La bellezza del cuore

di StarDoll95
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Destino ***
Capitolo 2: *** Una sorpresa ***
Capitolo 3: *** Il fuoco brucia ciò che è fragile! ***
Capitolo 4: *** Calma e sangue freddo! ***
Capitolo 5: *** L'indirizzo ***
Capitolo 6: *** Paura! ***
Capitolo 7: *** I battiti del tuo cuore ***
Capitolo 8: *** Problema! ***
Capitolo 9: *** Il tempo (s)fugge! ***



Capitolo 1
*** Destino ***


 

Era una giornata piovosa come tutte le altre, o almeno sembrava come tutte le altre.

Le gocce battevano forti sulle finestre delle case della grande città dell'Ovest.

Un vento leggero rinfrescava l'aria e si sentiva l'odore di azoto nell'atmosfera.

Bulma si era alzata di prima mattina, ma nonostante questo stava facendo tardi, doveva sbrigarsi.

Aveva una questione aperta da portare a termine con alcuni colleghi e non poteva permettersi di tardare.

In più il pullman sarebbe passato a momenti fuori casa sua.

Si vestì velocemente: un jeans e una maglietta rosa e scese giù di corsa.

Salutò la madre che aveva da poco preparato la colazione e il padre che era completamente immerso nella lettura del suo giornale.

Prese due biscotti al cacao, sorseggiando il caffè amaro senza neanche sedersi a tavola e corse via come un fulmine.

Non aveva neanche avuto il tempo di specchiarsi e di truccarsi. 

Ma non si preoccupava più di tanto, perché l'avrebbe fatto tranquillamente sul pullman. 

Quella mattina aveva avuto solo il tempo di pettinarsi e di pensare.

Già...pensare a lui, il suo ragazzo che la stava trascurando ormai da un po' di tempo. 

Le cose non funzionavano tanto bene, non c'era più quella passione degli anni precedenti.

Qualcosa era cambiata o stava per cambiare.

Uscita di casa la sua mente ritornò sullo stesso argomento.

E fu proprio quella sua distrazione, che per poco non le costò la vita.

Mise male il piede sul terreno bagnato e scivolò all'indietro.

Stava per battere la testa a terra, ma qualcosa o meglio qualcuno la sorresse.

La borsa e l'ombrello caddero in una pozzanghera accanto ad un albero.

Bulma nel cadere aveva chiuso gli occhi, per riaprirli subito dopo non sentendo alcun dolore.

Vide un ragazzo, che non aveva mai visto prima d'ora, tenerla in braccio con una facilità mai vista.

Aveva i capelli corvini e gli occhi neri come la pece. Sembrava un sogno ma purtroppo non lo era.

Le loro labbra erano così vicine che stavano quasi per sfiorarsi. 

Bulma sentiva il respiro e il battito del suo cuore accelerare sempre di più.

Il ragazzo si allontanò leggermente dal suo viso per farla riprendere rendendosi conto della situazione che si era venuta a creare.

"Stai bene? Sai...dovresti fare un po' più di attenzione quando cammini...per poco non ti rompevi la testa!"

Bulma annuì e accennò un sorriso.

Il ragazzo la mise giù e raccolse la borsa e l'ombrello caduti sul marciapiede.

"Prendi...Credo che la borsa sia completamente andata!"

"Grazie, sei stato molto gentile...beh a salvarmi la vita!"

"Tsk...che vuoi che sia. Qual è il tuo nome?"

"Bulma...mi chiamo Bulma." I loro occhi continuavano a specchiarsi gliuni negli altri. Bulma si stava perdendo completamente in quel nero, così scuro e così intenso.

"Ok ci vediamo allora!" Tagliò corto e corse via perché stava ricominciando a piovere e non voleva bagnarsi visto che non aveva l'ombrello ma solo un cappuccio per ripararsi.

"Ehi aspetta! Non mi hai detto il tuo nome!" Gridò Bulma per farsi sentire.

**Uffa...ormai è andato! Spero di rivederlo ancora, anche solo per una volta. Se non fosse stato per lui adesso mi troverei all'ospedale chissà per quale lesione!**

Rimase ferma lì per un paio di secondi sperando che il ragazzo l'avesse sentita e stesse tornando indietro, ma niente.

Così riprese a camminare, salì sul pullman e si mise a sedere.

Aprì la borsa, ma i trucchi erano completamente rovinati.

"Oddio adesso che ci penso, non mi sono nemmeno truccata stamattina. Chissà quel ragazzo cosa ha pensato di me quando mi ha guardata! Sicuramente che sono un mostro! Tutte a me capitano...la sfortuna proprio."

Bulma non si rendeva conto che la sua vita sarebbe cambiata proprio a causa di quell'incontro completamente inaspettato.

Era destino e presto l'avrebbe capito...

 

 

 

 

 

 

 


 

Spazio d'autrice

Salve ragazzi sono tornata con un'altra fanfiction...diciamo che è solo un'ideuccia che mi è balenata per la mente.

