Kimberly Star - aspirante cantante pop commerciale

di alaskainblack
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Primo giorno al liceo nuovo ***
Capitolo 2: *** Joshie il baseballista ***
Capitolo 3: *** Il mistero di Rudolph ***
Capitolo 4: *** La lettera nel Jet privato ***
Capitolo 5: *** Buenos Aires e Aaron: il modello sudamericano ***
Capitolo 6: *** La Rivelazione ***



Capitolo 1
*** Primo giorno al liceo nuovo ***


PREMESSA:
Questa storia è volutamente la cosa più stupida mai scritta da me, è una parodia delle fiction stupide, dal nome della protagonista che mi fa innervosire un sacco fino al modo in cui pensa, è scritta in modo orribile, avevo solo voglia di divertirmi a scrivere una cavolata, con questo ti lascio al primo capitolo.
 
CAPITOLO 1
Primo giorno al liceo nuovo
 
Ciao a tutti, io sono Kimberly Star, da sempre sogno di fare la cantante pop commerciale e so che un giorno diventerò ricca e famosa ma per ora mi tocca affrontare i drammi dell’adolescenzza.
Questo è il mio primo giorno nella scuola nuova! Mi sono trasferita qui dal Canada e non conosco nessuno quindi sono molto agitata ma come mia madre mi dice sempre: “Kimmy, tu socializzi anche con i sassi” sono sicura che avrò modo di conoscere tante persone simpatiche oggi!
- Questa è Kimberly Star! – dice la commessa grassa alla mia futura classe.
Mi guardo intorno individuo subito i figoni della classe, gli faccio un sorriso e loro ricambiano con un occhiolino.
- Chiamatemi Kimmy o Kim! – esclamo alla classe che mi osserva, ho sempre saputo di essere carina ma non così tanto da essere guardata da tutti!
- Bene Kimmy puoi sederti accanto a…- dice mentre osserva la classe.
- Rudolph! – dice mentre indica un ragazzo misterioso infondo alla classe, ha i capelli neri e gli occhi gialli ed è incredibilmente figo.
Mi siedo accanto a lui e gli sorrido ma lui non ricambia, un vero duro come piacciono a me!
- Ciao Kimmy – dice all’improvviso lasciandomi spiazzata.
- Rudolph come la renna? – chiedo.
- Machecazz...? – esclama mentre mi guarda stranito.
- Il film: Rudolph la renna di Babbo Natale – gli spiego e lui mi guarda con quei suoi occhi sexy.
- Capisco, io non guardo film – lo osservo.
- Neanche io ma questo lo devi vedere! – insisto e lui cerca di sorridermi e mi viene voglia di baciarlo.
- Va bene – risponde scocciatamente ma rimane sexy.
- Posso chiamarti Rudy? – chiedo.
- No – ci rimango male.
- Eddai – insisto ma lui non sembra convinto.
- No, chiamami Rudolph – alzo gli occhi ma decido che lo chiamerò comunque Rudy.
Suona la campanella dell’intervallo, l’ora è durata davvero poco e sono già matta di quel Rudy.
Nell’intervallo resta seduto al banco mentre io esco nel cortile.
- Ciao Kimmy! – esclama una ragazza bionda e bellissima.
- Io sono Kayla! Lei è Stacy – disse indicando una bionda cenere alta.
- E Tiffany! – indica una ragazza dai capelli castani con lo shatushi che mi piace tanto.
Tiffany è più alta di me e indossa un top rosa che le scopre la pancia magra e dei pantaloncini che le mettono in risalto le gambe chilometriche, mastica una gomma da masticare rosa che quasi mi scoppia in faccia, sorride e i suoi denti bianchissimi mi ammaliano.
- In realtà il mio nome completo è Tiffany, Prada, Gucci, Dior, Chanel, Victoria Secret ma tu chiamami Tiffany Secret o solo Tiffany! -
- Oddio amo i tuoi capelli! – esclamo e lei mi sorride.
Se li tocca rimirandoli e poi mi guarda con quegli occhi verdi – Tesoro! I tuoi non sono meno fighi dei miei! – e io sorrido al complimento.
- Già sei così Sghicia! – esclama Kayla.
- Oddio Kay non di nuovo con quella stupida parola! – protesta Tiffany.
- Sorry MyLove! – dice e si baciano per finta sulle guance.
Tiffany Prada Gucci Dior Chanel Victoria mi guarda.
- Dato che sei abbastanza figa per entrare nel nostro PinkClub esclusivo puoi considerarti una Pinkie come noi, ma prima devi comprarti una di quelle adorabili gonne rosa in cui ti si vede mezzo sedere! -
- Ci sto! – dico e lei mi porta in un negozio e mi fa provare la gonna, mi sta un incanto.
- Très Jolie! – esclama Stacy sorridente ma nessuna di noi capisce così spiega – Molto bella – e tutte noi annuiamo, adoro le mie nuove amiche.
- Okay, dopo la gonna rimane solo da regalarti il prezioso braccialetto BBF che abbiamo tutte noi – dice Tiffany mostrandomi il suo braccialetto, è stupendo, BBF è scritto di diamanti.
- BBF sta per Besta Barbie Forevah! – dice e io formo una perfetta O con la bocca per quanto sia geniale e profondo il suo significato.
Lo prende dalla tasca e me lo infila nella mano, stupendo.
- Troppo Sghicio! – esclama Kayla e Tiffany la guarda male ma dopo ci abbracciamo.
- Vi lovvo già troppo! – dico e loro annuiscono.
- Ci vediamo domani MyLove! – esclamano insieme le ragazze e io le saluto con il migliore dei miei sorrisi.
 
