Lezione di Filosofia: L'Amore secondo Dragonheart

di Dragonheart 95
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un professore singolare ***
Capitolo 2: *** Cosa è l'amore? ***
Capitolo 3: *** L'Amore è una forza ***
Capitolo 4: *** Esperimento ***
Capitolo 5: *** Baruffa in classe ***
Capitolo 6: *** L'odio ***
Capitolo 7: *** L'esempio del cuore generatore I parte. ***
Capitolo 8: *** L'esempio del cuore generatore II parte. ***
Capitolo 9: *** Il cuore spezzato ***
Capitolo 10: *** Dopo la lezione, gli interventi. ***
Capitolo 11: *** Dichiarazione ***



Capitolo 1
*** Un professore singolare ***


In una classe del liceo scientifico Jidai c’era un grande putiferio; baccano assordante degli alunni dispersi nei vari punti della classe, fogli, penne, matite e gomme volanti, sedie a terra e banchi disordinati. Non c’era il docente, assentatosi quella mattinata per problemi familiari, e così i ragazzi della classe  5G erano rimasti scoperti per quelle ultime 2 ore.
 
Miroku: Ehi Inuyasha forza vediamo se riesci a centrare il cestino dalla 4 fila.
Inuyasha: Scherzi imbecille? Dalla 5 è molto meglio, è per veri esperti.
Koga: Come se tu lo fossi veramente.
Inuyasha: Ehi botolo non rompere altrimenti ti concio.
Koga: Mi scusi oh sommo e magnifico Inuyasha.
Inuyasha: Vedi di sfottere poco con quel tono sarcastico.
Miroku: Su ragazzi calmatevi, dai vediamo chi dei due riesce a centrare per primo il canestro.
I tre ragazzi erano Inuyasha, Miroku e Koga; i più popolari della loro classe e del loro istituto, moltissime ragazze facevano la fila per loro, anche se venivano snobbate sempre. Il motivo? Ognuno dei tre non aveva interesse in una relazione, erano single felici e spensierati.
 
Kagome: Uffa, ma tu vedi se il prof di Matematica si doveva assentare proprio oggi.
Sango: Scherzi? Per me è stata una vera fortuna, non avevo fatto nemmeno i compiti per oggi.
Ayame: a chi lo dici, Io avrei preso zero se non si fosse assentato, dovevo recuperare il compito di martedì scorso ricordate?
Sango: Ah già è vero, si può dire che siamo state fortunate.
Kagome: Sapete nemmeno a me piace la Matematica, ma sempre meglio di doversi sorbire questa confusione degna di una finale di calcio.
Ayame: Su questo mi trovi completamente d’accordo sorella.
Le tre ragazze erano Kagome, Ayame e Sango. Le più belle ragazze che l’istituto Jidai avesse mai avuto e ovviamente, come ogni bella ragazza che esista, avevano una schiera di corteggiatori incalliti, puntualmente respinti dalle 3. Il motivo? Erano invaghite dei tre ragazzi più belli dell’istituto. Eh si, gli unici che non gli facevano la corte, Inuyasha, Miroku e Koga, erano gli unici che avevano catturato il loro interesse. Diverse volte avevano provato ad approcciarsi a loro, ma avevano fallito su tutta la linea: Kagome una volta cercò di uscire con Inuyasha, ma lui rispose picche. Sango cercò Miroku, ma lui cercò solo il suo fondoschiena, infine Ayame cercò di intrappolare Koga nei suoi appuntamenti, con il risultato di far spaventare il ragazzo che fuggiva sempre.
Ormai erano tutte e 3 rassegnate, ma se avessero saputo che il loro interesse era ricambiato le loro speranze si sarebbero riaccese.
Infatti i tre ragazzi erano segretamente innamorati persi delle 3 giovani, ma non volendo rovinarsi la reputazione le respingevano sempre, e di questo a ogni rifiuto se ne pentivano sempre più, poiché temevano che un giorno esse si stancassero e decidessero di mettersi con uno dei loro spasimanti.
Nessuno dei 6 sapeva che quel giorno sarebbe stato speciale, un giorno che avrebbe dato una preziosa svolta alle loro vite sentimentali.
 
La porta della classe si spalancò di scatto e un ragazzo dai capelli e occhi castani, giacca di lana blu, jeans e scarpe gialle sportive entrò nella confusionaria aula.
Tutti quanti si fermarono, come se qualcuno avesse lanciato loro un sortilegio di immobilità, presi dall’apparizione di quel misterioso ragazzo.
?: Scusate ragazzi, è questa la classe 5G del liceo Jidai?
Alunno: Si è questa, cosa vuole?
?: Perfetto allora sono nel posto giusto. Scusate la maleducazione nel non essermi presentato, rimedio subito: mi chiamo Davide, ma voi potete chiamarmi Dragonheart. Ho 20 anni e, malgrado l’età, sono un professore.
Inuyasha: Che??? Tu un professore? Ma non farmi ridere bamboccio.
Dragonheart: Eppure è così ragazzo, tu chi sei? Il bullo della classe? No perché fai tu ridere, quindi da oggi sei il pagliaccio della classe.
Tutti quanti scoppiarono a ridere a quella battuta. Il professore andò a sedersi alla cattedra e incitò gli alunni ad andarsi a sedere ai propri posti.
Dragonheart: Scusa ragazzo, puoi chiudere gentilmente la porta?
Hojo: Ehm dice a me? Si subito.
E Hojo chiuse la porta, andandosi poi a sedere al proprio posto. Il giovane insegnate allora si distese sulla sedia e appoggiò i piedi sulla cattedra.
Sango: Ma professore cosa fa? Non è modo di comportarsi.
Dragonheart: Bhè se vi aspettavate un professorino modello, avete completamente sforzato il cervello invano. Suvvia, ho pur sempre 20 anni, sono ancora troppo giovane per comportarmi da insegnate professionista.
Kagome: A proposito, cosa insegna?
Dragonheart: Filosofia.
Miroku: Quindi ci parlerà di filosofi come Hegel,, Kant o Marx?
Dragonheart: Che si fottano, quelli non sono filosofi, solo cannati che credevano di aver cambiato il mondo solo per delle scoperte. Notizia del giorno: Io non vi parlo di nessuno di quei perdenti, la mia è una filosofia di vita. Baso i miei insegnamenti sul dialogo con gli alunni su tematiche diverse, ma non ho mai toccato filosofie già pronte.
Miroku: ma la filosofia di vita non è anch’essa una filosofia pronta?
Dragonheart:Ottima domanda, in un certo senso si, ma è diverso. Le filosofie Hegeliane, Kantiane e altre cazzatiane sono cose che ormai sono ben formate e studiate quotidianamente, sono come bottiglie piene di conoscenza da cui bisogna solo bere. Al contrario la filosofia di vita non è una bottiglia, non è un concetto che è quello e basta; è un cielo stellato  con miliardi di stelle. Ognuna di quelle stelle è un punto diverso di quella filosofia, non esiste quindi una filosofia già pronta, ma un qualcosa che va sempre formandosi e arricchendosi, senza mai finire di espandere i propri confini.
Tutti quanti erano ammaliati dalla parlantina del giovane professore, lo conoscevano da poco e già lo reputavano una persona estremamente competente e originale. In un muto silenzio pregavano di continuare a parlare, di continuare a insegnargli.
Inuyasha: Ma allora lei se non insegna la classica filosofia pallosa, come ha fatto a conseguire la laurea?
Dragonheart: Domanda che spesso mi fanno, e ti risponderei con un: “sai nemmeno io so come ho fatto.” Ma invece ti dico solo che la mia tesi di laurea sull’amore ha ricevuto 110 con lode e il plauso di tutta la commissione.
Tutti: Ohhhhhh
Kagome, Ayame e Sango sobbalzarono, il professore aveva pronunciato la parola che era il loro tormento: amore. Chissà se potevano trarne vantaggio e cercare, in un ultimo e disperato tentativo di poter coronare il loro sogno d’amore.
I ragazzi invece non sembravano per nulla toccati da quella tematica.
Ayame: Professore mi scusi, non è che potrebbe tenere una lezione sull’amore oggi?
Dragonheart: Certamente, cos’è vuoi fare colpo su un ragazzo? Chi è il tipo pulcioso con la coda di cavallo e lo sguardo da lupo spelacchiato?
Ayame arrossì mentre Koga avvampò sia perché era stato messo in ridicolo e sia perché il prof alludeva ad un tentativo di Ayame di conquistarlo.
Dragonheart: Mi sa che ho fatto Jackpot. Ok signorina, l’accontento subito.
Si alzò e si sedette sulla cattedra, di fronte ai suoi alunni.
Dragonheart: State attenti, perché può capitarvi una sola volta nella vita questa lezione.
 
