La luce e l'ombra

di luxu2
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1: La nascita di un'amicizia ***
Capitolo 2: *** 2: Il piccolo segreto di Lucy ***
Capitolo 3: *** 3: Le vacanze di Natale ***
Capitolo 4: *** 4: Un'estate calda ***
Capitolo 5: *** 5: Geloso io?! ***
Capitolo 6: *** 6: Il sogno ***
Capitolo 7: *** 7: Vacanza in Grecia ***
Capitolo 8: *** 8: Ad Hogwarts - parte prima ***
Capitolo 9: *** 9: Ad Hogwarts - parte seconda ***
Capitolo 10: *** 10: Dove sei finito Sirius? ***
Capitolo 11: *** 11: A Grimmauld Place ***
Capitolo 12: *** 12: Convivendo ***
Capitolo 13: *** 13: Una nuova famiglia ***
Capitolo 14: *** 14: Il giorno piu' bello ***
Capitolo 15: *** 15: il filtro d'amore ***
Capitolo 16: *** 16: Natale a Grimmauld Place ***
Capitolo 17: *** 17: Problemi di coppia ***
Capitolo 18: *** 18: Come far entrare qualcosa nella zucca di Felpato ***
Capitolo 19: *** 19: The End ***



Capitolo 1
*** 1: La nascita di un'amicizia ***


Capitolo 1
Era riuscito a fuggire e a nascondersi. Dopo quello che era successo!
Lily e James morti! Il piccolo Harry che era miracolosamente sopravvissuto. Lo aveva affidato ad Hagrid che lo avrebbe portato dai suoi parenti babbani. Gli aveva lasciato la sua moto volante per poter compiere la missione al meglio. E poi... Scoprire che tutto questo era successo per colpa di Codaliscia. Era lui che li aveva traditi tutti. Nessuno di loro avrebbe mai sospettato che il mite Peter Minus sarebbe diventato un Magiamorte. Ora, dopo che si era battuto con il traditore, doveva scappare. Non voleva finire i suoi giorni ad Azkaban. Lui era innocente.
Decise che in quel quartiere babbano non l'avrebbero trovato tanto facilmente. Infondo lui era un Animagus e avrebbe potuto nascondersi e fingersi un cane, almeno fino a che non lo avessero dimenticato o creduto morto.
Si' quello era il posto giusto. Affamato e assonnato si nascose sotto ad un cespuglio in quello squallidi parco giochi di periferia e li' si addormento'.

Era ormai giorno fatto quando si sveglio' e decise di uscire dal suo nascondiglio. Avrebbe cercato qualcosa da mangiare e si avvicino' al cestino della spazzatura iniziando a rovistarci dentro.
"Ciao bel cagnone. Hai fame per caso?"
Sirius venne riscosso dalla sua ricerca di cibo da una vocina. Si volto' in direzione della voce e vide che era una bambina che lo aveva interrotto. Si stava avvicinando a lui senza timore di quel grosso cane nero dall'aria poco mansueta.
"Anche tu sei solo come me?" riprese a chiedere la bambina.
Sirius gli si avvicino' e, nel miglior stile canino, si mise ad annusare la mano che la bambina gli aveva teso. Odorava di buono, biscotti e cioccolata. Decise che si poteva fidare di quella ragazzina e che forse avrebbe potuto aiutarlo.
"Lo so che hai fame. Ma nella spazzatura non troverai niente di buono. Io ho una merendina nello zaino. Posso dividerla con te se vuoi."
La bambina si sedette sulla panchina, si tolse lo zaino dalle spalle e, apertolo, inizio' a cercare. Dopo qualche momento ne estrasse un pacchettino giallo, lo scarto' e prese un po del contenuto in una mano che porse verso il cane. Sirius si avvicino' lentamente e con gioia immensa si mise a mangiare direttamente dalla mano della bambina. Mentre mangiava lei, con la mano libera, gli accarezzo' la testa e continuo' a parlare come se si stesse confidando con un vecchio amico.
"Sai, i miei genitori sono morti da poco e io mi sono trasferita a vivere qui con mio nonno. Non ho nessun amico qui. I ragazzini sono tutti maleducati e cattivi con me. Il nonno mi vuole molto bene ma con lui non posso giocare. Vorresti essere tu il mio migliore amico?" Il cane alzo' gli occhi verso la bambina e la ricompenso' scodinzolando con aria felice. "Va bene allora. Io mi chiamo Lucy, anzi Lucy Atina White. Atina e' un nome greco. Mio nonno, il padre di mia madre e' greco." Po lo guardo' pensierosa.
"Uhm se devi essere il mio migliore amico dovrai avere un nome anche tu e siccome non me lo puoi dire cosa ne pensi di Black?"
Sirius trasali'. Come faceva ad aver indovinato il suo cognome? Ma non ebbe tempo di continuare a pensare perche' la risposta alla sua domanda avvenne in modo repentino. "Visto che sei nero ti chiamero' Black. E poi io sono White e facciamo una bella coppia."
Se avesse potuto Sirius avrebbe sospirato di sollievo. Non sapeva chi era. Decise allora di seguire la ragazzina che si era alzata e si stava dirigendo con molta probabilita' verso casa.
"Ma si'. Infondo potrebbe essere anche divertente essere l'animale domestico di questa ragazzina. E' una buona copertura." Questo era il Sirius pensiero mentre trotterellava al fianco della bambina.

Continua....

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Capitolo 2
*** 2: Il piccolo segreto di Lucy ***


Capitolo 1
Erano arrivati in vista della casa in cui Lucy viveva con il nonno.
"Nonno sono arrivata!"
"Come mai sei cosi' allegra oggi piccola mia?" Un uomo non molto anziano con i capelli brizzolati, gli occhi neri e la carnagione scura era apparso sulla porta sorridendo all'amata nipote.
"Ho trovato un amico. Lui e' Balck. Posso tenerlo nonno?"
L'uomo si gratto' la testa perplesso. Quel grosso cane nero aveva un'aria un po' feroce. Ma poi noto' quanto Lucy attendeva con ansia alla sua risposta e, pensando che era la prima volta che la vedeva cosi' allegra dalla morte dei suoi genitori, decise di accordarle il permesso di tenere il cane.
"Sia chiaro che dovrai occuparti tu di tutte le sue necessita'. Ricordati che un animale non e' un giocattolo che puoi accantonare quando sei stanca ma e' un essere umano che ha bisogno di cure ed affetto."
"Sapro' dargli tutto l'affetto di cui sono capace e mi prendero' cura di lui." disse la bimba con aria seria.
"D'accordo. Allora per prima cosa fagli un bagno se vuoi farlo entrare in casa."

Erano trascorsi alcuni giorni in cui Sirius e Lucy erano diventati inseparabili. Tutte le notti la bambina a dispetto del nonno faceva dormire Sirius nel suo letto e lo teneva abbracciato stretto.
Lui era felice e sereno anche se viveva effettivamente come un cane. Quella bambina era la cosa migliore che potesse capitargli. A volte gli mancava un po' sentirsi un uomo ma in vita sua non aveva mai ricevuto cosi' tante coccole neppure da tutte le ragazze che aveva frequentato quando era ad Hogwarts.

Un giorno stava giocando con Lucy nel parco giochi e, da buon cane, stava riportando la pallina che la bambina gli lanciava quando un gruppetto di ragazzine dall'aria feroce si avvicino' a Lucy.
"Ma bene. Eccola qui la piccola greca. Cos'hai un nuovo amico?" disse una ragazzina grassoccia con i capelli rossicci e l'aria feroce dando un calcio alla mano di Lucy che stringeva la palla. Sirius si porto' davanti alla bambina e ringhio' contro il gruppetto.
"Stai buono Black. Clarisse e' solo invidiosa del fatto che io ho qualcuno che mi vuole bene e non sta con me solo perche' ha paura." disse Lucy con calma accarezzando la testa di Sirius che si calmo' all'istante.
"Anche questo stupido sacco di pulci nero e' un fifone come te."
"Lasciami in pace Clarisse. Io non ti ho fatto niente." Lucy si stava arrabbiando e Sirius noto' che i rami della quercia dietro alle spalle di Clarisse e delle sue amiche si stavano piegando come se volessero afferrarle. Quando Clarisse si senti' sfiorare la spalla dal ramo della quercia si immobilizzo' terrorizzata e scappo' via assieme ai suoi scagnozzi.
"Maledetta piccola ragazzina strana. La prossima volta vedrai cosa ti faccio." La minaccia era stata lanciata da un gruppetto terrorizzato.
Quando le vide andare via Lucy trasse un sospiro di sollievo e le si inumidirono gli occhi.
"Vedi perche' non ho nessun amico Black? Tutti mi considerano strana perche' quando mi fanno arrabbiare riesco a fare delle cose strane."
Sirius aveva capito di non essersi imbattuto in una semplice ragazzina babbana ma ormai aspettava da un giorno all'altro il gufo che avrebbe portato la lettera da Hogwarts per Lucy. Si ripromise di tenerla sempre d'occhio e di stare con lei il piu' possibile.
"Quanto vorrei poterti spiegare che sei una strega e che le cose strane che ti succedono sono solo dovute ai tuoi poteri."

Di li' ad una settimana erano finite le scuole e Lucy avrebbe compiuto 12 anni. Una mattina, aprendo la finestra della sua camera, Lucy trovo' un gufo con una busta nel becco appollaiato sul davanzale. La ragazzina lo guardo' con aria perplessa poi vide che porgeva a lei la busta. Effettivamente c'era scritto il suo nome su quella busta. Appena la prese l'uccello volo' via e se ne ando'.
"Che strano modo di mandare la posta. Chissa' da dove arriva questa busta? Non ha neppure il francobollo." Lucy stava rigirando la strana busta fra le mani. "Vieni Black. Apriamola insieme e vediamo chi mi scrive." Disse sedendosi sul letto subito seguita da Sirius che era emozionato come il giorno che ricevette la sua di lettera da Hogwarts.

Gentilissima Signorina Lucy Atina White,
Sono lieto di annunciarLe che dal prossimo anno scolastico frequentera' la scuola di magia e stregoneria di Hogwarts.
La nostra e' una scuola speciale per ragazzi speciali come Lei.
L'aspettiamo il primo di ottobre per l'inizio delle lezioni. Per raggiungere la scuola deve prendere l'espresso per Hogwarts alla stazione di Kings Cross al binario 9 e 3/4.
Per quando riguarda i libri di testo ed il materiale nell'elenco allegato alla lettera necessario per l'anno scolastico la invitiamo a rifornirsi a Diagon Alley. Per indicazioni si rechi al pub Il paiolo magico.
Nell'attesa di averla come nostra allieva porgo i miei piu' magici saluti

Il Preside

Albus Silente

"Nonno, nonno." Lucy si precipito' giu' dalle scale con in mano la lettera seguita da Sirius che voleva godersi ogni momento della felicita' della sua piccola amica. Gli dispiaceva un po' che dovesse andare senza di lui ma intanto avevano tutta l'estate per stare assieme e poi era sicuro che la' avrebbe trovato dei veri amici.


Continua....

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Capitolo 3
*** 3: Le vacanze di Natale ***


capitolo 3
Lucy era partita per Hogwarts quell'autunno raccomandandosi con il nonno di avere cura lui di Black e di lasciarlo dormire nella sua stanza affinche' non sentisse la sua mancanza.
Sirius era un po' triste per la partenza della sua nuova amica ma si rassegno' a fare il bravo cane e a non comportarsi in modo strano per non insospettire nonno Mikes.

Erano passati gia' un paio di mesi ed erano gli inizi di dicembre. Presto Lucy sarebbe tornata a casa per le vacanze di Natale. In quel periodo aveva scritto quasi ogni giorno al nonno che leggeva le sue lettere a voce alta in compagnia di Sirius. Era stata smistata nella casa di Grifondoro e Sirius ne era molto orgoglioso. Poi aveva scritto che aveva stretto amicizia con due ragazzi della sua casa che avevano la sua eta': Ninfadora Tonks e Charlie Weasley. Parlava sempre di loro nelle sue lettere e di come si cacciassero sempre nei guai. La scuola le piaceva veramente tanto ed adorava tutte le materie, anche se l'insegnante di pozioni non le stava molto simpatico.

La mattina del 20 di dicembre il nonno lascio' Sirius in casa e si appresto' ad andare alla stazione a prendere la nipote.
"Tu rimani qui buono che io tra poco saro' di ritorno con la tua padroncina."
Alla stazione l'uomo stava aspettando con impazienza l'arrivo del treno. Quando il convoglio rosso si fermo' sferragliando e sbuffando la gente comincio' a scendere. Nella moltitudine degli studenti che scendeva dal treno riconobbe Lucy in un gruppetto composto da una strana ragazzina con i capelli rosa acceso e due ragazzi dai capelli rossi. Quando Lucy lo individuo' nella folla sulla banchina gli corse incontro seguita dai suoi due amici. L'altro ragazzino rosso che sembrava piu' grande si era diretto verso una coppia con quattro ragazzini, di cui uno non doveva avere piu' di due anni e una bimba in fasce, tutti con la stessa zazzera rossa di Charlie.
"Nonno!" esclamo' felice la bambina correndo ad abbracciare il vecchio che la guardava con gioia.
"Ciao piccola mia. Ben tornata a casa. Black ti aspetta con impazienza."
"Nonno loro sono i miei amici di cui ti ho tanto parlato. Lei e' Tonks" e indico' la ragazzina con i capelli rosa "E lui e' Charlie".
"Piacere di conoscervi ragazzi. Lucy mi ha sempre parlato di voi nelle sue lettere. Sono felice che abbia trovato dei buoni amici come voi."
"Lucy noi andiamo adesso." disse Charlie.
"Va bene ragazzi ci vediamo fra due settimane. Passate un buon Natale."
Quando se ne andarono Lucy si rivolse al nonno.
"Allora il mio Black come sta?"
"Credo che sia sulla porta in attesa che tu arrivi. Gli sei mancata molto."
"Anche lui mi e' mancato molto."
"E la scuola. Non mi racconti niente?"
"Tutto a suo tempo. Ho tanti trucchetti da farti vedere. Pero' adesso che ci penso non posso usare la magia a casa."
"Sara' per un'altra volta. Me lo dirai a voce."

"Black sono a casa!"
Sirius senti' la voce di Lucy e si mise ad abbaiare di gioia da dietro la porta chiusa. La ragazzina spalanco' la porta e Sirius le piombo' addosso leccandola tutta.
"Ciao bello. Anch'io sono felice di vederti. Ma adesso fammi alzare. Passeremo un bellissimo Natale assieme. Ti ho anche portato un piccolo regalo." Lucy estrasse dalla tasca dello zaino una cioccorana. "E' buona sai. Magica, ma buona."

Quelle due settimane per Sirius furono l'apoteosi della gioia. Lucy gli parlava praticamente ogni giorno di Hogwarts, dei suoi amici Tonks e Charlie, di Bill, il fratello maggiore di Charlie, che le piaceva.
"Sai. La madre di Tonks da nubile si chiamava Black di cognome. Suo padre e' un babbano e sua madre una strega che discende da una famiglia di maghi purosangue. Invece i genitori di Charlie sono tutti e due dei maghi. Charlie, oltre a Bill ha altri quattro fratelli e una sorellina piu' piccola che e' molto carina. Ma Bill e' sicuramente il piu' bello di tutti."
Le chiacchiere di Lucy gli riempivano finalmente le giornate. Sentir parlare di persone che conosceva cosi' bene come sua cugina Andromeda e i suoi amici Molly e Arthur, gli faceva desiderare di poter ritornare nel mondo dei maghi come uno di loro ma sapeva che cio' non era possibile: sulla sua testa gravava ancora un mandato di cattura.

Continua....

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Capitolo 4
*** 4: Un'estate calda ***


Capitolo 4
Era arrivata un'altra estate e Lucy aveva finito il quinto anno e i G.U.F.O. erano andati a meraviglia. Ora si apprestava a tornare a casa per stare con il nonno e con il suo Black.
Sirius era, come sempre, impaziente di rivederla per poterla sentir raccontare delle sue avventure ad Hogwarts e dei suoi amici.
In quegli anni era stato un susseguirsi di successi personali per Lucy. Al secondo anno era entrata nella squadra di Quiddich della sua casa come ceractrice assieme a Bill e Charlie che faceva il portiere. Era diventata Prefetto in quell'anno appena passato e, quasi tutti gli anni, era risultata come uno degli studenti con la media dei voti piu' alta del suo anno: praticamente una studentessa modello.
Ora stava tornando a casa con la testa praticamente fra le nuvole. La sera prima del ritorno a casa, durante una festa di arrivederci nella sala comune di Grifondoro, Billy Weasley le aveva dichiarato i suoi sentimenti e le aveva proposto di diventare la sua ragazza. Infondo avevano ancora tutto un anno per stare insieme prima che Bill finisse la scuola. Tonks e Charlie non erano apparsi poi cosi' stupiti quando aveva dato loro la notizia. In effetti Charlie ci aveva messo quasi tutto l'anno a fare il lavaggio del cervello a suo fratello che, sebbene Lucy gli piacesse molto, non aveva mai avuto il coraggio di dichiararsi. Allora lui e Tonks avevano pensato di dare qualche spintarella a Bill e a Lucy che non era da meno in fatto di timidezza. Ora mancavano solo Tonks e Charlie ma Lucy sospettava gia' da tempo che le nascondessero qualcosa visto il loro affiatamento.

Sul binario 9 e 3/4 il nonno stava aspettando il treno e chiacchierava amabilmente con i signori Weasley e con i genitori di Tonks.
L'espresso arrivo' e riusci' ad individuare subito la nipote che scendeva dal treno dal colore di capelli degli amici con cui si accompagnava. Il rosa cicca di Tonks era indistinguibile. Il vecchio fece per attirare l'attenzione del gruppetto agitando la mano quando vide Bill che si girava verso sua nipote, l'abbracciava e la baciava. La signora Weasley e nonno Mikes si guardarono un po' imbarazzati e un po' sorpresi: nessuno dei due non sapeva niente di tutto quello che era successo. Dopo i saluti di rito si avviarono verso la macchina del nonno per poter tornare a casa.
"Allora. Non mi avevi detto niente di questa novita'."
"Beh non ho fatto in tempo. E' successo tutto ieri sera alla festa di arrivederci." disse Lucy arrossendo.
"Sapevo che quel ragazzo ti piaceva da molto tempo."
"Ma come?"
"Parlavi sempre di lui persino con Black."
"A proposito: come sta il mio cucciolone?"
"E' in attesa del tuo arrivo davanti alla porta da due giorni. Sembra che riesca a leggere il calendario."
"E' un cane intelligentissimo. Non vedo l'ora di coccolarmelo tutto."
"Ed al tuo vecchio nonno niente coccole?"
"Oh certo! Credi che tu non mi sia mancato?"
Il vecchio passo' un braccio sulle spalle della nipote e la strinse a se sorridendo felice.
"Ti sei fatta proprio alta quest'anno. E stai anche diventando molto carina. Sfido io che Billy abbia voluto conquistarti."
"Nonno non scherzare!"

"Ciao cucciolone! Sono a casa finalmente!" Sirius era piombato addosso a Lucy atterrandola appena lei aveva spalancato la porta. Era il loro piccolo rituale di bentornato che si svolgeva tutte le volte che Lucy tornava a casa.
"Ho un sacco di cose da raccontarti. Sai che ora sono la ragazza di Bill?"
Sirius la guardava perplesso ed intanto annotava mentalmente "Mordere Bill appena lo vedo."
La segui' in casa e la guardo' camminare davanti a se "Certo che Bill ha proprio fatto la scelta giusta! E' diventata veramente una bella ragazza e promette solo di migliorare con il tempo." Gli stavano unscendo dei pensieri non proprio canini, ma non poteva fare a meno di notare il cambiamento che era avvenuto in Lucy in quell'anno. A settembre era partita che era ancora una bambina ed ora era diventata una donna. E che donna!
"Black vieni con me che mi faccio un bagno?"
Sirius la segui' come sempre nel bagno. Era una cosa che avevano sempre fatto: lei stava a mollo nella vasca e lui di fianco l'ascoltava mentre gli raccontava tutte le cose che gli erano successe. Quando pero' Lucy si tolse la gonna e inizio' a sbottonarsi la camicia e Sirius intravide il pizzo di un reggiseno a balconcino bianco, il cane ebbe un attimo di esitazione "Wow! E' diventata una bomba sexy! Riuscirebbe a destare persino l'attenzione di un Troll. Sfido che Billy se ne sia innamorato. Oddio! Non le avra' mica gia' messo le mani addosso? Beh io alla sua eta' lo facevo gia' da parecchio tempo."  "Oh no! Si e' tolta tutto! Come vorrei poter essere di nuovo un uomo. Contegno Sirius: hai trent'anni e lei e' una ragazzina. Forse e' meglio che mi faccio una doccia fredda."
"Black dove vai?! Perche' non rimani qui con me?"
"E me lo chiede anche!"
In giardino stavano funzionando i getti per l'irrigazione del prato e Sirius si accuccio' sotto di essi prendendosi tutta l'acqua gelata che ne usciva. "Va molto meglio cosi'. Cattivo Sirius! Non devi piu' pensare a lei in questo modo. Trovati una cagnetta piuttosto! Non ce la posso fare! Non mi piacciono le cagnette mi piace lei!"
Il nonno era perplesso. Sapeva che quel cane era strano ma vederlo farsi una doccia fredda con i getti del prato non gli era mai capitato.

Continua...

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Capitolo 5
*** 5: Geloso io?! ***


capitolo 4
L'estate stava passando in fretta ed era ormai agosto quando una bella mattina Lucy si sveglio' sentendo pichhiare alla sua finestra. Era un gufo con due lettere per lei. Una era di Bill come tutte le settimane e l'altra era di Tonks che le annunciava che aveva avuto il permesso di venire a passare gli ultimi giorni di vacanza con lei: sarebbe arrivata quella sera stessa tramite la metropolvere direttamente nel camino del salotto.
"Oh povera me!" Lucy alzo' gli occhi al cielo leggendo il mezzo che aveva scelto la sua amica per raggiungerla "Conoscendo Tonks come minimo riempira' la casa di fuliggine." poi si rivolse a Sirius che la osservava incuriosito "Questa sera arriva la mia amica Tkonks. Cosi' la potrai conoscere anche tu Black. Vedrai: ti piacera' un sacco cosi' come piace a me."
"La piccola Ninfadora. Chissa' com'e' cresciuta. E' da quando aveva otto anni che non la vedo."
"Beh. Potrei invitare anche Charlie e Bill per una domenica visto che c'e' qui Dora. Intanto andiamo ad avvertire il nonno."
E scese di corsa le scale seguita da Sirius ad avvisare il nonno dell'imminente arrivo di Tonks.

Lucy e Sirius stavano osservando il camino in attesa di vedere apparire Tonks. All'improvviso apparvero delle fiammelle verdi e Tonks, completamente coperta di fuliggine, fece la sua entrata trinofale rotolando direttamente sul tappeto di fronte al camino.
"Buonasera Ninfadora. Ben arrivata." La canzono' Lucy guardandola divertita.
Tonks alzo' lo sguardo e si ritrovo' faccia a faccia con il muso di Sirius che le diede una sonora leccata sul viso.
"Tu devi essere Black."
"L'hai gia' conquistato hai visto? Non e' mai cosi' affettuoso di solito con gli estranei."
"Oh ecco i miei bagagli." Esclamo' Tonks quando un pesante baule sbuco' fuori dal camino e atterro' sul tappeto. "Fortuna che mia madre e' piu' attenta di me e me lo ha mandata. Nella foga della partenza me lo sono diemnticato."
"Sei sempre la solita Tonks." disse Lucy scuotendo la testa con una finta aria rassegnata ma felice di rivedere l'amica.

Le giornate che le due amiche trascorsero insieme sembravano volare. Una mattina arrivo' il solito gufo con la solita lettera di Bill.
"Ma chi ti scrive a quest'ora?" Tonks era sbucata fuori da sotto le coperte e sbadigliava sonoramente.
"E' una lettera di Bill. Ci scriviamo tutte le settimane." fece un attimo di pausa per leggere quello che le aveva scritto Bill "Wow. Fantastico."
"Cos'e' fantastico?"
"Bill mi ha scritto che questa domenica lui e Charlie verranno a trovarci. Gli avevo detto che eri qui da me in questi giorni ed allora hanno approfittato dell'occasione."
"Benissimo. Come arrivano?"
"Anche loro con la metropolvere."

Quella domenica i fratelli Weasley arrivarono puntuali e senza fare tutto il casino che aveva fatto Tonks.
Dopo pranzo i ragazzi si misero a sedere sul divano per chiacchierare un po'. Tonks e Charlie presero posto sulle due poltrone e Lucy si posiziono' sul divano. Bill stava per sedersi sul divano vicino a Lucy quando Sirius, che si era ripromesso di non far avvicinare Bill piu' del dovuto, salto' sul divano e si accoccolo' vicino alla sua padroncina. A questo punto Bill poteva solo sedersi lontano da Lucy. La scena era divertentissima. Charlie e Tonks si guardarono in faccia e scoppiarono a ridere quando Bill dichiaro': "Sembra che questo cane sia geloso di te Lucy. Non mi ha ancora permesso di avvicinarmi."
"In effetti e' un cane molto strano." Ammise Tonks "Con me e' stato subito affettuoso e con Charlie non fa tutte queste storie. Si vede che non gli piaci Bill."
"Ma certo che non mi piaci Bill. Lucy e' mia e non me la devi toccare."
"Vi va di andare al parco a prenderci un gelato?" propose Lucy.
"D'accordo. Ma Black viene con noi?" chiese Bill.
"Non posso mica lasciarlo solo a casa. E poi lui adora il gelato vero cucciolone?"
Sirius scodinzolo' felice mentre Lucy gli accarezzava la testa.

