L'ospedale psichiatrico dei fandom

di M_Tay
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Harry Potter ***
Capitolo 2: *** Hunger Games ***
Capitolo 3: *** Shadowhunters ***
Capitolo 4: *** Percy Jackson ***



Capitolo 1
*** Harry Potter ***


Giorno 1.

 

Eccoci qui. Gentili lettori, qui è M_Tay che vi parla. Ci troviamo al momento nell'ospedale psichiatrico che offre ospitalità ai casi incurabili di ossessione per i libri. Oggi visiteremo il reparto di Harry Potter, sperando di uscirne incolumi.

Al momento mi trovo nel corridoio. Mi preparo ad aprire la porta, dietro la quale troverò i primi soggetti sottoposti alle cure di questo luogo. Che cosa possiamo aspettarci?

Bene, la porta è stata aperta. Ecco, qui c'è uno dei pazienti. Mi avvicino e gli farò qualche domanda.

“Buon pomeriggio. Come va? Tutto bene?”

Il ragazzo sembra non degnarmi di uno sguardo. Sembra piuttosto bisbigliare qualcosa.

“Come hai detto scusa?”

Il fanciullo si gira verso di me e ripete ad alta voce quello che aveva solo sussurrato.

“Ho detto, i tuoi genitori sono babbani?”

Rimango un attimo interdetta, ma mi riprendo subito. D'altra parte, se mi trovo in un ospedale psichiatrico per fandom e nel reparto di Harry Potter, è probabile ricevere domande del genere. Decido di essere onesta.

“Ehm, purtroppo sì... Ma vedi...”

Non mi lascia finire la frase che comincia ad urlare.

“AH SI'?! LURIDA BABBANA, NON OSARE PARLARMI. CHI TI HA DATO IL PERMESSO? EH? SAI CHE TI DICO? MIO PADRE LO VERRA' A SAPERE!”

Mentre il giovine continua ad inveire, arriva un'infermiera che con un'abile mossa di siringa lo placa.

“Sa, questo ragazzo è affetto dalla sindrome di Draco Malfoy.”

Annuisco con il capo, facendole intendere che ho capito perfettamente la situazione. Continuo la mia perlustrazione nella stanza. Adesso mi imbatto in una ragazzina con un calzino in mano. In quell'esatto momento, l'infermiera che poco prima era con il ragazzo affetto da Drachite, si avvicina alla pulzella, dicendole con calma

“Cara, è il momento di andare a fare la visita giornaliera. Andiamo?”

La reazione è istantanea. Stringendo forte il calzino, si rivolge all'infermiera.

“Dobby non ha padroni. Dobby è un elfo liiiiiibero.”

Non indagherò oltre. Sul letto vuoto di fianco a quello della fanciulla, trovo parecchi libri aperti. Tutti a pagina 394. Chissà cosa ci sarà di importante poi...

Proseguendo, mi imbatto in un altro paziente. Questi mi ferma, puntandomi addosso una matita.

“Oh no, un dissennatore! Mi succhierà l'anima! EXCPECTO PATRONUM!”

Non comprendendo il latino, né le intenzioni del figliolo, mi limito a girargli attorno. Tanto quello sembra troppo concentrato per notarmi. Questa volta, trovo un altro ragazzo, con in testa il lenzuolo del letto.

“Ragazzo mio, perchè hai in testa un lenzuolo?”

Il pulzello, con sguardo costernato guarda prima il lenzuolo e poi un foglio di carta tirato fuori dalla tasca.

“Non è possibile, ho indosso il mantello, non puoi vedermi. E non ti ho vista arrivare sulla Mappa. La Mappa non mente mai!”

Alquanto confusa, mi allontano dal povero ragazzo, battendogli qualche colpo sulla spalla. Il seguente paziente sembra avere i capelli parecchio sporchi, quasi unti. Non appena mi vede, mi domanda a bruciapelo

“Quanto fa 4 per 4?!”

Leggermente confusa, gli balbetto la risposta.

“Ehm... Se... Sedici, perchè?”

Non si degna di rispondermi, salvo annuire commentando con un “ammirevole”. Non volendo lasciarmi proseguire, continua ad interrogarmi.

“Mi dica, signora, lei che lavoro fa?”

Gli spiego che faccio la giornalista.

“E da quanto tempo?”

“Beh, diciamo... Cinque o sei anni...”

“Dopo tutto questo tempo?”

“Proprio cos...”

Non mi lascia finire che diventa paonazzo e comincia ad inveire.