 
 
 

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Capitolo 2
*** Cosa è l'amore? ***


Dragonheart: Allora ragazzi, sapete bene che per impostare una lezione bisogna sapere che cosa ne sapete voi dell’argomento.
Inuyasha: Una beneamata minkia.
Dragonheart: Da una testa di rapa come te non mi sarei aspettato risposta migliore.
E tutti scoppiarono a ridere. Inuyasha si arrabbiò molto e si alzò di scatto in piedi e andò verso la cattedra. Faccia a faccia con il professore lo guardava in cagnesco, sperando di fulminarlo con il suo sguardo.
Inuyasha: Perché non me lo ripeti in faccia.
Dragonheart: Testa di rapa, adatto a chi risponde così solo per farsi vedere. Non penso che tu non sappia sull’amore, e dare una risposta per attirare l’attenzione è da veri minkioni.
Inuyasha rimase gelato, il professore l’aveva praticamente spiazzato e disarmato; così con la coda fra le gambe se ne tornò al suo posto, con lo sguardo di tutta la classe che lo accompagnava nel percorso per il proprio banco.
Dragonheart: Bene, ripeto la domanda, sperando che non esca di nuovo una beneamata minkia dai vostri forni che sono comunemente chiamate bocche. Allora, cosa sapete voi sull’amore?
Hojo: è un sentimento molto importante per le persone.
Dragonheart: Giusto.
Ayame: è un qualcosa di unico.
Dragonheart: Esatto.
Miroku: è l’unica cosa che conta per le ragazze.
Dragonheart: Questa è una cazzata stravecchia, ma se tu ne sei convinto.
Kagome: è la cosa che segna la propria vita in bene o in meglio.
Dragonheart: Bellissima risposta, l’amore segna la propria vita, ma io non la definirei una cosa. Cosa si definisce un oggetto,  l’amore non è una cosa, è sinonimo di cuore, di vita, di rapporto, di futuro anche. L’amore determina il nostro futuro in base a ciò che facciamo nel presente. Voi direte, possibile? Si ragazzi, è possibile, possibilissimo. L’amore dei genitori, l’amore fraterno, l’amore degli amici, l’amore di una ragazza o di un ragazzo: tutto ciò influenza il futuro di ogni individuo. Altre definizioni di amore?
Inuyasha: è l’opposto dell’odio.
Dragonheart sorrise a quell’affermazione, sperava che qualcuno tirasse fuori quella frase.
Dragonheart: Allora non sei completamente idiota come pensavo a vederti, comunque hai detto una cosa che voi credete sia giusta, ma in realtà non lo è.
Tutti: Cosa?????
Dragonheart: Si non è giusta.
Sorrise il professorino, un sorriso sincero e venuto dal cuore, le ragazze lo videro ammaliate e sognanti, i maschi lo videro con sommo rispetto e voglia di saperne di più sulla questione.
Inuyasha: Cosa gli fa credere che non sia giusta?  Ce lo hanno insegnato da anni che è così.
Dragonheart: Scommetto che in tutta la vostra vita non hanno fatto altro che leggervi frasi fatte o dirvi sempre le stesse cose o liquidare velocemente la faccenda, tutto questo perché neanche chi si reputa un filosofo ha mai speso più di due minuti per questo argomento, salvo poi parlarne quando si facevano quei minchioni cannati che tutta l’umanità studia. Non vi hanno mai insegnato cosa è veramente l’amore, hanno solo inculcato in voi un concetto che dice “questo è amore” e “questo è l’odio”.
I giovani ci rifletterono e capirono che il professore stava dicendo la verità, nessuno nelle loro vite aveva mai chiarito questo dualismo opposto “amore e odio.”.
Dragonheart: Se solo voi provaste a strizzare gli occhi e a sovrapporre metaforicamente i due concetti, notereste che combaciano alla perfezione.
All’improvviso gli alunni sgranarono gli occhi sentendo quell’affermazione, cosa vorrà mai dire con queste parole il loro professore? L’amore e l’odio combaciano? L’amore e l’odio sarebbero uguali?
Miroku: professore io non ci sto capendo molto, l’amore e l’odio sarebbero la stessa cosa?
L’insegnate sorrise a quell’affermazione e alzatosi dalla cattedra disse semplicemente:
Dragonheart: Si è così.
Sango: Ma come è possibile?
Sango era davvero molto affascinata dal discorso e questa rivelazione la stava affascinando ancora di più, voleva sapere, voleva imparare, voleva assimilare ogni singola goccia di conoscenza che il professore versava nelle loro giovani menti. La filosofia era sempre stata una delle sue materie più odiate, ma incredibilmente quel professore gliela stava facendo amare, e tutto in una sola manciata di minuti.
Dragonheart: Con calma, andiamo per gradi. Prima vi do la definizione che secondo me è quella più giusta riguardo all’amore e poi procediamo con il discutere anche dell’odio. Però gradirei che nessuno si deconcentrasse.
E prese un gessetto tirandolo in testa ad Inuyasha che si era addormentato sul banco.
Inuyasha: Ehi come si permette??
Dragonheart: Dormi durante le ore di matematica, ma durante le mie ore almeno cerca di tenere accesso il cervello. Ok ora che ho recuperato dal mondo dei sogni il vostro compagno procediamo. 

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Capitolo 3
*** L'Amore è una forza ***


Dragonheart: Allora ragazzi, prima ho chiesto a voi cosa ne sapevate dell’argomento giusto?
Tutti: Si.
Dragonheart: e da quel che mi avete detto avete dato l’impressione che mi danno tutti, ovvero persone bloccate nella bolla dell’ovvietà, dei concetti reimpostati, del brodo già pronto. Non prendetevela se vi dico questo, anche io ci sono passato salvo poi aprire gli occhi.
Kagome: Ha avuto qualche esperienza che ha fatto nascere in lei le convinzioni che sta per dirci e che già ci sta dicendo?
Dragonheart: No signorina, nessuna esperienza amorosa, ma mi è bastato osservare la gente, in una sorta di esperimento: loro erano delle cavie se proprio vogliamo usare un termine tecnico, io osservavo ogni volta che mi si presentava l’occasione, e poi annotavo tutto su un quadernetto in cui c’erano le mie riflessioni più profonde.
Inuyasha: Scriveva un diario come le femminucce?
Dragonheart: Bhè se vuoi la soddisfazione della risata della classe ti dico, si scrivevo un diario. Contento? Penso che uno come te al massimo scarabocchia i tavoli, come stai facendo ora con il tuo banco.
E tutta la classe si mise a ridere di gusto, compreso il professore.
Inuyasha: Ehi!!
Dragonheart: Scusami ragazzo ma sei troppo divertente, davvero. Mi stai simpatico.
Inuyasha: Lei no, per niente.
Dragonheart: Peccato. Bene andiamo avanti allora.
La classe tese bene le orecchie e aguzzò la vista, Inuyasha anche; quel professore gli stava sulle scatole ma voleva lo stesso sentire la sua lezione per poi prenderlo in giro, così si disse nella mente. Quanto si sbagliava e lo avrebbe capito più avanti.
Dragonheart: Allora partiamo dalla mia definizione.
E il prof si rimise seduto sulla cattedra.
Dragonheart: L’Amore è una forza misteriosa che è il cuore del cuore, permette a questo “cuore” di battere e di conseguenza permette al nostro cuore di battere più in fretta generando poi l’omonimo sentimento. Per questo quando vedete una persona che vi piace, o una persona che odiate, il vostro cuore prende a battere forte. In genere il nostro cuore se sotto effetto di shock o paura o ansia prende a battere forte no? Ma mai come quando siamo innamorati, quello è un battito molto più forte, la scienza pensa di spiegarlo bene con teorie e corollari, ma fidatevi che in realtà non spiega un cazzo. Quel battito è fonte di mistero per gli scienziati, gente che pensa con il cervello e ignora il proprio cuore.
Sango: Quindi se abbiamo quel battito forte quando siamo innamorati vuol dire che un secondo cuore dentro di noi batte facendo battere più forte il primo?
Dragonheart: esatto vedo che state capendo.
Miroku: In effetti questo ragionamento non fa una piega, anzi è molto logico e ben saldo.
Dragonheart: Grazie, vi faccio un esempio pratico. Le mamme incinta. Mai avete toccato il pancione di vostra madre o il loro cuore quando sono state in attesa del vostro fratellino o sorellina?
Sango e Kagome: Si.
Dragonheart: e cosa avete sentito?
Sango: Un battito immensamente forte.
Dragonheart: Questo è perché l’amore per il figlio ha fatto battere il secondo cuore della vostra mamma, facendo battere di più il primo e quindi generando un battito più forte.
Kagome: Wow.
Kagome era sognante, quante cose stava scoprendo riguardo all’amore. E poi concordava pienamente con il professore. Quando vedeva Inuyasha  sentiva come se un secondo organo vitale stesse battendo insieme al primo scatenando un fortissimo battito tipico di chi è innamorato perso.
Inuyasha: Tutte fandonie.
Dragonheart: Ah si? Non hai mai avuto un battito fortissimo vedendo una ragazza? Non sei mai stato innamorato dunque?
Inuyasha vide Kagome che lo guardava e avvampò, poi girò la testa e la nascose tra le braccia.
Dragonheart aveva visto tutta la scena e sorrise a Kagome.
Dragonheart: Mi stai proprio simpatico ragazzo, perché riesci a fregarti da solo. Bene allora ora che conoscete la mia definizione di amore andiamo avanti con la lezione va bene??
Tutta la classe rispose affermativamente, la lezione più che mai si stava facendo interessante.
 

