Tournament of Death

di Amaya_01
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cap.1-I prescelti(Pt.1) ***
Capitolo 2: *** Cap.2-I prescelti(Pt.2) ***
Capitolo 3: *** Cap.3-Che entrino i primi 8! ***
Capitolo 4: *** Cap.4-Che il torneo abbia inizio ***



Capitolo 1
*** Cap.1-I prescelti(Pt.1) ***


POV-Percy Jackson

Ero in acqua, mi piaceva l'acqua, sarà perché ero il figlio di Poseidone, o forse mi piaceva e basta, in realtá non aveva importanza. Annabeth era seduta a riva, dire che era incantevole era dire poco, era perfetta con i suoi riccioli biondi che le ricadevano sul viso e i suoi occhi cerulei che riflettevano tutte le sfumature del mare.

Stavo per raggiungere la costa quando una donna mi si avvicinò. Era bella, aveva lunghi capelli biondi, quasi bianchi, un colorito particolare di pelle e due grandi occhi azzurri che sembravano pozze d'acqua cristalline.

-Sei Percy Jackson?-, mi chiese la donna, sorridendo dolcemente.

-Si, ma lei chi è?-, chiesi scettico.

-Alyssa, la guardiana degli oceani.-, guardiana degli oceani? Ero sempre più perplesso.

-Umh. Ok. E da me cosa vuole?-

-Oh, ti prego, diamoci del tu. Comunque volevo farti una proposta.-

-Okay, che genere di proposta?-

-Vorresti partecipare a un torneo?-, un torneo? Ero allettato, ma non potevo lasciare sola Annabeth.

-Non mi interessa, grazie lo stesso.-, feci per andarmene ma la ninfa mi bloccò.

-Ti ho detto che c'é un desiderio in palio?-

-Veramente no, ma è uguale, la mia vita ora é perfetta.-

-Secondo me tu vorresti venire, ma la ragazza non te lo perdonerebbe mai.-

-Beh, si, hai ragione.-

-Percy, lo sai che la vita é la tua? Non puoi far decidere lei per te, anche se la ami devi imparare a non farti condizionare nelle tue scelte.-

-È vero, ma ho paura di perderla.-

-Se ti ama ti lascerà venire. Prendi una decisione alla svelta, il mio tempo sta scadendo.-

-Okay, vengo.-

-Bene, ti verranno a prendere domani all'una. Ciao!-, esclamó lei, per poi sparire tra le onde. Mi girai a guardare Annabeth, chissà in quale guaio mi ero cacciato.


POV-Finnick Odair

Ero morto, sepolto. Ad dir la verità la morte la immaginavo peggiore, e poi mi ero sacrificato per salvare delle vite umane, e questo mi faceva onore. In quel momento i ricordi si fecero strada nella mia mente, ricordai i miei primi Hunger Games, svolti più di 10 anni fa, quando avevo solo 14 anni. Ne uscii vincitore grazie all'innata abilità che avevo col tridente e, soprattutto, grazie al consenso del pubblico.

Ricordai la 75° edizione della memoria, non l'avessi mai fatto, sentii i miei occhi impregnarsi di lacrime. Provai a ricacciarle dentro ma non funzionò, una prima lacrima mi rigò la guancia, tentavo di trattenermi in tutti i modi ma non ci riuscivo, così, alla fine, scoppia in un silenzioso e disperato pianto.

Pensai a Katniss, poi a Peeta,a Johanna e a tutti gli altri ribelli, chissà se erano sopravvissuti. Pensai a Snow, a Capitol City, al regime e alla guerra, in cuor mio speravo che tutto fosse finito, che Snow fosse stato punito e che a Panem fosse tornata finalmente la pace. Quando il mio pensiero si posò su Annie iniziai a singhiozzare ancora più forte, l'avevo lasciata sola, con un bambino in grembo. Non potevo perdonarmelo, anche se infondo io non avevo fatto nulla, ma non potevo fare a meno di sentirmi in colpa per averla lasciata sola in un momento così critico.

Ero talmente preso dai miei pensieri che non mi ero accorto che una ragazza mi stava osservando. Era bellissima, aveva lunghi capelli color pece, gli occhi del medesimo colore e la carnagione pallida. Mi asciugai immediatamente il volto, non potevo essermi fatto vedere in quello stato, era vergognoso.

-Finnick, perché piangi?-, mi chiese, aveva un sorriso dolcissimo, che mi lasciò incantato.

-È che sono successe troppe cose prima della mia morte, e io ho lasciato troppe persone a me care.-, le risposi ricominciando a piangere. Mi vergognavo ad essere visto piangere, ma di quella ragazza mi fidavo, ancora non capisco il perché.

