A Dream - Io ho il mio sogno di Kyuubi_95 (/viewuser.php?uid=55176)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una vita complicata ***
Capitolo 2: *** Distrazione e Adrenalina ***
Capitolo 3: *** Dance, Horse, Night ***
Capitolo 4: *** Incoscienza ***
Capitolo 5: *** La ballerina, l'amazzone, la schiappa ... ***
Capitolo 1 *** Una vita complicata ***
Il
suo spoglio appartamento
non era mai stato così sporco e male arredato. Le pareti
erano umide e
puzzavano di muffa, mentre decine di scatoloni erano abbandonati nei
più remoti
angoli della piccola abitazione. Ino Yamanacha sbuffò,
seccata.
Lanciò
le chiavi sul mobile,
sbagliando mira e lasciando che tintinnassero inanimate a terra per
qualche
secondo.
Ma
che aveva nel cervello?
Aveva abbandonato tutto …casa, amici, genitori, solo per
trasferirsi a New York.
Voleva fare la ballerina.
“Ma
che ballerina? Non mi
manderebbero nemmeno a fare la sguattera, alla Julliard” .
Ogni
provino andato male, era
un fallimento, un insulto ai sogni della ventenne. Oramai viveva solo
con l’affitto
che i suoi poveri genitori le pagavano. Si sentiva infinitamente
schifosa.
Forse,
davvero non aveva
affatto talento. Tutti quei provini, quelle aspettative, quelle stupide
audizioni.
Avevano
il solo scopo di
farla sentire ancora più inutile di quello che era.
***
Tenten
dette una rapida
strigliata alla cavalla. La sentiva fremere sotto le sue dita
affusolate. Era
agitata, come lei.
-
Sta buona, Fenech. Calmati.-
Aiutata
dallo stalliere,
balzò veloce in sella.
Impugnò
saldamente le redini,
teneva lo sguardo fisso aventi a se. Avevano uno scopo, quelle gare da
quattro
soldi.
Arrivare
al concorso ippico
DoDo.
La
campanella suonò
allegramente.
Un
ragazzo uscì con aria
mogia dal campo gara, in sella ad un vivace stallone baio.
Lei
le rivolse un sorriso,
lui non rispose.
Ten
sentiva l’adrenalina, ad
aveva i crampi allo stomaco. Era sempre così prima di una
gara.
-
Facciamogli vedere chi
siamo. –
Detto
questo tallonò appena
la baia cavalla ed entrò nel grande campo verde.
***
Sakura
Haruno impugnò
saldamente la scopa. Ormai sentiva che le sue mani si erano abituate a
fare
solo quello, e non avrebbero più saputo svolgere nessun
altro compito. Grazie a
Dio aveva sempre le solite scarpe col tacco, nere e perfette,
perché se avesse
dovuto indossare delle scarpette da ginnastica non
avrebbe saputo allacciarle.
Pulì
con cura l’ennesima
stanza, e per l’ennesima volta si fermò a
riflettere quanto diamine fosse
inutile e insignificante la sua esistenza.
Lei
aveva studiato lingue, si
era candidata per diventare giornalista, ed era finita a fare la
cameriera.
Come
fosse potuto succedere,
non lo sapeva nemmeno lei.
Inciampò
sul letto disfatto,
storcendo la bocca per il dolore alla caviglia.
“Dannati
tacchi”.
Vedeva
tutte quelle coppie,
felici e spensierate, passarle davanti senza nemmeno notarla.
Lei
soffriva. Soffriva perché
non era nessuno.
Continua
…
Salve!!
Lo so che come inizio
è un po’ cortino, mi impegnerò a farne
di più lunghi, in seguito.
Solo
poche parole: “Fenech”
il nome della cavalla di Tenten è il nome della dolcissima
cavalla che mi ha
insegnato tutto quello che so su questo magnifico animale, facendomi
provare
anche il brivido della prima galoppata. Il concorso DoDo era il
concorso di
salto a ostacoli al quale ho sempre sognato di partecipare da bambina.
Spero
in molte recensioni.
Baci.
Kyuubi
|
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Capitolo 2 *** Distrazione e Adrenalina ***
Ciao!