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Capitolo 4
*** Esperimento ***


Dragonheart: Allora ora che vi ho dato la mia definizione dell’amore passeremo a parlare dell’odio. Prima di passare avanti però gradirei sapere una cosa, e siate sinceri nel rispondere ok?
Gli alunni fecero un cenno affermativo con il capo.
Dragonheart: Vi è chiaro cosa è quindi l’Amore?
Hojo: Si, è una forza che fa battere un cuore all’interno del nostro cuore generando l’omonimo sentimento.
Dragonheart: Scommetto che stai prendendo appunti su quel che sto dicendo.
Hojo: Bhè in effetti si, mi affascina la sua oratoria e l’argomento della lezione.
Dragonheart: Sono lusingato, però ragazzo sei convinto di quel che hai scritto e detto adesso?
Hojo: Bhè si.
Dragonheart: Sicuro? Sei davvero sicuro che io abbia ragione?
Hojo: Bhè l’ha detto lei che questo è l’Amore.
Dragonheart si mise una mano in faccia e si mise a ridere, quel ragazzo era il classico “secchione che prende appunti e pende dalle labbra del professore.” Quando era anche lui uno studente era solito credere che tutto quello che dicevano i professori fosse vero, ma chiedendosi mentalmente se i suoi insegnanti avessero ragione, la risposta era un secco: No! La realtà insegna che non esiste qualcosa di oggettivamente vero, qualcuno può risponderti con il dire: ciò che vedi è vero, ciò che impari è vero; invece non è così. Le persone non dovrebbero imparare ciò che devono, ma ciò che gli servirà per continuare a pensare saggiamente e avere sempre da poter dire. Mai farsi ridurre a schiavo del sapere, il sapere deve essere compagno non padrone.
Dragonheart: E tu credi che solo perché io sia un insegnante, abbia ragione? Chi ti assicura che io non stia mentendo?
Hojo: Lei è un professore, e per giunta laureato. Trovo logico che lei abbia ragione.
Dragonheart: “Mi sa che questo da grande sarà sodomizzato. Se non lo è già.” Bene dato che ne sei convinto facciamo un esperimento. Ho bisogno di un volontario che venga vicino a me.
Tutti alzarono la mano, o meglio quasi tutti: Inuyasha era l’unico che non si era offerto volontario, e questo il professore l’aveva notato.
Dragonheart: Bene dato che il signor Inuyasha non ha alzato la mano pensando “sicuramente mi chiama”, e ha ragione, adesso deve venire qui, sarà il mio assistente.
Inuyasha: Che??? Se lo scordi!!
Miroku: Dai Inuyasha non essere così maleducato.
Koga: Vai tanto non morde ahahahah.
Inuyasha: Stronzo! E va bene ci vado, ci vado.
Inuyasha si alzò dal suo posto e raggiunse il professore, poi si girò verso la classe affiancandosi al docente.
Dragonheart: Bene adesso che ho il mio valletto (risata di tutti) possiamo andare avanti. Allora Hojo, tu hai detto che dai per buono ciò che ho detto essendo un professore.
Hojo: Si.
Dragonheart: Quindi secondo te un professore ha ragione qualunque cosa dica.
Hojo: Esattamente.
Dragonheart: E allor si scem!!!
Hojo: Perché??
Dragonheart: Allora, fai finta che Inuyasha sia il tuo professore, si lo so non è credibile ma sforzati. Inuyasha adeso tu dì qualcosa a Hojo.
Inuyasha: Sei un idiota.
Dragonheart: Voglio sperare che non era a me.
Inuyasha: No, no era a lui.
Dragonheart: Allora Hojo, secondo te ha ragione Inuyasha?
Hojo: Certo che no!!!
Dragonheart: Anche se è il tuo insegnante?
Hojo: Anche se è…… un momento, lei ha fatto questo esempio per convincermi che quello che ho detto prima fosse errato.
Inuyasha: Mica male.
Dragonheart: Vedo che capisci, grazie Inuyasha puoi tornare al tuo posto.
Inuyasha: Grazie a lei, (sottovoce) imbecille.
Dragonheart: Ho sentito cretino.
E Inuyasha tornò a sedersi imbarazzato.
Dragonheart: Questo esempio l’ho fatto per Hojo, ma anche per voi; non fidatevi mai di tutto quello che un insegnante, ma in generale anche una persona qualunque, vi dice. Niente è esatto al di fuori di quello che voi pensate, anche se è sbagliato. La verità è soggettiva il più delle volte.
Un grandissimo applauso si sollevò nell’aula per il ragazzo-insegnate.
Dragonheart: Grazie, troppo buoni. Quando vi ho fatto questa domanda, se per voi era chiaro cosa fosse l’Amore, miravo a questo; a vedere se eravate convinti di quello che vi ho detto, o di quello che pensate voi. Bene chiarito questo andiamo avanti.

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Capitolo 5
*** Baruffa in classe ***


Dragonheart: Proseguiamo. Allora abbiamo appena parlato dell’Amore, non vi sto a ripetere cos’è ancora quel secchione lì prende ancora una volta gli stessi appunti.
Hojo: Professore sono intelligente si, ma non stupido.
Dragonheart: Ragazzo per come ti vedo dubito che non susciti quell’impressione.
Hojo: Di intelligenza?
Inuyasha: Di stupidità babbeo.
La classe si mise a ridere, compreso il professore. Hojo invece non la prese affatto bene e si diresse verso Inuyasha pronto a fargliela pagare. Inoltre aveva un secondo fine: mettersi in mostra davanti a Kagome. Quella ragazza gli era sempre piaciuta, ma non era mai riuscito a conquistarla poiché lei era perdutamente innamorata di Inuyasha. Hojo voleva a tutti i costi entrare nelle grazie di Kagome, e sicuramente se il suo cervello non faceva colpo, l’avrebbe fatto la sua forza. Così sicuro di se si parò davanti al banco di Inuyasha.
Inuyasha: Ehi cosa vuoi? Spostati mi copri la visuale.
Hojo: Tsk! Scommetto che sei solo buono a parlare e farti forza a suon di minacce, ma scommetto che se qualcuno reagisce tu diventi un codardo e scappi con la coda tra le gambe.
La classe si stupì delle parole di Hojo, Inuyasha iniziò ad arrabbiarsi.
Miroku: “Oh oh, quello sta per fare una brutta fine.”
Ayame: “Addio ragazzino.”
Kagome: “Spero che Inuyasha non gli faccia del male, non voglio che Inu sia spedito dal preside, non ora che potrei avere una possibilità di conquistarlo.”
Sango: “ Mi sa che Inuyasha lo sbrana.”
Koga: “ Se ci lascia le penne i suoi appunti per le materie sono miei ricordatevelo.”
Tutti gli altri: “ Rissa, rissa.”
Questi furono i pensieri generali di tutti i presenti nella stanza, in particolare il pensiero di Dragonheart, se tutti lo avessero potuto sentire, li avrebbe stupiti in una maniera impressionante.
Dragonheart: “ 10 euro che lo stende al primo pugno. (sorride) Finalmente accade qualcosa, iniziavo ad annoiarmi.”
 
