I Ragazzi del condominio

di Miss fantasy
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Primo giorno all'università ***
Capitolo 3: *** Ladro di borse ***
Capitolo 4: *** Uscire la sera ***
Capitolo 5: *** Programmi ***
Capitolo 6: *** Un regalo per scusarsi ***
Capitolo 7: *** Domande e Fraintendimenti ***
Capitolo 8: *** Chiarimenti ***
Capitolo 9: *** Inviti a cena ***
Capitolo 10: *** Un compleanno da sogno ***
Capitolo 11: *** Un favore ricambiato ***
Capitolo 12: *** N-Naruto? ***
Capitolo 13: *** Tu non sei lui ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


PROLOGO

In altre occasioni non le sarebbe piaciuto alzarsi e iniziare un nuovo giorno, ma quel giorno era diverso, da quel giorno tutto sarebbe cambiato:avrebbe iniziato l’università e sarebbe andata ad abitare in un appartamento che avrebbe condiviso con la sua amica Ten Ten e sarebbero state vicine di casa di Ino e Sakura.  Vicino a loro ci sono anche Naruto,Neiji,Kiba e il misterioso Uchiha:si, il ragazzo che con lei è particolarmente scontroso.

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Capitolo 2
*** Primo giorno all'università ***


Primo giorno all'università
Aveva controllato la valigia un milione di volte:era eccitatissima all'idea di 
andare a vivere in un appartamento con la sua amica. Aveva fatto colazione, si era vestita e stava preparando la cartella. Era pronta. Suonano al citofono-Vado io!-disse la ragazza dai capelli corvini. Aprì la porta:-Buongiorno Hinata-disse raggiante Ten Ten. -Sei pronta?-
-Si, andiamo.-rispose.
Si incamminarono verso la loro nuova scuola.-Buongiorno ragazze, avete visto Sasuke?-
Hinata e Ten Ten scossero la testa.
Erano Sakura ed Ino che ogni giorno cercavano Sasuke per andare a scuola insieme a lui. Non riusciva a capire che ci trovassero in un ragazzo freddo e scontroso. Lei amava il suo migliore amico, Naruto, un ragazzo allegro ed estroverso; sfortunatente, lui sapeva a malapena della sua esistenza. Aveva occhi solamo per Sakura.
Un gran casino insomma.
Arrivate in classe salutarono i compagni. -Sakura che bello rivederti!-disse Naruto.
Sakura, ignorando completamente Naruto corse insieme alle altre ragazze da Sasuke:
-Sasuke come sei bello!-disse la folla di ragazze. Sasuke, come al solito, le ignorava e lanciò un occhiataccia ad Hinata che si avvicinava timidamente a Naruto.
-C-ciao N-Naruto.-balbettò Hinata.-
-Uh?Ah,ciao Hinata-rispose il biondo.Per Hinata il fatto che Naruto l’avesse considerata la riempiva di gioia. Stava per farsi coraggio e iniziare a parlarci quando:-Sei sempre la solita imbranata Hyuuga.-disse freddo l’Uchiha non appena riuscì a liberarsi dalle fan.Come sempre, il moro insultava Hinata con battutine e commenti acidi, senza che lei avesse capito il perché del rancore nei suoi confronti. Non le sembrava di avergli fatto qualche torto.
Intanto, Ten Ten stava andando da Hinata, che non si accorse che il pavimento era bagnato.Cadde proprio tra le braccia di Neji Hyuuga, il presuntuoso cugino di Hinata per cui aveva sempre avuto una cotta.
I loro sguardi si incrociarono e Ten Ten arrossì;Neji la posò a terra e Ten Ten scappò da Hinata per raccontarle l’accaduto.
Le ore passavano lente e Hinata eTen Ten erano perse nei loro pensieri;Hinata si chiedeva perché Sasuke ce l’avesse con lei, ma soprattutto si chiedeva perché la turbasse tanto che l’Uchiha la detestasse; Ten Ten si chiedeva che avrebbe fatto quando si sarebbe scontrata con Neji:sarebbero andati a vivere nello stesso condominio, quindi ci sarebbero state molte occasioni in cui si sarebbero visti e si vergognava molto a vederlo da quando era caduta fra le sue braccia, di certo lui l’avrebbe presa in giro.
Perse nei loro pensieri non si erano accorte che le lezioni erano finite.
-Hyuuga, capisco che ti piace studiare, ma le lezioni sono finite.-disse acido l’Uchiha. Hinata,spiazzata dalla battuta,uscì insieme a Ten Ten che si guardava intorno.
-Hinata, secondo me nont i devi far trattare così da sasuke-disse decisa l’amica.
-N-non devi preoccuparti per me, piuttosto ce l’hai tu le chiavi dell’appartamento?-
-Si, aspetta che le prendo…Non le trovo!Erano qui ne sono sicura...Ci sono!Mi sono cadute quando sono scivolata e Neji mi ha preso.-
-Dobbiamo chiamare mio cugino e farci ridare le chiavi se ce le ha lui.-la ragazza digita il numero e aspetta la risposta del cugino.
-Hinata?Che vuoi?-chiese lo Hyuuga. Hinata spiega la situazione al cugino che si mette d’accordo con lei per vedersi al parco davanti alla scuola a mezzogiorno.
È mezzogiorno meno venti e Ten Ten ed Hinata stanno aspettando Neji al parco davanti alla scuola.
Erano sedute su una panchina e Hinata si era appena accorta che dietro un albero c’era Sasuke che leggeva un libro.A vederlo in quel momento non sembrava scontroso e freddo,tuttaltro;non c’era solo lui al parco, c’era anche Naruto, che si stava dichiarando a Sakura promettendole di cambiare e di diventare più serio e affidabile pur di stare con lei.Queste parole, che a qualcuno potevano sembrare romantiche, a Hinata suonavano come una pugnalata.Iniziò a correre per il parco finchè non si sentì afferrare la mano:era Sasuke Uchiha. -Non credo che scappare via servi a qualcosa-disse il moro con un tono che a Hinata parve gentile,anzi si sentì improvvisamente meglio dopo le parole dell’Uchiha. Tornò alla panchina da Ten Ten quando vide che Neji era già arrivato. Stava parlando con Ten ten a proposito delle chiavi, evitando di parlare di quel giorno. Non li raggiunse per non disturbarli:avevano molto di cui parlare.
-Ehm, grazie per le chiavi. -disse sorridendo Ten ten.
-Di niente, era un dovere...un giorno o l’altro potremmo anche andare al cinema insieme per festeggiare con tutti gli altri i nostri nuovi appartamenti. -disse inespressivo il ragazzo.
-Si, è un ottima idea.-annuì la ragazza.
Hinata e Ten Ten arrivate nel loro nuovo appartamento disfarono le valigie e prepararono il pranzo. Finito di mangiare, sistemarono meglio le loro cose e uscirono a fare una passeggiata. Quello era stato il loro primo giorno all'università.

*SPAZIO AUTRICE*
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, sarei felice se commentate:ditemi che ne pensate.

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Capitolo 3
*** Ladro di borse ***


Ladro di borse

Erano le tre e mezza del pomeriggio e Ino e Sakura sono al centro commerciale per festeggiare il primo giorno all’università.  Hanno comprato un paio di vestiti e scarpe e sono stanche; quindi si siedono su una panchina a riposare.  Stavano chiacchierando a proposito di Sasuke e delle cose che Naruto aveva detto a Sakura, quando qualcuno afferrò la borsa di Ino.  -La mia borsa!Al ladro!!-gridò disperata Ino:nella sua borsa aveva i soldi, il telefono, la tessera dell’autobus, una foto scattata di nascosto a Sasuke, e altre cose importanti.  Intanto da quelle parti nel centro commerciale, c’era Kiba con sua sorella Hana, che quando vide un tizio che correva con una borsa da donna pensò subito ad un ladro. –Kiba quel tizio ha rubato una borsa! Fa qualcosa!-disse la sorella maggiore. Kiba sorpreso disse –Cosa ti fa essere tanto sicura che sia un ladro, il fatto che corre con una borsa da donna? E se stesse portando la borsa a una ragazza e và di fretta? E poi perché dovrei immischiarmi nei loro affari?-
-Si vede lontano un miglio che è un ladro e poi ho sentito una ragazza che urlava “al ladro”, non è che hai paura?-insinuò la ragazza. Il ragazzo, ferito nell’orgoglio, rincorse quel tizio appena in tempo per riuscire a raggiungerlo. A quel punto lo schiantò a terra e prese la borsa. –Vediamo che c’è in questa borsa: un portafoglio, un cellulare, una tessera e...Una foto di Sasuke Uchiha? Deve essere una delle sue fan. -concluse. Lo raggiunsero gli addetti alla sicurezza insieme alla proprietaria della borsa. –Tu?-dissero i due ragazzi all’unisono. –E chi altro poteva avere una foto di Sasuke se non la sua fan numero uno?-disse sarcastico Kiba. –Brutto impiccione! Come osi guardare nella borsa di una ragazza?-Sbottò la bionda.
I due addetti alla sicurezza portarono via il ladro e se la diedero a gambe; quel ragazzo era nei guai, era certo.
I due ragazzi continuarono a discutere come moglie e marito per un po’ finché non arrivarono a calmarli Sakura e Hana. –Fratellino, perché stai importunando questa ragazza?-chiese la sorella.
-Ino, è lui che ti ha recuperato la borsa? Lo hai ringraziato?-chiese l’amica.
-No che non l’ho ringraziato, ha frugato nella mia borsa!-
-Frugato è una parola grossa ,controllavo che non avesse rubato niente!-
Per risolvere il problema Hana propose:-Perché non la inviti a cena e risolvete il problema?-
-Cosa? È lei che mi deve ringraziare!-disse sbalordito il ragazzo.
-Però tu ti devi fare perdonare.-tagliò corto la sorella.
-E io dovrei accettare?-chiese la bionda.
-Ino ti ha recuperato la borsa..é stato gentile!-disse la rosa.
-Va bene ma il ristorante lo scelgo io.-
-Ma..rimarrò al verde, se lo sceglie lei.-si lamentò il ragazzo.
Risolto il problema i ragazzi tornarono al proprio appartamento. –Ora mi tocca anche offrire la cena a una fan di Sasuke.-sbuffò il ragazzo entrando nel suo appartamento.  In fondo non gli dispiaceva un appuntamento con quella ragazza, quello che gli dava particolarmente fastidio era che lei stravedesse per Sasuke.
Ino e Sakura erano appena entrate nel loro appartamento che quest’ultima le aveva già fatto un milione di domande:-Allora ti piace? Non vedo nessun altro motivo per cui tu avresti potuto accettare; se non lo sopporti davvero non andresti con lui a cena solo per mangiare gratis, giusto?-affermò Sakura decisa. Lei se ne intendeva di queste cose.
-Ti sbagli! Lui è il ragazzo più insopportabile che abbia mai conosciuto! Non volevo offendere la sorella tutto qua. -spiegò la bionda. In effetti, il ragazzo l’aveva scossa: c’era qualcosa in quel suo atteggiamento che l’affascinava. D’altronde Sasuke non l’aveva mai dato ascolto o considerata, quindi frequentare qualcun altro non poteva che farle bene.
Sakura sorrise alle parole dell’amica, aveva capito che il ragazzo aveva un fascino su di lei; lo stesso effetto che aveva avuto Naruto su di lei da quando si era dichiarato, lei non lo aveva mai preso sul serio. Ora capiva cosa doveva aver provato quando lei lo ignorava. Eppure non si era arreso. Gli avrebbe dato una possibilità.       
 

*Spazio autrice*

Spero vi sia piaciuto, sarei felice se commentate.

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Capitolo 4
*** Uscire la sera ***


Uscire la sera
Era tarda sera e Sasuke Uchiha, il ragazzo più ammirato dell’università, stava nel suo appartamento a riordinare le proprie cose. Aveva la testa piena di mille pensieri: come sfuggire dalle sue fan, come sopportare il baka e come farsi notare da Hinata. Non poteva credere a quello che aveva appena pensato; a lui che gliene importava di Hinata, una ragazza timida, ingenua, pura, e follemente innamorata di Naruto? Era proprio quello che non riusciva a sopportare, l’amore di Hinata per un idiota innamorato di un’altra ragazza. Naruto non la meritava, e probabilmente, neanche lui. Ogni volta che provava a parlarle il suo orgoglio prendeva il sopravvento e la prendeva in giro con battute crudeli. Doveva riuscire a farsi perdonare, sì, in un modo dignitoso, non con una di quelle frasi romantiche e smielate, rischiava di rovinare tutto. Doveva semplicemente dirle che doveva lasciare perdere Naruto, e in qualche modo, scusarsi.
Stanco di pensarci, Sasuke decise di uscire a prendere una boccata d’aria.
********************************
Hinata aveva lavato i piatti, studiato, ed era pronta per andare a dormire. Nonostante l’ora, non era stanca anzi, stava ancora pensando alle parole di Naruto a Sakura. Anche se le costava ammetterlo, Naruto era pazzo di Sakura, ma finora lei lo aveva sempre ignorato; se ora Sakura gli dava una possibilità, Hinata non aveva speranze. D’altronde Sakura era una sua amica, quindi non le andava di rovinare un’amicizia per una cotta. Avrebbe cercato di dimenticarlo, ma ora la cosa migliore da fare era uscire a rinfrescarsi le idee. Si vestì rapidamente con un paio di jeans e una maglietta celeste con una scollatura a cuore. Uscì di casa e si diresse verso il parco. Era così distratta che non le venne in mente che non era la cosa più prudente da fare uscire la tarda sera, soprattutto da sola. Infatti non passò inosservata:due tipi loschi l’avevano vista e la stavano seguendo. 
-Ehi, ragazzina, è pericoloso uscire di notte potresti fare brutti incontri.-disse uno dei due.
-I-infatti stavo tornando a casa.-balbettò la mora.
-Già vuoi andartene? Ti teniamo noi compagnia.-disse l’altro estraendo un pugnale.
-Vieni con noi e non ti succederà niente-aggiunse puntandole il pugnale contro.
Sasuke vide quella scena e intervenne.
-Brutto verme lasciala subito!
-Fatti gli affari tuoi!Non ti conviene provocarmi...-ghignò uno.
Sasuke,per tutta risposta, diede un pugno sul naso a uno e sferrò un pugno in pancia a quello con il pugnale in mano. I due, non volendo attirare l’attenzione dei poliziotti se la diedero a gambe.
-G-grazie S-Sasuke, se non fosse stato per t-te...-ringraziò lei.
-La prossima volta che vuoi uscire la sera, vedi di farti accompagnare da qualcuno.-disse brusco.
-Hai ragione ma v-volevo solo fare due passi.-annuì imbarazzata la mora.
-Visto che ormai sei qui, tanto vale fare questa passeggiata.-disse incamminandosi verso il parco.
-Grazie...-disse la mora stupita dalla gentilezza del ragazzo.
Percorsero tutto il parco in silenzio, timida lei, di poche parole lui, sarebbe stato strano il contrario. A volte lei si fermava ad ammirare la bellezza della natura e vedeva che lui la fissava. Non avrebbe mai pensato che Sasuke Uchiha, un ragazzo acido e presuntuoso, le avrebbe proposto di fare una passeggiata al parco. Non che avesse pronunciato le testuali parole”Vuoi fare una passeggiata al parco con me?”,però a modo suo il significato era quello. Finita la passeggiata la riaccompagnò a casa, commentando che, vestendosi in quel modo provocava la gente. Lei pensò fra sé e sé -Era un insulto o un complimento?-. Entrata in camera si mise il pigiama e andò a letto.