Prima
di incominciare, un
breve discorso introduttivo che vi tornerà utile per tutto
il racconto e che
quindi consiglio di leggere. Purtroppo non m’intendo molto di
danza, quindi può
darsi che la parte del provino di Ino mi venga sballata e
incomprensibile. Però
so tutto per esperienza sull’equitazione. Brevemente vi
illustro come si svolge
un torneo, così che potrete capire bene la performance di
Tenten senza che io
debba inserire 2000 parentesi di spiegazioni. La categoria in cui si
trova Ten
si chiama: “YOUNG
RIDERS” (18 – 21
anni). Per ogni ostacolo abbattuto si hanno 4 penalità. Una
disobbedienza sono
4 penalità, alla seconda c’è
l’immediata eliminazione. Chi cade va subito a
casa. Se il cavaliere inizia il percorso dopo 45 secondi dal suono
della campanella
viene eliminato. Se il cavaliere supera il tempo massimo vengono
sommate le sue
penalità al superamento del tempo. Il percorso si dice
“netto” quando il
cavallo non abbatte nessun ostacolo e non supera il limite di tempo.
Spero di esservi stata
utile, ora vi lascio al
racconto.
Kyuubi
Ino
Yamanaka poteva dire di essere ufficialmente in preda al panico.
Sarà stato il
suo 8000° provino, e ogni volta quella sensazione di panico
totale.
“Parti
dal presupposto che non ce la farai …” si diceva
sempre. Ma se non fosse stato
così? Se quella fosse veramente stata la volta buona?
Ino
indossò le rigide e complicate scarpette, poi raccolse i
suoi lunghi capelli
biondi in una severa crocchia.
-
Ino Yamanaka?- Chiese una voce decisa. Ino si alzò, e
passando davanti alla
donna che l’aveva chiamata le venne da sorridere. Tutte si
mettevano in tiro
per essere perfette: gonne lunghe e precise, faccia idratata e seria,
collane
preziose e scarpe e anelli troppo stretti, ma gli si leggeva in viso
che
avrebbero pagato oro per poter aprire un’ allevamento di
pecore e sposare un
agricoltore per poi trasferirsi e vivere in modo semplice nel Montana.
Passò
davanti a tante aspiranti contadine e poi entrò nella stanza
fresca. Dette un
veloce sguardo ai suoi giudici. Tra loro ce n’era uno davvero
carino. Aveva
l’aria stanca e sembrava non aver nessuna voglia di stare
lì. Consegnò loro il
CD e indicò la traccia. Poi si posizionò al
centro della stanza ricamata dal
parquet.
La
musica partì e con lei il corpo di Ino. Si ripeteva nella
mente i passi da
compiere: “battement tendu à la
seconde,assemblé
… Oddio che carino
quel tizio! No …non mi devo
deconcentrare, forza … attitude, grand battement
à la seconde …. NO!
Sto sbagliano tutto … mamma mia che
figura!! Dai, Ino! Non ti distrarre! Su, piedi in quarta … glissades,
Jeté
passé… piroette …”
SBAM!!
Si
ritrovò spiattellata nel
pavimento! “Ma
chi è l’idiota che ha inventato il
parquet?”
Ecco,
era finita anche questa. Si alzò
e uscì
mogia dalla stanza, mentre il tizio che era fonte della sua distrazione
sbadigliò sonoramente.
***
“Signore,
uccidimi”.
Questo
pensava Tenten mentre entrava al passo nel campo gara.
L’altro aspirante primo
premio scattava velocemente tra gli ostacoli, l’andatura del
suo cavallo era
veloce, ma regolare. Lo sguardo della ragazza si posò sul
tabellone. Questo
tizio si chiamava “Neji Hyuga” e il suo cavallo
“ Quote” .
“Che
razza di nomi …non si capisce chi è il cavallo e
chi è il fantino.” Pensò
Tenten sorridendo. Dalla tribuna un cane abbaiava e scodinzolava.
“Scommetto
che è il suo cane, ma non ho il coraggio di sapere come si
chiama”.
Tenten
tallonò la cavalla.
“Su,
Fenech …non t’addormentare”.
Il
tizio finì con un percorso netto. Uscendo le rivolse
un’occhiata sprezzante
dalla sella del suo alto e nobile Hannover.
