Open your eyes,I'm here for you.

di EmmaJones
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** 1. ***
Capitolo 3: *** 2. ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


 

-Killian..
Si svegliò di colpo sussurrando il suo nome. La stanza era illuminata da una luce artificiale che le rendeva ancora più difficile riuscire ad alzare le palpebre. Percepiva delle voci in lontananza ma non riusciva a riconoscerle,quello che sentiva con precisione però era una macchina che vibrava piano al ritmo del suo cuore,questa e l'odore pungente di disinfettante le diedero la certezza di essere in ospedale. Provò a muoversi ma l'ago di una flebo le tirava la pelle dell'avambraccio provocandole dolore. Sentì accellerare il polso e le macchine adattarsi al nuovo ritmo con un ping più rapido. Dei passi si precipitarono verso il suo letto ma aveva la vista sfocata,faceva fatica a distinguere se era un uomo o una donna,fino a che la figura che le si stava avvicinando divenne più nitida. Si avvicinò alla macchina per controllare cosa stesse succedendo. Era una giovane donna,magra,piccolina ma si muoveva con un'andatura decisa e sicura,camice azzurro,capelli neri e lunghi tirati in una coda di cavallo alta che mettevano in risalto gli occhi chiari,leggermente a mandorla. Viso pulito,senza trucco. Non l'aveva mai vista in vita sua però aveva qualcosa di famigliare,quegli occhi le ricordavano qualcosa..o qualcuno.
-Killian!
 Questa volta era più di un sussurro,quasi un urlo. Provò ad alzarsi fregandonese del dolore provocato dall'ago della flebo ma il movimento le provocò una fitta di dolore alla testa ancora più forte che si irradiò per tutto il cranio. La dottoressa corse verso di lei aiutandola a mettersi in una posizione più comoda.
-Si calmi signora. Va tutto bene,non deve agitarsi.
La sua voce era ferma e decisa ma delicata,proprio come i suoi movimenti.
-Cosa.. Cosa è successo? Perchè sono finita in ospedale? Dov'è lui?
Chiese lei in preda al panico,sentiva i battiti del suo cuore farsi sempre più veloci seguiti dal suono della macchina.
-Signora le ho detto di calmarsi. L'ansia è comune nei casi di trauma cranico ma è necessario mantenere dei battiti lenti. Per il suo bene. Nessun movimento.
Prese dei respiri lenti cercando di calmarsi ma la pazienza non era mai stata il suo forte.
-Va bene.
 La assecondò cercando di sembrare il più calma possibile. 
-Cercherò di stare calma. Voglio solo sapere cosa mi è successo.
-Ogni cosa a suo tempo signora. Cominciamo intanto con le domande base. Il suo nome?
Sbuffò prima di rispondere,era veramente una testa dura questa dottoressa.
-Emma,Emma Swan. E il suo?
Visto che non c'era modo di farla parlare cercò almeno di essere educata e gentile. Nel frattempo la dottoressa le puntò il raggio di una piccola torcia negli occhi.
-Sono la dottoressa Elie Sab.Professione?
-Sono lo sceriffo di questa città,dovrebbe saperlo.
Al diavolo l'educazione . La dottoressa abbassò il raggio di luce sorridendo.
-Lo so,sono semplici domande per testare le sue condizioni cliniche,gliel'ho detto prima.
-Io. Sto. Bene. Ma perchè non mi dice semplicemente le cose come stanno?
 Ed ecco che il suono della macchina ricominciò ad aumentare la velocità. Avrebbe voluto staccarsi tutti quei cavi di dosso in quel preciso istante momento. E magari stringerli attorno al collo della cara dottoressa.
-Sente dolore?
 La ignorò completamente,continuando con la sua lista di domande. Si. Se ne avesse avuto la possibilità l'avrebbe decisamente strozzata con quegli stessi cavi. Ma si limitò semplicemente a rispondere. Dopo un paio di lunghi respiri per reprimere gli istinti omicidi.
-La testa.
La luce forte dei raggi aveva peggiorato le pulsazioni dolorose. Alzò il braccio liberò e si tocco la testa cercando di localizzare la fonte del dolore. Sotto i capelli arruffati,leggermente sopra l'orecchio sinistro trovò i rilievi duri di una decina di punti,incrostati di sangue rappresso. 