Angolino autrice:Mi scuso per il capitolo corto, ma spero che vi piaccia comunque.

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Capitolo 5
*** Programmi ***


Il giorno seguente Tenten vedendo l’amica assonnata le chiese:
-Hai dormito poco?Ieri non ti ho visto andare a letto, sei uscita?
-Si, sono andata a fare una passeggiata, tutto qui.-mentì la mora.
-Hinata, noi ci conosciamo da molto tempo, non puoi mentirmi, ti conosco troppo bene.-
-Scusa, è una storia lunga...ero uscita quando due tipi loschi mi hanno avvicinato e volevano che li seguissi; Sasuke mi ha visto e li ha picchiati.-raccontò.
-Sasuke Uchiha?E poi?-chiese curiosa.
-Poi...abbiamo fatto una passeggiata al parco.-disse arrossendo.
-Una passeggiata al parco?Sasuke Uchiha sa essere romantico.-rise l’amica.
-Non è stata una cosa romantica, mi ha semplicemente accompagnato.-Specificò Hinata.
-Ah, giusto dimenticavo tu hai occhi solo per Naruto-la prese in giro.
-Eih, smettila potrebbe sentirti qualcuno!-la zittì la mora.-e poi...lui ama Sakura.-
Per cambiare discorso, Tenten le propose di andare a vedere che film avrebbero potuto vedere con gli altri per festeggiare i  loro nuovi appartamenti. Quando arrivarono presero gli orari dei film e tornarono a casa.
-Andiamo da mio cugino a metterci d’accordo per il film?-propose la mora.
-Ehm, da Neji?-arrossì di colpo.
-Si, non ho altri cugini.-scherzò.
-Non dovremmo metterci prima d’accordo con Naruto e Sasuke?Loro non ne sanno ancora niente.-spiegò.
-Con N-naruto e Sasuke ci parleranno Neji e Kiba. -la informò Hinata.
-Allora noi dobbiamo avvertire Ino e Sakura, e dopo ci metteremo d’accordo tutti per il film.
-Non vuoi proprio vederlo mio cugino,vero?Però hai ragione dobbiamo avvertirle prima di andare da lui.-Andarono a bussare da loro. Andò ad aprirle Sakura che le fece entrare.
-Ino ci sono ospiti!-disse Sakura.
-Cosa?Non sono ancora pronta Sakura, li hai fatti entrare?-chiese la ragazza posando la piastra e andando dall’amica.-Ah, siete voi. Come mai qui di prima mattina?-domandò.
-Siamo venute per chiedervi se volevate festeggiare il nuovo appartamento con un uscita al cinema con i ragazzi.-spiegò Tenten.
-Si può fare...anche con quel presuntuoso di Kiba?-chiese Ino.
-Si, perche?-chiese Hinata.
-Lasciatela perdere, si è innamo...-stava dicendo Sakura.
Venne subito interrotta da Ino:
-Solo per curiosità-disse Ino fulminando Sakura con lo sguardo.
Tenten e Hinata tornarono al discorso principale.
-Allora vi va bene?-chiesero all’unisono.
-Dipende che film vogliono vedere i maschi:hanno sempre cattivi gusti.-disse Ino.
-Vedremo.-aggiunse Sakura.
Dopo aver parlato con Ino e Sakura, andarono da Neji a mettersi d’accordo.
-Neji, siamo io e Tenten, ci apri per favore?-
Neji, uscito da poco dalla doccia, si infilò un paio di pantaloni e una maglietta e andò ad aprire. Salutò le due ragazze e le fece accomodare nel salotto. Dopodiché Hinata diede a Neji gli orari dei film che lesse la trama di alcuni più stuzzicanti.
-Gli orari vanno bene.- disse.
-A questo punto non ci resta che scegliere il film insieme agli altri.- disse Tenten.
Kiba, appena tornato dal parco con Akamaru, salutò le ragazze e si accomodò con loro sul divano.
-Kiba, giusto in tempo!Che ne dici di questi film?-chiese lo Hyuuga.
-Uh?Fammi vedere…- disse dandò un occhiata.
Dopo essersi confrontati notarono di voler vedere cose del tutto diverse:Kiba e Neji volevano vedere un film di combattimento, Hinata voleva vedere una storia sentimentale e Tenten d’avventura. Non essendo riusciti a mettersi d’accordo, dissero a Naruto, Sasuke, Ino e Sakura di raggiungerli nell’appartamento per discuterne. I primi ad arrivare furono Naruto e Sasuke, seguiti da Ino e Sakura. Sasuke, fissò Hinata per un attimo, che ricambiò lo sguardo per poi posarlo su Naruto. Ino, vedendo Kiba, lo guardò con sfida, che le rispose sbuffando. Andati a sedersi in salone, iniziarono i litigi finchè non trovarono un film adatto:Universitari; la storia parla appunto di tre ragazzi che vivono in un appartamento che si troveranno a condividerlo con tre ragazze. La storia, essendo simile alla loro, era l’ideale.
Il film lo avrebbero visto alle 17:30 e sarebbe finito verso le 19:30. Quello stesso giorno, Kiba sarebbe andato con Ino al ristorante subito dopo il film.
Dopo essersi organizzati, tornarono ognuno nei propri appartamenti, eccetto Tenten e Neji che sarebbero andati a prenotare i biglietti per il giorno dopo.
Visto che il cinema non era molto lontano, ci andarono a piedi. Sarebbero stati tutto il tempo in silenzio se qualcuno non avesse iniziato a parlare:
-Alla fine abbiamo trovato un film adatto.- iniziò a parlare Tenten.
-Meno male, non ne potevo più di quel casino.- si lamentò Neji.
-Già…hai avuto un’ottima idea- disse senza pensarci.   
-Avrei preferito andare senza quei rompiscatole-borbottò.
-Come?- chiese non credendo a quello che aveva sentito.
-Niente.- negò.
Arrivarono al cinema e prenotarono otto biglietti per il giorno seguente. Dopodiché si fermarono in un bar a prendere qualcosa.
-Desidera qualcosa signorina?- scherzò Neji.
-No, si figuri.- ribattè lei.
-Ne è sicura?Mi sembra affamata.- insistette.
In effetti, non aveva fatto colazione eper questo era leggermente pallida. Non potendo negare l’evidenza alla fine accettò. Ordinarono due bombe alla crema e si sedettero ad un tavolo.
-Ecco a voi. Complimenti, formate veramente una bella coppia.- disse il cameriere.
-Si sbaglia noi non stiamo insieme- dissero entrambi arrossendo.
-Sicuri?Come mai siete diventati rossi come dei pomodori?- notò sospettoso.
-Wataru, lascia in pace i clienti!- intervenne la pasticciera.-Sono fatti loro.-
-Si ha ragione, scusate.-
-Si figuri.- lo tranquillizzò Tenten imbarazzata per prima.
Finito di mangiare, ritornarono per il parco senza guardarsi negli occhi per l’imbarazzo. Appena arrivarono si salutarono di sfuggita e lei corse nel suo appartamento. Dopo, insieme a Hinata scelsero i vestiti da mettere per il giorno dopo.
****************
Appena tornato, Neji, si sdraiò sul letto pensando a quel che aveva detto quel cameriere. Kiba non lo vide perché era uscito a vedere i ristoranti in zona sperando di trovarne uno economico. Il giorno seguente avrebbe dovuto portare a cena quella presuntuosa di Ino.

*Angolino autrice*
Spero vi piaccia e sarei felice se commentaste.

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Capitolo 6
*** Un regalo per scusarsi ***


Kiba stava andando in vari ristoranti per sceglierne uno, quando vide Ino che lo guardava arrabbiata.
-Cosa ci fai qui?- le chiese il ragazzo.
-Neji mi ha detto che stavi cercando un ristorante per domani, pensavi che ti avrei lasciato scegliere da solo?- domandò ironica la ragazza.
Il ragazzo sbuffò maledicendo Neji per averlo detto a Ino. Per non continuare a discutere, si diresse con la ragazza in vari ristoranti, senza trovarne uno; alcuni erano troppo scadenti per lei, altri troppo costosi per lui. Continuarono a cercare inutilmente di convincere l’altro, finché non trovarono un compromesso: una pizzeria non molto costosa, di qualità e vicina al cinema. Ci sarebbero andati insieme dopo il film. Dopo aver prenotato, tornarono passando per la strada del cinema. C’era un via vai di turisti e per questo i camerieri avevano un gran da fare: tutti volevano assaggiare le specialità del posto. Wataru, vedendo i due che litigarono commentò:
-In questi giorni ci sono molte giovani coppie che si aggirano da queste parti.-disse guardandoli.
I due, sentendo il commento, si guardarono un attimo e...ricominciarono a litigare come se niente fosse. Quando tornarono nei propri appartamenti si salutarono a modo loro insultandosi e dandosi soprannomi.
 
Appena Kiba tornò, andò da Neji a sgridarlo per aver detto a Ino dove era andato. Neji lo ignorò, stava ancora ripensando al commento di quel cameriere. Colto alla sprovvista, era arrossito, se Ten ten se ne fosse accorta?Che avrebbe pensato di lui? Ad ogni modo le avrebbe dovuto parlare, prima o poi. Che modo migliore se non al cinema? Però lo avrebbero sentito gli altri, a meno che il suo posto al cinema fosse, casualmente, vicino a quello di Ten ten. Ci avrebbe pensato Akamaru, il cane di Kiba, a consegnare i biglietti. Preparò le buste con dentro il biglietto del cinema da consegnare, con scritto sopra il destinatario.
Erano tutti alla fila centrale, con i posti così disposti:
-Ten ten al posto 5
-Neji al posto 6
-Hinata al posto 7
-Naruto al posto 8
-Sasuke al posto 9
-Sakura al posto 10
-Ino al posto 11
-Kiba al posto 12
****************
Hinata prese le buste da Akamaru e lo ringraziò dandogli qualcosa da mangiare. Andò da Ten ten e le porse la busta. Lei, sorpresa che i biglietti fossero stati messi in buste differenti con un preciso destinatario, vide il posto che aveva e chiese all’amica:
-Hinata, tu che posto hai?-
-Ho il posto 7, tu?-
-Uffa, ho il 5, non staremo vicine.- si lamentò.
-Strano, chissà vicino a chi staremo.- si chiese la mora.
-Chissà...- disse fantasticando Ten Ten. Poteva esserci qualche possibilità che fosse capitata vicino a Neji, Su sei persone che potevano essere, perché non il moro taciturno che tanto le piaceva.
****************
Naruto prese le buste e, aprendole tutte e due, disse a Sasuke:
-Ehi, Teme, a quanto pare staremo vicini al cinema.-
-Tsk-
-Sempre di “buon umore” tu?-
-Non immagini quanto sia “felice”.- disse ironico.
****************
Ino andò ad aprire e quando vide il cagnolone di Kiba entrare nell’appartamento sussultò per lo spavento.
-Fermati subito cagnaccio!!-urlò la bionda disperata.-Ho appena finito di mettere a posto!!-
Akamaru, spaventato dalla ragazza, stava correndo per la casa facendo cadere alcuni vestiti e gioielli, finché non arrivò da Sakura, dandole le buste. Accorgendosi del casino che aveva combinato scappò a gambe levate uscendo dall’appartamento. Ino rincorse il cane e andò a bussare da Neji e Kiba. Andò ad aprirle Neji facendola accomodare, dicendole che Kiba stava facendo la doccia. Lei si sedette e aspettò guardando male Akamaru, che corse da Kiba. Kiba travolto da Akamaru cadde a terra.
-Buono bello, che succede?- chiese Kiba.
-Te lo dico IO che succede!- disse infuriata –Il tuo caro “cagnolino” ha invaso la mia stanza  travolgendo tutto quello che incontrava.-
Akamaru indietreggiò preoccupato. Kiba, indignato dalle parole della ragazza, prese le parti del cane:                
-Akamaru non farebbe niente del genere senza motivo, devi averlo spaventato- lo giustificò il ragazzo.
-Forse non voleva farlo, ma non si torna indietro, i miei vestiti sono rovinati e tu ne sei il responsabile!- disse la ragazza senza ammettere obiezioni.
Dovendole dare ragione, il ragazzo chiese-E cosa vuoi che faccia?-
La ragazza, non aspettandosi che sarebbe finita lì, ci penso un attimo-Beh...intanto porta questi in lavanderia, paghi tu, ovviamente.- affermò accennando un sorriso.-E...se sono irrecuperabili te la vedrai con me.-
Il ragazzo, sbuffando, uscì dirigendosi verso la lavanderia. Consegnò i vestiti e per non stare là ad aspettare andò a fare un giro con Akamaru.
-In che guaio mi hai messo, chissà quanto sarà insopportabile domani.- si lamentò con il cane.
Passarono per vari negozi, quando videro un bellissimo vestito viola:Kiba pensò che fosse proprio adatto ad Ino, e lo comprò. In questo modo si sarebbe fatto perdonare.
Andò a ritirare i vestiti in lavanderia e ci aggiunse un pacco con dentro il vestito accompagnato da un biglietto dove si scusava. Mise sotto la porta dell’appartamento della ragazza i vestiti e suonò al campanello.
******************
Ino era tornata nel suo appartamento delusa dal fatto che l’Inuzuka non si fosse scusato, ma allo stesso tempo sorpresa che non avesse insistito a lungo. Quando sentì il campanello andò ad aprire e trovò i vestiti: erano in buono stato, come fossero nuovi. La cosa che la stupì fu il pacco sopra i suoi vestiti, erano tutti, non capiva cosa potesse contenere; così, curiosa come non mai, lesse il biglietto di scuse e se ne compiacque, poi aprì il pacco e vi trovò un bellissimo vestito.
-Mi ha portato i vestiti completamente intatti e per farsi perdonare mi ha comprato questo bellissimo vestito?Devo ammettere che ha buon gusto.-Notò la bionda.
Proprio in quel momento Sakura entrò in quella stanza:
-Ino, che bel vestito!Chissà quanto è costato...un attimo, da quando ce l’hai?- chiese stupita di non averlo mai visto.
-Ehm...non l’avevi mai visto?Me l’hanno regalato tempo fa. - mentì.
-Ah si?Non credo proprio, te ne saresti vantata un milione di volte. Non è che te l’ha regalato un ragazzo?-alluse Sakura.
-No!Come ti viene in mente?Non è così romantico.- si tradì.
-Ecco lo sapevo!Te lo ha regalato Kiba e non me lo volevi dire perché ti piace.- concluse la rosa.
-Me l’ha regalato solo per farsi perdonare. Probabilmente sarà stato un vestito da due soldi.- lo sminuì lei.
-Sai bene che non è così, ma non vuoi ammetterlo!Te lo dimostro subito.- disse prendendo una rivista di moda. Sfogliò alcune pagine e le fece vedere quel vestito. Era uno uscito da poco, con un prezzo diversamente economico.
-Visto?Direi che non è da due soldi, non è il genere di regalo che si fa per farsi perdonare.-
Ino non poté negare l’evidenza, si limitò ad indossarlo e notò con grande piacere che le stava a pennello. Lo avrebbe messo il giorno dopo.
 
