Tra l'odio e l'amore c'è una sottile linea di differenza

di LittleThings_17
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo#1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo#2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo#3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo#4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo#5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo #6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo#7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo#8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo#9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo#10 ***



Capitolo 1
*** Capitolo#1 ***



Ciao a tutti, sono Blair e ho 17 anni, vivo a Londra ormai da un pezzo poiché i miei genitori si sono trasferiti qui a pochi mesi dalla mia nascita,essendo originari di Dancaster. La mia migliore amica si chiama Jenny e siamo praticamente sorelle,essendoci conosciute all’asilo e considerando il fatto che in ogni mio ricordo lei è sempre presente,sia in quelli belli che,purtroppo per lei, in quelli brutti. Ah… mi stavo dimenticando un particolare che molti ritengono "importante"… Louis Tomlinson,la persona che insieme ai quegl’altri quattro babbuini selvatici forma la band dei “One Direction”,è mio fratello e purtroppo sarebbero ritornati a breve da un tour. Dico purtroppo non perché odi mio fratello ,anzi credo che sia la persona a cui voglia più bene su questo pianeta, ma per i suoi amichetti,specialmente uno: Harold Edward Styles. Voi magari lo vedrete come il bellissimo contante con degli occhi verdi e dai ricci meravigliosi,ma io solo come un idiota impertinente che pensa solo a se stesso.

Quel giorno,come d'altronde tutti gli altri dei rimanenti nove mesi dell’anno, mi alzai dal letto alle sette del mattino con il suono della sveglia che riproduceva le note di “Viva la Vida” dei Coldplay, per recarmi in quel tanto odiato posto chiamato "scuola". Mi feci una doccia calda per riprendermi e presi le prime cose che mi capitarono sotto mano,nonché una semplice maglietta lunga bianca,dei jeans a sigaretta e le amate converse bianche. Dopo essermi truccata e sistemata i miei capelli nel miglior modo possibile,scesi a fare colazione con la mia solita tazza di latte caldo e i miei amati biscotti al cioccolato. Ma,nonostante mi fossi alzata presto e avessi fatto il massimo per arrivare in orario,notai che ero già in ritardo così lasciai a malincuore il cibo sul tavolo,presi il mio zaino e usci di casa urlando “Io vado,ci sentiamo dopo” chiudendomi la porta alle spalle.
Varcai la soglia dell’edificio scolastico con il fiatone, dato che avevo percorso la strada correndo talmente veloce che avrei  potuto vincere un eventuale maratona ed entrai in classe,con la spiacevole sorpresa che giusto oggi il professore di matematica,che di solito si decide ad entrare dopo una buona mezz’ora dall’inizio delle lezioni, stava già spiegando.
”Alla buon ora signorina Tomlinson”disse con il suo solito tono incazzato di lunedì mattina.
“Professore mi scusi per il ritardo ma non ho sentito la sveglia” risposi con ancora il respiro irregolare per la corsa fatta poco prima.
“Stia tranquilla non si preoccupi … tanto potrà continuare a dormire in corridoio. Ora esca che sta disturbando la mia lezione”.
Chiusi la porta con forza e mandai il professore mentalmente a quel paese,lui sapeva che non potevo più permettermi di arrivare in ritardo e che faceva ?
Mi sbatteva fuori dalla classe per essere arrivata 5 minuti dopo!!!Poteva anche chiudere un occhio per questa volta!
Dopo varie passeggiate per i corridoi e aver fatto quattro chiacchiere con i bidelli suonò finalmente la campanella che segnava che la prima ora era
terminata,così entrai in classe e mi sedetti al mio posto aspettando che il prof di inglese entrasse.
”Allora B quando torna tuo fratello??”
“Si J sto bene,grazie per l’interessamento e si ho passato un ottimo week-end”dissi guardando la mia migliore amica seduta al mio fianco con aria
da finta offesa.
“Dai B scusa,è che da quando è partito per l’America non faccio che contare le ore che rimangono prima che ritorni qui a Londra.”disse a bassa voce per
non farsi sentire da nessuno oltre che da me.
“J… non c’è bisogno che sussurri ,lo sanno praticamente tutti che sei cotta di lui e comunque se tutto va bene dovrebbe tornare stasera.” dissi con un mezzo sorrisetto sule labbra.
“Perfetto,allora vengo a cena a casa tua!” disse facendo un sorriso a trentadue denti e con la felicità che sprizzava da tutti i pori.  


Buonasera a tutti=) Questa è la mia prima fanfiction,sono curiosa di sapere cosa ne pensate e le vostre eventuali critiche ,così da potermi migliorare. Grazie per l'attenzione e spero vi paiccia quello che ho scritto con molto impegno =D

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Capitolo 2
*** Capitolo#2 ***


La giornata passò subito e dopo essere tornata a casa,fatta un doccia e messa un tuta per stare più comoda mi stesi sul letto con l’intento di mettere gli auricolari e isolarmi per un po’ dal mondo esterno,ma ciò non fu possibile dato che ricevetti una chiamata da Jenny.
“ Pronto? ”
“ Pronto B,devi aiutarmi … ”disse Jenny dall’altro capo del telefono con una voce molto agitata.
“ J mi stai facendo preoccupare,che cosa è successo ?? ”
“ Non ho niente da mettermi e stasera devo essere impeccabile perché tuo fratello mi possa degnare di attenzione … dopotutto  torna dopo 3 mesi e da un paese pieno di belle ragazze ” 
Tirai un sospiro di sollievo a la mandai mentalmente a quel paese per avermi fatto prendere uno spavento inutilmente.“ Tranquilla J,andrà bene qualsiasi cosa tanto sei bella comunque,ma se proprio non hai niente da mettere,cosa che non credo sia possibile,vieni qui adesso e ti presto qualcosa io! ”
“ Grazie B sei unica! ” e detto questo chiuse in fretta la chiamata senza darmi il tempo di risponderle.
Dopo circa 15 minuti era già alla porta e in 3 secondi già cercava qualcosa che le andasse bene nel mio armadio. Dopo un tempo che pareva infinito e dopo talmente tanti cambi d’abito che avrebbero fatto pensare ad una sfilata di grandi firme,trovò finalmente un vestitino che le piaceva e che le stava d’incanto,per quanto semplice potesse essere.
Erano orami le 20:30 e mio fratello sarebbe dovuto arrivare a momenti e infatti di lì a poco suono il campanello. Subito mi diressi verso la porta seguita da Jenny che urlava e saltellava come un pazza e con un sorriso che dire a trentadue denti è poco,vi giuro pensavo che mi morisse lì davanti da un momento all’altro. Aprì la porta e mi ritrovai davanti agl’occhi ,dopo tanto tempo,la faccia sorridente e divertita di mio fratello che rideva alla vista di Jenny a terra,essendo inciampata sul tappeto dell’entrata  in uno dei tanti saltelli. 
Mi gettai subito fra le sue braccia stritolandolo come se fosse un peluche e dicendogli quanto mi era mancato .Dopo aver portato le valigie di sopra nella sua stanza,aver aiutato Jenny ad alzarsi e salutato i nostri genitori ci sedemmo a tavola dove “gustammo” la cena che mia madre aveva preparato con tanto impegno durante tutta la giornata,che in effetti mi dispiaceva dirle che era praticamente quasi tutto immangiabile.
Louis’s pov
Tornare a casa dopo essere mancato per tanto tempo è sempre fantastico,soprattutto se ad accoglierti è la tua sorellina preferita che era sicuramente la seconda persona più felice del fatto che fossi tornato. Infatti la prima era Jenny che per l’entusiasmo era anche caduta per terra e appena mi vide fece un sorriso che solo pochi riuscivano a scaturire e io fortunatamente ero fra questi. È incredibile quanto una persona possa cambiare in pochi mesi,un esempio evidente è proprio lei:prima che io partissi era ancora una semplice ragazzina  bionda con gli occhi azzurri ancora in preda alle crisi adolescenziali . E adesso invece mi si presenta davanti come una ragazza matura,bellissima,con i piedi per terra ma con quel tocco di infantilità che non mi dispiace per niente. Dopo aver cenato se così si può dire,data la cucina di mia madre,decisi finalmente che era giunto  il momento per dire la novità a tutta la famiglia.
” Mamma ,so quanto ti faccia piacere avermi qui a casa e spero che tu sappia quanto io ami starci ma con Paul e i ragazzi abbiamo deciso di prendere una villa qui a Londra tutti insieme dati gli impegni che verranno per l’incisione del nuovo album,le interviste e l’organizzazione del nuovo tour. ”
“Ehm... Tesoro è fantastico! ” mi rispose con un sorriso che andava da una parte all’altra del viso.
L’aveva presa bene,ma d’altronde me l’aspettavo. Non era ma mai stata una madre egoista o troppo protettiva. Sapeva che di me si poteva fidare e io che lei non mi avrebbe mai ostacolato,anche se le avevo chiesto di andare via da quella casa e prendere una mia,anche se non del tutto,di abitare in case separate,in due poli differenti e distanti della città non permettendo le visite da parte mia molto frequenti. Ma dopo aver notato bene la sua reazione notai che qualcosa non andava ,come se anche lei avesse qualcosa da dirmi.
Ciao a tutti =) ecco a voi il secondo capitolo spero davvero che vi piaccia perchè ci sto mettendo molto impegno e se poteste lasciare qualche recensione ve ne sarei molto grata..anche perchè non so davvero se la storia faccia schifo e vorrei davvero sapere che cosa ne pensate... grazie per l'attenzione un bacio =*

