Tra i fumi dell'alcool di kamy (/viewuser.php?uid=60751)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cap.1 La morte di Peeta ***
Capitolo 2: *** Cap.2 Allenamenti futuri ***
Capitolo 3: *** Cap.3 Allenamenti ***
Capitolo 4: *** Cap.4 Incubi ***
Capitolo 5: *** ap.5 Condivisione ***
Capitolo 6: *** Cap.6 Sveglia ***
Capitolo 7: *** Cap.7 Raccontami ***
Capitolo 8: *** Cap.8 Più serena ***
Capitolo 9: *** Cap.9 Furia ***
Capitolo 10: *** Cap.10 nuova vita ***
Capitolo 11: *** Cap.11 Solo una notte ***
Capitolo 12: *** Cap.12 Just Tonight ***
Capitolo 13: *** Cap.13 Due anni dopo ***
Capitolo 1 *** Cap.1 La morte di Peeta ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Partecipa alla fanfiction challenge II:
Personaggi:Haymitch/Katniss
Prompt: Vittoria
Cap.1 La morte di Peeta
Peeta scattò in
avanti, le tolse le bacche dalle mani e se
le mise in bocca, masticandole rumorosamente. Katniss sgranò
gli occhi, guardò
le labbra del giovane diventare violacee e lo guardò cadere
a terra con un
tonfo.
“Noooo!”
ululò.
Cadde in ginocchio accanto al cadavere, lo abbracciò e lo
strinse a sé. Lo
scosse violentemente un paio di volte e le lacrime le rigarono il viso.
Haymitch guardò
le immagini sullo schermo, osservò la
ghiandaia imitatrice scossa da una serie di tremiti. La coda nera le
oscillava
dietro il capo e socchiuse gli occhi. Sollevò la bottiglia,
se la portò alle
labbra e sorseggiò il liquore. Le urla della giovane furono
coperte dal suono
del cannone. Haymitch ispirò, si staccò dalla
bottiglia e si leccò le labbra.
“Auguri per la
vittoria, ragazzina” biascicò con voce rauca.
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Capitolo 2 *** Cap.2 Allenamenti futuri ***
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Partecipa alla fanfiction challenge II:
Personaggi:Haymitch/Katniss
Prompt: Sopravvissuti
Cap.2 Allenamenti futuri
Katniss aveva gli occhi
arrossati e socchiusi, teneva le
labbra strette fino a farle sbiancare ed era rigida nei movimenti.
Legò la
treccia della
sorellina, si piegò e la abbracciò. Le
baciò una guancia sentendola fredda al
tocco, strinse la più piccola e la cullò.
“Hai
vinto” sussurrò Primrose.
“Te lo dicevo
che ero sveglia” rispose la più grande con
voce rauca. Guardò il proprio riflesso, gli occhi erano
cerchiati da occhiaie
nere e la pelle era troppo pallida.
“Merito della
tua spilla” ribatté la sorellina. Le
accarezzò
la mano e Katniss si staccò.
-Peeta non voleva che ci
cambiassero, ma con me è successo
ugualmente e lui…-. Avvertì una fitta al petto e
strofinò i denti tra loro,
irrigidendosi. La porta si aprì ed Haymitch entrò
ondeggiando. Katniss si voltò
verso di lui, lo raggiunse a passo di marcia e lo afferrò
per le spalle. Lo
spinse fuori e lui ridacchiò, la porta si aprì
automaticamente la giovane
continuò a spintonarlo fino a farlo sbattere contro la
parete del corridoio.
“Stai lontano da
mia sorella” ordinò secca. Haymitch
socchiuse gli occhi, piegò il capo e sorrise.
“Stavolta non
hai un coltello con cui minacciarmi,
ragazzina?” domandò. Katniss
indietreggiò stringendo i pugni e conficcando le
unghie nelle nocche.
“Cosa
vuoi?” sibilò.
“Domani, io e
te, sotto. Ti allenerò fino a quando non dovrò
portare i nuovo tributi nell’arena”
sussurrò.