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*Angolino autrice*
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, se avete qualche consiglio per la fiction commentate.

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Capitolo 7
*** Domande e Fraintendimenti ***


Domande e fraintendimenti
Ten ten e Hinata si svegliarono presto per prepararsi con calma, nonostante l’uscita al cinema fosse di pomeriggio. Si vestirono e si misero a sistemare la loro camera. Finalmente era arrivato il grande giorno, giorno in cui sarebbero andate al cinema con i loro amici, tra cui i ragazzi che le interessavano non poco.
Uscirono insieme e andarono all’università. Finite le lezioni, ritornarono a casa a piedi, visitando il quartiere.
****************
Ino e Sakura invece se la presero comoda, non avendo lezioni quel giorno. Dopo aver finito di fare colazione e essersi vestite, scesero al parco. Lì videro il bellissimo e misterioso Sasuke Uchiha, quindi si avvicinarono per parlargli:
-Ciao Sasuke!- Disse solare la bionda.- Come stai?-
Sasuke, ignorandola completamente, continuò a camminare per la sua strada. Ino ci rimase male, ma continuò a seguirlo insieme a Sakura. Fu quest’ultima a continuare il discorso:
- Sasuke, tutto bene? Oggi vieni al cinema con noi?- Chiese Sakura speranzosa di ricevere una risposta dal ragazzo. Sasuke stava per dire qualcosa, ma lo interruppe una ragazza dai capelli rossi.
- Queste due ti stanno scocciando, Sasuke?- Chiese la rossa guardandole male. – Se come penso ci state provando, vi consiglio di lasciare perdere, non avete speranza, lui è mio.- affermò decisa.
Sasuke per tutta risposta, si rigirò e fece per andarsene. Non aveva la minima intenzione di perdere tempo con quelle scocciatrici.
- Sasuke, perché mi eviti? Sei arrabbiato con me?- Chiese Karin. Non ricevendo risposta, continuò:
- Se è per Suigetsu, ti assicuro che non c’è niente fra noi, è lui che continua a starmi intorno.-
Sasuke, stufo di essere disturbato disse:- Non mi interessa.-
- Perché mi tratti così? È per quella ragazza con cui ti ho visto l’altra sera? Quella che sta nel tuo stesso palazzo?-
Capendo che parlava di Hinata, disse:- Lasciala in pace, lei non c’entra niente.-
- Da come la difendi temo di aver ragione. Ti vedi con quella ragazza.-
Sakura e Ino, che finora non avevano detto niente, capendo che si trattava di Hinata si chiesero come poteva essere che Sasuke, un ragazzo taciturno potesse uscire con Hinata, una ragazza timida e perlopiù innamorata di Naruto. Incredule dissero all’unisono:
- Sei uscito con Hinata?-
- Non intromettetevi voi due!- rispose acida Karin.
Per una volta Sasuke si trovò d’accordo con lei. Quando vide le due ragazze andarsene si rigirò verso Karin, che aveva l’aria di una a cui era stato rubato il ragazzo. Sasuke, accorgendosi della gelosia, ingiustificata, di quella ragazza si preparò a sentire che altro aveva da dire.
- Se non ti interessa davvero quella ragazza, non ti dispiacerà se glielo vado a chiedere.- disse dirigendosi dalla parte opposta del ragazzo.
Sasuke in un primo momento pensò che aveva intenzione di citofonare alla mora, ma poi vide che lei stava a pochi metri da loro.
Hinata e Tenten erano quasi arrivate al portone di casa, quando si accorsero che una ragazza ce l’aveva con loro, o meglio con Hinata.
- Allora...tu sei la ragazza di Sasuke?-
Hinata, stupita dalla domanda della ragazza, rimase un momento in silenzio a chiedersi perché quella ragazza aveva chiesto proprio a LEI se stava con il ragazzo più ammirato del quartiere. Forse li aveva visti passeggiare insieme la sera? Mentre rifletteva senza accorgersene divenne rossa come un pomodoro.
- Allora è vero!- disse la ragazza avvicinandosi minacciosamente a Hinata- Non è il tipo adatto a te, ti consiglio di lasciarlo perdere.
- M-ma i-io e S-sasuke n-non stiamo insieme.- si giustificò la mora imbarazzata: perché tutto ad un tratto le interessava il ragazzo che aveva sempre considerato freddo e scontroso? Lei era da sempre innamorata di Naruto, ma in questi tempi si era resa conto che lui era già tanto se la vedeva. Invece quel ragazzo, a modo suo, era stato gentile nei suoi confronti, mentre con le altre era sempre stato scontroso.
- Da quel che ho visto tu non sei una semplice amica per lui, sei l’ostacolo fra me e il mio Sasuke, stagli alla larga.- le disse in modo brusco.
- Ti ho detto di lasciarla stare!- disse Sasuke prendendo Karin per un braccio. Poi, rivolgendosi a Hinata disse:
- Non devi ascoltarla, Hinata.-
Hinata notò che era la prima volta che Sasuke la chiamava per nome; di solito la chiamava Hyuuga. Per questa confidenza si lasciò scappare un sorriso. Sasuke la guardò un attimo: quel sorriso angelico era la cosa più bella che avesse mai visto, ma ora non era proprio il momento di fare i sentimentali. Quindi spiegò a Karin che fra loro non poteva funzionare e la convinse che Suigetsu l’amava veramente. Karin, a contrario di quanto si aspettasse Sasuke, non obiettò, ma corse subito a casa di Suigetsu.
Hinata si stupì della gentilezza del ragazzo nei confronti di Karin e si congratulò con lui:
- Sei stato carino a dirle che Suigetsu era adatto a lei, invece di farla soffrire rifiutandola.-
Il ragazzo non rispose, ma lei lo vide accennare un sorriso. Continuarono la strada insieme fino al palazzo. Poi Hinata si accorse di una cosa: - Dove è andata Tenten?-
L’amica, aveva capito che faceva da terzo incomodo, e così aveva lasciato l’amica in compagnia del ragazzo.
Stava andando per negozietti quando dal fioraio vide Ino e Neji chiacchierare amichevolmente. La ragazza la prese male e tornò subito nel suo appartamento.
Non poteva immaginare di che stessero parlando, e fraintese pensando che Neji la stesse corteggiando. In fondo Ino era una bella ragazza, non era strano che a Neji potesse piacere. Stava già viaggiando con i pensieri su loro due insieme, senza averne neanche una prova.
**************
In realtà, Neji e Ino stavano parlando di tutt’altro. Neji era andato lì per comprare una rosa.
- Buongiorno- disse Neji.
- Benvenuto, cosa posso fare per lei?- chiese la bionda per poi accorgersi di chi si trattava:- Neji? Neji Hyuuga in una fioreria? Cosa posso fare per ”Lei”?- chiese ironica.
Il ragazzo, imbarazzato dal fatto che doveva chiederlo alla ragazza, prese coraggio e disse:
- Vorrei una rosa.-
- Una rosa? Per chi?-
- Per una parente.- mentì.
-  Ah si?Una rosa di che tipo, rosa o ROSSA?- chiese dubitando della risposta del ragazzo.
- Rossa-
- Una rosa rossa per una parente, mi sembra esagerato. Non è che è per una ragazza?- insinuò.
Il ragazzo, colto alla sprovvista confessò che era per Tenten. La ragazza non si sorprese più di tanto, e  gliela porse.
- Questa è una delle migliori.-
- Grazie, quanto costa?.-
- Prego, offro io. Consideralo un regalo per il vostro fidanzamento.-
Il ragazzo arrossì e non rispose. Ora la cosa complicata sarebbe stata darla a Tenten. Non sapeva come l’avrebbe presa. Se non ricambiasse i suoi stessi sentimenti? Avrebbe corso questo rischio.
Tornò nel suo appartamento e prese il biglietto: fra poco sarebbe iniziato il film.
***************
Quando Hinata vide Tenten seduta sul letto con una faccia che chiunque avrebbe capito che stava male.
- Tenten, tutto bene? Che è successo?- si preoccupò l’amica.
- Niente, solo che...- si fermò un’attimo prima di continuare- ho visto Neji e Ino chiacchierare, sembravano due fidanzati- disse trattenendo un pianto.
- Non dire così, sono certa che hai frainteso. Cambiando discorso, è ora di andare al cinema, andiamo.-
- Si, andiamo.- disse sollevata dalle parole dell’amica. Presero i biglietti e uscirono. 

*angolino autrice*
Finalmente sono riuscita a pubblicare questo capitolo. Ringrazio black_romantic per seguire e recensire questa fiction. Spero vi piaccia, e se avete qualche critica o consiglio commentate.
 

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Capitolo 8
*** Chiarimenti ***