Hojo chiuse le mani a pugno e continuò a provocare Inuyasha.
Hojo: Allora, non hai le palle per reagire? Cos’è non fai lo sbruffone? Sei tutto fumo e niente arrosto. “Kagome adesso ti faccio vedere quanto sono forte.”
Hojo cercò di sferrare un pugno in faccia ad Inuyasha che però lo schivò e, alzandosi di scatto, ne diede uno ad Hojo rompendogli il naso e facendolo cadere a terra.
Kagome: Oh cielo, Inuyasha ma perché???
Inuyasha: Che c’è? Mi ha provocato.
Kagome: Ma potevi evitarlo, ora verrai mandato dal preside.
Inuyasha: La cosa ti preoccupa?
Kagome arrossì vistosamente, e Inuyasha vedendola si intenerì e accarezzandogli la guancia e dandogli un buffetto sulla fronte disse:
Inuyasha: Tranquilla.
Hojo vedendoli si demoralizzò moltissimo, non solo aveva fatto una figura, ma aveva capito che non avrebbe mai avuto speranza. Il professore si avvicinò a lui.
Dragonheart: Tutto bene?
Hojo: No, per niente. “Un momento posso almeno avere una rivincita.” Professore, mi aspetto che lei adesso lo mandi dal preside.
Dragonheart: “ Peccato che se avessi scommesso davvero avrei vinto quei 10 euro.” Nahh! Sei stato tu il deficiente che lo ha provocato, quindi al massimo è colpa tua.
Hojo diventò una statua di sale.
Hojo: ma…ma…ma…ma…ma
Dragonheart: Niente ma, sta zitto e torna a sederti, tieni qui (gli da un fazzoletto.) cerca di fermare il sangue, e non provocare più nessuno.
Hojo: (rassegnato) Sissignore.
Dopo quel siparietto tutti tornarono ai propri posti e il professore poteva riprendere la lezione.
Dragonheart: Allora ringrazio i vostri compagni per il delizioso siparietto, ma adesso è ora di tornare seri.
Hojo: Mi ha spaccato il naso!!!!
Ayame: Te lo meriti, hai provocato tu Inuyasha.
Hojo: Ma siete scemi?? Mi ha provocato prima lui!!
Dragonheart: Errore, lui ha soltanto corretto il tuo pensiero, in un modo rude e degno di lui, ma ha corretto. Tu l’hai provocato, e quindi sei dalla parte del torto.
Sango: Prof ha mai pensato di fare l’avvocato?
Dragonheart: L’ho pensato, ma ho pensato a quante cause avrei perso. In sostanza: sintm a me meggh d non. Bene procediamo con il parlare dell’odio.
 

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Capitolo 6
*** L'odio ***


Dragonheart: Allora adesso non voglio più essere interrotto perché la cosa è molto seria.
Inuyasha: Seria quanto prof?
Dragoonheart gli lancia un gesso sulla testa, scatenando per l’ennesima volta le risate degli alunni, i quali pensavano che quelle ore fossero le migliori di tutta la loro carriera scolastica.
Inuyasha: Mi ha fatto male sa?!?!!
Dragonheart: No scusami mi spiace, vuoi perdonarmi? (sarcasmo) Ho detto che non voglio essere interrotto, la prossima volta che sento una voce prima ancora che ho impostato il discorso, il proprietario di quella esce dalla classe e se ne va a casa.
Hojo: Ricevuto.
Dragonheart: A casa.
Hojo: Ma …
Dragonheart: Ma un cazzo, ho detto a casa e a casa vai.
Inuyasha: Prof posso andare a casa io dato che l’ho interrotta di nuovo?
Dragonheart: Non fare il fesso, deficiente. Hojo a casa, Inuyasha a scuola, ah scusa ci sei già. Tutti gli altri zitti, che rischiate di imparare qualcosa.
Hojo raccolse le sue cose, tenendo sempre il fazzoletto sul naso, uscendo dalla classe poco dopo.
Dragonheart: Allora passiamo al prossimo argomento: l’odio. Come mi avete detto, o meglio ha detto Inuyasha …
Inuyasha: sono troppo bravo eh?
Dragonheart: … che se non si sta zitto si becca la cattedra in testa stavolta! L’odio come ha detto questo deficiente qui è l’opposto dell’amore. Fin qui sarei d’accordo ma solo se questa affermazione fosse vera. Vi spiego, noi tendiamo a considerare l’odio come il sentimento opposto dell’amore, qualcosa di completamente diverso che ci porta, al contrario dell’amore, a detestare un individuo, fino a desiderarne in alcuni casi, la morte. Sbaglio?
Sango: No, direi proprio di no.
Ayame: Sembra terribile che persone in grado di amare, possano anche arrivare a odiare desiderando perfino la morte dell’altro.
Kagome: Non sembra, lo è.
Koga: Evidentemente se lo merita l’altro.
Ayame: Che???
Ayame era sconcertata dalle parole di Koga, il quale si era accorto dell’impressione che aveva dato e si affrettò subito a rispondere per cercare di farsi comprendere.
Koga: Non fraintendermi, non dico che sia una bella cosa desiderare la morte altrui, o odiare comunque un’altra persona, solo penso che certe volte, per le azioni che le persone fanno, esse meritano di essere odiati.
Miroku: Mi trovi d’accordo fratello.
Inuyasha: Eh Miroku se la mettiamo su questo piano tu dovresti essere odiato da tutto il genere femminile, per le tue perverse azioni.
Sango: Confermo sul punto perverse azioni.
Miroku: Oh ma dai, Inuyasha tu mi odi?
Inuyasha: No, ma mi stai sul cazzo.
Tutti scoppiarono a ridere forte, anche Miroku capendo che Inuyasha l’aveva detto per suscitare ilarità, obbiettivo che aveva centrato in pieno. Il professore battè le mani, come a voler lodare quest’ultima specie di sketch.
Dragonheart: Oh mamma (si asciuga gli occhi) siete uno spasso ragazzi davvero. Però non perdiamoci in chiacchiere che qui passa il tempo e voi non imparate niente, che a mio parer soprattutto per Inuyasha è una cosa brutta, vero?
Inuyasha: Si si, certo.
Dragonheart: E non prendere per il culo. Proseguiamo.
Ora tutti si fecero più attenti, poiché capirono che da quel momento la lezione entrava nel momento migliore.
Dragonheart: L’odio è considerato il sentimento opposto all’amore no? (tutti annuirono) Bene, è una cazzata! L’odio è si un sentimento negativo, e si forse opposto all’amore, ma c’è dell’altro. E per spiegarvi questa cosa ricorrerò all’esempio che ho sempre fatto: quello del cuore generatore.
Tutti: L’esempio del cuore generatore???
Inuyasha: L’esempio del cuore genitore?
Miroku: Prof posso dire una cosa a Inuyasha?
Dragonheart: Purchè sia utile.
Miroku: Inuyasha, fai pena, era squallida.
Dragonheart: Ottimo intervento, ti darei 10 per questo, anzi te lo metto, non capita tutti i giorni di essere aiutato da un alunno.
E Dragonheart segnò il voto il voto sul registro.
Dragonheart: Ora, prima che inizi una gara d’insulti verso il signor Inuyasha, che non gradirebbe, non metterò altri voti se non alla fine della lezione, chiaro?
Ancora una volta tutti annuirono.
Dragonheart: Bene, direi che ora posso illustrarvi il mio esempio.

