Hisoka&Illumi in Nightmareland

di Minga Donquixote
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'inizio di una vita tranquilla mandata in malora. ***
Capitolo 2: *** Le fine di una vita tranquilla ***
Capitolo 3: *** Spiegare hai genitori che due assassini sono scesi sul pianeta come se fossero alieni non è una cosa facile... ***
Capitolo 4: *** Loro + i miei genitori=brutto affare ***



Capitolo 1
*** L'inizio di una vita tranquilla mandata in malora. ***


Allora comincio con il raccontare il mio aspetto. Beh, è abbastanza noioso quindi sorvoliamo su l'aspetto...
Potrei descrivervi la mia casa ma sarebbe altrettanto noioso...
Allora la mia vita! Si, raccontiamo la mia breve vita. Ho 16 anni perciò non è che abbia visto il mondo o cose simili. Mi basta viaggiare con la mente, grazie. Mio padre e mia madre dicono che dovrei uscire più spesso e fare più amicizie ma a me sta bene così.
Durante l'inverno, che comincia da Settembre, in Italia comincia la scuola. Nella mia città, Roma, spesso le scuole iniziano a metà mese e prima che comincino le lezioni vere e proprie finisce Settembre. Per questo sono grata a quei esseri professori che vogliono presentarsi ai propri alunni perchè molto spesso cambiano.
Ma non voglio mica annoiarmi con la mia vita a partire da Settembre! Ma che siete scemi?! Mi ci vorrà una vita per elencare tutte le cazzate e la bocciatura che ho rischiato. 
Ah, si. Quasi dimenticavo. Non sono proprio quel tipo di ragazza acqua e sapone. Affatto. Forse l'apparenza che i miei genitori mi hanno costretto a mantenere può ingannare ma non sono una tipa precisa io.
A scuola prendo votacci per tutta la prima parte dell'anno, poi, quando sento l'odore di debiti o peggio, della bocciatura, mi metto in testa di fare almeno quel minimo indispensabile per passare questa scuola del cazzo.
I miei genitori pensano sia colpa del troppo sport e delle lezioni di danza che mi fanno fare.
Non sono una tipa da "Balli di Gruppo" o "Salsa" o addirittura "Valser". Io sono una tipa tosta, da Breakdance, Freestyle e calcio di strada. Mi piace andare sullo Skateboard, Sciare e scalare montagne. Questa per me è pura vita. Una vita vissuta e quando penso che ho solo 16 anni mi sento bene perchè significa che tra vent'anni sarò capace di fare tutto quello che voglio.
I miei genitori non sanno che quando esco il sabato, unico giorno di libertà, non passo il mio tempo con quelle persone di alto rango. Invece di perdere il mio prezioso tempo mi rinchiudo nel parco giochi abbandonato dove io e i miei amici ci scoppiamo di birra e canne.
I miei amici sono i classici "tipacci" con i piercing al naso e i tatuaggi ovunque. Invece, io, costretta dalla mia famiglia, non posso nemmeno mettermi un piercing sull'ombelico. 
Bah, assurdo vero?
Il mio corpo, seppur frequenti gente abbastanza trasgressiva, non è stato nemmeno deturpato. Sono candida come un lenzuolo bianco appena lavato e stirato.
Che cosa...disgustosa.
Ah giusto. Questo succede durante l'inverno, sia chiaro ehehe. 
Durante l'estate sono la classica nullafacente che passa le sue giornate sul pc a guardare Anime e Scan di Manga qua e là.
Ah, non ve l'ho detto? Sono un'Otaku.
Eheheh già...Otaku che passa giornate intere al pc. Quella pace che mi d'ha l'estate non me la d'ha nient'altro. 
Nessun dannato balletto da femminuccia, nessun Buongiorno corato alla professoressa, nessuna interrogazione da sostenere. Ma nemmeno più visite con gli amici, niente Breakdance, niente canne e alcol. 
Solo semplice vita. Sdraiata su un letto, divano, poltrona con il pc di fronte e un bell'anime o Tumblr e perfino EFP aperti davanti agli occhi.
Solo in rare occasioni, per tenermi in forma, esco con mio fratello a giocare a pallone.
Ah, ecco un'altra persona da presentarvi. Mi sembra logico, ci sarà anche lui, purtroppo.
Il mio dolce e perfetto fratellino. Ha 13 anni ma è già il preferito qui a casa. Ha i capelli biondi, gli occhi verdi e un fisico adatto ad un giocatore di basket. E' alto più o meno un metro e sessantacinque mentre io sono un metro e settantanove. 
Io ho smesso di crescere e qualcosa mi dice che mio fratello, oltre ad essere intelligente di me, sarà anche più alto e popolare. 
Si, intelligente. Ha ottimi voti scolastici e frequenta gente totalmente diversa dalla mia. Nonostante questo però mi copre ogni volta da mia madre e mio padre e riesce ad essere ben accetto nel mio gruppo nonostante non beva e non si droghi. 
Nemmeno io mi drogo...almeno non più da circa un anno. Si, ok, sono la classica bimbominchia che fuma all'età di 13 anni ma il fatto è che non mi hanno lasciato scelta.
Prima ero quel tipo di ragazza che si lasciava condizionare facilmente dal primo che passava. Invece adesso sono io che condiziono la vita del primo che incrocio.
Tornando a mio fratello, anche lui in estate è un'Otaku appassionato quanto me. Gioca, esce e guarda Anime a più non posso. Inoltre si diverte a caricare video su Youtube (cosa che io non so minimamente fare).
Ultimamente mi ha tartassato per guardare insieme un'Anime chiamato Hunter x Hunter. All'inizio aveva proposto di vedere quello del 1999 perchè affermava fosse più dettagliato ma io ho dissentito a causa della Grafica scadente quindi abbiamo optato per quello del 2011 che sta proseguendo tutt'ora con gli episodi.
Ci abbiamo messo 3 settimane per finirlo tutto dato che ogni tanto io cominciavo un nuovo anime e lui da solo non voleva andare avanti.
Fatto sta che mi è piaciuto un casino. L'ho adorato dal quinto episodio in poi. Perchè proprio quinto? Ma non è ovvio? Per Hisoka, per tutti i pescetti! Quel ragazzo è un tipo dannatamente Handsome! 
Attizzerebbe chiunque quel tipo! Mio fratello, invece, lo considera un pedofilo e pervertito solo perchè va dietro al protagonista di nome Gon che ha più o meno la sua stessa età. Per questo lo torturo spesso dicendogli che se capitasse che un giorno bussasse alla sua porta potrebbe tranquillamente stuprarlo sull'uscio di casa.
Poi ce n'era un altro che all'inizio mi irritava soltanto. L'assassino alteregodiItachiUchiha Illumi. Quel tipo mi metteva paura ma poi, quando ho scoperto più in là il suo vero io, o almeno quello che sembrava, mi è andato simpatico.
Quello era il mio obbiettivo da raggiungere. Essere una sorella come Illumi era con Killua. Allora si che mio fratello avrebbe fatto tutto con mio sommo piacere muahahah 
Ogni volta che lo vedevo sul pc esclamavo tipo "Il mio Senpai" o altre addirittura "Sensei". E anche con lui lo torturavo dicendogli che se si sarebbe presentato a casa avrei imparato tutto da lui per poter controllare il mio fratellino a mio piacimento.
Quindi, morale della favola, Illumi e Hisoka sono Handsome e mio fratello li detesta a morte.
Bah, nonostante questo però non desidererei mai che gente fastidiosa come questa entrasse nella mia vita perchè stravolgerebbe il mio essere. La mia dolce vita tranquilla.

DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIN
"CAZZOOO! Lorè, vai ad aprireee!" urlai al di sotto delle lenzuola e del cuscino che mi ero accuratamente sbattuta sul viso per tentare di soffocare il fastidioso suono del campanello.
"MA VAFFANCULO! APRI TU!" la voce di mio fratello, nonostante urlasse a squarciagola, mi arrivò più che distintamente alle orecchie.
Con un gesto rabbioso mandai a sbattere il cuscino contro la parete, proprio dopo era attaccata l'enorme bandiera di One Piece della ciurma di Rufy. Si staccò e cadde proprio sopra il comodino facendo versare l'acqua nel bicchiere del giorno prima.
"SEI UN COGLIONE!" urlai contro mio fratello spalancando la porta e trovandolo in mutande sul letto, intento a guardare qualcosa al suo pc.
"MA CHE VUOI! SCENDI E NON ROMPERE IL CAZZO!" mi rimbeccò lanciandomi contro qualche scatola sul suo letto matrimoniale che schivai rilanciandogliela.
"Ma guarda te, oh! C'ha 13 anni e già fa il gradatto...ma gliela faccio perdere io tutta st'aria calla**" mormorai mentre scendevo la lunga scala di marmo due scalini alla volta e grattandomi il ventre piatto, per fortuna dei miei sport, con la maglia che scendeva poco sotto il seno. No, non pensate male! Non porto nessuna decima degna di una tipa di One Piece o di un'anime Hentai.
Con gli occhi ancora leggermente chiusi aprì la porta e la luce del giorno mi invase. "Shit, chi è?" chiesi con voce impastata passandomi una mano sugli occhi.
"Buongiorno, signorina. Mi dispiace molto per l'intrusione ma vorremmo farle delle domande..." una mano andò a catturare la mia allontanandola dai miei occhi.
Sentì un paio di labbra posarsi su di essa e con uno sbadiglio mi sforzai ad aprire gli occhi. L'unica cosa che scorsi fu un viso dai lineamenti marcati, capelli rosso fuoco anti gravità e una faccia colorata con una stellina e una lacrima. Accanto a quello che sembrava un uomo c'era un tipo dai capelli lunghi e scuri, gli occhi troppo scuri per distinguerli con la pupilla. 
Tolsi la mano da quella dell'uomo rosso e sbadigliai di nuovo senza ritegno davanti agli sconosciuti. "LORE' ! CRISTO, SCENDI CHE NON CI VEDO NIENTE!"
"Cazzo strilli, sto qua!" ringhiò mio fratello, che sembrava essere appena sceso dalle scale.
Improvvisamente non avvertì più i passi dei piedi nudi contro il marmo di mio fratello. "Oh, ma che te ne sei andato?" chiesi girandomi e riuscendo a scorgere la figura ferma di mio fratellino.
Mi stropicciai ancora di più gli occhi e lo trovai con la bocca aperta. "Beh, perchè quella faccia da pesce lesso?" chiese ridendo di gusto.
"Mi scusi, ma le abbiamo fatto una domanda." una voce a mio orecchio mi fece rabbrividire e lentamente volsi lo sguardo dall'altra parte.
Neanche a farlo apposta mi ritrovai il viso dell'uomo dai capelli lunghi a pochi centimetri dal mio. Sembrava quasi che i suoi occhi vorticassero.
Oh, aspetto...ma questo non è-
"M-Ma che s-scherzo è?!" sentì gridare da mio fratello. "Che ci fanno due tizi identici a Hisoka e Illumi a casa nostra, Anna?"
I miei occhi e quelli di mio fratello caddero sulla carta lucente e sui spilli aguzzi nelle mani dei due e diedi voce al mio spavento urlando in sincrono con Lorenzo.
"Visto, li hai spaventati" fece spallucce Hisoka.





Angolo dell'Autrice
** Dato che si trovano a Roma metterò spesso espressioni romanesche ma poi le tradurrò per quelli che non sapranno il significato. Per esempio: "Se la sente calla" vuol dire come "Si crede chissà chi"

Ciaoooo eccomi tornata con una fanfiction fuori dal comune. Tendo a precisare che la ragazza NON sono io. Solo una giovane creata dalla mia mente malata. Io ho solo alcune sue caratteristiche: faccio Breakdance e pratico qualche sport. Per il resto ha qualità che IO personalmente non vorrei avere ahahaha
L'altro invece, il fratellino della protagonista è creato da mio fratello quindi ha tutti i suoi difetti e pregi.
Spero di aver catturato la vostra attenzione e che mi lasciate qualche recensioncina :3 

 

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Capitolo 2
*** Le fine di una vita tranquilla ***


 
NORMAL POV
Lorenzo sedeva in cucina. Una tazza di latte in una mano e un coltello nell'altra. 
"Quindi...voi siete atterrati qui con un fulmine senza sapere ne come ne perchè..." disse serio prendendo una sorsata dalla tazza ormai fredda.
Illumi era comodamente seduto sulla sedia e tendeva a guardarsi intorno, memorizzando ogni particolare di quella stanza.
Hisoka, che invece stava allegramente mischiando le carte da gioco, rispose con un sorrisetto. "Così ho detto. Non ci credi, forse?" quando gli occhi dorati incrociarono quelli verde acqua, il piccolo rabbrividì.
"C-Certo che no! C-Cioè...ti credo" balbettò posando la tazza sulla superficie del tavolino e allontanandosi con la sedia.
"Perchè ti agiti tanto?" ridacchiò il rosso coprendosi le labbra con una carta. "Non ti sto mica facendo paura, vero?"
"Hisoka, smettila." lo rimproverò Illumi spostando lo sguardo da un cesto di frutta al viso del compagno che, con una smorfia, aveva smesso di ridere tornando a mischiare le carte tra loro. "Dov'è finita la ragazza?" chiese poi guardandosi intorno. "Aveva detto che ci avrebbe spiegato tutto a patto che non vi torturassi" spostò la testa corvina da un lato fissando il bambino con gli occhi profondamente neri.
"S-sicuramente arriverà a momenti..." deglutì il biondo lasciandosi cadere sulla poltrona lì accanto.