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Capitolo 3
*** Capitolo#3 ***


Louis’s  pov
“Mamma che hai?Credevo fossi contenta del fatto che il mio lavoro vada bene e che ciò che faccio mi renda felice e pieno di aspettative sul mio futuro,ma … non ti vedo molto convinta” dissi con un tono un po’ dispiaciuto.
“Tesoro  sono molto felice per te,e non potrei essere più orgogliosa dei miei figli,ma … sinceramente c’era qualcosa che io e vostro padre volevamo dirvi,sia a te che a tua sorella. Vostro padre ha ricevuto un importante impiego di lavoro,che aspettava oramai da tanto tempo,a Parigi e dovremo partire al più presto,nonché la prossima settimana” disse mia madre con un’aria titubante,forse preoccupata per la reazione mia e di Blair.
“Mamma è perfetto!!Papà avrà il lavoro dei suoi sogni in una delle città più belle del mondo,io sarò con i miei amici,nonché miei colleghi,in una villa qui in città e Blair…” stavo per terminare il mio pensiero quando mia madre mi interruppe.
“Blair,avevamo pensato di farti rimanere qui a casa con Louis,dato che era tornato,ma poiché lui adesso andrà a vivere in un’altra casa,tu lo seguirai e dato che ci saranno anche Paul e i ragazzi,sarò ancora più tranquilla. Quindi e deciso,che tu voglia andare o no ”.
Mia madre pronunciò quelle parole con una tranquillità tale e una felicità talmente evidente che non seppi dire di no,e ammettiamolo mi sarebbe piaciuto riavere  mia sorella che gironzolava per casa. Mentre Blair… diciamo che non la prese con lo stesso entusiasmo ,dato che sputò tutta l’acqua che aveva in bocca e urlò un “COSAAAAAAA??” che si sarebbe tranquillamente potuto sentire dall’altra parte del pianeta.
Blair’s pov
“COSAAAAAAA??” urlai con tutta la voce che avevo in corpo. Io dovevo andare a vivere con mio fratello e quei "cosi" dei suoi amici a tempo indeterminato?Ok Blair... riflettici su,non fare scenate e comportati da persona matura e responsabile.
“COSAAAAAAA??” ripetei ancora più forte,sempre se era possibile.”Cosa,cosa,cosa,cosa??Mamma non puoi costringermi a fare questo ti prego… farò tutto quello che vuoi,pulirò la mia stanza,alzerò i miei voti a scuola,andrò a messa tutte le domeniche e se vuoi andrò perfino a lavorare ,ma mamma ti prego NON FARMI QUESTO!!” la guardai con gli occhi da cucciolo e cercando di fare la voce più supplichevole che abbia mai fatto ma il suo sguardo non cambiava,anzi sembrava sempre più convinta,così purtroppo deposi le armi e alzai bandiera bianca poiché purtroppo sapevo il carattere impassibile di mia madre.
“Ok va bene,mi arrendo… però fratello,sappi che appena arrivo in quella casa devo fargli un bel discorsetto a quei quattro”.E così me ne andai in camera mia,sotto lo sguardo divertito di Louis,quello impassibile di mia madre e quello felice di mio padre,che sinceramente non so se fosse causato dall’emozione di intraprendere questo suo nuovo lavoro o se gli avevo solo fatto pena.
Così dopo neanche cinque minuti,mi ritrovai sdraiata a pancia sotto sul mio letto con il telefono  in mano a raccontare (anche se piagniucolare lamnetandosi ed emettere versi degni di una foca, non possa essere definito "raccontare") la discussione avvenuta poco prima con la mia famiglia a Jenny,la quale era dir poco entusiasta e così mi fece notare i lati positivi della cosa.Da qui si poteva chiaramente capire la mia "felicità"...angoscia con cui avrei cambiato vita.
1.I bei ragazzi:in effetti andavo a vivere con dei ragazzi che la maggior parte di noi diciassettenni considererebbe a dir poco magnifici,a cui salterrebero addosso molto volentieri dopo circa tre secondi … peccato che io non li sopportassi.
2.La bella casa:sarebbe stata sicuramente una villa bellissima,dato che doveva essere l’alloggio di cinque “superstar”,anche se a me non dispiaceva casa mia.Era piccola e accogliente,dove non ti perdevi tra tutte quelle camere tutte uguali ed inutili e se volevi stare sola bastava chiuderti in una stanza e ti sentivi nel tuo mondo in cui nessuno poteva entrare poichè eravate solo tu e i tuoi pensieri. 
3.La notorietà:infatti sarei stata presente a tutte le feste che avrebbero organizzato e avrei incontrato persone tra le più famose al mondo. Tralasciando ovviamente i paparazzi che ci saremmo trovati praticamente ogni giorno fuori dalla porta… purtroppo però io amavo stare in disparte.
Alle volte potevo anche sembrare asociale,ma la realtà è che a primo impatto con una persona sto sempre sulle mie e non mi piace buttarmi in mezzo alle gente a fare baldoria,praticamente tutto il contrario di mio fratello che invece era un animale della festa,iperattivo e coinvolgente.
Tornando alla nostra discussione,costrinsi Jenny ad aiutarmi a fare le valigie e a preparare gli scatoloni con tutte le mie cose da dover portare nella mia “nuova casa” e ci misimo d’accordo che ci saremmo viste il venerdì della stessa settimana,così da poter svuotare casa prima del trasloco generale dei miei genitori che si sarebbe svolto il giorno successivo.
La settimana passò in fretta e così mi ritrovai a essere già di venerdì con Jenny che scampanellava fuori dalla porta di casa,in attesa di mettersi al lavoro. Le aprì e ci dirigemmo in camera mia con valigie,scatole,scotch e pennarelli per segnare ciò che mettevamo nei cartoni.
Dopo circa un ora e un quarto in camera mia non c’èra più nulla,e tutte le mie cose erano già in macchina pronte a partire verso un nuovo alloggio,proprio come me. Mio fratello Louis ero sull’uscio di casa a salutare mamma e papà prima della partenza,e dato che io salutai sia loro che Jenny prima di uscire ero ad aspettare in macchina con gli auricolari nelle orecchie,cercando di prepararmi psicologicamente a ciò che mi aspettava …

