Amici di letto.

di peluche
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** - 1 ***
Capitolo 3: *** - 2 ***
Capitolo 4: *** - 3 ***
Capitolo 5: *** - 4 ***
Capitolo 6: *** - 5 ***
Capitolo 7: *** - 6 ***
Capitolo 8: *** - 7 ***
Capitolo 9: *** - 8 ***
Capitolo 10: *** - 9 ***
Capitolo 11: *** - 10 ***
Capitolo 12: *** - 11 ***
Capitolo 13: *** - 12 ***
Capitolo 14: *** - 13 ***
Capitolo 15: *** - 14 ***
Capitolo 16: *** - 15 ***
Capitolo 17: *** - 16 ***
Capitolo 18: *** - 17 ***
Capitolo 19: *** - 18 ***
Capitolo 20: *** -19 ***
Capitolo 21: *** - 20 ***
Capitolo 22: *** - 21 ***
Capitolo 23: *** - 22 ***
Capitolo 24: *** - 23 ***
Capitolo 25: *** - 24 ***
Capitolo 26: *** - 25 ***
Capitolo 27: *** - 26 ***
Capitolo 28: *** - 27 ***
Capitolo 29: *** - 28 ***
Capitolo 30: *** - 29 ***
Capitolo 31: *** - 30 ***
Capitolo 32: *** - 31 ***
Capitolo 33: *** - 32 ***
Capitolo 34: *** - 33 ***
Capitolo 35: *** Epilogo ***
Capitolo 36: *** Capitolo pov Zayn ***



Capitolo 1
*** Prologo ***




AMICI DI LETTO - 
prologo.

 

 

«Non so perchè tu mi abbia convinta a venire!» Sbottò Dana,che si ritrovava a fare sempre la mamma di turno in quelle occasioni.
«Avanti,non fare la mammina come sempre.» intervenne Elle,posando una mano sulla spalla dell'amica,cercando di rassicurarla. Dana guardava sbalordita il posto in cui l'aveva condotta Zoe con la forza. Più che con la forza,col solletico. Aveva trascinato le sue compagne di stanza a una festa a casa di un tipo che aveva conosciuto la sera prima su facebook e adesso si ritrovavano in un'enorme villa,piena di sconosciuti.
«Vi prego posso tornare al collage?» Disse Dana,indietreggiando. Zoe appoggiò le mani sulle schiena di entrambe e le trascinò di peso in avanti.
«Ragazze ci divertiremo,dovete solo lasciarvi andare.» Si perchè per Zoe Fraherty una delle più famose fonti di divertimento era una festa a casa di qualche sconosciuto,bere e magari fare sesso con qualcuno. Naturalmente questo metodo di divertimento non era condiviso dalle sue coinquiline,che ormai la conoscevano da parecchi mesi e si erano abituate alle sue stranezze.
«Quello è Adam.» Zoe indicò alle amiche il proprietario della casa,intento a sbaciucchiarsi con una che sapeva bene dove mettere le mani.
«E tu la sera chatti con certi psicopatici?» Le bisbigliò Dana,osservando la scena in modo schifato.
«Ehi,non ho intenzione di farci niente,non è neanche carino.» Zoe mise le mani avanti,discolpandosi.
«Certo lui no,ma qualche altro in questa casa si.» Intervenne Elle ridendo. Zoe aveva diciannove anni e da due anni a questa parte aveva deciso di non aver mai più una relazione seria con qualsiasi ragazzo. La sua ultima storia era finita dopo pochi mesi,quando il suo ragazzo la piantò dopo che,almeno per Zoe,fecero l'amore per la prima volta. Decise che non sarebbe stata più male per nessuno,non voleva più legarsi a nessuno,perchè quel ragazzo lo aveva amato,lo aveva amato da morire. Così si chiuse in se stessa,senza lasciar intravedere qualsiasi tipo di emozione. Era ormai da tantissimo tempo che non piangeva,ed era da tantissimo tempo che non si innamorava,ma non voleva. La casa era sommersa dalle mille lattine di birra e da altre schifezze varie,non c'era posto neanche sui divani e la gente si allungava sul pavimento completamente andata. Qualche volta si voltava per vedere se le sue amiche la stessero seguendo,non voleva perderle di vista dopo averle trascinate fin lì. Sentì Dana borbottare qualcosa di incomprensibile mentre inciampava su una bottiglia di coca cola,ormai completamente vuota.
«Ehi!» Zoe si voltò di scatto e vide Dana tra le braccia di un ragazzo biondo,poco più alto di lei.
«Tutto bene?» Il ragazzo sembrava cordiale e Zoe si divertì a vedere Dana confusa,ma allo stesso tempo affascinata dalla bellezza del ragazzo.
«Si,grazie.» Rispose lei,alzando la voce a causa della musica.
«Sono Niall.» Sentì Zoe,che fece cenno ad Elle di camminare per poterli lasciare soli.
«Ho troppo mal di testa,hai una bustina per caso?» Elle si toccò lievemente la fronte,appoggiandosi sul bordo del tavolo.
«Si,nella borsa,devo andare sopra a prenderla però.» Le ragazze avevano lasciato le proprie cose in un stanza al piano di sopra,stanza che stranamente non era stata ancora utilizzata per farci sesso.
«Posso lasciarti qui un attimo?» Chiese Zoe,guardando l'amica amareggiata. Elle annuì debolmente e Zoe si diresse verso le scale. Salì velocemente ed entrò nel panico quando non si ricordò quale fosse la porta giusta. Non voleva di certo aprire una stanza qualsiasi per trovarci gente che faceva chissà che cosa. Camminò lentamente accanto ai muri,cercando di percepire qualche rumore. In ogni stanza si sentivano piccoli bisbigli,fin quando arrivò all'ultima dove calava il silenzio. Sorrise soddisfatta e la aprì velocemente,entrandoci.
«Chi è?» Una voce rauca la fece sobbalzare. Era buio e non vedeva niente.
«Ti ho vista entrare,inutile che stai zitta.» Aggiunse,era una voce maschile. Zoe rimase con le spalle alla porta,respirando affannosamente.
«Cercavo la mia borsa.» Riuscì a dire infine,mentre gli occhi si abituavano al buio e riusciva a intravedere una sagoma seduta a terra. Si avvicinò al letto e iniziò a palparlo in cerca della sua borsa.
«Sei mai stata innamorata?» Gli chiese all'improvviso il ragazzo. Fermò le ricerche incuriosita dalla domanda dello sconosciuto. Si rannicchiò a terra anche lei cercando di scorgere il suo viso.
«Una volta,ma è uno schifo.» Gli rispose la ragazza,portando le ginocchia al petto e appoggiandoci il mento.
«Già,è un vero schifo!» Il ragazzo lanciò il bicchiere pieno di alcool contro il muro e lo rovesciò tutto a terra. La ragazza si ritirò lievemente,guardandolo sconcertata.
«Ti hanno spezzato il cuore?» Zoe gli diede una spintarella sulla spalla cercando di farlo ridere. Perchè poi? Un ragazzo stava male per un ragazza? Che piacere! Il ragazzo però portò la testa all'indietro e Zoe al buio potè notare i suoi occhi lucidi. Quel ragazzo stava piangendo per una ragazza? Provò una gelosia assurda per lei,perchè il suo ex non avrebbe mai pianto per Zoe. Lo sconosciuto lo stava facendo.
«Cavolo amico, - disse la ragazza – dovevi proprio amarla.»
«Da domani solo sesso,nient'altro che sesso.» Il ragazzo si alzò all'improvviso da terra e barcollò delicatamente per aver bevuto troppo.
«La mia filosofia!» La ragazza si sollevò da terra e lo sostenne,sentendo la puzza di alcool che gli usciva dalla bocca.
«Ma allora perchè non iniziare da stasera?» La guardò malizioso,per quanto Zoe potesse accorgersene a causa del buio. Lei inarcò un sopracciglio. Non poteva neanche vedere se era bellino o meno,come poteva farci qualcosa?
«Avanti,vogliamo la stessa cosa.» Le prese una mano e gliela appoggiò sul petto. Zoe sentì la canottiera che evidenziava dei pettorali perfetti. No,decisamente non poteva essere brutto. La tentazione era troppa e infondo,neanche lei voleva impegni,voleva solo divertirsi. Non ricevendo risposta,il ragazzo le si avvicinò delicatamente e pressò le labbra sulle sue. Erano carnose e morbide e Zoe non potè non rispondere al bacio. Portò le braccia attorno al suo collo e lui infilò una mano sotto la sua felpa,facendole rabbrividire la schiena. Aveva le mani congelate. Zoe iniziò a far salire le mani sui suoi capelli e notò che il tipo li teneva alzati in una sottospecie di cresta. Lui la sollevò da terra e finirono sul letto.
«Non so..neanche..come ti chiami.» Osservò la ragazza,tra i baci che lui continuava a darle.
«Non è importante.» Gli sussurrò lui all'orecchio,mentre iniziava a sfilarle via la canottiera. Zoe giocò un po' con i bottoni della sua camicia,quando finalmente gliela sfilò. I loro corpi aderirono perfettamente e Zoe sentiva le sue spalle massicce che la accoglievano tra le sue braccia. Gli accarezzò la schiena,mentre lui riuscì a levarle il reggiseno e a lanciarlo a terra. A volte la puzza di alcool le entrava dritta dentro le narici,ma il profumo che gli invadeva il collo era più forte. La ragazza ribaltò la situazione e si trovò adesso lei sopra di lui. Gli abbassò la cerniera del jeans e il ragazzo la aiutò a sfilarlo via,lasciandolo in boxer. Zoe si fermò per un momento. Voleva vederlo in faccia,almeno una volta. Ma la stanza era troppo buia e riusciva a intravedere soltanto i contorni. Il ragazzò riprese la posizione iniziale,portandola sotto interrompendo i suoi pensieri.
«Pensavo fossi più pratica.» Le sussurrò,facendola sorridere. Zoe lo aiutò ad abbassarsi gli shorts e con essi vennero via anche gli slip. Il ragazzo iniziò a baciarla nuovamente sulle labbra,con foga.
«Ora..chi è..quello meno pratico?» Gli sussurrò lei ridendo,tra un bacio e l'altro. Il ragazzo si rese conto che quella ragazza aveva qualcosa di più. Non era la prima volta che faceva sesso con qualcuna,ma nessuna lo stava prendendo quanto lei. Continuava a baciarle le labbra e il collo,senza riuscire a fermarsi.
«Lasciami respirare.» Zoe scoppiò a ridere e lui si unì. Lei aveva ancora le braccia avvinghiate al suo collo e lui la fissò cercando di cogliere qualche particolare. Inutile,non vedeva niente. Zoe gli sfilò i boxer e lui iniziò a entrarle dentro,piano. Zoe inarcò lievemente la schiena,lui intrecciò le mani alle sue e le strinse. Si muoveva cauto avanti e indietro e per un momento il ragazzo pensò che quella volta forse era stata una delle più belle,e quasi si dispiaceva al pensiero che non l'avrebbe rivista più. Sentiva la ragazza ansimare dentro l'orecchio e il suo respiro lo fece rabbrividire. Si accasciò stremato accanto a lei e cercò di regolare il respiro. Zoe respirava a fondo e qualche goccia di sudore le colava dalla fronte. Sorrise. Aveva proprio fatto bene a mollare l'amore per il piacere. Al diavolo il romanticismo e tutte quelle idiozie da innamorati!
Lui si voltò a guardarla e la vide nuda,distesa sul letto con il petto che si alzava e abbassava velocemente. Capì che quella ragazza le aveva fatto dimenticare Amber per almeno mezz'ora e la sua testa iniziò a ricordarla lentamente. Così tornò su di lei,facendola sobbalzare.
«Ancora?» Chiese lei,affannata. Lui non le rispose,si limitò a baciarle nuovamente quelle labbra con foga e a rifarla sua ancora una volta,fin quando la luce del sole li avrebbe separati,per sempre.
 

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Ooooook! E' la mia prima storia con un raiting rosso,quindi siate buoni!
Penso che si sia capito chi è il ragazzo,no? In caso non ve lo dico :D
So che ho un'altra storia in corso,ma ho pensato a questa ff una notte e dovevo scriverla per forza,quindi spero vi piaccia!

Un bacione,cla (:

 

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Capitolo 2
*** - 1 ***




AMICI DI LETTO - 
capitolo 1.

 

 

 

Bradford quella mattina stranamente era parecchio soleggiata e gli studenti ne approfittarono per studiare qualcosina distesi sul prato,mentre si prendevano il sole. Io e le mie amiche tornammo alla nostra tanto amata università di medicina,dopo le vacanze di Natale che sembrava fossero durate una vita. Da quella famosissima festa era passato un bel po',quasi due mesi,e non ci feci più neanche caso. A stento ricordavo il nome di quel ragazzo,che mi sussurrò all'orecchio prima di abbandonarmi la mattina in quello schifo di casa.
Uscì dal bagno frettolosamente mentre mi riavvivavo i lunghi capelli castani che ricadevano ricci sulle spalle. Non ero troppo alta,avevo gli occhi marroncini e diciamo che ero più o meno magra. Per quante schifezze mangiavo sarei dovuto essere il doppio di quant'ero.
«Come hai detto che si chiamava?» Mi chiese Elle di colpo,che si era comodamente sistemata sul divano della sala comune del dormitorio,con le gambe sul bracciolo e un dito avvolto in una ciocca di capelli biondi. Presi il mio libro dal tavolino e sbuffai,scocciata dalla domanda.
«Zayn,mi sembra.» Dissi mentre prendevo la borsa da terra e ci mettevo il libro dentro.
«Bè non mi hai detto niente di quella sera.» Continuò la mia amica,facendo quella solita vocina da bambina che utilizzava quando voleva ottenere qualcosa.
«Dobbiamo continuare a parlarne?» La guardai seccata e lei mi fece quasi gli occhi dolci.
«Voglio solo sapere se ne è valsa la pena avermi mollata da sola in una casa piena di sconosciuti con il mio mal di testa.» Non la guardai neanche e presi un muffin dalla nostra dispenza personale.
«Elle smettila di torturarla.» Dana spuntò con una tazza di tea fumante tra le mani e lanciò un'occhiataccia ad Elle. Amavo il carattere di Dana e menomale che c'era lei,sennò a quest'ora io ed Elle chissà dove saremmo finite. Addentai il muffin e prima di uscire mi voltai verso Elle,e vedendola ancora con il broncio e le braccia conserte le dissi:
«Comunque niente di che.» Uscì dalla porta e la lasciai sul divano,senza parole. Sorrisi soddisfatta e iniziai a camminare per raggiungere l'edificio. Il telefono iniziò a vibrarmi tra le mani e quando scoprì chi era sorrisi.
«Ciao papà!» dissi.
«Ciao tesoro,tutto bene?» Mi chiese con la sua solita voce dolce.
«Tutto bene, - iniziai – sto andando a lezione in questo momento.» Continuavo a camminare cercando di schivare gli studenti che andavano nella direzione opposta alla mia.
«Ci sentiamo dopo allora.»
«Un bacio,ciao pà.» Chiusi la chiamata e buttai il telefono dentro la borsa,senza farci tanto caso. Quant'era bello e dolce il mio papi? Era la persona più importante della mia vita,semplicemente perchè ero figlia unica e perchè con mia mamma non avevo nessun tipo di rapporto. Quand'ero piccola parlavamo solo perchè abitavamo sotto lo stesso tetto e quando succedeva era sempre perchè doveva rimproverarmi di qualcosa. Non so cosa avrei fatto senza mio padre e lasciarlo a New York per trasferirmi qui a Bradfort era stata davvero dura. Velocizzai il passo e raggiunsi le scale. Le salì velocemente a due a due e arrivai in un lunghissimo corridoio,puntando una porta già chiusa.
«Merda!» Dissi,sapendo di essere in ritardo. La aprì delicatamente e la chiusi altrettanto,cercando di fare meno rumore possibile. Notai il professore intento a spiegare qualcosa di incomprensibile per me e cercai di risultare completamente invisibile ai suoi occhi. Mi accorsi da lontano di un braccio alzato che veniva sventolato velocemente prima a destra e poi a sinistra,e quando scesi lo sguardo fino al suo viso trovai il sorriso di Alice,la mia compagna di corso. Era una ragazza molto minuta,capelli corti quasi color carota e lentiggini sparse in tutto il viso. Era davvero un qualcosa di adorabile,ma era così piccola che quando mi abbracciava avevo persino paura di farle male.
«Sei in ritardo!» Mi rimproverò sottovoce quando la raggiunsi.
«Lo so scusa,ho perso molto?» Mi sedetti e frettolosamente aprì la borsa uscendo un libro e un foglio.
«Solo Larry Tague che si scaccolava il naso.» Feci una smorfia e mi scappò una risata. Il professore alzò di poco la voce per richiamarmi e mi incenerì con lo sguardo. Scivolai sulla sedia facendomi piccola piccola e iniziai a prendere qualche appunto.

 

«Devo venirci per forza?» Continuò a lamentarsi fastidiosamente Dana fissando il suo armadio impoverito rispetto a quello mio e di Elle.
«Un'altra volta e giuro che ti ci porto di peso in mutande.» Le dissi sorridendo,mentre finivo di mettere il mascara. Ricordate quel tipo della festa? Non Zayn,Niall! Dana lo ha letteralmente accecato d'amore e stasera ci ha invitate tutte a una serata in discoteca. Lei ovviamente non sapeva cosa mettere e aveva il terrore di fare brutta figura. Io avevo optato per un paio di leggins,una maglietta lunga e larga nera con degli strass e dei tacchi rossi. Avevo alzato i capelli in una coda e come sempre avevo scelto un trucco leggero. Elle si infilò un tubino rosa antico che la rendeva più bella di quanto già fosse e sono sicura che qualcuno prima o poi l'avrebbe scambiata per una modella.
«Tieni metti questo.» Presi un vestitino a Dana dal mio armadio e glielo lanciai,costringendola a non fare discussioni.
«Sono carini almeno questi?» Mi chiese Elle,riferendosi agli amici che Niall voleva portare e farci conoscere. Feci spallucce mentre finivo di mettermi il lucida labbra in un modo un po' troppo imperfetto.
«Smettila con quel coso! - Elle si alzò e me lo sfilò dalle mani – stai dando il tormento a quelle cazzo di labbra.» La guardai confusa,vedendola più isterica del solito.
«Elle tutto bene?» Le chiesi. Lei sbuffò e si buttò di schiena sul letto.
«Non mi porto a letto un ragazzo da neanche so quando, - si portò le mani sulla faccia – rimarrò una zitella per sempre!» Iniziò a scalciare con le gambe,proprio come una bambina capricciosa. Le andai vicina,sedendomi di fianco.
«Elle,ma ti sei vista?» Le dissi,mentre la guardavo ancora con le mani sul viso.
«Sei bellissima e se ancora sei single è perchè deve capitarti il ragazzo giusto e non qualche idiota!» Mi sbirciò da dietro le mani.
«E' per questo che tu non vuoi avere ragazzi? Stai aspettando quello giusto?» Trasalì.
«Assolutamente no, - le dissi di getto – io non voglio un ragazzo e stasera ci divertiremo alla faccia loro.» In quel momento Dana uscì dal bagno con indosso l'abito e sia io che Elle rimanemmo scioccate davanti a quella che più che Dana sembrava una modella internazionale. Mai vista in quel modo.

 

Arrivammo al locale per le 23.30 circa e dovemmo fare quasi un'ora di fila all'entrata. Il posto era pienissimo e già sentivo il sangue nelle vene che pompava a ritmo di musica.
«Amo questa canzone.» Urlai,mentre seguivo Dana che cercava seccata il suo Niall.
«Dana!» Sentimmo qualcuno urlare – per quanto fosse possibile – e quando ci girammo trovammo un biondino che agitava la mano in un angolino appartato provvisto di divanetti e tavolini. Presi Elle per il braccio,la quale si era fermata a chiedere già un drink,e la portai dal biondo.
«Sei stupenda!» Urlò Niall all'orecchio di Dana,mentre si salutavano.
«Loro sono Zoe ed Elle.» Dana ci indicò ad una ad una e noi stringemmo la mano di Niall.
«Lui è un mio amico,Louis.» Un ragazzo che non avevo neanche minimamente notato,sbucò da dietro Niall e quasi mi accecò con quel suo sorriso perfetto.
«Piacere.» Dissi io stringendogli la mano. Quando toccò ad Elle notai la mia amica imbambolata,quasi ci fosse David Beckham. Louis le allungò la mano e lei la strinse quasi tremando e la sentì balbettare il suo nome. E poi diceva che sarebbe rimasta zitella! Elle non sarebbe mai rimasta zitella,in tal caso,tutti i maschi potevano ritenersi tutti dei fottutissimi gay.
«Non mi avevi parlato di tre amici?» Sentì Dana dire a Niall,ma non potè recepire la sua risposta. Quindi ci avevano combinato un appuntamento? Era il mio fantomatico fidanzato quello che mancava all'appello?
«Andiamo a prendere qualcosa da bere,venite?» Louis si voltò con il suo ciuffo perfetto sulla fronte e notai solo in quel momento i suoi occhi blu.
«Certo!» Niall rispose entusiasta e iniziò a seguire Louis,con Dana dietro. Se la serata prevedeva che io dovessi fare il terzo incomodo si,avevo assolutamente bisogno di bere. Li seguì per la pista,prendendo come punto di riferimento i capelli di dolce Remì. Ergo Niall. Più andavamo avanti,più la gente si stringeva e feci fatica a starli dietro. Li persi in un battibaleno e mi ritrovai in mezzo a tipi sconosciuti che si strusciavano in modo vomitoso.
«Ehi bella.» Mi disse uno,con una sigaretta in mano che stava quasi per perforarmi un braccio. Mi voltai velocemente senza risponderli e raggiunsi il bancone del bar.
«Stavo per morire soffocata.» Dissi a Dana che mi guardava ridendo.
«Non ti preoccupare,il tuo cavaliere arriva.» Mi disse,dandomi una gomitata.
«Evviva,non vedo l'ora!» Le rivolsi il mio 'brillante entusiasmo' e mi fece una linguaccia. Presi qualcosa da bere e li seguì sbuffando ancora una volta in mezzo alla folla. Qualcuno mi diede una spallata così velocemente che non feci in tempo a sostenere il bicchiere il quale mi volò dalle mani per finire sopra un ragazzo che mi stava passando accanto in quel momento.
«Merda! - disse – la mia maglietta preferita!» Guardai la sua maglietta. Era bianca e vi era stampato,in una posizione un po' contorta,un geco.
«Capirai,sono sicura che di queste magliette ridicole ne è pieno il mondo.» Alzai lo sguardo e nel buio notai i suoi capelli,sistemati in una cresta perfetta. Una cresta che avevo già visto.
«Vieni,devo farmi perdonare in qualche modo.» Senza pensarci lo presi per mano e andai verso il bagno. Per fortuna vi era un bagno unico,senza differenze tra maschio e femmine.
«Levala e..» Entrai e chiusi la porta,e quando mi voltai per dire qualcosa mi bloccai di colpo. Un ragazzo di carnagione scura,dai capelli scuri,dagli occhi scuri e terribilmente..bello,mi stava davanti. Il ragazzo con cui avevo fatto sesso qualche mese fa e che avevo rimosso completamente dalla mia testa.
«Zoe?» Mi disse lui,quasi ridendo.
«Già..» Dissi io,imbarazzata. La situazione non era delle migliori. Tolse lo sguardo da me e continuò a toccarsi nervosamente la maglietta che iniziava ad aderire al suo corpo evidenziando gli addominali perfetti. Eppure eravamo in un bagno,appartato,in una disc..Mi tolsi quei pensieri dalla testa.
«Mi dispiace,dovrebbe asciugarsi in qualche modo..» Zayn continuava a guardarsi la maglietta,quando a un tratto se la sfilò. Inarcai un sopracciglio,fissandolo.
«Non fare quella faccia, - allungò un braccio e mi spostai pensando che volesse toccarmi ma lo vidi prendere il phon che stava attaccato al muro – mi hai visto più nudo di così.» Lo accese e iniziò a sventolarlo sulla maglietta. Aveva dei lineamenti strani,come se non fosse di qui ma straniero. Quel tatuaggio sul torace mi faceva impazzire,per non parlare delle sue spalle e delle sue braccia.
«Ti sei imbambolata?» Alzò lo sguardo e mi fissò,spegnendo il phon.
«No,non mi fai nessuna impressione Zayn.» Feci per uscire ma lui si mise davanti,bloccandomi. Poggiò la maglietta ormai asciutta sul marmo del lavandino e si avvicinò.
«Quindi se faccio così, - Mi prese dal bacino e mi avvicinò al suo corpo,facendo sfiorare i nostri nasi – non senti niente?» Sprofondai in quei suoi occhi neri e iniziai a respirare a fatica. Sentivo la sua mano accarezzarmi la schiena e la sentivo anche volermi oltrepassare la maglietta per entrare a contatto con la mia pelle. I palmi delle mie mani erano spiaccicati contro i suoi pettorali e sentivo ogni lineamento perfetto. Quando un suo dito tocco la pelle della mia schiena rabbrividì e lo allontanai.
«No.» Dissi,scorgendo un po' di rabbia nel suo viso.
«Mettila che non voglio prendermi la colpa se ti prendi la polmonite.» Presi la maglietta e gliela tirai,riuscendo a superarlo e ad aprire quasi la porta. Quasi perchè Zayn mi tirò dal braccio per farmi voltare e mi baciò con foga,tenendomi stretta con le braccia. Non potetti non ricambiare al bacio,anche perchè sia il mio corpo che io stessa non volevamo opporci. Quando però gli misi le mani tra i capelli,col bacino mi avvicinai a lui e iniziai a baciarlo più volte anche io,lui si staccò brutalmente lasciandomi come una scema.
«Ora siamo pari.» Mi disse sorridendo. E questa volta quello arrabbiato non era più lui,ma io. Mi superò,aprì la porta ed uscì mentre si infilava la maglietta. Lo seguì e tornai dentro la folla,cercando di non perderlo di vista. Stranamente lo vidi andare nella mia stessa direzione,fin quando non arrivammo tutte e due al divanetto iniziale.
«Dov'eri finita?» Mi urlò Dana,alzandosi velocemente e avvicinandosi a me.
«Scusa,dovevo andare al bagno.» Lancia un'occhiata a Zayn che rideva malizioso vidi poi Niall avvicinarsi.
«Finalmente amico,ma dov'eri?» Niall gli battè il cinque come se si conoscessero da una vita e pregai che quello non fosse il mio fantomatico ragazzo di quella sera.
«Scusa,la natura chiamava.» Mi lanciò un'occhiata anche lui e vidi Dana che mi guardava incuriosita,cercando di capire.
«Zoe, - Niall attirò la mia attenzione – lui è Zayn.» Zayn si voltò e sorrise beffardo. Cercai di essere più normale possibile e sentì Dana che mi metteva una mano su un braccio,anche lei sicuramente scioccata.
«Piacere Zoe.» Zayn allungò una mano e guardandolo socchiudendo gli occhi,la strinsi.
«Bene, - Niall diede una pacca sulla spalla a Zayn – ora che ci siamo tutti venite abbiamo preso un aperitivo.» Zayn annuì e vidi Niall e Dana che tornavano al divanetto dove Louis ed Elle stavano già mangiando e bevendo.
«Ammettilo.» Mi sussurrò Zayn all'orecchio mentre mi avvicinavo al tavolo.
«Cosa?» Chiesi.
«Che dopo quella notte mi hai pensato ogni giorno e hai capito che non puoi proprio resistermi.» Iniziai a ridere portando la testa indietro e mi voltai per guardarlo.
«Credi davvero che tu sia stato l'unico dopo quella notte? - Mi guardava perplesso – Povero Zayn,non sai con chi hai a che fare.»
 

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Ok! Intanto volevo dirvi che ho deciso di cambiare questa ff da un raiting rosso a un raiting arancione. So che vi state chiedendo 'perchè?' Bè,il fatto è che sono un tipo troppo romantico e non riesco a scrivere quelle cose nel dettaglio e non voglio finire nel volgare come tante storie. Ho tanti proggetti per Zoe e Zayn,che aproposito spero vi piacciano e se questo capitolo vi ha annoiato ditemelo,davvero..accetto tutto!
 

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Capitolo 3
*** - 2 ***




AMICI DI LETTO - 
capitolo 2.

 

 

 

Dormivo profondamente quel sabato mattina e tutti sapevano che il sabato mattina era sacro. Tutti evidentemente tranne la persona che in quel momento mi stava scuotendo in modo così fastidioso che gli avrei tirato un pugno molto volentieri.
«Bugiardona svegliati!» Elle mi saltava sulle gambe quasi urlando e Dana era seduta accanto a me,ridendo alla scena. Mormorai qualcosa di incomprensibile e mi misi il cuscino sulle orecchie,cercando di tappare le urla della mia amica.
«Non la smetto finchè non ti alzi.» Saltellava ancora e mi costrinse ad aprire gli occhi,mettermi seduta e guardarla furiosa.
«Che cazzo vuoi il sabato mattina Elle?» La mia amica fermò i suoi saltelli e mi guardò ridendo.
«Ripensavo al tuo 'niente di che' e mi sono chiesta, - mi guardò seria – prendi per il culo?» Feci velocemente mente locale per capire a cosa si stesse riferendo,quando poi ricordai quel passaggio che avevo completamente dimenticato,la scena del bagno di quella sera mi passò davanti,come un film. Guardai la mia amica con un punto di domanda.
«E quello me lo chiami niente di che?, - si alzò sbuffando – un ragazzo così bello non può essere niente di che.» La guardai mentre andava vicino alla finestra e metteva le mani sui fianchi,aspettando che dicessi qualcosa.
«Non mi sembra che abbiamo stretto qualche tipo di patto che prevede che io vi riveli tutti i dettagli dei miei rapporti sessuali.» Dana soffocò una risata vedendo Elle arrabbiata.
«Almeno è sicuro che lo vedrai per un bel po'.» Disse Dana di colpo,facendomi voltare e sgranando gli occhi. Elle urlò di gioia,e tornò con un tonfo sul letto.
«In ogni caso non è più affar mio.» Mi alzai seccata e andai in bagno,lavandomi velocemente la faccia.
«Povera Zoe, - Elle si avvicinò accarezzandomi i capelli – vittima di un maniaco sessuale.» Mi asciugai la faccia e la guardai dallo specchio.
«Quando mai sono stata una vittima di qualche ragazzo?» Tornai nella stanza prima di accorgermi di aver fatto la domanda sbagliata.
«Ok,ma è successo una sola volta e mi sono ripromessa di non cascarci più!» Le mie amiche mi guardavano stranite mentre io gesticolavo nervosamente. Non potevano farmi certi discorsi di prima mattina,soprattutto se era sabato. Il mio sabato.
«Il tuo principe azzurro invece?» Chiesi a Dana,iniziando a sistemare il letto. Iniziò a diventare tutta rossa e per la vergogna si mise le mani in faccia.
«Ieri la nostra Dana è stata più brava di te.» Intervenne Elle,battendo la mano sulla schiena di Dana. Inarcai un sopracciglio,aspettando che continuasse.
«Ha limonato con Niall per tutta la sera.» In un attimo il bacio tra me e Zayn mi passò davanti e dovetti agitare la testa per scacciare quell'immagine.
«Ma quale sera, - la rimproverò Dana – ci siamo dati solo due o tre baci.»
«Almeno qualcuna di noi si è data da fare.» Elle sbuffò e capì che sicuramente la serata con Louis non andò tanto bene.
«E' andata male con Louis?» Le chiesi,sistemando il lenzuolo e il cuscino.
«Siamo stati tutta la serata insieme,abbiamo ballato,bevuto,scherzare e..» Si bloccò di colpo,fissando il vuoto. Io e Dana la fissammo preoccupate.
«E cosa?» Chiese la mia amica al posto mio.
«Neanche un misero bacio.» Elle si mise le mani al viso e io la mandai molte velocemente a quel paese.
«Vi conoscevate da nemmeno due ore,cosa pretendevi?» La guardai divertita mentre si avviliva accanto alla finestra.
«Ti rifarai stasera Elle.» Disse Dana a un tratto. Elle sollevò il viso sorridendo e io la guardai scioccata seguendola in cucina.
«Scusami, - tossì cercando di attirare la sua attenzione – forse ho sentito male ma hai appena detto 'ti rifarai stasera'?» Elle si sedette entusiasta sullo sgabello e fissavamo entrambe Dana che apriva il frigo e non ci degnava di rispondere.
«Dana!» Alzai la voce facendola sobbalzare.
«Li ho solo invitati qui da noi stasera,che sarà mai.» Si mise del succo di arancia in un bicchiere,come se quello che aveva appena detto fosse la cosa più normale di questo mondo. Elle urlò in un modo più che fastidioso,scese velocemente dallo sgabello e corse ad abbracciare Dana.
«Se fossi un ragazzo ti bacerei.» Disse,stritolandola.
«Ti prego risparmiamelo.» Lanciai uno sguardo omicida a Dana e poi vidi Elle saltellare verso la camera.
«Avanti Zoe, - Dana si avvicinò a iniziò a sorseggiare il succo – Zayn non è poi così male.» La seguì con lo sguardo mentre ritornava in camera e mi buttai sul divano alle mie spalle e mi misi un cuscino in faccia,urlando.

 

«Zoe potresti levare gentilmente il tuo grosso sedere dai miei appunti di fisica?» Dana mi spinse facendo scivolare via dal mio peso i suoi così tanto importanti appunti.
«Potresti dare anche una mano sai?» Mi urlò Elle,che faceva avanti e indietro dalla cucina alla camera da almeno mezz'ora. Stavano sistemando la stanza (cosa alquanto strana) per l'arrivo di quei tre idioti,neanche aspettassimo Obama.
«Ho già espresso la mia opinione a riguardo, - dissi mentre divoravo delle patatine – accetto questa cosa ma io non vi aiuto in nessun modo.»
«Una perfetta stronza.» Mi sorrise Elle.
«Ti voglio bene anche io chiappe d'oro.» Le risposi,leccandomi le dita salaticce a causa delle patate. Dana si precipitò al mio fianco e mi sfilò via il pacco in un soffio.
«Ehi!» Le urlai.
«Va bene che non sistemi,ma questo non vuol dire che devi sporcare come tuo solito Zoe.» La guardai a bocca aperta mentre rimetteva le patatine nello scaffale e ripuliva nervosamente il divano.
«Fila a farti una doccia Zoe,subito.» A volte sembrava di sentire mia madre. Era terribilmente fastidioso. Mi alzai scocciata dal divano e mi scrollai le briciole di dosso,incenerita dallo sguardo di Dana.
«Vado a rendermi presentabile per il tuo principe azzurro.» Le disse,passandole accanto e dandole un bacio in guancia. Andai in camera,mi tolsi velocemente i vestiti buttandoli nella roba da lavare ed entrai in doccia. La doccia mi rilassava sempre e a volte quando uscivo rischiavo di addormentarmi facilmente. Quella sera dovevo fare finta di niente,in fondo non è successo niente. Mi sono solo divertita e doveva essere per forza lo stesso per lui. Non volevo una relazione,non mi serviva. Stavo bene senza un ragazzo.
Sentì il campanello suonare,segno che i tre babbuini erano arrivati. Finì velocemente di sciacquarmi ed uscì mettendomi addosso un'asciugamano. Andai verso l'armadio e presi un paio di jeans,la prima felpa che mi capitava e li appoggiai sul letto. Tornai in bagno per prendere il fono e iniziai ad asciugarmi i capelli. Ogni volta che mi facevo lo shampoo diventavano più chiari,nessuno capiva il motivo. Mi piacevano però,perchè non erano né lisci né ricci,semplicemente mossi. Quando li sentì asciutti del tutto,staccai l'apparecchio e lo rimisi nuovamente nello sportello. Feci per uscire dal bagno e sbattei contro qualcuno. Alzai lo sguardo e mi ritrovai Zayn davanti.
«Wow!» Disse lui,guardandomi. Avevo addosso solo un'asciugamano e lo guardai inferocita.
«Esci fuori di qui.» Iniziai a spingerlo via senza successo,visto che aveva così tanti muscoli che neanche facendo palestra da qui fino alla morte sarei riuscita a smuoverlo.
«Sei sexy così però, - Mi disse sorridendo beffardo – sei ancora più sexy senza vestiti.» Lo guardai sbuffando,portandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
«Cercavi me?» Gli chiesi.
«Sai tesoro non sei il centro del mio mondo,stavo solo cercando il bagno.» Si avvicinò abbassandosi quanto bastava per arrivare al mio viso.
«Perfetto,quello è il bagno.» Indicai la porta alle mie spalle e lo superai,tornando vicino a letto per raccogliere i vestiti che avevo scelto. Sentì il rumore di una chiave che chiudeva una porta e poco dopo le mani di Zayn appoggiarsi sulle mie spalle. Rabbrividì e sentì la sua bocca baciarmi il collo e le sue mani accarezzarmi i capelli.
«Non hai ancora dimenticato Amber?» Gli chiesi ridendo,voltandomi.
«Oh no,ho ancora bisogno di te.» Mi disse scherzoso,avvicinandomi al suo corpo.
«Di me?» Gli chiesi,riprendendolo.
«Non di te,del sesso.» Mi disse soddisfatto,mentre iniziava a farmi scivolare via l'asciugamano. Lo fermai e mi guardò confuso.
«Ci utilizziamo a vicenda per il nostro divertimento?» Ci pensò un po' su e poi annuì divertito.
«A una condizione.» Sbuffò.
«Dobbiamo continuare ancora a parlare? - lo guardai serio – va bene,quale?»
«Solo sesso. Non ti devi innamorare di me.» Gli dissi secca. Lui mi guardò come se avesse già la vittoria in tasca.
«Tu ti innamorerai di me.» Mi disse poco dopo,accarezzandomi una guancia.
«Niente carezza Zayn,non mi devi coccolare,non mi devi chiamare come qualche soprannome idiota,non mi devi prendere per mano..» Mi interruppe bruscamente con un bacio.
«Hai finito?» Si allontanò poco quanto bastava per poter parlare. Annuì e iniziai a baciarlo con foga,come non avevo fatto quella sera nel bagno della discoteca. Gli sfilai la maglietta e ritrovai quei pettorali perfetti,quei lineamenti perfetti. Continuava a baciarmi il viso,il collo e io lo stringevo nelle spalle. Si slacciò i pantaloni rimanendo in boxer e fece scivolare via l'asciugamano lasciandomi completamente senza veli. Mi buttò delicatamente sul letto e sentivo ogni suo singolo movimento. Aveva dei capelli perfetti e quella cresta sembrava non voler andare via,tornava sempre nella stessa posizione perfetta. Gli sfilai via i boxer e questa volta sapevo che sarebbe stata diversa dalla prima perchè conoscevo ogni suo lineamento e sapevo come muovermi. Mi entrò dentro così velocemente che istintivamente urlai e lui mi mise una mano sulla bocca e rallentò. Con l'altra mano strinse la mia e per evitare che qualcuno mi sentisse gli morsi la mano e lo sentì sorridere. Mi baciava le orecchie e a ogni bacio sentivo un brivido percorrermi la schiena.
«Ci hanno dato per dispersi.» Gli sussurrai all'orecchio divertita. Rise mentre continuava a stringermi la mano e baciarmi il viso.
«Potrei stare in questa stanza con te per tutta la notte Zoe Fraherty.» Mi disse. Mi misi a ridere e approfittai di quel momento per potarlo sotto di me. Lo baciai più volte sul viso e poi scesi dal letto,infilandomi i vestiti.
«Vestiti e andiamo di là.» Gli lanciai i suoi vestiti e mi infilai la mia felpa,aprendo la porta e andando in salotto dove gli altri si erano comodamente sistemati sul divano a vedere un film.
«Finalmente!» Urlò Elle,seduta vicino a Louis che le cingeva le spalle con un braccio. Dopo di me spuntò Zayn,intento a mettersi la maglietta. Mi superò e si buttò per terra,afferrando i pop corn che Niall teneva in mano.
«Erano miei quelli.» Disse il biondino,picchiettando Zayn sulla testa.
«Non più.» Zayn iniziò a divorarli e mi guardò facendomi cenno di sedermi per terra accanto a lui. Dana mi sorrise e vidi che era completamente abbracciata a Niall. Optai per il bracciolo del divano e mi accovacciai,mettendo le braccia conserte mentre guardavo Louis ed Elle completamente nel loro mondo,Dana appollaiata sul braccio di Niall e lui e Zayn che si stuzzicavano per un paio di pop corn. Come sempre quella strana ero io,no?

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Saaaaaaaaaaaaaaaaaaalve! Allora perdonatemi per il ritardo increscoso però sono partita e sono tornata solo ieri sera :)
Come vi sembra il capitolo? Adoro leggere le vostre recensioni quindi sfogatevi pure!


 

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Capitolo 4
*** - 3 ***




AMICI DI LETTO - 
capitolo 3.

 

 

«..aveva un profumo buonissimo,davvero!» Elle continuava a parlare di Louis da almeno due ore e io avevo un mal di testa allucinante da almeno mezz'ora. Eravamo sedute al solito bar dove andavamo per raccontarci un po' di pettegolezzi. O meglio,dove Elle e Dana andavano a spettegolare e io facevo finta di ascoltare ed essere interessata annuendo.
«E poi trovo che quelle lentiggini siano adorabili.» Aggiunse. Ormai conoscevo ogni minimo particolare di Louis grazie ad Elle,anche se non l'avevo mai guardato attentamente in due volte che l'avevo visto,lei al contrario gli aveva fatto una specie di autopsia.
«Tu ti sei divertita Zoe?» Mi chiese Dana all'improvviso,facendomi sobbalzare mentre fissavo attentamente la cannuccia del mio thè. Alzai il viso e la guardai confusa.
«Sai, - iniziò Elle – qualcuno si è accorto che Zayn si è infilato la maglietta dopo che è uscito dalla stanza,con te.» Maledetto ragazzo. Dovevo pensare a tutto io?
«Davvero? Io non l'ho notato.» Tornai sulla cannuccia fingendomi disinteressata.
«Ti prego dimmi che non l'avete fatto sul mio letto.» Dana si portò le mani sul viso e iniziò a piagnucolare.
«Spero non sul mio!» Aggiunse Elle,minacciandomi con un dito.
«Tranquillizzatevi ragazze, - allungai le braccia sul tavolo e ci appoggiai il mento – il mio letto era il più vicino.» Dana mi diede un calcione da sotto il tavolo e mi fece alzare di colpo mentre mi massaggiavo il ginocchio.
«Quando la smetterai di fare la stronza Zoe?» Mi chiese,guardandomi soffrire.
«Avete stretto una specie di patto di sesso?» Disse Elle divertita,mentre sorseggiava il suo succo alla fragola.
«Nessuno dei due vuole impegni,quindi non ci vedo niente di male.» Sentì il telefono vibrare in tasca e lo presi,notando un messaggio.
«E se ti innamori?» Mi chiese Dana. Non le prestai attenzione e aprì il messaggio quando lessi il nome Zayn sullo schermo.
Biblioteca comunale,subito. Sorrisi divertita e alzai la testa.
«Che cazzo hai da ridere ora?» Mi chiese Elle stranita. Mi alzai e presi velocemente borsa e chiavi dal tavolo.
«Devo scappare.» Dissi,avvicinandomi per baciarle sulla guancia.
«Non hai risposto alla mia domanda.» Mi urlò Dana mentre iniziavo a correre senza rischiare di inciampare. Alzai la mano in segno di saluto senza degnarle ancora di una risposta. Fortunatamente la biblioteca non era lontana dal bar e a piedi potevo raggiungerla facilmente. Raggiunsi le scale e le feci saltellando,arrivando in fretta all'entrata. Mi guardai ovunque,trovando gente col naso infilato in qualche libro di storia o di chissà che cosa e coppiette che si davano appuntamento lì convinti di poter studiare.
«Zayn.» Urlai inconsapevolmente,portando tutti gli occhi su di me. Mi guardavano inferociti,come se li avessi appena disturbati da qualcosa di imperdibile e mi feci piccola piccola chiedendo scusa. Mi intrufolai tra gli enormi scaffali di libri,andando sempre più avanti e rendendomi conto che le luci a poco a poco diminuivano insieme alla gente. Quando trovai un muro davanti mi fermai e sbuffai. Lì dentro era peggio di un labirinto,ero circondata da libri e non sapevo neanche più come tornare indietro. A un tratto due mani mi avvolsero la vita e mi strinsero a un altro corpo.
«Non dovrebbe andare in giro tutta sola, - mi sussurrò all'orecchio – qualcuno potrebbe violentarla.» Iniziai a ridere e mi voltai trovando Zayn in canottiera e in pantaloni di tuta.
«Ma io ho parecchie armi nascoste.» Mi voltai e iniziai ad alzargli la maglietta fino a sfilargliela.
«Sei una ragazza pericolosa.» Mi spinse piano all'indietro facendomi appoggiare con la schiena al muro. Iniziò a torturarmi il collo e io portai le braccia attorno al suo.
«Perchè proprio qui Zayn?» Gli chiesi,mentre iniziava a sbottonarmi la camicia.
«Ero qui a fare una ricerca..con Louis..» Mi baciava e nel frattempo litigava coi bottoni della camicetta. Uomini!
«..E avevo bisogno..di una distrazione..» Iniziò a innervosirsi e si allontanò da me,sbuffando.
«Non potevi metterti una maglietta come le ragazze normali?» Mi urlò,dimenticando per un momento che eravamo in un luogo pubblico. Iniziai a ridere per la sua espressione e gli feci segno di abbassare la voce.
«E a Louis dove l'hai mollato?» Gli chiesi mentre mi sfilavo la camicia da sola. Zayn si avvicinò di nuovo e mi sollevò da terra,facendomi avvinghiare le gambe attorno alla sua vita.
«Oh è ancora qui, - disse ridendo – crede che io sia in bagno.»
«In bagno?» Gli presi la testa per poterlo fermare e lo guardai inarcando un sopracciglio.
«Il che vuol dire fragolina che dobbiamo muoverci.» Iniziò a baciarmi con foga ma gli morsi il labbro facendolo urlare e allontanare lievemente.
«Che cazzo fai?» Mi chiese,toccandosi il labbro con una mano. Lo avvicinai di nuovo con le braccia e feci riavvicinare nuovamente le mie labbra alle sue.
«Chiamami un'altra volta fragolina e la prossima volta farò del male al nostro amichetto qui sotto.» Curvò le sue labbra in un sorriso e riprese a baciarmi,e io pregavo affinchè nessuno passasse di lì in quel momento.

 

Presi le chiavi da sopra il tavolo e mi avvicinai alla porta. Mi guardai attorno cercando di non dimenticare niente e poi uscì,chiudendola alle mie spalle. Scesi nel cortile esterno e arrivai al cancello,uscendo e arrivando al mio motorino. Quel giorno molti di noi non avevano lezioni così c'era chi ne approfittava per fare un salto dalle proprie famiglie o chi rimaneva in dormitorio a poltrire. Francamente avrei scelto la seconda opzione molto volentieri ma il mio babbo aveva preso il primo volo disponibile per vedermi almeno un paio di orette e io non vedevo l'ora. Andai all'aereoporto a prenderlo col motorino,pessima idea.
«Ti danno da mangiare?» Fu la sua prima osservazione quando mi vide. Senza rispondergli andai ad abbracciarlo e mi dondolai a destra e a sinistra,come una bambina.
«Elle e Dana?» Mi chiese,sollevando lo zainetto da terra.
«Sono andate a trovare le loro famiglie,non è rimasto quasi più nessuno al dormitorio.» Iniziai a camminare facendogli strada.
«Ti hanno lasciato a dormire sola?» Mi voltai per guardarlo.
«Papà non ho più otto anni,lo sai vero?» Sbuffò. Sapevo già cosa pensava. Avrebbe dato qualsiasi cosa pur di riavere la sua bambina.
«Quanto rimani?» Arrivati al motorino,gli passai un casco e montammo su pronti per partire.
«Tesoro solo poche ore,devo terminare un progetto con un cliente importante.» Accesi il motore e partì. Almeno le mie lamentele non si sarebbero sentite. Avevo già scelto cosa fare quel giorno: una bellissima passeggiata al parco mentre divoravo un buonissimo gelato col mio papà.
«Bacio e nocciola?» Mi chiese,arrivati al carretto dei gelati.
«Ovviamente.» Dissi,ridendo e tenendo il casco sotto braccio. Presi il gelato e iniziai a leccarlo con gusto. Adoravo la nocciola e il bacio messi insieme,davano un gusto magnifico.
«Allora,come va a ragazzi?» Iniziò mio padre,camminando. Alzai gli occhi al cielo e sbuffai.
«Non ne voglio sapere niente,si vive lo stesso.» Mi asciugai con un tovagliolo il muso e continuai a leccare il mio cono.
«Questo sicuro,mi preoccupa di più il fatto che tu possa rimanere sola con questo caratteraccio che ti ritrovi.» Mi indicai sorpresa.
«Io? Un caratteraccio? - Morsi un altro po' l'ostia e poi risi – Bè tale padre tale figlia.» Mio padre mi diede una spinta spiritosa e barcollai lievemente.
«Siamo noi due contro il mondo,giusto?» Gli dissi,fermandomi. Lui mi mise un braccio sulle spalle e mi invitò a proseguire.
«Saremo sempre noi due contro il mondo piccola.» Mi scoccò un bacio sulla guancia e finimmo di mangiare i nostri gelati,buttando i tovaglioli in un cestino. Quel giorno il parco era pieno di gente,bambini in particolare. Ne approfittavano per correre in mezzo all'erba o giocare insieme agli altri amici o al cane. Una di loro mi arrivò addosso,facendomi quasi cadere.
«Ehi.» Dissi io,guardandola. La piccola alzò la testa e iniziò a diventare tutta rossa.
«Mi scusi, - iniziò a dire – signora.» Risi.
«Come ti chiami?» Le chiesi,mentre si contorceva le mani in preda all'imbarazzo.
«Safaa!» Una voce attirò la nostra attenzione e fece voltare la bambina che corse via da me andando in contro a un giovane che doveva essere probabilmente suo fratello. E con mia grande fortuna chi poteva essere? Zayn!
«Ti ho rincorso per ore!» La rimproverò,sempre con tono dolce,senza neanche accorgersi di me.
«Sono andata a sbattere con quella signora e le stavo chiedendo scusa.» Disse lei,incrociando le braccia e mettendo il broncio. Zayn alzò la testa e quando mi vide sorrise.
«Zoe.» Si avvicinò prendendo la piccola per mano.
«Ciao,questo è mio padre, - iniziai a indicarli – papà lui è Zayn un mio...» Cercai di trovargli un ruolo,ma non sapevo bene cosa fosse nella mia vita.
«Amico,ci siamo conosciuti tramite altri amici.» Intervenne lui e allungò una mano a mio padre che la strinse. Era gentile e cordiale,strano.
«Lei è la mia sorellina Safaa.» La piccola fece cenno di ciao con la mano sorridendo e poi scappò verso un altro gruppo di bambine.
«Anche tu studi medicina?» Gli chiese mio padre dopo.
«Oh no signore, - Zayn portò un braccio dietro la testa imbarazzato – studio fotografia e arte immagine.» Lo guardai stranita. Non lo avrei mai immaginato,neanche se l'avessi visto.
«Quindi un'artista,mi piace!» Mio padre iniziò a ridere e mi diede una pacca sulla schiena. Gli squillò a un tratto il telefono e si scusò,allontanandosi.
«Non sapevo facessi il babysitter.» Zayn iniziò a camminare verso sua sorella e io lo seguì.
«Safaa è solo una delle mie tre sorelle ed è quella a cui voglio più bene.» Si sedette su una panchina tenendo sempre d'occhio la piccola.
«Perchè discrimini le altre due?» Gli dissi scherzosa,sedendomi accanto a lui.
«Non è questione di discriminare Zoe, - iniziò a strofinare le mani e a fissare chissà che cosa – diciamo che Safaa è l'unica sorella di sangue visto che le altre due non sono figlie di mia madre.»
«Oh scusa.» Dissi,sentendomi una vera idiota. Lui si voltò per guardarmi e sorrise.
«Non pensavi che potessi avere un lato dolce,eh?» Si alzò dalla panchina e si mise una mano tra i capelli portandoseli all'indietro.
«Non mi interessano i tuoi lati dolci Zayn,mi interessa solo una cosa.» Mi alzai anche io,rimanendo comunque più bassa di lui,e lo guardai negli occhi.
«Ti interessa solo portarmi a letto perchè sennò nessuno lo farebbe.» Si abbassò lievemente per arrivare al mio naso e mi guardò con fare altezzoso.
«Non ne ho di questi problemi.» Cercai di superarlo ma mi prese per un braccio.
«Allora ammetti che ti piaccio.» Mi stava a pochi centimetri di distanza e con tutta me stessa cercavo di svincolarmi dalla presa.
«Allora forse non sono stata chiara l'altra volta, - misi le braccia conserte – non mi potrà mai piacere un ragazzo come te che usa le ragazze solo per il proprio piacere,il che trovo sia una cosa da un lato giusta visto che lo faccio anche io,ma non ci potrà mai essere niente tra noi due perchè io non voglio che ci sia niente tranne che quello che sappiamo io e te,chiaro?» Aspettò che finissi il mio monologo e scoppiò a ridere,piegandosi quasi in due.
«Mi fai morire Zoe,credi ad ogni cosa!» Lo guardai che si divertiva a prendermi in giro e con una smorfia girai i tacchi per cercare di ritrovare mio padre. Lui mi afferrò di nuovo dal braccio e mi fece voltare questa volta con più velocità per avvicinare bruscamente il mio corpo al suo e baciarmi con così tanta foga che non ebbi neanche il tempo di rispondere ai baci.
«Ci vediamo stasera?» Mi disse,tenendomi ancora stretta.
«Solo se la finisci di parlare.» Allentò la presa e io mi allontanai.
«Tutto quello che vuoi,fragolina.» Misi le braccia conserte e lo guardai seccata,mentre lui si divertiva a chiamarmi in quel modo ridicolo. Avrei preferito di gran lunga cucciola o tesoro,tutto tranne fragolina.
«Elle e Dana sono fuori per qualche giorno,ho la camera libera se può interessarti.» Dissi con poco interesse.
«Perfetto, - Si mise le mani in tasca – lascia pure la finestra aperta.»
«Vuoi fare concorrenza a SpiderMan?» Gli chiesi,inarcando un sopracciglio.
«Ma che,farò concorrenza a Edward Cullen.» Lo mandai poco gentilmente a quel paese e gli ricordai di essere puntuale e di non lasciarmi da sola proprio quella notte. Lui tornò dalla sorellina e io raggiunsi mio padre che girovaga in cerca di non so che cosa.
«Andiamo?» Gli dissi una volta raggiunto.
«Quel ragazzo è simpatico!» Sorrideva ancora e indicava Zayn che da lontano giocava con Safaa. Lo superai scocciata.
«Consiglialo a qualche figlia di qualche tuo cliente.» Mi infilai il casco e lui mi guardò divertito.
«Sicura che sei tranquilla a dormire sola?» Mi disse,infilandoselo anche lui.
«Oh, - Lancia un'occhiata a Zayn cercando di sembra più normale possibile – starò bene stanotte.»
 

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Ciaooooooooooooooooooooooooooooo :D
Come vi sembra? Stranamente mi piace :)
in particolare la parte della biblioteca ahauahuahau! Ma vabè xD Commentate e grazie a tutti,siete dei tesori <3

Baci,Cla (:
 

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Capitolo 5
*** - 4 ***




AMICI DI LETTO -
capitolo 4.

 

 

 

La stanza mi sembrava fin troppo vuota senza le lamentele di Elle e i rimproveri di Dana. Mi mancava perfino il disordine di chiappe d'oro ed era tutto dire. Elle buttava le cose dove le capitava prima,anche sul mio letto molto spesso. Dana al contrario le andava dietro sistemando ogni cosa che lasciava fuori posto e mi chiedevo sempre con quale voglia lo facesse,ma lei amava l'ordine e quindi doveva tenere tutto sotto controllo. Mi mancavano quelle due psicopatiche stronze ma non glielo avrei mai detto.
Il campanello della porta mi fece sobbalzare e mi riportò alla realtà,ricordandomi che Zayn sarebbe arrivato da un momento all'altro. Andai ad aprirla e lo ritrovai con in mano una busta che sollevava trionfante.
«Cinese!» Lo guardai stranita.
«Da quando i nostri patti includono il mangiare insieme?» Entrò passandomi davanti senza degnarmi di una risposta e si catapultò in cucina,poggiando la busta sul tavolo.
«Ho bisogno di energie se voglio dare il massimo a letto tesoro.» Iniziò a uscire pacchetti di cibo vario e feci una smorfia solo a guardarli. Odiavo il cinese.
«E devi sfamare un esercito?» Osservai i cinque pacchetti che aveva uscito e mi guardò massaggiandosi la pancia.
«Questo grande uomo ha bisogno di tante energie.» Mi sedetti sullo sgabello di fronte a lui e gli tirai lo strofinaccio in faccia.
«Continua a tirartela e stasera dovrai dimostrare il meglio a qualcun'altra.» Alzò le mani in alto in segno di arresa e si avvicinò dandomi un pizzico al seno.
«Come se non avessi detto niente,tettina.» Si sedette sul divano iniziando ad abbuffarsi e accese il televisore. Mi alzai anche io e andai verso il frigo pregando che ci fosse qualcosa di più gustabile rispetto al cinese. Trovai due pezzi di pizza margherita che Elle aveva lasciato la sera prima e li riscaldai nel microonde. Mi sedetti accanto a lui sul divano e iniziai ad addentare il trancio di pizza cercando di capire il programma che stavamo seguendo. Zayn era capito su MTV e c'era quello stupidissimo programma che radunava delle sedicenni che si erano rovinate la vita mettendo alla luce un figlio. Incapaci di avere rapporti sessuali normali con i loro ragazzi,si erano bruciate il futuro. C'era qualcosa di più stupido?
«Che merda di programma.» Dissi schifata,mentre finivo la pizza.
«Pelchè? - Zayn aveva la bocca piena e sputacchiò un po' di briciole qua e là – Non vollesti avele un figlio anche tu?»
«Non a sedicenni quando vorrei laurearmi in medicina!» Spense la tv con il telecomando e si girò verso di me.
«Che vita possono avere quei bambini? I loro genitori sono dei bambini!» Quelle cose mi facevano andare in escandescenza.
«Celto tu sogni di incontlale il plincipe azzullo.» Continuava a parlare mentre si ingozzava e le sue briciole arrivavano ovunque.
«Per quanto mi riguarda il principe azzurro è un gay travestito, - Mi avvicinai con un fazzoletto per pulirli il muso – e smettila di parlare con la bocca piena che mi rovini il divano.» Notai i suoi occhi scuri,tanto scuri. La sua pelle a paragone con la mia era color cioccolato e io al massimo potevo essere un filo di panna. Aveva dei lineamenti perfetti che mi facevano ricordare Aladin della Disney.
«Ti devi essere innamorata almeno una volta.» Mi disse a un tratto. Mi accorsi che il muso era completamente ripulito e che lo stavo strofinando per niente.
«Una volta..» Risposi senza dargli peso e mi allontanai dal suo viso rimettendomi seduta.
«E non vorresti innamorarti di nuovo?» Fissai il tavolino davanti a noi e iniziai a torturare le maniche della maglietta infilandoci le mani dentro. Mi voltai a guardarlo e mi accorsi che mi fissava scrutando la mia espressione e attendendo una risposta.
«Non voglio stare male,tutto qui..» Risposi in fine,alzandomi e buttando il piatto e i fazzoletti di carta nella spazzatura. Si alzò anche lui e mi raggiunse in cucina,buttando i contenitori dentro il lavandino. Si avvicinò al mio corpo e fece strofinare il suo naso al mio.
«Quindi non vuoi più innamorarti?» Istintivamente iniziò ad accarezzarmi una guancia. Che cosa stava facendo?
«No, - cercai di distogliere lo sguardo – non voglio.» Lui mi portò una ciocca di capelli dietro l'orecchio e dopo averlo guardato per qualche secondo negli occhi gli sfilai via,iniziando a levarmi la maglietta. Quella conversazione mi aveva annoiata già abbastanza.
«Possiamo fare quello percui ti ho invitato qui stanotte?» Mi voltai rimanendo in reggiseno verso lui che a poco a poco si avvicinava.
«Non è perchè volevi qualcuno che ti tenesse la mano per aiutarti ad addormentare?» Si sfilò anche lui la camicia e la lanciò sul divano,guardandomi strafottente. Mi avvicinai senza rispondergli tirandolo a me,ma lui si oppose. Lo guardai confusa.
«E se proprio stasera fossi stanco e volessi solo dormire?» Socchiuse poco poco gli occhi e sbadigliò,fingendo alla grande.
«Domani e dopodomani e dopodopodomani potrei esserlo io, - lo guardai divertita – continuamente.» Marcai soprattutto l'ultima parola e notai sul suo viso un'espressione quasi allarmata che lo fece catapultare su di me. Mi sollevò da terra e cademmo dolcemente sul divano. Iniziò a baciarmi il collo come sempre e io intrecciai le mie mani tra i suoi capelli. Quando iniziai a scendere per accarezzargli la schiena,le spalle,arrivando fino ai pettorali lo sentì soffocare un gemito. Mi fermai di colpo notando che anche lui aveva rallentato i suoi baci.
«Che succede?» Gli chiesi. Mi accorsi della smorfia sul suo viso che scomparve un secondo dopo la mia domanda,sostituita da un sorriso fintissimo.
«Niente,tranquilla.» Continuò a baciarmi il collo ma con le mani feci pressione sulle sue spalle per allontanarlo. Con tutta la forza che avevo mi sollevai dal divano per mettermi seduta e osservare il punto che avevo toccato e che in qualche modo gli aveva provocato dolore.
«Che hai Zayn?» Continuai a chiedergli,ma lui faceva di tutto per nascondere il petto.
«Ma cosa dovrebbe esserci?» Mi guardava come se fossi completamente pazza e continuava ad avvicinarsi per potermi nuovamente baciare. Allungai un braccio e appoggiai la mia mano sul suo petto da dove potevo sentire il battito accellerato del suo cuore. Notai che al livello della costola vi era una chiazza viola molto grande che prima non avevo visto. Quando la toccai Zayn fece la stessa smorfia di prima cercando di nascondersi girando la testa.
«Ehi..» Lo feci voltare mettendogli le mani sul viso e lo guardai negli occhi cercando di rassicurarlo.
«Devi dirmi qualcosa?» Continuavo a guardarlo e con un pollice gli accarezzavo una guancia mentre lui con una mano scivolava dalla mia spalla sul mio braccio.
«No,davvero.» Mi sorrise e si allungò per baciarmi di nuovo e allungò nuovamente il suo corpo sul mio per farmi aderire con la schiena al divano.

