L'orologio degli dei

di Lilla_Linville
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Sono quì e ho intenzione di rimanerci ***
Capitolo 2: *** Nel matrimonio con Loki le perdite sono inevitabili ***
Capitolo 3: *** Per la seconda volta nella sua vita, si innamora. ***
Capitolo 4: *** Ma non potevi fartene bastare uno?! ***
Capitolo 5: *** L'orgoglio è sacrificabile, una volta in più. ***
Capitolo 6: *** Un altro figlio passi, ma un altro nido... ***



Capitolo 1
*** Sono quì e ho intenzione di rimanerci ***


Due paroline di nota per cominciare sono doverose :)
Questa è la mia prima storia sul fandom di “Thor”, la mia prima (vera) long, e la prima volta che mi impegno in qualcosa di fluffoso. Questa storia è ispirata ad una tipologia che si trova principalmente nel sito straniero Ao3: Mpreg, fluf come se piovesse e un ipotetico futuro dove tutti sono felici e contenti. Nonostante io adori l'angst (vengo da un fandom dove non viene quasi più specificato tanto è scontato), stravedo anche per questo tipo di storie. Su Efp sono così difficili da trovare ç.ç
Se qualcuno mi avesse detto anni fa che avrei scritto una storia così, gli avrei riso in faccia e sputato in un occhio. Però è successo, e mi ci sono divertita come una biscia.
Spero che i personaggi vi sembrino credibili (su questo fronte è il panico) e che il fluff risulti bilanciato con un po' di ironia, non voglio cariare i denti a nessuno.
In questa storia Thor è re, Odino è vivo e fa il nonno rompicoglioni.
Il titolo è preso da una pezzo di Allevi al pianoforte.

La storia ha 7 capitoli, sono già scritti e arriveranno ogni 4-5 giorni circa. Hanno un filo che li lega ma volendo volendo possono anche essere letti anche separatamente.

 

 

 

 

§

 

E' notte fonda e Thor è sveglio. La riunione del consiglio durata fino a tardi e una cena pesante non sono state un abbinamento felice e lui adesso ne paga le conseguenze.
Si maledice per non aver dato retta a Loki ma, d'altra parte, in queste circostanze non lo fa mai.
Il consorte amatissimo adesso dorme beato accanto a lui sotto l'effetto dell'infuso di passiflora*, non lo disturba neanche il suo continuo rigirarsi nel letto. Meglio. Così si risparmia un po' di sarcasmo e un “te l'avevo detto” pieno di disapprovazione.
Maledice anche i suoi amici, quegli ubriaconi dei suoi amici, perchè domani ha delle cose da fare, tante cose da fare: riunioni a cui presiedere, persone da ascoltare, fogli e fogli da leggere e approvare. Non esiste nemmeno la speranza che possa rimanere a letto a poltrire. E neanche provarci a chiedere consulto ad Odino!
Però un altro giro non si rifiuta mai, pensa convintissimo, perchè la taverna è una questione tra compagni di spada e un “come basta? Stai invecchiando Thor, il matrimonio ti ha rammollito” una questione d'onore.
Cose da uomini.
Cose che Loki non capisce.
Perchè lui ha buon senso, non come te, gli sibila la coscienza e lui in fondo non può far altro che darle ragione.
Da che ha memoria Thor si ricorda suo padre con barba e capelli bianchi e adesso comincia a intuire il perchè. Un regno di sfianca, se poi il regno è Asgard e tu siedi sul trono dorato la responsabilità rischia di farti innevare prima del tempo.
Si scruta una ciocca di capelli alla ricerca di qualche filo bianco ma nella stanza filtra solo un sottile raggio di luna. Non vede nulla così ci rinuncia. Sbuffa. Si rotola un altro po' in preda all'insofferenza.
Per un attimo è tentato di svegliare Loki e dirgli che si sente male, sarebbe anche disposto a correre il rischio di una manata sul muso per l'eventualità di un po' di coccole, ma poi desiste. Almeno lui si merita una notte di sonno come si deve. E domani ti servirà almeno un cervello sveglio e funzionante.
Thor ha decisamente bisogno di distrarsi.
Si volta verso Loki che dorme ancora, felice, la testa sprofondata tra i cuscini e un'aureola di capelli neri che lo incorniciano. Respira così piano che quasi non lo sente.
Gli sfiora una guancia con le dita e non può impedirsi di provare un moto di struggente tenerezza per il proprio consorte, di amore. C'è stato un tempo in cui essergli tanto vicino da sentirlo respirare voleva dire brandire un'arma in una mano e avere la sua gola stretta nell'altra.
Una vita fa.
Certe volte Thor se ne ricorda appena, gli sembra passato troppo tempo, certe volte fa di tutto per dimenticarsene.
Avete fatto così tanti errori.
Loki nel sonno mugola e sospira.
Thor sorride e gli si avvicina. Si puntella sui gomiti per chinarsi sul suo viso e ne aspira il profumo. Rimane per un po' così, in contemplazione, e si abbandona ai ricordi più lontani, quelli felici, perchè in mezzo a tanta sofferenza, la sua non la tua, tu eri sempre amato da tutti, ci sono anche quelli.
Il più bello è sicuramente il primo, l'inizio di tutto: sua madre che gli porge un fagotto verde e lui che ne rimane stregato perchè ha capito che quel coso minuscolo sarà suo per sempre. Poi l'associazione gli viene naturale. “Donami un figlio” gli ha chiesto qualche tempo fa. Loki lo ha guardato in modo indecifrabile senza rispondere e la cosa è finita lì.
Andrei da Asgard ad Hel scalzo su un letto di spine se questo servisse per tenerti con me.
Thor ha appena il tempo di prendere consapevolezza di un pensiero istintivo che Loki apre gli occhi e se lo ritrova a pochi centimetri dal volto. Lui lo guarda perplesso e accigliato, ma deve riconoscere qualcosa nei suoi occhi perchè non dice nulla ne si muove.
Rimangono così per diversi secondi, poi -Sono quì Thor - e ho intenzione di rimanerci.
Thor chiude gli occhi e fa aderire le loro labbra. Ha deciso. Quando il mattino dopo di sveglierà sarà padre.

 

 

 

 

*Nell'antichità la passiflora (in infuso o sciroppo) veniva utilizzata per le sue proprietà sedative del sistema nervoso, per conciliare il sonno o come ansiolitico. Una specie di antenato delle benzodiazepine. Loki che soffre di insonnia ce lo vedo troppo!

 

 

Note.
L'idea era di fare del primo capitolo una specie di riflessione filosofica notturna ma invece è uscito un delirio post digestione di Thor...Tra tutti questo è il capitolo che mi convince meno (e il più corto). Alla faccia del buon inizio insomma XD. Ma mi serve per introdurre il secondo. Il prossimo capitolo sarà dal punto di Vista di Loki. Dal 3° comincerà “l'azione”.

