Yes! Bleach Resurrection plus Vampire di Justice Gundam (/viewuser.php?uid=1338)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Calma apparente ***
Capitolo 2: *** Pretty Cure vs. Hollow ***
Capitolo 3: *** Scuola di mostri ***
Capitolo 4: *** L'incontro con lo Shinigami ***
Capitolo 5: *** Riunioni di emergenza ***
Capitolo 6: *** Verso la Soul Society ***
Capitolo 7: *** Incontri e scontri ***
Capitolo 1 *** Calma apparente ***
Croosover-001
Yes! Bleach Resurrection To Vampire
Una fanfiction crossover (Yes! Pretty Cure 5 - Bleach - Princess
Resurrection - Rosario + Vampire) scritta da: Justice Gundam
Buonasera a tutti! Justice Gundam, autore che, modestia a parte, si è già
fatto una certa fama nel mondo delle fanfiction, è ora tornato per -
sperabilmente - deliziarvi con un crossover che già da un po' di tempo gli stava
ronzando in mente, un crossover che metterà assieme alcuni tra i miei Shonen
Anime / Manga preferiti: e prima che me lo chiediate, sì, io considero Pretty
Cure come uno shonen: in fondo, che cosa ha che gli manca, degli shonen
tradizionali? Ci sono i colpi energetici, i combatttimenti, i nemici coloriti,
il potere dell'amicizia, eccetera... e la quarta / quinta serie, con Nozomi e le
sue compagne, si è rivelata una sorpresa molto gradita!
Non so nemmeno io da dove mi sia venuta questa idea... sarà la mia mente
bacata che segue binari tutti suoi! In ogni caso, per adesso, la trama è
abbastanza lineare: vedremo un po' cosa stanno facendo i protagonisti di questi
vari anime, adesso che si stanno godendo un po' di calma nella loro vita...
ovviamente, è una calma che non durerà a lungo, dal momento che pericolosi
nemici stanno tramando nell'oscurità per rendere la vita difficile ai nostri
eroi: l'organizzazione Eternal, decisa a raggiungere il Cure Rose Garden per
realizzare le ambizioni del Direttore; Aizen Sosuke, ex-capitano della Quinta
Divisione della Soul Society, e i suoi luogotenenti Gin Ichimaru, Kaname Tosen e
i dieci Espada; l'organizzazione terrorista Fairy Tale, decisa a sterminare
l'umanità; e alcuni pericolosi nobili del mondo degli Youkai, che non vedono
l'ora di impossessarsi del potere supremo. Come dite, ci sono molti problemi da
risolvere? E per forza, altrimenti non ci sarebbe gusto a scrivere un crossover
come questo, non vi pare? E credo che già qualcuno stia facendo delle puntate su
chi sarà ad uscire vincitore da questo guazzabuglio, a meno che, ovviamente,
gente come Nozomi, Ichigo, Hiro e Tsukune non riescano a mettere loro i bastoni
tra le ruote!
Okay, giusto per darvi un po' di orientamento, è il caso che vi dica dove si
collocano gli eventi: diciamo che per Yes! Pretty Cure 5, siamo nel bel mezzo
della serie GoGo, e prenderò in considerazione anche il primo film - mentre gli
eventi del secondo non si sono ancora verificati. Per quanto riguarda Bleach, mi
sono collocato a poco dopo la rivelazione del tradimento di Aizen, e quindi al
momento in cui entrambe le fazioni - sia le 13 Divisioni che Las Noches - stanno
progettando il loro trionfale ritorno in scena. Nel caso di Rosario + Vampire,
mi colloco subito all'inizio della seconda serie, anche se magari qualche
particolare sarà modificato... mentre per Princess Resurrection, diciamo che
siamo a poco prima dell'attacco di Sevran, e che personaggi come Riza o Reiri
sono già stati ampiamente introdotti. Comunque, non preoccupatevi, le
spiegazioni verranno, e tutto ciò che dovrete sapere sulle varie serie verrà
spiegato man mano che ci arriveremo!
Nel frattempo, facciamo i dovuti disclaimer:
Nessuno dei manga / anime che sto usando in questo crossover è di mia
proprietà, e tutti sono stati usati senza scopo di lucro e al fine di scrivere
una storia divertente per tutti i fan di anime e manga.
Bleach e tutti i suoi personaggi e marchi registrati sono di proprietà di
Tite Kubo, l'autore più esperto nella pratica del trolling che si conosca!
Hehehee... scusate ma questa mi è venuta spontanea!
Yes! Pretty Cure 5 e il suo sequel sono di proprietà della Toei
Entertainment, che adesso è arrivata, pensate, all'ottava serie Suite Pretty
Cure! Immagino che non terminerà tanto presto, vero?
Rosario + Vampire è di proprietà di Akihisa Ikeda, che ha dimostrato di saper
scrivere uno shonen manga, a mio parere, molto meglio di certi "grandi" che
vanno di recente... e qui non faccio nomi, anche se comincerebbe con N...
E infine, Princess Resurrection è di Yasunori Mitsunaga... e in comune con
Rosario + Vampire ha la notevole capacità di saper prendere il folklore di tanti
luoghi del mondo, reinterpretarlo, e mischiare tutto assieme in un continuo
veramente impressionante!
E diciamo anche la verità... tutti questi shonen hanno un sacco di bei
personaggi!
Detto questo, vi lascio all'inizio di questa mia nuova impresa... che si
spera avrà anch'essa il suo successo! Certo che mi vado ad impegolare in idee
davvero strane...
Mi raccomando, fatemi sapere cosa pensate di questa storia! Un grazie a tutti
coloro che leggeranno... e in particolare ai miei amici KillKenny e Anonimo9987!
Grazie, ragazzi, farò del mio meglio per non deludervi!
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Capitolo 1 - Calma apparente
Tokyo, tempi moderni. Una città brulicante di vita, persone ed eventi che si
susseguono senza sosta, un caos ordinato che non lascia il tempo di tirare il
fiato e di fermarsi un attimo a guardarsi attorno, e a riflettere un po'. In
effetti, era più o meno la stessa cosa per certi suoi abitanti, che ora stavano
avendo a che fare con degli incredibili sconvolgimenti nelle loro vite... e
alcuni di loro, in effetti, non si erano ancora abituati del tutto!
Del resto, non si può certo dire che morire ed essere resuscitati da una
misteriosa ragazza vestita di nero, o ritrovarsi all'improvviso a studiare in
una scuola frequentata da mostri in cui si è l'unico essere umano completo
sconvolgerebbe non poco una persona normale. E se è per quello, anche ritrovarsi
presi in mezzo agli intrighi intessuti da un megalomane ai danni di un gruppo di
shinigami litigiosi, o ritrovarsi a dover diventare una Magical Girl per
proteggere alcune creaturine simili a peluche dalle ambizioni di
un'organizzazione criminale interdimensionale...
...
...
"Lalalaaa, lalalaaaa..."
Ovviamente, Nozomi Yumehara, leader non ufficiale delle Pretty Cure, non era
come tante persone normali, cosa che la sua migliore amica Rin Natsuki - lei
stessa una Pretty Cure - aveva sottolineato più volte. In quel momento, la
graziosa ragazzina dai capelli rosa e le sue compagne di mille avventure si
trovavano alla Nuts House, il simpatico negozietto che i due principi del regno
di Palmier, Coco e Nuts, usavano come "base operativa" per le loro ricerche
sulla Terra, qualunque fosse il misterioso artefatto che dovevano catturare
prima dei nemici di turno. Il fatto che la misteriosa organizzazione Eternal
stesse prendendoli di mira non sembrava preoccupare troppo Nozomi, che
continuava allegramente a mettere a posto gli scaffali, spostare la merce, e
fare le piccole faccende domestiche che ci si aspetterebbe in un negozio come
quello di Coco e Nuts - o meglio, di Kokoda e Natsu, le identità che i due
principi di Palmier avevano adottato per muoversi nel mondo umano!
"Ehilà, Nozomi... oggi mi sembri particolarmente di buon umore! Il che è dire
molto, se si parla di te..." affermò la castana Rin, impegnata a spolverare
alcuni scaffali. "E' successo qualcosa di particolare, perchè ti vedo così
eccitata?"
"Hehehee... nulla di particolare, in realtà!" rispose tranquilla la ragazzina
dai capelli rosa, dopo aver appoggiato uno scatolone. "E' che è da un po' che le
cose ci stanno andando bene! La Nuts House va a gonfie vele, abbiamo ritrovato
Re Donuts e la Regina Bavarois, e sono sicura che tra non molto troveremo anche
gli altri due sovrani, e potremo raggiungere il Cure Rose Garden! E' deciso,
sì!"
Nozomi ripetè il suo gesto tipico di alzare un indice verso il cielo mentre
esclamava la sua frase preferita, e mentre Rin fece una breve risata soffocata,
Urara Kasugano, la più piccola del gruppo, si disse d'accordo con la leader non
ufficiale. "Beh, Nozomi ha ragione a dire che siamo in una buona posizione... e
finora, abbiamo sconfitto diversi membri di Eternal, anche se continuano a
starci alle calcagna." disse la piccola idol bionda, i suoi lunghi codini che si
muovevano ai lati della testa come per sottolineare il suo buon umore.
"Avete ragione, ragazze, ma non è il caso di abbassare la guardia." affermò
la bella Karen Minazuki, una ragazza alta ed elegante dai lunghi capelli blu che
stava in quel momento mettendo a posto dei libri su uno scaffale. La sua
migliore amica, Komachi Akimoto, l'aspirante scrittrice dai brillanti capelli
verdi, annuì nella sua direzione, poi richiamò Shiro Amai, il nuovo arrivato
nella squadra delle Pretty Cure assieme alla "misteriosa" Kurumi Mimino, in modo
che anche lui desse una mano... dal momento che, come era un po' sua abitudine,
il giovanotto dai capelli biondi scuri si era messo da parte, in un angolino,
con le mani dietro la nuca ad osservare quello che le ragazze, Natsu e Kokoda
stavano facendo.
"Hey, Shiro! Potresti venire un momento?" chiese Komachi. "Avremmo bisogno di
portare fuori un po' di materiale, non è che potresti farci il favore di
iniziare a portare qualcosa, giusto per prenderci avanti?"
"Cos... Hey, aspetta un momento!" ribattè Shiro, realizzando con un certo
rammaarico che, ancora una volta, le ragazze stavano riuscendo a coinvolgerlo in
attività che lui avrebbe preferito di gran lunga svincolare! "Ma perchè devo
fare anch'io queste cose, scusate tanto? Io sono un postino, mica un uomo di
fatica!"
"Beh, non è una scusa per evitarti il lavoro, miru!" disse, con la
sfacciataggine che le era propria, Milk, l'attendente di Coco e Nuts, in quel
momento sotto forma di mascotte carina. "Con il dovuto rispetto, ragazzo mio,
anche tu sei un'ospite qui, e devi fare la tua parte, miru!"
"Milk non ha tutti i torti, in effetti..." intervenne Kokoda, per poi
indicare a Shiro alcuni cartoni sigillati che stavano per terra vicino
all'entrata. "Magari quelli potresti portarli nel magazzino sul retro. Uno alla
volta, stai attento, perchè sono abbastanza pesanti."
Shiro sospirò e si passò una mano tra i corti e scompigliati capelli biondi,
rendendosi conto che non c'era modo di svincolarsi da quella seccatura, e che
tanto valeva togliersela di torno il prima possibile. "D'accordo, d'accordo..."
rispose Shiro, andando a caricarsi un cartone e iniziando a portarlo verso il
magazzino, mentre le ragazze e i proprietari del negozio continuavano con i loro
lavori. Nozomi ed Urara si fermarono per un po', guardando il postino del regno
di Palmier che iniziava il suo lavoro... e la giovanissima idol bionda si
avvicinò a Natsu, l'altro proprietario della Nuts House, che in quel momento
stava celando il suo aspetto di scoiattolino bruno dietro l'apparenza di un bel
ragazzo dai capelli biondi e dalla pelle scura.
"Ancora non si è scoperto niente circa il suo passato, vero?" chiese Urara,
un po' preoccupata. Non era un segreto che la più giovane delle Pretty Cure
avesse una cotta per Shiro, esattamente come Nozomi per Kokoda e Komachi per
Natsu...
Natsu scosse la testa. "Ancora niente... e Shiro non è esattamente il tipo di
persona che collabora tanto..." affermò il ragazzo biondo. "Mi sa che sarà un
lavoro ancora lungo e difficile. Se solo riuscissimo a ritrovare il Cure Rose
Garden, allora avremmo la chiave del mistero, almeno così spero."
"E' un motivo in più per darci da fare e ritrovare gli altri due sovrani che
mancano..." affermò Nozomi, fermandosi solo un attimo per sgranchirsi le ossa.
"Quando avremo trovato il Cure Rose Garden, credo che molti misterisi
chiariranno, e il passato di Shiro sarà soltanto uno di questi!"
"Già... ma più ci avviciniamo al bandolo della matassa, più Eternal ci sta
addosso. Non sarà facile ritrovare gli altri due sovrani... speriamo solo che
non si aggiungano altri problemi a quelli che abbiamo già..."
"Sarebbe davvero il colmo se accadesse..." affermò Rin, senza immaginare
quanto, sfortunatamente, quella sua affermazione si sarebbe rivelata profetica
di lì a poco...
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Alcune ore dopo, in un altro quartiere della capitale del Giappone...
Ichigo Kurosaki ruotò la spalla, cercando di scacciare la sensazione di
indolenzimento che lo aveva preso. Quel giorno la scuola era durata fin troppo
per i suoi gusti, e per quanto lui fosse uno dei migliori studenti della sua
scuola, neanche a lui piaceva restarsene rinchiuso in un'aula, soprattutto
quando aveva delle cose ben più preoccupanti a cui pensare...
Eh, già... perchè Ichigo Kurosaki non era una persona che si può definire
"normale", così come ormai non potevano più definirsi normalli neanche i suoi
compagni che l'avevano seguito nella sua folle avventura per salvare la loro
amica Rukia dalla Soul Society. Sfortunatamente, anche se il tentativo era
andato a buon fine grazie anche agli insegnamenti di Urahara e Yoruichi, la
situazione era precipitata quando si era rivelato che la condanna a morte di
Rukia faceva parte di un complesso piano architettato da un capitano traditore
della Soul Society, Aizen Sosuke, il cui scopo era impadronirsi di un prezioso
artefatto, lo Hogyoku, sigillato all'interno della ragazza, per realizzare le
sue ambizioni. Sfortunatamente, nessuno era stato in grado di contrastare lo
schiacciante potere di Aizen, e persino la potentissima Bankai con cui Ichigo
aveva sconfitto il capitano Byakuya Kukichi, uno dei più forti comandanti delle
13 Divisioni, si era rivelata nutile contro il capitano traditre, che era
riuscito abloccarla usando soltanto un dito, e poi aveva quasi ucciso Ichigo
soltanto muovendo una mano. Come si poteva sperare di sconfiggere un mostro
simile?
"Kurosaki?" la voce mite della sua amica Orihime Inoue, che stava camminando
vicino a lui, distrasse Ichigo dalle sue elucubrazioni, e il giovane scossse la
testa, con un sospiro, e si voltò verso la ragazza dai lunghi capelli rossi. "Va
tutto bene Kurosaki? Oggi mi sembri... molto teso, ho ragione?"
"Ah... scusa, Inoue, ma stavo pensando a tutto quello che è successo di
recente. Non riesco a credere che sia accaduto tutto questo..." affermò il
ragazzo. "Voglio dire, un giorno scopro di essere in grado di vedere i fantasmi,
e cose di questo genere... poi, mi arriva 'sta nanerottola da un posto che
neanche sapevo che esistesse... e mi trovo a dover combattere contro 'sti
cosi... gli Hollow! E poi, scopro che anche tu e Chad avete questi poteri... poi
Ishida e tutta la storia dei Quincy... e adesso, scopriamo che c'è un altro
mondo, in cui vanno le anime di tutti quando muoiono, e che tutto quello che
abbiamo passato faceva parte dei piani di un pazzo... capirai che sono anch'io
un po' spiazzato!"
Orihime si sfregò la fronte con una mano, sospirando tristemente. In fondo,
anche lei era rimasta coinvolta in tutto questo soltanto per caso, quando Ichigo
aveva dovuto affrontare il suo defunto fratello Sora trasformato in un Hollow.
"Hai ragione, Kurosaki... ma se non altro, abbiamo salvato Rukia, e adesso
abbiamo un po' di tempo per organizzarci e prepararci a quando dovremo
affrontare il capitano Aizen, no?" affermò... per poi mettersi in una posizione
di guardia, e atteggiarsi a campionessa di kung-fu! "E io ho anche già chiesto a
Tatsuki di darmi qualche altra lezione di karate! Mi sono un po' arrugginita di
recente, ma basterà un po' di allenamento, e tornerò più forte di prima!
Yaaa-HA!"
Con un grido di battaglia che non sarebbe stato fuori luogo in un film di
Bruce Lee, Orihime sferrò un colpo di taglio in aria e si mise di nuovo in
guardia, facendo scendere un grosso gocciolone di sudore dalla fronte di Ichido
e Chad! Si ricompose un istante dopo, e si schiarì la voce. "Anche se... spero
che non dovremo combattere così tanto, alla fine. Spero che tutto... si possa
risolvere presto, e senza troppe vittime."
"Lo speriamo tutti, Inoue..." affermò il gigantesco ma tranquillo Chad
Yasutora, un ragazzone muscoloso, dalla pelle scura e dai capelli neri e mossi
che gli ricadevano in grosse frange sugli occhi, al punto che veniva da
chiedersi come facesse a vedere. "Beh, domani credo avremo più tempo per
parlarne. Il signor Urahara ci ha chiesto di trovarci nel suo negozio, e
speriamo ci possa dare qualche spiegazione in più."
Ichigo fece una smorfia. "Ugh... ma certo, il signor Cappello e Sandali..."
mormorò. "Sì, decisamente deve dirci cosa gli è venuto in mente. E magari, se
potesse dirmi di più su come controllare la mia Bankai in modo da avere qualche
speranza contro Aizen, sarebbe il massimo!"
Ishida si aggiustò gli occhialli sul naso, e parlò con una punta di disgusto.
"La verità è che non possiamo sconfiggere Aizen e gli altri capitani traditori
senza l'aiuto delle altre divisioni..." disse l'ultimo dei Quincy, ripensando al
suo scontro con Mayuri Kurotsuchi, il responsabile della morte di suo nonno.
"Detesto l'idea di collaborare con loro, ma vista l'alternativa, preferisco
così."
Gli altri tre annuirono cupamente. Da quello che avevano visto della Soul
Society, non era esattamente la società più organizzata o giusta, ma sicuramente
gli Shinigami delle 13 Divisioni sembravano dei santi in confronto alla fazione
di Aizen.
"Sapete, mi piacerebbe molto se ci potesse essere qualcun altro a darci una
mano..." affermò Orihime, guardando in lontananza verso le montagne quasi del
tutto occultate dalla nebbia serale. "Temo che ne avremo bisogno..."
Ichigo annuì, senza immaginare che quello che stava per accadere avrebbe ben
presto dato ragione alla sua amica...
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Ma mentre questi eventi si verificavano nel mondo umano, in un'altra
dimensione stavano accadendo altre cose molto inusuali... e alla Youkai Academy,
la scuola superiore frequentata dai mostri più promettenti della società degli
Youkai, nella redazione del giornale scolastico, si stava lavorando alacremente
per il nuovo numero, in vista di un evento davvero singolare...
"Aaaah... cavolo, ragazzi, certo che ne abbiamo di roba da ordinare!" mormorò
esausto il sedicenne Tsukune Aono, l'unico essere umano ad essere mai stato
ammesso alla Youkai Academy, e che per questo aveva dovuto passare dei guai non
indifferenti. In effetti, se non fosse stato per l'aiuto di altri studenti che
erano stati generosi nei suoi confronti, non sarebbe stato vivo a quel punto.
"Certo che però non capisco... come mai tutta questa fanfara per una nuova
studentessa? Voglio dire, capisco che debba essere accolta come si deve, ma non
è un po' esagerato?"
"Niente affatto, Tsukune..." lo corresse gentilmente Moka Akashiya, una
graziosa vampira dai lunghi capelli rosa, che era anche la ragazza della quale
Tsukune si era innamorato praticamente dal primo giorno in cui si era trasferito
alla Youkai Academy. Una ragazza con un segreto particolare, come del resto ne
avevano praticamente tutti in quella scuola... ogni volta che il rosario che lei
portava attorno al collo veniva rimosso, lei si trasformava in una feroce ed
implacabile vampiradai capelli bianchi, che aveva già sconfitto molti degli
Youkai che avevano cercato di attaccare Tsukune e i suoi amici.
"Non sai chi è la studentessa che si trasferirà qui?" continuò Moka, passando
a Tsukune delle foto tessere. "Si tratta nientemeno che della principessa
Lilian, erede della famiglia della Fenice e principessa degli Youkai. E' una
personalità molto importante, tant'è che sarà accompagnata da diverse guardie
del corpo, e avrà una stanza tutta sua. La scuola deve accoglierla come si deve
ad una persona del suo rango."
"D'accordo, d'accordo..." rispose con aria annoiata Kurumu Kurono, una bella
e formosa ragazza dai lunghi capelli azzurri legati in una folta coda di
cavallo. "In effetti, il fatto che abbiamo più lavoro non mi dispiace neanche...
vuole dire che ho più tempo per stare con Tsukune!" Con un sorrisetto malizioso,
la graziosa succube (un tipo di youkai specializzato in illusioni e nel sedurre
gli uomini) si avvinghiò al braccio sinistro di Tsukune, che assunse
un'espressione imbarazzata quando sentì l'ampio seno di Kurumu premergli sul
gomito!
Moka sbattè gli occhi, piuttosto contrariata... ma non ebbe il tempo di
protestare prima che una delle mani di Kurumu venisse ricoperta da un blocco di
solido ghiaccio semitrasparente, costringendola a mollare la presa! La succube
lanciò un breve grido di sorpresa, e si voltò nella direzione di un'altra
ragazza all'incirca della loro stessa età, con splendenti capelli violetti,
occhi azzurri, un bastoncino dolce in bocca, e un'espressione distaccata sul
volto, che anzichè indossare la divisa tipica della Youkai Academy, indossava
una felpa viola, con dei calzettoni alti a righe colorate...
"Mizore Shirayuki!" esclamò contrariata Kurumu, scuotendosi il ghiaccio dalla
mano mentre raggiungeva l'altra ragazza. "Sei stata tu, vero? Vuoi litigare con
me?"
"Litigare? E quando mai?" La ragazza di nome Mizore, una donna delle nevi che
aveva scelto Tsukune come prescelto per ripopolare la sua razza, guardò verso
Kurumu, senza però degnarla di un'arrabbiatura... e subito dopo, due padelle
apparvero dal nulla sopra le teste di Kurumu e Mizore, e caddero loro addosso,
facendo loro assumere una buffa espressione di dolore fisico, con tanto di occhi
a spirale!
"Nessuna di voi due può toccare Tsukune o Moka!" esclamò con convinzione una
graziosa bambina dai capelli neri a caschetto e con addosso un vestito da
strega, completo di cappello nero a cono, che sedeva all'angolo opposto del
tavolo. Si trattava di Yukari Sendo, una piccola strega e la studentessa numero
uno dell'accademia, a cui era stato concesso di saltare alcune classi grazie
alla sua intelligenza... e soprattutto, l'unica delle ragazze del gruppetto a
volere che Tsukune e Moka si mettessero assieme, anche se per motivi tutti
suoi... "Con la mia magia, io impedirò a chiunque di puntare su di loro! Perchè
io li amo entrambi!"
Mentre Kurumu, Mizore e Yukari cominciavano a bisticciare tra loro come era
loro abitudine, Tsukune e Moka si guardarono con l'aria di coloro che hanno già
visto quella scena milioni di volte... e l'ultimo membro della redazione, il
lupo mannaro Ginei Morioka, un ragazzo alto e prestante dall'aria da belloccio e
dalla reputazione di playboy, sorrise tra sè e si permise un commento
sagace.
"Non importa quanto si cambi, certe cose restano sempre le stesse!" affermò
con un'alzata di spalle, invidiando un po' il fatto che a Tsukune fossero
capitate quattro belle ragazze - forse anche più - che se lo litigavano...
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In una casa dall'aspetto arcaico e un po' decadente, alla periferia di Tokyo,
fervevano a loro volta altri preparativi, mentre gli inquilini si apprestavano a
caricare casse e cartoni su alcuni furgoni... sotto la supervisione di una
giovane dell'apparente età di diciassette anni, vestita elegantemente di nero e
con lunghi capelli biondi che fluivano dietro la schiena, che in quel momento
stava tranquillamente sorseggiando del tè di ottima qualità, seduta ad un
tavolino dell'ampio giardino della villetta!
"Okay, ancora un po' di carichi, e per oggi abbiamo finito." disse con tutta
calma la Principessa, che dirigeva i lavori dei suoi inservienti. Uno di loro,
un ragazzo dai capelli neri corti e mossi, dall'aspetto incredibilmente
ordinario, appoggiò una scatola di cartone sigillata vicino ad un furgone, e
tirò il fiato, esausto per la faticata.
"Huff... huff... ecco... fatto, Principessa, questo era l'ultimo, per questo
furgone!" ansimò, asciugandosi il sudore con una mano. "Un... un momento che
prendo fiato e... poi proseguo con il resto..."
La Principessa appoggiò la sua tazza di tè e si alzò al tavolo, andando a
raggiungere il giovane inserviente. "Primadi rimetterti a lavorare, Hiro...
dovresti ricordarti che è il momento della giornata in cui devi bere il mio
sangue. Immaginavo che a quest'ora te lo saresti ricordato da te." affermò, per
poi togliersi un guanto e mordersi un polpastrello, in modo da far uscire
qualche goccia di sangue. "Ecco. Bevi." disse semplicemente, porgendo la mano al
ragazzo di nome Hiro.
"Ehm... ha ragione, Principessa, ma con tutto il lavoro che c'è da fare, me
ne sono scordato..." affermò il giovane, per poi avvicinare le labbra alle gocce
di sangue e leccarle con attenzione, senza lasciarsene scappare nessuna. Il
sapore ferroso del sangue gli riempì la bocca per un po', ma subito dopo si
sentì decisamente meglio.
"Farai bene a cercare di ricordartelo, Hiro. Anche in queste circostanze."
disse la bella ragazza bionda mentre si rimetteva il guanto. "Da quando ti ho
resuscitato, sei diventato dipendente dal mio sangue, e se non lo ricevi
regolarmente, la morte tornerà a reclamarti. Lo dico per il tuo interesse."
"Hey, principessina!" esclamò una voce irritata, apparentenente ad una
ragazza della stessa età della Principessa, con corti capelli rossi a caschetto,
occhi ambrati dalle pupille vagamente ellittiche, un top nero, blue-jeans e
stivali da combattimento, che stava portando due cartoni pieni come niente
fosse! "Com'è che noi dobbiamo fare tutto il lavoro pesante? Tu non stai
muovendo un dito, e quella stupida vampira non si è neanche presentata! Cosa
significa, eh?"
Ancora una volta, la Principessa non si scompose. "Lisa, ti ricordo che io
sono la padrona di casa. Non sono certo tenuta a fare questi lavori... e in ogni
caso è l'ora del tè. Per quanto riguarda Reiri, lo sai meglio di me che non è
portata per i lavori pesanti, e che la luce del sole la rende più debole. Vi
sarebbe d'intralcio e basta."
Lisa Wildman, la giovane guerriera, figlia di un'umana e di un lupo mannaro,
che aveva finito suo malgrado per diventare un membro dell'entourage della
Principessa, sospirò rabbiosamente e scosse la testa, borbottando qualcosa circa
il fatto che certe vampire pusillanimi avevano tutte le fortune di questo
mondo... e il ragazzo di nome Hiro approfittò per fare una domanda. "Ma...
Principessa, potrei fare una domanda?" chiese. "Come mai ha deciso di
trasferirsi in questa scuola, la Youkai Academy? Mi sembrava che lei non avesse
bisogno di frequentare il liceo..."
"Infatti è così." rispose la Principessa, e ad Hiro sembrò che avesse assunto
un'espressione molto più seria... quasi cupa. "Il motivo per cui ci stiamo
trasferendo lì... è perchè voglio vederci chiaro su certi eventi che si sono
verificati di recente. Avete mai sentito parlare di... Fairy Tale?"
Hiro sembrò piuttosto perplesso, ma Lisa corrugò la fronte, evidentemente
avendo già sentito quel nome. "Fairy Tale? Sì, principessina, ne ho sentito
parlare... e non bene." affermò. "Sono un'organizzazione di terroristi che
propugnano la superiorità degli youkai sugli esseri umani, e non vorrebbero
niente di meglio che eliminare tutti quelli che non sono youkai. In particolare
i mezzisangue come me."
"Precisamente." rispose la Principessa. "Sono individui pericolosi che vanno
tenuti d'occhio. Soprattutto considerando che sembra che abbiano dalla loro
parte dei nomi importanti nell'alta società degli youkai. Se li lascassi fare,
potrebbero provocare una guerra tra il mondo umano, e quello degli youkai, e
quindi vanno tenuti sotto controllo prima che diventino troppo pericolosi. Il
motivo per cui ci trasferiamo alla Youkai Academy è che sembra che Fairy Tale
abbia già dei contatti e degli agenti all'interno dell'istituto, ed è quindi un
buon posto per indagare e cercare informazioni. Ma state attenti, ho sentito
dire che Fairy Tale può contare su numerosi elementi pericolosi. Non
sottovalutateli... e tu, Flandre, mi aspetto che anche faccia del tuo meglio per
affrontare questa minaccia."
"Hmm..." rispose la diretta interessata, una bambina dall'espressione vacua,
vestita di nero e con i capelli castani chiari raccolti dietro la testa, che in
quel momento stava portando al furgone cinque casse poste una sopra l'altra,
come se non pesassero niente...
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Nell'orrido luogo denominato Las Noches, sorgeva la fortezza da cui il nuovo
signore del male, Aizen Sosuke, e i suoi luogotenenti Gin Ichimaru e Tousen
Kaname comandavano un immenso esercito di Hollow, Arrancar e altri orrori
similari, in preparazione al terribile attacco che avrebbero sferrato alla Soul
Society e al mondo umano... e proprio allora, nella sala del trono occupata
dagli shinigami traditori, Aizen aveva appena ricevuto un interessante rapporto
da uno dei suoi uomini di fiducia... la Octava Espada, Szayel Apollo Grantz, il
più abile scienziato al servizio del signore di Las Noches.
"Hmmm, ma guarda... tutto questo è molto interessante!" commentò Gin
Ichimaru, mantenendo sempre gli occhi chiusi e quel suo sorriso inquietante
perennemente stampato in faccia. "Chi l'avrebbe mai detto che le cose sarebbero
evolute fino a questo punto? Sono in molti che si stanno muovendo, eh?"
"Questo non cambia niente." tagliò corto Tousen. "I nostri piani non
cambiano. Il nobile Aizen continuerà a percorrere la via del minimo spargimento
di sangue, indipendentemente da chi interferirà."
Aizen, tuttavia, stava già pensando a come volgere la situazione a suo
vantaggio. "Capisco..." disse con tranquillità serafica allo Espada dai capelli
rosa. "Un mondo parallelo chiamato Cure Rose Garden, e tensioni in aumento tra
il mondo umano e quello degli youkai. Potrebbe esserci utile in futuro, tutto
questo... Szayel, fa in modo che la situazione venga tenuta d'occhio. Faremo la
nostra mossa al momento giusto... per adesso, puoi congedarti."
Con un ghigno sardonico, la Octava Espada si inchinò al suo padrone.
"Senz'altro, mio signore. Sarà fatto."
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CONTINUA...
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Capitolo 2 *** Pretty Cure vs. Hollow ***
YBTVR-002
Yes! Bleach Plus Vampire
Resurrection
Una fanfiction crossover (Yes! Pretty Cure 5 - Bleach - Rosario Plus
Vampire - Princess Resurrection) scritta da: Justice Gundam
Bentornati, e già che ci sono... buone feste e un buon anno nuovo a tutti
quanti! Era ora che aggiornassi anche questa storia, vero? In effetti, è anche
ora che aggiorni molte delle mie storie... ma state tranquilli, saprò
accontentare tutti prima dell'Epifania! Intanto, ecco a voi il secondo capitolo
del mio nuovo e più ambizioso crossover, che mette assieme i mondi di Yes!
Pretty Cure 5, Bleach, Rosario Plus Vampire e Princess Resurrection, in un
tutt'uno che, si spera, verrà abbastanza coerente ed omogeneo! Per adesso, ho
semplicemente introdotto le varie fazioni (o meglio, quelle che saranno in gioco
fin dall'inizio), in modo da dare l'antefatto della storia. Molto presto, gli
eventi cominceranno a prendere una piega tale che le varie storyline inizieranno
a convergere, e sarano le eroine di Yes! Pretty Cure 5 le prime a cominciare a
rendersi conto di quanto difficile sia la situazione...
Infatti, le nostre, in questo particolare episodio, avranno la poco simpatica
incombenza di dover affrontare degli Hollow per la prima volta! Inutile dirlo, e
la storia dei Quincy ci insegna che è sempre stato così, la Soul Society non
prenderà molto bene il fatto che qualcun altro si stia assumendo il compito di
distruggere gli Hollow fuori controllo. E per questo, chiunque conosca Bleach lo
sa già, c'è anche un motivo molto valido... ma non voglio anticiparvi nulla, e
lascerò che siate voi a scoprire come andranno le cose quando le nostre amiche
si ficcheranno nei guai! Nel frattempo... daremo anche un'occhiata a quello che
succede alla Youkai Academy, e vedremo come la nostra principessa Lilian e il
suo entourage si adatteranno alla loro nuova scuola! Eh, già, come potete
vedere, ci sono molti elementi di cui tenere traccia...
Una cosa alla volta, in ogni caso. Per adesso, è il caso che io risponda alle
recensioni che mi avete lasciato, che non sono state nè poche, nè schematiche!
Insomma, avrò il mio bel da fare a rispondere a tutti voi!
Anonimo9987465: Beh, nei capitoli inizialli, in effetti, di solito non
accade molto, servono più che altro a far vedere come stanno le cose e a far
orientare il malcapitato lettore! Hehehee... ma lazione, come hai detto tu,
inizierà tra molto poco, e sarà gloriosa! Come hai potuto leggere sopra, le
nostre eroine avranno il loro bel da fare a sconfiggere un branco di Hollow -
uno scontro che potrà sembrare di importanza minima, ma che farà sì che le
nostre rimangano coinvolte negli intrighi della Soul Society... e di Aizen,
ovviamente! Grazie comunque dell'incoraggiamento, e spero che anche questo
capitolo sia abbastanza interessante! A presto!
TJ Potter: Benvenuto! Non ho mai risposto ad una delle tue recensioni,
però ho visto che in effetti hai letto un po' delle mie storie, e mi fa piacere
di essermi procacciato un nuovo fan, malgrado le mie ablità come scrittore
possano ancora essere affinate. Tra l'altro, mifa piacere conoscere un altro fan
di Rosario + Vampire, che secondo me è uno dei migliori shonen manga che ci
siano in circolazione. Comunque, anche gli altri tre sono belli, anche se Yes!
Pretty Cure 5 ha un aspetto un po' da shojo. Il tono, però, ricorda non poco un
incrocio tra Sailor Moon e Dragon Ball Z! ^_^
Esatto, in questo capitolo le cose cominciano a muoversi sul serio... quindi
allacciai le cinture di sicurezza, sarà una sfida molto combattuta!
Darkroxas: Nessun problema per il ritardo, comprendo che tu volessi
documentarti un po' sulle varie storie dei manga / anime che uso, prima di
gettarti nella lettura! Comunque, grazie della recensione, e mi fa piacere
essere riuscito a rendere l'idea della situazione anche per gli anime / manga
che non conosci! Aizen è uno che sa approfittare delle situazioni, quindi puoi
stare certo che sta già muovendo i suoi pezzi. Sì, ci sarà da aspettare prima di
vedere cosa accadrà, ma intanto questo primo capitolo sarà un buon modo di far
iniziare l'azione! Quindi... buon divertimento!
KillKenny: E grazie anche a te! Farò del mio meglio per soddisfarti,
anche se non posso garantire tutto... e certo non potrò salvare il povero
Tsukune dal suo harem, per quanto lui sia decisamente orientato (per non dire
già deciso) su Moka! ^_^
Grazie ancora, e a presto!
Direi che ci siamo tutti... in questo caso, non perdiamo ulteriore tempo, e
diamo inizio all'avventura delle Pretty Cure di Yes! alle prese con gli
Hollow... e la stagnante burocrazia della Soul Society! Come andrà a finire? A
voi il piacere, spero, di scoprirlo!
A presto, e buon anno nuovo a tutti!
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Capitolo 2 - Pretty Cure vs Hollow
L'equilibrio del mondo è mantenuto stabile tramite un processo di morte e
rinascita ciclico ed inevitabile: dopo la morte, l'anima di una persona
normalmente arriva alla dimensione alternativa che viene comunemente chiamata
Soul Society, dove trascorre un periodo indeterminato di tempo... e quando un
abitante della Soul Society muore, la sua anima migra nuovamente al mondo umano,
reincarnandosi in un'altra persona senza alcun ricordo del tempo passato nella
Soul Society.
Purtroppo per il mondo, non sempre va così. Alcuni restano nel mondo umano
per realizzare determinati obiettivi, come ad esempio proteggere una persona
amata, o portare a termine una vendetta. Sfortunatamente, il fatto che i
fantasmi hanno pochissimo modo di interagire con il mondo porta la grande
maggioranza di questi ad impazzire e a diventare ossessionati dalla
realizzazione dell'obiettivo che si sono posti... e così facendo, l'anima si
trasforma in un mostro chiamato Hollow e, ironicamente, spesso fa dell'oggetto
delle sue ossessioni anche la sua prima vittima, per poi scatenare la sua
violenza sul resto del mondo.