“Oh
sì, dimenticavo il tuo stancante lavoro”
ribatté sarcastica. Haymitch si portò la
fiaschetta metallica che teneva in mano alle labbra e
sorseggiò il contenuto.
Allungò la gamba e la colpì con il piede nudo al
petto, facendola
indietreggiare.
“Sei una
sopravvissuta, mantenere attivo il corpo ti
impedirà di diventare come me” spiegò.
Rimise il piede a terra e si allontanò,
con le gambe tremanti dimenando i fianchi. Katniss si voltò
facendo oscillare
la treccia nera e gli guardò le spalle, osservandolo
allontanarsi.
“Che ne
sai?” sibilò acida. Haymitch sollevò le
spalle.
“Siamo entrambi sopravvissuti”
spiegò.
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Capitolo 3 *** Cap.3 Allenamenti ***
Ringrazio anche solo chi legge.
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Personaggi:Haymitch/Katniss
Prompt: Gioco
Cap.3 Allenamento
Katniss stringeva la
freccia nella mano, scattò in avanti e
cercò di colpire l’allenatore al volto. Questo si
scostò deviandole il braccio,
l’afferrò per il polso e glielo girò
facendoglielo scricchiolare. La sbatté a
terra con forza e le premette l’altro gomito sul collo.
“Sei morta, di
nuovo” sussurrò. Katniss si divincolò,
gli
graffiò il piede con la lama e digrignò i denti.
“Se non mi
infilzi, non ti libererò” le sussurrò
Haymitch.
Katniss lo infilzò sporcandosi di sangue e l’altro
le spezzò il braccio,
facendola gridare. Haymitch la lasciò andare, le
tirò un calcio alle spalle e
la sbatté a terra.
“Non hai ancora
capito le regole del gioco?”
domandò. Katniss si rigirò rotolando e lo
colpì con un
calcio all’addome, facendolo indietreggiare. Il sangue
macchiò il pavimento
della sala degli allenamenti.
“Non
è un gioco! Peeta è morto!” gli
gridò contro. Haymitch
si piegò, si sfilò la freccia sporca di sangue e
la lasciò cadere.
“La regola
principale del gioco è apparire. Dovevi apparire
interessata a lui, non esserlo” spiegò. Katniss si
rialzò in piedi e lo attaccò
nuovamente, cercando di raggiungerlo con una gomitata al viso.
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Capitolo 4 *** Cap.4 Incubi ***
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Personaggi:Haymitch/Katniss
Prompt: Effie
Cap.4 Incubi
Katniss si
sfiorò le labbra, guardò il soffitto e
allungò le
gambe.
-Perché
continuo a rivivere il sapore del bacio d’addio di
Gale?- si domandò. Si alzò seduta sul letto e si
voltò sentendo dei passi.
Cato
avanzava, aveva
gli occhi bianchi sporti in fuori. Una serie di tagli si aprivano sul
suo corpo
nudo, su cui colava del sangue nerastro.
Iniziò a
gridare, si coprì il viso con le mani e fu scossa
da una serie di tremiti. Ricadde sul letto, sbatté le
lenzuola
e strinse gli
occhi. La porta si aprì. Katniss boccheggiò,
alzò lo sguardo e vide Effie
entrare.
“Su, su, sei
così nervosa?” domandò. Si
colpì un paio di
volte i boccoli e sorrise, avanzando. Katniss sgranò gli
occhi, rabbrividì e si
voltò.
“Cara signorina,
Snow ci osserva, vedi di essere meno
spaventata” sussurrò Effie. Si voltò e
uscì, Katniss si nascose il viso tra le
mani e gemette.
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Capitolo 5 *** ap.5 Condivisione ***
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Personaggi:Haymitch/Katniss
Prompt: Condivisione
Cap.5 Condivisione
Primrose socchiuse la
porta, entrò dentro la stanza e se la
richiuse alle spalle. Raggiunse l’uomo steso davanti al
caminetto. Le fiamme
crepitavano e le illuminavano il viso.
