MEW LOVE

di scorpio 17
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Era notte, lui non riusciva a dormire, non riusciva a pensare che a Lei: ai suoi occhi color cioccolato, ai suoi capelli rossi, al suo sguardo innocente, al suo dolce aroma di fragola e soprattutto alle sue labbra, dolci, morbide, sensuali . . .
Quanto aveva desiderato quelle labbra, poterle avere ancora un’altra volta!
Un solo bacio si erano scambiati: un bacio rubatole prendendola alla sprovvista, un bacio veloce dato a fior di labbra per poi sparire leccandosi le labbra, un bacio dato quasi per gioco, ma quei pochi istanti erano bastati per condannarlo per tutta la sua esistenza.
Un’esistenza misera senza di Lei.
Perché in quell’istante si era innamorato.
L’immagine del suo volto da angelo era ancora vivida davanti a lui, il modo in cui rideva, il suo sorriso solare, le buffe orecchie e la coda da gatto che le spuntavano quando si emozionava, e pio ancora le sue labbra, delicate e al sapor di fragola.
Per un anno le aveva tanto agognate e per un anno il fato, avverso e spietato, aveva voluto negargliele.
Era un mese che non la vedeva più, ma gli era sembrata un’eternità.
Ora era lì, distante anni luce da Lei a rimuginare su una storia impossibile, si faceva pena da solo, ma non poteva farci niente: l’amava e non l’avrebbe mai dimenticata.
Sarebbe voluto tornare sulla Terra, incontrarla, parlarle o anche solo guardarla da lontano, perché la sua vita senza di Lei era spenta e vuota, il tempo non passava mai e lui si sentiva come se la sua forza vitale lo stesse lentamente abbandonando.
“Perché il cuore deve farmi così male?perché devo soffrire così tanto per amore?perché, perché, PERCHÉ?” si chiese straziato.
Rimase a guardare la Luna per chissà quanto tempo e ogni tanto una lacrima appannava i suoi occhi ambrati per poi cadere rigando il suo malinconico viso mentre pensava alla sua dolce gattina.
Fu allora che lo sentì: un tuffo al cuore, una dolorosa fitta al petto, la sensazione che stesse accadendo qualcosa di terribile.
Ne era sicuro: Lei, la sua bambolina era in pericolo ed aveva bisogno di lui.
Doveva raggiungerla.
 
 
Un grande ciao a tutti quanti. Questa è la mia fanfi sulle Mew Mew. Lo so, il capitolo è triste e un po’ melenso, ma non vi preoccupate, nel prossimo ci troverete un po’ d’azione. Spero di aver attirato la vostra attenzione e che recensiate, anche solo per dirmi che il capitolo è palloso: le critiche, in fondo sono costruttive.
P.S.: Voglio fare un sondaggio: Ghish (perché nel capitolo è lui, per chi non lo avesse capito Nd Me  Idiota, è ovvio! Nd Ghish  Zitto antipatico! Nd Me) lo preferite dolce e sensibile o malizioso e pervertito??? Vi prego rispondete con una recensione e fatemi sapere, è importante per la storia.
SCORPIO 17

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


Ciao a tutti. Ho fatto presto vero??? Vorrei ringraziare karter, gattabianca e niall sono figo horan per aver recensito il prologo, niall sono figo horan per aver messo la storia fra le seguite e anche tutti gli altri che hanno solo letto. Un grazie a tutti, ma ora non voglio annoiarvi troppo con le mie chiacchiere e passiamo al capitolo.
                 
Intanto sulla Terra …

Strawberry stava tranquillamente andando al caffè MewMew dopo la scuola quando, attraversando il parco Inohara, qualcuno la prese da dietro immobilizzandola e le mise una mano sulla bocca per evitare che urlasse, aveva un tocco gelido.
“Conosco solo una persona con la pelle così fredda: Ghish (Sempre malpensante tu. NdGhish). Ma no, non può essere, lui ha la pelle diafana, e non scura come questo tipo. E poi lui non è più sulla Terra. ”
In qualche modo riuscì a liberarsi e a trasformarsi in MewBerry, quindi si voltò per vedere in faccia il suo aggressore, ma forse se non l’avesse mai fatto sarebbe stato meglio.
Davanti a lei c’era una creatura terrificante che fluttuava a trenta centimetri da terra e che aveva fattezze umane, ma le orecchie feline e la coda da leone.
La sua pelle sembrava fatta di oscurità solidificata: nera, liscia e lucida come l’inchiostro e fredda come il ghiaccio e lo ricopriva completamente, anche le orecchie e la coda.
Sul suo volto nero pece risaltavano per contrasto gli occhi rosso fuoco animati da una strana luce (forse desiderio?) mentre guardava la MewMew e il ghigno compiaciuto da cui spuntava una zanna bianchissima.
L’unica nota di colore erano i capelli, lunghi fino alla schiena e con una frangetta ribelle sul davanti, di un rosso acceso, vivo che sulle punte diventava giallo brillante tanto da far sembrare i suoi capelli un insieme di fiamme.
Stava attaccando la ragazza con degli scintillanti artigli alla Walverine, ma lei resisteva bloccandoli con l’aiuto del Fiocco del Cuore o schivandoli con scatti felini.
Dopo l’ennesimo attacco a vuoto iniziò a ridere come se stesse assistendo ad uno spettacolo comico e non ad un combattimento. (E come dargli torto Strawberry, ma ti sei vista in che condizioni stai??? Ahahahah NdMe  Zitta che mi ci hai messo tu in questo pasticcio e ora mi tiri fuori, chiaro? NdMewBerry  Naaaa NdMe)
-Mi dici chi diavolo sei? Che vuoi da me? E poi che hai da ridere?- Chiese MewBerry inviperita sia dal fatto che l’alieno continuava a ridere, sia dal fatto che aveva un appuntamento con Mina, Lory, Paddy e Pam ed era in tremendo ritardo.
-Scusa principessa, ma mi fa proprio ridere il fatto che continui a combattere in queste condizioni: così non resisterai a lungo.-
“Purtroppo ha ragione, non ce la faccio più: sono stremata, ho ferite e lividi dappertutto e l’ultimo attacco mi ha procurato un taglio lungo e profondo sulla gamba che ha perso una marea di sangue e mi sta dando fitte atroci. Sono al limite delle forze, ma non posso dargliela vinta”
-Comunque- Continuò la creatura come se niente fosse –Il mio nome è Materia Oscura e sono venuto qui per portarti via con me. Da brava principessa, non fare i capricci-
In quel momento la vista di Strawberry si annebbiò e la MewMew iniziò a sentirsi sempre più debole fino a svenire fra le braccia di Materia Oscura che si era teletrasportato dietro di lei.
In quel momento arrivarono Mark, Ryan,Kyle e le MewMew che, avendo ricevuto il segnale della trasformazione di Strawberry, si erano precipitati al parco Inohara e quello che videro li pietrificò: un alieno aveva in braccio il corpo di MewBerry sporco di sangue.
Non ebbero nemmeno il tempo di attaccare che Materia Oscura svanì dicendo:-Non vi preoccupate, Strawberry la terrò in consegna io!-
E tutti rimasero lì a guardare il punto dove la loro amica era scomparsa: c’era una grande pozza di sangue, forse troppo grande.
 

 
Ecco il mio ultimo ciappy. Povera Strawberry: deve essere una maledizione: ti sei appena liberata di Ghish ed ecco che arriva Materia Oscura. (Ma io sono cattiva e non mi limiterò solo a questo. Muahahahah.(risata malvagia) NdMe). Spero di non offendere Materia Oscura perché credo ci non averlo descritto bello come l’ho immaginato. Spero che la storia vi sia piaciuta e che rcensite perché non pubblicherò il prossimo capitolo se non avrò ottenuto almeno 3 recensioni.
 
SCORPIO 17

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


Ciao a tutti ed eccomi di nuovo con un altro capitolo e scusate il ritardo. Prima di iniziare volevo ringraziare karter e niall sono figo horan che hanno recensito e anche tutti gli anonimi che hanno solo letto. Ecco a voi il 2° capitolo e spero vi piaccia.
 