-Lo so bene, tu hai lasciato tua moglie e il tuo bambino.-

-Si, e mio figlio ancora doveva nascere. Crescerà senza un padre e io non potró mai vederlo crescere.-

-La morte è una cosa dura d'accettare quando sono altre persone a cedere, pensa un po' quando sei tu.-

-Già, comunque tu chi sei?-

-Sono Einde, la guardiana della morte.-

-Ah, e cosa vuoi da me?-, ero visibilmente impaurito.

-Oh, no, Finnick, tranquillo. Non voglio farti del male, non ne sarei capace. Volevo solo farti una proposta.-, rispose lei, sul suo viso nacque il sorriso più dolce e colmo di malinconia che io avessi mai visto.

-Uh, meno male, che proposta?-, chiesi sollevato.

-C'è un torneo, tu sei uno dei sedici prescelti, volevo sapere se ti va di partecipare, il premio in palio è un desiderio.-

-Qualsiasi genere di desiderio?-, domandai, lei intuì a cosa alludevo e sorrise, per poi annuire. 

-Allora accetto!-, esclamai, lei mi spiegò che l'indomani qualcuno sarebbe venuto a prelevarmi. Ci salutammo e lei se ne andò così come era arrivata: in silenzio.


POV-Clarissa.

Ero sdraiata sul mio letto, pensavo a tutto quello che era successo negli ultimi tempi, non solo tra me e Jace, ma in generale.

Avevo scoperto di essere una Cacciatrice, avevo aiutato mia madre con le sue ricerche, il mio migliore amico era divenuto un vampiro, mi ero innamorata del mio presunto fratellastro, avevo sconfitto Valentine, devo continuare? No, penso che queste cose bastino e avanzino.

-Lei è Clary?-, sobbalzai, un uomo alto e muscoloso era seduto ai piedi del mio letto.

-Si, ma lei chi è? E cosa ci fa nella mia stanza alle 11 di sera?!-, esclamai, ero irritata, preoccupata e spaventata allo stesso tempo.

-Sono il guardiano del fuoco, e sono venuto a farti una proposta.-, guardiano del fuoco? Ma che cazzata.

-Parla.-

-C'è un torneo, tu dovresti partecipare, c'è un desiderio in palio e accetti si o no?-, un desiderio? Proposta allettante.

-Certo che accetto.-, esclamai. L'uomo mi spiegò che qualcuno mi sarebbe venuto a prendere domani a l'una e poi, senza troppe cerimonie, se ne andó. Un desiderio: lo avrei usato per riavere Jace con me.


POV-Luna Lovegood

-Centodue ippogrifi, centotre ippogrifi, centoquattro, centocinque, cento...basta mi sono rotta!-, esclamai lanciando un incantesimo contro la mia Tv, la quale si mise a fluttuare per poi abbattersi al suolo e frantumarsi.

Non riuscivo a dormire, i pensieri che mi invandevano la testa erano troppi. Pensavo alla battaglia finale di Hogwarst, a Harry, a Voldemort, a tutte quelle vittime cadute ingiustamente. Per fortuna il signore oscuro era stato fermato, ma il ricordo rimaneva, non si potevano dimenticare quegli attimi di terrore, dovevano rimanere impressi dentro di noi.

-Luna Lovegood?-, una donna dai capelli bianchi e gli occhi blu mi si avvicinò.

-Si, almeno credo.-

-Io sono Alyssa, guardiana degli oceani, sono qui per farti una proposta.-

-Avanti, parla.-

-Vorresti partecipare a un torneo? In palio c'è un desiderio.-

-Un desiderio?! Accetto!-, urlai senza nemmeno pensarci su. La donna mi spiegò che l'indomani qualcuno mi sarebbe venuto a prendere e si dileguò. Un desiderio, uno ci poteva fare un sacco di cose, io, ad esempio, ci avrei riportato in vita mia madre.


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Capitolo 2
*** Cap.2-I prescelti(Pt.2) ***


POV-Lucinda

Il Gran Festival era da poco terminato. Anche questa volta ero arrivata a un soffio dalla vittoria, ma Zoey mi aveva battuta, nulla da ridire, era estremamente più brava di me.

Era un'afosa notte estiva. Non riuscivo a dormire, perciò decisi di uscire fuori e raggiungere le rive del lago Valore, non lontane dal centro Pokémon in cui alloggiavo. 

Una volta arrivata mi sdraiai e iniziai a guardare le stelle. Ricordai la volta in cui io, Ash e Brock ci accampammo esattamente in quel punto e iniziammo ad ammirare l'incantevole bellezza della volta celeste.

Quando pensai ad Ash una lacrima non poté fare a meno di rigarmi la guancia sinistra, mi mancava, chissá con chi era in quel momento, chissá dov'era, chissá se mi stava pensando...

-Luncinda, smettila di piangerti addosso!-, esclamò una donna. Era anziana, aveva i capelli grigi e gli occhi del medesimo colore, sembrava quasi un fantasma.

-Lei chi é?!-, chiesi, ero spaventata.