Chiarimenti
Hinata e Tenten non parlarono durante il tragitto, erano tutte due perse nei loro pensieri. Hinata pensava e ripensava al moro, al quale da un po’ di tempo continuava a pensare. Tenten stava pensando a cosa avrebbe fatto quando avrebbe visto Neji al cinema, se le avesse parlato non avrebbe potuto ignorarlo.
Essendo persa nei suoi pensieri, non si accorse di essere arrivata, e continuò a camminare. Appena Hinata la vide cercò di avvertirla, ma inutilmente. Quando se ne rese conto era già faccia a faccia con Neji Hyuuga. In altre circostanze sarebbe stata felice di vederlo e parlarci, ma dopo averlo visto parlare con Ino come se fossero due fidanzati, meno lo vedeva meglio era per lei. Ormai si era scontrata contro il ragazzo, una discussione era più che ovvia. Ma Tenten, fece finta di niente e, voltando le spalle a uno sconcertato Hyuuga, raggiunse Hinata e gli altri. Neji si chiese che avesse Tenten quel giorno e se ce l’avesse con lui , per poi convincersi che fosse solo una sua impressione. Mostrarono i biglietti e entrarono nella sala dove era iniziata la pubblicità. Lì Tenten si vide accanto a chi stava: sempre lui, Neji Hyuuga. Pensò che il destino doveva proprio odiarla se, proprio quando non voleva parlarci, capitava proprio vicino a lui su altre cinque persone vicino a cui poteva stare. Almeno un lato positivo c’era: Neji non era vicino a Ino. Cercò di non pensarci e si sedette girandosi dalla parte opposta del ragazzo. Lui non ci fece caso; stava pensando al modo di dirle quel che provava.
Hinata osservava i due ragazzi con dispiacere. Probabilmente Tenten aveva frainteso, e ora lei lo evitava. Si girò e vide vicino a chi stava: Naruto Uzumaki, il ragazzo che aveva da sempre amato, ma su cui in questo periodo stava facendo dei ripensamenti. Naruto, invece aveva notato che il suo migliore amico, aveva la fortuna di stare vicino a Sakura. Sasuke, non si riteneva fortunato, anzi quella ragazza era una seccatura; così fece una proposta, o meglio, informò Naruto che si sarebbero scambiati di posto.
- Facciamo cambio di posto.-
Naruto non si oppose. Stare vicino a Sakura per lui andava bene, anzi, benissimo. Non gli venne in mente che magari Sasuke non si era spostato solo perché la ragazza lo seccava, ma perché così sarebbe stato accanto a Hinata.
Quando Sakura vide Sasuke cambiarsi con Naruto ci rimase male, e si girò dalla parte opposta a parlare con Ino.
Ino intanto, aveva appena notato di essere vicino a Kiba, il quale stava fissando il vestito viola che indossava.
Il film era iniziato da vari minuti e, Sasuke stava guardando Hinata; aveva un’espressione angelica e innocente, proprio come una bambina. Era proprio questo che gli piaceva di Hinata: il suo comportamento da bambina, la sua innocenza, il suo fare ingenuo e, la sua generosità.
La prima parte del film era finita, e chi voleva poteva andare a comprarsi i pop corn.
Hinata, Tenten, e Neji andarono a comprarli. Hinata era andata avanti rispetto a loro, così i due si ritrovarono da soli a fare la fila.
Tenten stava facendo di tutto per non ricambiare lo sguardo di Neji. Neji, la stava guardando da un po’; quel giorno era particolarmente bella, con quella maglietta rossa, quei jeans, e quei capelli legati come sempre. Si rese conto che non l’aveva mai vista con i capelli sciolti, così d’istinto le tolse gli elastici. I capelli della ragazza le cascarono sulle spalle. Neji confermò che con i capelli sciolti era ancora più bella. Tenten si girò e arrossì di colpo. Perché Neji le aveva sciolto i capelli?Non si era mai comportato così con lei. Era sempre stato freddo e scontroso. Da dove veniva tutta quella confidenza? Mentre questi pensieri le affollavano la testa, Neji si era accorto di quello che aveva appena fatto e arrossì anche lui.
- N-neji?Perchè l’hai fatto?-
- Perché...- deglutì prima di continuare- sei bellissima, con i capelli sciolti anche di più.
La ragazza ricevendo dei complimenti da Neji Hyuuga, fu travolta da mille emozioni. Ma non poteva dimenticare quello che aveva visto il giorno prima, così decise di togliersi un peso.
- Grazie. Posso farti una domanda?-
- Ovvero?-
- Ieri pomeriggio, quando stavi dal fioraio con Ino, di che stavate parlando?-
- Beh, ecco...- esitò un attimo per l’imbarazzo ma venne interrotto da Tenten:
- Lascia perdere, sono cose private. Come ho fatto a non capirlo prima?- si chiese da sola.
- Capire cosa?-
- Beh, che tu e Ino- trattene il respiro- state insieme- disse tutto d’un fiato.
- Io e Ino? No, hai frainteso, io e lei stavamo parlando di...-
- Non devi giustificarti con me. Se state insieme non c’è nessun problema- disse cercando di essere il più convincente possibile.
Neji stava per spiegarle cosa ci faceva lì con Ino, ma si accorsero che era il loro turno così presero un pacco di pop corn e tornarono ai loro posti.
La seconda parte del film era iniziata e Tenten e Neji stavano mangiando dallo stesso pacco di pop corn. Tenten stava prendendo dei pop corn dalla busta e, senza accorgersene sfiorò la mano di Neji. Lui la guardò un attimo: i suoi occhi erano spenti, sembrava triste. Poteva essere per la faccenda di Ino?Si chiese, quindi decise che a fine film le avrebbe spiegato tutto.
**********
Hinata era tornata al suo posto lasciando soli i due, prese il suo pacco di pop corn e lo aprì. Appena lo fece, un bambino si girò a guardarla e disse:
- Mamma, voglio anche io i pop corn!-
- Il film è ricominciato, è troppo tardi, dovevi pensarci prima.-
- Ma io li voglio!!-
Hinata, per far felice il bambino, gli porse la busta per fargliene prendere un po’. Il bambino, con disapprovazione della madre imbarazzata dalla situazione, accettò la gentilezza della ragazza, e li prese.
Sasuke, vedendo la scena, commentò:
- Un’altra buona azione di Hinata Hyuuga, la paladina dei bambini affamati di pop corn.- disse prendendola in giro.
- Smettila, gli ho dato solo un po’ di pop corn, niente di che.-  rispose con decisione.
- Non so se qualcun altro lo avrebbe fatto.-
- Chi potrebbe dire di no a un bambino affamato?-
- Lui non te l’ha chiesto, sei tu che ti sei proposta.- le fece notare.
La ragazza dovette ammettere che il ragazzo aveva ragione, e arrossì per l’imbarazzo.
**********
Ino stava parlando con Sakura, quando, Kiba spazientito dalle loro chiacchere, disse ironico:
- Benchè le vostre chiacchere siano “interessantissime”, qualcuno potrebbe preferire sentire il film.-
Ino, offesa dal ragazzo ribattè:
- Nessuno ti obbliga ad ascoltare le nostre “chiacchere” come le chiami tu.-
- Vorrei tanto non ascoltarle, ma coprono l’audio del film, i vostri pettegolezzi su Sasuke.-
Ino, gli diede un pugno in faccia stufa di essere presa in giro dal ragazzo.
-  Ahia!Ma sei pazza?!-
- Ino, hai esagerato!!- la rimproverò l’amica.
**********
Il film era appena finito e i ragazzi si divisero. Lì davanti erano rimasti Tenten, che aspettava Hinata all’uscita, e Neji. Tenten era appoggiata al muro ansiosa di tornare a casa. Pensare che Neji e Ino stessero insieme, la faceva star male. L’unica cosa che voleva ora era andare nella sua stanza e buttarsi sul suo letto.
Neji, quando uscì dal cinema, vide Tenten, era il momento di parlarle.
Tenten, vedendolo, avrebbe voluto scappare via, ma doveva aspettare Hinata. Così si sporse cercandola con lo sguardo, ma non la vide. Eppure non l’aveva vista uscire. Mentre ragionava su dove potesse essere la sua amica, Neji si era già avvicinato, appoggiandosi al muro anche lui. Appena la ragazza se ne accorse, prese il cellulare per mandare un messaggio a Hinata, così vide che l’amica gliene aveva già mandato uno:
Ciao Tenten, mi dispiace non tornare con te, ma vorrei andare a fare una passeggiata e ti ho visto stanca, non credo ti vada. Ci vediamo più tardi,
Hinata
P.S: Fai pace con Neji, lo sai che ti vuole bene!
  
In effetti, era strano che Hinata l’ avesse abbandonata senza avvertire. Quando lesse l’ultima frase guardò Neji e arrossì. Ora come faceva ad andarsene? Era troppo vicino a lei. Così guardò l’orologio e disse:   
- Oh, sono le 19:40, devo andare. Alla prossima, Neji.-
- No, aspetta!Ti accompagno.-
- No, non preoccuparti, vado da sola.-
- Insisto. Dove devi andare?-
- Beh...- pensò a un luogo qualsiasi- Al centro commerciale! Sai, fra poco è il compleanno di Hinata, devo farle un regalo.- disse.
- Giusto, il compleanno di mia cugina! Devo farle un regalo anche io. Allora andiamo insieme.
Non potendo negarglielo accettò. Arrivati al centro commerciale, Neji le chiese:
- Che cosa pensi di farle?-
La ragazza, colta alla sprovvista, ci pensò e poi rispose:
- Beh, non saprei, pensavo a un album con le nostre foto.-
- è un’ottima idea!-
Neji e Tenten andarono di negozio in negozio finché non trovarono un album celeste. Comprarono degli adesivi da attaccarci e scrissero una dedica sulla prima pagina dell’album. Arrivarono al parco davanti casa alle 20:00, era ora di cenare. Tenten salutò Neji dicendo che doveva andare da un’amica. Si mise a correre dalla parte opposta, credendo che non l’avrebbe seguita. Invece, Neji la rincorse. Quando la raggiunse la afferrò per un braccio.
- Aspetta Tenten!Devo parlarti.- disse bloccandola.
- Non ho tempo, torna da Ino, potrebbe fraintendere se ci vedesse insieme.-disse singhiozzando.
- Allora è per Ino che mi eviti!-
- Può darsi, ma non devi preoccuparti per me.-
- Riguardo a Ino, stavamo parlando di tutt’altro.- disse deciso.
- Allora di che stavate parlando?-
- Di questo.- prese la rosa e gliela porse- Visto che lei lavora in una fioreria, le stavo chiedendo un consiglio su quale fiore dovevo comprare. Io e lei non stiamo insieme e neanche mi piace.- disse tutto d’un fiato.
Capendo di aver frainteso, arrossì per la vergogna. Lui le asciugò le lacrime e le accarezzo la testa scompigliandole i capelli.
- Non voglio più vederti piangere. Quando sorridi sei ancora più bella.- 
Tenten riprese la strada con lui e dopo un po’ gli chiese:
- Se non ti piace Ino...-
- Si?- chiese curioso.
-...chi ti piace?- chiese imbarazzata.
*angolino autrice*
Vorrei ringraziare black_romantic per leggere e recensire la mia fiction.Spero che questo capitolo vi sia piaciuto.

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Capitolo 9
*** Inviti a cena ***


Inviti a cena


Il ragazzo stava per risponderle ma sentì un languorio da parte della ragazza. Così andarono a mangiare in una trattoria. Ne trovarono una abbastanza vicina e a un buon prezzo.
- Buona sera Signori!Cosa volete ordinare?- chiese il cameriere.
- Per me solo un’antipasto...il meno costoso possibile.- disse prendendo il menù. Non era un tipo tirchio, ma non aveva portato i soldi, non voleva far pagare a Neji.
- Come scusi?-
-La signorina intende dire che prende una pizza margherita e delle crocchette di patate. Io lo stesso, grazie.-
- Arrivano subito.- disse andando verso la cucina.
- Non dovevi, Neji.- lo rimproverò la ragazza.
- Non preoccuparti. Lo faccio volentieri.-
*****************
Nel frattempo, una ragazza dai capelli corvini sempre pronta ad aiutare gli altri, Hinata, stava camminando al parco da circa un’ora. Aveva un gran bisogno di stare all’aria aperta, avrebbe avuto il tempo di riflettere. Si accorse dell’orario vedendo i bambini, che fino a poco fa correvano per il parco, stavano tornando a casa. Anche i signori, che stavano seduti su una panchina, se ne erano andati. Così era rimasta sola. Il parco senza più come sottofondo le risate dei bambini, ma sostituite da un assoluto silenzio, le trasmise un senso di malinconia. Stava per andarsene via anche lei, ma vide qualcuno che non si aspettava di vedere lì.
Seduta su una panchina ad ascoltare la musica, c’era una ragazza simile a Hinata, ma più piccola di circa cinque anni. Era la sorella minore di Hinata, Hanabi. Vedendola, Hanabi si girò dall’altro lato. Non erano in buoni rapporti a causa del padre.
Le due, fin da piccole, erano sempre state in competizione per chi dovesse prendere il posto del padre nell’azienda. Non che a Hinata interessasse lavorare in un’azienda, ma essere apprezzata dal padre era un  motivo per prendere il suo posto. Hanabi, essendo minore di Hinata, aveva meno diritto di succedere il padre, e questo la rendeva gelosa della sorella. Tuttora che erano cresciute, era in competizione con la sorella; o almeno così la vedeva lei. Hinata voleva bene alla sorella, non voleva che la loro amicizia si rovinasse per questo. Hinata andava meglio di lei a scuola, e questo era un altro motivo di Hanabi per essere gelosa. Ora che Hinata era andata a vivere in un'altra casa, il padre l’aveva presa più in considerazione, ritenendola maturata.      
Hinata, rattristata dai ricordi, si sedette accanto alla sorella, che la ignorò.
Lì vicino un ragazzo, passando da quelle parti, si fermò a guardarle.
***********
Il cameriere tornò con due pizze appena sfornate e un piatto con le crocchette. Neji ordinò da bere, dopodiché i due iniziarono a mangiare. Tenten era imbarazzata dalla situazione e cercava di non incontrare lo sguardo del ragazzo. Finito di mangiare, rimasero seduti a parlare per vari minuti.
************
Due tavoli più in là stavano mangiando Kiba e Ino. I due, appena arrivati già avevano iniziato a litigare per il posto a sedere: lui voleva stare davanti all’uscita, lei voleva stare in fondo. Il cameriere riuscì a fargli trovare un accordo facendo notare a Kiba che in fondo c’era la televisione. Ma i litigi non finirono lì. Iniziarono a discutere su che canale mettere; Kiba voleva vedere la partita di calcio, e lei un telefilm. Il cameriere, esasperato dal baccano che stavano facendo, li avvertì che se continuavano a urlare erano invitati ad uscire. Loro si ricomposero, e ordinarono. Il cameriere cercò di portargli le ordinazioni il prima possibile, temendo in altri battibecchi. Loro, non litigarono più, rossi dalla vergogna per la figura. Mangiarono velocemente per pagare e andarsene dalla trattoria, ma mentre Kiba stava prendendo il portafoglio, un uomo glielo prese e corse via. Kiba, scandalizzato, rimase un attimo immobile, poi disse rivolto a Ino:
- Quel maledetto mi ha fregato il portafoglio!!-
- Come hai fatto a fartelo togliere di mano?- Urlò- Sei scemo?-
- Non è colpa mia...il cameriere lo ha visto, avendocelo rubato qua, come minimo non ci faranno pagare.-
- Signori, siamo spiacenti dell’imprevisto, ma non ci riguarda.- aggiunse a bassa voce- e...per quanto ne so, potrebbe aver inscenato il furto per non pagare, e poi il complice vi restituisce i soldi all’uscita.-
- COSA hai detto?!Come osi dubitare, vecchio?-
- Calmati, idiota!Il signore ha ragione. Ma sono certa che farà un’eccezione, Vero?- disse guardando il cameriere con speranza.
- Signorina, l’unica cosa che posso fare...-
- L’unica cosa che può fare...?- lo assecondò.
-...è risolvere la questione semplicemente facendovi lavare i piatti.-
- No, la prego, ho appena fatto la manicure, non vorrà punirmi in questo modo per un semplice incidente?-
- Queste sono le regole.- dicendo questo, accompagnò i due in cucina, porgendo a Ino i guanti:
- Almeno non le si rovinerà la manicure, signorina.-
Iniziarono a lavare i piatti, che sembravano non finire mai. Ino continuava a lamentarsi e, Kiba, stufo la schizzò con l’acqua. La bionda furiosa, passò al contrattacco schizzandolo. Al primo colpo si parò con un piatto, ma al secondo si beccò l’acqua gelida in faccia. Continuarono a schizzarsi finché non finirono di lavare i piatti, poi per la stanchezza Ino non si accorse della schiuma sotto di lei, così cadde addosso a Kiba.
I capelli della bionda coprirono la faccia del ragazzo, che ora era diventato paonazzo per la posizione in cui erano: Lui era sdraiato per terra e lei era sopra di lui. Rimasero in quella posizione per un po’, finchè Ino, cercando di alzarsi, si accorse di avere una storta. Kiba lo capì dalla faccia della ragazza, così senza che lei disse una parola, la prese in braccio e iniziò ad avviarsi verso la strada di casa. Lei sentiva che era affaticato, ma il ragazzo la portò tutto il tempo. Come se non bastasse aveva iniziato a piovere.
***********
Tenten e Neji avevano pagato ed erano usciti. A metà strada, iniziò a piovere. I ragazzi corsero verso il parco per ripararsi. – Perfetto, ci mancava solo questo- pensò Tenten. Aveva delle scarpe leggere e di tessuto, che si bagnarono velocemente con tutta quella pioggia e iniziò a sentire freddo. Neji, appena vide la ragazza tremare, si tolse la felpa e gliela diede.
- Tieni, mettila.-
- No, Neji sta piovendo e si gela, morirai di freddo!-
- Non ti preoccupare, pensa a coprirti.-
- No, non voglio vederti congelare, sto bene.-
Il ragazzo, prese la felpa e la mise alla ragazza. Lei, mentre se la levava e cercava di rimetterla al moro, cadde in avanti e per reggersi si aggrappò al collo del ragazzo. Si ritrovarono attaccati e, per il freddo si abbracciarono istintivamente. Si guardarono un attimo e Tenten stava quasi per svenire.  
Cercando di allontanarsi, i loro visi si sfiorarono e lei per un attimo non sentì più il cuore batterle. Lui, vedendo la ragazza a disagio, pensò di essere stato scortese, per questo la scostò e continuò a camminare. Lei lo prese come un -Non mi interessi, resta al tuo posto- e rimase ferma a congelare. Appena se ne accorse, ritornò da lei e le chiese:
- Ma sei matta?Perchè rimani qui a congelare?-
- Perché sono solo d’intralcio. Da qua posso tornare da sola.- disse lasciandosi sfuggire una lacrima.
- Non dire sciocchezze Tenten, non sei d’intralcio. E poi, non ti avevo detto che non volevo più vederti piangere?-
Con questa frase riuscì a strapparle un sorriso. Tenten si asciugò le lacrime e proseguirono la strada.
Finalmente arrivarono al portone di casa. Lei entrando si tolse la felpa e gliela porse.
- Grazie di tutto Neji.-
- Figurati, è stato un piacere.-
La accompagnò fino alla porta del suo appartamento;lei stava per entrare quando lui le disse:
- Comunque, quando mi hai chiesto chi mi piace...-
Lei non credendo alle proprie orecchie si girò e lui la avvicinò a se:
- Non preoccuparti non sei obbligato a rispondermi.- lo rassicurò.
- Io te lo dico, ma poi mi dirai a te chi piace.- a questa frase lei sussultò.
- A me piace...- mentre pronunciava queste parole si fece coraggio e stava per baciarla, ma qualcuno li interruppe.
- Scusate giovanotti, il cancello era aperto, così sono entrato, sapreste dirmi dove posso trovare un internet point?- chiese un signore sulla settantina d’anni. Se si potesse uccidere con lo sguardo, quel signore sarebbe morto con dolori atroci e Neji Hyuuga sarebbe stato il suo assassino.
- Ha presente il bar qui davanti?Percorre tutto il marciapiede e gira a destra. Dopo aver girato è il primo negozio.-
- Ah, ti ringrazio.- disse girandosi- scusami giovanotto, ti ho interrotto sul più bello di una dichiarazione.- 
- S-si sbaglia, signore io stavo solo...- disse arrossendo insieme a Tenten per l’ennesima volta.
- N-ne parleremo un’altra volta Neji- disse imbarazzata- Buona notte.
- Buona notte Tenten.- rispose il ragazzo deluso dal fallimento della sua impresa. Prima o poi sarebbe riuscito a far capire a Tenten quel che provava per lei. E quel giorno era vicino, se lo sentiva.
*angolino autrice* Grazie a tutti quelli che seguono questa fiction.Spero che questo capitolo vi piaccia. Se avete qualcosa da dire, commentate.

