I'm sorry, Lucy.

di Sol_chan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Imposible ***
Capitolo 2: *** Possible ***



Capitolo 1
*** Imposible ***


~~Impossibile.



Non poteva essere vero.
Era sicuramente un sogno, oppure uno scherzo.
Dai avanti, dove erano posizionati i lacryma?!
Invece no. Non era uno scherzo.
Ciò che si presentava davanti agli occhi di Lucy Heartphillia era probabilmente ciò che aveva pronosticato Zirconis, il drago di giada.
Secondo le sue parole, un qualsiasi dragon slayer se avesse usato troppo i propri poteri sarebbe diventato un drago a tutti gli effetti, come Acnologia.
Lucy non avrebbe mai potuto credere ad una cosa simile, se non che ciò si stava verificando proprio davanti ad i suoi occhi ed il dragon slayer in questione altro non era che Natsu Dragneel.
Il suo Natsu Dragneel.
La maga degli spiriti stellari vedeva i propri compagni a terra feriti per l’appena lotta terminata,  paralizzati e sconcertati quanto lei dalla mutazione del compagno di gilda.
Natsu gridava.
Probabilmente era causa del cambiamento che stava avvenendo in lui.
Ma Lucy non sentiva niente, nemmeno le urla del dragon slayer di fuoco sotto ai suoi occhi.
Le girava la testa.
La temperatura nel luogo in cui si trovano lei e tutto il resto della gilda stava aumentando a dismisura, tant’è che sentiva le gocce di sudore colare dalla fronte fino a mescolarsi con le lacrime che le rigavano il viso.
Lacrime.
Si, Lucy stava piangendo.
Stava piangendo come quando erano morti i suoi genitori e non dava cenno di smettere.
Natsu si inginocchiò sul terreno e si prese la testa fra le mani.
Dal capo cominciarono a spuntargli delle sorte di corna, mentre dalla schiena, con un forte strappo si spalancarono delle enormi ali squamate di colore rossastro.
Anche il resto del corpo del ragazzo stava cambiando: sul volto cominciarono a farsi strada delle scaglie; le unghie delle mani si trasformarono in artigli affilati, mentre gli avambracci continuavano a riempirsi di squame.
La trasformazione procedeva a rilento, probabilmente a causa dell’ enorme forza di volontà del ragazzo.
Come mossa da qualcosa Lucy, cominciò ad avvicinarsi involontariamente –  o forse lo voleva veramente? –  a Natsu.
Li sentiva.
I suoi compagni le gridavano di allontanarsi, che era pericoloso.
Ma Natsu non era pericoloso: era sempre lui.
Il suo compagno di gilda.
Quello sempre pronto ad aiutare i propri compagni in qualsiasi difficoltà essi fossero.
Quello che odia a morte i mezzi di trasporto.
Quello che ne combina sempre di tutti i colori.
Quello che si infilava nel suo letto e poi si addormentava accanto a lei.
Quello che…
I pensieri di Lucy furono interrotti dallo scontro di sguardi fra lei e il dragon slayer.
Si inginocchiò di fronte a lui, in modo tale da raggiungere la sua altezza e così guardarlo meglio in volto: era esausto, provato e pieno di squame.
Natsu le mimava con le labbra di allontanarsi.
Ma lei non se ne sarebbe mai andata, non sarebbe mai scappata senza di lui.

“Fuggire da sola? Non se ne parla! E’più divertente quando siamo tutti insieme!”