E tutti rimasero lì a guardare il punto dove la loro amica era scomparsa: c’era una grande pozza di sangue, forse troppo grande.
-Pensate che sia… sì, insomma, che sia…- chiese Paddy fra le lacrime.
-No, non dirlo neanche per scherzo. Lei non è…- Mark non riuscì a terminare la frase che il suo petto fu scosso da un violento singhiozzo.
Stavano soffrendo tutti, nessuno escluso: perfino Ryan, di solito così freddo e distaccato, aveva gli occhi lucidi e calde lacrime gli rigavano il volto.
“Morta” ecco qual era la parola che non avevano il coraggio di pronunciare, come se dirla rendesse la cosa più vera, ma anche se speravano con tutto il cuore che fosse sana e salva, sapevano che dopo aver perso tutto quel sangue e senza le cure adatte, Strawberry rischiava grosso.
Corsero immediatamente al caffè MewMew per controllare i monitor e magari provare a rintracciarla, ma il computer segnava solo che era ancora trasformata in MewBerry, ma non dava altre indicazioni sullo stato di salute della ragazza, né sulla sua posizione.
Ryan cercò di rincuorare i presenti dicendo che Strawberry era ancora viva, ma in silenzio continuava a maledire se stesso per non essere arrivato in tempo, per non aver fatto nulla per salvarla, per averla lasciata andare senza avere la forza per opporsi.
Già se la immaginavano ferita e stremata, probabilmente rinchiusa in qualche fredda e angusta cella sottoposta a torture di ogni genere, ma la realtà era “leggermente” diversa.
Intanto, in una dimensione aliena parallela…
Strawberry fu svegliata dal rumore dell’acqua che scroscia, un po’ intontita aprì gli occhi fu investita da una luce fortissima, socchiuse gli occhi per cercare di capire dove fosse e ciò che vide la lasciò a bocca aperta.
Si trovava in una stanza enorme che più che una prigione pareva il superattico di un Grand Hotel di lusso: era ampia e spaziosa, c’era una grande balconata che dava su una scogliera a picco sul mare e tutta la parete davanti a lei era un’immensa finestra a vetri da cui si vedeva un giardino rigoglioso.
Al centro del soffitto c’era una vetrata circolare del diametro di circa due metri che rappresentava un gatto nero in un cuore rosso e la luce che l’attraversava creava fantastici giochi di luci sul pavimento di moquette rosa confetto e sulla carta da parati anch’essa rosa confetto.
Poi focalizzò la sua attenzione sul rumore che l’aveva svegliata e vide in un angolo una fontana di marmo da cui zampillava un’acqua così pulita da sembrare invisibile, le uniche cose che tradivano la sua presenza erano le increspature nel bacile e il dolce suono prodotto dall’acqua in caduta che pareva una rilassante melodia.
Solo allora si accorse, guardandosi nello specchio a muro vicino alla fontana, che era ancora trasformata in MewBerry e che tutti i lividi e le ferite della battaglia erano scomparsi, tranne il taglio sulla coscia che ora era fasciata con bende di lino bianco.
“Che posto è questo? Dove mi trovo e chi mi ha curato? Ora ricordo: Materia Oscura, la battaglia, poi sono svenuta e…, e poi non so. Quel maniaco nero deve avermi presa e portata chissà dove.” Pensò sconsolata Strawberry.
Proprio in quel momento la porta si aprì e Materia Oscura entrò nella stanza interrompendo i pensieri della ragazza.
Appena se ne accorse la MewMew scatto in piedi e si mise in posizione d’attacco evocando la sua arma.
-Che vuoi da me e perché mi hai portata qui?- Urlò Strawberry stringendo ancora di più il suo Fiocco del Cuore per la tensione e la paura.
-Non ti è chiaro, eppure principessa mi pare di avertelo già detto, io voglio te!- rispose guardandola con bramosia ed avvicinandosi sempre di più a lei.
-Numero uno, non chiamarmi principessa,- disse sferrandogli un calcio che lui schivò facilmente. (È naturale, Strawberry non è certo una combattente: io non ho ancora capito perché ‘sta mezza calzetta è il capo delle MewMew. NdMe  T^T NdStrawberry)
-E numero due tu non mi avrai mai, chiaro? MAI!- ripeté con più foga attaccando l’alieno col Fiocco di Luce e, com’era prevedibile, Materia Oscura schivò anche quest’attacco per poi posizionarsi davanti alla ragazza disarmandola e facendola cadere sul letto.
Strawberry si rese conto solo in quel momento della posizione in cui si trovava: era stesa sul letto e Materia Oscura era su di lei immobilizzandola mentre con una mano le teneva i polsi e con l'altra le accarezzava le orecchie feline.
Strawberry avvampò: i loro visi erano a pochi centimetri di distanza e i loro nasi si sfioravano, se si fosse avvicinato ancora di più l’avrebbe baciata.
Spaventata da questo pensiero, cercò di liberarsi, ma la sua stretta era forte, “Forte come quella di Ghish, anche quando tentava di baciarmi lui io non riuscivo a liberarmi” si ritrovò a pensare “Ma che cavolo combini Strawberry,” si disse “è la seconda volta che pensi a lui in situazioni del genere.” (Sapevo che non saresti riuscita a dimenticarti di me micetta! NdGhish  Pensa a te che dormi con uno dei suoi nastrini sotto il cuscino! NdMe  ^-^’’ NdGhish)
Proprio nell’istante in cui le sue labbra stavano per congiungersi con quelle dell’alieno nell’aria si sparse uno strano odore, era dolciastro, ma allo stesso tempo pungente.
Appena Materia Oscura sentì quell’odore, si allontanò da Strawberry come se si fosse scottato. (E come dargli torto! NdMe  Smettila di prendermi in giro! Uffa L NdStrawberry)
Si prese la testa fra le mani urlando di dolore e poi si accasciò a terra in preda alle convulsioni.
Poi una luce accecante costrinse la MewMew a ripararsi gli occhi con un braccio e quando quel bagliore cessò al posto dell’alieno, riverso sul pavimento, c’era un ragazzo sudato, col fiato corto per gli spasmi e ancora scosso dai tremiti.
 
 
Hola!!! Spero che il capitolo vi sia piaciuto e che recensiate numerosi. Come avrete potuto notare, il nostro amato alieno dagli occhi ambrati un posticino nel cuore di Strawberry ce l’ha pure lui. (Solo un posticino??? NdGhish  Non ti preoccupare, la storia è ancora lunga! NdMe) Comunque dimenticate ciò che ho detto nel capitolo precedente perché pubblicherò il seguito anche se non ottengo almeno 3 recensioni. Spero di postare il nuovo capitolo in settimana.
 
Kiss,
SCORPIO 17

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


Scusate tanto il ritardo. Allora, volevo iniziare ringraziando Tatanka94 per aver inserito la storia fra le seguite e anche tutti quelli che hanno solo letto la mia fic, vi adoro, anche se mi spiace un po’ di non aver ricevuto recensioni al capitolo precedente. Vabbe, non importa, eccovi il 3° capitolo.
 