 

Il balbettare delle persone quando dormivo era una cosa che odiavo troppo,ma non mi spiegavo la presenza di persone nella mia camera. Aprì gli occhi con difficoltà e mi accorsi di essere nella mia stanza,sicuramente qualcuno mi aveva spostata dal divano. Tutto a mia insaputa,a quanto pare. Mi stiracchiai per alcuni minuti e iniziai a tormentarmi l'occhio,strofinandolo. Guardai la finestra e mi accorsi del sole che entrava nella stanza,arrivando anche sul mio letto.
«Piantala Louis!» Sentì qualcuno gridare nell'altra stanza,qualcuno come Elle. La sua voce squillante di prima mattina l'avrei riconosciuta ovunque. Scesi dal letto e mi infilai la prima felpa che trovai e andai da loro. Sentì subito l'odore di pancakes appena fatti e quando entrai vidi che erano tutti seduti a tavola intenti a mangiare e a scherzare tra di loro. Elle era tutta sporca di panna in faccia e visto che Louis aveva tutte le mani sporche era facile intuire chi fosse stato,mentre Dana e Niall mangiavano tranquillamente.
«Buongiorno bella addormentata!» Mi urlò Dana che stava per addentare un altro pezzo di pancake. Sbadigliai un altro po' ed Elle mi guardò ridendo.
«Passata una bella nottata?» Mi sorrideva maligna ma io ero troppo assonnata per poterle dare retta,così mi sedetti al tavolo fissando il vuoto.
«Prendine un pezzo Zoe, - mi disse Niall avvicinandomi il piatto – Louis è un mago dei pancakes!» Fissai il piatto colmo di pancakes e ne presi uno assaggiandolo. Il biondino non aveva affatto torto,quella roba era davvero buona.
«I miei complimenti Tomlinson, - Masticai per bene l'ultimo boccone e inghiottì – sono davvero ottime!» Louis mi sorrise soddisfatto.
«Almeno qualcuno stamattina regala complimenti,non come quel rompipalle mestruato.» Louis indicò la finestra alle sue spalle e mi accorsi che Zayn era lì fuori intento a fumare.
«Ha solo una giornata no.» Aggiunse Niall. Mi alzai indifferente e andai verso la finestra,uscendo. Si era rimesso i vestiti della sera precedente – mi pare anche ovvio – però l'espressione del volto era diversa.
«Buongiorno anche a te miss simpatia!» Dissi sarcastica,appoggiando le mani alla ringhiera. Zayn fece un altro tirò di sigaretta e buttò fuori il fumo – sia dal naso che dalla bocca – prima di rispondermi.
«Ciao!» Mi disse secco. Buttò la cenere dentro un bicchiere di plastica che aveva preso dentro e riprese a fumare.
«Mio nonno è morto quando ero molto piccola, - dissi all'improvviso senza neanche sapere bene perchè – aveva un polmone completamente ostruito dal catarro...» Mi dondolai avanti e indietro dalla ringhiera fissando il nulla. Zayn lanciò la sigaretta ormai finita giù dal balcone e buttò fuori il fumo.
«La gente muore ogni giorno.» Mi voltai di scatto cercando di capire se avesse detto veramente una cosa del genere.
«Dimmi che non l'hai detto..» Si voltò anche lui a guardarmi.
«Cosa vuoi Zoe? Ho forse violato il nostro patto? Stasera siamo stati a letto insieme,domani e dopodomani sarà la stessa cosa quindi non devi preoccuparti di niente..Evita questi discorsetti in cui mi dici che lo fai per me e per la mia salute,ti do già quello che vuoi no? Quindi ti prego di non rompermi i coglioni su queste fottutissime cazzate.» Mi superò alla svelta,rientrando e uscendo dalla porta principale questa volta.
«Che problemi ha quel ragazzo?» Chiese Niall più a se stesso che a noi.
«E' come dico io, - Disse Louis alzandosi – ha il ciclo.» Dana ed Elle mi guardavano sconcertate mentre rientravo e mi seguirono in camera.
«Che è successo ieri?» Mi chiese Elle. Iniziai a fare il letto cercando di non pensare a quella testa di cazzo di Zayn e sistemai la roba messa per terra.
«Zoe..» Intervenne anche Dana.
«Ragazze non è successo niente ok?» Sorrisi cercando di rassicurarle. Francamente i problemi personali di Zayn erano l'ultima cosa che mi riguardavano.
«Facciamo qualcosa stasera?» Chiesi all'improvviso mentre raccoglievo vestiti da terra. Le ragazze mi guardavano confuse.
«Dove vorresti andare?» Chiese Elle ridendo.
«Ho voglia di svagarmi, - aprì l'armadio e buttai qualche indumento dentro – stasera andiamo a ballare.» Uscì dalla stanza tornando da Niall e Louis che erano intenti a sistemare la cucina.
«Due bei ragazzi come voi vorrebbero accompagnare stasera tre fanciulle a ballare?» A differenza delle mie amiche i ragazzi sorrisero,annuendo.
«Ho già il posto in mente.» Disse Niall soddisfatto.
«Spero non sia un altro locale per omosessuali Niall.» Intervenne Louis incerendolo con lo sguardo.
«Ti ho già detto che l'altra volta è stato uno sbaglio e mi sono scusato!» Risi alla scena e poggiai le braccia sulle spalle di Elle e Dana.
«Biondino voglio un posto con l'open bar.» Feci un cenno a Niall che mi fece l'occhiolino.
«Sono uno specialista in questo campo.» Sentì Louis soffocare una risata.
«..nel trovare locali per omosessuali..» Disse a bassa voce.
«In ogni caso tu cosa devi fare nei locali normali? Sei alla ricerca di qualche puttanella da farti?» Elle mi superò e andò verso Louis. Lui alzò le mani in segno di arresa.
«Assolutamente no,lo dicevo per Niall.» Dana lanciò un'occhiataccia a Louis che le sorrise.
«Perfetto, - presi le mie amiche per mano – andiamo a fare shopping!»

 

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Ehilààà! Come state? Ho deciso di postarvi questo capitolo il più in fretta possibile perchè solo ieri sera mi hanno rimesso la connessione e non potete capire che strazio è stare senza internet al computer,ma sono sicura che questo non vi interessa :') Ho postato oggi sia perchè molti di voi mi hanno chiesto di farlo al più presto e sia perchè domani mattina parto per Milano per vedere la mia inter*-* (sono sicura che neanche questo vi interessa).
Comunqueeeee oltre al capitolo che ne dite del banner? Finalmente ho capito come si mettono e mi sono commossa <3
A me francamente piace,penso sia il banner migliore che abbia mai fatto! So che vi state chiedendo 'chi è quella con Zayn nel banner?' o forse l'avete riconosciuta,in caso contrario lei è Emma Roberts e l'ho trovata perfetta per Zoe :)
Se volete invece immaginarvi qualcuno per Dana ed Elle,io le ho ritrovate molto in Blair e Serena! Ovviamente quella pazza di Elle è Serena mentre la mamma di turno,quella un po' più razionale,ovvero Dana,è Blair ;)
Amo i vostri commenti e credetemi,le mie storie non sono MAI state seguite da 42 persone e recensite da 28 (solo per i primi 3 capitoli). Quindi gente GRAZIE TANTE,vi adoro! Fatemi sapere che pensate anche di questo capitolo (e so che il livido misterioso di Zayn vi ha un po' sconvolto).


Bacionissimi,cla (:

 


 

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Capitolo 6
*** - 5 ***




AMICI DI LETTO -
capitolo 5.

 

 

Quella sera avevo scelto un paio di shorts e una maglietta più che lunga con dei tacchi molto alti. Amavo andare a ballare,bere e non pensare a niente. Al contrario Dana odiava i posti affollati e i teenagers ubriachi e completamente fatti,mentre Elle era più come me. Amava ballare anche lei e lo amava ancora di più se c'era Louis nei paraggi. Non ho mai visto Elle innamorata,ma quando si fissava con un ragazzo diventava peggio di una sanguisuga,ma si faceva amare anche per questo. Dana e Niall secondo me invece erano anime gemelle perchè ognuno portava e dava qualcosa di nuovo nella vita dell'altro. Niall era un tipo allegro e spensierato,invece Dana alle volte rifletteva troppo. Agiva per lo più con la testa,mai di istinto. Per questo Niall mi stava simpatico,perchè portava nella vita di Dana un pizzico di vitalità. Louis invece dovevo ancora capirlo. Era un tipo taciturno,tranquillo,non amava la confusione,per questo avevo paura che potesse da un momento all'altro scaricare Elle. Non che stessero insieme,ma la mia amica stava già immaginando il matrimonio,la loro casa e i nomi dei loro figli. Nauseante.
«Zayn non viene?» Sentì Dana chiedere a Niall mentre ci accalcavamo alla gente che cercava di entrare nel locale.
«Non l'ho più visto da stamattina in realtà. - Il biondino si sistemò in fretta i capelli e la cravatta che gli penzolava sul petto – Tu Louis hai notizie?»
«No preferisco vivere che andargli contro.» Louis si era messo le sue solite magliette a righe e ogni volta mi chiedevo sempre dove andasse a fare shopping. Portava i jeans più corti del normale e spesso sopra le magliette aggiungeva delle bratelle. Altro che prosciutto,Elle doveva avere due gran pezzi di salame negli occhi.
«Zoe?» Mi chiese Dana all'improvviso,come se io fossi in contatto con Zayn. In realtà avevo qualche tipo di contatto con lui,ma non quello che intendevano loro.
«Io? - Mi indicai col dito stupita – Lo vedo e sento meno di voi.» Elle soffocò una risata e Dana inarcò un sopracciglio. Ovviamente lo vedevo più di loro,ma non era necessario esplicitarlo. Il grande e grosso uomo nero all'entrata – Il quale poteva benissimo passare per Big Rob – ci fece entrare poco dopo e subito sentì il sangue nelle vene pompare a tempo di musica.
«Amo questa canzone!» Presi Elle per il braccio – Era assolutamente fuori discussione prendere Dana per ballare – e la portai a centro pista,iniziando a ballare come una già ubriaca.
«Non è carinissimo stasera?» La mia amica era completamente disinteressata e guardava con gli occhi a cuoricino Louis da lontano.
«Sicuro! - Dissi senza smettere di ballare – Con quella maglietta a righe e quelle bretelle può fare tranquillamente concorrenza a Steve di otto sotto un tetto.» La mia amica mi lanciò uno sguardo di fuoco e mise le braccia conserte.
«Perchè non puoi essere gentile?» Mi chiese di getto.
«Avanti Elle, - La ripresi per ballare – sai benissimo che si stancherà e ti mollerà come hanno fatto tutti.» Lasciò le mie mani e indietreggiò.
«Perchè odi così tanto i ragazzi? Ti è andata male una volta,non sono tutti in quel modo!» Anche con la musica così alta riuscivo a sentire la sua voce furiosa che si faceva sempre più alta.
«Non lo conosci Elle e i ragazzi sono tutti così.»
«Sai una cosa Zoe? - Mi chiese all'improvviso – Spero per Zayn che non si innamori mai di te perchè sei una stronza che usa i ragazzi solo per il proprio divertimento e lui per quanto tu possa negarlo è un ragazzo stupendo e lo sapresti anche tu se solo provassi a conoscerlo al di là delle lenzuola.» Mentre diceva queste cose mi guardava fissa negli occhi senza un minimo di sarcasmo,era davvero seria.
«Perchè a lui non piace utilizzarmi,vero?» Le urlai quando ormai aveva girato i tacchi ed era tornata dal suo Louis. Ma che cazzo le aveva fatto quel ragazzo? Che cazzo facevano i ragazzi alle ragazze? Era tanto sbagliato divertirsi senza avere impegni? Non volevo finire come mio padre. Non volevo finire legata a una persona per tutta la vita e subire tutti i suoi stupidi capricci. La vita di coppia non era per me,troppe responsabilità. A me bastava pensare solo a me stessa. A me stessa e a nessun'altro. Decisi così di mandare al diavolo Elle e tutti i suoi fottutissimi discorsi e di andare a bere. Presi il primo cocktail non troppo forte,ma dal secondo in poi iniziai a esagerare.
«Ti stai divertendo a bere?» Mentre finivo il quarto bicchiere vidi Louis avvicinarsi a me e sedersi al bancone.
«Se vuoi saperlo si,e anche tanto.» Lo guardai strafottente mentre prendevo il quinto drink e lui con disinvoltura me lo sfilava dalle mani.
«Che problemi hai?» Gli chiesi,un po' troppo ubriaca.
«Guardati,da sola al bancone che si ubriaca. - Facevo fatica a guardarlo e a starlo a sentire – Vieni là con noi,ci stiamo divertendo e non c'è bisogno di bere.»
«Senti personaggio di un qualche cartone animato, - Mi alzai dallo sgabello barcollando – questi trucchetti funzionano con Elle e Dana,io odio queste stronzate e questi lavaggi del cervello quindi torna da loro e non rompere le palle a me.» Presi un altro bicchiere dal tavolo e tornai in pista,sentendo le persone che pesantamente mi arrivavano di sopra. Alzai il braccio e mi voltai più volte,muovendo il bacino prima a destra e poi a sinistra. La musica mi era entrata nel cervello e non riuscivo più a guidare il mio corpo che ormai si muoveva da solo. Sentivo anche delle mani che mi accarezzavano il viso e delle labbra che si appoggiavano con forza ovunque.
«Zoe!» Sentì una voce conosciuta che mi chiamava ma non riuscivo a capire quanto fosse lontana.
«Ehi levati dalle palle!» Zayn apparve al mio fianco e diede uno spintone al ragazzo che in quel momento mi stava baciando il collo il quale alzò le mani in segno di resa.
«Ciao Zayn!» Dissi io ridendo.
«Ciao Zoe,saluta i tuoi amici.» Non ebbi neanche il tempo di capire la sua frase che mi sollevò da terra mettendomi sulla sua spalla. Vedevo solo il pavimento e sentivo le braccia di Zayn reggermi saldamente. La musica a poco a poco diminuiva e anche l'ambiente cambiava. Quello che vedevo non era più il pavimento di un locale ma terriccio. A quanto pare Zayn mi aveva portata nel parcheggio esterno e mi mise giù appoggiandomi a una macchina.
«Quanto cazzo hai bevuto eh?» Mi toccava nervosamente la faccia,dilatandomi gli occhi e schiaffeggiandomi le guance per svegliarmi.
«Già forse un pochino.» Ridevo in continuazione senza poter smettere. Vedevo Zayn che si innervosiva vedendomi priva di controllo.
«Perchè hai bevuto così tanto?» Mi chiese,mettendo le braccia sui fianchi. Barcollai lievemente a destra e mi piegai in due senza smettere di ridere. Senza rispondergli gli andai addosso iniziandolo a baciare.
«Che stai facendo?» Mi spostò lievemente guardandomi.
«Ho bisogno di questo,ti prego.» Continuavo a insistere desiderando solo lasciarmi andare con lui e non pensare più a niente. Adesso gli occhi erano diventati lucidi e così insieme alle risate si mischiavano le lacrime.
«Zoe sei troppo ubriaca.» Mi bloccò le braccia prendendomi saldamente dai polsi e mi impedì di avvicinarmi. Lo guardai per un momento e gli occhi mi si gonfiarono riempiendosi di lacrime.
«Ehi perchè piangi ora?» Con una mano mi sfiorò una guancia impedendo a una lacrima di scivolare giù. Appoggiai la fronte al suo petto,iniziando a singhiozzare.
«Ti prego Zayn,ho bisogno di fare sesso con te, - alzai il viso lievemente per poterlo guardare – ora.» Mi guardò anche lui con i suoi grandi occhi neri e non ricevendo risposta iniziai ad alzargli la maglietta toccando con le mani il suo petto. Notai che aveva allentato la presa e così ne approfittai per avvicinarmi e baciarlo di nuovo.
«Almeno per stasera non possiamo rimandare?» Si scostò di poco questa volta sussurrandomi con le sue labbra ancora vicine alle mie. Sentivo che il suo corpo voleva ma forse in qualche modo la sua testa gli diceva di non farlo perchè mi trovavo in quelle condizioni.
«Ti prego..ti prego..» Gli sussurrai tra un bacio e l'altro. Lo sentì sbuffare e le sue mani iniziarono ad accarezzarmi la schiena. Mi sollevò da terra e sentì il suono di una macchina aprirsi e poco dopo Zayn mi appoggiò su una superficie morbida. Si allontanò un po' con la testa per potermi guardare e iniziò a baciarmi le guance,dove vi si erano appoggiate le lacrime. Arrivò fino al collo e i baci furiosi e aggressivi del ragazzo della discoteca furono sostituiti dai suoi,delicati e piacevoli. Ormai conosceva quasi tutto il mio guardaroba e non aveva più problemi a slacciarmi i jeans e a togliermi le magliette. Io gli sfilai la sua e iniziai a baciargli la spalla mentre con la mano sentivo ancora una volta i lineamenti perfetti della schiena. Il mio corpo ormai aderiva in modo quasi normale con il suo e sembrava che fossero fatti per stare insieme.
«Va meglio?» Sentì il suo respiro sul mio collo e rabbrividì.
«Meglio, - Iniziai a baciarlo su tutto il viso e le sue mani andarono a slacciarmi il reggiseno – molto meglio.»

 

Il mal di testa stava quasi per farmi scoppiare il cervello e mi sembrava di sentire ogni minimo rumore,come se tutto fosse stato ampliato. Istintivamente mi misi le mani alle orecchie come per zittire quel fracasso ma fu tutto inutile.
«Zoe..» Qualcuno mi scuoteva già da un po' ma ero troppo frastornata per capire se stavo sognando o se era la realtà. Mi girai nel letto più volte fin quando trovai la forza di aprire gli occhi e di accorgermi della presenza di Dana che mi fissava come fosse la morte in persona.
«Come sono arrivata qui?» Mi sollevai per mettermi seduta e cercai di fare mente locale su quello che era successo la sera precedente. Ricordavo di aver bevuto così tanto da sembrare uno struzzo ubriaco e che Zayn mi aveva gentilmente portata via dalla serata. Ricordavo solo di essere entrata nella sua auto,tutto il resto era una totale eclissi.
«Zayn ti ha portata fin qui in braccio.» Feci una smorfia pensando al modo in cui mi aveva rivestita per riportarmi in camera,ma poi sorrisi. Mi stiracchiai alzando le braccia e poi tornai sulla mia amica che mi guardava minacciosa.
«Devi dirmi qualcosa?» Le chiesi,visto che lei non proferiva parola.
«Zoe, - Iniziò a dire contorcendosi le dita – lo so che tu vuoi dimostrare a tutti i costi un animo forte,ma sai che Elle è un tipo che si fa mille castelli in aria e lo sai che odio quando qualcuno glieli distrugge..» Feci velocemente mente locale e mi ricordai della discussione avuta con Elle durante la serata.
«..soprattutto se quel qualcuno è la nostra migliore amica..» Finì la frase e mi sentì tremendamente in colpa. Odiavo ferire una delle due.
«Dov'è?» Le chiesi,alzandomi e infilandomi una giacca trovata lì per caso. Non aspettai neanche la risposta di Dana che uscì dalla camera per andare a cercarla in salotto o in cucina. La trovai sul divano intenta a guardare il suo stupido programma televisivo e a mangiare il suo solito gelato alla nocciola. Sorrisi alla scena.
«Elle?» Si voltò di scatto e notai il suo muso sporco di gelato e i suoi capelli arruffati,segno che si era svegliata da poco. Inghiottì velocemente e si asciugò il muso poggiando la vaschetta sul tavolino.
«Dimmi Zoe.» Mi sedetti sul divano accanto a lei,fissandomi le mani.
«Hai ragione,non devo giudicare tutti i ragazzi senza neanche conoscerli solo perchè uno di loro mi ha fatto del male..e hai anche ragione quando dici che devo essere contenta per te e che Louis non è come gli altri, - Alzai la testa e sospirai – in realtà mi piace..non è da tutti i maschi saper cucinare dei pancakes così buoni.» L'espressione di Elle mutò totalmente,sostituita da un sorriso a trentadue denti. Non mi fece neanche finire che si buttò di sopra,stritolandomi.
«Mi dispiace averti chiamato stronza, - Mi disse – anche se lo sei.» Sciolsi l'abbraccio e la guardai.
«Si è vero chiappe d'oro.» Le sorrisi anche io e poco dopo sentimmo Dana arrivare alle nostre spalle.
«Vi prego non litigate più sennò Elle la notte non mi farà mai dormire.» Disse sedendosi sul bracciolo del divano.
«Queste cose sono riservate.» Elle le lanciò un cuscino che le arrivò sulla faccia. Dana stava per tirarglielo indietro ma qualcuno bussò alla porta. Mi alzai di scatto e andai ad aprire,trovando Louis con un mazzo di girasoli in mano.
«Louis?» Chiesi,confusa. Elle si alzò dal divano e mi raggiunse,sentendo il nome del suo principe azzurro alias Steve.
«Che fai qui?» Gli chiese. Io mi allontanai raggiungendo Dana ma tenendoli sempre d'occhio.
«Ho visto che ieri sera eri un po' giù così ho pensato di farsi una sorpresa stamattina, - Il ragazzo le porse i fiori gentilmente – sono i tuoi preferiti vero?» Elle aveva assunto la faccia di una bambina cretina la mattina di Natale e si limitò ad annuire mentre afferrava tremante il mazzo.
«Vuoi fare colazione con noi Louis?» Dana si intromise,ansi intervenne per salvare la situazione da un silenzio imbarazzante.
«Si ti prego.» Aggiunse Elle. Louis annuì imbarazzato e mentre Elle andava a mettere i fiori dentro a un vaso,lui si avvicinò a me facendo finta di niente.
«Zoe!» Mi sussurrò,fissando i movimenti di Elle. Aveva l'aria di uno che non voleva farsi sentire. Mi girai per vedere cosa volesse.
«Tra poco è il compleanno di Elle,no?» Si fece più vicino e Dana ci scrutava confusa. Io annuì.
«Mi aiuti con il regalo?» Elle aveva ragione. Louis non era come tutti gli altri ragazzi,al contrario era premuroso e gentile,e gli dovevo anche delle scuse.
«A patto che mi perdoni per ieri sera.» Lui si voltò a guardarmi e allungò una mano verso di me. La strinsi con soddisfazione pensando che tra me e Louis poteva nascere una bella amicizia.

 

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Ahauhauahuahau mi fa morire il fatto che Zoe è l'opposto di me! Comunqueeeee
come va la vita? Si,forse ci ho messo un po' a postare ma sono tornata da Milano e *rulloditamburi* ho la febbre ;) Questo capitolo mi piace e mi sa che odierete Zoe per un po',questo perchè è molto cocciuta! Elle mi piace un sacco e quella che mi somiglia moltissimo è Dana:) Che ne dite di questo capitolo? Si lo so che ancora vi torturate perchè non sapete la causa del livido di Zayn ma presto la scoprirete.

Un bacio carotine,cla (:
 

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Capitolo 7
*** - 6 ***




AMICI DI LETTO -
capitolo 6.

 

 

L'ansia per l'esame cresceva sempre di più e i professori ci costringevano a fare delle stupide prove in ospedale. Prove che per lo più finivano per diventare delle lezione in cui noi ci limitavamo a guardare e ad annuire annoiati. Ci ripetevano le cose fino alla nausea,ma nonostante dicevano di ritenerci pronti per l'esame non ci davano il permesso di toccare i pazienti. Avevano scelto un ospedale un po' lontano dall'università e quel giorno il cielo aveva deciso di farmi penare e obbligarmi a non prendere il motorino. Elle mi aveva accompagnata con la macchina visto che passava da lì perchè aveva un non so che di corso di moda. Perchè una ragazza sceglie di studiare biologia quando hai il cervello offuscato da lustrini e seta?
«A domani Zoe!» Adam,il mio compagno di corso,mi salutò da lontano mentre si affrettava a raggiungere la sua macchina. La pioggia era cessata nel momento stesso in cui avevamo messo piede fuori dall'edificio,ed era evidente che il tempo ce l'aveva con me. Decisi di iniziare a incamminarmi verso l'università,sperando di incontrare qualche conoscente e trovare un passaggio. C'era molta confusione in città quel giorno,per il semplice fatto che era l'orario di punta. La gente usciva dal lavoro e i ragazzi uscivano da scuola. A questo proposito,mi passarono accanto un'infinità di bambini con indosso un ridicolissimo grembiulino di un azzurro un po' triste,eccitati di tornare a casa. Passai di fronte la scuola e notai una bambina seduta sulle scale,con il viso tra le mani. Mi sembrava di conoscerla,ma non ero sicura. Cercai di fare mente locale e di ricordarmi il nome,quando una lampadina mi si accese nel cervello.
«Safaa?» La piccola sollevò il viso e riconobbi quei grandi occhi scuri,uguali a quelli del fratello.
«Oh, - La bimba aveva accennato a un minimo entusiasmo che spense all'istante quando mi vide – ciao Zoe.» Mi avvicinai salendo le scale e mettendomi seduta.
«Tutto bene?» Le chiesi. Aveva un'espressione furiosa,come se qualcuno le avesse appena fatto un torto.
«Doveva venirmi a prendere,non lo ricorda mai!» Mise il broncio scocciata e iniziò a piagnucolora,nascondendo il volto. Le accarezzai i capelli e cercai di essere più premurosa possibile. Con i ragazzi sapevo essere stronza,ma con i bambini cambiavo radicalmente.
«Di chi parli Safaa?» Le chiesi.
«Di quell'idiota di mio fratello,ecco di chi!» Risi divertita.
«Sai quante volte mia mamma si è dimenticata di prendermi a scuola?» Sollevò di nuovo il viso e si asciugò le lacrime.
«Tante?» Annuì.
«E sai io che facevo? - Le asciugai una lacrima che le stava scivolando sulla guancia – Me ne andavo a piedi a casa con un bel gelato in mano.» Il viso della piccola si illuminò con un grande sorriso.
«A me andrebbe un gelato!» Mi alzai di scatto e le porsi una mano.
«Allora basta piagnucolare e andiamo a prenderlo.» Mi strinse la mano e si sollevò da terra. Scendemmo dalle scale e puntammo dritte al parco,dove sapevo ci fosse un carretto dei gelati. Mia mamma faceva l'agente e a casa non si vedeva mai. Ogni volta che si dimenticava di venirmi a prendere mi comprava un regalo per farsi perdonare,ma io non lo aprivo mai. Ho sempre odiato le persone che comprano l'affetto. E' brutto da dire ma io non ho mai avuto una vera madre,il mio eroe era mio padre. Amava così tanto mia madre al punto di difenderla ad ogni costo e amava così tanto me che spesso lasciava il lavoro per venire a vedermi.
«Pistacchio.» La voce di Safaa mi riportò alla realtà,mentre diceva gentilmente il gusto del gelato al signore. Pagai il cono e la vidi contenta mentre iniziava a leccarlo.
«Grazie signora.» Mi disse,imbarazzata.
«Io sono Zoe.» La corressi.
«So chi sei, - Iniziò ad addentare il biscotto che il tizio le aveva messo tra il gelato mentre mi parlava – mio fratello mi ha parlato di te.» Feci una smorfia.
«Ti ha parlato di me?» Safaa continuava a non guardarmi e a leccare il gelato. E' buffo che a una bambina possa piacere il gusto pistacchio. A me non è mai piaciuto per esempio,neanche adesso.
«Si mi ha detto che ti ha conosciuto ad una festa e che sei una sua amica ma anche se ho otto anni non sono stupida, - di come parlava sembrava avesse la mia età in realtà – so che sei la sua ragazza.» Mi fermai di colpo e iniziai a ridere. Per la prima volta da quando aveva preso il gelato,la bambina si voltò a guardarmi.
«Io e Zayn non siamo fidanzati.» Le dissi,asciugandomi le lacrime.
«Bè se non lo siete,lo diventerete presto.» Si voltò di nuovo per riprendere a camminare e senza dire niente la seguì. Avevamo ormai raggiunto l'uscito del parco e stavamo camminando da un po' tra le vie affollate.
«Allora hai qualche idea di dove possa essere tuo fratello?» Le chiesi. Safaa non mi rispose subito,ma si guardava attorno come a cercare qualcosa.
«Forse a fare stupide fotografie in giro.» Si fermò davanti a un cancelletto male andato e mi resi conto solo in quel momento che eravamo in una via stretta,piena di spazzatura in giro.
«Io sono arrivata.» Disse,entrando e salendo in cima alle scale di un portone. Mi guardai attorno preoccupata. La via era un po' tetra,cani randagi passeggiavano e anche qualche barbone.
«Sei sicura di abitare qui Safaa?» Le chiesi. La bambina mi sorrise e annuì.
«Grazie tante Zoe.» Fece per voltarsi ma la richiamai.
«Aspetta posso accompagnarti dentro?» Fece subito cenno di no e mi salutò con un cenno della mano. La salutai anche io quando ormai era voltata di spalle e indietreggiai guardandomi ancora attorno. Rimasi a guardare la casa tetra in cui Safaa era entrata,notando le serrande abbassate e i muri pieni di muschio. Senza guardare avanti andai a sbattere contro qualcosa che mi fece rifare un passo indietro.
«Cazzo!» Mi portai la mano sulla fronte socchiudendo gli occhi dal dolore. Avevo sbattuto la fronte contro la fronte di qualcun'altro ed era come aver sbattuto contro un palo.
«Zoe?» Alzai lo sguardo e trovai il volto di Zayn che mi guardava stranito. Volto che era nascosto da un capello con visiera che gli faceva ombra sulla faccia.
«Che diamine fai qua?» Mi aggredì come quel giorno sul balcone.
«Potresti fare meno lo stronzo visto che in questo momento la fronte mi sta andando a puttane per aver sbattuto contro la tua?» Mi guardò per un attimo e poi notai un mezzo sorriso sul suo volto.
«Mi dispiace,non è colpa mia se hai la testa grossa.» Allungò una mano per potermi accarezzare la fronte ma mi allontanai, seccata.
«Perchè quella visiera? - Gli chiesi – Non c'è tanto sole.» Il sorriso scomparve all'istante.
«Che ci fai fuori casa mia?» Mi rispose con un'altra domanda. Odiavo quando faceva così.
«Vabè ci vediamo Zayn.» Feci per superarlo ma mi fece voltare prendendomi dal braccio e facendomi male.
«Che facevi qui?» Mi richiese,scandendo meglio le parole.
«Dimmi perchè hai un cappello.» Eravamo rimasti fermi in quella posizione. Io fissavo il cappello verde militare che aveva sulla testa,mentre cercavo di liberare il braccio,lui stringeva sempre di più la presa.
«Te lo sto chiedendo perfavore,come mai se venuta qui?» Questa volta me lo chiese più calmo.
«Mi stai facendo male al braccio Zayn,lasciami!» Continuavo a dimenarmi e lui continuava a stringere con le dita. Senza pensarci con l'altra mano gli tirai un ceffone con tutta la forza che avevo e il cappello gli volò a terra. La guancia gli diventò rossa e la forma delle mie cinque dita iniziò a farsi più nidita.
«Zayn scusa non volevo!» Iniziai a dire,ma quando si voltò notai una gigantesca macchia viola sul suo occhio sinistro.
«Che hai all'occhio?» Gli chiesi più seria possibile,lui però raccolse velocemente il cappello da terra e se lo rimise.
«Devo andare a casa.» Lo afferrai dalla giacca ma lui mi bloccò le braccia saldamente,tanto da farmi anche questa volta male. Mi guardò negli occhi più serio che mai.
«Vattene Zoe.» Mi disse. Senza dire parola scivolai dalla sua presa e mi allontanai velocemente,desiderando di arrivare il più in fretta possibile al dormitorio.

 

«Un occhio nero hai detto?» Mi richiese Dana per la quarta volta mentre teneva tra le mani una cioccolata calda. Annuì annoiata mentre ero distesa con la testa sul tavolo. La mia posizione mentre pensavo.
«I ragazzi con l'occhio nero sono più sexi.» Intervenne Elle,per dire una delle sue solite stronzate ovviamente.
«Magari è in qualche setta.» Aggiunse. Dana le fece una smorfia.
«Hai detto che vivono in una specie di via abbandonata,potrebbe essere.» Si sedette accanto a noi iniziando a sorseggiare il suo tea.
«Pensavo avesse un qualche appartamento in centro,non lo immaginavo proprio un tipo pieno di problemi.» Dissi io,tamburellando le dita sul tavolo.
«Io si,ero eccitata all'idea che fosse figlia di un qualche terrorista.» Disse Elle euforica.
«Per carità,stiamo parlando di un occhio nero! Ne state facendo una tragedia!» Dana si alzò dalla sedia e andò verso il frigo.
«Occhio nero e casa tetra non vanno mai bene insieme.» Elle prese la tazza e andò a sedersi sul divano.
«Louis o Niall non pensate sappiano niente?» Chiesi,disperata.
«Che cucciola quando ti preoccupi del tuo amante.» Mi stuzzicò Elle.
«Io non mi preoccupo! Voglio solo avere la certezza di non andare a letto con uno psicopatico.» Elle si alzò e si rimise seduta davanti a me.
«Perchè non ammetti che ti piace? Quell'aria misteriosa nei ragazzi piace a tutte.» Appoggiò la tazza sul tavolo,fissandomi.
«Anche se faccio la stronza con loro sul tema amoroso,non vuol dire che non ho un po' di sensibilità.» Dana ci raggiunse,prendendo posto accanto ad Elle.
«Allora chiamalo adesso,vai da lui e facci sesso.» Elle mi porse il mio telefono sfidandomi.
«Elle sai che lo farà.» Intervenne Dana.
«Senza pensare all'occhio o al livido nel petto.» Aggiunse la biondina. Senza nessun tipo di problema afferrai il telefono e composi velocemente il numero.
Pronto?
«Zayn dove sei?»
In un pub perchè?
«Ne ho voglia,adesso.» Mi voltai verso Elle.
Vengo subito sotto da te.
Agganciai e rimisi il telefono sul tavolo,soddisfatta.
«Vado a prepararmi chiappe d'oro.» Le dissi,scoccandole un bacio sulla guancia.
«Allora è vero che sei una fottutissima stronza senza cuore.» Le sorrisi e corsi velocemente in stanza per mettermi qualcosa di più decente di una vestaglia di lana. Sicuramente una fidanzata,una ragazza stracotta non avrebbe più fatto l'amore col suo ragazzo fin quando non avesse scoperto la causa di quei lividi,ma qui si trattava di me. Scelsi una felpa per non farlo litigare coi bottoni e,salutando le mie amiche,scesi velocemente sotto quando mi fece lo squillo sul telefono. Adoravo le sfide ed Elle lo sapeva. E più di ogni altra cosa amavo vincere e non perdevo quasi mai.
Uscì dall'edificio e percorsi il prato quando vidi la macchina di Zayn posteggiata lungo la strada. Arrivai alla portiera e la aprì velocemente,entrandoci.
«Zoe mi disp..» Stava per iniziare a dire qualcosa ma io mi lanciai sulle sue labbra per zittirlo.
«Non mi interessa quello che è successo oggi, - Gli dissi allontanandomi poco – voglio solo fare sesso e basta.» Gli presi una mano e la feci scivolare sotto la mia felpa fino a farla arrivare sul mio seno. Zayn si lanciò con foga a baciare le mie labbra e mi sollevò per portarmi sul sedile posteriore. Gli andai sopra e iniziai a baciarlo sul collo. Sentivo l'adrenalina per la sfida con Elle scorrermi nelle vene e quella sera mi andava di guidare io il gioco. Zayn mi sfilò la felpa lasciandomi in reggiseno e si alzò mettendosi seduto. Quella sera non avrei tollerato nessun tipo di carezza o coccola.
«Ti è successo qualcosa?» Mi chiese lui ridendo,mentre gli sbottonavo la camicia.
«Deve essere successo per forza qualcosa?» Gliela tolsi e iniziai a baciargli il petto mentre lui mi accarezzava i capelli.
«Zoe Zoe Zoe.» Disse. Mi fermai per un momento guardandolo confusa.
«Cosa ti ho insegnato la sera che ci siamo conosciuti?» Mi chiese.
«Che la canottiera è meglio della camicia?» Risposi imbarazzata. Zayn fece cenno di no e in un secondo mi portò giù sotto di lui entrando dentro me. Urlai e lui mi tappò la bocca con una mano.
«Ti ho insegnato che a me piace guidare.» Mi sussurrò all'orecchio. Mentre teneva la mano sulla mia bocca e lo vedevo andare avanti e indietro,mi accorsi del suo livido viola melanzana. In realtà volevo sapere come se lo era procurato,perchè non volevo si mettesse nei guai. Questo no perchè provassi una sorta di sentimenti verso di lui,semplicemente perchè forse un minimo ci tenevo,anche se ci usavamo come giocattoli.
 

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Salve a tutti C:
Come siamo? Questo capitolo mi piace molto,anche perchè per rappresentare la piccola Safaa ho pensato alla mia cuginetta di otto anni e quindi posso assicurarvi che capirà molte più cose di Zayn e Zoe messi insieme ;)
Scusate se ci sono errori ma per la fretta di pubblicarlo non l'ho riletto :S

Fatemi sapere e vi ringrazio tutti,davvero <3

Un bacio,Cla (:
 

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Capitolo 8
*** - 7 ***




AMICI DI LETTO -
capitolo 7.

 

 

«Ehilà fragoline!» Elle entrò nella stanza tutta sorridente con centinaia di pacchi tra le mani,segno che era tornata da un intenso pomeriggio di shopping. Io non avevo tempo per lo shopping e francamente neanche mi interessava. Tra poco avevo l'esame più importanti di tutto l'anno e non mi sentivo mai abbastanza preparata. Studiavo quasi ogni giorno e anche le ore di svago con Zayn erano diminuite. Lui mi cercava più volte,ma io con dispiacere dovevo dargli buca anche se mezz'oretta di distrazione non mi avrebbe fatto male. In più c'era da organizzare la festa a sorpresa ad Elle per il giorno dopo e dovevo aiutare Louis con il regalo. L'avevo promesso e già troppe volte avevo rimandato. Al contrario mio Elle era completamente disinteressata al suo corso di studi,visto che passava la maggior parte del tempo a svaligiare i negozi e a disegnare vestiti su un vecchio quaderno. La cosa strana? Non andavo pazza per la moda,ma i completi che disegnava Elle mi piacevano,e anche tanto. In più era comodo avere un'amica esperta di moda che ti sapesse consigliare prima di andare in qualunque posto. Il problema era che suo padre – medico di una certa importanza – l'aveva iscritta senza nessun consenso a questa università e lei ovviamente non voleva dargli un dispiacere. Elle era molto intelligente, – per quanto possa sembrare strano – aveva degli ottimi voti e se si fosse impegnata davvero sarebbe riuscita a diventare un bravissimo medico,ma lei puntava ad altro. Non avevo mai visto nessuno sentirsi realizzata completando lo schizzo di un capo d'abbigliamento,come non avevo mai visto nessuno metterci così tanta passione. Avrei dato qualunque cosa per avere un quarto delle possibilità di Elle di diventare medico,poichè le mie erano davvero scarse.

«Hai svaligiato di nuovo Gucci?» Dana tirò fuori il naso da quel vecchio libro che stava leggendo distesa comodamente sul divano. Ovviamente era inutile dire che la famiglia di Elle le mandava ogni settimana un sacco di soldi come paghetta e quindi poteva fare compare solo nei negozi firmati. Elle però non era vanitosa,amava semplicemente vestirsi bene.
«Ho solo comprato qualcosina per domani, - Iniziò a tirar fuori qualcosa dalla busta di Chanel – anche se non faremo niente voglio vestirmi bene.» Ne uscì un vestitino rosso lucido molto attillato che poteva andare bene solo per un corpo perfetto,come il suo ovviamente.
«E' bellissimo Elle!» Sbottò Dana,chiudendo velocemente il libro e lanciandolo sul materasso del divano. Si alzò e corse da chiappe d'oro che si stava posando il vestito sul corpo e stava iniziando uno stupido giro per far vedere come le stava.
«Era l'ultima taglia,dovevo prenderlo per forza!» Disse,rimettendolo in modo accurato dentro la busta. Io non proferivo parola,mi limitavo a guardarle con la coda dell'occhio mentre cercavo di capire il senso di quella frase nel libro che avevo letto almeno dieci volte. Sentì dei passi avvicinarsi al mio tavolo ed Elle si abbassò al mio livello molleggiandosi sulle gambe.
«Ehi miss allegria se fai una pausa qualche volta non muore nessuno.» Mi disse,appoggiando il mento sul tavolo e guardandomi. Cercai di sorriderle.
«Devo studiare questo capitolo,è tema d'esame.» Mi alzai prendendo il libro dalle mani e andando verso la mia stanza. Quelle due non mi avrebbero sicuramente fatto studiare come era successo più di una volta.
«Non puoi fare una pausa per stasera?» Mi disse Elle,appoggiandosi allo stipite della porta mentre incrociava le braccia.
«Ne ho fatte già abbastanza con voi due che ogni volta cercavate il modo di farmi distrarre.» Incrociai le gambe e iniziai a mordicchiare il tappo dell'evidenziatore tornando con gli occhi sul libro.
«Dai Elle lasciala stare..» Dana si avvicinò ad Elle,tirandola lentamente dal braccio.
«Almeno domani puoi non studiare?» Mi chiese la biondina,non contenta. Alzai il viso sorridendole e annuì. Mi sorrise di rimando e seguì Dana nell'altra stanza. Mi alzai per chiudere la porta e lasciarle ai loro pettegolezzi per poi riprendere il libro tra le mani. Stavo diventando peggio di una nerd visto che passavo quasi tutti i pomeriggi con il naso tra i libri,cercando di capirci inutilmente qualcosa. Non mi riconoscevo neanche più perchè non mi divertivo più. Non vedevo Zayn da quasi una settimana ormai e non uscivo con le mie amiche anche da prima. Non avevo indagato sui lividi di Zayn e non avevo pensato a un possibile regalo per Elle da parte di Louis. Quello era un problema.
«Zoe prendi il telefono!» Sentì urlare Dana dall'altra stanza. Mi voltai verso il portatile posto sul comodino accanto al letto e lo presi.
«Pronto?»
Ciao tesoro. A rispondere fu la voce tranquilla e gentile di mio padre.
«Ehi papà! Tutto bene?»
Si noi tutto bene,tu? Ti stai preparando per l'esame? Girai gli occhi a quella domanda.
«Come una pazza.»
Bene, ma non ti affaticare troppo.. ascoltare tesoro,devo avvisarti di una cosa.
«Che cosa?»
Io e tua madre questo sabato veniamo lì per lavoro e lei vorrebbe vederti.. ha già prenotato in un ristorante Trasalì. Vedere mia madre era l'ultimo dei miei pensieri.
«Perchè in un ristorante? Non possiamo vederci che ne so nel parco per dieci minuti?»
Lo sai che quando tua madre decide una cosa è quella.. vedrai che andrà bene
«Già..» Dissi,pensando già alla bellissima serata che mi aspettava. Non solo mia madre faceva di tutto per infierire nella mia vita,aveva deciso anche di rovinarmi il sabato! I miei pensieri furono interrotti da qualcuno che bussava alla porta.
«Chi è?» Chiesi,senza ricevere risposta. Il fastidiosissimo toctoc continuava e non aveva intenzione di smetterla. Mi alzai seccata andando come una furia verso la porta e aprendola.
«Insomma è difficile aprire una cazzo di porta?» Mi bloccai di colpo alla fine della frase quando davanti a me vidi la figura di Zayn.
«Che fai qua..» Sussurrai,non facendo proprio una domanda.
«Sono venuto a salvarti.» Entrò nella stanza superandomi tenendo in una mano un pacchetto che mandava un odore meraviglioso. Conoscevo quell'odore,impossibile non conoscerlo.
«Cosa c'è nella busta?» Gli chiesi,sapendo già la risposta. Lui sorrise strafottente e si sedette sul letto.
«Un dono di pace..» Uscì dal pacchetto qualcosa e riconobbi la forma di due giganteschi e meravigliosi muffin al cioccolato. Chiusi la porta e rimasi a fissarlo mettendo le braccia conserte.
«Quando abbiamo litigato?» Cercavo di fare mente locale ma non ricordavo una nostra litigata,almeno recentemente. Zayn iniziò a guardare altrove come se facesse fatica a dire ciò che stava per dire.
«Quella volta.. fuori casa mia.. mi dispiace.» Fissò i dolci nelle sue mani ed ero sicura che mi stava silenziosamente implorando di metter fine a quel momento di pure imbarazzo per un ragazzo come lui.
«E chi ti ha detto che amo i muffin al cioccolato?» Iniziai ad avvicinarmi a lui,sorridendo.
«Diciamo che in questo caso ho avuto qualche aiutino da fattori esterni.» Rise e i volti di quelle due stronze delle mie due migliori amiche mi apparsero nella mente. Ero certa che avessero chiamato Zayn per farmi mettere da parte i libri almeno per alcune ore e divertirmi un po'.
«Ma questo non infrange in qualche modo il nostro patto?» Gli chiesi,mentre mi dava in un tovagliolo il mio muffin.
«Per questa volta facciamo un'eccezzione.» Mi disse,guardandomi negli occhi. Non gli avevo mai guardati in quel modo,anche perchè non avevamo mai passato del tempo insieme che non fosse occupato dal sesso. L'avevo visto solo senza vestiti e solo in quel momento mi resi realmente conto che non lo conoscevo affatto.

 

Il mattino dopo la sveglia sarebbe suonata alle nove in punto,orario in cui Elle era a fare lezione – se ve lo state chiedendo si,Elle seguiva le lezioni.. il più delle volte. E così era stato. La sveglia suonò proprio a quell'orario,mi svegliai velocemente e presi qualcosa a caso dall'armadio. Dana era ancora comodamente rannicchiata sotto le lenzuola e non aveva nessuna intenzione di alzarsi.
«Hai pensato a qualcosa?» Chiese sotto le coperte. Feci fatica a capire cosa mi avesse appena chiesto,ma con mia grande fortuna ci riuscì.
«Si,mi è venuta in mente ieri sera.» Mi infilai una maglietta blu scuro,un jeans e delle converse che Elle definiva ormai da tempo troppo vecchie.
«Aproposito, - Mi ricordai dell'episodio della sera precedente e andai a tirarle via le coperte di dosso – la tattica dei muffin è stata geniale.» Dana mugugnò qualcosa di incomprensibile – sicuramente mi stava maledicendo per averla tolta dal suo stato di trans – e iniziò a strofinarsi nervosamente l'occhio.
«Non c'è bisogno di ringraziare.» Disse assonnata,riprendendo le lenzuola e rimettendosi a dormire. Risi alla scena,afferrai la borsa e uscì velocemente dalla camera. Avevo appuntamento con Louis davanti al parco centrale esattamente tra mezz'ora e per mia fortuna col motorino sarei arrivata in un attimo. Quel giorno splendeva il sole,come se il cielo sapesse che Elle facesse il compleanno. Le avevamo organizzato una festa a sorpresa a casa di Niall ed ero quasi certa che sarebbe scoppiata a piangere dalla gioia.
«Buongiorno.» Sentì la voce allegra di Louis una volta arrivata nel luogo dell'appuntamento.
«Sei qui da tanto?» Gli chiesi,mettendo le chiavi dentro la borsa.
«No Zayn mi ha lasciato qui poco fa,diceva che gli veniva di passaggio.» Feci una smorfia.
«Per andare dove?»
«Non lo so.. per ora è così misterioso.» Quindi neanche il suo migliore amico era al corrente della causa dello strano comportamento di Zayn. Bene. Iniziavo a pensare che l'unica che potesse sapere qualcosa era la piccola Safaa,ma non avevo il coraggio di metterla in mezzo a una situazione che non conoscevo neanche. Il problema era che io e Zayn avevamo parlato per la prima volta ieri sera,quindi non potevo basarmi su niente. In più quello che faceva non mi doveva riguardare.. o si?
«Zoe?» Louis mi riportò alla realtà e agitai la testa come per cacciare quei pensieri.
«Scusami Louis..» Dissi,sorridendo.
«Allora mi avevi detto che avevi pensato a un regalo,quale?» Iniziammo a camminare per le vie della città circondati da centinaia di persone che vedendo il sole splendere ne avevano approfittato per prendere un po' d'aria.
«Sono sicura che a Elle piacerà ricevere un ciondolo Tiffany,quello col cuore.» Dissi,soddisfatta. Avevo pensato tanto al regalo che Louis potesse farle e solo ieri avevo avuto questa illuminazione. Elle amava le cose semplici ma raffinate,e c'era qualcosa di più semplice e raffinato di un ciondolo Tiffany?
«Grazie per l'aiuto.» Louis mi cinse le spalle con un braccio e mi strinse amichevolmente.
«Non ci saresti mai arrivato da solo.» Gli dissi ridendo. Lui si unì alle mie risate e sciolse la presa rimettendo le mani dentro le tasche della giacca. Elle aveva sempre avuto ragione. Louis non era come gli altri. Era dolce,simpatico,sorridente e aveva sempre la frase giusta al momento giusto. Ci avevo passato insieme parecchi giorni per l'organizzazione del compleanno di Elle e mi erano bastati per rivalutarlo. All'apparenza poteva sembrare il classico biondino dagli occhi azzurri,ma se lo conoscevi si rivelava tutto l'opposto.
«Mi spieghi perchè non hai un ragazzo?» Mi chiese a un tratto. Lo guardai confusa cercando di capire il senso di quella domanda,ma poi pensai a una risposta.
«Non voglio più stare male per un ragazzo.» Risposi,decisa.
«Ma così non ti perdi anche le cose belle?» Alzai lo sguardo per incontrare il suo.
«E poi devo vederle distrutte dalle cose brutte?» Louis rise.
«Zoe,tutti amano l'emozione dell'innamoramento,dell'imbarazzo quando incroci il suo sguardo,il brivido che ti percorre la schiena quando ti sfiora,quando ti bacia.. avere qualcuno accanto che ti capisce,che ti fa capire quando sbagli,che ti protegge,nel tuo caso.»
«Io non ho bisogno di essere protetta.» Dissi,sicura.
«Non devi per forza essere in pericolo.. ma non puoi rinunciare a priori all'amore per paura di soffrire,perchè ti assicuro nessun dolore sarà mai paragonabile al rimpianto di aver rinunciato all'amore.. nessuno.» Ci fermammo entrambi e rimasi a guardarlo mentre quelle parole continuavano a ronzarmi nella testa. Forse aveva ragione. Forse dovevo rischiare,vivere le cose così come venivano.. soffrire per poi sorridere. Forse Louis era uno dei pochi che aveva capito come funzionava lo strano meccanismo della vita.. dell'amore. Forse..
«Andiamo,è qui all'angolo.» Scossi la testa di colpo e lo trascinai dal braccio per interrompere quella conversazione. Che stavo dicendo? Perchè dovevo passare giorni,settimane,mesi a piangere per qualcuno che mi avrebbe fatta sicuramente soffrire? Quelle cose andavano bene per ragazze come Elle che sognavano il principe azzurro,non per ragazze come me.. io non volevo l'amore. Io volevo solo il divertimento,lo studio e un futuro.

 

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Si non sono morta :')
Scusateeeeeeee,ma sono stata male se a qualcuno è sfuggito u.u Che ne dite di questo capitolo? Devo dire che amo Louis perchè è troppo tenero,però Zayn che porta i muffin a una ragazza?*-* Diciamo che nei prossimi capitoli cercherò di evidenziare molto il rapporto che si creerà tra Zoe e Zayn.. un rapporto che però sarà difficile da far crescere e rafforzare. Vedremo!
ps. non ho riletto quindi scusate gli errori!

Bacioni,Cla (:
 

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Capitolo 9
*** - 8 ***




AMICI DI LETTO -
capitolo 8.

 

 

 

 

«Voglio morire!» Era il 26 febbraio e come ogni mese di quel giorno venivano a farmi visita le gentilissime signore mestruazioni e subivo una sorta di mutazione genetica che mi faceva trasformare in un rottweiler con la rabbia. Ero distesa sul letto e mi nascondevo sotto le coperte per evitare lo sguardo delle mie due amiche che come ogni volta in quel periodo mi ronzavano attorno senza pronunciare parola.
«Mi sa che stasera non usciamo.» Sentì dire a Elle,forse più vicina di quanto pensassi.
«Possiamo sempre lasciarla qui a deprimersi.» Intervenne Dana,mentre la sentivo aprire le tende che lasciarono entrare la luce. Mi ero rintanata nella mia stanza dalla mattina e in quel periodo odiavo vedere la luce del giorno perchè mi ricordava che fuori c'era una bella giornata e che io non potevo muovermi perchè ero bloccata a letto.
«Chiudi subito quella tenda!» Ruggì da sotto il lenzuolo,stringendo i denti.
«Zoe,qui dentro c'è puzza, - Iniziò ad aprire anche la finestra lasciando entrare una foschia quasi piacevole – perchè non vai a farti una doccia?» Istintivamente mi tolsi il lenzuolo di dosso con un gesto veloce e mi misi seduta.
«Vuoi che riempia il piano doccia di sangue?» A questa mia domanda retorica,sentì Elle fare una smorfia di disgusto mentre Dana continuava a fissarmi con le braccia conserte.
«Sopporterò la vista del sangue per il tuo solito profumo di fragola.» Mi disse. Iniziò a prendere vestiti che la sera precedente avevo buttato qua e là e li sistemò al loro posto. Dana era una maniaca dell'ordine e spesso rischiavo di non trovare le cose perchè erano talmente ordinate che entravo nel panico. Quanto vale un po' di disordine che ti fa trovare sempre tutto!
«Voglio solo stare sotto questo lenzuolo per il resto della settimana!» Me lo rimisi nuovamente di sopra e mi sdraia comodamente sul letto.
«Vuoi piantarmi anche il giorno del mio compleanno?!» Sbottò Elle,seccata. Cazzo! Mi ero quasi dimenticata che l'indomani quella gallinella faceva gli anni e che noi le avevamo organizzato una festa a sorpresa. Non avevo tenuto conto delle signore qui in questione e questo complicava tutto. Ogni mese in questo periodo ero ingestibile e spesso mi era capitato di avere anche istinti omicida.
«Già non organizzo niente perchè quest'anno non mi va ma contavo almeno in un'uscita tra noi ragazze!» La mia amica continuò a piagnucolare costringendomi a uscire nuovamente dal mio nido e rassicurarla.
«Sarò la prima a farti gli auguri,nel modo più dolce possibile va bene?» Le dissi.
«Esiste in te una parte dolce?» Domandò Dana,inarcando un sopracciglio.
«Ma non avete tipo dei ragazzi voi? Andate a rompere le scatole a loro,non a me.» Alzai nuovamente il lenzuolo per ricoprirmi,quando il mio cellulare iniziò a vibrare sul mobile.
«A quanto pare anche tu hai un fidanzato,Zoe.» Dana andò a prenderlo e lesse divertita il nome sul display. Mi ritolsi la coperta e la guardai confusa.
«Io ho un fidanzato?» Chiesi. Elle iniziò a ridere come se quella domanda che avevo appena fatto avesse una risposta scontata. Dana vedeva che continuavo a non capire e mi mostrò lo schermo del cellulare.
«Zayn Malik ti dice qualcosa?» Disse,agitando l'apparecchio a destra e a sinistra.
«Che dici Dana loro non sono fidanzati,sono solo amici di letto.» Aggiunse Elle,facendo una vocina alquanto irritante. Sbuffai scocciata e mi rimisi sotto le coperte col broncio.
«Ciao Zayn sono Dana,Zoe in questo momento non può rispondere perchè è impegnata a morire sotto uno stupidissimo lenzuolo... sisi proprio a morire,hai capito bene.. hai presente quel periodo in cui i ragazzi devono stare zitti sennò qualsiasi cosa potrà essere usata contro loro stessi? Ecco,Zoe è in quel periodo quindi io la lascerei stare.. va bene,ciao ciao.» Quando Dana si voltò soddisfatta io la guardai in modo furioso. Avete presente gli istinti omicida di cui vi parlavo prima? Questo ne è un esempio.
«E' tanto difficile farvi i fattacci vostri per una volta?» Urlai.
«Attenzione sta avendo uno di quei attacchi.» Elle si alzò velocemente dal letto e si allontanò,mettendosi vicino alla porta di uscita.
«Ha la solita mira che fa schifo.» La rassicurò Dana al suo fianco. Le guance mi andarono a fuoco per la rabbia e allungai un braccio per prendere il primo cuscino che mi capitava di mano,ma quando lo lanciai le mie amiche scapparono fuori dalla stanza ridendo e il cuscino cadde miseramente sul pavimento.
«Lasciatemi morire in pace!» Li urlai,buttandomi pesantemente sul cuscino.
«In caso io prendo il tuo motorino.» Mi urlò Elle dalla cucina. Feci una specie di smorfia imitandola e poi mi portai un cuscino sulla faccia per urlare liberamente. Se nei periodi di pace ero stronza,nei periodi di guerra assomigliavo a un'arma letale. Stronza.. allo stato puro!
«Zoe,cosa vuoi mangiare stasera?» Sentì urlare da Dana. Ci pensai un po' su ma in quel momento,con quel dolore allucinante alla pancia come se all'interno del mio organismo si stesse combattendo la seconda guerra mondiale,non avevo proprio voglia di niente.
«Io direi un po' di brodino!» Rispose Elle al posto mio,ridendo. Sapeva che odiavo il brodino e in quel periodo mi costringeva a prenderlo,stando a tutti i miei insulti e alle mie maledizioni. Le lasciai parlottare e ridere di me,io avevo altro a cui pensare. Fissavo il soffitto pregando ogni secondo che passava che le fitte allo stomaco finissero,o quanto meno diminuissero. Non so se un ragazzo abbia mai provato un dolore simile,ma spero per lui di non provarlo mai,anche se alcuni lo meriterebbero e anche peggio. Mentre riflettevo sui problemi fisiologici di noi povere donne,sentì il campanello suonare. Sicuramente doveva essere o Niall o Louis visto che era da tanto che non li si vedeva in giro e iniziavo a preoccuparmi. Mi girai in un lato fissando la finestra questa volta e con l'orecchio cercavo di cogliere le voci dell'altra stanza per capire di chi si trattasse. La porta si aprì e sentì Elle urlare un 'ciao' così forte che ero sicura l'avessero sentita in tutto il piano. La persona misteriosa non parlò,ma sentì i suoi passi farsi sempre più vicini alla mia stanza.
«Si può o mi mangi?» Sentì la voce calma di Zayn e quando mi sollevai incontrai il suo viso.
«Oddio,che ci fai qua.» Dissi di getto,portandomi una mano sulla fronte per la disperazione. Ero in uno stato pessimo e Dana forse aveva ragione,puzzavo un tantino e non facevo il mio solito profumo di fragola.
«Sono venuto a fare il bravo dottore.» Mi disse sorridendo,tenendo in mano un pacchetto.
«Non so se hai mai avuto l'onore di stare a contatto con una ragazza mestruata,ma ti posso assicurare che io mordo.. e anche tanto!» Scoppiò a ridere e iniziò a levarsi la giacca,senza neanche dare peso a ciò che avevo appena detto.
«Zoe, - Iniziò a dire avvicinandosi – sei sempre una ragazza, quindi se non sei abbastanza forte quando stai bene immagina quando stai male.» Detto questo mi sfiorò il naso con un dito e prese il telecomando. Accese la televisione e si mise comodamente accanto a me sul letto.
«Puoi passarmi quel cuscino perfavore?» Mi chiese. Lo guardai confusa,perplessa.. in tutti i modi possibili.
«Mi spieghi che stai facendo? - non aveva proprio voglia di ascoltarmi – Se non l'avessi capito ho il ciclo e non posso avere rapporti di nessun genere quindi..che vuoi qui Zayn?»
«Pensi davvero che io voglia usarti solo per scopi sessuali?» Mi chiese,fingendosi sbalordito e portando una mano vicino alla bocca. Lo guardai inarcando un sopracciglio.
«Si già lo faccio,ma oggi non ho niente da fare quindi non fare la rompipalle come sempre e vediamoci qualcosa.» Iniziò a fare zapping selvaggio,facendo smorfie a ogni programma che passava.
«Il cuscino Zoe.» Mi disse poco dopo. Afferrai il cuscino che mi aveva chiesto prima e glielo avvicinai. Lui lo misi sotto la testa e si sistemò comodamente.
«Cosa c'è nel pacchetto? Altri muffin?» Gli chiesi,dando uno sguardo veloce alla buasta con cui era entrato.
«No questa cosa è molto meglio.» Disse soddisfatto,accennando un sorriso.
«Bene allora prendila,ho fame.» Mi diede una veloce occhiata per poi balzare giù dal letto e prendere il pacchetto. Tornò sul letto e lo guardai eccitata,curiosa di sapere cosa fosse. Quando però iniziai a sentire un odore di carote e di minestra,mi buttai sul letto e mi misi sotto le coperte.
«Non se ne parla quella cosa non la mangio!» Zayn scoppiò a ridere e iniziò a cercare di togliermi il lenzuolo di dosso.
«Safaa mi ha aiutata a prepararla,si offenderebbe!»
«Non vale usare la carta della sorellina minore!» Sentivo le sue mani fare forza sulla mia presa e in quel momento avrei tanto desiderato non avere quello stupido ciclo! Iniziò a farmi il solletico e mi mossi come una in preda alle convulsioni.
«Ti prego Zayn! Smettila!» Ridevo allo stesso tempo e per un momento feci fatica anche a respirare. In un attimo fu su di me e mi bloccò le mani con la sua presa solida.
«Con questo stupido ciclo mi stai uccidendo!» Mi disse,sofferente. Risi alla sua espressione e mi avvicinai per baciarlo sulle labbra. Iniziai a sbottonarli la camicia,ma quando arrivai all'ultimo bottone mi fermò.
«Ne riparliamo quando sarai disponibile Zoe.» Si rimise accanto a me e iniziai a piagnucolare.
«Vuol dire aspettare una settimana!» Dissi. Lui rise e per un attimo mi accorsi di quanto fosse bella la sua risata..
«Devi mangiare il brodino,tesoro» Lo guardai minacciosa non tanto per il brodino,ma per come mi aveva chiamata. Naturalmente si divertiva a farmi arrabbiare,ma in quel momento non gli conveniva. Mi imboccò per più di un'ora,un'ora ricca di pausa,di disgusti e di minacce. Sin da piccola non avevo mai mangiato niente che prevedeva verdure o roba varia,tanto meno brodo! Mi veniva già la nausea solo a sentire l'odore,ma Zayn aveva la capacità di rendere un momento tragico,divertente. Forse il nostro rapporto,basato sul sesso,aveva fatto nascere in qualche modo una sorta di amicizia.. speciale. Insomma,era in quella stanza da più di due ore e ancora non gli avevo tirato niente. Sono passi avanti!
«Posso farti una domanda?» Dopo avermi imboccata e averlo fissato per alcuni minuti,mi ricordai di una cosa.
«Certo globulo rosso,spara.» Dopo aver fatto una smorfia a quella sua pessima battuta,iniziai a parlare.
«Quei lividi.. e l'occhio nero dell'altro giorno.. perchè li hai?» Lo vidi mettere il vassoio ormai vuoto della minestra in una busta e guardarmi sorridente.
«Tu mi dirai perchè non vuoi più avere storie d'amore?» Mi rispose con un'altra domanda.. ovviamente.
«Non voglio più soffrire.. te l'ho già detto.»
«Cazzate! - Lo guardai confusa – Non è solo questo Zoe,c'è dell'altro.» Rimanemmo alcuni minuti a fissarci e francamente non ricordo neanche cosa accadde dopo...
Mi risvegliai la mattina dopo con i raggi del sole che mi battevano sulla faccia – colpa di Dana che aveva lasciato le tende aperte,stronza! - e stretta da qualcosa. Mi accorsi poco dopo di essere completamente tra le braccia di Zayn e sentivo il suo petto che aderiva perfettamente con la mia schiena. Le sue braccia erano attorno alla mia vita e il suo respiro mi faceva venire i brividi sul collo. Sorrisi a quella scena,ma quando mi resi conto della situazione ci ripensai subito.
«Zayn?» Dissi piano,aprendogli le braccia per scivolare fuori dalla sua presa. Lui si svegliò confuso,con gli occhi ancora socchiusi che osservava la mia espressione.
«Ci siamo addormentati abbracciati..» Cercai di ricompormi,tornando seduta e fissandolo. Aveva tutti i capelli arruffati ma quel ciuffo in aria sembrava quasi scolpito.
«E quindi?» Mi chiese,stiracchiandosi.
«E quindi non è nei nostri accordi coccolarci.» Mi alzai dal letto andando verso la finestra e dando un'occhiata fuori.
«Giusto.. i tuoi accordi..» Lo sentì bofonchiare.
«I miei accordi?» Mi voltai confusa,non capendo la sua frase. Prima che potesse rispondermi mi ricordai di una cosa di vitale importanza: oggi era il compleanno di Elle e io le avevo promesso che le avrei fatto gli auguri per prima. Lo lasciai da solo nella stanza e corsi in cucina,trovando Elle che dormiva comodamente nel divano letto insieme a Dana. Le saltai addosso iniziando a urlare la tipica-noiosa canzoncina di tanti auguri a te,fin quando non aprì gli occhi completamente stordita.
«Auguri gallinella del mio cuore!» Dissi.
«Ma tu non stavi male?» Brontolò Dana,ancora con la faccia schiacciata contro il cuscino.
«Te l'avevo detto che ti avrei fatto gli auguri per prima!» Elle si alzò con fatica per mettersi seduta e mi sorrise.
«Ora però fatti bastare questo mio raro momento di dolcezza perchè non ne vedrai altri per i prossimo 364 giorni!» Elle mi saltò al collo,felicissima.
«Non mi importa,questo è il tuo miglior gesto!» Mi disse. Nella mia mente pensai 'e ancora non hai visto stasera'.
«Tanti auguri biondina!» Zayn sbucò alle mie spalle con la giacca già infilata e un braccio dietro il collo. Si avvicinò ad Elle e le scoccò un bacio affettuoso sulla guancia.
«Buongiorno anche a te grassona.» Pizzicò Dana sulla schiena e lei rispose con un debole gesto della mano.
«Te ne vai?» Gli chiese Elle triste.
«Si devo fare delle cose e poi tanto ci vediamo st..»
«Presto! Ci vediamo presto!» Mi alzai di scatto interrompendolo,prima che potesse far saltare tutto quello che avevamo organizzato in queste settimane. Elle fece una faccia strana,ma annuì senza tante storie. Zayn mi lanciò uno sguardo di scuse per poi andare verso la porta e uscire.
«Allora,dormire in questo divano scomodissimo è servito a qualcosa?» Chiappe d'oro aveva voglia di fare spirito il giorno del suo compleanno.
«Del tipo?» Chiesi,non dandole molta retta mentre andavo verso la cucina a preparare qualcosa. La sentì scendere dal letto e seguirmi a piedi nudi.
«Neanche un misero bacio? Una carezza?» Continuava a chiedermi la bionda.
«Te l'avevo detto che sarebbe stato inutile.» Mugugnò Dana dal letto. Le guardai stupite e anche seccata.
«Ma insomma per caso avete deciso che io e Zayn dobbiamo per forza metterci insieme? Mi sembra di essere stata abbastanza chiara!» Presi una busta di latte dal frigo e iniziai a versarne un po' in un bicchiere.
«Zoe, - Iniziò Elle – è da tanto che non hai un ragazzo e Zayn sembra.. sembra perfetto.» Iniziai a bere un sorso di latte mentre la guardavo.
«Elle,il mio piano era quello quando ho rotto con Natan.. non avere più un ragazzo stabile.» Dissi,superandola e tornando da Dana.
«Ma se tu ti trovassi qualcuno,uno a caso Zayn,potresti uscire con me,Dana,Louis e Niall invece di startene qui da sola.» Mi seguì anche in salotto e iniziò a farmi salire i nervi.
«Tesoro mio bello,oggi fai il compleanno.. non mi sembra il caso di rovinare una così tanto allegra giornata per problemi miei che non voglio risolvere,quindi godiamoci questo giorno anche perchè.. ti ricordo che sono ancora in fase mestruazioni.»
 

