Angel and Demons

di Misaki_chan16
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Oscurità ***
Capitolo 2: *** L'inizio del torneo ***
Capitolo 3: *** L'incontro ***
Capitolo 4: *** Una fine inaspettata ***
Capitolo 5: *** Riunione di famiglia ***



Capitolo 1
*** Oscurità ***


Buio.
Tenebre.
Oscurità più totale.
Ormai era passato così tanto tempo che si era abituata a quella mancanza assoluta di luce.
Si domandava da quando, di preciso, fosse lì, rinchiusa dietro sbarre arruginite di chissà quale luogo e prigioniera di chissà chi. Fatto sta che era stufa di vivere nell’oscurità.
Non sapeva nemmeno lei cosa le dava la forza di resistere, sapeva solo che non era lì per sua volontà.
Aveva un unico ricordo confuso nella mente, come un enorme specie di mostro davanti a lei, che non le lasciava via d’uscita…e poi il buio assoluto.
Ad un tratto si udirono dei passi. Ecco, quell’uomo stava di nuovo venendo da lei.
Chissà cosa voleva stavolta.
 
…ricordava anche un bambino che urlava insistentemente qualcosa verso di lei, forse il suo nome…Ma aveva dimenticato ogni cosa, la sua memoria era come “vuota”.
…Già, qual’era il suo nome?

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Capitolo 2
*** L'inizio del torneo ***


Era una giornata serena e senza nuvole, una fresca mattina di inizio primavera, la giornata ideale per iniziare l'Iron Fist Tournament.
Vi erano molti partecipanti al torneo: alcuni si conoscevano già, altri stavano in disparte e altri ancora si vantavano convinti che avrebbero sicuramente vinto.
Kazuya, dal canto suo, odiava essere in mezzo a quella folla di dilettanti (o almeno così li reputava lui).
Presto li avrebbe battuti tutti e sarebbe finalmente arrivato a scontrarsi con Heihachi, l'uomo che desiderava uccidere da anni.
Voleva ottenere il controllo su tutto, senza permettere a nessuno di intralciare i suoi piani.
Ormai aveva imparato a controllare il demone dentro di sé e sentiva che niente avrebbe potuto fermarlo.
L'unica persona in grado di farlo era ormai scomparsa anni fa e lui era certo che fosse morta...comunque, viva o no non gli importava più ormai.
Aveva fatto parte della sua vita soltanto per un breve periodo di tempo, per cui non ci pensava più.
Adesso il suo obbiettivo era di distruggere finalmente quel bastardo di Heihachi e avere il potere assoluto...
Ad un tratto tra la folla vide anche suo figlio, Jin Kazama.
"Tsk!" esclamò. Maledizione, c'era anche lui.
Poi rifletté un attimo: "beh," pensò, "sarà l'occasione buona per farlo fuori una volta per tutte e impadronirmi del suo potere!"
Sarebbe stato un gioco da ragazzi per lui.
Ma notò che Jin stava fissando qualcuno, una figura incappucciata che si aggirava tra i combattenti, con un aspetto più che misterioso.
Kazuya capì che presto avrebbe avuto a che fare con lei, non sapeva il perché... e poi sembrava molto potente...
Ma la campanella che avvisava i partecipanti dell'inizio del torneo suonò, perciò Kazuya si preparò per il primo incontro.
"Ho l'impressione che questo torneo sarà molto interessante...", pensò, e sorrise.

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Capitolo 3
*** L'incontro ***


