Bella, anche a un passo dalla morte

di Selhin
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Bella anche a un passo dalla morte ***
Capitolo 2: *** Il silenzio dei miei pensieri ***
Capitolo 3: *** Il Ponte della Speranza ***
Capitolo 4: *** Un muto viaggio ***
Capitolo 5: *** La città del silenzio ***
Capitolo 6: *** Vuota ***
Capitolo 7: *** Partenza verso le stelle ***
Capitolo 8: *** Posseduta...e libera. ***
Capitolo 9: *** Together ***



Capitolo 1
*** Bella anche a un passo dalla morte ***


[Squall

 

Ciao a tutti. Questa è la mia primissima FanFic. So che è un tema già trattato più volte, però l’ho scritta anni fa e solo adesso ho notato che era già stato affrontato. Chiedo già scusa se vi annoierà o la troverete banale. Mi piacerebbe che mi aiutaste a migliorarmi ^^ Un grazie grande a tutti.

 

Bella, anche a un passo dalla morte

 

 

[Squall?Squall, mi stai ascoltando?

 

No, ragazzi…mi spiace ma proprio

non ci riesco…

 

Anche noi siamo preoccupati per

Rinoa ma…

 

Rinoa è morta.

 

No, non è morta…Io troverò il modo

di salvarla!]

 

 

 

  Corro, inciampo, riprendo fiato e ricomincio a correre…Il mio obbiettivo, l’infermeria…Là dove Lei sta dormendo. Si ne sono convinto, Lei sta dormendo…

Deve dormire!

  Non può. Non può essere morta!

Svolto veloce l’angolo e corro per il corridoio. Vedo la porta in lontananza, bianca, alta, con attaccato un foglio in cui scritti gli orari della dott.sa Kadowaki…Leggo veloce, oggi non è di turno almeno per due ore…Meglio così, non mi va pensi che sono impazzito del tutto, anche se forse è proprio così…

La apro piano, cigola, entro e il suono dei miei passi rimbomba nella stanza…

…La finestra è aperta e una brezza leggera fa danzare la tenda color pesca e scuote i fogli lasciati sulla scrivania…Mi avvicino alla tendina che divide un letto dall’altro, il fiato corto, sono stanco per la corsa…la scosto e la vedo…

Immobile come sempre, fredda, gli occhi chiusi, i suoi bellissimi occhi neri capaci di trapassarmi l’anima con il loro calore…sembra una vita che non li vedo aprirsi nonostante siano passati due giorni…i capelli mossi dal vento, le dita delle mani intrecciate sul petto che si alza e si abbassa leggermente per il respiro impercettibile, le guance colorite come se dovessero ridere da un momento all’altro….quella risata spensierata che mi manca tanto…

Visto Squall? Avevi ragione tu…è ancora viva…sospiro

Un sospiro di sollievo ma soprattutto di angoscia…

Se è viva perché allora non si sveglia?

Perché non apre gli occhi e mi guarda come solo lei sa fare?

Perché non mi chiama, non parla, non sorride?

  -Rinoa cosa ti è successo?- a costo di sembrare un cretino parlo lo stesso…spero che la mia voce la raggiunga dove il mio corpo non può…

Avanti dimmi qualcosa…ho bisogno di sentire la tua voce…ho un disperato bisogno di vedere il tuo sorriso, di sentire il tuo calore…il calore della tua anima…

  -Ti prego parlami! Apri gli occhi, sorridimi…va bene anche se ti arrabbi purché tu ti possa svegliare!- m'inginocchio accanto al letto

 

[Quando si combatte, non riesco a stare al vostro passo!
Rimango indietro, vi corro dietro, ma non ce la faccio.


Dove correte tutti quanti?


Quando vi raggiungo, sono in ansia se state tutti bene,
se mi accoglierete col sorriso...
se siete tutti vivi…


...se torneremo tutti insieme a casa...]

 

Queste erano le tue parole…le tue paure…ed io non ti ho capita

E’ tutta colpa mia se è accaduto questo!

 

[Sentite... ma dobbiamo combattere per forza?


Non c'è nessun altro metodo?


Non possiamo trovare un modo per evitare

spargimenti di sangue?


Ci sarà qualche scienziato che conosce un sistema

per bloccarla anche senza combattere no?]

 

Dimmi la verità…Tu sapevi cosa sarebbe successo vero?

Per questo avevi paura…per questo non volevi combattere…

Ma se è così perché ti sei tenuta tutto dentro e non mi hai rivelato nulla?

 

Non ti fidavi di me?

 

Beh, e come avresti potuto? Parlo io che sono il primo a non rivelare i miei pensieri…ma la mia è solo paura…

Mi siedo sul letto, ti guardo con lo sguardo più disperato che credo di aver mai avuto in vita mia dopo che Ellione se n’è andata…

Una parola echeggia nella mia testa. Un sentimento nuovo, strano e piacevole allo stesso tempo s’infiltra dentro di me. A dire il vero, è da quando ti ho conosciuta, da quando ti ho vista la prima volta, da quando mi hai sorriso che lo sento.

Tu mi sorridevi sempre, i tuoi occhi brillavano nel guardarmi. E solo adesso mi rendo conto che anche io brillavo. Solo quando ti ero vicino mi sentivo veramente sereno, in pace con me stesso…vivo!

Accidenti. Credo proprio di non poter più fare a meno del tuo splendido sorriso, dei tuoi occhi scuri ma limpidi come una polla d’acqua nel quale immergermi.

Si, credo proprio che quello che sto provando, che sento da quando sei entrata come un uragano nella mia triste e malinconica vita, credo proprio che sia quello che si chiama amore.

Dannazione! Ma perché ci si accorge di tenere veramente a qualcosa solo quando la si perde?

Che frase fatta. In realtà io l’ho sempre saputo. Ho sempre saputo di amarti incondizionatamente.

Sei stata la mia luce. E adesso non posso permetterti di andartene. Sei diventata troppo importante, non puoi lasciarmi da solo. Non di nuovo…

Non puoi arrivare all’improvviso nella mia vita, sconvolgerla con la tua dolcezza, con la tua allegria, e poi andartene.

Non puoi sempre agire come vuoi. Non ti rendi conto di cosa tu mi stia facendo?

Possibile che l’unica volta i cui mi lascio davvero andare, sia solo per colpa dei tuoi capricci?

Ma cosa sto dicendo, non è certo colpa tua se ora sei così.

Di certo tu non lo volevi, eri così piena di vita.

Come vorrei che questo fosse solo un sogno. Solo un frutto della mia fantasia, svegliarmi nel mio letto e trovarti sorridente accanto a me ad osservarmi come hai già fatto più volte.

 

[…Sei così carino quando dormi…]

 

Mi viene da ridere. Ma perché non l’ho capito subito?

Come ho fatto a non accorgermi che anche tu avevi bisogno di me?

Che, con le tue parole, con i tuoi sorrisi, con le tue paure in realtà stavi solo cercando protezione, riparo, conforto?

Mi odio.

Mi sono sempre odiato.

Ma da quando c’eri tu avevo iniziato a sopportarmi.

Adesso invece non mi perdonerò mai di quello che ho fatto. Per averti abbandonata senza fare nulla.

Senza accorgermi che la tua era una richiesta d’aiuto, perché anche tu, come me, eri sola.

Ti prendo le mani, fredde, immobili…e lentamente un fischio mi penetra nel cervello…sempre più forte…sempre più acuto…

La vista si annebbia e lentamente perdo conoscenza…Mi addormento, scivolando sul letto accanto a te…

Non di nuovo…non adesso!

 

 

Apro gli occhi lentamente, la luce del sole mi acceca…bene, questa volta il sogno non è stato inutile…

Ti guardo mio dolce tesoro, quanto avrò dormito questa volta?

Il sole è al tramonto…la dott.sa Kadowaki non è ancora rientrata…

 -Andiamo Rinoa, ti porto da Ellione…-

 

[…Artemisia è una strega del futuro.


Il suo scopo è trovare Ellione e

 impadronirsi della sua forza misteriosa.


Artemisia è una strega molto potente

 e il suo cuore è pieno di odio…]

 

La prendo e me la carico sulle spalle…è come se avessi un cadavere freddo che respira addosso…ma tu sei bella lo stesso…anche a un passo dalla morte…



 

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Capitolo 2
*** Il silenzio dei miei pensieri ***


Ciao a tutti ^^ come state

Ciao a tutti ^^ come state??? Io abbastanza bene…oggi sono stata ispirata improvvisamente e così ho dovuto scrivere…non era mia intenzione al principio, fare un continuo a questa mia FF, però, come detto poco fa, sono stata presa dall’ispirazione, e se ne vengo investita così non posso far altro che seguirla…basta ho detto fin troppo ^__^ fatemi sapere cosa ne pensate vi prego!!! Un abbraccio a tutti J

 

Il silenzio dei miei pensieri

 

Non riesco a capire cosa stia accadendo.

Non ricordo niente di quello che è successo.

L’unica cosa che ricordo è il combattimento contro la strega.

Abbiamo vinto?

Tu combattevi al mio fianco, questo lo ricordo bene.

Stavi accanto a me, con lo sguardo fiero, sicuro ma anche malinconico al tempo stesso. Forse perché sapevi contro chi combattevi. Contro chi stavi lottando.

Contro la donna che ti ha cresciuto e che tu chiamavi Madre…tu come tutti gli altri.

Contrariamente a ciò che possiate pensare di me e della mia vita, sappiate che io non la desideravo affatto così.

Mia madre è morta quando ero ancora piccola. Troppo piccola.

La ricordo vagamente, il suo abbraccio, il suo profumo.

Ciò che mi resta di lei è solo una canzone.

E di mio padre…bè lui mi odia. Mi odia perché sono una ribelle, e così ho sempre vissuto in solitudine.

Certo, sembra proprio il contrario.

Mi vedrete come una bambina viziata cresciuta nella bambagia ma non è così…non è affatto così.

E tu cosa pensi di me?

Anche tu mi consideri una bambina, una ragazza superficiale?

Stai attento a ciò che pensi, perché i tuoi occhi cangianti tradiscono ciò che provi.

Forse gli altri non se ne sono mai accorti…ma io si.

Io so, io riesco a leggere nei tuoi occhi ciò che senti.