Lucy si sedette sulle ginocchia davanti al ragazzo, solo pochi centimetri dividevano l’ uno dall’altra; appoggiò le mani tremanti sul petto bollente e squamoso del ragazzo.
“N-non… non può…” iniziò la giovane maga singhiozzando, mentre le lacrime continuavano a scendere copiose dai suoi occhi.
“Non può… e non deve finire così!” urlò Lucy a squarciagola.
Vi fu un attimo di silenzio interminabile, poi prima che Lucy se ne rendesse conto, si ritrovò la testa nell’ incavo del collo del ragazzo e la mano squamosa poggiata delicatamente sulla sua nuca.
La ragazza aspirò a pieni polmoni la fragranza del ragazzo: sapeva di spezie e la sua temperatura corporea era più alta del solito.
Era gradevole stare in quella posizione e ci sarebbe rimasta volentieri per molto tempo, anche per sempre se fosse stato possibile.
La voce di Natsu la ridestò dai suoi pensieri: “Mi dispiace, Lucy.”
Si sarebbe aspettata qualsiasi frase uscire dalle labbra del ragazzo, qualsiasi! Ma mai un misero “mi dispiace”.
Cosa voleva dire?
Che si arrendeva a quel destino?
Che sarebbe diventato un drago sotto ai suoi occhi e a quelli degli amici?
Che non si sarebbe opposto a ciò che stava diventando?
“…Ridicolo” le parole le uscirono involontariamente.
“Veramente ridicolo! Cosa pensi di fare Natsu Dragneel?! Eh?! Ti lascerai andare e diventerai un drago, senza neanche opporti?! Senza nemmeno provarci?” gli gridò contro Lucy come un fiume in piena allontanandosi appena dal dragon slayer in modo tale da guardarlo dritto negli occhi.
Natsu abbassò il volto al terreno facendo un sorriso amaro: “Questa volta non ci sono alternative… non posso tornare in dietro. Scus-” non riuscì a finire poiché la maga lo interruppe gridando: “ Non ci sono alternative?! Non è assolutamente vero! Ognuno di noi è artefice del proprio destino e anche tu lo sei! Ci sarà un modo per riportarti in dietro!”
“Non questa volta Lucy.” Disse con fermezza continuando a fissare il i granelli di sabbia.
“Invece ti sbagli” disse Lucy a denti stretti “Ti sbagli. C’è sempre una soluzione a tutto e anche questa volta la troveremo, insieme! E non pensare che ti lascerò diventare un drago eh! Già combini un sacco di guai in versione umana, figurati trasformato in lucertolone sputa fuoco!” terminò Lucy sorridendo tra le lacrime.
“Lucy…”
La maga posò il dito indice sulle labbra di Natsu in modo da zittirlo, dopodiché gli prese il volto tra le mani e lo avvicinò al proprio facendo combaciare le loro labbra in un bacio dolcissimo.
Entrambi desideravano quel bacio da tanto, troppo tempo.
Si staccarono soltanto dopo un po’ a causa della mancanza di ossigeno.
“Ho già perso troppe persone a me care e non voglio perdere anche te Natsu.” Disse Lucy abbracciando il dragon slayer, nascondendo la testa nell’incavo del collo di lui.
“Neanche  io voglio perderti Lucy, perché io…”
Fu una cosa improvvisa.
Un lampo di luce avvolse i due maghi come un caldo abbraccio.
Era proprio una bella sensazione.
Le ultime parole di Natsu risuonarono melodiche.

“Ti amo, Lucy”

 


Note dell’autrice:
Ed eccomi qua ancora!
Ormai vi sarete sicuramente stufati di me u.u
Questa volta sono tornata con un’altra Nalu, ma un po’ diversa da quelle che ho scritto ultimamente da come avrete potuto notare.
Tutto è nato da quando ho visto l’immagine da cui ho tratto poi il nome del titolo.
E’ stata disegnata da rusky boz (r-boz) in onore della Nalu day ovvero il 26 luglio!
Beh detto questo spero che questo primo capitolo vi sia piaciuto!
Ci vediamo nel prossimo che dovrei mettere tra un paio di giorni.
Fatemi sapere cosa ne pensate eh, mi raccomando!
Un bacione <3

Sol

 

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Capitolo 2
*** Possible ***


~~“Ti amo, Lucy”

 