Ei gente !! =) spero che la storia vi stia piacendo ed incuriosendo... se è così per favore lasciate una recensione perchè sono mooooooolto curiosa di sapere che ne pensate,sia nel bene che nel male ... perciò per favore recensiteee.Vi voglio un mondo di bene...un bacio =**

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Capitolo 4
*** Capitolo#4 ***


LOUIS’POV
Salutai mamma e papà sull’uscio di casa prima di raggiungere Blair in macchina. Diversamente da come starete pensando i saluti furono privi di lacrime e parole sdolcinate poiché i miei erano molto pratici e alla mano, dato che sapevano perfettamente che ci saremmo sentiti abbastanza frequentemente e che ci saremmo comportati in maniera responsabile e matura.
Così misi i miei ultimi borsoni non ancora svuotati dal mio ritorno dal tour nel bagagliaio e sali in macchina, accesi il motore e partimmo verso la NOSTRA nuova casa.
Dopo un po’ di strada notai che mia sorella si era completamente isolata e continuava imperterrita a tenere le cuffie nelle orecchie con un’espressione abbastanza indifferente sul volto.
“Blair…ti levi quelle dannate cuffie e mi consideri un pò ?” le chiesi con il tono leggermente seccato, ma come mi aspettavo non ricevetti risposta .Perciò ormai abbastanza irritato dalla situazione presi di forza e le tolsi gli auricolari con le mie mani ricevendo un verso di disapprovazione da parte dell’asociale.
BLAIR’S POV
“Che c’è Louis ?” chiesi incazzata per ciò che mio fratello aveva appena fatto.
“Mi consideri un po’? Sai…sarei tuo fratello e fino a ieri sera eri felice di vedermi e non smettevi un attimo di farmi domande sul tour, gli hotels, il viaggio… Adesso sei incazzata con me perché papà ha ricevuto il lavoro che aspettava da sempre e non potrai avere più la vita che avevi prima ? Pensaci Blair non potrà far altro che migliorare”
“E in che modo scusa ?” gli domandai sinceramente incuriosita.
“ Dai… siamo 6 ragazzi, di cui 5 famosissime superstar, in una villa ,piena di cose da fare, senza genitori e con tutti i comfort  che si possano desiderare… sinceramente Blair farai una vita da schifo !”disse in maniera ironica con un sorrisetto sulle labbra dato dal fatto che sapeva di avere ragione.
Perciò a questo punto pensai “è vero, magari non è la vita che voglio ma non posso sicuramente dire che non sia degna di essere vissuta, d’ altronde ho sempre pensato che tutto succede per un motivo e che tutte le opportunità che la vita ti offre vanno colte… E comunque guardando il lato positivo della cosa potrò sempre trasferirmi da Jenny tra un attacco di panico e una crisi isterica dovuta a quei cinque “cosi”.
Guardai Louis con uno sguardo speranzoso e dati i miei filosofici pensieri dissi sicura “OK Louis mi hai convinto, è vero che non sopporto i tuoi “colleghi” e che la vita da superstar non mi affascini per niente ma alla fine ci proverò. Sappi però che questo non vuol dire che i tuoi amici non dovranno rispettare delle regole bene precise , che potranno usare la mia presenza a loro vantaggio e che potranno provarci con me.Ah… Harry dovrà starmi ben lontano quando sarò li !... Loro non sanno cosa gli farò se sbagliano a comportarsi…” e terminai questa frase ad effetto con un breve sogghigno sulla mie labbra.
“Tranquilla Blair, i miei amici non sono mica dei pervertiti arrapati! E poi sinceramente non capisco come mai ti stia cosi antipatico Harry … non ti ha mai fatto nulla di male, vi sarete visti si e non due volte quando siamo tornati da x-factor ….”disse con un aria dubbiosa.
“Si infatti…circa due volte…” dissi prima di arrivare davanti al parcheggio di casa.
 

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Capitolo 5
*** Capitolo#5 ***