"Ah che pace in questo parco."
I ragazzi ed il cane si erano fermati a gustare il loro gelato seduti all'ombra di una grossa quercia sull'erba in un posto pittosto appartato. Lucy reggeva un cono in ciascuna mano, con la destra mangiava il suo e con la sinistra reggeva quello per Sirius. Il cane leccava avidamente il gelato che, sciogliendosi, scivolava sulla mano e sul polso della ragazza. "Black muoviti che si scioglie tutto." a quell'esortazione Sirius apri' la bocca ed ingoio' la pallina di gelato che si trovava sul cono e poi si mise a leccare quello sciolto sulla mano di Lucy. "Ah! Mi fai il solletico." Tonks era riuscita nell'ordine a sporcarsi la maglietta di gelato, sporcare Charlie e fargli cadere il gelato. Lucy e Bill avevano ormai finito il loro e Lucy era andata ad una fontanella a lavarsi le mani mentre Sirius se ne stava sdraiato sull'erba con un occhio chiuso e l'altro che non perdeva d'occhio nessun movimento di Bill.
"Lucy mi puoi indicare dov'e' la fontanella che voglio provare a lavare via il danno di Tonks dalla mia maglietta?" domando' Charlie alzandosi in piedi.
Lucy si alzo' in piedi e indico' la fontanella a Charlie. "Tonks forse e' meglio che venga anche tu a darti una ripulita. E poi mi piacerebbe provare quei giochi babbani la dietro. A voi non dispiace vero?" domando' Charlie rivolto a Lucy e Bill e trascinando con se Tonks che non aveva avuto neppure il tempo di replicare.
"Vai pure fratellino. Noi abbiamo un sacco di cose da dirci." disse Bill avvicinandosi a Lucy.
Sirius capito quello che il ragazzo aveva intenzione di fare si alzo', prese la rincorsa ed atterro' supina Lucy. Bill pero' fu piu' veloce di lui e si sdraio' accanto alla ragazza circondandola con un braccio e la guardo' negli occhi "Il vecchio Black mi ha facilitato il compito. Grazie vecchio mio." disse rivolto al cane prima di baciare Lucy che gli sorrideva.
"Fregato con le mie stesse mani. Il risultato e' Bill Weasley 1 Sirius Black 0. Ma non e' ancora finita" e si accuccio' con aria afflitta guardando da un'altra parte per evitare di mordere una gamba a Bill.
Il bacio fra Lucy e Bill intanto si stava facendo un po' piu' intimo. Lucy aveva le mani nella zazzera rossa di Bill e gli accarezzava la testa. Le mani di Bill, dapprima appoggiate su un fianco di Lucy, si stavano facendo piu' audaci e si stavano intrufolando sotto alla maglietta della ragazza ad accarezzarle la pelle della pancia e su pian piano fino a raggiungere il pizzo del reggiseno. La sua bocca ora si era spostata sul collo di Lucy e le sue mani si facevano sempre piu' curiose. "Bill per piacere. Se ci vedesse qualcuno?"
"Non ci vedra' nessuno. Tranquilla."
"E se tornassero Tonks e Charlie?"
"Mio fratello non e' uno stupido."
"Bill non voglio!" Lucy aveva puntato le mani sul petto di Bill per spingerlo indietro.
"Ma cosa ti succede?" chiese sorpreso della reazione di Lucy "Credevo che lo volessi anche tu?"
"No. Non me la sento. Non sono ancora pronta. Scusami." E detto questo si alzo' in piedi "Vado a chiamare Tonks e Charlie che si sta facendo tardi e voi dovete tornare a casa." Lascio' Bill e Sirius soli sotto alla quercia e scomparve alla loro vista.
Sirius si giro' a guardare Bill.
"E tu che vuoi? Sarai contento ora! L'ho capito che sei geloso di lei. Ma tu sei solo un cane. Non puoi fare cosi' con tutti gli uomini che le si avvicinano."
"Touche'! Ora siamo pari Bill." e dopo questo pensiero si alzo' e si appresto' a raggiungere Lucy.
"Ecco bravo vattene anche tu. Il migliore amico dell'uomo: ma dove?"

Continua.....

Grazie per le recensioni.
Vorrei ringraziare in modo particolare Padfoot_07 per la sua precisazione su come si scrive Weasley. Non me la prendo sicuramente. Le critiche vanno accettate tutte, specialmente quelle costruttive come le tue. E poi, effettivamente non mi ricordavo come si scriveva.
Grazie e alla prossima.

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Capitolo 6
*** 6: Il sogno ***


Capitolo 6
"E' un vero peccato che Charlie non abbia scelto di provare a diventare un auror come noi."
"Gia'. Ma lui ha sempre detto che voleva lavorare con i draghi e per questo seguira' cura delle creature magiche e non difesa contro le arti oscure come noi." Lucy stava cercando di tranquillizzare Tonks sulla scelta fatta dal loro comune amico.
"Ma senti un po'. Cosa diavolo e' successo tra te e Bill?"
"Niente. Abbiamo scoperto di non essere fatti l'uno per l'altra. Non poteva funzionare. Siamo troppo diversi." concluse Lucy.
"Sara'..."
"E tu e Charlie?"
"Neppure noi siamo fatti l'uno per l'altra."
"Tonks?"
"Si'"
"Sai mantenere un segreto?"
"Potessi smettere di cambiare colore ai capelli quando voglio."
"Quest'estate, dopo la visita di Charlie e Bill, ho iniziato a fare degli strani sogni."
"Che genere?"
"Un po'... audaci."
Il viso di Tonks si illumino'. "Ma dai! Le cose si fanno interessanti! E chi era il protagonista del tuo sogno?"
"Non lo so."
"Come non lo sai?"
"Non e' una persona che conosco. Deve essere frutto della mia mente."
"Beh! Descrivimelo!"
"E' un po'piu' vecchio di me: direi sui trent'anni. Capelli neri, occhi scuri e magnetici, un fisico niente male e delle mani...."
"E nei tuoi sogni cosa fate?"
"E' sdraiato accanto a me senza la camicia, mi abbraccia forte e mi bacia. Poi mi accarezza. Non ti so descrivere che sensazioni meravgliose. Non e' come quel giorno al parco con Bill."
"Quale giorno? Non mi avevi detto nulla."
Lucy arrossi'. "Quel giorno che Charlie ti porto' via a vedere i giochi babbani. Credo che lui e Bill fossero d'accordo."
"Mascalzone! Questa me la paga!"
"Ma comunque non e' successo nulla. L'ho fermato quando mi ha infilato una mano sotto alla maglietta. C'era Black che ci guardava."
"Trovi sempre una scusa per quel cane. E poi anche lui quel giorno ce ne ha messo di suo. Penso che sarebbe arrivato a mordere Bill."
"Black non ha mai morso nessuno!" Lucy guardo' l'amica con aria truce. "Comunque quella notte ho fatto per la prima volta il mio strano sogno."
"E continui a farlo anche adesso?"
"No. Da quando sono tornata ad Hogwarts non mi e' piu' capitato."
"Uh! E' tardissimo! Fra cinque minuti abbiamo lezione di trasfigurazione!"
"Corriamo!"

Piccolo passo indietro. Dopo aver salutato Charlie e Bill, che se ne erano tornati alla Tana con la metropolvere, le ragazze avevano cenato con il nonno e poi erano andate a dormire ognuna nella propria stanza.
"Forza cucciolone salta su!" disse la ragazza battendo la mano sul materasso per invitare il cane nel letto con lei come faceva sempre. "Oggi non sei stato proprio bravissimo con Bill. Ma comunque ti perdono."
Sirius uggiolo' felice ed appoggio' la testa sulla pancia di Lucy chiudendo gli occhi.
Erano circa le due di notte e Sirius fissava il volto di Lucy illuminato dalla luce lunare che entrava dalle tende leggermente scostate.
"Dio mio. Come sei bella. Come vorrei poter essere stato io al posto di Bill oggi a baciarti e a toccarti." mentre pensava questo gli venne un'idea. Dopo pochi secondi, al posto del grosso cane nero, al fianco di Lucy stava sdraiato un uomo dai lunghi capelli neri e dagli occhi scuri e penetranti che fissavano con adorazione la ragazza addormentata.
Facendo piu' piano possibile si tolse la camicia e si mise sotto alle lenzuola con Lucy. Si appoggio' su di un gomito e, con la mano libera, comincio' a sfiorare delicatamente il viso addormentato di lei scostandole piccole ciocche di capelli che le ricadevano sul viso e sul collo. Con un dito le sfioro' le labbra socchiuse e pote' sentire il lieve respiro di lei sulle dita. Si abbasso' verso il suo viso e le sfioro' le labbra con le sue.
Lucy apri' leggermente gli occhi e vide quel bel volto sopra il suo che la baciava e senti' le mani che le accarezzavano il viso ed il collo. "Chi sei tu?" chiese con un tono fra l'assonnato ed il sognante.
"Sono solo un sogno piccola mia. Un bellissimo sogno." rispose Sirius.
"Baciami ancora perche' questo sogno mi piace."
Sirius la prese in parola ed approfondi' il contatto con le loro labbra. Ora erano vicinissimi e pote' percepire il corpo di lei attraverso il leggero tessuto della camicia da notte estiva. Sirius fece scendere lentamente la mano dal viso di lei verso la spalla, lungo il braccio e quindi sul fianco dove incontro' l'orlo della camicia da notte che sollevo' lentamente insinuando la mano sulla pelle calda del ventre di lei come aveva tentato di fare Bill quel pomeriggio. Lucy non oppose resistenza come aveva fatto con Bill, anzi, le mani di quell'uomo la mandavano in estasi e le procuravano sensazioni mai provate. La mano di Sirius, intanto, aveva raggiunto il seno di lei libero dal reggiseno. Lo accarezzo' piano e senti' immediatamente la punta del capezzolo indurirsi sotto al suo tocco esperto.
Lucy non poteva credere che avrebbe permesso ad un uomo di toccarla cosi', ma quello era un sogno e la cosa le stava facendo uno strano effetto: sentiva uno strano formicolio al basso ventre mentre lui la toccava e, ad un certo punto, le parve di sentirsi umida.
Si porto' ancora piu' vicina al corpo dell'uomo e lo fisso' negli occhi con l'espressione di una gatta. Lui abbandono' la posizione di prima e si porto' sopra di lei. Lucy senti' la sua eccitazione contro alla propria coscia e sospiro' mentre lui le baciava il collo.
La mattina dopo si sveglio' turbata e con ancora i ricordi di quel sogno che sembrava cosi' vero. Si volto' dalla parte dove stava l'uomo e fu quasi delusa di constatare che dalle lenzuola spuntava la testona di Black che le si era fatto piu' vicino durante la notte.

Continua....

Grazie a tutti quelli che stanno leggendo questa storia. Spero che si stia facendo interessante. Grazie per le recensioni e per le precisazioni che mi avete lasciato.
Grazie a SakiJune che mi ha ricordato che Tonks non era a Grifondoro ma a Tassorosso (devo ammettere che non me lo ricordavo ma se non la mettevo li' non avrebbe potuto essere amica di Lucy e dei fratelli Weasley).

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Capitolo 7
*** 7: Vacanza in Grecia ***


Capitolo 7
Era finita! I M.A.G.O. erano passati e le ragazze e Charlie erano finalmente diplomati. Si prospettava un'estate felice e spensierata prima dell'inizio del corso da Auror per Lucy e Tonks.
Lucy , Tonks e Balck erano partiti per una vacanza in Grecia nella vecchia casa del nonno sull'isola di Kalymnos nel Dodecanesso.
Ovviamente lo zio Yoannis, il fratello del nonno che aveva in custodia la casa, fu felice di poter vedere finalmente la pronipote che viveva in Inghilterra.
"So' che con i vostri poteri potete decidere di smaterializzarvi direttamente a Kalymnos." disse il nonno "Ma mio fratello e' un vecchio rimbambito e non vorrei che gli venisse un colpo se gli apparite davanti all'improvviso. Vi consiglio di smaterializzarvi a Kos e da li' prendere un traghetto per l'isola. Io telefonero' a Yoannis di aspettarvi al porto e poi vi portera' nella casetta sul mare che e' fuori paese e isolata dal resto. Cosi' potrete fare quello che volete."
"D'accordo nonno. Prepariamo le valige e domani partiamo."

La mattina dopo le due ragazze ed il cane salutarono il nonno e, dalla camera di Lucy, atterrarono direttamente in una vietta isolata vicino al porto nella citta' di Kos. Scelsero il traghetto che le avrebbe portate a destinazione nel giro di un'ora soltanto.
Arrivarono in vista del porticciolo del paese e scesero dalla nave dove un'arzillo vecchietto sorrideva divertito ed agitava la mano verso il gruppetto. "Quello deve essere lo zio Yoannis." esclamo' Lucy.
"Che tipo buffo." aggiunse Tonks.
"Kalimera ragazze." disse l'omino correndo loro in contro ed abbracciando Lucy. "Tuo nonno mi spediva sempre delle tue fotografie ma devo dire che non ti rendevano merito. Sei bellissima come tua madre."
"Grazie zio. Lei e' la mia amica Dora e lui e' il mio cane Black."
"Forza salite che vi accompagno alla casa di tuo nonno. Ho fatto un po' di pulizie in questi giorni ed ho preparato i letti." disse indicando un vecchio camioncino sgangherato che aveva visto giorni migliori. "Ti ho anche messo qualcosa nella dispensa e un po' di verdure e formaggio nel frigorifero."
"Sei stato molto gentile zio."

Arrivarono in vista della casa. Era una piccola costruzione con i colori tipici delle case greche: mura bianche e finestre dipinte di un azzurro che ricordava quello del cielo e del mare che circondava quelle magnifiche isole. Sul pilastro, che sorreggeva la piccola veranda che dava sulla spiaggia, si arrampicava una bouganville dall'intenso colore fucsia. La spiaggia era in una piccola baia  tra due ripide pareti di roccia che la proteggevano dalle raffiche di vento e dagli sguardi indiscreti. Solo qualche sparuta capra girava da quelle parti. Oltre alla casa non c'era niente per paio di chilometri.
"Wow che posto magnifico." esclamo' Tonks incantata.
"L'ideale per una vacanza in totale relax. La pace piu' assoluta, il mare e la spiaggia tutte per noi." concordo' Lucy.
"Attente a non prendere un'insolazione. Con il vostro tipo di carnagione rischiate di passare a letto meta' vacanza." aggiunse il vecchietto.
Era vero. Lucy, infatti, delle sue origine greche, aveva ereditato solo il colore scuro di capelli e occhi mentre la carnagione era tipicamente anglosassone come quella di suo padre.
Lo zio scarico' le valigie delle ragazze e, dopo che ebbe mostrato loro la casa, le lascio' sole e se ne ando' facendosi promettere che se avessero avuto bisogno di chiamarlo con il telefono.
"Ok Tonks scegliamo una camera ciascuno." disse Lucy.
"Io prendo questa allora. L'avevo gia' addocchiata prima e mi pare molto carina." disse Dora addocchiando una cameretta con un lettino in ferro battuto di colore bordeaux ed un ampio armadio color panna.
"Va bene. Questa doveva essere la stanza di mia madre. Io prendero' quella dei nonni allora."
La stanza dei nonni era anche meglio dell'altra. In questa vi era un grande letto matrimoniale anch'esso in ferro battuto ma di colore verde scuro coperto da un copriletto di cotone bianco con un bordo di pizzo che sfiorava le mattonelle di cotto del pavimento. Completavano l'arredamento un vecchio cassettone scuro e due comodini, anch'essi scuri, con una lastra di marmo chiaro sul ripiano superiore. Delle tende di pizzo bianco coprivano una porta-finestra che dava direttamente sulla veranda.
"Abbiamo scelto per ultimi ma direi che ci siamo presi il meglio vero Balck?"
Sirius assenti' scodinzolando. Anche a lui piaceva molto quel posto ed avrebbe dormito molto piu' comodo sul quel grande letto.
Lucy apri' la finestra inspirando profondamente l'aria che profumava di mare. "Vuoi farti un giro qui intorno cucciolone? Intanto io e Dora disfiamo i bagagli e ci prepariamo per la spiaggia."
Sirius usci' dalla finestra e si mise a gironzolare per la spiaggia e per la scogliera. Non gli sembrava vero di essere in un posto cosi' bello. Si', in vita sua aveva visto parecchie volte il mare, ma non aveva il fascino che emanava in quell'isoletta. Decise che quella notte avrebbe fatto un bagno mentre tutti dormivano.

Era ormai giunta la sera e Lucy e Tonks decisero di rientrare per farsi una doccia, cenare e godersi il tramonto dalla veranda della casa prima di andare a dormire.
Lucy si era addormentata fra quelle lenzuola di vecchia tela con le inziali di sua nonna ricamate sulla federa dei cuscini che profumavano di sapone da bucato. Aveva lasciato aperta la finestra e la brezza notturna muoveva leggermente le tende scostate. Sirius si assicuro' che dormisse profondamente e poi scese dal letto e usci' dalla finestra per riprendere le sue sembianze umane e farsi una nuotata nelle acque argentate della piccola baia.

Lucy apri' si giro' nel letto e si sveglio' non sentendo la presenza di Black al suo fianco. Apri' gli occhi e si ricordo' della finestra aperta. "Deve essere uscito a farsi un giro." penso' "Meglio che vada a cercarlo." Usci' a piedi scalzi e con indosso la semplice camicia da notte che le arrivava abbondantemente sopra alla meta' coscia e con le spalline cosi' sottili che sembravano inesistenti. Si diresse verso la spiaggia affascinata dal colore argentato dell'acqua in cui si specchiava la luna e lo vide. L'uomo che allietava i suoi sogni notturni stava nuotando a grandi bracciate nello specchio d'acqua leggermente increspato dalle onde. La sua pelle bianca risaltava nel chiarore lunare. Lucy si avvicino' all'acqua come attirata da una forza invisibile. Sirius si volto' e la vide arrivare. Le si fece incontro senza dire niente ma sorridendo. L'acqua le arrivava ormai sopra le ginocchia quando decise di liberarsi della camicia da notte  e tuffarsi. A Sirius manco' il respiro quando la vide spogliarsi e tuffarsi per raggiungerlo. L'acqua arrivava sorpa alla vita di entrambi quando furono vicini. Sirius era in piedi che l'aspettava. Lucy emerse dall'acqua e si mise in piedi di fronte a lui nuda e bellissima. Immediatamente si abbracciarono e si baciarono come se non avessero atteso altro per tutta la giornata.
"Ciao uomo dei sogni." Lucy sorrise a Sirius.
"Sono Sirius." rispose lui prima di ricominciare a baciarla.
Il contatto dei loro corpi nudi e cosi' vicini fece provare ad entrambi una scossa di piacere. Camminarono fino alla spiaggia sempre avvinghiati come due naufraghi. Sirius la fece sdraiare sulla sabbia bianca e gli si mise sopra. "Non sai quanto ti desidero Lucy." la voce roca dal desiderio. "Anch'io ti voglio. Ho atteso questo momento fin dal primo sogno." la voce di lei tremava. Sirius inizio' ad accarezzare il corpo della ragazza. Le sue mani scorrevano lente dal collo di lei giu' fino ai seni dove inizio' a stuzzicarle i capezzoli con la lingua per poi proseguire a gustarsi il suo corpo sempre piu' giu' fino all'ombelico ed al centro della sua femminilita'. A Lucy sembrava di morire dal piacere che stava provando mentre la lingua di Sirius esplorava posti che nemmeno lei credeva le potessero dare cosi' piacere. "Sirius non resisto piu'!" imploro'. Sirius allora le apri' delicatamente le gambe e si sdraio' in mezzo. La sua eccitazione era al massimo. Entro' delicatamente in lei. Vide una piccola smorfia di dolore sul suo viso durante la prima spinta e rallento' il ritmo. "Non fermarti! E' gia' passato!" lo incito' lei. Riprese a muoversi piu' intensamente. Sapeva che non avebbe resistito molto a lungo: era fuori allenamento da parecchi anni ma voleva fare raggiungere anche a lei il massimo piacere. I geminiti della ragazza lo spronarono a continuare piu' forte fino a quando non cedette con un brivido e si accascio' sfinito sopra di lei. "Perdonami se sono stato cosi' rapido." aveva il fiatone. "Non ti preoccupare. E' stata una sensazione magnifica sentirti dentro di me. Ti amo Sirius."
All'uomo vennero le lacrime agli occhi per le parole di lei. "Ti amo anch'io. Non sai da quanto."

Erano tornati in casa ed ora stavano nel letto abbracciati dopo un secondo round. Sirius teneva la testa sul seno di Lucy e lei gli accarezzava dolcemente i capelli. Avevano lanciato un incantesimo Muffliato per non farsi sentire da Tonks che dormiva nella stanza accanto.
"Sei un animagus vero?" domando' Lucy all'improvviso.
Sirius alzo' il viso e la guardo' negli occhi. "Si'. Il giorno che tu mi trovasti al parco mi ero trasformato per scappare e nascondermi."
"Cos'era successo?"
"Tu eri molto giovane e forse non te lo ricordi."
"Dimmelo lo stesso. Voglio sapere tutto."
"Il giorno prima del nostro incontro mi sono battuto con un traditore e, forse, l'ho ucciso. Sono accusato della sua morte e di quella di dodici babbani che si trovavano da quelle parti. I babbani pero' li ha uccisi Codaliscia."
"Cosa ti aveva fatto?"
"Aveva tradito James e Lily e li aveva fatti massacrare da Tu sai chi. Solo il piccolo Harry e' riuscito a salvarsi."
"Stai parlando di quell' Harry? Harry Potter?"
"Si'. Proprio lui. Io sono il suo padrino. Dovrebbe iniziare Hogwarts il prossimo anno. Ha l'eta' di Ron il fratello di Charlie."
"Ed ora dov'e'?"
"L'ho affidato ad Hagrid che lo ha portato dai suoi parenti babbani. Dubito persino che sappia di essere un mago."
"Che storia triste."
"Gia'."
Lucy fece una piccola pausa in cui sembro' rimuginare qualcosa.
"Quindi sei un ricercato dal ministero." concluse.
"Si'. Se mi prendono finisco ad Azkaban."
"E quindi se io diventassi un auror avrei il dovere morale di consegnarti?"
"Hei! Scherzi vero?" Sirius alzo' lo sguardo allarmato ma poi si rilasso' vedendo il sorriso di Lucy.
"Certo che scherzo. Altrimenti chi mi scalderebbe il letto se non ci fossi tu?"
"Mi hai fatto prendere un colpo piccola strega. Saro' per sempre tuo schiavo ma non denunciarmi."
"Bene cucciolone. Ora e' meglio se ti trasformi nel mio adorato cagnolone prima che Ninfadora si svegli e ti scopra."
"Dovrei accontentare anche lei poi." disse con fare sornione.
"Trasformati subito. Che se fai un altro sforzo del genere mi tocca darti una cura ricostituente. Non hai piu' l'eta' per tutta questa attivita' fisica mio caro."

Continua....

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Capitolo 8
*** 8: Ad Hogwarts - parte prima ***


Capitolo 8
Attenzione: spoiler del terzo libro "Harry Potter e il prigioniero di Azkaban"

Erano ormai passati piu' di due anni da quella vacanza in Grecia dove Lucy e Sirius si erano finalmente amati. Lucy e Tonks avevano superato brillantemente il corso per diventare auror ed ora erano alle dipendenze del ministero e sotto il diretto controllo di Alastor Moody. Ormai tutti le chiamavano gli angeli di Moody.
L'anno prima il nonno di Lucy era morto e lei aveva venduto la grande casa in cui viveva con lui e si era trasferita in un appartamentino in centro a Londra assieme a Sirius che, ufficialmente agli occhi di tutti, era ancora il suo cane. Pero' vivevano insieme come una qualsiasi coppia convivente.

Era una mattina di fine agosto. Tra pochi giorni sarebbe iniziato l'anno scolastico ad Hogwarts. Lucy si era alzata e stava preparando la colazione e sfogliando la Gazzetta del Profeta che, come ogni mattina, il solito gufo le aveva recapitato direttamente sul davanzale della cucina. Sirius arrivo' sbadigliando e stiracchiandosi con indosso solo i boxer e si avvicino' a Lucy e le diede un bacio. "Buon giorno amore."
"Ciao tesoro. Sembri distrutto stamattina."
"Colpa di una strega di mia conoscenza che non mi lascia dormire. Cosa dice di bello la Gazzetta stamattina?" Sirius si sedette a tavola e Lucy gli verso' una tazza di caffe'.
"Niente di particolare. Pero' c'e' una bella foto della famiglia Weasley quasi al completo. Come sono cresciuti i fratellini di Charlie e Bill." Lucy sorrise con dolcezza ricordando i tempi in cui faceva saltare sulle sue ginocchia la piccola Ginny quando andava a trovare Charlie.
Sirius guardo' la fotografia ma, ad un certo punto, il suo sguardo si incupi'.
"Cosa ti succede Sir? C'e' qualcosa che non va?" domando' la ragazza notando l'espressione mista tra rabbia e terrore apparsa sul volto del suo uomo.
"Quel topo."
"Quale? Il topo di Ron? Crosta?"
"Si'. Cosa sai dirmi di lui?"
"Era il topo di Charlie ai tempi della scuola e deve averlo passato a suo fratellino. Mi ricordo solo che non mi piaceva per niente." ammise "Ma perche' ti interessa?"
"No, niente. Mi ricorda qualcuno." Sirius continuo' a sfogliare il giornale. "Ma bene!" ora sorrideva.
"Che c'e'?"
"C'e' un articolo sul nuovo insegnante di Difesa contro le arti Oscure."

"Remus Jhon Lupin." lesse "Non lo conosco."
"Io si'. E piuttosto bene direi." Sirius sembrava di buon umore.
"Cos'e' che ti fa sorridere tanto di questo Lupin?"
"Era uno dei miei migliori amici assieme a James Potter ed a quel rinnegato di Peter Minus. Ci facevamo chiamare i Malandrini ad Hogwarts."
"Non oso pensare a cosa avete combinato assieme."
"Hei! Hai visto che ore sono?"
"Come? Per Merlino! Malocchio mi uccide se arrivo in ritardo! Mi sto tonkizzando anch'io. Ci vediamo stasera." e diede un veloce bacio a Sirius prima di smaterializzarsi direttamente al Ministero.
Sirius rimase a fissare il giornale sul tavolo ed a rimuginare su Remus ma soprattuto sul topo di Ron. Certo anche lui aveva fatto finta di essere un cane per tutti quegli anni per nascondersi. Possibile che anche quel tonto di Peter avesse inscenato la propria morte e si fosse nascosto cosi' bene? Se fosse stato veramente lui allora Harry era in pericolo. Doveva andare ad Hogwarts e scoprire la verita'.

Lucy rientro' piuttosto stanca quella sera e si materializzo' direttamente sul divano. Sirius la raggiunse e, quando vide che era lei, riprese le sembianze umane. "Cosa ti e' successo tesoro? Sembri sconvolta." disse facendola sedere in grembo ed abbracciandola. "Oggi Malocchio ci ha fatto riordinare tutto il suo archivio e senza usare la magia."
"Dovete aver combinato un bel guaio tu e Tonks." Sirius sorrise.
"Ninfadora ha rovesciato una scatola intera di spioscopi e cosi' siamo state punite. Non ho neppure la forza di reggermi in piedi." Lucy appoggio' la testa sulla spalla di Sirius ed affondo' la faccia sul suo collo. Il respiro della ragazza sul collo lo fece rabbrividire di piacere. Immediatamente le sue mani iniziarono ad accerezzarle la schiena sotto alla maglietta. Lucy alzo' il viso e fisso' Sirius poi, senza dire niente, sposto' una gamba e si mise a cavalcioni sopra di lui. La corta gonna di jeans che indossava si alzo' fino a scoprire le cosce. A quel contatto la ragazza pote' sentire che il suo compagno si stava eccitando. Gli prese in viso tra le mani e lo bacio' profondamente. Quando si staccarono Sirius sorrise e le disse "Ma non eri stanca? E poi non vuoi neppure cenare."
"Questa sera ho fame di te. Sei riuscito a farmi passare la stanchezza." e ripresero a baciarsi mentre di spogliavano a vicenda e facevano l'amore li' sul divano.
Erano ancora sdraiati sul divano nudi e si stavano coccolando quando Sirius parlo' "Lucy."
"Uhm?"
"Io devo andare da Harry ad Hogwarts."
Lucy alzo' il viso e lo fisso' con aria spaventata.
"Stai scherzando vero?"
"Non sono mai stato piu' serio."
"Ma se ti fai vedere in giro sarai catturato."
"Staro' attento."
"Non mi fido. Non voglio perderti. Ci andro' io a tenere d'occhio Harry e scopriro' se Crosta e' Peter Minus."
"E come farai con il tuo lavoro?"
"Chiedero' un congedo per un po' di tempo dicendo che devo andare in Grecia dai miei parenti per sistemare la storia dell'eredita' del nonno."
"E come farai ad Hogwarts?"
"Vedrai." fece con aria sorniona.
"Non mi fido."
"Ma scusami anche Lupin potrebbe riconoscerti. Mi hai raccontato tu che eravate tutti degli animagus per fargli compagnia quando si trasformava in lupo mannaro."
"Su questo hai ragione. Ma.."
"Niente ma Sirius. Tu te ne stai qui buono ed io vado ad Hogwarts."
"Si' ma non ho ancora capito come..."
"Miao" Sirius alzo' la testa e, al posto della sua ragazza stava abbracciando una bella gattina siamese.
"Sei un genio piccola." esclamo' sorridendo.
Lucy ritorno' in se'. "Ho scoperto che Hermione  non ha un animale. Potrei decidere di farmi adottare da lei e passerei indisturbata tutto il mio tempo con Harry e Ron e potrei tenere d'occhio il topastro."
"D'accordo. Ma mi mancherai."

