Il Custode

di thewingsofangel
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Arrivederci Roma ***
Capitolo 2: *** Il primo giorno di scuola ***
Capitolo 3: *** Ambientarsi ***
Capitolo 4: *** Nuovi incontri ***



Capitolo 1
*** Arrivederci Roma ***


Capitolo 1

Laura era in camera sua seduta sul letto a guardare la valigia;fra qualche ora sarebbe partita. Doveva lasciare Roma, la sua città natale,nella quale aveva vissuto la sua infanzia e parte dell'adolescenza. Ora aveva sedici anni ed era abbastanza grande per capire che avrebbe dovuto seguire la madre a Milano. Probabilmente, se il padre fosse ancora vivo, questo distacco dai suoi amici e dalla sua città sarebbe stato meno doloroso.

Era morto due anni prima in un incidente stradale, all'epoca Laura aveva appena compiuto quattordici anni. La ragazza prese il cellulare dal comodino e digitò il numero di Michela,una ragazza milanese che aveva conosciuto su Twitter. Erano diventate molto amiche e pur non essendosi mmai incontrate si sentivano ogni giorno. Per Laura, l'unica cosa positiva di questo trasloco a Milano, era il poter finalmente abbracciare la sua amica.

"Pronto Michela sono Laura,come va?"

"Benissimo,non vedo l'ora di vederti!"

"Lo so,ho quasi finito le valigie".

"A che ora parte il tuo aereo?"

"Alle cinque da Fiumicino".

"Sei emozionata?"

"Si,ma mi dispiace lasciare Antonella e i miei compagni di classe".

"Lo so,ma tranquilla qui non sarai sola,hai me e andremo nella stessa scuola".

"Ora vado a finire le valigie,ci vediamo al mio arrivo".

"Ti vengo a prendere all'aeroporto,a dopo".

Appena finita la telefonata sistemò le ultime cose e, si soffermò a lungo su un porta foto contenente due immagini: una di lei e il padre,l'altra in compagnia di Antonella. Improvvisamente sentì una voce chiamarla dal giardino era Chiara,la mamma. Lei e il suo compagno Luigi stavano caricando delle scatole in macchina.

"Laura hai finito le valigie? Stioamo per partire".

"Un minuto e porto tutto".

Chiuse le ultime scatole e si precipitò in giardino.La mamma era molto nervosa per la partenza,aveva paura di dimenticare qualcosa o che ci fossero degli imprevisti. Non riusciva a comprendere il dolore della figlia per la separazione dalle origini. Erano le tre e mezza quando

Antonella la venne a salutare,ave già salutato tutti i suoi compagni quelkla mattina ma, loro due erano migliori amiche così Antonella decise di passare da casa sua per salutarla nuovamente.

"Laura non fare così, ci sentiremo ogni giorno" disse Antonella vedendo la sua amica piangere.

"Ma non sarà la stessa cosa...."

"Lo so, ma tu in estate ritornerasi. Giusto?"

"Si, ti prometto che appena finisce la scuola verrò subito a Roma".

"Ti ho portato un regalo.Voglio che prenda questo braccialetto così, ogni volta che lo indossi, ti ricorderai di me".

Laura indossò subito il suo regalo poi, si slacciò uno il suo braccialetto preferito e disse:

"Sai che non mi dimenticherò di te, ecco prendi questo così anche tu mi ricorderai".

"Ma non posso accettarlo,è il tuo preferito,ci sei molto affezzionata".

"Certo che lo farai..." e gli legò il braccialetto al polso.Poi le due amiche si salutarono entrambe in lacrime;Laura salì in macchina con la mamma e Luigi.Arrivati in aeroporto e superati i vari controlli, Laura inviò un messaggio a Michela comunicandole che sarebbe giunta alle sette;poi salì sull'aereo e dopo circa mezz'ora si addormentò.

Quando scese dall'aereo Michela le corse in contro per abbracciarla, finalmente quel momento che entrambe avevano sognato si era realizzato. Successivamente la ragazza presento Laura a sua madre Lucia. Laura fece lo stesso. Entrambe le mamma cominciarono a parlare e a stringere amicizia. Lucia decise di portarle a fare un giro per Milano e si offrì di accompagnarle a casa.