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Lo so lo so,voi avete ragione!
Ma sapete che giorno è no? E' il 30 Maggio,il che vuol dire fine scuola il che vuol dire ultime interrogazioni e.. mi sto stressando!
Per fortuna domani devo fare le ultime due,così poi avrò tutto il tempo di questo mondo e non mi sopporterete più :D

In questo capitolo non succede molto,diciamo che è più un capitolo di passaggio:)
Prima di lasciarvi volevo chiedere il vostro parere su questo banner,quale preferite? Quello di adesso o quest'altro?
Aspetto le vostre risposte <3

 



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Capitolo 10
*** - 9 ***




AMICI DI LETTO -
capitolo 9.

 

 

 

 

La musica era messa a un volume così alto che si faceva fatica anche a capire le parole della canzone ma sembrava che ci facessi caso solo io. La gente ballava senza badare a niente con la proprio bibita in mano o se ne stava sdraiata sui divanetti cercando di riprendersi dall'alcool. Si sapeva che quelle feste andavano sempre a finire in quel modo,anche se questa era stata una festa a sorpresa gli imbucati non mancavano mai. Una festa ben riuscita,aggiungerei. Elle era così contenta che mi era saltata al collo con così tanta gioia che rischiava di strozzarmi,stessa cosa con Louis una volta aperto il suo regalo. Francamente le feste di compleanno non mi sono mai piaciute,forse perchè da piccola mia madre mi costringeva a farle e a invitare tutti i bambini del quartiere e questo includeva anche il classico gruppetto delle stronzette. E sapeva come finiva? La festeggiata,ovvero io,rimaneva isolata mentre guardava gli altri divertirsi alla sua stessa festa di compleanno.
«Che ci fai qui?» Una voce fermò i miei pensieri e mi costrinse a sollevare lo sguardo dal mio bicchiere per vedere chi fosse. Zayn se ne stava lì a fissarmi,mentre aspettava una mia risposta. Mi ero rintanata in cucina per soffrire in solitudine,visto che ero ancora al primo giorno di mestruazioni.
«Cercavo un po' di.. tranquillità.. » Tornai con lo sguardo dentro il bicchiere ormai vuoto e iniziai a giocare con la cannuccia stuzzicando l'oliva che era rimasta sul fondo.
«Tu che cerchi un po' di tranquillità? Sono in un qualche universo parallelo?» Zayn si avvicinò al tavolo e si sedette di fronte a me iniziando a stuzzicare. Si era vero,non era da me cercare la tranquillità visto che ero tutto l'opposto,ma quando stavo male odiavo qualsiasi tipo di rumore,avevo solo bisogno di una stanza buia e un po' di silenzio.
«E poi perchè sei al buio?» Aggiunse Zayn. Vedevo la sua sagoma che si guardava attorno forse in cerca dell'interruttore e i suoi occhi che brillavano nell'oscurità.
«Sembrerà strano ma quando non mi sento bene ho bisogno di un po' di pace..» Risposi,spostando il bicchiere trascinandolo sul tavolo.
«Ah già.. hai le tue cose..» Disse con un tono scocciato. Lo guardai confusa,anche se lui non poteva accorgersene.
«Sembri più seccato tu che io!» Accennai un sorriso. Sapevo dove voleva andare a parare.
«E' da una settimana Zoe! Dio.. non ne ho mai avuto così voglia.» Lo vidi agitarsi sulla sedia e sbattere le mani sul tavolo. Non riuscì a trattenere le risate e scoppiai,piegandomi in due.
«Non è divertente.. » Mi disse,mentre ridevo di lui. In realtà lo era,e anche molto. E c'è ancora gente che parla di sesso debole. Altro che noi donne.. gli uomini sono così deboli che una donna può spezzarli quando vuole,in un secondo.
«Perchè non te ne sei cercata qualche altra? Il mondo è pieno di ragazze pronte a darla al primo che capita.» Cercai di riprendere fiato e parlare senza più ridere.
«L'ho fatto! E sai che è successo?» Cercai di darmi possibili risposte nella mia testa ma aspettai che continuasse.
«Dicevo il tuo nome! E finiva sempre con un lancio di scarpa col tacco sulla fronte!» Giuro che ci ho provato! Ho provato a non ridere ma la situazione era troppo comica. Gli scoppiai a ridere proprio in faccia e rischiai anche di cadere dalla sedia.
«Ti prego smettila di ridere.. non è una cosa di cui andare fieri.» Zayn aveva assunto un tono serissimo,mentre io pensavo ancora alle sue parole e alla sua sagoma scura che si dimenava sulla sedia.
«Io sono speciale.. lo so.» Dissi,una volta essermi calmata.
«Quanto dura questo coso? Due giorni? Tre?» Sembrava un bambino che aspettava con ansia il giorno del suo compleanno per ricevere il regalo.
«Mi dispiace per te ma.. durerà ben cinque giorni.» Zayn spalancò gli occhi e mi urlò un 'COSA'. Mi alzai dal tavolo per raggiungere il lavandino e ci buttai dentro il mio bicchiere. Lui rimase immobile sulla sedia ma lo vedevo seguirmi con la coda dell'occhio.
«Come sta tua sorella?» Gli chiesi a un tratto,cercando di cambiare discorso.
«Safaa? Bene,perchè?» Tornai seduta e iniziai a fissarmi le dita per non incontrare il suo sguardo indagatorio.
«Bè.. mi chiedevo se nella tua famiglia andasse tutto bene..» Mi guardò per alcuni secondi e poi si alzò,quasi scocciato.
«Benissimo.» Mi alzai per raggiungerlo e lo presi dal braccio per farlo voltare.
«Come fai a dire che va tutto benissimo se quando ne parliamo assumi sempre questa espressione cupa.. dimmi la verità.»
«Non sono affari tuoi Zoe.» Mi disse semplicemente,sciogliendo la presa e appoggiandosi al lavello.
«C'entrano qualcosa i tuoi lividi? Per caso ti picchiano? Il compagno di tua madre ti picchia? Dimmelo Zayn!»
«Uo uo! Nessuno picchia nessuno!» Iniziò ad agitarsi anche lui,venendomi contro.
«Allora perchè hai quei lividi? L'altro giorno abbiamo fatto un patto,io ti ho detto perchè non volevo più innamorarmi ma tu non mi hai detto perchè hai quelle melanzane su tutto il corpo..» Cercai di calmarmi per far calmare anche lui. Odiavo alzare la voce,specialmente con un ragazzo.
«Tutto qui? Vuoi sapere la causa dei lividi? Eccotela: sono caduto!» Misi le braccia conserte e lo guardai inarcando un sopracciglio.
«Caduto.. certo!» Stava per dire qualcos'altro,ma la luce della stanza si aprì all'improvviso e due voci si unirono a noi dentro la stanza. Louis ed Elle entrarono mano nella mano in cucina e quando ci videro Elle allargò la sua bocca in un sorriso.
«Ciao piccioncini! Che fate?» Chiese,mentre Louis lasciava la sua mano per andare a prendere una bottiglia di spumante in frigo.
«Niente,io me ne stavo andando.» Zayn mi sorpassò e prese le chiavi poste sul tavolo.
«Amico,dove vai?» Louis prese la bottiglia e fu costretto a salutare l'amico che si era avvicinato in quel momento.
«Visto che miss stronzetta dell'anno è indisposta,vado a divertirmi con qualche altra ragazza.» Mi fece l'occhiolino per poi infilarsi la giacca di pelle e dirigersi verso l'uscita.
«Non mi pensare troppo quando starai per venire.» Gli urlai dietro,sorridendo soddisfatta. Elle mi guardò in modo strano.
«Ma che diamine...»
«Io non lo voglio sapere.» Louis mosse la testa come per scacciare via quello che aveva appena sentito e tornò di là con lo spumante in mano.
«Io si! - Elle si avvicinò a me – Che succede?»
«Che succede? Succede che non vedo l'ora che questo ciclo mi finisca così potrò passarmi il tempo con tanti altri bei ragazzi,ecco che succede.» Le sorrisi a trentadue denti,la presi per mano e la riportai alla festa,iniziando a ballare a tempo di musica e a fregarmene dei problemi contorti di Zayn Malik.

 

Adoravo passeggiare per le vie della città. I negozianti erano tutti gentilissimi e ti salutavano cordialmente,offrendoti anche qualcosa. Di solito rimediavo una mela o un caffè e mi andava bene così non dovevo pagarmi la colazione. L'esame era ormai vicino e avevo studiato così tanto che le mie amiche mi avevano consigliato di mettere il naso fuori l'università per prendere un po' d'aria. In realtà avevano ragione. Non giravo la città da un po' ormai e iniziava a mancarmi. Tra l'altro cosa vi aspettavate da una New Yorkese? Sono nata in una città in cui già a quattro anni impari a muoverti da sola e conosci a memoria tutti i nomi delle strade. Sono nata nella città in cui il colore predominante è il giallo,a causa dei mille taxi che girano nelle strade. Sono nata nella città dove all'improvviso mentre passeggi tranquillamente un gruppo di persona inizia a ballare e trascina anche te.. i famosi flashmob. Sono nata...
«Ehi!» I miei pensieri furono interrotti dalla figura di Zayn che mi apparse di colpo di fronte,intralciandomi la strada. Possibile che quel ragazzo fosse ovunque?
«Mi segui per caso?» Gli chiesi senza pensarci,scocciata. Mi chiedevo come facesse a tenere quella cresta sempre in modo perfetto,come se fosse la cosa più naturale di questo mondo.
«Non è nelle mie priorità,fidati.. quello è il mio appartamento.» Mi indicò un palazzo e più precisamente una finestra del quarto piano.
«Non stai da tua madre?» Solo dopo aver fatto la domanda mi ricordai che quell'argomento per Zayn era un tabù,quindi era meglio non prenderlo.
«Sono andata da Starbucks a prendermi un caffè,miss sono al centro dell'universo.» Come volevasi dimostrare,lui decise di cambiare discorso prima di me. Gli feci una smorfia e iniziò a bere un sorso dal bicchiere che teneva tra le mani. Lo superai e ripresi a camminare,sentendolo alle mie spalle.
«Tu invece dove vai?» Mi chiese.
«Le mie due migliori amiche mi hanno consigliato di prendere una boccata d'aria.. se avessi saputo che ti avrei incontrato,sarei rimasta chiusa nella mia camera.» Il semaforo di fronte a noi si fermò sul rosso e fui costretta a fermarmi.
«Ma io sono un raggio di sole.. potrei riattivarti la giornata.» Mi disse con tono malizioso,sfiorandomi la schiena con una mano.
«Ne dubito Malik.. non voglio essere denunciata per atti osceno in luoghi pubblici,quindi piantala.. è andata male con la tua amica?» Il semaforo tornò verde e ripresi a camminare con lui alle costole.
«Diciamo che è andata..» Non era molto soddisfatto,al contrario aveva assunto il tono di quello che si era passato una serata tanto per fare.
«Cosa deve darti una ragazza per accontentarti Zayn?» Mi superò velocemente e si posizionò di fronte a me,bloccandomi di nuovo.
«Lo vuoi sapere veramente?» Si morse il labbro e mi sfiorò il braccio con un dito.
«Ripensandoci..no.» Lo superai nuovamente. Mi stava dando sui nervi.
«Non sono passati cinque giorni?» Mi raggiunse di nuovo e iniziò a camminare all'indietro per potermi guardare in faccia,non badando alle persone sui cui arrivava.
«No,ne sono passati quattro,Zayn! - Mi fermai di colpo guardandolo scocciata – Non puoi stressarmi ogni volta,non hai tipo un paio di ragazze che vorresti portarti a letto? Sono sicura che non ti diranno di no.»
«Devi farmi diventare sdolcinato?» Iniziò a battere le ciglia e a fare il broncio. Feci una smorfia schifata e mi sedetti su una panchina lì accanto.
«Ascolta..questa cosa tra me e te funziona alla grande...»
«Alla grande!» Mi fece eco.
«..ma dobbiamo cercare di concederci anche ad altre persone,capisci che intendo?» Fece una faccia fin troppo confusa. Sicuramente si stava ripetendo nella testa quello che avevo appena detto per cercare di capirci qualcosa.
«Vuoi dire che dovremo andare a letto con altre persone?» Mi si illuminarono gli occhi. Aveva capito!
«Esatto! Vedrai che sarà grandioso! Nessuno dei due vuole cose serie,giusto?» Mi alzai dalla panchina e lo guardai entusiasta.
«Giusto...»
«E poi noi siamo amici.. amici di letto,giusto?»
«Giusto...» Per la gioia gli saltai al collo.
«Io ora dovrei andare..Zoe..ci sentiamo..» Si staccò da me e indietreggiò,portandosi un braccio dietro la testa e abbassando lo sguardo come se fosse in imbarazzo.
«Ah,ok..» Cercai di capire cosa avesse ma il mio telefonino vibrò nella tasca e quando lessi il nome di mia madre,rabbrividì.
«Mamma!»
Tesoro,ti sento la voce bassa..non starai per caso prendendo freddo?
«No mamma.. dimmi!» Aveva cominciato.
Io e tuo padre arriviamo questa sera,ti ricordi che domani abbiamo quella cena?
«Certo!» Assolutamente no. L'avevo proprio rimosso.
Bene,vestiti elegante e non al tuo solito!
«Farò il possibile mamma,a domani.» Chiusi velocemente la chiamata e mi ricordai le parole di mio padre. Quella cena sarebbe stata una delle solite cene investigatorie di mia madre e da sola non ce l'avrei mai fatta.. no,mi serviva qualcuno che mi avrebbe appoggiata,non mio padre,qualcuno esterno alla famiglia,qualcuno come...
«Zayn!» Mi affrettai a raggiungerlo,vedendolo in lontananza. Si voltò a guardarmi,confuso.
«Visto che adesso abbiamo dato inizio a questo rapporto di amicizia,ti piacerebbe venire a cena con me e i miei genitori domani sera? Da amico,ovviamente.»
«Veramente..» Si guardò attorno come per cercare una scusa.
«Oh ti prego,mio padre è super simpatico,non ti annoierai.. promesso!» Gli feci gli occhi a cuoricino e misi le mani giunte,in segno di preghiera.
«Posso ordinare cosa voglio?» Mi domandò.
«Anche un'aragosta se ti va!» Sulla sua faccia comparve un sorriso e prima che potesse annuire gli saltai al collo,mettendogli le gambe attorno ai fianchi.

 

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Ragazze scusate scusate scusate!!!! Ho avuto un sacco di problemi in questo periodo...
Bè,diciamo che Zoe è proprio una gran testa di..... e sottovaluta troppo Zayn perchè quella che non ha capito un bel niente,è proprio lei xD
Vedremo che da questo momento in poi Zayn diventerà un tappetino,perchè pur di non perderla farà la qualunque...e lei forse lo capirà troppo tardi!
Grazie per le recensioni,per chi mi segue,chi mi ha messo nei preferiti...mi commuovo ogni volta che vedo quel numero alzarsi!
Un bacione e BUON INIZIO ESTATE,cla (:
ps: non ho riletto,scusate eventuali errori!

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Capitolo 11
*** - 10 ***




AMICI DI LETTO -
capitolo 10.

 

 

 

 

«Zoe vuoi muoverti?» Elle continuava costantemente a battere alla porta,pregando che io uscissi dal bagno il prima possibile. Ero chiusa lì dentro da circa un'ora e non riuscivo a smetterla di fissarmi incredula allo specchio. Mia mamma aveva fatto arrivare quella mattina un vestito Armani appena comprato – aveva lasciato l'etichetta attaccata tanto per farmi capire quanto aveva speso per la sua figlia ingrata – e rimasi terrorizzata alla vista appena lo indossai. Il vestito aveva una spacca dietro la schiena che si allargava sulle spalle e scendeva giù,all'estremo della vita. Maniche a tre quarti,aveva delle pallet d'orate che scintillavano con il nero di sfondo. Non era eccessivamente corto,ma neanche lungo! Se fosse stato per me avrei optato per un pantalone bianco e una camicia,ma si trattava della cena con Crudelia Demon in persona e non avevo scelta. Dovevo indossare quel coso. Con il vestito aveva lasciato anche un bigliettino con delle indicazioni su come fare i capelli. Indicazioni... io li chiamerei per lo più minacce.
«Allora? Zayn sarà qui tra poco!» Elle continuava a bussare alla porta.
«Arrivo.» Urlai,dandomi un ultima occhiata allo specchio. Avevo alzato i capelli in una coda di cavallo – costrizione di mia madre – e avevo scelto un trucco leggero per avere almeno ancora qualcosa che mi rappresentasse. Spensi la luce e aprì la porta,trovando gli occhi perplessi e stupefatti delle mie amiche fissarmi.
«Oh mio dio.» Si fece scappare Dana,scandendo ogni parola perfettamente.
«Si lo so,non è da me.. tutto questo luccicare è troppo esagerato e sono..»
«bellissima!» Mi interruppe Elle. Stavo per dire orribile,ma evidentemente la mia amica non era d'accordo.
«Bellissima? Sembro una prostituta!» Affermai,mettendomi le scarpe col tacco e diventano quasi all'altezza di Elle.
«Oh ti prego! Sei uno splendore e tua madre non potrà dirti niente stasera.» Elle iniziò a sistemarmi i capelli e a guardarmi con gli occhi luccicanti.
«Avrà sempre qualcosa da ridire.» Presi la pochette che Elle mi aveva gentilmente prestato per quella sera e ci misi dentro tutto ciò che mi serviva.
«Non ci posso credere!» Improvvisamente la mia amica iniziò a urlare e a guardarmi con un'espressione stupefatta e meravigliata.
«Oddio che c'è? Ho qualcosa fuori posto? I capelli?» Mi toccai ovunque,cercando disperatamente qualcosa che non andasse. Mi guardai allo specchio e mi misi in ogni lato per notare qualcosa di strano.. non c'era niente.
«Quello è un'Armani?» A quella sua constatazione la guardai in cagnesco per avermi fatto prendere un colpo e la mandai poco gentilmente a quel paese.
«Andrà tutto bene Zoe.» Dana mi sorrise,mentre Elle cercava di riprendersi sedendosi sul letto. Il clacson di una macchina attirò la nostra attenzione e Dana scostò la tenda per guardare fuori dalla finestra.
«Il tuo principe è arrivato.» Disse.
«Grazie Dana! Ci vediamo dopo.» La guardai seria per poi salutarle e uscire dalla camera. Per tutto il tragitto litigai con le mattonelle che unite formavano il percorso che portava al dormitorio e quando fui fuori iniziai a maledire il prato,il quale mi faceva affondare il tacco e rischiai di cadere almeno una o due volte.
«Ehi!» Barcollai per la terza volta e Zayn mi afferrò senza problemi dal braccio per rimettermi in piedi. Alzai la testa sorridendogli e improvvisamente vidi i suoi occhi spalancarsi.
«Wow!» Sentì il suo sguardo andare su e giù,mentre fissava ogni minimo dettaglio.
«Niente battutine Malik.» Lo superai impacciata e arrivai alla portiera,aspettando che aprisse la macchina.
«Non volevo fare battutine Zoe..» Lui mi seguì e fece il giro per arrivare al lato guida.
«So che non ti piacciono i tipi così..tranquillo,domani tornerò quella di sempre.» La macchina si aprì e ci entrai dentro,notando che una volta seduta il vestito lasciava completamente scoperte le gambe. L'intento di mia madre era quello: farmi apparire in modo più femminile.
«Problemi?» Zayn si sedette e chiuse lo sportello,notando poi in me un'espressione strana.
«No..» Risposi senza pensarci,sorridendo.
«Tu mi vuoi proprio far impazzire vero?» Mi chiese poi,mettendo la chiave nella fessure e girandola. Sentì il rombo del motore della macchina e il sedile sotto di me tremare.
«Per cosa?» Cercai di capire cosa stesse dicendo,mentre mi guardava con una mano appoggiata sullo sterzo.
«Quelle gambe.. così scoperte.» Risi ancora una volta e mi sembrò di essere tornati al periodo in cui ero indisposta.
«Se stasera fai il bravo magari dopo la cena posso ricompensarti.» Gli pizzicai la guancia e notai quanto fosse morbida ed elastica.
«Tuo padre mi amerà!» Disse tutto contento,partendo ed uscendo dall'università.
«Mi dispiace deludere le tue aspettative ma..il problema non è mio padre,il problema è mia madre.»

 

 

Arrivammo al ristorante,per mia sfortuna,un quarto d'ora in ritardo. Quella sera allo stadio si giocava la partita e così le persone uscivano di casa per andare a tifare la loro squadra..e a noi toccava tutto il traffico,ovviamente.
«Qualsiasi cosa non permettere a mia madre di ridicolizzarti.» Lo avvertì,mentre varcavamo la soglia. Come ogni cena,mia madre non badava a spese e sceglieva sempre il ristorante più costoso della città. Io lì dentro mi sentivo come un pesce fuor d'acqua.. come se da un momento all'altro esplodessi. Volevo solo scappare e andarmene lontano,sotto gli occhi di ricchi con la puzza sotto il naso che ti scrutavano.
«Ma non può essere così male.. chi è Dracula?» Rise lui.
«Una cosa del genere.» E all'improvviso la vidi. In tutto il suo splendore – non si poteva dire il contrario – gesticolava animatamente con un signore,qualcuno di importante sicuramente. Mio padre alla sua sinistra annuiva,ma io sapevo che di tutto quello che si stavano dicendo non aveva capito neanche la metà.
«Oh grazie al cielo.» Lo sentì dire,entusiasta. Non sarebbe stato più solo a sentire le inutile discussioni di mia madre da quel momento.
«Ciao papà,ciao mamma.» Mia madre si alzò e poggiò una mano sul braccio dello sconosciuto.
«George ti presento mia figlia..Zoe - Allungai una mano educatamente – e il suo..fidanzato presumo.» Eccola che partiva all'attacco.
«Veramente lui è un mio amico mamma.. si chiama Zayn ed è un grande fotografo.» Non so perchè ma volevo che mia madre avesse una buona opinione su Zayn così lo avrebbe lasciato in pace.. forse.
«Complimenti Amanda,è splendida.» Il tipo dal nome George sorrise a mia madre e poi tornò al suo tavolo. Lei cambiò subito espressione e mi guardò a suo solito.
«Ti aspettavamo qui un quarto d'ora qui Zoe! La puntualità ancora non ti è entrata in testa..c'era da aspettarsene.» Stavo iniziando a rispondere mentre ci sedevamo ma Zayn mi anticipò.
«Veramente signora è colpa mia..mia sorella aveva voglia di un bel cono e sa,se non si accontenta subito può diventare una peste e così prima di passare da Zoe sono dovuto andare alla gelateria più vicina.» Mio padre scoppiò in una risata,sputacchiando un po' d'acqua di qua e di là – stava bevendo – e anche io sorrisi,guardando Zayn. Solo mia madre lo fissava come se volesse incenerirlo con lo sguardo.
«Io non sono d'accordo sul viziare i figli Zehid.» Mia madre bevve un sorso di vino e lo fissò dal basso.
«Il nome sarebbe Zayn.» La corresse. A parte me nessuno si era mai permesso di contraddire mia madre e questa cosa se da un lato mi entusiasmava,dall'altro mi terrorizzava.
«Sei bellissima stasera figliola.» Mio padre mi fissò con gli occhi luccicanti e mi fece arrossire. Solo lui aveva il potere di farlo.
«Poteva truccarsi meglio.» Squittì mia madre,mentre adagiava il tovagliolo sulle gambe.
«Io la trovo splendida.» Zayn fece scivolare un braccio sul mio schienale e mi diede una veloce occhiata.
«Come va il tirocinio Zoe?» Mio padre si versò dell'altro vino e cercò di portare il discorso su altri temi.
«Oh alla grande! Tra poco avrò questo esame e se lo passo starò in ospedale come osservatrice..guarderò i bambini e mi occupererò di loro per le piccole cose. Un passo alla volta..» Mio padre mi sorrise dolcemente mentre mia madre non perso occasione per dire la sua.
«Occuparsi dei bambini..che cosa inutile!» Disse,col suo solito atteggiamento altezzoso.
«Certo..perchè tu avresti preferito vedermi dietro un bancone di un'aula di tribunale,vero mamma?» Misi le braccia conserte e appoggiai le spalle allo schienale.
«Avrei preferito vederti lavorare,piuttosto che vederti buttare la tua vita dietro una stupida università che ti farà lavorare solo tra sei anni!» Si pulì il muso con il tovagliolo e lo posò sul tavolo scocciata.
«Io amo quello che faccio. E' da una vita che mi imponi di fare quello che vuoi tu,sono cresciuta mamma.. fattene una ragione!»
«E' di questo che mi vergogno.. di come sei cresciuta! Ma guardati,quel vestito Armani su di te non vale niente.. non ti curi,sei menefreghista. E chi ti paga tutto? Di certo non tu cara. La vita là fuori è un'altra cosa e se continui così non ne assaporerai neanche una briciola.» Mi sputò quelle cose in faccia come tanti aghi pungenti e la mia gola si seccò solo al suono di quelle parole che non riuscì più a dire niente. Mio padre fece per parlare ma Zayn lo anticipò,come aveva fatto prima con me.
«Permette una cosa signora? - Mia madre annuì incuriosita – Lei non ha proprio capito niente di sua figlia. Zoe ama i bambini,farebbe qualsiasi cosa per i bambini. Non ho mai visto nessuno instaurare all'istante un rapporto con loro.. e sa che le dico? Che sarà una madre e una dottoressa stupenda,e i bambini la ameranno.. come la amano le persone. Perchè lei è così,si fa amare da tutti. - Gli occhi quasi mi iniziarono a luccicare mentre lo sentivo parlare – Io sono fiero di come è cresciuta,perchè in caso contrario non sarebbe la persona stupenda che è adesso..e con il suo permesso adesso ce ne andiamo perchè.. questo posto è una palla!» Zayn si alzò dal tavolo e mi prese la mano. Vidi mio padre ridere sotto i baffi e mia madre che ci guardava con un'espressione allibita,mentre mettevamo piede fuori dal ristorante.
«Dracula? Dracula è un cagnolino!» Mi disse una volta fuori,ridendo. Arrivammo nel posteggio e ci appoggiammo alla macchina.
«Sei stato meraviglioso prima.. con mia madre.» Zayn si appoggiò alla vettura e io rimasi a guardarlo nell'oscurità.
«Ero sincero..e anche prima.» Mi disse,iniziando quasi a sussurrare.
«Prima?» Chiesi io confusa.
«Prima..quando ho detto che non volevo fare battutine..sei bellissima stasera Zoe.» Poi qualcosa cambiò. Zayn non mi guardò più come aveva sempre fatto e per un attimo non sentì più il bisogno di andare a letto con lui,ma di accarezzarlo e baciarlo semplicemente. Lui si avvicinò lentamente,prese il mio viso tra le mani e iniziò a sfiorare il suo naso col mio.
«Che fai?» Sussurrai,mentre sentivo il suo profumo che mi stava facendo entrare in estasi. Senza dire niente,si avvicinò per eliminare la distanza tra le nostre labbra e in un attimo sentì la sua lingua cercare la mia. I baci prima furono lenti,poi sempre più veloci,fin quando compresi che era come se non ci fossimo mai baciati prima d'ora.
«Esci con me.. una volta.» Mi sussurrò,tra un bacio e l'altro. Rimasi a guardarlo e gli presi una mano per farla scivolare via dal mio viso.
«Non posso..» riuscì a dire,controvoglia.
«Una volta.» Ripetè lui,facendo scivolare via le mani. Lo fissai ancora una volta e poi indietreggiai,tornando nell'oscurità.
«Una volta.» Dissi infine.

 

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Ok scusate! (di nuovo ahahaha sono ripetitiva)
Ci ho messo tanto però è un gran bel capitolo no?:D
A me piace! Ditemi che pensate:)
bacionissimi :3

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Capitolo 12
*** - 11 ***




AMICI DI LETTO -
capitolo 11.

 

 

 

 


«Una volta.»

Continuavo a ripetere quella frase nella mia testa come per trovarci un senso o qualche convinzione. Volevo davvero uscire con Zayn? Volevo davvero che il nostro rapporto diventasse qualcosa di più serio? Io e la serietà non andavamo d'accordo da un po' ormai. Non sapevo neanche perchè l'avevo baciato,perchè gli avevo permesso di lasciarmi accarezzare..
«Non posso.» Mi tolsi il cuscino dalla faccia e lo buttai a terra,fissando il soffitto.
«Cosa non puoi?» Elle si girò sul letto mentre continuava a leggere una delle sue solite riviste sulla moda.
«Uscire con Zayn.. non dovevo cedere.» Mi misi seduta e soffiai contro un ciuffo di capelli che mi cadde davanti agli occhi.
«E' solo un appuntamento. Può essere che ti piaccia.» Disse la mia amica,senza togliere gli occhi di dosso alla rivista.
«Mi ero ripromessa di non avere più primi appuntamenti e adesso lui non può venire col suo splendido sorriso,con le sue braccia così... - Cercai di fare una smorfia pensando alle braccia muscolose di Zayn sul mio corpo - ..baciarmi e sussurrarmi all'orecchio di uscire con lui.»
«Wow Zoe,sei proprio sfortunata ad aver trovato un ragazzo così terribilmente fantastico! Non ti invidio proprio.» Elle buttò la rivista a terra e iniziò a prendermi in giro.
«Lo vuoi prestato?» Le proposi.
«Accetterei volentieri l'offerta ma da quanto ho capito il nostro teppistello ama le more,acide,senza tette e.. stronze.» Mi punzecchiò facendomi l'occhiolino.
«Non è un teppistello e..EHI! Io non sono senza tette!» Istintivamente mi portai le mani sul mio seno e mi accorsi di toccare la pianura padana.
«Oh scusa,come lo chiami tu? Il seno perfetto che entra in una coppa di champagne.» Elle si alzò dal letto e iniziò a volteggiare su se stessa parlando con una voce più stridula del solito.
«Il mio almeno non sembra uscito da un telefilm degli anni '80!» Cercai di controbattere,tirandole un cuscino sulla faccia.
«Le bretelle hanno il loro fascino! Torneranno di moda,te lo dico io.» Il cuscino cadde per terra e la mia amica si fermò,appoggiandosi alla scrivania.
«Se lo dici tu..» Voltai la testa scocciata e notai i mille vestiti buttati per terra che si ammassavano uno su l'altro.
«Ha detto dove ti porta?» Mi chiese Elle,sedendosi accanto a me.
«No,ma spero che non sia qualcosa di esagerato perchè non lo sopporterei.»
«Vuoi per una sera divertirti e lasciare stare le mille preoccupazioni?» Elle mi appoggiò le mani sulle spalle e iniziò a scuotermi,facendomi girare la testa.
«Sei terribilmente stressante chiappe d'oro.. te l'hanno mai detto?» Cercai di bloccarla,prendendole le mani.
«Un centinaio di volte.. sempre tu.» Sorrise lei.
«Ti voglio bene ma ho bisogno di Dana,lei mi capirebbe.»
«Dana è con Niall dalla sua famiglia e credimi.. lei ti farebbe uscire con Zayn e calci nel sedere.» Mi appoggiò una mano sulla spalla come per farmi rassegnare.
«E' una sorta di complotto? Le mie due migliori amiche stanno dalla parte del ragazzo misterioso?» Spalancai la bocca.
«Mi dispiace tesoro,devi accettarlo.» Elle mi scoccò una bacio sulla guancia e poi si alzò,precipitandosi in bagno.

 

«Maledetta Elle e le sue idee!» Stavo maledicendo la mia amica da un po' ormai,esattamente da quando ero uscita dalla camera per recarmi nel punto in cui Zayn mi avrebbe presa. Il problema era che la mia cara amichetta aveva avuto l'idea geniale di farmi mettere dei tacchi esageratamente alti e stavo avendo qualche problema di equilibrio.
«Ciao Zoe,vuoi un aiuto?» Alzai lo sguardo e vidi il mio compagno di corso camminare verso di me con un sorriso un po' troppo soddisfatto stampato sulla faccia.
«Ti aspetto la prossima settimana in classe e se vuoi arrivarci vivo è meglio se non fai più battute.» Si,forse quella sera ero più acida del solito. Forse perchè il pensiero di trascorrere un'intera serata sola con Zayn mi faceva entrare in crisi. Forse perchè il pensiero di noi due da soli in macchina mi metteva l'ansia. Forse era Zayn che mandava il mio cervello a farsi fottere.
«Buona serata!» Mi urlò Adam,superandomi. Non gli risposi,mi limitai ad allungare un braccio verso l'alto e ad alzare il dito medio,sentendo da lontano la sua risata. Il vestito che Elle aveva scelto per fortuna non era eccessivo e almeno in questo aveva accordato qualche mia idea. Come il colore. Scelsi un vestito blu notte,stretto al seno e poi morbido lungo i fianchi e le gambe. Per mia fortuna non era eccessivamente corto ed ero entusiasta di questo!
Arrivata nel luogo d'incontro notai con mia grande sorpresa che Zayn non era ancora arrivato,così mi appoggia al muretto pregando che arrivasse al più presto. Quella sera il vento soffiava leggero sulla città e colpì anche le mie braccia nude e rabbrividì.
«Dio Zayn,fai presto.» In quel momento non avevo mai desiderato così tanto la sua presenza. Non era molto tardi,ma ancora il sole tramontava presto e il buio calava su tutta l'università. Potevo sentire ancora le voci che venivano dal dormitorio,voci che ben presto si sarebbero spente per il coprifuoco. Le luci del campo di football erano ancora accese,segno che la squadra si stava ancora allenando.
«Finitela di tremare! Zayn arriverà a momenti e poi qui c'è un sacco di gente.» Iniziavo a parlare da sola con le mie gambe che chissà per quale motivo avevano iniziato a tremare. Sussultai al suono del mio telefonino e quando lessi il nome della mia migliore amica,la mandai a quel paese.
«Grazie per avermi fatto venire un infarto.» Dissi,portando l'apparecchio all'orecchio.
Ma ti pare! Allora,come procede?
«In realtà.. non procede! Sono ancora qui che lo aspetto.»
Cosa?? Ma è passato più di un quarto d'ora! Squittì la mia amica,più preoccupata di me.
«Cosa devo dirti Elle? Ci avrà ripensato!» E in cuor mio speravo di si.
Non è che gli è successo qualcosa? Chiamalo!
«Forse è arrivato tardi a casa e si sta preparando.»
Non esiste,chiamalo Zoe!
«Ma possiamo sempre rimandare..»
Ho detto chiamalo! Mi interruppe bruscamente,quasi urlando.
«Va bene! Ma smettila di urlarmi nell'orecchio!» Le chiusi la chiamata in faccia e velocemente composi il numero di Zayn. La sua foto apparve sullo schermo e feci una smorfia a vederla. Perchè mi ero ridotta ad aspettare un'idiota in un parcheggio? Stavo tornando a essere un cagnolino,era chiaro.
«Oh,andiamo!» Era già il quarto squillo e di Zayn nessuna traccia. Il lampione accanto a me si spense e nello stesso istante chiusi la chiamata.
«Non risponde.» Tornai con il telefono all'orecchio,chiamando Elle questa volta.
Questa non è una buona cosa..
«Mi stai facendo venire l'ansia Elle!»
Scusa ma sono preoccupata! Intanto torna qui,chiamiamo Louis e vediamo se sa qualcosa...
«Aspettare domani?» Iniziai a girare i tacchi e a incamminarmi verso il dormitorio.
Zoe!
«Va bene,sto arrivando!» Chiusi la chiamata e buttai il telefonino dentro la borsa. Forse qualcuno lassù aveva ascoltato le mie preghiere e mi aveva fatto la grazia di saltare questo ridicolo appuntamento.
«Zoe...» Mi fermai di colpo,guardando un punto indefinito e concentrandomi sul mio udito. Non ero sicura al cento per cento ma mi era sembrato di sentire il mio nome. Non ci badai più di tanto e ripresi a camminare.
«Z-zoe..» Questa volta era sicuro che qualcuno aveva sussurrato il mio nome e quella voce sapeva anche a chi apparteneva. Mi girai ansiosa e trovai la figura di Zayn piegato sulle ginocchia,con una mano appoggiata sull'asfalto per reggersi.
«Zayn!» Mi precipitai al suo fianco e gli alzai la testa,notando il sangue che gocciolava da ogni lato del suo volto.
«Ma che cosa..» Portò la testa all'indietro e iniziò a tossire,sputando sangue.
«Mi dispiace... se ho fatto tardi... io...» Cercava di parlare,ansimando.
«Ehi zitto.. parleremo dopo,ora devo portarti in ospedale.» Cercai di alzarlo,ma si ributtò giù portandomi con se.
«No.. in ospedale no,ti prego..» Mi supplicò,sputacchiando sangue ovunque. Lo guardai per un paio di secondi. L'occhio destro era completamente chiuso,gonfio e viola. Dalla fronte colava sangue,come dal naso e dalla bocca. Forse aveva qualche costola rotta,visto che con la mano destra si stringeva la vita e gemeva di dolore.
«Va bene..andiamo ora.» Mi misi un suo braccio attorno alle mie spalle e lo sollevai,dopo essermi tolta i tacchi e averli lasciati lì. Elle mi avrebbe ammazzata,ma le avrei regalato qualche vestitino firmato e se ne sarebbe fatta una ragione.
Sentivo il fiato di Zayn che si faceva sempre più affannato e l'odore di sangue che mi stava facendo venire la nausea. Per fortuna a quell'ora nel dormitorio non c'era gente in giro,così fu più facile salire nella mia camera.
«Elle apri la porta!» Battei con il piede cercando di non fare troppo baccano per non svegliare tutti quanti. La mia amica aveva qualche problema all'udito,questo era evidente.
«Cazzo Elle,apri questa dannata porta!» Battei più forte questa volta e alzai anche la voce.
«Ma perchè tutto questo..» Stava quasi per urlarmi in faccia dalla rabbia,ma quando si accorse di Zayn mi guardò allibita.
«Te lo spiegherò dopo,adesso mi serve la nostra stanza,ghiaccio,bende..» La superai sbattendo con la sua spalla e mi catapultai in camera,poggiando Zayn sul letto che cadde sfinito con un tonfo.
«Puoi dirmi cosa diavolo è successo?» La mia amica tornò nella stanza con in mano tutto l'occorrente e mi guardò con aria allarmata.
«Te lo spiego dopo,promesso.» Presi le cose che aveva tra le mani e la buttai fuori dalla stanza,mandandole un veloce bacio con la mano.
«Mi dispiace Malik,sarai costretto a dirmi cosa ti è successo ora.» Presi un po' di disinfettante e iniziai a versarlo su un pezzo di cotone. Lui non rispose,si limitò a mugugnare qualcosa tra se. Mi avvicinai con il pezzo di cotone e iniziai a tamponargli la fronte. Urlò al tocco e dovetti mettergli una mano sulla bocca per evitare che svegliasse tutto il dormitorio.
«Lo so che fa male ma.. sei coperto di sangue,devi resistere va bene?» Lo guardai negli occhi e notai per la prima volta nei suoi un velo di tristezza e.. rabbia. Presi la prima maglietta che mi capitò vicino e gliela ficcai in bocca,suggerendogli di stringere i denti quando sentiva bruciore. Tamponai quasi tutta la fronte,poi gli inserì nel naso un po' di cotton fioc per cercare di fermare il sangue che continuava a colare e mi concentrai sull'occhio.
«Mio Dio Zayn..chi ti ha ridotto così?» Feci una smorfia alla vista dell'occhio quasi del tutto massacrato. Come prima non rispose,ma questa volta strinse la mano in pugno e lo sbattè violentemente contro il letto,tanto che rimbalzai.
«Ehi! - Gli presi il mento con la mano affinchè mi guardasse – Sei incazzato lo so,ma adesso non concluderai niente.. vuoi sfogarti? Vuoi farti ancora del male? Domani puoi fare quello che vuoi,ma stasera tu non ti muovi da questo letto Malik.» L'avevo detto sulserio? Non riuscivo neanche a credere alle mie parole,ma sentivo un senso di potere in quel momento che mi rendeva invincibile. Zayn non riusciva neanche a rispondermi,a muoversi.. era costretto a sottostare alle mie condizioni!

 

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Allora no non sono morta! :)
Il fatto è che io e la sfortuna da un anno a questa parte camminiamo insieme...
Bè,sapete che è successo? Ho preso una storta sulle scale a casa di un mio amico dopo essere uscita dalla piscina e adesso sono con il tutore alla caviglia xD
Siccome questi piccoli dettagli sicuramente non vi interessano,andiamo al capitolo!
Bene,finalmente scopriremo i misteriosi lividi di Zayn. Ve ne eravate dimenticati vero?;)
Sicuramente sarete delusi dal sabotaggio del loro appuntamento ma.. le occasioni non mancheranno:)
Bè che dire,grazie a tutti perchè nessuno ha mai seguita una mia storia così tanto e sono contenta che piaccia e che susciti qualcosa ad ognuno di voi!
Un bacione grande grande,cla (:

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Capitolo 13
*** - 12 ***




AMICI DI LETTO -
capitolo 12.

 

 

 

Presi la tazza con dentro la cioccolata calda tra le mani e iniziai a respirare il profumo e il calore che vi fuoriusciva. Fissavo la finestra davanti a me,ricoperta completamente da goccioline d'acqua. Aveva iniziato a piovere dalla mattina presto e un tuono mi aveva letteralmente buttato giù dal letto. Così avevo deciso di alzarmi,mettermi una vestaglia e andare in cucina.

«Come sta ora?» Elle tornò sulla sedia di fronte la mia,con una tazza fumante tra le mani. Bevvi un sorso di cioccolata per riscaldarmi e poi ripresi a risponderle.
«Sta ancora dormendo.» Dissi,riferendomi al ragazzo mal ridotto che la sera precedente si era presentato al mio dormitorio sabotando un ipotetico appuntamento.
«Non ti ha detto niente?» Continuò a chiedermi la mia amica.
«Rissa in un bar, - bevvi un altro sorso – così ha detto.»
Elle poggiò la tazza sul tavolo e mi guardò confusa.
«Rissa in un bar? Semmai combattimento a sangue in un bar.. ma hai visto com'è ridotto?»
«Si Elle l'ho visto ma ieri sera era troppo debole perchè io gli andassi contro e poi si è addormentato quasi subito.» Finì la mia cioccolata e la misi da parte.
«Dovevi portarlo in ospedale,potrebbe avere qualcosa di serio e deve farsi controllare il torace!» Elle sembrava quasi nel panico,come se quello nell'altra stanza fosse il suo ragazzo o addirittura suo parente.
«Lo so benissimo Elle,grazie per avermelo ricordato! Ma mi ha detto esplicitamente che non vuole essere portato in ospedale.»
«Secondo te perchè? - Anche lei finì la sua cioccolata e la mise da parte come feci io poco prima – Se fosse stata una semplice rissa in un bar per quale motivo non dovresti portarlo in ospedale? Nasconde qualcosa Zoe.»
Pensai alle sue parole e per un attimo scoprì con mia grande sorpresa che avevano un senso. Perchè Zayn non voleva essere portato al pronto soccorso? In fondo è normale a volte partecipare a una rissa.. oddio tanto normale no,ma normale quanto basta per farsi visitare da un medico. Quindi perchè tutta questa ostinazione?
«Quando si sveglia gliene parlerò,adesso possiamo cambiare discorso?» Mi alzai dalla sedia e andai in cucina per prendere qualche biscotto. Sentì Elle sbuffare alle mie spalle e sorrisi.
«Dimmi almeno com'è andata con tua madre.» Disse. Evviva si! Passiamo a un argomento decisamente più allegro. Mia madre!
«Come sempre, - mi girai per guardarla – un completo disastro!»
«C'era da aspettarselo.» Elle alzò gli occhi al cielo per poi stiracchiarsi.
«Però questa volta una persona è riuscita a zittirla e non sto parlando ne di me ne di mio padre.» Dissi entusiasta,vedendo Elle che pendeva dalle mie labbra.
«Vuoi dire...?» Chiese solamente,e quando io annuì si alzò dalla sedia piena di gioia.
«Lo sapevo io che era un ragazzo fantastico! E' riuscito persino a zittire quella strega di tua madre.» Venne ad abbracciarmi e mi fece cadere un biscotto a terra.
«Fino a due minuti fa era il ragazzo bugiardo e ribelle!» Le ricordai. Si allontanò da me guardandomi con aria angelica.
«Oh ma lo è.. solo perchè vuole proteggerti.» Raccolse il biscotto da terra e lo lanciò dentro la pattumiera.
«Non ho bisogno di protezione io.» La corressi. Elle fece finta di non sentirmi e si catapultò sul divano,prendendo il telecomando tra le mani.
«Però è stato.. dolce. Ha parlato di me in modo così.. affettuoso,come nessuno aveva mai fatto.. forse solo mio padre ma lui non può andare sempre contro mia madre. Zayn invece era la prima volta che la vedeva e probabilmente non la rivedrà più,quindi ha potuto dirle in faccia tutto quello che le avrei voluto dire io.» Sorrisi ingenua e vidi Elle inclinare la testa.
«Si Zoe,sei proprio sfortunata ad avere un ragazzo così carino e premuroso ai tuoi piedi.» Le feci una linguaccia e il verso.
«Zayn non ai miei piedi,lui..»
«Ehi..» Mi fermai di colpo quando sentì un accenno di voce maschile provenire dal corridoio e quando mi voltai vidi Zayn in piedi,poggiato al muro che si strofinava un occhio. Quello sano.
«Ehi dormiglione,buongiorno!» Sbottò Elle,sorridente. Zayn le sorrise di rimando e poi si soffermò su di me.
«Non ti ho fatto dormire? Scusa io..»
«No no,non avevo più sonno e ho deciso di alzarmi.» Lo fermai prima che potesse tirar fuori qualche scusa per farmi sentire in colpa.
«Ti va un..biscotto? Qualcosa?» Gli chiesi,avvicinandomi al tavolo.
«No no,io.. ah Dio che mal di testa!» Si portò una mano sulla fronte e abbassò la testa,dolorante.
«Certo,chissà quante ne hai prese.» Commentò Elle tra se.
«Vuoi una bustina?» Parlai velocemente dopo di lei affinchè Zayn non le rispondesse e mi avvicinai ancora di più.
«No,credo che tornerò a casa.» Continuava a massaggiarsi le tempie con gli occhi socchiusi.
«Casa? No non puoi guidare in queste condizioni.» Disse all'improvviso Elle,guardandomi e facendomi strane smorfie. La fissavo confusa per cercare di capire se improvvisamente si sentisse male o se avesse qualche tic che non avevo mai visto prima. Poi alla fine capì.
«Certo che no! Ti accompagno io.» Dissi in fine,con Elle sul divano che esultava in silenzio.
«Non c'è bisogno,davvero.» Indietreggiò e cadde quasi a terra,appoggiandosi al muro. Mi catapultai al suo fianco e lo ressi con un braccio.
«Ne hai bisogno,davvero.» Sussurrai,guardandolo negli occhi.

 

La pioggia era aumentata e picchiettava feroce sul parabrezza dell'auto. Eravamo in quelle condizioni da circa dieci minuti e per strada c'è un traffico intenso per via del tempo.
«Non dovevi accompagnarmi Zoe,ci metterai una vita a tornare indietro.» Farfugliò Zayn dal posto passeggero,toccandosi il torace e gemendo.
«Certo così almeno se non sei morto ieri,saresti morto oggi in un qualche incidente stradale.» Dissi senza guardarlo.
«Come sei pessimista.. è solo qualche graffio.» Lo vidi con la coda dell'occhio dolorante e contorcersi.
«Hai una percezione dei graffi alquanto ambigua Zayn.» Il semaforo lampeggiò sul verde e partì.
«Chiama Louis piuttosto,era preoccupato ieri.» Voltai a destra,trovando un ulteriore fila.
«L'hai detto a Louis? Perchè?» Alzò la voce e mi voltai,vedendo che più urlava più si faceva male.
«Vuoi fare quello che ti dico per una sola volta?!» Alzai la voce anche io e fece un'altra smorfia,schiacciandosi sempre di più una costola. Uscì tremante il telefonino dalla tasca e compose un numero.
Zayn!
«Ehi amico...»
Ma che cazzo fai? Zoe mi ha detto che eri uno straccio ieri!
«Si Louis...lo so ma..sto bene.»
Cavolo Zayn,parli come un povero vecchio..che ti è successo ieri?
«Piccola discussione in qualche bar..» Storsi il naso sentendolo e fermai la macchina davanti al suo palazzo. Presi l'ombrello e lo aprì una volta scesa. Mi portai dal lato passeggero e aiutai Zayn,sorreggendolo con un braccio.
«Che cosa pietosa.. un ragazzo che si fa aiutare da una ragazza.» Si lamentò.
«No la cosa pietosa è il ragazzo che fa a pugni con la gente.» Gli dissi seria,zittendolo per tutto il tragitto strada-casa. Non ero andata nel vicolo buio in cui Safaa mi aveva condotta qualche giorno fa,ma nel palazzo grande e luminoso che circondava le strade di Bradford. Zayn si era trasferito in quel palazzo qualche anno prima,ma il motivo di quel trasferimento mi è ancora ignoto. Una volta entrata nel suo appartamento venni accolta da un odore di pino che rinfrescava la stanza e rimasi stupita dall'ordine. Di solito i ragazzi buttavano le cose come capitava,Zayn invece seguiva un ordine ben preciso e manteneva tutto ben pulito. Ma anche in quel perfetto ordine mia madre avrebbe trovato qualche difetto.
«La mia stanza è di là.» Mi indicò la strada e iniziò a camminare da solo,adagiandosi sul letto. Aveva un letto matrimoniale e le pareti erano riempite con infinite cornice che ritraevano foto di Zayn con la sua famiglia,con qualche cane e con qualche amico.
«E' tuo padre quello?» Chiesi,notando un uomo ritratto nella maggior parte delle foto.
«Si..» Rispose Zayn,quasi in un sussurro.
«Dov'è adesso?» Mi voltai a guardarlo sorridendo e mi accorsi della sua espressione.
«E' morto quando avevo dieci anni..» Stupida Zoe! Stupida boccaccia!
«Oh Zayn mi dispiace non avevo idea.. scusami.»
«Ehi,va tutto bene! Non sono triste,mi manca è vero ma.. non ho rimpianti.» Mi sorrise per quanto fosse mal ridotto e per un attimo mi accorsi dei suoi occhi. Erano diventati improvvisamente lucidi e mi resi conto che per quanto facesse il duro e lo scontroso,era un ragazzo con dei sentimenti.
«Patetico vero?» Mi chiese dopo.
«Cosa? No no! Vorrei avere io questa forza che hai tu.. se mio padre morisse io.. non penso ce la farei. E' l'unica persona della mia famiglia importante per me.» Mi sedetti accanto a lui sul letto e istintivamente gli presi una mano.
«Non lo perderai.» Mi disse. Si allungò per darmi un bacio sulla fronte.. un bacio lungo. Quando staccò le labbra ci appoggiò la testa e fece sfiorare i nostri nasi. Solo in quel momento mi ricordai che era da un pezzo che non andavamo a letto insieme e in quel momento ne stavo sentendo il bisogno. Si avvicinò alle mie labbra e iniziò a baciarmi,prendendomi il viso tra le mani.
«Ti va..?» Mi chiese sussurrando.
«Si ma..se ti faccio..male?» Gli chiesi tra un bacio e l'altro,sfiorandogli il torace.
«Non potresti mai farmi del male,Zoe.» Mi sorrise e mi fece scivolare sul letto. Sentì le sue mani andare sotto la mia felpa e sfiorarmi la schiena. Io gli alzai la maglietta e gliela tolsi via,lasciando quel corpo perfetto nudo ai miei occhi. Iniziò a baciarmi il collo e a lasciarmi chiazze umide su tutto il corpo. Lo sentivo muovere su di me ma per un momento non ci feci caso. Mi concentrai sul suo viso. Sorrisi a vedere il suo occhio quasi malformato e viola.
«Cosa ridi?» Mi chiese,fermandosi a guardarmi.
«Mi piace. - mi guardò confuso – Questo,noi.» Gli sfiorai il naso con il mio e ridemmo entrambi.
«Potrebbe essere meglio di cosi,sai?» Disse lui a un tratto. Il sorriso scomparve dal mio viso e venni persuasa da una sorta di paura incontrollabile che mi fece rabbrividire e ripresi a baciarlo con foga. Gli andai sopra e inizia a spogliarmi,cercando di farlo smettere di parlare,di guardarmi e sorridermi in quel modo...
Anche questa volta mi svegliai con un sussulto a causa di un tuono che fece tremare il vetro della finestra della stanza e mi costrinse ad aprire gli occhi di colpo. Mi ritrovai con la testa appoggiata sul petto di Zayn e il suo braccio attorno alle mie spalle. Alzai lo sguardo e lo vidi mentre dormiva beato,il rumore del tuono non l'aveva scosso. Aveva ancora l'occhio un po' gonfio e la parte del torace era occupata da una grande chiazza viola. Elle aveva ragione. Non poteva essere stata una semplice rissa in un bar,doveva esserci dell'altro. Guardai l'orologio al mio polso e mi accorsi che dovevo assolutamente tornare al collage. Mi alzai delicatamente dal letto senza svegliarlo e iniziai a cercare le mie cose nel buio. Perchè non avevamo alzato quelle stupide serrande?
Trovai i miei jeans e li infilai,per poi trovare la felpa ai piedi del letto. Sentì il mio telefono vibrare nella borsa e corsi a prenderlo.
«Pronto?» Chiesi,sussurrando.
Zoe ma dove sei? Dobbiamo andare a prendere Dana all'aereoporto! Cazzo!
«Oddio hai ragione! Vengo subito.»
Mi infilai le scarpe saltellando,cercando di non perdere l'equilibrio.
«Zoe?» Sentì uno strano movimento dal letto e quando alzai la testa vidi Zayn seduto,con gli occhi ancora socchiusi.
«Ehi! Devo andare con Elle all'aereoporto a prendere Dana!» Mi infilai il giubbotto e diedi una mossa ai capelli per farli staccare dalla testa.
«Giusto.. io dovrei andare a prendere Niall.» Disse assonnato,guardandosi attorno per cercare una canottiera.
«Louis verrà con noi,tu pensa a riposarti.» Presi le chiavi della macchina sul mobile e alzai la lampo del giubbotto.
«Ehi. - mi bloccò il braccio con una mano – Che hai? Sei agitata,di fretta.»
«Te l'ho detto Zayn,sono in ritardo. - feci scivolare via il mio braccio e andai verso la porta – Vai in ospedale a farti controllare quella costola e la prossima volta che vai a un bar mi raccomando.. stai attento.» Dissi infine,con un pizzico di sarcasmo. Uscì da quella casa più in fretta che potevo e non sapevo neanche il motivo. Sentivo quella specie di bruciore allo stomaco,come se qualcuno mi ci avesse tirato una bomba. Più mi allontanavo e più stavo meglio,così saltai velocemente sulla macchina e partì,senza neanche voltarmi. Non mi piaceva quello che mi stava capitando e dovevo liberarmi subito di quel peso.
 

 

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Ciao belli e brutti :3
Allooooora in questo capitolo Zoe prova delle cose per Zayn che prima non aveva mai provato e come un'idiota ha paura e scappa..
di questo dobbiamo ringraziare Elle che la salva senza neanche saperlo!

Anche qui Zayn ci ha detto una balla sui lividi e chissà se ce lo dirà mai :D
Ok ok,scherzo scherzo!! Lo scopriremo presto :)
Forse avete visto Zoe un po' distaccata,la vedrete così per un bel po'... è la classica ragazza che ha paura di soffrire e stare male di nuovo! Quindi non la odiate.. :)
Come qualcuno mi ha già chiesto,per i banner uso photoshop :) Non so ancora quanto sia lunga questa storia perchè lo deciderò all'ultimo.
Un bacione :):*

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Capitolo 14
*** - 13 ***




AMICI DI LETTO -
capitolo 13.

 

 

 

 

Il tempo aveva deciso per chissà quale motivo di peggiorare sempre di più. Era circa il quarto giorno che pioveva a dirotto e che io mi svegliavo a causa dei continui tuoni che c'erano. Anche quel giorno era successo così e mi ero decisa di andare a lezione prima del previsto. Almeno quel giorno sarei arrivata puntuale e il professor Connor non mi avrebbe dato il tormento.

«Grazie per averci onorato della sua presenza signorina Fraherty.» Aveva detto,una volta entrato in aula.
«Dovere signore.» Risposi io,tirandomi su e mettendomi ben seduta sulla sedia. Il professor Connor non faceva altro che ricordarci che da lì a poco avremo avuto l'esame più importante della nostra vita. Chi non lo superava rischiava di poter perdere l'anno e di dover ricominciare tutto da capo. Il che significava deludere tutti,ma soprattutto deludere te stesso. Non avrei mai permesso a nessuno di distrarmi dal mio obiettivo,che in quel momento era superare a tutti i costi quello stupidissimo esame.
«Sono sicuro che vi starete impegnando tutti per questo esame,quindi mi aspetto grandi cose da ognuno di voi.. - Girò lo sguardo e si fermò su di me – sono stato chiaro signorina Fraherty?»
«Trasparente!» Feci un sorriso a trentadue denti e mi resi conto di quanto potevo essere ruffiana e falsa in momenti del genere. Ma il professore Connor faceva parte della commissione che decideva chi doveva passare il corso,quindi preferivo mantenermelo buono. La giornata continuò con semplici controlli a pazienti minori,visite guidate attraverso gli ospedali e studio.. tanto studio! Tornai in camera quasi distrutta per le sei del pomeriggio e mi buttai sul divano sfinita.
«Giornata stancante?» Mi chiese Dana,seduta su uno sgabello intenta a bere della cioccolata calda. Mi era mancata la mia amica fin troppo responsabile.
«Stancante è dir poco.. massacrante è il termine giusto.» La corressi,mettendomi seduta e tirando fuori dalla borsa i libri. Uscì anche il telefono il quale prese a vibrare una volta poggiato sul tavolo. Allungai il collo e notai il nome di Zayn sullo schermo. Feci una smorfia e lo ignorai,continuando a svuotare la sacca.
«Perchè non gli rispondi?» Mi chiese Dana,tenendo la tazza tra le mani.
«E' da quasi una settimana che non gli risponde.» Intervenne Elle,entrando in cucina.
«Grazie Elle,ma non sono affari tuoi.» Dissi io,staccando la chiamata.
«E' successo qualcosa quando io ero via?» Continuò Dana. Elle andò verso gli scaffali e ne uscì un pacco di biscotti.
«Zoe si è semplicemente accorta di provare qualcosa per Zayn,ma per quel bastardo di Natan ha deciso di scappare dal vero amore.» Disse la mia amica,facendo quella vocina che tanto odiavo.
«Vero amore? Secondo te Zayn è il mio vero amore?» Scoppiai a ridere alla sua affermazione e la guardai scioccata.
«Io e Zayn non abbiamo creato nulla di sostanzioso insieme,al massimo abbiamo parlato due o tre volte ma oltre al letto e alle lenzuola non abbiamo visto altro.»
«Ma escici una volta! - Urlò quasi Elle,isterica. - Sono sicura che è una persona stupenda che ti piacerà..» Non feci in tempo a risponderle che qualcuno bussò alla porta. Dana andò ad aprire e la figura di Louis comparve subito dopo.
«Salve ragazze!» Disse sorridente,andando poi a baciare Elle sulle labbra.
«Ciao biondino.» Dissi io dal divano,giocando con la sciarpa.
«Che facevate?» Chiese poi,vedendoci un po' nell'aria.
«Stavamo dicendo a Zoe di richiamare Zayn e di concedergli quell'appuntamento che le ha gentilmente chiesto.» Elle prese la mano di Louis e appoggiò il mento sulla sua spalla.
«Dovresti Zoe.. è andato in ospedale solo per fare contenta te,lui odia quei posti.» Adesso anche il ragazzo di chiappe d'oro cercava in tutti i modi di costringermi a richiamare il suo migliore amico.
«Doveva andarci per forza,si era rotto una costola!» Mi difesi io,alzandomi e guardandoli uno a uno. Mi sentivo come sotto processo e mi stavano facendo venire il senso di colpa per averlo abbandonato. Non mi ero fatta più sentire da quella volta a casa sua,ma avevo un buon motivo! Il nostro rapporto – se si può definire tale – stava diventando un po' troppo serio e si stavano mettendo in gioco troppi sentimenti. Forse avrei dovuto finirla lì,ma alla fine Zayn mi aveva difesa con mia madre e si meritava la mia attenzione.
«So che adesso è a casa, - continuò Louis – puoi andare a fargli una visita.»
«Forza stronzetta,datti una mossa.» Dana mi lanciò le chiavi della macchina e mi sorrise. Le presi al volo e dando un ultima occhiata ai miei amici mi arresi,afferrando il cappotto e andando verso la porta.