Poi una luce accecante costrinse la MewMew a ripararsi gli occhi con un braccio e quando quel bagliore cessò al posto dell’alieno, riverso sul pavimento, c’era un ragazzo sudato, col fiato corto per gli spasmi e ancora scosso dai tremiti.
MewBerry rimase a fissare quel ragazzo con lo sguardo un po’ inebetito (Cioè lo sguardo che ha sempre! :P  NdMe), non riuscendo a capire cos’era successo di preciso.
-Sono desolato che tu mi abbia visto in questo stato.- mormorò il ragazzo quando smise di tremare e riuscì a stare in piedi, anche se non era perfettamente stabile.
A quel punto Strawberry lo osservò meglio e rimase senza fiato: quel tipo era bellissimo!
Era alto e magro, aveva la pelle abbronzata che faceva risaltare i denti bianchissimi del sorriso smagliante; indossava dei jeans strappati e una cintura di pelle nera borchiata; una camicia bianca di cotone abbastanza sottile e leggera da far intravedere i muscoli scolpiti e sopra un giubbotto di pelle nera smanicato.
Come Materia Oscura, aveva i capelli rosso fuoco con le punte gialle, ma erano corti e ribelli; e come l’alieno aveva anche gli occhi rosso acceso, che però racchiudevano uno sguardo gentile e sincero.
Ma la cosa che più la colpì furono le orecchie da gatto col pelo dello stesso colore dei capelli da cui sbucavano e la coda del medesimo colore che lui agitava a scatti, nervosamente.
Il ragazzo fece un passo verso di lei che, istintivamente, indietreggiò spaventata abbassando leggermente le orecchie nere.
Vedendo la reazione della ragazza si fermò, alzando le mani per mostrare di essere disarmato e iniziò a parlare per tranquillizzarla muovendosi lentamente, come se avesse davanti un gattino che sarebbe potuto scappare da un momento all’altro, il che, in fondo, era vero.
-Calma Strawberry, non ti farò del male.-
-Chi diavolo sei? Come conosci il mio nome? E che posto è questo?
-Il mio nome è Matt e sono il ragazzo col cappellino che hai urtato al parco, ricordi?-
Flashback - una settimana prima
Strawberry era al parco Inohara con Paddy e Lory per godersi la bella giornata quando urtò un ragazzo con un cappellino in testa che correva ed entrambi caddero malamente a terra. Con l’urto il cappello del ragazzo era caduto, ma lui lo aveva rimesso subito premendolo in testa come a nascondere i capelli. –Mi spiace di averti urtato, io sono Strawberry, e tu?- -Io sono…- ma non poté finire la frase perché lo raggiunsero due cani e lui schizzò in piedi cominciando a correre mentre i cani lo inseguivano abbaiando furiosamente.
Fine Flashback
-Eri tu! Il ragazzo inseguito dai cani!-
-Sì, evidentemente devono aver sentito che odoro di gatto e mi hanno inseguito. Poi quando sono finito a terra, mi è caduto il cappellino e l’ho rimesso in tutta fretta per evitare che qualcuno mi vedesse le orecchie- spiegò Matt mettendosi una mano dietro la testa. –Stavo per presentarmi e scusarmi, ma mi hanno raggiunto e sono dovuto scappare.-
La MewMew stava per abbassare la guardia quando si ricordò di avere davanti l’alieno che l’aveva rapita e che poco prima aveva tentato di baciarla.
-Non importa, voglio sapere perché mi hai attaccata e dove ci troviamo esattamente.-
-Beh…, il fatto è difficile da spiegare: non ti ho attaccato io, l’ha fatto Materia Oscura e il posto in cui ci troviamo è una dimensione aliena parallela da lui creata.-
Vedendo la faccia sconcertata di Strawberry, Matt si sedette sul letto facendole segno di accomodarsi accanto a lui e la MewMew, anche se un po’ titubante acconsentì dopo aver incrociato il suo sguardo: c’era qualcosa negli occhi di quel ragazzo che la spingeva a fidarsi di lui. (Fascino idiota. È un figo da paura, mi pare normale che lo guardi negli occhi e dici sì imbambolata! NdMe  No, ho solo visto la sincerità nei suoi occhi. è.é NdStrawberry  Zitta tu. La storia la scrivo io e quindi le tue motivazioni le decido io e ho deciso che nella mia storia sarai molto incline a obbedire a tipi belli e con occhi magnetici! NdMe  Questo comprende anche… NdStrawberry  Sì, comprende anche Ghish! NdMe  Yeeeea NdGhish  Scusate, ma io stavo per raccontare la mia storia. NdMatt  Oh, scusa. Continua pure. NdMe  Grazie. NdMatt)
-Devi sapere che io non sono umano, vengo da Phenix, un pianeta nel sistema solare di Proxima Centauri. Come vedi siamo uguali a voi terrestri per aspetto, ma in ognuno di noi lo spirito senziente di un soldato del mio popolo che ci permette di assumere la “forma da combattimento”. Il mio è Materia Oscura ed era un’abile combattente, anche se un po’ difficile. Infatti, mi ha sempre dato qualche problema, ma il tutto è peggiorato dopo il “totemako”.-
-Il “totemako”?- chiese Strawberry (Che secondo me aveva perso il filo dopo “devi sapere” NdMe)
-Su Phenix per segnare il passaggio alla maggiore età, cioè il compimento dei 16 anni, il nostro capo villaggio sceglie un animale terrestre il cui DNA viene fuso col nostro. Il mio animale è il gatto di cui ho, oltre alle orecchie e alla coda, le abilità. È per questo che da quando mi sono scontrato con te e ho sentito che anche tu eri mezza gatta ho deciso di cercarti, ma poi non so come Materia Oscura ha preso il sopravvento ed ha deciso di fare a modo suo.- (Non sai come, ma che bugiardo, non vi preoccupate che nel prossimo capitolo Materia Oscura ci spiegherà tutto per filo e per segno. NdMe)
-Ma se non era tua intenzione rapirmi, perché non mi liberi?-
Strawberry vedi, il fatto è che nemmeno io posso uscire da qui: solo Materia Oscura ha la chiave per tornare sulla Terra.- A quelle parole la ragazza si rabbuiò.
-Su, non abbatterti principessa, vedrai che riuscirò a farlo ragionare così potrai tornare a casa, ma intanto che ne dici di trovare qualcosa da mangiare? Io sto morendo di fame e scommetto che anche tu non vedi l’ora di mettere qualcosa sotto i denti!- disse Matt e aveva un sorriso così bello e radioso che la MewMew non poté far altro che ricambiare il sorriso e afferrare la mano che lui le porgeva.
Poi Strawberry sciolse la trasformazione e i due uscirono dalla camera.
 
 
Ecco qua, lo so non è un gran che, ma non mi è venuto di meglio. Spero che vi sia piaciuto e se potete lasciate anche una recensione.
Strawberry: Ehi, tu ed io abbiamo ancora un problema da risolvere!
Io: Che vuoi rompiscatole?
Strawberry: Perché ce l’hai con me?
Io: Io non ce l’ho con te e piantala che mi stai facendo addormentare i pochi lettori che mi rimangono!
Strawberry: T^T
Io: Ora, mentre Strawberry mi allaga la camera, vi saluto e comunico alle sue fan che Ghish comparirà nel prossimo capitolo.
Fans di Ghish: Yeeea =D =D <3 <3 
Un bacione e a presto,
SCORPIO 17

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Capitolo 5
*** Capitolo 4 ***


Ciao a tutti, vi prego di scusare il mio enorme ritardo ma ieri il computer mi ha lasciato portando con sé nel paradiso degli harddisk questo capitolo e i successivi. Spero che questa “cosa” scritta in fretta e furia possa piacervi. Prima di iniziare voglio ringraziare MewWithe che ha recensito, AceDPortogas che ha inserito la storia fra le seguite e tutti quelli che hanno solo letto. Grazie a tutti ed eccovi il 4° capitolo.
 
