Kirkland, non sono adatti al babysitting!

di Emmy_Cr_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1- Partenza ***
Capitolo 2: *** 2- Guns and Cinderella ***
Capitolo 3: *** 3 Arriva la cavalleria! Ovvero Irlanda risolve tutto.... o quasi ***
Capitolo 4: *** 4 Bufali e pezzi di carne, quando papa fa piatti impossibili ***
Capitolo 5: *** 5 In fondo al mar, in fondo al maaar! ***
Capitolo 6: *** 6 Scomparsi ***
Capitolo 7: *** 7 L'inizio della fine, ovvero di onde anomale e la rivincita di Galles ***
Capitolo 8: *** 8 Epilogo, salvezza o nuovo inizio? ***



Capitolo 1
*** 1- Partenza ***





1- Partenza                               



- Allora Allistor tutto chiaro? 

Lo scozzese alzò gli occhi al cielo e guardò Dylan e richiedendo pietà. 
- Si Arthur ho capito tutto, baderemo noi ai bambini voi andate pure a scopare come ricci in vacanza. 
Inghilterra alzò gli occhi al cielo e sospirò.
- Allistor, Dylan, vi sto affidando Alfred e Matthew per due settimane confidando in voi- mentre parlava si era girato gesticolando e aveva dato loro la schiena -e nel vostro buon senso, nella vostra umanità e nella vostra intelligen... Dylan! 
Il gallese, infatti, aveva preso a scimmiottare il fratellino seguito dalle risate di Scozia, che si stava quasi rotolando in terra.
- Ragazzi, fate i seri, stiamo parlando dei MIEI figli! 
I due si zittirono di colpo, nonostante avessero le spalle che ancora sussultavano per le risa. 
- Va bene, va bene, stai tranquillo, faremo i bravi e baderemo loro. 

Arthur sospirò, non moriva dalla voglia di affidare casa sua, e i suoi figli, a due loschi individui come Galles e Scozia, ma l'alternativa erano il Rifiuto numero uno ed il Rifiuto numero due (alias i due imbecilli di cui si circondava la rana). 
Mai avrebbe affidato i suoi due angeli, e il suo salotto, a Spagna e Prussia, mai!, piuttosto i suoi fratelli!

- Va bene, per favore, non combinate danni. I numeri di emergenza sono-
- Sul frigo, la cassetta del pronto soccorso è nel bagno, nel mobiletto sopra la mensola dei profumi di Francis, i soldi di emergenza nel cassettino del mobile in salotto. Se Matthew cerca di convincervi a dargli lo sciroppo d'acero usando gli occhi da cucciolo non ci cascate e non date, per nessun motivo al mondo, la pistola a vernice ad Alfred. 

Inghilterra fu interrotto dai fratelli che, dopo aver finito il loro soliloquio si diedero un cinque carico di ironia. 
Intanto era entrato Francis che era andato ad abbracciare il compagno.
- Mon amour? Il taxi è fuori, andiamo, dai, sono sicuro che Allistor e Dylan saranno bravissimi con i bambini. 
Arthur annuì stancamente e sorrise ai fratelli. 
- Vado a salutarli, vi imploro, state attenti.

Scozia guardò gli occhi di Inghilterra e scorse un amore profondo per le due colonie.
Per quanto il suo fratellino fosse irritante e fastidioso era lui il collante che teneva unita la loro stramba famiglia. 
Guardò Dylan e annuì. 
- Stai tranquillo fratellino, ci occuperemo noi di loro ok? 
Galles gli battè una mano sulla spalla. 
- Dai, vai a salutarli e poi levati di torno, stai diventando noioso. 

Il biondo sparì dietro la porta e corse in camera dai due, facendo il più piano possibile, in fondo, erano ancora le tre del mattino. 
Si avvicinò ad Alfred e diede un bacio alla guancia paffutella, accarezzandogli la testa. 
Poi andò verso Matthew e diede un bacio anche a lui. 
- Dad? 
- Shh, dormi tranquillo, è presto per te. 
Il bambino annuì e allungò verso Arthur, Kumajirou. 
- A lui il bacino non lo dai?
Arthur sorrise e diede un bacio anche all'orsetto. Dopodichè si alzò e, silenziosamente, uscì dalla stanza. 

Appena tornato in salotto salutò Allistor, dato che Dylan si era già addormentato come un ciocco sul divano, ed uscì dalla porta. 
- Allistor, ti imploro, fa che non succeda nulla che mi faccia rimpiangere di avere due fratelli. 
- Stai tranquillo, andrà tutto bene!
- Lo spero, o vi cancellerò dalla cartina. 

Il viso da pirata di Arthur, quello che faceva paura anche ad uno come Dylan, venne fuori.
Non terrorizzava uno come Scozia, ma bastava ad inquietarlo come non mai. 
Fece un cenno con il capo e lo buttò, letteralmente, fuori dalla porta. 

- Muoviti che parte il taxi! 
 
Appena la macchina partì Allistor si girò e si massaggiò la radice del naso. 
Coprì Dylan con una trapunta poi andò in camera degli ospiti per chiudere, almeno per dieci minuti, gli occhi. 

Sarebbero state le due settimane più dure della sua vita, se lo sentiva. 
 
 

Ok, ho cominciato questa long che alternerà Scozia e Galles alle prese con Matthew ed Alfred  a delle FrUk. 
Spero che vi possa piacere!!!
Bacionissimi EM&C!!

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Capitolo 2
*** 2- Guns and Cinderella ***


Guns and Cinderella                               
 
 
La prima cosa che Dylan Kirkland sentì nell'oblio del dormiveglia fu un macigno posato sullo stomaco. 
Subito dopo si rese conto di avere qualcosa che gli punzecchiava ripetutamente la guancia. 
Aprì stancamente gli occhi verde acqua e mise a fuoco, dolorosamente ovviamente, il viso dolce di America amorevolmente accoccolato sull'addome e che gli precludeva qualsiasi possibilità di respirazione. 
Alla sua sinistra aveva Canada che, con infinito affetto, gli piantava il ditino ossuto nello zigomo. 