 

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Capitolo 2
*** Il primo giorno di scuola ***


Laura entrò dalla porta di casa distrutta;la sua abitazione si trovava in un parco di fronte a quello di Michela. Aperta la porta cominciò subito ad osservare attentamente la casa:al pian terreno vi era un ampio salone con una cucina e un bagno,al piano superiore tre camere da letto e un bagno; scelse la seconda camera. Era abbastanza grande: le pareti erano di un rosa chiaro quasi bianco,sulla parete a sinistra dell'entrata vi era un grande armadio color panna a ponte e,sotto di questo un divano letto. A destra del letto vi era una ampia scrivania con sopra delle mensole per i libri mentre, di fronte all'armadio, vi era un tavolino con il televisore. Non le sembrò male, averebbe solo dovuto aggiungere una libreria più grande. Cominciò a disfare le valigie e a sistemare i vestiti nei cassetti. Verso le undici decise di smettere e continuare il giorno seguente. Inviò un messaggio ad Antonella per informarla che era arrivata e che stava bene.Poco dopo si ricordò che il giorno dopo aveva scuola. Così decise di aprire gli scatoloni in cerca dello zaino e di qualche quaderno. Per tutta la notte non chiuse occhio pensando al suo primo giorno di scuola lì a Milano. Il secondo quadrimestre era iniziato da poco e si sentiva un po' a disagio a continuare l'anno con persone che non conosceva.Per fortuna c'era Michela che, come lei, faceva il liceo scientifico. Conoscere già una persona la faceva sentire più tranquilla. Il mattino seguente la sveglia suonò alle sei e mezza e Laura si alzò di scatto dal letto.Andò subito in bagno a farsi una doccia,dato che la sera prima ea stanca e non aveva aveva avuto molto tempo.Successivamente cercò qualcosa di carino da indossare. Fu più difficile del previsto in quanto c'era troppa confusione. Dopo essersi vestita scese per fare colazione e alle sette e mezza arrivò Michela a casa.

"Laura come va?Emozionata per il tuo primo giorno di scuola?"

"Sono un po' stanca e sì,sono emozionata".

"Vedrai che di piacerà venire a scuola con me".

"Lo so, non è questo che mi preoccupa".

La loro conversazione fu interrotta dalla mamma di Laura che, quella mattina, accompagnò le due ragazze a scuola poiché doveva iscrivere la figlia. Difatti la scuola era a circa un quarto d'ora di cammino da casa di Laura e, quindi, sarebbero andate da sole e a scuola. Appena terminata l'iscrizione Michela accompagnò Laura in classe dove, la presentò ai suoi compagni. Non tutti furono felici del suo arrivo.

" Non sembra che siano molto contenti di avere una nuova compagana".

" Non ti preoccupare, solo all'inizio è così. Vedrai che conoscendoti meglio ti accetteranno".

" Lo spero!"

" Fidati, è così. Ora non ti preoccupare" .

Improvvisamente entrò in classe la professoressa di italiano e latino Della Valle che era anche la coordinatrice di classe.

" Buon giorno ragazzi,arrivo appena dalla segreteria e mi hanno detto che c'è una ragazza nuova"

Laura si alzò in piedi " sono io"

" Bene,come mai hai deciso di cambiare liceo?"

" Mi sono appena trasferita da Napoli".

" Ha bene,allora ben venuta,conosci già qualcuno?"

" Si Michela,per questo ho chiesto di essere messa in questa classe"

" Allora Michela sarai tu ad aggiornarla sui programmi,che stavate facendo alla tua vecchia scuola di Latino?"

" Le finali" .

" Anche noi stiamo lì e di italiano stavate all'analisi del testo poetico?"

" Sì,avevamo appena finito lo studio della teoria e dovevamo cominciare con l'analisi delle poesie".

" Noi già abbiamo iniziato ad analizzare alcune poesie,Michela ti farà vedere quali abbiamo fatto."

