sta baciando? Oddio Derek Hale mi sta baciando!”
La mia coda si agita frenetica alzando un gran quantitativo di terra mentre lecco a mia volta il muso di Derek per ricambiare il bacio:
-Potresti smettere di agitare la coda? Mi stai seppellendo mezza tana.- sussurra ridendo.
-Lo sai che quando sono felice la mia coda prende vita.- mi giustifico coprendomi il muso con le zampe per l’imbarazzo.
-Sei felice?- mi domanda spostandomi le zampe con il muso.
-Sei vivo e sei qui con me. Come faccio a non essere felice?- domando ricevendo come risposta altri teneri baci.
Passiamo il resto della nostra giornata tra baci e coccole, non so cosa siamo e se sia normale l’affetto che proviamo l’un per l’altro, l’unica cosa che so è che sono felice come non lo sono mai stato prima d’ora.
------
-Dovresti andare, sta per diventare buio.- mi sussurra Derek guardandomi mentre mi stiracchio al suo fianco.
-Potrei dormire da te anche oggi e poi dire ai miei che mi ero addormentato senza volerlo.-
-Non puoi, c’è il periodo dell’accoppiamento, ricordi?- dice lui leccandomi in testa, sistemando così un ciuffo arruffato.
-Motivo in più per non andare..- dico nascondendo la testa sotto la sua zampa.
-Andiamo, non ti piacerebbe avere tutte le volpi che ti girano intorno cercando in tutti i modi di attirare la tua attenzione?- mi domanda lui ridendo.
-Prima di tutto non mi è mai piaciuto stare al centro dell’attenzione, poi loro ci proverebbero con me solo perché sono il futuro alpha.-
-No, ci proverebbero con te perché sei la volpe più bella.- dice lui dandomi un’altra leccata,questa volta sul muso.
-Non è vero.-
-Sì che lo è.-
-Senti, tu non sei nella posizione di poter giudicare anche perché hai visto poche volpi.- dico io spingendolo così da farlo completamente sdraiare  per poi mettermi sopra di lui e guardarlo fisso negli occhi.
-E tu che ne sai? Ne ho viste parecchie di volpi e,fidati, tu sei quella più bella.-
-Non ti credo.-
-Senti, credi forse ti avrei scelto se non pensavo fossi bello?- mi domanda
-Che vuoi dire con “scelto”?- gli domando.
Derek sta per rispondermi quando la voce di mia madre mi fa letteralmente saltare lontano da Derek:
-Stiles! Quando pensi di ritirarti a casa?- mi domanda arrabbiata.
-Mamma! Stavo giusto per tornare, tu piuttosto che ci fai qui?- le domando
-Sono venuta a vedere come stava Derek, sono contenta ti sia ripreso.- dice mia madre sorridendo gentilmente.
-La ringrazio, ringrazio tutti voi per avermi aiutato.- le dice Derek.
-Non c’è di che, forza Stiles, a casa.- dice continuando a far passare lo sguardo da me a Derek.
-Mamma, ti dispiacerebbe..ehm..?-
-No, sei già stato troppo tempo da solo con lui, ora saluta e andiamo.- mi risponde secca.
“Lei sa.”
-D’accordo..allora..ci vediamo tra due settimane?- domando a Derek.
-Mi troverai qui.- risponde lui.
-Okay..-
-Okay.- ripete lui.
Ci guardiamo per un lungo istante senza sapere cosa fare:
-Oddio mamma! Guarda lì che lepre gigante!- esclamo guardando fuori la tana.
-Dove??-domanda mia madre guardando anche lei fuori la tana.
In quell’attimo in cui mia mamma è girata, mi fiondo vicino a Derek e gli do una leccata veloce sul muso:
-Ah no, era un sasso..scusa.- dico prima di uscire dalla tana lasciando Derek passarsi la lingua sul muso scuotendo la testa rassegnato.
--------------
Passano diversi minuti e né io né mia madre abbiamo proferito parola, di solito quando mia mamma sta in silenzio significa che sta riflettendo, e questo è un cattivo segno.
-Stiles,dobbiamo parlare.-
“Ecco,appunto.”
-Dimmi.-
-Senti, io sono tua madre e ti conosco meglio di chiunque altro, so cosa sta succedendo tra te e quel lupo.-
Giro di scatto la testa verso di lei, e adesso come glielo spiego?
-No-non so di cosa tu stia parlando.- provo a dire ricevendo uno sguardo scettico da parte sua.
-Stiles,vuoi davvero nascondermi una cosa così ovvia?-
-Siamo solo amici.-
-E dimmi, due amici passano giornate e nottate intere insieme? Mischiano i propri odori? Si danno delle leccate sul muso quando la propria madre è girata dall’altro lato?- mi domanda guardandomi severamente.
-Ma come fai?- le domando incredulo facendola sorridere fieramente.
-Mai sottovalutare il potere di una madre.-
Passano altri minuti in cui mia mamma rimane in silenzio solo perché sa (ovviamente lei sa sempre tutto) che sto pensando cosa dirle:
-Mamma,ascolta..io non so cosa ci sia tra me e Derek, non so perché mi sento così quando sto con lui e,fidati, sono più confuso di chiunque altro ma..insomma..cosa c’è di male se invece di trovarmi una volpe come compagna mi trovassi un lupo?-
-Non c’è niente di male nell’innamorarsi,Stiles, perché è questo che sei, innamorato. Ma tu sei il futuro alpha e devi pensare a continuare la nostra specie, devi procreare nuovi alpha e con un lupo nonché maschio, temo non sia possibile.-
-Ma perché devo sempre rinunciare alle cose che mi fanno felice per il branco? Non ne posso più di tutte queste responsabilità!- esclamo al massimo della mia rabbia.
Mia madre sospira per poi sedersi all’ombra di un albero, dal modo in cui mi guarda capisco che sta per farmi un altro discorso, prendo un profondo respiro e mi siedo davanti a lei aspettando che inizi a parlare e a criticarmi:
-Sai Stiles, mi ricordi davvero me quando ero una cucciola.- dice facendomi rimanere di stucco.
“Non mi sta criticando? Io uguale a mia madre?”
-Impossibile, siamo del tutto diversi. Tu fai sempre la cosa giusta, pensi sempre al branco e sei una vera leader..io sono l’esatto opposto.- le dico.
-Beh,adesso sono così..ma quando ero piccola ero una vera e propria peste. Ero l’incubo del mio branco, mi cacciavo sempre nei guai e..anche io avevo gusti particolari…- mi dice lei.
-Davvero? Che vuoi dire con “gusti particolari”?- le domando.
Mia madre distoglie lo sguardo dal mio, e alza la testa per guardare i raggi del sole passare tra le foglie dell’albero:
-Quando ero una cucciola, forse di qualche anno più piccola di te, scappai nel bosco per una discussione avuta con i miei genitori e mentre correvo non mi accorsi di una trappola che avevano messo dei cacciatori e così mi ritrovai schiacciata al suolo da una rete.- inizia a raccontare lei, lo sguardo perso nei ricordi.
-E come hai fatto a salvarti?- le domando ansioso.
-Il cane da caccia, colui che avrebbe dovuto abbaiare per avvisare i suoi padroni della preda in trappola, mi liberò dalla rete e mi fece fuggire via.- risponde tornando a guardarmi negli occhi.
-E questo cosa c’entra con me e Derek?- le domando.
-C’entra, perché da allora io e quel cane da caccia ci vedevamo di nascosto, passavamo giornate intere insieme..ed io pensavo di essermi innamorata di lui.-
-Pensavi?-
-Ero sicura di essermi innamorata di lui, ero anche convinta che avrei passato tutta la mia vita insieme a quel cane, ma quando i miei genitori lo scoprirono ci separarono ed io non ebbi il coraggio che avesti tu quando ti lasciasti quasi morire di fame. Così cercai di dimenticarlo, e quando i miei genitori mi presentarono tuo padre, ero convinta che mai e poi mai avrebbe preso il posto del “mio vero amore” e invece con tuo padre ho scoperto che non ero mai stata davvero innamorata del cane da caccia, e quindi mi sono innamorata di tuo padre.-
-Non capisco dove vuoi arrivare.- mento perché ho capito perfettamente cosa vuole dirmi, ma non lo accetto.
-Quello che sto cercando di dirti è: so che adesso tu sei convinto di amare Derek, ma sei solo un cucciolo e non puoi ancora sapere cosa davvero vuoi dalla vita. Ascolta, io non ti costringerò a non vederlo più come hanno fatto i miei genitori, ma ti chiedo solo di provare a trovare una compagna, hai due settimane di tempo, per favore Stiles, provaci..per me.- mi supplica lei.
-D’accordo, ci proverò.-
--------------
Una volta tornato a casa, mi rendo conto che da quando sto con Derek sono davvero cresciuto e cambiato, non passo più il mio tempo a rincorrere scoiattoli o a rotolarmi nel fango come fanno ancora Isaac e Scott.,ormai non mi interessano più quei giochi per cuccioletti.Mi sdraio a terra mentre osservo divertito Isaac che scappa da uno scoiattolo molto arrabbiato e in un niente i miei pensieri volano ad un lupo nero, dagli occhi verdi e profondi, e dalla lingua soffice..drizzo le orecchie quando sento un branco di lupi ululare:
-E’ iniziata anche per i lupi la stagione dell’accoppiamento.- sento affermare da una volpe che si sta rivolgendo alla propria compagna.
Abbasso le orecchie mentre mi assale la paura che Derek possa cedere alle avance di altre lupe in calore. Cerco di coprirmi le orecchie con le zampe per non sentire quei richiami d’amore e provo in tutti i modi a non immaginarmi Derek circondato da bellissime lupe che lo attirano a sé, allo stremo della sopportazione corro-sotto lo sguardo confuso del mio branco- verso un dirupo, da lì si riesce a vedere quasi tutto il bosco e in più, il vuoto sotto di me può fungere da amplificatore del suono: con tutto il fiato possibile inizio ad ululare anche io, sorridendo vittorioso quando sento l’eco del mio ululato propagarsi dal dirupo a tutto il bosco sperando che giunga alle orecchie del mio lupo così da potergli dire: Sono qui, non tradirmi, sei mio.