- Ei Mattie! Secondo te è vivo? 

Il piccolo annuì.

- Si guarda ha aperto gli occhi!!

Con un grugnito da oltretomba Galles si tirò a sedere. 
Salvo poi essere ributtato giù da due tornadi biondi che, all'urlo di- ZIO DYLAN!, si erano lanciati al suo collo per abbracciarlo. 
Sorrise e li strinse a sè coccolandoli. 

- Lo zio Allistor dov'è? 

Un rumore di pentolame e molte bestemmie in scozzese antico gli risposero. 

- Cosa ha detto lo zio Lis? 

Dylan aprì e chiuse la bocca varie volte, poi sorrise amabilmente. 

- Ha decantato le lodi delle pentole piccoli miei, andiamo a fare colazione, su! 
 


Allistor Kirkland era il genere di zio che stravedeva per i suoi nipoti. 
Li coccolava, li viziava e soprattutto, per quanto avesse la faccia da duro, cedeva sempre agli occhioni da cucciolo che gli facevano. 
Per questo adesso erano in quella situazione. 

- Cosa aveva detto Arthur? Non date la pistola a vernice ad Alfred e tu che fai? GLI DAI LA PISTOLA A VERNICE!

Dylan sbraitava come un pazzo, gesticolando peggio del marmocchio di Spagna, con la faccia più rossa di quel suo stupido draghetto che si ritrovava sulla bandiera. 

- E non insultare la mia bandiera! Il drago è simbolo di forza e potenza!  

Ops, aveva parlato ad alta voce. 

Intanto Alfred si divertiva un mondo a disegnare animali sul muro. 
Tra le varie opere d'arte si poteva vedere una farfalla grande quanto un bue e un pesce delle dimensioni di un televisore. 
Il resto del muro del salotto era diventato bianco rosso e blu, si intravedeva anche la sagoma di Scozia che aveva avuto l'infelice destino di trovarsi sulla traiettoria di tiro e che quindi adesso era interamente ricoperto di stelle e strisce.
Nonostante fosse solo un bambino, constatò Galles con un brivido, aveva un'ottima mira. 
Il ragazzo si ritrovò distrattamente a chiedersi come sarebbe stato quel bambino dietro ad una mitragliatrice. 
L'immagine che la sua mente gli mandò bastò a terrorizzarlo come pochi.
Decisamente, era il degno figlio di suo fratello. 

- Alfred, perchè non vai in giardino a giocare? 

Il bambino perse immediatamente interesse per la pistola a vernice e la lanciò allo zio. 

- Posso giocare a football? 

Galles e Scozia si guardarono in crisi poi annuirono stancamente. 
- Per favore cerca di non rompere qualche vetro ok? 

Il piccolo annuì e sorrise angelicamente. 
- Ho mai fatto qualcosa di male? 
Silenzio di tomba. 

- Dylan, mentre io ripulisco questo casino e rimbianco le pareti, potresti dare una controllata a Matthew? 
Il gallese si guardò intorno con fare preoccupato poi riportò gli occhi, disperati e traumatizzati, sul fratello maggiore. 

- In cucina Dylan. 

Il fratellino lo fissò di nuovo, insistentemente. 

- La stanza a destra del televisore. 

Gli occhi verdi non abbandonarono Scozia. 
- Quella scatola magica che manda tante immagini e tanti suoni. 
- Ohhh! Allora quella stanza è la cucina! 

E trotterellò tranquillo verso la maledetta stanza. 
Allistor rimase a fissarlo fino a che non sparì dietro la porta, poi si piantò una manata in faccia. 
- Sono circondato da idioti. 

Intanto in cucina Dylan osservava Canada che, con un cacciavite in mano, stava dando una serie di colpi secchi al lucchetto del frigorifero. 
Nel mentre, il dolce bimbo, imprecava in francese peggio di uno scaricatore di porto. 
Galles uscì dalla stanca, con passo felpato, camminando all'indietro fino ad arrivare al fratello che sgobbava in sala. 

- Psst. 
- Che vuoi? 
- Psssst!

Scozia sospirò pesantemente e abbassò il pennello prima di usarlo come arma impropria per compiere un fratricidio coi fiocchi. 
Avrebbe ripulito il sangue in terra e quello sulle pareti lo avrebbe riverniciato, dando poi la colpa alla pistola a vernice di Alfred. 
Il cadavere sarebbe finito a fare compagnia ai pesci nello stomaco di Nessie. 
Non avrebbe lasciato tracce. 
Avrebbe dato tutta la colpa a Spagna, si, decisamente. 
E poi lui aveva un alibi: avrebbe detto di aver passato la notte e il giorno successivo con Irlanda. 
Il fratello lo avrebbe coperto in cambio di una scopata coi fiocchi, e lui non si sarebbe tirato indietro!
Il delitto perfetto! 

- Ehm.. Allistor? Il tuo sorriso sembra un po' folle... 
- Muahahahahaahah! 

Nel momento in cui Scozia aprì la bocca per ridere malignamente, una palla da football, sparata a 345 Km/h gli si piantò in gola, buttandolo a terra. 

- I'm sorry! Zio Lis ti sei fatto male? 

Allistor si rialzò con fatica e scosse la testa. 

- No, fto beniffimo. 
- Ah, fiu, pensavo di averti fatto male, io torno a giocare, ciao! 

Dylan guardò il fratello che si rialzava con fatica, aggrappandosi ai suoi pantaloni. 
- Sei sicuro di stare bene? 
- Dimmi pevchè fei venuto a vompeve mentve lavovavo o ti ammazzo feduta ftante! 

Anche se la parlata da lingua intorpidita di Scozia era esilarante, Galles non si azzardò a ridere. La vena che pulsava sulla fronte e l'occhio destro che si chiudeva senza un perchè preciso bastarono a farlo parlare. 