-Sono Adele, la guardiana del tempo e delle memorie, faccio si che esse non svaniscano.-

-E da me cosa vuole?-

-Volevo farti una proposta.-

-Dimmi.-

-Ci sarebbe un torneo, il vincitore avrá diritto a un desiderio.

-Un desiderio? Proposta allettante. Accetto!-

-Bene. Hai domande, cara?-

-Si, posso portare i miei Pokémon?-, a proposito di Pokémon, nella fretta avevo scordato Piplup al centro Pokémon.

-Certamente.-

-E quando inizia il torneo?-

-Uh, che sbadata! Sono la guardiana delle memorie ma la mia memoria fa cilecca! Comunque domani, cioé, sta notte, ti passeranno a prendere.-

-Bene, domande esaurite.-, sorrise, feci lo stesso, poi lei si dileguò.

Con un desiderio ci avrei potuto fare tante cose, ad esempio diventare la super cordinatrice di Sinnoh, oppure riavere Ash...

 

POV-Katniss Everdeen

Cacciavo. Era tantissimo tempo che non lo facevo, forse avevo perso la mano? No, ero comunque bravissima, ma cacciare mi era mancato, e anche tanto. Inoltre dovevo distrarmi: non dovevo pensare più né agli Hunger Games, né a Capitol City, né a Snow, né alla guerra , né a nient'altro. 

-Katniss Everdeen?-, una ragazza mi si avvicinò. Aveva i capelli castani intrecciati con fiori e foglie, gli occhi chiari e la pelle scura. "Sará una sciacquetta che si é persa nel bosco.", pensai.

-Si. Ma tu che ci fai qui? Non é il posto adatto alle ragazzine.-, esclamai in tono deciso. Sembrava che la volessi spaventare, da una parte era così, desideravo che se ne andasse alla svelta, mi stava facendo sprecare tempo.

-Oh, no. Non sono una ragazzina, sono Diana, la guardiana dei boschi.-, cantilenò lei. La guardai, guardiana dei boschi o meno sempre una ragazzina frivola era.

-Non ti ho chiesto come ti chiami, né tanto meno cosa sei. Ora, di grazia, potresti gentilmente comunicarmi cosa desideri da me?-

-Calmati Everdeen. Ero solo venuta a farti una proposta.-

-Parla.-, la minacciai puntandole contro l'arco.

-Ci sarebbe un torneo e...-, la interruppi.

-Non mi interessa.-

-Ma non sai...-, la bloccai di nuovo.

-Non ho bisogno di sapere. Non voglio avere a che fare con nessun torneo.-

-Hai ragione. Ma non ti ho detto che come premio in palio c'é un desiderio.-, stavo per andarmene ma mi bloccai.

-Un desiderio.-, lei annuì. -Allora penso di accettare.-, proseguii, lei sorrise e poi in tutta la sua frivolezza si smaterializzò.

Un desiderio, ci avrei riportato papá in vita, e Paperella, per non parlare di Rue, e di Finnick, e di tutti gli altri che avevo, ingiustamente, perduto.

 

POV-Jace

Camminavo. Non avevo una meta ben precisa, camminavo perchè camminare mi piace, e in più mi fa riflettere.

Pensavo a Clarissa, da un po' di tempo quella ragazza era divenuta il mio chiodo fisso, nella mia testa c'era sempre e solo lei.

-Tu sei Jonahtan, vero?-, un uomo basso e mingherlino mi si avvicinò.

-Si, ma chiamami Jace. Lei chi é?-

-Darren, il guardiano dello spazio.-

-Guardiano dello spazio? E da me cosa vuole?-, mi passai nervosamente una mano tra i capelli.

-C'é un torneo, e io vorrei che tu partecipassi. In palio c'é un desiderio.-

-Un desiderio? Accetto volentieri!-

-Bene, tra meno di un'ora passeranno a prenderti.-, detto questo scomparve.

Continuai a camminare, consapevole che tra poco avrei iniziato a combattere per quello che era il mio unico desiderio: avere la mia mia Clary con me.

 

POV-George Weasley

Ero solo alla tana. Mamma, Ginny e Ron erano usciti, papá era a lavoro, e i gli altri miei fratelli non vivevano più con noi da tantissimo tempo.

Era in momenti come quello che la mancanza di Fred si faceva sentire. Cioé, non fraintendetemi, mi mancava sempre, ma quando ero solo la sua assenza si sentiva di più.

Scrivevo un diario. Non ero mai stato il tipo da diari segreti, ma da quando Fred se ne era andato ero cambiato molto. La prima frase che aveva innaugurato il mio nuovo diaro era questa: "Caro diario, Fred mi manca da far schifo.". Non penso nemmeno di avervi fatto capire quanto mi mancava. Nessuno poteva capire, i miei fratelli di sicuro no, forse un po' mia madre, ma io ero pur sempre il fratello gemello, io con lui ero legato da qualcosa di speciale.