Lo scopo delle Tredici Divisioni della Soul Society è di fare in modo che
queste anime perdute vengano purificate e condotte al loro destino finale, in
modo che il cicllo di vita, morte e rinascita che tiene in equilibrio l'universo
non venga interrotto. Se questo dovesse accadere, le conseguenze sarebbero
devastanti per tutti... e le Tredici Divisioni, sotto l'inflessibile guida del
capitano Genryusai Shigekuni Yamamoto, fanno in modo che queste regole non
possano essere infrante. Tutti coloro che intruducono un fattore di squilibrio
in questo meccanismo vengono rimossi, come lo sterminio dei Quincy può
testimoniare...
Sfortunatamente per il resto dell'universo, alcuni Hollow evolvono oltre il
livello basilare di Gillian che gli Shinigami delle Tredici Divisioni sono
abituati a gestire. Alcuni di essi, per esempio, riescono a rimuovere le loro
maschere, e a trasformarsi nei ben più pericolosi Arrancar. Esistono
innumerevoli variazioni di quese micidiali creature, e chiunque abbia affrontato
un Hollow e sia sopravvissuto per raccontarlo sa bene che l'esperienza non potrà
prepararlo in alcun modo a sfide future con i terribili mostri di Las
Noches...
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"Yaaaaawn!" sbadigliò Nozomi, china sul quaderno dove stava finendo i suoi
compiti di matematica. Ormai si stava avvicinando la sera... e laddove le altre
ragazze della Nutts House erano già riuscite a finire i loro esercizi, la loro
leader dai capelli rosa era ancora impegnata a risolvere una serie di equazioni
che le stavano facendo girare la testa! "Cavolo, ragazze... come avete fatto voi
a finire queste cose? Sto impazzendo soltanto a guardarle..."
Inutile dirlo, la piccola e sfacciata Milk non si fece sfuggire l'occasione
per lanciare una frecciatina a Nozomi. "Beh, forse perchè loro studiano tutti i
giorni... e non perdono tempo a fare sogni ad occhi aperti come fai tu, mia cara
Nozomi!" affermò, dando una sbirciatina alle operazioni sulle quali Nozomi stava
sgobbando. Stava bene attenta a non farsi scappare che lei stessa non avrebbe
nemmeno saputo da dove incominciare...
La leader non ufficiale delle Pretty Cure storse il naso davanti alle
battutine sarcastiche della creaturina del regno di Palmier. "Hmm... non ho
chiesto il tuo parere, Milk! Io stavo parlando a Rin e alle altre!" esclamò...
ricevendo in cambio una breve risatina di scherno.
"Beh, fino a prova contraria... adesso anch'io sono una del vostro gruppo,
non ricordate?" affermò Milk, facendo ondeggiare una delle sue lunghe orecchie
con fare vanitoso. "E... diciamoci la verità, se non fosse stato per Milky Rose,
non sareste riuscite a sconfiggere quell'agente di Eternal che vi ha attaccato
poco dopo che avete conosciuto Syrup!"
Rin sospirò, dovendo ammettere che Milk non aveva tutti i torti. In effetti,
Milky Rose era stata un'aggiunta praticamente indispensabile al gruppo... e se
non fosse stato per lei, lo scontro con le forze di Eternal si sarebbe già
concluso nel peggiore dei modi. Comunque, la calciatrice ignorò il commento di
Milk e andò a vedere le operazioni che Nozomi stava facendo... restando alquanto
stupita quando vide di cosa si trattava! In effetti, erano delle semplici
sostituzioni, che riuscivano ugualmente a lasciare senza parole la sua migliore
amica.
"Ma... Nozomi-chan, queste sono delle semplici sostituzioni matematiche! Non
mi dirai che non riesci a fare neanche delle cose così!" esclamò Rin, con un
certo allarme! "Si tratta semplicemente di portare le incognite tutte dalla
stessa parte dell'uguale, e poi fare le dovute operazioni... ovviamente
cambiando di segno ogni volta che devi!"
"Ehm... non è per fare la figura dell'ignorante, Rin-chan, ma è così... io
non ci capisco niente con tutte queste x, y e questi più e meno che vanno
cambiati!" esclamò frustrata. "Che ci posso fare, se non capisco non
capisco..."
"Ugh... roba da pazzi, Nozomi-chan... ma tu cerci davvero di farle, queste
operazioni, o parti subito dal presuupposto che non ce la farai? Comincio ad
avere i miei dubbi..." affermò Rin scuotendo la testa.
Le altre Pretty Cure, che stavano prendendo il tè sedute ad un tavolo lì
vicino, si voltarono nella direzione di Nozomi... e Komachi, che era la più
brava delle ragazze in questi argomenti, andò al banco di Nozomi per cercare di
darle una mano. "Aspetta, Nozomi-chan, lascia che ci dia un'occhiata anch'io...
così magari ti posso dare qualche dritta!"
"Grazie, Komachi-chan, sei un'autentica salvatrice!" esclamò Nozomi quasi
commossa, mentre la sua amica dai capelli verdi si sedeva vicino a lei e
iniziava a dare un'occhiata alle operazioni che aveva da fare. "Insomma, io
proprio non capisco questa storia di portare i più e i meno da altre parti... e
poi sostituire, e fare tutte quelle cose assurde..."
Komachi ridacchiò divertita. Per Nozomi, la matematica era un autentico
caos... ma magari, con un po' di fantasia, le poteva far capire quali fossero le
regole da seguire. "Hehehee... tranquilla, Nozomi-chan, lo so che queste
operazioni possono sembrare molto complesse... ma vedi, la matematica ha sempre
delle regole molto precise, che vanno imparate. Una volta fatto questo, tutto il
resto viene da sè."
"Per te è facile, Komachi-chan, visto che tu sei così intelligente..."
mormorò sconsolata Nozomi, tenendo la sua matita tra il naso e il labbro
superiore, mentre gli altri del gruppo delle Pretty Cure restavano ai loro
posti, osservando le loro cmpagne che si mettevano al lavoro sulle
operazioni...
"Komachi è davvero molto brava in matematica... Nozomi-chan non potrebbe
avere insegnante migliore!" commentò la piccola Urara, appoggiando sul tavolo la
sua tazzina ormai praticamente vuota.
"Komachi è sempre stata molto studiosa, fin da quando eravamo bambine..."
rispose la bella Karen, mettendosi a posto i lunghi e splendenti capelli blu.
"Ogni volta che avevo qualche dubbio su qualcosa... mi bastava chiedere a lei, e
lei o lo sapeva già da sè, o comunque sapeva dove andare a cercare la risposta!"
affermò. "Comunque, parlando di altre cose... Natsu, Kokoda, Syrup... per caso
avete già idea di dove si potrebbe andare a cercare il prossimo regnante? Per
adesso ne abbiamo trovati due..."
"Purtroppo non ne siamo ancora sicuri... dobbiamo semplicemente continuare a
cercare, e sperare che la buona sorte stia dalla nostra parte. Finora abbiamo
noi il vantaggio, ma se Eternal riuscisse ad avere ccesso al Cure Rose
Garden..." cominciò a dire il biondo dalla pelle scura... fermandosi e
corrugando la fronte con espressione dubbiosa nel momento in cui stava per
proseguire la frase. Immediatamente, le ragazze interruppero tutto quello che
stavano facendo e si voltarono verso Natsu e Kokoda. Come temevano, i loro due
mentori si stavano guardando attorno con aria allarmata... però, Komachi notò
subito che c'era qualcosa di diverso, questa volta. C'era allarme, certo, ma il
modo di fare dei due rendeva chiaro che c'era qualcosa che li aveva lasciati
perplessi. C'era qualcosa di strano, questa volta... qualcosa davanti al quale i
principi di Palmier non si raccapezzavano...
"Natsu? Kokoda, Syrup?" chiese Rin, distogliendo la sua attenzione dai
problemi di matematica di Nozomi. Il castano alzò un indice e si guardò attorno,
cercando di capire cosa mai stesse succedendo...
"Non lo so, ragazze..." affermò. "Ho un altro dei miei brutti
presentimenti... ma mi sembra che questa volta ci sia qualcosa di diverso! Non
ve lo so spiegare bene neanch'io..."
"Qualcosa di diverso? Come sarebbe a dire?" chiese Milk, altrettanto stupita.
"Non si tratta di quelli di Eternal?"
"No, assolutamente no..." rispose Nuts con aria stranita. "E'
qualcos'altro... qualcosa di decisamente più sinistro, che non fa parte del
ciclo naturale delle cose... ma non ho idea di cosa possa essere."
"Che cosa? Questa volta non è Eternal? Ma allora..." chiese Nozomi."Di... di
cosa potrebbe trattarsi?"
"Meglio andare a vedere, ragazze..." propose Karen, alzandosi da tavola. "Non
si può mai essere troppo prudenti, quando si ha a che fare con simili
minacce..."
"Oltre alla matematica, anche questo..." si lamentò Nozomi. Ma la sua energia
mise rapidamente a tacere ogni lamentela. "E va bene... immagino che anche
questo faccia parte del nostro dovere come Pretty Cure, quindi... andiamo,
ragazze, e vediamo di fermare questa cosa prima che possa fare danni... di
qualunque cosa si tratti!"
Le altre ragazze, i principi di Palmier e Syrup si dissero d'accordo, e
seguirono Nozomi giù per le scale e verso l'uscita della Nutts House...
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L'atmosfera che accolse Nozomi e le sue compagne non appena ebbero messo
piede fuori dal negozietto poteva essere solo definita tetra. La giornata non
era stata particolarmente brutta, fino a quel momento... ma il tempo sembrava
essere peggiorato di colpo, e ora si sentiva spirare un vento gelido che
penetrava nelle ossa e recava con sè uno strano sentore di morte. Rin ebbe un
brivido e si massaggiò le spalle con le mani, cercando di farsi caldo.
"Brrrr... accidenti, ragazze, certo che il tempo fa di quegli scherzi..."
mormorò la ragazzina. "Che succede qui? Cosa c'è che non va?"
"Ancora non ne siamo sicuri..." affermò Kokoda. "Però sento molto bene che
ilnemico si sta avvicinando, e tra non molto dovremmo vederlo..."
Una vibrazione scosse il terreno sotto i loro piedi... e un rombo inquietante
annunciò l'arrivo della nuova minaccia, che sembrò crescere dalla terra stessa!
Le ragazze si dispersero, gridando per la sorpresa, quando due grossi blocchi di
terra si sollevarono e franarono giù, rivelando l'aspetto orribile ed innaturale
delle creature che si nascondevano sotto di essa: sembravano degl orrendi ragni
di dimensioni spropositate, il cui corpo era una sfera di carne gommosa tenuta
in piedi da quattro zampe nodose, ciascuna terminante con una mano umana, che
fuoriuscivano dai lati del corpo, in maniera quasi simmetrica! In mezzo a
ciascuna coppia di zampe, una per ogni lato del corpo di quei mostri, spuntavano
delle bocche spalancate fin troppo simili ad una bocca umana per non essere
fuori posto in quei disgustosi ammassi di carne... e sopra la bocca che
probabilmente si trovava sulla parte frontale delle bestiacce era posta una
maschera bianca tozza e sgraziata, con gli occhi neri nei quali brillavano un
paio di pupille rosse sanguigne! Le creature erano quattro in tutto... ed erano
apparse all'improvviso attorno alle ragazze, tagliando loro ogni possibile via
di fuga!
"Aaaah! Ra... ragazze, non ho mai visto mostri così!" Esclamò spaventata
Urara, retrocedendo fin quasi a rientrare nella Nutts House. La biondina afferrò
il congegno di trasformazione che portava sempre con sè e lo strinse forte, in
modo da farsi coraggio mentre le spaventose creature cominciavano a stringere il
cerchio attorno a ei e alle sue compagne. Ora che le vedeva da vicino,
sembravano ancora più mostruose, con quelle vene grosse come gomene che
trasparivano sotto la pelle gommosa, e quell'odore pestilenziale che le
circondava...
"Nemmeno... nemmeno io! Questa non può essere opera di Eternal!" esclamò
Kokoda, cerando di immaginare da dove potessero essere venuti fuori. Milk
stessa, malgrado stesse cercando di manenere la calma, avvertiva qualcosa di
estremamente innaturale in quegli orrori, e stava sforzandosi di mantenere il
controllo...
Nozomi deglutì, anche lei spaventata dall'orribile aspetto di quelle cose...
ma prese rapidamente in mano la situazione e si sfilò il dispositivo di
trasformazione. "E.. Eva bene, ragazze, non è il momento di pensare da dove
vengono o cosa sono! Intanto dobbiamo fermarli, e alla svelta! Siete
pronte?"
"Yes!" esclamarono tutte assieme le altre quattro, preparandosi a loro
volta...
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"PRETTY CURE... METAMORPHOSIS!"
Ognuna delle ragazze tenne sollevato in aria il suo dispositivo di
trasformazione, premette alcuni tasti... e subito dopo, compì un elegante gesto
con il braccio e venne circondata da un'aura luminosa del colore associato a
ciascuna ragazza: rosa per Nozomi, rosso scarlatto per Rin, giallo vivo per
Urara, verde per Komachi, e un bel blu brillante per Karen. La luce si raccolse
attorno ai corpi delle ragazze, solidificandosi letteralmente e formando i
costumi da combattimento che le ragazze erano ormai abituate ad indossare ogni
volta che il pericolo chiamava. Una serie di spettacolari e vivaci giochi di
luce accompagnò i lenti e aggraziati movimenti di ognuna di loro mentre la
trasformazione arrivava al termine... e pochi secondi dopo, i quattro mostri
simili a ragni furono costretti a fare qualche passo indietro, ringhiando
furiosamente, mentre le Pretty Cure apparivano davanti a loro, in tutta la loro
gloria! Cure Dream, la forma da combattimento di Nozomi, si mise in guardia e
per prima declamò il suo grido di battaglia!
"Il grande potere della Speranza... Cure Dream!"
"La fiamma rossa della Passione... Cure Rouge!"
"L'Effervescente profumo del limone... Cure Lemonade!"
"La Tranquillità della terra verde... Cure Mint!"
"La fonte blu dell'Intelligenza... Cure Aqua!"
"Il potere della speranza... e la luce del futuro!" esclamarono tutte assieme
le cinque ragazze, nel momento in cui la trasformazione di gruppo fu completata.
"Cinque cuori uniti in lotta contro il male... YES! PRETTY CURE 5!"
"Forza, ragazze... mettetecela tutta!" esclamò Kokoda, dispiacendosi del
fatto di non poter dare loro una mano lui stesso. Dietro di lui, Milk si
concentrò per un breve momento, e il suo piccolo corpo brillò per qualche
attimo, prima di aumentare di dimensioni, trasformandosi in quello della sua
alter-ego umana, Kurumi Mimino, una bella ragazza dai lunghi capelli ricci e
viola, l'identità che lei usava per mimetizzarsi tra gli esseri umani e tenere
d'occhio Nozomi e le sue compagne. Con decisione, Kurumi tirò fuori la sua Milky
Palette, e la attivò, trasformndosi a sua volta!
"SKY ROSE... METAMORPHOSIS!" esclamò, venendo avvolta da un vortice di
petali azzurri da cui emerse pochi istanti dopo, sotto forma di Pretty Cure!
"La rosa blu è l'emblema segreto... Mlky Rose!" esclamò, i nastrini azzurri
che portava tra i capelli che ondeggiavano nel vento!
Infuriati da quella che vedevano come una dimostrazione di insolenza, i
mostri simili a ragni si scagliarono contro il gruppo... e il più vicino di
tutti spalancò la sua bocca frontale e scagliò un proiettile di disgustoso e
denso liquido verdastro contro Cure Mint e Cure Aqua, le più vicine a lui... ma
la Pretty Cure della Tranquillità reagì in tempo, creando uno scudo di energia
verde attorno a sè e alla sua amica!
"Pretty Cure... Mint Protection!" esclamò. Il globo di disgustoso
liquido corrosivo impattò contro lo scudo energetico, e si dissolse con un
sibilo terrificante, lasciando illese le due ragazze... e Cure Aqua seguì con il
suo attacco, prendendo di mira la maschera bianca che copriva il suo
volto...
"Grazie, Cure Mint! Ed ora... Pretty Cure Aqua Tornado!" esclamò. La
sua polsiera brillò di luce azzurra per un attimo, per poi emettere una potente
ondata che investì in pieno il volto della creatura malefica, facendola
ringhiare dalla sorpresa e dal disappunto per poi scagliarla a terra in un
groviglio di arti nodosi!
"Bel colpo, ragazze! Ma aspettate di vedere cosa sono capace di fare!" disse
Cure Rogue, per poi saltare via quando il mostro che stava affrontando fece
scattare un braccio verso di lei, cercando di schiacciarla contro il terreno. La
Cure del Fuoco colpì con un pugno la giuntura dell'essere malefico, facendolo
retrocedere un po'... poi saltò verso di lui e lo colpì in piena faccia con un
potente calcio volante. Il mostro cadde a terra, ma si rialzò quasi subito,
deciso a riprendere l'attacco...
"Mi sembra evidente che quelle maschere sono il punto debole di quei
mostri..." affermò Cure Aqua, notando la reazione delle orride creature nel
momento in cui venivano colpite. "Concentrate il fuoco su quelle, e vediamo cosa
succede!"
Uno dei mostri simili a ragni, come se avesse capito che si stava mettendo
male per loro, prese di mira Cure Dream e le scagliò contro un altro getto di
liquido corrosivo... ma per fortuna, la leader non ufficiale del gruppetto saltò
via in tempo, sfuggendo al micidiale attacco e facendo in modo che venisse
colpito solo il terreno, sul quale si formò una grossa macchia nera dalla quale
saliva un disgustoso vapore bianco. "Hey, attento con quelle cose, mostro!
Qualcuno poteva farsi male!" esclamò Cure Dream, per poi prendere di mira il
probabile punto debole che Cure Aqua aveva individuato. "Okay, ora ci provo!
Pretty Cure Dream Attack!"
Cure Dream raccolse tutte le sue energie e scagliò un poderoso attacco, un
proiettile energetico rosa a forma di farfalla che sfrecciò verso la maschera
del mostro più vicino... e la centrò in pieno, squarciandola e colpendo gli
organi vitali dell'essere mostruoso, che ruggì fragorosamente mentre si
accasciava a terra, e il suo corpo iniziava rapidamente a trasformarsi in una
pozzanghera di materia grigia e maleodorante, per poi dissolversi del
tutto...
"Evvai! Ha funzionato!" esclamò Cure Dream. "Grazie, Cure Aqua, la tua
osservazione è stata utilissima!"
"Accidenti, certo che queste cose danno fastidio anche quando sono già
morte!" commentò Cure Rouge. Con un balzo, la Cure del Fuoco balzò addosso ad
una delle orrende creature e la centrò con un potente calcio in rovesciata,
sferrato dall'alto verso il basso! La bestia ringhiò e le sue zampe cedettero
per qualche istante, dando a Cure Rouge il tempo di saltare giù e caricare un
nuovo attacco... "Pretty Cure... Fire Strike!"
Una palla di fuoco delle dimensioni di un pallone da calcio si accese a poca
distanza dai piedi di Cure Rouge, che poi alzò una gamba, prendendo
accuratamente la mira... e sferrò un calcio tremendo alla sfera infuocata,
scagliandola senza farsi nulla contro l'orrore a forma di ragno! Quest'ultimo
cercò di difendersi, sputando di nuovo un globo di liquido corrosivo contro la
sfera infuocata, che però non si fermò, dissipò la materia disgustosa senza
neanche rallentare, e proseguì inesorabile la sua corsa, centrando anch'essa la
maschera del mostro e mandandola in mile pezzi! La bestia ruggì agonizzante, poi
crollò a terra e fece la stessa fine della sua "collega" che era stata
vaporizzata poco prima dall'attacco di Cure Dream.
"Meno due!" esclamò Cure Rouge.
Non rimanevano infatti che due mostri, che comunque non sembravano essere in
alcun modo perturbati dalla fine dei loro compagni. Uno di essi avanzò a testa
bassa - se si poteva dire che avesse una testa - contro Cure Lemonade e Milky
Rose, che si gettarono di lato ed evitarono il mostro con un salto acrobatico.
La più giovane delle paladine della giustizia si rialzò immediatamente con un
colpo di reni, e delle catene di luce dorata apparvero attorno alle sue
braccia...
"Cercherò di bloccarlo! Pretty Cure... Prism Chain!" esclamò Lemonade.
Le catene di luce sfrecciarono contro il mostro, che aveva continuato a correre
senza fermarsi, ormai troppo lanciato per cambiare direzione o frenare, e gli si
avvinghiarono attorno alle zampe anteriori, facendogli perdere l'equilibrio!
Dalle quattro bocche dell'orribile cosa uscì una sequela di orribili versi
mentre il mostro cadeva a terra, in un turbinio di arti e fauci che
schioccavano... e Cure Lemonade tirò le catene verso di sè, impedendo
ulteriomente i movimenti alla creatura malefica. "Perfetto! L'ho presa! Milky
Rose, tocca a te!"
"Subito!" rispose la nuova arrivata. I tasti del suo artefatto, la Milky
Palette, si illuminarono uno dopo l'altro, e il gioiello posto sull'impugnatura
si accese di una luce sfolgorante, mentre particelle di luce blu si
raccoglievano attorno a Milky Rose, che eseguì qualche fendente in aria, e poi
puntò la sua arma contro il mostro che Lemonade teneva a bada. Un'enorme rosa
dai petali blu cobalto sbocciò letteralmente in aria, davanti alla ragazza dai
capelli viola...
"Bufera di petali di rosa blu... avvolgi il potere del Male!" ordinò Milky
Rose. "Milky Rose Blizzard!"
Milky Rose sferrò un fendente in aria, e la rosa blu si scompose in una
miriade di petali che, spinti da un vento invisibile, travolsero la bestiaccia
ancora stesa a terra! Il mostro cercò di dibattersi per sfuggire all'attacco, ma
non c'era nulla che lui potesse fare, e ben presto venne sepolto dai petali blu
che formarono una scultura a forma di rosa attorno a lui! Passò un secondo... e
dei raggi di luce azzurrina scaturirono dalla rosa blu, per poi espandersi e
farla esplodere letteralmente, disintegradola assieme al mostro che aveva
sigillato!
A questo punto era rimasto soltanto un mostro, con il quale se la stavano
vedendo Cure Aqua e Cure Mint. Le due amiche, usando uno spettacolare gioco di
squadra e alternando attacco e difesa con maestria, stavano dando fastidio
all'orrenda creatura, facendola infuriare e portandola a scoprirsi sempre di
più. Cure Mint evitò un altro getto di liquido letale, che scavò una piccola
trincea nel terreno, e colpì con un calcio uno degli arti del mostro, che stava
cercando di afferrarla e stritolarla. Poi, mentre Cure Aqua distraeva il nemico
con un attacco laterale, la Cure della terra alzò un braccio, sopra il quale si
formò un proiettile energetico verde a forma di disco!
"Pretty Cure... Emerald Saucer!" esclamò, scagliando la lama di
energia come se fosse stata un frisbee gigante. L'attacco colpì il mostro,
troncando di netto una delle sue zampe anteriori... e il mostro crollò al suolo
con un gorgoglio agghiacciante, mentre un fiotto di icore liquido dall'odore
nauseabondo fuoriusciva dal moncherino. Tuttavia, la bestia non si perse d'animo
e afferrò l'arto amputato, tenendolo attaccato al punto in cui era stato
tagliato... e immediatamente, la ferita iniziò a rigenerarsi con rapidità
incredibile! Ben presto,il mostro si sarebbe potuto rialzare come se niente
fosse successo...
"Ugh... ragazze, avete visto?" esclamò disgustata Cure Dream. "Si sta
riattaccando quella zampa come niente fosse... ma che diamine è quella
cosa?"
"Non ne ho idea, nè mi interessa..." replicò Cure Aqua, decisa a concludere
quella storia il prima possibile. Con un elegante gesto del braccio, la ragazza
dai capelli blu fece apparire dal nulla una spada fatta d'acqua, che emise un
leggero sciabordio nel momento in cui Cure Aqua la fece volteggiare davanti a
sè. "Ma adesso è il momento giusto... nonme la lascerò scappare! Hah!"
Cure Aqua scattò alla massima velocità che le era possibile contro il mostro,
che si era appena riattaccato la zampa tagliata e si stava rialzando... ma non
fece in tempo prima che Aqua spiccasse un salto enorme, eseguendo degli
spettacolari volteggi a mezz'aria, e poi scendesse giù con la lama puntata e
pronta a colpire! Evitò agilmente il braccio con cui la bestia cercò di
sbatterla via, poi raggiunse il corpo del mostro e, con un affondo spettacolare,
trafisse l'orbita destra della maschera posta sulla bocca principale! Poi,
mentre il mostro lanciava un tremendo ruggito di rabbia impotente, Cure Aqua
mollò l'elsa della sua arma e fece un salto mortale all'indietro, atterrando
vicino alle sue amiche mentre l'avversario dava gli ultimi. L'essere mostruoso
si immobilizzò e si dissolse nel nulla esattamente come avevano fatto gli altri
poco prima. Finalmente, tutti i nemici erano stati eliminati... e non appena di
loro non fu rimasto che il ricordo, l'atmosfera pesante ed opprimente si
dissolse a sua volta, lasciando di nuovo spazio al cielo azzurro e ai raggi del
sole. La battaglia era finita... non però senza lasciare nelle ragazze uno
strano sentore di pericolo...
"Uff... accidenti, è stato meno difficile del previsto..." affermò Cure
Dream, sciogliendo la trasformazione per tornare ad essere Nozomi Yumehara, la
dolce e sbadata ragazzina di sempre. "Però quei mostri avevano qualcosa di
strano, Kokoda e Natsu hanno ragione... non erano proprio dei mostri di
Eternal!"
"No davvero..." rispose Milky Rose. Anche lei, come le altre ragazze, tornò
alle sembianze normali. "Non ho mai visto niente di simile... non avevano
proprio niente di umano, e avete visto con che velocità si rigeneravano? Da dove
accidenti potevano venire?"
Natsu scosse la testa, mentre lui e Kokoda raggiungevano le ragazze. "Mi
dispiace ragazze... non ho proprio idea di cosa potessero essere quei mostri!
Posso solo ipotizzare... che si trattasse di qualche mostruosità mandata da
qualche nuova fazione per eliminarci... per motivi che ancora non posso nemmeno
immaginare!"
"Che vogliano anche loro avere accesso al Cure Rose Garden?" chiese Syrup con
sospetto.
Komachi scosse la testa. "Non possiamo dire nulla, per il momento... quelle
orribili cose sono semplicemente saltate fuori all'improvviso, e hanno attaccato
senza dare alcuna spiegazione." affermò. "Non abbiamo potuto fare altro che
difenderci..."
Kokoda si sfregò il mento. "Hmm... e' strano... strano davvero. Chiunque
abbia mandato quelle cose ad attaccarci, lo ha fatto con un piano ben preciso...
e forse, rispondendo a questo attacco, non abbiamo fatto altro che giocare al
suo gioco." disse il principe di Palmier. "Se solo potessimo sapere chi è
stato..."
"Pensi che qualcuno ci abbia mandato contro quelle... cose... di sua
spontanea volontà, Kokoda?" chiese Nozomi, rivolta al suo amato.
"Quasi sicuro." rispose per lui Natsu. "Erano in quattro, il numerogiusto per
impegnarvi in combattimento e farvi sfoderare una certa parte della vostra forza
senza per questo farvi stancare... Non credo che si tratti di una
coincidenza."
"Quindi, chiunque fosse, il nemico stava semplicemente valutando la nostra
forza, in modo da sapersi regolare in seguito." concluse Karen, non per niente
considerata la Pretty Cure dell'Intelligenza. "Solo che non sappiamo chi sia, nè
come e neanche quando colpirà di nuovo... accidenti, avere almeno un po' di
informazioni in più aiuterebbe!"
"Non credo ci possiamo fare molto, per adesso..." affermò Kokoda. "Comunque,
io e Nuts faremo delle ricerche a proposito, e vedremo di capire di cosa si
trattava... anche perchè, in effetti, sono sicuro di aver già sentito parlare di
quelle strane maschere, anche se non sono sicuro di ricordare dove..."
"Grazie, ragazzi... ci darebbe davvero una mano." concluse Rin, pensando che
tra non molto la situazione si sarebbe fatta più complicata...
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E non aveva idea di quanto sarebbe peggiorata...
Infatti, nel quartier generale di Aizen, nel cuore di Las Noches, la Octava
Espada Szayel Apollo Grantz si aggiustò gli occhiali, sorridendo malignamente
della riuscita dell'operazione. C'era voluto un po' di tempo, ma alla fine
trovare coloro che erano legate a quel misterioso mondo parallelo, il Cure Rose
Garden, era stata semplicemente questione di regolare le macchine sulla giusta
frequenza... e a quel punto, beh, l'esercito di Las Noches aveva sempre qualche
Hollow di basso rango sacrificabile per valutare il potenziale dei loro futuri
avversari. E quelle ragazze... doveva ammetterlo, avevano un potenziale davvero
notevole, e se lasciate fare avrebbero potuto diventare una seria minaccia. La
loro forza avrebbe certamente potuto eguagliare quella di un capitano delle
Tredici Divisioni, forse anche superarla... certo, nulla poteva essere più
potente del supremo Aizen, ma in ogni caso, non era proprio prudente
sottovalutare quelle marmocchie...
Beh, non che per lui fosse un problema, in effetti. Semplicemente guardando
le Pretty Cure in azione, Szayel si era già fatto un'idea di quale fosse il loro
stile di combattimento... e una volta che lui avesse studiato abbastanza a fondo
questo stile, e si fosse reso cont dei suoi punti di forza e punti deboli, le
Pretty Cure sarebbero diventate avversarie di poco conto per lui. Come sempre,
la conoscenza è potere... e questo valeva soprattutto per lui, la più grande
mente degli Arrancar dopo Aizen stesso..
"Perfetto. Assolutamente perfetto." disse, con fare narcisista. "Tutto sta
andando secondo i piani... e ben presto, se tutto va bene, le spine nel fianco
che ci opprimono si toglieranno da sole! Heheheee... quasi mi dispiace per
quelle mocciose, è altamente probabile che non sapranno mai nemmeno chi le sta
osservando! E poi, sarebbe stata un'ottima occasioe per vivisezionarle e
studiarle. Sarà per un'altra volta... per adesso, è il caso di fare rapporto ad
Aizen-sama."
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Soul Society. Un luogo parallelo alla Terra, dove risiedono le anime di tutti
coloro che sono morti, in attesa di reincarnarsi. Un posto pericoloso, simile al
Giappone feudale dell'epoca dei samurai, dove la seconda vita di ognuno è
difficile e costantemente minacciata da Hollow, criminali e burocrazia varia,
governata da una casta di aristocratici che forma le Tredici Divisioni che
mantengono ordine e stabilità, sotto il draconiano comando del capitano
Genryusai Shigekuni Yamamoto, il più anziano e il più potente di tutti gli
Shinigami.
Una burocrazia stagnante, l'avrebbero definita molti. E non sarebbe stato del
tutto sbagliato. Certo, la Soul Society non può essere considerata la società
meglio organizzata o più giusta di tutte... ma considerando che l'alternativa
sarebbe il caos più totale, e forse la distruzione di entrambi i mondi, la
maggior parte delle persone accetta l'attuale stato delle cose, senza cercare di
fare rivoluzioni o di proporre un'alternativa che, al momento, non sembra
disponibile.
Ma anche questo posto non è più al sicuro, ormai... il tradimento dei
capitani Aizen Sousuke, Gin Ichimaru e Tousen Kaname ha scosso profondamente le
Tredici Divisioni, lasciando innumerevoli Shinigami morti sul campo, e molti
altri feriti e inabili. La situazione era di grande tensione... e per i capitani
ancora abilitati al servizio, questo voleva dire molto più lavoro, scartoffie da
compilare, e chissà cos'altro...
Proprio per questo, il vecchio capitano Yamamoto sperava che non sorgessero
ulteriori problemi, proprio adesso che la Soul Society era in un momento di
debolezza... Non era davvero il momento di dividere la loro attenzione, quando
invece dovevano cercare di fortificarsi, recuperare le loro perdite, e
prepararsi allo scontro successivo. Ma il vecchio guerriero sapeva fin troppo
bene che le cose non vanno quasi mai come uno vorrebbe, e quindi, il fatto che
proprio in quel momento fossero arrivate notizie preoccupanti riguardanti certe
attività di Hollow nel mondo umano, non lo sorprese più di tanto. Il suo diretto
sottoposto, Chojiro Sasakabe, un uomo che appariva essere di mezz'età - ma
probabilmente aveva qualche centinaio di anni - con i capelli bianchi un po'
ondulati e un paio di fini baffi neri, gli aveva appena consegnati dei foglo che
lo aggiornavano sugli eventi più recenti... e non appena aveva letto le notizie,
un cipiglio di disapprovazione era apparso sul suo volto segnato dagli anni. Non
era una questione che al comandante supremo delle Tredici Divisioni faceva
piacere rivangare...
Yamamoto stesso era uno Shinigami di aspetto antico e severo, un veterano di
mille battaglie che nonostante l'età avanzata sembrava poter ancora vantare un
fisico invidiabile, per quanto lo haori bianco e nero che indossava non
permettesse di vedere molto di esso. Calvo, con la pelle rugosa, lunghi baffi e
barba grigi e due enormi sopracciglia dello stesso colore, non aveva certo un
aspetto da classico nonno delle fiabe, con quel suo sguardo severo ed
implacabile che diceva tutto della ferrea disciplina che lui esigeva da sè
stesso e dai suoi sottoposti. Andare contro le leggi della Soul Society, come
era appena accaduto, era un buon modo per attirarsi la sua inimicizia... e di
quelli che lo conoscevano, non c'era nessuno che voleva una cosa simile!
"Quindi... alcuni Hollow che sono arrivati nel mondo terreno sono stati
affrontati e distrutti da alcuni esseri umani dotati di poteri sconosciuti."
disse Yamamoto con tono grave. Di nuovo, i suoi ricordi tornarono allo sterminio
dei Quincy, forse il più eclatante caso che fosse capitato nella Soul Society da
un bel po' di tempo a quella parte... "Si sa nulla di chi si tratta? Pensavo che
tutti i Quincy, con l'eccezione di Uryuu Ishida, fossero stati eliminati."
"Infatti è così, capitano Yamamoto... il fatto che esistano ancora degli
esseri umani in grado di affrontare e sconfiggere degli Hollow in combattimento
ci lascia alquanto perplessi." rispose il luogotenente della Prima Divisione,
disponendo ordinatamente le scartoffie sulla scrivania in legno duro. "Non
sembra che i responsabili della distruzione di questi Hollow abbiano usato
Reiatsu o cose del genere... in effetti, è un tipo di energia che ci è
sconosciuto, e sul quale non abbiamo potuto raccogliere nessun dato."
Yamamoto annuì, passando una mano callosa sulla sua lunga barba grigia.
C'erano in effetti degli elementi che non tornavano... "Hmm... da come si sono
svolti i fatti, è probabile che, chiunque fossero le persone che hanno distrutto
quegli Hollow, non fossero al corrente di cosa fossero esattamente. Questo non
toglie però che le loro azioni siano illegali e anche pericolose. Questo
problema va tenuto d'occhio, e se necessario rimosso per evitare che si
verifichi di nuovo."
"Certamente. Quindi... immagino che per questo frangente, non ricorreremo ad
azioni coercitive, se non sarà necessario." rispose Chojiro.
Yamamoto annuì lentamente. "E' così. Del resto, siamo in una posizione
delicata, e non è il caso di impegnarci in una battaglia che ci imporrebbe altre
distrazioni. Ci basterà convincere queste persone, di chiunque si tratti, che
devono immediatamente cessare le loro attività di eliminazione di Hollow."
"E se non dovessero acconsentire?" chiese Chojiro, immaginando già la
risposta.
Yamamoto non ebbe esitazioni. "In tal caso, si ripeterà quello che è successo
a suo tempo con i Quincy. L'attuale situazione non ci consente di usare mezze
misure a lungo." affermò. "Ma vorrei sperare che questi si dimostrino più
ragionevoli. Quali capitani consiglierebbe per trattare con queste persone?"
"In una situazione normale, consiglierei di affidare questo delicato compito
al capitano Retsu Unohana... ma la Quarta Divisione è molto impegnata al
momento, e non possiamo permetterci di rinunciare al nostro medico migliore,
anche solo per poco." affermò il suo braccio destro. "Anche i capitani Byakuya
Kuchiki e Sajin Komamura sono rimasti gravemente feriti a seguito del tradimento
di Aizen Sosuke."
"Capisco..." affermò Yamamoto con un cenno del capo. "Bene, in tal caso vorrà
dire che affiderò questo compitoal capitano Jushiro Ukitake... ammesso che per
una volta le sue condizioni gli permettano di passare del tempo nel mondo umano.
Nel frattempo, terremo d'occhio Las Noches, e sorveglieremo le mosse di quei
traditori. Personalmente, l'idea di una guerra lampo, condotta con rapidità e
sorpresa prima che il nemico abbia il tempo di organizzarsi mi attrae... ma
conoscendo Aizen, probabilmente ha già previsto questa possibilità, e ha già
preso le dovute contromisure. Meglio essere prudenti e raccogliere tutte le
risorse disponibili nel tempo che ci è concesso. Questo è tutto, per ora."
"Capitano." disse Chojiro, inchinandosi educatamente prima di lasciare
l'ufficio del comandante supremo delle Tredici Divisioni. L'anziano guerriero
prese un respiro profondo, riprendendo a leggere le carte che gli erano state
lasciate... la situazione si presentava ancora abbastanza confusa, e Yamamoto
non poteva che sperare che questi esseri umani in grado di affrontare e
distruggere gli Hollow non dessero ulteriori problemi...
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Da tutt'altra parte, nella dimensione abitata dagli youkai...
Hiro Hiyorimi sospirò stancamente, mentre il paesaggio brullo sfrecciava
davanti ai suoi occhi dai finestrini dell'autobus sul quale erano saliti, con
destinazione Youkai Academy. Erano quasi tre ore che stavano viaggiando... e
alcuni di loro stavano iniziando a dare segni di insofferenza, in particolare
Lisa che non era mai stata conosciuta per la sua pazienza.