Questo è il primo capitolo, se vi piace continuo a scrivere la ff.

A presto ;)

Baci StarDoll95 

 

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Capitolo 2
*** Una sorpresa ***


La pioggia ormai era già terminata da un pezzo.

Le strade però erano ancora bagnate e l'odore dell'asfalto era così forte da far storcere le narici.

Bulma dopo un colloquio di ben cinque ore stava tornando a casa, ma questa volta in taxi. 

Una volta varcato l'uscio di casa si trovò davanti una persona di sua conoscenza ma che non vedeva all'incirca da una settimana.

Fu una sorpresa più che altro, una visita inaspettata e soprattutto non calcolata.

"Bulma amore mio! Sono passato per vedere come stavi e per invitarti ad uscire!"

"Ah si? Adesso ti interessa come sto? Per una settimana intera non ti fai sentire e poi ti presenti qui in casa mia? Sei davvero un insensibile!" Disse posando l'ombrello e la borsa per terra e togliendosi il cappotto.

Appena ebbe finito di parlare si diresse in cucina.

Yamcha la rincorse e proseguì normalmente con uno dei suoi soliti discorsi per farsi perdonare.

"Dai Bulma lo so che sei arrabbiata e hai tutte le ragione del mondo per esserlo! Ma sono venuto qui per chiederti scusa.

Mi sono allenato tutti i giorni e non ho avuto neanche un po' di tempo per chiamarti!"

Bulma nel frattempo aveva messo un po' di acqua sul fuoco.

L'intenzione dopo una giornata così faticosa era quella di stendersi sul divano, leggere la sua rivista preferita e sorseggiare il tè bollente. Ma purtroppo doveva accontentarsi solo del tè.

"Bulma ma mi stai ascoltando?"

Yamcha non avendo avuto alcuna risposta si avvicinò a lei, la prese per i fianchi e la fece girare verso di sé, alzandole il mento con un dito per guardarla negli occhi.

"Bene ragazzi che piacere trovarvi qui!" 

Entrambi si voltarono riconoscendo la voce.

"Stasera si va tutti e quattro in discoteca. E non accetto scuse!"

"Goku ma insomma non vedi che hai interrotto una conversazione importante?" Yamcha avrebbe preferito fulminarlo con gli occhi se solo avesse potuto.

"Certo Goku non mancheremo, stai tranquillo!" Fece Bulma con molta calma.

"Davvero? Quindi mi perdoni?"

"Credo che ci siano problemi più importanti di questo. Infondo stavi solo facendo il tuo dovere. Ma che non accada mai più, non posso essere trattata come un oggetto."

Yamcha si avvicinò di nuovo, la sollevò da terra e la baciò, senza neanche preoccuparsi della presenza di Goku.

Per loro era più che naturale, infondo erano amici e non esisteva vergogna.

 

 

 

 

 

 


Spazio d'autrice

Salve ragazzi ;)

Ecco a voi il secondo capitolo ^.^

Spero vi sia piaciuto, soprattutto a chi piace Yamcha e lo preferisce a quel fusto di Vegeta.

P.s. È passato giusto un anno dalla mia iscrizione (19 Luglio 2013) su questo sito! Mi sembra ieri...come vola il tempo!

Per questo ho voluto aggiornare la ff proprio oggi.

Alla prossima :)

Baci StarDoll95 ^.^

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Capitolo 3
*** Il fuoco brucia ciò che è fragile! ***


 

Dopo un paio di ore i ragazzi si recarono tutti e tre, con l'aggiunta di Chichi in discoteca.

Bulma indossava un top attillato nero con la pancia da fuori, con i suoi seni ben in vista e un pantaloncino rosso.

Infine aveva scelto delle scarpe nere e alte.

Chichi invece indossava un camicetta rosa, un pantalone blu e scarpe di tela basse.

I due ragazzi avevano messo entrambi un vestito nero semplice ma elegante allo stesso tempo.

Durante la serata Bulma incrociò per caso gli occhi di un ragazzo alquanto familiare. Lo guardò per alcuni minuti. 

Anche il ragazzo fece lo stesso dopodiché smise di ballare e si diresse verso il bagno.

"Scusatemi ragazzi, vado un attimo ad incipriarmi il naso!" Fece Bulma all'improvviso.

"Vuoi che venga con te?"

"Nono Chichi subito faccio, non ti preoccupare!" Rispose secco e corse via.

Girato l'angolo lo trovò fuori dal bagno intento a fissare il soffitto con le spalle al muro.

"Ciao...sbaglio o io e te ci conosciamo?" Si fece forza per rompere il ghiaccio.

"Bulma giusto? Beh si dia il caso che stamattina ti abbia salvato la vita." Fece dirigendo attentamente lo sguardo su di lei.

Bulma ne rimase sorpresa.

Allora ricordava il suo nome, non era stato solamente un incontro casuale.

"Si sono io!"

"Bene allora puoi anche tornare dai tuoi amici. Ci vediamo."