 

 

 

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Capitolo 2
*** Nel matrimonio con Loki le perdite sono inevitabili ***


 

 

 

 

§

Quando il sole è al punto più alto nel cielo Asgard è così luminosa da ferire gli occhi. Thor contempla lo splendore del regno dall'alto del suo studio privato mentre si concede una breve pausa prima che qualche funzionario chieda di lui. Ha una lista fitta di impegni quel giorno e nessuna voglia di fare il sovrano efficiente. La sua mente vaga, e i suoi pensieri si fermano là dove sono sempre fissi da ormai 8 mesi. Ha lasciato Loki nelle loro stanze con l'imperativo di stare buono e non affaticarsi, ma lo conosce e sa che è più probabile che Jötunnheimr si trasformi in un deserto piuttosto che lui gli dia retta. Preferirebbe la tortura che starsene disteso a letto dove Thor lo vorrebbe e gode nel disubbidirgli.
Però anche tu ci metti del tuo nell'asfissiarlo.
Sbuffa, si siede sull'ampio divano e accavalla le gambe sul tavolino. Non ha neanche il tempo di grattarsi la pancia che l'oggetto dei suoi pensieri entra trafelato nella stanza con una pila di stoffe in mano e un rotolo di corda agganciato ad una spalla.
Thor sorride in automatico, cercando di ignorare quanto tutto ciò stoni nel sui insieme.
Corda? Ma che diavolo ti serve la corda all'ottavo mese di gravidanza?!
Decide che è meglio essere conciliante, un approccio diretto è sconsigliabile in questo periodo.
Codardo.
-Loki...Ti stavo pensando- lo accoglie con un ampio sorriso -sono contendo di vedere che il mio consorte amatissimo non si annoia- aggiunge, e pensa che un po' di sarcasmo in fondo ci possa anche stare. Si, finchè non te lo fa sputare insieme ai denti.
L'occhiata che Loki gli lancia è così tagliente che Thor viene congelato al suo posto e non ha il coraggio di replicare.
Senza dire una parola butta in terra tutto quello che ha in mano, si avvicina alle finestra e come se nulla fosse da uno strappo deciso ai pesanti tendaggi, staccandoli. Thor lo fissa, sconvolto.
Loki solleva le tende a braccia tese, le guarda soddisfatto e ghigna.
Thor sente un brivido freddo scendergli giù per la schiena.
-Queste sono perfette!- esclama.
Perfette per cosa?!
-Da queste non ci penetra neanche la luce-.
Oh Norme!

Poi Thor si riscuote, non può lasciarsi zittire in questo modo, è lui il capofamiglia dopo tutto e, deve ammetterlo, il comportamento del compagno comincia a preoccuparlo. Folle, ti farà a pezzi! Chiama tua madre, lei sa gestirlo.
-Loki, amore, non mi pare il caso che tu faccia questi sforzi, dai vieni quì- gli tende una mano come un invito e sfodera il suo sorriso più dolce.
Loki abbandona per un momento lo studio dei tendaggi, guarda nella sua direzione e i suoi occhi improvvisamente si illuminano. Thor sente un genuino sollievo riscaldargli lo stomaco quando se lo vede trotterellare incontro e non si vergogna a lasciarsi sfuggire un sospiro che gli rilassa le spalle. Tende anche l'altra mano pronto per abbracciarlo, vuole davvero stringerselo contro, sentirlo solido e reale tra le sue braccia.
Mi fai dannare ma sei tutta la mia vita, stolto.
Quando Loki è abbastanza vicino da poter essere sfiorato fa un passo di lato e si mette elegantemente fuori portata.
No, quello a cui puntava non era lui ma un'altra cosa, e quando la agguanta Thor pensa che ha miseramente perso. Il suo mantello rosso che era drappeggiato allo schienale del divano viene aggiunto al mucchio di stoffe e Loki esce dal suo studio così come ci è entrato.
Ci vogliono 5 minuti prima che Thor riesca a metabolizzare l'accaduto.


E' sera e Thor ha deciso di non pensarci più perchè non c'è un reale motivo per preoccuparsi. Certo come no.
Loki si annoia e ammazza il tempo come può, si dice. Starà lavorando ad un altro dei suoi progetti e non c'è ragione per stressarlo ulteriormente con una pioggia di domane. Thor ha deciso che questa volta rimarrà neutrale.
Si ma a cosa gli serviva il tuo mantello?
Il suo compagno è responsabile e non farebbe mai nulla che metta veramente a rischio la sua salute e quella dei loro figli, ergo lui ne rimarrà fuori e non indagherà. Se poi Loki decide di renderlo partecipe dei suoi loschi affari ben venga. Bravo scemo.
Il fatto è che si preoccupa sempre troppo. Non ci si preoccupa mai abbastanza quando si tratta di Loki.
Decide che deve smetterla di rimuginarci sopra perchè tanto sta per vederlo, si sono dati appuntamento alla sala dei banchetti, quella più piccola, dove ceneranno solo loro due. Finalmente da soli.
Thor affretta il passo, deve fare uno sforzo per non mettersi a correre e quando arriva di fronte alla porta chiusa la spalanca con tanta foga che per poco questa non sbatte contro il muro.
-Alla buon ora!- Loki lo accoglie con un sorriso -stavo per mandare un servo a cercarti-.
Thor ricambia il sorriso, tirato, e lo scruta. Il compagno è morbidamente accoccolato su una delle 2 poltroncine davanti al tavolo, le gambe raccolte sotto il corpo e la schiena appoggiata ad un enorme cuscino, i lineamenti del volto distesi: è il ritratto della serenità.
-Cosa fai lì impalato, vieni quì-
Thor si riscuote, forse si è davvero preoccupato troppo.
-Non me lo dai un bacio?- Chiede mellifluo l'altro.
Ma si, si è comportato come un paranoico, un prudente paranoico. Gli si avvicina e gli posa un bacio colmo di sollievo, carezzandogli leggermente la guancia con la mano sinistra, poi prende il suo posto dall'altro lato del tavolo.
Se è possibile il sorriso di Loki si allarga ancora di più.
-Carissimo...- comincia -ho una sorpresa per te-.
A Thor smette di circolare il sangue. Ben ti sta idiota.
-Una sorpresa?- il suo cervello intanto elabora una via di fuga.
-Si!- Trilla Loki -una sorpresa. Ci ho lavorato tutto il giorno, è stata una faticaccia sai, ma il risultato è perfetto- assicura.
Thor immagina di aver visto un lampo sadico nei suoi occhi. Deglutisce rumorosamente.
-Ah...E dove sarebbe questa sorpresa?- Domanda, ma in realtà non vuole veramente conoscere la risposta.
Loki ghigna, Thor prega.
-In camera da letto amore mio-
 

