L'amore vero

di elena8725
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 ***
Capitolo 2: *** 2 ***
Capitolo 3: *** 3 ***
Capitolo 4: *** 4 ***
Capitolo 5: *** 5 ***
Capitolo 6: *** 6 ***
Capitolo 7: *** 7 ***
Capitolo 8: *** 8 ***
Capitolo 9: *** 9 ***
Capitolo 10: *** 10 ***
Capitolo 11: *** 11 ***
Capitolo 12: *** 12 ***
Capitolo 13: *** 13 ***



Capitolo 1
*** 1 ***


Erano passati due giorni da quando Annibale e Luigi si erano lasciati e quella mattina Annibale aveva deciso di andare al loro studio per portare via le sue cose.
Stefania:Annibale sei sicuro di quello che stai facendo?
Annibale:Purtroppo si, non posso certo continuare a lavorare con una persona che non si fida di me e poi io l'ho amo ancora non riuscirei a lavorare con lui senza poterlo abbracciare e baciarlo, mi capisci vero?
Stefania:Si ti capisco, vuoi che venga con te?
Annibale:No grazie devo farcela da solo, ma grazie sei una vera amica
Annibale e Stefania scesero in cucina a fare colazione, dove c'erano già gli altri fratelli Cesaroni
Annibale:Ciao a tutti
Giulio:Annibale come va?
Annibale:Bene,prendo solo un caffè scusate ma ho fretta a più tardi
Giulio:Annibale non prendi neanche un cornetto?
Annibale:No è meglio che vada
Annibale uscì velocemente da casa Cesaroni senza salutare e in sella alla sua moto si diresse verso lo studio
Giulio:Stefania ma che ha Anninale? Non è da lui non prendere neanche un cornetto
Stefania:Be è  normale dopotutto si è appena lasciato
Giulio:Si ma c'è qualcos'altro?
Cesare:E poi perchè aveva fretta? E' tornato a lavorare?
Stefania:Beh non proprio,
Augusto:Allora vuoi parlare si o no?
Stefania:Eh  va bene tanto prima o poi lo verreste a sapere? Hai deciso di lasciare lo studio che ha con Luigi è andato a prendere le sue cose
Giulio:Che cosa e perchè?
Stefania:Come perchè, voi riuscireste a  lavorare accanto alla persona che non si fida di più di voi
Cesare:Be in effetti no, ma ora che cosa farà?
Giulio:Qualunque cosa farà noi lo supporteremo, vero?
Cesare-Augusto:Certo
Annibale era arrivato allo studio e fortunamente non era ancora arrivato era solo così poteva prendere le sue cose in tranquillità e prese una scatola e iniziò a mettere i suoi oggetti, era cos' preso nel sistemare che non si accorse che qualcuno era entrato
Luigi:Annibale cosa stai facendo?
Sentendo la voce di Luigi Annibale ebbe un sussultò al cuore e si girò verso di lui
Annibale:Sto portando via le mie cose?
Luigi:Perchè?
Annibale:Come perchè, noi due non possiamo più lavorare insieme?
Luigi:Perchè no, tu sei un bravo avvocato sei bravo nel tuo lavoro, si è vero tra di noi è... ma possiamo continuare a lavorare insieme non credi?
Annibale:No non credo, io non c'è l'ha faccio e poi come fai a lavorare con una persona di cui non ti fidi
Luigi:Si è vero ma io .....
Annibale:E' meglio così per tutti e due
Luigi:No aspetta non te ne andare
Annibale ormai era vicino alla porta quando ...
Luigi: Annibale io ti amo ancora ti prego resta
Annibale si girò verso Luigi lasciò la scatola a terra 
Annibale:Davvero
Luigi:Si ti amo, ora che ti visto prendere le tue cose ho capito che ti amo ancora, ti prego non andartene
Annibale:Anch'io ti amo 
Annibale si avvicinò a Luigi e lo baciò
Annibale:Non pensavo che potessimo tornare insieme ora possiamo tornare ad essere felici e sarà tutto come prima
Luigi:Si sarà tutto come prima che i tuoi fratelli entrassero nella nostra vita
Annibale:Non capisco che vuoi dire?
Luigi:Come cosa voglio dire, tu mi ami e tu dicevi che ero la tua famiglia, torniamo a essere solo noi due, prima dei Cesaroni
Annibale:Mi stai chiedendo di abbandonare i miei fratelli per te?
Luigi:Perchè no, da quando loro sono entrati nella nostra vita tu sei cambiato
Annibale:Si è vero ma....
Luigi:Annibale noi due ci conosciamo da ben 7 anni e loro li conosci solo da qualche mese
Annibale:Si è vero ma sono la mia famiglia
Luigi:Ah già e dove sono stati in questi anni, Annibale deciditi o me  o loro?

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Capitolo 2
*** 2 ***


Oggi è domenica ma non ci i Cesaroni così ho deciso di caricare il secondo capitolo della mia storia e se vi và fatemi sapere cosa ne pensate
 
Annibale:Non puoi chiedermi questo, tu sai quanto mi sia mancata una famiglia e ora che ne una non voglio perderla
Luigi:Annibale ma se vuoi una famiglia che ti ami possiamo costruirla insieme se non hai cambiato di nuovo idea
Annibale:No io voglio avere una famiglia con te ma ....
Luigi:Ma che cosa Annibale, da quando i Cesaroni sono entrati nella nostra vita tu sei cambiato, non negarlo
Annibale:Si è vero sono cambiato ma
Luigi:Annibale io ti amo e se mi ami come dici di addio ai Cesaroni, fallo per noi, solo così potremo.....
In quel momento ad Annibale tornò in mente un fatto di 5 anni fa
I due erano a casa loro e Luigi gli aveva appena chiesto di sposarlo e lui era davvero felice.
Annibale:Sono davvero felice, non vedo l'ora di dirlo ai miei amici dell'Orchestraccia
Luigi:Ah proposito , non sarebbe l'ora di smetterla con questa storia del gruppo ormai hai  quasi 40 anni
Annibale:Si lo so ma per è solo un divertimento 
Luigi:Eh non ti pare finito il tempo di giocare, ora sei un uomo e presto saremo sposati non ti pare arrivato il  momento di lasciare il gruppo, fallo per noi
Annibale:Si forse hai ragione e poi così avrò più tempo per stare con te
fine flashback
Annibale:No stavolta non cederò ai tuoi ricatti
Luigi:Ma di quali ricatti stai parlando?
Annibale:Sto parlando del fatto che per te ho lasciato la band
Luigi:Ma che dici 
Annibale:Dico quello che ho detto ora basta rinunciare a qualcuno per te, io amavo suonare e ho rinunciato per te e tu ora mi chiedi di rinunciare alla mia famiglia, quello che non mi ama sei tu, se  mi amassi davvero accetteresti anche la mia famiglia
Luigi:Allora è questa la tua decisione 
Annibale:Si e non torno indietro, Addio
Luigi:Te ne pentirai
Annibale:Non credo
Annibale uscì dallo studio e salì velocemente sulla moto diretto verso Casa Cesaroni. 
Arrivato a casa entrò e fortunatamente erano già tutti usciti e allora se ne andò in  mansarda e tirò fuori un vecchio cd dell'Orchestraccia e lo mise nello stereo  e mettendo in play fece partire la loro canzone " un occasione bellissima" e poi si prese la foto del loro matrimonio sempre dalla scatola e guardandola si lasciò andare a un pianto
Annibale: Perchè perchè mi hai fatto questo.........
Intanto Stefania era quasi arrivata in Libreria ma si accorse di aver dimenticato a casa le chiavi e così torno indietro, appena entrata in casa sentì una musica provenire dalla mansarda e così andò a vedere e vide Annibale con in mano una foto
Stefania:Annibale
Annibale si asciugò le lacrime e spense lo stereo
Annibale:Scusa credevo di essere solo
Stefania:Non ti preoccupare sono solo tornata a prendere le chiavi della libreria
Annibale:La solita sbadata
Stefania prendendo le chiavi dal comodino si accorse che Annibale aveva pianto
Stefania senza dire nulla si avvicino a lui e l'abbracciò 
Stefania:Lo so è dura ma vedrai che passerà
Annibale:Si lo so 
Stefania:Lui era lì vero, te l'avevo detto che era meglio se venivo con te
Annibale:Si era lì ma non è questo il problema
Stefania:E allora qual'è il problema? Lo sai che puoi dirmi tutto, sono o no la tua migliore amica!
Annibale:Si lo sei ma... è così difficile
Stefania:Annibale non poi tenerti tutto dentro con qualcuno ti devi sfogare 
Annibale:Si hai ragione ma promettimi che non lo dirai a nessuno ti prego
Stefania:Si va bene te l'ho prometto
Annibale:Mentre ero li a prendere le mie cose, Luigi è arrivato e mi ha chiesto di restare ,poi mi ha detto che mi amava ancora
Stefania:Ma è stupendo
Annibale:Si ma poi mi ha detto che per tornare insieme a lui dovevo rinunciare ai miei fratelli alla famiglia insomma
Stefania:Ma che stronzo 
Annibale:Già, ancora non riesco a credere  che l'abbia fatto
Stefania:E tu hai scelto?
Annibale:La mia famiglia, io vi ho appena ritrovati non voglio perderli di nuovo anche se così ho perso l'uomo che amavo
Stefania:No Annibale tu non hai preso l'uomo che amavi, se uno ti chiede una cosa del genere non ti ama, fidati
Annibale:Si lo so hai ragione 
Stefania:Vedrai che un giorno incontrerai un uomo che ti ama davvero e amerà anche tutta la tua famiglia
Annibale:La nostra famiglia vorrai dire , anche tu sei parte di questa famiglia
Stefania:Certo che lo sono
Annibale:Grazie per avermi ascoltato ma ti prego non dire niente ai miei fratelli, loro non devono sapere ti prego
Stefania:Come vuoi tu, ora ti lascio sola devo proprio andare al lavoro
Stefania abbracciò Annibale
Annibale:Grazie Stefà
Stefania uscì e lascio da solo Annibale.

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Capitolo 3
*** 3 ***


Questo è il terzo capitolo della mia storia, fatemi sapere cosa ne pensate.