Ma forse gli altri nemmeno ci hanno mai provato veramente a capirti, giusto?

A me viene naturale…come a te viene naturale capire me.

Ed è per questo che accanto a te, durante la battaglia, mi sentivo al sicuro, protetta, invincibile.

Ma in realtà, ero proprio il contrario.

Fragile. Troppo fragile.

Così indifesa all’interno che lei è riuscita ad arrivare al mio cuore e a intrappolarmi.

Ricordo che si è fatto tutto buio.

Avvertivo ciò che succedeva, ma non potevo evitarlo.

Ero in completa balia delle sue mani gelide.

Il mio corpo si è mosso contro il mio volere ed ha risvegliato il tuo nemico, il mio nemico che un tempo, credevo il mio migliore amico.

Poi anche lei mi ha abbandonata, ad una solitudine buia e silenziosa.

Non posso più muovermi, non posso parlare, non posso guardarti.

Adesso, so di essere sdraiata in un lettino dell’infermeria.

Lo so, ma non posso fare niente.

Avverto la tua tristezza. So che mi sei accanto adesso, e sento tutta la tua disperazione.

Dunque anche tu tieni a me quanto io tengo a te?

Sono felice e vorrei alzarmi e gridare a tutti quanto lo sono.

Vorrei guardarti, stringerti forte, sentirti vivo.

Ma la tua disperazione è così forte che potrei quasi toccarla.

E’ così forte che mi schiaccia.

- Rinoa, cosa ti è successo? Parlami ti prego…- ti sento implorare a bassa voce.

Credimi, lo vorrei tanto anche io.

Mi manchi tanto, nonostante io possa sentirti, tu non puoi sentire il silenzio di questi miei pensieri.

Sono sola in questa oscurità che mi divora lentamente.

Se non mi sveglio al più presto ho paura di non riuscire più a tornare indietro.

 

[No parla Squall! Io voglio sapere ciò che pensi!

 

Se proprio vuoi saperlo,

cerca di restare in vita ]

 

E ci ho provato davvero, perché io voglio veramente sapere quello che pensi.

La tua solitudine è profonda quanto la mia e per questo credo che insieme potremmo uscirne.

Ma non credo adesso, di essere in grado di salvarmi da sola.

Non credo proprio.

Non so fare ancora niente da sola.

Sono proprio come una bambina. Come tu non vorresti essere.

Ma cosa c’è di male nell’avere bisogno di qualcuno?

Nulla.

Tutti hanno bisogno di qualcuno che li accompagni dolcemente nel lungo viaggio che è la vita.

Anche tu.

Anche se non lo vuoi ammettere.

Ed io ho bisogno di te.

No non piangere adesso.

Non disperarti così.

Non è stata affatto colpa tua, e non è vero che non mi fidavo di te.

Io tutt’ora ho fiducia in te e credimi, ne avrò sempre.

Perciò ti prego, non piangere.

Non è ancora il momento di piangere.

Non puoi piangere quando non posso vederti, quando non posso vedere le tue lacrime.

Devono essere bellissime.

E non voglio perdermele, per cui ti prego non piangere!

Sono sola in quest’oscurità.

Sola con i miei pensieri.

Quanto vorrei poterti vedere, ancora una volta.

Sento che ti stai addormentando.

Di certo deve essere lo strano potere di Ellione che ti porta indietro.

Forse cerca di lasciarti un messaggio.

Forse.

O forse cerca solamente di capire. Capire se è stata amata.

Come vorrei avere anche io quel potere.

Ma non è vero, non ne ho bisogno.

Anche se non me lo dici io mi sento amata.

Lo sento quando mi guardi, quando mi parli e persino quando litighiamo.

Qui il tempo sembra non passare mai.

Non voglio restare così per sempre.

Non voglio restare da sola!

Adesso ti stai svegliando.

Avverto che una piccola speranza si è creata in te.

E anche io vedo quella piccola luce.

La seguirò, come la seguirai tu.

Mi prendi sulle spalle.

So di essere fredda come il ghiaccio, ma credimi, sono ancora viva!

Non abbandonarmi.

Dove mi stai portando?

- Vieni Rinoa…andiamo da Ellione.-

 

Nel silenzio dei miei pensieri capisco.

Capisco che tu non hai rinunciato.

E ti prometto che non rinuncerò nemmeno io.

Seguirò quella piccola luce che tu mi ha donato.

Ce la farò, per te.

Aspettami!

             

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Capitolo 3
*** Il Ponte della Speranza ***


Il ponte della speranza

Ciao a tutti…mi sono un po’ indispettita che non mi abbiate lasciato nemmeno una recensioncina al 2 capitolo…a quanto pare non piace proprio a nessuno T-T però io non mi arrendo…ho notato che siete in molti a leggere, e allora perché non dirmi che ne pensate? Mi aiuterebbe a migliorarmi…quindi ecco qui il 3 cap…con la versione del viaggio di Squall…e per favore questa volta fatemi sapere che ne pensate…^^ grazie mille anche se state leggendo…un bacio Selhin

 

 

Il ponte della speranza

 

 

 

 

Senza notare gli sguardi increduli degli studenti del Garden, mi avvio veloce verso il ponte del secondo piano. Con te sulle spalle.

Lo sguardo fisso davanti a me, l’unico rumore che avverto è quello prodotto dai miei passi e il tuo piccolo respiro. Flebile, sommesso…è l’unica ragione per la quale vado avanti.

Se non sentissi il tuo respiro vorrebbe dire che…no, non voglio pensarci!

Ma se ti guardo quasi perdo le speranze.

Mi si stringe il cuore nel vederti ridotta così.

Adesso sembri ancora più pallida affiancata alla mia giacca di pelle nera.

Persino le tue labbra sono più scolorite, così chiare, perlacee.

Improvvisamente mi rendo conto di essermi fermato proprio davanti alla porta del ponte e due ragazze accanto mi guardano sconcertate. Chissà cosa stanno pensando di me…?

Oh, no di nuovo!

Basta, voglio smettere di preoccuparmi di quello che pensano gli altri di me.

Adesso non sono io al centro dell’attenzione.

Adesso devo solo pensare a Rinoa e a farla tornare come prima.

 

Forza Squall datti una mossa!!!

 

Ma i miei piedi non ne vogliono sapere di muoversi.

Resto li fermo, con lo sguardo perso nel vuoto.

 

E se fosse tutto inutile?

E se ormai non ci fosse più nulla da fare?

E se Rinoa fosse già…

 

No, no basta!

Non devo fare il codardo adesso!

Non posso mollare proprio ora, non posso davvero.

 

Non voglio perderti!

 

Resto ancora un attimo immobile, poi sicuro spalanco la porta.

La luce forte del sole mi ferisce un attimo gli occhi. Poi riprendo a camminare sul ponte che collega il Garden a Fisherman’s Horizon. E giù per la funivia.

Il tizio con la faccia familiare mi guarda stralunato, ma io non ci faccio caso.

Quando arrivo giù dal fratello rispondo al suo sguardo con un’occhiata gelida e un – Sta dormendo…- per poi allontanarmi senza dargli il tempo di rispondere.

Passo davanti alla strada che conduce alla casa del Capostazione e ripenso al piccolo concerto che i ragazzi mi hanno fatto poco tempo fa.

Mi riscopro a sorridere nel ricordarmi il sorriso spensierato di Selphie mentre annunciava la sua band. Lo sguardo serio e impegnato di Quistis nel suonare. La buffa esecuzione di Zell e ricordo gli occhi monelli di Irvine mentre c’informava che il nostro posto era occupato da una rivista.

Che razza di rivista poi…

E poi…ricordo come tu ti sei avvicinata a me, imitandomi.

Quando ridendo, mi hai fatto cadere dai gradini. E mi hai seguito subito dopo.

E quando ti sei messa a parlare quasi da sola, perché io non avevo voglia di ascoltare le tue prediche.

Che sciocco che sono. Volevi solo tirarmi su il morale. Ed io invece ti ho trattata male. Così, infuriata, sei scappata via, lasciandomi ancora una volta da solo a riflettere.

Come sempre.

Ma adesso non ho intenzione di lasciarti scappare via.

 

Senza accorgermene mi ritrovo a camminare lungo i binari che dovrebbero portarmi a Esthar. Spero solo di aver preso la direzione giusta.

Chissà se là, finalmente, riuscirò a incontrare Ellione.

Ci avevo sperato sulla nave dei Seed bianchi, ma niente…chissà…

Ma cosa ci fa Ellione a Esthar?

Perché è saltata su quella nave?

Ah, non me ne importa nulla in realtà.

Adesso m’importa solo di te.

 

  - Ma quanto è lungo questo ponte…- mi riscopro a dire ad alta voce quasi a sperare che tu possa sentirmi e rispondermi sorridente.

Ma non succede nulla.

Tu sei ancora pallida e fredda.

Lo Squall di un tempo probabilmente riderebbe nel vedermi così. Stanco, accaldato ma soprattutto disperato.

  - Io non credevo che fosse così lontano…- bisbiglio quasi per paura che qualcuno possa sentirmi. Ma tanto è inutile, perché lungo questi binari ci siamo solo io e te.

E’ il tramonto e presto farà buio…ma all’orizzonte non vedo la fine del ponte. C’è solo questa immensa linea che si disperde nel mare e sembra non avere fine. Ho paura che non ce la faremo ad arrivare in tempo. Quanto ci vorrà ancora? Forse avrei dovuto prendere una macchina, ma davvero io non credevo ci volesse così tanto. Ho agito d’impulso senza pensare con razionalità.

  -…per la prima volta nella mia vita…-

Però adesso che ci penso, non è assolutamente certo che una volta trovata Ellione tutto si risolverà. Potrebbe accadere il contrario, Ellione potrebbe non essere in grado di fare qualcosa. Purtroppo però posso solo che affidarmi a lei e a questa vana speranza.

 

Non posso fare niente da solo.

 

Mi fermo per riprendere fiato e per riposarmi dal tragitto. Ti adagio lentamente su un gradino appoggiandoti a un lampione che inizia ad accendersi. Io mi siedo dietro di te, dandoti la schiena, ad osservare il mare. Il cielo si sta facendo scuro e s’inizia a intravedere la prima stella.