“Mio
Dio, quanto se la tira …”
La
campanella squillò. “Bene, Fenech. In 45 secondi
dobbiamo riuscire a partire,
perciò datti una svegliata.”
Accorciò
in fretta le briglie in modo da poter controllare meglio la cavalla,
poi la
tallonò energicamente. Fenech partì al galoppo
Si
avvicinò al primo ostacolo. La cavalla spiccò un
balzo… la solita sensazione di
vuoto …come se stesse volando, poi l’impatto
violento con il terreno. Superato
il 1° ostacolo senza problemi.
Così
con il 2° e il terzo. Ten
tallonò un po’ la cavalla per risvegliarne
l’andatura. Entrò nella gabbia ( 3
ostacoli allineati in fila indiana e a poca distanza uno
dall’altro) superò
tutti e tre gli ostacoli senza sentire gli zoccoli colpire
l’ostacolo.
Superò
a buona velocità anche
tutti gli altri ostacoli. Il suo cuore gioiva mentre si avvicinava
all’ultimo.
“Il nostro primo netto, Fenech”. Passò
vicino alle tribune. Forse troppo
vicino, perché il cane di quel ragazzo prese ad abbaiare
furiosamente. La
cavalla scartò con violenza e prese a impennarsi. Ten perse
completamente il
controllo delle redini. L’ultima cosa che vide fu il terreno
verde che si
avvicinava velocemente, e l’ennesima sensazione di sconfitta.
***
Anche
quella camera era
pulita.
“Che
lavoraccio …ma come sono
disgraziata” pensò Sakura, lasciandosi cadere,
finalmente, nel suo letto.
“Mezzora
di pausa … sai che
ci faccio.”
Si
rigirò nel letto. Non
aveva senso dormire, tanto tra poco si sarebbe dovuta destare. Ma
voleva
rilassarsi in po’. La testa le doleva da morire.
Sentì
bussare. “Chi divolo è
…”
Pensò
trascinandosi ad
aprire.
Si
trovò davanti un ragazzo
sorridente, con accesi capelli biondi e occhi profondi e di un azzurro
incredibile.
-
Ciao! Senti, per sbaglio ho
rovesciato la lattina di coca sulla moquette e …-
-
Vengo dopo.- tagliò corto
Sakura.
-
No, non in camera. Qui in
corridoio.-
-
COSA ?!?!-
Sakura
lo spostò con uno
spintone e
galoppò a tutta velocità fino
al corridoio principale.
Eccola
lì. Un’enorme chiazza
scura sull’elegante moquette rossa. E, accanto, una lattina
ormai vuota di coca
cola.
La
ragazza prese in mano la
lattina e guardò sconfitta la chiazza umidiccia che si
espandeva.
-
Haruno ?- Si voltò di
scatto, trovandosi di fronte Karin. Karin era “la direttrice
delle domestiche”
ma se ne andava in giro credendo di essere chissà chi.
Comunque
era stata lei ad
assumerla, e lei poteva licenziarla. Quindi appena la vide con una
lattina di
coca cola in mano e una macchia sulla moquette si incavolò
non poco.
-
HARUNO!! COSA DIAVOLO HAI
COMBINATO??-
Si
mise le mani si capelli
rossi
-
La padrona mi ammazzerà
…guarda cos’hai combinato? Già che
c’eri perché non ti sei anche mangiata un
Hot-dog?-
-
Eh?- Sakura era confusa
…aveva frainteso tutto.
-
Karin, ti posso spiegare.-
-
NO! Fuori di qui. Sakura-
-
COME?-
-
Ho detto:
FUORIIIIIIIIIIII!!!!!!!!-
Continua
…
Ri-ciao
a tutti! Sono tornata
con il nuovo chappy.Le nostre eroine non se la sono cavata molto bene.
Comunque
fatemi sapere, ok?
Ringrazio:
Mimi
18: Ciao! Spero di non
averti deluso!! Baci
Ukon:
Grazie, cara!! Spero ti
piaccia anche questo
SAKURA
UZUMAKI: Grazie per
averla messa tra i preferiti. Anch’io adoro andare a cavallo.