"Accidenti, ma quando diavolo si arriva a 'sta cavolo di accademia? Io
comincio a rompermi!" esclamò la ragazza-lupo, cercando almeno di sgranchirsi un
po' le gambe. Seduta strategicamente vicino a lei, la vampira Reiri Kamura, una
bella ragazza dai lunghi capelli neri, vestita di un'uniforme scolastica blu
scura, con le scarpe marroni su calze bianche, sorrise ironicamente, non
resistendo alla tentazione di ravvivare un po' l'ormai secolare rivalità che
esisteva tra vampiri e lupi mannari.
"Hmm, non sai proprio aspettare, eh?" chiese sarcastica, un sorrisetto di
presa in giro dipinto sul suo viso bianco simile a porcellana. "Del resto, me lo
dovrei aspettare, da una tipa selvatica come te!"
Lisa si voltò di scatto verso Reiri, fulminandola con lo sguardo, e con una
venuzza pulsante che le affiorava sulla fronte. "Tu bada a come parli, vampira,
o te lo sistemo io, quel tuo bel faccino!" sbottò la mezzasangue. Reiri
ridacchiò vanitosa, e si appoggiò pigramente allo schienale del suo sedile,
soddisfatta di essere riuscita ancora una volta a dare fastdio alla sua
rivale... e Hiro sospirò, chiedendosi come mai quelle due non riuscissero
proprio ad andare d'accordo, malgrado fosse già un po' di tempo che facevano
parte del gruppo dei servitori della Principessa...
"A proposito, Principessa..." chiese Hiro alla giovane nobildonna, seduta
davanti a lui con la piccola Flandre a fianco. "Mi sembra di aver capito che gli
esseri umani non sono ben accetti in questa accademia... non pensa che questo
darà qualche problema?"
La Principessa sorrise con fare saccente. "Non ti preoccupare per questo,
Hiro. Essendo tu il mio guerriero del sangue, hanno deciso che tu non contavi
più come essere umano, e facevi a tutti gli effetti parte del mio entourage."
rispose... e il ragazzo ebbe un piccolo brivido all'idea che non era più
considerato un umano a tutti gli effetti. Certo, ormai c'era abituato, però...
"Mi spiace invece che per Sawawa non sia stato possibile venire con noi... ma
non importa, nella mia villa potrà vivere senza problemi."
Hiro annuì. Sua sorella maggiore Sawawa, che era stata assunta come cameriera
nella grande villa della Principessa, e la cui lettera ad Hiro aveva dato
origine a tutta la vicenda, non era una guerriera del sangue come Hiro, e quindi
non aveva avuto la possibilità di seguirli alla Youkai Academy... il che voleva
dire che era dovuta rimanere alla villa e badare ad essa finchè la Principessa e
i suoi servitori non fossero tornati. Per fortuna, la cosa non sembrò turbare la
ragazza - e, in effetti, c'era ben poco che potesse farlo.
Il conducente dell'autobus, un uomo misterioso con gli occhi luminosi, radi
baffetti ai lati dell faccia, e un uniforme blu, con tanto di sigaro acceso in
bocca, iniziò a rallentare quando la destinazione finale del loro viaggio
cominciò a vedersi all'orizzonte. Si schiarì la voce e si voltò leggermente
verso la Principessa e gli altri passeggeri, annunciando che stavano per
arrivare. "Principessa, signori... stiamo per arrivare alla Youkai Academy!"
affermò con tutta tranquillità. "Vi consiglio di prepararvi, perchè tra cinque
minuti si scende."
"Grazie dell'informazione." disse la bionda principessa. "E' un bene, visto
che qualcuno tra i passeggeri cominciava a non tollerare più il viaggio..."
Diede un'occhiata di striscio a Lisa e a Reiri, e mentre la lupa mannara
mezzasangue emetteva un grugnito di disappunto, la vampira sorrise e guardò da
un'altra parte, con la sua migliore espressione da innocentina! "Comunque, è
vero, è meglio che ci prepariamo. Flandre."
"Hmm..." mormorò la bambina dall'espressione vacua, alzandosi dal suo posto a
fianco della Principessa e iniziò a raccogliere i pochi bagagli che il gruppo
aveva ancora con sè. Ben presto, l'autobus giallo raggunse il parcheggio davanti
alla Youkai Academy... e Hiro ebbe modo di vedere meglio l'imponente edificio, e
l'intera delegazione di insegnanti e responsabili degli studenti che era venuta
ad accogliere l'erede della famiglia della Fenice e il suo entourage!
"Accidenti!" esclamò il ragazzo, sgranando gli occhi alla vista di tutte
quelle persone. "Certo che hanno fatto le cose in grande, per l'arrivo della
Principessa..."
Il conducente dell'autobus, ancora seduto al suo posto, prese una boccata dal
suo sigaro e sghignazzò. "Hehehee... beh, cosa ti aspetti, ragazzo? Dopotutto,
la Principessa è una persona molto importante, nella società degli youkai.
Questa scuola ha pure una reputazione da difendere, e non poteva permettersi di
sfigurare al momento di ricevervi! Molto bene... credo che il momento dei
preamboli sia finito. Prego, signori... scendete pure!"
Le porte del bus si aprirono, e nel momento in cui la Principessa mosse il
primo passo fuori dal veicolo, uno scrosciante applauso accolse lei e i suoi
servitori, che si fermarono per un po' ad osservare il gruppo di benvenuto:
insegnanti, allievi e personale scolastico, tutti ordinatamente disposti e in
forma umana - dal momento che tutti gli youkai sono in grado di assumere un
aspetto umano per passare inosservati nel mondo umano.
"Permettetemi di darvi il benvenuto alla Youkai Academy, Principessa!" disse
un'insegnante con gli occhiali, due grandi orecchie da gatta che le spuntavano
tra i capelli, e un campanellino legato al collo, facendosi avanti per fare un
energico inchino! "Il mio nome è Shizuka Nekonome, e sono l'organizzatrice di
questo comitato di benvenuto! Se permette, Principessa, scorteremo voi e i
vostri compagni fino alle vostre stanze, e vi porteremo i bagagli. Ci auguriamo
che vi troverete bene in questa scuola, e che ogni aspetto di questo posto sia
di vostro gradimento!"
La principessa degli youkai attese ancora un po' che gli applausi si
concludessero, guardando con espressione indagatrice il gruppo di studenti, in
modo da farsi un'idea della situazione... e in effetti, la sua attenzione venne
attratta da più di qualcuno che in quel momento guardava i nuovi arrivati:
unragazzo dall'aspetto ordinario, come Hiro... ma la Principessa si rese subito
conto che c'era qualcosa di anomalo in lui; una bella ragazza dai lunghi capelli
rosa, affiancata da una sua coetanea con i capelli azzurri e il seno enorme...
poi una bambina con un cappello nero a larghe falde, una ragazza con un lollipop
in bocca e i capelli viola, un ragazzo alto e di bell'aspetto che sembrava stare
osservando Lisa e Reiri... e poi, una ragazzina dai capelli rossi legati in due
codini ai lati della testa, e un'altra ragazza dai lunghi capelli neri e dalla
pelle candida... otto persone che sembravano stare assieme da molto tempo, a
giudicare dalla naturalezza con cui si comportavano anche mentre salutavano i
nuovi arrivati.
"Grazie. Lo apprezziamo molto." affermò la Principessa, piegando un po' la
testa mentre la professoressa Nekonome faceva un inchino quasi a 90 gradi. "Per
quanto riguarda i bagagli, apprezzo le premure, ma non saranno necessarie.
Flandre, qui presente, ha appena provveduto a scaricare quelli che avevamo con
noi, e il resto dovrebbe essere arrivato con i trasporti poco tempo fa. Me lo
può confermare?"
"Ehm..." disse la donna-gatto, guardando con una certa soggezione la
bambina-androide che portava con sè una pila di valigie come se non pesassero
niente! "Beh... sì, Principessa, i suoi bagagli sono arrivati! Non avete che...
ehm... da ritirarli e poi potete accomodarvi nelle vostre camere! La scuola ha
giusto fatto riservare le stanze migliori per voi e il vostro entourage!
Prego... seguitemi, e vi farò accomodare! Miao!"
"Grazie. Hiro, Flandre, Lisa, Reiri. Possiamo andare." rispose la
Principessa, e mentre il comitato di accoglienza si divideva in due parti in
modo da far passare il gruppo dei nuovi arrivati, diversi studenti cominciarono
a parlare tra sè, a bassa voce, facendo dei commenti su di loro.
"Hmm... quindi quella è la Principessa della famiglia della Fenice?" chiese
la rossa Kokoa Shuzen, sorellastra minore di Moka e una delle aggiunte più
recenti al giornalino scolastco. "Hehee... certo che ha classe, ed è davvero
carina! Un po' la invidio, lo ammetto..."
"Forse, se sapessi le circostanze della sua nascita, la invidieresti di
meno." disse con tutta calma la giovane strega Ruby Tojo, anche lei un'aggiunta
abbastanza recente al gruppo di Tsukune e Moka. "Sai, ho sentito dire delle cose
poco simpatiche circa quella famiglia... e cioè, che tutti gli eredi, prima di
poter assumere il ruolo di capofamiglia, devono affrontarsi tra loro e uccidersi
a vicenda, finchè non ne resterà che uno. Non dev'essere una vita molto
facile..."
Tsukune guardò Ruby con aria comprensiva, sapendo che la giovane strega non
aveva avuto neanche lei una vita troppo facile, avendo perso i suoi genitori da
piccola, ed essendo stata vittima del razzismo di youkai ed esseri umani, come
spesso accadeva alle streghe. E se lei diceva che non doveva essere facile
essere una potenziale erede della famiglia della Fenice, beh... Tsukune non
poteva che chiedersi quanto terribili dovessero essere le lotte per la
successione all'interno di quella casata! Forse era il caso di tenere un po'
d'occhio la Principessa e i suoi servitori, almeno finchè non si fossero
assicurati che non ci sarebbero stati problemi...
Sempre stando attenta ai volti che la circondavano, la Principessa avanzò con
decisione. La maggior parte dei presenti sembrava essere sinceramente
ammirato... ma gli sguardi di alcuni erano fissi in maniera poco simpatica su
Hiro e su Lisa... era abbastanza evidente che alcuni studenti bigotti non
vedevano di buon occhio l'arrivo di un umano e di una mezzasangue
nell'accademia. Tuttavia, il fatto che facessero parte dell'entourage di una
persona così nota e autorevole impediva loro di fare qualsiasi cosa se non
macerarsi nella rabbia.
La Principessa, facendo cenno ad Hiro e agli altri di continuare ad andare
avanti senza timore, si fece un'annotazione mentale di cercare di rendersi conto
di quale fosse la situazione all'interno dell'accademia... e di scoprire fin
dove Fairy Tale fosse arrivata.
E il misteroso conducente dell'autobus, accendendosi un altro sigaro mentre
osservava la scena, sorrise tra sè, pensando che le cose, da quel giorno in
avanti, si sarebbero fatte ancora più interessanti...
----------
CONTINUA...
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Capitolo 3 *** Scuola di mostri ***
YBRTV-003
Yes! Bleach Resurrection plus
Vampire
Una fanfiction crossover (Yes Pretty Cure 5 - Bleach - Rosario +
Vampire - Princess Resurrection) scritta da: Justice Gundam
Ed eccomi di nuovo, amici fan dei crosssver!! Questa storia riprende subito,
e spero che questo capitolo, anche se siamo ancora nella fase introduttiva e la
matassa deve ancora intricarsi a dovere, faccia quello che deve fare nel
presentare la situazione anche alla Youkai Academy, dove la Principessa e il suo
entourage hanno appena ricevuto il loro alloggio. Ovviamente, come sapete già,
c'è un motivo molto importante dietro il trasferimento della bionda erede della
famiglia della Fenice all'accademia di Rosario + Vampire... e cioè, il fatto che
la nostra eroina e i suoi servitori sanno che qualche zotico spione
dell'organizzazione criminale Fairy Tale si nasconde proprio lì, e ha in mente
dei loschi progetti!
Certo, non si può dire che quelli di Fairy Tale siano gli unici... infatti,
come avete potuto leggere nel capitolo precedente, anche i signori di Las Noches
- e con questo, ovviamente, intendo dire Aizen e compagnia brutta - hanno
qualcosa in mente per i nostri eroi. Il loro scienziato più geniale, Szayel
Apollo Grantz (certo, sulla genialità, il buon vecchio Mayuri Kurotsuchi avrebbe
qualcosa da ridire...), sta tenendo d'occhio Nozomi e le sue compagne... e ha
già mandato contro di loro qualche Hollow, dando abbastanza da fare alle nostre
eroine.
Sfortunatamente, lo scopo di Aizen non era quello di uccidere le Pretty Cure,
quanto quello di farle entrare nel mirino delle già indebolite Tredici
Divisioni. E c'è riuscito alla grande, oserei dire: il comandante supremo
Yamamoto ha deciso di tenere d'occhio le Pretty Cure per fare sì che non si
ripeta un caso come quello dei Quincy... e potete stare certi che Aizen e la sua
marmaglia faranno del loro meglio per fare sì che invece la cosa si ripeta!
In pratica, abbiamo un bel po' di scacchisti da una parte e dall'altra... e
la Principessa sarà ben lieta di farsi valere contro Aizen e Fairy Tale, visto
che anche lei ci sa fare in questi giochetti! Ma... per adesso, è il caso di
vedere come la nostra bionda eroina e il suo gruppo di guardie del corpo se la
caveranno nella Youkai Academy, quindi...
Quindi, come al solito, vado a rispondere alle vostre recensioni, e vi do
appuntamento alla fine di questo capitolo, dopo che avremo letto le
vicissitudini dei nostri eroi!
Anonimo9987465: Nozomi, la comosciamo, fa parte di quella cerchia di
eroine che decisamente non sono portate per lo studio! E ce ne sono molte, in
effetti... a parte le sue "antenate" Nagisa e Saki, abbiamo Usagi Tsukino, Miaka
Yuki... e la lista può andare avanti a lungo! In effetti, Nanoha, Sakura
Kinomoto e Sasami sono tra le poche che sfuggono a questo cliche... Comunque,
sì, le Pretty Cure adesso si trovano in un bel casino, e non lo sanno ancora! E
non sanno ancora cosa accade quando un Hollow non viene purificato dalla
zanpakuto di un Soul Reaper, quindi... sì, direi che la situazione per loro si
farà presto allarmante! Eh, già, la Principessa è una che ha occhio per certi
particolari, e porterà senz'altro una ventata d'aria fresca nella Youkai
Academy! Preparati, perchè ci sarà da divertirsi, molto presto!
Darkroxas92: Eh, già, dal momento che questo è un crossover tra shonen
anime / manga (a proposito, com'è che Rosario + Vampire non viene tradotto in
italiano, eh?), non potevo esimermi dall'inserire un bel po' di azione! Le
Pretty Cure si trovano già in una brutta situazione, e se conosco Aizen bene
come credo, Nozomi e le sue compagne sono appena diventate le nuove pedine nel
suo gioco perverso. E anche all'accademia, come hai potuto vedere, le cose
stanno evolvendo... hehehee, l'autista dell'autobus è in effetti uno dei
personaggi più amati della serie, proprio perchè è così misterioso... grazie
della fiducia, farò del mio meglio per non deludere!
Killkenny: Le Tredici Divisioni non sono mai state conosciute per essere
particolarmente moderate, è vero... ma in questo caso, in effetti, il vecchio
Yama farà meglio a tenere a bada i bollenti spiriti, o la cosa gli si ritorcerà
contro! Ma... hey, in fondo nonno Yama non è rimasto a capo delle Tredici
Divisioni per un millennio soltanto perchè è il più forte degli shinigami,
giusto? Certo non avrà la genialità di Urahara, ma non è neanche uno sciocco! E
sono sicuro che saprà riconoscere il valore delle nostre eroine quando verrà il
momento!
Okay, non mi sembra che ci sia nessun altro a cui rispondere. In tal caso, io
romperei gli indugi e mi tufferei nuovamente nella narrazione di
quest'avventura! A risentirci a presto... e mi raccomando, recensite! Questa
fanfiction va avanti anche grazie al vostro aiuto! ^_^
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Capitolo 3 - Scuola di mostri
"Ecco a voi, la vostra camera, Principessa!" esclamò allegramente la
professoressa Shizuka Nekonome, fermandosi nel corridoio, vicino alla porta
d'ingresso di una grande stanza posta un po' in disparte rispetto alle altre, e
che già dall'esterno faceva capire che chiunque avesse alloggiato al suo interno
era certamente una persona importante. "Ci auguriamo che gradirà l'accoglienza
che le abbiamo riservato, e per qualsiasi evenienza, non esiti a chiamare il
personale scolastico! Ora... prego, si accomodi! Mi dica se è di suo
gradimento!"
Con un cenno della testa, la Principessa assentì e fece cenno ad Hiro e al
resto del suo entourage di restare indietro, poi raggiunse la porta e la aprì
con un paio di colpi di chiave. Senza un suono, la grande porta si spalancò,
consentendo alla nuova allieva della Youkai Academy e ai suoi amici di dare
un'occhiata all'interno...
Hiro spalancò gli occhi, assolutamente incredulo: certo, da quando era
diventato il guerriero del sangue della Principessa, si era abituato a vivere
nella sua sfarzosa villa in stile europeo, ma non immaginava certo che in una
scuola frequentata da creature che avevano poco a che fare con l'umanità,
potesse esistere un simile sfarzo ed organizzazione: la stanza era enorme,
almeno il triplo di quanto lo fosse una qualsiasi altra stanza del dormitorio, e
arredata riccamente, con un pavimento in moquette nera, e un grande salone nel
quale erano state poste delle morbide poltrone, una televisione dallo schermo
ultrapiatto, mobili antichi ancora ben tenuti e dalle superfici quasi lucenti
per la pulizia, ed eleganti finestre orlate di tende bianche, che davano sul
giardino dell'Accademia, offrendo una visuale niente male! Al lato opposto della
stanza, si potevano vedere delle porte che davano in altre stanze della nuova
dimora della Principessa... e se le prime impressioni non erano errate, il
personale della scuola si era dato da fare per ricreare al meglio che poteva le
caratteristiche della lussuosa villa della sua nuova studentessa!
"Accidenti... certo che qui alla Youkai Academy fate davvero le cose in gran
stile, eh?" affermò Liza, quasi facendo cadere il suo bagaglio per la
meraviglia. Era un posto davvero incredibile... soprattutto per lei, che essendo
una guerriera di vocazione, non era mai stata abituata a vivere negli agi.
"Beh, cerchiamo di fare del nostro meglio!" rispose la vivace insegnante,
drizzando le sue graziose orecchie feline e muovendo la sua lunga e sinuosa
coda. "E speriamo che, cercando di riprodurre l'ambiente in cui voi,
Principessa, siete cresciuta... vi abbiamo fatto cosa gradita!"
"Senz'altro, professoressa Nekonome. Apprezziamo molto lo sforzo." rispose
tranquillamente la Principessa. "Comunque, per quanto riguarda le lezioni,
gradiremmo essere trattati allo stesso modo degli altri studenti. Nè meglio, nè
peggio. Non vogliamo essere presi per dei privilegiati."
Shizuka si grattò imbarazzata, passandosi una mano dietro un orecchio.
"Ehm... beh, questo mi sembra anche il minimo, Principessa!" affermò. "Ma può
stare tranquilla... noi della Youkai Academy ci comportiamo con equità nei
confronti di tutti i nostri studenti. Sono sicura che si troverà molto bene con
noi! Ora, non faccia complimenti e... prego, si accomodi, questa stanza è tutta
per lei! Metta giù i bagagli, e si rilassi pure."
"Vi ringrazio... e vi do appuntamento a più tardi." disse la Principessa. Lei
e il suo entourage, Flandre compresa, fecero un inchino alla professoressa
Nekonome, che lei ricambiò facendo tintinnare il campanello che portava al collo
prima di andarsene con calma ed educazione. Poi, con la Principessa in testa, i
nuovi arrivati entrarono uno alla volta, portandosi dietro i bagagli, e soltanto
Reiri rimase indietro sulla soglia... almeno finchè la Principessa non le diede
il permesso di entrare. "Reiri... prego, accomodati. Hai il mio permesso di
entrare."
La vampira dai lunghi capelli neri sorrise e fece un elegante inchino - un
punto debole poco conosciuto dei vampiri era pur sempre il fatto che non
potevano entrare in casa di qualcun altro senza essere stati esplicitamente
invitati dal padrone di casa. "Molto onorata, Principessa. Sono sicura che
apprezzerò molto la vostra ospitalità."
"Sì, certo, come no... un modo come un altro per scroccare..." ironizzò Liza,
guardando con sarcasmo la vampira. "Oh, e immagino che ti piacerebbe avere
l'opportunità di mordere un po' anche me, eh?"
Ancora una volta, Reiri si rifiutò di farsi provocare dalla mezzosangue. "La
tua ironia non mi tocca, lupacchiotta. E non sono interessata a mordere una tipa
rozza come te. Lo sai che a me interessano solo le ragazze carine!" disse,
facendo il suo classico sorrisetto di sufficienza.
Una venuzza pulsante affiorò sulla tempia di Liza. "Grrr... accidenti a lei,
ha sempre una risposta pronta..." borbottò, mentre Hiro cercava di tenere la
situazione sotto controllo.
"Andiamo, Liza, cerchiamo di non litigare, finchè siamo qui!" affermò il
ragazzo. "Dopotutto, se dobbiamo convivere e fare ricerche su questa Fairy Tale,
tanto vale che cerchiamo di andare d'accordo, no?"
Liza storse il naso, ma non ebbe molta scelta se non dare ragione ad Hiro...
e anche la Principessa, con un battito di mani, richiamò l'attenzione del
gruppo. "Vi pregherei di prestare attenzione. Non vi ho portato fin qui per
farvi perdere tempo o per divertirvi, e questo lo sapete anche voi. Noi siamo
qui perchè dobbiamo tenere d'occhio le mosse di una pericolosa organizzazione di
sovversivi che potrebbe scatenare una guerra tra il mondo umano e quello degli
youkai. Quindi, Reiri e Liza, siete pregate di evitare i litigi, almeno finchè
non avremo risolto questo caso. Mi sono spiegata?"
Le due rivali restarono per un attimo in imbarazzato silenzio, prima di
annuire.
"Hm. Così va meglio." rispose la bionda erede della famiglia della Fenice.
"Ora, Flandre... occupati dei bagagli, mentre noi cominciamo ad ambientarci.
Avete qualche ora di tempo per rilassarvi, poi cominceremo a dare un'occhiata
alla scuola, e ad annotare quello che di strano potremmo incrociare."
"Hm!" la bambina-androide fece un saluto militare, senza cambiare
espressione, e iniziò a trasportare in camera i bagagli rimanenti come se non
pesassero nulla, mentre Hiro si metteva a posto i capelli con un sospiro ed
entrava nella stanza subito dietro la Principessa.
"Va bene, Principessa... accidenti, certo che hanno fatto proprio le cose in
grande, eh?" commentò mentre si dava un'occhiata attorno. Liza aveva già
incominciato ad annusare l'aria attorno a sè,la sua natura di guerriera le
impediva di non restare costantemente all'erta. Reiri, dal canto suo, stava
passeggiando per la sala con tutta calma, ammirandone lo stile raffinato. "Mi
chiedo come sarà questa scuola, però... non so cosa aspettarmi, da una scuola
frequentata da mostri in forma umana."
"Ho già dato un'occhiata ad alcuni documenti interessanti, che parlavano di
strani eventi che si sono verificati in questa accademia." rispose la
Principessa, sedendosi su una poltrona e invitando Hiro, Liza e Reiri a fare lo
stesso. Non appena tutti si furono accomodati, la bionda dall'aspetto dark si
mise a posto i capelli e ricominciò il discorso. "Le attività di Fairy Tale in
questa scuola sono soltanto una parte della ragione che mi ha spinto ad
organizzare il nostro trasferimento. Non ve l'ho detto subito, ma in effetti,
non tutti gli allievi di questa scuola sono youkai. C'è... o meglio, c'era...
anche un essere umano tra di essi."
Hiro spalancò gli occhi. "Cosa? Un essere umano... come me?" chiese. "E...
perchè dice che "c'era", Principessa?" chiese. Liza e Reiri parevano altrettanto
sorprese, anche se la vampira lo nascondeva meglio.
"E' una situazione alquanto inusuale, in effetti." spiegò la Principessa,
attorcigliandosi una ciocca di capelli biondi attorno a un dito. "Si chiama
Tsukune Aono, e da quanto ne so, fa parte della redazione del giornalino
scolastico da quando si è trasferito qui, un anno fa. Fin da subito, è stato
vittima degli attacchi di numerosi studenti che hanno scoperto la sua vera
natura di essere umano, e soprattutto di un gruppo di fanatici facenti parte
della polizia studentesca. In un confronto con uno dei loro agenti, una spia di
Fairy Tale di nome Kuyo, Aono è rimasto ferito mortalmente... e una youkai con
cui aveva fatto amica, la vampira Moka Akashiya, discendente tra l'altro di
un'importante famiglia di vampiri, ha trasfuso in lui un po' del suo sangue per
salvargli la vita. Questo ha permesso ad Aono di sopravvivere, al prezzo però di
risvegliare dentro di lui degli strani poteri simili a quelli di un vampiro.
Grazie a questo, Aono e i suoi compagni sono riusciti a sconfiggere Kuyo e a
porre fine al regime della polizia scolastica."
Liza annuì, impressionata. "Niente male davvero. Ma immagino che la storia
non sia finita qui, vero, principessina? Non si riceve il sangue di uno youkai
senza conseguenze." chiese retoricamente.
La principessa degli youkai annuì seriamente. "Esatto. Mi fa piacere vedere
che sei percettiva, Liza." affermò. "Già la prima iniezione di sangue di vampiro
ha avuto strani effetti sul fisico di Aono. In seguito ad altri incidenti, e non
vi annoierò con i dettagli, Aono ha ricevuto altre trasfusioni da Akashiya, che
alla fine lo hanno portato a trasformarsi in un Ghoul, un mostro incontrollabile
che assale qualunque cosa gli si para davanti. I ghoul possiedono, in pratica,
tutti i poteri dei vampiri, e quasi nessuno dei loro punti deboli... se fossero
senzienti e in grado di controllarsi, sarebbero quasi inarrestabili."
"Accidenti... in pratica, questo significa che questo... er... Tsukune Aono è
diventato un mostro a tutti gli effetti!" esclamò spaventato Hiro. "E... e
allora cosa gli è successo?"
"Una cosa che, in pratica, non si è mai verificata prima d'ora." spiegò la
Principessa. "Aono e Akashiya si sono trovati a combattere tra loro, e quando
sembrava inevitabile che uno dei due sarebbe morto per mano dell'altro, Aono
ricevette un Sigillo Sacro, grazie anche all'aiuto di Ruby Tojo, una strega che
era stata sua nemica in precedenza. Da allora... beh, si può dire che la
trasformazione di Aono è rimasta più o meno sotto controllo. Ma... adesso che è
cominciato il nuovo anno, Fairy Tale ha cominciato a muoversi con maggiore
brutalità, e l'accademia degli youkai è diventata uno dei loro obiettivi
principali. Purtroppo, non conosco tutti i dettagli, ma mi pare di capire che
uno dei loro scopi principali sia quello di catturare Moka Akashiya, per motivi
che al momento mi sono ignoti."
"Come mai Akashiya?" chiese Reiri, in parte per curiosità e in parte per
personale preoccupazione nei confronti di una sua simile. "Non sarebbe andato
bene un qualsiasi altro studente?"
"Come ho detto, Reiri... non conosco tutti i dettagli." affermò la
Principessa. "Tuttavia, sono a conoscenza di un fatto che spiegherebbe molte
cose... e che mi dà da pensare che il peggio debba ancora arrivare."
"Peggio di così?" esclamò Liza, alzando gli occhi al cielo. "E che altro
dovrebbe esserci?"
La Principessa si schiarì la voce. "Non è un caso che Fairy Tale abbia preso
di mira Akashiya... ho svolto qualche ricerca, e sono venuta a sapere che la
persona che sta al vertice di Fairy Tale è Gyokuro Shuzen, la matrigna di
Akashiya."
L'uditorio si azzittì per qualche istante, e la Principessa diede loro
un'occhiata per assicurarsi che avessero presente tutta la situazione. Poi, con
calma, proseguì. "La famiglia Shuzen è una famiglia di youkai estremamente
importante, che ha molta influenza politica e dispone di grandi risorse...
quindi, sapere che Gyokuro Shuzen è a capo di un'organizzazione terrorista mi fa
preoccupare non poco. Non me la sento di escludere che abbia contatti con
qualcuno dei miei fratelli, e stia cercando di manipolarli per ottenere il loro
supporto."
Hiro si fermò a pensare per qualche istante, ricordandosi della piccola
Sherwood, la sorella minore della Principessa che, soltanto alcune settimane
prima, si era presentata alla villa per quella che sarebbe dovuta essere una
sfida alll'ultimo sangue. Solo grazie al suo intervento, il tutto si era
concluso senza spargimento di sangue... ma l'idea che altri dei fratelli della
Principessa stessero cercando di portare avanti il feudo di famiglia, e che
avrebbero potuto allearsi a Fairy Tale per raggiungere il loro scopo era
alquanto terrificante...
"Accidenti... adesso sì che alcuni pezzi del puzzle cominciano ad andare a
posto..." affermò il giovane guerriero del sangue. "Ma... Principessa, lei
vorrebbe dire che la piccola Sherwood potrebbe essersi unita a quella
gentaglia?"
La Principessa sorrise gentilmente e scosse la testa. "No, Sherwood non è
tipo da fare una cosa del genere. La conosco bene, è troppo orgogliosa per
sottomettersi a una donna come Gyokuro Shuzen. E anche Emile non mi preoccupa
molto, in questo senso..." Il suo tono di voce si incupì, e per un breve
istante, Hiro fu sicuro di aver visto un terrificante lampo di odio
attraversarle gli occhi, prima che lei riprendesse la sua solita espressione
stoica. "Certo, non si può dire la stessa cosa di Severin..."
Quel nome fece sorgere qualche sospetto ad Hiro e agli altri membri
dell'entourage della Principessa, ma quest'ultima riprese in un lampo la sua
fredda calma. "In ogni caso, per adesso questo è quello che sappiamo. Non
abbiamo abbastanza informazioni su Fairy Tale per poterci muovere contro di
loro, e dobbiamo essere sicuri di quello che facciamo, se vogliamo avere qualche
possibilità di successo contro quei criminali. Per adesso, però, è il caso che
vi riposiate un po'. Tra qualche ora andremo a fare un giro per la scuola, e
cercheremo di sapere qualcosa in più, nel limite delle nostre attuali
possibilità."
"Va bene, principessina... avevo giusto bisono di farmi un sonnellino." disse
Liza, alzandosi dal divano per poi stiracchiarsi. La piccola Flandre aveva
appena finito di riordinare i loro bagagli, senza fare alcuno sforzo apparente,
e si era disposta nuovamente a fianco della Principessa in attesa di nuovi
ordini, mentre Hiro rimaneva per un attimo ad osservare la persona che gli aveva
offerto la sua seconda vita. C'era qualcosa che non gli tornava... la
Principessa, per un breve istante, gli era sembrata terribilmente cupa, come se
la menzione di quel fratello di nome Severin la mettesse di cattivo umore.
Chissà cosa voleva dire... c'erano ancora chissà quante cose che Hiro non sapeva
della Principessa, e non sarebbe stato da lui andare a chiedere direttamente a
lei.
No, Hiro decise che sarebbe stato meglio aspettare, e vedere se mai la
Principessa lo avesse messo a parte dei suoi segreti. Lui voleva aiutarla... non
perchè fosse il suo guerriero del sangue... non perchè avesse paura di lei...
riusciva a capire che c'erano chissà quante cose che la bionda nobildonna si
teneva dentro, e sperava che un giorno lei si sarebbe fidata abbastanza di lui
da permettergli di darle una mano anche come persona...
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Un paio di ore dopo, quando tutti i nuovi arrivati si furono riposati ed
assicurati che tutte le loro cose fossero a posto, la Principessa invitò i
membri del suo entourage a seguirla per andare a fare un giro di ispezione nella
scuola, giusto per ambientarsi e, possibilmente, di trovare qualche indizio su
quelli che in futuro sarebbero stati i loro nemici. Erano appena le cinque del
pomeriggio, e c'erano ancora alcune lezioni in svolgimento... il che voleva dire
che, con un minimo di fortuna, sarebbero riusciti ad incrociare qualcuno degli
studenti che la Principessa aveva adocchiato all'ingresso. La bionda nobildonna
doveva ammettere che era soprattutto con loro che voleva parlare... dopotutto,
Tsukune Aono e Moka Akashiya facevano parte di esso, e avrebbero potuto
rispondere ad alcune sue domande...
"Certo che questa scuola è davvero enorme..." commentò Hiro, guardandosi
attorno in modo da memorizzare qualsiasi passagio e corridoio lui e le sue
compagne attraversassero. "Mi chiedo come si faccia a non perdersi, da queste
parti..."
"A proposito, principessina... sappiamo già dove stiamo andando, vero? Non mi
piacerebbe molto fare su e giù per niente..." commentò Liza, per niente
impressionata dalle dimensioni dell'edificio. Per una mezza-licantropa
dall'olfatto acuto come il suo, non era certo difficile orientarsi anche in un
posto così ampio. Per fortuna, la Principessa non era tipo da muoversi senza un
piano ben preciso in mente.
"Ho pensato che la nostra prima tappa potrebbe essere la sede del giornalino
scolastico." spiegò lei, mentre il gruppo composto da lei, Hiro, Flandre, Liza e
Reiri passava attraverso un corridoio vuoto, con in sottofondo soltanto qualche
suono appena percettibile. "E' lì che lavorano di solito Aono, Akashiya e i loro
compagni, ed è lì che potremo fare qualche verifica più accurata. Dovrebbe
essere in quell'aula in fondo, se non mi sbaglio..."
Con lo sguardo, l'erede del casato della Fenice indicò una porta dall'aspetto
abbastanza anonimo, con diversi fogli colorati attaccati sul davanti... che, in
effetti, indicavano che quella era proprio l'aula riservata ai membri del
giornalino scolastico. E i lievi suoni e le voci che provenivano dal loro
interno erano più che sufficienti a confermare che la redazione era al lavoro,
anche se data l'ora tarda, probabilmente non lo sarebbe rimasta a lungo. "Beh, a
quanto pare li abbiamo trovati, Principessa." affermò Reiri, sedendosi su una
panchetta vicina. "E adesso, cos'ha intenzione di fare? Attendiamo finchè non
finisce l'orario della redazione?"
"Era esattamente quello il mio pensiero." confermò la Principessa, e Liza non
potè fare altro che rassegnarsi e sedersi per terra con un sospiro infastidito.
La giovane guerriera detestava attendere... "Faremo finta di esserci trovati qui
per caso, mentre davamo un'occhiata in giro, e n approfitteremo per fare qualche
domanda. Mi raccomando, siate discreti. Non devono pensare che noi abbiamo dei
sospetti sulla Youkai Academy."
Per fortuna, il quintetto non dovette attendere a lungo. Ben presto, Hiro
riuscì a sentire i suoni provenienti dalla sala del giornalino scolastico che
aumentavano un po' di volume, e pochi attimi dopo, la porta si aprì, rivelando
Moka Akashiya che per prima usciva dalla redazione. La bella vampira dai capelli
rosa fece cenno ai suoi compagni di seguirla... e rimase ferma sulla soglia, un
po' sorpresa, quando vide la Principessa e il suo gruppo.
"Hmm, questa sì che è una sorpresa." disse la Principessa, facendo un cenno
con il capo al gruppetto di redattori. Adesso, anche Tsukune, Kurumu e Mizore
erano usciti dall'aula e stavano osservando con curiosità il gruppo dei nuovi
arrivati. In particolare, Moka aveva riconosciuto in Reiri una sua simile, e la
stava tenendo d'occhio. "Siamo capitati qui mentre stavamo facendo un giro per
ambientarci, e guarda caso, siamo arrivati proprio quando la redazione del
giornalino scolastico chiude."
"Oh... voi siete la Principessa!" affermò con deferenza Moka, inchinandosi
davanti a lei come fecero subito anche tutti gli altri membri della redazione.
"Siamo... molto onorati di averla qui, nella nostra scuola, e speriamo che voi e
i vostri accompagnatori vi troverete bene da oggi in poi!"
La Principessa annuì leggemente. "Ho già avuto modo di rendermi conto da me
di ciò che offre questa scuola, e devo ammettere che sono molto impressionata."
rispose lei, mentre con il suo sguardo acuto passava in rassegna, senza farsi
notare, il resto del gruppetto di Tsukune. A parte Moka, che la Principessa
riconobbe subito come una youkai di alto livello, la bionda nobildonna percepì
un grande potere provenire, in modo particolare, da Kurumu, la succube dai
capelli azzurri...
E da quel ragazzo dai capelli neri e dall'aspetto anonimo che stava ora
accanto a Moka. Non poteva trattarsi che di Tsukune Aono, il ghoul che, assieme
a Moka, aveva già dato parecchio filo da torcere a Fairy Tale sconfiggendo i
loro agenti Kuyo ed Hokuto... gli altri membri della redazione, comunque, non
sembravano certo deboli.
"La vostra scuola è dotata di un'ottima organizzazione, e anche l'accoglienza
è stata buona. Ma prima di pronunciarmi, vorrei presenziare alle lezioni e
rendermi conto di persona di come funziona questo istituto." rispose la
Principessa. "Dal momento che voi sicuramente conoscete questo posto molto bene,
è un disturbo se vi facciamo qualche domanda a proposito?"
"Certo che no, saremo molto contenti di darvi una mano." rispose Tsukune,
facendosi avanti e inchinandosi leggermente davanti al gruppo della Principessa.
"A proposito, forse è il caso che ci presentiamo... il mio nome è Tsukune Aono,
e... questo è il resto della redazione!"
"Il mio nome è Moka Akashiya." disse la vampira dai capelli rosa.