" Va bene ragazzi ora cominciamo la lezione,cominciamo con la correzione dei compiti di Latino".

Il resto delle ore scolastiche fu molto simile,tutti i professori le fecero domande simili . Terminate le cinque ore Laura era contenta di uscire dal Leonardo Da Vinci,lei e Michela si incamminarono verso casa.

" Allora,non è andata tanto male" disse Michela.

" Invece sì,mi sentivo un'intrusa" le rispose Laura cercando di non far notare quanto già le mancasse la sua vecchia classe.

" Hai ragione, ti hanno fatto parecchie domande oggi".

" L'unica cosa positiva è stata la mia compagna di banco".

Michela abbraccio Laura e poi la ringraziò.

" E' la verità,sei un ottima compagna di banco. Oggi studiamo assieme?"

" Va benissimo,facciamo da me così tua mamma ha tempo di sistemare le cose"

" D'accordo,dovrebbe iniziare domani a lavorare;sai a volte odio il suo mestiere".

" Invece è bello fare il poliziotto".

" Se escludi il fatto che ci sono alte possibilità di essere sparati e morire".

" Già,non ne avevo tenuto conto della pericolosità".

Le due ragazze arrivarono sotto il portone del palazzo di Laura e si salutarono. Poi la ragazza bussò al citofono e salì in casa.

 

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Capitolo 3
*** Ambientarsi ***


 

Entrando in casa Laura vide che era già tutto in ordine, eccetto la sua camera. La mamma aspettava con impazienza l'arrivo della figlia per sapere come era andata la sua giornata. 

“Ti piace questa nuova scuola?”. 

“E' il primo giorno non lo so ancora. Però mi hanno fatto diverse domande i prof,e non sembra che piaccia molto agli altri ragazzi”. 

“Le solite cose di quando si cambia scuola”.

“O città...” 

“Va a lavare le mani che, fra cinque minuti si mangia”. 

“Ora vado,dov'è Luigi?” 

“Sta per arrivare,è uscito per comprarmi delle cose” 

Mentre apparecchiava la tavola, le arrivò un messaggio da parte di Michela.
 

“Vieni da me alle quattro,va bene?” 

“Ok,ci vediamo da te” 
 

Il pranzo si svolse come al solito,poi Laura disse alla mamma: 

“Ora vado a telefonare ad Antonella,alle quattro vado da Michela per studiare”. 

“Devi comprati dei libri?” 

“Non lo so ancora,vedo se i miei vanno bene,altrimenti credo che farò delle fotocopie”. 

“Fammi sapere se ti serve qualcosa”. 

Laura entrò in camera sua pensò che stasera avrebbe sistemato tutto,poi telefonò ad Antonella. 

“Ciao Laura, sono felice di sentirti,come è andato il primo giorno di scuola?” le chiese Antonella.

“Non molto bene,sai come funziona quando si cambia scuola ” rispose Laura.

“Sì, mi dispiace,qui già sentiamo la tua mancanza!” 

“Come stanno i ragazzi?” 

“Stanno tutti bene,apparte l'influenza. Fa più freddo lì vero?” 

“Sì,è molto meglio Roma”. 

“Oggi devi già studiare?” 

“Si,stavo andando da Michela” 

“Allora ti lascio andare,ci sentiamo”. 

“Certo, ti telefono domani”. 

Appena finita la telefonata Laura prese lo zaino ed andò a casa dell'amica.Le aprì la porta la mamma della ragazza .

“Buona sera signora” disse Laura 

“Ciao Laura,come stai?” le chiese la mamma dei Michela.

“Bene grazie,dov'è Michela?” 

“In camera sua,la seconda porta a sinistra”. 

Appena entrata nella stanza Laura fu stupita dal fatto che fosse molto ordinata .

“Vieni pure Laura,sto vedendo cosa c'è da fare per domani”. 

“Io non ho ancora preso l'orario”. 

“Ecco tieni,vedi nel mio diario” 

“Ora lo copio,ci sono molte cose da fare?” 