 Angolo Autrice: Spero che questo primo capitolo vi sia piaciuto e che non sia troppo stupido anche per la categoria demenziale, comunque, è la prima volta che scrivo nella sezione Commedia e spero di aver tirato fuori qualcosa di decente. Se vi va lasciatemi un commento, positivo o negativo che sia :D

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Capitolo 2
*** Joshie il baseballista ***


In queste giornate di sole Rudolph non si presenta a scuola, mi preoccupo molto ma chiedo spiegazioni a Kayla.
- Tutti dicono che è un vampiro, fa sempre così quando c’è il sole! – rimango molto stupita dalle sue parole.
Preoccupata per la prima volta nella mia vita decido di andare in biblioteca, è un posto orribile ma devo farcela!
Vado nella sezione “VAMPIRI SEXY” e trovo una moltitudine di libri.                  
- Stavi cercando questo? – dice un ragazzo biondo e super muscoloso come solo Superman, è troppo figo con i capelli biondi e lo sguardo vuoto.
In mano sventola un libro: Twilight.
- Ehm no…però magari lo leggerò – dico e lui sorride.
- E’ il mio libro preferito! Ha tante parole difficili e profonde ma ne vale la pena, è una storia d’amore troppo bella! – mi convince e prendo il libro leggendo la trama, è veramente originale e mi ricorda me e Rudolph.
- Quanto costa? – chiedo e lui mi guarda strano.
- Credevo che le biblioteche avessero tutto gratis – dice dubbioso e io faccio spallucce e lo infilo nella borsa.
- Comunque io sono Joshie! – dice stringendomi la mano.
- Kimmy! – dico e io e lui sorride.
- Bel nome, ti andrebbe di uscire con me baby? – dice e rimango colpita dal fatto che mi chieda tutto così in fretta.
- Okay! – rispondo eccitata e lui mi porta al McDonalds.
Siamo seduti l’uno di fronte all’altra, lui è sporco di ketchup del suo cheeseburger e grugnisce mentre mangia ma è carino.
Fuori dalla finestra c’è una magnifica vista sul parcheggio vuoto e il tramonto è coperto dallo smog, adoro stare qui.
- Non è romantico? – esclama lui all’improvviso mentre ripulisce la bocca e sorride.
- Eh già – dico io guardandomi intorno.
- Mi fai impazzire baby! – sussurra e io ridacchio stridulamente.
Lo guardo e gli do un bacio nell’aria e lui ricambia.
- Adoro quando mi chiami baby! – esclamo e lui mi sorride.
Poi mi prende le mani e mi guarda con un’espressione tra l’ispirato e il figo.
- Baciami baby – sussurra e io rido ma poi ci baciamo sporcandoci di cheeseburger, è tutto così bello.
- Ti riporto a casa baby – dice dopo e io annuisco.
Scendiamo nel parcheggio e lui mi apre la portiera della Ferrari quando mi accorgo della presenza di Tiffany che sta parlando con una ragazza sconosciuta.
Arriva da me, sembra arrabbiata.
- Possiamo parlare un attimo – dice senza salutarmi e io accetto, mi porta in un angolo e realizzo che sia arrabbiata dal modo in cui mi urla contro.
- Non so se te l’ho detto ma io sono innamorata di Joshie dall’asilo! –
La guardo dapprima sorpresa poi inizio a piangere e lei mi guarda strana.
- Che stai…Perché piangi? – dice imbarazzata.
Singhiozzo mentre la guardo scoppiare la cicca viola in bocca.
- Io ecco, mi dispiace farti soffrire, insomma cerco sempre di essere una brava persona, ho sempre aspettato il matrimonio e la mattina do da mangiare ai gattini randagi e di pomeriggio faccio la volontaria nel giardinetto dei bambini per pulire il vomito…-
Mi ferma scocciata e mi scoppia la gomma a tre centimetri dal naso.
- Ma che problemi hai? Non me ne frega niente se dai da mangiare ai bambini o pulisci il vomito dei gatti -
- E’ il contrario – lei mi lancia un’occhiataccia per averla corretta e poi continua.
- Fa lo stesso! Sono arrabbiata con te! In ogni caso non fai più parte delle pinkie – esclama e mi strappa il braccialetto BBF dalla mano, io scoppio di nuovo in lacrime e lei se ne va tacchettando.
Torno da Joshie che mi chiede cosa è successo.
- La mia vita è proprio un disastro! – esclamo e lui mi guarda senza capire.
- Oh baby mi dispiace! Ma ti svelerò un segreto! – dice e io rimango sbalordita dalle sue parole.
- Se canti tutto passa…- dice e dopo inizia a cantare melodiosamente nel parcheggio.
- Ooooooh Kimmy! – canta e una musica anni ottanta parte da non so dove.
Improvvisamente compare un sacco di gente vestita come se fossimo in Grease e si mettono tutti a ballare, nel cielo è tornato il sole e fa caldo.
- Ti prometto che un giooorno noi saremo felici sopra un unicorno! – esclama mentre canta a ritmo della musica.
Tutta la gente dietro di noi fa delle magnifiche coreografie e improvvisamente mi accorgo di avere tutti i capelli arricciati e un bellissimo abito bianco tipo Marilyn Monroe.
Joshie mi fa fare una giravolta e mi porta in un prato fiorito e io mi metto a ballare, non sapevo di essere così brava!
- Guarda! Il cielo è luminoso! / Il giardino è fiorito! / L’arcobaleno non è fi-ni-toooooo -
Inizio a cantare.
- Si! E’ tutto perfettoooo / Mi sembra un sogno! / Tu! Sei sempre così gen-ti-le! – e la canzone continuo per i seguenti due minuti e quando tutto finisce ci ritroviamo nel parcheggio con le mani sollevate in aria.
I ballerini sono spariti ed è tornato tutto alla normalità, ho un sorriso stampato in faccia.
- Che bello! Dovrei farlo più spesso! – esclamo e lui annuisce.
Mentre ci prendiamo per mano e io rientro in macchina un uomo con gli occhiali da sole in giacca e cravatta si avvicina a me.
- Tesoro! La tua voce è un bijou! Devi per forza venire con me domani pomeriggio a registrare un singolo perché sono sicuro che hai la giusta stoffa per diventare una cantante pop commerciale! - dice un uomo con un pronunciata cadenza effemminata.
Spalanco la bocca e inizio a gridare di eccitazione.
- Calmati ragazzina! – dice lui poi mi stringe la mano.
- Albertino Bells – si presenta lui.
- Kimberly Star! – esclamo e lui sorride.
- Un nome che dice già tutto! Allora ci vediamo domani alle cinque qui davanti va bene? –
- Okay! – esclamo.

