Il duellante di ghiaccio

di Giulia_Dragon
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Streghetta Rosa Nera ***
Capitolo 3: *** Nuove amicizie parte prima ***
Capitolo 4: *** Nuove amicizie parte seconda ***
Capitolo 5: *** Il duello ***
Capitolo 6: *** Raffiche di Vento ***
Capitolo 7: *** Spiegazioni ***
Capitolo 8: *** I belive - L'iscrizione ***
Capitolo 9: *** Eclipse ***
Capitolo 10: *** Pugnali elfici, messaggi e...mantelli neri ***
Capitolo 11: *** Una terribile verità ***
Capitolo 12: *** Il faraone Atem ***
Capitolo 13: *** Il racconto ***
Capitolo 14: *** Il dono di Jonatan ***
Capitolo 15: *** La seconda sfida ***
Capitolo 16: *** Eclipse vs Alejandro: l'ultima sfida ***
Capitolo 17: *** "Ho visto un'angelo" ***
Capitolo 18: *** Eclipse vs Takuma:La prima sfida delle finali ***
Capitolo 19: *** Lo sguardo di due occhi di principessa ***
Capitolo 20: *** Eclipse vs Kite: la seconda sfida delle finali ***
Capitolo 21: *** Eclipse vs Yuma: la forza del duellante di ghiaccio ***
Capitolo 22: *** Hoshi ***
Capitolo 23: *** La sfida di Vector ***
Capitolo 24: *** Le spade si incrociano! ***
Capitolo 25: *** Parole, abbracci e...un bacio dolce come i sogni ***
Capitolo 26: *** Ricordi dolorosi ***
Capitolo 27: *** Il rapimento di Hoshi: Rose bianche sui tumuli funebri ***
Capitolo 28: *** Misael ***
Capitolo 29: *** Atem e Ryu ***
Capitolo 30: *** Prima trappola: frecce! ***
Capitolo 31: *** Seconda trappola:I Cavalieri delle Ombre ***
Capitolo 32: *** Oltre la porta... ***
Capitolo 33: *** Un pendaglio per una promessa ***



Capitolo 1
*** Prologo ***



Prologo

Le ombre ormai si   allungavano  su Heartland
 City un ragazzo  sui diciotto
anni camminava con passo svelto e
deciso. Indossava una felpa  nera   con
cappuccio che gli copriva i capelli castani
come la corteccia di un albero, gli occhi
di un verde scuro guardavano la strada
come in cerca di qualcosa, le gambe, fasciate
da dei pinocchietti bianchi che lasciavano
scoperti i polpacci ben allenati appeso
 alla cintura   c'era un deck di carte, ma
senza diuling disck
Le mani forti erano affondate nelle tasche
mentre un pendaglio a forma di spada gli
era allacciato al collo. Il giovane si fermò
voltandosi. Strano, gli era sembrato di sentire
dei passi alle sue spalle. Dreik si portò una mano
al pendaglio e gli sembrò che fosse diventato
caldo. Gli capitava spesso di avere questa sensa-
zione, quando c'erano pericoli in agguato. Il ragazzo
riprese a camminare, sentiva dei passi insistenti dietro
di lui, passi insistenti. Dreik aumentò l'andatura, deciso
a seminare il suo inseguitore. Svoltò in un vicolo e sentì
che l'altro lo aveva seguito. Solo allora Dreik si accorse
che si era chiuso in un vicolo cieco con il suo inseguitore
che gli chiudeva ogni via di fuga. -Dove credi di andare
Dreik?- domandò  l'uomo. -Non sono affari tuoi Alejandro-
affermò Dreik.  -Sono affari miei invece ragazzo! Non penserai
certo che ti lasceremo in pace vero?-
-Avete già preso la vita di mio padre! Cosa volete ancora?-
-Questo mondo e la distruzione del Mondo Astrale!
-Non permetterò che degli innocienti paghino per la
vostra arroganza!-
-Tu non farai nulla ragazzo! Non sei forte quanto lo
era tuo padre!-
Un sorriso beffardo comparve sulle labbra sottili di
Dreik
-Beh cos'hai da ridere?- domandò irritato l'uomo
-Pensavi davvero che ti avrei condotto fin qui
senza motivo?- domandò il giovane
-Che vuoi dire?- l'uomo era sorpreso.
Il giovane non rispose ma si limitò a
dire -Un Cavaliere combatte fino alla
fine, la vostra fiducia nel vostro piano
sarà la vostra rovina!
-MALEDETTO!- urlò Alejandro gettandosi
su Dreik. Il ragazzo saltò, fece una capriola
in aria e atterrò alle spalle di Alejandro che si
voltò irritato. Dreik afferrò un petardo e lo gettò
a terra. L'uomo corse verso la figura del ragazzo, ma
quando il fumo si diradò di Dreik non c'era più traccia.
-NO!!!- urlò Alejandro in preda all'ira. Il ragazzo gli
era sfuggito, il suo signore non sarebbe stato per niente
contento.















































































 

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Capitolo 2
*** Streghetta Rosa Nera ***


Streghetta Rosa Nera

Dreik varcò la porta di casa con
il fiatone e le gambe doloranti.
Forse era ruscito a seminare
Alejandro. Ma non si sarebbe
arreso, Dreik lo sapeva:
Alejandro e i suoi sarebbero
tornati e allora... anche per
sua madre e sua sorella sarebbe
stata la fine. -Dreik sei tornato-
la voce di sua madre lo raggiunse.
Una donna dai lunghi capelli color
cenere e gli occhi blu come il cielo,
lo stava fissando. -Si, mamma, mi
dispiace di averti fatto preoccupare-
affermò il ragazzo. Margherita si
avvicinò e abbracciò il figlio.
-Cosa ti succede figliolo?- domandò
lei. -Niente, non ho nulla- mentì lui
-Non è vero! Hai incontrato Alejandro vero?-
-Si- rispose rassegnato Dreik
-No, cosa vuole da te? Non permetterò
mai che ti faccia del male!-
Dreik strinse forte la madre e rispose
-Nè lui nè i suoi mi faranno niente.
So difendermi benissimo, i duelli
sono il mio forte. Non preoccuparti-
-Figlio mio non so cosa farei se ti
portassero via come hanno fatto
con tuo padre-
-Non lo faranno mamma. Tu e
Selina siete al sicuro con me!-
Margherita si staccò delicatamente
dal figlio e lo fissò. Sembrava più
grande della sua età, era davvero
un vero Cavaliere del Destino.
-Ah domani cominci la scuola-
affermò Margherita sorridendo
e sciogliendo la tesione che
aleggiava nell'aria.
-No, la scuola no...-
Dreik si mise le mani nei
capelli scompigliandoli.
-Si, signorino, coraggio,
a letto- ordinò la donna.
Dreik sorrise e andò in
camera sua. Si sedette
sul letto. Uno spiritello
dei duelli, Streghetta
Rosa Nera, si appoggiò
alla spalla del suo propiretario.
-Cosa vuoi Streghetta?-
-Niente, tranquillo.
Volevo solo vedere come stavi-
-Tranquilla sto bene, sono
solo stanco-
-E turbato- aggiunse Streghetta
con sguardo sibillino.
-Ma no, cosa dici?-
-è per Alejandro?-
-No Streghetta. Forse
lui vorrebbe che io
andassi là fuori e
sconfiggessi Alejandro
a duello, ma invece sono scappato-
affermò Dreik sfiorando il pendaglio
a forma di spada.
-Tuo padre sarebbe fiero di te!-
-Grazie Streghetta- sorrise il giovane.
Streghetta Rosa Nera vorticò su se stessa
 e scomparve. Dreik si sdraiò sul letto
e si addormentò. Una nuova vita
sarebbe cominciata per lui
il giorno dopo. 

 

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Capitolo 3
*** Nuove amicizie parte prima ***


Nuove amicizie

Quando il sole sorse, Dreik
era seduto sul davanzale
della finestra con Sreghetta
Rosa Nera che sonnecchiava
sulla sua spalla. Il giovane
battè leggermente sulla
testa del mostro e lei
si svegliò bonfonchiando
qualche parola senza senso.
-Scusa, ma mi devo vestire-
-Potevi dirmelo prima no?
Stavo dormendo così bene!-
-Lo so, per questo ti ho svegliata-
affermò il ragazzo iniziando a
mettersi i pantaloni e la divisa
da scuola. Quando fu vestito
Streghetta eclamò -SEI BELLISSIMO!!!-
Dreik arrossì, non si aspettava
un commento del genere da
parte di Streghetta. Prese
lo zaino, si avvicinò al deck
portarlo? O lasciarlo a casa?
-Ti consiglio di portarlo-
la voce della sua sorellina,
Selina lo sorprese alle spalle. 
-Dici?
-Si, ho due cose da darti,
aggiungile al tuo deck, saranno
più utili a te che a me-
La bambina si avvicinò
al fratello, e consegnò
a Dreik.
-Elfa della Notte e
Spada di Cristallo?-
Dreik strabuzzò gli occhi.
-Si, sono carte che
io non so usare, tu sei
molto più abile di me in queste cose-
-Grazie, sorellina- sorrise lui.

Qualche minuto dopo
Dreik era per strada con
le mani affondate nelle
tasche e la testa persa
in mille pensieri.
In quel momento andò a
sbattere contro qualcuno
che proveniva dalla parte
opposta. -Scusami, non
mi ero accorto di te-
disse un ragazzo sui
diciassette, con i capelli
ritti in testa e uno strano
pendaglio al collo.
-Non fa niente, colpa mia-
si giustificò Dreik.
-Sono Yuma- si presentò l'altro
-Dreik-
-Allora vieni alla mia scuola? 
-Si
-Allora,andiamo siamo già
in ritardo- affermò Yuma iniziando
a correre. Dietro di lui Dreik aveva
visto uno strano spirito, che
lui, non lo poteva sapere,
ma si trattava di Astral.

Il cortile era deserto e
Yuma si stava già lamentando
e disperando con Dreik.
Dal canto suo il ragazzo
ebbe modo di sorridere
e di spiegare molte
cose su di lui.
Scoprì che anche Yuma aveva con
lui una passione in comune:i duelli
di carte. Arrivati in classe entrambi
si presero una ramanzina dal
professore e furono spediti
fuori dalla classe.
Dreik iniziò a pensare che poteva
essere l'inizio di una grande amicizia.


 

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Capitolo 4
*** Nuove amicizie parte seconda ***


Nuove amicizie parte seconda

La campanella dell'intervallo
suonò e a Dreik e Yuma fu
concesso di rientrare in classe.
Una ragazza con i capelli verdi
si avvicinò a Yuma insieme
ad altri due ragazzi.
-Sei arrivato ancora in
ritardo Yuma? Non
cambi mai- affermò la ragazza.
-Non ho sentito la sveglia Tori-
rispose Yuma.
-Si certo- affermò il ragazzo più
grosso, Bronck.
-Ma prima chi è il tuo amico?-
chiese un ragazzo con i capelli blu,
Kassuel
-Mi chiamo Dreik- si presentò il ragazzo
dai grandi occhi di bosco.
-Piacere Bronck-
-Kassuel
-Io sono Tori-
Dreik guardò Yuma ed ebbe ancora
l'impressione che l'amico non
fosse solo.
-Mi stanno simpaticissimi questi
ragazzi!- disse la vocina di
Streghetta Rosa Nera.
-Ssh! Streghetta!- la regarduì
Dreik.
Lei però non dette molta retta
al suo padrone, perchè fece
in modo che anche gli
altri ragazzi la vedessero.
-Ma non è possibile!!-
Kassuel strabuzzò gli
occhi.
-Invece lo è... Lei è Streghetta
Rosa Nera, il mio mostro
preferito- la presentò Dreik
-Ciao Streghetta Rosa Nera-
le sorrise Tori. Streghetta
fece un inchino e tornò 
vicino a Dreik.
-Però anche tu hai uno spirito
dei duelli vicino a te. O sbaglio?-
Dreik guardò Yuma con gli
occhi che brillavano di determinazione
 -Infatti, sono Astral- si presentò l'altro
Il ragazzo fece segno di saluto.
-Ah insomma Astral volevo presentarti io!
E poi scusa tu come fai a vederlo?- chiese Yuma
-Non chiedermelo, mi succede da quando
sono nato- rispose Dreik senza riuscire
a staccare gli occhi da Astral.
Dal canto suo lo spirito comprese che
quel ragazzo non era come gli altri.


 

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Capitolo 5
*** Il duello ***


Il duello

Dreik sorrise di fronte alla
sfacciaggine di Streghetta
Rosa Nera.
-Senti Dreik tu duelli?- domandò Bronke
-Me la cavo- rispose  l'altro ragazzo
-Allora che ne dici di duellare
contro di me?- domandò Bronke.
-Va bene-
-Aspetta Bronke voglio sfidare io
Dreik!- affermò convinto Yuma.
-Non è valido Yuma! Quando si
presenta un'avversario di valore
devi sempre metterti in mezzo!-
-Facciamo così: oggi sfido Yuma
e domani sfido te Bronke che ne
dite?- propose Dreik
I due ragazzi lo guardarono un'attimo
poi annuirono.
Yuma condusse gli amici fino al parco
cittadino e, appena giunti lì, i due
sfidanti si posizionarono uno di
fronte all'altro.
-Se permetti, Yuma, comincio io:
Pesco dal deck! Evoco Gnometta
della Fortuna (200 pv attacco, 500 pv difesa),
in posizione d'attacco. Dopo di che posiziono
due carte coperte e ti passo la mano-
-è tutto qua? Pensavo che avresti giocato
di più, ma non importa. è il mio turno!
Pesco! Chiedo l'intervento di Golem GoGoGo!
In posizione di attacco! è il momento Golem
GoGoGo! Attacca Gnometta della Fortuna!-
-YUMA ASPETTA!- cercò di fermarlo Astral
-Era quello che mi aspettavo! Dichiarando apertamente
l'attacco hai attivato il potere speciale di Gnometta della
Fortuna che passa così dalla posizione d'attacco a quella
di difesa evitando così a me di perdere life points-
Golem GoGoGo colpì Gnometta che scomparve
-Ma non è finita qua come conseguenza dell'attacco si attiva
la carta magia Potere degli Gnomi che toglie dal cimitero
un mostro che abbia la parola "gnomo" nel nome. Così
la mia Gnometta torna in campo-
Yuma digrinò i denti. Non si aspettava una risposta
così da parte di Dreik.
-Non dovevi attaccare così senza pensare. Avevi
sottovalutato la sua carta coperta e il mostro
che aveva giocato- disse saggiamente Astral
-E allora se l'avevi capito perchè sei stato zitto!-
si arrabbiò Yuma.
-Perchè non mi hai dato il tempo di parlare- si
giustifcò l'altro.
-Posiziono anche io una carta coperta e ti passo
la mano- affermò il ragazzo.
Dreik guardò prima Yuma poi Astral. Doveva
stare attento a quello che giocava. Yuma
poteva essere un buon duellante, ma non
era molto bravo con le strategie, mentre
Astral doveva essere un genio nelle
strategie: insieme quei due erano una
coppia difficile da sconfiggere.
-Allora tocca a me: pesco!-
Dreik sorrise notando la carta che aveva
in mano. -Evoco Apprendista Cavaliere
(1500 pv attacco; 1200 pv difesa), in
posizione d'attacco! Quando Gnometta
della Fortuna e Apprendista Cavaliere
sono sul terreno posso attivare direttamente
dalla mia mano la carta magia terreno
Foresta Intricata!- intorno ai ragazzi
e ai loro amici si creò un intrico di
alberi secolari foglie e radici.
-Grazie a Foresta Intricata tutti i miei
mostri presenti sul mio terreno aumentano
di 500 punti il loro punteggio d'attacco!-
-Cosa? Guardate Apprendista Cavaliere
ora ha 2000 punti di attacco, mentre
Gnometta della fortuna ora ha 700 punti!-
esclamò Casswell incerdulo.
-Dreik si sta dimostrando  un'avversario
degno di nota- disse Bronke
-Già, quindi per Yuma non sarà molto
semplice batterlo- constatò Tori
-Apprendista Cavaliere! Attacca!
 Fendente con lame d'argento!
L'Apprendista partì all'attacco
e colpì in pieno Golem GoGoGo
che però, come previsto da Dreik,
una volta per turno non poteva
essere distrutto.
-Termino il mio turno-
-è il mio turno! Pesco!
Evoco Arciere Aciacia-
-Bravo Yuma.- affermò
Astral.
-Ora sovrappongo
Golem GoGoGo e Arciere Aciacia
entrambi di livello quattro! Con
questi due mostri costruisco
la rete di sovrapposizione
Xyz! Mostrati a noi
Numero 39 Utopia!-
-Un mostro Numero! Non ne avevo
mai visto uno!- affermò Dreik
-Attacca Utopia! Fendente Spada
della Speranza!-
Il mostro attaccò. -Attivo la carta
trappola Scudo dei Cavalieri!-
affermò l'altro ragazzo.
-Questa carta riflette il danno che
avrei dovuto subire, e lo rispedisce
al mittente!-
La forza dell'attacco colpì in pieno
Yuma che cadde a terra, azzerando
i life points dello sfidante.
-Incredibile!- Bronke era senza parole.
Dreik si avvicinò a Yuma e tese la mano
all'amico. -è stato un duello memorabile!
Grazie- disse Dreik.
-Sei un grande duellante Dreik, non ho mai
visto uno bravo come te nei duelli- affermò
Yuma.