Fece per andarsene ma Bulma lo fermò, tirandolo per il braccio.

Lui si girò di colpo, si ritrovarono di nuovo troppo vicini da sentire i propri respiri caldi e affannosi.

Bulma non poteva reggere due volte nello stesso giorno ad un'emozione simile. Era davvero strano con Yamcha non provava e non aveva mai provato tutte quelle sensazioni. Era tutto più semplice con lui.

"Stai ben attenta! Non giocare col fuoco se non vuoi bruciarti donna!"

Le sussurrò all'orecchio con un tono duro e possente.

Dopodiché la spinse contro il muro, stringendola forte per i polsi.

Bulma non poteva muoversi. Aveva esagerato e sottovalutato quel ragazzo che non conosceva nemmeno.

Avrebbe dovuto lasciar perdere, ma testarda com'era non se lo sarebbe mai perdonata.

Non era lei se non rischiava tutto per tutto.

Adesso però avrebbe tanto voluto non trovarsi in quella situazione. 

Non conosceva nulla di lui, nemmeno il suo nome.

Era stato un gesto troppo avventato e se ne stava pentendo ogni secondo sempre di più.

 

 

 

 

 

Spazio d'autrice 

Eccomi qui con il terzo capitolo di questa nuova storia.

Le cose si stanno facendo un po' complicate per Bulma che questa volta bisogna dirlo se l'è cercata.

Riuscirà a scamparla?

Alla prossima :)

Baci StarDoll95 ^.^


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Capitolo 4
*** Calma e sangue freddo! ***


 

Bulma aveva capito che per uscire da quella situazione doveva dimostrare di non aver paura, di essere forte e calma. 

Solo così l'avrebbe scampata. O almeno sperava di scamparla!

Così iniziò a placare il respiro che era diventato un po' troppo affannoso e iniziò a respirare normalmente. 

Sembrava una preda che accorgendosi del pericolo volesse sfuggire in tutti i modi dal suo predatore mascherando la paura.

Ma stranamente non aveva di lui. 

Si sentiva in pericolo e protetta nello stesso tempo.

"Mi potresti lasciare?" Sbottò con tutta tranquillità come se stesse chiedendo una cortesia e un ordine allo stesso tempo.

Il ragazzo subito le lasciò i polsi, ma non si spostò neanche di un centimetro dal suo viso. 

Appoggiò il palmo della mano destra sul muro a livello della sua testa e continuò a fissare i suoi profondi occhi blu.

"Evidentemente mi sbagliavo, sei molto più scaltra di quanto pensassi!" Le disse con un ghigno di sorriso sulle labbra e facendole un occhiolino.

"Non pensare male, sono qui semplicemente perché tu avevi un viso familiare."

"Ahahahah si certo e a chi vorresti raccontare una storia del genere? Che poi pensandoci stamattina eri totalmente diversa ed ora invece sembri..." Si interruppe di colpo sentendo una presenza alle spalle.

"Vegeta dobbiamo andare." Fece un uomo grande e grosso con la testa pelata e i baffi neri.

Vegeta si staccò velocemente da Bulma e senza dire nulla seguì il suo amico e andarono via.

Bulma rimase lì impalata a pensare. Non poteva credere al fatto che se ne fosse andato così senza dirle neanche una parola.

**Vegeta...allora é così che si chiama. Buono a sapersi, la prossima volta sarà più facile da rintracciare.

Devo scoprire di più su di lui. Ma devo essere molto cauta visto che non so ancora niente rispetto a prima, eccetto il suo nome.

Anzi una cosa la so, stava per farmi sicuramente un complimento prima che quel tipo lo interrompesse. Quindi di sicuro prova attrazione verso di me! Ma chissà perché è andato via così all'improvviso?

Era sicuro per qualcosa di importante.**

Si distolse improvvisamente dai sui pensieri rendendosi conto del tempo che era passato e si diresse dai suoi amici.

"Bulma ma dov'eri? Sei stata via venti minuti!" La sgridò Chichi. 

"Ero in bagno...c'era una fila chilometrica!" Mentì all''amica.

Chichi, la sua migliore amica, aveva capito benissimo che Bulma stava mentendo, ma non voleva essere troppo invadente.

Se era qualcosa di importante glielo avrebbe detto lei stessa al più presto.

Yamcha si avvicinò a Bulma così tanto che le loro labbra erano distanti solo qualche centimetro.

Voleva baciarla e Bulma l'aveva capito. Ormai dopo quattordici anni di fidanzamento lo conosceva come le sue tasche.

Per non mostrarsi distaccata e indifferente prese lei l'iniziativa. 

Fu un bacio lungo e dolce che a Yamcha piacque molto ma a lei no. Non aveva voglia di baciarlo, adesso l'unica cosa che le importava era indagare un po' su quel ragazzo. Non si chiedeva però cosa le stesse succedendo.

Aveva ormai preso una fissa e non si sarebbe mai potuta calmare se non avesse raggiunto il suo obiettivo.