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Capitolo 10
*** Un compleanno da sogno ***


Un compleanno da sogno
Hanabi, stufa dello sguardo fisso di Hinata, smise di ascoltare la musica e, rivolgendosi alla sorella disse:
- Che cosa vuoi, Hinata?-
- Ritornare amiche-
- Impossibile. Finche una di noi non succederà nostro padre, saremo rivali.-
- Questo è assurdo! N-nostra madre ci diceva sempre di non litigare, e guarda come siamo finite.- disse con un tono di malinconia.
Hanabi stava per andarsene, ma si intromise qualcuno che finora era stato in silenzio.
- Ma guarda un po’, Hinata Hyuuga e la sua copia in miniatura.- disse Sasuke.
Alla vista del ragazzo, Hinata arrossì.
- S-sasuke che ci fai qui?-
Hanabi, capendo di chi si trattava si intromise:
- Sasuke Uchiha?Il successore dell’azienda di Fugaku Uchiha?-
A quel punto si intromise un’altra persona:
- Non esattamente, ragazzina, IO sono il successore di Fugaku Uchiha, in quanto primogenito. Ma il lavoro nelle aziende non mi interessa, quindi credo proprio che cederò il posto a mio fratello.-
Sasuke, scocciato dell’intromissione del fratello si lamentò:
- Itachi?Che ci fai qui?- Probabilmente lo aveva seguito.
- Ma come, non sei felice di vedermi?-
- Itachi Uchiha?E’ tuo fratello S-sasuke?-
- Si, piacere di conoscerti.- disse gentilmente Itachi presentandosi.
- Piacere, Hinata Hyuuga.-
- Quella Hinata Hyuuga?- Chiese guardando il fratello che rispose fulminandolo con lo sguardo.- Sai, Sasuke mi ha parlato di te.
- D-davvero?- chiese sorpresa.
- Da quanto ho capito sei tu il successore, nonché rivale dell’agenzia di nostro padre.- si intromise Hanabi-
- E con questo?- chiese indifferente.
- C-con questo, quando sarò a capo delle aziende Hyuuga potremo fare affari.- rispose intimidita dall’atteggiamento freddo del ragazzo.
- Non ne sarei sicuro se fossi in te.-
- Come scusa?Non vorrai fare affari con me?-
- Intendo che tua sorella merita di prendere il posto di tuo padre, ragazzina.- rispose acido Sasuke.
La ragazza si offese, e dire che aveva pensato che quel ragazzo era davvero carino.
Itachi era lontano dai due e stava vicino a Hinata. Divertito dal comportamento del fratello commentò:
- Guarda, guarda mio fratello ci tiene proprio a te, mia cara.-
- S-si sbaglia, lui non tiene a me, mi considera solo un imbranata.-
- Ti assicuro che era da un po’ che non vedevo Sasuke  così felice.-
- E i-io che centro?-
- Ma come, non l’hai ancora capito?Devo dirti tutto io?-
- Dirmi cosa?-
Hanabi, se ne era andata offesa, così Sasuke raggiunse suo fratello e Hinata giusto in tempo per zittirlo.
- A quanto pare sono di troppo.-
- N-no aspetti...cosa mi doveva dire?-
- Cosa le dovevi dire Itachi?- chiese Sasuke cominciando a preoccuparsi di cosa potesse averle detto.
- Niente, non preoccuparti, glielo dirai tu.- disse girandosi e andandosene.
- Vai, che è meglio.- disse Sasuke.
- Va bene fratellino, ma ricorda, un giorno dovrai portarla a casa per farmela conoscere meglio.- poi, rivolgendosi a Hinata- Alla prossima...futura cognata.- mormorò ridendo.
Sasuke stava accompagnando Hinata che dopo un po’ disse:
- P-perché fai tutto questo per me...Sasuke...- si interruppe e scoppiò a piangere-..io sono solo un peso per te!-
- Non dire fesserie, Hinata.-
- Ma è la verità!Quando ero uscita da sola e c’erano quei tipi loschi mi hai salvata, e ora mia sorella mi trattava male e tu mi hai difeso. Ogni volta che mi caccio nei guai tu ci sei sempre.-
- Tu non sei affatto un peso per me, anzi tu sei...la cosa migliore che mi sia capitata.-
- C-cosa S-sasuke?- chiese credendo di esserselo immaginata.
- Non ho intenzione di ripeterlo.- disse arrossendo.
Lei, dall’imbarazzo del moro capì che le aveva detto qualcosa di carino, così corse ad abbracciarlo. Lui ricambiò l’abbraccio. Sasuke la accompagnò al cancello, per poi tornare a fare una passeggiata.
Appena Hinata entrò in casa trovò un piatto di pasta e l’insalata sul tavolo con un bigliettino da parte di Tenten con sopra scritto:
Hinata spero che questa misera cena ti basti, se hai già cenato, mettila pure in frigo la mangerò domani.
Con affetto,
Tenten
P.S Ho risolto con Neji, ti racconto tutto domani.  
 
Il giorno dopo erano tutti in movimento già di prima mattina. Quel giorno era il 25 Dicembre, Natale. E per qualcuno non c’erano solo i regali natalizi da dare ai parenti, ma anche il regalo per Hinata. Infatti, il suo compleanno è il 27 Dicembre, due giorni dopo Natale. Per fare un regalo ad una ragazza che non ha un vasto interesse per oggetti in particolare, ma per cose semplici e originali, è necessario avere fantasia e metterci buona volontà. Tenten doveva finire il regalo per Hinata insieme a Neji, con cui aveva comprato un album da riempire con delle foto. Ino e Sakura le avevano comprato un completo elegantissimo, invece Kiba,  Shino e Naruto dovevano ancora comprarle un regalo. In realtà anche Sasuke doveva, ma non sapeva che fosse il compleanno di Hinata; non che Hinata non l’avesse voluto invitare, Hinata non aveva organizzato una festa, l’aveva organizzata Tenten con l’aiuto degli altri. Quello che doveva avvertire Sasuke era Naruto, che se lo era dimenticato. Sasuke stava steso sul letto a fissare il muro: i regali li aveva già fatti a tutti i parenti, persino a quel Baka di Naruto.
Naruto stava nella stessa stanza del moro, quando lesse ad alta voce un biglietto datogli da Kiba.
- Fatti trovare al cancello alle 10:00 di mattina. Dobbiamo comprare il regalo a Hinata.- lesse il biondo- Ah, giusto, il 27 è il compleanno di Hinata!E sono quasi le 10:00, devo sbrigarmi, a dopo Sasuke.-
- Aspetta un attimo, Naruto.- disse afferrandolo per la collottola- Hai detto che il 27 è il compleanno di Hinata?Fa una festa?Perché nessuno mi ha detto niente?-
- Cos’è questo, un interrogatorio?Allora, non fa una festa, è una festa a sorpresa, e in realtà te lo dovevo dire io, ma me lo sono dimenticato- spiegò il biondo- Come mai t’importa tanto di Hinata?-
Sasuke, ignorando le allusioni di Naruto, pensò a che regalo potesse fare a Hinata:lei era un tipo semplice, ma allo stesso tempo speciale.
- Ora posso andare?- chiese il biondo pronto ad uscire.
- Vengo con te- rispose Sasuke.
Andò con Naruto, Kiba e Shino al centro commerciale a scegliere un regalo per Hinata. Si divisero: Kiba e Shino andarono in un negozio di elettronica, Naruto andò in un negozio di ramen, ignorando che doveva fare un regalo a Hinata e non a lui. Sasuke si diresse in un negozietto con oggetti “Fai-da-te” e intravide vari gioielli, tra cui una collana a cuore. All’interno c’era lo spazio per una foto e una scritta personalizzabile; Sasuke scelse una frase che sembrava fatta apposta per Hinata. Ora il problema era la foto: Dove poteva prendere una foto di Hinata a quest’età? Aveva le foto di classe del liceo, ma non era lo stesso; negli anni Hinata era maturata, e cresciuta. Non poteva andare da Hinata a chiederle una foto, ma forse qualcuno avrebbe potuto procurargliene una. Si mise a cercare il baka e, con sua sorpresa non lo trovò al negozio di ramen. Stava ordinando una torta in una pasticceria. Tornarono nel loro appartamento, stando attenti a non farsi vedere da Hinata. Se li avesse visti con dei pacchi su cui scritto il suo nome e con delle decorazioni da festa in mano, non le sarebbe stato difficile collegare tutto al suo compleanno. Dopo aver messo tutto in camera e aver pranzato, Sasuke bussò alla porta di Tenten e Hinata, sperando che non fosse lei ad aprire. Purtroppo per lui, fu proprio lei ad aprire, con un completo rosso e un cappello da Babbo Natale:
- Ciao...Sasuke?- disse chiedendosi che ci facesse lì il moro.
- Hinata, c’è Tenten?-
- No, è andata da Neji, credo.- rispose un po’ delusa, il ragazzo non cercava lei.
- Ok, allora vado.- disse incamminandosi. Poi, ricordandosi una cosa, disse- Un’ultima cosa...-
- Si, Sasuke?-
- Buon Natale, Hinata.-
- G-grazie Sasuke, buon Natale a-anche a te.- rispose arrossendo.
*****************
Intanto, in camera di Neji, c’erano tante foto sparse sul pavimento, e due ragazzi stavano sdraiati a guardarle.
- Che ne dici di questa? Siamo io e Hinata a Disneyland Paris.- lo informò Tenten.
-E’ bella, ma quest’altra è più adatta, non credi?- chiese lui.
- Si, hai ragione. Non possiamo mica metterle tutte, sono tantissime.-
- E questo minialbum?- chiese vedendo un album con una decina di fogli al massimo.
- Fa vedere...che ci fanno qua le mie foto da piccola?- disse sfogliando alcune pagine.
- Uh, fammi vedere.- disse prendendoglielo.
- No, fermo! Sono imbarazzanti...-
- Invece sono bellissime.- disse. Poi, vide una foto dove Tenten gli dava un bacio sulla guancia. Tenten, incuriosita la prese e, vedendola avvampò. Lui la prese in giro paragonandola ad un pomodoro e lei, offesa iniziò a “picchiarlo” con l’album. Ad interrompere questo momento comico/romantico ci pensò Sasuke, entrando.
- Sono arrivato in un momento sbagliato, vedo.- disse inespressivo.
- Che ci fai qui, Sasuke?- chiese Neji.
- Devo chiedere una cosa a Tenten.-
Tenten, sorpresa, iniziò a formulare delle (assurde) ipotesi: Tenten, vuoi essere la mia ragazza? No, non me lo chiederebbe mai a me. Tenten...sai dove è Hinata? No, l’avrebbe chiamata al cellulare. Puoi aiutarmi a conquistare Hinata? Sasuke non si abbasserebbe mai a una simile richiesta.
Mentre era persa in queste ridicole ipotesi, Sasuke aveva fatto uscire dalla camera, un Neji (geloso).
- Tenten, ti suonerà strano ma...-
- Ma...?-
- ...mi serve una foto di Hinata.-
- Ah, per semplice curiosità...a che ti serve e PERCHE’ lo chiedi a me e non a lei?-
- Beh, non vorrai che le dica che mi serve una sua foto per farle un regalo di compleanno?-
- Ahh, ora ho capito. Beh, qua c’è l’imbarazzo della scelta.- disse indicando le foto.
Sasuke ne scelse una e se ne andò, dicendo a Neji:- Tranquillo, ti lascio con la tua ragazza.-
Appena finirono di riempire l’album, si era fatta sera, così Tenten tornò in camera da Hinata.
*************
Hinata aveva preparato la cena e, nell’attesa che l’amica ritornasse stava cucinando dei tortini. Tenten entrando trovò l’amica a sfornare dolci. Quando cucinava, di solito aveva tante cose a cui pensare. Così la salutò e apparecchiò la tavola.
- Ciao, Tenten. Hai visto Sasuke? Ti cercava.-
Malgrado Tenten non avrebbe voluto mentirle, ma era l’unica cosa che poteva fare se non voleva che la festa saltasse.- No, non l’ho visto.-
Dopo aver cenato misero in ordine la cucina e andarono a dormire.
Il giorno dopo scorse velocemente. Quel giorno comprarono tutto il necessario: bibite, cibo, decori. Avrebbero organizzato tutto il giorno dopo, quando Neji e Hinata avrebbero festeggiato il suo compleanno con i parenti.
La mattina del 27 Dicembre,  mentre Hinata e Neji erano fuori a festeggiare con la famiglia, gli altri si organizzarono per la festa: decisero che sarebbe stata nell’appartamento di Naruto e Sasuke, in quanto più spazioso, e sarebbe stato proprio l’Uchiha a portarla lì.
Impiegarono tutto il pomeriggio a mettere i tavoli con sopra vassoi con patatine, pizze, e roba varia, e appendere la scritta ”Auguri Hinata!”. Finito di preparare il cibo e i decori, passarono alla fase “Musica”. Sistemarono gli altoparlanti e scelsero i cd che avrebbero ascoltato. Mancava solo la torta da ritirare.
Nel frattempo, Tenten ricevette un messaggio da Neji che diceva di finire in fretta, perché Hinata stava tornando con lui. Mandarono Sasuke giù ad intrattenere Hinata mentre sistemavano la torta in casa. Si mise a parlare con Hinata mentre Neji andava a  raggiungere gli altri. Poi entrarono e lui la fece entrare nel suo appartamento.
Appena Hinata entrò, capì il motivo dello zittirsi degli altri appena arrivava, dell’assenza di tutti, e dei pochi discorsi con lei. Dopo essersi abbuffati e aver ballato, era l’ora della torta. Tutti, tranne Sasuke e Neji che evitarono l’umiliazione, si misero a cantare ”Tanti auguri a te” e Hinata spense tutte le candeline. Arrivò il turno dei regali, al che Hinata gli disse che non avrebbero dovuto sprecare i soldi per  farle un regalo, ma loro insistettero che li aprisse.
Il primo regalo che aprì era quello di Ino e Sakura, il completo elegantissimo, poi aprì quello di Kiba e Shino una maglietta con una loro foto insieme.
Alla fine rimanevano da aprire il regalo di Neji e Tenten e quello di Sasuke, ammesso che ne aveva uno. Era rimasto solo un pacco.
Dopo aver ringraziato Tenten e Neji, si andò a sedere sul divano. Sasuke la seguì e le disse che aveva una cosa da darle. Lei chiuse gli occhi, mentre Sasuke le metteva una collana. Quando li aprì vide una bellissima collana d’argento a forma di cuore. Aprì il cuore e vide una sua foto; dall’altro lato c’era una frase incisa:Tu pensi sempre agli altri, prima che a te, d’ora in poi, pensa un po’ anche a te stessa.
Quando si girò vide che Sasuke le dava le spalle: si sentiva in imbarazzo, per lui già era tanto fare un complimento, fare un regalo romantico era troppo per la sua immagine fredda e imperturbabile.
Da sempre aveva immaginato il suo compleanno da sogno con lei che ballava abbracciata a Naruto; Sasuke non era Naruto, il ragazzo che un tempo la faceva impazzire, ma che ora era solo un amico, non stavano ballando e non stavano abbracciati, ma non avrebbe voluto cambiare questo compleanno in alcun modo:era questo il suo compleanno da sogno. Lo ringraziò e gli stampò un bacio sulla guancia. Lei non lo poteva vedere, ma ora Sasuke accennava a un sorriso.  
  *angolino autrice*
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto. L'ho incentrata sul compleanno di Hinata, il 27 Dicembre, per questo le altre coppie sono state solo accennate. Se avete qualche commento/critica commentate.

