Se questo è un sogno, ti prego non svegliarmi

di littlescheggialoveshazza
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** La svolta ***
Capitolo 3: *** Hi, i'm Giulia ***
Capitolo 4: *** Don't touch me ***
Capitolo 5: *** What?! ***
Capitolo 6: *** Quegli occhi verdi ***
Capitolo 7: *** Keep the secret ***
Capitolo 8: *** The red dress ***
Capitolo 9: *** Ti prometto che un giorno ti porterò una stella ***
Capitolo 10: *** Gambe lunghe e parole di un amico ***
Capitolo 11: *** Una nuova Scheggia ***
Capitolo 12: *** Nuova scuola ***
Capitolo 13: *** Migliori amici ***
Capitolo 14: *** Taken ***
Capitolo 15: *** Buon compleanno Scheggia ***
Capitolo 16: *** Mermaids don't do homework ***
Capitolo 17: *** Grazie ***
Capitolo 18: *** Stonehenge ***
Capitolo 19: *** Muse ***
Capitolo 20: *** Hai vinto ***
Capitolo 21: *** Quattordicenni ***
Capitolo 22: *** Siamo nei casini ***
Capitolo 23: *** Pregiudizi e aria italiana ***
Capitolo 24: *** Chiacchiere con un irlandese ***
Capitolo 25: *** Sopping e caramelle gommose ***
Capitolo 26: *** Cuscini e fragole al cioccolato ***
Capitolo 27: *** Indescrivibile ***
Capitolo 28: *** Moments ***
Capitolo 29: *** Ti amerò per sempre ***
Capitolo 30: *** Sequel ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


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                                                                                           Se questo è un sogno, ti prego non svegliarmi 
 
Prologo
  
Chi da adolescente non ha avuto un idolo? Qualcuno a cui ispirarsi o semplicemente qualcuno in cui credere. Per alcuni poteva essere uno scrittore, per altri un attore, per me invece erano cinque ragazzi chiamati One Direction. Niall, Liam, Louis, Zayn ed Harry, si erano fatti strada dal nulla, erano un gruppo di ragazzi che avevano iniziato a cantare insieme per non perdere la possibilità di vincere una competizione importante come xfactor. Seppur piazzatisi al terzo posto, questi ragazzi avevano raggiunto in poco tempo le vette di tutte le classifiche mondiali con il loro primo album che era giunto anche sulla mensola della mia camera da letto, lo ascoltavo in ogni singolo momento della mia giornata e non mi stancavo mai di udire le loro voci. Gli One Direction erano il mio tutto, la mia àncora di salvezza, con le loro canzoni mi permettevano di estraniarmi dalla realtà e di sognare un mondo tutto mio, dove ogni cosa andava per il verso giusto, un mondo a cui io sentivo di appartenere, una realtà parallela in cui i miei idoli erano parte della mia vita. Questa boy band anglo-irlandese mi ha incoraggiata ad andare avanti e a credere in me per molto tempo, prima attraverso le loro canzoni, poi standomi accanto; so che può sembrare surreale, ma io ho avuto la fortuna di realizzare il mio sogno!
***
E’ Novembre e qui a Londra fa molto freddo, le scuole sono iniziate, le ferie sono finite ormai da molto, la città è colma di persone che, senza sosta, corrono da una parte all’altra ed io mi ritrovo nello studio della mia villetta in periferia a riporre i libri sugli scaffali.  Scorro i titoli uno ad uno, Cime tempestose, Orgoglio e pregiudizio, L’ombra del vento, accarezzo il dorso di ognuno di essi fino a quando la mia attenzione non è attirata da una copertina tutta colorata, sorrido e la tiro fuori dal suo posto, mi accomodo sulla poltrona in pelle e mi preparo ad immergermi nel passato.  Quello che ho tra le mani è un album dei ricordi, ha una grande scritta stilizzata sulla sua copertina:” FAG”; Flavia, Alessandra e Giulia, tre migliori amiche che all’inizio del loro quarto anno di liceo decisero di creare qualcosa di molto speciale, un posto in cui conservare foto, biglietti aerei, biglietti dei concerti, messaggi e tutto ciò che sarebbe stato importante nella loro nuova vita. FAG eravamo noi, tre ragazze che si erano incontrate da bambine e non si erano mai più lasciate, tre ragazze speciali che sentivano che quell’anno, il duemila dodici, la loro vita sarebbe cambiata.                                                                                                                  


NOTE DELL'AUTRICE:
Ciao a tutti, grazie mille per aver scelto di leggere la mia storia, spero di avervi incuriositi con questo piccolo prologo, ho in serbo per voi molte sorprese nel corso di questi capitoli, spero continuerete a seguirmi, non ve ne pentirete ;)
Se volete contattarmi sono su twitter ( @JustGiuliaM) , su instagram (@hazza_e_scheggia) e su facebook alla pagina:" The reason for my smile? One Direction)
a presto
baci

SCHEGGIA<3

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Capitolo 2
*** La svolta ***


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Ci sono dei giorni in cui ti svegli sentendo dentro il petto che qualcosa cambierà, è come se il tuo corpo ti avvertisse che la svolta sta arrivando e che sei pronto per affrontarla, non puoi tirarti indietro e, anche se potresti soffrire, sai che ne vale la pena perchè tutto ciò che farai sarà solo un passo in avanti verso il tuo obiettivo, non hai idea di cosa possa essere ma quella sensazione alla bocca dello stomaco ti spinge a tenere duro perchè la felicità è vicina. Questa strana energia che si propaga nel corpo è indescrivibile, ognuno la avverte in modo diverso, inizialmente nessuno riesce a spiegarsi cos'è finchè non giunge quel punto della giornata in cui accade ciò che cambierà per sempre la propria vita, la maggior parte delle persone non riesce a comprenderlo subito, altri invece lo sentono nelle vene, ma tutti raggiungono " la svolta", chi prima, chi poi ha il suo giorno speciale. Il mio lo ricordo perfettamente, non è facile dimenticare il momento in cui il mio sogno divenne realtà; il ventotto settembre duemila undici accadde ciò che mai avrei pensato potesse accadere a me e dovevo tutto a mio fratello maggiore Carmine.
Lo ricordo come se fosse ieri, era un lunedì e la giornata trascorse normalmente o quasi, al mattino, mentre camminavo verso la scuola, venni travolta da una insolita scarica di adrenalina non appena la riproduzione casuale del mio ipod fece partire " Moments ", una canzone degli One Direction, la mia preferita, quella che mi provocava puntualmente i brividi lungo la spina dorsale; proseguii l'intera mattinata con il sorriso sulle labbra e nel pomeriggio capii che a breve qualcosa sarebbe accaduta. Decisi di concentrarmi su i compiti che dovevo svolgere per l'indomani in modo tale da non pensare alla stranezza della situazione ma non riuscii pienamente nel mio intento, decisi, allora, di giocare ai videogiochi con mio fratello. Trascinai i piedi sul pavimento fino alla sua stanza, spalancai la porta senza bussare e mi lasciai cadere sulla sedia accanto a quella su cui era seduto lui.
<< Ciao fratellone! Ho interrotto qualcosa? >> dissi notando che sullo schermo del suo computer si era appena chiusa la finestra delle videochat
<< No, tranquilla >> mi rispose lui sorridente
<< Ho conosciuto su internet un ragazzo inglese e abbiamo chiacchierato fino ad ora, si chiama Niall >>
Quel nome mi fece istintivamente sorridere, uno dei miei cinque idoli era inglese e si chiamava prorpio Niall, Niall Horan per la precisione, un ragazzo dagli occhi blu e i capelli biondo cenere tirati su in un ciuffo sbarazzino; aveva una voce dolcissima e provava un amore smisurato nei confronti della sua chitarra Linda.
Decisi di accantonare quel pensiero perchè era impossibile che mio fratello potesse aver conosciuto per caso su internet una star di fama mondiale, il mio idolo per di più, e non mi avesse detto niente. Attesi, così, che Carmine spegnesse il computer e si dedicasse a me, avevo bisogno di svago e niente era meglio di un pomeriggio in compagnia del mio unico fratello, colui di cui mi fidavo ciecamente, quel ragazzo dai capelli e gli occhi castani come i miei senza cui la mia vita non sarebbe stata la stessa.
Dopo quel pomeriggio estivo, mio fratello e Niall avevano deciso di videochiamarsi ogni giorno, dopo cena i due accendevano il computer e spendevano ore a tenersi compagnia. Fu proprio durante una di quelle serate che Niall presentò a mio fratello i suoi quattro migliori amici: Louis, Harry, Liam e Zayn. Carmine sapeva di averli già visti in altre occasioni, avevano dei visi noti, ma proprio non riusciva a ricondurli a nulla, ripercorse ogni suo ricordo ma non capì il perché della sua sensazione fino a quando i cinque non gli rivelarono di essere una band di successo: gli One Direction
<< Ecco perché credevo di avervi già incontrati >> Esclamò mio fratello dopo aver ricevuto la notizia
<< Mia sorella Giulia è una vostra fan accanita >> spiegò.
I cinque ragazzi rimasero affascinati da ciò che Carmine aveva detto loro su di me e sul nostro rapporto, così tanto che gli avevano chiesto di conoscermi. Sin da quando eravamo piccoli, i nostri genitori ci avevano insegnato ad essere uniti, a contare sempre l’una sull’altro; mio fratello per me era sempre stato un modello da imitare, il mio eroe ed avrei fatto qualunque cosa per lui, con Carmine non avevo segreti, era il mio confidente di fiducia ed io lo ero per lui. I ragazzi dall'altro lato dello schermo ascoltarono sorpresi ciò che aveva raccontato loro, non credevano che avrebbero trovato una coppia di fratelli che rispecchiasse così tanto il rapporto che anche loro avevano con le rispettive famiglie.
<< Perché non venite entrambi da noi a Londra per le vacanze di Natale? >> propose Liam
<< Non so ragazzi >> tentennò mio fratello
<< Perché no? >> Disse Louis << Così finalmente ci vedremo di persona e ci farai conoscere la tua tanto discussa sorellina >>
Dopo una difficile opera di persuasione, i cinque ragazzi riuscirono a convincere mio fratello Carmine a raggiungerli nel mese di dicembre. Natale giunse in un baleno, in men che non si dica ci ritrovammo alla sera del ventiquattro seduti intorno ad un tavolo dove vi era tutta la nostra famiglia, non mancava nessuno; come ogni anno ci eravamo riuniti a casa nostra per il grande cenone della vigilia, dopo il quale avremmo scartato i regali. Poco prima del dolce vidi scomparire mio fratello, tipico, ogni volta che riceveva una chiamata dai quei suoi amici inglesi si appartava, come se, oltre me, qualcuno avrebbe potuto capire cosa stessero dicendo. Quella mattina avevo inviato un un tweet a Louiss in cui gli aguravo buone vacanze e, soprattutto, buon compleanno sapendo che non mi avrebbe comunque risposto; mentre mio fratello era al telefono ricevetti una notifica sul cellulare, la aprii curiosa e per un momento il mio cuore smise di battere: Louis aveva risposto ai miei auguri, il mio idolo mi aveva notata e per di più mi aveva anche ringraziata! Si prospettava un Natale molto speciale.
Giunta la mezzanotte i genitori annunciarono che era il momento dei regali, i miei cuginetti iniziarono a strappare la carta da ogni pacco, sembravano un po’ matti, ma facevano ridere. Mio fratello ricevette il tanto agognato cellulare di ultima generazione ed una lettera dall’università.
<< E’ arrivata ieri, buone notizie! >> disse mio padre felice porgendogli la busta
<< Mi hanno accettato! >> urlò mio fratello << Andrò in Erasmus a Londra per otto mesi!>>
Carmine era contentissimo, aveva desiderato tanto quell’opportunità, aveva studiato più di chiunque altro e ce l’aveva fatta, ero così felice per lui che lo strinsi forte.
<< Ora è il momento del regalo di Giulia >> Disse poi mia madre porgendo anche a me una busta da lettere
Titubante la aprii e ne estrassi il contenuto: biglietti aerei per Londra
<< C-cosa vuol dire?> > balbettai con gli occhi lucidi per la felicità
<< Giu ti devo rivelare una cosa >> esordì mio fratello  
<< Dimmi >> dissi fissando ancora sioccata quei biglietti
<< Hai presente quei ragazzi di cui ti ho parlato che ho conosciuto su internet? >> mi domandò cauto
<< Come potrei non conoscerli? Parli solo di loro >> dissi lasciando trasparire una punta di gelosia mentre alzavo lo sguardo per puntarlo sul suo viso
<< Sono gli One Direction >> rivelò tutto d’un fiato
<< Dai Caccola, non prendermi in giro >> dissi stanca
<< Non sto mentendo >> Mi rispose sincero mettendosi una mano sul cuore << Vogliono conoscere la sorellina di cui parlo tanto e ci hanno invitati a passare le vacanze di Natale da loro>>
Guardai i miei genitori che annuirono confermando ciò che mio fratello mi aveva appena annunciato
<< Non ci credo! >> Urlai in preda alla gioia mentre gli avvolgevo le mani al collo per abbracciarlo
<< Vai a fare le valigie, partiamo domani mattina>> mi incoraggiò ridacchiando
Non me lo feci ripetere due volte e corsi in camera per preparare il tutto. Non potevo crederci, mio fratello, la persona più importante al mondo per me, aveva realizzato il mio sogno, mi stava per portare a conoscere i miei idoli!

NOTE DELL'AUTRICE:
Ed eccoci al primo capitolo di questa storia, spero vi sia piaciuto! I ragazzi sono entrati in scena in un modo un po' insolito e presto vi accorgerete come anche il resto sia un po' strambo... Ci tengo a dirvi che tutto ciò che leggete sui personaggi non famosi è un qualcosa di molto personale, spero riusciate ad apprezzare sopratuttto Giulia, in lei ho messo praticamente tutta me stessa, si comporta prorpio comefarei io... Spero continuerete a seguirmi e lasciare magari piccole recensioni, mi scuso per la dimensione del banner ma non ho la minima idea di come si faccia a rimpicciolirlo :) 
Per qualsiasi aggiornamento riguardo la storia potete cercare il trend #HazzaeScheggia su twitter, mi trovate lì <3
vi adoro
a presto
baci

SCHEGGIA<3

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Capitolo 3
*** Hi, i'm Giulia ***


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Era il venticinque di Dicembre, quella notte non avevo dormito, come potevo?! L’emozione faceva contorcere il mio stomaco ed io non ero riuscita chiudere occhio, passai l’intera notte ad ascoltare e riascoltare le canzoni degli one direction.
<< Vivrò con loro per due settimane!>> pensai 
Mi addormentai per un paio d’ore fino a che la sveglia del mio cellulare non suonò avvisandomi che dovevo salutare le mie migliori amiche.
Conoscevo Flavia e Alessandra da sempre, la prima era figlia di amici di famiglia, lei era più grande di me di sei mesi, i nostri genitori ci raccontavano sempre il nostro primo incontro, quando lei voleva spodestarmi dalla mia orca gonfiabile ed io la picchiai. Dopo quella piccola discrepanza, la nostra amicizia andò sempre più a solidificarsi, litigavamo pochissimo e, se lo facevamo, non tenevamo il broncio per più di mezz’ora. Flavia ed io eravamo state compagne di classe sin dall’asilo, fu proprio per lei che i miei genitori decisero di iscrivermi a scuola un anno prima; fummo compagne di banco fino alla terza media, poi, al liceo, scegliemmo strade diverse, senza però perdere i contatti, uscivamo sempre insieme. Con Alessandra, invece, avevo fatto conoscenza sulla spiaggia quando avevamo tre anni; io ero una bambina che adorava mangiare, una mattina, al mare vidi un’altra bimba che gustava soddisfatta una prugna qualche ombrellone più in là, e, senza esitare, mi avvicinai a lei e gliene chiesi una; da lì era incominciata la nostra amicizia. Se con Flavia passavo ogni singolo istante della mia giornata, con Alessandra non potevo, lei viveva lontano, ci potevamo vedere solo durante le vacanze.
Anche Ale era una directioner, ma non come me, lei li ascoltava, li sognava, ma non era così ossessionata come lo ero io, mi dicevano tutti che ero un caso perso ormai.
Avevo avvisato Ale e Flavia della mia partenza poco dopo aver ricevuto il regalo, così facemmo un sacrificio e ci svegliammo presto per incontrarci prima che andassi via.
<< Cavolo Giu, che fortuna >> mi disse Flavia mentre apriva una bustina di zucchero
<< Lo sapevo che prima o poi li avresti incontrati, te lo meriti >> sentenziò Ale
<< Beh finalmente potrai dire di aver conosciuto Harry Styles >> disse Flavia ammiccando
<< Il tuo futuro marito >> terminò ammiccante Ale per poi scoppiare a ridere seguita da me e Flavia
Avevo sempre manifestato un debole per il membro più giovane della band, ogni volta che ascoltavo la sua voce o che guardavo una sua immagine mi batteva forte il cuore, poi leggevo le notizie sul suo conto e quella sensazione alla bocca dello stomaco si trasformava in nausea. Detestavo i ragazzi che sfruttavano la loro fama per poter conquistare qualunque ragazza per poi lasciarla il giorno successivo. 
<< Ragazze devo andare >> dissi triste quando mi accorsi che mancava poco più di un’ora alla partenza
Le mie migliori amiche mi strinsero forte, sembravamo non volerci lasciare, mi sarebbero mancate immensamente, avrei tanto voluto vivere il mio sogno con loro.
<< Ci devi raccontare tutto, non sparire >> si raccomandò Flavia
<< E fai tante foto >> terminò Ale dandomi un bacio sulla guancia
<< Lo farò ragazze >> le rassicurai sorridendo << Ci vediamo presto, vi voglio bene >> 
Salutai con lamano le mie migliori amiche e poi salii in macchina con mio fratello ed i miei genitori per raggiungere l’aeroporto.
<< Non uscire mai da sola, stai sempre con tuo fratello, non dare confidenza agli sconosciuti e fai attenzione ai ragazzi che gireranno per casa>> 
Mia madre mi stava facendo una lista infinita di raccomandazioni mentre piangeva, non si smentiva mai.
<< Mamma calmati, ho sedici anni, so cavarmela. E poi non sto partendo per sempre, tra due settimane sarò qui; dovresti piangere per Carmine >> dissi cercando di tranquillizzarla senza successo dal momento che pianse ancora di più.
<< Il volo cinque zero tre diretto a Londra è in partenza, i passeggeri sono pregati di affrettarsi a raggiungere il gate>> 
La voce di una hostess rimbombò nell’intera struttura avvisando che il nostro volo era in partenza     
<< Buon viaggio ragazzi >> ci augurò mio padre prima che superassimo i metal detector e salissimo sull’aereo.
 
<< Allora? >> chiese mio fratello Carmine una volta decollati
<< Cosa? >> chiesi con un sorriso che mi occupava il volto
<< Sei felice? Stai per conoscere i tuoi idoli >> mi chiese sorridente
<< Non puoi nemmeno immaginare quanto, e tutto questo grazie a te, non saprò mai come sdebitarmi >> gli dissi cercando di contenere le urla
Lasciai un lungo bacio sulla guancia di Carmine e poi caddi in un sonno profondo accompagnato dalle note della mia canzone preferita, Moments.
Il volo fu breve e tranquillo, mi svegliai poco prima dell’atterraggio, recuperammo i nostri bagagli e ci dirigemmo verso l’uscita. 
Sorrisi come un bimbo davanti ai cartoni animati non appena scoprii chi era venuto a prenderci; Niall e Louis erano lì, appoggiati alla fiancata dell’auto. Corsero incontro a mio fratello non appena si accorsero della nostra presenza, io rimasi come incantata, fissai due dei miei cinque idoli come se fossero un miraggio, cercai di convincermi che non stavo sognando, che loro erano proprio davanti a me, presi un respiro profondo, un altro e un altro ancora, mi dovevo calmare, non potevo fare la parte della fan urlante, anche se avrei voluto tanto.  
<< Sono dei normalissimi ragazzi, Giulia, stai per conoscere degli amici di tuo fratello >> mi ripetevo mentre avanzavo lentamente sul marciapiede.
Mi affiancai a mio fratello e mi presentai ai due ragazzi
<< Ciao, sono Giulia >> sorrisi tendendo la mano verso Niall che la strinse rispondendo:<< Finalmente conosciamo la fantomatica sorellina >>
<< Mi aspettavo una bambina, non una ragazza >> continuò Louis stringendo a sua volta la mia mano destra mentre mi osservava intensamente facendomi arrossire.
<< Lou attento, sei fidanzato e lei è mia sorella, toccala e ti uccido >> lo minacciò mio fratello scherzoso
<< Amico tranquillo, stavo solo facendo un’affermazione >> gli rispose ridendo
Salimmo in macchina, Carmine era seduto davanti con Niall che guidava mentre io ero dietro con Louis, mi aveva messa subito a mio agio, mi indicava ogni monumento davanti a cui passavamo ed io non sapevo dove guardare, spostavo il mio sguardo da Louis agli edifici guardando tutto estasiata, sia la città, ma soprattutto la mia guida.  Ci fermammo davanti ad un complesso di villette, erano dipinte con colori tenui ed unite tra loro da dei corridoi. Mi fermai nel vialetto pavimentato in pietra a fissare ciò che avevo davanti ai miei occhi, sorrisi ancora di più se possibile e realizzai di stare per conoscere le mie cinque ragioni di vita, stavo per realizzare il mio sogno.
<< Cosa fai? Vuoi restare fuori? >> mi chiese Louis divertito destandomi dalla mia trance
<< Oh. Ehm… Certo arrivo >> risposi confusa, mi faceva uno strano effetto parlare con Louis, da due anni sognavo di farlo, da quando, per la prima volta, avevo visto il loro primo videodiary su internet, da quando mi ero innamorata di loro. Louis dimostrò di essere davvero gentile, ignorando le mie proteste, prese la mia valigia e seguì mio fratello e Niall che stavano per entrare nella casa che sembrava essere la più grande, quella di sinistra.
Camminai a passo svelto per poterli raggiungere prima che mi lasciassero fuori e mi ritrovai ad assistere ad una scena bellissima. Niall con un urlo aveva avvisato il resto della band del nostro arrivo, non appena mi fermai sulla soglia dell’ingresso vidi gli altri tre componenti del gruppo correre verso Carmine e stringerlo in un forte abbraccio. Dal loro comportamento sembrava si conoscessero da sempre, come se fossero fratelli; osservai estasiata cercando di fissare bene in mente ogni singolo momento di quel viaggio, non volevo perdere nessun particolare, quella era la vacanza dei miei sogni, davanti a me avevo i miei idoli e non avrei per nulla al mondo dimenticato quei giorni. 
<< E lei? >> chiese di punto in bianco Harry indicandomi
<< Ragazzi lei è Giulia, la sorellina di Carmine >> mi presentò Louis
Sorrisi cordiale a tutti cercando di mascherare la mia emozione e la mia voglia di urlare loro quanto li amassi
<< Ciao famosa Giulia, finalmente ti conosciamo >> disse Liam venendo a presentarsi a me, mi strinse in un abbraccio cordiale ed io mi sentii morire.
Liam Payne mi aveva appena abbracciata, in quel momento sentivo di poter morire in pace, avevo incontrato i miei idoli; ma quello era solo l’inizio, non avevo idea di quello che il futuro avesse in serbo per me.
<< Carmine ci ha parlato tanto di te >> disse Zayn seguendo l’esempio di Liam e venendomi ad abbracciare
<< Io credevo fosse una sorellina >> continuò Harry marcando sulla parte finale della parola << Ciao splendore >> mi sussurrò all’orecchio mentre mi dava il benvenuto
<< Non urlare>> pensai << accetta il complimento e sorridi>> 
Arrossii leggermente, sorrisi timidamente e sussurrai un flebile << Grazie >> 
Harry mi strizzò l’occhio e mi invitò a seguirlo in cucina, dove il resto del gruppo aveva preso posto.
<< Ragazzi io ho una fame da lupi, voi no? >> Chiese Niall
<< In effetti io avrei fame >> confessò mio fratello
<< Anche io >> concordai iniziando a sciogliermi
<< Pizza? >> Chiese Liam 
<< Super pizza >> urlò Zayn mentre batteva il cinque al biondo
<< E super pizza sia >> acconsentii io ridendo insieme ai ragazzi
Ordinammo la cena per telefono, in pochi minuti il fattorino suonò il campanello e un Niall tutto contento ritornò in cucina con i cartoni delle pizze in mano. Ci accomodammo tutti intorno al bancone posto nel centro della cucina e cenammo tra le chiacchiere dei ragazzi che sembravano essere amici di vecchia data anche con mio fratello.
<< Allora Zayn, alla fine poi con quella bionda? >> chiese Carmine 
<< Me la sono portata a letto e poi non l’ho più vista >> rispose quello con un ghigno divertito
<< E com’è stato? >> domandò poi malizioso Louis 
<< Era brava con… >> iniziò Harry ma non riuscì a terminare che io tossii, quelle domande mi avevano talmente disgustata che il cibo mi era andato di traverso.
<< Pronto? La volete smettere? Qui c’è una ragazza ed è minorenne >> mi lamentai indicando me stessa con gli indici di entrambe le mani
<< Ma su dai, come se alla tua età non sapessi queste cose! >> mi canzonò Niall
<< Magari non vorrei sentire certi discorsi a tavola >> risposi stizzita
<< Mi racconterete quando sarà andata via >> disse mio fratello e fece l’occhiolino a Zayn.

Terminammo la cena con molta calma, i ragazzi mi fecero molte domande, volevano conoscermi ed io risposi cordiale ad ogni quesito, si erano rivelati tutti molto gentili, tranne uno, Harry. Non avevo idea di quale potesse essere il motivo ma non riuscivo a farmelo piacere, nelle sue parole c’era sempre qualcosa che mi infastidiva. Decisi di non dare molto peso alle mie impressioni, in fondo li conoscevo da poche ore, magari avrei potuto cambiare idea; aiutai Liam a sparecchiare e poi raggiunsi il resto del gruppo nel soggiorno per vedere un film.
Non badai assolutamente alla scelta che avevano compiuto, mi accomodai sul divano, tra Liam e Louis, mi appoggiai alla spalla di quest’ultimo e caddi in un sonno profondo prima ancora della fine dei titoli di testa. 
<< Sveglia pigrona >> sussurrò Louis una volta terminato il dvd
<< Sto sognando? Sei davvero Louis Tomlinson? >> chiesi confusa, mi ero risvegliata con la convinzione che tutto quello che avevo vissuto quel giorno fosse stato solo un sogno
Louis sorrise divertito e mi disse:<< Si Giu sono davvero io, è l’una di notte e credo proprio che sia l’ora per te di andare a letto >> mi lasciò una dolce carezza sulla guancia e poi scomparve dalla mia visuale.
Mi stropicciai gli occhi, presi le scarpe tra le mani e barcollai fino alla mia stanza al piano superiore. Per la mia permanenza avevano deciso che io avrei occupato la stanza degli ospiti a casa di Louis ed Harry mentre mio fratello si sarebbe stabilito da Liam. 
<< Oh scusa >> sussurrai ad occhi bassi quando mi scontrai con qualcuno fuori dalla porta del bagno
<< Ancora sotto shock per i discorsi di prima? >> chiese Harry divertito
<< Siete davvero pessimi, non si tratta in quel modo una ragazza >> risposi disgustata
<< E come si dovrebbe trattare? >> soffiò poi sul mio viso con la sua voce roca
Si era avvicinato un po’ troppo, non mi piaceva quella vicinanza, ed il suo modo di pensare non aiutava a lenire il mio astio nei suoi confronti.
<< Bisogna rispettarla. E ora scansati Styles voglio andare a dormire >> risposi scontrosa per poi andare via urtandogli volontariamente la spalla
<< Se vuoi ti faccio compagnia>> propose malizioso mentre giravo la maniglia
<< Mi provochi solo ribrezzo>> risposi voltandomi per fulminarlo con lo sguardo
<< Buonanotte signorina perfettina >> rispose e mi mandò un bacio volante. 
Lo incenerii con lo sguardo ancora una volta e mi chiusi a chiave in camera per poter dormire tranquilla.

NOTE DELL'AUTRICE:
E siamo al secondo capitolo per Hazza e Scheggia!!! Che ne dite? Giulia ed Harry si sono appena conosciuti e già sembra esserci tensione nell'aria... Come andrà a finire? Lo scopriremo solo leggendo ;)
Spero vi sia piaciuto e non mi abbandoniate :) 
I miei contatti sono nel capitolo precedente, se volete mi trovate in ogni momento e per qualsisi avviso sulla storia vi basta cercare il trend #HazzaeScheggia su twitter <3
 vi adoro
baci

SCHEGGIA<3

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Capitolo 4
*** Don't touch me ***


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Il mattino seguente mi svegliai a causa di qualcuno che bussava alla mia porta, decisi di ignorarlo, prima o poi avrebbe ceduto e mi avrebbe lasciata in pace; ma quel rumore non cessò, divenne sempre più insistente quindi, irritata, fui costretta ad alzarmi ed aprire la porta al mio odiato disturbatore.  Mio fratello fece capolino nella stanza sfoggiando un sorriso smagliante, ma io non lo degnai nemmeno di uno sguardo, avevo sonno e non avrei abbandonato il mio letto per molto tempo ancora, così ritornai sotto le coperte.
<< Coraggio Giuggiola, sveglia è mattina! >> urlò mio fratello
<< Si, si ora mi alzo, ora mi alzo >> farfugliai mentre mi voltavo su di un fianco dandogli le spalle
<< Se non ti alzi subito non ti lasciano niente per colazione >> disse sperando di convincermi senza successo
<< Dai Caccola ho sonno >> mi lamentai 
<< Non volevo arrivare a tanto, ma mi vedo costretto >> disse portandomi via il calore del piumone per poi iniziare a muovere le sue mani sulla mia pancia; odiavo il solletico, lo soffrivo davvero tanto 
  << Allora? Scendi? >> domandò poi in un attimo di pausa
<< NO! >> protestai con il fiato corto, in fondo mi divertivo
Carmine allora mi lanciò uno sguardo che lasciava intendere che non avrebbe accettato una risposta negativa, così si posizionò a cavalcioni su di me e riprese a solleticarmi i fianchi.
<< Hai vinto! >> dissi in preda alle risate poco dopo
<< Cosa? >> chiese mio fratello divertito
<< Vengo a fare colazione, ma ti prego basta >> lo implorai cercando di regolarizzare il respiro
Carmine sorrise soddisfatto, mi lasciò un bacio dolce sulla fronte e poi si diresse al piano inferiore. Mi risistemai la maglia del pigiama, infilai le pantofole e, solo dopo aver alzato la testa, mi accorsi che Harry aveva assistito a tutto il “litigio” con mio fratello.
<< Per un momento ho invidiato tuo fratello >> mi disse con sguardo malizioso
Alzai gli occhi al cielo e dissi:<< Fatti una vita Styles >>
Feci per sorpassarlo ma lui mi bloccò ancora una volta, ci ritrovammo faccia a faccia, solo in quel momento potei notare il colore così vivido dei suoi occhi, le fotografie non gli rendevano affatto giustizia. Scossi la testa maledicendomi per quel pensiero, non potevo concedermi complimenti su Harry, ogni momento in più che passavo con lui mi rendevo conto di quanto fosse pieno di sé.
<< Bel pigiamino >> commentò abbassando lo sguardo
Cosa aveva contro il mio pigiama dei puffi? Era bellissimo!
<< Grazie >>risposi con una sfumatura di acidità mentre mi liberavo dalla sua presa; Harry rise divertito, io mi voltai di scatto fulminandolo con lo sguardo e poi mi affrettai a raggiungere la cucina, non potevo resistere un minuto in più con quel ragazzo.
<< Buongiorno dormigliona >> salutò Louis da dietro al bancone 
<< ‘Giorno >> risposi sbadigliando, mi avvicinai a lui per lasciargli un leggero bacio sulla guancia a poi feci lo stesso con Carmine
<< E io? Non lo merito? >> chiese Harry porgendomi la guancia alla quale io tirai un piccolo buffetto
 << Fattelo bastare >> risposi con un falso sorriso
<< Così non vale >> si lamentò 
Decisi di non pensare più ad Harry e di dedicarmi alla mia colazione; mi versai del latte nella tazza, misi il caffè e lo riempii di zucchero; amavo i dolci.
Non appena presi il primo sorso del mio caffellatte il mio cellulare prese a squillare e Moments riecheggiò per tutta la stanza; arrossii violentemente non appena Harry e Louis sorrisero ascoltando il suono delle loro voci.
<< Non è colpa mia se siete bravi >> mi giustificai imbarazzata per poi rispondere alla chiamata.
<< Pronto? >> chiesi dirigendomi verso il soggiorno
<< Ciao piccola! Come va con i tuoi idoli? >> 
Daniele, il mio ragazzo; ci eravamo conosciuti ad una festa l’estate precedente, mi era piaciuto sin da subito, ma mi ci volle un mese intero per capire che il mio sentimento era pienamente ricambiato. Mi chiese di diventare la sua ragazza il sedici di agosto, io accettai incredula e così iniziammo la nostra storia; stavo bene con lui, era gentile, mi faceva ridere e non era troppo sdolcinato, non mi piacevano le relazioni diabetiche.
<< Dani! >> esultai felice << Qui va tutto bene, sono dei ragazzi splendidi, si vogliono un bene immenso e mi trattano come se fossimo amici da sempre >> raccontai felice
<< Sono davvero contento che ti stia divertendo >> mi disse 
<< Spero davvero che tu li conosca, ti piaceranno… Solo Harry non mi va a genio, è troppo pieno di sé >> continuai
<< Non devi per forza fare amicizia con tutti, anzi >> mi rispose facendomi sorridere
<< Cosa c’è? Sei geloso? >> lo canzonai
<< La mia ragazza alloggia a casa di cinque superstar, come dovrei prenderla? >> mi chiese retorico facendomi sorridere ancora divertita
<< La tua ragazza pensa solo a te, quindi stai tranquillo >> lo rassicurai << Pagherai per avermi costretta a dire una cosa del genere >> lo minacciai poi provocando in lui una risata
<< Giu devo chiudere, il dovere mi chiama >> mi disse facendo riferimento a sua sorella minore
<< Ciao Dani, tratta bene la tua sorellina >> gli risposi felice per poi riattaccare.
Ritornai in cucina con un sorriso che mi illuminava il volto e ripresi posto accanto a Louis.
<< Chi era? >> chiese mio fratello rivolgendomi uno sguardo indagatore
<< Daniele >> dissi scrollando le spalle << Ti saluta >> 
<< E chi sarebbe questo Daniele? >> domandò Louis mentre mi punzecchiava con il gomito, sembrava una vecchia pettegola.
<< Il ragazzo di mia sorella >> rispose mio fratello con una punta di disapprovazione, non era molto d’accordo riguardo la mia relazione, Daniele era un suo amico e a lui non piaceva la situazione.
 << Sono geloso >> sentenziò Harry facendomi rivolgere lo sguardo verso il cielo
<< E perché mai?! Tra me e te non c’è storia, non mi interessi! >> gli risposi mettendo su un sorriso falso chiudendo lì il discorso.