“No, la risposta è sempre! Sempre! Perchè non capisce? E poi, lui l'ha amata, per tutti quegli anni!”

Devo aver perso il filo logico del discorso. Proprio in quel momento subentra un altro fanciullo, con dei capelli sparati all'aria e degli occhiali molto simili a quelli di Harry Potter.

“Ma che cosa dici? Mocciosus? Quell'idiota non merita Lily.”

I cari ragazzi continuano a discutere, ed al momento io non mi sento in grado di interrompere il diverbio. Ci pensa una fanciulla dall'aria saccente, che gli intima di smetterla subito, se non vogliono essere messi in punizione, o peggio, espulsi. Non so proprio come farebbero ad essere espulsi da un ospedale, ma è meglio non indagare.

Soddisfatta (e un po' scossa) dal primo giorno di esplorazione, mi allontano. A quel punto, mi si affianca un'infermiera.

“Salve M_Tay. Come è andata oggi? Sai, credo che siano stati più bravi del solito. Solitamente cominciano a creare strani intrugli credendo siano prodotti Weasley, si sfidano a duello – con le matite chiaramente – oppure decidono di giocarsi la coppa del Quidditch dentro la stanza. Volano palloni dappertutto. La parte peggiore è quando qualcuno comincia ad avere manie megalomani come Voldemort. A quel punto, comincia a rubare merendine a tutti e ogni volta i ragazzi devono cercare di distruggere gli Horcrux. Mandano a soqquadro tutti i piani. Ma... E' tutto a posto?”

“Cos... Ma certo signorina, è tutto a posto! Allora, ci vediamo domani?”

Cerco di nascondere l'ansia. E se dovesse capitare qualche fandom più in subbuglio perchè i libri o i film tratti da essi sono ancora in uscita?

“Naturalmente! Credo che la tappa per domani sia... Ah, ecco!”

Dice leggendo un foglio dalla sua cartellina.

“Domani reparto Hunger Games! Buona giornata!”

 

Tutta sorridente se ne va. Lasciandomi nel panico più totale.

 

 

 

 


 

 

Angolo autrice.

 

 

 

Ok, è tutto una grandissima cavolata e non so se fa ridere, anche se l'intento in teoria sarebbe quello. L'idea è venuta fuori da un'immagine che ho visto su internet, che mi ha fatto sbellicare dalle risate. Vi prego di dirmi se vale la pena continuare! Mi era stato detto di provare a scrivere qualcos'altro in vena comica e questo è il primo tentativo. *incrocia le dita* Ah, per caso qualcuno sa se la sezione in cui sto pubblicando è quella giusta? Perchè me lo sono chiesta per un bel po', ma cliccando qua e là alla fine è stata ficcata tra le storie originali, quindi boh... 
Grazie a chi avrà voglia di leggere, recensire et cetera! Un saluto (:

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Capitolo 2
*** Hunger Games ***


Giorno 2.

Questa mattina ho dovuto prendere ben due caffè, credo che dovrò essere molto preparata per quello che mi aspetta oggi. Nella cartellina dell'infermiera sorridente di ieri c'era scritto che oggi mi avrebbe atteso il reparto Hunger Games. Il fandom mi sembra parecchio scatenato. Spero solo di non rischiare la mia incolumità, a quanto pare negli Hunger Games i partecipanti devono uccidersi a vicenda. Ma insomma, sono pur sempre in ospedale... Non ci saranno delle armi... Vero?

 

Una volta arrivata nell'edificio, vengo accolta dall'ennesima infermiera sorridente. Come minimo per lavorare in questo ospedale bisogna prima superare un esame del sorriso. Quest'oggi mi accompagna oltre il primo piano, verso il secondo. Le porte dell'ascensore si aprono. Mi avvio in esplorazione.

 

Non appena supero la porta, mi rendo conto di essere in un luogo completamente diverso rispetto a quello di ieri. Sembra più... violento. Il primo paziente che mi accoglie è un giovane ragazzo molto affascinante. E forse lo sa anche lui, perchè mi guarda in modo ammiccante. Si avvicina con fare cospiratorio.

“Vuoi una zolletta di zucchero?”

Ecco, dovevo aspettarmi una cosa del genere. Per non farlo dispiacere accetto volentieri. Avrò bisogno di parecchie energie per superare la giornata.