 

Chissà gli altri cosa staranno pensando di me?

Rideranno?

Saranno arrabbiati?

 

Sospiro. Un sospiro stanco. In effetti sono stanco, ma la mia è un altro tipo di stanchezza.

Sono stanco dentro, di me stesso.

Non capisco perché devo sempre preoccuparmi degli altri.

Forse perché così mi sento al sicuro…perché così nessuno può ferirmi?

  - Tu cosa ne pensi?- chiedo a Rinoa guardandola. Ma lei è immobile come prima. Gli occhi serrati, la testa inclinata da un lato.

Vorrei tanto vederti sorridere.

O anche semplicemente aprire gli occhi e guardarmi,

Voglio sentire la tua voce.

Ma anche se desidero così intensamente il tuo risveglio, non accade nulla. Per la prima volta mi rendo conto di essere impotente e di non poter fare nulla.

Mi alzo e mi avvicino a te. Poi mi accosto al tuo viso e ascolto il tuo respiro leggero. E sono sollevato nell’avvertirlo.

  - Vedrai che riuscirò a salvarti in un modo o nell’altro…te lo giuro…- le sussurro all’orecchio quasi più per convincere me stesso.

 

Ti sollevo e ti ricarico sulle spalle senza fatica…mi sembri persino più leggera di prima ora che ho fatto questa promessa. A te, ma anche a me. Per dimostrare che anche io posso fare qualcosa per qualcuno.

Che alla fine, anche qualcuno può avere bisogno di me. E quel qualcuno adesso sei tu.

Ed io ce la metterò tutta, davvero tutta, solo per te.

In lontananza riesco a scorgere delle montagne. Devono essere quelle che circondano Esthar. Hai visto? Ci siamo quasi…

Continuo a camminare lentamente, mentre il cielo si fa scuro, su questo ponte che mi ha dato una speranza. E non la lascerò mai…

  - Rinoa…te lo prometto…- ancora una volta, determinato, faccio questo giuramento mentre tu resti silenziosa sulle mie spalle…

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Capitolo 4
*** Un muto viaggio ***


Un muto viaggio

Ciaoooooooooooo!!!!!!!! Eccomi di ritorno con il 4 capitolo, che tratta di nuovo i pensieri di una Rinoa addormentata…volevo ringraziarvi per aver letto anche se non in molti, ma non importa…e soprattutto volevo ringraziare Jael: ma no che non sei deficiente!!! Magari un po’ sbadata suvvia ^^ non preoccuparti, ho apprezzato tanto la tua recensione che mi ha sollevato il morale ( ormai credevo che non leggesse più nessuno ) e anche per me questa è la parte del gioco più bella…bè adesso dimmi che ne pensi di questo cap ( e non ti scordare >__< ) e poi ringrazio Dark Shinobi: e ti chiedo…ma perché allora non riprendere in mano quel primo cd e non rigiocarci? ^^ anche a me piace tanto ( e credo che si veda ) e credo proprio che appena finirò questa fic lo ricomincerò per vedere se nel complesso è adeguata…grazie mille per i complimenti che mi fai, ne sono commossa…e spero anche questa volta di aver reso bene i pensieri di Rinoa ( anche se stranamente mi viene più semplice scrivere quelli di Squall ) bè adesso vi lascio e…Buona lettura!!! ( non credo serva dirvi di farmi sapere che ne pensate ) ^^

 

 

 

 

Un muto viaggio

 

 

 

 

 

 

Per quanto io lo desideri, proprio non ci riesco.

Evidentemente la mia forza è nulla.

Non ho un briciolo di volontà.

Non sono per niente forte.

Non sono come te.

Io sono debole.

Debole, fragile e inutile.

Quindi non posso far altro che affidarmi agli altri.

A te…solo a te…

Mi sento imprigionata come in una bolla di sapone.

Anzi, sono io la bolla di sapone.

Così delicata, che potrebbe frantumarsi in piccole goccioline colorate anche solo per un soffio.

Fluttuo senza meta, non so dove sto andando.

La luce si è fatta molto più fioca e lontana.

Come se tu fossi incerto.

Come se in realtà non ci credessi.

No non farlo ti prego.

Non smettere di sperare altrimenti non tornerò più indietro.

Continua a credere, anche se hai paura di non farcela.

Credi in te stesso ti prego.

Io ho bisogno di te!

 

Abbi fiducia, ti prego!

 

Ti fermi come se avessi avvertito questa mia supplica.

E forse è proprio così.

Cerca di ascoltare il tuo cuore.

Non è così freddo come tu credi.

Io lo avverto, c’è solo tanto dolore.

Ma se adesso fuggi e ti arrendi non guarirà mai.

Tira fuori il coraggio che c’è in te.

E so che ce n’è tanto.

Donamene un po’, ho tanta paura.

Non è assolutamente inutile quello che stai facendo.

Puoi farcela!

Ecco, adesso sento che hai riacquistato un po’ di fiducia.

La luce è sempre lontana ma si è fatta più viva.

Lo vedi?

Basta crederci e non lasciarsi abbattere.

Ti devo insegnare proprio tutto della vita eh…

O forse…no credo sia tu ad insegnare tutto a me.

Forse hai ragione quando dici che sono solo una sciocca e di farmi gli affari miei.

Ma io non ci riesco.

Non ce la faccio proprio a lasciarti perdere.

Sento che non è giusto.

E so che anche tu non lo desideri.

 

Continua a camminare.

Continua a credere.

 

Questi binari sembrano infiniti.

Lo so, lo avverto anche io.

Sento la tua stanchezza.

Mille dubbi iniziano a farsi strada nella tua mente.

Di nuovo dubiti di te stesso.

Inizi nuovamente ad odiarti.

Non devi…no!

Smettila ti prego.

Non mi piace quando fai così.

In realtà vorresti scappare lo so.

Ma non lo fai.

Forse il tuo è solo senso di colpa.

Forse lo fai solamente perché credi sia colpa tua.

E non riesci a perdonarti.

Forse in realtà, di me, non te ne importa nulla.

Forse mi sono sbagliata, un’altra volta.

Perché adesso ci fermiamo?

Perché mi metti seduta sul marciapiede?

Cos’ hai intenzione di fare?

Vuoi abbandonarmi?

Ah no, vuoi solo riposare.

Scusami per aver dubitato di te.

Sono proprio una sciocca vero?

Mi stai solo rivolgendo i tuoi pensieri.

  - Pensi che io mi preoccupi troppo di quello che la gente pensa di me?-

Sei combattuto, dentro di te è in atto un grande scontro.

Lo Squall serio, forte, freddo contro quello indifeso, bisognoso e insicuro.

Non c’è bisogno che una delle due prevalga.

Possono benissimo convivere, credimi.

Perché ti odi così.

Non c’è nulla di male e cercare d’evitare di essere feriti.

Però non è nemmeno giusto escludere tutto e tutti per paura.

  - Mi sento al sicuro quando la gente si allontana da me per paura…-

Perché mi stai dicendo tutto questo?

Per lo stai facendo proprio ora che non posso risponderti?

Hai paura?

Non ti fidi di me?

Credi che io non possa capirti o aiutarti?

Non hai idea di quanto queste tue rivelazioni mi rendano felice.

Perché in fondo, anche se addormentata, è a me che le stai svelando.

Ed io sono immensamente felice di questo.

Finalmente ti stai aprendo un po’.

 

Vorrei poterti confortare.

 

Lo vorrei tanto.

No, perché gli altri dovrebbero ridere di te?

Perché dovrebbero essere arrabbiati?

Credo solo che loro siano molto felici.

Come me.

Felici perché stai un po’ uscendo da quella tua freddezza.

Perché stai veramente lasciando perdere tutto per una persona.

Per me.

  - Ma questo è un segreto, non dirlo a nessuno…-

Certo, stai tranquillo.

Con me il tuo segreto è al sicuro.

Sono tanto felice.

Davvero.

Non lo immagini nemmeno.

E spero che un giorno non troppo lontano, tu riesca a rivelarmelo di nuovo.

Ma voglio guardarti negli occhi mentre me lo dirai.

Promettimelo.

 

Giurami che ce la farai.

 

Mi riprendi in spalla e ricominci a camminare.

Finalmente sullo sfondo si intravede qualcosa.

Ti sento promettere che mi salverai.

Che ci riuscirai.

E la luce che seguivo si è fatta ancora più brillante e più vicina.

Continuiamo in questo nostro muto viaggio.

E vedrai che riusciremo a farcela.

Insieme!

 

 

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Capitolo 5
*** La città del silenzio ***


La città del silenzio

Ciao a tutti!!!!! Ecco qua il 5 capitolo della mia fic su Final Fantasy VIII!!! Anche questa volta tratto la parte del viaggio di Squall…non ho nessuno da ringraziare, perché nessuno mi ha recensito T-T povera me, ma allora non piace a nessuno la parte di Rinoa??? Accidenti…bè spero che almeno questa di Squall sia di vostro gradimento…e se state leggendo, come sempre, vi chiedo di farmi sapere che ne pensate per favore!!! Grazie a tutti!!!

Un abbraccio, Selhin

 

 

 

 

La città del silenzio

 

 

 

 

Finalmente sono arrivato alla fine dei binari. Ad attendermi, trovo una stazione fatiscente. C’è della sabbia chiare per terra, possibile che ci sia un deserto?

Ti sistemo bene sulle spalle e riprendo a camminare.

Dopo che, ieri, ti ho rivelato i miei pensieri, mi sento molto più sereno.

Sono quasi ottimista. Sento che posso farcela.

Forse però era meglio se non partivo da solo. Sono stanco, stremato. E’ tutta la notte che cammino.

E adesso che sono arrivato in fondo ai binari?

Adesso che sono in questa specie di stazione? Cos’ho risolto?

Non so nemmeno dove sono di preciso.

Dove dovrei andare, da che parte?

Sospiro di stanchezza. Mi scappa uno sbadiglio.

No, devo fermarmi un attimo, così conciato non arriverei da nessuna parte.

E peggio che mai se comparisse qualche mostro, non riuscirei proprio a combattere in queste condizioni. Adesso cerco un posto riparato e ci riposiamo, Rinoa.