ED ECCO IL NUOVO CAPITOLO, MI SCUSO ANCHE QUI PER IL RITARDO! SPERO VI PIACCIA E VOLEVO ANCHE INFORMARVI CHE ORMAI MANCA POCO PER LA FINE :) RINGRAZIO DI CUORE TUTTI QUELLI CHE HANNO SEGUITO E RECENSITO QUESTA STORIA! BACI <3

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Private Propriety ***


Una settimana, era passata solo una sola santissima settimana dall’ultima volta che ho visto Derek e davvero non ne posso più. Non ne posso più di tutte queste volpi che mi si strusciano addosso e alzano la coda per farmi sentire quell’invitante odore che però è niente se paragonato all’odore di quel lupone che non mi era mai mancato così tanto, non ne posso più di sentire tutti quegli ululati che proiettano brutte immagini nella mia mente masochista.
-Non ne posso più.- do voce ai miei pensieri mentre mi butto a terra esausto guardando storto una femmina che si è appena accucciata al mio fianco.
-Coraggio Stiles! E’ così bello avere tutte queste femmine tutte ai tuoi piedi! E tu hai fatto davvero un gran successo! Prima ne avevi tipo 20 tutte intorno a te!- esclama Scott sedendosi vicino a me.
-E’ questo il problema, a me non interessano. Non le voglio.- dico scacciando con la coda la femmina che si alza e se ne va indignata sotto lo sguardo scioccato di mio fratello.
-Ma-ma perché l’hai fatto? Era Lydia! La volpe che ti è sempre piaciuta da quando non ti reggevi ancora sulle zampe!- esclama Scott.
-Cosa? Era Lydia? Perché non l’hai detto prima?!- esclamo balzando in piedi.
-Fratellino, devi avere proprio la testa sulle nuvole se non hai riconosciuto Lydia..ma che cos’hai?- mi domanda.
-Scott, lo sai che ti voglio un gran bene ma, fattelo dire, sei proprio un cretino se non ci sei ancora arrivato.- dico secco.
-Arrivato a cosa?- domanda lui piegando la testa di lato facendomi sospirare di rassegnazione.
-Niente, lascia stare.- dico per poi raggiungere Lydia che si sta lisciando il pelo con la lingua.
-Hey Lydia!- esclamo.
Lei si gira verso di me per mandarmi uno degli sguardi più truci che mi abbia mai mandato per poi alzare la testa indignata.
-Oh andiamo! Non ti avevo riconosciuta!- le dico abbassando le orecchie per scusarmi.
-Come si fa a non riconoscere la volpe più bella del branco?- domanda esterrefatta.
-Lo so, hai ragione è che..non sono molto in me ultimamente.- tento di giustificarmi.
-Sei innamorato di qualcun’altra?- domanda lei avvicinandosi pericolosamente facendomi così indietreggiare.
-N-no ma che dici!- rispondo ridendo nervosamente.
-Sei innamorato di qualcun altro?- domanda ancora.
-Io..io..-
-Lo sapevo! Che spreco..- dice lei scuotendo la testa.
-Cosa?- domando incredulo.
-Sai Stiles, sei davvero una bella volpe, un po’ scemo ma..sì,bello. Spero tu sia felice con chiunque egli sia.- mi dice prima di andarsene vicino a Jackson.
-Peccato che non potrò mai essere felice con lui..- ammetto a me stesso abbassando la testa e le orecchie ignaro che questa frase non è sfuggita ai miei genitori che stanno osservando dall’inizio della settimana i miei tentativi di approcciarmi con le femmine del branco senza però riuscirci.
-John.-
-So già cosa stai per dire Melissa e fidati, anche a me dispiace. Ma lo sai che Stiles è più adeguato per fare il capo Alpha del branco..Scott è..è..ancora un cucciolo di mentalità! Mentre Stiles è diventato già un adulto.-
-Si ma lo è diventato grazie a quel lupo. Si è innamorato,John, e sta soffrendo..sta soffrendo per causa nostra.-
-Bisogna fare dei sacrifici per il branco.-
-Ed io li ho sempre fatti, ma non sono disposta a sacrificare la felicità del mio cucciolo. E tu?- domanda mia madre prima di allontanarsi lasciando così mio padre in balia dei suoi pensieri.
---
-Fratello ma stai..sbavando?- domando tra il divertito ed il disgustato mentre osservo mio fratello assumere una faccia più ebete del solito.
-E’ bellissima, non trovi?- mi domanda continuando a guardare davanti a sé.
Seguo il suo sguardo e vedo un gruppo di femmine intente a spettegolare e a lisciarsi il pelo:
-Chi?- domando.
-Come chi? Lei! L’unica che si distingue dalle altre, è meravigliosa!-
-Scott davvero non capisco a chi ti stai riferen..oh.- dico notando una volpe che, rispetto alle altre, sta in silenzio, con il petto in avanti e la testa alta, un’espressione seria e fiera sul volto.
-Aspetta, so chi è. Si chiama Allison è la figlia di Chris Argent ed è la migliore amica di Lydia.- lo informo.
-Allison, che nome delizioso.- dice lui con voce sognante.
-Perché non vai a parlargli?- gli domando.
-Ma sei pazzo? Quella mi uccide!-
-Oddio Scott! Devi smetterla di aver paura di tutto! Sei il futuro alpha! Affronta le tue paure!- gli grido praticamente addosso mentre lo spingo facendolo cadere proprio addosso alla diretta interessata.
“Ops”
-C-c-ciao iosonoScottpiacerediconoscertiseibellissima!-dice velocemente mio fratello senza togliersi da sopra alla povera Allison che lo guarda come se lo stesse per uccidere da un momento all’altro.
-Cosa?- domanda confusa.
-Sono Scott e tu sei bellissima.- dice mio fratello deglutendo quando Allison ribalta le posizioni schiacciandolo al suolo.
-Mi prendi in giro?- ringhia sulla sua faccia.
-N-no certo che no! Sei davvero la volpe più bella che abbia mai visto e, fidati, ti ho vista benissimo perché ti sto guardando da più di un’ora e..no! Dimentica quello che ho detto..io..perchè ridi?- le domanda Scott vedendo Allison poggiare la testa sul suo petto per le troppe risate.
-Sei buffo.- ammette lei.
-Oh..- dice Scott abbassando le orecchie abbattuto.
-Mi piaci.- sussurra lei prima di avvicinarsi per dargli una leccata sulla guancia facendo scodinzolare come un matto mio fratello.
-Bravo fratellino.- sussurro osservando quella tenera scena.
-Hey cucciolo.- dice mia madre sedendosi vicino a me - a quanto pare tuo fratello ha trovato la sua compagna. Tu? Nessuna ha superato i tuoi standard?- mi domanda.
-No, cioè non ancora! Io..mi impegnerò di più e –
-Stiles.-
-Lo so, manca solo una settimana e devo sbrigarmi.-
-No, non volevo dire questo. Volevo darti il mio permesso per andare a trovare Derek.-
Solo sentendo quel nome, alzo la testa di scatto e la mia coda inizia ad agitarsi come impazzita.
-Cosa?Quando?Perchè?- le domando facendola ridere.
-Puoi andare a trovare Derek, anche adesso se vuoi e puoi farlo perché ho visto quanto ti sei impegnato per mantenere la nostra promessa e perché so quanto ti manca.-
-Ma, se papà lo scoprisse..-
-Non lo farà, ti copro io. Ma devi tornare subito.- mi interrompe lei.
-Sei la mamma migliore del mondo!- le dico dandole una leccata veloce per poi partire come un razzo per la foresta.
--------
Corro alla velocità della luce sentendo il mio cuore battere sempre più veloce per la voglia di rivederlo e il timore di realizzare che le mie paure erano diventare realtà.