 

Continuo la mia perlustrazione. Una ragazza sta beatamente dormendo nel suo letto. E sarebbe tutto normale. Se non fosse che è circondata da fiorellini di carta. Mi rendo conto che è tutta opera di un'altra fanciulla, molto indaffarata a preparare i fiori ed adagiarli intorno alla compagna. Sembra una cosa delicata, quindi decido di non interrompere. Non appena la bambina impegnata nel suo lavoro poggia un fiore sul nasino della dormiente, questa si sveglia infastidita. Al primo movimento della ragazzina sdraiata, l'altra comincia ad urlare felice.

“Rue, ma allora sei viva!”

Le due si abbracciano felici. Meglio per loro, anche perchè se ci fossero morti in ospedale non penso sarebbe una cosa positiva.

 

Proseguo lungo il reparto. Due ragazzini sono accucciati dietro un letto, puntando a qualcosa posta su uno scaffale. E' un peluches di uno scoiattolo. Sembra che abbiano in mano qualcosa. Tipo degli archi giocattolo. Beh, dovranno pur giocare questi ragazzini!

 

Passo in un'altra stanza, c'è la radio accesa. Il presentatore annuncia la seguente canzone, della quale non riesco a sentire il titolo. Ma ben presto la riconosco, è una canzone molto famosa, spesso ascoltata alle feste dei bambini per i balli di gruppo.

“Booooooooomba.”

A me piace questa canzone, ma non sembra lo stesso per i ragazzi di questo reparto. Cominciano tutti a gridare e a prendersi la testa fra le mani, alcuni piangono. Sento uno gridare

“Mi dite a che diavolo è servito tutto se poi va a finire così?!?”

Mah, chissà che è successo.

 

Forse è meglio allontanarsi da questa zona. Dove sono arrivata ora, molti stanno allegramente decorando torte. Sembrano molto bravi. Alcuni invece preferiscono decorare il loro corpo. Passioni strane questi ragazzini.

 

Ora mi trovo in una specie di biblioteca. Non mi aspettavo di trovare una cosa del genere in ospedale, ma dopotutto non si tratta di una casa di cura normale. Mi guardo attorno e sono distratta, quindi per sbaglio urto contro un tavolo massiccio. La fanciulla che ci stava disegnando sopra tranquilla mi guarda quasi inorridita, neanche avessi ucciso qualcuno.

“Ma... Quello era mogano!”

Le chiedo scusa e vado via in fretta e furia. Non voglio subire una sfuriata.

 

Mentre cammino verso quella che dovrebbe essere l'ultima sala, una ragazza mi passa accanto accompagnata da un'infermiera. Ha la pelle tutta colorata di blu e i capelli rosso vivo. La donna le parla con dolcezza

“Cara, lo capisco che tu voglia essere alla moda come gli abitanti di Capitol, ma questo non è il modo giusto.”

Mode strane al giorno d'oggi eh?

 

Mentre proseguo lungo il corridoio, incrocio una ragazzina che ripete

“Tic tac, tic tac, tic tac... E' un orologio!”

Per me l'orologio se l'è mangiato, altrochè.

 

Eccomi nell'ultima stanza, o meglio la prima, perchè a quanto pare ho fatto un giro in tondo.

 

L'infermiera di ieri (credo, si somigliano tutte, neanche fossero l'infermiera Joy dei Pokémon) si avvicina, SEMPRE sorridente. Sta diventando inquietante. Mi fa cenno di aspettare un secondo e si rivolge a tutti i ragazzi, che subito le prestano attenzione.

“Allora, adesso accompagnerò la nostra ospite M_ Tay fuori, chi vuole fare la visita non appena torno?”

Neanche ci fosse stato un direttore d'orchestra, rispondono tutti all'unisono

“MI OFFRO VOLONTARIO COME TRIBUTO.”

Lei alza gli occhi al cielo e con fare rassegnato mi conduce fuori.

 

“Scusa, mi sarei dovuta ricordare che fanno sempre così. Dunque, hanno provato ad ammazzarsi a vicenda?”

Io la guardo un po' perplessa, pensavo non facessero così sul serio. Mentre c'ero io per fortuna non è successo nulla, quindi scuoto il capo. Le annuisce rilassata.

“Davvero, mi dispiace molto essere arrivata tardi, ma ho dovuto fermare una ragazza che si stava dando fuoco ai vestiti. Sai, anche lei voleva essere la ragazza in fiamme.”

Caspita, non devo assolutamente leggere questi libri se non voglio darmi fuoco da sola. L'infermiera sorrido-talmente-tanto-che-mi-si-bloccherà-la-faccia continua a parlare di vestiti. A quanto pare ce ne sono parecchi nei libri.