"Mi sei mancata!" Le sussurrò quelle tre parole all'orecchio.

Bulma non provò nulla, il nulla più totale. I suoi pensieri avevano tutt'altra direzione.

Ma Yamcha non se ne accorse. Aveva fiducia in lei e non si preoccupava più di tanto.

**Scoprirò chi sei Vegeta quant'è vero che mi chiamo Bulma Brief!**

 

 

 

 

 

Spazio d''autrice 

Salve ragazzi :)

Avete visto? Il ragazzo misterioso era Vegeta! Ahahah 

Dite la verità ve lo aspettavate?

Allora alla prossima :)

Baci StarDoll95 ^.^

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Capitolo 5
*** L'indirizzo ***


Erano passati un paio di giorni dalla movimentata serata in discoteca.

Bulma d'allora era completamente immersa nel lavoro.

L'industria delle Capsule Corp. andava a gonfie vele in quel periodo e il padre aveva affidato gran parte del lavoro a lei, che era ancora giovane ed energica.

Ma nonostante questo non aveva dimenticato la sua missione segreta: trovare Vegeta!

"Bulma ho qui l'indirizzo che mi hai chiesto." Fece un ragazzo alto e di bello aspetto.

Bulma balzò dalla sedia del suo ufficio e corse verso il suo segretario.

"Grazie William, sei sempre il migliore!"

William uscì dalla stanza e Bulma aprì con velocità la busta contenente quel famoso indirizzo.

Poi si tolse la divisa da lavoro e uscì di corsa da casa senza dire né dove andava né quando sarebbe ritornata.

Dopo svariati isolati a piedi giunse ad un bivio e proseguendo a destra si trovò davanti ad un immenso edificio bianco a quattro piani con le finestre tutte sbarrate e un immenso portone di legno.

"Bene dovrebbe essere questo!" Disse per darsi un po' di coraggio.

Ma in cuor suo stava morendo dalla paura. Si avvicinò e bussò il campanello.

Un grande uomo pelato e con i baffi aprì la porta. Bulma lo riconobbe. Era quello della discoteca che aveva portato via Vegeta con tanta fretta.

"Si?" Fece con voce dura e pesante.

"Sono Bulma Brief proprietaria delle Capsule Corp. Sto cercando un certo Vegeta, abita qui?"

"Ha un appuntamento?"

"Appuntamento? Di che genere?" Fece Bulma molto sorpresa.

"Se non ha un appuntamento non posso riceverla!"

"Ma io ho bisogno di vederlo, la prego mi faccia entrare. È importante!"

"Solo cinque minuti! Mi segua..." Cambiò subito idea dopo averla squadrata per bene. A Bulma sembrò più che normale.

 Ma allo stesso tempo aveva un po' paura ad entrare in quella casa, ma la curiosità era troppo forte.

L'uomo la condusse in una camera molto grande e poco illuminata dove al centro si scorgeva solamente una scrivania e una poltrona girata verso la grande finestra che dava nel giardino sul retro.

Fece accomodare Bulma e chiuse la porta. Bulma si girò di scatto spaventata.

"Ehi aspetta, ma che stai facendo? Qui è molto buio e non c'è nessuno!"

Bulma stava per sentirsi male, le gambe le tremavano e il cuore le batteva all'impazzata. 

Aveva paura! 

Non riusciva a vedere quasi nulla in quella penombra.

Prese il telefono dalla borsa, ma subito una luce illuminò di colpo la stanza. 

Adesso il buio era svanito e anche leggermente l'agitazione. La stanza era tutta illuminata e la luce lasciava intravedere anche i più piccoli particolari. Si trovava di certo in un salotto, vecchio stile e ben arredato.

Lentamente la grande poltrona ruotò verso sinistra e apparve Vegeta!

 

 

 

Spazio d'autrice 

Salve ragazzi :)

Come procedono le vacanze? 

Allora cosa ne pensate di questo capitolo? Bulma è davvero sfrontata, nonostante la paura riesce con calma a superarla e ad andare avanti. Vorrei essere coraggiosa come lei ahahah

Alla prossima :)

Baci StarDoll95

 

 

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Capitolo 6
*** Paura! ***


"Vegeta sapessi che spavento mi ha fatto prendere il tuo amico!" Disse mettendosi una mano sul cuore per sentire i battiti accelerati che sembrava andassero alla velocità della luce.

"Come sai il mio nome e come sei arrivata qui?"

"Ho i miei informatori." Rispose di getto.

"E con quale diritto vieni qui in casa mia?"

"Sei un dottore? No perché il tuo amico mi ha parlato di appuntamenti!"

Vegeta si alzò e si avvicinò a Bulma prendendola per un polso e stringendolo forte.

"Sono io che faccio le domande! Meglio che sparisci se non vuoi finire in guai seri."

"Non ti sbarazzerai tanto facilmente di me."

"Come osi parlare così al Principe dei...?"

"Principe? Sei un Principe? Oh cielo questa è bella!"

"Nappa vieni subito qui!" Vegeta urlò per farsi sentire.

