Un Paladino per Endoria

di telesette
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** L'esame di Riccardo DiFerro ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


King's Bounty - The Legend, gioco del 2008 per PC, ripercorre le caratteristiche "tattico/strategiche" del King's Bounty originale e si distingue più che altro per la trama e per la vastità del mondo esplorabile. Forse un po' deludente e noioso, per gli amanti del genere action, ma l'ambientazione fantasy è degna di particolare attenzione per via della sua affascinante componente narrativa.
Come ogni gioco di ruolo che si rispetti, una volta effettuata la scelta del personaggio tra le tre categorie disponibili ( Guerriero, Paladino e Mago ), il giocatore viene a conoscenza di un breve riassunto circa la storia di Endoria e dei suoi abitanti. A seguito di inpiegabili e misteriosi eventi, la pace tra i continenti è sconvolta da un sanguinoso conflitto: gli Elfi dell'Ellinia e i Nani delle Vette di Ardan sono scesi sul sentiero di guerra, i pirati delle Isole della Libertà sono sul punto di lanciare una rivolta, e orde di creature infernali giungono attraverso un portale magico con il mondo di Demonis.
Appena diplomato presso il Tempio dei Cavalieri di Darion, l'eroe protagonista viene nominato Cercatore di Tesori ufficiale da Re Mark Leonar II° detto "il Saggio". E dopo aver ottenuto un potente manufatto, conosciuto come "Vaso della Rabbia", quattro potenti spiriti lo affiancheranno nel suo viaggio: il roccioso Sterminatore di Maghi Zerock, il velenoso Principe delle Paludi di Ashur Sleem, la Tecno-maga Guerriera di Litan Lina, e il nero Custode del Tempio del Tempo Reaper. Combattendo ed esplorando ovunque, l'eroe dovrà attraversare l'intera Endoria, per venire a capo del mistero che affligge i vari continenti.

clicca qui per ascoltare la theme introduttiva:
http://www.youtube.com/watch?v=0Pm_ZXqNC3c

 

Un Paladino per Endoria
( immagini tratte da internet )

 

Salve!
Il mio nome è Christian Tyler, di professione Paladino, e sono al servizio del mio signore e padrone: Sua Maestà Re Mark Leonar II°.
Lo so, è strano che si faccia chiamare "secondo" dato che, nella storia di Darion, non risulta esserci mai stato un Mark Leonar I°...
Ma questi sono dettagli.
Ordunque, dicevo, la mia storia non è quella di ogni nobile eroe che si rispetti. Mio padre e mia madre erano infatti degli umili conciatori e, per tirare avanti in qualche modo, mio zio Vernon faceva qualche affaruccio in giro per Darion rivendendo roba rubata.
Purtroppo il mio zietto Verny aveva preso un oggettino un po' particolare: un anello maledetto che, peggio di un cane affetto dalla rabbia, finì per trasformarlo in un lupo mannaro. Forse per l'effetto della maledizione, o per contendersi l'ultima coscia di pollo dalla dispensa, zio Verny diede una zampata a mio padre, uccidendolo sul colpo, e richiamò nel villaggio tutti i lupi della zona promettendo loro tanto cibo gratis...
Avrete capito che il "cibo" eravamo io e gli altri abitanti.
Il nostro villaggio era sotto la protezione di un conte che, dopo aver scalato i primi spuntini dei lupi dalla denuncia dei redditi, inviò un manipolo di mercenari per fare evacuare le donne e i bambini.
Probabilmente, tra i mercenari, doveva esserci qualche tifoso laziale... perché i Lupi de Romolo li sgozzarono tutti appena fuori del villaggio.
Ancora adesso, se ci ripenso, mi sembra di sentire le brache umide come allora.
Lo ammetto, me l'ero fatta addosso, embéh ?!?
Voi che fareste, se un branco di bestiacce affamate bramasse voi e le vostre chiappe per farsi passare l'appetito?
Oltretutto, vi faccio presente che ero ancora poco più di un bambino, e non quel bel fustacchione biondo che sono oggi.
Ricordo che mi ero nascosto in mezzo ad uno dei carri, quando i lupi sentirono il mio odore, e quando gli artigli lacerarono la stoffa con qualche zampata mi ritrovai con le zanne e il respiro fetido di quegli animali ad un passo dal volto.
Ero spacciato!
E come per magia, quando tutto sembrava ormai perduto, ecco arrivare loro... LORO, i Paladini, gli eroici Paladini di Darion!
Bianchi mantelli svolazzanti, grosse spade luccicanti, costoro fecero piazza pulita di quei dannati lupacci in men che non si dica.
Poiché ero rimasto solo, furono loro a prendersi cura di me.
Con loro ricevetti la mia istruzione di Apprendista-Paladino, imparando tutto quello che c'era da imparare: leggere, scrivere, far di conto, combattere, cucinare, fare la spesa, fare il bucato, rammendare i calzini, lucidare le armature, risuolare gli stiva... Ah no, quello me l'ha insegnato mio padre, quando ancora avevamo la nostra concerìa.
Senza contare poi ore ed ore di preghiere, giorno e notte, non ne potevo più!
Quando ebbi compiuto sedici anni, il priore del Tempio dei Cavalieri mi iscrisse alla Scuola di Magia di Darion per completare i miei studi sull'uso della magia da combattimento. Non ero particolarmente brillante in questo ma, modestamente, me la sono sempre cavata abbastanza bene.
Sotto la guida e la tutela del mio Maestro d'Arme, Riccardo di Ferro, fui infine ammesso a sostenere la prova d'esame finale per dimostrare a tutti di essere pronto.
Volete sapere com'è andata?
Un po di pazienza, giusto il tempo di riordinare i ricordi, e ve lo spiegherò la prossima volta.
A presto!