POV ME
Scesi lentamente le scalle lasciando i capelli bagnati ma non gocciolanti lungo le spalle. In cucina, dietro le persiane vedevo mio fratello seduto su una poltrona mentre si dondolava pateticamente mentre, seduti al tavolo, c'erano ancora quei due strambi tizi.
Con un sospiro andai alle porte socchiuse e le aprì. Avevo indossato velocemente un paio di pantaloncini rossi a pois bianchi che usavo come pigiama estivo e una maglietta bianca senza maniche piuttosto larga che poteva farmi persino da vestitino.
"Perchè ti sei spostato lì?" chiesi quando vidi Lorenzo sbarrare gli occhi alla mia entrata in cucina.
"DOVE CAZZO ERI?! POSSIBILE CHE SEI COSI' EGOISTA DA LASCIARMI CON 'STI DUE MENTRE TU FACEVI LA DOCCIA?!" mi urlò contro prendendomi per le bretelle della maglietta e scuotendomi avanti e indietro.
"Oh, che cosa cattiva hai detto. Potresti ferire i loro sentimenti, lo sai?" chiesi tentando di scrollarmelo di dosso, accennando un sorrisetto.
"STI CAZZI!"
"CALMATI!" gli ordinai spingendolo di nuovo sulla poltrona e lasciandocelo. "Ti pare che questi tizi siano veri?!" esclamai di punto in bianco indicando i due ragazzi seduti al tavolo.
Dannazione, e ringraziamo Dio che mio fratello era intelligente! Come è possibile che due assassini, maniaci e fuori di testa, possano piombare nel mondo reale?
"Pensaci...deve essere il destino!" Lorenzo si rialzò e guardò i due che erano rimasti tutto il tempo in silenzio. Illumi manteneva quello sguardo serio ma divertito e Hisoka si stava decisamente trattenendo dal ridere. 
"E VA BENE! Dato che ci tieni dovranno almeno dimostrarcelo" feci spallucce e, scostata la sedia dal tavolo, mi ci lasciai cadere sopra mettendo un braccio sullo schienale e un piede sopra al tavolo. "Vedendo che voi siete Illumi e Hisoka, che ne dite di mostrarci il Nen?"
"Ma...anche se lo facessero noi non potremmo vederlo..." li giustificò il biondino venendomi vicino.
"Ma avremo paura. Inoltre Hisoka può usare quelle carte per infilarle da qualche parte...CHE NON SIA QUI!" precisai subito prima che i personaggi potessero muovere un muscolo.
Passarono interminabili minuti dove Hisoka e Illumi si scambiarono sguardi piuttosto strani. Poi, quello più cauto, parlò. "Ahimè non ci è possibile"
"Come mai?" chiesi con un risolino passandomi una mano nei capelli corti e agitandoli.
"Quando siamo arrivati qui siamo stati totalmente privati del Nen" Hisoka fece una smorfia piuttosto irata e posò le carte sul tavolo alzando finalmente lo sguardo su di me.
Riuscì finalmente a scorgere quei elettrici occhi gialli. Non sembravano proprio lenti a contatto e i capelli non erano una parrucca e non c'era traccia di ricrescita o altro. Erano di un profondo rosso carmineo e basta.
Lo stesso per Illumi. Gli occhi privi di pupilla erano grandi e neri e non si scorgeva la differenza tra occhio vero e lente a contatto mentre i capelli erano chiaramente i suoi. L'aveva capito quando, ancora scioccata, quella mattina glieli aveva tirati forte da entrambe le estremità. Certo, aveva rischiato grosso dato che Illumi gli aveva quasi conficcato qualche aghetto in luoghi dove non batteva il sole, ma alla fine aveva capito che quei Cosplay dovevano essere fatti dannatamente bene.
"Mmmh, capito..." no, non potevo credere ad una cavolata simile. "Peccato, significa che potete anche andarvene"  sbuffai agitando una mano.
"Anna!" mi rimproverò Lorenzo dandomi un pugno su una spalla. "S-Se mia sorella non vuole dirti niente allora lo farò io-"
"Ma che stai dicendo?! Ti pare che questi sono venuti per una stupida informazione? Sicuramente pensavano di imbrogliarci in qualche modo anche se non mi spiego come abbiano fatto ad organizzare tutto..." sospirai stringendo tra le dita il lungo coltello a serramanico regalatomi dai miei compagni di scorribande. "Andatevene" gli intimai con voce minacciosa.
"Mi dispiace anche per questo ma...non è possibile" Illumi si alzò lentamente in piedi e dopo un paio di secondi recuperò da una tasca 4 piccoli ma letali aghi gialli che si portò davanti al viso. "Credo che procederò con il metodo più facile"
"A-Anna...fa come dice, ti prego..."
"Ma la smetti di frignare?! Non vedi che sono finti quei co-"
Prima che potessi terminare la frase un ago volò nella mia direzione, sfiorandomi una guancia e atterrando nella poltrona dietro di me, bucandola da parte a parte. 
Guardai scioccata l'operato, insieme ad un terrorizzato Lorenzo. Non potevo crederci, doveva esserci qualche agente esplosivo in quei cosi...eppure non vedevo fumo e non avevo sentito nessuno scoppio.
"Non è necessario il Nen per ridurvi in uno scolabrodo con i miei aghi"
Posai il mio sguardo da Hisoka, che era ancora seduto sulla sedia che sogghignava appena, a Illumi che stava per lanciare il secondo ago. "G-Giusto! H-Ho una soluzione per verificare..." tesi le mani davanti a me, come per proteggermi da un'altro attacco.
"Non abbiamo tempo da perdere, ragazza. Prima troviamo un modo per andare via prima potrò tornare al mio lavoro" con il viso ancora completamente inespressivo Illumi tirò indietro una mano e fece per titare di nuovo quando Hisoka lo bloccò per il polso.
"Ora, ora Illumi. Vediamo cos'ha da dire, no? Se fosse divertente sarebbe una bella sfida..."
Sospirai di sollievo vedendo Illumi abbassare il braccio, annuendo all'amico. Fiu, per un pelo.
"Ma se sarà noioso potrai anche farli a pezzi" 
Sentii mio fratello deglutire talmente forte che il  suono quasi rimbalzava da parete a parete. Mi guardò come per dire "Se ti inventi una delle tue merdate ti uccido io al posto di quel pazzoide"
"B-Beh...io ho pensato...ecco...ad una prova di forza e agilità" inventai sul momento posandomi le mani sugli occhi. Se dovevo morire allora non volevo guardare nessuno negli occhi. 
Contai lentamente i secondi che passavano. Tre, quattro, cinque... Ancora nessuna morte improvvisa. Improvvisamente arrivò una voce chiara e incredibilmente vicina.
"Mh, perchè no" una mano affilata mi agguantò un polso e tirò via il mio braccio dagli occhi, mentre la visuale veniva occupata da un paio di occhi ambrati.
Mio fratello si era fatto più distante, l'avevo visto di sfuggita. E chi dargli torto, anch'io l'avrei fatto se mi fosse stato possibile. "Mi domando solo contro chi dovremmo combattere"
Deglutii per la centesima volta in quella giornata. Contro qualcuno? Quel tipo moriva ancora dalla voglia di uccidere? "E-Ecco...la prova non si basa su un combattimento...solo forza e abilità sovrannaturali, tutto qui" spiegai con voce rotta.
Ero sicura che se avessi fatto un passo falso sarei finita dritta dritta sottoterra, se ero fortunata. Altrimenti i miei genitori mi avrebbero trovata in poltiglia servita come piatto principale. Sai che simpatica la situazione: "mmmh, abbiamo un'Anna allo spiedo al sangue con contorno di dita dei piedi-" mmh, nah, disgustoso.
"Ah." Hisoka si allontanò piano e si passò una mano sul mento alzando un sopracciglio verso di me. "Vediamo in cosa consiste allora" sorrise poi battendo le mani e scambiandosi con Illumi un ok.