- Secondo te è normale che Matthew stia scassinando il frigorifero? 

Il fratello lo guardò come si guarda un povero stupido sul ciglio della strada. 

- Sta facendo cosa? 
- St... 
- Zio Dylan!! Vieni a vedere presto! Sta uscendo del fumo nero nero dal frigo! 

I due si guardarono poi scattarono verso la cucina, ormai avvolta da una coltre di fumo nero pece. 

- Mattie, amore mio, che stai facendo? 

Il piccolo sorrise e mostrò trionfante il cacciavite. 

- Stavo cercando di prendere lo sciroppo d'acero! 

Allistor si piegò alla sua altezza e gli scompigliò i capelli mentre Dylan apriva la porta finestra per far defluire l'oscurità. 

- Ma papa ha detto no allo sciroppo d'acero. 
- E si a Valsoia! 

Il cacciavite si piantò con uno sbuffo secco nella fronte di Dylan, facendolo cadere a terra. 

- Perchè?!
- Perchè te lo meriti. 

Allistor prese in braccio il piccolo e andò in salotto, che nel frattempo, era stato riverniciato fino all'ultimo muro. 

I miracoli delle nazioni.

- Volete vedere un bel film? 
- SII! 

Scozia guardò Galles. 

- Ho chiesto ai bambini, non a te!

Dylan, in uno slancio di maturità, gli fece la linguaccia. 
Lingua che venne afferrata da due dita di Scozia e poi attorcigliata. 

- Allora che film volete vedere? 

I bambini si consultarono un minuto buono poi, con dei candidi sorrisi, si rivolsero allo zio e:

- Bastardi senza gloria! 

Scozia sputò il tea che stava bevendo.

- I vostri genitori vi fanno vedere film così violenti? 
- Daddy no, e neanche papa, però ogni tanto ci lasciano soli con zio Gilbert che si porta dietro Zio Ivan.

Scozia e Galles si guardarono un secondo e un lampo di consapevolezza si accese nei loro occhi. 
Una volta messo il film, si sbracarono tutti sul divano, godendosi due ore e un quarto di meritata pace. 

DRIIIN DRIIIN 

Il telefono. 

Poteva essere chiunque. 

- Pronto? 
- Come va? 
- ARTHUR! 

Galles guardò Scozia. 
Scozia guardò Galles. 

- Va benissimo! Come vuoi che vada! I bambini? Stiamo guardando un film... si, si, niente di violento o di guerra. Nessuna franco tedesca psicopatica che da fuoco ai cinema o tedeschi malati che ammazzano qualsiasi cos...

Il comodino sulla testa sedò Galles, e Scozia prese il telefono. 

- Arthur? Si, Dylan è dovuto correre in bagno, ha fatto indigestione di scones. I bambini? No, stanno guardando Cenerentola. Non è rumore di spari, sono i topini che stanno cantando! Bastardi senza gloria? I bambini? Ma ci prendi per scemi? Non sono urla di un torturato, sono le sorellastre che non riescono ad infilarsi la scarpetta. Ok, ok, ciao Arthur, ciao!
 

- Allora? Stanno bene? 

Arthur chiuse il telefono e guardò confuso il compagno. 

- Stavano guardando Cenerentola... ma a te risulta che Cenerentola gridi "voglio il loro
scalpo"? 

Francis alzò le spalle e lo riportò sotto di se, baciandolo dolcemente. 
- Sarà la versione rifatta. 
- Si mah! Francis! N-ahh...
 
 Dylan guardò disperato Allistor
- Ci ammazza. 
- Calmo Dylan, magari non se n'è accorto.

DRIIIIIN 

- È LUI! 
- NON RISPONDERE! 
- INSISTE!
- CHIUDI LA CHIAMATA! 
- Fatto... 
- Fiu... 

DRIIIIIIIIIIIIN 
- AHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!

 
 



Voilà! Il secondo capitolo!! Mi sta prendendo troppo questa storia!! 
Spero che vi abbia strappato almeno un sorrisino! 
Bacionissimi EM&C!!

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Capitolo 3
*** 3 Arriva la cavalleria! Ovvero Irlanda risolve tutto.... o quasi ***


 

 Arriva la cavalleria! Ovvero Irlanda risolve tutto... o quasi.     
 
- Alf... 

Un missile cerca calore lo colpì sulla fronte, facendolo svenire seduta stante. 

- Alfred? Perchè Dylan è a terra? 
- Non lo so, gli ho lanciato la palla da baseball ma a quanto pare non l'ha presa... 

Allistor lo guardò scioccato poi scosse la testa. 

- Zio Lis? Mi prendi in braccio? 
Allistor guardò con amore Canada e si chinò per accontentarlo. 
Come il bambino gli strinse le braccia al collo lui contrasse i muscoli per tirare su la schiena e CROCK. 
- Sono incriccato... 

Aprì la bocca per dire qualcos'altro ma in quel momento suonò il campanello. 
Appena Scozia aprì, e si ritrovò davanti gli occhi azzurri di Irlanda, un sorriso di sollievo e sconfinata gratitudine, mista ad un amore non del tutto fraterno gli apparve sulla faccia.
- Seamas! Non puoi capire come ti amo in questo momento!

- Perchè cammini tipo Quasimodo? 

- Zio Lis è icclinato! 

Irlanda guardò Alfred e Matthew alzando un sopracciglio poi sorrise, chinandosi a coccolarli. 
- Incriccato, piccoli, lo zio Lis è incriccato! 

- Sono incriccato mi puoi disincastrare o dobbiamo tare qui a discutere di come sia divertente vedere lo zio Lis a forma di punto interrogativo? 

Con una mossa degna di Yao, Irlanda premette un ginocchio sulla schiena curva di Scozia e fece pressione. 
Una serie di sinistri scricchiolii e gemiti uscì dal povero ragazzo che, con un ultimo CROOOCK liberatorio, tornò in posizione eretta.