 Come primo giorno a Londra chiedemmo a Louis, Niall ed Harry di accompagnarci a visitare parte della città; i ragazzi accettarono di buon grado e in breve ci ritrovammo a percorrere le strade di quella metropoli. Scattavo foto senza sosta, osservavo tutto incredula, ero per davvero convinta di stare vivendo un sogno, per me era surreale tutto quello, Londra, Niall, Louis, Liam, Zayn e si, anche Harry. Da guide provette che si erano rivelati, i ragazzi ci portarono alla meta più gettonata dai turisti e dalle coppie: il London Eye. Attendemmo in fila per circa trenta minuti durante i quali alcune fan chiesero autografi e foto ai nostri amici, poi giunse il nostro turno, stavo per mettere piede nella cabina quando il responsabile mi disse che erano al completo e che io ed Harry avremmo dovuto prendere la successiva.
<< Perfetto >> sussurrai sarcastica
<< Sarà meglio di quanto credi >> sussurrò Harry al mio orecchio
Non risposi, respirai a fondo tentando di mantenere la calma e poi salii nella cabina le cui porte si erano appena aperte dinnanzi a noi, stranamente nessuno salì insieme e noi; strinsi i pugni e mi voltai verso il mio accompagnatore.
<< Scommetto che hai pagato quel tipo per lasciarci da soli >> dissi adirata
<< E anche se fosse? >> rispose strafottente mentre si appoggiava conigomiti  al corrimano della cabina
<< Sei impossibile >> dissi scuotendo la testa.
Tirai fuori la mia adorata macchina fotografica dalla borsa e, postami dal lato opposto rispetto al riccio, iniziai a fotografare lo splendido panorama che si presentava dinnanzi a noi man mano che salivamo verso l’alto.
Ad un tratto, dopo diversi minuti di silenzio, Harry si avvicinò a me, mi posò le mani sui fianchi facendo aderire la mia schiena con il suo petto.
<< Harry cosa fai? >> domandai irritata voltandomi per posare le mie mani sul suo petto e spingerlo via senza ottenere alcun risultato
<< Facciamo una scommessa >> propose
Il suo sguardo non mi piaceva, aveva un che di malizioso
<< Sentiamo >> acconsentii sbuffando
<< Entro due giorni riuscirò a farti innamorare di me >> disse sicuro
<< Questa non è una scommessa >> sentenziai
<< No, è una certezza >> mi rispose fiero mentre si avvicinava pericolosamente al mio viso
<< Sono fidanzata Harry, non accadrà mai >> dissi mentre con la mia mano bloccavo le sue labbra che lasciarono un bacio sui miei polpastrelli
<< So che cederai >> continuò sicuro
Tutta quella sua sfacciataggine mi incuriosiva, volevo capire i suoi pensieri, per uno strano motivo a me ignoto, volevo capire lui.
<< Perché fai così con me? >> chiesi << Ci conosciamo da un giorno appena >>
<< Perché sento che devo farlo, qualcosa nel mio corpo mi dice che con te potrebbe funzionare. Magari è solo una cotta passeggera, magari conoscendoti meglio potrei cambiare idea, ma sento che non è così; è come se avessi ricevuto un colpo di fulmine >> mi disse
Ascoltai ciò che aveva da dirmi con attenzione mentre sul mio viso si formava un’espressione mista tra sorpresa ed interesse. Avevo visto negli occhi di Harry una strana luce, ciò che mi stava dicendo aveva fatto sì che il muro che avevo innalzato nei suoi confronti si sgretolasse pian piano; mi aveva ipnotizzata e forse anche conquistata.
Rimasi in silenzio, non avevo parole, non sapevo cosa rispondere, non ero sicura di dovergli credere al cento per cento, poteva anche essere una tattica per abbindolarmi, per poter raggiungere il suo scopo, ma io ero talmente debole nei suoi confronti che mi feci convincere.
Incatenai i miei occhi in quelli di Harry, ci guardammo, poi lui rivolse il suo sguardo verso le mie labbra e, prima che potessi rendermene conto, annullò ogni distanza tra di noi. Assaporai le sue morbide labbra posate dolcemente sulle mie, il mio cuore diceva di lasciarmi andare, ma la mia testa mi fece risvegliare, un nome: Daniele, bastò solo quello per riaprire gli occhi e spingere via Harry.
<< No, è tutto sbagliato, io ho Daniele, tu…tu non mi piaci, sei irritante >> sputai in un solo fiato
Harry mi guardava con uno sguardo che non seppi decifrare, delusione? Sfida?
<< Cederai, proprio come hai fatto oggi, entro due giorni sarai tra le mie braccia >> mi disse.
Si, il suo sguardo era di sfida.
Repressi la voglia di correre verso di lui e sferrargli un destro dritto in viso e mi concentrai su Londra. Dopo un’interminabile attesa durante la quale non parlammo, ma sentivo lo sguardo di Harry su di me, la cabina toccò terra e noi…io fui libera di uscire.
<< Piaciuto il giro? >> mi chiese Louis posando il suo braccio attorno alle mie spalle
<< Sarebbe potuto andare meglio >> sospirai
<< Ehi >> mi richiamò il mio nuovo amico fermandosi di colpo << Tutto bene? >>
<< Si Louis, tranquillo >> sorrisi sperando che si convincesse e cambiasse discorso.
<< Non mi convinci, ma quando vorrai me ne parlerai >> mi disse riprendendo a camminare accanto a me.
Continuammo la nostra visita fino a sera, quando decidemmo finalmente di ritornare a casa; avevamo camminato per ore e non avevamo ancora visto tutto! Non appena rincasammo mi lasciai andare sul divano accanto a Zayn.
<< Stanca? >> chiese 
<< No >> risposi sarcastica mentre portavo la testa all’indietro sullo schienale facendo ridere Zayn.
Chiusi gli occhi in cerca di relax ma, non appena lo feci, due occhi verdi invasero i miei pensieri, quelle parole, quel bacio, perché riaffioravano? Non erano stati importanti per me. 
Quella situazione mi rese nervosa, detestavo Harry per il suo comportamento, per quello che aveva fatto, per la confusione che aveva creato in me.
<< No, io voglio solo Daniele, nessun’altro >> mi ripetei
<< Giu? >> rise ancora Zayn
<< Mh? >> risposi aprendo gli occhi
<< Ti ho chiamata due volte, è pronta la cena >> rispose ancora divertito
<< Oh, arrivo >> dissi confusa.
Mi alzai dal divano sentendo i piedi fare male e seguii Zayn in cucina. Per tutta la durata del pasto non proferii parola, mi limitai solamente a lanciare sguardi di fuoco ad Harry quando nessuno poteva vedermi; avevo la rabbia alle stelle, mi aveva baciata contro la mia volontà, mi sarei vendicata presto, non poteva restare impunito.
La cena terminò ed io, forse per la stanchezza o forse per la rabbia, mi ritirai nella mia stanza, avevo bisogno di dormire e calmarmi.
Salutai tutti i ragazzi e salii al piano superiore, mi struccai, infilai il pigiama e mi rintanai sotto le coperte; la casa era improvvisamente sprofondata nel silenzio, probabilmente erano andati tutti via, potevo percepire ogni suono intorno a me, l’orologio sulla scrivania, le fronde degli alberi mosse dal vento e…due voci. Riconobbi il tono roco di Harry, mi incuriosii quando udii il mio nome, stava parlando di me con Louis, nella stanza accanto, mi avvicinai ancora di più al muro ed ascoltai.
<< L’ho baciata Lou >> disse Harry
<< Harry, come ti è saltato in testa? >> disse sorpreso alzando la voce << E’ fidanzata! >> esclamò poi
<< Non posso farci niente Louis, non so cosa mi sia preso, non riesco a starle lontano >> spiegò
<< Ma se la conosci solo da due giorni >> lo riprese il più grande
<< Louis tu lo sai che non ho mai fatto così con una ragazza >> confessò << Ma lei è come una calamita, da quando l’ho vista ieri non so cosa mi sia preso, non ragiono più, ho soltanto lei nella mia testa, l’ho baciata credendo che così sarei riuscito a scacciarla dalla mia mente, ma invece ho peggiorato tutto!  Louis lo so che mi prenderai per pazzo, ma sento che lei è quella giusta, me lo dicono le farfalle nello stomaco >> confessò
Le parole di Harry mi turbarono molto, lui per me non era nulla, lo conoscevo appena, avevamo passato insieme solo due giorni, come faceva a sapere tutte quelle cose? Io ero certa dei miei sentimenti per Daniele, non pensavo al riccio in quel senso… 
<< Che guaio >> pensai
<< Addirittura le farfalle? >> chiese poi Louis << Non ti era mai successo, tu non hai mai avuto le farfalle allo stomaco >> continuò sorpreso
<< Ora puoi capire! >> esclamò con tono disperato << Lou non so cosa fare, sto malissimo >> 
Louis gli disse qualcosa che non riuscii a comprendere, aveva parlato con la voce troppo bassa. La conversazione terminò ed io ritornai supina, iniziai a pensare, cosa avrei raccontato a Daniele? Come avrei respinto Harry? Ero sicura dei miei sentimenti?
Quella sarebbe stata una lunga e tormentata notte, ero certa che non avrei chiuso occhio; avevo bisogno delle mie migliori amiche ma loro non erano con me, mi sentivo persa, non sapevo cosa fare, loro avevano sempre la risposta giusta per me.

NOTE DELL'AUTRICE:
E siamo al capitolo 3 della nostra cara vecchia storia su Haza e Scheggia! Che ne dite? Harry si sarà davvero innamorato in un solo giorno? e con Daniele? Si prospettano un po' di casini ;)
Vi ringrazio immensamente per le recensioni ai capitoli precedenti, siete fantastiche!
se vi va trovate i miei contatti nel primo capitolo <3
a presto
baci

SCHEGGIA<3

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Capitolo 5
*** What?! ***


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Il giorno seguente mi alzai con tranquillità, troppa tranquillità, non sentivo le voci dei ragazzi provenire dalla cucina. 
<< Saranno usciti >> pensai. 
Scesi in cucina per fare colazione canticchiando Moments, misi la testa nel frigo per prendere il latte continuando a cantare quando qualcuno si unì a me.  Quando mi voltai vidi Harry, era in piedi sulla porta e cantava con me la mia canzone preferita, avevo sempre sognato un momento simile, io che cantavo con i miei idoli, certo era solo uno di loro, ma era comunque stupendo. Non sapevo il perché, ma mi sentivo bene, Harry quella mattina mi infondeva una strana sensazione, non riuscivo a capire se fosse piacere oppure disprezzo. Per il bene della mia relazione con Daniele mi convinsi che fosse puro odio.
<< Buongiorno Scheggia, vedo che sei di buon umore >> disse il ragazzo sedendosi di fronte a me
<< Scheggia? >> chiesi alzando un sopracciglio << Come conosci questa parola? >>
<< L’ho sentita mentre parlavi con tuo fratello e mi è piaciuta >> mi rispose scrollando le spalle per poi versare i cereali nella tazza
Volevo sorridergli, mi piaceva quel soprannome, ma non lo feci, dovevo allontanarlo da me, io non lo volevo, io volevo solo Daniele.
<< Dove sono gli altri? >> cambiai discorso cercando di non lasciar trasparire la mia insicurezza
<< Hanno detto che andavano a giocare a calcio >> mi informò prima di ingerire una cucchiaiata della sua colazione
<< Perché non sei andato anche tu? >> chiesi nella speranza che mi rispondesse di stare per raggiungerli
<< Mi fa male il ginocchio >> 
Sentivo puzza di bruciato, qualcosa mi diceva che non era per davvero quello il motivo della sua permanenza in casa. 
Continuammo a fare colazione in silenzio, l’aria era intrisa di imbarazzo, non sapevo come comportarmi, ciò che aveva detto la sera precedente mi aveva fatto riflettere, mi ero resa conto di trovarmi con due piedi in una scarpa, stavo con Daniele e lui mi piaceva per davvero, ma Harry… Lui aveva uno strano effetto su di me, certo ci conoscevamo da soli tre giorni, ma sentivo che qualcosa mi scombussolava quando ero con lui, sentivo una strana sensazione alla bocca dello stomaco, qualcosa che con il mio ragazzo non mi era successa.
Il mio cellulare squillò proprio quando Harry sembrava stesse per parlare, gli lanciai uno sguardo di fretta e risposi alla chiamata.
<< Ehi >> dissi flebilmente
<< Buongiorno piccola, tutto bene? >> esordì il mio ragazzo
<< S-Si, tutto bene >> mentii, sapevo che era cambiata qualcosa, ma non volevo farlo preoccupare, avrei risolto presto.
<< Giu che ti prende? >> indagò Daniele, aveva capito che non andava per davvero tutto bene
<< Nulla Dani >> risposi con un sorriso che sapevo non avrebbe potuto vedere
<< Non mentire, dimmi che cosa sta succedendo >> ribatté lui 
<< Daniele credimi, è tutto ok >> cercai di convincerlo anche se sembrava lo stessi dicendo più a me stessa che a lui
<< Giulia la tua voce trema, ti accade solo quando sei agitata o hai combinato qualcosa di grave >> continuò
<< Stai dando i numeri >> risposi cercando si sembrare sicura di me
<< Non sto dando i numeri, Giulia tu mi nascondi qualcosa che so non mi farebbe piacere conoscere >> controbatté
<< Daniele ma cosa stai dicendo? >> domandai cercando di non piangere
<< Senti sono stufo di questa conversazione, quando ti assumerai le tue responsabilità, forse potremo risentirci >> mi disse Daniele con tono duro per poi chiudere la chiamata prima che potessi rispondere.
Rimasi ferma lì, il cellulare accanto all’orecchio, gli occhi inumiditi dalle lacrime e fissi sulla neve che cadeva fiocco per fiocco nel giardino di quella villa. Non sapevo cosa mi fosse preso, avrei potuto tranquillamente dirgli che c’era stato un bacio con Harry ma che per me non aveva significato nulla, ma non lo avevo fatto. Non riuscivo a capire cosa dentro di me mi avesse proibito di dire la verità; che stessi cedendo? Impossibile, Harry non poteva piacermi, lui ed io non eravamo fatti per stare insieme, eravamo troppo diversi ed io… Io avevo Daniele, lo amavo…o almeno così credevo.
Rientrai in cucina asciugandomi una lacrima cercando di non far notare ad Harry come mi sentissi, ma ovviamente fu tutto inutile.
<< Cosa c’è signorina perfettina? Ti ha mollata perché hai capito di essere attratta da me? >> chiese il ragazzo soddisfatto mentre cercava di trattenere una risata.
Alzai lo sguardo verso di lui, ridussi gli occhi a due fessure cercando di dare l’idea di uno sguardo arrabbiato ma tutto quello che riuscii a trasmettere fu tristezza. Probabilmente aveva ragione, ma la mia testa non voleva accettare la verità di quelle parole, io non provavo alcun sentimento per lui, ci conoscevamo da appena due giorni, non poteva essere nata di già qualcosa tra di noi, era impossibile. Non avevo parole per ribattere, non sapevo come difendermi, non potevo farlo, quindi decisi di fuggire da quella situazione, corsi via da quella cucina lasciando da solo il riccio per rifugiarmi in quella che era la mia stanza; mi lasciai andare sul letto, chiusi gli occhi e due lacrime scesero lungo i lati del mio viso, alzai il busto, mi sedetti con la schiena contro il muro e strinsi al mio petto il cuscino. Quelle due lacrime furono subito seguite da tante altre, non capivo il motivo del mio pianto, non capivo più nulla, mi sentivo confusa, tremendamente in colpa per quel bacio ma così… così piena al solo pensiero delle labbra di Harry posate sulle mie, non avevo la minima idea del perché provassi quella sensazione, ma era piacevole. Probabilmente era proprio quella la ragione del mio dispiacere, ero sempre stata una ragazza che si lasciava guidare da ciò che le diceva il cuore, ma in quell’occasione non potevo, o forse non volevo, farlo; stavo rimuginando troppo sul da farsi, non lo avevo mai fatto, mi ero sempre lanciata e il non poterlo fare in quel momento mi rendeva triste, arrabbiata. Come potevo lasciarmi andare a quello che stava nascendo tra me ed Harry se il solo pensiero di tradire Daniele mi logorava il petto?
<< Perdonami, l’ho fatta grossa, non credevo lo avesse fatto davvero >> disse Harry entrando nella mia stanza
<< Lasciami da sola, Harry >> dissi voltando lo sguardo dal lato opposto, verso la finestra
<< Ti prego perdonami >>chiese supplichevole
Sentii il materasso affondare nel lato destro, mi voltai di poco e potei vedere Harry seduto dinnanzi a me fissare i suoi occhi dello stesso colore degli smeraldi nei miei ed aprire le braccia.
<< Non ti voglio abbracciare, mi hai ferita >> gli dissi cercando di moderare i singhiozzi
 << Lo so, non era mia intenzione >> si scusò << Ma sono sicuro che hai bisogno di un abbraccio >> continuò
 Aveva ragione, avevo bisogno dell’abbraccio di qualcuno, cedetti e mi avvicinai a lui iniziando a piangere sul suo petto. Una inusuale scossa percorse per intero la mia schiena non appena la nostra pelle entrò in contatto, qualcosa era cambiata e quel brivido ne era la prova. Harry iniziò ad accarezzarmi il capo lasciandovi piccoli baci, strinsi la sua maglia tra le mie dita e mi aggrappai a lui, non volevo che andasse via, non volevo che mi abbandonasse, perché quell’abbraccio mi infondeva sicurezza . Ad interrompere il silenzio fu l’arrivo di un messaggio sul suo telefono, Harry tolse una mano dalla mia schiena per leggere ed io in quel momento sentii la pelle bruciare proprio dove prima era posato il suo palmo.
<< E’ Niall, sono bloccati dalla neve, torneranno nel tardo pomeriggio, perciò dobbiamo arrangiarci per il pranzo >> mi informò mentre digitava velocemente una risposta
<< Non voglio mangiare >> risposi tirando su con il naso senza però lasciare la presa sul suo corpo
<< Mi spieghi perché fai così? Non è un reato cambiare i propri sentimenti >> mi disse alzandomi il volto per incatenare i nostri occhi
Mi incantai per un momento, quegli occhi erano così belli
<< Faccio così perché sono io quella che sta cambiando >> mi lamentai << Harry io non sono così, non penso troppo ai sentimenti, mi lascio andare a quello che mi capita, vivo attimo per attimo, non penso a cosa potrebbe essere giusto o sbagliato, se mi fa stare bene allora lo colgo al volo. Ma con te non è così, le sensazioni che provo mi confondono, mi fanno girare la testa, non riesco a capire cosa fare >> feci una pausa per asciugare l’ennesima lacrima e poi ripresi << E poi c’è Daniele. Con lui sto bene, mi sento felice, ci tengo davvero tanto >> 
<< Ma? >> mi interruppe Harry quando mi vide titubante
<< Ma tu mi intrighi, non capisco cosa provi per te, non riesco a comprendere se sia solo una cotta oppure se possa diventare importante; quando mi guardi qualcosa scatta dentro di me, ma è impossibile che un sentimento profondo possa nascere in così poco tempo, non è logico >> terminai scuotendo la testa 
Harry a quel punto prese il mio viso tra le sue mani e mi sussurrò: << L’amore non è logico, accade; ti prende quando meno te lo aspetti, può accadere da un momento all’altro, in due giorni, in settimane, mesi o anni, l’amore ti coglie alla sprovvista e tu non devi ragionare, devi semplicemente accettarlo >>
Feci per rispondere ma lui mi bloccò:<< Per oggi non pensiamoci più, andiamo a preparare il pranzo >>
Mi lasciò un bacio amichevole sulla guancia e poi mi invitò a seguirlo al piano inferiore; mi alzai dal letto poco dopo di lui, andai in bagno per darmi una rinfrescata e poi raggiunsi Harry in cucina. Era di spalle, armeggiava con le pentole, ed io mi appoggiai allo stipite per osservarlo; i capelli castani erano folti e si arricciavano in piccoli boccoli, le spalle erano larghe e dalla maglietta aderente si intravedevano dei leggeri muscoli, le braccia erano ricoperte da tatuaggi neri di cui mi ero sempre chiesta il significato.
<< Quando hai finito di farmi la radiografia, qui ci sono le carote da tagliare >> mi disse divertito
Ero talmente concentrata sul suo corpo che non mi ero accorta che aveva rivolto la sguardo verso di me; abbassai immediatamente i miei occhi imbarazzata e mi diressi verso il bancone senza mai rialzarli.
Il resto della giornata trascorse senza problemi, pranzammo e ci accoccolammo sul divano per vedere un film che quel giorno ebbi l’onore di scegliere io
<< Non ho mica la peste, ti puoi avvicinare >> mi disse Harry un po’ infastidito
Gli rivolsi un sorriso di scuse e mi avvicinai a lui
<< Mi abbracci? >> gli chiesi senza nemmeno rendermene conto
Harry annuì e mi tese il braccio << Vieni qui >> mi disse dolcemente
Sollevata mi aggrappai al suo petto, ancora quella scarica sulla schiena, non vi diedi molto peso, mi dovevo convincere che lui per me fosse solo un amico e dovesse rimanere tale.
I ragazzi tornarono dopo cena, ci raccontarono la loro giornata e poi decidemmo di andare a dormire. Ero stremata, Harry mi portò in braccio fino in camera mia e mi posò sul letto.
<< Harry grazie mille per oggi >> gli dissi con un sorriso timido
<< Figurati, avevi bisogno di un amico >> mi rispose carezzandomi una guancia.
 Mi avvicinai per dargli un bacio sulla guancia, ma appena posai le mie labbra sul suo viso lui si girò e le sue incontrarono le mie. Inizialmente non capii cosa stesse accadendo, sentii una sensazione di leggerezza al livello del petto, il mio cervello non lavorava più, ero completamente inerme, ma poi, quando Harry chiese accesso alla mia bocca mi destai da quel torpore e lo respinsi.
<< Harry no, non è giusto >> dissi facendo pressione sul suo petto
<< Si invece, dimmi che tu non hai sentito una scossa lungo la schiena ed io ti lascio in pace >> mi rispose
<< No, ci conosciamo da soli due giorni, non significa niente >> ribattei con voce tremolante
<< Ti avevo promesso che in tre giorni ti saresti innamorata di me >> sentenziò << Ed io mantengo sempre le promesse >> Mi strizzò l’occhio e poi andò via lasciandomi in balìa delle mie insicurezze, dei miei pensieri.

Quella notte fu molto movimentata, non riuscivo a trovare una posizione comoda, pensavo e ripensavo al bacio sul London Eye, al bacio ricevuto poco prima, a come Harry mi facesse sentire, a tutte quelle sensazioni così nuove per me. Credevo che quello che provavo per Daniele fosse amore, con lui mi sentivo bene, ma quando mi guardava negli occhi il mondo era sempre lì, non cambiava nulla.  
Mi avevano detto che l’amore nasce all’improvviso, basta uno sguardo, una stretta di mano e lui ti prende, ti invade e non ti lascia più; non avevo mai creduto a quelle parole, credevo che fossero delle menzogne, dei semplici concetti realizzati a tavolino per illudere le ragazzine, ma in quel momento mi stavo ricredendo. Che quello che stavo provando fosse davvero amore? Non seppi spiegarmelo, ma quella notte tra il ventisette ed il ventotto dicembre decisi che avrei scoperto a cosa mi avrebbe portato quella situazione con Harry; non avevo nulla da perdere, avrei tenuto tutto nascosto, avremmo provato per quelle due settimane e poi io sarei ritornata in Italia da Daniele. Solo in quel modo sarei stata in grado di chiarire con me stessa.


NOTE DELL'AUTRICE:
Nuovo capitolo, nuovi pensieri per Giulia che si ritrova con un nuovo soprannome :" Scheggia"... Che ne dite? Spero che il capitolo vi sia piaciuto e che continuerete a seguirmi...
Se avete voglia di parlarmi mi trovate su twitter e facebook ( I contatti sono nel primo capitolo) e per gli avvisi riguardanti la storia vi basta cercare il trend #HazzaeScheggia su twitter
vi adoro
a presto
baci

SCHEGGIA<3

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Capitolo 6
*** Quegli occhi verdi ***


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Sembrava mi fossi addormentata da pochi minuti quando mio fratello Carmine venne a darmi un inaspettato buongiorno, mi diede un bacio dolce sulla guancia destandomi dal mio dormiveglia; sbattei ripetutamente le palpebre per abituare la mia vista alla luce che filtrava dalla finestra e poi focalizzai il suo viso sorridente
<< Voglio chiederti una cosa >> mi disse 
<< Dimmi >> risposi con la voce ancora impastata dal sonno mentre mi stropicciavo un occhio
<< Ieri, mentre osservavo quanto i ragazzi avessero legato con te, mi è venuta un’idea >> continuò senza mai perdere quel sorriso
<< Ovvero? >> lo incoraggiai a spiegare
<< Ho chiamato mamma ed abbiamo parlato anche con la tua scuola >> spiegò, fece una pausa per raccogliere le idee e poi mi diede la notizia << Se vuoi puoi restare qui con noi fino alla fine del mio Erasmus, a patto che ti iscriva qui a scuola >> 
<< Bello >> dissi prima ancora che la notizia mi arrivasse al cervello
Appena sveglia non ero molto recettiva, impiegai qualche istante per metabolizzare la proposta e non appena accadde strabuzzai gli occhi incredula, allacciai le braccia al collo di mio fratello e con le lacrime agli occhi dissi:<< Se questo è un sogno, ti prego non svegliarmi! >>
<< Non è un sogno >> mi rassicurò con una leggera risata << Posso dedurre che sia un si >> terminò
<< Si, si, sì e mille volte si >> risposi urlando.
Forse a causa della mia eccesiva euforia o dell’improvviso rumore, Louis si presentò sulla soglia della mia stanza con un’espressione confusa dipinta in volto
<< Che cosa sta succedendo qui? >> domandò 
<< Resto a vivere con voi fino a Giugno! >> annunciai correndo ad abbracciare il mio nuovo amico
<< Cavolo Giu ma è magnifico! >> esultò contento
<< Non puoi immaginare quanto sia felice >> gli dissi stringendolo forte
<< Dobbiamo dirlo agli altri, vieni >> mi incoraggiò sciogliendo l’abbraccio, afferrò la mia mano e mi trascinò letteralmente giù per le scale fino alla cucina
<< Ehi Lou piano, così cado >> mi lamentai ridendo senza ovviamente ottenere alcuna risposta
<< Ragazzi grandi notizie! >> esordì Louis per richiamare l’attenzione, cinque volti assonati posarono i loro sguardi su di noi in attesa di una spiegazione
<< Cosa c’è? >> mugugnò Niall sbadigliando
<< Vivrò con voi fino a giugno >> rivelai con un sorriso che mi andava da un orecchio all’altro.
Tutti i ragazzi furono contagiati dalla mia gioia ma i miei occhi si concentrarono su Harry, era seduto al bancone dinnanzi a me, aveva una luce negli occhi che non fui in grado di leggere, sembrava felice ma allo stesso tempo malinconico. A distrarmi fu Zayn che mi corse ad abbracciare
<< Finalmente! Ci voleva una presenza femminile in questa casa! >> disse trovando l’accordo di tutti

Quel giorno faceva troppo freddo, così passammo la mattina a giocare ai videogiochi, guardarli mentre si concentravano sulla partita ed arrabbiarsi quando non vincevano mi divertì molto, sembravano dei bambini. Ad un tratto, distrattamente guardai l’orologio sul cellulare e fu proprio in quel momento che i sensi di colpa presero ad attanagliarmi, come sfondo avevo una mia foto con Daniele; le lacrime bussarono ai miei occhi così decisi che era meglio dileguarmi, avevo bisogno di una doccia rilassante. 
Il getto dell’acqua mi colpiva la schiena, pensavo all’Italia e alle mie amiche, poi mi venne in mente il giorno prima, il bacio di Harry. Pur non volendo quel ricordo affiorava costantemente nella mia mente, non riuscivo a concentrarmi su altro, a popolare i miei pensieri c’erano solo quegli occhi così maledettamente verdi, quegli specchi così profondi che nascondevano una personalità dolce e comprensiva dietro una spavalderia di facciata. Il getto caldo della doccia mi era da sempre stato utile in situazioni di confusione come quella, incrociai le braccia intorno alla vita e mi imposi di non pensare più ad Harry, dovevo lasciarlo andare, non potevo seguire la decisione presa la notte precedente, ormai non si trattava più di settimane ma di mesi, ed io non ero una traditrice, Daniele non lo meritava. Presi un respiro profondo ed uscii dalla doccia, mi avvolsi l’asciugamano intorno al corpo e mi diressi in camera mia. Non appena aprii la porta mi trovai di nuovo di fronte ai suoi occhi verdi, li osservai per bene, cavolo se erano belli. 
<< Pensa a Daniele >> mi ripetevo in mente, ma non fu abbastanza.
Tutti i miei buoni propositi nei confronti del mio ragazzo divennero vani, Harry aveva quel potere su di me, mi confondeva, mi attirava e mi portava a dimenticare il mondo.
Nessuno dei due proferì parola, incatenammo i nostri sguardi per qualche secondo e poi accadde di nuovo, Harry posò la sua mano destra sulla mia guancia, mi attirò a sé ed unì le nostre labbra. Fu un bacio diverso da quelli che ci eravamo concessi nei giorni precedenti, in quel momento io desideravo ardentemente quel contatto, il mio cuore batteva all'impazzata, voleva venir fuori dal mio petto per poter raggiungere quello del ragazzo dinnanzi a me. I nostri respiri divennero uno solo, le nostre anime si erano incatenate, avevano creato un’unione così potente da sembrare surreale, tra di noi stava accadendo qualcosa di molto più grande, molto più profondo di un bacio, era nato un legame potentissimo. 
<< Non piangere piccola >> soffiò Harry sulle mie labbra quando una lacrima percorse velocemente la mia guancia
<< E’ tutto così dannatamente bello, ma è sbagliato >> risposi chiudendo gli occhi per concentrarmi sul contatto tra i nostri corpi
<< Ciò che ti fa stare bene non è sbagliato >> mi rassicurò per poi lasciarmi un dolce bacio sulla fronte
<< Ma Daniele >> 
<< Non è quello giusto, tutto qui >> mi interruppe
<< Harry io non posso lasciarlo così, non è giusto, dopo tutto quello che abbiamo passato insieme non voglio lasciarlo per telefono >> mi lamentai mentre una smorfia di delusione comparve sul suo volto << Ma non intendo rinunciare a te >> continuai posando una mia mano sul suo viso << Condurremo la nostra storia in segreto se tu vorrai, fino a quando tornerò in Italia per prendere il resto dei miei bagagli, allora lascerò Daniele e potremo stare insieme liberamente >> proposi
Tra di noi cadde un silenzio che mi straziò, inspiegabilmente sentivo che lui per me era importante e che non avrei potuto sopportare di non averlo per me. Infiniti istanti dopo Harry posò la sua mano sulla mia, ne baciò il dorso e mi rivolse un sorriso dolce.
<< Sento che con te starò bene, non voglio perdere questa occasione, voglio conoscerti, voglio farti ridere, voglio consolarti nei momenti di tristezza e voglio poterti stringere a me ogni qual volta ne senta il bisogno, ma non posso farlo se non accetto questo compromesso >> rispose mandando il mio cervello in tilt, nessuno mai mi aveva detto delle parole così dolci << Quindi ti dico di sì >> terminò
Improvvisamente un sorriso illuminò il mio volto, il mio corpo fu pervaso da una felicità incontenibile, da una sensazione di benessere a me del tutto nuova, non conoscevo il perché della nascita di quelle emozioni in così poco tempo, ma decisi che non me ne sarei più curata, erano passati solo tre giorni da quando ci eravamo conosciuti, ma ormai non importava più, io volevo appartenergli perché sentivo che così doveva essere e non mi sarei più trattenuta.


NOTE DELL'AUTRICE:
Harry finalmente è riuscito a convincere Giulia!!! La storia tra Hazza e Scheggia ha inizio qui.... o forse non ancora.... Beh per scoprirlo dovremo solo attendere i prossimi capitoli! 
Spero che questo vi sia piaciuto taanto da lasciarmi le vostre reensioni, per me il vostro parere è importantissimo :)
Se avete voglia di contattarmi mi trovate su facebook alla pagina " The reason for my smile? One Direction" e su twitter @JustGiuliaM
Gli avvisi riguardanti la storia potete trovarli su twitter, vi basta digitare #HazzaeScheggia
grazie di tutto
a presto
baci

SCHEGGIA<3

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Capitolo 7
*** Keep the secret ***


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<< Harry, sbrigati è il tuo turno! >> urlò Louis dal piano inferiore
Il riccio fu costretto ad andare via, ma prima di farlo mi lasciò un altro bacio fugace sulle labbra; rimasi a fissarlo scendere le scale mentre sentivo ancora quel contatto bruciarmi la pelle. Non appena Harry fu svanito dalla mia vista ritornai nella mia stanza per asciugarmi i capelli ed indossare dei vestiti puliti; in poco tempo fui pronta, avevo svolto ogni azione meccanicamente, avevo la testa impegnata a sopprimere i sensi di colpa nei confronti del mio ragazzo Daniele. Avevo un disperato bisogno di distrarmi, così presi Cime tempestose, l’ipod e mi diressi in cucina per prepararmi una tazza di cioccolata calda; mentre attendevo che la mia bevanda fosse pronta mi sedetti sul bancone con la musica come compagna e mi immersi nella lettura del mio libro preferito. Ero totalmente concentrata sulle vicende di Catherine ed Heatcliff che sobbalzai per lo spavento quando Louis e Zayn mi richiamarono liberando un mio orecchio dalla cuffia bianca
<< Ehi >> mi disse Zayn
<< Ehi >> risposi sorridendo
<< Che fai? >> chiese Louis
<< Aspetto che sia pronta la cioccolata >> risposi indicando con una mano il pentolino sul fuoco
<< Anche io ne voglio un po’ >> si lamentò Zayn
<< Io la voglio con due marshmallows >> continuò Louis
<< Ho capito, devo prepararne altra >> acconsentii ridacchiando mentre mi dirigevo verso i fornelli
Non appena fu tutto pronto, lasciai le tazze per tutti sul bancone, presi le mie cose e mi rifugiai nello studio al piano superiore; quella era la mia stanza preferita di tutta la casa, era il mio luogo ideale. Aveva due grandi portefinestre che davano su di un balcone interno che affacciava sul cortile con la piscina, nel mezzo vi era un caminetto dinnanzi al quale erano poste due poltroncine ed un divanetto a due posti color caramello, sulla sinistra troneggiava una grande scrivania in mogano con una sedia dello stesso colore e poi c’era la parete che io preferivo, una libreria immensa e piena di libri di ogni genere ne occupava l’intera superficie. 
Portai una poltrona davanti alla portafinestra e mi ci accoccolai, la musica riprese ad essere riprodotta dal mio ipod, avevo una coperta sulle gambe incrociate e sorseggiavo la mia cioccolata guardando la neve che cadeva lì fuori. Avevo cercato di riprendere la mia lettura, ma due volti nella mia mente non mi permettevano di essere concentrata sul testo; Harry e Daniele, colui che in soli tre giorni mi aveva stregata da una parte ed il mio ragazzo dall’altra; mi trovavo in una situazione difficile, forse irrisolvibile senza sofferenza. Cosa stavo facendo? Avevo intrapreso una relazione segreta con Harry mentre Daniele credeva che fossi solamente sua, mi ero cacciata in un guaio molto più grande di me, avevo due piedi in una scarpa che presto si sarebbe lacerata, non avrebbe retto tutto questo. Tenevo davvero tanto a Daniele, era il mio primo amore, il mio primo ragazzo e non volevo lasciarlo, mi faceva sentire bene, con lui ero felice, credevo che niente e nessuno ci avrebbe mai divisi, ma poi era sopraggiunto Harry che con quei suoi modi così sicuri e spavaldi mi aveva incantata, volevo stargli lontana, ma il mio corpo non me lo permetteva, per me era come una calamita, volevo scoprire il perché di quel suo comportamento, volevo andare fino in fondo e conoscere il vero Harry. Anche se la mia testa e soprattutto la mia coscienza non lo accettavano, io volevo quella storia, ero felice di essere diventata la sua ragazza perché quel ragazzo dagli occhi verdi mi apparteneva, in soli tre giorni era stato in grado di diventare il centro del mio mondo, quegli specchi così sinceri mi avevano lanciato un fulmine che aveva fatto in modo che la mia anima restasse legata a lui. 
Quando ritornai alla realtà mi accorsi che ormai era diventato buio, i ragazzi avevano giocato tutto il giorno ed io invece ero rimasta a pensare per tutto quel tempo; decisi di riprendere la mia lettura e mettere da parte le mie preoccupazioni, ormai con Harry era cominciata e non potevo tirarmi indietro, non volevo tirarmi indietro.
Giunta l’ora di cena i due ragazzi con cui iniziavo a legare maggiormente, Louis e Zayn, mi raggiunsero.
<< Ehi Giu, che fai? >> chiese Zayn sedendosi su di un bracciolo mentre Louis si impossessava dell’altro
<> risposi portando dinnanzi al mio viso la copia di cime tempestose come prova << voi avete finalmente smesso? >> domandai poi
<< Noi due siamo usciti dal torneo >> confessò Louis dispiaciuto
<< Sono sicura che il telecomando era boicottato >> scherzai
<< E’ l’unica spiegazione plausibile >> concordò Zayn
Prendemmo a ridere tutti e tre quando ci accorgemmo che Zayn era convinto di quello che aveva appena detto.
<< Comunque, come mai siete venuti a cercarmi? >> chiesi quando ci fummo ripresi
<< Perché è ora di cena e volevamo chiederti se ti andasse di aiutarci a preparare >> spiegò Zayn
Scrutai attentamente i visi dei ragazzi che mi guardavano imploranti e poi acconsentii
<< Va bene, vi aiuto, ma non voglio fare tutto da sola >> li minacciai 
Ci recammo tutti e tre in cucina e, come volevasi dimostrare, Louis e Zayn passarono tutto il tempo a scherzare o mangiare gli ingredienti mentre io cucinavo.
<< A tavola! >>urlai quando la cena fu finalmente pronta
Come quattro cicloni gli altri ragazzi corsero a sedersi e si fiondarono sul cibo, sembrava non mangiassero da anni!
<< Buoni, chi li ha fatti? >> Domandò Niall con la bocca ancora piena
<< Noi >>risposero entusiasti Louis e Zayn ma io obiettai subito schiarendomi la voce. 
<< Li ha fatti Giulia >> si corressero abbassando lo sguardo.
Tutti i ragazzi si complimentarono con me, erano entusiasti che finalmente qualcuno in quella casa sapesse cucinare qualcosa di commestibile, così che non sarebbero più stati costretti a comprare cibo spazzatura ogni giorno. Dopo cena lasciai ai ragazzi il compito di sparecchiare e mi accovacciai sul divano intenta a finire il mio libro.
<> Mi interruppe nuovamente Zayn
<< Ci devi dire qualcosa? >> Continuò Louis non lasciandomi il tempo di rispondere
<< Si >> risposi << Voglio finire il mio libro >> continuai mostrando loro la lingua
<< Ti lasciamo finire il libro se ci dici cosa c’è tra te ed Harry >> mi intimò Zayn
“Oh no” pensai, cercai di mettere in atto tutte le tecniche che avevo imparato durate il corso di teatro e cercai di nascondere il panico che mi aveva improvvisamente assalita
<< Non c’è niente tra me ed Harry >> risposi scrollando le spalle 
<< Abbiamo visto il sorriso che ti ha fatto prima, quando eravamo a tavola >> disse Louis con sguardo accusatore
<< Macchè, avrà fatto uno dei suoi pensieri perversi >> cercai di dissimulare
<< Sarà >> intervenne Zayn << Ma tu non ce la racconti giusta >> terminò
<< Fate come credete, io vi ho detto la verità >> dissi sperando che mi credessero.
Pochi minuti dopo ci raggiunsero anche gli altri e mettemmo su un film. Eravamo tutti seduti sul pavimento, Harry non era molto lontano da me così, visto che la stanza era al buio, ci tenemmo la mano, ma per non dare nell’occhio  lasciai la testa appoggiata alla spalla di Zayn; per l’intera durata della pellicola Harry disegnò forme indefinite con il pollice sul dorso della mia mano senza, però, mai slacciare le nostre dita. Finito il film andammo tutti a dormire. 
Stavo uscendo dalla mia stanza per andare a bere quando Harry mi prese per i fianchi e mi sussurrò all’orecchio: << Tenerti la mano non mi basta, ti va di stare un po’ con me? >>
Per tutto il giorno avevo desiderato trascorrere del tempo da sola con Harry, volevo rivivere quella sensazione nuova di leggerezza che solo lui era capace di suscitarmi.
<< Seguimi >> sussurrai, gli lasciai un live bacio sulle labbra e lo presi per mano guidandolo fino allo studio. 
Si accomodò sulla poltrona che mi aveva ospitata quel pomeriggio e mi fece segno di sedermi in braccio. Non me lo feci ripetere due volte e mi posai sulle sue gambe facendomi accogliere tra le sue braccia. 
Ci beammo di quell’abbraccio così innocente eppure, per noi, così importante, poi Harry mi lasciò un dolcissimo bacio tra i capelli
<< Scheggia ho paura che tu preferisca stare con Louis e Zayn piuttosto che con me >> disse preoccupato
<< Hazza non ti devi preoccupare >> sussurrai prendendo il suo viso tra le mie mani << Loro sono miei amici, ma tu…tu sei... >> tentennai
<< Il tuo ragazzo? >> domandò lui speranzoso
<< Credo…credo di si >> risposi confusa
<< Cosa vuol dire: Credo? >> chiese leggermente irritato
<< Vuol dire che per gli altri sono ancora la ragazza di Daniele >> spiegai 
<< E per te cosa sei? >> indagò incastrando i suoi occhi con i miei confondendomi
<< Io sento di appartenere a te >> risposi sicura
 “Al diavolo i sensi di colpa, è realmente questo quello che sento” pensai 
 Quella risposta fece in modo che il viso del mio Harry venisse illuminato da uno splendido sorriso contornato da dolcissime fossette, in quel preciso istante capii di stare davvero bene con lui, capii che probabilmente Harry sarebbe stato l’unico per me. Le nostre labbra a quel punto si incontrarono ancora una volta, sorrisi nel bacio e poi lo approfondimmo, sentivo il disperato bisogno di avere la certezza che quel ragazzo fosse mio, ed in quel modo potevo averne la prova.
Restammo insieme ancora per poco, fino a che Harry non mi portò in braccio in camera, mi posò dolcemente sul letto e poi mi diede un bacio a fior di labbra
<< Buonanotte Scheggia >> sussurrò
<< ’Notte Hazza >> risposi sorridente
Ci scambiammo un ultimo bacio e, quando Harry fu andato via, mi addormentai con il sorriso sulle labbra.