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Capitolo 7
*** L'esempio del cuore generatore I parte. ***


Dragonheart arrivò alla lavagna, prese un gessetto e disegnò un grande cuore.
Dragonheart: Allora, vi pregherei di prestar la massima attenzione, questo esempio che faccio è molto difficile da comprendere per chi non sta attento, a volte faccio fatica pure io che lo spiego. Quindi muti, d’accordo?
Tutti: D’accordo.
Dragonheart: Allora questo è il cuore, il nostro organo vitale (indica il disegno sulla lavagna). Parlando dell’amore abbiamo detto che genera un energia che fa battere l’organo più forte,ovviamente energia proveniente dal secondo cuore interno al nostro, scatenando così il sentimento omonimo.
L’insegnante disegnò un + nella parte destra del suo disegno.
Koga: Mi scusi professore, perché ha disegnato quel simbolo?
Dragonheart: Presto lo capirai, tranquillo.
Koga annuì e si concentrò per cercare di assimilare quanta più conoscenza possibile.
Dragonheart: Bene, e tutti sappiamo che quell’energia è scatenata da un qualcosa di positivo, che ne so: un gesto affettuoso, un dono, un aiuto, un bacio, o il solo semplice sguardo di chi ci piace. Penso che siate tutti d’accordo.
Tutti: Si.
 
Inuyasha era che quello stava seguendo meglio la spiegazione in quel momento, cosa che poteva sembrare davvero sconvolgente, ma quell’argomento lo stava davvero appassionando. In primo luogo grazie a quella spiegazione lui, insieme ai suoi due amici, aveva compreso cosa fosse davvero quel sentimento che provava per Kagome (e che i suoi due amici provavano per le amiche di lei), in secondo luogo aveva capito cosa facesse scatenare in lui quel battito fortissimo; era come diceva il professore: tutto veniva da un’azione positiva come il sorriso di Kagome, i suoi gesti affettuosi mentre tentò disastrosamente di chiedergli di uscire, gli aiuti che dava a lui nei compiti in classe. Ovviamente Koga e Miroku stavano pensando la stessa cosa del loro amico, pensando però a Sango ed Ayame.
 
Dragonheart: L’odio nasce allo stesso modo.
A quelle parole tutti spalancarono gli occhi.
Dragonheart: Si, è così. L’energia che genera l’amore genera anche l’odio. Se come abbiamo detto l’amore nasce da energia positiva, scatenata da fattori positivi, l’odio è scatenato da energia negativa derivante da fattori negativi quali insulti, dispetti, scherzi cattivi, gesti che sono molto gravi, mancanza di affetto. Se poi tenete conto che l’amore è l’opposto dell’odio questo ragionamento logico vi è più comprensibile, così primo: evitate domande di cazzo, secondo: vi sforzate di meno. Tutto chiaro?
Kagome: Si, più o meno si.
Dragonheart: Non ti vedo molto convinta.
Kagome: In effetti.
Dragonheart: Bene allora ricorriamo ad un esempio. Per l’amore vi ho fatto l’esempio delle donne incinte, per l’odio vi faccio l’esempio dei fratelli.
Inuyasha rizzò le orecchie.
Dragonheart: Mettete il caso che voi e vostro fratello, o sorella, stiate giocando. Vostro fratello prende il vostro giocattolo preferito e lo distrugge, addirittura provandoci gusto. Come vi sentite?
Kagome: Non lo so, non ho mai avuto queste situazioni.
 
Inuyasha: Ti senti pervaso da una rabbia immensa, senti il tuo cuore battere fortissimo, senti che ti da un energia che si tramuta in rabbia, rancore, odio!!! Verso tuo fratello.
L’aveva detto seriamente Inuyasha. Ogni singola parola. Era terribilmente serio, segno che lui aveva avuto diverse situazioni in cui purtroppo, aveva vissuto tutto ciò. Kagome provò per lui molta pena e allo stesso tempo affetto, sembrava avesse sofferto molto quelle situazioni, e voleva andargli vicino e abbracciarlo consolarlo, ma per il momento si disse, era meglio far passare la lezione.
Dragonheart aveva anche lui un espressione seria, come a voler dare un appoggio a Inuyasha che, evidentemente, si era molto sforzato di parlare di una cosa a lui molto dolorosa. Dragonheart l’aveva capito, Inuyasha era affranto non per quello che aveva detto esplicitamente, ma perché implicitamente aveva fatto capire che, sotto quell’esempio stupido e infantile, lui aveva passato momenti dolorosi che l’avevano portato a sviluppare quel sentimento. Così il giovane prof andò verso di lui, gli mise una mano sulla spalla e lo vide con cenno di appoggio e amicizia, oltre che comprensione.
 
Tornò poi indietro.
Dragonheart: Bene, direi che non avrei trovato parole migliori, ottimo Inuyasha.
Inuyasha sorrise; stava iniziando a stimare il suo giovane insegnante.
Dragonheart: Allora Kagome sei soddisfatta della spiegazione? Hai compreso ora?
Kagome: (seria) certamente prof, continui pure.
Dragonheart: Ok. Finalmente siamo riusciti a spiegare cosa sono odio e amore, alleluia signore uno scoglio è superato, però ora vediamo di tornare sulla spiaggia.
Tutti risero di gusto, quella battuta era riuscita a spezzare il momento serio che si era venuto a creare. Inuyasha nella sua testa confermò: stava iniziando davvero a stimare Dragonheart. Sperò che potesse continuare a farlo dopo la lezione e per tutta la vita.
 
Dragonheart: Ci rimane da finire l’esempio del cuore generatore che ancora non ho spiegato, ma ci vorrà poco tempo, così che voi capiate perché odio e amore sono uguali, ma penso che già vi siate fatti un’idea da adesso. Inoltre spiegherò anche cosa si indica davvero con l’espressione “cuore spezzato”.
 
(Dragonheart 95: Al prossimo capitolo però, non mancate ;) )
 
 
 

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Capitolo 8
*** L'esempio del cuore generatore II parte. ***


Dragonheart: Allora ricapitoliamo; vi ho spiegato cosa è l’amore, vi ho spiegato che l’odio non è praticamente l’opposto dell’amore, ma un sentimento derivante dalle stesse emozioni, però negative, adesso mi rimane da finire l’esempio del cuore generatore. Ok, ragazzi davvero ascoltatemi che non è facile.
Tutti: Ok.
Il professore si voltò verso la lavagna e disegnò un meno nella parte sinistra del cuore. Poi disegnò sotto le due metà del cuore separate; la sinistra con il segno meno e la destra con il segno più.
Gli studenti non capivano cosa il professore stesse cercando di fare, ma aspettavano il momento in cui il professore avrebbe dato delucidazioni.
Dragonheart: Occhi a me, orecchie a me, attenzione a me. Inuyasha dai, che è quasi finita!
Inuyasha: Ma io sto seguendo!!
Dragonheart: Davvero? Mo piove!
Tutti quanti risero, era incredibile come Dragonheart riuscisse ad uscirne con una battuta ogni volta, d’altronde se puntava Inuyasha il divertimento era assicurato.
Inuyasha: Ehi!
Dragonheart: Scusa la forza dell’abitudine, perdonami.
E congiunse le mani a mo di preghiera. Inuyasha con un’aria da offeso incrociò le braccia, chiuse gli occhi e voltò la testa dicendo “ per questa volta è perdonato. ”
Dragonheart: Basta che non mi butti fuori dalla classe la prossima volta.
Altra risata da parte di tutti.
 
Dragonheart: Allora, voi vi starete chiedendo perché ho tracciato sul cuore questi segni e perché abbia disegnato queste due metà separate, no?
Sango: Si.
Kagome: Ha detto che ce lo avrebbe spiegato.
Dragonheart: E lo farò, tranquilla. Bene io considero il cuore diviso in due parti; la parte di destra è quella in cui si accumulano i sentimenti positivi, le emozioni positive, le sensazioni positive e per questo l’ho contrassegnata con il segno +. Al tempo stesso la parte di sinistra contiene emozioni, sensazioni, sentimenti incentrati sulla negatività, per questo l’ho contrassegnata con il segno -, anche perché mi rifaccio al modo di chiamare le cose cattive “sinistre” perciò implica che la parte destra sia positiva, inoltre avete mai studiato i limiti?
Tutti: Si.
Dragonheart: Mi rifaccio anche a quello, il limite sinistro si indica con il -, il limite destro con il +.
Miroku: Un ragionamento che ha in se filosofia e matematica.
Koga: Per me è come mettere nella vodka del cianuro, ti stende per sempre.
Un’altra risata da parte di tutti.
Dragonheart: Ahahhahahah, bhè mi piace la parte in cui paragoni la matematica al cianuro. Si in effetti Miroku hai ragione, qui c’è sia filosofia che matematica, come mai? Sia pensiero che scienza. Per questo ti do ragione.
Inuyasha: Spero che non gli metta un altro 10.
Dragonheart: Nah, uno gli basta. Scommetto che è il primo che riceve in tutto l’anno.
Tutti: Ha capito bene.
Miroku: Stronzi, T_______________T
 