Io vado a cavallo
da un bel po’, prima andavo in importanti maneggi locali, poi
ne ho trovato uno
più piccolo e tranquillo in periferia. Purtroppo
è molto piccolo ed è privato, siamo
tra amici e non partecipiamo a concorsi. Io ho la fortuna di vivere ad
Arezzo che
è definita “La città dei
cavalli”. Qua abbiamo un enorme centro equestre famoso
a livello europeo (Arezzo equestrian center) e ci vengono organizzate
le più spettacolari
e importanti competizioni internazionali. Il Do Do è uno dei
tanti concorsi di salto
ostacoli ma era quello che mi piaceva di più (e forse anche
adesso).
Ciao
e al prossimo aggiornamento.
Mi raccomando: recensite.
Baci.
Kyuubi_95
|
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Capitolo 3 *** Dance, Horse, Night ***
“No
…no …NO! Com’è potuto
succedere?”.
Ino
era richiusa nello
spogliatoio femminile. Le lacrime scendevano copiose sulle sue sottili
guance
pallide, i suoi occhi azzurri erano velati da un’infinita
tristezza.
Ma
perché se la prendeva
tanto, poi? Che cos’era, solo uno stupido provino, no? Il suo
stupido sogno le
stava compromettendo la felicità.
“è
destino che non si
realizzi. Pazienza. Mi sa che è ora di smettere e di trovare
un impiego serio”.
Però,
abbandonare la danza …
era la prima volta che ci pensava realmente, e le doleva il cuore.
Tutto
il suo passato era
legato alla danza: la prima volta che aveva indossato un
tutù, le difficoltà
dell’apprendere ad allacciare le scarpette, tutti i vecchi cd
di musica
accuratamente selezionati. Erano solo un triste e lontano ricordo.
Evidentemente non era portata a fare la ballerina.
Si
alzò lentamente, radunò le
sue cose e se ne
andò. Le pareti del
corridoio erano tappezzate di diplomi, quadri di perfette ballerine che
sembravano cigni, e ragazze ridenti. Le venne nuovamente da piangere.
-
Va tutto bene?-
Ino
si costrinse ad alzare lo
sguardo. Era il ragazzo che aveva assistito al suo provino. Alto e
magro, con
occhi scuri e seri, e lunghi capelli castani costretti in una coda alta.
-
Certo.-
-
Sbaglio, o tu sei quella
che è caduta facendo una piroetta?-
Ino
sentì il sangue gelargli
nelle vene. Ma si limitò ad annuire sconsolata.
-io
sono Shikamaru Nara …tu
chi sei?-
La
bionda sollevò appena lo
sguardo tinto di rosso. – Ino Yamanaka.-
Shikamaru
la squadrò per
alcuni secondi.
-
Bè, Ino Yamanaka, le scelte
ragionate sono difficili, ma non è detto che siano sempre
corrette.-
Ino
gli lanciò un ultima,
rapida occhiata e uscì fuori, verso un altro, improbabile
futuro.
***
Il
forte odore tipico degli
ospedali fece destare Tenten. Era stesa in un letto, ma, a parte un
senso di
amaro in bocca, non sentiva assolutamente niente.
-
Oh, buongiorno signorina!-
La salutò educatamente un’infermiera.
-
Come si sente?-
Tenten
rimase zitta per
alcuni secondi. – Vuota …-
-
Allora le parlo di cosa è
successo …- si offrì la donna, poi prese una
sedia e strinse la mano alla
ragazza.
-
Ha avuto un violento trauma
cerebrale, quattro costole e una gamba sono rotte. Comunque il chirurgo
è
riuscito a bloccare l’emorragia. Entro pochi
mesi sarà tutto come prima… ma
sarebbe saggio se smettesse di cavalcare:
sa volta le è andata bene, ma se una cosa simile si ripete
può diventare una
cosa seria.-
Tenten
non aveva neanche la
forza di piangere.
-
C’è una visita per lei … è
il ragazzo che l’ha soccorsa dopo che è caduta.-
Tenten
alzò la testa di
scatto, ignorando il dolore al collo.
-
TU …-
Entrò
esattamente quel Neji
Hyuga. Lui … lui era la causa di tutto questo, lui e il suo cane.