“Ti prego fa che non mi abbia tradito” è quello che ripeto per tutto il tragitto finchè non arrivo al passaggio segreto. Mi abbasso per entrare in quel tronco e una volta uscito, vengo travolto dal forte odore delle lupe in calore. Ce ne sono più di una cinquantina!
-Ma cosa..?- domando mentre osservo tutti quei lupi(maschi e femmine) nel territorio di Derek.
Mi guardano straniti e alcuni mi ringhiano contro ma io non li degno di uno sguardo, troppo impegnato a cercare il MIO lupo.
Il mio cuore perde un battito quando lo vedo lì, disteso con una zampa sul muso e trenta lupe attorno.
Mi avvicino cautamente a lui cercando di non fare rumore e quando vedo una lupa strusciare la testa sulla sua e dargli una leccata, non posso far a meno di ringhiare nella sua direzione, ponendomi tra lei e Derek.
-Ma che cavolo..?- domanda la lupa allontanandosi.
-Mi dispiace averti interrotta ma..questo lupo è proprietà privata.- le ringhio contro.
-Stiles?- domanda Derek drizzando la testa.
-Derek.- dico guardandolo seriamente mentre dentro sto esplodendo di felicità.
-Che ci fai qui?- mi domanda incredulo.
-Non ci crederai ma-oh.- Derek non mi fa finire la frase che si butta addosso a me riempiendomi di leccate.
-Asp-Der-fammi parlar- provo a dire tra una leccata e l’altra ma il lupo sembra non essere intenzionato a fermarsi così mi arrendo al suo volere e mi lascio leccare dappertutto.
-Derek, ti dispiacerebbe spiegare?- domanda la lupa di prima.
-Senti ciccia, come vedi siamo occupati.- rispondo al posto suo.
-Stiles.- prova a dirmi Derek ma sono troppo accecato dalla gelosia per dargli ascolto.
-E come puoi ben vedere lui è mio. Quindi rassegnati e trovati un altro lupo su cui strusciarti. Ok?- finisco la frase per poi girarmi soddisfatto verso il mio lupone.
-Stiles,lei è Cora.- dice Derek con sguardo divertito.
-E tanto piacere.- dico sarcasticamente non capendo il perché di quell’inutile informazione.
-Mia sorella.- finisce poi lui, facendomi drizzare in piedi con uno scatto.
-Cosa? Tua cosa? Lei cosa? Ommioddio mi dispiace così tanto! Io non volevo! Cioè si,volevo ma..pensavo che tu..insomma..-
La lupa si mette a ridere per poi darmi una zampata amichevole sul muso:
-E’ tutto ok. Quindi tu sei Stiles! Derek non ha fatto altro che parlare di te! Però non mi aveva detto che tu fossi una volpe quindi sono rimasta leggermente sorpresa.- mi dice lei.
-Oh beh..è strano non trovi? Un lupo e una volpe..- provo a dire.
-Si,è strano ma è bello. Sono contenta che tu tenga così tanto a mio fratello da sfidare una lupa in calore.- dice lei.
-Beh, ho sfidato un lupo alhpa..quindi..-
-Fidati, una lupa in calore è 100 volte più pericolosa di un lupo alhpa.- mi dice lei facendomi l’occhiolino.
-Concordo pienamente.- dice Derek sedendosi.
-Hai fatto il bravo, vero?- gli domando sedendomi tra le sue zampe anteriori.
-Sì, tranquillo. Ho anche sentito il tuo ululato.- mi risponde leccandomi la testa.
-Davvero? Ti è arrivato? Perfetto! Sai, avevo un po’ il timore che qualche lupa potesse prendere il mio posto.-
-Nessuno prenderà mai il tuo posto,Stiles.- afferma con disinvoltura senza rendersi conto di quanto quelle parole mi abbiano fatto sciogliere.
-Tu, più che altro..- dice poi iniziando ad annusarmi ovunque, e quando dico ovunque..intendo OVUNQUE. - Puzzi di femmine, tante femmine.- finisce la frase guardandomi con occhi socchiusi.
-Ci credo, non hanno fatto altro che strusciarsi addosso a me. E’ stato tremendo. Che stai facendo?- gli domando quando lo vedo mentre inizia a strusciare la sua testa per tutta la mia schiena, dandomi di tanto in tanto qualche leccata.
-Sto cancellando l’odore di quelle altre con il mio. Quando andrai da loro dovrai letteralmente puzzare come me.-
-Tu non puzzi.- dico ridendo godendomi quelle coccole e quella scenetta di gelosia.
-Okay basta, non voglio che il mio cucciolo nasca con il pelo bianco per queste scenette di purezza.-afferma Cora alzandosi per raggiungere un altro lupo, probabilmente suo compagno.
-Tua sorella è incinta?- domando guardandole la pancia leggermente gonfia.
-Si.-
-Quindi diventerai zio?-
-A quanto pare..-
-E anche io diventerò zio!- esclamo scodinzolando contento.
Derek mi guarda con occhi luccicanti, pieni di meraviglia, è da quando stiamo insieme che mi guarda così:
-Stiles, io ti am-
-Ohh ecco qui il famoso Stiles! che fai non lo presenti al tuo zio preferito?- domanda un lupo di un grigio scuro con occhi azzurri come il ghiaccio.
-Sei anche il mio unico zio. Comunque, Stiles..lui è Peter,mio zio, è un po’ pazzo ma comunque fa parte del branco. Zio, lui è Stiles.-
-Oh, piacere di conoscerla.- dico sorridendo timidamente.
-Il piacere è mio. Allora, dato che con le lupe ho finito, mi presenteresti qualche bella volpina?- mi domanda maliziosamente il lupo grigio.
-Cosa?- domando scandalizzato.
-Zio! E la tua tredicesima compagna?- domanda Derek.
-Chi? Loris? Nah, mi sono scocciato.- dice lo zio con tranquillità.
-Tu hai qualche problema.- afferma il nipote.
-Lo so, ma mi adori. Ci si vede in giro,Stiles.- dice lo zio prima di alzarsi ed andarsene.
-Wow.- è tutto ciò che riesco a dire.
-Lo so, non me ne parlare.- dice Derek leggendo i miei pensieri.
-Posso farti una domanda?- gli chiedo.
-Tutto quello che vuoi.-
-Ma adesso questo è il tuo branco?-
-Sì, a dir la verità sono l’alpha del branco.-
-Cosa? Come?- domando scioccato.
-Beh,diciamo che i gemelli hanno riportato il messaggio che mandasti tu quando mi salvasti da Deucalion. Quindi, grazie.- mi dice prima di darmi una leccata sul muso.
-Oh, di niente.- dico ricambiando il bacio.
-------
-Stiles! Finalmente! Tuo padre stava iniziando a fare troppe domande.- dice mia madre una volta che mi vede uscire dal bosco.
-Scusa, ho perso la cognizione del tempo.- le dico abbassando le orecchie.
-Immaginavo,allora..come sta?- domanda mia madre mentre ci dirigiamo insieme verso la tana.
-Bene, non mi ha tradito!- dico tutto contento.
-Oh sono felice per te. Ora fila a dormire e non una parola con tuo padre e nemmeno con Scott, non è bravo a tenere i segreti.- dice mia madre.
-Ok. Ma prima devo fare una cosa. Ti raggiungo subito e..grazie.- le dico prima di correre al dirupo.
E’ sera e una luna piena ci fissa dal cielo nero costellato da tante piccole e luminose stelle.
Mi siedo sul bordo del dirupo osservando quella sfera luminosa che tanto i lupi amano e considerano come una dea, e mi ricordo quello che mi ha detto Derek prima di salutarci:
-Pretendo la buonanotte.-
-L’avrai.- era quello che gli avevo risposto io.
Così raccolgo nei miei polmoni tutta l’aria possibile che essi possono contenere e la libero subito dopo con un lungo e bell’ululato..mai bello però come quello che sento subito dopo in risposta del mio.
L’ululato del mio lupo.