Continua....

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Capitolo 9
*** 9: Ad Hogwarts - parte seconda ***


Capitolo 8
Attenzione: spoiler del terzo libro "Harry Potter e il prigioniero di Azkaban"

Come dal piano che avevano escogitato insieme, Lucy era riuscita a farsi adottare da Hermione e a farsi portare ad Hogwarts. Ora passava le sue giornate nella torre di Grifondoro e le nottate in giro per il castello come ai bei tempi. Aveva persino fatto amicizia con Mrs Purr, la gatta del custode.
Una mattina, rimasta sola nella torre mentre i ragazzi erano a lezione, si mise a dare una sbirciatina alla Gazzetta del Profeta che Hermione aveva lasciato sul tavolino vicino al camino. "Come al solito non capisce niente! Lo hanno scoperto. Ora cosa faccio? Devo parlare con Silente o con Lupin." In effetti sul giornale c'era la notizia che qualcuno aveva visto in giro Sirius Black ed ora avevano mandato i Dissennatori da Azkaban per cercarlo. Avevano dispiegato un drappello anche ad Hogwarts per paura che Sirius attaccasse Harry. "Sirius non farebbe mai una cosa del genere. Lui vuole troppo bene ad Harry."

Quella sera Lucy sgattaiolo' fuori dalla torre e si diresse verso l'ufficio di Lupin. Non potendo, per ovvi motivi bussare alla porta, si mise a grattare insistentemente finche' Remus non venne ad aprire. "Buonasera. E tu chi sei?" chiese con fare gentile. "Se ti sei persa puoi rimanere qui da me e domattina cerchiamo il tuo padrone. Intanto ti va una ciotola di latte?" Lucy miagolo' soddisfatta all'indirizzo di Lupin che si diresse a prendere un piattino dove verso' un po' di latte dal suo bicchiere. La gatta vide che sul tavolo aveva il giornale aperto sull'articolo che parlava di Sirius e penso' di attirare la sua attenzione su quello. Con un balzo veloce fu sul tavolo e si mise ad accarezzare con la zampina la foto che ritraeva Sirius. "Non e' quello che scrivono sul giornale. Credevo fosse morto dodici anni fa e invece era solo scomparso. Ora mi domando come mai sia saltato fuori dopo tutto questo tempo. Farei qualsiasi cosa per poterlo aiutare." Remus abbasso' lo sguardo disperato per la sorte dell'amico.
"Davvero faresti qualsiasi cosa per aiutarlo Lunastorta?"
Remus alzo' lo sguardo e, al posto del gatto, vide che sulla sua scrivania stava seduta una ragazza sui vent'anni con i capelli neri e dei grandi occhi marroni che lo fissavano speranzosa.
"E tu chi sei?" domando' allarmato.
"Mi chiamo Lucy e sono vivo assieme a Sirius. Ho scoperto solo pochi anni fa chi fosse realmente. Per sette anni e' stato il mio cane."
Remus cerco'di riprendersi dalla sorpresa. "Dunque e' stato nascosto per tutto questo tempo?"
"Si'."
"Ma perche' non si e' fatto vivo neppure con me?"
"Non ne ho idea. E' stata una sorpresa anche per me quando ho scoperto che era un animagus ma ormai..." Lucy non fini' la frase. Si sentiva molto in imbarazzo a parlare della sua relazione con Sirius con Lupin. Infondo per lei era uno sconosciuto.
"Ti ha raccontato la sua versione di quello che e' successo quel giorno dopo la morte di James e Lily?" continuo' Lupin per toglierla dall'imbarazzo.
"Si'. E mi ha anche detto che sospetta che Codaliscia abbia finto anche lui la sua morte e sia nascosto sottoforma di topo da allora."
"E dove si troverebbe?"
"Qui ad Hogwarts. E' Crosta, il topo di Ron Weasley."
"Ne sei sicura?"
"Crosta era il topo di suo fratello Charlie. E Charlie ha la mia eta'. Non ti pare strano che un topo viva cosi' a lungo?"
"Hai mai guardato le zampe di Crosta?"
"Ora che mi ci fai pensare sembra che gli manchi un dito."
"E' lui!" Lupin si era alzato in piedi "Dobbiamo andare a dire tutto a Silente. Trasformati di nuovo cosi' non passerai dei guai se ti trovano."
Puff.. Lucy era ritornata la bella gattina siamese ed ora era tra le braccia di Lupin che la stava portando da Silente.

Arrivati nell'ufficio del preside Remus poso' Lucy su una sedia.
"Remus che ci fai qui a quest'ora? E di chi e' quel bel gatto?"
"Ho notizie importanti su Sirius Black e Peter Minus."
"Sono scomparsi da tempo. Anche se qualcuno giura di aver visto Black in questi giorni. Hanno mandato i Dissennatori da Azkaban per catturarlo."
"Se non credete a me almeno potrete credere a lei." Remus indico' a Silente la poltrona dove prima aveva messo la gatta ed ora si trovo' davanti Lucy.
"Lucy White. Cosa ci fai ad Hogwarts?"
"Buonasera professor Silente. Sono felice che si ricordi ancora di me." Lucy sorrise.
"Sono qui per aiutare Sirius e stanare Peter Minus. Il professor Lupin ha creduto alla mia storia. Ora spero che lo faccia anche lei e che mi aiuti a salvare Sirius. Lui non ha fatto niente ed e' ricercato. Se dovessero catturarlo ne morirei." imploro' la ragazza.
"D'accordo. Hai modo di contattarlo?" domando' Silente.
"Conoscendo la sua testaccia dura credo che stia venendo qui per proteggere Harry."
"Solo per quello?" Lupin aveva capito la natura del rapporto che legava il suo amico a Lucy.
"Ehm. Ma certo! Per cos'altro se no?" Lucy era arrossita fino alle orecchie.
"Remus tu eri molto amico di Sirius e lo conosci bene. Ti chiedo di vegliare su Lucy ed Harry." poi si rivolse alla ragazza. "Nel malaugurato caso che cerchi di venire qui, tu lo terrai alla larga. Ora andate. Ho bisogno di riflettere." e detto questo li congedo'.

Lucy ritorno' ad essere un gatto e Lupin la riprese e si diresse verso il suo studio. Arrivati l'adagio' sul divano.
"Adesso non posso riportarti alla torre di Grifondoro. Per questa notte dormirai nel mio studio e domattina ti restituiro' ad Hermione."
"Grazie Lunastorta. Sirius fa bene a fidarsi di te ed a considerarti il suo migliore amico."
"Ci fidavamo anche di Peter. E guarda cosa ha combinato." disse Lupin con un mesto sorriso. "Ora dormi."
"Buonanotte Remus."

I giorni seguenti Lucy tenne d'occhio il piu' possibile Crosta ed era preoccupata per un eventuale colpo di testa da parte di Sirius.
Una sera era alla finestra e le parve di notare un grosso cane nero che si nascondeva tra i cespugli intorno al lago. Decise di farsi la solita passeggiata notturna per poter verificare che fosse veramente lui. Lo trovo' in mezzo ad un cespuglio in riva al lago. Era molto magro e pieno di pulci. "Lucy cosa ci fai fuori dal castello?" domando' appena si senti' scoperto.
"Volevo vedere se eri stato tanto stupido da venire fino qui ed effettivamente avevo ragione." era arrabbiata con lui. Come poteva rischiare la vita in quel modo. "Ci sono i Dissennatori qui intorno. Ti stanno cercando. Ma non ci pensi che se ti prendessero io ne morirei?" Sirius abbasso' la testa sconsolato. "Harry come sta?"
"Lui bene. E' un po' spaventato perche' crede che tu lo voglia uccidere. Gli hanno raccontato un sacco di frottole sul tuo conto."
"Oltre a te nessuno sa che sono qui?"
"Silente e Lupin sanno che sei nei paraggi. So che di loro mi posso fidare."
"Si' hai fatto bene a dirgli tutto. Io mi nascondo nella Stamberga Strillante. Remus sa come raggiungerla attraverso un passaggio segreto se avesse bisogno di me. Vorrei tanto vedere Harry e verificare di persona se quel topo e' Codaliscia."
"E' pericoloso. Se verra' il momento te lo faro' sapere."
Il cane lecco' il muso  della gatta. "Mi manchi tantissimo micetta."
"Anche tu mi manchi cucciolone."


"Hermione! Tieni quel gattaccio lontano da Crosta!" Ron stava sbottando contro Lucy.
"Lulu' non mangerebbe mai que vecchio topastro. Ha gusti troppo raffinati." ribatte' la ragazza prendendo Lucy tra le braccia e dirigendosi verso il dormitorio.
"Cosa succede ancora Ron?" intervenne Harry.
"Da quando Hermione ha preso quella bestiaccia con se il povero Crosta non sta piu' in pace. Sembra un topo stressato. Guardalo come trema!"
"Effettivamente mi sembra terrorizzato. Ma non credo che sia dovuto a Lulu'. Ci sono altri gatti qui e non gli hanno mai fatto nulla."
"Forse hai ragione tu Harry. Andiamo a dormire e speriamo che Sirius Black non cerchi di entrare ad aggredirci."
"Ci sono talmente tanti Dissennatori la fuori che lo prenderebbero sicuramente se tentasse di varcare i cancelli della scuola."

"Sirius Black ha tentato di entrare nella sala di Grifondoro ed ha aggredito il quadro della Signora Grassa." Questa era la voce che si era sparsa per tutta la scuola quando avevano trovato il quadro che copriva l'ingresso della sala comune di Griondoro tutto pieno di tagli dovuti a dei graffi. Lucy non si dava pace. Lei sapeva che non era stato Sirius. Decise di andare da Lupin quella notte a spiegargli tutto quello che sapeva.

Remus senti' grattare alla sua porta e si accinse ad aprire. Sapeva infatti che si trattava di Lucy.
"Ciao Remus." disse la ragazza dopo che lui chiuse la porta.
"Lucy. Sirius ha combinato un bel casino!"
"Non e' stato lui. L'ho visto qualche giorno fa e mi ha detto dove si nasconde e che tu sai come raggiungerlo."
"Ti ha detto dove si trova?"
"Mi ha detto solo di dirti che era il posto dove vi riunivate per via del tuo piccolo problema peloso."
"Ho capito dove intende. Vediamo di organizzarci e di andarlo a recuperare. Cerchero' di parlare con Harry e di fargli capire che Sirius non vuole ucciderlo."
"Dobbiamo farli incontrare. Almeno quel testone la smettera' e tornera' a casa con me."
"Tu credi che sia saggio farlo tornare da te dopo che si e' fatto scoprire?"
"Non lo so Remus. Io pero' non posso vivere senza di lui."
"Vedo che per una volta il vecchio Felpato ha qualcuno che lo ama veramente." Lupin sorrise alla ragazza.
"Ora e' meglio che torni alla torre. A presto Remus."
"A presto Lucy."

Non c'era tempo da perdere. Harry, Ron ed Hermione avevano scoperto il nascondiglio di Sirius e quella notte avevano deciso di uscire di nascosto e di andarlo a scovare. Harry voleva parlargli per sapere la verita'.
Lucy corse verso l'ufficio di Remus. Sapeva che non stava bene e che quella notte ci sarebbe stata la luna piena ma aveva bisogno di aiuto e solo lui poteva dargliene.
"Oh non hanno scoperto l'entrata del passaggio segreto dal platano picchiatore! Raggiungeranno presto Sirius." Lupin era allarmato. Lucy, sottoforma di gatto, lo seguiva velocemente. Entrarono dal passaggio che si apriva sul tronco della pianta e percorsero la stessa strada fatta dai ragazzi.
Sirius, sottoforma di cane, era stato immobilizzato dai tre ragazzi.
"Fermatevi! Non fategli del male!" esclamo' Remus che si avvicinava ai ragazzi con Lucy in braccio.
"Professor Lupin? Che cosa ci fa lei qui? E come mai il gatto di Hermione e' con lei?" domando' Harry vedendo il professore.
Lupin lascio' andare Lucy che corse subito vicino al grosso cane nero ed inizio' a leccargli il muso.
I ragazzi guardarono la scena esterefatti. Ad un tratto Sirius e Lucy ripresero le loro sembianze umane. Lucy stava accarezzando il volto di Sirius che in quel periodo era diventato molto magro e sciupato. Hermione era rimasta a bocca aperta vedendo il suo gatto che diventava un essere umano.
Lucy si alzo' e punto' la bacchetta in direzione di Ron.
"Che cosa gli vuoi fare?" grido' Harry vedendo il suo amico minacciato.
"Ron. Tira fuori Crosta. Non ti faremo niente. Ma tira fuori il topastro." intimo' Lucy con aria minacciosa.
Ron prese Crosta dalla sua tasca e lo mise a terra vicino a Sirius e Lucy. La ragazza punto' la bacchetta sul topo.
"Avanti Peter. Tanto lo sappiamo che sei tu." disse Sirius rivolto al topo. Anche Lupin aveva estratto la bacchetta e la puntava contro Crosta.
Ron rimase ancora piu' shoccato di Hermione vedendo che Crosta non c'era piu' ed al suo posto era apparso un brutto ometto con la faccia da topo e l'aria terrorizzata. "Remus, Sirius amici miei!" tento' l'ometto.
"Amici tuoi un corno Codaliscia!" Sbotto' Sirius "Racconta ad Harry cosa e' successo veramente. Digli chi e' stato a tradire i suoi genitori. Avanti!"
Peter passava lo sgardo terrorizzato da Sirius a Lupin. "Remus. Tu non crederai veramente...?"
"Io credo solo che mi hai fatto passare per un traditore e che hai incastrato Sirius con quella storia fingendo la tua morte. Da me non avrai alcun aiuto." il tono di Remus si era fatto duro.
"Harry tu...?"
"Io voglio sapere la verita'!" anche Harry ora puntava la bacchetta contro Peter.
Racconto' tutto e quando ebbe finito Harry lo schianto'. "Almeno potremmo consegnarlo a quelli del ministero e scagioneremo Sirius. "Ora usciamo che si sta facendo tardi."

Quando arrivarono di nuovo nel parco del castello il sole era quasi del tutto tramontato. All'uscita ebbero l'amara sorpresa di trovare Piton che li aspettava. Nel trambusto generale Piton riusci' a rovinare tutti i loro piani. Permise a Codaliscia di ritrasformarsi e fuggire e riusci' a schiantare Sirius e a farlo catturare. Remus non pote' fare nulla per i suoi amici. La luna piena era sorta in cielo e la sua trasformazione si stava verificando sotto agli occhi esterefatti di Lucy e dei tre ragazzi. "Ragazzi scappate e fate in modo di salvare Sirius! Io porto Remus lontano da voi." e detto questo la ragazza si ritrasformo' in un gatto e attiro' l'attenzione del lupo mannaro su di lei portandolo lontano dalla scuola.

Harry, Ron ed Hermione riuscirono, con il suggerimento di Silente a far fugire Sirius assieme a Fierobecco.
La mattina dopo Remus e Lucy rientrarono alla scuola e andarono subito da Silente. Erano entrambi molto stanchi per la dura nottata che avevano dovuto subire. Silente informo' subito i due che i ragazzi erano riusciti a far fuggire Sirius. Lucy sospiro' di sollievo.
"Professore. Sapede dove possa essere andato?" domando' a Silente.
"Mi dispiace mia cara, non lo so proprio. Ma sono convinto che si fara' vivo molto presto con te ed Harry." Silente rivolse un sorriso di incoraggiamento  Lucy.
Arrivarono nello studio del preside anche i ragazzi accompagnati dalla McGranit.
Harry si rivolse a Lucy. "Cosi' ci hai spiato tutto l'anno per conto di Sirius?"
"Lui voleva incontrarti ma era troppo pericoloso e cosi' mi sono offerta di venire a tenervi d'occhio."
Lucy racconto' loro tutta la storia da quando avevano visto Crosta nella foto sul giornale assieme alla famiglia Weasley.
"E dire che ce l'ho avuto sotto agli occhi per sette anni quando era il topo di Charlie." si rimprovero' la ragazza.
"Ora dove andrai Lucy?" domando' Harry che ormai si fidava della ragazza.
"Tornero' al mio lavoro come auror al ministero. Anche se senza Sirius non so come faro'." gli occhi di Lucy si riempirono di lacrime al pensiero di aver perso l'unico uomo che aveva mai amato.
"Lucy. Vedrai che non l'hai perso. Io credo che tornera' da noi." le disse Harry.
"Grazie Harry. So che Sirius ti aveva promesso che avresti potuto vivere con lui. Se ti puo' far piacere potresti venire a trovarmi. Cosi' parleremo un po' di lui."
"Lo faro' senz'altro. Grazie."

Dopo il ritorno da Hogwarts e dopo che ebbe ricevuto la lettera di Sirius tramite Leotordo, Harry e i ragazzi andarono a trovare Lucy. Si trattennero con lei tutto il giorno. Alla fine della giornata Lucy prese da parte Hermione.
"Hermione. So di non essere stata un buon gatto da compagnia per te. Volevo rimediare con questo." e porse alla ragazza un cestino di paglia chiuso da un coperchio.
Hermione, curiosa, lo apri' ed un bel gattone rosso le salto' in braccio facendo le fusa.
"Si chiama Grattastinchi. E ti posso assicurare che e' un gatto vero e non un animagus. E' tuo."
"Grazie infinite Lucy."


Continua....

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Capitolo 10
*** 10: Dove sei finito Sirius? ***


Capitolo 10 Attenzione: i fatti raccontati in questo capitolo fanno riferimento al quarto libro "Harry Potter e il calice di fuoco"

Lucy era ritornata alla sua vita di sempre. Beh, quella di sempre ma senza Sirius. Era da parecchio tempo che non aveva sue notizie. Non le era mai capitato di stare da sola. Quando era morto il nonno aveva sempre avuto Sirius al suo fianco e, ai tempi della scuola, poteva contare su Tonks e Charlie. Ora aveva ripreso il suo lavoro di auror e con lei c'era Tonks che almeno riusciva a farla sorridere. Malocchio aveva deciso di andare in pensione e di tentare la carriera di insegnante ad Hogwarts. Avrebbe insegnato Difesa contro le arti Oscure al posto di Remus.
Gia' Remus. Le era stato molto vicino l'anno precedente e anche adesso si sentivano spesso. Anche con Harry aveva intavolato un buon rapporto. Si scrivevano spesso ed era felice di sapere che, almeno con lui, Sirius si faceva vivo ogni tanto.
Se durante il giorno riusciva a tenere la mente impegnata con mille cose, alla sera il ritorno a casa era sempre straziante. Si ritrovava a fissare ogni cane che vedeva passare nella speranza che fosse lui e, spesso, si addormentava con il viso affondato nel suo cuscino aspirando il suo odore.

Quell'anno ad Hogwarts ci sarebbe stato un evento particolare: il Torneo Tremaghi. Il suo nuovo capo l'aveva precettata per mantenere l'ordine durante il periodo del torneo. Fu cosi' che anche quell'anno torno' ad Hogwarts. Silente aveva insistito perche' alloggiasse nella scuola e si era ritrovata nella sua vecchia casa: a Grifondoro.
"Ovviamente spero non ti dispiaccia alloggiare nei dormitori assieme alle altre ragazze." le aveva detto Silente. E cosi' si era ritrovata nella camera con le ragazze del quarto anno dove, ovviamente, c'era anche Hermione.
"Beh. Non ti cambia molto dallo scorso anno vero?" le domando' la ragazza.
"Hai ragione Hermione." sorrise Lucy. "Mi sento veramente a casa qui. Almeno non sono sola." il suo viso si era fatto di colpo triste.
"Hai piu' avuto sue notizie?" Hermione le poso' una mano su una spalla.
"No. Non si fa vivo con me. E' come se mi avesse dimenticata."
Hermione l'abbraccio' vedendo che i suoi occhi si riempivano di lacrime. "Non piangere. Secondo me lo fa per proteggerti."
"Forse hai ragione." singhiozzo'
"Forza Lucy. Sei un auror e gli auror non piangono. E poi i Grifondoro sono coraggiosi. Abbi fiducia. Sono convinta che ti ami sempre e che anche lui soffra per non poter stare con te."
"Grazie Hermione. Ora e' meglio se vai a lezione ed io mi preparo per un giro di perlustrazione nei dintorni."
Cosi' si lasciarono ed Hermione raggiunse le sue compagne per le lezioni della giornata.

Lucy usci' dal castello. Voleva andare a trovare Hagrid. Era da quando frequentava Hogwarts che non andava piu' verso la capanna del suo enorme amico. Busso' alla porta ma non le rispose nessuno. "Che sia andato da qualche parte." penso' e si diresse verso la Foresta Proibita, in fondo per lei la regola di non entrarci non valeva piu'. Tra qualche giorno ci sarebbe stata la prima prova del torneo e nessuno immaginava neppure lontanamente di cosa si trattasse. Ad un certo punto udi' delle voci provenire da una radura li' vicino e si avvicino' lentamente. Sbirciando fra i cespugli vide un grosso recinto ed un gruppo di uomini impegnati con "Dei draghi?!" penso' fra lo stupito ed il terrorizzato. Immediatamente il suo pensiero corse al suo amico Charlie. Come chiamato dai suoi pensieri lo vide in mezzo alle altre persone intento a cercare di calmare un enorme Ungaro Spinato. Charlie si senti' osservato e volto' il viso nella sua direzione e la vide. Lucy gli sorrise immediatamente felice di vederlo. Charlie scambio' due parole con la persona accanto a lui e lo lascio' a prendersi cura del drago raggiungendo Lucy.
"Ciao. Che ci fai qui?"
"Anch'io sono felice di vederti Charlie Weasley."
"Scusami. Ma nessuno deve sapere che i draghi sono la prima prova del torneo."
"Stai pure tranquillo che da me non sapranno niente."
"Sempre la bocca cucita come ai tempi della scuola eh?" scherzo' l'amico.
"Certo. Io so mantenere bene i segreti. Sapessi quanto."
"Hei! Cos'e' quella faccia triste?" Charlie si era impensierito all'improvviso cambio di umore dell'amica."Ti va di parlarmene? Come ai vecchi tempi davanti ad una tazza di the da Madama Rosmerta?" le mise un braccio sulle spalle e si incamminarono verso Hogsmenade.
Lucy era silenziosa. Charlie la sprono' a raccontargli cosa la turbava.
"Fino a circa un anno fa tutto andava a meraviglia. Poi e' successo tutto quel casino."
Charlie assenti' con il capo. "Ron mi ha raccontato quello che e' successo e di come tu ti sia infiltrata per un anno qui fingendo di essere un gatto."
"Era anche divertente a volte. Ho potuto conoscere Harry, Ron, Hermione e Remus Lupin uno dei suoi piu' cari amici."
"Stai parlando di Sirius Black vero?"
"Si'."
"Mi piacerebbe conoscerlo sai?"
"Ma tu lo conosci."
"E come potrei?"
"Black." Charlie la guardo' prima perplesso poi capi'.
"E cosi' Sirius era quel cagnaccio che ti stava sempre appiccicato e che faceva impazzire mio fratello?"
"Esattamente." Lucy ora sorrideva della faccia stupita del suo amico. Tipica espressione alla Weasley come Ron: occhi sgranati e bocca aperta.
"Non avrei mai immaginato che potesse essere un animagus. Anche se devo dire che come cane era piuttosto strano."
"Grazie Charlie."
"E di cosa?"
"Di essere riuscito a farmi sorridere."
"Non c'e' di che. A cosa servono gli amici altrimenti? Tonks come sta?" Charlie cambio' discorso.
"Combina danni come al solito."
"Ma sta con qualcuno?" Lucy lo guardo' con aria furbetta.
"Non ti e' ancora passata la cotta che avevi per lei?"
Charlie arrossi' fino alla punta delle orecchie. "Non ho mai avuto una cotta per lei." si difese. "Non posso voler sapere come sta una mia amica?"
"Certo. Allora: sta bene e, che io sappia, non sta con nessuno." poi continuo' "Comunque ora capisco molte cose di tuo fratello Ron."
"Che cosa?" Charlie era curioso e un po' preoccupato.
"Siete molto simili sai?"
"E questo cosa centra?"
"Neppure lui e' ancora riuscito a dichiararsi ad Hermione. Spero solo che sia piu' sveglio di te con Tonks."
"Ma brutta...." Lucy si mise a ridere e corse via inseguita da Charlie che rideva anche lui come un pazzo.
"Ciao Charlie. Ora devo andare. Questa sera c'e' il ballo per l'inizio del Torneo e io devo fare la sorveglianza."
"Ok allora ci vediamo alla prima prova."

La sera del ballo Lucy la passo' in giro per i giardini di Hogwarts. Non aveva voglia di mischiarsi in mezzo alla folla di ragazzi e professori e non si era neppure preoccupata di vestirsi elegantemente come le avevano suggerito Hermione e Ginny. E poi tanto nessuno l'aveva invitata al ballo e, se comunque qualcuno l'avesse fatto, avrebbe rifiutato. Sarebbe andata ad un ballo solo con lui. Gia' se lo immaginava elegante in un abito da sera scuro che la aspettava ai piedi dello scalone dove lei sarebbe arrivata con indosso un semplice abito rosso di lucida seta e i capelli raccolti. L'avrebbe presa fra le braccia e avrebbero ballato per tutta la sera per poi finire a baciarsi su di una panchina intorno al lago.Come le mancava!
"White! Che sorpresa trovarti qui. Non hai finito il tuo turno?" una voce viscida la riporto' alla realta' dai suoi sogni. Piton era sbucato fuori dall'ombra.
"Professor Piton. Che sorpresa! Non l'avevo sentita arrivare."
"Eri un po' persa nei tuoi pensieri evidentemente." disse sarcastico.
"Come mai non e' al ballo? Non ha trovato nessuno da invitare?" Lucy gli stava rispondendo in modo gelido. Sapeva quando lui e Sirius si detestassero e non gli aveva ancora perdonato il fatto che l'anno precedente lo avesse quasi fatto catturare e rinchiudere ad Azkaban.
"E tu?"
"Io sono qui per lavorare e non per divertirmi. Ora se mi vuole scusare." Piton era sempre riuscito ad irritarla ma ora era peggio del solito.
"Vedo che hai imparato da Black a scappare invece di affrontare le situazioni. Non ti ricordavo cosi' ai tempo della scuola."
Lucy si giro' e lo fisso' con uno sguardo truce pieno di odio. "Cosa vuole da me? Non le pare di avermi gia' rovinato abbastanza la vita con quello che ha fatto l'anno scorso?" e se ne ando' lasciando Piton solo.

Finalmente il torneo inizio' e Harry e tutti gli altri concorrenti riuscirono a portare a compimento in modo brillante le prime due prove. La prova finale si sarebbe rilevata particolarmente difficile. Lucy aveva visto Moody che si avvicinava ad Harry.
C'era comunque qualcosa che non andava in Malocchio. Lo pensava fin dal primo giorno che si erano incontrati a scuola. Lui non sembrava averla riconosciuta subito. Sapeva che era un po' tocco ma non cosi' strano. La cosa le puzzava parecchio ma non poteva permettersi di tenerlo d'occhio. Se ne sarebbe accorto subito: infondo era lui che le aveva insegnato il mestiere di auror.
Quello che successe dopo quando Harry ritorno' con il cadavere di Cedric dicendo che Voldemort era tornato la  riempi' di sgomento molto di piu' che scoprire che quello che aveva creduto Moody fosse solo un impostore.

