GIRANDO IL FILM

di Holly
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** prologo ***
Capitolo 2: *** Cap.1 - La lettera ***
Capitolo 3: *** Cap.2 - Ritorno nel passato ***



Capitolo 1
*** prologo ***


“Ehi, Holly, è arrivata una lettera per te

PROLOGO

Questa è la mia prima Fan Fiction su questo sito e come uno dei protagonisti ho voluto mettere me. Questa FF è del tutto fuori della verità. Ho cambiato il ruolo che le persone hanno nella vita reale, le date e ho dovuto aggiungermi qualche annetto. Il più gran cambiamento è stato quello di togliere Miranda Otto dal ruolo di Eòwyn e metterci me. Molto probabilmente, il carattere degli attori che ho inserito nella mia Fan Fiction non si avvicina nemmeno a quello che realmente hanno.

Forse, essendo la prima Fan Fiction sarà sicuramente una merda, però io ci provo. Commentate.

 

NOTA: La descrizione che faccio di Holly (ovvero me stessa) in questa storia, non corrisponde alla realtà, così come l’età che le do, la nazionalità. I cognomi che do ai personaggi della storia non hanno niente a che vedere con il mio paese, ma sono cognomi di persone famose, come per esempio Holly July e Gabriel Rodriguez: Rodriguez sta per il cognome di Micelle Rodriguez, l’attrice che ha fatto Resident Evil, The Fast and The Furious e S.W.A.T.; o come Danny Holland che ha per cognome il cognome della prima voce e seconda chitarra degli Offspring, Dexter Holland. Una delle cose che non cambio e che assolutamente non voglio cambiare sono gli amici, i familiari, le persone che esistono veramente nel mio paese e che compaiono qualche volta. A queste persone, però, ho inglesizzato (non so come si dice comunque intendo che ho reso più inglesi) i loro nomi, per il semplice motivo che la storia non si svolge nel mio paese, ma in un piccolo paesino nei pressi di Londra. Per esempio, mia sorella si chiama Giulia e nella storia lo trasformata in July (si legge iuli), Francesca in Fran e Silvia in Silvie (si legge Silvi) e ad altri nomi come un esempio è Roberto, o Elena, o Ivano, mi è bastato togliere la lettera finale. Ad un solo nome ho cambiato tutto: il mio. Infatti da Valeria sono passata ad Holly, che nella realtà sarebbe il mio soprannome e nel web il mio nick. Riguardo al paese dove vive Holly, Old County, il nome lo inventato e credo che non esista. Spero di non avervi annoiato con questo noiosissimo prologo, ma era necessario.

Ciao ciao

Holly Rodriguez

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Capitolo 2
*** Cap.1 - La lettera ***


 

 

 

 

CAP.1 – LA LETTERA

“Ehi, Holly, è arrivata una lettera per te.” Era una soleggiata mattina di settembre. Holly aveva appena fatto poco più di un passo dopo l’ultimo gradino della scala che dalla zona notte porta alla zona giorno, che la voce di sorella maggiore, indaffarata in cucina, non si sprecava a darli il buongiorno. Era una soleggiata domenica di settembre.

“Ciao anche a te, July.” La sorella la ignorò. “Dai, fai vedere questo pacco bomba”

July si pulì le mani nello strofinaccio da cucina e porse a Holly uno spesso pacco. Dalla forma sembrava un libro, o una rivista. Era flessibile, quindi se era un libro, era di quelli economici, con la copertina di una rigidità pari a quella di un fazzoletto di carta. Smise di investigare e strappò la carta.

La prima cosa che li apparve davanti fu una busta da lettere con una strana sigla e un indirizzo. Il pacchetto proveniva dalla Nuova Zelanda. Prese la lettera ma prima di aprirla una cosa balenò agli occhi di Holly: quello che sosteneva si trattasse di un libro era un copione. Il titolo, scritto in caratteri giganteschi, era:

IL SIGNORE DEGLI ANELLI

Le due torri

“Porca Madonna e tutti gli angeli in colonna!” (il solito motto di Holly) “non può essere” pensò “No, è assolutamente impossibile”

Poggiò la busta sul tavolo della cucina, prese in mano il copione e cominciò a sfogliarlo. Solo allora si accorse che i copioni erano due. In quello che seguiva vi era scritto, come titolo, nello stesso modo del copione precedente:

IL SIGNORE DEGLI ANELLI

Il ritorno del re

July la guardava incuriosita, mentre lei, incredula, poggiava lentamente i copioni e prese la lettera, tremante, come se quello là fosse davvero un pacco bomba. La aprì, sempre lentamente. I suoi occhi scorrevano su quella lettera scritta con cura, da chi sa quale segretaria di un'importante ditta. Si soffermò sull’ultima parola della lettera. WETA. Questa parola Holly l’aveva letta poco prima nella parte della busta dove solitamente si scrive il mittente. Sapeva di che si trattava. Sbatté la lettera sul tavolo e stritolò con un abbraccio sua sorella.