ECCO IL NUOVO CAPITOLO! SPERO VI PIACCIA :) RINGRAZIO COME SEMPRE TUTTI QUELLI CHE STANNO SEGUENDO QUESTA STORIA! VI ADORO <3 <3

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Guai In Vista ***


Finalmente era terminata anche quella settimana,l’ultima della stagione dell’accoppiamento. Adesso le volpi,sia le femmine che i maschi, si erano acquietati e così anche i lupi. Come facevo a saperlo? Semplice,anche quella settimana mia madre mi aveva coperto così che potessi passare un po’ di tempo con il mio lupo e la sua famiglia che mi aveva accettato con serenità, ah se solo ragionasse così anche mio padre. Passavo così tanto tempo con i lupi che alla fine ero diventato ben accetto da tutto il branco, che era passato da ringhi e sguardi di diffidenza a leccate affettuose e divisione della propria preda. Non c’erano dubbi, ero nato per stare con i lupi. Loro che a primo impatto possono sembrare aggressivi e feroci sono,invece, gli animali più dolci ed affettuosi che ho avuto la fortuna di conoscere. Loro, come noi volpi, pensano al branco ma,a differenza nostra,sono disposti ad accettare qualsiasi controversia pur di far felice qualcuno che ve ne fa parte, ed è forse questa la cosa che più invidio del branco di Derek, la complicità che vi regna al suo interno, e il bisogno di vedere ogni membro del branco felice.
-Stileeees?-
Mi risveglio dai miei pensieri quando sento la sua voce, sbatto più volte le palpebre e metto a fuoco il muso di Derek, lontano di qualche centimetro dal mio. Senza nemmeno domandargli cosa voglia, avvicino il mio muso al suo e faccio toccare i nostri nasi, che uniti formano quasi un cuoricino nero e umido.
-Si può sapere che ti prende oggi?- mi domanda non staccando il naso dal mio, carezzandomi con il suo respiro che si infrange direttamente sul mio viso.
-Cosa intendi dire?- gli domando girando di lato la testa facendo piegare un orecchio.
-Sei silenzioso e pensieroso.-
-E allora? Mi sto rilassando.- dico semplicemente.
-Sì ma, tu parli sempre. Persino mentre dormi non stai zitto! E oggi non hai ancora proferito parola, mi sto preoccupando.- mi dice il mio lupo brontolone facendo gli occhi da cucciolo.
-Prima ti lamenti che parlo sempre e poi quell’unico giorno in cui sto in silenzio ti lamenti. Deciditi per una buona volta!- dico ridendo per poi alzarmi e posizionarmi al suo fianco, accoccolandomi vicino la sua pelliccia scura e calda.
-Ammetto che la maggior parte del tempo sei insopportabile ma, sei fatto così, e non voglio che cambi. Quindi torna a parlare come prima o ti faccio parlare io.-
-E’ una minaccia?- gli domando ridendo, per niente intimorito da quel lupo che non mi ha mai fatto paura.
-Potrebbe.- dice lui socchiudendo gli occhi e guardandomi con aria minacciosa.
-Ah si? Allora dimostrami come faresti a farmi parlare.- lo sfido,alzandomi e posizionandomi esattamente davanti a lui.
Osservo con una nota di divertimento il mio lupo alzarsi molto lentamente (e anche molto sensualmente) superandomi d’altezza, dopodichè lo vedo avvicinarsi lentamente a me iniziando a ringhiarmi contro senza però farmi spostare di una virgola, anzi facendomi avvicinare ancora di più poiché entrambi sappiamo benissimo che non mi farebbe mai del male.
Con una zampa mi butta a terra ed io lo lascio fare, mettendomi a pancia all’aria e scodinzolando quando lo vedo posizionarsi sopra di me:
-Adesso ti faccio parlare io.- dice prima di iniziare a strusciare il naso per tutta la mia pancia, leccandomi di tanto in tanto.
-Ti prego,Der! Hahahaha fai il solletico! Basta! Hahahaaha- lo supplico con le lacrime agli occhi, agitandomi sotto di lui che ride a sua volta.
-Voi due,la volete finire di fare queste cose in pubblico? Ci sono dei cuccioli che potrebbero rimanere traumatizzati!-
-Peter.- ringhia infastidito Derek per l’interruzione.
-Peter!- esclamo contento, togliendomi da sotto a Derek per salutarlo con una leccata sulla guancia che viene subito ricambiata con una leccata sulla testa.
-Allora,volpacchiotto come va?- mi domanda il lupo più anziano sedendosi al mio fianco.
-Bene, e tu? Oggi sei scomparso!- gli rispondo facendolo ridere.
-Sono solo andato a caccia, niente di che.-
-A caccia di lepri o di femmine?- gli domanda Derek sedendosi dietro di me, circondandomi con la sua coda.
-Questa mi è piaciuta,bravo nipote. Stiles ti ha finalmente insegnato ad essere divertente!- risponde Peter prima di andarsene.
-Quando lo capirà che è lui quello che non fa ridere?- domanda il mio lupo mettendo il musone.
-Io invece lo trovo uno spasso!- dico dando una leccata a quel musetto imbronciato ed adorabile.
-Non mi piace tutto questo affetto che provate per l’altro.- continua Derek, imbronciandosi ancora di più diventando quasi un bulldog facendomi ridere per quell’espressione buffa.
-Invece sei contento di poter riavere tuo zio e tua sorella con te, e ti piace vedere quanto mi vogliono bene e quanto io glie ne voglio a loro.- gli dico mordendolo giocosamente sotto al mento.
-Si,è vero.- ammette con la felicità dipinta sugli occhi.
Praticamente, per quanto mi ha raccontato Cora, i genitori suoi e di Derek erano gli alpha del branco, i più potenti. Erano dei bravi capo branco perché cercavano in tutti i modi di garantire il benessere e la felicità del proprio branco senza sottovalutare nessuno, ma un giorno dei cacciatori scoprirono la loro tana(ovvero la vecchia quercia dove abitava Derek) e la bruciarono. Alcuni lupi vennero bruciati vivi, altri vennero catturati ed altri sparati, fu una vera e propria strage ed i genitori di Derek morirono nell’incendio. Fu Peter a salvare lui e Cora, portandoli al sicuro, pochi lupi si salvarono e ricrearono un branco, ma essendo Derek l’unico alpha ed essendo ancora un cucciolo, furono costretti a cercare un altro alpha. E fu così che un lupo solitario, evidentemente cacciato dal proprio branco, fece la sua entrata in scena…Deucalion.
All’inizio Deucalion fece buon viso e cattivo gioco, mostrandosi buono con tutti così da poter essere eletto alpha del gruppo e così fu. L’unico lupo ad accorgersi della pericolosità dell’alpha fu Peter che,con il cuore in mille pezzi, decise di abbandonare Derek, nascondendolo nella vecchia quercia bruciata, promettendogli che un giorno si sarebbero rivisti.
Fu una scelta difficile per il povero lupo dagli occhi color ghiaccio ma, se non l’avesse fatto, Deucalion si sarebbe sbarazzato del piccolo alpha da subito.
Così Derek è cresciuto da solo, senza affetto e senza nessuno che potesse prendersi cura di lui..
E poi sono venuto io.
Io che mi sentivo solo anche in mezzo ad un branco di volpi, io che trovavo la mia grotta stretta ed asfissiante..
Mi sono sentito completo quando ho incontrato Derek, e ho trovato la mia tana,il mio posto speciale, non nella sua quercia, non in una grotta, ma bensì, accanto a lui. La mia casa, il mio posto,la mia tana è lui.
-Ditemi che partorirò presto! Non ne posso più!-
I miei pensieri sono interrotti dall’arrivo di Cora, che si sdraia al mio fianco ansimante.
-Partorirai presto, dalla grandezza della pancia penso manchi poco.- la rassicuro io leccandole dolcemente la pancia ormai molto gonfia.
-Quanto sei dolce.- dice solo lei prima di chiudere gli occhi sfinita.
-Dov’è Matt?- domanda Derek leccandole la testa.
-E’ andato a prendermi delle bacche, ne avevo voglia.- dice lei beandosi di quelle coccole.
-Poveretto, quando la finirai di farlo dannare?- le domando divertito.
-E’ il suo compagno nonché padre del cucciolo, lui DEVE prendersi cura di lei.- dice Derek con tono abbastanza duro.
-Ma perché lo tratti così?- gli domando curioso di capire il motivo per il quale lui tratti così il compagno della sorella.
-Perché è geloso.- risponde Cora per lui.
-Cosa? Sei geloso di tua sorella?- domando guardando il mio lupo che evita accuratamente il mio sguardo.
-Semplicemente non mi va giù che qualche lupo idiota stia con mia sorella, lei merita di meglio.- borbotta il lupo nero cercando di difendersi.
-Ah si? Tipo?- gli domando.
-Nessuno, perché nessuno è alla sua altezza.-
-Ma quanto sei tenero quando fai il gelosone?- gli domando dandogli una leccata sul muso che viene subito ricambiata.
-Hey! C’è una lupa incinta bisognosa di coccole quaggiù!- esclama Cora facendoci ridere.
--------------
-Derek, davvero, non c’era bisogno di riaccompagnarmi fino al mio branco, anche perché mio padre potrebbe vederci.- dico fermandomi dietro ad un albero per nascondermi dalla visuale di mio padre seduto fuori la grotta.
-Quando finirà questa storia? Insomma,io non voglio nascondermi..vorrei poter stare con te liberamente, senza doverti sempre vedere scappare via per non far avere sospetti a tuo padre.- mi dice tristemente Derek abbassando le orecchie.
-Lo sai che lo vorrei tanto anche io, ma se addirittura mia madre è arrivata a mentirgli per coprirmi, significa che non ci sono modi per fargli cambiare idea su di noi.-
-Lo so, è solo che..-
-Che?-
-Niente, lascia stare. Ci vediamo domani?- mi domanda avvicinandosi a me per poi leccarmi il muso.
-Sai già che verrò a trovarti, perché continui a chiedermelo?- lo prendo in giro.
-Beh, lo chiedo nel caso tu non abbia voglia di vedermi, o nel caso tu sia impegnato con qualche  volpe..che ne so.- mi prende in giro anche lui ripetendo le mie stesse parole.
-Oh hai ragione! In effetti dovrei uscire con Lydia, o con Malia..devo ancora decidere.- dico ridendo divertito quando sento Derek ringhiare infastidito.
-Dai sto scherzando! Ma quanto puoi essere adorabile quando fai il geloso?- gli domando dandogli una leccata veloce per poi avviarmi verso la grotta.
-Io non sono adorabile. E nemmeno geloso!- lo sento dire alle mie spalle.
-Sì, certo!- rispondo io prima di mascherare la mia faccia da “felice” a “annoiata” passando vicino mio padre che mi studia attentamente.
-Ciao pà!- dico fingendomi annoiato per poi entrare nella tana e fiondarmi addosso a Scott che stava pomiciando con Allison.
-Fratellino! Com’è andata la caccia?- domanda Scott ad alta voce così da potersi far sentire da nostro padre.
A quanto pare Scott non è così scemo come pensavo, e dopo qualche mia fuga amorosa , ha capito dove sparissi tutto il tempo ed anche il motivo, così un giorno venne vicino a me e mi disse : “se vuoi ti copro anche io con papà, così puoi stare più tempo con il tuo lupo”.
Non c’è stato bisogno di chiedergli se gli stesse bene, dalla sua espressione ho capito che avrebbe accettato qualsiasi cosa pur di vedermi felice.
-Benissimo! Ciao Ally, come sei radiosa oggi!- rispondo.
-Grazie Stiles! Anche tu sembri molto contento oggi!- dice lei.
-Sono solo contento del gran numero di prede che ho cacciato. Ora però andrò a dormire, sono molto stanco. Notte!- dico prima di inoltrarmi verso la fine della grotta,trovandovi un Isaac ronfante rannicchiato in un angolino buio. Sorrido teneramente a quella scena mentre mi posiziono al suo fianco poggiando la testa sulla sua schiena e lasciandomi andare tra le braccia di Morfeo.
Quello che non so è che mio padre ha capito tutto, e il fatto che sia così calmo significa solo una cosa: Guai in vista.







ECCO QUI IL NUOVO CAPITOLO, STO CERCANDO DI ALLUNGARE IL PIU' POSSIBILE LA STORIA MA NON SO PER QUANTO ANCORA POTRO' ANDARE AVANTI. PENSO ORMAI IL FINALE SIA ALLE PORTE :/ RINGRAZIO TUTTI COLORO CHE HANNO SEGUITO LA STORIA E VI HANNO LASCIATO BELLISSIME RECENSIONI! BACI <3

