CAP.2 – RITORNO AL PASSATO
Holly
era una vera appassionata dei libri di Tolkien. Non gliene mancava uno e li
teneva tutti con una cura pazzesca. C’era una mensolina, in camera di Holly,
esclusivamente per questi libri. Il suo preferito era Lo Hobbit, ma li piacevano
molto anche Il Silmarillion e Il Signore degli Anelli. Nella parete sopra la
mensolina, c’erano le mappe presenti nei libri Il Silmarillion e Il Signore
degli Anelli. Era riuscita a procurarsi pure una copia dell’immagine che
raffigura la porta di Moria. Insomma, Holly andava pazza per i “racconti sulla
Terra di Mezzo”.
Pochi
mesi prima del famoso settembre in cui arrivò la lettera, era giugno. La scuola
era gia finita da un pezzo e Holly stava dando gli ultimi esami di fine liceo.
In questi giorni, le era giunta voce che si stava preparando un film sulla
trilogia de Il Signore degli Anelli. Quel giorno, dopo essere tornata da
scuola, era volata ad accendere il computer e si era tuffata nel Web in cerca
di notizie sull’argomento, con July davant, avida anche lei di informazione,
pur non avendo tutto questo interesse per Tolkien. Era già passata un’ora,
quando Holly fece un salto dalla sedia e si mise ad urlare di gioia.
“L’ho
trovato! L’ho trovato!” urlò “Senti qua July: << Il regista Peter Jackson (Creature del
Cielo) ha affermato che il film del primo libro (La Compagna dell’Anello)
uscirà nelle sale nell’inverno del 2001 >>”
Dopo un
breve silenzio, Holly sobbalzò, vedendo qualcosa di veramente interessante.
“Oh Dio, July! Senti un pò qua: << Hai letto il libro Il Signore degli
Anelli - Le Due Torri? Ti piace la parte di Eòwyn, Dama di Rohan? Vorresti far
parte anche tu del cast del film diretto da Peter Jackson? Che aspetti! Clicca
qui! >>”
“Dai
Holly provaci.” azzardò la sorella “Hai il mio permesso, anche se non credo
funzionerà, mi sembra un po’ una balla.”
Dopo
aver cliccato, Holly lesse a voce alta:
“ <<
Hai sempre desiderato essere un attore/un’attrice? Oppure: sei un’appassionata
de Il Signore degli Anelli? Ti è sempre piaciuta la Nuova Zelanda. Oppure:
avresti voluto vivere nei magnifici paesaggi della Terra di Mezzo? E allora,
che stai aspettando?! Stiamo facendo i provini per le parti di Eòwyn, Eomer e
Faramir per il secondo tassello della trilogia de Il signore degli Anelli. Se
vuoi partecipare anche tu, scegli una delle opzioni sotto elencate e segui le
istruzioni. >> .”
Holly
si fermò a leggere silenziosamente, tra sé e sé, il resto del testo.
“Dai
Holly, continua a leggere!” la incoraggiò July, che, davanti alla sorella, non
riusciva a vedere lo schermo. “Che c’è scritto? Quali sono le due opzioni?”
“Ah,
si, scusa. Allora… una propone di andare in Nuova Zelanda a fare il provino
davanti a una commissione, tra cui ovviamente ci sono anche il regista, il
produttore e lo sceneggiatore e l’altra consiglia di registrare un video in cui
bisogna recitare una parte a scelta libera del personaggio che desideriamo
interpretare e allegarla ad un’e-mail che dev’essere riportato all’indirizzo
sotto riportato.”
Le due
si guardarono una come per chiedere “allora? Che cosa fai?” e l’altra come per
chiedere “allora? Che cosa faccio?”
“Dai,
Holl, provaci. Tanto, anche se è uno scherzo, cosa può succedere di tanto
grave? E poi metti caso che non sia una presa per il culo. Va bene, avrai pure
una possibilità su chissà quante di essere scelta, ma l’importante è
partecipare, anche se vincere… Oh, vabbeh… Con un colpo di fortuna, potresti
anche vincere. Ma ci pensi? Gli attori guadagnano letteralmente parlando una
barca di soldi all’anno. Dico, non sono di certo patate! Son dindini, mia cara.
Forza! Mettiamoci al lavoro.”
“Si,
l’importante è partecipare…” sussurrò Holly più a se stessa che a July.
“Benissimo.
Allora io vado a prendere il libro del Signore de…”
July
non fece neanche in tempo a finire la frase, che Holly si era alzata
bruscamente in tutto il suo metro e sessanta, che non è tanto, ma in quel
momento sembrava più di due metri e ringhiò:
“ Ferma
là! Fai un solo passo e ti dico che non camminerai più se non con le gambe
finte. Non osare avvicinarti alla MIA mensola, o ti taglio le mani.”
“Va… va
bene, Holly… non ti scaldare, eh?”
“Scusa,
mi viene spontaneo quando sento cose del genere. Vado io a prenderlo, tu inizia
a cercare carta e penna.”