BLAIR’POV
Arrivammo nel parcheggio e appena misi piede sull’asfalto mi girai verso quella REGGIA che sarebbe divenuta la mia dimora fra pochissimi minuti. Dirvi che era enorme e meravigliosa è sicuramente dire poco! Pensate alla casa più fantastica che abbiate mai visto, sognato, abitato… ecco, questa è sicuramente meglio. Sinceramente sto pensando che il mio autoconvincimento di trovare i lati positivi della cosa non era stata un’idea tanto sbagliata ma purtroppo mi rimangiai tutto quando, dopo aver preso i bagagli e aver scampanellato per buoni 5 minuti, mi aprì uno Zayn Malik bello e sorridente che mi riempì di abbracci appena mi vide.
Perché non poteva salutarmi con un semplice “Ciao, come va ? E’ da parecchio che non ci vediamo” ??? Dopo avermi strapazzato un bel po’ mi lasciò andare e fu in quel comento che lo guardai per intero…. Quanto cazzo si era fatto bono ?!?!
Chiusi la bocca per non far uscire la bava e entrai in casa. Trovai tutta la restante banda di scimmie in salone intente a guardare i cartoni animati (e poi dovrei trattarli da persone mature ?! Bha…)
“Heilà!” dissi con un mezzo sorriso, fatto tanto per sembrare cordiale e iniziare questa fantastica avventura con il piede giusto.
Liam si alzò e da bravo papà della band qual’ era mi venne ad abbracciare (senza considerarmi un pupazzo senza colonna vertebrale come aveva pensato Zayn) in maniera affettuosa e iniziò a fare domande su com’era andato il viaggio, se avevo bisogno di aiuto per disfare i bagagli e robe così. Che carino che era !!
Niall mi venne incontro con la bocca piena di patatine al formaggio e venendomi a salutare me ne sputò anche un po’ in faccia mentre diceva “Guarda un po’ chi si rivede!” “Già Niall eccomi qui!”dissi ripulendomi il viso dalla saliva mista a formaggio in polvere.
Bene avevo salutato tutti, adesso mancava l’ultimo ostacolo e avrei superato i saluti in tranquillità e soprattutto senza uccidere nessuno: Salutare Harry.
Lui venne verso di me e con uno sguardo misto a indifferenza e maliziosità, che sinceramente non saprei spiegarvi considerando il fatto che non è un tipo di espressione molto comune e usata dalle persone normali … Fatto sta che si avvicino con questa espressione indecifrabile e mi saluto con un semplice “Ciao”.
Allora, di natura io non sono una persona strana e puntigliosa (parere che però molti non condividono) ma è possibile che una persona ti saluti con un semplice “Ciao” dopo che sono mesi che non vi vedete ?! Si che ho considerato il modo di salutarmi degli altri ragazzi troppo effettuoso e quello di Harry troppo da menefreghista ma una via di mezzo questa ragazzi non la trovano ?!?!? Non credo sia chiedere troppo ….
Andarono tutti a salutare mio fratello con qualche pacca sulla spalla e poi Liam si offrì di mostrarmi la casa e la mia camera. E’ inutile dirvi che la camera era grande, bellissima, arredata perfettamente perché sarei seccante, così vi farò presente soltanto che disfai i bagagli, mi misi qualcosa di più comodo addosso e scesi in cucina dato che erano ormai le 20:30 ed era arrivata l’ora della prima cena con la mia NUOVA FAMIAGLIA.
Scesi convinta di trovare almeno i ragazzi intenti ad apparecchiare o a fare dei panini ma mi resi conto che era chiedere troppo e la scena che mi trovai davanti era esattamente identica a quella di quando arrivai: i ragazzi imbambolati a vedere i cartoni animati in tv e Niall che mangiava come se non avesse visto cibo da secoli.
“Ragazzi ma non mangiate in questa casa ??” domandai.
“Praticamente se entri in cucina non trovi nessuna traccia di cibo e non perché Niall l’abbia finito tutto, cosa abbastanza possibile, ma perché in questa casa non sanno neanche come si scrive la parola cucinare” mi disse mio fratello illustrandomi le usanze delle casa.
 “E scusate, come intendete nutrirvi oltre a cibo preconfezionato che sinceramente non darei neanche al mio cane?” dissi con l’aria da saputella.
“Tranquilla Blair"disse Zayn “come ogni sera Liam ed Harry andranno a prendere qualcosa alla tavola calda che dista circa cinque minuti da qui”.
“Perfetto!” affermai cercando con gli occhi Harry e Liam per sapere se erano già partiti.
“Sono già per strada tranquilla, dovrebbero arrivare a momenti” mi informò Niall con un’aria speranzosa negli occhi.
In quell’istante sentimmo il campanello suonare “Giusto in tempo” pensai con lo stomaco che brontolava neanche fossi un orso bruno.
“Ragazzi siamo a casa” urlò un Harry pieno di pacchi di cibo caldo e fumante. Apparecchiamo in un secondo e i “fattorini” misero tutti i loro acquisti sul tavolo, sinceramente non avevo mai visto così tanto cibo in un'unica tavola “Abbiamo comparato di tutto, da come si può notare. Abbiamo dal dolce al salato, dagli antipasti ai dessert ma l’unica cosa che non potete toccare perché l’ho presa apposta per Blair sono le lasagne, essendo le sue preferite” disse Harry guardandomi e facendomi uno di quei suoi sorrisi che ti stendono sul momento.
“Harry ma come facevi a sapere che è il piatto preferito di mia sorella, ne avete mai parlato?” chiese Lou mentre si riempiva il piatto di cosce di pollo.
“No Louis, solo sesto senso…” rispose Harry facendomi l’occhiolino.
Ciao a tutte ! =) Ho ricominciato a scrivere e spero che a qualcuna di voi posa fare piacere. Come vedete Harry sa un pò troppo sulla nosta Blair, secondo voi perchè ? E perchè B odia così tanto Harry ? Cosa è successo secondo voi, se ancora non avete idee aspettate il prossimo capitolo e forse potremo mettere chiearezza nella vostra mente ... 
Mi farebbe piacere come sempre se lasciaste qualche recensione con le vostre idee, oppure più semplicemnte per dirmi se la storia vi piace o fa schifo ed è meglio se mi ritirassi. 
Ci tengo molto ai vostro pareri e spero che anche se siete lettrici silenziose pensiate bene della storia. 
Un bacio come sempre =* e ci vediamo al prssimo capitolo che dovrebbe arrivare molto presto,CIAO ! =)

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Capitolo 6
*** Capitolo #6 ***


BLAIR’S POV
“No Louis, solo sesto senso…” disse Harry facendomi l’occhiolino.
Ma che cazzo fa ?! Giuro che se Louis capisce qualcosa gli faccio desiderare di non essere mai nato a questo idiota! Pensai sbuffando … forse un po’ troppo forte del dovuto dato che i ragazzi mi guardarono con una faccia che non so se esprimeva più dubbiosità o paura.
Scossi la testa e dissi con un sorriso più falso da una banconota da 3 sterline “Grazie Harry, veramente NON DOVEVI sforzarti così tanto di darmi un così caloroso benvenuto… DAVVERO, CREDIMI”.
“non c’è di che B, mi fa piacere vederti felice…in effetti era da un po’ che non facevo qualcosa per te e ..” non lo feci finire di parlare cambiando subito discorso.
“Allora ragazzi… che fate stasera ?” nel dirlo guardai gli altri sperando che non indagassero di più sul discorso appena fatto da Harry.
“Mah, penso che andremo in discoteca. D’altronde mi mancano le vecchie serate solo musica, alcool e ragazze… vero Harry?” Zayn pronunciò queste parole come se fossero le più normali al mondo e diede una pacca sulla spalla all’amico che però non con la stessa sicurezza mi guardò non sapendo che dire.
“Ovvio Zayn, non vedo l’ora…”rispose il riccio sforzandosi ,in maniera molto evidente, di fare un sorriso abbastanza credibile.
“Ok allora, fra mezz’ora ci rivediamo qui in cucina e ragazzi… badate attentamente di vestirvi bene. Stasera  ci dedichiamo alle ragazze” e con queste parole il moro si dileguò in camera sua.
“Già...oggi ci dedichiamo alle ragazze…” ripeté Harry con il tono stranamente un po’ deluso e un sopracciglio alzato.
Notai però che sfortunatamente Harry non si alzò subito dal tavolo ma attese 2\3 minuti prima di accingersi a farlo.
Anche se il  tempo nel quale ci guardammo negli occhi fu così breve riuscì comunque  a notare che era  molto imbarazzato, arrabbiato per ciò che aveva detto l’amico e molto deluso per ciò che aveva fatto un po’ di mesi fa”.
Appoggiò le mani sopra al tavolo come leva per alzarsi, mi guardò profondamente negli occhi e sperando che lo fermassi disse “Vabbè… allora…. Io vado…”
Sinceramente in un primo memento pensai di bloccarlo ma poi mi venne in mente ciò che passai esattamente nove mesi prima e qualsiasi traccia di buona intenzione sparì in un instante .
HARRY’S POV
Cazzo… non mi aveva fermato, non mi aveva chiesto di restare… Ma non potevo offrirmi io di farlo, non potevo fare la figura del debole. Ho sempre lottato per farmi una nomina che tutti rispettavano e che tutte adoravano, non potevo permettermi di rovinarla in un secondo e poi Louis avrebbe sicuramente sospettato che c’era qualcosa sotto se non fossi andato con loro.
Così decisi di far buon viso a cattivo gioco, di continuare a comportarmi esattamente come avevo sempre fatto e godermi questa serata in discoteca  con alcool, ragazze e musica.
Mezz’ora dopo eravamo come da programma in cucina con le chiavi della macchina già in mano ma vidi che Blair era ancora in tuta, davanti la televisione a mangiare gelato…ma che cazz?
“B tu non vieni?” chiesi e sinceramente non so se in quel momento speravo più in un no o in un si.
“No ragazzi sono stanca per il trasloco e per stasera preferisco rimanere a casa, grazie comunque per l’interessamento Harry” e pronunciando queste parole non distolse minimamente lo sguardo dalla tv ma vidi chiaramente che sul suo volto si formò un sorrisetto acido.
Tirai un sospiro e usci di casa, mi misi al volante e mi diressi alla discoteca più famosa di Londra.
Già la musica che si sentiva da fuori prometteva una gran bella serata e le ragazze che si vedevano già all’entrata non dicevano diversamente.
Appena partì “Memories” di Davis Guetta ero già in pista con 3 ragazze che si strusciavano su qualunque parte del mio corpo. Ma non so perché c’èra qualcosa che non andava; sarà stata la musica, le ragazze, l’alcool ma sapevo che una parte di me non voleva essere li quella sera, mi trovavo nel posto sbagliato al momento sbagliato.
Dopo circa mezz’ora di pista mi misi a sedere al solito divanetto con, come al solito, la ragazza con qui limonare al mio fianco.
“Harry ti vedo strano stasera…Che hai ?”  disse Michelle, Charly o… com’è che si chiamava?
Non sapevo neanche io cosa risponderle, mi sentivo in un modo come non mi ero mai sentito prima e la cosa non mi piaceva affatto …
Ho TANTO alcool, le ragazze più belle di tutto il locale , i miei migliori amici, la musica… e non mi diverto per niente. Che cazzo ho che non va?!
Guardai l’orologio più volte ma l’ora di tornare a casa non arrivava mai … Così pensai di scostare la ragazza che ci provava con me (senza risultati) e tonare a casa...
Magari Blair era ancora sveglia? 