Mi guardo attorno con circospezione, non si è mai troppo tranquilli. Mi sfrego gli occhi e sento un rumore alle mie spalle. Mi volto di scatto ma non vedo nulla. Mi volto ancora, e la luce del sole mi acceca per un attimo. Si è aperto un varco fra le nubi.

Resto lì immobile, il sole pallido che mi riscalda debolmente. Che bella sensazione, starei qui ore. Poi ancora quel rumore, e questa volta vedo in lontananza due figure scure, in controluce. Mi copro gli occhi con la mano e prendono le sembianze di un uomo e una donna. L’uomo mi fa dei cenni con la mano.

E’ un’allucinazione?

Poi sento gridare il mio nome. No, questo non posso essermelo immaginato. Faccio un passo verso di loro e finalmente capisco. Come ho fatto a non riconoscerli, soprattutto lui, con quella cresta dorata alla luce del sole e quell’espressione da fesso stampata sulla faccia tatuata. Ma come fa a essere sempre così allegro, proprio non capisco. Lei è bella e austera come sempre, anche se non è il tipo di bellezza che mi attrae. I capelli ordinati e legato dietro il capo, non un ciuffo fuori posto. Gli occhi seri ma che lasciano intravedere una certa malinconia. Finalmente mi si avvicinano e devo ammetterlo, sono quasi felice di vederli.

Quasi?

Va bene, sono felice di vederli.

  - Squall, ma ti rendi conto di quanto sei in ritardo? E’ da ieri che ti aspettiamo qua…- sta dicendo Quistis. Non sembra arrabbiata sul serio. Sorride, come se in realtà ci fosse sotto qualcos’altro.

  - La principessina non si è ancora svegliata?- chiede Zell senza prestarle ascolto, come sempre. Scuoto la testa in un segno di dissenso e Quistis attacca - Forse con il bacio del principe, riuscirebbe a svegliarsi, no?-

Li guardo confuso poi mi sento il volto in fiamme. Accidenti devo essere arrossito, perché loro mi guardano divertiti. Ah, bene. E’ così che trattano il loro comandante?

Mi dirigo verso un piccolo muretto e metto giù Rinoa, che come sempre, è ancora immersa in questo suo sonno profondo. E di colpo mi sento rispondere quasi seccato, come per cambiare discorso - Siete venuti fin qua solo per dirmi questo?-

Loro ridacchiano ancora un po’ poi tornano seri - Stai andando a Esthar giusto? Veniamo con te…- dice Quistis mentre Zell continua battendosi, come fa sempre, il pugno sul petto - Siamo la scorta di Edea!-

Li osservo sempre più confuso - Cosa…?-

  - Si sono offerti di farmi da “guardia del corpo” fino all’arrivo a Esthar.- conferma una voce alle mie spalle.

Mi volto e vedo la Madre avanzare verso di noi, sorridente, com’era una volta. Come la ricordavo.

  - Perché vuoi andare a Esthar? – mi sento domandare incuriosito, anche se in fondo non me ne importa poi molto. Quello che importa a me, è cosa farò io una volta a Esthar.

La Madre, intanto, si è messa a spiegarmi di dover incontrare un certo dott. Odine, che l’aiuterebbe a sbarazzarsi dei suoi poteri di strega.

Vado a riprendere Rinoa in spalla, e la guardo per un istante.

Poi, sento delle grida provenire dalle vostre spalle.

Una voce molto familiare. Mi volto ancora e vedo altre due sagome correre verso di noi. Naturalmente sono le due persone mancanti, e anche stavolta mi tocca ammettere di essere felice di vedere anche loro. Selphie ci raggiunge per prima, il vestito giallo svolazzante nel movimento, i capelli castani pettinati in quel modo assurdo, gli occhi verde acceso. Riprende fiato poi si volta verso Irvine che ci ha raggiunto subito dopo di lei. Con il suo solito cappello da cowboy appoggiato sulla testa, e l’aria da spaccone dipinta sul volto.

  - Finalmente ragazzi, pensavo non tornaste più…-

  - La prossima volta allora ci vai tu in esplorazione Zell.- risponde Selphie seccata. Poi mi guarda con uno sguardo indecifrabile. Un misto tra divertimento, malizia e spensieratezza. Mi si avvicina e dice - Ehi Squall, tutto bene? Rinoa dorme ancora?- mi chiede preoccupata, poi mi viene ancora più vicino e mi bisbiglia all’orecchio, ma con un tono perfettamente udibile da tutti

  - E’ così carina quando dorme vero? - colgo il lampo di divertimento nei suoi occhi. E per la seconda volta mi accorgo di essere arrossito. Perchè poi.  Scuoto la testa e cambio nuovamente discorso, sentendo il viso sempre più caldo. Che imbarazzo, non sono mai arrossito in vita mia!

  - Lasciamo perdere…- dico con voce roca -…piuttosto, dove siamo? Sapete come arrivare a Esthar? -

Selphie si apre in un sorriso smagliante e batte le mani divertita - Aaaahhh, non dirmi che sei arrossito davvero!!!-

Gli altri si mettono a ridere. Ma perché si divertono così tanto a prendermi in giro? Sono così ridicolo?

  - Selphie dai, smettila di fare arrabbiare Squall.- le dice Irvine con un finto tono di rimprovero. So che in realtà vorrebbe dirle di continuare, lo capisco dal suo sguardo compiaciuto.

Ridono ancora un po’, poi Selphie, finalmente, sembra riacquistare un po’ di serietà - Abbiamo cercato a nord e sud ma non abbiamo trovato niente. Quindi proporrei di andare a est adesso!-

Gli altri annuiscono e s’incamminano dietro a Irvine. Sospiro, mi sistemo meglio Rinoa sulle spalle, e li seguo rassegnato.

 

 

  Dopo circa un’oretta di cammino arriviamo in un luogo molto strano. Sembra una sorta di deserto, ma c’è qualcosa di diverso. C’è un silenzio irreale, quasi inquietante.

  - Ma dove siamo finiti?- domanda Zell. Bella domanda, vorrei saperlo anche io.

Edea si guarda attorno per un istante poi avanza davanti a noi per pochi passi.

  - Credo di aver capito…- dice guardandoci.

  - Madre, voi sapete dove siamo?- le chiede Quistis guardandola.

La Madre sospira - Non ne sono sicurissima…una volta avevo sentito che per raggiungere la città del silenzio, Esthar, bisognava attraversare un luogo detto “ Lago Salato”…ma non sono sicura che sia questo…-

Cala un lungo silenzio nel quale credo, tutti riflettiamo sul da farsi.

  - Certo che è un luogo molto inquietante.- dice Selphie rabbrividendo.

  - Ragazzi ascoltatemi…- ci facciamo tutti seri mentre Edea inizia a parlare. - Voglio essere sicura di una cosa…se per caso la strega, dovesse prendere di nuovo possesso di me, non fatevi dei problemi e combattete contro di me.-

Cala un altro, lunghissimo silenzio. - Oh Madre, perché dite questa cose brutte?- le chiese Selphie.

  - Ha ragione…- mi sento dire senza accorgermene -…non parliamo di queste cose, sennò poi si avverano. Non ve lo dicevano da piccoli? Bè io ci credo, quindi cambiamo discorso…-

Mi guardano stupiti - Giusto, Squall ha ragione.- dice Zell - E poi non devi preoccuparti, ci siamo noi con te…non accadrà nulla! - e si batte di nuovo il pugno sul petto.

  - Grazie ragazzi…- Edea ci guarda sorridente e forse, anche un po’ commossa.

  - Forza che aspettiamo…- continua Selphie -...in fondo adesso stiamo viaggiando per la felicità di tutti!- e si volta a guardarmi, con lo stesso sguardo indecifrabile di poco fa. Oh, no. Non ricominceranno a prendermi in giro?

Ho cambiato discorso per non parlare di cose tristi, ma non volevo certo diventare l’oggetto della loro prossima conversazione.

Mi volto senza dare retta alle loro risate divertite, e ricomincio a camminare.

  - Avanti Squall…non fare il permaloso! - mi dice la voce di Zell alle mie spalle, ma lo ignoro, come ignoro quella di Selphie che cerca di convincermi che non c’è nulla di male. E ignoro anche i vani tentativi di Quistis di farli smettere. Anzi no. Grazie Quistis

 

 

  Dopo parecchie ore e svariati mostri che hanno cercato di attaccarci, siamo ancora qua dentro. Non riusciamo a trovare l’uscita di questo posto.

Stiamo camminando per l’ennesima volta, sull’orlo di un burrone, dalla cui vista, si nota solo un’immensa distesa di sale. Mi fermo un attimo a guardare meglio, anche per riposarmi e riprendere fiato, quando noto che la sabbia, anzi il sale, mosso dal vento, va come a sbattere contro una parete. Ma io non vedo nessuna parete.

Alzo una mano davanti a me e incredibilmente sento qualcosa.

  - Ragazzi…- urlo loro -…credo di aver trovato qualcosa!- si avvicinano a me e capisco. Questa è una scala!

Ma com’è possibile?

Mi sistemo Rinoa in modo che non possa cadere, e inizio ad arrampicarmi. E’ proprio una scala, e dopo un primo sguardo disorientato, anche gli altri iniziano a salire. In cima noto che si è aperto un buco in mezzo al nulla.

  - Sembra una galleria…- mormoro a me stesso. Arrivo in cima e, restio, mi ci infilo dentro. E poi cado per terra con un urlo.

Gli altri mi seguono a ruota, e dopo essermi assicurato che tu stia bene ti riprendo sulle spalle. Poi la piattaforma dove stiamo inizia a muoversi.

  - Ho un brutto presentimento…- sentenzia Zell spaventato. E in effetti, anche io.

Lentamente, la struttura si alza e comincia a salire. Dev’essere una sorta di ascensore. Sale per un periodo che sembra infinito poi, finalmente, si ferma. E davanti a noi appare lo spettacolo più straordinario che abbia mai visto.

Sono sicuro che sarebbe piaciuto anche a te.

Un’immensa città, super tecnologica, si distende davanti a noi.

Ecco, forse siamo arrivati a Esthar finalmente!

Siamo nella città del silenzio, Rinoa!