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Capitolo 11
*** Un favore ricambiato ***


Erano le 12:30 del 3 marzo, e Hinata aveva appena terminato la prima sessione delle lezioni di quel giorno. Stanca, si avviò in caffetteria per prendere qualcosa di caldo, sperando di incontrare Tenten.
La sua amica, finite le lezioni, stava andando verso la caffetteria, quando vide davanti a lei Neji.
Lui, vedendola la salutò, e iniziarono a parlare. Uscirono dall’università, e andarono a prendere qualcosa da bere in un bar.
Lì, Ten ten incontrò un suo amico che, riconoscendola le corse incontro:
-Ciao Ten!-
- Uh?- lo guardò un attimo- ciao, Miroku! Come stai?-
Neji, sorpreso dall’arrivo del ragazzo, rimase in silenzio a osservarli.
- Tutto bene, grazie. Vedo che sei diventata ancora più bella.- disse facendola arrossire vistosamente.
Neji, infastidito non poco dal commento, sbuffò.
Tenten ne approfittò per cambiare argomento.
-Ah, quasi dimenticavo. Miroku, lui è Neji, Neji, Miroku.-
- Piacere.- disse Neji forzando un sorriso.
- Piacere… per caso voi due state insieme?-
Prima che Tenten potesse dire qualcosa, Neji annuì. Il ragazzo, li salutò dicendo di avere un impegno, e se ne andò deluso.
Tenten ci mise un po’ per capire cosa era esattamente successo. Poi capì che Neji Hyuuga aveva detto che loro due stavano insieme. Se possibile, diventò ancora più rossa. – Perché lo hai fatto, Neji?-
-Perché…- il ragazzo si imbarazzò non era certo su cosa dire. “Ti amo”, sarebbe stata la risposta più sincera.
Per sua fortuna, vennero interrotti.
- Sapete dov’è Hinata?- chiese il moro.
- Ma tu arrivi sempre al momento meno opportuno?- sbottò lo Hyuuga infastidito. Però era quasi grato per l’interruzione del ragazzo; la conversazione con Tenten si stava facendo imbarazzante.
- Allora?- chiese di nuovo.
- Sarà in caffetteria, a quest’ora… forse dovrei raggiungerla… - disse Tenten, dopo aver guardato l’orologio. Non pensava che si fosse fatto così tardi. Quando stava con Neji era come se il tempo si fermasse. Le sarebbe piaciuto restare, ma non poteva lasciare la sua amica da sola. Stava per alzarsi, ma lo sguardo di Sasuke la fermò.
- No, rimani qui- tagliò corto l’Uchiha, e uscì.
- Non credevo che l’avrei mai detto ma, ha ragione lui-
******************
Hinata, sentendo aprirsi la porta della caffetteria, si voltò a vedere chi stava entrando; non era la sua amica.
-Ciao, Hinata!! Che ci fai qui tutta sola?- chiese Naruto, attirando l’attenzione di tutti.
La ragazza che era entrata con lui lo picchiò forte in testa. - Stupido, non urlare così!- esclamò la rosa.
La Hyuuga sarebbe voluta scomparire sottoterra, si sentiva di troppo. Infondo non poteva dimenticare tutti gli anni che era stata innamorata di Naruto. E, vederlo con Sakura, le faceva uno strano effetto. Avrebbe voluto trovare una scusa per andarsene, ma non sapeva cosa dire.
A salvarla, fu l’arrivo di una terza persona. - Hinata, ti cercavo. Ti devo dire una cosa- disse perentorio Sasuke, rivolgendo un’occhiata fredda ai due entrati prima di lui.
Naruto, non si sorprese più di tanto, era da un po’ che Sasuke si comportava in modo strano. - Perché Sasuke è così interessato ad Hinata, ultimamente?- si chiese.
Hinata annuì con lo sguardo basso, e seguì l’Uchiha fuori dalla caffetteria.
Fecero un po’ di strada in silenzio, quando Hinata si decise a parlare.
- Sasuke, cosa devi dirmi?- chiese, sicura di sé.
- Ehm,  ti volevo chiedere se…- iniziò a dire imbarazzato.
- Se…?-
- Se…-  non trovando le parole esatte, (o non trovando il coraggio per dirle) le chiese tutt’altro:- sei ancora innamorata di quel baka di Naruto. Lui non ti merita.- rispose apparentemente indifferente.
Hinata, spiazzata dalla domanda, rispose a tono.
-Se lui non mi merita… chi mi meriterebbe secondo te?-
-Di certo non lui…- rispose sorpreso dalla risposta di Hinata. Non l’aveva mai vista così sicura di sé.
Continuarono a farsi domande e risposte vaghe per un po’, continuando a camminare, finché non arrivarono in un campo pieno di fiori. Si fermarono a guardarli, quando Sasuke ne raccolse uno mettendolo in mano ad Hinata, dicendole che era un fiore speciale, come il suo significato. Poi se ne andò lasciando la ragazza di stucco. Era un girasole, che in giapponese si dice Hinata.
*****************
Kiba  stava uscendo dall’università, finalmente aveva finito le lezioni. Aveva in programma di andare a casa e noleggiare un film, ma qualcuno attirò la sua attenzione; Davanti all’uscita c’era un ragazzo che gli sembrava di aver già visto da qualche parte, ma in quel momento non gli veniva in mente. Andò nella sua direzione per capire chi fosse. A quanto pare, era in compagnia di una ragazza.
- Eccoti, Ayako, ti stavo aspettando- disse il ragazzo.
- Scusami Umeko, il prof non la finiva più di farmi domande, ma almeno ho preso 22.- rispose lei.
- Non importa, l’importante è che ora sei qui.-
Umeko, vedendo che Kiba li stava fissando, disse a quella che sembrava essere la sua ragazza che aveva un impegno che non poteva rimandare. Poi, si avvicinò a Kiba.
- Ci conosciamo? Perché ci stavi guardando?-
- Hai un’aria familiare… non ci siamo già incontrati da qualche parte?-
- No, non credo proprio. Se permetti ora ho un impegno…- disse guardando in direzione di una ragazza bionda.
- Chissà… eppure l’ho visto da qualche parte…- disse pensieroso Kiba.
*****************
Ino stava sulla scalinata dell’università, ad aspettare Sakura. Dopo un quarto d’ora si ricordò che Sakura quel giorno finiva prima e era andata in un bar con Naruto.
Arrivò a farle compagnia un bellimbusto che le stava facendo il filo da un po’ di giorni.
- Ci incontriamo di nuovo. Deve essere il destino.-
- Non è il destino, sei tu che mi vieni a cercare.-
- Hai ragione tu, come sempre. Ma non è colpa mia se sei così bella.-
- La vuoi smettere di farmi complimenti? Neanche ti conosco.- si lamentò lei. Non che non le facesse piacere ricevere complimenti, ma quel tipo la infastidiva.
- E’ vero, non mi sono ancora presentato, mi chiamo Umeko Hasegawa. Ora tocca a te.-
- Mi chiamo Ino.-
- Ok, Ino, mi fai l’onore di fare una passeggiata con me?-
- Se proprio ci tieni…- accettò. Era l’unico modo per farsi lasciare in pace.
Kiba stava camminando da quelle parti e quando vide Ino con quel tipo, si incuriosì e li seguì.
Iniziarono a camminare finché arrivarono in una tavola calda. Entrarono e Umeko disse a Ino che le avrebbe offerto qualcosa.
- Una scatola di cioccolatini. In fondo San valentino è passato da poco.-
- Ma quanto sei “romantico”.- sbuffò Ino.
- Dai, non fare così. Te ne prendo due. Quanto viene?- chiese rivolgendosi al cassiere.
- 5 euro.- rispose il ragazzo facendo lo scontrino.
Umeko prese il portafogli e tirò fuori i soldi, facendo cadere la patente. Ino la prese per restituirgliela, ma sulla patente non c’era il nome di Umeko, e nella foto non c’era lui.
-Senti, Umeko, possiamo uscire un attimo?- chiese lei- ti devo chiedere una cosa.-
- Certo, Ino.- pagò i cioccolatini e uscì con lei. - Che dovevi dirmi?-
- Questo portafogli non è tuo vero? E immagino che neanche i soldi al suo interno.-
- Non dire sciocchezze!- negò subito lui. Poi, vedendo la patente in mano a Ino, lo ammise. - E anche se fosse? Cosa vuoi fare, denunciarmi?-
Ino ci pensò su e poi disse: - No, voglio solo che tu li restituisca ai proprietari. Ho visto che ne hai altri in borsa.-
-E come farei a riconsegnarli?-
- Fammeli vedere- disse aprendo la borsa e guardando le patenti.
- Cosa pensi di fare?- chiese incuriosito dalla ragazza.
- Conosco molte persone all’università, farò in modo di farglieli trovar… Cosa?! Hai anche il portafogli di Kiba, sei tu che glielo hai rubato al ristorante.- disse stupita.
- Tu conosci quel tipo? Eri con lui al ristorante?-
- Si lo conosco, e glielo devi restituire.-
- Perché ti importa tanto?-
- Perché è giusto che tu glielo restituisca.- disse imbarazzata. Detto così sembrava che lei tenesse particolarmente a Kiba. Non che potesse negarlo, ma il suo orgorglio le impediva di ammetterlo;  quel ragazzo era insopportabile con lei, e spesso litigavano, ma aveva incominciato ad affezionarsi a lui.
Umeko le restituì il portafogli di Kiba e altri di quelli che conosceva e se ne andò. Se non fosse stato per quella ragazza, con tutti i portafogli che aveva rubato, ora sarebbe ricco o quasi.
Stava girando l’angolo di quella strada, quando qualcuno richiamò la sua attenzione.
-Lo sapevo che ti avevo già visto da qualche parte! Così ti diverti a rubare i portafogli?- disse Kiba piazzandoglisi davanti.
- Cosa vuoi da me? Lasciami passare.- disse Umeko sorpreso di vederlo.
 Ispezionò il territorio per trovare una via di fuga, ma Kiba non sembrava avere intenzione di lasciarselo scappare. C’era solo una cosa da fare: aveva un coltello nel taschino da usare nel caso in cui qualcuno si accorgeva di essere stato derubato e cercava di riprendersi il portafogli. Non l’aveva potuto usare con Ino, solo perché c’era troppa gente, ma in giro ora non c’era quasi nessuno.
Avvicinò lentamente le mani alla tasca e provò a prendere tempo chiedendo a Kiba come aveva fatto a capire che era lui che l’aveva derubato.
Lui spiegò che aveva visto nella sua borsa un portafoglio simile al suo insieme a altri, e si era chiesto perché usasse così tanti portafogli. Poi, ne era caduto uno, e raccogliendolo, aveva visto che c’era la patente di un altro ragazzo. Dopo aver collegato i fatti, l’aveva visto camminare e era andato da lui. Finito di spiegare, si accorse che Umeko aveva estratto un coltello e che ora glielo stava puntando.
-Cosa credi di fare? Uccidermi qua, con la possibilità che qualcuno ti veda?-
- Non c’è nessuno in giro.- disse iniziando sferrando un colpo col coltello. Fortunatamente, prese Kiba di striscio, ferendolo a un fianco e strappandogli la maglietta. Lui rispose sferrando un pugno in pancia a Umeko e, prendendolo di sprovvista, fece cadere il coltello dall’altra parte della strada. Umeko si mise a correre per recuperarlo, e Kiba lo rincorse. Purtroppo, Kiba rallentò per il dolore del taglio che Umeko gli aveva fatto prima, così non riuscì a prendere il coltello. Umeko, con un ghigno in faccia, si stava avvicinando  a Kiba. Lo stava per colpire, e Kiba credeva che fosse la fine, quando Umeko cadde a terra perdendo i sensi.
- Ora siamo pari, Kiba.- disse una voce femminile riprendendosi la borsa con cui aveva appena colpito quel ladruncolo.
- Ino?! Che ci fai qui?- le chiese Kiba stupito di vederla- hai corso un grosso rischio.-
- Questo è il tuo modo di ringraziarmi? Sei un irriconosciente. Non meriti di riavere il tuo portafogli.-
- Di che stai parlando? Questo qui non ce l’ha più il mio, l’avrà venduto.- disse guardando nella sua borsa.
- Ma allora non capisci proprio niente. Prenditi il tuo portafogli, ti ho fatto il favore di recuperartelo.-
- Ah, grazie. A che ti riferivi con “siamo pari”?-
- Ti dovevo un favore perché mi avevi recuperato la borsa, e ora io ti ho salvato la vita. Comunque mi sono sbagliata, non siamo pari, io ti ho anche recuperato il portafogli.- disse facendogli la linguaccia.   
- Ora non ti montare la testa solo per aver colpito con una borsa uno stupido. Ora ti dovrei un favore io?-
- Esatto, mi devi un favore.-
- Che vuoi che faccia?-
- Ci devo ancora pensare. Preparati a tutto.-
- Mi devo preoccupare?-
- Assolutamente.-
- Intanto, ti riaccompagno a casa, qui non è un buon quartiere.- disse lui iniziando a camminare con lei.
- Che ti è successo? Il grande e orgoglioso Kiba sa essere gentile?- lo stuzzicò lei.
- Non ti conviene provocarmi, potrei perdere il controllo e non ti assicuro l’incolumità.-
- Correrò questo rischio, mio caro.-
Arrivarono al portone, e entrarono. L’ascensore era occupato quindi salirono a piedi.
-Sono arrivata. Quando deciderò cosa proporti, ti avvertirò.- disse Ino prendendo le chiavi di casa.
- Ok, mi preparo al peggio. Certo che tra scippatori di borse e ladri di portafogli siamo messi bene.- commentò Kiba.
- E’ strano dirlo, ma hai ragione.-
- Non ci posso credere, Ino Yamanaka mi ha dato ragione.-
- Non ti ci abituare, è la prima e l’ultima volta che me lo sentirai dire.- disse lei guardandolo dritto negli occhi, avvicinandosi sempre di più alla sua faccia. D’istinto chiuse gli occhi e lui, guardandola un attimo, la baciò. Durò solo pochi secondi, ma racchiuse tutti i loro sentimenti. Vennero interrotti da Sakura, che uscì dalla porta. Ino, sentendo scattare la porta si ritrasse dal bacio, salutando di sfuggita Kiba, senza guardarlo in faccia. Entrò in fretta chiudendogli la porta in faccia. Era successo tutto così in fretta che non aveva avuto il tempo di reagire e si era lasciata trasportare dai suoi sentimenti. Si chiedeva che avrebbe  pensato ora di lei Kiba. Probabilmente l’avrebbe ritenuta una sciocca ragazza che si era illusa di piacergli.
 Sakura non aveva capito la situazione, ma vedendo la faccia dell’amica, non approfondì.
Kiba, pensò che Ino non avesse apprezzato, e che ora fosse arrabbiata con lui. Tornò nel suo appartamento e si buttò sul letto sfinito.
*****************
Neji e Tenten stavano finalmente tornando a casa. Dopo essere usciti dal bar, si erano imbattuti in una folla di gente che manifestava contro la costruzione di un grattacielo al posto di un giardino pubblico. Avevano perso la mattinata nel superare la folla e trovare un autobus libero per tornare a casa.
Erano in ascensore e avevano premuto il tasto del secondo piano. L’ascensore aveva raggiunto il primo piano e stava arrivando al secondo, quando si fermò di scatto.
-Cosa è successo? Perché si è fermato di botto e le luci si sono fulminate?- chiese con una punta di preoccupazione Tenten.
- Non lo so, sarà un black out,- disse calmo Neji- vedrai che ora le porte si apriranno.-
- Ci stanno mettendo troppo…- notò lei- Si è bloccato l’ascensore.-
- Non perdiamo la calma.- cercò di tranquillizzarla. Prese il cellulare per farsi luce e illuminò il soffitto.
- A quanto pare non c’è una cupola. Non ci resta che chiamare il tecnico.- disse digitando il numero del tecnico e avvertendolo della situazione.
Dopo aver terminato la chiamata si accorse che Tenten era in preda al panico.
-Tenten, stai bene?-
- S-si, è solo che i posti chiusi mi mettono a disagio…- rispose tremando.
- Sei claustrofobica?-
*angolino dell'autrice che si scusa per il tremendo ritardo* Scusate tantissimo per il ritardo imbarazzante. Ho avuto un problema con il documento Word della storia che non si era salvato, cancellandola e l'ho dovuta riscrivere. Con questo non voglio giustificarmi, ma spiegarvi il motivo. Spero che vi piaccia il capitolo, e che lo commentiate.