Quando uscimmo tutti nel campo di uliveto nella mia campagna, mi fermai davanti ad una grossa pianta di ulivo e la indicai rivolgendomi ai due. "Allora, per prima cosa dovrete abbattere questi due alberi a mani nude." gli comunicai girandomi poi verso Hisoka. "Anche se non avete il Nen dovreste essere più forti di un normale essere umano, giusto?"
"Sai molte cose" notò Illumi girandosi di poco verso di me.
Arrossii. "N-Non proprio." balbettai grattandomi una guancia con un dito.
"Allora per primo ci provo io!" guardai mio fratello arrivare accanto all'albero e spingerlo con le proprie forze ma nemmeno una foglia riuscì a muoversi. 
Mi battei il palmo della mano sulla fronte. Si, era diventato deficiente nell'ultima ora. Forse averlo lasciato venti minuti da solo con quelli non era stata una buona idea.
Quando finì i suoi tentativi ritornò accanto a me e scosse il capo. "Non ci riesco"
"MI SEMBRA OVVIO!" gli urlai.
"Oh, che bello. Tocca a me~" Hisoka si avvicinò tranquillamente al tronco dell'arbusto e spinse dal lato opposto.
Vidi il braccio ingrossarsi per lo sforzo ma dopo un paio di secondi l'albero cadde a terra. Completamente sdradicato da terra.
Sgranai gli occhi e spalancai la bocca ma temendo che qualche mossa ci entrasse dentro la richiusi velocemente. 
"Senza Nen è davvero uno sforzo" si lamentò tornando vicino allo Zaoldyeck che aveva buttato gli aghi da qualche parte all'interno del suo bizzarro vestiario e aveva teso la mano lungo un fianco.
Seguendo il braccio e arrivata alla mano riuscì solamente a mormorare un "Oh" piuttosto sorpreso. La mano aveva preso una strana forma allungata e affilata mentre strane venature solcavano la pelle.
"I-Illumi...non c'è davvero bisogno che tu tagl-" mi bloccai poco prima che la forma scura del ragazzo volasse verso la lunga piantaggione e la tanciasse tutta di fila facendo cadere gli alberi a terra uno dopo l'altro.
Urlai scandalizzata. "MIO PADRE MI UCCIDE! CHE TI E' VENUTO IN TESTA, COGLIONE?!" presi un sasso e glielo lanciai contro, o almeno era quello che volevo fare perchè il sasso cambiò improvvisamente direzione (N.d.A non dire stronzate, sei tu che hai una mira pessima) avvicinandosi a Hisoka ma fu prontamente schivato.
"Mi hai detto tu di usare forza e agilità. Beh, io ho portato a termine entrambi" spiegò con nonchalance.
"Sei stato bravo, Illu-chan~" si congrutulò con la sua voce sgraziata Hisoka.
Sospirai e mi morsi un dito. "E VA BENE! Pare che voi siate veri..."
Lorenzo mi saltò sulla schiena e guardò i due oltre ma mia spalla. "Quindi adesso possiamo mandarli via?"
"Chiedetemi tutto" alzai le mani in segno di resa i Hisoka si avvicinò ad un albero.
"Come fai a conoscerci?" chiese diretto.
"Anime" risposi fredda. Tanto se volevo togliermeli dai coglioni dovevo solo dirgli la verità.
"Anime?" chiese quello aggrottando la fronte mentre si passava una mano artigliata tra i capelli rossi e tirati all'insù.
"Già, una specie di serie tv"
"Siamo una serie tv?" domandò Illumi, fermo e dritto come un bastone piantato a terra.
"Più o meno"
"Sai perchè non abbiamo Nen?" chiese ancora Hisoka. Sembrava piuttosto curioso di sapere.
"mmh, no. Avete detto che siete caduti dal cielo con un fulmine ma io non ho visto ne sentito tuoni o fulmini" sbuffai scuotendo il capo.
Mio fratello mi agitò per le spalle e prese la parola. "Si, io si. Questa mattina ha cominciato a piovere nonostante il sole e poi ho sentito un piccolo tuono dalla parte dei vicini"
Sospirai. E allora perchè se erano atterrati da loro non potevano bussare alla loro porta invece di stravolgere me?! C'è...guardate che sciocchezze vado a pensare! Due fighi erano appena entrati in casa mia e mi avevano terrorizzato a tal punto da rinnegarli in quel modo!
"E ovviamente io stavo dormendo...giusto?"
"Bravella" annuì mio fratello passandomi una mano sulla testa, che notai, era ancora bagnata.
Lasciai vagare lo sguardo da Hisoka a Illumi e guardai l'orologio. "Immagino che adesso non sappiate dove andare..."
"Non vorremmo chiederlo ma...vorremmo tenere sotto controllo il luogo da cui siamo venuti" 
Guardai storto Illumi. Poco prima mi aveva minacciato con quei maledetti spilli e adesso stava chiedendo gentilmente di entrare in casa mia?! Non poteva ucciderci tutti e andarci a vivere da solo con Hisoka...
Quel solo pensiero mi fece sbavare. Yaoi...
Scossi il capo. No! Non poteva forse perchè...servivamo a qualcosa...
Ma il punto era...come spiegavo a mamma e papà che due assassini di HunterxHunter erano piombati nel nostro mondo e adesso avevano l'intenzione di restare a casa nostra?
Guardai mio fratello. "Siamo fottuti"

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Capitolo 3
*** Spiegare hai genitori che due assassini sono scesi sul pianeta come se fossero alieni non è una cosa facile... ***



Spiegare hai genitori che due assassini sono scesi sul pianeta come se fossero alieni non è una cosa facile...
 