"Prendi questa donna e accompagnala all'uscita." Era decisamente un ordine.

Nappa non se lo fece ripetere due volte. Sollevò Bulma con una facilità estrema e se la caricò sulle spalle.

Bulma cercava in tutti i modi di divincolarsi ma trattandosi di un energumeno era pressoché impossibile riuscire a liberarsi. 

L'uomo però invece di accompagnarla fuori, come gli aveva ordinato Vegeta, la portò in una camera da letto e la gettò con poca delicatezza sul materasso facendola saltare in aria.

Bulma a quel punto cominciò ad avere paura perché aveva intuito benissimo dove l'uomo volesse andare a parare.

Nappa si avvicinò a lei, con un mano le bloccò le gambe e con l'altra le braccia . Poi avvicinò le sue labbra a quelle di Bulma per baciarla. Ma Bulma rapida di riflessi lo sputò negli occhi e si mise ad urlare.

"Vegeta!!! Aiutoooooo!" Furono le uniche parole che riuscì a pronunciare perché le altre le si bloccarono in gola.

"Stupida donna che non sei altro, adesso ti faccio vedere io chi comanda!" Ringhiò contro di lei.

Vegeta si precipitò nella stanza disintegrando la porta e facendola saltare in aria.

Bulma ne rimase scioccata, non poteva credere a quello che stava succedendo.

Si trovava in una situazione davvero scomoda con due uomini che neanche conosceva e che stavano litigando per lei.

Beh Vegeta tentava di salvarla, almeno era quello che lei pensava.

I due uomini incominciarono a lanciarsi colpi micidiali. La stanza era quasi tutta distrutta e le pareti stavano per venire giù.

Ad un certo punto Vegeta si caricò e lanciò il suo colpo definitivo disintegrando Nappa e facendo rimanere del suo corpo solamente la polvere.

Aveva vinto, aveva sconfitto quel verme schifoso con molta facilità ma allo stesso tempo aveva consumato moltissime energie. Così stanco cadde a terra privo di sensi.

 

 

 

 

 

 

 

Spazio d'autrice

Salve ragazzi :)

Allora cosa ne pensate di questo capitolo? Vi piace? :)

Ho aggiornato prima questa volta per non farvi stare troppo in ansia visto che lo eravate in molte.

Vi aspetto alla prossima ^.^

Baci StarDoll95

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Capitolo 7
*** I battiti del tuo cuore ***


Bulma non esitò neanche un attimo e corse subito in suo soccorso alzandosi di scatto dal letto sul quale un attimo prima era stata sbattuta con violenza.

Insomma lui l'aveva salvata ben due volte e quello era il minimo che lei potesse fare. 

"Ehi Vegeta! Vegeta ti prego rispondi!" Lo scuoteva per farlo reagire, per fargli riprendere i sensi, ma lui era troppo debole persino per aprire gli occhi. 

Così lentamente lo sollevò da terra e dopo aver caricato tutto il peso su di una spalla lo adagiò sul letto.

"Ahhhh che fatica! Non sono abituata a fare tutti questi sforzi..." Disse sedendosi sul letto al suo fianco con aria stanca e timorosa.

Dopo alcuni minuti decise di controllare se c'erano delle ferite lungo il suo corpo per poter frenare eventuali emorragie esterne. 

Così lentamente cominciò a sbottonare la camicia per osservare il petto.

Sapeva che non era la cosa migliore da fare. Insomma Vegeta si sarebbe potuto riprendere in qualsiasi momento reagendo nel peggiore dei modi. E poi doveva anche considerare di trovarsi da sola nella casa di uno sconosciuto del quale conosceva soltanto il nome e al quale stava prestando soccorso. 

Nonostante tutto questo, nonostante ci fossero più fattori negati che positivi non si volle tirare indietro e proseguì decisa.

Ma non vide ciò che avrebbe voluto vedere.

Si trovò davanti un petto marmoreo con addominali scolpiti. 

Ne rimase affascinata. 

Erano perfetti eccetto per qualche cicatrice profonda di qua e di là. Ma forse erano proprio quelle cicatrici a rendere il suo corpo unico nel suo genere.

**Chissà quanto avrà sofferto in passato...** Avrebbe tanto voluto ascoltare la sua storia e conoscere l'origine di quelle cicatrici così profonde.

Allungò la mano ed iniziò a percorrere con un dito il suo petto tanto da sentirne la perfezione sotto il polpastrello. Stava agendo solo d'impulso dimenticandosi del pericolo al quale stava andando incontro. Di sicuro Vegeta non l'avrebbe presa bene.

Dopodiché appoggiò la testa su quei muscoli per poter ascoltare i battiti del cuore e anche per verificare il respiro. 

 **È solamente svenuto!** Pensò tra sé con un respiro di sollievo.

Ma a quel battito così forte e continuo si perse. 

Era come se il suo corpo si fosse unito a quello di Vegeta in un istante. Le piaceva sentire i battiti del suo cuore e adesso era anche molto rilassata tanto da aver dimenticato che poco prima era morto un uomo in quella stanza.