Riusci' a parlare con Silente solo verso sera.
"Lucy. I fatti di oggi sono molto preoccupanti. L'Ordine della Fenice deve essere ripristinato. Con il ritorno di Voldemort nessuno e' piu' al sicuro. Ho gia' avvertito Sirius."
Lucy rimase sconcertata al sentir nominare Sirius.
"Dunque voi sapete dove si trova?! Perche' non me lo avete detto!" Lucy era furiosa.
"I tempi ora sono cambiati. Deve aiutarci a proteggere Harry. Raggiungilo subito." Silente era rimasto calmo di fronte alla rabbia di Lucy.
"Dove lo trovo?" domando' la ragazza ora piu' calma.
"A Londra. Al numero 12 di Grimmauld Place."

Continua....


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Capitolo 11
*** 11: A Grimmauld Place ***


Capitolo 11
Attenzione: i fatti raccontati in questo capitolo fanno riferimento al quinto libro "Harry Potter e l'ordine della fenice"

Lucy si porto' in Grimmauld Place e fisso' la fila di villette. Ma dove diavolo era il numero 12? Si passava dal numero 11 al 13. Poi si ricordo' delle parole di Silente e pronuncio' la parola d'ordine e, all'improvviso, il numero 11 e il 13 si dilatarono e mostrarono il numero 12: la casa di Sirius. Si avvicino' alla porta, suono' il campanello ed attese. Dall'interno si udirono delle grida furibonde e Sirius che imprecava e intimava qualcuno di stare zitto. Poi la porta si apri' e Lucy lo vide fissarla con un espressione prima stupita e poi felice.
"Amore mio sei arrivata!" Sirius la strinse forte a se tirandola dentro e chiudendo la porta. Non si accorse che lei non aveva ricambiato il suo abbraccio con lo stesso trasporto. Alzo' gli occhi nella poca luce del corridoio e fisso' il suo viso. Lo stava fissando con una rabbia incredibile e grosse lacrime le bagnavano gli occhi. Sirius non fece in tempo a domandarle cosa avesse quando uno schiaffo tremendo gli arrivo' a piazzarsi direttamente sul viso.
"Hei! Cosa diavolo ti prende?" domando' alla ragazza che ancora non lo aveva degnato di una parola.
"COSA MI PRENDE?" Lucy stava urlando. Sirius la prese per un braccio e la trascino' in cucina prima che il ritratto di sua madre riprendesse a gridare facendo a gara con Lucy.
"LASCIAMI!" Lucy stava tentando di liberarsi della mano di Sirius che le stringeva il braccio.
"Smettila di urlare per piacere! E dimmi che cosa c'e' che non va!" ora anche lui voleva una spiegazione per lo strano comportamento della ragazza.
"Perche' non ti sei fatto vivo con me per tutto questo tempo?" Lucy era livida e lo fissava quasi con odio.
"Lucy non potevo."
"Perche' allora scrivevi ad Harry?"
"Lui ha bisogno di me."
"E IO CHI SONO! ANCH'IO AVEVO BISOGNO DI TE!" Lucy aveva ricominciato a gridare.
"Smettila di gridare per piacere! Me lo ha detto Silente di non contattarti."
"Ma come..." Lucy ora era perplessa.
"Tu sei un auror. Avrebbero anche potuto torturarti per sapere dove mi trovavo? Non ti pare?" Sirius stava cercando di convincerla.
"Allora avrebbero potuto farlo anche con Harry e Silente."
"Harry non sapeva dove trovarmi. Mi facevo vivo sempre io. E Silente non hanno il coraggio di toccarlo."
Lucy rimase in silenzio e Sirius pote' continuare.
"E poi io ti amo e non potevo permettere di metterti in pericolo a causa mia."
Gli occhi di Lucy si raddolcirono mentre lo fissava e, tra le lacrime, gli disse."Credevo che non ti importasse piu' niente di me?"
Sirius l'abbraccio' di nuovo e questa volta anche lei ricambio' il suo abbraccio.
"Mi importera' sempre di te. Scusami se ti ho fatto soffrire per tutto questo tempo. Non credere che io mi sia sentito meglio."
Lucy tiro' su con il naso prima di parlare di nuovo. "Dove ti sei nascosto per tutto questo tempo?"
"All'inizio ho vissuto in una grotta sui monti assieme a Fierobecco e poi sono tornato qui. Nessuno mi avrebbe cercato in questa casa."
"E di chi e' questa casa? E' spettrale." Lucy si guardo' intorno scrutando l'ambiente.
"E' la casa della mia famiglia. Ora e' casa mia. Sono l'ultimo dei Black. Lo so che e' un disastro. Qui fino ad ora ci ha vissuto solo Kreacher prendendo ordini dal ritratto di mia madre per anni. Credo che non abbia piu' tutte le rotelle al posto giusto."
"Chi sarebbe Kreacher?" Lucy era incuriosita.
"L'elfo domestico della mia famiglia."
"Se vuoi ti posso dare io una mano a rendere questo posto un po' piu' vivibile?"
"Ne sarei felice. Saresti un'ottima padrona per casa Black. E poi questo posto e' cosi' triste che ci vuole un po' della tua allegria." Sirius sorrise felice continuando a stringere Lucy a se.
"Vedro' cosa posso fare. Ma dovro' passare molto tempo qui. Non ti dispiace vero?" Lucy lo guardo' con aria maliziosa.
"Dispiacermi? Sai che la tua compagnia e' l'unica cosa che ho bramato in tutto questo tempo?"
"Davvero? Kreacher non e' una buona compagnia?"
"No. E poi con lui non posso fare quello che facevo con te." Sirius la guardo' in modo allusivo.
"Bene signor Black. Direi che potremmo cominciare a riordinare la tua camera da letto. Che ne dici?"
"Che non aspetto altro." E prima che Lucy se ne rendesse conto Sirius l'aveva presa in braccio e la stava portando di corsa al piano di sopra.
Sirius spalanco' la porta della stanza con un calcio e depose Lucy su un grande letto che, evidentemente, non veniva rifatto da giorni. Non persero tempo. Si liberarono in fretta dei vestiti e fecero l'amore.

Rimasero chiusi in quella camera per due giorni senza neppure uscire per mangiare. Il terzo giorno Lucy si sveglio' vedendo entrare il sole attraverso le tende lise che ricoprivano la finestra. Decise che ormai avevano abbondantemente recuperato tutto il tempo in cui non si erano visti e che era giunto il momento di dare veramente una sistemata a quella topaia ed anche al suo padrone che sembrava aver scordato come si usavano pettine e rasoio. Sposto' il braccio di Sirius che la cingeva e si alzo' dirigendosi verso il bagno. Entrando vide la sua immagine riflessa nello specchio. Aveva le occhiaie per il poco riposo ma non era mai stata cosi' felice. Apri' il rubinetto della doccia e si immerse sotto al getto facendo mentalmente un piano di attacco al caos che regnava in quel posto. Avrebbe provato a convincere anche Kreacher a darle una mano con le pulizie, anche se ancora non lo aveva visto. Finito di asciugarsi e di rivestirsi, decise che il suo appetito aveva la priorita' sulle pulizie e si diresse verso la cucina. Avrebbe preparato la colazione e poi sarebbe andata a svegliare Sirius e lo avrebbe buttato sotto alla doccia e, magari, gli avrebbe anche accorciato un po' i capelli.

Arrivo' in cucina e si accorse di non essere sola. Un vecchio elfo domestico la guardava in cagnesco da un angolino. Lucy sorrise.
"Buongiorno! Tu devi essere Kreacher?"
L'elfo rimase stupito che qualcuno gli rivolgesse la parola cosi' garbatamente ma non rispose al saluto rimanendo chiuso nel suo mutismo.
Lucy si guardo' un po' intorno cercando di trovare l'occorrente per preparare una colazione decente.
"Scusami Kreacher. Sapresti dirmi, per piacere, dove posso trovare dei piatti e delle tazze? E magari una teiera?"
L'elfo rimase ancora stupito che la ragazza gli si rivolgesse in quel modo e, prima di lasciare la cucina, indico' con una mano una vecchia credenza.
"Oh grazie! Sei veramente molto gentile." e si mise ad armeggiare con tutto l'occorrente per preparare la colazione mentre l'elfo la osservava di nascosto. Mai gli era capitato che un mago o una strega fosse cosi' gentile con lui. Il padrone, che lui detestava, di solito lo cacciava via magari a calci. Ma quella ragazza era diversa. Avrebbe anche potuto piacergli se non fosse cosi' intima con il padrone. Lui li aveva visti di nascosto in quei giorni passati quando, salendo per vedere se il suo odiato padrone se ne fosse andato o fosse morto, l'aveva invece visto intento a rotolarsi nel letto con quella ragazza che era arrivata in casa, aveva preso a schiaffi il padrone e, se possibile, gridava piu' forte del ritratto della sua vecchia padrona. La vide un po' in difficolta' per il fatto che non conosceva la casa e cosi' decise di tornare in cucina e, forse, darle una mano. In fondo gli piaceva un po' anche se non lo avrebbe mai ammesso apertamente.
Lucy si senti' di nuovo osservata e, girandosi, vide che Kreacher era ritornato e la fissava. Decise di chiedergli nuovamente indicazioni.
"Scusami se ti disturbo, ma non conosco la cucina e non ho idea di dove trovare gli strumenti che mi occorrono. Sapresti dirmi se qui c'e' della farina per favore?"
"La farina e' in quell'armadietto. Se occorre ancora qualcosa Kreacher sara' felice di aiutare la signorina." e si profuse in un profondo inchino.
"Grazie." Lucy non riusci' a resistere e accarezzo' la testona dell'elfo. "Sei un aiuto molto prezioso. Non so cosa farei senza di te. Ora preparo le frittelle e poi vado a buttare giu' dal letto Sirius."
"Per le frittelle ci vuole lo sciroppo. Il padrone gradisce anche le uova con la pancetta. Kreacher prepara la colazione e la signorina va a svegliare il padrone."
"Mi chiamo Lucy." disse sorridendo al vecchio elfo. "Prepariamo insieme la colazione e poi vado a svegliare Sirius."
L'elfo annui' e si premuro' di mettere sul tavolo tutti gli ingredienti che occorrevano per la colazione. Lavorarono in silenzio fianco a fianco e, quando tutto fu pronto, Lucy sali' al piano superiore.
Entro' in camera con il vassoio della colazione e lo depose sul tavolino vicino al letto. Sirius dormiva ancora con un beato sorriso sulle labbra. Lucy si avvicino' alla finestra, apri' le tende e spalanco' la finestra. Sirius si giro' e si copri' la testa con il cuscino imprecando. "Maledetto Kreacher! Quante volte ti ho detto di non aprire le tende e la finestra in quel modo!"
"Peccato! Vorra' dire che la colazione me la mangio io."
All'udire quella voce Sirius tolse il cuscino dalla faccia e sorrise a Lucy.
"Scusami tesoro. Ma Kreacher lo ha sempre fatto apposta a svegliarmi in modo cosi' brusco al mattino."
"Cosa stavi sognando di cosi' bello?"
"Perche'?" Sirus aveva gia' addentato una frittella.
"Sorridevi cosi' beato."
"Stavo sognando te." ammise candidamente."Lo faccio quasi tutte le notti."
"Ora sono qui con te e non hai piu' bisogno di sognarmi." Disse dandogli un bacio sulla guancia non rasata.
Sirius si volto' e fece per acchiapparla per ricominciare il discorso dei giorni precedenti, ma Lucy fu piu' veloce di lui e si scanso' afferrando il vassoio della colazione che lui aveva svuotato in un attimo.
"Ah ah! Signor Black tu ora esci da questo letto e ti infili sotto alla doccia e non ne esci finche' non sei pulito, rasato e con i capelli accorciati."
"Ma..." Sirius cerco' di protestare.
"Niente ma! Fila in bagno ed io, intanto, cerco di dare un aspetto piu' umano a questa stanza. Credo perfino che in questo letto ci siano le pulci."
"D'accordo hai vinto!" Sirius si diresse verso il bagno con una finta aria sconfitta.

Lucy cambio' le lenzuola al letto e si appresto' a portarle al piano terra dove avrebbe chiesto a Kreacher dove poteva trovare una lavatrice per lavarle.  Sirius usci' dal bagno con addosso solo un vecchio asciugamano che gli copriva i fianchi. Si era rasato e aveva ancora i capelli bagnati per la doccia.
"Senti Lucy. Io non riesco a tagliarmi i capelli da solo. Mi daresti una mano?"
"D'accordo." e lascio' cadere le lenzuola per terra. "Torna in bagno che te li taglio li' cosi' non sporchiamo il pavimento della camera."

Quando ebbero finito ed uscirono dal bagno Lucy si accorse che le lenzuola sporche che aveva lasciato per terra non c'erano piu'.
Scesero giu' in cucina e sentirono dei rumori provenire dallo scantinato. Sirius si porto' davanti a Lucy e scesero insieme. La scena che gli si paro' davanti lascio' Sirius piuttosto perplesso: Kreacher stava facendo il bucato e canticchiava allegramente.
Lucy si rivolse all'elfo "Kreacher grazie. Non era il caso che ti occupassi tu del bucato. Avrei potuto farlo io piu' tardi."
Kreacher le rivolse un profondo inchino e si affretto' a rispondere a Lucy "Kreacher ha riordinato la cucina e poi ha visto la signorina che cambiava la biancheria del letto e ha pensato di fare il bucato per aiutare la signorina. Finito qui Kreacher prepara il pranzo per la signorina e per il padrone." e ritorno' ad occuparsi del suo bucato.
Sirius si rivolse stupito a Lucy "Gli hai lanciato qualche incantesimo che non conosco?"
"No. Mi ha solo dato una mano come stamattina per la colazione. E' davvero molto gentile e disponibile."
"Strano. Con me non ha mai fatto niente."
"Si vede che tu non glielo hai mai chiesto gentilmente."
"Si vede che tu hai fatto colpo perfino sul vecchio Kreacher." la canzono' Sirius.
Stavano ancora ridendo assieme quando sentirono suonare alla porta ed il ritratto della madre di Sirius prese a urlare.

Continua....

Perdonatemi se non ho scritto correttamente il nome dell'elfo. Grazie per le recensioni.

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Capitolo 12
*** 12: Convivendo ***


Capitolo 11
Attenzione: i fatti raccontati in questo capitolo fanno riferimento al quinto libro "Harry Potter e l'ordine della fenice"

Sirius ando' ad aprire la porta e si trovo' davanti Malocchio.
"Buon giorno Sirius. Lucy e' qui?" domando' il vecchio auror.
"Si'. Prego accomodati. Andiamo in cucina."
Si avviarono verso la cucina e li' trovarono Lucy intenta a rovistare negli armadietti e a prendere appunti su un foglio.
"Buongiorno Lucy." disse Moody.
"Oh! Ciao Moody. Come mai da queste parti?"
"Sono venuto a vedere che fine avevi fatto. Sono giorni che non ti vedo in ufficio. Poi Silente mi ha detto che ti avrei trovata qui."
"Si', scusami. Mi sono dimenticata di avvisare della mia assenza." Lucy sembrava mortificata.
"Devi scusarla Alastor. Ma e' stata anche colpa mia. Non ci siamo visti per cosi' tanto tempo." intervenne Sirius.
"Capisco." e guardo' la coppia con un sorrisetto allusivo. Poi continuo' "Vedo che da quando e' qui e' riuscita a darti anche una bella ripulita." Alastor fissava Sirius in modo quasi divertito. "Non sembri neppure piu' quello della settimana scorsa. Quando mi hai aperto credevo di aver sbagliato casa."
"Molto diverternte." Sibilio' Sirius a denti stretti.
"Vorrei cercare di dare una ripulita anche a questa casa ora che sono riuscita a sistemare il suo proprietario." Lucy sorrideva della battuta di Moody.
"Ti ci vorra' una vita per ripulire questa topaia." disse l'auror guardandosi intorno. "Ti do due settimane! Poi ti rivoglio in ufficio."
Lucy corse ad abbracciare il vecchio Malocchio. "Grazie Moody! Sei il miglior capo che si possa avere."

Le due settimane passarono in fretta fra un incantesimo di pulizia e l'altro. Lucy e Sirius, con l'aiuto di Kreacher, erano riusciti a sistemare quasi tutto e a dare un aspetto quasi vivibile a quella lugubre dimora. L'unica cosa che non erano riusciti a fare era staccare il quadro della madre di Sirius nel corridoio e l'arazzo con l'albero genealogico dei Black nel salotto.
"Poco male. Almeno ora ha tutto un aspetto piu' civile. Grazie Kreacher per il tuo prezioso aiuto." disse Lucy carezzando la testa dell'elfo che ormai la seguiva come un cagnolino.
"Dovremmo festeggiare la fine delle pulizie." disse Sirius. "Che ne dici di una romantica cena a lume di candela in sala da pranzo tu ed io soli soletti?"
"Sarebbe un'ottima idea. Ma per una cena importante ci vorrebbero degli abiti adatti. Non possiamo presentarci in jeans e maglietta. Io non ho portato qui niente di elegante." si lamento' Lucy.
"Per me puoi venire anche in pigiama che tanto sei stupenda lo stesso." Sirius l'abbraccio' da dietro e le pose un bacio sul collo.
"Va bene. Ora vai a farti una doccia e a prepararti che io finisco un'ultima cosa e poi ti raggiungo."

Kreacher aveva sentito i propositi del padrone per la cena romantica con Lucy e si accinse a organizzare la cena come si conveniva in una casa nobile. Decise di preparare dei piatti squisiti e tiro' fuori l'argenteria e le porcellane piu' pregiate, quelle che di solito i vecchi padroni utilizzavano per i banchetti importanti. Poi si preoccupo' per l'abito di Lucy. Constato' che aveva piu' o meno le stesse misure della madre di Sirius ed ando' a rovistare nel vecchio guardaroba in soffitta.
Lucy usci' dal bagno ancora avvolta nell'accappatoio e la sua attenzione fu attirata da quello che vide steso sul letto. Un magnifico abito di raso rosso lungo fino ai piedi e senza maniche abbinato ad una stola della stessa stoffa e ad un paio di scarpe color argento con il tacco a spillo. Vicino all'abito era posata una scatolina di velluto blu. Lucy si volto' verso la porta semiaperta e vide Kreacher che la fissava ansioso di vedere se l'abito fosse di suo gradimento.
"Kreacher? Dove hai preso questo vestito?" domando' rivolta all'elfo.
"Kreacher ha pensato che la signorina non aveva l'abito adatto per una cena elegante e cosi' ha dato alla signorina un vestito della vecchia padrona. Nella scatolina ci sono anche i gioielli da indossare con il vestito. La cena e' quasi pronta. Il padrone aspetta giu' la signorina Lucy."
"Kreacher non so davvero come ringraziarti." Lucy era quasi commossa.
"Kreacher fa tutto questo per la signorina perche' la signorina e' gentile con Kreacher." e detto questo l'elfo svani'.
Lucy indosso' il vestito e le scarpe e vide che erano della misura giusta. Fini' di pettinarsi e truccarsi poi apri' la scatola di velluto e si stupi' di trovare una magnifica collana in oro bianco con un rubino rosso. Indosso' il gioiello e si appresto' a scendere le scale.
Dalla sala da pranzo proveniva della musica. Entro' e vide la tavola apparecchiata di tutto punto con una candida tovaglia in fiandra. La luce delle candele nei candelabri d'argento si rifletteva nei calici di cristallo e creava dei riflessi dei colori dell'arcobaleno.
Sirius era chino su una vecchia radio che cercava di sintonizzare al meglio la stazione prescelta quando si volto' sentendosi osservato e la vide.
"Per Merlino! Sei bellissima!" riusci' a mormorare.
"Kreacher mi ha dato un vecchio abito di tua madre e una sua collana."
"Quel vecchio furfante! Ha anche preparato tutto qui in sala da pranzo e, devo dire, nel migliore dei modi."
"E' veramente un ottimo aiuto."
"Comunque questo vestito sta meglio a te che a lei."
"La cena e' pronta!" Kreacher era apparso sulla porta spingendo un carrello pieno di vivande. "Se il padrone e la signorina si vogliono accomodare Kreacher e' pronto per servire."
Sirius e Lucy presero posto a tavola e gustarono la magnifica cena che l'elfo aveva preparato.
Alla fine della cena Sirius si alzo' e la invito' a ballare un lento.
Erano stretti, stretti e Sirius le mormoro' all'orecchio "Ti ho gia' detto che sei bellissima?"
Lucy sorrise "Almeno cento volte questa sera."
"Non ci posso ancora credere che tu sia mia. Mi hai lanciato un incantesimo molto potente. Quando sto con te sento di rinascere e non mi sento poi cosi' vecchio come sono."
"Tu non sei vecchio."
"Hai ragione." e si fermo' stringendola di piu' e baciandola appassionatamente.

Era passata quasi tutta l'estate. A meta' luglio la loro pace era finita perche' gli altri membri dell'ordine si erano piazzati nel quartier generale. Era arrivata anche Tonks che, per non smentirsi, era entrata in casa atterrando direttamente sul povero Remus.
Lucy e Sirius avevano assistito alla scena e, dopo aver constatato che nessuno dei due avesse niente di rotto, scoppiarono a ridere a crepapelle. In effetti la scena era molto buffa Remus era caduto sulla schiena e Tonks gli era caduta sopra a cavalcioni. Avevano il viso cosi' vicino che si sarebbero potuti baciare. Alla luce di tutto cio', i due avevano assunto la colorazione di un peperone maturo e non riuscivano a muoversi per l'imbarazzo.
"Hei Lunastorta! Da quando emani un fascino tale che le donne ti saltano letteralmente addosso?" lo canzono' Sirus.
Tonks si alzo' immediatamente scusandosi. Era rimasta colpita dalla dolcezza che emanavano gli occhi di quell'uomo.
"Vieni con me Tonks. Ti mostro la tua camera." Lucy prese l'amica per un braccio e la trascino' al piano di sopra.
"Allora?" domando' all'amica.
"Allora cosa?" Tonks era ancora persa nei suoi pensieri.
"Il vecchio Remus ti ha affascinata vero?" Lucy aveva capito tutto.
"Ma cosa stai dicendo!?" I capelli di Tonks ora erano diventati rossi.
"E' un tipo molto affascinante. Non puoi negarlo."
"Ha degli occhi dolcissimi." disse Tonks con aria sognante.
"Avevo ragione!" ammise Lucy prima di lasciare Tonks in una camera al secondo piano.
Tonks sembrava molto presa da Remus. A volte Lucy e Sirius la sorprendevano a fissarlo quando lui non se ne accorgeva. Lo stesso accadeva per Remus. Anche lui non era rimasto immune al fascino un po' goffo di Ninfadora e non aveva perso occasione per aiutarla in qualche modo.

Nei giorni seguenti un discorso simile a quello tra Lucy e Tonks si svolse anche fra Sirius e Remus.
"Allora vecchio mio." Sirius punzecchio' Remus con la sua solita aria canzonatoria. "Vedo che la mia cuginetta ti ha tramortito per bene."
"Non dire sciocchezze Felpato." Remus si stava innervosendo. "Lo sai che non mi posso legare seriamente a nessuna. Tanto meno non ho l'eta' adatta per correre dietro alle ragazze di vent'anni."
"Eh certo! Sei proprio una vecchia cariatide. Una ragazza giovane e carina come Dora non starebbe mai con un uomo di quasi, e dico quasi, quarant'anni." Sirius aveva assunto un'aria finto-seria ma non perdeva l'occasione di canzonare Remus.
"Sirius io non sono te." Remus aveva capito l'allusione dell'amico.
"Per fortuna!"
"Dico sul serio."
"Anch'io sono serio." ora Sirius era veramente serio. "Credi che io non mi sia mai fatto dei problemi per il fatto che Lucy abbia solo ventidue anni e io trentasei?"
"Conoscendoti non credo."
"E invece si'! Ma io l'amo e farei qualsiasi cosa per lei."
"Anche metterla in pericolo come potrei fare io? Lo sai quello che mi succede una volta al mese."
"Touche'. Io almeno non ho il tuo piccolo problema peloso."
"Chiamalo piccolo."
"Va beh amico. Io ti ho solo illustrato la situazione dal mio punto di vista. Poi tu fai come credi."

I giorni di luglio finirono in fretta. I Weasley, con Hermione, erano arrivati anche loro al quartier generale. Ora la casa sembrava un albergo sulla costa in alta stagione. Gente che andava, gente che veniva, alcuni per poche ore, altri per intere settimane. Sirius e Lucy erano felici di avere tutti i loro amici riuniti in casa. L'unica cosa che mancava loro in tutto quel trambusto erano i loro momenti di intimita'. Quando erano soli con Kreacher potevano dare libero sfogo ai loro sentimenti in qualsiasi stanza della casa, ma ora erano ridotti a coccolarsi solo nella loro camera. Un pomeriggio Molly li aveva sorpresi in salotto mentre Sirius stava infilando le mani sotto alla maglietta di Lucy sdraiata sotto di lui sopra al divano. Molly era sobbalzata e, imbarazzata, aveva chiesto scusa per l'intrusione e se ne era andata. Piu' tardi in cucina, mentre aiutava Lucy a preparare la cena, aveva fatto un discorsetto a Lucy.
"Cara. So che non sono fatti miei, ma vorrei parlarti come farebbe una madre con la propria figlia." esordi' la signora Weasley.
"Immagino cosa voglia dirmi signora Weasley. Mi scuso se oggi l'abbiamo messa in imbarazzo con il nostro comportamento."
"Non e' per quello. Io sono abbastanza grande per capire che tu e Sirius vi vogliate molto bene. Tu poi sei molto giovane e alla tua eta' e' normale avere tutta quella energia e quella voglia di amarsi."
"Beh. In effetti a volte non riusciamo a trattenerci. Ma il piu' delle volte e' Sirius che comincia e io non riesco a trattenerlo."
"Ti capisco benissimo cara. Anche Arthur, quando eravamo piu' giovani, era una vera furia. Ma Sirius non ha piu' vent'anni. Non credevo che avesse tutta questa energia."
"Cercheremo di sfogarci solo nell'intimita' della nostra stanza se questo la puo' fare stare piu' tranquilla."
"Ecco..."
"Che cosa la preoccupa ancora?"
"Io sono un po' all'antica, ma non mi sembra il caso che dividiate lo stesso letto in modo cosi' plateale senza essere sposati."
"Non mi fraintenda, ma io mi sento come se fossimo sposati. Ci conosciamo da tantissimi anni e siamo sempre stati insieme. Abbiamo sempre diviso lo stesso letto anche quando credevo che fosse solo il mio cane."
"Scusami. Hai ragione. Non dovevo impicciarmi cosi' dei fatti vostri. Infondo siete una bella coppia." Molly era un po' mortificata per il discorso che si era lasciata scappare.
"Non si preoccupi signora Weasley. Non ce l'ho con lei per quello che mi ha detto. Mi rendo conto che il mio comportamento e'un po' sconveniente ma vede, io non ho avuto una madre come lei che mi desse dei consigli e di questo vorrei ringraziarla." Lucy abbraccio' Molly "E poi sa una cosa?"
"Cosa?"
"Quando andavo a scuola invidiavo molto Bill e Charlie."
"Per cosa?"
"Perche' anch'io avrei voluto avere una mamma come la loro."
"Oh grazie cara! Quello che mi dici mi commuove. Se mai avessi bisogno di parlare di qualsiasi cosa sappi che saro' sempre una mamma anche per te come lo sono per i miei figli."