Stefania durante il tragitto verso la libreria continuava a pensare a quello che le aveva raccontato Annibale, avrebbe voluto aiutarlo ma cosa poteva fare, arrivata davanti alla libreria là trovo già aperta
Pamela:Visto che non arrivavi ho aperto io!
Stefania:Hai fatto bene  Pamè, avevo dimenticato le chiavi a casa e così sono tornata a riprenderle 
Pamela:La solita sbadata
Stefania:Anche tu con questa storia, non sono sbadata è la prima volta che  mi capita
Pamela:Chi altro ti ha dato della sbadata?
Stefania:Annibale, quando sono tornata a casa lui era lì dovevi vederlo  era distrutto 
Pamela:Me l'ho immagino non deve essere facile, lui e Luigi stavano insieme da molto tempo e tu dovresti capirlo
Stefania:Fosse solo questo il problema
Pamela:Perchè che altro c'è?
Stefania:Bè il lavoro, insomma il loro studio da avvocati insomma sono soci entrambi e ora
Pamela:Hai ragione, non si dovrebbe mai lavorare con la persona che si ama perchè poi...
Stefania:Si a proposito guarda è appena entrato un cliente
Pamela:Ci penso io
Pamela andò a occuparsi del cliente
Stefania:"Mi sono salvata, devo stare più attenta a quello che dico, ho promesso ad Annibale di non parlarne con nessuno e lo farò, però .... una cosa l'ha posso fare... devo dire due paroline a Luigi"
Stefania era così immersa nei suoi pensieri che non si accorse che erano entrati altrii clienti
Pamela:Stefania, tutto bene 
Stefania:Ah si scusa, ero solo distratta.. Si mi dica posso aiutarla
La mattinata in libreria scorse tranquillamente mentre in bottiglieria anche Giulio era distratto
Cesare:Giulio allora li fai questi caffè o no?
Giulio:Oh si scusa, li faccio subito
Cesare:Ah Giù si può sapere che cos'ha oggi?
Giulio:Niente
Cesare:Ah niente, prima stavi quasi x far cadere dei bicchieri e ora ti stavi dimenticando di fare i caffè, si può sapere che hai?
Augusto:Cesare ha ragione, certe cose di solito le faccio io. Insomma siamo fratelli, lo sai che puoi dirci tutto?
Giulio:E' proprio questo il punto
Cesare:Che?
Giulio:Noi siamo fratelli e dovremmo aiutarci, l'avete visto Annibale era davvero triste?
Cesare:Si ma è normale visto che si è appena lasciato
Augusto:Cesare ha ragione, vedrai è solo questione di tempo
Giulio:Si lo so, Cesare ti ricordi come stavo io quando io e Lucia ci eravamo lasciati?
Cesare:Si è vero, ma non è la stessa cosa 
Giulio:E invece si anche Annibale e Luigi stavano insieme da tanto tempo e anche noi ci eravamo lasciati per non esserci detta la verità
Cesare:Si è vero ma noi cosa possiamo fare?
Giulio:Io ci ho pensato e penso sia il caso di parlarci, anzi ci vado subito
Augusto:Vengo con te
Giulio:Non è meglio che vado da solo
Cesare:Giulio aspetta, non mi pare il caso di intrometterci, non sono fatti nostri
Giulio:Invece si che sono fatti nostri, Annibale è nostro fratello, io vado a dopo
Giulio uscì dalla bottiglieria e si diresse verso lo studio di Luigi a bordo della sua auto.
Arrivò allo studio in poco più di mezz'ora, appena entrato vi trovò la segretaria.
Giulio:Devo parlare con l'avvocato Romeo è libero
Segr:Si un'attimo che l'annuncio
La signorina andò ad avvertire Luigi
Sig:Avvocato mi scusi, c'è il signor Giulio Cesaroni che vuole parlare?
Luigi:No, gli dica che sono occupato
Ma Giulio aveva seguito la signorina
Giulio:Non mi pare proprio
Luigi:Vada pure signorina, ormai se qua accomadati pure
Giulio:Grazie, sono qui per parlarti
Luigi:Non c'è bisogno che continui ho capito sei qua per Annibale
Giulio:Si, Luigi ascoltami lui ha sbagliato a non dirti subito la verita, ma capiscilo aveva paura di perderti e io l'ho capisco, ma poi ha capito di aver sbagliato, lui ti ama tanto, e poi siete insieme da tanti perchè non dargli un'altra possibilità?
Luigi:Ma io gli l'ho data un'altra possibilità è lui che non ha voluto
Giulio:Non ci credo e perchè mai avrebbe rifiutato di tornare con te, io lo so ,lui ti ama
Luigi:Invece l'ha fatto e la colpa è tua
Giulio:Mia? Ma  che stai dicendo
Luigi:Dico che stamattina quando è venuto qua, gli ho detto che se voleva tornare con me doveva rinuciare a voi Cesaroni e lui come uno stupido ha scelto una famiglia che conosce soltanto da qualche mese

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Capitolo 4
*** 4 ***


Ecco il quarto capitolo della mia storia spero vi piaccia

Giulio: Se non ti mollo un pugno è solo perchè così farei il tuo gioco, tu sei uno stronzo e non meriti l'amore che Annibale  prova per te

Giulio uscì dallo studio sbattendo la porta, usci così  velocemente che uscendo andò addosso a una persona

Giulio:Oh mi scusi non l'avevo .......... cosa ci fai qua

Stefania:La stessa cosa che ci fai tu, parlare con Luigi

Giulio:Lascia perdere perchè quello è uno stronzo, non sai che cosa ha chiesto ad Annibale? Gli ha chiesto di scegliere tra  lui o noi, la sua famiglia, sai avrei voluto tiragli un pugno in piena faccia .........non so che cosa mi ha fermato......... 

Stefania:Ora però calmati Giù, ora dobbiamo pensare ad Annibale, lui è davvero a terra,dovevi vederlo

Giulio:Quindi tu sapevi già tutto?

Stefania:Si me l'ha detto lui poco fa

Giulio:E perchè non se venuta a dirmelo?

Stefania:Me l'ha chiesto lui, lui ora ha bisogno della sua famiglia più che mai

Giulio:Si hai ragione noi gli staremo vicino,e non gli dirò nulla

Stefania:Giulio sei proprio un bravo fratello

Giulio:Io torno in bottiglieria vuoi un passaggio

Stefania:No grazie, devo fare prima una cosa

Giulio:Va bene Stefà

Giulio se ne andò lasciando lì Stefania.

Intanto a casa Cesaroni ,Annibale si butto sul letto e  immerso nei ricordi della sua storia d'amore,ripensò a come era cambiato Luigi da quando aveva incontrato la sua famiglia, il boicottaggio al party in bottiglieria, lo spionaggio verso i fratelli e per finire quella frase:saremo finalmente lontani dal fantastico mondo dei cesaroni

Annibale:Come fatto ad essere così stupido a non capire che lui non voleva fin dall'inizio che i miei fratelli entrassero nella mia vita, e se non fosse stato per loro non avrei mai capito che lui non mi amava veramente,ora basta piangere per lui.

Annibale si alzò da quel letto e si cambio indosso una tuta e andò a correre, correre l'aveva sempre aiutato e lo avrebbe fatto anche questa volta o almeno lo sperava.

Intanto Stefania dopo aver parlato con Giulio andò anche lei a parlare con Luigi.

Stefania:Vado dall'avvocato 

Rivolgendosi alla segretaria senza lasciarle il tempo di dire nulla e così si diresse verso l'ufficio di Luigi.

Stefania:Buongiorno

Luigi:Ora basta, ho già parlato con un Cesaroni

Stefania:Si lo so ma adesso devi ascoltare anche me, prima hai ascoltato il fratello di Annibale ora invece ascolterai la sua migliore amica

Luigi:Ah si e da quando saresti la sua migliore amica, dove eri quando lui era solo?

Stefania:Si è vero non ci conosciamo da molto, ma questo non vuol dire nulla, io sono riuscita a capirlo molto più di te che dicevi di amarlo, tu grandissimo stronzo non hai capito la sua più grande paura di crescere un figlio, lui che non aveva mai avuto un padre, tu non l'hai mai voluto ascoltare per te contava solo quello che volevi tu e nient'altro, e lo volevi solo per te e quando i suoi fratelli sono entrati nella vostra vita tu hai fatto di tutto per allontanarli non negarlo

Luigi:Ma che dici, è che voi siete troppo invadenti e poi tu che ne sai, parla quella che è stata mollata da un finto marito e che odia tutti gli uomini

Stefania:Sbagliato odiavo gli uomini, ho capito grazie ad Annibale che esistono uomini sensibili e che amano davvero e lui ti amava davvero ma tu questo amore non te l'ho merito proprio,sono felice che vi siate lasciati

Luigi:Be allora siamo in due

Stefania:Peccato che Annibale soffra, ah un ultima cosa se avessi guardato bene la foto del vostro matrimonio, non avresti mai fatto quella stupida richiesta, Addio

Stefania uscì dall' ufficio di Luigi, salutò la signorina e poi uscì dallo studio.

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Capitolo 5
*** 5 ***


Ecco il quinto capitolo della mia storia spero vi piaccia

Annibale dopo aver corso per un'ora tornò a casa e appena entrato in casa se andò in bagno per farsi una doccia, e poi se ne andò in mansarda e si butto sul letto e guardando la sua mano si rese conto che indossava ancora la fede 

Annibale:E' arrivato di mettere fine a tutto e allora addio

Annibale si tolse la fede e la buttò nel cestino e poi si sdraio di nuovo a letto era davvero stanco non ci volle tempo per addormentarsi, voleva solo dimenticare quella giornata.

Giulio era tornato in bottigliera e non aveva detto di  nulla di quello che aveva saputo da Luigi, se Annibale non voleva che lo sapessero lui avrebbe rispettato la sua volontà, la giornata in bottiglieria scorse normalmente,finalmente era arrivato il momento di tornare a casa e mentre stavano chiudendo la bottiglieria.

Augusto:Giulio si può sapere come è andata da Luigi?

Giulio:E' andata male, lui non ha voluto neanche ascoltarmi

Cesare:Te l'avevo detto io

Giulio:Si lo so

Augusto:E adesso?

Giulio:Adesso niente, stiamo vicino ad Annibale, per lui non sarà un periodo semplice

Augusto:Allora andiamo a casa a mangiare, è quello che ci vuole dopo una lunga giornata di lavoro

Cesare:Lunga è stata lunga ma non mi pare che tu abbia lavorato  

Giulio:E su Cesare, non vorrai iniziare a litigare, andiamo

Così i tre Cesaroni se ne andarono a casa.

Arrivati a casa videro Mimmo che giocava alla play in salotto

Giulio:Mimmo,sei solo?

Mimmo:Si o almeno credo

Giulio:Non hai visto Zio Annibale

Mimmo:No 

Proprio in quel momento entrò in casa Stefania

Giulio:Ciao Stefà

Stefania:Annibale è su?

Giulio:Non l'ho sono appena tornato anch'io

Stefania:Ho capito vado a vedere

Stefania salì in mansarda e lo vide sdraiato sul letto che dormiva e senza dire nulla scese dagli altri

Stefania:Si è suo e sta dormendo, è meglio lasciarlo stare

Giulio:Peccato volevo parlargli

Stefania:Gli parlerai domani Giù

La serata scorse tranquilla per tutti e uno alla volta andarono a letto, anche Stefania salì in mansarda e cercando di fare il meno rumore possibile aprì il divano letto 

Annibale:Ah sei tu

Stefania: Scusami non volevo svegliarti
Annibale:Non fa nulla, lascia stare lo apro io e poi questo è il tuo letto

Stefania:Non ti preoccupare

Annibale si alzò andò ad aprire il divano e Stefania si accorse che non indossava più la fede

Stefania:Annibale come stai? Hai voglia di parlarne

Annibale:Non bene ma penso di sentirmi meglio di stamattina ho deciso di dare un taglio netto,mi sono tolto la fede, ora devo guardare avanti. 

Stefania:Sono felice per te 

I due si abbracciarono

Annibale: Stefà lo sai che ti voglio bene, grazie di tutto

Stefania:
Anch'io ti voglio bene, non pensavo che l'avrei mai detto ma è bello avere un amico uomo, che ne dici di guardare avanti insieme?

Annibale:Che cosa vuoi dire?

Stefania:Io sono grata a Giulio per avermi ospitato in questi mesi ma è ora di ricominciare, la mia casa è vuota da tempo è ora di ritornaci ma da sola non credo di farcela ma insieme si, ci aiuteremo a vicenda, ti va l'idea

Annibale:Be, a dir la verità avevo già pensato di cercarmi un appartamento,non posso certo continuare ad approfittare dell'ospitalità di Giulio e quindi si, accetto la tua proposta

Stefania:Fantastico, non vedo l'ora che sia domani

Annibale:Allora è deciso si ricomincia da zero

Stefania:Si proprio da zero, ma ora buonanotte

Annibale:Si, buonanotte

Stefania e Annibale andarono a dormire con la consapevolezza che il giorno dopo per loro sarebbe iniziata una nuova vita.