“Qualche pagina di storia e chimica,poi gli esercizi di Italiano e Matematica che ci hanno assegnato oggi” 

“Vediamo a che punto state col programma di storia e chimica”. 

Finirono di studiare verso le nove di sera per rimettere Laura al passo col programma di storia della sua nuova scuola,dopo di che tornò a casa per cenare. Appena finito di mangiare sisteml la sua camera e,riuscì a riordinare tutto. Quel giorno aveva lavorato parecchio e, decise di andare a riposare, sperando che il giorno seguente le cose sarebbero andate meglio.E così fu. 

Antonella voleva vedere com'era il posto in cui Laura ora viveva,e così la ragazza decise di fare delle foto e inviargliele appena le avessero collegato la linea telefonica a casa.La mattina,così,andò a scuola con la sua Nicon attirando l'attenzione di diversi compagni. 

Appena varcò la soglia dell'aula Silvia, che notò per prima la macchina fotografica, le si avvicinò 

"Ciao Laura piacere di conoscerti,mi chiamo Silvia" 

"Piacere mio!" 

"È tua questa Nicon?" 

"Certo, vuoi vedere come si usa?" 

Quel giorno così Laura prese confidenza con la classe e in particolar modo con Silvia,Roberta e Francesca che erano nel gruppo di Michela. Era strano come quella macchina la avesse avvicinata alle alte. Questa, infatti, era di suo padre che faceva il fotografo ma,da quando era morto,lei ne era entrata in possesso anche perché aveva la stessa passione del padre. 

Laura cominciava a sentirsi accettata ed era abbastanza felice,ora sapeva che non sarebbe rimasta sola.Ora doveva concentrarsi sullo studio,non avrebbe voluto deludere sua madre ma,soprattutto se stessa.

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Capitolo 4
*** Nuovi incontri ***


 

Laura smise di scrivere e posò la penna accanto al foglio;cominciò a leggere ma improvvisamente si bloccò:qualcosa non andava. Rilesse da capo il tutto ma non era ancora soddisfatta del suo elaborato,voleva scrivere qualcosa di migliore.Accartocciò così il foglio e lo gettò nel cestino,poi rilesse la consegna:  

descrivi accuratamente il tuo pensiero sull'attuale sistema scolastico italiano e spiega come questo potrebbe essere migliorato. 

"Le idee su cosa scriverle ce l'ho,ma non so come scriverle.La forma e l'italiano non mi convincono e questo compito è importantissimo per me,ma soprattutto per i miei voti.Devo riuscire a concentrarmi!" 

Andò a riprendere il foglio accartocciato nel cestino e lo riaprì,pensò che le potesse essere utile e continuò a scrivere per tutta la notte. 

La mattina seguente la mamma andò in camera sua per svegliarla e vide che dormiva sulla scrivania. 

"Laura,svegliati é mattina.Hai studiato tutta la notte?" 

Laura si alzò e vide che aveva dormito sulla scrivania:"Devo essermi addormentata mentre scrivevo". 

"Ora vestiti e vieni a fare colazione,Michela passerà da te fra circa mezz'ora" 

Laura prese il suo compito e lo sistemò nel quaderno,poi preparò la cartella.Fece tutto il necessario molto velocemente e appena Michela le citofonò si precipitò subito da lei. 

"Lo devi assolutamente leggere...." 

"Buon giorno anche a te" 

"Ha si scusami se non ti ho salutato ma questo compito mi preoccupa,poi vedere come l'ho fatto?" 

"Certo, dammi il foglio" 

Michela lesse per tutto il tragitto lo scritto poi disse:" Non dovresti proprio preoccuparti,è fatto bene.Vedrai prenderai un bel voto." 

"Spero di riuscire a fare altrettanto bene nel compito,questa è solo una simulazione” 

“Ora entriamo o faremo tardi” 

Nelle ore precedenti all'attesa Laura era molto nervosa,ma una volta finito si sentì molto sollevata; sapeva che era andato bene. 