“Lei
è il mentore di mia sorella?” domandò.
I capelli le
scendevano lungo le spalle, sciolti. Si abbassò guardando la
ferita dell’uomo
ricoperta di liquore.
“Da quando mia
sorella ha vinto gli Hunger Games è tornata
diversa” sussurrò la bambina.
“Ci sono
sopravvisuti, non vincitori” ribatté Haymitch.
Primrose si strappò l’orlo della gonna, si sporse
e gli fasciò la ferita.
“Tu e lei condividete
lo stesso fato. Perciò occupati di lei”
implorò al più grande. Haymitch le
passò la mano sul capo e sorrise.
“L’ho
già promessa a Peeta, quindi lo farò. Anche tu e
lui,
a quanto pare, condividevate qualcosa” rispose.
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Capitolo 6 *** Cap.6 Sveglia ***
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Personaggi:Haymitch/Katniss
Prompt: Vomito
Cap.6 Sveglia
Katniss aveva il braccio
appeso al collo, legato con una
fasciatura. Dei piccoli minidroni di metallo con delle zampette lunghe
le
passeggiavano sulla pelle, infilzandola ogni tanto con degli aghi, si
sentivano
le sue ossa scricchiolare. Aprì la porta ed entrò
nella stanza, avanzando con
una serie di passi. Dal caminetto spento si alzava un fumo grigiastro e
sentiva
Haymitch russare di sottofondo.
“Haymitch,
sveglia!” chiamò Katniss. Avanzò,
lo vide riverso sul tavolo. Davanti
alla sua testa c’erano decina di bottiglie vuote e una con
ancora due dita. La
prese con la mano sana, camminò dietro le spalle
dell’uomo assopito e si piegò
in avanti. Gli rovesciò il contenuto in testa. Haymitch si
mise a gridare, si
alzò in piedi di scatto indietreggiando e dimenò
le braccia. Sgranò gli occhi e
boccheggiò.
“Volevi un
risveglio più dolce?” domandò secca la
ragazza.
Haymitch boccheggiò, si leccò le labbra
screpolate e scosse il capo.
“Peeta almeno
non mi avrebbe fatto rischiare di prendere una
broncopolmonite!” strepitò. Katniss
incrociò le braccia e schioccò la lingua
sul palato.
“Oh
sì, lo so che tu e lui vi facevate le coccole. O non mi
spiego perché facevate colazione insieme e tu eri prodigo di
consigli” sibilò
acida. Haymitch alzò e abbassò l’indice
davanti al suo volto un paio di volte.
“Ti ricordo che
anche le vostre sceneggiate si spingevano
molto oltre la linea di confine” borbottò. Katniss
poggiò la bottiglia sul
tavolo, gli mise la mano sana sulla spalla, lo strattonò in
avanti e spinse
verso il basso obbligandolo a sedersi.
“Mi fai salire
il vomito” borbottò. Haymitch chiuse gli
occhi e si passò una mano sul viso.
“Non parlare di
vomito che mi sale e... questa frase non dovrebbe dirla
una che è stata a Capitol City. C’è
solo una cosa che mi fa salire il vomito più di
Capitol City” borbottò.
“Ossia?”
domandò Katniss socchiudendo un occhio e tenendo
sgranato l’altro.
“La pioggia di
sangue, a volte succede nell’arena”
borbottò
Haymitch.
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Capitolo 7 *** Cap.7 Raccontami ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Partecipa alla fan fiction challenge II:
personaggi: Haymitch, Katniss
prompt: "tu non sai niente di me!" " E allora racconta, siamo tutti
nella stessa barca".
Cap.7 Raccontami
“Alzati e abbassati. Alzati e abbassati!”
gridò Haymitch. Katniss fletté le gambe,
abbassandosi e si rialzò. Nella mano sana teneva un peso.
Ripeté una decina di volte l’esercizio, i muscoli
del suo corpo erano tesi e sulla sua pelle scorreva il sudore.
