Il mio ragazzo è un dio.

di Biggi2001
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ho il dio della morte come vicino di banco. ***
Capitolo 2: *** Ma tu che ci fai qui? ***
Capitolo 3: *** Serata col botto (letteralmente) ***
Capitolo 4: *** Ma capitano tutte a me? ***



Capitolo 1
*** Ho il dio della morte come vicino di banco. ***


Salve a tutti,mi chiamo Sadie Carter,una maga egizia che viveva a Londra,fino al mese scorso,quando grazie ad un dio,il mio caro paparino mummificato e mio fratello,la parola tranquillità è sparita dal vocabolario di famiglia.Iniziò tutto durante una lezione di Biologia particolarmente noiosa,quandò la porta si aprì e ci annunciò che,all'ora dopo l'intervallo,sarebbe arrivato un nuovo alunno.Durante l'intervallo non si parlò d'altro,mille voci giravano sul nuovo arrivato,una più improbabile dell'altra.C'era chi diceva che era un secchione venuto dall'america,chi il figlio d'un pizzaiolo italiano.Durante l'ora di mate continuava a rimanere un brosio di sottofondo,finchè la porta non si aprì.Tutti rimasero a bocca aperta.Un ragazzo era appena entrato nella stanza.Aveva sedici anni ed era bellissimo.Aveva i capelli neri e gli occhi di ghiaccio.Due occhi di ghaccio che conoscevo bene.Davanti a me c'era il dio della morte.-Bene,tu devi essere Anubi-la prof fu la prima a riprendersi dalla sorpresa-Siediti accanto a Sadie Kane,è quasi finita l'ora,e il prof della prossima deciderà dove starai.-.Lui si sedette e puntuale come sempre,suonò la campanella.
ANGOLO AUTRICE
Salve a tutti coloro che leggeranno questa schifezza che ha partorito la mia mente.In questo capitolo ho cercato di nn usarli,ma mi si è rotto un tasto e non posso più fare punti esclamativi,interrogativi e due punti.Please recensite,anche per dirmi che faccio schifo.

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Capitolo 2
*** Ma tu che ci fai qui? ***


MA TU CHE CI FAI QUI?
 
Una volta nella mensa,mi sedetti nel posto accanto ad Anubi.< Si può sapere che cosa cavolo ci fai nella mia scuola? > gli chiesi. < Tuo padre è convinto che debba passare un po’ di tempo fuori dagli inferi,come una persona normale.Sai non è male la vita normale,questi sandwich sono davvero fantastici. >rispose lui tranquillo. Il resto del pranzo lo passammo chiacchierando e ridendo così forte,che dopo pranzo Liz e Emma mi presero in disparte per chiedermi se mi piacesse “quello schianto del nuovo arrivato”. < No che non mi piace,ma cosa vi salta in mente!!!! > risposi loro ridendo.A lezione di storia,l’unica materia in cui avevo la media del 9,il prof. Keys,ci diede da fare un lavoro a coppie sugli dei dell’antico egitto.Io finii in coppia con Anubi,e ci asseggnarono Iside e,com’è strana la vita,Anubi. < Che ne dici di vederci a casa mia per  le quattro e mezza,per fare il compito? > chiesi ad Anubi uscendo dalla classe.< ok > rispose lui e ci avviammo io verso casa dei nonni,lui verso l’entrata per gli inferi più vicina.
Alle cinque e un quarto,finalmente suonò il campanello.Andai ad aprire la porta e mi trovai davanti anubi. < Sei in ritardo di 45 minuti > gli dissi io fingendomi offesa. < Scusa,ma in Iraq è esplosa una bomba e ho avuto molti processi da fare.Poi quei compiti di matematica sono veramente impossibili. >.Ci sedemmo al tavolo della cucina. e presi a scrivere sul foglio < Anubi è un gran rompiscatole ritardatario. >< Ma sei sempre così tu?Come fa Carter a sopportarti? > si lamentò lui. < Grazie per il complimento > mi alzai e feci una specie di inchino,inciampando.Anubi mi afferrò ridendo e mi aiutò a rialzarmi.Il pomeriggio passò in fretta,e la nostra ricerca era pronta. < Ciao,salutami mamma e papà > gli gridai dalla porta mentre se ne andava.Rientrai e mandai un messaggino a Carter per parlargli di tutto ciò che era successo.
 