**Non capisco come sia successo tutto questo. Io non dovrei nemmeno essere qui, ma adesso non riesco ad andare via. Non posso abbandonarlo. Devo aspettare almeno che si svegli!**

Ad un tratto il respiro di Vegeta cambiò.

Si fece più leggero e improvvisamente riprese i sensi ed aprì gli occhi. 

Bulma che era talmente immersa nei suoi pensieri non si accorse di nulla. Vegeta ad un tratto si mosse con la schiena e Bulma balzò subito indietro spaventata. Ora si che aveva veramente paura!

"Ecco io..." Disse con il cuore in gola e un filo di voce quasi strozzato.

Vegeta si sollevò dal letto, massaggiandosi la testa che ancora gli doleva. Dopodiché si voltò verso di lei, con occhi minacciosi e con tanta rabbia che si poteva vedere a un miglio di distanza.

"Perché sei ancora qui! Vattene via subito!" Gridò alzandosi dal letto.

"Ma..." Bulma tentennò impaurita.

"Niente ma! Non sei la benvenuta qui. Adesso vattene via se non vuoi che disintegri anche te." Le puntò il dito contro e digrignò i denti.

Bulma non se lo fece ripetere ancora. Delusa e amareggiata raccolse le sue cose ed uscì dalla stanza.

Ma qualcosa le fece cambiare idea, una bella spinta la trattenne, non se ne andò e si nascose in un'altra camera. 

Era determinata e decisa. Aveva capito che se se fosse andata non avrebbe più messo piedi in quella casa così facilmente.

Non poteva perdere quella opportunità, non doveva.

Non si sarebbe arresa per nulla al mondo senza avere le cosiddette "informazioni".

Sarebbe uscita allo scoperto quando le acque si sarebbero calmate.

Aveva ancora una questione in sospeso!

 

 

 

 

 

 

 

 

Spazio d'autrice

Salve ragazzi :)

Allora la situazione si è messa un po' male per Bulma ma lei continua a non darle troppo peso. 

Ormai niente può fermarla!

Alla prossima :) 

Baci StarDoll95

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Capitolo 8
*** Problema! ***


La situazione si stava facendo più complicata, i problemi tendevano ad aumentare sempre di più e lei lo sapeva.

Lo sapeva, ma voleva andare avanti, non poteva aver perso tutto il suo tempo senza ottenere quelle dannate informazioni che cercava. Doveva stringere i denti e ritentare almeno un'altra volta. Se fosse andata male se ne sarebbe fatta una ragione ma almeno doveva provarci.

Decise di rimanere nascosta in quella stanza, che tra l'altro era fredda e buia e non c'era nemmeno una finestra. Doveva trattarsi di uno stanzino molto piccolo. E in più non poteva accendere la luce per non farsi scoprire e neanche muoversi per non rischiare di imbattersi in qualche oggetto facendolo cadere.

Ma non aveva calcolato un altro fattore: Vegeta.

Sfortunatamente lui sapeva benissimo quello che faceva e si era accorto del fatto che lei non fosse mai andata via. 

Sapeva che era nascosta, ma voleva fargli credere ciò che le faceva piacere. 

Se ne sarebbe occupato più tardi quando la ragazza sarebbe finita dritta dritta nelle sue mani. Allora sì che si sarebbe potuto vendicare.

Così decise di farsi una bella doccia per dimostrare che le sue idee erano sempre funzionanti e che la donna sarebbe caduta nella sua trappola in men che non si dica.

Prese un asciugamano pulito dall'armadio e se lo mise sulle spalle. Poi entrò in bagno per farsi la sua famosa doccia.

Bulma nel frattempo, più annoiata che mai, stava cercando di mettere in piedi uno dei suoi piani, ma non le veniva in mente nulla. Poi all'improvviso cominciò a sentire lo scorrere dell'acqua e capì che era sicuramente la doccia aperta. Subito le balenò l'idea di approfittarne per poter uscire da quella stanza. 

Così molto cauta si diresse di nuovo nella camera da letto.

**Adesso o mai più!** continuava a ripetersi per darsi forza. Cominciò a cercare, non sapeva neanche cosa, cercava e basta. Qualunque cosa sarebbe andata bene.

Ad un certo puntò dopo aver guardato nell'armadio senza trovare nulla, notò una piccola scatola nera sotto i vestiti. La prese in mano e l'aprì velocemente. 

La scatola al suo interno conteneva un medaglione d'acciaio con un ciondolo al quale era incollata una pietra blu; uno stemma antico raffigurante un drago alato e una tessera. Era proprio quello che cercava. Quella era una tessera di riconoscimento. Però era molto strana, era totalmente diversa da quelle terrestri e di sicuro aveva qualche meccanismo per accenderla o farla funzionare. Doveva analizzarla, ma per farlo la doveva portare a casa, nel suo laboratorio. 