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Capitolo 6
*** 6 ***


Eccomi qui con il sesto capitolo della mia storia spero vi piaccia

Annibale non riuscendo più a dormire e visto che erano le 2 di notte decise di scendere in cucina cercando di fare piano non voleva svegliare nessuno,arrivato in cucina si preparò una cioccolata calda

Annibale:Quello che ci voleva........

Annibale si stava versando la cioccolata in una tazza

Giulio:C'è un po anche per me

Annibale:Si e scusa se ti ho svegliato

Giulio:Non ti preoccupare non mi hai svegliato tu, mi ha appena chiamato Lucia da New York

Annibale:Ah capisco, tutto bene?

Giulio:Si stava all' aereoporto domani sarà qui

Annibale:Finalmente la conoscerò

Giulio:Già, ma tu cosa ci fai sveglio a quest'ora?

Annibale:Ho dormito tutto il giorno e così non ho sonno e poi mi manca

Giulio:Annibale lo so che è dura ma vedrai che col tempo passerà  e poi ricordati che noi siamo la tua famiglia e lo saremo per sempre

Annibale:Lo sai vero?

Giulio:Non capisco di cosa stai parlando?

Annibale:Non fingere di non sapere nulla Stefania ti ha detto quello che è successo ieri tra me e Luigi vero?

Giulio:No Stefania non mi ha detto nulla, ieri sono andato da Luigi per parlargli e lui mi ha detto tutto,ma come ha potuto chiederti una cosa del genere?

Annibale:Non lo so, ma adesso non voglio pensarci più, da oggi inizia una nuova vita 

Giulio:Che cosa vuoi dire?

Annibale:Ti libero la stanza, io e Stefania andiamo a vivere nella sua casa

Giulio:Ma non c'è bisogno, questa è anche casa tua puoi restare quanto tempo vuoi

Annibale:Si lo so, ma voglio ricominciare e poi qua siete già in tanti

Giulio:Se hai deciso così , ma sappi che non è così facile liberarsi dei Cesaroni

Annibale:Si lo so e poi mica vado via domani

Giulio:Be allora mi potrai rifare ancora questa cioccolata, ha un sapore strano ma buono

Annibale:Ma certo

Giulio:Io torno a dormire ci vediamo tra qualche ora?

Annibale:Si io resto qua ancora un pò

Giulio se ne andò lasciando solo Annibale

Annibale:Già questa cioccolata è davvero speciale, era quello che ci voleva, ora tornò su

Annibale se tornò in mansarda e si mise nel letto sarà stata la cioccolata o la chiaccherata con Giulio ma si sentiva un pò meglio ,infatti poco dopo si addormentò e dormi fino al mattino.

Annibale si svegliò verso le 8.00 e vide Stefania già sveglia

Annibale:Anche tu già sveglia?

Stefania:Si e sai perchè?

Annibale:Be vediamo fammi indovinare oggi torna Lucia

Stefania:E tu come fai a saperlo?

Annibale:Me l'ha detto stanotte Giulio, ci siamo incontrati in cucina

Stefania:Ma va tutto bene?

Annibale:Si non ti preoccupare, gli ho anche detto che presto che c'è ne andremo ma se vuoi aspettare qualche giorno visto il ritorno di Lucia, l'ho capisco

Stefania:Ma no che dici ormai ho deciso, ora che ne dici di scendere a fare colazione

Annibale:Tu vai pure io prima   vado in bagno

Così dicendo Annibale uscì dalla mansarda, Stefania stava per uscire anche lei quando sentì un cellulare suonare ma non era suo ma quello di Annibale

Stefania:Ma chi può essere a quest'ora, guardo solo chi è? Ma non è possibile, che coraggio? Luigi ? 

Stefania non sapeva che cosa fare, il cellulare di Annibale continuava a suonare 

Proprio in quel momento entrò Annibale

Annibale:Sei ancora qui, è il mio che suona?

Stefania:Si

Annibale:E chi sarà mai a quest'ora?

Stefania prese in mano il cellulare 

Stefania:E' Luigi

Annibale rimase in silenzio mentre il cellulare continuava a suonare

Stefania:Annibale vuoi che risponda io

Annibale:No lascialo pure suonare, ora andiamo a fare colazione 

Stefania:Come vuoi tu

Stefania rimise il cellulare sul comodino che continuava a suonare.

I due scesero a far colazione e c'erano già tutta la famiglia Cesaroni

Annibale:Buon giorno

Giulio:Buongiorno come va oggi

Annibale:Meglio

Giulio:Ora che siamo tutti vi posso dare una bella notizia, oggi torna Lucia

Rudy: Davvero, sono contento per te papà

Mimmo:Che bello

Augusto:Sono contento di rivederla 

Stefania:Ah chi lo dici, torna la mia migliore amica sono davvero felice

Giulio:Lo immaginavo ma lasciamela un pò anche a me 

Stefania:Non ti preoccupare Giulio, l'avrai tutta per te visto che io e Annibale abbiamo deciso di andare a vivere insieme nella mia  casa

Augusto:Come insieme?

Annibale:Come amici, così ci faremo coraggio a vicenda, tutti e due dobbiamo ricominciare una nuova vita

Augusto:Meglio cosi ci sarò più da mangiare

Cesare:Augusto sempre il solito

Annibale:Stefania che ne dici di andare a dare un'occhiata alla casa nuova

Stefania:Si dai andiamo, Giulio a che ora vai a prendere Lucia

Giulio:Il suo aereo dovrebbe atterrare tra 2 ore

Stefania:Allora a dopo, non vedo l'ora 

Annibale e Stefania tornarono in mansarda per cambiarsi e sentirono ancora il cellulare che suonava

Annibale:E' ancora lui guarda te?

Stefania:Si è ancora lui, vuoi che risponda io

Annibale:No dammi 

Annibale prese il cellulare e lo spense 

Annibale:Ora io a vado a cambiarmi in bagno ci vediamo giù

Stefania:A dopo

Annibale non ci mise molto a cambiarsi che già era in salotto ad aspettare Stefania dovette aspettare solo pochi minuti

Annibale:Allora andiamo, prendiamo la mia moto?

Stefania:Annibale aspetta,stai bene? 

Annibale:Si sto bene

Stefania:Sicuro e allora perchè non hai risposto alle chiamate di Luigi e poi ti ho visto che l'ha spento perchè?

Annibale:E perchè mai avrei dovuto rispondergli quello che mi doveva dire me l'ho ha già detto 

Stefania:Ma Annibale

Annibale: Stefà per favore non parliamone più, vogliamo andare 

Stefania:Come vuoi tu, si andiamo con la moto

Annibale e Stefania uscirono e andarono verso la loro nuova vita, ma avevano davvero chiuso col passato. 

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Capitolo 7
*** 7 ***


Questo è il settimo capitolo della mia storia spero vi piaccia.

Annibale e Stefania erano arrivati alla loro nuova casa.

Annibale:Be che dire bella è bella, ha bisogno solo di una sistemata

Stefania: Si lo so in fondo è stata chiusa per mesi, iniziamo ad aprire le finestre 

Annibale:Si diamoci da fare

I due si misero al lavoro aprirono le finestre di tutta la casa e poi tolsero i teli che ricoprivano tutti i vari mobili, e poi iniziarono a pulire quella casa.

Stefania:Beh che dire sei un ottimo aiutante

Annibale:Diciamo che lavorare mi aiuta a non pensare

Stefania:Si hai ragione, ma prima o poi i problemi vanno affrontati

Annibale:E' non quello che stiamo facendo

Stefania:Annibale sai bene che non è così, sto parlando di Luigi, magari ti ha cercato per lavoro,dovresti chiamarlo

Annibale:Non ora, non ci riesco, mi capisci

Stefania:Si che ti capisco ma prima o poi dovrai farlo

Annibale:Si lo so ma non ora e poi oggi torna la Lucia e se vogliamo tornare in tempo è meglio che ci diamo una mossa

Stefania guardò l'orologio

Stefania:Oh mio è tardissimo, andiamo

I due chiusero la casa e salirono sulla moto di Annibale per tornare a Casa Cesaroni.

Arrivarono a casa e c'erano proprio tutti tranne Giulio e Lucia

Stefania:Meno male non sono ancora arrivati

Cesare:Dovrebbe arrivare a momenti

Cesare non fece in tempo a dirlo che la porta si aprì,erano Giulio e Lucia.

I primi ad avvicinarsi a lei ed abbracciarla furono Alice e Stefania.

Alice:Mamma finalmente sei tornata a casa

Lucia:Tesoro quanto mi sei mancata anche tu

Stefania:E io non ti sono mancata

Lucia:Ma certo che mi sei mancata

E cosi uno a uno abbracciarono Lucia

Lucia: Dovè Annibale?

Annibale:Eccomi piacere Lucia

Lucia:Il piacere è tutto mio,  Stefania mi ha parlato così tanto di te che ero curiosa di conoscerti, sai lei non è  una donna facile da conquistare

Annibale:Si lo so ormai credo di conoscerla ma è anche un'amica fantastica

Stefania:Basta parlare di me

Giulio:Io porto su le tue valigie in camera 

Annibale:No Giulio lascia fare a me, devo pur ringraziarti in qualche modo per l'ospitalità

Giulio:Ma non c'è bisogno, ma se insisti grazie

Annibale prese le valigie e le portò di sopra

Lucia:E davvero carino Annibale, sono felice che l'abbiate trovato

Stefania:Io pure, ho scelto bene o no il mio nuovo coinquilino?

Lucia:Che vuoi dire

Stefania:Torno a vivere nella mia casa con Annibale

Lucia:Sei sicura?

Stefania:Si credo sia ora e farà bene a tutti e due

In quel momento qualcuno suonò alla porta

Lucia:Avete invitato qualcuno che non so?

Giulio:No siamo tutti 

Lucia:Mi era mancato tutti che si apprestano ad andare ad aprire

Stefania:Ho capito vado io

Stefania andò ad aprire la porta mentre Annibale scendeva le scale.

Stefania aprì la porta 

Stefania:Tu che diavoli ci fai qui?

Luigi:Devo parlare con Annibale

Annibale:E io non ho alcuna intenzione di parlare con te quindi vattene

Luigi gli prese un braccio

Luigi:Annibale ti prego solo un attimo me l'ho devi

Annibale:Io non ti devo un bel niente si è vero io ho sbagliato a non parlarti subito delle mie paure e so di averti ferito ma anche tu mi hai mentito tu non hai mai accettato la mia famiglia era questo il vero motivo per cui volevi che ci trasferissimo in spagna non per adottare un figlio, se no non mi avresti chiesto di scegliere tra te e loro, loro sono la mia famiglia e io non nessuna intenzione di perderla di nuovo, sono rimasto solo per troppo tempo e tu questo non l'hai mai capito, quindi ora vattene io non ti voglio più vedere.

Stefania:Luigi è meglio che tu te ne  vada

Luigi:Va bene forse è troppo presto

Luigi se ne andò

Annibale:Scusatemi io non volevo che voi lo sapeste così

Lucia:Annibale tu non devi scusare di nulla

Cesare:Che stronzo tu Giulio lo sapevi vero?

Giulio:Si ma

Annibale:Sono stato io a chiedergli di non dirvi nulla, ora basta parlare di questa storia, siamo qui per festeggiare il ritorno di Lucia o sbaglio?

Stefania:Si è vero andiamo per festeggiare in giardino con il barbecue

Augusto: Evvai si mangia

Cesare:Augusto non cambi mai

Tutti si alzarono e andarono in giardino a festeggiare anche se tutti erano rimasti un pò sconvolti dalla reazione di Annibale. 