Kazuya affrontò un avversario dopo l'altro con facilità, anche stendendo alcuni con un colpo solo. Solamente uno non si era più visto: la figura incappucciata. Kazuya pensò che si fosse ritirata. Peccato, secondo lui sarebbe stato un incontro interessante il loro... Ma andò avanti. Alla fine arrivò nell'ultimo luogo dove si sarebbe disputato il combattimento finale. Di fronte a lui si trovava un grande tempio, in cui, supponeva Kazuya, doveva sicuramente esserci Heihachi. Cominciò a sudare e vide che, alla sua sinistra, c'era lava incandescente. Pensò che magari, dopo aver ucciso Heihachi, lo avrebbe buttato lì, facendo sciogliere il suo corpo nella lava, per accertarsi che in futuro non l'avrebbe più dovuto vedere...
Ma c'era un ultimo ostacolo da superare: Jin Kazama.
Lo vide arrivare da lontano e capì subito che il ragazzo non voleva proprio lasciarlo andare per i fatti suoi.
"E tu, cosa ci fai quì? Vuoi mettermi il bastone tra le ruote moccioso? Sparisci."
Jin replicò: "Sono affari che non ti riguardano! E semmai sei tu che stai intralciando il mio cammino. Adesso che sono arrivato fin quì di certo non intendo andarmene soltanto perché me lo dici tu. Ho faccende molto più importanti da sbrigare piuttosto che stare a sentire te."
"Tsk, forse non ricordi bene con chi hai a che fare Jin. Alla fine dell'ultimo torneo per poco non ti uccid-"
"STA' ZITTO, BASTARDO! Te la farò pagare per tutto ciò che mi hai fatto! E' SOLO COLPA TUA SE MIA MADRE E' SCOMPARSA, TU NON L'HAI PROTETTA QUANDO HA COMBATTUTO CONTRO OGRE!"
"Pensa prima parlare brutto idiota! Se non l'ho protetta è stato solo perché Heihachi mi aveva già scaraventato in un vulcano in eruzione, e quando ne sono uscito Jun era già scomparsa nel nulla! Lei era l'unica in grado di calmarmi, di darmi una sensazione di pace, di non farmi pensare più alla vendetta...Ma ora non m'interessa più niente di lei, per quanto mi riguarda appartiene solamente al passato! Adesso basta con queste chiacchiere inutili, non sono quì per perdere tempo! Io mi impadronirò del tuo potere, ucciderò Heihachi e in questo modo NESSUNO POTRA' PIU' FERMARMI!"
Kazuya rise, ma non era una normale risata...no, era una risata di un uomo che ormai aveva il cuore completamente corrotto dal male, non gli importava di niente e di nessuno e avrebbe ucciso chiunque pur di ottenere quello che voleva...
Ma Jin non era affatto d'accordo con suo padre. Le sue parole non fecero altro che scatenare in Jin un'ira incredibile: "TI SBAGLI! SARO' IO A UCCIDERE HEIHACHI, DOPO AVER UCCISO TE!"
Detto questo, il demone dentro Jin prese il sopravvento su di lui e subito si scagliò contro il padre. Il colpo era così potente che Kazuya per poco non finì nella lava. Imprecando, Kazuya decise di trasformarsi e decise di combattere contro Jin al massimo delle sue forse, determinato a prendersi il suo potere.
Fu uno scontro senza eguali: non era una normale lotta tra due lottatori di arti marziali, era una lotta tra veri e propri demoni, l'uno che cercava costantemente di prevalere sull'altro. Si scambiarono innumerevoli colpi ma alla fine, colpendosi reciprocamente con un pugno, entrambi finirono a terra e tornarono ad essere semplicemente Kazuya e Jin, senza nessun demone di mezzo. E fu proprio in questo momento che arrivò, finalmente, Heihachi Mishima.

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Capitolo 4
*** Una fine inaspettata ***


Heihachi vide il figlio e il nipote a terra, stremati, e pensò che questo era il momento buono per uccidere entrambi.
"HAH! SIETE SOLO DUE MOCCIOSI, DEBOLI E INSIGNIFICANTI! E così volete uccidermi, eh? Ridotti in quello stato? Mi fate solo PENA!"
Così si prepararono ad affrontarsi, in uno scontro all'ultimo sangue. Questa sarebbe stata la fine della faida della famiglia Mishima...
"FERMI! SUBITO!"
Si bloccarono tutti e tre proprio un attimo prima di scontrarsi e quando si girarono videro un tipo misterioso, con il volto nascosto da un cappuccio. Kazuya e Jin la riconobbero immediatamente: era il tipo che si aggirava tra la folla all'inizio del torneo.
"Non ha senso continuare a combattere, non devono esserci altre morti inutili. L'unico a morire quì sarà Heihachi Mishima...e ci penserò io personalmente a farlo fuori!"
Così si tolse il mantello che indossava lanciandolo via e il "tipo misterioso" si rivelò essere una donna: aveva capelli neri, corti e alzati e occhi neri come la pece, con uno sguardo abbastanza "glaciale". Alzò l'indice verso Heihachi e disse:
"Si, sarò io a ucciderti! Hai fatto del male a troppe persone in questi anni e non posso permetterti di continuare a farlo!"
"E TU CHI SARESTI DI COSI' IMPORTANTE DA INTERROMPERE UNO SCONTRO COME QUESTO?" rispose Heihachi. Era letteralmente furibondo.
"Non importa chi sono, importa invece il motivo per cui sono venuta quì...per cercare Jun Kazama."
Fece una breve pausa, sospirò e continuò a parlare:
"Mi sono infiltrata tra la folla per indagare e scoprire dove si trovava. Infine ho scoperto che tu, Heihachi Mishima, dopo il suo scontro con Ogre l'hai rapita e tenuta prigioniera. E se proprio vuoi saperlo, so anche dov'è ora..."
Heihachi sussultò.
"Si esatto, so dov'è. Si trova proprio...in quel tempio, laggiù" e indicò il tempio che Kazuya aveva visto appena era arrivato.
"L'hai tenuta prigioniera per tutti questi anni, senza farle mai vedere la luce del giorno nemmeno una volta. Ma io la libererò, e ti ucciderò, contaci!"
Jin rimase sorpreso, così come Kazuya: entrambi non potevano credere che Jun fosse ancora viva. Ma soprattutto non potevano credere che Heihachi l'avesse tenuta prigioniera per così tanto tempo senza farsi mai scoprire. Per Jin si era acceso come un lume di speranza: davvero era ancora viva? Poteva riabbracciarla di nuovo? Beh, se era veramente così, avrebbe lottato con tutte le sue forze per liberarla.
Kazuya, invece, si sentì stranamente sollevato. L'ultima volta che aveva visto Jun era stato durante l'iron fist tournament 2...
Ricordò quando l'aveva vista la prima volta, la notò subito: quei capelli neri e lisci, che fluttuavano al vento, e la sensazione di pace e tranquillità che gli trasmetteva...
Per questo si era innamorato di lei, perché lo faceva stare bene, e quando era con lei il demone rimaneva assopito, nel suo corpo, senza manifestarsi mai. Solo ora si accorse che gli mancava davvero la sua presenza e che in questi anni aveva pensato a lei ogni giorno...
Ad un tratto le sue riflessione furono improvvisamente interrotte da un boato, che si scoprì provenire dal pugno della donna inferto ad Heihachi, che non ebbe nemmeno il tempo di replicare a quelle parole. Il pugno era stato sferrato con una tale potenza che sembrava quasi disumana: in un colpo solo Heihachi finì nella lava incandescente e, quando capì che ormai non aveva più alcuna possibilità di sopravvivere, si arrese e sprofondò completamente nella lava, senza lasciare tracce di sé.