Quando Thor vede la “sorpresa” non sa se essere sollevato o preoccuparsi ancora di più. Nella loro camera da letto, al posto dell'area lettura, c'è un piccolo iglù di stoffe e pellicce. Sembra l'ingresso della tana di un tasso. Ecco a cosa gli servivano le tende. Almeno non è nulla di pericoloso, pensa. Forse.
-Cos'è quello?- domanda perplesso.
Gli occhi Loki si illuminano di una luce strana.
-Mi pare ovvio- dice, guardandolo come se stesse parlando con un pentapalmo ritardato, -è un nido*-.
Certo, come ho fatto a non capirlo!
Thor sposta gli occhi dal compagno al coso, -E...Dovresti covarci un uovo lì dentro?- Si pente di quello che ha appena detto un attimo dopo averlo pronunciato. Scusa, ma il tuo senso dell'umorismo proprio no.
Loki gli lancia un'occhiata di sufficienza. Non si spreca nemmeno nel dargli del cretino. Si china verso il “nido”, sposta una stoffa e rivela una piccola entrata. Ci si intrufola. Thor deve reprimere una risata nervosa perché tutto ciò ha qualcosa di comico, e grottesco.
-Vuoi stare lì impalato? Su vieni!-
Non se lo fa ripetere e con qualche difficoltà lo raggiunge.
Dentro non è stretto come pensava: c'è posto comodamente per due, un morbido tappeto di pelo folto fa da pavimento e ci sono cuscini ovunque.
Quel folle deve averci lavorato per ore a questa trappola, all'ottavo mese di gravidanza! Ma non lo rimprovera. Thor preferisce di gran lunga questa versione al Loki dei primi cinque mesi, quello che riflette la felicità degli altri come uno specchio ma non riesce a sentire veramente sue le creature che gli stanno crescendo dentro. Thor si era reso conto dell'inquietudine che agitava il compagno e si era sentito impotente, e disperato.
“Porta pazienza, io non l'ho avuto in grembo, eppure conosci l'amore che mi lega a lui”, Frigga alla fine ha avuto ragione: un giorno qualsiasi a Loki è nata un'altra luce negli occhi. Thor si è sentito rinascere, se ci ripensa adesso la gratitudine è così forte che gli si attorciglia lo stomaco.
Loki gli sorride e lo invita a distendersi sul morbido, gli si accoccola contro e si appresta a spiegare.
-Su Jötunnheimr è in un nido come questo che i cuccioli passano i primi mesi della loro vita, insieme a chi li ha generati. Serve per non disperdere il calore e sopravvivere al gelo. Ma è anche un modo per proteggerli, una specie di rifugio-.
Thor lo chiude in un abbraccio, ascolta e beve le sue parole.
-Ho pensato che anche se quì la temperatura non è un problema ai bambini sarebbe piaciuto avere un posto dove sentirsi al sicuro- conclude, il volto nascosto contro la sua spalla.
Thor gli accarezza i capelli e gli bacia una tempia, un moto di tristezza lo spinge a stringerlo più forte perchè ha letto tra le righe e non gli piace quello che il compagno non dice ma pensa: a me piacerebbe un posto dove sentirmi al sicuro.
-Lo sai vero che finchè ho respiro ogni luogo sarà sicuro per voi-
Loki chiude gli occhi, non commenta. Thor gli porta una mano sul pancione e lui la copre con la sua.
Rimangono così finchè Thor non sente che il compagno si sta assopendo, e io non ho intenzione di passare la notte quì dentro!
-Loki?-
-Mmm...-
-E il mio mantello dove l'hai messo?-
Loki apre un occhio -ah quello...Te lo dico domani-.
Thor ha un brutto presentimento -Ma è ancora tutto intero, vero?-
Non ottiene nessuna risposta. Loki fa furbamente finta di essersi addormentato.


Thor ha imparato a sue spese che nel matrimonio, nella guerra, con Loki le perdite sono inevitabili.

 

 

 


 

*_Voglio sottolineare che l'idea del nido non è assolutamente mia. Non so di chi sia o se appare nel comics, io su Efp l'ho trovata menzionata in 4 storie di autori diversi. Se qualcuno reclama il “nido” come sua invenzione me lo dica, e lo aggiungerò nelle note. :)
La trovo un'idea davvero carina. Mi ricorda tanto le casette che costruiscono i bambini con cuscini e coperte.

 

Note
Spero che questo Thor un po' più impacciato del dovuto non vi abbia fatto storcere il naso. Io in questi frangenti me lo immagino così perchè non è possibile che oltre che essere bello oltre misura e abile in tutto, sia pure un padre modello. Il poveretto avrà molto da fare con Loki, che non si risparmia certo per rendergli la vita più facile.
Come sempre ringrazio tanto chi ha lasciato una recensione! Siete davvero gentilissime <3

 

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Capitolo 3
*** Per la seconda volta nella sua vita, si innamora. ***


 

 

 

 

§

 

In piedi davanti allo specchio Loki si guarda. Prima frontalmente poi di lato. Si liscia la veste perchè aderisca al pancione, ci tamburella sopra le dita. Si volta dall'altro profilo e fa la stessa cosa. Per un po' gioca a far comparire e scomparire la pancia nei vestiti ampi, poi si da del cretino da solo. Sbuffa e si lascia cadere seduto sul letto.
E' incinta, e si vede, tanto. Bravo, al quinto mese te ne sei reso finalmente conto; la solita vocina nella sua testa lo canzona, cattiva. Thor dice che si chiama coscienza*, Loki pensa che sia solo colpa dello stress.
Non manca molto e poi dovrà fare i conti con la cruda realtà: in quattro, saranno in quattro...Certo, perchè da qualche parte deve pur espiarli tutti i suoi peccati e quale modo migliore se non quello di partorire con strazio non uno ma ben due cosi.
Perchè Thor uno non poteva farselo bastare. NO, due!
L'idiota si è vantato per settimane. Loki invece non ha neanche avuto il tempo di metabolizzare davvero la cosa: sballottato per i mondi tra visite ufficiali, guaritori, cerimonie...Poi c'è stata la celebrazione davanti a tutta Asgard. Quella Loki vorrebbe davvero dimenticarsela; mai si è sentito più esposto, neanche quando era alla gogna.
Una vita fa, pensa. Sospira.
Sono stati tutti così occupati nel celebrare il grande evento che si sono dimenticati di chiedergli come si sentiva, che cosa diavolo gli passa per la testa adesso che la sua intera esistenza sta per essere stravolta, di nuovo.
Non ce l'ha con Thor. Lui più di tutti ha il diritto di vivere quest'esperienza nel migliore dei modi, lui che lo ama e che si è fatto Asgard-Hel andata e ritorno per venire a prenderlo dal pozzo vischioso e marcio dove la sua mente si era annegata.
Eri un pazzo e lui ti ha fatto sputare tutto l'odio che ti soffocava finchè non te ne è rimasto più.
No, Thor ha diritto di godere della gioia dell'arrivo dei suoi figli senza doversi anche preoccupare di lui e dei suoi dubbi.
Delle tue paure. Zitta!
Loki non ha fatto parola con nessuno di tutto ciò, nemmeno con Frigga. Ogni giorno si calca per bene una maschera sulla faccia e recita la parte della sposina scema che annuisce e risponde sempre con un sorriso.
Sono brutti pensieri quelli che seguono, pensieri che lo sfiancano, così Loki preferisce ignorarli e fare finta di nulla. Si mette disteso e prende ad accarezzarsi il pancione in attesa di qualcosa di indefinito. Di un movimento forse.
Di un sentimento magari? Stai Zitta!
Gli hanno detto che tra poco i piccoli si dovrebbero cominciare a sentire. Eir assicura che stanno tutti bene: neanche l'ombra di un problema. I bambini sono degli ibridi ma questo non ha portato complicazioni. Thor è al settimo cielo.
E tu sei felice? Zitta zitta zitta.
Non ha ancora provveduto alla culla, dovrà farlo. E deve anche cominciare a pensare ai nomi. Vuole che i futuri eredi di Asgard abbiano dei nomi importanti.
Ma questi bambini TU li vuoi davvero?
Loki si siede di scatto, annegando la consapevolezza in un movimento fisico. Gli sta venendo un mal di testa memorabile e pensare sta cominciando a diventare doloroso. Improvvisamente si sente immensamente triste. Non capisce che cosa gli stia prendendo, da dove viene tutta quest'agitazione.
Continua pure a raccontarti storielle.
Forse sta per sentirsi male. Forse dovrebbe chiamare Eir e farsi dare una controllata.
Si alza a fatica dal letto, appesantito dalla zavorra dei 2 gemelli, va in bagno e caccia la testa sotto il getto dell'acqua fredda. Aspetta di avere i capelli completamente fradici e chiude tutto, si siede per terra e scoppia a piangere.

Quando si calma è così frastornato che ha perso la nozione del tempo. “Se Thor entra e mi vede così ci sarà un nubifragio”.
Cerca di alzarsi appoggiandosi alla vasca quando un dolore sconosciuto al ventre lo blocca a metà del movimento. Per un attimo va nel panico e il suo cervello comincia ad elaborare almeno un decina di scenari apocalittici che si concludo tutti nel peggiore dei modi. Porta le mani tremanti al pancione e si maledice mille volte.
“Se succede qualcosa ai bambini non me lo perdonerò mai”.
Poi la sensazione si ripete ma questa volta non fa male, quando sposta la mano nel punto esatto Loki sente un leggero colpetto. Rimane immobile. Un altro movimento questa volta più forte. Capisce. Una lacrima affiora e lui la ignora. Quando metabolizza la cosa, per la seconda volta nella sua vita, Loki si innamora.