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Capitolo 12
*** N-Naruto? ***


N-Naruto?


- No, è che i posti chiusi mi hanno sempre messo a disagio... – rispose lei incupendosi. Tutt’a un tratto si sentì mancare.
- Sicura di stare bene? Sei pallida. – disse Neji vedendola barcollare. Si avvicinò per reggerla, quando lei gli cadde addosso svenendo. La guardò un’ attimo: tra le sue braccia sembrava così innocente. Non riusciva a guardarla un secondo senza pensare subito a quanto fosse bella e, anche se non riusciva ad ammetterlo, quanto ne fosse attratto. Era la prima volta che provava un sentimento simile; aveva avuto un’altra storia in passato, e aveva creduto di essere innamorato di quella ragazza, ma con Tenten era diverso. Con lei si sentiva a suo agio, poteva essere sé stesso senza essere giudicato, poteva vivere.
Riprendendosi dai suoi pensieri, vide che Tenten aveva ripreso i sensi. Con un insolito sorrisetto stampato sulla faccia commentò – Certo che proprio non resisti senza cadermi addosso.
- Tenten, notando l’espressione divertita del ragazzo, ribatté – Se ti da così fastidio potevi lasciarmi  cadere. Non le andava di trattare male Neji ma quel posto le dava il nervoso.
- Sei più permalosa del solito, c’è qualcosa che non va?- disse sorpreso dalla sua reazione insolita. Tenten era sempre stata una ragazza solare e quando faceva l’offesa, di solito non faceva sul serio e bastava poco per farsi perdonare. Doveva esserle successo qualcosa o semplicementerdoveva essere la tipica giornata no. Tenten disse che non era niente e che era solo stanca. Neji decise di non insistere, in fondo era stata una giornata lunga e anche lui aveva bisogno di riposare. Si sedette a terra e, vedendo che la mora non aveva intenzione di fare una chiacchierata si mise a sentire la musica.
Intanto lei stava fissando il soffitto persa nei ricordi.
Sotto casa sua c'era un bellissimo prato verde con intorno degli alberi di ciliegio. Quando stava in quel posto si sentiva al sicuro, lontano da tutti, ma non era sola; si sentivano le urla dei suoi amici che correvano da tutte le parti. Vedendo che era sola, la invitarono dicendo -Tenten-chan, vieni a giocare con noi!-
Lei, disse che doveva andare a prendere la sua cartella che aveva lasciato sulla panchina. Nel frattempo, si misero a giocare a mosca cieca. Il primo a iniziare fu il suo amico Rock Lee, che tentava a tutti i costi di prendere gli amici, che appena si avvicinava correvano via. Essendo bendato, involontariamente urtò dei ragazzi più grandi, appena arrivati che, invece di preoccuparsi che il bambino non si fosse fatto male,  la presero sul personale.  incominciarono a rincorrere i bambini facendoli andare via dal parco. Soddisfatti,  se ne andarono anche loro.
*****************
 
***************
Tenten aveva preso la cartella e stava tornando dai suoi amici. Stava correndo,  non vedeva l'ora di giocare. Non si accorse che c'era una pietra davanti a lei, e inciampò. Cadde in una buca, e sentì un dolore launcinante. Doveva essersi slogata la caviglia. Provò a chiamare aiuto, ma il parco era improvvisamente vuoto. Cominciava ad avere fame, e non poteva neanche mangiare la merenda che aveva nella cartella, visto che era rimasta fuori dalla buca. Chiuse gli occhi e dopo qualche minuto si addormentò. Si risvegliò a casa sua, con sua madre accanto che le disse che a trovarla e portarla lì era stato Ko, la guardia del corpo di Hinata, che passava di lì con quest'ultima. Da quel momento Hinata e lei strinsero amicizia, diventando amiche inseparabili. In seguito conobbe il cugino, Neji, di cui si prese una cotta che poi divenne vero e proprio amore.
****************
- Hai intenzione di rimanere a fissare il soffitto? - una voce la fece ritornare alla realtà.
- Neji, dove sia.. ah, giusto, l'ascensore si è... Bloccato. Ci sono novità?-
- Non per il momento... Tu stai meglio?-
- Si, non preoccuparti. - forzò un sorriso.  L'ultima cosa che voleva era essere un peso per Neji, anche se vederlo preoccuparsi per lei non le dispiaceva. Senza rifletterci molto disse - Sei carino quando ti preoccupi per qualcuno.- accorgendosi di quello che aveva appena detto si augurò con tutto il cuore che non l'avesse sentita, ma la risposta del ragazzo non lasciò dubbi.
- È un modo per dirmi che ti piaccio?- Anche lui si pentì di aver risposto in quel modo. Non era pronto per essere rifiutato da lei, il loro rapporto si sarebbe rovinato e sarebbe stato imbarazzante. Ma c'era una possibilità, anche se minima, che Tenten dicesse di si.
Esitò un attimo prima di rispondere. - Ritiro tutto, sei solo uno sbruffone- rispose facendogli la linguaccia.
- Sbruffone o no, mi hai detto che sono carino.- contraccò lui. Mentre si scambiavano insulti e domande retoriche l'ascensore si mosse piano, senza che i due se ne accorsero.
- Non ti sopporto Sbruffo-Neji!- disse la ragazza scuotendolo. Lui per fermarla la sollevò prendendola per i fianchi. In quel momento l'ascensore salì fino al piano delle ragazze, poi si fermò bruscamente facendo avvicinare ulteriormente i ragazzi che ora erano faccia a faccia.
Si aprirono le porte e la scena era presentata così: Neji teneva Tenten per i fianchi, e lei aveva le braccia attorno al collo del ragazzo. A prima vista si poteva benissimo fraintendere, e fu quello che fecero, Ino, Sakura, Kiba e Hinata, e altri condomini che erano stati informati dal tecnico che due persone erano rimaste bloccate in ascensore.
-N-neji, Ten! Tutto bene?-
- Direi di si, Hinata, hai visto come sono messi i piccioncini?- fece notare Ino guardandoli divertita.
- Non è come sembra..- tentò di spiegare Tenten arrossendo, ma non fece che peggiorare le cose.  Neji  si limitò a mollare la presa e scostarsi da lei, apparentemente indifferente. Alcuni condomini se ne andarono indignati, altri si goderono la scena.
- Non dovete nascondere nulla, tanto l’avevamo capito che fra voi c’era qualcosa. Non potete stare un attimo senza guardarvi e state spesso insieme, era scontato.-
“Parla miss gossip” è quello che Sakura si sarebbe aspettata di sentire dire da Kiba, visto che quei due erano soliti litigare, ma Kiba non fece nessuna battuta, se ne stette in silenzio a vedere la scena.
-Come mai sono passati cinque minuti senza che voi litigaste? è successo qualcosa?- chiese la rosa rivolgendosi ai due, ma in particolare all’amica.
Approfittando che l’attenzione di tutti si fosse spostata su Ino e Kiba, Tenten, si defilò in camera sua.
-Non è successo proprio niente.- rispose secca, cercando di essere convincente il più possibile. In realtà sapeva che appena sole, l’uragano Sakura l’avrebbe riempita di domande.
Kiba annuì e cambiò discorso, facendo notare che di Tenten e Neji non c’era traccia.
Hinata salutò i tre e si diresse verso la porta del suo appartamento.
********************
Una volta entrata nella sua stanza si sentì molto meglio; ripensando a quel giorno non sapeva se avrebbe avuto il coraggio di guardarlo in faccia. All’apparenza era un ragazzo freddo e taciturno ma con lei era… diverso. Già quella mattina si era comportato in modo strano, affermando che lui, Neji Hyuga (pensavate si parlasse di Sasuke e Hinata?), era il suo ragazzo. Per finire in bellezza le scene imbarazzanti erano stati trovati in ascensore in una posizione “intima” e sono stati chiamati piccioncini. Probabilmente Neji non si sentiva imbarazzato, lui non era il tipo che si vergognava per ogni minima cosa, a contrario suo. Mentre rifletteva su questo, qualcuno bussò alla porta. Si avvicinò allo spioncino giusto per abitudine prima di aprire alla sua coinquilina ma vedendo chi era dietro la porta avvampò.
*********************
Avrebbe voluto entrare in camera sua e farsi una bella doccia calda, ma vedendo chi stava entrando, preferì non fare da terzo incomodo. Scese a scale-anche se l’ascensore era di nuovo agibile-e rimase ferma al cancello per decidere dove andare. Poi le venne in mente che non aveva avuto l’opportunità di ringraziare Sasuke per il fiore. Rifece le scale fino al primo piano e facendosi coraggio bussò all’appartamento di Naruto e Sasuke.-Uh, ciao Hinata! Entra pure.-
-Ciao Naruto… come s-stai?-
-Bene grazie, come mai sei venuta qui? Non che disturbi, ma sono sorpreso della tua visita.- Pensandoci su forse sapeva perché Hinata fosse venuta, probabilmente c’entrava qualcosa con quello che Sasuke le aveva detto quel giorno; visto che da Sasuke non avrebbe ricavato nulla, decise di chiedere a lei.
-Senti…- chiuse la porta e si avvicinò al suo orecchio, facendola rabbrividire- cosa ti ha detto Sasuke?-
Spiazzata dalla domanda iniziò a formulare frasi tipo “beh, si insomma… lui, io…” e prendendo fiato rispose.
-Non mi ha detto niente di che-
-Ah, capisco..- apparentemente convinto dalla risposta, rimase fermo un attimo a pensare.
-N-Naruto?-
 Tornando cosciente di quello che stava intorno a lui, guardò a lungo Hinata e poi l’abbracciò.
Sorpresa da quel gesto improvviso, non riuscì a fare niente se non ricambiare l’abbraccio. Si sentiva al sicuro tra le braccia di Naruto, ma non quanto avrebbe immaginato pochi mesi prima.
-A quanto pare sono di troppo…- disse una voce che Hinata riconobbe a malincuore.