Dragonheart: Andiamo avanti. Avendo spiegato il perché dei segni sulle due metà capite quindi che le sensazioni positive si raccolgono nella parte destra, quelle negative nella parte sinistra. Ora poiché in fisica un generatore ha sia una parte negativa, che una parte positiva, ecco spiegato perché lo chiamo cuore generatore.
Miroku: Strabiliante!
Inuyasha: Incredibile.
Ayame: Fighissimo!!
Kagome: Sbalorditivo, lei è un genio.
Sango: Professore è incredibile.
Tutti gli altri: Bravissimo!!!
Un’enorme valanga di applausi si formò nella classe, quella spiegazione meritava un vero applauso. Il tutto era geniale e un perfetto mix di pensiero filosofico, matematica e fisica; area umanistica e area scientifica si intrecciavano tra di loro fondendosi, non facendo capire dove iniziasse una e finisse l’altra.
Dragonheart: Troppo buoni. Ora spero vi abbia fatto capire il significato del + e del – disegnati.
Tutti: Si si.
Dragonheart: Ma così vi ho spiegato solo perché lo chiamo con quel nome, io dovevo spiegarvi il perché lo sto usando. Queste due metà sono in perfetto equilibrio tra loro la maggior parte delle volte, con le sensazioni negative e positive distribuite equamente, ma nel caso dell’innamoramento le sensazioni positive sono talmente tante da invadere la parte sinistra del cuore, facendo questo.
E Dragonheart trasformo il – in un +.
Dragonheart: Così ragazzi questo è il procedimento con cui si forma l’amore, le sensazioni positive sono in entrambe le parti, il cuore batte velocissimo e l’amore si crea. Al tempo stesso, se si accumulassero le sensazioni negative succede questo.
E Dragonheart trasformò i due + in due -.
Dragonheart: Lo stesso processo, però questo è quello dell’odio. In poche parole l’odio non è altro che amore, ma corrotto dalla moltitudine di sensazioni negative, poiché esse hanno preso il controllo della parte positiva del cuore. Stessa cosa si può dire dell’amore che è l’odio però “ corrotto ” dalle sensazioni positive. Questo è l’esempio del cuore generatore.
Un enorme boato di approvazione e complimenti si levò dalla classe, quella fu una delle spiegazioni più belle e incredibilmente originali che una classe di liceo avesse mai visto. Molti dopo quella spiegazione, non si stupirono della laurea conseguita a 18 anni ne perché la tesi di laurea sull’amore avesse avuto il plauso di tutta la commissione.
Ayame: Professore lei è incredibile, è un esempio che ha maturato da solo?
Dragonheart: Spero di si, non l’ho mai sentito in giro, spero che sia così sennò sai i cazzi amari che passerei per violazione di copyright? Peggio di quelli che stanno passando molti su youtube.
Inuyasha: Professore?
Dragonheart: Dimmi.
Inuyasha: Lei è un mito e scusi per l’atteggiamento.
Dragonheart: non ti preoccupare, te l’ho detto che mi stai simpatico.
Inuyasha: Anche lei.
E i due si strinsero la mano suscitando un altro applauso.
 
Dragonheart: Sembrerebbe che la lezione sia finita qui, ma abbiamo altri 10 minuti, quindi voglio spiegarvi una cosa extra.
Tutti: Ovvero?
Dragonheart: il cosiddetto “ cuore spezzato. ”
 
 
(Dragonheart 95: Al prossimo capitolo. #Dragonquest avete capito l’esempio del cuore generatore?)

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Capitolo 9
*** Il cuore spezzato ***


Kagome: Il cuore spezzato?
Sango: Lei può spiegare davvero ciò?
Dragonheart: Dubiti?
Sango: Certo che no professore, solo che mi sembra un po’ complicato che lei possa spiegare una cosa del genere.
Miroku: Se uno come lui ti ha spiegato cosa sono amore e odio, facendoti anche un esempio del genere, può sicuramente spiegarti il cuore spezzato.
Koga: Prof siamo impazienti.
Dragonheart: D’accordo.
 
Il professore cancellò la lavagna, poi disegnò di nuovo un cuore rimettendoci il segno + e quello -.
Koga: Ma sta rifacendo l’esempio?
Dragonheart: Eh? No, non sono mica un disco incantato. Stai attento lupacchiotto che dopo questa lezione potreste fare colpo sapendo tutte queste cose sull’amore.
Koga si imbarazzò molto e vide Ayame, la quale a sua volta lo guardava e gli sorrise, ricambiata dal ragazzo.
Koga: “ Mi sa che lei ha ragione ”.
Miroku: Io farò molti colpi.
Sango: Tu ne riceverai molti, a mio parere.
Dragonheart: Nel tuo caso Miroku, dovrei farti una lezione sulla deficienza, ma dubito che la capiresti.
Altre risate volarono.
Inuyasha: Allora prof, con questo esempio?
Dragonheart: Mamma mia, come sei impaziente, ti ho catturato proprio nella mia rete dell’insegnamento.
Inuyasha: Ho il coltello per tagliarla.
Dragonheart: Si tutti voi lo avete. Quando uno studente viene catturato dalla lezione può sempre evadere, come? Usando il così detto coltello che io chiamo “distrazione”, taglia la rete del sapere in due secondi.
 
Dragonheart: Quindi tenete sempre presente il cuore generatore. Nella destra abbiamo i sentimenti positivi, nella sinistra quelli negativi. Nel caso dell’amore o dell’odio questi sentimenti invadono una o l’altra parte. Nel caso di un amore deluso, che so per  tresche, tradimenti, bugie gravi si parla di cuore “spezzato”. Nel caso dell’amore entrambe le parti sono invase dalle sensazioni positive, ma uno degli avvenimenti citati prima crea, in poco tempo, una grandissima quantità di sensazioni negative che partendo dalla parte sinistra, cercano di invadere tutto il cuore. Ne consegue un grande afflusso verso il centro, per passare alla parte destra del cuore. Ma diversamente dal caso dell’odio queste sensazioni non invadono la metà destra del cuore ma fanno questo.
Il professore disegna una linea zigzagata al centro del cuore.
Dragonheart: Ovvero l’affollamento di queste brutte emozioni porta una frattura al centro del cuore e poi a ciò.
Dragonheart disegnò sotto un cuore “spezzato” in due metà.
Dragonheart: Le sensazioni negative derivate da quegli eventi sono così tante che non riescono a passare pure nella parte destra del cuore, fermandosi e accumulandosi al centro spezzando così … il nostro cuore. Il dolore che deriva da ciò è immenso, poiché sembra proprio che fisicamente parlando il nostro cuore si sia rotto in due metà.
Gli studenti erano sbalorditi, la spiegazione era stata precisa, dettagliata e molto veritiera, soprattutto sulla parte del dolore che deriva da cuore spezzato.
Sango: Ecco quindi perché noi proviamo dolore al cuore, quando ci accade ciò?
Dragonheart: Esatto.
Kagome: E quali sono le conseguenze?
Dragonheart: Bhè, le due metà funzionano ancora, ma poiché non ci può essere passaggio delle sensazioni da una metà verso l’altra, non si crea più amore, non si può più amare. Ma poiché le sensazioni negative erano talmente tante, esse rimangono nella parte sinistra del cuore. Così si porta …
Inuyasha: … ad odiare molto chi ci ha spezzato il cuore.
Dragonheart: esattamente.
Dopo questa spiegazione nessuno parlò. Poi Inuyasha si alzò in piedi e iniziò a battere le mani. Stessa cosa fecero Miroku, Koga, Sango, Ayame e Kagome e così poi tutta la classe. Gli applausi durarono 3 minuti circa, forti, chiassosi, sentiti. Dragonheart sorrise e fece anche lui un applauso, ma a quella classe, che l’aveva ascoltato e che gli aveva fatto passare una bellissima giornata con la sua compagnia.
Kagome: Bellissima lezione professore.
Sango: Concordo.
Inuyasha: Penso concordiamo tutti, no?
Tutti: Si!!!!!
Dragonheart: Troppo gentili. Bhè ragazzi la mia lezione sull’amore termina qui, grazie per aver ascoltato, è stata una magnifica giornata con voi.
E dopo quelle parole, la campanella suonò, segnando così la fine della lezione e delle giornata.
 
