Un nuovo inizio

di giay
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Riportare tutto alla normalità ***
Capitolo 2: *** E adesso? ***
Capitolo 3: *** VERTIGO ***



Capitolo 1
*** Riportare tutto alla normalità ***


Erano passati circa sei mesi da quando erano riusciti a catturare e rinchiudere Slade, la città adesso era un posto più tranquillo grazie al suo vigilante Arrow e al suo nuovo aiutante Arsenal,  la criminalità in calo, il detective Lance promosso capo della polizia e come prima azione aveva ritirato la task force contro Arrow, Laurel aveva ripreso il suo lavoro e aveva chiuso definitivamente con l’alcool, non restava ad Oliver che riprendersi la sua società.
Oliver, grazie all’inganno di Isobel, si era ritrovato senza una società, senza una casa, senza un club. In questi mesi oltre che a combattere il crimine, insieme alla sua assistente Felicity stava studiando un modo per avere i soldi necessari per riprendersi la sua società perché era l’ultima cosa che gli restava della sua famiglia, dopo l’abbandono di Thea, già Thea che fine aveva fatto? Dopo quella notte di guerriglia sembrava scomparsa nel nulla, nessuno sapeva, dove fosse e neanche Felicity (che aveva usato tutti database che poteva hackerare) non era riuscita ad avere un riscontro su dove diamine fosse finita.
Oliver, grazie alle sue amicizie, non proprio professionali con la mafia, russa doveva riscuotere alcuni favori e grazie anche all’aiuto di Walter ebbe il capitale necessario per riprendersi la società. Il momento tanto atteso stava arrivando, finalmente tutto sarebbe tornato al suo posto.
Quella mattina fissò un appuntamento al nuovo covo( che era diventato anche casa sua) alla sua assistente per preparare i documenti e portarli alla Queen Consolidated. Arrivati all’ingresso Oliver e Felicity, si prepararono a presentare i loro progetti e i loro piani per rilanciare la società. Avevano appuntamento con il consiglio amministrativo. Era strano trovarsi di fronte a quello che una volta era il suo ufficio, lo stesso ufficio che lui non aveva mai voluto e che era stato costretto a prendersi, adesso capiva quanto in realtà tenesse a quella società. E’ proprio vero capisci il valore di ciò che hai solo quando lo perdi.
buon giorno Signor Queen, Signorina Smoak – disse il portavoce del consiglio d’amministrazione.
- Buon giorno a Lei- risposero i due.
- Veniamo al dunque signor Queen, abbiamo letto i suoi piani di rilancio della società, e valutato la sua offerta, mi dispiace dirle che non possiamo accettarla perché…-
- Cosa????????????- risposero i due sbalorditi erano sicuri di avere tutte le carte in regola
Nel frattempo alle loro spalle giunse un uomo alto,  moro e affascinante nel suo completo blu notte poteva avere una trentina di anni.
- Perche signor Queen, hanno preferito la mia offerta, piacere sono Ray Palmer il nuovo amministratore delegato della Queen Consolidated-.
Oliver fissava quel giovane davanti a lui, era incredulo lui gli aveva portato via sotto il naso, la sua società. Oliver non disse niente si girò e se ne andò, Felicity era pronta a seguirlo quando Ray le disse.
-Suppongo che lei debba essere Felicity Smoak, laureata all’IMT in scienze informatiche, responsabile del reparto informatico e assistente del signor Queen, ha già trovato un nuovo lavoro???-.
- Mi scusi?- disse la ragazza.
- Sa ho letto il suo curriculum, ed è un curriculum di tutto rispetto me lo lasci dire, non è facile trovare gente preparata come lei e soprattutto bionda- rise- quindi se fosse interessata signorina Smoak sarei felice di ridarle il suo vecchio lavoro-.
- Grazie l’offerta è allertante, ma credo dovrò rifiutare-.
- Perché? So per certo che non ha un nuovo lavoro, ci pensi su, e mi faccia sapere. Sarò qui ad aspettarla, ora non voglio rubarle altro tempo buona giornata signorina Smoak-.
Felicity rispose -Buona giornata a lei signor Palmer- e uscì da quell’ufficio doveva raggiungere Oliver che era andato chissà dove.

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Capitolo 2
*** E adesso? ***