-
Volevi schiacciare
le erbacce o solo controllare se
i giudici ti stessero guardando?-
Una
forte rabbia invase il
corpo della mora:
-
Fai poco lo spiritoso! È
tutta colpa tua! A causa tua mi trovo qui, adesso, e a causa tua ho il
cervello
spappolato e le ossa spezzate!-
Anche
Neji si scaldò:
-
Se sei qui è perché ti sei avvicinata
troppo …-
-
SE SONO QUI’ E’ COLPA TUA E
DEL TUO DANNATO CANE!! –
-
Il mio cane stava sulla
tribuna, non è entrato in campo, se sei qui è
perché non sai guidare un
cavallo!-
Le
lacrime scendevano copiose
nel volto di Tenten.
-
GIUSTO! Dimenticavo che sei
tu quello perfetto! Chi lo tocca, il signor Neji Hyuga, dalla sella del
suo
Hannover! Scusa se noi comuni mortali non siamo perfetti!!-
Neji
era letteralmente senza
parole. Quella ragazzina, come osava …
-
Guarda che il sottoscritto
ti ha soccorso quando …-
-
NO! VATTENE, LEVATI DI
MEZZO, NON TI VOLGIO VEDERE MAI PIU’!!!!!!!! TI ODIO, TI
ODIOOOO!-
Sentì
solo il grido di
un’infermiera, poi il buio, accompagnato dal forte suono che
segnala l’arresa
di un cuore …
***
-
APRI, IMBECILLE!!!!-
Una
ragazza dai capelli rosa
bussava forte alla porta di una stanza.
Le
aprì lo stesso ragazzo di
prima, con la medesima aria da ebete.
-
Pulisci dopo …-
-
Ma
v°°°°°°°°o!!-
La
rosa entrò e lo sbatté
contro il muro.
-LO
SAI COSA HAI FATTO? Per
colpa tua non ho più il mio lavoro! Sei contento? E fare
‘sta faccia a scemo
che mi fai montare i nervi!!-
Il
biondo continuò a fissare
la ragazza che strepitava.
-
Però io non ho fatto niente
…-
Gli
arrivò un sonoro ceffone.
-
Tu mi hai fatto licenziare
…-
A
questo punto la rabbia
lasciò il posto alla rassegnazione.
-
e adesso cosa faccio … cosa
posso fare …-
- Come ti chiami?- Chiese
ingenuamente il
biondino.
-
Sakura Haruno …c’entro
qualcosa, adesso?-
-
Io sono Naruto Uzumaki e …
insomma io ho un locale notturno, se vuoi …-
-
COSA?- Sakura era
letteralmente perplessa. E anche furiosa.
-
Mi hai preso per una
sgualdrina?-
Naruto
sfoderò un sorriso.
-
Se sai ballare ti metto a
fare la sgualdrina… altrimenti ti mando solo a servire ai
tavoli. Certo,
l’uniforme non è da suora come quella che
indossavi qui, però … potresti
valutare l’offerta.-
Sakura
rifletté: “Ormai non
ho lavoro … finirò per chiedere
l’elemosina in mezzo alla strada a sbavare
guardando dalla finestra il cenone di Natale altrui …
però voglio fare la
cameriera in un locale di lap dance? “
I
suoi occhi verdi si
illuminarono. A sguardo alto parlò con voce ferma e decisa:
-
Accetto …quand’è che
comincio?-
Naruto
sorrise di nuovo.
-
Oh, sta sera stessa, se ti
va.-
Continua
…
Ecco
tornata la vostra
Kyuubi!! Spero che il chappy vi piaccia.
Mimi18:
Bè, sì. In effetti le
coppie sono queste (ma non mancheranno imprevisti ) ti ringrazio molto.
Baci
Princess of Sharingan: Ciao cara!! Che
ne pensi di questo chappy? Fammi sapere, ok??
Nejisfan
94: Sì, Neji è perfetto.
Io sono la prima a dirlo
(çççç) Grazie di averla
messa tra i preferiti. Baci.
Ciao
e al prossimo chappy.
KyUuBi
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Capitolo 4 *** Incoscienza ***
Ino
Yamanaka se ne stava
spaparanzata sul divano. Fingeva di guardare la TV, ma in
realtà era immersa in
pensieri che avrebbe preferito dimenticare.