"Kurumu Kurono! Piacere!" fu la volta della succube dai capelli azzurri, che
strizzò un occhio con fare ammiccante verso il gruppetto. La Principessa si era
già fatta un'idea di che tipo potesse essere...
Una piccola strega dal cappello a larghe falde e dai corti capelli neri a
caschetto si fece avanti e alzò una mano, nella quale teneva una bacchetta
magica. "E io sono Yukari Sendo! E modestamente, sono la studentessa più geniale
di questa scuola!" affermò vivacemente. "Oh, un piccolo avvertimento... non
cercate di accalappiare Tsukune o Moka, loro sono miei!"
La mano con cui la piccola Yukari teneva la bacchetta venne di colpo
racchiusa da un blocco di ghiaccio apparso dal nulla, e la streghetta laniò un
piccolo grido di dolore e sorpresa prima di volgere uno sguardo irritato a
Mizore Shirayuki, la donna delle nevi dai capelli viola responsabile di quello
scherzetto, che ora guardava in giro con espressione indifferente, continuando a
tenere il suo immancabile dolcetto tra le labbra!
"Mizore Shirayuki. Piacere." disse la ragazza delle nevi, mentre Yukari la
guardava storta e facea apparire dal nulla una stufetta elettrica grazie alla
sua magia, scaldandosi la mano congelata. La reazione di Hiro fu una
comprensibile goccia di sudore dietro la nuca...
Liza annuì, e poi gettò uno sguardo sospettoso al bel ragazzo dall'aspetto
atletico che, a parte Tsukune, era l'unico membro della redazione di sesso
maschile. La ragazza mezzosangue percepiva che quel tizio era un autentico lupo
mannaro, e continuò a tenerlo d'occhio mentre quest'ultimo alzava una mano e si
presentava al gruppo della Principessa. "Il piacere è anche mio! Il mio nome è
Ginei Morioka, e vi do il benveuto alla Youkai Academy! Sono sempre disponibile
a rispondere alle vostre domande... soprattutto se a farmele è qualche bella
ragazza!"
Liza si accorse che, malgrado la sua aria frivola, Ginei la stava comunque
guardando con la coda dell'occhio, e nel suo sguardo brillava una luce quasi di
sfida. La giovane guerriera, attenta a questi particolari, si impose di non
sottovalutare quel tizio - poteva sembrare un dongiovanni, ma era molto più
acuto e pericoloso di quanto desse a vedere...
"E per finire, ci siamo noi due!" disse con tono allegro una ragazzina dai
capelli rossi legati in due codini laterali, che accompagnava una bella ragazza
dai capelli neri e dal vestito rosa e nero. "Kokoa Shuzen e Ruby Tojo, al vostro
servizio!"
"Piacere mio..." disse Ruby con un piccolo inchino e un sorriso accattivante.
"Io sono Ruby Tojo... il giocattolo di Tsukune-kun."
Mentre diversi dei presenti si facevano scappare una gocciolona di sudore
davanti alla strana presentazione di Ruby, la Principessa osservò le due che si
erano presentate per ultime, soffermandosi per un attimo su Kokoa. Il cognome
era lo stesso della leader suprema di Fairy Tale, ma a prima vista, la rossa
sembrava avere ben poco a che fare con l'organizzazione di terroristi. Comunque,
l'erede della famiglia della Fenice sapeva bene che le apparenze potevano
ingannare, e questo era particolarmente vero nel caso degli youkai. Era il caso
di stare attenti, e tenere d'occhio tutte le loro mosse. Se Kokoa si fosse
rivelata un pericolo, la Principessa sapeva come l'avrebbe trattata... ma per il
momento, non era il caso di sollevare sospetti.
"Bene. E' un piacere anche per noi." disse la giovane nobildonna, mentre i
membri del suo entourage si presentavano uno alla volta... e lei guardava con
attenzione la croce dorata appesa al collo della vampira dai capelli rosa, e il
sigillo che teneva sotto controllo i poteri di ghoul di Tsukune... "E apprezzo
molto i vostri tentativi di farci sentire i benvenuti in questa scuola.
Comunque, non formalizzatevi tanto. Finchè sarò qui alla Yokai Academy, sarò una
semplice studentessa come voi."
"Bene! Sono sicura che andremo d'accordo!" esclamò Kurumu. Certo, la
Principessa non era la persona più amichevole del mondo, ma non era neanche una
snob. Era una con cui Kurumu era sicura di andare d'accordo... purchè,
ovviamente, non avesse cercato di accalappiare Tsukune, aggiunse tra sè la
graziosa succube! "Ora... se volete, vi possiamo far vedere qualche altro posto
interessante, in questa scuola! Prego, se volete seguirci..."
"Sarebbe un vero piacere!" affermò Reiri con un piccolo inchino, mentre Moka
si metteva alla testa del gruppetto e faceva cenno di seguirla verso le altre
sezioni dell'Accademia.
"Allora, prego... non fate complimenti, siamo qui proprio per aiutarvi ad
ambientarvi!" disse la bella vampira dai capelli rosa, del tutto inconsapevole
di quali fossero le vere intenzioni della Principessa. "Seguitemi, ci sono
ancora molte cose interessanti da vedere!"
"Grazie mille!" affermò Liza, mentre iniziava a seguire il gruppetto... e per
puro caso, si ritrovava a camminare a fianco proprio di Ginei, che sembrava
ancora una volta non preoccuparsi più di tanto della situazione, e si comportava
come se Liza fosse una normalissima studentessa! La mezzosangue continuò ad
osservarlo con un certo sospetto, ripromettendosi che in futuro lo avrebbe
tenuto d'occhio, ma per il momento era il caso di cercare di andare
d'accordo...
----------
Era già il tramonto quando il gruppo di Tsukune e quello della Principessa
ebbero finito il loro giro dell'istituto, e in quel momento, si trovavano nei
giardini della Youkai Academy, ad ascoltare Moka che, soddisfatta di aver fatto
vedere ai suoi nuovi compagni l'edificio scolastico, stava ora concludendo il
discorso.
"E... questo è quanto, Principessa!" disse, con una mano appoggiata alla
spalla di Tsukune. "La Youkai Academy ha lo scopo di formare i giovani del mondo
degli youkai, in modo che possano diventare membri produttivi della società, e
insegna loro anche ad inserirsi nel mondo degli uomini! In pratica, ha lo scopo
di fare da ponte tra le due popolazioni, e favorire la pace."
"Uno scopo encomiabile." affermò la bionda nobildonna, ignorando Reiri che,
non eccessivamente inteessata a questi discorsi, si era messa in disparte e
stava nascondendo uno sbadiglio. "Molto bene, credo che abbiamo visto tutto
quello che dovevamo vedere... Hiro, Liza, Reiri, Flandre... credo che a questo
punto possiamo anche ritirarci nelle nostre stanze."
"In realtà, Principessa... se la cosa non le desse disturbo, vorremmo
invitare lei e i suoi accompagnatori a passare la serata assieme." propose
Tsukune, alzando una mano. "E' una buona occasione per conoscersi meglio e per
cominciare ad instaurare dei rapporti, voi che dite?"
"Che sono perfettamente d'accordo!" fu la risposta di Ginei. "Dopotutto,
capita così di rado che arrivino dei nuovi studenti, che..."
Il lupo mannaro si fermò di colpo, corrugando la fronte e iniziando ad
annusare l'aria... e subito, l'atmosfera di calma e tranquillità che regnava
sovrana un attimo prima svanì, sostituita da un sentore di allarme, che non fece
che aumentare quando anche Liza iniziò a guardarsi attorno rabbiosamente,
fiutando qualcosa di strano. Anche Yukari e Ruby sembravano improvvisamente a
disagio, e le loro espressioni erano chiaramente allarmate e preoccupate...
"Che succede?" chiese Kurumu, guardandosi attorno. Reiri, passando
rapidamente da un'apparente indolenza a un'espressione decisa, si mise in
guardia... e Liza alzò le braccia, che si trasformarono in due poderose zampe di
lupo coperte di pelliccia bianca, con dei letali artigli tra i polpastrelli.
"C'è qualcosa che non va, qui..."
Mantedendo un'esprssione di fredda, ragionata calma, la Principessa fece
qualche passo in avanti, ed Hiro si dispose vicino a lei per proteggerla, mentre
anche Tsukune e Moka si mettevano in guardia. In brevetempo, tutti si erano
disposti e si erano preparati a qualsiasi pericolo... ma per quanto guardassero
in giro, non sembrava esserci nulla di strano...
Ma il fiuto di Liza e Ginei, e la magia divinatoria di Yukari e Ruby non
potevano certo essersi sbagliati...
"Mantenete la calma." affermò la Principessa, continuando a guardare in giro.
"Di qualunque cosa si tratti, arriverà a momenti. Non fatevi cogliere di
sorpresa."
"Ah! Eccoli, sono qui!" escamò all'improvviso Kokoa, sentndo qualcosa che
cercava di afferrarle la caviglia. La vampira dai capelli rossi si girò di
scatto e tirò un calcio all'essere che aveva cercato di prenderla... un cadavere
vivente dallo sguardo vacuo e dall'aspetto rivoltante, coperti di abiti
stracciati, che stava emergendo dal terreno appena dietro di lei! Il calcio fu
così violento da staccare la testa dello zombi dal collo, spedendola a diversi
metri di distanza, mentre il corpo si afflosciava inerte e tornava a sprofondare
nella terra! Tutt'attorno, altre mani dalla pelle grigia e dagli artigli luridi
si protendevano dal terreno per afferrare chiunque fosse alla loro portata... e
numerosi morti viventi si sollevavano per attaccare la redazione del giornalino
scolastico e i nuovi arrivati!
"Zombi..." mormorò Mizore, cominciando a creare una lama di ghiaccio nella
propria mano, mentre la moltitudine di non-morti cominciava a trascinarsi verso
di loro con dei gemiti terrificanti. "Da dove vengono fuori? I dintorni
dell'Accademia sono costantemente sorvegliati per fare sì che non possano essere
effettuati rituali di necromanzia."
"Necromanzia?" Chiese Hiro, sorpreso ed allarmato. "E che accidenti é?"
"Un tipo di magia proibita, che si basa sulla manipolazione della morte."
spiegò la Principessa. Rapidamente, la bionda nobildonna infilò una mano in un
risvolto della sua elegante veste... e, con sorpresa di Hiro, ne tirò fuori una
pistola di antica fattura, che caricò con fare esperto. "La creazione di zombi e
altri non-morti privi di intelligenza è l'applicazione più tipica di questa
magia malvagia, ma non è certo l'unica."
"Beh, le spiegazioni a dopo! Adesso dobbiamo fare a pezzi questi schifosi!"
esclamò Liza. Un gruppetto di quelle orribili creature si stava avvicinando alla
ragazza mezzosangue, che sfoderò un ghigno feroce e sferrò un tremendo colpo con
una delle sue braccia artigliate, facendo a pezzi gli zombi più vicini! Reiri
tirò un sospiro e, con un preciso colpo di taglio, decapitò uno zombi che stava
cercando di prenderla alle spalle, facendolo cadere nuovamente a terra e
dissolvere in polvere grigiastra.
"Uff... detesto fare tutti questi sforzi..." si lamentò la vampira dai
capelli neri, mentre riprendeva a fare a pezzi i non-morti che cercavano di
prenderla. "E poi è ancora giorno, non sono ancora in forma..."
"Non ti lamentare tanto, Reiri!" affermò la Principessa, sparando un colpo in
testa ad uno zombi, mentre Hiro ne atterrava un altro colpendolo al cranio con
un tubo di ferro. "E non fatevi mordere, altrimenti finirete per essere
infettati a vostra volta!"
"Non sarà un problema." rispose Ginei, che stava facendo a pezzi altri
non-morti grazie alla sua pura e semplice abilità nelle arti marziali. Anche
Ruby se la stava cavando molto bene, restando vicina alla più indifesa Yukari e
spazzando via i mostri che le si avvicinavano.
"Tsukune-kun!" esclamò Moka, rivolta al ragazzo, che afferrò il rosario posto
sul collo della graziosa vampira e lo rimosse. L'effetto fu istantaneo - lo
sguardo dolce e un po' svampito di Moka si fece acuto e feroce, e i suoi capelli
persero colore, diventando bianchi con una leggera sfumatura argentata... segno
che la sua vera personalità era riemersa! "Grazie, Tsukune-kun... ora ci penso
io!" affermò la nuova Moka, squadrando gli zombi con disprezzo. "Hmph... misere
creature senza cervello, dovreste imparare qual'è il vostro posto! Ora ve lo
insegnerò io!"
La vampira dai capelli bianchi, spronata dalle ovazioni di Kokoa che
continuava a fare fuori uno zombi dopo l'altro grazie alla sua forza prodigiosa,
si lanciò in mezzo ad un folto gruppo di non-morti e iniziò a farli a pezzi con
incredibile facilità, prendendoli a calci e spargendo i loro pezzi ovunque! In
breve tempo, l'intero gruppo di zombi era stato annientato... e adesso, erano
Kurumu e Mizore a trovarsi circondate da un intero branco di quegli orrori
provenienti dall'oltretomba. Nonche la cosa sembrasse preoccupare più di tanto
la donna delle nevi e la succube...
"Heh... vediamo un po' di cosa sono fatti questi signori... che ne dici,
signorina stalker?" chiese retoricamente Kurumu, le cui unghie si trasformarono
all'istante in artigli lunghi e crudelmente affilati, mentre un paio di ali da
pipistrello spuntavano dalla sua schiena. Mizore rimase indifferente al
nomignolo che Kurumu le aveva affibbiato già da un po' , e usando i suoi poteri
di criocinesi, scagliò la sua lama di ghiaccio contro lo zombi più vicino,
decapitandolo. Altri due zombi emersero vicino a lei e cercarono di
afferrarla... ma non strinsero altro che una statua di ghiaccio assolutamente
identica alla giovane yuki-onna, che si infranse un istante dopo lasciando i due
morti viventi con un palmo di naso, e a portata degli artigli di Kurumu che si
abbatterono senza pietà su di loro!
"Non male." commentò Mizore, riapparendo praticamente dal nulla dietro a
Kurumu, mentre gli zombi cadevano a terra divisi in varie parti.
"Normale amministrazione." disse la succube con un ghigno. "Posso fare anche
di meglio."
Ormai, la battaglia si stava già concludendo. Nonostante la netta superiorità
numerica, gli zombi erano combattenti troppo lenti, stupidi ed inefficienti per
potercela fare contro esperti del calibro di quei ragazzi, e in breve tempo, i
morti viventi smisero di emergere dal terreno, consentendo al gruppo di studenti
di terminare lo scontro senza ulteriori problemi. L'ultimo degli zombi stava
cercando di caricare Liza, che evitò l'attacco con un ghigno e afferrò la testa
dello zombi nella sua grande mano, per poi stringere e spappolargli il cranio.
L'orrendo cadavere scivolò a terra, percorso da qualche ultimo fremito, e il
gruppo ne approfittò per rilassarsi dopo quella scarica di adrenalina. Era stato
uno scontro facile, ma del tutto inspettato... e non poteva certo trattarsi di
qualcosa di casuale!
"Uff... meno male che non ce ne sono più." commentò Reiri. "Ma da dove
vengono tutti quegli zombi? Chi li avrà mandati?"
"Io ho già una mezza idea di chi possa essere stato..." rispose la
Principessa, con percettibile acredine. Più in là, Tsukune aveva appena ridato a
Moka il suo rosario, e la vampira se l'era rimesso attorno al collo per
sopprimere di nuovo la sua vera personalità. "Ma al momento non è questo il
problema che dobbiamo affrontare. Credo che invece sia meglio parlarne alle
autorità scolastiche, in modo che prendano provvedimenti. Sicuramente, c'è
qualcuno che vuole attentare alla sicurezza di questa accademia, e dobbiamo
essere sicuri di quale sia il suo obiettivo."
"Sì... in effetti è vero..." affermò Kurumu, non riuscendo a togliersi alla
testa l'impressione che la Principessa sapesse molto di più di quell'agguato di
quanto lei volesse ammettere. Era abbastanza evidente che l'obiettivo di
quell'attentato era lei... e forse, non si trattava neanche di un agguato, ma di
un semplice atto dimostativo. Certo, non ci si poteva aspettare che degli infimi
zombi potessero mettere in difficoltà combattenti abili come loro...
Ma al momento, queste considerazioni potevano attendere. Adesso, dovevano
rientrare nei loro dormitori, e avvertire il personale scolastico...
----------
"Avete sentito? Pare che qualcuno abbia fatto un attentato alla nuova
studentessa che si è trasferita alla Youkai Academy..."
"Interessante... quindi, vorresti dire che questa nuova arrivata è un pezzo
grosso, o cose del genere? Questa sì che è una novità... credi che Gyokuro-sama
e Akuha-sama sarebbero interessate alla notizia?"
"Senza ombra di dubbio... quell'accademia è un autentica spina nel fianco
della nostra signora. Credo che sarà ben lieta di sapere che c'è qualcun altro
che vuole fare fuori quei mocciosi!"
"Heheheee... sono sicuro che chiunque si tratti, si farà sentire molto
presto! Questo attacco serviva soltanto a farsi sentire... e non tarderà a
contattarci, puoi starne certo!"
"Bene, bene... sono sicuro che molto presto, la Youkai Academy farà da
esempio a tutti coloro che credono di potersi opporre alla forza di Fairy
Tale!"
"Già... l'era degli esseri umani sta per finire! Presto, sulla Terra inizierà
l'era degli youkai, e la nostra signora, grazie ad Alucard, ci condurrà alla
gloria!"
"Puoi dirlo forte!"
----------
Da tutt'altra parte, vicino al negozio ormai conosciuto da mezza Tokyo come
Nutts House...
Il giovane dai lunghi capelli bianchi, con addosso un elegante hakama da
nobile giapponese dell'era Meiji, si guardò attorno non appena fu sicuro di
essere passato dall'altra parte del cancello dimensionale, prendendo una boccata
di aria. Beh, se non altro poteva dirsi soddisfatto della qualità dell'aria,
quanto meno lo avevano scaricato in un posto dove l'aria era abbastanza salubre.
Per Jushiro Ukitake, capitano della tredicesima divisione della Soul Society, la
qualità dell'aria era sempre un fattore importante...
"Beh, che dire... eccoci qui! Era un po' che non vedevo il mondo umano, e
devo ammettere che sono cambiate molte cose, di recente... lo ammetto, invidio
un po' la sorella di Kuchiki, pensare che qui ci ha pure vissuto per un po'..."
commentò tra sè, ammirando il paesaggio attorno a sè: davanti a lui si trovava
un grande lago, sulla cui sponda, accanto ad un grazioso pontile in legno, si
trovava un edificio assolutamente uguale a quello che gli era stato descritto.
Quello doveva essere la Nutts House, dove molto probabilmente si trovavano
quelle ragazze che avevano annientato quegli Hollow...
Un colpo di tosse scosse all'improvviso il corpo del capitano dai lunghi
capelli bianchi, che si mise un fazzoletto davanti alla bocca e tossì ancora un
po'. Con un sospiro, Ukitate guardò il panno, vedendoci sopra delle macchie di
sangue. Ormai qualcosa di giornaliero per lui, ma comunque seccante...
"Diavolo... e io che speravo che stare un po' nel mondo umano avrebbe un po'
migliorato la mia condizione..." mormorò Ukitake mentre si puliva la bocca con
il fazzoletto. "Beh, non pensiamoci... al momento,quello che devo fare è
completare la missione e spiegare a queste ragazze come stanno le cose. Poi si
vedrà..."
Dopo aver preso un altro bel respiro, Ukitaka si incamminò lungo il lago,
cecando la strada più breve per arrivare alla Nutts House...
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CONTINUA...
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Capitolo 4 *** L'incontro con lo Shinigami ***
Yes Bleach Plus Vampire Resurrection-004
Yes! Bleach Resurrection Plus Vampire
Una fanfiction crossover (Yes! Pretty Cure 5 - Bleach - Rosario + Vampire -
Princess Resurrection) scritta da: Justice Gundam
Bentornati! Era ora che questa fanfiction venisse finalmente aggiornata,
vero? Ho passato un po' di tempo a raccogliere idee, ispirandomi anche ai
recenti capitoli di Bleach e Rosario + Vampire (a proposito, Rosario + Vampire è
finalmente uscito in fumetteria! Vi consiglio di acquistarlo, perchè merita
davvero!) e soprattutto alle uscite giapponesi di Princess Resurrection, in cui
ci sono state delle rivelazioni alquanto sconvolgenti! E adesso, credo di essere
pronto a riprendere... preparatevi, perchè molto presto vedremo un bel po'
d'azione!
Ma come sempre, prima di lasciarvi al nuovo capitolo, è il caso che io
risponda alle recensioni che mi avete lasciato! Allora, vediamo un po'...
Darkroxas92: Già... l'accademia sarà presto al centro della lotta con
Fairy Tale, e non tarderanno a farsi notare anche da qualche altra fazione! Beh,
sì, in effetti lo scopo era proprio quello di presentare i protagonisti di
Rosario + Vampire a chi non conosceva questa serie, e farli vedere un po' in
azione! Ovviamente, anche Tsukune avrà la sua parte di azione, più avanti...
l'attesa è finalmente finita, visto che in questo capitolo le Pretty Cure e
Ukitake si incontreranno... e come andrà a finire? Beh, questo lo potrai
scoprire leggendo il capitolo! ^_^
Anonimo9987465: Eccomi di ritorno! Era ora che aggiornassi, eh? E l'ho
pure fatto con un giorno di ritardo rispetto a quanto avevo previsto... La
Principessa non sceglie certo gente qualsiasi, per essere le sue guardie del
corpo! Beh, forse Hiro, una volta, era uno qualsiasi, ma adesso... e per il
resto, che posso dire? Hehehee... il manga Princess Resurrection stesso insinua
qualcosa a proposito del fatto che Hiro potrebbe provare qualcosa per la
misteriosa nobildonna! E anche il gruppo del giornalino scolastico ci sa fare...
beh, considerato quante volte hanno dovuto difendersi da attentati alle loro
vite, e quanti avversari tremendi hanno affrontato, non mi stupisce che un po'
di zombi (è lo stesso, sia l'uno che l'altro modo di scrivere) non siano in
grado di competere con loro! Come molti di loro già sospettano, però, quella è
stata solo un'azione dimostrativa, e molto presto il responsabile di tutto
questo passerà a metodi più diretti! Per quanto riguarda l'incontro tra il
capitano Ukitake e le Pretty Cure... beh, non hai che da leggere questo capitolo
per vedere come andrà! Buona lettura!
Killkenny: Grazie mille! Già, ho pensato che ad un certo punto, anche il
buon vecchio Yamamoto avrebbe dovuto essere più moderato, visto com'era ridotta
la Soul Society dopo il casino con Aizen! Sì, nemmeno io penso che Nozomi e
compagne avrano problemi con Ukitake... ma ovviamente, questo incontro è solo
l'inizio del coinvolgimento delle nostre nelle vicende di Bleach! E per il
resto, beh... ormai credo che i nostri eroi del giornalino scolastico ci sono
abituati! E non credo se ne staranno zitti ad aspettare che il responsabile ci
provi di nuovo! Grazie ancora, e a presto!
Bene, direi che siamo pronti! Buona lettura... e sappiatemi dire che ne
pensate! A presto!
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Capitolo 4 - L'incontro con lo Shinigami
La giornata era cominciata normalmente per il quintetto delle Pretty Cure e
per la loro nuova amica Kurumi... e tutto lasciava credere che sarebbe
continuata così, tra i lavoretti che il loro negozio richiedeva, un po' di
compiti per i giorni dopo (con grande disappunto della poco studiosa Nozomi), e
un tè in compagnia. In effetti, il gruppo non si aspettava nemmeno che quel
giorno arrivassero clienti... proprio per questo, Coco, Syrup e Nuts - in quel
momento nelle loro forme umane di Kokoda, Shiro e Natsu - rimasero un po'
sorpresi quando sentirono qualcuno bussare garbatamente alla porta.
"Hm? Chi potrà essere, in questo momento?" si chiama Komachi, alzando gli
occhi verso la porta mentre appoggiava la sua tazzina da tè sul tavolo davanti a
sè. "Non mi sembrava che ci aspettassimo qualcuno, almeno non per oggi
pomeriggio."
"Vado io. Voi restate pure seduti." rispose Natsu con tutta calma. Dopo
essersi alzato e aver raggiunto la porta d'ingresso, il giovane biondo dalla
pelle scura diede un'occhiata dallo spioncino, giusto per sicurezza... e vide
che si trattava di uno sconosciuto dall'aria distinta, forse anche di salute
cagionevole dato il suo colorito non proprio vivace, con lunghi capelli bianchi
e vestito di una hakama tradizionale - decisamente, non il tipo di persona che
si potrebbe vedere ogni giorno, camminando per strada. Certo, non sembrava un
tipo pericoloso, ma Natsu sapeva fin troppo bene che le apparenze possono
ingannare, soprattutto considerando tutta l'esperienza che aveva avuto con gli
scagnozzi della Nightmare Company e di Eternal... quindi, decise di non aprire
subito, e di assicurarsi prima di tutto che ci si potesse fidare di lui. "Voi
chi siete? Cosa desiderate da noi?" chiese rivolto alla porta, a voce abbastanza
alta perchè l'individuo alla porta comprendesse. A quel punto, l'attenzione
delle Pretty Cure e di Kokoda era completamente rivolta alla porta
d'ingresso...
L'uomo dai capelli bianchi non si scompose, e mantenne un tono gentile e
formale. "Chiedo scusa per il disturbo... è questa la Nuts House di cui ho
sentito parlare?" chiese educatamente. "Avrei bisogno di parlare con alcune
persone che, dalle informazioni che mi sono state date, vivono qui. Mi rendo
conto che non è segno di buona educazione da parte mia venire qui e chiedere di
parlarvi, ma è una questione di grande urgenza, che deve essere gestita il più
presto possibile."
Natsu corrugò la fronte. Quel tipo non aveva davvero l'aria di uno scagnozzo
di Eternal, ma lui non era ancora convinto, e in casi del genere, la prudenza
non era mai troppa. Senza aprire la porta, il ragazzo si voltò verso i suoi
compagni, che ormai si erano alzati dal tavolo e si erano disposti ordinatamente
vicino ad esso. Karen fece un cenno con la testa, volendo dire che poteva anche
farlo entrare.
"Se dovesse cercare di rubare il Rose Pact, dovrà vedersela con tutte noi."
disse la ragazza dai capelli blu. Convinto dalle sue parole, Natsu annuì e aprì
la porta lentamente, senza mai staccare lo sguardo dall'uomo dai capelli
bianchi, che nondimeno mantenne il suo tono gentile ed affabile mentre entrava
nel negozio, lasciando alla porta i suoi sandali.
"Perdonate l'incomodo, signori... e soprattutto signore, a quanto mi è dato
di vedere." affermò con un inchino, dopo aver visto che il gruppo era composto
perlopiù da ragazze. Dopo essersi assicurato che Natsu avesse chiuso la porta
dietro di lui, proseguì. "Sono stato mandato qui dai miei superiori per cercare
un gruppo di ragazze collettivamente conosciute come Pretty Cure. Potete
confermarmi... che siete voi?"
La rivelazione colse di sorpresa un po' tutti, e non servì certo a quietare i
dubbi che già molti avevano circa le sue intenzioni. Anche Nozomi, che di solito
era più che disposta a dare fiducia agli altri, nutriva un po' di sospetto,
anche se non lasciò che la cosa si vedesse più di tanto. "Eeeeh? A-aspetti un
momento, signore... come fa lei a conoscere le Pretty Cure?" esclamò sorpresa.
"E soprattutto, da dove viene, e cosa vuole dalle... Pretty Cure?" chiese
Karen, stringendo un po' gli occhi. A quel punto, l'uomo dai capelli bianchi era
diventato l'oggetto della curiosità e del sospetto praticamente di tutti i
presenti, e non poteva certo biasimarli... tuttavia, dopo essersi schiarito la
voce, continuò a parlare, con tutta calma.
"Chiedo scusa, signorine. Immagino che abbiate i vostri buoni motivi per
sospettare delle mie intenzioni." continuò. "Tuttavia, come ho detto, la
questione di cui vorrei parlarvi è della massima importanza. Voi... siete state
attaccate di recente da un gruppo di mostri, per caso?"
"Cosa?" chiese Shiro, sempre più sospettoso. "E come fa lei a saperlo?"
"Er... beh, in effetti sì... erano anche abbastanza disgustosi, potrei
aggiungere!" rispose la piccola Urara, facendo una smorfia di repulsione al
ricordo di quei mostruosi Hollow che avevano affrontato solo il giorno prima.
"Ma... cosa c'entrano quelli con lei? Ne sa qualcosa?"
"Più di quanto lei possa immaginare, signorina." rispose l'uomo. "Ed è
proprio di questo che sono venuto a parlarvi... ma perdonate i miei modi, non mi
sono neanche presentato. Io sono il capitano Jushiro Ukitake, comandante della
tredicesima divisione dei Seireitei."
"Seirei… che?" chiese stupita Rin. Tutti gli altri presenti fecero delle
facce stupite davanti a quel nome che giungeva loro come una novità. "E… e che
cosa sarebbe?"
"E’ una storia un po’ lunga da raccontare…" rispose Ukitake. "Che ne dite se
ci sediamo e ne parliamo in tutta comodità?"
"Hmm… credo che in effetti si possa fare anche di meglio, signor Ukitake."
Propose gentilmente Komachi. "Venga, si accomodi pure, offriamo anche a lei una
tazza di tè. Ci dica pure come lo preferisce."
"Beh… se la cosa non dà disturbo, gradirei un po’ di tè verde, grazie mille."
Rispose il capitano della tredicesima Divisione. "Credo che così potremmo
discutere con più calma, e potrò spiegarvi meglio come stanno le cose."
"Prego, si sieda pure, signor… Ukitake, giusto?" chiese Kokoda, mentre
aggiungeva una sedia al tavolo. Shiro diede un'occhiataccia al capitano dai
capelli bianchi, ma non disse nulla e si limitò a tenerlo d'occhio. "E ci
racconti… che cosa la porta fin qui?"
"Ha detto di essere comandante di una divisione? Quindi lei fa parte di
qualche esercito, vero?" chiese Nozomi, sempre più incuriosita.
Quando tutti ebbero preso posto, e Komachi ebbe posto davanti ad Ukitake una
tazza di tè verde fumante, il capitano dai capelli bianchi si riorganizzò il
discorso e riprese. "Sì, signorina… ehm, non credo di conoscere il suo nome, me
lo potrebbe dire, per favore?"
"Certamente!" rispose allegramente la leader non ufficiale delle Pretty Cure.
"Il mio nome è Nozomi Yumehara, e queste sono le mie amiche Rin Natsuki, Urara
Kasugano, Komachi Akimoto, Karen Minazuki e Kurumi Mimino! E poi, ovviamente, i
nostri inseparabili amici, Kouji Kokoda, Shiro Amai e Natsu Tanimoto!" Ognuno di
essi fece un cenno di assenso non appena il proprio nome veniva chiamato.
Ukitake chinò educatamente la testa non appena ognuno dei presenti si fu
identificato. "Bene... in tal caso, signori... sono molto onorato di
conoscervi." affermò. "Comunque, per tornare al discorso che avevo iniziato...
l'altro giorno, siete stati attaccati da dei mostri dall'aspetto particolarmente
inquietante, dico bene? Vi siete trasformate, e li avete annientati... cosa che,
devo dire, è stata alquanto impressionante. Non sono molti gli esseri umani che
potrebbero affrontare un Hollow in combattimento."
"Hollow? Si chiamano così, quei mostri?" chiese Urara, tormentandosi un
codino con un indice. Il capitano dai capelli bianchi annuì lentamente, dopo
aver preso un altro sorso di tè.
"Sì... e l'organizzazione di cui faccio parte io, le Tredici Divisioni o
Seireitei, ha tra gli altri il compito di combattere quelle bestie e
annientarle. Per rispondere alle domande che indubbiamente vi saranno venute, io
vengo da... possiamo definirla una dimensione parallela, se capite cosa voglio
dire. So che è un po' difficile spiegarlo a dei profani..."
"Non si preoccupi, signor Ukitake... noi abbiamo un bel po' di esperienze con
le dimensioni parallele, dico bene, Natsu?" rispose senza scomporsi Kokoda.
"Quindi... sì, diciamo che non c'è bisogno di darci spiegazioni in
proposito."
"E che mondo è quello da cui viene, signor Ukitake?" chiese Nozomi, ormai
completamente assorbita dal racconto dal capitano della Tredicesima Divisione.
"Dev'essere un posto favoloso! E' pieno di arcobaleni, di dolci, di specchi o di
libri giganti, per caso?"
"Nozomi, credo che adesso tu gli stia facendo paura..." disse Rin, a metà tra
il sarcastico e il preoccupato. Ukitake sbattè gli occhi con una certa
meraviglia davanti all'entusiasmo della ragazzina dai capelli rosa, poi fece una
breve risata a mezza bocca e proseguì.
"Beh... non esattamente, signorina Nozomi." disse. "Il mondo da cui vengo io
si chiama Soul Society, ed è il posto in cui le anime umane vanno dopo che la
loro vita terrena si è conclusa. Si tratta di un luogo che ricorda molto il
Giappone feudale, giusto per darvene un'idea."
"Caspiterina... una specie di aldilà, si può dire." affermò Kurumi. "E... in
tutto questo, cosa c'entrano gli Hollow?"
"Ci stavo appunto arrivando." disse Jushiro. "Allora, dovete sapere che, una
volta che l'individuo si reincarna nella Soul Society, comincia a vivere lì per
un periodo di tempo indeterminato... non si può dire per certo quanto tempo
passi, e anche il processo di invecchiamento dei cittadini della Soul Society è
abbastanza erratico. Comunque, quando una persona muore nell Soul Society,
l'anima viene rimandata sulla Terra per reincarnarsi... e così via, in un ciclo
infinito che mantiene l'ordine e la stabilità dell'intero universo."
"Hmm, interessante... quindi, una volta qui sulla Terra, e una volta nella
Soul Society, giusto?" chiese Komachi. Era un'idea talmente affascinante e
originale, che avrebbe potuto usarla per ispirarsi per un libro da scrivere in
futuro!
"Esatto. Vedo che avete già afferrato il concetto." proseguì Ukitake. Si
schiarì la voce con un piccolo colpo di tosse, poi passò alla parte più
importante. "Il problema sorge... quando un'anima, per qualche motivo, non si
reincarna normalmente nella Soul Society. Quando questo accade, l'anima rischia
di dare vita ad un Hollow... ovvero, uno di quei mostri che avete affrontato
l'altro giorno. Gli Hollow provocano distruzione tutt'attorno a sè, e scatenano
il caos mentre cercano di quietare i rimpianti e i rancori che li tengono
ancorati al mondo terreno. Ma così facendo, il flusso continuo di anime tra il
vostro mondo e la Soul Society viene danneggiato... e se il danno superasse un
certo livello, l'equilibrio tra le due dimensioni verrebbe irrimediabilmente
compromesso, e sia la Soul Society che il vostro mondo... verrebbero
distrutti."
"Accidenti... quindi, eliminando quegli Hollow, abbiamo fatto in modo che il
ciclo riprendesse normalmente per quelle quattro anime, giusto?" chiese Urara,
senza mascherare una certa preoccupazione. Il tono con cui Ukitake aveva parlato
non le consentiva di essere troppo ottimista, come lo era di solito...
Non ebbe buone notizie, purtroppo. Ukitake socchiuse gli occhi e tirò un
sospiro, come se volesse dire che gli dispiaceva... "Purtroppo, temo di doverla
deludere, signorina Urara. Il problema è che... ugh!"
Il capitano delle Tredicesima Divisione si interruppe di colpo quando un
improvviso attacco di tosse lo costrinse a prendere un fazzoletto e metterselo
davanti alla bocca... e i presenti spalancarono gli occhi quando videro che, con
ogni colpo di tosse, il tessuto si macchiava di un inequivocabile liquido rosso
e denso!
"Signor Urahara!" esclamò Karen, andando a soccorrere il capitano dai capelli
bianchi, che si calmò quasi subito e si pulì la bocca con il fazzoletto,
cercando di non allarmare più di tanto le ragazze e i loro due amici.
"Signor Urahara, è sicuro di stare bene? Non me ne dava affatto
l'impressione..." disse Shiro. "Mi dica, c'è qualcosa che posso fare per
lei?"
"Ah... state tranquilli, è una cosa con cui convivo da abbastanza tempo!"
disse, sorridendo per non far preoccupare le persone che lo stavano ospitando.
Si pulì la bocca e, dopo essersi assicurato di stare meglio, riprese la
spiegazione. "Vedete... noi Shinigami, i soldati delle Tredici Divisioni della
Soul Society, abbiamo il compito esclusivo di affrontare gli Hollow,
sconfiggerli e purificarli. Per fare questo, usiamo le nostre Zanpakuto, ovvero
armi spirituali che che sono in grado di danneggiare esseri provenienti da altre
dimensioni, e tagliare creature spirituali. Il fatto è... che le nostre
Zanpakuto sono le uniche armi in grado di purificare un Hollow e fare in modo
che l'anima umana da cui si è originato venga inviata al suo giusto destino,
nella Soul Society. Se un hollow viene ucciso in qualsiasi altro modo... l'anima
viene persa per sempre."
Nozomi e il resto del gruppo delle Pretty Cure spalancarono gli occhi per
l'orrore della rivelazione, e la ragazzina dai capelli rosa si guardò le mani
con espressione sconvolta, non riuscendo a controllare un tremore. "C-cosa? S...
Signor Ukitake, lei vorrebbe dire... che sconfiggendo quegli Hollow noi
avremmo... avremmo..."
"...distrutto definitivamente... quattro anime..." concluse Rin, mettendosi
una mano davanti alla bocca. Tutte le ragazze erano scioccate per quanto avevano
appena appreso... e Ukitake temette di essere stato un po' troppo diretto
nell'annunciare la cosa.