“Sai, l'altro giorno una ragazza ha fatto a pezzi il cuscino per attaccarsi le piume addosso ed avere il costume da ghiandaia imitatrice, anche se poi è rimasta delusa trovando le piume bianche e non nere.”


Inizio ad affrettare il passo, temo che passare tutto il tempo in questo posto potrebbe far impazzire anche me. Arrivate all'uscita ci stringiamo la mano e ci salutiamo. Prima che io vada via, mi comunica il piano di domani: Shadowhunters. Saranno mica quei tipi sempre vestiti di nero con le braccia impiastricciate di pennarello? Lo scoprirò domani. Sperando di arrivare a fine giornata, pare siano amanti delle spade.  

 

 

Angolo autrice.

Lalala, risalve :3 Dunque, ho l'impressione che questo capitolo non sia riuscito bene come il primo, sarà che con Hunger Games non c'è molto da ridere oppure che mi è scomparsa la vena ironica (speriamo di no!). Mi dispiace aver aggiornato così tardi, ma tra scuola ed impegni vari non ho proprio avuto tempo! Piuttosto che scrivere in fretta e pubblicare a casaccio, preferisco prendermi un po' di tempo e cercare di fare qualcosa di decente! Non so se lascerò così il capitolo o se farò qualche modifica, sarà da decidere prossimamente! Grazie a meme_97 che mi ha fatto da beta-lettrice, grazie per tutte le recensioni, per chi ha aggiunto ai preferiti, ricordate ecc ecc e anche a chi ha solo letto la storia fino alla fine, condividendo un po' della mia mente malata! Un saluto a tutti, a presto (forse eheh)

Tay

 

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Capitolo 3
*** Shadowhunters ***


Giorno 3

Questo lavoro si sta dimostrando sempre più pesante. La giornata di ieri è stata davvero stancante. Ma non posso fermarmi adesso, avevo promesso di portare a termine questo compito ed ho intenzione di farlo.
Decisa più degli altri giorni, mi dirigo verso l'ospedale. Ancora una volta mi accoglie l'infermiera che sembra uscita dalla pubblicità della Mentadent.

“Ehi M_Tay! Come va? Sembri di buon umore oggi. Vogliamo andare?”

Mi conduce verso il fantastico ascensore e andiamo al terzo piano.

Io scendo, l'infermiera invece mi dice di proseguire senza di lei e che sarebbe passata a prendermi alla fine come ogni giorno.
E dunque, inizia l'esplorazione del piano Shadowhunters.

La prima cosa che salta all'occhio è che sono vestiti tutti di nero. Che sia il funerale di qualcuno? Ma no, non sembrano tristi.
Vestita di bianco risalto parecchio tra questi giovani.
Infatti tutti si girano a guardarmi. Uno di loro, con aria dispiaciuta, sia avvicina e mi dice

“Condoglianze.”

Sono decisamente confusa. Quelli vestiti a funerale sono loro, mica io! Ma si sa che non hanno tutte le rotelle a posto.
Mentre quello comincia a parlare in latino (“Ave atque vale”, forse pensa di essere la reincarnazione di Catullo), lo supero per osservare gli altri pazienti.

Due di loro sono seduti ad un tavolo e si fanno a vicenda degli strani segni sulle braccia, tutti neri, con dei pennarelli. Ogni volta che uno dei due viene “tatuato” fa una faccia quasi sofferente. Non pensavo che i pennarelli fossero affilati. Ma vabbè, se lo dicono loro.

Apro una porta e mi trovo in una stanza ricreativa. C'è anche la TV accesa. Vado a vedere di cosa si tratta e noto che è un documentario sugli animali che vivono nei laghetti. Proprio in quel momento viene inquadrata un'anatra. E' così teeeeenera mentre nuota e...

“PER L'ANGELO, AIUTO, SCAPPATE!!”

Faccio un salto sul posto. E' forse scoppiato un incendio? Mi volto a destra e a sinistra, ma non ci sono allarmi e nessuno sta abbandonando l'edificio. Poi mi rendo conto che tutti stanno fissando con terrore l'anatra che nuota felice e contenta nel laghetto.
Muovendomi con circospezione, mi avvicino al televisore e lo spengo. In quell'esatto momento, tutti i ragazzi sospirano sollevati, ringraziandomi e lodandomi per aver avuto il coraggio di affrontare quella piccola bestia assetata di sangue.
Ma perchè, le anatre sono carnivore? Meglio accettare i complimenti e non fare domande.