(Dragonheart 95: Ma la storia non finisce così, c’è un proseguimento ancora. Non dimenticatevelo. #Dragonquest: giudizi sulla spiegazione del cuore spezzato. Quali sono i vostri?)
 

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Capitolo 10
*** Dopo la lezione, gli interventi. ***


Al suono della campana molti studenti iniziarono a lasciare l’aula, alcuni si trattennero un po’ di più per stringere la mano al professore e fargli i complimenti. Dopo 10 minuti la classe era vuota, silenziosa, senza più i suoi componenti o meglio, senza più quasi tutti. Dragonheart si era fermato a contemplare la lavagna, sul quale era rimasto disegnato un cuore, senza segni, senza fratture, senza niente. Dietro di lui c’erano Inuyasha, Miroku e Koga che stavano rimettendo a posto le loro cose, Dragonheart li notò e si girò verso di loro andandogli incontro.
Dragonheart: Bene ragazzi, spero che la lezione sia stata di vostro gradimento.
Inuyasha: Secondo lei perché diavolo l’abbiamo applaudito!?
Dragonheart: A quanto pare per questa volta passo io per lo stupido.
E tutti e 4 risero di gusto.
Inuyasha: Siamo 2-1 per lei quindi.
Dragonheart: E le altre figure di merda che ti ho fatto fare dove le hai messe?
Miroku: Colpito …
Koga: … e affondato.
Inuyasha: Tsk!
Dragonheart: Suvvia, non prendertela. Comunque ragazzi mi ha fatto passare la giornata con voi.
Miroku: E a noi ha fatto piacere passarla con lei.
 
E dopo questa frase i 3 ragazzi, a turno, strinsero la mano al loro professore. Alla stretta di mano con Inuyasha entrambi ci misero molta forza, guardandosi negli occhi con determinazione e rispetto. In seguito i 3 ragazzi iniziarono anche loro ad abbandonare l’aula.
 
Dragonheart: Un momento belli, credo di avere ancora qualcosa da dirvi.
I 3 si girarono straniti, riavvicinandosi al docente.
Koga: Cosa c’è ancora prof?
Inuyasha: Ha una lezione privata da fare a noi ora?
Dragonheart: Mmm, non credo potervi insegnare questa cosa.
Miroku: Che cosa?
Dragonheart: Vedete, dall’inizio della mia lezione vi ho osservati tutti, specialmente voi 3 e 3 delle vostre compagne.
Inuyasha: Eh?
Koga: Ci ha osservati?
Miroku: Per quale motivo? Non è che è …
Dragonheart: Se dici sadico killer pervertito giuro che farò quanto è in mio potere per farti bocciare -.-
Miroku: Allora sto zitto.
Koga: “Della serie come salvarti l’anno e il culo tutto in una volta “.
Inuyasha: Cosa ha da dirci allora?
Dragonheart: Sempre impaziente vedo. Allora stavo dicendo, ho osservato voi e tre vostre compagne. Vi chiedete il perché? Perché tra voi 6 può nascere qualcosa. Mi spiego: Koga tu e quella ragazza dai capelli rossi vi guardavate e sorridevate prima, quando ho chiesto a quella ragazza se voleva fare colpo, seguendo questa lezione, lei è arrossita quando ho fatto riferimento a te.
Koga: Quindi?
Dragonheart: Tu le piaci molto. Quanto a te Miroku, ok che sei un “fissa -sederi femminili” bravissimo, ma c’era uno che fissavi in particolare. Quello di quella ragazza con l’ombretto e la coda di cavallo. Molto bella, ma la cosa che mi ha colpito è che hai fissato anche il suo viso e sorridevi. Quindi praticamente ti ho già detto tutto.
Miroku: Perché lei ha altro oltre un bel sedere.
Dragonheart: Comunque cerca di lavorare al tuo approccio con il gentil sesso. Per quanto riguarda te Inuyasha, ti dico solo che bastava guardare te e quella ragazza con la gonna verde e i capelli corvini per rendersi conto che vi piacete a vista d’occhio. E non citerò l’episodio di lei preoccupata che ti mandassi dal preside, dopo la scazzottata con il secchione, perché non c’è bisogno.
Inuyasha: Con questo che vuole dire?
Dragonheart: Quello che ho detto. Voi 3 e loro 3, come dire, siete sulla stessa lunghezza d’onda, siete anime gemelle, siete attratti, siete quel che cazzo volete. Dovreste parlarvi,  far chiarezza su di voi, scoprire i vostri sentimenti e scoprire quanto quello che vi ho insegnato sia vero o no, perché in prima persona si vive veramente e si scopre la verità su ciò che impariamo teoricamente.
Inuyasha: Bhè vede, non è così facile.
Miroku: Hanno già tentato di approcciarsi a noi per avere un appuntamento, ma è finita male con tutti e 3.
Koga: Già, quindi non so se sia il caso che noi ci provassimo con loro.
Dragonheart: (si siede sulla cattedra) Ragazzi, non è questione di provarci, è questione di amare. Io non posso insegnarvi come farlo, perché questa sarebbe pratica mentre io posso solo insegnarvi la teoria. Però, posso forse aiutarvi a vincere la paura.
Inuyasha: Noi non abbiamo paura!
Dragonheart: Mi sono informato su questa classe, tre donnaioli, da botta e via, reputazione da top star. Loro 3 carine, bellissime, corteggiate. Voi avete paura di rovinarvi la reputazione e al contempo che loro si mettano con un loro corteggiatore.
I 3 non risposero, colti in flagrante. Si limitarono solo ad abbassare la testa in segno di resa alla verità.
Dragonheart: Jackpot quindi (sussurra). Ragazzi, se voi non agite, nascondendovi dietro quella che è una reputazione da coglioni, scusate se lo dico ma è così, vedrete entrambe le vostre paure realizzate. Loro vogliono voi, ma effettivamente una donna non aspetta in eterno, perché dovrebbe? Quindi  vi consiglio di agire in fretta, se proprio una delle vostre paure deve realizzarsi, non preferite sia la prima?
Koga: Ma come facciamo ad agire? Io mi sento troppo in imbarazzo.
Miroku: Idem.
Dragonheart: (alza un sopracciglio) 18 anni buttati nel cesso, Inuyasha almeno tu non deludermi.
Inuyasha era rosso e si tormentava i pollici.
Dragonheart: Ma come cazzo avete fatto a non essere sodom …. Va bene non importa. Vi rivelo una cosa …
 
*  Flashback  10 minuti prima *
Finita la lezione l’aula si stava svuotando velocemente. Kagome aveva appena messo apposto le sue cose e riunitasi alle sue due amiche, si stava preparando a lasciare l’istituto.
 
Kagome: Allora ragazze, andiamo?
Sango: Si, passiamo dal Bar “ Tessaiga ” a prenderci un frappè.
Ayame: Io ci sto, forza!
Le 3 così iniziarono a camminare.
Dragonheart: Un momento, ragazze!
Il loro prof le fermò prontamente, avvicinandosi a loro.
Kagome: Oh, professor Dragonheart, complimenti per la lezione.
Ayame: Davvero, lei è un professore davvero capace, ci credo che è laureato alla nostra età.
Sango: Tenere quella lezione sull’amore mi ha fatto capire che la filosofia ha altri lati amabili.
Dragonheart: Si, grazie. Ma non vi ho fermato per  farmi avere complimenti. Vi ho fermato per parlarvi di una cosa.
Le 3 ragazze non capirono, Kagome però osò chiedere, senza aspettare che fosse il loro professore a spezzare il silenzio.
Kagome: Di cosa ci deve parlare?
Dragonheart: Del fatto che voi amiate 3 vostri compagni e non riuscite a venire a capo della situazione.
Sango: Ma come ha fatto a capirlo?
Dragonheart: Sango per te condoglianze, di uno più scemo non potevi innamorarti.
Sango: Ma come ha fatto a capire anche questo? ( arrossita)
Dragonheart: Vi ho osservate e vedevo voi 3 che fissavate 3 ragazzi in particolare, come dire, per 10 secondi ogni 20. Poi la rossa qui è arrossita appena gli ho menzionato su chi volesse fare colpo chiedendomi di tenere la lezione sull’amore, lei (indica Sango)  fissava  tutto e dico tutto il codinato pervertito …
Ayame e Kagome: Poi dice lei! (Sango arrossisce)
Dragonheart: … e tu (indica Kagome) non so perché, ma temevi che mandando Inuyasha dal preside oggi ti avrei rovinato le chance di conquistarlo.
Tutte e 3 chinarono il capo.
Dragonheart: Ora, non voglio sapere vita, morte e miracoli delle vostre pene amorose. Ma voglio darvi una mano, voi avete seguito la mia lezione con vero interesse, mi sono affezionato e voglio aiutarvi.
Ayame: Non so se sia una buona idea.
Sango: Kagome tu che dici?
Kagome: (riflette un attimo) Io voglio provare Sango, voglio tentare.
Sango: Allora siamo con te. Ci dica professore.
Dragonheart: Semplicemente voi dirigetevi ognuna in un posto diverso della scuola, quel che più vi piace. Io parlerò con i 3 ragazzi e ve li manderò. Se non funziona strappo la mia laurea.
Kagome: D’accordo, grazie mille prof.
E le 3 si allontanano.
 