Continua....

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Capitolo 13
*** 13: Una nuova famiglia ***


Capitolo 13 Attenzione: i fatti raccontati in questo capitolo fanno riferimento al quinto libro "Harry Potter e l'ordine della fenice"

Era ormai iniziato agosto. Le riunioni dell'ordine avvenivano sempre piu' frequentemente in Grimmauld Place. Per la gioia di Sirius e di Lucy si era unito all'ordine anche Piton. Lucy aveva ripreso regolarmente il suo lavoro al ministero. Il capo dell'ufficio auror era un membro dell'ordine e quindi ne lei ne Sirius correvano rischi.
"Allora! Ho sentito Silente. Alla fine di questa settimana andiamo a prendere Harry e lo portiamo a casa di Sirius." Moody stava spiegando il piano di Silente a Lucy e a Tonks. "Lucy. Tu ti occuperai di spedire questo falso invito agli zii di Harry tramite la posta babbana."
"Va bene capo."
"E tu Tonks preparati che farai parte della squadra di recupero Harry."
"D'accordo."
"E' tutto chiaro angeli? Potete andare." e congedo' le ragazze.
Lucy e Tonks uscirono dall'ufficio di Moody e si diressero verso le loro scrivanie.
"Credevo che venissi anche tu a prendere Harry?" domando' Tonks all'amica.
"Mi sarebbe piaciuto ma lo faccio per Sirius. Non voglio che faccia qualche colpo di testa e decida di seguirci anche lui. Ho chiesto io a Moody di non partecipare attivamente alla missione."
"Avevo notato che Sirius era un po' strano in questi giorni."
"Si annoia in casa da solo tutto il giorno. Lui vorrebbe avere un ruolo un po' piu' attivo nell'ordine come ce l'hanno gli altri. Si sente come un leone in gabbia. L'altro giorno mi ha detto che per lui stare chiuso in casa e' come se fosse ad Azkaban."
"Fiu'! Allora e' veramente demoralizzato. E tu che cosa gli hai risposto."
"Che dormire con i Dissennatori non e' lo stesso che dormire con me."
"A proposito. Come mai da un po' di tempo non vi si trova piu' a pomiciare in ogni angolo della casa?" Tonks aveva assunto quell'aria birichina di quando chiedeva le cose all'amica.
"Ci ha beccato Molly."
"Ma stavate..."
"No! Cioe' non ancora."
"Deve essere stato imbarazzante."
"E' stato piu' imbarazzante il discorsetto da mamma che mi ha fatto Molly qualche giorno dopo."
"Non riesco ad immaginare che grama esistenza avra' Ginny fra qualche anno."
"Abbiamo chiarito tutto comunque. E poi ho deciso, assieme a Sirius, di limitarci alla nostra camera da letto e strettamente protetti dall'incantesimo Muffliato. Non ti puoi neppure immaginare quanto siano invadenti i gemelli."
"Perche'? Vi spiavano?"
"Si'. Una sera abbiamo visto spuntare da sotto alla porta una di quelle loro Orecchie Oblunghe. Ora la porta e' schermata da un incantesimo anche contro quelle."
"Che impiccioni. Bill e Charlie non avrebbero mai fatto una cosa simile."
"Concordo. Devo dire che rimpiango un po' le prime settimane in quella casa quando eravamo soli con Kreacher."
"Meno male che quell'elfo e' piuttosto discreto."
"Per forza. Lui odia Sirius."
"Ma ha un debole per te. O mi sbaglio?"
"Non ti sbagli. Io cerco solo di trattarlo gentilmente."
"E lui ti ricompensa con una infinita adorazione. Chissa' se fossi la sua padrona?!"
"Per essere la sua padrona dovrei essere una Black."
"E allora?"
"In che senso?"
"Sirius potrebbe sposarti. In fondo state insieme da cosi' tanto tempo."
"Non credo che sia fatto per il matrimonio."
"Glielo hai mai chiesto?"
"Tonks!" Lucy era arrossita violentemente. "E tu hai mai dichiarato i tuoi sentimenti a Remus?"
"Questo e' sleale!" Anche Tonks era arrossita.
"E allora non parliamone piu'!"

La sera fatidica del recupero di Harry c'era una calma strana in Grimmauld Place.
"Lucy? Come mai Tonks non e' ancora rientrata?" Sirius era un po' preoccupato di non aver ancora visto la cugina.
"E' fuori per una missione."
"Gia'. Dimenticavo che lei puo' muoversi tranquillamente." l'umore di Sirius stava diventando nero.
"Non ti preoccupare tesoro. Vedrai che sara' di ritorno presto e con una sorpresa." Lucy lo stava abbracciando quando sentirono suonare il campanello. "Ecco! Che ti dicevo? Andiamo ad aprire."
Aprirono la porta e si trovarono davanti Moody, Tonks ed alcuni altri auror.
"Ok ragazzo! Ora puoi toglierti il mantello." ringhio' Malocchio.
Sirius spalanco' gli occhi "Harry! Finalmente sei arrivato!" corse ad abbracciare Harry.
"Ciao Felpato!"
"Ciao Harry. Sono felice che sia anche tu qui con noi." Lucy saluto' Harry.
Sirius ed Harry stavano parlando felici come non lo erano stati in quegli ultimi giorni.
"Sirius." Lucy chiamo' l'uomo. "Gli altri ti aspettano in cucina. Mostro io ad Harry la sua stanza."
"Va bene tesoro." Sirius lascio' Harry con Lucy e si diresse verso la cucina.
"Allora Harry. Ti vedo un po' sciupato. Ma non ti danno da mangiare i tuoi zii?"
"Si'. Ma non e' come la cucina di Hogwarts."
"Ci penseremo io e Molly a rimetterti in sesto prima dell'inizio della scuola."
"Lucy?"
"Si'?"
"Tu ami Sirius?"
Lucy lo guardo' perplessa per la domanda e poi sorridendo rispose "Certo che lo amo. Darei la mia vita per lui."
"Sono felice che oltre a me ci sia qualcuno che gli vuole bene. Grazie."
"Sono io che devo ringraziare te Harry. Erano giorni che non lo vedevo cosi' felice come questa sera."
"Sirius e' il mio padrino e gli voglio bene come ad un padre. Avrei tanto voluto che mantenesse la sua promessa e mi portasse a vivere con lui."
"Ti capisco. E' mancato molto anche a me non poter stare con lui come ho sempre fatto. Quest'ultimo anno e' stato terribile per me."
"Ma non ti scriveva mai?"
"No. So che a te scriveva ma con me non si era fatto vivo. Silente mi ha detto dove trovarlo solo alla fine del torneo ad Hogwarts."
"Mi spiace Lucy. Credevo di essere l'unico a cui mancassero le persone a cui vuoi bene."
"Beh. Di sopra ce ne sono ben cinque che ti aspettano a braccia aperte. Dovrai dividere la camera con uno di loro. Ormai questa casa e' al completo come un albergo."
"Non ti preoccupare. Ci sono abituato."
"Allora ti lascio con Ron. Io scendo in cucina."

Quella sera Lucy e Sirius erano nella loro camera a coccolarsi sul letto.
"Lucy?"
"..."
"Tu credi che Harry sia felice?"
"Perche' me lo chiedi?"
"Non lo so. Mi e' sembrato un po' strano oggi."
"Forse era arrabbiato perche' nessuno gli aveva detto che eravamo tutti qui e lui invece era costretto a rimanere con i suoi zii."
"Forse hai ragione." Sirius si volto' a guardarla in viso. "E tu sei felice?"
Lucy sorrise. "Mi stai facendo una domanda difficile."
"Come difficile?"
Lucy si accosto' ancora di piu' al corpo di Sirius prima di rispondere e senti' che si stava eccitando. Lei gli sussurro' la risposta dopo avergli mordicchiato il lobo dell'orecchio. "Come potrei non essere felice quando sono qui con te."
Gli occhi di Sirius si accesero di passione guardando la ragazza. La prese e se la tiro' addosso. "Lo sai che sei mia e che nessuno ti portera' via da me vero?"
Non attese una risposta e la bacio' con passione.

Era arrivato il primo giorno di scuola. Quella mattina Moody aveva preparato il piano per accompagnare i ragazzi al treno per Hogwarts. Sirius si alzo' per andare a salutare Harry. "Lucy. Tesoro? I ragazzi partono. Non vuoi venire a salutarli?"
"Scusami amore. Mi alzo subito." Lucy fece per alzarsi ma un improvviso capogiro la fece cadere di nuovo sul letto.
"C'e' qualcosa che non va?" Sirius era in pensiero.
"No. Solo un capogiro. Tu scendi pure che io ti raggiungo."
"D'accordo."
Sirius usci' dalla stanza e Lucy si precipito' in bagno in preda ad una fortissima nausea. Finito si lavo' il viso e si guardo' nello specchio. Aveva decisamente una brutta cera quella mattina: forse stava covando un'influenza. Decise di farsi forza e di scendere per salutare Harry e i ragazzi. Nell'ingresso erano tutti pronti per uscire. Tonks aveva cambiato il suo colore di capelli in uno piu' "umano" e stava aiutando Moody a organizzare i gruppi per le macchine mandate dal ministero. Lucy si fece avanti e saluto' Hermione ed i fratelli Weasley augurando loro un buon anno scolastico e raccomandando loro di non cacciarsi nei pasticci. Quando fu il turno di Harry lo abbraccio' forte. "A presto Harry. Io e Sirius ti aspettiamo qui per le vacanze di Natale. Sii prudente."
"Grazie Lucy. Cerchero' di non combinare guai. E tornero' qui ogni volta che potro'. Tu e Sirius siete la mia famiglia."
Sirius si avvicino' a Lucy. "Come ti senti?"
"Va un po' meglio. Ma non me la sento di uscire."
"Io allora vado con loro."
"Sirius ma sei impazzito! Potrebbero scoprirti!"
"Non mi hanno preso per anni quando stavo con te. E non lo faranno neppure oggi. E poi ho una scorta di auror che mi proteggono." E detto questo si trasformo' nel grosso cane nero e segui' Harry ed il resto del gruppo verso la stazione.

La scuola era ormai iniziata da un paio di settimane. Quella mattina in ufficio Tonks stava vicino alla porta del bagno e controllava l'amica. "Lucy tutto bene?"
"No!"
"Stai male ancora?"
"Si'!"
Moody si avvicino' a Tonks che trasali' quando lo senti' parlare.
"Cosa succede qui?" domando' l'auror.
"Lucy non si sente troppo bene."
"Oggi?"
"No. E' da due settimane che tutte le mattine prima di iniziare a lavorare va in bagno e vomita la colazione. Ieri e' anche svenuta."
"Capisco."
"Sai cosa possa avere?"
"Non ne sono certo."
Lucy usci' dal bagno tenendosi lo stomaco ed appoggiandosi alla porta. Vide Moody che le fissava la pancia con il suo occhio magico. Istintivamente porto' le mani a coprirsi il ventre.
Moody sorrise e poi disse "Tonks. E' meglio se la porti al San Mungo a fare un controllo. Vai qui e di che ti mando io. E' una mia amica e la migliore nel suo campo." disse porgendo un bigliettino a Tonks.
"Moody non e' il caso. Sto bene." Lucy cerco' di protestare.
"Insisto! Voglio che la mia squadra sia in forma perfetta. Dopo che avrai finito al San Mungo vai a casa a riposare."
"Va bene. Faro' come dici tu."
Lucy e Tonks si avviarono verso l'uscita dirette all'ospedale. Moody si sedette alla sua scrivania e sorrise tra se' e se' "Eh bravo il nostro Felpato!"

Le due amiche raggiunsero la portineria e chiesero in che reparto potevano trovare la guaritrice che aveva indicato loro Moody.
Dopo circa un paio d'ore uscirono dal reparto di ginecologia. Erano entrambe piuttosto smarrite per la notizia che la guaritrice aveva dato a Lucy.
"Secondo te come ha fatto Moody a scoprirlo?" domando' Tonks.
"Credo che lo abbia visto con il suo occhio magico."
"Spero che non lo usi anche per sbirciare sotto ai vestiti delle donne." Tonks sorrise all'idea che Moody fosse un guardone.
"Non essere sciocca Tonks. Piuttosto devo pensare ad un modo per dire a Sirius che diventera' padre."
"Qui viene il bello."
"Potrei fargli trovare per caso il referto sul letto e vedere che faccia fa."
"Potresti semplicemente dirglielo e basta."
"Ok vedremo. Intanto andiamo a casa."

Arrivarono a Grimmauld Place e trovarono Sirius e Remus in cucina assieme. Tonks rimase imbambolata a guardare Remus e lui fece altrettanto. Sirius si alzo' e si avvicino' a Lucy abbracciandola. "Come mai sei gia' a casa?"
"Non sono stata troppo bene e Dora mi ha riaccompagnato."
"Sirius io allora vado." Remus si era ripreso e si alzo' per andarsene.
"Remus?"
"Si'?" Remus si volto' a guardare Lucy.
"Potresti riaccompagnare Dora fino al ministero? Sai non e' prudente che vada in giro sola."
"Oh! Ah si'! Certo! Buon pomeriggio allora ragazzi." Remus si alzo' e, preso il soprabito si avvicino' alla porta e prese Tonks per un braccio. La metamorfomaga arrossi' al tocco del mago e lo segui' oltre la porta senza nemmeno salutare.
Sirius, quando si fu chiusa la porta, guardo Lucy "Certo che sono strani quei due." constato'.
"Tonks e' innamorata di Remus."
"Credo che anche lui lo sia di lei. Ma ha la testa talmente dura che non se ne vuole rendere conto."
"Stai per diventare padre."
Sirius rimase in silenzio qualche secondo per cercare di assimilare l'ultima frase che era uscita dalla bocca di Lucy. Quando si fu ripreso si volto' verso di lei che lo guardava con aria divertita. "Che buffo! Avevi la stessa espressione di Remus e Tonks prima."
"Mi stai prendendo in giro per caso?" Sirius ora la guardava con aria perplessa.
"No. Moody mi ha spedito al San Mungo dopo che mi ha vista stare male. Ho la conferma: sono incinta."
"Fammi sedere." Sirius sprofondo' sulla vecchia poltrona. Respiro' profondamente poi prosegui' "Ma come e' successo?"
"Sirius? Te lo devo anche spiegare?"
"Ah gia'. " pausa "Dovremmo dirlo ad Harry e agli altri."
"Sirius? Sei... sei contento?"
"Contento? Devo ancora metabolizzare bene la cosa ma ... Si' sono contento."
"Meno male. Pensavo che la prendessi male."
"E perche'? Io ti amo. E' una cosa bellissima che ci poteva capitare ed e' capitata."
"Grazie."
"Dovremmo sposarci sai?"

Continua....

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Capitolo 14
*** 14: Il giorno piu' bello ***


Capitolo 13 Attenzione: i fatti raccontati in questo capitolo fanno riferimento al quinto libro "Harry Potter e l'ordine della fenice"

Era quasi fine ottobre e si avvicinava la festa di Halloween. Sirius aveva finalmente metabolizzato il fatto che sarebbe diventato padre. Aveva rispolverato nella soffitta di casa la vecchia culla in cui avevano dormito generazioni di piccoli Black e si era messo a sistemarla per ospitare il prossimo: suo figlio. Come gli suonava bene. Aveva sparso la notizia in modo velocissimo prendendosi complimenti, congratulazioni ma anche qualche rimprovero per la sua leggerezza.
"Sirius non penso davvero che sia una buona idea avere un figlio di questi tempi e nelle condizioni in cui sei tu." Remus era sempre il solito.
"Lunastorta tu non puoi capire. Anzi, tu non capisci niente!"
"Io non capiro' niente, ma tu sei un irresponsabile."
"Saro' un ottimo padre invece."
"Certo! Braccato dai Dissennatori."
"Quando tutta questa storia sara' finita verro' riabilitato e potro' tornare libero."
"Se ne sei convinto tu." Remus stava cedendo di fronte alla fiducia dell'amico. "Almeno hai intenzione di sposarla?"
"Avevamo pensato di farlo qui durante le vacanze di Natale. Cosi' sara' presente anche Harry."
"E ti fara' da testimone." termino' Remus.
"Veramente pensavo di chiederlo a te."
Remus rimase stupito. "Come? Avresti scelto me come tuo testimone di nozze?"
"Certo Lunastorta. Sei o non sei uno dei miei migliori amici?"
"Beh. Sono onorato. Chi celebrera' la cerimonia?"
"Vorrei convincere Silente a farlo. Mi farebbe molto piacere."
"Allora dovrai parlargli prima che prenda qualche impegno."
"Appena lo vedo glielo chiedo. Faremo una grande festa con tutti quelli dell'Ordine."
"Tutti, tutti?"
"Tutti."
"Anche Piton?"
Sirius rimase pensieroso e poi esclamo' "Ma si' via! Per un giorno posso essere tollerante persino con Mocciosus."

"Allora Lucy. Sirius ha metabolizzato la notizia?"
"Direi di si'. Ha persino tirato fuori dalla soffitta la vecchia culla di famiglia e la sta rimettendo in sesto."
"Ti ha chiesto di sposarlo o no?" A Tonks premeva soprattutto questo.
"Non ufficialmente. Ma stiamo progettando di fare la cerimonia qui in casa prima di Natale appena inziano le vacanze. Cosi' ci sara' anche Harry."
"Sara' il suo testimone?"
"No. Harry e' minorenne e non puo' farlo. Credo che abbia pensato a Remus."
"Oh. E chi sara' la tua damigella?"
"Ma tu ovviamente."
"Wow e' fantastico. Dobbiamo andare a cercare il vestito allora."
"Frena Dora. Ho capito che vuoi essere carina per Remus. Ma non credo che comprero' un vestito da sposa. Magari chiedero' a Kreacher di rovistare ancora fra le cose della madre di Sirius e vediamo se trovo qualcosa che mi piace."
"Ma l'abito da sposa dovresti essere tu a sceglierlo. E' un giorno molto importante per te."
"Non voglio che qualcuno scopra che sto per sposarmi con Sirius. Non vorrei venire interrotta a meta' della cerimonia da un Dissennatore venuto per catturarlo."
"Hai ragione. Affidiamoci allora al guardaroba della prozia Walburga. Ci sara' qualcosa anche per me?"
"Penso di si'."

Silente accetto' volentieri di officiare la cerimonia di nozze di Sirius e Lucy e cosi' venne fissata definitivamente la data. Moody avrebbe accompagnato la sposa all'altare ed Hermione e Ginny avrebbero fatto le damigelle assieme a Tonks. Harry apprese la notizia con estrema gioia e, insieme ai suoi amici, pensarono ad un regalo da fare agli sposi.
Mancavano ormai pochi giorni alle vacanze ed al matrimonio. Il signor Weasley si era rimesso piuttosto bene dall'incidente al ministero.
Kreacher aveva preparato tutto per la cerimonia ed era riuscito ad accontentare Lucy dandole il vestito da sposa della madre di Sirius. Ora poteva ritenersi un elfo felice. Avrebbe avuto una padrona gentile e che gli voleva bene.
Persino Piton era rimasto sorpreso dell'invito al matrimonio che gli aveva dato Sirius personalmente. La cosa non gli piaceva ma non poteva farci niente ormai: sarebbe andato alla cerimonia e avrebbe cercato di non litigare con lo sposo.

Il grande giorno era arrivato in casa Black. La sera prima Molly aveva costretto Lucy a trasferirsi a dormire in camera con Tonks. "Non porta bene che gli sposi si vedano nelle ore prima del matrimonio. E soprattutto che dormano insieme." aveva assentito la signora Weasley. "E poi e' giusto che siano le donne di casa ad aiutare la sposa a prepararsi." con questo aveva chiuso il discorso e spedito Lucy da Tonks.
La mattina del matrimonio Lucy si era alzata tranquilla. Lo stesso non si poteva dire di Tonks e della signora Weasley. Sembravano impazzite.
"Ma si puo' sapere che cosa vi prende?" domando' Lucy mettendo fuori la testa dalla porta del bagno.
"Oh bene cara. Vedo che hai finito di lavarti. Ora vieni qui che ti aiutiamo a vestirti, pettinarti e truccarti. Devi essere splendida."
Dal corridoio si senti' la voce di Sirius "Molly non ti affannare troppo che la mia Lucy e' gia' splendida cosi'."
Molly si giro' verso Ginny ed Hermione che erano gia' pronte da circa un paio di ore. "Voi due. Uscite e tenete lontano Sirius da questa stanza. E ditegli che se non si va a preparare lo crucio."
"Molly stai tranquilla." cerco' di calmarla Lucy. "Abbiamo tutto il tempo che ci occorre."
"Ma come fai tu, che sei la sposa, ad essere cosi' tranquilla?" domando' Tonks all'amica.
"Non vedo perche' dovrei essere agitata. Infondo sto solo per legalizzare un'unione che c'era gia' da tempo tra me e Sirius."
"Sara'. Io ho gia' combinato un cataclisma. Sono forse piu' nervosa di te. Non oso immaginare cosa succedera' il giorno che mi sposero'. Se mai verra'quel giorno."
"Dai Dora. Non essere triste. Se non lo conquisti oggi che sei cosi' bella."
Molly era talmente intenta a pettinare Lucy che non stava neppure ascoltando i discorsi delle due ragazze.
"Fatto! Ora puoi indossare il vestito. Chissa' se Harry, Ron e i gemelli stanno facendo il loro dovere ricevendo gli ospiti?"
"Molly non ti preoccupare. Aiutami ad indossare il vestito."
Lucy apri' il sacco porta abiti che le aveva dato Kreacher e Molly e Tonks sgranarono gli occhi per la meraviglia alla vista del vestito che ne usci'. Era molto semplice ma effettivamente molto bello. Di seta pesante color avorio aveva la gonna che scendeva morbida fino ai piedi ed il corpino aveva una scollatura a V imprezziosita da un collo rigido di pizzo che si alzava fin dietro al collo. Le maniche lunghe partivano aderenti dalle spalle per poi aprirsi morbidamente verso i polsi con degli inserti anch'essi di pizzo che sottolineavano l'ampiezza della manica. Per i capelli, un lungo velo dello stesso pizzo a motivi floreali del collo e delle maniche, era fissato in cima alla testa da un diadema in filigrana d'oro bianco con tanti piccoli rubini incastonati.
"Per Merlino. Quando Sirius ti vedra' come minimo sviene." osservo' Tonks.

Harry, Ron e i gemelli stavano facendo accomodare gli invitati e facevano le veci del padrone di casa. Quando era arrivato Malocchio quasi non l'avevano riconosciuto talmente era elegante. Ma poi lo avevano fatto accomodare vicino alle scale in attesa che la sposa scendesse per accompagnarla davanti al cerimoniere.
Suono' un'altra volta il campanello ed Harry apri' la porta e si trovo' davanti Piton.
"Buon giorno Potter."
"Buon giorno professore. E' invitato anche lei?"
Piton mostro' l'invito con fare scortoso "Credevi che mi sarei imbucato senza invito Potter?"
"No professore. Da questa parte. Mi segua." Harry fece cenno a Piton di seguirlo verso la sala dove si sarebbe celebrato il matrimonio.
"Un momento Potter. Vorrei fare i miei auguri alla sposa."
"Credo che sia pronta. L'accompagno al piano superiore."
Harry arrivo' davanti alla camera in cui Lucy si stava preparando e busso'.
"E' permesso? Lucy sei pronta?"
"Vieni pure Harry." lo invito' la voce di Lucy.
Harry apri' la porta e rimase estasiato vedendo Lucy. "Wow! Sei bellissima!"
"Cosa volevi?"
"E' arrivato il professor Piton e vorrebbe farti gli auguri prima della cerimonia. Lo posso far entrare?"
"Certo. Qui abbiamo finito. Molly, tu e Tonks andate pure con Harry. Io intanto parlo con Piton."
Le donne ed Harry lasciarono la stanza e Piton entro'.
"Ebbene professore? Voleva farmi gli auguri?" Lucy lo stava fissando attraverso la sua immagine riflessa nello specchio dandogli le spalle.
Piton rimase un attimo in silenzio con un sorrisetto sulle labbra come per comporre mentalmente il discorso che doveva farle.
"White. Sei proprio la donna adatta a Black. Stai diventando come lui. Sempre rigida nei miei confronti. Mi sembrava di averti detto che ora puoi chiamarmi Severus. Non sei piu' una mia allieva da molti anni ormai."
"Va bene Severus. Volevi farmi gli auguri allora?"
"Gli auguri a te perche' ti stai impegnando con il peggiore di tutti i bastartdi che hanno mai frequentato Hogwarts, e i complimenti a lui e alla sua banda di amici perche' riescono sempre ad accaparrarsi le donne migliori in circolazione."
"Piton. Vattene da questa stanza. Sirius non e' un bastardo e se ce l'hai ancora con lui ed il padre di Harry dai tempi della scuola, beh, sei proprio un immaturo. E poi cosa vuoi dire che lui e la sua banda si accaparrano le donne migliori?"
"Quello che volevo dire. Ora scusami. Moody ti sta aspettando ai piedi della scala per portarti all'altare a compiere il piu' grosso errore della tua vita." e detto questo usci' dalla stanza lasciando Lucy quasi in preda ad una crisi isterica. Due secondi dopo Lucy apri' la porta e gli urlo' dietro "Almeno lui ha tanti amici che gli vogliono bene ed io lo amo. Tu non avrai mai queste cose."

Remus era entrato nella stanza di Sirius.
"Felpato sei pronto?"
"Certo Lunastorta. Finisco di sistemarmi la cravatta e sono pronto." Sirius era davanti allo specchio e fisso' l'amico "Cosa ti prende Remus? Non sei mica tu quello che si deve sposare. Calmati!" aveva visto la faccia preoccupata di Lupin e ora lo stava canzonando.
"Sono agitato per te. Ti sei ricordato tutto? L'anello ce l'hai?"
Sirius sgrano' gli occhi e le mani gli si bloccarono sul nodo della cravatta "Porc.."
"Vedi che avevo ragione a preoccuparmi. Sei sempre il solito! Come puoi esserti dimenticato l'anello?!" Ora Remus stava dando fuori letteralmente.
Sirius si fisso' la mano sinistra dove troneggiava l'anello con lo stemma di famiglia. "Le daro' il mio." assenti'.
"Ma non le puo' andare bene. Lo perdera' subito."
"Domani lo porteremo a far stringere ed il problema e' risolto."
"Avrei dovuto occuparmene io di comprarle un anello della sua misura."
"Avresti anche potuto ricordarmelo qualche giorno fa. Ormai e' fatta e Lucy avra' il mio anello. Fine della questione. Ora scendi e aspettami che ti raggiungo subito."
Remus lascio' la stanza e si diresse verso il salone dove si sarebbe svolta la cerimonia. Uscendo gli sembro' di vedere Kreacher allontanarsi verso la soffitta.