"Aspettate, signorine... non vi volevo sconvolgere così tanto." affermò. "Del
resto... non avevate molta scelta, in quel momento. Quegli Hollow volevano
uccidervi, e voi vi siete giustamente difese. Tra l'altro... noi dei Seireitei
abbiamo il vago sospetto che non siano capitati da voi per caso, ma che invece
siano stati portati qui da terzi. Anzi, a dirla tutta... siamo anche convinti di
sapere di chi potrebbe trattarsi."
"Davvero?" chiese Komachi, ancora chiaramente scioccata. "E... di chi si
tratterebbe? A che scopo ci avrebbe mandato contro quei mostri?"
"E' una storia un po' lunga, signorine..." affermò Ukitake, sfregandosi
leggermente la fronte. "Attualmente, alla Soul Society, stiamo affrontando un
periodo molto delicato, e dire che siamo nei guai è alquanto riduttivo. Sarebbe
un po' lungo spiegarvi tutto nei dettagli, ma vi basti sapere che alcuni
capitani, di recente, hanno tradito la Soul Society e si sono rifugiati a Hueco
Mundo, un luogo orribile dove prosperano gli Hollow e le loro forme più potenti,
gli Arrancar. Molti shinigami sono rimasti feriti nella confusione del
momento... io ero uno dei pochi ancora in servizio che erano disponibili per
parlare con voi, e per darvi il comunicato dei miei superiori - da questo
momento in poi, vi chiediamo di non uccidere più gli Hollow, nel caso dovessero
attaccarvi di nuovo. Metterli fuori combattimento senza ucciderli è
perfettamente accettabile, ma in ogni caso ricordatevi che deve essere la
Zanpakuto di uno shinigami a sferrare il colpo decisivo."
"Sì, capiamo... ce ne ricorderemo da questo momento in poi, ma voi come
farete ad essere sul posto una volta che noi avremo neutralizzato gli Hollow in
questione?" chiese Karen, sollevando una questione effettivamente
importante.
Ukitake tirò un altro sospiro, rendendosi conto che effettivamente la Pretty
Cure dell'Intelligenza aveva fatto una domanda sensata. "Purtroppo, questo
dobbiamo ancora deciderlo. Il problema è che la Soul Society è attualmente a
corto di personale, e dovremmo avere altri shinigami a disposizione per tenere
d'occhio anche voi."
Nozomi corrugò la fronte con decisione. "Se vuole, signor Ukitake... e se i
suoi superiori fossero d'accordo... io penso che ci sarebbe una soluzione più
semplice!" affermò, lo sguardo alto verso Ukitake mentre le sue compagne, Kokoda
e Natsu tenevano gli occhi fissi nella sua direzione. Avevano già un'idea di
cosa avrebbe proposto...
E non vennero smentite, in effetti.
"Noi, le Pretty Cure, potremmo darvi una mano con questi Hollow, almeno
finchè la situazione non si sarà normalizzata!" esclamò la leader non ufficiale
del gruppetto. "Questo problema riguarda anche noi adesso... e poi, dobbiamo
cercare di rimediare per quelle quattro anime che abbiamo condannato, anche se
non sapevamo niente di tutto quello che c'eradietro, questo non ci rende meno
colpevoli!"
"Una volta tanto... devo dire che sono perfettamente d'accordo con Nozomi!"
fu la pronta risposta di Kurumi. "E visto poi che è stato qualcuno a mandarci
contro quei mostri, dobbiamo a quelle quattro anime anche di scovare il
responsabile di tutto questo e fargliela pagare!"
"Su questo, potete contare anche su di me!" affermò Rin. "Urara, Komachi,
Karen... ci siete anche voi, vero?"
Urara strinse i pugni e annuì energicamente, mentre Komachi e Karen si
guardarono negli occhi e si fecero un cenno di assenso a vicenda. "Credo che su
questo siamo tutte d'accordo, signor Ukitake." affermò l'ereditiera dai capelli
blu. "Credo che, se Kokoda e Natsu sono d'accordo, possiamo darvi una mano a
proteggere la Terra e la Soul Society. Del resto, che lo vogliamo o no, ormai
siamo coinvolte."
"Questo è vero..." affermò Natsu. "Del resto, abbiamo già ritrovato due dei
quattro sovrani, e non credo ci vorrà molto per ritrovare gli altri due. Ed
Eternal non si fa sentire da un po'... quindi credo che, se anche Nozomi e le
sue compagne si assenteranno per un po', non dovrebbe essere un problema tanto
grande. Solo, vorrei raccomandarvi di restare sempre all'erta, e di non
spingervi troppo oltre. Non sappiamo con quali poteri abbiamo a che fare."
"E' vero." rispose Kokoda. "E in ogni caso, cercate di tenervi in contatto
con noi quanto più possibile, anche quando vi trovate in questa Soul Society,
non si sa mai quando potrebbe verificarsi un'emergenza."
Nozomi sorrise e fece un'occhiolino al giovanotto castano, che ricambiò con
la stessa espressione, sorridendo garbatamente. "Lo sai che non c'è bisogno di
farci queste raccomandazioni, Kokoda! Noi siamo le Pretty Cure, dopotutto, e
siamo sempre riuscite a cavarcela, fino a questo momento! Vedrai che anche
questa andrà bene!" affermò, per poi rivolgersi alle sue amiche. "Okay,
ragazze... abbiamo commesso un errore, e abbiamo provocato un danno alla Soul
Society, ma adesso possiamo rimediare... lo dobbiamo anche a quelle persone che
purtroppo, per colpa nostra, non potranno più reincarnarsi. Quindi... io dico
che adesso andiamo tutte alla Soul Society e vediamo di chiarire le cose!
Prossima fermata, Soul Society! E' deciso, sìììì!"
"Lieta di vedere che ci metti sempre il tuo solito entusiasmo, Nozomi..."
affermò Rin. "Tuttavia, sono d'accordo con te. Purtroppo non possiamo riportare
in vita quelle persone, ma almeno fare in modo che gli Shinigami possano
difenderne molte altre... questo sì che possiamo farlo!"
Shiro sospirò. Non gli faceva molto piacere l'idea di invischiarsi in questo
tipo di problemi, ma a quel punto, le Pretty Cure non potevano certo chiamarsi
fuori, quindi tanto valeva assecondare il resto del gruppo... e poi, riflettè
tra sè, forse c'era la possibilità di scoprire qualcosa in più sul suo passato
misterioso... Giunti a quel punto, non era possibile scartare nessuna
possibilità. "Beh... e va bene, visto che ormai la situazione è questa... mi
auguro solo di non dovermene pentire più avanti!"
"Basta solo che il signor Ukitake ci dica cosa dobbiamo fare..." concluse
Kurumi. Da parte sua, Jushiro Ukitake era rimasto piuttosto interdetto dalla
soluzione che Nozomi aveva proposto. Certo, il comandante supremo Yamamoto non
sarebbe stato esattamente entusiasta di un gruppo di ragazzine dai vestiti
graziosi che si intromettevano nella lotta della Soul Society... però, riflettè
Jushiro, avrebbe anche potuto accettare, visto che in quel momento i Seireitei
erano in pessime condizioni...
"Beh... per questo dovrò parlarne anche con i miei superiori. Alle Tredici
Divisioni non siamo molto flessibili per quanto riguarda ricevere aiuti
esterni." affermò Ukitake, dopo averci riflettuto un po'. "Ma considerando la
situazione in cui ci troviamo, credo che per una volta si potrebbe anche fare
un'eccezione. Spero solo che vi rendiate conto di quello in cui vi state
mettendo, signorine. Affrontare gli Hollow e le loro versioni potenziate, gli
Arrancar, non è certo una cosa che dei normali esseri umani possano fare."
Urara ridacchiò gentilmente. "Hehee... beh, signor Ukitake, noi abbiamo già
affrontato e sconfitto due tentativi di invadere la Terra, e non ci facciamo
certo spaventare da un branco di mostri!" disse la giovanissima idol dai capelli
dorati. "Stia pur certo che io e le mie amiche non ci tireremo indietro!"
Il capitano dai capelli bianchi restò fermo per un attimo, poi annuì
gentilmente e fece un cenno di assenso verso le ragazze. "Molto bene. Mi fa
piacere vedere degli esseri umani così coraggiosi e determinati. Mi ricordate
molto... quel ragazzo che si è fatto un certo nome nella Soul Society, di
recente! Hehehee... chissà se avrete modo di incontrarlo! Credo che Ichigo
Kurosaki vi sarebbe simpatico!"
"Ichigo Kurosaki?" chiese Nozomi. "Hmm... quindi si chiama così? Da come ne
parla, signor Ukitake, sembra un tipo in gamba!"
"Hehee... lo è, più di quanto immaginiate!" rispose Ukitake, senza accorgersi
di un piccolo particolare che molto probabilmente sarebbe sfuggito a chiunque
altro - un gattino nero che, dopo aver sporto la testa dall'uscio del grazioso
negozietto e aver guardato all'interno per un po', scivolò via con furtività, a
una tale velocità da sembrare che scomparisse per poi riapparire qualche metro
più in là...
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La persona di cui stavano parlando, proprio in quel momento, si trovava
assieme ai suoi compagni in quella che ormai era diventata la loro base
operativa - il negozio di proprietà dell'ex-capitano della Dodicesima Divisione,
Kisuke Urahara, esule dalla Soul Society a causa di una delle tante
macchinazioni di Aizen, che erano costate il posto e la reputazione anche ai
suoi colleghi Isshin Kurosaki e Yoruichi. In quel momento, il gruppetto composto
da Ichigo, Orihime, Chad, Uryuu, dalla shiginami Rukia Kuchiki... e dalla Mod
Soul Kon, una strana creaturina simile ad un piccolo leone di peluche vivente,
con la criniera bruna a triangolini... era seduta attorno a un tavolo, con
Urahara seduto a capotavola, a guardarli con la sua consueta espressione
tranquilla ed enigmatica. Ichigo e i suoi compagni avevano imparato ad
aspettarsi di tutto dal loro eccentrico mentore, e si chiedevano cosa avesse da
comunicare di tanto urgente, questa volta...
"Bene, bene... vedo che siete tutti presenti per la riunione straordinaria!"
scherzò Urahara. Aveva l'aspetto di un uomo dall'aspetto un po' trasandato, con
scompigliati capelli biondi e un po' di barbetta incolta sul mento, vestito di
maglietta e pantaloni verdi scuri, con una sorta di haori nero e un cappello
bianco sulla testa... e certo, a guardarlo così on si sarebbe potuto immaginare
che si trattasse in realtà di una delle menti più geniali delle Soul Society,
escludendo la sua eccentricità! "Credetemi, per me è un grande onore poter dare
il via a questa nobile assemblea!"
Ichigo sospirò sfregandosi la fronte - Urahara aveva l'abitudine di essere
sempre un po' sopra le righe. "Hmm... sì, certo, molto onorati. Adesso, signor
Cappello e Sandali, non è che potresti dirci in cosa consiste questo problema di
cui volevi parlarci?"
"Si tratterà di qualche strategia che Urahara-san avrà approntato per
affrontare il capitano Aizen e gli altri capitani traditori delle Tredici
Divisioni, giusto?" chiese con tutta tranquillità Orihime, rivolgendosi a Rukia
che era seduta vicino a lei.
Rukia Kuchiki, una shinigami di bassa statura, con grandi occhi viola e
capelli neri di cui alcune frangette cadenti in mezzo agli occhi, che in quel
momento indossava la divisa scolastica della principale scuola superiore di
Karakura, annuì in direzione della sua amica umana. "Non dubito che Urahara-san
avrà già in mente un piano!" affermò. "E io mi occuperò di dargli una mano ad
illustrarlo! Ho portato giusto con me il mio blocco da disegno e le mie matite
colorate per farvi una bella dimostrazione grafica!"
"Grazie mille, nanerottola." disse con sarcasmo Ichigo. "I tuoi disegni
saranno un ottimo modo per capirci ancora meno."
Questo gli valse un blocco da disegno tirato in testa dall'irritata
shinigami, che andava particolarmente fiera delle sue (scarse) doti di
disegnatrice. "I tuoi commenti non erano nè richiesti nè voluti, caro il mio
signor Kurosaki!" lo rimbeccò. "E per tua norma e regola, i miei disegni non
fanno schifo! Ho semplicemente... uno stile mio, ecco tutto!"
"La sorellona Rukia ha ragione! Sei tu che non sai apprezzare il suo stile!"
esclamò indignato Kon, avvicinandosi nel frattempo ad Orihime per poter godere
della beatifica visione del suo enorme seno! La ragazza dai capelli rossi
indietreggiò leggermente, con imbarazzo... Davvero, quella Mod Soul era lo
speccho perfetto di Urahara!
Uryu sospirò e scosse la testa, pensando che come sempre, quei due
battibeccavano come due sposini... e il mite Chad rimase in silenzio,
schiarendosi solo un po' la voce con un colpo di tosse.
"Hehehee... mi fa piacere vedere che siete tutti energici come sempre!"
affermò Urahara, aggiustandosi un po' il suo immancabile cappello. "Allora, come
stavo per dire... sì, in effetti ci sarebbero delle interessanti novità circa
l'attuale situazione. La Soul Society sta cercando di tenere d'occhio il più
possibile Aizen e i suoi uomini, e ha scoperto delle cose... a dir poco
sorprendenti!"
"A questo proposito..." chiese Ichigo. "Si sa qualcosa di quella tenente che
è stata quasi uccisa da Aizen? Momo Hinamori, mi pare che si chiamasse..."
"Lei? Sì, la Quarta Divisione si è presa cura di lei, e il capitano Unohana
ha confermato che si riprenderà del tutto, almeno fisicamente..." rispose l'ex
capitano. "Certo, dal punto di vista psicologico... è un altro paio di maniche."
"Già... immagino come si debba sentire, poverina..." mormorò Orihime,
simpatizzando con la condizione della giovane luogotenente di Aizen. Conosceva
la storia per sommi capi, ma sapeva che Momo Hinamori considerava il suo
capitano come un padre, più che come un superiore... ed era stata lei la sua
prima vittima dal momento in cui il tradimento era venuto alla luce! Aizen, dopo
esserle riapparso davanti vivo e vegeto, l'aveva trapassata con la sua spada,
avendo deciso che ormai lei non gli serviva più per i suoi piani... tutto questo
dopo aver adottato una facciata di gentilezza ed affetto nei suoi confronti per
decenni. Dire che Momo sarebbe rimasta sconvolta da tutto questo sarebbe stato
dire poco...
"Ad ogni modo..." riprese Urahara, cercando di riportare la conversazione sui
binari originali. "Abbiamo tenuto d'occhio le mosse di Aizen, e per il momento
sembra che non stia facendo niente di particolarmente eclatante. Il suo esercito
è rintanato a Las Noches, nello Hueco Mundo, un luogo pericoloso popolato da
eserciti interi di Hollow e mostruosità simili... il vecchio Yamamoto, per
quanto sia desideroso di porre fine a questa faccenda il prima possibile, non ha
intenzione di rischiare un attacco diretto a Las Noches."
"Conoscendolo, immagino che Aizen avrà già fatto i dovuti preparativi..."
commentò ad alta voce Uryu, ricevendo un cenno di assenso da Urahara.
"Esattamente." proseguì l'ex-capitano della Dodicesima divisione. "Siamo
convinti che Aizen abbia già messo in conto un attacco diretto al suo quartier
generale, e abbia già predisposto delle difese adeguate. Tuttavia, c'è qualcosa
che ci ha incuriosito... e ci ha fatto pensare che ci sia qualcosa di più nei
suoi piani!"
"Davvero?" chiese Ichigo, corrugando la fronte con sospetto. "E... di cosa si
tratterebbe?"
"Penso... che su questo potrei dire qualcosina anch'io!" disse una voce
profonda, mentre una piccola e agile figura nera si intrufolava da una finestra
aperta. Con un'espressione sorpresa e imbarazzata, Ichigo si voltò in quella
direzione... giusto in tempo per vedere un grazioso gattino nero
dall'espressione aristocratica e altezzosa che saltava giù da una finestra, per
poi zampettare come niente fosse al centro della stanza e sedersi, guardando i
presenti con aria tranquilla! "Ho fatt giusto adesso un po' di... ricognizione,
immagino che si possa dire, e ho un po' di notizie fresche fresche da
comunicarvi!"
"Ah, la cara Yoruichi! E' sempre un piacere rivederti!" esclamò allegramente
Urahara, riconoscendo la sua ex-collega nella sua forma preferita!
Sorprendentemente, per quanto in forma di gatto avesse una voce quasi mascolina,
Yoruichi Shihoin era una ragazza al cento per cento! "E quindi... ci stai
dicendo che alla Soul Society sta bollendo qualcosa in pentola, eh? Molto
interessante... perchè non ti unisci all'assemblea, e non ne parliamo con tutta
calma?"
Il gatto nero sembrò quasi sorridere astutamente. "Ne sarei davvero onorata.
Aspettate solo un momento..." disse Yoruichi. Un istante dopo, una foschia
grigia iniziò ad avvolgere il suo corpo, occultando il gatto nero... e una
figura umana, appartenente ad una donna alta e dal fisico slanciato, iniziò a
prendere forma. Urahara e Kon osservarono con un certo compiacimento, mentre
Ichigo fece una faccia stravolta e si voltò dall'altra parte, diventando rosso
come un pomodoro maturo!
"Hm? Che succede, Kurosaki?" chiese Chad, notando che anche Uryu stava
guardando da un'altra parte, armeggiando nervosamente con i suoi occhiali. Stava
cercando di apparire distaccato, ma era ovvio che anche lui era parecchio
imbarazzato!
Orihime ridacchiò, sfregandosi lo zigomo con un dito, mentre Rukia guardava
da un'altra parte a sua volta. "Ehm... niente di che, Chad-kun..." spiegò la
ragazza dai capelli arancioni. "Diciamo che... Yoruichi-san ha un concetto un
po' strano di abbigliamento... hehehee..."
Poco dopo, la nebbia si diradò... e Yoruichi Shihoin, ex-capitano della
Seconda Divisione dei Seireitei (ora succeduta dalla sua allieva Soi Fon),
apparve davanti al gruppo... vestita, con grande scorno di Kon e lieve delusione
di Urahara, di una tuta aderente nera che pur lasciando poco all'immaginazione
per quanto riguardava le sue forme, copriva quasi tutto il suo corpo! I suoi
lunghi capelli viola ondeggiarono lievemente, e i suoi occhi acuti guardarono
con fare arguto il gruppo da un viso dalla pelle scura. Era chiaro che sapeva
molto bene cosa passasse per la testa di Urahara e della Mod Soul che lui aveva
creato...
"Ugh... Yoruichi-sensei, c'era proprio bisogno di fare questa sceneggiata?"
borbottò Ichigo, ricordando come la sua insegnante gli si fosse presentata
completamente nuda la prima volta che aveva riassunto forma umana!
A rispondergli fu una risatina ironica da parte di Yoruichi. "Hehehee...
siamo un po' suscettibili, eh, caro il mio verginello?" affermò, strappando uno
sghignazzo anche a Rukia. "Come potete vedere... questa volta ho pensato di
apparire con un po' di vestiti addosso, anche perchè conoscendo qualcuno qui
presente... avrei potuto essere oggetto di qualche apprezzamento non proprio
casto! Dico bene, Kisuke-chan?"
Urahara non perse il suo tono ironico. "Oooh, mia cara Yoruichi! Sono un po'
ferito dalle tue insinuazioni... pensi forse che io sia il tipo di uomo che
farebbe una cosa del genere?" affermò, con tono falsamente innocente.
Ovviamente, Yoruichi non era tipo da farsi incantare tanto facilmente...
"Usare quel tono con me non serve a niente, Kisuke-chan, e lo sai bene!"
affermò la ex-capitana con un sorriso arguto... molto simile, notarono Ichigo e
i suoi compagni, a quello di un gatto del Cheshire! "Ormai ti conosco... ma
comunque, passando a quello che sono venuta qui a dire... alla Soul Society si
stanno muovendo, finalmente! E... hanno trovato qualcuno, qui nel mondo umano,
che guarda caso è in grado di vedere gli Hollow e farli fuori! Sei ragazze, per
l'esattezza!"
"Cosa? Vuoi dire che... ci sono delle ragazze dotate di poteri spirituali...
di cui non sapevamo nulla?" esclamò Kon, smuovendo finalmente i suoi pensieri
della bellezza dalla pelle scura davanti a lui. Anche Urahara, che era noto per
avere quasi sempre la situazione sotto controllo, sembrò vagamente sorpreso da
quella notizia...
"E come abbiamo fatto a non notarle fino a questo momento? Le Tredici
Divisioni... non hanno mai fatto niente contro di loro?" esclamò stupefatto
Ichigo. I Seireitei non erano conosciuti per la loro tolleranza nei confronti
delle persone che combattevano gli Hollow per conto loro, come la storia dei
Quincy dimostrava ampiamente...
Yoruichi alzò le spalle. "Non chiedetemi perchè, ma fino a questo momento,
queste ragazze non hanno mai avuto modo di affrontare degli Hollow..." rispose.
"In effetti, c'è motivo di credere che questi Hollow siano stati appositamente
indirizzati contro di loro da chi sappiamo noi. Al momento, il capitano Jushiro
Ukitake della Tredicesima Divisione - uno dei capitani più diplomatici, per
fortuna - è stato mandato per parlare con queste ragazze... Pretty Cure, mi
sembra che si chiamino... e a quanto ho capito, loro hanno chiesto di unirsi
alla Soul Society per aiutarli a tenere a bada la minaccia degli Hollow."
"Pretty Cure?" chiese Rukia, corrugando la fronte. "E che razza di nome
sarebbe?"
"Mah, non lo so... mai sentito prima..." rispose Orihime. "Sembra il nome di
un gruppo di ragazze di quegli anime di maghette che guardo qualche
volta..."
Uryu alzò le spalle. "Qualunque cosa siano, a me basta che non siano
d'intralcio." affermò. "Abbiamo già abbastanza problemi a cui pensare... spero
che a questi non si aggiunga dover fare da balia a delle dilettanti..."
"Capisco..." riflettè Ichigo, annuendo lentamente. "Quindi, le cose si stanno
facendo più complicate, eh? Devo ammettere che sarei curioso di incontrarle,
queste Pretty Cure... da come ne sento parlare, sembrano tipe in gamba..."
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Una cella di una prigione di massima sicurezza nella dimensione degli youkai,
infinitamente vicino e al tempo stesso lontano dal mondo umano...
L'occupante della cella blindata si coprì gli occhi con fastidio quando, con
un cigolio sinistro, la pesante porta si aprì e ne entrarono degli accecanti
raggi di luce artificiale, mentre sulla soglia si intravedevano, in maniera
confusa, le figure di due alti umanoidi alati dalla testa d'aquila, che tenevano
tra le mani delle alabarde finemente cesellate. Accompagnavano qualcuno... ma la
prigioniera, che ormai da mesi languiva in quella cella, non aveva idea di chi
poteva essere...
"Ugh..." mormorò la donna... una persona sulla prima trentina, che indossava
il completo da carcerata e aveva i capelli verdi chiari, legati in numerose
treccine che fuoriuscivano da una bandana rossa legata sul suo capo, e si
attorcigliavano attorno alla sua testa come tanti serpenti inferociti. Il suo
sguardo era acuto e feroce, e aveva le pupille ellittiche come quelle delle
vipere. "Che cosa volete da me, adesso? Ho risposto a tutte le domande che mi
avete fatto... non ho più nulla da dichiararvi!"
"Hitomi Ishigami." disse, con voce morbida, uno dei carcerieri, spiegando
appena un po' le sue ali. "Abbiamo ricevuto l'ordine di farti uscire. Da questo
momento in poi, sei libera... qualcuno, che noi abbiamo accompagnato fin qui, ha
voluto pagare la tua cauzione e farti uscire da qui... anche se a mio parere,
per quello che hai cercato di fare alla Youkai Academy, meriteresti che non ti
venisse concessa alcuna grazia."
Hitomi Ishigami, una gorgone ed ex-insegnante di educazione artistica alla
Youkai Academy, espulsa dopo che il club del giornalino scolastico aveva
scoperto che aveva pietrificato alcune studentesse per "mantenere la loro
bellezza artistica per sempre", corrugò la fronte, segnata da una piccola
cicatrice fattale da Moka Akashiya durante il loro primo scontro. "Hm? Qualcuno
ha pagato per... farmi uscire da questo buco puzzolente?" chiese. "E chi
potrebbe essere? Non conosco nessuno che sarebbe interessato a fare questo."
I carcerieri si spostarono, facendo entrare una terza figura... una figura
dall'aspetto umano, alta e regale, con vestiti di foggia aristocratica ed un
incedere altezzoso, sicuro di sè. Era un giovanotto alto, dallo sguardo
sprezzante e scompigliati capelli biondi, che indossava una sorta di mantello
nero dall'interno piumato, oltre che un elegante completo di camicia bianca,
pantaloni neri e stivali, tutti di foggia squisita. Portava un fioretto
dall'elsa dorata appeso al fianco, infilato in un fodero nero e argentato... e
in quel momento, stava guardando Hitomi con grande interesse, porgendole una
mano in segno di accordo.
"Chiedo scusa per il disturbo." disse, con tono falsamente affabile, mentre i
secondini si allontanavano di malavoglia ad un cenno della sua mano. "Sono io la
persona che ha pagato per la sua scarcerazione. Io sono il principe Severin,
erede della famiglia della Fenice... e sono un uomo innamorato del suo senso
artistico e della sua determinazione, signorina Ishigami!"
Hitomi sbattè gli occhi stupita, anche se il suo cipiglio feroce non svanì.
"Hm? E cosa potrebbe volere da me... un membro della prestigiosa famiglia della
Fenice, eh?" chiese con sospetto. "Al momento io sono solo un'insegnante d'arte
che ha perso il posto e la dignità... per colpa di quattro marmocchi che
dovevano ficcare il naso in affari che non li riguardavano!"
Severin sorrise sinistramente. "Hehehee... sì, ho sentito parlare di quel
piccolo... incidente, se così possiamo definirlo." affermò. "E proprio per
questo penso che ci possiamo venire incontro a vicenda. La Youkai Academy è per
noi un nemico comune, giusto? Quindi... ho pensato che se ci mettessimo assieme,
avremmo maggiori possibilità di sopraffarli! Soprattutto se considera... che al
momento, sto portando dalla mia parte anche l'organizzazione che risponde al
nome di Fairy Tale! Che ne dice... la attira l'idea di perseguire con me e con
loro... la sua vendetta contro Tsukune Aono e Moka Akashiya?"
Le trecce serpentine della gorgone si agitarono sinistramente, e un ghigno
crudele graziò il volto di Hitomi.
"Quando cominciamo?"
"Oh, è già tutto cominciato, signorina Ishigami!" rispose Severin, mentre la
sua nuova complice gli stringeva la mano in segno di accordo. "E' tutto già in
moto, e ora non devo fare altro che dare una piccola spinta!"
----------
CONTINUA...
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Capitolo 5 *** Riunioni di emergenza ***
YBRPV-005
Yes! Bleach Resurrection Plus
Vampire
Una fanfiction crossover (Yes! Pretty Cure 5 - Bleach - Rosario Plus
Vampire - Princess Resurrection) scritta da: Justice Gundam
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Capitolo 5 - Riunioni di Emergenza
Eternal. Un'organizzazione misteriosa il cui quartier generale si trovava in
quella che, a prima vista, sembrava essere una lussuosa villa in stile europeo,
e in effetti, ad un osservatore abbastanza attento, sarebbe sembrata una coopia
quasi perfetta del British Museum... cosa che, in effetti, era in linea con
quella che era la funzione principale della malvagia organizzazione, che aveva
impiegato, e stava tuttora impiegando, molte delle sue risorse per recuperare il
Rose Pact.
Sfortunatamente, le cose non stavano andando bene come i membri di più alto
rango dell'organizzazione avevano sperato. Già due dei loro uomini di fiducia,
Skorp e Nebatakos, avevano incontrato la fine per colpa di quelle cinque
marmocchie ficcanaso, le leggendarie Pretty Cure, e della loro misteriosa
alleata Milky Rose, che avevano deciso di ficcare il naso in cose che non le
riguardavano... e il risultato era che, in quello che era stato l'ufficio di
Nebatakos, il malcapitato Bunbee si ritrovava ancora una volta addossato
l'ingrato compito di sgomberare ogni cosa per fare posto al prossimo alto
graduato di Eternal con cui avrebbe lavorato... o forse era meglio dire, dal
quale sarebbe stato schiavizzato.
"Accidenti... alla fine, chi ci rimette è sempre il sottoscritto,
sissignore!" borbottò l'ex-agente della Nightmare Company, trasportando una pila
di pesanti cartoni fuori dalla porta. Anche all'interno, la base operativa di
Eternal era tanto sfarzosa come appariva all'esterno, con un pavimento ricoperto
da un'elegante moquette rossa e luci soffuse che davano al posto un che di
magico e misterioso... ma sfortunatamente, non rendevano il lavoro più facile a
Bunbee, che appoggiò a terra gli scatoloni di cartone e si fermò per un attimo a
riprendere fiato.
Bunbee, al momento l'ufficiale di rango più basso nella gerarchia di Eternal,
aveva l'aspetto di un uomo alto e robusto con capelli biondi tagliati corti,
vestito di una giacca grigia con pantaloni lunghi dello stesso colore e scarpe
firmate, una camicia bianca e una cravatta rossa... anche se questa era soltanto
la sua forma umana, e per combattere aveva l'abitudine di assumere la sua forma
animale, che ricordava moltissimo un muscoloso uomo-ape dall'aspetto
intimidatorio, in grado di scagliare i suoi pungiglioni come missili. Una volta,
circa un anno prima, era stato uno degli uomini di fiducia della regina
Desparaiah, la comandante suprema della Nightmare Company... ma ora che
l'organizzazione non esisteva più, la fortuna gli aveva voltato le spalle, e ora
eccolo lì, a fare i lavori più umilianti per la nuova organizzazione per cui
lavorava...
"Beh, non che mi dispiaccia che quel Nebatakos ci abbia lasciato le penne."
disse tra sè, permettendosi un pizzico di soddisfazione personale.
"Quell'incapace si è sopravvalutato, e ha avuto quello che si meritava. Non mi
mancherà. Ora, però, vorrei sperare che quello che verrà dopo di lui non sia
dello stesso stampo."
"Sta facendo delle considerazioni personali... sulla recente scomparsa del
suo superiore, signor Bunbee?" Una voce femminile dal tono distintamente freddo
e severo colse di sorpresa il biondo, che fece un salto per la paura e si voltò
di scatto, retrocedendo rapidamente fino a rientrare nell'ufficio ora vuoto. Dal
corridoio, silenziosa come un'ombra, era apparsa improvvisamente la persona che
Bunbee sapeva essere la seconda in comando di Eternal - Anacondy, una donna
dalla bellezza glaciale i cui lunghi capelli violetti, aggrovigliati sulla
testa, davano l'impressione di un nido di serpenti, e i cui penetranti occhi
verdi lo stavano fissando sinistramente da dietro le lenti luccicanti dei suoi
occhiali da vista. La sua carnagione pallida contrastava nettamente con i
vestiti scuri, cupamente eleganti, che indossava, e l'espressione sul suo volto
era di freddo disprezzo, se una cosa del genere poteva esistere.
Bunbee, non interessato ad attirarsi le antipatie della seconda in comando di
Eternal, ridacchiò nervosamente, muovendo le mani davanti a sè. "Ah.... ehm...
hehehehee... ma no, signorina Anacondy, cosa mi viene a dire! Stavo... ehm...
stavo solamente pensando ad alta voce, mi succede spesso quando devo fare questi
lavori! Mi aiuta a non pensare alla fatica, sa com'è..."
"No, non lo so." rispose la donna, seccamente. "Piuttosto, come procede il
lavoro? Con le sostituzioni di personale che abbiamo avuto di recente, non
possiamo certo permetterci ritardi che andrebbero ad influire ancora più
negativamente sul nostro lavoro."
Bunbee deglutì, segretamente lieto che Anacondy non fosse rimasta a discutere
sulle sue considerazioni personali. "Beh... sto lavorando a pieno regime, come
può vedere, signorina Anacondy!" affermò. "Io.. prevedo che tra due ore al
massimo l'ufficio sarà totalmente sgombro..."
"Le concedo un'ora." tagliò corto Anacondy, allontanandosi a passi lenti e
cadenzati senza neanche guardare in faccia Bunbee, che per qualche istante restò
come inebetito a guardare la donna che si allontanava con indifferenza, poi
sospirò e si rimise all'opera.
"Sigh... non c'è proprio più rispetto per i subordinati..." si lamentò mentre
ricominciava a raccattare tutto ciò che Nebatakos aveva lasciato disperso
nell'ufficio. "Bah, inutile recriminare. Vediamo di fare questo lavoro... anche
se, se devo essere sincero, mi chiedo dove vada la signorina Anacondy. Non mi
sembra tipo da fare una passeggiata per la sede centrale soltanto perchè le va
di sgranchirsi le gambe... devo ammetterlo, a volte mi incuriosisce con i suoi
modi di fare."
Sicuramente, Bunbee avrebbe voluto saperne di più... ma in quel momento, non
c'era nè tempo nè modo, quindi l'inserviente di Eternal non potè fare altro che
rimuginare sulle sue domande mentre riprendeva il suo lavoro...
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In silenzio e con discrezione, Anacondy si avvicinò a quelle che sembravano
essere due doppie porte riccamente rifinite in oro ed argento, e premette un
pulsante sul muro, facendo in modo che le porte si aprissero con un sibilo, e
che le permettessero di entrare in un ascensore abbastanza ampio da farci stare
un'automobile, anch'esso riccamente decorato ed arredato come il resto della
villa. La donna dai capelli serpentini entrò nell'ascensore e attese che le
porte si chiudessero, poi sentì una lieve sensazione di vertigine nel momento in
cui la cabina iniziò a scendere, portandola verso le sale più interne della base
di Eternal, dove soltanto lei e il Direttore avevano accesso. La donna prese un
respiro profondo, cercando di ignorare il proprio nervosismo. Era già passato un
certo tempo, da quando lei e i suoi subordinati avevano ricevuto il compito di
ritrovare il Rose Pact... e purtroppo, ancora non avevano fatto molti progressi
apprezzabili. Anacondy sperò che il Direttore si sarebbe dimostrato
comprensivo...
Finalmente, dopo quasi un minuto di discesa, l'ascensore si fermò con un
segnale acustico e le sue porte si aprirono di nuovo, dando ad Anacondy accesso
ad un'immensa sala circolare dal pavimento in marmo grigio, soffusamente
illuminata come del resto tutto l'interno dell'edificio, e decorata da vetri
fluorescenti oltre i quali si potevano vedere, in tutto il loro splendore, gli
innumerevoli tesori che Eternal aveva collezionato nei secoli - artefatti di
squisita fattura ed inimmaginbile valore, sottratti a mondi e pianeti in tutto
il multiverso, e ora facenti parte della collezione privata di Eternal, dove per
sempre sarebbero stati nascosti agli occhi del mondo. Al lato opposto della
sala, si poteva vedere la minacciosa figura del Direttore, così come era
semplicemente conosciuto il leader di Eternal, che appariva possente e
pericoloso anche se sembrava costretto in una sorta di sedia a rotelle
fluttuante. La sua intricata veste, completa di una maschera argentata che
nascondeva completamente il suo volto, non faceva altro che renderlo ancora più
impressionante.
Con lentezza e un pizzico di apprensione, Anacondy uscì dalla cabina
dell'ascensore e si mise su un ginocchio di fronte al suo capo, inchinandosi
umilmente. "Direttore. Mi ha fatta chiamare." disse semplicemente, cercando di
mantenere lo stesso tono neutro con cui parlava di solito... ma un ascoltatore
attento avrebbe potuto forse cogliere una piccola incrinatura nella sua
voce.
Per diversi secondi, il Direttore non parlò, restando voltato di spalle
rispetto alla sua diretta inserviente, che prese un respiro profondo e sperò che
questo non volesse dire brutte notizie. Quando Anacondy aveva ormai deciso di
parlare di nuovo e chiedere al suo signore quale fosse il problema, quest'ultimo
la anticipò, parlando con voce cupa e terribile che riecheggiò nella sala del
tesoro.
"Anacondy." disse il Direttore. "Come procede la ricerca del Rose
Pact?"
Esattamente la domanda che Anacondy temeva. Stringendo i denti per il
disappunto, Anacondy cercò di dare una risposta che, pur sincera, potesse almeno
evitarle le ire del suo superiore, ed esitò un paio di secondi prima di
rispondere. "Purtroppo... temo che ci siano stati degli inconvenienti tecnici,
mio signore." affermò. "Le... le Pretty Cure si stanno rivelando più forti e
meglio preparate del previsto, e fino ad ora hanno frustrato ogni nostro
tentativo di impadronirci del Rose Pact. Tuttavia, stiamo formulando nuove
strategie, che dovrebbero avere risultati migliori... e siamo convinti che molto
presto riusciremo a consegnarle il Rose Pact."
Il Direttore restò in silenzio per un po', facendo provare ad Anacondy un
brivido di apprensione, e facendole chiedere se il suo superiore se la fosse
presa per il fatto che non avevano ancora portato a termine la missione. Quando
ormai la tensione cominciava a farsi insostenibile, il Direttore prese un altro
respiro, e parlò di nuovo.
"Anacondy." disse, la voce che suonava come un tuono nel silenzio
della sala. "Guardati attorno. Osserva con attenzione. Quella che vedi... è
la collezione di tesori ed oggetti preziosi che Eternal ha accumulato nel corso
dei secoli. Un lavoro minuzioso e costante, che ci ha permesso di accumulare la
più grande tesoreria in tutti i mondi e le dimensioni."
Anacondy fece scorrere il suo sguardo serpentino lungo le gigantesche teche
nelle quali Eternal conservava i frutti delle sue depredazioni: monili,
gioielli, anfore, armi antiche, armature, c'erano persino scheletri di
animali... tutti artefatti e reperti preziosissimi, dal valore inestimabile,
provenienti da ogni angolo del cosmo...
"Ognuno di questi... è un oggetto unico nel suo genere. Un oggetto il cui
valore va conservato nel tempo, in modo che il suo splendore duri per
sempre." riprese il misterioso leader di Eternal. "E solo noi di Eternal
possiamo comprendere il valore di questi oggetti. Quelle stupide creature che
una volta li possedevano... non erano in grado di apprezzare il loro
significato. Non si buttano le perle ai porci... e simili tesori non possono
certo essere lasciati a chi non è in grado di capirli."