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Capitolo 7
*** Capitolo#7 ***


HARRY’S POV
Magari Blair era ancora sveglia?
Erano queste le uniche parole che mi balenavano in testa... Non riuscivo a pensare ad altro e sinceramente la cosa mi spaventava in maniera smisurata.
Scossi il capo e tornai a guardare la strada…non mi andava di finire su un lettino di ospedale stasera fra flebo, infermiere e dottori che corrono da tutte quelle parti, ho sempre odiato quel posto e comunque avevo di meglio da fare a casa.
Parcheggiata finalmente la macchina e girate le chiavi nella serratura vidi dall’angolo del corridoio una figura in canottiera che si muoveva a ritmo di “Raise your glass” di Pink come se fosse soggetta ad attacchi epilettici.Ragazzi davvero… non era proprio un bel vedere…
Avevo provato a trattenermi ma, rosso in viso, scoppiai in una risata che ovviamente lei sentì subito e abbassando il volume dello stereo si girò fulminandomi con lo sguardo.
“Scusa B ma eri troppo ridicola per non ridere!” dissi con il respiro ancora irregolare.
“Ma che cazzo, Harry! Mi hai fatto perdere 15 anni di vita… E poi:
1. Che cazzo ci fai qui a quest’ora? Al mio paese non si ritorna a casa così presto dopo una serata con gli amici.
2.Non sei assolutamente autorizzato a ridere dato che non trovo sia una cosa carina prendere in giro la gente, soprattutto se sono io quella che ha appena fatto una figura di merda!
3.Non mi spaventare mai più arrivandomi da dietro senza avvertire, se ci tieni al tuo amichetto lì sotto!!!”

Mi rispose a tono vantandosi per ciò che aveva appena detto e atteggiandosi come fosse superiore a tutti e tutto.Ho sempre adorato questo suo modo di fare, perciò decisi di tenergli testa e continuare la discussone che per me ormai era diventata un gioco.
“Tralasciando il fatto che quando torno a casa non sono affari tuoi. Da adesso devo anche essere ripreso per essere rincasato troppo presto ?!
Punto secondo non mi vergogno e tantomeno mi scuso per aver riso… eri troppo divertente per non ridere, peggio per te.
E infine io ho chiesto se c’era qualcuno, ho salutato ma se tu non hai sentito nulla non è sicuramente colpa mia … tieni lo stereo ad un volume normale e fidati che non succederà più… e poi mi piace vederti incazzata con me, sei decisamente più sexy”
appena le risposi sentì dentro di me un senso di soddisfazione impagabile e così incominciai a stuzzicarla.
“Ah comunque l’unica cosa per cui ti elogio è che hai scelto un ottimo abbigliamento per il tuo spettacolino… Quegli slip ti mettono in risalto il sedere… e sinceramente è anche meglio di come lo ricordassi”
Spalancò gli occhi e mandandomi a fanculo mi disse “Senti Styles… mettiamo in chiaro le cose!Tu mi stai particolarmente antipatico e non credo ci sia bisogno di ricordarti il perché! Perciò scegli:
o cerchiamo di restaurare i rapporti, per quello che è possibile considerando la situazione o continuiamo a farci la guerra non concludendo assolutamente nulla. A te la scelta.”

Ci pensai su e valutando i lati positivi e negativi della cosa arrivai alla conclusione che: si, sarebbe stata la cosa più giusta e conveniente finirla qui con i battibecchi e chiarire tutto ma vederla incazzata, imbarazzata, confusa... era troppo bello per rinunciarci. Così misi a tacere la mia coscienza che fino ad allora mi aveva giocato brutti scherzi e conclusi la discussione.
“Vabbè gattina io vado a letto e se ti va di fare un salto io e il mio amichetto lì sotto saremmo molto contenti di averti in camera tutta per noi, facci un pensierino.” E così facendole l’occhiolino me ne andai.
“Scusa come mi hai chiamata?!?” mi urlò contro seguendomi nel corridoio.
-Ecco la reazione che volevo- pensai con un sorrisetto compiaciuto sulle labbra.

BLAIR’S POV
“Non ti permettere mai più di chiamarmi così! Non sei più nella posizione per farlo, brutto stronzo!” dicendolo mi scesero due lacrime liberatorie.
Non ci credo…l’aveva fatto davvero. Si stava di nuovo prendendo gioco di me e io ci stavo cascando ancora con tutte le scarpe perciò, anche se avrei continuato a litigare per tutta la notte soltanto per avere un po’ di soddisfazione, decisi di starmi muta e chiudermi in camera mia sbattendo la porta e urlargli un “Fottiti coglione!” come alternativa alla solita buonanotte.
“Non ti preoccupare B a quello ci penserai tu e non ricordo che quando eri sopra di me, mentre ti muovevi e urlavi, il termine gattina ti desse tanto fastidio… Buonanotte anche a te comunque” mi urlò da camera sua che guarda caso era esattamente davanti alla mia. 
Mi concentrai nel non prendere la prima cosa mi capitasse sotto mano e andare a ucciderlo in quel momento e me ne usci mettendo il volto contro il cuscino producendo un urlo ovattato a cause delle piume d’oca.
 IO DECIDAMENTE NON LO SOPPARTAVO PIU’.

HARRY’S POV
Ero steso sul letto, in boxer come al solito e sentivo come se qualcosa si muovesse nello stomaco, come se avessi fatto qualcosa di sbagliato. Erano magari questi i famosi sensi di colpa? E ci si sentiva così male quando si provavano? Che sensazione del cazzo…
Forse avevo esagerato... Forse ero stato troppo duro…
Non so perché ma quando io e Blair siamo lontani sento che mi manca qualcosa, sento il bisogno di averla accanto, invece quando siamo insieme tutto quello che provo è tranquillità, felicità... in altre parole sto bene, ma purtroppo però in quei momenti c’è qualcosa in me che mi spinge soltanto a farla incazzare, a farla stare male con se stessa, a farla piangere… a volere che soffra a causa mia.
Forse il problema sono io o forse no, forse sono troppo lunatico…e forse la colpa di tutto ciò che è successo nove mesi fa è solo mia.