“E’ un esercizio inutile!”
gridò. Il suo viso era arrossato e i capelli della treccia
nera le aderivano al corpo. Haymitch si portò una fiaschetta
di rhum corretto con vodka alle labbra e lo sorseggiò.
“E’ inutile solo finché lo applichi nel
modo sbagliato” bofonchiò.
“E’ inutile in sé”
brontolò la giovane. Continuò a ripetere
l’esercizio, tenendo gli occhi socchiusi.
“Non è facendo l’indisponente che ti
libererai del dolore. Gettandolo in faccia agli altri rischi solo di
macerarti o peggio, che se ne accorgano gli spettatori. Verranno a
controllarti, devi sorridere! Una volta saliti sul treno non si scende,
la tua vita appartiene agli schermi”. La
rimproverò Haymitch pulendosi il viso con una mano.
“Hai preso un po’ troppo seriamente il tuo ruolo di
dispensatore di consigli. Sono stufa di sentirli”
ribatté secca Katniss. Si rimise nuovamente ritta e si
voltò verso di lui.
“Parli come se essere scampati agli Hunger Games ci rendesse
una persona sola. Tu non sai niente di me!” gridò
dura. Haymitch sorrise e indietreggiò, indicando le scale
oltre la palestra con la testa.
“E allora racconta, siamo tutti nella stessa barca. Sali su e
sfogati davanti a un buon bicchiere” le rispose. Katniss
lasciò cadere il peso a terra con un tonfo che
rimbombò nello stanzone e si massaggiò la tempia.
“Ogni scusa per te è buona a bere”
borbottò.
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Capitolo 8 *** Cap.8 Più serena ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Cap.8 Più serena
Haymitch sorseggiò il
contenuto della propria bottiglia e
socchiuse gli occhi.
“Da come parlavi, sembravi
avere chissà quali misteriosi
segreti” brontolò. Katniss si sporse in avanti,
facendo cigolare il divanetto e
gli tolse la bottiglia dalle mani.
“Sono due giorni che mi
ascolti parlare ininterrottamente e
questo è tutto quello che sai dire?” si
lamentò. Prese un sorso dalla
bottiglia. Haymitch dilatò le narici e strinse le labbra.
“Lo sai che quello
è un bacio indiretto ragazzina? Dammi la
bottiglia” si lamentò. Cercò di
toglierla dalle mani della più giovane che la
allontanò.
“Non ho nessuna
intenzione” ribatté, allungando le gambe.
“Ridammela” si
lamentò Haymitch alzando il tono. Katniss
scrollò le spalle.
“Altrimenti cosa fai? Mi
rompi nuovamente il braccio appena
aggiustato?” chiese. Haymitch dimenò le mani
davanti a sé.
“Sei
insopportabile” si lamentò. Katniss gli diede una
pacca
sulla spalla.
“Ammettilo, mi adori quando
sono così” si vantò, gonfiando
il petto. Haymitch corrugò la fronte vedendola finire la
propria bottiglia e si
alzò in piedi.
“Andiamo a mangiare.
E’ ora di pranzo ed ho fame” borbottò,
allontanandosi.
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Capitolo 9 *** Cap.9 Furia ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Cap.9 Furia
Haymitch si portò il
cucchiaio colmo di zuppa di piselli
alle labbra e lo sorseggiò rumorosamente.
“Domani vengono con le
telecamere. Mi raccomando, ricorda di
farti vedere affranta” le ordinò. Katniss si
massaggiò la spalla.
“E dopo cosa
succederà?” domandò. Haymitch
scrollò le
spalle.
“Se tutto va bene, dovremo
fare un giro con il treno per
tutti i distretti. Tu dovrai farti vedere come una fedele serva di
Capitol.
Infine ti daranno una bella villetta confortevole vicino al tredici,
dove
vivrai da vincitrice” spiegò. Katniss
allontanò il proprio piatto colmo di
zuppa.
“E tu?”
domandò. Haymitch raddrizzò la schiena curva,
appoggiandosi allo schienale della sedia.