Felicity raggiunse l'uscita della Queen Consolidated cercava con lo sguardo Oliver, lo trovò su una panchina di fronte l'azienda con lo sguardo perso nei suoi pensieri. Si avvicinò e disse - a cosa pensi?- -Ehi perche ci hai messo tanto-. La ragazza non sapeva che rispondere, certo non poteva dirgli che quel Ray Palmer le aveva appena offerto un lavoro. Oliver la fissò e le disse - non importa. Sai stavo pensando che non m'importa chi sia questo damerino spuntato dal nulla, io non mi arrendo, mi riprenderò la mia società; costi quel che costi-. Lei lo guardò e le sorrise in segno di approvazione e poi disse - Andiamo l'altro lavoro ci attende-. - Veramente ci sono Diggle e Roy a controllare la situazione, credo che dovremmo prenderci un giorno di riposo - rispose lui. -Ah ok - Poi Oliver la fissò, ispirò, le sorrise e le disse - che ne diresti, se stasera andassimo a cena noi due?-. Felicity restò incredula alla proposta di Oliver, le aveva appena chiesto di uscire????davvero?aveva sentito bene????. Non avevano più parlato di quel "Ti Amo", il discorso sembrava essersi chiuso su quell'isola. Felicity : intendi un appuntamento......io e te...... Dici?. Oliver le sorrise ancora una volta, quel sorriso, che a Felicity faceva perdere la logica e la ragione e le disse -si Felicity un appuntamento solo io e te-. -Ah ok- rise imbarazzata. -Allora ti vengo a prendere stasera a casa, intanto ho bisogno di fare due passi e pensare a un altro modo per riprendermi la società. A stasera Felicity-. Le sorrise di nuovo. -A stasera Oliver-. Mentre Oliver camminava per le strade di Starling City incontrò per caso Laurel. -Hey- disse lei. -Hey Laurel,che piacere vederti che ci fai da questi parti?-. -Dovevo vedermi con un cliente ma a quanto pare mi ha dato buca, come vanno le cose,e con la società?-. -Il resto va bene, sai, grazie anche all'aiuto del capo della polizia- rise- la criminalità è calata sembra un posto più; tranquillo, dove vivere questa città, per quanto riguarda la società- sopsirò- oggi non è; andata bene, è spuntato questo Ray Palmer, e a quanto pare il consiglio ha deciso in suo favore. Ha scelto lui come nuovo amministratore delegato-. -Oh Olli, mi dispiace, so quanto hai lavorato per riprendertela, aspetta Palmer....hai detto?-. -Si lo conosci?-. -Non proprio ma ne ho sentito parlare, si è laureato con il massimo dei voti in Fisica, se non sbaglio o qualcosa del genere, non è solo affascinante ma anche molto intelligente. Questo è quello che si dice di lui-. - Cosi non mi aiuti-. -Ok è meglio cambiare discorso-. -Hai sentito Sara di recente?-. -No e tu?-. -Non proprio, ma spero si faccia viva presto-. -Tornerà vedrai-. -Lo so ma, accidenti sono in ritardo, devo consegnare questi documenti in tribunale, Meglio che vada. Ciao Olli a presto-. -Ciao Laurel-.

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Capitolo 3
*** VERTIGO ***


Oliver arrivò al covo, e con sua sorpresa ci trovò anche Felicity.
-Che ci fai qui, non ti avevo forse detto di prenderti il resto del giorno libero?-
- lo so, ma come ben sai, Oliver, non riesco a stare senza  far niente, per  troppo tempo, e poiché ancora non ho un lavoro intendo un lavoro decente e il crimine non riposa, sono passata a controllare la situazione, e poi sapevo che anche tu saresti  venuto – rise.
Oliver  sorrise, quando Felicity faceva così era davvero buffa da vedere.
- perfetto. Diggle visto che ci siamo noi potresti prendertela tu la giornata libera, e occuparti di Layla-
-tranquillo Oliver se Layla ha qualche problema chiama-.
- Diggle davvero noi siamo in te- disse Roy - ce la facciamo-.
-Non dovete ancora comprare la culla?- Gli ricordò Felicity.
-ok volete cacciarmi per caso? E la culla devo solo montarla se solo sapessi come si diavolo si fa-rispose.
-No amico che pensi, però sai potrebbe esplodere da un momento all’altro- disse Roy mimando con le mani un esplosione.
-ok. Ok. ok . va bene,  ho capito,  meglio che vada, se avete bisogno chiamate - uscì dal covo un pò seccato l’avevano appena cacciato?.  ” Questo bambino da più pensieri a loro che a me, da quando hanno saputo di Layla sono tutti  troppo comprensivi nei miei confronti, io sono un soldato so gestire tutte le situazioni perché loro no?”
Intanto nel covo Roy e Oliver erano alle prese con i soliti allenamenti e Oliver  doveva in qualche modo scaricare tutta quella tensione visto il fallimento della sua missione di riprendersi la società e visto che gli amati computer di Felicity non segnalavano niente di anomalo, lei si mise ad osservare i due come sempre.
Le piaceva davvero tanto vedere Oliver allenarsi poteva ammirare il suo fisico, la sua sicurezza, la sua forza, il suo controllo, la sua precisione, insomma era davvero un bello spettacolo ma ad un tratto i pensieri si affollarono sulla sua testa “Oddio che mi metto stasera?  ho davvero un appuntamento con lui? dove andremo? perche me l’ha chiesto? E se straparlo????beh a quello c’è abituato!!!comunque  è meglio escogitare un piano per evitare che stasera faccia delle brutte figure”
- Felicity….. Felicity… Felicity!!!!!!!
- Cosa……che c’è??????- solbazzo
- a che pensi Smoak- disse Roy
Lei non rispose ma arrossì leggermente
-  mi ha appena chiamato il detective Lance- Felicity già era attiva sui computer e mentre Oliver parlava lei agiva- hanno appena trovato in un capanno tre ragazzi in overdose e non crede ce la faranno  puoi controllare le loro analisi e vedere di che si tratta e fare una ricerca su i possibili spacciatori ancora in circolazione???
-fatto allora-
-Cosa?già hai fatto?- rispose un Oliver sorpreso, Felicity non smetteva mai di sorprenderlo.
-Signor Queen non imparerà mai, sono veloce,  tutto quello che posso trovare con un pc lo trovo, comunque questa formula chimica è nuova anche se ha un componente che era presente nella Vertigo di tipo due, sà non quella del conte ma quella del suo psicologo pazzo, e  visto che quasi tutti gli spacciatori sono dentro dovrebbe essere qualcuno che conosce il dottore ma dal suo fascicolo non risultano parenti prossimi  e lui è originario di Gotham City , sto già cercando di fare una lista con tutte le persone che sono entrate in città nell’ultimo mese-.
- Beh appena hai finito dammi quei nomi e io e Roy andremo a fare qualche visita-.
- ma sarà una lista lunga-
-il tempo certo non ci manca-

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