"Sì... lo capisco, mio signore." affermò la donna, senza staccare il suo
sguardo dalle gigantesche teche. "Solo noi capiamo il valore di questi oggetti
preziosi, e solo noi siamo degni di tenerli con noi. Se li lasciassimo a quegli
sciocchi, sarebbe una perdita immensa per tutti."
"Proprio così." disse il Direttore. "E il Rose Pact è l'unico modo
che abbiamo per conservare qualcosa di ancora più prezioso... è per questo che
mi aspetto da tutti voi il massimo dell'impegno. Non possiamo farci scappare
questa occasione. Eternal non ne avrà più un'altra come questa."
"Certamente, Direttore. Si fidi di noi, faremo in modo che il Rose Pact non
ci sfugga." affermò Anacondy, nascondendo espertamente una punta di disgusto che
si stava insinuando nella sua voce. Aveva già un'idea di cosa volesse dire il
suo signore e padrone quando parlava di 'qualcosa di ancora più prezioso', e la
cosa non le faceva per niente piacere... ma non era il tipo di persona che
rendeva palesi i suoi pensieri, soprattutto davanti al Direttore. "Darò
immediatamente disposizioni affinchè continuino le operazioni di recupero, e
farò in modo di togliere di mezzo le Pretty Cure, che fino ad adesso hanno
interferito con la nostra missione."
"Bene." tagliò corto il Direttore. "Mi aspetto molto da te,
Anacondy. Non deludermi."
La donna dai capelli serpentini si alzò e si inchinò educatamente, per poi
avviarsi a passi lenti verso l'ascensore e lasciare il suo signore da solo nella
grande tesoreria, dove il Direttore rimase fermo dov'era, con lo sguardo perso
verso un luogo che solo lui poteva vedere, la mente impegnata a contemplare quel
mistero che ancora gli sfuggiva. Il desiderio di capire il significato di quel
luogo lo divorava, come il desiderio di possedere quello che di prezioso si
nascondeva dietro quel confine che nessuno prima di lui era riuscito a
varcare...
"Flora... cos'è che mi stai nascondendo? Cosa c'è di tanto prezioso nel
Cure Rose Garden che vorresti tenere nascosto ai miei occhi? Io lo scoprirò, a
qualunque costo... e come è giusto che sia, il tuo valore verrà preservato per
l'eternità, al sicuro dagli sciocchi che non potrebbero capirne il significato.
Solo io sono degno di possederti, Flora. Soltanto io..."
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Nozomi Yumehara doveva ammettere che l'idea di incontrare quello che, nel suo
fervido immaginario, era un altro gruppo di supereroi che difendeva il mondo
dalle forze del male, la riempiva di gioia ed anticipazione. Certo non
immaginava che si sarebbero incontrati in un posto anonimo come la bottega di un
negoziante, ma Nozomi non ci fece più di tanto caso. Dopotutto, anche lei e le
sue amiche usavano la Nutts House come "base operativa"...
"Okay, signor Ukitake... quindi, è qui che incontreremo questo famoso Kisuke
Urahara e il resto della... se vogliamo chiamarla così... brigata, dico bene?"
chiese Rin, dando un'occhiata al negozietto in stile tradizionale. "Ma... mi
tolga una curiosità, com'è che un capitano di queste... Tredici Divisioni,
giusto? Ecco, com'è che uno di così alto grado si è ridotto a diventare un
semplice bottegaio?"
Jushiro Ukitake, che stava accompagnando le sei ragazze e i loro compagni, si
schiarì un po' la voce, cercando di non scoppiare in uno dei suoi regolari
attacchi di tosse che erano ormai diventati un sintomo onnipresente della sua
malattia cronica. "Beh... è una storia un po' lunga da raccontare, ma c'entra la
persona che riteniamo essere dietro l'apparizione degli Hollow nei pressi della
vostra abitazione." affermò il capitano della Tredicesima Divisione. "Molto
tempo fa, alcuni shinigami vennero colpiti da un misterioso processo di
trasformazione che ha finito per renderli una sorta di terribile incrocio tra
uno shinigami ed un Hollow. Noi abbiamo finito per chiamare questi ibridi
Vizard. Per farla breve, tutte le prove all'epoca sembravano indicare che i
responsabili fossero proprio il capitano Urahara, e i suoi colleghi Yoruichi
Shihoin e Isshin Kurosaki... tra l'altro, quest'ultimo è il padre di uno dei
ragazzi che andrete a conoscere tra poco. I presunti colpevoli vennero esiliati
dalla Soul Society, con minaccia di condanna a morte se mai fossero tornati
entro i confini della giurisdizione delle Tredici Divisioni. Tuttavia, alcuni di
noi sono a tutt'oggi poco convinti di quello che è successo. Siamo sicuri che ci
sia stata una sorta di macchinazione dietro questa accusa."
"Capisco..." rispose Karen, annuendo. "Sospettate che il vero colpevole possa
essere quel capitano Aizen Sousuke di cui ci ha parlato, dico bene,
Ukitake-san?"
Lo shinigami dai capelli candidi sorrise educatamente. "A questo punto, dopo
aver visto fino a che punto arrivavano le preparazioni di Aizen e dei suoi
complici, riteniamo che non sia da scartare l'ipotesi che ci fosse lui dietro
tutto questo." affermò.
Nozomi alzò una mano per fare una domanda. "Mi scusi, Ukitake-san? E che ne è
stato di quegli shinigami che sono diventati mezzi Hollow? Come ha detto che si
chiamavano?" chiese.
"Vizard. Ukitake-san li aveva chiamati Vizard." affermò Urara.
Mentre Nozomi ringraziava la sua amica per averle ricordato il nome - Nozomi
non era esattamente conosciuta per avere una memoria da elefante - l'espressione
di Ukitake si fece compunta, e in essa era possibile vedere un certo rimpianto
per come erano andate le cose. "Sfortunatamente, le Tredici Divisioni non sono
conosciute per essere particolarmente tolleranti nei confronti degli Hollow, o
di coloro che possono portarne in sè la corruzione. Tutti i Vizard che erano
sopravvissuti al processo, tra cui c'erano anche diversi capitani e
luogotenenti, vennero esiliati, senza avere più la possibilità di tornare ad
occupare le loro posizioni originali. Il capitano Yamamoto non può permettersi
mezze misure, quando è in gioco l'equilibrio di entrambi i mondi."
"Però, non mi sembra una cosa molto giusta... che colpa ne avevano quegli
shinigami che hanno subito gli esperimenti di quel pazzoide?" chiese Kokoda,
indignato dalla mancanza di comprensione dimostrata dalle Tredici Divisioni.
Ukitake sospirò e sorrise con espressione rassegnata. "Purtroppo, nella
posizione in cui mi trovavo, e mi trovo attualmente, non c'era molto che potessi
fare per oppormi alle decione presa dai miei superiori." affermò. "Non ho potuto
fare altro che osservare senza dire nulla. Tuttavia, non posso scartare la
possibilità che voi possiate rivolgervi ai Vizard per farvi aiutare. Dopotutto,
voi non siete alle dipendenze delle Tredici Divisioni... ma per il momento,
rimandiamo questo discorso. Prego, signore e signori... entrate pure!
Urahara-san e gli irregolari che hanno messo sottosopra la Soul Society di
recente vi aspettano dietro questa porta!"
"Con permesso..." chiese Urara, scostando un po' la porta che dava accesso
all'ingresso del negozio. Sui utavolino basso, come se stessero aspettando le
ragazze, si trovava un interessante gruppeto di persone, dall'aspetto più
disparato - un ragazzo alto e dall'aspetto da teppista, con i capelli arancioni
arruffati. Una ragazza di bassa statura, con capelli neri lunghi fino alle
spalle e una frangetta che le andava sulla fronte. Una ragazza più o meno della
stessa età, con un seno alquanto prosperoso e lunghi capelli arancioni, la cui
espressione ricordava un po' quella di Nozomi. Un ragazzo alto e dalla pelle
scura, con capelli neri e ricci, che dava l'impressione di venire da qualche
paese del Sud America. Un individuo alto e magro, dall'espressione stoica, con
un paio di occhiali da vista... e poco più in là, un tipo in hakama e cappello
bianco a larghe falde, che teneva in una mano un ventaglietto bianco; e una
ragazza alta e snella, dalla pelle scura e dai lunghi capelli viola legati in
una coda. Gli sguardi di tutti si volsero verso le Pretty Cure e i loro tre
compagni, che entrarono educatamente e si inchinarono.
"Ehm... buongiorno a tutti!" esclamò Nozomi, la prima a rompere il ghiaccio,
sfoderando il suo naturale carisma e il suo sorriso più smagliante! "Noi siamo
le Pretty Cure, e da questo momento in poi faremo squadra assieme! Io sono
Nozomi Yumehara, ma voi potete chiamarmi anche Cure Dream! Piacere di
conoscervi!"
Era talmente allegra ed estroversa, che Ichigo quasi si sarebbe aspettato di
veder sorgere il sole dietro di lei... e il ragazzo sbattè gli occhi incredulo
quando Nozomi, senza farsi tanti problemi, raggiunse il tavolino attorno al
quale era seduta la truppa di Karakura e alzò una mano, sfoderando il suo
sorriso migliore! Kokoda, un po' imbarazzato dal comportamento estroverso della
sua fidanzata, ridacchiò nervosamente e si fece avanti a sua volta,
presentandosi in maniera un po' più formale. "Ehm... buongiorno! Scusate,
Nozomi-chan è sempre molto entusiasta di conoscere persone nuove! Comunque...
sì, le ragazze che sono con noi sono le Pretty Cure. Immagino che, visto che voi
siete qui anche in rappresentanza della Soul Society, abbiate già sentito
parlare degli Hollow che si sono manifestati qui..."
Fu Uryuu Ishida il primo a parlare, aggiustandosi gli occhiali con aria
vagamente disgustata. "Preferirei che non ci fossero fraintendimenti. Io non
sono qui in nome della Soul Society o delle Tredici Divisioni, anzi mi considero
un loro nemico giurato. Tuttavia, riconosco che la crisi che stiamo affrontando
al momento richiede che io metta da parte le mie ruggini personali e collabori
con voi. Tutto qui." affermò.
Rin storse un po' il naso. "Accidenti, qual è il problema di quel
quattrocchi?"
"E'... un po' lunga da spiegare." affermò Jushiro, sospirando mentre anche
lui entrava nel negozio di Urahara. "Quel ragazzo, Uryuu Ishida, è un Quincy,
ovvero un essere umano dotato di poteri particolari che gli consentono di vedere
gli Hollow, affrontarli e distruggerli. Per l'esattezza, sappiamo che è l'ultimo
Quincy di sangue misto rimasto in vita, dopo l'epurazione di sette anni
fa..."
"C'è stata un'epurazione di Quincy?" chiese Natsu a bassa voce. "Hmm... ho
come l'impressione che sia il caso di saperne qualcosa in più, ma per adesso...
pensiamo ai problemi più immediati."
Mentre le altre ragazze sembravano un po' spiazzate davanti alla risposta di
Uryuu, Ichigo sospirò e si alzò in piedi per accogliere le ragazze. "Okay,
okay... non è il caso di rimarcare queste cose, Uryuu-kun." affermò, al che il
giovane Quincy occhialuto alzò una mano come per chiedere scusa per il modo
inopportuno di intervento. "Comunque... beh, certo non ci fa schifo se siete qui
per darci una mano, tanto più che ci siete anche voi fino al collo, in 'sta
storia. Ichigo Kurosaki, piacere."
"Piacere nostro." rispose Komachi con educazione. "Ichigo Kurosaki... 'colui
che protegge'. Un bel nome davvero!"
Ichigo sbattè gli occhi, un po' sorpreso ma comunque soddisfatto che, una
volta tanto, qualcuno avesse considerato il suo un nome altisonante.
Sfortunatamente, la cosa non durò a lungo, prima che Rin sfoderasse uno dei suoi
sorrisi obliqui, che usava sempre quando aveva voglia di fare del sarcasmo, e
rispose a tono. "Certo, i tuoi dovevano avere un certo senso del sadismo per
chamarti Fragola." affermò.
"Hey! Come sarebbe a dire?" esclamò Ichigo, inalberandosi di colpo e andando
dritto in faccia alla sarcastica Pretty Cure della Passione. "Per tua norma e
regola, il mio nome è perfettamente normale!"
"Sigh... siamo ancora a discutere di queste cose? Perchè non ti metti seduto,
una buona volta, e non la smetti di cercare la rissa?" intervenne Rukia,
raggiungendo Ichigo e prendendolo per la collottola, per poi trascinarlo via
malgrado il ragazzo fosse almeno una ventina di centimetri più alto di lei.
"Comunque... sì, noi siamo qui per darvi una mano con la questione Hollow, e
abbiamo pensato che anche voi avreste potuto dare una mano a noi. Una mano lava
l'altra, e tutte e due lavano il viso. A proposito... il mio nome è Rukia
Kuchiki, e sono una shinigami della Tredicesima Divisione. Il capitano Jushiro
Ukitake-taicho, che è con voi in questo momento, è il mio comandante."
"E per il resto... ci siamo noi! Possiamo dire che noi siamo la truppa di
supereroi che per prima si è avventurata nella Soul Society! Heheheheee..."
disse Orihime, presentandosi alle ragazze del gruppo delle Pretty Cure. "Io sono
Orihime Inoue, molto piacere! E... i nostri altri due amici qui presenti sono
Chad Yasutora-kun, e Uryuu Ishida-kun!"
"Piacere nostro." rispose freddamente Uryuu, mentre Chad annuiva seriamente.
Nozomi notò che il gigante dalla pelle scura sembrava essere una persona di
poche parole, anche se le dava l'impressione che fosse solo per il fatto che era
una persona mite.
"Hey, un momento... non avrete certo dimenticato di presentare noi, vero?"
disse l'uomo con il cappello ed il ventaglio, che Nozomi ipotizzò essere
Urahara. La conferma le arrivò un istante dopo, quando l'ex-shinigami aprì il
ventaglio e si presentò, sfoderando un sorrisone a cinquantaquattro denti. "Ho
l'onore di essere Kisuke Urahara, ex-capitano della Dodicesima Divisione! E...
questa bella signorina accanto a me è Yoruichi Shihoin, una volta a capo della
Seconda Divisione!"
"Piacere di conoscervi, ragazze! E permettetemi di iniziare i nostri rapporti
dicendo che è il caso che teniate gli occhi aperti quando siete con il qui
presente Kisuke-chan." affermò la ragazza dalla pelle scura. "Saete com'è, voi
dovrete essere al di sotto della sua età di interesse, ma non si può mai sapere,
con certi donnaioli."
"Sono abituato alla tua ironia, Yoruichi-chan. Non credere che la cosa mi
tocchi." affermò scherzosamente Urrahara, davanti alle espressioni alquanto
stupite del gruppo delle Pretty Cure. "Comunque, piacere nostro, ragazze! Con
chi ho l'onore di parlare?"
Fu Nozomi, che per prima si riscosse dalla sorpresa, a presentare uno alla
volta i membri del suo gruppo. "Ehm... certamente, Urahara-san! Sarò felice di
presentarci tutte, una per volta! Io sono Nozomi Yumehara, come ho già detto...
e poi, ecco le mie compagne di squadra, la mia amica d'infanzia Rin Natsuki, la
brillante idol Urara Kasugano, e i due geniacci del gruppo, Komachi Akimoto e
Karen Minazuki! Oh, e c'è anche la nuova arrivata, Kurumi Mimino! E poi... beh,
abbiamo i nostri insegnanti e consiglieri, per così dire! Kokoda, Natsu e Shiro!
Come potete vedere, siamo un gruppo ben affiatato... e siamo tutte felici di
fare la vostra conoscenza!" esclamò. Tutti coloro che aveva presentato fecero un
cenno educato con la testa, per quanto Shiro cercasse di tenersi un po' in
disparte rispetto al resto del gruppo.
"Hehehee... certo, a volte vorrei che le Tredici Divisioni fossero coese ed
affiatate come voi." disse Urahara, riflettendo un po' amaramente sulle
circostanze del suo esilio. "Comunque, vedo che siete delle combattenti di alto
livello. La vostra energia spirituale, anche ora che non siete trasformate, è
alta... bene, credo proprio che sarete di aiuto. Ne abbiamo assoluto bisogno, se
vogliamo impedire al capitano traditore Aizen Sousuke di impadronirsi della Soul
Society."
"E noi faremo tutto il possibile per aiutarvi." disse Kurumi, mentre le
ragazze e le loro "mascotte" si sedevano al tavolo, assieme al gruppo di Ichigo.
"Avremmo però bisogno di qualche altra informazione se vogliamo darvi una mano.
Per esempio, si sa qualcosa sulle strategie che usano questo Aizen e i suoi
fedeli? Cos'hanno intenzione di fare per conquistare i nostri mondi? Il signor
Ukitake, qui presente, ci ha dato già delle delucidazioni, ed è stato molto
cortese e di aiuto, ma avremmo bisogno di qualche informazione in più."
"Beh, se non altro la Soul Society ha mandato qualcuno abbastanza
ragionevole." affermò Yoruichi, guardando con approvazione il capitano dai
capelli bianchi che sedeva accanto alle Pretty Cure, mettendosi una mano davanti
alla bocca per tenere a bada un attacco di tosse. "Comunque, credo che fareste
meglio a mettervi comode, visto che ci vorrà un po' di tempo per spiegare tutto
quanto. A questo proposito... mi chiedo come mai quello lì non si sia ancora
fatto vedere."
"Quello lì?" chiese Urara, incuriosita. "Di chi state parlando?"
L'ex-comandante della Seconda Divisione, la sezione della soul Society
specializzata in infiltrazioni e missioni che richiedevano segretezza e
furtività - tra le quali rientrava anche, in certe occasioni, l'assassinio - ,
assunse un'espressione pensosa per un istante... poi sorrise, come se si fosse
aspettata quello che sarebbe accaduto di lì a poco. "Ecco. Come volevasi
dimostrare."
Un attimo dopo, qualcosa di piccolo ed agile scese dal soffitto e atterrò
vicino ad una sorpresa Karen Minazuki, mancandole di pochissimo il seno! Una
piccola creatura che assomigliava ad un leoncino di peluche vivente apparve
davanti agli occhi delle ragazze, suscitando da loro espressioni meravigliate, e
dal gruppo di Ichigo sospiri esasperati - o, nel caso di Orihime, una risatina a
mezza bocca.
"Vi presentiamo Kon." mormorò Ichigo, guardando la pervertita Mod Soul che si
rialzava con espressione delusa. "Il pervertito più piccolo del mondo."
"Hey, un po' di rispetto, che diamine!" esclamò Kon, drizzandosi in piedi di
scatto e voltandosi verso l'indifferente Ichigo, con un'espressione di comica
indignazione dipinta sul volto. "Io sono una Mod Soul, per tua norma e regola! E
comunque, io ero semplicemente venuto a salutare queste ragazze! Non sono un
maleducato come te che... Hmmmmmph!"
La voce di Kon si trasformò in un mormorio indistinto quando una Karen
Minazuki alquanto irritata prese un biscotto da un vassoietto vicino a lei e lo
ficcò tutto intero nella bocca del leoncino di peluche, che cominciò a
borbottare tra sèqualcosa di incomprensibile mentre cercava di deglutire il
boccone! Nozomi si fece scappare una goccia di sudore dalla nuca, mentre si
faceva mentalmente un appunto - come del resto anche Komachi aveva diverse volte
dimostrato, a volte erano proprio le persone più calme e tranquille ad essere
più spaventose quando venivano fatte arrabbiare.
"Beh, io non apprezzo i pervertiti, anche se sono pupazzi di peluche." disse
Karen, piazzando un indice sulla testa di Kon e costringendolo in ginocchio sul
tavolino. "Quindi la prossima volta, evita di accogliermi in questo modo, o
potrei essere un po' più sgarbata. Mi sono spiegata?"
"Ehm... certo, certo! Spiegata benissimo, sorellona!" ribattè Kon,
maledicendo mentalmente il fatto che a lui capitassero sempre le ragazze più
difficili...
Rukia si schiarì la voce, decidendo che a quel punto fosse il caso di portare
la discussione su argomenti un attimo più urgenti. "Ehm... forse è il caso di
discutere più avanti di queste cose... a proposito, non vi vedo molto sorprese
del fatto di aver visto una specie di peluche parlante che se ne va in giro a
molestrare le ragazze. Come mai, se posso chiedere?"
"Diciamo che le Pretty Cure sono abituate a vedere cose del genere." rispose
con un sorriso Kokoda. "A questo punto, vedere un animaletto parlante è per loro
una cosa di tutti i giorni."
"Posso immaginarlo..." disse Yoruichi alzando le spalle. "Comunque, come
stavamo dicendo, è il caso di farvi il punto della situazione..."
Nozomi e le sue compagne, facendosi serie, annuirono e cominciarono ad
ascoltare il discorso dei due ex-capitani delle Tredici Divisioni, cercando di
non perdersi nessun particolare...
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Youkai Academy. Nello stesso momento, in una stanza riccamente decorata che
imitava la versione miniaturizzata di una villa europea di inizio secolo...
"Yaaaawn!" Kokoa Shuzen sbadigliò in maniera alquanto sconveniente, non molto
interessata al fatto che in quel momento si trovavano nella stanza della
Principessa degli Youkai. "Ricordatemi come mai la nostra Principessa ci ha
fatti riunire tutti qui nella sua stanza assieme al suo entourage... quando
abbiamo ancora degli articoli da completare per il giornalino scolastico."
"Beh, forse perchè aveva delle nortizie importanti da darci." rispose con
velato sarcasmo Mizore Shirayuki, seduta accanto alla giovane vampira dai
capelli rossi. Tutto il gruppo del giornalino scolastico era seduto su una delle
grandi poltrone del soggiorno della Principessa - e guarda caso, le ragazze si
erano quasi tutte sedute accanto a Tsukune, formando un assembramento attorno
all'imbarazzato ragazzo. "A quanto pare, la Principessa sa qualcosa su chi ha
mandato quegli zombi contro di noi, e vuole avvertirci, visto che ritiene che la
situazione sia per noi molto pericolosa."
"Mamma mia... e io che speravo che l'anno scolastico sarebbe passato senza
eccessivi intoppi." sospirò Tsukune, che in quel momento era (più o meno)
amichevolmente conteso tra Moka e Kurumu, con la piccola Yukari che gli restava
avvinghiata al collo. Era un po' imbarazzante che le ragazze del suo harem
involontario continuassero - anche se scherzosamente - a litigarselo anche in
casa di una nuova arrivata come la Principessa, tanto più che nel soggiorno
c'erano anche Riza, Reiri, Hiro e la piccola Flandre, che in quel momento stava
entrando nel soggiorno trasportando un vassoio enorme sul quale si trovavano
numerose tazze di tè fumanti.
Riza Wildman sospirò e indicò la piccola cameriera-robot con un cenno della
testa. "Okay, signore e signori... se avete finito con la cronaca rosa, adesso
la principessina è pronta, e sta per venire a fare il suo discorso. Quando
Flandre porta il tè preferito della Principessa, vuol dire che lei non si farà
attendere molto a lungo."
In effetti, non appena Flandre posò delicatamente il vassoio sul tavolo al
centro del salone, la Principessa emerse dalla sua stanza privata, sempre
vestita con quell'elegante abito nero in stile gotico che indossava in ogni
occasione, i lunghi capelli biondi che si muovevano leggermente dietro la
schiena. Riza alzò una mano per salutarla in maniera alquanto informale, mentre
Hiro e Reiri si alzarono dalle loro posizioni e si inchinarono nel momento in
cui la Principessa li raggiunse.
"Benvenuti. Mi fa piacere vedere che ci siete tutti, e che siete tutti in
orario." disse la giovane nobildonna, prendendo una tazza del suo tè preferito e
prendendone un sorso. "Prego, servitevi pure. Questo è tè Earl Grey della
migliore marca. L'ideale per una riunione tra compagni."
"Ehm... grazie infinite, Principessa. E' molto gentile da parte sua."
ringraziò Moka, prendendo a sua volta una tazza... e offrendone una a Tsukune
prima che Kurumu, Yukari, Mizore o Ruby potessero precederla! La graziosa
succube borbottò qualcosa tra sè, mentre Mizore guardò con espressione un po'
indecisa la tazza di tè fumante che le era rimasta tra le mani, e poi,
toccandone la superficie con un dito, trasformò la bevanda in tè ghiacciato!
"Bene... siamo tutti molto lieti della fiducia che ha voluto concederci,
Principessa. Credo di parlare per tutti quando dico che per noi è un grande
onore essere ospiti di una personalità come lei." disse il lupo mannaro Ginei,
prendendo a sua volta un sorso di tè. "Tuttavia, con il suo permesso, vorremmo
passare direttamente al problema principale. E cioè, l'origine di quegli zombi
che ci hanno attaccato ieri, durante il nostro giro della scuola."
"E' vero. Credevamo che la barriera che circonda la scuola fosse in grado di
impedire a simili creature di attaccare la Youkai academy." affermò Tsukune.
"Quindi... com'è possibile che siano riusciti ad infiltrarsi?"
"Tutto a tempo debito." affermò la Principessa. "Innanzitutto, è il caso che
voi sappiate una cosa molto importante. E' già da un po' di tempo... da più
tempo di quanto voi non immaginate, in effetti... che siete osservati da una
potente organizzazione di terroristi, che stanno lavorando per portare l'umanità
all'estinzione e provocare una guerra. SSi chiama Fairy Tale... e avete già
avuto a che fare con uno dei loro agenti. Kuyou, il capo del comitato
disciplinare della Youkai Academy."
"Cosa?" esclamò Tsukune, sorpreso che il nome di Kuyou, che credeva di
essersi lasciato alle spalle da tempo, tornasse alla ribalta in quel modo. Anche
Moka, Kurumu, Yukari e Ginei sembravano scioccati al sentire di nuovo il nome
dello Youko che aveva quasi ucciso Tsukune e aveva costretto Moka a fare dono
del suo sangue al ragazzo, dando inizio al resto delle vicende... "Kuyou era...
una spia di Fairy Tale? Quindi... quella gente stava già tenendo d'occhio questa
accademia già da un sacco di tempo?"
"Quindi... sanno anche che Tsukune è un essere umano! Questa... è una notizia
terribile!" esclamò Kurumu con evidente orrore... prima che un sospetto si
facesse strada nella sua mente. "Però, un momento... questo non significa anche
che Fairy Tale sapeva di Antitesi e del piano architettato da Hokuto? Non
avevano qualche altro agente che stesse cercando di favorire Hokuto e
permettergli di scatenare la guerra tra esseri umani e Youkai? Voglio dire...
avrebbe vuto senso, sarebbe andato a loro favore. E forse noi non avremmo potuto
neanche opporci."
"Per quanto mi secchi ammetterlo, è vero..." mormorò Moka. "Già da solo,
Hokuto-kun è stato in grado di portarci sull'orlo della sconfitta."
"Beh... effettivamente non siamo molto sicuri neanche noi del motivo." spiegò
Hiro, parlando come diretto inserviente della Principessa. "Possiamo solo
ipotizzare che Fairy Tale avesse qualche altro obiettivo, oppure non volesse
mostrare troppo le proprie carte. In ogni caso, Fairy Tale adesso vi ha nel
mirino, e non esiterà ad usare tutte le loro risorse per eliminarvi. Voi,
assieme a me e ai miei compagni, rappresentate la più grande minaccia ai loro
piani, e sicuramente sanno già molto di voi e delle vostre capacità."
"Ma... che tipo di persone sono, questi di Fairy Tale? E... soprattutto,
sapete qualcosa dei membri di questa organizzazione? Magari potrebbe esserci
utile sapere qualcosa in più su che avversari ci troveremo davanti..." affermò
Moka.
La Principessa corrugò la fronte, sapendo che le notizie che avrebbe dato da
quel momento in poi non sarebbero state per niente gradite. "Purtroppo... è qui
che devo darvi delle cattive notizie." affermò. "Moka Akashiya, conosci molto
bene la persona che sta al vertice di Fairy Tale... si tratta della tua matrigna
e della madre di tua sorella Kokoa... Gyokuro Shuzen, matriarca della famiglia
Shuzen."
Kokoa spalancò gli occhi con evidente orrore... e le pupille di Moka,
normalmente di un bel colore azzurro che si accompagnava al rosa dei suoi
capelli, assunsero per un attimo un colore rosso scarlatto, lo stesso di quando
riemergeva la sua personalità più violenta. Quel nome non rievocava per loro
nessun bel ricordo... e anche gli altri membri del giornalino scolastico
restarono scioccati ed atterriti, guardando Moka con incredulità. Moka non aveva
mai parlato della sua famiglia, se non in termini molto vaghi... e ora, con
quello che era venuto fuori, non se ne stupivano per niente!
"Gyokuro... Shuzen?" mormorò Moka. "Che... che cosa significa tutto questo?
Come fa a sapere questo della mia famiglia? E... soprattutto, cosa ha in mente
di fare la mia matrigna? Cosa vuole da me?"
"In effetti anche noi avremmo delle domande da fare..." disse Kurumu, putando
improvvisamente un indice verso Moka. "Com'è che non sapevamo nulla della tua
famiglia prima che ce lo dicesse la Principessa? C'è qualcos'altro che dovremmo
sapere di te, signorina Moka Akashiya?"
"Aspetta un momento, Kurumu!" intervenne Tsukune, schierandosi in difesa di
Moka. "Non c'è bisogno di essere così aggressiva verso Moka! Non vedi che anche
lei è molto sconvolta da tutto questo? Come puoi sospettare che abbia cattive
intenzioni?"
"Non si tratta di sospettare, mio caro Tsukune!" esclamò la succube, puntando
un dito contro il petto del ragazzo. "Ma penso che abbiamo il diritto di sapere,
se la sua famiglia è coinvolta in tutto questo!"
"Sono d'accordo, una volta tanto." affermò Ruby. "Se Moka è coinvolta così
personalmente, allora ci sembra giusto che ci spieghi un po' di cose..."
"Per favore, signori... per favore, aspettate un momento!" esclamò Hiro,
battendole mani per richiamare l'attenzione, ed evitando che il gruppo del
giornalino scolastico si impegolasse in una discussione che non avrebbe giovato
a nessuno. Immediatamente, Tsukune, Moka e Kurumu si fermarono e si voltarono
verso il giovane guerriero del sangue della Principessa, che si schiarì la voce
e riprese a parlare. "Scusate... non volevamo provocare malcontenti o farvi
dubitare l'uno dell'altro. Sappiate che Moka non c'entra con i piani di Fairy
Tale, nè sa cosa Gyokuro stia architettando."
"Ma era necessario che voi sapeste come stanno le cose." affermò la
Principessa, senza mostrare alcune esitazione. "Io e i miei attendenti abbiamo
svolto delle ricerche su Fairy Tale, e siamo riusciti a scoprire qualcosa di più
sul loro modo di agire, e sull'organizzazione interna. Reiri, Riza... potete
fare il favore?"
"Con molto piacere, Principessa!" rispose la vampira dai capelli neri, mentre
Riza sospirava, lanciava un'occhiata storta a Reiri, e tirava fuori una serie di
cartelle di cartone, dove teneva alcune schede stampate a computer. "Bene,
bene... adesso vi illustreremo l'organizzazione interna di Fairy Tale, e vi
presenteremo i loro comandanti. Vi sarà utile per la battaglia che ci aspetta...
ma sappiate che le informazioni potrebbero non essere esaustive. Anche se
abbiamo i nostri metodi per scoprire quello che ci serve, Fairy Tale nasconde
molti segreti anche per noi."
"Certo, lo capiamo..." affermò Ginei corrugando la fronte, mentre Riza tirava
fuori le schede e le piazzava sul tavolo, in modo che tutti le potessero vedere.
Su ognuna di esse si trovava il nome e l'immagine, assieme ad una serie di
informazioni, di un membro importante di Fairy Tale...
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Las Noches, nel cuore di Hueco Mundo, dove l'armata di Hollow, Arrancar ed
orrori similari al servizio di Aizen Sousuke continuava a crescere, sempre di
più... e il nuovo signore del male preparava il suo piano per attaccare la Soul
Society, e innalzarsi al di sopra di ogni altro essere. In quel momento,
sembrava che Aizen si fosse preso qualche minuto di ozio, e stava in piedi
accanto ad una finestra che dava sulle lande brulle e desolate di Hueco Mundo,
sotto un cielo del colore del piombo che gettava un'ombra opprimente su ogni
cosa.
Tuttavia, per quanto stesse guardando fuori, la sua mente restava attiva, e i
suoi sensi erano acuti e presenti come sempre. Ragion per cui non si stupì
quando sentì un leggero rumore di passi che si dirigeva verso la sala del trono,
nè quando il suo diretto servitore, Gin Ichimaru, entrò con studiata lentezza,
inchinandosi in presenza del suo superiore.
"Aizen-sama." disse Gin, senza mai perdere quel sorriso inquietante. "Vengo
per annunciarle che gli Espada hanno risposto al nostro appello, e che ben
presto saranno tutti presenti qui a Las Noches, in preparazione alla battaglia
decisiva."
"Ottimo." commentò Aizen con un sottile sorriso, senza mai voltarsi verso il
giovane dai capelli argentati. "Ci sono altre novità di cui reputi importante
mettermi a parte?"
Gin sembrò pensarci per un attimo, ma era chiaro che non aveva intenzione di
nascondere quella nuova, strana notizia al suo signore. "In effetti... c'è
qualcosa di insolito, che meriterebbe la sua attenzione." disse l'ex-capitano
della Terza Divisione. "Si è appena presentato qui un tale Kageroza Inaba, che
sembrerebbe interessato ad unirsi a noi. Come ci dobbiamo comportare con
lui?"
Questo sembrò attirare l'attenzione di Aizen, il cui sorriso dapprima velato
si ampliò crudelmente. "Kageroza Inaba, eh? E cosa potrebbe mai volere da me un
ex-membro della Dodicesima Divisione? Molto interessante... sentiamo cosa ha da
dire."
Ichimaru fece un profondo, ossequioso inchino. "Con immenso piacere,
Aizen-sama." affermò. "Lo farò venire quanto prima..."
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CONTINUA...
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Capitolo 6 *** Verso la Soul Society ***
YBRPV-006
Yes! Bleach Resurrection Plus
Vampire
Una fanfiction crossover (Bleach - Yes! Pretty Cure 5 - Rosario Plus
Vampire - Princess Resurrection) scritta da: Justice Gundam
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Capitolo 6 - Verso la Soul Society
Non era certo tutti i giorni che Aizen Sousuke, il nuovo signore di Hueco
Mundo, riceveva qualcuno che desiderava servirlo di sua spontanea volontà.
Certo, poteva vantarsi che praticamente tutti i territori al di fuori della
giurisdizione delle Tredici Divisioni e della Soul Society fossero nelle sue
mani, e grazie alla sua rapida e decisa azione, aveva accumulato un immenso
esercito di Hollow, Arrancar e creature similari, per non parlare degli
insoddisfatti che si erano uniti a lui nella convinzione - o meglio,
nell'illusione - che lo shinigami traditore fosse un signore più benevolo del
"tirannico" Genryusai Shigekuni Yamamoto e, per estensione, del misterioso Re
degli Spiriti. Ma questa volta era diverso - raramente si presentava qualcuno a
lui personalmente, chiedendogli l'onore di poter diventare uno dei suoi
sottoposti. E in quel momento, era Tousen Kaname, una volta capitano della Nona
Divisione e ora congedato con disonore, a fare gli onori di casa al nuovo
arrivato, standogli vicino in maniera minacciosa. Fanaticamente devoto ad Aizen
com'era, non avrebbe permesso a nessuno di costituire una minaccia per il suo
nuovo signore, e non si fidava certo del primo misterioso individuo che
passava.
"Il nobile Aizen-sama vi riceverà non appena possibile." affermò lo shinigami
dalla pelle scura, rivolto al nuovo individuo. Per quanto Tousen fosse non
vedente, l'uomo che si era presentato a Las Noches, dimostrando il coraggio di
affrontare le orde di mostri ed abominii che infestavano quel luogo orribile,
sentiva comunque il suo sguardo su di lui. "Dunque, voi dite di volervi unire
alla sua causa. Il nostro scopo è rovesciare il tirannico Shigekuni Yamamoto,
comandante delle Tredici Divisioni, in modo che il nobile Aizen possa estendere
il suo dominio benevolo su entrambi i mondi. Siete disposto a combattere per
questo?"
"Altrimenti non sarei qui." rispose l'individuo con tono formale ma deciso.
Aveva un aspetto che sicuramente sarebbe svettato in una folla, visto che i cui
capelli a caschetto lunghi fino alle spalle erano di due colori - verdi
smeraldini sulla parte destra del capo, e un biondo molto sbiadito sulla
sinistra. Anche i suoi vestiti erano particolari, trattandosi di una sorta di
ampia tunica gialla con una sorta di cappuccio che copriva interamente la nuca,
un paio di guanti e una sorta di bastone da passeggio. Per certi versi,
ricordava molto lo stravagante abbigliamento di Mayuri Kurotsuchi, il crudele
quanto geniale capitano della Dodicesima Divisione. I due individui entrarono
lentamente nella grande sala, bianca, asettica ed immacolata, che ospitava il
trono sul quale sedeva il nuovo dominatore di Hueco Mundo, e subito, gli sguardi
di altre tre persone che si trovavano lì in quel momento, in attesa di ordini da
parte del loro signore, si spostarono sull'individuo in tunica: erano tre figure
minacciose, vestite della bianca uniforme degli Espada, i dieci diretti
servitori di Aizen che formavano, assieme a Gin Ichimaru, Tousen Kaname e allo
stesso Aizen, una sorta di versione oscura delle Tredici Divisioni.