 

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Capitolo 6
*** Raffiche di Vento ***


Raffiche di Vento

-Ragazzi devo tornare a casa adesso- affermò Dreik
con il cuore che batteva a mille. Sentiva che stava
per succedere qualcosa.
-Aspetta ti accompagno- si propose Yuma.
-No, non ti preoccupare vado da solo-
-Insisto Dreik!-
-D'accordo- si arrese l'altro.
-Io e Casswell torniamo a casa, a domani- salutò Bronke.
I due ragazzi si allontanarono.
-Vengo con voi Dreik- disse Tori con un tono che non
ammeteva repliche.
Si incamminarono e mano a mano che si avvicinavano
Dreik sentiva crescere l'ansia dentro di sè.
Non sapeva il motivo, ma si sarebbe tranquillizzato,
solo quando avesse visto che sua madre, Margherita
e sua sorella Selina fossero sane e salve.
-Quella è casa mia- affermò il ragazzo indicando una
delle case di fronte a loro.
Aumentò il passo e quando arrivò davanti a casa bussò.
Dall'interno non arrivò risposta. Dreik mandò giù
della saliva, mentre il cuore aumentava i battiti.
Aprì la porta ed entrò seguito da Tori e Yuma.
L'ingresso era deserto. I tre si addentrarono oltre
l'ingresso e in quel momento la porta si chiuse con
un tonfo sordo. Una risata maligna riempì
le orecchie dei tre ragazzi, e Dreik digrinò
i denti riconoscendola.
-Alejandro! Vieni fuori sudicio verme!- ruggì
Dreik sottolineando l'ultima parola con la voce.
L'uomo uscì dalla penombra in cui era avvolto il
salotto, seguito da altre quattro figure due delle
quali tenevano prigioniere Selina e Margherita.
A quella vista Dreik  strinse i pugni per la rabbia.
-Caro Dreik. Sapevo che prima o poi avremmo
avuto la nostra resa dei conti- sorrise Alejandro
-Maledetto! Sei un potente guerriero perchè te
 la prendi con chi non c'entra niente?- domandò il giovane
-Io eseguo solo degli ordini- rispose l'uomo.
-Cosa volete?- sibilò tra i denti Dreik
-La carta più potente che hai nel deck! Consegnamela!-
-No Dreik non farlo! Non gliela devi dare!- disse Margherita convinta
-Sta zitta!- ruggì un'altro degli uomini di Alejandro assestando
un tremendo schiaffo alla donna che cadde a terra.
-Mamma!- Dreik strinse i pugni talmente forte che le nocche
divennero bianche. Una scarica di energia potentissima,
come quella di cento uragani gli attraversò il corpo.
Turbini di vento gelido comparvero dal nulla, facendo
sventolare le tende del salotto e i mantello di Alejandro
e dei suoi. Un turbine sollevò l'uomo che aveva
colpito Margherita scaraventandolo fuori dalla
finestra. Visto ciò un'altro provò ad attaccare Selina,
ma una raffica di vento lo spinse contro un muro facendogli
perdere i sensi. Visto ciò gli altri due scapparono a gambe
levate. -Dove andate razza di incompetenti!- ruggì Alejandro
-Se non vuoi fare la stessa fine ti conviene lasciarle!-
lo ammonì Dreik.
-Sei stato fortunato ragazzo, ma la prossima volta non
avrai la stessa fortuna!- affermò Alejandro scomparendo
in una nuvola di fumo.

 

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Capitolo 7
*** Spiegazioni ***


Spiegazioni
Dreik non sapeva
spiegarsi come fosse
riuscito ad evocare quelle
raffiche di vento sapeva
solo che era riuscito a
salvare sua madre e sua
sorella.
Il giovane corse verso la madre
e verso la sorella
-Mamma, Sely state bene?- chiese ansioso lui
-Tranquillo stiamo bene non ci hanno
fatto del male- rispose Margherita
-Come hai fatto ha fare quello?- chiese Yuma
-Cosa?
-Quello! Poco fa hai evocato un uragano!-
-Non lo so. Ho sentito solo un'enorme
scarica di energia attraversarmi il corpo.

E quando ho visto che quell'uomo colpire
mamma ho pensato che l'unico modo che
avevo per salvarla era questo- rispose Dreik
-So io cosa è successo. Seguitemi ragazzi-
disse Margherita facendo cenno ai tre
ragazzi di seguirla in salotto. Si sedettero
 sul divano e Margherita iniziò a parlare
-Il potere che hai scatenato prima è il
potere del vento che ogni membro della
mia famiglia ha.
-Il potere del vento?-
-Esatto. è raro che un cavaliere riesca
a usarlo senza nemmeno un briciolo
di addestramento. Tuo padre sarebbe
fiero di sapere ciò.
-Addestramento?-
-Si, erano generazioni che non
nasceva un nuovo Cavaliere del Vento-
Dreik non riuscì a dire nulla. Ecco cosa
significava essere un Cavaliere del Destino



 

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Capitolo 8
*** I belive - L'iscrizione ***


I belive - L'iscrizione

I belive nell'Amore universale
I belive senza occhi per vedere
I belive il mondo che va via
Feriti al cuore
fiumi e maree fiori di Pietra
Fuoco d'anime!


-Che cosa? Il Carnevale Mondiale di Duelli?- domandò Dreik
con stupore
-Già è un torneo internazionale a cui partecipano
tutti i migliori giocatori di Duel Monsters- rispose Yuma
eccitato.
-E tu vorresti iscriverti?- chiese Bronke sogghignando
-Certo! Perchè non mi credi capace di vincere?
-Ma.... non ne sono così sicuro- disse Casswell
-Perchè non ti iscrivi anche tu Dreik?-  chiese Tori
-Già sarebbe un'idea! Sei un'ottimo duellante-
Dreik scosse le spalle. Non ci aveva davvero
pensato, poteva provare. Era un'occasione
per scoprire la verità sulla scomparsa di suo
padre.
-Dove bisogna andare per iscriversi?- chiese Dreik
Bronke spiegò a grandi linee dove doveva andare
e appena saputo questo Dreik salutò gli amici
e proseguì verso la sede del Carnevale di duelli.
Arrivato lì una strana donna gli consegnò un modulo
e un cuore con due pezzi. Il ragazzo capì che
nel corso del carnevale avrebbe dovuto
completare il cuore e una volta completato
avrebbe avuto diritto alle finali. Dreik
sorrise e pensò "Ci devo credere io
per primo! DEVO arrivare alle finali!
Forse scoprirò qualcosa su mio padre"

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Capitolo 9
*** Eclipse ***


 Eclipse

Dreik si coprì la testa con il cappuccio.
Sapeva che non poteva presentarsi al
Carnevale Mindiale di Duelli con il suo
vero nome. Di sicuro Alejandro e i suoi
dovevano aver capito che lui non si sarebbe
arreso quindi non doveva mettere in pericolo
gli altri partecipanti.
-Sei sicuro di volerlo fare?- domandò Streghetta
Rosa Nera.
-Si Streghetta, devo. Non posso rischiare di
essere scoperto da Alejandro o da chiunque
sia in collegamento con lui o con il suo signore-
-Dreik non è nascondendo la tua identità che
otterrai qualche informazione- disse Cavaliere
della Rosa del Crepuscolo, la carta preferita del
giovane dopo Streghetta Rosa Nera.
-Rosa del Crepuscolo c'è un motivo se non mi
voglio far riconoscere. è anche per il bene di
Yuma e degli altri- affermò il ragazzo prendendo
il deck, pronto ad affrontare le prime sfide delle
eliminatorie.
Uscì di casa indossando una felpa con cappuccio
verde, i pantaloni corti neri e guanti a mezza mano
neri, oltre, ovviamente all'inseparabile pendaglio
a forma di spada.
Arrivato alla sede del Carnevale iniziò a cercare
sfidanti, ma non dovette cercare molto. Un uomo
sui trent'anni gli si avvicinò con aria fiera.
-Ehi ragazzino ti sfido. In palio, oltre al mio
frammento di cuore metto in palio due delle mie
carte magia più potenti- affermò l'uomo con aria
sicura mostrando al ragazzo due carte magia rare
e potenti "Potere Xyz" e "Vita senza fine".
-Va bene, accetto la sfida!- rispose Dreik mettendosi
 in posizioni.
-Se mi permetti comincio io! Pesco! Evoco Amadriade
dell'acqua in posizione d'attacco (1000 pv attacco; 1500
pv difesa). Poi posiziono tre carte coperte e ti passo
la mano- disse Dreik
-Ora tocca a me! Pesco dal deck! Chiedo l'intervento
di Computer d'Attacco in posizione d'attacco (2000 pv
attacco; 1500 pv difesa). E ora saluta pure la tua Amadriade!
Computer d'Attacco vai! Distruggi Amadriade dell'acqua!-
Il robot partì e colpì in pieno l'Amadriade spedendola
al cimitero. Dreik non si scompose mentre i suoi life
points subivano un ribasso. - Posiziono poi una carta coperta e
a te la mossa- l'uomo
pareva sicuro di vincere. -Ok! Pesco! Evoco Guardiano
della Regno degli Elfi! (1900 pv attacco; 1800 pv difesa),
e scopro la mia carta coperta che è "Chiave del Guardiano!"
Grazie a questa carta, quando Guardiano del Regno degli
Elfi è in campo e insieme gioco la carta magia "Chiave del
Guardiano" posso automaticamente evocare "Arciere Elfico
(1700 pv attacco; 1200 difesa) che equipaggio con Arco
del Crepuscolo! Grazie a questa carta il tutti i mostri di
attributo Guerriero salgono di 1200 punti sia di attacco
che di difesa!-
-Che paura- lo stuzzicò il suo avversario.
Dreik non si scompose ma si limitò a dire
-Arciere Elfico! Attacca! Doppia freccia del Tramonto!-
L'Arciere prese la mira scoccando due frecce che
invece di colpire il mostro avversario colpirono
una la carta coperta dell'avversario e l'altra l'uomo
stesso. -Cosa?- domandò sorpreso il suo avversario
non aspettandosi un'attacco diretto.
-Prego a te la mossa-
-Va bene, sei stato furbo ragazzo, ma non aspettarti
di essere così fortunato al prossimo turno. Pesco!
Gioco Mago del Computer (2000 pv attacco; 2200
pv di difesa), ora sovrappongo Mago del Computer
e Computer d'Attacco entrambi di livello tre. Con
questi due mostri costruisco la rete di sovrapposizione!
Evocazione Xyz! Compari ora Mago d'Attacco
(3000 pv di attacco; 2400 difesa). E ora ragazzo
di addio ai tuoi life points! Mago attacca!-
Il Mago partì all'attacco, ma un sorrisetto
beffardo increspò le labbra del giovane.
-Attivo la carta trappola Specchio degli Elfi.
Riflette e annulla l'attacco del tuo mago e in
più permette a me di prendere le sue unità
sovrapposte e di usarle come se fossero mie.
Il tuo turno finisce automaticamente e io posso
sovrapporre Guardiano del Regno degli elfi
e Arciere Elfico costruendo la rete di sovrapposizione.
Evocazione Xyz! Mostrati a noi Fata Guardiana
(3400 pv di attacco; 3300 difesa). E non è
tutto la equipaggio con Arco del Giorno che
aumenta i punti di attacco di 500 punti e
in più ti impedisce di attivare qualsiasi
carta magia o trappola. Fata Guardiana!
Attacca! Freccia della Speranza!-
La fata scagliò la freccia che colpì il
mostro del suo avversario e azzerò i
life points dell'uomo. Dreik sospirò.
Il primo frammento era suo.
 -Tieni, mi hai sconfitto. Ti meriti il frammento
e le carte che ti avevo promesso- disse
l'uomo porgendogli il frammento e
le carte. -Grazie-
-Continua la tua scalata. Gli avversari
diventeranno ancorapiù forti di me
dovrai impegnarti al massimo per
arrivare in finale- affermò l'uomo
-Non avevo mai pensato che fosse
una passeggiata, ma grazie del consiglio-
constatò il giovane voltandosi per andarsene
-Aspetta! Come ti chiami?
-Eclipse- rispose il ragazzo con voce sicura

 

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Capitolo 10
*** Pugnali elfici, messaggi e...mantelli neri ***


Pugnali elfici,  messaggi e...mantelli neri

Dreik si allontanò dalla piazza con un sorriso
stampato in volto. Era riuscito a ottenere il
primo frammento di cuore, gliene mancavano
ancora cinque per completarlo. -Dreik?- la
voce di sua sorella lo raggiunse alle spalle.
-Selina, cose c'è? Perchè non sei a casa?-
-Mamma mi ha detto di darti questi-
rispose la bambina porgendogli due lunghi
pugnali, molto simili a quelli che Legolas
usava per combattere nei boschi del suo
reame. -Perchè devo girare armato?- chiese
lui stupito. -Mamma dice che Alejandro
ti potrebbe attaccare. Lui combatte
con le armi tradizionali, non con le
carte. Non sei obbligato a tenerli in
vista, ma tienili- si raccomandò la sorella
tornando verso casa. Dreik guardò i due
pugnali e Cavaliere della Rosa del Crepuscolo
gli apparve di fianco e disse -Cosa farai adesso?
-Non lo so Cavaliere, non lo so. Se davvero
Alejandro punta a me allora io dovrò essere
pronto a combattere-
-Ma li sai usare questi cosi?- damandò Cavaliere.
-Si, quando avevo nove anni mio padre mi insegnò
a usare questo genere di cose- disse il ragazzo
convinto. Cavaliere della Rosa del Crepuscolo
in quel momento drizzò le orecchie come se
avesse sentito qualcosa. -Cosa c'è?- chiese
Dreik. -I seguaci di Alejandro- affermò lo
spirito dei duelli mettendo mano alla spada.
Dreik mise i pugnali sulla schiena e si voltò
nella direzione in cui Cavaliere aveva sentito
il rumore. Da un'albero uscì un'uomo ammantato
di nero. Dreik afferrò uno dei pugnali puntandolo
verso l'altro. -Fermo ragazzo, vengo in pace-
-Pace non è una parola adatta ad uno come
te- ringhiò il giovane senza abbassare la
guardia. -Ho un messaggio  per te. Dal
mio padrone.-
-Bene, lascialo a terra, e vattene!-
L'uomo poggiò una pergamena nera
per terra fece un'inchino e disse
-Questa missiva sarà un po' indesiderata
per voi Principino- detto ciò scomparve
in una nuvola di fumo. Dreik strabuzzò
gli occhi, senza capire il perchè di quel
titolo. Ritirò il pugnale e prese la pergamena.
Era chiusa da della cera con il simbolo di
due spade incrociate. Dreik digrinò i denti.
Era il simbolo di quelli che avevano portato
via suo padre anni prima. Ruppe il sigillo e
aprì la pergamena. Era scritta con una
calligrafia elegante, ma Dreik non ci badò
e inziò a leggere.
"Dreik non starò a girarci intorno se vuoi sapere
la verità su tuo padre vieni stanotte al parco.
Assicurati di essere solo"
Il ragazzo strinse i pugni e annuì. Se quella
era una sfida lui l'avrebbe accettata!