 

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Capitolo 6
*** Vuota ***


Ciaoooooooo a tutti

Ciaoooooooo a tutti!!!!! Sono ancora io….Whuahahahaha XD lo so che non mi sopportate ma, con il caldo, a stare in casa a non far nulla mi annoio…così è normale che mi metta a scrivere…in ogni caso…ecco il 6 cap ^^ e anche questa volta non recensirà nessuno perché è la parte di Rinoa ( ormai l’ho capito che non vi piace questa parte XD ) ringrazio: Jael per la sua recensione ^^ Grazie mille davvero, mi fa piacere che ti piaccia questa storia ( anche se non è di mia invenzione XD ) e già che ci sono ti faccio ancora i complimenti per come scrivi ^^ inoltre mi hai aggiunto la storia tra i preferiti…grazie mille ^^

Poi ringrazio Chibilory per la sua recensione…sono felice che ti piaccia la mia storia, e anche se non hai mai giocato a questo splendido Final Fantasy non ti ucciderò ^^ perché lo conosci ^^ ringrazia i tuoi amici per questo!!! Hihihih scherzo dai…continua a seguirmi…

Grazie ancora…e non scordatevi di darmi il vostro sostegno ^^

Un bacio Selhin

 

 

 

 

 

 

Vuota

 

 

 

 

 

Ah ah ah ah ah

 

Non so cosa mi sia preso.

Davvero.

Ma da quando siamo arrivati alla fine di quel ponte non faccio che ridere.

Mi sento una stupida a essere felice per così poco.

Tuttavia, non riesco a smettere.

 

Ah ah ah ah ah

 

Davvero, sono felice.

Per tutto.

Nonostante tutto.

Io sono felice.

 

Ah ah ah ah ah

 

Eppure ci sarebbe poco da essere felici, nella mia situazione.

Ma, davvero.

Non credo di essere mai stata così felice.

E credo, che quando finalmente mi sveglierai, lo sarò ancora di più.

Si, ormai non ho più dubbi.

So che ce la farai.

Me l’hai giurato, ieri.

 

Ah ah ah ah ah

 

Quando mi hai rivelato i tuoi pensieri.

Quando mi hai guardata.

Quando mi hai chiamata.

Quando mi hai giurato che ce l’avresti fatta.

Da allora, sono felice.

Ma adesso basta ridere.

Non posso sempre farmi condizionare dal mio ottimismo.

Tu sei stanco, e questo lo so bene.

Adesso ci riposiamo e poi ripartiamo, vero?

 

Non puoi crederci vero?

Sono davvero loro?

Sono i nostri amici?

Non ci hanno abbandonato.

Sei felice di vederli vero?

Anche se non lo ammetteresti per nulla al mondo, tu sei felice quando stai con loro.

Lo sento.

Ti sento sereno, sorridente quasi.

Ti diverti, e non ti dispiace che ti prendano in giro.

Perché sai che loro sono tuoi amici.

Che se tu avessi bisogno d’aiuto, loro correrebbero senza pensarci.

Che non ti lascerebbero mai solo.

Che non ti ferirebbero mai.

Finalmente inizi a capire.

 

E’ arrivata anche Edea, la donna che vi ha cresciuti.

La donna che vi ha odiati.

La donna che vi ha combattuti.

Ma lei non lo voleva, lo sai.

Non era lei quella donna malvagia.

Adesso quella donna malvagia è qui.

E’ vicino a me, ed io mi sento in trappola.

Resto aggrappata alla tua forza, al tuo sostegno.

Non ce la farei mai se tu non ci fossi.

Lei vuole usarmi.

Ma per adesso resisto.

Ce la faccio, ma devi sbrigarti.

 

Dove siamo adesso?

E’ un luogo strano, troppo tranquillo, troppo silenzioso.

Non mi piace.

Questo luogo sa di morte.

Non mi piace.

Troppo irreale.

Non mi piace.

  - Ha ragione…- ti sento dire -…non parliamo di cose tristi sennò poi si avverano…- e so che sei totalmente convinto di questo.

Ci credi davvero.

Chissà se è la strada giusta.

Dobbiamo per forza attraversare questo luogo maledetto.

L’ho già detto che non mi piace?

Bè, lo ripeto.

Lo sai che sono una fifona, che non mi piace combattere.

Cosa posso farci?

Nulla, appunto.

 

Ci siamo persi?

Questo posto è come un labirinto, fatto di sale bianco.

Ma non senti nulla di strano?

I mostri che vi hanno attaccato erano diversi.

Erano già morti.

E’ tutto troppo strano qui intorno.

Guarda bene, qui, sull’orlo del burrone.

Non noti nulla?

Guarda in alto.

Cosa succede, è come se ci fosse una parete di vetro.

Sento che mi stringi le braccia attorno a te.

Come vorrei sentirti per davvero.

Inizi a salire su questa scala invisibile.

Non hai paura?

Oh, certo che ce l’hai, come potresti non averne.

Ma sei troppo preoccupato per me per poter dar ascolto a quella vipera.

A quella perfida vigliacca che vuole solo soggiogarti.

Per impedirti di aiutarmi.

Allontanati da lui, maledetta creatura.

 

Cadiamo, cadiamo e cadiamo ancora.

Sempre di più.

Nel nulla.

Ti sei inoltrato in questa galleria.

E poi più nulla.

Non sento nemmeno il dolore.

So, però, che sei accorso da me, per assicurarti che stia bene.

Ti ringrazio.

Mi riprendi sulle spalle, e qualcosa inizia a muoversi.

Cosa sta accadendo?

Saliamo, saliamo e saliamo ancora.

Sempre più su.

Nel nulla.

Poi, accade qualcosa.

Il nulla si trasforma in una città meravigliosa e inquietante al tempo stesso.

Hai ragione.

Mi piace un sacco.

Se fossi li con te salterei per l’emozione.

E correrei a stringerti.

Se solo potessi.

Mi sento così vuota.

Il mio corpo è vuoto.

Ma io esisto ancora.

Non so dove, ma ci sono.

Non sono ancora perduta.

E adesso, che finalmente siamo arrivati, forse lo capirai.

Non abbandonarmi, manca poco ormai!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 7
*** Partenza verso le stelle ***


Partenza verso le stelle

Ciao a tutti!!! Nuovo capito di questa ficcy…ancora una volta tratto dal punto di vista di Squall…un’altra cosa, spero di aver riprodotto bene lo strano linguaggio del dott. Odine ^^’ non è molto semplice…ringrazio tantissimo Jael che ha il coraggio di recensirmi questa fic ^^ grazie mille, chissà perché non ti piace Rinoa, ho notato che è una cosa comune. Io invece l’adoro, per me è una delle poche protagoniste che ha un minimo di carattere…ma vabbè punti di vista ^^ ed anche io ho sempre avvertito il loro amore palpabile…

Grazie ancora a tutti, ma ormai credo non abbia più senso chiedervi di recensire ^^’ tanto…

Un bacio grande!!!

Selhin

 

 

 

 

Partenza verso le stelle

 

 

 

 

 

  E’ poco che ho ripreso i sensi. Ho la mente annebbiata, confusa, e un mal di testa insopportabile. L’unica cosa che ricordo è il nostro arrivo a Esthar.

Ma dopo?

Ah si, siamo scesi con quella grande ascensore.

E poi?

Poi siamo svenuti, per l’ennesima volta. Ellione ci ha rimandato indietro, credo però che questa fosse l’ultima volta. Finalmente Laguna è riuscito a trovarla, e forse adesso, lei ha scoperto quello che voleva. Forse ha capito. Ma anche io adesso devo capire, ed ho bisogno di lei.

Ecco perché devo trovarla.

  Mi tiro su a sedere, lentamente. Oddio che dolore alla testa.

Mi guardo intorno, confuso. Intravedo la sagoma di Zell, ancora dormiente. Accidenti, russa pure. Più in la c’è Selphie, china su Irvine, mentre Quistis se ne sta in un angolo ad osservare il luogo in cui ci troviamo.

Dopodiché mi volto nell’altra direzione turbato, alla tua ricerca. Ed eccoti li, appoggiata ad un muretto, muta e fredda come prima. Probabilmente è stata Quistis a metterti li.

Improvvisamente sento la sua voce esclamare - Oh, finalmente uno si è svegliato! - mi volto verso di loro e Selphie mi guarda accigliata - Tutto bene? Com’è andata nell’Altro Mondo? -

Annuisco alla sua prima domanda e do la risposta veloce che finalmente Laguna ha trovato Ellione.

Parte un’esclamazione euforica dalla moretta, la solita esagerata, mentre ai suoi piedi Irvine riapre gli occhi, seguito da Zell.

Dopo aver constatato che stiamo tutti bene, iniziamo a domandarci dove ci troviamo.

  - Bè, ad ogni modo è parecchio che siamo qui.- dice seria Quistis, incrociando le braccia.

  - Già…- rispondo non direttamente a lei -…probabilmente sanno della nostra presenza, si faranno vivi a momenti.-

Come finisco la frase, l’enorme portone davanti a noi si spalanca. Ne compaiono un paio di uomini, vestiti con tuniche dai colori chiari. Un abbigliamento davvero bizzarro.

Ci osservano incuriositi, e noi restituiamo loro lo stesso sguardo, poi uno si decide a parlare.

  - Chi siete? - domanda uno con tono atono. Se non altro, non vogliono perdere tempo. Ma prima che possa parlare Edea mi precede.

  - Sono la strega Edea, e questi sono Seed. Sono venuta per vedere il dott. Odine.-

L’uomo la osserva per qualche altro istante sospettoso - Io sono il suo assistente. Seguitemi.-

 

 

  Mi carico nuovamente Rinoa sulle spalle, e ci guida attraverso l’enorme porta in metallo. Ci ritroviamo, subito dopo, ad osservare la città incantati. O meglio. Gli altri sono incantati, io sono solo un po’ stupito. Certo, è una città molto bella. Le strade sono molto particolari, si sovrappongono le une alle altre, d’un blu acceso, e traslucide. S’intrecciano in una miriade di sentieri che colorano e donano alla città un aspetto alquanto fanta-tecnologico Nel centro della città, sorge imponente, un grande palazzo di cui scopriamo essere il Palazzo Presidenziale dall’assistente in tunica bianca.

Ci guida verso di esso, attraversando le lunge strade con una specie di ascensore, che sfreccia all’interno di “ grossi tubi colorati “ come li ha appena definiti Selphie.