Poi Strawberry sciolse la trasformazione e i due uscirono dalla camera.
Intanto, al caffè MewMew
-È sparita.-
-Cosa??? Che significa che è sparita, Ryan spiegati meglio.- disse Lory con la voce alterata dall’ansia.
-Significa che il suo segnale non compare più sul monitor, questo significa che si è ritrasformata o…- ma il biondino non riuscì a terminare la frase e abbassò lo sguardo per non far vedere agli altri la lacrima solitaria che stava scendendo indisturbata nonostante i suoi tentativi di trattenerla.
-o è morta. Intendevi dire questo?- chiese Pam cercando di sembrare fredda, ma in realtà era scossa come tutti gli altri per il rapimento di Strawberry.
-Ma tu l’hai localizzata vero, ci sei riuscito vero?- Paddy aveva le lacrime agli occhi mentre faceva quella domanda.
Ryan fece segno di no con la testa tenendo lo sguardo basso per non incrociare quello delle ragazze.
-E mi spieghi che genio saresti, Shirogane?- ora Mina era sul punto di esplodere e lacrime di frustrazione le stavano appannando gli occhi blu –Sei stato capace di fondere del DNA animale con quello umano e non riesci a fare una cosa semplice come localizzare una ragazza?-
Per Ryan quelle parole erano come uno schiaffo in pieno viso, si sentiva in colpa per aver coinvolto le ragazze in questa situazione, e ora Strawberry era nelle mani di uno di loro.
Già, Strawberry; la ragazza dolce e un po’ imbranata che era riuscita a sciogliere il suo cuore di ghiaccio, la ragazza di cui si era innamorato.
“Forse è sempre stata in pericolo.” pensò il biondino “Forse è per questo che a lei i poteri non erano spariti.”
Flashback – un mese prima
Le ragazze stavano andando al caffè per la prima volta dopo la sconfitta di Profondo Blu.
All’entrata Kyle le accolse con un gran sorriso e dentro le aspettava Ryan che chiese loro –Allora, i poteri sono spariti?-
Mina, Lory, Paddy e Pam mostrarono il punto in cui c’era il tatuaggio e dove ora c’era un lieve arrossamento, ma niente di più.
Invece Strawberry non si mosse, rimase lì, come imbambolata a fissare le sue compagne.
-Che hai Strawberry? Qualcosa non va?- chiese Kyle premuroso come sempre.
-A me il simbolo non è sparito, ce l’ho ancora, guardate- disse e alzò lievemente la gonna fino a mostrare il tatuaggio rosa sulla coscia.
Dopo lo stupore generale si precipitarono tutti in laboratorio per delle analisi.
-Non capisco- disse l’americano alzando gli occhi dallo schermo del microscopio digitale –Il DNA delle tue compagne è pulito e comunque i geni animali rappresentavano non più del 20% del loro patrimonio genetico, ma a te è di più: costituisce il 40% ed è così radicato da renderne impossibile la rimozione perché si creerebbe uno scompenso genetico enorme- (Non so manco io che cazzo ho scritto, l’ho copiato da un libro di genetica! :P NdMe)
-???- le ragazze lo guardavano come se fino a quel momento avesse parlato in arabo (Cioè come quando il professore di chimica spiega e gli alunni lo guardano stralunati e pensano “ma lo sa lui che se non parla in un italiano comprensibile non lo capisce nessuno?”)-Potresti parlare per noi comuni mortali?- chiese Strawberry che non aveva capito un H.
Il ragazzo ignorò il tono d’ironia nella voce e iniziò a spiegarsi –I geni del gatto selvatico Iriomoto si sono adattati così bene al tuo DNA che non sono spariti da soli com’è successo alle tue amiche e se li rimuoviamo noi, moriresti. Ecco Strawberry, così capisci meglio?-
Fine Flashback
Intanto, in un angolo del parco Inohara
Una navicella aliena stava atterrando in un boschetto in una zona poco frequentata del parco e appena toccò terra ne uscì Ghish tutto trafelato.
Il viaggio per lui era stato un incubo, gli sembrava di non muoversi affatto mentre i motori erano al massimo e a un certo punto aveva temuto di non arrivare in tempo.
Attivò i suoi poteri per localizzare l’energia vitale di Strawberry (Questo me lo sono inventata di sana pianta perché non mi spiegavo come facesse Ghish a sapere sempre dove fosse e per risparmiare alle lettrici il racconto di una lunga, noiosa e infruttuosa ricerca per tutta Tokio NdMe), ma non ci riuscì.
A questo punto decise di recarsi nell’unico luogo in cui era sicuro di trovare qualcuno che sapesse dove si trovava la sua micetta e soprattutto come stava.
Si alzò in volo e si diresse a tutta birra verso quella buffa struttura rosa confetto.
Sapeva che andare lì era rischioso, ma per la sua adorata bambolina avrebbe fatto quello e altro.
Intanto, in una dimensione aliena parallela
Insieme a Matt, Strawberry aveva esplorato la villa e ne era estasiata.
“Se proprio devo essere tenuta prigioniera, almeno sono in un castello magnifico.” Pensò per tirarsi su.
E aveva ragione perché quello era un vero palazzo, lussuosissimo e tutt’attorno c'era un parco meraviglioso: era enorme, l’erba tenera profumava di fresco e c’erano fontane zampillanti con dei pesci rossi dentro.
Ma il punto che le piaceva di più era un vialetto con delle piante di glicine come tettoia e costeggiato da rose rosse che portava a una panchina circondata dai ciliegi.
Da lì si poteva vedere il breve sentiero che scendeva lungo un dolce pendio che finiva fra la sabbia bianchissima di una spiaggia caraibica.
Mentre lei si rilassava all’ombra, Matt era in una strana stanza, tutta nera, davanti ad uno specchio nero.
-Ma guarda chi si fa vedere,- disse una voce beffarda proveniente dallo specchio, ora diventato bianco e delimitato da una cornice d’ossidiana –pensavo mi avresti ignorato per sempre.-
-Dammi la chiave Materia Oscura.- tagliò corto il ragazzo. Infatti nello specchio non c’era il suo riflesso, ma quello di Materia Oscura.
-Nessuno esce da qui finché non otteniamo ciò che vogliamo.-
-Intendi finché tu non otterrai ciò che vuoi.- puntualizzò.
-No, lo so che lo vuoi anche tu e se non fosse stato per quel profumo, lo avremmo già.- ribadì l’essere.
-Ti sbagli.- il suo tono era irritato
-Andiamo, non puoi negare, io sono dentro di te e so ciò che senti, so cosa hai provato  quando vi siete scontrati, quando l’hai guardata negli occhi, quando hai sentito il suo profumo…- disse con melliflua.
-Zitto!-
-…e il tuo cuore ha iniziato a battere all’impazzata…- continuò abbassando la voce.
-ZITTO!-
-…e sei rimasto folgorato, come me, dalla sua bellezza. Ammettilo santarellino, non ti sarebbe spiaciuto poi così tanto se non ci fosse stato quell’imprevisto. Lo sentivo sai, il tuo desiderio, la voglia di farla tua- disse malefico, la voce rea poco più di un sussurro.
-Menti!- Matt stava stringendo i pugni fino a far sbiancare le nocche.
-Io, no, io non mento, sei tu quello che dice le bugie.- disse con un sorriso che nascondeva un ghigno –Sei tu che hai mentito quando hai detto alla pupa che non sapevi perché ti eri trasformato, ma che piccolo bugiardo, avevi forse paura di cosa avrebbe pensato sapendo la verità? Vuoi che ti rinfreschi la memoria?
Flashback – una settimana prima
Matt dopo l’incidente al parco aveva cercato Strawberry perché voleva palarle.
Erano ore che girava per la città, ma non l’aveva ancora incontrata.
Ormai era stanco e aveva deciso di cercare un posto dove passare la notte quando sentì una voce. Era una voce dolce, melodiosa, quasi angelica, ne era sicuro: era la sua.
Si affacciò da dietro l’angolo e vide Strawberry che parlava con un ragazzo alto dai capelli neri. (Mark, l’ameba. Blea NdMe)
Prima di entrare in casa, la ragazza lo abbracciò e quello le diede un tenero bacio sulla fronte.
Matt sentì una strana rabbia (o gelosia? NdMe) pervaderlo.
In quel momento Materia Oscura ne approfittò e lui si ritrovò di nuovo in quello spazio scuro e desolato che costituiva il subconscio dell’alieno.
Fine Flashback
Non serve, ricordo- disse Matt amareggiato, poi si sentì un grido e il ragazzo corse fuori.
In giardino c’era MewBerry con il Fiocco del Cuore puntato contro un alieno (dello stesso pianeta di Ghish, per intenderci).
Era alto e muscoloso, il volto era coperto da una maschera d’argento, aveva dei lunghi capelli biondo platino e indossava una divisa fra il blu e l’azzurro (come quella di Profondo Blu nell’anime).
-Guarda, guarda, guarda, MewBerry. Come vedo sei sola, che peccato: volevo dare una piccola lezione alle tue amiche.-
-Chi sei e cosa vuoi?- chiese la MewMew.
-Oh scusa, che sgarbato, non mi sono ancora presentato. Il mio nome è Silver Mask, ma dora in poi potrai anche chiamarmi padrone perché tu, mia cara micia, ora mi seguirai senza fare storie-
-Andiamo, ma il vostro è un vizio!- Strawberry era alquanto seccata, “possibile che capitino tutte a me?” pensò. (Sì, e questo è ancora niente. Muahahah NdMe)
Silver Mask fece comparire dal nulla una lunga ed elaborata spada e si avventò su Strawberry che non riuscì a parare il colpo e fu sbalzata contro un albero, battendo la testa e svenendo.
-NOOOOOOOOOOOOOOOOOO!- urlò Matt quando vide la sua principessa cadere.
Sentì una vocina nella teste che gli suggeriva delle parole e le urlò -Phenix combat!-
Detto ciò si trasformò in Materia Oscura, ma stavolta era diverso, non era relegato in un angolino, poteva decidere cosa fare e come agireinsieme a Materia Oscura.
Estrasse gli artigli e difese Strawberry finché Silver Mask, ferito a un braccio, non scomparì.
-Materia Oscura?- la ragazza aveva ripreso conoscenza e guardava l’alieno fra lo stupito e il timoroso.
-No principessa, sono io- disse, e si ritrasformò.
-Matt? Ma come hai fatto?-
-Credo sia stata tu. Il saperti in pericolo ha fatto sì che riuscissi a trasformarmi mantenendo il controllo.-
-E questa, cos’è?- Strawberry indicò un oggetto appeso al collo del ragazzo che, vedendola, la prese e se la rigirò fra le mani.
“Ora può uscire, contento?” chiese Materia Oscura da dentro la testa di Matt.
-Grazie- rispose quello.
-Grazie a chi?- Strawberry era confusa, quel ragazzo parlava forse da solo?
-Possiamo uscire,- disse lui –Materia Oscura mi ha dato la chiave ma volevo chiederti: per favore, posso venire con te? Vicino a te sento di riuscire a controllare Materia Oscura e mi sento bene.
La Mew-rosa rimase spiazzata da quella domanda, ma riuscì lo stesso a dire, seppur balbettando imbarazzata, -Se è proprio quello che vuoi, certo, puoi venire con me.-
Intanto, al caffè MewMew
-Strawberry, dov’è Strawberry?- Ghish era piombato nel locale cogliendo tutti di sorpresa (Le mie entrate sono sempre ad effetto! ^^ NdGhish), ma nessuno reagì.
Lo guardavano, ma senza vederlo veramente.
Fu la scimmietta a parlare –Strawberry è stata rapita, un tipo fortissimo l’ha presa e portata via, e noi non abbiamo potuto far niente per fermarlo!- mentre lo diceva gli occhi avevano iniziato a lacrimarle e aveva stretto i pugni fino a rendere le nocche bianche.
Ghish rimase paralizzato a quelle parole.
“La mia micetta, rapita? No, non è possibile, lei è forte, determinata, non si piega davanti a nulla. Lei è… lei. Riuscirà a scappare ed io la troverò!”
E mentre faceva questi pensieri, la porta dietro di lui si aprì e ne entrò… Strawberry!
 