Angolo Autrice:
Grazie di essere arrivate alla fine di questo infinito capitolo, se vi è piaciuta o vi ha fatto schifo lasciate un commento, tanto per farmi migliorare magari.
Vi saluto ora, ciao :D

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Capitolo 3
*** Il mistero di Rudolph ***


Appena lo rivedo a scuola mi faccio coraggio e mi avvicino a lui.
- Cosa sei? – chiedo con voce ispirata, lui mi guarda con i suoi occhi profondi.
- E’ un segreto troppo segreto – dice mentre mi guarda preoccupato, osserva il mio braccialetto e mi guarda male.
- Puoi fidarti di me Rudy – sospiro cercando di tranquillizzarlo.
- Kimmy, non voglio mettere in pericolo la tua preziosa esistenza, detto questo, non chiamarmi Rudy –
Lo guardo stupita delle sue parole e poi fisso la finestra, ho troppi dubbi.
Durante l’intervallo Joshie piomba nella mia classe.
- Hey baby! Allora, ti accompagno con la mia Ferrari oggi pomeriggio da quel tizio dei cantanti pop commerciali - dice e mi bacia.
Notai Rudolph che ci guardava esterrefatto. Infondo volevo farlo ingelosire ma la verità è che ero innamorata di entrambi.
- Baby! – esclamò Joshie – Stavi…Pensando? – disse sorpreso del fatto che stessi riflettendo.
Ero imbarazzata che se ne fosse accorto.
- Si, in effetti si – mi guarda strano.
- Non preoccuparti – dico – niente di troppo serio, stavo pensando se eravamo fidanzati…-
Lui mi guarda con i suoi occhi ispirati.
- Ma certo baby! Devo anche farti la proposta? – chiese ridendo, in effetti avrei voluto di si.
- Sarebbe romantico…- non sembra d’accordo con me.
- Ora devo andare baby, ci vediamo dopo, ti comprerò un mazzo di fiori –
Mi allontano per buttare la carta del mio Kinder Pinguì, il mio preferito, quando da dietro sento la voce di Rudy.
- Lasciala, lei è mia! – sta urlando.
Mi volto di scatto e lo vedo con Joshie, tiene la sua maglia in un pugno potente e ha la faccia arrabbiata.
- Cosa vuoi tu? – protesta il baseballista.
Una massa di ragazzini ci blocca in un cerchio e inizia a incitarli urlando “Botte!Botte!Botte!”.
E’ il mio momento di gloria. Mi sento in una fiction. Mi sento in Mackenzie Falls. Mi sento la protagonista profonda di un libro.
Urlo con la mia melodiosa voce.
- Troooooooooooooooooooooy! – mi sento Gabriella in High School Musical.
Tutti si voltano a guardarmi. Joshie ha la sua solita espressione ispirata. Rudy mi guarda come se fossi una pazza.
Un cesso con gli occhiali tondi, manco Harry Potter, dice qualcosa.
- Mi hai chiamato? – chiede stupefatto.
- Ma certo che no! Volevo solo fare una perfetta scena drammatica! –
Tra la folla c’è un “Oooooooooh” di ammirazzzione. Tutti iniziano ad applaudire.
- Chi cavolo è Troy? – Rudy interrompe l’applauso drammatico.
Sono un po’ arrabbiata perché mi ha rubato l’ambita scena.
– Il protagonista di High School Musical OVVIAMENTE – dico e lui non sembra comprendermi.
- Io non guardo film, Kimmy – mi ricorda.
- Giusto…- sono leggermente imbarazzata ma riprendo la vena drammatica.
Arrivo al centro del cerchio, mi metto di fronte a Rudy e lo guardo drammaticamente.
- Non lottate per me! – sussurro, tutti hanno gli occhi puntati su di noi.
Joshie interrompe lo sguardo profondo tra me e Rudy.
- Non lottavamo per te baby, lottavamo per la figurina di Tom Brady, mancava a entrambi per finire l’album e avevamo fatto una gara a chi finiva per prima di collezionare tutte le figurine del baseball! - spiega Joshie.
Sono piuttosto imbarazzata, non so cosa dire, ma per fortuna Rudy rompe il silenzio.
- Possiamo parlare in privato? – chiede e ci ritiriamo nel ripostiglio delle scope allontanandoci da tutti.
Mi appoggio al muro. E’ più alto di me e i suoi bellissimi occhi gialli mi fissano.
- Cosa volevi dirmi? - sospiro drammaticamente e ci fissiamo in silenzio.
- Io ecco…provo qualcosa per te Kimmy, lo so che sei fida ma ho una strana attrazzzione per te –
Rimango molto stupita delle sue parole.
- Capisco – dico e sussurro, biancheggio.
- I tuoi occhi Kimmy…-
- I miei occhi cosa? – chiedo senza capire, sbatto le ciglia.
- Sono molto intenzzzi e io sento che c’è un legame tra di noi – sospira e io penso a quanto sia sexy.