“All’inizio mi
trasferirò da te. Successivamente andrò dai
nuovi sfortunati del dodici che dovranno partecipare ai prossimi Hunger
Games”
rispose. Katniss tirò indietro la propria sedia, con un
rumore stridulo.
“E non ci vedremo mai
più?” domandò. Haymitch
annuì.
“Già. Peeta era
un illuso, pensava avrei potuto rimanerti
accanto” mormorò. Katniss si alzò in
piedi di colpo e rovesciò il tavolo.
Haymitch sgranò gli occhi saltando all’indietro.
Katniss lo afferrò per il
collo, lo sollevò e lo sbatté
contro la parete.
“Non osare dirlo mai
più!” gridò. Haymitch
boccheggiò e
Katniss lo lasciò andare, tremando.
“Non era un illuso! ERA
BUONO!” ululò. L’uomo si
massaggiò
il collo ed ansimò.
“Il fatto che Mellark fosse
migliore di tutti noi, non vuol
dire che non fosse ingenuo” sussurrò.
Tossì e strinse gli occhi. “Questo mondo
non è fatto per le persone buone, ma per quelli come me e
te” biascicò. Si pulì
la bocca con la mano. Katniss indietreggiò.
“Fossi in te, mi terrei mia
sorella vicino. E’ buona, come
lo era lui” disse Haymitch, staccandosi dalla parete lungo la
quale era
scivolato. Gattonò in avanti e si diede la spinta,
rialzandosi.
“Magari fai un
bell’orticello nella villa, così avrai la
scusa di tenerla con te per farglielo curare”
sussurrò. Katniss si voltò di
scatto.
“Vuole fare la
dottoressa” ribatté. Haymitch scrollò
la
testa.
“Ascolta il mio consiglio,
tienitela vicino” ribatté.
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Capitolo 10 *** Cap.10 nuova vita ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Cap.10 nuova vita
Katniss osservò fuori
dalla finestra e sospirò.
“Haymitch aveva ragione.
Tutto quello che aveva predetto si
è avverato” sussurrò.
“Di cosa parli?”
si sentì domandare. Si voltò e sorrise, il
suo viso era segnato da rughe e aveva delle profonde occhiaie.
“Niente,
paperella” disse con voce roca. Raggiunse il letto
in cui c’era sua sorella.
“Ti sta piacendo
qui?” domandò. Si piegò e
rimboccò le
coperte di Prym. La ragazzina annuì.
“A mamma piace la casa, io
preferisco il nostro orto”
spiegò. Si portò una mano alle labbra e
sbadigliò.
“Mi piacciono meno le
telecamere che ti seguono sempre”
brontolò. Katniss le accarezzò il capo.
“Solo quelle fuori di casa
sono notturne. Ora puoi riposare”
la rassicurò. Prym giocherellò con una ciocca di
capelli.
“Pensi che
riuscirò a diventare dottoressa?”
domandò.
Katniss le baciò la fronte.
“Assolutamente”
sussurrò. Sorrise. “E il giorno in cui lo
diventerai inviteremo Heymitch ed Effie” la
rassicurò.
- Peccato che non ci potranno essere
Cinna e Peeta… e Gale
non ci vorrà venire- pensò, sentendo una fitta al
cuore.
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Capitolo 11 *** Cap.11 Solo una notte ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Cap.11 Solo una notte
Katniss raggiunse il salotto.
Haymitch sentì i passi e si
voltò, sgranando gli occhi, vedendola indossare solo una
camicia da notte
semi-trasparente.
“Da domani non ci rivedremo
più” sussurrò Katniss. Haymitch
si massaggiò il mento coperto dalla barba,
“Se dormissi nuda saresti
meno provocante. Inizi a capire la
lezione di Capitol, a cambiare, finalmente” si
congratulò. Katniss avanzò verso
di lui a passo di carica.
“Non ti ho ancora
ringraziato per tutti i colpi che mi hai
dato in allenamento” sibilò. Lo raggiunse al viso
con uno schiaffo sonoro.