Il più vicino all'ingresso, e forse il meno minaccioso dei tre, era Szayel
Apollo Granz, il disumano scienziato dai capelli rosa che presiedeva a tutti gli
esperimenti condotti all'interno di Las Noches, e che aveva tenuto d'occhio le
Pretty Cure durante la loro battaglia con gli Hollow. Una luce maligna scintillò
sulle lenti dei suoi occhiali mentre il suo sguardo acuto si posava sull'uomo
dai capelli bicolore.
Un po' più vicino al trono si trovava Ulquiorra Cifer, la Cuarta Espada.
Malgrado non fosse certo una figura imponente, e non superasse il metro e
settanta di altezza, c'era qualcosa in lui che metteva paura - snello ma
abbastanza muscoloso, aveva una strana espressione, gelida e al tempo stesso
malinconica: c'era una strana dissonanza tra la sua espressione completamente
indifferente e stoica, e i segni azzurrini che scendevano dai suoi occhi lungo
le guance, come delle lacrime che non smettevano mai di scorrere. Aveva i
capelli neri, con uno strano copricapo bianco che proteggeva solo la metà
sinistra del capo, ipnotici occhi verdi, e la pelle mortalmente pallida, ma
sicuramente ancora più notevole era il buco nero di forma perfettamente
circolare che svettava sulla base del suo collo.
Infine, in piedi vicino al muro con espressione ringhiante, si trovava la
Decima Espada, Yammy Llargo. Il prototipo del bruto tutto muscoli e niente
cervello, Yammy superava i due metri di altezza, con muscoli ipersviluppati che
quasi lo deformavano e sembravano dover lacerare da un momento all'altro la sua
pelle scura. La sua espressione era feroce e sanguinaria, resa ancora più
terribile dai segni sanguigni che aveva sugli zigomi, e la sua giacca bianca era
aperta sul davanti, in modo che i suoi impressionanti muscoli fossero
continuamente visibili. Tousen e il nuovo arrivato passarono vicino ai tre
Espada, che non batterono ciglio, e si fermarono vicino al trono in quel momento
vuoto di Aizen.
"Il nobile Aizen ascolterà la vostra petizione molto presto." disse Tousen.
"Tuttavia, mi sento in dovere di avvertirvi. Tenete le vostre armi nel fodero in
presenza del nostro signore. Il suo potere eclissa quello dei principi
demoniaci, e persino quello dei Tre Signori Oscuri. Se siete un assassino,
allora siete estremamente avventato, e la vostra morte sarà di esempio a tutti
coloro che si oppongono al nobile Aizen."
"Di questo non dovete avere timore, capitano Tousen Kaname." affermò l'uomo.
"Le mie intenzioni sono sincere. Per quanto io abbia i miei obiettivi personali
che mi spingono a compiere questo passo, ho tutta l'intenzione di offrire al
nobile Aizen la mia fedeltà incondizionata."
"E' quanto stabiliremo." tagliò corto Tousen, in tutta calma. Si ritirò di
qualche passo, lasciando il misterioso individuo solo, in piedi sotto il trono
di marmo bianco... e un attimo dopo, alcuni passi annunciarono l'arrivo del
nuovo signore di Hueco Mundo e del suo braccio destro, facendo sì che tutti i
presenti si mettessero su un ginocchio e chinassero la testa in segno di
rispetto e sottomissione. Saggiamente, anche lo straniero fece la stessa cosa...
e un attimo dopo, Aizen e Gin entrarono nella sala e raggiunsero il trono. Gin
si inchinò a sua volta e si mise in piedi a fianco del saggio del potere, mentre
Aizen si sedeva su di esso e guardava con attenzione l'uomo che era venuto a
rivolgergli una petizione.
"Non era una visita che mi aspettavo, se devo essere sincero." affermò il
signore di Hueco Mundo, una volta prese le misure del misterioso individuo.
"Cosa spinga una persona come voi, Kageroza Inaba, ex-membro della Dodicesima
Divisione, a chiedermi di unirsi al mio esercito?"
L'uomo dai capelli bicolore di nome Kageroza Inaba sorrise velatamente. Non
lo stupiva il fatto che Aizen sapesse già di lui e della sua identità - diverso
tempo prima, i suoi esperimenti con le Mod Soul avevano provocato un certo
polverone nei ranghi delle Tredici Divisioni.
"Immagino che voi lo sappiate già, nobile Aizen. Me lo state chiedendo
soltanto perchè volete sentirlo da me." affermò. "Tuttavia, visto che siete voi
a chiedermelo, sarò più che felice di rispondervi. Novantasei anni fa, come
membro della Dodicesima Divisione, io fui a capo di un importante progetto, il
Progetto Punta Di Diamante, che consisteva nel trovare un modo per piazzare
delle Mod Soul nei corpi di esseri umani deceduti da poco tempo, in modo da
poterle utilizzare come armi nella lotta contro gli Hollow. In questo modo, non
ci sarebbero stati rischi di perdere validi soldati, e le Tredici Divisioni
avrebbero potuto facilmente ovviare alla loro inferiorità numerica nei confronti
dei loro nemici di sempre. Un'idea semplice ma valida, secondo il mio modesto
parere."
"Sì. Ricordo i dettagli del Progetto Punta Di Diamante." rispose Aizen, senza
perdere il suo sorriso apparentemente affabile. "La Centrale 46 terminò il
progetto per... quelli che vennero definiti "problemi morali", sono nel
vero?"
Ad Inaba non sfuggì una certa sprezzante ironia nel modo in cui Aizen aveva
pronunciato il nome della scusa che i superiori avevano addotto per scartare il
progetto. "Sì... esattamente, questa era stata la scusa che hanno addotto per
mandare all'aria il mio progetto." disse con evidente rancore. "Ma... la verità
è che quei vecchi macilenti avevano paura. Erano convinti che, con l'abilità di
controllare le Mod Soul, io avrei potuto creare un esercito personale con il
quale attaccarli e mettere sottosopra l'ordine costituito. Così, mi hanno
costretto ad annullare tutto e a distruggere i frutti del mio lavoro... ma io ho
perseverato, e dopo aver messo al sicuro le informazioni che mi servivano per
riprendere da dove avevo lasciato, ho ripreso i miei esperimenti. Ma non posso
completarli da solo. Avevo bisogno di qualcuno che mi aiutasse a raccogliere gli
ultimi pezzi che mi servono per completare il puzzle... e per fare questo, sono
disposto a sottomettermi a voi e a mettere il mio sapere al servizio della
vostra causa."
"Ma davvero?" chiese retoricamente Aizen, appoggiando la testa sulle nocche
della mano destra in uno sfoggio di potere ed arroganza. Inaba attese una
risposta, che non arrivò per diversi secondi, almeno finchè il signore di Hueco
Mundo non si mise di nuovo ben eretto e non proseguì. "Tutto questo è molto
interessante. Molto bene, sono disposti a darvi una possibilità. Ulquiorra,
scorta il signor Inaba nella sua temporanea dimora. Mi occuperò poi
personalmente di controllare la veridicità delle sue richieste."
Ulquiorra fece un inchino. "Come desidera, grande Aizen." disse lo Espada che
rappresentava il Nichilismo, con una voce atona e distaccata che lo faceva
assomigliare ancora di più ad un cadavere vivente. Con un cenno della testa,
fece cenno all'ex-scienziato della Dodicesima Divisione di seguirlo, e i due si
allontanarono nel silenzio generale verso un'altra sezione della grande
fortezza, lasciando il resto dei presenti a discutere del recente, inaspettato
sviluppo.
"Però. Devo ammettere che non me l'aspettavo." disse Gin, senza mai perdere
il suo sorriso inquietante. L'ex-capitano dai capelli argentati e dagli occhi
perennemente chiusi aveva ascoltato la conversazione tra Inaba e il suo signore
con estrema attenzione, e si era già fatto un'idea di quali potessero essere i
veri scopi del nuovo arrivato.
Aizen volse leggermente lo sguardo verso il suo sottoposto. "In che senso,
Gin?" chiese, senza sembrare troppo preoccupato della risposta che avrebbe
ricevuto.
"Oh, niente di speciale." rispose Gin, alzando le spalle. "Volevo solo dire
che mi è sembrato un po' strano che abbiate accettato così in fretta la proposta
di quell'uomo. Mi aspettavo che voi non vi sareste fidato di lui."
"In parte mi fido, in parte non ne ho bisogno." affermò Aizen, chiaramente in
controllo della situazione. "Inaba sa bene di essere in una posizione di
minoranza, almeno per il momento. Sa bene che tra le Tredici Divisioni e Las
Noches, questo è l'unico luogo in cui può sperare di continuare i suoi progetti,
e che io sono l'unico in grado di fornirgli le risorse che gli servono. Per il
momento, non tenterà nulla. Ovviamente, quello di cui dobbiamo assicurarci è che
le cose restino così."
"Nobile Aizen." disse Tousen, inchinandosi ai piedi della scalinata che
conduceva al trono. "Vorrei umilmente chiedervi di concedere a me, Tousen
Kaname, di tenere d'occhio le attività di Kageroza Inaba, e di avvertirvi nel
caso dovessi scoprire qualcosa di pericoloso per noi."
"Molto bene, Tousen, concesso." rispose Aizen senza esitazione. "So che farai
un ottimo lavoro, come sempre. Per quanto riguarda il resto... Szayel, come
stanno procedendo le ricerche?"
"Molto bene, grande Aizen." rispose lo scienziato dai capelli rosati, mentre
Yammy si voltava verso il suo signore con un grugnito. "Abbiamo avuto modo di
scoprire che ci sono diverse fazioni che si preparano a fare la loro mossa, e
ognuna di queste potrebbe rivelarsi un'utile pedina per i nostri scopi. In
particolare, l'organizzazione conosciuta come Fairy Tale. Sappiamo che stanno
cominciando le loro operazioni per attaccare il mondo umano, e che il loro scopo
è catturare una degli eredi della famiglia Shuzen per motivi che al momento ci
sfuggono. Hanno inoltre preso contatto con alcuni membri della famiglia della
Fenice, la famiglia reale degli Youkai."
"Interessante. Sembra che i prossimi giorni saranno fitti di avvenimenti."
affermò Aizen. "In ogni caso, al momento c'è un elemento che mi interessa con
maggiore priorità. Tra i compagni di Ichigo Kurosaki, ce n'è una il cui potere è
particolarmente grande, e che potrebbe rappresentare una minaccia se dovesse
averne pieno accesso. Sto parlando di quella ragazza di nome Orihime Inoue."
"Bene, bene... immagino che questo significhi, una bella incursione nel mondo
umano, e un rapimento in gran stile!" affermò Gin. "E... chi si occuperà di
questa missione?"
"Non hobisogno di particolare sottigliezza per questo." affermò Aizen di
rimando. "Yammy... tu ed Ulquiorra vi occuperete di catturare Orihime Inoue e
portarla a Hueco Mundo. E prestate molta attenzione. Mi serve viva e in buona
salute."
Il mastodontico Espada grugnì per il disappunto. "Merda. E io che speravo di
andare da solo... e di potermi sfogare su quelle nullità!" ringhiò.
Aizen sorrise crudelmente. "Ovviamente, Yammy, nulla ti vieta di fare quello
che desideri agli altri amici di Ichigo Kurosaki. Non sono un fattore
determinante per il mio progetto." rispose. Il gigantesco Espada ghignò
sinistramente e fece rumore con le nocche delle mani, contento di sapere che
avrebbe avuto la possibilità dispargere un po' di sangue... e Aizen si alzò
lentamente dal suo trono, richiamando a sè Gin e Tousen. "Per adesso, questo è
sufficiente. La situazione è relativamente sotto controllo. Noi inizieremo a
fare i dovuti progetti per la parte successiva del nostro piano. Il momento
decisivo si sta avvicinando, e molto presto, la porta per il trono supremo si
aprirà a noi."
Il sorriso di Gin si fece più obliquo. I piani di Aizen erano senza dubbio
ambiziosi. Ora, tutto stava nel vedere quanto vicino sarebbe arrivato alla sua
meta...
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"Yaaaaawn... okay, principessina, adesso qualcuno mi può spiegare cosa ci
facciamo di ritorno nel mondo umano? E con questo gruppo di sgangherati, per di
più?" chiese Riza Wildman, stiracchiandosi pigramente mentre, assieme ad un
piccolo gruppo composto dalla Principessa, da Hiro, Tsukune, Moka, Kurumu e
Yukari, si incamminava lungo una via di un quartiere residenziale di Tokyo. Per
qualche motivo, il gruppetto era lì invece che alla Youkai Academy...
"Hey! Chi sarebbero gli sgangherati, di grazia?" scattò Kurumu, piazzandosi
rapidamente a fianco della ragazza mezza-licantropo.
La Principessa, calma e controllata come al solito, alzò le spalle. "In
realtà, non è per un motivo particolarmente importante. Tuttavia, ci sono degli
elementi a cui è il caso di prestare attenzione." disse. "So che Fairy Tale ha
contatti con diverse organizzazioni, sia nel mondo umano che fuori da esso, e in
questa città si sono verificati parecchi eventi soprannaturali. Immagino che il
club di giornalismo della Youkai Academy possa darmene conferma."
Yukari disse di sì con la testa. "Sì, posso confermarlo!" rispose. "La prima
volta che siamo arrivati nel mondo umano, durante le vacanze, abbiamo dovuto
vedercela con una strega che voleva vendicarsi degli esseri umani per tutti i
danni che avevano fatto alla natura. E' stato allora che abbiamo conosciuto
Ruby."
"Già, me lo ricordo anche troppo bene..." affermò Kurumu sfregandosi la
fronte. "Diavolo, se non vedrò mai più quei suoi schifosi mostri vegetali, sarà
ancora troppo presto. Se non altro, però, la cosa si è conclusa bene."
"Un giorno me la dovrai raccontare..." disse Riza con tono vagamente
interessato. "Ma per adesso, concentriamoci sul motivo per cui siamo qui. Quali
sarebbero questi fenomeni soprannaturali di cui parla, Principessa?"
Fu Hiro a rispondere per lei, dando un'occhiata ad un taccuino su cui si era
preso delle annotazioni. "E da un po' di tempo che da queste parti si verificano
delle apparizioni di hollow... per l'esattezza, di strane creature nate dalle
anime di persone morte che restano in qualche modo ancorate al mondo materiale."
dissse il giovane guerriero del sangue della Principessa. "E allo stesso tempo,
sappiamo che esistono diverse persone che riescono a vedere queste terribili
creature, normalmente invisibili agli esseri umani, in grado di affrontare gli
Hollow e distruggerli. Sicuramente, Fairy Tale non si lascerà scappare questa
occasione. Persone come quelle potrebbero essere molto pericolose per il loro
piano, quindi sono convinta che cercheranno di eliminarle."
"E il nostro scopo, immagino, sia quello di tenerli d'occhio e fare in modo
che Fairy Tale non giunga a loro." affermò Tsukune, che ormai era abbastanza
esperto di questioni simili. Essere continuamente nel bel mezzo di complotti e
trabocchetti aveva fatto in modo che il giovane ragazzo mezzo-vampiro avesse un
po' di esperienza in merito. "Stiamo in pratica anticipando le loro mosse."
"Esatto. Bene, vedo che avete colto in pieno il mio pensiero." disse la
Principessa degli Youkai. "Purtroppo, non ho idea di come o quando colpiranno.
Fairy Tale ha un grosso vantaggio su di noi, il fatto che io non conosco
veramente la composizione dellorganizzazione se non il nome delle persone più
altolocate." Si astenne dal fare il nome di Gyokuro Shuzen, ben sapendo che la
cosa avrebbe inutilmente messo in agitazione Moka. "Comunque, essere nel punto
in cui più probabilmente colpiranno, e tenerci pronti a riceverli sarà
sicuramente un vantaggio per noi."
"Chi stiamo cercando, per l'esattezza?" chiese Moka, guardando con aria
distratta verso i tetti degli edifici. La graziosa vampira dai capelli rosa
cercava di non pensare a Fairy Tale e ai problemi ad essa correlati... ma era
evidente a tutti, in particolare a Tsukune, che in realtà la cosa la inquietava
molto, e il ragazzo si avvicinò alla sua fidanzata e le mise una mano attorno
alle spalle, per dirle che in ogni caso c'era sempre lui a darle man forte.
"Grazie, Tsukune-kun, sei sempre così gentile..."
"Di niente..." disse timidamente il ragazzo, mentre Kurumu si voltava
dall'altra parte borbottando che non stava vedendo nulla. Per un attimo, Tsukune
e Moka si guardarono teneramente negli occhi...
"Ehm... scu... scusa se lo faccio così, all'improvviso, Tsukune-kun..." disse
improvvisamente Moka, avvicinandosi a Tsukune come se volesse dargli un bacio.
Arrossendo per un attimo, Tsukune sbattè gli occhi, si avvicinò un pochino alla
sua fidanzata...
KAP-CHUUUU!
E finì per essere morso sul collo!
Una comica espressione di disappunto apparve di colpo sul volto di Tsukune,
che strabuzzò gli occhi e si sentì improvviamente debole nel momento in cui la
simpatica vampira dai capelli rosa iniziò a succhiare il suo sangue, il cibo che
Moka preferiva in assoluto! Un'espressione vagamente sorpresa apparve sul volto
della Princessa e di Hiro, mentre Riza si limitò a voltare la testa dall'altra
parte con aria disgustata - non era un segreto che la ragazza mezza-licantropo
mal sopportasse i "succhiasangue", o almeno così lei diceva.
"Non vi preoccupate di questo..." mormorò Kurumu forzando un sorriso ironico.
"Succede sempre, quando lei cerca di avvicinarsi a Tsukune... e non posso dire
che la cosa mi dispiaccia troppo, se devo essere sincera."
"Hmm? Beh, che hai da ridire su Tsukune e Moka?" la rimbeccò immediatamente
Yukari, armeggiando con espressione dolce come il fiele con la sua bacchetta
magica! "Se vogliono stare un po' assieme, che facciano, no? O sei gelosa?"
Kurumu rispose con un'espressione altrettanto falsamente sorridente. "Oh,
immagino che tu stia dicendo tutto questo per motivi puramente disinteressati,
vero, tavola da stiro?" chiese, riferendosi al petto ben poco sviluppato della
piccola strega.
"Che c'è che non va nel fatto di essere piatte? Io ne vado fiera!" esclamò
Yukari, andando dritta in faccia a Kurumu. "Piuttosto, pensa per te, vacca da
latte, con quei due balconi che ti trovi davanti!"
"Questi balconi sono l'orgoglio e la gioia di ogni succube, carina!" ribattè
Kurumu senza alcuna esitazione, facendo ballonzolare il prosperoso seno davanti
agli occhi della streghetta!
"D'accordo..." mormorò Hiro massaggiandosi la nuca con un sorriso
imbarazzato. Mentalmente, paragonò la sua posizione a quella di Tsukune,
trovando quantomeno ironico che, mentre lui doveva ricevere sangue una volta al
giorno dalla Principessa per non morire di nuovo, Tsukune si trovava invece a
dare il suo sangue alla sua fidanzata ogni volta che questa ne aveva voglia! E
per quanto anche lui fosse circondato da ragazze belle e potenti, non gli era
mai capitato di finire in mezzo ad un triangolo amoroso - Riza lo considerava un
semplice amico, Reiri sembrava più interessata alle ragazze che ai ragazzi, e la
Principessa... beh, la Principessa era un po' un enigma anche per lui. A volte,
pur essendo il suo guerriero del sangue, faceva fatica anche lui a comprenderla,
e la cosa non gli faceva certo piacere. Gli sarebbe piaciuto poterla comprendere
un po' meglio, poterla aiutare e rendersi conto di quali fossero i suoi
sentimenti e le difficoltà che incontrava... a giudicare dalle sue esperienze
precedenti con la piccola Sherwod, la famiglia della Principessa non era quello
che si dice una famiglia amorevole...
"Hmm, delizioso!" esclamò Moka come in estasi, staccandosi finalmente dal
collo del ragazzo ghoul, che si massaggiò il punto in cui era stato morso e
barcollò per un istante prima di rimettersi in piedi e ridacchiare nervosamente.
"Scusa, Tsukune, ma non riesco proprio a farne a meno... il tuo sangue è così
squisito!"
"Hehehee... grazie, Moka-san... anche se in momenti come questo non mi sembra
che sia un granchè come lode!" mormorò Tsukune. "Ogni volta che mi mordi, ho
come la sensazione di soffrire di un caso di anemia galoppante! Anche se per te
sono dispostissimo a farlo!"
"Grazie, Tsukune-kun, sei davvero troppo gentile..." affermò Moka, per poi
riportarsi alla realtà e rivolgersi alla Principessa. "Ehm... comunque,
Principessa, si era detto che da queste parti si stanno verificando molti
fenomeni legati alle apparizioni di questi... Hollow, giusto? E Fairy Tale
potrebbe avere qualche interesse in questi eventi?"
"Precisamente." rispose la bionda nobildonna. "Dobbiamo tenere d'occhio per
un po' i dintorni del quartiere di Karakura, dove si sono verificati la maggior
parte di questi incidenti. Sono sicura che non si tratta di un caso. Molti di
questi Hollow sono stati diretti dalla mano di qualcun altro, e le Tredici
Divisioni che normalmente si occupano di tenerli sotto controllo non riescono a
dare una risposta a questo problema, per motivi che al momento ignoro, ma che
hanno a che fare con delle lotte interne."
"Tredici Divisioni?" chiese Kurumu, che aveva già da un po' smesso di
litigare con Yukari, e stava ascoltando con attenzione quello che stava dicendo
la Principessa degli Youkai. "Questa non l'ho mai sentita, di che si tratta,
esattamente?"
"Nemmeno io..." disse Moka, e a giudicare dalll'espressione incuriosita di
Yukari, lo stesso valeva per lei.
La Principessa diede una risposta alquanto rapida ed affrettata. "Tutto a suo
tempo. Adesso non è il momento di fermarci per rispondere alle vostre domande
sulle Tredici Divisioni. Mi basti dire che la mia famiglia ha qualche contatto
di tanto in tanto con quella gente. Anche se non di recente... sono tutti troppo
occupati nella lotta per la successione perchè gli importi qualcosa dei problemi
della Soul Society."
"Ma guarda... certo che si impara qualcosa di nuovo ogni giorno..." affermò
Hiro con un pizzico di sarcasmo. Poi, vedendo Tsukune che si massaggiava ancora
il collo, sul quale si vedevano ancora i due piccoli buchi, grandi come
capocchie di chiodo, che Moka gli aveva fatto con il suo morso, si preoccupò un
po'. "Tsukune-san, va tutto bene? Mi sembravi un po' pallido..."
"Tranquillo, Hiro-kun, è una cosa a cui ormai sono abituato..." disse
Tsukune, spostando la mano dai due buchetti tondi che aveva sul collo. In pochi
istanti, le due minuscole ferite si richiusero, senza lasciare neanche una
cicatrice. "Ecco. Adesso è già passato. Ho la fortuna di avere un fattore di
guarigione abbastanza efficiente."
"Hmm, interessante." disse Hiro, la cui curiosità era stata solleticata da
quello che aveva visto. Lui e Tsukune si assomigliavano ancora più di quanto
sembrasse a prima vista. "In effetti, anch'io avrei un fattore rigenerante
simile al tuo... anche se il mio funziona soltanto se bevo il sangue della
principessa o di un altro membro della famiglia reale. Devo berlo ogni giorno,
per evitare di perdere questo potere e... beh... morire di nuovo."
"In che senso?" chiese Tsukune, trovando sempre più simile alla propria la
situazione di Hiro.
"Beh, è un po' lunga da spiegare... io sono diventato un guerriero del sangue
quando la Principessa mi ha trovato... dopo che ho perso la vita per essere
stato investito da un'auto." affermò il ragazzo, tornando con la mente agli
eventi di pochi mesi prima. "Beh... è stato, a quanto pare, un semplice
capriccio della Principessa, ma... quanto meno, ho potuto tornare in vita, e da
quel giorno sono diventato un membro dell'entourage della principessa, e mi
occupo di scortarla ovunque lei vada. Insomma... non posso dire che sia quello
che mi ero immaginato di fare quando mi sono trasferito a Tokyo... però non
posso dire che la cosa mi dispiaccia, dico sul serio!"
"Più o meno la stessa cosa che è successa a me... se sono qui, adesso, in
questo momento, è stato grazie a Moka-san che mi ha donato parte del suo sangue
quando ero stato ferito mortalmente da uno Youkai che non tollerava la presenza
di esseri umani nell'accademia." affermò il ragazzo mezzo-vampiro. "Adesso...
beh, adesso diciamo che non sono più tanto fuori luogo in un'accademia popolata
da youkai! E devo dire che... anche se all'inizio non ero troppo contento di
essermi trasformato in un mezzo vampiro, adesso sono grato a Moka-san per i miei
poteri. Mi hanno consentito di proteggere lei e i miei amici in molte
occasioni!"
Hiro sorrise e annuì, apprezzando l'idea di aver trovato qualcun altro che
avesse passato la sua stessa esperienza. "Certo... immagino che ti abbia fatto
piacere! Io... purtroppo temo di non essere molto utile, e temo di essere più un
peso per la Principessa che un aiuto, però... spero ardentemente di poter
migliorare e di diventare un guerriero del sangue in grado di proteggerla ed
aiutarla." affermò.
"E' vero, noi due siamo davvero molto simili..." pensò tra sè Tsukune,
fermandosi poi di colpo quando la Principessa si fermò davanti a quello che
sembrava essere un innocuo negozietto, che sicuramente però doveva avere la sua
importanza, se lei lo considerava un posto in cui fermarsi. "Hm? Che succede,
principessa? Come mai ci fermiamo qui?"
"L'uomo che vive da queste parti, tale Kisuke Urahara, potrà apparire come un
semplice negoziante." spiegò la Principessa. "Ma, stando a quanto ho sentito dai
miei contatti, è una persona che ha una certa conoscenza della Soul Society,
delle Tredici Divisioni, degli Hollow, e di tutto ciò di cui noi stiamo cercando
informazioni. Se ci rivolgiamo a lui, credo che potrà darci delle utili
spiegazioni."
"Ammesso e non concesso che ci sia qualcuno qui." affermò Riza, guardando con
un certo disappunto la porta del negozio, che sembrava chiusa. "A me sembra che
non ci sia anima viva da queste parti... scusate la battuta fin troppo
facile."
"Sembra strano anche a me..." rispose Kurumu, arrivando fino alla porta e
bussando un paio di volte. "Hey? Del negozio? C'è qualcuno, qui?"
Una piccola figura con i codini si avvicinò alla porta e la aprì con un gesto
del braccio, rivelando il viso dell'espressione triste di una graziosa bambina
dai capelli neri legati in due codini laterali, le cui guance sembravano
perennemente arrossate come se avesse sempre caldo o si sentisse continuamente
in imbarazzo. Indossava una maglietta bianca a maniche corte, e una gonna rosa a
pois bianchi, e guardava il gruppetto che si era radunato davanti al negozio con
aria quasi melensa, come se si chiedesse cosa ci stessero facendo lì.
Accanto a lei, arrivò un altro ragazzino - un maschietto dai corti capelli
rossi pettinati in maniera strana, come se fossero stati una sorta di fiamma, e
dall'espressione perennemente arrabbiata, con addoso una maglietta bianca uguale
a quella della bambina e dei pantaloncini corti arrotolati verso la fine. Scrutò
con attenzione la Principessa, Tsukune e i loro amici, e spalancò del tutto la
porta, parandosi davanti a loro come se volesse impedirgli di entrare nel
negozio. "Un momento, voialtri! Chi siete, e cosa credete di fare, qui? Ci sono
già stati alcuni scrocconi da queste parti, e non abbiamo voglia di riceverne
altri! Soprattutto ora che Urahara-san è assente!"
"Per... per favore, Jinta, non credo sia il caso di essere così scortesi nei
confronti di questi stranieri..." mormorò la bambina, cercando di tenere a freno
il carattere infiammabile del suo amichetto. Quando il bambino dai capelli rossi
incrociò le braccia e si voltò dall'altra parte con un grugnito, la bambina si
inchinò davanti al gruppo della Principessa, come a volersi scusare di quello
che stava per dire. "Purtroppo, Urahara-san non è presente, al momento. Siamo
spiacenti, ma... ehm... problemi molto importanti... hanno richiesto la sua
presenza altrove... posso... er... sapere chi desiderava parlare con lui?"
La Principessa apparve un po' sopresa da quella risposta, anche se lo diede a
vedere soltanto con una minima variazione della sua espressione distaccata. "Non
è presente?" chiese, un po' insospettita. "E... cosa potrebbe essere tanto
urgente da richiedere la sua presenza altrove? Tra l'altro... chi sarebbero gli
altri scrocconi di cui parla questo marmocchio?"
"Hey! Chi sarebbe il marmocchio? Bada a come parli, biondina!" esclamò il
ragazzino dai capelli rossi di nome Jinta. "E anche tu, Ururu-chan! Perchè non
ti mostri un po' più decisa quando pari a questa gente! Non vedi che ti stanno
mettendo i piedi in testa?"
"S-scusa, Jinta-kun..." mormorò la bambina, intimorita dal modo di porsi del
suo amichetto.
Jinta scosse la testa e rispose ai nuovi arrivati. "Non so come a voi possa
interessare, ma... ha ricevuto una chiamata ed è dovuto partire. Sì, tutto qui.
Ora, se dovete comprare qualcosa, possiamo aiutarvi noi, altrimenti... smammate.
Non possiamo dirvi niente."
Ururu annuì di mala voglia... e il gruppo di Tsukune e della Principessa capì
immediatamente che c'era qualcosa che i due bambini nob volevano dire, per un
motivo o per l'altro. Tuttavia, insistere in quel momento non sarebbe stato
utile, quindi la Principessa decise di togliere il disturbo. "Capisco... va
bene, ragazzi, voi riferite ad Urahara-san che la Principessa è venuta a fargli
visita. Sono sicura che capirà."
"Hmph..." disse Jinta, annuendo mentre continuava a guardare con sospetto il
gruppo di amici. Alcuni di loro sembravano sorpresi del fatto che la Principessa
avesse deciso di lasciar perdere così facilmente, ma non dissero niente, almeno
finchè Jinta ed Ururu non si furono chiusi la porta dietro, lasciando il
gruppetto davanti al negozio con espressioni stupite.
"Beh, non è andata esattamente come pensavo. Ma ora so che Urahara ne sa più
di quanto io pensassi, e potrebbe essere coinvolto personalmente in tutto
questo." affermò la nobildonna. "Quanto meno, potrebbe rivelarci qualcosa di
importante, quindi... per il momento ci basta sapere questo. Più avanti,
torneremo per vedere cosa stesse facendo Urahara-san."
"Aspetti un momento, Principessa!" esclamò Kurumu. "Come facciamo ad essere
sicuri che questo... ehm... Kisuke Urahara, ha detto? Sì, che questo Urahara non
sia a sua volta uno che ha degli scheletri nell'armadio? Siamo sicuri che sia
prudente aspettare fino a che lui non sarà tornato al suo negozio?"
"Personalmente, sono d'accordo con Kurumu." disse Riza. "Non mi piace l'idea
di restare qua ad aspettare la prossima mossa di Fairy Tale, o di qualsiasi
altra organizzazione criminale che sta cercando di mettere le mani sul mondo
umano... che diamine, vorrei prenderli in contropiede, quel branco di smidollati
che si nascondono nell'ombra!"
"Beh, adesso non dico di gettarci a capofitto..." mormorò Kurumu, che pur non
essendo certo una combattente scarsa, non ci teneva molto a gettarsi a testa
bassa in un conflitto se c'era una soluzione un po' più conveniente.
"Riza... ti devo ricordare che stiamo cercando di attirare la loro attenzione
il meno possibile? Quando avremo messo le mani sulle menti dietro a questo
complotto, allora potrai sfogarti quanto vorrai." disse la Principessa, non
dando adito ad alcun fraintendimento. "Per quanto riguarda il resto... se non
altro, avremo il tempo di cercare qualche informazione in più su Kisuke Urahara
e sugli Hollow che hanno attaccato Karakura. Vediamo di usarlo al meglio."
"Come preferite..." disse Riza alzando le spalle. Moka sospirò e si sfregò la
fronte, pensando che la situazione si stava facendo improvvisamente molto più
complicata... e venne colta di sorpresa quando la voce della sua alter ego,
proveniente dal rosario che serviva a tenere i suoi poteri sotto controllo.
"L'hai notato anche tu, vero?" disse la voce della Moka alternativa,
cogliendo di sorpresa la sua personalità più gentile.
"C-cosa?" chiese lei, non capendo a cosa si riferisse la sua alter ego, che
rispose con una risata a mezza bocca, in parte divertita e in parte
infastidita.
"Non essere ingenua. Parlavo dell'energia spirituale che scorreva attorno
a quei due bambini." disse. "Stiamo parlando di una persona che ha
qualcosa a che fare con le apparizioni degli Hollow nel mondo umano. Gli Hollow
sono bestie senza cervello che non offrono certo una degna sfida per una come
me... ma proprio perchè non sono capaci di organizzarsi da soli, hanno bisogno
di essere guidati da una mente che sia in grado di coordinarli e fare in modo
che combattano contro un nemico comune anzichè uno contro l'altro."
"Pensi... che questo Urahara-san sia la persona che guida questi... Hollow?"
chiese Moka, provando una sensazione di timore ed ansia. Se davvero fosse stato
così, allora voleva dire che si erano andati a ficcare nella tana del lupo con
le loro stesse mani?
"Questo non posso dirlo per certo. Non abbiamo nessun elemento per
dirlo." affermò l'altra sua personalità. "Tuttavia, è sicuramente una
persona a cui dobbiamo stare attenti. Non mi stupirebbe se fosse almeno in parte
responsabile per il casino che sta succedendo."
Moka annuì, sperando che quello non fosse il caso...
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Un Senkaimon, un cancello che metteva in connessione il mondo umano con la
Soul Society, si spalancò con un suono di risucchio, e da esso uscirono diverse
figure che atterrarono senza problemi su un costone di roccia che dava su un
deserto immenso ed apparentemente sconfinato, che si estendeva a perdita
d'occhio e veniva interrotto soltanto dalla vista di una grande città in stile
Tokyo antica che si profilava in lontananza, a circa una giornata di cammino dal
punto in cui il passaggio dimensionale si era aperto. Tuttavia, anche
guardandola da quella distanza, la città appariva immensa, molto più della
maggior partedelle metropoli terrestri, e si vedeva un grande castello svettare
da quello che doveva essere il centro della città.
"Wow... bello, il viaggio dimensionale. Non scorderò mai i mostri che mi
ululano attorno o il panorama desertico." dissse con sarcasmo Rin Natsuki,
sgranchendosi un po' le braccia nel momento in cui l'ultima persona del gruppo
formato dalle Pretty Cure e da Ichigo e i suoi compagni arrivò nell'altra
dimensione. "E così... questa sarebbe la Soul Society, eh? Dove vanno le anime
di tutti coloro che tirano le cuoia sulla Terra? Bel posticino davvero. Perchè
non mi ricordo di essere mai stata qui, eh?"
"I ricordi di tutti coloro che si reincarnano vengono cancellati. O almeno,
questo è quello che mi è stato detto." affermò Ichigo, dando una rapida
spiegazione. Le reazioni delle ragazze e dei loro compagni nel vedere la
desolazione di quel luogo erano state un po' discordanti: Nozomi si guardava
attorno spaesata, impressionata dal paesaggio sterile e desolato. Urara sembrava
più incuriosita ed elettrizzata all'idea di essere in un nuovo mondo... mentre
Komachi restava silenziosa e un po' intimorita, e Karen e Kurumi non davano
l'impressione di essere particolarmente impaurite o eccitate, ma mantenevano un
mirabile sangue freddo. Anche Coco, Natsu e Syrup sembravano abbastanza calmi,
data la situazione... ma Coco riusciva comunque a sentire minacce tutt'attorno a
loro, a causa delle anime perse che sciamavano tutt'attorno, e gli Hollow in
cerca di preda... "Comunque, questa è la Soul Society, se ve lo chiedete. E
quella che vedete in lontananza è Rokungai, la città dove le Tredici Divisioni
hanno il loro quartier generale."
"Mi sembra ancora ieri che ci siamo infiltrati là dentro!" esclamò Orihime,
sorridendo con aria un po' svagata mentre guardava in lontananza. Ishida
sospirò, visibilmente irritato dal pensiero, ma non disse nulla.
"Bene, signori..." disse Urahara, dopo aver controllato che ci fossero tutti.
"Se siamo sicuri che non manchi nessuno, allora possiamo avviarci verso
Rokungai. Credo che... i miei ex-superiori abbiano un certo interesse a parlare
con voi."
"Ricevuto!" esclamò Nozomi, il suo entusiasmo che superava l'iniziale
titubanza. "Syrup, puoi portarci fin lì? Scusa se te lo chiedo?"
"Non dovresti nemmeno farla, una richiesta del genere!" rispose Syrup, per
poi svanire in una nube di fumo, e riapparire sotto forma di un gigantesco
piccione viaggiatore, con grande srpresa del gruppo di Ichigo - a parte Orihime,
che passata la sorpresa iniziale si era subito messa ad esclamare quanto Syrup
fosse adorabile anche nella sua forma gigante!
"In carrozza, signori!" disse Syrup. "Prossima fermata, Rokungai!"
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CONTINUA...
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Capitolo 7 *** Incontri e scontri ***
Ybrtv-007
Yes! Bleach Resurrection Plus
Vampire
Una fanfiction crossover (Yes! Pretty Cure 5 - Bleach - Princess
Resurrection - Rosario Plus Vampire) scritta da: Justice Gundam
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Capitolo 7 - Incontri e scontri
"Beh, sembra che per il momento non abbiamo trovato nulla." disse la
Principessa con nonchalance, alzando le spalle. "Quindi, non troveremo questo
Kisuke Urahara tanto presto, se come penso io adesso è alla Soul Society. Tanto
vale ritirarci, almeno per il momento."
Hiro si schiarì la voce. "Chiedo scusa, Principessa... come ha intenzione di
comportarsi una volta che avrà potuto parlare con Urahara-san?" chiese.
"Sinceramente, ho l'impressione che non sarà tanto propenso a divulgare dei
segreti così importanti per lui."