Infine, finalmente, giungiamo in questo fantomatico palazzo.

Stiamo aspettando questo famoso dottore, che sono sicuro di aver già sentito, nella sala d’aspetto. Ho sdraiato Rinoa su di un divanetto, e osservo la stanza in cui ci troviamo.

Ancora mi sembra così strano che siamo riusciti ad arrivare a Esthar, e che tra poco potrò vedere Ellione finalmente.

La porta in fondo alla sala, si apre automaticamente, e ne compare un uomo di piccola statura. Ha i capelli scuri raccolti in un codino all’insù, e uno strano abbigliamento. Molto strano. Ma ancora più strano è il modo in cui parla, con un accento forte, da risultare quasi ridicolo e incomprensibile.

Edea gli sta spiegando la sua situazione, e che vorrebbe essere privata dei suoi poteri magici. Lui sembra ascoltarla con poca attenzione.

Si volta, e attraversa la stanza, diretto verso Rinoa. La osserva per qualche istante incuriosito, poi chiede - E qvestà ragazzà? -

Mi avvicino a lui - Si chiama Rinoa. Dopo aver combattuto contro Edea è svenuta, e da allora non si è più svegliata. E’ fredda, immobile…- lui mi guarda come se sapesse di cosa parlo. Ha uno strano sguardo quest’uomo. D’improvviso mi ricordo di averlo già incontrato, mentre vestivo i panni di Laguna.

  - Sono qui per vedere Ellione, lei saprà cosa fare.- aggiungo dopo. Lui annuisce, come a parlare da solo.

  - Và bene…- dice alla fine -…ti permetterò d’inkontràre Ellione. Ma primà, voglio fàre kontrolli su ragazzà! -

Faccio per replicare ma lui mi precede - O qvestò, o nienten…-

Alla fine annuisco, poco convinto. - Va bene, ma non deve accaderle nulla. - dico con un tono minaccioso.

  - Trvanqkuillo! -

Si volta verso Edea e gli altri, e ci da appuntamento in un luogo che si chiama Lunagate. Non ho idea del motivo per cui Ellione dovrebbe trovarsi la, ma non importa.

Ormai sono arrivato fin qui, ed andrò avanti in qualunque modo con qualunque mezzo.

 

 

  Non sono molto sicuro di aver fatto bene a lasciare Rinoa nelle mani di quell’uomo.

Insomma, nemmeno lo conosco. So che è un dottore eccetera, ma non si sa mai. E se le facesse qualche strano esperimento? Non mi sorprenderei troppo.

  - Ehi, Squall! - è Selphie che mi urla - Ti muovi? -

Mi affretto a raggiungerli. Abbiamo deciso di fare un giro per la città, visto che abbiamo tempo da perdere. Cioè, hanno deciso loro. Io mi sono limitato a seguirli, anche se poi sono io che dovrei decidere. Insomma, sono o non sono io il capo qui?

Ma tanto è inutile, Selphie voleva fare un giro tra questi “ negozi favolosi “ e Zell e Irvine le han dato man forte. Dopo ci si è messa Quistis, dicendo che un piccolo giretto non poteva farci male, e che tanto, a sentire l’assistente del dottore, la via Commerciale era di strada all’uscita della città.

Così adesso siamo dietro a Selphie e ai suoi acquisti.

Ma insomma, siamo in missione speciale, e loro pensano ai negozi?!

Che mestieraccio il mio. Mi sento così ridicolo a volte.

Edea è rimasta con il dottore, che le ha promesso di risolvere in fretta il suo problema.

Chissà come si fa a togliere i poteri da una strega, senza ucciderla?

E chissà se quella specie di dottore riuscirà a capire cos’ha Rinoa. Magari viene fuori che non c’è alcun bisogno di Ellione e che può risolvere lui il problema.

Mah, meglio che non m’illuda troppo.

Osservo gli altri, sono così spensierati. O almeno, così sembrano.

Forse cercano solo di tirarsi su, cosa che servirebbe anche a me. Come diresti tu, non serve a nulla essere così cupi. Hai ragione, ma non posso farci nulla. Sono preoccupato. Ho paura davvero per te, vorrei solo che ti svegliassi il prima possibile.

Credo che mi capiresti, e forse, saresti nelle mie condizioni se al tuo posto ci fossi io.

O forse m’illudo anche qui?

Senza accorgermene siamo giunti all’entrata della città. Ci voltiamo a guardarla, in tutto il suo splendore. Poi, dandole le spalle, ci allontaniamo.

 

 

  Arriviamo al Lunagate dopo mezza giornata di cammino. E’ vero, ci abbiamo messo un’enormità di tempo, ma “ qualcuno “ e non faccio nomi, aveva speso tutti i soldi, e così non abbiamo potuto affittare una macchina.

  - Selphie cavolo, dovevi proprio spendere tutti i soldi in cavolate? - per l’ennesima volta Zell si sta lamentando della fatica del tragitto, con la colpevole, accusandola.

  - Delle pozioni, code di fenice e elisir ti sembrano cavolate? - ribatte lei per l’ennesima volta - Ho fatto solo provviste per non morire! -

  - Che però, ne abbiamo già sprecato la metà, con tutti i mostri incontrati durante il tragitto.- conclude Quistis, sfinita.

Irvine se la ride, ed io non so più cosa fare. Forse dovrei fare come lui, ridere per non piangere.

  - E basta! Vi ho già chiesto scusa mille volte! -

  - E chi ti ha detto che mille volte bastano? - continua Zell imperterrito.

Li guardo, sfinito. Non li sopporto più.

Entro attraversando la porta automatica a vetri, e ci accoglie una signorina in camice bianco.

  - Voi siete i Seed? - domanda guardandoci. Chissà come le appariamo, poverina. Stanchi, sporchi, sfiniti. Non proprio nel migliore dei modi.

Potevamo far meglio. O peggio.

  - Si, siamo noi. - mi sento rispondere. Chissà da dove mi è tornata l’energia?

  - Prego, da questa parte.-

Sento un rumore alle mie spalle. Mi volto, ed è Angelo, il cane di Rinoa. Mi corre incontro, come a volermi riferire un messaggio.

Mi accuccio accanto a lui, e lo accarezzo sul muso.

Stai tranquillo. A Rinoa ci penso io gli dico mentalmente, e la cosa strana è che lui sembra capirmi.

Mi alzo e seguo gli altri, che nel frattempo hanno seguito la signorina nella stanza accanto.

Ci dicono che andrò nello spazio. Che Ellione si trova la in questo momento.

Hanno sistemato Rinoa in una capsula,e devo scegliere chi portare con me nello spazio.

  - Io resto, voglio proteggere Edea. - sta dicendo Zell. Mi guarda implorante, come ogni volta che devo formare l’altro gruppo.

E va bene, questa volta lo accontento.

  - Va bene. Quistis viene con me…- dico, e noto lo sguardo di Zell -…e Zell, guiderai tu il gruppo che resta.- aggiungo. E lui inizia sa saltare più esaltato che mai.

Avrò fatto bene?

Li guardo ancora, chissà, la prossima volta che li vedrò tutto si sarà aggiustato, forse.

Ci salutiamo con lo sguardo, poi mi volto, e entro nella capsula.

Sento uno strano freddo avvolgermi, e di colpo mi viene sonno. Ma prima di addormentarmi, rivolgo il mio pensiero a te, e a cosa ci capiterà una volta lassù.

Fra le stelle.

 

 

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Capitolo 8
*** Posseduta...e libera. ***


Posseduta

Posseduta...e libera.

 

 

 

 

 

 

 

 

Sono arrivata nello spazio..

E’ incredibile qui.

Non credi riesca a vedere ciò che mi circonda vero?

Oh, si che ci riesco..

Attraverso i tuoi occhi…è tutto così bello.

Anche se mi manca un po’ la mia Timber.

Ma ci tornerò presto. Lo so.

Appena mi sveglierò, tornerò a Timber.

E assieme a Zone e Watts la libereremo!

Ci darai una mano?

Spero di si, già immagino la felicità una volta compiuta la missione.

E poi trasmettere il messaggio della sua indipendenza.

Non vedo l’ora.

Credo che presto incontreremo Ellione.

Spero che riesca a svegliarmi del tutto.

E non solo con la mente.

Mi hai lasciata qui, minacciando chiunque osasse farmi del male.

Una reazione degna di te.

Ma non devi preoccuparti.

Io sto bene, adesso…

 

 

…No, non è vero.

Non sto bene.

Non più, sta succedendo qualcosa.

Qualcosa di orribile.

Perché ora?

Il mio corpo si muove, ma non sono io a volerlo.

Che sta accadendo?

No, non voglio colpire quell’uomo.

Smettila!

E’ lei.

E’ colpa sua.

E’ lei che sta facendo tutto ciò!

Sta ridendo.

Una risata cattiva, malvagia e crudele.

Ma perché mi sembra di averla già sentita?

Prima d’ora, non avevo mai nemmeno immaginato questa donna.

Smettila ti prego!

Entri nella stanza, e posso scorgere in un lampo il tuo sguardo.

Sei confuso, spaventato.

Io lo sono più di te.

Non capisco.

Perché usare me poi?

 

 

Perché è quello che vuoi…

 

 

Cosa?

Io non vorrei mai una cosa del genere.

Vattene. vattene via.

No ti prego, non colpire Squall.

Smettila ti prego!

Perché fai tutto questo?

Cosa speri di ottenere?

 

 

…Solo l’annullamento…

 

 

Di cosa stai parlando?

Ma tu chi sei?

 

 

…Chi sono…sono te…

 

 

No non è vero.

Tu sei una strega vero?

Io non lo sono!

 

 

…Ne sei sicura?

 

 

No, non è vero!

Non può essere la verità!

E dove avrei preso i miei poteri?

 

 

…Da quella sciocca

che si è fatta sconfiggere da te…

 

 

Edea??

Avrei preso i poteri da…no non è possibile!

Tu stai mentendo.

Non hai prove per dire questo!

 

 

…Il fatto che stia usando il tuo corpo,

come ho fatto con lei,

è una prova sufficiente direi…

 

 

Ma perché?

Perché proprio me?

Dove stai portando il mio corpo?

Cosa stai facendo?