Ciao a tutte !
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e la storia in genarele sia di vostro gradimento.
Come al solito ringrazio tutti quelli che hanno letto, recensito, messo la storia fra le preferite, ricordate o seguite.
Mi farebbe piacere ricevere le vostre opinioni e magari chene sò... anche vostri suggerimenti o ipotesi su messaggio privato o anche tramite recensioni, ci veidamo al prossimo capitolo che posterò il prima possibile e come sempre un bacio a tutte. =**

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Capitolo 8
*** Capitolo#8 ***


POV’S Blair
La mattina seguente mi alzai dal letto con una voglia di vivere pari a zero …
Per prima cosa ero ancora incazzata con Harry per come mi aveva trattata la sera precedente e poi perché quel pomeriggio sarei dovuta andare a fare shopping con Jenny.
Si, lo so … è una mia amica e passare del tempo con lei mi fa molto piacere ma andare a fare compere in suo compagnia è come andare in palestra! Devi correre per girare tutti i negozi della città prima della chiusura, alleni le braccia trasportando tonnellate di buste piene zeppe di vestiti e torni a casa più morta che viva!
Dopo essermi lavata e vestita con le prime cose che trovai nell’armadio scesi le scale e notai che la casa era deserta, cercai un biglietto e controllai per vedere se c’era un messaggio sul cellulare ma i ragazzi non avevano lasciato segno di vita ed era come se si fossero volatilizzati …
CHE COSA MERAVIGLIOSA!! Una mattina senza persone che girano per tutta la casa disturbandoti in qualunque momento e che non servono ad altro che ad occupare spazio e a consumare aria.
 Per quanto fossi tentata ad abbandonarmi sul divano a guardare la televisione circondata da qualsiasi tipo di fonte di calorie proveniente dalla nostra cucina decisi di mettermi qualcosa di guardabile e andare al parco.
 
Dopo essermi accomodata sotto la piacevole ombra di un albero tolsi le cuffiette e aprì il mio libro. In quel periodo stavo leggendo “Il ritratto di Dorian Gray” libro che ho da sempre stimato e riletto molte volte.
Ho sempre pensato che in ognuno di noi siano presenti due personalità o meglio due “facce”, quella che si vuole far vedere nella quale molto spesso la maggior parte delle persone crede e viene ingannata e la seconda, quella più nascosta, quella più vera che poche persone hanno la “s”fortuna di conoscere e una volta presa coscienza di chi ci si ha davanti è molto difficile da ignorare e da dimenticare.
Ero immersa nei miei pensieri quando senti il mio telefono squillare nella borsa,lessi il nome sul display e risposi.
“Hey Liam, dimmi tutto”
“Ciao B, volevo sapere dov’eri. Sai io e i ragazzi siamo appena usciti dalla sala di incisione, a proposito mi scuso per non averti lasciato nessun biglietto ma eravamo di fretta e non ci è passato per la testa, comunque ti andrebbe di mangiare fuori oggi ?”
“Si,volentieri. Passatemi a prendere, io sono al parco.”
“Ok a dopo”

Richiusi la chiamata e continuai a leggere fino a quando il suono del clacson non mi riportò alla realtà distogliendomi dal mio piccolo angolo di paradiso.
Mi avvicinai alla macchina aprendo la portiera e con dispiacere scoprì che mi avevano riservato il posto nel sedile posteriore fra Harry e Zayn.
Non riuscivo ancora a guardare in faccia il riccio per il modo in cui mi aveva trattata la sera precedente e d’altro canto lui non dava alcun segno di volersi scusare con me perciò data la situazione parlai per tutta la durata del viaggio con il moro non calcolando minimamente quell’altro essere seduto alla mia sinistra.
Arrivammo sorprendentemente presto ma era tutto dato dal fatto che con Zayn mi trovavo particolarmente bene e avrei potuto parlare con lui per ore senza accorgermi dell’avanzare delle lancette, scesi dall’auto e ci dirigemmo verso l’entrata del ristorante che senza grande stupore portava l’insegna di Nando’s ma d’altronde essendo al volante Niall non mi sorprendeva il fatto che la vettura si fosse fermata proprio li.
Entrammo nel locale, ci dirigemmo verso il tavolo e Harry scostò la sedia come un vero gentiluomo per farmi sedere.
“Faccio da sola, non scomodarti !” dissi con ribrezzo.
“Ok, scusa … una volta tanto che provo a fare una cosa carina”
rispose alzando un sopracciglio.
“No Harry, non è il tuo genere … maglio rinunciarci da subito” dissi.
Appena ci sedemmo e il cibo fu nei nostri piatti Liam spartì i compiti per l’organizzazione della festa che si sarebbe svolta quella sera alla villa.
-Com’ è bello essere sempre la prima a sapere le cose- pensai ironicamente.
Io avevo il compito di sistemare la casa e allestire gli addobbi ma svogliata per come sono  mi sarei fatta  aiutare nel tardo pomeriggio da Jenny, tanto non si sarebbe fatta pregare se in cambio l’avessi invitata alla festa.
Appena finimmo di mangiare pagammo il conto e ci dirigemmo verso il centro commerciale.
Arrivati li notai che ero perfettamente in orario per l’appuntamento con la mia migliore amica e così salutai i ragazzi e mi sedetti su una panchina per aspettarla.
Circa venti minuti dopo mi senti chiamare da dietro “B … pronta per spendere un po di soldi ?”
“Certo J sono nata pronta” risposi girandomi “ma prima devo chiederti un favore. Stasera mio fratello organizzerà una festa e mi farebbe piacere se venissi anche tu. Ma … prima dobbiamo andare a casa per dare una sistema agli addobbi”
“Cosa ?! Io ad una festa ? A casa dei One Direction ? Con tuo fratello ? Cioè … Io … Ahhhh”
urlò ad un volume talmente alto che dovetti tapparmi le orecchie.
“Lo prendo come un si!” risposi con un leggero sorriso prendendola a braccietto.
Girammo come minimo duecento negozi e alla fine mi ritrovai con in mano un egual numero di buste piene zeppe di roba.
“Dai ne manca solo uno B! Fai quest’ultimo sforzo per me …. Ti prego !!” disse facendo la faccia da cucciolo.
“Ah ok, solo perché ti voglio bene e voglio riservarmi un posto in paradiso quando morirò” dissi con il sorriso sulle labbra.
Entrammo nel negozio e subito persi di vista Jenny, come al solito e così iniziai  anch’io  a fare un giro e a guardare gli stand notando subito un vestitino perfetto per la festa di quella sera così lo presi e andai in camerino per provarlo.
“Ti sta davvero bene B”
Mi girai e vidi che Jenny mi stava guardando con gli occhi che brillavano.
“Dici che dovrei prenderlo?”
“Assolutamente si!”
“Ok allora! D’altronde non ho molti abiti eleganti e questo mi sembra perfetto per stasera” 
dissi convinta.
“E aggiungi che con questo Harry non potrà toglierti gli occhi di dosso.” Rispose divertita.
“NO Jenny, LUI NO. Sai come la penso.”
“Dai B so che ti piace ancora nonostante tutto ciò che è successo, d’altro canto dopo che siete …”

Non le feci terminare la frase dandole una gomitata sullo stomaco ed esordì con un “Basta. Non ne voglio parlare” che non le fece più riaprire il discorso per tutto il giorno .
Finiti gli acquisti ci dirigemmo al negozio per comprare gli addobbi e dopo aver preso tutto il necessario ci avviammo verso casa scoprendo, una volta arrivate che i ragazzi erano già rincasati.