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Don't Let Me Go ***


Sono passati tre giorni dall’ultima volta che ho visto il mio lupo, mio padre è più vigile ed attento del solito e nemmeno mia madre sa come coprirmi per farmelo vedere almeno per cinque secondi.
-Non ce la faccio più.- piagnucolo accucciato vicino al mio gemello che strofina dolcemente il muso sulla mia testa per confortarmi.
-Dai fratello, non ti abbattere! Troveremo un modo per farvi vedere.-
-Come? Quando? E lui cosa avrà fatto in questi giorni? Starà bene? Ed il branco? Cora avrà partorito?-
-Hey, calmati!- dice Scott dandomi delle leccate sulla testa per farmi smettere di tremare.
Da quando ha trovato Allison,la sua compagna, è diventato molto più maturo e responsabile, l’ho sempre detto che si sarebbe dimostrato un vero alpha prima o poi e non potrei essere più felice per lui.
-Ciao Stiles, come ti senti?- mi sento domandare improvvisamente da una voce angelica.
-Ciao Allison, prossima domanda?- le dico facendole comparire un sorriso triste sul viso…ovviamente,lei sa.
-Mi dispiace tanto per questa situazione, ho provato a chiedere a mio padre cosa potesse preoccupare tanto tuo padre ma a quanto pare anche il mio vecchio è preoccupato per qualcosa che ci stanno tenendo nascosto.- dice prima di posizionarsi vicino al suo compagno.
-E cosa potrebbe mai essere di così grave da doverlo tenere nascosto al branco?- domando più a me stesso che agli altri.
-------------------------
-Mamma- la chiamo avvicinandomi a lei intenta a contemplare il panorama dal dirupo.
-Si, cucciolo?- mi domanda senza distogliere gli occhi dall’orizzonte.
-Mamma, quando la finirai di chiamarmi così?- le domando facendola ridere.
-Mai.- dice per poi darmi una leccata sulla testa.
-Ascolta..sai per caso cosa tormenta papà? E’ strano e sta facendo preoccupare l’intero branco.-
-Non ne ho idea, non vuole parlare con me.-
-Come sarebbe a dire?- le domando scioccato.
-Mi sta evitando,Stiles. Credo abbia capito tutto.-
-Cavolo..mi dispiace mamma, non volevo metterti nei guai.- le dico abbassando le orecchie abbattuto.
-Non devi dispiacerti, tu hai tutto il diritto di poter stare con chi vuoi ed essere felice e tuo padre deve imparare a dimenticare il passato.-
-Che vuoi dire?-
-Niente, lascia stare. Prima tuo cugino ti stava cercando per giocare..perchè non vai a fargli un po’ di compagnia? Non ha ancora trovato una compagna e penso si senta un po’ solo.- è tutto ciò che mi dice mia madre prima di andarsene lasciandomi così in balia delle mille domande che affollano la mia testa.
Passano diversi minuti prima che mi decida a raggiungere mio cugino per stare un po’ con lui, quando lo vedo saltare a destra e a manca per tentare di afferrare una farfalla, mi viene quasi da ridere per quanto possa essere buffo e dolce nello stesso momento.
Mi appiattisco al suolo e mi avvicino a lui silenziosamente:
1..2..3 ! Sbuco dal mio nascondiglio e gli cado addosso, cogliendolo di sorpresa.
-Stiles! Ma che cavolo vuoi farmi venire un infarto?!- esclama Isaac con occhi sbarrati.
-Può darsi.- gli rispondo afferrandogli un orecchio per invitarlo a giocare con me.
Giochiamo a lottare e a rotolarci nella terra e perdo del tutto la cognizione del tempo..il sole basso proietta a terra le lunghe ombre degli alberi del bosco ed è proprio lì, tra gli alberi, che i miei occhi si bloccano quando scorgono una figura nera.
-Derek.- sussurro.
-Cosa?- domanda Isaac smettendo di tirarmi l’orecchio per poi seguire il mio sguardo.
-E’ lui? Il lupo? Il tuo lupo?-
Ed eccolo che mi riempie di domande..
-Si.- dico soltanto.
-E’ venuto qui per te?- mi domanda ancora.
-Sì.-
-Perché non corri da lui?-
-Non posso, mio padre..-
-Lo distraggo io. Vai.-
Mi volto per guardare mio cugino ricevendo un cenno di assenso con la testa.
-Grazie Isaac.- è tutto ciò che dico prima di sfrecciare come un razzo verso il bosco mentre mio cugino corre verso mio padre.
----
Appena raggiungo il mio lupo, gli salto addosso non lasciandogli nemmeno il tempo di parlare e lo riempio di leccate.
Lo lecco sulla fronte..sull’orecchio..sulla guancia..sulla testa…
-Derek ti stai fermo? Non riesco a leccarti il muso!- gli dico ridendo ma smettendo all’istante quando il lupo gira per l’ennesima volta la testa per evitare che io lo baci sul muso.
-Hey, che problema hai?- gli domando arrabbiato ed offeso per quel suo strano comportamento.
-Stiles, sono venuto per parlare.- dice lui alzandosi e distogliendo gli occhi dai miei.
-D’accordo, di cosa vuoi parlare?- gli domando con voce preoccupata.
-Stiles io..io voglio rompere con te.- dice portando lo sguardo al suolo.
In un secondo sento il mio cuore andare in mille pezzi, la coda smette di scodinzolare ed inizia a tremare e le mie orecchie si piegano verso il basso..
-Co-cosa? Perché?- gli domando con voce spezzata.
-Non sono tenuto a dirti il motivo di questa mia decisione. Addio.- dice senza guardarmi per poi voltarsi ed iniziare a camminare.
-Cosa? Tu mi lasci e dici anche che non sei tenuto a dirmi il motivo? Stai scherzando? Derek!- grido prima di pararmi davanti a lui e ringhiare per la frustrazione.
-Non te ne andrai da qui finchè non mi avrai detto il perché di questa decisione.-
Osservo il mio lupo prendere un profondo respiro e focalizzarsi su un punto impreciso alle mie spalle.
-Siamo troppo diversi,Stiles. Io sono un lupo e tu sei una volpe, è contro natura! Non possiamo funzionare!-
-Cosa? Quindi è questo? Ascolta..so che non è naturale che un lupo ed una volpe stiano insieme ma..insomma..noi ci siamo innamorati..è naturale innamorasi,no?- gli domando con voce supplichevole.
-Non ho mai detto di essermi innamorato di te.-
Eccolo lì, il colpo di grazia.
-B-beh, non hai mai detto il contrario però! E poi se non eri innamorato di me allora come spieghi tutto questo tempo in cui siamo stati insieme? In cui mi hai fatto conoscere il tuo branco e la tua famiglia? Come spieghi i nostri sguardi, i nostri ululati, tutte le volte in cui ci siamo salvati a vicenda? Io..io non capisco.- gli dico prima di iniziare a piangere per il troppo dolore.
Lui non risponde, se ne sta lì, in silenzio..senza guardarmi in faccia, con gli occhi leggermente lucidi..
-Stiles, non dico che non sei stato importante per me, ma adesso sono l’alpha di un branco e devo pensare solo al loro bene. Devo pensare a trovarmi una compagna per garantire al branco un altro alpha. E dovresti farlo anche tu con il tuo branco.- dice sorpassandomi.
-No, io non voglio trovare una compagna, non voglio essere l’alpha del branco, io voglio stare con te!- gli grido afferrandogli la coda per non farlo andare via.
-Mi dispiace ma io..no.- dice prima di strattonare la sua coda lontano dalla mia bocca e correre via.
Con le lacrime che mi rigano il viso, corro verso la mia grotta, evitando volontariamente di rispondere ai “cos’è successo?” di mia madre,mio fratello e mio cugino.
Raggiungo il fondo della grotta ed inizio a piangere a più non posso, il cuore in mille pezzi.
------------------------
-Perché l’hai fatto?-
-Ho dovuto farlo,Peter.-
-Hai dovuto farlo? È questa la scusa che userai in futuro quando ti sentirai un emerito coglione per avergli distrutto il cuore e averlo lasciato andare?-
-Non avevo altra scelta! Non avrebbe mai accettato di separarsi da me ed io non l’avrei mai separato dalla sua famiglia perché so come ci si sente nel sentire la mancanza dei propri familiari, e non è bello. Inoltre, più lontano andrà e più al sicuro sarà..è questo ciò che conta.-
-Non starà bene..e nemmeno tu. Non avresti dovuto lasciarlo andare.-
-Come diceva sempre mamma: “Se ami davvero qualcuno,allora lascialo andare”..ed io l’ho appena fatto.
 
Flashback
-Hale.-
-E questo adesso chi è?-
-Sta zitto Peter! È il padre di Stiles.-
-Oh, mi scusi.-
-Sai perché sono qui, Derek?-
-Per chiedermi di stare lontano da vostro figlio.-
-Esattamente, vedi..io non mi fido di voi lupi. La mia compagna ed i miei due cuccioli invece hanno visto del buono in voi ed io non permetterò che voi gli facciate del male. Sono stato chiaro?-
-Noi non faremo mai del male alla vostra famiglia e al vostro branco, rispettiamo le volpi.-
-Certo, ed è per questo che i miei genitori sono stati uccisi proprio da un branco di lupi, non è così? Perché voi lupi rispettate noi volpi..certo..-
-Mi dispiace per i vostri genitori ma non potete dare la colpa a noi per quello che hanno fatto altri lupi probabilmente di un altro branco.-
-Branco diverso o meno, voi lupi siete tutti uguali. Siete ammaliatori, attirate a voi le vostre prede e poi le uccidete!-
-Vi ripeto che non faremo mai una cosa del genere alle volpi. Ed io non rinuncerò a vostro figlio. Mi dispiace. Ora se ne vada, sta facendo innervosire il mio branco.-
-Oh ma tu sarai costretto a lasciare mio figlio..-
-Ah si? E sentiamo, come riuscirà a convincermi a lasciar andare il mio compagno?-
-Le mie volpi sentinelle stavano già da giorni a seguire i movimenti di cacciatori e bracconieri che si stavano avvicinando pericolosamente al nostro territorio. Hanno distrutto le tane di altri animali e hanno sterminato famiglie intere..questa cosa mi preoccupava già da un po’ e dopo averne discusso a lungo con altri membri maschi del mio branco, abbiamo deciso che ci sposteremo..ci trasferiremo in un posto più sicuro e più lontano da qui dove le nostre compagne possano vivere serene ed i nostri cuccioli possano crescere forti e in salute. Ma ovviamente Stiles non accetterà mai di seguirci, se questo significherebbe allontanarsi da te e quindi lasciarti.-
-Allora fatelo restare con noi! Ci occuperemo di lui! Ormai tutto il branco lo conosce e lo tratta come se fosse un lupo e-
-Peter, sta zitto.-
-Ma Derek! Non puoi lasciare Stiles! Tu lo ami!-
-Se davvero ami mio figlio,Derek…e se davvero non sei come gli altri lupi..ti prego, te lo chiedo da padre..non separarlo dal suo branco e dalla sua famiglia. Tengo molto a lui, e non sopporterei di dovermene separare.-
-…-
- Ti prego..-
-..d’accordo.. romperò con suo figlio..-
-Grazie.-
 Fine flashback











 

Salve! Lo so, sono in un mostruosissimo ritardo ^^’ mi dispiace davvero tanto! >< Cercherò di aggiornare il prima possibile e volevo anche dirvi che il prossimo capitolo sarà l’ultimo di questa storia.. ringrazio tutti coloro che l’hanno seguita ed apprezzata! Baci <3 