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Capitolo 8
*** 8 ***


Questo è l'ottavo capitolo della mia storia spero vi piaccia, in questa parte della storia ho descritto come avrei voluto che si comportasse il personaggio di Giulio. Fatemi sapere cosa ne pensate .

Tutti erano in giardino

Lucia si avvicinò a Giulio e lo baciò

Lucia:Grazie

Giulio:Per la festa?

Lucia:No per avermi aspettato e non avermi mai fatto pesare la mia assenza, per aver capito che Eva aveva bisogno di me, ma sopratutto di non avermi mai messo davanti al bivio di scegliere tra te e mia figlia

Giulio:Lo sai che non l'avrei mai fatto per me la famiglia è la cosa più importante 

Lucia:Lo so, peccato che non tutti siano come te

Giulio:Stai pensando ad Annibale

Lucia:Si,io non lo conosco ma deve stare molto male per reagire in quel modo

Giulio:Si hai ragione lui non è il tipo da reagire in quel modo, vorrei tanto aiutarlo ma non so come

Lucia:Io un'idea c'è l'ho anzi una persona

Giulio:Stefania

Lucia:Stefania


Giulio:Quanto mi era mancata la nostra sintonia

Lucia:Già anche a me, parlo io con Stefania

Giulio:Si vai

Stefania si stava prendendo un bicchiere di vino

Lucia:Me ne servi un bicchiere

Stefania:Certo, che c'è ti sei già stancata del tuo Giulio

Lucia:Ma no anzi se è possibile l'ho amo ancora di più

Stefania:Sono felice per voi, almeno voi lo siete

Lucia:Si e mi dispiace di non esserti stata vicina in questo periodo

Stefania:Ora sto meglio è questo l'importante e lo devo sopratutto ad Annibale

Lucia:Appunto è di lui che ti volevo parlare

Stefania:Parli di quello che è successo poco fa, anch'io sono rimasta sorpresa della sua reazione ma l'ho capisco

Lucia:Appunto è per questo che dovresti parlargli, parlare con un'amica può aiutare e chi meglio di te può farlo

Stefania:Sei sicura?

Lucia:Vai è là seduto sul dondolo

Stefania:Si vado

Annibale era seduto sul dondolo perso nei suoi pensieri e Stefania si sedette accanto a lui

Stefania:Vino?

Annibale non le rispose, anzi non si era neanche accorto della sua presenza e lei gli diede un pizzicotto

Annibale: Ahi! Ah ma sei tu, scusami ma non mi ero accorto che eri qua

Stefania:Lo vedo, ma a che pensi?

Annibale:A niente?

Stefania:Si certo e io dovrei crederci, lo so che stai pensando a quello che  è successo prima con ...

Annibale non lasciò il tempo a Stefania di dire il nome che si alzò di scatto dal dondolo

Stefania:Ma dove vai?

Annibale non disse nulla e rientrò in casa ma Stefania non aveva nessuna intenzione di mollare e lo segui fino in cucina

Stefania:Ora basta Annibale, scappare perchè non vuoi parlare di ......

Annibale si girò di scatto verso Stefania 

Annibale:Non ti azzardare a dire quel nome 

Stefania:Io so che stai soffrendo ma

Annibale:Si sto soffrendo e voglio soffrire da solo perchè non lo capisci, lasciami in pace

Stefania:Certo che lo capisco, ma tenerti tutto dentro non ti fa bene

Annibale:E tu che ne sai di quello che mi fa bene o no, non lo so neanch'io

Stefania:Annibale lo so che adesso sei confuso

Annibale:No tu non sai un bel niente, hai visto quello che ho fatto prima, non è da me reagire in quel modo

Stefania:Annibale è normale, lui ti ha ferito e quando l'hai visto gli hai buttato tutta la tua rabbia, però ascoltami se vuoi chiudere definitavemente con lui devi parlargli devi farlo

Annibale:Non posso non c'è l'ha faccio

Stefania:Lo so che è difficile ma devi farlo, per iniziare una nuova vita bisogna chiudere quella vecchia e io lo so bene, ma prenditi pure il tempo che ti serve ma non aspettare troppo, non vorrai mica diventare Stefania 2 la vendetta

Annibale sorrise

Stefania: Bè almeno ti ho fatto sorridere

Annibale:Si forse hai ragione, ma ora ho bisogno di stare da solo, vado a farmi in giro in moto, salutami te tutti, ci vediamo stasera a casa tua

Stefania:No

Annibale:Come no, hai cambiato idea 

Stefania: Non ho cambiato idea ma non è più casa mia è casa nostra

Annibale:Va bene a casa nostra

Stefania:Mi raccomando non fare stupidaggini

Annibale:Ho mai fatto stupidaggini

Stefania:No ma c'è sempre una prima volta

Annibale:Allora a stasera, mamma

Stefania:Ma piantala

Annibale prese il casco e uscì da Casa cesaroni, salì sulla sua moto e parti senza una precisione direzione.

Solo Giulio e Lucia si accorsero che Annibale se ne era andato e così andarono da Stefania per sapere che cosa era successo

Giulio:Stefà ma cos'è successo con Annibale l'ho appena visto andarsene?

Stefania:Non è successo nulla, aveva solo bisogno di stare da solo

Lucia:Ma non gli hai parlato

Stefania:Si abbiamo parlato e penso che ora stia un pò meglio, ma per ora è meglio lasciarlo solo, ognuno deve vivere il proprio dolore a suo modo vero Giulio?

Giulio:Bè credo di sì (ricordando il periodo di separazione da Lucia)

Lucia:Si Stefà hai ragione come sempre

Stefania:Ora torniamo alla festa 

Lucia:Va bene

I tre tornarono alla festa, mentre Annibale in sella alla sua moto vagava per Roma ma ad un tratto decise di fermarsi in un parchetto.

Appena sceso dalla moto si sentì chiamare e così si girò

Annibale:Carlo

Carlo:Si sono proprio io cosa ci fa qua?

Annibale:Una passeggiata e tu?

Carlo:Io ci abito, non te l'ho ricordi

Annibale:Ah già è vero tu abiti in questo quartiere

Carlo:E' tanto che non ci vediamo 

Annibale:Si saranno quasi 8 anni

Carlo:Lo sai che mi sei mancato?

Annibale:Ah si, non credevo visto come ci eravamo lasciati
 
Carlo:Si lo e so mi dispiace, sono stato un vigliacco

Annibale:Non ti preoccupare ormai è tutto passato

Carlo:Si ho saputo che ti sei sposato

Annibale:E tu come fai a saperlo 

Carlo:Circa 3 anni fa ho chiesto di te al tuo gruppo l'Orchestraccia, ma  mi hanno detto che l'avevi lasciato e che ti eri sposato con un certo Luigi

Annibale:Già

Carlo:Sono felice per te che tu abbia una persona che ti ami davvero

Annibale:Ti sbagli, lui non mi amava davvero visto che siamo appena lasciati

Carlo:Mi dispiace

Annibale:Grazie, e invece come sta tua moglie?

Carlo:Non lo so 3 anni fa ci siamo lasciati, ciò messo tanto a capirlo ma alla fine ho capito che non potevo più mentire a me stesso e a lei.

Annibale:Be che dire

Carlo:Non dire niente, fammi parlare dopo che detto tutto a mia moglie sono venuto a cercarti ma tu 

Annibale:Mi hai cercato

Carlo:Si Annibale, lo so cìò messo troppo tempo per capire quello che provavo per te 

Annibale:Carlo mi dispiace

Carlo:Non devi dispiacerti, ho avuto altre storie ma non ti ho mai dimenticato

Annibale:Io ... Carlo

Carlo:Non dire nulla Annibale, ma se posso chiedere come mai il tuo matrimonio è finito

Annibale:La storia è un pò lunga hai tempo

Carlo:Ma certo là c'è un baretto andiamo

Annibale:Va bene andiamo

I due andarono a quel bar e Annibale gli racconto tutto quello che gli era successo negli ultimi mesi dall'incontro con la sua famiglia, alle sue paure e alla richiesta di Luigi.

Carlo:Posso dire una cosa?

Annibale:Ma si certo

Carlo:Avevo ragione io, quando ti dicevo che dovevi cercare la tua famiglia, ma tu mi dicevi che avevi paura che non ti accettassero 

Annibale:Si avevi ragione se solo ti avessi ascoltato

Carlo:Be ora siamo pari, io non ho ascoltato te quando mi dicevi che dovevo essere sincero con mia moglie e tua non mi hai ascoltato quando ti dicevo di cercare la tua famiglia

Annibale:Già e poi io e te ci siamo sempre capiti senza parlarci ma ora 

Carlo:Ascoltami Annibale ora tu devi andare a parlare con Luigi se vuoi mettere un punto a questa storia

Annibale:Si hai ragione, grazie Carlo, ora vado

Carlo:Annibale stavolta non ti lascerò andare, quando ci possiamo rivedere

Annibale:Presto

Carlo:Magari domani sera sempre qui

Annibale:Non lo so

Carlo:Non mi rispondere ora io domani sera sarà qua comunque, ciao

Carlo se ne andò, Annibale non sapeva che cosa dire ma poi prese coraggio

Annibale:Una cosa alla volta Annibale, ora devo andare a parlare con Luigi

Annibale salì sulla sua moto e se ne andò verso lo studio di Luigi 

 

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Capitolo 9
*** 9 ***


Questo è il nono capitolo del mia storia spero vi piaccia .



Annibale era arrivato davanti allo loro studio 

Annibale:Ed ora che faccio, ma che gli dico, su Annibale coraggio devi mettere un punto

Annibale entrò e raggiunto il piano del suo studio e appena entrò c'era come sempre la segretaria anche se ormai era quasi sera

Segr:Avvocato è un piacere rivederla

Annibale:Grazie Laura, Luigi c'è ?

Segr:Si

Annibale:Gli puoi dire che sono qua e che gli devo parlare

Segr:Ma certo, lo faccio subito

Laura andò verso l'ufficio di Luigi

Segr:Avvocato mi scusi ma

Luigi:Ma non le avevo detto che non volevo essere disturbato per nessun motivo

Segr:Si lo so ma è l'avvocato Vitale

Luigi:Annibale

Segr:Vuole parlarle ma se vuole posso dirgli che ...

Luigi uscì dallo studio e andò verso l'atrio dove c'era Annibale

Luigi:Annibale sono felice di vederti

Annibale:Possiamo parlare

Luigi:Ma certo, signorina lei vada pure a casa

Segr:Come vuole avvocato a domani

Luigi:Vieni andiamo in ufficio staremo più comodi 

Annibale:Si come vuoi

I due si diressero verso il loro ufficio 

Luigi:Annibale non pensavo di vederti così presto

Annibale:Si lo so e mi dispiace di averti aggredito in quel modo, non avrei mai dovuto reagire in quel modo, mi dispiace ti chiedo scusa

Luigi:Accetto le tue scuse,l'importante è che ora sei qui

Annibale:Già, ed ora sono pronto ad ascoltarti di che cosa volevi parlarmi

Luigi:Annibale io ho una preso una decisione importante sul destino del nostro studio, ti dono le mie quote, ora lo studio è tutto tuo (gli diede dei documenti)

Annibale:Perchè?

Luigi:Vado vivere in Spagna,per realizzare il mio desiderio più grande, diventare padre, qua in Italia non c'è più niente che mi trattenga

Annibale:Ah capisco

Luigi:Mi dispiace ma è così, noi vogliamo così diverse

Annibale:Si hai ragione, e forse è meglio così, sarà più facile per entrambi ricominciare

Annibale firmò quei fogli

Annibale:Quando parti?