 
Ta daaaaaaaaaaaa! Ecco il nuovo capitolo. Qualcuno mi aveva fatto notare che erano troppo corti e così mi sono sforzata. Come avete visto il vero cattivo non era quel figo di Matt/Materia Oscura, ma Silver Mask. Mi sa che fra Ghish e Materia Oscura dovrò cambiare il rating: quelli sono due maniaci!
Ghish: Scorpio, non credi che siamo in troppi?
Io: ???
Ghish: Siamo io, il biondino, l’ameba, Matt, Materia Oscura, e quest’altro! Però Strawberry è una sola!
Io: Non preoccuparti, più si è e più guai si hanno!
Strawberry: Veramente si dice “più si è, meglio è”.
Io: Zitta fragolina, io sono una casinista e porto casino.
Comunque, a presto e RECENSITEEEEEEEEE!
Kiss,
SCORPIO 17

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Capitolo 6
*** Capitolo 5 ***


Scusatemi tanto per il ritardo ma questo capitolo è stato un vero parto! L’avrò riletto 10 volte, ma ancora non mi convince più di tanto. Comunque lo pubblico lo stesso perché a riscriverlo ci vorrebbe troppo. Prima vorrei ringraziare MewWhite per aver recensito, MewWhite per averla inserita fra le seguite e Ry_My_forever che l’ha messa fra le preferite. Ora basta con le ciance ed eccovi il 5° capitolo!!!
 