“Ai
tuoi ordini!” scherzo July, mentre la sorella correva su per le scale.
Ne
tornò con tre libroni in mano. I tre volumi de Il Signore degli Anelli. In
tutta Old County (il paesino in cui abitava) Holly Rodriguez era l’unica ad
avere il libro de Il Signore degli Anelli diviso in tre libri e col marchio che
lo qualificava come “originale” e non “economico”. Alcuni glielo invidiavano,
altri dicevano che era solo un gran spreco di soldi utili. I più non ci
badavano.
Holly
posò i libri contale delicatezza e attenzione sul tavolo, che un osservatore
esterno si sarebbe domandato se fossero di cristallo, perché da come Holly li
trattava, lo sembravano proprio.
“Preparati
a scrivere, July, perché ho gia un’idea…”
Passarono tutta la sera a scrivere, cancellare, riscrivere,
cestinare, aggiungere e ricancellare, finché riuscirono a mettere insieme due o
tre sceneggiature in cui Eòwin era il personaggio principale. Era già deciso il
da farsi per un paio di giorni a seguire.
L’indomani
mattina, domenica, andarono dal cartolaio di turno e comprarono un paio di
foglio di carta bianchi (grandi ovviamente) e tutto il necessario per disegnare
e colorare. Passarono la mattinata a decidere cosa potevano disegnare come
scenografie e il pomeriggio e la sera diedero vita alle loro principali idee.
Mentre stavano colorando il terzo cartellone, la porta della camera di July,
dove si erano messe a disegnare perché più grande e spaziosa, si aprì e una
figura robusta, dall’aria un po’ severa e di bassa statura si parò davanti alle
due sorelle.
“Che
state combinando?” chiese la madre con un tono di severità mista a curiosità.
“Niente,
ma’, stiamo facendo un po’ di disegni per… per la recita dell’estate di Old
County, quella che si fa ogni anno… Io e Holly ci siamo proposte per aiutare a
montarla.” Mentì July “che te ne pare?”
“Niente
male. Continuate pure io vado a preparare la cena.”
“Ce la
siamo scampata.” Commentò Holly quando senti la porta di cucina chiudersi,
segno che sua madre non poteva sentire.
“Holl,
metti che ti prendano. Metti che accettino il tuo provino” continuò ignorando
lo sbuffo di Holly “Metti che trovino il video bellissimo e che trovino te
perfetta per la parte di Eòwin.”
“Beh,
magari la prima può anche succedere, ma la seconda… vedi, intendevo dirtelo, ma
non sono adatta per il ruolo di Eòwin”
“E
perché?” domandò July terrorizzata, pensando a tutto quel lavoro, per niente.
“Non vorrai gettare la spugna adesso?”
“No, ma
che hai capito. In tutti i casi il video lo mando. Solo che Eòwin è bionda,
July, bionda. Nel caso non te ne fossi accorta, i miei capelli sono rossi.”
“I tuoi
capelli non sono rossi. Sono arancione chiaro tendente al biondo. Comunque…
stavo dicendo. Metti che ti prendano per questa parte… quando e in che modo
intendi dirlo a mamma?”
Holly
si mise a ridere e scherzosamente disse:
“Dioclesiano!
Questo è un problema! July, tu sei completamente andata! L’hai detto anche tu
che ho una possibilità su chissà quante di essere presa.”
“Arrangiati, cretina. Io sono ottimista e tu lo distruggi il mio
ottimismo. Continua a colorare e chiudi il becco, va”
Passarono
diversi giorni a preparare il tutto: durante i primi giorni finirono i
cartelloni, in seguito passarono ai costumi, ai sottofondi musicali, dopodiché
portarono tutto in soffitta, dove erano sicure che loro madre non le avrebbe
scoperte e montarono ogni cosa. Certe volte July doveva fare tutto da sola,
perché la sorella dava gli ultimi orali.
Holly
era sola in soffitta a provare la parte quando la botola si aprì e July entrò
tutta felice, ma non era sola.
“Bene,
sorellina, è tutto pronto possiamo cominciare.”
“Che ci
fanno loro qui?” Holly indicò il suo ragazzo e suo fratello, Danny Holland e
Gabriel Rodriguez, in piedi vicino a sua sorella.
“Ho
pensato che ci poteva servire un aiuto per la musica, le luci e tutto il
resto.” Spiegò July.
“Vabbeh,
se sono indispensabili…”
Ripresero
tutte le scene per due volte, dopodiché mandarono via i due ragazzi. In
silenzio, smontarono il lavoro di ore ed ore e si diressero al computer. Holly
non poteva fare a meno di ridere, rivedendosi conciata in quel modo… Scelsero
il primo filmato fatto e, con le dita incrociate, lo inviarono.
“è
fatta…” sospirò July.
Holly
guardò fuori dalla finestra. Nel davanzale cera il vaso di trifogli. Lo
osservo, finché, tra tutti i fiorellini, ce n’era uno che si distingueva. Aveva
una foglia in più degli altri. Lo prese e sorrise:
“Si, è
fatta…”
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