Lucy aveva sbollito la rabbia dell'incontro con Piton dicendosi mentalmente che infondo era solo invidioso di Sirius: anzi lo era sempre stato. Con un profondo respiro usci' dalla stanza e scese le scale per raggiungere Moody, Tonks e le ragazze che la aspettavano.
Moody fisso' il gruppetto di ragazze con aria compiaciuta "Oggi siete tutte splendide signore." Le ragazze arrossirono. "Va bene. Tonks tu e le ragazze cominciate ad avviarvi che io e Lucy vi seguiamo."
Poi si rivolse a Lucy "Angelo sei fantastica. Sirius non poteva trovare di meglio. Vi auguro di essere felici insieme."
"Grazie Moody. I tuoi sono i migliori auguri che abbia ricevuto. Ti voglio bene Alastor."
Moody afferro' il braccio di Lucy. "Va bene. Ora andiamo prima che mi commuova sul serio."

Sirius era accanto a Remus e dava le spalle alla porta. Guardava Silente che, serio, aspettava l'arrivo della sposa. Quando lo vide sorridere volto' leggermente il capo e vide Tonks, Hermione e Ginny che avanzavano verso di loro bellissime nei loro abiti lunghi e con un sorriso raggiante stampato in faccia. Tonks si posiziono' di fronte a lui e vide che sorrideva e arrossiva ma non guardava lui. Istintivamente si volto' verso Remus e lo vide che fissava Tonks con occhi adoranti. "Mi sa che i prossimi sono loro." Ma non riusci' quasi a terminare il pensiero che una musica si levo' dal fondo della sala e Lucy fece il suo ingresso a braccio di Moody.
Era bellissima. Sirius si chiese dove avesse trovato quel vestito e come mai gli sembrasse cosi' famigliare. Poi vide Kreacher in un angolo che si asciugava le lacrime guardando la sposa e capi' che era stato lui a dare quel vestito a Lucy.
Sembrava passata un'eternita' quando finalmente Moody mise la mano di Lucy nella sua e gli sussurro' qualcosa che lui non riusci' a capire tanto era concentrato su di lei. Poi la cerimonia inizio'. Silente comincio' a parlare e nella sala tutti fecero silenzio. Si sentivano solo Molly e la professoressa McGranit che tiravano su con il naso.
"Bene. Ora gli sposi si scambieranno le promesse matrimoniali. Sirius comincia tu."
Remus lo guardo' con aria preoccupata perche' si era dimenticato di ricordargli di prepararsi un discorso.
Sirius trasse un profondo respiro e comincio'. "Lucy. Io sono solo un semplice uomo, ma ti amo con tutto me stesso fin dalla prima volta in cui ti ho visto. Ti giuro solennemente che vivro' solo per te. Qualsiasi cosa succeda sappi che il mio amore per te non diminuira' mai. Giuro che ti saro' sempre fedele e che non ti abbandonero' mai. Neppure la morte potra' mai allontanarmi da te. Ti amo."
Remus sorrise e scrollo' la testa. Non avrebbe mai pensato che Sirius sarebbe stato capace di mettere insieme una promessa cosi' bella.
Ora toccava a Lucy. "Sirius. Tu sei la cosa piu' bella che mi potesse capitare. Ti giuro che nella mia vita amero' sempre e solo te com'e' stato fino ad ora. Ti dedichero' le mie giornate per sempre e cerchero' di essere una buona moglie. Sapro' farti felice e darti tutto l'amore di cui hai bisogno. Ti amo."
"Bene amici miei. Ora, Sirius, puoi mettere l'anello al dito di Lucy."
Sirius guardo' Lucy con aria dispiaciuta e fece per sfilarsi l'anello dalla mano. "Purtoppo me ne ero dimenticato." le sussurro'.
"Fa niente." sorrise lei.
"Un momento!" tutti si ammutolirono e fissarono Kreacher che, dal fondo della sala, stava correndo verso gli sposi.
"L'anello padrone. Lo avevi dimenticato in camera. Kreacher lo ha portato." e porse una scatolina a Sirius che la apri' e vide lo stesso anello dei Black che portava lui.
"Kreacher. Quest'anello era quello di mia madre?"
"Ora Kreacher ha una nuova padrona." e l'elfo sorrise a Lucy che ricambio' il sorriso e si precipito' a tornare al suo posto.
"Grazie Kreacher." Sirius era commosso dall'affetto che l'elfo provava per Lucy. Prese l'anello dalla scatola e lo infilo' al dito della sua sposa. "Questo e' della misura giusta." Lucy sorrise e fisso' l'anello poi prese per mano Sirius e si voltarono verso Silente.
"Bene. Vi dichiaro marito e moglie. Sirius puoi baciare la sposa."
Al bacio degli sposi dalla sala' si levo' un coro di evviva e dei fuochi artificiali, opera dei gemelli, cominciarono ad invadere la stanza.

Continua....

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Capitolo 15
*** 15: il filtro d'amore ***


Capitolo 13 Attenzione: i fatti raccontati in questo capitolo fanno riferimento al quinto libro "Harry Potter e l'ordine della fenice"

La festa era finita e gli ospiti se ne erano andati uno dopo l'altro.
Sirius e Lucy si avviarono lentamente verso la loro camera. Appena si chiusero la porta dietro alle spalle si guardarono negli occhi.
"Pensi che dovro' lanciare l'incantesimo anche questa sera?" domando' Sirius mentre baciava il collo di Lucy.
"Spero proprio che non ci disturbino anche alla nostra prima notte di nozze." Lucy stava cominciando a sbottonare la camicia di Sirius.
"Forse hai ragione. Toglimi una curiosita'?" Sirius stava insinuando le dita sulla fila di bottoncini che chiudevano il vestito di Lucy.
"Dimmi?"
"Te l'ha dato Kreacher questo vestito?"
"Si'. Mi ha detto che era di tua madre. Come tutti i bei vestiti che mi ha dato fino ad ora."
"A te stanno meglio che a lei."
"Davvero?"
"Forse stai meglio senza." constato'.
"Maniaco."
"Si' sono un maniaco. Quando sono con te non riesco a trattenermi."
Il bell'abito di Lucy aveva ormai guadagnato il pavimento e lei era rimasta con un completino sexy. Sirius la guardo' in modo lascivo e poi finse di incupirsi. "Anche questo te lo ha dato Kreacher?"
"No scemo. Questo l'ho comprato io per te."
"Apprezzo molto la tua scelta. Ma ora preferirei che facesse compagnia al vestito."
"Tesoro sei un po' alticcio per caso?"
"Non ho quasi bevuto. Sei tu che mi ubriachi."
Lentamente si avvicinarono al letto e si sdraiarono sopra sempre baciandosi. Sirius fini' di spogliare Lucy e poi si spoglio' anche lui fissando il corpo della sua donna. Si avvicino' e le bacio' il ventre. "Comincia a vedersi qualcosa."
"Gia'. Fra qualche mese diventero' enorme."
"Sarai comunque bellissima. Ho una voglia matta di vedere nostro figlio e di cullarlo. E poi quando sara' grande insegnargli a volare su un manico di scopa e poi, magari, a giocare a Quidditch."
"Frena Sirius. E se fosse una bambina?"
"Se fosse bella come te mi preoccuperei parecchio. Dovrei cruciare tutti i ragazzi che le si avvicineranno."
"E se si fingessero un cane?"
"Se trovasse un ragazzo cosi' intelligente allora non lo crucierei. Forse."
La risata di Lucy venne spenta da un bacio appassionato e dalle mani di Sirius che ora prendevano possesso del suo corpo e la facevano sua.

Avevano fatto l'amore e ora stavano abbracciati sul letto. Sirius accarezzava la schiena nuda di Lucy.
"Mia moglie." constato' all'improvviso. "Non riesco ancora a crederci."
"Cosa? Che ti sei lasciato accalappiare?"
La risata simile ad un latrato di Sirius riecheggio' per tutta la stanza. Lucy sorrise divertita e si accomodo' meglio fra le braccia del marito. "Neanch'io ci posso ancora credere."
Rimasero in silenzio per un po' ascoltando i rumori di quella vecchia casa.
"Lucy?"
"Si'?"
"Chi c'e' nella camera sopra alla nostra?"
Lucy e Sirius rimasero un momento a fissare il soffitto e ad ascoltare il rumore di molle che li aveva distratti.
"Dovrebbe essere la camera di ... Remus!" esclamo' sorpresa e divertita.
"Non c'e' la luna piena vero?"
Lucy sorrise birichina. "No. Credo che sia un altro tipo di istinto animale che si e' impossessato di lui questa notte."
Sirius si appoggio' su di un gomito e fisso' con aria strana sua moglie che sembrava divertita.
"E tu sai per caso qualcosa che io non so?"
"No niente." fece lei con aria finto seria.
"Non mi fido quando fai quella faccia. Qualcosa hai combinato!"
"E va bene. Ho fatto dare a Tonks una boccettina di Filtro d'Amore dai gemelli per metterla nel bicchiere di Remus."
"Filtro d'amore?! Vuoi dire che sono Remus e Tonks che ci stanno dando dentro in questo modo?"
"Si'. Ma non era una vera pozione."
"E che cos'era, se si puo' sapere?"
"Champagne con fragole frullate."
"Ma questa e' una truffa."
"No e' un piano geniale. Quei due sono innamorati persi l'uno dell'altro ma non hanno il coraggio di dichiararsi."
"Continua."
"Gli ho solo fatto credere che se davano da bere quell'innocuo intruglio all'altro sarebbero finiti l'uno fra le braccia dell'altro. Ovviamente abbiamo pensato bene di far ubriacare Remus con quanto piu' champagne possibile affinche' cedesse."
"Devo dire che il risultato e' ben udibile. Non credevo che Remus fosse cosi' focoso. Senti come grida Dora."
"Speriamo che non sveglino gli altri. Sarebbe un vero colpo per Molly beccarli in flagranza di reato."
"Sei una vera malandrina sai? Neppure io avrei mai escogitato un piano cosi' geniale per far cedere il vecchio Lunastorta."
"Vedremo domattina come sono andate le cose. Ora sono piuttosto stanca."
"Buonanotte signora Black."
"Buonanotte tesoro."

La mattina dopo Remus si sveglio' con un tremendo cerchio alla testa e senti' uno strano calore sulla parte destra del corpo. Quando fu leggermente piu' sveglio si rese conto che era un morbido corpo di donna nudo che lo abbracciava. Anche lui era completamente nudo. Poi un vago ricordo di Tonks che gli si avvicinava e gli offriva l'ennesimo bicchiere di champagne gli baleno' nella mente. Apri' gli occhi completamente e, illuminata dai raggi del sole che filtravano dalle finestre, pote' distinguere la figura addormentata al suo fianco e i suoi capelli rosa. Con estremo imbarazzo usci' dal letto e si accinse a cercare almeno la biancheria che, la sera prima, avevano sparso con foga per la stanza assieme ai vestiti. Afferro' i boxer e i pantaloni e li infilo' velocemente.
Tonks allungo' una mano verso il punto dove era sicura ci fosse Remus e trovo' solo le lenzuola. Istintivamente sollevo' la testa e lo vide in piedi vicino al letto che la fissava con aria imbarazzata.
"Remus"
"No Dora. Ascoltami! Ieri sera, molto probabilemente, ero ubriaco e se ho fatto qualcosa di sconveniente sono molto dispiaciuto. Cioe', sono dispiaciuto perche' ho fatto qualcosa di sconveniente. Ti giuro che non so come sia potuto accadere. Scusami ma ora io vado." Afferro' velocemente la camicia e le scarpe e usci' di corsa dalla stanza. Si guardo' intorno e capi' che era appena scappato dalla sua camera e dal suo letto. Rientro velocemente. "Scusami. Credevo che fosse la tua stanza."
Tonks, dopo l'iniziale stupore, si era alzata dal letto e aveva raccolto i suoi indumenti per rivestirsi. Remus era entrato che lei aveva gia' addosso il vestito della sera prima.
"Scusami. Credevo che lo avessi voluto anche tu. Invece quando questa notte mi dicevi che mi amavi eri solo ubriaco!"
Remus la guardo' sbalordito raccogliere le scarpe e andarsene con gli occhi pieni di lacrime sbattendo la porta. Remus entro' in bagno e fisso' la propria immagine nello specchio. Aveva le occhiaie e un livido viola sul petto dove lei lo aveva morso durante la notte di passione. Apri' il rubinetto dell'acqua fredda e infilo' sotto la testa per schiarirsi le idee. Quando ebbe finito scese in cucina dove trovo' Lucy in vestaglia che assaliva un enorme fetta di torta del giorno prima.
"Giorno Remus. Dormito bene?" domando' con la bocca ancora piena e un sorrisetto furbo stampato in faccia.
"No." Remus la fisso' e fece un'aria schifata fissando la torta. "Ma come fai a mangiare ancora dopo tutto quello che abbiamo trangugiato ieri sera? Mi viene il vomito solo a pensarci."
"Fosse per me non mangerei. Ma lui poi protesta." e si indico' la pancia.
"Ah gia'." Remus si sedette al tavolo e si prese la testa fra le mani. Lucy lo fisso', lascio' la sua torta e si alzo' per porgergli una tazza di caffe'.
"Bevi questo. Ti fara' passare il mal di testa per la sbronza di ieri sera."
"Hai anche qualcosa per i sensi di colpa?" domando'.
"Cosa avresti fatto di cosi' grave per sentirti in colpa?" Lucy sapeva gia' cosa succedeva al suo amico.
"Mi sono portato a letto Tonks."
"E perche' ti sentiresti in colpa? Non e' mica minorenne."
"Oh Lucy! Sembri Sirius! Voi la fate cosi' facile." Remus era disperato.
"E cosa ci sarebbe di cosi' complicato? Sentiamo." Lucy era in piedi di fronte a Remus e aveva assunto la sua migliore espressione da interrogatorio.
"Primo: sono troppo vecchio per lei. Poi non ho un lavoro stabile e, dulcis in fundo, sono un lupo mannaro. Sarebbe sempre in costante pericolo con me. Che vita potrei darle?"
"Effettivamente io sono in una situazione migliore. Sono sposata con un mago giovane, molto ricco e soprattutto che si puo' muovere liberamente e non ha problemi con la giustizia." il tono di Lucy si era fatto piuttosto sarcastico mentre elencava la sua situazione.
"Lucy non prendermi in giro."
"Non ti sto prendendo in giro. Credi che sia facile per me e Sirius? Certo lui non si trasforma in un lupo mannaro tutti i pleniluni. Ma vive nascosto da 15 anni per non finire ad Azkaban."
"Lucy..."
"No fammi finire! Anch'io all'inizio ho sentito la differenza d'eta' fra me e lui: 14 anni non sono pochi. Ma lo amo e sto per dargli un figlio e sono estremamente felice di questo."
"Hai ragione. Ma.."
"Niente ma! Dora ti ama lo so per certo. Tu cosa provi per lei? "
"La amo anch'io." Remus sospiro' rassegnato.
"Bene! Era quello che volevo sentirti dire. Ora dovresti correre da lei e chiederle scusa per il tuo comportamento da scemo di questa mattina."
"E tu che ne sai?" Remus era  rimasto sorpreso.
"Diciamo che mi immagino cosa sia successo. Eri ubriaco ieri sera e questa mattina ti sei svegliato e hai detto un sacco di sciocchezze e lei e' scappata via piangendo. Voi uomini siete prevedibili."
"Dici che non si incavola di piu'?"
"No, fidati, la conosco bene. Va da lei e chiedile scusa. E intanto che ci sei dille che sei stato un cretino."
"Speriamo che non mi cruci." Remus si era alzato e si stava allontanando brontolando dalla cucina lasciando Lucy alle prese con la sua torta. "Ed ora a noi due." e inforco' una porzione enorme di dolce.

Sirius si era svegliato e non trovando sua moglie nel letto aveva deciso di scendere in cucina. Aveva visto Remus salire le scale con aria mesta ed aveva evitato di fargli i complimenti per la prestazione della sera prima.
"Amore. Cosa e' successo a Remus?" domando' a Lucy che si stava servendo la seconda porzione di dolce.
"Stamattina si e' svegliato e ha dato i numeri e ha fatto piangere Dora."
"Come mai l'ho visto salire che sembrava avesse la coda fra le gambe?"
"Abbiamo parlato." Lucy era rimasta sul vago.
"Posso immaginare cosa vi siate detti. Conoscendolo avra' iniziato con il solito ritornello del troppo vecchio, troppo povero e troppo lupo mannaro. Ho indovinato?"
"Esatto."
"E tu gli hai fatto notare che la nostra situazione non e' piu' rosea e lo hai spedito su a chiedere scusa a Dora."
"Uhm Uhm" Lucy rispondeva con la bocca piena.
Sirius la guardo' con aria schifata mentre mangiava. "Tesoro! Ma come diavolo fai ad avere ancora fame dopo ieri sera?!"
"Avevo voglia di dolce stamattina."
Sirius si alzo' e si avvicino' a sua moglie, l'abbraccio' e le sussurro' all'orecchio "Perche'? Io non sono abbastanza dolce?"
"Da far venire il diabete Sirius!" Lucy e Sirius si voltarono di scatto sentendo quella frase e si trovarono davanti un Harry che li osservava sorridente. "Scusatemi se vi ho spaventato."
"Harry tesoro!" Lucy si volto' verso il nuovo arrivato e gli sorrise dolcemente.
"Come mai sei gia' in piedi?" domando' Sirius al figlioccio.
"Ron stava russando come un drago e poi non ho dormito molto questa notte. Ho sentito strani rumori provenire dalla stanza accanto e poi delle voci che discutevano. Sapete per caso chi fossero?"
Lucy e Sirius si guardarono imbarazzati e non risposero. Harry continuo' "Visto che non eravate voi due a fare tutto quel casino, dovrei supporre che fossero Tonks e il professor Lupin."
Sirius era imbarazzato "E tu che ne sai?"
Harry arrossi'. "Ieri sera ho bevuto un po' troppo alla festa e stavo andando in bagno quando li ho visti entrare assieme nella stanza di Lupin. O meglio, si stavano baciando e Lupin ha aperto la porta con una spallata perche' sembrava non trovare la maniglia. Poi me ne sono andato in bagno. Non mi piace farmi i fatti degli altri."
"Hai fatto bene Harry." aggiunse Lucy. Ma Harry non demordeva.
"Ma poi cosa e' successo stamattina? Li ho sentiti litigare."
Sirius si scambio' uno sguardo d'intesa con Lucy. "Vedi Harry. Non so come spiegartelo. Gli adulti a volte sono ... strani ecco. E non riescono a comportarsi in modo maturo con le persone a cui tengono."
"Credo di aver capito." Rimase un attimo pensieroso poi riprese "Potrei avere una fetta della torta nuziale per colazione?"
Sirius si alzo' e taglio' una grossa fetta che mise davanti ad Harry facendogli l'occhiolino "Mangiala finche' Lucy ne avanza ancora. Stamattina e' vorace come un drago la mia mogliettina."
"Sirius!" Lucy lo fulmino' con lo sguardo.
"Mai contraddire una donna incinta. Ricordalo Harry. Potrebbe servirti in futuro." e Sirius scappo' dalla cucina inseguito dalla sua dolce mogliettina che brandiva la bacchetta. "Fermati Black! Se continui con queste spiritosaggini saro' presto una vedova molto allegra!"


Continua....

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Capitolo 16
*** 16: Natale a Grimmauld Place ***


Capitolo 13 Attenzione: i fatti raccontati in questo capitolo fanno riferimento al quinto libro "Harry Potter e l'ordine della fenice"

Era la vigilia di Natale e in Grimmauld Place c'era un'aria strana. Kreacher scorrazzava per casa appendendo decorazioni natalizie ovunque. Persino il quadro della madre di Sirius era contornato da un allegro festone rosso. In salotto Sirius stava finendo di decorare un enorme albero di Natale. Lucy, in cucina, sfogliava un vecchio libro di ricette canticchiando canzoni natalizie. Alla televisione, un canale musicale babbano stava trasmettendo il video di una canzone dove una bella ragazza vestita da babbo natale versione sexy cantava a squarciagola "...Tutto quello che voglio per Natale sei tu." * o giu' di li.
Harry entro' in cucina e sorrise vedendo Lucy canticchiare felice leggendo il libro di ricette.
"Buon giorno Lucy."
Lucy alzo' il viso dal libro e sorrise al nuovo arrivato. "Buon giorno Harry."
"Sei molto allegra stamattina."
"Sto organizzando il pranzo di Natale. Piu' tardi esco. Ti va di venire con me?"
"Sarei felice. Si va a fare spese?"
"Prima ho un controllo al San Mungo, poi facciamo la spesa e compriamo i regali."
"Che tipo di controllo devi fare?"
"E' un esame particolare che mi permette di vedere il mio bambino. I babbani la chiamano ecografia ma credo che i maghi la facciano in modo diverso."
"E posso vederlo anch'io?"
"Certo. Mi ha detto Sirius di portarti con me per l'esame. Vuole che poi gli racconti tutto quello che vedi del bambino."
"Peccato che non possa venire anche lui."
"Gia'."

Lucy ed Harry passarono al San Mungo dove Lucy fece l'ecografia ed Harry pote' vedere il bambino del suo padrino. All'inizio non capiva molto di quella macchia bianca che si vedeva sullo sfondo nero, ma poi la medimaga gli spiego' come doveva guardare e pote' distinguere la testa, i piedini e le mani del piccolo. Ad Harry vennero le lacrime agli occhi al pensiero che fra qualche mese avrebbe potuto stringere fra le braccia il figlio di Sirius e Lucy.
Uscirono dall'ospedale ancora felici "Lucy?"
"Dimmi Harry."
"Credi che quando nascera' potro tenerlo in braccio e farlo giocare?"
"Sicuramente!"
"Quando crescera' gli insegnero' a volare con la scopa e a giocare a Quidditch."
"Certo che tu e il tuo padrino avete proprio le stesse idee." assenti' Lucy abbracciando Harry. "Mi basta solo sapere che potremmo contare anche su di te."
Harry non rispose ma sorrise felice. Mai prima d'ora si era sentito cosi' parte di qualcosa. Sapeva che Sirus e Lucy non erano i suoi genitori, ma erano la cosa che piu' gli si avvicinava. Voleva molto bene a tutti e due.

"Vieni Harry entriamo qui." Lucy lo guido' verso un negozio babbano che vendeva specialita' italiane. "Vorrei comprare della pasta ripiena che in italia chiamano ravioli. Mi hanno detto che e' un piatto tipico natalizio in alcune regioni del nord."**
Harry si fermo' ad osservare quelle che sembravano delle strane cupole bruciacchiate avvolte in carta marrone a stelline dorate. "Che cosa sono?" domando' il ragazzo. "Non ne ho idea." rispose Lucy. Il negoziante, un omone grasso e baffuto, sorrise ai due e si avvicino' loro "Quello e' il panettone. E' un dolce tipico natalizio molto famoso in Itala. E' diffuso specialmente al nord ma ormai lo mangiano dappertutto. Volete assaggiarlo?" e porse due fette a Lucy e Harry che non si fecero pregare e assaggiarono il dolce.
Lucy si stupi' della bonta' del dolce e domando' "Per quante persone puo' bastare uno di quelli?"
"Dipende da quante fette ne ricava, ma direi circa 10-12 persone."
"Harry dici che potra' piacere ai nostri ospiti?"
"Credo di si'. A me piace."
"Allora ne compro due e vorrei anche dei ravioli. Calcoli circa per venti persone."
"Ma quantra gente viene domani a pranzo?" domando' Harry.
"Ho invitato un po' di amici. Dora, Remus, Alastor, Silente e poi non mi ricordo piu'."
"Mi raccomando signora. La morte dei ravioli e' con il brodo e il panettone lo scaldi leggermente in forno prima di servirlo."
"D'accordo. Allora buon natale anche a lei." fece Lucy uscendo assieme ad Harry dopo aver pagato.
"Ora dove si va?" domando' il ragazzo.
"A Diagon Alley per i regali! E passiamo al negozio di dolci perche' questa mattina ho voglia di cioccorane."
"Figurati se non avevi voglia di qualche schifezza." constato' Harry scuotendo la testa e sorridendo.
"Uffa! Sembri Sirius! E' un diritto di una donna incinta avere le voglie."

Entrarono in tutti i negozi di Diagon Alley e Lucy compro' nell'ordine: un maglione nuovo per Remus perche' era stufa di vederlo sempre con quel vecchio pullover cosi' anni 40 che lo invecchiava, un dopobarba per Moody, un completino intimo color fragola per Tonks (con la speranza che Remus lo potesse vedere presto), un grembiule per Molly, due trousse magiche per il trucco per Hermione e Ginny e un libro di avventure per Ron.
"Harry. Ora ci dobbiamo dividere per un po'. Vado a comprare il regalo per Sirius e per te e voglio che sia una sorpresa. Vai a cercare qualcosa per i tuoi amici. Ci vediamo qui fra un'ora."
"Va bene. Vedro' di trovare qualcosa anche per te e Sirius."
"Non ti preoccupare per me. Fai felici i tuoi amici."
Lucy si guardo' intorno e trovo' quello che cercava: un vestito nuov per Sirius e un completo da Quidditch nuovo per Harry. Si fece fare due grossi pacchi e si sedette ad aspettare Harry.

Era immersa nei suoi pensieri quando senti' una voce alle sue spalle. "Buon giorno White. O meglio signora Black."
Si volto' di scatto e vide Piton. "Buon giorno Piton. In giro per le spese di Natale?" Lucy si sforzo' di accoglierlo allegramente anche se il loro ultimo dialogo le aveva lasciato un po' di pensieri.
"No. Io non facio regali per abitudine. Ma vedo che tu ti sei data alle spese folli."
"Qualche pensiero per gli amici e il necessario per il pranzo di Natale."
"Festeggerete a casa?"
"E dove se no. Sono tutti li. Tu dove andrai?"
"Me ne staro' tranquillamente a casa mia."
"Tutto solo?"
"Non sono affari tuoi!" Piton si senti' vulnerabile di fronte a quella donna che aveva capito cosi' bene la sua situazione.
"Beh! Se ti stufi di stare solo, da noi un posto c'e' sempre. E poi ci saranno tutti. Anche Silente." Fece Lucy alzandosi vedendo arrivare Harry. "Ora scusami ma devo andare. Buon giorno Severus."
"Buon giorno Lucy." Piton era rimasto quasi colpito dal fatto che lei lo avesse invitato a passare il Natale con loro. Sapeva che ne' lei, ne' tanto meno Sirus avevano molta simpatia per lui. Decise che forse avrebbe fatto un salto.

Harry vide Lucy che gli veniva incontro dopo aver salutato Piton. "Cosa voleva Piton da te?" domando' Harry con aria sospettosa.
"Niente Harry. L'ho incontrato, abbiamo scambiato due parole e l'ho invitato a pranzo domani."
"Che cosa?! L'hai invitato a pranzo? Sirius non ne sara' felice." Harry era stupito.
"Harry ascoltami. Piton potra' anche non stare simpatico a te e Sirius e, devo ammetterlo, neppure io gioisco quando lo vedo. Ma e' sempre un tuo insegnante ed un membro dell'ordine. E poi avrebbe passato il Natale tutto solo. Non mi sembrava carino."
"Forse hai ragione. Cercheremo di far digerire la cosa anche a Sirius."
"Non mi ha dato nessuna conferma. Comunque io il posto lo preparo anche per lui. Come dice Kreacher io sono la padrona e faccio quello che voglio!"
"Come darti torto. Dammi qualche pacco. Hai sentito la medimaga che non devi fare sforzi nelle tue condizioni."
"Va bene. Porta questi."