Visto che le interessavano anche gli altri due oggetti, perché voleva studiarli facendo qualche ricerca, mise tutta la scatola in borsa. 

Ma quando chiuse l'armadio e si voltò per poter andare via si trovò faccia a faccia con Vegeta. Un Vegeta molto arrabbiato e a dorso nudo con un asciugamano sui fianchi e le mani conserte. Sentendola entrare in camera sua, senza neanche avere il tempo per asciugarsi i capelli, si era precipitato lì per bloccarla e coglierla con le mani nel sacco.

"Da qui non te ne vai se non mi dici chi sei veramente e che cosa stai cercando in casa mia!"

Bulma con la coda fra le gambe non sapeva cosa fare anche perché non si sarebbe mai aspettata che le cose potessero andare a finire in quel modo. 

Era stata beccata come un topo che cade nella trappola senza rendersene conto. Quello sì che era un piano vincente.

"Allora? Sto aspettando!"

"Ecco vedi...ehm...io...stavo cercando una maglia per poter andare via. Sai è calata la notte e non vorrei prendere freddo." Era l'unica cosa buona che le fosse venuta in mente in quel momento .

"E tu credi davvero che mi bevi questa storia. Avanti finiscila! Sbaglio o ti avevo già cacciata di casa circa due ore fa? Vuoi derubarmi? Sappi che non uscirai viva da qui!"

"Che cosa? Ehi frena un attimo. Io non sono una ladra. Ok, prometto di raccontarti tutto. Però prima mettiti qualcosa addosso e andiamo in un'altra stanza a parlare."

"Che cosa c'è? Ti eccito?" Disse con un ghigno di sorriso stampato sulle labbra.

"Eh? Ma cosa hai capito! Ma per chi mi hai preso...io sono una donna per bene, non sono una poco di buono e poi sono anche fidanzata."

Rispose tutta rossa in viso. Vegeta era davvero uno sconsiderato, un assassino spietato che giocava con le sue prede.

Come poteva pensare una cosa simile di lei? Proprio uno sfrontato!

Il brutto per fortuna era passato, adesso bisognava solamente stare attenti a non fare passi falsi.

Per ora due fattori erano a suo vantaggio: il primo era che Vegeta non l'aveva uccisa, almeno fino a quel momento; il secondo era che aveva la scatola dalla sua parte, di sicuro non si era accorto che lei l'aveva messa in borsa insieme al suo prezioso contenuto.

Poteva ancora farcela!

 

 

 

 

 

 

 

 

Spazio d'autrice 

Salve carissimi/e allora vi è piaciuto questo capitolo? 

Fatemi sapere cosa ne pensate. Le vostre recensioni sono sempre accettate e gradite che siano buone o cattive.

La storia come potere vedere sta andando avanti e per ora è Bulma ad avere la meglio sul bellissimo Principe dei Sayan! *.* Ma per quanto durerà ancora?

Vi aspetto al prossimo capitolo!

Vi dico solo che dovrete attendere più del solito...causa inizio primo anno di università! :(

Baci StarDoll95

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Capitolo 9
*** Il tempo (s)fugge! ***


 