 

 

 

 

*_l'idea di Thor che aiuta Loki a ritrovare il “pungolo della coscienza” è di Melitot Proud Eye. Lei lo sviluppa in modo molto esteso nelle sue (bellissime) storie. La trovo una dinamica azzeccatissima e molto sottile. Nella mia è vagamente accennato soltanto in quel punto e non verrà ripreso.
Se non l'avete ancora fatto leggetevi la sua doveri Doveri, perchè merita! Ma proprio tanto tanto tanto!
Eccovi il Link: http://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1459417&i=1

 

 

 

 

Note
Ho deciso di appioppare alla coppia 2 gemelli sia perchè mi piace tanto l'idea (se qualcuno ha mai visto una donna incinta di 2 gemelli sa di che parlo. Verso l'8-9 mese sono così grosse che hanno una forza di gravità propria, l'amore <3) sia perchè in tantissime storie sul sito inglese Loki aspetta 2 gemelli (se non 3 o 4! Ma teniamoci sul basso). L'immaginario collettivo delle fanwriters si immagina la gravidanza di Loki in questo modo e io mi sono felicemente accodata. Diamo una parvenza di serietà: l'idea è nata da un articolo che ho studiato sulla gravidanza medicalmente assistita, vi cito un pezzo: “...I movimenti fetali sono un segno della vita del bambino e di una attribuzione iniziale di caratteristiche personali. Quindi anche se le donne sottoposte ad ART esprimono difficoltà a lasciarsi andare a quest'esperienza durante i primi mesi, col passare del tempo, insieme con la percezione del movimento fetale, la maggior parte inizia ad immaginare il proprio bambino”.
Non è il caso di Loki, ma visto che la puerpera è stata cresciuta pensando di essere un uomo possiamo considerarla una gravidanza non proprio ordinaria.

Ringrazio tantissimo tutte le persone che hanno letto, commentato, seguito, e addirittura preferito. Questa roba è nata per caso e senza pretese, ma fa piacere sapere che a qualcuno sia piaciuta. :)
Se vedete errori segnalatemeli pure, qualcosina mi scappa sempre.

 

 

 

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Capitolo 4
*** Ma non potevi fartene bastare uno?! ***


 

 

§

 

Loki pensa che si, i suoi peccati adesso li ha sicuramente espiati perchè il dolore che prova in questo momento non è paragonabile a nulla mai sperimentato prima. Sa anche che è solo l'inizio perchè l'agonia sarà doppia. grazie Thor!
L'amatissimo, maledetto, consorte è accanto a lui adesso e blatera blatera blatera da quando quel supplizio è cominciato: pallido e agitato continua a sciorinare rassicurazioni rivolte più a sé stesso che a lui. “Quello non era nervosismo ma la furia della battaglia”*...Se ne avesse la forza Loki riderebbe di gusto perchè, anche se quella non è una guerra, il magnifico principe dorato sta dimostrando una carenza di coraggio vergognosa. E ancora non sono arrivati al momento fatidico! Loki è certo che quando Thor vedrà il suo primo figlio venire alla luce lo perderà definitivamente.
Lo sa lui e lo sa Frigga. “Stai tranquillo Loki, quando sarà di troppo lo butterò fuori”, meno male che esistono le regine dal sangue freddo e i nervi saldi.
E quando tutto sarà finito te la farò pagare stanne certo! Adesso anche la sua coscienza è vendicativa. Loki pensa che ne ha tutto il diritto, e poi in qualche modo si deve pur distrarre. Perchè se qualcosa va storto, se succede qualcosa ai miei figli...Ah eccola qui, la coscienza buona, quella sincera.
Una contrazione arriva come una frustata e per un attimo si trova senza fiato, ricade all'indietro e sbatte la testa contro la testiera del letto. Una voce che sembra lontanissima (Eir?) dice a Thor di fare più attenzione.
Un' altra contrazione e Loki gli pianta gli artigli da Jötun nel braccio. L'urlo che Thor si lascia sfuggire lo consola almeno un po'. Se soffro io soffri pure tu! Ma non te ne potevi far bastare uno?
I minuti passano.
-Ci sei quasi Loki- gli vine sussurrato nell'orecchio da una Frigga al limite dell'emozione. E meno male! Non crede di riuscire a sopportare questo stazio ancora per molto. Vorrebbe mettersi a piangere, forse lo sta già facendo.
Ti prego fa che vada tutto bene.
Si volta verso Thor alla ricerca di un appiglio, qualsiasi cosa che lo tenga ancorato al presente perchè si sente scivolare in un oblio buio e non può permettersi di molare adesso.
Lui ricambia lo sguardo, sembra capire il suo bisogno perchè gli appoggia una mano sulla fronte sudata e gli sorride rassicurante -stai tranquillo, cascasse il mondo non ti lascio da solo, non dopo tutto quello che abbiamo passato-.
Loki si sente improvvisamente anestetizzato, perchè in quel tutto legge tutta la loro storia, tutto il suo amore. Sei l'aria che respiro stupido idiota e non mi vergogno ad ammetterlo.
Stringe gli occhi. Quando il pianto del suo primo figlio gli arriva come uno schiaffo Thor si volta a da di stomaco.
Appunto.

 