-Fred Weasley?-, una ragazza dai capelli neri mi si avvicinò.

-No, sono George.-

-Lo so. Ti manca tuo fratello, vero?-

-Si, tantissimo.-

-Mi presento, sono Einde, la guardiana della morte, e con ció non intendo spaventarti.-

-No, non mi hai spaventato. Non fai paura, sei dolce, e bella.-

-Oh grazie, così mi fai arrossire.-, sorrise, tentai di fare lo stesso.

-Comunque, cosa vuoi da me?-

-Oh, io posso ridarti Fred.-

-Davvero?!-, ero entusiasta, riavere Fred non mi sembrava vero.

-Si, ma a una condizione.-

-Quale?-, la mia euforia si spense.

-Che tu e lui partecipiate a un torneo.-

-Ci sto!-

-Bene, Fred esci fuori.-, ordinò Einde. Fred? Fred! C'era veramente, era proprio lì, in carne e ossa. Oddio, la ragazza non mi aveva preso in giro, avevo davanti Fred, il mio Fred, il mio adorato gemello.

-George? Ti sei incantato? Fratellino?!-

-Fred! Oddio Fred non mi sembra vero vederti!-, esclamai correndo ad abbracciarlo.

-Oddio, nemmeno a me. Pensavo che non ti avrei rivisto più!-

-Lo dici a me. Tutti i giorni pregavo per riaverti qui con me, e ora...ora sei di nuovo qui!-

-Non mi sembra vero! Dov'é mamma? E Ron? Ginny? Papà?-

-Non sono in casa, ma appena tornano gli facciamo una mega sorpresa.-

-Con tanto di scherzi!-

-Non vorrei smorzare il vostro entusiasmo ma dobbiamo andare.-, ci interruppe la guardiana.

-Ma Einde, io devo vedere mamma e gli altri.-, protestó Fred.

-Mi dispiace Fred, non puoi.-, ribbatté lei, era decisa, ma sorrideva, era evidentemente felice che ci fossimo ritrovati.

-Dai Fred andiamo.-, lo intimai io.

-Si, tanto l'importante é che ho rivisto te fratellone.-, affermò lui. Io annuii e poi afferrammo le mani di Einde, fummo investiti da una potente luce, e poi ci siamo smaterializzati.

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Capitolo 3
*** Cap.3-Che entrino i primi 8! ***


P.V-Katniss

L'una meno un quarto,un quarto d'ora e sarei stata prelevata da non so chi,che mi avrebbe portato non so dove,non ero agitata,anzi,ero stufa di aspettare.Pensai a Peeta,quando gli avevo comunicato la decisione che avevo preso,ovvero quella di partecipare a un torneo,non era stato per niente felice,e infondo aveva ragione,ne avevamo passate di tutti i colori nell'arena e participare a un torneo,che poteva essere per molti versi simile agli Hunger Games,era stata una decisione da imbecille,ma avrei fatto questo e altro per avere solo la minima possibilità di riportare in vita mio padre e Prim.

-Katniss Everdeen,afferà la mia mano.-,una luce illuminò la mia stanza.

-Diana spegni la luce,so che sei tu.-,obbiettai,lei cadde per terra delusa.

-Uf,volevo fare un entrata in stile.Sei fatta apposta per rovinare i momenti di gloria altrui Everdeen.-

-Ah e quello sarebbe stato il tuo momento di gloria?-,mi guardò malissimo.

-Uf,vieni,dobbiamo andare.-,mi afferrò,fui avvolta da una luce e,a quel punto,penso di essermi smaterializzata.

 

P.V-Lucinda

Ero in camera,sdraiata sul letto,mancavano 5 minuti a l'una,ma non era a quello che pensavo,pensavo ad Ash,come se poi fosse una novità,da qualche tempo pensavo solo ed esclusivamente a lui.Ad un tratto la porta si aprì,ed entrò una ragazza,aveva i capelli intrecciati di fiori e foglie e gli occhi chiari,dietro di lei c'era un'altra ragazza,ma era di spalle e non riuscii a scorgerle il viso.

-Ciao,tu devi essere Lulù,io sono Diana,la guardiana del bosco,e questa qui dietro sarà una delle tue avversarie nel torneo.-,cinguettò la guardiana indicando la ragazza di spalle,questa si girò e,dopo aver assestato un pugno in testa a Diana borbottò una cosa tipo:-Questa qui ci chiami tua nonna,io sono Katniss,Katniss Everdeen.-

-Piacere Katniss,sono Lucinda,e,cara la mia guardiana,ti proibisco severamente di chiamarmi Lulù!-

-Uf,ma perché dovevo essere proprio io la guardiana di due isteriche?-,sbuffò la ragazza roteando gli occhi.

-Io non sono isterica.-,affermò Katniss scandendo bene le parole.

-Nemmeno io,comunque siete venute a prendermi?-,Katniss annuì.