 

 

Non so perchè mi sono lasciata convincere,ma avrei potuto aspettare qualche giorno affinchè il tempo si fosse calmato. Aveva nevicato,neanche fosse dicembre, e facevo fatica a camminare per la strada perchè per quanto ero goffa se non stavo attenta mi sarei ritrovata ben presto con il culo per terra. Quella sera la città si era chissà come riempita e per trovare un posto feci quattro volte il giro del palazzo. C'era freddo,fin troppo. Avevo messo una sciarpona di lana attorno al collo e ci nascondevo il viso,e con il cappello sulla testa solo gli occhi erano visibili. Sul marciapiede i bambini giocavano a tirarsi palle di neve e per un momento rimpiansi il fatto di essere figlia unica. Avrei voluto un fratello maggiore o una sorella minore,per giocare,per confidarmi,o semplicemente per parlare.. E invece chi mi rimaneva? Solo mio padre. L'unico con cui potevo essere veramente me stessa,senza finzioni.
«Attenta!» L'urlo di un bambino mi riportò alla realtà e per poco riuscì a schivare una palla di neve,indirizzata a un altro bambino dietro di me. Sorrisi vedendoli correre uno dietro l'altro,fin quando arrivai alle scale del palazzo. Le salì velocemente e quando ci entrai,un'ondata di calore si espanse sul mio viso fino a farmi quasi arrossire. Tolsi il cappello e diedi una veloce scossa ai capelli. Presi l'ascensore e schiacciai il numero quattro,che diventò giallo. Gli ascensori mi avevano sempre intimorita perchè da piccola ci rimasi bloccata con mio padre e quando potevo li evitavo. Sapere che Zayn stava al quarto piano però mi costringeva a prenderlo,così contavo i secondi che ci stava per arrivare. Quando si fermò,con un bizzarro suono le porte si aprirono e percorsi il corridoio fin quando arrivai di fronte la porta del suo appartamento. Bussai la prima volta,ma nessuno aprì. La seconda volta,la terza volta. Niente. Bussai più forte la quarta volta,fin quando la porta si aprì e apparse una ragazza alta,dai lunghi capelli rossi,con in mano un bicchiere di vino.
«Prego.» Mi disse sorridendo. Mi guardai attorno spaesata. Avevo forse sbagliato porta?
«Salve,io..forse ho sbagliato porta mi scusi,cercavo un certo Zayn.»
«Oh certo, - voltò il viso all'indietro e notai la sua maglietta scollata sulla schiena e un tatuaggio che mi sembrava familiari sotto il collo – Zayn c'è qualcuno per te.» Mi fece cenno di entrare e la superai,notando le luci soffuse in salotto.
«Sei una sua compagna di corso?» Mi chiese la ragazza,facendomi voltare. Mi tolsi i guanti e la vidi mentre sorseggiava un altro po' di vino.
«No,io veramente..»
«Zoe!» Zayn spuntò all'improvviso e ne fui veramente grata. Non sapevo come dovevo presentarmi.
«Ciao! Volevo vedere come stavi ma se sei in compagnia tolgo il disturbo.»
«Ma perchè? Mi sembri una così tanto brava ragazza,dobbiamo conoscerci meglio.» Zayn guardò confuso la ragazza,per poi sorridere imbarazzato.
«Ma non c'è problema,posso tornare un'altra volta.» Feci per andare verso la porta,ma la sconosciuta mi bloccò dal braccio,guardandomi seria.
«Ti prego,insisto.» Disse,marcando l'ultima parola come se fosse quasi un ordine. Tornai indietro e quando mi lasciò il braccio,mi sedetti sul divano.
«Zoe lei è Amber,la mia ex..»
«Un'amica di infanzia!» Lo anticipò lei,sedendosi di fronte a me. Amber. L'ex ragazza che l'aveva fatto soffrire,piangere.. era lì in casa sua?
«Voi come vi siete conosciuti?» Ci chiese,indicandoci.
«Oh è una lunga»
«..storia»
«anche molto»
«bizzarra,si.» Rispondemmo,alternandoci. Neanche l'avessimo fatto apposta. Amber scrutò le nostre espressioni e cercò di fare finta di niente.
«Ho capito,vi scopate a vicenda.» Disse infine,sorridendo.
«Cosa?» Dissi io,sbalordita.
«Non è così,Zoe è solo un'amica.. già.» Zayn inghiottì qualcosa,entrando quasi nel panico.
«Ma non dovete vergognarvi,so benissimo che Zayn a letto può essere grandioso,vero Zoe?» Appoggiò nuovamente il bicchiere sulle sue labbra,fissandomi.
«Dai Amber,smettila.» La riprese Zayn. Lei fece spallucce e dopo aver poggiato il bicchiere sul tavolo,si alzò infilandosi il cappotto.
«Questi due giorni a casa tua sono stati fantastici Zayn, - anche lui si alzò e le si avvicinò – grazie.» Disse infine,con tono malizioso quasi scopandolo solo con gli occhi. Guardò me con quell'ultima frase e poggiò una mano sul petto di Zayn,dandogli un bacio un po' troppo lungo sulla guancia.
«Figurati.» Rispose lui,con un tono di voce un po' infastidito. Quando chiuse la porta si voltò fissandomi.
«Che vuoi?» Mi chiese,tornando il solito Zayn.
«Grazie,anche io sono contenta di vederti.» Dissi,seccata.
«Bè se l'avessi fatto prima o avessi risposto almeno a una delle mie chiamate,lo sarei stato.» Continuò,facendo lo scontroso. Mi alzai e gli andai vicino.
«Che ci faceva Amber qui? Non è quella percui è iniziato tutto questo?» Gli chiesi.
«E' venuta l'altro giorno a farmi visita perchè è in città con i suoi,almeno lei è venuta a chiedere come stavo.» Mi superò e andò verso l'altra stanza.
«E' stata due giorni qua,cosa avete fatto? Giochi di società?» Lo seguì nell'altra stanza e mi fermai dietro di lui.
«Non abbiamo fatto niente Zoe. Ma poi scusa,non eri tu quella che diceva che dovevamo avere più rapporti?» Si voltò verso di me.
«Certo! Ma quella stronza ti ha fatto piangere e... e mi guardava come se volesse uccidermi!» Rimase a fissarmi per alcuni istanti e poi aprì la porta della camera,entrandoci. Era buio,ma doveva essere una specie di stanzino dove buttare qua e là alcune cose.
«Si parla sempre di te,vero? La povera Zoe che ha paura di soffrire e di uno sguardo di una ragazza.» Andò verso una delle finestre e aprì le tende,lasciando intravedere i fiocchi di neve che scendevano.
«Cosa ti ha detto il dottore?» Sbuffai,mettendo le braccia conserte.
«Che ti frega.»
«Mi importa! Dimmi che ti ha detto.»
«Se ti importava davvero avresti chiamato!» Mi urlò,andando verso quello che doveva essere un divano. Si sedette lì e portò la testa all'indietro. Lo osservai con il riflesso della luna e trovai ancora una volta il suo profilo perfetto. Volevo sapere se si era rotto qualcosa,o avesse subito qualche tipo di danno.. così feci quello che mi riusciva meglio quando si parlava di Zayn. Mi avvicinai e mi sedetti a cavalcioni su di lui.
«Che fai?» Mi disse,cercando di resistere. Iniziai a baciarlo sulle labbra,sul collo e su tutto il viso. Gli alzai il maglione per infilare le mani sotto di esso e trovai una garza che gli ricopriva tutto il torace.
«Beccato!» Dissi,entusiasta. Zayn sbuffò e si riportò il maglione giù.
«Non puoi fare così ogni volta Zoe. - Cercò di fare il duro – Ma si ho una costola rotta e mi hanno messo questa specie di fasciatura,contenta?» Risi alla sua espressione e poi tornò a baciarmi il collo. Lo lasciai fare per alcuni minuti,ma poi lo fermai,alzandomi.
«Che fai?!» Mi richiese,quasi più seccato di prima.
«Dimmi chi ti ha ridotto in quel modo Zayn.» Dissi.
«Ti ho detto che è stata una lite in un bar.» Rispose,scocciato.
«Bene,facciamo un patto.. non ho più intenzione di venire a letto con te finchè tu non mi dirai chi ti ha ridotto in quel modo,va bene?» Sorrisi soddisfatta e incrociai le braccia.
«Stai scherzando?» Mi domandò ridendo.
«Bè.. - Mi avvicinai lentamente,mi sedetti di nuovo su di lui e gli presi le mani. Le appoggiai sul mio seno e lo sentì stringere mentre con le mie labbra mi avvicinai alle sue. Quasi sul più bello,saltai giù e sorrisi. - ..no,non sto scherzando.»
«Cosa?! Zoe!» Mi venne dietro,seguendomi fino all'entrata di casa. Aprì la porta e mi voltai sorridendo.
«Domani usciamo.» Dissi di getto.
«Ma avevi detto...»
«Infatti ho detto usciamo,non andiamo a letto. Volevi uscire con me,no? Hai la possibilità di dirmi la verità domani così questo periodo di astinenza finirà.» Mi avvicinai e gli diedi un piccolo bacio sul naso.
«Ti hanno mai detto che sei una stronza?» Mi chiese,dandomi un colpetto con la mano sul sedere e facendomi sussultare.
«Fino alla nausea.» Gli risposi io,uscendo dalla porta e andando verso l'ascensore.

 

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Ahuahauah lo so che mi state odiando,ma questa situazione tra Zoe e Zayn mi piace troppo*-*
E amo Zoe,letteralmente. So che alcuni di voi la odiano,ma le ragazze dovrebbero prendere più da lei..
dovremmo essere tutte un po' come Zoe. Sicure di se,giocherellone e..stronze!
Mi piacerebbe sapere secondo voi perchè Zayn ha quei lividi.
Naturalmente io già so perchè,ma voglio vedere se qualcuno di voi indovina,
quindi perchè nelle recensioni non scrivete come secondo voi il nostro ragazzo si è ridotto in quella maniera? Ah..arriva Amber ;)

Un bacione gente e grazia sempre 1000!

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Capitolo 15
*** - 14 ***




AMICI DI LETTO -
capitolo 14.

 

 

 

Fissavo il mio libro di biologia cercando di memorizzare una frase che avevo letto circa quattro volte nel giro di pochi secondi. L'ansia per l'esame mi stava facendo entrare in crisi e sembrava che in poco tempo avessi dimenticato tutto e che stessi ricominciando da capo,ma mio padre sin da piccola mi diceva che non era così. Sono stata sempre un tipo molto ansioso,soprattutto a scuola. Prima di qualche interrogazione,di qualche compito.. rischiavo anche di sentirmi male a volte! Ma 'questo è niente',mi ripeteva mio padre.. e aveva ragione. Molto spesso noi giovani dedichiamo allo studio 24 ore su 24 perchè siamo invogliati a credere che quello sia il nostro lavoro. Sbagliato. Lo studio non è l'unico lavoro a cui il ragazzo si deve dedicare. Abbiamo tantissimi altri lavori più semplici: divertirci,sorridere,sbagliare e soprattutto vivere. Mio padre aveva ragione perchè dopo che superi il tanto atteso ultimo anno,iniziano i veri problemi. Responsabilità su responsabilità e non ci saranno più papà e mamma a tirarti fuori dai guai. Nel mio caso,solo papà. Lessi ancora una volta quella frase e sbuffai,fissando l'evidenziatore che giravo e rigiravo tra le mani. Studiare per me non era mai stato un problema,ma in quel momento c'era qualcosa che stava disturbando la mia quiete. Qualcosa o meglio qualcuno. Con i capelli rossi,occhi che vogliono ucciderti solo con uno sguardo e gambe che sono più aperte dei libri durante una lezione. Quella creatura fastidiosamente affascinante che rispondeva al nome di.. Amber. La cosa non doveva importarmi perchè tra me e Zayn non c'era assolutissimamente niente,ma quella stronza mi aveva sfidata con lo sguardo e non avevo nessunissima intenzione di non accettare la sfida.
«Zoe?» La voce di Elle ruppe i miei pensieri e mi fece voltare verso la porta,con le mani tra i capelli.
«Hai un buon motivo per disturbarmi mentre ripasso l'apparato circolatorio,Elle?» La fulminai con lo sguardo,mentre lei giocava con una ciocca di capelli.
«No non credo,quindi vado a dire quella bambina di andarsi a fare un giro perchè tu sei occupata.» Mi sorrise e allargai gli occhi,cadendo quasi all'indietro con la sedia.
«Bambina?!» Chiesi,confusa.
«Si una sottospecie di genio alto uno e trenta che ha iniziato a parlare e non l'ha finita più.. penso abbia preso qualche autobus,non so come sia arrivata qui ma ha detto che cercava te e che era di estrema importanza.» Rispose in un fiato,prendendo un respiro profondo dopo aver finito. Cercai di fare mente locale per scoprire di chi potesse trattarsi. Non avevo nessuna cugina sperduta in questa città,a meno che..
«Ha i capelli neri e la carnagione scura?» Chiesi ad Elle,pronta a tirarmi su con le braccia.
«Si e trovo che abbia una certa somiglianza con..» Non la feci finire di parlare e mi alzai,superandola e arrivando in cucina. Trovai Dana e la piccola Safaa sedute al tavolo. Dana teneva tra le mani un libro chiuso,mentre la bambina le parlava senza prendere neanche respiro.
«Safaa!» Dissi,una volta raggiunte.
«Zoe!» La bambina saltò giù dalla sedia e corse ad abbracciarmi,con lo sguardo di Dana che la seguiva e le sorrideva dolcemente.
«Ma come sei arrivata qua?» Le chiesi. Lei alzò la testa per potermi guardare,senza lasciare la presa.
«Ho camminato e una signora mi ha dato un passaggio fin qui.» La guardai percependo un minimo di preoccupazione nei suoi confronti.
«Va bene tesoro,ma la prossima volta che vuoi venire da me mi chiami e ti vengo a prendere io ok?» Mi abbassai per arrivare alla sua altezza e le scoccai un bacio sulla fronte,sentendola annuire con la testa. Guardai Dana seduta ancora sulla sedia che mi sorrideva dolcemente.
«Dille perchè sei venuta qui Safaa.» La incitò. La bimba si voltò di nuovo verso di me e abbassò lo sguardo, imbarazzata.
«Mio fratello mi ha detto che stasera uscite,ma ti prego non dirgli che sono venuta qui!» Urlò quasi alla fine,disperata.
«Vedo che le notizie corrono veloci!» Dissi un po' seccata io,ma sorridendole quando sul suo volto comparve un tenerissimo broncio.
«Io vado.» Sentì Elle parlare alle mie spalle e quando mi voltai la vidi già con la borsa e le chiavi in mano.
«Dove vai?» Le chiese Dana al mio posto.
«Non mi è permesso uscire?» Disse di getto,quasi più acida di me.
«Mi dispiace per Louis se ti vedi con lui.. hai il ciclo,vero?» Dissi io ironica,notando la sua espressione di irritazione sul volto.
«Si.. mi vedo con Louis, - cercò di dire poco convinta – e quello che faccio con il mio ragazzo sono affari miei!» Aggiunse poco prima di uscire dalla porta.
«Wow! Mette i brividi.» Esclamò Safaa accanto a me. Scoppiai a ridere e mi voltai verso Dana che continuava a osservare il punto da cui era uscita Elle.
«Non ti è sembrata strana?» Mi chiese.
«E' Elle! Non ho tempo di capire i suoi continui sbalzi d'umore.» Risposi secca,mettendomi seduta.
«Quindi oggi hai tempo per venire con me in giro per negozi e trovarti qualcosa di carino per stasera.» Disse in un fiato la bambina,sorridendomi a trentadue denti.
«Cosa?! Tesoro,sono contenta che ti preoccupi per me ma ho la situazione sotto controllo.»
«La tua concezione di sotto controllo sarebbe uscire con una tuta e con una coda di cavallo?» Incenerì Dana con lo sguardo per quello che aveva appena detto. Odiavo mettermi vestiti scollati,truccarmi e uscire di casa come se stessi andando in un night club.
«Non puoi presentarti con una coda di cavallo! Mio fratello ama essere colto di sorpresa.» SI intromise Safaa,parlando da vera esperta.
«Cosa altro ci puoi dire su tuo fratello,piccola?» Le chiese Dana,più curiosa che mai.
«Forse non è una buona idea..» provai a dire,ma la mia amica si voltò per zittirmi con lo sguardo. Safaa prese posto accanto a noi e,tutta eccitata,iniziò a parlare.
«So che mio fratello si comporta come uno stupido perchè vuole fare la persona forte,ma in realtà è romantico,gentile e.. ama le cose semplici ma di effetto!»
«Sei sicura di avere otto anni?» Le chiesi scioccata.
«Zoe sta zitta! - mi zittì ancora una volta Dana – Continua pure tesoro.»
«Mio fratello ama i capelli sciolti,che cadono sulle spalle e.. non ama molto i vestiti scollati,specialmente sulla sua ragazza ma.. voi ancora non lo siete ufficialmente,quindi per stupirlo potresti mettere uno di questi vestitini un po' scollati sul petto.. io purtroppo sono ancora piccola per quelli.» Safaa abbassò lo sguardo triste e mi venne da sorridere.
«Ci sarà tempo per quelli,ma io non so se..»
«Non provare a discutere! Ne metterai uno di Elle!» Si intromise Dana,interrompendomi.
«Spero che tu e mio fratello vi innamoriate presto Zoe,ha davvero bisogno di una persona che lo distragga,specialmente adesso.»
«Adesso? Perchè che c'è adesso?» Chiesi confusa,notando la sua espressione. Safaa non rispose,iniziò a guardare altrove.
«E' successo qualcosa piccina?» Le chiesi,allungando un braccio per stringerle la mano. Lei scosse la testa dopo qualche secondo e tornò a sorridere.
«No niente,ma è tardi e devi iniziare a prepararti.» Guardai velocemente l'orologio e mi accorsi che la bambina aveva ragione.
«Cavolo,abbiamo poco tempo per la ceretta!» Squittì Dana alle mie spalle. Mi voltai allarmata,guardandola.
«Oh non fare quella faccia,dobbiamo dare un taglio a quella foresta pluviale!» Disse la mia amica,scendendo dalla sedia e andando verso il bagno.

 

Dana si era gentilmente offerta di riaccompagnare Safaa a casa senza farle fare l'autostop,di nuovo. Alla fine mi avevano costretta a indossare un vestitino nero non tanto corto,ma scollato sul petto e con una spacca lungo la schiena,tanto che quando uscì dal dormitorio un brivido mi salì lungo tutta la schiena. Anche quella volta l'appuntamento era sempre fuori l'università e,con mia grande felicità,scorsi la macchina di Zayn dopo aver camminato per un po'. Lo vidi appoggiato con le spalle alla portiera del posto di guida e risi vedendolo con in dosso una giacca. Si sistemò la cresta dando una passata di mano all'indietro e quando sentì il rumore dei miei tacchi si girò. Allargò la bocca e mi osservò dalla testa ai piedi,con una mano in tasca e l'altro dietro il collo come se fosse imbarazzato.
«Zoe,sei..» Cercò di dire,ma era come se a un tratto fosse diventato balbuziente.
«Da quando metti la giacca?» Chiesi,liberandolo da quella situazione. Aveva un jeans e una camicia bianca e.. era così bello.
«Da quando indossi vestiti così scollati?» Mi chiese lui di rimando,sorridendo. Scoppiammo a ridere insieme e mi resi conto che non c'era suono più bello della mia goffa risata con la sua,splendida.
«Questo è per te.» Si voltò un attimo verso la macchina e prese qualcosa da sopra il sedile. Quando tornò su di me mi offrì gentilmente un girasole. I girasoli. Dio,i miei fiori preferiti.. come faceva a saperlo?
«Come..» Cercai di chiedere,mentre lo prendevo.
«Diciamo che hai una migliore amica molto esigente.» Rispose,sorridendo. Ecco cosa era andata a fare quella bugiarda di Elle. Strinsi il fiore tra le mani e gli sorrisi,forse uno dei pochi sorrisi sinceri che gli avevo regalato da quando ci eravamo conosciuti.

 

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Ciao genteeeeeeeeeee :)
Come state? Tutto bene? Scusate ma sono partita con le mie amiche e ho avuto tempo solo adesso!
Questo capitolo mi piace moltissimo,davvero. Safaa è completamente ispirata alla mia cuginetta che spesso e volentieri è più matura di me anche se ha solo 9 anni :)
Il prossimo capitolo sarà COMPLETAMENTE dedicato al loro primo appuntamento – finalmente.
Sarà un appuntamento speciale quindi ne vedremo delle belle xD
Allora lasciatemi ringraziare TUTTI quelli che mi seguono e sappiate che vorrei rispondervi a tutte le vostre recensioni,ma non arrivo a tutte,ma spero di riuscirci prima che la storia finisca.
Sono contenta che mi ritenete così brava da darvi consigli sulle vostre ff,ma francamente posso dirvi che io sono una principiante e che NESSUNO su questo sito può dare giudizi sul vostro modo di scrivere perchè NESSUNO ha una qualche laurea qui:) Quindi il mio consiglio è semplice: scrivete quello che sentite senza aver paura del giudizio degli altri e siate sicure di ciò che la vostra testa produce.
Un'ultima cosa. Che ne dite di questa gif? L'ho fatta dieci minuti fa,quindi spero vi piaccia:)
Basta vi lascio libere,xoxo.

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Capitolo 16
*** - 15 ***




AMICI DI LETTO -
capitolo 15.

 

 

 

 

«Ti prego Justin Bieber no!» Zayn continuava a lamentarsi mentre io aumentavo il volume della radio che in quel momento cantava le note di 'Baby'.
«Ma come non ti piace? - Risi,guardandolo - ..like Baby,baby,baby oooh.. thought you'd always be mine!» Zayn fece una faccia disgustata,non solo per il cantante ma anche per la mia interpretazione.
«Sulla mia macchina ci sono delle regole e bisogna rispettarle.» Disse,cambiando stazione.
«Regole?» Chiesi io,quasi prendendolo in giro.
«Secondo te lascerei rovinare la mia amata Lucy?» Sgranai gli occhi non appena disse il nome. Non poteva aver dato un nome alla sua auto. Non poteva proprio.
«Ti prego dimmi che non hai dato un nome alla tua auto,ti prego.» Gli dissi,sottolineando l'ultima frase.
«Attenta,potresti offenderla.» Si voltò per guardarmi serio e io non riuscì a non scoppiare a ridere.
«Non credo tu voglia proseguire a piedi.» Mi minacciò.
«No scusami, - cercai di dire tra le risate – ti prego illuminami con queste così tanto importanti regole.»
«Allora.. - strinse più forte lo sterzo e iniziò – regola numero uno,si ascolta vera musica e questo esclude Justin Bieber. - annuì,visto che ormai lo avevo capito questo – Regola numero due,i piedi vanno messi a terra.. Zoe! - urlò il mio nome quando si accorse che non avevo seguito la regola e stavo tenendo i piedi sul cruscotto.»
«Scusa Lucy.» Li scesi e accarezzai la portiera,ironica.
«Regola numero tre,non si mangia.. qualsiasi tipo di cibo!»
«Oh ma questa è una regola stupida! Non hai mai fatto il Mc Drive? Non sei mai andato in qualche posto stupendo dove si guardano le stelle e si mangia in macchina? - Zayn mi guardò con gli occhi socchiusi e capì di dover tacere – Non si mangia in macchina,capito.»
«Regola numero quattro,non si fuma in macchina.»
«Questo per me non è un problema.» Dissi,mettendo le braccia conserte.
«E l'ultima regola,ma non meno importante,non si scopa qua dentro!» Mi voltai di scatto.
«Ti vorrei ricordare che lo abbiamo già fatto.» Lo corressi.
«Quella è stata l'eccezione che ha confermato la regola.» Disse,quasi ridendo.
«Ma stai zitto!» Gli diedi una spinta dalla spalla e scoppiò a ridere anche lui. Mi soffermai sulla strada e mi accorsi che stavamo già camminando da un po'. Eravamo arrivati in centro e mi giravo a destra e a sinistra per cercare di capire che posto avesse scelto. Così mi osservai,attentamente. Non sapevo se mi ero vestita adeguatamente o se avessi sbagliato tutto. L'occhio mi cadde su Zayn che portava la giacca a un paio di jeans.
«Che problema c'è?» Mi chiese poco dopo,guardando lo specchietto retrovisore sulla sinistra.
«Mi chiedevo solo se mi ero vestita in modo adeguato..» Lo vidi sorridere e piano piano la macchina iniziò a rallentare.
«Giudica tu stessa.» Mise il freno a mano e la macchina si fermò di fronte un locale su cui risplendeva l'insegna 'Angelo – Ristorante Italiano'. Sorrisi. Amavo la cucina italiana.
«Ma come...» Elle lo aveva informato proprio bene. Se la serata fosse andata per il verso giusto l'avrei ringraziata.. un giorno.. forse. Zayn sparì accanto a me e in un attimo mi aprì la portiera e mi porse una mano. La strinsi e scesi dall'auto,nel panico più totale. Nessun ragazzo prima d'ora aveva mai fatto tutto questo per me. E forse stava succedendo tutto troppo velocemente.
«Tutto bene?» Mi chiese,portandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Come sempre,il suo tono di voce mi calmò e dopo aver preso un respiro profondo annuì,stringendogli la mano ed entrando dentro il ristorante. Tutti erano vestiti eleganti,quindi non mi sentì per niente in imbarazzo,a parte quando io e Zayn rimanemmo soli al tavolo. Parlavamo molto,ma io non riuscivo a guardarlo negli occhi senza pensare a quanto fosse bello. A quanto fosse bello con quella giacca quella sera,a quanto fosse bello quanto mi ha aperto la portiera e a quanto fosse bello quando mi sorrideva.
«Non hai intenzione di dirmi niente vero?» Gli chiesi,dopo un momento di silenzio in cui lui prese a litigare col tovagliolo e io a osservarlo ridendo.
«So che sei preoccupata Zoe,anche io lo sarei,ma.. ho tutto sotto controllo.» Riuscì a pulirsi il muso e a risistemare il tovagliolo sulle gambe.
«Il tuo sotto controllo è farsi pestare ogni giorno senza che nessuno se ne accorga?» Si porse verso di me come fosse in incognito.
«Esattamente.» Non ebbi tempo di rispondergli perchè arrivò il cameriere che ci mise di fronte un piatto con una bistecca e patatine fritte.
«Come sarà?» Mi chiese,prendendo le posate e osservandola già con l'acquolina in bocca.
«Oh mio dio!» Il mio sguardo rimase immobile,quasi assente. L'unica persona che avevo giurato di non vedere più,era appena entrata in quel ristorante con la sua fottutissima bionda platino.
«E' così orribile?» Zayn alzò la testa guardandomi confuso e poi si accorse che non stavo parlando della carne.
«Zoe? - cercò di richiamare la mia attenzione – che succede?»
«Ti prego nascondimi,in qualsiasi modo,ti prego!» Supplicai Zayn cercando di nascondermi con le bottiglie.
«Ma dimmi almeno cosa..» Non riuscì a finire la frase. Troppo tardi.
«Zoe? - La sua voce era sempre la stessa,fastidiosamente sexi – Zoe Fraherty?» Mi voltai verso di lui,cercando di sorridere.
«Ciao,Natan.» Dissi entusiasta,più falsa che mai.
«Piacere.» Si voltò verso Zayn e gli allungò una mano. Lui la strinse,presentandosi.
«Lei è..» cercò di dire a Zayn.
«Hollie,come dimenticare.» Lo anticipai. La Barbie sorrise e venni persuasa da una folle voglia di strapparle quei finti capelli che si ritrovava.
«Quindi voi due..» disse,indicandoci.
«Non ti riguarda,d'altronde hai già mangiato su questo piatto.» Dissi,più acida che mai.
«Siete stati insieme?» Chiese Zayn.
«Oh si è buffa come storia sai? - Natan cercò di fermarmi ma io non lo ascoltai – Vedi io e Natan ci siamo conosciuti al campo estivo,ci siamo piaciuti e ci siamo messi insieme. Dopo 5 mesi avevo finalmente deciso di fare l'amore per la prima volta con lui,e quando la mattina mi sono svegliata di lui non c'era nessuna traccia. - mi alzai dal tavolo richiamando l'attenzione di tutti – Al suo posto però lo stronzo qui aveva lasciato un bigliettino con scritto che era stato bello ma era meglio per entrambi se la finivamo lì. - Zayn si alzò per cercare di fermarmi – Ma non è finita qui! Sono andata a chiedergli spiegazioni e l'ho trovato a letto con la mia migliore amica.. Hollie!» Mi fermai per guardarli ed entrambi abbassarono lo sguardo.
«Ah.. - aggiunsi,voltandomi verso Zayn – solo dopo qualche giorno ho saputo che il mio ragazzo si scopava la mia migliore amica quasi ogni giorno.» Finì e gli superai,uscendo fuori dal locale. Iniziai a correre lasciando che le lacrime mi scivolassero sul viso accompagnate dalla pioggia che continuava senza sosta a bagnarmi. Non sapevo neanche dove stessi andando ma smisi solo per qualche secondo di pensare a quello che era successo quando una macchina mi suonò addosso perchè avevo attraversato senza neanche guardare. Non rimasi ad ascoltare gli insulti dell'autista e continuai a correre,fino ad arrivare al parco centrale. Mi accorsi del parco giochi in fondo e mi precipitai dentro la casetta di legno dove i bambini il pomeriggio giocavano. Mi sedetti a terra e iniziai a piangere senza sosta,rimproverandomi ancora una volta di quanto fossi stata stupida a fidarmi di Natan ma di quanto fossi stata coraggiosa per la prima volta e avergli detto in faccia tutto quello che prima non avevo mai detto a nessuno. E così smisi di piangere e sorrisi.
«Bella sensazione vero?» Mi voltai di scatto e trovai Zayn che mi guardava sorridendo da una delle finestre della casetta. Annuì e lo vidi entrare e sedersi vicino a me.
«Come mi hai trovata?» Gli chiesi,rabbrividendo.
«Una volta mi hai detto che ogni domenica tuo padre ti portava al parco e dicevi che quello è l'unico posto in cui sei davvero felice perchè ti ricorda quando eri bambina.. così ho pensato subito a questo.» Lo guardai e mi sorrise,mentre con le mani iniziava a strofinarmi le braccia per riscaldarmi.
«Sei fradicia.» Si tolse la giacca e me la poggiò sulle spalle.
«Grazie.»
«Almeno questa volta non sono stato io a sabotare l'appuntamento.» Disse ridendo e io lo seguì a ruota.
«Un altro motivo per odiare Natan.» Dissi.
«Mi dispiace Zoe.. io non ti farei mai una cosa simile,mai.. e voglio che tu sappia che non è colpa tua.» Iniziò a dire.
«Si,l'ho capito.»
«No Zoe dico sulserio,non è colpa tua.» Ripetè.
«Si..lo so..»
«Davvero.. non è colpa tua e Natan è uno stronzo,e io non ti farei mai una cosa simile perchè io..»
«No non dirlo.» Mi allontanai poco.
«Io ti amo Zoe.» Il silenzio. La mia paura più grande si era avverata. Era lì,di fronte a me.
«No! - Mi alzai di scatto e uscì fuori dalla casetta tornando sotto la pioggia – Perchè devi rovinare tutto? Perchè?!»
«Rovinare tutto? Potrebbe essere meglio di così!» Mi seguì fuori e inizio a inzupparsi anche lui.
«No non può,non deve! Ci siamo fatti una promessa,siamo solo amici.»
«Tu credi davvero che io possa esserti solo amico? Lo credi possibile? Guardiamo in faccia la realtà Zoe,questo patto,o qualsiasi altra cosa sia,non aveva basi solide sin dall'inizio.»
«Io non voglio tutto questo. Perchè non possiamo andare a letto e basta? E' tutto semplice in quel modo,nulla di impegnativo e poi.. neanche ci conosciamo!»
«So quanto basta! So che non sei così stronza come ti fai vedere perchè per colpa di un bastardo che ti ha fatto stare male pensi che tutti gli altri siano così e che comportandoti come lui tu possa ottenere qualcosa di positivo. So che ami tuo padre più della tua stessa vita e che in realtà non odi tua madre.. la odi solo perchè vorresti che lei ti amasse per come sei,proprio come tu ami lei. So che odi vestirti così,che ti vergogni se si vede qualche cosa di troppo e sai una cosa? Io amo tutto questo. Amo quando fai la stronza,quando sei in imbarazzo,quando piangi,quando ridi. Io ti amo. E non devi avere paura perchè.. mi prenderò io cura di te e ti giuro Zoe.. ti giuro che non ti farò del male,mai.» Rimasi immobile per un attimo,pensando a tutto ciò che aveva detto. Stava lì,di fronte a me,sotto la pioggia.. e io non facevo nulla,assolutamente nulla.
«Avevi detto che non ti saresti mai innamorato di me.. l'avevi promesso!»
«Bè mi dispiace,ma è successo cazzo! Quando ho fatto quello stupido patto non pensavo che tu fossi così.. così..»
«Problematica?» Lo aiutai.
«Fantastica Zoe,fantastica.» Mi corresse lui.
«Mi dispiace Zayn ma.. io non posso darti quello che vuoi.. vai a letto con qualcun'altra,esci,conosci gente..»
«Cosa stai per dirmi Zoe?» Mi chiese lui,sfinito.
«Che è meglio se non ci vediamo più.» Non appena dissi quelle parole sentì una fitta lacerarmi lo stomaco e la voce quasi quasi iniziò a tremare. Zayn annuì,guardando altrove e iniziò a camminare,superandomi e dandomi una spallata. Rimasi lì,a fissare la casetta di legno bagnata dalla pioggia e a mettere in chiaro le idee per capire quello che era appena successo. No,non potevo stare con Zayn.. con nessuno. Stavo bene da sola,senza pericolo di poter stare male. Lo dimenticherò. Ci riuscirò...

 

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Ciao ragazzeeeeeeeeeeeeeeeeeee:D
allooooooora,si avete aspettate un bel po' ma alla fine non è venuto fuori un bel capitolo?
Finalmente è uscito allo scoperto Natan e si è capito perchè la nostra Zoe ha paura a fidarsi dei ragazzi...
come non capirla? XD Mi dispiace,ma la causa dei lividi di Zayn non è Natan.. come qualcuna ha detto!

E neanche qui si è scoperto quindi so che mi ucciderete :D
a parte questo,questa scena finale mi sa tanto di the notebook,ma qui non c'è lieto fine ahauahahua
Lo so lo so.. adesso ci saranno commenti del tipo 'zoe sei una cretinaaaaa' ma vi prego siate clementi ahauahuaa :)
Zayn è troppo caruccio,si! E vedremo che dopo questo capitolo cambierà.. molto! Cambieranno entrambi e... ci saranno tante altre sorprese :D
 

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Capitolo 17
*** - 16 ***




AMICI DI LETTO -
capitolo 16.

 

 

 

La sveglia suonò alle 7 in punto e io mi precipitai subito giù dal letto per entrare in bagno a darmi una sciacquata veloce. C'era il sole da quasi una settimana e della pioggia non c'era più traccia.. o della neve. Che tempo pazzo! Non sapevo neanche cosa mettere,tanto entravo in confusione. La mattina c'era il sole e magari verso il pomeriggio iniziava a esserci fresco. Decisi così di mettermi un paio di jeans,una maglietta e portarmi una felpa in caso di emergenza. Presi la borsa e andai in cucina dove trovai Elle e Dana già alzate.
«Buongiorno.» Dissi,sorridente.
«Buongiorno..» Mi rispose Elle,con un tono incerto. Sentivo lo sguardo delle mie amiche addosso come se mi stessero facendo una radiografia o qualcosa del genere.
«Dimmi ancora cosa è successo.» Chiese sussurrando Dana ad Elle. Io feci finta di non ascoltare e misi in un bicchiere un po' di latte.
«Zayn le ha detto che la ama e lei gli ha detto che era meglio se non si vedevano più.» Rispose Elle,continuando a sussurrare. Sbuffai per il loro comportamento e andai verso la libreria per scegliere un libro da leggere durante l'ora di pausa.
«E' da due settimane che non si sentono..» Continuò Dana. Serrai la mascella cercando di non starle a sentire.
«Se ne pentirà,vedrai.» Disse Elle sempre bisbigliando,più sicura che mai.
«Ok, - non ce la feci più a sentire i loro bisbigli così mi voltai – forse non l'avete notato ma io sono qui! E si,ho detto a Zayn di non vederci più e sapete una cosa? E' la cosa migliore per tutti.. - presi il libro che avevo scelto e lo infilai nella borsa iniziando ad andare verso la porta – ora se permettete vado a esercitarmi perchè tra pochi giorni avrò l'esame più importante della mia vita e mi concentrerò solo su quello,chiaro?»
«Trasparente generale.» Rispose Elle,facendo il gesto da soldato. Sbuffai ancora una volta per poi aprire alla porta ed uscire. Volevo bene alle mie amiche ma quando si ostinavano a sapere ciò che era meglio per me andavo in escandescenza. Nessuno poteva dirmi quello che potevo o non potevo fare. Avevo un esame da sostenere,un esame che avrei superato.. a costo di studiare anche di notte.
«Agitata?» Alice mi diede un colpo con il gomito cercando di non fare rumore per non disturbare gli altri studenti che erano intenti a leggere e a scrivere. Ci eravamo date appuntamento in biblioteca per cercare di approfondire le conoscenze.
«Per niente,sono concentrata sull'esame.» Risposi,tornando a leggere quella pagina per la ventesima volta.
«Zoe..»
«Sto bene Alice,davvero. Ho solo bisogno di concentrazione.» Le sorrisi e lei annuì,tornando sul suo libro di Storia dell'Evoluzione. Erano passate due settimana da quell'orribile giorno e a me sembrava sempre troppo poco. Avrei voluto fosse passata una vita,un anno.. qualche mese. Volevo cercare di dimenticare tutto,il patto,la sua faccia,le sue braccia,il suo profumo..
«Zoe il telefono.» Mi ripetè Alice,per la terza volta. Scrollai la testa da quei pensieri e presi il telefono. Quando sulla schermata lessi il nome di mia madre feci una smorfia. Risposi e mi alzai,andando fuori per poter parlare in modo indifferente senza disturbare nessuno.
Perchè parli piano?
«Ero in biblioteca,che vuoi?»
Non usare questo tono con me signorina!
«Certamente,la parte dove tu ti comporti da bravo genitore la saltiamo,dimmi..»
I nonni vengono qui per il week-end e io e tuo padre vogliamo ci sia anche tu.
«E' fuori discussione mamma,ho un esame la prossima settimana.»
Non penso che qualche giorno in meno condizioni la tua preparazione.. non eri un genio?
«I giorni contano mamma! Non posso venire la prossima settimana?»
I nonni non possono stare ai tuoi comodi Zoe,quindi venerdì sera tu prenderai un aereo per New York,intesi?
«Preferirei ficcarmi una pistola in gola.»
Ne sono sicura ma non hai scelta,fortunatamente. A presto tesoro.
«Certo.» Sbuffai e chiusi la chiamata.
Mia mamma sapeva sempre come rovinarmi la vita e la odiavo ogni giorno di più. Avrei preferito qualsiasi altra persona a lei,con un cuore possibilmente.
...in realtà non odi tua madre. La odi solo perchè vorresti che lei ti amasse per come sei,proprio come tu ami lei..” Quella scena mi passò davanti in un secondo e rimasi un pò immobile sulla scalinata a fissare il vuoto. Le sue parole venivano e andavano nella mia mente,facendomi sempre più male. Era davvero così? Io volevo bene a mia madre? L'idea non mi era mai passata per la mente visto che sin da piccola come figura materna avevo sempre avuto un generale militare che una donna come tutte le bambine normali. Ma era inutile pensarci,mia mamma era come era e io ormai ci avevo fatto l'abitudine. Così girai i tacchi e rientrai nell'edificio,trovando Alice ancora con il naso tra i libri.
«Neanche una pausa?» Le chiesi,tornando seduta di fronte a lei.
«Questo libro è davvero interessante,dovresti leggerlo.» Alice era la solita amica secchiona che tutti hanno. Occhiali,un cervello d'oro e.. bellezza fin troppo nascosta. Si ostinava a nascondere ogni sua curva,a non mettere le lentine e a non truccarsi. Diceva sempre che la ragazza doveva essere acqua e sapone,come Dio l'ha fatta. E' così che l'uomo se ne innamora.
«Forse più tardi,adesso penso che andrò a fare una nuotata.» Rimisi a posto i libri e le arruffai i capelli che teneva legati con un codino.
«Lo fai ancora? Sai che non puoi.» Mi riprese,come ogni volta.
«Alice è solo un bagno innocente e non mi ha mai beccata nessuno.»
«Ti intrufoli di notte,di nascosto nella piscina della squadra di nuoto.. secondo te non lo scopriranno?» Posò il suo libro sul tavolo e con un dito si riportò su gli occhiali.
«Non è del tutto un crimine, - iniziai attirando la sua attenzione – la piscina si trova nell'università e tutti quelli che ne fanno parte possono usufruire dei servizi.»
«Esclusa la piscina,a meno che tu non abbia vinto una borsa di studio per il nuoto.»
«Lo sai che ero molto brava a nuotare?»
«Zoe!» Urlò un tantino,attirando l'attenzione degli altri ragazzi.
«Alice sta tranquilla! - Le feci segno di silenzio io – Non mi beccheranno.» Le scoccai un bacio sulla guancia e poi la superai,uscendo dalla biblioteca.

 

Di solito queste cose non le facevo. Non mi capitava mai di sgattaiolare dal mio dormitorio per intrufolarmi di nascosto in una piscina privata. Ma nuotare mi rilassava troppo e l'avevo scoperto un paio di mesi dopo essermi scritta qui. L'università a cui andavo era molto grande ed era divisa per settori. In ogni settore c'era un edificio privato,il nostro era la biblioteca per esempio,mentre per la squadra di nuoto c'era la piscina. La regola che ogni studente non poteva invadere il settore dell'altro era davvero stupida! Cosa c'era di tanto sbagliato se una volta ogni tanto mi concedevo un bagnetto in piscina? Niente,appunto! Così con molta cautela lasciai la mia stanza e come una talentuosissima 007 arrivai al padiglione E. Quel settore era pieno di ragazzi. Squadra di nuoto,di palla a nuoto.. ed era facile fare incontri interessanti. Una volta mi capitò di andare a sbattere contro un ragazzo che era rimasto in piscina per completare un allenamento e senza rendermene conto gli arrivai di sopra. Lui mi sorrise,d'altronde non vedevano molte ragazze in giro per l'edificio,e mi lasciò andare. La piscina era molto grande e c'era un silenzio tale che mi rilassava da morire. Ognuno di noi ha un posto segreto dove ritirarsi per pensare,no? Ecco,la piscina proibita era il mio luogo sicuro.
«Finalmente.» Rimasi a guardare l'acqua,così calma e tranquilla. Mi tuffai poco dopo e iniziai a nuotare,cercando di rilassarmi. Fissavo il soffitto e con i piedi mi spingevo all'indietro,mentre con le mani accarezzavo la superficie. Non credo ci sia modo migliore di rilassarsi. Tutti i pensieri svanivano,tutti... tutti tranne uno. Vedevo la sua faccia ovunque,sentivo le sue parole ovunque e.. mi facevano troppo male. Era per quello che avevo smesso di stare dietro ai ragazzi seriamente,per evitare di sentirmi di nuovo così. Di nuovo..... smisi di nuotare di colpo e mi voltai,sentendo un rumore. La porta si chiuse e io cercai di uscire velocemente dall'acqua per nascondermi. Era tutta colpa di Alice e delle sue preoccupazione. Oggi mi avrebbero sicuramente beccata. Mi appiattì contro il muro nella parte più buia,ma poi sentì l'intruso tuffarsi in acqua. Allungai il collo per cercare di capire chi fosse.
«Adam?» Il mio compagno di corso a quanto pare mi aveva rubato l'idea di luogo sicuro.
«Zoe?» Mi guardò confuso e poi prese a ridere.
«Siamo tutti e due bravi a intrufolarci in piscina.» Lo assecondai.
«A quanto pare.. - uscì dall'acqua facendosi forza con le braccia e si mise seduto sul bordo – tu perchè vieni qui?»
«Tante cose, - presi posto accanto a lui – mia madre che sembra più la signorina Rottermeier,le mie amiche che tentano di psicanalizzarmi e l'esame della prossima settimana.»
«Wow! E pensavo di essere io quello incasinato.» Scoppiai a ridere insieme a lui.
«Ma ehi, - cercò di attirare la mia attenzione – tutte le mamme sono più o meno in quel modo ma in ogni caso ormai hai diciannove anni,non può più decidere per te.. ed Elle e Dana sono simpatiche..»
«Adam tutto il dormitorio sa che sei cotto di Elle.» Lo interruppi.
«Ero cotto di lei.. me ne sono fatto una ragione. E per quanto riguarda l'esame,lo passerai Zoe.. sei la più brava del corso.» Mi schizzò un po' d'acqua in faccia con la mano.
«Grazie.» Risposi,facendogli la linguaccia. Non fece in tempo ad aprire bocca che sentimmo delle risate e un secondo dopo le mie due migliori amiche spuntarono mano nella mano coi loro rispettivi fidanzati.
«Ehi piccioncini.» Urlò Elle,ridendo.
«Che ci fate voi qui?» Chiesi,alzandomi velocemente.
«Direi quello che fate voi.» Rispose Dana,togliendosi la maglietta e rimanendo in costume.
«Pensavi che non avremmo scoperto il tuo segreto?» Mi chiese Louis,avvicinandosi e pizzicandomi il naso.
«Tu non potresti neanche essere qui biondino.» Gli risposi io.
«Bè neanche tu,quindi siamo pari.»
«Allora è tutto ok? - Chiesi,mentre lui mi guardava confuso – Tra noi due intendo.»
«Ehi,quello che fai con Zayn non influenza il nostro rapporto.. si hai fatto una cazzata e lui è il mio migliore amico ma.. tutto ok Zoe.» Mi diede una pacca sulla spalla e sorrisi. L'amicizia con Louis era diventata importante.
«Bene,lui è Adam,un mio collega.» Adam allungò la mano e si presentò prima a Louis e dopo a Niall.
«Non c'è da mangiare qui vero?» Domandò quest'ultimo. Scoppiammo tutti a ridere e Dana lo buttò in acqua,con ancora addosso i vestiti. Louis prese Elle in braccio e si tuffò,seguito da Adam.
«Tutto bene?» Mi chiese Dana,avvicinandosi. Guardai i miei amici schizzarsi,ridere e fare gli scemi in acqua e per la prima volta capì che non avevo niente che non andava. Tutto quello di cui avevo bisogno era lì,a portata di mano.
«Tutto alla perfezione.» Risposi,finalmente convinta di quello che dicevo.
«E pronta per il weekend con tua madre?»
«Forse quello ancora non è del tutto perfetto.» Io e Dana scoppiammo a ridere e poi ci tuffammo in acqua,unendoci agli altri.
 

 

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Come va?:D
Allora,qui manca e Zayn e vi confesso che si sente che non c'è :(
In alternativa,ho voluto rafforza il rapporto tra Louis,Zoe,Dana,Elle e Niall anche dopo ciò che è successo tra i due piccioncini :)

Non vi preoccupate,il nostro Zayn tornerà presto!
In questi giorni vi ho preparato una sorpresone che però vedrete solo a fine ff,mi dispiace!
Se ve la faccio vedere adesso vi rovinerò tutto e.. notizia bomba,ho finito la storia!
Finalmente sono riuscita a mettere insieme tutti i pezzi,ma non so ancora quanto durerà esattamente..
l'importante è sapere che questo cervellino finalmente ha messo in ordine le idee:)
xoxo <3
 

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Capitolo 18
*** - 17 ***




AMICI DI LETTO -
capitolo 17.

 

 

 

 

Gentile clientela vi avvisiamo che l'atterraggio è riuscito con successo e tutto l'equipaggio vi da il benvenuto a New York.
Strizzai gli occhi un paio di volte dopo essere stata svegliata dalla vocina fastidiosa del comandante e mi stiracchiai.
«Hai dormito un bel po'.» Mi disse un vecchio signore accanto a me. Lo guardai un po' confusa senza rispondere e poi mi voltai dall'altro lato per osservare l'aeroporto illuminato della mia vecchia città. Era da tanto che non tornavo a casa e forse un po' mi mancava,ma me ne ero andata a causa di mia madre e non mi sarei mai pentita di quella scelta. Erano le nove di sera e avevo dormito per tutto il viaggio perchè avevo passato la giornata a fare i bagagli,come mio solito. Mi tolsi la cintura e mi alzai dal sedile per prendere la giacca e la borsa nel cassetto sovrastante. Percorsi il corridoio dell'aereo fino ad arrivare all'uscita.
«Arrivederci.» Mi disse cordialmente un hostess,sorridendomi. Le sorrisi anche io ma poco dopo venni invasa dall'aria gelida di New York e istintivamente ritirai il collo e misi le braccia conserte,cercando di accucciarmi. Avevo dimenticato di quanto fosse fredda quella città,ma fortunatamente avevo portato tutto il necessario. Non partivo mai senza avere la valigia piena,anche se si trattava di pochi giorni. Toccai con le scarpe a terra e sentì il telefono vibrare dentro la borsa. Quando lessi il nome di Elle,sbuffai ridendo.
«Sono viva,l'aereo non è precipitato per tua sfortuna.»
Ma come? Avevo già scelto le nuove lenzuola per il letto..
«Mi dispiace ma tra tre giorni sarà di nuovo lì a dirti quanto sei isterica e psicopatica e tu a torturarmi.»
Si torna alla normalità insomma! Sentì un boato di sottofondo che si mischiò alle risate.
«Ma dove sei?»
Ehm.. niente stiamo dando una piccola festicciola con alcuni amici.. CIAO ZOE. Sentì Louis urlare.
«Tu e Dana che date una festicciola?»
E va bene siamo a casa di un tizio mai visto prima con altre due mila persone.. e uno sta vomitando dentro a un vaso!
«Interessante! Ascolta,devo andare adesso..»
Va bene tesoro qui ti salutano tutti.. Louis si sta portando la testa,Dana ti manda un bacione e Niall.. meglio non sapere cosa ha appena fatto.
«Vi voglio bene.» Chiusi la telefonata ancora ridendo e mi accorsi di essere arrivata al deposito bagagli. Vidi il carrello scorrere e con gli occhi cercai di trovare la mia valigia verde pistacchio. Mi feci spazio tra le persone per cercare di vedere meglio ma.. niente. Era come se la mia valigia fosse scomparsa. Poi mi accorsi in lontananza di un braccio alzato che andava prima a destra e poi a sinistra. Andai incontro al tizio misterioso,fin quando riconobbi mio padre col suo solito abbigliamento 'casual' e con in mano la mia valigia.
«Pasticcino bello!» Mi disse,mollando la valigia per terra e abbracciandomi.
«Non sono un pasticcino papà.» Lo ripresi io,incastrando il mento tra la spalla e il suo collo.
«Lo so bene,ma mi piace pensare che anche tu sia femmina a volte.» Mi rimise giù e mi guardò dalla testa ai piedi.
«Non è colpa mia se quando avevo cinque anni mi facevi guardare sempre incontri di pugilato.» Mi difesi,iniziando a camminare dietro di lui.
«Volevo farti crescere forte!»
«..e ruenta?» Aggiunsi io,ridendo.
«Ah mi sei mancata tesoro, - mi mise un braccio attorno alle spalle e mi tirò a se – quando vengono i nonni tua madre è sempre nervosa e diventa intrattabile.»
«Diventa?» Chiesi io sorpresa,arrivando alla macchina.
«Lo sai che non è così terribile.» Scaricò il bagaglio nel cofano e poi si sedette con un tonfo sul sedile.
«A volte mi chiedo se parliamo della stessa persona.» Presi la cintura e la agganciai.
«Zoe ti prego,almeno per il weekend.» Sfoderò uno dei suoi sguardi severi e dovetti annuire,mentre allungavo i piedi sopra il cruscotto.
«Giù i piedi Zoe.» E in un attimo un flashback. Quella sera nella sua macchina,quelle sue stupidissime regole,il girasole...

 

«Zoe! - Mio padre continuava a chiamarmi senza sosta – Zoe siamo arrivati,forza!» Aprì gli occhi e mi ritrovai sul vialetto di casa. Non ricordavo cosa fosse successo,ma mi ero sicuramente addormentata. Mio padre aveva già preso la valigia dal cofano e stava quasi per arrivare alla porta. Scesi dalla macchina sbattendo la portiera senza nessuna delicatezza e lo raggiunsi,strofinandomi con le mani le braccia per cercare di riscaldarmi.
«Ricordati che me l'hai promesso Zoe.» Mi ripetè mio padre sottovoce. Sbuffai e qualche secondo dopo,la porta si aprì e apparve in tutta la sua bellezza la figura di mia madre.
«Ce ne avete messo di tempo.» Fu quello che riuscì a dire.
«Anche io sono contenta di vederti mamma e si,sto bene e il viaggio è stato perfetto,grazie per averlo chiesto.» Sorrisi,superandola e venendo travolta dall'alano di mio padre che mi buttò per terra.
«Ciao Bobo!» Urlai,accarezzandolo mentre lui si dimenava. L'avevo lasciato che era un cucciolo e l'avevo ritrovato un cavallo.
«Per cortesia Zoe alzati da terra e va a sistemare la tua roba.» Mia madre ci superò guardandoci con disprezzo e tornò in cucina. Da quando mia madre passava tempo in cucina? Forse stava riscaldando il cibo ordinato.
«Bentornata a casa.» Disse mio padre impacciato. Mi alzai da terra e gli sorrisi,prendendo la valigia e andando di sopra. La mia stanza era lì come l'avevo lasciata. Le pareti viola,letto a castello – motivo di questa scelta a me ancora ignota – e tantissime foto che riempivano i muri.
«Ti sembrerà strano ma tua madre non ha voluto che toccassi niente.» Mio padre spuntò alle mie spalle e si guardò attorno,imitandomi.
«Doveva essere ubriaca.» Risposi,con poco interesse.
«Sistemati e poi scendi sotto che ti abbiamo messo da parte un po' di cena.» Chiuse la porta e io rimasi a fissare le mie cose dentro la valigia. Odiavo farla e disfarla,si impiegava troppo tempo e per due giorni non ne valeva la pena. Mi distesi a terra e iniziai a contemplare il mio computer,rimasto lì da mesi,i miei libri,i poster.. e tante altre cazzate varie. Non so perchè la gente impiegava tante energie per riempire una stanza quando al momento giusto non ci pensava due volte ad abbandonarla lì,come si trovava. La porta della stanza si aprì nuovamente e Bobo si mise seduto a fissarmi con in bocca quello che all'inizio doveva essere un osso.
«Sei stato bene in mia assenza?» Gli chiesi,non aspettandomi una risposta.
«Bè,se ti interessa io sono stata benissimo.. lontana da Crudelia De Mon.» Bobo iniziò a sbattere di peso la coda sul pavimento e mollò l'osso che cadde a terra con un tonfo.
«Zoe ti sei persa?» Mi urlò mia madre dalle scale. Sbuffai guardando Bobo come se riuscisse a capirmi.
«Oh guarda la luce,ho trovato l'uscita!» Scherzai,ridendo.
«Davvero spiritosa.» La sentì fare una smorfia e poi mi alzai,vedendo Bobo fare lo stesso.
«La regina cattiva chiama cucciolo,andiamo prima che ci trasformi tutti in viscidi rospi.» Bobo abbaiò e iniziò a correre insieme a me per arrivare di sotto il più in fretta possibile.

 

«Acquaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!» Bobo saltellava a destra e a sinistra per cercare di seguire il getto d'acqua che usciva dalla pompa che tenevo tra le mani. Avevamo deciso di sistemare il giardino per l'arrivo dei nonni,ma si finiva sempre col bagnarsi a vicenda.
«No Zoe!» Urlò mio padre ridendo,mentre lo bagnavo con l'acqua gelida.
«E' impossibile battermi.» Dissi soddisfatta,avvicinando la pompa alla bocca per soffiarci sopra a mo di pistola.
«Ah davvero?» Mio padre mi sollevò da terra e iniziò a girare su se stesso,con Bobo che ci girava attorno abbaiando.
«Chiedi perdono.» Disse.
«Dalla mia bocca non uscirà mai una cosa simile.» Cercai di dire. Chiusi gli occhi e iniziai a urlare sperando che prima o poi mi mettesse a terra.
«George e Zoe Fraherty, - Mio padre si bloccò di colpo e quando vide mia nonna mi mise giù – che diamine state combinando?»
Mio nonno spuntò dietro di lei con mia mamma che ci guardava con disapprovazione.
«Nonna,noi veramente..» Cercai di dire.
«.. vi stavate divertendo senza di me?» Disse all'improvviso,cambiando subito espressione e afferrando la pompa da terra per puntarci l'acqua addosso. Dovevo aspettarmelo. Mia nonna era come mio padre,per niente era suo figlio. Giocherellona,divertente e una super nonna! Per lei era stata dura accettare mia madre,anzi penso che non l'abbia mai accettata in realtà.
«Se a qualcuno interessa,il pranzo è a tavola!» Annunciò mia madre,col suo solito tono antipatico,per poi tornare nell'altra stanza.
«Regina ha parlato.» Disse mia nonna ridendo,chiudendo la pompa.
«Quando siete arrivati?» Chiesi,strizzandomi i capelli completamente zuppi.
«Cinque minuti fa,in taxi.» Rispose mio nonno,avvicinandosi.
«Sarei venuto a prendervi io,aspettavo la vostra telefonata! Perchè non mi avete avvisato?» Chiese mio padre,mentre io andavo a legare Bobo.
«Oh George non se ne parla,c'è tua figlia qui e ti avrei fatto perdere questa splendida battaglia con l'acqua.» Risi a sentire mia nonna e tornai da loro,lasciando Bobo legato con la catena accanto alla cuccia.
«Oh perchè l'hai legato?» Chiese mio nonno dispiaciuto. Amava gli animali,ma ormai non aveva più le condizioni fisiche per giocarci insieme. Ma lui questo non lo capiva.
«Papà non vorrai finire come il Natale scorso vero?» Ci incamminammo dentro e mia nonna mi prese sottobraccio.
«Chissà cosa avrà cucinato quella vipera di tua madre.» Disse,ridendo.
«Forse qualcosa per avvelenarci tutti.» Risposi io. Mia mamma aveva preparato nel tavolo in salotto che in quel momento era stracolmo di cibo. Presi posto accanto a mio padre,seduto a capo tavola,e iniziai a mangiucchiare qualcosina. Ero sicura che mia mamma non avesse cucinato nulla e chissà da dove venivano tutte quelle prelibatezze.
«E' tutto buonissimo tesoro.» Disse mio padre,che cercava nonostante tutto di metterla sempre in buona luce.
«Come stanno andando gli studi Zoe?» Chiese mia nonna senza tener conto di quello che mio padre aveva appena detto.
«Non ha ancora dato nessun esame.» Rispose mia madre al mio posto,senza alzare gli occhi dal cibo.
«Ho il primo esame la prossima settimana.. è importante perchè solo chi lo supera potrà tenere un corso straordinario in pediatria..»
«Fantastico.» Sentì mia madre dire sottovoce.
«Oh lavorare con i bambini ti piacerà.. rendono il lavoro meno pesante e più..gioioso.» Disse mia nonna. Lei lo sapeva bene. Aveva fatto l'insegnante di asilo per molti anni quando era giovane.
«Spero di diventare un bravo medico.» Dissi soddisfatta,mentre picchiettavo l'insalata con la forchetta.
«Ma devi trovarti anche un ragazzo signorina,sei troppo bella per stare sola.» Intervenne mio nonno. Sorrisi a quella battuta.
«Non ne ho bisogno,almeno non ora.» Dissi,mangiando un pezzo di pollo.
«E quel giovinotto che ha cenato con noi? Com'è che si chiamava.. Zehid?» Si intromise mio padre.
«Zayn papà.. - fitta allo stomaco – e non è il mio ragazzo,anzi non è neanche più un mio amico.»
«Peccato.. mi piaceva! - continuò – Mi pare si occupasse di fotografia e arte.»
«Affascinante.» Disse mio nonno.
«Cosa non è andato bene tesoro?» Mi chiese mia nonna,notando un che di tristezza sul mio volto.
«Oh niente...»
«Zayn era un teppistello.. maleducato e arrogante.» Disse di colpo mia madre,lasciando le posate.
«Solo perchè mi ha difesa mentre tu mi ridicolizzavi come sempre non vuol dire che sia maleducato,mamma.»
«Se per ridicolizzato intendi dire che ti ho sbattuto la verità in faccia allora si,sono fiera di averlo fatto.» Si versò un po' d'acqua nel bicchiere e iniziò a bere.
«Quale verità?» Chiesi.
«Sei una fallita Zoe. Passi il tuo tempo a studiare,studiare senza mai ottenere niente.. frequenti gente sconsiderata come quel ragazzo e chissà cosa ci avrei fatto insieme.» Continuò,disgustata.
«Ma cosa diamine pensi di me? Mi hai mai chiesto una sola volta cosa voglio,cosa vorrei diventare! Cosa provo,come mi sento! Una volta sola mamma,UNA. Si,non ho dato nessun esame ma l'esame che darò potrà cambiarmi la vita e la gente che frequento è tutta per bene,anche Zayn! - Mi alzai da tavola strisciando con la sedia e prima di salire le scale mi voltai un'altra volta – Domani torno a Bradford e non metterò più piede in questa casa.. papà,nonni.. scusate!» Salì di corso e quando arrivai in stanza sbattei la porta e mi buttai di peso sulla sedia a rotelle che scivolò fino alla scrivania col computer. Ero andata via da quella casa per una ragione e come una cretina ci ero ritornata,per farmi umiliare un'ulteriore volta. E questa volta aveva anche osato sparlare della gente che frequentavo!
«Io ti odio..» dissi tra me,senza pensarci. Istintivamente selezionai l'icona di facebook sul computer e quando entrai nella home vidi un aggiornamento di Zayn. Era stato taggato ina una foto.. la aprì e lo trovai in mezzo a quattro ragazze seminude che lo sbaciucchiavano ovunque.
«Che schifo!» Strinsi il mouse con la mano e per poco non colpì lo schermo con un pugno.
«Ti avevo appena difeso,stronzo.» Iniziavo a diventare paranoica. Poi però qualcosa attirò la mia attenzione.. il suo occhio. Era di nuovo viola,come quella sera che era rimasto a dormire nella mia stanza. Dunque qualcuno ancora lo picchiava,va bene.. non erano più affari miei.
«Posso?» Mi voltai di scatto trovando mio padre alla porta e con un click chiusi la pagina e andai a sedermi sul letto.
«Lo prendo per un si.» Entrò e si mise seduto accanto a me.
«Mi dispiace papà di non aver mantenuto la promessa ma.. non la sopporto,mi urta il sistema nervoso! E' tanto chiedere una mamma come tutte le altre?» Forse per la prima volta da quando ero nata,avevo davvero bisogno di una madre. Per confidarmi,per piangere tra le sue braccia.. ma non c'era.
«La prima volta che ho visto tua madre mi ha steso con un destro.» Disse di colpo. Lo guardai confusa.
«Zoe.. so che non capisci perchè io ci stia insieme ma tua madre ti ama,e anche molto.. ha sempre voluto il meglio per te e ha solo paura che tu fallisca.»
«Se lei mi rinfaccia sempre che sono una figlia di cui vergognarsi certo che fallirò!» Non riuscivo a capire.
«Ti vuole bene Zoe e desidera per te un futuro migliore.. quello che lei non ha mai avuto il tempo di progettare.»
«In che senso?» Chiesi. Mio padre distolse lo sguardo e rise.
«Povero nonno.. ho paura gli stesse venendo un infarto per quello che vi siete detti.» Cambiò discorso e scoppiai a ridere.
«Così ricorderemo questo giorno come il Natale scorso,quando Bobo gli ha quasi rotto una costola.» Ridemmo insieme e mi tirò a se.
«Oh piccola ti voglio bene.. qui ti vogliamo bene tutti e quando dico tutti intendo dire anche tua madre! - feci una smorfia – E devi tornare a casa,almeno una volta al mese,promesso?» Alzai la testa per guardarlo e non risposi. Lui insistè e dovetti cedere.
«Promesso.»
«Sputo?» Chiese.
«Sputo.» Ci sputammo sul palmo delle mani e poi le stringemmo,proprio come quando avevo quattro anni.
 