-Si ricorda qualcosa di quello che è successo?
Chiese alla fine il medico,dopo che aveva finito di trascrivere tutto quanto sulla cartella clinica. Si alzo dal letto e prese una siringa da un mobiletto vicino ad esso che andò ad iniettare nella flebo. 
-E' un leggero sedativo per calmarla,la aiuterà a dormire.
Emma la guardò stupefatta. 
-Io non mi ricordo niente. Come devo dirglielo?
 Chiese ormai sull'orlo di una crisi di panico. 
-L'ultima cosa che ricordo è che questa mattina sono uscita per accompagnare mio figlio a scuola e poi sono passata a prendere Killian al porto.. e poi.. niente. Blackout. Non mi ricordo più niente. Mi dica che lui sta bene.. La prego..
-Lei ha avuto un incidente stradale. Lungo la strada che porta ai boschi.. 
Le disse infine lei dopo una breve pausa. Emma rimase in attesa che continuasse.
-Ha perso il controllo della macchina andando a sbattere contro la montagna. La macchina è completamente distrutta.
-Quindi ero da sola? Non c'era nessuno con me?
Chiese con un filo di speranza,non poteva sopportare l'idea di poter aver fatto del male a qualcun'altro.. 
-No signora.. c'era un'altra persoa in macchina con lei. E..
-E?
Dio doveva strappargliele con le pinze le parole!
-E' in coma. Killian Jones è in coma.
La testa le martellava. Nonostante i sedativi il cuore le batteva furiosamente. Non poteva essere.
-Io devo vederlo.
Cercò di alzarsi mentre si strappava con forza tutti quei cavi che aveva addosso,la dottoressa corse a farmarla chiamando in aiuto un altro infermiere che iniettò velocemente un'altra dose di sedativo nella flebo.
-Emma calmati. 
Ora visibilmente preoccupata aveva lasciato perdere i formalismi e le stava dando del tu. 
-Devi riposare,non puoi andare da lui in queste condizioni.
 Ma lei non ne voleva sapere,continuò ad agitarsi ma inutilmente,sentiva i sedativi scorrerle nel sangue rendendola incredibilmente stanca,senza forze. 
-Devo andare da lui..
 Provò un'altra debole protesta ma ormai faceva fatica anche a parlare.
-Devi riposare..
 Le disse infine Elie sistemandola su letto. 
-Devi essere forte per quando si risveglierà. Per lui e per tuo figlio. Ora ha bisogno di te più che mai.
Emma provò a risponderle ma le fu impossibile,l'ultima cosa che vide furono i suoi occhi celesti,così tremendamente somiglianti a quelli di Killian e una solitaria lacrima le scese lungo la guancia fino a toccare il cuscino. E poi il buio totale.


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Angolo dell'autore.
Alloooooooooooora. Parto con il dire che questa scena me la sono sognata. Letteralmente. -Voi naturalmente penserete chissà che problemi mentali ha questa e vi do pienamente ragione.- Quindi ho pensato,perchè non scriverla e condividerla con voi? Naturalmente non mi sono sognata tutta la storia ma solo una piccola scena,il resto è frutto della mia fantasia ;)
Spero sia di vostro gradimento :P
Se volete lasciare qualche recenzione sono sempre ben gradite.
A presto.

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Capitolo 2
*** 1. ***


-Dai mamma svegliati.. hai dormito abbastanza.. 
Sentiva la voce del suo piccolo bambino,anche se ormai tanto piccolo non lo era più,implorarla di svegliarsi. Era più di mezzora che era cosciente,in ascolto di  quello che stava succedendo,ma aveva preferito continuare a tenere gli occhi chiusi,cullata dalla dolce voce di Henry che raccontava ai suoi nonni come aveva passato questi giorni da Regina. 
-Non disturbare tua madre,deve riposare. 