Ok, quella non era di certo una delle situazioni più difficili che avessi mai affrontato...no, in assoluto la PEGGIORE.
Erano già le 12:30 e i miei sarebbero rincasati tra poco più di mezz'ora. Inoltre eravamo stati piuttosto fortunati dato che mio padre rientrava da lavoro verso le 10:00, dopo essere stato in tribunale, per darsi ad una bella pedalata in montagna e non rientrava prima delle 14:00.
Eravamo in una situazione piuttosto imbarazzante. 
"Quindi...avete capito?" chiese per la centesima volta poggiandomi due dita sulle fronte e facendovi una lieve pressione.
"Perfettamente." ripeterono all'unisono per la centesima volta Hisoka e Illumi.
Volsi lo sguardo a mio fratello che aveva posato il capo sulla tavola. "NON DIRMI CHE NON HAI CAPITO DI NUOVO?!" sbraitai tirandogli un mestolo sulla testa.
"NON E' CHE NON HO CAPITO! E' CHE NON VOGLIO CAPIRE!" sbuffò prendendo a pugni il tavolino. "Perchè devo essere io a prendermi tutta la colpa?!"
"Perchè si. Sei tu che l'ultima volta hai fatto pagare una cifra spropositata a mamma e papà per aver comprato accidentalmente un leggio in acciaio" ridacchiai lasciandomi cadere sulla poltroncina e muovendomi in posizioni sempre diverse per trovare quella più comoda.
"Proprio per questo non voglio ripetere l'esperienza!" continuò a piagnucolare.
"EHI! Sei tu quello che li vuole tenere! Quindi tu ti prenderai la responsabilità" affermai con decisione alzandomi dalla poltrona e avanzando verso il tavolino, salendoci sopra.
"E voi vedete di non sbagliare una virgola!" gli ammunì.
"Nel caso sbagliassimo?"
"Vi caccio via!"
"In quel caso posso ucciderli" annuì Illumi mostrando minaccioso gli spilli.
"E-EH?!" 
Prima che qualcun'altro all'interno della stanza potesse prendere la parola sentii l'inconfondibile rumore che fa la ghiaia quando viene calpestata da qualcosa di estremamente pesante. "Mamma è arrivata" deglutì.
Mi avvicinai a Hisoka che mi guardò con un sorrisetto. "Ne, sei preoccupata."
"Fin troppo, pagliaccino" 
La porta si aprì e rossa come un peperone spinsi mio fratello fuori dalla cucina bloccando l'entrata di mia madre.
"Oh! Mi hai fatto prendere un colpo" la sentii lamentarsi e fare qualche passetto avanti.
Mio fratello girò lo sguardo verso di noi poi di nuovo verso mia madre. Prima che potesse entrare nella nostra visuale la bloccò per le spalle facendola arretrare.
"Mamma...mamma...mamma" fece scuotendo il capo. "Lo sai che io ti voglio tanto bene. Vivo solo per te. Qualunque tuo desiderio è un ordine-"
"Quanto ti serve?" sbuffò mamma.
"Eh? Non mi servono i soldi!" urlò. Sicuramente si stava impanicando.
"Chiedete i soldi a vostra madre adulandola in questo modo?" mi chiese Hisoka con un risolino.
"Che brutta cosa..." rispose amareggiato lo Zoldyck.
"Tu uccidi la gente per avere soldi da tuo padre o dai tuoi stessi clienti quindi non voglio una parola da te su questo!" sibilai a Illumi che sembrava essere tornato quello di sempre.
"Ecco...c'è una situazione da spiegare..." cominciò Lorenzo. Attento a come usare le parole...e alla minaccia costrante del coltello affilato nella mia mano. "Usando Internet...ho diciamo fatto un pasticcio simile a quello dell'altra volta...ti ricordi?"
Mia madre alzò un sopracciglio. Riuscivo a scorgerla da vetro delle ante che dividevano la cucina dal salone.
"Intendi il leggio che ci è costato 200 euro?" chiese mettendosi una mano su un fianco.
"Eh si, quello...però sta volta è...leggermente più grave" ridacchiò grattandosi un braccio.
"Senti...non voglio discuterne adesso perciò fammi-"
Sorpassò velocemente mio fratello e si bloccò davanti all'ingresso della cucina, sbarrando gli occhi come avesse visto un fantasma.
"Ta-Daaan" feci mostrando con un gesto delle mani Hisoka e Illumi che sembravano i più tranquilli di tutti. Incoscenti di quel che sarebbe successo di lì a poco.
"C-Chi sono questi signori?"
"Mamma...hanno vent'anni..." 
"Beh...teoricamente uno quasi trenta" osservò mio fratello.
"vuoi dire che sono vecchio?" sorrise malignamente Hisoka, chiudendo gli occhi a mezza luna.
"N-Ninte del genere" dissentì velocemente Lorenzo.
"Mi volete spiegare che succede!?"
Il mio rossore iniziale svanì e irritata raccontai la versione dei fatti. "Dato che non glielo vuoi dire, lo dirò io!" sbuffai. "Questi due sono venuti qui perchè Lorenzo ha firmato un contratto spacciandosi per maggiorenne su uno strano sito. Io, da brava sorella, l'ho avvertito ma lui non mi ha dato ascolto ed ecco qui. Il contratto consisteva nell'ospitare due stranieri a casa nostra a tempo indeterminato" feci spallucce.
"Beh, il contratto è nullo" rispose prontamente mia madre.
"Eh?" parlammo tutti all'unisono. 
"Lorenzo è un minorenne, cioè un'incapace di agire. Non può firmare contratti e se li firma per sbaglio non hanno alcun valore. Non ha chiesto l'autorizzazione a nessun genitore e perciò è inutile." spiegò abilmente mia madre. E pensare che l'avvocato in famiglia era mio padre... 
"Inoltre dovresti averlo studiato a scuola o sbaglio?"
Ridacchiai grattandomi la testa. "Forse l'abbiamo saltato col programma..."
No, l'avevamo fatto eccome e avevo preso un bel 3 a quel compito che sembrava tanto perfetto. Avevo scritto appena due paginette.
Che c'è? Avevo scritto cose serie! 
Scusate è, ma se una domanda ti dice: che cos'è il diritto, voi che rispondereste? 
Esatto! Quello che hanno tutti! 
E la domanda sull'Usufrutto? Beh, è un frutto speciale che si raccoglie su alberi in terre altrui no? Non è così?
Non mi ero presa nemmeno la briga di andare a controllare sul libro.
"Beh, comunque in ogni caso la colpa è sua quindi non possiamo cacciarli solo perchè hanno creduto alla falsa testimonianza di un bambino" Oooh, mi sento davvero un avvocato o un giudice della corte marziale! Cosa inusuale per una come me...
"Mmh, ne discuterò con tuo padre anche perchè il tuo ragionamento non fa una piega. Potevano controllare meglio il contratto ma pare che siano dei novellini in questo genere di cose." affermò mamma, quasi compassionevole. "Comunque piacere ragazzi. Io sono Claudia, la mamma di Anna e Lorenzo"
Hisoka e Illumi, che si erano goduti la lunga spiegazione annuirono. "Piacere nostro, signora. Io sono Illumi e lui è Hisoka."
"Mmmh, ma questi non sono i nomi di quei tizi di cui cerchi spesso poster o bamboline?" m chiese la bionda. 
Ah già. Mia madre è bionda coi capelli a caschetto e due occhi di un verde magnetico.
"M-Ma che dici, ma'. Quelli sono Hista e Illyta" sorrisi.
Mio fratello mi guardò strabiliato. Lo so, per me è un'arte nel mentire.
"Ah capisco. Beh, vogliamo mangiare prima che arrivi tuo padre e ti fa il cazziatone?" domandò mamma a mio fratello posandogli una mano sulla spalla e spingendolo nella cucina.
Più tardi mamma riuscì a spiegare a papà, un uomo burbero dalla testa pelata e occhi marroni come i miei. Io ero tutta mio padre, mi dicevano. Quando invece non ci assomigliavamo per niente.
"Beh, dato che non è disponibile la depandance credo dovrete dormire-"
"Dove se non nella stanza di Lorenzo? Dopotutto è stato lui a creare il pasticcio, no?" sorrisi malignamente. Stavo avendo la mia piccola vendetta sulla brillante idea di tenere quei assassini senza scrupoli dentro casa mia.
"C-COSA?!"
"Hai perfettamente ragione. Degna di tuo padre" mi sorrise papà.
"Eh già"
Scoccai uno sguardo a Lorenzo che accanto a Illumi e Hisoka pareva davvero piccolo e le facce che lanciavano fulmini e minacce silenziose di morte non riuscivano nemmeno a sfiorarmi.