Luigi:Il più presto possibile penso tra 1 settimana

Annibale:Allora addio

Luigi:Addio mi mancherai

Annibale uscì dallo studio senza guardarsi indietro e salì sulla sua moto verso casa

Arrivato davanti a casa sua e di Stefania sperava di trovarla aveva bisogno di un'abbraccio di un amica ,prese le chiavi che Stefania gli aveva dato e aprì la porta e lei era lì davanti a lui 

Stefania:Hai parlato con lui?

Annibale:Si, se ne va

Stefania:Come se ne va

Annibale:Si trasferisce in Spagna e mi ha lasciato le quote dello studio, ora è davvero finita

Stefania:Ma forse è meglio così

Annibale:Si... 

Stefania:Ora puoi ricominciare

Annibale:Già ricominciare e  la forza di essere andato da lui lo devo a te e Carlo?

Stefania:E' chi è Carlo

Annibale:Un'amico che non vedevo da 8 anni

Stefania:Si un amico come no, ora racconta

Annibale:Si è vero Carlo è stato più di un amico ma anni fa, mi anche chiesto di vederci domani sera ma io non credo di andarci 

Stefania:E perchè no

Annibale:Stefà è troppo presto e poi è una storia complicata e lunga

Stefania:E' allora io tutto il tempo che vuoi

Annibale:Non penso che mi mollerai finchè non ti racconterò tutto vero

Stefania:Si esatto

Annibale:Allora sediamoci sul divano è una storia lunga

I due si misero sul divano

Stefania:Ora raccontami tutto

Annibale:Io e Carlo ci siamo conosciuti 8 anni fa in una delle serate con l'orchestraccia, lui era un amico del proprietario del locale inziammo a parlare , ci fu subito attrazione tra noi e così iniziammo a vederci,ero davvero felice con lui, è stato il primo a cui avevo raccontato di essere stato rifiutato da mio padre lo ritenevo speciale.Stavamo insieme da qualche mese quando una sera io ero a cena con dei colleghi dello studio con cui lavoravo  e lo vedi entrare con una donna ma pensai fosse un'amica, invece.....
Quella donna si avvicinò al nostro tavolo per salutare un mio collega visto che era il fratello, il mio collega si rivolse a Carlo presentandocelo come il cognato, e lui quando si accorse di me non riusciva a guadarmi in faccia, così con una scusa mi alzai dal tavolo e me ne andai fuori dal ristorante.

Stefania:Annibale 

Annibale:Aspetta non è tutto,ormai ero fuori dal ristorante e mi senti chiamare era Carlo, allora mi fermai e gli dissi: Hai una moglie e quando avevi intenzione di dirmelo e lui mi disse solo mi dispiace ma io non volevo ascoltarlo e così me ne andai

Stefania:Hai fatto bene
Annibale:Lui nei giorni successivi mi cercò ma io non volevo più vederlo, ma una sera si presentò davanti a casa mia e mi pregò di ascoltarlo e così lo ascoltai la sua versione, mi raccontò che mi amava ma non poteva lasciare la moglie in un certo senso amava anche a lei e io gli dissi che così non solo prendeva in giro sua moglie ma anche se stesso. E lui mi disse che lui era felice così e non avrebbe mai lasciato la moglie

Stefania:E tu che hai fatto?

Annibale:E che ho fatto gli l'ho detto addio per sempre, io non sarei mai stato l'amante di nessuno per me la nostra storia era finita, io non volevo fare come mia madre mi capisci io volevo una storia vera da vivere in piena libertà. 

Stefania:E lui?

Annibale:Se ne ando e non lo rividi più fino a oggi

Stefania:E oggi cos'è successo?

Annibale:Mi ha detto che 3 anni fa ha lasciato la moglie ed è andato a chiedere di me all'Orchestraccia ed ha saputo che mi ero sposato, ma poi io gli ho detto che il mio matrimonio è finito e ci siamo messi a parlare in un bar vicino e poi lui mi ha detto che non mi ha mai dimenticato e che stavolta non mi avrebbe lasciato. Infatti poi mi ha chiesto di riverderci domani sera a quel bar e io gli ho risposto che non sapevo se potevo ma lui mi disse che lui ci sarebbe stato comunque.

Stefania:Oggi è stata una dura giornata per te, l'unica cosa che posso dirti è fai quello che ti senti ma ora che ne dici di festeggiare la nuova casa

Annibale:Si hai ragione festeggiamo, ma con cosa?

Stefania:Come con cosa?

Stefania si girò e prese da dietro una bottiglia di spumante

Stefania:Che ne dici di questa, l'ho presa dalla festa per Lucia

Annibale:Be direi che non è male, bè ormai manca soltanto qualcosa da mangiare

Stefania:Sbagliato ho comprato una torta al cioccolato

Annibale:Bè allora apriamo questo spumante

Stefania:Si pensaci tu, io vado a prendere la torta in frigo

Stefania andò a prendere la torta ed Annibale aprì lo spumante e lo verso nei bicchieri

Stefania appoggio la torta sul tavolino del salotto

Stefania:Brindiamo a noi

Annibale:Si ma sopratutto a te la migliore amica che potessi avere

Stefania:Anche tu non sei niente male

I due bevvero lo spumante e poi si mangiarono tutta la torta, la loro nuova vita poteva iniziare sul serio.

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Capitolo 10
*** 10 ***


Questo è il decimo capitolo della mia storia spero vi piaccia.


Annibale e Stefania si erano scolati tutta la bottiglia.

Annibale:Forse è meglio andare a letto

Stefania:Si ma dove?

Annibale:Tu vai di sopra nella tua camera che abbiamo sistemato io invece posso dormire qui sul divano per oggi?

Stefania:Va bene, ma domani dò una sistemata all'altra camera, non ti ho mica chiesto di venire a vivere qui per dormire sul divano

Annibale:Non ti preoccupare per oggi va bene così

Stefania:Allora buonanotte

Stefania salì in camera mentre Annibale rimase in salotto e si sdraio sul divano era davvero stanco che non ci volle molto tempo per addormentarsi.

Quella notte passò velocemente.

Purtroppo Annibale si svegliò presto a causa della luce che proveniva dalle finestre del salotto e così si alzò andò in cucina, ma anche Stefania si era svegliata presto

Annibale:Buongiorno anche tu già sveglia

Stefania:Si credo di aver bevuto troppo ho un gran mal di testa

Annibale:Bè in effetti ci siamo scolati una bottiglia in due e poi chissà quanto vino avevi già bevuto alla festa

Stefania:Ma non più di tanto o almeno credo

Annibale:Si dicono tutti così 

In quel  momento suonò il campanello di casa

Stefania:E chi può essere a quest'ora?

Annibale:E poi è solo da ieri che viviamo qui,sono in pochi a sapere che siamo qua, vado io

Stefania:Si vai tu

Annibale andò ad aprire la porta e si trovò davanti un uomo alto che non aveva mai visto

Annibale:Buongiorno

:Mi scusi l'ora ma cercavo la signora Stefania Masetti, non abita più qui

Stefania avendo riconoscendo  quella voce si avviò verso la porta

Stefania:La signora Masetti è morta quando tu sei scappato 6 mesi fa, ora sono Stefania Ansaldo

Annibale:Tu sei Ezio

Stefania:Si è lui, cosa sei venuto a fare qui?

Ezio:Vorrei parlarti

Stefania e Annibale si guardarono negli occhi e senza parlarsi si capirono

Annibale:Entra pure, io sono Annibale, il migliore amico di Stefania

Ezio entrò in casa

Stefania:Hai detto che volevi parlarmi, allora parla

Ezio:Si ma da soli,ti dispiace (guardando Annibale)

Stefania:A me dispiace invece, lui resta qua 

Ezio:Ma veramente sono cose personali

Annibale:Già personali, però quando sei scappato non hai neanche avuto il coraggio di parlarle l'hai lasciata con un biglietto e ora vieni qua e vuoi parlarle da solo, io non ti permetterò di farla soffrire un'altra volta adesso parla pure

Ezio:Se è questo che ti preoccupa io non ho nessuna intenzione di farla soffrire

Annibale:E allora cosa vuoi?

Ezio:Stefania perdonami ho sbagliato non avrei mai dovuto andarmene in quel modo 

Stefania:Si è vero hai sbagliato avresti dovuto parlarmene se non mi amavi più

Ezio:Si ma non è facile dire certe cose e poi non è vero che non ti amo più

Annibale:Fammi indovinare ora sei tornato, hai capito di aver fatto una cavolata e ti aspetti che tutti ti perdonino 

Ezio:E anche se fosse a te che cosa interessa?

Annibale:A me interessa eccome per prima cosa Stefania è la mia migliore amica e poi hai anche tradito l'amicizia dei tuoi più cari amici, i miei fratelli Giulio e Cesare 

Ezio:I tuoi fratelli,allora tu saresti il quarto fratello il figlio di Norina

Annibale:Si esatto

Ezio:Ora capisco tutto questo amore verso Stefania, tu vuoi prendere il  mio posto nel cuore delle persone a cui voglio bene

Annibale:Io non voglio prendere il posto di nessuno sei tu quello che è sparito senza dare una spiegazione

Stefania:Ezio, Annibale ha ragione, tu sparisci e ora prentendi che nulla sia cambiato mi dispiace ma noi siamo andati avanti anche senza di te

Ezio:Si lo vedo che siete andati avanti, sopratutto voi due

Stefania:Che vorresti dire?

Ezio:Piantatela di mentire si vede benissimo che voi due state insieme

Stefania e Annibale si misero a ridere

Ezio:E adesso che c'è da ridere?

Stefania:E' per quello che hai detto

Ezio:Allora ho ragione voi due

Annibale:Ti sbagli davvero credimi io voglio bene a Stefania, ma io non 

Stefania non lo lasciò finire

Stefania:Anche se fosse non sono affari tuoi 

Ezio:Ora ho capito tutto è meglio che me ne vada

Annibale andò verso la porta e la aprì

Annibale:Prego la porta è aperta

Ezio se ne uscì senza dire una parola

Annibale:Addio (salutandolo con la mano)

Annibale chiuse la porta

Annibale:Stefà come stai?

Stefania:Insomma non mi aspettavo certo di vederlo

Annibale:E cosa hai provato nel vederlo?

Stefania:Niente, non mi interessa più nulla di lui

Annibale:Ah si  e allora mi spieghi per quale motivo gli hai fatto credere che ci fosse qualcosa tra di noi

Stefania:Diciamo una piccola vendetta

Annibale:Sai che ti dico hai fatto bene, ma sei sicura che di non provare più nulla per lui, sarebbe normale in fondo vi siete amati per molti anni

Stefania:A te non si può mentire, si è vero provo ancora qualcosa per lui ma...

Annibale:Ti capisco benissimo, ricordati che per qualunque cosa io ci sono

Stefania:Si lo so grazie, a proposito di vecchi amori, cosa hai intenzione da fare stasera?

Annibale:Non credo di andarci

Stefania:E perchè no?

Annibale:Non ti posso lasciare sola stasera sono o no il tuo uomo e se Ezio tornasse non voglio che tu sia sola

Stefania:Smettila di trovare scuse

Annibale:Io non trovo scuse, ora basta parlare di queste cose, che ne dici di andare a fare colazione

Stefania:E con che cosa, non ho niente in casa

Annibale:Eh allora cosa gli hanno inventati a fare i bar

Stefania:Se offri tu

Annibale:Ma certo

Stefania:Cinque minuti e sono pronta

Stefania se ne andò su a cambiarsi e poi i due se andarono in un bar li vicino a fare colazione.