Di
tanto in tanto tuffava la
mano nel sacchetto dei pop corn e se li sbafava voracemente.
“Al
diavolo la dieta …al
diavolo la danza” questi erano i suoi
pensieri.
Troppo
tempo aveva passato a
controllare il suo peso nella bilancia, e troppe volte aveva osservato
al
supermercato quella
serie di golosità, a
lei costantemente vietate.
Avrebbe
dovuto trovarsi un impiego,
non voleva finire a fare la prostituta in mezzo alla strada, anche se
per
campare ormai sembrava la sua unica speranza.
Era
rischioso, sporco,
schifoso. Ma doveva sopravvivere almeno fino al fine settimana.
Il
suo stomaco si contrasse.
Non poteva tornare dai suoi genitori, né dai suoi amici.
Aveva
abbandonato tutti e i
loro consigli per dedicarsi alla sua passione, che poi
l’aveva portata in mezzo
alla via.
Inevitabilmente
si mise a
piangere. Ce l’aveva con tutto e con tutti.
Singhiozzando
si diresse
verso l’armadio e l’aprì con un calcio,
mettendosi alla ricerca di qualcosa per
il suo nuovo impiego.
Non
aveva più un soldo … era
passata da ballerina classica, fiera ed elegante, ad una semplice e
sudicia
prostituta.
Tirò
fuori una lunga gonna
nera, che poi recise con un colpo secco di forbici, ottenendo una mini
gonna.
Forse troppo mini.
Poi
indossò un top rosa
scintillante. Le stava stretto, forse troppo. Per quel genere di
mestiere,
meglio così.
Si
inondò di trucco,
decorandosi le labbra con un rossetto di un rosso particolarmente
acceso.
Si
scompigliò i capelli
biondi, lasciandoli sciolti e morbidi sulle spalle. Infine
indossò un paio di
stivaletti neri, si spruzzò del profumo e uscì
sbattendo la porta.
***
Tenten
pensava di essere una
ragazza ragionevole, con un discreto autocontrollo e un
ottimo senso dell’umorismo.
Eppure
al ritorno
dall’ospedale si chiuse in camera sua cominciando a piangere.
La
stanza era grande e
luminosa. C’erano dappertutto foto e poster di cavalli, su
uno scaffale coppe e
coccarde che aveva conquistato e, sparse qua e la, alcune foto di lei
da
piccola in sella a un pony o con Fenech.
Già
…la faccenda
dell’equitazione. Sarebbe saggio smettere MA avrebbe potuto
continuare … perché
no?
“smettila,
Ten. Continuare è
da incoscienti.”. si rimproverò. Ma poi si disse
che infondo lei non era mai
stata una persona particolarmente cosciente.
Le
tornò in mente quel
ragazzo. Accidenti a lui e a quel suo dannatissimo cane.
Che
poi chi si credeva di
essere?
“è
un montato di testa, e
basta”. Non le aveva neppure chiesto scusa.
“
Se lo prendo, lo
disintegro”. Pensò la giovane.
Nella
sua testa c’era un solo
dilemma: Continuare … o no?
FLASHBACK
- Ha avuto un
violento trauma cerebrale, quattro costole e una gamba sono rotte.
Comunque il
chirurgo è riuscito a bloccare l’emorragia. Entro
pochi mesi sarà tutto
come prima… ma sarebbe saggio se smettesse di cavalcare
…-
FINE FLASHBACK
Tenten sorrise.
Non era mai stata
una persona saggia.
***
Sakura si
portò
le mani alle orecchie, cercando di soffocare il forte rumore della
musica.
Le ballerine
volteggiano semi nude sui loro pali. I clienti, quasi tutti uomini, le
osservavano sbavando e infilando denaro nei tanga delle ragazza.
Sakura indossava
un paio di pantaloncini neri molto aderenti che le arrivavano a
metà coscia,
sul retro avevano una finta coda di coniglio che qualche imbecille le
strizzava
di tanto in tanto.
Aveva una
maglietta azzurra che le lasciava scoperto lo stomaco e faceva
intravedere il
seno.
Inutile dire che
in testa aveva un paio di orecchie da coniglietta.