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Our Story ***


-Cuccioli, miei cari ed adorati cuccioletti, potreste per favore non correre? Non riesco a starvi dietro!- esclamo senza fiato a quelle 15 palle di pelo che corrono a destra e a manca per il bosco.
“Ahh se solo avessi dato ascolto ad Isaac!” penso mentre mi rendo conto che accettare il ruolo di istruttore dei cuccioli non è stata poi una grande idea.
-Okay cuccioli, sedetevi tutti intorno a me.- bisbiglio all’improvviso appiattendomi al suolo come se stessi per rivelargli un segreto..
Con mio grande stupore osservo i cuccioli incuriosirsi e fare ciò che gli ho detto…”la tattica del segreto è invincibile!”
-Sapete come possiamo tornare a casa? Si Susan?- domando alla volpina che agita la zampina verso l’alto.
-Seguiamo le nostre orme sul terreno?- domanda con una vocina timida ricevendo dei “brava” da tutti gli altri cuccioli.
-Ehm..potrebbe essere un’idea, ma non sempre le nostre orme rimangono impresse sul terreno, quindi..chi ha altre idee? Si George?- domando ad una volpe un po’ in carne che pensa sempre a mangiare.
-Graffiamo gli alberi così da lasciarvi un segno per poter rintracciare la strada?- domanda lasciandomi allibito, se solo ci avessi pensato anche io quando ero un cucciolo!
-Cavolo, questa si che è una buona idea! Ma c’è n’è una migliore, una che non vi farà perdere mai..si Kira?- domando alla mia nipotina, la figlia di Allison e Scott, la più piccola del gruppo ma anche la più sveglia.
-Ma zio! Non ho alzato la zampina..- dice imbarazzata e cercando di nascondersi dallo sguardo degli altri.
-No, ma so che puoi arrivarci..come facciamo a tornare a casa?- le domando sorridendo dolcemente quando la vedo stringere gli occhi a furia di pensare alla risposta esatta.
-Usiamo l’olfatto?- domanda abbassando le orecchie timorosa per non aver azzeccato la risposta.
-Esatto! Bravissima principessa! Se vogliamo tornare a casa, usiamo l’olfatto! Quindi dovete memorizzare per bene l’odore della vostra tana e potrete seguirne la scia. Ma devo dire che anche le altre idee non erano male, bravi cuccioli!-
-Zio Sty ! Adesso cosa facciamo?- mi domanda Kira iniziando a tirarmi la coda per poi essere seguita da tutti gli altri.
-Prima di tutto mi lasciate la coda. E’ finito il tempo dei giochi!- dico fingendo un tono arrabbiato sorridendo sotto i baffi quando sento un coro di “noooooo perché?”.
-Perché è il tempo di…cacciare!- dico girandomi velocemente verso di loro che ridono nel vedermi ringhiare.
-Zio, sei proprio buffo!- esclama Kira ridendo.
-Ah si? Bene..sapete cosa caccerò oggi?-
-Cosaaa?- domandano tutti quanti già sapendo la mia risposta.
-Caccerò..piccoli e puzzolenti cuccioli di…- dico sorridendo ed avvicinandomi a loro.
-Dii??- domandano loro preparandosi già per la corsa.
-Volpe!- esclamo iniziando ad inseguirli.
Il “gioco della caccia” può sembrare un gioco stupido, ma in realtà l’ho inventato per insegnare ai cuccioli come si può scappare da un predatore. I più furbi cercano di nascondersi in posti dove non riuscirei a prenderli, come per esempio i buchi negli alberi ecc. ma altri, come quel chiattone di George , continuano a correre senza una meta precisa, stancandosi subito.
-Preso!- dico mentre afferro George che sbuffa infastidito.
-Perché perdo sempre io?- mi domanda con il broncio.
-Perché corri invece di trovare un rifugio e perché sei quello più in carne..con te ci farei un bel pranzetto!- lo prendo in giro dandogli una leccata affettuosa sulla guancia.
-Okay cuccioli..si sta facendo tardi andiamo a…- mi blocco mentre annuso un odore familiare nell’aria.
-Zio? Che c’è?- mi domanda Kira con aria preoccupata.
-Restate qui e non muovetevi per nessuna ragione al mondo! Torno subito.- dico mentre mi avvio verso la sorgente.
“ Quest’odore…dove l’ho già sentito?” penso mentre mi appiattisco dietro ad un cespuglio e osservo la fonte di quell’odore..due cuccioli di lupo stanno giocando nell’acqua.
“Lupi..ecco dove avevo già sentito questo odore..” penso mentre sento una morsa allo stomaco.
Scuoto la testa e cerco di ricacciare indietro i ricordi dei lupi..soprattutto di un lupo..che erano stati repressi nei meandri della mia mente.
“Calmati Stiles! Sono passati otto mesi ormai! Devi andare avanti..sei andato avanti..non hai bisogno di loro..non hai bisogno di lui..” penso mentre mi allontano da quei due lupacchiotti che stanno..cosa stanno facendo?
-Emy! Scappa!- grida una cucciola all’altra.
-Ma cosa..?- domando mentre osservo una delle due cucciole scappare mentre l’altra rimane ferma ad osservare qualcosa alle sue spalle..un cane.
--
-Ti prego, non mangiarmi!- supplica la cucciola al cane che come risposta ringhia ancora più forte.
-Okay Talia..ce la puoi fare..ringhia! Rear! Reeeearh! Siii ce l’ho fatta! Vai cagnolino, corri via! Non c’è storia per Tali-oh!- esclama la cucciola una volta voltatasi, scontrandosi contro di me.
-S-sei stato tu a mandare via il cane?- mi domanda impaurita.
-Si.-
-Gr-grazie..t-ti prego, non mangiarmi!- esclama tremando mentre mi avvicino a lei per annusarla.
-Hahahaha mi fai il solletico!- dice tra le risate.
-Smettila.- le dico allontanandomi per tornare dai “miei” cuccioli.
-Come ti chiami?- mi domanda saltellando a destra e a manca.
-Non sono fatti tuoi.- le dico.
“Aspetta, ho già vissuto questa scena..”
-Dove abiti?- domanda ancora quella palla di pelo color cioccolato.
-Non.sono.fatti.tuoi.- le dico ringhiando, dandomi del cretino per aver salvato la vita ad un lupo.
-Sei un volpe?-
-Senti cucciola, perché non te ne torni a casa? O vuoi che io faccia quello che ti avrebbe fatto quel cane? Mh?- le domando spazientito raggiungendo finalmente i volpacchiotti.
-Ma io non so come tornare a casa!- esclama guardando imbarazzata gli altri cuccioli che la guardano incuriositi.
-Stai scherzando vero? A quanto pare voi lupi non siete così migliori di noi. Cuccioli, come si ritorna a casa?- domando sorridendo orgoglioso quando in coro dicono la risposta esatta.
Un rumore alle mie spalle mi mette subito in allerta e con un salto mi paro davanti ai miei cuccioli e trascino sotto di me anche la lupachiotta.
-Chiunque tu sia sappi che sono molto pericoloso, e lo sono molto di più se devo proteggere 16 cuiccioli.- dico ringhiando verso il cespuglio che si sta muovendo, rivelando poco dopo un grande lupo nero, dagli occhi di un verde così profondo da poterti scrutare l’anima, il lupo più bello di sempre..l’unico a possedere due cuori, il suo..ed il mio.
-Derek..-sussurro incredulo mentre sento le zampe tremare.
-Stiles?- domanda lui scioccato, guardandomi dall’alto al basso, notando la piccola lupa tra le mie zampe.
-Talia!- la chiama, facendosi sfuggire un respiro di sollievo quando la cucciola corre sotto le sue zampe con le lacrime agli occhi..”non sarà mica la sua cucciola?” penso sentendo una fitta al cuore.
-Non ci credo! E’ un lupo vero!- esclama Kira con occhi sognanti, avvicinandosi a Derek.
-Kira! No!- le grido parandomi davanti a lei, bloccandole così la strada.
-Ma voglio toccare il lupo!- dice lei, seguita da tutti i cuccioli che iniziano a supplicarmi.
-Ascoltatemi bene! Vi insegnerò un’altra cosa importante per la vostra sopravvivenza…- dico ringhiando sottovoce.
-Stiles..- prova a dire Derek con occhi supplichevoli, ma la rabbia è troppa. Averlo rivisto mi ha riacceso tutti i ricordi che mi legano a lui, belli e brutti. E sono proprio quelli belli a fare più male.
-I lupi sono degli essere spregevoli. Loro non sanno amare, non sanno cosa significa sacrificare tutto per amore, o cosa significa donare il proprio cuore. Loro pensano solo ai doveri, a ciò che è più giusto per il branco. Se mai vi avvicinerete ad uno di loro..- dico girandomi e fissando i miei occhi ambra sui suoi verdi - sappiate che ne uscirete con il cuore in mille pezzi.-
-Quindi adesso disprezzi tutti i lupi, nonostante ti abbiano accolto come fossi uno di loro?- dice Derek proprio nell’esatto momento in cui gli do le spalle per andarmene il più lontano possibile da lui.
-Esattamente.- dico con un filo di voce.
-Bene, almeno adesso tuo padre può sentirsi soddisfatto.- dice prima di girarsi anche lui ed andarsene con la cucciola.
“Mio padre? Che c’entra mio padre adesso?”
Penso mentre ritorno alla tana con i cuccioli.
 
------------
 
-Cucciolo,ecco dov’eri!-
-Ciao mamma.- le dico mentre la osservo accucciarsi vicino a me, su una roccia vicino al precipizio.
-Sai, non mi piace che passi il tuo tempo qui sopra..potresti cadere!- mi dice guardando verso il basso, rabbrividendo.
-Sta tranquilla, so badare a me stesso.- le dico ridendo per la sua ansiosità.
-Lo so, adesso sei un adulto..sei diventato più alto, più snello, la tua pelliccia si è accesa di un rosso fuoco, ed i tuoi occhi sono diventati dorati..sai, non perché siete i miei cucciolotti ma, tu e tuo fratello siete senza dubbio le volpi più belle del branco!-
-Mammaaaa.- le dico coprendomi il muso con le zampe.
-Che c’è? E’ la verità!-
-Se siamo belli è solo perché abbiamo preso dai nostri genitori.- le dico posando una zampa sulla sua.
-Ti direi che esageri ma mentirei. Io e tuo padre siamo davvero troppo belli.- dice mia madre facendomi ridere per la sua falsa modestia.
-A proposito..come va con papà?- le domando.
-Ha ricominciato a parlarmi…senti Stiles, c’è una cosa che dovresti sapere..-
-Oh no, non mi piace quella faccia, non fare quella faccia!- la supplico.
-Mi dispiace ma è una cosa su tuo padre che dovresti sapere..-
-Cosa?-
-Sai perché tuo padre odia i lupi?-
-Perché uno di loro ci ha provato con il suo cucciolo e gli ha spezzato il cuore?- domando sarcasticamente.
-No, perché sono stati proprio dei lupi ad uccidere i tuoi nonni..i suoi genitori.- dice tristemente mia madre.
-Cosa? Davvero?- domando incredulo.
-Già, vedi..tuo padre non è cattivo. Ma ha solo paura che possa succedere la stessa cosa con te e..lui ama molto te e tuo fratello…non potrebbe mai perdonarsi se vi capitasse qualcosa.-
-Beh, adesso non deve più preoccuparsi…-
-So che hai incontrato Derek..- dice mia madre con aria seria facendomi balzare dalla roccia.
-Cosa? Chi te l’ha detto?- le domando.
-Kira, non può avere segreti con sua nonna.-
-Lo sapevo…beh, sta tranquilla..non è successo niente.-
-So che stai soffrendo.-
-Non sto soffrendo, sto bene.-
-Stiles..-
-Mamma, ascolta..l’ho dimenticato! Ok?-
-No Stiles, tu non l’hai dimenticato. Non puoi dimenticarlo…non si può dimenticare il più grande amore della tua vita.-
-Lui non è il più grande amore della mia vita.-
-Puoi ripeterlo anche all’infinito,amore. Ma la notte penserai sempre e solo a lui, e piangerai..si, ti sento Stiles..ogni notte.-
-Cosa devo fare? Non riesco ad andare avanti..non senza lui..- le dico accoccolandomi vicino a lei, facendomi cullare dal suo profumo e dal suo calore.
-Lo so..ti prometto che risolverò tutto..ti prometto che sarai di nuovo felice.- mi sussurra mia madre, mentre chiudo gli occhi e mi abbandono ad un sonno profondo.
 