- Ma io sono fida, ecco, non lo so, io amo Joshie ma amo anche te, questa storia sta diventando fin troppo impegnativa per me, insomma, dovrò pensare a lungo e io non sono tagliata a fare questo tipo di cose! – ribatto e lui mi fissa.
- Non sei tagliata a fare che? –
- Riflettere…E’ un problema che ho fin da bambina quando mi chiesero se volevo fare religione o no alla scuola elementare, mi dissero che dovevo pensarci su e io entrai nel panico, capisci? – cerco di spiegare la mia paura.
- Cosa c’entra adesso? –
- Non lo so – sospiro – Non lo so – espiro, sussurro, tiro una boccata d’aria.
Si avvicina pericolosamente e…MI BACIA.
OMG! OMG! OMG!
Le sue labbra intersecano le mie come due linee rette che si incrociano e i miei occhi si spalancano dalla sorpresa.
Ma all’improvviso un rumore interrompe le nostre effusioni ispirate.
- Ma che sta succedendo qui? – urla Joshie.
Mi volto e lo vedo, non sembra felice.
- Ci stiamo baciando…- cerco di spiegare.
- Ma noi siamo fidanzati! – grida.
- Davvero? – non avevo capito che eravamo fidanzati.
- Ma ce la fai col cervello o no? – dice lui, credo sia un insulto, ma non lo so.
Rudy scatta.
- Non parlarle in questo modo! – dice e si avvicinano per picchiarsi così urlo…
- Troooooooooooooooy! – canto melodiosamente.
- E piantala! – dice Rudy.
Piango e tra le lacrime li vedo avvicinarsi.
- Mi fate soffrire! – dico e loro sembrano tristi – Volevo almeno provare a fare una scena da musical adolescenzzziale e voi me lo impedite! -
Joshie mi accarezza la guancia.
- Scusa baby! Non accadrà mai più – e poi mi porge un mazzo di rose dipinte di rosa col pennarello.
C’è anche un bigliettino. Apro e leggo.
Cara Kimmy,
Sei molto sexy
Joshie
- E’ così dooolce! – esclamo e lui sembra compiaciuto.
- Io so fare di meglio! – ribatte il presunto vampiro.
- Sul serio? – urleggio eccitata.
- Dimostralo! – lo sfida Joshie e mi porta via da lui.
Durante il pomeriggio mi porta da Albertino Bells.
- Eccola qui signorina Star! – urleggia e poi biancheggia, e urleggia ancora.
- Ciao! – urlo affiatatamente, stridulamente, bellamente.
- Bene, ora la porterò nella mia famossissssssima sala di registrazione a Buenos Aires! –
- OMG! OMG! Lì è stata girata la mia serie preferita! VIOLETTA! – urlo in fibrillazzzione.
- Coooosa? – dice il baseballista.
- Noi non ce ne andremo da New York! – protesta lui.
- Nessuno ti ha invitato razza di Superman del liceo statale! – dice – Viene solo lei, poi se vuole, e spero tanto di no, ti può anche invitare, ma non è obbligata –
Non voglio invitare Joshie, lui non fa parte del mio sogno di eterna gloria.
- Io non posso venire, ho i campionati di baseball al campetto…- piagnucola.
- Oh beh…Non importa – dico facendo spallucce e lui sembra offeso.
Non so ancora come lo dirò a Rudy, e a mia madre.
- Possiamo aspettare solo un giorno prima della grande partenza? – chiedo e lui acconsente.
C’è una cosa che devo fare prima di andarmene, ed è scoprire se Rudy è un vampiro o no.
Torno a casa accompagnata da Joshie e all’improvviso vedo passare Rudy.
- Rudy! – urlo e lui si volta.
- Ti ho detto di non chiamarmi Rudy! – esclama e io faccio la faccina triste.
- Parto domani, per Buenos Aires, io volevo salutarti – dico e lo abbraccio forte.
Non dice niente così inizio io.
- Rudy – lui alza gli occhi al cielo perché l’ho chiamato in quel modo – Devo sapere il tuo segreto -
- Perché? – chiede lui con voce ispirata.
- Bho, così sono curiosa –
Si guarda intorno e poi mi sussurra all’orecchio.
- Ti manderò una lettera, domani, in cui ti spiego tutto -
- Che cos’è una lettera? – chiedo senza capire.
- Un pezzo di carta con della roba scritta sopra con la penna – mi spiega.
- Mandami un messaggino su WhatsApp, mi trovi sul gruppo di classe – suggerisco ma lui scuote la testa.
- No, una lettera è più sicura – dice preoccupato.
- Perché? – sospiro drammaticamente.
- E’ un segreto troppo…– dice e poi scappa via, nella nebbia fluttuosa che ricopre la lugubre città nell’ora della luna piena.
- Aspetta…Non hai neanche finito la frase! – dico lamentosamente.
Rinuncio al segreto ed entro in casa, dico tutto a mia madre e lei mi risponde con un “Tuo padre sarebbe stato così fiero di te, Kimmy”.
Purtroppo mio padre è scomparso nell’Oceano Atlantico quando avevo solo tre anni, è una storia così triste…che non c’ho voglia di raccontarla.