*GOMENASAI*
Scusate l'enorme ritardo, ho avuto problemi vari - vacanze senza wi-fi, mancanza d'ispirazione e compiti -. Cercherò di pubblicare puntualmente la prossima volta. Spero mi perdoniate e continuate a seguire le vicende di Hinata, Ten Ten e gli altri :)
Al prossimo capitolo ^_^

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Capitolo 13
*** Tu non sei lui ***


Tu non sei lui


-N-neji? Che ci fai qui?- o meglio, perché vieni da me dopo quello che è successo?
-Ti ho visto scappare da quei pazzi (Hinata non è inclusa in quella categoria) e sono venuto anch’io.-
-Ah, entra.- Nessuno ti ha insegnato che non ci si autoinvita a casa degli altri?
-Grazie.- Rimasero un paio di minuti in silenzio seduti sul divano finché Tenten non ruppe il ghiaccio.
-Vuoi qualcosa da bere?- anticipando la sua risposta prese due bicchieri.
-Volentieri.- vedendo che evitava il suo sguardo disse-Tenten?-
-S-si?-
-Riguardo a quello che è successo prima… che ne diresti di metterci una pietra sopra, magari guardando un film?-
-E’ un ottima idea.- Già riusciva a malapena a parlargli, se passava un altro po’ di tempo con lui sarebbe esplosa. -Quando?-
-In effetti ora è tardi, domani pomeriggio alle cinque? Posso noleggiare un film e lo vediamo da me.- più che una proposta sembrava un’affermazione, ma a Tenten stava benissimo, salvo imbarazzo.
-Ok, ci vediamo domani alle cinque allora.- disse aprendogli la porta.
-A domani.-
Tutto sommato non era andata così male, pensò, alla fine aveva anche ottenuto un “appuntamento” con Neji.
****************
Sasuke se ne stava andando e lì Hinata capì che doveva fare una scelta: stare lì ferma impalata a abbracciare Naruto lasciando andare via Sasuke, o reagire per una volta e seguirlo. Quello che ci si aspetterebbe da Hinata è la prima opzione, e fu proprio quello che NON fece;  Si staccò dall’abbraccio e salutando velocemente il biondo rincorse Sasuke per il corridoio.
-Fermati, ti prego, non è come credi!- senza stupirsi del suo atteggiamento deciso, lo afferrò per un braccio costringendolo a fermarsi.
-Cosa dovrei pensare? Non è una scena fraintendibile.- era tornato freddo come al solito.
-Perché secondo te un abbraccio ha un significato preciso? E poi è stato lui ad abbracciarmi…-
-Non mi sembravi contraria…-
-Cosa c’è di male se abbraccio Hinata? E’ forse di tua proprietà?- lo schernì il biondo intromettendosi nella discussione.
A questa provocazione Sasuke stava per rispondere a tono, ma a ribattere non fu lui.
-Naruto, non peggiorare la situazione, ti prego!- Tutti e tre, lei compresa, rimasero spiazzati dalla sua risposta.
-Non mi sembra di aver detto niente di male, gli ho semplicemente fatto una domanda.-
-Hinata non è ”mia” ma neanche tua.- risposta molto impulsiva per uno come lui, da quella frase si poteva capire che c’era una punta di gelosia.
-E chi te lo dice? Sei il suo confidente?-
-DEVO PER FORZA ESSERE DI QUALCUNO?!!- A quel punto corse via per strada scoppiando a piangere.
Non poteva più tenersi dentro quello che provava; era sempre stata calma, gentile, comprensiva, ma a un certo punto tutti si devono sfogare. Non riusciva a sopportare che Naruto, che non se l’era mai filata, ora solo per far arrabbiare Sasuke, ci stava “provando” con lei. Per riprendere la calma si sedette su una panchina e digitò il numero della sua migliore amica. Durante gli intervalli fra gli squilli e il silenzio i suoi battiti cominciavano a rallentare.
*******************
Sakura e Ino tornarono nel loro appartamento. La bionda chiuse la porta sospirando, sapendo cosa le sarebbe aspettato.
-Allora?- chiese tra lo stupore e il nervoso. Erano passati cinque minuti senza che nessuna delle due dicesse niente. Sapeva che Sakura voleva un rapporto dettagliato di quello che era successo tra lei e Kiba, si chiedeva perché stava aspettando a chiederglielo.
-Dimmi.- disse solo.- Cosa è successo di tanto imbarazzante fra te e Kiba da non rivolgervi più la parola?-
Maledetta. Sapeva che Sakura sospettava cosa fosse successo, ma voleva darle ”l’onore” di dirglielo.
-Beh, “non saprei”, forse prima che TU aprissi la porta potremmo esserci baciati?- chiese retoricamente.
-Si, immaginavo. Ma non mi sembra una cosa negativa. Dalle mie parti è una dimostrazione di amore.- scandì bene l’ultima parola.
-Non so neanch’io perché è andata a finire così, anzi lo so.. non gli piaccio, e visto che ci siamo baciati ora penserà che sono una ragazza superficiale.- affermò con un sorriso amaro. Non aveva detto testualmente “lui mi piace davvero”, ma il concetto era chiaro.
-Non dirlo neanche per scherzo! Se conosco abbastanza Kiba non ti avrebbe baciato senza un motivo, è cotto di te, si vede lontano un miglio.-
-Se lo fosse, ci saremmo messi insieme.. invece dopo quel bacio non mi ha rivolto la parola. Non ci tiene a me.-
-Starà aspettando di parlarti da sola, non potete continuare a ignorarvi. Ora tu vai da lui e ci parli!-
-Neanche morta, se mai dovremo parlare sarà lui a venire.-
-Sei un caso perso, comunque sia, non posso vederti così. Stasera usciamo.-
-Come vuoi..- l’espressione che aveva assunto Sakura non la convinceva molto, ma uscire le avrebbe fatto bene. Prese una maglietta viola scuro e una minigonna nera e si chiuse in bagno.
Appena Ino fu entrata in bagno, digitò subito il numero di Neji- Ciao, Kiba è lì con te? Ti devo chiedere un favore.. si, riguarda lui..-
*******************
Da quando Hinata se ne era andata, era calato un silenzio di tomba.
-Sasuke..- ruppe il ghiaccio.
-Che vuoi?- rispose esasperato.
-Mi dispiace per quello che è successo, non mi avevi detto di tenerci, allora volevo che me lo dicesse lei. Capisco di avere esagerato..-
-…-
-Comunque, se vuoi chiarire, va da lei. Mi ucciderai dopo.- disse tornando al suo solito sorriso sornione felice di aver chiarito con il suo migliore amico.
*******************
Stava facendo dei film mentali riguardanti il giorno dopo con Neji, quando venne interrotta dalla suoneria del suo cellulare. Seccata andò a recuperarlo nel disordine della sua scrivania e rispose.
-Hinata, dove sei?- che l’avesse chiamata per dei chiarimenti riguardo lei e Neji in ascensore?
-Ten…Puoi venire al parco qui sotto? E’ importante.-
-Okay, vengo subito.-
-La mia immaginazione poco sobria dovrà aspettare…- mormorò tra sé e sé.
Si sistemò i capelli, mise un paio di scarpe e scese alla velocità della luce.
Appena arrivata riconobbe a stento la sua amica: Stava singhiozzando accovacciata su una panchina con gli occhi lucidi e il mascara completamente colato. Doveva esserle successo qualcosa di grave per ridurla in questo modo.
-Che è successo? Chi devo picchiare stavolta?- La buttò lì sperando di migliorarle l’umore ricordandole i vecchi tempi. Se qualcuno toccava Hinata doveva fare i conti con lei.
Purtroppo le strappò solo un sorriso amaro.
-E’ Naruto, lui mi ha… abbracciata. E ora sta litigando con Sasuke. Si comporta in modo strano, si innervosisce quando mi vede con altri ragazzi, ha un istinto protettivo verso di me…-
-Non è che gli piaci?-
-No, ti pare? Non è il tipo da innamoramenti…- disse arrossendo.
-E tu invece? Può essere che ti sia innamorata di lui?-
 Ora che ci faceva caso la cotta per Naruto le era passata da tempo, più o meno dall’inizio dell’università, quando aveva capito che non erano fatti l’uno per l’altra, e che era meglio non rovinare una possibile amicizia. Poi, con le varie situazioni che si erano create tra lei e Sasuke, aveva capito che non era taciturno come credeva, anzi era diventato anche gentile nei suoi confronti. E l’aveva aiutata più volte dimostrando di tenere a lei.
-Non lo so, sono confusa.-
-Sisi ho capito, forse è meglio che ti gi..-
- Come persona mi piace, è bello, simpatico, intelligente, profondo, ma non vorrei vederlo come un sostituto di Naruto..-
- Non lo voglio neanch’io..-
- Sasuke!!? D-da quanto sei qui??-
- Era quello che stavo cercando di dirti un minuto fa..- disse Tenten dispiaciuta dell’accaduto.
- Da abbastanza per capire che ho sbagliato a venire qui..-
- Forse è il caso che me ne vada- disse sentendosi di troppo, poi, aggiunse sottovoce –Dopo mi racconti tutto!-
- Mi dispiace che tu abbia sentito, a proposito, perché eri venuto?-
- Per chiederti scusa da parte mia e del baka per quello che è successo prima.-
- Ah, grazie. Riguardo a prima..- non sapeva come arrivare al punto, fortunatamente ci pensò lui.
- A te piace Naruto, lui non ti ricambia e allora ci sono io che, non so in cosa, gli assomiglio ma non sono lui.- nella sua voce c’era un tono sprezzante nei confronti di biondo e sul fatto che Hinata lo amasse. Perché dovevo innamorarmi proprio dell’unica ragazza a cui piace Naruto? Forse proprio perché lei era.. diversa.
- Infatti tu non sei lui, né lo sarai mai.- In quel momento tutto le sembrava più chiaro: sapeva cosa provava per quei due.- Naruto mi ha sempre ispirato perché è solare, allegro, ottimista, il contrario di me. Solo ora capisco che siamo troppo diversi per stare insieme.- se continuava a elogiare Naruto, Sasuke sarebbe morto lì.
- Io ora voglio “pensare un po’ a me stessa prima che agli altri”..-
- Ho capito. E’ meglio se non ci frequentiamo per – stava per andarsene ma lei lo interruppe.
- e per farlo, voglio stare con te. Non perché sei “l’amico di Naruto”, ma perché sei tu, con i tuoi momenti di freddezza alternati a quelli di dolcezza, con la tua inespressività che non lascia capire quello che provi, un po’ come adesso. Non so se la cosa è reciproca, ma io ti amo, Sasuke.- ce l’aveva fatta, si era tolta un grande peso, ora mancava la sua risposta.
Vide Sasuke prima immobile, poi fare un sorriso che non gli aveva mai visto fare- per quella frase ci sono i diritti d’autore..- si riferiva alla frase di prima, che aveva inciso in un ciondolo a Hinata per il suo compleanno*. Poi mormorò un “anch’io” riferito alla dichiarazione.
-Non potevo aspettarmi di meglio da un Uchiha.- lo schernì, al settimo cielo. Poi corse a abbracciarlo.
Il suo abbraccio era molto più rassicurante di quello di Naruto.
La cotta per il biondo era solo un ricordo lontano, ora era innamorata di qualcuno che era riuscita ad ascoltarla, capirla, e… proteggerla.
*vedi capitolo 10:Un compleanno da sogno

*Angolino Autrice*
Konbanwa spero che questo capitolo vi sia piaciuto! Finalmente la SasuHina è sbocciata, vi aspettavate che a dichiararsi sarebbe stata la timida e introversa Hinata? Io e Tenten no XD. Non vi preocuupate nei prossimi capitoli mi concentrerò sulle altre coppie, ma ci sarà qualche scena tra i piccioncini.
Al prossimo capitolo, qualsiasi commento/critica sarà ben accetta!

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