Teneva saldamente
un vassoio che avrebbe volentieri rovesciato in testa a Naruto Uzumaki.
Tutta
colpa sua …
Sakura si
affrettava a prendere le ordinazioni soffocando i conati di vomito che
le
procurava l’alito dei clienti, che sapeva di alcol. Poi
correva in cucina e
tornava con le portate.
Più o meno il suo lavoro non era
cambiato. Tra gli
ometti pelati che parlavano di politica che la rosa serviva
all’hotel e gli
attuali alcolizzati Sakura non avrebbe proprio saputo chi scegliere.
La musica le
spappolava i timpani e le luci accecanti la infastidivano a tal punto
che la
ragazza si chiese se fosse possibile portare un paio di occhiali da
sole.
La fermò
un’altra
cameriera: - ehi, bella! Guarda che non siamo in monastero, puoi anche
scioglierti.-
“se
sciogliermi
significa strusciarmi ai clienti come fai tu, preferisco sembrare una
suora”.
Ovviamente lo
pensò soltanto.
- Certo …
ci
proverò.-
L’altra le
diede
un buffetto sulla guancia e se ne andò.
CONTINUA …
Eh, lo so, le sto
massacrando queste povere ragazze. Ok, recensiteeeeee!
Itachina: è
impossibile non amarli, te lo dico io!!
Vabbè, te lo dico io perché anch’io
sono malata per i cavalli ma c’è gente che
addirittura li mangia. (cannibali!) KISS
Ukon: Ma ciao!!!!!!!! Neji
non è un pallone gonfiato, Sasuke
invece sì e non gli avanza neanche niente! Per Sakura hai
ragione … hihihihi! Auguri
ai TH. KISS
Dado e Kikka: Spero che la mia
spiegazione sia decente.
Comunque grazie 1000. KISS
CiAo E aLlA pRoSsImA
Kyuubi
|
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Capitolo 5 *** La ballerina, l'amazzone, la schiappa ... ***
La ballerina, l'amazzone, la
schiappa ...
Ino
era sempre la più abile,
in quella stanza cosparsa di specchi. Ricordava perfettamente la voce
remota
della maestra, e le sue compagne, sedute in disparte.
Ricordava
come la musica le
perforasse i timpani, docile ma invisibile. La sua corsa leggera,
braccia in
seconda, piedi in quinta. E il tutto spariva. I passi? E chi se li
ricordava?
Lei danzava,e quando danzi i passi te li detta il cuore, la musica, il
ritmo
che ti scorre nelle vene.
Ricordava
il perfetto Arabesque, i pliet misurati. Il suo corpo diventava
meccanico, come se il
cervello non lo controllasse più. quando moriva la musica,
moriva il ritmo e la
sua danza si spegneva, i piedi in posizione di partenza, le braccia
sollevate e
perfettamente coordinate al resto del corpo, e un sorriso un
po’ troppo
orgoglioso che, magari, avrebbe fatto meglio ad evitare.
Tutti,
estasiati, battevano
la mani. L’insegnante e le compagne la lodavano con parole
adoranti e pacche
sulla schiena. Sembrava fosse nata per quello. Per lei danzare era una
magia
particolare, sollevarsi sulle punte, stendere le braccia, rilassare il
corpo.
La
sua vita era questo. Lei
era la bella Ino, quella dotata, quella che vinceva sempre. Lei partiva
dal
presupposto di vincere.
Forse
la colpa non era tutta
sua. Se magari gli altri l’avessero trattata come una comune
mortale, forse
avrebbe imparato a perdere.
Invece,
gia dopo la quarta
lezione, aveva guardato in faccia sua madre, e, con un sorriso a
trentadue
denti, aveva esclamato quelle parole che le avrebbero rovinato la vita:
-
Voglio fare la ballerina.-
***
Tenten
aveva sempre sognato
di avere un cavallo.
Il
suo primo impatto non fu
proprio positivo, quando da piccola, al circo, correva e sghignazzava
con i
suoi amici, e si era ritrovata
davanti
un’enorme stallone, candido, di pura razza spagnola.
