Troppo vuoto per farlo

di Ronnie92
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La mia speranza ***
Capitolo 2: *** Ride o Die. Remember? ***
Capitolo 3: *** Melanconia ***
Capitolo 4: *** Il mio dolore ***
Capitolo 5: *** Sono innocente ma ***
Capitolo 6: *** Hello ***
Capitolo 7: *** Non so fingere di stare meglio, perciò starò meglio davvero ***



Capitolo 1
*** La mia speranza ***


Oggi ho voglia di raccontare anche se mi sento troppo vuoto per farlo.
La mia libertà parte dalla voglia intrinseca di cercare ciò che voglio negli altri.
Molti mi dicono spesso di partire da me, di girare intorno al mio asse, di non contare su nessuno al  di fuori di me. Io credo in ciò che mi dicono, ma la mia smania, il mio credere così fortemente negli altri mi lascia sempre con la speranza che troverò qualcuno con cui condividere la mia esistenza.
Qualcuno che abbia la maledetta voglia di vivere e condividere e via così.
Che abbia voglia di scoprire ogni piccolo granello di sabbia del mondo con me, che voglia ricercare se stesso partendo in un viaggio senza frontiere.
La libertà partirà da noi ma si estende in relazione al mondo.
Io non sono un gran ricercatore, un grande scrittore, un grande cantante, un grande studioso, un grande artista. Io sono io, come tutti voi siete voi stessi.
Però ho il mio mondo da regalare, il mio punto di vista da accrescere, valutare e completare nella ricerca infinita del mio Io interiore.
Mi lasciate così? Io mi impegno ogni giorno per non abbattermi, per non essere deluso dalla cupezza del giorno. Il mio sorriso esce spontaneo pronto a combattere la tristezza del mondo.
E se mi dicono: “Che cosa ti ridi? Il momento è tragico!” Io rido perché se piangessi non avrei la forza di ribellarmi, di cambiare la situazione.
Ognuno di noi ha la forza e il talento e la volontà di poter cambiare le cose in meglio, dando agli altri il meglio che abbiamo.
Perché? Perché non sappiamo mai quando troveremo la persona giusta, quella persona che stravolgerà la nostra esistenza, che ci aiuterà a superare i momenti bui, la desolazione della nostra vita.
Ad ognuno di noi è concesso un talento.
Forse il mio è quello di non arrendermi mai. Nonostante non sia un genio, nonostante non abbia un grande talento non mi abbatto. Mi rialzo e riprovo finché posso, finché non mi sfinisco.
Ho bisogno di provare, riprovare, continuare fino allo spasmo. Ho bisogno di essere felice, di vedere le persone felici.
Sono un sognatore, per nulla con i piedi per terra.
Studio e penso se un giorno potrò migliorare questo mondo con il mio studio.
Ho perso molto, ma non ho perso tutto.
Sono riuscito in parte a ritrovare me stesso, in parte a scoprire nuovi lati. Quei lati che solo la tristezza e la disperazione riescono a tirare fuori.
Quella grinta! Quella grinta da “Corri o muori”, quella che ti tira fuori “Gli occhi della tigre”.
Sarò solo un ragazzo pedante, uno dei tanti. Ma ho molto da raccontare nonostante mi sento troppo vuoto per farlo. 

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Capitolo 2
*** Ride o Die. Remember? ***


Una famosa frase di Fast ‘n’ Furious. Ho bisogno di ricondurmi a questo famoso film per raccontare parte di me.
Perché in quel film c’è tutto il materiale per raccontarmi.
C’è violenza, c’è velocità, c’è amore, c’è famiglia, c’è la dinamicità che contraddistingue nella mia realtà, c’è fede.
L’amore per Toretto per Lettie lo fa lanciare nel vuoto per salvarla, ditemi se non è amore questo!
Io ho amato due volte nella mia vita (fino ad ora) e non demordo che continuerò imperterrito.
La prima volta che ho fatto l’amore sono stato soddisfatto e appagato. Come se tutto potesse essermi concesso nella vita.
Così come quando riesco a risolvere i miei problemi.
La mia vita si focalizza su pochi punti: - Cosa mi piace? -
- Cosa devo fare per ottenerlo? – Basta!
Non esistono altri punti.
Come avrete notato non ho una grande stima estetica di me, ma ho una grande stima per il mio intelletto. Non credo di essere meglio o peggio di altri, ma so quanto valgo.
So che se mi fisso su un obbiettivo faccio di tutto per ottenerlo.
Credo che nei prossimi capitoli mi concentrerò molto a raccontarvi storie, perché è quello che so fare bene.
Saranno storie incentrate sull’amore fisico (ovviamente senza contenuti troppo forti). Spero vi lasceranno comprendere parti di me, di quelle più sincere, meno scevre e meno fittizie che riesco a darvi.
Siete come la mia famiglia. Una grande famiglia virtuale. Qui posso trovare tante persone con la loro ideologia, con la loro vitalità e le loro vite.
A questo punto “Ride o Die” e via così. Se vi farà piacere ci sentiremo presto.

 

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Capitolo 3
*** Melanconia ***


Ci ritroviamo ogni sera, io e te, a guardare il vuoto e il buio di questa malinconia.
Non aspetto nient’altro da te, se non uno sfuggevole sguardo, una carezzevole coccola, un tuo abbraccio infinito.
E scrivo, melanconia, di te,  tremito irrefrenabile di una gamba nervosa.
Sguardo eccessivo in un mondo che limita il tempo e affretta l’inutilità, annullando l’essenziale.
Scrivo e scrivo e scrivo.
Cercando di riempire con le parole ciò che le parole non possono riempire.
Non è solo amore, né possessione, né puro egoismo.
Malinconici.. siamo malinconici dentro, senza tregua e senza fine..
C’è chi si ama per il mero gusto d’amare.
Io ti amo perché sei malinconica come me.. è dentro di te leggo la chiave per conoscermi.