 Angolo autrice
Ciao,spero che il capitolo vi piaccia.Inoltre volevo dire che aggiornerò dalla prossima settimana sia questa storia,sia dall'altra parte della manica ogni domenica.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 3
*** Serata col botto (letteralmente) ***


SERATA COL BOTTO
        (LETTERALMENTE)


Io e Carter aspettavamo da mesi quella festa:Miriam,una mia compagnia di classe,compiva 13 anni e dava una festa in discoteca.Ogni invitato poteva portare una persona da fuori la scuola.Io portavo Carter,perché anche lui merita un po’ di divertimento.E magari trova anche una ragazza carina che lo fila,e si dimentica di Ziah Rashid,che io non n posso più di sentir parlare di lei.
Bussai alla porta del bagno <     Carter!!!!!! > < Che c’è? > mi sentii rispondere da lui. < Libera sto bagno,porca miseria,la festa è tra mezzora. >Vidi quell’impedito di mio fratello uscire dal bagno vestito alla moda e profumato e mi stupii.Aveva una maglietta verde dei Green Days,jeans attillati e strappati e una felpa militare.Non gliel’avrei mai datto,ma sembrava quasi un ragazzo carino.Magari poi la trovava veramente qualche ragazza.< Come sto? > mi chiese vedeno che lo fissavo,< Sembri un merlo sotto un ombrello > risposi con aria schifata.Lui uscì dal bagno borbottando qualcosa tipo< Alle ragazze non va mai bene niente >.Mi precipitai a rifarmi il trucco,poi mi guardai nella parete a  specchio del bagno.Indossavo un vestito lungo azzurro,delle scarpe con il tacco azzurre,che erano di mia mamma,ed una borsetta luccicante,azzurra.Di solito non me ne frega niente del mio look,ma quel giorno ci tenevo tantissimo non so perché.E no,non per via di un certo dio della carta igienica da poco arrivato.Proprio per niente.Davvero.Ok,forse un pochino anche per quello,ma solo un pochino.
La festa era pazzesca e mi stavo divertendo un mondo,quando dua braccia mi cinsero la vita.< Ciao Sadie > Anubi sorrideva < Mi concede questo ballo,Madama rompiscatole? > Feci una finta faccia scettica < Forse,ma solo perché sono di buon umore. >
Ballammo per non so quanto,ricordo solo che,ballando un lento,,ci facemmo sempre più vicini e lui mi baciò.
Fu una  serata perfetta.Io ed Anubi ballammo per tutta la sera,completamente innamorati uno dell’altra.
Vidi pure Carter ballare con una ragazza ,castana e con degli occhi marroni scurissimi,che indossava un abito verde acqua lungo e morbido.Mi avvicinai e ci presentammo.Mi disse che si chiamava Giulia,ed era italiana.Quando le dissi che spesso portavo degli anfibi,esclamò entusiasta : < Anche io adoro gli anfibi!!!! >.
Una serata da favola penserete.Ebbene no,come al solito la mia vita deve essere rovinata da questi stupidi dei egizi[Non te Anubi,tu sei fantastico,intendevo gli altri.].Un intera parete della stanza crollò davanti ad una dea vestita di nero,con un abito fatto di piume luride e sporche.Io,Carter ed Anubi inziammo a combattere,ma lei era troppo potente e mandò Anubi nella Duat con un solo gesto.Mio fratello fu scaraventato contro la parete e la donna rapì me e Giulia e si buttò dalla finestra.Pensai che fosse pazza,ma si trasformò in un avvoltoio,e ci trasportò in volo,tra i suoi artigli.Persi i sensi.