ANGOLO AUTRICE:
Allora, nonostante la critica del mio simpatico amico nel capitolo prima ho deciso di andare avanti nella mia storia per vedere se è davvero così brutta per continuare, quindi, se riceverò un'altra recensione negativa (che non sia del mio amico, ovvio) magari la smetto di scrivere questa cavolata.
Comunque mi scuso ancora per oscurare capolavori comici con questa storia, mi dispiace veramente veramente tanto! In ogni caso, se vi va lasciatemi una recensione positiva o negativa, magari sarebbe più utile se nelle recensione negative mi deste ANCHE dei consigli ma vabbè. Ciao :D
 

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Capitolo 4
*** La lettera nel Jet privato ***


Sono nel jet, fuori dal finestrino tante nuvolette bianche che mi ricordano gli unicorni di MyLittlePony: il programma che guardavo sempre da piccola.
La voce di Albertino interrompe i miei pensieri profondi.
- C’è un pezzo di carta per te – dice e mi porge quella che sembra essere la lettera di Rudy.
- Si chiama lettera – dico ispirata ma lui non sembra fregarsene niente.
 
Cara Kimberly, Kimmy, Kim o come cavolo ti fai chiamare,
 
Questo segreto è così segreto che è pericoloso dirtelo.
Ma tu già l’avrai capito, purtroppo dopo quel libro…Twilight, molti di noi sono stati scoperti.
No, non sono un licantropo o una fata sbrilluccicosa, sono quello che nella lingua corrente chiamano Phampiresis Noctatum Licantrophim, o meglio Licavampiro o meglio Vampantropo o meglio Vampiro Mannaro o meglio un vampiro e un lupo mannaro, cioè l’essere più potente in questo pianeta, dopo Obama e la Regina naturalmente.
Ora tu urlerai, griderai, avvamperai, urleggerai ma sappi che se lo farai LORO ti troveranno.
Purtroppo questo non è il mio unico segreto, l’altro è che in realtà io sono nato nel 1700 e sono il figlio illegittimo di Maria Antonietta (una vampira) con il suo schiavo Giacometto di Borbonia (un licantropo). Eh già.
Il mio vero nome non è Rudolph, è il nome che mi faccio dare in questa epoca, la verità è che ho visto quel film, ti ho mentito, comunque, torniamo a noi, il mio vero nome è Terenzio Asdrubale Peter Pan Natalio Pasqualino Harold Gilbertin Rudolph Bradford Guildford di Borbonia, ma tu chiamami Bradford o Brad, come il mio attore preferito, il mitico, inimitabile, unico, intenso, pompato e un po’ scimmione: Brad Pitt.
E poi, l’ultimo segreto è che tu mi hai conquistato.
Ho bisogno di te come un palloncino dell’aria, una calza di un piede, il formaggio di essere stagionato e Miley Cyrus di stare mezza nuda davanti a un pubblico di adolescenti deliranti.
Ma come può uno scoglio arginare il mare?
Come possiamo stare insieme se le nostre tribù sono da sempre in conflitto? Perché il tuo segreto è più segreto del mio, ma non sarò io a dirtelo, lo scoprirai al compimento della prima luna piena dopo i tuoi diciotto anni, Kimmy.
Ma ricorda, io sono sempre qui per proteggerti.
 
Baci Baci da (Terenzio Asdrubale Peter Pan Natalio Pasqualino Harold Gilbertin Rudolph Bradford Guildford di Borbonia) Brad.
 
P.S                                                           
Spero che tu abbia mollato quel Joshie.
 