La bionda nobildonna sorrise velatamente, segno che anche in
quellasituazione, aveva già pensato a quasi tutte le possibilità. "Oh, non mi
aspetto certo che Urahara riveli tutto non appena glielo chiederemo, Hiro."
affermò. "Già soltanto parlare con lui sarà un buon risultato. E per quanto
riguarda quello che Urahara non ci rivelerà... non dimenticare, Hiro, che certe
cose le si può anche intuire dagli indizi che un interlocutore lascia trapelare.
E, non per farmene vanto, ma sono ragionevolmente abile nell'accorgermi di certi
elementi che magari ad altri potrebbero sfuggire."
"Va bene... vorrà dire che per adesso ci accontenteremo di questo." affermò
Kurumu, mettendosi le mani dietro la nuca e guardandosi intorno con aria
svogliata. "Spero solo che non ci sia da fare troppi giri dell'oca prima di
venire a sapere qualcosa di più su quelli che ci stanno prendendo di mira."
"E' quello che spero anch'io, non sono mai stata una fan delle cose
complicate!" sbottò Riza, che certo non era conosciuta per la sua pazienza.
"Allora, vediamo un po' dove possiamo..." si interruppe di colpo, annusando
l'aria con espressione allarmata, quando uno strano odore, che non assomigliava
a nulla di quello che lei aveva sentito prima d'ora, raggiunse il suo naso
acuto, e la ragazza mezza-licantropo si mise in guardia, temendo che ci fosse un
pericolo imminente! Nello stesso momento, tutti i presenti scattarono
sull'attenti... e la Principessa, senza scomporsi, scivolò lentamente in una
elegante quanto pratica posa di guardia, percependo una presenza sgradita molto
vicino a loro...
"Che... che sta succedendo?" chiese Moka, un po' impaurita. Per quanto fosse
conosciuta per essere una combattente fredda e determinata quando la sua
personalità interna emergeva, quando quest'ultima era sigillata dal suo rosario
Moka era di poco superiore ad un essere umano ragionevolmente ben allenato.
"C'è... qualcuno da queste parti?"
"Certo che c'è, Miss Confetto." disse Riza, le cui braccia si trasformarono
in zampe di lupo a significare che era pronta a dare inizio alla battaglia. "Il
mio naso non si è mai sbagliato prima d'ora, e non ho mai sentito un odore del
genere prima di adesso... mi è totalmente sconosciuto, ma riesco comunque a
capire che si tratta di avversari formidabili! Non dobbiamo sottovalutarli!"
"Non mi piace..." disse Tsukune, maneggiando nervosamente il rosario che
teneva sigillati i suoi poteri di ghoul. Anche lui si rendeva conto che c'era
qualcosa di molto strano... una presenza sinistra che ammorbava l'aria, come il
gelo di una tomba aperta... E un istante dopo, il sole sembrò perdere
luminosità, e con un sinistro rumore vibrante, una sorta di cancello
dimensionale si aprì davanti a loro, prendendo laforma di un varco nero
attraversato da lampi di sinistra luce violacea! Tsukune strinse i denti quando
vide due figure umanoidi, una esile ed apparentemente fragile, ed una possente e
quasi squadrata, che avanzavano minacciose verso di loro... e pochi istanti
dopo, davanti a loro apparve un inquietante individuo vestito di bianco, con la
pelle mortalmente pallida e i capelli neri, uno strano copricapo che sembrava
fatto di osso a proteggergli soltanto una parte della testa, e gli occhi di un
verde gelido e quasi ipnotico, con delle righe azzurre simili a lacrime che
solcavano le guance! In qualche modo, faceva più paura lui del colosso dalla
pelle scura e pieno di muscoli che lo seguiva, ghignando sinistramente mentre si
sgranchiva le nocche...
"Tsk." grugnì il mostro muscoloso. "Sono stato qui un po' di volte con una
maschera, ma il mondo umano è più noioso di quanto ricordassi! L'energia
spirituale qui è così scarsa, che mi sembra di soffocare!"
"Cosa?" esclamò Yukari, cercando di non far vedere che le tremavano le
ginocchia. "E... e questi due chi sono? Che... che cosa vogliono qui?"
"Non ne ho idea." disse la Principessa, sostenendo lo sguardo di Ulquiorra
Cifer, la Cuarta Espada. "Tuttavia, ho l'impressione che siano in qualche modo
legati alla mente che sta dietro a questo complotto. Ammetto che non ho mai
visto due creature simili prima d'ora. Che cosa siete voi, esattamente?"
Ulquiorra guardò freddamente il gruppetto di youkai e mezzi-youkai riunito
davanti a lui e a Yammy. "Non ho nulla da dire a spazzatura come voi." disse
laconicamente. "Toglietevi di mezzo."
"Cosa? Hey, signor emo, guarda che noi non siamo qui per intrattenere voi due
buffoni!" esclamò Riza, piuttosto irritata, senza più nemmeno badare al fatto
che Ulquiorra sembrava essere un avversario decisamente al di sopra della sua
portata. "Voi chi siete, visto che ci troviamo? E cosa siete venuti a fare
qui?"
"Come ho detto, non siamo obbligati a darvi nessuna risposta." disse
Ulquiorra. Yammy sembrava fremere... non era certo il più paziente degli Espada,
e anzi stava cercando una qualsiasi scusa per attaccare briga e sfogare i suoi
istinti distruttivi. Scusa che in quel momento Riza gli stava dando
ampiamente...
"Senti, tu! Io non ho nessuna voglia di starmene qui ad ascoltare i vostri
discorsi! Io sono qui perchè c'era la possibilità di ammazzare qualcuno... ED E'
QUELLO CHE FARO' ADESSO! GRAAAAAARGH!" ringhiò la Decima Espada, sollevando un
braccio muscoloso e cercando di abbatterlo sul gruppo di Tsukune e della
Principessa senza alcun preavviso! Con estrema calma, la bionda principessa
degli youkai eseguì uno spettacolare salto mortale all'indietro ed evitò il
pesante pugno di Yammy, mentre il resto del gruppo si sparpagliava rapidamente!
Il pugno di Yammy si abbattè sul terreno con la forza di un bodile, e un boato
assordante riecheggiò tutt'attorno quando il colpo aprì letteralmente uno
squarcio nel cemento armato, come se fosse stato polistirolo! Un terremoto in
miniatura scosse la strada, e alcuni dei ragazzi dovettero appoggiare una mano a
terra per evitare di essere scagliati via dalla scossa tellurica... mentre
Ulquiorra restava in piedi senza apparente fatica, mantenendo la sua espressione
distaccata e vagamente irritata.
"Hmph. Ha perso la testa. Che stupidaggine." affermò tra sè lo Espada del
Nichilismo. Pur non essendo certo un santo, Ulquiorra trovava sgradevoli e
stupidi gli spargimenti di sangue inutili... cosa di cui invece Yammy sembrava
entusiasta! Rassegnato all'idea che avrebbe dovuto combattere contro questi
scartini che non avrebbero certo potuto dargli problemi, Ulquiorra si mise in
guardia, mentre Yammy continuava furiosamente il suo attacco!
"IO VI SCHIACCERO' COME LE MERDE CHE SIETE!" tuonò lo Espada dell'Ira.
"HAHAHAHAHAAAA! VEDIAMO SE RIUSCITE A SCHIVARE QUESTO!"
Il pugno sinistro di Yammy scattò verso Tsukune, che per un attimo restò a
guardare atterrito l'enorme arto che si avvicinava a velocità allucinante... ma
riuscì a risvegliarsi appena in tempo dal suo stupore e si gettò a terra con
rapidità, sentendo un violento colpo di vento quando il micidiale attacco lo
mancò di qualche centimetro e colpì un lampione dietro di lui, riducendolo in un
ammasso di ferraglia contorta! La violenza del colpo era stata tale che il
semplice spostamento d'aria fu sufficiente a far perdere al ragazzo ghoul la sua
presa sul terreno e scagliarlo via, facendolo grugnire di dolore nel momento in
cui l'asfalto dissestato gli graffiò la pelle delle braccia!
"Tsukune-kun!" esclamò Kurumu, mentre Moka già andava ad assistere il
ragazzo. Vedere Moka che sembrava quasi approfittare della situazione per andare
da Tsukune fece provare un breve impeto di gelosia alla succube dai capelli
azzurri, ma Kurumu inghiottì la sua gelosia e si lanciò all'attacco contro
Yammy, sfoderando due serie di lunghi ed affilati artigli che avevano preso
improvvisamente il posto delle unghie delle mani, mentre un paio di ali da
pipistrello e una lunga coda appuntita le erano spuntate appartemente dal nulla!
"Okay, brutto ammasso di lardo! Se tocchi Tsukune, devi fare i conti con
me!"
"HAHAHAHAHAAAA! NON MI ROMPERE I COGLIONI, MISERABILE NULLITA'!" tuonò la
Decima Espada, voltandosi di scatto per colpire Kurumu con un manrovescio... ma
Kurumu si era aspettata la sua reazione, e si scansò con perfetto anticipo,
evitando il tremendo colpo! Fece saettare la sua coda e la avvolse attorno al
polso di Yammy, poi si fece trascinare apposta e sferrò un rapido e preciso
fendente con gli artigli della mano destra, colpendo l'avversario e aprendogli
un taglio netto verso la fine dell'avambraccio! Yammy lanciò un tremendo ruggito
di rabbia e di dolore, e Kurumu mollò la presa e atterrò con un agile capriola
prima che il bestione potesse rispondere al suo attacco, mentre Riza si
scagliava con determinazione contro Ulquiorra, sfoderando i suoi artigli
letali!
"Vediamo se fai ancora tanto il figo quando ti ho fatto un bel ricamino sulla
faccia! Yaaaaah!" esclamò la ragazza-lupo, sferrando un poderoso fendente
orizzontale che sfrecciò verso la testa dello Espada del Nichilismo.
Quest'ultimo, tuttavia, non fece una piega e si scansò quel tanto che bastava
per evitare il colpo di solo qualche centimetro. Un istante dopo, la sua mano
aperta scattò in avanti a colpì Riza allo stomaco, con abbastanza potenza e
precisione da mozzarle il fiato in gola e farla volare per un lungo tratto,
facendola infine schiantare su un cumulo di rifiuti che si trovavano lì vicino.
"Accidenti... attenta, Riza-san! Quel tizio non è da sottovalutare
assolutamente!" esclamò Hiro. "Principessa, quelli chi sono? Lei... ne sa
qualcosa, per caso?"
La bionda nobildonna, tirando fuori da chissà dove una motosega e facendola
partire, osservò attentamente Ulquiorra, mentre Riza si rialzava con un colpo di
reni e si rimetteva in guardia con espressione irritata. "Ho già sentito parlare
di loro. Vengono da un luogo chiamato Hueco Mundo, in una dimensione che qui
sulla Terra potremmo definire l'aldilà." spiegò la Principessa. "Recentemente,
si è verificata una defezione tra le file degli Shinigami, i soldati che
mantengono l'ordine e il controllo nel ciclo di morte e reincarnazione. Alcuni
di loro hanno dato il via ad una ribellione, e i loro capi si sono organizzati
sotto la guida del capitano Sosuke Aizen, la mente del complotto. Alle
dipendenze di Aizen, oltre agli shinigami traditori, ci sono anche dieci
pericolosi individui conosciuti come gli Espada. Ho ragione di credere che
questi due facciano parte di questo gruppo."
"Sei informata su di noi, a quanto vedo." disse Ulquiorra, senza mostrare il
minimo segno di essere impressionato. Yammy, sempre più irritato per il fatto
che un'avversaria che lui considerava inferiore lo stava umiliando, stava
ruggendo in preda all'ira cieca, percuotendosi il petto come un gorilla
infuriato... e alcuni dei presenti videro che il suo corpo stava cominciando a
mutare, i muscoli che guizzavano sotto la pelle in maniera repellente! Lo Espada
più grande stava cominciando a trasformarsi, cominciando ad assumere un aspetto
più animalesco e mostruoso...
"Che posso dire? Una persona che si trova nella posizione che ricopro non può
fare a meno di tenersi aggiornata su molti argomenti." rispose la Principessa
con nonchalance, facendo scorrere quasi distrattamente la sua motosega
sull'asfalto. Si sentì uno stridio agghiacciante, mentre una raffica di
scintille si levava dal terreno. "Non sarebbe molto dignitoso se mi lasciassi
cogliere di sorpresa così facilmente. Ma ditemi... voi per caso, sapete qualcosa
di Fairy Tale, o di quello che stanno facendo di recente nel mondo degli
youkai?"
"Non risponderò certo ad una domanda simile." affermò Ulquiorra, sguainando
lentamente una lunga spada dalla lama leggermente incurvata, tenendola con la
mano destra con una destrezza che faceva subito capire che era un combattente
molto esperto. Con un guizzo, la Cuarta Espada si lanciò all'attacco, sferrando
un fendente diretto al collo della Principessa, ma quest'ultima, che aveva
osservato ogni minimo movimento del seritore di Aizen, alzò di scatto la sua
motosega, e le lame si scontrarono a mezz'aria con un cigolio e una pioggia di
scintille. La Principessa ed Ulquiorra si separarono saltando all'indietro e
squadrandosi attentamente, e la Cuarta Espada strinse leggermente i suoi gelidi
occhi verdi. "Hmph. Sembra che tu sia più abile del previsto. Non posso
permettermi di sottovalutarti."
"Principessa!" esclamò Hiro, piazzandosi al suo fianco e mettendosi in
guardia, malgrado fosse chiaramente spaventato - riusciva a capire che quel
tizio dall'aspetto funereo, malgrado le apparenze, era uno degli avversari più
formidabili che lui e i suoi compagni avessero mai affrontato. "Principessa, ha
bisogno di una mano? Potrei... aiutarla?"
"Hiro! Levati di mezzo, ci saresti solo d'intralcio!" esclamò Riza, mentre
Tsukune, Moka, Yukari e Kurumu continuavano a cercare di tenere a bada il
possente Yammy. La Decima Espada stava perdendo sempre più il controllo, ed era
aumentato di dimensioni, raggiungendo una ragguardevole altezza di tre metri,
con corna ricurve che gli uscivano dalle tempie, spuntoni di carne che
spuntavano dagli avambracci, e la mascella inferiore sporgente e armata di zanne
ricurve. Con un gesto della sua bacchetta magica, la piccola strega fece
apparire dal nulla uno sciame di oggetti assortiti - un imbuto, un lavandino,
una lavagnetta portatile... - e li scagliò contro il volto mostruoso di Yammy,
senza fargli alcun danno ma costringendolo a fermarsi per un secondo... il tempo
necessario a Tsukune e a Moka per rimuovere i rispettivi rosari dal collo
dell'altro! Immediatamente, i lunghi capelli rosa confetto di Moka diventarono
bianchi come la neve, e un freddo bagliore rossastro, come fuoco e ghiaccio
assieme, si accese nelle pupille dei suoi occhi! Nello stesso momento, Tsukune
si trasformò, in maniera più sottile ma non per questo meno notevole - i suoi
occhi diventarono rossi, con le pupille ellittiche come quelle di un gatto, i
suoi capelli scolorirono leggermente, e il suo corpo assunse un aspetto più
forte e agile. Questo era il risultato di una serie di trasfusioni di emergenza
che Moka aveva fatto al ragazzo, per permettergli di sopravvivere contro Kujo e
contro i mostri che avevano cercato di aggredirlo alla Youkai Academy: Tsukune
era diventato una creatura a metà tra un essere umano e un vampiro, un ghoul che
si era rivelato potente quanto bastava per permettere al ragazzo di sopravvivere
al suo turbolento primo anno di accademia... e che ora era la sua migliore
possibilità di affrontare Ulquiorra, che non dava segno di sorpresa nel vedere
quella trasformazione.
"Hm. Questa non me l'aspettavo. Dovrò fare rapporto di questa novità."
affermò Ulquiorra, parlando più a sè stesso che alla Principessa e a Riza. La
ragazza-lupo, per niente in vena di ascoltare Ulquiorra, diede inizio alle
ostilità scattando in avanti, e poi eseguendo un'abile finta verso la propria
destra, cercando di colpire la Cuarta Espada al fianco... mentre la Principessa,
con un fluido movimento, scivolava verso sinistra e sferrava un abile fendente
con la sua motosega. Ma Ulquiorra si rivelò una volta di più un avversario molto
abile, malgrado l'aspetto poco imponente... e dopo aver scansato abilmente un
fendente dagli artigli di Riza, alzò le braccia, sferrò un colpo, e deviò la
lama rotante come se fosse stata un semplice bastone. I denti affilati della
motosega non riuscirono a penetrare la pelle della Cuarta Espada, e una pioggia
di scintille si levò dal punto dell'impatto, mentre la Principessa saltava
all'indietro per evitare un contrattacco. Con disarmante rapidità, Ulquiorra
alzò l'altro braccio e creò una sfera di energia rossa sul suo pugno, per poi
scagliarlo contro le sue avversarie.
"Bala." disse Ulquiorra, alzando appena la voce. Il proiettile fatto
di pura energia spirituale sfrecciò con un sibilo malefico verso il volto della
Principessa, che però, grazie ai suoi riflessi, riuscì a scansarlo di
pochissimo, spostando la testa da un lato. La Bala di Ulquiorra riuscì comunque
ad aprirle un taglio sulla guancia grazie all'emanazione di energia, e un
rivoletto di sangue scorse sul volto elegante della bionda nobildonna, che non
fece altro che sorridere obliquamente e passarsi le punte di due dita sul
taglio, leccandone via poi il sangue.
"Reiatsu, eh? Energia spirituale. Voi Espada avete un controllo invidiabile
su di esso." disse la Principessa. Pensando che Ulquiorra fosse distratto, Riza
scattò verso di lui da dietro, cercando di colpirlo ancora una volta con i suoi
artigli... ma, con brutale efficienza, lo Espada dalla pelle d'alabastro si
volto rapidamente e parò il colpo con il braccio sinistro, per poi respingere
Riza, che atterrò in piedi un po' più in là ed incespicò per qualche passo.
"Hmph. Non un tipo molto loquace, vedo. Beh, Aizen Sosuke non se li è scelti
a caso, i suoi servitori." affermò la Principessa. Alzò di nuovo la sua
motosega, sollevando l'arma letale all'altezza del volto di Ulquiorra, che
sembrava congelato in una espressione totalmente neutrale, con appena un accenno
di disprezzo... un'espressione che era completamente agli antipodi della furia
cieca, piena di odio, con cui Yammy si stava sfogando su Tsukune e i suoi
compagni!
"HAHAHAHAHAAAAA! VI SPAPPOLERO' COME INSETTI!" ringhiò il gigantesco Espada,
gli occhi che dardeggiavano per la sete di sangue. Il suo pugno sfrecciò in aria
e fece per abbattersi sulla piccola Yukari, che spalancò gli occhi in un attimo
di sorpresa e paura, ma riuscì a scansarsi abilmente, venendo però gettata a
terra dall'impatto del pugno di Yammy sul terreno. Il gigantesco bruto ringhiò
nuovamente e scagliò una sfera di energia rossa uguale a quella di Ulquiorra,
indirizzandola verso Tsukune e Moka. I due ragazzi evitarono il colpo per un
pelo, scattando ognuno in direzioni diverse... e la vampira dai capelli candidi
saltò verso la testa di Yammy, eseguendo una capriola in aria e scendendo giù
con un letale calcio dell'alto verso il basso! Si sentì un boato tremendo quando
il calcio di Moka andò a segno, e Yammy strabuzzò gli occhi e ruggì per l'ira e
il dolore prima di finire faccia a terra, facendo tremare tutto con il suo
immane peso! Sempre più infuriato, Yammy cominciò a rialzarsi, e degli spuntoni
ossei ricurvi fuoriuscirono dalla sua spina dorsale, estendendosi come lame.
"Hmph." disse Moka. "Solo un ammasso di carne che non sa pensare ad altro che
a sfogare i suoi bassi istinti distruttivi. Uno come te dovrebbe stare al suo
posto, spazzatura."
"RAAAAARRRGH!" ruggì Yammy, alzandosi di scatto. "PIU' VOI MI FATE INFURIARE,
PIU' CRESCE LA MIA FORZA! VI ANNIENTERO'! VI ANNIENTERO' TUTTIIII!"
Il bruto sferrò un poderoso colpo circolare con il braccio destro, cercando
di colpire Kurumu, che aveva preso il volo grazie ad un paio di ali da
pipistrello che si era fatta improvvisamente spuntare dalla schiena. La succube
evitò il tremendo colpo scendendo rapidamente di quota, e poi sferrò un fendente
con i suoi artigli, senza far più di tanti danni al possente Espada, ma
facendolo incespicare per un secondo, e dando a Tsukune la possibilità di
chiudere le distanze e sferrare una poderosa serie di pugni!
Con letale potenza e precisione, il ragazzo ghoul raggiunse il torace
dell'essere malvagio, sferrando il suo attacco! Ad ogni colpo, il corpo di Yammy
saltava indietro, come colpito da una raffica di mitragliatrice, e a nulla
valsero i tentativi di difesa della possente creatura, che si ritrovò ben presto
in minoranza! Con un ultimo, tremendo colpo, Tsukune fece cadere all'indietro
Yammy, che si abbattè al suolo con un boato assordante, aprendo delle profonde
crepe nel terreno! Approfittando del momento in cui Yammy era più vulnerabile,
Yukari fece un salto enorme e agitò la sua bacchetta magica, creando una raffica
di carte affilate come rasoi che sfrecciarono verso il bersaglio, trafiggendolo
in più punti! Yammy ruggì di nuovo, sempre più infuriato, e cercò di
allontanarsi rotolando... ma solo per prendere una rincorsa ancora maggiore e
scagliarsi di nuovo contro i suoi avversari!
"Hmph... questo bestione non sembra proprio avere idea di quando è il momento
di lasciar perdere, vero?" affermò Moka. "Bene, ammasso di carne, se è questo
che vuoi... saprò darti la lezione che meriti!"
"Accidenti, Moka, non lo provocare!" esclamò Kurumu, atterrando e ripiegando
le ali sulla schiena, mentre Yukari cercava di lanciare un altro incantesimo.
"Lo hai visto anche tu che questo bestione diventa tanto più forte quanto più si
infuria!"
"Finchè non riesce a ragionare, possiamo tenerlo a bada!" Rispose Moka, dando
un'occhiata al combattimento che la Principessa e Riza stavano sostenendo contro
Ulquiorra. Lo Espada del Nichilismo non stava ancora facendo sul serio, e ciò
nonostante riusciva a tenere sotto scacco le sue avversarie con scioccante
facilità. "Anzi... forse è il caso che io vada a dare una mano alla Principessa
e a Riza-san. Quel tizio più piccolo mi sembra molto più pericoloso..."
"Va bene, Moka-san!" affermò Tsukune, sentendosi più sicuro di essere in
grado di tenere testa al furioso Yammy. "Di questo qui ci occupiamo noi!"
Moka annuì e sorrise argutamente, tenendo d'occhio Ulquiorra mentre si
avvicinava alla Principessa, sfoderando una spada lunga e sottile...
----------
Nozomi doveva ammettere che il viaggio verso la Soul Society, attraverso i
quartieri del Rukongai, non era esattamente quello che lei si era aspettata:
sembrava davvero di camminare lungo le stradine fatiscenti di un antico
villaggio giapponese, circondati dalla povertà e dal degrado, tra odori
repellenti e sporcizia. Se questo era davvero l'aldilà, Nozomi era davvero
contenta di non serbarne alcun ricordo...
"E' un autentico squallore..." mormorò Rin, che era un po' meno avvezza a
tenersi le sue opinioni per sè. "Ma com'è possibile che la Soul Society tolleri
tutto questo? Non dovrebbero prendere dei provvedimenti per fare in modo che gli
abitanti di questo posto vivano in maniera un po' più decente?"
"Soprattutto se penso che in questo posto le persone vivono molto più a lungo
che sulla Terra..." disse Urara, dando delle monetine ad una coppia di bambini
che stava facendo l'elemosina. Si rivelò una scelta poco ponderata - non solo
iniziarono subito a radunarsi altri mendicanti che, attirati anche dai vivaci
colori del vestiario delle ragazze, cercarono di ottenere qualcosa anche per sè
stessi... ma i due bambini, accortisi che non era la moneta in uso nella Soul
Society, rilanciarono le monete alla biondina con aria indignata. Fu soltanto
quando Rukia e Jushiro intervenirono, calmando i bollenti spiriti di chi stava
intorno con la loro semplice presenza, che si riuscì ad evitare confusione.
Urahara si aggiustò il cappello sulla testa. "Come potete vedere, non è un
problema di facile soluzione." affermò. "Forse vi siete fatte l'idea che la Soul
Society sia una specie di regno, ma non c'è nulla di più sbagliato. Vedete,
prima che il capitano Aizen tradisse le Tredici Divisioni e sterminasse la
Centrale 46, l'autorità giudiziaria della Soul Society... si può dire che la
nostra dimensione fosse un autentico incubo burocratico, dove le proposte di
riforma e di miglioramento degli standard di vita venivano costantemente
ostracizzate e fatte passare per interminabili e labirintiche discussioni. Anche
ora che la Centrale 46 non esiste più, la situazione non è molto cambiata."
"La catena di comando si è infranta, e finchè non si riuscirà a rimetterla a
posto, temo che non sarà possibile riportare la Soul Society all'efficienza. In
effetti, finchè non saremo riusciti a sventare i piani di Aizen, la situazione
non ha possibilità di migliorare." continuò Yoruichi. Essendo discendente di una
delle famiglie nobili della Soul Society, l'affascinante guerriera dalla pelle
scura era tra i più adatti a spiegare alle neofite come funzionassero le cose in
quel caotico aldilà. "State comunque pur certe che, senza la Soul Society, la
situazione in questo mondo era molto peggiore, e la violenza tra le anime
reincarnate era la regola, piuttosto che l'eccezione. Il capitano Yamamoto, con
tutti i suoi difetti, ha anche degli innegabili meriti. Almeno è riuscito a
portare un po' di ordine da queste parti."
"Questo però non toglie che la gente della Soul Society vive in una
situazione terribile..." azzardò Coco, sentendosi più che mai come un pesce
fuori dall'acqua. Più si sapeva di questo strano mondo, più aveva l'impressione
che si fossero cacciati in qualcosa di davvero troppo grande per loro...
"Lo sappiamo anche noi." disse Rukia, comprendendo le rimostranze dei suoi
compagni - che del resto, era ormai abituata ad aspettarsi da coloro che
venivano a sapere dell'esistenza della Soul Society. "E per quello che possiamo,
cerchiamo anche di migliorare un po' la situazione... comunque, tra non molto
dovremmo essere in vista del Seireitei. E allora lo spettacolo cambierà non
poco."
"Il Seireitei, o Corte delle Anime Pure, è il cuore del governo della Soul
Society." disse Ichigo, giusto per ricordarlo alle Pretty Cure nel caso ce ne
fosse stato bisogno. Il ragazzo dai capelli arancioni stava guardando verso
l'enorme complesso che dominava l'immensa metropoli, e che già da quella
distanza dava l'impressione più di una montagna che di un quartiere. "Da qui, ci
si metterebbe un sacco di tempo per raggiungerlo... in effetti, ci vorrebbe
almeno qualche giorno di cammino... ma per fortuna, gli shinigami hanno una
tecnica particolare con la quale possono fare tutta questa strada."
"Davvero? Riuscite ad arrivare fin lì... oppure a raggiungere i quartieri di
Rokungai... in così poco tempo?" chiese Kurumi. "Noi Pretty Cure siamo
abbastanza veloci... e magari, grazie a Syrup, possiamo arrivare fin lì in un
paio d'ore... ma non credo che senza di lui riusciremmo a coprire una distanza
simile in così breve tempo."
"A parte il fatto che c'è un motivo se vi ho chiesto di atterrare sui
quartieri di Rokungai, piuttosto che proprio davanti ai cancelli del Seireitei."
affermò Jushiro, sorridendo garbatamente. "In generale, e anzi in questo periodo
più che mai, i guardiani delle mura del Seireitei hanno il grilletto facile, se
capite cosa voglio dire. Se ci fossimo presentati in groppa al vostro compagno,
non credo avrebbero esitato più di due secondi a spararci addosso."
Karen annuì, comprendendo la necessità di essere paranoici e pronti a tutto.
Per quanto la situazione fosse di calma apparente, era innegabile il fatto che
le Tredici Divisioni fossero in guerra con Hueco Mundo. "Capisco. Quindi,
arriveremo al Seireitei usando questa vostra tecnica, se non ho capito male.
Ma... credo che prima di farlo, noi sei dovremmo trasformarci."
"Come mai, Karen-san? Non che la cosa mi dispiaccia, ma sono curiosa di
sapere come mai pensi che ne abbiamo bisogno." chiese una incuriosita
Nozomi.
"Beh, il motivo è abbastanza semplice." rispose Karen con tutta tranquillità.
"Per arrivare fin lì in così poco tempo, dovremmo sicuramente accelerare ad una
velocità superiore a quella che un normale essere umano potrebbe sopportare
senza subire gravi lesioni oppure morire. Quando ci trasformiamo, la nostra
resistenza fisica aumenta abbastanza da permetterci di sopravvivere ad una tale
velocità, altrimenti siamo a tutti gli effetti delle ragazze comuni."
"Immagino che Yoruichi-san, Urahara-san e gli altri pensassero di usare
questa tecnica e usarla per portare anche noi davanti ai cancelli del
Seireitei." affermò Komachi. "Sarebbe il modo più rapido e più semplice, in
effetti. E visto che siamo accompagnati da due shinigami della Tredicesima
Divisione..." guardò con gratitudine verso Jushiro e Rukia. "...dovremmo essere
in grado di passare senza eccessivi problemi."
"Esatto, mie care! Era proprio questo quello che avevamo in mente... anche se
immagino che io e Yoruichi-chan avremo comunque il nostro bel da fare, visto che
siamo esuli... e tutta questa serie di cose!" disse con fare allegro Urahara,
tirando fuori un ventaglio dalla sua veste e aprendolo di scatto. Dal ventaglio
fuoriuscì una raffica di coriandoli colorati, che si sparsero tutt'attorno e che
accattivarono subito l'attenzione di Nozomi e Urara!
"Beh, allora che aspettiamo?" chiese Kurumi, strizzando un occhio mentre
indicava un vicoletto vicino. "Forza, ragazze, adesso ci infiliamo là dentro e
ci trasformiamo, così non ci saranno più problemi a seguire le nostre guide al
Seireitei."
"Subito!" esclamò Nozomi, infilandosi per prima nella stradina angusta,
seguita a ruota da tutte le sue compagne. Ci furono una serie di lampi di luce
colorata, accompagnate da una serie di proclami ad alta voce...
"PRETTY CURE! METAMORPHOSE!"
"Il grande potere della Speranza! Cure Dream!"
"La fiamma rossa della Passione! Cure Rouge!"
"Il profumo e l'Effervescenza dei limoni! Cure Lemonade!"
"La terra verde della Tranquillità! Cure Mint!"
"La sorgente blu dell'Intelligenza! Cure Aqua!"
"La rosa blu è il mio emblema segreto! Milky Rose!"
...e un attimo dopo, sei ragazze dai costumi sgargianti, accompagnate da tre
graziosi animaletti, uscirono dal vicolo come macchie di colore nel grigiore del
Rokungai! Inutile dirlo, Orihime andò subito in visibilio, con tanto di raggi di
sole che scaturivano dietro di lei, e scintille dorate che le luccicavano
attorno! "Wooooow! Avete visto che bello? E' come negli anime che guardo sempre!
Ci sono le ragazze che si trasformano e combattono contro il male! Mamma mia,
quanto mi piacerebbe potermi trasformare anch'io così! Com'è che facevano? Ah,
sì, certo! Moon Power Make Up! Ta-daaaan!"
La stravagante ragazza dai capelli rossi si mise in posa da Sailor Moon, e
poi cominciò a fare delle buffe mosse di arti marziali, come se stesse cercando
di combattere contro dei nemici invisibili che la circondavano... e atterrò
mettendosi nuovamente in posa, sotto gli sguardi esterrefatti della maggior
parte dei suoi compagni. Solo Cure Dream ed Cure Lemonade non sembravano per
niente stupite, e anzi raggiunsero la loro nuova amica per incoraggiarla!
"Se vuoi ti posso dare anch'io qualche consiglio per essere una Magical Girl
a tutti gli effetti, Orihime-chan!" esclamò un'euforica Cure Dream, tenendo una
mano ad Orihime come se stesse dando il benvenuto ad una nuova Pretty Cure! "Non
è difficile, lo sai? Si tratta di avere decisione, di non farsi abbattere, e di
pensare positivo! Sono sicura che saresti perfetta come Pretty Cure!"
"Dici davvero, Nozomi-chan?" esclamò Orihime, prendendo le mani a Cure Dream
e guardandola negli occhi con espressione comicamente commossa. "Davvero pensi
che riuscirei bene come Magical Girl?"
"Certo, Orihime-chan! Ti basterà seguire i miei consigli e vedrai che farai
un figurone!" esclamò la leader non ufficiale delle Pretty Cure.
"E darò una mano anch'io! Sembra divertente!" esclamò Cure Lemonade,
brillando a sua volta e unendosi a quelle due nei loro voli pindalici!
Il loro entusiasmo non era condiviso da tutti, con reazioni alquanto
differenti tra il gruppo: Ishida stava facendo finta di non conoscerle,
guardandosi attorno con apparente nonchalance. Ichigo, Rukia e Milky Rose
avevano tutti un grosso gocciolone di sudore dietro la testa. Yoruichi guardava
la scena ridacchiando tra sè, mentre Urahara stava dicendo qualcosa riguardo i
vantaggi della "beata gioventù"... e Chad, pur restando serio e taciturno,
indicò le tre con fare imbarazzato, avvicinandosi a Cure Rouge.
"Rouge... le tue compagne... è normale da parte loro, tutto questo?" chiese
l'enorme ragazzo dalla pelle scura.
La Pretty Cure della Passione ridacchiò rassegnata e scosse la testa. "Oh,
tipico modo di fare di Nozomi-chan e Urara-chan. Tranquillo, Sado-san, ci farai
l'abitudine."
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Poco dopo, il gruppo di Nozomi ed Ichigo era finalmente arrivato alle porte
del Seireitei, e il capitano Jushiro Ukitake, come capitano della Tredicesima
Divisione, si era fatto aprire le porte dai guardiani, dopo aver assicurato che
i ryoka che erano con lui erano degli ospiti speciali, richiesti dal capitano
Genryusai Shigekuni Yamamoto in persona. Non appena varcati i cancelli, le
Pretty Cure e i loro accompagnatori si trovarono di fronte uno spettacolo ben
diverso da quello dei quartieri bassi: era un luogo ordinato, quasi lindo, che
ricordava i quartieri nobiliari della Edo dell'era Meiji. Le strade erano tenute
molto meglio, e le pietre levigate che le componevano erano più lisce e meno
dissestate. Anche gli edifici davano un'impressione di magnificenza, con le loro
alte mura bianche e le arcate pittoresche... tuttavia, ad un'occhiata più
attenta, le Pretty Cure ebbero anche la sensazione di un ambiente sterile e in
qualche modo ostile. Non erano sicure del perchè, ma non si sentivano del tutto
a loro agio...
"Ecco. Questo è il Seireitei, il cuore della Soul Society, signorine." disse
Jushiro, indicando il grande edificio che si ergeva al centro dell'immenso
complesso. "Ora vi condurrò al quartier generale delle Tredici Divisioni, dove
potrete finalmente parlare con il capitano Yamamoto in persona. C'è ancora da
fare un po' di salti, signorine, quindi il mio consiglio spassionato è quello di
reggervi forte, e seguire i nostri movimenti."
"Non è un problema." disse Cure Mint. "Anzi, devo ammettere che è divertente
questo modo di viaggiare! Se solo potessimo imparare anche noi a muoverci così,
sarebbe un gran bel vantaggio, non trovate?"
"Già... sarebbe utile per cogliere di sorpresa quelli di Eternal!" commentò
Coco, ripensando a quanto sarebbe stato utile, in una situazione in cui si
trovavano in svantaggio, usare quel passo-lampo (Urahara e gli altri residenti
della Soul Society lo avevano chiamato Shunpo, mentre Ishida aveva parlato di
una versione Quincy di tale tecnica chiamata Hirenkyaku) e riportarsi in
vantaggio con un movimento inaspettato. Un attimo dopo, il viaggio proseguì,
portando le ragazze sopra i tetti delle case e tra le strade immacolate della
capitale della Soul Society. In un lampo, passarono accanto ai negozi
prestigiosi riservati alla nobiltà, alle caserme e alle accademie nelle quali si
addestravano i difensori dell'aldilà... e prima ancora che potessero rendersi
conto di cosa fosse successo, le ragazze e i loro accompagnatori si ritrovarono
di fronte al grande quartier generale delle Tredici Divisioni, in tutta la sua
imponenza! Ishida corrugò la fronte, irritato nel trovarsi di fronte, ancora una
volta, al quartier generale degli shinigami che lui odiava... ma non disse
nulla, preferendo rimandare a momenti più favorevoli le sue rimostranze nei
confronti di un certo scienziato al servizio delle Tredici Divisioni...
"Ecco, ci siamo..." affermò Ichigo, con voce dura. "Siamo di fronte al
quartier generale delle Tredici Divisioni."
"Andrò io personalmente a dare l'annuncio al capitano Yamamoto." affermò
Jushiro. "Voi restate qui, e attendete di essere convocate."
"Va... va bene!" mormorò Cure Dream. sentendosi una volta tanto intimorita di
fronte alle gigantesche porte del quartier generale. "Spero... spero solo di non
essere arruolata a forza... ho come l'impressione che non mi piacerebbe per
niente..."
----------
CONTINUA...
Note dell'autore: Chiedo scusa, non avevo una grande ispirazione per questo
capitolo, e ho finito per farlo un po' corto e non certo memorabile. Tuttavia,
spero che almeno lo scontro con Ulquiorra e Yammy sia stato scritto abbastanza
bene, e sappiate che porterà ad un cambio di trama che coglierà molti di
sorpresa! Beh, questo è quanto, per adesso... nel prossimo capitolo, che spero
di iniziare presto, assisteremo a qualche evento un po' più sostanzioso! A
presto!
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