Il giorno dopo Loki è nella camera reale, rannicchiato nel loro letto tra una valanga di cuscini con 2 fagotti stretti tra le braccia. Thor è lì che fa la guardia, si assicura che il consorte non faccia stupidaggini, maledetto io ti ci inchiodo a quel letto, e si riempie gli occhi della scena della sua nuova, bellissima, famiglia.
Oggi è il turno di Odino di visitare i nipoti e dare loro il ben venuto nel mondo, una scocciatura di cui Loki farebbe volentieri a meno. Nonostante gli sforzi di riconciliazione da parte di Thor e sua madre il compagno continua a nutrire una genuina antipatia, odio, verso suo padre. Frigga è seduta all'altro lato del letto, se la situazione degenera un altro cervello funzionante farà comodo.
Quando l'ex-padretutto fa il suo ingresso nella stanza Loki si stinge automaticamente i figli al petto e Thor per un attimo ha il terrore che si metta a soffiare come un gatto. Frigga lascia perdere il ricamo.
-Porto i miei saluti ai nuovi nati- comincia Odino, abbozzando un inchino. Ha scelto la strada della diplomazia, pensa Thor e spera che la cosa si risolva più in fretta possibile. In quel momento avrebbe solo voglia di chiudere tutti fuori e dormire per giorni, vegliare Loki e i bambini tutta la notte è stato sfiancante e ha ancora lo stomaco sotto sopra.
-Fatemi conoscere il futuro re di Asgard!- Odino è euforico, perchè, per quanto Loki lo neghi, anche lui ha un cuore e diventare nonno è una cosa che non capita tutti i giorni.
-Guarda che ho anche una figlia- Loki è già sul piede di guerra e Thor ha la tentazione di tirargli una botta in testa.
-E sono ansioso di conoscere anche lei-.
Thor non si fa scappare l'occasione di una risposta così ben assestata, prende in consegna il piccolo, ignora l'occhiata assassina che gli rivolge il compagno e porge suo figlio al padre. la guerra è sicuramente più semplice della famiglia.
-Padre, ti presento Magni- la sua voce vibra di orgoglio nel pronunciare quel nome che lui stesso ha scelto, La femmina invece è toccata a Loki. Hela...Ma che nome è per una bambina!
Odino guarda il minuscolo fagotto che ha tra le braccia e rimane un attimo in contemplazione. -E' meraviglioso...E ha in tutto l'aspetto di un Aesir!- purtroppo la nota di sollievo nella sua voce è così chiara da non poter essere ignorata.
Mai una volta che vada tutto bene!
Frigga chiude gli occhi e fa un respiro profondo. Thor deve reprimere la voglia di schiaffarsi una mano sulla fronte per l'esasperazione. Non può credere che Odino l'abbia veramente detto!
Loki è pietrificato al suo posto. Pessimo segno.
Qualcosa nell'aria si incrina.
-Si, è bellissimo. Dobbiamo ancora capire se i piccoli sono in grado di assumere l'aspetto Jötun. Sarei molto felice se questo fosse possibile- Thor vuole puntualizzarlo perchè, se anche un'uscita del genere ci si poteva spettare da Odino, non riesce a capire come sia possibile una simile mancanza di delicatezza. Ai suoi occhi il blu è il colore più bello, e amato, del mondo.
Si rivolge verso Loki, gli prende una mano e se la porta alle labbra. Sarei felice se assomigliassero a te.
-Certo, certo...- Odino liquida in fretta la questione e si sistema meglio il bambino in braccio.
-Sarai un sovrano saggio, e un abile guerriero- continua rivolto al piccolo -Sarai il faro del tuo regno e tutti potranno contare sulla protezione della tua spada. Nel campo di battaglia sarai il primo e il più grande. Sarai un uomo d'onore, come il padre di cui porti il nome-.
Il suo tono è così solenne che più che un augurio sembra una lapidaria predizione, un dato di fatto.
Thor si irrita.
Loki invece sembra una statua di sale.
Poi Odino dice quello che tutti ricorderanno come il più grande scivolone della storia, e secondo Frigga la prova tangibile che il marito sta cominciando ad accusare il peso della vecchiaia.
-Loki devi essere grato al fato. Hai anche una femmina, così avrai qualcuno a cui insegnare la magia- a ciascuno il suo, le cose da femminucce alle femminucce.
La regina è veloce a prendere in consegna la nipote dalla braccia del figlio, ha troppa esperienza per non sapere già come andrà a finire tutta quella faccenda.
Loki ha un fremito.
Le sue guance si accendono di un rossore innaturale, serra le labbra e sgrana gli occhi. Thor comincia a sudare perchè è sicuro che esploderà da un momento all'altro ed è già pronto a mettersi nel mezzo tra il compagno e il genitore nel caso la situazione degeneri.
L'aria è immobile, Mjolnir vibra sul comodino.
Poi la rabbia di Loki sembra scemare di colpo, impallidisce, rilascia l'aria trattenuta fino a quel momento in uno sbuffo frustato e si lascia andare contro i cuscini. Sconfitto. Esausto. Sembra non avere più la forza di fare ne dire nulla.
Si volta verso il compagno e gli lancia uno sguardo rassegnato e triste. Hai visto, ecco cosa mi è riservato anche in un momento simile, sembrano dire i suoi occhi.
E Thor si arrabbia.
No, Thor diventa furioso perchè quello che è appena avvenuto non è uno scontro ad armi pari. Perchè Loki è stato umiliato nel momento in cui era più fragile e non se lo merita. Perchè nessuno, nemmeno Odino, può trattare così il padre dei suoi figli.
Perchè adesso basta, questa storia deve finire una volta per tutte.
-E con questo!- tuona alzandosi di scatto dal letto -Magni potrebbe desiderare imparare le arti magiche!- muove un passo e si riappropria del figlio mentre Loki e Frigga si guardano attoniti.
I bambini scoppiano a piangere e Thor grida più forte.
-Anzi, sai cosa ti dico, Magni studierà SICURAMENTE la magia, e Hela imparerà l'arte della spada! Mio figlio sarà un mago e mia figlia una guerriera. E se questo non ti sta bene puoi anche andartene a-.
-Non c'è bisogno che aggiungi altro figlio, ho capito benissimo!- Odino è così furioso che l'unico occhio buono gli si infiamma di una luce assassina. E' diventato così rosso che Frigga teme gli venga un infarto.
Neanche Thor scherza, sembrano 2 pentapalmi in lotta per il territorio.
L'ex-padretutto si volta verso Loki e gli riserva uno sguardo di disprezzo, è colpa tua se si è rammollito così, poi, imprecando tra i denti, si volta ed esce sbattendosi il portone alle spalle.
Per qualche secondo l'unico rumore nella stanza è l'eco del colpo, ne Loki ne Frigga hanno il coraggio di proferir parola, anche i bambini hanno smesso di piangere.
Thor è terreo, si guarda in torno confuso e dentro di se spera di svegliarsi da un momento all'altro. Un incubo, non può che trattarsi di un incubo!
Si siede sfiancato sul letto e si porta le mani nei capelli.
Quando Loki si riscuote e metabolizza l'accaduto sente una colata di sole invadergli il petto. L'ha difeso, Thor l'ha difeso. Allunga una mano e la appoggia sulla spalla del compagno in un tentativo di consolazione.
-Thor...-
-mmm...-
-Questo è stato il più bel gesto che potessi fare...per me-.
Thor lo guarda, il sorriso che il compagno gli regala è uno dei più luminosi, innamorati, che ricorda e pensa che forse, in fin dei conti, non si pente più di quello che ha fatto. Per te Loki...
-Ora però se fossi in te scapperei a nascondermi amore-.
E lo farei anche celermente.



 

*Loki si riferisce ad una battuta di una delle scene eliminata di Thor. (Che per me è la scena più bella, ma vabbè)

 

Note
Questo capitolo inizialmente era stato pensato come diviso in due parti ma poi, rileggendolo, mi sono resa conto che non aveva nessun senso dividerlo. Quindi i capitoli sono 6 e non 7 come avevo detto all'inizio. Perdonatemi :( Non sono una brava organizzatrice.
Odino è un personaggio che amo e odio allo stesso tempo. Non potevo non farlo comparire!
Io vi ringrazio di cuore, davvero! Le vostre parole riescono a risollevarmi anche dopo una giornata all'università! <3 Se vedete qualche errore ditemelo pure :) Per questo capitolo ho avuto meno tempo per correggere e ho paura di ave lasciato delle mostruosità.
Perdonate se non ho aggiornato quando avevo detto, ma questa mattina qui da me è venuta una bomba d'acqua spaventosa ed ero fuori °-°

 

 

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Capitolo 5
*** L'orgoglio è sacrificabile, una volta in più. ***


 