-Vieni con me ora ti farò sparire-,esclamò entusiasta la guardiana,guardai perplessa Katniss,che,per tutta risposta alzò le spalle.

 

P.V-Percy

-Tu non andrai da nessuna parte,potrebbe essere pericoloso.-,Annabeth mi stava facendo la predica da due ore e mezza,a dir la verità non aveva tutti i torti,ma io che potevo farci,ormai avevo accettato,non potevo più tornare indietro.

-Dai su,ti prometto che tornerò il prima possibile.-

-No,Percy devi scegliere il torneo o me.-

-Ma Annabeth lo sai che sceglierei mille volte te,ma ormai ho dato la mia parola.-

-Allora portami con te.-

-Su,non fare la bambina.-

-Ma quale bambina,io ti amo,se ti succedesse qualcosa morirei.-

-Annabeth dai...-,fui interrotto da un lampo di luce,da cui sbucò Alyssa.

-Percy,sono venuta a prenderti.-,disse lei sorridendo dolcemente.

-No lui non verrà.-,esclamò Annabeth.

-Non la ascoltare,vengo.-,affermai,poi aggiunsi.rivolto a Annabeth,-Tu aspettami,ti prometto che tornerò sano e salvo.-.Afferrai la mano della guardiana e fui avvolto da una luce accecante che mi fece smateriallizzare.

 

P.V-Luna

Ero stata prelevata dal guardiano dello spazio,era un uomo minuto,mi era molto simpatico.Con me c'erano due ragazzi,che sembravano conoscersi,infatti appena si erano visti avevano iniziato a litigare e poi erano calati in un silenzio tombale non degnandosi di un'occhiata.Lui si chiamava Jonathan,ma preferiva essere chiamato Jace,aveva i capelli biondi e ondulati e gli occhi color ambra,era alto,muscoloso e di bell'aspetto.Lei era Clarissa,si faceva chiamare Clary,era bassa e minuta,proprio come me,aveva grandi occhi verdi e capelli color rame.

-Bene ragazzi,non fiatate,la regina sta per parlare.-,ci intimò il guardiano,anche se sembrava ovvio che nessuno di noi tre aveva la ben che minima intenzione di parlare.La regina era una donna alta e magra,dai lunghi capelli dorati e gl'occhi blu.

-Bene,iniziamo con le presentazioni dei primi 8 concorrenti.-,tutti i guardiani presenti nell'arena applaudirono.

-Direttamente dal distretto 4 di Panem ecco Finnick Odair.-,un ragazzo alto,di bell'aspetto,dagli occhi verdeacqua e i capelli color bronzo,uscì da dietro uno dei tendoni,e si mise a sedere nei posti adibbiti ai concorrenti.

-La seconda partecipante proviene da Sinnoh nel mondo dei Pokèmon.-,una ragazza dai lunghissimi capelli blu e dagli occhi del medesimo colore fece il suo ingresso accompagnata da una specie di pinguino,sarà quello il Pokèmon?Poi che razza di parola è Pokèmon?

-La terza è Luna Lovegood,da Hogwarst.-,ecco toccava a me,ma ero paralizzata,la ragazza dai boccoli color rame mi intimò ad entrare,così feci,e fui accolta dagli applausi di tutta l'arena.

-Oddio ma quella è Luna.-,sentii dire da uno dei tendoni,chissà chi era,la voce mi era familiare ma non capivo ugualmente,comunque lasciai stare e mi misi al mio posto.

-Ecco a voi Jace e Clary!-,i miei compagni entrarono insieme,non capivo perchè non erano stati chiamati singolarmente ma non mi interessava saperlo.

-Il prossimo è un semidio,il figlio di Poseidone,date il benvenuto a Percy Jackson.-,un ragazzo dai capelli neri e dagli occhi blu fece il suo ingresso in tutta la sua spavaldaggine.

-La penultima proviene anche lei da Panem,un applauso per Katniss Everdeen.-,una ragazza dai capelli neri e gli occhi grigi entrò nell'arena e subito andò incontro a quello che doveva essere un suo vecchio amico,l'altro ragazzo di quel posto chiamato Panem,Finnick Odair là.

-E gli ultimi sono una squadra,più precisamente due gemelli,Fred e George Weasley.-,Fred e George?Oddio mio,FRED E GEORGE?Non mi sarei mai aspettata di rincontrarli,soprattutto perchè Fred era morto.Si sedettero,ovviamente,accanto a me.

-Luna,siamo felici di rivederti.-,esclamò Fred.

-Anche io,ma tu non eri morto Fred?-

-Si,purtroppo invece me l'hanno riportato in vita.-,piagnucolò George.

-Ma se ti stavi disperando senza di me.-,ribattè l'altro,li guardai sorridendo,non ero cambiati di una virgola.-

 

P.V-Finnick

-Katniss!Sono così felice di rivederti.-,esclamai abbracciando la corvina.