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Capitolo 4
*** Il mio dolore ***


Cosa dici a una persona che va via da te?
Un tempo indefinito, che può essere un anno o tutta la vita.
Cosa dici a chi ti lascia perché non è pronto ad amarti, come tu ami?
La puoi lasciare davvero senza strascichi, senza rimpianti e senza perdere parte della tua anima?
Io no.
Io sono morto e rinato, tante volte quanto mi hanno raccolto e abbandonato.
Non starò a dire “è la vita, funziona così”. Non me ne frega niente di come va la vita.
Non fa meno male perché, bene o male, capita a tutti.
Certi dolori non scompaiono mai. Si attenuano, ma non scompaiono.
Restano sepolti nel fondo del barile. Di quelli che basta smuovere un po’ le acque che subito ritornano a galla, pronti a dilaniare le ferite che, pian piano, hai cercato di ricucire.
Non sono mai davvero cicatrici, perché sotto ancora pulsa vita, è carne viva.
Come fai a non guardare indietro, quando è proprio dietro che ricordi la vita?
Come fai a non versare lacrime quando una persona così non la ritroverai più, in virtù dell’unicità di ogni singola persona?
Ho il mal di vita certe volte.
Vorrei solo smettere di pensare, cadere follemente in amore, amare e vivere di quell’amore per sempre.
Poi penso che non potrei più scrivere.
E’ strano che la mia fonte principale di ispirazione sia il dolore? Non credo.
Anche perché il dolore è ciò che ci plasma, ci rende forti.
E proprio a te, te che sei solo e vuoi un abbraccio d’amicizia, d’amore, un semplice saluto.
Proprio tu, ti do il mio abbraccio.
Perché capisco il dolore della perdita, il sacrificio della sconfitta, la cattiveria del “non poter scegliere”.
Siamo tutti su una barca piccola e scomoda quando parliamo di dolore.
E non è facile farlo smettere, non lo è mai.
Ma il conforto, anche solo per qualche istante, lo si può ricercare in ciò che amiamo: la musica, la scrittura, la corsa, il confronto, la dialettica, un abbraccio.
E si, il dolore spinge la mia scrittura, afferra il mio stomaco come una tenaglia, ma la scrittura è la mia catarsi.
Mi libera, per qualche istante, di un male che porto dentro da solo. Proprio perché so che ognuno di noi porta questo peso, a te mia: amica , amante, confidente, ti lascio la parte di me che più amo. La parte di me che è più pura e senza maschere, senza filtri, né censure né  finzioni. Il vero me, il mio dolore.

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Capitolo 5
*** Sono innocente ma ***


Molto spesso ci si nasconde dietro una barriera fatta di menzogna, costruita ben bene, sigillata con un buon sorriso plastico e intenzioni poco amichevoli.
Mi sono rotto davvero le scatole di vivere in un mondo così falso.
Essere troppo sinceri fa male alla salute.
A quanto pare anche la coerenza fa male.
Cosa mai può costare?
Basta smettere di prendersela, di distogliere lo sguardo, immergersi con disinvoltura nei propri affari.
Alla fine cosa costa?
L’indifferenza è diventata l’arma del terzo millennio.
Basta essere superiori no?
Poi mi dicono di calmarmi se voglio buttare tutto giù a pedate.
Questa falsità dilagante, questo mero senso del quieto vivere.
Mi annoia tutto questo buonismo.
Noi esseri umani siamo vergognosi.
Riusciamo a piangere come poppanti per scene devastanti, ma a dimenticare tutto subito, o ad accantonare la realtà per quel senso di pace fittizio che così bene ci fa  stare.
Preferisco una battaglia di idee  piuttosto che la pace della menzogna e dell’oscurantismo. 

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Capitolo 6
*** Hello ***


Voglio immergermi in questa melodia, perdermici.
Non voglio quelle preoccupazioni tipiche della mia età.
Non voglio voltarmi indietro e rimpiangere,
non voglio guardare avanti e piangere.
Voglio "Vivere Adesso" .
Perdonami lo sfogo, ma il baratro è profondo,
e il distacco da terra mi spaventa.
E tu? Dove sei.. Ti cerco, continuo a cercarti.
Ti ho trovato? Ti ho perso magari perché troppo distratto?
Non voglio cadere ancora, voglio continuare.
La strada è ritta, in salita, la cima è altissima,
ma ci arriverò.
In fondo voglio immergermi in questa melodia, per mai più tornare, se non quando sarò pronto per riaffrontare tutto questo.

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Capitolo 7
*** Non so fingere di stare meglio, perciò starò meglio davvero ***


Quando perdi potresti perderti.
Ma se conosci ciò che sei, se lo conosci davvero,
ritorna sull'errore,
sbattici la testa, 
e continua sulla tua strada.

Conosco la solitudine,
conosco perfettamente la tua solitudine.

Se non ti guardi allo specchio e non vuoi riconoscerti.
Vuoi cambiare,
vuoi sentirti meglio.

Ma come fare?
Cosa fare?
Cosa diventare?

La risposta è incerta.
Tu puoi tutto.

Puoi fare ciò che devi e anche ciò che vuoi,
Puoi diventare ciò che senti.

Non sentirti solo/a.
I tempi cambiano.
Maturerai.
La tua visione del Mondo sarà diversa.
Tu sarai diverso/a.

E ciò che prima sembrava impossibile,
sarà cambiato/a,
perché tu lo sarai.

Non dubitare di te.
La tua essenza rimarrà intatta.
Ma non sarai mai più così vuoto/a
perché anche il vuoto è destinato a essere colmato.

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