Eva non poté concludere la frase che un enorme corvo nero le apparve d’avanti agli occhi e subito la cra estrasse il suo arco pronta ad attaccare:
-Chi sei??-
-Ohhh agile e scattante già mi piaci piccolina, mi presento mi chiamo Corvolius e il mio padrone mi ha mandato perché hai sentito dire che uno yop sta venendo per sconfiggerlo e salvare la principessa e che si siano unite un piccolo e dolce drago e una bellissima cra- Saphira subito si mise davanti a Eva ringhiando :
-Ho solo la voce dolce uccellaccio del malaugurio-
-Coraggiosa, mi piacciono le ragazze così-
-quindi siete voi i responsabili del rapimento della principessa- disse Eva
-Brava si hai indovinato e a quanto mi hanno detto quello yop è molto legato a te quindi se tu venissi rapita lui verrebbe di certo a salvarti-
-Noi abbiamo litigato non siamo più amici-
-Vedremo, ma adesso tu vieni con me!- e subito il corvo prese Eva tra i suoi artigli e non le diede neanche l’opportunità di scagliare una freccia, ma Saphira con uno scatto gli scagliò una sfera d’acqua colpendo sulle ali:
-Lasciala subito maledetto o ti ammazzo!-
-Via dai piedi moscerino- e con un colpo d’ali la sbatté contro un albero facendole perdere i sensi
-Saphira noooooooooooo!!!-disse Eva mentre il corvo la portava via verso la montagna.
-Eva… Eva… no-
Quindici minuti dopo Saphira sentì una voce familiare.
-Saphira… Saphira … stai bene?- Saphira riprese i sensi e si trovò d’avanti Tristepan
-Cosa?! Tristepan che ci fai tu qui?-
-Ho sentito dei colpi e quindi sono corso a vedere, che è successo?-
-Un corvo ci è venuto addosso e ha rapito Evangelyne e ci ha detto di essere al servizio della creatura che ha rapito la principessa-
-Dobbiamo salvarla!-
-Perché ti importa così tanto di Eva?-
-Come perché? è unanostra compagna e siamo suoi amici-
Saphira lo morse al piede facendolo cadere e con un balzo gli arrivò addosso tirando fuori i denti.
-Tu un suo amico?….. LEI è STATA RAPITA PER COLPA TUA!!-
-Cosa!?! Io cosa centro!?-
-Se tu non ti fossi comportato come uno stupido lei non sarebbe scappata e tutto questo non sarebbe mai successo-
-Ma….-
-Taci non sei nelle condizioni di parlare, sai che ti dico, tu non sei degno di essere un cavaliere di draghi!-concluse Saphira togliendosi dal corpo di Panpan che a quelle parole era rimasto pietrificato.
Saphira era davanti e Panpan la seguiva immerso nei suoi pensieri; quella notte il piccolo drago dormì su una roccia guardando le stelle e pensando alla sua amica Eva mentre lo yop era dietro a un albero intento a prendere sonno ma non ci riusciva, anch elui continuava a pensare a Evangelyne, il modo in cui si era comportato con lei e con Saphira; le lacrime scendevano dai suoi occhi color giallo opaco:
-Che cosa ho fatto!?-
Intanto, Corvolius con ancora Eva tra gli artigli atterrò sul balcone di un castello nella montagna Erolod:
-Mio padrone ho qui la ragazza-
-E il drago?- disse una figura cupa e misteriosa seduta su un trono
-Ah vede è proprio di quello che le volevo parlare….-
-DOV’è IL DRAGO!?!- urlò l’uomo alzandosi di scatto
-Non l'ho preso-
-Perché?-
-Beh non ci sono riuscito-
-Ti sei lasciato scappare un cucciolo, vergognati non sei neanche degno di finire in pentola razza di uccellaccio!-
-Padrone, anche se è un cucciolo dal colpo che mi ha sparato ho potuto dedurre che è molto forte!-
-Ma tu lo capisci che se il legame tra il cavaliere e drago diventa intenso io posso considerarmi sottoterra-
-Non si preoccupi non accadrà-
-Come mai così convinto?-
-Perché secondo questa cra loro hanno litigato e quindi il legame è diventato meno potente-
-Davvero? Allora non mi devo preoccupare, ma se quello yop le vuole bene di sicuro verrà a salvarla e cadrà dritto nella mia trappola MUAHAAHHAAHHAH!!!!- Evangelyne cominciò a muoversi cercando di liberarsi ma gli artigli del corvo la stringevano, tanto quasi da toglierle il respiro.