No, ti prego.

Cosa ci faccio nello spazio aperto?

Smettila, fammi tornare normale!

 

 

…Fra poco, appena non mi servirai più…

 

 

Tu non puoi usarmi così.

Cosa accadrà una volta liberata Adele?

Prenderai possesso di lei, e dopo?

Non ti rendi conto della follia di tutto questo?

Moriranno delle persone.

Delle persone che amo.

Perché hai scelto proprio me!?

 

 

…Perché ti conosco,

molto meglio di quanto tu creda…

 

 

Non è possibile, io non ti avevo mai vista.

Come può essere?

Tu vieni da un altro mondo, vero?

Cosa stai cercando di fare…a cosa ti porterà tutto ciò?

 

 

…Compressione Temporale…

 

 

E’ un’assurdità, una follia!

Devi smetterla.

Una volta ottenuta, sarai sola ugualmente.

Non cambieranno in meglio le cose.

Perché vuoi distruggere tutto?

Chi sei?

Qual è il tuo nome?

 

 

…Artemisia…

 

 

No, dove stai andando?

Non puoi lasciarmi qui da sola.

Non posso svegliarmi proprio adesso.

Non ora, che sono così lontana da lui.

Mi starà cercando?

E’ impossibile…sono sola.

Ma cosa mi è successo?

Sono stata…posseduta…da me stessa?

E ora, che ne sarà di me?

 

Aiutami Squall!

 

 

 

 

 

*****************************************

 

Ciao a tutti!!!

Sono tornata!!!!! XD

Allora…in questo capitolo, troviamo nuovamente Rinoa…questa volta alle prese con Artemisia stessa…

Mentre giocavo questa parte del gioco, mi sono sempre chiesta, come alla fine ( quando sei nell’astronave insieme a lei ) Rinoa facesse a sapere di essere una strega e tutto il resto, visto che era in coma e nessuno poteva averla informata prima di Squall…e così mi è nato il pensiero che fosse stata Artemisia stessa a rivelarglielo…Ho cercato di trattare anche il fatto che Rinoa è la stessa Artemisia…spero sia venuto bene alla fine ^___^’

 

Allora…ringrazio:

Jael : Grazie tantissimo per il sostegno che continui a darmi…spero che questo capitolo, seppur di Rinoa, ti sia piaciuto…e comunque, questo è anche per me il pezzo che preferisco in assoluto…secondo me il 3cd è il più bello *___* fammi sapere carissima!!! Bacio

Elizabeth9 : Carissima, ti ringrazio tantissimo per le belle parole che mi hai detto…ti sono davvero grata, in ogni caso non preoccuparti, non sono più quel tipo di persona…^___^ per le altre tue fic, bè le ho lette quelle che potevo ( non mi piace Harry Potter come già detto, ora in milioni mi odieranno… ) ed erano molto belle!!!!! Brava!!!! Seguimi ancora se vuoi…

 

Inoltre ringrazio quinto livello per aver aggiunto la storia tra i preferiti…grazie tanto, spero che ti piaccia!!! Fammi sapere anche tu…

 

Ciao a tutti, e grazie per la lettura!!!

Se volete lasciarmi una piccola recensioncina, l’apprezzerei molto…

Ciauuuuuuuuuu!!!!!!!!!

Selhin

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 9
*** Together ***


Di nuovo insieme

Together

 

 

 

 

 

 

  Non riesco a credere ai miei occhi. Tutto ciò è assurdo.

Tutto a un tratto ti sei alzata e ti sei sbarazzata alla svelta di tutti quelli che intralciavano il tuo cammino. Sempre se quella eri tu.

Io non ci credo, quella non potevi essere davvero tu.

Hai colpito anche me, non mi facevi avvicinare. Non ti ho riconosciuta.

Avevi gli occhi spenti, nonostante fossero aperti. Ti muovevi con lentezza e senza quella tua grazia e vitalità che ti hanno sempre caratterizzata. Ti parlavo, ma la mia voce sembrava non raggiungerti. Dov’eri?

Dove sei?

Ti sei diretta prima nella sala comandi. Hai sbloccato uno dei sigilli imposti ad Adele. Ma perché?

Chi ti sta usando?

E dopo, ti sei lanciata nello spazio. Ed io dietro di te per fermarti.

Ma non ci sono riuscito.

Ho fallito.

 Non sono riuscito a proteggerti; non sono riuscito a salvarti.

Che razza di persona sono, che non riesce nemmeno a proteggere una persona che ama, e fugge via così?

Sono in questa capsula di salvataggio, con Ellione, Quistis e Piet.

Il pianto lunare è iniziato, e Rinoa è persa per sempre nello spazio. Morirà così, da sola?

  - Ellione…- inizio quasi in un sussurro. Esco dalla mia posizione aprendo il meccanismo e mi piazzo davanti alla ragazza che un tempo chiamavo “sorella” -…ti prego, devi farmi andare da Rinoa. Devo capire cosa le è successo…-

Lei mi guarda. I suoi occhi miele mi scrutano, cercando di leggere dentro di me. Non credo sia molto difficile capire quello che penso in questo momento.

Sospira - Non so, non credo di esserne in grado Squall…-

Credo che la mia espressione sia indecifrabile in questo momento - Ti prego, non sono mai stato così sicuro di volere qualcosa in vita mia…per favore!-

Passa un altro istante di silenzio, poi mi sorride - E va bene…ci proverò, ma non ti garantisco nulla…-

Annuisco serio.

Ormai non m’importa più di niente, calpesterei me stesso se potessi, solo per salvarla.

La mia mente si annebbia, ed entro nella magia di Ellione che mi porta indietro.

Nel nulla iniziano a intravedersi delle immagini, sempre più nitide. La visuale si apre in un deserto, dove una macchina viaggia velocemente lungo la strada di sabbia.

Sento delle voci provenire dall’interno. Due voci indistinte, che alla fine riconosco.

  - Avanti torniamo indietro!- sta dicendo la ragazza.

  - Non possiamo…vedrai che sapranno cavarsela da soli…- gli risponde il compagno con indifferenza. La macchina si ferma e lei si butta in mezzo alla strada per non farla proseguire.

Sospira infastidita - Sai bene che non lo faranno…Squall è il tipo che se non gli dai l’ordine di scappare, lui se ne sta lì per sempre…- altro momento di silenzio fra i due.

  - Quindi adesso noi, torniamo indietro…- si riavvicina alla macchina -…non importa se dovrò costringerti con la forza…- e inizia a spingere dentro la macchina il povero e inerme Irvine, che alla fine si arrende e inverte la direzione.

  - Ho capito, ho capito…-

Però non era questo che volevo vedere, e la mia mente si riapre ad un’altra scena.

Lei mi appare affiancata a Zell. Sembra indecisa e imbarazzata.

  - Squall ha un bell’anello vero?- dice alla fine con noncuranza.

Il biondo la osserva incuriosito - Quello con l’intarsio a forma di mostro?-

Lei annuisce con un sorriso - Mi piace. Chissà dove l’ha preso…- domanda fra sé anche se il tono sembra diretto verso l’amico.

  - Posso fartene uno uguale se vuoi. Sono bravo, sai?- Zell si tira un pugno sul petto in segno di approvazione su se stesso.

  - Davvero lo faresti?- poi sembra ripensarci - Ma se avrò un anello uguale al suo tutti penseranno che…- lascia la frase in sospeso, mentre le guance le si colorano di un rosa acceso.

Il ragazzo la osserva confuso. Poi sembra che la sua mente riesca a raggiungere la fine della frase dell’amica.

  - Eeehh?!!!??! Rinoa, ma tu…-

Lei alza lo sguardo su di lui, sempre più imbarazzata - Ma no, no. Che hai capito…- gli volta le spalle per cercar di nascondere l’evidente imbarazzo.

Apro gli occhi di scatto e mi volto nuovamente verso Ellione - No, mi hai mandato troppo indietro!-

  - Scusami, ci riprovo…-

 

 

 

  Ed eccola finalmente la scena che aspettavo. Non vorrei rivederla ma devo farlo, per lei.

Si sta muovendo a fatica, proprio come faceva pochi minuti fa.

Si dirige verso il corpo di Seifer riverso a terra, e appoggia le labbra sulle sue. La sento tremare.

Poi sposta la bocca accanto all’orecchio del ragazzo.

Ma cosa stai facendo?

  - Seifer, la strega ti chiama, la strega ordina. Ha bisogno di te, alzati!- Rinoa pronuncia queste parole, ma non sembra affatto la sua voce.

Una luce accecante invade per un attimo la mia mente, poi la figura di Seifer si alza e si allontana - Come desideri, Artemisia.-

Vedo Rinoa tremare in ginocchio, e lentamente scorgo una figura alle sue spalle, come a sorreggerla. Mi si avvicina, e mi osserva con uno sguardo glaciale.

Chi sei?

Cosa vuoi?

  - Squall, aiutami. Ho paura!-

Un rumore mi riporta alla realtà e aprendo gli occhi vedo Ellione in ginocchio.

Esco dal mio posto e mi avvicino a lei, chiedendole se sta bene.

Lei alza lo sguardo su di me - Ci sei riuscito? - mi chiede - Sei riuscito a capire cosa è successo a Rinoa?-

La guardo a mia volta, in quello sguardo ambrato così famigliare - Ho capito, ma non ho potuto fare niente per evitarlo.-

  - Quegli occhi. Sono gli stessi che avevi da bambino. Quegli occhi così tristi, così malinconici.-

Sono confuso. Cosa c’entra adesso questo? - Quel tempo ormai è passato…-

  - Esatto è proprio questo!- mi osserva negli occhi, come se avesse scoperto qualcosa di incredibile - Il passato non si può cambiare, finalmente l’ho capito anche io.-

Abbasso lo sguardo dal suo - Ma adesso cosa posso fare…-

 Lei mi afferra le spalle - Chiamala.- dice semplicemente - Nella tua mente non c’è che lei, e anche nella mente di Rinoa ci sei solo tu, lo sento. Ti sta chiamando.-

 

 

 

  Alla fine l’ho fatto. Mi sono lanciato nello spazio per cercarla.

Per raggiungerla.

Non so dove andare, è tutto così immenso, scuro, spaventoso.