 

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Lo so è un po' lunga però dovevo far entrare tutto quanto ;)
Come vi sembra? Ahuahau la mamma di Zoe non ci smentisce mai,ma non credete si assomiglino molto?
Certo,Zoe non è così serpe,però è schietta quanto sua madre :)
Sono contenta di dirvi che nel prossimo capitolo torneremo a parlare di Zayn! :D
Non so se ci sarà proprio fisicamente o si parlerà solo,ma state certi che o nel prossimo,massimo il prossimo ancora tornerà!
Grazie mille per ogni recensione,preferito,seguito.. MI SI ILLUMINANO GLI OCCHIETTI *_*
Sapete a che pensavo? Volevo fare una sorta di votazione.
Praticamente ognuna di voi dovrebbe votare un capitolo che vi piacerebbe leggere in prospettiva di Zayn,non sarebbe figo? :D
Così si sa anche cosa pensa il nostro moro ;) ah,qui si vede il primo cambiamento di Zayn e Zoe,chi l'ha notato?;)
xoxo,cla <3
 

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Capitolo 19
*** - 18 ***




AMICI DI LETTO -
capitolo 18.

 

 

 

Camminavo tra le vie della città senza badare alla gente che mi passava accanto o che mi sbatteva addosso di proposito. Ero uscita un paio d'ore prima per fare un salto in libreria e comprare un libro che mi serviva per l'esame. Ormai non facevo altro che pensare a questo stupidissimo test che ci sarebbe stato tra due giorni. Avevo l'ansia perchè più studiavo e più avevo l'impressione di non sapere nulla. Ma noi studenti siamo così o sbaglio? Cerchiamo in tutti i modi di memorizzare più cose per non rimanere come scemi davanti a quel fottutissimo foglio.
«Ehi!» Una vecchia signora si voltò verso di me dopo che l'avevo spinta con una spalla.
«Mi scusi..» dissi debolmente,veramente dispiaciuta. In quel periodo non davo molta retta alla gente,preferivo starmene da sola. Non vedevo un ragazzo da settimane ormai e non era da me. Io che fino a qualche tempo fa andavo a letto con un ragazzo diverso a settimana,oggi non mi attirava nessuno. Strano direste voi no? Bè,le persone cambiano... e ti arrivano di sopra versandoti addosso del caffè!
«Mio Dio,mi dispiace!» Un ragazzo alto,biondo,se ne stava lì davanti a me cercando di scusarsi in ogni modo per avermi completamente macchiato tutta la maglietta.
«Tranquillo,scotta soltanto.» cercavo di soffiarmi a livello del petto per sentire meno calore.
«Guarda che in quel modo non concludi molto.» Mi disse il giovane,sorridendo. Lo guardai bene e notai i capelli biondi a caschetto e gli occhi azzurri. Poteva benissimo passare per il classico principe azzurro.
«Tanto odiavo questa maglietta.» Dissi,facendo spallucce.
«Che ne dici se andiamo a fare colazione insieme? Così posso scusarmi per bene.» Cavolo. Un ragazzo così bello ti chiede scusa e ti offre gentilmente la colazione e...
«Veramente io dovrei tornare in college a studiare.» ..e io rifiuto come una povera scema.
«Avanti,non hai tempo per un paio di pancakes con sciroppo d'acero?» Continuò,facendomi gli occhi dolci. Non so perchè ma la testa mi urlava di saltargli tra le braccia,all'istante.. il cuore tutt'altro!
«Ascolta.. vorrei davvero venire a fare colazione con te,sei carino e francamente adoro il tuo sorriso! - Ma che diavolo avevo detto? - Oddio,ho detto veramente che adoro il tuo sorriso?»
«Si,credo che tu l'abbia fatto.» Sorrise ancora lui.
«Mi dispiace,ma ho mollato il mio ragazzo da poco e non sono ancora pronta..» Non so perchè abbia identificato Zayn come il mio ragazzo,in questo caso ex.
«Brutta faccenda! Ma ti ringrazio lo stesso per il complimento.» Mi fece l'occhiolino e sorrise,ancora. Perchè continuava a ridere in quel modo stupendo?
«Posso almeno sapere il tuo nome?» Mi chiese poco dopo.
«Zoe, - dissi – Zoe Fraherty.»
«Bè Zoe Fraherty, - iniziò a dire,portandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio – nessuna ragazza mi ha mai fatto un complimento nei primi dieci secondi di conoscenza,quindi continua con questa franchezza e avrai la fila di ragazzi dietro la porta.»
«Ti ringrazio.» Arrossì,abbassando lo sguardo.
«Adesso vado,sperando di non rovesciare il mio caffè su qualche altra bella ragazza.. di nuovo.» Misi le braccia conserte e dopo avermi sorriso mi superò,andando per la sua strada. Avevo la possibilità di fare colazione con un ragazzo meraviglioso e chissà per quale ragione avevo rifiutato. Percorsi il tragitto fino all'università pensando al fatto appena accaduto e insultandomi per tutto il tempo. Aprì la porta della stanza e quando la chiusi rimasi immobile appoggiata su essa con la schiena.
«Bentornata!» Mi disse Dana dal divano,senza distogliere gli occhi dal suo solito libro.
«Già..» Dissi. Per la mia risposta si voltò,fissandomi.
«Che hai sulla maglietta?» Chiese,riferendosi all'enorme macchia di caffè.
«Un ragazzo bellissimo mi ha rovesciato del caffè addosso e per scusarsi voleva offrirmi la colazione e io come un'idiota ho rifiutato perchè avevo in mente solo una cosa!» Iniziai a urlare,facendo avanti e indietro per tutta la stanza.
«A cosa?»
«Pensavo al fatto che non aveva i capelli mori col ciuffo in aria,gli occhi marroni e la pelle afroasiatica!» Buttai la borsa per terra,sbuffando.
«Mi chiedo a chi tu ti possa riferire.» Disse,sarcastica.
«Ho sempre preferito i mori,lo sai.»
«Certo..» rispose la mia amica,con poco interesse. Presi una bottiglietta d'acqua dal frigo e la raggiunsi,mettendo il broncio.
«Non vado a letto con un ragazzo da settimane.» mi lamentai.
«Sei proprio in un bel guaio Zoe.» Disse lei,sarcastica come sempre.
«Dov'è Elle comunque?» Chiesi,cambiando discorso.
«Con Louis,dovrebbero tornare tra un po'.» E proprio in quel momento la porta si aprì e la mia amica spuntò mano nella mano col suo ragazzo.
«Zoe!» Urlò Elle,sorridendo.
«Ehi piccioncini,che avete fatto?»
«Elle mi ha accompagnato a comprare il regalo di compleanno per mia sorella.» Rispose Louis,togliendosi gli occhiali da sole e appoggiandoli sul tavolo.
«Che hai sulla maglietta?» Mi chiese scioccata Elle,quasi più di Dana.
«O questo.. niente.» Risposi,senza impegno.
«Ehm.. Zoe posso parlarti un attimo in privato?» Mi chiese ad un tratto Louis. Annuì confusa e ci chiudemmo nella stanza da letto.
«Qualche altro regalo per Elle?» Chiesi ridendo,mettendomi seduta sul letto.
«No non riguarda Elle.. volevo parlarti di Zayn.» A sentire quel nome rabbrividì e mi strinsi nelle spalle.
«Ascolta so che non vuoi averci più niente a che fare ma.. mi preoccupa! - continuò – sono il suo migliore amico eppure mi tiene nascoste le cose,è sempre in qualche festa strana,beve e ha sempre lividi ovunque.»
«Non vedo come questo potrebbe interessarmi.» Senza interesse mi alzai,mettendo le braccia conserte.
«Ti prego smettila! Lo so che provi qualcosa per lui,anche se ti ostini a dire il contrario.. non mi ascolta,non ascolta nessuno e sono preoccupato Zoe.. sono sicuro che a te darebbe ascolto.»
«A me? Non credo. Neanche a me diceva la verità,inventava sempre scuse e.. come hai detto prima,non voglio averci più niente a che fare.» Si alzò e mi venne incontro.
«Devi solo andare a parlarci.. niente di più.» Continuò. Lo guardai negli occhi e per un attimo pensai a Zayn,ubriaco,tra mille ragazze e con chiazze viola su tutto il corpo.. rabbrividì.
«Mi spiace Louis,non posso.» dissi,superandolo e andando alla porta. Quando la aprì trovai Elle che stava quasi per bussare.
«Oh stavo per bussare..»
«Che c'è?» Chiesi.
«Ha chiamato Adam,stasera la squadra di pallanuoto organizza uno schiuma party e siamo stati invitati.»

 

«E' da pazzi!» Urlai alle mie amiche,dopo aver visto alcune ragazze che slittavano sul pavimento della casa con il corpo grazie alla schiuma.
«Una volta amavi tutto questo,che ti è successo?» MI urlò Elle,prendendo per mano Louis e superandomi. La festa era stata organizzata a casa del capitano,in città,dove ci aspettava schiuma e bagno in piscina. Avevo messo un costume vecchio trovato per caso nella stanza,visto che non ne utilizzavo mai.
«Sarei dovuta rimanere a casa a studiare,dopodomani ho un esame!» Dissi a Dana,mentre osservavo due che stavano attorcigliando le loro lingue.
«Per una volta sono d'accordo con te.» Rispose la mia amica,disgustata.
«Nel mio college queste feste neanche esistono,siete fortunate.. sapete come divertirvi.» Si intromise Niall,tornato con tre bicchieri di cocktail in mano. Ne presi uno e non molto convinta iniziai a berlo. Che mi stava succedendo? Una volta amavo queste feste!
«Tutto bene Zoe?» Mi chiese Dana,vedendomi strana. Non sapevo cosa rispondere.. quella musica ad alto volume mi stava facendo esplodere la testa e c'era schiuma ovunque.
«Bene si.. andate a divertirvi.» Li sorrisi e Niall spinse dai fianchi Dana per avvicinarla alla schiuma. Avevo davvero voglia di divertirmi,ma non sapevo in che modo. Iniziai così a bere,per non pensare più a niente.. ma più bevevo,più la gola mi andava a fuoco.
«Zoe Fraherty.» Sentì dire da qualcuno che si posizionò al mio fianco. Alzai la testa e vidi Noah,il capitano della squadra e proprietario della casa.
«Cerchi qualcosa Noah?» Gli chiesi,mentre posavo il bicchiere sul tavolo per non guardare la sua faccia di culo.
«Divertimento Zoe,e so che tu in questo sei abbastanza brava.» Risposo,con un tono malizioso. Com'era sfacciato il ragazzo. Sorrisi e alzi lo sguardo,avvicinandomi.
«E la tua fidanzatina-bionda-platino-super-stronza-Ashley dov'è?»
«Probabilmente in piscina,o in qualsiasi altro posto.» Mi accarezzò con un dito il braccio e rabbrividì. Mi guardò come se volesse mangiarmi con gli occhi e si morse il labbro. Era chiaro che aveva bevuto,ma Noah Wyle era di natura un pervertito. Ma che c'era di male se almeno per quella sera mi divertivo? Volevo tornare a essere la vecchia Zoe,così lo superai prendendolo per mano e lo condussi al piano di sopra. Entrai in una stanza qualsiasi,completamente al buio e quando Noah la richiuse alle nostre spalle,andò verso una scrivania e uscì dalla tasca alcuni pillole.
«Che fai?» Gli chiesi,anche se la risposta era alquanto ovvia.
«Ho bisogno di sballarmi un po'.» Rispose,prendendo prima una pillola e poi la seconda. Fece per offrirmene una ma rifiutai.
«Allora,sei davvero brava come tutti dicono?» Mi chiese poco dopo.
«Chi lo dice?» Chiesi io,stando al suo gioco.
«Praticamente tutti.. quanti te ne sei fatta in un anno Zoe?» Si avvicinò e rimase a fissarmi il seno per tutto il tempo. Mi avvicinai e iniziai a slacciargli il pantalone e abbassargli la cerniera.
«Che ti frega.» Gli sussurrai all'orecchio per poi mordergli il lobo. Fece scivolare via i pantaloni rimanendo i boxer e mi sollevò da terra sbattendomi al muro.
«Lo sai da quanto voglio portarti a letto?» Mi disse,baciandomi con violenza il collo.
«Noah,fai piano.» Iniziava a spaventarmi. Era troppo irruento e iniziavo a non voler fare più nulla.
«Che c'è te ne sei pentita? Ormai sei mia Zoe.» Appoggiò le mani sui miei seni e gli strinse,tenendomi bloccata con il corpo.
«Noah lasciarmi!» Iniziai a dire,sentendolo ridere.
«Ferma! - mi urlò,mentre cercava di abbassarmi i pantaloncini e il costume – ti prometto che non ti farò male e che sarò velocissimo.»
«Ti prego Noah,no!» Urlai,nel panico. Era la prima volta in vita mia che non avevo voglia di fare sesso ed ero terrorizzata perchè ero bloccata. E in quel momento avrei voluto che al suo posto ci fosse Zayn,con i suoi baci dolci,il suo sorriso e le sue carezze...
«Ho detto di levarti!» Lo spinsi via con tutta la forza che avevo e prima che potesse spingermi di nuovo gli tirai una ginocchiata nei testicoli.
«Sei un porco Noah!» Gli urlai schifata,scappando via dalla stanza. Corsi giù per le scale e andai a sbattere anche con la gente lì attorno ma non mi importava. L'unica cosa che volevo era uscire il più in fretta possibile da quella casa. La vecchia Zoe sarebbe rimasta di sopra a divertirsi con Noah,ma adesso ero terrorizzata e quasi.. sconvolta. Mi sedette su una panchina nel bel mezzo della città ormai deserta e iniziai a piangere. Non capivo perchè ero cambiata così tanto,o meglio qualcuno mi aveva cambiata. Sentivo ancora le mani di Noah di sopra e le sue labbra che si appoggiavano pesantemente su tutto il mio collo. Mi asciugai le lacrime e senza pensarci presi il mio telefonino dalla tasca e composi il primo numero che mi venne in mente.
Zoe?
«Louis... ti prego venite a prendermi..»
Ma dove sei? Che è successo?
«Stai tranquillo... niente...» Come poteva stare tranquillo se non facevo altro che singhiozzare?
Zoe dimmi che è successo!
«Sono andata via dalla festa.. ho trovato una panchina,ho camminato molto non so esattamente dove sono.. in un vicolo forse..»
Che cazz... va bene,sto arrivando ma non ti muovere da lì
Annuì e chiusi la chiamata rimanendo lì,rannicchiandomi e aspettando che Louis arrivasse.
 

 

 

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Lo so lo so,Zayn non c'è ma vi prometto che nel prossimo capitolo TORNERA' IL NOSTRO MALIK :D
Allora,che dite? Vedete com'è cambiata Zoe? Non ama più le feste,non ama più andare a letto con un ragazzo diverso ogni settimana e.. non riesce a non vedere Zayn in qualsiasi altro ragazzo :D La nostra piccolina fa progressi e qui avrei tanto avuto voglia di prendere a calci nel culo Noah!! Louis è troppo cucciolo e vi posso assicurare che sarà davvero un'ancora di salvezza per Zoe :) Allora,ditemi che ne pensate e AAAAA!!! Devo dire alcune cose! Intanto NUOVO BANNER,vi piace?? E altra cosa di FONDAMENTALE importanza.. Vi ringrazio per tutte queste recensioni,più di 200!! Volete farmi morire?? :') E tutte queste seguiteeeeeeeeeeeeeeee <3 Mi sono commossa,ve lo giuro!!! 
Scusate se ci sono errori ma non ho riletto perchè avevo fretta di postare :)
 

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Capitolo 20
*** -19 ***




AMICI DI LETTO -
capitolo 19.

 

 

 

BOOM-
La palla da calcio sbattè violentemente contro la finestra della mia camera e mi fece aprire all'istante gli occhi,risvegliandomi in modo un po' troppo violento. I ragazzi era da un po' che amavano giocare sotto il dormitorio femminile per infastidire noi ragazze e magari rimorchiare qualche scema. Ma a me provocavano solo disturbo,soprattutto dopo una nottata del genere. Mi alzai per chiudere le tende e aprì la porta per andare in cucina. Subito sentì odore di caffè e ringraziai il cielo che almeno quel giorno una delle mie due migliori amica si era decisa a prepararmi qualcosa.
«Sto sognando o qualcuna di voi sta preparando del caffè.» Dissi,annusando qua e là.
«Veramente quel qualcuno sono io e si,ho preparato il caffè.» Al posto o di Elle o di Dana apparve Louis,con due tazze di caffè in mano. In quel momento mi ricordai della scorsa notte,di come ero finita in un vicolo buio,di come lui mi aveva trovata e caricata sulla macchina e di come,con l'aiuto di Elle,mi aveva trascinata a letto.
«Sei ancora qui..» Dissi,portandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio,imbarazzata.
«Spero non ti abbia svegliata io.» Mi offri la tazza e prendemmo posto sul divano.
«No,ma sai in questa università ci sono ragazzi così intelligenti che sono convinti di poter rimorchiare lanciando il pallone da calcio sulle finestre delle nostre camere.» Presi fiato e bevvi un sorso di caffè.
«Wow! I modi di rimorchiare sono davvero cambiati.» Disse lui,ridendo.
«Dove sono Elle e Dana?»
«A lezione.» Rispose,bevendo un sorso. Annuì incerta e poi abbassai lo sguardo,iniziando a giocare con il cucchiaino.
«Zoe.. - richiamò la mia attenzione facendomi alzare la testa – che ti succede?»
Rigirai ancora una volta il cucchiaino nella tazza,senza sapere esattamente cosa rispondere. Forse neanche sapevo cosa mi stava succedendo..o forse non volevo semplicemente ammetterlo.
«Non lo so.. prima era tutto così semplice.. mi divertivo,niente di impegnativo..»
«E ti sembra una cosa positiva?» Louis mi fece quella domanda quasi come un rimprovero. Iniziai a riflettere e mi resi conto che non aveva tutti i torti.
«Hai diciannove anni Zoe, - proseguì – non devi per forza divertirti in questo modo.. puoi divertirti anche impegnandoti in qualcosa,questo fanno le persone mature.»
«Bè,allora forse non sono abbastanza matura.» feci spallucce.
«No,non credo.. - lo fissai per cercare di capire dove volesse arrivare – il tuo problema è che sei terrorizzata dal fatto di poterti innamorare di qualcuno.. hai paura perchè non credi di essere abbastanza per qualcuno,non credi al fatto che qualcuno possa veramente innamorarsi di te e che ti possa rendere felice.. e questo sai perchè? Perchè hai permesso a uno stronzo di renderti insicura e.. vulnerabile. - rimasi ad ascoltarlo,rendendomi sempre più conto di quanto avesse ragione – Ti ricordi cosa ti ho detto quando siamo usciti per il regalo di Elle?»
«Non rinunciare all'amore.» Lo citai,sorridendo.
«Allora quel tuo cervellino funziona.» Disse,pizzicandomi la spalla e facendomi ridere.
«Stai facendo la stessa cosa tu con Elle?» Gli domandai.
«Ci stavo provando.. ma ieri sera le ho detto che la amavo e lei.. lei non ha risposto.» Spalancai gli occhi,confusa. Ma che diamine le era preso a quella gallinella? Era andata dietro a Louis sin dal primo giorno che l'aveva conosciuto e ora si stava tirando indietro?
«Sono sicura che te lo dirà.. presto.»
«Già..» Non riuscì a dire altro che in quel momento bussarono alla porta.
«Vai tu,io vado al bagno.» Louis si alzò dal divano andando verso la camera e io andai ad aprire la porta. Mi trovai davanti due grandi occhi neri e un viso così piccolo e adorabile da volerlo tener stretto tra le braccia.
«Safaa!!» Esclamai,sorridendo. Ma un momento.. che ci faceva lì?
«Posso entrare?» Mi chiese,con la sua solita vocina tenera.
«Hai fatto di nuovo l'autostop?» Chiesi allarmata mentre la osservavo sedersi sullo sgabello. Non mi rispose,si limitò a sospirare come se fosse in ansia.
«Safaa va tutto bene?» Le chiesi,mentre le versavo in un bicchiere un po' di latte. Non rispose e quando le avvicinai il bicchiere con il latte,lo spostò con la mano.
«Safaa?» Louis tornò dal bagno e quando vide la bambina la guardò confuso,sedendosi sullo sgabello accanto a lei.
«Ok non vuoi il latte.. vuoi un po' di biscotti? Un muffin?» Provai ancora,deliziandola con porcherie varie che di solito i bambini non rifiutano mai.
«Non voglio nessun stupidissimo biscotto o muffin! Voglio solo che tu ci vada a parlare,devi farlo!» Si mise a urlare improvvisamente e l'adulta che avevo visto fino a quel momento scomparve dando spazio alla bambina con la voce strillante che c'era in lei.
«Parlare? Parlare con chi?» Io e Louis ci guardammo,entrambi confusi.
«Con Zayn,mio fratello! Con chi sennò?! Avevi detto di volergli bene e invece sono tutte balle!» Si alzò di colpo e scappò nell'altra stanza,sbattendo la porta. Feci segno a Louis di aspettarmi lì e andai dalla piccola,trovandola sul letto in lacrime. Mi sedetti accanto a lei e quando provai a sfiorarle la schiena con la mano si ritirò frettolosamente.
«Piccola,ascolta.. io voglio bene a Zayn e ne voglio a te.» Iniziai.
«Non dire bugie! Se gli avessi voluto davvero bene non lo avresti abbandonato..»
«Safaa! - Urlai,senza pensarci – Non puoi capire,hai solo otto anni!» La bambina smise di piangere di colpo e mi guardò,spaventata.
«Scusa,mi dispiace.. non volevo alzare la voce ma Safaa,io voglio bene a tuo fratello,davvero!»
«Allora perchè lasci che si faccia del male?» Mi chiese,strofinandosi l'occhio con la mano.
«Io non lascio che si faccia del male..»
«Si invece! - Urlò questa volta lei – Non viene più a trovarmi e quando lo incontro per strada ha sempre qualcosa di viola sulla faccia! Riportami mio fratello Zoe,devi farlo!» La guardai negli occhi,quegli occhi gonfi,pieni di lacrime.
«Safaa,io..» Cercai di dire e la bambina saltò giù dal letto,furiosa.
«Pensavo mi avresti aiutata, - disse singhiozzando – mi sbagliavo,io ti odio!» Aprì la porta di colpo e scappò via,uscendo dalla camera. Le corsi dietro urlando il suo nome ma Louis mi fermò prima che potessi uscire dalla porta.
«Lasciala.. vado io.» Mi disse,infilandosi il cappotto.

 

«Il contagio della Rosolia avviene con il contatto diretto tra individui..» L'orologio segnava le due di notte e io non riuscivo a imparare quei semplici concetti perchè avevo in testa solo una cosa: il volto pieno di lacrime di Safaa. Era assurdo pensare una cosa simile la notte prima dell'esame più importante della mia vita. Proprio assurdo.
«Zoe,perchè non spegni quella dannata luce e ti corichi?» Si lamentò Elle,girandosi su un fianco. Sbuffai. Cosa voleva dire Safaa quando ha detto che Zayn si stava facendo del male? Studiare in quel momento era diventato inutile,così spensi la luce,presi il telefonino dalla borsa e andai sul divano. Avevo bisogno di parlare con qualcuno e l'unica persona che mi veniva in mente in quel momento era mio padre.
Zoe? Che succede?
«Ehi papà! Non riesco a dormire..»
Sei sempre stata in ansia il giorno prima di un esame importante.
«Non riguarda l'esame papà.. penso di avere una cosa in sospeso e non faccio altro che pensarci.»
Cosa? Zoe è ridicolo,vai a dormire e vedrai che domani..
«Sono seria papà! Non riesco a dormire perchè ho questa cosa in testa e se prima non la risolvo penso che non potrò neanche fare l'esame domani!»
E allora che ci fai ancora lì ferma?
«Aspetta,cosa?»
Zoe Fraherty,cosa ti ho insegnato? Di non lasciare mai niente in sospeso e di affrontare le tue paure! Risolvi le tue cose bambina mia e domani andrai alla grande!
«Grazie papà,ti voglio bene!»
Anche io tesoro,sei la mia bambina.
Chiusi la telefonata e corsi in camera a cambiarmi. Presi un jeans,una felpa e mi infilai le converse di Dana che trovai ai piedi del letto. Nella confusione sbattei contro il letto di Elle che alzò il busto tenendo ancora gli occhi chiusi.
«Ma che stai facendo?»
«Elle devo uscire per risolvere una cosa,se fanno un'ispezione coprimi!.» La mia amica fece una strana smorfia con la faccia per poi rimettersi giù spiaccicando la testa al cuscino. Lo presi per un ok. Afferrai il cappotto e scesi in punta di piedi nel cortile per poi iniziare a correre e arrivare al mio motorino. La sera c'era sempre freddo e sul due ruote rischiavi di gelarti qualsiasi cosa.. anche le orecchie. Non sapevo perchè lo stavo facendo ma mio padre aveva ragione! Non bisognava mai lasciare le cose in sospeso e quello con Zayn era un capitolo da finire. Così posteggiai di fronte al suo portone e mi tolsi il casco,mettendolo nello scompartimento. Alzai gli occhi al cielo e vidi dalle finestre le luci spente. A un tratto però qualcosa attirò la mia attenzione. Della gente urlava,ma non erano urla di paura.. urla di.. incitamento. Osservai il vicolo accanto al palazzo e vidi un gruppo di persone accerchiate che agitavano le mani al cielo. Mi avvicinai incuriosita e al centro dell'ammucchiata vidi due che se ne stavano dando di santa ragione. Ma non sembrava il solito litigio,erano davvero ben organizzati. Arbitro,fasce alle mani e..
«Zayn?» Quando lo vidi il suo avversario ricevette un duro gancio destro e lui sorrise,soddisfatto.
«Zayn!» Urlai,avvicinandomi. Mi feci spazio tra la folla ma gli uomini non avevano intenzione di farmi passare e poi successe tutto in un attimo.. i nostri sguardi si incrociarono e lui rimase lì,immobile. Confuso,arrabbiato.. forse sorpreso. E l'altro ne approfittò,dandogli un calcio sulla mascella che lo fece girare dall'altro lato e sputare sangue.
«Zayn!» Urlai ancora,vedendolo cadere a terra.
«Hai finito di rompere i coglioni,stronzetto.» Disse quello,sputandogli di sopra. Riuscì a formare una voragine e mi accasciai al suo fianco,scuotendolo.
«Zayn ti prego rispondimi! Ti prego,ti prego!» Lo misi a pancia su e notai le labbra spaccate e il naso che non smetteva di perdere sangue.
«Abbiamo un nuovo campione signori e signori!» Annunciò l'arbitro,alzando il braccio del bestione.
«Ma che diamine..» Farfugliò Zayn,fissandomi. Si alzò da terra barcollando e si appoggiò al muro.
«Cosa diavolo sei venuta a fare qui?» Mi chiese,con ribrezzo. Non aspettò neanche la mia risposta,iniziò a camminare per raggiungere il palazzo. Lo seguì cercando di aiutarlo ma ogni volta che ci provavo mi spingeva via. Arrivammo al suo appartamento e quando ci entrai era come se lì dentro qualcuno ci avesse combattuto.
«Metti un po' di ghiaccio.» Gli urlai dietro,mentre lui andava in cucina. Notai vestiti ovunque e.. reggiseni.
«Povero amore mio,che ti hanno fatto?» Avevo già sentito quella voce. Quella voce così sensuale e.. fastidiosa. Sbirciai dentro la stanza e trovai Amber in intimo,avvinghiata al collo di Zayn e notai il tatuaggio che aveva sul corpo. Sbaglio o era uguale a quello di Zayn?
«Ero ridotto peggio l'altra volta.» Sorrise lui,baciandola sul collo.
«Se avete finito,Zayn vorrei parlarti.» Dissi all'improvviso,intromettendomi. Non volevo perdere tempo e non avrei mai permesso ad Amber di farmelo sprecare.
«Sai cos'è? Io non ho proprio niente da dirti.» Rispose lui al suo posto.
«Tranquillo,non morde! - disse lei ironica – Parlate pure,io vado a fumare una sigaretta.» Si infilò una maglietta un po' troppo larga presa lì per terra e uscì dall'appartamento.
«Che stai combinando? E' questo che facevi? Stupidi incontri di box?» Iniziai.
«Non sai di che parli.» Prese una birra dal frigo e mi superò,sbattendomi con la spalla.
«Ti servivano soldi per la droga? Hai iniziato a farti le canne?»
«Uo uo frena! Cosa diamine ti da il diritto di venire qui e accusarmi di queste cose? Dio?»
«Credimi Zayn,vederti era l'ultimo dei miei pensieri ma Louis,che tra l'altro è il tuo migliore amico se l'avessi dimenticato,è venuto da me a supplicarmi affinchè ti parlassi e io non gli ho dato retta,fin quando stamattina tua sorella di otto anni si è presentata a casa mia in lacrime perchè rivuole suo fratello!» Urlai,gesticolando nervosamente.
«La andrò a trovare,non deve preoccuparsi.» Disse con poco interesse. Furiosa gli andai contro e lo presi dal braccio per farlo girare in malo modo.
«Vuoi rovinarti la vita? Bene! Ma non rovinarla anche agli altri! Tua sorella,la tua famiglia,il i tuoi amici.. non pensi a loro?»
«Ho iniziato a fare a botte non perchè mi divertiva,o per comprarmi della roba come sostieni tu ma per portare qualche spicciolo a casa! Proprio così Zoe! Secondo te perchè la mia famiglia abita in quel vicolo? Non abbiamo un soldo,il compagno di mia madre ha perso il lavoro e quello era l'unico modo per fare soldi.. fin quando tutto questo è servito a farmi sfogare!»
«Se ce l'hai con me non prendertela con te stesso! Forse un giorno potrei amarti come tu ami me ma..»
«Amarti? Come faccio ad amare una persona che pensa solo al divertimento? Io ho capito cosa ti piace.. il divertimento,lo spasso.» Si avvicinò in modo brutale,mise le sue mani sui miei fianchi e mi tirò a se iniziando a baciarmi violentemente e a mordermi su tutto il collo.
«Perchè a Zoe Fraherty piace questo,vero?» Cercai di spingerlo via mentre con una mano andò sui miei jeans per cercare di toglierli. Lo allontanai con un calcio,facendolo arrivare sul divano. Mi fece paura,come non aveva mai fatto prima.
«Spero tu ti possa innamorare di uno stronzo e che lui ti lasci,dopo avergli detto che lo amavi.» Mi disse,ridendo tra se.
«Già fatto,figlio di puttana.» Gli occhi mi si gonfiarono e si riempirono di lacrime. Pensai a Natan,alla sera di quando gli avevo detto ti amo,a quando avevo deciso di concedermi completamente e alla visione di lui e Hollie a letto insieme. Arrivai alla porta e mi voltai ancora una volta verso Zayn.
«Sai hai ragione,io sarò anche una stronza,che ha paura di soffrire.. ma tua sorella non si merita tutto questo. Non rovinarti la vita per me,le manchi.. sei il suo eroe Zayn,e ogni bambina a 8 anni ha bisogno di un eroe.. non di un fratello ubriaco e conciato male. - tirai su col naso – Addio.» Me ne andai lasciandolo lì,con la sua stupida bottiglia di birra e il suo malumore. Ma ero soddisfatta.. non mi piaceva cos'era diventato e forse questo mi avrebbe aiutata a dimenticarlo. Avrei fatto il mio esame quella mattina e sarei diventata un bravo medico. Quello era il mio obiettivo.

 

«Mettete giù le penneeee.. adesso!» Segnai l'ultima crocetta con soddisfazione e misi giù la penna. Guardai il mio esame con un sorriso sulla faccia e attesi che il professore lo togliesse dal banco. Mio padre aveva ragione,come sempre. Se risolvevo le cose tutto sarebbe andato per il verso giusto. E quell'indifferenza che provavo nei confronti di Zayn mi aveva aiutata. Mi aveva fatto fare un esame coi fiocchi.
«Complimenti signorina Fraherty, - mi disse il professore una volta alla cattedra per sapere i risultati – saremo lieti di averla per i corridoi del nostro ospedale.» Urlai senza neanche pensarci. Iniziai a ridere,piangere di gioia. Troppa gioia.
«Te l'avevo detto che la facevamo!» Mi urlò Adam una volta fuori,sollevandomi da terra e facendomi girare.
«Non ci posso credere! Devo dirlo subito ad Elle e Dana!» Quando rimisi i piedi a terra scappai subito verso il mio dormitorio. Quella mattina c'erano solo esami e da quanto sapevo loro non ne avevano così dovevano essere lì per forza. Aprì la porta di scatto ed entrai trovandole sul divano.
«Sono passata! - Urlai,saltellando – Non vedo l'ora di dirlo a mio padre!» Presi soddisfatta il telefono e Dana si alzò per levarmelo di mano.
«Non risponderà.. - mi disse – Zoe,è meglio che ti siedi.»
«Che vuol dire non risponderà? - osservai le mie amiche e notai che Elle aveva le guance rigate dalle lacrime – Che avete?»
«Zoe,siediti ti prego.» Continuò Dana.
«Non ho nessuna voglia di sedermi! Mi state spaventando,dimmi che succede!»
«Zoe credo che sia meglio..»
«Dana! Che succede!»
«Ha chiamato tua madre.. tuo padre stava andando a lavoro,un camion è passato col rosso e.. l'ha investito.» La mia amica era in preda ai singhiozzi ed Elle soffocò il viso su un cuscino.
«Investito? Vuoi dire che è in ospedale? Sta.. sta bene?» Chiesi,con la voce tremante.
«Zoe mi dispiace! - Dana si alzò per mettermi la mani sulle spalle – E' morto sul colpo.» Quelle parole mi colpirono come una pallottola al cuore. Morto-sul-colpo. Mio padre. Morto-sul-colpo-Morto-sul-colpo-Morto-sul-colpo.....

 

 

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Salve bella gente :) Lo so,il capitolo è un po' lungo ma ci voleva! E so anche che è parecchio triste da molti punti di vista.. sappiate che avevo pensato alla morte del padre di Zoe già a inizio storia ed è per questo che rafforzavo sempre il loro rapporto. Zayn è cambiato.. è diventato menefreghista e non vede più le ragazze come una volta. Vedremo dal prossimo capitolo in poi che i caratteri dei due cambieranno ancora una volta,o forse torneranno quelli di un tempo.. boh chissà :D E vi anticipo che succederà qualcosina anche tra Louis ed Elle,qualcosina di non tanto piacevole. Vi avverto,il prossimo capitolo penso che sarà il più triste in assoluto. Zoe si chiuderà in se stessa,non riuscirà più a sentire nulla.. forse neanche il dolore. O semplicemente è la nostra ragazza che vuole proteggersi.. come sempre. Finalmente avete scoperto la causa dei lividi di Zayn. Faceva a botte solo per guadagnare un po' di soldi per aiutare la sua famiglia :) E TADAAAAN,adesso a Zoe è rimasta solo Crudelia e vedremo come si svilupperà il loro rapporto!:) Bacini <3
 

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Capitolo 21
*** - 20 ***




AMICI DI LETTO -
capitolo 20.

 

 

Time stands still
beauty in all she is
i will be brave
i will not let anything take away
what's standing in front of me
every breath
every hour has come to this
one step closer

 

Nero. Un vestito nero su quel corpo dalle pelle troppo bianca. Un corpo che da troppi giorni non toccava cibo. Un corpo troppo magro,pallido. Lo specchio rifletteva me stessa ma io non ci vedevo nulla. Non ci vedevo quella ragazza che ero stata in 19 anni.. fino a pochi giorni fa. Il mio viso era magro,spento. Nessuna emozione,espressione. Si poteva stare così male da non sentire completamente nulla? Forse si. Forse a un certo punto tutte le emozioni finiscono. Arrivano a un punto talmente alto che non riesci a provarle tutte insieme. Rabbia,tristezza,paura.. sono lì,tutte insieme che ti esplodono dentro ma non riesci a farle sfogare perchè sono troppo forti. Troppo per quel corpo così piccolo. Dai miei occhi non era scesa neanche una lacrima,eppure erano talmente gonfi.. rossi con le occhiaie. Nessuno ci prepara a una cosa del genere. Non la scuola,non la famiglia,gli amici.. non c'è una qualche lista con delle istruzioni a riguardo. Nessuno ti dice come affrontare la perdita di un genitore perchè nessuno vuole immaginare che accada. E quando accade che fai? Cosa puoi fare per riempire quel vuoto che ti è rimasto dentro? Vedere tutte quelle cose che hai costruito in una vita cadere,cadere a terra. E tu non puoi fare altro che cadere con loro. Perchè questa è la via più facile per tutti.. ma nessuno mi ha insegnato questo. Neanche quella persone che adesso non c'è più. E così ti ritrovi davanti a uno specchio senza sapere perchè. Ti guardi in quel vestito nero.. con quei capelli troppo spenti,quelle labbra asciutte,gli occhi gonfi di rabbia e di orrore. E di solito c'è qualcuno lì che dissemina perle di saggezza del tipo “andrà tutto bene”.. Vorrei davvero trovare quel bastardo e ammazzarlo. Come lo dici a una ragazza che suo padre è morto? Come le dici che uno stronzo su un camion è passato con il rosso e si è scaraventato sulla macchina? Come le dici che tuo padre è morto sul colpo senza neanche potersene rendere conto?
«Zoe.. - Elle entrò nella mia stanza,quasi bisbigliando – dobbiamo andare.»
Mi voltai e la vidi. Appoggiata allo stipite della porta che si fissava le mani. Non era riuscita a guardarmi da quando era successo. Se ne stava in disparte,zitta.. come se il padre l'avessero ammazzato a lei.
«Andare..» le feci eco io a bassa voce. La seguì fuori dalla stanza,scesi le scale e notai la porta d'ingresso aperta. Pioveva a dirotto. Perchè nel giorno di un funerale pioveva sempre? Forse per dare più effetto alla cosa. Qualcuno si avvicinò per coprirmi con l'ombrello,ma non guardai neanche chi fosse. Un mucchio di gente vestita di nero era ferma sulla collina. Tutti che fissavano la tomba marrone al centro,stracolma di fiori. Tutti con il viso immerso in un fazzoletto.. già troppo bagnato per raccogliere altre lacrime. Nell'istante in cui arrivammo in cima smise di piovere e tutti chiusero gli ombrelli.
«Salve fratelli..» il prete iniziò a parlare ma io non gli diedi ascolto. Alzai la testa per osservare il cielo. Le nuvole si stavano aprendo per lasciar fuoriuscire quell'azzurro così chiaro che dava pace. Il sole giocava a nascondino facendo fuoriuscire i suoi raggi caldi e splendenti un poco alla volta. Il verde del prato tornò a illuminarsi e i fiori presero a schiudersi alla vista del sole. Era come se la natura mi stesse in qualche modo consolando,cercando di darmi un poco di serenità. Ma quella tomba lì in mezzo la trascinava via.. anche quel briciolo.
«..forse adesso la figlia può intervenire dicendo qualcosa su suo padre.. Zoe?» Me l'avevano detto. Avrei dovuto fare un discorso,dire qualcosa.. ma cosa avrei potuto dire? Lì davanti a tutti quegli sguardi pieni di pietà nei miei confronti. La povera ragazza rimasta orfana di padre. Il prete mi fece segno di raggiungerlo e incerta acconsentì. Li guardai ad uno a uno. Volti conosciuti,volti nuovi.. tutti lì per mio padre. C'erano le mie due migliori amiche,Niall,Louis.. i miei parenti,i miei amici di infanzia.. e forse l'unica persona che avrei voluto davvero lì non c'era..
Presi un respiro e poi piano piano iniziai a parlare...

«Ciao papà.. è strano essere in questa situazione perchè nessun ragazzo a questa età immagina di dover fare una cosa del genere.. è strano parlarti così,adesso.. con questo vestito nero,tutti quei fiori e con te che non puoi rispondere.. puoi solo ascoltare. In effetti però tu eri solito ad ascoltare le persone,sempre.. Mi hai insegnato tante cose papà.. e non parlo di cose comuni come andare in bici o nuotare.. parlo della vita,quella che non ci insegnano a scuola. Mi hai insegnato come affrontare le cose,di pensare due volte prima di agire e soprattutto di fidarmi sempre di me stessa.. - tirai su col naso – sapevi farti volere bene da tutti.. scherzavi,ridevi e spesso mi vergognavo perchè cercavi di risultare buffo anche davanti ai miei amici.. solo dopo mi rendevo conto che dovevo essere fiera di avere un padre come te.. giovane e divertente.. perchè tu non eri solo il mio papà,eri mio amico,il mio migliore amico.. Sei andato via da pochi giorni e già sento la tua mancanza.. mi manchi perchè sono tornata a casa e non eri lì ad accogliermi.. non eri lì ad abbracciarmi e dirmi 'ehi maschiaccio,mi sei mancata'.. Lo so che magari quando si arriva a una certa età la gente si ostina ad evitare le coccole,i gesti.. io credo che ci sia bisogno di un abbraccio,di una carezza da parte di un genitori ad ogni età.. anche quando diventi genitore tu stesso.. e io avevo ancora bisogno di te papà perchè non so se ce la farò.. - feci una pausa soffocando un singhiozzo – Adesso ho paura,ma penso sempre a quello che dicevi tu 'fidati del tuo cuore e non lasciare niente in sospeso'.. mi fido e spero che tutto andrà meglio.. Sai papà ti ho mentito,quando una volta abbiamo litigato e ti ho detto che non volevo essere come te.. perchè io sono come te e quello che di buono mi porto dentro me l'hai dato tu.. e ti voglio un bene dell'anima e sono fiera di te.. ciao papà.»
E quella fu la prima volta dopo due giorni che gli occhi quasi mi esplosero e fecero scendere giù tutte quelle lacrime che avevo racimolato in quei giorni. La gente applaudì ma io scappai da lì.. da quegli sguardi,da quelle lacrime.. odiavo piangere in pubblico,non ce la facevo proprio. Iniziai a correre fin quando trovai un albero. Mi accasciai per terra e appoggio le spalle contro il suo tronco. Piangevo,strappai l'erba da terra e la strinsi nei pugni. Era bagnata,fresca.. e poi un raggio di sole illuminò il mio viso e mi risentì riscaldata.. come se in quel piccolo fascio di luce mio padre mi stesse consolando.. e chiusi gli occhi,alzai il mento in quella direzione e cercai per la prima volta di non pensare più a nulla...



 

 

It's not time to make a change
just relax,take it easy
you're still young that's your fault
there's so much you have to know
find a boy,settle down
if you want you can marry
look at me i'am old but i'm happy


 


 

 

 

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Ok veramente è stata la prima volta che ho pianto mentre scrivevo un capitolo! So che è corto ma è ricco di emozioni e volevo fosse così.. corto ma di effetto. Ho solo immaginato come sarebbe stato tutto se il mio papi non ci fosse più e credetemi.. mi sono venuti i brividi. Il padre di Zoe è la descrizione di mio padre,per questo forse mi sono commossa.. sono soddisfatta di questo capitolo,davvero! Ve l'avevo detto che sarebbe stato triste e.. forte. Se ho toccato la sensibilità di qualcuno chiedo scusa! Ovviamente non vi conosco e non so se siete mai finiti in una situazione del genere.. in tal caso chiedo scusa.. non so cosa si provi e spero mai di non farlo.. ho cercato solo di immaginare.. come avrete notato questo capitolo è un po' 'speciale' anche per quanto riguarda la grafica,quindi spero vi piaccia:) ah si,ho scelto Mackenzie Foy per Zoe da piccola!
Baci baci e ci vediamo presto <3

 

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Capitolo 22
*** - 21 ***




AMICI DI LETTO -
capitolo 21.

 

 

UN ANNO DOPO

Continuavo a guardare l'orologio rendendomi sempre più conto di quanto fossi in ritardo. Saltellavo per tutta la casa cercando di infilarmi le scarpe e di trovare la borsa che il giorno prima avevo lanciato con molta non curanza per terra. Il problema era che quando tornavo dall'ospedale ero così stanca che non mi preoccupavo di come lanciavo le cose.. non fraintendetemi,il lavoro era stupendo. O tirocinio,chiamatelo come vi pare. Ogni giorno avevo attorno decine di bambini,ognuno con un problema diverso e non c'era cosa che amavo di più. Il loro sorriso,vederli stare bene anche se il mondo li stava cadendo addosso già a quell'età. Ma i bambini sono così.. riescono a sorridere anche in situazioni tragiche,per cose semplici. Ormai era da un anno che li avevo attorno,un anno che indossavo un camice con stampe di topolino.. e in un anno cambiano tante cose.
«Sono in super ritardo!» Mentre agganciavo l'orologio entrai in cucina,inciampando sulla chitarra che stava lì per terra.
«Attenta!» Rise Dana,mentre mangiava dei cereali dallo scatolo.
«Io attenta? Questa chitarra non dovrebbe stare qui,ci inciampo ogni mattina!» Risposi sbuffando,mentre la rimettevo appoggiata al muro.
«Ti prometto che la sposterò.» Niall sbucò dal divano e fece un sorriso quanto una casa e sbattè le ciglia quasi fosse un angelo.
«Mi sembra di averla già sentita questa frase.. dal giorno che ti sei trasferito qui,sbaglio Dana?» La mia amica rise e scosse la testa,divertita.
«Lo so che mi vuoi bene Zoe.» Niall si alzò e mi baciò la guancia,ruffianandosi un po'. Quante cose cambiano in un anno avevo detto,vero? Il piccolo biondino qui in questione si era fatto cacciare di casa perchè il padre l'aveva beccato a un provino per nuovi talenti musicali. Il signor Oran in effetti era un uomo abbastanza ricco e obbligava Niall a lavorare nella sua azienda per garantirgli un futuro. Ma Niall amava la chitarra,la musica e tutto ciò che ne faceva parte,quindi togliergliela era come tappare le ali a un uccello.. insensato e stupido. Così adesso quell'appartamento era più incasinato del solito visto che lui dormiva sul divano e come ogni ragazzo non aveva nessunissima intenzione di dare una sistemata alle sue cose.
«Notizie di tuo padre?» Chiesi,bevendo un sorso d'acqua.
«Nessuna. - Rispose lui,sbucciando un'arancia. - Notizie di tua madre?»
«Ho rifiutato tutte le sue chiamate..» Dissi,sistemandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio e osservando Niall mentre faceva una smorfia.
«Prima o poi dovrai chiamarla,o quantomeno risponderle.» Intervenne Dana,passando un tovagliolo a Niall.
«E' questo il bello di questa frase.. c'è sempre il poi.» Mi alzai sorridendo e afferrai la borsa sul divano,dando un'ultima occhiata all'orologio.
«Sei in ritardo.» Mi annunciò Niall,addentando un pezzo di arancia. Annuì e presi le chiavi per poi salutarli e andare verso la porta prima che si aprisse per lasciar entrare Elle e Adam.
«Ehi! - urlò la mia amica vedendomi – Sei di fretta?»
«Abbastanza,eravate a lezione?»
«No siamo andati a fare una passeggiata al parco.» Rispose Adam,dando un bacio sulla guancia ad Elle,abbracciandola da dietro. Dopo anni di corteggiamento la mia migliore amica aveva ceduto al fascino del mio compagno di corso,dopo due mesi che aveva rotto con Louis. Era strano vederli insieme ma forse per Louis era meglio così. Li salutai velocemente e iniziai a correre,cercando di schivare gli studenti che andavano nella direzione opposta alla mia. Mi avrebbe ammazzata,ne ero sicura. Ma sapeva che ritardavo sempre,per un motivo o per un altro,quindi si era fatto l'abitudine.. forse. Così presi il motorino e feci più veloce che potevo per raggiungere il luogo in cui avevamo appuntamento. Posteggiai e ripresi a correre,fin quando iniziai a vedere quei buffi ciuffetti biondi che svolazzavano qua e là per via del vento. Era di spalle,ma si voltò dopo qualche minuto prima che potessi buttarmi tra le sue braccia.
«E' questo il modo di trattare il migliore amico che non vedi da due settimane? - brontolò mentre io lo stringevo – E' da un quarto d'ora che aspetto!»
«Scusa scusa! Sono inciampata sulla chitarra di Niall,di nuovo,non trovavo la borsa e quindi ci ho messo un po' ma.. cavolo è proprio bello vederti!» Lo abbracciai di nuovo e mi dondolai a destra e a sinistra mentre lui mi accarezzava la schiena.
«E' bello rivedere anche te e ti ho preso già il caffè.» Ci staccammo e mi passò il bicchiere ancora caldo.
«Grazie.. mi sei mancato Louis.» Ci guardammo per un istante smettendo di ridere e mi accorsi che mi era mancato veramente tanto. So che le amiche sono importanti ma gli amici maschi riescono a darti quello che loro non possono.
«Mi sei mancata anche tu.» Mi tirò a se dandomi un bacio tra i capelli e prendemmo a camminare.
«Quindi com'era Parigi?» Chiesi,iniziando a sorseggiare un po' di caffè.
«Molto.. francese.» Scoppiammo a ridere e poi gli diedi una spinta amichevole col bacino per farlo tornare serio.
«Parigi è sempre bellissima ma sarebbe stata ancora più bella se tu fossi venuta con me.» Mi diede un altro bacio sulla fronte e sorrisi.
«Sarei voluta venire,davvero.. ma ho i miei bambini adesso e non potevo lasciare tutto per così tanto tempo.»
«”i miei bambini”.. mi piace come suona.» Disse ridendo,bevendo dal bicchiere.
«Anche a me piace tanto.» Mi strinsi di più a lui e sorrisi pensando a ogni bimbo che avevo visto fino a quel momento.
«Che è successo in mia assenza quindi?» Ci staccammo e prendemmo posto in una panchina lì vicino.
«Nulla,tutto piatto come sempre.» Risposi,tenendo d'occhio l'orologio.
«Nessun ragazzo? Corteggiamento?»
«E' da mesi che cerchi di organizzarmi appuntamenti e la mia risposta non è cambiata. Voglio concentrarmi su cosa ho adesso e per ora ho tutto quello che ho sempre voluto dalla vita.. due migliori amiche,il lavoro che ho sempre sognato e il mio migliore amico.» Gli presi la mano e gli sorrisi.
«Quante cose cambiano in un anno eh? Anche le persone..» Vidi in lui un filo di malinconia e per quanto dicesse di non pensare a Elle io sapevo che non era così. Lui la amava e per qualche strano motivo lei non lo ricambiava.
«Ora è meglio che vada,ho il turno fino alle sette e mezza oggi quindi mi aspetta una giornata lunga!» Mi alzai e mi ricomposi.
«Salutami i tuoi bambini cuoricino.» Si alzò anche lui,ridendo.
«Va bene tesorino.» Mi diede un bacio sulla fronte e lo oltrepassai,raggiungendo il mio motorino.

 

«Cenerentola va bene?» Chiesi,dopo aver proposto altri quattro cartoni animati.
«Si va bene.» Finalmente Rachel annuì e io feci partire la videocassetta. Uno splendido faccino di sei anni se ne stava sdraiato su un letto di ospedale,con le sue lentiggini e i suoi capelli rossi legati in due treccine che le scendevano lungo le spalle. Era una delle bambine che il medico che seguivo aveva in cura in quel momento per una malformazione del braccio sinistro. Era una bambina tranquilla,sempre sorridente e con una voglia matta di vivere!
«Rimani a letto e ci vediamo domani Rachel,va bene?» Disse Tess,il medico. La bambina annuì con poca attenzione,ipnotizzata dal cartone.
«Puoi andare Zoe,ci vediamo domani anche con te.» Mi sorrise per poi uscire dalla stanza.
«Va bene piccola io vado,domani vuoi carne o pollo?» Le chiesi,togliendomi il camice e mettendomi la giacca.
«Pollo!» Urlò dal lettino,eccitata. Le diedi un bacio sulla fronte e la lasciai,uscendo dall'ospedale soddisfatta della giornata. Camminai per strada per arrivare al mio scooter quando il mio cellulare prese a vibrare e iniziai a cercarlo nella borsa. Amavo le borse grandi ma ogni volta ci mettevo una vita per trovare la qualsiasi. Quando finalmente riuscì a trovarlo, vidi che era mia madre e come ogni volta schiacciai sul tasto rifiuta. Rimasi a fissare lo schermo,immaginando cosa potesse pensare della figlia che ignorava le sue telefonate da mesi e andai a sbattere contro qualcuno,facendo quasi cadere il telefono a terra.
«Zoe!» Un brivido. Non sentivo quella voce da più di un anno e adesso se ne stava lì,proprio davanti a me.
«Zayn.» Dissi,cercando di nascondere l'imbarazzo e il..nervoso.
«Cavolo non ti vedo da un sacco di tempo!» Anche lui sembrava imbarazzato,o nervoso o non so che altro..
«Si,da un po' in effetti. Tutto bene?»
«Bene,si.. tu invece? Stai andando da qualche parte..»
«No no.. ero a lavorare,in ospedale e ho finito adesso,si.» Aveva i capelli più lunghi,nessun livido,fisico perfetto e come sempre bello.
«Quindi alla fine ce l'hai fatta.. sono contento,davvero Zoe..» E lo sembrava davvero. Mi sorrise forse come non aveva mai fatto prima,come se si stesse pentendo di qualcosa,come se proprio in quel momento volesse dire qualcosa ma.. non lo fece. E rimanemmo entrambi così,a guardarci come fossimo due estranei.. come se non conoscessimo nulla l'una dell'altro. Come se fossimo due semplici conoscenti e forse alla fine,era proprio così. Ma mi era mancato,in quel momento,averlo davanti.. mi era mancato davvero.
«Senti ti va di fare che so,due passi..» Non so perchè lo chiesi,non lo so proprio. Ma avevo voglia di parlare un po' con lui,dopo tutto questo tempo.
«Amore! Ma dove eri finito?» Una ragazza si precipitò al suo fianco e lo tirò a se per baciarlo. Quante cose cambiano in un anno,giusto?
«Ti stavo raggiungendo ma ho incontrato una mia amica,lei è Zoe appunto..» Mi indicò,mentre la teneva abbracciata.
«Molto piacere,io sono Ashley.» Aveva lunghi capelli castani,il viso piccolo e stranamente sembrava davvero.. dolce.
«Non sapevo ti fossi fidanzato.» Dissi,mettendo le braccia conserte.
«Si stiamo insieme da un paio di mesi ormai.» Rispose lei,mentre lui portava un braccio dietro al collo. Lo conoscevo. Si sentiva in imbarazzo.
«Sono contenta per voi allora. - Dissi sorridendo,mentendo spudoratamente. - Ora è meglio che vada..»
«Ah Zoe! Domani faccio il compleanno e sto organizzando una festa nel mio appartamento,se ti va di venire dillo anche ad Elle e Dana.. mi farebbe piacere,dico sulserio.» Tornò serio,mentre Ashley si staccava per prendergli la mano.
«Ci divertiremo Zoe.» Aggiunse lei.
«Certo,lo dico alle ragazze ma non credo ci siano problemi.» Dissi,pizzicandomi nervosamente il lobo dell'orecchio.
«Perfetto! - squittì Ashley – Zayn il negozio chiude,possiamo sbrigarci?» Lo supplicò. Lui rise e le accarezzò una guancia per poi annuire.
«Andate pure,ci vediamo domani.» Dissi io. Li superai il più in fretta possibile per cercare di frenare quella specie di paralisi facciale che mi stava venendo a causa di sorridere in quel modo. Mi voltai ancora una volta e li vidi passeggiare mano nella mano come due veri innamorati.. e la colpa era mia. Potevo esserci io là con lui.. almeno un anno fa sarebbe stato così.

 

 

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No non sono morta,sono viva e vegeta (più o meno) xD Allooooora,si sono sicura che la scritta 'UN ANNO DOPO' abbia sconvolto un po' tutti ma era già tutto programmato :) onestamente il periodo di tristezza di Zoe penso che non interessava a nessuno o meglio,sarebbe risultato un po' troppo noioso e la storia sarebbe un po' morta! Questo perchè il padre è una figura si importante ma di margine quindi volevo ritornare sul rapporto di Zoe e Zayn che è al centro della storia:) Dunque.. ah si,Ashley! Ahauhuaa lo so,vi ha sconvolti anche questo ma Zayn non poteva aspettare Zoe per sempre no? Quindi si è rifatto una vita come dovremmo fare tutti a un certo punto.. ma comunque! Ashley non sarà la classica ochetta,snob e quant'altro! Sarà una normalissima ragazza :) E' logico che Zoe ha provato un po' di gelosia e vediamo che farà per riprendersi Zayn.. anche se lui è rimasto un po' sconvolto vedendola xD Ah poi Niall? Si è da un po' che pensavo a questa cosa e francamente mi piace! Dana e Niall sono la classica coppia perfetta che staranno insieme da qua fino alla morte;) E Louis? Cavolo quanto amo questo personaggio! Ve l'avevo detto che per Zoe sarebbe diventato importante e.. su Adam avete sbagliato tutte :D Non era un pericolo per Zayn e Zoe,ma è innamorato pazzo di Elle da tanto e alla fine è riuscito a prendersela:) vedremo cosa succederà più in là! Ah dimenticavo.. domani mi ricomincia la scuola :( a voi?
Bacini :'(

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Capitolo 23
*** - 22 ***




AMICI DI LETTO -
capitolo 22.

 

 

 

«Come sta Rachel?» Mi chiese Elle,affannata. Quella mattina avevamo deciso di andare a fare una corsetta al parco tanto per rimanere in forma. Mi piaceva farlo e quando non dovevo andare in ospedale e seguire a testa bassa gli ordini della perfida Tess,ne approfittavo. Elle non era un tipo sportivo ma quella mattina aveva insistito così tanto ad accompagnarmi che non ebbi la forza di dirle di no. Pessima idea. Elle aveva l'agilità di un bradipo,quindi ogni cento metri ero obbligata a fermarmi per farle riprendere fiato.
«Sta bene.. è molto forte.. lei» Avevo il fiatone anche io perchè quelle pause continue.. ci affaticavano ancora di più! Così mi fermai dopo di lei e la osservai mentre si piegava in avanti col busto per riprendere fiato.
«Che hai fatto dopo il turno? - mi chiese a un tratto,sospettosa – Sei arrivata tardi al college.» Non avevo raccontato ancora a nessuno del mio incontro con Zayn e francamente volevo tenermelo per me.
«Oh, - dissi – niente di che.. ho incontrato Zayn.» Ripresi a correre prima che potesse tartassarmi di domande.
«Cosa?!» Mi urlò,cercando di raggiungermi.
«Ci siamo incontrati per strada.. pochi minuti di conversazione,niente di che.» Non ci diedi molto peso ma Elle non era un'idiota ed era la mia migliore amica quindi mi conosceva meglio di chiunque altro.
«Non vi vedevate da più di un anno e non vi siete detti niente di che?» Mi domandò,raggiungendomi. Decisi di fermarmi e iniziai a guardare altrove per cercare di trovare le parole giuste.
«Stava.. stava con una ragazza.» Dissi,mettendo le braccia conserte.
«Oh.. - si fermò anche lei fissandomi – meglio così no? Non volevi che si facesse una vita e che si dimenticasse di te?»
«Non intendevo questo..» Cercai di difendermi.
«Ti ha detto che ti amava,tu non hai ricambiato. Cosa volevi che facesse? Che si dannasse per un anno per te?» Non sapevo neanche io cosa volevo esattamente. Elle cercò di osservare il mio volto,la mia espressione..
«Cioè.. tu non lo ami,giusto?» Aggiunse. Sbuffai e ripresi a correre piano così che lei potesse corrermi accanto.
«Devi vederla.. è così bella,dolce,simpatica.. sembrava davvero innamorato.» Dissi,con un tono di rammarico. Zoe Fraherty,che ti stava succedendo?
«E' un tono di gelosia quello che sento?» Mi chiese la mia amica. Sorrisi,abbassando lo sguardo. Poi mi fermai di colpo,ricordandomi una cosa di estrema importanza.
«Quasi dimenticavo.. - dissi cogliendo la sua attenzione – oggi fa il compleanno e ci ha invitate nel suo appartamento.»
«E' una buona idea? Andare intendo.» La sua espressione cambiò di colpo e adesso ero io a osservarla.
«Lo dici per me o perchè quasi sicuramente ci sarà anche Louis?» Misi le braccia conserte e mi morsi il labbro assumendo un tono malizioso.
«Certo che no! Mi preoccupo per te!» Si mise subito sulla difensiva lei ma le guance le andarono a fuoco e le labbra si curvarono in quello che doveva essere il suo solito sorriso da ragazza-impegnata-con-il-ragazzo-sbagliato.
«Mi dici perchè hai lasciato Louis?» Le chiesi. Elle si voltò,abbassò lo sguardò e andò a sedersi su una panchina. La seguì e la guardai,in attesa che parlasse.
«La sera in cui mi ha detto ti amo mi ha promesso che mi sarebbe stato accanto sempre.. in ogni occasione.. nel bene e nel male.. che avrebbe cercato di capire i miei sbagli e avrebbe provato a perdonarmi,sempre.. - gli occhi le iniziarono a riempirsi di lacrime – e io non sono riuscita a dire niente.. non sono riuscita a promettergli tutte quelle cose e avevo paura che un giorno lo avrei deluso e che mi avrebbe lasciata. La paura di deluderlo è stata più forte del mio amore per lui..»
«Tu lo ami vero?» Le chiesi,prendendole una mano.
«Non ho mai detto a nessuno ti amo.. - si alzò asciugandosi gli occhi e tornò a sorridere – E poi adesso c'è Adam.» Mi alzai anche io e le fui accanto,cercando di sorriderle.
«Sappi che è appena tornato da Parigi,che sta bene e che se lui avesse saputo tutto questo non ti avrebbe mai lasciata andare.» Le scoccai un bacio sulla guancia e ripresi a correre,sapendo che qualche secondo dopo mi sarebbe venuta dietro con il sorriso stampato sulla faccia.