§

Thor si stropiccia il volto. Cosa non darebbe per essere disteso vicino al fuoco con una pinta di idromele in mano. Invece...
-Bambini coraggio venite fuori! Dovete andare a dormire!- tenta di assumere il tono più autoritario possibile per farsi ubbidire, anche se sa perfettamente che ciò non otterrà minimamente l'effetto sperato. Quei piccoli mostri non hanno paura di nulla. Odino ha ragione, il matrimonio mi ha rammollito.
Loki è partito per Alfheim per qualcosa: affari diplomatici, una firma da mettere, problemi di importazione, Thor non ricorda. Il compagno è stato così frettoloso nel dargli una spiegazione e dileguarsi verso il Bifrost che ha il fondato sospetto che il suo vero intento fosse soltanto quello di fuggire dai figli per un paio di giorni. Su Midgard si usa la scusa delle sigarette.
Morale della favola i bambini adesso solo un suo problema. La piccola Hela e il piccolo Magni sono due angioletti nell'aspetto ma degni eredi del Dio del Caos. Thor è spacciato e ne è perfettamente consapevole.
“Non un capello fuori posto Thor, li voglio ritrovare così come te li ho lasciati”, lo ha minacciato Loki prima di partire, puntandogli contro l'indice accusatore delle grandi occasioni.
Ovviamente è stato un fallimento in partenza: dopo un tentativo di volare (maledetto lui che gli ha fatto provare il potere di Mjolnir), una visita non autorizzata ai lupi di Odino e un'ampolla piena di liquido nero che per poco non è stata ingurgitata, Thor comincia ad avere il sospetto che i due mostri si siano alleati insieme per rendergli quei pochi giorni impossibili.
Perchè ti sorprendi? Da chi avranno mai preso la propensione innata per la congiura?
Thor sbuffa. Potrebbe chiamare la balia e farsi aiutare ma non lo fa, perchè per quanto gli piaccia lamentarsi sa che i bambini non rimarranno piccoli in eterno e sa anche che verrà un giorno in cui ripenserà a tutto quello con nostalgia. Thor è perfettamente consapevole che questi sono gli anni più belli di tutta la sua vita.
“E adesso è facile! Vedrai quando saranno ragazzi, pieni di grilli per il capo. Vedrai figlio mio” gli ha detto Odino una volta, condendo il tutto con una risata giuliva.
Thor ha incassato senza fiatare, l'ex-sovrano ne ha tutto il diritto perchè un Thor e un Loki da giovani non li augureresti neanche al tuo peggior nemico.
-Bambini, ora perdo la pazienza! E' tardi dovevate essere a letto un'ora fa!-
Dal nido dove le pesti si sono rifugiate provengono solo risolini divertiti e un morbido zampettio.
-Bambini contro fino a 3! 1...2...-
Thor ficca una mano dentro il nido, tastando alla cieca, ma invece di una risposta ottiene un morso.
Soffoca un'imprecazione. Ci manca solo che quelle pesti imparino parole scomode e poi si che Loki ti scuoia.
-Benissimo! L'avete voluto voi!- Tuona e senza aspettare oltre, perchè anche la sua pazienza ha un limite, si infila nel coso seriamente intenzionato a tirarli fuori.
La lotta dura pochi minuti, la stazza di Thor gioca a suo sfavore contro quegli scoiattoli dei suoi figli, incespica subito in uno dei cuscini e crolla rovinosamente sull'impalcatura del nido che si accartoccia su sè stesso come un castello di carte.
-Papà ti ammazza- è il commento della piccola Hela di fronte alle rovine del rifugio che l'ha vista piccola come un gattino. Il nido che Loki ha costruito con le sue mani.
Magni annuisce solennemente.
Thor non può che dare ragione ad entrambi.


Le guardie del palazzo che osservano la scena dall'esterno sono in dubbio se ridere o entrare in allarme. L'immagine inusuale che gli si presenta è quella del loro sovrano che corre per i corridoi dorati con aria stravolta, la principessa avvinghiata alla schiena del padre come un Koala e il piccolo principe per mano che gli zampetta dietro per rimanere al passo. Alla fine optano per una saggia indifferenza: ma intromettersi nelle starne questioni della famiglia reale.
Thor continua a correre, ignorando il cuore che gli martella nel petto e i gridolini eccitati dei suoi figli. Deve trovare una soluzione e deve trovarla in fretta perchè il ritorno di Loki è previsto per la mattina seguente e lui non osa neanche immaginare la reazione del compagno di fronte alla distruzione del nido.
Loki adora quel coso, ci ha allevato i suoi i suoi cuccioli lì dentro e ne ha fatto il loro e il suo rifugio. Se non riesce a riportarlo come nuovo Thor può dire addio alla parte di sé che ama di più, quella in basso.
Dopo un' ora di affannosa ricerca, Frigga non si trova. Lui si è quasi fatto venire un infarto girando il palazzo in lungo e in largo alla ricerca della madre, per poi scoprire che la regina è partita per Vanaheim e non tornerà prima di due lune.
Quell'infame ha deciso di lasciarmi solo proprio quando non posso neanche contate sull'aiuto di mia madre! Se questa non è congiura...
Il suo livello di angoscia ha raggiunto livelli proverbiali. Ha bisogno di una soluzione e ne ha bisogno adesso. Vaglia diverse opzioni ma tutte si rivelano un fiasco. Non è una cosa semplice, serve un Seiðr abbastanza potente da cancellare le tracce dell'incantesimo stesso, in poche parole qualcuno che riesca ad ingannare Loki.
Povero illuso.
-Padre...- miagola Hela -sono stanca, dov'è la nonna?-
-Amore mio, la nonna non c'è. Su coraggio resisti ancora un po', dobbiamo trovare il modo di sistemare quel disastro prima che papà torni-. Perchè altrimenti tuo padre ne prende di santa ragione.
-E il nonno dov'è?-
Thor si blocca nel mezzo del corridoio, folgorato. Magni cozza contro la gamba del padre e finisce con il sedere per terra.
Odino...Odino sarebbe in grado di aiutarlo, dovrebbe soltanto chiederglielo. Dovresti soltanto strisciare come un verme. Una parte di se, quella parte che i figli hanno lentamente biascicato e smangiucchiato pezzo per pezzo negli anni, gli urla di non farlo. Sii uomo e sistema quel casino da solo!
L'orgoglio...Un tempo era più importante di ogni altra cosa. No! Thor non se lo può più permettere. Non tra le mura invisibili della sua famiglia, non quando ha delle persone da non deludere. Così come governare un regno, il suo piccolo nucleo esige delle decisioni e Thor decide che per preservarne l'equilibrio l'orgoglio è sacrificabile.
Una volta in più.


-Quindi spiegami bene, figlio...Com'è che il nido di Loki è stato ridotto così?- Odino ha un luccichio strano negli occhi che Thor riconosce come tanta voglia di infierire. Alla fine il modo di vendicarsi l'ha trovato.
In piedi davanti al disastro, a fianco del padre, Thor piega il capo e si prepara di buon grado a un po' di umiliazione.
E' Magni a rispondere per lui, -E' troppo grosso- fa, con l'aria solenne dei bambini, le piccole braccia incrociate sul petto.
-Cosa amore è troppo grosso?-
-Padre. Non va bene che entri nel nido, poi succede questo e papà si arrabbia, gliel'ha detto tante volte che deve starci attento- poi serissimo aggiunge -mai disubbidire a papà...-
Il commento di Odino è una risata che di regale non ha proprio nulla -Hai sentito figlio mio! “mai disubbidire a papà”- esclama e Thor si sorprende della quantità di sarcasmo che può scaturire da un occhio solo.
Odino si volta verso i nipoti e gli sorride con complicità, -Adesso ci pensa vostro nonno piccoli mie. Sia mai che vostro padre venga sgridato-.
I bambini annuiscono contenti e Thor pensa che non esiste buca abbastanza profonda in cui vorrebbe sprofondare.