Intanto Giulio Cesare e Augusto erano già in bottiglieria a lavorare

Cesare:Augusto non sei un cliente alzati da quello sgabello e porta questi a quel tavolo su

Augusto:Schiavista

Giulio:Voi due sempre a litigare

Ezio:Vedo che qui non è cambiato nulla sempre a litigare voi
Giulio-Cesare:Ezio

Ezio:Si sono io

Giulio:Hai un bel coraggio ha presentarti qui, dopo quello che hai fatto 

Cesare:Prima sparisci per mesi senza dire niente a nessuno neanche a noi che dicevi essere tuoi amici e poi ti sposi e a chi chiedi di fare da testimone a Barilon? E ora che fai torni qui, come se nulla fosse successo

Ezio:Lo so ho sbagliato ma se vi avessi detto che volevo lasciare Stefania per una donna appena conosciuta voi che cosa avreste fatto?

Giulio:Io ti  avrei detto di parlare con lei non di scappare come un ladro, tu non sai come ha sofferto lei ma anche noi

Ezio:Mi dispiace 

Giulio:Non penserai di cavertela con un mi dispiace

Cesare:Giulio ha ragione e ora vattene da qua

Giulio:Non potrei essere più d'accordo esci di qua


Ezio:E va bene me ne vado

Ezio uscì dalla bottiglieria 

Augusto era rimasto in silenzio durante la loro discussione 

Augusto:Non pensate di essere stati troppo cattivi

Giulio:No ha avuto quel che si merita

Cesare:Siamo anche stati troppo educati

Giulio:Io spero solo che abbia il buongusto di non andare da Stefania

Cesare:Ora basta parlare di quello li torniamo al lavoro

Giulio:Non potrei essere più d'accordo


 

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Capitolo 11
*** 11 ***


Visto i giorni di festa, ho avuto più tempo quindi eccovi un'altro capitolo della mia storia. Spero vi piaccia.

Annibale e Stefania al bar

Stefania:Posso chiederti una cosa ?

Annibale:Ma certo

Stefania:Se Luigi invece di darti le quote dello studio ti avesse chiesto scusa per averti chiesto di scegliere tra lui e la tua famiglia. E che ti amava ancora e voleva un'altra possibilità con te, tu cosa avresti fatto?

Annibale:Se l'avesse fatto non credo che l'avrei perdonato, quello che mi ha chiesto mi ha ferito molto e poi conoscendoci ci saremmo rinfacciati i nostri errori a qualsiasi litigata, non sarebbe stato giusto per entrambi o almeno credo, ma perchè questa domanda?

Stefania:Allora vedi che ho ragione, sei pronto ad una nuova vita e tu stasera andrai a quel appuntamento 

Annibale:Ancora con questa storia

Stefania:Ancora si, io ti voglio bene e voglio che tu sia felice

Annibale:Eh va bene ci vado ma tu cosa hai intenzione di fare con Ezio, ora che è tornato ci sono delle cose da sistemare, intendo legali come la casa e l'officina

Stefania:Si hai ragione e tu naturalmente mi aiuterai sei o no il mio avvocato

Annibale:Ma certo e poi forse non lo vedrai mai più

Stefania:Magari fosse così semplice lui nella mia vita ci sarà x sempre, ricordati che abbiamo un figlio, si è vero Walter è grande ma..., oh cavolo forse dovrei dirgli che suo padre è tornato in Italia

Annibale:Si dovresti farlo

Stefania:Sai che ti dico lo faccio subito

Stefania prese il cellulare e chiamò Walter

Walter:Mamma tutto bene?

Stefania:Si tesoro e tu come stai bene?

Walter:Bene

Stefania:Walter ti ho chiamato per dirti che tuo padre è tornato a Roma

Walter:E tu come stai?

Stefania:Bene, non ti devi preoccupare per me

Walter:Avevo intenzione  venire a trovarti settima prossima ma sa che dico parto oggi, domani sarò li

Stefania:Non c'è bisogno che vieni, ma se proprio vuoi vieni pure

Walter:Certo che vengo, e non sarò solo

Stefania:Vieni con Carlotta

Walter:Si,allora a domani

Stefania:Allora ti aspetto, vieni pure a casa nostra ora vivo li con Annibale

Walter:Con il fratello di Giulio?

Stefania:Si esatto

Walter:Allora veniamo lì

Stefania:Vi aspettiamo

Walter:Ciao Mamma

Stefania:Ciao tesoro

Annibale:Ho capito bene domani arriva Walter

Stefania:Si hai capito bene, domani lui e Carlotta saranno qui

Annibale:Sono contento finalmente lo conoscerò

Stefania:Già domani le persone più importanti della mia vita si conosceranno 

Annibale:Anche tu sei davvero importante per me , da quando ti ho conosciuto la mia vita è cambiata, ora non potrei immaginare la mia vita senza di te

Stefania si avvicinò ad Annibale e lo abbracciò 

Il loro abbraccio fu interotto da uno squillo del cellulare 

Annibale:Penso sia il tuo

Stefania:Ah si è Giulio, Giù dimmi

Giulio:Non so come dirtelo Stefà ma è tornato Ezio

Stefania:Perchè è venuto anche da voi?

Giulio:Come anche?

Stefania:E' venuto a casa ma diciamo che l'ho messo al suo posto

Giulio:Ben fatto, anche noi gli abbiamo riservato un bel trattamento

Stefania:Giulio, lo so che lui è stato uno stronzo ma lui è pur sempre un tuo amico e se vuoi perdonarlo io lo capirò 

Giulio:Non ti preoccupare io non ho nessuna intenzione di perdonarlo quello che ha fatto ha ferito anche me, e poi cosa pensava che lui sarebbe tornato e lo avremmo perdonato subito

Stefania:Si è ero ma diciamo che mi sono presa una piccola vendetta

Giulio:In che senso?

Stefania:Diciamo che gli ho fatto credere di stare con Annibale

Giulio:Ora capisco la sua faccia, hai fatto bene

Stefania:Si lo so

Giulio:Stefà stasera perchè tu ed Annibale  non venite a cena da noi 

Stefania:Io vengo non so Annibale credo abbia già un impegno 

Giulio:Ah peccato

Stefania:Si già peccato, allora a stasera

Giulio:si a stasera

Stefania finì la telefonata

Stefania:Ora non ha più scuse stasera tu va a quell'appuntamento mentre io vado a Casa Cesaroni

Annibale:Si ho capito ci vado non c'è bisogno di insistere, ora però andiamo che abbiamo molte cose da fare

Stefania:Si hai ragione, io dò una sistemata alla casa mentre tu vai a Casa Cesaroni  a prendere le nostre cose che sono ancora in mansarda , naturalmente ti presto la mia macchina.

Annibale:Come vuole lei, agli ordini

Stefania:La vuoi smettere di prendermi in giro

Annibale:No  mi piace vederti ridere

I due si recarono a casa e Stefania gli diede le chiavi della sua auto e così lui si diresse verso Casa Cesaroni.

Intanto a Casa Cesaroni non c'era nessuno Lucia dopo aver saputo del ritorno di Ezio, infatti eccola davanti a casa di Stefania e così suonò il campanello

Stefania:Annibale che hai dimenticato

Lucia:Mi dispiace deluderti ma sono Lucia

Stefania:Entra

Lucia:Ho saputo che è tornato Ezio, come stai?

Stefania:Bene di lui mi interessa nulla

Lucia:Sicura?

Stefania:Si, sai una cosa ora lui pensa che io stia con Annibale 

Lucia:Ben gli stà

Stefania:Visto che sei qua che ne dici di darmi una mano a sistemare

Lucia:Ma si

Le due iniziarono si misero a dare una bella sistemata a quella casa sopratutto alla camera dove avrebbe dormito Annibale e intanto chiaccheravano, Stefania raccontò a Lucia che domani sarebbe tornato Walter.

Intanto Annibale era intento a prendere le cose sue e di Stefania

Annibale:Quante cose potrà mai avere una donna? La macchina è piena 

Stava per chiudere la macchina quando vide Giulio e Augusto tornare verso casa

Giulio:Ciao Annì come mai da queste parti

Annibale:Sono venuto a prendere alcune cose mie e di Stefania ora la mansarda è vuota

Giulio:Vista l'ora perchè non rimani a pranzo, visto che stasera non verrai a cena

Annibale:No grazie è meglio che vada

Giulio:Eh va bene non insito, ma almeno dimmi che impegno hai stasera

Annibale:Ma niente di che, rivedo un vecchio amico, ora vado ci si sente

Annibale sali sulla macchina e si diresse verso casa e vide uscire Lucia

Annibale:Ciao Lucia come mai da queste parti?

Lucia:Ho aiutato Stefania a sistemare la casa e abbiamo fatto la spesa

Annibale:Grazie per l'aiuto

Lucia:Non c'è di che e buona serata 

Annibale:Si ma tu che ne sai

Lucia:Stefania, scusa ma ora devo andare 

Lucia corse via mentre Annibale entrò in casa con degli scatoloni e Stefania lo vide gli corse incontro

Stefania:Aspetta che ti do' una mano

Annibale:Ho visto uscire Lucia

Stefania:Si mi ha dato una mano

Annibale:Si mi ha detto che avete fatto la spesa 

Stefania:Si ho anche cucinato, andiamo a mangiare

Annibale:Hai parlato tanto con Lucia

Stefania:Si perchè

Annibale:Gli hai detto che stasera esco con Carlo

Stefania:Si, poi è solo un appuntamento

Annibale:Non è un appuntamento è solo un incontro tra vecchi amici

Stefania:Si come vuoi, ora mangiamo

I due pranzarono tranquillamente , dopo il pranzo i due portarono tutti gli scatoloni in casa e poi Stefania gli fece vedere la sua camera

Annibale:Avete fatto tutto da sole

Stefania:Si

Annibale:Siete state bravissime

Stefania:Grazie e allora perchè non lo provi

Annibale:Che cosa?

Stefania:Il letto stanotte lo so che hai dormito poco quel divano è scomodo e poi con tutti gli scatoloni che hai portato devi essere stanco

Annibale:Si in effetti un pò ma anche tu hai lavorato tanto oggi?

Stefania:Non ti preoccupare per me, ora vai là e dormi, stasera devi essere in forma

Annibale:Tanto con te è inutile insistere vero?

Stefania:Vero

Annibale si buttò sul suo nuovo letto e Stefania chiuse la porta e lo lasciò dormire.

Annibale dormì per qualche ora ne aveva proprio bisogno, quando si svegliò guardò l'orologio 

Annibale:Quanto ho dormito ora è meglio che mi faccia una doccia

Annibale andò a farsi una doccia e poi si vestì per uscire così scese in salotto dove c'era Stefania

Stefania:Sei bellissimo

Annibale:Grazie, mi serviva proprio dormire

Stefania:Lo so ora vai

Annibale:Si ora vado

Stefania:Non ti preoccupare fai pure tardi tanto io vado a cena dai Cesaroni

Annibale:Si lo so

Annibale uscì , prese la sua moto e andò all'appuntamento con Carlo. Arrivato al bar lo vide li ad aspettarlo

Carlo:Sono felice che tu sia venuto

Annibale:Anch'io

Carlo:Com'è andata con Luigi?

Annibale:Mi ha lasciato le sue quote dello studio ha deciso di partire per la spagna, ora sono libero

Carlo:Libero di iniziare una storia

Carlo si avvicinò a lui e cercò di baciarlo ma lui lo respinse

Annibale:No scusa non penso sia il momento e credo di aver sbagliato ad accettare il tuo invito è meglio che vada

Carlo:No aspetta, scusami ti prometto che non farò + nulla ma mangiamo qualcosa assieme

Annibale:Eh va bene resto

Carlo:Che ne dici di quel ristorante laggiù

Annibale:Va bene andiamo

I due andarono a mangiare in quel ristorante e la serata scorse tranquilla

Annibale:Grazie per la bella serata

Carlo:Grazie a te e scusa ancora

Annibale:Non ti preoccupare tutto dimenticato

Carlo:Ma non vorrai andare a casa con la moto

Annibale:Si perchè?