Luce.
C’era troppa luce.
Le bruciavano gli occhi da  quanta luce c’era.
Forse per lei era finita.
Forse in quel momento si trovava in quel che chiamano “Paradiso”, probabilmente avrebbe potuto rincontrare i suoi genitori, riabbracciarli dopo tanto tempo.
Ma i suoi amici?
E Natsu?
La luce aumento d’ intensità costringendola a strizzare gli occhi.
…Natsu.
Lucy spalancò appena gli occhi incredula di ciò che le si presentava davanti: si trovava nella gilda, più precisamente nell’ infermeria stesa su un comodo letto.
Nella stanza alleggiava un lieve odore di disinfettante.
Era bendata.
Sentiva la ruvidità delle bende sul suo corpo, ma erano anche confortanti ed emanavano calore…
Calore.
“Natsu…” sussurrò Lucy con la voce roca.
“Allora ti sei svegliata, Lucy.”
Quella voce, l’avrebbe potuta riconoscere ovunque.
Spostò lo sguardo verso la provenienza della voce, constatando coi suoi occhi che apparteneva alla stessa persona che in quello stesso istante stava invadendo i suoi pensieri. Anzi, parliamoci chiaro: quella persona, dal momento in cui l’ aveva vista cominciò ad invadere i suoi pensieri sempre e costantemente.
Era Natsu.
Il ragazzo era seduto su di uno sgabello proprio davanti al letto della maga, i gomiti appoggiati al materasso in modo da avere il proprio viso a pochi centimetri da quello di lei.
Era bendato anche lui.
La fronte era completamente fasciata, come le braccia ed il petto.
Il viso era puntellato da candidi cerotti, ma il sorriso era sempre li ad incorniciargli il volto.
Nel ragazzo non vi erano più i segni evidenti della trasformazione, erano come spariti.
Si, è proprio lui!
O forse…
Per un attimo tutta la sicurezza della maga di averlo ritrovato vacillò.
Era lui?
Era veramente lui?
Non era un sogno quello che stava vivendo in quello momento?
Doveva saperlo e subito.
“N-Natsu… sei veramente tu?” domandò incerta la maga mentre le lacrime cominciavano a comparire agli angoli degli occhi.
“Certo che sono io! Chi altri dovrei essere?” quelle parole uscirono dalle labbra di Natsu così spontaneamente e allegramente che Lucy, ormai al limite, non poté fare a meno di scoppiare in un pianto isterico mentre continuava a gridare portandosi le mani davanti agli occhi: “Sei proprio uno stupido! Un cretino! Una testa vuota! Razza di stupido! Hai idea di quanto abbia avuto paura di perderti, di non rivederti mai più?! Eh?! Ci hai pensato?! E te dici con tutta tranquillità ‘Chi altri dovrei essere?’?! Sei uno stupido! Ecco cosa sei, u-”
“Lo so.” La interruppe Natsu con fermezza scostandole delicatamente le mani da volto con le sue, completamente fasciate.
“Sono uno stupido e questa volta ho superato me stesso! Stavo per perdere tutte le persone a cui voglio bene senza nemmeno lottare, ma… devo ringraziarti Lucy.”
La giovane maga rapita dalle parole di Natsu, smise di gridare ed ascoltò le sue parole sincere, mentre le lacrime rallentavano la propria corsa.
“ Tu in quel momento in cui stavo per lasciarmi andare, nel momento in cui stavo per diventare un drago mi hai spronato e fatto capire che c’è sempre un barlume di speranza anche nelle situazioni più drammatiche! Ed ora, grazie a te posso ancora vivere la mia vita, anche se con delle restrizioni e dei cambiamenti ovviamente!” ridacchiò imbarazzato il dragon slayer grattandosi la nuca.
“A che cosa ti riferisci Natsu? Che cosa intendi quando parli di ‘restrizioni’ e ‘cambiamenti’?” domandò Lucy confusa dall’affermazione del giovane mago.
“Mh? Non ricordi Lucy?” domandò anch’ egli alla maga.
“Che cosa dovrei ricordare?” chiese nuovamente Lucy ancora più confusa.
“Beh, dopo che un fascio di luce ci ha avvolti, siamo finiti nel Mondo degli Spiriti Stellari. Probabilmente tu non ricordi perché appena arrivati sei svenuta per il troppo potere magico usato.” Terminò Natsu incrociando le braccia al petto con fare pensieroso.
“Di fatti hai dormito per quasi un’ intera settimana. Erano tutti in pensiero per te, me compreso! Ma quando gli altri verranno a sapere che ti sei risvegliata saranno subito più sollevati e ti verranno a salutare!” affermò Natsu, mentre un sorriso spensierato si faceva largo sul suo volto, alzandosi dallo sgabello e dirigendosi verso la porta d’uscita dell’infermeria.
“Natsu!” lo chiamò Lucy “In cosa consistono le restrizioni e i cambiamenti di cui parlavi prima?”
Il giovane mago si bloccò a metà strada tra la porta ed il letto in cui era distesa la ragazza, colpito dalla domanda.
“Beh, dopotutto è normale che tu non lo sappia, eri svenuta.”