 

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Capitolo 11
*** Una terribile verità ***


Una terribile verità

Quella notte Dreik attendeva
il suo misterioso interlocutore
sotto l'albero più alto del parco
di Heartland City. Era teso come
la corda di un'arco e sentiva uno
strano timore farsi largo nel suo
cuore. Istintivamente portò al
mano al pendaglio a forma di
spada che portava legato al collo
sotto la felpa nera.
In quel momento vide una figura
ammantata di nero avvicinarsi.
"è arrivato!" pensò Dreik sulla
difesiva. -Sono contento che
tu sia venuto Cavaliere- esordì
lo sconosciuto con voce tagliente
come vetro. -Non potevo fare
altrimenti. Chi sei?-
-Il mio nome è Vector e sono
uno dei Sette Imperatori
Bariani- si presentò l'altro
togliendosi il cappuccio e mostrando
una folta capigliatura rosso fuoco.
Gli occhi di Vector erano lame di
ghiaccio, simili a quelli che Dreik
era sicuro di avere in quel momento.
-Sei tu il padrone di Alejandro?
E se è così cosa sai di mio padre?
-Quante domande Cavaliere!-
disse Vector con voce derisoria,
ma poi continuò -Si, sono io il
padrone di Alejandro e per quanto
riguarda tuo padre, beh, sono
stato io a ordinarne l'esecuzione!-
detto ciò scoppiò in una risata
maligna. Dreik strinse i pugni
mentre le lacrime iniziarono a
pizzicargli gli occhi minacciando
di bagnargli il viso. Sentiva che il
vento stava iniziando a diventare
più forte, doveva calmarsi o sarebbero
successe cose terribili. -Tu hai fatto uccidere
mio padre! Perchè?- domandò il ragazzo
-Lui era un'ostacolo, e come tale doveva
essere eliminato!- rispose l'Imperatore
con leggerezza. Gli occhi di Dreik divennero
verdi come uno smeraldo, le raffiche di
vento divennero ancora più forti e taglienti
come lame che colpirono in pieno Vector
sulle spalle lacerandogli il mantello. Tuttavia
non si scompose anzi, contiunava a guardare
il ragazzo con sguardo di sfida. -è tutto qui
quello che sai fare Cavaliere del Vento?
Sono tutti qui i poteri del discendente di
Jonatan?- la voce di Vector superò il
fragore provocato dal vento che si faceva
sempre più forte. Tanto che era quasi impossibile
restare attaccati al suolo. Dreik urlò tutta la
sua rabbia, la sua disperazione e il suo odio
verso quell'uomo che aveva osato uccidere
suo padre. -Vuoi sapere perchè ho ucciso
tuo padre? Allora vinci il Carnevale Mondiale
di duelli- lo sfidò l'altro. Dreik era troppo
arrabbiato per dargli ascolto. Ora il suo
obbiettivo era fargliela pagare per tutto
il male che aveva fatto a suo padre e alla
sua famiglia. -Dreik fermo!- disse una voce di ragazzo
a lui quasi sconoscuita. Ma il vento non accennava
a calmarsi. -Ricordati Cavaliere! Se vuoi sapere
perchè ho fatto uccidere tuo padre, vinci il carnevale-
detto questo Vector scomparve. Dreik cadde a terra
esausto. L'uso prolungato dei suoi poteri gli aveva
prosciugato le forze. -Dreik! Dreik! Svegliati!- urlò
Streghetta tentando di farlo rinvenire, inutilmente.
Dal buio emerse una figura di giovane uomo sui
diciannove, ma con un'esperienza molto più
ampia si avvicinò al corpo privo di sensi di
Dreik. Streghetta Rosa Nera se ne accorse e
si voltò per affrontarlo, ma quando lo vide
in faccia chinò il capo riverente e lasciò
che lo sconosciuto prendesse in braccio
Dreik e uscì dal parco.



 

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Capitolo 12
*** Il faraone Atem ***


Il faraone Atem

Erano passate le due
di notte quando Margherita
sentì bussare alla porta di casa.
Preoccupata andò ad aprire e
si trovò di fronte un giovane
uomo, che era sicura di aver
già visto, che teneva in braccio...
-Dreik! Cosa ti è successo?-
chiese disperata la donna
-Dreik si riprenderà Margherita!
Ha solo bisogno di riposo-
affermò il giovane con
sguardo fiero.
"Ma questa voce! No, non
può essere!" pensò la
donna stupita. Solo in quel momento
Margherita staccò lo sguardo
dal figlio per incontrare
quello del suo misterioso
salvatore. Riamse scioccata
quando lo vide.
Occhi viola antichi e coraggiosi,
capelli scuri dritti in testa a formare
una stella screziata d' oro
-Voi! Non è possibile!-
esclamò la donna
-Invece è possibile, Margherita.
-Venite dentro, avete molte
cose da raccontarmi.-
-Già- convennero Cavaliere
della Rosa del Crepuscolo e
Streghetta Rosa Nera, comparendo
di fianco a Margherita. Il ragazzo
annuì seguendo la donna in casa

 
                         ***
In cima ad un tetto una figura
guardava la scena con aria cantrariata.
-Maledizione ci mancava anche Lui!
Non riuscirò mai ad avvicinarmi al
ragazzo se c'è Lui nei paraggi! Vector
mi strangolerà quando lo verrà a sapere!-
affermò Alejandro pensando preoccupato
alla reazione che il suo imperatore avrebbe
potuto avere. Qualche minuto dopo Alejandro
era inginocchiato davanti al suo signore
e aveva appena finito di spiegargli quello
che era venuto a sapere. -Cosa??- tuonò
l'imperatore stringendo i braccioli del
trono su cui era seduto. -Non è possibile
che Lui sia tornato! Pensavo avesse
superato le porte dell'aldilà molto
tempo fa!- esclamò Vector con sguardo
infuocato. -è così mio signore-
-Allora spiegami come fa ad essere qui!
Uno spirito millenario non può tornare
come se niente fosse qui senza motivo
-Avete pensato che potrebbe esserci
lo zampino di Jonatan?-
-Certo!Jonatan! Deve essere stato il
Cavaliere del destino a chiedere al
faraone di tornare qui!- affermò Vector
sottilenando il titolo del ragazzo con
la voce
-I-Il f-faraone?- chiese spaventato
Alejandro. Conosceva le leggende
che parlavano del faraone e a
lui non piacevano proprio
-Si Alejandro proprio lui. Ora
va! Voglio riflettere senza che
voi altri servi mi disturbiate!-
ordinò l'imperatore. Alejandro
chinò la testa e uscì.
Rimasto solo Vector iniziò a
pensare ad un piano per
disfarsi del faraone prima
che potesse aiutare il figlio
di Jonatan a vincere il carnevale
mondiale di duelli. Ghignò.
Forse gli era venuta un'idea

                  ***
-Posso chiedervi cosa ci fate
qui faraone Atem?- domandò
Margherita appena il giovane
sovrano ebbe messo nel letto
Dreik. -Tuo marito mi ha mandato
qui- rispose con naturalezza Atem
-Jonatan? Ma perchè?
-Per aiutare Dreik. Jonatan è
preoccupato che Alejandro e il
suo padrone possano attaccare
te e Selina anche quando lui non
c'è così a chiesto a me di venire.
So che avresti preferito che tornasse
lui, ma, come tu ben sai non è possibile.
-Si, vi capisco
-Dammi pure del tu-
-Ok- rispose la donna guardando meglio
il suo interlocutore.
-Sarà meglio che vada a dormire, domani
mi aspetta una lunga giornata-
-Va' pure io resto qui.- rispose Atem
-Non vorrai dormire sul divano?-
domandò contrariata la donna indicando
il divano su cui era seduto. Il faraone
sorrise ammicante e disse alla donna
non preoccuparsi che se la sarebbe cavata.
Margherita scosse le spalle e tornò in
camera sua.
Rimasto solo il faraone guardò un punto
e ordinò -Cavaliere della Rosa del Crepuscolo!
Streghetta Rosa Nera vi ho visti venite fuori!
I due spiriti dei duelli uscirono dal loro nascondiglio
con gli occhi bassi. -Avete sentito tutto vero?-
-Si- rispose secco Cavaliere
-Lo immaginavo, volete sapere perchè ho
salvato il vostro pardoncino è così?
-Esatto, faraone- questa volta fu Streghetta
a parlare. -Bene, l'ho salvato perchè lui
ha un grande potere ed un grande talento.
Vector voleva portarlo al limite delle sue
forze per poi ucciderlo. Non potevo permetterglielo!
-Voi conoscete Vector?- domandò stupito
Cavaliere della Rosa del Crepuscolo
-Si è una lunga storia.
-Beh noi abbiamo tempo-
Il faraone prese fiato e iniziò il racconto.





 

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Capitolo 13
*** Il racconto ***


Il racconto

Atem guardò i due spiriti dei duelli
per poi affermare -Dovete sapere
che quando Jonatan venne sconfitto
da Alejandro e il suo padrone io ero
lì- Streghetta strabuzzò gli occhi mentre
Cavaliere della Rosa del Crepuscolo strinse
i pugni per poi dire -E perchè non gli avete
impedito di farlo?-
-Perchè il vostro padrone mi aveva ordinato
di non farlo, credetemi quando vi dico che
non ho potuto fare nulla per impedirlo-
scosse la testa sconsolato il faraone.
-Perchè padron Jonatan ve lo ha ordinato?-
-Streghetta non so il motivo che hanno spinto
Jonatan a impedirmi di salvarlo. Avevo già
salvato il mondo due o tre volte e la prima
mi avevo sacrificato la mia vita. Io non avrei
avuto nulla in contrario, non avevo più legami
con questo mondo, mentre Jonatan aveva una
famiglia, non volevo che morisse. Era l'ultimo
cavaliere del destino! Dreik era ancora troppo
piccolo e doveva essere cresciuto da suo padre.
Tuttavia Jonatan fu irrimovibile, voleva che io
continuassi a vivere e che aiutassi suo figlio a
diventare un grande duellante-
-Quindi padron Jonatan vi ha chiesto di tornare
dall'aldilà per aiutare il padroncino Dreik a
diventare più forte è così?- chiese Streghetta
-Esatto, tuttavia il vostro padrone aveva pensato
a suo figlio prima di lasciarci per sempre. Una
carta rarissima, risalente a qunado io e il mio
alter ego Yugi combattevamo contro Darzt-
rispose Atem con lo sguardo che brillava
di una strana luce.
-E quale carta sarebbe?-chiese Cavaliere
della Rosa del Crepuscolo
-Guardiana Iathos - rispose il faraone
-Cosa? Quella carta è rarissima al giorno
d'oggi- strbuzzò gli occhi Streghetta
-Lo so, tuttavia Dreik potrà usare
quella carta solo quando avrà davvero
bisogno del suo aiuto.- disse Atem sorridendo
-Ma Guardiana Iatos è una creatura di luce
purissima, siete sicuro che il padroncino
Dreik possa usarla?- chiese Cavaliere con preoccupazione
-Si Cavaliere della Rosa del Crepuscolo, perchè
dici così? Non credi nelle possibilità del
tuo giovane padrone?- domandò il sovrano
d'Egitto.
-No, assolutamente. Solo che il suo cuore
è indurito dalla voglia di vendetta verso
Vector. Non so se riuscirà a farsi rispettare
da Guardiana Iatos- scosse la testa lo spirito
-Fidati di lui Cavaliere della Rosa del Crepuscolo.
Ha un'anima pura come Guardiana Iatos e fidatevi
di Jonatan-
-Già, Cavaliere sei sempre il solito!- lo regarduì
Streghetta Rosa Nera.
-Ora è meglio che torniate dal vostro padrone
potrebbe svegliarsi da un momento all'altro-
sorrise il faraone.





Angolo Autrice: Ecco il tredicesimo capitolo, ringrazio
tutti quelli che hanno recensito e volevo avvertire che
per alcuni problemi non potrò aggiornare per un po'.
LadyVentia 96:)

 

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Capitolo 14
*** Il dono di Jonatan ***


Il dono di Jonatan

La prima cosa che Dreik vide quando
si svegliò furono quattro paia di occhi
che lo fissavano. Sorrise riconoscendoli.
Due erano quelli di Streghetta Rosa Nera,
mentre gli altri due erano quelli di Cavaliere
della Rosa del Crepuscolo. -Ciao ragazzi.
Che succede? Sembrate preoccupati-
chiese il ragazzo. -Ti sembrano domande
da fare? Sei crollato come un birillo al
parco! Eravamo molto preoccupati!-
rispose Streghetta. Una fitta terribile
alla testa fece tornare in mente a Dreik
quello che era successo al parco. Vector
che gli rivelava la verità su suo padre
Jonatan, il vento fortissimo, lo svenimento
e poi quella voce che gli ordinava di
fermarsi. -Oh Dreik stai bene!- esclamò
Margherita entrando in quel momento
in camera del figlio e sommergendolo
con un abbraccio. -Si mamma, sto bene-
-Per fortuna eravamo preoccupati-
-Preoccupati?- chiese Dreik non capendo perchè
la madre avesse usato il maschile come se
ci fosse un'altro uomo oltre a lui
-Si, perchè anche Atem era molto preoccupato
per te! è stato lui a portarti qui- rispose la donna.
A quel nome Dreik sussultò. Ricordava bene le leggende
su quel faraone che millenni prima aveva salvato il mondo
dal perfido Zorck. -Dreik!!!- Selina entrò velocemente in camera
del fratello e lo abbracciò con tutta la forza che aveva.
-Sely così mi strangoli- sorrise Dreik sorpreso da tanto entusiasmo
-Lacialo respirare Selina- affermò una voce che sorprese Dreik.
Era convinto di averla già sentita. Sulla porta infatti c'era
un ragazzo un po' più grande di Dreik. -Atem?
-Esatto Cavaliere del Destino sono io quello che ti ha
portato fin qui stanotte- annuì il faraone entrando in camera
-Mamma, Selina, potete lasciarci soli un attimo?-
Le due donne annuirono e uscirono. -Vieni, siediti, hai
delle cose da raccontarmi- invitò il ragazzo.
Il faraone si sedette sul letto del giovane, si mise la mano
in tasca e ne estrasse una carta. -Tieni
-Cos'è?
-Guardala e le vedrai
Dreik afferrò la carta e rimase a bocca aperta quando la vide
-Ma questa  è
-Guardiana Iatos si
-è rarissima! Come fai ad averla tu?
-è stato tuo padre a darmela, per te
-Mio padre? Tu hai conosciuto mio padre?
-Si, ti racconterò questa storia un'altra volta,
ma voglio che tu sappia che questa carta ti
sarà utile nel corso del carnevale, fidati di
lei e lei si fiederà di te
Il ragazzo lo guardò senza capire ma decise
di fidarsi. Se suo padre si fidava di Atem
lo avrebbe fatto anche lui.