-Dannato giuro che me la pagherai cara- disse Eva
-Scusa non mi ricordo di doverti dei soldi?- ridacchiò la creatura
-Pezzo di ………..Tristepan ti ridurrà in mille pezzettini-
-Non esserne così sicura piccola, Corvolius portala nella cella insieme alla principessa e mi raccomando toglile l’arco-
-Perché lo stai facendo, cosa vuoi dalla principessa?- disse Eva con quel poco di aria che le rimaneva nei polmoni.
-Che domanda stupida, ma è ovvio per diventare re e non mi lascerò di nuovo scappare la principessa-
-Come di nuovo?-
-Cara devi sapere che anni fa io ero stato promesso in sposo a una bellissima principessa, ero al settimo cielo ma due giorni dopo mi vennero a dire…… che la principessa era scomparsa! Io ero su tutte le furie non potevo perdonarla quindi ho aspettato l’arrivo di un’altra principessa el’avrei rapita per impedirle di “scomparire”-
-Mi chiedo perché quella principessa sia scappata.-disse Eva con un sorrisetto
-Cosa!?! Corvolius non voglio più ascoltarla portala via!!-
-Agli ordini mio signore-
Il corvo la portò nelle cantine, erano piene di ragnatele, buie e fredde, c’era un silenzio tombale, si poteva sentire anche qualcuno respirare; continuarono a scendere fino adarrivare vicino a una gabbia dove si poteva vedere una figura femminile, era conciata male con i capelli sparati in aria, ridotta a pelle ossa e con i piedi incatenati:
-Principessa da adesso avrà un po’ di compagnia- disse il corvo sbattendoci dentro anche la povera Eva e andandosene.
-Eh quindi voi sareste la principessa?-
-Si sono io, mi chiamo Cleophe-
-Io Evangelyne-
-Evangelyne? Per caso sei l’amica di quel valoroso cavaliere che mi sta venendo a salvare?- disse congli occhi che luccicavano.
-Ehm… si…..-
-Lo sapevo!!! Sapevo chedi essere affascinate per i ragazzi,scommetto che quel tipetto e anche carino- Eva la guardava con gli occhi socchiusi tirando anche un sospiro e urlò prendendo le sbarre della gabbia:
-AIUTOOO PREFERISCO ESSERE UCCISA PIUTTOSTO CHE PASSARE UNA NOTTE CON LEI!!!-
-Come scusa!?-
-Niente lasci perdere mia principessa- Cleophe con gli occhi arrabbiati si voltò per non vedere il suo volto ma tanto era così buio che non si riusciva neanche a vedere niente.
-Panpan dove sei? Ti prego aiutami- pensò Eva con le lacrime agli occhi.
Il sole intanto era sorto e Saphira svegliò Tristepan dandogli un morso all’orecchio facendolo sobbalzare dal dolore:
-Ma sei pazza!?!- urlòil poveretto immergendo l’orecchio nell’acqua fredda
-No sono Saphira e poi era l’unico modo per svegliarti, forza adesso muovi il tuo sedere e andiamo a salvare Eva-
-Irascibile- disse con un filo di voce
-TI HO SENTITO! Sbrigati o ti lascio qui-
Tristepan subito corse dietro Saphira che si comportava da capetto,quasi non si capiva più chi dei due fosse il cavaliere. Il monte era ripido eil povero yop con i piedi scalzi beccava tutte le pietre appuntite che dal dolore lo facevano saltellare come un grillo, Ruby non poteva fare a meno di ridere e si scatenavano le loro solite litigate, invece Saphira continuava a volare sopra di loro vigilando attentamente; alla fine arrivarono al castello della misteriosa creatura:
-Eva deve essere lì dentro ne sono sicura- disse Saphira-
-Vedrai Saphira, la salveremo- commentò Panpan , ma Saphira era ancora arrabbiata con lui e quindi non gli rispose e con un colpo mandò giù la porta.
Nella sala del trono la creatura controllava i nostri eroi con una palla di cristallo, intanto Corvolius aveva portato la gabbia delle due cra nella sala.