“July! July! Mi hanno preso! Sono un'attrice!”

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Capitolo 3
*** Cap.2 - Ritorno nel passato ***


 

 

CAP.2 – RITORNO AL PASSATO

Holly era una vera appassionata dei libri di Tolkien. Non gliene mancava uno e li teneva tutti con una cura pazzesca. C’era una mensolina, in camera di Holly, esclusivamente per questi libri. Il suo preferito era Lo Hobbit, ma li piacevano molto anche Il Silmarillion e Il Signore degli Anelli. Nella parete sopra la mensolina, c’erano le mappe presenti nei libri Il Silmarillion e Il Signore degli Anelli. Era riuscita a procurarsi pure una copia dell’immagine che raffigura la porta di Moria. Insomma, Holly andava pazza per i “racconti sulla Terra di Mezzo”.

Pochi mesi prima del famoso settembre in cui arrivò la lettera, era giugno. La scuola era gia finita da un pezzo e Holly stava dando gli ultimi esami di fine liceo. In questi giorni, le era giunta voce che si stava preparando un film sulla trilogia de Il Signore degli Anelli. Quel giorno, dopo essere tornata da scuola, era volata ad accendere il computer e si era tuffata nel Web in cerca di notizie sull’argomento, con July davant, avida anche lei di informazione, pur non avendo tutto questo interesse per Tolkien. Era già passata un’ora, quando Holly fece un salto dalla sedia e si mise ad urlare di gioia.

“L’ho trovato! L’ho trovato!” urlò “Senti qua July: <<  Il regista Peter Jackson (Creature del Cielo) ha affermato che il film del primo libro (La Compagna dell’Anello) uscirà nelle sale nell’inverno del 2001 >>”

Dopo un breve silenzio, Holly sobbalzò, vedendo qualcosa di veramente interessante.

“Oh Dio, July! Senti un pò qua: << Hai letto il libro Il Signore degli Anelli - Le Due Torri? Ti piace la parte di Eòwyn, Dama di Rohan? Vorresti far parte anche tu del cast del film diretto da Peter Jackson? Che aspetti! Clicca qui! >>”

“Dai Holly provaci.” azzardò la sorella “Hai il mio permesso, anche se non credo funzionerà, mi sembra un po’ una balla.”

Dopo aver cliccato, Holly lesse a voce alta:

“ << Hai sempre desiderato essere un attore/un’attrice? Oppure: sei un’appassionata de Il Signore degli Anelli? Ti è sempre piaciuta la Nuova Zelanda. Oppure: avresti voluto vivere nei magnifici paesaggi della Terra di Mezzo? E allora, che stai aspettando?! Stiamo facendo i provini per le parti di Eòwyn, Eomer e Faramir per il secondo tassello della trilogia de Il signore degli Anelli. Se vuoi partecipare anche tu, scegli una delle opzioni sotto elencate e segui le istruzioni. >> .”

Holly si fermò a leggere silenziosamente, tra sé e sé, il resto del testo.

“Dai Holly, continua a leggere!” la incoraggiò July, che, davanti alla sorella, non riusciva a vedere lo schermo. “Che c’è scritto? Quali sono le due opzioni?”

“Ah, si, scusa. Allora… una propone di andare in Nuova Zelanda a fare il provino davanti a una commissione, tra cui ovviamente ci sono anche il regista, il produttore e lo sceneggiatore e l’altra consiglia di registrare un video in cui bisogna recitare una parte a scelta libera del personaggio che desideriamo interpretare e allegarla ad un’e-mail che dev’essere riportato all’indirizzo sotto riportato.”

Le due si guardarono una come per chiedere “allora? Che cosa fai?” e l’altra come per chiedere “allora? Che cosa faccio?”

“Dai, Holl, provaci. Tanto, anche se è uno scherzo, cosa può succedere di tanto grave? E poi metti caso che non sia una presa per il culo. Va bene, avrai pure una possibilità su chissà quante di essere scelta, ma l’importante è partecipare, anche se vincere… Oh, vabbeh… Con un colpo di fortuna, potresti anche vincere. Ma ci pensi? Gli attori guadagnano letteralmente parlando una barca di soldi all’anno. Dico, non sono di certo patate! Son dindini, mia cara. Forza! Mettiamoci al lavoro.”

“Si, l’importante è partecipare…” sussurrò Holly più a se stessa che a July.

“Benissimo. Allora io vado a prendere il libro del Signore de…”

July non fece neanche in tempo a finire la frase, che Holly si era alzata bruscamente in tutto il suo metro e sessanta, che non è tanto, ma in quel momento sembrava più di due metri e ringhiò:

“ Ferma là! Fai un solo passo e ti dico che non camminerai più se non con le gambe finte. Non osare avvicinarti alla MIA mensola, o ti taglio le mani.”

“Va… va bene, Holly… non ti scaldare, eh?”

“Scusa, mi viene spontaneo quando sento cose del genere. Vado io a prenderlo, tu inizia a cercare carta e penna.”