 

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Capitolo 15
*** La seconda sfida ***


 La seconda sfida

Quello stesso pomeriggio Dreik era
già in piedi. Doveva arrivare in finale.
Se quello che Vector gli aveva detto
era vero allora per vendicare la fine
ingiusta di suo padre.
-Ehi bel ragazzo!- disse suadente
una voce di ragazza
-Che è dici a me?
-Davanti a me ci sei solo tu-
-Vuoi una sfida?
-Non credo ci sia bisogno di chiederlo!
-Va bene. Allora si combatte!
I due contendenti si misero uno di
fronte all'altra e il duello iniziò
-Se permetti comincio io. Evoco
Apprendista Cavaliere- dichiarò Dreik
-Cosa pensi di fare con un mostro
di soli 1200 punti d'attacco?-
-Ehi non insultare il Apprendista,
perchè non è ancora finita. Lo
equipaggio con spada dell'Eroe
che gli regala 500 punti d'attacco!
E questo gli regala 1700 punti d'attacco!
Poi metto sul terreno una carta coperta
e ti passo la mano.
La ragazza sorrise e disse -Beh devo
ammettere non è male come mossa, ma
ora tocca a me! Pesco dal deck!
Evoco Principessa della Luna in
posizione d'attacco! (2000 pv attacco
1500 difesa). E adesso saluta pure
il tuo mostro! Principessa della
Luna attacca con cristallo lunare!-
La principessa attaccò e colpì in
pieno Apprendista Cavaliere,
Dreik si portò la mano al volto
per schermarsi la vista.
-Mossa intellingente, ma io
sapevo che l'avresti fatta e infatti
si attiva la mia carta coperta:
Gloria dei Cavalieri! Quando un
mio mostro di attributo guerriero
viene distrutto in battaglia
tu subisci un danno pari alla
differenza dei punti dei nostri due
mostri e in più Apprendista Cavaliere
torna in campo con gli stessi punti
che aveva quando è stato distrutto!-
Come preannunciato da Dreik il mostro
tornò immediatamente in campo.
La ragazza digrignò i denti mentre
i suoi life points subivano un ribasso.
-Ora evoco un mio vecchio amico!
Compari al mio fianco Cavaliere
della Rosa del Crepuscolo!-
La carta preferita di Dreik fece
il suo ingresso trionfale.
-Prego a te la mossa-
La sua avversaria lo studiò come
se crecasse un indizio che le
dicesse che prima o poi quel
ragazzo avrebbe ceduto, ma non
ne trovò. -Va bene! Pesco!
Evoco Regina degli elfi! (700 pv
attacco 500 difesa).  E la equipaggio
con scettro del cielo e questo le permette
di elevare i suoi punti di attacco fino a 1000!
E ora di addio ai tuoi cavalieri! Attaccate contemporaneamente!-
-Era quello che mi aspettavo!-
La giovane lo guardò senza capire -Quando mi dichiari
un'attacco posso attivare direttamente dalla
mia mano la carta magia vita senza fine! Questo rende
i miei mostri indistruttibili e gli fa guadagnare un
bonus di 1000 punti per ogni mostro che
ha dichiarato un'attacco! E visto che i mostri
erano due i miei cavalieri si prendono un bonus
di 1000 punti ciascuno. E quindi Cavaliere della
Rosa del Crepuscolo sale a 2000 punti mentre Apprendista
Cavaliere sale a 6100 punti!-
La ragazza rimase pietrificata
-Cavalieri attaccate!!!- I due partirono all'attacco
e oltre a distruggere i mostri avversari azzerarono
anche i life points dell'avversaria.
Il duello era finito. Eclipse aveva vinto di nuovo.


 

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Capitolo 16
*** Eclipse vs Alejandro: l'ultima sfida ***


Eclipse vs Alejandro: l'ultima sfida

-Qual è il tuo nome?- domandò la sua
ormai sconfitta avversaria. -Mi chiamo
Eclipse- rispose Dreik con i suoi occhi
verde bosco gelidi come lame.
-Eclipse.... prendi i miei due
frammenti di cuore. Te ne
manca uno solo per completare il
tuo cuore. Sconfiggi chi ti sfiderà
adesso- affermò la ragazza voltandogli
le spalle e lasciando Dreik colpito
dalla facilità con cui l'aveva sconfitta.
Non doveva adagiarsi sugli allori però
perchè il suo ultimo  avversario lo stava
aspettando.
-Bene Eclipse, voglio sfidarti!- disse una
voce che conosceva bene. -Alejandro!
sibilò il ragazzo tra i denti.
-Vuoi combattere? Bene, allora sono
pronto!- rispose Dreik pronto a duellare.
Alajandro snudò il diulling disck.
-Bene Alejandro se permetti comincio
io! Pesco! Compari al mio fianco
amica mia. Streghetta Rosa Nera!
(1300 pv attacco; 1500 pv difesa)
metto sul terreno due carte coperte
e ti passo la mano-
Alejandro fece un sorriso beffardo
-Bene ragazzo, tocca a me! Pesco!
Evoco Imperatore del fuoco in posizione
di attacco (1600 pv attacco; 1200 difesa)
E adesso attacca Imperatore del fuoco!
Fiammate di fuoco letali!
-Attivo la carta trappola Inganno Rosa
Nera! Quando Streghetta Rosa Nera è
vittima di un'attacco questa carta crea
un miraggio che viene colpito al posto
dell'originale-
Alejandro fulminò il giovane Cavaliere
del Destino, non si aspettava quella mossa.
-Purtroppo però io devo rinunciare a 500
life points-
Il seguace di Vector affermò a quel
punto -Posiziono tre carte coperte e
ti passo la mano-
-Va bene! Pesco dal deck! Evoco
Cavaliere della Rosa del Crepuscolo!
(1000 pv attacco; 2000 difesa)
-E ora sovrappongo Streghetta
Rosa Nera e Cavaliere della Rosa
del Crepuscolo entrambi di livello
quattro. Con questi due mostri
costruisco la rete di sovrapposizione:
Evocazione Xyz! Mostrati a noi
Paladino Rosa Nera del Crepuscolo!
(2500 pv attacco; 2000 difesa)
-Prego a te la mossa-
-Pesco! Evoco Imperatore dell'acqua!
E ora sovrappongo Imperatore del
fuoco e Imperatore dell'acqua entrambi
di livello cinque. Con questi due mostri
costruisco la rete di sovrapposizione! Evocazione
Xyz! Vieni a me Imperatore del Cielo! (2800 pv attacco
1600 difesa). E adesso saluta pure il
tuo paladino. Usando un'unità sovrapposta
posso dimezzare i punti di attacco del tuo mostro
e auomaticamente li prende il mio. è finita
per te Eclipse! Attacca Imperatore del Cielo!
Scarica del cielo!
Dreik non parve per niente spaventato anzi
sorrise beffardo.
-Cosa c'è da ridere?- domandò Alejandro irritato
-Ma non lo capisci Alejandro, sei caduto nella
mia trappola. Togliendo la metà dei punti
di attacco del mio mostro si attiva il suo
potere speciale, che annulla il tuo
attacco e permette al mio paladino
di riprendere i suoi punti raddoppiandoli e può attaccare
a sua volta! è finita per te! Hai perso!-
Come aveva previsto Dreik l'attacco andò a
segno. Aveva vinto! L'ultimo frammento di
cuore era suo!


 

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Capitolo 17
*** "Ho visto un'angelo" ***


"Ho visto un angelo"

Dreik sorrise vedendo Alejandro scappare a
gambe levate. -Il mio padrone te la farà pagare
Figlio di Jonathan!- ruggì l'uomo scomparendo
in una nuvola nera.
-Uff!- sospirò il ragazzo. Era sicuro che l'uomo
volesse vendicarsi.
-Dreik!- una voce dolcissima lo stava chiamando
-Chi è?
-Sono Guardiana Iatos- rispose lo spirito dei duelli
comparendo davanti agli occhi del giovane ragazzo
-Guardiana Iatos? A cosa devo questo onore?
-Il tuo cuore è in tumulto mio giovane Cavaliere
del Destino. è per tuo padre vero?-
domandò la
guardiana sorridendo. -Si da quando ho scoperto
che Vector l'ha ucciso non riesco a darmi pace-
-Ti capisco, ma non devi lasciare che le tenebre
ti corrompano l'animo, se no non vedrai mai
la Luce
-
Cosa intendi?-
-Segui la Luce che splende dentro di te e troverai
la soluzione, mio givane Signore del Vento-

rispose Iatos scomparendo -Aspetta! Iatos!-
cercò di fermarla Dreik. Troppo tardi però.
Di cosa doveva preoccuparsi adesso?
Della vendetta di Alejandro? O delle
oscure parole di Iatos?
Dreik conosceva bene le leggende che giravano
sulla carta di guardiana Iatos. Si narrava che
solo chi era puro di cuore potesse sperare di
riuscire ad invocarla. Ma lui ne era davvero
degno? Forse si visto che suo padre l'aveva
affidata ad Atem che poi l'aveva data a lui.
Scosse la testa confuso. Il sole stava tramontando
ed era meglio tornare verso casa. Si voltò verso
l'uscita e fu in quel momento che la vide.
Una ragazza dai capelli biondi e gli occhi
azzurri che a lui pareva famigliare, ma non ne
era così sicuro. Quando a tornò a guardare
quel punto lei era scomparsa.
"Ho visto un angelo. Forse era Hoshi"

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Capitolo 18
*** Eclipse vs Takuma:La prima sfida delle finali ***


Eclipse vs Takuma: Prima sfida della finale

Atem guardò giù dagli spalti. Tutti i
finalisti erano già pronti a cominciare
i round di sfide per aggiudicarsi il premio
finale. Tra i tanti ragazzi il faraone cercò
Dreik. Non fu difficile trovarlo era l'unico
con il cappuccio calato sugli occhi. Atem
sorrise pensando agli avvenimenti che lo
avevano portato a conoscere prima Jonatan
e poi suo figlio. Sebbene le circostanze di
quell'incontro erano state tutt'altro che felici
il giovane sovrano d'Egitto era contento di
averli conosciuti. Individuò anche Yuma e
Astral, a poca distanza da un'altro ragazzo
con i capelli viola, tale Shark. Si stupì nel
vedere a poca distanza da sè gli amici di
Yuma accorsi a fare il tifo per il loro amico
il che gli ricordò quando aveva vinto il titolo
di Re dei Giochi, ormai molto tempo prima.
La sua attenzione fu attirata da un gruppo di
uomini ammantati di nero che erano nascosti
all'ombra degli spalti. Atem li riconobbe subito.
Erano gli uomini di Alejandro! Cosa ci facevano lì?
Non lo sapeva, ma lo avrebbe scoperto.
                             ****
Dreik cercò Atem con lo sguardo e quando lo vide
tirò un sospiro di sollievo. Quando però Mr Heartland
affermò che i finalisti dovevano prendere posto sulle
montagne russe, il ragazzo corse velocemente verso
il punto in cui si doveva partire. Quello che gli dispiacque
fu che prima o poi avrebbe dovuto affrontare anche Yuma,
il quale non sapeva che Eclipse era in realtà Dreik.
Quando venne dato il via tutti partirono in fretta, tutti
tranne Yuma. Doveva avrer dimenticato il cuore a casa.
Ma Dreik non ebbe il tempo di preoccuparsene perchè
subito un ragazzo gli si affiancò. Ora bisognava duellare!
-Mi chiamo Takuma! Ti sfido a duello Eclipse!-
-E sia! Se permetti comincio io! Pesco! Evoco
Streghetta Rosa Nera! Poi posiziono tre carte
coperte e ti passo la mano- affermò Dreik
-Va bene. Pesco dal deck! Evoco Elfi Gemelli
in posizione d'attacco! (800 pv attacco; 290 difesa)
E adesso attaccate!-
I due mostri si scagliarono contro Streghetta.
-Alt! Non così in fretta! Si attiva il potere speciale
di Streghetta Rosa Nera! Quando il mostro che mi
attacca ha meno punti del mio il danno che avrei
dovuto subire si dimezza a patto che io scarti una
delle carte che ho in mano! Ed è proprio quello che
faccio! Streghetta è salva!- disse il ragazzo mentre
i suoi life points venivano abbassati
-Tsk! Non penserai che sia così facile, battermi.
Infatti dico ai miei elfi di puntare su di te, e inoltre
perdi anche una delle carte che hai in mano!- ghignò
Takuma con gli occhi che fiammeggiavano di soddisfazione
-Non sei così forte come si raccontava in giro Eclipse, con
due mosse ti ho già messo in difficoltà!
-Smettila di blaterare! Il duello è appena iniziato!-
Takuma lo fulminò, nessuno aveva mai osato
contraddirlo, ma quello lì si -Concludo il mio turno-
-Finalmente! Pesco!- Dreik rimase stupito nel vedere
la carta che aveva in mano "Guardiana Iatos! Non
è il momento di schierarla! Non sprecherò i suoi
poteri contro questo qua!" pensò Dreik
-Evoco Elfa della Notte in posizione d'attacco
(2500 pv attacco; 2000 difesa) e la equipaggio
con Spada di Cristallo che le da un bonus di
300 punti d'attacco (2800). Elfa della Notte!
Attacca! Fendente di Cristallo!-
-Non ne sarei così sicuro! Attivo la carta trappola
Risucchio dell'anima! Che paralizza il tuo mostro
e lo fa passare dalla posizione d'attacco a quella
di difesa, in tempo per essere distrutta dai miei
elfi gemelli!
-Era quello che mi aspettavo!
-Cosa?
-Portale degli elfi! Sfortunatemente per te
la carta magia portale degli elfi si attiva
quando il mio mostro passa dalla poszione
d'attacco a quella di difesa per effetto di
una carta trappola o magia dell'avversario.
Quindi la tua carta viene automaticamente
distrutta e in più tu perdi 500 life points
e cinque carte che hai in mano!
-No!- ruggì Takuma mentre sentiva che
i suoi life points venivano abbassati.
Guardò le carte che aveva in mano e
ne scartò cinque. Dreik sorrise da sotto
il cappuccio e poi affermò -Il mio turno è
concluso!-
-Pesco! Evoco Re dei draghi in posizione
d'attacco! (2000 pv attacco; 1500 difesa)
E ora sovrappongo Elfi gemelli e Re
dei draghi entrambi di livello cinque!
Con questi due mostri costruisco la rete di sovrapposizione!
Evocazione Xyz! Compari ora Guardiano dell'aldilà (2900 pv attacco
1200 difesa) Si mette male per te Eclipse! Sferra un'attacco
diretto!-
Dreik digrignò i denti mentre il mostro attaccava.
"Accidenti!"
-A te la mossa!-
-Pesco! Evoco Guardiano del Regno degli elfi!
E ora sovrappongo Guardiano del regno degli
elfi, Streghetta Rosa Nera e Elfa della Notte!
Con questi tre mostri costruisco la rete di sovrapposizione!
Evocazione Xyz! Affiancami Regina della Notte! (2900 pv attacco
2300 difesa) E non ho ancora finito!La equipaggio con Arco
della Notte! Che le fa aumentare i punti di attacco di 500
punti di attacco! Quando Regina della Notte è equipaggiata
con arco della notte posso attivare direttamente dalla
mia mano la carta magia terreno Castello della Luna!
Che mi permette di attaccarti direttamente e di distruggere
il tuo mostro! Inoltre ti impedisce di attivare carte magia
e trappola!-
-NO!!!- urlò Takuma. Aveva perso! Quell'Eclipse era
davvero un fuoriclasse. Dreik sospirò. Aveva vinto
una battaglia, ma la guerra cominciava solo adesso!