"Come?! Hai invitato Mocciosus per il pranzo di Natale?" Sirius non credeva alle sue orecchie quando Lucy lo aveva messo al corrente dell'invito dell'ultimo minuto.
"Via Sirius! Non ti chiedo mica di baciarlo sotto al vischio! E' anche lui un membro dell'ordine come tutti noi. E poi e' solo e nessuno deve stare solo a Natale."
"Lucy ha ragione."
"Molly per piacere non ti intromettere anche tu!" Molly venne zittita e ricomincio' a pelare le patate brontolando contro i figli che non l'aiutavano.
"Padrona preparo un posto in piu' allora?" Kreacher si era avvicinato a Lucy con la solita aria adorante.
"Certo Kreacher. Il padrone se ne fara' comunque una ragione." e l'elfo schizzo' via a lucidare l'argenteria.
"Sono tutti contro di me!" sbotto' Sirius "Va bene! Cerchero' di essere amichevole solo perche' e' Natale e me lo hai chiesto tu. Ma non lo bacero' mai sotto al vischio!" e se ne ando' lasciando Lucy con un sorrisetto di trionfo sul viso.
"I miei complimenti Lucy. Sei la prima persona che riesce ad imporsi con lui da che lo conosco." Remus aveva alzato gli occhi dal libro che stava leggendo immerso nella poltrona.
"Attento tu perche' ne ho anche per te se non ti comporti come si deve con chi dico io!" Lucy guardo' Remus con aria feroce e lui si fece piccolo piccolo prima di alzarsi e lasciare la cucina brontolando. "Non si puo' mai dire niente."
"Ora e' tutto a posto." Lucy guardo' Molly sfoderando un sorriso compiaciuto.
"Lucy cara. Hai tutto il mio rispetto. In questa casa ci voleva veramente una persona come te. Ora pero' diamoci da fare con il pranzo per domandi." e le due donne si rimisero ai fornelli.

La mattina di Natale Lucy si sveglio' e decise di svegliare anche Sirius. Comincio' a soffiargli piano in un orecchio e lui, infastidito ma ancora addormentato, faceva strane smorfie con il viso e muoveva le mani come a scacciare un insetto molesto. Ad un tratto si sveglio' e, invece della mosca che stava tormentando i suoi sogni, vide Lucy che, sorridente, gli soffiava in un orecchio per svegliarlo. "Ah! Sei tu briccona!" Sirius afferro' Lucy e la ribalto' di schiena sul letto e le si sdraio' sopra stando pero' bene attento a non schiacciarle la pancia.
"Buon giorno e buon Natale amore." Lucy sorrideva.
"Stavo facendo un sogno bellissimo ma una piccola peste mi ha svegliato." sbadiglio' Sirius.
"Cosa stavi sognando di cosi' bello?" domando' maliziosa.
Sirius le infilo' una mano sotto alla camicia da notte e la sollevo' lentamente mentre le accarezzava le gambe e la pancia. "Non ti immagini cosa stavo sognando?"
"Maniaco. Fai sempre e solo quel genere di sogni." Lucy intui' subito il sogno.
"Ti andrebbe di cominciare da dove mi hai interrotto il sogno?" Sirius era ora completamente sveglio: in tutti i sensi.
"Non preferiresti scendere a fare colazione e ad aprire i regali assieme ad Harry e agli altri?"
Sirius prese a baciarle il collo. "Magari piu' tardi."
"D'accordo. Aspettiamo ancora un po'. Hai sempre delle motivazioni convincenti tu." assenti' lei.

Molto piu' tardi scesero per la colazione e trovarono Harry e la famiglia Weasley che aprivano i regali.
"Buon Natale a tutti." Esclamo' Sirius entrando in salotto abbracciato a Lucy.
Harry gli corse in contro e li abbraccio' entrambi. "Buon Natale anche a voi. Grazie per i regali sono bellissimi. Li' sotto c'e' qualcosa anche per voi due." e indico' la pila di pacchetti sotto all'albero.
"Speriamo che Babbo Natale sia stato generoso anche con me." disse Sirius lanciandosi letteralmente verso la pila di pacchetti con l'entusiasmo di un bambino. Lucy sorrise e scosse la testa vedendo il marito che si trasformava in un bambino solo vedendo i pacchi con i regali.
Anche Lucy ricevette tanti regali. Harry e i ragazzi le avevano regalato un enorme sacchetto di dolci di ogni tipo per le sue voglie, Molly un completino da neonato fatto a mano con una cuffietta a forma di cappello da mago, Lupin un bel libro di fiabe illustrato e Tonks un abito premaman di un bel verde smeraldo. Kreacher era andato a scovare per lei in soffitta un magnifico abito di velluto blu con i ricami in argento che era perfetto da indossare in quella giornata di festa. "La padrona sara' belissima con questo." esclamo' dandole il rudimentale pacchetto. Lucy lo apri' e ringrazio' Kreacher dandogli un sacchettino di dolci che aveva comprato apposta per lui. L'elfo si commosse talmente tanto che ci volle un'ora per farlo smettere di piangere.

Finito di scartare i regali e di fare colazione erano tornati tutti in camera a vestirsi. Lucy aveva indossato il vestito che le aveva regalato Kreacher con la collana che era il regalo di Sirius. "Mi dispiace che sia il solito gioiello di mia madre riciclato. Avrei tanto voluto uscire a sceglierti qualcosa di veramente bello e nuovo come il vestito che mi hai comprato tu."
"Non ti preoccupare amore. Questa collana e' stupenda e poi si intona con il vestito che mi ha dato Kreacher. Tua madre adorava l'oro bianco proprio come me. E poi questi zaffiri sono bellissimi."
"Speriamo che la vecchia non si metta ad imprecare vedendoti con addosso le sue cose." Sirius sorrise.
"Non ti preoccupare. Ormai ci sono abituata a farmi dare della sporca mezzosangue dal ritratto di mia suocera. Dovresti sentire che cosa dice di te."
"Non ci faccio piu' caso ormai."
"Ok sono pronta. Possiamo scendere che fra un po' arrivano anche gli altri ospiti."

Scesero dalle scale e videro Kreacher che li aspettava ansioso in mezzo alla porta della sala da pranzo.
"Kreacher? C'e' qualcosa che non va?" domando' Lucy all'elfo.
"No padrona. Kreacher ha messo un rametto di vischio sulla porta della sala da pranzo. Porta bene." e detto questo spari' in cucina.
"Vecchio mascalzone!" Esclamo' Sirius sorridendo alla trovata dell'elfo. "Allora chiunque entra qui si dovra' scambiare un bacio. Comincio io con te." e detto questo si piazzo' con Lucy sotto alla porta e la bacio' intensamente.
"Buon Natale anche a te. Io ora vado in cucina." disse Lucy.
"Io invece mi piazzo qui a convicnere quelli che entrano a baciarsi sotto al vischio. Credo che mi divertiro' un mondo."
"Mi raccomando." e Lucy se ne ando' verso la cucina prima di rimettere dentro la testa e dire a Sirius "Avvisami quando arrivano Remus e Dora pero'. Non voglio perdermi la scena."
"Sara' fatto."
Sirius si piazzo' sulla poltrona vicino al fuoco in vista della porta. Avrebbe fermato chiunque e lo avrebbe costretto a baciarsi sotto al vischio pena il lancio di una fattura. Le sue prime vittime furono i signori Weasley che non si fecero pregare e si scambiarono un bacio appassionato prima che Molly raggiungesse Lucy in cucina e Arthur si unisse a Sirius in attesa delle prossime vittime.
Harry e Ron scesero dalle scale insieme seguiti subito da Ginny ed Hermione. Sul viso di Sirius si accese un sorrisetto maligno prima di fermare Harry e Ron sulla porta. "Ah-ah! Chi vuole pranzare prima di entrare qui deve baciarsi sotto al vischio." Ron ed Harry si guardarono con aria schifata. "Ovviamente non e' detto che non possiate approfittare delle gentili donzelle che sono scese assieme a voi." I ragazzi si girarono e videro Ginny ed Hermione che arrossirono alla proposta di Sirius. "Avanti Harry. Cosa aspetti? Tuo padre non si sarebbe fatto pregare per una cosa del genere. Vedi di tenere alto il suo onore." Harry arrossi'. Ron fu un po' piu' deciso. Si volto' di scatto ed afferro' Hermione per un braccio e la trascino' sotto alla porta stampandole un bacio sulla bocca. "Adesso possiamo entrare?" domando' irritato a Sirius che si stava spanciando dal ridere assieme al signor Weasley. "Certo! Se volete potete unirvi a noi nel tendere la trappola a tutti quelli che entrano." Ron afferro' ancora Hermione che era rimasta impalata sulla porta e la trascino' nella stanza non prima di girarsi minaccioso verso Harry "Attento a quello che fai amico!"
Harry e Ginny avevano assunto una tonalita' rosso pomodoro e si guardavano imbarazzatissimi. "Avanti Harry! Cosa aspetti a dare un bacetto a Ginny?" Sirius lo incalzo' ansioso. "Fammi essere orgoglioso di te!"
Harry si avvicino' lentamente a Ginny e la bacio' sulla bocca delicatamente, non in modo impetuoso come aveva fatto Ron con Hermione.
Era stato un bacio delicato ma Harry non aveva saputo resistere al sapore di fragola della bocca di Ginny e aveva prolungato la cosa consapevole del fatto che lo voleva anche lei.
"Ok adesso puo' bastare!" esclamo' Ron "Harry staccati da mia sorella!".  L'incantesimo fu interrotto ed Harry ritorno' alla realta'. Lui e Ginny arrossirono di nuovo e si diressero verso gli altri. Sirius lo fissava con aria compiaciuta del tipo "E' proprio il figlio di suo padre e il mio degno figlioccio."
Sentirono dei passi che arrivavano dalla scala. "Stanno arrivano Fred e George." esclamo' Ginny vedendo i gemelli.
"Ora ci divertiamo sul serio." Sirius non si era piu' divertito cosi' dai tempi della scuola.
"Buon giorno! E' pronto il pranzo?" esclamarono i gemelli allegramente. Ma poi si bloccarono sulla porta vedendo quelle sei paia di occhi che li fissavano con una maligna aria di divertimento. "Cosa succede qui dentro? Siete tutti sotto Imperius?"
Ron, che si sentiva il piu' maligno di tutti, spiego' "Se volete entrare in sala da pranzo dovrete scambiarvi un bacio. Noi lo abbiamo fatto." I gemelli si guardarono intorno in cerca di una via d'uscita poi si guardarono con aria afflitta. "E va bene! Ma sappiate che a noi piacciono le ragazze." e si scambiarono un bacetto sulla bocca con aria schifata a cui segui' lo scroscio di risate che proveniva dal malefico gruppo in sala da pranzo.
Sirius fini' di ridere e invito' i gemelli ad unirsi a loro in attesa dei prossimi sventurati.
Remus scese le scale canticchiando allegramente ma il suo canticchiare si spense quando vide il gruppo in sala da pranzo che lo osservava. "Cosa diavolo succede qui?" domando' con aria perplessa.
"Sei sceso da solo?" domando' Sirius all'amico.
Remus si guardo' intorno. "Si'."
"Ok allora aspetti."
"Perche'?" Remus era incuriosito e perpelsso.
"Non puoi entrare in sala da pranzo se prima non baci qualcuno sotto al vischio e, visto che sei solo, dovrai aspettare il prossimo che arriva." Sirius spiego' la situazione a Remus che capi' e si posiziono' nel corridoio in attesa. Poi si rivolse ad Harry. "Vai a chiamare Lucy. Le ho promesso che quando fosse toccato a Remus e Tonks l'avrei avvisata."
Lucy arrivo' trafelata seguendo Harry e si sedette sulle ginocchia di Sirius. Remus intanto si stava spazientendo "Sirius non potrei entrare lo stesso?"
"Non se ne parla neanche. Tu aspetti. Qualcuno arrivera' prima o poi. Se sei cosi' sfortunato potrebbe anche arrivare Malocchio."
"Felpato sei un vero idiota!"
Dopo neanche trenta secondi si udi' un tramestio provenire dalle scale. Tonks era inciampata nell'orlo del vestito che indossava e stava cadendo dalla scala. Remus l'afferro' al volo prima che rovinasse per terra. "Grazie Remus. Mi hai salvato."
"No Dora. Sei tu che hai salvato me."
Tonks lo guardo' con aria stupita senza capire un accidenti di quello che le stava dicendo.
"Oh! Devo dire che e' proprio caduto un angelo dal cielo in tuo soccorso Lunastorta." Sirius non perse tempo per punzecchiare Remus.
"Ridi, ridi! Vedremo che ridera' per ultimo!"
"Adesso potete entrare." Lucy si era unita all'ilarita' generale.
"Ok Remus. Mi raccomando di fare bella figura. Ne va dell'onore dei Malandrini."
Tonks guardava perplessa Remus "Ma cosa centra l'onore dei Malandrini?"
"Non fare domande ti prego." Remus afferro' Tonks per la vita, la porto' sulla porta e la bacio' appassionatamente davanti a tutti. I capelli e il volto della ragazza stravano diventando rossi per l'imbarazzo. Remus si stacco' da lei la fisso' negli occhi intensamente prima di girarsi verso il gruppetto che sembrava la tifoseria della squadra vincente ad una partita di Quiddich "Siete contenti ora?"
Siriu si riprese asciugo' gli occhi che gli lacrimavano per il troppo ridere e disse "Pienamente soddisfatti! E tu?"
"Ricordati di girarmi alla larga al prossimo plenilunio." Ringhio' Remus rivolto a Sirius.
Dora era rimasta imbambolata nella stessa posizione in cui l'aveva lasciata Remus. Lucy si alzo' ed ando' in suo soccorso trascinandola in cucina con lei e Molly per gli ultimi preparativi.
Arrivarono anche gli altri ospiti. Silente e la McGranit arrivarono insieme e stettero al gioco scambiandosi un cordiale bacio sulla guancia. A Moody ando' meglio: ricevette il bacio dai suoi due angeli, come chiamava lui Tonks e Lucy, che gli avevano aperto la porta.

Erano ormai tutti seduti a pranzo quando suono' il campanello. Si guardarono tutti intorno perplessi. Sirius guardo' Lucy con aria contrariata come per dirle "E' arrivato.". Lucy si alzo' e, rivolgendosi al marito, disse "Vado io ad aprire."
Lucy apri' la porta e si trovo' davanti Piton. La ragazza sorrise soddisfatta. "Ben arrivato Piton. Buon Natale."
"Buon Natale signora Black. Spero di non essere arrivato in ritardo." esordi' Piton con un sorrisetto forzato.
"No, affatto. C'eravamo appena messi a tavola. Accomodati."
Nella sala da pranzo si era creato uno strano silenzio quando apparve Piton assieme a Lucy. Fu quest'ultima a rompere l'imbarazzo generale che si era creato "Il professor Piton e' arrivato. Adesso possiamo iniziare a mangiare tutti assieme. Sara' una bellissima festa di Natale." e sorrise soddisfatta guardando Sirius che si alzo' dal tavolo e si avvicino' a Piton con aria ostile. I due uomini si fissarono per un po' con aria corrucciata: era evidente che non erano felici di vedersi. Poi Sirius rupper il ghiaccio "Benvenuto Piton. Buon Natale anche a te.". Piton sogghigno' stupito e rispose "Devo ringraziare te e la tua adorabile sposa per questo invito inaspettato. Voglio augurare buon Natale anche a te Black." e si strinsero la mano senza calore. "Puoi sederti vicino al professor Silente e alla professoressa McGranit. Mia moglie aveva gia' predisposto cosi'." Piton si sedette al posto assegnato e il pranzo pote' cominciare. Molly e Lucy, aiutate da Kreacher, si erano superate e il pranzo era un vero capolavoro. Man mano che passavano le portate e scorreva il vino, l'atmosfera era tornata quella allegra che aveva preceduto l'arrivo di Piton.
Harry noto' le occhiate furtive che il suo professore di pozioni lanciava nella direzione di Lucy. Sembrava quasi in adorazione di quella donna cosi' particolare. Lucy in effetti era un miracolo della natura: con i suoi modi dolci ma decisi aveva conquistato lo scontroso Kreacher che ormai l'adorava, aveva "addomesticato" Sirius, come diceva spesso Lupin, ed ora era riuscita a far breccia persino nel cuore di Piton, ammesso che ce l'avesse un cuore. Lucy lo vide immerso nei suoi pensieri e gli fece segno di seguirla in cucina a prendere il dolce.
"Harry c'e' qualcosa che non va?" domando' al ragazzo appena fuori dalla sala da pranzo.
"Come ci sei riuscita?" Harry rispose con una domanda.
"A fare cosa scusa?"
"Piton." Lucy si volto' verso Harry e lo prese per le spalle guardandolo fisso negli occhi.
"Ascoltami bene e promettimi che quello che ti dico ora non lo dirai mai a nessuno, specialmente a Sirius."
Harry annui'.
"Ti ricordi al mio matrimonio quando hai accompagnato su Piton a farmi gli auguri?"
"Si'. Me lo ricordo bene. Credevo che si fosse imbucato senza invito quando gli ho aperto la porta."
"Ebbene. Quella mattina mi ha piu' o meno confessato che prova qualcosa per me."
"Non credevo possibile che provasse dei sentimenti, apparte l'odio."
"Quell'uomo si sente terribilmente solo e non e' giusto che passi tutto il suo tempo senza amici e senza affetti. Per questo cerco di essergli amica."
"Ma lui odia Sirius. E odiava anche mio padre."
"E' una cosa che si portano dietro dai tempi della scuola. Remus mi ha raccontato che Sirius e tuo padre erano piuttosto popolari ai loro tempi e che avevano schiere di ragazzine cinguettanti sempre appresso. Magari era solo invidioso di loro."
"Puo' anche essere."
"Va bene. Ora prendiamo il panettone e torniamo su. E cerca di essere cordiale con Piton."
"D'accordo. Ci provero'. Ma non aspettarti che lo baci sotto al vischio."
"A proposito." Lucy si era fermata ed ora fissava Harry con la sua aria furbetta. "Con chi sei capitato? Non dirmi che hai baciato Ron!"
Harry arrossi' "No. Ho baciato Ginny. Anche se credo che Ron avrebbe preferito che baciassi lui piuttosto che sua sorella."
"Com'e' stato? Era il tuo primo bacio?"
"No. La settimana scorsa ho baciato Cho."
"Non so chi sia questa Cho, ma credo proprio che la ragazza giusta per te sia Ginny."
"Certo! Se decidessi di farmi uccidere dal mio migliore amico."
"E lui chi ha baciato?" domando' ancora Lucy.
"Diciamo che piu' che baciato ha afferrato Hermione ed e' buona se non le ha tirato giu' i denti davanti con la foga che aveva."
"Mi dispiacce di essermi persa la scena. Comunque anche loro fanno una bella coppia."
"Gia'." e ritornarono in sala da pranzo con il dolce sghignazzando.

Il pomeriggio passo' in allegria. Moody si era messo al vecchio pianoforte ed aveva cominciato a strimpellare canzoni natalizie che tutti si erano messi a cantare in coro giudati dalla signora Weasley. Quando poi aveva iniziato con un ritmo decisamente piu' allegro, tutti si erano messi a ballare allegramente istigati da Sirius a ricomporre le coppie del bacio sotto al vischio.
Harry ballo' con Ginny stando attento a non stringerla troppo a se viste le occhiatacce che gli lanciava Ron che nel frattempo stava pestando ripetutamente i piedi ad Hermione nel tentativo di ballare.
Lucy si accascio' esausta su una poltrona dopo aver ballato con Silente, il signor Weasley e i gemelli a turno. "Basta. Non ce la faccio piu'!" Sirius la guardo' alzando gli occhi dal libro sul Quidditch che stava guardando assieme ad Harry. "Stai bene tesoro?" domando' con una punta di apprensione.
"Si' non ti preoccupare. Sto bene."
Piton stava scambiando qualche parola con la professoressa McGranit e ogni tanto dava uno sguardo a Lucy. Sembrava una bambina felice. Non era mai stata cosi' bella ai suoi occhi. Aveva sempre pensato che fosse una bella ragazza fin da quando era una bambina ed una sua allieva ad Hogwarts. Ma ora era una donna stupenda e felice. Anche se aveva sposato il piu' grosso bastardo che lui avesse mai conosciuto. Era ancora immerso nei suoi pensieri quando la vide che diceva qualcosa nell'orecchio al marito che le sorrise e poi si diresse verso di lui. "Severus vuoi ballare?"
Piton impallidi' a quella richiesta e la fisso' trasecolato. "Io veramente..."
"Avanti Mocciosus. Non fare storie. La mia signora sa essere molto pericolosa se viene contraddetta." Sirius lo stava guardando.
"Va bene. Ma non sono un gran ballerino." Si alzo' in piedi e fece un profondo inchino a Lucy e poi la prese fra le braccia ed iniziarono a volteggiare al suono di un valzer. Quando la musica fini' Piton si riprese e lascio' andare Lucy che gli sorrise. "Grazie Severus. Sei un ottimo ballerino invece."
"Grazie a te per il ballo. E per tutta questa giornata. Ora pero' devo proprio andare."
"Va bene. Ti accompagno alla porta."
"Buonasera Piton e ancora buon Natale." disse Sirius.
Lucy lo accompagno' alla porta e gli porse il mantello che le aveva portato Kreacher. Piton si inchino', prese la mano di Lucy e la bacio'. "Grazie ancora. Non dimentichero' mai questo Natale."
"Grazie a te per essere venuto. Ci ha fatto molto piacere."
Piton si volto' e usci' dalla porta per poi smaterializzarsi nel mezzo della piazza deserta.
Lucy richiuse la porta e si trovo Silente alle spalle. "Hai fatto una cosa bellissima oggi per Severus."
"Io non ho fatto niente di speciale professore. L'ho solo invitato qui per Natale perche' non lo passasse solo."
"Lo hai fatto sentire amato come quando aveva la sua migliore amica ai tempi della scuola."
"Piton aveva un'amica?"
"Si'. Pero' non si e' comportato bene con lei ed ha perso la sua amicizia. Poi si e' fidanzata e sposata con uno della sua casa."
"Si puo' sapere di chi si tratta?" domando' Lucy.
"Tienilo per te. La sua migliore amica era Lily, la madre di Harry. Credo che lui ne fosse innamorato."
"Ecco perche' detesta cosi' tanto il padre di Harry."
"Non e' solo per quello. James e Sirius lo usavano come bersaglio per tutti i loro scherzi a scuola."
"Che cretini!"
"Le cose cambiano. E anche le persone. Ricordalo bene."
"Cerchero' di tenerlo a mente."


Continua....

* Credo che il riferimento al video di Maria Carey "All I want for Christmas is you" sia facilmente intuibile.
** A casa mia si mangiano sempre i ravioli a Natale.

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Capitolo 17
*** 17: Problemi di coppia ***


Capitolo 13 Attenzione: i fatti raccontati in questo capitolo fanno riferimento al quinto libro "Harry Potter e l'ordine della fenice"

"Che cosa?! Silente ha lasciato Hogwarts e la Humbridge e' il nuovo preside?!" Sirius non poteva credere alle proprie orecchie.
"Pare di si'." rispose Remus che aveva portato la notizia a Sirius.
"E dove e' andato?" domando' ancora Sirius.
"Non lo sappiamo. Quelli del ministero lo stanno cercando ma non riusciranno mai a trovarlo: e' troppo furbo per loro."
"Speriamo che Lucy sappia qualcosa."
"E' andata ancora al lavoro?" domando' Remus.
"Si' dice di sentirsi bene e di non avere problemi. Moody la tiene il piu' possibile in ufficio."
"Non ne sara' entusiasta scommetto."
"Scommetti bene. Moody le ha detto che con quella pancia non riuscirebbe neppure a nascondersi dietro ad un muro. E cosi' si e' rassegnata. Adesso tutto il lavoro fuori lo fanno lui e Dora."
Remus trasali' al sentir nominare Tonks ma non disse nulla. A Sirius pero' non era sfuggito lo sguardo strano dell'amico.
"Ne sei innamorato vero?" domando'Sirius d'istinto.
Remus sussulto' alla domanda dell'amico poi, rassegnato, rispose. "Si'."
"E lo dici con quell'aria? Lo sai benissimo che anche lei ti ricambia. E vedi di non ricominciare con il solito ritornello che sappiamo tutti a memoria."
"Va bene. Non mi soffermero' nel dire quanto sia sbagliato questo nostro sentimento e quanto potrei farla soffrire, se proprio ci tieni."
"Ci tengo di piu' a sapere se quella della sera del mio matrimonio e' stata l'unica volta o ce ne sono state altre." Sirius sogghigno' al ricordo.
"Sirius!" esclamo' Remus imbarazzato. "Ti sembrano cose da chiedere? Non siamo piu' ragazzini!"
"Ma tu ti comporti esattamente cosi' con Dora. Fai quello che facevamo io e James ai tempi della scuola. Solo che noi eravamo adolescenti con gli ormoni in subbuglio."
Remus lo guardo' con aria di sfida. "Se e' per questo, tu gli ormoni in subbuglio ce li hai ancora anche adesso."
"Touche'. Mia moglie mi fa sempre quell'effetto. Mi sembra di essere ancora un ragazzino quando sono con lei."
"Ma non hai piu' la resistenza di quando avevi diciotto anni."
"Questo lo dici tu vecchio lupastro." Sirius si rifece serio e prosegui' "Allora?"
"Allora cosa?" Remus era di nuovo nel panico. Sirius non avrebbe mollato la presa finche' non gli avesse dato una risposta.
"Te la sei portata a letto ancora?"
Remus sospiro' pesantemente e si arrese. "No. La desidero con tutto me stesso ma cerco di starle alla larga il piu' possibile. Non ti rendi neppure conto di che effetto mi faccia quando la vedo."
"Tu mi sottovaluti. Ti capisco benissimo. Forse meglio di quanto tu creda."
"Ah gia'! Dimenticavo che Lucy e Dora sono coetanee."
"E noi non siamo due vecchi rimbambiti. Oddio... magari tu si'."
"Sirius! Adesso smettila! Quello che faccio con le donne non sono affari tuoi! E poi non sono un rimbambito!" Remus aveva alzato la voce alle provocazioni di Sirius. Sirius era scoppiato a ridere per il modo in cui l'amico si era infervorato.
"Tutta questa foga la dovresti utilizzare questa notte con Tonks. Chissa', magari riesci a farla gridare come quella sera."
Remus si alzo' di scatto e lascio' la stanza borbottando contro Sirius e la sua faccia tosta.

Lucy rientro' tutta trafelata in casa. "Sirius! Hai sentito cosa e' successo ad Hogwarts?"
"Calmati micetta. Remus mi ha gia' raccontato tutto. E' proprio un bel guaio."
"Speriamo che ad Harry non capiti nulla. Non mi piace quella donna."
"Da come me l'ha descritta Harry, credo che non piaccia neppure a me."
"Speriamo che almeno Piton ci aiuti con la situazione alla scuola."
"Tu vuoi fare affidamento su Mocciosus sapendo che detesta Harry?"
"E' l'unico che abbiamo li' dentro. Minerva ha anche lei le mani legate."
Remus entro' nella stanza. "Ah Lucy! Sei arrivata finalmente! Che notizie dal ministero?"
Lucy lo guardo' perplessa "Vuoi notizie su quello che accade ad Hogwarts o ti interessa un altro tipo di notizie?"
Remus fece la faccia rassegnata e se ne ando' nuovamente esclamando "Dio li fa e poi li accoppia!"
Lucy guardo' Sirius che sghignazzava "Ma che gli prende?"
"Niente. Avevo appena finito io con lui."
Lucy capi' all'istante. "Ma io non avevo intenzione di dargli notizie di Dora. Quell'uomo ha proprio la coda di paglia."