Prendo fiato, sospiro, guardo in alto, c’è il tastino per l’aria condizionata, guardo giù, le mie bellissime Jimmy Choo.
Quella lettera mi aveva sconvolta come non mai ed ero arrivata a pormi delle domande.
Avevo così tanti dubbi, così tante domande.
“Perché mi hai mentito su Rudolph: la renna di Babbo Natale?”
La fatidica domanda rimbombava nella mia testa come un tamburo, un tamburo rosso, un tamburo rosso e grosso, un tamburo…titanico.
- Perché mi hai mentito Brad? – urlo e tutti si girano.
Tutti cioè Albertino Bells, con la sua faccia gaia.
- Ehm si – farfuglia e io faccio finta di niente, che bella figura di Poo.
Inizio a fischiettare mentre mi pongo le domande esistanziali, almeno credo si chiamino così.
“Chi sono io?” “Perché sono qui?” “Cosa c’è dopo la morte?” “Cosa bisogna fare per essere felici?”
Ed anche altre domande.
“Quanto fa 2.000 meno 1?” “Noi discendiamo dai pesci?” “Può un uomo essere incinto?”
Era come se un’ondata di intelligenza mi avesse inondato come un potente Tsunami.
- Cosa c’era scritto sul pezzo di carta? – chiede Albertino.
- Un segreto troppo segreto – dico e lui mi fa okay con la mano.
- C’è qualcosa che turba il tuo cervello? – dice.
- Mi sto ponendo delle domande profonde: le domande esistanziali! –
- Oh Jesus Christ, si chiamano esistenziali, non esistenziali – dice con voce effemminata e leggermente francese, sto iniziando a non sopportarlo.
- Mon Cheri non credo che tu abbia molta materia gris dentro la tua head –
- Eh? – non capisco una parola di quello che dice così annuisco e sorrido, è un trucchetto che ho imparato in marina, anche se non sono mai stata in marina, è un modo di dire, credo…
Tornando a Brad, dovevo agire, dovevamo reincontrarci.

Angolo Autrice:
Ciao a tutti! Spero che qualcuno stia leggendo questa storia, sinceramente mi sento un po' sola, comunque, grazie di aver visitato e se vi va lasciate un commento :D

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Capitolo 5
*** Buenos Aires e Aaron: il modello sudamericano ***



Scendo dall’aereo, ho i miei Ray-Ban e le mie Jimmy-Choo, posso fare qualsiasi cosa.
- Eccomi Buenos Aires! – urlo anche se non c’è nessuno ad aspettarmi.
- Mon Cheri non c’è nessuno! – protesta il mio gaio manager.
Scendo dall’aereo tacchettando, poco dopo sono in una limousine con i sedili in pelle nera, mi sento davvero molto figa.
Mi sporgo dal finestrino ammirando la mia nuova city.
- Oggi incontrerai Aaron! – mi annuncia Albertino.
- Cioè? –
- Ma naturalmente il modello più in voga del momento! Un sudamericano figo come pochi ce ne sono. Davvero, davvero figo – si, Albertino era gaio fino al midollo.
- E quindi? –
- Abbiamo deciso che Aaron sarà il tuo nuovo boy! – mi annuncia e spalanco la bocca.
- Ma io sono innamorata di Brad! Inzzzoma! E ora come farò? E’ tutto un disastro! – dico lagnosamente.
- Okay, non me ne frega niente, o ti fidanzi con Aaron o rinunci al tuo sogno di eterna gloria! –
Ecco la grande domanda che mi sorge nel cervello.
“Amore o carriera? E’ questo il dilemma della mia esistenza!”
Sono domande così difficili, profonde e ispirate che non riesco a trovarne una risposta.
Poco dopo mi presentano Aaron, proprio un ragazzo figo, insomma, non ha niente a che fare con Joshie o Brad, lui è fin troppo sexy.
Ha dei bellissimi occhi privi di espressione verdi e dei muscoli che si vedono un sacco, la faccia stampata in un sorriso quasi troppo finto per essere vero e i capelli neri e bagnati che scuote mentre esce dalla piscina.
- Ciao – dice con accento sud-americano.
- Ciiiiao! – ridacchio io mentre osservo la sua bellissima tartaruga.
- Posso? – dico avvicinandomi mentre tocco i muscoli duri.
- Wow – sospiro e lui mi sorride.
- Vuole fare un bagno senjorita? – dice mentre mi da la mano.
Una cameriera dalla faccia stupida passa con un vassoio di chissà che cibo.
- Cozze crude – trilla, squilla, sembra la campanella dell’intervallo. Oh…mi mancherà il liceo.
Mi asciugo la lacrimuccia e ne prendo cinque infilandole in bocca senza togliere il guscio.
- Buone – dico con la bocca piena. Imbarazzante…
- Allora vieni a fare il bagno? – insiste Aaron il gran figo.
Gli rispondo di si mentre mi tolgo i vestiti, non so perché ma sotto ho il mio costume a rosa a pallini bianchi, troppo bello.
Mi butto nell’acqua blu blu blu e tante bollicine mi invadono, che bello! Sembra che volo!
Inizio a ridere in acqua e mi accorgo di star soffocando perché mentre rido l’acqua entra in bocca, però non riesco a smettere di ridere.
Vedo Aaron che mi raggiunge tra le bolle e mi porta sulla sdraio, in salvo, sono svenuta ma sento tutto.
- Dici che si sveglierà? – dice ispiratamente Aaron.
- Oh Cristo! Si è solo messa a ridere nell’acqua! – si lamenta Albertino, mi ero dimenticata che ci fosse anche lui.
- Che stupida! – dice poi sottovoce ma io lo sento lo stesso, sono piuttosto offesa.
- Forse si sveglierà con il bacio del vero amore! – esclama e io non vedo l’ora che le sue sexy labbra carnose si poggino sulle mie.
- Si come “Cenerentola” – sospira Alby Bells.
- Non era “La Bella e la Bestia”? – chiede lui dubbioso.
Era una bella domanda a cui non c’era risposta, io ero sicura che fosse Jasmine di “Aladdin”, ma vabbè insomma, baciami ciccio.
- Allora? La bacio? – dice.
Avanti baciami!
- Che ne so! Dovremmo portarla da un dottore forse! – suggerisce Alby.
- Quindi non credi nel vero amore? – piagnucolò Aaron.
Baciami!
- La bacio – annuncia.
Sento il suo fiato cipollino avvicinarsi alle mie bellissime labbra ricoperte del mio “Choco Moka Choco” che per i non intenditori è un lucidalabbra di marca che sa di cioccolato e di mucca e fa sembrare le mie labbra ancora più brillantillanti, troppo divertantastico ma torniamo a noi…
Sento il suo fiato cipollino avvicinarsi alle mie labbra, che emozzzione, non avevo mai trovato la puzza di cipolla così sexy.
Sento le sue labbra ancora più cipolline del suo alito, ma stavolta c’era una punta di aglio e un aroma di gorgonzola, troppo buona.
E poi mi bacia ecco, apro gli occhi, e vedo i suoi mezzi chiusi. Poi mi fissa. Sexy. Faccio il mio miglior sorriso.
- OMG! OMG! OMG! Mi hai salvata! – esclamo.
- Non avevo mai dato il bacio del vero amore! – si esalta e io sorrido ancora.
E’ tutto così magico e fiabesco, sento la musica nell’aria, mi sto per mettere a cantare una canzzzone quando…
DAN DAN DAN!
- Kimmy!? – una voce fin troppo familiare attraversa il mio timpano come un pipistrello.
Le mie labbra sono ancora stampate su quelle di Aaron quando mi accorgo che chi sta parlando non è nient’altro che…lui.
Il mio Vampantropo, il mio Licavampiro, il mio Vampiro Mannaro.
 