L’aveva
squadrata quasi con
compassione, e lei poteva intravedere il suo sguardo profondo al di
sotto della
criniera lucida e arricciata. Si era scostata all’indietro,
facendo sbuffare il
cavallo, che la guardò scuotendo la criniera, infastidito, e
pestando rabbiosamente
lo zoccolo a terra.
Il
primo cavallo ha odiato
Tenten. E la cosa era reciproca. Cosa
ci
trovavano a spassarsela sopra a quei bestioni? E se
s’imbizzarrisse? E se
scartasse? È uno sport da incoscienti!
Poi
a suo fratello fu
regalata una cavalla. Fenech. E il ragazzo amava galoppare assieme a
lei per i
campi, poi iniziò ad allenarsi per le gare. Si
classificò tra i primi posti in
piccole gare di periferia, si classificò primo al Toscana
Tour. Spasimava per
il concorso a cui teneva di più, il Dodo. Ma non
poté mai parteciparvi.
Un
incidente in moto gli fu
fatale. Andò fuori strada in una calda notte di giugno.
Tenten rimase molto
scossa. Ogni volta che si avvicinava alla cavalla, sola nella stalla e
messa in
vendita dai suoi genitori, vendeva lo sguardo di suo fratello in lei.
Sembrava
volesse dirle
qualcosa. Quel qualcosa si realizzò una volta che Tenten le
fu saltata in
sella.
Era
come essere rinati.
Come
essere liberi …
***
Sakura
era la studentessa
modello. Colei che risolveva un’equazione in trenta secondi,
quella che aveva
un vocabolario di tutte le lingue stampato in mente, quella che
correggeva i
professori. Non aveva perciò molti amici. Lei era allo
stesso tempo la “secchiona”,
la “cocca del prof” e altri appellativi crudeli che
le sputavano addosso i suoi
compagni.
Lei
non ci vedeva nulla di
male, ad amare lo studio. Per questo, nella sua pagella ornata di 10,
spiccava
come un calcio nello stomaco il 5 a Educazione Fisica.
Quando
facevano l’arrampicata
su per la corda, le fragili mani della rosa, abituate a impugnare solo
libri,
non sostenevano il peso del corpo, e lei rovinava a terra. Quando
correva
sembrava una gallina che tenta di scappare in tutti i modi dalle
grinfie del
macellaio. Nel lancio del peso, quando non si dava il peso in testa o
su un
piede, faceva sì e no un metro e trenta (quando andava
d’incanto). Era un’autentica
schiappa.
Ma
non ci dava poi tutto
questo peso. Se avessero fatto una gara di velocità, o di
forza della mente,
lei sarebbe spiccata. La sua alleatissima mente le confermava il
soprannome di “fronte
spaziosa”, di alcune compagne crudeli.
A
volte passava davanti alla
fotografia di un salto compiuto in modo eccellente da un fantino e dal
suo
cavallo, oppure una ballerina, col suo tutù che la faceva
vagamente
assomigliare a un cigno, ma entrambi impeccabili e perfetti.
Lei
si avvicinava, e in
quelle foto sognava, e su quegli argomenti scriveva. Sulle sue due
passioni. Ma
non aveva mai veramente desiderato che fossero gli altri a scrivere di
lei …
Signori
e signore, grande
notizia! A causa di classico cattivo tempo invernale, la sottoscritta
si è
dovuta trovare uno sport alternativo all’equitazione (che
ricomincerà dalla
prossima primavera.). Ho optato, appositamente per voi, per danza
classica! No …
a dire il vero non l’ho fatto appositamente per voi, ma
vabbè … risultato? Ci
capisco qualcosa anche di danza, e potrò portare avanti
questa ff in modo
decente!
Itachina:
Se hai iniziato da
poco, è normale il dolore alle giunture! Lo so, è
terribile, ma poi, se
continuerai ad andarci con costanza e farai un po’ di
esercizi ginnici, vedrai
che passerà! Grazie mille!
Princess
of Sharingan: è
sasuke il montato!! E anche parecchio. Grazie comunque.
Dado
e Kikka: Grazie!
Mimi
18: … non lo so se poi
le farò incontrare … alla fine, forse
sì. Sakura poi, ne avrebbe bisogno.
Grazie molte per la recensione.
Recensite,
e al prossimo
chappy!
Baci.
Kyuubi
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