Angolo dell'Autrice
Scusatemi tanto se è troppo corto ma non ho avuto molto tempo, come avete visto anche voi :'(, e in più sono anche parecchio impegnata con lo"studio di Agosto". Devo cominciare a ripassare tutte le cose fatte quest'anno -.-
Eh va beh, ma i miei problemi non vi interessano XD Ci sentiamo al prossimo capitolo :3 Ciauu

 

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Capitolo 4
*** Loro + i miei genitori=brutto affare ***



Loro + i miei genitori= brutto affare
 
ANNA POV

All'ora di cena Hisoka fu il primo a finire dato che aveva categoricamente rifiutato il cibo e aveva detto che andava in camera di Lorenzo.
Ho dovuto accompagnarlo e lo sguardo minaccioso che mi ha lanciato non è stato affatto dei migliori. A sollevarmi il morale però c'era Illumi che sembrava il più calmo e gentile possibile ma ero quasi certa che se avessero solo osato fare qualcosa di offensivo o irritante avrebbe potuto ucciderci tutti.
"Quindi...avete accettato un contratto online, èh?" 
Deglutii sonoramente alle parole di mio padre e per non rischiare di soffocare bevvi tutto di un sorso l'intero bicchiere di cocacola. Ascoltai con un orecchio la voce di mia madre che mi sussurrava: "Quello era il tuo ultimo bicchiere, lo sai?"
Illumi si girò verso di me e storse la testa da un lato. Io, intenta ancora a cercare di regolare il respiro, lo guardai di sbieco ma poi rivolsi il mio sguardo sul piatto.
Mio fratello mangiava come un maiale, ignaro dell'atmosfera palpabile nell'aria.
"Si, è così, signore" 
Mio padre rise. "Non dovrebbe essere una buona situazione la vostra...inoltre..." sospirai di sollievo ma quando rialzai gli occhi il sangue nelle vene si gelò.
Mio padre stava dando leggeri schiaffetti sul viso serio di Illumi che aveva bloccato ogni gesto tenendo strette nelle mani il coltello e la forchetta. "Sai, avete una carnagione molto chiara voi due. Sembrate dei cadaveri..."
"P-Papà!" lo rimproverai alzandomi dal tavolo e correndo da Illumi. "S-Sono g-gesti da fare questi!? E tu che mi rimproveri tanto per l'educazione!" lo rimbeccai.
"Ma io sto scharzando. Questo ragazzo l'ha capito al volo, vero?" ridacchiò il maggiore tirando una guancia di Illumi.
Sbiancai.
"Si, molto divertente" Illumi bettè le palpebre per un paio di secondi poi tornò al piatto. Tranquillo e incurante degli sguardi curiosi, terrorizzati e divertiti nella stanza.
"Credo che andrò a dare un'occhiata a Hisoka. Magari vuole delle merendine o-"
"Mamma! Non portargli delle merendine! Non è un bambino!" E POI I PANGOCCIOLI SONO I MIEIII! Nessuno poteva portarmi via i miei adorati paninetti dolci!
"In ogni caso andrò a dare un'occhiata. Pare sia sopra da solo da parecchio tempo e non si è disturbato a scendere." la bionda uscì dalla stanza lasciandomi nel dubbio.
Che dovevo fare? Seguire mia madre e lasciare Illumi da solo con Papà, dato che miofratello non era di nessuna utilità oppure accompagnare mia madre per fa si che non faccia qualcosa di stupido che possa metterci in pericolo tutti quanti? 
Decisioni...Decisioni... No! Così sembravo troppo pazza-pervertita e maniaca (ogni riferimento a Hisoka è puramente casuale. SPOILER del capitolo 330)
Che fare...che fare...?! Si, decisamente meglio!
"Beh..." papà si alzò da tavola mettendo il piatto, dove prima giaceva un'insalata mista, nel lavandino. "...vado ad annaffiare il prato. An, te sparecchia e metti tutto nella lavastoviglie" 
Sgranai gli occhi. "Lo deve fare mamma!" sbuffai.
"Tua madre è occupata a sistemare le camere." fece il sorriso più raccapricciante che avessi mai visto. "Quindi tu ti occuperai della cucina."
Temevo mio padre quanto gli aghi che teneva chissà dove Illumi. "V-Va bene" annuì prendendo i piatti dalla tavola e portandoli al lavandino.
"Tu, essere inutile..." indicai mio fratello che si accigliò distogliendo gli occhi dal cellulare. "Fa qualcosa di utile e vai a controllare ma-!"
"Lorenzo viene con me fuori ad aiutarmi. Vero?"
PAPA', MA STAI SCHERZANDO?! VUOI DAVVERO FARE BELLA FIGURA CON 'STI DUE?!
"Ok" Lorenzo lanciò il cellulare sul divano e uscì in giardino, dietro mio padre.
Sospirai. 
E ti pareva. Ora mamma era di sopra con quel clown pazzoide che si era rintanato lì per tipo 2 ore senza dare alcun segno di vita. E io invece cosa ero costretta a fare?! Ma si, pulire le stoviglie! Cosa che non facievo praticamente mai e che non avrei mai fatto in vita m-!
"Ti serve una mano?"
OK! E' la seconda volta che mi fate prendere un infarto!
Per la paura lasciai cadere il bicchiere ma Illumi fu altrettanto veloce da afferrarlo a mezz'aria. "Ti ho spaventato?"
"No, sai...è naturalissimo che un'assassino che minaccia da stamattina questa famiglia mi compaia alle spalle in una stanza deserta e silenziosa." gli sorrisi in modo tirato e sistemai il bicchiere nelle sue mani nella lavastoviglie.
"Non c'è nessun bisogno che vi minacci. Sembrate parecchio collaborativi. Non c'è alcun motivo per cui tu abbia paura" rispose con quella calma che riusciva a farmi ribollire il sangue nelle vene.
Arrossii. "I-Io non ho paura." affermai, poco convinta.
"Ah no? Allora perchè tremi? L'acqua non mi sembra così fredda" Illumi allungò una mano e la passò sotto lo scroscio d'acqua del rubinetto.
"N-Non è-"
"AAAAAAH!" 
Sgranai gli occhi. Ecco, lo sapevo!
Sorpassai Illumi uscendo dalla cucina, attraversando il salone e salendo le scale 4 alla volta in una decina di secondi. Appena misi piede nel sul corridoio vidi mia madre agitarsi a destra e sinistra, rossa in viso.
Corsi verso di lei e la agitai tentando di capire se aveva qualche graffio o peggio. Ma quando notai che non aveva nulla mi distanziai. "Ma cosa ti urli così?! Mi hai fatto prendere un infarto!" sbuffai calmando il respiro e il battito accellerato.
"B-Bagno..."
"Cosa?" borbottai alzando un sopracciglio. Era talmente rossa che poteva bellamente sputare un fuoco con un solo soffio.
"B-Bagno...nudo...Hisoka..."