Flashback:
- Cosa sei? – chiedo con voce ispirata, lui mi guarda con i suoi occhi profondi.
- E’ un segreto troppo segreto – dice mentre mi guarda preoccupato.
 
Che bei ricordi con lui, con Brad…
…OMG! Mi ha visto che baciavo Aaron!
- Brad – dico mentre mi stacco dalle labbra cipollose del modello.
La faccia del Vampantropo è stupita, mi alzo dalla sdraio e mi avvicino a lui.
Avvicino la mano al suo viso – Brad, io posso spiegare! – dico e Aaron si avvicina.
- Cosa devi spiegare?! – chiede il modello.     
OMG! Per la prima volta nella vita sono nel panico! Quante nuove emozzzioni!
- Io ehm, io e Brandon stavamo insieme! – azzardo e mi guardano stupiti.
- Eravamo fidanzati? – chiede Brad speranzoso.
- Cosa?! – grida Aaron.
Resto in silenzio per un momento, c’è troppo caos per penzzzare a una soluzzzione.
- Shhhhh – dico portandomi una mano alla bocca – Devo riflettere -
Brad alza gli occhi al cielo e mi abbassa il dito.
- Piantala! – dice infastidito ma poi aggiunge – Devi spiegarmi -
Poi indica Aaron e sussurra – Senza di quello – e ci ritiriamo nel cesso della piscina.
- Hai letto la lettera? – chiede.
- E così sei un Vampantropo eh? – esclamo.
Lui si guarda intorno e poi mi zittisce.
- Eh stai un po’zitta! E’ un segreto troppo segreto perché gli altri lo scoprano! -
- Scusa…- lagno.
- Io ti amo, ma il nostro amore è proibbito! – sussurra biancheggiando.
- Che cosa intendi per proibbito? – chiedo incuriosita.
Che bello! Era un amore proibbito! Mi sentivo così trasgry!
- Cosa vuoi che intenda per probito? Fuorilegge! Mascalzone! – spiega e poi la sua voce si fa seria.
- Impossibile – aggiunge con tono profondo.
Mi guardo intorno e tutto gira velocemente. Ancora una volta.
OMG! Sono così confused!
 - Kimmy, stai bene? - è sempre Brad.
Svengo…
Oh no! Due volte in una giornata! Ma stavolta c’è lui con me…il Vampantropo!

Angolo Autrice:
Ed eccomi con un nuovo, stupido, capitolo, forse questa storia sta prendendo una piega fin troppo cretina, ora vi lascio con la speranza che qualcuno stia leggendo questa cavolata.

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Capitolo 6
*** La Rivelazione ***