Ciao a tutte!!! Mi dispiace tanto per aver aggiornato così tardi :( Ma ho avuto tantissime cose da fare e non mi sono affatto dedicata alla scrittura. :(
Spero comuqnue che questo nuovo capiolo vi piaccia e la storia vi stia sempre di più coinvolgendo e incuriosendo.
Mi piacerebbe ricevere qualche recensione e ringrazio veramente tanto quelle ragazze che mi hanno lasciato un loro parere. Grazie davvero ragazze, siete state molto carine :**
Allora al prossimo capitolo e magari nel frattempo date un occhiata alle mie OS e lasciate un opinione, sempre se vi va ovviamente :*
Vi viglio un mondo di bene e grazie mille ancora.
Alla prossima :)
xx

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Capitolo 9
*** Capitolo#9 ***


Appena entrate in casa vidimo che i ragazzi erano già al lavoro: Louis e Niall erano gli addetti al cibo, Liam alla musica, Zayn agli alcolici ed Harry… beh lui avrebbe già dovuto iniziare a pulire casa ma, pigro per com’era lo vidi sdraiato sul divano intento a superare il livello di uno stupido gioco sull’iphone.
“Harry scusa che cosa stai facendo?” chiesi con la faccia più perplessa che altro.
“Mah niente, mi rilasso.” Mi rispose come se la risposta fosse più che ovvia.
“Ah, ho capito… Dobbiamo organizzare una festa in pochissime ore, ci sono ancora un mucchio di cose da fare, tutti ci stiamo rimboccando le maniche e tu … TU SEI QUI CHE TI RILASSI ??” domandai urlandogli contro.
“Direi che la sintesi è perfetta bellezza.” Mi ripose con superiorità.
“Harry giuro che se non ti alzi subito e muovi il culo per aiutare mi incazzo come non mai!” pronunciai queste parole cercando di contenere la rabbia.
“Lo sai che mi farebbe soltanto piacere, sei più bella quando ti incazzi.”
“Harry!!” urlai così forte che mi sentirono in tutta la casa.
“OK, ok non ti scaldare tanto… Adesso che sono in piedi, cosa vuoi che faccia?” rispose sbuffando guardandomi con noia.
“Ah, perfetto. Allora devi passare la scopa nel salone e nella cucina e successivamente pulire i pianali dalla polvere. Non è tanto complicato, puoi farcela anche tu.” Dissi con convinzione.
Successivamente mi rivolsi a mio fratello “Ei Lou dato che hai finito, aiuteresti Harry? Sai non mi fido tanto”.
“Eh no!” si intromise il riccio “scusa facciamo che tu aiuti me e Louis aiuta Jenny con gli addobbi.”
“Si, ha ragione Harry, mi sembra la soluzione più logica” rispose la mia amica con gli occhi che le brillavano per la possibilità di passare del tempo con mio fratello.
“Ok… per quanto mi dia fastidio mi sacrifico io” dissi sospirando e guardando Jenny con il sorriso sulle labbra nell’averla resa così felice.
“Allora Harry dato che in cucina hanno finito, iniziamo da li.”
“Agli ordini sergente.” Disse ironicamente.
Dopo aver reso la casa irriconoscibile per quanto era pulita e aver sudato parecchio ci dirigemmo tutti verso le camere per darci una ripulita per la serata.
Jenny si diresse verso il bagno per farsi la doccia per prima mentre io finivo di sistemare la stanza dal disordine nella quale l’avevo lasciata.
Non sono mai stata una ragazza molto propensa all’ordine e perciò mi ci volle più del solito tanto che quando riposi l’ultima maglietta nell’armadio Jenny era già in accappatoio che mi aspettava sull’uscio della porta per cedermi la stanza.
Presi l’asciugamano, mi diressi nel bagno e chiudendomi la porta alla spalle aprì l’acqua della doccia.
Dopo essermi svestita mi posizionai sotto il getto d’acqua e chiusi gli occhi per godermi quella meravigliosa sensazione che il cadere dell’acqua mi procurava. Mi è sempre piaciuto stare sotto la doccia, mi rilassava e mi aiutava a pensare perciò ogni volta monopolizzavo il bagno per almeno un’ora per riuscire finalmente a svuotare la mia mente dai brutti pensieri e dedicarmi un a volta tanto solo ed esclusivamente a me stessa. Mi distolsi dai miei pensieri che erano concentrati principalmente su Harry, sui miei genitori e sulla festa di quella sera grazie all' urlo della mia amica che mi ricordava che le lancette non si erano fermate e che se non mi fossi sbrigata ad uscire avrei finito di prepararmi a festa conclusa.
Finì di farmi lo shampoo e uscì in fretta dalla doccia avvolgendo i capelli in un turbante disordinato e instabile catapultandomi in camera per incominciare a vestirmi. Indossato il vestito e asciugati i capelli decisi di lasciarli mossi e affidai il trucco, che in effetti non era proprio il mio punto forte, a Jenny per poi essere definitivamente pronta al suono del campanello che annunciava l’arrivo dei primi ospiti.

HARRY’S POV

I preparativi mi avevano decisamente rovinato il pomeriggio e stancato a dismisura, ma ripensandoci un'unica nota positiva c’era ed era che avevo passato tutto il pomeriggio con Blair, anche se gli unici sguardi che mi dedicava era carichi di delusione e rabbia.
Posso capire che dopo quello che ho fatto lei potesse essere incazzata ma avere questo rancore ancora oggi dopo nove mesi !!... L’ho sempre detto che le ragazze sono esagerate, ma che potessero arrivare fino a tal punto ?!
Comunque…presi un paio di Jeans, una camicia e una giacca non molto elegante, mi sistemai i capelli e scesi sotto per l’inizio della serata.
Tutti gli ospiti erano già arrivati e i ragazzi erano sparpagliati per la casa ognuno con un gruppo di amici diverso, mi guardai intorno e vidi un gruppo di ragazze che salutandomi era già intenta a venire verso di me e gente al bar che richiamava la mia attenzione con urla e risate ma l’occhio mi cadde su qualcuna di decisamente più importante, qualcuna che era sola seduta sul divano intenta a guardare nel vuoto immersa nei suo pensieri come al solito; Blair era bellissima quella sera, aveva un vestito corto color rosa pastello e degli accessori color oro coordinati alle scarpe, i capelli erano al naturale e l’azzurro dei suoi occhi era valorizzato da un bellissimo make-up.
“Hey B… che ci fai seduta qui tutta sola?” le chiesi.
“Niente Hazza, Jenny è sparita con mio fratello non so dove e io non so con chi parlare, non conosco praticamente nessuno qui a parte voi.” Mi ripose sbuffando.
“Non è un problema. Vieni con me, ti faccio conoscere un po’ di gente.” le risposi porgendole la mano per aiutarla ad alzarsi.
MI prese la mano e appena fummo faccia a faccia mi porsi in avanti e portai le mie labbra vicino al suo orecchio.
“Sei bellissima stasera. Dico sul serio.” Dissi sottovoce provocandole un brivido segno di evidente imbarazzo il quale fu ulteriormente confermato dal rossore che le invase le guance.
SI girò rivolgendomi uno sguardo che non ricevevo da nove mesi, un sorriso del quale mi ero completamente dimenticato e in quel momento mi sentì esattamente come l’ultima volta che la vidi.
Mi vennero in mente molte ragazze, molti nomi, molte notti trascorse fuori casa… ma fra tutte queste immagini incerte e confuse solo di una mi ricordavo perfettamente, poiché solo una riusciva a farmi sentire così.
In quel momento decisi che era arrivata l’ora di parlarne, che quella sera qualsiasi cosa sarebbe accaduta noi due ci saremmo detti tutto ciò che in quei nove mesi precedenti ci eravamo portati dentro.