Sentì la voce di David richiamare per l'ennesima volta il ragazzo,lui lo ignorò sbuffando e stringendo ancora più forte la mano della madre tra le sue. Voleva soltanto che si svegliasse un paio di minuti per abbracciarla  forte,poi poteva anche tornare a riposare. Non gli sembrava una cosa così impossibile. Non riusciva a togliersi dalla testa il momento in cui Regina lo aveva avvertito che sua madre si trovava in ospedale a causa di un incidente stradale e  la paura che lo aveva assalito subito dopo. Tremava soltanto all'idea di quello che sarebbe potuto succedere.
-Non dargli retta ragazzino,sono stufa di riposare! 
Una voce roca e debole corse in suo aiuto,risvegliandolo dai suoi pensieri,suscitando gioia improvvisa in lui che si buttò letteralmente sul letto della madre per abbracciarla e poi naturalmente anche nei suoi genitori che si avvicinarono immediatamente a salutarla. Si catapultarono tutti su di lei riempendola di attenzioni e di domande,rendendola ancora più confusa di quello che già era.
-Hei ragazzi,fatela respirare.
Il meraviglioso quadretto famigliare fu interrotto dalla voce del dottor Whale che proprio in quel momento era entrato nella stanza accompagnato dalla dottoressa Saab e che assisteva alla scena divertito.
-Sono venuto a controllare la mia paziente ma vedo che è già in ottime mani. 
Continuò scherzando nel notare come entrambi i Charmings si stavano impegnando nell'aiutare la figlia,l'uno sistemandole con estrema cura il cuscino dietro la schiena e l'altra porgendole il bicchiere con l'acqua. Nel sentire la voce del dottore entrambi fecero marcia indietro sorridendo,solo Henry rimase ancora sdraiato sul letto,coccolato dalle braccia di sua madre.
-Allora Emma,come ti senti questa mattina?
Lei intanto si guardava intorno confusa. Già,era mattina. Fuori la finestra,il sole brillava alto nel cielo,non doveva essere più tardi di mezzogiorno. Era mattina anche quando si era addormentata? Quanto aveva dormito? Tornò a guardare la stanza,le sembrava la stessa. Però i fiori non se li ricordava. Nemmeno il loro profumo nauseante si ricordava. Decisamente c'erano troppi fiori.
-..Bene..
Rispose titubante,notando solo allora come tutti fossero rimasti in attesa di una sua risposta. 
-Solo che..l'odore di tutti questi fiori.. mi sta dando la nausea..sono decisamente troppi.. continuò alzando il braccio destro,ondegiandolo in  direzione di essi.
Scelta sbagliatissima,visto che il movimento le provocò una fitta di dolore alla spalla che cerco inutilmente di ignorare.
-Mi sembra normale..viste le sue condizioni.. ed è anche per questo che non devi agitarti. Elie mi ha detto dell'incomprensione dell'altra sera.
Emma lanciò un'occhiata furiosa alla dottoressa che invece le sorrire timidamente. 
-Non ci sarebbe stato nessun problema se la tua cara dottoressa mi avesse permesso di vedere Killian. Ero solo preoccupata per il mio uomo.
Rispose acida,cercando di assumere una posizione più eretta ed autoritaria. Ad ogni movimento però la spalla le provocava sempre più dolore.
-Jones è  in ottime mani. Non devi preoccuparti per lui. Ora dobbiamo pensare a te.
Il dottore si avvicinò preoccupato al suo letto,andandole a controllare la spalla,avendo notato la smorfia di dolore.
-Ti fa male?
Le chiese,poggiandole una mano sulla spalla e l'altra sotto,in corrispondenza dell'ascella,e le alzo lentamente il bracciò facendolo ruotare.
-Si!
La risposta fu accompagnata da una smorfia di dolore più intensa quando Whale fece fare al braccio un secondo giro.
-E' una leggera contusione,niente di rotto. Nel giro di pochi giorni non dovresti sentire più dolore. Considerando la gravità dell'incidente sei stata molto fortunata Emma,poteva andarti molto peggio.
-Grazie a Killian..
David si lasciò sfuggire quelle parole senza rendersene conto,la gomitata alle costole che ricevette subito dopo da Mary Margaret gli fece capire che magari avrebbe atto meglio a stare zitto.
-Cosà vorresti dire,papà?
Accentuò la parola papà,facendoli capire che non aveva altra scelta. Doveva parlare. David si trovò tra due fuochi,da una parte la moglie l'avrebbe ucciso e parlava,dall'altra la figlia se non lo faceva.