 

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Capitolo 19
*** Lo sguardo di due occhi di principessa ***


Lo sguardo di due occhi di principessa

Mentre Dreik vinceva il duello contro
Takuma e Atem tentava di scoprire il
motivo della presenza degli uomini
di Alejandro. Una giovane ragazza
guardava ogni duello di Eclipse senza
staccargli gli occhi di dosso.
Ricordava bene l'ultima volta che
l'aveva visto quando ancora erano bambini
innocenti, che non sapevano nulla delle
loro origini, delle loro differenze e che
ancora non avevano capito quanto
importanti erano l'uno per l'altra.
Lui e la sua famiglia erano scomparsi
così senza preavviso dalla vita sua e
di suo fratello senza un apparente motivo.
Perchè sua madre aveva deciso di portare
via Dreik e sua sorella senza nemmeno
dire il perchè? Come mai li avevano
separati? La ragazza non lo sapeva e
sinceramente non lo capiva! Si passò
una mano tra i luminosi capelli biondi
mentre sorrideva notando la vittoria
del suo Cavaliere. Perchè lei lo aveva
capito quando aveva visto il pendaglio
a forma di spada che pendeva al collo
di Dreik. Lui erede di un Cavaliere del
Destino, nemici naturali dei Bariani,
lei la figlia di uno dei sette Imperatori,
Bariana a metà. Ma Dreik da bambino
aveva sempre visto la sua amica con cui
divideva tutto, anche la passione per
i duelli. Qual bambino, ora ragazzo, dai
grandi occhi verdi come un bosco in estate
 che voleva sempre sembrare forte, ma che
in realtà aspettava solo qualcuno che scaldasse
il cuore. Lei era dolce e sensibile, e tra le
braccia di lui si sentiva al sicuro, anche se allora
erano solo bambini, ma le piaceva stargli vicino
e a quanto pare anche a lui. Ora lei era lì per
tifare per Dreik per fargli vedere che non l'aveva
mai dimenticato. Sperò con tutta se stessa che
anche per lui fosse così.



Angolo AUTRICE:  Questo capitolo è dedicato a stardust94
e alla sua Hoshi, spero di aver reso bene il tuo personaggio:)
Ringrazio tutti coloro che hanno recensito o che solo leggono
la mia storia e continuano a seguire le avventure di Dreik e
dei suoi amici:):):) commentate:):):)
LadyVentia96

 

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Capitolo 20
*** Eclipse vs Kite: la seconda sfida delle finali ***


Eclipse vs Kite: la seconda sfida della finale

Dreik nascose ancora di più la faccia sotto
il cappuccio. Aveva la netta sensazione che
qualcuno lo stesse osservando.
-Ehi tu! Ti sfido!- ruggì una voce di ragazzo
proveniente da dietro di lui. Si voltò appena
per vedere chi avesse parlato con quel tono
così imperioso. Un ragazzo sui diciassette
dai capelli biondi screziati di verde si stava
dirigendo verso di lui a tutta velocità. "Kite!"
pensò Dreik. Aveva sentito nominare quel
ragazzo da Yuma qualche giorno prima dell'inizio
del carnevale. Era un cacciatore di carte numero.
-Penso sia inutile indugiare! Comincio io!
Pesco! Evoco sentinella della cittadella in posizione
di attacco (1000 pv attacco; 1500 difesa). Prego
a te la mossa- affermò Dreik. Non sapeva cosa
aspettarsi da uno come Kite, ma doveva rischiare.
-Tutto qui? Bene allora batterti sarà semplicissimo!
Pesco dal deck! Evoco Annientatore Fotonico in
posizione d'attacco. E ora attacca! Distruggi Sentinella
della cittadella!- Il cavaliere del destino si ritrovò con
i life points abbassati. -Metto due carte coperte e ti passo
la mano- Dreik sospirò, non poteva perdere la calma in
quel momento. -Va bene! Pesco! Evoco Arciere Elfico!
E non è tutto evoco Sentinella del Reame delle Stelle!
Sovrappongo Arciere Elfico e Sentinella del Reame delle
Stelle entrambi di rango otto! Con questi due mostriùcostruisco la rete
di sovrapposizione! Evocazioni Xyz! Affiancami ora Fata
Guardiana! La equipaggio con Arco del Giorno e adesso
attacca! Freccia dell'Alba!- Kite sgranò gli occhi mentre
una freccia colpiva lui e il mostro che aveva sul terreno.
-Metto sul terreno due carte coperte e ti passo la mano-
-è il mio turno! Pesco dal deck! Evoco tigre fotonico e
cerbero fotonico. Preparati perchè non avrai vita
facile con me. Sovrappongo Tigre fotonica e Cerbero
fotonico. Con questi due mostri costruisco la rete
di sovrapposizione! Evoco un drago più devastante
di una supernova! Drago fotonico occhi galattici.
-è sceso in campo finalmente!- disse Dreik ghignando.
-Drago fotonico occhi galattici attacca Fata Guardiana!
-Me lo aspettavo! Attivo la carta trappola Potere Fatillico!
Quando un mostro più potente del mio mi attacca quel
mostro perde metà dei suoi punti di attacco!-
Kite lo fulminò. -A te la mossa-
-Pesco! Attivo la carta magia scudo e spada! Questa carta
scambia i punti di attacco con quelli di difesa e mi permette
di pescare due carte dal deck. Se sono due mostri
posso aggiungerli alla mia mano, ma se sono
carte magia o trappola devo farle finire al cimitero.-
La fortuna era dalla sua parte. Pescò Streghetta Rosa
Nera e... "Ancora Iatos. Ma cosa significa?"
-Prego a te la mossa-
-Pesco dal deck! Attivo la carta magia Manovra
disperata! Perdendo 800 life points posso diminuire
i punti di attacco di un mostro a mia scelta sul
terreno dell'avversario. E io scelgo Fata guardiana!
Kite si contorse dal dolore, mentre predeva life
points e Fata Guardiana vedeva i suoi punti d'attacco
abbassati. -Attacca occhi galattici! Con fascio fotonico
distruttivo!-
-Non così in fretta! Attivo la carta trappola Scudo dei
Cavalieri! Questa carta riflette l'attacco dell'avversario
e glielo ritorce contro, ma si attiva l'effetto di Arco del
Giorno. Quando un mostro di Attributo luce è presente
sul mio terreno ed è in svantaggio permette a quest'ultimo
di attaccare! Freccia della Speranza!-
Le due carte combinate crearono un effetto potente
che azzerarono i life points di Kite. Ora ad Eclipse
mancava solo una sfida. L'ultima contro Yuma.


Angolo autrice: Ecco un'altro capitolo, spero di non avere
offeso i fan di Kite, ma non sapevo come renderlo. Un grazie
a Stardast 94:)

 

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Capitolo 21
*** Eclipse vs Yuma: la forza del duellante di ghiaccio ***


Eclipse vs Yuma: La forza del duellante di ghiaccio

Dreik controllò per l'ennesima volta
il suo deck. L'ultima sfida si stava avvicinando
e lui era tesissimo. Anche se alcuni dei
suoi diretti avversari lo avevano soprannominato
"Il duellante di ghiaccio"  lui sentiva di non
esserlo affatto. Scese dalle montagne russe
e raggiunse una sala in cui lo aspettava
già Yuma. Dagli spalti Atem incrociò
le braccia e i suoi occhi viola divennero
imperscurbabili. Sapeva benissimo cosa
si provava prima dell'inizio di una finale
importante come quella, ma il segreto
era proprio la calma, e il non lasciarsi
prendere dal panico. La giovane ragazza
dai capelli biondi e gli occhi azzurri
sospirò portandosi la mano al petto.
L'ultimo atto del carnevale mondiale
di duelli stava per essere scritto.
-Così tu sei Eclipse vero? Ho sentito molto
parlare di te- esordì Yuma.
-Stai attento Yuma, questo ragazzo non è
chi dice di essere- lo ammonì Astral, studiando
il giovane di fronte a loro.
Yuma lo guardò perplesso ma poi affermò
-Se sei pronto comincio io! Pesco! Evoco
Mago GaGaGa! Poi posiziono due carte coperte
e ti passo la mano-
Dreik sorrise da sotto il cappuccio della
sua felpa arancione e bianca
-è il mio turno! Pesco dal deck!
Evoco Sirena Incantatrice in posizione
di attacco. A questo punto attivo
dalla mia mano la carta magia
Richiamo degli abissi, che ti impedisce
di attivare carte trappola per una durata
di tre turni!- Yuma sgranò gli occhi
preso in contropiede. Non se l'aspettava.
-Sirena Incantatrice! Attacca! Con maremoto
mistico!- Yuma si ritrovò a gambe all'aria
sopraffatto dall'attacco del suo avversario
-Astral questo ragazzo mi ricorda qualcuno-
-Che vuoi dire?- domandò l'altro
-Ho la sensazione di aver già duellato contro
di lui- rispose Yuma mentre cercava di capire
chi potesse nascondersi sotto quel cappuccio.
-Ora posiziono un mostro coperto in
posizione di difesa e una carta coperta.
Concludo il mio turno.-
-Va bene pesco! Evoco Gufo Rivestito
e Golem GoGoGo.-
-Evoca Utopia!- lo consigliò Astral
-Era quello che volevo fare! Sovrappongo
Gufo Rivestito e Golem GoGoGo. Con
questi due mostri costruisco la rete
di sovrapposizione. Evocazione Xyz!
Mostrati a noi Numero 39 Utopia!-
-è comparso finalmente!-
-Utopia! Attacca! Fendente Spada della
Speranza- Dreik si preparò a ricevere
il colpo. Che infatti arrivò potente
e preciso. Il ragazzo si ritrovò a terra
in ginocchio. -Bravo, bel colpo,ma
il duello non è che all'inzio- si congratulò
Eclipse rialzandosi. -Concludo il
mio turno-
-Tocca a me! Pesco!- rimase estasiato
quando vide la carta che aveva in
mano "Iatos! Ora è il tuo momento!"
Il sorriso un po' sadico di Dreik non
sfuggì agli occhi attenti di Astral che
mise subito in guardia Yuma sulla
pericolosità della carta che il suo
avversario stava per giocare.
-Evoco una carta più rara dei diamanti
e più pura della Luce stessa! Affiancami
in questa battaglia Guardiana Iatos!-
La guardiana spiegò le sue ali candide
davanti ad una folla ammutolita.
-E la equipaggio con Spada del Guardiano!-
Atem sugli spalti sorrise, ma c'era anche qualcun'altro
che gioiva per quella mossa e quel qualcuno
era proprio la ragazza dagli occhi azzurri.
-Scusa se te lo dico, ma solo un numero
può sconfiggere un altro numero-
-Lo so! E infatti attivo la carta magia
potere Xyz! Che permette ad un mio
mostro di diventare un mostro Xyz, e
inoltre priva Utopia della particolarità
tipica dei numeri.Quindi Guardiana Iatos
può attaccare. Vai Iatos! Attacca!-
La guardiana partì all'attacco
-Attivo il potere Speciale di Utopia! Usando
un'unità sovrapposta posso proteggere
il mio mostro. Bariera Lunare-
Attacco respinto, e Iatos tornò al suo posto.
-Ora scopro il mio mostro coperto. Cavaliere
dell'Ovest. E ti passo la mano-
-Bene! Pesco! Scopro la mia carta coperta
che è cambio della veste di guardia-
-Me lo aspettavo! Si attiva la mia carta
trappola Lacrime di Sirena!
-E che effetto ha?
-Sfortunatamente per te questa carta si
attiva quando la carta dell'avversario
viene scoperta! Utopia torna con i suoi
punti originali e inoltre tu
paghi un danno di 500 life points-
affermò Eclipse
-Attacca Utopia! Fendente Spada
della Speranza!-
-Yuma ma che fai!- urlò Astral non
capendo cosa volesse fare l'amico.
-Attivo dalla mia mano la carta magia
Vita senza Fine! Grazie a questa Carta
tutti i miei mostri diventano immortali!
Inoltre attivo il potere speciale di Spada
del Guardiano! In quanto protegge i miei
mostri e protegge anche i miei life points.-
Iatos respinse Utopia e partì all'attacco.
Utopia venne distrutto e i life points di
Yuma azzerati. Dreik sospirò.
Aveva vinto! Ancora non ci credeva.
Corse verso Yuma e gli tese la mano
-Sei stato grande Y-chan- affermò il
ragazzo. -Chi sei tu?-
Eclipse si tolse il cappuccio e si rivelò essere
-Dreik! Tu sei Eclipse! Il duellante di ghiaccio!-
disse Yuma stupito -Si, scusami se non
ti ho detto la verità, ma avevo i miei motivi-
sorrise ammicante e contagiò anche Yuma.
Adesso Vector avrebbe dovuto dirgli la verità
su Jonatan.