 

Non si sa per quale motivo ma quella sera le strade della città erano tutte intasate. Forse si stava tenendo qualche strano evento in mia insaputa e la gente aveva deciso di uscire di casa proprio quella sera per assistere. La domanda era: Ma a cosa?
«Si vede che c'è James Morrison in città..» Esordì Elle,guardandosi nello specchietto retrovisore per mettersi il rossetto con aria indifferente.
«James Morrison è qui?!» Sbottai,insieme a Dana e Niall. Elle ci guardò stranita,rimettendo il rossetto apposto.
«Tu lo sapevi e non hai detto niente?» Le chiesi,tenendo sempre d'occhio la strada. James Morrison era il mio cantante preferito ed Elle lo sapeva bene. Grazie a lui sono stata al mio primo concerto a soli dodici anni,grazie a mio padre che mi ci portò dopo averlo supplicato per giorni...
«Scusate! Non pensavo fosse di estrema importanza!» Si scusò,sistemandosi sul sedile.
«James Morrison è un poeta,non puoi dimenticare certe cose.» Si lamentò Niall sul sedile posteriore,appoggiandosi scocciato e guardando fuori dal finestrino.
«Avevamo comunque il compleanno di Zayn,piantatela di lamentarvi.» Mise le braccia conserte e assunse quell'espressione da cucciola che metteva ogni volta che la facevamo sentire in colpa.
«Scendi e non fare la vittima Elle.» La presi un po' in giro e misi il freno a mano,posteggiando non molto lontano dal palazzo di Zayn. L'ultima volta che ero entrata in quell'edificio mi aveva messo le mani addosso e ci eravamo urlati contro.. dopo quella volta,a parte ieri,non avevamo più avuto modo di parlare. Io avevo altro a cui pensare e lui non si era neanche degnato di venire al funerale di mio padre.. nessun messaggio,nessuna telefonata.. niente. Forse Elle aveva ragione.. forse quella di venire stasera non era una buona idea. Forse sarei dovuta andare in ospedale,insieme a Rachel,Tomas.. o sarei potuta rimanere in stanza a studiare qualcosina. Forse non mi sentivo pronta per affrontarlo come se non fosse mai successo niente.
«Ehi, - mi disse Elle una volta arrivati alla porta – andrà tutto bene.» Le sorrisi e poi la porta si aprì,facendo comparire Zayn con un bicchiere in mano. La musica era ad alto volume e da quello che potevo vedere c'era anche un mucchio di gente. Da quando aveva tutti quegli amici?
«Ehi amico,auguri!» Si unì in un abbraccio con Niall e a poco a poco i miei amici lo superarono fino ad arrivare a me.
«Ehi..» Dissi,diventando fucsia,rossa,viola..
«Sei venuta.» Mi disse lui e senza pensarci mi abbracciò. Era la prima volta che succedeva.. non ci eravamo mai abbracciati in quel modo,come due amici. Aveva cambiato profumo e quello di adesso era ancora più buono di quello di prima. I capelli erano più lunghi,ma il fisico.. quello era sempre perfetto.
«Tanti auguri.» Cercai di dirgli,una volta che mi lasciò andare.
«Zoe!!» Prima che potesse dire o fare qualcosa,qualcuno si fiondò su di me stringendomi con le braccia. Abbassai lo sguardo e trovai il dolce viso sorridente di Safaa.
«Ciao piccola!» La strinsi anche io e le diedi un bacio sulla fronte.
«Che bello vederti,mi sei mancata tanto!» Mi strinse ancora di più e quando alzai gli occhi trovai il volto di Zayn che sorrideva a vedere la sua sorellina avvinghiata alle mie gambe.
«Safaa perchè non torni di là? Zoe vorrà andare da Louis.» Intervenne,avvicinandosi.
«Oh,va bene ma prometti di non sparire di nuovo,va bene?» Mi chiese la bambina,puntandomi un dito contro.
«Promesso!» Le sorrisi e poi la vidi correre nell'altra stanza.
«Le sei mancata....» Mi disse Zayn a un tratto,facendomi voltare di scatto.
«Anche lei mi è mancata...» Risposi io. Forse non parlando solo di Safaa.
«Zoe! - Ashley spuntò al nostro fianco con Louis e si lanciò su di me per abbracciarmi – Ti stavamo aspettando.» Perchè era così fastidiosamente affettuosa? Non ci conoscevamo neanche!
«Abbiamo trovato un po' di confusione ma ce l'abbiamo fatta.» Risposi io,cercando di non farla sentire respinta. Quando si staccò da me si fiondò accanto a Zayn,prendendolo sotto braccio.
«Fate come se foste a casa vostra ragazzi.» Zayn diede una pacca sulla spalla a Louis per poi tornare tra gli invitati con la sua super ragazza. Ma un momento.. che ci faceva Louis con Ashley?
«Ma come facevi a conoscerla? - Gli chiesi,ma lui non rispose si limitò ad abbassare lo sguardo – Tu lo sapevi e non hai detto niente,vero? Ammettilo!» Iniziai a schiaffeggiarlo sulla spalla in modo affettuoso.
«Cosa sarebbe cambiato? Neanche questo cambierebbe la tua stupida testa da stronza logorroica.» Mi rispose,bloccandomi il braccio.
«Potevi comunque dirmelo,almeno non sarei rimasta come una scema quando l'ho incontrato ieri dopo il corso! E non sono logorroica e non ho la testa dura!» Cercai di divincolarmi dalla presa ma finì completamente avvolta dalle sue braccia,immobile. Proprio in quel momento Elle passò davanti a noi e si fermò,rimanendo a fissare Louis come una povera scema.
«Ciao Louis.» Disse,con la voce tremante. Louis sciolse la buffa presa in cui ci trovavamo e iniziò a diventare nervoso. Li osservai,diventando più nervosa di quanto già fossi. Quei due si amavano e la cosa non era ovvia solo per me,ma per tutti quelli che si ritrovavano un po' di sale in zucca.
«Io vi lascio..» Li superai lasciandoli lì,a fissarsi come due completi idioti. Andai vicino alla finestra,scostai la tenda e fissai lo stadio in lontananza dove James Morrison in quel momento stava dando spettacolo. Mio padre mi ci aveva portata solo per farmi contenta,solo perchè non voleva darmi un dispiacere dicendomi no. E mentre James se ne stava lì a emozionare centinaia di persone io me ne stavo qui,in un appartamento con... con chi esattamente? Mi voltai e iniziai a osservare i miei amici uno a uno. Niall e Dana se ne stavano sul divano abbracciati,a bere qualche strana bevanda.. ma li invidiavo,perchè ero sicura che loro sarebbero rimasti insieme per tanto,tanto tempo. Louis ed Elle erano ancora lì,a parlare di chissà che cosa.. sarebbero tornati insieme,ne ero sicura. E poi c'era lui.. lui che in questo momento se ne stava abbracciato alla sua ragazza,ridendo per chissà quale motivo.. ma quella risata.. quanto mi era mancata.. e per la prima volta mi accorsi di essere rimasta sola.. avevo sempre le mie amiche certo,ma forse avevo bisogno di qualcos'altro nella mia vita.. qualcuno che si prendesse cura di me. Così decisi di lasciare quella finestra e percorsi il corridoio dell'appartamento di Zayn. Riconobbi la porta della sua stanza e mi fiondai dentro,accertandomi che nessuno mi stesse seguendo. Avevo bisogno di stare un po' sola,un po' in silenzio,forse a riflettere. La stanza di Zayn in quei mesi non era cambiata,era tutto come mi ricordavo. Le pareti erano ricoperte come sempre di foto,foto di suo padre,della sua famiglia.. di paesaggi. Zayn amava molto la montagna e gli piaceva fotografare gli alberi e gli animali. Andai verso il letto e mi sdraia,iniziando a fissare il soffitto. Sentivo la musica provenire dal salone e le chiacchiere mischiate a risate di ogni tipo. Girai la testa verso la finestra e mi accorsi di quante stelle ci fossero quella sera. La luna risplendeva di una luce intensa e non c'era nessuna nuvola in vista. Mi avvicinai al cuscino,sul quale si poteva sentire il profumo di Zayn. Chiusi gli occhi e iniziai a sniffarlo peggio di una droga e immaginai quei momenti in cui lo sentivo sul suo stesso collo.. Quando sentì la porta aprirsi mi misi seduta di scatto notando Zayn.
«Zoe?» Chiese,incerto.
«Colpevole.» Alzai le mani al cielo,ridendo.
«Che fai nascosta qui dentro?» Si avvicinò per potermi guardare in faccia.
«Avevo un po' di.. mal di testa.» La buttai lì,dicendo la prima cosa che mi passava per la testa.
«Mal di testa? Sei a una festa,con alcolici,piena di ragazzi.. praticamente il tuo mondo e tu hai mal di testa?» Mise le braccia conserte e mi guardò come se stessi delirando. Forse avevo sbagliato persona a cui raccontare una cazzata..
«Zoe.. che c'è che non va?» Si sedette vicino a me e mi spinse con la spalla. Mi voltai verso di lui e cercai di guardarlo negli occhi,quegli occhi che avevo subito notato alla festa in cui ci eravamo conosciuti.
«Prima vi osservavo.. sembravate tutti parte di qualcosa,parte di qualcuno e io.. io mi sentivo.. sola.»
«E' la prima volta che ti sento parlare così..» Cambiò subito espressione,scrutando la mia.
«Bè,in un anno cambiano tante cose! Tu ti sei fidanzato per esempio.» Scoppiammo a ridere e gli diedi una spintarella anche io.
«Chi l'avrebbe mai detto eh? Dopo la tua batosta ho cercato di riprendermi.. tranquilla non sono più innamorato di te.» Alzò le mani al cielo in segno di resa e sorrise.
«Che fortuna..» Dissi,con pochissima convinzione.. con nessuna convinzione in verità.
«Mi piace molto sai? Riesce a capirmi,a confortarmi quando ho un problema..» Iniziò,con un sorriso ebete sulla faccia.
«Sono contenta.. te lo meriti,davvero..» Ero contenta si,perchè aveva trovato qualcuno che riusciva a dargli quello di cui io non ero in grado. Rimanemmo in silenzio per qualche secondo,poi mi alzai imbarazzata.
«Sarà meglio che torniamo alla festa..» Dissi,sistemandomi la maglietta.
«Ehi, - Zayn si alzò e mi prese le mani – fin quando ci sarò io non sarai mai sola,capito? Una volta mi hai detto che siamo amici,e gli amici non si abbandonano.» Amici,certo. Mi scoccò un bacio sulla fronte e poi prese a ridere.
«Com'è che finiamo sempre in stanze buie durante le feste?» Disse.
«Peccato che la prima volta andò in modo completamente diverso..» Risposi io,con un po' di malinconia nella voce...

 

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Non sono morta t.t è iniziata la scuola ed essendo all'ultimo anno di un liceo scientifico sono già carica di compiti e i professori hanno iniziato a stressarci con gli esami già dal primo giorno! Poi il mio migliore amico è andato a studiare a Milano,chilometri e chilometri lontano da me,e quindi in questo periodo ero un po' giù e non avevo proprio voglia di scrivere..Alluuur,il capitolo fa un po' schifo.. potete dirlo senza alcun problema! In realtà è perchè Zayn e Zoe devono un po' recuperare tutto il tempo che hanno perso. Come vedete Zoe è cambiata perchè non pensa più solo al divertimento ma a molte altre cose:) Per quanto riguarda Louis ed Elle,cercheranno di capire come fare a tornare insieme perchè è palese che si amino xD Bè che dire.. ah,Zoe è ancora arrabbiata con Zayn perchè lui non è andato al funerale di suo padre e perchè la sera che hanno litigato stava quasi arrivando a violentarlaqueste cose non passeranno in osservato:)

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Capitolo 24
*** - 23 ***




AMICI DI LETTO -
capitolo 23.

 

 

 

«Rachel sta bene oggi quindi non devi passare a controllarla..» Continuava a ripetermi Tess,sfogliando le cartelle mediche. Io non la stavo a sentire. Fissavo un punto qualunque pensando a quella sera del compleanno,a quello che mi era stato detto. “Fin quando ci sarò io non sarai mai sola”,mi ripetevo.
«Zoe mi stai ascoltando?» Tess mi passò una mano davanti la faccia per attirare la mia attenzione.
«Eh?» La guardai,notando irritazione nel suo volto.
«Santo cielo Zoe,ho trentadue bambini da visitare oggi e l'ultima cosa di cui ho bisogno è che tu sia fra le nuvole.. riesci a essere con la testa qui per piacere?» Aveva ragione. I bambini avevano bisogno di noi e io non potevo pensare a Zayn Malin proprio in quel momento.
«Scusa..» dissi,portandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
«E' successo.. qualcosa?» Mi chiese lei,assumendo un tono più dolce.
«No.. non esattamente.» Risposi,prendendo a camminare.
«Non esattamente vuol dire sempre che è successo qualcosa. Problemi di cuore?»
«No guarda non ne voglio parlare, - provai a sorridere di nuovo – dammi le cartelle.» Tess mi guardò un po' incerta ma poi,notando la mia convinzione,mi passò i fogli. Iniziai a sfogliarli,leggendo tantissimi nomi con varie patologie. Rimasi colpita quando lessi il nome Safaa su una cartella e iniziai a pensare se si potesse riferire alla stessa bambina che conoscevo io.
«Qualcosa che non va?» Mi chiese Tess mentre scriveva,notando la mia espressione.
«Questa bambina,Safaa.. per caso è un po' scura di carnagione,come se non fosse di qui..»
«Si in effetti si! Ha i capelli molto scuri.. sembra quasi che sia afroamericana.» Rispose lei,mentre continuavamo a camminare. Cosa ci faceva la piccola Safaa tra le cartelle cliniche?
«Ma ha qualche problema particolare..?»
«E' nata prematura e i bambini prematuri hanno sempre dei problemi fisici,ma nulla di grave. Pensiamo a William adesso.» Tess tagliò il discorso e mi fece entrare nella camera del piccolo Will.
«Ciao campione! Come va oggi?» Gli chiese.
«Ho mangiato la carne!» Esordì il bambino,alzando il braccio in alto in segno di vittoria. Will aveva cinque anni e soffriva di diabete. Qualche giorno fa ha avuto un attacco dopo aver mangiato centinaia di caramelle zuccherate di nascosto e adesso lo tenevamo sotto osservazione.
«Bene,adesso ti lascio con Zoe che io devo andare da un'altra bambina,d'accordo?» Il bambino annuì,Tess mi poggiò una mano sulla spalla e uscì dalla stanza.
«Allora cucciolotto oggi che vediamo?» Gli chiesi,sedendomi accanto a lui. Non rispose,si limitò a mettere le braccia conserte e a mostrare il broncio.
«Che succede?»
«Papà non è ancora venuto a trovarmi..» disse,piagnucolando.
«Lo farà presto.»
«No,non mi vuole bene.» Alzò il lenzuolo per coprirsi la faccia.
«Ehi, - dissi,allungando una mano per toglierglielo – tuo padre ha molto da fare Will.. deve aiutare tua madre e deve pagarti le medicine per farti stare bene. Ti vuole bene e sono sicura che tra un po' arriverà con in mano tantissimi regali.» Il bambino iniziò ad allargare la bocca in un sorriso enorme.
«Davvero?» Chiese,euforico.
«Parola di lupetto.» Dissi io,mettendomi una mano al petto.
«E da quando saresti un lupetto?» Mi voltai di scatto verso la porta,trovando Zayn appoggiato allo stipite che mi guardava sorridendo. Non so perchè successe,ma nel momento in cui lo vidi sentì le guance andarmi a fuoco. Mi alzai dal lettino frettolosamente,sbattendo con la finestra aperta alle mie spalle.
«Ahi!» Urlai,strofinandomi la testa nel punto in cui avevo sbattuto. William scoppiò a ridere,nascondendosi sotto il lenzuolo.
«Ma che fai!» Zayn si avvicinò all'istante,spostandomi la mano per controllare lui stesso.
«C'è del sangue?» Chiesi,allarmata.
«No ma ti verrà un bel bernoccolo!» Rispose lui,divertito. Mi girai facendogli una linguaccia e chiusi la finestra per evitare ulteriori incidenti.
«Cosa fai qua?» Gli chiesi dopo.
«Sbaglio o mi devi una passeggiata?» Rispose,ridendo.
«Ma ora sono impegnata..»
«Ho già chiesto in giro,hai la pausa tra cinque minuti esatti» Cazzo. Al giorno d'oggi non si poteva neanche raccontare una balla decente. Perchè la gente non imparava a farsi i fattacci suoi?
«Sei fortunato allora.» Non sapevo se urlare,se piangere o scappar via. Non volevo rimanere sola con lui. Avevo paura delle conseguenza.. di quello che poteva succedere,di quello che ci potevamo dire.. eppure una volta non mi sarei fatta tutti questi problemi.
«Tu che dici Will,posso rubartela?» Chiese al bambino che ci osservava con metà faccia coperta dal lenzuolo. Annuì imbarazzato per poi tornare a nascondersi sotto le coperte.
«Vado a cambiarmi allora,torno tr...»
«Ti aspetto fuori.» Tagliò corto lui,sorridendomi. Mossi debolmente la testa e dopo aver salutato il piccolo,uscì dalla stanza più confusa che mai. Perchè era venuto qui? Perchè non era a sbaciucchiarsi con Miss-dolcezza-dell'anno?

 

Se ne stava lì,con le mani dentro le tasche e quell'aria da fotomodello che madre natura gli aveva regalato. Con quel ciuffo sempre più lungo che andava verso l'alto e quella bellezza che non ne voleva proprio sapere di andar via. Ed era lì che mi aspettava,dopo un anno che non vedevamo adesso era lì che mi chiedeva di andare a fare due passi. Gli amici andavano a fare due passi,gli anziani facevano due passi,la gente che non si vedeva da tanto andava a fare due passi.. noi a quale categoria appartenevamo esattamente?
Mi alzai i capelli in una coda di cavallo e nascosi la bocca nella mia sciarpa di lana. Cercai di scacciare quei pensieri,di sembrare più normale possibile.. desideravo disperatamente che non ci fosse quell'imbarazzo,che potessimo in qualche modo tornare al rapporto che avevamo prima.. se ne avevamo mai avuto uno.
«Dove andiamo?» Chiesi,una volta raggiunto.
«Al parco?» Si girò sorridendomi. Quel sorriso bellissimo e splendido che ogni volta gli illuminava tutto il volto.
«Certo.» Bene. Benissimo. Avevo scelto proprio il posto in cui mi avevo detto quelle due fottutissime parole a cui io non avevo saputo dare una risposta. O forse avevo dato quella sbagliata. E così lo seguì verso il parco,in quel giorno grigio dove a un momento all'altro poteva venire giù tanta,ma tanta pioggia.
«Come.. come stai? Ho visto che il lavoro ti piace molto» Mi chiese,una volta entrati.
«E' quello che ho sempre voluto fare quindi si,mi piace davvero tanto. Tu invece?»
«Direi bene.. ho vinto uno stage a New York qualche mese fa,quindi sono stato lì in tutto questo tempo.» Ecco dove era stato in tutto questo tempo.
«Ed Ashley?» Gli chiesi,senza pensarci.
«Ashley l'ho conosciuta lì.. anche lei era stata una dei fortunati a vincere.. ci siamo conosciuti a una festa sai? Era l'unica ragazza che non beveva e per cercare di conquistarla le avevo offerto da bere.» Si erano conosciuti a una festa. Solo io trovo del comico in questa situazione?
«L'avrai conquistata col tuo fascino da teppista.» Gli dissi,scherzosa.
«Ah quello sicuro,è la mia arma vincente.» Lo spinsi con la spalla facendolo quasi cadere sull'erba.
«E questo per cos'era?» Mi chiese,fingendosi terribilmente offeso.
«Per la tua sfacciataggine.» Gli feci una linguaccia ma in quel momento lessi qualcosa nei suoi occhi. Capii che era sul punto di inseguirmi,così iniziai a correre.
«Ti prendo Zoe!» Mi urlò alle spalle. E fu proprio così. Mi afferrò dalle gambe e mi sollevò da terra,facendomi assumere le somiglianze di un salame. Iniziò a girare su se stesso facendomi venire quasi subito da vomitare.
«Zayn ti prego mettimi subito giù!» In quel momento non so cosa successe. Era come se fossimo tornati all'anno scorso.. come se fossimo di nuovo senza pensieri. Come se potessimo pensare solo a divertirci.. insieme. Come se non non fossimo mai stati lontani tutto quel tempo,come se per la prima volta potessimo essere davvero qualcosa. E ridevamo insieme,ancora quando mi mise giù e rimanemmo a guardarci negli occhi.
«E hai smesso di fare a botte?» La risposta mi sembrava scontato ma volevo sentirlo dalla sua bocca.
«Si.. dopo quella sera ho riflettuto e avevi ragione, - mi sorrise – ho ripreso in mano la mia vita,e grazie a questi stage posso dare anche qualcosina alla mia famiglia.»
«Come stanno a proposito?» ripresi a camminare.
«Il compagno di mia madre ha trovato un altro lavoro,certo non lo pagano per chissà quale cifra ma ce la fanno lo stesso.» In qualche modo anche se non li avevo mai conosciuti era come se tenessi a ognuno di loro. Avevano tutti qualcosa di speciale.. in viso,negli occhi,nel modo di fare.. si pensi solo a Safaa.
«Sono contenta..» Dissi,e lo ero davvero.
«E tua madre? - chiesi a un tratto,attirando la mia espressione confusa – Louis mi ha detto che non le rispondi mai al telefono.» Dannato Louis. Ecco cosa voleva dire avere un migliore amico in comune.
«Lui è dell'idea che dovrei almeno sentire cosa ha da dirmi ma.. non ci riesco.»
«Zoe.. non è colpa di tua madre se tuo padre è morto,smettila di colpevolizzarla per questo. Ti piaccia o no è l'unica famiglia che hai ed è l'unica persona di cui potrai veramente fidarti.. lo so che non è stata perfetta come madre,ma è rimasta sola.. ha bisogno di te.» Perchè tutto quello che usciva dalla sua bocca sembrava così fastidiosamente sensato? Forse è vero che stavo colpevolizzando mia madre ma.. non avevo forse ragione? Era stata un mostro in tutti questi anni e solo adesso dovevo rivolgergli un po' più di attenzione perchè era rimasta sola?
«Allora lo sai che mio padre è morto..» dissi poi,riflettendo sul fatto che non si era nemmeno degnato di venire al funerale o a fare una telefonata. Non potè rispondere perchè nel momento in cui aprì bocca venne giù l'acqua. Alzai la testa sentendo le goccioline sulla faccia e un leggero venticello.
«Vieni.» Zayn mi prese la mano e iniziò a correre.
«Dove stai andando?» Gli chiesi,schivando le pozzanghere che iniziavano a crearsi. Si fermò di colpo facendomi quasi sbattere contro la sua schiena e quando si voltò iniziò a ridere.
«Ma che.. - lo guardai confusa mentre continuavamo a zupparci. - Zayn che diavolo ridi!» Senza sapere bene il motivo contagiò anche me e iniziai a ridere anche io. Non so perchè,ma la sua risata era contagiosa e per un momento mi sembrò di tornare all'età di quattro anni. Iniziò a girare su se stesso,prendendo anche me dalla mano e farmi fare un paio di giravolte.
«Che stiamo facendo?» Chiesi,ridendo.
«Ci stiamo divertendo Zoe,sotto l'acqua.. proprio come quando avevi quattro anni.» Iniziò a schizzarmi,saltellando sulle pozzanghere con foga. Lo osservai,anche lui più felice che mai e rimasi a fissarlo come la cosa più bella che mi fosse capitata.
«E perchè ridiamo?» Gli chiesi ancora ridendo,mentre notavo il suo viso ricoperto d'acqua e il suo ciuffo afflosciarsi sempre di più.
«Perchè è divertente!» E lo era,lo era davvero. Mi stavo divertendo,come non avevo più fatto da quando mio padre era morto. Lui anche continuava a ridere,portando la testa indietro proprio come un bambino.
«Ci prenderemo una polmonite.» dissi,iniziando a tremare dal freddo. Smise di ridere anche lui e mi riprese per mano,iniziando a correre nuovamente. Notai la sua auto non molto lontano e quando la raggiungemmo ci entrai velocemente,strofinandomi le braccia con le mani per cercare di riscaldarle.
«Da quanto non pioveva?» Chiese ancora ridendo,iniziando a strofinarsi le mani per riscaldarle. Risi anche io,iniziando a sbattere i denti.
«Ho le mani g..gelate.» Dissi. Senza dire nulla me le prese per avvicinarle alla sua bocca e iniziò a soffiarci dentro per cercare di riscaldarle. Eravamo vicini,fin troppo vicini.
«Il ciuffo ti si è afflosciato.» Cercai di farlo ridere,con successo. Sentì la sua bocca aprirsi in un sorriso sulle mie dita e fu come se quel calore passasse dalle mie mani alle mie guance.
«Va meglio?» Mi chiese,continuando a soffiare.
«Meglio.. si..» risposi io debolmente,fissando i suoi occhi castani. Per un attimo desiderai di rimanere per sempre in quella macchina,ma non so per quale motivo ringraziai il telefono di Zayn per aver interrotto quello che stava per diventare un possibile bacio. Il telefono vibrava sul cruscotto,ma lui fissava me. Solo quando io mi allontanai si decise a prenderlo,guardarmi un ultima volta e poi rispondere.
«Pronto?»
Amore dove sei?
«Si Ash scusa sto arrivando.. mi hanno bloccato.. - guardò ancora me – la pioggia mi ha bloccato.»
Va bene tranquillo,ti aspetto!


 

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Ehilàààààà :) Questo capitolo mi piace moltissimo,specialmente la fine si intende.. devo darvi una brutta notizia :/ cioè bella per me ma un po' brutta per voi visto che non aggiornerò per circa 3 settimane. Non vi allarmate! Il 7 ottobre parto con un progetto scolastico per Bruxelles e starò via 3 settimane quindi rientrerò il 28. Spero di poter aggiornare quanto possibile in questa settimana ma vi assicuro che ho davvero parecchio da fare :/ Da domani inizio un corso pomeridiano di 3 ore al giorno per preparazione lavorativa per quello che faremo lì.. e in tutto questo devo anche studiare XD
Quando torno cercherò di aggiornare velocemente senza dovervi fare aspettare molto :) promesso! Ah volevo dirvi che quest'ultima parte l'ho scritta pensando alla scena tra Noah ed Allie in The Notebook,ed è proprio così che vorrei che voi la immaginaste.. quando Zayn scoppia a ridere sotto la pioggia l'ho visto come quando scoppia a ridere Noah,coinvolgendo anche Allie :) ecco il filmato:  http://www.youtube.com/watch?v=wxjBidQjNeg
 

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Capitolo 25
*** - 24 ***




AMICI DI LETTO -
capitolo 24.

 

 

 

 

 

Una mano mi accarezzava il volto. Una mano delicata,calda.. solo con il suo semplice tocco rabbrividisco. Cerco il suo viso nell'oscurità ma continua a sfuggirmi. Appare e scompare,lasciandomi un vuoto dentro. Ma adesso riesco a vederlo. Mio padre mi sorrideva e mi accarezzava il viso come per tranquillizzarmi. Cosa avrei dato per poter passare con lui solo cinque minuti. Cinque minuti,niente di più. Cinque minuti per poterlo riabbracciare o potergli dire quel ti voglio bene detto così poche volte.. Ma adesso il viso cambiava,non c'era più mio padre ma un ragazzo moro con gli occhi castani e un ciuffo fin troppo spettinato. E la sensazione di solitudine era svanita,rimpiazzata dal senso di felicità. Era lì per me,per consolarmi,per aiutarmi e darmi affetto..
«Zayn..» dissi il suo nome come un sussurro,ma nello stesso istante lui si faceva sempre più lontano.. diventando a poco a poco un puntino fino a sparire..
Aprii gli occhi e mi ritrovai su un divano,avvolta da un leggero lenzuolo. Sentivo l'odore di caffè e gli uccellini che cinguettavano fuori dalla finestra. Non era la mia stanza il che voleva dire che mi ero appisolata chissà dove. Cercai di ricordare la sera precedente ma ebbi soltanto un forte mal di testa. Sentii qualcuno darsi da fare in cucina,così mi alzai ancora assonnata e andai a controllare. Una chioma di capelli biondi apparve ai miei occhi e non appena riconobbi il mio migliore amico feci una smorfia non capendo perchè mi trovassi lì.
«Louis?» Dissi,massaggiandomi le tempie. Lui si voltò mostrandomi il suo solito sorriso raggiante e notai i pantaloncini un po' troppo larghi per il suo fisico e la maglietta a V un po' troppo decentrata. Doveva essersi appena svegliato anche lui.
«Buongiorno carotina!» Iniziò a sorseggiare il suo caffè,osservandomi.
«Come sono.. arrivata qui,insomma.» La macchinetta del caffè continuava a fare quel rumore assordante che mi stava facendo andare in tilt il cervello.
«Una normale nottata di sesso violento.» Disse,con tono malizioso.
«Una che?» Sbraitai.
«Ok prima che te ne esci con una delle tue solite scenate sappi che ieri sera sei venuta qui,abbiamo bevuto un po' di vino.. troppo forse, - commentò tra se – e tu ti sei addormentata come un bebè in fasce.»
«Si ora ha più senso!» mi avvicinai alla macchinetta,presi una tazza e versai un po' di caffè,soddisfatta della spiegazione di Louis e grata del fatto che non fossimo andati a letto insieme.
«Parli nel sonno comunque.» Scappò nell'altra stanza prima che potessi dire o fare qualcosa. Io lasciai la tazza lì e lo seguì.
«Io non parlo nel sonno.» Rabbrividii. E se avesse sentito tutto quanto?
«Ero io quello sveglio mentre tu ti agitavi su questo divano Zoe.» Mi agitavo?
«E cosa avrei detto?»
«All'inizio sembrava stessi piangendo.. avevi degli spasmi,mi hai spaventato.»
«Stavo sognando mio padre.. - dissi, abbassando lo sguardo – sognavo che mi accarezzava e che cercava di consolarmi..»
«Mi dispiace.. - Louis allungò una mano per stringere la mia – il sogno successivo penso non sia necessario dirlo.» Si alzò sorseggiando il caffè e quasi ridendo sotto i baffi.
«Ho sognato solo mio padre,non so di cosa tu stia parlando.» Allungai le gambe sul tavolino di fronte al divano e iniziai a fare zapping selvaggio.
«Oh ti prego! Vuoi che ti faccia il replay? - Si voltò per guardarmi ma io lo ignorai completamente – oh Zayn,Zayn non mi lasciare.. Zayn Zayn.» Iniziò ad imitare la mia voce in modo troppo fastidioso. E più fastidioso era il fatto che avesse sentito tutto quello che avevo detto durante il sonno.
«Va bene piantala! - presi un cuscino dal divano e glielo lanciai addosso – Louis smettila!» Continuava ad imitarmi,morendo quasi dal ridere.
«Va bene Miss-non-mi-piace-Zayn.» Sentenziò,ricomponendosi e riprendendo la tazza di caffè che aveva appoggiato sul televisore. Lo osservai mentre tornava in cucina e poi tornai sullo schermo. Stavano trasmettendo uno di quei nuovi cartoni demenziali che stavano rovinando la nuova generazione,come le mie cugine per esempio. Non seguii molto di quello che stava avvenendo,pensai a Louis nell'altra stanza e al suo modo goffo di prendermi in giro che era fastidiosamente quello che mi stava succedendo davvero. Non bastava vederlo negli altri ragazzi,dovevo anche sognarmelo? Quegli occhi castani sembravano apparire ovunque mi girassi,come quell'aria da strafottente e quel ciuffo che avrei tanto voluto tagliargli solo per dispetto.
«Zoe vai tu perfavore!» Non mi ero neanche accorta che avevano bussato alla porta. Dannato Zayn. Spensi la televisione e mi alzai,avvolgendomi nel lenzuolo con cui avevo dormito.
«Chi è che rompe le scatole di mattina Louis!» Mi lamentai,aprendo la porta e trovandomi davanti l'unica persona che non mi sarei mai immaginata di incontrare in quel momento.
«Zoe! - disse,con quel suo solito sorriso raggiante stampato sul volto – Che fai qua?» Cambiò improvvisamente espressione.
«Ieri sera mi sono addormentata qui..» mi strinsi nelle spalle a causa del leggero venticello che stava entrando a causa della corrente che si stava creando tra finestra e porta aperta. Prima che potesse dire o fare altro,Louis apparve alle mie spalle.
«Ehi amico!» Si salutarono con una pacca sulla spalla e Zayn si decise ad entrare.
«Ho attaccato la locandina su ogni albero e palo esistente in questa città,oggi ci sarà il pienone.» Disse Zayn,sedendosi sul divano. Teneva un atteggiamento distaccato nei confronti di Louis.. strano. Tutto in pochi minuti,che cavolo era successo in così poco tempo?
«Te l'avevo detto. Sarà una giornata pazzesca.» Esordì Louis.
«Che giornata?» Chiesi incuriosita,avvolgendomi per bene nel lenzuolo. Zayn si voltò e mi sorrise. Aveva gli occhi che stranamente gli luccicavano e sul viso era tornato quel sorriso calmo e pacato che aveva sempre avuto.
«Abbiamo organizzato una giornata al lago,con vari giochi,attività.. tutto gratuito,solo ragazzi,cibo,qualcosa da bere e divertimento.» mi rispose.
«Sembra divertente!» Mi passò il volantino che aveva tra le mani e lo osservai.
«Te lo avrei detto ma pensavo che alla nuova Zoe non piacessero più questo genere di cose.» Mi stuzzicò Louis. Alzai lo sguardo e pensai a quel 'alla nuova Zoe'.. ero tanto diversa prima? Neanche me lo ricordo più.
«Ehi.. è una festa,sembra divertente nel vero senso della parola e non nel modo in cui mi divertivo prima io..» alzai lo sguardo e trovai quello di Zayn. Sapeva benissimo a cosa mi stavo riferendo.
«Quindi vorresti venire?» Mi chiese.
«Come faccio a mancare? C'è la palla pazza.» Disse ridendo. In quell'istante Louis si alzò e venne ad abbracciarmi,sollevandomi da terra entusiasta.
«Finalmente torni a divertirti anche tu.» Mi disse mentre mi dondolava a destra e a sinistra.
«Porterò Elle e Dana,ovviamente.» Il suo movimento si fermò all'improvviso.
«Grazie tante Zoe! Sei una vera amica!» Amavo il Louis ironico!

 

«Era proprio necessario?» Si brontolò ancora Dana,osservando Elle.
«E' la terza volta che lo ripeti Dana e si,era necessario.» Sbuffò Elle.
«Dico solo che se ti prendi una polmonite non voglio farti da badante per una settimana.» Continuò la mia amica.
Elle sbuffò ancora una volta e si voltò nera di rabbia.
«Ci saranno circa trenta gradi,posso o no avere il piacere di indossare un paio di pantaloncini e un costume senza che tu o il mio fidanzato mi rompiate la testa?»
«Si,puoi. Ora possiamo sbrigarci?» Mi intromisi io,superando entrambe e riprendendo a camminare. Anche io la pensavo come Dana,ma quando Elle si metteva in testa una cosa era inutile andarle contro. A differenza sua io avevo messo un normalissimo jeans lungo e una canottiera,senza esagerare troppo.
«Ti ha detto più o meno a che distanza è?» Mi chiese Dana. Stavo iniziando a odiarla. Si era lamentata per tutto il tragitto sull'abbigliamento di Elle,sul tempo,sul motivo percui stavamo andando a una festa del genere,sul fatto che avrebbe preferito andare al cinema..
«Dovrebbe essere qui vic..» non ebbi neanche il tempo di finire la frase che un gruppo di ragazzi ci passò accanto come gazzelle,urlando come pazzi. Dopo appena dieci secondi ci ritrovammo nel luogo prestabilito. Un enorme lago era circondato da centinaia di ragazzi,già impegnati nelle varie attività organizzate. C'era il lancio in acqua con la fune,la palla pazza,una piscina gonfiabile,tavoli con cibo e bevande.. tanta ma tanta roba!
«Chi aveva ragione sul fatto del costume?» Mi chiese Elle,avvicinandosi. Purtroppo aveva ragione. Le ragazze erano tutte in pantaloncini e costume e non c'era un gioco che non prevedeva la caduta in acqua. Si stavano tutti divertendo come pazzi e il mio sguardo si posò su ciascuno di loro,fin quando non arrivai su Ashley e Zayn. Erano al bancone degli alcolici,intenti ad amoreggiare. Stava per venirmi da vomitare.
«A pensarci bene forse non è stata una buona idea venire..» indietreggiai incerta,catturando l'attenzione di Elle che si voltò perplessa.
«Cosa?! - si posizionò dietro di me e mi trascinò di peso spingendomi con le mani – Tu oggi ti divertirai e farai vedere a quella stronzetta chi è Zoe Fraherty.»
«E chi è Zoe Fraherty?» Mi bloccai di nuovo.
«Uffa Zoe! Ma secondo te così a Zayn piaci? - Mi domandò. La guardai stranita,facendo spallucce. - Zayn si è innamorato della Zoe stronza,sicura di se.. quella che non si faceva intimorire di niente.. quella scherzosa,acida.. la Zoe che si sapeva divertire. Non questa specie di sacco di patate in cui ti sei trasformata.»
«Oh ma perfavore! - obiettò Dana alle mie spalle – Zoe non starla a sentire!»
«Non ascoltare la cicciona e fidati di me. Riprendi un po' del carattere della vecchia Zoe e vedrai che sarà tutto più facile.» La mia amica mi fece l'occhiolino e riprese a camminare. Arrivammo al bancone delle bibite e Zayn si voltò a guardarci.
«Ehi finalmente siete arrivate.» Disse,tenendo sempre abbracciata Ashley. Feci un cenno col mento e poi presi un bicchiere e ci versai dentro un po' di alcool.
«Zoe vacci piano..» bisbigliò Dana accanto a me. Dopo aver bevuto in un solo sorso rimisi il bicchiere sul tavolo e mi asciugai il muso con aria soddisfatta. Non bevevo alcolici da più di un anno ormai ed era come aver ritrovato un mio vecchio amico.
«Sbaglio o l'aria si è fatta più calda?» domandai,guardandomi attorno infastidita.
«No veram...» stava per dire Zayn. Senza dargli ascolto mi sollevai la maglietta fino a sfilarla e rimanere in reggiseno. Sentii i ragazzi lì vicino fischiare e lanciarmi qualche complimenti di troppo,ma non ci badai. Presi un altro bicchiere e superai i piccioncini,senza badare alle occhiate pungenti di Ashley.
«E' tornata.» Sentì dire da Elle.
Risi soddisfatta della mia performance e trovai un po' di sollievo nell'essere tornata la ragazza menefreghista che ero un tempo.
«Zoe! - sentì qualcuno urlare il mio nome e quando mi voltai vidi Louis corrermi in contro,incredulo. - Che diamine fai?»
«Mi sto solo divertendo un po'! Sono tanto brutta?»
«No! Cioè si,cioè no brutta nel senso che sei brutta ma nel senso che non dovresti essere in reggiseno anche se sei uno schian eee volevo dire, - tossì un paio di volte per riprendersi – fai come vuoi.» Sorrise,imbarazzato. Mi fece ridere il suo comportamento. Era il mio migliore amico eppure era diventato tutto rosso a vedermi in intimo.. d'altronde era pur sempre un ragazzo no?
«E' come se fossi in costume cuoricino,tranquillo.» Gli scoccai un bacio sulla guancia e poi presi a sorseggiare la mia bevanda.
«Ehi Louis.» Elle spuntò al mio fianco,facendosi piccola piccola notando Louis.
«Ehi..» disse lui,incerto.
«Ti va di fare due passi?» Chiese la mia amica. Una buona volta le avrei spaccato la faccia. Perchè non si decideva a piantare quel pappa molle di Alan e ritornare da Louis? E ovviamente quel caga sotto del mio migliore amico non aveva un briciolo di orgoglio. Le diceva si a tutto e la seguiva come un cagnolino.
«Zoe.. - finì di bere un altro sorso quando Zayn mi venne accanto – che diavolo stai facendo?» Sbuffai.
«Ho già detto a Louis di non farmi la ramanzina visto che non sto facendo niente di così absoleto!»
«Vai a metterti qualcosa addosso,adesso!» Disse,con più convinzione.
«Perchè tutta questa serietà Zayn? Una volta ti piaceva vedermi in biancheria intima e.. senza.» Gli dissi,con tono malizioso. Lui di rimando mi prese dal braccio per trascinarmi via da lì.
«Perchè ti comporti in questo modo?» Mi chiese.
«Questa domanda dovrei farla io a te. Perchè non sei con la tua orsacchiotta del cuore invece di venire a rompere le scatole a me?» Cercai di liberarmi,senza successo.
«Mettiti qualcosa addosso,adesso.» Mi ripetè lentamente,come se fossi menomata.
«Ehi bellezza,vieni a fare un tuffo con noi?» Un essere di un metro e ottanta,moro con gli occhi verdi si precipitò al mio fianco. Se ne stava lì,con il petto di fuori aspettando una mia risposta e indicando i suoi amici che ci stavano aspettando in riva al lago.
«Lei non viene da nessuna parte.» Rispose Zayn al mio posto,senza distogliere lo sguardo da me.
«Oh scusa.. è il tuo ragazzo?»
«No, - con un colpo deciso liberai il braccio dalla sua presa – non o è e mi piacerebbe fare un tuffo.» Indietreggiai,mi girai verso lo sconosciuto sorridendo e lo seguì dal gruppo di palestrati.

 

 

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Non sono mortaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!! :D scusate scusate scusate!!! Sono tornata il 28 notte e ho dovuto recuperare TUTTO il programma di scuola. Ancora adesso sto recuperando quindi veramente non potevo proprio dedicarmi alla storia :( Siccome sono mancata per tanto tempo volevo darvi un capitolo un po' più lungo degli altri e spero di esserci riuscita :) ahuahahau chi se lo aspettava che Zoe sarebbe tornata stronza?:D A me onestamente mancava! Questa giornata al lago non è finita qua,il prossimo capitolo sarà la continuazione di questo quindi vedremo quello che succederà u.u DUNQUE! Intanto volevo ringraziarvi per i messaggi privati ricevuti perchè mi hanno fatto capire quanto voi teniate a questa storia,quindi davvero grazie mille! Spero di non farvi più attendere così tanto:) Pooooooi tutte queste recensioni? Preferiti? Seguite? SIETE FANTASTICIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII :O davvero!!!!! Non so come ringraziarvi,spero che la storia sia abbastanza :*

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Capitolo 26
*** - 25 ***




AMICI DI LETTO -
capitolo 25.

 

 

 

Matt,almeno credo si chiamasse così,stava ancora mostrando i suoi splendidi muscoli a un gruppo svitato di Cheerleader,che da circa un quarto d'ora gli urlavano dietro come tanta galline arrapate. L'avevo conosciuto e quei dieci minuti di conversazione mi fecero capire già tutto. Senza cervello,si depilava il petto e rimaneva per ore imbambolato a fissare i sedere e le tette di ogni ragazza presente.
«Vuoi un altro goccio?» Fred al contrario,il suo braccio destro,si era finito due bottiglie di vodka da solo e adesso se ne stava per terra,strisciando come un verme. Mi sfiorò la gamba con due dita e mi guardò con quegli fin troppo infossati e le labbra screpolate. Erano già passate parecchie ore e il sole stava quasi per sparire dietro il confine. Quante diamine durava questa specie di orgia party? Fin quando la gente reggeva l'alcool,evidentemente.
«Passo,grazie Fred.» Mi alzai disgustata alla vista e mi scrollai le foglie e la terra di dosso. Ero stata per tutto il giorno con loro e avevo perso di vista le mie migliori amiche,il mio migliore amico e Zayn ed Ashley. Iniziai a camminare,oltrepassando la moltitudine di persone che giaceva distesa a terra mezza morta,priva di forze. Si,Elle mi aveva chiesto di tornare quella di prima ma non potevo proprio prendere tutto della vecchia Zoe. Come facevo ad andare pazza per queste feste? La gente assumeva le sembianze di zombie e iniziava a delirare,sparando cavolate sull'origine dell'Universo o sulla propria esistenza. Uscì il cellulare dalla tasca e controllai se ci fossero messaggi o chiamate ma come sospettavo non c'era segnale.
«Merda!» mi guardai attorno,notando che a poco a poco la luce spariva lasciando spazio all'oscurità. In quel modo sarebbe stato ancora più difficile trovarli e iniziava a venirmi una leggera ansia. Mi trovava da sola,in mezzo ad alberi circondata da gente che non conoscevo che delirava tra sé e sé. Oh,come avrei voluto che in quel momento accanto a me ci fosse Elle con i suoi piagnistei o Dana con le sue continue critiche. O Louis,O Niall.. uno qualsiasi!
«Ragazzi siete carichi?»Urlò qualcuno,al microfono. C'era un microfono e non me ne ero accorta? E soprattutto c'erano delle casse? Wow. I ragazzi attorno a me urlarono allegri,sembravano normali.. almeno loro.
«Siete pronti per le tenebre? - Ok,che voleva dire? - E allora maschere a portata di mano e andate a cercare il vostro principe e principessa.» Ma che eravamo nel mondo di Cenerentola? E poi che diamine voleva dire con 'maschere a portata di mano'? Senza poter reagire,qualcuno mi legò velocemente una maschera sulla faccia e iniziai a vedere solo nero e grigio.
«Ehi,levami subito questa cosa!» Cercai di sciogliere il nodo ma il genio l'aveva fatto talmente stretto che non riuscì proprio a scioglierlo.
«Ricordate,non è valido parlare! Attivate la lingua e dateci dentro.» Ok,forse ero finita in qualche film porno o altro ma non vedere un bel niente mi stava dando davvero sui nervi. La gente iniziò a correre accanto a me e senza capire bene perchè li seguì. Cercai di schivare quelli che sembravano alberi,quando un idiota mi passò davanti e mi fece perdere l'orientamento. Decisi così di rimanere ferma nel punto in cui mi trovavo,aspettando che quella follia finisse il prima possibile. Perchè doveva finire prima o poi,no?
Cessò il silenzio. A volte riuscivo a percepire risate lontane,qualche ramo che si spezzava.. rimasi immobile,a fissare un punto grigio davanti a me. Nessun movimento.. tutto fermo. Fin quando un piccolo rumore mi fece sobbalzare e istintivamente iniziai a camminare,a poco a poco accelerando sempre di più il passo. Mi voltai per dare un'occhiata e mi accorsi di una figura immobile dietro di me. Mi fissava.. forse cercava di capire chi fossi,come stavo facendo io in quel momento. Dannata maschere! Riuscivo a distinguere solo il suo profilo,poi era un tabù. Poteva passare tranquillamente sia per il mio vicino di casa che per mio nonno. Fece un passo avanti e istintivamente io feci un passo indietro. Provò ad avvicinarsi di nuovo e questa volta rimasi ferma,osservandolo. Anche lui era incerto,come se non fosse sicuro di chi fossi. Cosa aveva detto Elle? “ritorna quella di prima”.. il che prevedeva anche questo dunque?
Indietreggiai,creando una forma circolare per giocarci un po'. Lui rimanevo fermo,girava solo il busto per osservarmi. Zoe,che diavolo stai facendo? Una volta ti saresti lanciata subito tra le sue braccia senza pensarci due volte.. ma ora dai più importanza ai sentimenti,ascolti il cuore. Da quando Zoe Fraherty ascoltava il cuore? Così anche per quella sera seguii il consiglio di Elle e mi avvicinai. Senza tanti giri di parole mi fiondai sulle sue labbra e lo baciai con foga,senza scoprire chi fosse. Lui al contrario,si ritirò poco dopo e rimase a fissarmi. Indietreggiò lentamente per poi voltarmi le spalle. Lo guardai stranita,mentre scompariva nell'oscurità. Ero cambiata talmente tanto che adesso i miei baci facevano addirittura scappare la gente? Feci spallucce e mi voltai,ma dopo qualche istante l'individuo tornò,mi prese velocemente dal braccio e mi fece voltare puntando le mie labbra. Avevo bevuto,quindi non mi concentrai sul suo odore,su come baciasse,o sul suo corpo.. lo baciavo,senza pensarci più di tanto. Mi sollevò da terra e fece poggiare la mia schiena contro un tronco d'albero. Iniziò a baciarmi il collo,le spalle,fino ad arrivare al seno. Si,avevo rimesso la maglietta visto che dopo una certa ora aveva iniziato a fare freschetto. Ma adesso quella maglietta venne tolta un'ulteriore volta per un obiettivo diverso. Gli sfilai anche io la sua e piano piano scivolammo a terra,fino a toccare il terreno umido e soffice. Mi mise le mani tra i capelli e iniziai a maledire quelle maledetta maschere che ci stringevano così forte la faccia da non poterci vedere bene.. ma alla fine,che mi importava? L'ultima volta che facevo sesso con qualcuno era stato nella stanza da letto di Zayn. Finalmente adesso potevo rimpiazzare quel ricordo con questo e con altri ancora. Divertimento Zoe. Sai quante volte Zayn si sarà divertito con Ashley? Sai quante volte le avrà detto le cose che diceva a te? Sai quante volte l'avrà baciata sul collo,accarezzata e coccolata.. come non faceva con te? Sai quanto altro divertimento potrai goderti da ora in poi? Devi solo crederci.. Zoe.. e stranamente mi stava piacendo. Non so se fosse lui bravo,o se era perchè stava iniziando a fregarmene di nuovo ma.. mi stava piacendo. E solo con una persona mi era successo. Cercai di delineare i suoi tratti sul petto ma lui mi prese la mano e la intrecciò alla sua. Sentivo il terreno umido sotto la mia schiena e il suo corpo caldo che aderiva perfettamente con il mio. Era sicuro di se,si muoveva avanti e indietro come se conoscesse il mio corpo alla perfezione. E in quel momento mi sollevai per portarlo sotto e iniziai a baciargli i pettorali,il collo,le labbra.. sollevò la schiena e mi ritrovai a cavalcioni su di lui. Mi stringeva con le sue braccia forti in quello che mi sapeva tanto di un riparo,un rifugio.. non so perchè mi sembrò quello in quel momento. Sfiorai le guance con le mie dita e finii sulla sua maschera. Cercai di sfilargliela via ma lui si ritirò delicatamente. Non voleva farsi vedere,bene neanche io.. nessuno dei due voleva scoprire chi fosse l'altro e forse.. forse era meglio così. Non sapevo chi fosse ma una cosa la sapevo.. non mi sentivo così viva da tutta.. da tutta una vita.

 

«Ecco qui! - Alice mi passò una tazza fumante con dentro la camomilla e fece lo stesso con Elle – Con questo dovrebbe passarvi..» mi premetti le tempie con le dita e chiusi gli occhi cercando di scacciare via il mal di testa.
«Io odio la camomilla.» piagnucolò Elle sul divano.
«Se non aveste bevuto così tanto,o fatto chissà che cosa,ora saremmo tutti a lezione e non ci troveremmo in questo problema,quindi – Alice si voltò verso Elle – bevi quella camomilla e non ti lamentare.» Elle fece una smorfia disgustata e cercò di berne un sorso,tappandosi il naso. Neanche io andavo pazza per la camomilla ma in quel momento avrei preso di tutto pur di fermare quel dolore.
«Adesso volete dirmi che avete fatto?» domandò Alice.
«Eravamo a una festa.. sul lago.. c'era alcool e tanta altra roba e poi la sera.. la sera l'ho proprio rimossa.» provai a dire,frenando il senso di nausea.
«Che vuol dire rimossa?»
«Rimossa Alice,rimossa.. non mi ricordo nulla.. più o meno.» in realtà ricordavo ma non mi andava di condividere certi dettagli con tutti.
«Chi ti sei scopata,eh?» Chiese Elle,dando un colpo di tosse. Alice rizzò le antenne e si voltò verso di me aspettando che rispondessi.
«Io?? Ma proprio nessuno!» dissi velocemente,bevendo un po'.
«Fai finta di non ricordare,ammettilo.» disse Alice,pizzicandomi sulle gambe. Mi mossi velocemente per schivare i suoi colpi,rischiando di rovesciare il liquido su tutto il divano.
«Dov'è Dana a proposito?» cambiai discorso.
«La grassona è di là che dorme.. con Niall» Elle sembrò riprendersi. Possibile che avevo bevuto più di tutte?
«Visto che state meglio me ne andrei a lezione io, - Alice si sollevò e si portò una ciocca di capelli rossi dietro l'orecchio – ci vediamo dopo.» la seguì con lo sguardo fin quando non uscì dalla porta.
«Ora che Alice è andata via puoi dirmelo vero?» La mia migliore amica sbucò accanto a me facendomi sobbalzare. Si era fatta le treccine quella mattina e sembrava tanto la versione fatta male di pippi calzelunghe.
«Ma come fai a non avere mal di testa..» mi lamentai,poggiando la tazza sul tavolo.
«Zoe non tocchi alcool da mesi,non ci sei più abituata!» non aveva tutti i torti. Solo in quel momento mi chiesi come avessi fatto a raggiungere il dormitorio. Avevo vari ricordi della serata al lago,frammenti,spezzoni.
«Ieri io e Louis ci siamo baciati.» mi disse all'improvviso Elle,facendomi quasi affogare con la mia stessa saliva.
«Cosa?!»
«Hai capito. E la cosa brutta è che è stato meravigliosamente stupendo.. avevo dimenticato quanto baciasse da Dio.» Meravigliosamente stupendo aveva detto,certo.
«Scontato.» Farfugliai.
«Cosa hai fatto con Matt e gli altri imbecilli?» Mi chiese Elle.
«Matt mi ha mostrato i suoi muscoli.. quattordici volte,Fred mi ha offerto da bere.. parecchie volte e poi c'è stato quella stupida cosa della mascher..»
«Stupida? E' stata una cosa fichissima!» Mi interruppe bruscamente. Fichissima. Solo Elle poteva trovare una cosa del genere fichissima.
«Trovi fichissimo scopare con un ragazzo che non conosci?» Dannazione Zoe. Dannazzione alla tua boccaccia.
«Hai scopato con uno sconosciuto?» In lei c'era felicità e angoscia allo stesso modo. Si mise davanti a me,eccitata come un bambino che ascoltava una delle sue fiabe preferite.
«Si.. ho scopato,ok?» Mi arresi.
«E com'è stato?»
«Dio Elle! Si mi è piaciuto! E anche tanto!» La mia amica urlò in un modo così fastidioso che mi costrinse a tapparmi le orecchie con le mani.
«Stai zitta gallina!» Le tirai il primo cuscino che trovai a portata di mano ma lei lo schivò senza problemi.
«Sono tanto orgogliosa di te! E' tornata la mia amica stronza,menefreghista e pervertita!» Mi abbracciò,stritolandomi quasi. Si,ero tornata. La stronza era tornata. Zoe era tornata.

 

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Ehilààààààà!! Come andiamo?:)
Innanzitutto,SIETE PAZZI? MA QUANTI SIETEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE! Mi fate venire da piangere ogni volta! Siete davvero dei cuccioli :3 comunqueeeee...
Si bè,non so da dove mi sia uscita la cosa della maschera ma è successo e penso sia venuto anche bene fuori ;) Chi è il misterioso ragazzo che Zoe si è fatta al lago? AHAUAHUAHAUAHU! Quanto sono cattiva! Vabè.. penso che l'abbiate indovinato tutti ma comunque XD Non so ancora quanto ci vorrà alla fine ma sappiate che ho già un'altra storia in mente ideata tutta quanta oggi! :D ..altra cosa. Mi spiace dirlo ma ho già pensato alla storia che scriverò quando questa terminerà.. (si dispiace un sacco anche a me!) spero abbia lo stesso successo e che possa interessare ed emozionare come questa:*
 

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Capitolo 27
*** - 26 ***




AMICI DI LETTO -
capitolo 26.

 



«Zoe,mi stai ascoltando?» Eravamo da Jackson quel pomeriggio a bere un buon caffè e a mangiare qualche ciambella al cioccolato,ed Elle non aveva perso l'occasione di raccontarmi i suoi continui problemi di cuore. Annuivo,cercavo di ascoltarla ma sembrava che il bicchiere suscitasse stranamente molto più interesse.
«Zoe!» Sbattè la mano sul tavolo a pochi centimetri dalla mia faccia e mi fece sobbalzare.
«Cosa!» Chiesi di getto,guardandomi attorno come intontita.
«Ti stavo parlando di una cosa importante Zoe..» Elle non aveva ancora capito che nel suo triangolo amoroso io non volevo per niente entrarci,sia perchè Louis era il mio migliore amico con cui passavo la maggior parte delle mie giornate,sia perchè Adam era il mio compagno di corso e non potevo mettermelo contro.. quindi diciamo che in quella situazione ero un po' come la Svizzera.
«Elle non ci vuole un genio per capire che sei ancora innamorata di Louis e per chissà quale motivo hai deciso di mollarlo,ma non sono io a doverti dire cosa fare luce dei miei occhi.» Presi il bicchiere e bevvi un sorso di caffè,soddisfatta del mio discorso quasi filosofico. La mia amica in risposta si accasciò con la testa sul tavolo,distrutta.
«Odio la tua fastidiosa tranquillità quando dovresti anche tu farti qualche domanda.»
«Prego?» Chiesi,sputacchiando su tutto il tavolo.
Elle alzò la testa dal tavolo e mi guardò soddisfatta. Adesso ero io quella da incriminare.
«Tu e Zayn vi rincontrate dopo quasi un anno e tu improvvisamente hai deciso di dargli una possibilità ma ecco che spunta fuori quella gatta morta di Ashley..»
«Non è una gatta morta!»
«Fammi finire Fraherty. - Mi minacciò usando il mio cognome – Chissà perchè questa santa caduta dal cielo ti sta appiccicata,leccandoti quasi il culo peggio di me con i miei insegnati! Per quale santo motivo secondo te?» Feci spallucce,non capendo il suo intento.
«Ha paura di te Zoe! Come si dice? Tieniti stretti gli amici ma ancora più stretti i nemici.»
«Perchè dovrei essere una nemica?» Iniziai a giocare con qualche salatino mentre la mia amica mi divorava con lo sguardo.
«Zoe,hai mai guardato Zayn sulserio? Hai mai visto come ti guarda,come ti tocca,come ti sorride,come ti parla...» Mossi la testa lentamente a destra e a sinistra.
«Dio Zoe!» Urlò.
«Scusa se ci tieni tanto andrò da un'oculista a farmi controllare!» Mi guardò per un attimo con la palpebra dell'occhio sinistro che le tremava per il nervosismo,ma poi scoppiamo a ridere all'unisono.
«Sei davvero una stronza!» Mi tirò un po' di patatine che mi finirono tutte tra i capelli.
«Grazie.. comunque.» Dissi,tornando seria.
«Dovere stronzetta! - prese una nocciolino e se la tirò dritta in gola – Ah ma dobbiamo ancora scoprire chi era il ragazzo del lago!»
Mi alzai velocemente dal tavolo,indossando il cappello e la sciarpa.
«Non ho intenzione di scoprirlo,ci ho passato una notte e non voglio sapere altro.»
«Ma se è stato così emozionante non vorresti rifarlo?» Rinfacciare le confidenza fatteli era proprio da Elle.
«Sono sicura di non aver utilizzato quel termine ma comunque la mia risposta è sempre no.» Presi la borsa e andai verso l'uscita con chiappe d'oro alle calcagna.
«Mi ricordo bene Zoe,hai usato proprio il termine 'emozionante',in ogni modo è affar tuo.» Sussurrai un 'grazie a Dio' tra me e me e feci attenzione a non scivolare a causa del ghiaccio formatosi nei bordi del marciapiede. Elle mi fu accanto nel momento in cui sentii il mio cellulare vibrare nella tasca del mio giubbotto. Quando lessi sullo schermo il nome di colei che stavo evitando da più di un anno schiacciai decisa su 'rifiuta'.
«Non puoi ignorarla per sempre Zoe...»
«Non per sempre,solo per un po'.» Continuai a camminare decisa,senza un briciolo di risentimento per quello che avevo appena fatto.
«Ma tra poco ci sarà Natale e vuoi o non vuoi è l'unica famiglia che ti resta Zoe.»
«Quando vorrò la tua opinione su questo argomento te la chiederò Elle.»