Ok, decisamente quelle tre paroline insieme non stavano proprio bene. Nono.
Presi la cinta di mio padre sul comodino stringendola fino a farmi male al palmo della mano e bussai alla porta chiusa del bagno dei miei genitori. "HISOKA!"
Nessun rumore.
Aprì la porta e mi ritrovai il rosso completamente nudo. Come mamma l'aveva fatto (o credo °-° penso che non l'abbia mai avuta una mamma. Nato da un'esperimento malefico).
"Mi hai portato un asciugamano?" mi chiese con un sorrisetto portandosi una mano ai capelli e lisciandoli. Erano zuppi quindi doveva essere uscito da poco nella doccia. Non aveva trucco in faccia quindi presumo che la sera se lo tolga.
"NON TI HO PORTATO UN BEL NIENTE! CHI TI HA DETTO DI ENTRARE NEL BAGNO DEI MIEI?!" mi coprii gli occhi con le mani lasciando cadere la cinta per terra.
"L'altra doccia era stretta e non mi piaceva" mi rispose semplicemente.
Sentii una presa sui miei polsi ma mi costrinsi a spiaccicare le mani contro gli occhi. "Susu, non dovresti farne un dramma. Potrai vedermi nudo quanto vorrai-!"
Sentì la presa farsi improvvisamente assente e quando scansai la mani vidi Hisoka con un asciugamano sulla faccia. Sicuramente gli era stato lanciato.
"Sbrigati e copriti, Hisoka. Il padrone di casa potrebbe farti a pezzi. Quel tipo potrebbe avere un Nen impressionante." disse pacatamente Illumi, poggiato con la schiena contro il muro dietro di me.
"NON ESISTE IL NEN!" gridai allo Zoeldyeck che alzò le spalle prendendomi per un braccio. "Ma che fai Illumi?!" chiesi un tantino più calma.
"Vorrei vedere la nostra stanza" mi lasciai trascinare fino in corridoio poi entrai nella seconda stanza trovando mia madre che faceva tranquillamente le lenzuola, ancora rossa.
"Ma', ho risolto la questione 'Bagno-Nudo-Hisoka'. Illumi gli ha portato un asciugamano...mi chiedo dove l'abbia trovato..." 
Mamma mi guardò con occhi colmi di piacere e sistemata la camera (WOW! Non l'avevo mai vista così in ordine in 16 anni di vita!) sistemò l'aspirapolvere in un apposito armadio.
"Quindi è questa?"
La stanza di mio fratello era più o meno dello stesso diametro, circa 20 metri quadri, della mia ma parecchie più cose la occupavano. Un enorme armadio era situato alla destra della porta e il letto matrimoniale si trovava proprio davanti a quest'ultimo.
Vi era anche un'altro armadio davanti al letto, poggiato alla parete, e una scrivania stracolma di libri e altre cianfrusaglie alla destra del letto.
In più un piccolo televisore LG era sistemato su un piccolo scaffale proprio davanti ai piedi del letto. La console dell'X-BOX ancora accesa.
Sicuramente mio fratello si era messo a nerdare con PES o Call of Duty quella mattina prima dell'arrivo di quei due spicopatici e aveva dimenticato di spegnerla.
"Ehm...TA-DAAN" tesi le mani verso la stanza guardando Illumi con la coda dell'occhio.
"Sembra accogliente" annuì quello superandomi e andando ad esaminare il televisore nuovo di mio fratello.
"Ehi, ragazzina, dove metto i panni da lavare?"
Quando voltai la testa verso il corridoio notai Hisoka con un asciugamano legato in vita e dei vestiti, probabilmente quelli da clown, in mano. 
"Non hai proprio il senso del pudore, vero?" chiesi tappandomi il naso con una mano e facendo uscire una voce stridula. Non volevo rischiare di perdere grosse quantità di sangue da lì, sarei sembrata una pervertita.
"P-Potete restare in questa stanza f-fino a quando non avremmo sistemato b-bene la dependance!" Claudia si coprì il viso con una mano e uscì velocemente dalla camera rinchiudendosi a chiave nella sua.
"Potresti cortesemente smetterla di mettere dei dubbi a mia madre?!" spinsi il mago all'interno della camera e mi appoggiai a l'uscio. "Beh, cosa mi stavi chiedendo prima?"
Guardai Illumi sedersi sul letto per poi distendersi in modo quasi meccanico. Quel tizio metteva i brividi.
"Dove potevo mettere questi ma non mi lasci mai finire di parlare" Hisoka mise quello che pareva fosse un broncio.
"Perchè temo in qualche tuo stupido doppio senso" feci spallucce tentando di guardarlo il meno possibile.
"Io vado dritto al punto" lo prese come un vanto.
"Non so perchè ma l'avevo sospettato" risi.
"Anna, hai visto- OH, siete qui!" mio fratello entrò e rimase paralizzato alla figura di Hisoka, semi nuda (o meglio nuda, tanto che cambia con quel pezzo di stoffa lì sotto °-°). "E perchè lui è nudo?!"
Spinsi dentro Lorenzo e chiusi la porta. "Volevo farti una sorpresina..." ghignai bloccandolo per le spalle. "Sai, un'esperienza nuova..."
"OH! COSA VUOI FARMI!? FERMA!" prese a urlare e agitarsi tanto che dovetti spingerlo sul letto per non farmi colpire da qualche gomitata o altro.
"Sto scherzando, idiota" sghignazzai e mi avvicinai a Hisoka tendendo una mano. "Quelli puoi darli a me. Li metterò in lavatrice e entro domani sera saranno puliti e asciutti."
Spostai lo sguardo su Illumi che era ancora disteso a pancia in su, guardando il soffitto. "E, Illumi..." girò il capo verso di me. "Puoi lavarti e darmi anche i tuoi. Intanto vi trovo qualche maglietta e pantalone nell'immenso guardaroba di mio padre"
Illumi si alzò e prese a sbottonarsi i pantaloni. Arrossii di nuovo mentre Hisoka e Lorenzo pensavano a ridacchiare. "N-NON QUI!" lo bloccai dandogli le spalle. "Spogliati in bagno e poi dammi i vestiti"
"Capito. Ma non è che fa molta differenza. E' perchè ti senti imbarazzata?"
"Q-Q-Questo tizio...!" 
Lo presi per un polso e lo buttai fuori dalla stanza con tutta la forza che avevo in corpo. "Pensa a sbrigarti! Spero che Sunsilk vada bene per i tuoi capelli!" 
Come se non bastasse vidi mio padre ridere dietro di me e con rabbia lo fulminai con lo sguardo. "E tu fila trova dei vestiti adatti a questi due! Io ne ho le tasche piene!" ululai entrando nella mia camera e sbattendo forte la porta.
Hisoka guardò Lorenzo con un sopracciglio alzato. "Ha spesso la pressione alta vero?"
"Già" annuì il biondino.