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Capitolo 5
*** Riunione di famiglia ***


Kazuya non poteva credere ai suoi occhi: Heihachi Mishima, l'uomo che desiderava eliminare da così tanto tempo, un uomo potente che non si era mai arreso di fronte a nulla e così potente da dividere in due anche una montagna, ucciso con un solo pugno.
Davvero, non riusciva a crederci, e tantomeno Jin.
Rimasero colpiti dalla facilità con cui quella donna aveva steso Heihachi.
"Beh, che fate? Perché mi fissate in quel modo?"
Entrambi rimasero ammutoliti.
Chi era veramente questa donna?
Senza rendersene conto la donna era finita di fronte a loro e, senza dire nemmeno una parola, mise le sue mani sul loro petto e chiuse gli occhi, concentrandosi.
Gli uomini non capirono cosa stesse facendo e Kazuya s'innervosì: "Ehi che diavolo stai facendo? Toglimi subito le mani di dosso!"
Ma lei parve non ascoltarlo. Neanche due secondi dopo Jin capì cosa stava facendo: li stava liberando dal demone che avevano nel corpo.
Ad un tratto si sentirono bruciare dentro, come se li avessero appena infilzati con il carbone ardente, ma subito dopo tutto passò e, sfiniti per il dolore caddero a terra e persero i sensi.
"Beh," pensò la donna, "avere un demone dentro di sé non doveva essere così tanto piacevole. Credo che si riprenderanno tra un paio di minuti. Intanto..."
Rivolse il suo sguardo al tempio e decise che era arrivata l'ora di agire: doveva salvare Jun Kazama.



"Kazuya..."
"Kazuya!"
Kazuya si sentiva chiamare da qualcuno...una voce femmile, lieve e rassicurante, che non sentiva da molto tempo...
Piano piano riprese coscienza e aprì lentamente gli occhi, focalizzando il suo sguardo sulla figura che lo teneva tra le braccia...
Era Jun.
"Tu...come...cosa ci fai quì? Dove sei stata...fino ad ora?"
Jun sorrise dolcemente e lo abbracciò. Stettero abbracciati per un po' di tempo, senza che nessuno dei due dicesse niente. Le parole non bastavano per esprimere la gioia che provava Jun nell'essere di nuovo libera, con l'unico uomo che avesse mai amato in tutta la sua vita, e con il loro figlio, Jin.
"Il demone...non hai più il demone dentro di te, Kazuya, e nemmeno Jin! Quella donna ha salvato la vita a tutti e tre! Peccato che sia andata via senza dire nulla..."
Jun lo aiutò a mettersi ad alzarsi e Kazuya, riprendendosi, vide Jin accanto a lui che sorrideva. Strano, non desiderava più ucciderlo...
Non voleva più impossessarsi del suo demone, non gli interessava più ottenere il potere.
Non aveva più nessun oscuro pensiero in mente...
Guardandosi intorno cercò quella donna che li aveva salvati...effettivamente era sparita, senza lasciare tracce.
"Oh, sono così felice... Non puoi capire quanto sono felice di aver ritrovato te e Jin!"
Kazuya si voltò verso di lei e vide che stava piangendo.
Si abbracciarono di nuovo, ma stavolta Kazuya sciolse subito l'abbraccio.
La guardò, con la mano le accarezzò dolcemente il viso, asciugò le sue lacrime...e la baciò.
Fu un bacio intenso, un bacio che esprimeva tutte le sue emozioni e sensazioni che stava provando in quel momento: niente più dolore, rabbia, rancore o desideri di vendetta e potere, solo gioia, gioia infinita...
Jin li guardava, con gli occhi lucidi, e sentiva che le cose da ora in poi sarebbero andate meglio, molto meglio...
Finalmente Kazuya riusciva a provare di nuovo quella sensazione di pace e tranquillità nel suo cuore, non più corrotto dal demone che aveva dentro di sé.
Aveva ritrovato ciò che realmente voleva e che per tutti questi anni non si era mai reso conto di desiderare davvero: Jun Kazama.

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