-Oh Finnick,lo dici a me,sei mancato a tutti.-

-Immagino,la mia mancanza si sente sempre.-

-Sempre modesto mi raccomandoo.-

-Certo,tu che mi dici?Ho saputo che Snow è stato sconfitto,e tra te e Peeta come va?-,chiesi,lei arrossì fino alla punta delle orecchie.

-Umh,bene.-

-Che vuol dire "Bene".-

-Bene vuol dire che non stiamo male.-

-Uf,certo che certe volte sei proprio impossibile,state insieme?-,arrossì di nuovo.

-Diciamo di si!-,esclamò tornando finalmente del suo colorito normale.

-E Annie?Come sta?-

-Non lo so.-,ammise con un punta di tristezza negli occhi,-Di sicuro gli manchi.-,aggiunse,-Sei mancato a tutti.-,concluse,le poggiai una mano sulla spalla come per confortarla,Katniss non è una che piange sul latte versato,ma gli Hunger Games,Snow,la morte di sua sorella,e la perdita di molte altre persone l'avevano distrutta,anche se non l'avrebbe mai dato a vedere.

 

P.V-Regina delle guardiane.

Tutto procedeva secondo i piani,i primi 8 li avevo già con me,ora mancavano gli altri,che,sicuramente,stavano per arrivare,e così,finalmente,avrei potuto completare il mio piano,anzi il nostro piano,guardai la folla,Gio era in mezzo agli altri guardiani,si mimitizzava benissimo,presi il microfono e iniziai a parlare.

-Buongiorno ragazzi e ragazze,voi siete i primi 8 partecipanti al torneo.Ora vi spiego le regole,ogni giorno si svolgeranno varie sfide,coraggio,forza,abilità,insomma, cose cosí,alla fine di ogni settimana uno di voi tributi...-,fui interrotta dalla ragazza dai capelli corvini e gli occhi grigi che urlò,con aria sconcencertata,la parola "Tributi".

-Si,tributi,presta attenzione,Katrin!-,esclamai.

-Katniss.-,mi corresse lei.

-È uguale comunque dicevo,ogni 7 giorni uno di voi tributi sarà eliminato e ucciso.-,tra i ragazzi si levò un chiacchiericcio generale.

-Io mi ritiro.-,esclamò Katrin scendendo dagli spalti.

-Codarda.-,le dissi,mi guardò con aria truce e tornò al suo posto solo perchè la ragazza dai capelli color rame,Clara,la fermò.

-Lei non può ucciderci,noi abbiamo accettato non sapendo di mettere a rischio la nostra vita.-,urlò uno dei due gemelli.

-Ormai avete accettato,quel che è fatto è fatto.-,sfoderai il mio sorriso più perfido e me ne andai mentre tra i prescelti scendeva un silenzio tombale.

 

*Note dell'autrice*

Bene,allora,passo la parte del "Spero che vi piaccia la mia storia" perché mi sono rotta da sola.

Ok,ora gli 8 sfortunati sapranno che quasi sicuramente verranno uccisi,ma visto che sono in vena di spoiler vi dico che non li ucciderò,non sembra ma anche io ho un cuore.

Allora,come sicuramente avrete notato,la regina delle guardiane è cattiva,quale sarà il suo piano?E soprattutto chi é Gio?I più pespicaci possono intuirlo,anzi no,boh,io se non sapessi già chi è non lo indovinerei,e questo non ve lo spoilerò,tranquilli.

Ciao e grazie a chi segue,resensisce o semplicemente legge la mia storia:)

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Capitolo 4
*** Cap.4-Che il torneo abbia inizio ***


P.V.-Lucinda

 Camminavo per i corridoi dei dormitori adiacenti all'arena, la regina delle guardiane ci aveva fatto richiamare, sicuramente ci doveva dire che aveva giá ucciso qualcuno, per il solo gusto di farlo. Accanto a me c'era il semidio, Percy, mi sembra che si chiamasse, prima ci avevo scambiato quattro chiacchiere, era simpatico, anche se un po' troppo sicuro di se, dietro avevamo Katniss, Finnick e Luna, la prima era irritatissima, e imprecava da due ore contro la regina, a mio avviso era di un'esagerazione unica, tutti eravamo preoccupati, ma nessuno aveva reagito come lei, gli altri due invece tentavano, invano, di calmarla.

-Quand'è che la finisce?-, domandò Percy, alludendo al comportamento della corvina.

-Non lo so, ma spero il prima possibile.-, risposi scocciata.

-É esagerata.-,dichiarò lui, in quel momento ci si avvicinò la bionda.

-Luna, hai capito perché fa così?-, chiesi.