-Non ti ricordi proprio niente dell'incidente?  
Il dottore si intromise in soccorso del principe.
-Cosa diavolo dovrei ricordarmi?!
Urlò lei ormai disperata. Era sul punto di piangere. Dio! Perchè nessuno le diceva cosa era successo in quel maledettissimo incidente?? Cosa era successo di così grave?
-Si calmi signora..
Ecco che ricominciava anche questa ragazzina a dirle che si doveva calmare.
-Smettetela di dirmi che mi devo calmare. Ditemi cosa è successo e io mi calmerò. E' semplice.
Non le sembrava così difficile da capire che l'unico motivo per cui era agitata era che non le volevano dire la verità. 
-E toglietemi questa macchina da qui dietro prima che la faccio esplodere.
Ecco. Ora si era sfogata ed era in attesa che qualcuno parlasse. Il dolore alla testa era diventato insopportabile,ma cerco con tutte le sue forze di ignorarlo.
-Le dinamiche dell'incidente non sono molto chiare..
Mary Margaret fu la prima ad intervenire. Subito accompagnata da suo marito.
-Emma,i soccorsi hanno trovato la tua macchina schiantata contro la montagna. Per terra non c'era nessun segno di freni.. e la strada non era ne bagnata e ne ghiacciata quindi abbiamo scartato l'ipotesi che tu abbia perso il controllo per quei motivi.. per questo ti chiediamo se ricordi qualcosa,non riusciamo a capire cosa ti sia successo.. è come se tu fossi andata contro la montagna di proposito..
Emma non riusciva a capire. Non era possibile. Provò a pensare,a concentrarsi su quello che era potuto succedere. Ma niente.
-Io non ricordo niente..
Era confusa. Non riusciva a crederci. Lei non avrebbe mai causato un incidente di proposito. A meno che..
-Aveva controllato la macchina? Magari qualcuno ha manomesso i freni..questo spiega l'assenza di frenate sull'asfalto.
Si. Doveva essere andata proprio così.
-Abbiamo portato la macchina dal meccanico,ma viste lle condizioni in cui è,difficilmente si riuscirà a capire qualcosa..
La sua povera macchina. Era stata la sua casa per più di 10 anni e ora era andata distrutta. 
-E Killian in tutto ciò cosa centra? Perchè dovrei ringraziarlo? ù
Le tornarono in mente le parole del padre dette poco prima.
-Killian ti ha salvato la vita.
Ora era di nuovo la madre a parlare.
-Deve essersi accorto in qualche modo prima di te del pericolo e ti si è lanciato addosso parandoti dall'urto con il suo corpo.. ha usato se stesso per farti da scudo. Letteralmente. Abbiamo tutti sottovalutato l'amore che quell'uomo prova per te e invece ha dimostrato per l'ennesima volta che sarebbe disposto a perdere la sua vita per te.. Gli sarò per sempre riconoscente.. 
Emma nel sentire quelle parole scoppiò a piangere. Era tutta colpa sua. Era sempre stata tutta colpa sua. 
-E adesso come sta?
Chiese quando si fu leggermente calmata,nessuno aveva avuto il coraggio di dire una parola,lasciandola nel suo dolore. Solo suo figlio la stringeva forte a se.
-Sta bene Emma,tranquilla.. Ha subito un intervento delicato ma ora le sue condizioni sono stazionarie,è fuori pericolo..
Sembrò che le parole del dottore la stessero calmando veramente.
-Però è in coma.
Era più una constatazione che una domanda ma il dottore si sentì in dovere di rispondere lo stesso.
-Si,ma può svegliarsi da un momento all'altro..non disperarti..
-Posso vederlo? 
-Si,certamente.. però prima finiamo i controlli su di te e magari facciamo anche una bella ecografia per vedere se tutto procede come si deve?
Chiese lui sorridente pensando che magari così le si risollevasse l'umore.
-Un'ecografia?
Lei invece non riusciva a capire,a cosa le poteva servire un'ecografia?
-Si Emma,sei incinta.. Questo dovesti ricordartelo giusto?

Due ore prima.