- Bambini, la lezione è finita, andate a giocare. 
Non se lo fecero ripetere due volte.
Appena le due pesti svoltarono l'angolo, Allistor si lanciò sulle sue labbra e le divorò, letteralmente, tirandolo a se per il colletto della camicia. 
Sentì le mani di Irlanda stringergli i fianchi e diminuire il ritmo del bacio fino ad interromperlo. 

- Mi vuoi dire che è successo?

Vide gli occhi verde muschio di Scozia allargarsi a dismisura e guardarlo terrorizzati. 

- I bambini... hanno preso tutto dalla parte piratesca di Arthur!
Irlanda alzò un sopracciglio. 

- Sono dei.. dei.. bucanieri! No neanche, farebbero invidia al più abile pirata sono.. sono... 
- I figli di Francis? 

Allistor lo fissò. 

- Si! Lui! Deve essere colpa dei suoi geni se quei due sono venuti così! E poi... 

DRIIIN DRIIIN 

- Pronto? 
- Seamas? 
- Arthur? 
- Che ci fai a casa mia? 
- Mi hanno chiamato perch- AHIA! 
- Arthur! Come va? Ti fa male il culo? 

Arthur guardò Francis che, cuba libre in una mano e occhiali da sole nell'altra, guardava scioccato il telefono. 

- No, Allistar, non mi fa male il culo voglio saper..
- Ahh capisco capisco, l'abitudine eh!?

Snervato nel profondo, Arthur passò il telefono al compagno. 

- Parlaci tu, altrimenti torno a casa e li gonfio tutti. 
- Âllo? Allistàr? Oui, come mai Seamas è a casa nostra? 
- N-nulla! Assolutamente è che bhè.. voi siete li e suonate la tromba come ricci, io sono qui, solo, avevo bisogno di qualcuno su cui scaricar- AHIA! 
- Francis? Sono qui per aiutare, non mi fidavo di loro due. 

Il francese fece un sospiro di sollievo e sorrise al fidanzato, steso sull'asciugamano. 

- Mi passi i bambini? 
Mentre i genitori parlavano amabilmente con i bambini, Irlanda aveva spinto Scozia nello sgabuzzino. 
- E così ti servo a svuotarti eh? Ora ti faccio vedere io. 
 

Appena uscirono, Dylan venne loro incontro. 
- Li ho messi a letto, andate a mangiare, la cena è nel microonde dovete solo scaldarvela... 

Una volta in cucina, Seamas accese il microonde e si sedette a tavola. 

- Però quando dormono sono bravi bambini... 

Allistor gli accarezzò la testa. 

- Mhh, bravissimi... 

Seamas si voltò per vedere a che punto fosse il microonde e sbiancò.
- Ehm.. L-Lis? Ma la stagnola dovevo toglierla prima di accenderlo? 
 

KABOOOM!!! 


- Zio Dylan! Zio Lis! Zio Seam! La luce è saltata! 

- Arthur ci cancella dal mappamondo, io lo so...

- TU SEI VENUTO QUI PER SALVARCI NON PER BUTTARE BENZINA SUL FUOCO!

- NON MI URLARE! NON E' CERTO COLPA MIA SE DYLAN HA MESSO IL CIBO CON LA STAGNOLA!

- NON DATE LA COLPA A ME, SE VOI AVESTE MANGIATO CON NOI INVECE DI TROMBARE NON SAREBBE SUCCESSO!

- Zio Lis? Cosa vuol dire trombare? 

...

.....

........

...........

- AHHHHHHHHHHHHHHH

- Che gli dici adesso?

- Ahahaha ora voglio vederti Lis!

Fratelli scaricabarile, chi non li ama!?
 
 




eccomi qui!! Spero che il terzo capitolo vi sia piaciuto!! Adoro Scozia e Irlanda insieme, non posso farci nulla!! 
Grazie a chi leggerà e grazie a chi ha commentato i capitoli precedentiii!!!!!!!!!!!!!
 
Bacioni EM&C!!

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Capitolo 4
*** 4 Bufali e pezzi di carne, quando papa fa piatti impossibili ***


4 Bufali e pezzi di carne, quando papa fa piatti impossibili   


- Zio! Zio Seam! Zio! Prendimi! 

Irlanda ebbe solo il tempo di girasi che Matthew gli arrivò tra le braccia. 
Scozia rideva come un matto rotolandosi in terra. 
Il dolcissimo bambino, infatti, sembrava aver appena fatto il bagno nella vernice rossa, che si era ormai attaccata ai vestiti, bianchissimi e pulitissimi, di Irlanda. 

- Se ci tieni a trombare, stanotte, smetti di ridere. 

Non ottenne che una risata più forte. 

Irlanda se ne andò stizzito dopo aver messo giù Matthew che ridendo se ne andò in cucina. 

- Ricordati Allistor! Stasera dimenticati di dormire con me! 

Scozia si passò una mano sul collo e sospirò, strofinandosi gli occhi. 
Nello stesso momento arrivò Dylan, camminando all'indietro. 

- Hey Allistor... secondo te è normale che Matthew stia scassinando il frigo? 
- Non lo so Dylan... non lo so... 

Galles stava per aprire bocca per ribattere quando un urlo squarciò l'aria. 

- AHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH 

I due si guardarono. 

- IRLANDA! 

I fratelli Kirkland corsero in giardino dove, a pochi passi dalla veranda, Alfred stava roteando un bufalo per la coda. 

- Ehm... Allistor? Secondo te è normale che Alfred stia roteando un bufalo come fosse un lazo? 
- Non lo so Dylan... non lo so... 

Seamas guardava con terrore Alfred, che era stato raggiunto dal fratellino, che gli lanciava il bufalo come un pallone. 

- S-stanno giocando a pallavolo c-con... con... con un b-bufalo? 

Scozia e Irlanda non poterono far altro che annuire.

- Che facciamo? 

Scozia guardò Galles, responsabile di quella domanda. 

- C-chiamiamo Arthur? 
Due paia di occhi si puntarono su Allistor. 