 

Quando Loki rincasa alle prime luci dell'alba trova tutti e tre nel lettone, il padre al centro e i figli rannicchiati uno per fianco. Dormono felici, innocenti, bellissimi. Loki pensa che è stato piacevole prendersi uno stacco e tornare ad essere lo stregone che si aggira da solo per i nove regni, ma il calore di una famiglia...E' l'eco di una carenza della sua infanzia che non l'ha mai veramente abbandonato.
Sorride, prende due coperte e le avvolge intorno ai bambini posando un bacio sulla fronte di ciascuno. Li osserva: ne un graffio ne un livido: i suoi cuccioli sono perfetti così come li ha lasciati. Anche Thor sembra stare bene, ha l'aria serena e soddisfatta di chi ha appena risolto un problema importante.
Loki si sente un po' deluso perchè ha sempre orgogliosamente sostenuto di essere il solo a saper domare i due piccoli mostri. Non come quel babbeo di Thor che si lascia raggirare con nulla. E invece si deve ricredere, il compagno sembra aver svolto un lavoro egregio.
Incrocia le braccia e pensa che la prossima volta deve dire ai bambini di impegnarsi di più, perchè per il papà è stato fin troppo facile occuparsi di loro. Sorride, sadico. Si sporge un po' di più e sfiora le sue labbra per un bacio leggerissimo.
I due gemelli l'avranno anche trasformato in una chioccia ma lui non ha mai perso il gusto per i dispetti e giocare sporco con Thor è una cosa che lo ringiovanisce di secoli.
Che non si dica che il matrimonio l'ha rammollito!

 




 

Note
Non ho intenzione di dare a Thor una tregua, è già troppo bello di suo per lasciargli vinta anche questa. So anche che Odino andrebbe bacchettato, ma nonno Odino è qualcosa che il solo immaginarlo mi si scalda il cuore <3 E poi i nonni sono sempre meravigliosi a modo loro.
Il prossimo capitolo sarà l'ultimo e spero di non rovinarmi proprio alla fine! Non so come ringraziarvi di tutto il sostegno *__* Quando ho pubblicato il primo capitolo non me lo sarei mai aspettata. Vi ringrazio tanto, tanto, tanto <3 I ringraziamenti veri li serbo per la prossima volta :)

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Capitolo 6
*** Un altro figlio passi, ma un altro nido... ***


 

 

 

 

§

 

Con la schiena premuta contro la sabbia dell'arena e un ginocchio a schiacciarle lo sterno, Sif pensa che se quella era iniziata come una giornata storta adesso si può classificare come una giornata decisamente di merda.
Ringhia. Tenta di ribaltare il suo avversario, quello stronzetto del suo avversario, con un colpo di reni ma l'altro in risposta sostituisce il ginocchio con l'intero peso del suo corpo, gli intrappola le mani e gliele alza dolorosamente sopra la schiena in una morsa crudele. Forte (quasi) quanto quella del padre.
Sif è a terra e anche se le brucia ammetterlo, ha perso. Miseramente perso.
-Lady Sif, devo chiedervi la resa- Magni la guarda con quegli occhi maledettamente verdi, e lei pensa che se non gliene chiude uno con uno sputo è perchè sarebbe davvero poco sportivo. Si divincola ancora. Le mani di Magni stringono un po' di più.
-Questa posa è piuttosto ambigua, non vorrete mica che i nostri due spettatori fraintendano?-
-Quest'insolenza ti costerà cara un giorno- gli sibila tra i denti.
Magni è un bravo ragazzo in fondo, ma se nell'aspetto è il ritratto di Thor il carattere è una scomoda eredità di Loki; per lo meno quando si tratta di relazionarsi con lei. Come se le antipatie si tramandassero di generazione in generazione...
Sif può sentirlo prudere sulla nuca, non ha bisogno di girarsi per vedere lo sguardo adorante che Loki sta sicuramente rivolgendo a suo figlio.
Se c'è una cosa che Loki adora più che vederla rovinosamente al tappeto, è vederla rovinosamente al tappeto per mano del suo meraviglioso/perfetto/stupendo/insuperabile cucciolo, che,amore di papà, un allievo così forte e bravo non si era mai visto”.
Sif scalpita, ma alla fine cede. Non ha senso continuare oltre e rendersi ridicola. Perchè lei sa perdere con onore!
-Mi arrendo- soffia, gli occhi ridotti a fessure.
Magni sorride, un sorriso che ha ancora qualcosa di fanciullesco, un sorriso che è tutto Thor.
Sif ha una fastidiosa sensazione di déjà vu, di secoli fa, quando a rialzarla dal polverone c'era l'amico e lei pensava (sperava) ancora di poterlo avere per sé. Adesso ci sono solo i colori a tradire il momento: Magni è scuro come un corvo ma ha la dolcezza degli occhi di Thor.
Magni si alza e le porge una mano.
Non ha tempo di dire nulla che la sorella, quell'antipatica della sorella, gli salta sulla schiena e reclama la sua attenzione.
Sif la guarda con astio. Non la sopporta. Al contrario di Magni, che si diverte solo a punzecchiarla, Hela non fa nulla per mascherare l' antipatia nei suoi confronti.
La fanciulla è dolce come Frigga con tutti, ma le occhiate che lancia a lei incenerirebbero perfino un drago. Sif è arrivata alla conclusione che Loki ha insegnato ai suoi figli ad odiarla.
Ma almeno Hela ha un buon motivo... Perchè la principessina di papà oltre ad ereditare i lineamenti eleganti e affilati di Loki ne ha ereditato anche l'inettitudine con la spada, e Sif non si è certo premurata di farglielo notare con tatto, deve ammetterlo. La somiglianza fisica con Loki è qualcosa che le rivolta lo stomaco e le fa salire la bile.
Alla fine la previsione di Thor non si è mai avverata e la piccola, bellissima/splendida/intelligente/dolce/buona, Hela è diventata una seiðkona per la gioia del nonno, il quale non si preoccupa d'altro che di decidere a chi darla in sposa. E la fila è lunga...
-Fratello il tuo combattimento è stato una danza perfetta- dice lei, ravviandosi molto poco casualmente la chioma candida come la neve di Jötunnheimr, -segno che l'allievo ha superato la maestra- aggiunge.
Dalle tribune, la risata sguaiata di Loki è la conclusione perfetta per una giornata che Sif si impegnerà a dimenticare alla taverna.
Che le Norme siano maledette!

 

 