NOTE DELL'AUTRICE:
I sensi di colpa attanagliano la nostra Giulia ma ha deciso comuqnue di restare con Harry coinvolgendo i suoi migliori amici... Secondo voi come andrà a finire? Lo scopriremo solo leggendo ;)
Spero che il capitolo vi sia piaciuto e mi piacerebbe tantissimo conoscere i vostri pensieri :)
Vi ringrazio per le recensioni precedenti e per le letture, siete speciali <3
se volete parlare con me, i miei contatti sono nei capitoli precedenti
vi adoro
a presto
baci

SCHEGGIA<3

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Capitolo 8
*** The red dress ***


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<< Caccola lasciami dormire >> mi lamentai quando il solito bacio sulla guancia di mio fratello interruppe il mio dormiveglia mattutino 
<< Non sono tuo fratello >> mi rispose una voce roca con un sussurro al mio orecchio, Harry era venuto a svegliarmi. Sorrisi con gli occhi ancora chiusi, mi voltai per lasciargli un dolce bacio sulle labbra e poi lo invitai a venire sotto le coperte accanto a me. 
<< Louis potrebbe svegliarsi a momenti >> mi avvertì preoccupato
<< Non mi importa, mi fido di lui, possiamo anche dirglielo se vuoi >> gli risposi 
<< Per me possiamo anche urlarlo al mondo intero >> mi disse facendo sfiorare le punte dei nostri nasi
Sospirai sonoramente, anche io avrei voluto poter stare con lui alla luce del sole, ma non potevamo, Daniele non ne era al corrente e non sarebbe stato giusto nei suoi confronti.
<< Harry >> iniziai carezzandogli il viso
<< Lo so, Daniele >> mi disse chiudendo gli occhi cercando di sentire fino in fondo il mio tocco
<< Prometto che risolveremo presto questa situazione >> lo rassicurai
Posai entrambe le mie mani ai lati del suo viso ed azzerai ogni distanza tra di noi, le nostre labbra entrarono in contatto e mi sentii leggera e felice, come se il mio unico bisogno fosse quel contatto così intimo e caloroso.
<< Fino a due giorni fa ti odiavo, un contatto del genere mi avrebbe fatto solo ribrezzo >> constatai quando facemmo una pausa per riprendere fiato
<< Sono felice che la mia ragazza mi dica queste cose >> rispose sarcastico
Sorrisi della sua reazione e poi incatenai i nostri sguardi e dissi:<< Se provassi ancora questo, ora tu non saresti qui con me >>.
 Troncai lì la conversazione e ripresi da dove avevamo interrotto qualche istante prima, volevo fare il pieno di lui visto che non sapevo per quanto avrei dovuto fingere che tra noi non ci fosse niente. Sentimmo la porta d’ingresso da casa degli altri ragazzi aprirsi ed Harry scattò in piedi, come se fosse stato un riflesso, fu tanto divertente che scoppiammo entrambi a ridere. Lui scese dando il buongiorno agli altri, mentre Zayn e Louis mi vennero a svegliare.
<< Buongiorno! >> Esclamarono in coro irrompendo nella mia stanza
<< Ciao ragazzi >> risposi sorridente, mi sedetti sul letto ancora avvolta dalle coperte e feci segno ai miei due amici di accomodarsi accanto a me.
I ragazzi si sedettero dinnanzi a me presero a fissarmi con occhi indagatori
<< Che vi prende? >> chiesi confusa ed anche un po’ divertita
<< Tu ed Harry avete lo stesso sorriso stampato in faccia >> disse Zayn
<< Cosa nascondete? >> chiese subito Louis
Stavo per mentire loro, avevo il dovere di mantenere il segreto, ma poi mi venne in mente il discorso tenuto poco prima con Harry, lui avrebbe voluto dirlo a tutti, perché quindi nasconderlo ai suoi migliori amici? Loro non mi avrebbero giudicata, ci avrebbero protetti.
<< Giu? >> mi incoraggiò Zayn quando mi vide titubante
<< E va bene, avete vinto >> confessai, i ragazzi mi guardarono con una allegria negli occhi che mi rilassò << Harry ed io stiamo insieme >> terminai 
<< Lo sapevo! >> urlarono all’unisono battendosi il cinque
<< Ragazzi vi prego non urlate, nessuno all’infuori di voi dovrà sapere niente di questa storia >> li avvertii
<< Perché? >> domandò Zayn confuso
<< Perché in teoria io ho un fidanzato in Italia >> spiegai
<< Lascialo>> disse ovvio Louis
<< Lo farò, ma di persona, merita che gli dia delle spiegazioni >> feci una breve pausa e poi guardai insicura i miei nuovi amici <<  Ci aiuterete? >> chiesi speranzosa
Zayn e Louis si scambiarono un’occhiata veloce e poi risposero
<< Tranquilla vi aiuteremo a tenerlo nascosto >> mi rassicurò Louis stringendomi la mano
Istintivamente li strinsi tra le mie braccia e li ringraziai << Grazie mille ragazzi, per me è molto importante >> dissi
<< Ora, però, vogliamo sapere com’è successo >> mi intimò Zayn
<< Tu lo odiavi >> disse poi Louis
<< Non so cosa mi sia successo, ieri mattina quando sono uscita dalla doccia mi sono scontrata con lui, l’ho guardato negli occhi e…beh mi sono accorta che mi piace tanto >> spiegai con il sorriso sulle labbra
<< Che carina >> dissero contemporaneamente i ragazzi, sembravano due pettegole; per questo ci guardammo interrogativi e poi scoppiammo a ridere
<< Bene, questa conversazione sta degenerando >> disse Zayn sistemandosi il ciuffo
<< Sembravo proprio una ragazza >> si lamentò inorridito Louis facendomi ridere di gusto. Ci saremmo divertiti molto in quei mesi.
Poco dopo ci alzammo dal letto e scendemmo in cucina a fare colazione insieme a tutti gli altri. 
<< Buongiorno gente >> dissi entrando nella stanza e poi diedi un bacio sulla guancia a ogni ragazzo presente in cucina
<< Ehi donna, come mai tutto questo affetto stamattina? >> mi domandò divertito Liam  mettendomi un braccio intorno al collo
<< Non posso dare il buongiorno ai miei ragazzi preferiti? >> risposi con un finto broncio
<< Siamo i suoi ragazzi preferiti >> commentò Niall intenerito << Vieni qui e abbracciami >> mi disse aprendo le braccia per accogliermi. Non me lo feci ripetere due volte e mi fiondai tra le sue braccia, per due anni avevo sognato di poter stringere i miei idoli in un abbraccio, finalmente il mio desiderio era stato esaudito, anzi, avevo ricevuto anche molto di più. 
 << Stasera  andiamo a quella festa nella casa al lago di Jake? >> chiese poi Liam ponendo fine al mio abbraccio
<< Si, vi prego ho bisogno di svagarmi, e chissà , magari trovo una bella ragazza >> implorò mio fratello
<< O anche due >> disse Zayn facendo l’occhiolino a mio fratello; << Cosa? >> domandai irritata al moro << Devo ricordarti cosa mi avevi promesso? >> continuai fulminandolo con lo sguardo
<< Io infatti parlavo di Carmine, non di me >> mi rispose sorridente dandomi un bacio sulla guancia.
Roteai gli occhi rassegnata e mi sedetti accanto a lui.
 << Quindi stasera festa! >> esultò felice Niall
<< Puoi dirlo forte amico! Ci divertiremo come pazzi! >> confermò Liam battendo il cinque al biondo
<< Non vedo l’ora che arrivi stasera, balleremo fino allo sfinimento >> sentenziò Harry e poi mi lanciò un’occhiata d'intesa.
<< Un momento! >> quasi  urlai allarmata
<< Che c’è? >> domandarono pronti tutti in coro, sembrava si fossero messi d'accordo
<< Non ho niente da mettermi! >> Risposi nel panico più totale
<< Oh questa è una tragedia! >>  disse Louis portandosi teatralmente una mano sulla fronte prendendomi in giro, fu subito seguito da Liam che con le mani sulle guance disse:” Oh mio Dio , non ho niente da mettere tra i miei trecento vestiti”
 << Ti ricordo, mio caro, che ho praticamente quasi tutto il mio guardaroba in Italia >> mi giustificai offesa
<< Ma quanti vestiti hai ?! >> chiese retorico Harry con una risata
<< Non sono poi così tanti >>  dissi in mia difesa stringendomi a Louis che mi abbracciò e sorrise.
<< Tu stasera indosserai quello che dico io >> interruppe mio fratello con tono severo
<< So cosa hai in mente e una monaca di clausura è più scoperta >> dissi lamentandomi << Ragazzi aiutatemi, ditegli qualcosa >> continuai implorando i miei idoli
<< Beh amico, lasciala vestire come vuole, non vorrai che ci prendano in giro perché stiamo con la sfigata di turno >> spiegò Niall
<< Grazie Ni, grazie davvero per il complimento >> risposi con un tono aspro facendogli la linguaccia
 << Sai cosa voglio dire, tu non sei così >> Mi rispose strizzandomi l'occhio
 << Ti sei salvato in corner, Horan >> rivelai puntandogli un dito contro, ricevendo dal biondo un bacio volante. 

Essendo a corto, quindi, di abiti, dopo svariate suppliche, riuscii a convincere Louis e Zayn ad accompagnarmi al centro commerciale per comprare qualcosa da mettermi quella sera. Provai tanti di quei vestiti che i ragazzi erano arrivati al punto di dirmi che stavo bene con qualsiasi cosa indossassi, anche un sacco dell'immondizia. Riuscii a comprare il vestito prima del previsto, avevo passato solamente due ore in tre negozi, ma ai ragazzi sembrava essere passata una vita, mi imploravano di tornare a casa ma io ero irremovibile, mancavano le scarpe!  Decisi comunque di essere magnanima e concessi loro una pausa, ci fermammo ai tavolini di Starbucks 
<< Perchè voi donne siete così complicate? >> si lamentò Zayn portando indietro la testa
<< Perchè voi maschietti pretendete tanto da noi >> ribattei mostrando la lingua
<< Touchè >>  disse Louis togliendosi il cappellino che indossava
In quel momento un cameriere ci servì le nostre ordinazioni e noi prendemmo a chiacchierare del più e del meno,mi facevano stare bene, mi facevano ridere, in quei momenti dimenticavo di essere con due persone famose, mi trovavo in compagnia di Zayn e Louis, due ragazzi dolci, divertenti e forse un pò matti. Ma a riportarmi alla realtà, a ricordarmi che loro erano Zayn Malik e Louis Tomlinson  furono le fans che si avvicinarono in numero sempre maggiore per fare una foto con i loro idoli o per ottenere un autografo, in poco tempo ci trovammo imbottigliati in un mare di folla, ci rintanammo in un negozio di scarpe così che potessi terminare i miei acquisti e poi degli agenti di sicurezza ci scortarono alla nostra auto facendoci attraversare un'uscita posta sul retro. Così, dopo ore passate a provare abiti, ad ascoltare le lamentele dei ragazzi e a fuggire da un'orda di ragazze urlanti, tornammo a casa.
 << Vi prego facciamo qualcosa tra maschi >> disse implorante Zayn non appena entrammo in casa
<< Cosa è successo? >> chiese Liam confuso
<< Abbiamo passato ore ad aiutare Giulia a scegliere un abito per stasera >> rivelò afflitto Louis
<< Avete bisogno di disintossicarvi >> rispose pronto Niall
<< Ehi non è stato male, ci siamo divertiti >> ribattei con tono offeso
<< Si ci siamo divertiti, ma credo che non potrò più vedere un negozio per almeno un mese >> contorbattè Louis
 Mi avvicinai ai due ragazzi che mi avevano fatto da accompagnatori quel pomeriggio e dopo aver dato un bacio sulla guancia ad entrambi li ringraziai. 
Lasciai i ragazzi alle loro "faccende da maschi" e mi diressi nella mia stanza; stavo salendo con lo sguardo rivolto ai gradini quando mi scontrai con Harry.
<< Ciao Scheggia, dove sei stata? >> mi salutò cingendomi la vita con entrambe le mani
<< Ciao Hazza >> risposi sorridente, quel ragazzo mi faceva stare bene, senza alcuna ombra di dubbio << Ero in giro con Lou e Zayn, mi hanno aiutata a scegliere cosa mettere stasera >> continuai poi
<< Perché non lo hai chiesto a me? >> chiese facendo labruccio
<< Perché deve essere una sorpresa >> risposi.
Dopo essermi accertata che nessuno potesse vederci, gli lasciai un bacio dolce sulle labbra e poi andai a farmi la doccia. Mancava poco alla festa così iniziai a prepararmi, indossai il nuovo abito, era rosso con le maniche corte ed una scollatura non troppo profonda sulla schiena, infilai le scarpe nere con il tacco, diedi una forma ai miei capelli e poi mi diressi verso il bagno per truccarmi. Mi trovavo in corridoio quando un Louis in Jeans, camicia e giacca, mi chiese di allacciargli la cravatta; 
<< Che eleganza >> constatai mentre prendevo tra le mani gli estremi dell'indumento << Chi ci sarà alla festa? >> domandai poi
<< Nessuno >> rispose quello con un sorriso troppo falso per i miei gusti
<< Louis puoi prendere in giro un'altra persona con quel sorrisetto, ma non me, sono una directioner, so quando menti o no >> lo ammonii 
<< Voi ragazze a volte mi fate paura >> rispose ridendo
<< Non deviare il discorso, dimmi chi ci sarà alla festa, altrimenti la cravatta te la annodi da solo >> lo minacciai mettendo le braccia conserte
Louis tirò un sospiro di rassegnazione e decise di rispondermi
<< Verrà anche Eleanor >> confessò con gli occhi sognanti
<< Oh Louis è innamorato >> lo canzonai strizzandogli una guancia come di solito fanno le zie anziane
<< Pensa a te che muori per Harry >> ribattè pronto 
<< Io non mouio per nessuno >> risposi in fretta << Non so cosa provo per lui >> aggiunsi con un filo di voce
Troncai lì la nostra conversazione e mi concentrai su i passaggi da compiere per fare un buon lavoro; stavo finendo di fargli il nodo quando sentii un "wow" alle mie spalle, mi voltai e constatai che Harry era appena uscito dalla sua stanza e mi aveva vista .
<< C-c-cavolo, sei splendida >> disse faticando a trovare le parole facendo diventare il mio viso dello stesso colore del vestito
<< Stai attento alla tua ragazza stasera amico, possono portartela via >> consigliò Louis
 Harry al sentir pronunciare quelle parole mi guardò sorpreso così gli spiegai tutto
<< Gliel’ho detto stamattina >> dissi sorridente << Oh e anche a Zayn >> terminai
<< Non ti dà fastidio, vero Haz? >> gli chiese Louis posandogli una mano sulla spalla
<< No Boo >> rispose quello mostrando le sue fossette e poi continuò << Perché ora che lo sai posso fare questo >>
Mi cinse i fianchi e mi baciò con passione
<< Va bene che state insieme, ma evitate di farmi venire il diabete ragazzi, non vi si può vedere >> si lamentò Louis non appena approfondimmo il bacio
<< E allora voltati >> rispondemmo all'unisono Harry ed io
<< Antipatici >> ribattè il nostro amico facendoci la linguaccia per poi tornare nella sua stanza.
<< Wow Scheggia sei meravigliosa, questo vestito ti sta d'incanto >> disse Harry ammirandomi
<< Smettila, mi metti in imbarazzo >> dissi abbassando lo sguardo << Comunque anche tu non scherzi, stai benissimo >> rivelai prima di lasciargli una bacio sulla punta del naso << Vado  a truccarmi altrimenti facciamo tardi >> dissi poi quando notai l'ora sull'orologio che aveva al polso.
 Andai in bagno, seguita da Harry che non aveva niente da fare; era fermo sulla porta a fissarmi.
<< Scheggia hai davvero un gran bel sedere >> disse il riccio piegando la testa da un lato 
<< Harry! >> lo rimproverai
<< Che c’è?! >> chiese ingenuo << Con i tuoi soliti vestiti non risalta molto >> si giustificò
<< Haz la smetti o cosa? >> domandai retorica per poi voltarmi a prendere il rossetto
<< No ti prego non mettere il rossetto, mi sporchi >> mi chiese preoccupato
<< Tranquillo questo è a prova di bacio >> lo rassicurai
Mi avvicinai a lui con fare deciso e lo baciai, una volta disunite le nostre labbra gli feci notare che  era tutto a posto.
<< Mi piace il rossetto rosso >> mi sussurrò a fior di labbra tenendomi i fianchi. 
Sorrisi soddisfatta di quella affermazione e ritornai a prepararmi; erano tutti al piano inferiore che aspettavano solo me per poter uscire, potevo sentire le loro lamentele dalla mia stanza così mi affrettai e, una volta scese le scale, mi vennero tutti incontro irritati. Ero pronta ad ascolltare ogni tipo di lamentela, avevo abbassato il capo, ma lo rialzai poco dopo quando calò un silenzio tombale, osservai i miei coinquilini e notai che si erano bloccati tutti quanti rimanendo a bocca aperta.
<< Tu stasera resti a casa >> Disse mio fratello interrompendo il silenzio
<< Perché? Cos’ho che non va? >> domandai guardandomi
<< Sei perfetta >> si intromise Niall
<< Ti sei finalmente vestita da ragazza, e sei uno schianto >> si aggiunse Liam 
<< Va bene sta benissimo, abbiamo capito, ora andiamo! >> interruppe Harry preso dalla gelosia ed invitò i ragazzi a dirigersi verso le macchine.
Feci alcuni passi avanti seguendo gli altri ma Harry mi bloccò sulla porta
<< Stasera non mi lasciare, ti prego non voglio che qualcuno ti porti via da me >> mi pregò lasciando trasparire tutta la sua preoccupazione
<> risposi carezzandogli una guancia, gli lasciai un bacio sulle labbra e poi raggiungemmo il resto del gruppo.

NOTE DELL'AUTRICE:
La nostra cara Scheggia ha stremato i ragazzi in un pomeriggio al femminile fatto di shopping ma, soprattutto, ha stregato il suo amato Hazza con il nuovo vestito... Sembra proedere tutto bene, secondo voi la pace durerà a lungo? Lo scpriemo solo leggendo ;)
Spero che il capitolo vi sia piaciuto e che commentiate in molte, vorrei sapere se la storia vi piace o se devo cancellarla completamente :D
Ringrazio immensamente le splendide ragazze che hanno recensito gli scorsi capitoli e chi ha messo la storia tra le preferite e ricordate <3
vi adoro
apresto
baci

SCHEGGIA<3

 

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Capitolo 9
*** Ti prometto che un giorno ti porterò una stella ***


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Giungemmo al luogo della festa dopo circa quindici minuti in auto, una volta scesi ci ritrovammo dinnanzi ad un cottage a due piani brulicante di persone da cui proveniva una musica altissima. Entrammo tutti insieme, ma perdemmo nella folla Carmine , Niall e Liam in un batter di ciglia; la mia mano destra era intrecciata a quella di Harry, mi guardavo intorno estasiata, non avevo mai visto una casa così grande ma sopratutto così bella. 
<< Vuoi ballare Scheggia? >> mi chiese Harry cercando di sovrastare la musica
<< Amo ballare >> risposi felice prendendolo per mano e guidandolo verso il luogo in cui una marea di ragazzi e ragazze si muovevano a ritmo.
 In breve ci raggiunsero anche Louis e Zayn che a loro volta notai essere accompagnati da due ragazze, quella con i capelli castani che ballava con Louis doveva essere Eleanor, aveva un viso dolce e molto bello; la bionda che invece mangiava letteralmente Zayn con gli occhi non avevo idea di chi fosse. 
Nell'enorme salone riusonava una canzone house, Harry mi si avvicinò cingendomi i fianchi e ci lanciammo in una danza che coinvolgeva solo noi due, i nostri corpi che aderivano perfettamente l'uno all'altro, le mie braccia dietro la sua nuca ed i nostri occhi incatenati. 
Non dovettero passare molti minuti che una canzone dolce e soprattutto lenta prese il posto di quella molto movimentata che stavamo ballando e , dopo esserci guardati bene attorno ed esserci accorti che mio fratello non era nei paraggi, attorcigliai le mie braccia dietro il collo del mio ragazzo che mi strinse per  i fianchi. Harry azzerò la distanza tra i nostri visi e diede il via ad un bacio profondo e carico di affetto che liberò la mia mente da qualsiasi pensiero; improvvisamente grazie a quel meraviglioso contatto il mondo intorno a me scomparve, la musica, le persone, Zayn e Louis, non c'era più nessuno, solo io ed Harry, le nostre labbra che si muovevano, i nostri respiri che si fondevano e i nostri cuori che battevano in sincrono. Quel bacio durò per un tempo a noi ignoto, eravamo così presi l'uno dall'altra che non ci eravamo neanche accorti che la canzone era terminata e che mio fratello si stava avvicinando a noi; il panico inziava a farsi spazio dentro di me non permettendomi di ragionare lucidamente, ma fortunatamente con me c'era Harry che, dopo aver inventato il pretesto di andare a prendere qualcosa da bere, mi portò via da lì e mi condusse per le scale ad esplorare la casa. Ci facemmo spazio tra quel mare di persone che ballava in quel salone grandissimo, Harry mi guidava camminando davanti e per evitare che ci perdessimo aveva intrecciato la sua mano alla mia; non feci caso a dove stessimo andando, in quel momento la mia mente era totalmente occupata dal pensiero del mio palmo a contatto con quello di Harry. Venuti finalmente fuori dalla folla ci addentrammo nei corridoi di quella casa immensa, non ero mai stata invitata ad una festa di gente famosa, guardavo tutti coloro che fino a poche settimane prima avevo visto in fotografie come se fossi una bambina in un negozio di dolci. Dopo aver salito una rampa di scale in marmo ed aver attraversato un lungo corridoio con luci soffuse, ci trovammo su di una terrazza illuminata dalla luna che dava sulla piscina del cortile esterno. Mi affacciai alla ringhiera con lo sguardo rivolto al cielo, Harry si avvicinò a me, circondò la mia vita con le sue braccia facendo combaciare il suo petto con la mia schiena ed appoggiò il mento sulla mia spalla destra.
<< Sono sempre stata affascinata dalla bellezza del cielo stellato >> dissi immersa nella contemplazione di quella distesa immensa sulle nostre teste
<< Tutte quelle stelle non ti fanno sentire solo >> concordò il riccio facendomi sorridere << Ti prometto che un giorno ti porterò una stella >> 
<< Una promessa è una promessa Harry, ci conto >> lo avvertii 
<< Non te ne pentirai >> mi rispose sfoderando quelle fossette ai lati della bocca che mi avevano sempre attratta, anche prima di conoscerlo.
Mi voltai per potermi beare della visione delle sue iridi verdi ma Harry mi sorprese posando le sue labbra sulle mie, sorrisi felice nel bacio; era da molto tempo che non mi sentivo così bene, quel contatto così intimo iniziava a diventare importante per me, accresceva la voglia di non lasciarlo più andare, di tenere tra le mie braccia quel ragazzo fino alla fine dei miei giorni.
<< Scheggia >> sussurò Harry
<< Mh? >> domandai con gli occhi chiusi con il capo posato sulla sua spalla
<< Tu credi nel colpo di fulmine? >> mi chiese prima di lasciarmi un dolce bacio tra i capelli
Allentai la stretta delle mie mani dietro la sua nuca ed alzai il viso per potergli rispondere, quella sua richiesta mi aveva confusa, non avevo mai creduto che l'amore, un legame così forte e profondo potesse nascere con un semplice sguardo, con un tocco, ma quello che mi stava accadendo con Harry si avvicinava molto a quella esperienza, ci conoscevamo da soli tre giorni, eppure mi sentivo legata a lui più che a Daniele, il ragazzo di cui credevo di essere innamorata.
<< Ormai non lo so più >> risposi incatenando i miei occhi castani con i suoi << Da quando ti conosco ho perso ogni certezza >>
<< Quando sei entrata in casa pochi giorni fa ho avuto la conferma della sua esistenza, può sembrare stupido, affrettato, insensato, e probabilmente lo è, sono confuso, mi hai travolto come un fiume in piena, ma sono felice che tu lo abbia fatto, mi fai stare bene >> mi rivelò i suoi pensieri con cautela, avevamo intrapreso un discorso fatto di sussurri e sguardi intensi
<< E' presto per dire se tra noi funzionerà, se siamo solamete presi da una cotta passeggera o se quello che proviamo si tramuterà in amore, ma io voglio scoprirlo, voglio andare avanti con te, voglio conoscerti e renderti felice >> continuò mentre con un pollice carezzava la mia guancia
Quelle sue parole mi avevano commossa, non credevo tenesse davvero così tanto a me, non immaginavo potesse essere possibile che tutto ciò nascesse in soli tre giorni, ma ormai mi ero rassegnata, non avrei più dato importanza alla logicità degli eventi, li avrei vissuti ed accettati così come mi si presentavano senza troppi se e troppi ma. 
<< Non dirò la solita frase fatta :" Ti consoco da poco eppure mi sembra di conoscerti da sempre" perchè non è così; Harry io ti conosco da tre giorni appena,quello che so su di te lo so perchè sono innanzitutto una fan della vostra band, non ho idea di chi tu sia realmente,  di cosa ti piaccia, di cosa pensi, ma voglio andare avanti perchè voglio trovare una risposta a tutto ciò, voglio scoprire chi è il vero Harry Styles, non quello descritto sugli articoli di giornale, lui lo conosco fin troppo bene, io voglio sapere chi è il ragazzo che ho dinnanzi a me in questo momento e sopratutto voglio scoprire perchè io ne sono così tanto attratta >> rivelai, per la prima volta ella mia vita sentivo che potevo essere totalmente sincera, dovevo esserlo.
<< Il tempo è dalla nostra parte, farò di tutto affinchè resti la mia ragazza, voglio che tu conosca il vero me >> mi rassicurò lui posando la sua fronte sulla mia, cercò di azzerare ancora una volta le distanze, ma lo fermai.
<< Scheggia cosa c'è? >>  mi chiese  confuso
<< Harry, ho paura che stiamo correndo un po' troppo >> confessai abbassando lo sguardo 
Il ragazzo dagli occhi verdi dinnanzi a me inarcò un sopracciglio assumendo un'espressione confusa
<< Non capisco, cosa c'è che non va? >>  chiese nuovamente lui
<< I-io >> balbettai << Non te lo so spiegare, mi sono ripromessa che non avrei dato peso all'illogicità di questa situazione, ma  non riesco a non pensare come tutto questo possa essere accaduto in così pochi giorni, e poi condurre tutto nell'ombra mi fa star male >> spiegai con voce tremante, ero confusa, pronunciai le parole che mi riempivano la mente in quel momento, ma non mentii.
<< Probabilmente era destino che accadesse, queste situazioni non si sa mai come nascano, ma se si decide di assecondarle, non bisogna farsi troppe domande si deve semplicemnete andare avanti e godersele fino in fondo >>  mi rassicurò lasciandomi un bacio sulla fronte
<< Ma non è giusto nei confornti di Daniele >> mi lamentai
A quel punto Harry si spazientì, sbuffò sonoramente e si voltò di spalle a me facendo cadere le braccia lungo i fianchi
<< Perchè tiri fuori lui? Stiamo parlando di noi! >> mi rimproverò alzando leggermente la voce 
<< Pensi che non dovrei ricordarmi di Daniele? !>> domandai retorica << Lui fino a prova contraria è ancora il mio ragazzo >>  ribattei
Harry si voltò verso di me sollevando gli angoli della bocca in un sorriso generato forse dalla rabbia o probabilmente dalla delusione.
<< Tu non mi vuoi realmente. Mi hai usato >> sentenziò scuotendo la testa
<< No Harry, io non ti ho usato >> mi difesi << Non ho mentito, te lo giuro, sono davvero attratta da te. Ma prova a pensare, tu cosa faresti se fossi al mio posto? >> gli chiesi << Cercheresti di salvare una relazione con una persona che conosci da tanto oppure la tradiresti per un'altra persona che conosci appena? >> 
<< Se ne fossi realmente attratto capirei che forse la persona che conosco da più tempo non è quella giusta >> mi rispose << Ma questo non è il nostro caso >>
<< Come puoi pretendere che dopo solamente tre giorni io sia sicura di noi? >> chiesi << Io voglio davvero conoscerti, voglio sapere se tra noi può nascere qualcosa, ma non puoi pretendere che questo accada così presto >> spiegai
<< Per riuscire ad acquisire questa sicurezza devi fare una scelta >>  sentenziò per poi dirigersi verso la portafinestra da cui eravamo usciti
Afferrai il suo braccio affinchè si arrestasse 
<< Non andare via >> lo pregai in lacrime
<< Non ho più motivo di restare qui, hai scelto Daniele e a me sta bene così >>  disse
<< Harry >>  pregai ancora
<< Tranquilla, manterrò il segreto, tra noi non è mai accaduto niente >> 
Quella fu l'ultima frase che mi rivolse prima di scomparire dalla mia vista lasciandomi da sola su quella terrazza, le stelle in cielo, il vento gelido che si insinuava nelle mie ossa e delle calde lacrime che mi bagnavano il volto. Lo stato di delusione verso me stessa misto a tristezza mi fece capire in quel momento che, probabilmente, avevo fatto la scelta sbagliata e che avevo perso Harry, lui aveva deciso di aprirsi a me, di rivelarmi la sua vera personalità ed io lo avevo illuso che lo avrei ascoltato distruggendolo con quei miei maledetti rimorsi nei confornti di Daniele. Ma in fondo cosa potevo fare? Non potevo di certo andare avanti senza sentirmi in colpa almeno un po', avevo sempre disprezzato il tradimento affermando che se si ama qualcuno non lo si tradisce e poi proprio io avevo ceduto alla prima occasione. Ero arrabbiata con me stessa per gli errori che avevo commesso in soli tre giorni, avevo creato uno scompiglio insolvibile dentro di me, non sapevo se sarei mai riuscita a venirne a capo. Tentai di autoconvincermi di aver fatto la scelta giusta decidendo di restare fedele a Daniele, ma in quel momento non pensavo ad altro se non agli occhi di Harry che mi guardavano con delusione; non mi era mai importato molto del giudizio di coloro che non conscevo eppure non ero in grado di dimenticare il ragazzo dai capelli ricci, mi aveva conquistata ma io appartenevo ad un altro, o forse non più. Era vero, avrei dovuto fare una scelta quella sera, avrei dovuto decidere chi seguire, il cuore o la testa ed ovviamente avevo seguito la testa dimenticando che solo ascoltando il cuore sarei stata bene. Certamente non ero una persona priva di sentimenti ed impassibile, ero conscia del fatto che se avessi seguito il cuore avrei ferito un ragazzo innocente, ma scegliendo la testa avevo scatenato la medesima reazione provocando un dolore anche a me stessa.  " Se ami qualcuno non lo tradisci" questa frase occupava i miei pensieri facendomi riflettere, non avrei mai pensato di compiere un atto così ingiusto e crudele come il tradimento, ma ciò che stava nascendo tra me ed Harry era un segno, Daniele non era quello giusto, il riccio me lo aveva detto, ma io scioccamente lo avevo ignorato, perchè ero orgogliosa e non volevo ammettere il mio errore. Così quella sera, sulla terrazza di quel cottage capii che avrei dovuto mettere da parte l'orgoglio e concedere ad Harry una possibilità, quella notte compresi che dovevo ascoltare il nodo allo stomaco, simbolo del fatto che quel ragazzo mi avrebbe resa felice.


NOTE DELL'AUTRICE:
Harry è stato dolcissimo con Giulia che, a causa dei sensi di colpa, ha combinato un gran bel casino! Avrà perso per sempre Harry o il mattino seguente riuscirà a riconquistarlo? Lo scopriremo solo leggendo ;)
Spero che il capitolo vi sia piaciuto tanto da lasiarmi una piccola recensione, per me conoscere i vostri pensieri è importantissimo <3
Se avete voglia di parlarmi mi trovate su twitter ( @JustGiuliaM), su facebook alla pagina " the reason for my smile? one direction" o su instagram ( hazza_e_scheggia )
vi adoro
a presto
baci

SCHEGGIA<3

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Capitolo 10
*** Gambe lunghe e parole di un amico ***


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Quella mattina mi alzai dal letto con un sorriso sulle labbra, avevo tutte le buone intenzioni di chiarire con Harry, volevo davvero andare avanti con quella storia, e, se me lo avesse chiesto, avrei lasciato Daniele anche in quel momento. 
Scesi le scale con il cuore che batteva forte nel petto, pochi passi e lo avrei rivisto, ero così impaziente.
 << Un buongiorno ai miei ragazzi preferiti >> dissi mentre entravo in cucina << Wow quanta gente! Siamo raddoppiati! >> esclamai quando notai che quasi tutti i ragazzi erano accoppiati.
Il mio sorriso, però, si spense quando mi accorsi che Harry non era in cucina, probabilmente dormiva ancora.
<< Harry? >> domandai senza pensare, ricevendo uno sguardo complice da Louis
<< Dorme ancora >> disse Liam
<< Perchè non lo vai a chiamare? >> propose Niall
Quell'invito fu ben accettato da me che mi diressi con passo svelto verso la stanza da letto del riccio. Avvicinai la mia mano tremante alla maniglia della porta ma questa si aprì improvvisamente, feci scorrere lentamente lo sguardo sulla persona che avevo davanti,gambe lunghe e magre, pancia piatta,poco seno e due occhi azzurri a completare l'opera; di certo quello non era Harry. La ragazza mi guardò dal suo quasi metro e ottanta facendomi intendere che non avrei dovuto essere lì,fino a quando il riccio non comparve dietro di lei con i capelli tutti scompigliati.
<< Buongiorno >> disse lasciando un bacio sulla guancia della ragazza  per poi rivolgersi a me con tono duro << Cosa volevi? >>
<< I ragazzi mi hanno mandata a dirti che la colazione è pronta >> risposi fredda prima di voltarmi e andare via da quella situazione del tutto scomoda.
Non ritornai in cucina, avevo bisogno di capire, così mi rifugiai nel mio letto, avevo le spalle contro il muro e le gambe al petto, la migliore posizione per poter piangere o, in quel caso, pensare. 
Il mio sguardo vagava per la stanza mentre nella mia testa si stava scatenando una battaglia. La me razionale era contenta che Harry avesse portato a casa una ragazza la sera precedente perchè significava che non avrei più avuto problemi con i rimorsi, ma la me sentimentale era triste e irritata, mi aveva rimpiazzata in poche ore, aveva scelto un'altra ragazza sicuramente più bella di me. Involontariamente inziai a piangere, mi sentivo sconfitta e tradita, certo, Harry ed io non eravamo ufficialmente una coppia, ma avevo creduto a tutto quello che mi aveva detto la sera precedente su quella terrazza, in un remoto angolo della mia testa avevo sperato di poter venire allo scoperto il prima possibile così da poter stare con Harry. Non avevo mai dato peso al destino, ma quella mattina mi ritrovai a pensare che probabilmente tutto era già stato scritto e io, tradendo Daniele con Harry, ero andata fuori dagli schemi, avevo trasgredito ed era giunto il momento di ritornare al mio posto, non senza un'adeguata punizione. Mentre mi perdevo nel mio monologo mentale posai gli occhi sul mio riflesso allo specchio e presi a fissare la mia figura, avevo le guance bagnate, gli occhi tutti arrossati e la tristezza dipinta in volto. Non mi ero mai ridotta così per un ragazzo, tantomeno per qualcuno che conscevo da appena quattro giorni! 
<< Cosa fa l'amore >> disse una voce familiare interrompendo i miei pensieri.
Mi voltai verso l'entrata della mia stanza e vidi Louis con una tazza in mano che mi guardava con compassione, i suoi occhi azzurri erano puntati verso di me e con una spalla era appoggiato allo stipite della porta.
<< Da quanto sei qui? >> gli chiesi
<< Da quando hai iniziato a piangere >> mi rispose chiudendo la porta dietro di sè 
<< Ha sbagliato >> disse poi accomodandosi accanto a me e porgendomi il caffellatte 
<< Non mi interessa >> sentenziai asciugandomi il volto con il dorso della mano
<< Si che ti interessa >> ribattè lui  posando una mano sotto il mio mento per far incontrare i nostri occhi
<< No Lou, davvero,Harry è libero di fare quello che vuole, non sono mica la sua ragazza >> dissi abbassando lo sguardo sulla bevanda calda tra le mie mani
Louis mi guardò stranito, non era al corrente del litigio della sera precedente, credeva che stessimo ancora portando avanti quel segreto.
<< Ieri sera abbiamo litigato >> rivelai sospirando << Gli ho detto di essere spaventata, avevo paura che stessimo correndo un po' troppo e poi non appena ho nominato Daniele si è arrabbiato >> 
<< Giu...>> iniziò Louis incerto su cosa dirmi
<< Non dire niente Lou, so di aver commesso un errore colossale, credevo che scegliendo Daniele non avrebbe sofferto nessuno, ma mi sbagliavo >> presi un sorso di latte e sospirai ancora << Sto soffrendo io >> 
Il mio nuovo amico non disse nulla, mi strinse forte tra le sue braccia ed io ripresi a piangere silenziosamente, dovevo sfogarmi prima di ritornare dagli altri facendo finta che tutto fosse al proprio posto, facendo credere ad Harry di essere soddisfatta della mia scelta; ma almeno con Louis, colui che si avvicinava di più ad un migliore amico per me in quel momento, non volevo fingere, avevo bisogno che almeno una persona sapesse come stessi realmente.
<< Ho sbagliato tutto, non avrei mai dovuto dare una possibilità ad Harry >> mi lamentai
<< No Giu, non è vero >> ribattè pronto Louis << Si vede che tra voi due è scattato qualcosa che non potete ignorare, una scintilla che nessun ragazzo o nessuna ragazza può sopprimere >>
<< Non si direbbe da come si è comportato con quella rossa >> risposi irritata
<< Non so cosa gli stia passando per la testa >> confessò stanco
<< Tranquillo >> lo rassicurai carezzandogli una guancia << Va bene così, io ho Daniele e qulla con Harry è stata solo una piccola infatuazione durata un paio di giorni >> 
Louis mi scrutò attentamente alzandosi in piedi insieme a me, lo precedetti avviandomi verso la porta, ma mi bloccò un istante prima che aprissi.
<< Potrai mentire a te stessa dicendo questa bugia, ma non mi convinci, so che ci stai male >> rivelò guardandomi comprensivo, come faceva sempre Carmine quando stavo male.
Sorrisi amaramente, non potevo controbattere, Louis mi aveva capita e mi sarebbe stato accanto.