E mentre faceva questi pensieri, la porta dietro di lui si aprì e ne entrò… Strawberry!
Ghish si voltò immediatamente e vide la sua micetta, la sua adorata micetta, che era ferma sulla soglia, le guance arrossate dall’imbarazzo.
Si fiondò su di lei, stringendola in un abbraccio possessivo, inspirando a pieni polmoni il profumo dei suoi capelli e sussurrandole all’orecchio –Mi sei mancata micetta!-
Gli altri occupanti della sala erano rimasti fermi al loro posto, imbambolati, come se non credessero ai loro occhi: Strawberry era libera e sembrava stare bene.
-Ok Ghish, ora basta, così mi soffochi!- disse la ragazza senza fiato.
L’alieno aveva lasciato la presa lentamente, quasi temesse che qualcuno potesse portargliela via da un momento all’altro.
Quando Strawberry si fu liberata, gli altri parvero riscuotersi e in men che non si dica fu sommersa dalle sue amiche che le facevano le feste.
Kyle le andò a prendere una fetta di dolce e Mark si limitò ad abbracciarla con dolcezza, ringraziando ogni divinità esistente per avergli restituito Strawberry sana e salva.
L’unico che non si mosse fu Ryan, che guardava col sorriso sulle labbra la sua tenera pasticciona.
“Come avrà fatto a tornare, è scappata? Perché non credo proprio che sia riuscita a battere quell’alieno” pensò il biondino. (Che ti credi!? Anch’io sono forte, la più forte di tutte! Ed è colpa dell’autrice, non mia se mi ha battuto! NdStrawberry  Come no! NdMe/Ryan)
Si sentì un leggero colpo di tosse, uno di quelli finti, per richiamare l’attenzione.
Ryan cercò la fonte di quel rumore e si accorse di una figura che si era affacciata alla porta e guardava intensamente Strawberry.
Era un ragazzo sulla quindicina, come Strawberry e Mina, aveva i capelli rosso fuoco con le punte gialle, o almeno così gli era parso, visto che aveva un berretto con la visiera, e gli occhi rossi che non smettevano di fissare la ragazza-gatto.
-E quello chi diavolo è?- chiese indicandolo.
Tutti si voltarono e Strawberry gli si avvicinò facendo segno di entrare e quello, col permesso della ragazza, entrò chiudendo la porta.
Le MewMew, Ryan, Ghish, Mark e Kyle, appena tornato dalla cucina con una fetta della sua squisita torta panna e fragole (:Q______ NdTutti), guardavano la loro amica che parlottava sottovoce con il nuovo venuto.
-Forza, togli il berretto e la felpa e cominciamo.- disse con dolcezza Strawberry, riprendendo il suo normale tono di voce.
-Ok, ma sei sicura?-
-Certo! Sono sicura che Ryan e Kyle possono aiutarti!-
“Che centro io?” pensarono all’unisono i due.
Il ragazzo obbedì agli ordini della rossa e slacciò la felpa che teneva legata in vita e si tolse il cappello.
Ciò che videro lascò tutti di stucco: quel ragazzo aveva un paio di orecchie da gatto e una coda come Strawberry, solo che erano rosse come i capelli.
-Ehm… ragazzi, lui è Matt, alias Materia Oscura: l’alieno che mi ha rapito.-
In un secondo le MewMew si erano trasformate, Mark era diventato il Cavaliere Blu, Ghish aveva fatto comparire i suoi sai e Ryan aveva estratto una calibro 8 (una pistola molto pratica e maneggevole, facile da usare e nascondere) da chissà dove.
Tutti puntavano le armi contro Matt che, spaventato, stava perdendo il controllo: la pelle stava diventando nera, i capelli si stavano allungando e le pupille si erano assottigliate.
“Cazzo! E adesso che faccio?” pensò Strawberry in preda al panico, poi, d’istinto, si gettò in mezzo.
Le erano spuntate le orecchie e la coda e di nuovo quell’odore dolcastro e pungente si sprigionò e tutti si fermarono, abbassarono le armi e sciolsero le relative trasformazioni quasi come ipnotizzati da quel profumo.
“Ma allora,” pensò Strawberry, “non funziona solo con Matt!”
L’odore dolciastro, cessato il pericolo, era sparito, ma orecchie e coda erano rimaste.
-Ma dico, hai la sindrome di Stoccolma?!- le urlò contro Ryan.
-???- Probabilmente nessuno comprese che doveva essere un insulto.
-La sindrome di Stoccolma è un fenomeno psicopatologico che porta la vittima ad affezionarsi ossessivamente all’aggressore o al rapitore.- spiegò l’americano.
-Come lo sai?- chiese la piccola Paddy.
Ryan non rispose. (Per me non voleva dire di averlo letto su Wikipedia! NdMe)
-Comunque,- disse tornando a rivolgersi a Strawberry –si può sapere che ti è saltato in mente? Portare qui il nemico, un alieno!-
-Non è il nemico e ha bisogno di aiuto! E se ti interessa tanto, lui mi ha salvato la vita. Inoltre non puoi giudicare qualcuno per qualcosa che non ha effettivamente fatto, brutto idiota prevenuto e razzista che non sei altro.- Strawberry stava urlando e si era arrabbiata parecchio.
Aveva enfatizzato l’ultima parte battendo con foga un piede a terra e di nuovo uno strano odore si sprigionò.
Stavolta era diverso: era aspro, pizzicava il naso e faceva bruciare gli occhi.
In un baleno, il biondino si ritrovò riverso a terra, svenuto.
Subito Kyle corse a soccorrerlo e lo portarono in laboratorio.
Le ragazze lo seguirono e a Ghish, Mark e Matt fu chiesto gentilmente di aspettare in sala.
Pessima idea.
Intanto, nel laboratorio
-Tutto a posto, ha solo avuto un mancamento, dovrebbe riprendersi a breve.- le rassicurò Kyle.
-Che sollievo. Non è nulla di grave.- disse Lory, che si era spaventata moltissimo quando aveva visto il ragazzo cadere scompostamente sul pavimento del locale.
-Ehm, Strawberry, intanto ci potresti dire chi è quel tipo qua fuori?- chiese Mina, guardandola di sottecchi.
Strawberry raccontò più o meno cosa era successo tralasciando il quasi bacio, ma lasciando lo strano fenomeno orecchie.
-E così hai sentito un profumo dolciastro ma pungente, come quando di là ci siamo calmati tutti di botto e lui si è ritrasformato?- chiese Ryan.
Il gruppo sobbalzò un attimo: nessuno, eccetto Pam, si era accorto che si era svegliato appena avevano cominciato a parlare.
-Allora Kyle, cosa mi è successo di preciso? So solo che ho sentito un odore strano e sono svenuto.-
-Odore strano? Noi non abbiamo sentito nulla. Hai solo avuto un improvviso calo glicemico e sei svenuto per mancanza di zuccheri.-
Ryan guardò Strawberry perplesso.
-Credo che dovremmo fare dei test: questa faccenda è strana. Ed io voglio scoprire di cosa si tratta. Allora Straw?-
-Ok. Basta che non faccia male.-
Dopo diversi test i due scienziati arrivano alla conclusione che si tratti di un nuovo potere.
-A quanto pare,- le spiegò il pasticciere –le tue orecchie e la tua coda sono in grado di emettere degli odori diversi che agiscono sul sistema endocrino del corpo.-
-…- Mina, Lory, 8Paddy e Strawberry non avevano capito e stavano in silenzio.
-È come se questi odori influissero sugli ormoni. Ad esempio ci siamo calmati perché questo odore ci ha azzerato l’adrenalina e ha ridotto la produzione del cosiddetto ormone dello stress, invece Ryan è svenuto perché è come se avessi ordinato al suo corpo di aumentare la produzione di insulina diminuendo così il tasso di glucosio nel sangue e lui è svenuto.- spiegò Pam.
Strawberry era rossa come i suoi capelli –Ryan, ti giuro che non l’ho fatto a posta!-
-Io mi chiedo perché sono stato l’unico a sentirlo.-
-Evidentemente perché Strawberry era arrabbiata con te. Può essere che il suo potere è mirato.- ipotizzò la modella.
-Comunque credo che sia meglio fare altri controlli, non vorrei che per…- Kyle non riuscì a finire la frase perché dal piano di sopra si sentì un baccano terribile.
Salirono in tutta fretta e trovarono il locale sottosopra.
In quel momento Ghish diede un pugno a Mark che lo fece volare su un tavolo, sfondandolo.
Quello si alzò e colpì l’alieno a un braccio prima che si teletrasportasse alle sue spalle stendendolo con una ginocchiata fra le scapole. (Insomma, una rissa da bar. E Mark perde perché è un completo incapace che sa solo raccogliere la spazzatura da terra. NdMe  TT-TT NdMark)
E come se non bastasse Materia Oscura volteggiava per aria incitandoli e ridendo come un matto.
-Ora basta!- Strawberry, dapprima scandalizzata, ora era furente -Ghish, Mark, piantatela di litigare come due bambini e rimettete a posto. Materia Oscura, scendi immediatamente e ritrasformati in Matt.-
-Micetta, non osare darmi ordini e questo è un fatto fra me e quell’ameba.-
-Non m’interessano i fatti vostri, ma ora rimettete tutto in ordine o vi stendo come Ryan.- il suo sguardo non ammetteva repliche –E a te, ho detto di piantarla di svolazzare e di trasformarti.
-Agli ordini principessa,- disse facendo il saluto militare -certo però che sei noiosa- detto questo lasciò il posto a Matt.
I ragazzi avevano appena finito di riordinare quando si sentirono delle esplosioni e delle urla provenienti dal parco Inohara.
Immediatamente si trasformarono e andarono sul posto.
 
 
Eccomi! Lo so, non è un gran che, ma per farmi perdonare cercherò di postare al più presto il prossimo capitolo con una sorpresa speciale per le Fans di Ghish.
Ghish: Che tipo di sorpresa?
Io: Guarda che io non faccio anticipazioni! Però posso dirti che ti piacerà tantissimo! E ora vuoi salutare con me?
Ghish: OK!
Io/Ghish: Ci vediamo al prossimo capitolo e commentateeeeee! *Ghish fa l’occhiolino e l’autrice sviene seguita dalle fans*
 
SCORPIO 17

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Capitolo 7
*** Capitolo 6 ***


Eccomi qui, sono tornata! (NOOO! AIUTO! NdTart  Tu che c’entri, manco ci sei nella storia!  -.- NdTart). Ringrazio MewWhite e Ladymoon957 per aver recensito, Giuliettahu per aver inserito la storia fra le preferite, Ladymoon957 per averla messa fra le seguite. Comunque per farmi perdonare eccovi qui otto pagine di delirio con la sorpresa che vi avevo promesso! Un’ultima cosa e poi vi lascio: voglio dedicare questo capitolo a MewWhite e a Ladymoon957 e a tutte le fan della coppia KisshuxIchigo.
 