Aprì lentamente la porta,la stanza era illuminata da luce artificiale,bianca,fredda. C'era una piccola finestra e il sole brillava dietro di essa ma il suo calore non riusciva a penetrare nella stanza. Nell'entrare fu percossa da brividi lungo la schiena. Prima di entrare del tutto si guardo dietro sperando ce nessuno l'avesse vista,anche se tanto era irriconoscibile con la cuffia,la mascherina e tutto il necessario per poter entrare nella stanza del paziente. E poi era una dottoressa,nessuno le avrebbe potuto dire qualcosa se l'avesse trovata lì dentro.Quindi si fece coraggio ed entro definitivamente,chiudendosi la porta alle spalle. Sentiva il suo cuore battere furiosamente,sicuramente più forte del macchinario che monitorava il battito del paziente. Si avvicinò al letto lentamente,non sapeva nemmeno lei come si sentiva. Era emozionata,impaurita,furiosa per quello che gli era successo. Un miscuglio di emozioni che non pensava di essere in grado di poter gestire. Gli accarezzò delicatamente la mano mentre una lacrima silenziosa le scendeva lungo la guancia.
-Non lasciarmi,non di nuovo..non ora che ti ho ritrovato..papà..

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Capitolo 3
*** 2. ***


Quattro giorni prima.
-Sai,penso sia arrivato il momento di cercarci casa. 
Sbuffò il pirata,svegliato per l'ennesima volta da quella piccola peste di Neal che piangeva disperato nella stanza accanto. Non rusciva a capire come fosse possibile che un bambino così piccolo potesse avere una voce talmente alta e squillante da far invidia ad un cantante lirico. Sentì Emma borbottare qualcosa dall'altra parte del letto,mentre cercava,invano,di coprirsi le orecchie con il cuscino.
-Detto qualcosa,tesoro? 
Le si avvicinò lui e le posò dei leggeri baci sulla spalla scoperta. Erano le 5 e mezzo del mattino,ormai era inutile provare a dormire di nuovo visto che a breve si sarebbero svegliati tutti,quindi tanto vale dedicarsi ad attività più piacevoli dato che ormai erano svegli.
-In teoria tu un altro posto dove dormire ce l'hai.. 
Rispose acida lei tirandosi ancora più sù le coperte,a coprirsi fino alla testa,bloccando sul nascere ogni iniziativa che aveva intenzione di intraprendere Killian. Ma lui non si arrese. Non l'aveva mai fatto con lei. Si avvicinò ancora di più e la abbracciò,andando ad appoggiare delicatamente la testa sulla sua schiena. Riusciva a sentire il profumo della sua pelle anche attraverso le coperte. Era sicuro che quella donna l'avrebbe fatto ucire di testa prima o poi,era impossibile stare dietro ai suoi sbalzi d'umore.
-Se intendevi la casa che ha affittato Spugna,ti assicuro che le urla di Neal sono niente in confronto al suo russare! Almeno il bambino ogni tanto si stanca e smette,lui invece continua ininterrottamente tutta la notte! 
La sentì sorridere sotto di lui e questo lo spinse a continuare a parlare.
-Potremo prenderne una vicino al mare.. Ho sempre adorato il mare. Ricordo che con mio padre e Liam ci andavamo molto spesso e ogni volta ci divertivamo da morire. Liam diceva sempre che sarebbe diventato un grande capitano di una meravigliosa nave e di attraversare tutti i regni. Era lui quello più coraggioso dei due,quello sempre in cerca di avventure. Penso che sareste andati molto daccordo insieme. Io invece ero un bambino timido,sognavo di vivere in una piccola casa sulla spiaggia,con delle grandissime finestre ed il giardino.Mi piaceva il mare perchè mi ispirava tranquillità,serenità.Strano come le cose siano cambiate alla fine.
Sorrise di se stesso,ripensando all'ingenuo bambino che era. Non sapeva perchè le stava raccontando queste cose,ma le sembrava normale parlarle dei sogni e delle speranze che aveva quel povero bambino. Anche se ormai erano passati tanti,troppi,anni e di quel bambino non ne era rimasto più niente,costretto a crescere troppo in fretta e a vivere una vita che mai avrebe pensato di vivere. Ma con lei ora stretta accanto a lui tutto gli sembrava normale,giusto. Stava tornando a sognare e sperare,proprio come faceva il piccolo Killian.