 
------------------------------------------------------------------------------------------------------------
 
 
-Stiles, possiamo parlare?-
-Oh no! Ti prego papà…non anche tu!- supplico mentre smetto di giocare con i cuccioli  affidandoli ad Isaac e raggiungo mio padre che mi aspetta seduto pazientemente sotto l’ombra di un albero.
-Dimmi tutto.- gli dico una volta seduto di fronte a lui.
-Va tutto bene?- gli domando mentre osservo preoccupato la sua espressione impaurita e intristita.
-Stiles, prima di iniziare..voglio solo che tu sappia che io ti amo. Amo te e tuo fratello, e ovviamente amo tua madre..-
-Lo so papà, lo so.- gli dico dolcemente cercando di infondergli sicurezza per farlo parlare.
-E voglio che tu sappia che nemmeno per un momento ho avuto intenzione di farti soffrire. Pensavo di fare la cosa giusta ed evitare di perderti ma a quanto pare sono io quello che ti sta uccidendo.- dice tutto d’un fiato mio padre iniziando a piangere.
-Hey hey, calmati papà! Di cosa stai parlando?- gli domando avvicinandomi di più a lui.
-Stiles..sono io la causa della rottura tra te e Derek.-
-Cosa? No, ti sbagli. È stata una scelta sua lasciarmi, tu non c’entri niente.-
-No,lui ha mentito.-
-Cosa?-
-Sono stato io a costringerlo a lasciarti..se non l’avesse fatto tu non ci avresti mai seguito fin qui ed io non volevo ti separassi da noi, non volevo che vivessi con quei lupi.-
-Papà..io..tu..cosa?- domando a corto di parole con gli occhi lucidi.
-Mi dispiace tanto..ieri ho parlato con tua madre e tuo fratello..loro mi hanno fatto ragionare ed ho capito che separarvi è stata l’idea più sciocca che mi sia mai venuta in mente.Pensavo fosse solo una stupida cotterella come successe a tua madre con quel cane quando invece avevi trovato il tuo compagno..sono stato un’idiota a non accorgermene. Ti prego..perdonami.-mi supplica mio padre.
-Io..io..ho bisogno di pensare..- dico prima si sfrecciare dentro il bosco, lasciandomi mio padre ed il branco alle spalle. Solo io ed il bosco…solo io, il bosco ed i miei pensieri…solo io,il bosco,i miei pensieri e le lacrime.
-Lui non voleva lasciarmi..lui..lui mi amava ancora…e adesso? Lui mi amerà ancora? E’ passato così tanto tempo e…oddio! Perché a me?- continuo a ripetere camminando avanti e indietro con le lacrime agli occhi.
Senza accorgermene, faccio cadere un bastoncino ben impiantato al suolo e la mia zampa destra anteriore viene catturata da una corda..una trappola!
-Oh cavolo! Oh cavolo!-  esclamo cercando di scappare cadendo però a terra.
-Calma Stiles..niente panico e ragiona..- dico mentre mi avvicino alla corda ed inizio a mangiucchiarla per spezzarla..ma i miei denti sono troppo poco affilati..ci vorrebbero quelli di..un lupo.
-Aiuto! Qualcuno mi aiuti!- grido sperando di essere sentito dal mio branco..se ululassi rischierei di attirare i cani da caccia a me.
Mentre cerco di divincolarmi da quella trappola, mi rendo conto che il cielo si è scurito all’improvviso e delle nuvole grigie si dirigono verso di me facendomi starnutire.
“Queste non sono nuvole..questo è..è..”
-Fumo!- esclamo impaurito.
Se c’è fumo allora c’è fuoco e se c’è fuoco allora c’è un incendio ed io sono intrappolato, senza una via di fuga, sono spacciato.
-Aiuto! Qualcuno riesce a sentirmi? Per favore!- grido ancora senza ricevere nessuna risposta.
Il fumo si fa sempre più denso e più scuro, tossisco e tossisco in cerca di ossigeno senza però trovarne.
Mi appiattisco al suolo mentre ansimo a corto d’aria, ormai circondato da quella nube nera..
Nera come la notte, nera come la morte…nera come la sua pelliccia.
“Forse è così che doveva andare..forse era destino che morissi da solo, lontano dal mio branco, dalla mia famiglia, lontano da lui..con la sola consapevolezza che mi ha amato e che non mi avrebbe mai lasciato..”
I miei occhi,ormai annebbiati a causa del fumo,si posano su una figura nera che corre verso di me. È tutto sfocato e non riesco a capire chi sia, so solo che mi sta chiamando nonostante non riesca a sentire più niente.
Sento le mie palpebre farsi pesanti,troppo pesanti,per resistere e tenere gli occhi aperti…
-Derek- è tutto ciò che riesco a dire prima di chiudere gli occhi e cadere in un sonno profondo.
 
-------------------------------
 
-Si sta svegliando!-
-Stiles! Stiles ! –
Apro a fatica gli occhi mettendo a fuoco le facce preoccupate della mia famiglia e quelle del mio branco in secondo piano.
-Dove sono?- domando prima di iniziare a tossire e a starnutire.
-Sei a casa, sano e salvo.- dice mia madre in lacrime iniziando a leccarmi.
-Che è successo?- domando a Scott che sembra il più lucido.
-Prima che quegli aggeggi volanti che utilizzano gli umani lo spegnessero, c’è stato un incendio. E tu non tornavi dal bosco, così stavamo per venirti a cercare quando ti abbiamo trovato proprio vicino la nostra tana.-
-Cosa? Com’è possibile? Ricordo  di essere caduto in una trappola e di avere una zampa legata..- sussurro più a me stesso che agli altri.
-Forse sei riuscito a liberarti e a venire fin qui ma non te lo ricordi.- mi suggerisce Isaac.
-Sì..forse..- dico poco convinto.
-O forse sei stato liberato da qualcuno..- dice mio padre calcando sulla parola “qualcuno”.
-E chi mi avrebbe libera..- mi blocco mentre l’immagine di una figura nera avvicinarsi a me mi viene in mente.
-Derek!- esclamo saltando in piedi facendo sobbalzare l’intero branco.
-Cosa hai detto tesoro?- domanda confusa mia madre.
-Papà! È stato Derek a liberarmi e a salvarmi! Mi devi credere! Ne sono sicuro!- dico ignorando gli altri e rivolgendomi solo a mio padre che mi guarda con un sorriso complice.
-Certo che è stato lui! E ti credo.- mi dice facendomi restare a bocca aperta.
-Beh..che stai aspettando?- mi domanda dopo qualche minuto di silenzio.
-Io..-
-Và! Corri da lui!-
Dopo quella frase guardo (seguito da tutto il branco) a bocca aperta mio padre che mi fa un cenno d’assenso.
-Grazie papà!- esclamo dandogli una leccata per poi sfrecciare come un razzo verso la tana del MIO lupo.
 
------------------------------------
 
Una volta attraversato il “passaggio segreto” vengo subito assalito da una decina di lupi che mi ringhiano contro ma che, una volta riconosciutami, mi guardano scioccati e mi lasciano passare.
-Stiles! Non ci credo! Sei proprio tu!- mi domanda un lupo grigio con gli occhi azzurri.
-Peter!- esclamo andandogli incontro e dandogli delle leccate affettuose sulla guancia.
-Non immagini quanto sono felice di vederti!- mi dice il lupo commosso.
-Lo sono anche io.-
-Fate largo! È tornato il mio cognatino preferito!- sento esclamare alle mie spalle da una voce familiare. Non ho nemmeno il tempo di voltarmi che una lupa mi salta addosso riempiendomi di leccate.
-Ciao Cora! Vedo che sei in gran forma!- le dico indicandole con il muso la pancia ormai sgonfia.
-Eh si, finalmente sono tornata la lupa snella ed agile di una volta! Aspetta! Ti presento la mia cucciola..ma tu la conosci già.- mi dice facendomi l’occhiolino per poi chiamare a sé la cucciola.
-Tu sei la volpe che mi ha salvata dal cane cattivo!- esclama la lupetta che qualche giorno fa salvai dalle grinfie di un cane.
-Woa! Lei è la tua cucciola? Quindi è la nipote di Derek? Ed io che pensavo…sono un cretino.- affermo scuotendo la testa.
-Cosa pensavi? Che Derek si fosse trovato una compagna ed avesse avuto dei cuccioli? Ha! Non troverà mai nessuna compagna,Stiles..-
-Certo che potrebbe trovarsela…lo potrebbe fare ad occhi chiusi se volesse.- le dico un po’ affranto.
-No, ha già trovato il suo compagno..sei tu,Stiles. E per un lupo..un compagno o una compagna..è per sempre e non starà mai con nessun altro anche a costo di rimanere solo per tutta la vita.- mi informa Cora con un sorriso dolce.
-Dov’è? Lui dov’è? Io devo ringraziarlo per avermi salvato e..devo dirgli che lo amo.-
-E’ corso via poco tempo fa, probabilmente voleva controllare come stavi.- mi informa serio Peter.
-Okay, vado a cercarlo. Grazie di tutto!- esclamo prima di correre via.
 