Thor respira a pieni polmoni. L'aria della sera e il profumo dell'autunno sono una carezza a cui si è sempre felicemente offerto fin da piccolo. L'aria sa di frutta e tutto è più arancione, Asgard è bellissima e ramata. Sono seduti sul divano a dondolo nella terrazza dei loro appartamenti privati, Loki ha un'aria così serena che Thor vorrebbe vederlo così in eterno. Il vociare dei loro figli in lontananza è il perfetto sottofondo. Sono rimasti in silenzio da quando si è unito al consorte, per Loki le parole sono superflue per la maggior parte del tempo, e questo Thor l'ha imparato. A sue spese. Adesso l'ultimo sole batte proprio sulle loro facce. Loki chiude gli occhi e sorride beato, si stiracchia un po' e appoggia la testa sulla spalla del compagno. Un braccio va a circondargli la schiena.
-Siamo di ottimo umore stasera- constata Thor, e se l'altro non gli appioppa una gomitata in un fianco è perchè ha imparato a modulare la voce. Il tono giusto fa miracoli.
Loki gli si strofina addosso.
-E...Scommetto che non c'entra nulla la vittoria di Magni su Sif-
Loki scoppia a ridere scoprendo la gola e con un movimento tanto fluido quanto repentino gli si siede a cavalcioni sulle gambe, -Magni è la mia gioia...- gli soffia sulle labbra, mentre i suoi occhi si accendono di una luce strana, -è il degno erede del padre-.
Thor ha un tremito, un complimento così diretto gli tocca di rado e le parole di Loki riverberano subito al basso ventre. Si baciano. Una mano di Loki gli si insinua sotto la veste, l'altra gli si intreccia tra i capelli.
Thor lo abbraccia e, ingenuamente, pensa di essere veramente fortunato: la riunione del consiglio è stata tranquilla, poche scartoffie, Odino l'ha lasciato in pace per tutto il giorno e la serata con il consorte si prospetta interessante, molto interessante...Quando si dice “la ciliegina sulla torta”.
E' così preso dalla sensazione delle sue mani fresche sulla pelle che non riesce a vedere oltre le sue parole, oltre il tono morbido e volutamente studiato, oltre l'inganno. Secoli di matrimonio non l'hanno reso più furbo, solo più saggio. Forse. Ma Loki è sempre stato un campo che stronca qualsiasi generalizzazione.
-Ormai stanno diventando adulti- continua Loki tra un bacio e l'altro, la mano che intanto guadagna centimetri, -erano così piccoli....I miei cuccioli- gli sussurra in un orecchio. Una carezza. Thor per poco non si strozza.
-E adesso Hela si spazzola i capelli da sola e preferisce la compagnia delle altre giovani alla mia-.
Quando lo avvolge delicato tra le dita Thor sobbalza e prende fuoco.
Per una reazione istintiva afferra il compagno per i fianchi e, rapido, ribalta le posizioni stendendolo tra i cuscini del divano a dondolo. Loki ridacchia.
Thor vuole di più. E tutto questo chiacchierio mi distrae.
-Stanno...Crescendo- ansima, spingendo il bacino contro la mano del consorte, lentamente. Con una gomito si tiene in equilibrio mentre armeggia i lacci dei pantaloni dell'altro, ancora completamente vestito.
-Prima o poi spiccheranno il volo-.
Senza non poche difficoltà anche la maglia scompare. Vittoria!
Loki si tende, gli conficca le unghie nei muscoli delle spalle e se lo tira più vicino affondando il viso nell'incavo del suo collo.
-Ma io non penso di volerlo- gli alita contro la pelle, c'è eccessiva malizia nella sua voce.
Thor si blocca, dentro di lui intanto germoglia il sospetto. Peccato che arrivi sempre troppo tardi...
-Che vorresti dire?-
-Facciamo un altro figlio Thor-
Bam!
Improvvisamente Thor sente il sangue scendergli giù alle caviglie, lo stomaco stretto in uno spiacevole torciglione, le orecchie che ronzano. Spera che sia il principio di un infarto, perchè da quì non c'è via di fuga. L'imperativo nel tono di Loki non lascia scampo. Deglutisce.
Il consorte lo fissa con interesse quasi scientifico, l'ombra di un sorrisetto tra le labbra, -So a cosa stai pensando...Hanno finito adesso di farti impazzire e ora rischia di ricominciare tutto da capo-.
Thor non ha il coraggio di muoversi. Una passo falso, uno una parola sbagliata...Si sente come una sfortunata lucertola tra le grinfie di un gatto annoiato.
Loki gli accarezza i capelli, comprensivo -su amore, non fare quella faccia. Vedrai che sarà più semplice questa volta, abbiamo esperienza adesso- la sua voce è morbida e pacata, come se stesse spiegando qualcosa di molto difficile ad un bambino molto stupido, -e poi se vogliamo proprio dirlo, tutto il lavoro peggiore lo faccio io-.
Thor pensa che ci sarebbe molto da obbiettare in proposito, ma non lo fa, perchè conosce il sentimento che sta dietro a quell'ostentato protagonismo. Per Loki sapere di essere un bravo genitore, un ottimo genitore, è il suo più grande orgoglio.
Quando si sono sposati nessuno si sarebbe aspettato fedeltà e fiducia da parte sua, quando è rimasto incinta tutti pensavano che fosse solo una manovra politica. Loki ne ha sofferto, per poi dimostrare ad Asgard che anche la serpe in seno è in grado di amare. L'amore di Loki però è sempre stato silenzioso, misurato negli sguardi e nelle parole, quando Loki ama lo fa in silenzio, così come la neve non fa rumore quando cade. E' stato un processo lento ma alla fine anche i più reticenti si sono dovuti ricredere. Il più grande orgoglio di Loki è sapere che tutti ormai sono consapevoli che per la sua famiglia lui darebbe volentieri la vita.
-E se fossero due?- Thor si sorprende di essere riuscito a ritrovare la voce, la sua coscienza invece si rammarica che quello non fosse davvero un infarto. Devi farti spiegare da tuo padre come fa a cadere nel grande sonno nei momenti strategici.
Loki lo guarda, confuso e pericolosamente accigliato.
-Intendo...E se rimani incinta di altri due gemelli? Sei sicuro di voler rischiare?-
Prendiamone atto: non migliorerai mai.
Loki sorride ferale, scopre tutti i denti e piega la testa di lato.
-Oh carissimo...E tu sei sicuro di voler rischiare le conseguenze, se non mi dai quello che voglio?-
Thor pensa che no, non vuole rischiare, e sta cominciando a sentirsi un idiota nel mercanteggiare sui suoi futuri eredi. Inoltre la magia che permette la contraccezione è gestita da Loki, quindi, tanto vale...
-Avremo un altro figlio- si arrende.
Loki sotto di lui si rilassa e il suo viso si illumina di uno splendido vittorioso sorriso.
-Però ad una condizione. Per le norme niente nido- supplica Thor, perchè il consorte l'avrà anche avuta vinta, ma lui sente il bisogno di mettere le mani avanti almeno su quel punto. Un altro figlio passi, ma un altro nido...
-Non ho mai capito cosa tu abbia contro il mio nido...Ma se questo ti rende felice- concede Loki.
Questa volta è il turno di Thor di sorridere come un ebete, -si, questo mi rende immensamente felice- si china su di lui e lo bacia sulla fronte, -allora è pattuito, avremo un altro figlio-.
Loki gli pizzica un braccio -padretutto dovrebbe dimostrare queste capacità di mediazione quando si tratta di importazioni e non dei vostri futuri eredi...Ma vi perdono-.
-Magnanimo come sempre-.
Thor gli chiude la bocca con un bacio e sente il desiderio tornare a riscaldargli le viscere.
-Spero che abbia il tuo carattere- mormora Loki mentre gli allaccia le gambe dietro la schiena e fa sparire i suoi vestiti con poche parole sussurrate, -sarebbe più facile da allevare-.
Lo spero proprio anche io, pensa Thor, ma non lo dice.
Bacia il compagno sulla guancia indugiando più del dovuto, ancora in credulo sulla dinamica che l'ha portato a quel punto. Lo spero proprio tanto tanto.

 

 

 

FINE

 

 

 

 

Note

Ed eccoci alla fine! Spero di non essermi rovinata proprio qui. Questo capitolo è più un capriccio che una vera necessità della storia, ma non ho resistito alla tentazione di descrivere i pargoli da grandi.

Per chi adora Sif mi perdoni XD E' un personaggio che mi piace per molti aspetti, ma non sopporto la sua spacconeria.

Thor è rimasto fregato di nuovo, non aveva senso restituirgli la sua dignità proprio alla fine, così ho continuato sulla solita linea.

Io ringrazio tutti dal profondo! E' la mia prima storia in questo fandom e non mi sarei mai aspettata un'accoglienza così *____* L'avete trasformata in una gran bella esperienza <3 Siete state dolcissime a dedicarmi il vostro tempo, anche solo per leggere. Ringrazio tutti quelli che hanno seguito, preferito, ricordato. <3 Un grazie speciale va a Frostgiant, nina1492, roby_lia, _Phobos_, Loki95, Emrys_95, Charlie_The_Parrot, io_nem che hanno trovato il tempo di lasciarmi una recensione. Grazie >///< <3

Molti mi hanno domandato se dopo questa scriverò altro, rispondo qui: magari! Ma non a breve, mi sono divertita tanto a scrivere questa roba ma mi considero soprattutto una lettrice, se mi rivedrete sarà nelle vostre di storie tra chi recensisce :3

 

 

 

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