.-Bene ci siamo tutti,ora vedrete il trattamento che il mio bel corvo farà ai vostri amichetti mentre noi resteremo a goderci lo spettacolo-
Corvolius accennò con la testa e subito si catapultò davanti agli occhi di Panpan che estrasse Rubilax senza pensarci due volte, la lotta fu intensa e molto stancante, il corvo era potente ma Panapan riuscì a batterlo grazie a Saphira che lo teneva occupato facendosi inseguire:
-COSA!?! NON CI CREDO! COME CI SONO RIUSCITI!! Urlò la creatura incredula a quello che aveva appena visto.
-E tra poco toccherà a te!- disse Eva con un sorriso a trentadue denti.
-Mi dispiace ma io non sono debole come lo era quell’uccello, vedrete riserverò a quei due una bella sorpresa MUAHAHAHHAHAHAH!!!!-
I nostri eroi finalmente arrivarono nella sala del trono dove trovarono Eva e Cleophe imbavagliate e legate come salami, Tristepan e Saphira si portarono davanti alla gabbia per riuscire a forzarla ma ecco che con un colpo la creatura li spazzo via:
-Salve sir Tristepon Parsifal, sono onorato della vostra presenza-
-Taci! il mio nome èTristepan non Tristepon!!!!!!!! Libera subito Eva e la principessa o ve la vedrete con la mia spada!-
-Oh, oh il piccolo yop si sta arrabbiando, magari e meglio che mi nasconda dietro alla gabbia in cerca di protezione- disse saltellando la creatura fingendo di avere paura:
-Mostrati vigliacco!-
-Sarò molto felice di mostrarmi a voi- Ed ecco che la creatura mostrò le sue vere sembianze scatenando la rabbia di Saphira.
-Quello è un ETRAM, una creatura che è riuscita a manipolare l’oscurità a suo piacimento!!!-
-Brava, io sono MARTS IL MALVAGIO-
Dieci secondi di silenzio
-Mhh…aahhahahahhhahahahhahhahe quello sarebbe un nome…… MARTS….ahahahaha sto per morire dalle risate!!-disse Panpan ridendo a crepa pelle ma l’etram non ci penso due volte e veloce come un razzo gli diede un pugno che lo fece volare.
-Tristepan sei il solito idiota-disse Saphira
-Tranquilla sto.. sto….bene… all’ attacco!!!!!-
L’etram era velocissimo e Tristepan faceva molta fatica a colpirlo, Saphira ne approfittò per liberare Eva ma la serratura era a prova di acqua, di artigli, di morsi, insomma di tutto e lei non poteva fare niente:
Marts si accorse di lei e creò una palla enorme piena di energia oscura:
-ADDIO PICCOLO DRAGO!-
L’enorme sfera si avvicinò a Saphira che paralizzata dalla paura non riusciva a muoversi ma Tristepan si mise davanti a lei e si fece colpire; tutti erano con gli sguardi bloccati a vedere la figura dello yop cadere a terra senza muoversi, il colpo però era riuscito a rompere la serratura,Eva e Saphira corsero con le lacrime agli occhi vicino al corpo del poveretto:
-Non potevo rischiare di perdervi-
-Razza di stupido perchél’hai fatto, io sarei riuscita a bloccarla- gridò il piccolo drago con le lacrime che uscivano dai suoi occhi senza fermarsi, Eva intanto si era messa la testa di Panpan sulle gambe.
-I cavalieri proteggono sempre le principesse e poi tu sei il mio drago e ho promesso che ti avrei protetto anche a costo della mia vita- Panpan era pieno di dolori insopportabili ma riuscì lo stesso a dire quelle parole a cui Saphira rimase pietrificata, il suo cuore batteva all’impazzata, il suo sangue scorreva velocissimo nelle sue vene quando ecco che una luce l’avvolse e provocò nel suo corpo una trasformazione; il suo collo diventò più lungo, il suo corpo diventò più grande , le sue scaglie ,le sue ali e i suoi occhi cambiarono completamente colore e diventarono un rosso fiammante; tutti rimasero a bocca aperta a quella trasformazione:
-Eva mettimi Panpan vicino- disse Saphira con la voce un po’ più adulta
-Perché?-
-Voglio provare a dargli un po’ della mia forza vitale-
Eva ubbidì e mise Panpan vicino al drago che con un antico incantesimo diede allo yop un po’ della sua forza vitale; Panpan aprì gli occhi e senza il minimo sforzo balzò in piedi.
-Ragazzi non so voi ma adesso la mia voglia di combattere è più forte di prima, grazie ragazze –concluse Tristepan
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