NOTE DELL'AUTRICE:
Harry ha combinato proprio un bel casino eh?! Chissà se Giulia riuscirà a mettere da parte ò'orgoglio e Daniele e magari anche a riconquistare il cuore di Harry... In tutto ciò quel poveretto di Louis deve sopportare le pazzie di Hazza e Scheggia, ah poveretto, meno male che c'è la sua Eleanor! 
Spero che il capitolo vi sia piaciuto e che mi lassciate delle recensioni , che ne pensate del nuovo banner? Lo hanno fatto due mie amiche <3
vi ringrazio per tutto, davvero
vi adoro
baci

SCHEGGIA<3

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Capitolo 11
*** Una nuova Scheggia ***


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Dopo esserci dati un ultimo abbraccio, ritornammo in cucina da tutti gli altri che erano immersi in una conversazione per me poco interessante. Ero sul divano con lo sguardo fisso sulle mie mani che si torcevano l'un l'altra quando Harry fece il suo ingresso seguito dalla sua nuova fiamma.
<< Ragazzi lei è Sarah >> disse mentre, dopo essersi seduto al tavolo, faceva accomodare la rossa sulle sue gambe.
<< Ciao Sarah >> salutò cordialmente Liam, l'unico senza accompagnatrice quella mattina.
La conversazione riprese il suo corso senza che me ne curassi, mi limitavo a scambiarmi occhiate di comprensione con Louis oppure sguardi di delusione e rabbia con Harry, il quale, dopo avermi sfidata con gli occhi, lasciò un bacio sulle labbra di Sarah.  Fu in quel momento che capii che la sfida era cominciata, se davvero stava con quella ragazza per ripicca si sarebbe pentito di avermi sfidata, avrei dato il meglio di me ed Harry si sarebbe pentito di avermi lasciata andare per uno stupido errore. Sorrisi sicura di me e distolsi la mia attenzione dal riccio, mi concentrai sui miei amici e sul braccio di Liam che circondava la mia spalla in segno di conforto fraterno. 
Terminata la colazione lasciai il resto della banda alle sue chiacchiere per dirigermi nella mia stanza per cambiarmi e uscire a fare gli ultimi acquisti per il giorno seguente, il mio primo giorno alla St. Lucas High School. Decisi di non andare di fretta almeno per un po' e impiegai tutto il tempo necessario e anche più per prepararmi; misi in spalla la mia borsa piena di tutto quello che sarebbe stato indispensabile, indossai il cappellino nero con le orecchie da gatto e feci una breve sosta in cucina per avvisare mio fratello che sarei stata fuori fino a sera.
<< Caccola vado a comprare gli ultimi libri per la scuola e poi passo a ritirare la divisa, ci vediamo dopo >> dissi lasciandogli un dolce bacio sulla guancia.
<< Quale scuola frequenterai? >> domandò Eleanor, la ragazza di Louis che avevo avuto modo di conoscere la sera precedente durante il tragitto di ritorno,mi aveva fatto una ottima impressione.
<< La St Lucas >> risposi cordiale
<< Oh anche io studio lì >> rispose piacevolmente sorpresa <<  Se vuoi domani mattina passo a prenderti e andiamo insieme, so che essere quella nuova è difficile >> propose poi 
<< Già ti adoro >> le risposi abbraciandola facendo apparire un sorriso sul volto di Louis << Mi hai salvato la vita >>  Lasciai un bacio sulla guancia di Eleanor e poi andai via per la mia strada, accompagnata solo dalla musica. 
Le note scandivano ogni mio passo, le mani infilate nelle tasche erano strette in pugni e i miei occhi erano fissi sul marciapiede che scorreva veloce stotto i miei piedi; come ogni momento di quegli ultimi quattro giorni, il mio pensiero ritornò su Harry. Ero irritata e arrabbiata con me stessa più che con lui, non potevo tollerare di essermi lasciata coinvolgere così, ero stata una stupida a seguire il nodo allo stomaco, credevo che sarebbe stato bello, per una volta, lasciarsi andare all'istinto e non pensare e, come previsto, ero rimasta scottata. Ma Harry aveva quella strana influenza su di me, era come se qualcosa mi spingesse a stargli intorno ed ero certa che anche lui provasse una sensazione simile; quella notte avevo deciso di dargli una possibilità ma, forse, quello che era accaduto poco prima era un segno. Proprio come era arrivata, in pochi giorni, questa attrazione sarebbe dovuta sparire, mi sarebbe bastato pensare a Daniele e tutto sarebbe tornato al suo posto. Harry sarebbe scomparso dai miei pensieri, non meritava quel posto ed io sarei stata meglio. 
Con la testa ancora persa in quei pensieri spuntai ogni cosa da fare della mia lista e decisi di premiarmi con una bella cioccolata calda, l'aria di gennaio a Londra era molto diversa da quella che c'era nel mio paesino in Italia. Mentre guardavo una vetrina e mi rendevo conto di avere bisogno di vestiti visto che i miei erano tutti dai miei genitori, mi vibrò il cellulare. Con tranquillità lo estrassi dalla tasca e feci scorrere il dito sullo schermo per leggere il contenuto: " Mi manchi, spero non mi odi " . In quell'attimo che mi ci volle per passare a leggere il mittente sperai ci fosse scritto il suo nome, ma purtroppo rimasi delusa, era di Daniele.
Scossi la testa per mandare via quel pensiero, dovevo essere felice, Daniele voleva fare pace ed io non dovevo pensare al riccio.
" E' tutto ok amore, mi manchi anche tu" risposi sperando di convincermi che fosse realmente così. 
Decisi che era il momento di distrarmi, così lasciai scivolare il cellulare nella borsa ed entrai in quel negozio, non solo avevo bisogno di altri vestiti, avevo bisogno di un radicale cambio di look! 
Circa tre ore dopo, la nuova Giulia era stata creata, vestiti più alla moda, capelli lisci, scarpe più belle e tanta voglia di stare bene. Rientrai a casa per cena cercando di non farmi notare ma fu impossibile, Louis stava passando dall'ingresso quando io aprii la porta ed urlò a mio fratello che ero lì.
<< Giu? Sei tu? >> chiese poi il ragazzo vedendomi un po' cambiata
<< Smettila, non sono così diversa >> lo ripresi mentre lasciavo le chiavi al loro posto
<< No, sei solo un'altra >> ribattè il mio amico
Agitai la mano facendogli capire che volevo finirla lì e mi diressi in cucina per poter mangiare qualcosa; nella stanza trovai solo mio fratello e Liam seduti al bancone.
<< Che cavolo hai combinato? >> chiese mio fratello vedendomi
Roteai gli occhi annoiata e gli risposi:<< Dai Ca, ho solo cambiato taglio di capelli >>
<< E i vestiti, che per la cronaca non mi piacciono >> ribattè irritato
<< Beh a me piacciono >> gli risposi mostrando la lingua per poi avvicinarmi al frigorifero 
<< Ti abbiamo lasciato la pizza, è in forno>> mi avvisò Liam cordialmente 
<< Grazie Lee >> dissi abbracciandolo << Cavolo, mi fa ancora un certo effetto starvi accanto >> constatai, era davvero strano pensare che vivevo nella stessa casa dei miei idoli.
<< Ti ci abituerai >> mi incoraggiò Liam con un occhiolino al quale risposi con un sorriso.
In quel momento fecero capolino in cucina Louis ed Harry 
<< Ehi amico, dove sei stato? >>  chiese Liam al mio nemico
<< Ero con Sarah >> rispose l'interessato che, dopo essersi accorto della mia presenza e avermi osservata bene, disse ridacchiando:<< Ma che cavolo hai combinato? >>
<< Da quando devo delle spiegazioni a te? >> risposi acida per poi afferrare la mia pizza e andare in camera mia a cenare 
<< Giu, dove vai? >> chiese mio fratello facendomi fermare sulla soglia 
<< In camera, Caccola, domani inizio la scuola e prima di andare a letto devo sbrigare alcune cose al computer >> risposi, mi avvicinai per lasciargli un bacio sulla guancia e mi ritirai nella mia stanza, ma non senza prima aver lanciato uno sguardo di odio verso Harry.
Mi sedetti sul letto con le gambe incrociate, il piatto con la pizza a sinistra ed il portatile di fronte a me, risposi a tutte le mail che mi erano arrivate in quei giorni e poi vagai un po' per il web. Una notizia attirò la mia attenzione, parlava di Harry , i paparazzi lo avevano fotografato con due ragazze diverse nel giro di due giorni, una era Sarah, l'altra, di spalle... ero io! Come potevano minimamente pensare che quell'essere senza sentimenti ed io potessimo stare insieme?! Certo, fino alla sera precedente ero convinta del contrario, ma quella foto mi aveva mandata su di giri, non volevo che la mia vita privata fosse oggetto di gossip. Sentii le voci di Harry e Louis provenire dalla stanza accanto alla mia, così mi alzai in fretta dal letto e mi diressi a passo svelto verso i due, dovevo risolvere la questione immediatamente.
<< TU! >> sputai entrando nella stanza senza preavviso e puntando un dito contro il riccio
<< Ciao Scheggia >> mi canzonò quello
<< Non mi chiamre così, brutto...brutto... >> non riuscivo nemmeno a trovare le parole per quanto ero irritata
<< Sei così innamorata di me che non riesci nemmeno a dirmi nemmeno una brutta parola >> continuò con tono di scherno che mi fece salire sempre più la rabbia
<< Oh non immagini nemmeno quante ne stia pensado in questo momento, ma sono troppo educata per dirtele >> ribattei avvicinandomi a lui che mise su un sorriso difficile da comprendere 
<< Fifona >> 
Voleva la guerra? Bene! Inspirai quanta più aria potei e iniziai ad esprimere il mio flusso di pensieri.
<< Harry Styles, tu sei una persona assurda, fai il cascamorto e poi te ne tiri fuori, fai il latin lover, reciti la parte di quello sicuro di sè e poi dici di essere un ragazzo dolce, innamorato; per non parlare, poi, della storiella del colpo di fulmine! A quante ragazze l'avrai raccontata? E non dirmi che è colpa mia se è successo tutto questo perchè, se tutto quello che mi hai detto fosse vero, stamattina non ti avrei trovato a letto con una rossa! >> le parole uscivano dalla mia bocca ormai senza controllo, Louis mi osservava stranito mentre Harry aveva uno sguardo divertito. Nel bel mezzzo del mio monologo di sfogo il riccio mi interruppe posando le sue labbra sulle mie; mi stava baciando di nuovo, che coraggio! In un primo momento, subito dopo quella scossa alla schiena, mi sentii leggera, tranquilla, come se tutta quella rabbia che provavo nei suoi confronti fosse svanita, quel bacio era ciò che desideravo, ciò che mi aveva fatto capire, quella notte, che ne valeva la pena. Bastò solo il pensiero di quelle stesse labbra posate su quelle di Sarah a farmi indietreggiare di scatto, lui mi guardò soddisfatto ed io gli tirai un sonoro schiaffo, doveva capire che con me non si poteva scherzare.
<< Che diavolo ti è saltato in mente?! >> domandai arrabbiata
<< Non smettevi di parlare >> si giustificò Harry scrollando le spalle
<< Io ti uccido >> sussurrai stringendo i pugni; 
cercai di avvicinarmi al riccio per picchiarlo, ma Louis mi anticipò e, prendendomi in spalla come un sacco di patate, mi riportò nella mia stanza.
<< Lou fammi scendere, non ho finito con quel maleducato! >> urlai ricevendo come risposta la risata di Harry
<< Finchè non ti calmi resti così >> mi ammonì il mio amico
<< Va bene, sono calma, fammi scendere >> mentii, detestavo quella posizione, mi andava il sangue alla testa più di quanto non ne avessi di già.
Finalmente i miei piedi toccarono di nuovo terra ed io fui libera di sedermi e sbattere le mani sul letto.
<< Mi spieghi a cosa è dovuto questo sfogo? >> chiese Louis sedendosi dinnanzi a me cerando di farmi ragionare.
Feci per rispondere ma fui preceduta da Harry che era appena comparso sulla porta.
<< Alla sua pazzia, ovviamente >> disse quello
I miei occhi divennero due fessure in segno del mio odio nei suoi confronti, in quel momento.
<< Adesso sono io la pazza? Chi ha fatto il perlamolso ieri sera e poi non ha esitato a portarsi a letto un'altra? >>  domandai retorica 
<< Gelosa, Scheggia? >> domandò in tono di sfida << Non dovresti dal momento che pensi solo al tuo Daniele >>
Quella frecciatina mi colpì in pieno, aveva ragione lui, non  potevo prendermela così tanto quando ero stata io per prima a rovinare tutto. Irritata lanciai un cuscino contro il riccio che lo afferò al volo e lo restituì al suo migliore amico dicendo :<< Io ci rinuncio, buona fortuna >> e poi andò via lasciandoci soli.
Il silenzio era calato intorno a noi, le urla erano scomparse lasciando il posto ai sospiri e a quell'abbraccio del mio amico,  l'unico gesto di cui avevo bisogno in quel momento; strinsi le mie mani in pugni racchiudendo la sua maglia blu mentre Louis strofinava dolcemente una mano sulla mia schiena.
<< Ehi >> disse solamente con tono dolce
<< Lou sono una stupida >> mi lamentai
<< No, non dire così >> mi incoraggiò lasciandomi un bacio amichevole tra i capelli
<< Ho combinato un casino in meno di una settimana, mi sento una completa idiota; non avevo mai fatto scelte così affrrettate e prive di ragionamento >> dissi sciogliendo l'abbraccio per poggiare la schiena contro il muro e portare le gambe al petto.
<< Forse perhè non avevi mai provato sentimenti simili >> provò Louis << Credo che tra te ed Harry sia scattatta la scintilla, quel non so cosa che nasce una sola volta nella vita >> 
<< Come puo' un ragazzo che conosco appena essere quello giusto?>> domandai << Non ha senso, è impossibile >> 
Louis allora sorrise comprensivo, come se stesse parlando con una bimba e, paziente, mi rispose.
<< Non devi porti tutte queste domande, l'amore accade e basta, esiste una sola persona al mondo capace di far scattare in noi quella parte nascosta, fatta di passioni e imprudenze; su sei miliardi solo una puo' cambiarti e renderti felice e tu l'hai trovata, è Harry >> 
<< Harry ed io non siamo fatti per stare insieme, lui ha prefrito Sarah ed io ho Daniele; questa scintilla non esiste >> pronunciai poco convinta
<< Sei una cocciuta, fino a quando non ti lascerai andare al corso degli eventi e continuerai a pensare dentro gli schemi, tra te ed Harry non potrà funzionare, perciò è inutile stare qui a discutere, portate avanti la vostra sfida e ingannate voi stessi ed i vostri partner >> sentenziò il mio amico alzandosi dal letto 
<< La nostra non è assolutamente una sfida, abbiamo avuto un momento di sbandamento ed ora siamo ritornati in carreggiata >> cercai di giustificarmi
<< Si, certo, come vuoi >> mi assecondò Louis
 << Buonanotte Lou >> gli dissi abbracciandolo prima che andasse via
<< Notte piccola Giu >> rispose quello abbracciandomi di rimando e poi andò via subito dopo che gli ebbi lasciato un bacio sulla guancia.
Rimasta sola sgomberai il letto da tutte le mie cinafrusaglie, indossai il pigiama ed andai a dormire, il giorno seguente avrei iniziato la scuola e avevo bisogno di tante energie per concentrarmi su qulacosa che non fosse la mia situazione con Harry.



NOTE DELL' AUTRICE:
Una nuova Scheggia, un nuovo bacio tra i nostri piccioncini e quel poveretto di Lou che cerca ancora una volta di far ragionare Giulia! Capitolo piuttosto intenso, cosa ne pensate? Volete continuare a leggere la storia? Beh spero di si, fatemi sapere, magari con una recensione se avete voglia di scoprire come andranno avanti le cose oppure se devo finirla qui <3
Vi adoro
Baci
SCHEGGIA<3

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Capitolo 12
*** Nuova scuola ***


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Shut the door 
turn the light off

L'inizio di moments quel mattino mi avvisò che era giunto il momento di alzarmi, non potevo di certo fare tardi il primo giorno di scuola, così molto lentamente mi trascinai giù dal letto e mi preparai, indossai la divisa, lavai il volto ed i denti e riempii il mio nuovo zainetto con qualche quaderno. Ero al piano inferiore in cucina a fare colazione quando suonò il campanello, con la ciambella ancora tra i denti andai ad aprire.
<< Buongiorno bellissima >> esordì Eleanor con un sorriso ad illuminarle il volto
<< Ma come fai ad essere felice già a quest'ora?! >> domandai dirigendomi in cucina per poter prendere il mio zaino
<< Mi basta pensare che sta per cominciare un altro giorno insieme a Louis >> rispose quella scrollando le spalle
La guardai inorridita e dissi:<< Bleah, odio il romanticismo >> 
Eleanor rise di rimando e continuò mentre mi porgeva il casco:<< Non mi dire che con il tuo ragazzo non fai così?! >> 
<< Beh>> dissi prendendo le chiavi dal mobile che era accanto alla porta << Non ne sento il bisogno, tutto qui >> 
<< Mh >> disse solamente prima di incamminarsi verso la sua vespa rossa 
Io chiusi la porta e la raggiunsi,volevo consocere il motivo della sua risposta .
<< Perchè "mh" ? >> domandai mentre mi allacciavo il casco
<< Non so, credo che se non riesci ad essere almeno un po' sdolcinata con un ragazzo vuol dire che non ne vale la pena >> spiegò lasciandomi interdetta.
In silenzio salimmo sulla moto e ci dirigemmo verso la scuola, pensai e ripensai alle parole di El, con Daniele  non ero mai stata smielata, mi faceva ribrezzo il solo pensiero di dargli un nomignolo del tipo "cucciolo" o "tesoro", mi sembrava stupido e assolutamente non da me , ma con Harry poche sere prima ero stata diversa, mi aveva promesso una stella ed io ci avevo creduto, non avevo riso nè fatto una delle mie solite smorfie, avevo solamente sorriso. Parcheggiammo nel cortile della scuola e,mentre la mia amica assicurava il motorino con una catena, mi presi qualche istante per osservare il luogo; era del tutto diverso dal liceo che frequentavo in Italia, quella era una struttura unica con campi da calcio, da basket e piste per l'altetica all'aperto, c'era un cortile con un bar e anche il parcheggio per gli studenti; nulla in confronto alla mia scuola, lì eravamo tutti sparsi in varie sedi,non avevamo palestre o laboratori figuriamoci un parcheggio per noi!
<< Giu? >> mi richiamò Eleanor << Ti sei incantata? >>
<< Ehm... Si,questa scuola è fantastica! >> pronunciai prendendo a camminare insieme alla mora.
<< Ma no dai, è un semplice liceo >> sminuì quella guidandomi attraverso l'ingresso
<< Vorrei che anche da noi fossero così >> ribattei guardandomi intorno.
Eleanor mi accompagnò in segreteria dove una donna dai capelli bianchi, bassina e rotonda, mi diede l'orario delle mie lezioni e la combinazione del mio armadietto.
<< Bene, abbiamo tre corsi insieme >> disse entusiasta Eleanor leggendo il mio orario.
<< Grazie al cielo >> risposi sollevata, conoscere almeno una persona mi rasserenava molto.
Eravamo al mio armadietto e, parlando con la mia amica, mi accorsi che tutti mi lanciavano occhiate per poi tornare a parlare tra di loro, mi sentivo spaesata e osservata.
<< El >> le dissi 
<< Si? >>
<< Perchè ci fissano tutti? >> domandai imbarazzata
 << Perchè sei quella nuova e per giunta straniera >> mi disse ovvia << Vedrai che tra qualche giorno la smetteranno >> 
<< Lo spero >> pronunciai sul suono della campanella.
La mattina procedeva tranquillamente, avevo superato illesa le ore mattutine, anche quelle senza l'unica persona che conoscevo, avevo addirittura stretto amicizia con qualcuno che si era mostrato gentile; ero quindi arrivata all'ora di pranzo sana e salva. Decidemmo di passare la pausa al bar che era nel cortile, avevamo trovato un tavolo tranquillo accanto alla finestra, stavamo parlando del più e del meno quando fummo interrotte da un gruppo composto da ragazze purtroppo conosciute, due di loro erano le ragazze che avevo ritrovato nella cucina di casa il giorno prima.
<< Chi si rivede >> esordì Cindy, la ragazza di Zayn << Eleanor e... >> continuò fermandosi per cercare di ricordare il mio nome invano
<< Giulia >> risposi sfastidiata prima di bere un sorso della mia coca cola
<< Come stai? >> mi chiese poi Lucy, la ragazza di Niall, scandendo le parole come si fa con un anziano che ormai non sente più nulla
<< Guarda che sono di un altro stato ma non sono mica scema>> risposi acida facendo ridere la mia amica
<< Che faccia tosta >> disse quella << Sai con chi stai parlando? >> domandò poi
<< Con una pesona che di certo non sa scrivere nemmeno il suo nome correttamente >> ribattei con un sorriso soddisfatto dipinto in volto, detestavo le oche con tutta me stessa.
Lucy fece per rispondermi ma venne interrotta dall'arrivo dell'ultima persona che avrei voluto vedere in quel momento: Sarah. La rossa si avvicinò al tavolo in tutto il suo metro e ottanta di altezza e ci salutò con un sorriso falso.
<< Buongiorno ragazze >> esordì << Giulia >> disse poi guardandomi con aria di sufficienza << Spero che il primo giorno stia andando bene >>
<< Alla grande >> risposi sarcastica aggiungendo tra me e me un " prima di incontrare voi tre"
Le tre si congedarono da noi e andarono ad occupare un tavolo fortunatamente lontano dal nostro, così terminammo in pace il nostro pasto e poi rientrammo in aula per le ultime ore. 
La giornata era finita ed Eleanor aveva deciso di fermarsi da noi per passare del tempo con Louis; non appena varcammo la soglia di casa la mia amica si fiondò tra le braccia del suo ragazzo e si scambiarono un dolcissimo bacio.
<< Ciao piccola, ben tornata >> la accolse Lou sorridente
<< Oh per favore ragazzi non fate queste cose davanti a me, sono debole di stomaco >> mi lamentai facendoli sorridere per poi dirigermi in camera mia.



NOTE DELL'AUTRICE:
Giulia è arrivata nella nuova scuola, così grande e diversa da quella italiana, purtroppo ha incontrato di nuovo Sarah ma, ciò che importa di più, è il fatto che Eleanor ha smosso qualcosa in lei, che stia avendo dei ripensamenti su Daniele? Lo scopriremo solo leggendo ;) spero che il capitolo ci sia piaciuto e che mi lasciate conoscere i vostri pareri <3 se vi va, mi trovate su Twitter, sono JustGiuliaM, su instagram hazzae_e_scheggia o su Facebook alla pagina "the reason for my smile? one Direction"
Vi adoro
Grazie di tutto
Baci
SCHEGGIA<3

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Capitolo 13
*** Migliori amici ***


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Una volta liberatami delle sarpe che lanciai in un angolo remoto della stanza, accesi il computer; ero intenta a rispondere alle mail di mia madre quando un bip mi fece notare che Alessandra e Flavia mi stavano chiamando su Skype. Di corsa accettai la richiesta, non ci sentivamo dal giorno della mia partenza e avevo l'urgenza di raccontare loro tutto ciò che mi stava accadendo; le due diverse finestre si aprirono sul mio schermo mostrandomi i volti sorridenti delle mie due migliori amiche, cavoli quanto mi erano mancate!
<< Giu! >> esultò felice Flavia
<< Allora non ci hai dimenticate >> continuò scherzosa Alessandra 
<< Non potrei mai dimentiarmi di voi due >> ribattei felice
<< Come procede la convivenza con i tuoi idoli? >> domandò subito quella curiosona di Flavia
<< Oh alla grande >> risposi entusiasta << I ragazzi sono fantastici, mi trattano come se fossi la loro sorellina anche se devo sempre cucinare per tutti >> 
<< I ragazzi >> mi canzonarono insieme facendomi ridere 
<< E con Harry? >> chiese poi Alessandra facendomi subito rabbuiare 
<< Domanda di riserva? >> chiesi sperando invano che cambiassero argomento
<< Perchè? >> domandò Ale
<< Cosa è successo? >> continuò Flavia
Presi un respiro profondo e raccontai loro tutto ciò che avevo trascorso in quei giorni, non tralasciai nemmeno un dettaglio, avevo bisogno del loro parere, del loro sostegno. Quando terminai il mio racconto fissai lo schermo titubante, Flavia e Alessandra non parlavano e non era affatto un buon segno.
<< Ragazze vi prego, ditemi qualcosa, qualsiasi cosa >> le implorai congiungendo le mani a mo' di preghiera
<< Beh, è davvero un gran bel casino >> confessò Ale pensierosa
<< Lo so >> concordai << Non so cosa fare! >>
<< Finché ci sarà Daniele nella tua vita, non puoi fare niente >> si aggiunse Flavia
Stavo per rispondere ma fui interrotta da Louis che spalancò la porta improvvisamente per entrare nella mia stanza urlando: << Giu! >>
<< Porca miseria Lou >> lo rimproverai << Mi hai fatto prendere un colpo! >>
<< Non era mia intenzione >> si scusò come un bimbo << Volevo solo sapere cosa stavi facendo, El è andata via ed io mi annoio >>
<< Beh mio caro >> risposi << Si dia il caso che stessi parlando su skype con le mie migliori amiche >>  e indicai lo schermo
Gli occhi di Louis in quel momento si accesero, adorava conoscere nove persone e così si fiondò sul letto accanto a me.
<< Ciao ragazze, io sono Louis >> salutò le mie migliori amiche 
Flavia ricambiò il saluto presentandosi mentre Alessandra impiegò qualche istante per metabolizzare la situazione, avevamo parlato così tanto di quanto sarebbe stato bello conoscere gli One Direction e proprio in quel momento, anche se tramite un computer, lei stava vivendo il tanto atteso giorno.
<< Allora ragazze, chi di voi è quella che ha una cotta per Niall? >> chiese il castano posando il mento sui palmi delle mani.
Immediatamente, appena ebbe pronunciato quelle parole, la mia voglia di strozzarlo fu molto grande, gli avevo raccontanto della cotta di Ale per il nostro amico irlandese qualche pomeriggio prima mentre ci facevamo compagnia a vicenda e mi aveva promesso che non lo avrebbe mai detto a nessuno. In una frazione di secondo allora gli tirai uno schiaffo dietro la nuca mentre Alessandra mi fissava arrabbiata e Flavia se la rideva di gusto.
<< Sei un idiota >> pronunciai 
<> mi chiese Louis cascando dalle nuvole
<< Ti avevo detto di non dirlo a nessuno >> lo rimproverai
<< No, cara >> ribattè lui con aria di sufficienza scuotendo l'indice << Tu mi avevi detto di non dire a nessuno che vorresti perdere la verginità con Harry >>
In quel preciso istante feci sbattere il palmo della mia mano sulla mia fronte, ero nel più totale imbarazzo.
<< Giuro che appena chiudiamo la chiamata gli  One Direction avranno un membro in meno >> lo minacciai 
Louis mi fece la linguaccia e tornai a rivolgere la mia attenzione alle mie due migliori amiche che avevano assistito alla scena e stavano ridendo a crepapelle. 
Oltrepassato il diverbio con il castano al mio fianco passammo una buona mezz'ora a parlare di tutto con le ragazze, Flavia mi aggiornò riguardo  ciò che succedeva nel nostro paese mentre Ale ci parlò di un ragazzo che le faceva il filo, si chiamava Francesco.
<< E non ti piace? >> domandai io incuriosita, amavo le storie di gossip, Flavia ormai era super fidanzata con un nostro vecchio amico quindi non avevo l'ebbrezza di aiutarla ad escogitare qualcosa per arrivare al fatidico bacio.
Ale mostrò di essere parecchio indecisa nel rispondermi tanto che Louis la precedette.
<< Ora che Giulia è qui speri in una storia con il nostro bel biondino e quindi non ti interessi agli altri >> constatò saggiamente, per una volta, Lou           
<< Se fossi innamorata di uno di loro e avessi la fortuna di avere la mia migliore amica a casa sua, anche io farei la stessa cosa >> si aggiunse Flavia
<< Oh ma bene, quindi mi state accanto solo perchè ora conosco questi cinque >> dissi mettendo su un finto broncio rievendo un " ehi" offeso dal mio amico
<< E lo hai capito solo adesso?! >> mi anzonò Alessandra
<< Bene, se le cose stanno così possiamo benissimo chiudere la nostra chiamata qui >> esclamai sotto lo sguardo confuso di Louis che apparve quando tutte e tre cominciammo a ridere.
Prima di spegnere realmente il computer Louis si impossessò di esso e delle mie migliori amiche e mostrò loro attraverso la webcam tutta la casa fermandosi in cucina per presentarle al resto della banda.
<< Ragazzi loro sono Flavia e Alessandra, le migliori amiche di giulia e ora anche le nostre >> pronunciò il ragazzo dagli occhi azzurri facendo ridere tutti, era incorregibile ma lo  adoravo proprio per questo; Louis era un ragazzo alla mano, molto socievole e pieno di vita, ti metteva a tuo agio subito e si affezionava alle persone nel giro di pochi minuti, era una persona fantastica ed ero certa che fosse diventato il mio migliore amico in quella gabbia di matti.



NOTE DELL'AUTRICE:
Lo so, mi odiate perché non mi sono più fatta viva e mi dispiace da morire ma mi sono trasferita all'università e non avevo internet ( voi starete pensando:" e che ce ne frega? Non ci sei mancata).... Va beh, tornando a noi! Cosa ne pensate di questo nuovo capitolo? È una delle parti che mi ha divertito di più scrivere, parlare del personaggio di Louis e del rapporto che ha con Scheggia mi piace tantissimo! Voi che ne dite? Scrivere melo in una recensione se vi va, io sono qui per ascoltare i vostri pareri <3 
vado
a presto 
vi adoro
baci 
SCHEGGIA<3

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Capitolo 14
*** Taken ***


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Now that you can't have me
you suddenly want me
now that i'm with somebody else 
you tell me you love me
Mi ritrovai a cantare quelle parole mentre tentavo di mettere ordine all'interno di quel manicomio che era la mia stanza, mia madre mi aveva sempre detto che ero una disordinata cronica e che avrei perso ogni cosa ma io rispondevo che il mio era un disordine organizzato, in fondo sapevo esattamente dove fosse ogni cosa.
i slept on your doorstep
begging for one chance
Continuai seguendo la voce registrata di Liam che veniva riprodotta dal mio cellulare, stavo ripiegando la maglietta dell'hard rock cafe che mio zio mi aveva portato da Miami, quando sentii la voce di Harry continuare a cantare il ritornello, certo quella era la sua parte, ma la sua voce non era affatto registrata.
Mi voltai di scatto e potei constatare che le mie ipotesi erano giuste, il riccio era fermo all'ingresso della mia stanza con una spalla poggiata allo stipite e le labbra che si muovevano sinuose.
<< Credevo di essere sola in casa >> pronunciai imponendomi di non fissare quelle labbra così paradisiache
<< Ero fuori con Sarah ma ho deciso di rientrare prima >> mi informò quello scrollando le spalle
Il solo pronunciare quel nome mi faceva prudere le mani, quella ragazza proprio non mi andava giù. Feci una smorfia di disapprovazione e ripresi a piegare i miei vestiti sotto lo sguardo vigile di un Harry divertito, sentivo i suoi occhi puntati sulla mia schiena, osservava ogni mio movimento e ogni tanto canticchiava versi della canzone.
<< Non hai niente di meglio da fare che stare lì impalato?! >> gli chiesi stizzita facendo ricadere le braccia lungo i fianchi
<< No, adoro darti fastidio >> mi rispose beffardo sfoderando un mezzo sorriso che fece comparire una fossetta al lato destro della sua bocca.
<< Ho notato >> dissi cercando di non crollare dinnanzi al suo viso che mi mandava in tilt << E' già la seconda volta che ti comporti così >> 
<< Così come? >> chiese avanzando verso di me con aria di sfida
<< Così >> dissi indicandolo << Mi cogli di sorpresa iniziando a cantare pur essendo consapevole dell'effetto che le vostre voci hanno su di me, soprattutto dal vivo, e poi metti su quel sorrisetto >> 
<< Non so a cosa ti riferisci >> proseguì facendo un altro passo in avanti
<< Andiamo Harry, sappiamo benissimo di cosa sto parlando >> lo ripresi ritrovandomi ormai a pochi centimetri da lui, erano giorni che non accadeva, era dalla sera della festa che Harry ed io non eravamo da soli e così vicini; il mio cuore prese a battere forte, avevo la bocca secca e le mani iniziavano a sudare. Presi un respiro per cercare di calmarmi e poi continuai a parlare:<< Io non capisco >>
<< Cosa non capisci? >> chiese il riccio ad un palmo dal mio viso
<< Te >> pronunciai 
<< Me? >> domandò confuso
<< Si, te >> risposi << Non capisco cosa ti passi per la testa! E' dalla sera della festa che non mi parli normalmente, te la sei presa perchè ho parlato di Daniele e mi hai mollata lì come una scema... Ti rendi conto di come io mi sia sentita in quel momento? Hai ragione, sono stata un'idiota a non lasciarmi andare, a non ascoltare il cuore, ma sei stato tu ancora più stupido >> 
<< Io? Sentiamo, perchè sarei stato stupido? >> mi chiese irritandosi ma senza indietreggiare di un millimetro
<< Perchè non hai esitato neanche un minuto a trovarti un'altra, quella notte per me è stata un'inferno, l'ho trascorsa interamente a convincermi di essere innamorata di Daniele ma non ci sono riuscita >> mi arrabbiai << La mattina dopo stavo venendo nella tua stanza per dirti che avevo scelto te quando mi sono ritrovata davanti  quella lì >>
<< Sarah >> mi corresse 
<< Non mi importa come si chiama >> ribattei abbassando lo sguardo ed incrociando le braccia sotto il seno
<< Gelosa Scheggia? >> chiese beffardo posando una mano sulla mia guancia
Quel contatto mi provocò una scarica lungo tutta la schiena, cercai di ignorarla ma tutte le mie energie furono spese nel momento in cui i miei occhi incontrarono i suoi, così verdi, così puri e così maledettamente belli!
<< No! >> ribattei << Ho capito che ho fatto bene a lasciarti andare, tu ed io non siamo fatti per stare insieme, si vede dalla facilità con cui io abbia fatto pace con il mio ragazzo >> mentii
Percepii la rabbia di Harry, i suoi muscoli erano tesi, i suoi occhi fissi nei mei e la mascella serrata; in quel momento avrei voluto abbraciarlo, lasciargli un bacio sulle labbra e dirgli che ormai mi aveva rapito il cuore ma non potevo, dovevo sopprimere quei pensieri e concentrarmi su Daniele, lui era il mio ragazzo, colui che amavo.
<< Bene! Mi hai risparmiato una gran bella perdita di tempo, ragazzina >> mi disse freddamente sciogliendo il contatto creatosi tra di noi tramite la sua mano sul mio viso.
Quelle parole mi colpirono come uno schiaffo in pieno viso, cosa mi aspettavo? Che avrebbe capito che mentivo, che Daniele sarebbe scomparso improvvisamente dalla mia vita e lui ed io saremmo stati insieme? Forse Harry aveva ragione, ero proprio una ragazzina, ma ero  fatta così, una piccola parte di me nutriva sempre una piccola speranza che, in situazioni del genere, si sgretolava in pochi istanti. Le lacrime minacciarono di venir fuori dai miei occhi in quel momento, ma mi dovevo dimostrare forte, dovevo far credere al ragazzo dinnanzi a me che ero forte e che ciò che mi aveva detto non mi aveva sfiorata minimamente; quindi mi feci coraggio e rialzai il mio sguardo verso il suo.
<< Vai via Harry, stai perdendo tempo con questa ragazzina >> soffiai a denti stretti sul suo viso scandendo una per una  ogni parola.
La tensione fra noi due era alle stelle, volevo baciarlo senza risorse, bramavo un contatto con le sue labbra, avrei voluto dare il via ad un bacio senza precendenti, carico di scuse, amore e passione, uno di quelli che ti fanno tremare le gambe e ti inebriano a tal punto da farti perdere ogni concezione della relatà. Le nostre labbra erano vicinissime, ci sfiorammo appena ma poi ripresi lucidità e lo spinsi via, fuori dalla mia porta.
Finalmente sola mi accasciai sul pavimento portando le braccia al petto e lasciando scivolare le lacrime lungo le mie guance, per lui ero una ragazzina ma, ciò che mi aveva ferita maggiormente, era il fatto che mi avesse ritenuta una perdita di tempo; mi aveva illusa, credevo che tutte quelle parole, tutte quelle promesse scambiate fossero vere... Che scema, la mia vita non poteva essere troppo felice, mi aveva dato la possibilità di stare con i miei idoli, non potevo,adesso,  pretendere anche il cuore di Harry.