Inizio Flashback_

La calda luce che avvolgeva i due maghi era scomparsa, scoprendo un paesaggio ormai conosciuto: il Mondo degli Spiriti Stellari.
Natsu dolorante per la trasformazione in corso, si ritrovò Lucy tra le braccia.
Era svenuta.
L’ enorme quantità di potere magico che aveva dovuto utilizzare per trasportare entrambi in quel mondo l’aveva esausta a tal punto da farla svenire.
Ma perché portarli proprio lì?
“Ehilà vecchio amico!” una voce tonante risuonò nell’aria catturando l’attenzione del dragon slayer distogliendolo dal suo pensiero: era il Re degli Spiriti Stellari.
“ Non mi aspettavo una vostra visita e soprattutto non in quelle condizioni!” affermò il Re colossale facendo riferimento ai segni evidenti della trasformazione del giovane mago.
Natsu non riuscì a rispondere.
Gemette per il dolore stringendo a se Lucy, cercando di non ferirla con gli artigli.
Ferirla.
Non avrebbe mai pensato che Lucy a causa sua potesse star male.
Invece i solchi rossi sulle guance della ragazza indicavano proprio che stava soffrendo, per lui.
“Ciò che ti sta affliggendo è una conseguenza dell’ aver usato eccessivamente i tuoi poteri da dragon slayer. Tuttavia si può porre rimedio, ma ad un paio di condizioni!” iniziò il Re aspettando che Natsu gli prestasse la dovuta attenzione.
Le condizioni che stava per dargli sarebbero state tassative.
“Prima di tutto, il tuo potere: verrà in parte sigillato in modo che tu possa usare solo una parte della tua magia e così evitare la tua trasformazione totale in drago” spiegò con pazienza “In secondo luogo, il tuo potere verrà sigillato utilizzando una chiave dorata come per gli altri spiriti dello zodiaco, che verrà affidata alla vecchia amica Lucy. Ricorda tu non dovrai mai entrare in contatto con quella chiave o ciò che ti spetta sarà la totale trasformazione!” terminò in fine con solennità.
Natsu aveva ascoltato per filo e per segno le condizioni e aveva deciso: “Accetto!”
Con uno schioccò di dita del Re una sfera luminosa uscì dal petto del mago.
Ciò che egli provò era una sensazione di sollievo mista a indebolimento.
Natsu si diede una rapida occhiata:le squame, gli artigli, le corna… tutto era come scomparso.
La sfera luminosa prese a contorcersi davanti hai suoi occhi, fino ad ottenere la forma di una chiave.
All’ estremità era disegnato un drago rosso che sputava fuoco dalle fauci.
La chiave fluttuò nell’aria, finché un velo di un tessuto stellare di colore violaceo non l’avvolse al suo interno.
Il pacchetto contente la chiave levitò in aria come una piuma fino ad adagiarsi sulle mani della maga degli spiriti stellari.
Una luce candida avvolse nuovamente i due maghi in caldo abbraccio.
“A presto vecchio amico e ricorda: non far più soffrire la mia cara vecchia amica.” Il tono glaciale e che non ammetteva sentenze del Re non intimorì Natsu, il quale sorrise con sguardo deciso.
Fu un attimo.
Natsu si ritrovò esattamente dove era finito lo scontro precedentemente.
I compagni di gilda lo guardavano esterrefatti  con le lacrime agli occhi.
Lucy, tra le sue braccia, dormiva beatamente.
Natsu sorrise dolcemente.
“Avevi ragione, c’è sempre una soluzione a tutto, Lucy.”

Fine Flashback_


Lucy si rigirò tra le mani la chiave che era contenuta nel sacchetto.
Era veramente bella ed emanava calore.
Tanto calore.
“Beh, ora sai tutto!” affermò Natsu appoggiando la mano sulla maniglia.
“Quindi…” iniziò Lucy imbarazzata “… questa si può considerare una sorta di chiave che accede al tuo cuore?” domandò infine, mentre un lieve rossore le imporporava le gote.
Il giovane mago si bloccò di fronte alla porta, togliendo la mano dalla maniglia
“Direi proprio di no.” Disse il dragon slayer avvicinandosi  lentamente al letto in cui era distesa la maga.
“Anche perché...” si appoggiò sul materasso accostando il proprio volto a quello della ragazza.
“…il mio cuore ti appartiene già. E sarà così per sempre.”  Detto ciò Natsu appoggiò le sue labbra su quelle di Lucy, la quale non impose resistenza.
Fu un bacio dolce e lento, colmo di promesse e soprattutto di amore.
Il loro amore, unico ed inestinguibile.
Come una fiamma che brucia continuamente ossigeno il loro amore non si sarebbe spento mai.
Mai.

 

 


Angolo dell’autrice:
Sì, beh… ecco… spero di non aver deluso le aspettative di nessuno con quest’ ultimo capitolo!
E se invece l’ho fatto chiedo umilmente perdono! >.<
A me personalmente il capitolo piace.
Di questo capitolo ne avevo fatto due versioni, una più triste e senza lieto fine, mentre questo è il finale più… come dire… dolce?
Questo è quello che preferisco che preferisco tra i due!
Bene, detto questo vi saluto!
Ah, giusto fatemi sapere cosa ne pensate eh!
A presto ed un bacione <3


Sol

 

 

 

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