 

Amavo l'inverno con i suoi geloni,con il suo freddo,con la sua pioggia,con la sua neve.. ma quello che amavo più di ogni altra cosa era il Natale. Da quando era morto mio padre però non lo festeggiavo più con lo stesso spirito,come dovrebbe essere festeggiato. L'anno scorso avevo messo da parte albero e qualsiasi altro tipo di decorazione e mi ero rifugiata,per tutta la durata delle vacanze,nella casa in montagna dei miei nonni. Non mi era mai piaciuto starmene da sola,specialmente nel periodo di Natale,ma sentivo che era giusto così. D'altronde dove altro potevo andare? Tutti festeggiavano in quel periodo e io non ero in vena di festeggiamenti o altro..
Quest'anno stava andando diversamente. Certo,non ero tornata a festeggiare il Natale a dovere ma quel poco che facevo per me era già abbastanza. Tra poco si sarebbe dovuto fare l'albero e io avevo pregato le mie amiche,e anche Niall ormai,di evitare di mettere qualsiasi tipo di decorazione in camera. Si,era un ragionamento molto da egoista ma proprio non ce la facevo...
«Sicura che dei semplici cioccolatini bastino?» Ripetè per la terza volta consecutiva Elle.
«Andranno benissimo.» Le rispose un ulteriore volta Dana.
«E' che forse potevamo portare qualcosa di più importante,come un..»
«Insomma quei maledetti cioccolatini andranno bene!» Si intromise esasperato Niall.
La mia amica abbassò lo sguardo intimorita. Il fatto è che Louis ci aveva invitati a casa sua per una giocata a carte e per passare una serata tutti insieme,di conseguenza Elle era in fibrillazione perchè temeva che qualcosa andasse storto. Certo uno potrebbe pensare 'Ma che le frega,tanto è fidanzata',ma qui sappiamo tutti per chi realmente batte il cuore di Elle,no?
«Ragazzi!» Louis aprì la porta d'ingresso – grazie al cielo aggiungerei – e ci fece entrare uno per uno.
«Biscottino.» Mi disse quando gli fui accanto,dandomi un bacio in guancia. Oltrepassai l'ingresso e notai il salotto pieno di decorazione di ogni genere. Un albero di quasi due metri occupava gran parte della stanza,sei calze rosse penzolavano giù dal camino e tantissime lucine lampeggiavano a intermittenza per tutta la casa.
«Ciao Zoe.» Riconobbi alcuni vecchi amici di Louis di cui mi aveva parlato e che avevo conosciuto qualche tempo fa. Ricambiai sorridendo e quando andai ad appendere il cappotto,due pulci mi si avvinghiarono alle gambe.
«Da quanto tempo non venivi!»
«Ciao Daisy,ciao Phoebe,mi siete mancate tanto anche voi.» Le sorelle gemelle di Louis si attorcigliarono al mio corpo stile koala e non riuscii proprio a liberarmene.
«Dove sei stata?»
«Potevi venire a trovarci qualche volta!» Si alternarono così tanto che iniziai ad avere mal di testa già ad inizio serata.
«Ragazze lasciate stare Zoe e andate ad aiutare la mamma in cucina.» Louis le prese dalle braccia e riuscì a levarmele di dosso.
«Andate ad aiutare la mamma e io vado un secondo al bagno,d'accordo?» Mi avvicinai a Daisy e le scoccai un bacio sulla fronte.
«Ti conviene andare in quello in camera di Louis.» Mi sussurrò Phoebe.
Annuì incerta,ma decisi di seguire il suo consiglio. Salii le scale osservando Elle seduta in un angolo in una poltrona e Dana e Niall già alle prese con il cibo. Arrivai al piano di sopra ed entrai sicura in camera di Louis. Prima di entrare verso il bagno,mi accorsi di una cosa sul mobiletto accanto al letto. Mi avvicinai osservando la cornice che vi era sopra e quando la presi notai all'interno una foto che ritraeva Louis ed Elle il giorno in cui eravamo andati al parco. Sorrisi a vederla. Il mio migliore amico era proprio cotto,non c'erano dubbi. La rimisi al suo posto e quando mi voltai per andare verso il bagno,mi trovai Zayn completamente nudo davanti a me.
«CHE DIAMINE FAI?!» Urlai di getto,coprendomi gli occhi con le mani.
«Tu cosa diamine fai! Io stavo per farmi la doccia e mi ero scordato l'asciugamano nello zaino!» Si mise le mani davanti ai gioielli di famiglia e iniziò a tremare di freddo.
«Dovevo andare in bagno!»
«Ma smettila di coprirti gli occhi! Quante volte mi avrai visto nudo,venti,trenta?» Si tolse le mani da lì e andò verso il suo zaino che – ironia della sorte – si trovava sul letto alle mie spalle.
«Ora è diverso! Che ne penserebbe Ashley?» Tolsi le mani e strizzai quanto potevo gli occhi.
«E' fuori città con i suoi in questi giorni e – si avvicinò al mio orecchio facendomi rabbrividire – non stiamo facendo niente che non abbiamo già fatto.»
«Sei davvero disgustoso.» Lo sentì allontanarsi e istintivamente aprii poco poco l'occhio destro per sbirciare e lo vidi di spalle mentre curiosava dentro lo zaino. Cazzo. Non era cambiato di una fottutissima virgola. Aveva sempre un fisico perfetto,un lato b più che perfetto..
«Louis non mi ha detto che c'eri anche tu..» dissi,richiudendo gli occhi.
«E a me non ha detto che venivi anche tu,siamo pari. Zoe ti prego apri quegli occhi,faccio tanto schifo così?» Aveva sempre quel tono malizioso così fastidioso ed.. eccitante. Cercai di mantenere la calma ma sentivo le gambe tremare e il sudore che iniziava a scendermi dalle tempie. Iniziai a immaginare le cose più strane,come me che gli saltavo addosso,o lui che saltava addosso a me.. in ogni caso finivamo sempre con il fare sesso.
«No..» cercai di dire,con la voce tremante.
«Guarda, - sentii un lieve click in lontananza – così ti rendo le cose più semplici.» Aprii gli occhi e notai il buio che era calato nella stanza improvvisamente. Evidentemente aveva chiuso la luce per farmi aprire gli occhi e smetterla di rendermi ridicola. Gliene fui grata.
«Se devi andare in bagno fai pure,aspetto qui.» Annuii,cercando la sua sagoma nell'oscurità. Feci dei passi in avanti per cercare la porta del bagno ma quello che trovai fu solo uno strato di pelle massiccia e muscolosa.
«Hai.. sbagliato..» Sentii il suo respiro farsi affannoso mano a mano che facevo scivolare la mia mano lungo il suo petto.
«Lo..so» Sussurrai io,avvicinandomi poco poco e appoggiando la mia fronte sulla sua. Improvvisamente ebbi un flashback,non della prima notte che passammo insieme ma della notte al lago.. me lo immaginai con la maschera,incerto sul da farsi. Possibile che lo sconosciuto con cui ero stata qualche notte prima era proprio lui? Possibile che avesse tradito Ashley con la prima che gli capitava? I miei pensieri vennero interrotti dalle sue mani che si poggiarono sui miei fianchi e andavano mano a mano a cercare la mie pelle nuda. Rabbrividii al suo tocco e mi aggrappai al suo collo istintivamente.
«Zoe..» sussurrò,immobile. Prima che potessi dire o fare qualcosa,il mio telefono iniziò a suonare e non so perchè ringraziai Dio. Mi staccai da lui senza allontanarmi e risposi alla chiamata senza neanche guardare chi fosse.
«Pronto?»
Zoe finalmente!
Cazzo! Cazzo! Cazzo! Avevo risposto senza guardare e adesso ero in trappola. In trappola senza via d'uscita.
«Ciao.. mamma.»

 

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Ok lo so sono uno schifo completo,non aggiorno da un mese,vi ho tenuti sulle spine ma.. vi chiedo umilmente perdono! Ho avuto parecchie cose da fare e dico PARECCHIE. In primo luogo ho dovuto affrontare la morte di mio nonno,ma non sto qui a raccontarvi i dettagli perchè di lacrime ne ho versate già abbastanza e non mi è mai piaciuto fare la vittima. Poi,come sapete è stato periodo di occupazione in tutte le scuole e noi abbiamo occupato per ben 2 settimane e io praticamente vivevo a scuola quindi stavo lì mattina,pomeriggio,sera e notte.. quindi non avevo proprio tempo per scrivere! Che dire! Proprio oggi ho impostato il finale di questa ff e non avete idea di quanta tristezza che ho provato. Sarà come perdere un figlio perchè la storia l'hai partorita tu quindi ci tieni davvero parecchio (MAMMA MIA CHE METAFORA ALLUCINANTE!). Comunque anche per la nostra Zoe sta arrivando il Natale e vediamo come lo affronterà senza il suo papà e con Zayn che la tortura MALIZIOSAMENTE ;
ps. NUOVO BANNEEEEEER!!

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Capitolo 28
*** - 27 ***




AMICI DI LETTO -
capitolo 27.

 

 

 

 

Tesoro ho provato a rintracciarti in mille modi!
«Scusa,ho avuto da fare.» Osservai la luce accesa nel bagno e dopo aver dato un'occhiata veloce a Zayn,ci entrai chiudendo la porta alle mie spalle.
Raccontami qualcosa avanti,non ti sento da un secolo! So che in queste cose era bravo tuo padre e st..
«Non c'è niente da dire mamma!» La bloccai.
Oh.. bè almeno dimmi come va il lavoro,ti piace?
«Da quando ti interessa ciò che mi piace e ciò che non mi piace?» Non sapevo il motivo per cui mi stesse parlando con quel tono gentile ma ormai la conoscevo fin troppo bene per credere in una sua possibile conversione.
Silenzio.
«Volevi altro?» Chiesi,con poco interesse.
Hai sentito tua cugina Charlie di recente? Mia cugina Charlie. Non la vedevo da circa 2 anni e mezzo,più o meno,ma non potrei mai dimenticare quei capelli biondi e quegli occhi azzurri. Si poteva sembrare la classica Barbie ma.. stranamente per essere la nipote di mia madre era molto gentile e dolce. Per fortuna i geni non si erano mischiati.
«No,non la sento da un po' in effetti.»
Bè finalmente a Gennaio si sposa e vuole festeggiare il fidanzamento tutti insieme a casa sua il 31 Dicembre. Non è fantastico?
«Si.. fantastico..» Quindi anche la mia cugina più piccola aveva trovato l'amore e come avevano fatto le altre avrebbe festeggiato il suo matrimonio in stile Fraherty.
Perchè non vieni a trovarmi un giorno di questi e cerchiamo qualcosa insieme per quella sera? Sai ho visto un sacco di negozi car..
«Mamma scusa adesso devo proprio andare! Mi faccio risentire io va bene?»
Oh.. certo piccola,a presto. Piccola? Da quando mia madre mi chiamava Piccola?
Chiusi la chiamata sconcertata,fissando lo schermo del mio telefono che alla fine andò a spegnersi. Forse i Maya avevano ragione. Forse stava davvero finendo il mondo perchè quella obiettivamente non era mia madre. Sicuramente l'avevano rapita gli alieni,le avranno fatto un qualche test sulla genetica e qualche esperimento strambo,per poi ricollocarla lì da dove l'avevano prelevata. Ma io non ero abituata a tutta quella dolcezza,a un rapporto madre-figlia tipico di “Una mamma per amica”. Ero cresciuta con i suoi insulti,con i suoi continui attacchi e grazie a questo ero diventata forte. Uscì dalla stanza pensando ancora a una possibile trasformazione genetica di mia madre e trovai Zayn intento ad abbottonarsi una camicia.
«Tutto bene?» Mi chiese,concentrandosi sul colletto.
«Mia cugina Charlie si sposa.» Dissi,sorridendo nervosamente.
«Non sembri molto contenta.»
«Cosa? Si lo sono e anche tanto! Ma..»
«Ma..?» Mi fece eco Zayn,fissandomi. Sentivo il suo sguardo addosso e il mio cuore batteva all'impazzata.
«Charlie tra le cugine è la più piccola dopo di me.. tutte le altre si sono sposate,a gennaio si sposa anche lei e..»
«..e tu rimani l'unica non sposata?» Completò la mia frase.
«Non è solo il fatto di non essere sposata,sono ancora giovane! Ho solo paura di rimanere.. sola.» Alzai lo sguardo e trovai il suo,calmo. Mi sorrideva,come nessun'altro faceva. Mi infondeva sicurezza,protezione,amore. Forse avevo proprio sbagliato un anno fa..
«Ehi, - mi richiamò – nessuno rimane solo e.. mi aiuti con queste?» Mi porse i polsi e annuendo iniziai ad arrotolargli le maniche della camicia mentre attendevo che continuasse.
«Io ti conosco bene Zoe.. ti ho conosciuta in un modo un po' bizzarro ma l'ho fatto. L'ho fatto e ho scoperto che sei la persona più..»
«Stronza? Egoista? Problematica?» Cercai di finire la sua frase.
«Determinata e altruista che conosca.» Non utilizzò nessun dispregiativo particolare,solo quelle due semplici parole che in sintesi forse mi caratterizzavano davvero.
«Una persona così non può rimanere sola,quindi un giorno troverai il ragazzo giusto,che ti chiederà di sposarlo e con il quale avrete circa.. quattro cinque marmocchi.»
«Cinque?» Strabuzzai gli occhi.
«Oh scusa ne vuoi di più? Facciamo sette allora.»
Lo spinsi via divertita mentre lui iniziò a ridere insieme a me.
«Non rimarrai sola Zoe. Nessuno rimane solo nella vita,guarda me.. - lasciai i suoi polsi e si scrollò le spalle – avevo l'aria di un teppista eppure Ashley ha avuto il coraggio di amarmi e io di amare lei.»
«Ti piace.. vero?» Chiesi,quasi strozzandomi con la saliva.
«La adoro.» Disse semplicemente,pugnalandomi quasi al cuore. Lo vedevo sorridere,come un bambino il giorno di Natale che osserva meravigliato i suoi regali sotto l'albero. Avevo perso il posto nel suo cuore,un posto che era stato sostituito da Ashley. Lei ha vinto,io ho perso.
«A proposito di Ashley, - iniziò nervosamente a cercare il telefono tra le lenzuolo del letto di Louis – devo correre a chiamarla,sai com'è il fuso orario!»
«Certo.» Dissi.
«Ci vediamo dopo giù Zoe.» Prese il cappotto e dopo avermi salutata con un cenno della mano,sparì dalla mia vista. Andai verso il letto strisciando di peso le gambe. Mi sedetti sentendo il morbido piumone sotto di me e iniziai a osservare la stanza,fino a posare lo sguardo fuori dalla finestra. Zoe Fraherty.. che ti stava succedendo? Mi ero ripromessa di non stare più male per un ragazzo,di allontanare quel sentimento,di calpestarlo,cancellarlo completamente dalla tua vita.. ma allora perchè avevo questa paura di rimanere sola,sola a Natale,a Capodanno,sola per il resto della mia vita? Perchè mi tremavano le ginocchia quando lo sentivo accanto a me,perchè quando lo guardavo negli occhi mi sentivo a casa? Perchè l'idea di saperlo con un'altra mi faceva andare in bestia? Perchè...
«Zoe?» Non mi voltai neanche. Curvai le labbra in quello che doveva essere un accenno di un sorriso quando riconobbi la voce del mio migliore amico.
«Ti ho mai detto che le tue sorelline sono davvero perfide?»
«Si,tante volte.»
Abbassai lo sguardo e sorrisi,per poi voltarmi e osservarlo mentre si avvicinava e prendeva posto accanto a me. Rimasimo in silenzio,senza dire una parola per davvero troppo tempo.
«Io..» cercai di dire.
«Lo so.» Louis mi prese la mano e me la strinse.
«Non so che fare....» singhiozzai e lottai contro le lacrime che fecero gonfiare i miei occhi,rendendoli più rossi del fuoco.
«Lo so Zoe,io lo so.» Mi prese il viso tra le mani e con i polpastrelli mi accarezzo le guance che con il calore delle sue dita tornarono calde. Si avvicinò e appoggiò le sue labbra morbide sulla mia fronte e ringraziai Dio per aver messo al mondo migliori amici come Louis Tomlinson. Quel tipo di amico che senza una parola ti capisce,lo sa e basta.

 

Osservavo Alice camminare accanto a me mentre si stringeva al petto due o tre libri,quegli occhi così grandi nascosti dietro un paio di occhiali e quei capelli rossi coperti da un buffo cappellino color panna. Non aveva mai la mania di impicciarsi degli affari degli altri,non amava spettegolare,fare shopping o andare in discoteca – il mio posto praticamente – ma se le davi in mano una penna e un foglio diventava la ragazza più creativa di questo mondo. Non so neanche perchè si sia iscritta in medicina,ma ormai tutti lo facevano.
«Dove andrai in queste vacanze?» Le chiesi,attirando la sua attenzione.
«Torno a casa dalla mia famiglia. I miei cinque fratelli iniziano a mancarmi.» Rispose.
«Caspita! Io non so neanche cosa voglia dire avere un fratello o una sorella..»
«A volte è davvero stressante perchè essendo l'unica femmina devo sempre mettere a posto le loro cose e da piccola mi utilizzavano per i loro svariati esperimenti – feci una smorfia – ma,li amo alla follia e senza il loro chiasso,il loro affetto non saprei davvero come fare.» Provai un pizzico di gelosia a sentirla parlare. Perchè quella fortuna non era toccata a me? Una famiglia. Una famiglia vera e propria.
«Tu rimarrai qui con le ragazze?» Mi chiese,interrompendo i miei pensieri.
«Solo con Elle in realtà,neanche lei ha un bellissimo rapporto con la sua famiglia. Tornerebbe solo per suo fratello ma quest'anno anche lui ha deciso di festeggiare in diverso modo.» Alice annuì e nascose nuovamente il suo piccolo nasino dietro i libri che teneva sempre più stretti.
«Bene,ci vediamo domani Zoe!» Disse quando arrivammo all'entrata del campus. Peccato che lei stesse prendendo una strada diversa.
«Non sali al dormitorio?» Domandai confusa.
«Oh no mio padre mi sta aspettando al parcheggio per andare insieme a scegliere l'albero di natale.» Camminava all'indietro mentre con un braccio verso l'alto mi salutava. Io ricambiai sorridendole per poi dirigermi verso le scale.
«Tanti auguri Zoe.» Mi disse gentilmente la signora delle pulizie una volta raggiunta la porta della mia camera.
«Anche a te,Gale.» Le sorrisi e iniziai a cercare nella mia borsa le chiavi. Non trovandole,bussai nervosamente alla porta aspettando che uno dei tre moschettieri si degnasse di aprire. Purtroppo né Dana,nè Elle,nè Niall aprirono quella porta bianca,con mia grande sorpresa ad aprirla fu colei che rispondeva al nome di Mamma.
«Mamma..?» Rimasi impietrita.
«Tesoro mio finalmente sei tornata!»
Si lanciò su di me,stritolandomi,quasi soffocandomi con la sua presa possente. Non mi aveva mai abbracciata,giuro che in vent'anni di vita non l'aveva mai fatto.
«Un momento che ci fai qui!» Sciolsi velocemente l'abbraccio,infastidita,e rimasi a guardarla.
«Visto che tu non ti facevi viva ho deciso di prendere il primo aereo e di farti una visita e non solo! - mi prese dal braccio e mi tirò dentro dove mi aspettava quello che doveva essere per forza uno scherzo di cattivo gusto – Ho convinto i tuoi amici ad abbellire un po' questa camera! Che ne pensi?»
Luci di Natale lampeggiavano attorno a me,un albero fu posizionato in un angolo con in cima l'angioletto che mio padre era solito mettere nell'albero di casa nostra,sul tavolino vi erano una decina di cappelli natalizi e una musichetta canticchiava di sottofondo We wish you a Merry Christmas.
«Questi cappelli li ho trovati in un tenerissimo neg..» Cercò di mettermene uno in testa ma non ce la feci più. Ribollivo troppo di rabbia.
«Ok adesso basta! - afferrai con forza quel cappello e lo lancia per terra – Vi avevo pregato di non farlo!» Mi scagliai contro Elle e Dana che erano di fronte a me,intimorite.
«Ma non sono state loro Zoe,ho voluto fare tutto io.» Si intromise mia madre.
«E tu che diamine ci fai qui? Chi ti ha autorizzato a fare tutto questo? - mi avvicinai alla luci e iniziai a staccarle uno a uno – Non volevo niente di tutto questo,per me il Natale è morto,è morto un anno e mezzo fa con papà!» Strappate via le luci mi scaraventai sull'albero,buttandolo giù e distruggendo le palle,compreso l'angelo.
«Lo odio! Odio tutto,odio anche te! E' colpa tua se papà è morto,l'hai ucciso ogni giorno per trent'anni!» Fu come se gli occhi mi scoppiarono,facendo fuoriuscire un fiume di lacrime che trattenevo ormai da troppo tempo.
«Zoe adesso cerca di calm..» Elle si avvicinò ma io con un gesto rapido la allontanai.
«Non mi toccare! E' colpa sua,papà è morto per colpa tua.» Mia madre se ne stava lì,immobile senza dire una parola. Lo sguardo perso nel vuoto,assente. La superai,calpestai le mille lucine che avevo buttato per terra e iniziai a correre fuori. Uscì dal dormitorio e infine dal campus,sentendo le mie amiche che urlavano il mio nome alle mie spalle. Arrivai per strada e cercai di schivare le macchine che a loro volta sbandavano per evitarmi.
Non voglio salirci sulla ruota,ho paura di cadere.
La paura va bene Zoe ma.. bisogna affrontare le nostre paure o resteremo dei codardi.
E se alla fine va male?
Potrai sempre dire di averci almeno provato.
Quel flashback di quella giornata al parco si proiettò nella mia testa come spezzettoni di film. Avevo i brividi,piangevo,volevo mio padre. Mi mancava,mi mancava terribilmente..
Come sempre mi ritrovai nel parco giochi della città,al freddo senza nessun cappotto,con la pioggia che aveva reso i miei capelli e i miei vestiti completamente zuppi. Il parco era desolato,ma nella mia testa potevo sentire le risate gioiose dei bambini.
«Zoe?» Una figura femminile pronunciò il mio nome e se ne stava ferma lì,a un paio di metri da me. Teneva in una mano l'ombrello e nascondeva il collo dietro il suo cappotto olivastro.
«Chi..sei..?» Chiesi, tremante.
«Sono Doniya.» Doniya. Avevo già sentito quel nome..
«La sorella.. di Zayn?» Mi strinsi nelle spalle,rabbrividendo.
«Sei fradicia,perchè non vieni a casa con me?»
 

 

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MERRY CHRISTMAS!!!!! dovevo iniziare per forza così :D Bene! Queste vacanze stanno volando non credete? D: povera me. Comunque! La pazzia di Zoe non ha mai fine e se ve lo state chiedendo SI,ha davvero scaraventato l'albero per terra distruggendolo. Per quanto riguarda Crudelia bè,forse si sta davvero convertendo :) AUHAUHAUHAUHAUHA la fine vi ha spiazzati ammettetelo! Avrete sicuramente pensato “ e questa da dove sbuca?” TRANZOLLI. Tutto sarà spiegato nel prossimo capitolo :) a prestooooooooooooooooooo!!

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Capitolo 29
*** - 28 ***




AMICI DI LETTO -
capitolo 28.

 

 

Nella mente avevo ancora la visione di mia madre che mi accoglieva nella mia camera e di me che scaraventavo l'albero a terra,riducendolo a un ramoscello. Avevo davvero perso la ragione,me ne ero accorta,ma la visione di tutti quegli addobbi,di quell'albero,sentire quell'aria di festività quando mio padre giaceva a due metri sotto terra.. mi aveva fatta impazzire. E vedere mia madre abbracciarmi,parlarmi in modo così dolce.. non lo so,forse avevo battuto la testa e mi stavo trovando in un universo parallelo in cui quella donna era l a madre modello. Purtroppo ormai ci avevo perso le speranze,mia madre non sarebbe mai cambiata. Così ero scappata,come sempre del resto,e dopo aver schivato un paio di macchine e aver rischiato praticamente la vita,mi ero ritrovata in quel parco giochi e l'ultimo ricordo che avevo era quello della figura di Doniya,la sorella di Zayn,che mi osservava da sotto un ombrello e mi sorrideva affettuosamente.
Aprì gli occhi in quell'esatto momento e notai la finestra da dove si potevano scorgere dei fiocchi bianchi che scendevano delicatamente dal cielo. Ero avvolta da un piumone e indossavo un pail sconosciuto. Qualcuno mi aveva tolto i vestiti zuppi e mi aveva messa a riposare su quel letto morbidissimo che non avevo il coraggio di lasciare. Sentivo ancora gli occhi gonfi,lucidi e le gambe pesanti e con tutta me stessa cercai di capire dove mi trovavo e cosa fosse successo.
«Potrei portarne un po' a Zoe.» Sentii sentire dall'altra stanza. Era una voce acuta,innocente.. la voce di Safaa.
«Hai sentito Doniya,ha detto di non disturbarla.» Quella voce non la riconobbi e non feci molti sforzi per associarla a qualche volto in particolare. Non riuscii a percepire altro,ma vidi movimento attraverso le ombre che si muovevano in contrasto con la luce che proveniva da sotto la porta. Mi resi conto solo in quell'istante che era sera e visto che quando ero caduta in questo stato di trans era giorno,dovevo aver dormito davvero tanto!
«..Waliyha ha ragione,lasciala riposare.» le voci ripresero e questa volta udii quella di Doniya.
Provai ad alzarmi col busto ma sentii un leggero mal di testa e dovetti rimettermi con la testa appoggiata al cuscino. Tossii un paio di volte e mi accucciai per bene quando un brivido di freddo mi percosse tutta la schiena. Dopo un bel po' di silenzio sentii una porta aprirsi,probabilmente quella di ingresso..
«E' arrivato!» Sentii urlare a Safaa.
«Dov'è? Come sta?» Non fui sicura di quello che riuscii a sentire..
«Zayn tranquillizzati per piacere, - iniziò Doniya – sei tutto bagnato,non avevi un ombrello?»
«Chi se ne frega se sono tutto bagnato,dovrà sentirmi quella ragazza!» Lo sentii avanzare verso la porta ma qualcuno lo bloccò prima che potesse abbassare la maniglia.
«Zayn.» la voce era sempre quella di Doniya. Non ci fu risposta,solo un 'Zayn' chiaro e deciso che non ricevette risposta.
«Safaa,Waliyha,andiamo fuori a mangiare una pizza?» Come risposta sentii un urlo di gioia di Safaa e successivamente la porta di ingresso che si apriva per richiudersi poco dopo. Calò il silenzio. L'ombra di Zayn continuava a rimanere ferma,immobile dietro la porta come se fosse in attesa di qualcosa. Dopo qualche secondo notai la maniglia abbassarsi e quando la porta si aprì nascosi il viso fino agli occhi sotto il piumone e distolsi lo sguardo,fissando un punto qualsiasi nella stanza. Si avvicinò cauto,lentamente. Allungò il collo per osservarmi e istintivamente chiusi gli occhi. Lo sentii a pochi centimetri da me e poco dopo le sue labbra si appoggiarono sulla mia fronte calda.
«Tu bruci..» mormorò.
Si sedette accanto a me e mi prese la mano. La sua era gelida e rabbrividii al tocco.
«Che devo fare con te.. - continuò – ero riuscito a dimenticarti,a rifarmi una vita con Ashley ed eccoti di nuovo.. forse era meglio non ritornare proprio a casa..» Il mio dito si mosse tra la sua mano e strinse ancora di più.
«Ashley mi piace Zoe,forse dopo di te è l'unica ragazza che mi piace sulserio e mi rende.. felice. - a quel suo 'felice' rabbrividii – Non voglio perderla,non voglio stare di nuovo male.. - lo sentii sbuffare – ovviamente queste cose non le saprai mai,sto parlando e tu russi.» Risi istintivamente,cercando di non farmi vedere. Strizzai gli occhi e poi li aprii,delicatamente.
«Buongiorno!» Mi disse sorridendo.
«Buongiorno..» risposi,con quel poco di voce che mi era rimasto. Cercai di alzarmi e di mettermi seduta,con le spalle appoggiate al muro.
«Sono stata un mostro,lo so..»
«Diciamo che se ti avesse vista mia sorella Safaa non avrebbe dormito per circa tre giorni.» Scherzò,trascinando anche me nelle risate. Per un attimo fu come se fosse tornato tutto al suo posto,ogni singolo pezzo.
«Perchè tua madre era qui?» Mi chiese poi,osservando le sue dita che si intrecciavano con le mie.
«Diceva che.. - presi un respiro profondo – le mancavo.»
Zayn strabuzzò gli occhi,incredulo.
«Un attimo,parliamo della stessa donna che fino a poco tempo fa ti disprezzava?» Annuì,accennando un sorriso.
«Cavolo.. allora i miracoli esistono.»
«Miracoli? - lasciai la sua mano con fretta e cercai di mettermi seduta – Per mia madre non c'è stato nessun tipo di miracolo,avrà bevuto qualche bicchiere di troppo o si sarà fatta qualche canna.»
«Le persone cambiano Zoe,dalle un'opportunità.» Insistette lui.
«Perchè dovrei? E' la stessa persona che mi ha ripetuto fino alla nausea che ha fatto un errore colossale ad avermi messa al mondo,la stessa che non è mai stata fiera di me,che non mi ha mai supportata,mi ha sempre umiliata.. ed è la stessa che ha cercato di umiliare anche te,Zayn.»
«Stai parlando come lei adesso.. - lo guardai sconvolta – ha sofferto anche lei Zoe e non puoi sapere quanto o se sta soffrendo anche adesso,come lei è rimasta l'unica famiglia per te,tu sei l'unica famiglia per lei.»
Rimasi con le braccia conserte,offesa per il modo in cui aveva parlato,per ciò che aveva detto. Io assomigliare a mia madre? Come poteva dire una cosa del genere?
«Non provare a fare la bambina adesso e guardami.» Rimasi ferma,immobile. Sentivo il suo sguardo fisso su di me anche se nella stanza c'era il buio più totale.
«Ma che ti è preso nell'ultimo periodo? Sei forse uscita fuori di testa?» Si alzò dal letto e sentii i suoi passi andare verso la porta.
«Ero migliore quando tu eri accanto a me...» Non so esattamente cosa successe,perchè lo dissi. Era come se le parole fossero uscite di bocca senza il mio volere. Zayn stava per aprire la porta ma la mano si fermò sulla maniglia,rimanendo di spalle con la testa abbassata.
«Da un anno a questa parte sono impazzita Zayn,non ci ho capito più nulla! Mio padre,mia madre che sembra quasi posseduta da qualche strano spirito e poi ci siamo noi.. o qualunque cosa siamo adesso.. - fissai le sue spalle,immobili – ho paura di perderti Zayn.»
In quell'esatto istante,il campanello suonò e per la prima volta non ringraziai il cielo per aver interrotto quel momento.
«Amore sono Ashley,ci sei?» Continuava a suonare e a bussare senza sosta,urlando il nome di Zayn che se ne stava lì immobile senza fare nulla. Presa dai nervi mi alzai di scatto dal letto e non facendo caso alle vertigini che provai una volta toccato il pavimento scostai Zayn con una spallata,aprii la porta e andai ad aprire ad Ashley.
«Final.. Zoe!» Ero sicura che dal suo cambiamento di espressione non era troppo felice di vedermi.
«Ehi che sorpresa! Zayn era in bagno e io sono solo di passaggio.»
«Capisco.. sei di passaggio e hai un pigiama addosso,solo io trovo un po' comica questa situazione?» Scoppiai a ridere di fronte al suo sarcasmo e la feci entrare,senza fare troppe storie.
«Ashley! - Zayn sembrò tornare in sè finalmente – che sorpresa,che fai qui?»
«Io vado a rivestirmi così vi lascio soli, - vidi Ashley sorridere vittoriosa – ringrazia ancora tua sorella da parte mia.»

 

«Che profumino! - Esordì Dana,uscendo dalla stanza ancora assonnata – Ma che cos..» Quando mi vide alle prese coi fornelli,con indosso un grembiule e della farina sulla faccia si bloccò,confusa.
«E' sabato mattina che diamine è tutto questo baccano!» Si lamentò Elle,arrivando poco dopo strofinandosi nervosamente l'occhio. Anche lei ebbe la stessa reazione di Dana quando mi vide uscire dal forno un vassoio stracolmo di biscotti.
«Ieri sono stata un mostro,ho distrutto tutto quello che avevate fatto con tanto amore,vi ho privato del Natale e..»
«Zoe va bene..»
«No Dana,non va bene! E' mio padre che è morto,non il vostro e avete tutto il diritto di festeggiare come volete quindi ho preparato questi biscotti per iniziare a festeggiare a dovere!» Mostrai il vassoio pieno di biscotti al cioccolato con le forme più strane e bizzarre,e quando Niall ci raggiunse nei suoi boxer verdi e i calzettoni bianchi,senza pensarci due volte si avvicinò,ne prese uno e se lo lanciò in bocca con molta tranquillità.
«E' buonissimo!» Allargò gli occhi e sputacchiò briciole ovunque,per poi afferrare un'altra manciata di biscotti e ingozzarsi nuovamente.
«Oh Zoe! - Elle si lanciò su di me facendomi quasi cadere il vassoio a terra – Eravamo così preoccupati ieri quando ti abbiamo vista sclerare più del solito!»
«Più del solito?!» Niall sputacchiò nuovamente briciole ovunque e ricevette una gomitata in pieno stomaco da Dana affinchè non continuasse.
«Siamo tuoi amici Zoe e come tali capiamo perchè tu non voglia addobbare la stanza o festeggiare.» Continuò Dana.
«Va bene! Possiamo.. possiamo addobbare e festeggiare.. » Dissi con un tono impaurito ma più che convinto.
«Quindi possiamo prendere l'albero?» Domandarono all'unisono Elle e Niall,sembrando per un momento due bambini piccoli che fremono dalla voglia di cantare Bianco Natale attorno al classico Abete.
«Si,possiamo andare a prendere l'albero.» A quelle parole i miei due amici iniziarono a urlare di gioia e a saltellare in giro per casa. Io e Dana li guardavamo divertite mentre si rincorrevano a vicenda,ridendo e scherzando.
«Eravamo così preoccupati quando sei scappata Zoe, - iniziò Dana,lasciando perdere Elle e Niall per rivolgersi a me – non sapevamo dove cercarti,poi per fortuna abbiamo chiamato Zayn e lui ci ha assicurato che ti avrebbe trovata.»
«Zayn ha detto questo?» Chiesi. Non era stata Doniya che si trovava per caso lì al parco giochi – logica come cosa visto che diluviava – ma era stato Zayn a mandarla lì per portarmi a casa.
«Ehi voi due! - Elle fu di nuovo al nostro fianco con la sua solita vocina odiosa – Gli alberi non aspettano mica noi,indossate qualcosa e muovetevi.»
Dana mi sorrise,io lasciai il vassoio sul ripiano della cucina,mi tolsi la farina che avevo sul viso e andai a mettermi qualcosa di più decente.

 

«Questo non va bene.» Ribadì Elle.
«Elle questo sarà il decima albero che vediamo,te ne deve andare per forza bene uno!» Si lamentò Dana. Aveva ragione,aveva guardato circa una dozzina di alberi ed Elle trovava difetti in ognuno. Uno era troppo basso,uno troppo alto,uno troppo verde,uno troppo spoglio.. c'era sempre qualcosa che non andava. Io li osservavo,senza esprimere giudizio. Stavo accettando il fatto di festeggiare il Natale,meglio non affrettare le cose.
«Questo!» Esclamò Niall,indicando un nuovo albero che per me era uguale a tutti i precedenti. Li lasciai lì a contemplarlo e continuai a camminare,osservando tutte quelle famiglie tutte lì riunite,insieme per trovare l'albero perfetto per addobbare la propria casa.
«Zoe!» Mi voltai di scatto quando sentii urlare il mio nome e trovai la piccola Safaa che da lontano si sbracciava per salutarmi. Stringeva la mano della sorella maggiore che era intenta a parlare con una coppia. Feci per avvicinarmi ma andai a sbattere contro qualcuno che in quel momento stava venendo nella mia direzione,senza però guardare dove andava.
«Scusa! - disse,per poi accorgermi che si trattava di Zayn – Ehi.» Rimase fermo,con un'espressione da idiota stampata sul volto.
«Grazie. - dissi dopo parecchi minuti di silenzio – Per aver mandato Doniya a prendermi ieri intendo.»
«Ah,prego.» Rispose semplicemente. Rimanemmo in quel modo per altri minuti,fin quando Doniya si avvicinò tenendo per mano Safaa.
«Zoe ciao! - disse la maggiore sorridendomi – Vedo che ti sei ripresa.»
«Si e per farmi perdonare ho concesso ai miei amici di addobbare la casa.»
«Ma è fantastico!» Esclamò Doniya.
Zayn continuava a fissare lo schermo del suo cellulare,l'altra mano in tasca e l'espressione vuota.
«Zayn? - Sua sorella lo richiamò all'attenzione – Hai detto a Zoe della cena della vigilia?»
«Quale cena?» Chiesi io,curiosa.
«Non ho avuto il tempo.» Rispose lui,con poco interesse.
«Perdona il menefreghismo e la stupidità di mio fratello Zoe, - Zayn le lanciò un'occhiataccia – sarei davvero felice ad averti a casa nostra la vigilia di Natale,sempre se non hai altri impegni.»
«No,nessun impegno.. però Elle rimarrebbe sola..»
«Puoi portare anche lei,tanto ci sarà anche Louis.» Bene,perfetto. Elle mi ammazzerà.
«Non puoi invitare la gente all'ultimo minuto sperando che accetti,Doniya.» Intervenne Zayn,che fino a quel momento sembrava essersi ammutolito.
«Al contrario,accetto molto volentieri.» Io e Zayn ci guardammo con tono di sfida,evidentemente nessuno dei due impazziva all'idea di stare insieme alla vigilia di Natale,ma io non avevo nessuna intenzione di dargliela vinta.
«Che bello!» Safaa lasciò la mano di sua sorella e si gettò tra le mie braccia,stringendomi sempre di più.

 

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So che sono imperdonabile perchè sto postando 1 volta al mese,però ragazzi credetemi che sto studiando come una pazza per ora tra interrogazioni e compiti in classe,quindi devo trovare il tempo per definire i capitoli! Bè,intanto GRAZIE a tutti voi che mi seguite,che mi mettete tra i preferiti.. veramente non avete idea quanto sia emozionante essere apprezzati per ciò che si scrive.. per ciò che si sente! Davvero grazie:)
Annuncio importante: la storia sta giungendo al termine,mi dispiace ammetterlo ma manca veramente POCHISSIMO alla fine.. :( non potete capire quanto mi dispiaccia! Mi sono affezionata davvero tanto a tutti i personaggi,ai loro caratteri e alla vicende.. continuate a commentare mi raccomando!

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Capitolo 30
*** - 29 ***




AMICI DI LETTO -
capitolo 29.

 

 

 

«E con questo.. vi auguro buone vacanze e un buon anno!» Ci fu un boato dopo che il professore finì di spiegare quella che doveva sicuramente essere un'interessantissima lezione e annunciò a tutti buone vacanze,chiudendo i libri sulla cattedra felice anche lui di poter passare un po' di tempo fuori dalle mura dell'università.
«Sicura di non voler venire con me Zoe?» Mi chiese Lora,afferrando la borsa da terra.
«Grazie mille Lo ma passerò un po' di tempo qui a Bedford.» Gli risposi,prendendo i libri e scendendo dalle numerose scale che circondavano l'aula.
«Zoe! - il professore mi fece un cenno con la mano e,frenando la forte voglia di saltargli addosso,gli andai in contro – Mi hanno detto che il tirocinio è finito.»
Non so per quale volontà divina quella meraviglia di uomo fosse venuto a insegnare proprio nella mia università,con i suoi occhi color oceano e quel capello biondo scuro che con quel ciuffo arruffato mi faceva andare in estasi ogni volta che se lo scompigliava con un gesto della mano. Mi resi conto che lo stavo fissando più del solito,così scossi la testa per tornare a rispondergli.
«Si,ieri mi hanno consegnato la certificazione.»
«Mi hanno detto che hai fatto un ottimo lavoro con i bambini.» Si sedette sul banco,sorridendomi.
«E' stata una bella esperienza e un po' mi mancano in realtà.» Vidi l'ultimo ragazzo lasciare l'aula e chiudere la porta alle sue spalle.
«Magari avrai l'occasione di rifarlo.» Con un balzo tornò a terra e afferrò la giacca,poggiata sulla sedia.
«Lo spero! Adesso meglio che vada.»
«Oh certo,vado anche io. - si mise la sciarpa al collo e prese i libri – Torni a casa?»
«Veramente no,rimango qui all'università con una mia compagna.»
«Non torni a casa per Natale?» Mi chiese stupito.
«Non ho un motivo valido per tornare quindi preferisco rimanere qui e recuperare qualcosa di studio magari. - indietreggiai e alzai un braccio in segno di saluto – Buon Natale professore.»
«Zoe, - mi fece voltare nuovamente – va tutto bene?»
«Certo,tutto benissimo!» Lo salutai nuovamente per poi girare i tacchi e uscire fuori dall'aula. In realtà non andava tutto bene,niente andava bene in quel periodo. Io cercavo in tutti i modi di festeggiare il Natale per non rovinarlo ai miei amici,dovevo evitare mia madre che nonostante non rispondessi a nessuna delle sue chiamate continuava senza sosta a farle e dovevo reggere la cena della vigilia di Natale a casa Malik. Non è troppo tutto questo per una sola persona?
«Buon Natale Zoe!» Mi urlò una ragazza del mio stesso corso,sorrisi di risposta. Raggiunsi il dormitorio e notai tutti i bagagli disposti all'uscita e un pullman pronto per partire. Presi l'ascensore e quando arrivai al piano trovai la porta della mia camera aperta.
«Sicura di non voler venire Elle?» Dana uscì con in mano un grosso borsone e nell'altra la piccola valigia per il computer.
«E' già la quarta volta che me lo chiedi Dana,staremo bene.» Le rispose Elle,baciandola sulla guancia.
«Zoe! - Mi disse quando si accorse di me – Temevo non arrivassi in tempo.» Dana mi abbracciò per poi guardarmi con la sua solita espressione di raccomandazione.
«Niall muoviti!» Urlò,superandomi e andando verso l'ascensore. Il biondino spuntò poco dopo,in disordine ovviamente,con il borsone semi aperto.
«Dove hai deciso di andare?» Gli chiesi,afferrando la chitarra al volo prima che potesse cadere a terra per distruggersi.
«Non a casa di certo, - la prese e se la mise sulle spalle – andrò da mia sorella.»
«Mi raccomando!» Gli diedi un pizzicotto affettuoso in guancia e lui mi sorrise,con i suoi occhi così chiari e limpidi che se li fissavi potevi tranquillamente perderti.
«Ah Zoe, - mi voltai di nuovo prima di entrare in stanza – pensaci bene.» Feci una smorfia.
«A cosa?» Non rispose. Si limitò a sorridermi e a voltarsi di nuovo per andar via.
«Che voleva dire?» Mi chiese Elle,arrivando al mio fianco con in mano un muffin.
«Non ne ho idea.» Entrai e chiusi la porta,buttando borsa e libri sul divano.

 

«Sicura che vado bene?» Mi domandò nuovamente Elle,sull'uscio della porta di casa Malik.
«Se ti dessi una calmata saresti perfetta.»
«Scusa..» Abbassò il viso diventando triste.
«Ehi,sei bellissima come ogni giorno Elle.» Le dissi,sorridendo.
Alzò il volto portandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio e fece un respiro profondo.
«Io e Adam abbiamo litigato..» Mi disse a un tratto,prima che potessi suonare. Eravamo in quel punto da circa quindici minuti ormai ed Elle non ne voleva proprio sapere di entrare. Il fatto è che Louis sarebbe stato presente quella sera e la mia amica entrava in crisi ogni volta che lo vedeva.
«..non voleva che venissi qui per Louis e io non l'ho ascoltato..»
«Elle,perchè stai con Adam?» Prima che potesse rispondere alla mia domanda,la porta di ingresso si aprì e apparse una Doniya sorridente e allegra.
«E' da dieci minuti che vi vedo qui fuori! Buona vigilia di Natale!»
«Anche a te!» Entrammo più disinvolte che mai e notammo un'immensa tavola apparecchiata al centro della stanza con sopra piatti di tutti i tipi. La famiglia Malik aveva abbandonato quel ghetto in cui vivevano fino a un anno fa per iniziare una nuova vita in un quartiere tranquillo e accogliente.
«Zoe!» Safaa fece un balzo giù dal divano e corse ad abbracciarmi. La casa era piena di piccoli Malik che si rincorrevano attorno al tavolo. Strinsi la bambina sorridendo e poi notai Zayn sul divano mentre sollevava da terra un bimbo di circa 4-5 anni. Non si capiva esattamente chi fosse più piccolo tra i due,sembravano quasi gemelli,come se non si scambiassero di circa 20 anni. Rimasi a guardarlo,a guardare la sua buffa faccia che assumeva le smorfie più strane o ad ascoltare gli strani versi che faceva con la bocca.
«Ti stai sbavando il vestito.» Mi disse a un tratto Elle all'orecchio. Scossi la testa di scatto e mi voltai verso di lei sorridendo.
«Vieni Zoe,voglio presentarti una persona.» Doniya mi prese per una mano e con l'altra tenevo Safaa stretta. Mi portò verso la cucina dove notai una signora bassina e robusta alle prese con i fornelli.
«Mamma, - esordì Doniya – voglio presentarti Zoe.» Non appena la signora si voltò quasi quasi mi accecò con il suo splendente sorriso a 32 denti.
«Finalmente! - venne ad avvolgermi tra le sue braccia e a stringermi più forte che poteva – Era da tanto che volevo conoscerti.» Voleva conoscermi? Voleva conoscere la ragazza che aveva spezzato il cuore al figlio?
«Mamma così la soffocherai!» Doniya cercò di intervenire e di sciogliere l'abbraccio prima che potessi scoppiare. Mamma Malik mi lasciò andare ma rimase a guardarmi come affascinata.
«Zayn non ti ha reso giustizia, - disse – sei molto più bella di come ti ha descritta.»
«Lui mi ha descritta?» Chiesi,confusa.
«Mia mamma tende a parlare troppo.» Intervenne Doniya,fulminandola.
«Safaa mi ha detto che l'hai aiutata molte volte e che ti sei sempre presa curai di lei.» Mise le braccia sui fianchi e mi venne da sorridere perchè a guardarla mi venne in mente 'Cocca' del film Disney Robin Hood. Come facevi a non volerle bene?
«Si son..»
«Il sugo!!» Urlò a un tratto,stroncandomi. Si voltò di scatto e corse verso la pentola che aveva preso a fumare,rovesciando il coperchio.
«Mamma,Louis è arrivato e se vuoi possiamo iniziare.» Zayn entrò nella stanza fissando prima sua madre per poi accorgersi di me e rimanendo come sorpreso.
«Va bene tesoro allora sedetevi, - permise – ah Zayn! Non mi avevi detto che Zoe era così bella.» Arrossii. Abbassai lo sguardo imbarazzata,mentre Doniya accanto a me rideva divertita alla scena.
«Si bè.. - iniziò lui – la bellezza di qualcuno non si può mai descrivere a dovere.» Alzai il viso e incrociai i suoi occhi che mi stavano fissando.
«A TAVOLA!» Urlò a un tratto Doniya,salvandomi da quella situazione.. strana.

 

La cena sembrava infinita e avevo la pancia così piena che iniziai a chiedermi se fossi stata in grado di alzarmi dalla sedia e di guidare fino al dormitorio. Avevo dimenticato come fossero le cene in famiglia,come ci si sentisse amati e parte di qualcosa. Avevo dimenticato quanto fosse importante il legame tra genitori,tra amici.. forse perchè in tutta la mia vita non avevo mai avuto niente del genere. Non eravamo soliti a fare cene in grande. Diciamo che nessuno si trovava bene in compagnia di mia madre così tutti i membri della mia famiglia cercavano di emarginarla con scuse banali,emarginando anche me e mio padre. Non potevo biasimarli.. Chi poteva reggere Amanda il giorno di Natale? O al ringraziamento,o in qualsiasi altra festa?
«Zoe,i tuoi genitori devono essere tristi a non averti a Natale a casa.» Disse a un tratto Tom, il patrigno di Zayn, mentre ero occupata a togliere gli ultimi piatti dal tavolo. Uno di questi mi cadde quasi per terra ma riuscii a prenderlo appena in tempo. Vidi Zayn,Elle,Louis e Doniya fermarsi all'istante e guardare l'uomo con un'espressione di rimprovero.
«Ho detto qualcosa.. qualcosa di male?» Chiese lui,confuso.
«No,affatto. - dissi,attirando lo sguardo di Elle – Il fatto è che mio padre è morto un anno e mezzo fa e io e mia madre.. diciamo che non andiamo d'amore e d'accordo.» Sorrisi.
«Tesoro mi dispiace.. non volevo.» Si scusò Tom,guardandomi affettuosamente.
Feci spallucce rassicurandolo e poi tornai in cucina a mettere gli ultimi piatti dentro il lavandino.
«Mi dispiace.. - sobbalzai quando qualcuno entrò nella stanza – per Tom intendo,avrei dovuto avvertirlo.» Mi voltai e trovai Zayn con in mano un paio di bicchieri.
«Non fa niente.. non lo sapeva..» Dissi,fissandomi le dita.
«Meglio che vada a riprendere Elle,si è fatto tardi e dovremo tornare..» continuai.
«Oh no,mia madre non vi permetterà di guidare da sole a quest'ora della notte. Vi sta già preparando i letti al piano di sopra. Tu,Louis ed Elle dormite qua stanotte.» Disse,sorridendo.
«Ma no non ser..»
«Non riuscirai a vincere contro mia madre Zoe.» Ridemmo entrambi e alla fine ci rinuncia. Avrei dovuto passare una notte a casa Malik,il che voleva dire una notte con Zayn in pigiama,una notte con Elle che si sarebbe portata la testa con Louis,una notte di pensieri.. troppi.
«C'è una cos..» Iniziò lui,quando la sua sorellina entrò correndo in cucina per prendermi per mano.
«Doniya e mia madre vogliono te ed Elle al piano di sopra.» Mi feci trascinare via,abbozzando a Zayn un sorriso mentre rimaneva lì con le mani in tasca.

 

«Non è stata tenera la mamma di Zayn?» Mi chiese Elle,buttandosi sul letto che la famiglia Malik ci aveva gentilmente offerto.
«Si.. un tesoro..» risposi io,disinteressata.
«Zoe.. che c'è?»
«Ho solo sonno,buonanotte Elle.» Mi voltai dall'altro lato e spensi la luce. La mia amica la riaccese subito dopo.
«Zoe Fraherty!» Urlò.
«Cosa vuoi che ti dica? Vuoi che ti dica che l'idea di averlo nella stanza accanto mi fa impazzire perchè vorrei essere tra le sue braccia? Vuoi che ti dica che lo penso ogni giorno e che l'anno scorso ho fatto un'emerita cazzata? - Elle non rispose,iniziò a sorridere – Che cavolo ridi adesso?»
«Rido perchè finalmente hai ammesso di amare Zayn Malik.» Ci pensai per un attimo. Aveva ragione. Non ero mai riuscita a dire quelle cose ad alta voce e in un attimo erano diventate reali.
«Facciamo una cosa, - si alzò dal letto scuotendosi i capelli – io vado a riprendermi Louis e tu vai a dire a Zayn finalmente quello che provi.»
«Cosa? NO.»
«Zoe! Lo stai perdendo,ogni giorno che passa.» Rimasi a pensare a quelle parole. Lo stavo perdendo,e non stavo facendo niente per riprendermelo.
«Vieni o no?» Elle era già alla porta,pronta per la missione. Non l'avevo mai vista così determinata e mi chiesi cosa le avesse dato tutta questa sicurezza. Scesi dal letto stringendomi nelle spalle per il freddo e per l'ansia. Elle aprì la porta e andò verso destra.
«Mi raccomando.» Mi sussurrò. La vidi scomparire poco dopo e io mi voltai a sinistra trovando la porta della camera in cui c'era Zayn accanto alla nostra. Rimasi una manciata di minuti a fissare il legno,con le braccia conserte e la fronte appoggiata alla porta.
«Scusa Elle..» dissi tra me e me,indietreggiando e scendendo giù al piano di sotto. Non potevo farlo,non ero pronta,non ero abbastanza coraggiosa. Tornai in salone,dove avevamo passato la maggior parte della serata,e osservai l'orologio che segnava le 4 e 24 di notte. L'unica cosa che illuminava la stanza erano le luci dell'albero di Natale e mi ricordarono in una maniera incredibile casa. Mi vennero i brividi e cercai di trattare le lacrime che volevano con forza scendere per rigarmi ancora una volta le guance. Mi avvicinai piano fin quando notai una figura seduta sul divano,con la testa all'indietro. Mi sporsi cercando di non fare rumore e riconobbi Zayn.
«Zayn?» In un attimo sussultò,spaesato.
«Ehi.. che fai qui?»
«Io.. avevo sete così sono scesa a prendere un bicchiere d'acqua! - poteva andare bene come scusa – Tu invece perchè dormi sul divano?»
«Mi ero messo a guardare un po' di televisione ma mi sono addormentato e la tv ha il timer e deve essersi spenta.» Notai il telecomando stretto tra la mano. Si mise seduto,facendomi spazio.
«Grazie.. per la serata.» Dissi a un tratto,portandomi le ginocchia al petto.
«Per qualche strano motivo è come se fossi della famiglia Zoe.» Mi sorrise. Distolsi lo sguardo per non sciogliermi in quell'esatto momento.
«Cavolo! Prima che me ne dimentichi..» si alzò velocemente e andò a prendere un pacchetto regalo sotto l'albero.
«Buon Natale Zoe!» Non me lo aspettavo. Mi mise quel pacchetto tra le mani e diventai rossa di vergogna. Lo scartai lentamente,cercando di non rovinare la confezione.
«Il tuo sogno è diventare una pediatra e penso che possa iniziare da questo.» In effetti non aveva torto. Nel pacco trovai uno stetoscopio rosa con una scimmietta di peluche intrecciata al filo.
«Ma.. è bellissimo!» me lo misi al collo e iniziai a fantasticare sul numero di bambini su cui l'avrei usato.
«Direi che ti sta bene.» Disse lui,toccando la scimmietta.
«Visto che siamo in vena di regali.. - mi alzai anche io come aveva fatto lui prima e presi un pacchetto nascosto dietro il camino – ecco il mio. Buon Natale Zayn!»
Gli consegnai il pacchetto rosso e lo vidi sorridere come non aveva mai fatto prima. Forse Elle aveva ragione.. forse dovevo dirgli tutto..
«Ma sei pazza?!» Esclamò.
«Il tuo sogno è diventare un fotografo quindi puoi iniziare con questa e immortalare tutte le cose che ti piacciono.» Appena vide la Nikon i suoi occhi diventarono quasi piccole scintille.
«Ma deve essere costata tanto!»
«Di quello non devi preoccuparti,ho fregato qualche soldo a mia madre.» E di certo mia madre non aveva problemi di soldi,avrei aggiunto.
«Grazie Zoe..» mi disse.
«Zayn.. c'è una cosa che vorrei dirti in realtà..»
«Anche io devo dirti una cosa..» Sorrisi.
«Davvero? - forse non lo stavo perdendo,forse anche lui stava per dirmi che mi amava – Inizia tu!»
«Ok.. - prese fiato e iniziò – Io ed Ashley andiamo a Manhattan..» Ecco. Proprio quello che volevo sentire.
«A Manhattan?»
«Si.. hai presente il corso di fotografia che ho fatto a New York? Il 31 Dicembre partiamo e facciamo un anno di stage a Manhattan.» Il 31 Dicembre. Tra 7 giorni sarebbe partito di nuovo e non lo avrei più rivisto per un anno?
«Wow! Sono.. sono felice per te.» Sorrisi. Il sorriso più falso che potessi fare.
«E' il mio sogno! Devo andare,capisci?»
«Certo che devi! Sono tanto contenta per te Zayn!» E lo ero. A malincuore lo ero.
«Tu che volevi dirmi?» Mi chiese dopo,sorridendo.
«Io? - Che sono un'emerita idiota,ecco cosa volevo dirti! - Niente di importante! Forse riprenderò il tirocinio in ospedale.» Brava Zoe. Pinocchio ti fa una pippa.
«Davvero? Ma è fantastico Zoe!» Istintivamente mi abbracciò,cullandomi prima a destra e poi a sinistra.
«Si.. fantastico..» sussurrai.
 

 

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Ragazze scusate... non è stato un bel periodo per ora..
non posso neanche spiegarvi perchè ma spero che mi perdoniate e che continuiate a leggere la storia!
Ho cercato di farlo più lungo questo capitolo per farmi perdonare.. un bacio

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Capitolo 31
*** - 30 ***




AMICI DI LETTO -
capitolo 30.

 

 

«A Manhattan?!» Sbraitò Elle,sbattendo le mani sul tavolo della caffetteria.
«Puoi gentilmente cercare di non dare di matto?» Mi guardai attorno notando la faccia sconcertata della gente che stava fissando Elle proprio in quel momento.
«Vuole andare comunque a Manhattan per un anno nonostante tu gli abbia detto che lo ami? - riprese la tazza che aveva poggiato sul tavolo – Questa Ashley gli ha proprio fottuto il cervello.»
«Tecnicamente.. lui non sa che io lo amo.»
«Cosa?! - La mia amica si strozzò quasi con il caffè – Non gliel'hai detto?»
«Stavo per farlo ma prima che potessi mi ha detto che sarebbe partito tra pochi giorni e non aveva più senso..»
«Ma certo che aveva senso! Non partirebbe mai se sapesse!» Disse,ostinata.
«Se mi volesse ancora perchè starebbe con Ashley?»
«Per il semplice fatto che lei lo fa stare bene,gli da sicurezza.. è la strada più facile Zoe! Con te non ha certezze.. per colpa della tua testa dura tra l'altro.»
«Le cose non vanno sempre come vorremmo Elle! - portai una ciocca di capelli dietro l'orecchio – Zayn partirà per un anno con Ashley,ha scelto lei e io ho cose ben più importanti a cui pensare!»
«Per esempio?»
«Devo prepararmi psicologicamente a giorno 31 visto che dovrò rivedere mia madre alla festa per il fidanzamento di mia cugina Charlie.»
«E la piccola Zoe rimane l'unica single.» Mi provocò.
«E' sempre bello parlare con te Elle! - sbuffai – Quanto vorrei che ci fosse Louis qu.. LOUIS!»
Elle non mi aveva ancora raccontato cosa fosse successo quella sera a casa di Zayn. Era riuscita a dire tutto a Louis? Era riuscita a fare quello in cui io avevo fallito?
«Si,aproposito di questo.. devo andare a rompere con Adam.» La mia amica iniziò ad arrossire,facendosi piccola piccola.
«Tu e Louis siete tornati insieme?» Chiesi,speranzosa.
«mmmmmm si!» Oscillò con la testa prima a destra e poi a sinistra,entusiasta.
«Grazie al cielo avete riacquistato un po' di sale in zucca!» Finalmente non avrei più rivisto quell'espressione da cane bastonato sulla faccia del mio migliore amico. Vidi Elle alzarsi e infilarsi il cappotto.
«Elle, - si voltò verso di me mentre era indaffarata a mettersi il capellino di lana – Adam è un bravo ragazzo.. cerca di essere.. gentile.» La mia amica mi sorrise.
«E tu pensa al fatto che se lo lasci andare questa volta l'hai perso.. per sempre Zoe.»
Mi scompigliò i capelli e poi la vidi uscire dal locale,pronta a spezzare il cuore del povero Adam. Elle non era cattiva,gli voleva bene ma l'amore è un'altra cosa... Era geneticamente programmata per stare con Louis,era così e basta.
«Pronto?» Chiesi,rispondendo al telefono.
Che fa il mio cuore grande grande? Louis era il ragazzo più ruffiano sulla faccia della terra.
«Sei il peggiore migliore amico del mondo lo sai?»
Ma come! Stavo per dirti di venire da me che ci sono i muffin appena fatti!
«Ormai non mi racconti più niente e cerchi pure di comprarmi con i dolci!»
Ti stavo proprio invitando da me per parlarti di un po' di cose.. puoi accettare gentilmente il mio invito?
«Solo se su i muffin ci hai messo le gocce di cioccolato.»
Ovviamente!
«Fai conto che sono già lì!» Chiusi la chiamata,presi la borsa e infilai velocemente il cappotto. Andai verso l'uscita e proprio in quel momento la porta si aprì lasciando entrare Zayn ed Ashley.
«Te l'avevo detto!» Disse Ashley a Zayn,scoppiando a ridere.
«Ehi Zoe» Disse poi,accorgendosi di me.
«Zoe,che ci fai qui?» Mi chiese lui,stringendo tenendo un braccio sulle spalle di lei.
«Ho preso un caffè con Elle e ora stavo andando via,voi invece? Una passeggiata?»
«In realtà stavamo guardando alcune cose per la casa di Manhattan,sono così eccitata!»
«Casa?» Chiesi,confusa.
«Zayn non te l'ha detto? - Disse lei sorpresa – Mio padre ci ha comprato un piccolo appartamento lì per trasferirci definitivamente.» Definitivamente.
«Non.. non tornerete più a Bedford?» Guardai Zayn,con gli occhi che stavano quasi per scoppiare. Ashley aveva un sorriso di 32 denti stampato sulla faccia e si dimenava stringendosi sempre di più a lui.
«Il padre di Ashley ha parlato con gli stagisti..»
«..papino li ha convinti a darci una vera opportunità di lavoro come fotografi professionisti,non è fantastico?» Concluse lei.
Si. Fantastico. Non lo avrei più rivisto,non avrei più rivisto il mio amico di letto. Non avrei più rivisto il suo corpo,i suoi occhi.. non sarebbe più venuto a trovarmi nel mio alloggio con un paio di muffin o con un po' di brodino. Non mi avrebbe più stretta tra le sue braccia,non mi avrebbe più asciugato le lacrime,non mi avrebbe più rimproverata per qualche cazzata delle mie...
«Zoe tutto bene?» Zayn mi riportò alla realtà.
«Si,bene! - mi portai i capelli dietro l'orecchio cercando di trattenere le lacrime – Sono tanto contenta per voi ma io devo scappare,spero di vedervi prima di partire in tal caso.. buon viaggio.» Cercai di sorridere,guardando per ultimo Zayn. Se mi conosceva veramente,come pensavo,avrebbe capito che stavo mentendo. Lo avrebbe capito dai miei occhi che in quel momento bruciavano,rossi come il fuoco. Gridavano “ Cazzo Zayn,non partire! Non voglio perderti! “ ma soffocai quelle lacrime,cercando di farmi forza.
«Grazie mille Zoe,ciao.» Ashley mi sorrise e quando li superai trascinò Zayn a un tavolino. Uscii dal locale e mi voltai,osservandoli. Ridevano.. felici..
«Addio Zayn.» Sussurrai. Una lacrima mi rigò il viso e poi presi a camminare,sotto la neve che cadeva lentamente su Bedford.

 

«Il suo papino ha comprato un appartamento per entrambi! Ti rendi conto?» Andavo avanti e indietro da circa un'ora ormai,gesticolando nervosamente con le mani.
«Non ne sapevo niente,deve essere una cosa dell'ultimo momento.» Disse Louis,poggiando il vassoio con i muffin sul tavolino.
«Dovevi vederla,con quella voce stridula,tutta contenta e fastidiosamente appiccicosa.. - iniziai a diventare quasi rossa di rabbia – le stava appiccicata!»
«La gelosia è una brutta bestia tesoro.» Il mio migliore amico afferrò un muffin e soffocò una sorrisino strafottente.
«Menomale che ci siete tu ed Elle a rinfacciarmi il fatto di quanto sia stata idiota l'anno scorso! - mi sedetti accanto a lui – A proposito,come è successo?»
«Sicura di voler ascoltare la storia? Ti avviso,è molto smielata. - annuii iniziando ad addentare un muffin – Ok,quella notte a casa di Zayn non riuscivo a prendere sonno. Forse perchè avevamo bevuto troppo spumante,forse per il casino che la gente in città ha fatto fino alla mattina presto.. comunque,mi ero messo a osservare le stelle dalla finestra quando la porta si apre e appare Elle.. E' sempre stata la cosa più bella che abbia mai visto..»
Feci una smorfia di disgusto senza dare troppo nell'occhio per non farlo rimanere male.
«..mi ha detto che aveva paura,che non si era mai innamorata.. che aveva paura di deludermi.. senza dire una parola l'ho baciata.. l'ho stretta a me,sempre più stretta e..»
«Ok basta,non vorrei vomitare davvero!» Lo fermai prima che potesse scendere nei particolari.
«Ti prendo in giro! - Louis scoppiò a ridere – Non siamo andati a letto insieme ma è stata comunque una notte fantastica.»
«E non avete scopato,certo.» Finii il primo muffin e ne presi un altro.
«Non siamo tutti dei maniaci sessuali come te Zoe!» Mi lanciò un cuscino facendomi cadere il muffin per terra.
«Ehi! Non sono una maniaca del sesso! - presi il cuscino che mi aveva tirato e glielo lanciai addosso – Sono contenta per te ed Elle.. ma sapevo già che sareste tornati insieme.» Dissi,tornando seria.
«Tu che intenzioni hai?» Tornò serio anche lui.
«Ed eccoci all'argomento Zayn. - dissi ridendo – Lui adesso è felice,perchè dovrei rovinargli tutto? Io di certo non posso lasciare Bedford,l'università per Manhattan e lì c'è il suo sogno.. Ashley può.»
«Andranno a vivere insieme,non puoi lasciarlo andare così Zoe!» Mi riprese lui,scombinandomi i capelli.
«La ama..» dissi,con il tono triste. Louis mi tirò a se,stringendomi. Poggiai la testa sul suo petto,fissando le lucine dell'albero di Natale. Fui grata a Dio di avermi concesso un migliore amico così. Non avrei potuto desiderare di meglio.
«E se ti dicessi che Zayn ha tradito Ashley?» Disse improvvisamente.
«Cosa?» Sollevai la testa guardandolo confusa.
«Ok devi promettermi di non dirlo a nessuno,va bene? - annuii – Ti ricordi quella giornata al lago?»
«S..si.» Ero terrorizzata.
«Ecco,la sera hanno fatto quella stupida cosa delle maschere,non so se l'hai saputo.»
Inghiottì,rumorosamente.
«E' stata un po' ridicola come cosa ma,comunque.. - prese un respiro e continuò – quella sera ha fatto sesso con una ragazza,nel bosco.»
«Oh mio dio!» Portai istintivamente una mano alla bocca,fissando il mio migliore amico con gli occhi spalancati.
«Lo so è da pazzi! E non ne vuole neanche parlarne!»
«OH MIO DIO!» Alzai la voce,scendendo dal divano.
«Tranquilla,Ashley non sa niente.» Aggiunse Louis.
«OH..MIO..DIO!!» Iniziai a camminare velocemente avanti e indietro.
«Zoe? - Louis si alzò fissandomi confuso – Che succede?»
«OH MIO DIO! - ripetei – Era lui!»
«Era lui..? - Domandò incerto Louis – OH MIO DIO! Eri tu!»
«E' una disastro! Un completo disastro!» Continuai a fare avanti e indietro,fin quando Louis mi bloccò.
«Devi dirglielo! - mi disse – Quando mi ha raccontato di quella notte gli si illuminavano gli occhi Zoe,deve saperlo!»
«No che non lo farò!» mi liberai della sua presa,tornando a fare avanti e indietro.
«Deve saperlo! Deve sapere che la notte più bella della sua vita l'ha passata con te! E non voglio che il mio migliore amica vada chissà dove con una ragazza che non ama,senza di noi,senza di me e te.. Non voglio perderlo Zoe,non puoi perderlo.» Mi disse.
Mi bloccai. Rimasi a fissarlo,rimanendo appesa a quelle parole. Il ragazzo con la maschera,il ragazzo nel bosco,era lui.. era sempre stato lui.
 