- Ma sei pazzo? 
- Ti sei bevuto il cervello? 

Intanto i bambini stavano tornando verso la casa, dopo aver lanciato il bufalo lontano. 

- Ho fame! 
- Anche io! 

Guardarono i tre zii come avvoltoi affamati, con tanto di bava alla bocca. 
I tre si guardarono e deglutirono rumorosamente. 

- Ci fai la carne che ci fa sempre papa?

Allistor chiese aiuto con gli occhi a Seamas. 
Il compagno, da bravo fidanzato, si voltò dall'altra parte diventando, d'un tratto, campione olimpionico di fischiettio. 

- E co-come ve la fa la carne papa? 
- Ah bhe, lui la fa dorata all'esterno e rosata all'interno con una spolveratina di cannella nelle parti interne e un quantità variabile di capperini sotto sale, pomodorini e mezzo bicchiere di vino bianco. Solitamente usa il Müller Turghau... 

Allistor, con calma invidiabile, si diresse verso il telefono. 

- Francis? Si, sono Allistor senti... come gliela fai la carne? In termini capibili alle creature dotate di un'intelligenza bassa per favore, deve capire anche Dylan

- HEY! 
 
 
 



Ecco a voi il quarto capitolo!!!!!!!! TATTADAAAAAAAA 
Rotolano balle di fieno... 
GRAZIE A TUTTI COLORO CHE COMMENTANO, LEGGONO O LEGGONO E COMMENTANO METTENDO LA STORIA IN UNA DELLE TRE CATEGORIE!! 
Grazie davvero!!!!!!!
Bacioni EM&C!!

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Capitolo 5
*** 5 In fondo al mar, in fondo al maaar! ***



In fondo al mar, in fondo al maaar!         
 
 

Allistor Kirkland. 

Esemplare maschio, e che esemplare!, esponente della famiglia Kirkland. 
Orgoglioso fino al midollo, dall'arrabbiatura facile. 
Soprannominato da molti, Irlanda fra tutti, dio del sesso. 
Stava ignobilmente sbracato sul divano di casa Bonnefoy-Kirkland con una birra nella mano destra, la mano sinistra, languidamente poggiata sulla coscia, era inerme. 

Il nostro impavido eroe era impegnato nella più mascolina delle imprese: guardava la Sirenetta. 

Mugolando le canzoni, e sussurrando le battute. 

Tutte le battute. 

Senza perdersene neanche una.

Era pomeriggio inoltrato e i bambini erano usciti per una scampagnata con Galles e Irlanda. 
Lui aveva intravisto l'opportunità di starsene un pomeriggio in beatitudine e l'aveva colta al volo. 
Con uno stratagemma intelligentissimo e ben congegnato era riuscito a farsi lasciare a casa. 
Tale splendor d'intelligenza era un finto attacco, giornaliero, di morbillo. 
Il povero Dylan si era preoccupato e aveva guardato i sintomi su wikipedia.
Inutile dire che, per lui, il povero Scozia era ormai spacciato. 
Irlanda infatti, con gli occhi simili a due lame, lo aveva guardato malissimo promettendogli un epitaffio coi fiocchi e controfiocchi. 
 
Si stava giusto appisolando su: in fondo al mar, quando due bufali obesi gli saltarono addosso, mentre i bambini ridevano. 

- Spostatevi dal mio diaframma... vi imploro... non so se riuscirò a resistere ancora per molto... 
Irlanda ghignava sardonicamente mentre Galles sorrideva apertamente. 
- Che bello! Ti è passato il morbillo!
- Accidenti e io che progettavo una nottata col botto per rimetterti in sesto.. bha... sarà per un'altra volta! 

Appena Irlanda scese dalle sue gambe, ignorando i balbettii di Allistor e le sue finte crisi respiratorie mirate a convincerlo del suo effettivo soffrire o che aveva bisogno di un'infermiera sexy per la serata, Alfred e Matthew salirono sul divano con gli zii. 

- Dylan o scendi o cancello te e quel tuo stramaledetto draghetto! 
- Ma perchè ce l'avete tutti con il mio drago?? 
- Perchè è inutile... 

Il CRAAACK doloroso che ne seguì, convinse tutti che il fragile cuore del Galles si era sbriciolato. 
Si perchè la bastardissima affermazione non venne nè da Scozia, nè tanto meno da Irlanda,
che adesso si stava letteralmente rotolando in terra dalle risate, no, il responsabile dell'omicidio del cuore dello zio Dylan era il piccolo Matthew che adesso era completamente incantato nella visione del film. 
 
- I-il m-mio dra-ra-g-go... v-voi.. i.. 
Scozia lo abbracciò con fare protettivo e lo cullò mentre le lacrime gli bagnavano la camicia. 
- Dai dai, passa tutto e poi guarda il lato positivo, meglio che te l'abbia detto tuo nipote che tuo fratello no? Meglio Matthew di Arthur che potrebbe decidere se sopprimerti o tenerti in vita, in fondo.. lui ha pieno potere decisionale su di te... 
Gli occhioni verdi di Dylan lo guardarono, rossissimi e inondati di lacrime, poi - WAAAAAAAAAAAA! A NESSUNO PIACE IL MIO DRAGO! WAAAA!

E ripiombò faccia in giù sulla spalla di Allistor. 
- Fai veramente schifo a consolare, Lis! 
- Almeno io ci sto provando! 
Irlanda fece un verso di sdegno poi si sedette sul divano vicino ai nipoti. 

- Zio Seam guarda! Tu somigli a Flounder! 

Seamas guardò Alfred, leggermente scioccato, mentre Dylan e Allistor, ancora abbracciati, tentarono, per la salute del loro stesso corpo, di non ridere. 

- E perchè, o mio amatissimo nipote? 
- Perchè sei grassoccio sui fianchi come lui, hai paura degli squali e ti ricordi quando siamo andati al luna park non molto tempo fa? Nella casa degli spettri? Hai urlato come una ragazzina quando è apparso lo scheletro!! 