Ero tranquillamente seduta sul mio letto singolo, rivedendomi alcune puntate di Hunter x Hunter per capire meglio quei due personaggi, quando Hisoka entrò nella mia stanza cogliendomi di sorpresa.
Abbassai velocemente tutte le schede e notai che come sfondo del desktop avevo proprio Illumi e Hisoka in un bellissimo Yaoi.
Chiusi velocemente il portadile fingendo un perfetto sorriso a trentadue denti. "Che vuoi? Sono le 21:00"
"Non essere così scortese, voglio solo dare un'occhiata alla tua camera" si accigliò l'altro percorrendo l'intera stanza con quello sguardo indagatore.
Quando avvistai un reggiseno e un paio di mutando sulla sedia alla mia destra mi apprestai a prenderle e buttarmele alle spalle, fingendo un'altro sorriso. "Ora che hai visto puoi pure sparire"
Hisoka sorrise e si chiuse la porta alle spalle. "Tuo fratello è uno spasso"
Ora che lo vedevo quel rosso era completamente diverso da prima. I capelli erano asciutti ma tirati verso il basso e portava una semplice canottiera senza maniche e dei pantaloncini scuri. Sembrava una specie di Gon modificato. 
"Lo so, è mio fratello." sbuffai chiudendo gli occhi e portandoli sul computer chiuso davanti a me. "Ho cose importanti da fare, potresti cortesemente rompere a Lorenzo, com'è giusto che sia?" gli chiesi in modo gentile.
Lui, di tutta risposta, andò a sedersi dietro di me adocchiando la mia piccola scorta di manga. Prese un volume di Black Butler e lo sfogliò tranquillamente poi lo posò di nuovo passando ad un mio preziosissimo yaoi.
"N-Non toccarlo quello" glielo sfilai dalle mani e feci per rimetterlo apposto. Ma nel farlo dovetti per forza distendermi su di lui, cosa che lo fece sghignazzare e me imbarazzare più del previsto.
"Te ne vai viaaa! Sei seccante" mi accigliai alzandomi dal letto.
"Che problema c'è se rimango qui per un po?" sbuffò il rosso, innervosito.
LUI! E io stavo letteralmente saltando dalla gioia, vero? "C'è! Devo fare delle cose"
"E non posso vederle?"
"No."
"Perchè?"
"Perchè no!"
"Non è una risposta sufficiente" incrociò le braccia al petto e rimase lì dov'era.
Io, furiosa più che mai, mi avvicinai  e feci leva sulle braccia legate la petto, tentando di rimetterlo in piedi ma con scarsi risultati. Lui continuò a ridere, notando il mio disagio.
"Sei odioso, Hisoka. Fila via!" lo ammunii. "Guarda che ti caccio fuori di casa èh"
"E io ti uccido" 
"Potresti provarci!"
Mi ritrovai una carta contro la gola e non riuscì a trattenere un gemito di paura. "Già, potrei sempre provarci. Le mie carte non sono resistenti perchè prive di Nen ma possono tranquillamente tagliare la gola di qualcuno, magari mirando ad una vena. Ma questo già lo sai, no?"
"Ecco perchè sei seccante..." sussurrai distanziando le mani dalle braccia dell'uomo. "Non fai altro che mettere suggestione" deglutii.
Hisoka affilò lo sguardo ambrato e fece svanire la carta, proprio come l'aveva estratta da chissà dove, tornando nella posizione originale.
"Ti faccio paura?"
Cos'era quella? Una domanda? Era davvero interessato alla mia risposta?
SI! SI! CERTO CHE SI! Al solo guardarti me la faccio addosso.
"No." KYAAA! Stupido orgoglio!
"Davvero?" il suo sguardo tornò su di me e sembrava quasi potermi trapassare.
"No. In realtà me la sto facendo sotto." e l'orgoglio se n'è andato a farsi fottere. "Ma chi non lo farebbe? Sto tremando, non vedi?" gli mostrai le mani e le trovai stranamente ferme. Eppure sentivo il mio corpo tremare visibilmente.
"Sei brava a nascondere la verità, tutto qui" ghignò quello lasciandosi cadere lungo il mio comodo lettino. 
Secondo me 91 kg non piacevano al mio letto. No, no.
"Capito"
"Vuoi che me ne vada?"
Rimasi un momento immobile. "Vuoi andartene?"
"No"
"E allora rimani. Farò quel che devo fare domani" sbuffai e tornai a sedermi sul letto incrociando le gambe e girandomi verso di lui. "Anzi, perchè non andiamo tutti di là?"
Forse mi ero fata un'idea sbagliata di lui, infondo.
Hisoka alzò un sopracciglio e si rimise dritto. "Ok" 
Lo sentii avvolgermi con un braccio in vita e con l'altro sotto le gambe alzandomi di peso dal letto e aprendo la porta con una mano. "M-Ma che fai, stupido!" sibilai a bassa voce, dato che stavamo passando davanti la camera dei miei, pressando una mano su una guancia del rosso.
"Ohi, l'ho convinta. Posso vedere le vostre carte per un turno" Hisoka entrò nella camera di mio fratello e guardò il biondino che aveva uno sguardo deluso sul viso. 
"C-Convinta? A fare cosa?" chiesi confusa guardando Illumi che mischiava un mazzo di carte.
"Strip Poker. Tuo fratello ha accettato di giocare solo se ci fossi stata anche tu"
Guardai Lorenzo lanciarmi un ghigno maligno. "I-IO NON GIOCO!" mi agitai cominciando a tirari calci a destra e a manca finchè non fui lanciata malamente sul letto.
"Bene, cominciamo" Illumi prese a distribuire le carte. Ignorando le mie inutili proteste.
RITIRO TUTTO QUELLO CHE HO PENSATO. QUESTO E' UNO STRONZO!

NORMAL POV

"Tesoro, Anna non è nella sua stanza..." sussurrò Claudia a Tullio. Intento a mettersi un paio di scarpe rigorosamente nere.
"Come non è nella sua stanza?" l'uomo si alzò in piedi e andò ad aprire la porta della camera del figlio.
Con la penombra riuscì a scorgere quattro figure raggruppate sul letto, coperte dalle candide lenzuola bianche e carte tutte sparse lì sopra.
Lorenzo dormiva dall'estremità sinistra, il corpo girato verso l'armadio. Aggrappato a lui c'era Anna che aveva la bocca leggermente spalancata e una gamba sembrava essere sopra quella del fratello ma era coperta dal lenzuolo e non si capiva molto bene.
Quello che innervosì il padrone di casa fu il terzo, incatenato ad Anna, che aveva la fronte poggiata sulla schiena della mora e le braccia lungo i suoi fianchi.
L'unico rimasto in una posizione comoda e rispettabile era Illumi. Disteso a pancia in giù come quella sera e le mani dritte lungo i proprio di fianchi.
"Su,su. Lasciali dormire. Dopotutto non stanno facendo nulla di male"
"Mh, hai ragione. Ho sentito dei piccoli ridolini e urletti sta notte. Devono essere stati svegli fino alle 5 almeno."
"Si, anch'io li ho sentiti. Ma sembra si stessero divertendo a giocare a carte"
"Già, così sembra" mormorò il pelato chiudendo piano la porta.
Quello che non sapevano era dell'enorme ammasso di panni dall'altra parte del letto, dietro la scrivania.

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