Spesso succede, anzi il più delle volte che l'attesa generi ansia e soprattutto un'incontrollabile inquietudine, un nodo alla gola che non ci permette di respirare così come vorremmo.
È così che ci si sente quando ascoltiamo lo scorrere di quelle dannate lancette di quell'orologio a pendolo posizionato sulla parete della stanza. Costante e intenso lo scorrere del tempo, così tanto da non permettere qualsiasi altro pensiero.
Ed era proprio quel ticchettio che innervosiva Bulma, l'attesa la stava divorando, non riusciva a pensare ad altro che al fatto di esser ancora viva e chissà per quanto tempo ancora  avrebbe potuto godere di quel privilegio! 
D'altronde l'unica cosa a cui riusciva a pensare era sempre quella.
Era da più di mezza giornata che stava in quella casa, doveva andarsene al più presto, prima che facesse buio. Di sicuro i suo genitori e il suo ragazzo erano in pensiero per lei. Aveva spento il cellulare per evitare di parlare con loro e farli preoccupare dicendo di trovarsi in una casa mezza abbandonata con un assassino spietato di sangue.
Era così immersa nei suoi pensieri che non si era accorta minimamente che Vegeta era dietro di lei, da un bel po' di tempo almeno.
La stava osservando da lontano, con la schiena contro il muro e le braccia incrociate. 
All'improvviso però riuscì a vedere il suo riflesso nell'orologio a pendolo.
Si voltò di scatto, un po' agitata e un po' spaventata. Il cuore le batteva forte per la paura che si era presa.
Vegeta invece era divertito, un ghigno beffardo comparve sulle sue labbra.
"Che c'è donna? Hai paura? Eh fai bene ad averne!" Disse sorridendo passandosi la lingua sulle labbra.
Bulma deglutì e non disse nulla, rimase in silenzio. Meglio non mostrare la paura in certe situazioni, ma lei stava facendo tutto l'opposto. Fingere non era mai stato il suo forte.
Vegeta cominciò ad avanzare a passi lenti verso di lei, fin quando non arrivò alla scrivania e si sedette di fronte a lei. La tensione in quella stanza era alle stelle, come una polveriera che aspettava solamente l'attimo giusto per esplodere e far saltare tutto in aria.
"Credi davvero che io sia uno stupido?" 
Bulma perplessa lo fissò e subito dopo abbassò lo sguardo. Non era per niente il caso di sfidarlo.
"Credi davvero che io sia uno stupido?" Ripeté con un tono più severo e minaccioso, tanto da incuterle paura. Era più che arrabbiato, era furioso!
"Se ci tieni alla vita, restituiscimi ciò che è mio!" Disse sbattendo la mano sulla scrivania.
Bulma era molto sorpresa, Vegeta l'aveva colta con le mani nel sacco. Non poteva fare più nulla, ormai la partita era finita e lei aveva perso.
Così aprì la borsa senza fare storie e gli restituì ciò che era suo. Aveva un altro piano per la testa.
"Vedo che ci capiamo. Adesso vattene via da casa mia e non tornare mai più!" Le ordinò con un tono duro.
Bulma senza discutere, fece per andarsene quando all'improvviso suonarono al campanello.
Vegeta si alzò di scatto e andò ad aprire. Bulma invece rimase nascosta dietro la porta della stanza.
Fu sorpresa nel vedere che la persona che aveva appena bussato a casa di Vegeta era il suo fidanzato.
"Sto cercando Bulma, so che è qui."
**Oh no...sono nei guai fino al collo! Ma che ci fa lui qui?** L'ansia la stava divorando. Cercava di non far alcun rumore per evitare di farsi scoprire. Anche il fiato cercava di trattenerlo il più possibile. Un solo sgarro e sarebbe stata scoperta e di sicuro da lì sarebbero scaturiti poi altri guai.
"Chi diavolo sei tu?" Sbottò Vegeta.
"Sono il suo ragazzo."
"Ah bene, mi spiace deluderti ma la tua fidanzatina non è qui." Senza neanche dargli il tempo di rispondere chiuse la porta.
Bulma uscì dalla stanza per avere da lui delle spiegazioni. Era sorpresa, ma più che altro si sentiva sollevata. Allora Vegeta serviva a qualcosa in fin dei conti!
Ma Vegeta era anche molto scaltro e la precedette dicendole:
"Visto che non sei uscita fuori mentre parlavo con lui, ho dedotto che non volessi farti scoprire."
"Eh? Ma come hai fatto?" Adesso sì che era senza parole!
"Non ci voleva tanto a capire, chiunque ci sarebbe arrivato."
"Senti Vegeta, perché non vuoi dirmi il significato di quegli oggetti?"
"Insomma donna, quante volte devo ripeterti che non sei nessuno?" Era diventato alquanto nervoso.
"Erano dei tuoi genitori?"
Vegeta sussultò, quella donna lo sorprendeva sempre di più.
"Lo sapevo...come vedi non sono così stupida. Erano di sangue reale giusto? Tu sei un principe?"
"Basta così, stai zitta donna! Mi stai infastidendo. Sto per perdere la pazienza. Esci immediatamente."
Adesso era molto alterato, gli usciva il fumo dalle orecchie. Gli occhi sembravano due braci ardenti con una fiamma molto grande che in un attimo avrebbe incendiato tutto.
Bulma non se lo fece ripetere due volte. Prese le sue cose e uscì.
Per la strada incominciò a riflettere.
Di sicuro Vegeta non aveva avuto un buon passato, lo si leggeva nei suoi occhi. Si era innervosito appena lei aveva nominato i suoi genitori. Apparteneva ad una nobile famiglia e fin qui c'era arrivata. In più era un perfetto combattente, in un attimo aveva disintegrato quel folle maniaco da quattro soldi. 
Da tutti questi fattori si poteva dedurre che non appartenesse al pianeta Terra, ma che provenisse da qualche altro pianeta. Insomma era troppo forte e soprattutto diverso dai comuni terrestri.
Nascondeva qualcosa, qualcosa di molto grande, un fardello secondo Bulma.
Ma di una cosa era sicura, la memoria visiva non l'aveva mai ingannata, una volta a casa avrebbe fatto delle ricerche su quegli oggetti tanto preziosi per lui e avrebbe scoperto la verità. Di questo era più che sicura!





Spazio d'autrice
Salve ragazzi :)
Chiedo venia per il ritardo ^.^
Eh questa università mi distrugge...:(
Allora cosa ne pensate? Riuscirà Bulma a scoprire cosa nasconde Vegeta? Eh chi lo sa! Per ora il nostro principino ha mostrato solamente il suo adorabile carattere! Ahahah
Come sempre ringrazio tutti coloro che mi seguono e recensiscono. 
Grazie infinite per il vostro sostegno! *.*
Alla prossima :)
Baci StarDoll95












 

 

 

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