 

( continua )

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Capitolo 2
*** L'esame di Riccardo DiFerro ***


Il giorno della mia prova finale, ero piuttosto nervoso, lo ammetto.
Gli scritti sostenuti all'Accademia di Magia non mi erano venuti proprio granché. Mastro Shevarius, nel mettermi il voto, mi assicurò infatti che anche un Orco del Sud ( tribù nota in tutta l'Endoria per la scarsissima intelligenza ) avrebbe saputo fare di meglio... con gli occhi bendati.
Che dire?
Sarà stata l'agitazione pre-esame, lo stress accumulato, avrò dato una o due risposte sbagliate.
O forse tre.

- L'unica cosa giusta che hai scritto sul tuo compito, Christian Tyler, altro non è che il tuo nome - sottolineò Mastro Shevarius. - Ma dato che la decisione finale spetta comunque al Maestro DiFerro, indipendentemente dagli esiti delle prove scritte, posso solo augurarmi che i posteri NON abbiano da vedere gli strafalcioni da te vergati su questa povera pergamena!
- 'Ntipatico - mormorai sottovoce.

Non sono mai stato troppo simpatico ai Maghi dell'Accademia.
Sempre tutti presi dalle loro ricerche, dalle loro pozioni, e da chissà che altro.
Vabbé!
Ad ogni modo, malgrado gli esiti poco incoraggianti della mia prova scritta, ero stato comunque ammesso al cospetto del "severissimo" istruttore Riccardo DiFerro.

- Andiamo, sbrigati - esclamò burbero. - Non posso certo perdere tutto il giorno, solo per stare dietro ad un novellino come te!

L'austero mentore del Tempio dei Cavalieri di Darion era un tipo rude e spiccio, con due mantici di cuoio al posto dei polmoni, e col suo vocione riusciva a mettere in riga tutti quei poveri disgraziati che speravano di entrare a far parte dell'esercito senza troppa fatica.
Alto e robusto, tozzo di corporatura, con i biondi capelli fortemente schiariti a causa del sole micidiale sui campi di battaglia e per l'incessante scorrere dell'età.
A giudicare da quel suo cipiglio così severo, il volto perennemente contratto in una smorfia dura e anche piuttosto imbronciata, sembrava proprio un orco travestito con un'armatura piuttosto che un nobile Dignitario di Corte nonché amico ed attendente agli ordini di Sua Maestà Re Mark Leonar.

- Dunque, vediamo - fece, scorrendo via via l'elenco dei nomi alla lettera "C". - Cassandro... Cassatino... Cazziatone... Cerebrato... Cerebroleso... Cesso DeCessis... Ah, eccoti qua! Christian Tyler, giusto?
- Presente, Maestro!
- Ehi, dico, mica siamo a scuola - sbottò Riccardo. - Dritto con quella schiena, un po' di dignità, che diamine!

Subito mi diedi un contegno, allineando i talloni sulle staffe della mia sella, in modo da apparire il più possibile convincente agli occhi delle truppe al mio seguito.

- Nervoso, figliolo? - domandò Riccardo. - Alle prove tattiche e strategiche, sei risultato sempre tra i primi del mio corso; sei un po' carente con l'uso degli incantesimi da battaglia, a giudicare dalle note del vecchio Shevarius, ma per i paladini è solo facoltativo... La verità è che abbiamo bisogno di giovani valenti sul campo: la guerra contro i Nani e i Non-Morti impegna tutte le nostre risorse, costringendoci a reclutare quanta più gente possibile, perciò non sei nemmeno obbligato a sostenere la parte finale dell'esame!
- Davvero ?!?
- Certo, preferirei vedere con i miei occhi quello di cui sei capace - puntualizzò Riccardo. - L'esperienza è tutto, in guerra come nella vita, e cimentarti con queste prove potrebbe esserti oltremodo utile per affinare le tue capacità!
- Mmm...

Ci pensai un momento su, prima di rispondere.
In effetti, essendo ancora alle prime armi, poteva essere utile verificare le mie doti in allenamento... piuttosto che mandare le mie truppe al macello contro i nemici più duri e pericolosi che l'Endoria abbia mai conosciuto.

- Sono pronto ad affrontare la prova!

Riccardo annuì compiaciuto e, volgendo lo sguardo alle tre porte dell'Arena degli Allenamenti, passò dunque a spiegarmi in breve le condizioni e la particolare natura dell'ultimo esame.

 

( continua )

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