-Finnick mi ha raccontato che loro due hanno partecipato a un torneo, in cui per vincere bisognava uccidere gli avversari, lui é morto, lei no, ma é rimasta molto provata, e aveva giurato di non dover uccidere più nessuno, e ora non vuole partecipare a un torneo dove per vincere devi condannare a morte i tuoi compagni.-, spiegò lei, okay, il comportamento dell'arciera era comprensibile.

-É comunque esagerata.-, dichiarò il corvino.

-Giá ma sbrighiamoci, siamo giá in ritardo di tre minuti!-, urlò Luna iniziando a correre, io e Percy la seguimmo, per poi venir raggiunti anche da Katniss e Finnick .

___________________

Il Professor Oak era seduto su una poltrona, disposta a un angolo, di quello che era il suo piccolo laboratorio segreto. Poco distante c'era suo nipote, Gary Oak. Il ragazzo dava un'occhiata agli archivi che gli sarebbero potuti essere utili per sventare il piano del Team Rocket, mentre tentava di mettersi in contatto con gli altri due componenti del gruppo. In quel momento la porta si spalancò e entrarono una Vera e un Gold piuttosto esausti.

-Professore, le dobbiamo dare una spiacevole notizia.-, comunicò il ragazzo dalle iridi dorate.

-Fatemi indovinare? Avete permesso a Giovanni di prendere anche gli altri 8 prescelti.-, affermò Gary, sicuro di ciò che aveva detto, la castana annuì. Il professore si alzò dalla poltrona e andò davanti a un monitor di dimensioni enormi.

-Rocco? Rocco? Mi senti?-, sullo schermo era apparso il volto dell'ex campione di Hoenn, ma, quest'ultimo, sembrava non avesse neanche notato la chiamata del professore.

-Umh si, Samuel, la linea é disturbata.-, fece il campione, dopo un attimo che sembrò un'infinità.

-Anche questo é colpa di Giovanni e del suo Team, hanno bloccato le comunicazioni tra le varie regioni.-, spiegò Oak.

-Ci mancava solo questa, Fiammetta e Adriano si trovano a Kalos, pare che lì ci siamo più informazioni riguardo alla leggenda, ma se non possiamo comunicare...é un casino!-, esclamò Petri sbattendo il pugno sul tavolo.

-Rocco, alterarsi non servirà a niente, anzi, potrá solo peggiorare le cose, ora dobbiamo entrare nell'arena e portare in salvo i 16 prescelti.-, spiegò Samuel.

-Si si, hai ragione, ma li ha presi tutti, non siete riusciti a salvare neanche Ash e Drew?-, chiese l'ex campione di Hoenn, Oak annuì, era deluso, no, deluso non era l'aggettivo giusto, era avvilito, ecco tutto.

-Nonno! Sono riuscito a contattare Misty e Barry!-, urlò Gary, mostrando fieramente il suo Pokegear, in cui apparivano i volti della sirena e del biondo.

-Bene, Rocco, provo a richiamarti dopo, se hai notizie di Adriano fammi sapere.-, detto questo il prof. chiuse la comunicazione e si avvicinò a Gary,Vera e Gold.

-Misty, Barry, avete notizie?-, chiese l'anziano uomo.

-Si, sembra che ogni prescelto sia legato ad un Pokémon leggendario, e che tutti insieme possano far riapparire Archeus.-, spiegò la rossa.

-Dovavamo capirlo subito che l'obbiettivo del Team Rocket era Archeus.-, intervenne Gold.

-Si, ma c'é dell'altro.-, affermò Barry.

-Avanti parlate.-, intimò Gary.

-Non adesso ragazzi, lo faremo una volta tornati.-, sussurrò la sirena.

-Va bene, vi aspettiamo.-, fece il professore, subito dopo Gary chiuse la chiamata, i quattro si scambiarono uno sguardo colmo di preoccupazione, cos' altro poteva avere in mente il Team Rocket?

P.V.-Jace

Eravamo di nuovo tutti nello stadio, la regina ci aveva mandato urgentemente a chiamare.

La donna si schiarì la voce e prese la parola.

-Vi vorrei presentare gli altri 8 partecipanti, la prima é Elsa di Arendelle.-, una ragazza dai capelli biondi e dagli occhi chiari entrò nello stadio, nei suoi occhi cristallini si leggeva la paura, probabilmente anche lei, come tutti gli altri, sapeva di dover essere uccisa.

-Passiamo a due ragazzi provenienti dal mondo Pokémon, più precisamente Ash di Biancavilla e Drew di LaRousse.-, ad entrare sta volta furono due ragazzi, il primo aveva i capelli scuri e gli occhi nocciola, mentre il secondo aveva gli occhi verdi, e fin qui tutto normale, ma la cosa strana erano i capelli dello stesso colore, quale tizio sano di mente andrebbe in giro con dei capelli verdi menta?