 

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AHUAHUAAHU ok lo so è semplicemente un capitolo di passaggio ma mi sono davvero divertita a scrivere l'ultima parte! :D più immaginavo la scena e più ridevo :) comunque! A
malincuore devo comunicarvi che.. MANCANO CIRCA 3 CAPITOLI E LA STORIA GIUNGE AL TERMINE. Non sapete quanto sia triste.. è come se stessi perdendo un amico perchè mi sono affezionata a Zoe,a Zayn e a tutti gli altri! Va bene,c'è tempo per i pianti e per i saluti :D visto che ancora non siamo al termine ci tenevo a fare due cose:

PRIMO. Ringrazio tutti voi,che commentate e che mi seguite. Senza voi questa storia non avrebbe davvero senso :)
SECONDO. Siccome le sorprese non finiscono,vi ricordate quando vi avevo detto che mi sarebbe piaciuto scrivere un capitolo dal punto di vista di Zayn? BENE. Adesso entrate in gioco voi! Da questo capitolo fino alla fine,nei commenti dovrete votare il capitolo che vi piacerebbe leggere dal punto di vista di Zayn :) sommerò i voti e scriverò il capitolo vincente! Aspetto vostre notizie,UN BACIONE!

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Capitolo 32
*** - 31 ***




AMICI DI LETTO -
capitolo 31.

 

 

 

The day we met 
Frozen, I held my breath 
Right from the start 
I Knew that I found a home for my 
Heartbeat's fast 

 

 

Entrai nella mia stanza,adagiando l'abito sul letto. Lo fissai,pensando per la prima volta che mia madre avesse fatto una scelta giusta,senza esagerare. Me lo aveva spedito il giorno prima,completo di accessori,borsa e tacchi. Era un semplice tubino bianco,un po' più scollato sulla schiena e non eccessivamente corto. Avrei raggiunto mia madre quella sera,a casa di mia cugina Charlie. Non distava molto da Bedford e avevo insistito di poter andare con la mia macchina. Saremo rimasti lì tre giorni credo,per festeggiare il tanto atteso fidanzamento. Sicuramente i miei nonni non avrebbero perso occasione di rinfacciarmi il fatto che ero rimasta l'unica nipote senza fidanzato,senza una casa,senza un progetto ben stabilito. Io il mio progetto me lo ero fatto,il difficile era arrivarci. Ci voleva solo un poco di pazienza,quella che non aveva la mia famiglia. La stessa Charlie era stata, per molti anni, quasi obbligata a trovarsi un ragazzo al più presto e sposarsi. Anche io volevo sposarmi,un giorno,ma senza nessuna fretta. Avrei incontrato l'uomo della mia vita,mi avrebbe portata a mangiare sulla spiaggia e mi avrebbe chiesto di sposarlo,inginocchiandosi sulla sabbia. Sorrisi al pensiero. I sogni di quando si è piccoli non svaniscono mai.
Mi guardai attorno,osservando ogni minimo dettaglio della mia stanza. La prossima volta che ci avrei messo piede sarebbe passato un altro anno. Si perchè domani era la vigilia di Capodanno e la sera c'era il tanto atteso conto alla rovescia per l'anno nuovo. Avrei lasciato quello vecchio alle spalle,con tutte le sue sfaccettature,come avevo fatto per l'anno prima. Ma mentre io sarei stata assieme alla mia famiglia ad attendere la mezzanotte,qualcun' altro si troverà su un volo solo andata diretto per Manhattan,lontano da Bedford,lontano da me.
«E' molto bello, - disse Elle entrando – per i tuoi canoni,intendo.» Sorrisi.
«Non so cosa sia successo a mia madre per ora. - presi il vestito e lo appesi dentro l'armadio – E' come se avesse subito una qualche mutazione genetica.»
«Non starai esagerando?»
«L'altro giorno mi ha chiamata 'piccola'» feci le virgolette con le mani.
«Cosa? - La mia amica sgranò gli occhi – Allora la situazione è grave.»
«Molto.» Presi il borsone da sotto il letto e iniziai a metterci dentro le cose che avevo accuratamente scelto per il soggiorno da Charlie.
«Hai deciso di andare quindi..» Osservò Elle,a voce bassa.
«Se il tuo è un modo per iniziare un'altra ramanzina sul fatto che dovrei correre da Zayn e pregarlo di non partire,risparmiamela ti prego.» La avvisai,decisa.
«Non c'è bisogno che te ne ricordi, - rispose lei allegra – sai benissimo che dovresti.»
Sbuffai,mettendo le mani sui fianchi.
«Zoe, - la mia amica poggiò una mano sul mio braccio – lo so che hai paura di perdere qualcun' altro a cui vuoi bene,ma se non fai niente lo perderai comunque.»
«Chi ti dice che ho paura di perdere qualcun' altro?»
«Dopo la morte di tuo padre sei cambiata Zoe, - una fitta al cuore – è come se volessi tenerci tutti distanti per non farti del male,di nuovo. Qualsiasi cosa tu faccia noi ti vogliamo bene,siamo le persone che te ne vogliono di più.. e questo comprendo anche tua madre.» Marcò l'ultima parte. Feci una smorfia e presi un respiro profondo prima di risponderle.
«Come farei senza di te..»
«Appunto,quindi cerca di ricordartelo prima di urlarmi contro e di chiamarmi con i modi più assurdi che conosci.» Fece il broncio,mettendo le braccia conserte.
«Sei la mia gallinella dalle chiappe d'oro preferita!» Mi buttai su di lei,schiacciandola contro il materasso.
«Ecco appunto!» Mi riprese lei,con la voce strozzata.
Amavo Elle. Con le sue stranezze,con le sue fantasie bizzarre,con il suo gusto esagerato per lo shopping,per i suoi capelli biondo perfetto,per il suo ottimismo,per la sua ingenuità.. Era la migliore amica che si potesse desiderare,insieme a Dana. Mi mancava quella vecchia brontolona,quell'appartamento era così vuoto senza tutte le sue raccomandazioni e preoccupazioni.. e sentivo anche la mancanza di quel topo di fogna di Niall,che lasciava molliche perfino in bagno. A volte la mattina lasciavo la chitarra per terra apposta.. per far finta che lui fosse ancora lì,che fosse ancora vicino. Cercavo di mettere in ordine per rendere Dana orgogliosa ma.. la loro assenza diventava sempre più pesante.
«Inizio a sentire la mancanza del biondino, - sbottò Elle – e della grassona,il che è grave.»
«Stavo pensando la stessa cosa.» Ero ancora su di lei,con le braccia sul suo stomaco.
«Proviamo a chiam...» La mia amica non finì in tempo,il mio telefono vibrò nella mia tasca.
«Pronto?»
ZOE!!!! La voce assordante di Dana mi intronò nell'orecchio,facendomi sussultare.
«Dana! - Urlai,attirando l'attenzione di Elle – Stavamo pensando a voi!»
Voi mi pensavate???! Non avete fatto neanche una telefonata!
«Tesoro scusa ma sono successe troppe cose qui e non abbiamo avuto un attimo di tempo!» Cercai di risponderle,lottando con Elle che cercava di sfilarmi il telefono dalle mani fin quando mi constrinse a mettere il viva voce.
Anche qui sono successe un sacco di cose! Prima tu!
«Zoe ha finalmente capito di essere innamorata di Zayn! - disse Elle a un tratto – Stava per dirglielo ma il teppista ha deciso di..»
«Ok continuo io! - le tappai la bocca con una mano con molta disinvoltura – Domani sera partirà con Ashley per trasferirsi a Manhattan e.. ho scoperto che era lui il ragazzo del bosco..»
Cosa?!? Esclamarono le mie amiche.
«Ti prego Dana illumina quel povero scoiattolo che si ritrova nel cervello.» Continuò Elle.
Che aspetti a fermarlo?
«Non voglio parlarne! - Presi il telefono dalle mani di Elle – Cosa succede lì? Niall l'hai sentito?»
Si,diciamo che l'altro giorno ci siamo lasciati ma..
«Cosa?!» Urlammo io ed Elle all'unisono prima che potesse finire.
Stavo dicendo ma abbiamo fatto subito pace e lui ha chiarito con suo padre.
«Davvero? - Chiese Elle – Dana è fantastico!»
Credo che il tuo discorso dell'altra volta Zoe gli sia servito..
«Si bè.. Zoe dovrebbe imparare a seguire lei stessa i suoi consigli.» Elle riprese il telefono in mano,lanciandomi un'occhiata. Prima che Niall partisse gli avevo consigliato di pensare di chiarire con suo padre,che era sempre la sua famiglia e che non era giusto trascorrere lontano il giorno di Natale. C'è dell'ironico in questa faccenda.. io e Niall eravamo nella stessa situazione,almeno fino a qualche giorno fa a quanto pare. Lui aveva trovato il coraggio di chiarire con suo padre,perchè io non riuscivo a fare lo stesso?

 

«Sicura che starai bene?» Mi chiese ancora una volta Elle,passandomi l'ultimo borsone da mettere nel cofano della macchina.
«Non devi preoccuparti Elle, - la rassicurai nuovamente – tu cerca di non cacciarti nei guai.»
«La terrò al sicuro,promesso.» Louis sbucò da dietro Elle,porgendomi l'ultima borsa da portare.
«Grazie.» Dissi. Il mio migliore amico mi sorrise ed entrambi sapevamo che non era un semplice ringraziamento per una gentilezza,ma era per tanto altro..
«Mi mancherai in questi tre giorni! - La mia amica mi strinse brutalmente tra le sue braccia – Cerca di non farti distruggere da Amanda,ricordati quello che ci siamo dette.» Annuii.
Lasciò la presa e toccò a Louis. Si avvicinò a me e senza nessun tipo di imbarazzo mi strinse anche lui,in modo dolce e delicato,a differenza di come aveva fatto Elle.
«Non ti dirò di correre da lui perchè so che non è quello che vuoi sentire, - iniziò a sussurrarmi all'orecchio – hai bisogno di sentire questo.. - poggiò una mano sul mio petto,a livello del cuore e senza nessuna logica iniziai senza sapere come o perchè a sentire i battiti accelerati del mio cuore – so che farai la scelta giusta e.. comunque vada,sappi che il suo aereo partirà alle 23 e 30.» Mi accarezzò ancora una volta i capelli e infine mi diede un bacio sulla fronte. Sorrisi,fissandolo come se avessi appena ricevuto un consiglio fraterno. Amavo Louis,lo amavo più della mia stessa vita. Era come se fossimo stati scambiati alla nascita per ritrovarci 20 anni dopo.. più uniti che mai.
Tornò accanto a Elle,cingendola con un braccio. Mi sorrisero entrambi e,accompagnata dal loro affetto,montai in macchina,partendo verso casa di Charlie. Attraversai il centro dell'intera città,lasciandomi alle spalle tutto. L'avrei rivista sotto un'altra luce forse al mio ritorno,per ricominciare un nuovo anno da zero.. ma era proprio ciò che volevo? Volevo davvero cominciare tutto da zero? Forse era il momento di pensare a come mi sarei sentita quando,una volta tornata a Bedford,non lo avrei più incontrato in giro per strada.. come mi sarei sentita quando passando dal suo appartamento vi avrei trovato solo una casa vuota,o magari con qualcun' altro dentro.. come mi sarei sentita quando avrei incontrato Safaa,Doniya e il resto della sua famiglia? Senza rendermene conto mi ritrovai poco prima del portone del suo palazzo,a motore acceso. Il pensiero della lontananza mi fece aprire una voragine immensa nel petto. Lo stomaco si era contorto,il respiro era diventato affannoso.. dopo tutte le discussioni con le mie amiche,dopo che mi era ostinata a credere che non fosse vero.. capii di essere innamorata di Zayn Malik. Aprii lo sportello,pronta ad andare da lui e dirgli tutto,e poi successe tutto in un attimo.. Il portone si aprì,Zayn uscì e si sistemò a suo solito il ciuffo.. sorrisi a vederlo,ma quando vidi Ashley corrergli incontro mi bloccai. La abbracciò forte,la sollevò da terra e la fece girare in aria. Tutto allora mi fu chiaro: l'avevo perso. Risalii in macchina,accesi il motore e ripresi il mio viaggio per casa di Charlie,pronta a lasciarmi il vecchio anno alle spalle. Le lacrime mi rigarono il viso,senza controllo. Senza pensarci presi il telefono dalla borsa e decisi che un ultima cosa andava fatta.. gli avrei detto addio. Composi velocemente il suo numero,poggiando il telefono all'orecchio.. tremante.
Ciao sono Zayn! In questo momento non posso rispondere,o semplicemente non voglio rispondere.. comunque,com'è che si dice? Ah si,se vuoi scervellarti a lasciare un messaggio fallo dopo il bip. - sorrisi – BIP.
«Ehi! - dissi,tirando su col naso – Sono io.. da un lato speravo ci fosse la segreteria e per fortuna è stato così. Un altro anno se ne sta andando Zayn e io non ti ho mai ringraziato veramente per tutto quello che hai fatto per me.. e soprattutto non mi hai mai dato occasione per dirti quanto sia felice che tu abbia trovato una persona che possa renderti felice.. - cercai di trattenere le lacrime – Mi dispiace di averti fatto sprecare un anno.. però io lo ricorderò con il sorriso perchè mi hai fatto riscoprire la voglia di amare,di divertirmi,senza nessuna pericolo.. ti auguro di trovare tutto ciò che cerchi a Manhattan,di essere felice,tanto felice.. E ricordati che qui a Bedford ci sarà sempre qualcuno che ti porterà nel cuore,oltre a Louis ovviamente.. buon viaggio e.. addio Zayn..»
Chiusi la chiamata,con la mano che ancora tremava. Louis non sarebbe stato orgoglioso di me,Elle non sarebbe stata orgogliosa di me.. nessuno lo sarebbe stato. Ma al contrario di quello che dicono gli altri Zoe Fraherty non è una persona forte. Zoe Fraherty è una fottutissima persona con dei sentimenti,sensibile ed.. emotiva. Mi ero costruita una maschera in tutti questi anni,solo perchè Natan mi aveva ferita.. terribilmente. Mi ero ripromessa di non sentirmi più così e l'unica persona che mi aveva dato un po' di fiducia,che aveva cercato di prendersi cura di me.. l'ho mandata via. Paura. Stupida paura. E' vero quando dicono che la paura fa bene,ma la paura può anche distruggerti. Non mi è mai piaciuto fare la stronza,andare a letto con i ragazzi,bere,andare in discoteca.. Volevo solo che qualcuno mi prendesse con se,che si prendesse cura di me,che si addormentasse e risvegliasse con me.. da un anno a questa parte ho visto a malapena il volto dei miei presunti partner. Non mi è mai importato di loro.. mentivo. Speravo sempre di poter costruire qualcosa con ognuno di loro,ma nessuno è rimasto con me fino alla mattina. Mi sono sempre risvegliata sola.. sola con i miei stupidi sentimenti e i miei stupidi sogni....

 

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Ok ragazzi,è ufficiale... alla fine della storia mancano 2 capitolo + epilogo. Non sapete come questa decisione mi addolori ma è giusto che abbia una fine e che Zoe e Zayn abbiano il giusto finale. Ci tengo particolarmente a questo capitolo perchè per scrivere le emozioni di Zoe ho pianto visto che.. riguardano me. Mi dispiace se Zoe vi sembri troppo problematica,o indecisa ma.. posso assicurare che non è mai facile ammettere i propri sentimenti dopo aver perso la prima possibilità. Spero vi piaccia comunque perchè io mi sono letteralmente innamorata del personaggio che ho creato e anche di Emma Roberts,che sotto molti punti di vista mi somiglia molto :)

  • ricordate di votare il capitolo dal punto di vista di Zayn che volete leggere!

  • Visto che le sorprese non finiscono mai,ecco il tanto atteso trailer che ho creato da circa 5 mesi e che ancora non potevo postare a causa dei mille spoiler che conteneva :) adesso posso farlo perchè non svela niente del finale. Spero vi piaccia perchè mi sono impegnata tanto per farlo:)

    http://www.youtube.com/watch?v=VyN_i5IOTQM

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Capitolo 33
*** - 32 ***




AMICI DI LETTO -
capitolo 32.

 


Do you feel cold and lost in desperation?
 

 

 

Quella sera arrivai a casa di Charlie molto tardi,facendo preoccupare tutti. Oltre al fatto di essermi resa conto di aver perso Zayn,era come se il cielo stesse soffrendo con me. Iniziò a diluviare così tanto che impiegai il doppio del tempo. Ringraziai il cielo di essere ancora viva. Fortunatamente mi avevano lasciato la chiave sotto un vaso all'entrata,così non dovetti svegliare tutti durante la notte. Me ne andai subito nella stanza degli ospiti che mia zia aveva preparato per me e mi addormentai quasi subito,dando prima una veloce asciugata ai capelli.
La mattina mi svegliai con il i raggi del sole che mi illuminavano il viso. Avevo sempre amato il sole d'inverno.. mi dava un senso di serenità,di pace.. lo trovavo una meraviglia della natura.
«Zoe! - una vocina stridula riecheggiò nella stanza,facendomi sorridere – Sei qui! Sei qui!» Neev,la nipote di mia cugina Charlie,balzò improvvisamente sul mio letto,facendo peso con le ginocchia sul mio stomaco.
«Buongiorno anche a te piccola peste!» Mi misi seduta per non rischiare di soffocare e la strinsi tra le braccia.
«Sono tutti sotto che ti aspettano.» Mi prese le mani e iniziò a sbatterle tra di loro a mò di applauso. Fantastico. Avrei dovuto sopportare le prediche di mia zia,di mia nonna e sopratutto di mia madre.
«Scendiamo allora.» Dissi scocciata,togliendo il piumone di dosso e prendendo Neev per mano. Uscii dalla stanza e quando scesi le scale iniziai ad avvertire un fastidiosissimo e sgradevole odore di mangiare.
«ZOE! - Sentii l'urlo pieno di gioia di mia cugina Charlie e in un attimo si scaraventò su di me,stringendomi – Finalmente!» Non era cambiata affatto. Era sempre la stessa,la stessa bambina con cui giocavo quando ero piccola,la stessa ragazza a cui avevo sempre invidiato la sua bellezza e la stessa donna che avrei sempre sperato che sarebbe diventata.
«Non sai quanto mi sei mancata Zoe.» Aggiunse,tenendomi sempre più stretta.
«Anche tu Charlie.» E mi era mancata,mi era mancata davvero. L'ultima volta che l'avevo vista era al funerale di mio padre,ma nessuno può biasimarmi se non avevo avuto tanta considerazione dei miei parenti quel giorno.
«Non vedo l'ora di presentarti Jackson, - mi cinse le spalle con un braccio mentre mi conduceva verso la cucina – sono sicura che ti piacerà.» Jackson. Un nome accettabile.
Non appena arrivammo in cucina notai mia madre alle prese con i fornelli. Istintivamente mi guardai.
«Lo so che dovrei essere vestita ma Neev mi ha svegliata in modo brusco mamma.» Mi discolpai,prendendo posto sullo sgabello.
«Perchè dovresti essere già vestita? - Mi chiese lei – Sono solo le undici del mattino e poi sei più bella del solito di mattina.» Quasi non caddi a terra. Dovetti tenermi saldamente al tavolo.. davvero. Mia madre – o qualsiasi cosa fosse dentro di lei in quel momento – mi sorrise,per poi sparire sotto il bancone per mettere qualcosa in forno.
«Mi era sembrato di sentire la tua voce.» Mia zia Lea entrò in cucina,venendomi ad abbracciare. Era la mamma di Charlie ed era fin troppo evidente.
«Mi dispiace essere tornata tardi stanotte..» Dissi,stringendola.
«Sono stata giovane anche io Zoe, - mi rispose – non c'è problema.» Mi pizzicò la guancia e poi affiancò mia madre per aiutarla.
«Allora quando arriva questo Jackson?» Chiesi a mia cugina,mentre notai Neev prendere un po' di succo dal frigo.
«Stasera, - rispose lei – insieme a qualcuno da presentarti.»
«Cosa?» Dio no.
«Jackson ha un cugino davvero molto carino Zoe,è perfetto per te!» Mia cugina sembrava più entusiasta di me all'idea. Non avevo bisogno di un ragazzo al momento,quando in testa avevo qualcun' altro.
«Oh Charlie non credo sia una buona idea..»
«Ma ti prego! Voglio vederti felice Zoe e non puoi perdere quest'occasione.» Mi prese le mani e mi guardò con gli occhi luccicanti.
«D'accordo.» Sospirai.
«Tesoro,puoi andare tu?» Mi chiese cortesemente mia madre – o l'alieno che c'era in lei,ripeto – dopo che avevano suonato alla porta.
«Certo..» Rimasi un po' incerta per quel suo 'tesoro' e poi andai ad aprire.
«Bocciolo!» Quando aprii trovai i miei nonni e.. Bobo.
«Bobo! - Urlai istintivamente,precipitandomi ad accarezzarlo – Quanto mi sei mancato!» Non vedevo il mio grosso cane da.. troppo. Letteralmente. Dopo la morte di mio padre io e mia madre non fummo le uniche a cambiare radicalmente. Bobo non era più il cane di prima. Non giocava,non correva,non scodinzolava più...
«Siamo anche noi felici di vederti Zoe.» Mi punzecchiò mia nonna,fingendosi offesa per la mia indifferenza.
«Perdonami Nonna,non vedevo da Bobo da un sacco.» Continuai ad accarezzarlo,sorridendo affettuosamente ai nonni.
«E' stata un'idea di tua madre portarlo qui.» Mi sussurrò mio nonno,poggiandomi una mano sulla spalla. Mi voltai senza pensarci verso mia madre,che in quel momento stava per venirci in contro.
«Pensavo ti avrebbe fatto piacere..» Mi disse,quasi intimidita. Amanda Fraherty intimidita?
«Grazie.» Mi limitai a dire. Lei mi sorrise e io portai Bobo fuori in giardino.

 

21 e 30.
Fissavo il cielo fuori dalla finestra e la neve che ricopriva quasi tutta la città. Il giardino di casa di Charlie era completamente bianco,a causa della nevicata che c'era stata pomeriggio. Quella sera non avevo messo apposta l'orologio,non volevo guardarlo continuamente per tutta la sera. Non avevo acceso neanche il telefono e quindi non sapevo neanche se mi avesse risposto. Tenevo in mano un bicchiere pieno di qualcosa.. non avevo neanche fatto caso a cosa mia cugina Charlie mi avesse messo dentro.. poco importava. Giocavo con le dita della mano,intrecciandole tra di loro. Vidi le tante macchine posteggiate nel cortile,le lucine delle case lontane e il fumo che usciva dai loro caminetti. Un nuovo anno sta per arrivare Zoe. Com'è che si dice? Anno nuovo,vita nuova.
«Al diamine..» dissi tra me e me,bevendo un sorso. Feci una smorfia,disgustata. Era un misto tra aranciata e mirtilli,bleah. Mi asciugai il contorno delle labbra con il dorso della mano e poggiai il bicchiere sul tavolo.
«Zoe! - Notai mia cugina Charlie che agitava il braccio da lontano per attirare la mia attenzione. Arrivò vicino a me tenendo per mano un ragazzo – Finalmente ti ho trovata. Lui è Jackson.» Allungò una mano per stringere la mia.
«Piacere di conoscerti,Zoe.. giusto?» Chiese,imbarazzato. Strinsi la sua mano e annuii. Alto,moro e occhi marroni. Poteva andare bene per Charlie,si poteva.
«E lui è.. - mia cugina afferrò un ragazzo in modo brusco dal braccio e lo trascinò davanti a me – Liam!» Rimasi spiazzata. In un momento un improvviso flashback mi attraversò la testa,facendomi rivivere quel giorno in strada.. il caffè versato e l'appuntamento mancato.
«Liam? Sei...» provai a dire.
«'Sorriso fantastico' – mi citò,facendo virgolette con le dita – Si,sono io.» Sorrise ancora.
«Un momento.. voi due vi conoscete?» Chiese a un tratto Charlie,confusa.
«Conoscere è un parolone..» dissi divertita.
«Tua cugina mi ha versato accidentalmente del caffè sulla mia maglietta preferita un giorno.»
«Avevi detto che non ti piaceva!» Sbraitai,colpendolo affettuosamente sulla spalla.
«Non avrei mai potuto farti sentire in colpa.. ero rimasto incantato dalla tua bellezza ma tu mi hai rifiutato!» Aggiunse,mettendo il broncio. Notai l'espressione corrucciata di mia cugina e del suo ragazzo e risi.
E' il momento di aprire le danze gente, - iniziò il dj - perchè non invitiamo la novella coppia al centro della pista? - Mia cugina sorrise imbarazzata,prese la mano di Jackson e si avviò verso la pista – Bene,iniziamo con qualche lento.. penso che Thousand Years dei Christina Perri sia perfetta no?
La canzone partì e la pista iniziò a riempirsi di coppie felici che ballavano strette. Vidi anche i miei nonni e i miei zii in mezzo,sorrisi a vederli.
«Ti va di ballare?» Liam mi fece sobbalzare,accarezzandomi una spalla con la mano. Lo guardai incerta,perdendomi nei suoi grandi occhi azzurri,e poi annuii. Mi strinse delicatamente a lui,facendo combaciare perfettamente il mio corpo al suo. Ci muovevamo a destra e a sinistra,ma era come se la mia mente fosse altrove. Una valanga di ricordi si impadronì di me. Mille immagini,troppe. Dal nostro primo incontro.. la stanza buia,i suoi occhi lucidi,il letto morbido.. quel dannato patto che ha rovinato le nostre vite.. come era riuscito a far tacere mia madre.. come era riuscito a farsi voler bene da mio padre.. come era riuscito a farmi ritrovare la voglia di amare,dopo che Natan l'aveva letteralmente ficcata sotto i miei piedi.. come era riuscito a farmi saper amare me stessa,con difetti e pregi.. come era riuscito a cambiarmi la vita e come ero riuscita io a rovinare tutto. Ora era chiaro,potevo vederlo. Zayn aveva cambiato la mia vita.. radicalmente. L'unica persona che mi aveva sempre amata,l'unica persona che aveva promesso di non farmi soffrire.. tutto ciò che desideravo,tutto ciò che volevo era lì.. davanti ai miei occhi. L'avevo capito,il giorno in cui ci incontrammo.. il mio cuore aveva trovato un rifugio sicuro,un riparo.. Ma come possiamo amare qualcuno quando abbiamo paura di farci del male? Si deve essere coraggiosi. Mai rimpianti nella vita.. avevo già dimenticato cosa mi aveva insegnato mio padre?
«Zoe? - mi sussurrò Liam,sollevandomi la testa – Perchè stai piangendo?» Non mi ero accorta di niente... avevo completamente inzuppato la camicia di Liam con le mie stupide lacrime.
«Scusa.. mi dispiace..»
«Ehi.. che succede?» Mi chiese ancora,preoccupato.
«Non posso...» Feci scivolare le sue mani giù dal mio viso e senza pensarci due volte scappai verso il giardino. Rabbrividii. L'aria era gelida,soprattutto per il mio vestitino che lasciava la schiena scoperta. Mi strinsi nelle spalle,notando i leggeri fiocchi di neve che cadevano adagiandosi delicatamente al suolo.
«Zoe.. - mi voltai non appena sentii pronunciare il mio nome e notai mia madre avvolta in una coperta – starai gelando.» Mi offrì l'altra coperta che teneva in mano e io mi avvicinai,affrettandomi a mettermela sulle spalle.
«E' carino..» disse a un tratto.
«Chi?»
«Il ragazzo che ti ha presentato Charlie.. sembra molto carino..»
«Si,lo è.» Dissi,fredda.
«Però non è Zayn.. - mi colpì di sorpresa – non fare quella faccia,una mamma queste cose le capisce.»
«E dimmi,da quando esattamente tu ti staresti comportando come tale?» La punzecchiai.
«Zoe, - iniziò – ho fatto tanti errori nella mia vita ma..»
«Oh su questo possiamo metterci la mano sul fuoco!» La interruppi.
«Ma se tu mi lasciassi spiegare! - alzò la voce – So di aver fatto tanti errori Zoe.. so di non essere stata una brava madre,una madre a cui voler bene.. ma per quanto ti possa sembrare assurdo tutto ciò che ho fatto l'ho fatto perchè sei la cosa più bella che mi sia capitata nella vita e volevo,voglio solo il meglio per te.. il problema è che non avendo avuto una madre nella vita non ho idea di come ci si comporti.. così facevo quello che mi riusciva meglio.. prendere il controllo. - la guardai che mi fissava con gli occhi lucidi – Poi tuo padre è morto e ho visto il mondo crollarmi addosso.. la vera forza della famiglia non ero io,era lui.. è lui che mi dava tutta quella forza e speranza di andare avanti.. perchè mi amava.. e io ti amo così tanto piccola mia perchè io vedo molto di lui in te.. non parlo solo dell'aspetto fisico.. e vorrei tanto che tu non mi odiassi ma che mi volessi almeno un po' di bene..»
«Perchè mi dici adesso tutte queste cose? Sai cosa è stato vedere tutte le madri agli incontri con gli insegnanti,vederle prendere le loro figlie a scuola,alla partite di calcio,di pallavolo.. Avrei avuto bisogno solo di un bacio mamma.. un ti voglio bene.. nient'altro.»
«Lo so tesoro e mi dispiace! - mi prese per mano iniziando a piangere – Dopo la morte di tuo padre ho capito che la vita è imprevedibile.. e ho sprecato troppo tempo con mia figlia.» Mi accarezzò una guancia e istintivamente le presi la mano per stringergliela. Era proprio vero: la mamma era sempre la mamma.
«Non potrei mai odiarti mamma.. e lo so che il nostro rapporto ha fatto schifo praticamente per tutto il tempo ma.. io ti voglio bene.»
«Anche io te ne voglio Zoe!» Mi abbracciò,sempre più forte. Era la prima volta in tutta la mia vita che mia madre mi diceva di volermi bene,che mi abbracciava così affettuosamente. Fu come se tutti quegli anni a odiarci l'un l'altra non fossero mai esistiti. Forse questo nuovo anno stava davvero iniziando nella maniera giusta.
«Mi manca tanto papà..» dissi,appoggiando il mento sulla sua spalla.
«Non c'è giorno che non pensi a lui.. - mi prese il viso tra le mani – ma sarebbe stato orgoglioso di te,di noi.. sarà sempre con noi Zoe.» Sorrisi. Finalmente non sentii più quel senso di vuoto,ma sentii di appartenere a qualcosa.. per la prima volta.
«Sono quasi le dieci e mezza..» Disse mia madre a un tratto,osservando l'orologio.
Un'ora. Un'ora e sarebbe andato.
«Tutto bene Zoe?» Mi chiese,notando la mia espressione.
«Zayn, - dissi,deglutendo – tra un'ora prende un aereo per trasferirsi a Manhattan.»
«Tu lo ami.. vero?»
«Già.. ma se ami qualcuno lascialo libero,è così che si dice.» Sorrisi nervosamente.
«Frase da vigliacchi. - mi corresse – Se ami qualcuno devi lottare per lui.»
«Ora Zayn ti sta simpatico? Pensavo saresti stata sollevata.»
«Cosa? - spalancò gli occhi – Zayn.. mi piace molto. E' stata l'unica persona oltre te a sapermi tenere testa.. è molto determinato.. sa quello che vuole» Rimasi incredula. A mia madre piaceva Zayn?
«Si ma in ogni caso adesso è troppo tardi per fare qualsiasi cosa.. è fidanzato e sta andando a vivere a Manhattan con lei.»
«Ti ha insegnato questo tuo padre? A mollare? - mi prese le mani – Zoe,non possiamo sapere cosa ci capiterà,dove andremo a finire.. sappiamo solo cosa scegliamo di fare e chi scegliamo di essere. Se pensi che questo ragazzo sia quello giusto,se pensi che ti possa rendere felice,se lo ami.. non lasciarlo andare. Ti manca molto vero?»
«Ogni singolo momento..»
«E cosa diamine ci fai ancora seduta qui fuori con me? - scattò in piedi,sollevandomi – Vai subito all'aeroporto e lotta per la tua felicità.»
«Mamma.. - non sapevo proprio che dire – grazie.» La abbracciai,nient'altro. Quando ci staccammo le riconsegnai la coperta e scappai dentro. Presi le chiavi della macchina e mi catapultai fuori,facendo più in fretta possibile. Guardai l'orologio dell'auto. Segnava le 22 e 45. Potevo farcela. Dovevo farcela. Dovevo credere con tutta me stessa che ci potesse essere un'altra possibilità per noi,un'altra possibilità per essere felici insieme. Dio quanto mi era mancata una madre. Mia madre. L'avrei resa orgogliosa,avrei reso orgoglioso mio padre e avrei fatto qualcosa per me stessa per una volta.

 

Posteggiai frettolosamente la macchina in un parcheggio per disabili. Non mi interessava della possibile multa in quel momento. Erano le 23 e 05 e il mio cuore batteva all'impazzata. Pregai che non si fossero già imbarcati e quando entrai dentro l'edificio mi preoccupai di leggere il tabellone delle partenze.
Bedford – Manhattan ore 23.30 imbarco F10
Iniziai a correre. Una dura corsa contro il tempo. Mi levai i tacchi per agevolare la corsa,sotto gli sguardi confusi delle persone. Non mi importava. Per fortuna il vestito non era eccessivamente stretto e non rischiai di rimanere nuda. Quando finalmente arrivai all'imbarco F10 allungai il collo più che potevo per cercare di scorgere Zayn o Ashley.
«Zoe.. - mi voltai di scatto,trovando Ashley con in mano passaporto e biglietto – lui non è qui.» Disse.
«Cosa? Ma allora dove..» Ero confusa.
«Ti ama più di quanto pensi..»
«Non riesco a capire..» Mi guardai attorno,confusa.
«Stavamo venendo qui in macchina, - iniziò – a un tratto ha rallentato e ha semplicemente detto 'non posso..' e ho capito.» Cercò di sorridere.
Ultima chiamata per il volo 236 diretto a Manhattan.
«Io devo andare.» Disse,prendendo la valigia.
«Si.. anche io!» Stavo quasi per scoppiare di gioia,o forse dovevo contenermi.
«Zoe! - mi richiamò ancora – Non farlo soffrire ancora.. tienitelo stretto.» Mi sorrise,per poi voltarsi di nuovo. Avevo sbagliato su Ashley. Era una brava ragazza che amava il suo ragazzo. Non se lo meritava. Ma in quel momento non facevo altro che pensare a Zayn. Non era partito. Era a casa. Aspettami,dicevo tra me e me. Raggiunsi la macchina e ringraziai il cielo che fosse ancora lì. Partii quasi subito in direzione dell'appartamento di Zayn. L'aeroporto era proprio in città,quindi non distava molto. In quell'esatto momento iniziò a piovere,proprio quando trovai parcheggio poco più avanti del suo palazzo. Scesi dalla macchina – senza ombrello ahimè – e a piedi scalzi attraversai la strada. Il mio vestito era completamente zuppo e si era appiccicato al mio corpo. I capelli,legati inizialmente in una coda di cavallo,si bagnarono completamente e fui costretta a slegarli e farli cadere sulla schiena scoperta. Arrivai al portone,suonai una volta,due... niente. Aspettai lì fin quando una signora anziana uscì,lasciandomelo aperto. Salii velocemente le scale,scivolando più di una volta,fin quando arrivai alla sua porta.
«Zayn! - bussai interrottamente – Zayn so che ci sei,apri!» Mi ricordai che la porta era rotta da un bel po' e non si era ancora deciso ad aggiustarla. Battei così forte che la serratura cedette – come ogni volta – e la porta si spalancò. Lo trovai lì,seduto sul divano e circondato dai bagagli non ancora disfatti. Il viso nascosto tra le mani. Chiusi la porta alle mie spalle e attesi...

 

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:D bene! Mi scuso per la lunghezza del capitolo ma ho iniziato a scrivere e non ho finito più..... comunque! :) Spero che finalmente la svolta di Zoe vi sia piaciuta e soprattutto la riconciliazione con la madre :) Ho pensato a questa cosa tanto tempo fa e non vedevo l'ora di svilupparla! Sono sicura che il prossimo capitolo sarà atteso con molta ansia e spero di scriverlo senza deludere le vostre aspettative:) in ogni caso,GRAZIE MILLE per tutte le recensioni,per le seguite,per i preferiti... non ho mai avuto tutto questo e SIETE VOI a rendere questa storia speciale:) visto che tutti me l'hanno chiesto ci tengo a sottolineare una cosa: Non posterò una fan fiction con il punto di vista di Zayn,posterò semplicemente uno dei capitoli della storia dal suo punto di vista che VOI preferite. Dovete dirmi le vostre preferenze nelle recensioni e io posterò il capitolo a storia terminata:)
Siccome le sorprese non finiscono mai,so che siamo tutti molto tristi per la fine di questa storia ma.. DON''T WORRY! Ho già un'altra storia pronta per voi e spero che abbia lo stesso successo:)

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Capitolo 34
*** - 33 ***




AMICI DI LETTO -
capitolo 33.

 

 

«What?»
«Nothing.. i'm just so happy.»

 

 

«Devo una buona volta decidermi di aggiustare quella dannata serratura.» Mormorò,senza sollevare il viso.
«Si.. - mi strinsi nelle spalle,gocciolando acqua a terra – dovresti.»
Dopo qualche minuto sollevò la testa,nascondendo sempre il viso tra le mani. Allargò le dita e mi osservò dalle piccole fessure che si creavano tra gli indici.
«Zoe.. - iniziò,facendomi tremare al sentire pronunciare il mio nome – che fai qui?»
Prima di rispondere,presi tempo. Mi voltai e andai verso la porta. Cercai di chiuderla,fin quando decisi di mettere una sedia per bloccare la maniglia affinchè nessuno ci interrompesse.
«Sono andata.. all'aeroporto.. non sei partito..» Cercai di dire,quasi mi mancava il respiro.
«Non potevo..» Esordì, dopo un silenzio che mi sembrò infinito.
«Perchè?» Chiesi,incerta.
Mi guardò per un attimo,forse pensando che lo stessi prendendo in giro. Lo avrei pensato anche io. Si alzò sbuffando e iniziò a muoversi velocemente avanti e indietro.
«Credo che tu sappia già la risposta. - disse – Quante volte ancora dovrò fare la figura del perfetto idiota?»
Di istinto feci un passo indietro,come spaventata dal suo sbraitare.
«Nessuno ha mai pensato che tu abbia fatto la figura dell'idiota!» Dissi.
«Non hai ancora risposto alla mia domanda comunque! - Cambiò discorso – Che ci fai qui Zoe?» Questa volta scandì alla perfezione ogni singola parola. Non ero ritardata,non avevo un qualche problema mentale,capivo benissimo l'italiano. Il problema era che dovevo sputar fuori tutto quello che ero riuscita ad ammettere in questi ultimi mesi. Forza di volontà Zoe.
«Puoi.. lasciarmi parlare fin quando non avrò finito di dirti tutto?» Chiesi. Zayn poggiò le mani su i fianchi e mi osservò. Aveva un jeans strappato su un ginocchio,maglioncino blu e il ciuffo più corto del solito. Non so perchè l'avesse tagliato,era una cosa a cui teneva molto.. forse più della sua macchina e della sua squadra del cuore. Era come un qualcosa di speciale che lo caratterizzava. Quando si parlava del ciuffo pensavi subito a Zayn,non avevi bisogno di altri dettagli. Era ciò che lo distingueva dal gruppo,ciò per cui avrebbe dato la vita. E poi dicono che le ragazze sono maniache dei capelli.
«Ci provo.» Disse a un tratto,sedendosi nuovamente sul divano. Bene. Ci siamo. Presi più fiato che potevo,pensai alle mille parole che avrei potuto usare,a come dire tutto in maniera ordinata,a come non sembrare una pazza sclerata e a come uscirne vittoriosa.
«Quella sera,quando ci siamo conosciuti.. ti ricordi? - Annuì – Ti ho trovato seduto a terra con una bottiglia di birra in mano. Non ne volevi sapere,il tuo unico intento era quello di ubriacarti e di beccare qualche ragazza carina alla festa per portartela a letto. - risi al pensiero – E sembra che il destino abbia voluto che quella ragazza fossi io. Ero come te,volevo solo divertirmi,bere,fare qualcosa di pazzo.. tutto perchè non volevo più che un ragazzo potesse guardarmi in quel modo.. Nel modo in cui mi guardò Natan quando lo trovai a letto con Hollie. Mi sono sentita stupida,immatura.. non volevo più che nessuno potesse farmi sentire così.. Allora ho creato questa Zoe un po' pazza,che si diverte ed è sempre allegra. Odiavo i ragazzi.. con loro ci facevo sesso e basta! - guardai un punto qualunque nella stanza – Anche se.. avrei voluto svegliarmi tra le braccia di qualcuno di loro la mattina,ma finivo con il ritrovarmi sempre sola. Anche loro volevano solo divertimento. E poi sei arrivato tu! Lì per terra,a lamentarti di quanto facesse schifo l'amore.. piangevi,piangevi perchè Amber ti aveva lasciato e tu l'avevi amata,l'avevi amata davvero.. Non ho mai visto un ragazzo piangere per la propria ragazza.. e avevo capito sin da subito che tu non saresti stato come gli altri. Tu ci credevi all'amore Zayn,anche se ti convincevi del contrario,tu hai sempre creduto che potesse esserci qualcosa di bello in questo mondo,qualcosa da condividere con qualcuno.. con qualcuno di speciale. Quando mi hai detto che mi amavi mi sono sentita in trappola perchè non volevo più sentirmi come mi aveva fatta sentire Natan e sapevo che potevo amarti molto di più di quanto avessi fatto con lui e che.. sarei stata fragile,troppo. Ma non avevo capito la cosa più importante: tu non sei Natan.. tu sei dieci volte più uomo di lui! Sei quello che mi ha fatto riscoprire la voglia di amare,di avere una famiglia,di divertirmi senza per forza ubriacarmi. Mi hai fatta entrare nella tua vita,con le tue sorelle,con tua madre.. Capivi come mi sentivo,cosa provavo! Ma quando mio padre è morto non sei neanche venuto al funerale,mi è crollato il mondo addosso.. la mia vita era andata in pezzi! Ero rimasta sola,non avevo nessuno.. - scoppiai a piangere senza prevederlo – E ho iniziato a sentire un vuoto,una voragine dentro.. Solo tu potevi aiutarmi,con i tuoi sorrisi,con le tue carezze,con la tua protezione.. Ho sentito il bisogno di sentirti vicino dall'istante in cui te ne sei andato.. non sapevo dove fossi e dopo un anno sei tornato con.. Ashley. Da quel momento sono impazzita,letteralmente. Mi mancavi,ti volevo,ma non ti volevo nel mio letto.. ti volevo accanto – lo guardai più seriamente possibile,con le lacrime agli occhi - Ho voglia di andare al cinema con te e baciarci come fanno quelle coppiette davanti a un film romantico,ho voglia di sdraiarmi su un prato insieme a te e di guardare le stelle cadere,ho voglia di accarezzarti,di fare tutte quelle cose sdolcinate che fanno i fidanzati che tanto odiavo,ho voglia di vedere un film sul divano con te,di portare Safaa al parco giochi,di cucinarti qualcosa di buono.. Ho voglia di stare a casa da soli,io e te e di fare l'amore.. e ancora e ancora.. - Non potevo credere a quello che stavo dicendo,ma era come se a un tratto non riuscissi più a fermarmi – Ho voglia di tutto questo perchè.. perchè ti amo Zayn,ti amo dal primo momento che abbiamo fatto quella stupidissima promessa che entrambi abbiamo perso.. e ti prego.. ti prego dimmi che non è troppo tardi..» Avevo gli occhi gonfissimi,rossi e pieni di lacrime. Le guance bagnate,i capelli zuppi completamente appiccicati alla schiena,il vestito che era ormai diventato un tutt'uno con il mio corpo...
«Perchè adesso?» Mi chiese.
«Io non vol..» cercai di dire ma mi interruppe bruscamente.
«Non puoi dopo un anno e mezzo irrompere nella mia vita con tutti questi paroloni Zoe! Sono io quello che l'anno scorso ti ha detto che ti amava e che ha ricevuto non una,ma più volte un no come risposta! Ho fatto tutto per te,ti ho difesa da tutti,sono andato contro tua madre,ho cercato mille modi per tirarti su il morale quando eri triste! Tutti mi dicevano di insistere e io lo facevo,lo facevo perchè io conoscevo la vera Zoe,quella che ama quelle stupide cose sdolcinate,quella che si vergogna,quella dolce! E ora vieni a dirmi che mi ami? Dopo tutto questo tempo?» Mi lanciò quelle parole addosso come mille aghi appuntiti. Abbassai la testa,chiudendo gli occhi a ogni parola severa che mi lanciava.. forse perchè così facendo avrei in qualche modo alleviato il dolore ma.. non potevo pretendere che dopo così tanto tempo mi accogliesse a braccia aperte. Alzai il volto,portai la testa all'indietro,facendo scivolare via le lacrime.. tirai su col naso,portandomi una ciocca di capelli bagnati dietro l'orecchio. Lo guardai mentre a poco a poco regolava il respiro.. mi guardò con un'espressione diversa dalla precedente. Sembrava sfinito.. e gli occhi sembravano poco lucidi.
«Zoe.. tu..» cercò di dire.
«E' troppo tardi..» sussurrai,interrompendolo e indietreggiando, dando spazio ad altre lacrime.. ma era come se si fossero esaurite. I miei occhi erano così bagnati che non riuscii neanche più a capire se stessi ancora piangendo.
«Tu sei.. - iniziò di nuovo lui. Fui pronta a ricevere altri aghi – sei la ragazza più fastidiosa,più perfettina,più pignola,più..»
«Ho capito! - urlai – non posso sentire altro,mi spiace..» Feci per voltarmi ma la sua mano afferrò il mio braccio obbligandomi a voltarmi e pressò con foga le sue labbra sulle mie. E in quel momento scoccò la mezzanotte. I fuochi d'artificio illuminavano tutta la stanza all'interno,per strada le allarmi delle auto iniziarono a catena a suonare.. Il nuovo anno era arrivato e io non riuscii neanche a credere a ciò che stava succedendo. Iniziai a baciarlo anche io,stringendomi sempre di più a lui,fin quando mi allontanò per pochi millimetri per guardarmi.
«..la più dolce,altruista,fantastica che conosca.. Ti amo Zoe.. non ho mai smesso di amarti.» Sussurrò.
«Anche io ti amo Zayn.» Mi avvicinò nuovamente con forza al suo corpo e riprendemmo a baciarci. Mi mise le mani tra i capelli e mi lasciò chiazze umide su tutto il collo. Mi prese le mani e mi trascinò nella sua stanza,completamente al buio. Mi sollevò da terra e mi misi a cavalcioni su di lui mentre si sedeva sul letto. Mi portai una ciocca dietro i capelli e iniziai a sfilargli il maglioncino. Una volta sfilato,si stese sul letto e con le mani marcai quei lineamenti perfetti del suo petto che erano sempre rimasti tali. Mi fermai un istante,osservandolo. Dio quanto mi era mancato.
«Che c'è?» Mi chiese,sorridendo.
«Devi aiutarmi con la lampo.» Dissi,sorridendogli.
Scesi dal letto e mi portai i capelli da un lato,mostrandogli la cerniera che del vestito. Delicatamente la fece scivolare e a poco a poco sentii la stretta del vestito farsi sempre più debole. Respiro finalmente,pensai. Quando la aprì completamente,mi accarezzò una spalla con una mano per poi poggiarci le sue labbra.. morbide e leggere. Mi voltai lentamente,rimanendo completamente in biancheria intima. Non so per quale motivo,ma per la prima volta sentii un minimo di imbarazzo. Zayn senza nessun timore si avvicinò,sollevandomi per adagiarmi nuovamente sul letto. Scivolò su di me,torturandomi il collo. Gli sfilai i pantaloni e con delicatezza lui mi lasciò completamente senza veli. Feci lo stesso anche io poco dopo e dopo di ciò fu come se prima di allora non avessi mai fatto l'amore per la prima volta. Si perchè io e Zayn non stavamo facendo sesso. Per la prima volta io e Zayn stavamo facendo l'amore.

 

In 19 anni di vita,fin ora quella era stata la notte più bella della mia vita. Per la prima volta avevo seguito il mio cuore,avevo fatto ciò che sentivo e grazie al cielo non ero arrivata troppo tardi. Mi addormentai con il sorriso sulla faccia,tra le braccia di Zayn.
La mattina seguente aprii gli occhi,osservando fuori dalla finestra i teneri fiocchi di neve che cadevano senza sosta. Sorrisi,senza pensarci,ma quando mi accorsi di essere sola nel letto entrai nel panico. Mi alzai di scatto,mettendomi seduta,e inizia a guardarmi attorno.
«Zayn? - Lo chiamai,allarmata – Zayn!»
«Zoe! - uscì spaventato dalla porta del bagno – Che succede?»
Mi misi senza pensarci le mani sul viso,quasi tremando. Per un attimo avevo veramente pensato che se ne fosse andato.
«Pensavo.. pensavo..» Cercai di dire,affannosamente.
«Ehi! - Zayn si avvicinò a me e mi prese il viso tra le mani – Sono qui,guarda! - mi prese una mano e iniziò a strofinarsela su tutta la faccia – Non ti lascio.»
Mi buttai tra le sue braccia,stringendolo sempre più forte.
«Non ti lascio Zoe,promesso.» Mi disse ancora,baciandomi sulla fronte. Io sorrisi,finalmente felice. Tornammo a sdraiarci sul letto e poggiai la testa sul suo petto,mentre intrecciava la sua mano alla mia.
«Prima di venire qua ho fatto pace con mia madre.. - dissi a un tratto – avevi ragione,come sempre del resto e ho scoperto che le piaci.»
«Bè anche lei mi è sempre piaciuta per quanto strano possa sembrare.» Disse ridendo.
«Sai cosa diceva mio padre? Fidati del tuo cuore.. » iniziai,citando le parole di mio padre.
«..e non lasciare niente in sospeso.» Zayn completò la frase,sbalordendomi.
«Come.. come fai a saperlo?» Gli chiesi,sollevando la testa. Avevo recitato quelle parole al funerale e solo chi era presente poteva conoscerle.
«Il funerale di tuo padre..» Disse,fissando le nostre mani divertito.
«Sei venuto..» sussurrai.
«Zoe, - mi prese il viso tra le mani – pensavi davvero che mi sarei perso il funerale di tuo padre?» Senza neanche pensarci premetti le mie labbra sulle sue,dandogli baci morbidi e leggeri su tutto il viso. A un certo punto,tenendolo sempre stretto,mi ritrassi.
«Andiamo! Ho voglia di pancakes!» Gli diedi un ultimo bacio e poi scesi dal letto,alzandomi i capelli in una coda di cavallo. Quando mi voltai a guardarlo lo vidi ancora seduto sul letto,con un sorriso stampato sulla faccia.
«Che c'è?» Gli chiesi.
«Niente.. - rispose ancora sorridendo – sono solo tanto felice.»
Abbassai lo sguardo imbarazzata e sorrisi anche io. Tutto questo. Io e Zayn. Svegliarsi la mattina insieme,avere addosso il suo maglioncino e il suo profumo,fare colazione insieme.. Era tutto ciò che desideravo e tutto ciò di cui avevo bisogno.

 

 

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Spero solo che vi sia piaciuto :) Non dico nient'altro perchè RICORDATEVI CHE C'E' ANCORA L'EPILOGO,i saluti e le lacrime le lascio a quello :D con l'epilogo vi lascerò anche il link della nuova storia che pubblicherò la prossima volta:)

ps: (spero che la gif vi piaccia,è una delle poche che faccio che mi piace!)

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Capitolo 35
*** Epilogo ***




AMICI DI LETTO -
epilogo.

 

 

Ad Annalisa,
grazie per essere stata sempre

disponibile per un consiglio e per

avermi supportata nella scrittura

di questa storia.

 

 

 

Un mese dopo.

Scommessa. Tutto iniziò per una stupida scommessa fatta senza neanche riflettere,senza neanche pensarci su,senza neanche pensare alle conseguenze. Avevo sempre amato le scommessa perchè la competizione era nel mio DNA,me l'aveva trasmessa mio padre. Entrare in competizione però non vuol dire necessariamente vincere. La scommessa prevede due o più partecipanti e,di solito,c'è sempre un perdente. Questa volta però andò diversamente. Nessun vincitore. Ne uscimmo entrambi sconfitti ma.. felici.

 

«Sei la festeggiata più bella del mondo!» Louis apparse alle mie spalle,facendomi sussultare,e mi diedi un bacio sulla guancia.
«E tu sei il migliore amico più bugiardo che possa esistere sulla faccia della terra.» Senza voltarmi a guardarlo riempii un altro piatto con una fetta gigantesca di torta e la passai a Neev. 28 Gennaio,giorno del mio ventunesimo compleanno. Mia mamma aveva insistito nell'organizzare una festa a casa nostra,con tanto di pasticcini e roba varia. Ammetto di non avere mai avuto una grande adorazione per le feste di compleanno,ma questo era dipeso dall'atteggiamento che mia madre aveva nei miei riguardi fino a qualche tempo fa. Adesso il nostro rapporto si era in qualche modo consolidato e avrei fatto qualsiasi cosa per farla contenta,anche subirmi una festa di compleanno.
«Ehi! - riprese Louis – Per una volta non ho secondi fini,sei davvero splendida stasera.» Riconfermò. Mi voltai per guardarlo e sorrisi.
«E con indosso questo vestito che ti valorizza la tua prima di seno rendendola una terza,lo sei ancora di più.» Elle si avvicinò a noi,prendendo Louis sotto braccio e poggiando il viso sulla sua spalla.
«Prendete un pezzo di torta e finitela di mettermi in imbarazzo più di quanto già lo sia.» Li oltrepassai facendogli un sorriso e andai verso Niall e Dana.
«Vuoi gentilmente usare un tovagliolo?» Sentii dire dalla mia amica. Niall stava addentando il terzo pezzo di torta e non si era minimamente accorto che la penna gli fosse arrivata sul naso.
«Ecco un tovagliolo.» Lo presi dal tavolo e glielo passai.
«Grazie Zoe.» La mia amica mi sorrise gentilmente.
Tutto bene quel che finisce bene,giusto? Le mie due migliori amiche erano felici,finalmente. Louis ed Elle si erano rimessi insieme,come doveva essere,e Dana e Niall sembravano già al quarto anno di matrimonio. Mi guardai attorno,osservando i miei parenti uno ad uno e vidi che scherzavano tra di loro,felici. Per la prima volta dopo tanto tempo la mia famiglia era tutta riunita,in casa mia. Mio padre ne sarebbe stato felice. Ma in tutta questa felicità e gioia,il mio ragazzo alto,moro,pieno di tatuaggi,con un ciuffo alla chicchirichì dove diavolo si era cacciato?
«Doniya? - Andai verso sua sorella,interrompendo la sua conversazione con mia cugina Adele – Sai per caso dov'è sia tuo fratello?»
«E' andato in...» Safaa cercò di rispondermi,seduta goffamente su una sedia,ma sua sorella maggiore le tappò la bocca con una mano.
«Non ne ho idea Zoe,mi dispiace.» Mi disse velocemente. Annuii dispiaciuta e tornai dai miei amici.
«Che succede?» Mi chiese Louis,notando la mia espressione.
«Zayn è scomparso.» Dissi,diretta.
«Sono sicuro che c'è una spiegazione.» Mi rispose il mio migliore amico,macchiandomi il naso con un po' di panna. Sorrisi maledicendolo e tentai di pulirmi con il dorso della mano.
«Zoe? - sentii poi la voce di mia madre richiamarmi e mi voltai – Puoi andare un secondo in garage a prendere altro spumante?» Osservai il tavolo,confusa.
«Mamma,il tavolo è pieno di spumante.»
«Spumante? - domandò,più a se stessa che a me – Volevo dire vino,vai tesoro!» Mi diede una spinta,buttandomi letteralmente fuori casa. Decisi di non pormi domande e ubbidii a mia madre. Andai verso il garage,quando a un tratto vidi Bobo seduto di fronte a me,allegro.
«Ehi bello che fai qui fuori?» Gli chiesi. Quando fui più vicina,Bobo si mise dietro di me e mi spinse in avanti,conducendomi fino al garage dove trovai Zayn in smoking. Rimasi a fissarlo incredula. Come poteva essere sempre più bello ogni giorno che passava?
«Ma che..» cercai di dire. Era circondato da candele,uno stereo alle sue spalle e una cesta con dello spumante e dei bicchieri alla sua destra.
«Quel giorno,quando sei venuta nel mio appartamento, - iniziò,tenendo le mani dietro la schiena – non mi hai lasciato dire quello che avrei voluto dirti. Sei la ragazza più fastidiosa che conosca perchè metti i piedi sopra il cruscotto della mia macchina,finisci sempre la mia parte di pizza,mi chiami nel cuore della notte quando hai un incubo,mi rimproveri quando litigo con mia madre e io non ho voglia di parlarle,aiuti mia sorella minore con strani progetti che mi conducono alla pazzia e.. ti amo per tutto questo. Ti amo perchè riesci a tirare fuori il meglio di me,ti amo perchè quella tua parte un po' pazza rende più bella la mia vita. Perciò Zoe Fraherty,io ti amo e sono consapevole di aver perso la scommessa perchè sono completamente e perdutamente innamorato di te.» Fu a quasi un metro di distanza da me e nel momento in cui finì di parlare,da dietro la schiena uscì una rosa rossa,porgendomela.
«Bè,se dobbiamo essere del tutto sinceri.. - presi la rosa e avvicinai il naso ai suoi petali – anche io sono completamente innamorata di te e ti amo,come non ho mai amato nessuno nella mia vita.» Mi avvicinai per baciarlo,ma quando fummo a qualche centimetro di distanza si ritirò.
«Che c'è?» Chiesi,confusa.
«Manca qualcosa.» si avvicinò allo stereo che aveva poggiato sul cofano della macchina e quando schiaccò play partì la canzone Baby di Justin Bieber.
«Oddio perchè questa canzone!» Urlai,ridendo allo stesso tempo.
«Sia chiaro,odio Justin Bieber ma questa è stata la canzone del nostro primo appuntamento e quindi,rischiando di essere considerato un malato mentale perchè lo ascolto,questa canzone ha un suo perchè.» Tornò vicino a me.
«Te lo concedo.» Sorrisi e sulle note della canzone mi avvicinai alle sue labbra baciandolo,più volte. E così quella persona di cui avevo bisogno,quella persona che avrei amato così immensamente,quella che mi avrebbe capita,consolata,difesa.. alla fine si era rilevata l'unica che non avevo mai considerato. Zayn. Avevo sbagliato,ma grazie a Dio mi sono accorta del mio errore. Forse non è del tutto vero quando dicono “il treno passa solo una volta”. Il treno non passa solo una volta,le occasioni non sono limitate.. ci sono cose nella vita che non si possono spiegare. Io credo che tutti a questo mondo meritiamo una seconda possibilità. Siamo umani,chi non ha mai commesso errori? Chi non ha mai sbagliato? Possiamo permetterci di chiudere la porta in faccia a qualcuno quando per primi noi commettiamo degli errori?
Ero riuscita a trovare la mia felicità,a rimettere le cose al loro posto e posso dire con convinzione che il vero amore trova sempre il modo di ritrovarsi. Può metterci mesi,anni.. ma trova sempre la strada per ricongiungersi. Può fare giri immensi,sbagliare strada,imboccare quella più lunga.. ma si ritrova,sempre.

 

 

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Wow. Non posso credere di aver messo la parola FINE a questa storia. Non posso credere di aver completato una ff,sto ancora tremando. Mi è dispiaciuto un sacco scrivere questo capitolo,so che può sembrare stupido ma questa storia è nata più di un anno fa ed è come perdere un pezzo importante della mia vita. Lo so,è esagerato ma è davvero quello che sento. Bene! Da dove inizio con i ringraziamenti?
Prima di tutto vorrei ringraziare voi,voi che avete recensito,che avete seguito la storia anche senza dire niente. Il vostro supporto è stata l'unica cosa (con il supporto di Annalisa) che mi ha dato lo stimolo di continuare a scrivere. Ringrazio,in qualche modo strano,anche Zoe che senza saperlo inconsciamente ha raccontato la mia storia solo che,purtroppo,il mio esisto è stato differente da questo:) pazienza. Voglio ringraziare anche la canzone A Thousand Years che è stata fondamentale perchè ha fatto da colonna sonora a questa storia. Ogni capitolo che avete letto,ogni capitolo che è venuto fuori è stato scritto sulla base di questa canzone. All'inizio ero partita con l'idea di scrivere un qualcosa di divertente,di comico.. ma alla fine mi sono ritrovata faccia a faccia con le mie emozioni. Le paure di Zoe sono le mie stesse paure,il migliore amico di Zoe riesce a confortarla come fa il mio di migliore amico che purtroppo è lontano e sono contenta che con il personaggio di Louis l'abbia in qualche modo sentito più vicino. Safaa è stata descritta perfettamente grazie alla mia cuginetta di 9 anni che ha preso ogni suo singolo comportamento. E' meglio che non vi dica chi rappresenta il personaggio di Zayn,mi limito a dirvi che per me è davvero molto importante:) Può sembrare strano ma il personaggio a cui mi sono legata parecchio,a cui ho dedicato più attenzione e soprattutto il mio personaggio preferito in assoluto non è Zoe come si potrebbe pensare ma è proprio Zayn :)

Vi ringrazio ancora,per il calore,per le vostre parole.. resterà sempre una tra le storie più importanti della mia vita. Come vi avevo promesso ho iniziato una nuova storia e non è concentrato su Zayn come molte di voi avevano pensato bensì su Harry:) spero abbia lo stesso successo e che darete un'occhiata! Quasi dimenticavo: date un'occhiata a questa storia,ben presto vedrete un aggiornamento con il capitolo POV Zayn!

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Capitolo 36
*** Capitolo pov Zayn ***


So che vi ho fatto aspettare molto,
ma come promesso ecco il capitolo Pov Zayn.
Mi ha fatto un sacco piacere tornare nelle vicende di Zoe e Zayn
e spero che possa fare lo stesso effetto a voi. (cliccate sul banner per andare al capitolo)

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