NOTE DELL'AUTRICE:
Hola cioccolatini! Comincio con il chiedervi scusa per l'html non molto buono ma non riesco più ad entrare dal computer e quindi mi tocca farlo dal cellulare :( spero che comunque il capitolo vi sia piaciuto, mi piacerebbe molto conoscere i nostri pareri, tranquille non mangio ;)
Non vi annoio oltre
Vi adoro
Baci
SCHEGGIA<3

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Capitolo 15
*** Buon compleanno Scheggia ***


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I giorni scorrevano velocemente ed il 18 gennaio, il giorno del mio compleanno, era vicino; avevo sempre festeggiato l'occasione con tutti i miei amici, mi piaceva essere la festeggiata per un giorno, tutti mi stavano intorno, mi facevano gli auguri e passavamo una giornata senza pensieri, all'insegna del divertimento. Ma quell'anno sarebbe stato diverso, non ero nel mio paese, ero da sola in un altro stato, certo avevo nuovi amici, mio fratello e vivevo con i miei idoli, ma desideravo tantissimo poter trascorrere quella giornata speciale con le mie migliori amiche e il nostro gruppo. E poi c'era Daniele, non ero convinta al cento per cento di voler rivedere anche lui, non sapevo come comportarmi come fare per non svelargli che qualcosa era cambiata, avevo paura di ferirlo e avevo paura di lasciarlo. Mi trovavo in cucina a fare colazione mentre pensavo alla situazione quando Louis fece capolino nella stanza.
< Buongiorno piccola Giu >> disse dirigendosi verso la credenza per prendere la sua tazza 
<< 'Giorno Lou >> risposi tenendo gli occhi bassi 
<< Cos'hai? >> domandò prendendo posto accanto a me
<< Nulla, perché? >> risposi disegnando cerchi nel latte con il cucchiaino
<< Perchè non hai sorriso >> spiegò il mio amico versandosi i cereali nel latte.
Ci fu un attimo di silenzio e poi Louis posò una mano sul mio braccio e fece incontrare i nostri sguardi.
<< Perchè sei triste? >> chiese premuroso
Sospirai sonoramente e poi gli risposi:<< Perchè domani è il mio compleanno e vorrei festeggiarlo con i miei amici >>
<< Noi siamo qui >> constatò il castano
<< E ne sono felicissima >> dissi << Ma vorrei che ci fossero anche i miei amici italiani >> puntualizzai.
Louis in quel momento avvolse le sue braccia attorno le mie spalle ed io posai la mia testa sul suo petto, mi aiutava molto sentirlo vicino e sapere che almeno lui mi capiva. Mi lasciò un bacio tra i capelli prima di dire:<< Vedrai che domani sarà un giorno speciale >>.
<< Grazie Lou >> ringraziai stringendolo leggermente più forte prima di lasciarlo andare e tornare entrambi alle nostre tazze colme di latte.

La giornata trascorse lentamente, mi dedicai alla solita routine che prevedeva la scuola con El, lo svolgimento dei compiti, la merenda, ancora compiti, il riordinare la stanza con la musica a farmi compagnia e poi una serata tranquilla. 
<< Giuggiola >> pronunciò mio fratello irrompendo nella mia stanza
<< Ciao Caccola >> salutai aprendo le mie labbra in un sorriso
<< Sai che ore sono? >> domandò avvicinandosi a me tenendo le mani dietro la schiena 
<< Mezzanotte e tre minuti >> dissi guardando sul mio cellulare 
Carmine rimase fermo al lato del letto sorridendo come un'ebete.
<< Ca? >> domandai << Stai bene? >> 
Mio fratello rise leggermente scuotendo la testa e poi disse:<< Giu è passata la mezzanotte >>
<< Genio questo lo avevo capito >> dissi ovvia
A quel punto mio fratello, rassegnato, scosse di nuovo la testa e poi urlò:<< Buon compleanno sorellina! >>
Cavolo, non ci avevo proprio fatto caso! E dire che ci avevo pensato per tutto il giorno!
<< Grazie fratellone >> sussurrai stringendomi forte a lui, amavo gli abbracci di Carmine.
<< Questo è per te >> mi disse una volta sciolto il nostro abbraccio
<< Ma non dovevi >> mi lamentai, non volevo che si sentisse obbligato a farmi un regalo
<< Si che dovevo e adesso aprilo >> mi incoraggiò scompiglianodmi i capelli.
Dopo aver domato la mia chioma scomposta da mio fratello, aprii il pacchetto tra le mie mani, una volta strappata tutta la carta blu notte con le stelle argentate disegnate sopra, scoprii di avere tra le mie mani il nuovo cd dei Muse. Rimasi a fissare quella copertina per qualche secondo, desideravo con tutto il cuore quell'album. Improvvisamente saltai letteralmente addosso a mio fratello ed iniziai a lasciargli tanti baci su tutto il viso.
<< Grazie, grazie, grazie >> dissi tra un bacio e l'altro
<< Di nulla >> mi rispose Carmine ridacchiando.
<< Buon compleanno! >> urlarono in coro i ragazzi interrompendo il nostro abbraccio
<< Grazie ragazzi >> risposi commossa, tutti i miei sogni si stavano avverando pian piano e dovevo cominciare ad abituarmi alla situazione, in fondo avrei vissuto con loro per ben otto mesi.
Abbracciai i miei idoli uno ad uno lasciando per ultimo Harry che mi diede solo una pacca sulla spalla, non riuscii a comprendere cosa provassi esattamente, credo fosse un misto di delusione e rabbia.
<< Giu, noi ti abbiamo preso un piccolo regalo >> esordì Niall che sorrideva impaziente come un bimbo la notte di Natale 
<< Ma no ragazzi, non dovevate >> mi lamentai
L'unico aspetto che non amavo del mio compleanno era il fatto che le persone a me vicine si sentissero abbligate a farmi un regalo.
<< Sciocchezze, aprilo >> mi interruppe Louis 
Scartai il pacchetto facendo attenzione a non tagliarmi con la carta e, subito dopo, sulla mia mano apparvero tre ciondoli per il mio bracciale Pandora: Due farfalline , una valigia e un bus con la bandiera inglese. 
<< Ognuno di quei ciondoli ha un significato >> disse Zayn mentre li osservavo felice
<< Le farfalle sono il simbolo dell'amiizia che ci lega >> disse poi Liam
<< La valigia perchè ti piace viaggiare e un giorno viaggerai con noi >> continuò Niall 
<< E il bus perchè ti ricordi di noi ovunque tu vada >> terminò Louis stringendomi tra le sue braccia
Non ero una ragazza sentimentale che si commuoveva con poco, ma quel gesto fece sì che una lacrima solitaria di gioia bagnasse il mio volto.
<< Grazie ragazzi, sono bellissimi >> dissi allargando le braccia così che tutti e quattro mi abbracciassero, Harry intanto se ne stava in disparte con  la spalla appoggiata allo stipite della porta.
Un sonoro sbadiglio venne fuori dalla mia bocca e Carmine ed i ragazzi decisero di andare via e lasciarmi dormire visto che il giorno successivo avevo scuola. Mio fratello mi diede un bacio sulla fronte ed uscì dalla stanza seguendo gli altri, mi misi sotto le coperte e chiusi gli occhi quando sentii un sussurro da una voce familiare
<< Buon compleanno Scheggia >> 
Harry mi disse ciò con voce tremolante ed insicura e poi si chiuse la porta alle spalle lasciando me in preda a sensazioni indescrivibili e tanti strani pensieri.





NOTE DELL'AUTRICE:
Questi auguri finali, sussurrati nel buio hanno un che di strano, non sembra anche a voi? Che il gioco di Harry stia finendo? Lo scopriremo solo leggendo ;) spero che continuerete a seguirmi, le vostre recensioni sono bellissime, sono felice che la storia vi piaccia e spero che ne lascerte delle altre, per me è importante sapere se mi sostente o no <3 grazie mille davvero per tutto quello che fate per me, chiedo ancora scusa per l'html ma il mio computer proprio non ne vuole sapere di aprire il sito :( 
buona notte cioccolatini
vi adoro
vaci
SCHEGGIA<3

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Capitolo 16
*** Mermaids don't do homework ***


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Erano le otto del mattino del mio diciassettesimo compleanno, mia madre mi aveva chiamata da poco seguita da Ale, Flavia e Daniele; mi trovavo seduta sotto il  portico in attesa di vedere la vespa rossa della mia amica Eleanor accostare nel vialetto per poter andare a scuola. Ero concetrata sullo schermo del mio cellulare sul quale erano appena apparsi altri messaggi di auguri quando fui travolta da Eleanor e il suo abbraccio.
<< Auguri acidona >> mi disse El facendomi sorridere
<< Ma grazie zucchero >> risposi divertita facendo ridere anche lei
<< Questo è per t e>> squittì subito dopo porgendomi una busta del mio negozio preferito
<< El non dovevi >> la rimproverai
<< Oh stà zitta e scarta >> mi incitò impaziente 
Aprii la busta e tirai fuori il contenuto, era una maglietta a manichine bianca,un po' lunga e con una scritta ricamata sul taschino che c'era sul petto:" Mermaids don't do homework". Risi leggendo quelle parole.
<< Le sirene non fanno i compiti?! >> chiesi ridacchiando
<< Si, è geniale >> si complimentò con se stessa 
<< Grazie El, la adoro >> dissi abbracciandola
<< Prego Giu >> mi rispose riambiando l'abbraccio
<< E adesso fila a scuola signorina >> la rimproverai giocosa

Le lezioni trascorsero con una insolita lentezza, sembrava che quel giorno i professori non volessero che tornassi a casa, nella mia scuola ero abituata ad offrire la torta alla classe il giorno del mio compleanno, ma li non potevo, ogni corso aveva una classe diversa e poi conoscevo poche persone. Finalmente suonò anche l'ultima campanella, afferrai Eleanor per un polso e corremmo subito a casa, Louis mi aveva inviato un messaggio in cui diceva di correre a casa perchè Niall voleva prepararmi il pranzo e stava mettendo tutto a soqquadro.
<< Ehi quanta fretta >> disse ridendo El mentre la trascianvo per il parcheggio
<< Niall è ai fornelli e sta combinando un casino >> la informai
<< Allora corriamo >> disse allarmata prima di infilare il casco e far partire la vespa.
Arrivammo a casa in pochi minuti, Eleanor sarebbe rimasta con noi per tutto il giorno; non appena aprii la porta si sentì un improvviso silenzio
<< Ragazzi? >> chiesi posando le chiavi sul mobile dell'ingresso
<< Giu >> esclamò Liam venendomi ad abbracciare
<< Ciao Lee >> dissi con il viso sul suo petto << Perchè tutto questo silenzio? >> gli chiesi poi
<< Ehm >> esitò
<< Liam James Payne >> lo rimproverai
<< Ecco... >> era in difficoltà, non sapeva cosa dire
<< Giulia! >> strillò Louis venendo fuori dalla cucina
<< Louis! >> urlai a mia volta come per imitarlo
<< Idioti >> sussurò El scuotendo la testa
<< Mi spieghi che succede? >> chiesi al mio migliore amico, perchè si, quel ragazzo per me era il mio migliore amico, certo in Italia ne avevo già uno ma chi ha mai detto che non si possono avere più migliori amici?
<< Abbiamo una sorpresa per te >> spiegò sorridente
Senza preavviso Liam mi coprì gli occhi mentre Louis mi prese per mano e mi guidò. I passi non furono molti quindi immaginai mi avessero portata in salotto, non appena ci fermammo ripresi a parlare
<< Dal momento che gli one direction già sono qui non so proprio cosa immaginare >> feci una pausa e poi ripresi << Non mi dite che qui davanti a me c'è Roert Pattinson o Zac Efron o magari entrambi, ragazzi vi amerei per sempre più di quanto non vi ami già >> stavo delirando ma ero fatta così, ogni tanto avevo degli scatti di pazzia.
Sentii due risate femminili, non poteva essere stata Eleanor tantomeno Zayn, sembravano proprio quelle di...
<< Ale, Flavia! >> urlai togliendo le mani di Liam dai miei occhi per poi fiondarmi ad abbracciare le mie migliori amiche
<< Buon compleanno Giu >> mi dissero in coro mentre eravamo ancora strette nel nostro abbraccio
<< Che ci fate qui? >> chiesi incredula
<< Carmine e Louis ci hanno invitati tutti >> spiegò Flavia
<< Tutti? >> chiesi
Sentii qualcuno schiarirsi la voce e mi accorsi che in salotto c'erano tutti i miei amici, Andrea il ragazzo di Flavia, Pierfrancesco, Davide, Monica, Rossana, Maria c'erano proprio tutti anche....Daniele.
Abbracciai i miei amici uno ad uno ringraziandoli di essere venuti, mi avevano resa immensamente felice e poi mi avvicinai a Daniele.
<< Buon compleanno amore >> sussurrò sorridente posando le sue mani sui miei fianchi
<< Grazie Dani >> risposi cercando di nascondere la mia insicurezza
Il mio ragazzo  mi lasciò un bacio sulle labbra e fu proprio in quel momento che nella mia mente comparvero gli occhi verdi di Harry, da quando avevo baciato lui il pensiero di Daniele non mi faceva più battere il cuore, ma dovevo dimanticarmi del riccio, lui stava con Sarah. 
<< Ehm >> pronunciò irritato mio fratello, lo ringraziai mentalmente per aver messo fine a quel bacio
Dopo aver salutato tutti, quindi, ci accomodammo al tavolo per pranzare, parlammo del più e del meno, le mie amiche mi aggiornarono riguardo i nuovi gossip della nostra scuola mentre i ragazzi facevano amicizia con Harry, Liam, Louis e Zayn, Niall era impegnato ad essere stracotto di Alessandra.
Nel pomeriggio decidemmo di uscire a fare una passeggiata, sembrava di essere tornati ai soliti pomeriggi tra di noi in Italia, scherzavamo, ci rincorrevamo come bambini e ridevamo di tutto, mi erano mancati da morire tutti quanti, soprattutto Ale e Flavia, era difficilissimo essere così lontana dalle due persone che mi conoscevano meglio di chiunque altro, da coloro con cui condividevo tutto. 
Eravamo fermi a Picadilly Circus quando Flavia ed io prendemmo a braccetto Ale e demmo il via al nostro discorso
<< E' cotto >> pronunciai schietta
<< Chi? >> chiese Ale confusa
<< Niall, ovviamente >> rispose Flavia
<< Voi state male >>  ribattè lei
<< Oh no cara, si vede lontano un miglio che vi piacete >> sentenziai mentre ricevevo il consenso di Flavia che annuiva 
<< Ti guarda come Harry guarda Giulia >> aggiunse la riccia
<< Ma che dici?! >> pronunciai guardando Flavia
<< Oh andiamo, quel ragazzo ti guarda come un cucciolo bastonato ogni volta che ti avvicini a Daniele >> rispose lei
Improvvismente lanciai uno sguardo ad Harry che era voltato verso di me, i nostri occhi si incontrarono per un momento interminabile durante il quale il mio cuore perse un battito.
<< Siete due completi idioti >> pronunciò Alessandra
<< E' ovvio che siete cotti l'uno dell'altra >> acconsentì Flavia
<< Non è vero, Harry ha Sarah ed io sto con Daniele >> mi gustificai
<< Balle, lui lascerebbe quella ragazza anche ora, dipende tutto da te, devi decidere se continuare a mentire a te stessa e restare con Daniele oppure essere felice e capire come puo' andare con Harry >> disse Ale mentre il mio sguardo tornava nuovamente sul riccio, sul suo corpo, sulle sue mani enormi che scuotevano ogni tanto i folti ricci tenuti indietro da una delle sue solite bandane e, soprattutto, su quel sorriso che mi usccideva.
<< Giu >> mi richiamarono le mie migliori amiche
<< Mh? >> chiesi voltandomi verso di loro
<< Ti eri incantata a guardare Harry >> sentenziò Flavia facendomi l'occhiolino
<< Non è colpa mia >> mi giustificai << E' come se quel ragazzo fosse una calamita, mi attira a sè anche se non voglio >>
<< Tu vuoi essere attirata da lui >> controbattè Ale
Sospirai sonoramente e mi voltai verso le mie due migliori amiche
<< Devo lasciare Daniele >> prinunciai in un sussurro
<< E devi conquistare il tuo Harry >> aggiunse Flavia
Fummo interrotte dal sopraggiungere dei nostri amici e di Niall che portò via nuovamente Ale che ricevette da noi un'occhiata eloquente. Le ore trascorsero piacevolmente, spesso i miei occhi incotravano quelli di Harry, ogni volta le mie labbra si volevano aprire in un sorriso ma qualcosa mi bloccava, avevo paura di essere respinta. 
Mi fermai un attimo ad osservare i miei amici, Rossana, Monica e Maria ridevano rumorosamente come al loro solito, i ragazzi confabulavano qualcosa con i cellulari tra le mani, Ale chiacchierava amabilmente con un Niall rosso come un peperone e poi c'erano Flavia e Andrea. Loro camminavano mano nella mano, si sorridevano e si lasciavano di tanto in tanto un dolce bacio a fior di labbra; li conoscevo da una vita, sapevo quanto si amassero e avrei davvero voluto anche io capire se amare Harry sarebbe stata la cosa giusta, avrei tanto voluto sapere se con il riccio avrei potuto ricevere lo stesso amore che la mia migiore amica riceveva dal suo ragazzo.
<< Piccola >> sussurrò Daniele al mio orecchio facendomi sobbalzare
<< Ehi >> risposi distogliendo lo sguardo dalla coppia per posarlo sul mio ragazzo
<< Ti eri incantata? >> chiese ridacchiando
<<  Si >> risposi imbarazzata
Daniele mi lasciò un bacio a fior di labbra, i miei occhi non si chiusero ma sfrecciarono su Harry che ci guardava infastidito, era geloso? Mille domande si formarono nella mia mente ma decisi di metterle da parte e concentrarmi su altro almeno il giorno del mio compleanno.

NOTE DELL'AUTRICE:
È da un po' che non posto e mi dispiace, all'università sono pienissima di impegni e quando torno in collegio non ho nemmeno il tempo di essermi un attimo :( Spero di essermi fatta perdonare con questo nuovo capitolo :) che ne pensate? 
Spero davvero che ci sia piaciuto e che lascerete una piccola recensione <3
ora devo scappare, mi scuso ancora per la forma ma il mio computer proprio non vuole collaborare :( 
vi adoro
baci
SCHEGGIA<3

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Capitolo 17
*** Grazie ***


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Per festeggiare i miei diciassette anni decidemmo di passare la serata al Funky Buddha, un locale esclusivo nel quale non avrei mai sognato di entrare  senza l'aiuto di qualcuno di importante,  chi meglio degli One Direction al completo, allora? Eravamo tutti su di giri, avevamo una voglia matta di divertirci e lo avremmo di sicuro fatto. Quando entrammo, degli uomini vestiti di nero ci scortarono fino al nostro privè dove lasciammo cappotti e borse, stavo per sedermi quando Davide mi trascinò a ballare in compagnia del nostro gruppo; ballammo ogni singola canzone fermandoci solamente per prendere un drink, quella era la nostra serata speciale, non solo il mio compleanno. Quando tornammo a sedere, Louis e Zayn comparvero con una torta tutta al cioccolato e due candeline che formavano il 17; mi cantarono "tanti auguri a te" mentre mi sentivo nel più totale imbarazzo e poi soffiai sulle candeline esprimendo un desiderio: Harry. Flavia e Ale mi aiutarono a distribuire i piattini con il dolce e poi ci accomodammo tutti sul divanetto per mangiare, mi ritrovai a scorrere i volti felici e spensierati di tutti i miei amici, vecchi e nuovi, quando mi accorsi che mancava proprio lui, Harry; mi guardai intorno e notai la sua chioma riccia avviarsi verso la terrazza con accesso riservato. Mi alzai per poterlo raggiungere dicendo a Daniele che avevo bisogno di prendere un po' d'aria e corsi, per quanto i tacchi me lo permettevano, prima che la porta si richiudesse. 
L'aria gelida di gennaio colpì il mio viso facendomi stringere ancora di più nel cappotto, quando alzai lo sguardo Harry era lì, le grandi mani nelle tasche e il volto verso il cielo; mi avvicinai senza fare rumore e mi affiancai a lui.
<< Ancora in compagnia delle stelle >> dissi guardando verso il cielo non prima di avergli lanciato un'occhiata con la coda dell'occhio
<< Chiedevo un consiglio >> sospirò lui guardadnomi di sfuggita per poi tornare alle stelle
<< Su cosa? >> domandai abbassando il volto e voltandomi verso di lui
<< Su di te >> rispose abbassando anche lui il viso e fissando i suoi occhi nei miei
Quella frase mi fece tremare le gambe, il mio cuore prese a battere all'impazzata, proprio come mi sucedeva i primi tempi con Daniele.
<< Perchè su di me? >> domandai timorosa
Harry allora posò una mano sulla mia guancia destra, chiuse gli occhi prendendo un respiro profondo e poi li riaprì fissandoli nei miei, verde nel marrone.
<< Tutto bene? >> chiesi ancora, preoccupata dal suo comportamento
<< Ora che sei qui con me si >> mi rispose lui facendomi scoppiare il cuore di gioia << Non sopporto che tu non mi parli, che mi guardi con odio, mi fa stare male non poterti sorridere, starti accanto. Sono pazo di gelosia, non posso sopportare che Daniele ti baci e ti accarezzi, io potrei darti molto di più >> 
Rimasi senza parole, Harry mi aveva detto delle cose bellissime, mai nessuno mi aveva detto di non sopportare la mia lontananza in quel modo, mai avrei immaginato che Harry provasse tutto quello, perchè lo vedevo come un sogno irraggiungibile, lui era parte della mia band preferita, uno dei miei cinque idoli, sembrava essere il mio amore platonico e invece era prorpio lì davanti a me, mi aveva appena detto di non poter sopportare il fatto di non potermi sorridere ed io non potevo essere più felice di così.
<< Ma Sarah? >> chiesi 
<< L'ho lasciata, era gelosa di te e credo proprio che avesse ragione... Non riesco a fare a meno di te >> confessò
<< Allora non starmi lontano >> dissi posando le mie mani sul suo petto che si abbassava e si alzava ritmicamente
<< E Daniele? >> chiese appoggiando la sua fronte sulla mia facendo scontrare i nostri nasi
<< Daniele se lo puo' anche dimenticare >> disse una voce dura che conoscevo bene
Mi voltai di scatto per vedere il mio ragazzo in piedi davanti a noi, aveva le braccia lungo i finachi, i pugni chiusi e gli occhi pieni di rabbia.
<< Dani >> dissi dirigendomi verso di lui
<< Non chiamarmi così >> ribattè pronto <<  Mi hai tradito >> 
<< No, Daniele io non ti ho tradito >> mi difesi << E' vero ho baciato Harry, ma non ho continuato una storia con lui perchè io stavo con te >> 
<< E dovrei crederti? >> domandò quello retorico
<< Si >> si intromise Harry << Giulia è stata malissimo dopo quel bacio, continuava a ripetermi che non era giusto nei tuoi confronti >>
<< Harry dice la verità, ti prego Daniele >> dissi
Il ragazzo davanti a noi sembrò crederci ma non si rilassò, aveva ancora i muscoli tesi, era visibilmente arrabbiato.
<< Lasciaci da soli >> ordinò ad Harry che mi guardò triste per poi rientrare nel locale
Restammo così uno di fronte all'altra, non riuscivo a capire cosa gli passasse per la testa ma dovevo dirgli la verità, non potevamo portare avanti quella storia, io non lo amavo più.
<< Dimmi che ti ha baciata lui e tu l'hai respinto >> pregò Daniele con un tono tra il duro e il disperato
<< La prima volta si >> confessai
<< La prima volta? Vi siete baciati più volte? >> chiese incredulo
<< Si, ma mi sono sempre sentita in colpa nei tuoi confronti, tu non meritavi tutto questo, volevo aspettare e vederti, volevo provare a salvare la nostra storia >> spiegai avvincinandomi a lui che restò impassibile
<< Non c'è più nulla da salvare >> constatò amaro
<< Evidentemente non era destino >> sussurrai carezzandogli la guancia << Sono stata benissimo con te, ti ho amato sul serio e tu sei stato un fidanzato perfetto >>
<< E allora perchè mi hai fatto questo? >> domandò esausto
<< Perchè con Harry è scattato qualcosa che neanche io riesco a spiegarmi, in questi mesi ho pensato che fossi tu quello giusto ma poi, quando ho conosciuto Harry, qualcosa è cambiata, con lui ho una sensazione di pace, benessere e libertà che purtroppo con te non riesco ad avvertire. Mi dispiace da morire Dani, ma la nostra storia non puo' andare avanti, spero che tu non mi odi, sono molto legata a te, sei stato il mio primo ragazzo e non ti dimenticherò mai, ma è giunto il momento di dividerci e trovare la persona giusta per noi, sono certa che presto la ragazza della tua vita sarà accanto a te >> 
Daniele mi lasciò parlare senza interrompermi, mi guardava con occhi tristi e questo mi faceva male ma non potevo più continuare a prendere in giro lui e me. Con Harry era scattata la scintilla e ormai non potevo più ignorarla, volevo capire, andare a fondo e vedere come sarebbe andata a finire, non volevo alcun rimpianto, ma per farlo era stato necessario confessare tutto a Daniele; lui era una ragazzo fantastico e non meritava che lo prendessi in giro.
<< Quindi è finita >> pronunciò 
Avevo speso ogni parola, non riuscivo più a parlare quindi mi limitai ad annuire. 
<< Bene, addio >> pronunciò il ragazzo duramente facendo per andare via ma io lo bloccai afferando il suo polso
<< Grazie Daniele, grazie di tutto >> sussurrai con gli occhi lucidi
Lui non rispose, fece solo un cenno con il capo e andò via con le mani nelle tasche del giubbotto e il viso rivolto verso il basso; lo osservai camminare fino a quando non lo vidi più, allora portai il mio sguardo al cielo e sperai di aver fatto la scelta giusta, mi sentivo triste,  ma anche più leggera, sentivo di poter ricominciare e stare bene, le stelle erano luminose quella sera, sembravano incoraggiarmi, sorrisi debolmente e suito dopo una voce roca ruppe il silenzio.
<< L'ho visto andare via, ha detto a tuo fratello che torna in Italia >> sussurrò
<< Oh >> fu l'unica cosa che riuscii a dire
<< Vi siete lasciati? >> chiese esitante
<< Si >> sussurrai facendo incontrare i nostri sguardi, gli occhi di Harry erano speranzosi 
Il riccio allora si avvicinò a me lentamente fino a che non ci ritrovammo di nuovo vicini, occhi negli occhi.
<< So che è passata la mezzanotte ma non ho potuto darti il tuo regalo di compleanno prima >> disse il riccio infilando la mano nella tasca interna del suo giubbotto nero
<< Mi avete regalato i tre ciondoli, non dovevi prendermi altro >> mi lamentai
<< Volevo farlo >> disse solamente per poi porgermi due biglietti gialli
<< Non ci credo >> sussurrai << Harry >>
<< Louis mi ha detto che adori i Muse, così ho fatto un paio di telefonate e te li ho comprati >> spiegò facendo comparire una fossetta al lato della sua bocca
<> pronunciai gettandogli le braccia al collo, Harry incrociò le sue dietro la mia schiena e si lasciò trasportare in quell'abbraccio che entrambi desideravamo da molto
<< Hazza ma non sarà un problema andarci? >> domandai allentando di poco la presa ma restando tra le sue braccia
<< Perchè? >> chiese stranito
<< Harry Styles ad un concerto con migliaia di persone>> spiegai
<< Vuoi che venga con te? >> chiese sorpreso
<< E con chi altro credevi che andassi?! >> domandai retorica
<< Credevo ci avresti portato un'amica o Louis >> spiegò ad un palmo dal mio viso
<< Io ci voglio andare con te >> risposi per poi lasciargli un bacio sulla guancia << Grazie Hazza >> sussurrai sorridente 
<< Di nulla Scheggia >> rispose aprendosi in un sorriso mozzafiato
<< Mi piace quando mi chiami Scheggia >> rivelai
<< Mi piace quando mi chiami Hazza >> mi fece eco posandomi a sua volta un bacio sulla guancia facendo tremare le mie gambe.




NOTE DELL'AUTRICE :
Compleanno particolare per la nostra Scheggia, non trovate? Finalmente ha lasciato Daniele, questo vuol dire che starà con Harry oppure no? Lo scopriremo solo leggendo ;)
spero che il capitolo vi sia piaciuto, adoro un sacco le vostre splendide recensioni, grazie mille sono contenta che la storia vi piaccia <3 spero continuerete a seguirmi :)
se vi va mi trovate su Twitter, vi basta digitare l'ashtag #HazzaeScheggia per trovare me e scoprire tutti gli aggiornamenti riguardo la storia o semplicemente, se avete voglia di parlare <3 per chi non avesse Twitter, mi trovate su Facebook alla pagina:" the reason for my smile? One Direction"
a presto splendori
vi adoro
grazie
baci
SCHEGGIA<3


P.S.
chiedo scusa ma il mio computer ancora non va, cercherò di aggiustare l'html al più presto <3

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Capitolo 18
*** Stonehenge ***


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La mattina del 19 gennaio fu Ale irrompere nella mia stanza prima che potesse arrivare Louis, ero sempre stata una pigrona e svegliarmi presto non era il mio forte, sopratutto dopo che avevamo passato la notte a ballare in un locale. 
<< Ehi >> sussurrò la mia migliore amica entrando sotto le coperte con me
In risposta io mugolai e mi accoccolai al suo petto tenendo gli occhi chiusi.
<< Giu è ora di alzarsi >> mi disse carezzandomi la schiena
<< Così non mi aiuti >> mi lamentai con il viso schiacciato sulla sua spalla
<< Se ti svegli rivedi Harry >> provò ancora 
<< Mmmm Harry >> risposi con voce felice 
<< Giulia!!!! >> irruppe urlando Louis facendo sobbalzare Ale
<< Lou >> lo rimproverai massaggiandomi le tempie mentre mi mettevo seduta
<< La nostra festeggiata ha bevuto un po' troppo? >> mi canzonò il ragazzo 
<< La festeggiata ha lasciato Daniele >> lo corresse Ale 
Sul volto di Louis si dipinse un'espressione sorpresa e felice, nessuno aveva assisitito alla discussione che avevo avuto con Daniele, tantomeno alla mia "riconciliazione" con Harry. Promisi che avrei raccontato tutto in un secondo momento in presenza anche di Flavia e li convinsi ad andare in cucina, avevo un disperato bisogno di caffè. Mentre scendevo le scale pensai a come mi sarei dovuta comportare con Harry, volevo che tra di noi andasse tutto bene ma, affinchè potesse accadere, avremmo dovuto procedere a piccoli passi. Ero certa che tra me e lui fosse nato qualcosa di speciale, forse di unico, ma volevo scoprirlo passo dopo passo e godermi ogni singolo istante con quel ragazzo dai capelli ricci, ero decisa a scoprire ogni singola sfacettatura del vero Harry, quello con cui avrei  vissuto per i seguenti mesi. 
Entrai in cucina ancora con la mente occupata e mi diressi verso il bancone in cerca di un posto a sedere, tutti gli sgabelli e il divano erano occupati, tentai di intenerire mio fratello ma lui restò ancorato al suo sgabello così presi il frappuccino al cioccolato che Liam mi aveva preso da Starbucks e, con un sorriso compiaciuto sul viso, mi sedetti sulle gambe di Harry,  Flavia mi guardò stupita mentre il riccio rideva.
<< Credo che quel posto sia già occupato >> disse divertito Niall
<< Dici? >> domandai stando al gioco
<< Dico >> continuò Niall sogghignando
Mi voltai e feci finta di essere sorpresa quando incontrai gli occhi verdi di Harry.
<< Oh mio Dio sono seduta su Harry Styles! >> urlai facendo scoppiare a ridere i miei amici mentre Harry mi guardava divertito << Non mi alzerò più! Harry sposami! >> continuai 
A quel punto non resistetti e iniziai a ridere anche io contagiando il riccio.
<< Resti sulle mie gambe solo se in cambio mi dai un po' del tuo frappuccino >> propose quello
Quella proposta fece sì che socchiudessi i miei occhi e abbracciassi il bicchiere che conteneva la mia colazione
<< Non puoi chiedermi questo >> dissi minacciosa
<< Oh si che posso >> mi sfidò lui tendendo la mano
<< Non lo avrai mai >> sibilai
<< Allora farò in modo che ti alzi >> pronunciò serio avvicinando le mani ai miei fianchi, sapeva che il solletico era il mio punto debole che lo avrebbe fatto vincere in qualunque caso
<< Mi arrendo >> dissi pronta posando il bicchiere nella sua grande mano sotto lo sguardo stupito di mio fratello e delle mie migliori amiche
<< Perchè quegli sguardi sorpresi? >> domandò Zayn
<< Perchè Giulia non condivide mai il suo cibo >> rispose Flavia
<< Mai >> sottolinearono Carmine e Alessandra
<< Non accadrà mai più >> rassicurai tutti quanti che risero 
Il gruppo intraprese una conversazione per decidere quali luoghi visitare durante la giornata, cercavo di seguire il discorso ma la voce di Harry che sussurrava al mio orecchio ebbe la precedenza.
<< Buono questo frappuccino >> disse con le labbra posate sul mio orecchio mandando a farsi benedire il mio autcontrollo
<< Goditelo perchè non avrai mai più il mio cibo >> lo minacciai facendolo ridere
Adoravo alla follia quella risata, la sua voce, il suo respiro sulla mia pelle, adoravo tutto di lui.
<< La piccola Scheggia si è offesa >> sussurrò ancora al mio orecchio mentre le mie mani iniziavano a sudare << Come potrò mai farmi perdonare? >>
A quel punto un sorriso compiaciuto comparve sul mio volto, doveva scusarsi con me e presto avrei elaborato qualcosa.
<< Ci devo pensare >> rosposi voltandomi verso di lui
Fu in quell'esatto istante che tutto intorno a me scomparve, non ebbe più alcuna importanza, in quel momento per me esisteva solo Harry che con i suoi occhi così verdi, le sue labbra così morbide e le sue mani così grandi mi faceva stare bene. Volevo baciarlo, volevo far combaciare le nostre labbra e goderne fino in fondo finalmente libera dai sensi di colpa, non vedevo l'ora di avere un briciolo di tempo da sola con lui perchè bramavo quelle labbra ma non volevo che il nostro primo vero bacio avvenisse sotto gli occhi di tutti e sopratutto sotto gli occhi di mio fratello. Fu proprio lui a riportarci alla realtà con una domanda 
<< Da quando vuoi due siete amici? >> chiese mio fratello mentre Harry, Flavia, Alessandra, Louis ed io sgranavamo gli occhi
<< Da quando devo essere gentile con lui per poter restare seduta >> risposi inventando una scusa plausibile su due piedi
<< Mh >> pronunciò solamente mio fratello pensieroso, sembrava averci creduto così riportammo l'attezione sull'idea di raggiungere Stonehenge.
I miei amici sembrarono entusiasti a riguardo così i ragazzi chiamarono le loro guardie del corpo, organizzammo le macchine e partimmo. Trascorsi l'intero viaggio con  Louis, Ale, Flavia e Zayn ai quali fui costretta a raccontare tutto della sera precedente, il tempo  passò in fretta, con loro mi sentivo a mio agio e sapevo di poter dire tutto ciò che pensavo, mi avrebbero capita sempre o mi avrebbero aiutata a ragionare. 
Essendo la prima volta in Inghilterra anche per me, visitare quel luogo visto da sempre sui libri fu emozionante, era tutto così grande e suggestivo, l'atmosfera, il paesaggio, il cielo occupato da piccole nuvole che avanzavano lente sulle nostre teste, era tutto così magico da sembrarmi surreale, mi sentivo come se stessi vivendo in un sogno, uno di quelli che si fanno poche volte, un bel sogno in cui tutto sembra così vero che quando ti svegli credi di averlo vissuto  per davvero. Decisi di sedermi su quell'immenso prato e osservare i miei amici, alcune persone mi ritenevano un po' strana ma chi mi era vicino ci era abituato, avevo sempre avuto la tendenza ad estraniarmi per pochi minuti per poter osservare, mi piaceva cogliere ogni piccolo dettaglio di chi mi circondava, ero attratta dalla ricerca del partiolare sui volti, nei movimenti e nelle fattezze delle persone; era un aspetto di me che si era rivelato utile durante le lezioni di teatro, il mio insegnante diceva che un buon attore osserva sempre fino nei minimi particolari prima di immedesimarsi in un personaggio ed io ero proprio quel genere di ragazza. Fissai la mia attenzione su Louis ed Eleanor che si scambiavano un'occhiata che all'apparenza sembrava fugace ma che, a un'occhio attento, risultava piena di significato per loro; spostai lo sguardo su mio fratello, Liam e Niall che parlavano tranquillamente seduti poco più in là, Carmine aveva sempre avuto un modo particolare di muoversi mentre chiacchierava che mi incuriosiva, muoveva le dita, segno di esercizi finalizzati all'uso della chitarra  e, in alcuni casi,  socchiudeva anche le palpebre, come se volesse riflettere. 
<< A cosa pensi? >> prounciò Harry mentre si sedeva accanto a me facendomi sobbalzare
<< Mi hai spaventata >> dissi portandomi una mano al petto
<< Non era mia intenzione >> si scusò lui ridacchiando
<< Avrei qualche dubbio a riguardo >> dissi spingendo leggermente la sua spalla
<< Non potrei mai spaventare una così fragile donzella >> mi canzonò
<< Ma smettila >> ribattei ridendo e fermandomi ad osservare i suoi occhi verdi, mi avevano da sempre attratta, prima ancora di conoscerlo passavo molto tempo a guardare le sue foto fissando gli occhi, erano come vitali per me.
<< Scheggia? >> mi richiamò Harry
<< Si? >> risposi tornando alla realtà
<< Ti eri incantata >> disse ridendo 
<< Scusami è che... I tuoi occhi sono così.... >> cerai di spiegare ma non torvavo le parole adatte
<< Così...? >> mi incitò
<< Così profondi e magnetici >> dissi in fine ancora incantata da quella bellezza 
<< Ehm... grazie >> mi rispose imbarazzato 
<< Harry Styles in imbarazzo con una ragazza? >> chiesi retorica, dalle voci che giravano sui giornali e da quanto dicevano i ragazzi nelle interviste, Harry era sempre stato dipinto come il latin lover che con le ragazze non sbagliava mai un colpo, il perfetto conquistatore di cuori.
<< Non sono davvero come mi descrivono i giornali >> si difese pronto lasciando trasparire una punta di rabbia nella sua voce
<< Lo so >> lo consolai portando una mia mano sulla sua guancia e mostrandogli un sorriso sincero
Harry fece per avvicinarsi al mio viso e darmi un bacio ma lo bloccai immediatamente, mio fratello era lì e non doveva vederci e poi gli spiegai che volevo andarci piano, volevo davvero che le cose funzionassero tra noi così gli dissi che mi sarebbe piaciuto consolidare il nostro rapporto iniziando con l'essere amici. In un primo momento lui restò deluso dalla mia proposta dal momento che avevamo sofferto molto prima che scegliessi lui ma si rasserenò quando gli dissi che l'essere amici non escludeva la possibiltà di creare un " noi".
Decidemmo di goderci il magico spettacolo del tramonto su Stonehenge tutti insieme e poi tornammo a casa con la tristezza nel cuore, il mattino seguente tutti i miei amici sarebbero ritornati in Italia e avrei dovuto aspettare mesi prima di poterli rivedere, ma sopratutto avrei sovuto attendere troppo tempo prima di poter stringere nuovamente a me le mie due migliori amiche.