Mi sveglio in quello che sembra un fighissimo grattacielo. E’ notte.
Davanti a me c’è lui…il Vampantropo.
- Sapevo che saresti stato qui al mio risveglio – dico ispirata guardandolo negli occhi.
Lui fa un sospiro alla Edward Cullen, alla fine di Twilight ho solo visto il film e beh, devo dire che sono Team Eduardo anche perché Giacobbo è troppo selvaggio per i miei gusti, certo però che c’ha ‘na tartaruga, però gli occhi di Eduardo che cambiano colore sono troppo sexy, quelli di Giacobbo sono monocolore, poi Bellah, è diventata la mia attrice preferita, è troppo bbrava, poi lei è Eduardo sono ormai la mia coppia preferita, penso che ci scriverò una fanfiction o come cavolo si chiama.
- Kimmy! – sento urlare Bradford, Brad, insomma il Vampantropo.
- Mi stavi ascoltando? – chiede, io lo guardo e mi vergogno così esercito il mio trucco di come sembrare sempre intelligente.
Annuisci e sorridi, annuisci e sorridi, annuisci e…
- Kimmy, rispondimi, ti prego – dice – Devo dirti una cosa, che io ti…-
BROOOOOOOOOOOOOOOOM
Un elicottero sopra di noi interrompe il suo profondo discorso, e illumina il mio viso troppo sexy per questo pianeta.
- OMG! Siamo stati scoperti! – urlo, e inizio a correre come una pazza a destra a sinistra, non riesco a controllare i miei impulsi e sono così confused again!
Smetto di correre e inizio a girare vorticosamente su me stessa guardando in alto, così perché mi va, anche se dopo vomito sempre. Infatti mi sa che ora vomito. Vedo la luce. L’elicottero mi abbaglia e io sto per cadere giù dal burrone, aspetta, fermi tutti, era un grattacielo, si, sono sicura che fosse un grattacielo, anche se ora vedo unicorni ovunque così ne saluto uno.
- Ciao unicorniiii! – grido ma non mi rispondono – Dove andate? – chiedo, improvvisamente spariscono e mi sento cadere.
OMG! Sto per schiantarmi sul pavimento o su una macchina! E ora? Dovevo ancora fare il mio primo concerto! Ma soprattutto, dovevo ancora scrivere la mia ff sulla Eduardellah (Eddy+Bellah).
Cado, cado…quando sento una mano prendermi.
- Kimmy ma che cacchio fai? -
- Eduardo…sei tu? – chiedo speranzosa, forse sono morta e ora avrò lui come nuovo boyfriend.
- Sono io – dice – Bradford –
La mia faccia diventa delusa, ma non importa, è comunque un gran figo.
- Si, giusto, mi ero dimenticata – dico – Aspetta, ma dove siamo? -
E’ tutto nero e sono molto confused.
- Siamo al piano di sotto del grattacielo, in preda a una fuga romantica contro il crimine - spiega lui con voce convinta.
- Che…? – chiedo io, usa delle parole troppo lunghe e profonde perché io le capisca.
- Siamo all’ultimo piano del grande palazzo a tanti piani e stiamo correndo in modo molto romantico dall’elicottero cattivone, capito? –
Io annuisco felice – Ma certo, ora è tutto più chiaro –
A un certo punto sento una porta che si spacca e una luce puntata negli occhi.
- Oh No! Kimmy, ci hanno trovati! – urla lui.
- Ascolta, adesso dobbiamo andarcene da questo grattacielo, corri verso la finestra! – dice e mi prende la vita portandomi a un centimetro dalla finestra di vetro.
Vedo la strada e le macchinine e mi ricordano quelle con cui giocavo da piccola.
 
Flashback:
- Kimberly Star! Non si tirano le macchinine addosso agli altri bambini! – mi sgrida la maestra.
- TROOOOOOOOOOOY – urlo.
- Piantala con questa storia! – dice e mi porta dalla preside.
 
Una lacrimuccia mi scivola, quanti bei ricordi, solo e io e le macchinine, e le teste dei bambini.
- Kimmy, al mio tre saltiamo – dice lui e io capisco che è pazzo.
- Brad! Aspetta! Non voglio morire come Romeo e Giulietta di Sciachespare –
- Shakespeare! – mi corregge lui.
- La strada è troppo lontana – lui mi fissa ed è tropppppo sexy.
- Dove andiamo noi non ci servono STRADE -
Rompe il vetro con i suoi capelli fluenti e voliamo giù dalla finestra.
Io chiudo gli occhi e mi sento cadere poi improvvisamente uno strattone.
Voliamo.
- OMG Jack sto volando! – dico io guardandomi intorno eccitata. Mi sento molto la protagonist di Titanic, solo che io sono più figa.
- Mi chiamo Brad! – ribatte.
- Noi siamo infinito! – urlo ancora, mi sento così sexy e ispirata in questo momento.
- Ma che stai dicendo?! – mi chiede lui innervosito, io lo guardo e noto delle splendide ali da pipistrello sulla sua schiena e apro la bocca eccittata.
- OMG sei un’aquila! – esclamo.
- Sono un Vampantropo – dice lui guardandomi con fare sexy.
Voliamo per qualche metro e mentre provo indescrivibili emozzzioni mai provate neanche mentre vedevo il primo bacio tra Bellah ed Eduardo atterriamo su un altro tetto.
Ci baciamo ma…
DAN! DAN! DAN!
- Non scapperete tanto facilmente! – dice la voce di una ragazza coperta con un passamontagna.
- Ormai vi abbiamo presi! – ridacchia un’altra.
Mi da fastidio non poter vedere le loro facce.
- Rivelati – dico ispirata.
Lei si toglie il passamontagna ed è…COLPO DI SCENA.
- Tiffany Prada Gucci Dior Chanel Victoria Secret? – esclamo io confusa.
 
 
Angolo Autrice:
E rieccomi con un nuovo stupidissimo capitolo, spero che qualcuno lo legga e...niente! Vi prego di lasciare un misero commento sento mi sento tanto sola e perdonate questa cavolata.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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