Ormai le risate dei due fratelli maggiori non erano più contenibili. 
A nulla valsero le minacce di morte che Irlanda promise loro mentre si tastava ripetutamente i fianchi in questione, quasi con le lacrime agli occhi. 
Ma, si sa, il Karma è sempre in agguato, e colpisce a caso. 
Il dolce nipote si voltò verso Allistor. 

- Zio Lis tu invece somigli a Sebastian! 

Allistor smise di ridere istantaneamente e si voltò e guardò Matthew in apprensione. 

- Come mai?
- Perchè sei un orso, sei petulante, non stai zitto un momento e sotto sotto sei un romanticone. 

Il labbro inferiore di Scozia aveva cominciato a tremare alla quarta parola. 
Il suo orgoglio era stato ferito, disarcionato, calpestato dal suo stesso cavallo, traditore, e poi fatto a pezzi dal sorriso del nipote più piccolo, che per l'occasione si era alleato con il fratello. 

Dylan quasi tremava. 

Era sicuro che toccasse a lui tuttavia si sentiva protetto dal fatto che lo avessero demolito prima, con il drago... ci sarebbero andati leggeri giusto? Giusto? 

- Zio Dyl tu somigli a Scuttle!! 

Non ci fu neanche bisogno che la spiegassero. 


Dylan si dondolava su se stesso, con le gambe raccolte al petto e il viso sprofondato nelle mani. 
 

Al termine del film, i bambini andarono felici a letto, lasciando i tre adulti sul divano a disperarsi. 
Nipoti, chi non li ama? 
 
 
 
 


Eccomi qua!! Oggi aggiorno in fretta! Anche perchè non vorrei ricevere le velate ( ma neanche tanto!!!) minacce di morte della mia cara Tsu! A proposito ciao!! 
Grazie a chi ha recensito e a chi legge!! Grazie mille!! 
Bacioni EM&C!!

P.S. Scusate Canada sirenetta ma non ho potuto resistere!!

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Capitolo 6
*** 6 Scomparsi ***


 
 
Scomparsi          
Scozia se ne stava con il viso affondato nella pancia di Irlanda mentre quest'ultimo leggeva placidamente un libro, passando una mano tra le ciocche rosse del compagno, carezzandolo dolcemente.  

- Ragazzi? 

Entrambi alzarono il viso sulla porta e videro Dylan, bianco come un cencio e tremante. 
Irlanda si alzò, lasciando la mano tra i capelli di Allistro e lo guardò, Scozia si limitò a girare la testa, restando possessivamente abbracciato alla vita del fidanzato. 
- Dylan che succede?
Lui deglutì. 
- Lo sentite? 
Entrambi stettero in silenzio per un minuto buono. 
- Io non sento nulla. 
- Sgrunt.
Il grugnito di Allistor era un assenso velato. 
- Esatto. Nulla di nulla! Ne una risata, ne casino. N U L L A. Dove sono i bambini allora? 
Silenzio tombale. 

- AHHHHHHH 
- ALFRED!! MATTHEW! 
- FRANCIS CE LE DA E POI CI LASCIA NELLE GRINFIE DI ARTHUR IO LO SO! 

Tre tornadi si lanciarono in giro per la casa alla ricerca disperata dei bambini. 
Scozia andò al pian terreno, Irlanda battè tutto il primo piano e Galles andò in cantina. 
O almeno, tentò. 
- Nulla al primo.
- Nulla neanche a terra!!
Entrambi si voltarono verso Dylan che con batteva gli indici uno contro l'altro ammirando la beltade del soffitto e fischiettando la cavalcata delle Valchirie. 

- Dylan, hai controllato nello scantinato? 
- C-certo! 
Bastarono gli occhi azzurri di Irlanda, a quel ragazzo bastava un'occhiata di traverso per terrorizzarlo. 
- No, non ho guardato in cantina. 
- Come mai? 
- ....

Scozia esalò un gemito e Irlanda mandò un sospiro esasperato, battendosi le mani sulle cosce. 
- Hai ancora paura della caldaia di Arthur? 
- Quella cosa sembra un drago pronto a mangiarmi! 

Scozia scattò e lo prese per il bavero della giacca. 
- MA SE IL DRAGO CE L'HAI SULLA BANDIERA! 
- Si ma lui non mi fa paura! Lui è buono! 
Seamas si piantò una mano sulla fronte e si sedette, spompato. 
- Allora fai finta che sia il tuo drago quello in cantina! 
- Allistor! Non lo incoraggiare! Non c'è nessun drago in cantina! 
- E se ci fosse? 
Scozia stava per avventarsi al collo del fratello quando Alfred apparve in cucina vestito da pirata. 

Il bambino sguainava una sciabola e gridava -all'arrembaggio! a qualsiasi cosa incontrasse sul suo cammino. 
In testa aveva il cappello di Arthur che però, essendo troppo grande, gli cadeva sulla fronte ogni minuto, mentre indossava la lunga giacca rossa da capitano del padre che strisciava per terra. 
Le mani sparivano completamente dentro alle maniche. 

Alle sue spalle c'era Matthew con un fioretto in mano. 
Anche lui indossava un cappello piumato a larga tesa che gli cadeva sugli occhi, infatti avanzava con il viso in alto e gli occhi coperti, le mani avanti a cercare di prevenire gli ostacoli per non sbatterci sopra. 
Il giglio della monarchia francese ricamato con maestria sopra il pastrano azzurro, che di norma, doveva essere posizionato sul petto, strisciava in terra e il bambino vi inciampava ad ogni passo. 

- All'arrembaggio Mattie! Attacchiamo il mostro della cantina! 
- Alfred, papa ha detto che è la calda- 
- Lo so che è la caldaia, quale idiota penserebbe che c'è davvero un mostro nella cantina? Era per giocare!! 

Dylan deglutì e rubò la fiaschetta di whiskey a Seamas.