 
 

NOTE DELL'AUTRICE:
Hola splendori!!! Cosa ne pensate di questo nuovo capitolo? Harry e Scheggia hanno fatto la pace e vanno d'accordo, ma secondo voi, riusciranno a stare insieme? Lo scopriremo solo leggendo ;) 
Spero che la storia ci piaccia, rileggendo la mi sono accorta che è molto più personale di quanto pensassi e spero che la vera me vi piaccia :) 
chiedo scusa ancora per l'html ma spero che questo sia l'ultimo capitolo che pubblico dal cellulare :D 
Spero mi aiuterete a far conoscere la mia storia anche tramite Twitter, basta utilizzare l'ashtag #HazzaeScheggia :)
non mi dilungo oltre 
vi adoro
graIe di tutto
baci
SCHEGGIA<3

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Capitolo 19
*** Muse ***


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La mattina del 20 gennaio in casa Tomlinson-Styles regnava la tristezza, i miei amici italiani erano in partenza, ci saremmo rivisti in estate, alla fine della scuola; avevo salutato tutti quanti, restavano solo Ale e Flavia. Erano tutti nel vialetto a caricare i bagagli nelle auto mentre noi tre eravamo sulla soglia della porta.
<< Ci rivedremo presto, vero? >> chiesi guardandole speranzosa
<< Il prima possibile >> mi rassicurò Flavia allacciando le sue braccia alla mia vita 
<< Mi mancherete tantissimo >> dissi invitando anche Ale ad unirsi al nostro abbraccio
<< Penso che ti mancherà solo Flavia >>  disse quella 
<< Ma che dici?! Mi mancherete entrambe >> la ripresi 
<< Non credo dal momento che anche io frequenterò la St. Lucas quest'anno >> mi rispose sorridente
<< Oh mio Dio >> dissi scandendo ogni parola per poi fiondarmi tra le sue braccia << Non ci credo >>
<< Credici, mi avrai tra i piedi tutti i giorni >> disse la mia migliore amica facendomi ridere
Andrea richiamò Flavia, era giunto il momento di dividerci per davvero.
<< Ti voglio bene, non dimenticarlo >> sussurrai nell'abbraccio con Flavia
<< Ti voglio bene anche io, mi mancherai >> rispose lei stringendomi forte per poi abbracciare Ale
<< Chiamaci tutti i giorni >> le raccomandò Alessandra 
<< Lo farÚ >> promise Flavia << Mi raccomando, fammi sapere come va con Niall e, soprattutto, sorveglia i piccioncini >> disse poi indicando me 
Ridacchiammo prima di scambiarci un ultimo bacio in guancia e poi Ale ed io aspettammo di veder allontanarsi del tutto le auto mentre eravamo abbracciate sul ciglio della porta. I nostri amici erano andati via cosÏ noi ci recammo nella mia stanza per scegliere cosa avrei indossato quella sera al concerto dei Muse.
Eravamo sedute davanti al mio armadio aperto da almeno dieci minuti, non sapevamo proprio cosa scegliere, quando decisi di mettermi comoda ed indossare i miei jeans strappati sulle gambe con le Dr. Martens e una maglia a maniche lunghe nera con la scritta " bad girls have more fun".
<< Che ne dici? >> chiesi ad Ale una volta pronta
<< Perfetta! >> esclamò lei << Emozionata? >> mi chiese poi
<< Non sai quanto! >> risposi << E' da anni che aspetto questo giorno >>
<< Beh non tutti diventano la ragazza di Harry Styles >> precisò la mia migliore amica
<< Ma che diavolo dici?! >> la ripresi pronta << Io parlavo del concerto, con Harry non c'Ë niente, siamo diventati amici, tutto qui >> 
<< Si, certo e gli elefanti sono rosa >> rispose lei incrociando le braccia al petto
Alzai gli occhi al cielo facendola ridere e poi mi voltai di spalle per riporre l'occorrente nella mia borsa; non appena tolsi gli occhiali da vista dal mio viso per nasconderli nel cassetto del comodino, qualcuno bussò alla porta della mia stanza . Ale si alzò dal mio letto per aprire non prima di avermi lanciato un'occhiata maliziosa alla quale risposi con una linguaccia.
In un attimo Harry comparve dinnanzi ai miei occhi in tutto il suo splendore, ci furono diversi istanti di silenzio durante i quali io scorsi con lo sguardo l'intero corpo del riccio, dai suoi inconfondibili stivaletti alla sua camicia blu aperta con una maglia bianca dalla cui scollatura si vedevano le ali delle rondini tatuate sul suo petto. L'ultima tappa furono i suoi magnetici occhi verdi che sorpresi ad osservare il mio corpo fino a che non si incatenarono ai miei; ci sorridemmo proprio quando fummo interrotti da Ale.
<< Bene, mi sento di troppo. Divertitevi al concerto >> esclamò lasciandoci da soli 
Nella stanza calÚ improvvisamente un silenzio imbarazzante che venne rotto da Harry
<< Ehm... Ero passato per chiederti se fossi pronta >> disse grattandosi la nuca con una mano
<< Si, possiamo andare >> risposi sorridendo 
Dopo quel breve scambio di battute non ci parlammo per tutto il tragitto che ci condusse alla O2 Arena, ci limitammo ad osservarci di tanto in tanto; era cosÏ bello mentre guidava, gli occhi fissi sulla strada, le mani grandi sul volante e le labbra che canticchiavano le canzoni che passavano alla radio. Diversi minuti dopo aver lasciato il complesso, Harry parcheggiÚ in un luogo enorme in cui vi erano dei camion e tanti uomini con magliette nere che riportavano la scritta "staff"; lui venne ad aprirmi lo sportello e, una volta scesa dall'auto, mi porse un pass da appendere al collo. Quasi tutti coloro che incontravamo lungo i corridoi salutavano Harry come se lo conoscessero e lui mi spiegò che avevano lavorato al loro ultimo tour, mi guidò attraverso le mura dell'arena che lui conosceva bene senza mai perdere il contatto con il palmo della mia mano, le nostre dita erano intrecciate ed il mio cuore batteva all'impazzata. Ma fu nel momento in cui una porta scorrevole ci rivelò l'arena in tutta la sua grandezza che mi sentii fortunata come non mai; Harry aveva prenotato dei posti fantastici, non lontani dal palco ma nemmeno immersi nella folla di persone che popolavano il prato, era perfetto. Rimasi a bocca aperta ad osservare il tutto con gli occhi lucidi.
<< Hai lo stesso sguardo di poco fa in macchina, quando mi fissavi >> disse divertito il riccio
Senza preavviso mi gettai tra le sue braccia e lo strinsi forte a me
<< E' tutto perfetto, grazie mille Hazza >> dissi
<< E' il minimo per te, Scheggia >> rispose 
Mi lasciÚ un bacio tra i capelli prima che ci dividessimo per accomodarci sulle poltroncine dinnanzi a noi.
Scattai qualche foto, al palco, all'arena, al mare di persone e a me ed Harry in attesa che i Muse salissero sul palco.
<< Comunque io non ti stavo fissando >> precisai quando ebbi posato la macchina fotografica
<< Ma se non mi hai tolto gli occhi di dosso per tutto il tragitto?! >> mi canzonò il riccio
<< Illuso >> risposi mettendo su un sorriso falso che lo fece ridere
<< Sono contento che tu abbia scelto me per accompagnarti >> disse poi sorridendomi sinceramente 
<< Ci vuole una persona speciale in un' occasione speciale come il primo concerto della tua band preferita >> pronunciai 
<< Credevo fossimo noi i tuoi preferiti >> continuò fingendo di essere offeso
<< Lo siete, ma non credo tu possa accompagnarmi ad un tuo concerto >> risposi ridendo 
<< Effettivamente >> constatò lui ridendo insieme a me 
Le luci si spensero improvvisamente e le urla dei fan, insieme alle mie, rimbombarono nell'intera arena fino a che i tre artisti non apparvero sul palco con i loro strumenti ed iniziarono a suonare Supremacy. Cantai fino a perdere il fiato ogni singola canzone, ballavo e ridevo come non avevo fatto mai prima, sentivo gli occhi di Harry su di me ma non me ne curai pi˘ di tanto, mi stavo godendo il concerto. Nel momento in cui Matt prese posto al suo piano bianco ed iniziò a cantare Explorers sentii le braccia  del mio accompagnatore avvolgersi attorno alla mia vita; mi voltai di poco verso di lui per sorridergli grata e poi laciargli un bacio sulla guancia. Cantammo entrambi per tutta la durata della canzone senza mai sciogliere il nostro abbraccio, era tutto perfetto, la canzone, il luogo, l'assenza di conoscenti e amici che interrompevano sempre e, pi˘ di tutto, Harry ed io stretti in un abbraccio che avrei voluto non finisse mai. Cullati dalle dolci note di quella splendida canzone, incatenammo i nostri occhi, le nostre labbra si avvicinavano sempre di pi˘ fino a sfiorarsi quando sentimmo pronunciare il nome di Harry al microfono. 
Ci allontanammo un istante prima che le telecamere facessero apparire il volto del mio accompagnatore sugli schermi accanto al palco; probabilmente Matt aveva ringraziato Harry per aver assistito al concerto. Poco dopo i Muse attaccarono con l'ultima canzone, Starlight, la mia preferita; cantai con le lacrime che rigavano il mio volto, era già tutto finito ed era stato perfetto.



NOTE DELL'AUTRICE:
 I sogni della nostra Scheggia stanno entamente prendendo vita, sembra tutto così surreale eppure è vero... Riuscirà a realizzare il suo sogni più grande: diventare la ragazza di Harry? Lo scopriremo solo leggendo ;) Spero che il caitolo vi sia piaciuto  e che commenterete in tanti, adoro ogni singola parola che scrivte, siete meravigiose <3
Se vi va, i miei contatti sono nei capitoli precedenti, su twitter vi basta utilizzare l'ashtag #HazzaeScheggia e potrete trovare tutti gli aggiornamenti e gli avvisi riguardo la storia <3
corro a lezione
vi adoro
a presto
baci

SCHEGGIA<3

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Capitolo 20
*** Hai vinto ***


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Il fiume di persone prese ad uscire lentamente dall'arena, una volta riaccese le luci, così Harry intrecciò le sue dita con le mie e mi guidò nuovamente verso la sua auto.

<< E' stato....wow! >> dissi ancora su di giri mentre camminavamo per i corridoi dell'arena

<< Vedo che ti è piaciuto >> constatò il riccio soddisfatto

<< Scherzi?! E' stato fantastico! Le ciminiere sul palco, il robot gigante, il pallone volante a forma di lampadina... E' stato tutto...>> dissi tutto d'un fiato senza fermarmi fino a quando non cercai le parole per descrivere il tutto 

<< Wow? >> chiese Harry riprendendo l'aggettivo che avevo trovato poco prima 

<< Si >> dissi sognante stringendomi al suo braccio mentre lui ridacchiava divertito

In pochi minuti ci ritrovammo ad attraversare nuovamente le strade londinesi ormai buie, per tutto il viaggio mi persi nei miei discorsi dettati dall'eccitazione per il concerto che scorreva ancora nelle mie vene.

<< Perchè ridi? >> chiesi ad Harry dopo qualche minuto di soliloquio

<< Perchè sei buffa >> spiegò quello posando gli occhi su di me per poi tornare sulla strada

<< Spero sia un bene >> dissi quasi in un sussurro

<< Direi di si >> mi rassicurò il ragazzo aprendo il palmo della sua mano affinchè vi posassi la mia << Ti va una cioccolata? >> chiese poi mentre accostava vicino ad un marciapiede

<< Si >> risposi sorridente, non volevo che quella serata speciale finisse subito, sarei andata anche in capo al mondo pur di passare altro tempo in sua compagnia.

Con le cioccolate calde tra le mani prendemmo a passeggiare lentamente

<< Ci voleva proprio questa cioccolata, con questo freddo >> dissi per reompere il silenzio che era calato tra di noi

<< Avrei invetanto qualsiasi scusa pur di stare ancora con te >> confessò Harry guardando imbarazzato il bicchiere di cartone che aveva tra le mani

All'udire quelle parole il mio cuore fece le capriole ed un sorriso che andava da un orecchio all'altro prese posto sul mio volto, Harry aveva dato voce anche ai miei pensieri ed ero così felice che anche lui volesse restare in mia compagnia. Stringendo il bicchiere con una mano sola, mi avvicinai a lui che prontamente circondò le mie spalle con il suo braccio stringendomi il più possibile al suo corpo. Camminammo per qualche centinaio di metri in quella posizione, sorseggiando cioccolata calda e parlando di qualsiasi cosa, fino a quando notammo una terrazza sulla nostra sinistra. Liberatici dei bicchieri ormai vuoti, ci affacciammo a quella ringhiera in cemento che dava sul Tamigi, Londra apparve a noi in tutto il suo splendore, le luci dei palazzi e delle strade creavano un'atmosfera da sogno, c'era un silenzio piacevole intorno a noi. La città era quasi deserta a quell'ora, solo poche coppie passeggiavano strette nei loro abbracci per ripararsi dal freddo; tutto era così surreale per me, non avrei mai immaginato di trovarmi in quel magico luogo con uno dei miei cinque idoli. 

<< E' bellissima >> dissi guardando la città come incantata 

<< Londra è una delle mie città preferite >> disse Harry allacciando le sue mani alla mia vita facendomi sorridere

<< E' magica >> concordai posando il capo sul suo torace; il suo cuore batteva all'impazzata, sembrava avesse un colibrì nel petto << Il tuo cuore batte forte >> gli feci notare

<< E' colpa tua >> sussurrò lasciandomi un bacio tra i capelli facendomi perdere un battito << Quando sono con te non smette di battere >> continuò 

Alzai di poco il viso ed incontrai i suoi occhi così magnetici, da quando eravamo usciti insieme quella sera non riuscivo a smettere di sorridere, mi ritenevo così fortunata.

<< Sei bellissima >> sussurrò Harry portando una ciocca dei miei capelli dietro il mio orecchio facendomi arrossire.

I suoi occhi passarono più volte dalle mie labbra alle mie iridi, la tensione tra noi era palpabile, volevamo sfiorarci, unirci, ci avvicinavamo lentamente fino a che Harry non mise fine a quel gioco posando le sue labbra sulle mie. Ci scambiammo un bacio dolce, a fior di labbra, durante il quale le mie mani corsero fino alla sua nuca per intrecciare le dita tra i suoi ricci mentre le sue raggiunsero i miei fianchi e mi avvicinarono ancora di più al suo corpo. In quel monento era tutto perfetto, noi su quella terrazza, le luci fioche dei lampioni che illuminavano debolmente il luogo in cui ci trovavamo ma, più di ogni altra cosa, le nostre labbra unite, i nostri cuori che battevano in sincorno ed i nostri repiri divenuti uno solo. 

<< Hai vinto >> sussurrai sulle sue labbra sorridendo

<< Di cosa parli? >> mi chiese stranito

<< Della scommessa fatta sul London Eye >> spiegai 

<< Ma sono passati più di due giorni >> precisò quello

<< Diciamo che avevi già vinto prima ancora di scommettere solo che non volevo ammetterlo a me stessa  >> ammisi imbarazzata

Harry sorrise felice per la mia risposta e mi baciò nuovamente, era il secondo bacio nel giro di pochi minuti e già iniziavo ad abituarmici, mi sentivo così bene quando mi sfiorava, quel ragazzo era diventato la mia fonte dei sorrisi, stavo bene anche solo guardandolo o avendolo vicino.

<< Ora che finalmente sei libera... >> tentennò torturandosi le mani

<< Oh che bello, finalmente sono libera, senza un ragazzo che mi trattenga, sono così felice di essere single >> dissi prendendolo in giro

<< Oh >> pronunciò deluso sciogliendo il nostro abbraccio

<< Haz? >> lo richiamai

<< Mh? >> domandò continuando a fissarsi le mani così grandi

<< Vuoi essere il mio ragazzo? >> chiesi speranzosa carezzandogli una guancia 

 

NOTE DELL'AUTRICE:

Finalmente la nostra cara Scheggia ha deciso di lasciarsi andare all'amore, Harry accetterà di essere il suo ragazzo? Lo scopriremo solo leggendo ;)

Spero che il capitolo vi sia piaciuto e che mi lasciate qualche commento, per me è importantissimo sapere se la storia vi piace <3

Se mi volete contettate trovate i miei profili nei capitoli precedenti....

vi amo, grazie di tutto

baci

SCHEGGIA<3

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Capitolo 21
*** Quattordicenni ***


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<< Dici davvero? >> chiese con un bagliore inconfondibile negli occhi 

<< No, ti prendevo in giro >> risposi ovvia mentre Harry prendeva il mio viso tra le sue mani e mi baciava con tutta la passione che aveva in corpo.

<< Certo che voglio essere il tuo ragazzo, Scheggia >> pronunciò lasciandomi baci su tutto il viso facendomi ridere 

<< Sono felice anche io Hazza ma così mi consumi >> risposi divertita 

<< Sei bellessima, non ti consumi così facilmente >> mi rispose posando i gomiti sulla ringhiera della terrazza

Lo guardai cercando di sopprimere una grassa risata che cercava di farsi spazio nel mio petto 

<< Che c'è?! >> mi chiese 

Fu in quel momento che scoppiai a ridere di gusto sotto lo sguardo confuso del mio, ormai, ragazzo 

<< Quello che hai detto su di me >> spiegai ancora in preda alle risate 

<< Era così divertente?! >> chiese offeso incorciando le braccia al petto

Respirai profondamente per qualche istante per calmarmi dalle risate e poi mi avvicinai ad Harry, incastrai il mio corpo tra le sue gambe e guidai le sue braccia affinchè si legassero intorno alla mia vita e poi presi ad accarezzare i suoi capelli.

<< Harry quello che mi hai detto prima era bellissimo >> spiegai

<< Ma? >> chiese 

<< Ma diciamo che non sono il tipo di ragazza a cui piacciono le smancerie da quattordicenni >> conclusi lasciandogli un bacio a fior di labbra 

<< Mi stai dando del quattordicenne? >> chiese solleticandomi i fianchi

<< Assolutamente no >> dissi ridendo sperando che finisse quella tortura 

<< Cosa? Puoi ripetere? >> chiese divertito mentre mi dimenavo tra le sue braccia

<< Ho detto che non sei un quattordicenne, sei un diciottenne molto maturo >> pronunciai tra le risate

<< Così va meglio >> disse soddisfatto prendendomi tra le sue braccia

<< Sei consapevole del fatto che io abbia detto una balla enorme, vero? >> gli dissi scherzosa 

<< Non poi così enorme >> acconsentì ridacchiando per poi mettermi a tacere con un altro bacio

<< Quanti baci stasera >> dissi percorrendo il contorno del suo labbro inferiore con il mio indice 

<< Forse troppi >> mi canzonò avviandosi verso la macchina 

<< Io direi di no >> ribattei superandolo 

Dopo aver passato del tempo da soli su quella magica terrazza, era giunto il momento di tornare a casa, Harry mise in moto il suo suv e guidò fino a casa mentre con la mia mano sinistra gli carezzavo la nuca giocando con i suoi ricci.

<< Sai, non permetto a nessuno di toccarmi i capelli >> disse guardandomi mentre eravamo fermi ad un semaforo rosso

<< Che onore, signor Styles >> dissi rubandogli un bacio

<< Un grande onore >> scherzò ripartendo 

Qualche minuto dopo eravamo già in casa, avevo indossato il pigiama e stavo uscendo dalla mia stanza quando mi scontrai con il mio ragazzo.

<< Dovremmo smetterla di scontrarci >> disse Harry ridacchiando 

<< Non sai proprio starmi lontano >> lo canzonai 

<< O forse sei tu che non puoi fare a meno di me >> mi sfidò lui avvicinandosi sempre di più

<< Io direi di no >> ribattei stando al gioco

<< Mh mh >> disse solamente quello prima di prendere il mio viso tra le sue mani e dare inizio ad un bacio senza precedenti.

<< Buonanotte Scheggia >> soffiò sulle mie labbra

<< 'Notte Hazza >> risposi rubandogli un ultimo bacio per poi andare a dormire con il cuore che mi scoppiava per la felicità. Ancora non mi sembrava vero, ero a Londra a casa dei miei idoli con mio fratello e la mia migliore amica, frequentavo un liceo bellissimo ed ero appena diventata la ragazza di Harry Styles; stavo vivendo un sogno e non potevo sentirmi più fortunata.

 

NOTE DELL'AUTRICE:

Capitolo romantico per i nostri Hazza e Scheggia *.* Abbiamo scoperto che Giulia non è molto d'accordo con le storie diabetiche ma forse per il suo Harry farà un'eccezione ;) So che è un po' corto ma, se commenterete, presto ne avrete uno nuovo! Proprio adesso ho finito di scrivere l'ultimo capitolo di questa storia, mancano ancora molte cose da raccontare ma non vedo l'ora che le leggiate <3

Vi ringrazio immensamente per tutto, se vi va mi trovate su twitter ( @JustGiuliaM), su instagram ( hazza_e_scheggia) e su facebook alle pagine " Thereason for my smile?One Direction" e " One Direction News & Fan Fiction " ( cerchiamo admin )

vi adoro

baci

SCHEGGIA<3

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Capitolo 22
*** Siamo nei casini ***


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<< Scheggia >> sussurrò Harry al mio orecchio come ogni mattina per svegliarmi

In risposta mi voltai dandogli le spalle e portando il lenzuolo fin sopra la testa provocando la risata profonda del mio ragazzo. Harry ed io stavamo insieme da quasi tre mesi ormai, in casa c'erano stati alcuni piccoli cambiamenti: Harry ed io avevamo confessato ai nostri amici la nostra storia, Eleanor e Louis  formavano una coppia fissa così come mio fratello e Diana, una mia compagna di scuola, mentre Niall non aveva ancora avuto il coraggio di farsi avanti con Alessandra che iniziava seriamente a credere che si sarebbe dovuta concentrare su qualcun'altro e non pensare costantemente al biondino.

<< Scheggia, amore dobbiamo alzarci >> disse poco dopo Harry scoprendomi per poter accarezzare il mio volto con la punta delle dita 

<< No >> mi lamentai voltandomi ancora e posando il capo sul suo petto << Restiamo qui a dormire >> 

<< E' una proposta allettante ma io devo lavorare e tu hai il test di matematica a scuola >> mi ricordò baciandomi il capo

<< Detesto quando hai ragione >> sbuffai alzandomi di malavoglia per poi dirigermi in bagno sotto lo sguardo divertito di Harry

Una volta lavati e vestiti, ci dirigemmo mano nella mano al piano inferiore per fare colazione insieme a Louis ed El che era appena arrivata.

<< Oh andiamo, perchè devo vedere queste cose a prima mattina?! >> mi lamentai entrando in cucina interrompendo il bacio dei nostri amici 

<< Buongiorno anche a te >> rispose divertito Louis mentre Eleanor mi faceva la linguaccia

<< Allora El, pronta per il test ? >> le chiesi affiancando Harry mentre stringevo tra le mani la mia tazza con il caffè 

<< Spero in un miracolo >> mi rispose lei esasperata 

Ridacchiai divertita dal suo comportamento, ogni volta che dovevamo affrontare un test a scuola, Eleanor diceva di non sapere nulla, di non essere pronta quando poi otteneva risultati ottimi. 

<< Come l'ultima volta >> dissi prendendola in giro

<< Non puoi capire Giu, non ricordo nulla! >> si lamentò in preda al panico<

<< Rilassati El, è solo un test >> cercai di tranquillizzarla 

<< Ha ragione Giulia, dovresti rilassarti >> concordò Louis carezzandole la guancia 

Eleanor sembrò tranquillizzarsi, sorrise al suo ragazzo e gli lasciò un bacio a fior di labbra. 

<< E' tardissimo! >> esclamò la mia amica quando guardò di sfuggita l'orologio che aveva al polso

El afferò in fretta il mio braccio e mi trascinò verso la sua vespa rossa lasciandomi giusto il tempo di rubare un veloce bacio sulle labbra ad Harry prima di correre via. 

La giornata scolastica trascorse lentamente, il test di matematica si rivelò abbastanza facile sia per me che per Eleanor, il cielo era terso e il sole illuminava Londra così decidemmo di trascorrere la pausa pranzo in cortile con Alessandra e Diana. Al suono dell'ultima campanella ci ritrovammo nuovamente tutte e quattro nel percheggio del liceo St Lucas per ritornare al complesso in sella alle moto.

Non appena varcammo la soglia di casa Tomlinson-Styles il mio ragazzo mi piombò addosso in preda al panico.

<< Scheggia! >> strillò abbracciandomi forte

<< Haz? Che ti prende? >> chiesi stranita strofinandogli la schiena con una mano 

<< Siamo nei casini >> mi disse puntando i suoi occhi verdi pieni di preoccupazione su di me mentre mi taneva sladamente per le spalle 

<< Perchè? >> chiesi confusa ancora una volta 

<< Perhè i tuoi genitori saranno qui tra meno di due ore! >> rivelò il mio ragazzo sull'orlo di una crisi isterica

<< Oh no! >> strillai sgranando gli occhi

<< Non sono pronto per tutto questo, non sono affatto pronto, non posso conoscere i tuoi genitori, se tuo fratello mi ha quasi strangolato quando ha saputo di noi, non oso immaginare cosa mi farà tuo padre >> farfugliò senza nemmeno riprendere fiato una volta 

<< Harry, Harry respira >> lo fermai carezzandogli una guancia << Stai tranquillo, andrà tutto bene, i miei ti adoreranno >> 

<< Giu! >> urlò Alessandra irrompendo nell'ingresso con il fiatone e alcuni dei suoi oggetti tra le braccia << I nostri genitori stanno arrivando, dobbiamo preparare la stanza >> 

L'arrivo inaspettato delle nostre famiglie mandò su di giri me e Alessandra, avevamo detto loro che dormivamo nella stessa stanza a casa di Harry e Louis quando in realtà lei dormiva da Niall ed io ormai mi ero trasferita in camera di Harry, avevamo poco tempo per rendere la stanza degli ospiti adeguatamente in disordine così che sembrasse vissuta da noi. 

Ci rimboccammo le maniche e ci mettemmo immediatamente all'opera, Ale ed io correvamo da una stanza all'altra per portare i nostri vestiti ed effetti personali nella nuova stanza, El e Lou appendevano al muro le nostre foto mentre Niall ed Harry ceravano di trasportare la scrivania dalla seconda stanza degli ospiti a quella in cui avremmo trascorso le seguenti notti Ale ed io. 

<< Finito >> annunciai rincuorata osservando la stanza

I miei amici ed il mio ragazzo si erano stesi sul pavimento per cercare di riprendere fiato, avevamo fatto un ottimo lavoro e anche in pochissimo tempo. Eravamo ancora distesi a terra quando sentimmo suonare il campanello, Ale ed io scattammo in piedi mentre sul volto di Harry si dipinse un'espressione terrorizzata, come se avesse visto un fantasma, aspettai che tutti andassero al piano inferiore per restare da sola con lui. 

<< Ehi, andrà tutto bene >> lo rassicurai abbracciandolo

<< E se non dovessi piacere a tuo padre? O peggio, se non dovessi piacere a tua madre? >> biascicò

<< Ti adoreranno >> gli dissi baciandogli la guancia 

<< Come fai a saperlo? >> chiese 

<< Lo so perchè tu mi rendi felice e... beh... io ti amo e i miei genitori ti accetteranno perchè mi fai stare bene >> spiegai tenendo gli occhi fissi nei suoi

Harry rimase in silenzio per qualche secondo facendo sì che i battiti del mio cuore accelerassero, gli avevo detto per prima che lo amavo e lui era in silenzio; iniziai a tremare, avevo paura di aver rovinato tutto andando troppo in fretta ma era quello che sentivo. Harry mi faceva stare bene, con lui mi sentivo bella e importante, non avevo mai provato emozioni simili con un ragazzo, quando eravamo insieme il sorriso non andava via dal mio volto, le gambe tremavano ogni volta che le sue labbra incontravano le mie ed il mio cuore batteva a mille ogni singola volta in cui i suoi occhi così verdi e magnetici si posavano su di me. Quel silenzio mi stava uccidendo così deisi di romperlo esternando i miei pensieri confusi.

<< Credo di averti spaventato con questa mia confessione ma non mi pento di avertelo detto, sono sicura di quello che provo per te e non credo di aver corso troppo ma se tu..>> 

Non potei continuare il mio discorso perchè Harry posò prontamente le sue labbra sulle mie dando così inizio ad un bacio senza precedenti, le sue mani erano sul mio volto, le mie sul suo petto ed i nostri respiri erano diventati uno solo. Portammo avanti quel contatto per secondi, minuti, forse ore, non lo ricordo, l'unica cosa che ricordo è che in quel momento mi sentii infinitamente bene.

<< Ti amo anche io Sheggia, più della mia stessa vita >> sussurrò Harry sorridente dopo il nostro bacio

Quello fu il giorno più bello della mia vita, sentir pronunciare quelle parole da Harry fu un'esperienza unica, non credevo di essere così importante per lui, mi sentivo così fortunata ad avere al mio fianco un ragazzo così speciale.

<< Più della mia stessa vita >> gli feci eco prima di baciarlo ancora con il cuore che mi scoppiava di gioia 

<< Credo che dovremmo scendere >> disse Harry intrecciando le sue dita con le mie 

<< Credo proprio di si >> acconsentii prendendo un profondo respiro e dirigendomi al piano inferiore dal quale provenivano le voci dei miei genitori.

Non appena raggiungemmo il salotto mia madre mi corse incontro con le lacrime agli occhi.

<< Mi sei mancata così tanto, tesoro >> mi disse stringendomi in un abbraccio soffocante 

<< Mi sei mancata anche tu, mamma >> le dissi ricambiando il gesto 

<< Fatti vedere >> mi disse allontanandosi di poco per osservarmi << Sei cambiata, sei dimagrita e i capelli sono più lunghi e gli occhiali? Che fine hanno fatto? >> 

<< Mamma >> la rimproverai imbarazzata mentre tutti i presenti risero dopo che mio fratello aveva tradotto loro quello che mia mamma aveva detto.

Strinsi a me anche mio padre e salutai i genitori di Alessandra prima che li scortassimo nelle loro stanze affinchè potessero sistemare i bagagli. Sarebbe stata una lunga settimana. 

 

NOTE DELL'AUTRICE:

 Spero che il capitolo vi sia piaciuto, i nostri ragazzi sono innamorati più che mai e ora si trovano dinnanzi ai genitori delle ragazze, come andrà a finire? Lo scopriremo solo leggendo ;) Cerco disperatamente qualcuno che sappia creare un trailer youtube di questa storia, ve ne sarei immensamente grata <3
 Per  chi avesse twitter, all'ashtag #hazzaescheggia troverete tutti gli aggiornamenti riguardanti la storia, potrete farmi domande o magari anche parlare tra di voi e conoscere così nuove directioners... Mi piacerebbe molto sentirvi e sapere che sostenete l'amore di Harry e Scheggia <3

Mi raccomando fatevi sentire in molte! Trovate i miei contatti nei capitoli precedenti, scrivetemi, non mangio ;)

vi adoro

a presto

baci

SCHEGGIA<3

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Capitolo 23
*** Pregiudizi e aria italiana ***


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A causa di tutto il trambusto che si era creato in seguito all'annuncio dell'arrivo dei miei, non avevo nemmeno avuto il tempo di cambiarmi, indossavo ancora la divisa, così mi diressi nella stanza che avrei condiviso con la mia migliore amica e scelsi accuratamente l'abbigliamento; non potevo di certo presentarmi a cena con la tuta, mia madre mi avrebbe disintegrata. Stavo abbottonando la camicia quando sentii bussare alla mia porta.

<< Avanti >> dissi concentrata sui bottoni 

<< Tesoro >> disse mia madre venendo in mio soccorso

<< Io l'ho sempre detto, le camicie odiano me e io odio loro >> spiegai facendo riferimento alla mia palese difficoltà di infilare quei minuscoli bottoni negli appositi occhielli.

<< Non cambierai mai >> ridacchiò mia mamma carezzandomi una guancia per poi stringermi in un lungo abbraccio.

Mia madre e mio padre mi erano mancati così tanto in quelle tre settimane. Ogni ragazza a sedici anni sogna di andare via da casa al più presto per vivere un'avventura da sogno come la mia, si è concentrati sul desiderio di indipendenza e libertà così tanto che non ci si rende conto di quanto i genitori siano importanti; si crede di essere pronti a tutto, alla lontananza, alla solitudine ma presto ci si accorge che la mancanza dei genitori è evidente e non la si puo' ignorare. Certamente non bisogna lasciarsi andare, abbandonare il tutto e tornare indietro perchè si ha voglia di stare con mamma e papà, però ci si deve rendere conto che all'inizio il distacco è difficile, soprattutto per chi non ha mai passato troppo tempo lontano da casa, e il momento in cui loro sono nuovamente dinnanzi a te non vuoi fare altro che stringerli forte per tutto il giorno. 

<< Ci mancate così tanto >> sussurrò mia mamma mentre ci accomodavamo ai piedi del letto matrimoniale 

<< Anche noi sentiamo la vostra mancanza >> confessai 

<< Com'è vivere con gli One Direction? >> chiese 

<< Un sogno >> risposi con gli occhi che brillavano << Non avrei mai immaginato che li avrei conosciuti, tantomeno che avrei vissuto con loro e che sarei diventata la ragazza di.. >> mi bloccai immediatamente conscia di ciò stavo per rivelare 

<< Ti sei fidanzata? E Daniele? >> domandò mia mamma sgranando gli occhi per la sorpresa 

<< I-Io... >> balbettai << Ecco...>>

<< Giulia >> pronunciò lei con tono imperioso

<< Ecco... Mamma io.... cioè... Si, ci siamo lasciati e mi sono fidanzata con un'altra persona >> confessai

<< E con chi? Con un compagno di scuola? Ti prego non dirmi che il tuo ragazzo è famoso >> farfugliò

<< E anche se fosse? Cosa c'è di male se il mio ragazzo è famoso? >> domandai indispettita

<< Tesoro una relazione con un personaggio famoso non è mai una buona cosa, lui sarà sempre via per lavoro, sui giornali con ragazze famose come lui e tu sarai nella tua stanza a piangere >> spiegò mandandomi su tutte le furie 

<< Harry è un ragazzo speciale, mamma, lui non è come tutte le star di cui si parla in televisione, lui è un ragazzo di diciotto anni come tutti gli altri. Ha dei valori, una famiglia alle spalle a cui è molto legato e che è molto presente, è una delle persone più dolci ed educate che abbia mai conosciuto e non passa tutte le sue sere in giro per locali ad ubriacarsi e portarsi a letto ragazze appena conosciute. Harry è una persona a cui piace stare con i suoi amici a guardare un film o fare una passeggiata, ha gli stessi interressi di un normalissimo ragazzo della sua età. La distanza non mi preoccupa, sarà difficile non averlo qui sempre ma mi fido di lui e so che non mi tradirà anche se sarà in tour in una qualsiasi parte del mondo; lo amo, mamma, e lui ama me, probabilmente penserai che sono giovane per sapere cos'è l'amore ma non mi interessa, sono sicura di quello che provo per lui e non lo lascerò solo perchè il suo lavoro è " diverso " >> risposi arrabbiata

Mia madre rimase a bocca aperta, non sapeva cosa dire, con quelle mie parole l'avevo colpita in pieno e, in quel momento, mi stava osservando in cerca di qualcosa da dire o forse scrutava il mio viso sperando di scorgere segni di indecisione o tentennamento. Non abbassai nemmeno per un attimo lo sguardo, ero fiera di me, avevo finalmente fatto valere le mie opinioni e avevo fatto comprendere a mia madre che non avrei cambiato idea per nulla al mondo, amavo Harry e non lo avrei lasciato facilmente. 

<< Non ti avevo mai visto così determinata, neanche quando mi parlasti di Daniele >> sorrise carezzandomi una guancia << Probabilmente avrò tratto le conclusioni troppo in fretta, cercherò di capire se quello che mi dici è la verità o se lui ti sta ingannando >>

<< Harry è sincero >> la ripresi prontamente 

<< Non sto dicendo questo, tesoro, ma a volte l'amore non ci fa vedere ciò che realmente accade ed io ti voglio un bene immenso, non voglio che tu soffra per una persona che crede di essere chissà chi solo perchè fa il cantante >> spiegò dolcemente 

<< Lui non mi farà soffrire, è una persona fantastica e sono sicura che piacerebbe molto anche a te se solo tu non partissi prevenuta >> dissi calma

<< Conoscerò Harry, te lo prometto >> mi assecondò

<< Senza pregiudizi? >> chiesi 

<< Senza pregiudizi >> acconsentì lei

Contenta di essere riuscita nel mio intento la abbracciai forte sussurrandole un " grazie mamma " . 

<< Stasera cuciniamo italiano, mi aiuti? >> mi chiese felice

<< Vorrei davvero aiutarti ma devo fare i compiti >> risposi spegnendo il suo entusiasmo

<< Va bene tesoro, fai quello che devi, ti chiameremo quando sarà pronto >> mi rassicurò sorridente per poi andare via.

 

Dopo due ore di studio ero quasi alla fine dei compiti che avrei dovuto svolgere per il giorno seguente, girovagavo per la stanza con i capelli legati e gli occhiali da vista sul naso mentre ripetevo ad alta voce l'ultimo argomento di filosofia quando qualcuno mi interruppe.

<< Ti stanno bene gli occhiali >> disse una voce roca alle mie spalle 

Mi voltai di scatto, conoscevo quel timbro e quei brividi lungo la spina dorsale, solo una persona era capace di farmi provare quelle emozioni.

<< Bugiardo >> dissi voltandomi verso Harry mentre nascondevo gli occhiali dietro la schiena 

<< Dico sul serio >> rispose lui avvicinandosi a me per portare la sue mani dietro le mie spalle e rimettermi gli occhiali sul volto << Sei sexy così >>

<< Da morire >> protestai abbassando lo sguardo mentre le mie guance si coloravano di un rosso intenso 

<< Quando capirai di essere bella?! >> domandò dolcemente alzandomi il volto con due dita sotto il mento

<< Quando lo sarò per davvero >> risposi fissando incantata i suoi occhi verdi 

Harry scosse la testa rassegnato e poi azzerò ogni distanza che c'era tra di noi, posò delicatamente le sue labbra sulle mie guidando le mie mani verso la sua nuca; demmo inizio ad un bacio che era solo nostro, uno di quei baci che, da tre mesi a quella parte, mi facevano tremare le gambe e spegnevano il mio cervello. Decidemmo di approfondire il contatto dopo poco, intrecciai le mie dita tra i ricci di Harry mentre lui stringeva i miei fianchi avvicinandomi di più a sè provocando un uragano nel mio stomaco; da quando stavo con Harry mi sentivo una ragazza diversa, ero molto più felice e niente riusciva a buttarmi giù finchè avevo lui al mio fianco; se avevo le sue braccia a proteggermi, i suoi occhi ad infondermi amore, nulla al mondo mi poteva scalfire. 