“Sei impazzita a causa dei
discorsetti di Effie che hai
dovuto recitare o sei solo la solita gatta aggressiva?”
ringhiò il più vecchio,
massaggiandosi la guancia arrossata.
Katniss alzò di nuovo la
mano per raggiungerlo con un nuovo
schiaffo.
Haymitch le afferrò il
braccio per il polso e le abbassò la
mano.
“Ora basta” le
intimò. Katniss appoggiò la testa sul suo
petto e scoppiò a piangere, singhiozzando.
“Lo rivoglio! RIVOGLIO
PEETA!” sbraitò. Haymitich sgranò gli
occhi, scosse il capo e le cinse la testa con la mano, passandole le
dita tra i
capelli mori.
“Ci tenevi davvero tanto,
vero?” domandò. Katniss
singhiozzò.
“Io lo amavo”
mugolò. Il mentore sospirò e la cullo
contrò
di sé.
“Si vive anche senza le
persone che abbiamo amato” mormorò
con voce roca. Katniss si scostò da lui e
singhiozzò.
“Ti ho visto sul treno. Hai
lanciato una bottiglia contro il
viso di Snow durante un comunicato olografico”
biascicò. Haymitch le passò il pollice
sotto l’occhio ed annuì.
“Fece uccidere la donna che
amavo. Non ho nessuna prova, ma
sai, periodicamente i distretti si infiammano quando vince un esponente
di
quelli più bassi, medita la rivolta. Snow teme sempre che
uno di noi possa
avere un colpo di testa” spiegò. Katniss
impallidì, le labbra le tremavano.
“Che intendi?”
domandò.
“Voleva fossi troppo
distrutto per poterli guidare. Perciò
fece bruciare la casa della mia famiglia. Quel giorno non morirono solo
i miei
cari, ma anche la mia fidanzata. Stavano tutti aspettando me”
rispose Haymitch.
Katniss rabbrividì e sgranò gli occhi.
“Per questo devi dimostrare
il tuo dolore in un modo che
Capitol possa recepire. O tua sorella potrebbe fare la fine del mio
fratellino”
spiegò il più anziano. Katniss
singhiozzò rumorosamente.
“Io voglio
proteggerla” mugolò. Haymitch le baciò
la fronte.
“Concentrati su questo,
allora. Fai di lei la tua ragione di
vita” mormorò. Katniss gli afferrò la
mano con forza e la strinse nella sua.
“Non voglio restare sola,
stanotte” implorò.
“Per questa notte, solo per
questa notte, resto con te”
mugolò Haymitch, arrossendo. Katniss gli sfiorò
le labbra con le proprie,
sentendo l’odore acidognulo dell’alcool.
“Solo per stanotte,
allora” mugolò.
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Capitolo 12 *** Cap.12 Just Tonight ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Cap.12 Just Tonight
Katniss lasciò scendere le
spalline della propria camicia da
notte, lasciando vedere la schiena nuda. Haymitch accarezzò
la pelle pallida
con le dita callose.
“Che mondo è
quello in cui qualcuno che potrebbe essere
padre, va a letto con una ragazza che avrebbe amato teneramente come
figlia?”
domandò con voce tremante. Le iridi grigie di Katniss
divennero color del
ghiaccio e finì di far cadere a terra la propria veste.
“Questo mondo corrotto. E
lo sai anche tu che siamo dannati
a prescindere, noi sopravvissuti”
disse secca. Haymitch finì di sbottonarsi la camicia
già aperta a metà, la
stoffa bianca era ingrigita e spiegazzata.
“Stai imparando bene le mie
lezioni” sussurrò con voce roca.
Katniss gli appoggiò la mano sul petto e lo spinse, fino a
fargli raggiungere
il divano, su cui l’uomo ricadde. Katniss gli premette il
ginocchio nudo contro
il ventre.
“E sto facendo questo per
indurirmi” spiegò. Haymitch la
osservò piegarsi e slacciargli il bottone dei pantaloni.