Mentre passo davanti alla porta del bagno, intravedo una ragazza ricoperta di glitter con i capelli pieni di gel. Forse anche lei vuole essere un'abitante di Capitol come i ragazzi di ieri. Porta anche una targhetta appuntata alla maglietta, con su scritto “Somma Strega di Brooklyn”. Mah, vabbè.

Nella sala seguente alcuni pazienti stanno facendo merenda. Uno di loro si sta lamentando a gran voce, reclamando un mango. Ma a merenda non si mangia pane e nutella? Almeno è salutare...

Adesso mi trovo nel dormitorio. Un ragazzo si sta specchiando e continua a ripetere

“Sono fantastico, mi adoro. Sono bellissimo. Quanto sono figo.”

Che sia Narciso la vendetta? Vedo una cartella clinica appesa al suo letto. Dice “Jaceite acuta”. Sto imparando un sacco di nuove patologie!
Ho visto anche diversi casi di “complesso di multicognomità”, anche noto come “crisi di identità”. Pensano di avere almeno quattro cognomi.

Mentre continuo a passeggiare per la stanza, una ragazzina passa sfilando e sventolando i capelli, sostenendo che sono biondo naturale. Sospetto un altro caso di Jaceite.

Poi sento una conversazione tra due bambine. Una si lamenta perchè ha un po' di mal di testa e l'altra, con aria da esperta, le dice

“Mi dispiace per te, ma credo che ci troviamo di fronte ad un caso di sifilide demoniaca.”

La sua cartella dice “competenze mediche alla stregua di William Herondale”. Spero veramente che il sig. Herondale non sia un medico.


Quando vedo l'infermiera-Mentadent, capisco che la giornata è finita. Prima di scortarmi fuori, con un'espressione nervosa si rivolge ai ragazzi.

“Ehm, vorrei comunicarvi che, ecco, insomma.... Cassandra ha appena pubblicato uno snippet di City of Heavenly Fire.”

Scoppia il finimondo. Gente che piange, gente che si tira i capelli, chi si butta per terra, chi urla

“I MIEI MALEC NO, PER FAVORE I MALEC NOOO.”

Meglio lasciar perdere.


Io e l'infermiera ci allontaniamo. Ci sono le solite domande di rito e le solite risposte. Ormai mi sto abituando a questa routine.
Ora, con un po' di preoccupazione, aspetto che mi riveli il prossimo piano.

“Dunque dunque, per domani abbiamo in programma... Ah sì, Percy Jackson!”

Ah, domani mi toccano i dislessici iperattivi. Di bene in meglio insomma! Basta che non compaiano creature mitologiche e sono a posto. Saluto l'infermiera e torno a casa. 

 

Angolo autrice.
Lalala, rieccomi con un'altra scemenza degna del mio cervellino idiota. Lo so, i capitoli sono sempre più corti, ma la mia testolina non cava fuori niente di meglio, quindi basta, vi tenete quello che ho. Ringrazio come sempre chi ha letto, recensito, messo tra i preferiti, aperto la storia per poi chiuderla... Anzi no, loro no eheh. Alla prossima (:

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Capitolo 4
*** Percy Jackson ***


*Attenzione, è presente uno spoiler su MoA*

Giorno 4
E’ il quarto giorno qui dentro. Ormai potrei vagare da sola per questo ospedale. Anzi, mi hanno addirittura permesso di andare senza l’infermiera al prossimo piano!

Oggi tocca al fandom di Percy Jackson.

Non appena arrivo al piano, sono sostanzialmente due i colori che mi si parano davanti. Arancione e viola. Tutti i ricoverati hanno indosso magliette solo di questo colore. Sono curiosa di sapere perché, quindi vado a chiedere.

“Ciao caro, potresti dirmi perché hai una maglietta arancione?”

“E’ una maglietta del Campo.” Risponde quello.

“E quale Campo, se posso sapere?”

“Il Campo Mezzosangue, signorina T_May.”

C’è qualcosa che non quadra. Sul mio cartellino c’è chiaramente scritto M_Tay.

“Figliolo, penso che tu abbia letto male…”

Quello mi interrompe subito.

“Soffro di dislessia, iperattività e disturbo da deficit dell’attenzione. E’ normale quando sei un semidio.”

Forse non sono quelli i suoi problemi principali. Meglio proseguire.