        Angolo autrice: Ecco un'altro capitolo, spero
che vi piaccia:) Ringrazio tutti quelli che hanno
recensito soprattutto Stardust94:) grazie
per continuare a seguire Dreik:)

 

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Capitolo 22
*** Hoshi ***


Hoshi

Atem sorrise quando si rese conto
che Dreik aveva vinto. Il faraone
si alzò dal suo posto e scese verso
il punto in cui il nuovo campione
del Carnevale Mondiale di duelli
doveva fare il suo ingresso per la
premiazione. Onore anche a Yuma
Astral e Kite, che si erano dimostrati
avversari degni.
Si voltò appena in tempo per vedere
un ragazzo dai capelli rosso fuoco
allontanarsi. Atem lo riconobbe
subito. -Vector- sibilò tra i denti il
giovane Re. -Maestà!- la voce di
Dreik lo raggiunse e il ragazzo
si trovò travolto dall'abbraccio
di Dreik. -Ehi ragazzo! Sono
contentissimo per te!- sorrise
Atem scigliende l'abbraccio.
-Sei stato grande Dreik!- affermò
Streghetta Rosa Nera comparendo
al fianco del faraone e gettandosi
sul suo giovane padrone.
-Sapevo che ce l'avresti fatta!- continuò
Streghetta al colmo della felicità.
-Tu e gli altri mi avete dato un aiuto
notevole non ce l'avrei mai fatta senza di
voi- si congratulò a sua volta il ragazzo.
-Ti devo delle scuse Dreik- affermò a quel
punto Cavaliere della Rosa del Crepuscolo
comparendo a poca distanza da Atem.
-Perchè?
-Ho dubitato di te da quando ai incontrato
Vector, ma Lady Iatos mi ha fatto cambiare
idea- disse Cavaliere con la testa bassa
-Vieni qui dai- lo invitò Dreik.
Lo spirito dei duelli si avvicinò e Dreik gli
fece un buffetto amichevole sulla guancia.
-Dreik!- una voce di ragazza che lui era
convinto di non aver mai sentito lo stava
chiamando. Si voltò e la vide.
Una ragazza dai capelli biondi e gli occhi
azzurri, il suo viso si sovrapponeva a
quello di una bambina che Dreik ricordava
di aver già vista. Lui si avvicinò quasi
meccanicamente, con nel cuore una strana
sensazione. Lei era l'angelo che aveva visto
al parco dopo la sfida con Alejandro, lei
era quella a cui da piccolo aveva giurato
amore eterno. E ora era davanti a lui.
La ragazza lo sommerse con un abbraccio
-Congratulazioni Dreik- affermò lei con le
lacrime che calde le inondavano gli  occhi
-Grazie...Hoshi- sorrise il Cavaliere del Destino
chiamandola per nome. Il cuore gli galoppava
nel petto, mai avrebbe sognata di stringerla
di nuovo tra le braccia. Gli era mancata.
Atem, insieme agli spiriti dei duelli osservavano
la scena con un sorriso imbarazzato. Era davvero
bello rivederli insieme.







Angolo autrice: Ecco un altro capitolo, finalmente si
scopre chi è la misteriosa ragazza che tifava per Dreik.
Ringrazio tutti coloro che hanno recensito;) Un grazie
speciale a Stardust94 e ad Hoshi:)


 

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Capitolo 23
*** La sfida di Vector ***


La sfida di Vector

Quella sera Dreik stava sdraiato
sul suo letto a pancia in su con la
testa piena di pensieri e domande
ancora prive di risposte. Aveva
vinto il Carnevale Mondiale di Duelli
come voleva Vector e allora perchè
non si era presentato o non gli aveva
fatto capire il perchè dell'assurda morte
di Jonatan. Sentì un fremito di rabbia
quando gli tornarono alla mente gli avvenimenti
di qualche giorno prima. E la risata sadica
di Vector gli riempì le orecchie sgradevole come
un unghia contro un vetro. Tuttavia il volto
dell'acerrimo nemico di suo padre venne spazzato
via dalla sua mente dal ricordo di un'altro volto,
molto più bello e solare: quello di Hoshi.
Non gli era mai capitato di sentire il cuore battere
così forte in presenza di una qualsiasi ragazza, ma
di fronte a lei tutto cambiava, i suoi movimenti
si facevano più impacciati, il suo coraggio vacillava
e la sua parte di Cavaliere si faceva più timida e meno
spavalda. Perchè? Forse perchè ne era follemente
innamorato? Forse... sospirò scuotendo la testa.
-Stai pensando alla principessa vero?- chiese una
voce che mai avrebbe voluto sentire in casa sua.
Dreik si alzò di scatto dal letto afferrando uno dei
pugnali che metteva sempre vicino al letto, puntandolo
contro un punto difficile da distinguere visto che
l'unica luce nella stanza era quella delle stelle che
veniva da fuori. -Dove sei maledetto?- domandò
il ragazzo con i sensi all'erta. -Rilassati, vengo in pace-
replicò la voce derisoria di Vector
-Pace è una strana parola detta da te Imperatore!-
-Pensala come vuoi Dreik- rispose Vector da chissà
dove sottolineando il nome del ragazzo con la voce.
Dreik era stupito ma cercò di non darlo a vedere.
Era la prima volta che Vector lo chiamava per nome
e non per titolo il che non era rassicurante.
-Cosa vuoi?-
-Una sfida voglio, domani a mezzogiorno vicino
alle rovine dove vennero sepolti i Cavalieri del
Destino- rispose l'altro.
-Va bene! Il mio deck è pronto!-
-Sciocco! Non sarà un duello di carte, ma con le
spade ci affronteremo!- con una risata malvagia
il contatto si interruppe e Dreik pensò che
questa volta Vector aveva toccato il fondo.

 

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Capitolo 24
*** Le spade si incrociano! ***


Le spade si incorciano!

La mattina dopo il contatto con Vector
Dreik camminava verso la scuola con
i pugnali nascosti dentro la cartella
non gli piaceva mentire a sua madre
e sua sorella, ma aveva dovuto farlo.
-Dreik!- la voce di Hoshi arrivò alle sue
orecchie da lontanissimo. Si voltò verso
di lei e notò che al suo fianco c'era un
ragazzo che tanto le assomigliava che
doveva essere il suo gemello.
-Hoshi! Ciao!-
-Ciao, lui è mio fratello Ryu- affermò
lei indicando il ragazzo al suo fianco.
Dreik lo salutò e l'altro sorrise freddo.
Il Cavaliere del Destino non comprendeva
il motivo di quella freddezza. Scrollò le
spalle e chiese se stavano andando a scuola
e se gli andava di andare con lui. Hoshi
accettò con gioia e prese la mano del
Cavaliere e insieme a Ryu continuarono
il cammino. Quando la campanella suonò
annunciando l'inizio delle lezioni la mente
di Dreik era da tutt'altra parte. -Dreik?
Dove hai la testa?- chiese Yuma raggiunggendo
l'amico al suo banco. -Eh?! O da nessuna parte.
Perchè?- domandò a quel punto il giovane
-Nulla solo perchè sembri avere la testa
da un'altra parte- rispose Yuma cercando nel
volto dell'amico un segno che rivelasse il motivo
di quegli occhi così distanti.
Finalmente la fine delle lezioni arrivò e Dreik
salutò Yuma e gli altri e si diresse verso quelle
che un tempo erano state le tombe dei suoi antenati.
Le cappelle erano in rovina e si leggevano appena
i nomi dei Cavalieri lì sepolti. I rampicanti si erano
impossessati di molte lapidi, mentre le fredde statue
di Cavelieri e Regine guardavano tutto e tutti con
i loro occhi freddi e inespressivi. Il ragazzo non si
era accorto di essere seguito. Hoshi infatti si era
insospettita nel vedere che il giovane se ne era
andato senza aspettarla. Cosa nascondeva?
Era decisa a scoprirlo. Si nascose dietro ad uno
dei tanti alberi secolari che circondavano le
tombe dei Cavalieri e osservò quello che di lì a
poco sarebbe successo.
Dreik tirò fuori dalla cartella i due pugnali e se
li assicurò sulla schiena.
-Vector! Dove sei maledetto!
-Qui figlio di Jonatan!- affermò la voce di Vector
comparendo in piedi sul ramo di un'albero. In mano
brandiva una spada dalla lama seghettata e l'elsa a
forma di serpente. Saltò giù dal ramo e si gettò
sul ragazzo che parò il colpo incrociando i due
pugnali. Allontanò Vector con un calcio che gli
fece perdere l'equilibrio. A questo punto toccò
a Dreik attaccare. Con una rapida stoccata tentò
di far perdere l'equilibrio al suo avversario che
però parò il colpo. Dreik fu costretto a indietreggiare.
Vector tentò di infilzare il suo nemico ma lui
saltò. Dal suo nascondiglio Hoshi tirò un sospiro
di sollievo. Dreik spinse Vector fino a un punto in
cui le tombe si chiudevano a cerchio. Nemmeno
Hoshi riusciva a capire cosa volesse fare.
Vector provò ancora con un affondo al fianco destro
e Dreik perse l'equilibrio. -è finita Dreik!- il suo
avversario torreggiava su di lui, ma il ragazzo rotolò
sulla schiena ed evitò di finire infilzato. Il suono
delle lame che cozzavano riempì di nuovo l'aria
e Dreik decise di tentare il tutto per tutto. Prese
la rincorsa si dette la spinta su due statue e sorprese
Vector atterrandogli sulla spada. L'imperatore si
ritrovò bloccato. Dreik gli scaraventò un calcio
in faccia e l'imperatore cadde all'indietro.
-Sei stato fortunato, ma quando tornerò
non te la caverai!- giurò Vector sparendo.
-Bene non vedo l'ora!- rispose il ragazzo
-Evvai!- si lasciò sfuggire Hoshi tappandosi
immediatamente la bocca rendendosi conto
di aver esultato troppo forte. -Hoshi? Ti ho
sentita, vieni fuori- sorrise Dreik ritirando
il pugnale. La ragazza uscì dal suo nascondiglio
e lo raggiunse. -Cosa ci fai qui?-
-Mi sono inospettita quando te ne sei andato
senza aspettarmi così ti ho seguito- rispose
lei. -Mi dispiace. Però volevo chiederti una
cosa- disse Dreik
-Cosa?
-Vuoi uscire con me stasera?- chiese Dreik
a bruciapelo. Hoshi arrossì abbassando lo
sguardo imbarazzata, ma poco dopo lo
rialzò e affermò -Si-
Il cuore di Dreik ebbe un sussulto.
Ci era riuscito!


    Angolo autrice: Ecco un'altro capitolo
"Preso in prestito anche Ryu e mi scuso
con Stardust94 per non averglielo chiesto,
ma purtroppo l'ho scritto senza pensare e
spero che mi perdonerai. Un granzie speciale
a Stardust94 e a tutti coloro che hanno anche
solo letto "Il duellante di Ghiaccio"

 

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Capitolo 25
*** Parole, abbracci e...un bacio dolce come i sogni ***


Parole, abbracci e... un bacio dolce come i sogni

Quando le stelle iniziarono a punteggiare il cielo
Dreik uscì di casa. Hoshi lo stava aspettando e
lui non voleva farla aspettare. La ragazza era
seduta vicino ad un albero. Dreik corse verso
di lei con il cuore che batteva all'impazzata.
Hoshi sorrise vedendolo arrivando.
-Ciao scusa il ritardo. Mia madre non mi lasciava
uscire- disse il ragazzo. -Non ti preoccupare.
Dove andiamo?- domandò a quel punto la giovane
-Al parco. Ho bisogno di star lontano dalla città.-
Hoshi sorrise prendendolo per mano e lasciando
che lui la conducesse fino all'unico punto della
città in cui Dreik riusciva a star tranquillo senza
le preoccupazioni che lo assalivano.
-Che cos'hai?- domandò Hoshi sedendosi di fianco
a Dreik su una delle panchine
-Sono preoccupato Hoshi. Vector si fa sempre più
pericoloso e io ancora non ho le risposte che mi
servono per affrontarlo.- affermò il ragazzo.
La principessa lo fissò per qualche momento.
Davanti a lei non c'era più il glaciale Eclipse,
il duellante di ghiaccio, colui che non mostrava
mai i suoi sentimenti, ma Dreik nella sua parte
più fragile. Non le stava mostrando il lato forte
del suo carattere, ma quello più debole, quello
del diciotenne che ha sulle spalle un fardello troppo
pesante per lui. -Vector ti aveva promesso le risposte
sulla fine di tuo padre vero?- lo sorprese Hoshi
appoggiando la testa sulla spalla del giovane cavaliere.
-Si, mi aveva detto che se avessi vinto il Carnevale
mi avrebbe dato le risposte che cercavo, ma mi ha
preso in giro- aggiunse Dreik accarezzando il volto
di Hoshi. Voleva starle vicino, non voleva rattristarla.
-Scusami, non volevo-
-Per cosa?-
-Non volevo rattristarti- rispose Dreik, ma non riuscì
ad andare avanti che lei lo aveva baciato. Lui la strinse
a se, in un abbraccio liberatorio. Un abbraccio che aveva
sognato di dare da quando si erano separati, qualche
mese dopo la morte di suo padre Jonatan, quando lui
aveva solo nove anni. Si erano separati, e non si erano
più rivisti per anni, finchè lei non era arrivata a Heartland
City. Il destino aveva voluto che si rincontrassero. Aveva
voluto che lui la stringesse ancora tra le braccia, che le
loro labbra si incrociassero di nuovo, in quel bacio che
era più dolce del più bello dei sogni. Un sogno che Dreik
non voleva che finisse. Lei si staccò da lui senza sciogliere
l'abbraccio e poggiò la testa sul suo petto. Hoshi sentiva
il battito del cuore del ragazzo che sembrava agitato.
-Hoshi- lei alzò lo sguardo
-Ti amo- affermò il giovane dando un peso speciale
a quelle parole. Lei sorrise stringendosi ancora di
più a lui. L'amore era una magia straordinaria.





Angolo autrice: Ecco un nuovo capitolo. Un momento
di stacco dal tono un po' incalzante della storia.
Ringrazio Stardust94 per i commenti e per avermi
concesso di aggiungere Hoshi alla storia:) e grazie
anche a chi legge questa ff. Al prossimo capitolo:)

 

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Capitolo 26
*** Ricordi dolorosi ***


Ricordi dolorosi

Atem si alzò dal letto della stanza per
gli ospiti dove era alloggiato a casa di
Margherita, Dreik e Selina. Fissò per
un attimo il soffitto sopra la sua testa
poi si diresse verso la finestra. Le
stelle della sera punteggiavano il cielo
di Heartland City e risplendevano della
loro consueta luce argentea. Il faraone
appoggiò la fronte contro il freddo vetro
della finestra mentre mille pensieri gli
affollavano la mente.
Jonatan era a terra con le mani portate
al fianco destro. Il sangue gli aveva inzuppato
l'uniforme avana e arancione, mentre i capelli
castani erano spettinati e ricoperti di polvere
e sangue. La spada giaceva a qualche centimetro
da lui. -Allora Cavaliere è tutto qui? Questa è
tutta la tua forza Jonatan?- domandò Vector
derisorio. -M-Maledetto! N-Non avrai mai
questo mondo e nemmeno Iatos!- aveva risposto
prontamente il Cavaliere del Destino con quel
filo di voce. Atem corse verso l'amico brandendo
la spada e puntandola contro Vector che implacabile
si avvicinava. -Atem! Porta queste a mio figlio!-
Gli aveva teso tre carte: Streghetta Rosa Nera,
Cavaliere della Rosa del Crepuscolo e Guardiana
Iatos. Svelto il faraone aveva nascosto le tre carte
dentro una delle tasche del mantello blu oceano e
aveva guardato Jonatan senza capire.
-Jo  non permetterò che ti uccida! Lascia che ti guarisca
le ferite!-
-Atem no! Non è il mio destino vedere crescere mio figlio
-Jo! Dreik è solo un bambino ha bisogno di te!
-Amico mio, torna sulla terra va da mia moglie
e dai miei figli. Stagli vicino-
-Non posso farlo Jonatan! Sei tu che devi continuare
a vivere. Io non ho più legami con il mondo degli
umani. Lascia che dia io la mia vita, e tu torna
a casa, dalla tua famiglia.
-Mio Re ti prego! è una supplica la mia, se ci
tieni a me fa quello che ti dico-
Atem aveva abbassato lo sguardo incrociando
gli occhi opachi di Jonatan che lo guardava
supplichevole. -Se così vuoi, così sarà!- aveva
risposto Atem. Jonatan aveva sorriso, mentre
sentiva che il tempo a sua disposizione stava
per finire -Atem, Atem, prendi anche queste-
afferrò le due spade che ancora portava
al fianco una con l'elsa a froma di fenice
l'altra con l'elsa a forma di grifone e
affermò -Promettimi che quando Dreik sarà
pronto per usare queste tu gliele darai, e
promettimi che lo addestrerai e lo proteggerai
perchè ormai per me è tardi- affermò Jonatan
-Non ti lascerò qui! Devo salvarti!-
-In un certo senso lo hai già fatto Atem, non
dovrò più vergognarmi di fronte ai miei antenati!-
Jonatan si era irrigidito e la stretta della sua
mano si era sciolta ed era ora freddo. La vita lo
aveva lasciato. Atem abbassò lo sguardo sul volto
dell'amico, gli chiuse gli occhi e scoppiò in un pianto
 di disperazione e impotenza. Jonatan li aveva lasciati
per sempre. L'ultima cosa che il faraone ricordava
era la risata agghiacciante di Vector.