----------------------------
 
Erano passati già diversi minuti ed io ancora non avevo trovato Derek.
Giravo e rigiravo per tutto il bosco cercando di individuare nell’aria il suo odore ma l’odore di bruciato sovrastava ogni forma di odore.
-Maledizione! Aspetta solo che ti trovi brutto lupo musone che non sei altro e-
-E cosa?- sento dire alle mie spalle da quella voce che riconoscerei ovunque.
Mi giro di scatto e lo vedo.
Mi sta guardando e sta sorridendo…otto mesi..sono passati otto lunghissimi mesi e Derek Hale è sempre bellissimo.
-Cosa mi farai Stiles?- domanda ancora a causa del mio improvviso silenzio.
-Ci sono tante cose che vorrei farti.- gli dico avvicinandomi a lui.
-Tipo?- mi domanda.
-Tipo ringraziarti per avermi salvato la vita..di nuovo.- dico a bassa voce, riscuotendomi dallo stato di trance.
-Non so di cosa tu stia parlando.- dice facendomi sbuffare innervosito.
-Ah ma davvero? E allora come spieghi la tua pelliccia piena di cenere?- gli domando sorridendo beffardo.
-Non ti si può nascondere niente eh?- domanda roteando gli occhi.
-Non si può fregare una volpe.-
-Eppure io l’ho fatto.- afferma lui sorridendo tristemente.
-Si..lo so..so tutto.- dico sedendomi giusto di fronte a lui.
-Sai..se devo essere sincero..non pensavo mi credessi così velocemente..ero sicuro che non sarei mai riuscito a convincerti di star dicendo la verità..pensavo di trovarti ogni giorno nella mia tana e di vederti combattere per sapere il vero motivo per il quale ti stavo lasciando.- afferma tristemente il lupo sedendosi anche lui.
-Oh beh..all’inizio non volevo crederci ma poi..insomma..ho sempre avuti dei dubbi su quello che provavi per me..-
-Che vuoi dire?- mi domanda piegando la testa di lato.
-Che non ero sicuro mi amassi davvero. Insomma..potresti avere tutti i lupi che vuoi…quelli più forti, quelli più belli…perché mai avresti dovuto scegliere me?- gli domando ridendo amaramente.
-Tu perché hai scelto me?- mi domanda di rimando guardandomi serio.
-Perché sei tu.- rispondo semplicemente.
-Ed io posso mai essere me..se non ho te?- mi domanda avvicinando la testa alla mia.
-Ti amo,Derek..avrei voluto dirtelo già dal secondo giorno in cui ci siamo conosciuti se devo dir la verità ma..penso questo sia il momento giusto.- dico velocemente prima di abbandonarmi ai suoi dolci baci.
-Ti amo anche io, rompiscatole che non sei altro.-
 
-----------------------------
 
-Cuccioli, per favore non correte! Non ce la faccio a starvi dietro! Ogni giorno è sempre la stessa storia!-
-Certo che sei proprio un pappamolle.-
-Oh haha Derek! Quanto sei spiritoso! Ma dico io, non bastava fare da istruttore ai cuccioli di volpe..noooo..mio padre doveva avere la magnifica idea di far unire i nostri branchi e adesso devo pensare anche ai cuccioli di lupo!-
-Ohh andiamo, io ho badato a te quando eri un cucciolo e me la sono cavata alla grande!- mi dice il mio compagno dandomi una leccata affettuosa mentre mi segue in mezzo al bosco insieme alla trentina di cuccioli di entrambe le razze che giocano tra di loro.
-Ma io ero uno.- gli faccio notare.
-Si, ma valevi per cento cuccioli.- mi prende in giro.
-Ah si? Bene, ora ti faccio vedere io. Cuccioliiii?-
-Siiii?-
-Penso sia il tempo della caccia…- dico ghignando maleficamente.
-No Stiles..ti prego..- mi supplica Derek con sguardo terrorizzato.
-Oggi cacceremo..un grande..grosso...puzzolente…-
-Dai Stiles, non puoi farmi questo! Ti amo tanto lo sai?- prova ancora Derek.
-Lupo nero!- esclamo ridendo mentre osservo divertito tutti i cuccioli saltare addosso a Derek che perde l’equilibrio e cade a terra, trasformandosi presto in una montagna di pellicce rosse e marroni.
-Cuccioli! Per favore non respiro! Stiles, prendete Stiles!- prova a dire ma i cuccioli si stanno divertendo troppo per starlo a sentire.
-Ma quanto sto godendo, tu non hai idea!- gli dico dandogli una leccata sul muso..che è l’unica parte non sommersa dai cuccioli.
-Dopo me la paghi.-
-Oh andiamo lupone, lo sai che le tue minacce non mi hanno mai minimamente sfiorato.- gli faccio notare.
-Okay, adesso basta.- dice Derek alzandosi facendo così cadere i cuccioli che continuando ad attaccarsi a lui.
-Adesso il lupo diventa cattivo. Si salvi chi può. Specialmente tu George.- dice Derek sorridendo divertito quando vede il cucciolo paffuto fargli la linguaccia.
-L’ultimo che arriva alla tana verrà divorato dal sottoscritto. Capito bene?-
-Siiii- esclamano tutti i cuccioli preparandosi per la corsa.
-Bene. 1..2..via!-
I cuccioli iniziano a correre verso la tana mentre io e Derek ridiamo e camminiamo tranquillamente dietro di loro, intrecciando le nostre code.
-Secondo te chi arriverà per ultimo?- gli domando ridendo quando lo vedo far finta di pensarci.
-George.- diciamo all’unisono scoppiando a ridere.
 
---
 
-Derek! Sai dov’è Talia? Non l’ho vista rientrare!- 
Non facciamo nemmeno in tempo a tornare dal bosco che subito Cora ci assale.
-Sta tranquilla, probabilmente non l’avrai vista in mezzo a tutti quei cuccioli, ma l’ho vista mentre correva verso la tana insieme a Kira.- la tranquillizzo io.
-Ed è proprio dietro di te.- le dice Derek sorridendo quando vede Cora fare un sospiro di sollievo.
-Scusate..ansie da mamma..- dice imbarazzata per poi andarsene.
-Stiles! lasciatelo dire..io AMO le volpi! Soprattutto le femmine. Sono così…eleganti e belle e..wow..guarda quella.-
-Peter..potresti per favore..evitare?- gli domanda Derek.
-Che c’è? Tu puoi stare con una volpe ed io no?- domanda Peter facendogli la linguaccia.
-Beh, devi ammettere che non ha tutti i torti.- dico al mio compagno dandogli una leccata.
 
---------------------------------
 
E’ notte fonda ed i cuccioli stanno già dormendo al sicuro nella grotta mentre gli adulti stanno fuori al fresco, a coccolarsi o a ridere tra di loro.
-Disturbo?- domanda mio padre interrompendo il “coccole time” di me e Derek.
-Certo che no, siediti John.- gli dice Derek.
-Non preoccuparti. Volevo solo sapere come stavate.- dice mio padre.
-Mai stati meglio. Grazie papà..hai avuto un’idea geniale nell’unire i nostri branchi.- gli dico sorridendo.
-Beh, se prima non si avvicinava nessuno al nostro branco..figurati adesso che abbiamo anche dei lupi con noi!- dice mio padre facendoci ridere.
-E poi..volevo scusarmi con te,Derek. Domani lo dirò anche a tutto il tuo branco. Mi dispiace di avervi considerati come dei mostri e di avervi dato la colpa di quello che avevano fatto altri lupi..-
-Non preoccuparti..è acqua passata e sono sicuro che anche il mio branco la penserà così.- gli fa sapere Derek.
-Oh bene..ah! quasi dimenticavo, ti dispiacerebbe tenere d’occhio Isaac? Penso stia andando dietro a qualche lupa e potrebbe commettere delle sciocchezze.-
-Papàà lascialo stare! Ormai è grande e sa badare a sé stesso.-
-Sarà fatto.- risponde invece Derek.
-Cosa? Tu stai dalla sua parte? No! Lasciate in pace mio cugino.-
-Grazie Derek.- dice mio padre.
-Hey! Non mi ignorate!- dico io tirando l’orecchio al mio compagno che cerca di trattenere una risata.
-Di niente.- risponde.
-Beh, godetevi la serata.- dice il mio vecchio prima di raggiungere mia madre.
-Oh ma grazie. Quanta considerazione che hai per il tuo compagno.- gli dico fingendomi arrabbiato.
-Oh andiamo! Stavo parlando con tuo padre.- cerca di giustificarsi lui riprendendo a coccolarmi.
-No, tu stavi facendo patti segreti con mio padre.-
-Hai ragione, scusa.- mi dice iniziando a strusciare il suo naso su tutto il mio collo facendomi sospirare dal piacere.
-Oh, tu si che sai come farti perdonare.- sussurro socchiudendo gli occhi e spalancandoli quando sento dei lupi ululare.
-Ah è vero! Oggi c’è la luna piena..tu non vai ad ululare con i tuoi amici?- domando reclinando la testa all’indietro per guardarlo negli occhi.
-Nah, preferisco stare qui con te.- mi risponde facendo congiungere i nostri nasi.
-Ma..ma tu sei un lupo! Devi ululare alla luna! E per di più sei l’alpha! Quindi vai ad ululare con i tuoi amici..susu..tanto lo so che stai morendo dalla voglia di farlo!- lo rimprovero spingendolo con la testa.
-Va bene! Va bene!- dice Derek ridendo appena e avviandosi verso il precipizio dove poi comincia ad ululare alla luna insieme agli altri lupi mentre io rimango lì immobile ad osservarlo con il cuore che batte sempre più forte e gli occhi che iniziano a brillare…
Non c’è storia, il mio lupo è il più bello di tutti.
Senza farmi vedere mi posiziono al suo fianco ed inizio ad ululare anche io ricevendo sguardi straniti e divertiti da tutto il branco.
Una volpe che ulula alla luna..chi l’avrebbe mai detto eh?
Sentendo il mio ululato più acuto e dolce, Derek abbassa la testa verso di me sorridendo felice nel vedermi ululare accanto a lui.
Nei suoi occhi posso davvero leggere tutto l’amore che prova per me, e ovviamente la cosa è reciproca.
Derek intreccia la sua coda alla mia e, insieme, riprendiamo ad ululare alla luna più felici che mai.
 
 
Dunque..miei cari amici..se un giorno vorrete conoscere una vera storia d’amore, una che ha superato le differenze estetiche, che è andata contro le regole e la natura, che non è scappata dinnanzi le difficoltà ma che,al contrario, ha combattuto con i denti e gli artigli..chiedete agli animali del bosco…chiedete di Stiles e di Derek…chiedete della volpe e del lupo.
 
                                                                                                    Fine
 
 
 
 
 
 
                                                               

 
 
 
 
 
 
Ed anche questa storia è finita! Eh già..sono un po’ triste a dir la verità…ma al tempo stesso sono felice di come è finita la storia. Mi piacciono troppo i lieto fine, quelli che ti strappano un sorriso e che ti fanno esclamare “lo sapevo!”..eh si, proprio quelli. Comunque, spero la storia sia stata di vostro gradimento e vi ringrazio come sempre di tutte le belle recensioni ricevute fin ora! Baci <3

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2553218