 

Una ragazzina con un arco giocattolo a tracolla si avvicina.

“Ehy, benvenuta! Chi è il tuo genitore divino?”

I miei ricordi in fatto di divinità sono scarsi, quindi dico il primo che mi passa per la testa.

“Uhm, ehm… Apol…”

Non riesco a finire la parola che quella mi abbraccia gridando

“SORELLA. Anche io sono figlia di Apollo! Vieni, ti accompagno in giro! Ma prima, per festeggiare… Un Haiku!”

Non so nemmeno che cosa sia un Haiku, ma attendo. Lei si schiarisce la voce

“Benvenuta Tay, / figlia del bell’Apollo. / Papi è figo.”

Terminata questa discutibile composizione, guarda il soffitto tutta sorridente. Starà aspettando un segno divi… Ah, forse lo aspetta sul serio. Non ricevendo alcuna risposta dall’alto, continuiamo a camminare.

Ad un certo punto ci imbattiamo in alcuni ragazzi che litigano. Lei mi guarda e dice

“Al momento c’è la guerra delle ship. E’ ogni giovedì mattina. “

Non so bene cosa significhi, anche perché io non vedo nessuna nave. Intanto numerosi ragazzini urlano nomi strani.

“Percico!”

“No, Jasico!”

“Cosa dite!? Thaluke!”

“Assolutamente no. Jasper!”

“Io dico Leyina.”

“NOOO, CALEO.”

Poi una ragazza cammina in mezzo a tutti gli altri, che ammutoliscono. Sembrano spaventati. Quella, con voce seria e ferma, dice

“Adesso basta. L’otp è Percabeth. Anche Aracne li shippa. Ed ora, silenzio.”

Nessuno parla. Ed io ho capito più o meno “Adesso basta. L’… è …. Anche … li …. Ed ora, silenzio.” Il che non ha molto senso, ma va bene comunque. In lontananza qualcuno stava singhiozzando, dicendo

“I miei Percabeth, nel Tartaro. Zio Rick è malvagio!”

L’altra figlia di Apollo (oltre a me si intende) spiega che Percabeth (che razza di nome è?!) ha vinto la guerra di ship per la 68esima volta di fila.

Continuo il tour con mia… Sorella?


Superiamo alcune ragazzine che ridono e lanciano indietro i capelli. La parente appena acquisita le definisce figlie di Afrodite.

Passando davanti alla mensa sento qualcuno che si lamenta con disappunto.

“Mi rifiuto di mangiare.”

“Avanti, fai merenda.”

“No.”

“Non farti pregare.”

“Finchè non avrò del cibo blu, io non mangio proprio nulla.”

E dove si trova del cibo blu?

 

Poco dopo un ragazzino corre da noi con una penna in mano.

“C’è un segugio infernale in camera da letto. Siete armate?”

Io non so di cosa stia parlando, ma la ragazza risponde per me.

“Io sì, mia sorella no.”

Detto fatto, il ragazzo tira fuori dalla tasca una… penna. Lo guardo confusa.

“E una penna.”

Lui, con faccia orripilata, dice

“Non osare citare il film. Anzi, fingi che non sia mai esistito. Devo andare ora. Raggiungeteci il prima possibile!”

E scappa via. 

 

Angolo autrice.

Sì, ecco... Insomma... DOVEVO aggiornare prima, ma diversi motivi me lo hanno impedito. Mi dispiace comunicare (sì lo so, siete tutti molto tristi e disperati) che questo sarà l'ultimo capitolo, in quanto non sono più convinta e la storia sta andando in calando in quanto a qualità di scrittura. Non è un addio definitivo, chi lo sa, magari un giorno mi viene lo schizzo e riprendo. Il capitolo si interrompe un po' bruscamente ed è corto, ma sinceramente meglio evitare un altro incontro con l'infermiera della Mentadent. Ad ogni modo, ho in testa una mezza idea per una nuova storia a tema Percy Jackson, anche se non so quando (e soprattutto se) la pubblicherò mai. Diciamo che c'è una possibilità! Detto questo, tanti saluti e grazie a chiunque abbia seguito questa storia, grazie mille a tutti coloro che hanno recensito, letto e messo tra seguite ecc ecc. Davvero, sono commossa :') Spero di aver fatto divertire qualcuno almeno come è stato divertente per me scrivere queste scemenze e... Basta, detto questo tanti saluti e alla prossima! 

Ps Ho finito BoO (Percy Jackson), chi l'ha letto pianga con me c.c
 

 

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