Ciao a tutte ! 
Scusatemi davvero tanto per non aver più scritto ma ho avuto vari problemi e non mi sono potuta dadicare alla FF.
Comunque adesso sono tornata e spero che questo possa farvi piacere =) Allora si continua con la storia di Blair ed Harry ma ho intenzione di iniziare un'altra fanfiction leggermente diversa da questa, fatemi sapere la vostra opinione e vi prometto, che aggiornerò il prima possibile :D
Comunque io vi saluto un bacio a tutte e alla prossima. =**
xx

 

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Capitolo 10
*** Capitolo#10 ***


Blair's POV
Cazzo ...quel sorriso era comparso sul mio volto spontanenamnete...so che non dovevo farlo e soprattutto razionalmente NON VOLEVO farlo ,ma cazzo... mi aveva appena detto che ero bellissima e quelle parole dette proprio da lui avevano sempre fatto uno starno effetto su di me, la maggior parte delle volte, come questa ad esempio, portavano a un'azione fuori luogo e ad un odio profondo verso me stessa.
Ancora mano nella mano con Harry, con il suo calore dinuovo sulla mia pelle dopo non ricordo più chissà quanto tempo  andammo vicono al bancone degli alcolici per ordinare da bere.
Nel frattempo si avvicinarono a noi, o meglio... a lui, tre ragazze bellissime con un sorriso smagliante e con dei cocktail fra le mani.
"Ciao Harry, è un piacere rivederti credimi, come stai? E'da tanto tempo che non ci vediamo, forse troppo aggiungerei!"
"Hey Tiffany sei davvero splendida stasera...sto benissimo e da quello che vedo anche tu ,comqunque lei è Blair non mi pare vi conosciate" sorrise verso di me vedendo le mie guance che improvvisamente diventarono bordaux per l'attenzione ricevuta, sopratutto dopo che mi porse un "cosmopolitan" ghiacciato(o aveva provato ad indovinare e questa volta aveva anche avuto parecchia fortuna o stranamente si ricordava ancora il nostro primo appuntamento).
Protesi la mano verso le ragazze ma quelle non mi degnarono di attenzione se non per una frazione di secondo nel quale mi porsero uno sguardo più tendente all'odio che ad altro.
"Beh, molto piacere...Harry spero sia tua sorella o una tua lontana parente perchè se così non è non credo prorpio sia degna di stare a questa festa o comunque di essere amica tua, tanto meno la tua ragazza. Perciò- e si protese verso Harry abbassando la voce sufficientemente da farla percepitere soltanto a me al ragazzo interessato- se vuoi scaricare questa bambina a qualcun'altro, io e te ci facciamo un giretto di sopra e toriamo fra un paio d'ore.Che ne dici ?"
Detto ciò Harry dapprima immobile spostò lo sguardo sulla nostre mani ancora unite l'una all'altra, alzò lo sguardo verso i miei occhi e dopo qualche secondo intento a fissare  il vuoto  si voltò verso la ragazza mora e aprì la bocca per rispondere all'offerta ma io lo precedetti urlando con un tono abbastanza alto da far girare tutti verso di me.
"Senti cara mia, nella vita ho capito che non ci può far sputtanare così e rimanere impassibili, facendo precipitare la propria autostima rimanendo a guardare impassibili, credendo che quelle come te valgano molto di più di chiunque altro, perciò stavolta ti rispondo io invece di Harry. IO sono Blair Tomlinson, nonchè sorella di Louis e si,magari non sono la ragazza più perfetta e bella del mondo ma sicuramente non permetterò a una nessuno, specialmente a te, di entare in casa MIA, venire alla MIA festa e farmi insultare cosi sopratutto daventi a Harry.Perciò dato che non mi interessa assolutamente cosa tu e lui possiate fare in privato saresti almeno pregata di uscire e discuterne FUORI di qui!"
Quando terminai avevo la gola confia, gli occhi umidi e il fiatone ma ero molto soddisfatta di me stessa ed ero cosciente che sarei scoppiata in lacrime da li a poco per tutte le sensazioni e il sovraffolato numero di pensieri e ricordi che mi balenavano in mente perciò salì in camera mia lasciando in salotto Harry in balia di quella spiacevole ospite.

Harry's POV 
Sospirai, e dopo aver visto andare via in lacrime Blair ero più incazzato che altro. 
"Senti TIffany, vattene. Non venire a rovinare la vita degli altri e in compenso fattene una tua ...ti prego!" dissi rivolgendole uno sguardo di pietà prima di fiondarmi anch'io sulle scale con l'intenzione di raggiurgela.
Orami pochi gradini mi separavano dal piano di sopra e già potavo sentire Blair in lacrime chiusa in camera sua... questa davvero non ci voleva, proprio stasera poi!
Prima di bussare scaricai la tensione che avevo in corpo per evitare di peggiorare la situazione e quando mi sentì pronto ad affronatre un argomento così delicato appoggiai con una leggera pressione le nocche al legno della porta scoprendo però che era già aperta... forse stava aspettando Jenny o magari sapeva che l'avrei seguita.

Blair's POV
"Hey Louis ti stavo asp... AH, sei solo tu!" dissi con tono parecchio deluso "Che vuoi Harry?"
Lui era li, sulla porta ed era palese che non sapeva che dire infatti bofonchiò qualcosa che però non riuscì a decifare.
"Hazza non ti mangio mica, poi in questa situazione sono tutto fuorchè incazzata fidati..." emisi queste parole parecchio sottotono, guardando per terra come a poter gettar fuori tutto ciò che in quel momento il mio corpo e le mie mente provava a rifiutare.
"Senti B... io volevo parlarti. Posso sedermi accanto a te ?" disse tentennando ogni parola temendo forse una mia reazione sbagliata.
"Certo, in questo momento ci sei solo tu... e vedrò di accontentarmi. L'unica cosa che mi serve è avere un pò di compagnia e se dovrò fare lo sforzo di stare con te,farò questo enorme sacrificio." risposi arrendendomi alla situazione sicuramente a me sfavorevole.
"Sai Blair, sei stata davvero coraggiosa stasera, non ti ricordavo così estroversa e aggressiva."
"Ti sei perso parecchie cose Harry, e se sono diventata cosi lo devo anche a te e alle tue innumerovoli cazzate che ho dovuto sopportare. Mi ero ripromessa che mai più qualcuno mi avrebbe fatto sentire inutile, inferiore, tantomeno indesiderata... e così è stato." dissi trattenendo a stento le lacrime.
"A proprito di questo Blair... io volevo parlare di questi nove mesi, di ciò che è successo, volevo parlare di NOI." 
Dicendo ciò mi guardò dritto negli occhi e la sua voce era ferma, sicura e seria. Proprio per questo pensai che ormai era inutile tenersi tutto dentro, far finta che tutto ciò non fosse successo, pensare di poter riaggiustre le cose e di poter stare meglio senza avere un diretto confronto con chi mi ha decisamente spezzato il cuore. 
Così mi voltai, gli restituì lo sgurado, gli feci cenno di "Si" con la testa e gli diedi il via libera.

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