<< Hai finito di studiare? >> mi chiese una volta terminato il nostro bacio speciale

<< Quasi, stavo ripetendo le utlime cose di filosofia >> spiegai prima di lasciargli un bacio a fior di labbra 

<< Ti aiuto io così possiamo andare di sotto >> proprose Harry carezzandomi la guancia con la punta dlle dita 

<< Come procede laggiù? >> chiesi timorosa

<< Immaginavo una situazione peggiore ma tua madre sembra sapere già che stiamo insieme >> mi informò un po' preoccupato

<< Gliel'ho detto io >> confessai 

<< E..? >> mi incitò timoroso

<< Ed è tutto ok, ha detto che vuole conoscerti senza pregiudizi, indipendentemente dal personaggio che hanno creato i media >> lo rassicurai dolcemente 

Harry parve tranquillizarsi, mi diede un altro lungo bacio che venne interrotto dal mio migliore amico.

<< Ragazzi ma queste cose italiane sono la fine del mondo >> disse Louis a bocca piena mentre irrompeva nella stanza, non appena vide ciò che stavamo facendo si bloccò per ingoiare il boccone di pasta fritta cucinata sicuramente da mia mamma e Claudia, la mamma di Ale, e poi disse << Ho forse interrotto qualcosa? >> 

<< No Lou, tranquillo stavamo solamente parlando >> rispose cordiale Harry 

<< A me è sembrato che vi steste scambiando le tonsille >> ribattè Louis divertito

<< Quanto sei esagerato >> lo ripresi dirigendomi verso di lui per rubargli l'ultimo pezzo di pasta fritta così da lasciarlo a bocca asciutta 

<< Come osi rubare il cibo al grande Tommo ?! >> chiese il mio migliore amico con tono fintamente arrabbiato

<< Ti conviene correre >> mi consigliò Harry divertito

Seguii il suggerimento del mio ragazzo e corsi al piano inferiore seguita da Louis, attraversai il salotto usando prima Liam e poi Zayn come ostacoli e poi mi rifugiai in cucina dietro Alessandra.

<< Non vale usare le persone come scudo >> mi risprese Louis << Vieni qui e affrontami, se hai il coraggio >> 

<< Scordatelo >> risposi sbucando da dietro la spalla della mia migliore amica 

<< L'hai voluto tu >> mi avvisò Louis prima di riuscire ad afferrarmi ed iniziare a solleticarmi la pancia

Mi piegai sul pavimento in preda alle risate, ormai in quella casa tutti conoscevano il mio punto debole: l'ombelico; ogni volta che qualcuno piazzava lì il suo dito, io ridevo così tanto da perdere il fiato e diventare totalmente inerme.

<< Povera Giu >> disse Ale divertita mentre osservava la scena accanto a Niall

<< Dovremmo aiutarla >> provò il biondo mentre Louis era a cavalcioni su di me con il dito nel mio ombelico e faceva la sua risata malefica 

<< Si dovremmo >> acconsentì Ale << Ma preferisco godermi lo spettacolo mangiando schifezze >> terminò soddisfatta mentre mordeva una patatina 

Dopo dieci lunghi minuti di agonia sotto le torture del mio migliore amico, Liam venne a salvarmi dicendo che dovevano fare una buona impressione ai nostri genitori e così non aiutava affatto. Ancora con il fiatone, ci alzammo entrambi e aiutammo mio padre e la sorella di Ale ad apparecchiare la tavola. 

Il resto della serata trascorse serenamente, mio padre non sospettava nulla di me ed Harry, mia madre, invece,  sembrava iniziare ad accettare la situazione, mentre tutti gli altri chiacchiervano amabilmente tra loro. In quel momento, osservando la tavolata di cui facevo parte, mi sentii immensamente fortunata e desiderai che tutto ciò potesse durare per tutta la vita.

NOTE DELL'AUTRICE:

Finalmente sono riuscita a pubblicare il nuovo capitolo! La connessione qui  va e viene e per me è difficile collegarmi dal computer per caricare i capitoli :( Spero che questo vi sia piaciuto e che mi lascerete i vostri commenti, ci tengo molto e le vostre spelndide parole mi riempiono sempre di gioia, quando sono triste le rileggo e il sorriso torna sul mio volto :D

Se vi va, i miei contatti sono nei capitoli precedenti... Vi lascio il link dello splendido traile realizzato da una lettrice <3 https://www.youtube.com/watch?v=DHRQquckZBk&index=1&list=LLkUWvSDqKR91xJFediLtKpA

vi adoro

baci

SCHEGGIA<3

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Capitolo 24
*** Chiacchiere con un irlandese ***


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Aprile era alle porte e l'aria di Londra sembrava avviarsi alla primavera, sugli alberi spuntavano le foglie verdi, le innumerevoli aiuole del centro si stavano pian piano colorando e ormai a scuola tutti gli studenti trascorrevano la pausa pranzo in cortile, proprio come me e Ale.

<< Ieri sera Niall mi ha detto di essersi innamorato >> pronunciò la mia migiore amica facendomi cadere dalle mani la forchetta 

<< Cosa? >> chiesi sorpresa sbarrando gli occhi << E di chi? >>

<< Ha detto che non la conosco, gli ho chiesto se gli piacesse ancora Lucy ma lui ha negato, ha detto che è da qualche mese che un'altra ragazza gli riempie i pensieri >> spiegò Ale affranta

<< E non hai pensato che quella ragazza potresti essere tu? >> le chiesi 

<< Io?! Ma per favore >> negò << Se fosse innamorato di me, mi avrebbe già baciata o almeno mi avrebbe chiesto di uscire >>

<< Magari non ne ha avuto occasione >> provai 

Quell'affermazione fece sì che sul volto della mia migliore amica si formasse un'espresisone di sufficienza, segno del fatto che avessi detto una gran stupidaggine.

<< Viviamo nella stessa casa, Giu >> disse ovvia

<< Ma lo sai che Niall è un tipo timido >> cercai ancora una volta di convincerla 

<< Voglio sperare che sia così >> sbuffò rassegnata raccogliendo le sue cose per poi avviarsi verso la prossima lezione.

 

Come ogni venerdì pomeriggio, dopo la scuola, mi accomodai sul divano accanto a Zayn, munita di patatine e popcorn per trascorre il resto della giornata davanti alla tv a guardare i cartoni animati. Porsi una delle due coppe a Zayn e poi mi accoccolai al suo petto non prima di aver rubato una patatina.

<< Ciao ragazzi >> salutò Niall entrando dalla porta che collegava casa Tomlinson-Styles con la sua

<< Ciao >> rispondemmo insieme Zayn ed io senza staccare gli occhi dalla tv

<< Dove sono tutti ? >> chiese accomodandosi sulla poltrona alla nostra destra 

<< Carmine e  Louis hanno accompagnato i miei genitori e quelli di Ale a fare un giro per la città >> dissi io

<< Harry e Liam sono in studio, dovevano rifare un pezzo di last first kiss >>  continuò Zayn

<< Non vedo l'ora di ascoltare il nuovo album >> dissi sognante 

<< Avevo dimenticato di avere una directioner come migliore amica >>  pronunciò Zayn ridendo

<< Che sfortuna >> lo canzonai

<< In realtà no >> si intromise Niall con un pugno di popcorn in mano pronto per essere mangiato << Puoi aiutarci a capire cosa pensa il fandom dall'interno senza scatenare un putiferio >> 

<< Visto?! >> mi voltai verso Zayn con aria soddisfatta << Sono indispensabile in questa casa >> 

<< Non potremmo vivere senza di te >> disse Zayn prendendomi in giro procurandosi una linguaccia da parte mia 

Riprendemmo le nostre posizioni e ci concentrammo sulla tv fino alla fine dell'episodio; al momento della pubblicità Zayn si alzò per andare in bagno ed io ne approfittai per parlare con Niall.

<< Ale mi ha detto che ti sei innamorato >> esordii spiazzandolo 

<< Ehm.. >> tentennò Niall palesemente in difficoltà

<< Niall, irlandese del mio cuore, si vede lontano un miglio che quella ragazza è Alessandra >> spiegai posandogli una mano sulla spalla

<< E' così evidente? >> chiese timido 

<< Si >> affermai << E se non ti affretti a baciarla o a chiederle di uscire o quello che vuoi tu, un altro ragazzo prenderà il tuo posto >> 

<< No, non potrei sopportare l'idea di Ale con un ragazzo che non sia io >> disse preoccupato

<< E allora sbrigati a fare questo passo! >> lo incitai

<< E se lei dovesse rifiutarmi? >> mi chiese evidentemente in panico

<< Niall, siete cotti l'uno dell'altra dalla prima volta in cui vi siete visti, avete già sprecato troppo tempo, non permettere a un tizio qualsiasi di rubarti la ragazza che ami >> incalzai

<< Hai... Hai ragione! Stasera le chiederò di uscire! >> disse finalmente convinto 

<< A chi chiederai di uscire? >> chiese Zayn riprendendo posto sul divano accanto a me

<< Ad Ale >> risposi sorridente 

<< Io cosa? >> esordì la mia migliore amica accomodandosi sul bracciolo della poltrona su cui era seduto Niall 

<< Raccontavo loro di quando eravamo piccole e inventammo una  casa sugli scogli >>  risposi pronta facendo l'occhiolino a Niall 

<< Ah bei tempi >> disse Ale nostalgica 

Una nuova puntata del cartone animato che Zayn ed io adoravamo stava cominciando così cadde il silenzio tra di noi e riprendemmo le posizioni di qualche minuto fa; notai con la coda dell'occhio che Niall aveva invitato Ale a sedersi sulle sue gambe e lei aveva accettato di buon grado accocolandosi a lui. Sorrisi nell'osservare quella scena e pensai che presto sarebbero stati insieme, erano perfetti come coppia. Erano due personalità molto simili tra loro, Niall era socievole, allegro e immensamente buono, il tipo di ragazzo da presentare ai genitori e poi era così dolce, proprio come piaceva ad Ale, lei era diversa da me, amava i messaggi chilometrici pieni di parole dolci e romantiche, le passeggiate al chiaro di luna, i ti amo ripetuti costantemente e i baci a fior di labbra. La mia migliore amica era una ragazza speciale proprio come Niall, lo avevo capito sin da subito, con lei non ci si annoiava mai, era una di quelle persone dalla battuta facile con cui vorresti passare ogni singolo istante della tua giornata. Ale ed io eravamo diventate amiche all'età di tre anni, eravamo praticamente cresciute insieme ma in lei avevo sempre notato un lato più maturo rispetto alle nostre coetanee grazie al quale riusciva  a trovare le parole giuste quando avevo bisogno di lei; con Ale, spesso,  non avevo bisogno di parlare, mi capiva anche solo attraverso un gesto o guardandomi negli occhi, in tredici anni di amicizia avevamo imparato a consocerci alla perfezione ed era forse il lato migliore del legame che avevamo. Tra di noi non c'era mai stata competizione o invidia ed era proprio per quello che stavamo bene insieme, se una era felice anche l'altra lo era, tra di noi aveva sempre funzionato così e le cose fortunatamente non erano cambiate; quella sera, infatti, mi sentivo davvero felice, non solo perchè ero tra le braccia di uno dei miei cinque idoli ed ero la ragazza di Harry ma anche, e sopratutto, perchè la mia migliore amica stava per ricevere l'invito ad uscire dal ragazzo di cui era follemente innamorata. 

 

NOTE DELL'AUTRICE:

Finalmente anche il nostro dolce e tenero Niall ha trovato il coraggio difarsi avanti! Come andrà a finire? Lo scopriremo solo leggendo ;)

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e che commenterete in tante, per me è importante conoscere i vostri pareri <3

Se avete voglia di parlare con me mi trovate ai contatti che ho lasciato nei capitoli precedenti o usate l'ashtag #HazzaeScheggia su twitter <3

Spero passerete dal miopiccolo immagina su Niall e dal sequel della ff su Louis, intitolato " Neutron star collision "

grazie di tutto

vi adoro

baci

Questo è il link del trailer della ff <3 https://www.youtube.com/watch?v=DHRQquckZBk&index=2&list=LLkUWvSDqKR91xJFediLtKpA

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Capitolo 25
*** Sopping e caramelle gommose ***


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La sveglia suonò troppo presto anche quel sabato mattina scombussolando la mia routine; solitamente il fine settimana mi svegliavo tardi e passavo del tempo a letto con Harry a fare la lotta con i cuscini e a coccolarci ma dovevo recarmi nella stanza degli ospiti prima che i miei si svegliassero, non dovevano sapere che durante la notte ero sgattaiolata in camera di Harry, come avevo fatto i primi due giorni in cui i miei erano a Londra.
<< Scheggia >> biascicò Harry con la voce impastata dal sonno mentre mi liberavo dal suo abbraccio
<< Sh Hazza dormi >> sussurrai dolcemente una volta in piedi
<< Dove vai? >> chiese riaprendo gli occhi a fatica 
<< Torno nell'altra stanza prima che si sveglino i miei >> spiegai 
<< Ok, ci vediamo dopo >> disse lentamente rimettendosi a dormire
<< A dopo >> ridacchiai 
<< Ti amo >> farfugliò con la faccia immersa nel cuscino 
<< Più della mia stessa vita >> risposi sorridente per poi chiudermi la porta alle spalle e raggiungere la stanza alla fine del corridoio in punta di piedi.
Avevo quasi raggiunto la mia meta quando sentii dei rumori in bagno, il panico iniziò a diffondersi in me, se i miei genitori mi avessero scoperta sarebbe stata la fine; mentre fissavo la maniglia della porta abbassarsi mi morsi il labbro dipserata cercando una scusa plausibile se qualcuno dei miei genitori mi avesse chiesto perchè mi trovavo lÏ alle sei del mattino. trattenni il fiato fino a che la porta non si aprÏ rivelando l'identità della persona che era nella stanza.
<< Giu? Che ci fai in piedi a quest'ora? >> chiese Louis avvicinandosi a me con i capelli scompigliati e gli occhi semiaperti 
<< Vai a quel paese >> sospirai 
<< Buongiorno anche a te, migliore amica >> disse sarcastico
<< Credevo fossi mio padre o mia madre >> dissi colpendolo amchevolmente sulla spalla
<< E quindi? >> chiese lui confuso
<< Mi avrebbero vista e mi avrebbero fatto la tua stessa domanda >> spiegai
<< E quindi avrebbero scoperto che hai dormito con Harry >> concluse da sè
<< Esatto >> confermai << Per essere mezzo addormentato, sei sveglio >> 
<< Si si >> mi liquidò con un bacio sulla guancia prima di ritornare nella sua stanza

Dormii per qualche altra ora prima dell'arrivo di mio padre nella mia stanza che quella mattina aveva deciso di svegliarmi come faceva ogni domenica quando ero a casa con loro.
<< Buongiorno >> disse mio padre mentre aprivo gli occhi
<< 'Giorno >> salutai stiracchiandomi
<< La colazione è pronta, ti ho preparato il cappuccino >> mi informò dolcemente 
<< Mi è mancato il tuo cappuccino >> risposi sorridente 
Abbracciai mio padre e poi mi diressi con lui in cucina per fare colazione; la tavola era apparecchiata all'italiana, mia madre e Claudia avevano deciso di preparare per tutti la colazione come ringraziamento ai ragazzi per l'ospitalità ricevuta in quella settimana. Ci accomodammo tutti insieme al tavolo e creammo un'atmosfera che da noi in Italia era quotidiana, eravamo abituati ad avere sempre gente intorno, non eravamo mai solo noi quattro, ogni giorno avevamo ospiti a riempire la nostra tavola. Come ultimo giorno a Londra per le nostre famiglie, decidemmo di dedicarci allo shopping pomeridiano; subito dopo pranzo, infatti, i ragazzi andarono in studio per registrare alcune canzoni del nuovo album e noi ci recammo in centro con le nostre famiglie.
Carmine era con mio padre e Umberto, il papà di Ale in giro per negozi di elttronica mentre io, Ale, mia mamma, Claudia e Francesca, la sorella della mia migliore amica, ci recammo ai grandi magazzini. Era sempre strano entrare in un negozio cosÏ grande e colmo di scaffali su cui erano esposti oggetti di qualsiasi genere; la prima tappa furono gli oggetti inutili che avrebbero regalato ai parenti come souvenir.
Ale ed io passeggiavamo tra gli scaffali osservando quelle cianfrusaglie quando la mia migliore amica afferrò il mio braccio e mi voltò verso di lei.
<< Che succede? >> chiesi stranita
<< Niall mi ha chiesto di uscire >> disse lei su di giri
<< Finalmente >> sospirai ringraziando il cielo per aver reso efficace il mio discorsetto con il biondo
<< Sono così felice, Giu >> mi disse lei abbracciandomi eccitata 
<< E ci credo! >> concordai << Hai conquistato il solo e l'unico, Niall Horan >> 
<< Ah Niall >> sospirò Ale sognante 
<< Oh no, credo di non riuscire a sopportare tutto lo zucchero che c'è in te >> mi lamentai colpendomi la fronte con la mano destra 
<< Quanto la fai tragica >> mi riprese 
<< Non sono tragica, sei tu che quando hai un ragazzo sei diabetica >> mi difesi
<< Oh Harry, ti amo più della mia stessa vita >> mi imitò lei prendendomi in giro
<< E' diverso, noi non siamo così zuccherosi >> dissi troncando lì la conversazione e dirigendomi al reparto caramelle
Feci giusto in tempo a pagare il sacchetto che avevo rimpito di dolci perchè poi la mia migliore amica mi trascinò verso il piano superiore in cui c'erano i vestiti, dovevo aiutarla a scegliere l'abbianmento giusto per l'appuntamento con Niall il quale le aveva tenuto nascosto il luogo in cui avrebbero trascorso la serata. Ale riempÏ di abiti le sue braccia e quelle di sua sorella mentre le nostre mamme erano perse nel reparto di articoli per la casa e ci dirigemmo tutte e tre verso le cabine di prova. Si cambiò velocemente e ci mostrò il suo primo completo formato da un leggins e una maglia con delle paillettes tutto rigorosamente nero.
<< Potrebbe andare >> approvò Francesca osservando la sorella
<< Non mi piace, non è adatto per l'occasione >> dissi con la bocca piena di caramelle alla coca-cola 
<< Quale occasione? >> chiese confusa Francesca
Io alzai le mani facendole capire che stava alla sorella decidere se confessare o no, la bionda si girò verso Ale che, dopo aver fatto promettere alla sorella di non rivelare nulla ai suoi genitori, vuotò il sacco. La mia migliore amica ritornò in camerino per venirne fuori qualche minuto dopo con un vestito nero lungo fin poco sopra il ginocchio con le maniche lunghe e del pizzo sul retro che creava un effetto velato sulla schiena.
<< E' da prendere in considerazione >> disse Francesca 
<< Non so >> tentennò Ale guardandosi allo specchio << Questo spacco non lo renderà troppo elegante? >>
Stavo per rispondere quando il cellulare nella mia borsa vibrò; credendo che fosse Harry aprii il messaggio velocemente senza nemmeno guardare il mittente.
" Ho prenotato un tavolo al Golden Lake per domani sera, fai in modo che Ale non sappia che te l'ho detto...So come funzionano queste cose tra voi ragazze e dovevo avvisarti così che potessi aiutarla a scegliere il vestito "
" Ok questo non è Harry" pensai, fei scorrere lo sguardo sullo schermo del cellulare per essere sicura che il messaggio fosse di Niall e poi risposi mentre tenevo una caramella gommosa stretta tra i denti.
Una volta riposto il telefono nella borsa, alzai lo sguardo per scrutare attentamente Ale; quel vestito le fasciava perfettamente il corpo magro, le avevo sempre detto di indossare capi più colorati, più da sedicenne, ma in quel moemnto mi resi conto che la scelta del nero era perfetta. Quell'abito era elegante al punto giusto e adatto ad una serata in un rinomato ristornate in riva ad un lago; feci scorrere più volte il mio sguardo lungo il corpo della mia migliore amica e mi convinsi del fatto che avessimo trovato il vestito perfetto.
<< E' perfetto >> dissi interrompendo il dialogo tra le due sorelle
<< Come fai a sapere se è perfetto?! E se mi portasse in posto casual? Questo sarebbe troppo elegante >> mi contraddisse Ale fermandosi di scatto nel notare il mio atteggiamento: ero appoggiata con una spalla al muro e mordevo soddisfatta una caramella gommosa << Ti ha detto dove mi porterà >> mi accusò
<< Potrebbe >> rivelai per poi masticare la caramella 
<< Oh si che lo sai, traditrice! >> quasi urlò lei
<< Non esagerare >> la calmai ridacchiando << Credimi se ti dico che questo vestito è perfetto e che ne vale la pena aspettare >>
<< Sei spregevole >> protestò la mia migliore amica ritornando sconfitta nel suo camerino.
L'avevo spuntata anche quella volta, ero riuscita a convincerla ed ero soddisfatta del mio lavoro, volevo che Ale avesse l'appuntamento più bello della sua vita e se potevo contribuire anche in minima parte, lo avrei fatto perchè se lo meritava; lei aveva fatto tanto per me negli anni precedenti ed era giunto il momento per me di ricambiare il favore. 
Il pomeriggio di shopping sfrenato si rivelò proficuo tanto che ritornammo a casa cariche di buste, i ragazzi ci avevano fatto trovare la cena pronta a seguito della quale tutti ci ritirammo nelle rispettive stanze, era stata una giornata molto lunga, eravamo tutti stanchissimi e, inoltre, i nostri genitori sarebbero ripartiti il mattino seguente. Quando mi fui accertata che tutti in casa dormivano, sgattaiolai silenziosa in camera di Harry e mi infilai sotto le coperte accanto a lui che prontamente mi accolse tra le sue braccia. Ero così felice che la nostra relazione ci avesse resi così affiatati, eravamo diventati una persona sola, l'uno riusciva ad antipicare i movimenti dell'altra e a completarli; eravamo una coppia molto riservata, non amavamo scambiarci molte effusioni in presenza di altre persone, solitamte ci limitavamo a tenerci la mano o scambiarci baci veloci, nulla di più, preferivamo esprimere il nostroamore in privato, quando nessuno poteva intrommetersi tra di noi. Potevamo anche solo passare le ore in silenzio, abbracciati e sambiandoci dlci baci di tanto in tanto, l'importante per noi era stare insieme e riuscire a ritagliarci un piccolo spazio durante la giornata durante il quale ci facevamo compagnia raccontandoci qualsiasi cosa. 
<< Ehi >> sussurrai quando notai che Harry era sveglio
<< Ehi >> sussurò anche lui aprendosi in un sorriso con tanto di fossette
<< Com'è andata oggi? >> chiesi carezzandogli una guancia 
<< Bene, abbaimo registrato una nuova canzone, si chiama Back for you >> rispose << L'ho scritta insieme a Liam e ho pensato a te >>
In quel momento il mio cuore perse un battito, Harry mi aveva detto di aver scritto una anzone pensando a me, era una sensazione meravigliosa, non era cosa da tutti giorni che il mio ragazzo scrivesse una canzone per me che sarebbe stata cantata sui palchi di tutto il mondo da lui e la band di cui faceva parte, dai miei idoli.
<< Oh Hazza >> riuscii solamente a dire prima di unire le nostre labbra e dando inizio ad uno dei nostri baci speciali, un contatto che non interrompemmo per diversi minuti
<< Scheggia ti andrebbe di venire con me il prssimo weekend ad Holmes Chapel a consocere la mia famiglia? >> chiese subito dopo il bacio 
<< Cosa?! >> domandai alzando la voce di un'ottava
Non ero pronta a conoscere la sua famiglia, stavamo insieme da tre mesi, nessuno a parte i nostri amici sapeva di noi, non ci sfioravamo nemmeno quando eravamo fuori per paura di finire sui giornali e lui voleva portarmi a conoscere la sua famiglia?! Assolutamente no!
<< Io non sono pronta >> dissi entrando in panico 
<< Si che lo sei, stiamo insieme da quasi quattro mesi, io ho cnosciuto i tuoi genitori e sono sopravvisuto, tu andrai alla grande con mia madre e mia sorella >> cercò di rassicurarmi
<< Non lo so >> tentennai
<< Ti compro tutto quello che vuoi >> cercò di corrompermi
<< Non voglio che mi compri nulla >> risposi pronta, non volevo che iniziasse a pensare che stavo con lui solo perchè così potevo ricevere regali costosi
<< Come posso fare per convincerti? >> mi chiese mentre lentamente lasciava una scia di baci lungo il mio collo
<< Stai giocando sporco Styles >> lo ripresi portando una mia mano tra i suoi capelli
<< Giocherei sporco se ti cospargessi di cioccolata prima di fare questo >> disse 
Sentii il suo fiato scontrarsi con la pelle del mio collo e poi la sua lingua formare disegni circolari, mi stava facendo un succhiotto che il mattino dopo, di sicuro, non sarei riuscita a coprire neanche con lo stucco. Raggiunto il suo obiettivo, Harry riprese la strada verso la mi bocca senza maistaccare le labbra dalla mia pelle, mi baciò ancora azzerando completament eil mio cervello che in quel momento era concentrato solo sul fatto che avrei perso la facoltà di intendere e di volere se solo avesse continuato ad accarezzarmi in quel modo mentre ci baciavamo.
<< Allora verrai? >> chiese posando la sua fronte sulla mia
<< Solo se mi prometti che la prossima volta gioherai sporco >> dissi facendo riferimento a quello che mi aveva detto poco prima
<< Promesso >> rispose ridendo per poi baciarmi il naso
Sbadigliai sonoramente contagiando anche Harry che mi augurò la buonanotte e poi chiuse gli occhi. Restai per qualche minuto con gli occhi aperti e il capo posato sul petto del mio ragazzo, ascoltai il battito del suo cuore per tranquillizzarmi, avevo appena accettato di andare a casa sua a conoscere sua madre e sua sorella, due donne che avevo smepre visto sullo schermo del mio computer in foto e video al fianco del mio ragazzo; volevo che tutto andasse per il verso giusto, avevo paura di non essere acettata. Decisi di rimandare le mie preoccupazioni al giorno successivo quando avrei chiamato Flavia su skype e ne avrei discusso con lei e Ale; così chiusi gli occhi e lasciai che il battito del cuore di Harry mi facesse da ninna nanna.

NOTE DELL'AUTRICE:
Finalmente Niall ha messo da parte le sue insicurezze e ha chiesto ad Ale di uscire! Personalmente devo dire che adoro la parte in cui Scheggia e Ale sono nei camerini, perchè il modo in cui si parlano, il modo in cui Scheggia mangia le caramlle gommose e sorride è proprio come nella realtà, è proprio come le vere Giulia e Ale fanno e farebbero. Spero che il capitolo vi sia piaciuto, se volete, trovate i miei contatti nei capitoli precendeti, vi aspetto su twitter all'ashtag #hazzaescheggia per gli aggiornamenti della storia, e grazie per le splendide recensioni, mi rendete le giornate sempre più belle <3
vi adoro
grazie di tutto
baci

SCHEGGIA<3

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Capitolo 26
*** Cuscini e fragole al cioccolato ***


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Il mattino seguente furono i baci di Harry a svegliarmi dal mio sonno profondo, sentii le sue morbide labbra percorrere tutto il mio braccio lentamente fino ad arrivare alla spalla, risalì di poco e sentii il suo repsiro caldo indugiare sulla pelle del mio collo contro la quale stava strofinando il naso. A causa di molti miei comportamenti potevo apparire una persona fredda ma amavo la dolcezza con cui Harry mi dava il buongiorno, il suo sorriso era il modo migliore per cominciare una nuova giornata, i suoi occhi verdi mi davano la forza di scendere dal letto e sorridere, i suoi baci erano la linfa vitale che mi dava la carica per affrontare qualsiasi cosa. In soli tre mesi Harry era passato dall'essere il mio amore platonico all'essere il mio amore da sogno; da quando avevo lui accanto tutto sembrava essere più bello, ogni diffioltà sembrava possibile da superare se c'era lui a stringermi la mano e sorridermi.

<< Buongiorno dormigliona >> sorrise il mio ragazzo mentre aprivo gli occhi

Ogni mattina era sempre un'emozione nuova quando mi svegliavo, credevo di conoscere a memoria il viso di Harry ma più lo guardavo e più mi accorgevo di nuovi piccoli particolari che al risveglio del giorno prima non avevo notato.

<< Buongiorno amore >> risposi dandogli un veloce bacio sulle labbra

Harry sorrise nel bacio provocando in me un turbine di emozioni che dilagarono nel mio corpo

<< Come mai così dolce stamattina? Di solito mi rispondi a monosillabi >> constatò divertito mentre con il pollice creava cerchi immaginari sulla mia schiena

<< Non lo so, saranno i tuoi baci a farmi questo effetto >> risposi scrollando le spalle per poi baciarlo ancora ma con più passione di prima

<< Credo che ti sveglierò più spesso così >> disse Harry una volta concluso il bacio

<< Così mi vizi >> sorrisi

Avvicinammo i nostri volti per fare sì che le nostre labbra si incontrassero ancora una volta quando la voce di mia madre giunse alle nostre orecchie; mi voltai di scatto verso la porta con il panico negli occhi. Non evevo sentito la sveglia delle sei e non ero andata nell'altra stanza, se i miei lo avessero scoperto sarebbe stata la fine, mi avrebbero riportata con loro in Italia immediatamente. Mi diressi verso la porta e la aprii leggermente per poter spiare ciò che stava accadendo nel corridoio, la stanza di fronte alla nostra era occupata dai miei genitori che stavano trasportando i bagagli al piano di sotto, attesi che scendessero tutti e poi mi voltai verso Harry. Rimasi senza fiato nell'osservare il mio ragazzo disteso su un fianco con la coperta tirata su fino alla vita ed il petto scoperto, mi persi ad osservare ogni angolo di pelle lasciata libera dagli indumenti, percorsi il petto sul quale vi erano tatuate due rondini, risalii lungo il collo e poi mi fermai sul viso: la guancia destra era posata sul cuscino, i capelli ricci erano scompigliati e gli ricadevano dolcemente sulla fronte ma ciò che fece aumentare la velocità dei miei batitti cardiaci fu il suo sguardo posato su di me. I suoi occhi verdi erano particolarmente chiari quella mattina e ciò che mi colpì maggiormente fu il modo in cui mi guardava, aveva un'espressione come incantata, mi fissava come se fossi il bene più prezioso al mondo, come se con quello sguardo volesse dirmi che ero importante per lui. Ci guardammo intensamente, l'uno di fronte all'altra, per qualche istante poi Harry sorrise felice contagiando anche me.

<< Allora agente, la via è libera? >> chiese scherzoso

<< Si, ma dobbiamo procedere con cautela, è una misisone molto delicata >> risposi stando al gioco

Ridemmo di quello che era appena accaduto e poi Harry si alzò venendo verso la porta e sorpassandomi, uscì in corridoio, si guardò intorno e, mentre si stiracchiava, mi disse che potevo raggiungerlo tranquillamente. Ci dirigemmo insieme al piano inferiore per fare colazione con la mia famiglia e poi ritornammo nelle nostre stanze per vestirci; Carmine, Ale, io e Liam ci ritrovammo pochi minuti dopo nel cortile in cui i ragazzi parcheggiavano le auto, caricammo i bagagli ed accompagnammo i nostri genitori in aeroporto. Il volo partì in perfetto orario, avevamo salutato tutti quanti, mia madre e Claudia avevano iniziato a piangere prima ancora di scendere dall'auto, e, prima che anche i nostri padri iniziassero a piangere, Francesca li trascinò verso il gate. Una volta scomparsi dietro le porte scorrevoli, ci incamminammo tutti e quattro verso la macchina per ritornare a casa.

<< Ale da quanto tempo è che non respiri? >> chiesi divertita alla mia migliore amica dopo che mio fratello e Liam ci avevano distanziate di qualche metro

<< Da qualche ora >> rispose lei agitata

<< Andiamo, sappiamo entrambe che questo appuntamento è solo una formalità, entro mezzanotte starete insieme >> la rassicurai

<< E se non dovesse essere così? Se dovesse andare tutto storto? Se mi vedesse solo come un'amica? >>

Bloccai immediatamente il flusso ininterrotto di parole della mia migliore amica, la presi per le spalle e la guardai dritta negli occhi

<< Ale devi calmarti, andrà tutto bene, Niall è cotto di te e tu di lui, sarà tutto perfetto stasera >> dissi senza perdere il contatto visivo con lei

<< Ma.. >> iniziò

<< Ma niente, signorina. Adesso torniamo a casa, ti fai un bel bagno caldo e ti prepari per l'appuntamento con il ragazzo che ami >> la interruppi senza accettare altre proteste.

Ale sospirò abbracciandomi e poi salì in macchina con Liam mentre io raggiunsi mio fratello alla guida dell'altra auto. Per i primi minuti di viaggio Carmine ed io ci limitammo ad ascoltare le canzoni che passavano in radio ma poi mio fratello ruppe il nostro silenzio.

<< Mamma mi ha detto che le hai parlato di te ed Harry >> disse

Non ero sorpresa che lo sapesse, nella nostra famiglia c'era sempre stato molto dialogo, ogni problema, ogni notizia buona o brutta, per noi non era un segreto, noi quattro eravamo molto uniti e nasconderci le cose era praticamente impossibile, soprattutto per mio fratello che era un pessimo attore.

<< Mi è sfuggito, avrei voluto prepararla psicologicamente prima di dirglielo >> mi giustificai

<< Sai che non sarebbe servito a nulla prepararla, lei adorava Daniele >> constatò mio fratello

<< Lo so >> risposi abbassando il capo

<< Cosa è successo? Sembrava che tra voi andasse tutto così bene >> chiese lui confuso

<< Ho incontrato Harry >> risposi solamente scrollando le spalle

<< Spiegati >> disse confuso

<< Non te lo so spiegare >> confessai << Credevo che quello che provavo per Daniele fosse amore ma evidentemente non era così, ho cercato in qualsiasi modo di salvare la nostra relazione, ho trattato male Harry, l'ho ignorato, ma è stato più forte di me, non riuscivo a non pensare a lui, a quanto volessi stargli accanto. Quando Daniele è venuto qui per il mio compleanno credevo che rivederlo mi avrebbe riportata sulla retta via e mi avrebbe fatto capire che per Harry non provavo niente ma, invece, ho ottenuto l'effetto contrario. Ogni volta che Daniele mi prendeva la mano, mi guardava o mi baciava io pensavo che lui non era Harry e che quel contatto per me ormai non significava più niente >>

<< Era scattata la scintilla >> sorrise Carmine guardadnomi di sfuggita

<< Si >> risposi timida

Eravamo arrivati, Carmine aveva parcheggiato la macchina di Louis al suo posto, feci per scendere ma mi bloccò.

<< Ormai sono quasi quattro mesi che state insieme ed io non ho mai espresso il mio parere, ero molto titubante riguardo tutta questa faccenda, credevo ti fossi lasciata andare perchè Harry fa parte della tua band preferita e, quindi, credessi di amarlo quando in realtà non era così >>

<< Ma che..?! >> dissi ma mi bloccò immediatamente con un gesto della mano

<< Vi ho osservati molto in queste settimane e ho visto come lo guardi, hai gli occhi che ti brillano quando siete iniseme, sembri... Sembri felice con lui; ho capito che quello che c'è tra di voi è molto speciale, certo sono geloso ma cosa pretendi?! Sono pur sempre tuo fratello maggiore, è strano per me vedere la mia sorellina tra le braccia di un ragazzo, però a me va bene così, so che non ti farebbe mai soffrire, lo vedo da come ti guarda anche lui >> spiegò mio fratello

<< Per me è molto importante sapere che ci sostieni >> lo ringraziai

<< Se lui ti rende felice, chi sono io per impedirgli di farlo?! >> sorrise per poi baciarmi la tempia

<< Grazie Caccola >> lo abbracciai

<< Ti voglio bene >> mi rispose lui per poi scendere dall'auto.

Ero felice che mio fratello avesse capito quanto Harry fosse importante per me, il suo parere era importantissimo, Carmine era come una guida per me, un faro nella notte e non avere il suo consenso mi faceva stare male perchè lo allontanava da me. Non mi piaceva sentirlo distante quando eravamo insieme perchè stavamo crescendo e ormai passavamo davvero molto tempo lontani, mi sembrava uno spreco trascorrere quei pochi giorni che avevamo per stare insieme a litigare. Rientrai in casa con il sorriso sulle labbra, salutai Harry e poi mi diressi nella mia stanza a studiare, avevo una marea di compiti da fare per il giorno dopo e non avevo ancora iniziato, così tirai fuori i libri dallo zaino, indossai gli occhiali e mi immersi nello studio. Feci una pausa solo per pranzare e poi ripresi a studiare lasciando Louis ed Harry a giocare ai videogiochi come due bambini di dieci anni. Verso sera ero quasi alla fine della relazione di storia che dovevo consegnare al professor Carlton, quando la mia migliore amica irruppe nella mia stanza con il suo nuovo vestito indosso e un'espressione di panico dipinta in volto.

<< Mi devi aiutare, i capelli non hanno una forma e con il trucco faccio schifo >> quasi strillò sedendosi sul letto mio e di Harry

<< Ale respira >> dissi e lei fece come avevo detto << Adesso prendi una sedia, le casse per l'ipod e andiamo in bagno, penso io a tutto >>

Dopo un'ora in bagno con la musica a farci compagnia, Ale era pronta per il suo appuntamento con Niall.

<< Prefetta >> sussurrai guardandola

<< Grazie Giu >> mi abbracciò

<< Per così poco?! >> ridacchiai

<< Non solo per avermi aiutata a prepararmi, grazie per tutto quello che sei stata per me in questi tredici anni, grazie per avermi portata qui con te a vivere questo sogno insieme >> sussurrò facendomi piangere di gioia.

Strinsi Ale a me, lei era la mia migliore amica e avrei fatto tutto da capo, e forse anche di più, altre mille volte perchè se lo meritava.

<< Non è il momento di piangere questo, mi sono impegnata per questo trucco >> la ripresi conducendola verso la porta che l'avrebbe portata dal suo Niall

La strinsi ancora una volta e poi le sussurai: << Divertiti >> prima che andasse via.