Immediatamente si trasformarono e andarono sul posto.
Lì c’era Silver Mask sospeso oltre le cime degli alberi del parco che osservava annoiato il chimero da lui creato che distruggeva il parco e terrorizzava i cittadini che fuggivano via urlando spaventati.
Quando si accorse di loro, sogghignò divertito.
-Vedo che hai portato rinforzi. Brava, peccato che io ti porterò via con me comunque!-
-Non sembra anche a voi di aver già vissuto questa scena?- chiese Mina ironica indicando con un cenno del capo Ghish, che però non la sentì perché si era fiondato su Silver Mask dicendo –Mi spiace tanto per te, ma io sono l’unico che può portare via Strawberry.- (Ma che sono, una palla? NdStrawberry)
Il chimero somigliava a un gigantesco camaleonte ricoperto di gelatina e tutti gli attacchi che il team MewMew lanciava venivano deviati o assorbiti dallo scudo di gel.
Materia Oscura si lanciò contro il mostro ad artigli sguainati, pronto a distruggerlo, ma non si aspettava che il chimero copiasse il suo attacco e glielo rivoltasse contro.
Infatti sulle zampe del mostro alieno erano comparse sei lame con cui il chimero aveva ferito Materia Oscura.
-Concentrati su MewBerry, é lei l'obiettivo!- lo incitò il suo padrone e il chimero obbedì puntando immediatamente sulla Mew gatto che tentò inutilmente di bloccare l'attacco aiutata dalle sue compagne.
Purtroppo il chimero era troppo forte per loro e lo scudo che avevano creato crollò permettendo agli artigli del mostro di raggiungere la spalla sinistra di Strawberry incidendo tre tagli lunghi e profondi che sanguinavano copiosamente.
La ragazza tentò di arrestare l'emorragia premendo con forza sulla ferita con la mano destra, ma non si accorse che così facendo aveva coperto la ferita con quella strana gelatina che ricopriva il chimero.
Il gel prima divenne rosso per il sangue, poi lentamente venne assorbito dalla pelle e rimarginò i tagli.
Inoltre Strawberry si sentiva sempre meglio,stava  riacquistando velocemente le forze ed una potente energia scaturiva in lei: la sensazione era piacevole, sentiva dentro uno strano calore come se stesse facendo un bagno termale rilassante e rigenerante.
Persa in quelle sensazioni, non si era minimamente accorta che era distesa a terra, rigida, praticamente in stato catatonico.
Silver Mask stava per approfittare della momentanea debolezza e vulnerabilità di MewBerry per afferrarla e portarla via quando MewPam se ne accorse e gli bloccò il piede con la sua frusta di energia.
Nel frattempo le altre tentavano di tenere a bada quello strano chimero che pareva indistruttibile.
Qualcosa risvegliò Strawberry che in pochi secondi fu abbastanza lucida da tentare di intontire il chimero, ma quando ci provò non riuscì e Silver Mask proruppe in una fragorosa risata.
-Che c'è, delusa che il mio cucciolo non sia caduto a terra svenuto come il tuo amichetto? Io sono previdente e questo chimero è privo di naso e olfatto. Non puoi niente contro di me e ora te lo dimostro: chimero, attacca la blu e distruggila!-
Il camaleonte gigante si lanciò su Mina cercando di colpirla col Fiocco d'Acqua assorbito da Lory.
-NOOO!- urlò Strawberry vedendo il potente getto d'acqua che colpiva l'ala e la spalla destra della MewMew.
Di nuovo sentì quel calore diffondersi nel corpo e urlò.
Tutti si voltarono nella sua direzione e la videro sospesa in aria come sorretta da una forte corrente ascensionale che le gonfiava i capelli e il vestito.
Parlò con una voce profonda, che non le apparteneva e aveva gli occhi bianchi e luminosi.
-Fermo!- tuonò e il chimero si immobilizzò sul posto.
Poi si voltò pian piano e si inchinò davanti a Strawberry, come in attesa di ordini.
-Proteggi i miei amici e attacca Silver Mask- disse ancora la Mew gatto, il mostro annuì e si lanciò contro il suo creatore.
-Ma che cazz- Silver Mask non riuscì a terminare la frase perché il chimero gli era saltato addosso e tentava di ucciderlo nonostante la spada non sbagliasse un colpo: quel mostro pareva insensibile al dolore. (Questo non lo avevi previsto eh, brutta copia di maschera di ferro. Ma io sono cattiva! Muahahah! NdMe)
Il team MewMew guardava scioccato il chimero e Strawberry che osservava la scena fredda e impassibile continuando a levitare sulle loro teste. (Che vista, ha la gonna! NdGhish  PERVERTITO! 0///0 NdTutti)
-Questo non me lo dovevi fare! Me la pagherai cara!- disse Silver Mask dopo aver tagliato di netto la testa al chimero con un fendente della sua spada.
Poi svanì in un tremolante vortice di scintille trasparenti e Strawberry svenne precipitando a terra ma Matt riuscì a prenderla prima che si schiantasse al suolo.
-Berry, Berry, principessa mi senti?- chiese il rosso preoccupato.
-Straw, ti senti bene?- domandò il biondino.
Ma la ragazza non rispose e restò immobile fra le braccia del ragazzo.
-Dobbiamo portarla al caffè MewMew per degli accertamenti.- disse Ryan cercando di mascherare la tensione.
La trasportarono velocemente al locale attraverso uno dei portali di Ghish e la collocarono nell'infermeria del laboratorio.
Dopo un'ora Kyle e Ryan uscirono dalla stanza e furono tartassati di domande:
-Come sta la mia micetta?-
-È grave?-
-Cos'ha?-
-Si rimetterà presto?-
-Strawberry sta bene?-
-Calmi! Calmi! Strawberry sta bene, si rimetterà presto, a quanto pare ha solo avuto un picco d'energia e ora è sfinita.- li rassicurò il pasticciere.
-Secondo me dovremmo portarla a casa sua e dire ai suoi genitori che è svenuta al lavoro ed è meglio lasciarla riposare.- propose il biondino e così fecero.
Un paio d'ore dopo, nella camera di Strawberry
-Ben svegliata micetta, dormito bene?-
-Ghish? Che ci fai in camera mia?-
-Sono rimasto a "vegliarti" sai, per proteggerti. È per questo che sono tornato, ti ho sentito in pericolo.- disse lui, ma sembrava che stesse parlando più a se stesso che a lei.
-Ehm, ok. Comunque io ora sto bene e non è necessario che resti qui.-
Lei fece per spingerlo fuori dalla stanza, ma Ghish era troppo forte e non riuscì a smuoverlo di un millimetro, quindi si avviò verso la porta.
Ma quando si mosse, l'alieno fu più veloce e le immobilizzò i polsi.
-E no micetta,- disse malizioso e la bloccò contro la parete, con i polsi ai lati della testa e il resto del corpo schiacciato contro il muro da quello forte e muscoloso del bell'alieno dagli occhi dorati -noi due dobbiamo parlare di una certa cosa. Sai che ho scoperto? Che non stai più con quello. Quindi...- (Se siete curiosi di sapere come si sono mollati, leggete il prossimo capitolo! NdMe)
Iniziò a baciarle lentamente il collo, a mordicchiarlo lasciando i segni dei piccoli canini sulla pelle; e Strawberry era come paralizzata sotto il tocco lascivo delle sue labbra, dove Ghish la baciava, sentiva la pelle scaldarsi e avvampare nonostante le sue labbra fossero gelide.
Volse il capo per evitare di guardarlo negli occhi, però non aveva pensato che così facendo favoriva quella piccola tortura di baci e carezze.
-Ora che sei libera, non c'è motivo per cui non dovremmo stare insieme. Giusto, bambolina?- le sussurrò sensuale all'orecchio.
Le prese il mento fra le dita in modo che lei lo guardasse e la baciò con passione.
La ragazza sgranò gli occhi.
"Ho, no!" Pensò, immediatamente le spuntarono le orecchie e la coda da gatto.
Ma Ghish non se ne accorse perché teneva gli occhi socchiusi per gustarsi il momento.
"Mmmmm, il suo sapore è molto meglio di come lo ricordavo!"
Stava per approfondire il bacio quando ci fu un lampo di luce e Strawberry si trasformò in un tenero gattino nero con un fiocco fucsia sulla coda.