ANGOLO AUTRICE

Scusatemi se non aggiornava da un sacco,spero di essermi fatta perdonare con questo capitolo.Dal prossimo capitolo sarà Spoiler il trono di fuoco,ma non tanto.Fatemi sapere cosa ne pensate.
Giuly







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Capitolo 4
*** Ma capitano tutte a me? ***


Ma capitano tutte a me?

Mi risvegliai n po’ intontita e con un forte mal di testa, il che non è male dopo il mio primo bacio, una festa infernale e un tremendo volo tra gli artigli di una pazza suicida.
Comunque, ci misi un po’ a tornare del tutto lucida e appena ciò avvenne, desiderai essere ancora svenuta: ero incatenata in una strana stanza circolare, seduta in una nicchia illuminata solo da una torcia di legno, modello super-super-vintage. 
I muri erano incrostati di non voglio sapere cosa e quella lì nell’angolo sembrava proprio una ragnatela. Quasi rimpiangevo mia nonna e i suoi pavimenti sempre splendenti.
Sentii un gemito e mi accorsi di non essere sola. Giulia era incatenata in una nicchia poco distante e sull’altro lato della stanza vedevo altre tre figure legate : una ragazza di credo la mia età e un bambino, sui dieci anni forse. In fondo una ragazza corpulenta.
- Sadie. Sei tu?- mormorò debolmente Giulia. Mi girai di scatto facendomi un male cane al collo.
- Si Giulia andrà tutto bene- Povera, che shock doveva essere stato per lei.
- Era una dea, quella vero?- Fui così sorpresa che feci per alzarmi, dimenticandomi di avere una grossa e maledetta palla di piombo legata al piede. “ Se mi fa un’altra domanda muoio.”
pensai.
- Come fai a saperlo?- Alla luce tremolante del fuoco non ci vedevo benissimo ma potrei giurare di aver visto un leggero sorriso passarle sul volto. 
- Non sei l’unica maga egizia qui, Sadie- disse come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
-Giulia!- esclamò l’altra ragazza. – Jaz, anche tu qui?- 
Questo era il colmo dello strano. – Ma vi conoscete?- sbottai confusa, anzi Molto confusa.
La mia domanda, oh povera me incompresa, fu completamente  ignorata.
-    E’ quello che penso io?- domandò Jaz
-    Credo di sì- 
Ora ero arrabbiata, molto arrabbiata. – Volete dirmi cosa succede?-
- Vorrei saperlo anch’io- sbottò il bambino.
Giulia decise finalmente di notare che esisto – Non è importante adesso, ma se è quello che pensiamo la cosa più importante è scappare. Ma come?-
“Iside?” pensai, sperando decidesse di aiutarmi.
“ Ma guarda chi si rivede. Cosa vuoi adesso Sadie?”
Quasi mi era mancata la voce della mia dea.
“Mi daresti un po’ del tuo potere, per un attimo?”
“Ehm…”
“Ti prego!!!”
Alla fine Iside accettò e scomparve dalla mia mente. Un attimo dopo sentii fluire in me il grande potere della dea.
Forte nonostante la stanchezza mi concentrai sulle catene e mormorai: Ha-Di
Le catene si spezzarono attirando l’attenzione degli altri.
- Sadie ma… come hai fatto?-
- Non c’è tempo-  risposi secca mentre liberavo gli altri.
 Eh, sì, ce l’avevo ancora un po’ per tutta sta storia del “pericolo-che-non-è-abbastanza-importante-perché-Sadie-ne-venga-a-conoscenza”.
Una volta finito guardai Jaz che si era alzata in piedi. I miei occhi formularono la mi domanda prima ancora che la dicessi a parole.
- Usciremo dalla finestra, Sadie-
“ Dalla finestra?? Ma sono pazze? O credono di essere Superman??Saremo a trenta metri d’altezza!!”
- La finestra è sbarrata- dissi invece.
Giulia e Jaz si guardarono -      A questo penserai tu, ospite di Iside. Come scendere sarà compito di Giulia- Il suo tono non lasciava spazio alle repliche.
- Aspettate- la ragazza robusta, che non aveva ancora parlato, ci interruppe. Avanzò fino a raggiungerci, con tutti gli occhi puntati addosso. Aveva la pelle olivastra e i capelli lunghi castano scuro. Gli occhi erano neri.
- Mi chiamo Alyssa- si presentò- e seguo il sentiero di Geb-
“Geb… non era quel tizio fatto di terra?”
- Con i miei poteri sonno riuscita a sentire un trabocchetto nella finestra. Quando Sadie cercherà di aprirla scoppierà l’allarme. Con l’aiuto di Jaz, Giulia e di…- guardò il bambino che esclamò un – Felix!- entusiasta di essere stato notato finalmente- e Felix forse potremo tenerli per un po’ occupati- concluse Alyssa.
Ci guardò e annuimmo tutti.
Mi avvicinai alla finestra e mi concentrai, cercando di incanalare il potere della dea.
Appena appoggiai le mani alla finestra una sirena iniziò a suonare e la porta si spalancò.
Due uomini interamente vestiti di nero e con solo gli occhi visibili, irruppero nella stanza.
Gli occhi erano rossi.
Iniziò un combattimento senza esclusioni di colpi, mentre io cercavo  di rompere quella maledetta serratura.
Alyssa costruì un muro di roccia per proteggere gli altri. Giulia iniziò a sparare lacci argentei e Jaz le proteggeva da eventuali attacchi evocando campi di forza.
Due pinguini cercavano di far inciampare gli uomini che lanciavano particolari ombre scure, un po’ inquietanti.
Aspetta pinguini?
Con la coda dell’occhio vidi  Felix che controllava i pinguini, il faccino concentratissimo.
Certo i pinguini non sono famosi come guerrieri, ma stavano funzionando.
Ad un tratto sentii un clic e la serratura cedette. -Ce l’ho fatta!- Urlai.
Spalancai la finestra e esitai un attimo, una volta sul davanzale.
- Buttati!- mi esortò Giulia.
Guardai giù e mi vennero le vertigini.
“ Mi dispiace Carter” pensai. E mi sporsi in avanti, perdendo l’equilibrio.
Mi ci volle un po’ per rendermi conto che non stavo cadendo: stavo volando.
Giulia si avvicinò a me e mi sorrise – Io seguo il sentiero di Nut. Il volo è uno dei miei poteri-
Annuii, ancora troppo sconavolta per parlare.