Carlo:E' tardi è pericoloso

Annibale:Non ti preoccupare ci sentiamo più tardi

Annibale salì sulla sua moto diretto verso casa, intanto a casa cesaroni era quasi finita la cena 

Giulio:Sono contento che tu sia venuta peccato che Annibale non potesse

Stefania:Già peccato, ah quasi  mi dimeticavo domani torna Walter

Giulio:Ah si sono contento per te, gli ha gia detto di Ezio

Stefania:Si ma non preoccupatevi per me, ora con lui devo solo risolvere i problemi legati alla casa e all'officina 

Giulio:Ti farai aiutare da Annibale

Stefania:Si e poi ora che Luigi gli ha ceduto le sue quote dello studio ora potra tornare al suo lavoro d'avvocato

Cesare:Ah si non lo sapevo

Giulio:E quando è successo?

Stefania:Ieri ,Luigi ha deciso di trasferisi in Spagna

Giulio:Sono felice che Annibale se lo sia tolto dai piedi, ora potra essere felice magari con un'altro

Stefania:Già chi lo sà, è stato davvero bello ma ora è meglio che torni a casa mia

Lucia:Aspetta perchè non rimani qua, tanto Annibale farà tardi

Stefania:Non preferisco tornare a casa

Lucia:Come vuoi allora buona notte, domani ci vediamo in libreria

Stefania:Ma certo a domani

Stefania stava per andarsene ma aprendo la porta si trovò davanti Ezio

Stefania:E tu che ci fai qui

Ezio:Volevo parlare con Giulio, ma sono felice che ci sia anche tu

Stefania:E se io non volessi ascoltarti

Ezio:Ti prego ascoltami fallo per Walter

Stefania:Non mettere in mezzo nostro figlio 

Ezio:Non vedo il tuo amichetto

Stefania:Si non c'è aveva da fare

Ezio:Certo che aveva da fare, l'ho visto che si baciava con un uomo, ma vi rendete conto che fratello avete?

Stefania: Senti chi parla quello che è scappato lasciandomi con  un biglietto

Ezio:Ma hai capito quello che ti ho detto

Stefania:Si e sono contenta

Ezio:Ma sei impazzita

Stefania:No sto benissimo, primo io non ho mai detto che di stare con Annibale sei tu che l'hai pensato, e dopo quello che ha passato sono felice che abbia trovato qualcuno che lo ami per quello e si è gay qual'è il problema.

Ezio:Ma niente, allora tu e lui non siete, ma allora .... posso dirtelo... Stefania io ti amo ancora

Stefania:Certo cha hai un bel coraggio, io per te non provo più nulla, l'unico contatto che avremo è x via legali per sistemare le cose per la casa e l'officina  visto che sono intestate a entrambi e di questo ne parlerai con Annibale visto che lui è il mio avvocato

Ezio:Ma che dici, noi abbiamo un figlio

Stefania:Si lo ma ormai lui è adulto ah dimenticavo, domani sarà qui preparati

Ezio:Perchè dovrei prepararmi?

Stefania:Be se non mi sbaglio sei sparito anche con lui o mi sbaglio?

Ezio:Si ma lui mi capirà

Stefania:Vedremo io vado a casa

Stefania uscì da casa Cesaroni 

Giulio:Bè sei corso qui per dirci che Annibale è gay, bè lo sappiamo già allora puoi andartene

Ezio:Ma come fai ad essere così tranquillo hai un fratello gay

Giulio:Sarà anche gay, ma quando si è trattato di scegliere tra l'amore e la famiglia lui ha scelto la sua famiglia, mentre tu sei scappato senza dire nulla a nessuno a noi, io ti ritenevo un fratello, uno di famiglia ma forse mi sono sbagliato anzi ci siamo sbagliati

Ezio senza dire nulla uscì da quella casa

Lucia:Giulio mi dispiace

Giulio:Sono felice che tu sia tornata ora ho bisogno di te più che mai

Lucia si avvicinò a Giulio e lo abbracciò 

Stefania arrivò a casa e neanche il tempo di entrare e sedersi sul divano che Annibale rientrò dalla sua serata.

Stefania:Com'è andata?

Annibale:Ma niente di che, abbiamo cenato in un bel ristorante è stato bello rivederlo

Stefania:Nien'altro

Annibale:Bè ecco, lui mi ha baciato ma io l'ho respinto subito 

Stefania:E perchè?

Annibale:Non lo so in quel momento mi sembrava la cosa giusta ma dopo la bella serata passata mi sono ricordato perchè mi ero innamorato di lui, ma adesso raccontami della tua serata

Stefania:Ma la solita cena dai Cesaroni almeno fino a quando non è arrivato Ezio?

Annibale:Ezio e che voleva?

Stefania:Ma no niente ,è venuto a dire a Giulio che ti ha visto baciare un uomo

Annibale:Quindi ora non sono più il tuo uomo

Stefania:Si e quando gli ho detto che lo sapevo già e che è stato lui a credere che noi stavamo iniseme, lui che fa mi dice che mi ama

Annibale:Certo che il coraggio non gli manca

Stefania:Già ed ora tocca a te, visto che gli ho detto che tu sei il mio avvocato e di occuperai tu delle questioni legali e poi gli ho anche detto che domani torna Walter

Annibale:Bè che dire una serata niente male, ora vado a letto

Stefania:Annibale buona notte

I due andarono a dormire dopo quella lunga giornata, anche se la giornata dopo non sarebbe stata da meno visto che sarebbero tornati a Roma Walter e Carlotta.

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Capitolo 12
*** 12 ***


In questo capitolo ci sarà il ritorno di Walter spero vi piaccia e se vi và fatemi sapere cosa ne pensate.



Il giorno dopo  Stefania ed Annibale si ritrovarono in cucina a fare colazione

Annibale:E' strano fare colazione a casa solo noi due

Stefania:Già a chi lo dici, io non facevo colazione qui da più di un anno

Annibale:Io non ho mai fatto colazione a casa con una donna a parte mia madre

Stefania:Non vorrai mica dirmi che le somiglio

Annibale:No assolutamente

In quel momento sentirono suonare il campanello di casa

Stefania:Devono essere Walter e Carlotta

Stefania si alzò dal tavolo e andò ad aprire la porta

Stefania:Amore mio mi sei mancato(abbracciando Walter)

Walter:Mamma non mi stringere così

Stefania:Oh scusa, ma Carlotta

Carlotta:eccomi

Stefania:Sei bellissima, ma sei ......

Walter:Si mamma diventerai nonna

Stefania:Sono davvero felice per voi, e sapete già

Walter:Sarà una femminuccia

Stefania:Fantastico, ma che fate lì sulla porta entrate

Annibale aveva visto la scena senza dire nulla

Annibale:Piacere Annibale

Walter:Piacere Walter e lei è Carlotta

Annibale:Sono felice di conoscervi Stefania mi parla spesso di voi

Walter:Ah chi lo dici, la mamma mi ha fatto una testa tanta di te che mi sembra già di conoscerti

Stefania:Esagerato

Carlotta:Annibale lo sai che sei il più bello dei Cesaroni

Annibale: Bè non esageriamo

Stefania:Si se nò si monta la testa

Annibale:Ha parlato la futura nonna

Stefania:Nonna a chi

Annibale:A te?

Walter:Che bello vederti di nuovo sorridere, era tanto che non ti vedevo così grazie Annibale per avermi ridato la mia mamma

Annibale:Prego ma non penso di aver fatto nulla

Stefania:L'hai fatto, l'hai fatto, ora però basta parlare di me, non vedo le valigie?

Walter:Le abbiamo lasciate a casa di Carlotta, non ti spiace vero

Stefania:No e poi pensandoci qui saremo stati stretti, l'importante è che sei qua

Walter:L'ho hai già visto?

Stefania:Parli di tuo padre

Walter:Si

Stefania:Si l'ho visto ieri e gli ho detto che oggi saresti arrivato a Roma, ma non so dove sia

Walter:Non importa se mi vuole vedere mi chiamerà lui, anche se dubito lo faccia, visto che non l'ho sento da quasi un'anno 

Stefania:Ricordati che è sempre tuo padre

Walter:Si lo so ma non posso dimenticarmi di quello che ti ha fatto, io non l'ho perdonerò mai

Stefania:Si ma... Annibale di qualcosa tu

Annibale: Mi dispiace non posso, Walter ha ragione, se un padre ti vuole ti cerca e se non ti cerca non è più un padre

Stefania:Ma Annibale

Annibale:Mi dispiace ma è quello che penso, ora scusatemi ma devo andare

Annibale si diresse verso la porta e aprendola si trovò davanti Ezio 

Annibale:Come mai da queste parti?

Ezio:Questa e sempre casa mia o no?

Annibale:Ancora per poco

Ezio(vide Walter):Speravo che fossi qui, Walter 

Annibale:Io vado è meglio che vi lasci soli 

Annibale se ne andò lasciando la famiglia a discutere e salì sulla moto verso un posto lontano.

Ezio:Sono felice di rivederti e vedo che tra poco sarai padre sono felice per voi

Walter:Mi dispiace di non poter dire la stessa cosa

Ezio:Walter lo so di aver sbagliato, ma capiscimi anche tu hai fatto lo stesso con Alice, non ti ricordi

Walter:Sbagli, io non sono sparito voi sapevate dov'ero e poi ad Alice l'avevo lasciata parlandoci,l'unica cosa che non gli avevo detto  è che partivo con Carlotta, io ho sempre avuto il coraggio di lasciare le persone che amavo parlandoci invece tu sei sparito con un biglietto

Ezio:Si ma io non lasciato te ,tu sei e sarai sempre mio figlio

Walter:Davvero e perchè da quando sei sparito non ti sei fatto vivo tu sapevi dove ero, mai una chiamata, un messaggio.............. Non ti sei fatto vivo per mesi ed ora che fai torni così come se niente fosse 

Ezio:Mi dispiace di non essermi fatto sentire ma 

Walter:Ma che cosa niente,Annibale ha ragione se un padre non ti cerca vuol dire che non ti vuole, per quel che mi riguarda io non ho più un padre 

Ezio:Certo Annibale, quello sempre in mezzo ai piedi

Stefania:Tesoro è vero lui ha sbagliato ma lui è tuo padre e lo sarà per sempre, tu dovresti dargli un'altra possibilità

Walter:No mi dispiace, ora è meglio che c'è ne andiamo, i genitori di Carlotta ci aspettano

Carlotta:Si scusate dobbiamo proprio andare 

Walter e Carlotta se ne andarono lasciando soli Ezio e Stefania

Stefania:Ezio vedrai che prima o poi ti perdonerà

Ezio:E tu mi perdonerai?

Stefania:No e se non altro da dirmi te ne puoi pure andare

Ezio:Una cosa te la devo dire, io non rinuncerò mai a voi

Stefania:Bene ora te ne puoi andare

Stefania lo spinse fuori di casa

Stefania:Certo come inizio giornata non male

Stefania si preparò e poi andò in libreria.

Arrivata in libreria vi trovò Lucia e Pamela

Pamela:Come va la convivenza?