“Ai tuoi ordini!” scherzo July, mentre la sorella correva su per le scale.

Ne tornò con tre libroni in mano. I tre volumi de Il Signore degli Anelli. In tutta Old County (il paesino in cui abitava) Holly Rodriguez era l’unica ad avere il libro de Il Signore degli Anelli diviso in tre libri e col marchio che lo qualificava come “originale” e non “economico”. Alcuni glielo invidiavano, altri dicevano che era solo un gran spreco di soldi utili. I più non ci badavano.

Holly posò i libri contale delicatezza e attenzione sul tavolo, che un osservatore esterno si sarebbe domandato se fossero di cristallo, perché da come Holly li trattava, lo sembravano proprio.

“Preparati a scrivere, July, perché ho gia un’idea…”

Passarono tutta la sera a scrivere, cancellare, riscrivere, cestinare, aggiungere e ricancellare, finché riuscirono a mettere insieme due o tre sceneggiature in cui Eòwin era il personaggio principale. Era già deciso il da farsi per un paio di giorni a seguire.

L’indomani mattina, domenica, andarono dal cartolaio di turno e comprarono un paio di foglio di carta bianchi (grandi ovviamente) e tutto il necessario per disegnare e colorare. Passarono la mattinata a decidere cosa potevano disegnare come scenografie e il pomeriggio e la sera diedero vita alle loro principali idee. Mentre stavano colorando il terzo cartellone, la porta della camera di July, dove si erano messe a disegnare perché più grande e spaziosa, si aprì e una figura robusta, dall’aria un po’ severa e di bassa statura si parò davanti alle due sorelle.

“Che state combinando?” chiese la madre con un tono di severità mista a curiosità.

“Niente, ma’, stiamo facendo un po’ di disegni per… per la recita dell’estate di Old County, quella che si fa ogni anno… Io e Holly ci siamo proposte per aiutare a montarla.” Mentì July “che te ne pare?”

“Niente male. Continuate pure io vado a preparare la cena.”

“Ce la siamo scampata.” Commentò Holly quando senti la porta di cucina chiudersi, segno che sua madre non poteva sentire.

“Holl, metti che ti prendano. Metti che accettino il tuo provino” continuò ignorando lo sbuffo di Holly “Metti che trovino il video bellissimo e che trovino te perfetta per la parte di Eòwin.”

“Beh, magari la prima può anche succedere, ma la seconda… vedi, intendevo dirtelo, ma non sono adatta per il ruolo di Eòwin”

“E perché?” domandò July terrorizzata, pensando a tutto quel lavoro, per niente. “Non vorrai gettare la spugna adesso?”

“No, ma che hai capito. In tutti i casi il video lo mando. Solo che Eòwin è bionda, July, bionda. Nel caso non te ne fossi accorta, i miei capelli sono rossi.”

“I tuoi capelli non sono rossi. Sono arancione chiaro tendente al biondo. Comunque… stavo dicendo. Metti che ti prendano per questa parte… quando e in che modo intendi dirlo a mamma?”

Holly si mise a ridere e scherzosamente disse:

“Dioclesiano! Questo è un problema! July, tu sei completamente andata! L’hai detto anche tu che ho una possibilità su chissà quante di essere presa.”

“Arrangiati, cretina. Io sono ottimista e tu lo distruggi il mio ottimismo. Continua a colorare e chiudi il becco, va”

Passarono diversi giorni a preparare il tutto: durante i primi giorni finirono i cartelloni, in seguito passarono ai costumi, ai sottofondi musicali, dopodiché portarono tutto in soffitta, dove erano sicure che loro madre non le avrebbe scoperte e montarono ogni cosa. Certe volte July doveva fare tutto da sola, perché la sorella dava gli ultimi orali.

Holly era sola in soffitta a provare la parte quando la botola si aprì e July entrò tutta felice, ma non era sola.

“Bene, sorellina, è tutto pronto possiamo cominciare.”

“Che ci fanno loro qui?” Holly indicò il suo ragazzo e suo fratello, Danny Holland e Gabriel Rodriguez, in piedi vicino a sua sorella.

“Ho pensato che ci poteva servire un aiuto per la musica, le luci e tutto il resto.” Spiegò July.

“Vabbeh, se sono indispensabili…”

Ripresero tutte le scene per due volte, dopodiché mandarono via i due ragazzi. In silenzio, smontarono il lavoro di ore ed ore e si diressero al computer. Holly non poteva fare a meno di ridere, rivedendosi conciata in quel modo… Scelsero il primo filmato fatto e, con le dita incrociate, lo inviarono.

“è fatta…” sospirò July.

Holly guardò fuori dalla finestra. Nel davanzale cera il vaso di trifogli. Lo osservo, finché, tra tutti i fiorellini, ce n’era uno che si distingueva. Aveva una foglia in più degli altri. Lo prese e sorrise:

“Si, è fatta…”

 

 

 

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