- Oh.. Allora andiamo! All'arrembaggio! 

Scozia li fermò sorridendo. 

- Almeno venite qui e fatevi sistemare quei cappelli che sennò inciampate e vi fate male! 

Sbuffando i due bambini rimasero fermi quel tanto che bastava per farsi sistemare e per farsi cogliere dal flash della macchina fotografica di Irlanda. 

- Ecco fatto, ora siete pronti, andate!


E i due bambini andarono, trotterellando, a giocare. 
- Tali padri tali figli eh? 
- Già...
- Hic!
 
 

Siamo arrivati al sesto e siamo in dirittura d'arrivo! Torre di controllo, qui EM&C chiedo il permesso di atterrare WHOOOOSH . 
Ciancio alle bande ringrazio chi ha recensito o anche solo chi legge!! 
Bacioni EM&C 
- PERMESSO NON ACCORDATO NdTorre di Controllo 

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Capitolo 7
*** 7 L'inizio della fine, ovvero di onde anomale e la rivincita di Galles ***





 
  7- L'inizio della fine ovvero, di onde anomale e la rivincita di Galles
 

Seamas sognava. 
Sognava una spiaggia assolata, palme, il suo vascello ancorato al molo. 
Una sirena era accanto a lui, aveva la faccia di Scozia e gli stava massaggiando dolcemente la schiena. 
La dolcezza sparì e si sostituì un po' di forza. 
- Oh, Allistor, così mi fai impazzire... 
La forza aumentò, un po' troppo. Seamas gemette di dolore. 
- Lis, così mi fai male! 
Ancora, la sirena aumentò il massaggio fino a mandargli una fitta lancinante alla base della schiena. 
Girò la testa verso il mezzo-pesce e gli sembrò gli stesse dicendo qualcosa...
- i! .... ti! ZIO MAS! SVEGLIATI! 

Seamas spalancò gli occhi e vide voltò la testa solo per vedere, al posto di Allistor-sirena, Alfred che gli saltava sulla schiena con i pattini a rotelle. 
- Andiamo fuori?? Eh eh? C'è il sole! Andiamo? 
In quel momento, un tuono fortissimo spezzò di colpo l'entusiasmo di Alfred. 
Che, tuttavia, venne riconquistato subito. 
- Allora pattiniamo in casa! 
- No! Alfie! 
Troppo tardi.
Alfred era partito in quarta, pattinando sul pregiato parquet, sfrecciando sotto le gambe di Dylan. 
- Oddio! Poco e me lo staccava! 
Seamas alzò un sopracciglio e ghignò maligno. 
- Tanto ha la stessa utilità del tuo draghetto... 
Dylan si voltò, furibondo. 
- Smettila di sfottere la mia bandiera! Che mi dici della tua? Ti si è sbiadita dopo i lavaggi in lavatrice? 
Irlanda ringhiò e fronteggiò il fratello. 
- Non. Osare. Dire. Qualcosa. Della. Mia. Bandiera. 
- E tu piantala di insultare il mio drago! 

Allistor, dopo essere stato investito dai pattini di Alfred, entrò nella stanza. 
- Che succede qui? 

Entrambi si girarono verso il maggiore e si indicarono reciprocamente. 

- INSULTA LA MIA BANDIERA! 

Scozia si piantò una mano sul viso. 

- Fatela finita, entrambi. Seamas, non lo provocare e tu Dylan, non è colpa nostra se hai una bandiera inutile mentre le nostre son..- 

- Sono cosa? 

Il rosso li guardò furente. 

- La tua, Scozia, serve solo a fare da contrasto al rosso di Arthur e tu- l'indice accusatore si spostò su Seamas - tu hai dovuto addirittura combattere per averne una tua mentre a me è bastato parlare con Arthur per tenermi stretta la mia! E poi tu ne hai una che, tra l'altro, oltre ad essere sbiadita, l'hai copiata a quella di Ungheria e Italia cambiando lo schema dei colori! 
 
I due deglutirono. 
Scozia, umiliato nel profondo, faceva cerchietti in terra mentre Irlanda balbettava qualcosa riguardo un lavaggio fatto male e la candeggina. 
- Sc-scu- sc-scus... 
Una botta di Allistor sulla spalla fece sputare la parola a Seamas. 
- Scusaci, siamo stati cattivi e senza cuore. Scusaci davvero. 
La faccia arrabbiata di Dylan i trasformò in una smorfia come se stesse tentando di contenere un attacco di vomito. 
- V-voi v... fiuuu.. vi state sc-scusando? 
Attimo di pausa... 
- AHAHAHAHAHAAHAHAHAHAHA pensate che sia davvero arrabbiato!? AHAHAHAHAH finalmente avete capito come ci si sente però!
Allistor si risollevò e lo fissò senza darsi pace. 
- Ha- hai fatto finta di essere arrabbiato per farti chiedere scusa? 
Galles annuì. 
- Già, ma almeno avete capito come mi sento ogni volta che insultate il mio drago! 
Scozia e Irlanda si guardarono. 
- Seam? 
- Calma Lis... 

Un boato simile ad una deflagrazione spaziale rombò al secondo piano seguito da un coretto angelico di OOOOOPS. 
I tre si guardarono e scattarono, per poi scappare e mettersi in salvo quando l'onda anomala uscì dal bagno e si riversò in casa. 
Alfred e Matthew, che stavano facendo surf con la tavoletta del gabinetto, si arenarono davanti a loro. 
 
- Alfred! Matthew! Cosa è successo? 
I due bambini, sorridendo felici, abbracciarono gli zii, bagnati fradici. 
- Volevamo fare i tuffi! 
- N-nella vasca? 
- Bhè, non abbiamo una piscina.. 

In quel momento il telefono squillò. 

Fu l'inizio della fine. 