Dopo scuola si fermò a chiacchierare con Michela,Roberta,Francesca e Silvia fuori scuola;decisero che il pomeriggio si sarebbero riviste fuori scuola. Le ragazze, però, erano solite uscire anche con altri ragazzi della scuola ma che Laura non conosceva. 

Per lei non era un problema,le piaceva fare nuove amicizia. Michela le parlò molto bene di loro,erano una ragazza e tre ragazzi: Elisabetta, Marco ,Francesco e Daniele. 

Elisabetta andava in 2B,Marco e Francesco in 2A, mentre Daniele era stato bocciato e stava di nuovo in 1B , era stato per un anno in classe con Elisabetta. 

Quel pomeriggio,come previsto,i ragazzi si incontrarono fuori scuola. Le sue compagne di classe la presentarono ai ragazzi; Laura li trovò tutti e quattro molto simpatici. In particolar modo la colpì Francesco,lui era molto carino;aveva gli occhi e i capelli castani,era alto circa un metro e ottanta e sembrava anche molto gentile. 

Si divertì molto con loro e poi scoprì che anche Elisabetta aveva la passione per le foto come lei. Alle nove decisero di tornare a casa poiché il giorno dopo avevano scuola. Michela però non aveva molta voglia di tornarsene a casa a piedi e disse: 

“Laura che ne dici se ci facciamo venire a prendere da mia madre?Oggi aveva il turno di mattina” 

“Per me va bene,sono stanca e non mi va di camminare ancora” 

“Perché non viene anche tu Francesco?Dobbiamo passare davanti a casa tua” 

“Un passaggio lo prendo volentieri!” 

così Michela telefonò alla madre col cellulare e in pochi minuti fu da noi; salutammo gli altri e salimmo in macchina. Michela sedette davanti accanto a Lucia , mentre Laura e Francesco nei sedili posteriori. Durante il tragitto Laura e Francesco parlarono un po' :“Allora come ti trovi qui?” 

“Mi piace molto la città,ma a scuola mi devo ancora integrare;non piaccio a molte persone” 

“Capita,ma io non vedo nulla che non va in te,se vuoi della compagnia io ci sono” 

“Ma non sono mai sola,ci sono sempre Michela e le ragazze” 

“Lo so...ma se avessi voglia di parlare con qualcun altro...” 

“D'accordo questo è il mio numero...” 

“Ti telefono io!” 

Poiché erano già arrivati davanti a casa di Francesco, il ragazzo dovette scendere dalla macchina; circa due minuti dopo anche le ragazze arrivarono a casa e si salutarono. Laura andò subito a farsi una doccia,poi la mamma andò in camera sua per farle delle domande:”Ti sei divertita oggi?” 

“si parecchio,mi piacciono i nuovi ragazzi” 

“Sono simpatici?” 

“si,e poi Isabella ha la passione della fotografia come me” 

“Ha,prima che mi dimentico,oggi la Telecom ci ha collegato la linea telefonica,quindi se vuoi puoi usare il pc” 

“Grazie mamma,allora ora sto un po' al pc e poi vado a dormire” 

“Va bene tesoro,ma non fare tardi” 

Quando Chiara chiuse la porta,la ragazza prese il pc portatile che aveva messo sotto al letto e lo accese. Aprì un poco Facebook per chattare con i vecchi compagni, ma ad un tratto le vibrò il cellulare.Era un messaggio da un numero che non aveva in rubrica, lo aprì per vedere chi glie lo avesse mandato. 

“Ciao Laura,sono Francesc,domani pomeriggio ti andrebbe di uscire con me se non hai nulla da fare?Fammi sapere.” 

Laura come prima cosa memorizzò il numero del ragazzo in rubrica,poi gli rispose: 

“Per domani non ho impegni,mi farebbe piacere vederti.” 

Dopo qualche secondo arrivò la risposta del ragazzo: 

“Vediamoci alle sei fuori scuola,buonanotte” 

“Notte anche a te” 

Finito di scrivere il messaggio la mamma rimproverò Laura poiché era ancora sveglia,così lei spense il computer e andò a dormire.

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