Atem alzò svelto la testa dalla finestra. Doveva
essersi appisolato. Si girò verso l'armadio. Lì
dentro aveva nascosto uno scrigno con lo stemma
della casata reale d'Egitto e dentro c'erano le
spade che gli aveva affidato Jonatan. Quella
era un'altra parte dell'eredità che spettava a
Dreik. Il faraone giurò a se stesso che
niente e nessuno gli avrebbe impedito di
adempiere a quella promessa fatta a Jonatan.
Nemmeno Vector!



Angolo autrice: Ecco un'altro capitolo, dedicato
ad Atem. Qui si scopre una parte importante del
passato di Dreik. Ringrazio Stardust94 e tutti coloro
che leggono questa storia:) Al prossimo capitolo.
LadyVentia96


 

 

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Capitolo 27
*** Il rapimento di Hoshi: Rose bianche sui tumuli funebri ***


Il rapimento di Hoshi: Rose bianche sui tumuli funebri

Hoshi aprì gli occhi. Il suo corpo esile era stato coperto
da delle lenzuola azzurre, si girò su un fianco e vide una
figura sdraiata su un divanetto poco distante dal letto.
La sera precedente Dreik l'aveva portata a casa sua e
le aveva ceduto il letto, perchè erano rientrati tardi.
Il ragazzo dormiva a dorso nudo e Hoshi si stupì di
non riuscire a staccare gli occhi da quel giovane cavaliere
che sarebbe il nemico naturale dei Bariani, e per
quanto lei non lo fosse completamente una parte del
suo sangue apparteneva a Barian e forse loro due non
avrebbero nemmeno dovuto stare insieme.
Si alzò dal letto e si avvicinò a Dreik che per tutta risposta
mosse leggermente la testa. Gli accarezzò il volto
e il giovane sussultò svegliandosi.
-Buongiorno- sorrise radiosa Hoshi
-Giorno- la salutò lui mettendosi seduto.
Per qualche minuto rimasero in silenzio, ma poi Dreik
la prese di sorpresa baciandola. Lei lo abbracciò
accarezzandogli la schiena. Dreik non seppe mai
spiegare il motivo di quel gesto.
-E-Ehm- il falso starnuto di Atem li fece tornare
bruscamente alla realtà. I due ragazzi si separarono
e si voltarono verso il guastafeste. Atem era in
piedi vicino alla porta con una maglia buttata
sul braccio. La lanciò verso Dreik affermando
-Copriti! Mostrare il corpo ad una ragazza non
è molto consono- sorrise facendogli l'occhiolino.
Mezz'ora più tardi più tardi Dreik e Hoshi stavano
camminado verso le cripte dove riposavano gli
antichi Cavalieri del Destino. Hoshi portava in
mano un mazzo di rose bianche. Dreik le aveva
detto che non era obbligata a portare dei fiori
alla tomba di Jonatan, ma lei era stata irremovibile.
Arrivati alle cripte Dreik si diresse deciso verso quella
meno rovinata. Sulla lapide c'era scritto solo il nome
di Jonatan vicino ad una foto in cui sorrideva.
A Dreik scappò un sorriso triste mentre puliva la tomba
dai vari petali caduti dei fiori morti. Hoshi rovesciò
il vaso e buttò via i fiori secchi rimpiazzandoli con
le rose bianche.
-Pensi che apprezzerà?- domandò lei
-Certo. Era un uomo a cui piacevano le cose semplici
e gli sarebbe piaciuto di sicuro conoscerti-
-Davvero?
-Si. Non perdonerò mai Vector per ciò che ha fatto-
sibilò Dreik con un filo di rabbia.
-Lui non cerca certo il perdono del figlio del suo
nemico- rispose una voce alle loro spalle.
Dreik e Hoshi si voltarono di scatto e videro Alejandro
insieme ad altri sei uomini ammantati di nero.
-Alejandro- ruggì Dreik serrando i pugni.
-Ma bravo. Sono ancora arrabbiato per quel duello
che ho perso-
-Tsk. Non sai perdere?-
-Zitto ragazzino!-
Dreik non si era accorto che uno degli uomini
del suo nemico si stavano avvicinando da
dietro. L'uomo afferrò Hoshi da dietro e
la immobilizzò tappandole la bocca per evitare
che urlasse. Ma il giovane se ne era accorto.
Cercò di liberare la ragazza ma un'altro
gli arrivò alle spalle e lo colpì facendolo
cadere. L'unica cose che Dreik vide prima
di svenire fu Hoshi che veniva portata via
e Alejandro che affermava
-Se vuoi rivedere la Principessa vieni al
Palazzo Reale di Barian!-


 

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Capitolo 28
*** Misael ***


Misael

A ritrovare Dreik svenuto furono Yuma, Tori
e Shark. -Cosa gli è successo?- chiese Yuma
cercando di far rinvenire l'amico. Dreik
mormorò alcune frasi senza senso finchè
non aprì gli occhi. -Yuma, Astral, Shark
Tori. Cosa ci fate qui?- domandò Dreik con un
filo di voce. -Cosa ti è successo- chiese Tori
-Alejandro! Un'imboscata!- rispose il ragazzo
portandosi una mano alle tempie. Dolorosa,
terribile, i ricordi erano riaffiorati.
-Dreik! Come stai?- la voce di Iatos parlò alla
mente del ragazzo ansiosa e preoccupata.
-Tranquilla Iatos sto bene! Dì ad Atem di
venire alla tomba di mio padre! Ho assoluto
bisogno di lui-
-Sua Altezza non c'è penso che sia andato a cercare
quel giovane-
-Quale giovane?-
-Il fratello di Hoshi-
-Ryu!-

Il contatto mentale si interruppe proprio quando
Iatos stava per rispondergli. -Non so cosa è successo
ragazzi, ricordo solo che qualcuno mi ha colpito alle
spalle- mentì Dreik, non poteva dire la verità a Yuma
e agli altri. Doveva salvare Hoshi da solo.
Non poteva dirlo a sua madre. Glielo avrebbe impedito.
-Tu sei Dreik vero?- chiese una voce che il giovane non
conosceva. -Misael!- ruggì Yuma riconoscendo il bariano
dai lunghi capelli biondi di fronte a loro.
-Si, sono io perchè?- domandò a sua volta Dreik
-Mia figlia è stata catturata dai seguaci di Vector
e non mi permette di liberarla, devi farlo tu.
Sono disposto a portarti fino al Palazzo Reale
su Barian- rispose Misael ignorando le parole
di Yuma, continuando a guardare il Cavaliere del
Destino con sguardo gelido.
-Chi mi dice che non stai mentendo Imperantore?
Chi mi assicura che Vector non ti ha mandato qui
solo per confondermi?- Dreik era sospettoso.
Misael fece due passi in avanti e il suo sguardo
scivolò sul pendaglio a forma di spada che Dreik
portava allacciato al collo. -Jonatan!- urlò il
bariano. -Tu sei il figlio di quel maledetto!-
Dreik annuì per niente spaventato. Era fiero
delle sue origini e nessuno gli avrebbe fatto
cambiare idea. Però ora capiva perchè sua
madre lo aveva allontanato da Hoshi quando
ancora erano bambini. Hoshi, la sua Hoshi,
era la figlia di Misael. Una mezza bariana,
una principessa. Dreik allontanò quei pensieri
con un movimento del braccio. Poi si alzò e
si diresse verso Misael senza dare retta alle
parole stupite di Yuma e gli altri.
-Va bene Misael vengo con te a Barian! Se la
sfida di Vector è ancora valida- 
Misael si esibì in un sorriso gelido. E scomparvero
davanti agli occhi sbarrati di Yuma e dei suoi
amici.
Il Palazzo Reale di Barian era imponente. Si ergeva
in mezzo ad una distesa di sabbia rossa. A Dreik corse
un brivido lungo la schiena, ma non lo dette a vedere.
-Hoshi è dentro il palazzo, non so dove. Dovrai
trovarla tu, anche Vector ti aspetta dentro-
rispose Misael scomparendo, lasciando il giovane
Cavaliere solo, ma determinato.
"Sto arrivando mia principessa"  pensò Dreik
correndo verso il palazzo.


Angolo autrice: Mi scuso per il ritardo ecco
un nuovo capitolo:) ringrazio Stardust94 e
tutti coloro che leggono questa storia;)
al prossimo capitolo:)
LadyVentia96


 

 

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Capitolo 29
*** Atem e Ryu ***


Atem e Ryu

Una terribile fitta di dolore alla testa
fece crollare in ginocchio Atem.
-Accidenti! Dreik!- urlò il faraone
cercando di tirarsi in piedi e riuscendoci
a fatica
-Altezza!- la voce di Iatos lo sorprese alle
spalle
-Iatos!- rispose Atem trovandosi di fronte
la Guardiana che aveva lo sgurdo preoccupato.
-Dreik è andato su Barian seguendo Misael!-
rispose Iatos facendo fremere le sua grandi ali
d'angelo.
-Cosa? Ma è impazzito! Pe quale motivo l'ha
fatto?- domandò il faraone con i pugni serrati.
-La principessa Hoshi è stata catturata da Alejandro
e portata su Barian. Dreik ha deciso di seguire
Misael nel loro regno per riprendersi Hoshi-
Iatos rivelò queste informazioni tutto d'un fiato
come se temesse di dimenticarsi qualcosa.
Atem inizò a riflettere sulle informazioni
dategli a Iatos e quelle già possedeva.
Dreik era innamorato di Hoshi, questo lo
sapeva, ma non sapeva fino a che punto
era disposto a rischiare per salvarla.
-Iatos devo andare su Barian, Dreik 
può avere bisogno di me-
-Ma Altezza come pensate di riusire ad
arrivare su Barian?
-Il fratello di Hoshi, Ryu, sarà lui a condurci  
lì- detto questo il faraone corse in cerca di
Ryu. Lo trovò vicino ad una casa non lontano
dal centro di Heartland City.
-Tu sei Ryu? Vero?-chiese Atem al ragazzo biondo
di fronte a lui
-Si, e voi siete il faraone Atem dico bene?- domandò
a sua volta il ragazzo con sguardo gelido
-Esatto, allora sai anche perchè sono qui- 
-Vuoi dire perchè siete qui. Tu e Iatos-
Iatos comparve al fianco del re d'egitto annuendo
-Volete andare su Barian e io sono l'unico che
può portarvi laggiù- sorrise Ryu
-Si- rispose il faraone
-Va bene. C'è in gioco  la vita di mia sorella-
rispose il principe. Fu questione di un'attimo
e i tre si ritrovarono a Barian.
-Di sicuro Hoshi e Dreik sono dentro. Ma stiamo
attenti il castello è pieno di trappole- avvertì
Ryu iniziando ad avvicinarsi al palazzo insieme
ad Atem e Iatos




Angolo autrice: Ecco un'altro capitolo:)
ringrazio Stardust94 per le recensioni e
tutti coloro che leggono questa storia:)
al prossimo capitolo:) LadyVentia96

 

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Capitolo 30
*** Prima trappola: frecce! ***


Prima trappola: frecce!

Dreik spalancò il grande portale di ingresso
del Palazzo Reale di Barian.
Oltre c'era un bellissimo corridoio in marmo
istoriato. Il soffitto affrescato era tenuto su
da colonne rosse con capitelli d'oro. Il ragazzo
entrò guardandosi intorno cirscospetto.
Non sembrava che ci fossero trappole. Ma se
c'era una cosa che aveva imparato durante quei
pochi colloqui con Vector era che niente era come
sembrava. Non aveva ancora fatto due passi che
un rumore, come una freccia nell'aria raggiunse
le sue orecchie. Si abbassò appena in tempo per
evitare due dardi che volavano verso di lui.
Scartò di lato evitando le frecce. Non era che l'inizio.
Alzò lo sguardo e notò dei buchi da cui uscivano
le frecce. Doveva calcolare l'esatta cadenza che
faceva scattare la trappola. Di sicuro qualche
mattonella del pavimento serviva da meccanismo
per quella trappola. Doveva superare in fretta
la prima parte del corridoio anche se non sapeva
cosa gli sarebbe successo dopo. Ma il pensiero
di Hoshi, prigioniera di Vector, bastò a fargli
dimenticare la paura che lo bloccava in quel momento.
Velocemente scattò verso il centro del corridoio.
Appena sfiorò una delle mattonelle una pioggia di
frecce  minacciò di cadergli addosso. Il ragazzo si
esibì in una capriola e si ritrovò fuori dalla pioggia
di frecce. La prima trappola era superata! Poco
lontano da dove si trovava lui c'era una porta rossa
riccamente decorata. Il giovane sospirò. Non sapeva
cosa lo aspettava oltre quella porta, ma qualunque
cosa fosse era pronto ad affrontarla.


Angolo autrice: Ecco un nuovo capitolo:)
ringrazio Stardust94 per le recensioni e tutti
coloro che solo leggono questa storia:) Al prossimo
capitolo;) LadyVentia96

 

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Capitolo 31
*** Seconda trappola:I Cavalieri delle Ombre ***


Seconda trappola: I Cavalieri delle Ombre

Il Cavaliere del Destino aprì il grande portone
isotoriato di fronte a lui. Oltre c'era un stanza
enorme immersa nella penombra. Scivolò dentro
con i sensi allerta. Un brivido gli corse lungo la schiena.
Chissà cosa gli sarebbe capitato davanti.
Vector aveva disseminato il castello di trappole e tranelli.
Un rumore sospetto, come un pugnale che lanciato in
aria. Dreik scartò di lato e un pugnale dalla lama nera
si impiantò a poca distanza da lui.
-Un Pugnale Cremisi!- ruggì Dreik alzando lo sguardo
verso il suo misterioso aggressore. Un Cavaliere vestito
completamente di nero si stava inesorabilmente avvicinando.
-Chi sei?- domandò il ragazzo. Il cavaliere non rispose.
Si limitò ad attaccare. Dreik rotolò sulla schiena evitando
la pesante spada del suo avversario. Il ragazzo sentiva
uno strano freddo entrargli nel cuore,un dolore immenso
che gli toglieva il fiato e le energie. Doveva trovare un'arma.
O per lui sarebbe stata davvero la fine

                                                 ****
Hoshi si svegliò di colpo. Era seduta su un trono imponente rosso
e oro con i polsi legati ai braccioli con delle catene  d'oro
non troppo spesse, si guardò i vestiti. Erano cambiati. Ora indossava
un abito bianco con ricami d'oro in testa aveva un piccolo diadema da
principessa. -Ah ti sei svegliata! Era ora!- affermò una voce che la ragazza
ben conosceva. La voce del suo carcieriere. Vector era ai piedi della lunga
scalinata che portava al trono e la guardava con sguardo folle.
-Vector! Cosa vuoi da me? Perchè mi hai rapita?- domandò Hoshi scuotendo
le catene cercando di liberarsi.
-Diciamo che non sei esattamente mia prigioniera, sei mia ospite. Voglio che
tu veda la fine del tuo adorato Dreik- rispose l'Imperatore con un terribile
sorriso.
-Dreik è qui?- chiese preoccupata Hoshi
-Si principessa è qui. - Vector mosse le mani ed apparve una specie di bolla
che mostrava quello che succedeva nella stanza dove il giovane Dreik
stava lottando contro il Cavaliere delle Ombre.
-Un cavaliere delle Ombre? Cosa vuoi fargli Vector? Nessuno può
evocarli!- affermò disperata la ragazza.
-Niente, almeno per il momento.-sorrise sadico Vector e poi guardò
la giovane e continuò -Rilassati e goditi lo spettacolo principessina.
Guarda bene il tuo Cavaliere perchè sarà l'ultima volta che lo vedrai!-
Hoshi sentì la disperazione crescerle dentro. No, Dreik si sarebbe
salvato anche questa volta. E anche questa volta il suo cavaliere sarebbe
venuto a salvarla.