Stefania:Direi bene, ma c'è una cosa che vi devo assolutamente raccontare

Lucia:Eh allora dilla

Stefania:Oggi sono arrivati Walter e Carlotta e lei è incinta

Lucia:Anche tu sarai nonna

Stefania:Già e poi è arrivato Ezio che voleva parlare con Walter

Lucia:E lui che ha detto?

Stefania:E' davvero arrabbiato con il padre, gli ha addirittura detto che non ha più un padre

Pamela:E' capibile la sua reazione no?

Stefania:Si ma è sempre suo padre

Lucia:Si ma da quello che so è sparito anche con lui

Stefania:Questo è vero, ma Walter non è uno che tiene rancore prima o poi si riappacificheranno, lui non mi preoccupa

Lucia:Eh allora chi ti preoccupa?

Stefania:Annibale

Pamela:Come mai?

Stefania:E' per quello che ha detto a Walter

Lucia:Che cosa gli avrebbe detto?

Stefania: Bè ha detto  che se un padre ti vuole ti cerca e se non ti cerca non è più un padre

Lucia:Visto quello che sappiamo sul suo rapporto con Tiberio mi sembra normale

Stefania:Si lo so, ma pensavo che con l'incontro con i fratelli il suo dolore si fosse alleviato

Lucia:Non è così facile dimenticare che un padre ti ha rifiutato anche se sono passati anni quella ferita non si potrà rimarginare mai

Stefania:Si hai ragione e forse sto solo esagerando

Pamela:Ma si Stefà vedrai che andrà tutto bene, sarà stato solo un momento di nostalgia

Stefania:Ma si avete ragione voi

Le tre donne iniziarono la loro giornata di lavoro

Intanto Annibale era arrivato davanti al cancello del cimitero e dopo un pò di esitazione vi entrò e andò a trovare la madre

Annibale:Ciao Mamma, è tanto che non ti vengo  a trovare, lo so mi dispiace ma nell'ultimo periodo sono successe tante cose,  sono  già passati 32 anni da quando te sei andata e mi manchi ancora . Mi dispiace mamma ma non sono riuscito  a fare quello che mi avevi chiesto, mi dispiace ma io non ci riesco a perdonarlo, non ci riesco mi dispiace ti prego perdonami.

Annibale cambiò i fiori dalla tomba della madre e uscendo dal cimitero gli suonò il cellulare era Carlo, ma lui ora non aveva nessuna intenzione di parlarci e così rifutò la chiamata.
Stava salendo sulla moto quando il suo cellulare suonò di nuovo ma questa volta era Stefania e anche questa volta rifiutò la chiamata e stavolta spense il cellulare
Annibale salì sulla moto e se ne andò verso Genzano, dove si trovava la casa della madre.
 

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Capitolo 13
*** 13 ***


  Auguri di Buon Natale a tutti quelli che leggono questa mia strana storia.
Eccovi il 13° capitolo della mia fan fiction spero vi piaccia, fatemi sapere cosa ne pensate anche se non vi è piaciuta, grazie a tutti e ancora BUON NATALE A TUTTI.


La giornata in Libreria scorse tranquilla durante la giornata Stefania aveva provato a chiamare Annibale ma il suo cellulare risultava sempre spento e lei iniziava preoccuparsi.

Verso il tardo pomeriggio un nuovo cliente entrò in libreria.

Stefania:Buon giorno posso aiutarla

:Si cercavo la proprietaria di questa libreria la signora Stefania

Stefania:Sono io mi dica

:Piacere sono un Carlo, sono un'amico di Annibale

Stefania:Ah si certo Annibale mi ha parlato di te, come mai qui?

Carlo:Volevo chiederti di Annibale, ecco dopo la nostra cena eravamo d'accordo che ci saremmo sentiti ma poi nulla, è da stamattina che hai il cellulare spento,lo so che è stupido e che magari lui non mi vuole più vedere ma tu sai dove posso trovarlo

Stefania:Carlo mi dispiace ma anche a me non risponde, stamattina è uscito di casa senza dirmi nulla, a dire la verità era strano, pensa che stamattina mi ha detto non ha mai fatto colazione con una donna tranne la madre

Carlo:La madre, ma che stupido, oggi è l'anniversario della morte della madre, sarà sicuramente andato a trovarla, oggi vuole stare da solo

Stefania:E perchè non me l'ha detto? E poi perchè spegnere il cellulare

Carlo:Stefania la madre è stato l'unico genitore e punto di riferimento per lui, l'ultima volta che me ne parlò aveva le lacrime agli occhi

Stefania:Forse dovremmo andare da lui, tu sai dov'è sepolta, ma che stupida lo chiedo a Giulio in fondo è sepolta vicino al padre

Carlo:Aspetta non farlo è meglio lasciarlo solo, conoscendolo se ha spento il cellulare è quello che vuole ed ora sarà alla loro vecchia casa

Stefania:Ma come lasciarlo solo è in questi momenti che serve una spalla su cui piangere

Carlo:Fidati di me lasciamolo solo e vedrai che stasera se avrà voglia ti racconterà lui tutto, ora io vado spero di rivederti a proposito Annibale ha ragione sei davvero un'ottima amica

Stefania:Ciao

Lucia:Chi era?

Stefania:Carlo

Lucia:L'amico di Annibale

Stefania:Si proprio lui

Lucia:Che cosa voleva

Stefania:Niente di che, ma la sai una cosa penso proprio che Carlo ami davvero Annibale

Lucia:E cosa te lo fa pensare?

Stefania:Ma niente è sola una sensazione

Lucia:Ah capisco

Le due donne furono interotte dall'entrata di un cliente e così la loro giornata continuò tranquillamente

 Annibale era nella sua vecchia casa piena di ricordi, era molto tempo che non ci entrava

Annibale:E' tutto come l'ho lasciato, anzi come tu l'hai lasciato mamma, tutto qui ricorda te, si sedette su un vecchio quando qualcuno aprì la porta e una voce gridò

:Chi è?
Annibale vide un'ombra avvicinandosi la riconobbe

Annibale: Antonia sono Annibale

Antonia:Che ci fai qui, è tanto tempo che non vieni in questa casa saranno

Annibale:32 anni, si da quando mamma è morta

Antonia:Già, come mai da queste parti

Annibale:Nostalgia e poi oggi è

Antonia:Il giorno in cui tua madre è morta, come potrei non saperlo tua madre e io eravamo migliore amiche

Annibale:Lo so e non ti ringrazierò mai abbastanza per aver tenuto bene la sua casa

Antonia:Per me è stato e poi non ho fatto nulla di che se aprire ogni tanto la casa,sono felice di vederti sopratutto qua dentro, speravo che un giorno tornassi in questa casa

Annibale:Non è stato facile ma era arrivato l'ora di farlo

Antonia:Ti va di bere una tazza di the vieni a casa mia

Annibale:No grazie voglio stare qua ancora un pò da solo prima di tornare a Roma

Antonia:Va bene ma stasera sei a cena da me e non accetto un no come risposta

Annibale:E va bene, a te non si può dire di no

Antonia:Già lo so a stasera

Antonia uscì dalla casa e lasciò Annibale da solo seduto sul divano a ricordare i bei momenti passati dalla madre ma anche i brutti momenti sopratutto le litigate tra la madre e il padre a causa sua, una volta  la madre  gli disse che doveva passare un po' di tempo con il figlio lui risponse: PER ME ANNIBALE E' SOLO IL FIGLIO DELLA DONNA CHE AMO,loro non sapevano che lui aveva sentito tutto e scappò a casa della signora Antonia in lacrime,per lui era come una seconda madre,era stata la prima a cui aveva detto di essere gay.

Annibale immerso nei suoi pensieri passò tutto il pomeriggio in quella casa finchè qualcuno suonò il campanello di quella casa

Annibale:E chi può essere

Annibale andò ad aprire era Antonia

Annibale:Ma sei tu, come mai hai suonato, hai le chiavi?

Antonia:Non volevo essere troppo invadente, la cena è pronta vieni

Annibale:Invadente no, quando mai, arrivo chiudo la casa

Antonia:A dopo

Annibale diede un'ultimo sguardo alla casa e poi chiuse la porta e andò da Antonia.

Antonia:Che fai li sulla porta entra

Annibale entrò in casa

Annibale:La tua casa è sempre lo stessa

Antonia:Già ma ora sono sola, siediti

Annibale si sedette su una delle sedie del tavolo in salotto

Annibale:Anch'io

Antonia:No e da quando?

Annibale:E' successo da poco,sono cambiate molte cose dall'ultima volta che ci siamo sentiti

Antonia:Ma dimmi con i tuoi fratelli tutto bene?

Annibale:Si benissimo, sai per un pò ho vissuto da loro

Antonia:Ah si sono contenta per te, ora hai una famiglia

Annibale:Già

Antonia:Ora dove vivi?

Annibale:Con un amica

Antonia:Con una donna?

Annibale:Si ma è solo un amica, è Stefania te ne avevo parlato

Antonia:Ah si deve essere una persona speciale

Annibale:Si lo è?

Antonia:E invece dimmi, non c' è nessuno in vista

Annibale:No, poi mi sono appena lasciato con Luigi quindi ....

Antonia:Annibale non dire la bugie ad Antonia, lo sai che ti ho sempre beccato

Annibale:Si è vero, ho rincontrato Carlo, te l'ho ricordi

Antonia:Ma chi lo stronzo?

Annibale:Antonia si lo so ma ora è cambiato, ha lasciato la moglie

Antonia:E tu ti ricordi com'eri diventato dopo la vostra rottura

Annibale:Si lo so e son fosse stato per te ...

Antonia:Appunto, ma sei tu dici che è cambiato io mi fido di te e poi ora non sei più solo e di questo ne sono felice, io non vivrò per sempre

Annibale:Non dire così!

Antonia:E' la vita che è così,ora basta parlare mangia se nò come fai a tornare a Roma, o se preferisci puoi restare a dormire qui, come facevi quando eri piccolo

Annibale:No grazie preferisco tornare a Roma

Antonia:Allora mangia

Annibale e Antonia continuarono la loro cena e poi arrivò il momento di Annibale di partire.

Annibale:E' meglio che vada

Antonia:Va bene ma stai attento con quella moto

Annibale:Non ti preoccupare, ci  sentiamo presto

Antonia:Ci conto

Annibale:Ma certo non dubitare, ciao

Annibale l'abbraccio e la baciò sulla guancia e salì sulla sua moto verso Roma.

Era ormai sera tarda quando Annibale arrivò a casa e appena arì la porta trovò Stefania sul divano che guardava la tv.

Annibale:Scusami se sono sparito ma oggi è l'anniversario della morte di mamma dovevo andare da lei e poi dovevo fare una cosa era troppo tempo che l'ha rimandavo

Stefania:L'importante è che ora tu stia bene

Annibale:Si ma come mai non mi sembri sorpresa di quello che ti ho detto

Stefania:Bè a dire la verità oggi in libreria è passato Carlo, mi ha detto che oggi era l'anniversario della morte di tua madre e che avresti bisogno stare solo

Annibale:Si è vero, non pensavo che se lo ricordasse

Stefania:Sai una cosa Stefania se fossi in te, non me l'ho farei scappare

Annibale:Ora non ricominciare

Stefania:Come ricomiciare ho appena iniziato

Annibale:Sai bene che cosa intendo, è troppo presto

Stefania:Si lo so ma Annibale quando l'amore arriva non si può dire no

Annibale:L'amore che parole grossa ci siamo rivisti una sola volta

Stefania:A volte è sufficiente fidati

Annibale:Si ma ora sono stanco ti và se ne parliamo domani

Stefania:Come vuoi ma pensa a quello che ti ho detto

Annibale:Buonanotte

Stefania:Buonanotte
 

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