Ci si sente minuscoli e impotenti in questo luogo. Chissà come sei impaurita.

Tutta sola nel bel mezzo del nulla. Ma sto arrivando, devi resistere!

Ricordo le ultime parole di Piet, prima che mi lanciassi nello spazio. Le ricordo come un eco lontano. In realtà sono stato io a non volerle ascoltare.

  -…moriranno entrambi…- ecco cos’ha detto. Ma non gli credo. Troverò Rinoa, la salverò e starò con lei per sempre.

E’ una mia scommessa personale, non posso perdere.

Volto lo sguardo in mille e più direzioni, ma non scorgo nulla. Eppure non dovrebbe essere lontana.

Che sia stata travolta dalla cascata di mostri provenienti dalla luna?

No Squall, sii ottimista per una volta. Hai detto tu stesso che se si dicono delle brutte cose poi si avverano, quindi sta zitto e spera solo di trovarla prima che la sua riserva di ossigeno finisca. La sua, e la tua naturalmente.

Ragiona, mente lucida e attenta. Sei un Seed ricordalo. Fa finta che sia un’esercitazione e mantieni la calma.

Respiro lentamente per calmarmi.

  - Merda…- mi scappa un’imprecazione. Non è da me perdere la calma, ma in questo momento non sono nemmeno più convinto di essere Squall. Insomma, lui non avrebbe mai agito così solo per salvare una ragazza contravvenendo gli ordini, tra l’altro.

  Ma Rinoa non è “una ragazza”.

Lei è stata  la mia salvezza.

Lei è stata la mia speranza.

Lei è un’amica, anzi la mia prima amica.

Lei è la luce.

Lei è il sorriso che mi manca.

Lei è la certezza che esisto.

Lei è la vita.

Lei è Rinoa.

Lei è…

 

**************************

 

 

 

  Lentamente i miei occhi si aprono. Sono affaticati, li sento pesanti. Mi sembra di aver dormito per giorni e giorni. E forse è proprio così.

Si, adesso inizio a ricordare.

La battaglia contro Edea, la nostra vittoria, il letto dell’infermeria, la voce di Squall che mi chiama…e un’altra voce.

Quella donna…Artemisia…perché mi sembrava così familiare?

Finalmente focalizzo lo sguardo attorno a me. L’oscurità mi avvolge, ne ho paura per un istante rendendomi conto che non è la stessa oscurità dove mi trovavo prima.

Sono nello spazio!

E’…bellissimo.

Resto a bocca aperta, quando riscuotendomi riesco a chiedermi il perché della mia presenza nello spazio aperto.

E crudelmente, capisco tutto.

Ricordo ogni cosa. Io ero svenuta, addormentata in uno stato di morte apparente, vittima di quella donna.

Ricordo improvvisamente Squall, disperato per me.

Sbatto le palpebre perché la vista mi si è offuscata dalle lacrime.

Lui è sempre stato accanto a me. Ha fatto di tutto per salvarmi, ma non glielo aveva ordinato nessuno. L’ha fatto perché era lui a volermi salva!

Ma adesso sono sola, dov’è lui?

Mi guardo attorno, ma non c’è niente qui. Solo un’infinita distesa di stelle e gas evanescenti.

Perché sono qui?

Cos’è accaduto?

Spaventata inizio a muovermi per quel che a me sembra velocemente, ma do l’impressione di non muovermi di un millimetro. Mi sento così leggera, così impotente.

Poi mi rendo conto.

Certo, quella donna…ha usato il mio corpo per...

Oddio cos’ho fatto!

Ho liberato la strega più potente e spaventosa di sempre…adesso Adele è libera per causa mia!

Le persone che amo moriranno per colpa mia.

Perché io sono una strega ora, e tutti mi odieranno.

Questa consapevolezza mi fa sentire ancora più sola e sperduta.

Mi rannicchio e mi lascio andare nel nulla.

Inizia a mancarmi l’aria.

 

FUNZIONE MANTENIMENTO : 15 SECONDI

 

Il respiro si fa corto.

Ecco cosa mi succederà. Morirò soffocata, qui da sola.

E vagherò per sempre nello spazio.

O forse precipiterò su qualche pianeta attratta dalla sua forza atmosferica?

Non ha importanza, questo è ciò che mi merito per quello che ho fatto.

 

FUNZIONE MANTENIMENTO : ARRESTO

 

Ecco che ci sono. L’ossigeno è finito, ed io morirò qui.

Squall dove sei?

Chissà se mi odi per ciò che è successo…

Spero che almeno tu sia salvo.

Ho paura, credo sia normale.

Mi manca il respiro, è una cosa orribile.

Non credevo che sarei morta in questo modo, ma non ha importanza.

Avrei solo voluto vederti ancora…Squall…

Chiudo gli occhi perdendo conoscenza, certa di essere arrivata alla fine.

E’ incredibile il silenzio che avverto.

Questa sensazione di tranquillità, forse è dovuta al fatto che sono in mezzo al nulla.

Non riesco a capire, cosa mi accadrà ora?

Qualche volta mi è capitato di chiedermi cosa si provasse a morire, e devo dire che adesso che mi ci trovo è come addormentarsi. E’ tutto così surreale.

……………

…………

………

……

 

 Rinoa!

 

 

Rinoa ti prego rispondimi!

 

Vorrei aprire gli occhi ma non ne ho la forza.

Chi…

 

Non lasciarti andare!

 

…Squall??

No è impossibile, io sono morta…

 

Puoi ancora vivere!

 

Ma cosa stai dicendo?

Non c’è più niente da fare…ormai…

 

Ricorda…

 

E lentamente i miei occhi si aprono.

Vedo un’ombra indistinta davanti a me, ma non riconosco subito l’oggetto.

Poi un rumore metallico ma da l’intuizione…l’anello!

Il tuo anello. Galleggia nell’aria a poca distanza dal mio viso, come se fosse stato lui a svegliarmi.

Forse è davvero così. Insomma ho sentito la voce di Squall, ma come avrebbe fatto…attraverso questo anello mi sta chiamando…

Pensa ancora a me…

Gli occhi mi si inumidiscono, e perdo due lacrime che iniziano a volare come goccioline di pioggia. Vorrei stringerlo. Vorrei afferrare quel cerchio metallico che ti appartiene e che mi ha dato la forza, sempre, da quando lo ho con me.

Avvicino le mani con fatica, ma non riesco a toccarlo per colpa della tuta.

Mi scappa un sorriso.

Avvicino la mano al di sotto del casco, e premo il pulsante per l’attivazione dell’ossigeno di riserva. E improvvisamente respiro nuovamente, a fatica e con il fiato corto riprendo a respirare, così forte che i capelli si muovono.

Sono stanca e non so dove sono, ma in qualche modo sono ancora viva…a quanto pare

Poi mi volto e ti vedo, in lontananza…un puntino bianco nell’oscurità ma so che sei tu…

 

 

**************************

 

 

  Eccoti finalmente…riesco ad afferrarti e vedo nuovamente il tuo sorriso.

Dio quanto mi è mancato.

Quanto mi sei mancata, nemmeno me ne ero reso conto.

Fisso i tuoi occhi scuri, vivi come li ricordavo. Sorridono anche loro, forse mi stanno addirittura deridendo ma non me ne importa nulla.

Quello che conta adesso è che finalmente sei di nuovo con me.

Ellione aveva ragione, solo io potevo salvarti.

  - Ci salveremo, Squall?- mi chiedi spaventata.

Stringo le tue mani, per quanto mi sia possibile con questa tuta e tu sorridi ancora.

Ti senti protetta con me, lo vedo, lo sento.

L’ho sempre saputo anche se non lo dicevo.

  - Ti salverò!- e credo veramente in ciò che dico.

Perché adesso che siamo insieme so che nulla potrà più dividerci. Lo so.

Certo se penso con il cervello, mi dico che non ci sono speranze. E’ vero siamo insieme, ma presto l’ossigeno finirà davvero, e allora sarà finita. Ma sarà davvero così oppure ci salveremo davvero?

E come faremo?

Basta, devo trovare il modo di salvarti…non sono venuto fin qui per morire con te, ma per vivere.

Ce la faremo.

Anche se nessuno può prevedere il futuro, giusto?

 

 

**************************

 

 

  Ti guardo negli occhi chiari, e mi sembra di guardarti per la prima volta.

Siamo così ridicoli in queste tute, e mi viene da sorridere al pensare che l’hai fatto solo per me.

Quando mi stringi le mani, sento una forza straordinaria, e non ho più paura.

Perché tu starai sempre con me, anche quando saprai la verità…che sono una strega…

So che non mi abbandonerai mai.

Ma come possiamo uscire da questa situazione disastrosa?

Siamo da soli nel nulla, come ci salveremo?

Poi, vedo un’ombra con la coda dell’occhio e mi volto.

Un immenso drago vola accanto a noi…no non è un drago, è un’astronave!

Eccola la nostra salvezza…

E adesso so con certezza, che la nostra storia, non è ancora finita…

 

 

 

 

End…

 

 

 

 

 

 

Lo so, lo so, lo so, lo so, lo so, lo so, lo so, lo so, lo so, lo so, lo so, lo so, lo so, lo so, lo so, lo so, lo so, lo so, lo so, lo so, lo so, lo so, lo so, lo so, lo so, lo so, lo so, lo so, lo soooooooooooooo!!!!!!!!!
Sono in un tremendo ritardo per ogni mia storia…

Vi prego di perdonarmi, ma sono moltissimissimo occupata…

In ogni caso aggiornerò al più presto anche le altre mie storie…

Comunque…questa si è conclusa, e per davvero questa volta…che ne dite?

In molti avete letto e vi ringrazio tantissimo…

Ringrazio moltissimo quinto Livello : grazie davvero per aver seguito questa mia storia…mi spiace aver ritardato tanto nel finale ^^’ perdonami…spero ti sia piaciuta! E in ogni caso, io ti consiglio di trovare il modo di giocare a questo splendido gioco, perché non sai davvero quello che ti perdi!!! ^^ un bacio e grazie davvero!!!

 

Bene, è tutto!

Per chiunque recensirà questo ultimo capitolo risponderò tramite email… ^^

Un saluto e un abbraccio grandissimo a tutti!!!!!

 

Selhin

 

 

 

 

 

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