Atterrammo pochi secondi dopo in mezzo a un prato.
Libere.
Aiutai Felix a rialzarsi – Andiamo-.
Così ci avviammo nel folto del bosco.
Eravamo una strana compagnia, ma almeno eravamo liberi.
Pensai a Carter: chissà dov’era e se era preocupato per me.  Era pur sempre mio fratello e mi mancava un po’.  Chissà come se la sarebbe cavata senza la sua bellissima, fantastica, potentissima e, soprattutto, modesta sorellina.
Anche Anubi mi mancava. Quando stavo per buttarmi pensavo : almeno lo vedrò.
In quel momento, camminando per il bosco, non sapevo cosa avrei dovuto affrontare in seguito eppure sentivo un senso di pace e tranquillità. E di speranza.
ANGOLO AUTRICE
Finalmente sono riuscita ad aggiornare dopo mesi e mesi di assenza. Scusatemi. Ora starò via per due settimane ( in Inghilterra!) quindi non riuscirò a scrivere, ma poi avrò un mese senza far niente e spero di poter portare a buon punto la storia. grazie a tutti coloro che hanno letto o recensito la storia, soprattutto a VanessaAlyaBizzozeroShark, senza di lei probabilmente non avrei mai aggiornato. Recensite (Please) anche criticandomi, in modo che possa migliorarmi nei prossimi capitoli. Grazie Biggi2001

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