-Però se a te non piace come idea possiamo anche vedere da qualche altra parte.. l'importante è che siamo insieme. Io te e Henry come una famiglia.. e magari...un giorno..avremo un figlio nostro...
Ora stava decisamente sognando troppo. La sentì irrigidirsi sotto la sua testa,facendo attenzione poteva anche sentire i suoi battiti farsi sempre più veloci. Aveva ragione. Era ancora presto parlare di figli,stavano insieme da pochissimi mesi,ma lui non poveva farne a meno di fare progetti. Era lei l'unica della sua vita e lo sarebbe stata per sempre. Di questo lui ne era sicurissimo. Si scansò leggermente per dare a lei la possibilità di girarsi e guardarlo negli occhi. Non appena si girò non potè fare a meno di rimanere incantato dalla sua bellezza. Era stupenda,anche se aveva dormito poco e aveva gli occhi stanchi, e i capelli arruffati che le coprivano il viso. Perfetta.
-Dobbiamo parlare.. Era visibilmente tesa,lo si notava dalla voce e dagli occhi.
-Amore,dicevo così per dire.. possiamo aspettare tutto il tempo che vuoi.. possiamo continuare a vivere qui o...
-Ho un ritardo.
Ora lo fissava dritto negli occhi e lui poteva vedere perfettamente il terrore e la paura di cui ne erano pieni gli occhi di lei. Non riusciva a capire,o meglio non voleva capire. Cercava di allontanare quell'idea dalla sua testa cercando mille altre interpretazioni che quelle parole potevano avere,pensando anche allo strano comportamento che lei aveva avuto questi ultimi giorni,ma più la guardava e più realizzava che la spiegazione era una sola.
-Sei..sei incinta? Chiese in un fil di voce,si era messo seduto di fronte a lei e le aveva stretto entrambe le mani nella sua,mentre le labbra si incurvavano in un timido sorriso pieno di speranza.
Lei si prese una breve pausa prima di rispondere stupita dalla sua reazione. Si sarebbe aspettata qualsiasi cosa da lui ma non di vederlo così,tremante,commosso all'idea di diventare padre,e soprattutto non si aspettava le parole che le aveva detto prima. Per questo non gli aveva detto niente fin da subito tutto. Riusciva a stupirla ogni volta quell'uomo. E quegli occhi blu la guardavano in attesa,pieni di speranze e aspettative e in quel momento capì che non doveva avere paura,anzi,sperò veramente di esserlo. Lui sarebbe stato lì accanto a lei,avrebbero cresciuto loro figlio insieme,come una vera famiglia.
-Non lo so.. ho un ritardo di quasi una settimana,magari non è niente ma ho preferito fare le analisi del sangue..sono andata ieri. Oggi pomeriggio avremo i risultati.

Presente
-Incinta?? io?  
Guardava tutti con aria stupefatta e fortunatamente,per così dire,riusciva a vedere la stessa espressione anche negli occhi della sua famiglia. A quanto pare non ne aveva ancora parlato con loro. Ma come era possibile? Cioè,non che lei e il pirata non avevano avuto rapporti in questi mesi ma era sempre stati attenti. O almeno così pensava. Non riusciva a crederci. Ora cosa avrebbe fatto? E Killian lo sapeva? Per questo aveva rischiato la sua vita in qual modo,per salvare suo figlio? Milioni di domande le rimbombavano in testa,come se il dolore causato dalla ferita non fosse sufficiente. Ma soprattutto la domanda più importante era perche non se lo ricordava?Lo aveva scoperto lo stesso giorno dell'incidente? Iniziava a respirare a fatica. Stava per avere un vero e proprio attacco di panico. 
-Mamma ma è bellissimo! Perchè non ci hai detto niente? Cresceranno insieme a Neal come due gemelli,ci pensate? Speriamo sia femmina..
L'entusiasmo di Henry riuscì a sollevare la situazione,interrompendo il silenzio che si era creato e riportando la madre alla realtà.