Subito dopo andai in cucina per bere qualcosa, ero intenta a fissare il frigo quando due mani si posarono sui miei fianchi.

<< Lou è andato da El, abbiamo la casa libera >> sussurrò Harry al mio orecchio

<< E cosa vorresti fare? >> domandai voltandomi verso di lui e allacciando le mie braccia al suo collo

<< Non saprei >> disse vago con un sorriso sulle labbra << Potresti venire con me >>

<< E dove mi porteresti? >> chiesi strofinando il mio naso contro il suo

Harry in risposta mi rubò un bacio sulle labbra per poi prendere la mia mano e guidarmi nel salotto; rimasi a bocca aperta, aveva spostato i mobili, acceso il camino e riempito la stanza di candele profumate, sulla sinistra c'era un piccolo tavolino con due candele e due piatti mentre al centro della stanza, proprio davanti al camino, aveva sistemato delle coperte e tanti cuscini.

<< Hazza è bellissimo >> sussurrai prendendogli la mano

<< Dal momento che Ale e Niall hanno un vero primo appuntamento, ho pensato che anche noi avremmo potuto averlo; è vero stiamo insieme da più di tre mesi ormai ma non ti ho mai chiesto ufficialmente di uscire come coppia e tutto questo mi sembrava una buona idea ma se non ti piace...>> spiegò nervoso

<< Non potevo immaginare primo appuntamento migliore >> gli dissi per poi baciarlo

La serata trascorse nel migliore dei modi, Harry aveva preparato una cena ottima e la sua compagnia era tutto ciò che serviva a rendere una serata speciale, con lui sembrava tutto così semplice, potevo parlare di qualsiasi cosa senza sentirmi giudicata. Per anni avevo sognato di poter essere la ragione di quel meraviglioso sorriso sul suo volto e quella sera sentii di essere spaciale anche io perchè Harry era accanto a me ed era felice. Terminata la cena ci spostammo tra quei cuscini che aveva accuratamente sistemato davanti al camino e mangiammo le fragole con il cioccolato stretti l'uno all'altra; con la pancia piena mi distesi e accolsi Harry tra le mie braccia, aveva posato il suo capo sul mio petto ed io ne approfittai per immergere una mano nei suoi folti ricci.

<< Oggi Carmine mi ha detto di non avere nulla contro la nostra storia, ha capito che non stiamo giocando >> dissi dopo qualche minuto di silenzio

<< Sono felice Scheggia, sapevo quanto ti facesse male non avere il suo appoggio >> sussurrò Harry alzando lo sguardo verso di me << Con te mi sento finalmente bene, ho avuto delle storie con alcune ragazze da quando sono diventato famoso ma con nessuna di loro sono stato bene come con te. Tu mi fai sentire solo Harry e non " Harry Styles il cantante degli Direction", sento di piacerti davvero per quello che sono e non per la mia fama o i miei soldi, in questi mesi hai sempre evitato che pagassi io per te, non hai spinto per farci vedere in giro come una coppia, non hai fatto nulla che potesse fare in modo che anche tu finissi sulla bocca di tutti. Grazie per non essere cambiata per me, per essere rimasta la Giulia che eri quando sei arrivata qui, devo dire che il tuo è un comportamento piuttosto anomalo per una directioner, loro di solito urlano, piangono e vaolte mi si buttano letteralmente addosso >> ridacchiò

Mentre parlava osservai incantata i suoi occhi fissi nei miei, durante il suo discorso si era sollevato dal mio petto e aveva posato le mani ai lati della mia testa così da essere faccia a faccia e permettermi di annegare in quegli occhi verdi. Ascoltai le sue parole con le lacrime che mi bagnavano il volto, nessun sogno che avevo fatto poteva essere paragonato a ciò che stavo vivendo in quel momento, tutto era oltre le mie aspettative ed il mio cuore rischiava di scoppiare da un momento all'altro.

<< I...Io...Io non ho parole >> sussurrai incantata

Harry sorrise asciugando una lacrima con il pollice e poi disse: << Non c'è bisogno che tu dica niente, volevo solo che sapessi quanto tu mi faccia stare bene >>

Sorrisi anche io, in quel momento era l'unica cosa che riuscivo a fare, portai la mia mano destra dietro la sua nuca e feci in modo che si avvicinasse a me abbastanza da poter posare le mie labbra sulle sue e dare inzio ad uno di quei baci dolci che iniziano lentamente per poi sfociare in un turbine di emozioni che ti fanno tremare la gambe e sudare le mani.

<< Ti amo Scheggia >> sussurrò dopo il nostro bacio speciale

<< Ti amo anche io Hazza, più della mia stessa vita >> sorrisi

<< Più della mia stessa vita >> mi fece eco lui



NOTE DELL'AUTRICE:

Finalmente sono riuscita ad aggiornare!!! Spero che questo capitolo mooolto sdolcinato vi sia piaciuto, devo dire che non sono una tipa da troppo zucchero ma a volte ci sta un po' di dolcezza :) Siamo a soli tre capitoli dalla fine di questa prima storia su Hazza e Scheggia, cosa accadrà? Lo scopriremo solo leggendo ;)
Vi ringrazio immensamente per essere così tante a leggere, ringrazio chi ha consigliato questa fanfiction ai suoi amici, chi l'ha messa tra le seguite, preferite o ricordate e ringrazio immensamente le splendide ragazze che mi hanno lasciato delle meravigliose recensioni <3 Grazie di tuttooooo

Se vi va, i miei contatti sono nei capitoli precedenti o vi basta twittare con l'ashtag #HazzaeScheggia ed io vi seguirò <3

a presto

vi adoro

baci

SCHEGGIA<3

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Capitolo 27
*** Indescrivibile ***


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Il fine settimana era vicino ed io ero sempre più convinta che fingermi malata per non partire fosse la soluzione migliore, non potevo conoscere la famiglia di Harry, se mi avessero rifiutata? Se non fossi stata abbastanza? Mi veniva da piangere. Quel giorno Alessandra si era assentata da scuola così mi ritrovai seduta ai piedi di un muretto con le spalle contro di esso in attesa di Eleanor e Diana; decisi di ammazzare il tempo guardando le foto che avevo scattato negli ultimi giorni con i ragazzi, non mi ero ancora del tutto abituata a vedermi accanto ai miei idoli in foto ma, probabilmente, non lo avrei mai fatto. Quando li vedevo sui cartelloni o sui poster mi sembrava di guardare persone irragiungibili, delle popstar di successo, non i cinque ragazzi con cui trascorrevo ogni singolo istante delle mie giornate in quegli ultimi mesi, ormai erano diventati come dei fratelli per me e non riuscivo a capacitarmi del fatto che fossero una band di successo mondiale. Stavo osservando una foto che ci eravamo scattati il giorno prima io, Zayn e Louis quando due ragazze accanto a me attirarono la mia attenzione; stavano parlando di Harry così tesi l'orecchio per ascoltare.

<< Hai visto la ragazza con cui è stato fotografato Harry Styles? >> disse Rona Jackson, una ragazza che frequentava spagnolo con me, alla sua amica dai capelli biondi

<< Ma chi, quella con cui è stato visto qualche giorno fa su una terrazza qui a Londra? >> chiese l'altra 

<< Si, hai visto che brutta? Non è proprio degna di Harry >> rispose Rona 

<< Somiglia molto alla raggazza italiana che è arrivata qualche mese fa qui a scuola >> disse pensierosa 

<< Hai ragione >> commentò l'altra

<< Se è lei, non è brutta >> constatò la bionda 

<< Non sarà brutta ma nemmeno così bella da stare con Harry Styles! >> ribattè acida Rona

<< Tu invece sei perfetta per Harry, non è vero Jackson? >> si intromise Eleanor 

<< Certamente Calder >> rispose quella con tono deciso

<< Ti posso assicurare che non lo sei >> la informò El facendole l'occhiolino per poi sorpassarla e raggiungermi

<< Grazie >> le dissi abbracciandola

<< Figurati, le fan fanno di tutto i primi tempi, poi si rassegnano >> spiegò ricambiando l'abbraccio << Mi raccomando non ascoltare tutto ciò che diranno se la vostra storia dovesse diventare ufficiale, molte sono invidiose e vogliono rovinare il vostro rapporto ma tu non permetterglielo, so che ami Harry, pensa solo a questo >> 

<< Cercherò di seguire i tuoi consigli, grazie mille El >> la ringraziai ancora per poi cambiare argomento

 

Mai come quel giorno fui così impaziente di ritornare a casa da Harry, avevo avuto una giornata particolare, le parole di Rona Jackson mi avevano un po' scosso e avevo bisogno di stare con il mio ragazzo. Quando rientrai in casa c'era solo Louis che faceva la doccia, Harry sarebbe tornato a breve; mi diressi in cucina per mangiare qualcosa quando Zayn e Cindy fecero capolino nella stanza.

<< Ciao rompi scatole >> mi salutò Zayn stringendomi a lui

In quei mesi avevo stretto moltissimo con tutti e cinque i ragazzi, ormai erano dei veri e propri fratelli per me, Louis era il mio migliore amico ma anche Liam, Zayn e Niall erano importantissimi per me, non avrei mai immaginato che i miei idoli, già speciali prima che li conoscessi, sarebbero diventati indispensabili una volta entrati a far parte della mia vita a tutti gli effetti. Tra di loro erano migliori amici ma Carmine, Ale ed io eravamo entrati a far parte della loro famiglia diventando anche noi i loro migliori amici.

<< Ciao Zay >>  risposi lasciandogli un bacio sulla guancia sotto lo sguardo irritato della sua ragazza

<< Dove sono gli altri? >> mi chiese rubando il biscotto che avevo in mano

<< Dimmi che non hai rubato il mio biscotto >> sibilai a denti stretti

<< Quanto la fai tragica >> disse Zayn facendomi la linguaccia e allontanandosi 

Non poteva passarla liscia dopo aver rubato il mio cibo, così gli saltai in spalla e gli scompigliai i capelli accuratamente pettinati.

<< Così impari a prendere il mio cibo >> dissi a Zayn soddisfatta per poi lasciargli un bacio sulla guancia 

Il moro ridacchiò divertito prima di dirigersi verso il divano insieme alla sua ragazza che mi fulminò con lo sguardo. 

Pochi minuti dopo Louis entrò in cucina con i capelli ancora bagnati, mi salutò con un bacio sulla guancia, prese una tazza del suo amato te e poi andò nello studio a scrivere, aveva un'idea per una nuova canzone. Avevo ascoltato in anteprima alcuni brani del nuovo album e li adoravo, alle fan sarebbero piaciuti di sicuro; c'erano due canzoni in particolare che adoravo e non vedevo l'ora di ascoltarle dal vivo, una era intitolata Last first kiss mentre l'altra era Little Things, l'aveva scritta Ed Sheeran per i ragazzi. In quei mesi avevo avuto modo di conoscere un po' tutti gli amici dei miei coinquilini e Ed era uno di quelli, passava molto tempo con Harry e fui così fortunata da potermi unire alle loro serate, erano due ragazzi con cui il tempo passava in fretta perchè non smettevi un attimo di divertirti. Sorrisi al ricordo di una delle ultime uscite con loro e poi fui costretta a tornare alla realtà, un'unghia finta laccata in fucsia aveva appena picchiettato la mia spalla; mi voltai alzando gli occhi al cielo e poi sorrisi falsamente a Cindy.

<< Posso aiutarti? >> dissi svogliata

<< Si >> mi rispose quella inviperita << Devi stare lontana dal mio Zaynuccio altrimenti... >>

<< Zaynuccio? >> chiesi cercando di trattenere la fragorosa risata che voleva farsi spazio nel mio petto

<< Non peggiorare la situazione, altrimenti non esiterò  ad andare a letto con il tuo caro Harry >> minacciò puntandomi contro un dito

<< Harry non lo farebbe mai >> ringhiai

<< Dici? Ho visto come mi guarda >> rispose soddisfatta 

<< Hai vinto, starò lontana da Zayn >> acconsentii per poi correre a rifugiarmi nello studio, avevo bisogno di piangere.

Era stata una pessima giornata, la verità dei fatti mi era stata lanciata in faccia come un secchio di acqua gelida, non ero abbastanza per Harry, avrei dovuto capirlo sin da subito.

<< Scheggia che succede? >> chiese il mio ragazzo entrando nella stanza preoccupato sentendo i miei singhiozzi

<< Non sono abbastanza >> risposi solamente cercando di calmare il pianto senza successo

Harry si sedette sul divano accanto a me, prese il mio viso tra le sue mani e incatenò i suoi splendidi occhi verdi ai miei 

<< Ma che diavolo stai dicendo?! >> disse 

<< La verità, Harry >> risposi << Per le tue fan non sono abbastanza per te e poi c'è Cindy che non vuole che mi avvicini a Zayn altrimenti farà in modo di finire nel tuo letto e so che non sarà difficile per lei perchè, insomma gaurda me e guarda lei, non sono niente in confronto >>

<< Scheggia ascoltami >> disse carezzando con il pollice la mia guancia << Tu sei perfetta per me, non mi interessa cosa dicono le fan, io sono sicuro di noi, ti amo e non potrei desiderare di avere al mio fianco una persona migliore di te. Non è vero che non sei abbastanza, anzi, sei molto più di quanto potessi immaginare, sei bella e dolce e gentile. E poi loro non sanno nulla di noi, non sanno quello che facciamo, non sanno dei ' ti amo' ma ti giuro che se solo lo sapessero sarebbero gelose di noi; loro non sanno delle notti insonni, non sanno che ho aspettato tutta la vita solo per trovare un amore che sento così giusto >> terminò posando le sue labbra sulle mie per dare inizio ad uno dei nostri baci unici, intrecciammo le nostre dita le une con le altre, le nostre lingue si trovarono e i nostri respiri si fusero. Le mie lacrime smisero di bagnare le mie guance ed un senso di pace e leggerezza si fece largo nel mio petto, in quel momento sentivo di appartenre ad Harry ma, soprattutto, volevo andare più a fondo, perchè ero pronta a concedermi al ragazzo che mi stringeva in quel modo così protettivo e pieno d'amore. Non ci fu bisogno di parlare, semplicemente ci distendemmo l'una sotto l'altro e lentamente ci privammo dei vestiti; il mio cuore batteva forte nel petto, era la prima volta per me e non riuscivo a non pensare di aver scelto la persona giusta, Harry accarezzava il mio corpo con delicatezza e posava leggeri baci sul mio petto. Non appena si unì a  me, una lacrima di dolore scese dal mio occhio destro, feceva male, tanto male ma volevo andare avanti perchè volevo che che il mio ragazzo sapesse di essere importante per me e questa unione era il modo migliore per farglielo sapere. Non ci fu bisogno di parlare in quel momento, i nostri gesti erano sufficienti, le mie mani tra i suoi capelli, le nostre labbra da cui uscivano leggeri sospiri si sfioravano ed i nostri occhi parlavano per noi; mai come in quel momento mi sentii felice e fortunata, finalmente avevo trovato la mia anima gemella. Non passò troppo tempo perchè raggiungessimo entrambi l'apice del piacere.

<< Ti amo Scheggia >> sussurrò un Harry affannato e felice

 

<< Più della mia stessa vita >> sussurrai sulle sue labbra per poi baciarlo con tutto l'amore che potevo contenere nel mio corpo.

 


NOTE DELL'AUTRICE:

Finalmente ho aggiornato!!! Scusate per la mia assenza ma ho un esame tra poco e non riesco a connettermi molto spesso :( Giuro di aver letto tutti i vostri commenti e li amo, siete fantastiche, cavoli siamo arrivate a 3mila visualizzazioni!!!! Io vi adoro e non smetterò mai di ringraziarvi

Spero che il capitolo vi sia piaciuto e che commenterete anche questo <3 Se avete voglia, i miei contatti sono nei capitoli precedenti o vi basta twittare l'ashtag #HazzaeScheggia, sono lì :)

grazie di tutto

vi adoro

baci 

SCHEGGIA<3

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Capitolo 28
*** Moments ***


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Dopo che ci fummo rivestiti tornammo al piano inferiore dove trovammo Louis, Eleanor, Niall e Ale che chiacchieravano seduti attorno al bancone della cucina.

<< Ehi piccioncini ma che fine avevate fatto? >> chiese Niall tenendo un braccio intorno alla spalla della mia migliore amica

<< Non. Ci. Credo. >> disse Louis scandendo ogni parola

<< Cosa? >> chiese El confusa

<< Harry ha i capelli post sesso! >> urlò il mio migliore amico facendomi sbiancare all'istante

<< Tu sei fuori di testa >> ribattè il mio ragazzo sperando di averlo convinto

<< Ti conosco come le mie tasche Harry e quella che hai in faccia è l'espressione post sesso >> pronunciò convinto Louis

<< Oh Dio >> sospirai imbarazzata mentre la mia migliore amica mi guardava con la bocca spalancata.

<< Lo sapevo >> esultò Louis << Ora ditemi tutto >>

<< Non se ne parla >> risposi pronta

Fortunatamente la conversazione si spostò su un altro argomento. Poco dopo noi ragazze decidemmo di sederci sui divani del salone mentre i ragazzi preparavano la cena.

<< Avete davvero...? >> chiese Eleanor una volta sicura che nessuno ci stesse ascoltando

Io annuii stringendo il labbro inferiore tra i denti mentre le mie amiche si lanciavano su di me per abbracciarmi. Dissi loro che era stato tutto perfetto, che non avrei mai potuto immaginare un prima volta migliore di quella ma poi deviai il discorso, dovevo sapere come era andata la serata tra Ale e Niall.

<< E' stato tutto perfetto >> disse sognante la mia migliore amica << Mi ha portata in un ristorante bellissimo, aveva prentotato un'intera terrazza, l'avevano addobbata tutta con le candele e i fiori, sembrava di essere in un film romantico. Niall è stato un perfetto gentiluomo, mi ha aperto lo sportello dell'auto quando siamo arrivati, mi ha scostato la sedia dal tavolo e mi ha dato un bacio dolcissimo mentre guardavamo il panorama >>

<< Ti ha baciata?! >> chiesi felice

<< Era ora! >> esclamò El facendoci ridere

<< Quindi adesso state insieme? >> chiesi ancora

<< Si >> confermò emozionata Ale

Restammo sui divani a parlare ancora per un po', il giorno seguente i ragazzi si sarebbero esibiti alla O2 Arena e avremmo assistito anche noi. Ale ed io eravamo su di giri, era il nostro primo concerto degli One Direction e non potevamo ancora credere che saremmo state sotto quel palco e dietro le quinte ad augurare buona fortuna ai nostri ragazzi-barra-idoli. La nostra conversazione fu interrotta dal suono del campanello, dal momento che i ragazzi erano impegnati con la cena, andai ad aprire io pentendomene immediatamente.

<< Oh no >> sussurrai senza farmi sentire quando Anne e Gemma si presentarono davanti a me

<< Ciao, tu devi essere Giulia, la ragazza di mio fratello >> si presentò Gemma sorridendomi

<< Che piacere conoscerti tesoro, devo dire che mio figlio ha devvero buon gusto >> si aggiunse Anne facendomi sorridere

<< Grazie mille, prego entrate >> dissi rossa in viso mentre le guidavo in cucina

Harry non appena vide le due donne sorrise a trentadue denti e corse subito ad abbracciarle, non era previsto che venissero ma avevano deciso di fargli una sorpresa che il mio ragazzo gradì molto; era molto legato alla sua famiglia e andava da loro ogni volta che poteva. L'incontro inaspettato con la mamma e la sorella di Harry andò meglio di come immaginassi, si erano rivelate molto genitli con me e Gemma sembrava voler stringere un rapporto sincero di amicizia, ne fui davvero felice perchè per me era molto importante essere accettata dalle donne più importanti della vita di Harry. La serata trascorse tranquillamente, dopo cena Louis riaccompagnò Eleanor a casa mentre Niall e Ale si ritirarono nella loro stanza lasciandoci da soli; conobbi meglio Anne che si era comportata come se anche io fossi sua figlia, mi aveva raccontato moltissimi aneddoti divertenti riguardo l'infanzia di Harry ignorando le sue lamentele . Si era fatto tardi, il mattino seguente avrei avuto scuola così sistemai la stanza degli ospiti per Anne e Gemma e poi mi diressi nella camera che condividevo con Harry.

<< Te lo avevo detto che ti avrebbero adorata >> disse Harry disteso sul letto mentre indossavo il pigiama

<< Avrei dovuto ascoltarti >> ridacchiai stendendomi anche io e facendomi avvolgere dalle sue braccia

<< Si avresti dovuto >> mi accompagnò

<< Come potrò mai scusarmi? >> chiesi in tono scherzoso

<< Avrei una meza idea >> ripsose con la sua voce rauca Harry prima di darmi un dolce bacio sulle labbra, mi staccai pochi secondi dopo ricevendo le sue proteste e disse: << Non credere di cavartela con così poco >>

Risi alla sua affermazione e lo avvicinai ancora di più a me così da poter dare inizio ad un bacio subito carico di passione. Restammo così per diversi minuti finchè non ci mettemmo a dormire.

Il mattino seguente mi risvegliai più carica che mai, era arrivato il giorno che aspettavo da anni, finalmente avrei assistito al concerto dei miei idoli! A scuola non si parlava di altro,molte ragazze avevano i biglietti e non facevano altro che dire quanto fossero impazienti. Finite le lezioni tornai a casa di fretta per cambiarmi per la serata e poi corsi all'arena con Ale, El, Carmine e Diana; quando arrivammo i ragazzi stavano facendo le prove, erano sul palco e cantavano Everything about you , gli altri andarono avanti verso il palco mentre io mi fermai in ultima fila. Avevo così tante emozioni dentro che ebbi bisogno di sedermi, un sorriso comparve sul mio volto, davvero sembrava stessi vivendo un sogno, spesso mi ero fermata ad immaginare come sarebbe stato ascoltare le loro voci dal vivo, non avrei mai pensato di sentrimi così bene e felice, non c'erano parole per descrivere quello che sentivo in quel momento. L'arena prese a riempirsi poco dopo così raggiunsi i ragazzi dietro le quinte ancora con la testa tra le nuvole, vagai da sola per quei corridoi che avevo avuto modo di conoscere mesi prima, la sera in cui Harry ed io ci mettemmo insieme, per poi giungere al palco, sbirciai dalla quinta senza farmi vedere, ero curiosa di sapere come fosse la visuale dal palco ed era a dir poco mozzafiato. Anche io avevo calcato molti palchi, in Italia avevo frequantato una scuola d'arte grazie alla quale ebbi la possibilità di esibirmi in molti teatri; mi mancava la sensazione meravigliosa che si insinuava nelle ossa quando il sipario si apriva lentamente ed io cantavo nella mente moments per calmarmi, volevo tornare anche io sul palco, avere un pubblico davanti a me, l'occhio di bue a seguire i miei movimenti e un nuovo personaggio in cui immedesimarmi che prendeva vita. Sorrisi al solo pensiero che con il nuovo anno scolastico avrei avuto di nuovo quella possibilità e poi mi voltai indietro trovando un Harry agitato che passeggiava avanti e indietro.

<< Ehi superstar >> dissi sorridente andandogli incontro

<< Scheggia, dov'eri finita? >> chiese abbraccaindomi

<< Ho fatto un giro, mi mancava la visuale dal palco >> spiegai incastrando la mia testa nell'incavo del suo collo e inspirando il suo profumo

<< Stasera ci sarai tu sotto il palco ma presto sarà il contrario, voglio asslutamente vederti recitare >> disse il mio ragazzo

Ci sorridemmo a vicenda e avvicinammo i nostri volti lentamente, le nostre labbra stavano per sfiorarsi quando qualcuno mi prese in spalla e mi allontanò dal mio ragazzo.

<< Credevo mi amassi! >> urlò Louis una volta che ebbi messo di nuovo i piedi per terra

<< Lou scusami, sai che voglio solo te >> si scusò Harry dispiaciuto

Guardai la scena stranita fino a che il mio ragazzo e il mio migliore amico non iniziarono a ridere contagiando anche me.

<< Siete due idioti >> dissi ridendo

<< Ci ami per questo >> rispose Lou baciandomi il capo per poi posizionarsi dietro le quinte, era giunta l'ora per gli One Direction di salire sul palco. Lasciai un veloce bacio sulle labbra di Harry e poi mi recai sotto il palco con gli altri, stringendo la mano della mia migliore amica.

Non appena i ragazzi si presentarono al pubblico, un boato echeggiò per tutta l'arena facendoli sorridere, iniziarono a cantare le canzoni del loro primo album, ero così fiera di loro e non vedevo l'ora di ascoltare il secondo per intero. Il concerto trascorse velocemente tra le pazzie dei ragazzi e le loro canzoni, quando giunse il turno di Moments gli One Direction si sedettero al bordo del palco, ognuno di loro dinnanzi alla propria ragazza all'insaputa del pubblico, fu proprio allora che non riuscii più a trattenere le lacrime. Il concerto del proprio idolo è un qualcosa di indescrivibile, non è possibile esprimere a parole ciò che si prova ad averlo davanti, a cantare insieme e di certo non è possibile dire con parole esatte come mi sentissi io in quel momento, quando Harry cantò il ritornello guardandomi negli occhi. Ancora scossa dalle emozioni che mi avevano regalato con la mia canzone preferita, ascoltai I want e poi mi feci trascinare da Ale ed El nel backstage dove aspettammo che i ragazzi salutassero e ringraziassero i fan. I miei amici comparvero davanti a noi ancora carichi di adrenalina e ci vennero incontro per abbracciarci.

<< Com'è stato il primo concerto degli One Direction? >> mi chiese Harry rubandomi un bacio sulle labbra

<< Indescrivibile >> risposi sorridente baciandolo ancora

<< Hai pianto a Moments >> disse

<< E' colpa tua, sai che è la mia preferita e mi hai guardata negli occhi, come facevo a non piangere?! >> lo accusai nascondendomi nell'incavo del suo collo, amavo farlo, mi faceva sentire protetta.

<< Ragazzi siete stati fantastici! >> si congratulò Gemma entrando nel backstage seguita da Anne

I ragazzi poco dopo ci lasciarono perchè avevano un'intervista così io ne approfittai per passare del tempo con la sorella del mio ragazzo.

<< Ho visto come Harry ti ha guardata durante Moments >> mi disse lei mentre ci dirigevamo verso il pub in cui avremmo cenato tutti insieme

<< E' la mia canzone preferita >> risposi imbarazzata

<< Sono felice che mio fratello abbia trovato finalmente una brava ragazza >> confessò prendendomi sottobraccio facendomi arrossire << Mamma non aveva mai conosciuto una fidanzata di Harry e io beh... io si ma non lo avevo mai visto così >>

<< Così come? >> chiesi curiosa e onorata del fatto che fossi la prima ragazza davvero imprtante da essere presentata alla mamma

<< Così preso, ti guarda con gli occhi dell'amore >> rispose Gemma sorridendo << Siete una bellissima coppia insieme, credo che non ci libereremo mai di te >>

Sorrisi per quelllo che aveva appena detto e dissi: << Credo di no >>

Trascorremmo il resto della serata in un pub nei pressi dell'arena, tutto andava per il verso giusto o quasi, Zayn cercava di parlarmi ma io ero costretta ad ignorarlo a causa di Cindy, c'era tensione nell'aria ed Harry se n'era accorto. La ragazza di Zayn , però, mi sembrava strana quella sera, mandava messaggi in maniera furtiva, senza che Zayn potesse vederla e poi, dopo aver sorriso leggendone uno, si scusò avviandosi verso il bagno. Sentivo puzza di bruciato, così feci segno ad Ale di seguirmi e andammo anche noi in bagno, non appena entrammo sentimmo dei gemiti maschili e femminili provenire da una delle cabine, sperai con tutta me stessa che non fosse Cindy perchè non volevo che il mio migoiore amico soffrisse ma purtroppo mi sbagliai. Non molto tempo dopo la finta bionda uscì da quella cabina seguita da Tanner Cole, un nostro compagno di scuola che, dopo aver tirato su la zip dei pantaloni, si dileguò.

<< Oh andiamo non mi guardate così, come se voi non aveste mai tradito i vostri ragazzi >> ci riprese Cindy mentre si rifaceva il trucco

<< Noi non tradiamo >> sputai velenosa prima di andare via

Decisi di non dire nulla a Zayn fino a quando non arrivammo a casa, prima che rientrasse nel suo appartamento, lo presi da parte.

<< Zay >> tentennai

<< Che c'è? >> chiese un po' freddo

<< So di averti evitato in questi ultimi giorni ma l'ho fatto per il bene della tua relazione con Cindy, lei non voleva che ti stessi troppo intorno >> mi scusai, presi un repsiro profondo, riordinai le idee e poi decisi di dirgli ciò che avevo scoperto nel bagno poco prima << Però ho capito che non ne vale la pena perchè...Ecco... Poco fa al pub.... Ale ed io abbiamo beccato Cindy a fare sesso con un nostro compagno di scuola >>

Zayn al solo udire quelle parole si irrigidì, la mascella si contrasse e le mani si chiusero in pugni; non sapevo cosa fare così lo abbracciai forte, fortunatamente lui ricambiò il mio abbraccio.

<< Sapevo che qualcosa non andava, ultimamente lei era strana, mi nascondeva le cose >> constatò il mio migliore amico << Adesso capisco perchè >>

<< Mi dispiace un sacco Zay >> sussurrai

<< Passerà >> mi disse << Grazie di avermi avvisato ma ora scusami, c'è una ragazza nel mio appartamento con cui devo rompere >> continuò facendo riferimento a Cindy

<< Ti voglio bene >> dissi lasciandogli un bacio sulla guancia per poi andare via.

Ritornai nell'appartamento in cui vivevo e mi infilai sotto le coperte coccolata dal mio ragazzo.

NOTE DELL'AUTRICE:

Capitolo pieno per la nostra Scheggia, ha conosciuto la famiglia di Harry, ha riallacciato i rapporti con Zayn e ha assistito al suo primo concerto dei suoi idoli!!! Siamo al peultimo capitolo di questa storia e spero non mi abbandonerete perchè Hazza e Scheggia hanno in serbo per voi moltissime sorprese! Spero di riuscire ad aggiornare presto, dipende tutto da voi <3

Spero commenteret, se vi va i miei contatti sono nei capitoli precedenti

a presto

baci

SCHEGGIA<3

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Capitolo 29
*** Ti amerò per sempre ***


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Leggete lo spazio autrice, è importante <3 Soooo... Enjoy <3 


L'anno scolastico era giunto al termine così come l'estate, Londra era stata la mia città per ben otto mesi, periodo in cui avevo vissuto i momenti più belli della mia vita, vivevo con i miei idoli grazie ai quali avevo viaggiato in moltissimi nuovi stati, avevo vissuto il tutto con la mia migliore amica e, cosa più importante, avevo trovato l'amore. Harry era diventato una figura molto importante per me, ormai era come l'aria, senza di lui non potevo andare avanti; era giunto il momento, però, di ritornare a casa ed io avevo meditato molto riguardo la mia storia con lui, avrei tanto voluto portarla avanti e non lasciarlo mai ma mi resi conto che non era possibile, dovevo permettergli di vivere il suo sogno senza che una ragazza lo tenesse a freno. Presto i ragazzi sarebbero partiti per il loro primo tour mondiale e la lontananza per noi sarebbe stata un ostacolo enorme, certo ci amavamo, ma Harry non sarebbe stato bene , si sarebbe sentito trattenuto e non si sarebbe goduto il tour. Sarei stata malissimo, ero malinconica ormai da tempo, ma cercai di godermi fino in fondo gli ultimi giorni con loro, con Harry.

Ci ritrovammo così in aeroporto, eravamo davanti all'imbarco, avevo stretto fortissimo a me tutti quanti, le lacrime scendevano sul mio viso, ma sarebbero scese ancora per molto dopo aver parlato con il mio ragazzo.

<< Stammi bene piccola, pensami mi raccomando >> disse Louis triste

<< Ciao piccola, vieni a trovarci quando vuoi, non possiamo stare senza di te >> continuò Zayn baciandomi il capo

<< Vi adoro ragazzi, rimarrete per sempre i miei migliori amici. Non dimenticatevi di me, venitemi a trovare quando volete >> risposi

Lasciai dei baci sulle loro guance e parte del mio cuore. Mi allontanai dal gruppo per poter dire addio ad Harry, a tutta la mia vita.

<< Scheggia promettimi che ci sentiremo costantemente, mi potrai venire a trovare quando vorrai >> cominciò Harry

Scoppiai a piangere e iniziai a parlare tra le lacrime

<< Harry, quanto potrebbe durare? >> chiesi

<< Durerà fino a quando vorremo, finchè tu non smetterai di amarmi >> provò lui

<< Il mio amore per te non finirà mai, sei tutta la mia vita, ma proprio perché ti amo ti lascio andare. Starai bene senza una fidanzata tra i piedi >> spiegai

<< Scheggia non dire così, la mia vita non è vita se non ci sei tu con me. Non lasciarmi >> disse con gli occhi che si facevano sempre più lucidi

<< Hazza, ti prego non rendere le cose ancora più difficili. Le nostre vite sono inconciliabili, tu sei famoso, giri il mondo con i ragazzi, io sono una semplice studentessa di un paesino italiano. Hai tante ragazze ai tuoi piedi anche più belle di me, troverai quella giusta. Questi mesi con te sono stati da sogno, ma non è destino che noi stiamo insieme. Beh sai come si dice, se ami qualcuno lascialo libero >> dissi cercando di non singhiozzare

<< No amore non dire queste cose, noi ci amiamo e potremo portare avanti la nostra storia anche se staremo lontani >> cercò di convincermi ancora

Le sue parole mi resero il tutto molto più difficile, lo amavo e non avrei mai voluto lasciarlo, non avrei sopportato l'idea che fosse tra le braccia di un'altra , ma io ero d'intralcio per la sua carriera, non avrebbe fatto bene alla sua immagine e a quella della band. Lo baciai un'ultima volta , era un bacio disperato carico di passione e di tutto l'amore che avevo in corpo. Entrambi i nostri volti erano inondati dalle lacrime, le nostre lingue non accennavano a staccarsi, le nostre mani erano ferme sui nostri corpi. Terminato il bacio Harry mi strinse forte a sé

<< Ti prego non lasciarmi, io ti amo >> mi disse mentre piangevo sul suo petto

La solita voce metallica avvisò che il mio volo stava partendo, strinsi più forte Harry e gli lasciai un ultimo bacio , slacciai la mia lingua dalla sua, gli accarezzai una guancia e lui strinse la mia mano. Lo guardai un'ultima volta negli occhi e gli sussurrai:" Ti amo. Ti amerò per sempre" per poi scappare via. Mi accomodai sul sedile dell'aereo tra la mia migliore amica e mio fratello, ero in lacrime e non avevo intenzione di smettere presto, Ale mi strinse a sé e passai il resto del viaggio a piangere tra le sue braccia.

<< Perchè lo hai fatto? >> chiese Ale

<< Perchè era a cosa più giusta da fare >> risposi tirando su con il naso

<< Per me non ha senso >> disse mio fratello

<< Si che ce l'ha >> ribattei

<< Allora spiegamelo perchè io proprio non riesco a trovarlo >> si stizzì la mia migliore amica

<< Te l'ho detto >> spiegai << Harry è famoso, gira il mondo e non ha bisogno di una ragazza a casa che lo tiene a freno, sul suo cammino incontrerà molte bellissime ragazze ed io devo farmi da parte, ho vissuto il mio sogno ma sappiamo benissimo entrambe che prima o poi anche le cose belle finiscono >>

<< L'amore vero non finisce >> ribattè pronta

<< E' vero, non finisce ma a volte c'è bisogno di sacrificarsi per il bene del tuo vero amore >> dissi

L'aereo atterò, recuperammo tutti i bagagli e ci avviammo verso l'uscita; poco prima delle porte scorrevoli un poster attaccato alla parete fece sì che altre lacrime lasciassero i miei occhi: c'erano loro, gli One Direction, sorridenti come sempre e belli come pochi in posa per la pubblicità del loro prossimo album.

<< Sono belissimi >> constatò Ale affiancandomi

<< Già >> sospirai

<< Spero che tu capisca il tuo grosso errore prima che sia troppo tardi >> disse poi, diede un ultimo sguardo sognante all'imagine del suo ragazzo affissa al muro e poi raggiunse i suoi genitori

Presi un profondo respiro e mi asciugai le lacrime

<< Ti amo, Harry >> sussurrai al cartellone pubblicitario per poi trascinare la mia valigia lungo il corridoio dell'aeroporto

Ed eccomi ancora qui, seduta sulla poltrona di pelle della mia casa nella periferia di Londra, l'album FAG è tra le mie mani e sono giunta alla foto che ancora oggi mi provoca dolore, quella in cui ci siamo Harry ed io, Hazza e Scheggia, in aeroporto quel maledetto giorno di tanti anni fa in cui decisi stupidamente di lasciarlo andare, il giorno in cui credetti che la mia vita sarebbe tornata ad essere quella che era e che avrei considerato quegli otto mesi solo un lungo sogno dal quale, purtroppo, mi ero risvegliata. Ci sono ancora altre pagine in questo album che dicono cosa è successo alla mia vita a partire da quel ventisei settembre ma quella è un'altra storia che vi racconterò in seguito, ora si è fatto buio e c'è qualcuno al piano di sotto che mi aspetta. 

                                                                                                                                                                                                         


                                                                                                                                                                                                             TO BE CONTINUED....



NOTE DELL'AUTRICE:

E' finitaaaaaaaaaaaaaa ! Cavoli non ci credo, siamo già alla fine di questa prima storia su Hazza e Scheggia; ebbene si avete capito bene, prima, ci sarà un seguito di tutto ciò ma lo pubblicherò SOLO se voi mi direte di volerlo leggere; Hazza e Scheggia hanno ancora molto da raccontarvi, ritorneranno insieme? Beh lo scopriremo solo leggendo <3

Voglio ringraziarvi tutte quante con il cuore, siete magnifiche e i vostri commenti mi riempiono di gioia, vi ringrazio per tutto e ringrazio anche i lettori silenziosi, vi amo <3

Spero continuerete a seguirmi, mi trovate su twitter ( @JustGiuliaM) all'ashtag #HazzaeScheggia dove potete trovare tutti gli aggiornamenti riguardanti la storia e lo splendido nuovo trailer youtube di " Se questo è un songo, ti prego non svegliarmi " gentilmente creato da una lettrice <3

Vi ringrazio ancora

spero di risentirvi con il sequel

a presto

baci

SCHEGGIA<3

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Capitolo 30
*** Sequel ***


Finalmente ho pubblicato il sequel!!!!!!! Si intitola " Nella buona e nella cattiva sorte", Spero leggerete... Vi amo...... SCHEGGIA<3

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