"Sirius ma sei impazzito!" Lucy era fuori di se' "Cosa credi di fare? La metropolvere e' controllata dal ministero. Potresti essere rintracciato e catturato."
"Non ti preoccupare. So quello che faccio. Harry ha bisogno di me in questo momento."
"E' una pazzia comunque. Ma tanto tu fai sempre come ti pare." Lucy lascio' la cucina con gli occhi che le brillavano per le lacrime di rabbia che stava tentando di trattenere.
Entro' in camera e si chiuse la porta alle spalle. Si getto' sul letto supina e si carezzo' il pancione. "Il tuo papa' e' un vero cretino!". Da un po' di tempo aveva preso l'abitudine di parlare con suo figlio e, ultimamente, era per dirgli che idiota fosse suo padre.
L'umore di Sirius, dopo le feste passate assieme a tutti i membri dell'ordine ed ai ragazzi, sembrava peggiorato. Era sempre nervoso e , spesso e volentieri, si rinchiudeva nella stanza di Fierobecco e passava le ore a parlare con l'ippogrifo.
Lucy non capiva lo strano atteggiamento del marito, ma sapeva che soffriva per il fatto di non poter uscire da quella casa che per lui era sempre stata come una prigione.

Remus era seduto in salotto immerso in un libro e Lucy stava entrando per riporre nella cassettiera le tovaglie pulite che Kreacher aveva appena stirato. Ad un tratto Lucy senti' un colpetto provenire dalla sua pancia e si fermo' toccandosi il ventre con una mano.
"Ouch!"
Remus si volto' in ansia verso di lei. "Lucy che succede? Stai bene? Vieni a sederti sul divano. Tu ti strapazzi troppo." Si accosto' a lei e l'aiuto' a sedersi sul divano.
"Non e' niente di grave Remus. Mi ha solo dato un calcio." disse Lucy sorridente.
Remus si calmo' e la fisso'. Lucy sorrideva. "Oh! Eccone un'altro!" e d'istinto afferro' la mano di Remus e se la mise sulla pancia per fargli sentire il bambino che scalciava. Gli occhi dell'uomo si riempirono di meraviglia.
"E' vero! Senti come scalcia. Sembra un centauro!" e si misero a ridere assieme.
Lo sguardo di Lucy divenne triste. Remus lo noto' "Cosa ti succede adesso?"
"Niente. E' solo che..."
"Solo che cosa? Che avresti voluto farlo sentire a Sirius per primo invece che a me?" domando' dolcemente.
"Si'." Lucy stava iniziando a piangere. "Scusami Remus. Sono troppo emotiva ultimamente."
"Non ti preoccupare. Sirius sta solo passando un brutto periodo pero' ti ama sempre."
"Grazie Remus. Mi sei veramente di conforto. Cosa farei senza di te." Lucy lascio' andare la testa sulla spalla di Remus che le accarezzo' dolcemente i capelli. Tonks stava entrando in salotto in quel momento ma si trattenne quando vide Remus che abbracciava Lucy e le accarezzava i capelli. Si volto' e se ne ando' in camera sua.
"Grazie Remus sei un vero amico. Ora devo tornare alle mie faccende di casa." disse Lucy alzandosi e dirigendosi verso il piano superiore con una pigna di lenzuola pulite fra le braccia.
Si avvicino' alla camera di Tonks e si accinse ad entrare per riporre la biancheria pulita nella cassettiera.
"Oh! Scusami Dora. Non credevo che fossi gia' tornata. Non ti ho sentito rientrare." Lucy non si era accorta che l'amica era in casa.
"Come vedi non faccio sempre tutto il casino che pensate voi quando rientro." rispose acida.
"Dora? C'e' qualcosa che non va?" Lucy era rimasta scioccata dalla risposta fredda dell'amica.
"Tuo marito non ti basta piu'?" domando' Tonks quasi sull'orlo delle lacrime per la rabbia.
"Ma cosa stai dicendo?" Lucy non credeva alle sue orecchie.
"Ti ho visto prima in salotto abbracciata a Remus." Dora distolse lo sguardo da Lucy.
Lucy all'improvviso capi' il problema di Tonks. "Dora guardami!" si avvicino' a Tonks e le prese il volto con una mano per costringerla a guardarla. "Io e Remus non stavamo facendo niente di male. E' solo un buon amico e mi stava consolando."
"E per cosa ti avrebbe consolato?" Tonks non era convinta.
"Hai notato il comportamento di Sirius in questi giorni? Mi evita. Io non ce la faccio piu'! Non facciamo altro che litigare."
Lucy si sedette sul letto di fianco a Tonks e si prese il volto fra le mani. Le lacrime iniziarono a scorrerle sul viso. Dora si avvicino' e la abbraccio'. "Scusami. Non volevo aggredirti in questo modo. Ma non sopporto di vedere Remus gentile con le altre persone mentre io non vengo degnata neppure di uno sguardo."
"Allora capisci la mia situazione. Sirius e' strano. Sembra tutto preso dai problemi di Harry. Mi sembra di essere tornata all'anno passato. Ma ora le cose fra noi sono cambiate. Siamo sposati e presto avremo un figlio. Cosa faccio se lo perdo?"
"Non lo perderai mai. Sirius ti ama piu' della sua stessa vita. Vedrai che questo brutto periodo passera' e tornerete felici come prima."
"Per oggi ho pianto anche troppo. Scusami se ho tirato in ballo i miei problemi con te che, probabilmente, ne hai di piu' grossi. A proposito: come ve la cavate tu e il vecchio Malocchio senza di me?"
"Beh! Le cioccorane non spariscono piu' da quando sei a casa." sorrise Tonks. "Il vero problema e' che oggi c'e' stata una fuga di Mangiamorte da Azkaban."
"E chi sono gli evasi?" domando' Lucy immediatamente pronta.
"Non ricordo tutti i nomi ma tra quelli ci sono i miei adorati zietti Bellatrix e Rudolph Lestrange."
"La cugina di Sirius?" Lucy era spaventata.
"Si'. Quella e' pericolosa quasi quanto Tu-sai-chi in persona."
"Dora stai attenta ti prego. Non voglio perdere la mia migliore amica."
"Non ti preoccupare."


Continua...

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Capitolo 18
*** 18: Come far entrare qualcosa nella zucca di Felpato ***


Capitolo 13 Attenzione: i fatti raccontati in questo capitolo fanno riferimento al quinto libro "Harry Potter e l'ordine della fenice"

Remus era passato vicino alla stanza di Dora e l'aveva vista discutere con Lucy e poi fare pace. Decise che era ora che Sirius si svgliasse e tornasse a preoccuparsi di sua moglie e di suo figlio invece che del figlioccio e sali' i gradini a due a due verso la stanza di Fierobecco dove, sapeva, avrebbe trovato Sirius. Entro' spalancando la porta con forza. Sirius lo guardo' ma non fece in tempo a dirgli niente perche' Remus lo aveva afferrato per il collo della camicia e lo aveva sbattuto violentemente contro una parete con un pugno ben assestato.
Sirius si asciugo' il sangue che gli scorreva dal labbro colpito e guardo' stupefatto Lupin prima di centrare con un destro lo stomaco dell'amico.
Remus barcollo' ma non cadde e si mise in posizione difensiva. Sirius lo fisso' di nuovo e gli lesse negli occhi una rabbia cieca. "Che cosa ti prende Moony?"
Remus gli tiro' ancora una sequenza di pugni prima di rispondergli. Era salito con l'intenzione di fargli del male e glielo avrebbe fatto. "E' ora che tu cresca Sirius!"
Sirius cerco' di riprendersi prima di dargli un cazzotto in un occhio. "Ma come? Stamattina mi davi del vecchio rimbambito ed ora mi dici che devo crescere?"
Remus ansimava per lo sforzo. Si getto' addosso a Sirius e lo atterro' bloccandolo.
"Ascoltami bene! Devi piantarla di fare l'eroe a tutti i costi e di coinvolgere sempre Harry! Lui non e' James! Non e' il tuo migliore amico! E' solo un ragazzino! E poi dovresti preoccuparti di piu' di tua moglie e di tuo figlio che sta per nascere!"
Sirius lo guardava stupito senza ribattere. Remus continuo' "Oggi tuo figlio ha scalciato per la prima volta e tu non eri li' a sentirlo."
Sirius lo afferro' per il colletto della camicia e inverti' le loro posizioni. "E tu come fai a saperlo?" ringhio'.
"Ero in salotto con Lucy e lei me lo ha fatto sentire."
"Hai toccato mia moglie?!" Sirius era rabbioso.
"Si'! E' stato emozionante sentire tuo figlio che scalciava! Solo quello!"
Sirius distolse lo sguardo e si accascio' a terra. Non aveva piu' voglia di litigare. Il suo respiro si era fatto piu' tranquillo. Passarono alcuni minuti in silenzio a riprendere fiato, poi Sirius parlo'. "Remus. Sono un vero idiota."
"Concordo." Remus si stava massaggiando la mandibola.
"Devo andare a scusarmi con Lucy per averla trascurata in questi giorni. Dio! Che cretino che sono!" Sirius si era alzato e, barcollando, lascio' la stanza.

Tonks aveva sentito dei rumori provenire dalla stanza di Fierobecco ed era salita per vedere cosa stesse succedendo. Aveva spalancato gli occhi stupita quando aveva visto Remus e Sirius che si prendevano a pugni ma non era intervenuta. Aveva ascoltato tutto il loro discorso e poi aveva visto Sirius lasciare la stanza. Allora si era precipitata dentro e aveva trovato Remus steso per terra pesto e sorridente.
"Remus! Ma cosa diavolo avete combinato? Sei tutto pesto!" Dora lo fece sedere e lo tenne fra le braccia.
Remus sorrise alla ragazza. "Ho fatto capire a quel vecchio cagnaccio come si deve comportare con sua moglie." esclamo' orgoglioso.
"Ma era proprio necessario picchiarsi?"
"Ho iniziato io. Gli dovevo dare una lezione."
Dora inizio' ad accarezzargli i capelli. "Sei uno stupido Remus." disse dolcemente.
"Se fossi sempre coccolato cosi', farei a botte piu' spesso." disse l'uomo sorridendo.
Tonks arrossi' e smise di accarezzarlo. "Non credi che sia meglio disinfettare quelle ferite e mettere un po' di ghiaccio su quell'occhio?" domando'.
Remus si alzo' dolorosamente. "Forse hai ragione. Sono troppo vecchio per queste scazzottate." poi si rivolse a Dora. "Potresti portarmi un po' di ghiaccio in camera?"
"Certo! Vado subito a prenderlo e ti raggiungo li'."
"Grazie Dora. Sei un angelo."

Sirius raggiunse Lucy in cucina.
"Oh santo cielo! Cosa ti e' successo?" Lucy si era allarmata alla vista del marito tutto pesto e con un labbro spaccato ed era corsa verso di lui. Sirius la prese fra le braccia e la strinse forte. "Scusami tesoro. Perdonami per averti trascurato in questi giorni."
Lucy era rimasta esterefatta dalle parole di Sirius. "Ti perdono. Ma chi ti ha conciato cosi'?"
"Ringrazia Remus che mi ha fatto capire quanto sono cretino."
Lucy lo guardo' ora con aria perplessa "Certo che voi due una cosa normale mai!" esclamo' capendo all'improvviso che Remus aveva usato le maniere forti per far ragionare Sirius. "Avanti siediti che ti metto del ghiaccio sulla bocca e ti disinfetto."
Sirius si fece trascinare su di una sedia mentre lei si era staccata e rovistava in freezer alla ricerca di un po' di ghiaccio. Trovo' la vaschetta, fortunatamente piena, e la rovescio' in un asciugamano pulito che avvolse a mo di fagotto e piazzo' sulla bocca del marito.
"Gasie more."
Si sedette al tavolo di fronte a lui e lo fisso' intensamente per alcuni istanti prima di parlare. "Oggi il bambino ha scalciato per la prima volta."
"O so."
"Te l'ha detto Remus prima di conciarti cosi' vero?" Sirius annui'. Lucy allungo' una mano e gli carezzo' la guancia ruvida. Sirius inclino' la testa verso la sua mano come un cucciolo in cerca di carezze. "Mi sei mancato tanto in questi giorni." Con una mano gli scosto' l'involto del ghiaccio, si avvicino' lentamente e lo bacio'. Sirius rispose al bacio tenendo la bocca un po' storta per via del taglio poi si alzo' e prese in braccio sua moglie per sdraiarla sul divano e si corico' accanto a lei senza mai perdere il contatto con le sue labbra. Sussulto' leggermente quando le mani di lei si infilarono sotto alla sua camicia e lo carezzarono sullo stomaco dove Remus aveva colpito. Lucy sorrise alla smorfia di dolore che vide sul volto di Sirius. "Cosa ridi!? Mi ha fatto tanto male." disse lui facendo un adorabile broncio.
"Spero che tu non le abbia solo prese pero'." annui' lei.
Sirius sorrise e avvicino' di nuovo la bocca alla sua e le sussurro' "Non ti preoccupare. Si sta leccando le ferite anche lui."
"Manesco."
Sirius non riusciva a trattenersi. Infilo' la mano sotto alla maglia di Lucy e comincio' ad accarezzarle la pancia: era una cosa che lo eccitava da morire. La mano di lui risali' piano fino al seno che si era fatto piu' pieno grazie alla gravidanza. "Uhm. Come sei morbida." sussurro' con voce roca sulle sue labbra. "Credi che rimarranno cosi' anche dopo?"
"Sirius!" Lucy era imbarazzata dalla domanda.
"Che c'e' di male? Mi piacciono un sacco!"

Tonks entro' in cucina e si copri' gli occhi imbarazzata per la scena che si era trovata davanti. "Ma non avete proprio un altro modo per far pace voi due?"
Sirius e Lucy sussultarono perche' non l'avevano sentita arrivare. Lucy scanso' Sirius e cerco' di ricomporsi.
Sirius si volto' verso la nuova arrivata "E tu da quando non fai rumore quando ti muovi?"
Tonks teneva ancora la mano sugli occhi. "Ero solo venuta a prendere del ghiaccio per Remus. Ora me ne vado."
"Dora?" Si era girata verso Sirius.
"Si'?"
"Prova con qualcosa di piu' caldo del ghiaccio per le sue ferite."
Tonks arrossi' violentemente prima di domandare "Cosa per esempio?"
"Bacino e la bua sparisce."
Tonks scappo' a gambe levate dalla cucina seguita dalla risata di Sirius.
"Sei sempre il solito." Lucy lo guardo' scuotendo la testa.

Remus si era buttato sul letto. Erano anni che non faceva a botte in quel modo e soprattutto non si ricordava che Sirius menasse cosi' forte. Senti' dei passi avvicinarsi e volto' la testa verso la porta. Tonks stava entrando da lui con il ghiaccio e l'occorrente per disinfettarlo. Si sedette sul letto e gli poso' l'involto gelato sull'occhio. "Grazie Dora." sospiro' Remus.
"Quei due hanno fatto pace. Dovresti picchiare Sirius piu' spesso sai?"
Remus sorrise "Sara' meglio che eviti le scazzottate. Sono troppo vecchio per queste cose. Mi fa male dappertutto."
Tonks gli sposto' una ciocca di capelli che gli ricadeva sulla fronte e noto' l'ennesimo livido viola.
"Adesso ti medico le ferite." Tonks avvicino' il batufolo di cotone alla tempia di Remus per disinfettargli il taglio.
"Ahia! Li' mi fa male." esclamo'.
"D'accordo allora comincio da qui." e sposto' la mano verso il collo.
"No, no! Mi fa troppo male!"
Dora di spazienti'. "Insomma c'e' un punto che non ti fa male?"
Remus ci penso' su un attimo e poi indico' con la mano il proprio sopracciglio sinistro. "Qui!"
Tonks di abbasso' verso di lui e gli diede un bacio sul sopracciglio.
Remus si stupi' di quel gesto. "Ora che ci penso, non mi fa male neppure qui." e si indico' il labbro superiore. Dora sorrise e appoggio' le sue labbra su quelle di Remus che aveva smesso di fingere di lamentarsi e l'afferro' ribaltandola sul letto sopra di lui per approfondire il bacio. *


Continua...

* Per chi non l'avesse capito questa scena tra Remus e Tonks e' ispirata ad una analoga di Indiana Jones e i predatori dell'arca perduta.

Scusatemi se il capitolo non e' molto lungo ma e' stato un parto difficile.
So che non lo faccio mai, ma vorrei ringraziare le mie affezionate Padfoot_07, SakiJune, Lily_Snape e tutti quello che hanno recensito e letto questa mia storia fino ad ora: non demordete trovero' il modo di finirla. Da circa 35 minuti sono ufficialmente in ferie per due settimane quindi aspettatevi qualche aggiornamento in piu'.
Baci

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Capitolo 19
*** 19: The End ***


Capitolo 19 Attenzione: i fatti raccontati in questo capitolo fanno riferimento al quinto libro "Harry Potter e l'ordine della fenice"

Harry era sconvolto. Aveva visto i ricordi di Piton e quello che Sirius e suo padre gli facevano da ragazzi. Che fossero veramente come diceva sempre Piton? Non voleva crederci. Decise di rischiare e di domandare spiegazioni a Sirius.
"Sirius? Ci sei?" Sirius e Remus si sporsero verso le fiamme verdi che apparvero nel camino e videro la testa di Harry tra queste.
"Harry cosa succede?" domando' Sirius preoccupato.
"Volevo sapere una cosa da voi."
I due uomini lo guardarono "Dicci pure." ed Harry racconto' loro del ricordo di Piton che aveva visto nel pensatoio.
Siriu aveva assunto un'aria quasi di orgoglio al ricordo di quello scherzo fatto a Mocciosus. Remus lo guardo' e decise che avrebbe fatto meglio a spiegare lui ad Harry come stavano le cose.
"Vedi Harry. Eravamo una banda di idioti a quell'epoca." Sirius lo guardo' di traverso per un attimo. "Ma non eravamo cattivi."
"Si', insomma, ... come si fa a non prendersela con Moccio.. ops Piton?" intervenne Sirius
"Ma mia madre odiava mio padre." Harry cercava una conferma.
"Tua madre non lo odiava. Lui faceva un po' lo spaccone all'epoca. Ma poi si sono messi insieme all'ultimo anno." rispose Remus.
"Grazie. Mi siete stati veramente d'aiuto." rispose Harry prima di fissare per bene in viso i suoi interlocutori ed esclamare "Ma cosa diavolo avete combinato?"
Sirius e Remus si guardarono imbarazzati. Lucy intervenne in loro aiuto "Hanno dovuto chiarire un paio di cose fra di loro."
"E avete fatto a botte?!" Harry era scadalizzato.
"Harry. Stai pur sempre parlado di due Malandrini." intervenne Lucy. "Ora vai prima che la Umbridge ti scopra. A presto piccolo mio." e lancio' un bacio in direzione del camino dove c'era la testa di Harry.
Sirius e Remus la guardarono con lo sguardo di due dolci cuccioloni adoranti. "E' inutile che fate quello sguardo innocente. Siete due idioti. E lo siete sempre stati da quello che ho sentito." e lascio' la stanza e i due uomini con le orecchie basse.

Lucy e Sirius erano nel loro letto e si stavano coccolando. Sirius le diede un lieve bacio sul collo "Hai visto la faccia di Remus stamattina?"
"Cos'aveva di cosi' strano?" domando' Lucy.
"Sembrava euforico. Dovremmo picchiarci piu' spesso se e' cosi' contento dopo."
"Mi sa che non era quello il motivo." ridacchio' Lucy.
"E tu che ne sai?" domando' lui.
"Non hai visto la faccia di Dora stamattina."
Sirius si illumino' "Dici che ha seguito il mio consiglio ed invece che il ghiaccio ha usato i bacini per fargli passare la bua?"
"Credo proprio di si'."
"Vecchio mascalzone. Avra' tirato fuori il suo sguardo da lupacchiotto coccoloso e lei non ha resistito."
"Sirius. Lei non resiste comunque a Remus." concluse Lucy.
Rimasero per un attimo in silenzio poi Lucy riprese come seguendo il corso dei suoi pensieri. "Non ci abbiamo ancora pensato."
"A cosa?" domando' Sirius perplesso.
"Al nome da dare al bambino."
"Ah." fece Sirius "Beh. Escluderei a priori i nomi dei miei genitori e di qualunque appartenente alla mia famiglia."
"Si', in effetti Walburga non piace neppure a me."
"Ci sono! Che ne dici di James per un maschio e Lily per una bambina?"
"Dovremmo chiedere il permesso ad Harry. Che ne pensi invece di James Mikes per un maschio e Lily Nike per una bimba?" propose lei.
"Il nome di tuo nonno mi va bene. Ma non potremmo aggiungerci anche Remus?"
"Sei convinto che sia un maschio?" domando' incuriosita.
Sirius non rispose subito ma prese ad accarezzarle la pancia. "Tu che ne dici piccolo? Sei un maschio vero? Non deludere il tuo papa'!"
Lucy si mise a ridere e si giro' verso di lui per baciarlo. "Comunque sia noi gli vorremo sempre bene e non lo abbandoneremo mai." disse accarezzando i capelli di Sirius.

Harry stava sudando freddo. Era svenuto proprio durante i G.U.F.O. ed aveva avuto quella terribile visione di Sirius che veniva torturato nei sotterranei del ministero e Lucy con lui. Era venuto il momento di agire e di sapere se era vero quello che Voldemort gli aveva fatto vedere. Decise di infilarsi nel camino dello studio della Humbridge e di parlare con qualcuno a Grimmauld Place.
Kreatcher era solo in cucina ed aveva appena finito di litigare con Sirius che lo aveva preso a calci per l'ennesima volta. Si senti' chiamare e volto' la testa verso il camino dove era apparsa la testa di Harry.
"Kreatcher dov'e' Sirius?" Harry era impaziente. L'elfo si volto' disgustato senza rispondergli.
Harry tento' di nuovo "Non e' in casa?"
Kreatcher si volto' e con aria maligna gli rispose "No!" e se ne ando' lasciado Harry tutto solo e sempre piu' preoccupato finche' non si senti' afferrare da due braccia che lo tirarono fuori dal caminetto.

Lucy entro' in cucina e vide l'elfo rannicchiato nel suo angolino che brontolava.
"Kreatcher che succede?" domando'.
"Kreatcher ha parlato con Harry Potter."
"Harry? E dov'e' adesso?" domando' stupita.
"Sta andando al ministero per cercare il padrone."
Lucy lo guardo' perplessa "Ma Sirius e' di la' con me e Remus."
"Ma Potter non lo sa."
Lucy si avvicino' all'elfo e lo scrollo' "Cosa ti ha detto Harry? Perche' lo hai mandato a cercare Sirius al ministero?"
"Il signore oscuro aspetta Potter al ministero e Kreatcher lo ha saputo dalla padroncina Bella e ha mandato Potter da lui."
Lucy lo guardo' sgomenta prima di lasciarlo e correre da Sirius e Remus. Non avrebbe mai creduto che Kreatcher avrebbe potuto tradire Sirius in quel modo e mettere nei guai Harry.
"Sirius! Remus! Chiamate quelli dell'Ordine! Harry sta andando al ministero della magia e Voldemort lo aspetta la!" Lucy era entrata trafelata nel salotto dove c'erano i due uomini.
"Oh Merlino! Dobbiamo andare subito a salvarlo! Vieni Remus!" Sirius si era alzato in piedi ed aveva afferrato Remus per un braccio. "Vengo con voi!" Lucy aveva afferrato la bacchetta ed infilato il mantello. Sirius si giro' a guardarla "Ma non puoi nelle tue condizioni. Potresti partorire da un momento all'altro. E' troppo rischioso per te."
"Non cercare di fermarmi Sirius! Sono un auror e me la so cavare benissimo. E poi ci tengo anch'io ad Harry."
"Ma nelle tue condizioni..."
"Ti ricordi che cosa ti ho giurato il giorno del nostro matrimonio? Che non ti avrei mai abbandonato per nessun motivo. E allora vengo con voi."

Corsero come di pazzi nei sotterranei del ministero. Lucy e Tonks erano in mezzo fra Remus e Sirius che guidavano la spedizione e gli altri membri dell'ordine li seguivano. Avevano visto arrivare molti mangiamorte e si stavano preoccupando enormemente per i ragazzi. Avevano saputo dalla McGranit che Harry non era solo ma con lui c'erano molti membri dell'ES.
"Quando questa storia sara' finita Harry mi sentira'." Sirius stava brontolando.
"Non credi che sia un po' tardi per fargli la paternale ora? Potevi pensarci prima invece di comportarti sempre in modo cosi' sconsiderato."
"Hai ragione Remus. Speriamo solo di portarlo a casa intero."

Raggiunsero quella strana stanza con la pedana con l'arco di pietra al centro. Remus si stava battendo con un mangiamorte e Dora era impegnata con un altro. Sirius aveva atterrato un paio di mangiamorte e stava correndo verso Harry quando si volto' e vide Lucy al centro della stanza che si premeva le mani sul ventre. Sirius penso' subito che le fossero iniziate le doglie e si affretto' per raggiungerla schiantando un paio di persone sul suo cammino. Anche Bellatrix si era accorta di Lucy.
"Ma bene! Ecco qui la nuova signora Black che sta per partorire il suo piccolo bastardo. Vieni dalla tua cuginetta."
Lucy riusci' a riprendersi un attimo ed a mettersi in guardia con la bacchetta prima che sopraggiungesse Sirius.
"Non toccarla Bellatrix!" Sirius aveva visto Bella che spostava la sua attenzione su Lucy.
"Oh cuginetto! Non sei educato a non presentare la tua mogliettina alla famiglia. E' per caso una mezzosague? Te ne vergogni?"
"Piantala brutta troia! Non provare ad avvicinarti a lei!" Sirius aveva abbracciato Lucy. Erano pericolosamente vicino all'arco di pietra al centro della stanza e potevano sentire come delle voci che arrivavano dalla tenda che copriva l'arco.
"Ma che carini! Si vede che vi volete un modo di bene! Vi amerete fino alla morte! Avada Kedavra!" scintille di luce verde partirono dalla bacchetta di Bellatrix verso le due figure abbracciate.
Lucy e Sirius si guardarono negli occhi intensamente prima di sparire dietro la tenda attraverso l'arco di pietra. Fu cosi' che li vide Harry prima che scomparissero. Un lungo urlo gli usci' dalla gola. "Sirius! Lucy! NO!". Remus lo afferro' prima che cercasse di raggiungerli attraverso l'arco di pietra. "Harry fermati! Non puoi piu' fare nulla per loro!"

Angelo mio saltiamo
In fondo al buio andiamo
Cadendo giù per sempre liberi

Amore mio ti amo
Spaccami il cuore piano
Solo uno sguardo prima di andar via
Basterà

Abbracciami

Fine.


Lo so che ora mi dovro' nascondere per sempre. Non scagliatemi contro i Dissennatori please. Non poteva essere altrimenti. Questa storia mi e' venuta in mente ascoltando questa bellissima canzone di Gianna Nannini che ho voluto riportare parzialmente alla fine perche' secondo me sono le parole piu' adatte a definire la fine di Sirius e Lucy. Mi scuso se i dialoghi non sono proprio come quelli del quinto libro della Rowling.
So di avere deluso parecchi lettori con questo finale ma non vogliatemene. Anch'io non ho mai sopportato la fine di Sirius e di Remus e Tonks ma non ho potuto fare altrimenti.
Ringrazio comunque tutti quelli che hanno letto la mia storia fino alla fine e che mi hanno spronato con le loro recensioni. Grazie Mille! Siete stati veramente degli amici preziosi.




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