Sango: Kagome tu credi che funzionerà?
Ayame: Io lo spero, Koga mi piace da matti.
Kagome: Lo spero Sango, da quando non ho occhi se non per Inuyasha se non proverò a dichiararmi una volta per tutte, impazzirò.
Sango: Ti capisco.
 
*  Fine Flashback *
Inuyasha: bel piano, si poteva far dire dove andavano, se non le troviamo?
Dragonheart: Ragazzo io sono un professore non Cupido, che cazzo vuoi di più di sto aiuto?
Miroku: ha ragione Inuyasha.
Dragonheart: Cosa farete?
Koga: Non so loro due, ma io voglio tentare e se fallisco, almeno avrò il cuore in pace.
E Koga corse via come il vento.
Miroku: Allora tento anche io, Koga ha ragione.
E anche Miroku se ne andò.
Inuyasha: Io … io … non so.
Dragonheart mise una mano sulla spalla di Inuyasha.
Dragonheart: Per favore vai o LA MIA LAUREA VA A PUTTANE!!!!!
Inuyasha: (sorride) Solo perché mi sta simpatico le salvo la laure allora. (corre)
 
Dragonheart sorrise a sua volta, ormai solo in classe.
Dragonheart: Si, solo per quello. Spero siate felici ragazzi di più io non posso fare.
E anche lui, così come entrò, se ne andò da quella classe, ormai vuota.
 
( Dragonheart 95: Continua … )
 

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Capitolo 11
*** Dichiarazione ***


Inuyasha corse come non aveva mai corso in tutta la sua vita. Sentiva i polmoni chiedere pietà, le gambe mandarlo a quel paese e il suo cuore che lo pregava di non ascoltare le sue due parti precedenti. Doveva trovarla, doveva trovare Kagome. La chiacchierata con il professor Dragonheart gli aveva dato la fiducia e la sicurezza di fare finalmente quella cosa che il suo orgoglio da “ donnaiolo e desiderabile” non gli avevano mai permesso di fare, dichiararsi.
Inuyasha: Dove diavolo si è cacciata!
La cercava da un’ora, aveva girato tutta la scuola, persino i locali esterni alle classi come il bar e la palestra, ma niente.
Inuyasha: Uffa, se non vado da lei penserà che non la voglio. No!! Non voglio essere l’unico coglione che ha mandato a monte la sua occasione con la donna che ama solo perché non sa trovarla. Io la amo e devo dirglielo costi quel che costi, anche se devo girare il mondo!!!!!
Gridò, gridò con quanto fiato aveva nei polmoni. Voleva a tutti i costi raggiungerla, ma non aveva la benché minima idea di dove fosse. Dragonheart, che casualmente passava dalle parti di Inuyasha lo guardò, poi non riuscì a trattenersi dal ridere forte.
Dragonheart: Sei un trimone con la T maiuscola ahahahah. Anzi facciamo che la parola è tutta in stampatello.
Inuyasha: Ha sentito quel che ho detto? ( imbarazzato)
Dragonheart: Se l’ha sentito quel bidello mezzo sordo dai cessi dell’altra ala della scuola, tu che dici io sento da qui vicino?
Inuyasha: che figura di merda.
Dragonheart: Puoi dirlo forte.
Inuyasha: CHE FIGURA DI MERDA!!!
Dragonheart: No vabbè tu sei proprio ritardato, fattelo dire.
Inuyasha: Non è il primo che lo dice.
Dragonheart: Chissà come ma … senti non me ne frega, tu dici che l’hai cercata in tutta la scuola?
Inuyasha: Si.
Dragonheart: Che cosa sta dopo il tetto?
Inuyasha: Il cielo?
Dragonheart: ( sconvolto) ma tu sei proprio ritardat … il terrazzo coglione!!!!
Inuyasha: Il terrazzo? Ahhhh, il terrazzo cazzo!!!!!
Dragonheart: Va da lei!!
E Inuyasha riprese a correre, destinazione: il terrazzo.
Dragonheart: Povera la mia laurea se davvero fosse in pericolo T___________T
 
Scale, porte, scale, ancora porte, ancora scale.
Inuyasha: Ma quante cazzo di scale ci sono in questa scuola!!?
Finalmente arrivò all’ultima porta, quella che conduceva verso l’esterno, verso il terrazzo, verso di lei.
Inuyasha: ( deciso) Forza Inuyasha, sii uomo. ( apre la porta)
 
?: …
Vide la porta spalancarsi e quando identificò chi fosse colui che si stava accingendo a raggiungerla il suo cuore prese a battere forte, ma molto di più del normale.
?: “ Il professore aveva ragione, questo è l’amore.” Inuyasha.
 
Inuyasha: Kagome.
Si fissarono intensamente per circa 10 minuti.
Kagome: Si può sapere quanto tempo ci hai messo!!!
Inuyasha: Scusa ( si inchina) non mi ricordavo che la scuola avesse un terrazzo.
Kagome: “ Ma proprio Inuyasha ti chiami” Scemo, temevo non venissi.
Inuyasha: Invece eccomi qui, davanti a te.
Kagome: Già.
Di nuovo calò il silenzio, rotto solamente dal rumore del vento.
Inuyasha: ( sorride dolcemente) credo che non sia così bravo in queste situazioni.
Kagome: In che senso?
Inuyasha: Nel senso di rompere il ghiaccio, parlare del più e del meno, fino ad arrivare al momento clou, che sarebbe la mia dichiarazione nei tuoi confronti.
Kagome: Sai, nemmeno io sono brava a parlare in queste situazioni, ricordi la prima volta?
Inuyasha: Si ( ride) però io sono fuggito subito dopo averti detto no.
Kagome: Ricordo, questa volta scapperai?
Inuyasha: No Kagome, non scapperò, la lezione di oggi mi ha permesso di dare un nome al sentimento che sento verso di te e grazie a quella lezione, prendendo consapevolezza dell’amore, ho preso anche la consapevolezza che devo sperimentarlo di persona, con la persona che amo!
Kagome: Inuyasha ( stupita). E chi sarebbe?
Inuyasha: La persona dalla quale non scapperò, ma con la quale scapperò. Te, Kagome.
E detto ciò si avvicinò a lei, poi una volta che le loro fronti combaciarono avvicinò anche le labbra a quelle di lei, baciandola subito dopo, facendo così il passo che aveva sempre desiderato fare.
 
Ma in quel momento non solo loro, ma anche altre 4 persone fecero lo stesso passo. Certo uno di loro si è fatto rincorrere da una furia rossa prima di arrendersi e dichiararsi, mentre l’altro si è dovuto beccare cinque manate e 10 “ porco”, ma anche lui ebbe il coraggio di fare quello stesso passo.
 
Inuyasha: ( staccandosi da Kagome) Secondo me Dragonheart si sbagliava.
Kagome: perché?
Inuyasha: Perché il mio cuore batte come se al suo interno ve ne fossero 10, questo è davvero l’Amore.
E insieme risero, baciandosi nuovamente, suggellando così la loro unione, con il loro Amore.
 
Da lontano il professore li guardava, sorridendo.
 
Dragonheart: Penso che davvero la giornata di lezione sia finita. Addio, ragazzi, è stato un piacere conoscervi.
E voltandosi si diresse verso il cancello, uscendo definitivamente da quella scuola.
 
 
( Ehi non è la fine, ci sono ancora dei capitoli da leggere, non appena li scriverò. “ Lezione di Filosofia” non termina qui.)

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