                                                                ****
Dreik evitò un colpo micidiale del suo avversario. I suoi poteri erano fuori
uso da quando era entrato al castello. Non poteva vincere contro un avversario
come quello. I Cavalieri delle Ombre erano famosi per essere dei guerrieri terribili.
Le energie gli mancavano, aveva un freddo terribile. Le gambe gli cedettero e si
ritrovò a terra alla completa mercè del suo avversario. Il cavaliere si avvicinò
puntandogli la spada alla gola. La punta della spada gli scivolò dentro la scollatura
della felpa sollevando leggermente il pendaglio a forma di spada, dono di Jonatan.
Dreik chiuse gli occhi aspettando la fine.
"Dreik!!" una voce lo stava chimando, in quel luogo dove tutto era tenebre e ferro.
"Chi sei? Dove sei?" chiese il ragazzo cercando una figura umana senza trovarne.
"Dovresti sapere chi sono piccolo mio. Sono anni che non ti vedo" rispose la voce, e
tutto d'un tratto Dreik parve ricordare. -Papà! Sei tu?- urlò il giovane con un nodo
in gola. Non arrivò risposta, ma si iniziarono a sentire dei passi e, a poca distanza
da lui comparve un uomo sui trent'anni, con i capelli castani e gli occhi verdi come
i suoi. Era Jonatan esattamente come Dreik lo ricordava. L'uomo s'inginocchiò
di fianco a lui e disse -Alzati e combatti figlio mio!
-Non posso papà ho freddo e sono disperato, come posso fare? Il mio avversario
è fortissimo!
-No Dreik nessun avversario è imbattibile. Ricordati perchè sei venuto qui!
Per la Principessa! Per Hoshi!- detto questo Jonatan scomparve
-Aspetta! Papà!- tentò di fermalo Dreik.

Il ragazzo riaprì gli occhi e fu come se il  freddo che prima gli attanagliava
il petto era come svanito. Calciò via il suo avversario che si ritrovò spiazzato.
Dreik scattò verso il pugnale che era rimasto conficcato dietro di loro.
Lo afferrò e incrociò la lama con quella del cavaliere delle ombre che
si ritrovò a doversi difendere. Con delle rapide stoccate Dreik disarmò
il suo avversario che scomparve in una bolla di tenebra. Il giovane sospirò.
Mentre si accorgeva che era comparsa una porta. Deglutì la saliva e
si diresse verso di essa. Era pronto a tutto.



Angolo autrice: Ecco un nuovo capitolo:) ringrazio
Stardust94 e infinito_00:) al prossimo capitolo;)
LadyVentia96

 

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Capitolo 32
*** Oltre la porta... ***


Oltre la porta...

Dreik sfondò il portone con un poderoso calcio.
Oltre c'era una sala con il soffitto in vetro sorretto
da imponenti colonne. Un tappeto rosso copriva
il pavimento in marmo in fondo vi era un trono
enorme su cui era seduta...
-Hoshi!- urlò il ragazzo correndo verso di lei
Sentendo la voce del suo cavaliere Hoshi alzò
lo sguardo e sorrise.
-Dreik aspetta!- urlò la giovane. Il ragazzo sbattè
contro una barriera invisibile. -Mi dispiace dovrai
sconfiggermi se vuoi salvarla- affermò la voce di
Vector. Si voltò verso la porta e vide il suo mortale
nemico in versione bariana che si avvicina con un
terribile ghigno sul volto. -Vector!- sibilò il giovane
tirandosi in piedi con un colpo di reni.
Vector lo guardò soddisfatto sguainando una lunga
spada seghettata.
-Combatti!- lo sfidò l'Imperatore. Dreik non ebbe bisogno
di rispondere e sfoderò il pugnale dalla lama nera
che aveva recuperato nella sala del cavaliere. La battaglia
finale stava per cominciare!

                                               ****

-Fermi!- Ryu bloccò Atem e Iatos prima che finissero in una
delle tante trappole di cui Vector aveva disseminato il castello.
-Grazie- si limitò a dire Atem
-Di qua- affermò Ryu facendo strada fino ad una parte del muro
che sembrava diversa dalle altre. Il principe sfiorò un punto e
inaspettatamente la parete ruotò su cardini nascosti lasciando
intravedere un corridoio illuminato solo da qualche torcia.
-Coraggio da questa parte!- disse Ryu entrando seguito da
Iatos e Atem che continuava a guardarsi intorno come se
temesse di essere scoperto. -Dove porta questo corridoio
Principe Ryu?-domandò a quel punto Iatos. -Direttamente
nella sala del trono, è lì che Vector porta i prigionieri importanti-
Iatos annuì facendo fremere ancora di più le ali e superando i
due ragazzi.
-Stai attenta Iatos- l'avvertì Atem
-State tranquillo Altezza- rispose lei tenendo gli occhi puntati
sulle pareti del corridoio.

                                                 ****
Dreik evitò un colpo di Vector rotolando sulla schiena.
Il pugnale che il ragazzo stringeva in mano cozzò contro
la lama di Vector che lo spinse via. -Ti farò fare la fine di tuo padre!-
ruggì il suo avversario. Il giovane non rispose si limitò a tentare
di infilzargli il fianco, Vector s'infuriò ancora di più non sentendo
la risposta di Dreik
-No Vector perchè questa volta a restare sul campo di battaglia
sarai tu!- affermò Dreik facendogli lo sgambetto. Vector si
ritrovò a terra, ma ci rimase poco perchè un campo di forza
travolse Dreik e lo fece sbattere contro il grande portone d'ingresso.
-No DREIK!- urlò Hoshi stringendo i braccioli del trono per la
disperazione. Dreik si rialzò a fatica e guardò per un attimo Hoshi
sorridendole. Strinse forte l'elsa dal pugnale e lo puntò verso
Vector. -Non pensare che sarà facile sconfiggermi Vector!-
Una strana luce bianca avvolse il ragazzo e i suoi vestiti inziarono
a cambiare. Al posto della felpa ora portava un'armatura
d'argento, pantaloni bianchi con ricami oro, stivali alti fino al
ginocchio, un mantello bianco era fermato sotto il collo con una
fibbia d'argento con il simbolo delle spirali. In testa portava
un elmo con piume di candido cigno. Il pugnale nero era
diventato un'arma con l'elsa d'avorio e la lama d'acciaio.
Vector rimase per un attimo sbalordito. Ecco il nuovo
Cavaliere del destino. Dal trono Hoshi ammirava la trasformazione
senza capire.
Vector partì di nuovo all'attacco e Dreik parò il colpo senza difficoltà.
I due avversari si allontanarono e Vector tentò di colpirlo alle spalle
ma una barriera di luce infranse l'attacco.
-Troppo semplice colpire un'uomo alle spalle vero?- domandò la voce
di Atem. Solo allora l'imperatore vide Iatos, Atem e Ryu uscire da uno
dei tanti passaggi segreti che portavano alla sala del trono.
-TU dannato!- ruggì Vector con i lineamenti sfigurati dalla follia.
Ma non ebbe il tempo di occuoparsi di Atem perchè Dreik l'aveva
colpito con una raffica di vento fortissima che l'aveva disarmato.
Dreik congiunse le mani e Vector rimase bloccato a terra.
-è finita Vector per te e per i tuoi poteri!- affermò Dreik guardandolo
con occhi gelidi. Vector iniziò a sentire che i suoi poteri lo stavano lasciando.
Infatti i suoi poteri vennero sigillati all'interno di uno scrigno che scomparve
senza lasciare traccia.
-Finchè non ti redimerai  non li riavrai- decretò Dreik. Vector tentò di rialzarsi,
ma senza riusirci. Forse era davvero finita. Dreik lo guardò e poi affermò
-Tu invece rimarrai confinato nelle tue stanze!- Vector tentò di liberarsi ma
scomparve sotto gli occhi di tutti.
Dreik corse verso Hoshi liberandole i polsi. Lei gli saltò al collo baciandolo.
Lui la strinse tra le braccia assaporando quel bacio fino all'ultimo istante,
quando lei si staccò per guardarlo meglio. Era bello molto di più di quando
l'aveva visto l'ultima volta. Anche lui pensava la stessa cosa.
-Ehm, ragazzi meglio se andiamo- disse Atem dispiacendosi di dover interrompere
quel momento. I due ragazzi lo guardorono, ma poi il loro sguardo si spostò su
qualcun'altro dietro al faraone e ai suoi compagni.
Qualcuno molto caro a Dreik. -Atem! Dreik!- una voce, la sua voce stava chiamando
i due amici.
Dal fondo della sala comparve....
-JONATAN!- urlò il faraone abbracciando l'amico che credeva perduto per sempre.
L'uomo ricambiò l'abbraccio di Atem e poi alzò lo sguardo incorciando gli occhi
verdi di Dreik. Hoshi si staccò da lui e lo spinse delicatamente verso la scala che
portava in fondo alla sala. Dreik la guardò un attimo poi corse giù.
Jonatan si staccò da Atem e accolse il figlio tra le braccia forti e robuste.
-Papà sono contentissimo di rivederti!- disse Dreik tra i singhiozzi, mentre calde
lacrime gli cadevano dagli occhi.
-Bambino mio ho aspettato tanto tempo volevo ancora stringerti tra le braccia-
affermò a sua volta Jonatan. L'aveva lasciato bambino e ora lo ritrovava quasi
uomo. Gli altri lo guardarono felici di rivedere una famiglia riunita. 

 

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Capitolo 33
*** Un pendaglio per una promessa ***


Un pendaglio per una promessa

Il portale si aprì e Dreik, Hoshi, Atem, Ryu
e Iatos si ritrovarono a poca distanza dalla
casa dei due gemelli.
-Voi siete arrivati a casa ragazzi- disse Dreik
anche se gli dispiaceva non poter rimanere
ancora un po' con Hoshi
-Si, ma penso che voi due non vogliate separarvi
così presto vero?- domandò Ryu spostando lo
sguardo da Dreik alla sorella. Hoshi non resistette
e annuì. Ryu sorrise freddo e le fece intendere che
per lui non c'erano problemi.
-Tu non vieni con noi Ryu?- chiese Jonatan
-No, Jonatan, preferisco tornare a casa- gli rispose
il principe salutandoli.
-Coraggio andiamo! Non vedo l'ora di vedere la
faccia della mamma e di Selina quando ti vedranno-
affermò Dreik al colmo della felicità. Hoshi sorrise
stringendogli la mano.
Quando arrivarono davanti alla casa di Dreik i primi
a bussare furono i ragazzi. Venne ad aprire Margherita
che con il più dolce dei sorrisi abbracciò Dreik, Atem
e Hoshi e poi tornando seria affermò -Non fatemi più
spaventare così capito? Ditemi che partite per salvare
il mondo!-
Hoshi era arrossita quando era stata travolta dall'abbraccio
commosso di Margherita.
-Mamma, devo farti vedere una persona- disse il ragazzo
staccandosi da lei. Margherita lo guardò senza capire
-Marghe!- quella voce, la voce di Jontan che non sentiva
da anni la stava chiamando. I tre ragazzi si spostarono per
lasciare spazio ad un uomo molto più grande di loro.
Jonatan si avvicinò alla moglie e l'abbracciò.
-Oh Jonatan! Se è un sogno non voglio svegliarmi!- dichiarò
Margherita stringendosi al marito mentre lacrime di contentezza
le rigavano il volto
-No amore mio non è un sogno. Sono tornato per restare- disse
Jonatan con dolcezza accarezzandole i capelli
-Mamma che succede? Perchè gridi?- Selina comparve sull'ingresso
e appena vide il padre corse verso di lui urlando -Papà!!!!-
gli saltò al collo mentre Jonatan si staccava da Margherita e prendeva
in braccio la figlia.
Dreik si avvicinò unendosi all'abbraccio, ma Jonatan si staccò
e disse -Manca qualcuno però! Hoshi vieni- la ragazza si avvicinò
titubante e si trovò avvolta in un abbraccio di famiglia
Iatos comparve di fianco al faraone che osservava la scena commosso
-Non è merviglioso vedere una famiglia finalmente riunita?- chiese la Guardiana
-Si Iatos è fantastico-

                                                  ****
Quella notte Dreik e Hoshi si trovavano sul tetto della mansarda della casa del
ragazzo. Erano stanchi ma ciò nonostante non avevano voglia di andare a letto.
Le stelle si riflettevano negli occhi azzurri di lei mentre Dreik, che era tornato
vestito con i suoi soliti abiti, stava pensando a come attaccare discorso.
Hoshi si avvicinò e gli baciò la guancia. Lui si voltò a guardarla. Com'era
bella, e più il tempo passava più lo diventava. Sorrise leggermente portandosi
le mani al collo, all'altezza del pendaglio a forma di spada. Lo sfilò dalla
testa e lo tese ad Hoshi dicendo -Tieni. Questo simboleggia tutto quello che
provo per te-
La principessa lo guardò stupita. Sapeva quanto importante era quel pendaglio
per Dreik e si torvò a chiedersi se ne fosse davvero degna
-Oh Dreik è bellissimo, sei sicuro di volerlo dare a me?- domandò lei guardandolo
con i suoi occhi dolci. -Si ne sono sicuro, mio padre mi disse di darlo alla persona
che avrebbe potuto starmi vicino e io so che voglio stare con te- rispose lui mentre
glielo allacciava al collo. Lei gli si avvicinò e lo baciò a sorpresa. Un bacio dolce
e pieno d'amore che lei voleva condividere solo con lui.
Non c'era nessuno in quella mansarda solo loro. La mano di lui le si insinuò
sotto la maglietta, provocandole un birivido alla schiena, mentre gliela accarezzava.
Lei gli sfiorò il viso. Si staccò solo per sussurragli "Ti amo".  E per suggellare quel
momento in enterno.


Angolo autrice: Ecco l'ultimo capitolo de "Il duellante di ghiaccio"
Spero che vi sia piaciuto e mi scuso con l'autore che ha accusato
questa storia di plagio. Anche se sono innocente chiedo scusa comunque.
Un grazie speciale e un grosso abbraccio a Stardust94 e a infinito_00
Alla prossima avventura:) LadyVentia96



 

 

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