- Pronto? 
Dopo una dura lotta, aveva vinto Allistor e quindi si era guadagnato l'onore e l'onere di rispondere al telefono. 
- Lis? Sono Arthur! 
La saliva gli andò di traverso. 
- Arth-coff coff-ur! 
- Senti siamo all'aeroporto, tra mezz'ora siamo li ok? Il tempo di prendere un ta- ah guarda! Che fortuna! Francis ne ha appena trovato uno libero! Allora come non detto, tra quindici minuti siamo lì! 

Allistor era rimasto pietrificato a guardare la desolazione intorno a sè. 
 
- Allistor? Ci sei? Pronto? Mi senti? 
Intervenne Seamas che prese in mano il telefono. 
Come tolse l'oggetto dalle mani di Scozia questo si afflosciò in terra. 

- Allistor è psicopatico, scusalo, dì tutto a me. 
Intanto Scozia era a terra e farfugliava frasi sconnesse. 
- Sta arrivando... la fine... morte... draghetto... Dylan ti voglio bene... 
Seamas, invece, con una sicurezza palesemente falsa annuiva al telefono. 
Quando mise giù guardò i fratelli ed i nipoti. 

- Arthur e Francis stanno tornando. Tra quindici minuti sono qui... 
- PAPA! 
- DADDY! 
- AHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH
- MORIREMO TUTTI!! 
 
 
 
 
 
 
Eccoci all'ultimo capitolo! Il prossimo, quello definitivo sarà l'epilogo!! 
Sono contentissima che questa storia sia piaciuta a tanta gente!
Grazie a tutti, i ringraziamenti normali li faccio domani, nel capitolo finale, pardon, epilogo!!! 
BACI A TUTTI EMMY!

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Capitolo 8
*** 8 Epilogo, salvezza o nuovo inizio? ***




Epilogo, salvezza o nuovo inizio?      





A dieci minuti dal rientro dei due in casa regnava il caos più completo. 
 
Alfred e Matthew ridevano e giocavano in giardino mentre gli zii erano indaffarati a riordinare. 
- ALLISTOR? COME LA MANDO VIA L'ACQUA DALLA CANTINA?
- Scendi in cantina e apri tutte le finestre Dylan, come vuoi fare sennò? 
- Ma e il drag-
- NON C'E NESSUN FOTTUTISSIMO DRAGO!
L'onda d'urto dell'urlo mandò Galles giù per la scala della cantina con un grido da donna. 
 
- Lis... amore, mancano due minuti... come facciamo? 
Lo scozzese lasciò lo sguardo vagare. 
Il divano era stato portato dall'altra parte della stanza dall'acqua. 
La cucina era ancora nera dall'esplosione del microonde. 
Il puck di Matthew aveva rotto il televisore e la palla da football aveva centrato in pieno la lampada preferita di Francis. 
Ah si, alcune parti della casa andavano a fuoco. 
D'un tratto Allistor sorrise malignamente e diede un bacio appassionatissimo al compare. 
- Ci pensa lo zio Lis!
 
- Siamo tornati! 
- Papa! 
- Daddy! 
- ARTHUR! 

Allistor superò come un treno in corsa i nipoti e si buttò tra le braccia di Arthur piangendo sonoramente. 
-Sei tornato! Siete tornati! Francis! Ti voglio bene! TI VOGLIO BENE FRANCESE BORIOSO E PERVERTITO! Seamas! Seamas dì a Francis quanto gli vog- 
Irlanda sedò, con amore e affetto, il proprio fidanzato, tirandogli un vaso di fiori sulla testa, che per fortuna non si ruppe... il vaso intendo.
- Arthur, Francis, com'è stata la vacanza? 
Francis rimase a bocca aperta. 
Arthur balbettava. 
- La mia casa? L-la m-mia casa... 
- Hai visto come siamo stati bravi papa? 
- Non l'ho mai vista splendere così! Mon Arthùr guarda! Il tavolino che avevi macchiato di tea! Luccica! 
Arhtur rivolse un sorriso radioso ai suoi fratelli e andò ad abbracciarli uno per uno. 
- Grazie Lis, sei un santo!
- S-si bhè... ehm.. sono uno zio no? 
- Dylan! Sei stato bravissimo! 
- G-grazie Artie... 
- Seamas, grazie infinite! 
- Compra una piscina ai tuoi figli.... 
Francis, che aveva notato un luccichio negli occhi di Allistor ghignò malignamente. 
- Bhè, immagino possiate tornare anche ad agosto... 
I tre gli rivolsero tre sguardi differenti: chi terrorizzato, chi angosciato, chi con occhi da pazzo psicopatico. 
- COME MAI? 
Lo gridarono praticamente... 
- Abbiamo un meeting e dobbiamo andare da Ivan per una settimana... 
I bambini erano su di giri. 
- Sii!! Zii zii dai! Venite venite!!
I tre si guardarono e Seamas prese la parola. 
- B-bhe im-immagino che si possa f-fare... 
- IO DEVO DICHIARARE GUERRA ALLA GERMANIA! 
- MORIREMO TUTTI! 
 
                                            ********** FIN ********** ?
 
 
- Allistor? Come hai fatto a pulire tutta casa in due minuti? 
Scozia alzò il viso, seppellito nel collo del compagno. 
- Come mai pensi a questo mentre stiamo scopando? 
Irlanda alzò le spalle. 
- Me lo sto chiedendo da ore... 
Allistor ghignò e diede una spinta potente che fece gemere il fidanzato. 
- Le fatine di Arthur esistono. 
 
 
Gli occhi di Irlanda si spalancarono e si richiusero velocemente per il piacere. 
 
 
 
                                          ******** FIN ***********
 
Non ci posso credere è finita... Mi dispiace da morire... MA OVVIAMENTE RINGRAZIO Tsukiko Ishikawa ( spero di averlo scritto bene!!), Lady White Witch, Sam Lackheart e Deli98 che hanno commentato questa storiaa!!!!!!
Grazie! Grazie a chi ha messo la storia nelle preferite, ricordate o seguite, grazie mille a tutti!!
 
BACIONI E ALLA PROSSIMA! EMMY!!!!

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