-La prossima proviene dal distretto 7 di Panem, ecco a voi Johanna Mason.-, una giovane donna fece il suo ingresso nell'arena, aveva i capelli scuri, era bella, non appena notò che tra di noi c'erano anche gli altri due ragazzi di Panem, i suoi occhi si illuminarono, e corse ad abbracciare i due, ah, a proposito, il ragazzo dai capelli corvini e quello dai capelli verdi, conoscevano la ragazza dai capelli blu, magari dalle parti loro si usava portare un colore di capelli inusuale, e a me stava venendo voglia di tingermi i cappelli di un bel fucsia acceso, così, giusto per mimetizzarmi tra questa strana gente.

-Il prossimo proviene da Hogwarst,date il benvenuto a Neville.-, un ragazzo più tosto paffutello entrò, e si diresse subito da quelli che dovevano essere suoi amici, Luna, Fred e George.

-Bene, abbiamo il 6° prescelto ecco a voi l'elfo Legolas.-, l'elfo entrò, aveva lunghi capelli biondi, quasi più belli dei miei, e beh, le fattezze da elfo c'erano, aveva le orecchie a punta ed era snello, era proprio un'elfo.

-Il penultimo concorrente é il temutissimo principe dei Sayan,ecco a voi Vegeta.-, un uomo muscoloso fece il suo ingresso con le mani incrociate sul petto, era uno spavaldo del cavolo.

-L'ultima prescelta é Nami,dalla ciurma di One Piece.-, una bellissima ragazza entrò nell'arena, aveva i capelli rosa, okay, erano tutti strani qui.

-Bene, ora inizierà la prima sfida.-, annunciò la regina, un mormorio generale si levò tra di noi.

 

P.V.-Legolas

Sul tabellone si stavano formando le coppie che si sarebbero sfidate nella prima prova, che consisteva nel ferire il proprio avversario a tal punto da farlo arrendere, ma non bisognava ucciderlo, quel privilegio andava alla regina delle guardiane, mi sembrava giusto.Ero piuttosto sicuro di vincere, date le mie abilità con l'arco.

La prima coppia era stata formata, erano Percy, il semidio, contro Nami, la piratessa, l'incontro non ebbe niente di esaltante e finì con la vittoria schiacciante del primo.

Il secondo incontro fu Luna, la maga, contro Clary, fu una gara disputata fino all'ultimo secondo, ma che terminò con la vittoria della bionda.

Toccava a me, ero il terzo, ero contro Katniss, l'altra arciera, quale scelta non fu mai più azzeccata? Combattevamo entrambi con l'arco, era una gara all'ultimo sangue, o all'ultimo scocco, come preferite.

Il terreno dove avremmo disputato l'incontro era un deserto roccioso, non era nemmeno il mio ambiente, io ero abituato a vivere nei boschi, ero pur sempre un'elfo.

Mi appostai dietro una roccia, non la vedevo più, era agile la ragazza, mi girai e sentii una freccia trapassarmi lo stomaco, aveva anche una buona mira, era forse l'avversaria più temibile che mi potesse capitare, sentivo il sangue sgorgare dalla ferita, e impersonare tutti i vestiti, dovevo reagire. Mi caricai l'arco in spalla e cercai di individuare la corvina, era appostata su una roccia sopraelevata,tesi l'arco e scoccai la freccia, che, ovviamente, non mancò il mio bersaglio, ne scoccai un'altra, è un'altra ancora, la mia avversaria non era disposta a cedere, correva da una parte all'altra, sembrava che le mie frecciate non le facessero ne caldo ne freddo, e poi c'ero io che dopo un colpo mi sentivo già stramortire, mi colpì da dietro con una freccia molto ravvicinata, mi accasciai al suolo, e poi credo di essere svenuto, perché non ricordo nulla, fino al momento in cui mi alzai e dichiarano che Katniss era la vincitrice, avevo perso in modo vergognoso.

Tornai a sedermi, l'incontro dopo lo vinsero i gemelli Fred e George contro Jace, poi vinse il Sayan che aveva combattuto contro Ash, il quale aveva utilizzato uno di quei Pokémon, poi c'era stato il turno di Finnick e Elsa, lei aveva avuto la meglio, Drew ebbe una vittoria schiacciante su Neville, mentre Johanna riuscì a contrastare il Pokémon di Lucinda avendo così la meglio.

Uscimmo dall'arena, chi soddisfatto della vittoria, chi deluso dalla sconfitta, io avevo perso, ma non ero deluso, ero stato battuto da una degna avversaria, e tanto, presto o tardi mi sarei fatto valere.

 

*Note dell'autrice*

*Amaya saltella di qua e di lá*

FINALMENTE SONO RIUSCITA A SCRIVERE QUESTO CAPITOLO!!!!

Ora sicuramente per voi le cose saranno piu chiare.

Grazie a chi recensisce\legge\segue la mia fiction e mi scuso per gli eventuali errori grammaticali, capitemi, sono le 2 di notte, sono rincoglionita T.T.Se ce ne sono fatemelo notare che domani ricontrollo, promesso.

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