-Ma guarda micetta, questa non la sapevo!- disse lui divertito: micetta, ora sì che quel soprannome era azzeccato.
Strawberry si guardò in torno in cerca di una via d'uscita, ma la porta e finestra erano chiuse: era in trappola, bloccata nella stanza con un extraterrestre maniaco e pervertito ossessionato da lei.
Era chiusa all'angolo, con le orecchie abbassate e il pelo rizzato, che soffiava tentando di tenere lontano l'alieno, ma si vedeva dai suoi occhi che era terrorizzata.
In quel momento a Ghish venne in mente il perché del suo amore per la MewMew.
Certo, era carina, ma non era quello il motivo: infatti riteneva Pam decisamente più bella.
No, quello che amava di lei era la sua dolcezza, il suo essere forte e fragile allo stesso tempo, quella sua aria da gattina piccola e spaurita che affronta il mondo credendosi una tigre.
Preso da un moto di tenerezza, la prese per la collottola e se la portò all'altezza del viso.
Lei si dibatteva e cercava di graffiarlo, ma era tutto inutile.
Lui la prese in braccio e la strinse dolcemente, accarezzandola per tutta la sua lunghezza, dalle orecchie alla coda.
Immediatamente la gattina si immobilizzò, sentiva in quelle carezze una dolcezza che non si sarebbe aspettata di trovare in lui.
"Cos'è questa sensazione? Perché improvvisamente non ho più voglia di liberarmi? Oh, non pensavo che si stesse così bene fra le braccia di Ghish!" pensò per poi accoccolarsi meglio tra le sue braccia poggiando così l'orecchio sul cuore di lui.
L'alieno si stupì un po' di quel comportamento, ma non disse nulla: non gli dispiaceva affatto, anzi, lo trovava piacevolissimo.
Iniziò a farle i grattini dietro le orecchie e Strawberry quasi senza accorgersene cominciò a fare le fusa.
-Che c'è micetta, ti piaccio così tanto che adesso mi fai anche le fusa?- Sussurrò malizioso Ghish con un sorriso compiaciuto.
In quel momento fu come se Strawberry si fosse svegliata da uno stato di trance e sbatté più volte gli occhi.
Appena si rese conto della situazione in cui si trovava sussultò e potete star certi che se i gatti potessero arrossire, un pomodoro sarebbe niente in confronto alla faccia di Strawberry.
Tuttavia non si mosse né distolse lo sguardo dai lineamenti perfetti del ragazzo che la stringeva.
"Che cavolo combini Strawberry? Lui ti molesta e tu gli fai le fusa? Però le sue coccole erano così piacevoli! No Strawberry, devi restare lucida!"
Purtroppo nonostante cercasse di svegliarsi e di reagire, la sua volontà si sgretolò completamente quando incrociò quelle due pozze d'oro fuso che erano i suoi occhi.
Lentamente, come attirata da una calamita, avvicinò il suo musetto alle labbra di Ghish e lo baciò.
Immediatamente si ritrasformò in essere umano, rossa d'imbarazzo, ma senza dar segno di voler metter fine a quel bacio.
Una vocina nella sua testa le diceva che era innamorata di Mark, che era pazza, che era sbagliato, ma la ignorò: infondo, così era facile non pensare.
Era incredibile quanto trovasse naturale e come si sentisse a proprio agio stando stretta al petto dell'alieno, sospesa fra le sue braccia, con le braccia attorno al suo collo e le bocche incatenate l'una all'altra.
Quel momento magico fu interrotto da una scarica elettrica che attraversò il corpo della MewMew facendola cadere a terra in preda alle convulsioni.
Si fermò quasi subito, ansimando, con orecchie e coda feline che tremavano.
-Strawberry, tutto a posto?-
L'alieno si avvicinò lentamente, preoccupato.
Strawberry alzò il capo di scatto e miagolò spaventata.
Esatto, miagolò.
"Ok, non credo che tutto questo sia normale." si disse mentalmente Ghish.
Le afferrò la mano e in un lampo si ritrovarono al caffè MewMew.
-Strawberry!- esclamarono in coro Mina, Paddy e Lory, smettendo di rassettare il locale.
Strawberry le guardò come se volesse mangiarle, soprattutto Mina e Lory.
In quel momento arrivò Pam con una scopa e la Mew gatto rizzò il pelo e soffiò.
Appena si rese conto di quello che aveva fatto si tappò la bocca con entrambe le mani e indietreggiò spaventata dalla reazione che aveva avuto.
Le sue amiche la guardarono allucinante e la Mew blu corse a chiamare Ryan e Kyle.
La ragazza tentava di rispondere alle domande dei due scienziati, ma riusciva a articolare solo miagolii e anche quello che provava a scrivere risultava una serie di "miao".
Poi al biondino venne un'idea geniale: se la rossa non riusciva a parlare, avrebbe miagolato lui.
Si trasformò nel gatto grigio chiaro col foulard al collo che il team MewMew ben conosceva e subito le parole di Strawberry gli furono chiare.
-Shirogane, che cavolo mi sta succedendo?- dire che era arrabbiata è un eufemismo: era incazzata nera.
-Ehm, calma Strawberry, non ti agitare.-
-Calmarmi? Come faccio a calmarmi? Ti rendi conto che sto miagolando e le mie orecchie sono nere e pelose, per non parlare della coda! Si può sapere cosa hai sbagliato con me? Perché sicuro qualcosa è andato storto: perché quando Lory si emoziona non le spuntano antenne e pinne, se Mina viene baciata non diventa un uccellino e non ho mai visto Pam abbaiare, rosicchiare un osso o inseguire un gatto! Sono io che ho i problemi, sono io quella che ha cercato di mangiare il canarino di mia nonna, sono io quella che si è messa  a soffiare al cane di Mina.-
Ok, era ufficiale, era letteralmente esplosa.
Finito di urlare era rossa ed aveva il fiatone.
-Ryan, puoi venire un attimo? Credo che abbiamo un problema.-
Il pasticciere era teso e agitato.
L'americano riprese le sue sembianze e seguì l'ex tutore cercando di capire cosa lo turbasse.
-Hai presente il campione di DNA che abbiamo prelevato da Strawberry?-
-Sì, qual è il risultato?-
-C'è un enorme problema: il genoma del gatto si è moltiplicato, e questo lo sapevamo già, ma in questo campione risultano esserci dei geni estranei, né umani, né felini.-
-E allora di chi è?-
-Ho fatto una ricerca e questo DNA non appartiene a nessuna specie terrestre, o meglio, non completamente: è un incrocio fra camaleonte e una specie aliena.-
-Mi stai dicendo che Strawberry ha il DNA di un chimero? Come?-
-Lo so, è assurdo, ma è così, ho rivisto i filmati dello scontro e il fluido protettivo dello scudo di quel mostro ha infettato una ferita di Strawberry  ed è stato assorbito.-
-Solo questa ci mancava, come se non fossimo già abbastanza incasinati!-
Intanto Strawberry si era addormentata nella stanza degli ospiti dopo che Lory aveva avvisato i suoi genitori che l'amica rimaneva a dormire da lei.
E così cadde fra le braccia di Morfeo, acciambellata come un gatto e con mille pensieri per la testa, sognando una mano che l'accarezzava teneramente, o forse non era un sogno?
 
 
Ciaaaaaaaaao gente! Allora che ne pensate? Ho fatto bene ad alzare il rating?
Ghish: Beh, per me va benissimo! Ma perché cavolo si è trasformata?!
Io: Vi siete baciati, non ti basta? Che modi! E tu Strawberry, che ne pensi?
Strawberry: …
Io: Strawberry. Vuoi rispondere?
?: La mia cliente si è dichiarata in silenzio stampa. La prego di non importunarla ulteriormente.
Io: E lei chi è?
?: Piacere, il mio nome è Eri Kisaki e sono l’avvocato della signorina Monomya.
Io: Ma se ne torni in Detective Conan e vada a rompere le scatole a suo marito! *si apre una botola sotto l’avvocato* Bene, e ora se quelli *guarda Strawberry che è legata come un salame in un angolo insieme a Mark* non anno altro da aggiungere, CIAOOOOOOOO A TUTTIIII E COMMENTATEEEEEEEEE!!!
Chi vuole può dare un’occhiata alla mia nuova fanfic “SPETTRO”.
SCORPIO 17

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