-Si Emma,quando sei stata ricoverata ti abbiamo fatto tutte le analisi del sangue e sei risultata positiva alla Beta HCG,quindi sono andato a parlare con la ginecologa dell'opedale e mi ha detto che in realtà queste analisi le avevi già fatte un po di giorni fa e che avevate già prenotato un'ecografia per la settimana prossima. Per questo ero sicuro che ne fossi a conoscenza,però a quanto pare l'amnesia riguarda più giorni.. Se vuoi la possiamo fare un'ecografia anche ora.
-Si andiamo.. 
La dottoressa Sab allora la fece accomodare sulla sedia a rotelle e la accompagnò fino al reparto di ginecologia,situato al piano superiore,accompagnati naturalmente anche da David e Mary Margaret che stranamente ancora non avevano detto una parola al contrario di Henry che invece non smetteva un attimo di parlare. Una volta arrivati la dottoressa la salutò calorosamente mentre Emma invece non si ricordava minimamente di lei. Questa cosa del non ricordarsi niente oltre che fastidiosa stava diventando anche imbarazzante. Sembrava una signora molto dolce,capelli castani corti fino alle spalle,occhi chiari e un bel sorriso contagioso. Fece accomodare un attimo i parenti fuori mentre aiutò Emma a sdraiarsi sul lettino,facendole prima togliere l'intimo.
-E' un'ecografia transvaginale.
Sembrò quasi giustificarsi nel notare lo stupore di Emma per quella strana richiesta.
-Visto che è incinta da poco è più facile individuare il bambino con questa che con quella esterna.
Continuò con la spiegazione e la ragazza sembrò rilassarsi. Dopo averle sistemato le gambe nella posizione necessaria,la coprì con una piccola copertina posata vicino al letto e infine fece entrare gli altri,non prima di aver acceso e posizionato lo schermo li vicino in modo che tutti potessero vedere.
La dottoressa insserì la sonda lentamente e con delicatezza e sullo schermo cominciò a vedersi una specie di effetto seppia. Cominciò a muovere la sonda fino a trovare quello che cercavano.
-Ecco! 
Esclamò entusiasta. Premette un pulsante fermando l'immagine sull schermo,evidenziando un minuscolo puntino. Emma fissò lo schermo sbalordita. Ora che lo vedeva le sembrava tutto più reale. Quel puntino era suo figlio. Suo e di Killian. L'avrebbero cresciuto insieme. Sarebbero stati insieme. Perchè Killian si sarebbe svegliato,non l'avrebbe lasciata come hanno fatto tutti gli altri. Lui era diverso e di questo ne era sicuro. Avrebbe lottato per lei come aveva sempre fatto,soprattutto ora che avevano un figlio. Un'enorme sorriso comparve sul suo volto mentre con occhi lucidi continuava a fissare lo schermo poi si voltò a guardare i suoi,con lo stesso sguardo,quasi a voler chiedere conferma che tutto quello stava succedendo veramente e loro annuirono entrambi,visibilmente entusiasti della gioia della loro bambina. La dottoressa intanto continuava a parlare ma nessuno la stava più ascoltando,Emma soprattutto aveva voglia più che mai di andare a vedere il suo uomo.
-Come mai non si sente il battito? La voce del piccolo Henry riportò tutti quanti alla realtà.
-E' ancora presto,non c'è niente di cui preoccuparsi.. è di quattro o cinque settimane,per sentire il battito bisogna aspettare almeno altre due o tre,volendo possiamo già prenotare la prossima ecografia tra tre settimane..
-Si va bene.. accettò Emma.
-La prossima volta verrò insieme al tuo papà piccolino..
Sussurrò infine accarezzandosi la pancia sotto lo sguardo emozionato dei suoi genitori.
-Ora però portatemi da Killian.

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TADADADAN! 
Non so se si scrive esattamente così ma... By the way.. Eccomi qua!
Prima di tutto vorrei superingraziare tutti voi che avete letto,commentato,messo tra le seguite\preferite\ricordate la mia storia. Siete stati veramente in tanti,non me lo sarei mai aspettata! *-* *-* 
Spero che vi piaccia anche questo di capitolo. Non succede un granchè,è più un capitolo di passaggio che si sofferma di più sullo stato d'animo dei protagonisti quando vengono a sapere che diventeranno genitori. Fatemi sapere cosa ne pensate :D 
Alla prossima :*

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