“Diventerai il motivo per
un’altra bottiglia” gemette.
Katniss si sciolse la lunga treccia mora e gli scese la zip.
“Diventerei il motivo per
altre due bottiglie se per la
disperazione finissi per uccidermi?” domandò.
Haymitch si sfilò le scarpe.
“Questo è lo
spirito, rendi il tuo cuore spezzato di
ghiaccio e con quello taglia la gola ai tuoi nemici”
sussurrò roco. Katniss gli
scese i pantaloni.
“C’è
voluto un mese per fare questo giretto da campionessa e
ci vorrà qualche mese prima che tutti dimentichino i
discorsetti da devota”
sussurrò. Giocherellò con la chiusura del proprio
reggiseno.
“Però ti giuro
che ci vorrà molto di meno per vedere il mio
cambiamento e che quello non verrà dimenticato”.
Lasciò cadere a terra il
reggiseno.
“Perché ci
voglia un anno, un secolo o l’eternità, io
avrò
la testa di Snow” giurò. Haymitch le avvolse i
fianchi con il braccio, la issò
e la baciò.
“Vedi di non morire nel
tentativo, piuttosto” sibilò.
Katniss ricambiò il bacio violentemente.
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Capitolo 13 *** Cap.13 Due anni dopo ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Cap.13 Due anni dopo
Haymitch si portò la
fiaschetta alle labbra ed osservò la
balconata in marmo del palazzo davanti a lui. Il brusio delle voci
intorno a
lui gli risuonava nelle orecchie e sentiva l’alcolico
scendergli giù per la
gola, facendogliela bruciare. Il vento gli scompigliava i capelli
biondi, con
alcune venature grigie, il suo viso scottato dal sole aveva una
ragnatela di
rughe.
“Guardate, si sta
affacciando il senatore Finnick!” gridò un
uomo. Haymitch si sporse e assottigliò gli occhi,
riconoscendo la figura di un giovane
uomo abbronzato dal petto nudo.
“Benvenuti! Siamo qui
riuniti per festeggiare la nostra
prima presidentessa!” gridò Finnick.
“Io vorrei vederlo in
mutande” bisbigliò una donna dal viso
disegnato come quello di una tigre, tra il pubblico. Parecchie donne di
Capitol
mossero velocemente i ventagli davanti al viso. Haymitch richiuse la
fiaschetta
e la mise nella tasca di un panciotto beige.
“Dopo la scomparsa del
presidente Snow, purtroppo morto
suicida un mese fa”. Continuò il suo discorso
Finnick. Haymitch si deterse le
labbra.
“E’ vero che la
presidentessa due anni fa ha vinto gli
Hunger?” domandò un bambino nel pubblico. Una
bambina, fingendo di pugnalarlo
con una spada giocattolo annuì.
“Esattamente due anni fa e
il suo innamorato è morto per
lei. Com’è romantico” disse.
Abbassò l’arma finta e sospirò.
“Ecco a voi la
presidentessa Everdeen! Un bell’applauso!”
gridò Finnick, iniziando ad applaudire. Haymitch
ghignò.
“Snow è suicida
come tutti i suoi avversari politici”
bisbigliò. La folla intorno a lui applaudiva sempre
più forte. Haymitch alzò la
fiaschetta verso l’alto ed osservò la giovane:
indossava un lungo vestito nero,
il viso era truccato e i capelli erano legati in una crocchia sul capo.
“E senza perdere tua
sorella, complimenti, ragazzina”
bisbigliò. Si voltò e si allontanò,
facendosi largo nella folla a spintoni.
“Ho raggiunto questo ruolo
per Peeta Mellark. L’unico uomo
che io abbia mai amato, il padre di mio figlio!”
gridò. Haymitch deglutì.
- Sei stata fortunata fosse biondo
anche lui – pensò. Superò
la cancellata e svoltò in un vicolo, verso un bar.
“Fai in modo non ci siano
mai più sopravvissuti”
sussurrò.
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